primaria: scanzo - rosciate - tribulina - pedrengo secondaria 1° grado: scanzorosciate - pedrengo I.C.S. via degli orti 37 24020 scanzorosciate (bg) t 035 661230 f 035 655343 [email protected] Presentazione L’anno scolastico 2014-2015 si sta configurando per il nostro istituto come un “passaggio” importante non tanto per l’insediamento del nuovo dirigente scolastico titolare, ma anche per la volontà di avviare un processo di riflessione sull’Offerta formativa delle nostre scuole. Innescare un percorso di autovalutazione e un successivo piano di miglioramento organizzativo permetterà di sperimentare e poi mettere a regime delle buone prassi che favoriscano il raggiungimento dello scopo istituzionale della scuola: il successo formativo degli alunni e il benessere delle persone che quotidianamente abitano le nostre classi. Alcune scelte assunte a livello organizzativo e di governance (istituzione di uno staff organizzativo del dirigente, la maggiore attenzione alla comunicazione istituzionale interna ed esterna, il ricorso costante al sito web dell’istituto, la ripresa delle commissioni di lavoro del Collegio docenti, il percorso formativo per alunni con DSA, la partecipazione ad eventi pubblici organizzati nei Comuni, il dialogo costante con gli amministratori comunali, le serate formative a tema) rispondono così all’intenzionalità sopra richiamata. L’Offerta formativa che si va a presentare nelle pagine successive declina in maniera evidente e articolata quelle che sono le finalità istituzionali della nostra scuola; in particolare emerge con tutta evidenza la capacità dell’istituto di porsi in dialogo con l’utenza, con le Amministrazioni comunali, con i Comitati genitori, con l’associazionismo, con gli oratori. Al centro di ogni agire vogliamo porre davvero i nostri ragazzi e la loro crescita, senza però perseguire la logica individualistica! Ogni nostro ragazzo è “uno” nel contesto sociale e relazione della classe, della scuola, del gruppo, del quartiere, della squadra sportiva… La ricchezza di quanto si propone nel POF, la varietà delle attività didattiche ideate in partenariato con i Comitati genitori e con gli assessorati all’Istruzione e ai servizi sociali rendono evidente quanto il nostro istituto sia attento a perseguire i suoi obiettivi, con tutte le fatiche, ma con la massima volontà di essere istituzione aperta e partecipata. Il nostro comune cammino è appena iniziato… quanto lo sapremo rendere efficace, funzionale e coinvolgente sarà la nostra capacità di sostenerci a vicenda come docenti-educatori e genitorieducatori. Il dirigente scolastico Luigi Airoldi POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 1 INTRODUZIONE Il P.O.F., Piano dell'Offerta Formativa per il Regolamento sull'autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. 8/3/99 N° 275 Art. 3 e legge 15.03.1997, n° 59), è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'Istituzione Scolastica ed esplicita l'organizzazione, il progetto educativo, i percorsi didattici e le attività opzionali, integrative e complementari che vengono attuate nei plessi del nostro istituto nell'ambito dell'autonomia. Imparare a essere imparare a conoscere imparare a fare imparare a vivere insieme Jacques Delors Il P.O.F. è improntato su criteri di fattibilità, verificabilità, flessibilità, stabilità, condivisione, comunicabilità e trasparenza per essere un utile strumento di scambio tra l'Istituzione scolastica e la comunità circostante. Il P.O.F. tiene inoltre conto dei cambiamenti e delle richieste voluti dalla riforma scolastica che introduce un sistema educativo di istruzione e formazione tale da dar vita ad una scuola autonoma e di qualità, in linea con i parametri europei, in grado di tenere conto delle esigenze dell'utenza, di far proprie le attese degli alunni, di rafforzare il ruolo e la partecipazione delle famiglie e di valorizzare l'impegno e la professionalità dei docenti. Il P.O.F. viene elaborato dal Collegio dei Docenti, in riferimento agli indirizzi generali definiti dal Consiglio d’Istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri dei genitori; delle esigenze degli alunni ed è adottato dal Consiglio d’Istituto. Le linee essenziali del P.O.F. sono: offrire all'utenza la visione d'insieme dei servizi forniti dalla scuola per le attività curricolari ed extracurricolari dare uno strumento guida al Dirigente Scolastico e agli Organi Collegiali per la pianificazione delle attività e l'attribuzione degli incarichi per la sua realizzazione garantire agli alunni il successo formativo migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento curare i rapporti con le realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio ed in particolare con gli Enti Locali POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 2 L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCANZOROSCIATE si è costituito il 1° settembre 2000 e deriva dalla fusione dei seguenti plessi SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI SCANZOROSCIATE SCUOLA PRIMARIA DI SCANZO SCUOLA PRIMARIA DI ROSCIATE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SCANZOROSCIATE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI PEDRENGO SCUOLA PRIMARIA DI PEDRENGO SCUOLA PRIMARIA DI TRIBULINA Tale istituto ha lo scopo di coordinare in un’unica struttura amministrativa e didattica il ciclo di istruzione primaria, rivolto agli alunni compresi fra i 6 e i 14 anni. La suddetta unità scolastica, prevista dalle nuove normative, consente alla scuola di operare autonomamente: nella scelta delle discipline fondamentali dei curricoli; nella proposta di discipline integrative; nell’organizzazione dell’orario scolastico; nella strutturazione del calendario scolastico; nell’articolazione e nel funzionamento degli organi collegiali; nella gestione della ricerca, della sperimentazione e dello sviluppo; nell’ampliamento dell’offerta formativa; nella gestione delle risorse economiche. Tutto ciò è realizzabile grazie alla fusione delle risorse, umane e strumentali, delle scuole partecipanti. COMPETENZA ESPERIENZA curricolo didattico realmente funzionale alla formazione dell’alunno INNOVAZIONE COLLABORAZIONE POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 3 ORGANIGRAMMA CONSIGLIO D’ISTITUTO DIRIGENTE GIUNTA ESECUTIVA VICARIO CONSIGLI D‘INTERCLASSE CONSIGLI DI CLASSE STAFF COLLABORATORI RESP. DI PLESSO COLLEGIO DOCENTI UNITARIO E/O DI SEZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMNISTRATIVI SCUOLA PRIMARIA ORGANI COLLEGIALI COMMISSIONE CONTINUITA’ INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO COLLABORATORI RESP. DI PLESSO DI PLESSO SEGRETARI CONSIGLI DI INTERCLASSE COMMISSIONE ALUNNI STRANIERI COMMISSIONI COMMISSIONE ALUNNI CON DSA COORDINATORISEGRETARI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO COMMISSIONE ALUNNI DVERSAMENTE ABILI COORDONATORISEGRETARI RIUNIONI DI DIPARTIMENTO GRUPPI DI MATERIE AGGREGATE PER AMBITI (SCUOLA PRIMARIA) E DIPARTIMENTI DISCIPLINARI (SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO) DOCENTE REFERENTE D’ISTITUTO PER LA CONTINUITÀ ALTRE FUNZIONI GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE DI MODULO DOCENTI: GRUPPI DISCIPLINARI VERTICALIZZATI E PER LIVELLO DOCENTI RESPONSABILI AULE SPECIALI ASSEMBLEA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI DOCENTI RESPONSABILI SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO ASSEMBLEA COLLABORATORI SCOLASTICI DOCENTI E COLLABORATORI SCOLASTICI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI E AL PRIMO INTERVENTO PERSONALE A.T.A. ASSEMBLEA PERSONALE ATA RSU GRUPPI SICUREZZA PREVISTI DALLA LEGGE RSPP, RLS, ASPP POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 4 GRUPPI MISTI DOCENTI ED ATA IN TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA E IN TUTTE LE SEDI SEZIONI E PLESSI STAFF DI DIRIGENZA Dirigente Scolastico AIROLDI Luigi Collaboratrice vicaria TESTA Ivana Scuola primaria: Collaboratori responsabili di plesso BELOTTI Margherita (Rosciate) OBERTI Viviana (Pedrengo) TOMASELLI Tiziana (Scanzo) VALLI Giuliana (Tribulina) Scuola secondaria di I grado: CHIARANDÀ Silvia (Pedrengo) SAVOCA Adriana (Scanzo) RONDI Flavia (POF) BONINI Cristina (alunni DA e con Funzioni strumentali svantaggio) FALAMISCHIA Donatella (alunni stranieri) ARRIA MARIA (alunni con DSA) Direttore dei Servizi Generali MOCCIA Giuseppe e Amministrativi POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 5 INCARICHI Coordinatori consigli di classe Scuola Sec. 1° grado SCANZO SECONDARIA 1°GRADO PEDRENGO SECONDARIA 1°GRADO Pezza Corbani Mandelli Maffioletti Ingravalle Giustini D’Arcangelo Ciccolella Marinelli Gattini Semperboni Sena Arria Brienza Falamischia Masserini Riva Suraci Vacis Naimoli Sibella Coordinatori Dipartimenti disciplinari SCANZO ROSCIATE TRIBULINA PEDRENGO Gattini (lettere), Corbani (dip. scientifico-tecnologico), De Nicolò (dip. espressivo-motorio), Sena (lingue straniere) Savoca Palma Seghezzi De Nicolò Segretari Noris consigli di classe Scagliusi Scuola Secondaria doc.motoria e interclasse doc.spagnolo Scuola Primaria doc.sto-geo Albanese Adobati doc tecnolog. Chiarandà Bortolotti Bellani doc.sost. 1 doc. tecnol. Rametta Falcone doc. sost.2 doc.sost.3 A rotazione (2-5-4-3-1) Segretario Collegio Docenti Gandolfi Resp.le Sicurezza RSPP Sig. Martinelli (consulente esterno volontario a titolo gratuito) RLS Sicurezza lavoratori Resp.li Sicurezza ASPP anche Commissione Foresti Benigno Corbani Falamischia Alborghetti POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 6 Belotti Casiraghi Ortobelli SCANZO SECONDARIA 1°GRADO Corbani De Nicolò Maffioletti Noris Pezza Savoca Seghezzi Titolari/Sostituti Addetti al Primo Soccorso PEDRENGO SECONDARIA 1°GRADO Arria Bortolotti Brienza Chiarandà Falamischia Masserini Riva Sibella Colombo Di Serio Lestingi Titolari/Sostituti Addetti Antincendio Corbani Maffioletti Marinelli Noris Savoca Seghezzi Testa Ivana Bortolotti De Chiara Masserini SCANZO ROSCIATE TRIBULINA PEDRENGO Alborghetti Bocelli Corti Creazzo Foglieni Lamera La Scola Perri Savoldi Signorelli Sonzogni Tomaselli Zanga Belotti Pennati Vedovati Walcher Bonfanti Brignoli Casiraghi Gandolfi Gusmini Testa Valli Vedovati Cilloco Foglieni Fois Gamba Lunati Montani Oberti Ortobelli Testa Tiraboschi Foresti Bergamelli Napolitano Pievani Pretti Zanchi Ghilardi Imperatore Biolcati Foglieni Manzoni Oberti Ortobelli Ronchi Cortesi Cerniglia Ottolini Persico Alborghetti Corti Foglieni Gelfi La Scola Pinetti Signorelli Tomaselli Bassi Di Serio Lestingi Persico Enrica Responsabili: lab. artistico De Nicolò lab. scientifico Docenti di scienze D’Aniello La Spina Walcher D’Aniello La Spina Foresti Bergamelli Napolitano Pievani Zanchi Cerniglia Ottolini Persico Sibella lab. musicale Seghezzi Bellani gruppo docenti a giugno (sussidi musicali) lab. informatico Mandelli Sibella Lamera S. Brignoli Rondi Semperboni Bocelli Gandolfi Borgo Noris Bortolotti gruppo docenti a giugno Albanese Liprino biblioteca palestra aula sostegno POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 7 Romagialli SCANZO SECONDARIA 1°GRADO PEDRENGO SECONDARIA 1°GRADO SCANZO ROSCIATE TRIBULINA PEDRENGO Comitato valutazione Membri effettivi: Valli Giuliana - Murdolo Maria Teresa - Fois Antonella - Vacis Milvia Supplenti: Chiarandà Silvia - Arria Maria Tutor per docenti neoimmessi Walcher Marina, Belotti Margherita, Biolcati Marielena, Pinetti Vilma, Spoto Concetta, Cilloco Chiara, Brienza Anna, Riva Valeria Murdolo (e gruppo docenti a giugno) Sussidi didattici Tutti i docenti Acquisti Responsabili di plesso Referenti viaggi e visite d’istruzione Responsabili di plesso Savoca (comune) Chiarandà (comune) Sena (tavolo condivisione) Vacis (commissione comunale) Pezza Brienza Commissione formazione classi prime Equipe psicopedagogia Docenti non impegnati esami Docenti non impegnati esami Commissione DSA Semperboni Rapporti con il territorio Comune ed altri enti Ed. stradale Commissione diversabilità (tutti i docenti di sostegno tra cui va individuato un referente di plesso) Commissione continuità (+ altri docenti per iniziative di passaggio) Commissione alunni stranieri Tomaselli (comune) Belotti (comune) Ghilardi Valli (comune) Ortobelli Gandolfi (biblioteca) Corti Bonfanti Fois Imperatore Borgo Guariglia - Gandolfi Albanese Scagliusi Savoca Creazzo Liprino Prandi Mangini Amato Mezio Spoto Pagliara Castellano Brienza Chiarandà Pinetti Sena La Scola POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 8 Bonini Scarpellini Correnti Mocciaro Ruggeri Bonini Pagliara Guariglia Locatelli Testa Gamba Cerone SCANZO SECONDARIA 1°GRADO PEDRENGO SECONDARIA 1°GRADO Commissione mensa Pezza Orto didattico Expo 2015 (ref. istituto Testa) Referente giornalino scolastico Mandelli SCANZO ROSCIATE TRIBULINA PEDRENGO Sonzogni Walcher Casiraghi Rondi Letorio Maffioli Di Caro Testa Walcher Sinatra Tiraboschi Belotti Locatelli Bonfanti Cilloco Fiorini Rametta Savoca Docenti incaricati orario Referenti per prove INVALSI* Adobati Chiarandà Riva Ingravalle Maffioletti Masserini Chiarandà Perri Mazzoleni Docenti sostegno GLH Rapporti ASL e incontri con esperti Docenti di sostegno, coordinatori di classe, referenti di modulo secondo necessità * Prove Invalsi Almeno un docente di una classe II e un docente di una classe V per le primarie del Comune di Scanzorosciate Almeno un docente di una classe II e un docente di una classe V per le primarie del Comune di Pedrengo Almeno un docente di una classe III della Scuola Secondaria di Scanzo Almeno un docente di una classe III della Scuola Secondaria di Pedrengo POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 9 ORGANICO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Tipologia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado Plessi Classi Alunni Pedrengo 15 289 Scanzorosciate 15 317 Rosciate 5 92 Tribulina 6 134 Scanzorosciate 12 313 Pedrengo 9 190 62 1 335 Totale Dirigente 1 Docente collaboratrice “vicaria” 1 Direttore S. G. A. 1 Assistenti amministrativi 7 Collaboratori scolastici 20 LSU 5 Docenti 80 47 127 ORGANI COLLEGIALI Consiglio di interclasse o di classe Genitori eletti, insegnanti di classe e dirigente o delegato Collegio docenti Tutti i docenti + dirigente Consiglio di istituto (parlamento della scuola) Rappresentanti eletti di tutte le componenti Giunta esecutiva Dirigente, D.S.G.A.,1 A.T.A., 1 docente, 2 genitori Comitato valutazione docenti Dirigente + 4 insegnanti A questi si aggiungono per la scuola primaria e secondaria di primo grado: Comitato genitori Tutti i genitori eletti nei consigli di classe e nei consigli di interclasse costituiscono il COMITATO DEI GENITORI Rappresentanti dei Genitori Genitori eletti: - annualmente nei consigli di classe / interclasse o - ogni tre anni nel Consiglio di Istituto Assemblea di classe Genitori della classe (tutti) + docenti Assemblea genitori di classe Tutti i genitori della classe riuniti in assemblea regolarmente convocata Assemblea genitori di plesso Tutti i genitori della sede /plesso riuniti in assemblea regolarmente convocata Assemblea genitori di Istituto Tutti i genitori dell’Istituto riuniti in assemblea regolarmente convocata Presidente dell’assemblea dei genitori dell’Istituto Eletto dall’assemblea di istituto, se costituita. Associazione Genitori “Genitori Associati Scuola secondaria di I grado di Scanzorosciate” regolarmente costituita con proprio statuto POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 10 DELLO STAR BENE che promuove attività di accoglienza che aiuta a sentirsi parte di un gruppo che contribuisce ad accrescere la stima di sé DELL'INTEGRAZIONE che accetta, capisce e valorizza le diversità che promuove l'integrazione sociale e culturale degli alunni in situazione di svantaggio FORMATIVA che favorisce la conoscenza di sé che aiuta ad essere autonomi che insegna ad apprendere che guida l'alunno ad operare scelte progettuali consapevoli e significative AGGIORNATA che promuove le conoscenze e l'uso delle nuove tecnologie che è aperta alle esigenze di una società multietnica FLESSIBILE che adegua le strategie di insegnamento agli stili di apprendimento di ciascuno che riconosce le esigenze e i bisogni dell'utenza TRASPARENTE che comunica in modo chiaro finalità, percorsi di lavoro e criteri di valutazione DELLA PARTECIPAZIONE che collabora apertamente e in modo costruttivo con le famiglie e con le agenzie formative del territorio DELLA RESPONSABILITA' che aiuta l'alunno a maturare la consapevolezza dei propri diritti e doveri che è capace di valutare le scelte effettuate e di modificarle in modo più funzionale che guida l'alunno a capire che l'esperienza scolastica si traduce nella realtà quotidiana POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 11 IL PATTO FORMATIVO Il patto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della Scuola. Esso si instaura, in particolare, tra docente e alunno; ma coinvolge l’intero Consiglio di Interclasse e di Classe, gli Organi decisionali dell’Istituto, i Genitori, gli Enti esterni preposti o — a qualsiasi titolo — interessati al servizio scolastico. L’ALUNNO Nella relazione con la scuola ha il diritto di: ha il dovere di: rispettare gli altri e le loro opinioni di riconoscere il ruolo dell’insegnante e la sua azione educativa di essere disponibile ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti dell’adulto essere accolto essere ascoltato essere motivato essere valorizzato essere accettato per quello che è essere aiutato a capire ed accettare i propri limiti, a valorizzare e potenziare le proprie capacità Nel rapporto apprendimento/insegnamento ha il diritto: ha il dovere di: frequentare regolarmente le lezioni impegnarsi nel lavoro a casa e a scuola partecipare attivamente alle attività proposte nei limiti delle proprie capacità condividere e rispettare le regole convenute collaborare con compagni ed insegnanti di ricevere un insegnamento adatto al proprio stile d’apprendimento alla predisposizione di interventi individualizzati nelle procedure e nei tempi all’ampliamento e approfondimento delle conoscenze di essere coinvolto attivamente nelle lezioni alla formazione globale: cognitiva, sociorelazionale e affettiva di essere orientato nel suo progetto di vita POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 12 IL DOCENTE Nella relazione con la famiglia, con la scuola e altre agenzie del territorio ha il diritto di: ha il dovere di: essere informato in merito a tutto ciò che possa agevolare il processo educativo dell’alunno avvalersi della consulenza dei Servizi socio – sanitari presenti sul territorio avere da parte della famiglia la collaborazione alla realizzazione del progetto educativo essere rispettato nei suoi diritti sindacali aggiornare regolarmente i documenti scolastici distribuire le compresenze e gli interventi esterni in modo che vengano utilizzate al meglio le risorse disponibili concordare fra gli insegnanti del modulo o del Consiglio di Classe gli impegni e i carichi di lavoro informare i genitori sulle scelte programmatiche e metodologiche informare i genitori sull’effettiva attuazione del percorso educativo e didattico Nel rapporto apprendimento/insegnamento ha il diritto di: ha il dovere di: rispettare l’alunno come persona predisporre una programmazione educativa e didattica che tenga conto della realtà della classe attuare la programmazione predisponendo le opportune verifiche e gli eventuali adeguamenti informare gli alunni sul percorso e le procedure del lavoro attivare processi di valutazione formativa spiegare i criteri di misurazione delle prove di verifica rispettare la specificità del modo di apprendere essere rispettato nella sua professionalità essere rispettato nelle sue scelte metodologiche essere rispettato nel suo operato educativo - didattico POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 13 IL GENITORE Nella relazione con la scuola ha il diritto di: ha il dovere di: aiutare il/la proprio/a figlio/a ad essere consapevole del valore educativo che la scuola riveste non delegare alla scuola la funzione educativa informarsi sulle offerte formative della scuola essere informata sul progetto educativo e collaborare in modo costruttivo alla sua realizzazione conoscere il regolamento dell’Istituto Comprensivo e attenersi alle disposizioni in esso contenute essere informata sul piano educativo d’Istituto partecipare alle scelte educative della scuola essere rispettata nelle sue tradizioni culturali e religiose Nei rapporti interpersonali ha il diritto: ha il dovere di: di ricevere informazioni riguardo a tutti favorire la crescita globale del/la proprio/a gli aspetti del processo di crescita del/la figlio/a accentandolo/a per quello che è, con proprio/a figlio/a: cognitivi, socio-relazionali, i suoi limiti e le sue potenzialità affettivi partecipare regolarmente alle assemblee di ad un rapporto collaborativi individualizzato, classe flessibile e adeguato ai bisogni emersi in partecipare frequentemente ai colloqui con itinere tutti gli insegnanti adottare la medesima linea educativa della scuola chiarire immediatamente con gli insegnanti eventuali situazioni dubbie o non condivise POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 14 “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ FAMIGLIA – STUDENTE – SCUOLA” Premessa: Con riferimento agli artt. 2-3-33-34-97 della Costituzione; alla Legge n. 241/1990; al D.P.C.M. n. 245/1995; al D.P.R. n. 249/1998; al D.P.R. n. 275/1999; al C.C.N.L. – Comparto Scuola vigente; al T.U. n. 297/1994; al D.Lgs. n. 59/1998 e al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 235 DEL 21.11.2007 “la scuola è responsabile delle qualità delle attività educative-didattiche-formative e si impegna al raggiungimento delle proprie finalità istituzionali con l’apporto di tutte le competenze professionali del personale docente, amministrativo e ausiliario in servizio e con la collaborazione e il concorso delle famiglie degli alunni”. Pertanto, nei confronti degli alunni e delle loro famiglie, l’Istituto Comprensivo di SCANZOROSCIATE si impegna a garantire: 1. Formazione Rispettare i principi e le finalità generali dichiarati nel Piano dell’Offerta Formativa Raggiungere gli obiettivi formativi e le competenze previste Adottare iniziative utili allo sviluppo della persona umana e al successo formativo Educare alla legalità e alla cittadinanza attiva Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili Favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri Assicurare la realizzazione di iniziative di recupero e di sostegno Promuovere la valorizzazione delle eccellenze con attività di approfondimento Adottare interventi utili a prevenire il fenomeno della disaffezione e dispersione scolastica 2. Comunicazione Garantire agli alunni e alle loro famiglie un’informazione trasparente relativa: - offerta formativa, percorsi di studi, progetti, iniziative scolastiche - criteri, modalità e tempi delle valutazioni - criteri, modalità e tempi del rapporto scuola-famiglia - adozione dei libri di testo - regolamento di Istituto, regolamento disciplinare, piano organizzativo - attività e deliberazioni del consiglio di istituto - orari delle lezioni scolastiche e dei servizi amministrativi - norme sulla sicurezza - informativa sulla privacy 3. Organizzazione Assicurare un’efficiente e funzionale organizzazione dei servizi Assicurare spazi ben visibili per l’informazione tramite: - albo di Istituto - albo di plesso - albo di sicurezza - albo sindacale - bacheca per i genitori - comunicazioni e circolari in rete (e-mail) POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 15 - possibile Intranet e/o spazio web d’istituto 4. Codice di comportamento Il Capo d’Istituto, i docenti, il personale amministrativo e ausiliario, consapevoli di lavorare in una struttura educativa, si impegnano ad assumere un comportamento, responsabile, imparziale, rispettoso verso tutti i soggetti e tutti gli utenti, improntato ai principi di collaborazione e professionalità, per favorire un rapporto di fiducia e un atteggiamento partecipativo di tutti. 5. Responsabilità e impegno del personale. A. B. IL DIRIGENTE SCOLASTICO: in quanto rappresentante legale dell’istituzione scolastica e responsabile della gestione unitaria dell’Istituto organizza l’attività scolastica, con le risorse umane, materiali e finanziarie effettivamente disponibili, secondo i criteri dell’efficienza e dell’efficacia formativa garantisce il diritto/dovere all’apprendimento e alla formazione nei confronti di tutti gli alunni promuove gli interventi per assicurare, nei limiti delle risorse umane, professionali, materiali e finanziarie effettivamente disponibili, la qualità dei processi formativi rispetta la libertà d’insegnamento dei docenti – intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica – così come esige motivazione, impegno, partecipazione e senso di responsabilità da parte dei docenti nelle attività scolastiche e di Istituto coordina e valorizza le risorse umane assicura il rispetto della legalità e del buon andamento dell’attività della scuola anche – quando necessario – con interventi sanzionatori e provvedimenti disciplinari nei confronti sia del personale che degli alunni garantisce un efficiente e funzionale esercizio delle competenze dei diversi organi collegiali. I DOCENTI Sono i diretti responsabili del processo e del prodotto di insegnamentoapprendimento e del dialogo educativo-formativo, alfine di promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici e in coerenza con il piano dell’offerta formativa dell’istituto. Fondano l’esercizio della funzione docente sull’autonomia culturale e professionale svolgendo le necessarie attività individuali e collegiali, partecipando alle attività di aggiornamento e di formazione in servizio. Rispettano le norme che regolano la vita scolastica, consapevoli che l’educazione si insegna prima di tutto con l’esempio. Agiscono in sintonia con le decisioni degli organi collegiali. Rispettano il segreto professionale nell’esercizio delle loro funzioni. Sono disponibili al dialogo e all’ascolto, sia tra di loro, sia con gli alunni, sia con i genitori. Informano regolarmente gli alunni e le loro famiglie in merito agli obiettivi e contenuti del processo di insegnamento-apprendimento, motivando le scelte didattiche, e si attengono ai principi di correttezza e imparzialità, con professionalità e trasparenza. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 16 Garantiscono il regolare funzionamento delle attività e delle lezioni scolastiche nelle aule, nei laboratori, in palestra e/o in altri locali scolastici, con il diritto-dovere di applicare - quando necessario - i vari gradi sanzionatori previsti nel regolamento disciplinare di istituto nei confronti degli alunni. Non sono pertanto previste altre forme e modalità di castighi e punizioni su iniziativa individuale. C. IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARE Assolve, per le diverse competenze, alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza e vigilanza connesse alle attività scolastiche e al buon funzionamento della scuola, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. I servizi generali amministrativi-contabili e il lavoro del personale a.t.a sono organizzati autonomamente dal direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), il quale svolge le funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, secondo le direttive ricevute dal Dirigente scolastico. I processi e le procedure dei servizi sono organizzati in modo da garantire per quanto possibile, semplificazione, celerità, trasparenza, informatizzazione dei servizi di segreteria; responsabilizzazione di ogni operatore scolastico; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. Il comportamento del personale A.T.A. è improntato ai principi e alle regole del codice dei pubblici dipendenti e del codice disciplinare. In particolare, tutto il personale si attiene alla professionalità, alla diligenza e alla collaborazione nello svolgimento delle proprie funzioni e mansioni, finalizzando il proprio impegno alla valorizzazione dell’istituto come espressione di alto senso d’appartenenza e identità. Il personale ausiliario svolge, in collaborazione con i docenti, attività di vigilanza e sorveglianza degli alunni: pertanto gli stessi alunni hanno il dovere di rispettare i collaboratori scolastici e di adeguarsi ai loro interventi. 6. DOVERI DEGLI ALUNNI Frequentare regolarmente le lezioni e le attività scolastiche; applicarsi con serietà e continuità per assolvere gli impegni di studio; comunicare sempre in famiglia l’andamento degli studi e i relativi risultati. Rispettare le regole della scuola; osservare i principi della buona educazione e della vita civile; comportarsi in modo corretto e adeguato; utilizzare un linguaggio consono all’ambiente scolastico. Avere nei confronti dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei compagni lo stesso rispetto e la stessa stima - formale e sostanziale - che chiedono per se stessi. Osservare le disposizioni organizzative, le istruzioni per la salute e la sicurezza, le indicazioni per l’igiene Utilizzare correttamente strutture, impianti, attrezzature, arredi, sussidi, materiali scolastici al fine di non arrecare danni al patrimonio della scuola (nel caso in cui un alunno provochi un guasto, un danno, un danneggiamento ad un qualsiasi bene di proprietà dell’Amministrazione Scolastica e/o dell’Ente Locale e/o di terza persona, i genitori dello stesso alunno sono obbligati a risarcire materialmente il danno stesso, con il versamento della cifra di corrispondente valore del bene danneggiato, rapportato al suo corrente valore d’uso espresso in euro). Condividere impegni e responsabilità per rendere accogliente, sereno e produttivo l’ambiente scolastico. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 17 Essere sinceri e propositivi; partecipare al dialogo educativo tra coetanei e adulti con spirito collaborativo e costruttivo; segnalare a docenti e genitori situazioni e comportamenti pericolosi o illeciti. Risolvere eventuali problemi, difficoltà, conflitti e incomprensioni in modo rispettoso, leale, democratico, chiarendosi direttamente, educatamente e civilmente con i compagni o con gli insegnanti. Assumersi onestamente le proprie responsabilità; riconoscere sinceramente i propri sbagli e errori. 7. DOVERI DEI GENITORI Seguire i figli costantemente affinché l’impegno scolastico non sia trascurato. Controllare periodicamente libri, quaderni, materiali scolastici e libretto scolastico personale dell’alunno. Sostenere l’azione educativa della scuola e dei docenti con spirito collaborativo e propositivo nel rispetto dei propri ruoli. Assumere immediatamente contatti con i docenti interessati in presenza di problemi e difficoltà. 8. GARANZIE E TUTELE L’Amministrazione scolastica dell’Istituto Comprensivo di Scanzorosciate ha il dovere di tutelare il diritto allo studio e il benessere di tutti gli alunni e allo stesso tempo ha il dovere di tutelare il buon nome e l’onorabilità della scuola, come l’efficienza dell’organizzazione scolastica e l’efficacia del servizio scolastico. Per questi motivi, qualora un alunno non rispetti in modo grave e continuativo i propri doveri scolastici e qualora la Sua famiglia non collabori attivamente con la scuola, lo stesso alunno può incorrere in sanzioni e provvedimenti disciplinari i quali, in situazioni di particolare reiterata gravità, possono comportare la sospensione dalla frequenza delle lezioni scolastiche fino alla presa in carico della procedura per l’espulsione della scuola, con conseguente inammissibilità dell’alunno allo scrutinio finale o all’esame di licenza media. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 18 ACCOGLIENZA… in un’ottica inclusiva Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio (Proverbio africano) La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’inclusione degli alunni, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di maggiore necessità. L’Istituto, prima dell’inizio dell’anno scolastico, promuove l’accoglienza organizzando diversi incontri con le famiglie degli alunni delle classi prime per illustrare le finalità, gli obiettivi educativo-didattici e l’organizzazione della scuola: open day nel periodo dicembre-gennaio Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola primaria e secondaria nel periodo aprile-maggio incontro assembleare con i docenti delle future classi prime all’inizio di settembre Il passaggio tra i vari ordini di scuola (infanzia – primaria – secondaria) viene favorito attuando progetti di continuità didattico - educativa elaborati dall’apposita commissione. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri, agli alunni diversamente abili e agli alunni con DSA. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 19 EQUIPE PSICOPEDAGOGICA DELL’I.C. PREMESSA L’équipe psicopedagogica è una commissione che ha iniziato a lavorare nell’anno scolastico 2005/2006 con l’intento di offrire un servizio qualificante per l’I.C. L’idea è nata dalla disponibilità e dall’interesse di alcune docenti dell’Istituto che hanno pensato di mettere a disposizione le proprie competenze psicopedagogiche per elaborare alcune progettualità volte all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto. Ciò è stato reso possibile grazie al sostegno della Dirigenza, che rappresenta il referente pubblico del servizio e del Collegio Docenti. RISORSE Attualmente l’équipe è composta dalle docenti: dott.ssa Gandolfi Marialuisa insegnante nella Scuola Primaria di Tribulina dott.ssa Guariglia Patrizia insegnante nella Scuola Primaria di Rosciate L'attività dell'équipe, oltre ad essere sostenuta dalla Dirigenza e dal Collegio docenti, è supportata anche dal personale di segreteria e ausiliario per quanto di competenza. La commissione è naturalmente aperta ad accogliere suggerimenti e collaborazioni di altri insegnanti che per competenze e disponibilità desiderano condividere l’attività dell’équipe. PROGETTUALITA’ Durante i precedenti anni sono stati attivati: a. percorsi di formazione per genitori, insegnanti e personale ATA b. interventi nelle classi di educazione socio-affettiva c. sportello di consulenza per insegnanti e genitori Nel corso degli anni si sono consolidate alcune progettualità che, sia pure con modalità diverse, vengono riproposte annualmente e che caratterizzeranno anche il presente anno scolastico: il Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola primaria destinato a tutti i plessi dell’I.C. L’inizio di ogni grado scolastico rappresenta un’esperienza estremamente impegnativa e ricca di grandi aspettative sia per i bambini che per le famiglie; spesso non esistono adeguati spazi per poter condividere e avviare un confronto rispetto ai cambiamenti evolutivi e sociali che il bambino andrà a vivere. L’intento del presente percorso è proprio quello di offrire un’occasione di riflessione alle famiglie che si trovano coinvolte in queste inevitabili tappe legate alla crescita dei propri figli e ai loro insegnanti. In un clima sereno ed esente da giudizi, il progetto si propone di favorire occasioni di confronto, condivisione e formazione tra genitori e insegnanti in relazione all’inizio della scuola primaria, promuovendo così anche una “continuità” orizzontale tra scuola e territorio. Ogni genitore ed insegnante, percepito come risorsa e portatore di contributi originali durante gli incontri, ha la possibilità di esprimere le proprie aspettative, paure o gioie, rispetto all’inizio dell’esperienza scolastica dell’obbligo condividendo i propri sentimenti e le proprie emozioni con altri adulti in un’ottica di scambio e condivisione. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 20 Il Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola secondaria di 1° grado con analoghe finalità di quello per la scuola Primaria, ma con le specifiche attenzioni rispetto ai cambiamenti evolutivi dei ragazzi e delle ragazze. VERIFICHE L’attività svolta dall’équipe è oggetto di valutazione da parte della stessa équipe nelle varie fasi di svolgimento del lavoro (iniziale, in itinere e finale) e da parte dell’utenza al fine di ipotizzare l’evoluzione del servizio. E’ inoltre cura dell’équipe presentare al Collegio Docenti di fine anno la verifica finale del lavoro svolto. PROGETTO DI CONTINUITÀ EDUCATIVO-DIDATTICA Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012) Il progetto di continuità educativo-didattica del nostro I.C. si declina secondo una continuità verticale e orizzontale. Continuità verticale: coordinamento dei curricoli tra i vari ordini scolastici; progetti e attività di continuità dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria e dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di primo grado. Continuità orizzontale: progetti di comunicazione e formazione alle famiglie progetti di raccordo con il territorio. CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA Sono coinvolti tutti gli alunni delle classi 1e della scuola primaria e dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Le attività previste si svolgono durante tutto l’anno scolastico secondo la seguente calendarizzazione: fase di progettazione nel primo quadrimestre osservazione e passaggio di informazioni nel periodo maggio-giugno attuazione del progetto nel periodo maggio/giugno e a settembre a inserimento avvenuto progetto “Debutto nella scuola primaria” proposto dall’equipe psicopedagogica ad aprile Il progetto si propone l’obiettivo di: 1. favorire l’inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica, offrendo la possibilità di familiarizzare anticipatamente con uno o più insegnanti tra quelli che li accoglieranno; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 21 2. favorire la gradualità nel passaggio alla nuova realtà scolastica, attenuando i possibili stati d’ansia negli alunni e nei genitori ; 3. agevolare lo sviluppo di atteggiamenti relazionali positivi e di apertura nei confronti delle nuove insegnanti; 4. creare un clima positivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei due ordini di scuola; 5. agevolare la formazione delle future classi prime secondo criteri di equieterogeneità. Il progetto viene attuato secondo le seguenti modalità: stesura da parte della commissione di un semplice protocollo con le competenze dell’alunno in uscita dalla scuola dell’infanzia con particolare attenzione per le situazione difficoltà e di disagio. Tale protocollo permette di rendere più attuale il progetto ponte. incontri tra docenti delle classi interessate e dei docenti appartenenti alla Commissione Continuità; progettazione di percorsi educativo-didattici, imperniati su un centro d’interesse (un libro, una fiaba, un gioco…) che viene avviato nella sc. dell’infanzia (con gli obiettivi, i metodi e gli strumenti che le sono propri) e poi continuato, sviluppato e concluso nel primo quadrimestre nella sc. primaria, a livello pluridisciplinare; visita guidata ai locali della scuola primaria, attività di gioco condotte con gli insegnanti e gli alunni delle attuali classi coinvolte; partecipazione degli insegnanti delle classi quinte alle attività di laboratorio della scuola dell’infanzia che coinvolgono gli alunni che frequenteranno la scuola primaria; assemblea di presentazione del POF e degli insegnanti ai genitori degli alunni in ingresso nella scuola primaria (open day); visita dei genitori degli alunni delle future prime alle scuole primarie dell’Istituto; incontri di accompagnamento alla famiglia per il debutto nella scuola primaria da parte dell’equipe psicopedagogica dell’Istituto. CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA SECONDARIA Sono coinvolti tutti gli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di I grado. Le attività programmate si svolgono nel corso dell’anno scolastico e prevedono: la fase di progettazione che si effettua nel primo quadrimestre il passaggio di informazioni a giugno l’attuazione del progetto nel mese di dicembre (open day per gli alunni delle future classi prime) e a settembre a inserimento avvenuto. la verifica dell’inserimento a gennaio il progetto “Debutto nella scuola secondaria” proposto dall’equipe psicopedagogica ad aprile. A maggio visita della scuola da parte dei genitori dei ragazzi delle future classi prime (insieme ai genitori delle classi attuali) per prendere visione dei progetti e le attività svolte durante l’anno scolastico. In tale attività vengono coinvolti gli stessi ragazzi della scuola media in qualità di protagonisti del loro percorso scolastico Il progetto si propone l’obiettivo di: 1. favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di I grado; 2. coinvolgere gli alunni e genitori ed attenuare gli stati d’ansia connessi all’inserimento nella futura realtà scolastica; 3. creare un clima positivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei due ordini di scuola; 4. agevolare la formazione delle future classi prime secondo criteri di equieterogeneità. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 22 Il progetto viene attuato secondo le seguenti modalità: compilazione di uno strumento di osservazione per il passaggio delle informazioni e colloquio tra gli insegnanti delle classi “ponte”; partecipazione ad attività predisposte dagli insegnanti dei due ordini di scuola per favorire la conoscenza fra alunni di scuola primaria e secondaria di I grado. incontri tra i docenti delle classi “ponte” per il passaggio delle informazioni sugli alunni, anche sulla base del documento compilato dagli insegnanti; visita guidata degli alunni delle classi quinte presso la scuola secondaria e partecipazione ad attività programmate dagli insegnanti. Al termine del progetto sono previsti colloqui di verifica degli inserimenti tra gli insegnanti dei due ordini di scuola. L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Uno degli obiettivi prioritari nell’integrazione è quello di promuovere l’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale. Gli alunni stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse strumentalità linguistiche: la lingua per comunicare e la lingua per lo studio. La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari diversi anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano. Occorre quindi che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti per una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di apprendimento della lingua italiana acquisita via via dall’alunno straniero. La F.S. chiede la presenza, nei singoli plessi, di insegnanti disponibili a progetti di pura alfabetizzazione in lingua italiana e a progetti specifici per l’apprendimento delle singole discipline (area logico matematica) con ore a disposizione, se possibile, o a pagamento con il finanziamento regionale per flusso migratorio. Si fa inoltre presente la necessità di non fare acquistare inizialmente i libri di testo all’alunno straniero neo arrivato, soprattutto nella scuola secondaria, facendo invece riferimento al solo acquisto di uno dei seguenti testi: ALFABETO UNO o DUE, RACCONTARE LA STORIA UNO o DUE o TRE, nonché ANTOLOGIA FACILITATA presso lo sportello stranieri di Bergamo. Il nostro istituto fa parte del progetto territoriale Nogaye, che coinvolge undici comuni: Albano, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Torre de’ POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 23 Roveri, Scanzorosciate, Seriate e sette Istituti Comprensivi: Albano, Bagnatica, Grassobbio, Montello, Scanzo, Seriate Moro, Seriate Battisti e che ha lo scopo di favorire l'integrazione dei minori stranieri inseriti nella scuola. Nogaye coinvolge anche gli enti territoriali quali: Cooperativa Namastè, Caritas Diocesana, Parrocchia Tribulina di Scanzo, Associazione Micaela Onlus, UOPI Trescore Balneario, Lega Coop, Coop. Soc. RUAH. Le problematiche dell’inserimento degli alunni stranieri sono seguite sia dal punto di vista scolastico che sociale dal progetto NOGAYE a cui l’istituto fa riferimento. Nel corso dell’anno scolastico vengono attivati: a) interventi di mediazione culturale/territoriale nei diversi plessi coordinati dalla mediatrice territoriale Nada Charara. b) progetti di alfabetizzazione sia nella scuola secondaria sia nella primaria. Sono mantenuti i seguenti punti sottoscritti dall’ufficio di piano del progetto NOGAYE: a. pronta accoglienza b. comunicazioni scuola-famiglia c. orientamento d. problematicità di intervento e. D.S. - F.S. - referenti di plesso (possibilmente presenti nella commissione stranieri) f. procedure, tempi e modulistica. La Commissione intercultura del nostro Istituto accompagna il progetto alunni stranieri scuola primaria e secondaria inserito nel Pof con alcune linee guida da tener presenti nel corso delle varie attività di alfabetizzazione e curriculari, di seguito descritte: Accoglienza: 1. I minori stranieri devono essere sempre accolti a scuola in ogni momento dell’anno, secondo la normativa vigente del diritto-dovere dell’istruzione. 2. La scuola è tenuta ad avviare la ricognizione del pregresso scolastico anche con l’utilizzo di mediatori culturali facenti capo al progetto NOGAYE, sottoscritto dal nostro Istituto dall’anno 2004. La scuola, per impostare un corretto inserimento, è tenuta a: 1. Raccogliere informazioni sulla situazione familiare e sulla storia scolastica dell’alunno. 2. Assegnare alla classe di appartenenza dell’alunno secondo il criterio generale dell’età anagrafica; slittamenti di un anno su classi diverse dalla età anagrafica vanno ponderati con molta attenzione e valutati caso per caso dalle istituzioni scolastiche (vd. Art. 45 comma 2 del DPR 394/99). Va ricordato che l’alunno è inserito per tutto il tempo scuola nel gruppo classe; parteciperà solo ai laboratori per l’apprendimento della lingua italiana, secondo l’orario prestabilito di presenza dei docenti specifici. L’insegnamento della lingua italiana: Vanno evidenziati i seguenti aspetti: 1. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo della lingua italiana. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 24 2. L’apprendimento della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica coinvolgendo tutti gli insegnanti della classe di qualsivoglia disciplina. 3. L’apprendimento di altre lingue comunitarie va introdotto con equilibrata successione. Per i mediatori si individuano i seguenti ambiti di intervento: 1. 2. 3. 4. Compiti di accoglienza nei confronti degli allievi neoarrivati e delle loro famiglie. Compiti di mediazione nei confronti degli insegnanti. Compiti di interpretariato e traduzione. Compiti relativi a percorsi didattici di educazione interculturale. La formazione del personale della scuola: Per gli insegnanti si individuano i seguenti ambiti di formazione e di crescita professionale: Didattica dell’italiano lingua seconda. Didattica interculturale. La valutazione degli alunni stranieri La valutazione degli alunni stranieri necessita di tener conto del singolo percorso di apprendimento. L’adattamento dei programmi per gli alunni stranieri comporta di conseguenza anche un adattamento della valutazione. In questo contesto va privilegiata la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”. Al fine di ottenere un migliore utilizzo delle risorse dell’Istituto, la Commissione stranieri ha proposto quanto segue: 1. Designare in ogni plesso i docenti disponibili all’alfabetizzazione per fornire all’alunno una unica ed effettiva figura di riferimento. 2. All’inizio dell’anno scolastico la F.S. strutturerà concordemente con gli insegnanti interessati le ore dei laboratori linguistici di importanza primaria rispetto all’acquisizione dei contenuti delle singole discipline. 3. Predisporre U.D. semplificate nelle diverse aree per gli alunni stranieri. 4. Agli alunni iscritti durante l’anno sarà richiesto l’acquisto del testo unico di alfabetizzazione e di storia 2-3, reperibili presso lo sportello stranieri scuola De Amicis, in sostituzione ai libri adottati dalla classe; questo per facilitare un migliore apprendimento della lingua italiana. 5. Compilazione della scheda quadrimestrale: esprimere la valutazione in relazione all’effettivo percorso tradizionale; nel primo quadrimestre sospendere le valutazioni per alcune discipline usando formule come “valutazione non espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase del percorso scolastico”. Andranno invece compilate le voci relative ad italiano e, se possibile, matematica, scienze motorie, arte e musica. 6. Per i laboratori linguistici, cioè di prima e seconda alfabetizzazione, la commissione indica un percorso di riferimento che andrà rielaborato a seconda delle esigenze dei singoli casi. 7. Si prevede per il prossimo anno scolastico 2014/2015 un lavoro trasversale denominato “EDUCAZIONE ALL’INTERCULTURA” che toccherà i momenti più salienti dell’attività scolastica per una proficua interazione e conoscenza fra gli alunni stessi e fra gli alunni e il territorio dove vivono. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 25 PER LA CONOSCENZA INIZIALE DELL’ALUNNO Un momento specifico, nella fase di accoglienza di un alunno straniero, riguarda la somministrazione di prove per valutare la situazione di partenza. A tale proposito va ricordato che la non conoscenza della lingua italiana non comporta necessariamente l’incompetenza scolastica dell’alunno stesso. ● Perché Sulla base delle indicazioni contenute nella normativa, l’impiego di prove iniziali per accertare le competenze, le abilità, i livelli di preparazione dell’alunno consentono: - di individuare la classe adatta all’inserimento (fermo restando il principio del rispetto dell’età anagrafica) - di predisporre l’adattamento della programmazione per l’organizzazione mirata delle attività didattiche - di attivare, se necessario, il laboratorio di Italiano L2. ● Cosa - Le abilità e le competenze che si intendono rilevare sono: competenza nella lingua d’origine competenze disciplinari e trasversali livello di conoscenza eventuale di una lingua straniera (inglese, francese …) competenze linguistiche in Italiano L2. ● Come Alcuni suggerimenti/attenzioni… per la rilevazione dei prerequisiti degli alunni stranieri neoarrivati La fase di osservazione dei prerequisiti è piuttosto delicata; occorre gestirla con cura e in modo non aggressivo. In caso non siano presenti i mediatori, proporre prove che prescindano dalla lingua (immagini) Far precedere sempre le prove dalla richiesta di quali materie erano state affrontate e delle preferenze espresse La quantità e la qualità delle prove dipende dal tipo di scuola frequentata (inutile proporre prove avanzate quando la scolarizzazione pregressa è frammentaria o in situazioni rurali) La presenza del mediatore è importantissima, ma va individuata anche la relazione che intercorre tra mediatore e alunno/a Proporre prove diversificate, in presenza dell’insegnante, approfittando dell’occasione per introdurre già elementi di apprendimento, anche solo a livello di tipologia di esercizio e di rappresentazione grafica. Quello che conta non è classificare e valutare, ma aprire spazi di apprendimento in vista del lavoro che seguirà poi. Evitare di insistere quando si rilevano non capacità o difficoltà marcate. Alternare le prove con momenti di dialogo disteso. Non esistono mai prove neutre: evitare comunque che i contenuti siano molto marcati in termini culturali. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 26 AREE CONOSCENZE PREGRESSE LINGUAMADRE L1 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I° - CONOSCENZE PREGRESSE ITALIANO L2 CONOSCENZE PREGRESSE LINGUE STRANIERE - Comprensione e utilizzo di frasi, espressioni e istruzioni d’uso quotidiano Comprensione di brevi messaggi, anche con supporti visivi Interazione per presentarsi ed esprimere bisogni concreti Scrittura di semplici frasi - Prima e dopo Ordinamento sequenze temporali e logiche, anche con riferimento alla storia personale attenzione che i contenuti non siano troppo marcati culturalmente Conoscenza ed utilizzo dei concetti topologici: sotto/sopra/davanti/dietro/alto/basso destra/sinistra - punti cardinalibussola Lettura di cartine fisico-politiche e tematiche: da semplici mappe alle cartine geografiche Conoscenza di elementi base del paesaggio: fiume-lago-mare- oceanomontagna-catena montuosa-pianura- isola-penisola- continente Distinzione elementi antropici e naturali (attenzione: scegliere immagini del paese di provenienza) Conoscenza dei numeri: decine, centinaia, migliaia Ordinamento dal minore al maggiore e viceversa Conoscenza delle operazioni di base Conoscenza dei numeri interi e decimali Risoluzione di una situazione problematica Conoscenza di figure piane elementari Principali grandezze e relative misure - - CONOSCENZE PREGRESSE AMBITO MATEMATICO CONOSCENZE PREGRESSE AMBITO SCIENTIFICO - CONOSCENZE PREGRESSE AMBITO TECNOLOGICO Comprensione e utilizzo di espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto: sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe Decifrazione dell’alfabeto (stampato/corsivo- maiuscolo/ minuscolo) copiatura di parole - - CONOSCENZE PREGRESSE AMBITO ANTROPOLOGICO Scrittura /lettura nel proprio alfabeto (se differente) Comprensione globale di un testo narrativo/descrittivo e ricerca di specifiche informazioni, tramite domande a scelta multipla/completamento/vero e falso Racconto orale di un’esperienza biografica Produzione scritta di un breve testo - - Osservazione della realtà, distinguendo elementi animati e inanimati Classificazioni in base a criteri dati Formulazioni di semplici ipotesi e/o previsioni per spiegare un fenomeno della realtà quotidiana. Conoscenza del corpo umano Utilizzo con correttezza di matita, righello, forbici, colla, pastelli e pennarelli Familiarità con il computer (conoscenza tastiera, uso dei programmi di scrittura…) POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 27 “Quando avrai bisogno di me ma non mi vorrai, io resterò. Quando mi vorrai ma non avrai più bisogno di me, io me ne andrò.” Tratto dal film “Tata Matilda e il grande botto” CHI SONO GLI ALUNNI “DIVERSAMENTE ABILI” Gli alunni diversamente abili sono bambini e ragazzi che presentano bisogni educativi speciali che richiedono interventi individualizzati o personalizzati. Quando si parla di disabilità, soprattutto a scuola, è speciale tutto ciò che ha bisogno di competenze e risorse migliori, più efficaci … speciali appunto! L’inclusione scolastica degli alunni diversamente abili costituisce un punto di forza della scuola italiana che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro caratteristiche funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni è un obiettivo che la nostra Scuola persegue attraverso una intensa ed articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Il nostro Istituto può vantare diversi casi di inclusione bene riuscita, ma, soprattutto, conserva la memoria del patrimonio di ricchezza umana ed educativa che gli alunni diversamente abili hanno lasciato nel corso del tempo. FINALITA’ EDUCATIVE ED INCLUSIVE L’Istituto progetta il percorso educativo degli alunni diversamente abili ispirandosi ai valori propri delle carte internazionali dei Diritti dell’Uomo e dei Diritti del Bambino e alla Costituzione Italiana, in particolare all’articolo 3, che recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Un altro punto di riferimento fondamentale è la legge quadro n. 104/92. L’obiettivo finale dell’Istituto è che gli alunni diversamente abili sviluppino le loro potenzialità e crescano, sia umanamente sia come studenti, in maniera serena ed armonica, in un rapporto adeguato ad un progetto di vita elaborato, per quanto è possibile, da loro stessi, dai loro familiari, dai docenti e dagli specialisti che li seguono. PERSONE Le persone ruotanti attorno agli alunni diversamente abili all’interno dell’Istituto sono: - Il Dirigente Scolastico, che ha compiti di coordinamento; - la Vicaria, anche lei con compiti di coordinamento; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 28 - la Funzione Strumentale per la Diversabilità, che coordina i docenti di sostegno e la rete delle risorse disponibili; i docenti di sostegno e i docenti curriculari degli alunni diversamente abili; il personale della Segreteria; i collaboratori scolastici; gli specialisti dell’équipe psicopedagogica (per la cui collaborazione i genitori / tutori degli alunni devono dare la loro autorizzazione); gli operatori comunali per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione (se gli alunni diversamente abili lo necessitano). L’Istituto si è dotato di un Vademecum per l’integrazione degli studenti diversamente abili. Questo Vademecum (il cui formato è digitale) è una guida elaborata dalla Commissione Diversabilità e dalla Commissione Continuità; è stato adottato dal Collegio dei Docenti dell’Istituto in data 3 settembre 2009 e distribuito ai docenti all’inizio dell’anno scolastico. E’ uno strumento che intende agevolare i docenti, di sostegno e non, in modo che nell’ambito della diversabilità siano adottati comportamenti uniformi in una logica di efficacia e di efficienza del servizio. Vi sono raccolte: - indicazioni prescrittive da attuare nel corso dell’anno scolastico; - manuali operativi di riferimento; - modelli di documenti da redigere; - modelli di moduli da compilare in caso di necessità. Il Vademecum è aggiornabile di anno in anno, in un’ottica di miglioramento delle proposte pedagogiche e didattiche e del servizio. Vista la mole dei documenti che il Vademecum comprende, non si ritiene opportuno inserirlo nel P.O.F.; chiunque volesse consultarlo, potrà farlo presentandone richiesta al Dirigente Scolastico. L’organizzazione del Vademecum è stata pensata per la consultazione digitale, pertanto esso è suddiviso in vari documenti elettronici, ripartiti in cartelle e sottocartelle a seconda dei contenuti trattati; una copia cartacea è disponibile presso l’ufficio della Vicaria. GRUPPI All’interno dell’Istituto sono presenti anche gruppi di lavoro con diverse funzioni: la Commissione Diversabilità, formata da tutti i docenti di sostegno, cha ha compiti di elaborazione di documenti e materiali che possano servire al miglioramento delle condizioni dell’integrazione degli alunni diversamente abili, di collaborazione per l’organizzazione del loro percorso scolastico e di discussione di eventuali problematiche riscontrate nei vari casi; Gruppi di Lavoro Tecnici con gli operatori territoriali dei singoli Comuni (Scanzorosciate, Pedrengo, Villa di Serio), con compiti di promozione della collaborazione tra i vari soggetti coinvolti nell’azione di integrazione, di coordinamento dei servizi e di coordinamento dei progetti di vita degli alunni diversamente abili; Il Gruppo di Lavoro e di Studio Allargato (GLI), aperto anche ad una rappresentanza dei genitori, con compiti di monitoraggio delle esigenze degli studenti e delle loro famiglie e di elaborazione di documenti da aggiungere a quelli prodotti dalla Commissione Diversabilità, POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 29 che illustrino tutte le offerte presenti sul territorio e di interesse per le persone diversamente abili; Sono inoltre previsti incontri riservati, inerenti ai singoli alunni, se ne emerga la necessità. Tali incontri possono coinvolgere tutte le figure ruotanti attorno all’alunno, oppure una sola parte, in base alla valutazione della situazione che viene effettuata. STRUMENTI L’organizzazione del percorso scolastico dell’alunno diversamente abile viene progettata in base alla documentazione disponibile e ai colloqui con i familiari/tutori dell’alunno, ai suoi specialisti, ad eventuali operatori e ad eventuali altre figure. DOCUMENTAZIONE La documentazione relativa all’alunno diversamente abile è di vario tipo. I documenti più importanti sono: Diagnosi funzionale: viene depositata dai genitori/tutori dell’alunno presso la Segreteria dell’Istituto. E’ il documento attestante i punti di forza e di fragilità dell’alunno in relazione alle sue caratteristiche funzionali. Sulla base della diagnosi funzionale, in seguito a consultazioni con i familiari, col personale specializzato e fra i membri del personale scolastico, viene steso un P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato). P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale): è il documento in cui si descrive l’alunno nelle varie aree (cognitiva, sensoriale, affettiva, relazionale, prassico-motoria, disciplinare, etc.). Viene elaborato dagli insegnanti, con la collaborazione degli operatori, degli specialisti e dei genitori/tutori. Serve per avere e fornire un quadro della personalità dell’alunno, delle sue potenzialità e dei suoi comportamenti, in modo da potere stendere il P.E.I. Il P.D.F. è aggiornabile in qualsiasi momento dell’anno scolastico in modo che fornisca sempre un quadro aggiornato della situazione dell’alunno. P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato): è il progetto educativo che viene elaborato dagli insegnanti con la collaborazione di operatori e specialisti. In esso si descrivono: la situazione di partenza dell’alunno; le progettazioni didattiche predisposte in base ai punti di forza e potenzialità, gli eventuali progetti extracurriculari (es. un progetto sportivo, di autonomia, di orientamento presso la futura Scuola Superiore, etc.). Il P.E.I. è aggiornabile in base alla situazione di volta in volta rilevabile dell’alunno, in modo tale che i genitori/tutori, l’Istituto e tutte le figure coinvolte nel processo educativo dell’alunno possano organizzare al meglio il suo percorso scolastico e il suo progetto di vita. ATTIVITA’, SPAZI, TEMPI E PERSONE I fini del percorso scolastico programmato per gli alunni diversamente abili prevedono l’inclusione nel gruppo classe (e, più in generale, nella società) e la piena realizzazione delle loro potenzialità. Se si reputa utile l’attuazione di progetti mirati, l’Istituto si può anche avvalere di spazi e tempi diversi da quelli delle lezioni curriculari: aule di laboratorio, aule polivalenti, territorio extrascolastico (es. impianti sportivi, negozi per l’apprendimento dell’uso del denaro, etc.). POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 30 Il Dirigente, la Vicaria, tutti i docenti e i collaboratori scolastici sono figure di riferimento per gli alunni. PROGETTI DI ORIENTAMENTO I passaggi degli alunni diversamente abili da una scuola di un ordine ad un altro sono tutelati con passaggi di informazioni e interventi e progetti mirati. Ascoltati i pareri dei genitori/tutori, degli specialisti (che ad ogni passaggio di ordine di scuola rinnovano la diagnosi funzionale), si fissano dei colloqui fra il personale della scuola frequentata dall’alunno e quello dell’istituzione in cui si ipotizza di inserirlo. L’alunno può anche effettuare un vero e proprio progetto di orientamento nella nuova scuola, con giorni di frequenza delle lezioni o di osservazioni dell’ambiente. “Ai bambini serve anche poter spaziare fuori dalla pista tracciata, per scoprire e sviluppare capacità non strettamente scolastiche che potrebbero diventare, un giorno, le basi della loro carriera. Così concluderebbero l’esperienza scolastica senza ferite, ma in possesso di quelle capacità che definiscono positivamente la loro differenza e unicità.” I. Stubbs genitore di un bambino dislessico MA SONO IO DIVERSO O SONO DIVERSI GLI ALTRI? La fiducia in se stessi è, si dice, il segreto di una vita felice e realizzata, tuttavia dipende molto anche dal modo in cui ci trattano e vedono le persone. E’ piacevole sapere che si è apprezzati e riconosciuti, sentire che ci considerano responsabili delle nostre azioni e quindi degni di rispetto. Per un ragazzo con la certificazione di DSA tale riconoscimento dagli altri ha un valore aggiunto, poiché la sua esperienza scolastica si presenta come un percorso in costante salita, dove il confronto quotidiano con i compagni può generare delle reazioni socio-affettive determinanti la personalità del soggetto stesso. Un clima di giudizio negativo-critica-incomprensione costituisce per il bambino un contesto difficile dove poter crescere e trovare condizioni favorevoli al suo star bene con se stesso e con gli altri, come basi irrinunciabili per intraprendere un percorso scolastico sereno, gratificante e stimolante. Per questo motivo è ancor più importante per un alunno con DSA integrarsi in un ambiente che lo supporti, lo rassicuri e soprattutto lo capisca. Compito della scuola e di ciascun educatore, pertanto, consiste nel creare un clima favorevole nel gruppo-classe dove tutti gli alunni vengano riconosciuti per le singole personalità, come soggetti unici, originali e importanti. Ogni ragazzo deve poter avere l’opportunità di migliorare la sua autostima e di presentarsi con le sue “diversità” e con gli stili di apprendimento differenti, ma al contempo deve poter cogliere e riconoscere le diversità dei compagni come manifestazione delle singole unicità-originalità. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 31 Tutti comunque presentano un bagaglio di potenzialità da esprimere! Un clima di questo genere risulta particolarmente efficace agli alunni con DSA, in quanto offre l’opportunità di farsi conoscere e apprezzare dai compagni nel corso di un progetto che comunque mette in gioco tutti i ragazzi con le loro specificità. La difficoltà in questo caso verrebbe rielaborata come preziosità da scoprire, rispettare e comprendere e non come pretesto di giudizio, sottovalutazione del soggetto o addirittura motivo di emarginazione. Vanno dunque predisposti progetti didattici ed educativi in modo molto mirato per poter affrontare la realtà del ragazzo con un DSA nella maniera più corretta e concreta e per poter restituire serenità, in primis, agli alunni stessi ma anche ai genitori ed agli insegnanti. La collaborazione con i genitori del ragazzo deve costituire sempre il punto di partenza di qualsiasi progetto didattico-educativo. Le finalità di questi progetti risultano pertanto opportunità irrinunciabili per tutti i soggetti in apprendimento poiché: - favoriscono occasioni di confronto tra gli alunni su comuni esperienze emotive e sentimentali promuovono una maggior conoscenza di sé e delle capacità personali permettono ad ogni alunno di conoscere le “specificità” e “preziosità” dei compagni di classe consentono di condividere le specificità di ognuno favoriscono la conoscenza all’interno della scuola di situazioni particolari di cui tener conto orientano gli alunni verso comportamenti di benessere personale METODI E STRUMENTI - giochi di simulazione giochi di ruolo cooperative learning narrazione di storie (IL MAGO DELLE FORMICHE GIGANTI) PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA ISTITUZIONE SCOLASTICA Riceve la diagnosi dalla famiglia e procede e la protocolla, inserendone una copia nel fascicolo personale dell’alunno Consegna una copia al Coordinatore e al Referente DSA Istituisce una anagrafe di Istituto Aggiorna il fascicolo personale inserendo il PDP Comunica le variazioni all’UST per aggiornare l’anagrafe provinciale Nomina un Docente Referente per DSA Coordina i rapporti con l’AID (www.aiditalia.org) DOCENTE REFERENTE E MEMBRI DELLA COMMISSIONE DSA Verificano l’esistenza di supporti informatici adeguati e/o ne propongono l’acquisto Comunicano e attivano le necessarie procedure da adottare per gli esami di stato POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 32 Provvedono a monitorare i PDP redatti dai docenti dell’Istituto Approfondiscono tematiche relative ai DSA CONSIGLIO DI CLASSE Legge e analizza la diagnosi clinica di DSA Incontra la famiglia per osservazioni particolari e per le richieste di eventuali strumenti compensativi e dispensativi Eventualmente coinvolge lo/a studente Redige e sottoscrive per ogni ragazzo DSA un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e lo condivide con la famiglia COORDINATORE DI CLASSE Tiene i contatti con la Famiglia, con il referente di Istituto ed eventualmente prende contatti con la scuola precedente Coordina le attività pianificate e la stesura del PDP Provvede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del problema Convoca le famiglie per eventuali segnalazioni di nuovi casi Valuta con la famiglia e il ragazzo con DSA l’opportunità e le dovute modalità per affrontare in classe il problema Conserva una copia del PDP nel registro dei verbali o nel registro di modulo e ne invia un’altra in segreteria Partecipa agli incontri con gli specialisti che hanno redatto la diagnosi SINGOLO INSEGNANTE Segnala al Coordinatore eventuali nuovi casi Concorda con le famiglie la modalità di svolgimento dei compiti a casa Fornisce gli strumenti più adatti e utilizza gli strumenti compensativi e dispensativi concordati con la famiglia Garantisce le modalità di verifica in rispetto alle disposizioni di legge Modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina Valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di accettabilità. Favorisce l’autostima e il rinforzo positivo FAMIGLIA Consegna in Segreteria la diagnosi clinica con la richiesta di protocollo Concorda il PDP con il Consiglio di Classe e i singoli docenti Utilizza gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente Mantiene i contatti con gli insegnanti Richiede la versione digitale dei libri (www.biblioaid.it) Eventualmente fa effettuare una valutazione clinica periodica Si mantiene informata sull’evoluzione dei materiali di supporto e sulla normativa vigente www.aiditalia.org POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 33 L’Istituto si è dotato di un Vademecum per l’integrazione degli studenti con DSA. Questo Vademecum è una guida elaborata dalla Commissione Disagio; è stato adottato dal Collegio dei Docenti dell’Istituto in data 28 giugno 2011 e distribuito nei plessi. E’ uno strumento che intende agevolare i docenti sia nell’individuazione delle problematiche che potrebbero essere alla base di un DSA sia nell’adozione di comportamenti uniformi in una logica di efficacia e di efficienza del servizio. Vi sono raccolte: - il modello di PDP da redigere le indicazioni prescrittive da attuare nel corso dell’anno scolastico; una guida agli strumenti compensativi. Il Vademecum è aggiornabile di anno in anno, in un’ottica di miglioramento delle proposte pedagogiche e didattiche e del servizio. Vista la mole dei documenti che il Vademecum comprende, non si ritiene opportuno inserirlo nel P.O.F.; chiunque volesse consultarlo, potrà farlo presentandone richiesta al Dirigente Scolastico. L’organizzazione del Vademecum è stata pensata per la consultazione digitale, pertanto esso è suddiviso in vari documenti elettronici, ripartiti in cartelle e sottocartelle a seconda dei contenuti trattati; una copia cartacea è disponibile presso l’ufficio della Vicaria. È in corso, da parte della commissione DSA, una revisione del Vademecum che si prevede sarà pronta alla fine dell’a.s. 2014/2015. Il 27 dicembre 2012 è stata emanata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. In essa sono contenute alcune indicazioni e strategie precise che sono proprie della scuola italiana in ottica inclusiva, volte a consentire a tutti gli alunni, qualsiasi siano le loro difficoltà, il pieno accesso all’apprendimento. L’attenzione viene quindi estesa ai Bisogni Educativi Speciali (BES) nella loro totalità, andando oltre la certificazione di disabilità, per abbracciare il campo dei disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, lo svantaggio sociale e culturale, le difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri, ecc. La direttiva sancisce quindi il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata, diritto peraltro sancito dalla Legge 53/2003. Facendo seguito alla C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 e alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la circolare prot. 2563 del 22 novembre 2013 sottolinea che “il corrente anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative”. Chiarisce inoltre che “nel caso di difficoltà non meglio specificate” si devono privilegiare strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati piuttosto che strumenti compensativi e misure dispensative, che non devono necessariamente essere formalizzati in un PDP, la cui validità rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento. Il consiglio di classe (per la scuola secondaria) o il team dei docenti (per la scuola primaria) dispone e concorda percorsi individualizzati e personalizzati in base alle esigenze dell’alunno al fine di evitare una deriva iatrogena (rischio di medicalizzazione) ed è “autonomo nel decidere se formulare o non formulare un PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione”. La politica di inclusione dell’istituto pone il fenomeno in primo piano attraverso un piano di formazione (risorse economiche permettendo) e le figure di sistema sono in fase di monitoraggio e valutazione di un piano annuale per l’inclusività (PAI) che verrà redatto a partire dall’a.s. 2014/2015. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 34 LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA SCUOLA PRIMARIA La Scuola primaria si articola in quattro plessi: Scuola primaria "G. Marconi" Via Piave, 7 - Pedrengo Tel./ Fax. 035 663771 e.mail: [email protected] Scuola primaria "A. Moro" Via Maestri del Lavoro d’Italia - Rosciate Tel./Fax 035 663587 e.mail: [email protected] Scuola primaria "G. Pascoli” Via Cav. Di Vittorio Veneto - Scanzorosciate Tel./Fax. 035 663685; e.mail: [email protected] Scuola primaria "V. de Sabata" Via Monte Cervino - Tribulina Tel./Fax 035 4599385 e.mail: [email protected] con un organico docente abbastanza stabile e con la presenza di insegnanti specialisti di Inglese e di religione. Quasi tutti gli alunni pervengono alla scuola primaria dopo uno o più anni di frequenza alla scuola dell’infanzia. Le nostre scuole hanno impostato la propria attività educativo / didattica sui principi di: uguaglianza per tutti senza discriminazione diversità per rispondere alle esigenze di tutti accoglienza e inclusione per far vivere serenamente l’impegno scolastico e favorire la vita di relazione; continuità per facilitare i passaggi fra un ciclo e l’altro trasparenza nei confronti degli alunni perché siano chiari gli scopi del lavoro scolastico partecipazione per favorire forme di collaborazione con la FINALITA’ di promuovere la costruzione “autonoma“ delle conoscenze e lo sviluppo armonico della personalità dell’alunno nei suoi diversi aspetti. Le conoscenze, le capacità e le competenze generali e di settore, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro anche con riguardo alle specifiche realtà territoriali. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 35 PRINCIPI GUIDA DELLA PROGRAMMAZIONE PERSONALITA’ Aspetto affettivo/emotivo “Consapevolezza di sé” PERSONALITA’ aspetto relazionale “Educazione alla convivenza democratica” PERSONALITA’ Aspetto cognitivo “Apprendere ad apprendere” Fiducia nelle proprie possibilità/accettazione dei propri limiti. Accettazione dell’errore come occasione di crescita. Sicurezza (comportamento /opinioni) Atteggiamento positivo verso la novità. Motivazione all’apprendimento. Senso di responsabilità. Resistenza alle distrazione /perseveranza. Capacità di autovalutazione. Consapevolezza e manifestazione dei sentimenti e degli stati d’animo. Accettazione e ricerca del confronto. Accettazione e apertura nei confronti dell’altro (nei suoi vari aspetti sesso/razza/cultura/religione). Presa di coscienza della finalità di gruppo. Impegno ad operare costruttivamente con gli altri (COLLABORAZIONE) Riconoscimento e rispetto dei differenti ruoli. Riconoscimento e rispetto delle regole del gruppo nei vari contesti (lavoro / gioco/...). Soluzione positiva dei conflitti. Sviluppo delle abilità di: osservazione/ascolto; problematizzazione; ricerca; rielaborazione; generalizzazione; comunicazione/azione. Potenziamento del pensiero divergente. Comprensione e utilizzo, corretto e critico, di MEDIUM CULTURALI (lettura / scrittura - TV - computer). Resistenza alla distrazione / perseveranza. Auto-organizzazione nella costruzione delle conoscenze (ricerca e continua correzione delle strategie cognitivo- comportamentali nella costruzione del sapere). Ruolo delle discipline ed “alfabetizzazione culturale” nello sviluppo cognitivo POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 36 CRITERI GENERALI ATTUATIVI Ogni singola scuola predisporrà nel rispetto delle vigenti norme legislative (regolamento in materia di autonomia – D.P.R.N. 275/1999 -, art. 8 e successiva norma 13/12/99), tenuto conto dei principi guida e degli obiettivi educativo/formativi definiti dal Collegio Docenti, un piano che espliciti: - - - - gli obiettivi specifici di apprendimento, riorganizzando i percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze (curricoli disciplinari di competenza degli insegnanti di ogni singola disciplina -; curricoli impliciti e trasversali di competenza di ogni singolo gruppo docenti di classe - aspetti attitudinali e comportamentali e strumentalità atte a realizzare il successo formativo); i curricoli obbligatori per i propri alunni, in modo da integrare eventualmente la quota definita a livello nazionale e le scelte di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota locale del curricolo; le modalità di attuazione del percorso formativo che tengano conto delle diverse esigenze degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali (organizzazione oraria, strutturazione modulare, utilizzo delle risorse e delle competenze, utilizzo delle strutture, collegamenti con altre scuole o Entri esterni, attività integrative e compensative del curricolo, forme di finanziamento di attività programmate); Strategie didattico/educative atte a promuovere percorsi individuali di apprendimento per valorizzare le eccellenze, i recuperi precoci ed eventuali carenze, l’integrazione di alunni diversamente abili o alunni stranieri. Il piano deve rispettare: - - - Il principio di UNITARIETA’ DELL’EDUCAZIONE NELL’INSEGNAMENTO: ogni singolo docente condivide la responsabilità collegiale delle scelte formative del team o del gruppo docenti (Progettazione, realizzazione, controllo, valutazione); il principio di LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO che si esplicita nella scelta di ogni docente di adattare nei modi, negli strumenti e nei tempi, che ritiene adatti alla situazione della propria classe, la programmazione dei contenuti di insegnamento minimi predisposta a livello collegiale per la realizzazione efficace del processo formativo; il principio di CORRESPONSABILITA’ DELL’AZIONE EDUCATIVA che rivolgendosi all’interno motiva, offre indicazioni sui percorsi, condivide le responsabilità di gestione e favorisce innovazioni; all’esterno, in particolare alle famiglie degli alunni, utenti del servizio, permette la comunicazione degli orientamenti della scuola, delle scelte, delle proposte educative perché gli utenti ne possano discutere, proporre miglioramenti, dare il loro consenso,… Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni (D.P.R.n° 275/1999 Art. 1, comma 2) “L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie, al fine di garantire il successo formativo.” LE SCUOLE PRIMARIE SONO DOTATE DI APPOSITI CURRICOLI DECLINATI IN BASE ALLA NORMATIVA VIGENTE E ALLE INDICAZIONI NAZIONALI E L’ISTITUTO SVILUPPA LA SUA OFFERTA FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO ACCORDI DI RETE, CONVENZIONI, PROTOCOLLI D’INTESA CON AMMINISTRAZIONI COMUNALI, ENTI, ISTITUZIONI, SCUOLE, UNIVERSITA’, ASSOCIAZIONI. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 37 IL TEMPO SCUOLA SCUOLA PRIMARIA Per chi sceglie le 30 ore settimanali Ripartizione settimanale delle lezioni Scanzo Rosciate orari mattino pomeriggio lunedì, martedì e giovedì 8.30-12.30 14.00-16.00 mercoledì e venerdì 8.30-13.00 14.30-16.00 lunedì, martedì e giovedì 8.25-12.25 13.55-15.55 mercoledì e venerdì 8.25-12.55 14.25-15.55 lunedì, martedì e giovedì 8.20-12.20 13.50-15.50 mercoledì e venerdì 8.20-12.50 14.20-15.50 Da lunedì a venerdì 4 rientri pomeridiani 8.15-12.45 14.10-16.00 5 giorni Tribulina Pedrengo Per chi sceglie le 27 ore settimanali Ripartizione settimanale delle lezioni Scanzo Rosciate 5 giorni Tribulina Pedrengo 6 giorni orari mattino pomeriggio lunedì, martedì e giovedì 8.30-12.30 14.00-16.00 mercoledì e venerdì 8.30-13.00 lunedì, martedì e giovedì 8.25-12.25 mercoledì e venerdì 8.25-12.55 lunedì, martedì e giovedì 8.20-12.20 mercoledì e venerdì 8.20-12.50 Da lunedì a sabato nessun rientro pomeridiano 8.45-12.45 POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 38 13.55-15.55 13.50-15.50 ARTICOLAZIONE ORARIA DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO Disciplina Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classi 4^ - 5^ 27h 30h 27h 30h 27h 30h 27h ITALIANO 8 9 7 8 6 7 6 MATEMATICA 6 7 6 7 6 7 6 SCIENZE E TECNOLOGIA 2 2 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 2 2 4* 5* 4* 5* 4* 5* 4* RELIGIONE o ALTERNATIVA 2 2 2 2 2 2 2 INGLESE 1 1 2 2 3 3 3 27 30 27 30 27 30 27 MUSICA ARTE E IMMAGINE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Parziali Attività aggiuntive 3 Totali 30 N.B. Alle discipline quali musica, arte e immagine, corpo movimento e sport verranno garantite 1 o 2 ore settimanali a seconda della progettualità della classe e/o delle competenze specifiche dei docenti. Informatica ed educazione alla cittadinanza (che comprende ed. stradale, ed. ambientale, ed. alla salute, ed. alimentare e ed. all’affettività) vengono svolte trasversalmente dai docenti del team. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 39 ATTIVITÀ AGGIUNTIVE CLASSI QUINTE Pedrengo Laboratorio ”Il metodo di studio”: attività di approfondimento delle modalità e delle strategie per imparare a gestire lo studio a casa e a scuola. Rosciate Scanzo Laboratorio espressivo Potenziamento disciplinare di italiano e di arte Laboratorio di (Attività collegate ad approfondimento EXPO 2015) delle attività curricolari Tribulina Laboratorio di potenziamento delle attività curricolari e/o esecuzione di compiti e/o studio individuale Laboratorio espressivo- artistico Laboratorio linguistico. Le attività aggiuntive vengono svolte durante le lezioni pomeridiane secondo il seguente prospetto: Pedrengo 1 quadrimestre 2 quadrimestre mercoledì lunedì e mercoledì mercoledì e venerdì mercoledì e venerdì Rosciate Scanzo Tribulina POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 40 SERVIZI O ATTIVITÀ COMUNI AI PLESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA Mensa Nei giorni di rientro pomeridiano è attivo il servizio mensa per gli alunni che ne facciano richiesta all’Amministrazione Comunale. Per il plesso di Rosciate il servizio mensa è stato organizzato in due sedi: scuola primaria di Scanzo e scuola dell’infanzia di Rosciate. Trasporto Esiste la possibilità per gli alunni di usufruire del trasporto nel tragitto da casa a scuola. Per informazioni precise e dettagliate rivolgersi alle Amministrazioni Comunali. Interazione scuola-territorio Collaborazione con enti operanti sul territorio (Polizia Locale, Biblioteca, Amministrazione comunale, Comitati dei genitori, …) Continuità scuola dell’infanzia/ primaria/secondaria Collaborazione tra Scuole dell’infanzia dei due Comuni e le Scuole Primarie e Secondarie dell’Istituto. Progetti di solidarietà Iniziative di diverso tipo finalizzate alla raccolta di fondi per il sostegno e/o adozioni a distanza. Sportello spazio-ascolto È attivo un servizio di consulenza psicologica d’Istituto, finanziato dalle Amministrazioni Comunali, rivolto a docenti e a genitori. Progetto di adozione alternativa al libro di testo di religione cattolica Le scuole primarie di Pedrengo e di Tribulina optano per il progetto di adozione alternativa al libro di testo di religione, riferendosi all’art. 156, 2° comma del Testo unico 297/94 (che rimanda alle procedure indicate nell’art.277 inerente la “sperimentazione metodologico-didattica”) e al “Regolamento sulla autonomia” DPR 275/99 con particolare riferimento all’articolo 4 comma 5 (che recita “La scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici , ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il piano dell’offerta formativa di cui all’articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività…”). POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 41 Scuola Primaria “G. Marconi” – Pedrengo INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Laboratorio “Spazio musicale” (per tutte le classi); attività sportive: psicomotricità “Uno, due, tre… sport” per le classi 1^, 2^ e 3^; nuoto per le classi 4^ e 5^; corso di minibasket ”Lanciamoci a canestro” e corso di atletica leggera (per tutte le classi); educazione ambientale: progetti gratutiti in collaborazione con il P.L.I.S. (per tutte le classi); settimana intensiva in lingua inglese con laboratorio e rappresentazione teatrale finale (per le classi 3^ 4^ e 5^); educazione alimentare: progetto ministeriale “Frutta nelle scuole” (per tutte le classi); iniziativa “Profumo di pane” e “Yogurt a scuola” in collaborazione con il Comitato dei Genitori (per tutte le classi); educazione affettiva “Dillo con la voce”(classe 3^A); educazione degli affetti e della sessualità (per le classi 5^) in collaborazione con il Comitato dei Genitori; progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale (per tutte le classi); progetto ”Un autore per amico” (classi 2^); progetto “Illustra la tua fiaba” (classi 3^); progetto di alfabetizzazione per alunni stranieri; intervento dell’AVIS locale e provinciale nelle classi 5^; progetti in collaborazione con l’ASL: educazione all’igiene orale (classi 3^), educazione alimentare (classi 2^ e 4^); educazione stradale con intervento della Polizia locale (per tutte le classi); partecipazione ad almeno una rappresentazione teatrale (per le classi che lo richiedono a inizio anno); attività ad integrazione del curricolo didattico: concorso Cartolandia (classi 3^ B-C); visite guidate. Scuola Primaria “A. Moro” – Rosciate INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Intervento madrelingua inglese per le classi 4^ - 5^; animazione teatrale con rappresentazione finale per le classi 3^ - 4^ - 5^; attività sportive: corso di psicomotricità per la classe 1^; corso di scherma per le classi 3^- 4^- 5^; educazione stradale in collaborazione con la Polizia locale (Tutte le classi); progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la biblioteca comunale (tutte le classi); si prevede un incontro con gli autori per la classe 5^; educazione ambientale (progetti gratuiti in collaborazione con il PLIS) per tutte le classi; progetto “Orto Didattico” ed educazione alimentare in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’associazione Slow Food e la ditta che gestisce il servizio mensa (classe 2^); progetto ministeriale “Frutta a scuola” per tutte le classi; intervento dell’AVIS (classe 5^); corso di avvicinamento allo strumento musicale (classi 3^ e 4^); attività ad integrazione del curricolo didattico: concorsi Cartolandia (classi 3^ - 4^ - 5^), ASPAN (per le classi 3^ - 4^) , Scrittori di Classe (classi 3^ - 4^ - 5^) ; Progetto di Educazione musicale per la classe 2^; Progetto Intergenerazionale (in collaborazione con la Casa di Riposo “Piccinelli”) per tutte le classi; Bergamo Scienza per le classi 2 ^ - 3^ - 4^ -5^; Progetto “Opera Domani” per le classi 2^- 3^ - 4^; Partecipazione ad uno spettacolo teatrale in Lingua per le classi 4^ - 5^; Progetto “Affettività” per la classe 5^ (Comitato Genitori); POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 42 uscite didattiche. Scuola Primaria “G. Pascoli” – Scanzorosciate INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Laboratorio di animazione teatrale per le classi 2^; laboratorio “Spazio musicale” per le classi 4^; attività sportive: “Gioco maestro” cll. 1^, “Roller” cll. 5^, “Acquaticità” cll. 3^; progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale; educazione stradale in collaborazione con la locale Polizia Municipale; educazione ambientale in collaborazione con il PLIS; educazione alimentare in collaborazione con il Comune e la ditta di ristorazione scolastica: “Frutta a merenda” (il lunedì, almeno fino al 15/12); progetto “Orto didattico” (classi 3^); intervento dell’AVIS e AIDO locale e provinciale (classi 5^); progetto di educazione affettivo – sessuale (classi 5^), finanziato dal Comitato Genitori; partecipazione ai Mercatini di Natale per raccolta fondi per sostegno a distanza; giornate di raccolta di generi alimentari a favore della Caritas (nell’ambito delle iniziative per l’Expo); partecipazione ad una rappresentazione teatrale con laboratorio in lingua inglese (classi 4^ e 5^); partecipazione ad almeno una rappresentazione teatrale; uscite didattiche (a carico delle famiglie); uscite per “Bergamo Scienza” (a carico del Comitato Genitori). Scuola Primaria “V. de Sabata” – Tribulina INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Settimana dell’accoglienza; avvio alla conoscenza e all’uso di uno strumento musicale; educazione all’affettività (3 - 4^A); educazione stradale in collaborazione con la Polizia locale; attività sportiva; progetto “Musica maestro”(3 - 4^A - 4^B - 5); partecipazione a rappresentazioni teatrali anche in loco; laboratori espressivi con rappresentazione teatrale finale (classe filtro: quarta); educazione alimentare in collaborazione con la ditta di ristorazione scolastica SIR e con il Comitato Genitori (merenda “sana” ed in parte gratuita a scuola) (tutte le classi); educazione ambientale in collaborazione con il PLIS; intervento dell’AVIS e/o AIDO locale e provinciale; progetto “Orto didattico” (classe filtro); progetto ministeriale “Frutta a scuola” (se attivato dal Ministero); progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale; attività inerenti il progetto solidarietà: “Mostriamoci” – spettacolazione di fine anno; attività ad integrazione del curricolo didattico: concorso Cartolandia; Bergamo Scienza (5^ e 3^); progetto di “Educazione Sessuale” ( 5^: classe filtro); progetto “Batti il 5” ( 1^ A: continuità con la scuola dell'infanzia); progetto di gemellaggio con la scuola australiana; progetto di “Minibasket” ( 4^A e 4^B); progetto “La bottega dello storico: carta, penna e calamaio” con Fondazione MIA (2^- 3^- 4^B- 5^); possibile adesione a “LIBERA” (ancora da valutare nei moduli); uscite didattiche. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 43 SINTESI DEI PROGETTI ATTUATI E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE disciplina denominazione classi plessi tutte Pedrengo 4^ Scanzo Musica maestro 3^ - 4^ e 5^ Tribulina Opera domani 2^ - 3^ e 4^ Progetto musicale 2^ Gli ambienti di gioco 1^ Il corretto pedone 2^ La segnaletica stradale 3^ Il corretto ciclista 4^ I pericoli della strada 5^ Frutta nelle scuole Profumo di pane Spazio musicale MUSICA EDUCAZIONE STRADALE EDUCAZIONE ALIMENTARE EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE AMBIENTALE ED. AFFETTIVA ED. PSICOMOTORIA ED. FISICA Rosciate collaborazioni Esperto esterno Esperto esterno tutti Polizia locale tutte tutti Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tutte tutti Comitato dei genitori Yogurt a scuola tutte Pedrengo AVIS 5^ tutti AIDO 5^ Scanzo-Tribulina PLIS (parco del Serio Nord) tutte tutti Artemisia 1^ Rosciate-Tribulina 2^ Scanzo Amministrazione comunale Orto didattico Dillo con la voce 3A Educazione degli affetti e della sessualità 5^ Educazione all’affettività 5^ Rosciate Ed. affettivo-sessuale 5^ Scanzo Educazione sessuale 5^ Ed. socio-affettiva 3^ e 4A Pronti, partenza… sport 1^ - 2^ e 3^ Pedrengo Gioco maestro 1^ Scanzo Psicomotricità 1^ Scherma 3^ - 4^ e 5^ Roller 5^ POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 44 Esperti esterni Esperto esterno Pedrengo Comitato dei genitori Tribulina Rosciate Scanzo Esperti esterni disciplina Denominazione classi plessi collaborazioni Tutte Pedrengo Esperti esterni 4^ Tribulina 4^ e 5^ Pedrengo 3^ Scanzo Un libro per amico tutte tutti Biblioteca comunale Un autore per amico 2^ Illustra una fiaba 3^ Pedrengo Esperto esterno Scrittori si diventa 3^ - 4^ e 5^ Rosciate Carta, penna e calamaio 2^ - 4^ e 5^ Tribulina Madrelingua inglese 3^ e 4^ Rosciate Rappresentazione con laboratorio in lingua inglese 4^ e 5^ Scanzo – Rosciate Settimana intensiva 3^ - 4^ e 5^ Pedrengo Bergamo scienza 5^ Progetto teatro-danza 3^ - 4^ e 5^ Rosciate Animazione teatrale 2^ Scanzo Laboratorio teatrale “Bambini in scena” 4^ Tribulina Lanciamoci a canestro Atletica leggera ED. FISICA Minibasket Nuoto ITALIANO INGLESE Piscina di Alzano Esperto esterno Compagnia Smile Rosciate SCIENZE TEATRO Esperti esterni Tribulina Rosciate Mercatini di Natale tutte Scanzo Rosciate Intergenerazionale Spettacolo natalizio Comitato genitori Pedrengo Alfabetizzazione TRASVERSALE Tribulina 3^ - 4^ e 5^ Scanzo tutte Tribulina 3B e 3C Pedrengo 3^ - 4^ e 5^ Rosciate tutte Tribulina 3^ e 4^ Rosciate Ed. alla solidarietà Mostriamoci “Il sapore del sapere” PARTECIPAZIO NE A CONCORSI Accoglienza e… non solo! Cartolandia Aspan POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 45 L’Eco di Bergamo Associazione Panificatori Bergamo SINTESI DELLE USCITE DIDATTICHE Meta Classi Plessi Uscite sul territorio comunale o nei comuni limitrofi relative alla progettualità di classe (ed. stradale, ed. ambientale, biblioteca,…) Tutte Tutti Uscite per assistere a rappresentazioni teatrali tutti Lonato del Garda 1^ Parco Naturaviva - Bussolengo (VR) 2^ Bergamo: GAMEC - MUSEO CIVICO - ORTO BOTANICO 3^ Milano: padiglioni EXPO Pedrengo 4^ - 5^ Bergamo: MUSEO BERNAREGGI 2^ Fattoria didattica - Villa d'Adda (BG) Archeopark - Boario Terme 3^ Liceo Amaldi - Alzano L. 3^ - 5^ Istituto Romero - Albino Scanzo 4^ Museo Egizio - Torino Osservatorio astronomico BREMBATE SOPRA Bergamo: Città Alta 5^ Milano: padiglioni EXPO Liceo Amaldi - Alzano L. 2^ Bergamo: Città Alta 2^ - 3^ e 4^ Milano: padiglioni EXPO 3^ - 4^ e 5^ Rosciate Mezzoldo (Bg) tutte Liceo Amaldi - Alzano L. 3^ Bergamo: Istituto Sacro Cuore 5^ Milano: padiglioni EXPO tutte POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 46 Tribulina SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La Scuola secondaria di I grado si articola in due plessi: Scuola secondaria Piazza Alpini, 8 - Pedrengo Tel./ Fax. 035 662128 e.mail: [email protected] Scuola secondaria Via degli Orti - Scanzorosciate Tel. 035 661230 Fax . 035.655343 e.mail: [email protected] Il nostro Istituto organizza una serie di attività integrative dell’offerta formativa per dare ai nostri alunni l’opportunità di arricchire ed approfondire la propria formazione attraverso lo studio e la pratica di discipline curricolari e non curricolari in un setting di proposte destrutturate e alternative alle metodologie didattiche formali. In un’ottica di scuola di ciascuno e di tutti che deve faticosamente diventare scuola per ciascuno e per tutti la scuola oggi deve saper coniugare equità ed eccellenza, deve poter garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione e nella possibilità di un successo formativo, insomma deve tener conto di tutti senza lasciare indietro nessuno! La personalizzazione dei piani di studio permette il raggiungimento di questo fine e i corsi che abbiamo previsto valorizzano le esperienze degli alunni per quanto riguarda il potenziamento/ approfondimento delle competenze. LE SCUOLE SECONDARIE DELL’ISTITUTO SONO DOTATE DI APPOSITI CURRICOLI DECLINATI IN BASE ALLA NORMATIVA VIGENTE E ALLE INDICAZIONI NAZIONALI E L’ISTITUTO SVILUPPA LA SUA OFFERTA FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO ACCORDI DI RETE, CONVENZIONI, PROTOCOLLI D’INTESA CON AMMINISTRAZIONI COMUNALI, ENTI, ISTITUZIONI, SCUOLE, UNIVERSITA’, ASSOCIAZIONI. Obiettivi Riduzione dei tassi di dispersione scolastica; innalzamento del livello di partecipazione degli alunni al sistema educativo; contrasto alla disaffezione scolastica degli studenti; potenziamento del senso di appartenenza alla scuola; favorire un’interazione positiva ed una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia; favorire l’iniziativa degli studenti; prevenzione e lotta al bullismo e promozione dello star bene a scuola; educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza. Interventi in favore degli alunni a) b) c) d) Recupero di lacune formative; sostegno ed aiuto nello studio (metodo di studio e studio assistito) per gli studenti che evidenzino carenze di preparazione in una o più discipline, ivi compresa la scarsa padronanza della lingua italiana da parte di studenti provenienti da altri paesi; moduli didattici di approfondimento e sviluppo (per la promozione delle eccellenze); sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio delle discipline curricolari (gli insegnamenti scientifici e tecnologici, il cinema, la storia contemporanea, l’apprendimento pratico della musica e dell’arte, il giornalino, l’informatica, la multimedialità ecc.); POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 47 e) iniziative complementari di arricchimento del curricolo a forte valenza socializzante (il teatro, il laboratorio cinematografico, le arti figurative, la musica, le attività sportive e quant’altro risponda a concrete esigenze degli studenti e delle famiglie). Modalità organizzative e tempi Programmazione differenziata per tipologia di destinatari, per contenuti, per metodologie e tempi di svolgimento; forme di collaborazione con EE. LL., biblioteche, teatri, musei, gruppi sportivi, agenzie educative, associazioni ecc. Per il corrente anno scolastico, sulla base delle risorse organiche interne all’Istituto, è stato possibile programmare le seguenti attività: Attività di accoglienza e continuità educativa con la Scuola Primaria Orientamento scolastico: “Conoscenza di sé” - “Saper scegliere” Competenze informatiche e multimedialità Acquisizione metodo di studio Integrazione alunni diversamente abili Integrazione alunni stranieri Padronanza di tecniche espressive diverse Attività di laboratorio e sperimentazione scientifica Uscite didattiche Partecipazione a competizioni sportive studentesche (fase distrettuale e provinciale) Orienteering (orientamento nello spazio naturale e urbano) Attività di sensibilizzazione ai temi della PACE della SOLIDARIETA’ dei DIRITTI DEI BAMBINI dell’AMBIENTE Esperienze d’interazione scuola-territorio Collaborazione con Enti operanti sul territorio: Polizia Locale - Biblioteca comunale - Agenzie bancarie del territorio. Partecipazione a manifestazioni proposte dall’Amministrazione Comunale e ad iniziative organizzate in collaborazione coi Comitati dei Genitori. Collaborazione con lo Spazio Giovani (AEPER) per le problematiche adolescenziali e il disagio, con il tavolo Con.Di.Visioni. Trasporto Servizio organizzato e gestito dall’ Amministrazione Comunale per gli alunni residenti (solo secondaria di Pedrengo). Sportello “Spazio ascolto” È attivo un servizio di consulenza psicologica d’Istituto, finanziato dalle Amministrazioni Comunali, rivolto a docenti, genitori e alunni. Orario delle lezioni dal lunedì al sabato dalle h. 8.00 alle h.13.00 (Scanzo) dal lunedì al sabato dalle h. 8.05 alle h.13.05 (Pedrengo) POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 48 DISCIPLINE E RELATIVE ORE SETTIMANALI Classi Prime, Seconde e Terze Modello 30 h (29 + 1 di approfondimento letterario) Italiano 6h Storia – geografia * 3 h+ 1h Inglese 3h Seconda lingua straniera 2h Matematica 4h Scienze 2h Tecnologia 2h Musica 2h Arte e immagine 2h Scienze Motorie 2h Religione 1h TOTALE 30 h * Lo studio di cittadinanza e costituzione è previsto nell’area storico-geografica POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 49 SINTESI DEI PROGETTI ATTUATI E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE Progetto/attività denominazione intervento classi Il comportamento dei pedoni prime La circolazione del ciclista seconde Il ciclomotore terze Casco e cintura prime Velocità seconde Sicurezza sul lavoro terze EDUCAZIONE STRADALE plessi Pedrengo Polizia locale Scanzo 1^ e 2^ Pedrengo 3^ Scanzo 3^ Scanzo tutte Pedrengo 1^ e 3^ Scanzo 2^ Scanzo tutte Pedrengo 1^ e 3^ Scanzo Intervento del Theatrino 1^ e 2^ Scanzo Madrelingua inglese tutte entrambi Riviste e libri in lingua inglese 2^ e 3^ Scanzo Madrelingua spagnolo tutte Pedrengo Riviste e libri in spagnolo tutte Scanzo Consiglio Comunale 1^ EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ Educazione all'affettività EDUCAZIONE ALLA PACE Incontro con Emergency PLIS: Parco del Serio Nord EDUCAZIONE AMBIENTALE Progetto orto Slow food ORIENTAMENTO Mi oriento INGLESE SPAGNOLO 1E-1G Classi aperte collaborazioni Esperti esterni Esperti Artemisia Amministrazione comunale Esperti esterni Esperti esterni Pedrengo 2G-2F Assemblea di classe EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Consulta degli studenti 1^ Consiglio Comunale dei ragazzi Festa Liberazione 3^ tutte Pedrengo 1^ e 2^ Scanzo La Legalità 3^ Pedrengo Life Skills 3^ entrambi Prevenzione e sicurezza tutte Avis Aido Davide.it 2^ 3^ 2^ Giorno della memoria EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE ALIMENTARE Scanzo Expo 2015 POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 50 Scanzo 2^ e 3^ Pedrengo 2^ Scanzo Esperti esterni Esperti esterni Progetto/attività denominazione intervento classi plessi LABORATORIO ESPRESSIVO Viva i gioielli Aspettando il Natale Gruppo classi 3^ Pedrengo PROGETTO GIORNALE Giornalista per un giorno tutte entrambi PROGETTO ALFABETIZZAZIONE collaborazioni Associazione nazionale giornalisti 1^/2^ alfabetizzazione Prima alfabetizzazione lingua latina GIOCHI MATEMATICI PROGETTO ECCELLENZE EDUCAZIONE FISICA PROMOZIONE ALLA LETTURA Pedrengo Giochi logico-matematici Università Bocconi tutte Campionato nazionale di cultura generale Orienteering 1^ e 2^ Campionati di atletica tutte 1-2-3 Volley Corsa campestre 1^ tutte Sfida all’Amaldi 3^ Scanzo Promozione alla lettura 1^ e 2^ Pedrengo entrambi SINTESI DELLE USCITE DIDATTICHE Meta Classi Uscite sul territorio relative alla progettualità di classe (ed. estradale, ed. ambientale, biblioteca) tutte Gorle: 1-2-3 volley 1^ Valbembro: orienteering 1^ Bergamo Alta: orienteering 2^ Milano: padiglioni EXPO 2^ Chianciano Terme (solo se finalisti) Plessi entrambi Alunni selezionati entrambi Torino 3^ Brembate di Sopra: parco astronomico 3^ Scuola allo stadio 1A - 2A - 3A Lezioni concerto 1^ e 3^ Rosciate: uscita a teatro 1^ e 2^ Colognola: uscita a teatro 3^ Museo del Novecento 3^ POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 51 Scanzo Pedrengo CORSI MUSICALI PER LE SCUOLE DELL’ISTITUTO Nell’Istituto, in collaborazione con le amministrazioni comunali, è attivo un corso sperimentale di musica, aperto agli alunni delle classi quarte, quinte della scuola primaria e agli studenti della secondaria. Già molti ragazzi hanno avuto la possibilità di poter praticare uno strumento musicale in un’ottica del “fare musica” mediante l’apprendimento del linguaggio specifico e lo sviluppo della pratica strumentale. È un’occasione per gli alunni e futuri cittadini del territorio di Scanzorosciate-Pedrengo per coltivare attivamente una passione, come quella musicale, fin dalla prima età scolare. Sono stati individuati docenti di provata professionalità che seguono gli alunni in questo percorso musicale ricco ed entusiasmante. Le lezioni si svolgono da ottobre a maggio negli orari concordati con i singoli docenti e richiedono un minimo contributo economico da parte delle famiglie. Le classi di strumento attivate sono le seguenti: 1. Classe di Violino (n. 1 corso a Scanzo) 2. Classe di Clarinetto/Sax (n. 1 corso a Scanzo) 3. Classe di Flauto traverso (n. 1 corso a Scanzo) 4. Classe di Pianoforte (n. 1 corso a Scanzo e a Pedrengo) 5. Classe di Chitarra (n. 1 corso a Scanzo e a Pedrengo) 6. Classe di Percussioni (n. 1 corso a Scanzo) Per poter costruire un percorso musicale con i nostri ragazzi ci deve essere necessariamente la condivisione dei genitori. Essi devono essere consapevoli che il percorso è serio e potrà essere gratificante solo attraverso l’impegno e la motivazione quotidiane, altrimenti spenderemo energie e risorse economiche inutilmente. L’obiettivo è che nel giro di qualche anno, possano nascere sul territorio un gruppo strumentale (junior band) dell’Istituto. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 52 VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti attribuiscono alla valutazione una rilevante importanza e la considerano uno strumento formativo che pone in relazione reciproca, obiettivi, metodologie ed esperienze di apprendimento e scelte educative. LE FINALITÀ della valutazione Valutare significa: a. predisporre interventi didattici che possano facilmente adattarsi alle risorse cognitive e alle b. c. d. e. diverse modalità di apprendere che gli alunni manifestano (individuazione degli stili cognitivi e metodi di insegnamento); accertare i progressi che ogni alunno compie in riferimento alla propria situazione di partenza (analisi della situazione iniziale che orienta l’azione del team); valutare la qualità (non solo la quantità) degli apprendimenti; evidenziare i punti di forza e di debolezza delle risorse degli alunni, sondando l’intreccio tra le dinamiche cognitive, affettive, relazionali, per ottimizzare l’efficacia degli interventi educativi e didattici (interventi di recupero e potenziamento per rispondere ai bisogni degli alunni ); stimolare negli alunni la riflessione oggettiva e serena sui propri progressi e sull’impegno personale per 1. 2. 3. 4. 5. evidenziare le potenzialità dell’alunno in continua evoluzione; definire il profilo globale dell’alunno al termine del percorso scolastico; descrivere i percorsi di apprendimento, non disgiunti dall’impegno, dall’interesse e dalla motivazione, in termini di progressione dal livello di partenza e di approssimazione agli obiettivi fissati per ogni alunno; esprimere il giudizio sommativo; predisporre nuove strategie e percorsi alternativi di insegnamento apprendimento, usando “l’errore” e “la difficoltà” come strumenti di crescita. Da ciò consegue che i processi di verifica e di valutazione non possono esaurirsi con l’utilizzo di prove “oggettive”, tese a quantificare con percentuali gli apprendimenti conseguiti dagli alunni, ma valorizzino una pluralità di strumenti con lo scopo di raccogliere informazioni diversificate e collegate ai differenti contesti in cui le abilità si manifestano. Pertanto nella valutazione degli alunni assumono importanza anche: a. l’osservazione sistematica che raccoglie le informazioni attraverso check-list e griglie di vario tipo, ma anche informale nella quotidianità scolastica e nella pluralità dei contesti educativodidattici; b. i colloqui che forniscono informazioni anch’esse classificabili mediante check-list; c. le esercitazioni individuali o collettive proposte giornalmente; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 53 d. il confronto degli insegnanti del team o del Consiglio di classe che attraverso la messa in comune e la mediazione dei differenti punti di vista sul singolo alunno, promuove la costruzione di un “profilo” più oggettivo degli atteggiamenti, delle abilità e delle competenze possedute. Le verifiche svolte, orali, scritte e pratiche, saranno effettuate periodicamente con modalità diverse, così da rilevare i livelli di competenza relativi a tutte le abilità che si intendono promuovere. LE FASI della valutazione La valutazione è dovere di ogni insegnante e si declina in momenti di: OSSERVAZIONE: per rilevare la maturazione di atteggiamenti e di abilità socio – affettivo – educativo, quali autonomia, socializzazione, collaborazione, ecc. , ma anche atteggiamenti e abilità cognitive applicate in differenti contesti. QUANTIFICAZIONE: per misurare gli apprendimenti attraverso prove scritte e orali. VALUTAZIONE: è il momento in cui sulla scorta delle informazioni ricavate si esprimono i punti di forza e le risorse dell’alunno tenendo conto delle dinamiche affettive e relazionali che condizionano sempre il processo di apprendimento. I docenti stabiliranno scansioni temporali e modi flessibili per discutere dei progressi e per mettere in comune dati e osservazioni, in modo da poter valutare l’alunno nella sua dimensione socio – affettivo – cognitiva. Il Documento di Valutazione per eccellenza è la scheda, particolarmente nella sintesi quadrimestrale, dove la valutazione della personalità dell’alunno non deve, né può essere esplicitata da un mero giudizio sintetico (sufficiente, buono, …), poiché difficilmente ciò chiarirebbe sia alla famiglia che al team, stili e tempi di apprendimento e neppure la specificità della personalità dell’alunno. Nel corso dell’anno scolastico tre sono i momenti fondamentali della valutazione: 1. valutazione iniziale o diagnostica, tendente a rilevare la situazione di partenza, lo stato di fatto di conoscenze, capacità, atteggiamenti, potenzialità e bisogni in vista della determinazione dell’azione didattica; 2. valutazione in itinere o formativa, tendente a migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento educativo al fine di valutare le scelte didattiche in maniera sistematica; 3. valutazione finale o sommativa, tendente a valutare globalmente la misura degli apprendimenti e delle competenze, l’acquisizione e l’uso dei metodi e dei linguaggi specifici delle discipline. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente (legge 169/2008 e dpr 122/2009) la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni, la certificazione delle competenze da essi acquisite, la valutazione dell’esame finale del ciclo saranno effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e riportati anche in lettere nei documenti di valutazione. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 54 Per quanto il livello complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni si fa riferimento agli indicatori riportati nella seguente rubrica valutativa: Conoscenze 10 Conosce i contenuti in modo completo, approfondito e organico Ricava le informazioni, le rielabora e le organizza in modo personale e critico. 9 Conosce i contenuti in modo approfondito e organico. Ricava le informazioni ed opera i collegamenti richiesti. Conosce i contenuti in modo completo. Coglie gli elementi del messaggio in forma adeguata. Conosce gran parte dei contenuti in modo abbastanza organizzato. Comprende gli argomenti fondamentali. Conosce i contenuti principali in modo essenziale/mnemonico. Coglie il significato essenziale di un testo. Conosce i contenuti in modo parziale. Ha difficoltà a cogliere il significato essenziale di un testo. Applica con difficoltà le tecniche operative. Necessita della guida dell’insegnante per organizzarsi nel lavoro e impostare strategie risolutive. Possiede proprietà di linguaggio inadeguata. Conosce i contenuti in modo frammentario e disorganizzato. Ha difficoltà nella comprensione globale. Ha gravi difficoltà ad applicare le tecniche risolutive, ad organizzarsi nel lavoro e ad impostare strategie risolutive anche con la guida dell’insegnante. Possiede scarsa proprietà di linguaggio. 8 7 6 5 4 Comprensione Applicazione/Strategie risolutive Utilizza e applica tutte le tecniche operative. Sa organizzarsi nel lavoro in modo autonomo ed è consapevole delle strategie adottate anche in situazioni complesse/nuove. Utilizza e applica tutte le tecniche operative. Sa organizzarsi nel lavoro in modo autonomo ed è in grado di definire strategie risolutive in situazioni note anche complesse. Utilizza e applica correttamente le tecniche operative. Sa organizzarsi nel lavoro in modo autonomo e sa impostare strategie risolutive in situazioni problematiche note. Applica in modo abbastanza corretto le tecniche operative. Riesce ad organizzarsi nel lavoro in modo autonomo e ad usare le strategie risolutive in situazioni problematiche note. Ha una parziale conoscenza delle tecniche operative, va guidato nell’applicazione di strategie risolutive in situazione note. Voto POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 55 Linguaggio Usa in modo appropriato i linguaggi specifici e si esprime in forma chiara e articolata. Ha padronanza dei termini specifici e si esprime nei diversi linguaggi in modo appropriato. Usa in modo corretto e appropriato i termini specifici. Si esprime in modo chiaro, utilizzando la terminologia specifica essenziale. Si esprime in modo semplice e chiaro. È stato anche introdotto il voto nel comportamento espresso: attraverso un giudizio formulato dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della classe (nella scuola primaria) secondo i seguenti parametri: partecipazione interesse impegno/studio/svolgimento compiti rispetto delle regole a scuola socializzazione e relazionalità Giudizio Descrittori corretto e responsabile Partecipa in modo attivo e costruttivo, mostrando interesse verso tutte le proposte. È costante nell’impegno, svolge sempre i compiti scritti e studia con assiduità. Cura il lavoro e porta regolarmente il materiale necessario. È rispettoso delle regole della convivenza scolastica; è corretto, disponibile e collaborativo con compagni e insegnanti. corretto Partecipa in modo attivo, mostrando interesse verso le varie proposte. Si impegna in modo adeguato, svolge i compiti scritti e si applica regolarmente nello studio. Cura il lavoro e porta il materiale necessario. È rispettoso delle fondamentali regole della convivenza. Instaura rapporti corretti e positivi con compagni e insegnanti. generalmente corretto Partecipa alle attività proposte con interesse e impegno abbastanza regolari. Solitamente svolge i compiti scritti e si applica nello studio. In genere cura il lavoro e porta il materiale necessario. È abbastanza rispettoso delle regole ed è solitamente corretto con insegnanti e compagni. non sempre corretto Partecipa con interesse settoriale e impegno non sempre continuo. Non svolge regolarmente i compiti scritti e si applica con superficialità nello studio. Ha una cura limitata del proprio lavoro, che svolge in modo affrettato, e talvolta non porta il materiale necessario. Fatica a rispettare le regole e instaura rapporti non sempre positivi con insegnanti e compagni. poco corretto Partecipa in modo superficiale, con interesse impegno inadeguati. Svolge saltuariamente i compiti scritti e si applica con discontinuità nello studio. Ha poca cura del proprio lavoro che svolge in modo frettoloso e spesso è sprovvisto del materiale necessario. Va richiamato al rispetto delle regole della convivenza e instaura rapporti poco corretti con compagni e insegnanti. scorretto Non partecipa alla vita scolastica; manifesta scarso interesse e impegno incostante verso le attività proposte. Spesso non svolge i compiti e non si applica nello studio. Non cura il lavoro e non porta il materiale necessario. Va spesso richiamato al rispetto delle regole della convivenza a si relaziona in modo inadeguato con insegnanti e compagni. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 56 con un voto numerico espresso collegialmente in decimi, accompagnato da una specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione (nella scuola secondaria di I grado), secondo quanto riportato in tabella: Voto 10 corretto e responsabile 9 corretto 8 non sempre corretto 7 poco corretto Rispetto del patto di corresponsabilità e del regolamento disciplinare d’istituto Descrittori Rispetto scrupoloso del regolamento d’istituto È corretto, disponibile e rispettoso nei rapporti con i componenti della comunità scolastica, si dimostra maturo e responsabile nei diversi contesti educativi, porta a termine con affidabilità gli impegni presi, svolge i compiti e studia con continuità Rispetto delle norme disciplinari d’istituto Collabora durante le attività, assolve alle consegne in maniera puntuale e costante, porta a termine con affidabilità gli impegni presi, è corretto nei rapporti con i componenti della comunità scolastica, ha cura degli ambienti e dei materiali scolastici Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico Partecipa con scarso interesse alle attività scolastiche, non è puntuale e costante nell’assolvere alle consegne, non sempre porta a termine gli impegni presi, si sposta senza motivo e senza autorizzazione, non sempre assume comportamenti corretti nei rapporti con i componenti della comunità scolastica, utilizza un vestiario e/o un linguaggio non consono all’ambiente scolastico, ha ricevuto richiami verbali e/o qualche richiamo scritto Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico soggetti a sanzioni disciplinari Disturba spesso le lezioni, si rende responsabile di assenze e ritardi frequenti e non giustifica regolarmente, spesso non rispetta le consegne, falsifica le firme, tiene il cellulare acceso, è poco corretto nei rapporti con i componenti della comunità scolastica, utilizza in modo poco rispettoso attrezzature, ambienti e oggetti, ha ricevuto numerose amonizioni scritto sul registro di classe e/o una sospensione 6 scorretto Frequenti e sanzionati episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico 5 gravemente scorretto Gravi episodi di violazione del regolamento che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari Disturba spesso le lezioni con comportamenti inopportuni, compie assenze deliberate e ingiustificate, usa il cellulare durante lo svolgimento delle attività didattiche, fuma nei locali scolastici, rispetta le consegne solo saltuariamente, non è quasi mai munito del materiale scolastico, danneggia locali, arredi e/o oggetti Disturba le lezioni, non rispetta mai le consegne, è sistematicamente privo del materiale scolastico, danneggia intenzionalmente locali, arredi e/o oggetti, usa il cellulare in modo lesivo della dignità personale, si comporta in modo violento e/o aggressivo nei confronti di compagni e adulti. N.B. Per l’attribuzione del voto di condotta è sufficiente che il comportamento dell’alunno corrisponda ad alcuni dei descrittori indicati. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 57 Per quanto riguarda la valutazione delle singole prove sono stati definiti i seguenti livelli: PERCENTUALE DI RISPOSTE ESATTE 99% - 100% 10 98% 10- 95% - 97% 9½ 93% - 94% 9+ 90% - 92% 9 88% - 89% 9- 85% - 87% 8½ 83% - 84% 8+ 80% - 82% 8 78% - 79% 8- 75% - 77% 7½ 73% - 74% 7+ 70% - 72% 7 68% - 69% 7- 65% - 67% 6½ 63% - 64% 6+ 60% - 62% 6 58% - 59% 6- 55% - 57% 5½ 53% - 54% 5+ 50% - 52% 5 48% - 49% 5- 45% - 47% 4½ 43% - 44% 4+ 40% - 42% 4 38% - 39% 4- LIV. MINIMO LIV. MINIMO LIV. MINIMO LIV. MINIMO LIV. MINIMO LIV. MINIMO LIV. MINIMO VOTAZIONE SINGOLE VERIFICHE sul registro VOTAZIONE RIASSUNTIVA QUADRIMESTRALE 10 9 8 7 6 5 4 Per quanto riguarda gli alunni della scuola secondaria di I° grado, la valutazione comprende i valori che vanno da 4 a 10; per gli alunni della scuola primaria verranno utilizzati solo i valori compresi tra 5 e 10, con gli stessi indici di riferimento. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 58 CRITERI PER L’ESAME DI STATO Scuola secondaria di 1° grado NB: il presente documento è in fase di aggiornamento Criteri generali L’ammissione degli alunni all’esame di stato avviene tramite un giudizio di idoneità, espresso in decimi, che tiene conto delle valutazioni per disciplina e di quelle sul livello di maturazione, espresse nel corso del triennio, con riguardo anche alle competenze acquisite e alle attitudini dimostrate. L’ammissione è condizionata dalla frequenza alle lezioni per almeno tre quarti dell’orario annuale. La decisione viene assunta collegialmente dai docenti della classe. Il consiglio di classe predisporrà (art.11 decreto legislativo n. 59/2004) la relazione finale in cui saranno presentati le attività e gli insegnamenti realmente svolti, le linee e la sintesi di quanto la programmazione educativa e didattica, impostata nel triennio, ha via ipotizzato e verificato. La scheda individuale di valutazione, completa delle valutazioni per disciplina e del giudizio di ammissione, espresso in decimi, consentirà una conoscenza sufficientemente completa del risultato cui ciascun alunno è pervenuto sia in relazione allo sviluppo delle capacità sia in merito al possesso dei contenuti culturali. Per quanto riguarda gli ESAMI, è prevista l’effettuazione sia di prove scritte di ITALIANO, LINGUA INGLESE E SPAGNOLA, MATEMATICA ED ELEMENTI DI SCIENZA E TECNOLOGIA, da svolgersi in giorni diversi e per una durata oraria definita dalla commissione esaminatrice sia di una PROVA SCRITTA A CARATTERE NAZIONALE, i cui testi sono scelti dal Ministro tra quelli definiti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di istruzione. La prova nazionale sarà riprodotta in sede nazionale in copia per ciascun alunno e consegnata per tempo agli Uffici scolastici provinciali in appositi plichi predisposti per ciascuna scuola e per ciascuna classe. La prova nazionale riguarderà italiano e matematica, ad integrazione delle prove scritte già previste. Prove scritte Italiano La prova scritta sarà formulata in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite. Le tracce, formulate in modo da rispondere quanto più è possibile agli interessi degli alunni, verteranno su: esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto forma di cronaca, diario, lettera, racconto o intervista, ecc…) trattazione di argomento di interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni personali; relazione su un argomento di studio, attinente ad una qualsiasi disciplina del curricolo. Obiettivi da valutare: ricchezza e pertinenza del contenuto; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 59 chiarezza ed organicità; correttezza grammaticale; proprietà lessicale; capacità di rielaborazione personale. Matematica ed Elementi di Scienze e Tecnologia La prova verterà su quattro quesiti, lo svolgimento di ciascuno dei quali non precluderà quello degli altri. I quesiti potranno riguardare aspetti numerici, geometrici e tecnologici, senza trascurare nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità. Uno dei quesiti riguarderà gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte nel corso del triennio nel campo delle scienze sperimentali (eventualmente differenziato per le singole sottocommissioni). La prova nel suo insieme, oppure i singoli quesiti, saranno graduati. Obiettivi da valutare conoscenza di regole, proprietà e tecniche di calcolo; applicazione di regole, proprietà e tecniche di calcolo; capacità di individuare, applicare e verificare strategie risolutive di situazioni problematiche; esprimere situazioni con linguaggio appropriato: grafico- geometrico - algebrico. Lingue comunitarie: Inglese e Spagnolo Il candidato potrà scegliere tra le seguenti prove: 1. Brano + questionario (risposte aperte/chiuse, risposte di deduzione, risposte su esperienza personale). Obiettivi da valutare comprensione del testo; conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico; capacità di rielaborazione. 2. Lettera/dialogo (su traccia) Obiettivi da valutare: pertinenza del contenuto in rapporto alla traccia; conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico; ricchezza del contenuto. Prova nazionale La prova d’esame è divisa in due sezioni. La prima, che riguarda l'ITALIANO" è a sua volta divisa in due parti: la prima testerà gli studenti sulla "comprensione del testo”, attraverso un questionario a scelta multipla; la seconda parte sarà dedicata alla "riflessione sulla lingua" con una serie di quesiti su conoscenze grammaticali. I quesiti saranno sia a scelta multipla sia a risposta aperta. La seconda sezione riguarderà la MATEMATICA e proporrà quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni". POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 60 Criteri per il colloquio orale Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera commissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare, attraverso il coinvolgimento delle varie discipline di studio, la maturazione globale dell’alunno. Il Collegio dei docenti, in merito alla modalità di esecuzione del colloquio, ha deliberato quanto segue: punto di partenza del colloquio orale sarà un documento, predisposto dagli insegnanti, legato alle attività disciplinari, laboratoriali e alle esperienze didattiche maturate. L’alunno sarà invitato a leggere con attenzione e comprendere le informazioni e stabilire collegamenti con altre discipline, in modo tale da poter organizzare e illustrare un percorso multidisciplinare attinente all’argomento trattato nel documento stesso in modo da consentire ai docenti di valutare la capacità progettuale degli studenti le loro capacità espressivo - comunicative le competenze, le eventuali conoscenze disciplinari e/o pluridisciplinari e/o interdisciplinari, anche attraverso la formulazione di domande relative all’uso delle conoscenze acquisite nell’interpretazione delle esperienze illustrate la consapevolezza del proprio percorso formativo la maturazione personale acquisita ed il senso di responsabilità maturato nell’arco del triennio. Obiettivi da valutare: capacità di relazionare su esperienze fatte e/o su argomenti relativi ad esperienze in ambiti d’interesse; capacità di stabilire relazioni; capacità di ipotesi, analisi, sintesi, valutazione; capacità di rielaborazione personale Giudizio finale La Commissione esaminatrice, che opera collegialmente sia nella correzione degli elaborati sia nello svolgimento del colloquio orale, sulla base delle risultanze complessive degli scrutini finali, delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare esprimerà una valutazione complessiva in decimi. Se il giudizio sarà negativo: Non Licenziato CRITERI PER LA VALUTAZIONE DI ALUNNI BES E IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ APPRENDITIVA (STRANIERI - DIVERSAMENTE ABILI - DSA) ALUNNI STRANIERI Sportello scuola per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER LE PROVE D'ESAME DI LICENZA DI SCUOLA SECONDARIA DI 1°, PER LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE E PER LA PROVA NAZIONALE A FAVORE DEGLI ALUNNI STRANIERI POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 61 Al fine di suggerire un orientamento per le prassi nelle prove d’esame di Stato di scuola secondaria di primo grado, ad integrazione e supporto di quanto deliberato nei Collegi Docenti delle singole istituzioni scolastiche, si suggerisce: di orientare le prove d'esame scritte verso proposte a "gradini" (diversi livelli di raggiungimento delle competenza essenziali), che individuino il livello della sufficienza e i livelli successivi; di condurre il colloquio tenendo conto del percorso di apprendimento definito in base alle condizioni di partenza e agli obiettivi conformemente fissati secondo quanto previsto dall’art. 45 del DPR 349/1999 (“Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento: allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l'apprendimento della lingua italiana”) e opportunamente documentati nel “giudizio di idoneità per l’ammissione all’esame…” e nella “relazione finale nella quale sono presentate le attività della classe…” di far sì che il Collegio Docenti adotti tutta la procedura suggerita con apposita delibera. Alcune procedure possibili sono: utilizzare prove scritte contenenti anche richieste adeguate ai livelli di conoscenze, competenze e abilità raggiunte dallo studente straniero; tener conto del tempo di presenza dello studente in Italia e dei percorsi specifici seguiti nell'apprendimento dell'italiano-L2. PROVA SCRITTA DI LINGUA ITALIANA Si consiglia di: prevedere nella terna almeno una prova riferita a contenuti conosciuti dall’alunno; facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate, sia scritte (immagini, schemi) che orali; permettere la consultazione del dizionario bilingue. PROVA SCRITTA DI MATEMATICA Si consiglia di: prevedere nella prova privilegiando concetti algebrici ed elaborati grafici e strutturando la parte di geometria in modo graduato e facilitando la parte di comprensione del testo e delle consegne con indicazioni adeguate. PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA Considerate le competenze accertate nel momento di ingresso dello studente nella scuola italiana, relativamente alla lingua straniera studiata dalla classe; valutato che la lingua studiata è spesso, per gli alunni stranieri, una lingua "terza" veicolata dalla lingua “seconda”, si consiglia di: - prevedere almeno una prova graduata, dove siano presenti alcune richieste adeguate al contenuto conosciuto dall’alunno; - facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate; - privilegiare, la comprensione rispetto alla produzione nella definizione dei parametri di accettabilità della prova; - permettere la consultazione del dizionario bilingue (lingua madre/lingua straniera studia-ta). 2^ lingua straniera: Nella fase di primo inserimento è possibile che l’alunno straniero sia dispensato dal frequentare le lezioni della seconda lingua straniera, per l’esigenza di focalizzarsi sull’apprendimento dell’Italiano (per l’alunno lingua straniera), ma in una fase successiva gli dovranno essere proposti dei contenuti minimi anche per la seconda lingua straniera. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 62 Si suggerisce di: estendere agli alunni stranieri la norma riguardante i ragazzi privatisti e coloro che si trasferiscono da altra scuola prevedere per i ragazzi neo-arrivati in classe terza, la possibilità di sostenere l’esame in una lingua straniera diversa da quelle insegnate nella scuola. In entrambi i casi si provvederà alla nomina di un commissario d’esame aggregato abilitato. (-Gli alunni che si trasferiscono da altra scuola dove era previsto l’insegnamento di una lingua straniera comunitaria diversa da quella proposta nella nuova scuola, possono, per deliberazione motivata e inappellabile del Consiglio di classe, essere dispensati dal frequentare le lezioni della nuova lingua, con l’obbligo però di sottoporsi, alla fine dell’anno, nella scuola stessa, all’esame sulla lingua di cui avevano iniziato lo studio; -Quando in una scuola sia istituito, un insegnamento facoltativo di lingua straniera corrispondente a quella di cui aveva iniziato lo studio, l’alunno è tenuto a frequentarne le lezioni, poiché la frequenza di detto insegnamento sostituisce a tutti gli effetti quella dell’insegnamento della lingua o letteratura straniera istituito nell’organico della scuola). COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno. Nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e della responsabilità delle singole sotto-commissioni esaminatrici, il colloquio pluridisciplinare potrà riguardare gli approfondimenti delle singole discipline di studio e altri elementi derivanti da qualificate esperienze realizzate. (comma 4.3.3 della CM n. 32 del 14 marzo 2008) Si consiglia di: - di concordare con lo studente alcuni argomenti e contenuti per le diverse discipline;bb - fruire, quando è possibile, dell'intervento di docenti competenti nella lingua straniera conosciuta dall’alunno e/o mediatori. PROVA NAZIONALE L’eventuale risultato negativo della misurazione delle prove scritte non preclude necessariamente il buon esito dell’esame, in quanto la valutazione finale terrà conto delle valutazioni sintetiche espresse sulle singole discipline, sulle attività opzionali/facoltative, sul comportamento e delle valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle attitudini dimostrate. RIFERIMENTI NORMATIVI CM n.24 1/03/2006 “Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri, ( in particolare II parte Indicazioni operative punto 8 dove si richiama la L.517/77, l’art.4 DPR 275/199) L.517/77 ( accanto alla funzione certificativa si va affermando la funzione regolativa in grado di fornire un continuo adeguamento delle proposte formative alle reali esigenze degli alunni, sollecitazione della partecipazione degli alunni e delle famiglie al processo di apprendimento) DPR 275/1999 art. 4 (autonomia didattica delle istituzioni scolastiche che prevede che le stesse adottino le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale, vedi CM n. 24/2006) DPR n.394 del 31/08/1999 (adattamento della valutazione ai percorsi personali degli alunni) L.n.53/2003 art.3 (piano di studio individualizzato) POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 63 ALUNNI DISABILI (L.104/1992 CON INSEGNANTE DI SOSTEGNO) Per gli alunni con disabilità sono predisposte prove di esame, comprensive della prova a carattere nazionale INVALSI, specifiche per gli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la Commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario. ALUNNI DSA (CERTIFICATI AI SENSI DELLA LEGGE 170/2010) I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011. È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. E’ possibile inoltre prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, e adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove. PROVE DI INGLESE E FRANCESE Per le due lingue straniere, le commissioni d’esame, nella loro funzione organizzativa, possono stabilire se svolgere le due prove scritte per le lingue comunitarie in un unico giorno o in due giorni distinti, ferma restando l’opportunità che tali prove si svolgano separatamente e siano oggetto di autonoma valutazione…. Ciò non riguarda le situazioni di quegli studenti che si avvalgano delle ore di seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per il potenziamento della lingua italiana. In tal caso, ovviamente, la seconda lingua comunitaria non è oggetto di prova di esame. I candidati con disturbo specifico di apprendimento (DSA) che, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del DM 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate al solo rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per i candidati con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA), che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la commissione sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva delle prove scritte. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva, che ha luogo nei giorni destinati allo svolgimento delle prove scritte di lingua straniera, al termine delle stesse, o in un giorno successivo, purché compatibile con il calendario delle prove orali. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 64 L’ELIMINAZIONE DI UNA PROVA SCRITTA D’ESAME COMPORTA IL RILASCIO DI UN ATTESTATO E NON DEL DIPLOMA DI LICENZA MEDIA. Per cui, laddove si intenda rilasciare un diploma equipollente e valido a tutti gli effetti, è necessario procedere così: -per gli alunni disabili, vista la possibilità di differenziare le prove in tutte le materie in base al PEI, verranno somministrate prove scritte in tutte le materie d’esame (e nel caso della seconda lingua straniera sarà possibile sottoporre il candidato a prova orale sostitutiva, oppure avere organizzato e deliberato in consiglio di classe il potenziamento della lingua inglese, e quindi non svolgere la prova di francese). -PER GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DI PARTICOLARE GRAVITA', CHE FRUISCONO DI UN PEI COMPLETAMENTE INDIVIDUALIZZATO CON SOSTITUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE DISCIPLINE, A SEGUITO DELLA QUALE NON POSSONO SOSTENERE LE PROVE D'ESAME PREVISTE, SI PREVEDE IL RILASCIO DI UN ATTESTATO DI FREQUENZA VALIDO AI FINI DELL'ISCRIZIONE AL SUCCESSIVO ORDINE DI ISTRUZIONE. (ART.33 ESAMI DI STATO) -per gli alunni DSA, sarà possibile in tutte le materie utilizzare strumenti e misure compensative per svolgere la stessa prova degli altri alunni, oppure per la lingua straniera sottoporre il candidato a prova orale sostitutiva, ma da effettuare possibilmente lo stesso giorno della prova scritta e valutare con un voto specifico; -per gli alunni stranieri NAI, quindi arrivati in Italia nell’ultimo anno, in caso di necessità sarà possibile non far svolgere la prova di francese solo se il consiglio di classe ha organizzato e deliberato il potenziamento della lingua inglese. Per quanto riguarda gli alunni BES e tutti i casi di alunni con gravi difficoltà di apprendimento, la normativa non fornisce al momento alcun aiuto coerente ed efficace a tutela del loro diritto di sostenere un esame alla portata dei loro bisogni educativi speciali. Quindi ai consigli di classe delle terze medie rimane la possibilità di differenziare e applicare i criteri di valutazione delle prove scritte e orali, in sede d’esame, eccetto l’INVALSI, in modo coerente con il percorso dell’alunno, e di valorizzare le possibilità effettive dell’alunno attraverso la costruzione di prove che permettano a tutti di esprimere risultati eccellenti ma anche ai più fragili di ottenere risultati essenziali (forma grafica della prova, prova graduata, supporti visivi e iconici, linguaggio accessibile, uso di strumenti multimediali…). Certificazione delle competenze La certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di orientamento e sostegno al processo educativo di ciascun alunno, registrerà: - competenze acquisite, capacità e potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari e traguardi raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico sia gli esiti delle prove d’esame; - particolari attitudini emerse durante il triennio; - piano di studi seguito (monte ore svolto, discipline, attività facoltative ed opzionali, crediti formativi acquisiti, ecc.). Il Collegio dei Docenti sta ideando un modello specifico da applicare per quest’anno scolastico sia nella secondaria sia nella scuola primaria. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 65 EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA L’ASPETTO DELLA SICUREZZA nei vari ambienti in cui si vive e quindi anche della scuola, è stato ripreso con attenzione anche dalla nostra attività scolastica. Ogni anno si provvede al controllo delle sedi, individuando gli elementi che rispondono alle norme sulla sicurezza e quelli invece su cui bisognava intervenire, dando comunicazione agli Enti responsabili. A questo fine sono state elaborate norme di comportamento precise da rispettare in caso di evacuazione e che sono state verificate nelle prove effettuate. MOTIVAZIONI Educare i ragazzi ai temi della Sicurezza e della Protezione civile è ormai una necessità ineludibile soprattutto in un paese come l’Italia dal delicatissimo equilibrio idrogeologico e da un tessuto di produzioni a rischio che rappresentano un pericolo oggettivo per tutti. Su questi temi è tornato più volte anche il Ministero alla Pubblica Istruzione sottolineando la necessità di una formazione anche psico-pedagogica per preparare i futuri cittadini ad affrontare le possibili situazioni di rischio, presenti nel loro territorio. BISOGNI Sensibilizzare i ragazzi ai temi della Sicurezza e della prevenzione è oggi fondamentale. Spesso si tratterà di interventi che riguardano la loro vita quotidiana perché si parlerà di sicurezza in casa, a scuola o in bicicletta e in motorino. A ben guardare dovremo condurre gli alunni a riflettere sul loro rapporto con il territorio che li circonda, con l’ambiente e la necessità della sua salvaguardia anche per porci al riparo da incidenti od eventi calamitosi quali: alluvioni o terremoti. FINALITA’ A nostro avviso vi è innanzitutto una finalità etica importante: sensibilizzare alla sicurezza significa anche introdurre valori fondamentali come quelli della solidarietà, della necessità di occuparsi degli altri e di aiutarli. In una società che indica come valore l’interesse personale o il successo o l’apparire in televisione, la scuola deve educare a dei valori più autentici che creino una mentalità aperta ai bisogni dell’altro chiunque esso sia perché si riconosce nel vicino una persona con tutta la sua ricchezza. In questo contesto la struttura della Protezione civile costituisce un buon esempio essendo basata sull’apporto volontario dei singoli. UN ALTRO ASPETTO legato all’educazione ai temi della sicurezza che vogliamo sottolineare è la possibilità di avviare la formazione di una coscienza civica che porterà gli alunni ad una maggiore attenzione a questi problemi negli edifici privati e pubblici, nei luoghi di lavoro dove si inseriranno, nel territorio in cui vivono. In altre parole si porranno le basi per una responsabilizzazione di tutti i ragazzi e per lo sviluppo di una mentalità della sicurezza che solo in questi ultimi anni si sta sviluppando in Italia. Infatti informare fa riferimento al “sapere”, il formare al “saper fare”, l’educare al ”saper essere”. Su quest’ultimo punto vogliamo ricordare ciò che afferma G. Bertagna il quale sottolinea che “educare rende ciascuno più indipendente, più libero, capace di scegliere e di assumere la propria responsabilità, di ragionare, di studiare, di esprimersi, di inventare, di agire bene, di gustare il bello e di amare”. Questo è in fondo l’obiettivo finale che tutte le discipline perseguono. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 66 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI E TRASVERSALI Sviluppare l’abilità di osservazione e riflessione degli alunni. Coinvolgerli principalmente con attività manuali che favoriscano la partecipazione di tutti. (Disegnare, colorare, scrivere, ideare, progettare, …) Far comprendere l’importanza di essere ordinati e precisi nello svolgimento delle varie attività. (Si pensi ad esempio alle prove di evacuazione o al ruolo degli aprifila e chiudifila) Far comprendere che ognuno ha delle responsabilità nei confronti degli altri. Far comprendere il concetto di prevenzione. Fornire un'organica e complessiva informazione circa le fonti di rischio, le modalità con cui evitarle e rimuoverle. Promuovere l'assunzione di informazioni, conoscenze, atteggiamenti e comportamenti finalizzati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute. Far raggiungere livelli di sicurezza sempre più elevati negli ambienti di vita degli alunni. Educare ad una mentalità razionale e previdente ma non per questo pessimistica o catastrofica. Abituare gli alunni alla conoscenza di sé, delle proprie emozioni e paure; all'autocontrollo nei momenti di difficoltà e di imprevisto per cercare di evitare il panico. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 67 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Scuola Secondaria di Primo Grado Scanzorosciate - Pedrengo DA ADOTTARE AI SENSI Del DPR N.249 24.06.1998: Statuto delle Studentesse e degli Studenti Del D.P.R. n. 235 del 21.11.2007: Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 249 Del DDL Gelmini : Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca” del 1 agosto 2008 Della circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale N. del 30.05.2013 art. 1 - Vita della Comunità Scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. art. 2 - Diritti e doveri L’alunno ha diritto a ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità d’apprendimento personali. Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola. Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati raggiunti e che permettano di migliorare il proprio rendimento, secondo i ritmi di apprendimento di ciascuno Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la religione, la lingua, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche, sociali ed economiche. Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato (D. Lgs. 626/94). Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici. Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica. Scegliere tra le attività opzionali organizzate dalla scuola. Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 68 L’alunno ha il dovere di prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola. Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno. Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di studio. Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo. Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento rispettoso dell’ambiente scolastico. Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o coetanei, senza alcuna discriminazione. Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della Scuola. Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio comune di cui tutti devono sentirsi responsabili. Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di portare a scuola oggetti che possano arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o che possano costituire pericolo per se stessi e per i compagni. Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo. Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico. Art. 3 - Disciplina I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è individuale e/o collettiva a seconda del caso. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. L’istituzione scolastica individua e punisce quei comportamenti (gravi e/o reiterati) che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’Art. 2, indica le relative sanzioni, gli organi competenti ad erogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri regolativi seguenti Le sanzioni sono sempre temporanee e proporzionali alla infrazione disciplinare ispirate, al principio della responsabilizzazione personale e, per quanto possibile, della riparazione del danno tengono conto della situazione personale dello studente (art. 4, comma 2, 3 e 5 D.P.R. 249/98) e del contesto in cui si è verificato l’episodio comminate dopo avere effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto e dopo aver invitato l’alunno a esporre le proprie ragioni hanno la finalità di recuperare un positivo rapporto degli/dello allievo/i con l’istituzione scolastica, pertanto si deve cercare di ricorrere a note collettive. Le sanzioni disciplinari inoltre devono essere irrorate con la massima tempestività non sono proponibili se tardive, cioè oltre i 10 giorni successivi alla rilevazione della mancanza o dell’infrazione compiuta dallo studente. In caso contrario, la sanzione perderebbe la sua funzione e risulterebbe inadeguata rispetto ai bisogni formativi. ogni proposta deve essere presentata in forma scritta dai singoli docenti al Dirigente scolastico per l’avvio del procedimento conseguente. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 69 Nei casi in cui si verifichino danneggiamenti alle strutture e ai beni della scuola o delle persone, e non siano individuabili gli autori, si procede all’attribuzione della responsabilità solidale e quindi alla rifusione del danno a carico del gruppo o classe coinvolti. Tipologia delle sanzioni Richiamo verbale Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA. Richiesta formale di scuse Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA. Ammonizione formale Da parte del Dirigente scolastico o dei docenti: scritta sul libretto personale e/o sul registro di classe Sospensione dell’intervallo per l’alunno/a o per la classe per un periodo adeguato alla mancanza disciplinare Da parte del C.d.C. o del Dirigente scolastico. Convocazione dei genitori Da parte del Dirigente scolastico o da un suo delegato o dal Coordinatore del c.d.c. o da un docente di classe: immediatamente per via telefonica o per iscritto. Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori. Disposto dal Dirigente Scolastico, dal Vicario o dal Collaboratore o dal Coordinatore del C.d.C., comunicato ai genitori o telefonicamente o per iscritto sul libretto personale. Sospensione dalle visite d’istruzione Deliberata dal C.d.C. convocato anche in seduta straordinaria, con la sola componente dei docenti e resa esecutiva dal Dirigente scolastico. Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo inferiore a 5 giorni. È adottata dal CONSIGLIO DI CLASSE convocato anche in seduta straordinaria, con la sola componente dei docenti e resa esecutiva dal Dirigente scolastico. Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo da 6 a 15 giorni. È sempre adottata dal CONSIGLIO DI CLASSE. Per quanto riguarda il Consiglio di Classe si deve ritenere che l’interpretazione maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs. n. 297/1994) sia nel senso che tale organo collegiale quando esercita la competenza in materia disciplinare deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo il genitore dello studente sanzionato) e di successiva e conseguente surroga. Allontanamento superiore a 15 giorni o l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi,. È sempre adottata dal CONSIGLIO DI ISTITUTO. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Sostituzione delle sanzioni. Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività con finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento. In particolare sono previste: le attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica le attività di segreteria POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 70 la pulizia dei locali della scuola le piccole manutenzioni il riordino di cataloghi e di archivi presenti nelle scuole,la il riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola. collaborazione nella predisposizione di materiali didattici per gli allievi diversamente abili. aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola. predisposizione di materiali didattici (fotocopie…) per gli allievi. frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale la produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola Art. 4 – Composizione dell’Organo di Garanzia E’ sempre presieduto dal Dirigente Scolastico si compone, per la scuola secondaria di 1° grado, da un docente designato dal Consiglio d’istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori. Art. 5 – Compiti dell’Organo di Garanzia Il Comitato di Garanzia deve: dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e del presente regolamento di disciplina; decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari; formulare proposte al Consiglio di Istituto per la modifica del regolamento Art. 6 - Impugnazioni Contro le decisioni che prevedono la sospensione dalle attività didattiche superiori ai 5 giorni, è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione all’ Organo di Garanzia interno alla scuola, L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata Art. 7 – Mancanze Disciplinari Comportamenti censurabili Sono individuati i seguenti comportamenti soggetti a sanzioni. Negligenza abituale, mancanze ripetute ai doveri scolastici, elevato numero di assenze o assenze ingiustificate, ritardo abituale, comportamento scorretto durante l’intervallo, l’uscita o l’entrata a Scuola, ecc. Fatti che turbino il regolare andamento della vita scolastica. Offese al decoro personale, all’appartenenza religiosa, alle istituzioni e alla morale; oltraggio all’Istituto e al personale docente e non. Danneggiamento volontario di attrezzature e strutture In particolare assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi; spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio; chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche; non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica ; falsificare le firme; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 71 dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell’istituto; portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi; portare a scuola il cellulare senza specifica autorizzazione del dirigente non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto; sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali; offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o i compagni; usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico; fumare nei locali scolastici e nelle sue pertinenze; utilizzare un vestiario non idoneo all’ambiente scolastico, tale che possa creare imbarazzo ai compagni e ai docenti ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante. Tabella delle mancanze, delle sanzioni corrispondenti e dell’organo competente ad erogarle MANCANZE SANZIONI Assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi Annotazione sul registro di classe. Comunicazione telefonica alla famiglia e accettazione in classe. Comunicazione scritta alla famiglia, con convocazione della stessa da parte del dirigente o del coordinatore della classe. Spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio Richiamo verbale Se reiterata, ammonizione formale sul libretto personale e sul registro di classe. Convocazione dei genitori. Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max 10 min.), per consentire allo studente una riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un docente o da un collaboratore scolastico. Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a 5 giorni. Richiamo verbale Se reiterata, ammonizione formale sul libretto Chiacchierare, disturbando, o personale e sul registro di classe. Convocazione dei genitori. rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max 10 min.), per consentire allo studente una le attività scolastiche; riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un docente o da un collaboratore scolastico. Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a 5 giorni ORGANO COMPETENTE Docente Coordinatore del C.d.C. o docente della prima ora di lezione Capo d’Istituto o coordinatore del C.d.C. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico Non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica Annotazione sul registro personale dell’insegnante e richiesta di svolgimento per la lezione successiva. Docente Avviso alla famiglia con richiesta di Coordinatore C.d.C. o docente collaborazione per eventuale controllo. interessato c. Compatibilmente con l’orario di servizio, recupero immediato dei compiti. d. Convocazione della famiglia. Falsificare le firme Convocazione della famiglia Sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni Dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell’Istituto Coordinatore C.d.C. o docente interessato Dirigente Scolastico Richiamo verbale Docente Se reiterata, ammonizione formale sul libretto Coordinatore C.d.C. o docente personale e sul registro di classe. interessato Convocazione dei genitori. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 72 Portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi Richiamo verbale e confisca del materiale con eventuale consegna ai genitori. Ammonizione sul registro di classe. Se pericolosi, convocazione dei genitori. Se usati in modo pericoloso, sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni. Portare a scuola e usare il cellulare Richiamo verbale e confisca immediata con consegna ai genitori Ammonizione sul registro di classe, confisca con consegna ai genitori Sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni, confisca con consegna ai genitori. Se usato in modo lesivo della dignità personale allontanamento dall’istituzione scolastica Richiamo verbale Se reiterata, ammonizione formale sul libretto Non osservare le disposizioni personale e sul registro di classe. Convocazione dei genitori. organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max 10 min.), per consentire allo studente una istituto riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un docente o da un collaboratore scolastico. Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni. Richiamo verbale dello studente e ricostituzione delle stato preesistente delle cose. Se reiterata, ammonizione formale sul libretto personale e sul registro di classe. Sporcare intenzionalmente, Sospensione dall’intervallo danneggiare i locali, gli arredi Convocazione dei genitori. o gli oggetti personali Risarcimento danni (il risarcimento è un dovere non una sanzione). Sospensione dalle visite di istruzione. Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni Invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o ai compagni offesi. Offendere con parole, gesti o Se reiterata, ammonizione formale sul libretto azioni il personale scolastico o scolastico e sul registro di classe. i compagni Convocazione dei genitori. Sospensione dalle visite di istruzione. Se reiterata, sospensione da 1 a 5 giorni Comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o dei compagni Rientro a scuola dello studente accompagnato da un genitore. Sospensione dalle visite di istruzione. Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a 5 giorni Se grave, convocazione immediata dei genitori e contemporaneo allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni. Se persiste una situazione di pericolo per l’incolumità altrui, allontanamento dall’istituzione scolastica fino alla cessazione del rischio. Risarcimento dei danni (il risarcimento è un dovere non una sanzione). POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 73 Personale A.T.A. Dirigente Scolastico. Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Consiglio di Istituto Personale ATA Docente Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Consiglio di Istituto Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Personale ATA Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico Docente Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico. Giunta Esecutiva. Consiglio di Istituto Usare un linguaggio non consono all’ambiente Scolastico. Richiamo verbale dello studente Se reiterata, ammonizione sul libretto scolastico e sul registro di classe. Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max 10 min.), per consentire allo studente una riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un docente o da un collaboratore scolastico. Convocazione dei genitori. Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni giorni. Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe Dirigente Scolastico Richiamo verbale dello studente Se reiterata, ammonizione formale sul libretto scolastico e convocazione dei genitori Docente Coordinatore C.d.C. Dirigente Scolastico Confisca immediata delle sigarette. Fumare nei locali scolastici Convocazione dei Genitori. Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5 e nelle sue pertinenze Utilizzare un vestiario non idoneo all’ambiente scolastico. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico Ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, Le sanzioni saranno commisurate alla sia ritenuto scorretto gravità del comportamento. dall'insegnante Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe Consiglio di Istituto Art. 8 Procedura da seguire in caso di sospensione Il docente interessato deve avvisare al più presto il coordinatore di classe che provvederà ad informare la famiglia dell’alunno e la Dirigenza che convocherà un Consiglio di Classe straordinario con il seguente O.d.G.: “provvedimenti disciplinari a carico dell’alunno”. Il Consiglio di Classe deve riunirsi al completo. L’alunno minore, accompagnato dai genitori, ha diritto di essere convocato per esporre le proprie ragioni. Questo incontro può avvenire anche al di fuori del C.d.C. Il C.d.C., in caso di sospensione, deve redigere un apposito verbale. L’esito va comunicato alla famiglia in forma scritta; l’eventuale ricorso può essere proposto all’organo di garanzia entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Qualora la sospensione avvenga in concomitanza con lo svolgimento di progetti o iniziative culturali e formative particolarmente significative per la formazione e la crescita dell’alunno, il provvedimento verrà posticipato, sempre che la presenza dell’alunno non pregiudichi il regolare svolgimento delle attività programmate. Art. 9 Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza: In autobus si sta seduti al proprio posto, se si rimanesse alzati, una brusca manovra potrebbe far perdere l'equilibrio e causare brutte cadute non si mangia né si beve, un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 74 Nel trasferirsi da un luogo all'altro si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell'insegnante o della guida, allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso Se la visita dura più di un giorno alle 23 ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi: è essenziale dormire per un congruo numero di ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente Queste norme sono adottate nell'esclusivo interesse della tutela dell'integrità fisica degli allievi. Il proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i ragazzi hanno diritto di beneficiare pienamente della visita d'istruzione Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si procederà ad informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente regolamento di disciplina. Art. 10 - Disposizioni Finali Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti di tutto il personale scolastico e dei loro compagni il rispetto consono ad una convivenza civile. Sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le lezioni e le attività programmate e organizzate dai Consigli di Classe. Devono portare quotidianamente il diario scolastico e il libretto personale. Al cambio di insegnante, durante la pausa dell’intervallo, nello spostamento da un’aula all’altra, all’ingresso come all’uscita dall’edificio scolastico, devono tenere un comportamento corretto ed educato, senza correre, urlare, urtarsi. Durante la pausa dell’intervallo e del dopo-mensa, non sono permessi giochi pericoloso, scherzi di qualsiasi genere, litigi e scontri. Devono utilizzare i servizi igienici in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e pulizia. Le comunicazioni degli alunni con la famiglia devono essere effettuate utilizzando il telefono della segreteria solo in casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili. I docenti e i collaboratori scolastici devono segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano tutte le regole. OGNI EPISODIO DI BULLISMO, DI PREPOTENZA, DI VIOLENZA che dovesse verificarsi tra alunni verrà punito con severità. Gli alunni i quali, temporaneamente o permanentemente, causa motivi di salute, non possono partecipare alle lezioni ed attività di educazione motoria, fisica e sportiva devono presentare al Dirigente Scolastico la richiesta di esonero totale o parziale scritta e sottoscritta dai genitori, unitamente al certificato medico. Ogni alunno è tenuto a portare a scuola solo il materiale occorrente per le lezioni, le attività e i compiti. E’ possibile portare la merenda. Non è consigliabile invece portare somme di danaro e oggetti di valore. La scuola in ogni caso non risponde per eventuali furti subiti. Ogni alunno è personalmente responsabile dell’integrità degli arredi, dei materiali, degli strumenti, delle attrezzature e dei sussidi che la scuola gli affida e gli permette di utilizzare: coloro che provocano rotture, guasti e danneggiamenti ai beni di proprietà dello Stato o del Comune, sono tenuti a risarcire i danni. Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto. Del presente regolamento di disciplina, parte integrante del Regolamento generale d'Istituto, è fornita copia a tutti gli studenti. Il presente regolamento può essere modificato ogni volta che il Consiglio di Istituto lo ritenga necessario o opportuno. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 75 REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA Art. 1 Premessa Data la natura delle attrezzature conservate nei Laboratori in oggetto ed il loro costo elevato si sottolinea agli utenti che le norme di seguito elencate, già in uso nella maggior parte degli Istituti, sono finalizzate unicamente a garantire la funzionalità nel tempo delle attrezzature medesime garantendo i diritti dell’utenza interessata e a poter sviluppare sempre di più una struttura di laboratorio multimediale coinvolgendo una platea sempre più vasta e con preparazione assai diversificata. Queste aule sono “Aule Speciali” e come tali non possono essere per alcun motivo utilizzate per lo svolgimento della normale attività didattica a fronte di una carenza di aule. Art. 2 Norme di carattere generale L’accesso ai Laboratori deve essere previsto nella fase di stesura dell’orario per ottimizzare il carico di lavoro delle singole aule, evitare sovrapposizioni o sprechi e garantire ai Docenti degli insegnamenti che lo prevedono di usufruirne in modo corretto. Sono quindi da ritenere prioritarie e obbligatorie le seguenti situazioni: - docenti per attività didattica con gli allievi per quelle materie che ne prevedono l’utilizzo nella programmazione annuale o per progetto specifico; - singoli Docenti onde consentire la preparazione delle attività connesse al Laboratorio. Nei casi prima citati le attività di Laboratorio sono da considerarsi obbligatorie e ogni variazione anche temporanea intesa alla loro sospensione deve essere segnalata mediante lettera scritta alla Presidenza onde permettere agli altri insegnanti di poterne usufruire. Sono inoltre da contemplare i seguenti casi: - gruppi di Docenti per corsi di aggiornamento; - gruppi di allievi sotto stretta sorveglianza di un docente; - personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario per attività di aggiornamento e/o formazione. Per ottenere l’accesso gli interessati dovranno presentare richiesta scritta al Responsabile di Laboratorio od al Preside, correlata delle relative motivazioni didattiche e progetti delle attività che intendono sviluppare. Tali richieste verranno evase mediando esigenze didattico curricolari dell’orario d’istituto con quelle indicate nelle domande presentate, ponderando l’incidenza che l’attività nei laboratori in oggetto riveste nei piani di lavoro complessivo del Docente e valutando la complessità degli obiettivi che sono stati prefissati nell’utilizzo del mezzo informatico. Art. 3 Accesso al Laboratorio Per accedere ai Laboratori il Docente provvederà al ritiro delle chiavi presso la Segreteria o dal personale incaricato e ne curerà la consegna al termine delle lezioni. Gli incaricati, all’atto di consegna delle chiavi, sono tenuti a verificare che il richiedente sia autorizzato all’accesso consultando apposito elenco predisposto dal Responsabile di Laboratorio e a far completare con firma, data, ora, classe e argomento della lezione l’apposito registro. Ad accesso avvenuto, al Docente è fatto obbligo di: far controllare ciascuna stazione di lavoro ai ragazzi che la utilizzano prevedendo i seguenti controlli base: caricamento di Windows e corretto funzionamento del mouse (click e spostamento); POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 76 - controllare il materiale e gli strumenti necessari prima e dopo il loro utilizzo; - compilare l’apposita scheda con firma degli alunni, controlli effettuati, programmi usati; - segnalare nell’apposito spazio sulla scheda di cui sopra eventuali anomalie o guasti. Per ulteriori dettagli si rimanda quanto specificato negli Artt. 5 e 10. NB: il registro e le schede di Laboratorio risultano di fondamentale importanza sia per poter permettere una tempestiva opera di ripristino delle attrezzature danneggiate sia per poter risalire ad eventuali responsabilità. Art. 10 Uscita dal Laboratorio All’uscita dal Laboratorio, a tutto il personale è fatto obbligo di accertarsi che: - sia stato verificato il funzionamento delle attrezzature segnalando sull’apposito registro le anomalie o guasti riscontrati; - siano stati riordinati gli eventuali armadi usati; - sia stata disattivata l’erogazione di corrente elettrica. Le chiavi verranno riconsegnate in Segreteria o all’incaricato ponendo firma, data e ora sull’apposito registro. Qualora il Laboratorio dovesse essere utilizzato immediatamente da un altro Docente, le chiavi potranno essere cedute direttamente a quest’ultimo che provvederà ad espletare le formalità inerenti il Registro di Laboratorio come indicato all’Art. 3. Art. 11 Corresponsabilità Visti gli Art. 16 e 17 del DI 28/05/1975 in materia di custodia dei beni di cui ci si avvale, si sottolinea quanto segue: - Lo stato dei beni, la loro funzionalità ed il rispetto delle norme antinfortunistiche, ivi compresa la distribuzione di energia elettrica ai banchi e alle attrezzature di Laboratorio sono incombenza di ogni singolo lavoratore della Scuola e non solo del Responsabile di Laboratorio; - In caso di inadempienza a quanto contenuto nel presente regolamento, la Presidenza si riserva il diritto di revoca dell’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori in oggetto oltre ad ogni azione che la stessa riterrà più opportuna, ivi compreso un risarcimento danni causati per i motivi specificati all’Art. 4. Art. 12 Utilizzazione dell’aula di informatica Per l’assenso all’uso dell’aula di informatica oltre l’orario delle lezioni, in seguito alla richiesta del Comitato dei Genitori per gli alunni della scuola, o di altri Enti (altre scuole, Comuni ecc. …) per la formazione del personale e per utenti non alunni di questa scuola, il Consiglio di Istituto dovrà considerare i seguenti criteri e potrà concedere in uso l’aula laboratorio di informatica alle seguenti condizioni: - Il pieno rispetto dell’Art. 12 e della Legge 517 del 1977; - L’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità civile patrimoniale e penale per qualsiasi danno che dovesse essere arrecato anche accidentalmente a persone, alle attrezzature, all’arredo o ad altre cose (programmi, impianto elettrico, ecc. …); - L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere compreso il pagamento (secondo tariffa ministeriale/contratto di categoria per le ore di straordinario) del personale scolastico preposto all’apertura alla custodia e alla chiusura dei locali; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 77 - L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere compreso il pagamento (secondo tariffa ministeriale per i corsi di aggiornamento) di un professore della scuola o di fiducia della scuola, che deve sempre essere presente; - L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere, compreso il pagamento e/o l’acquisto dei programmi e delle licenze d’uso dei programmi che verranno utilizzati nel corso; - L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere, compreso il pagamento di ogni spesa per il controllo preventivo, in itinere e finale dell’impianto elettrico da parte di una ditta specializzata che rilasci alla scuola idonea certificazione; - L’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità per eventuali danni e infortuni che dovessero accadere ai corsisti, e di liberare di conseguenza l’Amministrazione scolastica di ogni responsabilità; - In caso di concessione dovrà essere stipulata un’apposita convenzione per stabilire le modalità e l’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità tra cui anche la piena accettazione e l’assoluto rispetto delle norme di cui al presente regolamento. REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA PER GLI ALUNNI Quando ti muovi all’interno del laboratorio, fai attenzione a non urtare le apparecchiature che sono, in alcuni casi, in equilibrio precario. Prima di accendere i PC accertati che sia inserita la corrente (l’operazione inversa causa uno sbalzo di tensione che potrebbe danneggiarli). Non accendere il computer senza la presenza dell’insegnante. Completa l’apposito registro evitando spiritosaggini. Non modificare per nessun motivo le impostazioni del computer (desktop, stampanti, schermo, mouse…). Non utilizzare mai dischetti portati da casa (per evitare contaminazioni da virus). Non stampare mai alcun documento senza l’autorizzazione dell’insegnante evitando di usare la stampante per uso personale e non didattico. Anche se hai già padronanza nell’uso del computer, attendi SEMPRE le indicazioni degli insegnanti. Negli anni scorsi alunni troppo sicuri delle proprie capacità ci hanno costretti a chiamare tecnici specializzati per rimuovere disfunzioni che impedivano al PC di funzionare. Non costringerci a accollarti delle spese solo perché vuoi fare di testa tua. Se è la prima volta che lavori da solo su un PC, fai molta attenzione, sbagliare è molto facile. A volte gli errori rovinano irrimediabilmente i programmi o gli errori commessi richiedono l’intervento di un tecnico specializzato; quindi ad ogni minimo dubbio CHIEDI conferma o aiuto all’insegnante. Se si è commesso qualche errore o compare una schermata in campo azzurro che vi segnala qualche anomalia EVITA di spegnere il PC, ma segnala il problema all’insegnante. Salva i tuoi lavori in modo ordinato nella tua cartella o in quella della classe, MAI sul desktop. Non mettere niente in memoria dell’hard disk se non sei stato autorizzato dall’insegnante Puoi accedere ad INTERNET solo su esplicita indicazione dell’insegnante il quale deve garantire un utilizzo appropriato della “navigazione”. Non toccare mai i fili elettrici e quelli di collegamento. Una volta terminato il lavoro spegni correttamente il computer e attendi che l’insegnante ti riaccompagni in classe. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 78 Le ore di informatica, anche se interessanti e diverse dalle altre ore di lezione, non sono ore di gioco ! devi comportarti quindi come in classe. L’insegnante è solo e deve seguirvi individualmente, quindi alza la mano se vuoi la sua attenzione. REGOLAMENTO MENSA COMPORTAMENTO ALUNNI scuola primaria 1. Lavarsi sempre le mani ed usufruire dei servizi prima dello spostamento. 2. Ogni singola classe deve aspettare l’insegnante accompagnatore senza schiamazzi. Nell’attesa è vietato giocare. 3. Lo spostamento verso il locale mensa deve avvenire in fila, senza correre e rispettando le principali regole della convivenza. (Se si esce dall’edificio scolastico, rispettare le regole della strada: camminare sulla destra stando vigili ad ogni forma di pericolo) 4. In mensa, se autorizzati dal docente responsabile, scegliere liberamente e ordinatamente il posto senza escludere compagni di altre classi o quelli rimasti in piedi. N.B. In caso di disordine, il posto verrà comunque assegnato dal docente accompagnatore. 5. Durante la distribuzione dei piatti, gli alunni devono aspettare seduti al proprio posto. 6. Durante la consumazione del pasto E’ doveroso: comportarsi sempre in modo educato; stare seduti in modo composto, evitando di ruotare sulla sedia non rifiutare a priori il cibo, se non esistono intolleranze certificate, assaggiando tutte le portate; * consumare per intero almeno una portata; * non alzarsi dal proprio posto per prendere cibo * * * * * * * * * * * * E’ consentito: parlare a bassa voce; aspettare che i compagni e gli insegnanti abbiano preso per la prima volta una portata, prima di richiederla per la seconda volta E’ vietato: rompere per gioco bicchieri, posate, piatti; sprecare il cibo facendolo diventare oggetto di lancio o accaparrandosene in quantità eccessiva; giocare con il cibo e con l’acqua; portare giochi di qualsiasi tipo; parlare a voce alta; fare scherzi ai compagni; non ubbidire ai docenti presenti anche se di altre classi. 7. Al termine del pasto aspettare, prima di alzarsi, che tutti abbiano terminato di mangiare e che l’insegnante conceda il permesso di uscire in fila. 8. Ritornare a scuola rispettando le regole dell’andata. REGOLE PER LA RICREAZIONE Si può: - portare giochi di società, giochi in scatola, pupazzi, bambole, libri e giornalini; POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 79 - organizzare liberamente giochi e attività di varia natura (disegno, danze ...), nel rispetto delle regole della sicurezza, della buona educazione e di gioco. Non si può: - portare palle, con le quali è vietato qualsiasi gioco a scuola; - utilizzare qualsiasi oggetto a mo’ di palla; - portare videogiochi, walkman, MP3, ...; - correre negli spazi chiusi, dove si sosta in caso di maltempo ... Si deve riordinare il materiale usato prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane. N.B. – La tenuta di un comportamento inadeguato è oggetto di riflessione individuale dell’alunno su indicazione del docente (interrompere l’attività, sedersi in disparte, riflettere sull’errore, infine riferire sulle modalità migliorative / risolutive individuate). Il ripetersi di comportamenti scorretti e/o il verificarsi di un atto dannoso è comunicato dal docente responsabile del gruppo mensa alla famiglia dell’alunno secondo opportune modalità (tramite diario, convocazione a colloquio ...) REGOLAMENTO MENSA COMPORTAMENTO ALUNNI scuola secondaria 1. Lavarsi sempre le mani prima dello spostamento. 2. Ogni singola classe deve aspettare l’insegnante accompagnatore nell’atrio senza schiamazzi. Nell’attesa è vietato giocare a calcio con qualsiasi genere d’oggetto. 3. Lo spostamento dalla scuola alla mensa deve avvenire in gruppo compatto, senza correre e rispettando le regole della strada, camminare sulla destra stando vigili ad ogni forma di pericolo. 4. In mensa, se autorizzati dal docente responsabile, scegliere liberamente e ordinatamente il posto senza escludere compagni di altre classi o quelli rimasti in piedi. N.B. In caso di disordine, il posto verrà comunque assegnato dal docente accompagnatore. 5. Durante la distribuzione dei piatti, gli alunni devono saper aspettare il proprio turno in fila e senza prevaricare i compagni; se il piatto viene servito al tavolo, gli alunni devono aspettare seduti al proprio posto. 6. Durante la consumazione del pasto * E’ doveroso: comportarsi sempre in modo educato E’ consentito: * parlare a bassa voce; * consumare per intero almeno una portata; * (aspettare che i compagni e gli insegnanti abbiano preso per la prima volta una portata, prima di richiederla per la seconda volta) E’ vietato: * rompere per gioco bicchieri, posate, piatti; * sprecare il pane facendolo diventare oggetto di lancio o accaparrandosene in quantità eccessiva; * giocare con il cibo e con l’acqua; * parlare a voce alta; * fare scherzi ai compagni * non ubbidire ai docenti presenti anche se di altre classi. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 80 7. Al termine del pasto aspettare, prima di alzarsi, che tutti abbiamo terminato di mangiare e che l’insegnante conceda il permesso di uscire. 8. Ritornare a scuola rispettando le regole dell’andata prestando attenzione all’attraversamento della strada. 9. Quando le condizioni atmosferiche lo consentono, è permesso agli alunni soffermarsi sul prato prima del suono della campanella. In caso contrario possono usufruire, tutti indistintamente, della palestra escludendo attività pericolose per sé e per gli altri. 10. Gli alunni trasgressori e recidivi saranno segnalati ai rispettivi C.d.C., che adotteranno le misure necessarie fino all’allontanamento dalla mensa per un periodo più o meno lungo. P.S. Gli alunni che non partecipano alla mensa potranno accedere oltre il cancello della scuola non prima delle 14,30. REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Scuola secondaria di 1° grado 1. Si effettuano viaggi d’istruzione nei limiti della disponibilità di spesa iscritta al cap. 11 art. 2 e cap. 10.2 per le spese di indennità di missione. 2. Ogni Consiglio di Classe, consultate tutte le componenti (alunni, docenti, genitori), definirà le visite guidate e il viaggio di istruzione in relazione alla meta, alle relative spese ed alla presumibile data, nella programmazione d’inizio anno scolastico; successivamente il C.d.I. approverà tali attività, con tutti gli elementi utili (accompagnatori, data, meta, spesa, ditta di trasporto, orario di partenza e di rientro, ecc. …), entro il mese di novembre. 3. Per le visite guidate ed i viaggi di istruzione di un solo giorno, le mete non dovranno essere notevolmente distanti dalla scuola per evitare che il tempo riservato al viaggio sia preponderante rispetto a quelli utilizzabile per la visita dei luoghi prescelti. 4. È consigliabile effettuare l’uscita accorpando, di volta in volta, almeno due classi, per ridurre la spesa. 5. Per i viaggi di istruzione deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento dei docenti accompagnatori in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno scolastico. 6. Per le visite guidate e le uscite sul territorio i docenti in servizio nelle classi interessate non possono sottrarsi all’accompagnamento delle stesse. È necessaria la rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. Il docente proponente è comunque obbligato a partecipare alla visita anche se coincide con il giorno libero. 7. Ad ogni accompagnatore saranno affidati dal massimo 15 alunni. Dovrà essere previsto un accompagnatore in più in presenza di uno o al massimo 2 alunni portatori di handicap. 8. Nel caso di alunni disabili, i componenti degli organi collegiali dovranno organizzare l’attività e predisporre ogni misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione. 9. Tutti i partecipanti devono essere assicurati e muniti di idoneo documento di riconoscimento. 10. È tassativamente obbligatorio acquisire un consenso scritto di chi esercita la patria potestà degli alunni. Per i viaggi di uno o più giorni è necessario sottoscrivere il contratto allegato al presente regolamento. 11. Non sono ammessi a partecipare alla gita gli alunni che il C.d.C. riterrà non meritevoli per il comportamento tenuto durante l’anno scolastico. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 81 12. È fatto divieto agli alunni di allontanarsi da soli, o a piccoli gruppi, dagli insegnanti accompagnatori. 13. È fatto divieto di effettuare gite in barca o di avventurarsi in percorsi pericolosi. 14. Ad ogni partenza si dovrà sempre controllare con l’appello nominativo la presenza degli alunni che dovranno occupare sul mezzo di trasporto sempre il posto loro assegnato inizialmente, al fine di consentire un immediato controllo delle assenze da parte degli insegnanti e dei compagni all’inizio di ogni spostamento. 15. Le gite da effettuarsi entro il 31 dicembre di ogni anno dovranno essere approvate da C.d.I. entro il 15 ottobre per le necessità di variazione di bilancio. 16. Al fine di limitare il costo dei viaggi di istruzione, per le classi seconde e terze le gite potranno svolgersi in non più di 3 giorni, mentre per le classi prime si effettueranno viaggi di istruzione di un solo giorno. 17. Ogni classe non potrà effettuare più di 5 uscite nel corso dell’anno scolastico. 18. Essendo il viaggio di istruzione o la visita didattica un’attività scolastica a tutti gli effetti, l’adesione da parte degli alunni dovrà essere totale. Eventuali eccezioni verranno esaminate dalla G.E. e deliberate dal C.d.I. 19. Le visite guidate e i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi alle attività sportive, presuppongono una precisa e adeguata programmazione didattica e culturale predisposta nella scuola fin dall’inizio dell’anno scolastico; tale fase programmatoria deve basarsi su progetti articolati e coerenti che consentano di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della scuola e non come semplici occasioni di svago. 20. Gli accorpamenti fra le classi, in caso di necessità potranno essere fatti tra le due sedi delle scuole medie dell’I.C. 21. Ogni spesa, comprese le modalità del trattamento dell’indennità di missione, deve essere prevista nell’organizzazione della gita, prima della delibera del C.d.I. 22. Le eventuali gratuità offerte agli accompagnatori dagli alberghi e ristoranti si intendono assegnate alla scuola. 23. Il C.d.I. nella scelta della ditta trasportatrice deve tenere in considerazione in prima istanza la qualità del servizio offerto e in seconda istanza il prezzo. 24. Ogni tipo di responsabilità e le spese derivanti da trattative personali, prenotazioni ed accordi individuali fatti a voce, tramite fax, lettere o telefono tra personale della scuola e ditte di trasporto, alberghi, ristoranti o agenzie, senza la delibera e l’incarico del C.d.I. rimarranno a carico di detto personale. 25. Le convenzioni stipulate tra scuola e le ditte di trasporto o agenzie saranno solo quelle predisposte dalla scuola a tutela degli alunni. 26. Qualora un alunno non possa partecipare al viaggio di istruzione, dopo aver dato l’adesione, il C.d.I. valuterà la possibilità di un eventuale rimborso alla quota già versata. 27. Al momento della raccolta delle quote è utile maggiorare del 10% l’importo totale per coprire eventuali defezioni. 28. I docenti accompagnatori, prima della partenza, controlleranno tutti i documenti secondo l’ordine di servizio del viaggio. 29. Ogni situazione diversa, opportunamente richiesta e documentata, dovrà essere esaminata e deliberata dal C.d.I. 30. Tutte le uscite dovranno sempre essere rispondenti ai requisiti richiesti dalla C.M. n. 291 del 14 ottobre 1992, che disciplina la materia. A detta del C.M. 291/92 si fa esplicito riferimento e si rinvia per le parti non considerate nel presente regolamento. 31. Ogni cambiamento al presente documento dovrà essere approvato dal C.d.I. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 82 DOCUMENTAZIONE E VERIFICA La condivisione dell’autonomia richiede che all’interno dell’organizzazione scolastica si ponga attenzione alla COMUNICAZIONE che deve essere rivolta all’interno per favorire scambi di esperienze tra i docenti, tra scuola e scuola e essere stimolo alla ricerca di soluzioni ai problemi legati all’azione educativa, e all’esterno per rendere pubblici gli orientamenti, le scelte, le proposte fatte dalla scuola sulla base delle esigenze locali per rendere più qualificante la propria azione formativa. A tal scopo sono a disposizione: il Piano dell’Offerta formativa in versione integrale; le programmazioni degli obiettivi curricolari; i progetti specifici che caratterizzano ciascuna scuola; verbali di commissioni che hanno attinenza con il P.O.F.; delibere, proposte, adeguamenti, osservazioni relative ai progetti in corso, alla loro funzionalità e alla loro efficacia; eventuali materiali didattici elaborati dagli alunni nei progetti del P.O.F., dove l’attività lo permetta; modalità di verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei progetti e della qualità del servizio; risultati delle rilevazioni; risultati dell’autovalutazione a cui è tenuto il Collegio Docenti sulla base degli esiti della verifica. Si raccomanda la visione costante del sito dell’Istituto www.icscanzorosciate.it VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA La scuola dell’autonomia che deve saper progettare in proprio ed è libera, entro certi limiti, di gestire le risorse umane, deve dotarsi di strumenti di autoanalisi per assumere decisioni coerenti e motivate che aiutino a delineare l’esatta percezione del miglioramento della qualità del servizio che si intende erogare. A tal scopo la scuola deve raccogliere elementi utili per: un’autovalutazione che verifichi la rispondenza tra le richieste poste dall’utenza e il servizio offerto; un’autovalutazione dei processi di funzionamento quali l’organizzazione oraria, l’uso efficace e funzionale dei locali e degli arredi, l’utilizzo delle risorse umane; un’autovalutazione degli esiti dell’apprendimento. Sono state progettate periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti a classi filtro di alunni, agli insegnanti e ai genitori, al personale ATA, per: rendere maggiormente esplicite le percezioni non sempre consapevoli rispetto a modalità di insegnamento – apprendimento; cogliere le situazioni problematiche per individuare i bisogni e le esigenze di tutti gli utenti; verificare il livello di gradimento del servizio. I risultati delle indagini verranno resi noti a tutti gli utenti del servizio. Con l’entrata in vigore della Riforma del primo ciclo d’istruzione scolastica, prevista dal D.lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004, Il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha reso obbligatoria la valutazione degli apprendimenti degli studenti. Con la Circolare Miur n. 86 del 22/10/2009 sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti per l’anno scolastico 2009/10 POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 83 nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione. La rilevazione riguarderà obbligatoriamente gli studenti della seconda e quinta classe delle scuole primarie (maggio 2015) e della terza classe delle scuole secondarie di primo grado (il 19 giugno 2015, all’interno dell’esame conclusivo). Si precisa inoltre che in base alla direttiva MIUR n°11 del 18.09.2014 l’Istituto attiverà un percorso di autovalutazione con l’obiettivo del miglioramento continuo. POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate 84