primaria: scanzo - rosciate - tribulina - pedrengo
secondaria 1° grado: scanzorosciate - pedrengo
I.C.S. via degli orti 37 24020 scanzorosciate (bg)
t 035 661230 f 035 655343
[email protected]
Presentazione
L’anno scolastico 2014-2015 si sta configurando per il nostro istituto come un “passaggio”
importante non tanto per l’insediamento del nuovo dirigente scolastico titolare, ma anche per la
volontà di avviare un processo di riflessione sull’Offerta formativa delle nostre scuole.
Innescare un percorso di autovalutazione e un successivo piano di miglioramento organizzativo
permetterà di sperimentare e poi mettere a regime delle buone prassi che favoriscano il
raggiungimento dello scopo istituzionale della scuola: il successo formativo degli alunni e il benessere delle persone che quotidianamente abitano le nostre classi.
Alcune scelte assunte a livello organizzativo e di governance (istituzione di uno staff organizzativo
del dirigente, la maggiore attenzione alla comunicazione istituzionale interna ed esterna, il ricorso
costante al sito web dell’istituto, la ripresa delle commissioni di lavoro del Collegio docenti, il
percorso formativo per alunni con DSA, la partecipazione ad eventi pubblici organizzati nei
Comuni, il dialogo costante con gli amministratori comunali, le serate formative a tema)
rispondono così all’intenzionalità sopra richiamata.
L’Offerta formativa che si va a presentare nelle pagine successive declina in maniera evidente e
articolata quelle che sono le finalità istituzionali della nostra scuola; in particolare emerge con
tutta evidenza la capacità dell’istituto di porsi in dialogo con l’utenza, con le Amministrazioni
comunali, con i Comitati genitori, con l’associazionismo, con gli oratori. Al centro di ogni agire
vogliamo porre davvero i nostri ragazzi e la loro crescita, senza però perseguire la logica
individualistica! Ogni nostro ragazzo è “uno” nel contesto sociale e relazione della classe, della
scuola, del gruppo, del quartiere, della squadra sportiva…
La ricchezza di quanto si propone nel POF, la varietà delle attività didattiche ideate in partenariato
con i Comitati genitori e con gli assessorati all’Istruzione e ai servizi sociali rendono evidente
quanto il nostro istituto sia attento a perseguire i suoi obiettivi, con tutte le fatiche, ma con la
massima volontà di essere istituzione aperta e partecipata.
Il nostro comune cammino è appena iniziato… quanto lo sapremo rendere efficace, funzionale e
coinvolgente sarà la nostra capacità di sostenerci a vicenda come docenti-educatori e genitorieducatori.
Il dirigente scolastico
Luigi Airoldi
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
1
INTRODUZIONE
Il P.O.F., Piano dell'Offerta Formativa per il Regolamento
sull'autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. 8/3/99
N° 275 Art. 3 e legge 15.03.1997, n° 59), è il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
dell'Istituzione Scolastica ed esplicita l'organizzazione, il
progetto educativo, i percorsi didattici e le attività
opzionali, integrative e complementari che vengono attuate
nei plessi del nostro istituto nell'ambito dell'autonomia.
Imparare a essere
imparare a conoscere
imparare a fare
imparare a vivere insieme
Jacques Delors
Il P.O.F. è improntato su criteri di fattibilità, verificabilità, flessibilità, stabilità, condivisione,
comunicabilità e trasparenza per essere un utile strumento di scambio tra l'Istituzione scolastica
e la comunità circostante.
Il P.O.F. tiene inoltre conto dei cambiamenti e delle richieste voluti dalla riforma scolastica
che introduce un sistema educativo di istruzione e formazione tale da dar vita ad una scuola
autonoma e di qualità, in linea con i parametri europei, in grado di tenere conto delle esigenze
dell'utenza, di far proprie le attese degli alunni, di rafforzare il ruolo e la partecipazione delle
famiglie e di valorizzare l'impegno e la professionalità dei docenti.
Il P.O.F. viene elaborato dal Collegio dei Docenti, in riferimento agli indirizzi generali definiti dal
Consiglio d’Istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri dei genitori; delle esigenze degli
alunni ed è adottato dal Consiglio d’Istituto.
Le linee essenziali del P.O.F. sono:

offrire all'utenza la visione d'insieme dei servizi forniti dalla scuola per le attività curricolari
ed extracurricolari

dare uno strumento guida al Dirigente Scolastico e agli Organi Collegiali per la
pianificazione delle attività e l'attribuzione degli incarichi per la sua realizzazione

garantire agli alunni il successo formativo

migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento

curare i rapporti con le realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio ed
in particolare con gli Enti Locali
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
2
L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCANZOROSCIATE si è costituito il 1° settembre 2000 e
deriva dalla fusione dei seguenti plessi
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO DI
SCANZOROSCIATE
SCUOLA PRIMARIA DI
SCANZO
SCUOLA PRIMARIA DI
ROSCIATE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SCANZOROSCIATE
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO DI
PEDRENGO
SCUOLA PRIMARIA DI
PEDRENGO
SCUOLA PRIMARIA DI
TRIBULINA
Tale istituto ha lo scopo di coordinare in un’unica struttura amministrativa e didattica il ciclo di
istruzione primaria, rivolto agli alunni compresi fra i 6 e i 14 anni.
La suddetta unità scolastica, prevista dalle nuove normative, consente alla scuola di operare
autonomamente:








nella scelta delle discipline fondamentali dei curricoli;
nella proposta di discipline integrative;
nell’organizzazione dell’orario scolastico;
nella strutturazione del calendario scolastico;
nell’articolazione e nel funzionamento degli organi collegiali;
nella gestione della ricerca, della sperimentazione e dello sviluppo;
nell’ampliamento dell’offerta formativa;
nella gestione delle risorse economiche.
Tutto ciò è realizzabile grazie alla fusione delle risorse, umane e strumentali, delle scuole
partecipanti.
COMPETENZA
ESPERIENZA
curricolo didattico
realmente funzionale alla
formazione dell’alunno
INNOVAZIONE
COLLABORAZIONE
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
3
ORGANIGRAMMA
CONSIGLIO D’ISTITUTO
DIRIGENTE
GIUNTA ESECUTIVA
VICARIO
CONSIGLI D‘INTERCLASSE
CONSIGLI DI CLASSE
STAFF
COLLABORATORI
RESP. DI PLESSO
COLLEGIO DOCENTI
UNITARIO E/O DI SEZIONE
DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
DOCENTI CON FUNZIONE
STRUMENTALE
COMITATO DI
VALUTAZIONE
DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
DIRETTORE SERVIZI
GENERALI ED
AMMNISTRATIVI
SCUOLA
PRIMARIA
ORGANI
COLLEGIALI
COMMISSIONE CONTINUITA’
INFANZIA PRIMARIA
SECONDARIA DI I GRADO
COLLABORATORI
RESP. DI PLESSO
DI PLESSO
SEGRETARI CONSIGLI DI
INTERCLASSE
COMMISSIONE
ALUNNI STRANIERI
COMMISSIONI
COMMISSIONE
ALUNNI CON DSA
COORDINATORISEGRETARI CONSIGLI
DI CLASSE
SCUOLA
SECONDARIA I
GRADO
COMMISSIONE ALUNNI
DVERSAMENTE ABILI
COORDONATORISEGRETARI RIUNIONI DI
DIPARTIMENTO
GRUPPI DI MATERIE
AGGREGATE
PER AMBITI (SCUOLA
PRIMARIA)
E DIPARTIMENTI
DISCIPLINARI (SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO)
DOCENTE REFERENTE
D’ISTITUTO PER LA
CONTINUITÀ
ALTRE
FUNZIONI
GRUPPI DI
PROGRAMMAZIONE
DI MODULO
DOCENTI:
GRUPPI DISCIPLINARI
VERTICALIZZATI E PER
LIVELLO
DOCENTI RESPONSABILI
AULE SPECIALI
ASSEMBLEA ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
DOCENTI RESPONSABILI
SICUREZZA E PRIMO
SOCCORSO
ASSEMBLEA COLLABORATORI
SCOLASTICI
DOCENTI E COLLABORATORI
SCOLASTICI ADDETTI ALLA
PREVENZIONE INCENDI E AL
PRIMO INTERVENTO
PERSONALE
A.T.A.
ASSEMBLEA PERSONALE
ATA
RSU
GRUPPI SICUREZZA
PREVISTI DALLA LEGGE
RSPP, RLS, ASPP
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
4
GRUPPI MISTI DOCENTI
ED ATA IN TUTTI GLI
ORDINI DI SCUOLA E IN
TUTTE LE SEDI SEZIONI
E PLESSI
STAFF DI DIRIGENZA
Dirigente Scolastico
AIROLDI Luigi
Collaboratrice vicaria
TESTA Ivana
Scuola primaria:
Collaboratori
responsabili di plesso
BELOTTI Margherita (Rosciate)
OBERTI Viviana (Pedrengo)
TOMASELLI Tiziana (Scanzo)
VALLI Giuliana (Tribulina)
Scuola secondaria di I grado:
CHIARANDÀ Silvia (Pedrengo)
SAVOCA Adriana (Scanzo)
RONDI Flavia (POF)
BONINI Cristina (alunni DA e con
Funzioni strumentali
svantaggio)
FALAMISCHIA Donatella (alunni
stranieri)
ARRIA MARIA (alunni con DSA)
Direttore dei Servizi Generali
MOCCIA Giuseppe
e Amministrativi
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
5
INCARICHI
Coordinatori
consigli di classe
Scuola Sec.
1° grado
SCANZO
SECONDARIA
1°GRADO
PEDRENGO
SECONDARIA
1°GRADO
Pezza
Corbani
Mandelli
Maffioletti
Ingravalle
Giustini
D’Arcangelo
Ciccolella
Marinelli
Gattini
Semperboni
Sena
Arria
Brienza
Falamischia
Masserini
Riva
Suraci
Vacis
Naimoli
Sibella
Coordinatori
Dipartimenti
disciplinari
SCANZO
ROSCIATE
TRIBULINA
PEDRENGO
Gattini (lettere), Corbani (dip. scientifico-tecnologico),
De Nicolò (dip. espressivo-motorio), Sena (lingue straniere)
Savoca
Palma
Seghezzi
De Nicolò
Segretari
Noris
consigli di classe
Scagliusi
Scuola Secondaria
doc.motoria
e interclasse
doc.spagnolo
Scuola Primaria
doc.sto-geo
Albanese
Adobati
doc tecnolog.
Chiarandà
Bortolotti
Bellani
doc.sost. 1
doc. tecnol.
Rametta
Falcone
doc. sost.2
doc.sost.3
A rotazione
(2-5-4-3-1)
Segretario
Collegio Docenti
Gandolfi
Resp.le Sicurezza
RSPP
Sig. Martinelli (consulente esterno volontario a titolo gratuito)
RLS Sicurezza
lavoratori
Resp.li Sicurezza
ASPP anche
Commissione
Foresti Benigno
Corbani
Falamischia
Alborghetti
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
6
Belotti
Casiraghi
Ortobelli
SCANZO
SECONDARIA
1°GRADO
Corbani
De Nicolò
Maffioletti
Noris
Pezza
Savoca
Seghezzi
Titolari/Sostituti
Addetti al Primo
Soccorso
PEDRENGO
SECONDARIA
1°GRADO
Arria
Bortolotti
Brienza
Chiarandà
Falamischia
Masserini
Riva
Sibella
Colombo
Di Serio
Lestingi
Titolari/Sostituti
Addetti
Antincendio
Corbani
Maffioletti
Marinelli
Noris
Savoca
Seghezzi
Testa Ivana
Bortolotti
De Chiara
Masserini
SCANZO
ROSCIATE
TRIBULINA
PEDRENGO
Alborghetti
Bocelli
Corti
Creazzo
Foglieni
Lamera
La Scola
Perri
Savoldi
Signorelli
Sonzogni
Tomaselli
Zanga
Belotti
Pennati
Vedovati
Walcher
Bonfanti
Brignoli
Casiraghi
Gandolfi
Gusmini
Testa
Valli
Vedovati
Cilloco
Foglieni
Fois
Gamba
Lunati
Montani
Oberti
Ortobelli
Testa
Tiraboschi
Foresti
Bergamelli
Napolitano
Pievani
Pretti
Zanchi
Ghilardi
Imperatore
Biolcati
Foglieni
Manzoni
Oberti
Ortobelli
Ronchi
Cortesi
Cerniglia
Ottolini
Persico
Alborghetti
Corti
Foglieni
Gelfi
La Scola
Pinetti
Signorelli
Tomaselli
Bassi
Di Serio
Lestingi
Persico Enrica
Responsabili:
lab. artistico
De Nicolò
lab. scientifico
Docenti di
scienze
D’Aniello
La Spina
Walcher
D’Aniello
La Spina
Foresti
Bergamelli
Napolitano
Pievani
Zanchi
Cerniglia
Ottolini
Persico
Sibella
lab. musicale
Seghezzi
Bellani
gruppo
docenti a
giugno
(sussidi
musicali)
lab. informatico
Mandelli
Sibella
Lamera S.
Brignoli
Rondi
Semperboni
Bocelli
Gandolfi
Borgo
Noris
Bortolotti
gruppo
docenti a
giugno
Albanese
Liprino
biblioteca
palestra
aula sostegno
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
7
Romagialli
SCANZO
SECONDARIA
1°GRADO
PEDRENGO
SECONDARIA
1°GRADO
SCANZO
ROSCIATE
TRIBULINA
PEDRENGO
Comitato
valutazione
Membri effettivi: Valli Giuliana - Murdolo Maria Teresa - Fois Antonella - Vacis Milvia
Supplenti: Chiarandà Silvia - Arria Maria
Tutor per docenti
neoimmessi
Walcher Marina, Belotti Margherita, Biolcati Marielena, Pinetti Vilma, Spoto
Concetta, Cilloco Chiara, Brienza Anna, Riva Valeria
Murdolo
(e gruppo
docenti a
giugno)
Sussidi didattici
Tutti i
docenti
Acquisti
Responsabili di plesso
Referenti viaggi e
visite d’istruzione
Responsabili di plesso
Savoca
(comune)
Chiarandà
(comune)
Sena
(tavolo
condivisione)
Vacis
(commissione
comunale)
Pezza
Brienza
Commissione
formazione classi
prime
Equipe
psicopedagogia
Docenti non
impegnati
esami
Docenti non
impegnati
esami
Commissione DSA
Semperboni
Rapporti con il
territorio
Comune ed altri
enti
Ed. stradale
Commissione
diversabilità
(tutti i docenti di
sostegno tra cui va
individuato un
referente di plesso)
Commissione
continuità (+ altri
docenti per
iniziative di
passaggio)
Commissione
alunni stranieri
Tomaselli
(comune)
Belotti
(comune)
Ghilardi
Valli
(comune)
Ortobelli
Gandolfi
(biblioteca)
Corti
Bonfanti
Fois
Imperatore
Borgo
Guariglia - Gandolfi
Albanese
Scagliusi
Savoca
Creazzo
Liprino
Prandi
Mangini
Amato
Mezio
Spoto
Pagliara
Castellano
Brienza
Chiarandà
Pinetti
Sena
La Scola
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
8
Bonini
Scarpellini
Correnti
Mocciaro
Ruggeri
Bonini
Pagliara
Guariglia
Locatelli
Testa
Gamba
Cerone
SCANZO
SECONDARIA
1°GRADO
PEDRENGO
SECONDARIA
1°GRADO
Commissione
mensa
Pezza
Orto didattico
Expo 2015
(ref. istituto
Testa)
Referente
giornalino
scolastico
Mandelli
SCANZO
ROSCIATE
TRIBULINA
PEDRENGO
Sonzogni
Walcher
Casiraghi
Rondi
Letorio
Maffioli
Di Caro
Testa
Walcher
Sinatra
Tiraboschi
Belotti
Locatelli
Bonfanti
Cilloco
Fiorini
Rametta
Savoca
Docenti incaricati
orario
Referenti per
prove INVALSI*
Adobati
Chiarandà
Riva
Ingravalle
Maffioletti
Masserini
Chiarandà
Perri
Mazzoleni
Docenti sostegno
GLH
Rapporti ASL e
incontri con
esperti
Docenti di sostegno, coordinatori di classe, referenti di modulo secondo necessità
* Prove Invalsi




Almeno un docente di una classe II e un docente di una classe V per le primarie del Comune
di Scanzorosciate
Almeno un docente di una classe II e un docente di una classe V per le primarie del Comune
di Pedrengo
Almeno un docente di una classe III della Scuola Secondaria di Scanzo
Almeno un docente di una classe III della Scuola Secondaria di Pedrengo
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
9
ORGANICO ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Tipologia
Scuola primaria
Scuola secondaria di
1° grado
Plessi
Classi
Alunni
Pedrengo
15
289
Scanzorosciate
15
317
Rosciate
5
92
Tribulina
6
134
Scanzorosciate
12
313
Pedrengo
9
190
62
1 335
Totale
Dirigente
1
Docente collaboratrice “vicaria”
1
Direttore S. G. A.
1
Assistenti amministrativi
7
Collaboratori scolastici
20
LSU
5
Docenti
80
47
127
ORGANI COLLEGIALI
Consiglio di interclasse o di classe
Genitori eletti, insegnanti di classe e dirigente o
delegato
Collegio docenti
Tutti i docenti + dirigente
Consiglio di istituto (parlamento della scuola)
Rappresentanti eletti di tutte le componenti
Giunta esecutiva
Dirigente, D.S.G.A.,1 A.T.A., 1 docente, 2 genitori
Comitato valutazione docenti
Dirigente + 4 insegnanti
A questi si aggiungono per la scuola primaria e secondaria di primo grado:
Comitato genitori
Tutti i genitori eletti nei consigli di classe e nei consigli di interclasse
costituiscono il COMITATO DEI GENITORI
Rappresentanti dei Genitori
Genitori eletti: - annualmente nei consigli di classe / interclasse o
- ogni tre anni nel Consiglio di Istituto
Assemblea di classe
Genitori della classe (tutti) + docenti
Assemblea genitori di classe
Tutti i genitori della classe riuniti in assemblea regolarmente convocata
Assemblea genitori di plesso
Tutti i genitori della sede /plesso riuniti in assemblea regolarmente
convocata
Assemblea genitori di Istituto
Tutti i genitori dell’Istituto riuniti in assemblea regolarmente convocata
Presidente dell’assemblea dei
genitori dell’Istituto
Eletto dall’assemblea di istituto, se costituita.
Associazione Genitori
“Genitori Associati Scuola secondaria di I grado di Scanzorosciate”
regolarmente costituita con proprio statuto
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
10
DELLO STAR BENE
 che promuove
attività di
accoglienza
 che aiuta a sentirsi
parte di un gruppo
 che contribuisce ad
accrescere la stima
di sé


DELL'INTEGRAZIONE
 che accetta, capisce e
valorizza le diversità
 che promuove
l'integrazione sociale e
culturale degli alunni in
situazione di svantaggio







FORMATIVA
che favorisce la conoscenza di sé
che aiuta ad essere autonomi
che insegna ad apprendere
che guida l'alunno ad operare
scelte progettuali consapevoli e
significative




AGGIORNATA
che promuove le conoscenze e
l'uso delle nuove tecnologie
che è aperta alle esigenze di
una società multietnica
FLESSIBILE
che adegua le strategie di
insegnamento agli stili di
apprendimento di ciascuno
che riconosce le esigenze e i
bisogni dell'utenza
TRASPARENTE
che comunica in modo chiaro
finalità, percorsi di lavoro e
criteri di valutazione
DELLA PARTECIPAZIONE
che collabora apertamente e in
modo costruttivo con le famiglie
e con le agenzie formative del
territorio
DELLA RESPONSABILITA'
che aiuta l'alunno a maturare la
consapevolezza dei propri diritti e doveri
che è capace di valutare le scelte effettuate
e di modificarle in modo più funzionale
che guida l'alunno a capire che l'esperienza
scolastica si traduce nella realtà quotidiana
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
11
IL PATTO FORMATIVO
Il patto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della
Scuola. Esso si instaura, in particolare, tra docente e alunno; ma coinvolge l’intero
Consiglio di Interclasse e di Classe, gli Organi decisionali dell’Istituto, i Genitori, gli Enti esterni preposti o — a
qualsiasi titolo — interessati al servizio scolastico.
L’ALUNNO
Nella relazione con la scuola
ha il diritto di:
ha il dovere di:






 rispettare gli altri e le loro opinioni
 di riconoscere il ruolo dell’insegnante e la
sua azione educativa
 di essere disponibile
 ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti
dell’adulto
essere accolto
essere ascoltato
essere motivato
essere valorizzato
essere accettato per quello che è
essere aiutato a capire ed accettare i
propri limiti, a valorizzare e potenziare
le proprie capacità
Nel rapporto apprendimento/insegnamento
ha il diritto:
ha il dovere di:

 frequentare regolarmente le lezioni
 impegnarsi nel lavoro a casa e a scuola
 partecipare attivamente alle attività
proposte nei limiti delle proprie capacità
 condividere e rispettare le regole convenute
 collaborare con compagni ed insegnanti





di ricevere un insegnamento adatto al
proprio stile d’apprendimento
alla predisposizione di interventi
individualizzati nelle procedure e nei tempi
all’ampliamento e approfondimento delle
conoscenze
di essere coinvolto attivamente nelle lezioni
alla formazione globale: cognitiva, sociorelazionale e affettiva
di essere orientato nel suo progetto di vita
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
12
IL DOCENTE
Nella relazione con la famiglia, con la scuola e altre agenzie del territorio
ha il diritto di:
ha il dovere di:
 essere informato in merito a tutto ciò che
possa agevolare il processo educativo
dell’alunno
 avvalersi della consulenza dei Servizi socio –
sanitari presenti sul territorio
 avere da parte della famiglia la
collaborazione alla realizzazione del
progetto educativo
 essere rispettato nei suoi diritti sindacali
 aggiornare regolarmente i documenti
scolastici
 distribuire le compresenze e gli interventi
esterni in modo che vengano utilizzate al
meglio le risorse disponibili
 concordare fra gli insegnanti del modulo o
del Consiglio di Classe gli impegni e i carichi
di lavoro
 informare i genitori sulle scelte
programmatiche e metodologiche
 informare i genitori sull’effettiva attuazione
del percorso educativo e didattico
Nel rapporto apprendimento/insegnamento
ha il diritto di:
ha il dovere di:


 rispettare l’alunno come persona
 predisporre una programmazione educativa
e didattica che tenga conto della realtà della
classe
 attuare la programmazione predisponendo
le opportune verifiche e gli eventuali
adeguamenti
 informare gli alunni sul percorso e le
procedure del lavoro
 attivare processi di valutazione formativa
 spiegare i criteri di misurazione delle prove
di verifica
 rispettare la specificità del modo di
apprendere

essere rispettato nella sua professionalità
essere rispettato nelle sue scelte
metodologiche
essere rispettato nel suo operato
educativo - didattico
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
13
IL GENITORE
Nella relazione con la scuola
ha il diritto di:
ha il dovere di:

 aiutare il/la proprio/a figlio/a ad essere
consapevole del valore educativo che la
scuola riveste
 non delegare alla scuola la funzione
educativa
 informarsi sulle offerte formative della
scuola
 essere informata sul progetto educativo e
collaborare in modo costruttivo alla sua
realizzazione
 conoscere il regolamento dell’Istituto
Comprensivo e attenersi alle disposizioni in
esso contenute


essere informata sul piano educativo
d’Istituto
partecipare alle scelte educative della
scuola
essere rispettata nelle sue tradizioni
culturali e religiose
Nei rapporti interpersonali
ha il diritto:
ha il dovere di:
 di ricevere informazioni riguardo a tutti
 favorire la crescita globale del/la proprio/a
gli aspetti del processo di crescita del/la
figlio/a accentandolo/a per quello che è, con
proprio/a figlio/a: cognitivi, socio-relazionali,
i suoi limiti e le sue potenzialità
affettivi
 partecipare regolarmente alle assemblee di
 ad un rapporto collaborativi individualizzato,
classe
flessibile e adeguato ai bisogni emersi in
 partecipare frequentemente ai colloqui con
itinere
tutti gli insegnanti
 adottare la medesima linea educativa della
scuola
 chiarire immediatamente con gli insegnanti
eventuali situazioni dubbie o non condivise
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
14
“PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
FAMIGLIA – STUDENTE – SCUOLA”
Premessa:
Con riferimento agli artt. 2-3-33-34-97 della Costituzione; alla Legge n. 241/1990; al D.P.C.M. n. 245/1995;
al D.P.R. n. 249/1998; al D.P.R. n. 275/1999; al C.C.N.L. – Comparto Scuola vigente; al T.U. n. 297/1994; al
D.Lgs. n. 59/1998 e al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 235 DEL 21.11.2007 “la scuola è
responsabile delle qualità delle attività educative-didattiche-formative e si impegna al raggiungimento delle
proprie finalità istituzionali con l’apporto di tutte le competenze professionali del personale docente,
amministrativo e ausiliario in servizio e con la collaborazione e il concorso delle famiglie degli alunni”.
Pertanto, nei confronti degli alunni e delle loro famiglie, l’Istituto Comprensivo di SCANZOROSCIATE si
impegna a garantire:
1. Formazione









Rispettare i principi e le finalità generali dichiarati nel Piano dell’Offerta Formativa
Raggiungere gli obiettivi formativi e le competenze previste
Adottare iniziative utili allo sviluppo della persona umana e al successo formativo
Educare alla legalità e alla cittadinanza attiva
Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili
Favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
Assicurare la realizzazione di iniziative di recupero e di sostegno
Promuovere la valorizzazione delle eccellenze con attività di approfondimento
Adottare interventi utili a prevenire il fenomeno della disaffezione e dispersione
scolastica
2. Comunicazione
 Garantire agli alunni e alle loro famiglie un’informazione trasparente relativa:
- offerta formativa, percorsi di studi, progetti, iniziative scolastiche
- criteri, modalità e tempi delle valutazioni
- criteri, modalità e tempi del rapporto scuola-famiglia
- adozione dei libri di testo
- regolamento di Istituto, regolamento disciplinare, piano organizzativo
- attività e deliberazioni del consiglio di istituto
- orari delle lezioni scolastiche e dei servizi amministrativi
- norme sulla sicurezza
- informativa sulla privacy
3. Organizzazione
 Assicurare un’efficiente e funzionale organizzazione dei servizi
 Assicurare spazi ben visibili per l’informazione tramite:
- albo di Istituto
- albo di plesso
- albo di sicurezza
- albo sindacale
- bacheca per i genitori
- comunicazioni e circolari in rete (e-mail)
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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-
possibile Intranet e/o spazio web d’istituto
4. Codice di comportamento
 Il Capo d’Istituto, i docenti, il personale amministrativo e ausiliario, consapevoli di
lavorare in una struttura educativa, si impegnano ad assumere un comportamento,
responsabile, imparziale, rispettoso verso tutti i soggetti e tutti gli utenti,
improntato ai principi di collaborazione e professionalità, per favorire un rapporto
di fiducia e un atteggiamento partecipativo di tutti.
5. Responsabilità e impegno del personale.
A.







B.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: in quanto rappresentante legale dell’istituzione
scolastica e responsabile della gestione unitaria dell’Istituto
organizza l’attività scolastica, con le risorse umane, materiali e finanziarie
effettivamente disponibili, secondo i criteri dell’efficienza e dell’efficacia formativa
garantisce il diritto/dovere all’apprendimento e alla formazione nei confronti di
tutti gli alunni
promuove gli interventi per assicurare, nei limiti delle risorse umane, professionali,
materiali e finanziarie effettivamente disponibili, la qualità dei processi formativi
rispetta la libertà d’insegnamento dei docenti – intesa anche come libertà di ricerca
e innovazione metodologica e didattica – così come esige motivazione, impegno,
partecipazione e senso di responsabilità da parte dei docenti nelle attività
scolastiche e di Istituto
coordina e valorizza le risorse umane
assicura il rispetto della legalità e del buon andamento dell’attività della scuola
anche – quando necessario – con interventi sanzionatori e provvedimenti
disciplinari nei confronti sia del personale che degli alunni
garantisce un efficiente e funzionale esercizio delle competenze dei diversi organi
collegiali.
I DOCENTI
 Sono i diretti responsabili del processo e del prodotto di insegnamentoapprendimento e del dialogo educativo-formativo, alfine di promuovere lo sviluppo
umano, culturale e civile degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi
previsti dagli ordinamenti scolastici e in coerenza con il piano dell’offerta formativa
dell’istituto.
 Fondano l’esercizio della funzione docente sull’autonomia culturale e professionale
svolgendo le necessarie attività individuali e collegiali, partecipando alle attività di
aggiornamento e di formazione in servizio.
 Rispettano le norme che regolano la vita scolastica, consapevoli che l’educazione si
insegna prima di tutto con l’esempio.
 Agiscono in sintonia con le decisioni degli organi collegiali.
 Rispettano il segreto professionale nell’esercizio delle loro funzioni.
 Sono disponibili al dialogo e all’ascolto, sia tra di loro, sia con gli alunni, sia con i
genitori.
 Informano regolarmente gli alunni e le loro famiglie in merito agli obiettivi e
contenuti del processo di insegnamento-apprendimento, motivando le scelte
didattiche, e si attengono ai principi di correttezza e imparzialità, con
professionalità e trasparenza.
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 Garantiscono il regolare funzionamento delle attività e delle lezioni scolastiche nelle
aule, nei laboratori, in palestra e/o in altri locali scolastici, con il diritto-dovere di
applicare - quando necessario - i vari gradi sanzionatori previsti nel regolamento
disciplinare di istituto nei confronti degli alunni. Non sono pertanto previste altre
forme e modalità di castighi e punizioni su iniziativa individuale.
C.
IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARE
 Assolve, per le diverse competenze, alle funzioni amministrative, contabili,
gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza e vigilanza connesse alle attività
scolastiche e al buon funzionamento della scuola, in rapporto di collaborazione con
il dirigente scolastico e con il personale docente.
 I servizi generali amministrativi-contabili e il lavoro del personale a.t.a sono
organizzati autonomamente dal direttore dei servizi generali e amministrativi
(DSGA), il quale svolge le funzioni di coordinamento, promozione delle attività e
verifica dei risultati conseguiti, secondo le direttive ricevute dal Dirigente scolastico.
 I processi e le procedure dei servizi sono organizzati in modo da garantire per
quanto possibile, semplificazione, celerità, trasparenza, informatizzazione dei
servizi di segreteria; responsabilizzazione di ogni operatore scolastico; flessibilità
degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
 Il comportamento del personale A.T.A. è improntato ai principi e alle regole del
codice dei pubblici dipendenti e del codice disciplinare. In particolare, tutto il
personale si attiene alla professionalità, alla diligenza e alla collaborazione nello
svolgimento delle proprie funzioni e mansioni, finalizzando il proprio impegno alla
valorizzazione dell’istituto come espressione di alto senso d’appartenenza e
identità.
 Il personale ausiliario svolge, in collaborazione con i docenti, attività di vigilanza e
sorveglianza degli alunni: pertanto gli stessi alunni hanno il dovere di rispettare i
collaboratori scolastici e di adeguarsi ai loro interventi.
6. DOVERI DEGLI ALUNNI
 Frequentare regolarmente le lezioni e le attività scolastiche; applicarsi con serietà e
continuità per assolvere gli impegni di studio; comunicare sempre in famiglia
l’andamento degli studi e i relativi risultati.
 Rispettare le regole della scuola; osservare i principi della buona educazione e della
vita civile; comportarsi in modo corretto e adeguato; utilizzare un linguaggio
consono all’ambiente scolastico.
 Avere nei confronti dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei compagni lo
stesso rispetto e la stessa stima - formale e sostanziale - che chiedono per se stessi.
 Osservare le disposizioni organizzative, le istruzioni per la salute e la sicurezza, le
indicazioni per l’igiene
 Utilizzare correttamente strutture, impianti, attrezzature, arredi, sussidi, materiali
scolastici al fine di non arrecare danni al patrimonio della scuola (nel caso in cui un
alunno provochi un guasto, un danno, un danneggiamento ad un qualsiasi bene di
proprietà dell’Amministrazione Scolastica e/o dell’Ente Locale e/o di terza persona,
i genitori dello stesso alunno sono obbligati a risarcire materialmente il danno
stesso, con il versamento della cifra di corrispondente valore del bene danneggiato,
rapportato al suo corrente valore d’uso espresso in euro).
 Condividere impegni e responsabilità per rendere accogliente, sereno e produttivo
l’ambiente scolastico.
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 Essere sinceri e propositivi; partecipare al dialogo educativo tra coetanei e adulti
con spirito collaborativo e costruttivo; segnalare a docenti e genitori situazioni e
comportamenti pericolosi o illeciti.
 Risolvere eventuali problemi, difficoltà, conflitti e incomprensioni in modo
rispettoso, leale, democratico, chiarendosi direttamente, educatamente e
civilmente con i compagni o con gli insegnanti.
 Assumersi onestamente le proprie responsabilità; riconoscere sinceramente i propri
sbagli e errori.
7. DOVERI DEI GENITORI
 Seguire i figli costantemente affinché l’impegno scolastico non sia trascurato.
 Controllare periodicamente libri, quaderni, materiali scolastici e libretto scolastico
personale dell’alunno.
 Sostenere l’azione educativa della scuola e dei docenti con spirito collaborativo e
propositivo nel rispetto dei propri ruoli.
 Assumere immediatamente contatti con i docenti interessati in presenza di
problemi e difficoltà.
8. GARANZIE E TUTELE
 L’Amministrazione scolastica dell’Istituto Comprensivo di Scanzorosciate ha il
dovere di tutelare il diritto allo studio e il benessere di tutti gli alunni e allo stesso
tempo ha il dovere di tutelare il buon nome e l’onorabilità della scuola, come
l’efficienza dell’organizzazione scolastica e l’efficacia del servizio scolastico.
Per questi motivi, qualora un alunno non rispetti in modo grave e continuativo i
propri doveri scolastici e qualora la Sua famiglia non collabori attivamente con la
scuola, lo stesso alunno può incorrere in sanzioni e provvedimenti disciplinari i
quali, in situazioni di particolare reiterata gravità, possono comportare la
sospensione dalla frequenza delle lezioni scolastiche fino alla presa in carico della
procedura per l’espulsione della scuola, con conseguente inammissibilità
dell’alunno allo scrutinio finale o all’esame di licenza media.
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ACCOGLIENZA… in un’ottica inclusiva
Per far crescere un bambino
ci vuole un intero villaggio
(Proverbio africano)
La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’inclusione degli alunni, con
particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di maggiore necessità.
L’Istituto, prima dell’inizio dell’anno scolastico, promuove l’accoglienza organizzando diversi
incontri con le famiglie degli alunni delle classi prime per illustrare le finalità, gli obiettivi
educativo-didattici e l’organizzazione della scuola:
 open day nel periodo dicembre-gennaio
 Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola primaria e secondaria nel periodo aprile-maggio
 incontro assembleare con i docenti delle future classi prime all’inizio di settembre
Il passaggio tra i vari ordini di scuola (infanzia – primaria – secondaria) viene favorito attuando
progetti di continuità didattico - educativa elaborati dall’apposita commissione.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri,
agli alunni diversamente abili e agli alunni con DSA.
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EQUIPE PSICOPEDAGOGICA DELL’I.C.
PREMESSA
L’équipe psicopedagogica è una commissione che ha iniziato a lavorare nell’anno scolastico
2005/2006 con l’intento di offrire un servizio qualificante per l’I.C.
L’idea è nata dalla disponibilità e dall’interesse di alcune docenti dell’Istituto che hanno pensato di
mettere a disposizione le proprie competenze psicopedagogiche per elaborare alcune
progettualità volte all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto. Ciò è stato reso possibile
grazie al sostegno della Dirigenza, che rappresenta il referente pubblico del servizio e del Collegio
Docenti.
RISORSE
Attualmente l’équipe è composta dalle docenti:


dott.ssa Gandolfi Marialuisa insegnante nella Scuola Primaria di Tribulina
dott.ssa Guariglia Patrizia insegnante nella Scuola Primaria di Rosciate
L'attività dell'équipe, oltre ad essere sostenuta dalla Dirigenza e dal Collegio docenti, è supportata
anche dal personale di segreteria e ausiliario per quanto di competenza.
La commissione è naturalmente aperta ad accogliere suggerimenti e collaborazioni di altri
insegnanti che per competenze e disponibilità desiderano condividere l’attività dell’équipe.
PROGETTUALITA’
Durante i precedenti anni sono stati attivati:
a. percorsi di formazione per genitori, insegnanti e personale ATA
b. interventi nelle classi di educazione socio-affettiva
c. sportello di consulenza per insegnanti e genitori
Nel corso degli anni si sono consolidate alcune progettualità che, sia pure con modalità diverse,
vengono riproposte annualmente e che caratterizzeranno anche il presente anno scolastico:
 il Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola primaria destinato a tutti i plessi dell’I.C.
L’inizio di ogni grado scolastico rappresenta un’esperienza estremamente impegnativa e ricca
di grandi aspettative sia per i bambini che per le famiglie; spesso non esistono adeguati spazi
per poter condividere e avviare un confronto rispetto ai cambiamenti evolutivi e sociali che il
bambino andrà a vivere.
L’intento del presente percorso è proprio quello di offrire un’occasione di riflessione alle
famiglie che si trovano coinvolte in queste inevitabili tappe legate alla crescita dei propri figli e
ai loro insegnanti. In un clima sereno ed esente da giudizi, il progetto si propone di favorire
occasioni di confronto, condivisione e formazione tra genitori e insegnanti in relazione all’inizio
della scuola primaria, promuovendo così anche una “continuità” orizzontale tra scuola e
territorio.
Ogni genitore ed insegnante, percepito come risorsa e portatore di contributi originali durante
gli incontri, ha la possibilità di esprimere le proprie aspettative, paure o gioie, rispetto all’inizio
dell’esperienza scolastica dell’obbligo condividendo i propri sentimenti e le proprie emozioni
con altri adulti in un’ottica di scambio e condivisione.
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 Il Progetto Ponte - Il “debutto” nella Scuola secondaria di 1° grado con analoghe finalità di
quello per la scuola Primaria, ma con le specifiche attenzioni rispetto ai cambiamenti evolutivi
dei ragazzi e delle ragazze.
VERIFICHE
L’attività svolta dall’équipe è oggetto di valutazione da parte della stessa équipe nelle varie fasi di
svolgimento del lavoro (iniziale, in itinere e finale) e da parte dell’utenza al fine di ipotizzare
l’evoluzione del servizio.
E’ inoltre cura dell’équipe presentare al Collegio Docenti di fine anno la verifica finale del lavoro
svolto.
PROGETTO DI CONTINUITÀ EDUCATIVO-DIDATTICA
Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo
attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le inclinazioni, esprimere le
curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a
costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento,
fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la
realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012)
Il progetto di continuità educativo-didattica del nostro I.C. si declina secondo una continuità verticale e
orizzontale.
Continuità verticale:


coordinamento dei curricoli tra i vari ordini scolastici;
progetti e attività di continuità dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria e dalla scuola
Primaria alla scuola Secondaria di primo grado.
Continuità orizzontale:


progetti di comunicazione e formazione alle famiglie
progetti di raccordo con il territorio.
CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA  PRIMARIA
Sono coinvolti tutti gli alunni delle classi 1e della scuola primaria e dell’ultimo anno della scuola
dell’infanzia. Le attività previste si svolgono durante tutto l’anno scolastico secondo la seguente
calendarizzazione:
 fase di progettazione nel primo quadrimestre
 osservazione e passaggio di informazioni nel periodo maggio-giugno
 attuazione del progetto nel periodo maggio/giugno e a settembre a inserimento avvenuto
 progetto “Debutto nella scuola primaria” proposto dall’equipe psicopedagogica ad aprile
Il progetto si propone l’obiettivo di:
1. favorire l’inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica, offrendo la possibilità di
familiarizzare anticipatamente con uno o più insegnanti tra quelli che li accoglieranno;
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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2. favorire la gradualità nel passaggio alla nuova realtà scolastica, attenuando i possibili stati
d’ansia negli alunni e nei genitori ;
3. agevolare lo sviluppo di atteggiamenti relazionali positivi e di apertura nei confronti delle
nuove insegnanti;
4. creare un clima positivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei due ordini di scuola;
5. agevolare la formazione delle future classi prime secondo criteri di equieterogeneità.
Il progetto viene attuato secondo le seguenti modalità:








stesura da parte della commissione di un semplice protocollo con le competenze dell’alunno in
uscita dalla scuola dell’infanzia con particolare attenzione per le situazione difficoltà e di
disagio. Tale protocollo permette di rendere più attuale il progetto ponte.
incontri tra docenti delle classi interessate e dei docenti appartenenti alla Commissione
Continuità;
progettazione di percorsi educativo-didattici, imperniati su un centro d’interesse (un libro, una
fiaba, un gioco…) che viene avviato nella sc. dell’infanzia (con gli obiettivi, i metodi e gli
strumenti che le sono propri) e poi continuato, sviluppato e concluso nel primo quadrimestre
nella sc. primaria, a livello pluridisciplinare;
visita guidata ai locali della scuola primaria, attività di gioco condotte con gli insegnanti e gli
alunni delle attuali classi coinvolte;
partecipazione degli insegnanti delle classi quinte alle attività di laboratorio della scuola
dell’infanzia che coinvolgono gli alunni che frequenteranno la scuola primaria;
assemblea di presentazione del POF e degli insegnanti ai genitori degli alunni in ingresso nella
scuola primaria (open day);
visita dei genitori degli alunni delle future prime alle scuole primarie dell’Istituto;
incontri di accompagnamento alla famiglia per il debutto nella scuola primaria da parte
dell’equipe psicopedagogica dell’Istituto.
CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA  SECONDARIA
Sono coinvolti tutti gli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria e del primo anno della scuola
secondaria di I grado. Le attività programmate si svolgono nel corso dell’anno scolastico e prevedono:






la fase di progettazione che si effettua nel primo quadrimestre
il passaggio di informazioni a giugno
l’attuazione del progetto nel mese di dicembre (open day per gli alunni delle future classi
prime) e a settembre a inserimento avvenuto.
la verifica dell’inserimento a gennaio
il progetto “Debutto nella scuola secondaria” proposto dall’equipe psicopedagogica ad aprile.
A maggio visita della scuola da parte dei genitori dei ragazzi delle future classi prime (insieme ai
genitori delle classi attuali) per prendere visione dei progetti e le attività svolte durante l’anno
scolastico. In tale attività vengono coinvolti gli stessi ragazzi della scuola media in qualità di
protagonisti del loro percorso scolastico
Il progetto si propone l’obiettivo di:
1. favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di I grado;
2. coinvolgere gli alunni e genitori ed attenuare gli stati d’ansia connessi all’inserimento nella
futura realtà scolastica;
3. creare un clima positivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei due ordini di scuola;
4. agevolare la formazione delle future classi prime secondo criteri di equieterogeneità.
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Il progetto viene attuato secondo le seguenti modalità:




compilazione di uno strumento di osservazione per il passaggio delle informazioni e colloquio
tra gli insegnanti delle classi “ponte”;
partecipazione ad attività predisposte dagli insegnanti dei due ordini di scuola per favorire la
conoscenza fra alunni di scuola primaria e secondaria di I grado.
incontri tra i docenti delle classi “ponte” per il passaggio delle informazioni sugli alunni, anche
sulla base del documento compilato dagli insegnanti;
visita guidata degli alunni delle classi quinte presso la scuola secondaria e partecipazione ad
attività programmate dagli insegnanti.
Al termine del progetto sono previsti colloqui di verifica degli inserimenti tra gli insegnanti dei due
ordini di scuola.
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Uno degli obiettivi prioritari nell’integrazione è
quello di promuovere l’acquisizione di una buona
competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle
forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei
principali fattori di successo scolastico e di inclusione
sociale. Gli alunni stranieri, al momento del loro
arrivo, si devono confrontare con due diverse
strumentalità linguistiche: la lingua per comunicare e
la lingua per lo studio. La lingua per comunicare può
essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età,
alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio,
invece, possono essere necessari diversi anni, considerato che si tratta di competenze specifiche.
Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della
vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e
strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano.
Occorre quindi che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti per una
programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di apprendimento della
lingua italiana acquisita via via dall’alunno straniero.
La F.S. chiede la presenza, nei singoli plessi, di insegnanti disponibili a progetti di pura
alfabetizzazione in lingua italiana e a progetti specifici per l’apprendimento delle singole discipline
(area logico matematica) con ore a disposizione, se possibile, o a pagamento con il finanziamento
regionale per flusso migratorio.
Si fa inoltre presente la necessità di non fare acquistare inizialmente i libri di testo all’alunno
straniero neo arrivato, soprattutto nella scuola secondaria, facendo invece riferimento al solo
acquisto di uno dei seguenti testi: ALFABETO UNO o DUE, RACCONTARE LA STORIA UNO o DUE o
TRE, nonché ANTOLOGIA FACILITATA presso lo sportello stranieri di Bergamo.
Il nostro istituto fa parte del progetto territoriale Nogaye, che coinvolge undici comuni: Albano,
Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Torre de’
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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Roveri, Scanzorosciate, Seriate e sette Istituti Comprensivi: Albano, Bagnatica, Grassobbio,
Montello, Scanzo, Seriate Moro, Seriate Battisti e che ha lo scopo di favorire l'integrazione dei
minori stranieri inseriti nella scuola. Nogaye coinvolge anche gli enti territoriali quali: Cooperativa
Namastè, Caritas Diocesana, Parrocchia Tribulina di Scanzo, Associazione Micaela Onlus, UOPI
Trescore Balneario, Lega Coop, Coop. Soc. RUAH.
Le problematiche dell’inserimento degli alunni stranieri sono seguite sia dal punto di vista
scolastico che sociale dal progetto NOGAYE a cui l’istituto fa riferimento.
Nel corso dell’anno scolastico vengono attivati:
a) interventi di mediazione culturale/territoriale nei diversi plessi coordinati dalla mediatrice
territoriale Nada Charara.
b) progetti di alfabetizzazione sia nella scuola secondaria sia nella primaria.
Sono mantenuti i seguenti punti sottoscritti dall’ufficio di piano del progetto NOGAYE:
a. pronta accoglienza
b. comunicazioni scuola-famiglia
c. orientamento
d. problematicità di intervento
e. D.S. - F.S. - referenti di plesso (possibilmente presenti nella commissione stranieri)
f. procedure, tempi e modulistica.
La Commissione intercultura del nostro Istituto accompagna il progetto alunni stranieri scuola
primaria e secondaria inserito nel Pof con alcune linee guida da tener presenti nel corso delle
varie attività di alfabetizzazione e curriculari, di seguito descritte:
Accoglienza:
1. I minori stranieri devono essere sempre accolti a scuola in ogni momento dell’anno, secondo
la normativa vigente del diritto-dovere dell’istruzione.
2. La scuola è tenuta ad avviare la ricognizione del pregresso scolastico anche con l’utilizzo di
mediatori culturali facenti capo al progetto NOGAYE, sottoscritto dal nostro Istituto dall’anno
2004.
La scuola, per impostare un corretto inserimento, è tenuta a:
1. Raccogliere informazioni sulla situazione familiare e sulla storia scolastica dell’alunno.
2. Assegnare alla classe di appartenenza dell’alunno secondo il criterio generale dell’età
anagrafica; slittamenti di un anno su classi diverse dalla età anagrafica vanno ponderati con molta
attenzione e valutati caso per caso dalle istituzioni scolastiche (vd. Art. 45 comma 2 del DPR
394/99).
Va ricordato che l’alunno è inserito per tutto il tempo scuola nel gruppo classe; parteciperà solo ai
laboratori per l’apprendimento della lingua italiana, secondo l’orario prestabilito di presenza dei
docenti specifici.
L’insegnamento della lingua italiana:
Vanno evidenziati i seguenti aspetti:
1. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento con
attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo della
lingua italiana.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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2. L’apprendimento della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione
didattica coinvolgendo tutti gli insegnanti della classe di qualsivoglia disciplina.
3. L’apprendimento di altre lingue comunitarie va introdotto con equilibrata successione.
Per i mediatori si individuano i seguenti ambiti di intervento:
1.
2.
3.
4.
Compiti di accoglienza nei confronti degli allievi neoarrivati e delle loro famiglie.
Compiti di mediazione nei confronti degli insegnanti.
Compiti di interpretariato e traduzione.
Compiti relativi a percorsi didattici di educazione interculturale.
La formazione del personale della scuola:
Per gli insegnanti si individuano i seguenti ambiti di formazione e di crescita professionale:


Didattica dell’italiano lingua seconda.
Didattica interculturale.
La valutazione degli alunni stranieri
La valutazione degli alunni stranieri necessita di tener conto del singolo percorso di
apprendimento.
L’adattamento dei programmi per gli alunni stranieri comporta di conseguenza anche un
adattamento della valutazione.
In questo contesto va privilegiata la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”.
Al fine di ottenere un migliore utilizzo delle risorse dell’Istituto, la Commissione stranieri ha
proposto quanto segue:
1. Designare in ogni plesso i docenti disponibili all’alfabetizzazione per fornire all’alunno una
unica ed effettiva figura di riferimento.
2. All’inizio dell’anno scolastico la F.S. strutturerà concordemente con gli insegnanti
interessati le ore dei laboratori linguistici di importanza primaria rispetto all’acquisizione
dei contenuti delle singole discipline.
3. Predisporre U.D. semplificate nelle diverse aree per gli alunni stranieri.
4. Agli alunni iscritti durante l’anno sarà richiesto l’acquisto del testo unico di alfabetizzazione
e di storia 2-3, reperibili presso lo sportello stranieri scuola De Amicis, in sostituzione ai
libri adottati dalla classe; questo per facilitare un migliore apprendimento della lingua
italiana.
5. Compilazione della scheda quadrimestrale: esprimere la valutazione in relazione
all’effettivo percorso tradizionale; nel primo quadrimestre sospendere le valutazioni per
alcune discipline usando formule come “valutazione non espressa in quanto l’alunno si
trova nella prima fase del percorso scolastico”. Andranno invece compilate le voci relative
ad italiano e, se possibile, matematica, scienze motorie, arte e musica.
6. Per i laboratori linguistici, cioè di prima e seconda alfabetizzazione, la commissione indica
un percorso di riferimento che andrà rielaborato a seconda delle esigenze dei singoli casi.
7. Si prevede per il prossimo anno scolastico 2014/2015 un lavoro trasversale denominato
“EDUCAZIONE ALL’INTERCULTURA” che toccherà i momenti più salienti dell’attività
scolastica per una proficua interazione e conoscenza fra gli alunni stessi e fra gli alunni e il
territorio dove vivono.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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PER LA CONOSCENZA INIZIALE DELL’ALUNNO
Un momento specifico, nella fase di accoglienza di un alunno straniero, riguarda la
somministrazione di prove per valutare la situazione di partenza.
A tale proposito va ricordato che la non conoscenza della lingua italiana non comporta
necessariamente l’incompetenza scolastica dell’alunno stesso.
●
Perché
Sulla base delle indicazioni contenute nella normativa, l’impiego di prove iniziali per accertare
le competenze, le abilità, i livelli di preparazione dell’alunno consentono:
- di individuare la classe adatta all’inserimento (fermo restando il principio del rispetto dell’età
anagrafica)
- di predisporre l’adattamento della programmazione per l’organizzazione mirata delle attività
didattiche
- di attivare, se necessario, il laboratorio di Italiano L2.
●
Cosa
-
Le abilità e le competenze che si intendono rilevare sono:
competenza nella lingua d’origine
competenze disciplinari e trasversali
livello di conoscenza eventuale di una lingua straniera (inglese, francese …)
competenze linguistiche in Italiano L2.
●
Come
Alcuni suggerimenti/attenzioni… per la rilevazione dei prerequisiti degli alunni stranieri
neoarrivati
 La fase di osservazione dei prerequisiti è piuttosto delicata; occorre gestirla con cura e in
modo non aggressivo.
 In caso non siano presenti i mediatori, proporre prove che prescindano dalla lingua
(immagini)
 Far precedere sempre le prove dalla richiesta di quali materie erano state affrontate e delle
preferenze espresse
 La quantità e la qualità delle prove dipende dal tipo di scuola frequentata (inutile proporre
prove avanzate quando la scolarizzazione pregressa è frammentaria o in situazioni rurali)
 La presenza del mediatore è importantissima, ma va individuata anche la relazione che
intercorre tra mediatore e alunno/a
 Proporre prove diversificate, in presenza dell’insegnante, approfittando dell’occasione per
introdurre già elementi di apprendimento, anche solo a livello di tipologia di esercizio e di
rappresentazione grafica. Quello che conta non è classificare e valutare, ma aprire spazi di
apprendimento in vista del lavoro che seguirà poi.
 Evitare di insistere quando si rilevano non capacità o difficoltà marcate.
 Alternare le prove con momenti di dialogo disteso.
 Non esistono mai prove neutre: evitare comunque che i contenuti siano molto marcati in
termini culturali.
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AREE
CONOSCENZE
PREGRESSE
LINGUAMADRE L1
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I°
-
CONOSCENZE
PREGRESSE
ITALIANO L2
CONOSCENZE
PREGRESSE
LINGUE STRANIERE
-
Comprensione e utilizzo di frasi, espressioni e istruzioni d’uso quotidiano
Comprensione di brevi messaggi, anche con supporti visivi
Interazione per presentarsi ed esprimere bisogni concreti
Scrittura di semplici frasi
-
Prima e dopo
Ordinamento sequenze temporali e logiche, anche con riferimento alla
storia personale  attenzione che i contenuti non siano troppo marcati
culturalmente
Conoscenza
ed
utilizzo
dei
concetti
topologici:
sotto/sopra/davanti/dietro/alto/basso destra/sinistra - punti cardinalibussola
Lettura di cartine fisico-politiche e tematiche: da semplici mappe alle
cartine geografiche
Conoscenza di elementi base del paesaggio: fiume-lago-mare- oceanomontagna-catena montuosa-pianura- isola-penisola- continente
Distinzione elementi antropici e naturali (attenzione: scegliere immagini
del paese di provenienza)
Conoscenza dei numeri: decine, centinaia, migliaia
Ordinamento dal minore al maggiore e viceversa
Conoscenza delle operazioni di base
Conoscenza dei numeri interi e decimali
Risoluzione di una situazione problematica
Conoscenza di figure piane elementari
Principali grandezze e relative misure
-
-
CONOSCENZE
PREGRESSE AMBITO
MATEMATICO
CONOSCENZE
PREGRESSE AMBITO
SCIENTIFICO
-
CONOSCENZE
PREGRESSE AMBITO
TECNOLOGICO
Comprensione e utilizzo di espressioni familiari di uso quotidiano e
formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto: sa
presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati
personali e rispondere a domande analoghe
Decifrazione dell’alfabeto (stampato/corsivo- maiuscolo/ minuscolo) copiatura di parole
-
-
CONOSCENZE
PREGRESSE
AMBITO
ANTROPOLOGICO
Scrittura /lettura nel proprio alfabeto (se differente)
Comprensione globale di un testo narrativo/descrittivo e ricerca di
specifiche
informazioni,
tramite
domande
a
scelta
multipla/completamento/vero e falso
Racconto orale di un’esperienza biografica
Produzione scritta di un breve testo
-
-
Osservazione della realtà, distinguendo elementi animati e inanimati
Classificazioni in base a criteri dati
Formulazioni di semplici ipotesi e/o previsioni per spiegare un fenomeno
della realtà quotidiana.
Conoscenza del corpo umano
Utilizzo con correttezza di matita, righello, forbici, colla, pastelli e
pennarelli
Familiarità con il computer (conoscenza tastiera, uso dei programmi di
scrittura…)
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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“Quando avrai bisogno di me ma non mi vorrai, io resterò.
Quando mi vorrai ma non avrai più bisogno di me, io me ne andrò.”
Tratto dal film “Tata Matilda e il grande botto”
CHI SONO GLI ALUNNI “DIVERSAMENTE ABILI”
Gli alunni diversamente abili sono bambini e ragazzi che presentano bisogni educativi speciali che
richiedono interventi individualizzati o personalizzati.
Quando si parla di disabilità, soprattutto a scuola, è speciale tutto ciò che ha bisogno di
competenze e risorse migliori, più efficaci … speciali appunto!
L’inclusione scolastica degli alunni diversamente abili costituisce un punto di forza della scuola
italiana che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle
loro caratteristiche funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La
piena inclusione degli alunni è un obiettivo che la nostra Scuola persegue attraverso una intensa
ed articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Il nostro Istituto può vantare diversi casi di inclusione bene riuscita, ma, soprattutto, conserva la
memoria del patrimonio di ricchezza umana ed educativa che gli alunni diversamente abili hanno
lasciato nel corso del tempo.
FINALITA’ EDUCATIVE ED INCLUSIVE
L’Istituto progetta il percorso educativo degli alunni diversamente abili ispirandosi ai valori
propri delle carte internazionali dei Diritti dell’Uomo e dei Diritti del Bambino e alla Costituzione
Italiana, in particolare all’articolo 3, che recita:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
Un altro punto di riferimento fondamentale è la legge quadro n. 104/92.
L’obiettivo finale dell’Istituto è che gli alunni diversamente abili sviluppino le loro potenzialità e
crescano, sia umanamente sia come studenti, in maniera serena ed armonica, in un rapporto
adeguato ad un progetto di vita elaborato, per quanto è possibile, da loro stessi, dai loro familiari,
dai docenti e dagli specialisti che li seguono.
PERSONE
Le persone ruotanti attorno agli alunni diversamente abili all’interno dell’Istituto sono:
- Il Dirigente Scolastico, che ha compiti di coordinamento;
- la Vicaria, anche lei con compiti di coordinamento;
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-
la Funzione Strumentale per la Diversabilità, che coordina i docenti di sostegno e la rete delle
risorse disponibili;
i docenti di sostegno e i docenti curriculari degli alunni diversamente abili;
il personale della Segreteria;
i collaboratori scolastici;
gli specialisti dell’équipe psicopedagogica (per la cui collaborazione i genitori / tutori degli
alunni devono dare la loro autorizzazione);
gli operatori comunali per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione (se gli alunni
diversamente abili lo necessitano).
L’Istituto si è dotato di un Vademecum per l’integrazione degli studenti diversamente abili.
Questo Vademecum (il cui formato è digitale) è una guida elaborata dalla Commissione
Diversabilità e dalla Commissione Continuità; è stato adottato dal Collegio dei Docenti dell’Istituto
in data 3 settembre 2009 e distribuito ai docenti all’inizio dell’anno scolastico. E’ uno strumento
che intende agevolare i docenti, di sostegno e non, in modo che nell’ambito della diversabilità
siano adottati comportamenti uniformi in una logica di efficacia e di efficienza del servizio. Vi sono
raccolte:
- indicazioni prescrittive da attuare nel corso dell’anno scolastico;
- manuali operativi di riferimento;
- modelli di documenti da redigere;
- modelli di moduli da compilare in caso di necessità.
Il Vademecum è aggiornabile di anno in anno, in un’ottica di miglioramento delle proposte
pedagogiche e didattiche e del servizio.
Vista la mole dei documenti che il Vademecum comprende, non si ritiene opportuno inserirlo nel
P.O.F.; chiunque volesse consultarlo, potrà farlo presentandone richiesta al Dirigente Scolastico.
L’organizzazione del Vademecum è stata pensata per la consultazione digitale, pertanto esso è
suddiviso in vari documenti elettronici, ripartiti in cartelle e sottocartelle a seconda dei contenuti
trattati; una copia cartacea è disponibile presso l’ufficio della Vicaria.
GRUPPI
All’interno dell’Istituto sono presenti anche gruppi di lavoro con diverse funzioni:

la Commissione Diversabilità, formata da tutti i docenti di sostegno, cha ha compiti di
elaborazione di documenti e materiali che possano servire al miglioramento delle
condizioni dell’integrazione degli alunni diversamente abili, di collaborazione per
l’organizzazione del loro percorso scolastico e di discussione di eventuali problematiche
riscontrate nei vari casi;

Gruppi di Lavoro Tecnici con gli operatori territoriali dei singoli Comuni (Scanzorosciate,
Pedrengo, Villa di Serio), con compiti di promozione della collaborazione tra i vari soggetti
coinvolti nell’azione di integrazione, di coordinamento dei servizi e di coordinamento dei
progetti di vita degli alunni diversamente abili;

Il Gruppo di Lavoro e di Studio Allargato (GLI), aperto anche ad una rappresentanza dei
genitori, con compiti di monitoraggio delle esigenze degli studenti e delle loro famiglie e di
elaborazione di documenti da aggiungere a quelli prodotti dalla Commissione Diversabilità,
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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che illustrino tutte le offerte presenti sul territorio e di interesse per le persone
diversamente abili;

Sono inoltre previsti incontri riservati, inerenti ai singoli alunni, se ne emerga la necessità.
Tali incontri possono coinvolgere tutte le figure ruotanti attorno all’alunno, oppure una
sola parte, in base alla valutazione della situazione che viene effettuata.
STRUMENTI
L’organizzazione del percorso scolastico dell’alunno diversamente abile viene progettata in base
alla documentazione disponibile e ai colloqui con i familiari/tutori dell’alunno, ai suoi specialisti, ad
eventuali operatori e ad eventuali altre figure.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione relativa all’alunno diversamente abile è di vario tipo. I documenti più
importanti sono:
Diagnosi funzionale: viene depositata dai genitori/tutori dell’alunno presso la Segreteria
dell’Istituto. E’ il documento attestante i punti di forza e di fragilità dell’alunno in relazione alle sue
caratteristiche funzionali. Sulla base della diagnosi funzionale, in seguito a consultazioni con i
familiari, col personale specializzato e fra i membri del personale scolastico, viene steso un P.E.I.
(Piano Educativo Individualizzato).
P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale): è il documento in cui si descrive l’alunno nelle varie aree
(cognitiva, sensoriale, affettiva, relazionale, prassico-motoria, disciplinare, etc.). Viene elaborato
dagli insegnanti, con la collaborazione degli operatori, degli specialisti e dei genitori/tutori. Serve
per avere e fornire un quadro della personalità dell’alunno, delle sue potenzialità e dei suoi
comportamenti, in modo da potere stendere il P.E.I.
Il P.D.F. è aggiornabile in qualsiasi momento dell’anno scolastico in modo che fornisca sempre un
quadro aggiornato della situazione dell’alunno.
P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato): è il progetto educativo che viene elaborato dagli
insegnanti con la collaborazione di operatori e specialisti. In esso si descrivono: la situazione di
partenza dell’alunno; le progettazioni didattiche predisposte in base ai punti di forza e
potenzialità, gli eventuali progetti extracurriculari (es. un progetto sportivo, di autonomia, di
orientamento presso la futura Scuola Superiore, etc.). Il P.E.I. è aggiornabile in base alla situazione
di volta in volta rilevabile dell’alunno, in modo tale che i genitori/tutori, l’Istituto e tutte le figure
coinvolte nel processo educativo dell’alunno possano organizzare al meglio il suo percorso
scolastico e il suo progetto di vita.
ATTIVITA’, SPAZI, TEMPI E PERSONE
I fini del percorso scolastico programmato per gli alunni diversamente abili prevedono l’inclusione
nel gruppo classe (e, più in generale, nella società) e la piena realizzazione delle loro
potenzialità.
Se si reputa utile l’attuazione di progetti mirati, l’Istituto si può anche avvalere di spazi e tempi
diversi da quelli delle lezioni curriculari: aule di laboratorio, aule polivalenti, territorio
extrascolastico (es. impianti sportivi, negozi per l’apprendimento dell’uso del denaro, etc.).
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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Il Dirigente, la Vicaria, tutti i docenti e i collaboratori scolastici sono figure di riferimento per gli
alunni.
PROGETTI DI ORIENTAMENTO
I passaggi degli alunni diversamente abili da una scuola di un ordine ad un altro sono tutelati con
passaggi di informazioni e interventi e progetti mirati. Ascoltati i pareri dei genitori/tutori, degli
specialisti (che ad ogni passaggio di ordine di scuola rinnovano la diagnosi funzionale), si fissano
dei colloqui fra il personale della scuola frequentata dall’alunno e quello dell’istituzione in cui si
ipotizza di inserirlo. L’alunno può anche effettuare un vero e proprio progetto di orientamento
nella nuova scuola, con giorni di frequenza delle lezioni o di osservazioni dell’ambiente.
“Ai bambini serve anche poter spaziare
fuori dalla pista tracciata, per scoprire
e sviluppare capacità non strettamente scolastiche
che potrebbero diventare, un giorno,
le basi della loro carriera.
Così concluderebbero l’esperienza scolastica
senza ferite, ma in possesso di quelle capacità
che definiscono positivamente
la loro differenza e unicità.”
I. Stubbs genitore di un bambino dislessico
MA SONO IO DIVERSO O SONO DIVERSI GLI ALTRI?
La fiducia in se stessi è, si dice, il segreto di una vita felice e realizzata, tuttavia dipende molto
anche dal modo in cui ci trattano e vedono le persone.
E’ piacevole sapere che si è apprezzati e riconosciuti, sentire che ci considerano responsabili delle
nostre azioni e quindi degni di rispetto.
Per un ragazzo con la certificazione di DSA tale riconoscimento dagli altri ha un valore aggiunto,
poiché la sua esperienza scolastica si presenta come un percorso in costante salita, dove il
confronto quotidiano con i compagni può generare delle reazioni socio-affettive determinanti la
personalità del soggetto stesso.
Un clima di giudizio negativo-critica-incomprensione costituisce per il bambino un contesto
difficile dove poter crescere e trovare condizioni favorevoli al suo star bene con se stesso e con gli
altri, come basi irrinunciabili per intraprendere un percorso scolastico sereno, gratificante e
stimolante. Per questo motivo è ancor più importante per un alunno con DSA integrarsi in un
ambiente che lo supporti, lo rassicuri e soprattutto lo capisca.
Compito della scuola e di ciascun educatore, pertanto, consiste nel creare un clima favorevole nel
gruppo-classe dove tutti gli alunni vengano riconosciuti per le singole personalità, come soggetti
unici, originali e importanti. Ogni ragazzo deve poter avere l’opportunità di migliorare la sua
autostima e di presentarsi con le sue “diversità” e con gli stili di apprendimento differenti, ma al
contempo deve poter cogliere e riconoscere le diversità dei compagni come manifestazione delle
singole unicità-originalità.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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Tutti comunque presentano un bagaglio di potenzialità da esprimere!
Un clima di questo genere risulta particolarmente efficace agli alunni con DSA, in quanto offre
l’opportunità di farsi conoscere e apprezzare dai compagni nel corso di un progetto che comunque
mette in gioco tutti i ragazzi con le loro specificità.
La difficoltà in questo caso verrebbe rielaborata come preziosità da scoprire, rispettare e
comprendere e non come pretesto di giudizio, sottovalutazione del soggetto o addirittura motivo
di emarginazione.
Vanno dunque predisposti progetti didattici ed educativi in modo molto mirato per poter
affrontare la realtà del ragazzo con un DSA nella maniera più corretta e concreta e per poter
restituire serenità, in primis, agli alunni stessi ma anche ai genitori ed agli insegnanti. La
collaborazione con i genitori del ragazzo deve costituire sempre il punto di partenza di qualsiasi
progetto didattico-educativo.
Le finalità di questi progetti risultano pertanto opportunità irrinunciabili per tutti i soggetti in
apprendimento poiché:
-
favoriscono occasioni di confronto tra gli alunni su comuni esperienze emotive e
sentimentali
promuovono una maggior conoscenza di sé e delle capacità personali
permettono ad ogni alunno di conoscere le “specificità” e “preziosità” dei
compagni di classe
consentono di condividere le specificità di ognuno
favoriscono la conoscenza all’interno della scuola di situazioni particolari di cui
tener conto
orientano gli alunni verso comportamenti di benessere personale
METODI E STRUMENTI
-
giochi di simulazione
giochi di ruolo
cooperative learning
narrazione di storie (IL MAGO DELLE FORMICHE GIGANTI)
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA
ISTITUZIONE SCOLASTICA







Riceve la diagnosi dalla famiglia e procede e la protocolla, inserendone una copia nel
fascicolo personale dell’alunno
Consegna una copia al Coordinatore e al Referente DSA
Istituisce una anagrafe di Istituto
Aggiorna il fascicolo personale inserendo il PDP
Comunica le variazioni all’UST per aggiornare l’anagrafe provinciale
Nomina un Docente Referente per DSA
Coordina i rapporti con l’AID (www.aiditalia.org)
DOCENTE REFERENTE E MEMBRI DELLA COMMISSIONE DSA


Verificano l’esistenza di supporti informatici adeguati e/o ne propongono l’acquisto
Comunicano e attivano le necessarie procedure da adottare per gli esami di stato
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

Provvedono a monitorare i PDP redatti dai docenti dell’Istituto
Approfondiscono tematiche relative ai DSA
CONSIGLIO DI CLASSE




Legge e analizza la diagnosi clinica di DSA
Incontra la famiglia per osservazioni particolari e per le richieste di eventuali
strumenti compensativi e dispensativi
Eventualmente coinvolge lo/a studente
Redige e sottoscrive per ogni ragazzo DSA un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e
lo condivide con la famiglia
COORDINATORE DI CLASSE







Tiene i contatti con la Famiglia, con il referente di Istituto ed eventualmente prende
contatti con la scuola precedente
Coordina le attività pianificate e la stesura del PDP
Provvede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del problema
Convoca le famiglie per eventuali segnalazioni di nuovi casi
Valuta con la famiglia e il ragazzo con DSA l’opportunità e le dovute modalità per
affrontare in classe il problema
Conserva una copia del PDP nel registro dei verbali o nel registro di modulo e ne invia
un’altra in segreteria
Partecipa agli incontri con gli specialisti che hanno redatto la diagnosi
SINGOLO INSEGNANTE







Segnala al Coordinatore eventuali nuovi casi
Concorda con le famiglie la modalità di svolgimento dei compiti a casa
Fornisce gli strumenti più adatti e utilizza gli strumenti compensativi e dispensativi
concordati con la famiglia
Garantisce le modalità di verifica in rispetto alle disposizioni di legge
Modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina
Valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di accettabilità.
Favorisce l’autostima e il rinforzo positivo
FAMIGLIA







Consegna in Segreteria la diagnosi clinica con la richiesta di protocollo
Concorda il PDP con il Consiglio di Classe e i singoli docenti
Utilizza gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo
studente
Mantiene i contatti con gli insegnanti
Richiede la versione digitale dei libri (www.biblioaid.it)
Eventualmente fa effettuare una valutazione clinica periodica
Si mantiene informata sull’evoluzione dei materiali di supporto e sulla normativa
vigente www.aiditalia.org
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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L’Istituto si è dotato di un Vademecum per l’integrazione degli studenti con DSA.
Questo Vademecum è una guida elaborata dalla Commissione Disagio; è stato adottato dal
Collegio dei Docenti dell’Istituto in data 28 giugno 2011 e distribuito nei plessi. E’ uno strumento
che intende agevolare i docenti sia nell’individuazione delle problematiche che potrebbero essere
alla base di un DSA sia nell’adozione di comportamenti uniformi in una logica di efficacia e di
efficienza del servizio. Vi sono raccolte:
-
il modello di PDP da redigere
le indicazioni prescrittive da attuare nel corso dell’anno scolastico;
una guida agli strumenti compensativi.
Il Vademecum è aggiornabile di anno in anno, in un’ottica di miglioramento delle proposte
pedagogiche e didattiche e del servizio.
Vista la mole dei documenti che il Vademecum comprende, non si ritiene opportuno inserirlo nel
P.O.F.; chiunque volesse consultarlo, potrà farlo presentandone richiesta al Dirigente Scolastico.
L’organizzazione del Vademecum è stata pensata per la consultazione digitale, pertanto esso è
suddiviso in vari documenti elettronici, ripartiti in cartelle e sottocartelle a seconda dei contenuti
trattati; una copia cartacea è disponibile presso l’ufficio della Vicaria.
È in corso, da parte della commissione DSA, una revisione del Vademecum che si prevede sarà
pronta alla fine dell’a.s. 2014/2015.
Il 27 dicembre 2012 è stata emanata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni
con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. In essa
sono contenute alcune indicazioni e strategie precise che sono proprie della scuola italiana in
ottica inclusiva, volte a consentire a tutti gli alunni, qualsiasi siano le loro difficoltà, il pieno
accesso all’apprendimento. L’attenzione viene quindi estesa ai Bisogni Educativi Speciali (BES)
nella loro totalità, andando oltre la certificazione di disabilità, per abbracciare il campo dei disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, lo svantaggio sociale e culturale, le
difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri, ecc.
La direttiva sancisce quindi il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di
difficoltà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata, diritto
peraltro sancito dalla Legge 53/2003.
Facendo seguito alla C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 e alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la
circolare prot. 2563 del 22 novembre 2013 sottolinea che “il corrente anno scolastico dovrà essere
utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative”.
Chiarisce inoltre che “nel caso di difficoltà non meglio specificate” si devono privilegiare strategie
educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati piuttosto che strumenti compensativi e
misure dispensative, che non devono necessariamente essere formalizzati in un PDP, la cui validità
rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento.
Il consiglio di classe (per la scuola secondaria) o il team dei docenti (per la scuola primaria) dispone
e concorda percorsi individualizzati e personalizzati in base alle esigenze dell’alunno al fine di
evitare una deriva iatrogena (rischio di medicalizzazione) ed è “autonomo nel decidere se
formulare o non formulare un PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione”.
La politica di inclusione dell’istituto pone il fenomeno in primo piano attraverso un piano di
formazione (risorse economiche permettendo) e le figure di sistema sono in fase di monitoraggio e
valutazione di un piano annuale per l’inclusività (PAI) che verrà redatto a partire dall’a.s.
2014/2015.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola primaria si articola in quattro plessi:

Scuola primaria "G. Marconi"
Via Piave, 7 - Pedrengo
Tel./ Fax. 035 663771
e.mail: [email protected]

Scuola primaria "A. Moro"
Via Maestri del Lavoro d’Italia - Rosciate
Tel./Fax 035 663587
e.mail: [email protected]

Scuola primaria "G. Pascoli”
Via Cav. Di Vittorio Veneto - Scanzorosciate
Tel./Fax. 035 663685;
e.mail: [email protected]

Scuola primaria "V. de Sabata"
Via Monte Cervino - Tribulina
Tel./Fax 035 4599385
e.mail: [email protected]
con un organico docente abbastanza stabile e con la presenza di insegnanti specialisti di Inglese e
di religione.
Quasi tutti gli alunni pervengono alla scuola primaria dopo uno o più anni di frequenza alla scuola
dell’infanzia.
Le nostre scuole hanno impostato la propria attività educativo / didattica sui principi di:

uguaglianza per tutti senza discriminazione

diversità per rispondere alle esigenze di tutti

accoglienza e inclusione per far vivere serenamente l’impegno scolastico e favorire la vita di
relazione;

continuità per facilitare i passaggi fra un ciclo e l’altro

trasparenza nei confronti degli alunni perché siano chiari gli scopi del lavoro scolastico

partecipazione per favorire forme di collaborazione
con la FINALITA’ di promuovere la costruzione “autonoma“ delle conoscenze e lo sviluppo
armonico della personalità dell’alunno nei suoi diversi aspetti.
Le conoscenze, le capacità e le competenze generali e di settore, coerenti con le attitudini e le
scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro anche con
riguardo alle specifiche realtà territoriali.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
35
PRINCIPI GUIDA DELLA PROGRAMMAZIONE

PERSONALITA’
Aspetto affettivo/emotivo
“Consapevolezza di sé”
PERSONALITA’
aspetto relazionale
“Educazione alla convivenza
democratica”

















PERSONALITA’
Aspetto cognitivo
“Apprendere ad apprendere”






Fiducia nelle proprie possibilità/accettazione dei propri
limiti.
Accettazione dell’errore come occasione di crescita.
Sicurezza (comportamento /opinioni)
Atteggiamento positivo verso la novità.
Motivazione all’apprendimento.
Senso di responsabilità.
Resistenza alle distrazione /perseveranza.
Capacità di autovalutazione.
Consapevolezza e manifestazione dei sentimenti e
degli stati d’animo.
Accettazione e ricerca del confronto.
Accettazione e apertura nei confronti dell’altro
(nei suoi vari aspetti sesso/razza/cultura/religione).
Presa di coscienza della finalità di gruppo.
Impegno ad operare costruttivamente con gli altri
(COLLABORAZIONE)
Riconoscimento e rispetto dei differenti ruoli.
Riconoscimento e rispetto delle regole del gruppo nei
vari contesti (lavoro / gioco/...).
Soluzione positiva dei conflitti.
Sviluppo delle abilità di: osservazione/ascolto;
problematizzazione; ricerca; rielaborazione;
generalizzazione;
comunicazione/azione.
Potenziamento del pensiero divergente.
Comprensione e utilizzo, corretto e critico, di MEDIUM
CULTURALI (lettura / scrittura - TV - computer).
Resistenza alla distrazione / perseveranza.
Auto-organizzazione nella costruzione delle
conoscenze (ricerca e continua correzione delle
strategie cognitivo- comportamentali nella costruzione
del sapere).
Ruolo delle discipline ed “alfabetizzazione culturale”
nello sviluppo cognitivo
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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CRITERI GENERALI ATTUATIVI
Ogni singola scuola predisporrà nel rispetto delle vigenti norme legislative (regolamento in materia
di autonomia – D.P.R.N. 275/1999 -, art. 8 e successiva norma 13/12/99), tenuto conto dei principi
guida e degli obiettivi educativo/formativi definiti dal Collegio Docenti, un piano che espliciti:
-
-
-
-
gli obiettivi specifici di apprendimento, riorganizzando i percorsi didattici secondo modalità
fondate su obiettivi formativi e competenze (curricoli disciplinari di competenza degli
insegnanti di ogni singola disciplina -; curricoli impliciti e trasversali di competenza di ogni
singolo gruppo docenti di classe - aspetti attitudinali e comportamentali e strumentalità atte a
realizzare il successo formativo);
i curricoli obbligatori per i propri alunni, in modo da integrare eventualmente la quota definita
a livello nazionale e le scelte di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra
discipline e attività della quota locale del curricolo;
le modalità di attuazione del percorso formativo che tengano conto delle diverse esigenze
degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di
orientamento delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti
sociali (organizzazione oraria, strutturazione modulare, utilizzo delle risorse e delle
competenze, utilizzo delle strutture, collegamenti con altre scuole o Entri esterni, attività
integrative e compensative del curricolo, forme di finanziamento di attività programmate);
Strategie didattico/educative atte a promuovere percorsi individuali di apprendimento per
valorizzare le eccellenze, i recuperi precoci ed eventuali carenze, l’integrazione di alunni
diversamente abili o alunni stranieri.
Il piano deve rispettare:
-
-
-
Il principio di UNITARIETA’ DELL’EDUCAZIONE NELL’INSEGNAMENTO: ogni singolo docente
condivide la responsabilità collegiale delle scelte formative del team o del gruppo docenti
(Progettazione, realizzazione, controllo, valutazione);
il principio di LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO che si esplicita nella scelta di ogni docente di
adattare nei modi, negli strumenti e nei tempi, che ritiene adatti alla situazione della propria
classe, la programmazione dei contenuti di insegnamento minimi predisposta a livello
collegiale per la realizzazione efficace del processo formativo;
il principio di CORRESPONSABILITA’ DELL’AZIONE EDUCATIVA che rivolgendosi all’interno
motiva, offre indicazioni sui percorsi, condivide le responsabilità di gestione e favorisce
innovazioni; all’esterno, in particolare alle famiglie degli alunni, utenti del servizio, permette la
comunicazione degli orientamenti della scuola, delle scelte, delle proposte educative perché gli
utenti ne possano discutere, proporre miglioramenti, dare il loro consenso,…
Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni (D.P.R.n° 275/1999 Art. 1, comma 2)
“L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo
culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla
domanda delle famiglie, al fine di garantire il successo formativo.”
LE SCUOLE PRIMARIE SONO DOTATE DI APPOSITI CURRICOLI DECLINATI IN BASE ALLA
NORMATIVA VIGENTE E ALLE INDICAZIONI NAZIONALI E L’ISTITUTO SVILUPPA LA SUA OFFERTA
FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO ACCORDI DI RETE, CONVENZIONI, PROTOCOLLI D’INTESA CON
AMMINISTRAZIONI COMUNALI, ENTI, ISTITUZIONI, SCUOLE, UNIVERSITA’, ASSOCIAZIONI.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
37
IL TEMPO SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA
Per chi sceglie le 30 ore settimanali
Ripartizione settimanale delle lezioni
Scanzo
Rosciate
orari
mattino
pomeriggio
lunedì, martedì e giovedì
8.30-12.30
14.00-16.00
mercoledì e venerdì
8.30-13.00
14.30-16.00
lunedì, martedì e giovedì
8.25-12.25
13.55-15.55
mercoledì e venerdì
8.25-12.55
14.25-15.55
lunedì, martedì e giovedì
8.20-12.20
13.50-15.50
mercoledì e venerdì
8.20-12.50
14.20-15.50
Da lunedì a venerdì
4 rientri pomeridiani
8.15-12.45
14.10-16.00
5 giorni
Tribulina
Pedrengo
Per chi sceglie le 27 ore settimanali
Ripartizione settimanale delle lezioni
Scanzo
Rosciate
5 giorni
Tribulina
Pedrengo
6 giorni
orari
mattino
pomeriggio
lunedì, martedì e giovedì
8.30-12.30
14.00-16.00
mercoledì e venerdì
8.30-13.00
lunedì, martedì e giovedì
8.25-12.25
mercoledì e venerdì
8.25-12.55
lunedì, martedì e giovedì
8.20-12.20
mercoledì e venerdì
8.20-12.50
Da lunedì a sabato
nessun rientro pomeridiano
8.45-12.45
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
38
13.55-15.55
13.50-15.50
ARTICOLAZIONE ORARIA
DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO
Disciplina
Classe 1^
Classe 2^
Classe 3^
Classi 4^ - 5^
27h
30h
27h
30h
27h
30h
27h
ITALIANO
8
9
7
8
6
7
6
MATEMATICA
6
7
6
7
6
7
6
SCIENZE E TECNOLOGIA
2
2
2
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
2
2
4*
5*
4*
5*
4*
5*
4*
RELIGIONE o
ALTERNATIVA
2
2
2
2
2
2
2
INGLESE
1
1
2
2
3
3
3
27
30
27
30
27
30
27
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
Parziali
Attività aggiuntive
3
Totali
30
N.B.

Alle discipline quali musica, arte e immagine, corpo movimento e sport verranno garantite 1 o 2 ore
settimanali a seconda della progettualità della classe e/o delle competenze specifiche dei docenti.

Informatica ed educazione alla cittadinanza (che comprende ed. stradale, ed. ambientale, ed. alla
salute, ed. alimentare e ed. all’affettività) vengono svolte trasversalmente dai docenti del team.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
39
ATTIVITÀ AGGIUNTIVE
CLASSI QUINTE
Pedrengo
Laboratorio ”Il
metodo di studio”:
attività di
approfondimento
delle modalità e
delle strategie per
imparare a gestire
lo studio a casa e a
scuola.
Rosciate
Scanzo
Laboratorio
espressivo
Potenziamento
disciplinare di italiano
e di arte
Laboratorio di
(Attività collegate ad
approfondimento
EXPO 2015)
delle attività
curricolari
Tribulina
Laboratorio di
potenziamento delle
attività curricolari e/o
esecuzione di compiti
e/o studio individuale
Laboratorio
espressivo- artistico
Laboratorio
linguistico.
Le attività aggiuntive vengono svolte durante le lezioni pomeridiane secondo il seguente prospetto:
Pedrengo
1 quadrimestre
2 quadrimestre
mercoledì
lunedì e mercoledì
mercoledì e venerdì
mercoledì e venerdì
Rosciate
Scanzo
Tribulina
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
40
SERVIZI O ATTIVITÀ COMUNI AI PLESSI
DELLA SCUOLA PRIMARIA
Mensa
Nei giorni di rientro pomeridiano è attivo il servizio mensa per gli
alunni che ne facciano richiesta all’Amministrazione Comunale.
Per il plesso di Rosciate il servizio mensa è stato organizzato in due
sedi: scuola primaria di Scanzo e scuola dell’infanzia di Rosciate.
Trasporto
Esiste la possibilità per gli alunni di usufruire del
trasporto nel tragitto da casa a scuola.
Per informazioni precise e dettagliate rivolgersi alle
Amministrazioni Comunali.
Interazione scuola-territorio
Collaborazione con enti operanti sul territorio (Polizia
Locale, Biblioteca, Amministrazione comunale, Comitati dei genitori, …)
Continuità scuola dell’infanzia/ primaria/secondaria
Collaborazione tra Scuole dell’infanzia dei due Comuni e le Scuole Primarie
e Secondarie dell’Istituto.
Progetti di solidarietà
Iniziative di diverso tipo finalizzate alla raccolta di fondi per il sostegno e/o
adozioni a distanza.
Sportello spazio-ascolto
È attivo un servizio di consulenza psicologica d’Istituto, finanziato dalle Amministrazioni Comunali, rivolto a
docenti e a genitori.
Progetto di adozione alternativa al libro di testo di religione cattolica
Le scuole primarie di Pedrengo e di Tribulina optano per il progetto di adozione alternativa al libro di testo
di religione, riferendosi all’art. 156, 2° comma del Testo unico 297/94 (che rimanda alle procedure indicate
nell’art.277 inerente la “sperimentazione metodologico-didattica”) e al “Regolamento sulla autonomia”
DPR 275/99 con particolare riferimento all’articolo 4 comma 5 (che recita “La scelta, l’adozione e
l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici , ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il
piano dell’offerta formativa di cui all’articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività…”).
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
41
Scuola Primaria “G. Marconi” – Pedrengo
INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

















Laboratorio “Spazio musicale” (per tutte le classi);
attività sportive: psicomotricità “Uno, due, tre… sport” per le classi 1^, 2^ e 3^; nuoto per le classi 4^ e
5^; corso di minibasket ”Lanciamoci a canestro” e corso di atletica leggera (per tutte le classi);
educazione ambientale: progetti gratutiti in collaborazione con il P.L.I.S. (per tutte le classi);
settimana intensiva in lingua inglese con laboratorio e rappresentazione teatrale finale (per le classi 3^ 4^ e 5^);
educazione alimentare: progetto ministeriale “Frutta nelle scuole” (per tutte le classi); iniziativa
“Profumo di pane” e “Yogurt a scuola” in collaborazione con il Comitato dei Genitori (per tutte le classi);
educazione affettiva “Dillo con la voce”(classe 3^A);
educazione degli affetti e della sessualità (per le classi 5^) in collaborazione con il Comitato dei Genitori;
progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale (per tutte le classi);
progetto ”Un autore per amico” (classi 2^);
progetto “Illustra la tua fiaba” (classi 3^);
progetto di alfabetizzazione per alunni stranieri;
intervento dell’AVIS locale e provinciale nelle classi 5^;
progetti in collaborazione con l’ASL: educazione all’igiene orale (classi 3^), educazione alimentare (classi
2^ e 4^);
educazione stradale con intervento della Polizia locale (per tutte le classi);
partecipazione ad almeno una rappresentazione teatrale (per le classi che lo richiedono a inizio anno);
attività ad integrazione del curricolo didattico: concorso Cartolandia (classi 3^ B-C);
visite guidate.
Scuola Primaria “A. Moro” – Rosciate
INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

















Intervento madrelingua inglese per le classi 4^ - 5^;
animazione teatrale con rappresentazione finale per le classi 3^ - 4^ - 5^;
attività sportive: corso di psicomotricità per la classe 1^; corso di scherma per le classi 3^- 4^- 5^;
educazione stradale in collaborazione con la Polizia locale (Tutte le classi);
progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la biblioteca comunale (tutte le classi); si prevede
un incontro con gli autori per la classe 5^;
educazione ambientale (progetti gratuiti in collaborazione con il PLIS) per tutte le classi;
progetto “Orto Didattico” ed educazione alimentare in collaborazione con l’amministrazione comunale,
l’associazione Slow Food e la ditta che gestisce il servizio mensa (classe 2^);
progetto ministeriale “Frutta a scuola” per tutte le classi;
intervento dell’AVIS (classe 5^);
corso di avvicinamento allo strumento musicale (classi 3^ e 4^);
attività ad integrazione del curricolo didattico: concorsi Cartolandia (classi 3^ - 4^ - 5^), ASPAN (per le
classi 3^ - 4^) , Scrittori di Classe (classi 3^ - 4^ - 5^) ;
Progetto di Educazione musicale per la classe 2^;
Progetto Intergenerazionale (in collaborazione con la Casa di Riposo “Piccinelli”) per tutte le classi;
Bergamo Scienza per le classi 2 ^ - 3^ - 4^ -5^;
Progetto “Opera Domani” per le classi 2^- 3^ - 4^;
Partecipazione ad uno spettacolo teatrale in Lingua per le classi 4^ - 5^;
Progetto “Affettività” per la classe 5^ (Comitato Genitori);
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
42

uscite didattiche.
Scuola Primaria “G. Pascoli” – Scanzorosciate
INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
















Laboratorio di animazione teatrale per le classi 2^;
laboratorio “Spazio musicale” per le classi 4^;
attività sportive: “Gioco maestro” cll. 1^, “Roller” cll. 5^, “Acquaticità” cll. 3^;
progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale;
educazione stradale in collaborazione con la locale Polizia Municipale;
educazione ambientale in collaborazione con il PLIS;
educazione alimentare in collaborazione con il Comune e la ditta di ristorazione scolastica: “Frutta a
merenda” (il lunedì, almeno fino al 15/12);
progetto “Orto didattico” (classi 3^);
intervento dell’AVIS e AIDO locale e provinciale (classi 5^);
progetto di educazione affettivo – sessuale (classi 5^), finanziato dal Comitato Genitori;
partecipazione ai Mercatini di Natale per raccolta fondi per sostegno a distanza;
giornate di raccolta di generi alimentari a favore della Caritas (nell’ambito delle iniziative per l’Expo);
partecipazione ad una rappresentazione teatrale con laboratorio in lingua inglese (classi 4^ e 5^);
partecipazione ad almeno una rappresentazione teatrale;
uscite didattiche (a carico delle famiglie);
uscite per “Bergamo Scienza” (a carico del Comitato Genitori).
Scuola Primaria “V. de Sabata” – Tribulina
INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
























Settimana dell’accoglienza;
avvio alla conoscenza e all’uso di uno strumento musicale;
educazione all’affettività (3 - 4^A);
educazione stradale in collaborazione con la Polizia locale;
attività sportiva;
progetto “Musica maestro”(3 - 4^A - 4^B - 5);
partecipazione a rappresentazioni teatrali anche in loco;
laboratori espressivi con rappresentazione teatrale finale (classe filtro: quarta);
educazione alimentare in collaborazione con la ditta di ristorazione scolastica SIR e con il Comitato
Genitori (merenda “sana” ed in parte gratuita a scuola) (tutte le classi);
educazione ambientale in collaborazione con il PLIS;
intervento dell’AVIS e/o AIDO locale e provinciale;
progetto “Orto didattico” (classe filtro);
progetto ministeriale “Frutta a scuola” (se attivato dal Ministero);
progetto “Un libro per amico” in collaborazione con la Biblioteca Comunale;
attività inerenti il progetto solidarietà: “Mostriamoci” – spettacolazione di fine anno;
attività ad integrazione del curricolo didattico: concorso Cartolandia;
Bergamo Scienza (5^ e 3^);
progetto di “Educazione Sessuale” ( 5^: classe filtro);
progetto “Batti il 5” ( 1^ A: continuità con la scuola dell'infanzia);
progetto di gemellaggio con la scuola australiana;
progetto di “Minibasket” ( 4^A e 4^B);
progetto “La bottega dello storico: carta, penna e calamaio” con Fondazione MIA (2^- 3^- 4^B- 5^);
possibile adesione a “LIBERA” (ancora da valutare nei moduli);
uscite didattiche.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
43
SINTESI DEI PROGETTI ATTUATI E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
disciplina
denominazione
classi
plessi
tutte
Pedrengo
4^
Scanzo
Musica maestro
3^ - 4^ e 5^
Tribulina
Opera domani
2^ - 3^ e 4^
Progetto musicale
2^
Gli ambienti di gioco
1^
Il corretto pedone
2^
La segnaletica stradale
3^
Il corretto ciclista
4^
I pericoli della strada
5^
Frutta nelle scuole
Profumo di pane
Spazio musicale
MUSICA
EDUCAZIONE
STRADALE
EDUCAZIONE
ALIMENTARE
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
ED. AFFETTIVA
ED.
PSICOMOTORIA
ED. FISICA
Rosciate
collaborazioni
Esperto esterno
Esperto esterno
tutti
Polizia locale
tutte
tutti
Ministero delle politiche
agricole alimentari e
forestali
tutte
tutti
Comitato dei genitori
Yogurt a scuola
tutte
Pedrengo
AVIS
5^
tutti
AIDO
5^
Scanzo-Tribulina
PLIS (parco del Serio
Nord)
tutte
tutti
Artemisia
1^
Rosciate-Tribulina
2^
Scanzo
Amministrazione
comunale
Orto didattico
Dillo con la voce
3A
Educazione degli affetti e
della sessualità
5^
Educazione all’affettività
5^
Rosciate
Ed. affettivo-sessuale
5^
Scanzo
Educazione sessuale
5^
Ed. socio-affettiva
3^ e 4A
Pronti, partenza… sport
1^ - 2^ e 3^
Pedrengo
Gioco maestro
1^
Scanzo
Psicomotricità
1^
Scherma
3^ - 4^ e 5^
Roller
5^
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
44
Esperti esterni
Esperto esterno
Pedrengo
Comitato dei genitori
Tribulina
Rosciate
Scanzo
Esperti esterni
disciplina
Denominazione
classi
plessi
collaborazioni
Tutte
Pedrengo
Esperti esterni
4^
Tribulina
4^ e 5^
Pedrengo
3^
Scanzo
Un libro per amico
tutte
tutti
Biblioteca comunale
Un autore per amico
2^
Illustra una fiaba
3^
Pedrengo
Esperto esterno
Scrittori si diventa
3^ - 4^ e 5^
Rosciate
Carta, penna e calamaio
2^ - 4^ e 5^
Tribulina
Madrelingua inglese
3^ e 4^
Rosciate
Rappresentazione con
laboratorio in lingua
inglese
4^ e 5^
Scanzo – Rosciate
Settimana intensiva
3^ - 4^ e 5^
Pedrengo
Bergamo scienza
5^
Progetto teatro-danza
3^ - 4^ e 5^
Rosciate
Animazione teatrale
2^
Scanzo
Laboratorio teatrale
“Bambini in scena”
4^
Tribulina
Lanciamoci a canestro
Atletica leggera
ED. FISICA
Minibasket
Nuoto
ITALIANO
INGLESE
Piscina di Alzano
Esperto esterno
Compagnia Smile
Rosciate
SCIENZE
TEATRO
Esperti esterni
Tribulina
Rosciate
Mercatini di Natale
tutte
Scanzo
Rosciate
Intergenerazionale
Spettacolo natalizio
Comitato genitori
Pedrengo
Alfabetizzazione
TRASVERSALE
Tribulina
3^ - 4^ e 5^
Scanzo
tutte
Tribulina
3B e 3C
Pedrengo
3^ - 4^ e 5^
Rosciate
tutte
Tribulina
3^ e 4^
Rosciate
Ed. alla solidarietà
Mostriamoci “Il sapore del
sapere”
PARTECIPAZIO
NE
A CONCORSI
Accoglienza e… non solo!
Cartolandia
Aspan
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
45
L’Eco di Bergamo
Associazione
Panificatori Bergamo
SINTESI DELLE USCITE DIDATTICHE
Meta
Classi
Plessi
Uscite sul territorio comunale o nei comuni
limitrofi relative alla progettualità di classe
(ed. stradale, ed. ambientale, biblioteca,…)
Tutte
Tutti
Uscite per assistere a rappresentazioni teatrali
tutti
Lonato del Garda
1^
Parco Naturaviva - Bussolengo (VR)
2^
Bergamo: GAMEC - MUSEO CIVICO - ORTO
BOTANICO
3^
Milano: padiglioni EXPO
Pedrengo
4^ - 5^
Bergamo: MUSEO BERNAREGGI
2^
Fattoria didattica - Villa d'Adda (BG)
Archeopark - Boario Terme
3^
Liceo Amaldi - Alzano L.
3^ - 5^
Istituto Romero - Albino
Scanzo
4^
Museo Egizio - Torino
Osservatorio astronomico BREMBATE SOPRA
Bergamo: Città Alta
5^
Milano: padiglioni EXPO
Liceo Amaldi - Alzano L.
2^
Bergamo: Città Alta
2^ - 3^ e 4^
Milano: padiglioni EXPO
3^ - 4^ e 5^
Rosciate
Mezzoldo (Bg)
tutte
Liceo Amaldi - Alzano L.
3^
Bergamo: Istituto Sacro Cuore
5^
Milano: padiglioni EXPO
tutte
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
46
Tribulina
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La Scuola secondaria di I grado si articola in due plessi:

Scuola secondaria
Piazza Alpini, 8 - Pedrengo
Tel./ Fax. 035 662128
e.mail: [email protected]

Scuola secondaria
Via degli Orti - Scanzorosciate
Tel. 035 661230 Fax . 035.655343
e.mail: [email protected]
Il nostro Istituto organizza una serie di attività integrative dell’offerta formativa per dare ai nostri alunni
l’opportunità di arricchire ed approfondire la propria formazione attraverso lo studio e la pratica di
discipline curricolari e non curricolari in un setting di proposte destrutturate e alternative alle metodologie
didattiche formali. In un’ottica di scuola di ciascuno e di tutti che deve faticosamente diventare scuola per
ciascuno e per tutti la scuola oggi deve saper coniugare equità ed eccellenza, deve poter garantire pari
opportunità nell’accesso all’istruzione e nella possibilità di un successo formativo, insomma deve tener
conto di tutti senza lasciare indietro nessuno! La personalizzazione dei piani di studio permette il
raggiungimento di questo fine e i corsi che abbiamo previsto valorizzano le esperienze degli alunni per
quanto riguarda il potenziamento/ approfondimento delle competenze.
LE SCUOLE SECONDARIE DELL’ISTITUTO SONO DOTATE DI APPOSITI CURRICOLI DECLINATI IN
BASE ALLA NORMATIVA VIGENTE E ALLE INDICAZIONI NAZIONALI E L’ISTITUTO SVILUPPA LA SUA
OFFERTA FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO ACCORDI DI RETE, CONVENZIONI, PROTOCOLLI
D’INTESA CON AMMINISTRAZIONI COMUNALI, ENTI, ISTITUZIONI, SCUOLE, UNIVERSITA’,
ASSOCIAZIONI.
Obiettivi








Riduzione dei tassi di dispersione scolastica;
innalzamento del livello di partecipazione degli alunni al sistema educativo;
contrasto alla disaffezione scolastica degli studenti;
potenziamento del senso di appartenenza alla scuola;
favorire un’interazione positiva ed una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia;
favorire l’iniziativa degli studenti;
prevenzione e lotta al bullismo e promozione dello star bene a scuola;
educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza.
Interventi in favore degli alunni
a)
b)
c)
d)
Recupero di lacune formative;
sostegno ed aiuto nello studio (metodo di studio e studio assistito) per gli studenti che evidenzino
carenze di preparazione in una o più discipline, ivi compresa la scarsa padronanza della lingua italiana
da parte di studenti provenienti da altri paesi;
moduli didattici di approfondimento e sviluppo (per la promozione delle eccellenze);
sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio delle discipline curricolari (gli
insegnamenti scientifici e tecnologici, il cinema, la storia contemporanea, l’apprendimento pratico
della musica e dell’arte, il giornalino, l’informatica, la multimedialità ecc.);
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
47
e)
iniziative complementari di arricchimento del curricolo a forte valenza socializzante (il teatro, il
laboratorio cinematografico, le arti figurative, la musica, le attività sportive e quant’altro risponda a
concrete esigenze degli studenti e delle famiglie).
Modalità organizzative e tempi


Programmazione differenziata per tipologia di destinatari, per contenuti, per metodologie e tempi di
svolgimento;
forme di collaborazione con EE. LL., biblioteche, teatri, musei, gruppi sportivi, agenzie educative,
associazioni ecc.
Per il corrente anno scolastico, sulla base delle risorse organiche interne all’Istituto, è stato possibile
programmare le seguenti attività:












Attività di accoglienza e continuità educativa con la Scuola Primaria
Orientamento scolastico: “Conoscenza di sé” - “Saper scegliere”
Competenze informatiche e multimedialità
Acquisizione metodo di studio
Integrazione alunni diversamente abili
Integrazione alunni stranieri
Padronanza di tecniche espressive diverse
Attività di laboratorio e sperimentazione scientifica
Uscite didattiche
Partecipazione a competizioni sportive studentesche (fase distrettuale e provinciale)
Orienteering (orientamento nello spazio naturale e urbano)
Attività di sensibilizzazione ai temi
della PACE
della SOLIDARIETA’
dei DIRITTI DEI BAMBINI
dell’AMBIENTE
Esperienze d’interazione scuola-territorio
Collaborazione con Enti operanti sul territorio: Polizia Locale - Biblioteca comunale - Agenzie bancarie del
territorio.
Partecipazione a manifestazioni proposte dall’Amministrazione Comunale e ad iniziative organizzate in
collaborazione coi Comitati dei Genitori.
Collaborazione con lo Spazio Giovani (AEPER) per le problematiche adolescenziali e il disagio, con il tavolo
Con.Di.Visioni.
Trasporto
Servizio organizzato e gestito dall’ Amministrazione Comunale per gli alunni residenti (solo secondaria di
Pedrengo).
Sportello “Spazio ascolto”
È attivo un servizio di consulenza psicologica d’Istituto, finanziato dalle Amministrazioni Comunali, rivolto a
docenti, genitori e alunni.
Orario delle lezioni

dal lunedì al sabato dalle h. 8.00 alle h.13.00 (Scanzo)

dal lunedì al sabato dalle h. 8.05 alle h.13.05 (Pedrengo)
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
48
DISCIPLINE E RELATIVE ORE SETTIMANALI
Classi Prime, Seconde e Terze
Modello 30 h
(29 + 1 di approfondimento letterario)
Italiano
6h
Storia – geografia *
3 h+ 1h
Inglese
3h
Seconda lingua straniera
2h
Matematica
4h
Scienze
2h
Tecnologia
2h
Musica
2h
Arte e immagine
2h
Scienze Motorie
2h
Religione
1h
TOTALE
30 h
* Lo studio di cittadinanza e costituzione è previsto nell’area storico-geografica
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
49
SINTESI DEI PROGETTI ATTUATI E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
Progetto/attività
denominazione intervento
classi
Il comportamento dei pedoni
prime
La circolazione del ciclista
seconde
Il ciclomotore
terze
Casco e cintura
prime
Velocità
seconde
Sicurezza sul lavoro
terze
EDUCAZIONE STRADALE
plessi
Pedrengo
Polizia locale
Scanzo
1^ e 2^
Pedrengo
3^
Scanzo
3^
Scanzo
tutte
Pedrengo
1^ e 3^
Scanzo
2^
Scanzo
tutte
Pedrengo
1^ e 3^
Scanzo
Intervento del Theatrino
1^ e 2^
Scanzo
Madrelingua inglese
tutte
entrambi
Riviste e libri in lingua inglese
2^ e 3^
Scanzo
Madrelingua spagnolo
tutte
Pedrengo
Riviste e libri in spagnolo
tutte
Scanzo
Consiglio Comunale
1^
EDUCAZIONE
ALL'AFFETTIVITÀ
Educazione all'affettività
EDUCAZIONE ALLA PACE
Incontro con Emergency
PLIS: Parco del Serio Nord
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Progetto orto
Slow food
ORIENTAMENTO
Mi oriento
INGLESE
SPAGNOLO
1E-1G
Classi aperte
collaborazioni
Esperti esterni
Esperti Artemisia
Amministrazione
comunale
Esperti esterni
Esperti esterni
Pedrengo
2G-2F
Assemblea di classe
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
Consulta degli studenti
1^
Consiglio Comunale dei ragazzi
Festa Liberazione
3^
tutte
Pedrengo
1^ e 2^
Scanzo
La Legalità
3^
Pedrengo
Life Skills
3^
entrambi
Prevenzione e sicurezza
tutte
Avis
Aido
Davide.it
2^
3^
2^
Giorno della memoria
EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
EDUCAZIONE
ALIMENTARE
Scanzo
Expo 2015
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
50
Scanzo
2^ e 3^
Pedrengo
2^
Scanzo
Esperti esterni
Esperti esterni
Progetto/attività
denominazione intervento
classi
plessi
LABORATORIO
ESPRESSIVO
Viva i gioielli
Aspettando il Natale
Gruppo
classi 3^
Pedrengo
PROGETTO GIORNALE
Giornalista per un giorno
tutte
entrambi
PROGETTO
ALFABETIZZAZIONE
collaborazioni
Associazione
nazionale giornalisti
1^/2^ alfabetizzazione
Prima alfabetizzazione lingua
latina
GIOCHI MATEMATICI
PROGETTO ECCELLENZE
EDUCAZIONE FISICA
PROMOZIONE ALLA
LETTURA
Pedrengo
Giochi logico-matematici
Università Bocconi
tutte
Campionato nazionale di
cultura generale
Orienteering
1^ e 2^
Campionati di atletica
tutte
1-2-3 Volley
Corsa campestre
1^
tutte
Sfida all’Amaldi
3^
Scanzo
Promozione alla lettura
1^ e 2^
Pedrengo
entrambi
SINTESI DELLE USCITE DIDATTICHE
Meta
Classi
Uscite sul territorio relative alla
progettualità di classe (ed. estradale, ed.
ambientale, biblioteca)
tutte
Gorle: 1-2-3 volley
1^
Valbembro: orienteering
1^
Bergamo Alta: orienteering
2^
Milano: padiglioni EXPO
2^
Chianciano Terme (solo se finalisti)
Plessi
entrambi
Alunni
selezionati
entrambi
Torino
3^
Brembate di Sopra: parco astronomico
3^
Scuola allo stadio
1A - 2A - 3A
Lezioni concerto
1^ e 3^
Rosciate: uscita a teatro
1^ e 2^
Colognola: uscita a teatro
3^
Museo del Novecento
3^
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
51
Scanzo
Pedrengo
CORSI MUSICALI
PER LE SCUOLE DELL’ISTITUTO
Nell’Istituto, in collaborazione con le amministrazioni
comunali, è attivo un corso sperimentale di musica, aperto
agli alunni delle classi quarte, quinte della scuola primaria e
agli studenti della secondaria.
Già molti ragazzi hanno avuto la possibilità di poter
praticare uno strumento musicale in un’ottica del “fare
musica” mediante l’apprendimento del linguaggio specifico
e lo sviluppo della pratica strumentale.
È un’occasione per gli alunni e futuri cittadini del territorio di Scanzorosciate-Pedrengo per
coltivare attivamente una passione, come quella musicale, fin dalla prima età scolare.
Sono stati individuati docenti di provata professionalità che seguono gli alunni in questo percorso
musicale ricco ed entusiasmante.
Le lezioni si svolgono da ottobre a maggio negli orari concordati con i singoli docenti e richiedono
un minimo contributo economico da parte delle famiglie.
Le classi di strumento attivate sono le seguenti:
1. Classe di Violino
(n. 1 corso a Scanzo)
2. Classe di Clarinetto/Sax
(n. 1 corso a Scanzo)
3. Classe di Flauto traverso
(n. 1 corso a Scanzo)
4. Classe di Pianoforte
(n. 1 corso a Scanzo e a Pedrengo)
5. Classe di Chitarra
(n. 1 corso a Scanzo e a Pedrengo)
6. Classe di Percussioni
(n. 1 corso a Scanzo)
Per poter costruire un percorso musicale con i nostri ragazzi ci deve essere necessariamente la
condivisione dei genitori. Essi devono essere consapevoli che il percorso è serio e potrà essere
gratificante solo attraverso l’impegno e la motivazione quotidiane, altrimenti spenderemo energie
e risorse economiche inutilmente.
L’obiettivo è che nel giro di qualche anno, possano nascere sul territorio un gruppo strumentale
(junior band) dell’Istituto.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
I docenti attribuiscono alla valutazione
una rilevante importanza e la considerano uno
strumento formativo che pone in relazione
reciproca, obiettivi, metodologie ed esperienze
di apprendimento e scelte educative.
LE FINALITÀ della valutazione
Valutare significa:
a. predisporre interventi didattici che possano facilmente adattarsi alle risorse cognitive e alle
b.
c.
d.
e.
diverse modalità di apprendere che gli alunni manifestano (individuazione degli stili cognitivi e
metodi di insegnamento);
accertare i progressi che ogni alunno compie in riferimento alla propria situazione di partenza
(analisi della situazione iniziale che orienta l’azione del team);
valutare la qualità (non solo la quantità) degli apprendimenti;
evidenziare i punti di forza e di debolezza delle risorse degli alunni, sondando l’intreccio tra le
dinamiche cognitive, affettive, relazionali, per ottimizzare l’efficacia degli interventi educativi
e didattici (interventi di recupero e potenziamento per rispondere ai bisogni degli alunni );
stimolare negli alunni la riflessione oggettiva e serena sui propri progressi e sull’impegno
personale
per
1.
2.
3.
4.
5.
evidenziare le potenzialità dell’alunno in continua evoluzione;
definire il profilo globale dell’alunno al termine del percorso scolastico;
descrivere i percorsi di apprendimento, non disgiunti dall’impegno, dall’interesse e dalla
motivazione, in termini di progressione dal livello di partenza e di approssimazione agli
obiettivi fissati per ogni alunno;
esprimere il giudizio sommativo;
predisporre nuove strategie e percorsi alternativi di insegnamento apprendimento, usando
“l’errore” e “la difficoltà” come strumenti di crescita.
Da ciò consegue che i processi di verifica e di valutazione non possono esaurirsi con l’utilizzo di
prove “oggettive”, tese a quantificare con percentuali gli apprendimenti conseguiti dagli alunni,
ma valorizzino una pluralità di strumenti con lo scopo di raccogliere informazioni diversificate e
collegate ai differenti contesti in cui le abilità si manifestano.
Pertanto nella valutazione degli alunni assumono importanza anche:
a. l’osservazione sistematica che raccoglie le informazioni attraverso check-list e griglie di vario
tipo, ma anche informale nella quotidianità scolastica e nella pluralità dei contesti educativodidattici;
b. i colloqui che forniscono informazioni anch’esse classificabili mediante check-list;
c. le esercitazioni individuali o collettive proposte giornalmente;
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d. il confronto degli insegnanti del team o del Consiglio di classe che attraverso la messa in
comune e la mediazione dei differenti punti di vista sul singolo alunno, promuove la
costruzione di un “profilo” più oggettivo degli atteggiamenti, delle abilità e delle competenze
possedute.
Le verifiche svolte, orali, scritte e pratiche, saranno effettuate periodicamente con modalità
diverse, così da rilevare i livelli di competenza relativi a tutte le abilità che si intendono
promuovere.
LE FASI della valutazione
La valutazione è dovere di ogni insegnante e si declina in momenti di:
OSSERVAZIONE: per rilevare la maturazione di atteggiamenti e di abilità socio – affettivo –
educativo, quali autonomia, socializzazione, collaborazione, ecc. , ma anche atteggiamenti e abilità
cognitive applicate in differenti contesti.
QUANTIFICAZIONE: per misurare gli apprendimenti attraverso prove scritte e orali.
VALUTAZIONE: è il momento in cui sulla scorta delle informazioni ricavate si esprimono i punti di
forza e le risorse dell’alunno tenendo conto delle dinamiche affettive e relazionali che
condizionano sempre il processo di apprendimento.
I docenti stabiliranno scansioni temporali e modi flessibili per discutere dei progressi e per
mettere in comune dati e osservazioni, in modo da poter valutare l’alunno nella sua dimensione
socio – affettivo – cognitiva.
Il Documento di Valutazione per eccellenza è la scheda, particolarmente nella sintesi
quadrimestrale, dove la valutazione della personalità dell’alunno non deve, né può essere
esplicitata da un mero giudizio sintetico (sufficiente, buono, …), poiché difficilmente ciò
chiarirebbe sia alla famiglia che al team, stili e tempi di apprendimento e neppure la specificità
della personalità dell’alunno.
Nel corso dell’anno scolastico tre sono i momenti fondamentali della valutazione:
1. valutazione iniziale o diagnostica, tendente a rilevare la situazione di partenza, lo stato
di fatto di conoscenze, capacità, atteggiamenti, potenzialità e bisogni in vista della
determinazione dell’azione didattica;
2. valutazione in itinere o formativa, tendente a migliorare la qualità e l’efficacia
dell’intervento educativo al fine di valutare le scelte didattiche in maniera sistematica;
3. valutazione finale o sommativa, tendente a valutare globalmente la misura degli
apprendimenti e delle competenze, l’acquisizione e l’uso dei metodi e dei linguaggi
specifici delle discipline.
Secondo quanto previsto dalla normativa vigente (legge 169/2008 e dpr 122/2009) la valutazione
periodica e finale degli apprendimenti degli alunni, la certificazione delle competenze da essi
acquisite, la valutazione dell’esame finale del ciclo saranno effettuate mediante l’attribuzione di
voti numerici espressi in decimi e riportati anche in lettere nei documenti di valutazione.
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Per quanto il livello complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni si fa riferimento agli indicatori
riportati nella seguente rubrica valutativa:
Conoscenze
10
Conosce i contenuti
in modo completo,
approfondito e
organico
Ricava le
informazioni, le
rielabora e le
organizza in modo
personale e critico.
9
Conosce i contenuti
in modo
approfondito e
organico.
Ricava le
informazioni ed
opera i collegamenti
richiesti.
Conosce i contenuti
in modo completo.
Coglie gli elementi
del messaggio in
forma adeguata.
Conosce gran parte
dei contenuti in
modo abbastanza
organizzato.
Comprende gli
argomenti
fondamentali.
Conosce i contenuti
principali in modo
essenziale/mnemonico.
Coglie il significato
essenziale di un
testo.
Conosce i contenuti
in modo parziale.
Ha difficoltà a
cogliere il significato
essenziale di un
testo.
Applica con difficoltà le
tecniche operative. Necessita
della guida dell’insegnante
per organizzarsi nel lavoro e
impostare strategie risolutive.
Possiede proprietà
di linguaggio
inadeguata.
Conosce i contenuti
in modo
frammentario e
disorganizzato.
Ha difficoltà nella
comprensione
globale.
Ha gravi difficoltà ad applicare
le tecniche risolutive, ad
organizzarsi nel lavoro e ad
impostare strategie risolutive
anche con la guida
dell’insegnante.
Possiede scarsa
proprietà di
linguaggio.
8
7
6
5
4
Comprensione
Applicazione/Strategie
risolutive
Utilizza e applica tutte le
tecniche operative. Sa
organizzarsi nel lavoro in
modo autonomo ed è
consapevole delle strategie
adottate anche in situazioni
complesse/nuove.
Utilizza e applica tutte le
tecniche operative. Sa
organizzarsi nel lavoro in
modo autonomo ed è in grado
di definire strategie risolutive
in situazioni note anche
complesse.
Utilizza e applica
correttamente le tecniche
operative. Sa organizzarsi nel
lavoro in modo autonomo e
sa impostare strategie
risolutive in situazioni
problematiche note.
Applica in modo abbastanza
corretto le tecniche operative.
Riesce ad organizzarsi nel
lavoro in modo autonomo e
ad usare le strategie risolutive
in situazioni problematiche
note.
Ha una parziale conoscenza
delle tecniche operative, va
guidato nell’applicazione di
strategie risolutive in
situazione note.
Voto
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Linguaggio
Usa in modo
appropriato i
linguaggi specifici e
si esprime in forma
chiara e articolata.
Ha padronanza dei
termini specifici e
si esprime nei
diversi linguaggi in
modo appropriato.
Usa in modo
corretto e
appropriato i
termini specifici.
Si esprime in modo
chiaro, utilizzando
la terminologia
specifica
essenziale.
Si esprime in modo
semplice e chiaro.
È stato anche introdotto il voto nel comportamento espresso:
 attraverso un giudizio formulato dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della
classe (nella scuola primaria) secondo i seguenti parametri:

partecipazione

interesse

impegno/studio/svolgimento compiti

rispetto delle regole a scuola

socializzazione e relazionalità
Giudizio
Descrittori
corretto e
responsabile
Partecipa in modo attivo e costruttivo, mostrando interesse verso tutte le
proposte. È costante nell’impegno, svolge sempre i compiti scritti e studia con
assiduità. Cura il lavoro e porta regolarmente il materiale necessario. È rispettoso
delle regole della convivenza scolastica; è corretto, disponibile e collaborativo con
compagni e insegnanti.
corretto
Partecipa in modo attivo, mostrando interesse verso le varie proposte. Si impegna
in modo adeguato, svolge i compiti scritti e si applica regolarmente nello studio.
Cura il lavoro e porta il materiale necessario. È rispettoso delle fondamentali
regole della convivenza. Instaura rapporti corretti e positivi con compagni e
insegnanti.
generalmente
corretto
Partecipa alle attività proposte con interesse e impegno abbastanza regolari.
Solitamente svolge i compiti scritti e si applica nello studio. In genere cura il lavoro
e porta il materiale necessario. È abbastanza rispettoso delle regole ed è
solitamente corretto con insegnanti e compagni.
non sempre
corretto
Partecipa con interesse settoriale e impegno non sempre continuo. Non svolge
regolarmente i compiti scritti e si applica con superficialità nello studio. Ha una
cura limitata del proprio lavoro, che svolge in modo affrettato, e talvolta non porta
il materiale necessario. Fatica a rispettare le regole e instaura rapporti non sempre
positivi con insegnanti e compagni.
poco corretto
Partecipa in modo superficiale, con interesse impegno inadeguati. Svolge
saltuariamente i compiti scritti e si applica con discontinuità nello studio. Ha poca
cura del proprio lavoro che svolge in modo frettoloso e spesso è sprovvisto del
materiale necessario. Va richiamato al rispetto delle regole della convivenza e
instaura rapporti poco corretti con compagni e insegnanti.
scorretto
Non partecipa alla vita scolastica; manifesta scarso interesse e impegno incostante
verso le attività proposte. Spesso non svolge i compiti e non si applica nello studio.
Non cura il lavoro e non porta il materiale necessario. Va spesso richiamato al
rispetto delle regole della convivenza a si relaziona in modo inadeguato con
insegnanti e compagni.
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
con un voto numerico espresso collegialmente in decimi, accompagnato da una specifica
nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione (nella scuola secondaria di I
grado), secondo quanto riportato in tabella:
Voto
10
corretto e
responsabile
9
corretto
8
non sempre
corretto
7
poco
corretto
Rispetto del patto di
corresponsabilità e del
regolamento disciplinare
d’istituto
Descrittori
Rispetto scrupoloso del
regolamento d’istituto
È corretto, disponibile e rispettoso nei rapporti con i
componenti della comunità scolastica, si dimostra
maturo e responsabile nei diversi contesti educativi,
porta a termine con affidabilità gli impegni presi,
svolge i compiti e studia con continuità
Rispetto delle norme disciplinari
d’istituto
Collabora durante le attività, assolve alle consegne in
maniera puntuale e costante, porta a termine con
affidabilità gli impegni presi, è corretto nei rapporti
con i componenti della comunità scolastica, ha cura
degli ambienti e dei materiali scolastici
Episodi limitati e non gravi di
mancato rispetto del
regolamento scolastico
Partecipa con scarso interesse alle attività scolastiche,
non è puntuale e costante nell’assolvere alle
consegne, non sempre porta a termine gli impegni
presi, si sposta senza motivo e senza autorizzazione,
non sempre assume comportamenti corretti nei
rapporti con i componenti della comunità scolastica,
utilizza un vestiario e/o un linguaggio non consono
all’ambiente scolastico, ha ricevuto richiami verbali
e/o qualche richiamo scritto
Episodi di mancato rispetto del
regolamento scolastico soggetti
a sanzioni disciplinari
Disturba spesso le lezioni, si rende responsabile di
assenze e ritardi frequenti e non giustifica
regolarmente, spesso non rispetta le consegne,
falsifica le firme, tiene il cellulare acceso, è poco
corretto nei rapporti con i componenti della comunità
scolastica, utilizza in modo poco rispettoso
attrezzature, ambienti e oggetti, ha ricevuto
numerose amonizioni scritto sul registro di classe e/o
una sospensione
6
scorretto
Frequenti e sanzionati episodi
di mancato rispetto del
regolamento scolastico
5
gravemente
scorretto
Gravi episodi di violazione del
regolamento che hanno dato
luogo a sanzioni disciplinari
Disturba spesso le lezioni con comportamenti
inopportuni,
compie
assenze
deliberate
e
ingiustificate, usa il cellulare durante lo svolgimento
delle attività didattiche, fuma nei locali scolastici,
rispetta le consegne solo saltuariamente, non è quasi
mai munito del materiale scolastico, danneggia locali,
arredi e/o oggetti
Disturba le lezioni, non rispetta mai le consegne, è
sistematicamente privo del materiale scolastico,
danneggia intenzionalmente locali, arredi e/o oggetti,
usa il cellulare in modo lesivo della dignità personale,
si comporta in modo violento e/o aggressivo nei
confronti di compagni e adulti.
N.B. Per l’attribuzione del voto di condotta è sufficiente che il comportamento dell’alunno corrisponda ad
alcuni dei descrittori indicati.
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Per quanto riguarda la valutazione delle singole prove sono stati definiti i seguenti livelli:
PERCENTUALE DI RISPOSTE ESATTE
99% - 100%
10
98%
10-
95% - 97%
9½
93% - 94%
9+
90% - 92%
9
88% - 89%
9-
85% - 87%
8½
83% - 84%
8+
80% - 82%
8
78% - 79%
8-
75% - 77%
7½
73% - 74%
7+
70% - 72%
7
68% - 69%
7-
65% - 67%
6½
63% - 64%
6+
60% - 62%
6
58% - 59%
6-
55% - 57%
5½
53% - 54%
5+
50% - 52%
5
48% - 49%
5-
45% - 47%
4½
43% - 44%
4+
40% - 42%
4
38% - 39%
4-
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
LIV. MINIMO
VOTAZIONE SINGOLE
VERIFICHE
sul registro
VOTAZIONE RIASSUNTIVA
QUADRIMESTRALE
10
9
8
7
6
5
4
Per quanto riguarda gli alunni della scuola secondaria di I° grado, la valutazione comprende i valori che
vanno da 4 a 10; per gli alunni della scuola primaria verranno utilizzati solo i valori compresi tra 5 e 10,
con gli stessi indici di riferimento.
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CRITERI PER L’ESAME DI STATO
Scuola secondaria di 1° grado
NB: il presente documento è in fase di aggiornamento
Criteri generali
L’ammissione degli alunni all’esame di stato avviene tramite un giudizio di idoneità, espresso in
decimi, che tiene conto delle valutazioni per disciplina e di quelle sul livello di maturazione,
espresse nel corso del triennio, con riguardo anche alle competenze acquisite e alle attitudini
dimostrate.
L’ammissione è condizionata dalla frequenza alle lezioni per almeno tre quarti dell’orario annuale.
La decisione viene assunta collegialmente dai docenti della classe.
Il consiglio di classe predisporrà (art.11 decreto legislativo n. 59/2004) la relazione finale in cui
saranno presentati le attività e gli insegnamenti realmente svolti, le linee e la sintesi di quanto la
programmazione educativa e didattica, impostata nel triennio, ha via ipotizzato e verificato.
La scheda individuale di valutazione, completa delle valutazioni per disciplina e del giudizio di
ammissione, espresso in decimi, consentirà una conoscenza sufficientemente completa del
risultato cui ciascun alunno è pervenuto sia in relazione allo sviluppo delle capacità sia in merito al
possesso dei contenuti culturali.
Per quanto riguarda gli ESAMI, è prevista l’effettuazione


sia di prove scritte di ITALIANO, LINGUA INGLESE E SPAGNOLA, MATEMATICA ED
ELEMENTI DI SCIENZA E TECNOLOGIA, da svolgersi in giorni diversi e per una durata
oraria definita dalla commissione esaminatrice
sia di una PROVA SCRITTA A CARATTERE NAZIONALE, i cui testi sono scelti dal
Ministro tra quelli definiti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione
del Sistema di istruzione.
La prova nazionale sarà riprodotta in sede nazionale in copia per ciascun alunno e
consegnata per tempo agli Uffici scolastici provinciali in appositi plichi predisposti
per ciascuna scuola e per ciascuna classe.
La prova nazionale riguarderà italiano e matematica, ad integrazione delle prove
scritte già previste.
Prove scritte
Italiano
La prova scritta sarà formulata in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria
capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite.
Le tracce, formulate in modo da rispondere quanto più è possibile agli interessi degli alunni,
verteranno su:
 esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto
forma di cronaca, diario, lettera, racconto o intervista, ecc…)
 trattazione di argomento di interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di
riflessioni personali;
 relazione su un argomento di studio, attinente ad una qualsiasi disciplina del curricolo.
Obiettivi da valutare:
 ricchezza e pertinenza del contenuto;
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



chiarezza ed organicità;
correttezza grammaticale;
proprietà lessicale;
capacità di rielaborazione personale.
Matematica ed Elementi di Scienze e Tecnologia
La prova verterà su quattro quesiti, lo svolgimento di ciascuno dei quali non precluderà quello
degli altri.
I quesiti potranno riguardare aspetti numerici, geometrici e tecnologici, senza trascurare nozioni
elementari nel campo della statistica e della probabilità.
Uno dei quesiti riguarderà gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività
svolte nel corso del triennio nel campo delle scienze sperimentali (eventualmente differenziato
per le singole sottocommissioni).
La prova nel suo insieme, oppure i singoli quesiti, saranno graduati.
Obiettivi da valutare
 conoscenza di regole, proprietà e tecniche di calcolo;
 applicazione di regole, proprietà e tecniche di calcolo;
 capacità di individuare, applicare e verificare strategie risolutive di situazioni problematiche;
 esprimere situazioni con linguaggio appropriato: grafico- geometrico - algebrico.
Lingue comunitarie: Inglese e Spagnolo
Il candidato potrà scegliere tra le seguenti prove:
1. Brano + questionario (risposte aperte/chiuse, risposte di deduzione, risposte su esperienza
personale).
Obiettivi da valutare
 comprensione del testo;
 conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico;
 capacità di rielaborazione.
2. Lettera/dialogo (su traccia)
Obiettivi da valutare:
 pertinenza del contenuto in rapporto alla traccia;
 conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico;
 ricchezza del contenuto.
Prova nazionale
La prova d’esame è divisa in due sezioni.
La prima, che riguarda l'ITALIANO" è a sua volta divisa in due parti:

la prima testerà gli studenti sulla "comprensione del testo”, attraverso un questionario
a scelta multipla;

la seconda parte sarà dedicata alla "riflessione sulla lingua" con una serie di quesiti su
conoscenze grammaticali. I quesiti saranno sia a scelta multipla sia a risposta aperta.
La seconda sezione riguarderà la MATEMATICA e proporrà quesiti a scelta multipla e a risposta
aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni".
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60
Criteri per il colloquio orale
Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera commissione esaminatrice, dovrà
consentire di valutare, attraverso il coinvolgimento delle varie discipline di studio, la maturazione
globale dell’alunno.
Il Collegio dei docenti, in merito alla modalità di esecuzione del colloquio, ha deliberato quanto
segue:
 punto di partenza del colloquio orale sarà un documento, predisposto dagli insegnanti,
legato alle attività disciplinari, laboratoriali e alle esperienze didattiche maturate.
L’alunno sarà invitato
 a leggere con attenzione e comprendere le informazioni e stabilire collegamenti con altre
discipline, in modo tale da poter organizzare e illustrare un percorso multidisciplinare
attinente all’argomento trattato nel documento stesso
in modo da consentire ai docenti di valutare
 la capacità progettuale degli studenti
 le loro capacità espressivo - comunicative
 le competenze, le eventuali conoscenze disciplinari e/o pluridisciplinari e/o
interdisciplinari, anche attraverso la formulazione di domande relative all’uso delle
conoscenze acquisite nell’interpretazione delle esperienze illustrate
 la consapevolezza del proprio percorso formativo
 la maturazione personale acquisita ed il senso di responsabilità maturato nell’arco del
triennio.
Obiettivi da valutare:
 capacità di relazionare su esperienze fatte e/o su argomenti relativi ad esperienze in ambiti
d’interesse;
 capacità di stabilire relazioni;
 capacità di ipotesi, analisi, sintesi, valutazione;
 capacità di rielaborazione personale
Giudizio finale
La Commissione esaminatrice, che opera collegialmente sia nella correzione degli elaborati sia
nello svolgimento del colloquio orale, sulla base delle risultanze complessive degli scrutini finali,
delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare esprimerà una valutazione complessiva in
decimi.
Se il giudizio sarà negativo: Non Licenziato
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DI ALUNNI BES E IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ APPRENDITIVA
(STRANIERI - DIVERSAMENTE ABILI - DSA)
 ALUNNI STRANIERI
Sportello scuola per l’integrazione degli alunni stranieri
e per l’educazione interculturale
INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER LE
PROVE D'ESAME DI LICENZA DI SCUOLA SECONDARIA DI 1°,
PER LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE E
PER LA PROVA NAZIONALE
A FAVORE DEGLI ALUNNI STRANIERI
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Al fine di suggerire un orientamento per le prassi nelle prove d’esame di Stato di scuola
secondaria di primo grado, ad integrazione e supporto di quanto deliberato nei Collegi Docenti
delle singole istituzioni scolastiche, si suggerisce:
 di orientare le prove d'esame scritte verso proposte a "gradini" (diversi livelli di
raggiungimento delle competenza essenziali), che individuino il livello della sufficienza e i
livelli successivi;
 di condurre il colloquio tenendo conto del percorso di apprendimento definito in base alle
condizioni di partenza e agli obiettivi conformemente fissati secondo quanto previsto
dall’art. 45 del DPR 349/1999 (“Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di
insegnamento: allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per
gruppi di alunni, per facilitare l'apprendimento della lingua italiana”) e opportunamente
documentati nel “giudizio di idoneità per l’ammissione all’esame…” e nella “relazione finale
nella quale sono presentate le attività della classe…”
 di far sì che il Collegio Docenti adotti tutta la procedura suggerita con apposita delibera.
Alcune procedure possibili sono:
 utilizzare prove scritte contenenti anche richieste adeguate ai livelli di conoscenze,
competenze e abilità raggiunte dallo studente straniero;
 tener conto del tempo di presenza dello studente in Italia e dei percorsi specifici seguiti
nell'apprendimento dell'italiano-L2.
PROVA SCRITTA DI LINGUA ITALIANA
Si consiglia di:
 prevedere nella terna almeno una prova riferita a contenuti conosciuti dall’alunno;
 facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate, sia scritte (immagini, schemi)
che orali;
 permettere la consultazione del dizionario bilingue.
PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
Si consiglia di:
 prevedere nella prova privilegiando concetti algebrici ed elaborati grafici e strutturando la
parte di geometria in modo graduato e facilitando la parte di comprensione del testo e
delle consegne con indicazioni adeguate.
PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA
Considerate le competenze accertate nel momento di ingresso dello studente nella scuola italiana,
relativamente alla lingua straniera studiata dalla classe; valutato che la lingua studiata è spesso,
per gli alunni stranieri, una lingua "terza" veicolata dalla lingua “seconda”, si consiglia di:
- prevedere almeno una prova graduata, dove siano presenti alcune richieste adeguate al
contenuto conosciuto dall’alunno;
- facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate;
- privilegiare, la comprensione rispetto alla produzione nella definizione dei parametri di
accettabilità della prova;
- permettere la consultazione del dizionario bilingue (lingua madre/lingua straniera studia-ta).
2^ lingua straniera:
Nella fase di primo inserimento è possibile che l’alunno straniero sia dispensato dal frequentare le
lezioni della seconda lingua straniera, per l’esigenza di focalizzarsi sull’apprendimento dell’Italiano
(per l’alunno lingua straniera), ma in una fase successiva gli dovranno essere proposti dei
contenuti minimi anche per la seconda lingua straniera.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
62
Si suggerisce di:
 estendere agli alunni stranieri la norma riguardante i ragazzi privatisti e coloro che si
trasferiscono da altra scuola
 prevedere per i ragazzi neo-arrivati in classe terza, la possibilità di sostenere l’esame in una
lingua straniera diversa da quelle insegnate nella scuola.
In entrambi i casi si provvederà alla nomina di un commissario d’esame aggregato abilitato.
(-Gli alunni che si trasferiscono da altra scuola dove era previsto l’insegnamento di una lingua
straniera comunitaria diversa da quella proposta nella nuova scuola, possono, per deliberazione
motivata e inappellabile del Consiglio di classe, essere dispensati dal frequentare le lezioni della
nuova lingua, con l’obbligo però di sottoporsi, alla fine dell’anno, nella scuola stessa, all’esame
sulla lingua di cui avevano iniziato lo studio;
-Quando in una scuola sia istituito, un insegnamento facoltativo di lingua straniera corrispondente
a quella di cui aveva iniziato lo studio, l’alunno è tenuto a frequentarne le lezioni, poiché la
frequenza di detto insegnamento sostituisce a tutti gli effetti quella dell’insegnamento della lingua
o letteratura straniera istituito nell’organico della scuola).
COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice,
dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno. Nel rispetto dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche e della responsabilità delle singole sotto-commissioni esaminatrici, il
colloquio pluridisciplinare potrà riguardare gli approfondimenti delle singole discipline di studio e
altri elementi derivanti da qualificate esperienze realizzate. (comma 4.3.3 della CM n. 32 del 14
marzo 2008)
Si consiglia di:
- di concordare con lo studente alcuni argomenti e contenuti per le diverse discipline;bb
- fruire, quando è possibile, dell'intervento di docenti competenti nella lingua straniera conosciuta dall’alunno e/o mediatori.
PROVA NAZIONALE
L’eventuale risultato negativo della misurazione delle prove scritte non preclude
necessariamente il buon esito dell’esame, in quanto la valutazione finale terrà conto delle
valutazioni sintetiche espresse sulle singole discipline, sulle attività opzionali/facoltative, sul
comportamento e delle valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di
maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle attitudini dimostrate.
RIFERIMENTI NORMATIVI
CM n.24 1/03/2006 “Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri, ( in particolare II parte
Indicazioni operative punto 8 dove si richiama la L.517/77, l’art.4 DPR 275/199)
L.517/77 ( accanto alla funzione certificativa si va affermando la funzione regolativa in grado di
fornire un continuo adeguamento delle proposte formative alle reali esigenze degli alunni,
sollecitazione della partecipazione degli alunni e delle famiglie al processo di apprendimento)
DPR 275/1999 art. 4 (autonomia didattica delle istituzioni scolastiche che prevede che le stesse
adottino le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale,
vedi CM n. 24/2006)
DPR n.394 del 31/08/1999 (adattamento della valutazione ai percorsi personali degli alunni)
L.n.53/2003 art.3 (piano di studio individualizzato)
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 ALUNNI DISABILI (L.104/1992 CON INSEGNANTE DI SOSTEGNO)
Per gli alunni con disabilità sono predisposte prove di esame, comprensive della prova a carattere
nazionale INVALSI, specifiche per gli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso
dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei
docenti componenti la Commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle
ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza.
Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature
tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario.
 ALUNNI DSA (CERTIFICATI AI SENSI DELLA LEGGE 170/2010)
I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare
per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da
altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011.
È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo
svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati
possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”.
Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio
componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi
vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. E’
possibile inoltre prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte,
con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, e adottare
criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato può essere
consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati
impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello svolgimento
dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.
 PROVE DI INGLESE E FRANCESE
Per le due lingue straniere, le commissioni d’esame, nella loro funzione organizzativa, possono
stabilire se svolgere le due prove scritte per le lingue comunitarie in un unico giorno o in due giorni
distinti, ferma restando l’opportunità che tali prove si svolgano separatamente e siano oggetto di
autonoma valutazione….
Ciò non riguarda le situazioni di quegli studenti che si avvalgano delle ore di seconda lingua
comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per il potenziamento della lingua italiana.
In tal caso, ovviamente, la seconda lingua comunitaria non è oggetto di prova di esame.
I candidati con disturbo specifico di apprendimento (DSA) che, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del DM
12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento
della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti
relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti
con il percorso svolto, finalizzate al solo rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n.
323/1998.
Per i candidati con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA), che hanno seguito un
percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e
straniera/e, la commissione sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva delle prove
scritte. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, stabilisce
modalità e contenuti della prova orale sostitutiva, che ha luogo nei giorni destinati allo svolgimento
delle prove scritte di lingua straniera, al termine delle stesse, o in un giorno successivo, purché
compatibile con il calendario delle prove orali.
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L’ELIMINAZIONE DI UNA PROVA SCRITTA D’ESAME COMPORTA IL RILASCIO DI UN ATTESTATO E
NON DEL DIPLOMA DI LICENZA MEDIA.
Per cui, laddove si intenda rilasciare un diploma equipollente e valido a tutti gli effetti, è
necessario procedere così:
-per gli alunni disabili, vista la possibilità di differenziare le prove in tutte le materie in base al PEI,
verranno somministrate prove scritte in tutte le materie d’esame (e nel caso della seconda lingua
straniera sarà possibile sottoporre il candidato a prova orale sostitutiva, oppure avere organizzato
e deliberato in consiglio di classe il potenziamento della lingua inglese, e quindi non svolgere la
prova di francese).
-PER GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DI PARTICOLARE GRAVITA', CHE FRUISCONO DI UN PEI
COMPLETAMENTE INDIVIDUALIZZATO CON SOSTITUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE DISCIPLINE,
A SEGUITO DELLA QUALE NON POSSONO SOSTENERE LE PROVE D'ESAME PREVISTE, SI PREVEDE IL
RILASCIO DI UN ATTESTATO DI FREQUENZA VALIDO AI FINI DELL'ISCRIZIONE AL SUCCESSIVO
ORDINE DI ISTRUZIONE. (ART.33 ESAMI DI STATO)
-per gli alunni DSA, sarà possibile in tutte le materie utilizzare strumenti e misure compensative
per svolgere la stessa prova degli altri alunni, oppure per la lingua straniera sottoporre il candidato
a prova orale sostitutiva, ma da effettuare possibilmente lo stesso giorno della prova scritta e
valutare con un voto specifico;
-per gli alunni stranieri NAI, quindi arrivati in Italia nell’ultimo anno, in caso di necessità sarà
possibile non far svolgere la prova di francese solo se il consiglio di classe ha organizzato e
deliberato il potenziamento della lingua inglese.
Per quanto riguarda gli alunni BES e tutti i casi di alunni con gravi difficoltà di apprendimento, la
normativa non fornisce al momento alcun aiuto coerente ed efficace a tutela del loro diritto di
sostenere un esame alla portata dei loro bisogni educativi speciali. Quindi ai consigli di classe delle
terze medie rimane la possibilità di differenziare e applicare i criteri di valutazione delle prove
scritte e orali, in sede d’esame, eccetto l’INVALSI, in modo coerente con il percorso dell’alunno, e
di valorizzare le possibilità effettive dell’alunno attraverso la costruzione di prove che permettano
a tutti di esprimere risultati eccellenti ma anche ai più fragili di ottenere risultati essenziali (forma
grafica della prova, prova graduata, supporti visivi e iconici, linguaggio accessibile, uso di strumenti
multimediali…).
Certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di orientamento e sostegno al
processo educativo di ciascun alunno, registrerà:
- competenze acquisite, capacità e potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari e
traguardi raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico sia gli esiti delle
prove d’esame;
- particolari attitudini emerse durante il triennio;
- piano di studi seguito (monte ore svolto, discipline, attività facoltative ed opzionali, crediti
formativi acquisiti, ecc.).
Il Collegio dei Docenti sta ideando un modello specifico da applicare per quest’anno scolastico sia
nella secondaria sia nella scuola primaria.
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EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
L’ASPETTO DELLA SICUREZZA nei vari
ambienti in cui si vive e quindi anche della scuola, è stato
ripreso con attenzione anche dalla nostra attività
scolastica. Ogni anno si provvede al controllo delle sedi,
individuando gli elementi che rispondono alle norme
sulla sicurezza e quelli invece su cui bisognava
intervenire, dando comunicazione agli Enti responsabili.
A questo fine sono state elaborate norme di
comportamento precise da rispettare in caso di
evacuazione e che sono state verificate nelle prove
effettuate.
MOTIVAZIONI
Educare i ragazzi ai temi della
Sicurezza e della Protezione civile è ormai una necessità ineludibile soprattutto in un paese come
l’Italia dal delicatissimo equilibrio idrogeologico e da un tessuto di produzioni a rischio che
rappresentano un pericolo oggettivo per tutti. Su questi temi è tornato più volte anche il Ministero
alla Pubblica Istruzione sottolineando la necessità di una formazione anche psico-pedagogica per
preparare i futuri cittadini ad affrontare le possibili situazioni di rischio, presenti nel loro territorio.
BISOGNI
Sensibilizzare i ragazzi ai temi della Sicurezza e della prevenzione è oggi
fondamentale. Spesso si tratterà di interventi che riguardano la loro vita quotidiana perché si
parlerà di sicurezza in casa, a scuola o in bicicletta e in motorino. A ben guardare dovremo
condurre gli alunni a riflettere sul loro rapporto con il territorio che li circonda, con l’ambiente e la
necessità della sua salvaguardia anche per porci al riparo da incidenti od eventi calamitosi quali:
alluvioni o terremoti.
FINALITA’ A nostro avviso vi è innanzitutto una finalità etica importante: sensibilizzare
alla sicurezza significa anche introdurre valori fondamentali come quelli della solidarietà, della
necessità di occuparsi degli altri e di aiutarli. In una società che indica come valore l’interesse
personale o il successo o l’apparire in televisione, la scuola deve educare a dei valori più autentici
che creino una mentalità aperta ai bisogni dell’altro chiunque esso sia perché si riconosce nel
vicino una persona con tutta la sua ricchezza. In questo contesto la struttura della Protezione civile
costituisce un buon esempio essendo basata sull’apporto volontario dei singoli.
UN ALTRO ASPETTO legato all’educazione ai temi della sicurezza che vogliamo
sottolineare è la possibilità di avviare la formazione di una coscienza civica che porterà gli alunni
ad una maggiore attenzione a questi problemi negli edifici privati e pubblici, nei luoghi di lavoro
dove si inseriranno, nel territorio in cui vivono. In altre parole si porranno le basi per una
responsabilizzazione di tutti i ragazzi e per lo sviluppo di una mentalità della sicurezza che solo in
questi ultimi anni si sta sviluppando in Italia. Infatti informare fa riferimento al “sapere”, il formare
al “saper fare”, l’educare al ”saper essere”. Su quest’ultimo punto vogliamo ricordare ciò che
afferma G. Bertagna il quale sottolinea che “educare rende ciascuno più indipendente, più libero,
capace di scegliere e di assumere la propria responsabilità, di ragionare, di studiare, di esprimersi,
di inventare, di agire bene, di gustare il bello e di amare”. Questo è in fondo l’obiettivo finale che
tutte le discipline perseguono.
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OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI E TRASVERSALI

Sviluppare l’abilità di osservazione e riflessione degli
alunni.

Coinvolgerli principalmente con attività manuali che
favoriscano la partecipazione di tutti. (Disegnare,
colorare, scrivere, ideare, progettare, …)

Far comprendere l’importanza di essere ordinati e
precisi nello svolgimento delle varie attività. (Si pensi ad
esempio alle prove di evacuazione o al ruolo degli
aprifila e chiudifila)

Far comprendere che ognuno ha delle responsabilità nei confronti degli altri.

Far comprendere il concetto di prevenzione.

Fornire un'organica e complessiva informazione circa le fonti di rischio, le modalità con cui
evitarle e rimuoverle.

Promuovere l'assunzione di informazioni, conoscenze, atteggiamenti e comportamenti
finalizzati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute.

Far raggiungere livelli di sicurezza sempre più elevati negli ambienti di vita degli alunni.

Educare ad una mentalità razionale e previdente ma non per questo pessimistica o
catastrofica.

Abituare gli alunni alla conoscenza di sé, delle proprie emozioni e paure; all'autocontrollo
nei momenti di difficoltà e di imprevisto per cercare di evitare il panico.
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Scuola Secondaria di Primo Grado
Scanzorosciate - Pedrengo
DA ADOTTARE AI SENSI
 Del DPR N.249 24.06.1998: Statuto delle Studentesse e degli Studenti
 Del D.P.R. n. 235 del 21.11.2007: Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R.
249
 Del DDL Gelmini : Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca” del 1 agosto
2008
 Della circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale N. del 30.05.2013
art. 1 - Vita della Comunità Scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con
pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e
della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e
professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e
di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
art. 2 - Diritti e doveri
L’alunno ha diritto a









ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità
d’apprendimento personali.
Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola.
Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati
raggiunti e che permettano di migliorare il proprio rendimento, secondo i ritmi di
apprendimento di ciascuno
Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la
religione, la lingua, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche, sociali ed economiche.
Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato (D. Lgs. 626/94).
Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di
situazioni di ritardo e di svantaggio e l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici.
Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica.
Scegliere tra le attività opzionali organizzate dalla scuola.
Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare.
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L’alunno ha il dovere di











prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola.
Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno.
Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di
studio.
Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo.
Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento
rispettoso dell’ambiente scolastico.
Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o
coetanei, senza alcuna discriminazione.
Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della
Scuola.
Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio
comune di cui tutti devono sentirsi responsabili.
Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di
portare a scuola oggetti che possano arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o
che possano costituire pericolo per se stessi e per i compagni.
Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo.
Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico.
Art. 3 - Disciplina
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è individuale e/o collettiva a seconda del caso.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni.
Nessuna infrazione connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
L’istituzione scolastica individua e punisce quei comportamenti (gravi e/o reiterati) che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’Art. 2, indica le relative sanzioni, gli organi
competenti ad erogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri regolativi seguenti
Le sanzioni sono
 sempre temporanee e proporzionali alla infrazione disciplinare
 ispirate, al principio della responsabilizzazione personale e, per quanto possibile, della
riparazione del danno
 tengono conto della situazione personale dello studente (art. 4, comma 2, 3 e 5 D.P.R. 249/98)
e del contesto in cui si è verificato l’episodio
 comminate dopo avere effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto e dopo aver invitato
l’alunno a esporre le proprie ragioni
 hanno la finalità di recuperare un positivo rapporto degli/dello allievo/i con l’istituzione
scolastica, pertanto si deve cercare di ricorrere a note collettive.
Le sanzioni disciplinari inoltre
 devono essere irrorate con la massima tempestività
 non sono proponibili se tardive, cioè oltre i 10 giorni successivi alla rilevazione della mancanza
o dell’infrazione compiuta dallo studente. In caso contrario, la sanzione perderebbe la sua
funzione e risulterebbe inadeguata rispetto ai bisogni formativi.
 ogni proposta deve essere presentata in forma scritta dai singoli docenti al Dirigente scolastico
per l’avvio del procedimento conseguente.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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Nei casi in cui si verifichino danneggiamenti alle strutture e ai beni della scuola o delle persone, e
non siano individuabili gli autori, si procede all’attribuzione della responsabilità solidale e quindi
alla rifusione del danno a carico del gruppo o classe coinvolti.
Tipologia delle sanzioni
 Richiamo verbale
Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA.
 Richiesta formale di scuse
Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA.
 Ammonizione formale
Da parte del Dirigente scolastico o dei docenti: scritta sul libretto personale e/o sul registro di
classe
 Sospensione dell’intervallo per l’alunno/a o per la classe per un periodo adeguato alla
mancanza disciplinare
Da parte del C.d.C. o del Dirigente scolastico.
 Convocazione dei genitori
Da parte del Dirigente scolastico o da un suo delegato o dal Coordinatore del c.d.c. o da un
docente di classe: immediatamente per via telefonica o per iscritto.
 Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori.
Disposto dal Dirigente Scolastico, dal Vicario o dal Collaboratore o dal Coordinatore del C.d.C.,
comunicato ai genitori o telefonicamente o per iscritto sul libretto personale.
 Sospensione dalle visite d’istruzione
Deliberata dal C.d.C. convocato anche in seduta straordinaria, con la sola componente dei
docenti e resa esecutiva dal Dirigente scolastico.
 Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo inferiore
a 5 giorni.
È adottata dal CONSIGLIO DI CLASSE convocato anche in seduta straordinaria, con la sola
componente dei docenti e resa esecutiva dal Dirigente scolastico.
 Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo da 6 a 15
giorni.
È sempre adottata dal CONSIGLIO DI CLASSE. Per quanto riguarda il Consiglio di Classe si deve
ritenere che l’interpretazione maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs. n.
297/1994) sia nel senso che tale organo collegiale quando esercita la competenza in materia
disciplinare deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi
pertanto i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo il
genitore dello studente sanzionato) e di successiva e conseguente surroga.
 Allontanamento superiore a 15 giorni o l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con
esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di
studi,.
È sempre adottata dal CONSIGLIO DI ISTITUTO.
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto quando siano
stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata
dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione
di pericolo.
Sostituzione delle sanzioni.
Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri
provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre
attività con finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento.
In particolare sono previste:

le attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica

le attività di segreteria
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








la pulizia dei locali della scuola
le piccole manutenzioni
il riordino di cataloghi e di archivi presenti nelle scuole,la
il riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola.
collaborazione nella predisposizione di materiali didattici per gli allievi diversamente abili.
aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola.
predisposizione di materiali didattici (fotocopie…) per gli allievi.
frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale
la produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno
sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola
Art. 4 – Composizione dell’Organo di Garanzia
E’ sempre presieduto dal Dirigente Scolastico si compone, per la scuola secondaria di 1° grado, da un
docente designato dal Consiglio d’istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori.
Art. 5 – Compiti dell’Organo di Garanzia
Il Comitato di Garanzia deve:
 dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dello Statuto
degli Studenti e delle Studentesse e del presente regolamento di disciplina;
 decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari;
 formulare proposte al Consiglio di Istituto per la modifica del regolamento
Art. 6 - Impugnazioni
Contro le decisioni che prevedono la sospensione dalle attività didattiche superiori ai 5 giorni,
è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni
dalla comunicazione all’ Organo di Garanzia interno alla scuola,
L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non
decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata
Art. 7 – Mancanze Disciplinari Comportamenti censurabili
Sono individuati i seguenti comportamenti soggetti a sanzioni.




Negligenza abituale, mancanze ripetute ai doveri scolastici, elevato numero di assenze o assenze
ingiustificate, ritardo abituale, comportamento scorretto durante l’intervallo, l’uscita o l’entrata a
Scuola, ecc.
Fatti che turbino il regolare andamento della vita scolastica.
Offese al decoro personale, all’appartenenza religiosa, alle istituzioni e alla morale; oltraggio
all’Istituto e al personale docente e non.
Danneggiamento volontario di attrezzature e strutture
In particolare
 assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi;
 spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio;
 chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività
scolastiche;
 non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica ;
 falsificare le firme;
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









dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell’istituto;
portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi;
portare a scuola il cellulare senza specifica autorizzazione del dirigente
non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto;
sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;
offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni;
comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o i compagni;
usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico;
fumare nei locali scolastici e nelle sue pertinenze;
utilizzare un vestiario non idoneo all’ambiente scolastico, tale che possa creare imbarazzo ai compagni
e ai docenti
 ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante.
Tabella delle mancanze, delle sanzioni corrispondenti e dell’organo competente ad
erogarle
MANCANZE
SANZIONI
Assentarsi dalle lezioni o
presentarsi in ritardo a
scuola senza validi motivi
Annotazione sul registro di classe.
Comunicazione telefonica alla famiglia e
accettazione in classe.
Comunicazione scritta alla famiglia, con
convocazione della stessa da parte del
dirigente o del coordinatore della classe.
Spostarsi senza motivo o
senza autorizzazione
nell'aula e nell'edificio
Richiamo verbale
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
personale e sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max
10 min.), per consentire allo studente una
riflessione; l’alunno dovrà
essere vigilato da un docente o da un
collaboratore scolastico.
Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a
5 giorni.
Richiamo verbale
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
Chiacchierare, disturbando, o personale e sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
rendersi protagonisti di
interventi inopportuni durante Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max
10 min.), per consentire allo studente una
le attività scolastiche;
riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un
docente o da un collaboratore scolastico.
Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a
5 giorni
ORGANO COMPETENTE
Docente
Coordinatore del C.d.C. o docente
della prima ora di lezione
Capo d’Istituto o coordinatore del
C.d.C.
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico
Non eseguire i compiti
assegnati e non portare il
materiale didattico o le prove
di verifica
Annotazione
sul
registro
personale
dell’insegnante e richiesta di svolgimento per la
lezione successiva.
Docente
Avviso alla famiglia con richiesta di Coordinatore C.d.C. o docente
collaborazione per eventuale controllo.
interessato
c. Compatibilmente con l’orario di
servizio, recupero immediato dei compiti.
d. Convocazione della famiglia.
Falsificare le firme
Convocazione della famiglia
Sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni
Dimenticare di far
sottoscrivere alle famiglie i
documenti scolastici in uso
nell’Istituto
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Dirigente Scolastico
Richiamo verbale
Docente
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto Coordinatore C.d.C. o docente
personale e sul registro di classe.
interessato
Convocazione dei genitori.
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72
Portare a scuola oggetti non
pertinenti alle
attività e/o pericolosi
Richiamo verbale e confisca del materiale con
eventuale consegna ai genitori.
Ammonizione sul registro di classe.
Se pericolosi, convocazione dei genitori.
Se usati in modo pericoloso, sospensione dalle
lezioni da 1 a 3 giorni.
Portare a scuola e usare il
cellulare
Richiamo verbale e confisca immediata con
consegna ai genitori
Ammonizione sul registro di classe, confisca
con consegna ai genitori
Sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni,
confisca con consegna ai genitori.
Se usato in modo lesivo della dignità personale
allontanamento dall’istituzione
scolastica
Richiamo verbale
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
Non osservare le disposizioni personale e sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
organizzative e di sicurezza
contenute nel regolamento di Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max
10 min.), per consentire allo studente una
istituto
riflessione; l’alunno dovrà essere vigilato da un
docente o da un collaboratore scolastico.
Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni.
Richiamo
verbale
dello
studente
e
ricostituzione delle stato preesistente delle
cose.
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
personale e sul registro di classe.
Sporcare intenzionalmente,
Sospensione dall’intervallo
danneggiare i locali, gli arredi
Convocazione dei genitori.
o gli oggetti personali
Risarcimento danni (il risarcimento è un dovere
non una sanzione).
Sospensione dalle visite di istruzione.
Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Invito a presentare le proprie scuse al personale
scolastico o ai compagni offesi.
Offendere con parole, gesti o Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
azioni il personale scolastico o scolastico e sul registro di classe.
i compagni
Convocazione dei genitori.
Sospensione dalle visite di istruzione.
Se reiterata, sospensione da 1 a 5 giorni
Comportarsi in modo violento
e/o aggressivo nei
confronti del personale
scolastico o dei compagni
Rientro a scuola dello studente accompagnato
da un genitore.
Sospensione dalle visite di istruzione.
Se reiterata, sospensione dello studente da 1 a
5 giorni
Se grave, convocazione immediata dei genitori
e contemporaneo allontanamento
dalle lezioni fino a 15 giorni. Se persiste una
situazione di pericolo per l’incolumità altrui,
allontanamento dall’istituzione scolastica fino
alla cessazione del rischio.
Risarcimento dei danni (il risarcimento è un
dovere non una sanzione).
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73
Personale A.T.A.
Dirigente Scolastico.
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Consiglio di Istituto
Personale ATA
Docente
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Consiglio di Istituto
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Personale ATA
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico
Docente
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Giunta Esecutiva.
Consiglio di Istituto
Usare un linguaggio non
consono all’ambiente
Scolastico.
Richiamo verbale dello studente
Se reiterata, ammonizione sul libretto scolastico
e sul registro di classe.
Allontanamento temporaneo dalle lezioni (max
10 min.), per consentire allo studente una
riflessione; l’alunno dovrà
essere vigilato da un docente o da un
collaboratore scolastico.
Convocazione dei genitori.
Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
giorni.
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe
Dirigente Scolastico
Richiamo verbale dello studente
Se reiterata, ammonizione formale sul libretto
scolastico e convocazione dei genitori
Docente
Coordinatore C.d.C.
Dirigente Scolastico
Confisca immediata delle sigarette.
Fumare nei locali scolastici Convocazione dei Genitori.
Se reiterata, sospensione dalle lezioni da 1 a 5
e nelle sue pertinenze
Utilizzare un vestiario
non idoneo all’ambiente
scolastico.
Docente
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe presieduto dal
Dirigente Scolastico
Ogni altro comportamento
che, nella situazione specifica, Le sanzioni saranno commisurate alla
sia ritenuto scorretto
gravità del comportamento.
dall'insegnante
Coordinatore C.d.C. o docente
interessato
Consiglio di classe
Consiglio di Istituto
Art. 8 Procedura da seguire in caso di sospensione
Il docente interessato deve avvisare al più presto il coordinatore di classe che provvederà ad informare
la famiglia dell’alunno e la Dirigenza che convocherà un Consiglio di Classe straordinario con il
seguente O.d.G.: “provvedimenti disciplinari a carico dell’alunno”.
Il Consiglio di Classe deve riunirsi al completo.
L’alunno minore, accompagnato dai genitori, ha diritto di essere convocato per esporre le proprie
ragioni. Questo incontro può avvenire anche al di fuori del C.d.C.
Il C.d.C., in caso di sospensione, deve redigere un apposito verbale.
L’esito va comunicato alla famiglia in forma scritta; l’eventuale ricorso può essere proposto all’organo
di garanzia entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento.
Qualora la sospensione avvenga in concomitanza con lo svolgimento di progetti o iniziative culturali e
formative particolarmente significative per la formazione e la crescita dell’alunno, il provvedimento
verrà posticipato, sempre che la presenza dell’alunno non pregiudichi il regolare svolgimento delle
attività programmate.
Art. 9 Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione
Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative
complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i
partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della
propria ed altrui sicurezza:
In autobus
 si sta seduti al proprio posto, se si rimanesse alzati, una brusca manovra potrebbe far perdere
l'equilibrio e causare brutte cadute
 non si mangia né si beve, un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi e/o solidi
nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari
 si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
74
Nel trasferirsi da un luogo all'altro
 si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell'insegnante o della guida, allontanandosi
o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo
 non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso
Se la visita dura più di un giorno
 alle 23 ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi: è essenziale dormire per un congruo numero di
ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente
Queste norme sono adottate nell'esclusivo interesse della tutela dell'integrità fisica degli allievi. Il
proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i ragazzi hanno
diritto di beneficiare pienamente della visita d'istruzione
Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si procederà ad
informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente regolamento di
disciplina.
Art. 10 - Disposizioni Finali
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti di tutto il personale scolastico e dei loro compagni il
rispetto consono ad una convivenza civile. Sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a
favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio.
La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le lezioni e le attività programmate e organizzate dai
Consigli di Classe. Devono portare quotidianamente il diario scolastico e il libretto personale. Al cambio
di insegnante, durante la pausa dell’intervallo, nello spostamento da un’aula all’altra, all’ingresso come
all’uscita dall’edificio scolastico, devono tenere un comportamento corretto ed educato, senza correre,
urlare, urtarsi. Durante la pausa dell’intervallo e del dopo-mensa, non sono permessi giochi pericoloso,
scherzi di qualsiasi genere, litigi e scontri.
Devono utilizzare i servizi igienici in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e
pulizia.
Le comunicazioni degli alunni con la famiglia devono essere effettuate utilizzando il telefono della
segreteria solo in casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili.
I docenti e i collaboratori scolastici devono segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico i
nominativi degli alunni o le classi che non rispettano tutte le regole.
OGNI EPISODIO DI BULLISMO, DI PREPOTENZA, DI VIOLENZA che dovesse verificarsi tra alunni verrà
punito con severità.
Gli alunni i quali, temporaneamente o permanentemente, causa motivi di salute, non possono
partecipare alle lezioni ed attività di educazione motoria, fisica e sportiva devono presentare al
Dirigente Scolastico la richiesta di esonero totale o parziale scritta e sottoscritta dai genitori,
unitamente al certificato medico.
Ogni alunno è tenuto a portare a scuola solo il materiale occorrente per le lezioni, le attività e i
compiti. E’ possibile portare la merenda. Non è consigliabile invece portare somme di danaro e oggetti
di valore. La scuola in ogni caso non risponde per eventuali furti subiti.
Ogni alunno è personalmente responsabile dell’integrità degli arredi, dei materiali, degli strumenti,
delle attrezzature e dei sussidi che la scuola gli affida e gli permette di utilizzare: coloro che provocano
rotture, guasti e danneggiamenti ai beni di proprietà dello Stato o del Comune, sono tenuti a risarcire i
danni.
Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto.
Del presente regolamento di disciplina, parte integrante del Regolamento generale d'Istituto, è
fornita copia a tutti gli studenti.
Il presente regolamento può essere modificato ogni volta che il Consiglio di Istituto lo ritenga
necessario o opportuno.
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REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA
Art. 1
Premessa
Data la natura delle attrezzature conservate nei Laboratori in oggetto ed il loro costo elevato si
sottolinea agli utenti che le norme di seguito elencate, già in uso nella maggior parte degli Istituti, sono
finalizzate unicamente a garantire la funzionalità nel tempo delle attrezzature medesime garantendo i
diritti dell’utenza interessata e a poter sviluppare sempre di più una struttura di laboratorio
multimediale coinvolgendo una platea sempre più vasta e con preparazione assai diversificata.
Queste aule sono “Aule Speciali” e come tali non possono essere per alcun motivo utilizzate per lo
svolgimento della normale attività didattica a fronte di una carenza di aule.
Art. 2
Norme di carattere generale
L’accesso ai Laboratori deve essere previsto nella fase di stesura dell’orario per ottimizzare il carico di
lavoro delle singole aule, evitare sovrapposizioni o sprechi e garantire ai Docenti degli insegnamenti
che lo prevedono di usufruirne in modo corretto.
Sono quindi da ritenere prioritarie e obbligatorie le seguenti situazioni:
- docenti per attività didattica con gli allievi per quelle materie che ne prevedono l’utilizzo nella
programmazione annuale o per progetto specifico;
- singoli Docenti onde consentire la preparazione delle attività connesse al Laboratorio.
Nei casi prima citati le attività di Laboratorio sono da considerarsi obbligatorie e ogni variazione anche
temporanea intesa alla loro sospensione deve essere segnalata mediante lettera scritta alla Presidenza
onde permettere agli altri insegnanti di poterne usufruire.
Sono inoltre da contemplare i seguenti casi:
- gruppi di Docenti per corsi di aggiornamento;
- gruppi di allievi sotto stretta sorveglianza di un docente;
- personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario per attività di aggiornamento e/o formazione.
Per ottenere l’accesso gli interessati dovranno presentare richiesta scritta al Responsabile di
Laboratorio od al Preside, correlata delle relative motivazioni didattiche e progetti delle attività che
intendono sviluppare.
Tali richieste verranno evase mediando esigenze didattico curricolari dell’orario d’istituto con quelle
indicate nelle domande presentate, ponderando l’incidenza che l’attività nei laboratori in oggetto
riveste nei piani di lavoro complessivo del Docente e valutando la complessità degli obiettivi che sono
stati prefissati nell’utilizzo del mezzo informatico.
Art. 3
Accesso al Laboratorio
Per accedere ai Laboratori il Docente provvederà al ritiro delle chiavi presso la Segreteria o dal
personale incaricato e ne curerà la consegna al termine delle lezioni.
Gli incaricati, all’atto di consegna delle chiavi, sono tenuti a verificare che il richiedente sia autorizzato
all’accesso consultando apposito elenco predisposto dal Responsabile di Laboratorio e a far
completare con firma, data, ora, classe e argomento della lezione l’apposito registro.
Ad accesso avvenuto, al Docente è fatto obbligo di:
far controllare ciascuna stazione di lavoro ai ragazzi che la utilizzano prevedendo i seguenti controlli
base: caricamento di Windows e corretto funzionamento del mouse (click e spostamento);
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76
- controllare il materiale e gli strumenti necessari prima e dopo il loro utilizzo;
- compilare l’apposita scheda con firma degli alunni, controlli effettuati, programmi usati;
- segnalare nell’apposito spazio sulla scheda di cui sopra eventuali anomalie o guasti.
Per ulteriori dettagli si rimanda quanto specificato negli Artt. 5 e 10.
NB: il registro e le schede di Laboratorio risultano di fondamentale importanza sia per poter
permettere una tempestiva opera di ripristino delle attrezzature danneggiate sia per poter risalire ad
eventuali responsabilità.
Art. 10
Uscita dal Laboratorio
All’uscita dal Laboratorio, a tutto il personale è fatto obbligo di accertarsi che:
- sia stato verificato il funzionamento delle attrezzature segnalando sull’apposito registro le
anomalie o guasti riscontrati;
- siano stati riordinati gli eventuali armadi usati;
- sia stata disattivata l’erogazione di corrente elettrica.
Le chiavi verranno riconsegnate in Segreteria o all’incaricato ponendo firma, data e ora sull’apposito
registro.
Qualora il Laboratorio dovesse essere utilizzato immediatamente da un altro Docente, le chiavi
potranno essere cedute direttamente a quest’ultimo che provvederà ad espletare le formalità inerenti
il Registro di Laboratorio come indicato all’Art. 3.
Art. 11
Corresponsabilità
Visti gli Art. 16 e 17 del DI 28/05/1975 in materia di custodia dei beni di cui ci si avvale, si sottolinea
quanto segue:
- Lo stato dei beni, la loro funzionalità ed il rispetto delle norme antinfortunistiche, ivi compresa
la distribuzione di energia elettrica ai banchi e alle attrezzature di Laboratorio sono incombenza
di ogni singolo lavoratore della Scuola e non solo del Responsabile di Laboratorio;
- In caso di inadempienza a quanto contenuto nel presente regolamento, la Presidenza si riserva il
diritto di revoca dell’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori in oggetto oltre ad ogni azione che
la stessa riterrà più opportuna, ivi compreso un risarcimento danni causati per i motivi
specificati all’Art. 4.
Art. 12
Utilizzazione dell’aula di informatica
Per l’assenso all’uso dell’aula di informatica oltre l’orario delle lezioni, in seguito alla richiesta del
Comitato dei Genitori per gli alunni della scuola, o di altri Enti (altre scuole, Comuni ecc. …) per la
formazione del personale e per utenti non alunni di questa scuola, il Consiglio di Istituto dovrà
considerare i seguenti criteri e potrà concedere in uso l’aula laboratorio di informatica alle seguenti
condizioni:
- Il pieno rispetto dell’Art. 12 e della Legge 517 del 1977;
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità civile patrimoniale e penale per
qualsiasi danno che dovesse essere arrecato anche accidentalmente a persone, alle
attrezzature, all’arredo o ad altre cose (programmi, impianto elettrico, ecc. …);
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere compreso il pagamento (secondo tariffa
ministeriale/contratto di categoria per le ore di straordinario) del personale scolastico preposto
all’apertura alla custodia e alla chiusura dei locali;
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
77
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere compreso il pagamento (secondo tariffa
ministeriale per i corsi di aggiornamento) di un professore della scuola o di fiducia della scuola,
che deve sempre essere presente;
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere, compreso il pagamento e/o l’acquisto dei
programmi e delle licenze d’uso dei programmi che verranno utilizzati nel corso;
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni onere, compreso il pagamento di ogni spesa per il
controllo preventivo, in itinere e finale dell’impianto elettrico da parte di una ditta specializzata
che rilasci alla scuola idonea certificazione;
- L’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità per eventuali danni e infortuni che
dovessero accadere ai corsisti, e di liberare di conseguenza l’Amministrazione scolastica di ogni
responsabilità;
- In caso di concessione dovrà essere stipulata un’apposita convenzione per stabilire le modalità e
l’assunzione da parte del richiedente di ogni responsabilità tra cui anche la piena accettazione e
l’assoluto rispetto delle norme di cui al presente regolamento.
REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA
PER GLI ALUNNI
 Quando ti muovi all’interno del laboratorio, fai attenzione a non urtare le apparecchiature che
sono, in alcuni casi, in equilibrio precario.
 Prima di accendere i PC accertati che sia inserita la corrente (l’operazione inversa causa uno sbalzo
di tensione che potrebbe danneggiarli).
 Non accendere il computer senza la presenza dell’insegnante.
 Completa l’apposito registro evitando spiritosaggini.
 Non modificare per nessun motivo le impostazioni del computer (desktop, stampanti, schermo,
mouse…).
 Non utilizzare mai dischetti portati da casa (per evitare contaminazioni da virus).
 Non stampare mai alcun documento senza l’autorizzazione dell’insegnante evitando di usare la
stampante per uso personale e non didattico.
 Anche se hai già padronanza nell’uso del computer, attendi SEMPRE le indicazioni degli insegnanti.
Negli anni scorsi alunni troppo sicuri delle proprie capacità ci hanno costretti a chiamare tecnici
specializzati per rimuovere disfunzioni che impedivano al PC di funzionare. Non costringerci a
accollarti delle spese solo perché vuoi fare di testa tua.
 Se è la prima volta che lavori da solo su un PC, fai molta attenzione, sbagliare è molto facile. A
volte gli errori rovinano irrimediabilmente i programmi o gli errori commessi richiedono
l’intervento di un tecnico specializzato; quindi ad ogni minimo dubbio CHIEDI conferma o aiuto
all’insegnante. Se si è commesso qualche errore o compare una schermata in campo azzurro che vi
segnala qualche anomalia EVITA di spegnere il PC, ma segnala il problema all’insegnante.
 Salva i tuoi lavori in modo ordinato nella tua cartella o in quella della classe, MAI sul desktop.
 Non mettere niente in memoria dell’hard disk se non sei stato autorizzato dall’insegnante
 Puoi accedere ad INTERNET solo su esplicita indicazione dell’insegnante il quale deve garantire un
utilizzo appropriato della “navigazione”.
 Non toccare mai i fili elettrici e quelli di collegamento.
 Una volta terminato il lavoro spegni correttamente il computer e attendi che l’insegnante ti
riaccompagni in classe.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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 Le ore di informatica, anche se interessanti e diverse dalle altre ore di lezione, non sono ore di
gioco ! devi comportarti quindi come in classe.
 L’insegnante è solo e deve seguirvi individualmente, quindi alza la mano se vuoi la sua attenzione.
REGOLAMENTO MENSA
COMPORTAMENTO ALUNNI scuola primaria
1. Lavarsi sempre le mani ed usufruire dei servizi prima dello spostamento.
2. Ogni singola classe deve aspettare l’insegnante accompagnatore senza schiamazzi. Nell’attesa è
vietato giocare.
3. Lo spostamento verso il locale mensa deve avvenire in fila, senza correre e rispettando le
principali regole della convivenza. (Se si esce dall’edificio scolastico, rispettare le regole della
strada: camminare sulla destra stando vigili ad ogni forma di pericolo)
4. In mensa, se autorizzati dal docente responsabile, scegliere liberamente e ordinatamente il posto
senza escludere compagni di altre classi o quelli rimasti in piedi.
N.B. In caso di disordine, il posto verrà comunque assegnato dal docente accompagnatore.
5. Durante la distribuzione dei piatti, gli alunni devono aspettare seduti al proprio posto.
6. Durante la consumazione del pasto
E’ doveroso:
comportarsi sempre in modo educato;
stare seduti in modo composto, evitando di ruotare sulla sedia
non rifiutare a priori il cibo, se non esistono intolleranze certificate, assaggiando tutte le
portate;
* consumare per intero almeno una portata;
* non alzarsi dal proprio posto per prendere cibo
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
E’ consentito:
parlare a bassa voce;
aspettare che i compagni e gli insegnanti abbiano preso per la prima volta una portata, prima di
richiederla per la seconda volta
E’ vietato:
rompere per gioco bicchieri, posate, piatti;
sprecare il cibo facendolo diventare oggetto di lancio o accaparrandosene in quantità eccessiva;
giocare con il cibo e con l’acqua;
portare giochi di qualsiasi tipo;
parlare a voce alta;
fare scherzi ai compagni;
non ubbidire ai docenti presenti anche se di altre classi.
7. Al termine del pasto aspettare, prima di alzarsi, che tutti abbiano terminato di mangiare e che
l’insegnante conceda il permesso di uscire in fila.
8. Ritornare a scuola rispettando le regole dell’andata.
REGOLE PER LA RICREAZIONE
Si può:
- portare giochi di società, giochi in scatola, pupazzi, bambole, libri e giornalini;
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
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- organizzare liberamente giochi e attività di varia natura (disegno, danze ...), nel rispetto delle regole
della sicurezza, della buona educazione e di gioco.
Non si può:
- portare palle, con le quali è vietato qualsiasi gioco a scuola;
- utilizzare qualsiasi oggetto a mo’ di palla;
- portare videogiochi, walkman, MP3, ...;
- correre negli spazi chiusi, dove si sosta in caso di maltempo ...
Si deve riordinare il materiale usato prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane.
N.B. – La tenuta di un comportamento inadeguato è oggetto di riflessione individuale dell’alunno su
indicazione del docente (interrompere l’attività, sedersi in disparte, riflettere sull’errore, infine riferire
sulle modalità migliorative / risolutive individuate).
Il ripetersi di comportamenti scorretti e/o il verificarsi di un atto dannoso è comunicato dal docente
responsabile del gruppo mensa alla famiglia dell’alunno secondo opportune modalità (tramite diario,
convocazione a colloquio ...)
REGOLAMENTO MENSA
COMPORTAMENTO ALUNNI scuola secondaria
1. Lavarsi sempre le mani prima dello spostamento.
2. Ogni singola classe deve aspettare l’insegnante accompagnatore nell’atrio senza schiamazzi.
Nell’attesa è vietato giocare a calcio con qualsiasi genere d’oggetto.
3. Lo spostamento dalla scuola alla mensa deve avvenire in gruppo compatto, senza correre e
rispettando le regole della strada, camminare sulla destra stando vigili ad ogni forma di pericolo.
4. In mensa, se autorizzati dal docente responsabile, scegliere liberamente e ordinatamente il posto
senza escludere compagni di altre classi o quelli rimasti in piedi. N.B. In caso di disordine, il posto
verrà comunque assegnato dal docente accompagnatore.
5. Durante la distribuzione dei piatti, gli alunni devono saper aspettare il proprio turno in fila e senza
prevaricare i compagni; se il piatto viene servito al tavolo, gli alunni devono aspettare seduti al
proprio posto.
6. Durante la consumazione del pasto
*
E’ doveroso:
comportarsi sempre in modo educato
E’ consentito:
* parlare a bassa voce;
* consumare per intero almeno una portata;
* (aspettare che i compagni e gli insegnanti abbiano preso per la prima volta una portata, prima di
richiederla per la seconda volta)
E’ vietato:
* rompere per gioco bicchieri, posate, piatti;
* sprecare il pane facendolo diventare oggetto di lancio o accaparrandosene in quantità eccessiva;
* giocare con il cibo e con l’acqua;
* parlare a voce alta;
* fare scherzi ai compagni
* non ubbidire ai docenti presenti anche se di altre classi.
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7. Al termine del pasto aspettare, prima di alzarsi, che tutti abbiamo terminato di mangiare e che
l’insegnante conceda il permesso di uscire.
8. Ritornare a scuola rispettando le regole dell’andata prestando attenzione all’attraversamento
della strada.
9. Quando le condizioni atmosferiche lo consentono, è permesso agli alunni soffermarsi sul prato
prima del suono della campanella. In caso contrario possono usufruire, tutti indistintamente, della
palestra escludendo attività pericolose per sé e per gli altri.
10. Gli alunni trasgressori e recidivi saranno segnalati ai rispettivi C.d.C., che adotteranno le misure
necessarie fino all’allontanamento dalla mensa per un periodo più o meno lungo.
P.S. Gli alunni che non partecipano alla mensa potranno accedere oltre il cancello della scuola
non prima delle 14,30.
REGOLAMENTO VISITE GUIDATE
E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Scuola secondaria di 1° grado
1. Si effettuano viaggi d’istruzione nei limiti della disponibilità di spesa iscritta al cap. 11 art. 2 e cap. 10.2
per le spese di indennità di missione.
2. Ogni Consiglio di Classe, consultate tutte le componenti (alunni, docenti, genitori), definirà le visite
guidate e il viaggio di istruzione in relazione alla meta, alle relative spese ed alla presumibile data, nella
programmazione d’inizio anno scolastico; successivamente il C.d.I. approverà tali attività, con tutti gli
elementi utili (accompagnatori, data, meta, spesa, ditta di trasporto, orario di partenza e di rientro, ecc.
…), entro il mese di novembre.
3. Per le visite guidate ed i viaggi di istruzione di un solo giorno, le mete non dovranno essere
notevolmente distanti dalla scuola per evitare che il tempo riservato al viaggio sia preponderante
rispetto a quelli utilizzabile per la visita dei luoghi prescelti.
4. È consigliabile effettuare l’uscita accorpando, di volta in volta, almeno due classi, per ridurre la spesa.
5. Per i viaggi di istruzione deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento dei docenti
accompagnatori in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione
nel medesimo anno scolastico.
6. Per le visite guidate e le uscite sul territorio i docenti in servizio nelle classi interessate non possono
sottrarsi all’accompagnamento delle stesse. È necessaria la rotazione dei docenti accompagnatori, al
fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. Il docente proponente è comunque obbligato
a partecipare alla visita anche se coincide con il giorno libero.
7. Ad ogni accompagnatore saranno affidati dal massimo 15 alunni. Dovrà essere previsto un
accompagnatore in più in presenza di uno o al massimo 2 alunni portatori di handicap.
8. Nel caso di alunni disabili, i componenti degli organi collegiali dovranno organizzare l’attività e
predisporre ogni misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.
9. Tutti i partecipanti devono essere assicurati e muniti di idoneo documento di riconoscimento.
10. È tassativamente obbligatorio acquisire un consenso scritto di chi esercita la patria potestà degli alunni.
Per i viaggi di uno o più giorni è necessario sottoscrivere il contratto allegato al presente regolamento.
11. Non sono ammessi a partecipare alla gita gli alunni che il C.d.C. riterrà non meritevoli per il
comportamento tenuto durante l’anno scolastico.
POF 2014/2015 – I.C. Scanzorosciate
81
12. È fatto divieto agli alunni di allontanarsi da soli, o a piccoli gruppi, dagli insegnanti accompagnatori.
13. È fatto divieto di effettuare gite in barca o di avventurarsi in percorsi pericolosi.
14. Ad ogni partenza si dovrà sempre controllare con l’appello nominativo la presenza degli alunni che
dovranno occupare sul mezzo di trasporto sempre il posto loro assegnato inizialmente, al fine di
consentire un immediato controllo delle assenze da parte degli insegnanti e dei compagni all’inizio di
ogni spostamento.
15. Le gite da effettuarsi entro il 31 dicembre di ogni anno dovranno essere approvate da C.d.I. entro il 15
ottobre per le necessità di variazione di bilancio.
16. Al fine di limitare il costo dei viaggi di istruzione, per le classi seconde e terze le gite potranno svolgersi
in non più di 3 giorni, mentre per le classi prime si effettueranno viaggi di istruzione di un solo giorno.
17. Ogni classe non potrà effettuare più di 5 uscite nel corso dell’anno scolastico.
18. Essendo il viaggio di istruzione o la visita didattica un’attività scolastica a tutti gli effetti, l’adesione da
parte degli alunni dovrà essere totale. Eventuali eccezioni verranno esaminate dalla G.E. e deliberate
dal C.d.I.
19. Le visite guidate e i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi alle attività sportive,
presuppongono una precisa e adeguata programmazione didattica e culturale predisposta nella scuola
fin dall’inizio dell’anno scolastico; tale fase programmatoria deve basarsi su progetti articolati e
coerenti che consentano di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della
scuola e non come semplici occasioni di svago.
20. Gli accorpamenti fra le classi, in caso di necessità potranno essere fatti tra le due sedi delle scuole
medie dell’I.C.
21. Ogni spesa, comprese le modalità del trattamento dell’indennità di missione, deve essere prevista
nell’organizzazione della gita, prima della delibera del C.d.I.
22. Le eventuali gratuità offerte agli accompagnatori dagli alberghi e ristoranti si intendono assegnate alla
scuola.
23. Il C.d.I. nella scelta della ditta trasportatrice deve tenere in considerazione in prima istanza la qualità
del servizio offerto e in seconda istanza il prezzo.
24. Ogni tipo di responsabilità e le spese derivanti da trattative personali, prenotazioni ed accordi
individuali fatti a voce, tramite fax, lettere o telefono tra personale della scuola e ditte di trasporto,
alberghi, ristoranti o agenzie, senza la delibera e l’incarico del C.d.I. rimarranno a carico di detto
personale.
25. Le convenzioni stipulate tra scuola e le ditte di trasporto o agenzie saranno solo quelle predisposte
dalla scuola a tutela degli alunni.
26. Qualora un alunno non possa partecipare al viaggio di istruzione, dopo aver dato l’adesione, il C.d.I.
valuterà la possibilità di un eventuale rimborso alla quota già versata.
27. Al momento della raccolta delle quote è utile maggiorare del 10% l’importo totale per coprire eventuali
defezioni.
28. I docenti accompagnatori, prima della partenza, controlleranno tutti i documenti secondo l’ordine di
servizio del viaggio.
29. Ogni situazione diversa, opportunamente richiesta e documentata, dovrà essere esaminata e deliberata
dal C.d.I.
30. Tutte le uscite dovranno sempre essere rispondenti ai requisiti richiesti dalla C.M. n. 291 del 14 ottobre
1992, che disciplina la materia. A detta del C.M. 291/92 si fa esplicito riferimento e si rinvia per le parti
non considerate nel presente regolamento.
31. Ogni cambiamento al presente documento dovrà essere approvato dal C.d.I.
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DOCUMENTAZIONE E VERIFICA
La condivisione dell’autonomia richiede che all’interno
dell’organizzazione scolastica si ponga attenzione alla
COMUNICAZIONE che deve essere rivolta all’interno per favorire
scambi di esperienze tra i docenti, tra scuola e scuola e essere
stimolo alla ricerca di soluzioni ai problemi legati all’azione
educativa, e all’esterno per rendere pubblici gli orientamenti, le
scelte, le proposte fatte dalla scuola sulla base delle esigenze
locali per rendere più qualificante la propria azione formativa.
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A tal scopo sono a disposizione:
 il Piano dell’Offerta formativa in versione integrale;
le programmazioni degli obiettivi curricolari;
i progetti specifici che caratterizzano ciascuna scuola;
verbali di commissioni che hanno attinenza con il P.O.F.;
delibere, proposte, adeguamenti, osservazioni relative ai progetti in corso, alla loro funzionalità e alla
loro efficacia;
eventuali materiali didattici elaborati dagli alunni nei progetti del P.O.F., dove l’attività lo permetta;
modalità di verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei progetti e della qualità del servizio;
risultati delle rilevazioni;
risultati dell’autovalutazione a cui è tenuto il Collegio Docenti sulla base degli esiti della verifica.
Si raccomanda la visione costante del sito dell’Istituto www.icscanzorosciate.it
VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA
La scuola dell’autonomia che deve saper progettare in proprio ed è libera, entro certi limiti, di gestire le
risorse umane, deve dotarsi di strumenti di autoanalisi per assumere decisioni coerenti e motivate che
aiutino a delineare l’esatta percezione del miglioramento della qualità del servizio che si intende erogare.
A tal scopo la scuola deve raccogliere elementi utili per:

un’autovalutazione che verifichi la rispondenza tra le richieste poste dall’utenza e il servizio
offerto;

un’autovalutazione dei processi di funzionamento quali l’organizzazione oraria, l’uso efficace e
funzionale dei locali e degli arredi, l’utilizzo delle risorse umane;

un’autovalutazione degli esiti dell’apprendimento.
Sono state progettate periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti a classi filtro di alunni, agli
insegnanti e ai genitori, al personale ATA, per:
 rendere maggiormente esplicite le percezioni non sempre consapevoli rispetto a modalità di
insegnamento – apprendimento;
 cogliere le situazioni problematiche per individuare i bisogni e le esigenze di tutti gli utenti;
 verificare il livello di gradimento del servizio.
I risultati delle indagini verranno resi noti a tutti gli utenti del servizio.
Con l’entrata in vigore della Riforma del primo ciclo d’istruzione scolastica, prevista dal D.lgs. n. 59 del 19
febbraio 2004, Il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha reso obbligatoria la valutazione
degli apprendimenti degli studenti. Con la Circolare Miur n. 86 del 22/10/2009 sono state avviate le
procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti per l’anno scolastico 2009/10
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nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione. La rilevazione riguarderà obbligatoriamente gli studenti
della seconda e quinta classe delle scuole primarie (maggio 2015) e della terza classe delle scuole
secondarie di primo grado (il 19 giugno 2015, all’interno dell’esame conclusivo).
Si precisa inoltre che in base alla direttiva MIUR n°11 del 18.09.2014 l’Istituto attiverà un percorso di
autovalutazione con l’obiettivo del miglioramento continuo.
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