Liceo “G.Parini” - Seregno www.istituto-parini.191.it Regolamento d’Istituto Approvato dal C.d’I. il 1.3.2010 Istituto Magistrale “G.Parini” – Seregno Regolamento di Istituto Istituto Magistrale “G.Parini” – Seregno ______________________________ 1 Regolamento d’Istituto ___________________________________________ 1 TITOLO I ______________________________________________________ 2 PRINCIPI FONDAMENTALI ______________________________________________________________ 2 TITOLO II _____________________________________________________ 2 ORGANI COLLEGIALI __________________________________________________________________ 2 TITOLO III ____________________________________________________ 4 COMITATO E ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI_________________________________ 4 TITOLO IV ____________________________________________________ 5 DIRITTO DI ASSOCIAZIONE E INFORMAZIONE _____________________________________________ 5 TITOLO V _____________________________________________________ 5 ORGANIZZAZIONE INTERNA ____________________________________________________________ 5 TITOLO VI ____________________________________________________ 8 DISPOSIZIONI FINALI _________________________________________________________________ 8 1 TITOLO I PPRRIIN NC CIIPPII FFO ON ND DA AM MEEN NTTA ALLII L’Istituto Magistrale Statale “G.Parini” è una comunità scolastica nella quale, in costante riferimento allo spirito della Costituzione italiana, sono garantiti ai docenti la libertà d'insegnamento e agli studenti il diritto al pieno e libero sviluppo della personalità. I rapporti tra le persone che operano nella scuola devono essere improntati a spirito di reciproco rispetto e di educazione alla libertà e alla responsabilità, contro ogni forma di emarginazione, di discriminazione e di violenza. La comunità scolastica deve mantenersi aperta alla più vasta realtà sociale e culturale; dal costante confronto critico con essa deve trarre motivi ispiratori per la continua verifica e il rinnovamento dei propri contenuti e metodi didattici. All'interno dell'Istituto la gestione democratica è garantita dal funzionamento degli organi collegiali, nell'ambito delle rispettive competenze, sulla base dei criteri espressi nel P.O.F. e da una partecipazione agli organismi rappresentativi che sia il più possibile allargata e responsabile. La gestione democratica deve assicurare: a) la libera espressione delle organizzazioni dei docenti, degli studenti, dei genitori, del personale non-docente e di altre organizzazioni o singoli, riconosciuti in base alle norme di cui al titolo quarto; b) la possibilità dell'utilizzo delle strutture scolastiche alle suddette organizzazioni, ne! rispetto delle finalità della scuola e della normativa vigente; c) la circolazione tempestiva e completa delle informazioni che interessano tutte le componenti della vita scolastica. TITOLO II O ORRG GA AN NII C CO OLLLLEEG GIIA ALLII Il Consiglio di classe è organismo di iniziativa didattica ed educativa. A tale scopo si riunisce periodicamente alternando sedute con la sola presenza dei docenti a sedute aperte alle altre due componenti (genitori e studenti eletti). I Consigli di classe sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un Coordinatore, insegnante da lui delegato; a cura di un segretario è redatto il verbale delle sedute. Il Consiglio di classe riservato ai soli docenti, tra le competenze stabilite dalla legge (coordinamento didattico e interdisciplinare, valutazione periodica e finale degli studenti), ha il compito di: a) programmare il lavoro annuale, fissando gli obiettivi didattico-culturali e i criteri di valutazione, nel quadro delle linee generali indicate dal Collegio dei docenti e dai coordinamenti delle singole materie d'insegnamento; b) analizzare la situazione comportamentale della classe, promuovendo iniziative volte all'affermazione di una logica di autodisciplina. Il Consiglio di classe aperto alle altre due componenti: a) analizza l'andamento di profitto e disciplinare della classe, concordando con la componente docenti proposte per migliorare l'azione didattica; b) propone l'attivazione di corsi di recupero e di approfondimento, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto nelle loro rispettive competenze; c) propone l’adozione dei libri di testo; d) delibera l’organizzazione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione. 2 Il Collegio dei docenti assolve le seguenti funzioni: a) elabora, delibera e verifica, per gli aspetti pedagogico-didattici, il piano dell’offerta formativa (POF), adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento; b) regola lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi ed ai ritmi di apprendimento degli alunni; a tal fine può adottare le forme di flessibilità previste dal regolamento sull’autonomia di cui all’art. 21 della legge 59/1997. c) delibera (e modifica nel corso dell’anno per far fronte ad eventuali nuove esigenze) il Piano annuale delle attività dei docenti; d) delibera il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti; e) delibera l’eventuale riduzione dell’ora di lezione per motivi didattici; f) stabilisce i criteri per la programmazione degli obblighi di partecipazione ai consigli di classe, in modo da prevedere un impegno individuale non superiore, di massima, a 40 ore annue, e tenendo conto degli oneri di servizio dei docenti con più di sei classi; g) propone al Consiglio d’Istituto (che delibera sulla materia) le modalità ed i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti; h) delibera il numero e la tipologia delle funzioni strumentali da attivare, i criteri di attribuzione ed i nominativi dei docenti destinatari; i) provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe; j) adotta e promuove iniziative di sperimentazione didattica, di aggiornamento e formazione dei docenti dell’Istituto; k) esamina le cause che portano a scarso rendimento degli allievi, allo scopo d’individuare i mezzi per ogni possibile recupero. Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei docenti tiene conto degli eventuali pareri e proposte dei Consigli di classe. Sono previste a supporto dell’attività didattica delle classi, oltre alle normali sedute dei Consigli di classe e delle Assemblee di classe, le Riunioni di Coordinamento dei docenti della stessa disciplina. Tali riunioni hanno lo scopo di equilibrare l’azione didattica dei docenti della medesima materia nelle classi parallele, per quanto attiene i contenuti da svolgere e gli obiettivi didattici da raggiungere. Il Collegio dei docenti può istituire commissioni di studio e di lavoro nell’ambito di materie di sua competenza. Il Consiglio d'Istituto elabora i criteri generali della vita scolastica, in particolare: a) delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo; dispone in merito all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto; b) adotta il Regolamento interno, stabilendo le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature; predispone norme per la vigilanza degli alunni e per la partecipazione del pubblico alle sedute del Consiglio stesso; c) formula i criteri per il piano annuale dell’ampliamento dell’offerta formativa; d) delibera le modalità di attuazione dei corsi di recupero e/o di approfondimento, fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe; e) dispone le attività extrascolastiche dell'Istituto; f) tiene contatti con le forze sociali, gli Enti locali e promuove incontri culturali; g) nomina, nel suo seno, una Giunta Esecutiva che può operare in materia d'interventi urgenti, da ratificare successivamente dal Consiglio stesso; h) si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle Leggi scolastiche alla sua competenza; i) sulla base delle proposte del Collegio dei docenti, definisce le modalità ed i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti; j) delibera la riduzione dell’ora di lezione per cause di forza maggiore determinate da motivi estranei alla didattica, per cui non è previsto il recupero. Le delibere del Consiglio d'Istituto sono pubblicate in apposito Albo della Scuola. Per singole deleghe del Consiglio di Istituto, in materia di interventi urgenti, può operare la Giunta Esecutiva; ma ogni disposizione della Giunta va successivamente ratificata dal Consiglio stesso. 3 TITOLO III C CO OM MIITTA ATTO O EE A ASSSSEEM MBBLLEEEE D DEEG GLLII SSTTUUD DEEN NTTII EE D DEEII G GEEN NIITTO ORRII I rappresentanti degli studenti dei vari Consigli di classe rappresentano il "Comitato Studentesco" d'Istituto. Il Comitato si costituisce annualmente, ha funzioni di coordinamento tra gli studenti e si pone come valido riferimento delle istanze dei singoli soggetti. Può esprimere pareri e formulare proposte al Consiglio d'Istituto e al Dirigente scolastico. Cura i contatti con gli organi rappresentativi degli studenti delle altre scuole del territorio. Promuove, tramite periodici incontri, la reciproca informazione, anche mediante assemblee generali degli studenti. I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe possono formare un "Comitato dei Genitori" d'Istituto. Il Comitato si costituisce annualmente e ha il compito di: a) favorire la più ampia partecipazione dei genitori alla vita della scuola; b) segnalare al Dirigente scolastico e al Consiglio d'Istituto le istanze aventi carattere generale; c) promuovere, tramite periodici incontri, la diffusione delle informazioni, anche mediante assemblee generali dei genitori; d) sottoporre al Collegio dei docenti proposte che interessino le attività didattico-educative. Ciascun Comitato elegge al suo interno il Presidente e deve darsi un Regolamento, per il proprio funzionamento, che viene inviato in visione al Consiglio d'Istituto. Elezione del Presidente, approvazione del regolamento ed eventuali variazioni allo stesso sono oggetto prioritario di discussione nella prima riunione annuale. Alle riunioni del Comitato dei genitori è ammessa la presenza dei genitori non rappresentanti con solo facoltà di parola. I Comitati studentesco e dei genitori forniscono verbali delle riunioni per la pubblicità degli atti. I rappresentanti degli studenti e dei genitori in Consiglio di Istituto sono membri di diritto rispettivamente del Comitato Studentesco e del Comitato dei Genitori. La convocazione del Comitato avviene, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, secondo una delle seguenti procedure: a) richiesta da parte del Presidente del Comitato; b) raccolta di firme di un terzo dei rappresentanti di classe; c) richiesta dei rappresentanti in Consiglio di Istituto. La richiesta di convocazione del Comitato deve essere presentata al Dirigente scolastico almeno cinque giorni prima. La risposta del Dirigente scolastico va data entro il giorno successivo. In caso di comprovata urgenza e gravità il Comitato potrà riunirsi, sempre dietro autorizzazione del Dirigente scolastico, senza il preavviso di cui al presente comma. Le riunioni del Comitato studentesco si svolgono, di norma, in ore non coincidenti con l'orario di lezione. Sono consentite 4 riunioni all’anno in orario scolastico. Il diritto di assemblea dei genitori e degli studenti è regolato dal DLvo 297/94. La richiesta di convocazione della Assemblea di Istituto degli studenti può essere presentata al Dirigente Scolastico dalla maggioranza del Comitato studentesco o dal 10% degli studenti. La richiesta di convocazione della Assemblea di Istituto dei genitori può essere presentata al Dirigente Scolastico dal Presidente del Comitato genitori, dalla maggioranza del Comitato stesso o da 200 genitori. La presentazione della richiesta di convocazione delle assemblee d’Istituto va effettuata almeno otto giorni prima per consentire la convocazione cinque giorni prima. 4 Allo scopo di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e studenti, possono essere convocate le Assemblee di Classe: assemblee di genitori e di studenti. Esse possono riunirsi separatamente o anche congiuntamente tra loro, e possono richiedere la presenza dei docenti, fatti salvi i diritti sanciti dalla legge per gli insegnanti; la richiesta deve essere fatta almeno tre giorni prima e deve essere presentata al Dirigente scolastico dai rappresentanti di classe. Deve inoltre essere redatto un verbale della seduta da consegnare al Coordinatore di Classe. TITOLO IV D DIIRRIITTTTO OD DII A ASSSSO OC CIIA AZ ZIIO ON NEE EE IIN NFFO ORRM MA AZ ZIIO ON NEE Si riconosce il diritto di associazione e informazione istituzionalmente presenti nell'Istituto: a) il comitato dei genitori; b) il comitato studentesco; c) le organizzazioni sindacali dei docenti e dei non-docenti; alle seguenti organizzazioni Dette organizzazioni hanno, previa comunicazione al Dirigente scolastico, il diritto di affissione nell'Istituto in appositi spazi di informazione e il diritto di riunione in orario extrascolastico. Anche a singoli appartenenti all'Istituto è consentito uno spazio di informazione, purché manifesti e comunicazioni vengano firmati dal Dirigente scolastico. Manifesti e comunicazioni saranno esposti per un tempo massimo di 15 giorni, scaduti i quali, potranno essere rimossi solo dal personale incaricato dal Dirigente scolastico. Per le comunicazioni tra gli studenti sarà predisposta un’apposita bacheca. Le comunicazioni, prima di essere affisse, dovranno essere vistate dal Dirigente scolastico allo scopo di: a) escludere riferimenti offensivi a persone; b) rispettare le norme generali della stampa e le regole della corretta convivenza civile; c) essere in regola con le norme vigenti della pubblica affissione. È facoltà del Dirigente scolastico consentire l'affissione di manifesti di contenuto culturale provenienti da Enti pubblici e da associazioni politiche (esclusa ogni forma di propaganda elettorale), culturali e sportive, secondo i requisiti del precedente comma. TITOLO V O ORRG GA AN NIIZ ZZ ZA AZ ZIIO ON NEE IIN NTTEERRN NA A Frequenza delle lezioni Nella scuola secondaria la frequenza alle lezioni è obbligatoria e costituisce uno degli elementi su cui si basa la valutazione. Ogni assenza deve essere giustificata con motivazioni attendibili. Le assenze non giustificate costituiscono elemento negativo nella valutazione della condotta e possono essere motivo, in base alla legislazione vigente, di sanzioni disciplinari. Orario lezioni L'ingresso nella scuola è consentito a partire dal suono della prima campanella. Gli studenti con ritardo massimo di cinque minuti sull'inizio della prima ora di lezione sono ammessi dall’insegnante con giustificazione verbale. Ogni maggior ritardo comporta l'ammissione in classe con l'autorizzazione del Dirigente scolastico. Se il ritardo si protrae oltre i quindici minuti, l’alunno, salvo che il ritardo sia dovuto ai mezzi di trasporto, è ammesso in classe alla seconda ora. Tutti i ritardi superiori ai cinque minuti richiedono una giustificazione 5 scritta. Il ripetersi dei ritardi viene considerato mancanza disciplinare, con tutte le conseguenze che ciò comporta ed in caso di ritardi ripetuti sarà convocata la famiglia. Permessi di entrata ritardata o uscita anticipata Per esigenze legate agli orari dei mezzi di trasporto e per la durata di tutto l’anno scolastico, possono essere accordati permessi di entrata ritardata o uscita anticipata di soli 5 minuti e tale autorizzazione viene rilasciata direttamente dal Dirigente scolastico, dietro presentazione di richiesta adeguatamente motivata. I permessi di entrata e di uscita anticipata sono concessi di norma per la prima e l’ultima ora di lezione; solo in caso di necessità documentata e valutata dal Dirigente scolastico sono concessi in altri orari, comunque coincidenti con il cambio dell’ora di lezione. Solamente in caso di malore si può uscire in orari diversi. I minorenni sono consegnati ad un familiare diverso dal genitore solo eccezionalmente: è necessaria, comunque, la presa visione del documento d’identità e della delega scritta del genitore che ha apposto la firma sul libretto dello studente. Assenze È delegato dal Dirigente scolastico a giustificare le assenze il docente della prima ora di lezione di ogni giornata scolastica. Le richieste di giustificazione per assenze, per motivi di salute o per altri motivi attendibili, vengono accolte senza documentazioni; tuttavia, in presenza di un eccessivo numero di assenze, il Coordinatore di classe è tenuto a informarne il Dirigente scolastico. Controllo delle assenze Perché il Dirigente scolastico possa esercitare il necessario controllo, è indispensabile che almeno un genitore degli studenti minorenni apponga la propria firma sul libretto delle comunicazioni tra scuola e famiglia. Parimenti non si esclude che detti libretti siano firmati allo stesso modo anche per gli alunni maggiorenni. I docenti hanno l'obbligo di tenere diligentemente il Giornale di Classe e il registro personale, sui quali devono essere progressivamente segnate le assenze degli studenti. La decima assenza degli studenti minorenni deve essere giustificata personalmente dal genitore al Dirigente scolastico. Astensione collettiva dalle lezioni Ferma restando l’illegittimità delle astensioni collettive degli alunni dalle lezioni, che pertanto sono da ritenersi assenze ingiustificate, la scuola riammetterà alle lezioni gli alunni che riporteranno sul libretto, nella prima parte riservata alle "comunicazioni", la comunicazione che la famiglia è al corrente dell'astensione; il docente della prima ora apporrà il visto. Divieto di fumare e fare uso di sostanze alcoliche e stupefacenti La legge vieta di fumare all’interno degli edifici pubblici e quindi nelle aule, nei laboratori, nelle palestre, nei corridoi e nei vani comuni. Tale norma va scrupolosamente rispettata, poiché è tesa a salvaguardare la salute di tutti i membri della comunità scolastica. A parte la sanzione prevista dalla legge, il non rispetto del divieto di fumare e di fare uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, è considerato mancanza disciplinare. Non è vietato fumare nei cortili dell’Istituto, purché a debita distanza dalle porte d’ingresso. Divieto di introduzione di materiale estraneo Non è consentito recapitare e/o farsi recapitare a scuola materiale estraneo all’attività didattica, ivi compresi regali, mazzi di fiori, etc. Intervallo delle lezioni e cambio dell'ora Durante l’intervallo gli alunni restano nelle aule, nei corridoi immediatamente adiacenti e comunque all’interno dell’area scolastica. Il Dirigente scolastico provvederà, con apposita circolare, a stabilire fra gli insegnanti turni di sorveglianza degli studenti; prima dell’orario definitivo la vigilanza verrà assicurata dai docenti dell’ora che precede l’intervallo. 6 Al cambio di insegnante tra le ore di lezione gli studenti devono rimanere in aula. Gli spostamenti dalle aule normali ai laboratori, e viceversa, devono avvenire celermente e in silenzio, per non disturbare le altre classi dove si svolgono le lezioni. Uso delle attrezzature Il rispetto delle aule, delle palestre, dei laboratori, delle attrezzature, degli arredi e dell'ambiente è affidato al senso di responsabilità degli appartenenti alla comunità scolastica. Con delibera del Consiglio d'Istituto sono stabilite le concrete modalità per l'uso dei laboratori e delle attrezzature della scuola. Uso servizi vari Gli studenti possono accedere alla segreteria alunni, ai distributori ed alla fotocopiatrice (salvo comprovanti casi urgenti) prima e al termine delle lezioni e durante l'intervallo. Utilizzo locali in orario extrascolastico La scuola è aperta agli studenti al pomeriggio per le attività di recupero, per l’aiuto allo studio, per i corsi extrascolastici e anche per eventuali attività individuali o di gruppo autorizzate dal Dirigente scolastico. Alle attività dei progetti, deliberate dal Consiglio d'Istituto, possono partecipare gli studenti iscritti; dovranno essere utilizzati i locali assegnati e le attrezzature messe a disposizione. È responsabile il docente (interno o esterno) incaricato. Biblioteca scolastica La biblioteca si pone come strumento fondamentale della specifica attività culturale della scuola. Il suo funzionamento è regolato da apposito Regolamento, proposto dalla commissione Biblioteca ed approvato dal Consiglio d'Istituto (vedi allegato). È ubicata in sede e nella succursale di Lissone ed è aperta durante la mattinata secondo un orario stabilito all’inizio dell’anno scolastico. Per accedervi è necessario rivolgersi agli insegnanti incaricati: annualmente viene nominata dal Collegio dei docenti un’apposita Commissione di gestione, cui è affidata anche la videoteca collocata nell’aula audiovisivi. L’utilizzo del servizio biblioteca è garantito anche agli alunni della succursale di via Tiziano, che possono prenotare i libri scegliendoli dal catalogo e richiedendoli al docente responsabile. Detta Commissione, composta dal Responsabile della biblioteca, annualmente nominato dal Dirigente scolastico, e da un congruo numero di insegnanti indicati dal Collegio dei docenti, ha il compito di proporre gli acquisti e quello di collaborare per il buon funzionamento del servizio bibliotecario. Laboratori e palestre I laboratori rappresentano, laddove previsto dal P.O.F., strutture basilari per l'attività didattica. Dette strutture sono: i laboratori di Scienze, di Informatica, di Lingue straniere, l’aula di Disegno, l’aula di Musica, l’aula Audiovisivi. Il funzionamento di ogni struttura è regolato da apposito Regolamento, approvato dal Consiglio d'Istituto e allegato al presente documento. I Responsabili di laboratorio, delle palestre e delle aule speciali, annualmente nominati dal Dirigente scolastico, hanno il compito di proporre gli acquisti per il miglioramento delle attrezzature e per il loro utilizzo, nonché quello di collaborare al buon funzionamento delle strutture di loro competenza. Visite guidate e viaggi d'istruzione L'effettuazione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione, nonché la partecipazione delle classi ad attività didattiche, culturali e sportive fuori sede, sono predisposte dai Consigli di classe sulla base di apposito Regolamento approvato dal Consiglio d'Istituto (vedi allegato). Durante l’effettuazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione gli alunni sono obbligati a rispettare tutti i regolamenti in vigore all’interno dell’Istituto. Corsi di recupero e sostegno, integrativi ed extracurricolari La progettazione dei corsi di recupero e di approfondimento è di competenza del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe ed è disciplinato dai criteri del Consiglio d’Istituto. 7 Formazione classi Le classi prime si costituiscono, di regola, secondo i seguenti criteri, indicati in ordine di importanza: a) eterogenee per fasce di merito; b) per gruppi omogenei di provenienza territoriale. c) Scioglimento di classi intermedie. Qualora si rendessero necessari degli smembramenti di classi intermedie, essi avverranno, di norma, secondo sorteggio fra tutte le classi parallele, fatta salva la possibilità di modificare tale criterio per motivi didattici previa delibera del Collegio docenti e del Consiglio d’Istituto. TITOLO VI D DIISSPPO OSSIIZ ZIIO ON NII FFIIN NA ALLII Il presente Regolamento Generale può essere modificato solo con delibera approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio di Istituto. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alle Leggi, ai regolamenti, agli usi dello Stato Italiano. 8