www.primaveradelprosecco.it dal 23 Marzo al 14 Aprile 2013 COL SAN MARTINO 57ª MOSTRA del VALDOBBIADENE d.o.c.g. www.MostraDelValdobbiadeneDOCG.it COMUNE FARRA DI SOLIGO Associazione PRO LOCO COL SAN MARTINO con il patrocinio di: COMUNE DI FARRA DI SOLIGO PROVINCIA DI TREVISO CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO REGIONE VENETO 1 ... RIECCOCI! Riparte la 57^ edizione della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G. di Col San Martino, la più antica della Marca Trevigiana. Come ogni anno l’appuntamento si ripropone all’inizio della primavera, tra le nostre splendide colline ricoperte dai vitigni e con gli alberi in fiore. Anche quest’anno saranno molti gli appuntamenti e gli avvenimenti che faranno da contorno a questa manifestazione. Il Valdobbiadene D.O.C.G. proposto nelle sue tipiche forme, da quello per i palati classici, con il vino della tradizione secco o amabile, per arrivare a un vino più raffinato, lo spumante. Ed è proprio per questo che per valorizzare e conoscere meglio questo prodotto, che, per il secondo anno consecutivo, verrà proposto un gruppo di sommelier F.I.S.A.R., che indirizzerà tutti i nostri graditi ospiti, nella scelta e nella degustazione in eleganti calici, dei vini esposti. Non mancheranno certamente le serate enogastronomiche, come ad esempio, la serata del salmerino, o perché no serate tecnico divulgative sui vini del Valdobbiadene D.O.C.G., o di degustazione del vino col fondo e del Raboso, il tutto immerso in questa splendida location, un caseggiato di origine antiche che conserva lo splendore di un ambiente rustico, ristrutturato e curato nel tempo. A tal proposito vorrei dedicare un particolare ringraziamento alla Famiglia Paccanoni, che ogni anno con grato animo mette a disposizione questi splendidi locali, ai collaboratori e ai consiglieri di questa Associazione, che lavorano e dedicano forze, idee e tempo libero affinché questa manifestazione continui a rinnovarsi, a Voi che con il passare degli anni ci gratificate sempre della Vostra presenza. Tutto è pronto... Vi aspettiamo! Il presidente Stefano Pola 2 3 Programma della manifestazione Sabato 23 Marzo Ore 16.30 Inaugurazione ufficiale della 57^ edizione della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G. con il tradizionale taglio del nastro da parte delle autorità. A seguire discorso di benvenuto del Presidente della Pro Loco Stefano Pola e delle autorità presenti. A concludere consegna del premio “Enrico Giotto”, in ricordo della persona e dell’ impegno profuso, all’interno dell’Associazione. Domenica 24 Marzo Ore 10.15 Presso la casa degli Alpini di Col San Martino, inaugurazione della mostra d’arte personale dell’illustre artista Vittorio Marchi; cenni critici a cura della professoressa Tatiana Santin. Lunedì 25 Marzo ore 20.30 Presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G., serata di degustazione del Vino col Fondo, condotta da Alessandro Carlassare. E’ gradita la prenotazione. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 44. Martedì 26 Marzo ore 20.30 Presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G., PERLAGE D’AUTORE, una serata tecnico-divulgativa di approfondimento sul Valdobbiadene D.O.C.G. nelle sue tipiche forme di espressione. La serata è a numero chiuso ed è gradita la prenotazione. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 46. Mercoledì 27 Marzo Degustazione piatto tipico di “trippe” presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. Giovedì 28 Marzo Serata di tagliata di roast-beef e alette di pollo, in collaborazione con “Quei del dioba”. Sabato 30 Marzo ore 14.00 La Pro Loco organizza una escursione in Mountain bike di media difficoltà tra lo splendido paesaggio delle colline di Col San Martino. Al rientro ristoro presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 24. Martedì 2 Aprile “È tempo di vendemmia, inno al Prosecco” Gruppo bronzeo di Carlo Balljana. Piazza Rovere, Col San Martino (TV), 25 marzo 2006. Opera catalogata nell’Enciclopedia d’arte contemporanea Italiana del Novecento. Degustazione piatto tipico di “trippe” presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. Mercoledì 03 Aprile ore 20.30 Presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G., serata enogastronomica dal titolo “Salmerino a Col San Martino” a cura del ristorante “Barricata” di Grigno (TN). E’ gradita la prenotazione. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 58. Giovedì 04 Aprile 4 Serata di tagliata di roast-beef e alette di pollo, in collaborazione con “Quei del dioba”. 5 ore 20.30 Presso il salone della Scuola dell’ Infanzia di Col San Martino, il Coro ANA “San Martino” di Col San Martino e il Coro “San Lorenzo” di Farra di Soligo presentano In Canto, serata di solidarietà per la Scuola dell’ Infanzia “San Martino”. Ingresso libero. ore 18.00 Sabato 06 Aprile FISAR Treviso srl Giovedì 04 Aprile Presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G. premiazione dei migliori spumanti e dei vini della Tradizione presenti in mostra, con la consegna delle targhe e dei diplomi di merito da parte delle autorità presenti. ore 09.00 Domenica 07 Aprile L’associazione Ciclistica Col San Martino, organizza il 65° TROFEO “PIVA” BANCA POPOLARE DI VICENZA, Gran Premio Cubo Ceramica e Trofeo Edilsoligo. Gara ciclistica internazionale per la classe MU 1.2 (under 23). Prova valida per la coppa del mondo di categoria. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 25. Martedì 9 Aprile Degustazione piatto tipico di “trippe” presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. Mercoledì 10 Aprile ore 20.30 Giovedì 11 Aprile Serata di tagliata di roast-beef e alette di pollo, in collaborazione con “Quei del dioba”. Domenica 14 Aprile ore 09.00 “Camminando su per le rive”: passeggiata sulle splendide colline del Valdobbiadene D.O.C.G. di Col San Martino, con breve ristoro al rientro della camminata. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 27. Domenica 14 Aprile ore 20.00 Chiusura della 57^ Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. ORARIO MOSTRA: Dal Lunedì al Mercoledì: Dal Giovedì al Sabato: Tutte le domeniche: Domenica di Pasqua: Lunedì di Pasqua: Domenica 14 Aprile: dalle 17.30 alle 24.00 dalle 14.00 alle 24.00 dalle 10.00 alle 24.00 dalle 10.00 alle 12.00 dalle 15.00 alle 20.00 dalle 10.00 alle 20.00 dalle 10.00 alle 20.00 i s r o c i r t s o n i e N re o m a l o m a i n g e : o n ins i V l de a r u t l u e la c elier m m o S e r a t n e div ica g o l a l è solo a. z n e u g e cons ‘ Presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G., l’ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini, terrà una serata degustativa dal titolo “Raboso del Piave: un vino Nobile”. La serata condotta dal professore Vanino Negro è a numero chiuso ed è gradita la prenotazione. Per informazioni vedere inserzione riportata a pagina 52. CHIUSURA CASSE: Dal Venerdì alla Domenica: Domenica di Pasqua: Lunedì da Pasqua: alle 22.30 alle 19.00 alle 19.00 NON SI ACCETTANO ED EFFETTUANO PRENOTAZIONE AI TAVOLI. 6 ATTENZIONE: l’afflusso ai locali nelle ore di punta, può subire rallentamenti, che sono sempre e comunque a discrezione dell’organizzazione. E’ VIETATO INTRODURRE ALL’INTERNO DEI LOCALI QUALSIASI TIPO DI BEVANDA ALCOLICA. L’ORGANIZZAZIONE INVITA AD UN BERE RESPONSABILE. DURANTE LA MANIFESTAZIONE FUNZIONERA’ IL SERVIZIO DI CAUZIONE DEL BICCHIERE. 7 Piantina della Mostra SEDE E ASSOCIAZIONE E MOSTRE PiazzaR overe,4 31010Col S anM artino( TV) Tel.e F axs egreteria0438989107 www.MostraDelValdobbiadeneDOCG.it email:[email protected] Apertura della 57^ Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G., con taglio del nastro da parte del Presidente della Provincia Leonardo Muraro, del Prefetto della Provincia Aldo Adinolfi, dell’ Assessore Provinciale all’ Agricoltura Mirco Lorenzon, del Sindaco del Comune di Farra di Soligo Giuseppe Nardi, del Presidente della Pro Loco Stefano Pola e dello scultore Carlo Balljana. Erano presenti tra gli altri: il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Presidente del Consorzio del Prosecco dott. enologo Franco Adami, il Presidente della sezione orientale dell’ Associazione Enologi Enotecnici Valerio Fuson. 8 9 56ª MOSTRA DEL VALDOBBIADENE D.O.C.G. ALBO D’ORO 2012 Produttori SECCO AZIENDA AGRICOLA MARIO MATIO di Pederiva Mauro TARGA D’ORO: TARGA D’ARGENTO: AZIENDA AGRICOLA BARICHEL di Geronazzo Ivan TARGA DI BRONZO: AZIENDA AGRICOLA AGOSTINI di Agostini Edi Produttori AMABILE AZIENDA AGRICOLA CASA DEI SPADA di Spada Andrea TARGA D’ORO: TARGA D’ARGENTO: AZIENDA AGRICOLA FROZZA TARGA DI BRONZO: AZIENDA AGRICOLA BARICHEL di Geronazzo Ivan SPUMANTI DRY 1° CLASSIFICATO: 2° CLASSIFICATO: 3° CLASSIFICATO: COL VETORAZ s.r.l. AZIENDA AGRICOLA CASA DEI SPADA di Spada Andrea SOCIETA’ AGRICOLA SPAGNOL di SPAGNOL ORAZIO e C. 1° CLASSIFICATO: 2° CLASSIFICATO: 3° CLASSIFICATO: BORGO COL SOCIETA’ AGRICOLA PEDERIVA WALTER E MARIANGELA s.n.c. SOCIETA’ AGRICOLA LE BERTOLE di Bortolin G. e C. 1° CLASSIFICATO: 2° CLASSIFICATO: 3° CLASSIFICATO: AZIENDA AGRICOLA LA FARRA s.s. COL VETORAZ s.r.l. ZARDETTO SPUMANTI SPUMANTI EXTRA DRY SPUMANTI BRUT PREMIO “CARLO BALLJANA” (Maggior punteggio categoria spumanti) AZIENDA AGRICOLA TORMENA ANGELO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE D.O.C.G. “BRUT” SUPER PREMIO SPUMANTI “PRO LOCO COL SAN MARTINO” (Maggior punteggio categoria spumanti) COL VETORAZ s.r.l. TROFEO BANCA “PREALPI” (Maggior punteggio categoria spumanti) AZIENDA AGRICOLA BARICHEL di Geronazzo Ivan 10 Opera dello scultore Carlo Balljana. 11 La Pro Loco di Col San Martino ha dedicato la “Sala Spumanti” per i 50 anni di collaborazione, con riconoscenza, allo scultore Carlo Balljana. E’ rimasto l’ultimo scultore, autenticamente popolare, Carlo Balljana, che possa affrontare temi che non rispondono al compiacimento narcisistico dell’artista per il quale lo spirito dei tempi è più importante della funzione rappresentativa. Schematicamente Balljana si è posto una volta sola la domanda: ” Qual è il compito dell’arte?”. E si è risposto: “Rappresentare la realtà”. Ovvero: “interpretare emozioni e sentimenti collettivi”. Per questa ragione Balljana non ha mai pensato di sperimentare, non fosse altro che per trovare soluzioni formali a un tema dato. E il tema è bene che corrisponda alla coscienza della collettività. In numerose occasioni egli ha interpretato questo spirito con onestà e semplicità. Così, più di altri artisti, si è trovato ad affrontare soggetti non intimistici o di genere (come nudi, cavalli e altri temi cari agli scultori figurativi), ma civili e religiosi, statue di papi e di santi o realistici e popolari che commemorano, forse per l’ultima volta il mondo contadino, del quale , nel Veneto soprattutto, c’è ancora memoria e nostalgia. Un amarcord può essere detta la produzione di Balljana. E, coerentemente, eccolo affrontare il tema più arduo; quello patriottico e militare. E’ sempre stato difficile, salvo che nel riferimento ai Caduti della prima guerra mondiale, e spesso con retorica, rappresentare originalmente soldati e marinai come fece, forse per ultimo, Eugenio Baroni nel Monumento al Duca d’Aosta a Torino. Ma c’è un’Arma che appartiene alle radici profonde del popolo veneto e che non può essere legata ad un passato remoto, lontano dal sentire collettivo. E’ quella degli Alpini, i quali, fuori da ogni solennità, continuano a rappresentare i soldati del cuore. Proviamo ad immaginare che il Monumento all’Alpino sia commissionato, oggi, a uno scultore diverso da Balljana. Ed eccolo allora sbizzarrirsi per evitare che si conosca il soggetto, far di tutto perché non si distingua il soldato, per restituirne un’immagine astratta, un concetto, l’idea di un Alpino. Balljana vede e vuole l’Alpino vero. Ce l’ha nel cuore. Lo sente come poesia. Lo ha incontrato e lo incontra. Con il Cappello e la Penna, con gli scarponi da montagna e le calze di lana, con l’ambito mantello. Così lo vede e così lo rappresenta. Il suo è dunque realismo? Forse. Ma è realismo magico, realismo poetico, realismo sentimentale. Balljana, nella forma cala il suo sentimento come parte viva di quella comunità. L’Alpino viene dal Don e torna ora, vivo nell’opera di Balljana a Treviso. Il freddo, l’inverno, la montagna si sentono in quella immagine vera, e Balljana li sente per primo. E intende integralmente testimoniarlo nell’arte, per ultimo. Così il suo compito di scultore si compie nel rispetto del sentimento e della storia. La realtà guida l’arte; ma occorre umiltà per rappresentarla. E’ questo il significato dell’opera di Balljana. Prof. Vittorio Sgarbi Carlo Balljana con “Cavalli in amore” bronzo 2013 12 13 COL SAN MARTINO Alcuni storici ritengono che la cappella dedicata a S. Martino, costruita poco dopo il Mille entro le mura del fortilizio sul colle ‘Castel’, sia stata la primitiva parrocchiale cui affluirono per molto tempo i fedeli sparsi in un vasto territorio circostante. La parrocchia ha comunque origini molto lontane, essendo una delle 36 pievi della diocesi cenedese. Lungo il tempo il territorio venne smembrato e sorsero così le parrocchie di Vidor, Colbertaldo e Mosnigo. Ecco alcuni cenni storici essenziali. La chiesa di S. Maria Annunziata de Silva che, come si è visto, non era situata sui colli ma in campagna, presso l’attuale cimitero dove esiste ancora il vecchio campanile, funzionò come parrocchiale e pievana almeno dalla prima metà del secolo XIII fino all’anno 1904 quando fu demolita. Essa fu conservata dal vescovo Lorenzo Da Ponte nel 1748. Aveva quattro altari: il maggiore, con il tabernacolo in marmo per l’Eucarestia, portava il titolo della SS.ma Vergine Annunziata; il secondo della SS. Trinità, il terzo della Madonna del Rosario e il quarto di S. Giuseppe. Nel sec. XIV viene nominata per la prima volta la chiesa di S. Vigilio eretta, sia pure in forma diversa dall’attuale, sopra il borgo di Posmon. In occasione della visita pastorale del 20 aprile 1475, il vescovo Trevisan riscontrò che nel territorio della Pieve esistevano tre chiese: quelle di S. Martino e di S. Vigilio, già nominate, con a fianco un piccolo cimitero; e quelle di S. Maria de Silva, situata in campagna, tra boschi di rovere. Pievano delle tre chiese fungeva certo prete Bonacorsio di Conegliano e in quel periodo la parrocchia era raccolta intorno alla chiesa di S. Maria de Silva e la Pieve si chiamava «Plebs de Silva». Nella visita del 1507 la Pieve è detta ‘Plebs Collis S. Martini’ e in quella del 1536 ‘Plebs S. Mariae de Silva Collis S. Martini’. Nella visita del 1544 si segnala l’esistenza di altre due vecchie chiese: quella di S. Caterina presso le case di ser Giovanni Donato di Posmon, che la gente della borgata identificava in alcune mura perimetrali ricoperte di erbacce e di rovi; e quella di S. Maria Rossa, anch’essa quasi diroccata e perciò detta popolarmente ‘S. Maria Rota’. Annessa a quest’ultima c’era un beneficio le cui rendite venivano di solito date in titolo o in commenda ad un ecclesiastico; quell’anno le percepiva il sacerdote Antonio Grimani, figlio di Vittore, Procuratore di S. Marco. La chiesa di S. Maria Rossa si trovava in posizione piuttosto intermedia tra Col S. Martino, Colbertaldo e Mosnigo e scomparve, completamente demolita, nel 1703. C’è chi ritiene che essa sia stata parrocchiale dopo quella di S. Martino e prima di S. Maria de Silva; il centro della cura d’anime sarebbe quindi stato spostato col mutare della situazione a causa dell’aumento degli abitanti e dello sviluppo delle «regole» sparse nel territorio assai vasto della Pieve. Nel 1544 la parrocchia è retta dal pievano veneziano Vittore De Franceschi e dai vicepievàni Antonio e Giorgio Artusio ed ha due chiese succursali e ‘cappelle curatae’: S. Andrea di Colbertaldo e S. Martino di Mosnigo. Della prima è rettore Gianmaria Morono, segretario del Card. Grimani, e vice rettore il sacerdote Leonardo di Refrontolo; della seconda è rettore un sacerdote veneziano e vice Giovanni Antonio di Pieve di Soligo. Gli atti della visita pastorale non nominano come filiale di Col S. Martino la cura d’anime di S. Maria del Castello di Vidor dove esisteva anche un monastero dei Benedettini presso la chiesa di S. Bona. Ma un documento del 1314, pubblicato dal Marchesan, include anche Vidor tra le regole della Pieve di Col San Martino che nel territorio della Pieve sono le seguenti: ‘Capo della Pieve di Col San Martino, Guietta, Vidor, Selva Piana, Mosnigo, Nosglarota, Colbertaldo e Posmon’. Vidor figura cappella di Col S. Martino anche nella visita pastorale dell’ottobre 1599. 14 ORATORI E CULTI PARTICOLARI Nel territorio del territorio sono presenti questi altri oratori: S. Martino in colle; S. Vigilio in colle; S. Giovanni Battista ora Beata Vergine di Lourdes a Giussin; SS. Francesco e Teresa e S. Antonio da Padova a Posmon; Oratorio Canal Vecchio; S. Giuseppe a Posmon, prep. famiglia Toffoli; cappella presso l’asilo infantile; cappella S. Francesco di Sales presso l’Istituto Botteselle. L’URNA DI S. MARTINO A Col San Martino la devozione al santo vescovo di Tours è antichissima. Più ancora che la leggenda del mantello donato al povero, è qui conosciuta quella altrettanto antica secondo la quale S. Martino avrebbe risuscitato un bambino, morto pochi istanti dopo la nascita. La leggenda vuole che il Santo l’abbia poi battezzato, imponendogli un nome di sua scelta, e l’abbia restituito vivo e sano alla madre in lacrime. Al grande santo si raccomandano perciò soprattutto le coppie che desiderano e attendono un bambino. Per tradizione esse levano il biglietto dei nomi da un’urna benedetta innalzando qualche preghiera per implorare la protezione del santo sul nascituro. E ancor oggi arrivano in parrocchia richieste di nomi, segnalazioni di grazie ricevute ed offerte da tutti i paesi del mondo dove risiedono i paesani costretti un tempo ad emigrare. Tratto dal sito www.farra.it 15 COL SAN MARTINO: LA MOSTRA PIU’ ANTICA DELLA MARCA Nel secondo dopoguerra, nella speranza di far conoscere, anche fuori zona, i vini di questi colli il cui commercio si rivelava difficilissimo, si seppe dar vita ad una manifestazione enologica che, iniziata in sordina, esplose rapidamente interessando un pubblico sempre più vasto. Nata nel ‘66 nei locali di Piazza Rovere, essa si estese anche ad altri paesi, tanto che oggi le mostre del vino sono diventate manifestazioni tradizionali. La Mostra Interprovinciale del Prosecco D.O.C.G. di Col San Martino, che ha ottenuto negli anni recenti il riconoscimento di manifestazione internazionale, è uno degli appuntamenti più importanti tra quelli che annualmente vengono organizzati nella Marca Trevigiana aventi come oggetto i prodotti dell’agricoltura. Questa scelta di espandere la conoscenza dei prodotti tipici dell’agricoltura collinare, elemento fondamentale dell’economia di Col San Martino, è sempre stato un preciso obiettivo della Pro Loco la quale da anni ha inserito nel suo calendario la Mostra dei prodotti lattiero-caseari, che si tiene in luglio, e la Rassegna bovina, organizzata a novembre in occasione della festa di San Martino. Qui il Prosecco delle ‘rive’ si rivela un vino di tinta tenue, accuratamente vinificato in assenza di bucce, con un profumo delicato ed un frutto seducente che ricorda la mela selvatica matura, in assenza di tannicità che lo rende particolarmente morbido. Quasi a suggellare l’importanza di Col San Martino come centro vinicolo, è stata tramandata una fantasiosa leggenda che vorrebbe come creatore del Prosecco Mastro Bortolo di Col San Martino, che brevemente ricordiamo. Mastro Bortolo possedeva un piccolo podere coltivato a vigna intorno all’attuale chiesetta di S. Martino. A quei tempi, le ridenti colline che fanno da corona al Quartier del Piave non presentavano i filari che oggi si possono ammirare. I vigneti erano abbandonati alla volontà di madre natura. L’unico angolino curato con certosina dedizione era quello di Mastro Bortolo. Tanta passione e tanti sacrifici venivano però premiati dalla bontà del succo che usciva da quei grappoli dorati e che egli battezzò ‘elixir Prosecco’ Ma, ahimè, della genuinità del suo vino vennero ben presto a conoscenza i signorotti ingordi che allora dominavano la zona, i quali, senza neppure chiedere il permesso, cominciarono a mandare ogni autunno i loro fidi servitori a raccogliere l’uva. Mastro Bortolo, che teneva particolarmente a quei grappoli dai quali ricavava il vinello prediletto da offrire agli amici, trovò ben presto una soluzione alle ingiuste ruberie. Sarebbe bastato vendemmiare prima dell’arrivo dei ladri predoni; ma dove nascondere l’uva prima e il vino poi? L’unica cosa del circondàrio rispettata dai signorotti locali, perchè ritenuta piantata dal dio Endimione e quindi sacra, era la pianta che si innalzava maestosa nello spiazzo sottostante al colle dove si trovava il suo vigneto. Era un grosso rovere secolare che avrebbe dato il nome alla piazza tutt’oggi esistente. Soltanto il tronco del rovere poteva custodire il suo ‘elixir Prosecco’ Dopo lunghi mesi di faticoso lavoro l’ardito progetto di Mastro Bortolo fu realizzato: una lunga galleria che partiva dal suo terreno in collina e portava giusto sotto il grande rovere sacro. All’interno del suo tronco ricavò un vano per torchiare l’uva ed uno adibito a fresca cantina. Da quell’anno l’elixir Prosecco fu bevuto soltanto da chi voleva Mastro Bortolo. Tratto dal sito www.farra.it 16 17 STRADA DEL PROSECCO Quando il vino ha il colore del topazio, un profumo inebriante ed una sapidità maliziosa ed indimenticabile già al primo assaggio, ecco che si sta parlando di ConeglianoValdobbiadene D.O.C.G. La zona di produzione si estende nella fascia collinare della provincia di Treviso compresa tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene. Un insieme di catene collinari - con direzione est-ovest - che dalla pianura si susseguono fino alle Prealpi, ad uguale distanza dalle Dolomiti - da cui rimangono protette a nord - e l’Adriatico, che influenza positivamente il clima e la natura del paesaggio. Conegliano è la città delle istituzioni del vino e Valdobbiadene è il cuore produttivo. Venezia è a soli 50 chilometri, raggiungibile in poco più di mezz’ora in treno ed in auto. La zona di produzione comprende il territorio di 15 comuni e si estende su un’area di circa 18.000 ettari di superficie agricola. La vite è coltivata solo nella parte più soleggiata dei colli, ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare, mentre il versante nord è spesso ricoperto di boschi. 18 Attualmente all’albo D.O.C.G. sono iscritti più di 4300 ettari di vigneto, lavorati da 5000 produttori: di questi, 106 ettari appartengono alla sottozona del Superiore di Cartizze, da cui si ottengono ogni anno più di un milione di bottiglie di ottimo spumante. La forte pendenza delle colline, rendendo difficile la meccanizzazione del lavoro, ha fatto sì che la conduzione dei vigneti sia rimasta quasi sempre affidata ai piccoli viticoltori. Solo verso Conegliano vi sono poche aziende di dimensioni più rilevanti. In cantina invece l’evoluzione è stata continua: alle quattro cooperative e alle 15 grandi case spumantistiche esistenti, si sono aggiunti via via numerosi nuovi vignaioli. È proprio grazie a questo grande, pacifico esercito di uomini ed al loro amore per la propria terra che si è potuto conservare il paesaggio. I ciglionamenti, le rampe ed i terrazzi hanno infatti plasmato nei secoli i versanti ben esposti delle colline, modificandone le caratteristiche e rendendo lo scenario ancora più suggestivo. 19 PRODOTTO 1:1 RU P OD I S TI C PPO O G Via G. Verdi, 46 31010 Col San Martino (TV) Italy Tel. +39 0438 ñ 989648 Fax +39 0438 ñ 898717 e-mail: [email protected] 14a Corsa del Prosecco 7° Trofeo “Spin Grant” 6° Premio “Enosoccorso” 2a Passeggiata con Fido “Marciatori del Prosecco” Domenica 23 giugno 2013 Col S. Martino (TV) Marcia non competitiva di km 6 e 11 Per info: Moreno De Biasi 0438/898025 (ore serali) - Dario Cietto 0438/980236 (ore ufficio) 20 21 IL PITTORE VITTORIO MARCHI Ass. Pro Loco Col S. Martino con il patrocinio del Comune di Farra di Soligo MOSTRA D’ARTE DAL 24 MARZO AL 14 APRILE 2013 COL SAN MARTINO (TV) CASA DEGLI ALPINI Vittorio personale di INAUGURAZIONE DOMENICA 24 MARZO ore 10.15 ORARI DI APERTURA Sabato: 15.00 - 19.00 Domenica e festivi: 10.00 - 12.00 / 14.00 - 19.00 Marchi ESCURSIONI IN MOUNTAIN BIKE La Pro Loco di Col San Martino, organizza per la giornata di Sabato 30 Marzo, un’escursione in Mountain bike di media difficoltà tra le colline di Col San Martino. In caso di maltempo l’ escursione sarà rinviata a data da destinarsi. Al ritorno dell’escursione è previsto un piccolo ristoro presso i locali della Pro Loco. Quota di iscrizione € 8. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso la sede della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G.. COL SAN MARTINO | TV 7 APRILE 2013 Amm. Comunale Farra di Soligo ore 12,30 65° TROFEO PIVA GARA CICLISTICA INTERNAZIONALE SU STRADA PER DILETTANTI MU 1.2 UNDER 23 DI KM 171,00 MEDAGLIA D’ARGENTO PER MERITI SPORTIVI 6 STELLA MERITO SPORTIVO C.O.N.I. 5 PROVA COPPA DEL MONDO INDICATIVA OLIMPICA LONDRA 2013 Programma Sabato 30 Marzo 2013 14.00 14.15 16.30 Ritrovo presso Piazza Rovere davanti alla Mostra Partenza Rientro alla Mostra e ristoro 20° Memorial “Amici A.C. Col San Martino” G.P.M. S.R.L. 9° Gran Premio CUBO CERAMICA A.C. Col San Martino A.S. Dilettantistica SRL UNINOMINALE L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone e/o cose. 24 25 ESCURSIONI Camminando su per le rive [email protected] Anche quest’ anno, si rinnova l’appuntamento con le tradizionali camminate sulle rive di Col San Martino. Vi porteremo tra le nostre bellissime colline, interamente coperte da vitigni, dove potrete ammirare con i vostri occhi lo splendido paesaggio offerto in questo periodo della stagione. Durante la passeggiata potrete fare ristoro, facendo una piccola merenda. COSTRUZIONE RIMORCHI ED ATTREZZI AGRICOLI / FORESTALI FARRA DI SOLIGO (TV) TEL. 0438 989376 - FAX 0438898226 Quota di iscrizione € 8. I-30026 Portogruaro (Ve) Italy Viale Trieste, 163 Tel. +39.0421. 271598 Fax +39.0421.272623 I-20019 Settimo Milanese (Mi) Italy Via Sabin, 32 Tel. +39.02.33501820 Fax +39.02.33599355 26 Programma Domenica 14 aprile 2013 09.00 09.15 10.30 Ritrovo presso Piazza Rovere davanti alla Mostra Partenza Rientro alla Mostra e ristoro Dal 1948 gli specialisti del pneumatico I-33170 Pordenone (Pn) Italy Via Roveredo, 23 Tel. +39.0434.553520 Fax +39.0434.553515 www.saccongomme.it I-31010 Ponte della Priula (Tv) Italy Via IV Novembre, 95 Tel. +39.0438.758521 Fax +39.0438.758540 GOMME Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al sig. Renzo Varago 340-8351410. 27 VALDOBBIADENE DOCG: LA VENDEMMIA La vendemmia è il momento più importante ed atteso di tutto l’anno. In ogni casa di viticoltori c’è fermento, si prendono accordi per la manodopera, si preparano le forbici, i secchi, le botti, i trattori e i rimorchi. Qui la vendemmia è come un rito religioso, come da millenni, avviene esclusivamente a mano per preservarne l’integrità degli acini e quindi la qualità del prodotto. Si fanno le ultime ricognizioni tra le viti e fremendo si scrutano le previsioni del tempo in cerca di un po’ di bontempo. La vendemmia inizia nel giorno stabilito dal Consorzio di Tutela, nel momento ideale per una vinificazione ideale. Ella è una gioiosa festa e coinvolge famiglie, parenti, amici e conoscenti che tra le ridenti colline fanno riecheggiare il rito millenario della vendemmia come gioia di vita, come libertà nell’immenso verde. La maggior parte delle aziende sono di piccole dimensioni e a conduzione famigliare, mentre le più grandi si trovano nei più pianeggianti colli di Conegliano. Non tutti i viticoltori trasformano da loro l’uva in vino ma questo può avvenire nelle tre grandi cooperative oppure nelle aziende spumantistiche. Tra i viticoltori, proprietari delle “Rive”, e cooperative-spumantisti esiste un stretto rapporto di collaborazione per la gestione delle vigne, in questo modo i vignaioli hanno la certezza che il proprio prodotto giustamente remunerato diventi lo spumante Italiano di qualità più bevuto al mondo. Il mosto quindi viene illimpidito, vengono aggiunti i lieviti selezionati e quindi mandato alla vasca di fermentazione in cui la temperatura è mantenuta controllata tra i 18-22°. Qui i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e CO2. Questo tipo di vinificazione è molto delicata ed è molto importante che avvenga senza il contatto con l’aria che causerebbe un notevole peggioramento delle caratteristiche organolettiche del vino. Metodo Charmat Permette di ottenere spumanti caratterizzati da aromi fruttati legati alle uve di partenza, molto freschi. Le differenze con il medodo Champenoise o classico nel fatto che il processo è veloce, isobarico ed abbiamo un unico contenitore. Può essere ottenuto uno spumante dolce o secco a seconda di quando voglio interrompere la rifermentazione. L’arresto si ottiene abbassando la temperatura di colpo a -4 -5°C. Se si desidera uno spumante con uno bouquet più ricco e nel quale siano accentuati i sentori dovuti ai lieviti lo faccio maturare per un periodo più lungo in loro presenza, metodo Charmat lungo. SCHEMA DI PRODUZIONE VALDOBBIADENE DOCG: LA VINIFICAZIONE 28 Il Valdobbiadene DOCG segue la vinificazione in bianco che è caratterizzata dall’assenza di macerazione cioè del contatto tra mosto e vinacce durante la fase di fermentazione. Il vino bianco è un prodotto generalmente da consumarsi in breve tempo e deve essere caratterizzato da doti di freschezza, acidità e profumo. La vendemmi viene anticipata in modo che queste caratteristiche prevalgano, la raccolta delle uve avviene esclusivamente a mano in modo da preservare l’integrità degli acini e non avere fermentazioni spontanee indesiderate. In questo tipo di vinificazione è importante eseguire una diraspatura in modo da eliminare la parte dei tannini presenti nei raspi. Poi il mosto e le bucce vengono mandati in una pressa a polmone che spreme le bucce o eventualmente anche i raspi in modo soffice. Al mosto ottenuto viene aggiunta anidride solforosa, mediante un solfitometro, che ha la funzione primaria di antiossidante e regola la fermentazione seguente. 1. Preparazione vino base: seguita dal taglio, chiarificazione, refrigerazione e filtrazione. 2. Preparazione lieviti: in modo che sia attivo e pronto per la rifermentazione. 3. Riempimento autoclave: le autoclavi sono in acciaio inox o in ferro smaltato collaudate a 7-8 atm con doppia parete dove circola il liquido refrigerante per il controllo della fermentazione. Al vino vengono aggiunti zuccheri, lieviti e sali minerali. 4. Rifermentazione in autoclave: eseguita a temperatura costante tra i 12-18°C. L’arresto si ottiene, prima se voglio uno spumante più dolce o dopo se lo desidero più secco, abbassando la temperatura di colpo a -4 -5°C. 5. Travaso isobarico: dopo la rifermentazione ottengo uno spumante torbido che deve essere illimpidito per mezzo di centrifugazioni e filtrazioni in sovrappressione per evitare perdite di CO2 prodotta durante la rifermentazione. In questo modo il vino è separato dalle feccie e travasato in una seconda autoclave. 6. Refrigerazione e chiarificazione: per ottenere stabilità nei confronti di eventuali precipitazioni di sali di acido tartarico, raggiungo la limpidezza desiderata. 7. Filtrazione o centrifugazione: sempre da travaso isobarico. 8. Imbottigliamento isobarico: eseguito con filtrazione sterilizzante o microfiltrazione. Le bottiglie vengono riempite d’azoto, gas inerte che non si mescola alla CO2 o al vino ma fa uscire l’aria dalla bottiglia, quindi immetto il vino che fa uscire la N2 e non perdo la CO2 prodotta dalla rifermentazione. 9. Etichettatura 29 Cartizze Un tipo particolarmente pregevole di Prosecco è quello che si produce nella zona di “Cartizze”, una piccola area di 106 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di S. Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, in comune di Valdobbiadene. Un vero e proprio cru che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno antichissimo, originatosi dal sollevamento di fondali marini. Sopra la roccia madre si trova uno strato di terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo una costante riserva d’ acqua, così che le viti si sviluppano in modo equilibrato. Il nome della località, che troviamo riportato nelle mappe catastali, viene fatto risalire, da alcuni, ad un cavaliere di ventura spagnolo, che nel medioevo, dopo un lungo periodo di battaglie, si stabilì in queste colline. Un’ ipotesi più accreditata sembra essere invece, quella che fa derivare il nome da “gardiz, gardizze, ecc.”, espressione dialettale per indicare i gratizzi usati per l’appassimento delle uve. Nella zona del Cartizze infatti, le uve vengono vendemmiate tardi, quando gli acini iniziano a mostrare i primi segni di appassimento naturale. Ciò conferisce al vino una concentrazione di aromi e sapori di intensità inusuale. Se questa è la storia, o forse la leggenda, il merito della valorizzazione di questo vino va tutto agli estensori del Disciplinare che, fin dall’ inizio, rispettarono queste peculiarità, perimetrando a parte quest’ area, la quale fornisce attualmente ogni anno circa 1 milione di bottiglie di Spumante. Nasce così il “Cartizze”, uno spumante sontuoso. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall’ albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto.Il sapore è piacevolmente rotondo, con una morbida sapidità, che il sottile perlage rinvigorisce in bocca. Prodotto quasi esclusivamente nella versione Dry, questo spumante si accompagna ai dolci della tradizione, dalla pasta frolla alle crostate di frutta e alle focacce. Ottimo non solo alla fine di ogni pranzo importante, ma per ogni brindisi augurale, per rendere più festosa ogni cerimonia, più allegra ogni festa, più solenne ogni incontro. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze è davvero l’ inimitabile suggello ai momenti belli della vita. Valdobbiadene DOCG Rive di Col San Martino Prodotto solo nella versione spumante è l’essenza del territorio, può essere prodotto con uve provenienti da un unico comune o frazione di esso per esaltare le caratteristiche del terrior. Il termine “Rive” nella parlata locale indica i vigneti posti in terreni scoscesi ed ha il fine di porre in risalto le mille espressioni territoriali delle 43 frazioni del Valdobbiadene DOCG. 30 Valdobbiadene DOCG Millesimato Spumante Lo Spumante Millesimato proviene accuratamente selezionate nelle rive più vocate per caratteristiche di altitudine ed esposizione, devono essere prodotti unicamente da uve o vini Prosecco DOC della stessa annata. L’alta collina offre all’uva Prosecco una maturazione più lunga, l’aromaticità è più piena, e l’acidità, soprattutto quella malica, si conserva meglio. Il Prosecco Spumante è conosciuto principalmente in due versioni, Extra Dry ed il Brut. Nel primo la rifermentazione si interrompe quando ancora rimane una piccola percentuale di zuccheri (12/20 gr/l) nel secondo la si conduce quasi alla fine (massimo 15 gr/l) in modo che lo Spumante diventi più secco ed asciutto. Valdobbiadene DOCG Spumante Extra dry E’ il “classico”, la versione che combina l’aromaticità varietale con la sapidità esaltata dalle bollicine. Il colore è paglierino brillante ravvivato dal perlage. L’aromaticità è fresca e ricca di profumi di frutta, mela, pera, con un sentore di agrumi che sfumano nel floreale. In bocca il vino è morbido e al tempo stesso asciutto grazie ad una acidità ben presente. Da aperitivo per eccellenza, ideale a 8-10° C su minestre di legumi e frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche d’ alta Valdobbiadene DOCG Spumante Brut E’ il Valdobbiadene DOCG più moderno ed ha un grande successo internazionale. Si caratterizza per profumi più ricchi di sentori di agrumi e vegetale fresco, che si accompagnano con una piacevole nota di pane, unita ad una bella e viva energia gustativa. Il perlage fine assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato, rendendolo a tavola, lo spumante per eccellenza. Da apprezzare a 7-9°C su antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno o, come è in uso nella zona di produzione, a tutto pasto. Valdobbiadene Prosecco DOCG Rifermentato in Bottiglia Il Rifermentato in bottiglia nasce da un’attenta scelta delle uve migliori di ogni annata, ottenute dai vigneti più pregiati. Mantenuto amabile durante l’inverno, il vino viene utilizzato per la costituzione delle cuvée idonee alla produzione di vino frizzante e spumante. Nel mese di aprile viene imbottigliato per consentirgli di iniziare la rifermentazione che ne esalterà l’aroma; al termine della fermentazione i lieviti che hanno prodotto la spuma si depositano sul fondo della bottiglia e cedono lentamente al vino sostanze naturali che lo arricchiscono nel gusto, prevenendo fenomeni ossidativi. Caratteristiche: colore giallo paglierino, bouquet elegante e complesso dovuto alle note tipiche del vitigno e alla maturazione sui lieviti, gusto secco ed armonico. Abbinamenti: ottimo come aperitivo e a tutto pasto in accompagnamento a piatti leggeri. Valdobbiadene Prosecco DOCG Tranquillo E’ la versione meno conosciuta al di fuori della zona di produzione. Si ottiene dai vigneti più fitti e poco produttivi e da uve ben mature. La vinificazione prevede una breve macerazione a freddo delle bucce dell’ uva, in modo da arricchire il vino, in aromi e struttura. Il colore è paglierino delicato, i profumi sono di mela, pera, mandorla e miele di mille fiori. La struttura è soave e persistente, con un retrogusto talvolta gradevolmente amarognolo che lo rende più articolato e complesso. Pur non essendo nato per affrontare il tempo, lo si può apprezzare anche al secondo anno di vita. Da bere a 10-12°C su antipasti delicati di mare e di terra, ed in abbinamento con i bocconcini marinati della tradizione veneta. 31 ESPOSITORI VINO DELLA TRADIZIONE ADAMO CANEL s.a.s. Via Castelletto, 73 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898112 AGOSTINI Az. Agr. di Agostini Edi Via Castelletto, 78 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989154 AL ROCCOLO Az. Agr. di Guizzo Luigino Via Casale Contravasser, 3 - 31050 MIANE (TV) - 0438/989448 ALTERIVE Az. Agr. dei F.lli Zilli Soc. Agr. s.s. Via Giarentine, 7 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898187 BARICHEL Az. Agr. di Geronazzo Ivan Via Roccat e Ferrari, 12 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/975743 BOTTEGAN Az. Agr. di Brustolin Gilberto Via Papa Luciani, 41 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 349/1235727 CANAL GILBERTO E VIGILIO Az. Agr. Via Canal Nuovo, 37 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989357 CASA DEI SPADA Az. Agr. di Spada Andrea Via San Antonio, 6 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/901058 CASTELIR Az .Agr. di Pederiva Alessandro Via Canal Vecchio, 14 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898356 COLFERAI Az. Vinicola S.r.l. Via Castelletto, 64 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898102 DAMUZZO RENATO Az. Agr. Via Canal Vecchio, 58 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898078 F.LLI TORMENA Az. Agr. Via Roma. 211 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987623 FERRONATO F.LLI Az. Agr. Via Col Buso, 10 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989636 FROZZA Az. Agr. s.s. Via Martiri, 31 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987069 GUIZZO GRAZIANO Az. Agr. Via Fontana, 105 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898290 LE PRESE Az. Agr. di Tognon F.lli Via Codolà, 6 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987315 LE RIVE Az. Agr. di Bellussi Luisa Francesca Via Rive, 12 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/986020 MARIO MATIO Az. Agr. di Pederiva Mauro Via Cal del Grot, 5 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900341 32 MEROTTO LUIGI fu A. Az. Agr. Via Gravette - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898492 MIANET Az. Agr. di Vettorello Roberto Via S. Rocco e Cortivon, 71 - 31049 BIGOLINO (TV) - 0423/981058 MIOTTO VALTER Az. Agr. Via Scandolera, 24 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/985095 MONCADER Az. Agr. di Fabrin Luciana Via Casale Moncader, 19 - 31030 COMBAI DI MIANE (TV) - 0438/989143 MONGARDA Soc. Agr. s.s. di Tormena B. & C. Via canal Nuovo - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989168 MORO LUIGINO Via Crede, 9 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989295 MORO SERGIO Az. Agr. Via Crede, 10 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898381 PEDERIVA WALTER e MARIANGELA Soc. Agr. S.n.c. Via Cal del Grot, 1/1 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900143 PERLAGE s.r.l. Via Cal del Muner, 16 - 31010 SOLIGO (TV) - 0438/900203 PIANESEI Az. Agr. di Balliana Diego Via San Vigilio, 15 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898387 RECCHIA GIOVANNI BATTISTA Az. Agr. Via Canal Nuovo, 85 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898343 RECCHIA SERGIO Via Treviset, 95 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 338/7484198 RIVA GRANDA Spadetto Girolamo e Miotto Anna Maria s.s. Via Canal Vecchio, 5/a - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898392 RONCE Az. Agr. Via G. Verdi, 42 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898417 RONFINI LEONARDO Az. Agr. Via del Prosecco, 7/a - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989614 RONFINI MAURIZIO Az. Agr. Via del Molino, 16 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 338/6430191 SCARPEL VITTORIO Az. Agr. Piazza Rovere, 16 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898368 SPADETTO GUIDO Az. Agr. Via Canal Vecchio, 5 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989130 TORMENA ANGELO Az. Agr. Via Martiri, 9 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987082 TORMENA ANTONIO Az. Agr. Via Canal Nuovo, 116 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989275 MAROTTA & FIGLI Az. Agr. Via dei Prà, 17 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989267 VALDOC SARTORI Soc. Agr. s.s. Via Menegazzi, 7 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) 0423/900278 MEROTTO GIANCARLO Az. Agr. Via Scandolera, 49 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989359 ZAMAI GALILEO Az. Agr. Via Casale Vacca, 2 - 31030 COMBAI DI MIANE (TV) - 0438/989454 33 ESPOSITORI SPUMANTI COLVENDRA’ Soc. Agr. di Della Colletta Narciso e Figli Via Liberazione, 39 - 31020 REFRONTOLO (TV) - 0438/894265 DOMUS PICTA Via Arcol, 51 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/973971 ADAMO CANEL s.a.s. Via Castelletto, 73 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898112 F.LLI TORMENA Az. Agr. ALTERIVE Az. Agr. dei F.lli Zilli Soc.Agr. s.s. Via Giarentine, 7 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898187 FERRONATO DENIS Az. Agr. ANDREOLA Az. Agr. di Pola Stefano Via Cal Longa, 52 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989379 FERRONATO F.LLI Az. Agr. ARMAN Az. Agr. di Arman Giuliano Via S.Vigilio 26 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989044 FOLLADOR SPUMANTI ASTORIA VINI Via Crevada - 31020 REFRONTOLO (TV) - 0423/6699 FROZZA Az. Agr. s.s. BARICHEL Az. Agr. di Geronazzo Ivan Via Roccat e Ferari, 12 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/975743 LA FARRA Az. Agr. s.s. BISOL DESIDERIO & Figli Soc. Agr. s.s. LA GIOIOSA s.p.a. Via Follo, 33 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900138 Via col Buso, 8 - 3010 COL SAN MARTINO (TV) - 349/1320973 Via Col Buso, 10 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989636 Via Gravette, 42 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898222 Via Martiri, 31 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987069 Via San Francesco, 44 - 31010 FARRA DI SOLIGO (TV) - 0438/801242 Via Erizzo, 113/a - 31035 CROCETTA DEL MONTELLO (TV) - 0423/8607 BORGO COL LA RIVA DEI FRATI s.a.s. BORTOLIN ANGELO SPUMANTI s.a.s. LA TORDERA Az. Agr. s.s. Via Col, 10 - 31051 FOLLINA (TV) - 0438/970658 Via Strada di Guia, 107 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900125 BORTOLIN F.LLI s.r.l. Via Menegazzi, 5 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900135 BORTOLOMIOL s.p.a. Via Garibaldi, 142 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/974911 BRANCHER Soc. Agr. s.s. Via dei Prà 23/A - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898403 CA’ DEI SANDRI Az. Agr. Via Rossini, 23 - 31050 CAMPEA DI MIANE (TV) - 0438/893758 CA’ SALINA Soc. Agr. s.s di Bortolin Massimo e Michele Via Santo Stefano, 2 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) -0423/975296 CAMPION Az. Agr. di Gatto Cav. Gregorio e Figli s.s. Via Campion, 2 - 31030 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/980432 CANTINA “COLLI DEL SOLIGO” s.a.c. Via L. Toffolin, 6 - 31050 SOLIGHETTO DI PIEVE (TV) - 0438/840092 CANTINA BERNARDI s.n.c. Via Colvendrame, 25 - 31020 REFRONTOLO (TV) - 0438/894153 CASA DEI SPADA Az. Agr. di Spada Andrea Via S. Antonio, 6 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/901058 CASA VINICOLA GUIZZO s.a.s. Strada Spinade, 14 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 349/6982945 CASTELIR Az. Agr. di Pederiva Alessandro Via Canal Vecchio, 14 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898356 COL MIOTIN Az. Agr. di Bottega Girardo Via Peron, 7 - 31053 SOLIGHETTO DI PIEVE (TV) - 0438/842469 COL SAN GIACOMO Az. Agr. di Agostinetto Paolo Via Crede, 13 - 31049 BIGOLINO (TV) - 347/2254958 COL VETORAZ SPUMANTI s.r.l. Strada delle Treziese, 1 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/975291 34 Via Roma, 209 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987623 Via Del Commercio, 1 - 31041 CORNUDA (TV) - 0423/639798 Via Alnè Bosco, 23 - 31020 VIDOR (TV) - 0423/985362 LE BERTOLE Soc. Agr. di Bortolin G. & C. s.s. Via Europa, 20 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/975332 LE MANZANE Az. Agr. di Ernesto Balbinot Via Maset, 3 - 31020 SAN PIETRO DI FELETTO (TV) - 0438/486606 LE RIVE Az. Agr. di Bellussi Luisa Francesca Via Rive, 12 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/986020 LE RIVE DE NADAL Az. Agr. di Guizzo Stefano Via dei Cavai, 42 - 31010 FARRA DI SOLIGO (TV) - 0438/801315 LE VOLPERE Az. Agr. di De Rosso Luca e Matteo s.s. - s.a. Via U. Cecconi, 13 - 31010 FARRA DI SOLIGO (TV) - 0438/801204 MALIBRAN Az. Agr. di Favrel Maurizio Via Barca II, 63 - 31058 SUSEGANA (TV) - 0438/781410 MARCHIORI Vitivinicola Soc. Agr. s.s. Via del Sole, 1 - 31010 FARRA DI SOLIGO (TV) - 0438/801333 MARIO MATIO Az. Agr. di Pederiva Mauro Via Cal del Grot, 5 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900341 MAROTTA & FIGLI Az. Agr. Via dei Prà, 17 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989267 MASS BIANCHET Soc. Agr. di Miotto Lorenzo ed Enrico Via Soprapiana, 42 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987427 MEROTTO SPUMANTI Via Scandolera, 21 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989000 MIONETTO s.p.a. Via Colderove, 2 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/9707 MIOTTO VALTER Az. Agr. Via Scandolera, 24 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/985095 MONCADER Az. Agr. di Fabrin Luciana Via Casale Moncader, 19 - 31030 COMBAI DI MIANE (TV) - 0438/989143 35 MONGARDA Soc. Agr. s.s. di Tormena B. & C. Via Canal Nuovo, 8 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989168 MORO SERGIO Az. Agr. Via Crede, 10 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898381 PEDERIVA WALTER e MARIANGELA Soc. Agr. s.n.c. Via Cal del Grot, 1/1 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900143 PERLAGE S.r.l. Via Cal del Muner, 16 - 31010 SOLIGO (TV) - 0438/900203 REBULI MICHELE - BASTIA Az. Agr. Via strada di Saccol, 30 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/975113 RIVA GRANDA Spadetto Girolamo e Miotto Anna Maria s.s. Via Canal Vecchio, 5/a - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/898392 ROCCAT Az. Agr. di Codello Clemente e Manuel Soc. Agr. s.s. Via Roccat e Ferrari, 1 - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/972839 RONFINI LEONARDO Az. Agr. Via del Prosecco, 7/a - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989614 RUGE Az. Agr. di Ruggeri R. e A. Soc. Agr. s.s. Via Fosse, 1 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900224 RUGGERI & C. s.p.a. Via Prà Fontana - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/9092 SCANDOLERA Soc. Agr. s.n.c. Via Scandolera, 95 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 335/7942596 SIRO MEROTTO Soc. Agr. s.s. Via Castelletto 88 - 31010 COL SAN MARTINO (TV) - 0438/989156 SPAGNOL Soc. Agr. di Spagnol Orazio & C. s.s. Via Scandolera, 51 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987177 SPUMANTI DAL DIN s.r.l. Via Monte Grappa, 29 - 31020 VIDOR (TV) - 0423/987295 STRAMARET Az. Agr. di Stramare Carlo Via Cal Dritta, 81/b - 31049 VALDOBBIADENE (TV) - 0423/976437 TANORE’ Az. Agr. di Follador Gaetano e figli s.s. Via Mont, 3 - 31049 S. PIETRO DI BARBOZZA (TV) - 0423/975770 TENUTA VILLA FIORITA di Pastrolin Sandro Via San Michele, 35 - 31020 S. PIETRO DI FELETTO (TV) - 0438/455092 TERRA DI GUIA Az. Agr. di Merotto Francesca Via Ugo Angelo Canello, 9 - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900403 TOFFOLI Soc. Agr. s.s. Via Liberazione, 26 - 31020 REFRONTOLO (TV) - 0438/978204 TORMENA ANGELO Az. Agr. Via Martiri, 9 - 31020 COLBERTALDO (TV) - 0423/987082 VAL D’ OCA s.r.l. Via San Giovanni, 45 - 31030 S. GIOVANNI DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/982070 VALDOC SARTORI Soc. Agr. s.s. Via Menegazzi, 7 - 31049 S. STEFANO DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900278 VIGNA SANCOL s.r.l. P.zza Canello,4/a - 31049 GUIA DI VALDOBBIADENE (TV) - 0423/900658 VILLA SANDI s.r.l. Via Erizzo, 112 - 31035 CROCETTA DEL MONTELLO (TV) - 0423/665033 ZARDETTO SPUMANTI s.r.l. Via Martiri delle Foibe, 18 - 31015 CONEGLIANO (TV) - 0438/394969 36 Mantese Legnami s.r.l. Via Castelletto, 58 31010 Col San Martino - Farra di Soligo (TV) Tel. 0438-898117 - Fax 0438-898613 [email protected] www.manteselegnami.com VALDOBBIADENE DOCG: AUTOCTONO TERROIR DI BOLLICINE Il Prosecco è un vino di antica origine e la sua storia è univocamente legata con la zona di produzione e alle vicende che hanno caratterizzato il trascorrere delle generazioni di produttori nel territorio. Un vino per essere “grande” deve essere intimamente legato con il territorio di produzione valorizzandone la storia, la cultura, la tradizione. Il Prosecco sino al 2009 faceva riferimento ad un vitigno (ora glera) e come tale poteva essere coltivato in ogni parte del mondo, con risultati che non possono essere paragonati con quelli del ConeglianoValdobbiadene in cui questo vino viene prodotto da almeno 300 anni. Per protegger il Prosecco nel 2009 la zona storica e maggiormente qualitativa di ConeglianoValdobbiadene è passata da DOC a DOCG, privilegiando il concetto di terroir, mentre quella pianeggiate è divenuta DOC questo ci permette la tutela della denominazione di origine a livello internazionale. Il Prosecco era un vitigno (ora Glera) di antichissime origini addirittura precedente alla colonizzazione dei Romani, come afferma il Professor Dalmasso, avvenuta circa 200 anni avanti cristo anche se esso è documentato soltanto dagli ultimi anni della Repubblica di Venezia e quindi vive tra le colline trevigiane da almeno 300 anni. Nel 100 a.c. era avvenuta la centuriazione del territorio trevigiano attorno a Treviso, Oderzo, Conegliano, Ceneda ed Asolo e i coloni Romani avevano piantato sia in collina che in pianura le viti. Non è immediato stabilire una data di inizio della coltivazione della vite nella zona di ConeglianoValdobbiadene, alcuni Poeti Latini passando in questa zona portano testimonianza che già più di 2000 anni fa sulle colline di ConeglianoValdobbiadene si coltivava la vite. Il Poeta Virgilio (70-19 a.c.) di passaggio tra queste terre afferma: “Adspice, ut, autrum silvestris raris sparsit lambrusca recemis” “guarda come la vite selvatica, la lambrusca, ha ricoperto qua e là la grotta con i suoi grappoli. Pochi anni più tardi il poeta può invece cantare: “Lentae textunt umbracula vites” “le viti flessibili tessono ombre leggere”. 38 Un’altra importante testimonianza ci viene da San Venanzio Fortunato originario di Valdobbiadene, vescovo di Poitiers, che di Valdobbiadene afferma con nostalgia:”QUO VINETA VERNANTUR, SUB MONTE JUGO CALVO, QUO VIROR UMBROSUS TEGIT SICCA METALLA” (“luogo dove germoglia la vite sotto l’alta montagna, nella quale il verde lussureggiante protegge le zone più disadorne”). Ciò testimonia che nel 500 sulle colline di ConeglianoValdobbiadene c’era una fiorente viticoltura, ancora prima che arrivassero i Longobardi. Un fatto importante che testimonia l’importanza del vino di ConeglianoValdobbiadene, dal punto di vista economico, si ha nel 1318 quando alcuni mercanti Tedeschi comprano a Conegliano 21 carichi di vino con la condizione che il dazio fosse pagato dai venditori Coneglianesi. Ma quando i Tedeschi partirono con il carico di vino e si diressero verso Serravalle un emissario del Podestà di Treviso li fermò e dirottò la colonna con le botti verso la città. Conegliano si lamentò subito con il podestà di Treviso pregandolo di far restituire agli acquirenti il vino e i cavalli sequestrati. La questione fu vagliata al Consiglio dei Trecento che aveva la facoltà deliberativa e con 196 voti a favore e 27 contro il vino e i cavalli furono restituiti ai tedeschi a patto che Conegliano pagasse il dazio. I vini di ConeglianoValdobbiadene erano per affermazione di Bonifaccio, molto preziosi e garantivano un buon reddito ai produttori della zona. Si ricorda nel 1532 il passaggio di Carlo V per Conegliano, al quale venne offerto l’eccelentissimo vino di Collabrigo e del Feletto. Nel 1500 Venezia comprese che era più conveniente rifornirsi di vino nella terraferma veneta, trevigiano, padovano, friuli, rispetto alla puglia e alle isole greche. Barche cariche di botti di vino arrivavano a Venezia dal Piave, dal Brenta, dal Sile, dal Livenza quotidianamente e andavano alla mensa dei veneziani. In questi anni i mercanti della Serenissima compravano grandi quantità di vino a Conegliano cercando di frenare in ogni modo le esportazioni verso il centro europa, con interventi di natura fiscale. I produttori di Conegliano e del Felettano non volevano assolutamente perdere i mercati tedeschi, floridi da secoli, ne veder diminuito il flusso del proprio vino verso il centro europa a favore di Venezia. Nel 1544 il Consiglio della Magnifica Comunità di Conegliano aprì addirittura una vertenza con il rettore veneziano Giacomo Gabrielli inviando ambasciatori a Venezia perché fossero rispettati gli antichi privilegi, sottolineando “di quanta importantia et momento sia vender li vini di monte di questo territorio quali per la maggior parte sono allevati e comprati da tedeschi con utile universale di questa terra”. 39 40 Per gli abitanti di Conegliano e dei colli vicini il vino era diventato nel tempo il prodotto più importante quasi loro stendardo di nobiltà per mostrarlo all’intera europa. Nel 1574 al passaggio di Enrico III Re di Pollonia che si recava a Parigi per essere incoronato Re di Francia la comunità di Conegliano fece sgorgare per un giorno intero dalla fontana del Nettuno il vino bianco dei colli. Già 150 anni prima il Doge Francesco Foscari aveva citato in una Ducale del 6 novembre 1431 il vino bianco e ottimo del Feletto. Infine nel 1606 Zaccaria Contarini in una relazione al senato veneto per indicare di quanta importanza fosse la produzione enologica di Conegliano, stimava la produzione di vino bianco in 5000 botti annue che andavano in gran parte in Germania e Polonia. La lenta e inesorabile agonia della Repubblica di Venezia iniziata nel 1492 con la scoperta dell’America e resa sempre più palese nel 1600 con lo spostamento progressivo dei traffici commerciali dal Mediterraneo all’Atlantico. Il declino coinvolse nel 1700 anche la terraferma Veneta e per lo più il comprensorio di ConeglianoValdobbiadene fu investito da un’ondata di gelo che fece morire gran parte del patrimonio viticolo della zona. Nelle città a causa della crisi economica si andava espandendo una volgarizzazione dei consumi che privilegiava i vini di bassa qualità con ripercussioni negative nelle aree di produzione. Il 1700 è quindi un secolo cupo per la viticoltura di ConeglianoValdobbiadene seppur fervido di dibattiti e proposte nuove. Questa è la terra del ConeglianoValdobbiadene Prosecco DOCG e al di là delle molte leggende che ne avvolgono le lontane origini, inizia di fatto con la nascita delle Accademie di Agricoltura volute dalla Repubblica di Venezia sul tramontare della sua millenaria vita. Tra queste quella di Conegliano nata nel 1769 come evoluzione dell’Accademia degli Aspiranti fondata nel 1603 e proprio in un intervento all’Accademia di Agricoltura di Conegliano il 26 febbraio 1772 il sacerdote Antonio Del Giudice soffermandosi sulla “impurità e quindi la poca curabilità dei vini delle colline di Conegliano afferma che questo difetto non è dovuto alla natura del terreno ma all’imperizia dei fabricarli e alla cattiva scelta che si fa delle viti, la cui moltiplicazione era la causa della mancata produzione di vino puro e durevole”. I problemi evidenziati dal sacerdote erano evidenti prima di tutto la negligenza dei padroni, cioè il loro disinteresse per i possedimenti agricoli, lasciati privi di investimenti e di cure, e la scelta delle viti da mettere in produzione. Vengono estirpate le viti poco produttive, che producevano vini di elevata qualità, a favore di quelle più produttive con grave danno per la qualità del prodotto. Nei resoconti di un intervento per rinnovare e fissare le regole della vitienologia sempre nel 1772 in questa accademia si legge che l’accademico Francesco Maria Malvolti, pone una domanda:”Chi non sa quanto siano squisiti i nostri Marzemini, Bianchetti, Prosecchi, Moscatelli, Malvasie e Grassari che in varie di queste colline si formano?”. L’importanza della domanda sta nel fatto che è la prima volta che nominato il Prosecco, che quindi è prodotto ed apprezzato da prima della seconda metà del 1700. Un altro intervento all’Accademia di Conegliano nel 1778 è del Conte Pietro Caronelli che lamentava la diminuzione delle esportazioni in Germania dei vini prodotti nella zona e proponeva di impedire l’accrescimento del cattivo vino con il conseguente adacquamento del medesimo e invitava a selezionare le viti da impiantare tra: Marzemina Nera, Bianchetta, Pignola nera e bianca. Scartando invece le volgarmente denominate dell’Occhio e Verdise di cui la prima da un mosto aspro mentre la seconda acqueo ed insipido. Non si conosce quando e in che modo l’antenato del Prosecco sia giunto dal Carso alle terre di ConeglianoValdobbiadene, ma questa data può essere fissata negli ultimi decenni di vita della Repubblica di Venezia, intorno al 1750. Mentre la Serenissima era ormai al tramonto sorgono nelle colline di ConeglianoValdobbiadene nuovi fermenti proprio in quel settore che da molto tempo appariva il più trascurato. Il 1700 come detto è stato un secolo difficile per la vitienologia Trevigiana, ma sul finire del secolo su sollecitazione della borghesia, sensibile ai cambiamenti che proprio in quei tempi avvengono in Francia, nascono nuovi propositi di rinnovamento nel settore. Il ruolo più importante fu assunto dall’Accademia di Conegliano istituita nel 1769 come evoluzione dell’Accademia degli Aspiranti fondata sempre a Conegliano nel 1603. Queste accademie erano in sostanza dei circoli culturali formati da proprietari viticoli, tecnici, studiosi ed intellettuali che si riunivano per dibattere i comuni problemi con i massimi esperti del settore, catalogare in modo sistematico i vigneti, la loro estensione, qualità e quantità di uva prodotta. In una di queste assemblee nel 1772 viene citato per la prima volta dall’accademico Francesco Maria Malvolti il Prosecco. Il Prosecco nasce da un’uva non autoctona perché tornando agli interventi di Del Giudice e Caronelli all’Accademia Agraria di Conegliano non si trova nominato il Prosecco tra i vecchi vitigni delle colline di ConeglianoValdobbiadene. Non ci sono per ora arrivati documenti del passaggio del Prosecco dal Carso al ConeglianoValdobbiadene, ma nel 1772 il Malvolti la considera come uno dei vini prodotti nella zona e questo fa pensare che fosse qui coltivato da diversi anni. A ricordarlo è anche il reverendo Del Giudice che lo considera uno dei migliori vitigni insieme alla Bianchetta e alla Marzemina. Fatto di importanza storica se si considera che ancora oggi la Bianchetta è coltivata tra le colline di ConeglianoValdobbiadene e rappresenta la continuazione storica che fin dal medioevo ha fatto del bianco di ConeglianoValdobbiadene uno dei più richiesti ed apprezzati. Mentre il Prosecco è diventato lo spumante Italiano più famoso, oltre che ad essere principe assoluto delle nostre colline. La caduta della Repubblica di Venezia del 1797 non intaccò nei viticoltori e nelle autorità la voglia di rilanciare la viticoltura ed enologia del ConeglianoValdobbiadene. In seguito al Congresso di Vienna del 1815 l’imperatore dell’Austria-Ungheria, succeduto al governo del Lombardo Veneto, alla Repubblica di Venezia e poi a Napoleone, spinto dalla necessità di conoscere il patrimonio viticolo della regione da incarico al Conte Pietro di Maniago di formulare un catalogo dei vitigni coltivati, che questo gli consegnerà nel 1823. Maniago cita per le colline di ConeglianoValdobbiadene la Perella, la Pignoletta bianca, la Verdisa lunga(strascalone), dell’Occhio, Marzemino nero e Prosecco. Verso il 1850, quando queste terre appartenevano ancora all’Impero Austro- Ungarico, lo studioso Gian Battista Semenzi a proposito dei vini prodotti nel ConeglianoValdobbiadene afferma:” Nelle colline le uve producono i squisitissimi vini bianchi sono: la Verdisa, la Prosecca e la Bianchetta. Questi vini venivano venduti in Carinzia e in Germania cioè in quella Mitteleuropa di cui il Veneto faceva parte integrante. Alcuni anni dopo la nascita dello stato Italiano(1861) il parlamento decide di redigere un’indagine sulle condizioni dell’agricoltura italiana “Inchiesta Jacini”. Per il territorio di ConeglianoValdobbiadene i ricercatori consigliano di estirpare i vecchi vigneti e sostituirli con altri di qualità superiore. 41 All’epoca si producevano nel comprensorio di ConeglianoValdobbiadene 25000 hl di Verdiso, 6600 di Bianchetta, 3800 di Boschera e 3200 di Prosecco che quindi era un vitigno del tutto secondario. Alcuni anni più tardi nel 1868 grazie all’impegno del Dottor Antonio Carpenè e dell’Abate Felice Benedetti, presidente del Consorzio Agrario di Conegliano, viene fondata sempre a Conegliano la Società Enologica Trevigiana. Questa nuova istituzione fu di portata dirompente per l’ancora stagnante viticoltura Trevigiana innescando una rivoluzione vitivinicola i cui frutti positivi iniziano ben presto a farsi vedere, specie per il Prosecco che verrà allevato sempre più in purezza, mentre prima era misto con altre varietà. I mertiti di aver dato inizio alla storia moderna del Prosecco vanno al Conte Marco Giulio Balbi Valier che negli anni sucessivi al 1850 aveva isolato e selezionato un clone di Prosecco migliore degli altri, individuato ancora oggi come “Prosecco Balbi”. Il Conte da alle stampe nel 1868 un libretto composto “Per le auspicatissime nozze Bianchini-Dubois” in cui descrive le proprie coltivazioni che si trovano a metà tra Conegliano e Valdobbiadene a Pieve di Soligo. Egli scrive:” un quarto delle suddette Pertiche cen.380, non potendosi con esattezza precisare la quantità è tutta a vigneto, che piantai a viti Prosecche, più sicure ed ubertose di ogni altra qualità, e che danno un vino bianco sceltissimo, pieno di grazia e di forza”. Nasce dunque in questi anni la moderna avventura di un vino che in un secolo ha saputo conquistare il mondo grazie alla perizia di viticoltori, vignaioli ed istituzioni che lo hanno saputo esaltare al meglio. Va ricordata la Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano nata nel 1876 come erede della Società Enologica Trevigiana. Questa scuola concepita da Antonio Carpenè insieme a Gian Battista Cerletti ha avuto tra i suoi docenti più noti, personaggi di altissimo prestigio internazionale come Arturo Marescalchi, Giovanni Dalmasso e Luigi Manzoni i quali posero le basi per la moderna Scienza viticola ed enologica. Marescalchi fu chiamato al governo come sottosegretario all’Agricoltura, Dalmasso fondò l’Accademia della Vite e del Vino e fu preside della facoltà di Agraria dell’Università di Torino mentre il Manzoni realizzò quei felicissimi incroci che tramandano il suo nome, legato a vini davvero eccellenti. Questa scuola ha rappresentato il volano per lo sviluppo enologico non solo del ConeglianoValdobbiadene ma dell’intera viticoltura italiana. Allievi usciti da questa scuola sono andati nelle più importanti aziende italiane, ed estere come: Sudafrica, California ed Australia. L’impostazione della Scuola Enologica di Conegliano è di tipo Universitario non limitandosi a trasmettere la più avanzata cultura Enologica, ma indirizzando gli allievi nel campo della ricerca. Proprio questo settore risultò vincente, la realizzazione di nuovi vigneti sperimentali per allevare nuovi vitigni, descriverli e ammodernare le tecnologie d’impianto e produzione per combattere le malattie e migliorarne gli sbocchi commerciali I primi anni di attività didattica della scuola mise in luce la necessità di approfondire il campo della ricerca dopo che malattie come la filossera, oidio e peronospora oltre che la Prima Guerra Mondiale avevano devastato la viticoltura del ConeglianoValdobbiadene, colline occupate per un anno intero dalle truppe Austro-Ungariche. Dopo la guerra i produttori e docenti sentivano il bisogno di una nuova Istituzione dedita in maniera specifica alla ricerca scientifica e capace di risolvere i problemi quotidiani dei viticoltori. Di questa esigenza presero atto i professori Giusti e Dalmasso che studiarono la struttura da dare alla nuova istituzione. Nacque così nel 1923 la Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia di Conegliano la quale, unica nel suo genere, fu diretta dal professor Giovanni Dalmasso con la collaborazione di altri due grandi scienziati, Italo Cosmo e Giuseppe Dall’Olio. 42 Sulla scia di un’antica tradizione iniziata nel 1603 con l’Accademia degli Aspiranti, poi con l’Accademia di Agricoltura nata nel 1769, quindi nel 1868 con la Società Enologica Trevigiana, nel 1876 con la Scuola di Viticoltura ed Enologia ed infine con la Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia, Conegliano si pone all’avanguardia in italia per gli studi e le ricerche conservando fino ad oggi il suo primato a servizio di una viticoltura di continuo sviluppo qualitativo. Ma è nell’ultimo dopoguerra che il ConeglianoValdobbiadene esprime al meglio le sue grandi potenzialità. E’ concluso da poco il Secondo Conflitto Mondiale quando i più attenti viticoltori di Valdobbiadene si organizzano per difendere, valorizzare la viticoltura collinare e l’antica tradizione vitivinicola, costituiscono il 14 agosto 1945 la Confraternita dei Cavalieri del Prosecco. Questa Confraternita è sempre attenta a far conoscere ai propri soci le indicazioni utili allo sviluppo della vitienologia collinare di Conegliano Valdobbiadene, accogliendo le personalità più emineti dell’enologia italiana come: Giovanni Garoglio, Italo Cosmo, Giuseppe Dall’Olio, Francesco Fabbri senatore e ministro della Repubblica, Giuseppe Schiratti fondatore della Strada del Prosecco e l’accademico Giuseppe Mazzotti noto per l’impegno a la valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio culturale ed artistico della Marca Trevigiana. Emerge la necessità, oltre che avere le istituzioni e gli uomini, di incidere sull’aspetto legislativo per migliorarne la qualità e salvaguardare la tipicità del ConeglianoValdobbiadene Prosecco. Nasce così il 7 giugno 1962 il Consorzio di Tutela del vino ConeglianoValdobbiadene Prosecco con sede a Villa Brandolini presso Solighetto di Pieve di Soligo. Da allora il Consorzio opera con grande intelligenza e determinazione per difendere, valorizzare e promuovere l’immagine del Prosecco facendolo conoscere non solo in italia ma anche all’estero offrendo agli estimatori di tutto il mondo caratteristiche inimitabili proprie soltanto della terra d’origine ossia ConeglianoValdobbiadene. Il risultato dell’impegno dei produttori e del Consorzio di Tutela si fanno subito vedere tanto che nel 1963 Valdobbiadene diventa ufficialmente capitale non solo del Prosecco ma dell’intero mondo dello spumante italiano con la Mostra Nazionale degli Spumanti nella prestigiosa Villa dei Cedri di Valdobbiadene, punto d’incontro tra tutti gli spumantisti italiani fra cui quelli di Prosecco occupano un posto di tutto rilievo. Alcuni anni più tardi nel 1969 il ConeglianoValdobbiadene conquista un altro prestigioso risultato quando il comprensorio collinare ottiene la DOC e il vitigno Prosecco il maggiore riconosciuto dal disciplinare di produzione. Quarantanni dopo, luglio 2009 ottiene il massimo riconoscimento Italiano per un vino, la DOCG denominazione di origine controllata e garantita. Questo riconoscimento viene osservato sempre con maggiore interesse anche lontano dalla zona di produzione e comincia ad essere richiesto nei ristoranti ed enoteche più esclusive di tutto il mondo. In questi anni il ConeglianoValdobbiadene DOCG Prosecco Superiore è divenuto lo spumante più richiesto in italia e nel mondo, grande vanto per un vino davvero unico e come ha scritto Tullio De Rosa, ricercatore tra i più preparati ed intelligenti e vero maestro dei giovani enotecnici usciti dalla Scuola di Conegliano: “dalle colline da cui nasce esso diffonde la sottile malia su quanti lo ricercano nelle tiepide giornate di primavera, quando il suo profumo di fiori, il suo profumo di miele selvatico si mescola con i cento, coi mille profumi di fiori che allora innondano le rive. Un calice di Prosecco, dal bel paglierino leggero, scrico di tinta, con qualche perla gassosa che si svolge nel bicchiere, è un compiacimento, è un godere le piccole gioie che ancora riusciamo a strappare alle preoccupazioni di tutti i giorni. Così dev’essere un bianco: un invito a bere, un poco d’umanità a nostra disposizione”. 43 COLFONDO: IL VINO DELLA TRADIZIONE DI VALDOBBIADENE Col San Martino - Mostra Valdobbiadene DOCG Lunedì 25 Marzo 2013 ore 20.30 Il ColFondo (chiamato anche SUR LIE o rifermentato in bottiglia) è il vino della tradizione di Valdobbiadene ed è prodotto dalla maggior parte delle piccole aziende della zona. Alla produzione di questo vino si utilizza la tipica uva della zona storica di Valdobbiadene, la Glera. Vendemmiata ben matura viene vinificata e fermentata, il freddo invernale arresta la fermentazione che riprenderà con il rialzo termico primaverile. L’imbottigliamento avviene tra marzo e aprile a cui segue la fermentazione e la maturazione sui lieviti. Ogni bottiglia di colfondo è unica, in quanto rifermentata singolarmente in modo naturale conferendo a questo vino i classici profumi di lievito, crosta di pane e note fruttate dando complessità e pienezza olfattiva, struttura e mineralità. Ogni annata si differenzia dalle altre e l’età delle bottiglie incide sull’equilibrio del vino, questa tipologia di “Prosecco” è quella più longeva. Il Colfondo prodotto a Valdobbiadene può essere dichiarato DOCG se viene tappato con tappo a sughero e posta apposita fascetta di stato, molti produttori della zona lo producono come Prosecco DOC TREVISO o vino bianco, rifermentato in bottiglia e questo per utilizzare il tappo a corona che consente al vino la massima riduzione. Il Colfondo va servito ad una temperatura di 8°C scaraffato quindi limpido, anche se c’è chi lo serve torbido. Il periodo ideale per il consumo va da metà ottobre in poi. Questo metodo storico di produzione è stato soppiantato dal Metodo Charmat, ma un gruppo di giovani produttori già da tempo si sta operando per valorizzare e proteggere questo prodotto. Degustazione condotta da ALESSANDRO CARLASSARE, collaboratore della Guida dei Vini Buoni d’Italia, degustatore e Wine Blogger, 12 Vini in degustazione con buffet finale in abbinamento. Costo della serata 10€ Prenotazione obbligatoria per informazioni Marco Merotto cell. 348-3105559 44 Via Verdi, 49 - 31010 Col San Martino (TV) Tel. 0438 989500 Fax. 0438 898801 Mail: [email protected] Part. IVA 02266730262 LINK S.R.L - Fotografia & Comunicazione Via del Mercato, 30 31010 Falzè di Piave (TV) Tel. 0438 903330 - Fax 0438 896090 [email protected] www.linkfoto.it NEXT SRL Via Friuli 10 - 31020 San Vendemiano (TV) Tel. 0438 903277 - Fax 0438 896090 [email protected] - www.next3dphoto.com 45 PERLAGE D’AUTORE VINI IN DEGUSTAZIONE: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Secco Amabile Frizzante Rifermentato in bottiglia VALDOBBIADENE DOCG Spumante brut VALDOBBIADENE DOCG Spumante Extra Dry VALDOBBIADENE DOCG Spumante Rive di Col San Martino Passito Col San Martino - Mostra Valdobbiadene DOCG Martedì 26 marzo 2013 ore 20.30 La conoscenza da parte del consumatore è un passaggio essenziale finalizzato a favorire la penetrazione sul mercato di un determinato prodotto. Questo step è quanto mai importante in ambito enogastronomico dove, a fronte di prodotti di assoluta eccellenza, non corrisponde un’adeguata conoscenza da parte del consumatore che quindi non è in grado di distinguere prodotti di diversa qualità, e accettare le differenze di prezzo. Alla secolare tradizione produttiva di un determinato cibo o vino non sempre corrisponde una reale consapevolezza delle caratteristiche e del valore qualitativo e culturale dello stesso da parte della popolazione locale. Ecco quindi nascere, proprio partendo dal cuore della sua zona di produzione, l’idea di realizzare, nell’ambito della Primavera del Prosecco Superiore – Mostra del Valdobbiadene DOCG di Col San Martino, una serata tecnico – divulgativa di approfondimento sulla storia, le tecniche produttive e le caratteristiche gusto – olfattive delle diverse tipologie di questo importantissimo vino Italiano. La serata, condotta dal sommelier/degustatore AUGUSTO GENTILLI, direttore editoriale del portale di cultura enogastronomica World Wine Passion (www. worldwinepassion.it - www.worldwinepassion.com), affronterà inizialmente i più importanti aspetti inerenti il territorio, i vitigni, le tecniche di produzione e le diverse denominazioni e tipologie del prosecco. La serata continuerà con la degustazione alla cieca di tutte le tipologie di Valdobbiadene Prosecco Docg prodotte a Col San Martino. 46 Seguirà una degustazione di pesce con preparazioni a cura del Gruppo Ristorazione Tipica Caorlotta, il tutto abbinato ad un banco d’assaggio di tutti i vini di Col San Martino presenti alla Mostra. Ad allietare la serata saranno le note Jazz dell’orchestra Blueberry Trio di Rovigo. La serata è rivolta ad appassionati, ristoratori, enotecari, degustatori, sommelier. L’evento si terrà martedi 26 marzo ore 20.30 presso gli storici locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G. a Col San Martino. Costo della serata 15€ Prenotazione obbligatoria per informazioni Marco Merotto cell. 348-3105559 47 PERLAGE D’AUTORE GRUPPO RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA Il GRUPPO della “RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA” nasce dalla volontà dell’Associazione Confcommercio di mettere insieme i Ristoranti dell’Ascom di Caorle che credono fortemente nella necessità di tutelare e valorizzare la cucina tipica locale. La creazione di questo gruppo e del suo marchio di qualità, serve a raggiungere molteplici obiettivi tra questi: la valorizzazione della cucina tipica, l’arricchimento dell’offerta turistica, l’accrescimento della fiducia e dell’interesse dei consumatori, lo stimolo tra gli operatori per definire costantemente un alto standard di qualità della gastronomia locale, in sostegno ai prodotti ittici, presi nel nostro mare, dai nostri pescatori. Il marchio di qualità, del gruppo “RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA”, rappresenta ristoranti, con attività aperte tutto l’anno, in grado di indicare, favorire e proporre i piatti tipici della cucina marinara locale nel rispetto della tradizione, della genuinità e della garanzia di provenienza del prodotto ittico utilizzato come il “Moscardin” di Caorle, unica qualità di polipo che vive, cresce e viene pescato nel mare di fronte a Caorle e che, messo all’asta dopo poche ore dalla cattura, viene servito direttamente nelle prelibate ricette dei Nostri Ristoranti. CAORLE CAORLE, situata tra Venezia e Trieste, completata nell’offerta turistica dalle splendide località di Porto S. Margherita e Duna Verde, è un noto centro turistico dell’Alto Adriatico. Qui mare e spiaggia si incontrano con la storia, la cultura, la pesca ed il fascino della laguna. Visitare Caorle è un piacere da non perdere: la spiaggia dorata, il porto peschereccio con i suoi colori e il mercato ittico con le sue antiche tradizioni, come l’asta del pesce “in recia” (all’orecchio), le calli ed i campielli che ricordano Venezia, il magico incanto della laguna, amata da E. Hemingway ed in particolare i prelibati piatti locali della cucina tradizionale come “il Moscardin”, “Il Broeto alla Caorlotta”, il “Saor” e la “Pasta al nero di sepa”. Tutti piatti che il gruppo della “Ristorazione Tipica Caorlotta” presenta ed offre a chi visita questa affascinante città. GRUPPO RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA Ristorante “al Bateo” - Ristorante “da Nappa” - Ristorante “la Ritrovata” Ristorante “Pic Nic” – Ristorante “Taverna Caorlina” – Ristorante “da Buso” Ristorante “Astro” – “Casa del Gelato” 48 A & D FALEGNAMERIA SU MISURA Merotto A&D REALIZZIAMO: SERRAMENTI IN LEGNO E LEGNO - ALLUMINIO MOBILI - SCALE - PORTE RESTAURO SCURI E SERRAMENTI Merotto A&D Via dei Cavai, 15 31010 Farra di Soligo, (TV) Tel. 0438 - 989639 Cell. 338 - 9943601 49 WORLD WINE PASSION UNA PASSIONE PER IL MONDO ENOGASTRONOMICO ….E NON SOLO Proteggi il tuo vigneto dagli eventi atmosferici Agenzia Generale Vittorio Veneto - Fondiaria-Sai Divisione Fondiaria Subagenzia di Pieve di Soligo Via Zanzotto, 23 - Tel. 0438 83145 Subagenzia di Cison di Valmarino Via Sanavalle 1c - Tel. 0438 975502 email : [email protected] Fondato da un piccolo gruppo di appassionati con lo scopo di informare, raccontando, storie di territori, di persone, ma soprattutto di passioni. Storie di produttori, quelli che lavorano bene, che rispettano il territorio: i grandi produttori e le grandi Famiglie del vino, ma anche una grande attenzione a quelli “piccoli”, che con le loro identità portano avanti tradizione e tipicità. Li sponsorizzeremo fieramente offrendo loro uno spazio sulla nostra homepage; divulgare cultura e informazione dando una scelta più ampia dei prodotti enogastronomici, perché il nostro è vero amore per la terra e per chi appassionatamente la lavora. Questo è il “cappello” che presenta la giovanissima testata anglo/italiana WORLD WINE PASSION, nata da 1 anno, per opera di Claudio Toce e della moglie Ailsa Walling… siamo partiti in sordina, eravamo pochi ed oggi siamo molti, da tutta Italia, con le nostre culture ed esperienze diverse, sotto la direzione editoriale dell’ottimo Augusto Gentilli, tutti animati dal desiderio di “comunicare”……sensazioni, abitudini nuove ed antiche del mondo del food, culture diverse, aziende, persone soprattutto, perché il mondo del vino e del food è fatto di persone, che amano e soffrono una passione, tramandata da generazioni oppure percepita nel proprio dna. Una testata agile, nuova e veloce, tradotta in inglese e tedesco, che si sta affermando in un mondo di settore e non, fatto di velocità, dove purtroppo le notizie in cartaceo sono diventate lente, già lette fino dalle prime ore del mattino, una testata “curiosa” delle migliaia di news che ruotano intorno alle nostre tavole, dal bon ton, le buone abitudini a tavola stravolte dalla tecnologia moderna e dalla vita caotica delle città, alle storie di aziende e di persone, da rubriche dedicate alla salute scritte da un valido Kinesiologo, collegato al CONI, esperto in medicina dello sport, le interviste ai produttori “storici” del mondo del vino, utili per far capire quanta passione e quanto lavoro ci sia in una bottiglia di vino. La mission che la testata si pone è quella di salvaguardare il gusto, che, quindi, diventa un elemento essenziale per la difesa non solo della civiltà della tavola, ma dell’identità stessa di un popolo. La cucina è infatti una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese: è il frutto della storia e della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio. La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi, ci rappresenta al di là dei confini; è civiltà del gusto, di quel senso preposto al piacere della tavola - quel gusto capace di affinarsi, di perfezionarsi, di riscoprire sapori perduti e di tentare il palato anche con il nuovo - vuol dire l’insieme dei valori che anche attraverso la tavola, un popolo si tramanda, rinnovandoli continuamente, e che ne costituiscono l’identità culturale. 50 MASTRO GIANNI di Pu p etti Giann i Fornitura e posa in opera di pavimenti, scale e opere in legno Via Cavre, 2/A 31010 Col S. Martino (TV) Cell. 333.1986423 51 DEGUSTAZIONE RABOSO DEL PIAVE: UN VINO NOBILE STORIA E SCOPI Col San Martino - Mostra Valdobbiadene DOCG Mercoledi 10 Aprile 2013 ore 20.30 Il Vino Raboso Piave Il RABOSO è un vino di antichissime origini, che viene prodotto da uno dei rari vigneti presenti nel NordEst dell’Italia prima dell’avvento di Roma. Lo conferma Plinio il Vecchio nella sia Naturalis Historia, affermando che in quest’area si produceva llora il Picina omnium nigerrima (vino di colore simile al nero della pece), antenato quindi del Raboso, del Terrano, del Refosco e del Friularo. Caduto l’impero romano e con esso il culto della vitivinicoltura, occorre attende i tempi nuovi, quando Venezia estende la sua civiltà in terraferma, per ritrovare il ricordo di questo vino. Nel 1679, il trevigiamo Jacopo Agostinetti, giunto all’età di 83 anni, scrive un volume di memorie che si intitola “Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa” ed alcuni di questi ricordi riguardano proprio il vino Raboso. “Qui nel nostro Paese - scrive nel ricordo 24 - per lo più si fanno vini neri per Venezia di uva nera che si chiama recaldina, altri la chiamano Rabosa per esser uva di natura forte”. Il Carpenè, uno dei fondatori della Scuola Enologica di Conegliano, cita in una sua relazione del 1871, la Rabosa nera fra le prime uve da lui sperimentate per la vinificazione ed aggiunge che è forse la più importante varietà del Veneto: questo ci permette di affermare che a quel tempo doveva essere molto diffusa. L’importanza di questa vite, deve aver però subito in quei tempi un certo declino, poiché nel Bollettino Ampelografico del 1885 si legge tra l’altro che “questo tipo di vino aveva una assai maggiore importanza che al presente… Trovansi memorie di simili vini (miscele di più tipi, tra cui il Raboso) inviati con gran plauso all’estero: in cantine di ricchi inglesi si trovarono ancor non molti anni addietro bottiglie di questo vino donato e procurato dagli ultimi ambasciatori della Repubblica veneta”. 1. 2. 3. 4. 5. L’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) è sorta in Asti nel 1951 per iniziativa della Camera di Commercio di Asti e per volontà di personalità eminenti del mondo vinicolo del tempo. E’ formata da un corpo di assaggiatori affidabili perché specificatamente preparati ed esaminati per svolgere una delicata ed impegnativa funzione. All’assaggiatore sono richiesti un complesso di doti naturali, di specifiche conoscenze tecniche ed un addestramento, ai quali si deve ricorrere quando si voglia ottenere un giudizio significativo e completo sulla qualità del vino. Scopo dell’associazione è mantenere viva ed efficiente la funzione di assaggiare e valutare i vini, istituire corsi specialistici al fine di dare una preparazione generale che sia il più possibile unitaria, di offrire un continuo aggiornamento sotto il profilo metodologico e promuovere iniziative volte a fare conoscere l’importanza e il piacere dell’arte dell’assaggio. RABOSO FRIZZANTE (AZ. BELLUSSI) RABOSO DOC PIAVE (CONFRATERNITA- AZ.SANDRE) MALANOTTE PIAVE DOCG (CASA ROMA) MALANOTTE PIAVE DOCG (GELSAIA – GIORGIO CECCHETTO) RABOSO PASSITO (BONOTTO DELLE TEZZE) LA SERATA SARÀ GUIDATA DAL PROF. VANINO NEGRO, DOCENTE DI DEGUSTAZIONE ENOLOGICA PRESSO L’ UNIVERSITÀ DI PADOVA. COSTO DELLA DEGUSTAZIONE CON BROCHURE E BUFFET FINALE CON ASSAGGIO DEL VALDOBBIADENE D.O.C.G. € 14, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER INFORMAZIONI MARCO MEROTTO CELL. 348-3105559, DELEGATO ONAV LUCA BARBON 346-0101722. 52 53 Dalla cima della località Castaoli nel lussureggiante verde della primavera si apre quest’ampia veduta sul quartier del piave, in primo piano la Costa, al centro parte dell’abitato di Col San Martino e sullo sfondo il Montello, teatro della Prima Guerra Mondiale Vista dalla cima del Colle di San Martino, a destra c’è il Colle Moliana, a sinistra il colle dove sorgeva il castello dei “ Da Col San Martino” e in fondo al centro il colle Mongarda ed il vallone dei Rumit Vista dal Colle di San Martino, tra i vigneti del Valdobbiadene DOCG spicca Col San Martino con la chiesa parrochiale al centro, la chiesetta di San Martino in primo piano e a sinistra quella di San Vigilio Venendo da Colbertaldo, in località Scandolera si apre questo splendido scenario, ai piedi dei colli: Col San Martino Vista da località Castaoli verso la miriade di colline vitate dietro San Vigilio, in primo piano il Col Bol e a sinistra si intravede la Costa Scendendo dal Colle Utia, le prime Rive che si incontrano sono i Castaoli, sullo sfondo il Colle Moliana. Tramonto poetico in questa incantata giornata d’inverno Vista da località Castaoli verso il Colle di San Martino, con il colle del Castelletto e del Castello, spicca a sinistra la Costa. La pittoresca foto fa notare la differenza tra collina e pianura, tra Valdobbiadene DOCG e i vini di pianura Sulla parte più alta dei Castaoli, si apre in questa tiepida giornata d’autunno, la vista su tutte le colline vitate dietro il Colle di San Vigilio sin alla pianura sullo sfondo 54 Tra i numerosi casolari sparsi per le Rive di Col San Martino, si trovano anche queste antiche quanto ingegnose meridiane 55 TERMOIDRAULICA mANTESE fRANCESCO Via dei Prà, 25 31010 COL SAN MARTINO (TV) Tel. e Fax 0438/989721 Cell. 338/6096277 E-mail: [email protected] • • • • • • • impianti solari per acqua calda e riscaldamento pompe di calore caldaie a condensazione impianti di riscaldamento a parete, pavimento, soffitto impianti geotermici riparazioni,manutenzioni impianti tecnologici per cantine Installatore specializzato 56 57 SERATA ENOGASTRONOMICA Col San Martino - Mostra Valdobbiadene DOCG Mercoledì 03 Aprile ore 20.30 La Pro Loco di Col San Martino, in collaborazione con il ristorante “Barricata” di Grigno (TN) e i sommelier della F.I.S.A.R., propongono una serata enogastronomica dal titolo “Salmerino a Col San Martino”, abbinato ai vini provenienti dalla zona storica del Conegliano – Valdobbiadene. La serata si svolgerà presso i locali della Mostra del Valdobbiadene D.O.C.G. ed è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0461-765139 oppure allo 334-6729380. COMITATO ESECUTIVO PRO LOCO Presidente Pola Stefano Vicepresidente Guizzo Fabio Tesoriere Pederiva Emanuel Consiglieri Arman Annalisa, Bassetto Valentina, Bortot Andrea, Canel Devid, Guizzo Enrico, Guizzo Francesco, Merotto Ettore, Merotto Peter, Moro Michele, Rizzetto Cristian, Varago Renzo, Zilio Nicola, Zilli Mirko Collaboratori: D’Ambrosi Nicola, Marsura Mario, Merotto Marco, Recchia Sergio, Zamai Galileo Provibiri: Balliana Domenico, Favore Remigio, Stival Luciano Revisori: Cordiano Pasquale, De Biasi Moreno, Merotto Alberto Segreteria: Ferronato Ylenia Addette stampa: Fregolent Francesca, Repossi Laura Salmerino a Col San Martino Salmerino in carpaccio con puntine di asparagi bianchi crudi Salmerino marinato con aceto di mele e cipolla bianca Salmerino in tempura di mais Risotto con salmerino al Valdobbiadene D.O.C.G. Brut Pappardelle fatte in casa con salmerino affumicato Salmerino al forno con patate al rosmarino Crostatina di noci caramellate con crema al prosecco Vini Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Extra Dry. Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Brut Vino della Tradizione “Secco” Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Dry Menu: 37,00 € acqua e vini compresi Barricata Srl Località Barricata 38055 Grigno (TN) P.I. 02140930229 Tel rifugio +39 0461 765139 Cell. 3346729380 [email protected] www.rifugiobarricata.it 58 Si ringrazia: - Regione Veneto - Provincia di Treviso - Comune di Farra di Soligo - Camera di Commercio di Treviso - Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano - Valdobbiadene - Consorzio Pro Loco Quartier del Piave - Confederazione Italiana Agricoltori - Coldiretti - Unione Agricoltori - Scuola Enologica di Conegliano ITAS “G.B. Cerletti” - ONAV Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini - Primavera Del Prosecco - Gruppo Alpini Col San Martino Un speciale ringraziamento alla Famiglia Paccanoni per la concessioni di questi splendidi locali. Un ringraziamento ai nostri sponsor ufficiali: Agriservice di Facci Doriano, Aiko s.r.l., C. Varago, C.M. Sogni, Cantinarredo Group, Carrozzeria Zilli, Cartotecnica Piemme s.r.l., Elettro Top, Eno Pro, F.I.S.A.R., Feltrin s.r.l., Fondiaria - Sai Divisione Fondiaria, Giuseppe Merotto Carburanti Lubrificanti, Idea Campionari, Italsughero, Link s.r.l., Mantese Legnami s.r.l., Marciatori del Prosecco, Mastro Gianni, Merotto A&D, Mondialcapsule s.r.l., Next s.r.l., R. Zeta, Robomatik s.r.l., Saccon Gomme, Solicum s.n.c., Spagnol Costruzioni e Restauri, Studio Mazzero, Tecnosystem retail s.r.l., Termoidraulica Mantese, Triveneta Vetro s.r.l., Unigraf Litografia, 2 EMME s.n.c. Carpenteria metallica. 59 60 61 m Assistenza in materia di: sicurezza sul lavoro rumori e vibrazioni ambiente qualità formazione igiene degli alimenti STUDIO MAZZERO di Mazzero Nicola Via Pian di Farrò, 17/D 31051 – Follina – TV • Realizzazione impianti fotovoltaici chiavi in mano • Assistenza per eventuale finanziamento • Pratiche burocratiche per ottenimento incentivo • Smaltimento cemento amianto e rifacimento coperture Recinzioni e Soluzioni Metalliche 62 • Recinzioni metalliche e cancelli • Carpenterie metalliche industriali e civili • Pensiline e scale interne Via San Tiziano, 4 - 31010 Farra di Soligo (TV) Tel. +39.0438.900336 - Fax +39.0438.902441 www.robomatik.eu - [email protected] Cell. 347.4479163 Fax 0438.971839 E-mail [email protected] Web www.mazzeronicola.it Cod. Fisc. MZZ NCL 79 S15 F443Q – P.iva 04495550263 sicurezza sul lavoro – vibrazioni – rumori – ambiente – qualità – formazione – igiene ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA EDIZIONE! 63 Grafica: Studio Link - Stampa: Unigraf Litografia- Marzo 2013