Guadagnare salute in Veneto La ricerca delle buone pratiche Daniela Galeone Ministero della Salute Verona, 28 maggio 2008 Inattività fisica, scorretta alimentazione, soprappeso e/o obesità, abuso di alcol e tabagismo sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete mellito) MALATTIE CRONICHE 86% dei decessi 77 % degli anni di vita in salute persi 75% dei costi sanitari in Europa e in Italia Fonte: OMS - 2005 MALATTIE CRONICHE: UNA SFIDA PER IL SISTEMA SANITARIO Cambiamenti degli stili di vita Aumentata diffusione Invecchiamento della popolazione Aumentato peso di disabilità e mortalità Alti costi economici Carenza di risorse economiche dedicate alla prevenzione Futura insostenibilità dei costi per il Sistema salute MALATTIE CRONICHE: UN’OPPORTUNITÀ DI CAMBIAMENTO PER IL SISTEMA PAESE I fattori di rischio sono ben conosciuti È possibile attuare strategie preventive È possibile un’assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni e dei gruppi di interesse coinvolti rispetto al benessere di tutti i cittadini Sono necessarie politiche intersettoriali perché le soluzioni non sono esclusivamente dentro il “sistema salute” Il “sistema salute” può guidare il processo di cambiamento Un programma d’azione condiviso e coordinato per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche nel nostro paese: inattività fisica, scorretta alimentazione, soprappeso e/o obesità, abuso di alcol e tabagismo Un’azione etica per: • garantire l’equità per tutti i cittadini creando condizioni sociali ed ambientali senza discriminazioni • proteggere le fasce più deboli per età (bambini, anziani) e per condizioni socio-economiche • razionalizzare l’uso delle risorse e sostenere il SSN Una strategia globale con interventi intersettoriali • • • • Condivisione di obiettivi Definizione e individuazione di responsabilità Azione coordinata sui fattori di rischio Approccio socio-sanitario,economico, ambientale PROGRAMMAZIONE CONCERTATA INTERSETTORIALITA’ Perché? • La prevenzione esclusivamente sanitaria non è efficace • La responsabilità per la salute deve essere sia dell’individuo sia degli “stakeholders” coinvolti • Solo la sinergia di strategie intersettoriali funziona • La salute deve essere prioritaria in tutte le politiche INTERSETTORIALITA’ Perché? • Per costruire una cultura condivisa in cui la “salute” diviene preoccupazione globale del Paese e non solo del sistema sanitario • Per sviluppare azioni integrate sui fattori di rischio e sui loro determinanti • Per promuovere la salute dei cittadini, trasformando “buone pratiche” in interventi consolidati ed attivando nuove sinergie, tra sistemi, competenze, responsabilità in settori diversi LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE Sistema Sanitario Giovani e tempo libero INTERSETTORIALITÀ UNA NUOVA STRATEGIA PER LA SALUTE Mettere le persone al centro dell’agire • • • • informare educare assistere stimolare la responsabilità individuale I cittadini diventano partner attivi della promozione della salute Sviluppare sinergie per i cittadini • Amministrazioni centrali • Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) • Servizio Sanitario Nazionale • Professionisti della salute • Scuola • Mondo del lavoro e dell’industria • Associazionismo, Volontariato e Privato sociale Azioni e politiche concrete per facilitare le scelte salutari Le aree del programma LA PIATTAFORMA Ministero Salute Dipartimento Politiche Famiglia Dipartimento Pari Opportunità Dipartimento Politiche giovanili Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ministero Pubblica Istruzione Ministero Sviluppo Economico Ministero Economia e Finanze Ministero Trasporti Ministero Ambiente Ministero Lavoro Ministero Università e Ricerca Regioni Associazione Nazionale Comuni Italia Istituto Superiore Sanità Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza Lavoro Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione PROTOCOLLI D’INTESA LE ISTITUZIONI • Ministero Pubblica Istruzione • Dipartimento Politiche Giovanili e Attività Sportive • Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali IL MONDO DELLA PRODUZIONE E LA SOCIETA’ CIVILE FEDERALIMENTARE CONFCOMMERCIO CONFESERCENTI CONFAGRICOLTURA COLDIRETTI CIA COPAGRI CONFCOOPERATIVE LEGACOOP FEDERCONSUMATORI LEGA DEI CONSUMATORI ACU ADICONSUM ADOC CODACONS CONFCONSUMATORI ALTROCONSUMO CGIL – CISL - UIL SLOW FOOD ITALIA UNIPRO UISP – US ACLI – CSI UNAPROA L’ALLEANZA CON LA SCUOLA IL PROTOCOLLO D’INTESA MS-MPI 5 gennaio 2007 OBIETTIVI Attivare programmi di formazione su tematiche di interesse prioritario Favorire la diffusione di interventi di educazione alla salute e promozione di stili di vita salutari per la prevenzione di comportamenti a rischio Supportare l’attivazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale, sugli stili di vita e su alcuni aspetti della salute dei bambini e degli adolescenti Accordi di Collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali di Lazio e Piemonte I PROGETTI CON LA SCUOLA Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età scolare (6 - 17 anni) OBIETTIVI Definire e mettere a punto un sistema di indagini sui giovani in età evolutiva per acquisire dati sui loro stili di vita in relazione ai principali fattori di rischio di malattie croniche per: disporre di informazioni accurate e raccolte con la stessa metodologia formulare ipotesi su fattori di rischio associati al sovrappeso e obesità orientare gli interventi per la prevenzione e la promozione della salute I PROGETTI CON LA SCUOLA Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età scolare (6 - 17 anni) I anno Sviluppo di un sistema di indagini tra i bambini delle terze classi, con acquisizione di informazioni su alcuni parametri antropometrici II anno Indagine sui comportamenti e stili di vita degli adolescenti, anche con partecipazione a ricerche internazionali: studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) e studio GYTS (Global Youth Tobacco Survey) I PROGETTI CON LA SCUOLA “Frutta snack” OBIETTIVI •Incentivare il consumo di frutta e verdura a scuola ed in famiglia •Sviluppare la capacità di critica degli adolescenti •Sviluppare la capacità di scelta consapevole degli alimenti •Educare a comportamenti alimentari corretti Campione sperimentale di circa 80 scuole secondarie di Bologna, Roma, Bari I PROGETTI CON LA SCUOLA “Frutta snack” AZIONI Coinvolgimento e formazione degli insegnanti Informazione e sensibilizzazione studenti e famiglie Sperimentazione dei distributori automatici nelle scuole Concorso creativo tra gli studenti Monitoraggio e valutazione dei risultati I PROGETTI CON LA SCUOLA “Sensibilizzazione e formazione degli operatori per l’educazione alla salute” OBIETTIVI Attivare un percorso di formazione “comune” per i docenti e gli operatori sanitari Favorire la creazione di un sistema di rete locale tra salutescuola - comunità locale GLI ALTRI PROTOCOLLI D’INTESA IL PROTOCOLLO D’INTESA MS-POGAS 19 settembre 2007 OBIETTIVI • Sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, sulla importanza di uno stile di vita attivo • Favorire il “movimento” a tutte le età, riducendo disuguaglianze ed esclusione sociale di alcune fasce di cittadini • Favorire la pratica sportiva delle persone diversamente abili o portatrici di ritardo, disagio o malattia mentale • Contrastare i fattori socio-culturali implicati nell’insorgenza e nella diffusione dei disturbi del comportamento alimentare PROGETTO NAZIONALE DI PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ MOTORIA Coinvolte sei regioni: • Veneto ULSS 20 – Verona (Capofila) • Piemonte • Emilia Romagna • Marche • Lazio • Puglia IL PROTOCOLLO D’INTESA MS-MIPAF 12 marzo 2008 OBIETTIVI • Sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sulla rilevanza di una corretta alimentazione • Sostenere politiche commerciali orientate a favorire comportamenti salutari attraverso interventi sulle dinamiche dell’offerta e attraverso una puntuale informazione sui prezzi medi dei prodotti alimentari • Valorizzare e promuovere la dieta mediterranea, ricca di vegetali, per i suoi effetti positivi sulla salute e quale stile di vita unico al mondo • Incoraggiare i produttori a mantenere standard di qualità elevati IL PROTOCOLLO D’INTESA CON LA FILIERA ALIMENTARE OBIETTIVI Favorire la diffusione di dati sulle abitudini alimentari della popolazione Sviluppare la produzione di alimenti salutari Sostenere l’offerta di alimenti salutari Promuovere codici di autoregolamentazione sulla pubblicità Promuovere il consumo di frutta e verdura fresca, anche attraverso una migliore offerta nella distribuzione automatica Migliorare la qualità delle informazioni presenti sulle etichette dei generi alimentari Stabilire criteri di valutazione delle iniziative intraprese QUALE RUOLO PER I FIRMATARI DEI PROTOCOLLI? Collaborare con le Istituzioni per: • Migliorare la qualità delle scelte alimentari • Diversificare le scelte alimentari • Aumentare l’offerta delle scelte più salutari • Guidare le scelte individuali • Promuovere comportamenti salutari QUALI OPPORTUNITÀ ? • Assumere un ruolo attivo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione • Rispondere all’emergente domanda dei cittadini verso l’acquisizione e il mantenimento di stili di vita salutari • Affermare per il settore (industria, associazionismo, ecc.) un’immagine di “promotore di salute” La proposta di “Federalimentare” •Lavorare con le Istituzioni pubbliche e private coinvolte per promuovere corretti stili di vita •Stimolare la discussione e incoraggiare le azioni delle aziende aderenti alle Associazioni di categoria •Periodica verifica delle attività svolte •Assunzione progressiva di nuovi impegni La proposta di “Federalimentare” ASSOBIRRA Alcol e gravidanza: Campagna informativa con la SIGO per creare consapevolezza sui rischi del consumo di alcol in gravidanza e conoscenza sulle patologie fetali alcol correlate A.I.D.I Commercializzazione di prodotti dolciari: rinuncia ai distributori automatici di dolciumi nelle scuole elementari e medie Miglioramento dei prodotti: graduale riduzione del contenuto di acidi grassi “trans” nei prodotti trasformati I LAVORI IN CORSO IL PROGETTO “FORMEZ” Esperienze intersettoriali delle comunità locali per Guadagnare Salute Obiettivo Sostenere le comunità locali nello svolgimento di un ruolo attivo nella promozione, programmazione e realizzazione di “percorsi di salute” Esperienze Individuazione Selezione Pratiche Migliori Rafforzamento Diffusione LA RETE PER IL TABAGISMO I progetti del CCM • formazione dei pianificatori regionali e degli operatori pubblici e del privato • produzione di strumenti di lavoro per il controllo del fumo di tabacco negli ambienti scolastici e lavorativi • identificazione di “buone pratiche” per la prevenzione in ambito scolastico • diffusione e sperimentazione dei materiali dei progetti selezionati • condivisione tra le Regioni di obiettivi e strumenti per la progettazione Aziendale Gruppo di lavoro per la riduzione del contenuto di sale nel pane Ministero Salute, Associazioni dei panificatori, Federalimentare, Università, ISS LE REGIONI QUALE RUOLO PER LE REGIONI ? A LIVELLO NAZIONALE: • Partecipare ai lavori della Piattaforma (definizione della strategia, delle priorità e dei conseguenti piani annuali) quali istituzioni competenti per la programmazione delle attività di promozione della salute del SSN A LIVELLO LOCALE: • Assumere la leadership del “sistema di promozione della salute” a livello locale, sviluppando la cooperazione interistituzionale e l’approccio trasversale. AZIONI PRINCIPALI • Favorire lo sviluppo di interventi sanitari coerenti con gli obiettivi del Programma (PNP, Piano Nazionale Alcol, Strategia Fumo, ecc) • Sviluppare il “networking” con i responsabili del programma a livello centrale • Implementare iniziative complementari o integrative di quelle nazionali secondo un approccio trasversale ed intersettoriale • Potenziare ed amplificare sul territorio le iniziative di livello nazionale (es: campagne di comunicazione) LA COMUNICAZIONE Tre giorni della salute 2007 (Milano, Torino, Roma, Napoli) Distribuite 50.000 copie a 15 ASL e 4 Comuni LA COMUNICAZIONE PER IL 2008 Campagna informativa nazionale multimediale Campagna informativa con sviluppo territoriale in collaborazione con ISS e Regioni LA STRATEGIA 2008 • Consolidare le azioni in corso • Definire le priorità per il 2008 • Individuare compiti, responsabilità e risorse specifiche • Favorire il sistema di sinergie • Definire il piano di monitoraggio degli obiettivi GRAZIE! 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