Psicologia dello sviluppo lezione 2 Prof. Caterina Fiorilli Aspetti generali della Memoria • Atkinson e Shiffrin: il modello HIP – Registro sensoriale (es.) – Memoria a breve termine (span) – Memoria a lungo termine (strategie) • Processi implicati nella memoria: – Immagazzinamento – Recupero ricordo riconoscimento 2 La memoria a breve termine e la memoria di lavoro • • Le informazioni che sono al centro focale dell’attenzione vengono ulteriormente elaborate all’interno di una forma di memoria che mantiene le informazioni per un tempo relativamente breve Modello modale di Atkinson e Schiffrin (1968): – Informazione mantenuta per circa 30 sec. poi è perduta oppure passa alla memoria a lungo termine – L’informazione non viene persa solo se viene continuamente ripetuta attraverso il processo di reiterazione (Peterson, 1999) – La reiterazione è un processo spontaneo che non richiede un addestramento, infatti è impiegata anche da bambini piccoli • Con Baddley (Babbley e Hitch, 1974; Baddley, 1986) la memoria a breve termine è definita memoria di lavoro: – Serve a conservare l’informazione mentre su questa si lavora (es. mentre facciamo un’operazione aritmetica a mente) – Costituita da tre componenti: nastro articolatorio (deputato all’elaborazione dell’informazione verbale); taccuino visuo-spaziale (deputato al’elaborazione dell’informazione visiva e spaziale); esecutivo centrale (guida, coordina e controlla i primi due). 3 Nastro articolatorio • Il contenuto del nastro viene conservato attraverso la reiterazione • La traccia sul nastro ha una durata e capacità limitate • Se nuovo materiale viene introdotto questo va a sostituire il materiale precedente • Nel nastro avviene anche una prima elaborazione semantica, oltre che fonologica, del materiale Compito classico per misurare la capacità della memoria di lavoro di natura verbale è lo span 4 Esempio 3–5–1 2–7–8–4 5–3–6–9–2 1–3–2–6–8–5 4–6–5–7–9–3–2 ripetizione in avanti: forward span ripetizione al contrario: backward span 5 Taccuino visuo-spaziale • Mantiene l’informazione visiva e spaziale • Serve per la costruzione e l’uso di immagini mentali, anche nella soluzione di problemi (ad esempio per problemi di geometria; insight) 6 Compito di memoria di lavoro visuo-spaziale X X X X X X X X X 7 Esempio di problem solving in cui si richiede l’impiego del taccuino visuo spaziale Cercate senza sollevare la matita dal foglio di tracciare quattro linee rette in modo da toccare tutti i 9 punti 8 9 Esecutivo centrale • Ha il compito di pianificare e regolare l’attività cognitiva che si svolge nella memoria di lavoro e di controllare e guidare il funzionamento dei due sotto-sistemi di servizio • Stabilisce le risorse cognitive e attentive da impiegare nei diversi compiti in cui un individuo è impegnato • Quindi: il E.C. pianifica e controlla l’attività 10 Misura il tuo span di memoria • Cifre: • Lettere: • Parole: 29304867 AZIMBPSV » » » » » » » Occhiale Sedia Lavatrice Borsa Foglio Telefono Macchina 11 Processi di immagazzinamento • Uso delle strategie: comportamenti finalizzati ed intenzionali • Tipi di strategie: »Reiterazione subvocalica (es.) »Organizzazione (categorie) »Elaborazione (associazioni) 12 Processi di organizzazione mela formaggio carota bicicletta leone macchina casa appartamento hotel orso tigre autobus 13 Processi di elaborazione • • • • • • • • • • TELEFONINO SEDIA IMBUTO QUADRO PERA BOTTIGLIA VASCA CUSCINO LUCE MACCHINA 14 Memoria e Sviluppo • Com’è la memoria nel primo anno di vita? • Il bambino ha qualche capacità di memoria? ______________________ Es. di Meltzoff 15 Memoria e sviluppo • I bambini di pochi mesi fanno molte cose che implicano l’esistenza della memoria: – Abituazione dell’attenzione – Imitazione – Ricerca di oggetti nascosti – Condizionamento classico e operante 16 Memoria e sviluppo Alcuni dati di ricerca: • Rovee-Collier (1987): bambini di 3 mesi sottoposti a condizionamento operante mantengono l’associazione tra lo stimolo e il comportamento per due settimane • Fagan (1973); a 5 mesi i bambini a cui è stata presentata la fotografia di una faccia per due soli minuti mostrano di riconoscerla fino a due settimane più tardi 17 Memoria e sviluppo Anche se la memoria può essere operativa ed efficiente sin da molto precocemente non è al massimo della potenza sin dall’inizio Durante il primo anno di vita hanno luogo molti miglioramenti: – – – – Incremento del tempo di conservazione Migliore codifica delle caratteristiche dello stimolo Consapevolezza della familiarità di eventi-stimolo già incontrati Impiego esplicito di strategie di immagazzinamento 18 Memoria e sviluppo Fattori che intervengono nel favorire l’incremento delle capacità di memoria nei bambini: 1. 2. 3. 4. capacità strategie per l’immagazzinamento e il recupero conoscenze metamemoria 19 Capacità della memoria Lo span di memoria aumenta con l’età: - a 5 anni: span di 4 ca. - a 6-7 anni: span > di 5 20 Strategie I bambini di 1-2 anni mostrano segni della presenza di strategie semplici, soprattutto per la localizzazione degli oggetti: • DeLoache, Cassidy e Brown (1979): già a 18-24 mesi i bambini impiegano strategie per ricordare anche se rudimentali (es. dell’oggetto nascosto da ricordare) • Flavell, Miller e Miller (1993): a 5 anni impiego della reiterazione 21 Conoscenze • Legami tra memoria e conoscenza: – Le conoscenze acquisite influenzano fortemente ciò che viene conservato e recuperato dal magazzino di memoria – L’effetto delle conoscenze sulla memoria è specifico per dominio 22 Conoscenze • In che modo il contenuto delle conoscenze può migliorare il ricordo dei bambini? – Bjorklund (1987): 1. Rendendo alcuni elementi specifici più disponibili 2. Rendendo il ricordo accessibile con minor sforzo 3. Liberando il carico cognitivo per ulteriori elaborazioni 23 Conoscenze • Legami tra memoria e conoscenza: – M. Chi (1978): rievocazione della posizione degli scacchi sulla scacchiera migliore in bambini di 10 anni esperti che negli adulti – Baltes e Baltes (1990): compensazione della memoria di lavoro deficitaria negli anziani con le conoscenze e la familiarità 24 Conoscenze • L’expertise di un bambino in un particolare dominio può influenzare anche più di quanto non faccia la sua capacità di apprendimento generale 25 Conoscenze • Schneider et al. (1989): presentarono a bambini di 7, 9 e 11 anni una storia relativa ad una partita di calcio. I bambini erano stati classificati in esperti e non e con buone e scarse capacità di apprendimento. Risultati della prestazione di memoria furono: – esperti ricordarono la storia meglio degli inesperti e con migliori inferenze – L’expertise fu un migliore predittore della prestazione rispetto alla capacità di apprendimento generale 26 QUALI CONSEGUENZE PER L’EDUCAZIONE? 27 • I bambini con scarse capacità possono ricordare materiale nuovo discretamente bene se esso viene introdotto nel contesto di un campo in cui hanno delle buone conoscenze 28 Metamemoria si fa riferimento alla conoscenza che un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi di controllo che mette in atto nell’esecuzione di un compito 29 METACOGNIZIONE PROCESSI DI CONTROLLO S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A S T A T E G I A A B I L I T À PRESTAZIONE 30 Metamemoria Chi, 1985: La strategia: regola o insieme di regole necessarie per risolvere un problema e sufficientemente generali per essere applicate ad una grande varietà di situazioni 31 Metamemoria Meccanismi di apprendimento dei comportamenti strategici: 1. Imitazione 2. Modellamento 3. Produzione spontanea casuale • La produzione di benefici grazie all’impiego di una determinata strategia aumenta la probabilità che questa venga usata ripetutamente ed in modo intenzionale 32 Memoria a lungo termine • Memoria dichiarativa (proposizionale): – Memoria episodica e memoria semantica • Memoria procedurale: script di sequenze comportamentali • Memoria prospettica: conserva informazioni relative a piani di azione 33