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MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA CITTA’ DI MONTE PORZIO CATONE
NUMERO 4 ANNO 4
ESCLUSIVA: Chris Jordan
intervista all’Ara Pacis
Un nuovo giornale
di tutti I BAMBINI
LA NOTTEal museo
nasce il
CANTAPORCELLINO
maggio - giugno 2008
distribuzione gratuita
ilCATONE
n.4 ANNO 4
VIVA
NOTTE EVENTI
dei musei
città dei Squola Mia
ragazzi il nostro giornale
Biblioteca si, cronaca
bibliotecari no
sociale
RARE perle
in scena
non SPORCARE ambiente
cultura
leggi! ‘GNURANT
chiudilo, CHE
FA FREDDO
sport
spazio
aperto
mai FATTO
dove? servizi
il 25,
calendario natale
e la pasqua quando arriva arriva
direttore responsabile
Paola Bolaffio
Stampa:
TEOS GRAFICA srl
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00178 ROMA
Dalum Papir
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Ogni collaborazione
è da intendersi a
titolo gratuito.
Foto e articoli non
verranno restituiti.
o so che dirigo un giornale locale, lo so che dovrei
centrare il mio fondo
canonico di pagina due sulla questione del campo di calcio in erba,
o su quella del traffico di via Romoli
la mattina, o su quella dei parcheggi che non bastano ma che, dice il
Comune, si faranno. Lo so che
dovrei scrivere sulla rinata voglia di
sentirsi comunità, oppure sulla
multa europea per la gestione dei
rifiuti nel Lazio, o sui risultati elettorali della Provincia, ultima barricata centro sinistra che ha retto al
tifone di protesta. O sulla nuova
Giunta provinciale, praticamente
tutta monocolore Pd, e sui suoi
possibili scenari di colloquio con il
neo sindaco di Roma Alemanno.
Lo so che dovrei, in questo fondo,
occuparmi degli affari di casa
castellana, delle beghe o delle tendenze locali.
Ma non ce la faccio. Non di fronte al
menu che lampeggia sul display del
mio telefono per l’arrivo del lancio
Ansa del 9 maggio, ore 23.19.
“Birmania, bilancio ufficiale:
23.335 morti, 37.000 dispersi”.
Due numeri che non posso neppure immaginare. E che vanno moltiplicati per il numero dei dolori che
provocano.
Penso che abbia ragione mia figlia.
Dalla notte delle Orchidee, quando
ha parlato, nello stand in piazza
Duomo, con i padri Apostoli di Gesù
Cristo, missionari in Centroafrica, e
con il dottor Mario Mariani e sua
moglie, monteporziani medici
volontari a Banguì, ha dichiarato
guerra alla famiglia: vuole andare
in Africa, insieme ai missionari e ai
medici, invece di prendere il sole in
Grecia, o, chessò, fare trekking in
Catalogna. Vuole affondare nella
tragedia.Vuole
andare a farsi travolgere dalla mancanza dell’indispensabile, vuole andare
a capire l’essenziale,
lì dove l’essenziale è
già tanto. E’ certa
che quando tornerà,
vivrà le cose in altro
modo.
paola bolaffio
L
comunità
Primo
piano
l’essenziale
grafica e impaginazione
Marco Morici
in prima di copertina
Luigi Laurenti.
redazione:
via Zanardelli, 6
00040 Monte Porzio Catone
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Lorenzo Vanzo
edito dal Comune di
Monte Porzio Catone
registrazione n.19 del
27.9.05 del Trib. di Velletri
Chiuso in tipografia il
12.5.2008.
Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione anche parziale.
A questo numero hanno collaborato: Il Cantaporcellino, Hélène Duval,
Sandro Ercolani, Ombretta Anna Lisi, Lorenzo Mirotti, Marco Morici, Ilaria
Romano, Ernesto Stacchiola, Miriam Trobbiani, Lorenzo Vanzo.
PRIMOpiano
3
Orchidee
e Osterie
Un fiume di gente sale la
strada d’a’ Croce. E scende, e risale. Fabrizio trucca
le ragazze per strada, c’è
una spiaggia con tanto di
ombrelloni, e costumi da bagno colorati, Massimiliano frigge pesce freschissimo, c’è la fila per assaggiare la pizza, per farsi preparare il panino. Via Roma non è un sogno. Stavolta è vera e pare incredibile. Entri
nell’arco di piazza Borghese, Lanfranco frizzante corre con gli stuzzichini, Nicola e Francesca inaugurano il nuovo bar, tavolini in piazza, si
vendono cellulari, e giocattoli, e accappatoi, e scarpe, con la coda
davanti al negozio, e caramelle e giornali da Katiuscia, gelati da
Vincenzo, aperitivi da Fabiana, e reggiseni, serpette tipiche, felpe griffate, salsicce e bistecche, c’è chi vende persino abiti da matrimonio, e
chi viaggi di nozze, la notte delle Orchidee. Che è la notte in cui
l’Associazione Commercianti di Monte Porzio risorge ufficialmente in
una bella brochure dove si propone unita. La notte in cui Monte Porzio
si unisce, da via Roma a piazza Duomo, circonvallazione compresa. La
notte che porta il sorriso su tanti, anche nei giorni a venire, con la promessa non certo tacita di fare di più e di meglio, per chiamare la gente
nel nostro paese. La notte che ha tenuto a battesimo un rinato senso
di comunità, spontaneo o no, poco importa: il risultato è che per le
strade del paese c’è da ridere, da cantare, da stare insieme, da godersi le chiacchiere, da curiosare, da vivere. C’è una comunità che si offre,
con pregi e difetti, allo scambio. Che propone riflessioni sulla fame africana di cibo e sapere, sui dolori e i timori dei malati di Aids, sulle difficoltà e il sostegno da dare a chi si occupa di sclerosi multipla, sulle
terapie artistiche dei disabili di ogni genere e insieme riesce a creare
un momento di vera magia chiamando a raccolta, tra i suoi fiori, tanta,
ma tanta gente che tornerà. Sì, tornerà. Se quel senso di comunità
non scompare.
Eccola di nuovo, la gente, nel fine settimana successivo, quando si
aprono 100sterie. Ecco di nuovo la comunità che gioca, ride, cucina,
mangia insieme. Pochi soldi, a quanto pare, pochi sponsor (Santa
Benedetta) molti patrocinii (Comune, Comunità Montana, Parco regionale, Distretto delle Eccellenze, Museo Diffuso del Vino, Consorzio
Tutela Frascati Doc), moltissima buona volontà. Dopo l’edizione del
2005, il borgo monteporziano ripropone i suoi antichi tinelli come tradizionali osterie e fraschette. E’ la comunità a tirarsi su le maniche e
preparare fettuccine, trippa, pasta e lenticchie, matriciana, fagioli,
fave e pecorino. E’ la comunità, con l’organizzazione di PCR, a proporre, ospitare e godere di stornelli e stornellatori, poeti improvvisati e
suonatori. E’ la comunità a riunirsi in piazza per fare il tifo e poi acclamare il vincitore dell’accanito torneo di morra. La comunità si rimbocca la maniche. La comunità che vive.
4
PRIMOpiano
MORRA d’azzardo
Morra, gioco antico, più che antico. Le prime
tracce sono in Egitto, XXV dinastia: nella
tomba di un alto dignitario di corte, si vede il
defunto con il braccio steso con un
numero di fronte ad un altro giocatore. Anche Elena e Paride,
come si vede in una pittura
vascolare greca, sono con
le mani tese. Quanto ai
romani, bè, lo stesso
Cicerone, che dalle
nostre parti aveva una
villa, sosteneva che “è persona degna quella con cui
puoi giocare alla morra al
buio”.
Gioco proibito dal fascismo e tuttora vietato nei
luoghi pubblici (salvo speciale autorizzazione, come
è accaduto a Monte Porzio),
perché era di solito praticato come gioco
d’azzardo: si scommetteva vino. L’unica
differenza tra la morra e una partita a
carte, dunque, stava nella violenza
gestuale e verbale del gioco stesso, che si
prestava a malintesi, soprattutto dopo il contributo
alcolico.
In Spagna, nessun divieto: si gioca a morra con
costanza. Stesso discorso
in Corsica ed in tutte quelle
zone del Mediterraneo che
furono legioni e colonie dell’Antica Roma.
Gioco d’azzardo, dunque? Nessuna logica
d’azzardo nel gioco in sé. Come in tante
cose, entra in ballo l’incertezza, piuttosto: un
giocatore troppo prevedibile perde facilmente
contro uno di cui si conoscono le doti di attenzione, intuito e osservazione.
Persino noi, che mai ne abbiamo visto uno, avevamo puntato due possibili candidati alla vittoria
sin dai primi incontri: Laurenti o Angeletti. Terzo
Silo. Abbiamo azzeccato. Altro che azzardo.
PRIMOpiano
Torneo 100sterie: Vince Angelletti,
secondo Laurenti
Tre, seiiiii, cinque, tuttaaaa... Mario Silo non
è malaccio, Luigi Laurenti è un esperto, un
professionista, Vescovo vuole far spettacolo, il sindaco Buglia è un po’ lento, il
vicesindaco Giusberti tira sempre 4,
facile vincerlo. Non male invece
Sandro Palombieri che tiene duro ai
riscaldamenti del sabato, ma
domenica non si presenta. Pure
Buglia dà forfait, si vede che ha
capito di non avere alcuna chance.
C’è Mancini che è alle prime armi,
eppure se la cava. C’è Adami, che dà
filo da torcere anche con una mano
fasciata.
E poi c’è il vincitore, Angeletti, un “ballerino” della Morra.
Sembra facile. La verità è che il ritmo
cadenzato, l’urlo per provocare l’effetto
acutistico voluto, il rapidissimo ragionamento a doppio senso per analizzare e
prevedere il gioco dell’avversario e contemporaneamente evitare di buttar giù i numeri
che l’altro si aspetta, rendono necessarie capacità di osservazione e velocità
di ragionamento non scontate,
soprattutto quando il gioco si fa duro
e i litri corrono. Riflessi prontissimi,
grande destrezza, energia, persino violenza verbale per sovrastare psicologicamente l’avversario e farlo giocare di rimessa, vocali finali che si allungano quando si
fa punto, gestualità calibrata, ritmo incalzante, tutto parte di un duello
che, a vederlo, pare quasi una
danza, un’arte marziale, una
liberazione.
Quanto ai limiti, sempre
incerti, sono di appannaggio
di tacite regole. In piazza,
persino nella suspence della
rapidissima
finale
tra
Angeletti e Laurenti sono
valse quelle dell’allegria.
PAOLA BOLAFFIO
5
6
PRIMOpiano
Altra notte Nottambuli
speciale, a da Museo
Monte Porzio
Catone,
dopo quelle
delle Orchidee e di 100sterie.
Stavolta è opera del Polo Museale
diretto da Massimiliano Valenti che,
in collaborazione con la PCR, aderisce all’iniziativa europea “La Notte dei Musei”, manifestazione lanciata nel 2005 dal Ministero francese della Cultura e della
Comunicazione - Direzione dei musei di Francia, e posta sotto il patrocinio di Terry DAVIS - Segretario Generale del Consiglio d’Europa. La
manifestazione è organizzata in sinergia con la “Giornata internazionale dei musei” dell’ICOM e coinvolge più di 7000 musei dei 48 paesi firmatari della convenzione culturale europea che hanno ricevuto un invito a partecipare a questo appuntamento. Gli obiettivi sono quelli di
indurre il pubblico più vasto, ed in particolare i giovani, a spingere le
porte dei musei e raccogliere i musei europei intorno a un comune
evento con l’intento di contribuire alla costruzione di un’identità culturale europea. Il Polo Museale di Monte Porzio Catone, quindi, oltre al
normale orario di apertura dei tre Musei (9.00 – 13.00; 15.00 – 19.00),
prevede un’apertura straordinaria serale per il 17 maggio prossimo,
nella quale si svolgeranno le seguenti iniziative:
alle 19.30, al Museo della Città, un Aperitivo di Note, ovvero brindisi di apertura straordinaria del Museo, la cui visita sarà accompagnata
dalle note di un concerto dal vivo di musica classica per flauto e chitarra eseguito dai docenti della Scuola di Musica Iseo Ilari, concertisti
affermati. Alle 22.30, si prosegue al Barco di notte, con una visita
guidata notturna alle rovine del Barco Borghese, suggestivamente illuminato, a cura del direttore e del personale scientifico del Polo, seguito da brindisi di commiato dall’evento. (per info: 331.5811061;
06.94341031; 06.9428333; www.comune.monteporziocatone.rm.it)
PRIMOpiano
Festival del
cibo di strada
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II edizione, a Monte Porzio
Catone sabato 14 giugno.
“Il binomio enogastronomia
e territorio e le innumerevoli
possibilità di interazione con
le culture “alte” che possono
scaturire da questo incontro
goloso, costituiscono sufficienti motivazioni per organizzare e promuovere la
seconda edizione del Festival
del Cibo di Strada”, spiegano
gli organizzatori dell’associazione Athenaeum. L’evento, realizzato per
le strade del centro storico, è frutto della collaborazione tra l’associazione romana, l’Istituzione comunale Area delle Muse e il Polo museale cittadino e “si prefigge lo scopo di contribuire alla crescita ed alla diffusione della cultura materiale, nonché alla valorizzazione delle produzioni, tipiche e di qualità, della provincia di Roma e del territorio castellano in particolare”. Protagonisti, i produttori dell’artigianato caseario,
norcini, produttori vitivinicoli, raffinati interpreti dell’arte “bianca” della
panificazione, pasticceri, e numerose altre stelle del firmamento enogastronomico laziale, che si confronteranno e dialogheranno con artigiani alimentari provenienti da ambiti regionali diversi: dal pizzaiolo
campano all’”artista” palermitano, creatore delle sontuose arancine.
Vini dal crescente spessore qualitativo, ormai tra i più interessanti dell’intero panorama enologico nazionale, e prodotti alimentari che esprimono un profilo qualitativo altrettanto elevato, comporranno un mosaico goloso della cultura. La manifestazione, articolata in momenti diversi, è da consumare, in lento e sereno godimento, nell’arco di un'unica
giornata. Ad ogni partecipante sarà consegnata una carta con la rappresentazione del tragitto goloso e la tipologia delle prelibatezze enogastronomiche somministrate, un bicchiere da degustazione contenuto
in una sacchetta di stoffa ed un coupon di tagliandi, necessario per ricevere i prodotti. Senza una sequenza obbligata, ci si potrà costruire un
percorso individuale e un proprio menù, attraverso un ventaglio ampio
ed articolato di assaggi, dai salumi ai dolci, fino a pietanze della tradizione. Tutto il territorio comunale parteciperà, a vario titolo, all’evento:
i ristoratori e gli enotecari saranno coinvolti nella preparazione-distribuzione di gemme enologiche e pietanze di strada, nei siti di interesse
artistico- naturalistico-archeologico saranno organizzate visite guidate,
mentre appositi gazebo ospiteranno i prodotti. Il tutto, accompagnato
da momenti musicali, con esecuzioni dal vivo di generi diversi: dagli
stornelli tradizionali alla musica classica, fino al blues; spazio ludico
dedicato ai bambini e visita all’area archeologica del Barco Borghese, al
Museo della Città e al Museo del Vino.
Fine maggio e gugno di festa,
a MPC. Si parte con la tradizionale Infiorata, superbamente e volontariamente realizzata, come ogni anno, per il
Corpus
Domini,
grazie
all’impegno dei ragazzi del
gruppo
della
Divina
Misericordia. Domenica 25
maggio, l’evento, appuntamento importante per la
comunità, preparato da giovani volenterosi che nella notte, con grande dedizione, fantasia, affetto, gioia, cura ed entusiasmo, “dipingono” le strade con coloratissimi tappeti floreali.
A seguire, la tradizionale festa delle associazioni organizzata dalla
Consulta. A fine giugno, poi, l’appuntamento sarà con la Festa della
Banda.
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CITTA’deiRAGAZZI
Ti insegno io la Sgrella...
Il 28 maggio nonna Laura, nonna Marina, nonna
Stefania, nonna Cesarina insieme ad altre nonne
del centro anziani hanno risposto all’invito dei
bambini della ludoteca comunale “L’’Orologio
Matto”. Hanno giocato insieme, hanno scambiato
l’un con l’altro le regole dei giochi, i più grandi
hanno insegnato ai piccoli, i più piccoli hanno insegnato ai grandi.
L’esperimento è riuscito.
“L’Orologio Matto”, ovvero l’associazione “Una
città per tutti” , grande regista di questa magnifica avventura, ha presentato il primo laboratorio
ludico intergenerazionale. Un pomeriggio sotto i
riflettori per i nonni che, nell’ambito del progetto
“Memoria in Viaggio” promosso dalla Casa
dell’Associazionismo, si sono dedicati ai più piccoli partecipando attivamente all’iniziativa “… E per
merenda… Conte e Ri…Conte”. Un pomeriggio
a giocare, ad imparare altri giochi ed insegnare ciò
che la memoria della propria infanzia ha mantenuto intatto. Quasi tutte nonne, l’unico nonno che
non è mancato all’appello è il fedele Marcello, venuto a divertirsi insieme
a suo nipote e “ai suoi ragazzi”; perché nonno Marcello li aiuta spesso a
costruire giocattoli e a sistemarli quando è necessario. “Il carretto di
legno era rotto e lui l’ha riparato” testimoniano in coro in bambini. “I carretti tradizionali sono stati costruiti in ludoteca dai ragazzi ormai grandi
con l’aiuto di Marcello” dice Silvia Brugnola, responsabile della ludoteca e
coordinatrice dell’evento alla quale vanno tutti i complimenti per lo svolgimento straordinario dell’iniziativa. Nonni e bambini formano un grande
cerchio. “Come si gioca a “Tippiti”? “Con i bottoni. Si forma un cerchio
per terra con il gesso, si gioca in 3 o 4 persone. Si punta il bottone verso
il cerchio con una spinta dell’indice e del pollice. Se il bottone arriva vicino al bordo del cerchio “brucia” e il giocatore deve allontanarlo e ricominciare per riuscirci in un colpo solo. I giochi sono tanti: “Schiaffo del soldato”, “Strega di mezzogiorno”, “La Sgrella”, gioco per maschi, che
a Rocca Priora chiamano “La Mizza”, “Buca e Zalla” con le palline di
vetro da puntare in un buco fatto nella terra. E “Cucuzzaro”, e tanti altri.
Poi, tocca ai bambini, insegnare i loro giochi ai nonni. Per esempio,
“L’orologio matto”: “Ready study go!” sono le parole che danno il via
al gioco. Silvia si mette al centro del cerchio e i ragazzi sono intorno a lei.
Con una corda Silvia rappresenta le lancette di un orologio che girano. I
ragazzi devono saltare ed evitare di farsi toccare la punta dei piedi dalla
lancetta. L’ultimo rimasto ha vinto. Ora di merenda. I bambini portano ai
nonni i vassoi con pane e olio, pane e nutella, dolci, dolcetti, merenda
d’una volta. “… E per merenda… Conte e Ri…Conte” è stato organizzata
anche al centro anziani di Rocca Priora. Prossimo ed ultimo appuntamento col centro anziani di Palestrina il 25 maggio, in piazza.
HELENE DUVAL
PIEDIBUS
Tutti a Piedibus. La Ludoteca
Comunale e l’associazione
Una città per tutti, insieme
alla scuola Don Milani e al
Comune di Monte Porzio, ma
soprattutto i bambini monteporziani invitano associazioni,
genitori e ogni altro cittadino
interessato alla presentazione ufficiale del progetto
Piedibus che si svolgerà il 16
maggio prossimo alle 16.30
in bilbioteca multimediale
dell’Istituto,
in
via
Costagrande.
CITTA’deiRAGAZZI
9
Nasce un gionale. Non è una
grande notizia, apparentemente: ne
nascono tanti. Eppure questo è
diverso. Forse addirittura unico. E’
un giornale fatto dai ragazzi, un
giornale vero, che distribuisce
migliaia di copie e che riunisce nelle
sue 16 pagine a colori le notizie, le
informazioni, le opinioni dei ragazzi
dai 9 ai 14 anni delle scuole di 13
Comuni dei Castelli romani e prenestini. Un giornale dove i ragazzi
potranno scrivere quello che interessa loro.
E’ ancora calda la notizia: la Comunità Montana ha deciso a fine aprile
di registrare la testata SQUOLAMIA, non un giornalino scolastico, non un
esperimento di laboratorio, ma un giornale vero, che distribuirà 3000
copie sul territorio e che non si occuperà, se non marginalmente, delle
notizie ufficiali delle singole scuole, ma darà voce ai bambini e ai ragazzi che parleranno della scuola che vorrebbero, della loro lettura dei fatti
di cronaca, dei loro amori, dei loro rapporti sociali, dei mezzi di comunicazione che usano, dei libri, dei film, delle canzoni, delle mode che
seguono, un giornale battezzato di proposito Squolamia con la Q per
vestirlo immediatamente degli abiti meno istituzionali possibili.
La realizzazione redazionale è stata affidata a Il Refuso, associazione che
già opera in ambito editoriale sul territorio; la direzione responsabile a
Luigi Jovino. Il 29 aprile scorso, presso la sede della Comunità Montana
a Rocca Priora, si è svolta la prima riunione insieme ai referenti degli
Istituti Comprensivi che per primi hanno aderito all’iniziativa: Colonna,
Frascati, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Rocca Priora e Zagarolo.
Il primo numero del giornale (ne sono previsti sei nell’arco di un anno)
uscirà a fine maggio, primi di giugno. “Un bimestrale per raccontare la
nostra scuola – spiega Giuseppe De Righi, Presidente della Comunità
Montana - attraverso gli occhi dei nostri giovani che saranno i veri protagonisti del giornale”. In effetti, il giornale permetterà di sostenere una
rete scolastica già esistente che, attraverso la voce dei ragazzi, attraverso il loro modo di vedere il mondo, contribuirà ad incrementare le loro
esperienze dentro e fuori della scuola ed a sensibillizzarli all’informazione e alla comunicazione con gli altri. Lavori in corso dunque per il primo
numero. Nella sede operativa di SQUOLAMIA sono già arrivate recensioni, articoli, sondaggi e classifiche sui cantanti preferiti a Rocca Priora,
sulle parole più usate nelle classi di Monte Porzio. Frascati ha inviato 15
“pezzi”. Colonna è al lavoro per un’inchiesta speciale. Le sei uscite previste nel progetto, che rientra nel più ampio “Radici del Futuro”, metterano in rete le scuole dell’area, coinvolgendo i ragazzi degli ultimi due
anni di scuola primaria e quelli delle tre classi di scuola secondaria di
primo grado di tutti gli istituti che vorranno aderire all’iniziativa. 16 pagine a disposizione dei ragazzi, dove potranno esprimersi, informare,
dichiarare, comunicare e anche fotografare e denunciare. Il giornale è
diretto da Luigi Jovino, docente di scuola secondaria di primo grado e
giornalista, ed edito dalla Comunità Montana Castelli Romani e
Prenestini con fondi regionali, per un importo di 29mila euro.
I SAGGI
HELENE DUVAL
I piccoli e grandi musicisti della Scuola di musica comunale Iseo Ilari
diretta dal M° David Ciavarella sono pronti per l’esibizione di fine
anno. Ecco il calendario dei saggi: il 13 giugno, ore 19, saggio del
Dipartimento moderno al Centro ricreativo anziani (ex Piazza Grande) in
via Vittorio Emanuele II, 58; il 15 giugno, ore 16,30, saggio del
Dipartimento classico presso la Biblioteca comunale Marco Albertazzi; il
18 giugno, ore 19, rappresentazione del Coro di canti di tradizione
orale di Giovanna Marini e Xavier Rebut, presso il Teatro del Barco
Borghese in Via Frascati, 68. E’ ancora in fase di organizzazione, invece, la rappresentazione di fine anno del Coro di Voci bianche diretto dal
M° Sellari. Con molta probabilità il saggio si terrà il 18 giugno presso il Teatro del Barco Borghese alle ore 16,30. (Per info: 069428333).
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CITTA’deiRAGAZZI
Come mi piace... se non è da studiare
La Scuola è in festa, dal 5 maggio
fino al 23, al Don Milani, i bambini
della materna, quelli delle elementari e i ragazzi delle medie festeggiano il libro e la lettura con una
serie di eventi, mostre, animazioni,
laboratori di pittura e poesia, recitazione di classici con l’aiuto di veri
attori, incontri con scrittori e giornalisti, registi e cantastorie, libriparlanti e libromanie, itineranti e in
musica e così via. Ascoltano e leggono (favole e rime), comprano e vendono (libri e giornali), recitano,
propongono ed espongono, in una lunga festa di quasi venti giorni organizzata dall’Istituto Comprensivo, dalla Biblioteca comunale e dai professionisti e dalle associazioni che hanno voluto dare il loro contributo,
come Il Refuso, l’Orologio Matto/Una città per tutti, la libreria itinerante
Ottimomassimo e Il Libro Parlante di Marino, l’attrice Federica Festa,
l’attore Vincenzo Failla, Sergio Guastini e la regista Sofia Scandurra,
Giorgio Baratta e Massimiliano Maiucchi, la poetessa pittrice Maria
Teresa Raho, lo scrittore giornalista Paolo Fallai.
La mostra del Libro ha due sedi: presso la scuola dell’Infanzia in via
Frascati antica (dalle 15.30 alle 16) e presso la Bibliotemediateca
dell’Istituto, in via Costagrande 18/C (dalle 16 alle 16.30).
L’ultimo libro della Rowling castellana
Da leggere, La ragazza drago di Licia Troisi
(Mondadori, 17 euro). Nuova trilogia per la giovane J. K. Rowling italiana, la giovanissima regina del fantasy, tra le più apprezzate in Europa:
L'Eredità di Thuban, il primo episodio, racconta di Sofia, ragazza cresciuta in un istituto per
orfani, adottata da un eccentrico professore di
antropologia che vive in una casa sul lago
costruita attorno ad un albero molto antico.
Sofia ha un neo sulla fronte, ma non sa che
quello è il segno dell'eredità dell'ultimo dei draghi e... che la aspetta un arduo compito.
Astrofisica, giovanissima, (classe 1980), Troisi è
stata la rivelazione dei primi anni del Duemila. Il suo primo libro, Nihal
della terra del vento. Cronache del Mondo emerso, è uscito nell’aprile
2004 ed ha segnato l’inzio di una serie di pubblicazioni (7 in 4 anni),
tutte di grande successo. Una media eccezionale per Licia, che lavora
come astrofisica presso l'Agenzia spaziale italiana." Nel suo ultimo
libro, si parlerà di Villa Mondragone, del Lago di Albano, di draghi e
soprattutto di Sofia, la sua nuova eroina.
CITTA’deiRAGAZZI
GXC
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Il laboratorio itinerante Giornalisti per
Casa, realizzato da Il Refuso, ha fatto
tappa a Monte Porzio e Rocca Priora, con
le scuole Don Milani e Duilio Cambellotti.
Le tre classi di prima media monteporziane hanno concluso il loro percorso “giornalistico” presentando a Paolo Fallai, scrittore e giornalista al Corriere della Sera
invitato da Il Refuso il 6 maggio scorso, il
loro Curiosando, giornale di 16 pagine in
carta patinata a colori, pieno di articoli
frutto di interviste con le fonti della cultura locale realizzate nei due mesi di laboratorio. In occasione della Festa del Libro,
organizzata dall’Istituto Don Milani e dalla
Biblitoeca Comunale, i 54 alunni di 11 e 12
anni hanno raccontato a Fallai, autore che
già conoscono (durante l’anno hanno letto
Le tre chiavi e Lo chiameremo Diciassette), la loro esperienza di “redazione” ed hanno ricevuto gli autorevoli complimenti per l’ottimo risultato.
Quasi tutti gli articoli sono frutto di una elaborazione autentica dei ragazzi. Il risultato è un prodotto vestito del loro stile, di un loro modo di esprimersi attraverso una scrittura semplice, sincera e qualche volta schiacciante. Il Refuso, che ha potenziato gratuitamente il numero degli incontri per consentire a tutti i 54 ragazzi di partecipare al laboratorio, ha
messo a disposizione 1000 copie di Curiosando, consegnate ai ragazzi
della scuola Don Milani, alla biblioteca comunale e distribuite gratuitamente a tutti coloro che hanno partecipato al laboratorio, fonti e partner.
Il dirigente Giuseppe Gobbi ha proposto poi ai ragazzi di vendere, a offerta libera, le copie ai genitori e ai “colleghi” delle altre classi, in modo da
sollecitare un maggiore coinvolgimento e avere maggiore motivazione
nell’ottenere un riconoscimento del proprio lavoro. Il ricavato potrebbe
essere usato per un fondo a disposizione dei ragazzi. Il lavoro però non
è finito. I “giornalisti per casa” e tutti gli altri alunni delle IV e V elementari e II e III medie, sono già al lavoro per scrivere gli articoli destinati al
neonato giornale di tutte le scuole dei Castelli Romani e Prenestini SQUOLAMIA, progetto della Comunità Montana affidato a Il Refuso. I “giornalisti per casa” di Rocca Priora, intanto, stanno mettendo a punto i loro
“pezzi” per Freshnews, il giornale che sarà frutto del laboratorio itinerante svolto negli ultimi mesi con la Duilio Cambellotti e tutti i partner
HELENE DUVAL
della cultura locale.
MAGICHE
VocaliM
SABATO 17 maggio ore 17, lettura animata con Paola "Le
vocali...magiche" e poi... si festeggia la primavera con giochi e merenda. Libreria Tempo di leggere. Via Italo Belardi, 64 a Genzano
tel.06.9391327, e-mail:[email protected].
ANIMANI
Mani dipinte e animate, tra ombre cinesi e colore, per dare vita ad animali,
uomini, oggetti. Una ricerca raccontata
da 80 opere e bozzetti dell’artista-artigiano-performer fiorentino Mario Mariotti, in mostra fino al 29 giugno alla
Casina di Raffaello a Roma. Quattro sezioni che “raccontano” altrettanti
libri per bambini pubblicati dall’artista scomparso nel ‘97. E poi video, per
stupirsi con mani-animali in abiti da carnevale e musicisti tirati fuori dal
cappello magico della fantasia. E laboratori, per trasformare le proprie
mani con colori e creatività e poi fotografare il risultato. Perché, come
scriveva Mariotti, “vale più provare a dipingersi temerariamente un dito
che gingillarlo a sfogliare le pagine di tutti gli Animani e Umani messi
insieme”. Info 060608.
IR
12
CRONACA
OPERE PUBBLICHE
Approvato dal Consiglio Comunale il Programma triennale delle opere
pubbliche 2008-2010 e l’elenco annuale 2008. La relazione è dell’assessore all’Urbanistica e LL.PP. Piero Giusberti.
1. Completamento della piscina comunale in località Romoli.
2. Ristrutturazione del cimitero e di via Gigi Melloni per un importo di 135.000 €;
3. Completamento dell'edificio scolastico di via I maggio, “abbiamo fondi disponibili e il progetto è in via di approvazione, in attesa dei
nulla osta per 450.000 €;... si tratta della realizzazione della cubatura
che rimase incompiuta all'atto della costruzione dell'edificio scolastico
cioè quella a piano terra. Saranno ricavate altre aule scolastiche complete di refettorio, servizi etc e questo comporterà anche la sistemazione dell'area esterna che è rimasta finora inutilizzabile;
4. parcheggio del parco Gramsci, “540.000 € di finanziamento regionale. E’ un primo stralcio perché naturalmente questo dovrà essere integrato da un ulteriore finanziamento che stiamo cercando di ottenere
dalla Regione per il completamento che sarà previsto per l'anno successivo, con il ripristino del giardino più o meno alla quota attuale.
II ANNO: 1. Completamento del prolungamento di via Romoli. “Lo
stiamo mettendo nel II anno però mi auguro, e al 95% sarà così, che
questa opera sarà comunque iniziata nel 2008 e completata nel 2009,
in virtù di una soluzione tecnica diversa e meno dispendiosa rispetto a
questi 720.000 €, soluzione messa a punto dall'amministrazione”.
2. il nuovo asilo nido in via II settembre. “Il progetto definitivo è in via
di approntamento; è stato fatto un piccolo bando per l'assegnazione
della progettazione che è in via di presentazione da parte dell'ufficio tecnico e che prevede anche un'altra soluzione che potrebbe in qualche
maniera far risparmiare soldi all'amministrazione...”
3. via Duca degli Abbruzzi, collettore fognario finanziato grazie ad un
bando della Provincia, della Regione Lazio.
4. Viadotto e parcheggio di via I maggio. ..”La nuova strada, struttura principale prevista dalla variante al P.R.G. a valle Formale, è
un'opera di notevole impegno economico e naturalmente ci dovremo
impegnare fin da ora a prevedere il reperimento di finanziamenti...”
5. Ristrutturazione del campo sportivo comunale di via Romoli, sistemazione del tappeto in erba. “Anche qui ci stiamo avviando per soluzioni che potrebbero farci risparmiare, anche usufruendo delle facitazioni che la Provincia ha messo in atto con un suo programma di snellimento dei pagamenti degli interventi sportivi, così come pure per la piscina,
ma anche per dare un assetto definitivo a quello che è sicuramente
insufficiente al campo sportivo comunale, spogliatoi, tribune”.
“Non compaiono alcune opere, alcuni finanziamenti che in realtà già
sono stati stanziati dalla Regione e dalla Provincia, come la palestra,
totale iniziativa provinciale, o il completamento del sistema fognario per
il quale abbiamo avuto un notevole finanziamento in questi anni da
parte della Regione per un totale di più di 1.000.000 € con i quali sostanzialmente terminiamo la rete fognaria del territorio comunale, eccetto
qualche area in zona rurale al di sotto della linea di livello dei depuratori che non abbiamo potuto mettere nel programma delle opere pubbliche finché le somme non saranno effettivamente erogate dalla Regione,
ma che, una volta messe a disposizione del Comune, prenderanno sicuramente il posto nella prima colonna, cioè nel 2008”.
L’angolo del Cantaporcellino
a cura dell’invisibile superfluo
Notizia dell’ultim’ora: è necessaria una lubrificazione del pianeta. Esperti del
centro benessere jammolla hanno appena divulgato la notizia di un probabile essiccamento dell’atmosfera con conseguente estate torrida. Fanno sapere
che l’unico modo per sopravvivere ai mesi torridi che ci aspettano senza
inquinare è l’uso dello sputo. Sputiamoci addosso gente! Oltre a ricordarci
quanto ci vogliamo bene rinfrescheremo i passanti, i parenti, gli amici, i negozianti a cui chiederemo acqua. Sputatevi addosso, rinfrescatevi.
CRONACA
IL CAMPO si farà
13
Questione campo di calcio di Monte Porzio.
Si dibatte in città, e soprattutto in via Romoli.
Gino Gentile, apprezzato allenatore dei ‘94,
in un’intervista al nostro giornale, ha sollevato pubblicamente il tema, puntando il dito
contro un’amministrazione che, a sentir lui,
sembra preferire altri sport a quello più
amato dagli italiani. Secondo Gentile, la dimostrazione di ciò sarebbe nel
fatto che il Comune sta per ottenere dalla Provincia un palazzetto per
basket e pallavolo da un milione e mezzo di euro, mentre non ha chiesto nulla per il campo di calcio. Giriamo la questione al sindaco. “I fondi
destinati alla palestra - risponde Roberto Buglia - sono destinati alla
palestra e basta, non possono essere girati ad altre strutture. Sono fondi
della Provincia per un progetto della Provincia, di proprietà della
Provincia. Non è questione di mancanza di sensibilità verso il calcio. Lo
sport è lo sport. Questa Amministrazione sa quanto è importante, sa che
i ragazzi ne hanno bisogno, farà di tutto per risolvere questo problema”.
Un problema che, tra l’altro, si è riacutizzato quando, nelle scorse settimane, si è temuta la squalifica del campo da parte della Federazione.
Allarme rientrato: si dovranno fare un po’ di lavori in estate, ma le obiezioni ufficiali degli ispettori non sono tali da far temere il peggio. Certo,
il campo di Monte Porzio non è proprio il massimo. “Tutti gli altri comuni sono messi meglio di noi”, dice Gentile. Replica il sindaco: “Vorremmo
poter agire anche domani, lo faremmo se fosse possibile. Ma certi interventi devono essere programmati seriamente solo nel momento in cui
si hanno le certezze economiche per poterle affrontare. Noi abbiamo
appena ottenuto uno stanziamento di un milione e 650mila euro per
l’impianto sportivo, è ovvio che dobbiamo segnare il passo per il campo
di calcio. Ci vogliono 500mila euro? 350mila? Beh, prima di noi, che
abbiamo appena avuto 5 volte tanto per il nostro sport, forse toccherà
a qualche altro comune. E’ normale. Capisco perfettamente che i ragazzi, e chi lavora con loro con passione, vorrebbe che tutto fosse preciso
e perfetto. Lo vorremmo anche noi. Ma non è che non facciamo nulla
per lo sport a Monte Porzio. Due interventi fondamentali sono in cantiere, la piscina e il centro sportivo. Se riusciamo a far quadrare i conti, e
se riusciamo a coinvolgere ancora una volta la Provincia, si accelererà
anche la questione del campo di calcio. Come? Con il Credito Sportivo,
probabilmente. Con un mutuo i cui interessi potrebbe accollarsi la
Provincia, per esempio, mentre noi pagheremmo il capitale. Non voglio
fare promesse, se non sono sicuro di poterle mantenere. Non dimentichiamoci che la Provincia si è insediata oggi, che ancora non c’è probabilmente neppure un assessore a cui chiedere un appuntamento. Certo,
al più presto lo farò. Ma non si possono pretendere i miracoli: per fare
in tempo per l’inizio del prossimo campionato, come chiede Gentile, si
dovrebbero cominciare i lavori a giugno, cioè praticamente subito... No.
Davvero, noi ce la mettiamo tutta, anche andando tutti i giorni a Roma
a seguire la pratica. Ma siamo realisti. I tempi sono troppo stretti.
Speriamo di trovare un interlocutore diretto, senza il quale non ti ascolta nessuno, e poter fare i lavori già da quest’anno. Nel frattempo, però,
stiamo pensando comunque ad interventi al campo sportivo attuale e,
in aggiunta a questo, stiamo cercando di intercettare contributi per
l’area di Villa del Pino quale struttura alternativa mirata, oltre ad ospitare gli eventi, al calcio, ai giovani calciatori monteporziani”.
Il 15 giugno, si inaugura ufficialmente il nuovo CESVIPE, Centro per
lo sviluppo integrato della persona, in viale Kennedy 1 a
Grottaferrata. Il Centro Polispecialistico per il benessere psicologico,
fisico, relazionale della persona, diretto dalla dottoressa Paoletti, mette
a disposizione una équipe di professionisti che armonizzando le loro
diverse discipline, aiutano e sostengono la persona offrendo un suporto per una crescita integrata e completa. Nel team, psicoterapeuti, psicologi, una ipnotista, una psicodiagnosta, un osteopata, un nutrizionista, un dietista, un naturopata, un conduttore di classi di bioenergetica, uno specialista in psicodiagnosi e psicoterapia dell’età evolutiva.
PROMOZIONALE
14
Verde...d’acqua
CRONACA
Medaglia del presidente della Repubblica
Napolitano per “Giochi d’Acqua e di Verde”,
l’evento culturale quest’anno in programma
dal 17 al 25 maggio per l’XI edizione, in cui si
aprono straordinariamente al pubblico le Ville
Tuscolane e i Palazzi nobiliari del territorio. Un
percorso storico-culturale impreziosito da
mostre d’arte, mostre mercato, degustazioni,
convegni e concerti; un viaggio tra il verde ed
i capolavori architettonici di Bernini,
Borromini, Maderno, Fontana, Della
Porta.... Il tutto con un biglietto di 13 euro che dà diritto alla visita guidata nei giardini delle Ville dei Castelli romani e prenestini. Nel circuito
di “Giochi d’Acqua e di Verde” anche Parco Sforza Cesarini a Genzano,
l’Abbazia di San Nilo, le Catacombe Ad Decimum a Grottaferrata e la
Rocca dei Colonna-area archeologica di Castel San Pietro Romano. Tra
gli appuntamenti, le personali di Mimmo Di Laora a Palazzo Doria
Pamphilj, Andrea Camagna a Villa Tuscolana, Tommaso Cascella presso
le Scuderie Aldobrandini di Frascati e la mostra fotografica “L’Uomo e
l’Ambiente: Piante, Fiori e Parchi” al Parco Sforza Cesarini a Genzano.
Imperdibile, poi, la mostra mercato “Tramando… Tessendo” dal 16 al 18
maggio a Palazzo Rospigliosi a Zagarolo. Per la letteratura, invito alla lettura il 18-25 maggio a Frascati con autori vari e la Festa del Libro a
Zagarolo, il 23-24 maggio. Anche musica: il 17 maggio alle Scuderie
Aldobrandini di Frascati, concerto per pianoforte del Maestro Mikhail
Yurkov; quanto al jazz, grande concerto di Danilo Rea, Fabio Zeppetella,
Ares Tavolazzi e Aldo Romano il 25 maggio a Villa Torlonia a Frascati. Per
scoprire nuovi talenti, infine, “Note per Gioco”, II edizione del Festival
delle band emergenti delle Colline Romane il 17 e 18 maggio a Villa
Torlonia di Frascati.
U
n intero week end per un corso a tutto Miele, tra il 24 e il
25 maggio, a Villa Mondragone, a Monte Porzio, appena
nominata Città del Miele, appunto, anche in vista di un convegno internazionale sul nettare dei fiori. Un corso per l’
“analisi sensoriale e guida alla degustazione”, sotto la la direzione scientifica del Centro Ricerche Miele- Dipartimento Biologia,
Università "Tor Vergata" e la collaborazione di FAI. Con l´aiuto di
esperti sommelier ci si porà avvicinare con maggiore competenza
alla valutazione di questo alimento. L'evento rientra nel ciclo di attività di Florilegia, calendario di appuntamenti 'verdi' nella nostra
Regione curato da CREIA (Centro Regionale di educazione e informazione ambientale). L’apiario sperimentale di Villa Mondragone,
insieme a quelli del Parco dell´Appia Antica e del Parco di Veio rientra nel progetto "Miele dei Parchi", e sta attualmente funzionando
come centro di monitoraggio ambientale dando indicazioni sullo
stato di salute della flora apistica e dell’ambiente. (Quota di iscrizione al corso: € 100; info: 06 9401 9411).
CRONACA
Cantiere che vai...
15
Cantieristi-Scuola, così si chiamano
quei 15 bibliotecari che lanciano un
appello, una petizione, con raccolta
firme presso gli utenti dell’SBCR
(Sistema
Bibliotecario
Castelli
Romani). Se non accade qualcosa per esempio l’arrivo di un contributo
dalla Regione al Consorzio - loro saltano, e con loro probabilmente anche
una buona fetta dei servizi del
Sistema. Cantieristi-Scuola, “come
dire neppure precari - spiegano. - Così per sette anni e mezzo:
iscritti alle liste di collocamento, pagati quel minimo che offre il
Cantiere, senza ferie o malattie, con un compenso legato alla presenza”, mentre organizzano visite guidate, gestiscono il sito web,
realizzano la rivista del sistema, comunicano gli eventi del territorio, forniscono notizie bibliografiche, supportano gli utenti nella consultazione del catalogo, i prestiti, etc... Così, neppure precari, fino
allo scorso dicembre, quando con la finanziaria regionale sono stati
equiparati ai precari, appunto, senza però che l’ente avesse la
copertura finanziaria per sostenere i costi di eventuali contratti. “A
giugno necessariamente finisce il rapporto di utilizzazione, perché il
sistema del Cantiere/scuola è stato abolito. La regolarizzazione con
contratto, che ovviamente costa molto di più del Cantiere (noi prendiamo 500 euro al mese al massimo, se non manchiamo), sarebbe
possibile solo se ci fossero fondi. Il Consorzio, che non ha finanze
proprie, ha chiesto un contributo alla Regione, tramite la Provincia.
L’assessore Tibaldi (al Lavoro, alle Pari Opportunità e alle Politiche
Giovanili della Regione, ndr) ci aveva rassicurato: sembrava che
avesse trovato una soluzione per i fondi necessari, ma non abbiamo più saputo nulla”. Trenta, trentacinque anni di media ciascuno.
Più della metà, laureati. Su di loro, e sui 21 dipendenti, si regge un
Sistema che funziona. “Ma che rischia di saltare”. Una soluzione
realistica? “Non ne abbiamo. O meglio, sostieniamo quella dell’ente
SBCR: un contributo che possa fare da sostegno per i primi tre anni
di stabilizzazione, poi tutto sulle spalle del Consorzio”. E i Comuni?
“E’ bene che gli utenti sollecitino i loro sindaci, perché l’SBCR, non
dimentichiamolo, è un consorzio di 17 comuni”. E’ in corso una raccolta firme: “Abbiamo bisogno di voi, non vogliamo che questa stupenda avventura finisca, non vogliamo che tante persone cessino di
lavorare per voi!”. Per chi volesse contattarli o saperne di più:
http://cantieristisbcr.altervista.org
Il Presidente dell’ATER Provincia di Roma, Romolo Rea e il Direttore
Generale Fabrizio Urbani insieme al C.d.A. dell’Azienda comunicano
che il 6 Maggio è stato approvato il progetto per la realizzazione del
censimento generale dell’utenza e del patrimonio relativa agli alloggi
di Edilizia Residenziale Pubblica ubicati nei Comuni della Provincia.
16
‘NSACCO de cose
CRONACA
18 maggio, Corsa del Narciso a Rocca
Priora. La gara podistica che porta il
nome del fiore tipico della cittadina è
giunta alla sua VIII edizione ed è organizzata dall’Atletica Rocca Priora, con il
patrocinio e sostegno della Comunità
Montana Castelli. La gara interessa
parte del centro abitato e parte della
Valle Latina per un totale di 9 km di
percorso unico. Ai partecipanti viene data una maglietta ricordo, una
bottiglia di vino Doc e prodotti tipici locali. Partecipano circa 600-700
atleti. Il ricavato delle iscrizioni - 7 euro ognuno - viene devoluto al centro Insieme Uguali di Rocca Priora, al settore giovanile dell’Atletica e alla
ricerca per la fibrosi cistica. Quanto ai premi, vino, ovviamente, ma
anche un rimborso.
83ª
Fiera
Regionale
Monte
Compatri, dall’1 al 4 maggio, ovvero
itinerario enogastronomico e di artigianato tipico. Conferenze, mostre,
concerti, presentazione di espositori
provenienti da Calahorra, il paese
gemellato già da 10 anni con Monte
Compatri. E una carrellata di “tutti
quei mestieri - come dice il sindaco
Marco De Carolis - che, con l’avanzare e il diffondersi della tecnologia, stanno gradualmente scomparendo”. E una mostra, curata dall’associazione Controluce a Palazzo
Borghese, dal titolo “Da dove veniamo” sulla civiltà contadina e i
Borghi di Monte Compatri. Imprese e commercio, degustazioni di
olii e vino, saluti e dolci tipici, per una kermesse graziata dal meteo
e organizzata con navette, che ha restituito colori ed allegria alle
piazze del borgo medievale ed ha ospitato - secondo le stime del
sindaco - circa 10mila presenza, per gli 80 espositori.
3 maggio, celebrazioni anche a Frascati:
la Diocesi Tuscolana e il Comune hanno
festeggiato i Santi Patroni Filippo e
Giacomo, con una Messa Solenne, celebrata da S.E. Monsignor Giuseppe
Matarrese. In occasione della ricorrenza è
stata nuovamente esposta, dopo il restauro, la tela raffigurante “La Madonna con i
Patroni della Città”, opera realizzata nel 1596 da Jacopo Rocchetti. A
seguire, un concerto, “Nulla in mundo Pax Sincera”, con musiche di
Vivaldi, Bach, Grandi e Delalalnde (Arianna Vanditelli soprano, Romeo
Ciuffa flauto dolce. Magister Pietro delle Chiaie).
CRONACA
17
E’ tempo di gemellaggio. Il 28 giugno prossimo arriva a Monte Porzio Catone il gruppo di
20 francesi di Saint Michel l’Observatoire città
gemellata dal 2006. Gli ospiti sono tutti membri dell’associazione francese “Fêtes et
Traditions” e presenteranno ai loro amici italiani i loro prodotti tipici come il miele e le
mandorle, facendo scoprire nuovi sapori ed assaggiare le torte tipiche
della Provenza. Il tempo di sistemarsi nelle famiglie, ed ecco a disposizione dei francesi e dei volontari italiani un ricco programma di visite sul
territorio dei Castelli Romani e Prenestini. La delegazione resta a Monte
Porzio Catone fino al 6 luglio e approfiterà della festa della banda, ormai
tradizione radicata a Monte Porzio, quale buona occasione per condividere specialità gastronomiche. Inoltre previsti in biblioteca, ai primi di
luglio, due incontri-seminario-dibattito sull’integrazione dei popoli europei e sulle relazioni tra paesi della Comunità Europea alla quale parteciHD
parenno gli amici francesi.
fratello FRANCESE
Colonna sposa La Planche: firmato il primo atto di gemellaggio tra le
due comunità. In clima festoso, e di
emozione all’esecuzione degli inni
nazionali, il 20 aprile scorso, dopo
quattro giorni di soggiorno della
delegazione colonnese in Francia, i
due sindaci, Gaetano Bartoli e JeanPaul Richard hanno firmato il primo
atto ufficiale del patto di amicizia tra
le città di Colonna e La Planche. I due
primi cittadini si augurano che questo gemellaggio sia occasione di
incontro e di scambio per le due Comunità, per le scuole, per i giovani,
per le associazioni sportive, per i gruppi culturali e di volontariato. “E’ un
primo passo per avvicinarsi ad un’Europa vera, fatta di uomini che fanno
della diversità culturale, sociale ed economica un valore aggiunto. E’ un
voler superare le barriere mentali e i pregiudizi per stabilire legami di
amicizia e di collaborazione tra cittadini di lingua e costumi diversi”,
dichiarano i sindaci. La delegazione del Comitato per il gemellaggio di
Colonna ha partecipato ad incontri con i rappresentanti delle diverse
associazioni che operano a La Planche, ha visitato le realtà economiche
e sociali presenti nel territorio, ma ha anche partecipato a festeggiamenti in un clima di amicizia e fraternità. La delegazione francese sarà ospite della comunità colonnese dal 10 al 14 luglio prossimo: il Comitato per
il gemellaggio si è già messo al lavoro per organizzare l’accoglienza.
Intanto i due paesi si incontreranno, in occasione della Festa dell’Europa,
i Comitati dei rispettivi paesi presenteranno pubblicamente i filmati e le
foto del gemellaggio. Appuntamento nella biblioteca Elsa Morante alle 18
del 9 maggio.
OMBRETTA ANNA LISI
18
salvataggi a
quattro zampe
CRONACA
18 maggio, Castel Gandolfo.
Ipotesi addestrativa numero
1. Situazione di emergenza con
Squadre in attività di ricerca
dispersi, recupero e trasferimento del ferito con ABZ al più
vicino ospedale. Ipotesi n. 2:
emergenza causata da una collisione e rovesciamento di due
imbarcazione da turismo nelle
acque del lago di Castel
Gandolfo. Recupero di 7 naufraghi, soccorso per mezzo di
imbarcazioni e moto d’acqua
per trasporto feriti e un ferito
grave con trasferimento in ABZ
al più vicino ospedale. Un ultimo naufrago viene tratto in
salvo da una unità cinofila da salvamento. Ipotesi n. 3: allagamento
area dell’ex porticciolo e conseguente bonifica con l’impiego di idrovore
che lavorano in parallelo e congiuntamente. Un ulteriore intervento sarà
rivolto ad una imbarcazione che a causa di un principio di incendio è a
rischio fuoco, pertanto viene soccorsa da una squadra che ne assicura
l’incolumità anche per mezzo di una piccola idrovora che giunge dall’interno delle acque. Ipotesi n. 4: interruzione linea elettrica e linee telefoniche, di conseguenza la garanzia che tutte le attività che si trovano
in quel momento in pieno svolgimento continuino il regolare programma. A garanzia che questo avverrà, è chiamato ad intervenire sul posto
il GOT (Gruppo Operativo Telecomunicazioni).
Pensano in grande, i volontari della Protezione Civile. L’addestramento
è simulazione di situazioni estreme, ma non così lontane dalla realtà. I
mezzi in campo per l’esercitazione sono vari, dall’elicottero ai dieci pick
–up fuori strada e le 3 jeep, dalle ambulanze, alle pompe idrovore,
natanti a motore e a remi, unità mobili per telecomunicazioni, auto delle
associazioni di volontariato, cani da salvataggio in acqua e altri da ricerca in superficie, tende etc. E uomini, di tutti i corpi possibili, dai volontari di Protezione Civile ai Vigili del Fuoco, ai tecnici di telecomunicazione ai sommozzatori, dai medici alle guardie zoofile, unità di ricerca
dispersi, presidi sanitari. Da Monte Porzio, MPC03, il gruppo di volontari guidato da Claudio Cappabianca. Tutto per una grande esercitazione
congiunta promossa dal Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile
del Comune di Ciampino e il Comune di Castel Gandolfo dal nome “Lago
Sicuro 2008". Poche le indicazioni date prima dell’esercitazione, giusto per organizzarsi un minimo. Per esempio: “Ricevuta notizia di una
persona dispersa nelle vicinanze del Lago, vengono attivate per le ricerche sul posto, con Squadre appiedate (Gruppo Comunale di Ciampino e
da Volontari del Gruppo Falco di Frascati). Il protrarsi delle ricerche
richiede l’intervento di Squadre Cinofile da superficie (le Orme di Askan
di Ostia e le Guardie Zoofile CPA di Castel Gandolfo). Al ritrovamento
del ferito si provvederà a dare notizia al 115 e 118 per i dovuti interventi sul posto, fornendo le coordinate XX E XX. Arrivati i soccorsi sul
posto, unitamente alle squadre di Volontari si procede al recupero con
immobilizzazione e conseguente trasferimento per mezzo di una barella fino al punto più comodo per trasferirlo sull’ABZ...”.
CRONACA
Multe ecozoofile
19
Controllo in divisa, per il rispetto dell’ambiente. Le Guardie Ecozoofile di Monte
Porzio stilano periodicamente un bilancio
delle attività. Negli ultimi mesi, parecchie
le sanzioni elevate. Per abbandono di
rifiuti urbani come per violazione alle leggi
sanitarie, per divieto di circolazione fuoristrada in zona parco, per violazione della
disciplina sulla detenzione di animali negli allevamenti, per mancanza di
guinzaglio in zona pubblica, o perché colti in atto di gettare rifiuti dal
finestrino dell’auto (confezioni di caramelle, pacchetti di sigarette vuoti,
cartacce, cicche etc). Nelle ultime settimane hanno salvato 4 cuccioli e
un falco lodolaio impossibilitato a riprendere il volo. Il vicecomandante
provinciale Federico Laccertosa, che comanda il distaccamento operativo di Monte Porzio, ha stabilito piani di intervento (“molte sono state le
richieste di collaborazione da parte dei comuni limitrofi, tra cui quello di
Frascati”) che prevedono monitoraggi nella zona del parco con azione
mirata al controllo della fauna selvatica e contro il bracconaggio, e servizi notturni per la prevenzione sul fenomeno discariche. Laccertosa ha
già proposto un unico Coordinamento di Vigilanza Ambientale presso il
Comando dell’Armetta: “A breve ci sarà un incontro con gli enti interessati. Il progetto della vigilanza in collaborazione con altri comuni della
Provincia, è stato ideato dall’assessore all’Ambiente di Monte Porzio
Giuliano Imperatori. Confidiamo ora negli enti locali, che sono il perno
centrale per tutte le “azioni di sostegno” affinchè questo servizio possa
perdurare nel tempo”.
I carabinieri della zona Castelli Romani/Roma sud-est, che fanno capo
al Gruppo di Frascati, hanno intensificato i controlli in tutta l’area di competenza. I sequestri di hashish ed altri tipi di sostanze stupefacenti, nella
zona di Tor Bella Monaca ma anche a Frascati e pure dalle mani di baby
pusher, sono puntualmente sulle cronache dei quotidiani, così come i
risultati delle operazioni di controllo nelle zone più critiche. Tra le tante
notizie che riguardano le azioni dei Cc locali, c’è anche quella - del 30
aprile - di un laboratorio tessile clandestino a Tor Bella Monaca il cui proprietario, oltre all’accusa di favoreggiamento della clandestinità (nel suo
box di 200 mq, con finestre schermate in nero, di notte lavoravano 7
cinesi impegnati nelle linee di cucito e stiraggio predisposte in serie),
deve rispondere anche di quella di tentata corruzione: ha provato ad
“allungare” una mazzetta di 10.000 euro ai carabinieri.
E’ del 3 maggio, invece, la notizia di un salvataggio. Un uomo chiama la
centrale operativa dei carabinieri chiedendo aiuto: suo padre si è allontanato dicendo che si sarebbe ucciso. I carabinieri, seguendo la traccia
dell’allarme satellitare antifurto dell’auto, lo hanno trovato sdraiato sul
sedile in stato di incoscienza, con accanto un tubo di prolunga del gas
di scarico. La famiglia ha ringraziato ufficialmente l’Arma dei Carabinieri.
20
SOCIALE
Parte il 1° progetto del BP
Il 19 aprile alle 9, presso la palestra della Scuola Media di via
Costagrande a Monte Porzio Catone, si è dato il via ufficiale al primo
dei progetti presentati dai cittadini monteporziani per il Bilancio
Partecipato. Il debutto attuativo del BP si deve al corso di
"Educazione al movimento per persone affette da sclerosi
multipla" proposto dai soci dell’AISM Castelli. E’ questo il primo progetto al filo di partenza fra quelli selezionati, nel rispetto della tempistica programmata e dopo un intenso lavoro di organizzazione e di
contatto svolto da Sandra Santoro, responsabile dell'AISM per il territorio dei Castelli Romani, firmataria della convenzione con il
Comune di Monte Porzio Catone.
Riservato alle sole persone colpite da questa malattia, ma aperto ai
malati del territorio, il progetto si articola in forma di corso teoricopratico su due giornate, il sabato dalle 9 alle 10.30, il lunedì dalle 16
alle 17.30, da aprile a novembre, con la sola necessaria pausa estiva, per un totale complessivo di 72 ore.
Tre gli insegnanti specializzati in educazione al movimento - fra loro
anche uno specialista di tecniche yoga - coadiuvati da assistenti
volontari del gruppo operativo locale. I partecipanti, da 10 a 16 per
gruppo nelle due giornate indicate.
"E' davvero significativo che a esordire sulla scena del Bilancio
Partecipato sia proprio un progetto fortemente legato alle problematiche del sociale, del benessere e della qualità della vita - dice Laura
Toccini, assessore alle politiche sociali del Comune di Monte Porzio
Catone. - I soggetti di questo intervento sono portatori di una patologia a cui giova la pratica della socializzazione e dell'incontro per
affrontare con maggiore serenità il proprio stato, ed è interessante
vedere come anche un piccolo progetto posa avere efficacia di rete,
dal momento che accoglie iscrizioni da tutto il territorio. Un elemento di grande rilievo che proietta le azioni del Bilancio Partecipato in
un contesto di condivisione territoriale degli interventi".
L’Aism rende noti i risultati dell’estrazione della lotteria delle
Orchidee: 1° premio al n. 1995; 2° al 2115; 3° al 2256.
Il ricavato netto della vendita dei biglietti è stato di 5.169 euro.
AISM ringrazia.
Anche quest’anno l’assessore alle politiche sociali di Monte Porzio
Laura Toccini farà partire il Centro estivo integrato, con un bando
per la gestione. Inoltre si ripeterà l’esperienza del soggiorno estivo con i nostri disabili.
MAMME TAGESMUTTEN
Da mamme a imprenditrici: la tua
casa diventa … un Asilo! Così lo slogan
per promuovere i NIDI FAMIGLIA,.
Tra baby sitter introvabili e carissime,
liste di attesa nei nidi, rette troppo
elevate, si fa strada una nuova professione e una valida soluzione. Per convincere
le
mamme
aspiranti
Tagesmutter nostrane del III millennio a fare come le trentine che, per
antica consuetudine contadina, in cambio di grano, latte e uova, accudivano i bambini di coloro che andavano a lavorare nei campi, c’è un
corso, il cui bando è di prossima pubblicazione, gestito dal progetto Linfa
(Capofila la Cooperativa Sociale Girotondo Onlus di Velletri, con
“Vitattiva” di Roma, “Happy Child” di Milano e Comune di Zagarolo). A
lanciarlo è l’assssorato alle politiche sociali di Zagarolo: il corso di formazione, autorizzato dalal Regione, è per 15 assistenti materne pioniere della sperimentazione nel Lazio-Provincia di Roma Sud dei “nidi
familiari”. Il Progetto infatti nasce in Trentino ed è già presente in
Lombardia e nel Veneto e in altre regioni, costituenso una vera opportunità per il reinserimento nel mondo del lavoro. Il bando di concorso
sarà consultabile sul sito www.girotondoonlus.com. Per info 06
9640993.
SOCIALE
PERLErare
Massimo, perla rara, Marina, perla rara, e
Michelangelo, Tiziana, suor Betta, Walter,
Paolo, Marco, tutte perle rare, come me,
come te, come Dora Noto, il ciclone che ha
investito Villa Del Pino e i suoi ospiti, che ha
travolto persino l’imperturbabile padre Mario
Longoni coinvolgendo tutti, compagnia teatrale e pubblico compreso, in un’avventura di
MusicArteTerapia che ha sciolto pudori, ha
amalgamato le anime, ha provocato l’immenso inevitabile abbraccio di attori e spettatori, tutti trascinati idealmente nell’opera
collettiva di squarciare il velo (di cellophane,
in scena) e uscire dalla gabbia che costringe
ciascuno al suo ruolo. Ruolo di attesa, di un
treno che “per noi, dicono, passerà prima”, riflette Marco attore nato.
“Boh!”, commenta Michelangelo, una spalla eccezionale, “ma de che?”.
Perle rare, così si sono voluti chiamare, “La Band delle perle rare” (“e
meno male, che siamo rare”, aggiunge Marco con meravigliosa autoironia). Sono perle. Marina, in abito da suorina lieve, con le sue grandi labbra, è il raggio di sole delicato che sussurra “Amo le perle, sono quelle
del mio rosario”. Raggio di sole è suor Betta, che gli applausi fanno emozionare. Raggio di sole è l’alberello bonsai che Dora ha regalato a
Massimo a Natale e che oggi è il simbolo della loro nuova voglia di esserci, di essere perle rare, meraviglioso risultato di un dolorissimo calcolo
dell’ostrica, laggiù, chiusa, in fondo al mare. La Band è uscita da Villa del
Pino, la Casa Famiglia de Padri Betharramiti dove i suoi componenti abitano, e ha offerto il suo intenso spettacolo ad un grande pubblico nella
sala dal Centro per la Terza Età che gli anziani presieduti da Amarillide
Annibali hanno messo gentilmente a disposizione. C’erano le suore francescane, a cui l’evento era dedicato per festeggiare il 50° anniversario
della nascita di quella villa in via Frascati dove suor Domitilla Rotter aveva
voluto instaurare una struttura d’accoglienza per novizie e postulanti.
C’era tanta gente, amici e conoscenti, monteporziani e non, ad applaudire la Band, e Dora Noto, “di cui Villa Del Pino non può più fare a meno”,
e padre Mario Longoni, impareggiabile presentatore e fondatore de Il
Mosaico, e le suore che lavorano in Cile, in Africa, in Afganistan...
10.3.1992: si costituisce l’associazione Il Mosaico. il 16 marzo, i Padri e
Il Mosaico, a Villa del Pino, aprono la Casa Famiglia per accogliere persone in Aids senza casa o sostegno familiare. 1999: Il Mosaico riceve
dal Comune di Mpc in comodato d’uso la struttura dell’Armetta e apre
un Centro Ascolto e Laboratorio Artigianale per il reiserimento sociale.
2002: si avvia sulla Prenestina il progetto di Pronta Accoglienza
Residenziale per persone con Hiv/Aids detenute e straniere. 2003: Il
Mosaico prende in affitto un appartamento per l’esperienza di autogestione di un gruppo di ospiti. 2007: i Padri della Missione in Centrafrica,
con Il Mosaico, presentano al vescovo di Bouar il progetto per il
Trattamento a Domicilio delle persone in Aids nei villaggi della diocesi.
AMBIENTE
NUCLEARE?
23
8 maggio. E’ sera, ma la platea dello Spazio Zip di
Frascati è affollata. Di fronte a noi Yuri Bandazhevsky,
medico e scienziato bielorusso, al suo primo “tour” italiano per parlare di “Chernobyl: una verità ancora
da scoprire”, nel 22° anniversario del disastro nucleare. 26 aprile 1986: una data ancora vicina, ma lontana quanto basta perché sia facile dimenticare. E se i
rapporti ufficiali contano 50 morti direttamente collegabili a Chernobyl (“si minimizza perché per ogni vittima andrebbe corrisposto un risarcimento di un milione di dollari”), e sottolineano che patologie dovute alle
radiazioni e ad altre cause non sono nettamente distinguibili, il nucleare resta “problema etico, non di tecnologia”, dice
Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in Cammino e promotore del
ciclo Chernobyl Initiatives 2008. “Siamo disposti ad accettarne i rischi
potenziali, e soprattutto siamo sufficientemente informati?” Difficile dire,
continua Bonfatti, anche perché un accordo del 1959 impedisce all’Oms
di divulgare informazioni sugli effetti sanitari del nucleare senza il consenso dell’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). La parola a Bandazhevsky. Fondatore, nel 1990, dell’Istituto medico universitario bielorusso a Gomel, da anni lotta per la verità su Chernobyl e studia
l’influenza delle piccole dosi di radiazioni sulla salute umana. Le slides
scorrono: evoluzione del tasso di radioattività in Bielorussia e nelle
repubbliche baltiche (“molte le aree contaminate sin dagli anni ’60: ora
il problema delle malattie collegate è significativo”), dati sulla durata
della vita (nel ’74 in Bielorussia era la stessa che in Francia, ora 10 anni
di meno). Cesio 137: una delle sostanze liberate dall’esplosione, “non
esiste in natura, ma è talmente diffusa che si cerca di nasconderne la
pericolosità”. Penetrata nel terreno, “riemerge” nei prodotti agricoli e si
accumula nell’organismo attraverso i cibi. I numeri sullo schermo parlano dell’incidenza di tumori alla tiroide e alla mammella (1 donna su 4,
nelle zone più contaminate) e malattie cardiovascolari (non direttamente collegabili alla radioattività secondo le fonti ufficiali, ma “nel 2007
causa del 54,5% delle morti. Gli evacuati dall’area del reattore ne soffrono per il 50% in più”), del rapporto mortalità/natalità in Bielorussia,
“un paese ormai alla crisi demografica” dove “oggi non esistono persone sane”. Una traduzione a tratti approssimativa forse non restituisce
tutta la complessità delle sue ricerche, per le quali Bandazhevsky è stato
perseguitato e imprigionato. Si percepisce distinta, però, la preoccupazione dello studioso e l’indignazione del bielorusso: “A tutt’oggi il governo impedisce la fuoriuscita di informazioni sulla reale situazione nei territori contaminati, e quei campi sono utilizzati per le coltivazioni”.
Contrario al nucleare come medico – “Gli esperimenti nucleari danneggiano la salute. Qualcuno di voi è contrario alla vita?” – e come cittadino – “Programmi nucleari civili sono di supporto ai programmi militari,
di prioritario interesse. Per questo si trascurano le energie alternative”
– il professore dà spazio alle domande e il dibattito si accende.
Nuclearisti che si richiamano ai dati Aiea, alla “mancanza di valore scientifico dell’informazione mediatica”; antinuclearisti che ribattono e chiedono a loro volta, per saperne di più. Capita che animi e toni si scaldino. Enrico Del Vescovo, presidente di Alternativ@mente e organizzatore dell’appuntamento frascatano, invita a “mantenere la discussione nell’ambito del confronto di opinioni”. “Il vero terreno del confronto – ribadisce Bonfatti in conclusione – non è però quello dei numeri, ma quello
etico, della verità”. Per chiedere un’informazione trasparente sul tema,
Mondo in Cammino sostiene in Italia la petizione contro l’accordo
Oms/Aiea. Per saperne di più: www.progettohumus.it, www.iaea.org. Si
parlerà ancora dell’incidente di Chernobyl con Marco Ciotti, fisico nucleare, il 14 maggio alle 19, al Capocroce di Frascati.
ILARIA ROMANO
Greenaccord, l’associazione di protezione ambientale che raggruppa i
giornalisti ambientalisti di molte parti del mondo, segnala libri in occasione dell’Earth Day: La sfida del bruco: quando l’economia supera i
limiti della biosfera, a cura di Andrea Masullo, e Il Capitalismo ha i secoli contati, a cura di Giorgio Ruffolo.
24
AMBIENTE
SORSEGGIANDO con
Pomeriggio di fine aprile, Ara Pacis. Il traffico dietro l’opera di Meier
è quello di un normale rientro dopo lavoro romano. Dietro il muro
con la targa delle Memorie di Adriano, sembra un’altra città, poco
rumore, poche macchine. Il Mausoleo dello stesso imperatore fa
risplendere i suoi mattoni sotto il sole che cala.
Salve, sono del Catone, dovrei intervistare l’artista, ci siamo
sentiti ieri.
- Sì, salve, mi ricordo. Guardi adesso tocca a Sky, poi fate voi, va
bene?
Mi sale un blocco di saliva dal fondo della gola. Mai farsi vedere inferiori. Dopo Sky? Va benissimo, non si preoccupi.
E’ capitato che anche noi del Catone possiamo toglierci piccole soddisfazioni, siamo in due ad intervistare l’artista, e noi dopo la tv, chi
se l’aspettava.
Chris Jordan ha una camicia grigio scuro aperta, e sotto una
maglietta nera, da perfetto americano. Ci spiega le sue foto, ci spiega che è stato invitato lì dalla International Geographic Channel in
occasione della Giornata Mondiale della Terra, per portare avanti la
campagna ecologica che interessa tutto il pianteta. E’ in tour da un
bel po’ di tempo, adesso fa tappa a Roma. Ci fanno salire sulla terrazza del museo dell’Ara Pacis, dove c’è il buffet. Mi avvicino al fotografo con un bicchiere di prosecco in mano. Viva il frizzante che ci
rende tutti più simpatici. Le sue fotografie si trovano all’esterno,
nella piazza del mausoleo, installate su TT pannelli di alluminio e
retroilluminate. Sono miliardi di risme di carta, milioni di scie di
aerei, centinaia di telefoni cellulari. Dati del consumismo americano
che diventano immagine dello spreco, del valore tolto ad ogni
oggetto e proiettato in macerie di cadaveri ripetuti, ritoccati in digitale. E’ un bell’impatto, anche per il contrasto che si ha con l’antica
struttura del mausoleo.
Roma continua a tramontare, c’è molto meno traffico, molto meno
rumore sul lungotevere. Chris Jordan è una persona semplicissima,
ci accoglie subito con sorriso,
non so quanto si rende conto
della responsabilità che gli è
stata regalata. A fare il testimone per questa campagna
mondiale di sensibilizzazione
non riuscirei più neanche a fare
una lavatrice, per il terrore di
inquinare.
Signor Jordan, ma adesso
non ha paura a bere da una
bottiglia di plastica di fronte
a tutti? O di andare in giro
in macchina? O di prendere
un aereo senza che qualcuno la guardi male?
Beh, in effetti un po’ sì -sorride.- Pensa che da un anno a questa
parte ho smesso di comprare bottigliette di plastica. E’ successo un
giorno all’uscita dal supermercato, ero con un’enorme confezione di
AMBIENTE
Chris JORDAN
25
queste bottilgiette e le stavo per caricare in macchina, avevo già
fatto la fotografia al disastro della plastica ed ho sentito che qualcosa in me era cambiato. Era emersa una nuova domanda. Ho pensato che non dovevo più farlo. Si può benissimo farne senza.
E l’aereo?
Quello è inevitabile. Per venire qui da voi ad esempio l’ho preso. Se
penso al tragitto alternativo, tra nave e treno, sarebbe stato improponibile. Ma me ne dispiaccio.
Il continuo ritorno dei
numeri, quel tot numero di
bottiglie, quel tot numero di
sigarette, e al tempo stesso
l’uso del frattale: cos’è che
l’affascina in tutto questo?
Avete colto nel segno, è proprio
il frattale che uso per comporre
le mie foto. Non tutte sono
semplici distese di oggetti, la
serie sui tubi per esempio. Credo che sia entusiasmante vedere le
due facce di una stessa immagine, voglio dire il piccolo oggetto,
quasi insignificante e debole nella sua dimensione che si trasforma
in un gigante che mangia spazio, una valle di oggetti usati, consumati e poi gettati via.
Si sente un artista politicamente schierato?Molti partiti,
anche in Italia, sbandierano la lotta per l’ambiente.
Io credo che il movimento per salvare la terra sia in ogni luogo nel
nostro pianea. Credo che la società si sia sensibilizzata su questi
temi, io credo fortemente che ora siamo pronti al cambiamento.
Vedo più attenzione da parte delle persone. Non credo sia una questione politica, nonostante come tu dici sia realmente riscontrabile
in molti programmi di partito la cura ambientale.
A proposito di questo, non ha paura di essere usato senza il
suo consenso completo?
Il pericolo c’è. Tutti, dal momento che diventi apprezzato, famoso,
o veicoli un messaggio
forte, vogliono un pezzo
di te. Io credo che rimanendo saldi e coerenti
con se stessi si possa
sfuggire a tutto ciò.
Ci salutiamo con gli
auguri reciproci per i
nostri lavori. Jordan mi
chiede di farlo apparire
più intelligente di quello
che è in realtà e di
togliere nella stesura
tutti i balbettamenti in cui è caduto. Roma si prepara a cenare.
Ringrazio l’nterprete che ha tradotto le mie domande, sperando di
rincontrarci la prossima volta. Scendendo gli scalini guardo l’ara
avvolta dal biancore dell’archietttura che la ospita. Faccio una foto,
non si sa mai diventi una cartolina d’epoca visto che qualcuno promise di demolirla.
MARCO MORICI
Chris Jordan vive a Seattle. Si è occupato di ambiente dall’inizio del suo lavoro fotografico, pubblicando su vari giornali, anche italiani, ed ha esposto le sue opere sia negli Stati
Uniti che in Europa. E’ autore di vari libri fotografici da lui
stesso prodotti. Ha lasciato la carriera giudiziaria - era
avvocato - per fare l’artista.
26
CULTURA
Scatole da rompere
di Ilaria Romano
Ma chi me l’ha fatto fare, penso, seduta sul divanetto in piazza del
Mercato. E’ il 6 maggio. Siamo ad Aperitivo con l’Autore, ciclo di incontri/presentazioni librarie organizzato da Il Refuso, questa volta insieme
alla Biblioteca Comunale e all’Istituto Don Milani. L’ospite è Paolo Fallai,
giornalista al Corriere della Sera, scrittore per adulti e bambini - “ma non
amo questa distinzione, scrivo per chi mi legge” - ironia toscana e natali a Velletri. E un romanzo, Freni, che abbiamo letto d’un fiato e di cui
abbiamo discusso coinvolti, sentendone personaggi e temi più vicini di
quanto avessimo immaginato. Sì, perché si parla di giornalismo, di parole essenziali e parole evitate, di etica di “questo mestieraccio”, e poi di
amore, che fa parte anche della vita di chi rincorre ad ogni ora la notizia. Oggi c’è l’autore, e ci sentiamo tutti un po’ privilegiati a poter fare a
lui la miriade di domande a cui le pagine, anche se interrogate, non sempre rispondono. Mi guardo attorno. Piazza del Mercato pare la galleria del
vento, però c’è una piccola folla di curiosi, seduti attorno ai tavolini di
Lanfranco. I miei colleghi non sono meno emozionati di me. Ognuno
ricorre alle sue tecniche anti-panico da palcoscenico. Marco (Morici, attore-architetto-fotografo-giornalista), dopo qualche rituale propiziatorio,
fissa al leggìo le pagine da interpretare, con l’aria di chi al palcoscenico,
invece, è abituato. A fianco a lui Giulia (Attiani, giovane collaboratrice del
Catone, per l’occasione lettrice); forse pensa quel che penso io, ma dopo
le prove di ieri sappiamo che nella sua parte sarà perfetta. Si comincia.
Paola Bolaffio presenta il collega e amico, con cui ha diviso gioie e lacrime, di professione e d’amicizia. E’ il momento del libro, ma non solo.
Diciamo la verità: siamo curiosi, noi “piccoli”, di farci un’idea di chi è
Fallai, anche se l’abbiamo già visto all’opera, in mattinata, coi ragazzi
della scuola media, per la Festa del Libro. Non c’è più tempo per essere
spaventati. Non resta che passarsi il microfono, chiedere, ascoltare la
storia di Giorgio Soter, il giornalista televisivo protagonista di Freni, del
suo incidente, del mutismo cercato come vera parola, dell’overdose di
notizie, “grandine che si infila tra le lenzuola, negli interstizi, dietro il battiscopa, e mi aspetta quando cerco di fracassarlo”, e di come, quasi per
contrappasso, Soter dipenda per la prima volta dalle informazioni altrui,
manipolate o scarse. Parlano i brani: come la storia di Elena, “una bambina malata, un fantastico testimonial. Non c’è un interstizio della sua
vita che non venga scovato, ripulito ed offerto al sacrificio delle immagini”. Il pubblico è attento. Le copie del libro andranno a ruba. “Tocchi temi
su cui mi interrogo da anni: la credibilità dell’informazione...” interviene
Tullio Berlenghi, venuto ad ascoltare il collega giurato di Giornalisti
nell’Erba. Fallai: “Da quando mi sveglio a quando vado a letto la sera,
faccio il mio mestiere rompendo le scatole il più possibile”. L’incontro sta
per finire. Saluti, complimenti, aperitivi per brindare e riscaldarsi dopo un
pomeriggio movimentato e ancora un po’ invernale. Resta da fare un
pezzo su questa giornata, e va bene, perchè - parafrasando una frase
di Lucio Lombardo Radice che mi ripeto spesso quando scrivo - si ricorda veramente una cosa, solo dopo averla raccontata agli altri.
CULTURA
SOBRINO
Custode del Viareggio
27
“Vi è ormai troppa differenza fra la cultura di chi
fa poesia e la cultura di chi dovrebbe leggerla,
fra il consumismo del pubblico e l’inquietudine
solitaria del poeta”. Parole annotate con cura
meticolosa dalla Segretaria del Premio
Viareggio. Parole di Giorgio Caproni, giurato
storico, pronunciate a tarda notte, nel 1971,
durante una delle solite passeggiate sul lungomare versiliese, tra un’infuocata riunione e l’altra della giuria. “Eravamo entrati nei difficili
anni settanta - scrive oggi Gabriella Sobrino - e,
senza sapere ancora cosa quel decennio avrebbe portato all’Italia,
sentivamo un indefinito turbamento”. Sobrino, segretaria storica del
Premio dal 1964, autrice di superbe liriche e prose, traduttrice di
Flaubert e Joyce, a sua volta tradotta in Francia, Inghilterra, Usa,
Argentina, Repubblica Ceca e Polonia, fedelissima amica di Leonida e
Albertina Répaci e di tanti, tutti gli uomini e le donne che hanno reso
grande la nostra letteratura novecentesca, regala alla Letteratura stessa un volume imperdibile: Storie del Premio Viareggio (Mauro
Pagliai Editore).
Anno dopo anno, dal 1956, quando conobbe Répaci ad una conferenza sul suo Fratelli Rupe (“...ammiravo il coraggio di quell’uomo che in
pieno fascismo aveva esaltato le lotte dei contadini calabresi per il
socialismo, dando voce a un sud disperato ma pronto a reagire con la
passione del riscatto”, scrive Sobrino); anno dopo anno, in una prosa
curata ed efficace che si scioglie attorno alla perfetta, equilibrata architettura dell’opera, Sobrino ricostruisce i tramonti e le albe, il sapore e
l’odore della salsedine nel sole, i profumi dei biscotti nelle pause, i
colori degli abiti eleganti di quelle meravigliose donne (tutte, a sentir
lei) che accompagnavano, sostenevano, indispensabili figure di compagne e mogli raffinate nella mente quanto nei modi dei Grandi ospiti giurati e vincitori del Viareggio.
Il racconto fila liscio per tutte le 322 pagine e non sai se stai leggendo un appassionante romanzo o una Storia, non ti poni il dubbio, continui a leggere senza sosta delle ire di “re” Leonida, del dolore di aver
perso Roberto Longhi, del piacere di una chiacchierata con Anna Banti,
del risottino allo champagne alla Bussola e del rossore trionfante di
Ungaretti quando, su richiesta, ha letto versi a Mina, facendo rodere
di invidia Montale. E ancora, delle notti di lavoro con Muzi Epifani
“quando finalmente riuscivamo a mettere a letto i bambini che ci giravano attorno festosi come cuccioli nei loro pigiamini colorati”, dello
choc, e dell’arrabbiatura collettiva che ne seguì, dopo il telegramma di
Calvino - “scritto con inchiostro viperino” - che, alla vigilia della cerimonia, rifiutava il Premio per T con Zero perché “non se la sentiva di
avallare con suo consenso istituzioni ormai svuotate di significato”.
Leggi d’un fiato il dipanarsi denso di una Italia che cambia, anno dopo
anno, Premio dopo Premio. Passi dal riconoscimento ad Alexandros
Panagulis, eroe della Resitenza Greca, alle discussioni sulla candidatura di Silone, escluso, nonostante le polemiche, perché sospettato, e
pare a ragion veduta, di esser stato informatore della polizia fascista,
passando dal rifiuto possibile di Sartre per arrivare alla vittoria di Io
non ho paura di Ammaniti... qualche volta guardando il Ponte Vecchio
dalla finestra dell’appartamento di Giorgio Saviane, molte altre sorseggiando aperitivi da Canova, ascoltando discussioni d’arte con Giuliano
Briganti, attraversando, insieme alla Sobrino e a centinaia e centinaia
di personaggi chiave della cultura del mondo intero, le contestazioni
del Sessantotto, gli anni dello stragismo, le guerre, le correnti letterarie, artistiche, sociali degli ultimi quarantanni.
Gabriella Sobrino ci ha promesso un regalo. Ci concede un’intervista. Sul prossimo numero del Catone, dunque, la voce di una
grande testimone e protagonista della cultura del secolo ventesimo.
PAOLA BOLAFFIO
28
CULTURA
Il Pulitzer e LA PIGRIZIA
Festival internazionale del giornalismo, Perugia
9-13 aprile. Quarantamila persone, 200 giornalisti accreditati (4 siamo noi), per l’appuntamento
mondiale ideato e realizzato da Il Filo di Arianna
insieme a enti e istituzioni. Ad aprire la II edizione, la lectio magistralis di Eugenio Scalfari, che
ribadisce - evidentemente è necessario - qualche
sano principio del Giornalista: “deve raccogliere
cento per poter utilizzare dieci. Deve parlare con
cinquanta persone invece di accontentarsi di due
telefonate. Deve cercare quasi sempre di essere
sul posto per vedere di persona quello che racconta. E poi deve scrivere
nella maniera più semplice ricordandosi che scrivere per la storia o per
la letteratura mondiale non è il suo compito. Il suo compito invece è quello di scrivere per dei lettori che comprano il giornale e dopo averlo letto
lo gettano per terra”. Inviati e caporedattori, corrispondenti e direttori di
testate dalla A di Al-Quds Al Arabi, Al Jazeera e Associated Press alla T
di The Wall Street Journal. E italiane, dall’Ansa alle TV. Si parlava di ogni
aspetto della professione, dal ritratto di Montanelli fatto da Marco
Travaglio, alla questione della “terzietà” del giornalista, sviscerata da
Robert Fisk, Christopher Dickey e Francesca Paci, che da anni vivono le vicende di Israele, Gaza, Libano, Afghanistan, Iraq. Da più di trent’anni, Fisk, il più importante corrispondente contemporaneo dall’estero,
ha viaggiato e raccontato questi paesi (“Non c’è nessuna speranza per il
Medio Oriente. Ci saranno nuovi conflitti, a partire dal Libano. Gli Usa
devono andarsene dall’Iraq. Noi occidentali dobbiamo ritirare i nostri soldati”, dice alla platea del teatro Pavone di Perugia). E’ d’accordo con
Francesca Paci, corrispondente da Gerusalemme de La Stampa: “Noi che
vediamo i fatti in prima persona, dobbiamo raccontare la realtà. Quando
sono andata a Gaza dopo i bombardamenti israeliani, le famiglie palestinesi erano tra due fuochi che attraversavano da entrambe le parti le
mura delle loro case. Erano infuriate sia con i militari, sia con gli uomini
di Hamas. Questa è imparzialità”. Cinquanta per cento a ognuna delle
parti citate nell’articolo? “Così mi hanno insegnato all’università di
Newcastle - dice Fisk. Ma la sua regola oggi è un’altra: “Dobbiamo stare
dalla parte delle vittime, degli esseri umani”. Alastair Campbell, chief
press secretary di Tony Blair, intervistato dal solito spumeggiante Beppe
Severgnini, i giornalisti li odia. Forse perché bevono tutto ciò che viene
loro dato in pasto dagli abilissimi spin doctor come lui. I media vanno a
braccetto col potere? Una risposta la offre Carl Bernstein, colui che con
Bob Woodward, e insieme a Gola Profonda, fece scoppiare sul
Washington Post il Watergate. Colpa nostra, dice il Pulitzer, “siamo troppo pigri. Fu per questo che, alla vigilia della guerra in Iraq, nessuno scrisse che Saddam non aveva armi di distruzione di massa”. Solo pigrizia.
Non ci crediamo. Ed è duro mandar giù che sia proprio Bernstein a volercene convincere. Però, consola il Pulitzer, “furono i giornali poi a svelare
che il dittatore irakeno non aveva armi né legami con al Qaida e non
c’entrava nulla con l’11 settembre”. Già, replica Marcello Foa, inviato de
Il Giornale, “E’ proprio quello il problema, Carl: la stragrande maggioranza dei giornali si è mossa soltanto dopo essersi fatta manipolare dai
governanti e dai loro portavoce”.
Forse non è tutto perduto. Quando ascolti un giornalista come Maurizio
Torrealta - Rainews24 - che con serietà, voce pacata, documentazione
minuziosa, dispiega a tarda sera alla platea stanca ma attenta il risultato di una, due, tante inchieste giornalistiche frutto di verifiche incrociate,
viaggi, minacce, pericoli, controlli, nei filmati che rivelano storie di bombe
ignote, di armi proibite, di ferite inspiegabili, radioattività da effetti letali
e circoscritti, a Gaza come a Khiam, nel sud del Libano, storie di fusione
fredda, di strani silenzi mai spiegati ai ricercatori dei laboratori di Frascati
che lavoravano con un Rubbia diverso da quello che oggi preferisce non
rispondere. Premio Ilaria Alpi 2007, premio a un modo d’esser giornalista che restituisce valore alla professione.
PAOLA BOLAFFIO
CULTURA
LETTURE
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a cura di Ilaria Romano
Tenuto a battesimo, in quarta di copertina, nientemeno che da Björn Larsson, appassionato navigatore e autore di alcune tra le più avvincenti storie di
mare della letteratura contemporanea, L’estate del
disincanto (Bompiani, 2008), ultimo romanzo di
Simone Perotti, è un’avventura “tra Stevenson e
Conrad, con un po’ di Salgari”, come avverte
Larsson, e un racconto sulla storia fatta dalla gente
comune, sulla linea d’ombra tra adolescenza e età
adulta, una storia di amore, amicizia e magia. Siamo
in Sicilia, corre l’estate del 1943. Una tempesta
scuote la taverna di Cannacini. Per Garbo, Nino e
Maria, per il Corsaro e il bizzarro equipaggio che li
circonda la vita non sarà più la stessa. Una storia sul divenire ineluttabile di uomini ed eventi, e sulla “vertigine” del futuro. “Cosa ci spinge
avanti, se conosciamo la fine? Nel mare, come nella vita, i segni durano poco. L’acqua poi si richiude, e le cose non sono mai state. Restano
soltanto i racconti.” Una felice eccezione nel panorama della letteratura
italiana, segnata - nota Perotti - da “un’anomalia di quelle grosse: i
nostri poeti, i nostri romanzieri, non sono mai stati attratti dal mare”.
Simone Perotti, nato a Frascati, vive tra Milano e La Spezia. Ha pubblicato Zenzero e nuvole (2004) e Stojan Decu, l’Altro Uomo, con cui ha
vinto il Premio Volpe d’Oro 2005. Navigatore, affittabarche, skipper e
istruttore di vela, ha creato il primo magazine d’informazione sui libri di
mare: www.sailbook.info, su www.ilmarinaio.com.
Sto scrivendo di Bandazhevsky e nucleare (vedi. p. 23). Pausa. La radio
mi collega alla Fiera del Libro: intervista a Massimo Zucchetti, docente
di Impianti nucleari al Politecnico di Torino e autore di L’atomo militare e le sue vittime (Hoepli, 2008). “Oggetto di questo libro - leggo in
internet - è dare voce, offrendo dati e analisi, alle vittime silenziose del
nucleare militare. Se dell'orrore di Hiroshima e Nagasaki si hanno testimonianze e studi, non accade lo stesso con tutte le vittime successive,
civili e militari, su cui esiste una rimozione pubblica impressionante.
Morti, feriti, aggrediti da tumori e malattie genetiche, vittime innocenti
e caduti nell'adempimento del proprio lavoro. Dar voce alle vittime ci
sembra il primo passo per aprire una seria riflessione sul nucleare militare e di conseguenza su quello civile. Siamo infatti certi che, a livello di
percezione del rischio, il nucleare civile incontrerebbe difficoltà assai
minori, sia a livello politico sia di pubblica opinione, se potesse sbarazzarsi dell'imbarazzante cuginanza con il nucleare militare. L'abolizione
degli usi militari dell'energia nucleare e dei materiali radioattivi, in ultima analisi, deve costituire la premessa indispensabile se si vuole sperare in un futuro meno problematico per l'energia nucleare”.
Il 24 e 25/5, a Zagarolo, prima Festa “Con i libri nel cuore”, organizzata da Istituzione Palazzo Rospigliosi e Biblioteca comunale “per tirarci fuori dallo sconforto di sapere che un numero sempre maggiore di
persone non sono in grado di decifrare l’articolo di un quotidiano”.
L’iniziativa vuole essere l’inizio di un appuntamento ricorrente per lettori di tutte le età. Stand di libri e dibattiti con scrittori: fra gli altri, Lia
Levi, Marco Lodoli, Erri De Luca, Ugo Riccarelli, Sandra Petrignani.
BIONDO MENOPAUSA. Il romanzo di Redenta Formisano e Elvira
Garbato (Editrice Gaia di Angricon) è una lettura scanzonata dell’età difficile delle donne. Formisano, insegnante, e Garbato, insegnante, studiosa della lingua dialettale, drammaturga, saranno presenti alla presentazione di Biondo Menopausa, insieme ad Alfonso Malinconico e
Maria Teresa Pellegrini Raho, il 29 maggio alle 17, alla Biblitoeca
“Augusto Tersegni” di Velletri.
L’OMBRA DI SANGUE. E’ questo il libro che sarà “esaminato” il 23
maggio durante il sesto incontro con "Aperitivo con l'autore". Marco
Grassi, alle 18 presso la Libreria Tempo di Leggere in via Belardi a
Genzano, racconta e illustra "un apocrifo di Sherlock Holmes scritto da
un appassionato del genere, architetto, bibliofilo, illustratore e pittore”.
30
i soliti IGNOTI
CULTURA
Al quinto ed ultimo incontro della rassegna “Giovani tra passato e futuro”, il tema era quello della “Distruzione della ragione, ovvero lo stragismo degli anni ‘70 da piazza Fontana al delitto Moro”. Mentre si pubblicano libri (da non perdere quello di Marco Calabresi sull’omicidio di suo
padre commissario, in vendita insieme al Dvd con le letture di Luca
Zingaretti), si producono film (come quello sul sequestro di Aldo Moro a
trent’anni da via Fani), i ragazzi del Liceo Classico M.T. Cicerone di
Frascati e i loro insegnanti, il giornalista Aldo Garzia e l’attore Alessandro
Lanza hanno esaminato insieme, a Monte Porzio, la tragedia italiana “che
s’innesta, con orribile metamorfosi di sangue, sui movimenti del sessantotto producendo quei veleni, che, da Gladio alla P2, hanno avvelenato la
vita politica e sociale degli italiani e che ancora, come luridi liquami, scorrono nei sotterranei del potere. I mefitici rigurgiti di fogna provenienti
dagli opposti gruppi terroristici - riassume Sandro Ercolani - attivati dalla
strategia della tensione ed un tentativo di colpo di stato, dai ritmi comici
di operetta fin de siècle, guidato da un fantomatico Colonnello della forestale, sono gli estremi di uno spazio all’interno del quale il nostro Paese
è stato violentato da forze oscure di cui ancora sono ignoti gli occulti
manovratori”. Ignoti, stando alle sentenze passate in giudicato. Ignoti,
nonostante gli sforzi di qualche docente illuminato, pure ai giovani che
RED
oggi provano a leggerne la Storia nei libri di testo della scuola.
Augusto Creni, Giuseppe Di Cicco e suo fratello
Francesco alla chitarra, Leonardo Spinedi al violino e Vincenzo Florio al contrabbasso suonano
musica tzigana. Li avete sentiti per le vie di Monte
Porzio durante le Orchidee in CentrO e 100sterie,
l’anno scorso erano a Etnica, qualche giorno fa,
l’11 maggio, erano in piazza San Pietro a Frascati
per inaugurare il primo concerto “… per la cultura della tolleranza” nell’ambito di “Memoria
in Viaggio”. Continuano il loro Tour e suoneranno
a Zagarolo il 25 maggio in piazza della Pace a
Santa Apollaria. Isabella La Costa, che si definisce loro coach e fan, ce ne ha parlato. “Il gruppo
manouche ha trovato un valido alleato
nell'Associazione Django Jazz Tzigana di Monte
Porzio che da anni si occupa con successo della divulgazione della cultura
e della musica gitana”. Dalla comune passione di Creni e Di Cicco per
Django e i suoi eredi più o meno recenti (Tchavolo Schmitt, Angelo
Debarre – che lo scorso anno è stato protagonista di un memorabile concerto nell'ambito del festival Etnica di Monte Porzio - Biréli Lagrène,
Stochelo Rosenberg, per citarne solo alcuni), è nato il desiderio di diffondere la musica manouche, ancora poco conosciuta in Italia, attraverso un
progetto di "aggregazione" di strumentisti di diversa origine e formazione,
che si alternano a fianco di Augusto e Giuseppe nell'esecuzione del repertorio gipsy. Giuseppe è un eclettico chitarrista autodidatta che passa dal
blues al rock allo swing, mentre Augusto, dopo gli studi al conservatorio
di Pesaro, si è dedicato per anni al jazz, spaziando dalla fusion, al bebop,
al cool, al dixieland, prima di convertirsi al manouche. Ogni giovedì suonano all'Asino d'oro a Grottaferrata, il martedì al Blow Club di Roma. HD
ZERO prolunga le presenze. Dopo il successo delle prime proiezioni,
aumentano le sale romane in cui vedere il film/denuncia sull'”11 settembre: due anni di preparazione, ricerche, inchieste, per scoprire ciò che la
versione ufficiale non dice”. ZERO è prodotto anche grazie all'azionariato popolare: il budget è stato diviso tra centinaia di piccoli produttori.
“Questo sistema di proprietà diffusa rende ZERO un film di tutti”, dicono i promotori. Zero è anche un libro collettivo di Giulietto Chiesa, Gore
Vidal, Gianni Vattimo, Claudio Fracassi, Juergen Helsasser, Michel
Chossudovsky, Lidia Ravera, Barry Zwicker etc. “Vuole rompere il muro
del silenzio e continuare a chiedere, con forza, la riapertura della commissione d'inchiesta sull'11 settembre”. Le sale romane dove è possibile vedere Zero sono: Detour: 23-24-25 maggio; Casa Internazionale
delle Donne: 21 -28 Maggio; Azzurro Scipioni: ogni primo del mese.
CULTURA
dove nasce laDecadenza
31
di marco morici
Valigie di viaggiatori inglesi, francesi, tedeschi
ritrovate nelle profondità del Mediterraneo. Si
parte da un dato di fatto, da una scoperta, per
capire che cosa accadde in Italia, specialmente a Roma, nel periodo del Grand Tour. Perché
in quegli anni gli intellettuali di mezza Europa,
con i viaggi nella nostra penisola, hanno
influenzato il nostro agire, e l’estetica dei
nostri architetti e dei nostri artisti. La domanda che si pone Susanna Pasquali (conferenza
a Velletri per il ciclo sul Grand Tour) è questa:
che fine ha fatto l’architetto in quell’epoca storica? Con il papato in lento declino, fucina e
mecenate principale dell’arte barocca, e nessun potere forte nella penisola, l’unico denaro
fresco circolante a Roma era quello del mercato dei viaggiatori che acquistavano materiale artistico in ricordo dei loro
soggiorni. Cosa cercavano questi intellettuali? Non certo la contemporaneità, non troppo ben vista oltrealpe (il Barocco stesso trovò non poche
difficoltà ad espatriare, basti ricordare il progetto più volte modificate e
mai realizzato del Bernini per il palazzo del Louvre). La campagna, le rovine della grande Roma coperte di erbacce, l’archeologia storica anche della
Magna Grecia: queste sono le emozioni che personaggi come Goethe si
aspettavano di gustare in Italia. Detto fatto, tutta l’arte si plasma su questa volontà. I paesaggi urbani scompaiono dalla carta dei disegnatori, i
paesaggi della campagna, ricolmi di contadini ben vestiti, casolari e bestie
da pascolo sono al centro del quadro, con un’attenzione scupolosa all’elemento dell’albero enorme dal tronco contorto, presente in molti dipnti di
Hackert e segno premonitore di quella che sarà la poetica del sublime. Gli
architetti tornano al rilievo delle antiche rovine, studiandone la geometria,
riinvestono il loro tempo nel disegno dal vero, tratteggiano sulla carta progetti dai richiami classicisti che vendono ai viaggianti compiaciuti di portare a casa quella sensuale ebrezza che dà la contemplazione della magnificenza di un impero, anche tramite un misero rilievo su carta. Le volte in
mattoni, le opere in opus cementicium, le tombe degli aristocratici romani, si fanno largo nei tratteggi del Piranesi, insieme a quella profonda afflizione della luce oscurata, sintomo del romanticismo incombente, che sta
diventando il grande rullo plasmante dell’estetica europea. I progetti totalmente astratti, disegnati senza un rapporto con il luogo ma come puro
esercizio di stile classico, vanno ad essere eretti dagli stessi acquirenti in
patria. “Le rovine di Roma hanno avuto molta più influenza di quanto
Roma ne avrebbe mai avuta da nuova”, mai fu più vera la frase del film Il
ventre dell’architetto. Roma morta da tempo esportava uno stile amante
dei grandi spazi, teso verso un sublime stato di persuasione, e di quella
ingenua fantasia del mito storico. Roma morta tornava ad essere resuscitata, come cadavere tra le cui membra amavano farsi ritrarre gli intellettuali europei, voce suadente di una decadenza che ancora ci accompagna.
Non doveva essere facile, per i viaggiatori ottocenteschi d’oltralpe, affrontare il Grand Tour in Italia. Pessimi alloggi, brigantaggio, malaria endemica nelle mete più ambite, come Roma e la sua Campagna, frontiere e
lasciapassare in numero esorbitante, il viaggio stesso, in carrozza, in diligenza... Ma partivano attrezzati di stiracravatte, scrittoi portatili, pennini e
calamai, kit da acquarellista o per pittura a olio, binocoli, mappe miniaturizzate, occhialini da teatro, minuscole bilance per salvarsi dai falsari di
monete, scacchiere da viaggio a libretto con le tasche per non far cadere
i pezzi ai sussulti della diligenza. Era un’impresa imprescindibile per ogni
artista, intellettuale, rampollo aristocratico in formazione: Roma, le rovine,
i Castelli, i paesaggi, i contadini... A Villa Mondragone è in mostra una
raccolta di testimonianze di quei viaggi. “Roma e la Campagna Romana
nel Grand Tour”, ottimamente curata in ogni dettaglio da Renato
Mammucari, è divisa in quattro sezioni: il Viaggio, Roma, la Campagna, i
Costumi. Espone 80 tra quadri e stampe, oltre a moltissimi oggetti tipici
dei viaggiatori del ‘700 e ‘800. Da non perdere.
PB
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CULTURA
All’ultimo caffè letterario monteporziano
della stagione, il 9 maggio scorso, la lettura
di due brevi fiabe tratte da La Camera di
Sangue di Angela Carter da parte delle due
attrici, Paola Simbola e Ambretta Greco,
apre le porte ad una rivisitazione in chiave
psicoanalitica sul femminino che la tradizione ci ha tramandato sotto forma di mito e di
fiaba. Secondo l’interpretazione della scrittrice ed analista junghiana ispanica
Clarissa Pinkola Estés, autrice del bellissimo Donne che corrono coi lupi, l’ombra a
quattro zampe che ‘trotterella‘ dietro le
donne è “l’antica natura selvaggia”. Miti, fiabe e storie raccontano di un
sapere antico che si tramanda di donna in donna. Da cinquemila anni
l’immaginario femminino oscilla tra mito e fiaba, e cioè da quando i
Sumeri dedicavano le loro città a Inanna, la dea dell’amore, prototipo
della grande madre mediterranea. Archetipo arcaico delle tradizioni religiose che diffondendosi dall’antico vicino oriente alla minoica Creta si
sono poi irradiate in tutto l’Egeo per diversificarsi assumendo le forme
divine di Rea, di Era, di Afrodite, e mitiche di Elena, di Medea, di
Cassandra, di Antigone. Ma, come afferma Estés, strati successivi di cultura e di storia non sono riusciti ad occultare ‘il sentiero tracciato dalla
natura selvaggia. Il sentiero non si è perduto, ancora conduce le donne
in profondità, e ancor più in profondità, nella conoscenza di sé ’. Quando
la sfera istintuale, però, non trova nella prassi della consapevolezza il
riverbero di una accettazione del sé per ciò che si è a causa dei condizionamenti antropologici, culturali, sociali e personali, quella donna selvaggia si appassisce come una rosa antica recisa dal suo stelo e si smarrisce nell’ossessione di una ricerca del sé in modelli non propri, in una
arida rivendicazione o in una apatica afasia di senso. Il pensiero occidentale ha sempre sterilizzato l’immaginazione, la fantasia, la creatività e la
sessualità femminile riconducendole nell’ambito soffocante di una prigione culturale dove accade, sin da bambine, il mascheramento di ruolo
delle donne in soggetti deboli, insicuri, immaturi e poco dotati.
Paradigmatica è la favola della Bella e della Bestia dove la giovane
donna, sempre purissima, angelicata nella sua bellezza eterea, deve
necessariamente sacrificarsi per la metamorfosi della Bestia nel Principe
dei sogni. Tant’è che Calvino, in una sua rivisitazione paradossale, fa dire
da Bellinda al Mostro che sta morendo per causa sua: “Mostro, mostro,
se tu muori non c’è più bene per me! Oh, se tu vivessi.. ti sposerei subito per farti felice”. A questo punto accade la metamorfosi ed il mostro si
trasforma in un bellissimo giovane che si rivolge alla fanciulla: “Grazie,
Bellinda mia, m’hai liberato”. Ma Bellinda ci lascia di stucco dicendo: “Ma
io voglio il mostro”. Splendida è anche la Margherita-strega di Bulgakov
che incarna il femminino visto con gli occhi di uno scrittore visionario.
Quel femminino che è proprio di quelle donne selvagge che, spesso, proprio per quella intima identità con la loro natura selvaggia, sono state
arse vive nelle piazze.
SANDRO ERCOLANI
Arte Internazionale a Zagarolo
Il 2 maggio si è inaugurata la mostra di arte
contemporanea, che ha visto protagonisti
otto artisti provenienti da ogni angolo
dell’Europa e non. Nelle sale dello splendido
palazzo Rospigliosi, nel comune di Zagarolo,
è ancora visitabile fino all’11 Maggio, che
vede come direzione artistica la figura di
Francesco Zero. Palazzo Rospigliosi è al centro di una rinnovata attività culturale, che
cerca di farsi notare nel difficile territorio, di
creare appuntamenti responsabili e sensibilizzare la popolazione sotto il profilo
della
cultura.
RED
CULTURA
Mambor e Robmam
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Fare il contrario della scultura, come si fa? Mambor lo
sa. Se la sculltura è plastica per natura, vive nello
spazio, si prolunga nelle direzioni, ecco che chiudendo
una delle dimensioni, appiattendo i corpi delle figure
umane, come ritagliando piccole sagome di carta, si
annulla la scultura, pur lasciandola nel suo ambito
estetico. Mambor gioca e lo fa con la serietà degli artisti dell’avanguardia romana degli anni Sessanta. Il
gusto scenografico delle sue opere, la stilizzazione, il
colore pastello, una poetica che da Ceroli in poi ha avuto
quel guizzo di genialità per riuscire a proiettarsi oltre il
dadaismo, grande madre della nostra contemporaneità.
Tutto diventa concesso, presi per mano e guidati in una
realtà che esiste, lottando, negli interstizi della logica,
negli angoli dove un nuovo linguaggio e una nuova comunicazione
vengono esplorati, modellati, partendo dalla sintassi corrente, rimaneggiandola. La cultura a grado zero è stata una delle bandiere ideologiche degli anni Sessanta, la scelta di artisti come Mambor non
appartiene a quella che promulgava un totale disfacimento del passato, ma proprio nel suo interno trovano l’occasione di fenderlo, di
scardinare le sue corrispondenze. Corrispondenze è proprio una delle
opere presenti nella mostra alle Scuderie Aldobrandini di Frascati.
Ben organizzata e curata la mostra, in cui è presente anche una serie
di foto di azioni fotografate durante gli anni ‘68-’69. Sono andato a
vedere la mostra uno degli ultimi giorni, poco dopo pranzo. Nessu
altro visitatore era nella sala esposizioni, sarebbero arrivati un’ora
dopo, con carichi di depliant esplicativi. Nel silenzio della sala, con la
luce che penetrava dalle enormi vetrate, la possibilità di un contatto
diretto con quei ritagli di figure mi si è concessa. Le sagome esistevano, oltre me o, probabilmente, grazie a me soltanto.
MARCO MORICI
Incontri tra Arte e Scienza. Questo il tema di una serie di conferenze proposte dalla rivista Controluce, con la collaborazione del Comune
di Monte Compatri e della Comunità Montana Castelli Romani e
Prenestini. Convergenza tra Arte e Scienza come riflessione sul recupero attuale dello stretto rapporto che esiste fra le discipline artistiche e
quelle scientifiche. L’argomento trattato nella seconda conferenza della
serie, il 10 maggio, è stato “Il caos e l’immaginazione nell’arte e
nella scienza”. L’associazione Photo Club Controluce, editore della rivista, ha organizzato l’evento invitando cultori dell’arte e della scienza i
quali, insieme ai giornalisti, hanno trattato l’argomento nel tentativo
comune di coinvolgere il pubblico in un processo di crescita culturale ed
intellettuale. Apertura dei lavori affidata a Domenico Rotella (direttore
responsabile di Controluce). Poi, stando al programma, la parola va
Luca Nicotra (ingegnere e giornalista scientifico) sull’immaginazione
creativa nell’arte e nella scienza e i meccanismi alla base della creatività dell’immaginazione; a Giordano Bruno (matematico - Università La
Sapienza di Roma), per parlare dei segni del caos: da Lucrezio a Pollock
e ...ritorno!; a Franco Voltaggio (storico della scienza - Università La
Sapienza di Roma), su “Serendipity in matematica”.
A Maria Grazia Dardanelli (preside Istituto d’Arte ISA Roma2), l’onore di
presentare la Mostra di opere artistiche degli allievi dell’Istituto. Dopo il
buffet, microfono a Gian Italo Bischi (matematico - Università di
Urbino), sul tema “Caos deterministico, un ossimoro della matematica
moderna”, e poi a Silvia Coletti (filosofo e giornalista scientifico) per
discutere sulla funzione cognitiva dell’immaginazione: un nesso fra arte
e conoscenza. Giorgio Aterno (giudice della Corte dei Conti) è chiamato a parlare di “Caos e ordine giuridico”; Fauzia Colletti a presentare
alcuni libri del filosofo Lucio Colletti.
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Memoria a tappe
CULTURA
Una valanga di progetti per una cultura della memoria e della condivisione. Sono stati proposti musica tzigana, spettacolo teatrale sulle esperienze partigiane dei nostri nonni, mostre e arte artigiana, merenda e
giochi condivisi tra le generazioni ma anche “adozione” di un nonno per
scambiarsi le parole di strada e i giochi di un tempo. Tutte iniziative che
si sono svolte o si svolgeranno sul territorio dei Castelli Romani e
Prenestini fino alla fine di luglio. Un’estate che si annuncia ricchissima di
proposte di laboratori e di incontri per la promozione della cultura locale. Tutto ciò è stato realizzato grazie alla collaborazione di associazioni
che sul territorio sollecitano la memoria e la condivisione dei saperi. Il
progetto Memoria in Viaggio è nato dalla collaborazione tra cinque
associazioni del territorio Castelli Romani e Prenestini, Idee in
Movimento di Grottaferrata, Sportinia di Palestrina, Arte Cultura e
Spettacolo di Rocca di Papa e due associazioni monteporziane Django
Jazz Tzigana e Una città per tutti, e la Casa dell’Associazionismo che si
fa promotore e sostenitore delle iniziative delle associazioni che si adoperano all’interno del comprensorio montano. I diversi appuntamenti
mirano al consolidamento delle associazioni che promuovono il territorio, affinché non rimangano realtà isolate ma al contario creino reti di
supporto reciproco nel proporre le proprie attività. L’obiettivo è di consolidare il rapporto di appartenenza al territorio coinvolgendo più associazioni alla volta. Continua il percorso della Memoria in Viaggio con
appuntamenti nella zona dei Prenestini a maggio e a Grottaferrata a giugno.
HD
Nuovo MUSEO del Cinema
Presentato il 10 aprile scorso al Museo
Civico Mastroianni di Marino il progetto
“Ciak si gira”. A Marino nascerà il polo
museale del cinema. Nato dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione
Archivi del ‘900, il museo, che sarà
ospitato nella sala Lepanto al pian terreno del palazzo municipale, comprenderà, oltre all’esposizione multimediale,
un centro studi sulla storia del cinema
italiano. Il centro svolgerà attività culturale con conferenze, dibattiti,
corsi di approfondimento in collaborazione con l’Università Roma2 ed
ospiterà un laboratorio permanente per il restauro e la conservazione di
documenti cinematografici. Alla conferenza stampa di presentazione
(presenti il sindaco di Marino Adriano Palozzi e l’assessore alla Cultura,
Massimo Prinzi), Ernesto Nicosia, conservatore del museo e responsabile di Archivi del ‘900 ha spiegato l’idea, i mezzi attraverso i quali sarà
realizzato il polo museale multimediale e la mission su cui si sono ritrovati a collaborare Archivi del ‘900 e il Comune di Marino. Molte sono le
esperienze cinematografiche rimaste nella storia che hanno avuto come
sfondo i Castelli Romani. Da Il Gattopardo, capolavoro di Visconti, girato in gran parte nei saloni di Palazzo Chigi di Ariccia, a Le notti di
Cabiria di Fellini, con il finale sul lago di Castel Gandolfo; da Un maledetto imbroglio, di Germi, il primo vero poliziesco del cinema italiano
con l’arresto dell’assassino a Marino, a Totò, Peppino e... la malafemmina a Montecavo e Totò e Carolina realizzato tra Frattocchie e
Cecchina di Albano Laziale, con il celeberrimo episodio La patente, girato a Nemi; e ancora, da Il cammino della speranza (1950) di Germi,
Il ladro di bambini (1992) di Amelio, Il federale (1961) di Salce con
molte scene girate a Genzano, a Frascati, set di Poveri ma belli (1956)
di Dino Risi, Un americano in vacanza (1946), Il Vigile (1961) di
Zampa, La califfa (1970) di Bevilacqua a La balia (1999) di Bellocchio:
da sempre i Castelli Romani sono considerati luoghi d’elezione del grande cinema italiano. “La nascita del polo museale cinematografico a
Marino - ha detto Palozzi - sarà, dunque, il primo passo per rendere i
Castelli Romani, oltre che splendida cornice, anche location ufficialmente consacrata e riconosciuta dagli addetti ai lavori come punto di sinergia, studio e lavoro per la crescita del cinema italiano”.
CULTURA
KINGZ OF PADAWAN?? …OH YES
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Sono arrivati in massa da tutta Roma e
dintorni con i loro zaini a tracolla, jeans
extralarge e felpe larghissime, loro bboy nell’anima. Si sono riuniti domenica
6 aprile per partecipare al primo baby
contest dei Castelli Romani.
L’evento organizzato da b-boy Dibba e
b-boy Sopht , breaker conosciuti nel territorio castellano e dagli appassionati del
settore, ha raggiunto e superato gli
obiettivi preposti, grazie anche all’ausilio
di Fabrizio Federici, direttore artistico
della scuola di danza e teatro Tuscolana
Arte e Cultura, che ha messo a disposizione i locali della struttura per lo svolgimento della gara.
Una vera e propria sfida ad eliminazione, in cui hanno partecipato
bambini e ragazzi fino a 18 anni, appassionati di break dance, che si
sono esibiti sotto lo sguardo divertito di parenti e amici catturati dalle
loro acrobazie e dalle coreografie accompagnate da musica hip-hop.
Bella soddisfazione per i vincitori MAX, LOCO ROCK E BEGGHINS che
si sono aggiudicati premi in abbigliamento offerti dagli sponsor dell’evento e i complimenti di una giuria importante nel panorama romano come quella degli Urban Force.
Le presenze hanno superato le aspettative degli organizzatori, che
assicurano che il contest rappresenta l’inizio di una serie di avvenimenti che sensibilizzerà il territorio a questo genere di arte. E’ bello
e incoraggiante vedere che adolescenti e ragazzi, considerati privi di
passione e interessi, abbiano ancora voglia di credere in qualcosa e
che lo facciano senza rivalità ma con sana competizione. Perciò, perché non dar voce a chi di passione ne ha da vendere?
MIRIAM TROBBIANI
Tormenti e liberazione del Signor M. Commedia grottesca con
musica dal vivo, liberamente tratta da Peter Weiss, in scena al Teatro
Comunale Alba Radians di Albano il 23 maggio alle 21. Lo spettacolo
è presentato dall’associazione Culturale Cinem’Art e dalla compagnia XPression. Il protagonista si risveglia in prigione senza conoscerne la
causa e poco a poco si ritrova senza i suoi risparmi, senza affetti, con
una moglie manesca e traditrice che lo caccia di casa, licenziato dal suo
posto di lavoro; cerca aiuto e consolazione dalla medicina, dalla politica, infine dallo stesso dio. Ma niente di tutto ciò gli servirà a trovare l’intimo "senso" della sua esistenza. Spettacolo-girotondo esagerato, graffiante, irriverente, ma al contempo di dolorosa attualità.
La Bohème di Puccini è in scena il 2 giugno alle 18 al teatro Don
Bosco. In occasione del 150° della nascita dell’autore, l’associazione
Alfa Musicorum Convivium propone la sua versione della magnifica
opera (prenotazioni e info 334.95.16.109 - [email protected]).
Prima o poi l’amore arriva è stata la proposta della Compagnia
Teatrale Il Gruppo, il 25 aprile scorso a Tor Bella Monaca. La compagnia,
che realizza anche le visite/spettacolo di ArcheologiaViva a a Gabii ha
presentato lo spettacolo/saggio del Lab24 su testi di Stefano Benni,
Giobbe Covatta, Tennessee Williams presso la Sala Cinema del Municipio
Roma delle Torri. La regia dello spettacolo, realizzato da 10 attrici e attori esordienti, era di Edoardo Torricella. La Compagnia da 24 anni costituisce per il Municipio VIII un Centro Teatrale Stabile, realizzando spettacoli, laboratori teatrali e interventi culturali al fine di dare una incentivazione culturale, ma anche civica, che contribuisca a contrastare le difficili situazioni che a volte si presentano nella zona.
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RUFINI
dalla A all’MPC
SPORT
Stefano Rufini oggi è un giocatore del basket Mpc. Categoria
Promozione. Ma nel so curriculum c’è anche la serie A, con il Siena. C’è
differenza... “La differenza è nell’esperienza dei giocatori. Sì, c’è un
abisso tra allenarsi solo tre volte alla settimana per un’oretta e lavorare da mattina a sera tutti i giorni...A me serve soprattutto per rimettermi in forma, dopo due anni di stop, nei quali quali ho pensato solo
al lavoro...”. Curiosità. Perché la rete nel canestro? “In fase di
gioco, se il giocatore tocca il canestro, quello è canestro convalidato. La
rete serve anche per non farsi male ai gancetti che si trovano sotto,
quando vai a schiacciare”. E perché il parquet? “Perché è il più comodo per saltare soprattutto. Il parquet ammorbidisce e attutisce la ricaduta. Quando scivoli non ti fai troppo male. Ci sono anche pavimenti
gommati, ma non in serie A, neppure in C. Da queste parti è difficile
trovare il legno, perché costa parecchio, come un campo da calcio, e
poi va mantenuto, non ti credere, si rigonfia con l’umidità...”
Il tuo allenatore ideale? “Quello che interagisce con l’intero gruppo,
si fa rispettare. Dovrebbe aver giocato almeno nei giovanili per qualche
anno, meglio se nelle categorie superiori. La promozione è solo trampolino di lancio. Noi per esempio stiamo cercando di passare di categoria, in serie d o meglio in C2. Ovvio che poi subentrano altri fattori,
maggiore sforzo, più soldi, e non può essere a quel punto solo una questione del comune”.
Come funziona: primo tempo, secondo.. quanti sono in una partita? “Quattro tempi, due e due. Dopo i primi si cambia campo, si va
agli spogliatoi, il cronometro si stoppa ogni volta che c’è fallo o tiro libero, in modo che la partita duri 40 minuti effettivi, anche se di fatto può
durare anche un’ora e mezza. C’è un vincitore e un vinto, mai il pareggio, si va sempre over time, perché ci deve essere un vincitore”.
Torniamo all’allenatore ideale... “Deve aver giocato, per capire i
giocatori e soprattutto le giocate possibili ai vari giocatori, al playmaker, il regista, alla guardia, ovvero il tipico tiratore, all’ala grande, all’ala
piccola, al pivot, ossia quello che fa il gioco nero, gioca sotto canestro”.
Tu cosa sei? “Io sono ala, anche pivot”.
Cosa diresti a chi vuole provare questo sport?
Che questo è uno sport di gruppo, dove si fanno amicizie, che è bellissimo, se hai la giusta fisicità. Che ci vuole anche tanta fortuna e tanta
forza di volontà”. Come te... “Tanta costanza, tanta, tanta, non buttarsi giù di morale. Non è stato facile stare fuori casa a 13,14 anni, quando si è tutti mammoni. Però l’amicizia serve anche a questo, a me è
servita tanto, quando a 15,16 anni ero a Siena. Mi è servito per riuscire ad integrarmi in un ambiente, come la Toscana e anche l’Emilia,
dove ti sentivi extraterrestre....
Cosa vi aspettate per il finale di campionato?
Una promozione. Veniamo da un girone di ritorno in cui abbiamo perso
una sola partita con il Villacordiani della Prenestina. L’unica persa, fori
casa. Abbiamo cominciato i play off, le partite che restano sono tutte
da combattere, ma sono fiducioso. Ma chiedo ai monteporziani se per
cortesia qualche volta vengono a tifare, così magari andiamo pure
meglio...
LM
SPORT
I successi dell’ASD Monte Porzio
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Questa volta parliamo di basket:
intervista con Maurizio e Diego
Volpini, dirigenti dell’ASD Monte
Porzio. Com’è andato il campionato? Maurizio: “Con la squadra di
promozione abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie ad alcuni elementi. Uno è Stefano Rufini, capitano della prima squadra: un
ragazzo di MPC che ha giocato
anche in A e sta chiudendo la carriera qui con noi. Un gruppo di ragazzi stupendi ha dato vita a un’ottima squadra. Grandi soddisfazioni.” E le giovanili? “Abbiamo oltre 100
iscritti, dai bimbi del 2001 fino ai ragazzi del ’90, più gli esordienti che
si sono ben classificati in un campionato interzonale e adesso iniziano
un nuovo torneo qui a MPC.” Dove si svolgono le partite del playoff? “Da quando abbiamo il pallone pressostatico in via Majorana, finalmente c’è un campo di basket soddisfacente. Adesso, grazie all’interessamento di Sergio Urilli, partiranno finalmente i lavori del nuovo
Palazzetto dello Sport interamente finanziato dalla Provincia.” Contro
chi giocate i play-off? “La prima partita contro i Centri Romani Basket,
la seconda contro il Viterbo e l’ultima contro l’Olimpia, in casa loro.”
Diego Volpini, un commento sulla stagione del basket monteporziano?
“Nei primi tempi con la promozione abbiamo avuto dei grossi problemi
di organico. Risistemata la squadra, abbiamo vinto 14 partite di seguito fino ai playoff. La squadra dei 14 anni è un bel gruppo di ragazzi che
giocano bene e si divertono, e hanno ottenuto degli enormi risultati.
Qualche problema per la squadra dei più grandicelli, anche perché ci
siamo scontrati contro un girone più forte.” Rosario De Luca, presidente della polisportiva: presentati. “Presidente da tre anni.” Il calcio: ogni
estate sembra che il MPC stia per spaccare tutto, poi... “Solo quest’anno. L’anno scorso siamo arrivati quinti e l’anno prima quarti.
Quest’anno è andata male, ci siamo ritrovati a lottare per la salvezza e
non è ancora finita.” Parlaci della polisportiva. “Calcio, basket, pallavolo, tennis, pattinaggio, arti marziali, boxe, ginnastica artistica, fitness...” Costa? “Solo le prime squadre. La base sono i giovani – scuola calcio, minibasket, minivolley - e poi ci sono le prime squadre che
sono a carico nostro.” Come sono andate quest’anno le prime
squadre? “Abbastanza bene, tranne il calcio. Il basket ha passato il
turno come seconda in classifica e si avvia ai play-off. Bene anche la pallavolo. Poi piazzamenti buoni: per il pattinaggio abbiamo otto ragazze
che faranno il synchro e andranno ai campionati italiani la prossima
estate. La nostra pattinatrice di punta, Caterina, si prepara per gli italiani assoluti l’anno prossimo, con la speranza di puntare agli europei.”
Cosa manca? “Un po’ più di appoggio da parte dei dirigenti. Vogliamo
coinvolgere più gente possibile, le squadre sono tante e stiamo raggiungendo un buon livello. Con il Palazzetto speriamo di incrementare gli
sport indoor. E poi il campo in erba sintetica, per un’offerta sportiva
completa.” Previsioni per l’anno prossimo: sarà positivo?
“Speriamo. Quest’anno è andato già molto bene per le prime squadre.
Abbiamo anche raggiunto un numero notevole di iscritti: la pallavolo con
il minivolley è a quota 50, il basket a oltre 100, il calcio come sempre
supera abbondantemente i 100, il pattinaggio ha 70 bambini, senza
tener conto dell’agonistica, mentre il tennis quest’anno ha avuto quasi
40 iscritti, senza contare la squadra di serie D. Totale, circa 700”
LORENZO MIROTTI
“Il Mese dello Sport” è a Monte Compatri, nei week end dal 16
maggio al 15 giugno. La passeggiata del centro storico si trasfroma
in un'arena per arti marziali, volley, calcetto, ping pong, ginnastica
artistica, danza sportiva, calcio balilla, subbuteo, fitness e full contact.
La frazione di Pantano ospita presso il parcheggio della Metropolitana
i corsi di guida sicura. Nel campo volo WACO dell'Osa si svolgeranno
dimostrazioni di aeromodellismo e lezioni di equitazione.
38
Ai
Ai
Ai
Ai
APERTO
spazioA
Direttori dei maggiori quotidiani e periodici nazionali
Direttori delle redazioni romane
Direttori dei quotidiani e periodici dei Castelli Romani
giornalisti dei maggiori quotidiani, periodici locali e nazionali
Egregio Direttore, egregi giornalisti,
la tornata elettorale del 13 e 14 Aprile ha sancito la vittoria del centrodestra anche nei Castelli Romani. Un risultato storico a cui si è arrivati
grazie ad una maggiore presenza nel territorio e ad un ascolto quotidiano del tessuto sociale. Un punto di partenza affinché la Politica possa
divenire mediazione tra Cittadino ed Istituzione.
Il centro-sinistra locale deve recriminare i tanti Deputati, Senatori,
Consiglieri Regionali e Provinciali che, dall’alto della loro carica, hanno
messo in secondo piano la realtà castellana. Gli stessi che risultano
nuovamente eletti nel nostro Collegio.
Il quadro delineato dalla consultazione elettorale dimostra come nelle
cittadine in cui amministrano giunte di centro-sinistra, lo schieramento
di Veltroni abbia lasciato il passo al centro-destra. Colonna, Rocca di
Papa e Zagarolo, sono un esempio di come non basti amministrare la
Cosa Pubblica. Occorre un monitoraggio e un dibattito costante su
tematiche all’ordine del giorno, coinvolgendo i veri protagonisti della
nostra azione, la gente comune.
Immigrazione, sicurezza, la pressione di Roma sui confini territoriali dei
Castelli, sono problemi e questioni che occorre affrontare con una presenza in Parlamento che sappia divenire in poco tempo uno stabile
punto di riferimento per i Castelli Romani.
RingraziandoVi per l’attenzione e per il quotidiano lavoro di informazione che contribuisce a capire ed analizzare la Società, invio distinti saluti. Monte Compatri, lì 23/04/08
Il Sindaco Avv. MARCO DE CAROLIS
DONA IL TUO 5 X 1000 AD ACROS ONLUS: CODICE FISCALE
95004240586 Trasforma la tua dichiarazione dei redditi in una azione
di solidarietà a favore dell'assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di
tumore. Con la tua denuncia dei redditi (CUD, 730 e Modello Unico)
oggi puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF ad una buona causa e quindi a ACROS ONLUS - Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico!
ECCO COME FARE Per devolvere il 5 per mille ad ACROS ONLUS: 1) Firma la dichiarazione dei redditi (CUD,730 e Modello Unico) nell’apposito spazio (“sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non
Lucrative di Utilità Sociale”) 2) - indica nello riga sottostante il codice
fiscale: 95004240586 3) - Importante: se non devi consegnare il
modello 730 o il modello Unico puoi scegliere comunque di destinare il
5 x 1000. In questo caso consegna il modello CUD, compilato con la
firma e il codice fiscale della nostra associazione, in banca o in posta,
in busta chiusa e con la dicitura “5 X 1000”. IL 5 PER MILLE NON TI
COSTA NULLA Non si tratta di una quota in più da versare o da donare, ma di una diversa destinazione di una parte delle imposte che si
devono pagare allo Stato. Puoi anche invitare parenti e amici a scrivere il codice fiscale della nostra Associazione sulla loro dichiarazione dei
redditi. 5x1000 e 8x1000 sono due scelte distinte L’una non esclude
l’altra e nessuno dei due casi comporta un esborso economico, ma solo
la libertà destinare una piccola parte delle tue imposte a una buona
causa.
ACROS Castelli
APERTO
spazioA
39
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata al Sindaco di
Frascati, al Sindaco di Monte Porzio Catone, al Sindaco di Grottaferrata,
agli assessori ai Lavori Pubblici degli stessi comuni, al difensore civico
della XI Comunità Montana del Lazio e agli organi di stampa.
Ormai le vessazioni, le umiliazioni che questo
paese con la p minuscola ci impone sono a
carattere quotidiano. Il desiderio di una vita
normale si sgretola giorno dopo giorno
lasciando solo polvere di rassegnazione. Alla
stazione centrale di Frascati il treno delle
8.29 di oggi 24 aprile 2008 si è "presentato"
con un numero insufficiente di carrozze e ha
lasciato a terra una decina di persone me
compreso. Le altre sono entrate ma solo
accettando di essere trasportate come
bestie. Un umiliazione appunto. Un treno
carico oltre i limiti di sicurezza in cui anche il
capotreno ha avuto difficoltà ad "appiattellarsi". Nonostante le proteste il capotreno non ha mosso un ciglio. Assoluta
indifferenza per l' "ambizione" di noialtri di raggiungere il proprio posto
di lavoro o di studio. Ha detto di non avere colpa e ha rigirato le accuse
all'azienda. Quello che dice è profondamente vero come è vero che per
la sua indifferenza avremo sempre quella p minuscola. Le colpe però
non sono soltanto sue o di Treni Italia, sono anche nostre... mie... difatti potevo fermare quel treno ma non l'ho fatto... apendo però che sarebbe servito a poco, a niente... sapendo che avrei fatto un danno ad altre
persone...Le colpe maggiori però ricadono sull'amministrazione locale di
Frascati in particolare ma anche di tutte le altre città come Monte Porzio
Catone e Grottaferrata che forniscono un bacino importante di utenticlienti alle ferrovie dello stato. Possibile che le partenze da Frascati
abbiano una frequenza di un'ora? Possibile che il binario di arrivo alla
stazione Termini sia il 18? Un binario emarginato dagli altri, un binario
per emarginati, per "poveracci": un'altra vessazione! Possibile che per
una tratta di 20 km ci vogliano 29 minuti? Possibile che il treno quotidianamente non ce ne metta 29 ma 35, 37 minuti..? Possibile che le città
e i cittadini di Frascati, Monte Porzio Catone e Grottaferrata non meritino niente di meglio? Possibile che in tempi in cui si dovrebbe investire
sui trasporti pubblici ci sia un degrado della qualità dell'offerta?
Impossibile! Impossibile! Impossibile! Impossibile! Impossibile! E ancora...Impossibile! Solo un cambiamento radicale ripagherebbe la nostra
rabbia, il nostro tempo, le nostre disillusioni...Sarebbe radicale sradicare le colpe di alcuni e l'inutilità di altri...Sarebbe già qualcosa se qualche
amministrazione o qualche amministratore si unisse a questo coro di
"Impossibile!". Prego e invito la cittadinanza a continuare a denunciare
situazioni del genere e a richiedere con forza un miglioramento, DOVUTO, per le nostre città. Invito invece gli amministratori ad uscire dagli
uffici e rendersi conto della realtà in cui vivono i cittadini. Non avrò fermato quel treno ma ho firmato questa lettera. Saluti, ARMANDO DOLCINI
40
APERTO
spazioA
CIAO, Suor Anna
Il 21 aprile si è spenta suor Anna Vincenzina, all’età di 99 anni. Figlia
della Croce, ha vissuto 45 anni a Monte Porzio. Per sua intenzione è
voluta tornare per essere sepolta nel nostro cimitero. Purtroppo le
nostre suore hanno lasciato Monte Porzio da circa 10 anni. Suor Anna
è stata maestra d’asilo, di ricamo, cucito e di canto, ha fatto anche delle
belle mostre delle sue opere, e ricordo che una volta venne Zavoli e le
fece tanti complimenti. Il suo motto era: “se sei contento il cielo ti
aiuta”. Chiamava le persone “la mia gente”, per tutti aveva un sorriso,
una carica di vita e un conforto. Non voleva andarsene. Abbiamo assistito al suo funerale ma sembrava un festa, le consorelle hanno cantato con una voce stupenda fino alla sepoltura.
Grazie suor Anna, per ciò che hai insegnato, seminato, amato e ascoltato e non ci dimenticheremo di pregare, almeno ci ricorderemo di farci
il segno della croce. Con l’augurio di rivederci in cielo.
MARIA FIORELLI
TORVAIANICA EXPO: Marilù ringrazia
I volontari dell'associazione
Marilù ringraziano di cuore
tutte le persone che hanno
sostenuto l'associazione che
opera all'interno del Canile
Tre Querce di Pomezia. La
vostra partecipazione e il
vostro sostegno durante i
10 giorni di manifestazione
è stato al di sopra delle
nostre aspettative, molti
cuccioli sono stati adottati e
tanti ancora attendono adozione in canile. In canile
sono presenti sia cuccioli
che adorabili cagnolini di taglia piccola. Ci sono cani di varie taglie e
razze, tutti molto affettuosi e bisognosi di affetto, alcuni sono arrivati
da mesi altri purtroppo da anni...
Nel sito internet troverete molte foto di cani in attesa di adozione, noi
li aiutamo nel presente ma voi potete cambiare il loro futuro, venite a
trovarci una mattina in canile e adottate un cane!
Ass.Volontari Cinofili Marilù (onlus) - Canile Tre Querce - Pomezia
(aperto solo la mattina e chiuso la domenica) tel. 339-43 71 121 / 33865 24 766 / 347-85 97 168 - www.cinofilimarilu.it
Si segnala ai cittadini che hanno smarrito un cane, che al canile Tre
Querce di Pomezia arrivano catture provenienti da Ardea, Pomezia,
Torvaianica, Tor San Lorenzo, Velletri, Albano, Lariano, Anzio, Riano,
Fiano Romano, Fonte Nuova, Bellegra.
APERTO
spazioA
Ammirato
dai vostri Musei
41
Alla Direzione del Polo
Museale
Urbano
di
Monte Porzio Catone,
desidero esprimere la
mia ammirazione per la
ricchezza documentaria
e l’efficacia espositiva
del Museo della Città,
del Musero diffuso del
Vino e per lo stupefacente Barco Borghese
che ho recentemente visitto con spiccato interesse, insieme ad un
amico. Un elogio particolare rivolgo alle signore Silvia e Diana e ai
Signori Andrea e Giovanni che ci hanno guidati nelle visite con
un’accoglienza calorosamente ospitale, unita ad una nutritissima e
stimolante illustrazione, vivacizzata da una palese partecipazione
entisiastica che ci ha particolarmente coinvolti. Tutti i miei complimenti
Prof. REMIGIO CARUSO - Roma
A seguito della segnalazione inviata dalla signora Marilyn Juda
Orlandi, pubblicata su numero di aprile de Il Catone con il titolo
“Cascate Pasquali”, la Asp, competente in materia, è stata sollecitata dall’Amministrazione comunale ad intervenire per la pulizia del raccoglitore delle acque piovane di via della Cordonata, a
Monte Porzio Catone. Gli operatori dell’Azienda, nel corso dell’intervento, però, hanno rilevato un problema strutturale del collettore, la cui risoluzione è attualmente al vaglio dell’ufficio tecnico
comunale.
42
- da ROMA a ROCCA PRIORA -
5.00 (l/v) - 6.00 (l/s) - 6.25 (l/s) 6.45 (l/s) - 7.00 (l/s) - 7.30 (l/s) 8.00 (l/s) - 8.30 (l/s) - 9.00 (l/s) 9.45 (l/s) - 10.20 (l/s) -11.00 (l/v)
-11.20 (l/s) - 11.50 (l/s) - 12.00
(l/s) - 12.10 (l/s) - 12.50 (gf) (l/s)
-13.10 (bu) (l/v) -13.20 (l/s) 13.45 (l/s) -14.10 (l/s) 14.10
(lim.frs) (l/s) -14.20 (l/v)-14.30
(bu-frs) - 14.30 (l/s) - 14.50 (l/v) 15.20 (l/s) - 15.50 (l/s) - 16.20
(l/s) -16.50 (l/s) - 17.00 (bu frs)17.20 (l/s)-17.45 (l/v) - 18.15
(l/s)-18.50 (l/s)-19.15 (l/s) 19.40 (l/s) - 20.20 (l/s)- 21.00
(l/s) -21.45 (l/s)- 22.50 (l/s)
DOMENICA E FEST. : 7.00 - 8.30
10.00- 11.30- 13.00-14.30 -16.0017.30-18.15-19.00-19.45- 20.3021.10(lim.frs)-22.00 - 22.30
bus
SERVIZI
- da ROCCA PRIORA a ROMA -
5.00 (l/s) - 5.30 (l/s) - 5.50 (l/s)
-6.10 (l/s)- 6.30 (bu.frs) (l/s)6.30 (l/s)-6.45 (l/s) - 6.50 (bu frs)
(l/s) 6.55 (l/s)- 7.05 (l/s) - 7.25
(l/v) - 7.30 (s) - 7.50 (l/s) - 8.00
(l/s) - 8.35 (l/s) - 9.00 (l/s) - 9.30
(l/s)-10.30 (l/s)-11.30 (l/s)12.20 (l/s)-12.45 (l/s)-13.05
(l/s)-13.30 (l/s) - 13.30 (l/s - bu)
-13.30 (l/s)-14.00 (l/s) -14.30
(l/s-bu)-14.45 (l/s) -15.10 (l/s) 15.25 (l/s)-16.00 (bu-frs.l/s)
16.10 (l/s) - 16.25 (bu-frs l/s) 17.00 (l/s) -17.50 (l/s) - 18.45
(l/v) - 19.30 (l/s bu) - 20.00 (l/s)
- 21.30 (l/s)
DOMENICA E FESTIVI: 6.00- 7.00 8.00 - 8.45 -9.30 - 10.30 -12.00 13.30 -15.00 -16.30 -17.30 (da Frs)
-18.00 -19.00-20.00 - 21.00- 21.30
l/s = Si effettua dal lunedì al sabato - l/v = Si effettua dal lunedì al venerdì - f = Si effettua
nei festivi frs =l Frascati gf = Grottaferrata bu = Buero, no MPC
tempo di percorrenza: 40 minuti circa l’intera corsa - per MPC circa 20’
- da COLONNA a FRASCATI -
7.20 (L/S) - 7.30 (L/S) - 9.00* - 11.00 (L/S) - 13.30 (L/S) - 14.05 (S) 14.30 (L/S) - 14.40 (L/V) - 15.40 (L/V) - 17.00 (L/S) - 17.30* - 19.00
(L/S) - 20.30 (L/S).
* solo domenica e festivi
- da FRASCATI a COLONNA -
6.30 (L/S) - 6.40 (L/S) - 8.30 * - 10.30 (L/S) - 13.00 (L/S) - 13.40 (L/S)
- 13.50 (L/V) - 13.55 (L/V) - 14.10 (S) - 14.15 (S) - 14.55 (L/V) - 16.30
(L/S) - 17.00 * - 18.20 (L/S) - 20.00 (L/S).
* solo domenica e festivi
- METRO - da ROMA LAZIALI a PANTANO
dal lunedì al venerdì, dalle 05.29 ogni 4 minuti fino alle 22.27
sabato dalle 05.27 ogni 8 minuti fino alle 22.20
domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20
- METRO - da PANTANO a ROMA LAZIALI
dal lunedì al venerdì, dalle 05.20 ogni 6 minuti fino alle 22.25
sabato dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20
domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20
Il Catone non è responsabile di variazioni degli orari o delle corse mancate.
43
bus
SERVIZI
linea monteporziana
P. Borghese - Colle Mattia
P.Borghese - Valle Verde
Valle Verde - piazza Borghese
P.Borghese - Cimitero
Cimitero - P. Borghese
Fontana Candida - P. Borghese
P. Borghese - Fontana Candida
P.Borghese - P.Borghese
6.50-7.30-8.35-11.55-13.35-14.35
15.35-16.35-17.30-18.30-19.30
7.05-7.45-8.55-12.10-13.55-14.55
15.55-16.55-17.55-18.55-19.55
8.00-9.25-12.25-19.10
8.10-9.45-12.35-19.15
8.20-10.15-10.45-15.10-16.10-17.10
8.30-10.30-11.00-15.25-16.20-17.15
11.30
11.15-18.00
9.45-12.45-13.00-15.05-17.05
P.Borghese - P.Borghese
12.45-13.00-15.20
P.Borghese - P.Borghese
17.15
Colle Mattia - P. Borghese
(costagrande, 2 giugno, 2 settembre, Romoli, p.Trieste)
(p.Trieste, Posta, Trieste, costagrande, 2 settembre, Romoli, Trieste)
(costagrande, 2 giugno, 2 settembre, Romoli, v.Roma, Cimitero)
19.00-19.15
P.Borghese - P.Borghese
(costagrande, 2 settembre, Romoli)
P.Borghese - Pratone
(p.Borghese, via Roma, p.Trieste, Posta, Pratone)
Pratone - P.Borghese
(Pratone, Posta, p.Trieste, via Roma, p.Borghese)
14.15 - 14.25
14.25 - 14.35
NUOVISSIMA LINEA PER IL LICEO TOUSCHECK
DI GROTTAFERRATA: il comune di MPC l’ha attivata a partire dal
19 novembre. Il bus parte alle 7.50 da piazza Borghese
Linea speciale
p. Borghese - p. Borghese
7.50 - 11.15 - 13.00 - 14.10
(via Frascati - Sacram - via Frasc.-Colonna - Pilozzo - V.Verde - p.Borghese)
Bus da Cocciano a Tor Vergata
6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25
da via La Malfa a Policlinico di Tor Vergata - Passa a p. Marconi
10’ dopo la partenza e da stazione Fs di T. Vergata dopo 20’
Ritorno: 7.15 - 9.00 - 12.00 - 14.30 - 15.30 - 16.55
(passa da Stazione Tor Vergata dopo 15’, da p. Marconi dopo 20’)
Da Cocciano via La Malfa a Stazione Tor Vergata:
6.05 - 6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25
Ritorno: 6.20 - 7.30 - 9.15 - 12.15 - 14.45 - 15.45 - 17.10
Il Polo Museale della Città (Museo della Città, Museo del Vino, Area
archeologica Barco Borghese) è aperto ogni venerdì, sabato e domenica (9-13/15-19). Il Barco è accessibile solo con la guida. Per prenotazioni
Tel. 06.943.41.031 ([email protected]) e Frascati
Point 0694015378 - e-mail: [email protected]
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SERVIZI
treni
COLLE MATTIA - ROMA TERMINI
05,28 - 06,13* - 06,41 - 07,10° 07,18 - 07,49 - 08,04 solo fest. 08,53 - 10,54*- 12,10 - 14,08* 15,10 - 16,17* - 16,55* - 17,36°
- 18,10 - 19,11 - 19,37° - 20,0920,36° - 21,10* - 21.50° 22,06* - 23,11
ROMA TERMINI - COLLE MATTIA
05.25 - 08,20* - 09,20 - 10,20*
- 12,20 - 12,47 solo fest - 13,20
- 14,20 - 15,00°- 15,20* - 16,20
- 17,00° - 17,20 - 18,00° - 18,20
- 19,00° - 19,20 - 20,25* - 21,20*
- 22,20*
Tu r n i be n z
in ai
Domenica 18 Maggio
FRASCATI - ROMA TERMINI
05,10 - 06,26 - 07,30 - 08,29*
- 09,29 - 10,34*° - 12,29* 13,49 - 14,29* - 15,29 16,29* - 17,29 - 18,29* 19,29 - 20,29* - 21,29 22,29°
ROMA TERMINI - FRASCATI
03,38°° - 05,46 - 06,32 07,33* - 08,42 - 09,52* 11,52* - 12,52 - 13,52* 14,52 -15,52*- 16,52 - 17,52*
-18,52- 19,52* - 20,52 - 21,52
* anche festivo
° no il sabato
*anche festivo/ °cambio Ciampino
°°part. Rm Tib e cambio Ciampino
dalle ore 07.00 alle ore 12.30
dalle ore 15.30 alle ore 19.00
Verardi, via Fontana Candida
Berardinelli, piazza Trieste
Domenica 25 Maggio
Domenica 1 Giugno
Calcioli, Maremmana Inferiore
Domencia 8 Giugno
Berardinelli, piazza Trieste
Domenica 22 Giugno
Verardi, via Fontana Candida
Lunedi 2 Giugno
Verardi, via Fontana Candida
Domenica 15 Giugno
Subrizi
Calcioli, Maremmana Inferiore
farmacie
Piazza Borghese, 3
Monte Porzio Catone
Costanzo Via Frascati, 19
Mairo
Monte Porzio Catone
P.za M. Mastrofini, 25
Montecompatri
Comunale Tuscolana Km 27,900
Giannini
Polinari
Califano
Rocca Priora
Casilina km 23,400
Laghetto
Via degli Olmi, 77
Rocca Priora
P.za V. Emanuele 6
Colonna
teos
06-9449010
06-9449657
06-9447238
06-9485030
06-9406451
06-9476192
06-9470006
06-9438023
UFFICI
COMUNALI
dal lun. al ven.
8.30 - 12.30
mar. - gio. anche
15.30 - 17.30
Biblioteca
Comunale
lun-mer-gio-ven
9.00 13.30
lun-mar-gio
15.00 19.15
dal 17.05.2008
al 23.05.2008
dal 21.06.2008
al 27.06.2008
dal 14.06.2008
al 20.06.2008
dal 31.05.2008
al 06.06.2008
dal 28.06.2008
al 04.07.2008
dal 24.05.2008
al 30.05.2008
dal 07.06.2008
al 13.06.2008
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SERVIZI
numeriUTILI
URP - ufficio relazioni con il pubblico
Centralino Comune Monte Porzio Catone
Ufficio Tecnico - Città di MPC
Polizia Municipale - Città di MPC
Museo della Città
Prenotazioni CUP
Asilo Nido
Scuola Materna
Scuola Elementare
Scuola Media
Istituto Comprensivo
Osservatorio Astronomico
Biblioteca
Ludoteca
Guardia Medica
Centro Anziani
Museo Diffuso del Vino
Protezione Civile
Ufficio Postale
Carabinieri
Parrocchia
Consultorio familiare
Croce Rossa Italiana MPC - Ambulanza
Enel - Segnalazione guasti
Italgas - Guasti e Dispersioni
Consorzio Acquedotto Doganella - C. A. D.
Commissariato di PS di Frascati
Vigili del Fuoco - Distaccamento di Frascati
Agenzia delle Entrate di Frascati
Centro per l'Impiego
Policlinico “Tor Vergata”
Giudice di Pace - sede di Frascati
XI Comunità Montana
Cinema Multisala “Politeama” - Frascati
Cinema Multisala “Supercinema”
Trasporti Tribioli - Frascati
CO.TRA.L.
Taxi ed Autonoleggio
Scuola di Musica Iseo Ilari
06-9428323
06-9428310/20
06-9428328
06-9428336/43
06-94341031
802323
06-9448852
06-9447184
06-9447487-06-9448918
06-9449282
06-9449282 - 06-9447479
06-9428641 - 06-9448315
06-9447528
328-9088010/ 06. 9449405
06-9334049/39/61
06-94340052
06-94341027
3472779690
06-9449086/96
06-9449002
06-9449049
06-9448380
06-9447388
800.900.800
800.900.999
06-9420555-06-9428683
06-9428671
06-9420000
06-9401931
06-9420036
06-20901-800.986.868
06-94015270
06-9470944
06-9401705-06-9420479
06-9420193
06-9420211
800-150008
06-9448520-3476985780
06.9428333/23
Consultorio Monte Porzio C. via IV Novembre, 6 - tel.06.9448380
Vaccinazioni
Ostetricia
Pediatra
per appuntamento
Ven. 9.00/12.00
Lun: 9.00/12.30
Mer: 9.00/12.30
Gio: 11.30/13.30
Uff. San.
Ginecologo
Psicologo
per appuntamento
Lun:09.00/12.30
Ven:10.30/12.30
Lun: 9.30/12.30
Mer:13.30/15.00
Mer: 9.30/12.30
Il CAAF, centro assistenza fiscale (modello isee, dichiarazione dei redditi, 730, pensioni, invalidità,...) è aperto a Monte Porzio il giovedì pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.00) presso l’URP in via Roma. A Frascati, è
aperto tutti i giorni. Per info e appuntamenti, telefonare al 06.941.76.84
46
calendario
MAGGIO
fino al 27 luglio
Roma e la Campagna Romana nel Grand Tour
Villa Mondragone – Monte Porzio Catone
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fino al 15 giugno
Il mese dello sport
Passeggiata - Monte Compatri
ore 19.30
Notte dei Musei - Aperitivo di note
Museo della Città – via S. Pomardi - Monte Porzio C.
ore 22.30
Notte dei Musei - Barco di Notte Barco Borghese - via Frascati - Monte Porzio C.
ore 17
Le vocali...magiche, Lettura animata con Paola
Libreria Tempo di leggere. Via I.Belardi, 64 - Genzano
ore 20
Mikhail Yurkov - concerto - pianoforte
Scuderie Aldobrandini di Frascati
dal 17 al 25 maggio
Giochi d’Acqua e di Verde
Parchi e Ville del territorio Castelli romani e prenestini
18 maggio
Corsa del Narciso
Centro - Rocca Priora
22/ 24 maggio
Piccoli grandi artisti - mostra lavori allievi delle medie
Biblioteca Comunale Via Garibaldi 1 - Monte Porzio C.
ore 18
Aperitivo con l’autore Marco Grassi e L'ombra di sangue
Libreria Tempo di Leggere - Via I.Belardi 64 - Genzano
23/25 maggio
Festa del Libro
Centro - Zagarolo
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ore 21
Tormenti e liberazione del Signor M. - Commedia
Teatro Comunale Alba Radians - Albano Laziale
24 e il 25 maggio
A tutto Miele - nell’ambito di Florilegia (Creia)
Villa Mondragone - Monte Porzio C.
e 25 maggio dalle 10.30 alle 18.30
Cantine Aperte 2008
Cecchina - Albano Laziale - Colonna - Frascati - Velletri
25 maggio
Infiorata
Centro storico - Monte Porzio C.
dalle 09.00 alle 19.00
Mostra-mercato Curiosando tra vicoli e piazze
Centro Storico - Monte Porzio Catone
GIUGNO
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ore 21
Concerto Jazz di Danilo Rea, Fabio Zeppetella
Ares Tavolazzi e Aldo Romano
Villa Torlonia a Frascati
ore 17
La scommessa della decrescita libro di Serge Latouche
BASC - Via Matteotti 32 Frascati
ore 17
Biondo menopausa di R. Formisano e E. Garbato
Biblioteca Com. - Piazza Cairoli 54 - Velletri
ore 17.30
Colonne Sonore - Concerto Piccola Orchestra Tuscolana
Scuderie Aldobrandini - Frascati
ore 18.30
J. S. Bach - Flauti dolci e clavicembalo
Palazzo Annibaldeschi - Monte Compatr
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1 giugno ore 10
Visita all'area archeologica del Tuscolo
Appuntamento al piazzale del Tuscolo -Monte Porzio C.
ore 17
La valle latina - rel. Raimondo Del Nero
Biblioteca -via Garibaldi 1 - Monte Porzio C.
ore 20.30
Tempi Moderni (Chaplin); The dreamers (Bertolucci)
Spazio Zip - Via Mamiani 6 - Frascati
ore 19
Saggio del Dip. moderno Scuola di Musica
Centro ricreativo anziani (ex Piazza Grande) M. Porzio C.
14 giugno
Festival del cibo di strada
Centro Storico - Monte Porzio C.
ore 16,30
Saggio del Dipartimento classico - Scuola di Musica
Biblioteca comunale - Monte Porzio C.
ore 17.00
La diaspora dei reperti del Tuscolo - rel.Ghigo
Biblioteca Via Garibaldi 1 - Monte Porzio C. Relatore:
ore 19
Canti di tradizione orale di Giovanna Marini e X. Rebut
Teatro del Barco Borghese Via Frascati, 68 - M. Porzio C.
ore 9.30
Il sito archeologico del Barco Borghese
con M. Valenti - org. Archeoclub Aricino-Nemorense
Monte Porzio Catone
Il Catone non è responsabile per eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli
appuntamenti segnalati. Le informazioni pubblicate sono state riportate sulla base di
quanto a conoscenza della redazione prima della chiusura delle pagine in tipografia.
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ESCLUSIVA: Chris Jordan LA NOTTEal museo Un nuovo