[email protected] MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA CITTA’ DI MONTE PORZIO CATONE NUMERO 4 ANNO 4 ESCLUSIVA: Chris Jordan intervista all’Ara Pacis Un nuovo giornale di tutti I BAMBINI LA NOTTEal museo nasce il CANTAPORCELLINO maggio - giugno 2008 distribuzione gratuita ilCATONE n.4 ANNO 4 VIVA NOTTE EVENTI dei musei città dei Squola Mia ragazzi il nostro giornale Biblioteca si, cronaca bibliotecari no sociale RARE perle in scena non SPORCARE ambiente cultura leggi! ‘GNURANT chiudilo, CHE FA FREDDO sport spazio aperto mai FATTO dove? servizi il 25, calendario natale e la pasqua quando arriva arriva direttore responsabile Paola Bolaffio Stampa: TEOS GRAFICA srl stabilimento v. ardeatina 786 00178 ROMA Dalum Papir 100% riciclata senza uso di sbiancanti chimici Ogni collaborazione è da intendersi a titolo gratuito. Foto e articoli non verranno restituiti. o so che dirigo un giornale locale, lo so che dovrei centrare il mio fondo canonico di pagina due sulla questione del campo di calcio in erba, o su quella del traffico di via Romoli la mattina, o su quella dei parcheggi che non bastano ma che, dice il Comune, si faranno. Lo so che dovrei scrivere sulla rinata voglia di sentirsi comunità, oppure sulla multa europea per la gestione dei rifiuti nel Lazio, o sui risultati elettorali della Provincia, ultima barricata centro sinistra che ha retto al tifone di protesta. O sulla nuova Giunta provinciale, praticamente tutta monocolore Pd, e sui suoi possibili scenari di colloquio con il neo sindaco di Roma Alemanno. Lo so che dovrei, in questo fondo, occuparmi degli affari di casa castellana, delle beghe o delle tendenze locali. Ma non ce la faccio. Non di fronte al menu che lampeggia sul display del mio telefono per l’arrivo del lancio Ansa del 9 maggio, ore 23.19. “Birmania, bilancio ufficiale: 23.335 morti, 37.000 dispersi”. Due numeri che non posso neppure immaginare. E che vanno moltiplicati per il numero dei dolori che provocano. Penso che abbia ragione mia figlia. Dalla notte delle Orchidee, quando ha parlato, nello stand in piazza Duomo, con i padri Apostoli di Gesù Cristo, missionari in Centroafrica, e con il dottor Mario Mariani e sua moglie, monteporziani medici volontari a Banguì, ha dichiarato guerra alla famiglia: vuole andare in Africa, insieme ai missionari e ai medici, invece di prendere il sole in Grecia, o, chessò, fare trekking in Catalogna. Vuole affondare nella tragedia.Vuole andare a farsi travolgere dalla mancanza dell’indispensabile, vuole andare a capire l’essenziale, lì dove l’essenziale è già tanto. E’ certa che quando tornerà, vivrà le cose in altro modo. paola bolaffio L comunità Primo piano l’essenziale grafica e impaginazione Marco Morici in prima di copertina Luigi Laurenti. redazione: via Zanardelli, 6 00040 Monte Porzio Catone tel. 06.943.400.43 [email protected] pubblicità e sponsor ass. pro. soc. “il Refuso” [email protected] Ernesto Stacchiola [email protected] 333.8951540 grafica pubblicitaria Lorenzo Vanzo edito dal Comune di Monte Porzio Catone registrazione n.19 del 27.9.05 del Trib. di Velletri Chiuso in tipografia il 12.5.2008. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione anche parziale. A questo numero hanno collaborato: Il Cantaporcellino, Hélène Duval, Sandro Ercolani, Ombretta Anna Lisi, Lorenzo Mirotti, Marco Morici, Ilaria Romano, Ernesto Stacchiola, Miriam Trobbiani, Lorenzo Vanzo. PRIMOpiano 3 Orchidee e Osterie Un fiume di gente sale la strada d’a’ Croce. E scende, e risale. Fabrizio trucca le ragazze per strada, c’è una spiaggia con tanto di ombrelloni, e costumi da bagno colorati, Massimiliano frigge pesce freschissimo, c’è la fila per assaggiare la pizza, per farsi preparare il panino. Via Roma non è un sogno. Stavolta è vera e pare incredibile. Entri nell’arco di piazza Borghese, Lanfranco frizzante corre con gli stuzzichini, Nicola e Francesca inaugurano il nuovo bar, tavolini in piazza, si vendono cellulari, e giocattoli, e accappatoi, e scarpe, con la coda davanti al negozio, e caramelle e giornali da Katiuscia, gelati da Vincenzo, aperitivi da Fabiana, e reggiseni, serpette tipiche, felpe griffate, salsicce e bistecche, c’è chi vende persino abiti da matrimonio, e chi viaggi di nozze, la notte delle Orchidee. Che è la notte in cui l’Associazione Commercianti di Monte Porzio risorge ufficialmente in una bella brochure dove si propone unita. La notte in cui Monte Porzio si unisce, da via Roma a piazza Duomo, circonvallazione compresa. La notte che porta il sorriso su tanti, anche nei giorni a venire, con la promessa non certo tacita di fare di più e di meglio, per chiamare la gente nel nostro paese. La notte che ha tenuto a battesimo un rinato senso di comunità, spontaneo o no, poco importa: il risultato è che per le strade del paese c’è da ridere, da cantare, da stare insieme, da godersi le chiacchiere, da curiosare, da vivere. C’è una comunità che si offre, con pregi e difetti, allo scambio. Che propone riflessioni sulla fame africana di cibo e sapere, sui dolori e i timori dei malati di Aids, sulle difficoltà e il sostegno da dare a chi si occupa di sclerosi multipla, sulle terapie artistiche dei disabili di ogni genere e insieme riesce a creare un momento di vera magia chiamando a raccolta, tra i suoi fiori, tanta, ma tanta gente che tornerà. Sì, tornerà. Se quel senso di comunità non scompare. Eccola di nuovo, la gente, nel fine settimana successivo, quando si aprono 100sterie. Ecco di nuovo la comunità che gioca, ride, cucina, mangia insieme. Pochi soldi, a quanto pare, pochi sponsor (Santa Benedetta) molti patrocinii (Comune, Comunità Montana, Parco regionale, Distretto delle Eccellenze, Museo Diffuso del Vino, Consorzio Tutela Frascati Doc), moltissima buona volontà. Dopo l’edizione del 2005, il borgo monteporziano ripropone i suoi antichi tinelli come tradizionali osterie e fraschette. E’ la comunità a tirarsi su le maniche e preparare fettuccine, trippa, pasta e lenticchie, matriciana, fagioli, fave e pecorino. E’ la comunità, con l’organizzazione di PCR, a proporre, ospitare e godere di stornelli e stornellatori, poeti improvvisati e suonatori. E’ la comunità a riunirsi in piazza per fare il tifo e poi acclamare il vincitore dell’accanito torneo di morra. La comunità si rimbocca la maniche. La comunità che vive. 4 PRIMOpiano MORRA d’azzardo Morra, gioco antico, più che antico. Le prime tracce sono in Egitto, XXV dinastia: nella tomba di un alto dignitario di corte, si vede il defunto con il braccio steso con un numero di fronte ad un altro giocatore. Anche Elena e Paride, come si vede in una pittura vascolare greca, sono con le mani tese. Quanto ai romani, bè, lo stesso Cicerone, che dalle nostre parti aveva una villa, sosteneva che “è persona degna quella con cui puoi giocare alla morra al buio”. Gioco proibito dal fascismo e tuttora vietato nei luoghi pubblici (salvo speciale autorizzazione, come è accaduto a Monte Porzio), perché era di solito praticato come gioco d’azzardo: si scommetteva vino. L’unica differenza tra la morra e una partita a carte, dunque, stava nella violenza gestuale e verbale del gioco stesso, che si prestava a malintesi, soprattutto dopo il contributo alcolico. In Spagna, nessun divieto: si gioca a morra con costanza. Stesso discorso in Corsica ed in tutte quelle zone del Mediterraneo che furono legioni e colonie dell’Antica Roma. Gioco d’azzardo, dunque? Nessuna logica d’azzardo nel gioco in sé. Come in tante cose, entra in ballo l’incertezza, piuttosto: un giocatore troppo prevedibile perde facilmente contro uno di cui si conoscono le doti di attenzione, intuito e osservazione. Persino noi, che mai ne abbiamo visto uno, avevamo puntato due possibili candidati alla vittoria sin dai primi incontri: Laurenti o Angeletti. Terzo Silo. Abbiamo azzeccato. Altro che azzardo. PRIMOpiano Torneo 100sterie: Vince Angelletti, secondo Laurenti Tre, seiiiii, cinque, tuttaaaa... Mario Silo non è malaccio, Luigi Laurenti è un esperto, un professionista, Vescovo vuole far spettacolo, il sindaco Buglia è un po’ lento, il vicesindaco Giusberti tira sempre 4, facile vincerlo. Non male invece Sandro Palombieri che tiene duro ai riscaldamenti del sabato, ma domenica non si presenta. Pure Buglia dà forfait, si vede che ha capito di non avere alcuna chance. C’è Mancini che è alle prime armi, eppure se la cava. C’è Adami, che dà filo da torcere anche con una mano fasciata. E poi c’è il vincitore, Angeletti, un “ballerino” della Morra. Sembra facile. La verità è che il ritmo cadenzato, l’urlo per provocare l’effetto acutistico voluto, il rapidissimo ragionamento a doppio senso per analizzare e prevedere il gioco dell’avversario e contemporaneamente evitare di buttar giù i numeri che l’altro si aspetta, rendono necessarie capacità di osservazione e velocità di ragionamento non scontate, soprattutto quando il gioco si fa duro e i litri corrono. Riflessi prontissimi, grande destrezza, energia, persino violenza verbale per sovrastare psicologicamente l’avversario e farlo giocare di rimessa, vocali finali che si allungano quando si fa punto, gestualità calibrata, ritmo incalzante, tutto parte di un duello che, a vederlo, pare quasi una danza, un’arte marziale, una liberazione. Quanto ai limiti, sempre incerti, sono di appannaggio di tacite regole. In piazza, persino nella suspence della rapidissima finale tra Angeletti e Laurenti sono valse quelle dell’allegria. PAOLA BOLAFFIO 5 6 PRIMOpiano Altra notte Nottambuli speciale, a da Museo Monte Porzio Catone, dopo quelle delle Orchidee e di 100sterie. Stavolta è opera del Polo Museale diretto da Massimiliano Valenti che, in collaborazione con la PCR, aderisce all’iniziativa europea “La Notte dei Musei”, manifestazione lanciata nel 2005 dal Ministero francese della Cultura e della Comunicazione - Direzione dei musei di Francia, e posta sotto il patrocinio di Terry DAVIS - Segretario Generale del Consiglio d’Europa. La manifestazione è organizzata in sinergia con la “Giornata internazionale dei musei” dell’ICOM e coinvolge più di 7000 musei dei 48 paesi firmatari della convenzione culturale europea che hanno ricevuto un invito a partecipare a questo appuntamento. Gli obiettivi sono quelli di indurre il pubblico più vasto, ed in particolare i giovani, a spingere le porte dei musei e raccogliere i musei europei intorno a un comune evento con l’intento di contribuire alla costruzione di un’identità culturale europea. Il Polo Museale di Monte Porzio Catone, quindi, oltre al normale orario di apertura dei tre Musei (9.00 – 13.00; 15.00 – 19.00), prevede un’apertura straordinaria serale per il 17 maggio prossimo, nella quale si svolgeranno le seguenti iniziative: alle 19.30, al Museo della Città, un Aperitivo di Note, ovvero brindisi di apertura straordinaria del Museo, la cui visita sarà accompagnata dalle note di un concerto dal vivo di musica classica per flauto e chitarra eseguito dai docenti della Scuola di Musica Iseo Ilari, concertisti affermati. Alle 22.30, si prosegue al Barco di notte, con una visita guidata notturna alle rovine del Barco Borghese, suggestivamente illuminato, a cura del direttore e del personale scientifico del Polo, seguito da brindisi di commiato dall’evento. (per info: 331.5811061; 06.94341031; 06.9428333; www.comune.monteporziocatone.rm.it) PRIMOpiano Festival del cibo di strada 7 II edizione, a Monte Porzio Catone sabato 14 giugno. “Il binomio enogastronomia e territorio e le innumerevoli possibilità di interazione con le culture “alte” che possono scaturire da questo incontro goloso, costituiscono sufficienti motivazioni per organizzare e promuovere la seconda edizione del Festival del Cibo di Strada”, spiegano gli organizzatori dell’associazione Athenaeum. L’evento, realizzato per le strade del centro storico, è frutto della collaborazione tra l’associazione romana, l’Istituzione comunale Area delle Muse e il Polo museale cittadino e “si prefigge lo scopo di contribuire alla crescita ed alla diffusione della cultura materiale, nonché alla valorizzazione delle produzioni, tipiche e di qualità, della provincia di Roma e del territorio castellano in particolare”. Protagonisti, i produttori dell’artigianato caseario, norcini, produttori vitivinicoli, raffinati interpreti dell’arte “bianca” della panificazione, pasticceri, e numerose altre stelle del firmamento enogastronomico laziale, che si confronteranno e dialogheranno con artigiani alimentari provenienti da ambiti regionali diversi: dal pizzaiolo campano all’”artista” palermitano, creatore delle sontuose arancine. Vini dal crescente spessore qualitativo, ormai tra i più interessanti dell’intero panorama enologico nazionale, e prodotti alimentari che esprimono un profilo qualitativo altrettanto elevato, comporranno un mosaico goloso della cultura. La manifestazione, articolata in momenti diversi, è da consumare, in lento e sereno godimento, nell’arco di un'unica giornata. Ad ogni partecipante sarà consegnata una carta con la rappresentazione del tragitto goloso e la tipologia delle prelibatezze enogastronomiche somministrate, un bicchiere da degustazione contenuto in una sacchetta di stoffa ed un coupon di tagliandi, necessario per ricevere i prodotti. Senza una sequenza obbligata, ci si potrà costruire un percorso individuale e un proprio menù, attraverso un ventaglio ampio ed articolato di assaggi, dai salumi ai dolci, fino a pietanze della tradizione. Tutto il territorio comunale parteciperà, a vario titolo, all’evento: i ristoratori e gli enotecari saranno coinvolti nella preparazione-distribuzione di gemme enologiche e pietanze di strada, nei siti di interesse artistico- naturalistico-archeologico saranno organizzate visite guidate, mentre appositi gazebo ospiteranno i prodotti. Il tutto, accompagnato da momenti musicali, con esecuzioni dal vivo di generi diversi: dagli stornelli tradizionali alla musica classica, fino al blues; spazio ludico dedicato ai bambini e visita all’area archeologica del Barco Borghese, al Museo della Città e al Museo del Vino. Fine maggio e gugno di festa, a MPC. Si parte con la tradizionale Infiorata, superbamente e volontariamente realizzata, come ogni anno, per il Corpus Domini, grazie all’impegno dei ragazzi del gruppo della Divina Misericordia. Domenica 25 maggio, l’evento, appuntamento importante per la comunità, preparato da giovani volenterosi che nella notte, con grande dedizione, fantasia, affetto, gioia, cura ed entusiasmo, “dipingono” le strade con coloratissimi tappeti floreali. A seguire, la tradizionale festa delle associazioni organizzata dalla Consulta. A fine giugno, poi, l’appuntamento sarà con la Festa della Banda. 8 CITTA’deiRAGAZZI Ti insegno io la Sgrella... Il 28 maggio nonna Laura, nonna Marina, nonna Stefania, nonna Cesarina insieme ad altre nonne del centro anziani hanno risposto all’invito dei bambini della ludoteca comunale “L’’Orologio Matto”. Hanno giocato insieme, hanno scambiato l’un con l’altro le regole dei giochi, i più grandi hanno insegnato ai piccoli, i più piccoli hanno insegnato ai grandi. L’esperimento è riuscito. “L’Orologio Matto”, ovvero l’associazione “Una città per tutti” , grande regista di questa magnifica avventura, ha presentato il primo laboratorio ludico intergenerazionale. Un pomeriggio sotto i riflettori per i nonni che, nell’ambito del progetto “Memoria in Viaggio” promosso dalla Casa dell’Associazionismo, si sono dedicati ai più piccoli partecipando attivamente all’iniziativa “… E per merenda… Conte e Ri…Conte”. Un pomeriggio a giocare, ad imparare altri giochi ed insegnare ciò che la memoria della propria infanzia ha mantenuto intatto. Quasi tutte nonne, l’unico nonno che non è mancato all’appello è il fedele Marcello, venuto a divertirsi insieme a suo nipote e “ai suoi ragazzi”; perché nonno Marcello li aiuta spesso a costruire giocattoli e a sistemarli quando è necessario. “Il carretto di legno era rotto e lui l’ha riparato” testimoniano in coro in bambini. “I carretti tradizionali sono stati costruiti in ludoteca dai ragazzi ormai grandi con l’aiuto di Marcello” dice Silvia Brugnola, responsabile della ludoteca e coordinatrice dell’evento alla quale vanno tutti i complimenti per lo svolgimento straordinario dell’iniziativa. Nonni e bambini formano un grande cerchio. “Come si gioca a “Tippiti”? “Con i bottoni. Si forma un cerchio per terra con il gesso, si gioca in 3 o 4 persone. Si punta il bottone verso il cerchio con una spinta dell’indice e del pollice. Se il bottone arriva vicino al bordo del cerchio “brucia” e il giocatore deve allontanarlo e ricominciare per riuscirci in un colpo solo. I giochi sono tanti: “Schiaffo del soldato”, “Strega di mezzogiorno”, “La Sgrella”, gioco per maschi, che a Rocca Priora chiamano “La Mizza”, “Buca e Zalla” con le palline di vetro da puntare in un buco fatto nella terra. E “Cucuzzaro”, e tanti altri. Poi, tocca ai bambini, insegnare i loro giochi ai nonni. Per esempio, “L’orologio matto”: “Ready study go!” sono le parole che danno il via al gioco. Silvia si mette al centro del cerchio e i ragazzi sono intorno a lei. Con una corda Silvia rappresenta le lancette di un orologio che girano. I ragazzi devono saltare ed evitare di farsi toccare la punta dei piedi dalla lancetta. L’ultimo rimasto ha vinto. Ora di merenda. I bambini portano ai nonni i vassoi con pane e olio, pane e nutella, dolci, dolcetti, merenda d’una volta. “… E per merenda… Conte e Ri…Conte” è stato organizzata anche al centro anziani di Rocca Priora. Prossimo ed ultimo appuntamento col centro anziani di Palestrina il 25 maggio, in piazza. HELENE DUVAL PIEDIBUS Tutti a Piedibus. La Ludoteca Comunale e l’associazione Una città per tutti, insieme alla scuola Don Milani e al Comune di Monte Porzio, ma soprattutto i bambini monteporziani invitano associazioni, genitori e ogni altro cittadino interessato alla presentazione ufficiale del progetto Piedibus che si svolgerà il 16 maggio prossimo alle 16.30 in bilbioteca multimediale dell’Istituto, in via Costagrande. CITTA’deiRAGAZZI 9 Nasce un gionale. Non è una grande notizia, apparentemente: ne nascono tanti. Eppure questo è diverso. Forse addirittura unico. E’ un giornale fatto dai ragazzi, un giornale vero, che distribuisce migliaia di copie e che riunisce nelle sue 16 pagine a colori le notizie, le informazioni, le opinioni dei ragazzi dai 9 ai 14 anni delle scuole di 13 Comuni dei Castelli romani e prenestini. Un giornale dove i ragazzi potranno scrivere quello che interessa loro. E’ ancora calda la notizia: la Comunità Montana ha deciso a fine aprile di registrare la testata SQUOLAMIA, non un giornalino scolastico, non un esperimento di laboratorio, ma un giornale vero, che distribuirà 3000 copie sul territorio e che non si occuperà, se non marginalmente, delle notizie ufficiali delle singole scuole, ma darà voce ai bambini e ai ragazzi che parleranno della scuola che vorrebbero, della loro lettura dei fatti di cronaca, dei loro amori, dei loro rapporti sociali, dei mezzi di comunicazione che usano, dei libri, dei film, delle canzoni, delle mode che seguono, un giornale battezzato di proposito Squolamia con la Q per vestirlo immediatamente degli abiti meno istituzionali possibili. La realizzazione redazionale è stata affidata a Il Refuso, associazione che già opera in ambito editoriale sul territorio; la direzione responsabile a Luigi Jovino. Il 29 aprile scorso, presso la sede della Comunità Montana a Rocca Priora, si è svolta la prima riunione insieme ai referenti degli Istituti Comprensivi che per primi hanno aderito all’iniziativa: Colonna, Frascati, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Rocca Priora e Zagarolo. Il primo numero del giornale (ne sono previsti sei nell’arco di un anno) uscirà a fine maggio, primi di giugno. “Un bimestrale per raccontare la nostra scuola – spiega Giuseppe De Righi, Presidente della Comunità Montana - attraverso gli occhi dei nostri giovani che saranno i veri protagonisti del giornale”. In effetti, il giornale permetterà di sostenere una rete scolastica già esistente che, attraverso la voce dei ragazzi, attraverso il loro modo di vedere il mondo, contribuirà ad incrementare le loro esperienze dentro e fuori della scuola ed a sensibillizzarli all’informazione e alla comunicazione con gli altri. Lavori in corso dunque per il primo numero. Nella sede operativa di SQUOLAMIA sono già arrivate recensioni, articoli, sondaggi e classifiche sui cantanti preferiti a Rocca Priora, sulle parole più usate nelle classi di Monte Porzio. Frascati ha inviato 15 “pezzi”. Colonna è al lavoro per un’inchiesta speciale. Le sei uscite previste nel progetto, che rientra nel più ampio “Radici del Futuro”, metterano in rete le scuole dell’area, coinvolgendo i ragazzi degli ultimi due anni di scuola primaria e quelli delle tre classi di scuola secondaria di primo grado di tutti gli istituti che vorranno aderire all’iniziativa. 16 pagine a disposizione dei ragazzi, dove potranno esprimersi, informare, dichiarare, comunicare e anche fotografare e denunciare. Il giornale è diretto da Luigi Jovino, docente di scuola secondaria di primo grado e giornalista, ed edito dalla Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini con fondi regionali, per un importo di 29mila euro. I SAGGI HELENE DUVAL I piccoli e grandi musicisti della Scuola di musica comunale Iseo Ilari diretta dal M° David Ciavarella sono pronti per l’esibizione di fine anno. Ecco il calendario dei saggi: il 13 giugno, ore 19, saggio del Dipartimento moderno al Centro ricreativo anziani (ex Piazza Grande) in via Vittorio Emanuele II, 58; il 15 giugno, ore 16,30, saggio del Dipartimento classico presso la Biblioteca comunale Marco Albertazzi; il 18 giugno, ore 19, rappresentazione del Coro di canti di tradizione orale di Giovanna Marini e Xavier Rebut, presso il Teatro del Barco Borghese in Via Frascati, 68. E’ ancora in fase di organizzazione, invece, la rappresentazione di fine anno del Coro di Voci bianche diretto dal M° Sellari. Con molta probabilità il saggio si terrà il 18 giugno presso il Teatro del Barco Borghese alle ore 16,30. (Per info: 069428333). 10 CITTA’deiRAGAZZI Come mi piace... se non è da studiare La Scuola è in festa, dal 5 maggio fino al 23, al Don Milani, i bambini della materna, quelli delle elementari e i ragazzi delle medie festeggiano il libro e la lettura con una serie di eventi, mostre, animazioni, laboratori di pittura e poesia, recitazione di classici con l’aiuto di veri attori, incontri con scrittori e giornalisti, registi e cantastorie, libriparlanti e libromanie, itineranti e in musica e così via. Ascoltano e leggono (favole e rime), comprano e vendono (libri e giornali), recitano, propongono ed espongono, in una lunga festa di quasi venti giorni organizzata dall’Istituto Comprensivo, dalla Biblioteca comunale e dai professionisti e dalle associazioni che hanno voluto dare il loro contributo, come Il Refuso, l’Orologio Matto/Una città per tutti, la libreria itinerante Ottimomassimo e Il Libro Parlante di Marino, l’attrice Federica Festa, l’attore Vincenzo Failla, Sergio Guastini e la regista Sofia Scandurra, Giorgio Baratta e Massimiliano Maiucchi, la poetessa pittrice Maria Teresa Raho, lo scrittore giornalista Paolo Fallai. La mostra del Libro ha due sedi: presso la scuola dell’Infanzia in via Frascati antica (dalle 15.30 alle 16) e presso la Bibliotemediateca dell’Istituto, in via Costagrande 18/C (dalle 16 alle 16.30). L’ultimo libro della Rowling castellana Da leggere, La ragazza drago di Licia Troisi (Mondadori, 17 euro). Nuova trilogia per la giovane J. K. Rowling italiana, la giovanissima regina del fantasy, tra le più apprezzate in Europa: L'Eredità di Thuban, il primo episodio, racconta di Sofia, ragazza cresciuta in un istituto per orfani, adottata da un eccentrico professore di antropologia che vive in una casa sul lago costruita attorno ad un albero molto antico. Sofia ha un neo sulla fronte, ma non sa che quello è il segno dell'eredità dell'ultimo dei draghi e... che la aspetta un arduo compito. Astrofisica, giovanissima, (classe 1980), Troisi è stata la rivelazione dei primi anni del Duemila. Il suo primo libro, Nihal della terra del vento. Cronache del Mondo emerso, è uscito nell’aprile 2004 ed ha segnato l’inzio di una serie di pubblicazioni (7 in 4 anni), tutte di grande successo. Una media eccezionale per Licia, che lavora come astrofisica presso l'Agenzia spaziale italiana." Nel suo ultimo libro, si parlerà di Villa Mondragone, del Lago di Albano, di draghi e soprattutto di Sofia, la sua nuova eroina. CITTA’deiRAGAZZI GXC 11 Il laboratorio itinerante Giornalisti per Casa, realizzato da Il Refuso, ha fatto tappa a Monte Porzio e Rocca Priora, con le scuole Don Milani e Duilio Cambellotti. Le tre classi di prima media monteporziane hanno concluso il loro percorso “giornalistico” presentando a Paolo Fallai, scrittore e giornalista al Corriere della Sera invitato da Il Refuso il 6 maggio scorso, il loro Curiosando, giornale di 16 pagine in carta patinata a colori, pieno di articoli frutto di interviste con le fonti della cultura locale realizzate nei due mesi di laboratorio. In occasione della Festa del Libro, organizzata dall’Istituto Don Milani e dalla Biblitoeca Comunale, i 54 alunni di 11 e 12 anni hanno raccontato a Fallai, autore che già conoscono (durante l’anno hanno letto Le tre chiavi e Lo chiameremo Diciassette), la loro esperienza di “redazione” ed hanno ricevuto gli autorevoli complimenti per l’ottimo risultato. Quasi tutti gli articoli sono frutto di una elaborazione autentica dei ragazzi. Il risultato è un prodotto vestito del loro stile, di un loro modo di esprimersi attraverso una scrittura semplice, sincera e qualche volta schiacciante. Il Refuso, che ha potenziato gratuitamente il numero degli incontri per consentire a tutti i 54 ragazzi di partecipare al laboratorio, ha messo a disposizione 1000 copie di Curiosando, consegnate ai ragazzi della scuola Don Milani, alla biblioteca comunale e distribuite gratuitamente a tutti coloro che hanno partecipato al laboratorio, fonti e partner. Il dirigente Giuseppe Gobbi ha proposto poi ai ragazzi di vendere, a offerta libera, le copie ai genitori e ai “colleghi” delle altre classi, in modo da sollecitare un maggiore coinvolgimento e avere maggiore motivazione nell’ottenere un riconoscimento del proprio lavoro. Il ricavato potrebbe essere usato per un fondo a disposizione dei ragazzi. Il lavoro però non è finito. I “giornalisti per casa” e tutti gli altri alunni delle IV e V elementari e II e III medie, sono già al lavoro per scrivere gli articoli destinati al neonato giornale di tutte le scuole dei Castelli Romani e Prenestini SQUOLAMIA, progetto della Comunità Montana affidato a Il Refuso. I “giornalisti per casa” di Rocca Priora, intanto, stanno mettendo a punto i loro “pezzi” per Freshnews, il giornale che sarà frutto del laboratorio itinerante svolto negli ultimi mesi con la Duilio Cambellotti e tutti i partner HELENE DUVAL della cultura locale. MAGICHE VocaliM SABATO 17 maggio ore 17, lettura animata con Paola "Le vocali...magiche" e poi... si festeggia la primavera con giochi e merenda. Libreria Tempo di leggere. Via Italo Belardi, 64 a Genzano tel.06.9391327, e-mail:[email protected]. ANIMANI Mani dipinte e animate, tra ombre cinesi e colore, per dare vita ad animali, uomini, oggetti. Una ricerca raccontata da 80 opere e bozzetti dell’artista-artigiano-performer fiorentino Mario Mariotti, in mostra fino al 29 giugno alla Casina di Raffaello a Roma. Quattro sezioni che “raccontano” altrettanti libri per bambini pubblicati dall’artista scomparso nel ‘97. E poi video, per stupirsi con mani-animali in abiti da carnevale e musicisti tirati fuori dal cappello magico della fantasia. E laboratori, per trasformare le proprie mani con colori e creatività e poi fotografare il risultato. Perché, come scriveva Mariotti, “vale più provare a dipingersi temerariamente un dito che gingillarlo a sfogliare le pagine di tutti gli Animani e Umani messi insieme”. Info 060608. IR 12 CRONACA OPERE PUBBLICHE Approvato dal Consiglio Comunale il Programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010 e l’elenco annuale 2008. La relazione è dell’assessore all’Urbanistica e LL.PP. Piero Giusberti. 1. Completamento della piscina comunale in località Romoli. 2. Ristrutturazione del cimitero e di via Gigi Melloni per un importo di 135.000 €; 3. Completamento dell'edificio scolastico di via I maggio, “abbiamo fondi disponibili e il progetto è in via di approvazione, in attesa dei nulla osta per 450.000 €;... si tratta della realizzazione della cubatura che rimase incompiuta all'atto della costruzione dell'edificio scolastico cioè quella a piano terra. Saranno ricavate altre aule scolastiche complete di refettorio, servizi etc e questo comporterà anche la sistemazione dell'area esterna che è rimasta finora inutilizzabile; 4. parcheggio del parco Gramsci, “540.000 € di finanziamento regionale. E’ un primo stralcio perché naturalmente questo dovrà essere integrato da un ulteriore finanziamento che stiamo cercando di ottenere dalla Regione per il completamento che sarà previsto per l'anno successivo, con il ripristino del giardino più o meno alla quota attuale. II ANNO: 1. Completamento del prolungamento di via Romoli. “Lo stiamo mettendo nel II anno però mi auguro, e al 95% sarà così, che questa opera sarà comunque iniziata nel 2008 e completata nel 2009, in virtù di una soluzione tecnica diversa e meno dispendiosa rispetto a questi 720.000 €, soluzione messa a punto dall'amministrazione”. 2. il nuovo asilo nido in via II settembre. “Il progetto definitivo è in via di approntamento; è stato fatto un piccolo bando per l'assegnazione della progettazione che è in via di presentazione da parte dell'ufficio tecnico e che prevede anche un'altra soluzione che potrebbe in qualche maniera far risparmiare soldi all'amministrazione...” 3. via Duca degli Abbruzzi, collettore fognario finanziato grazie ad un bando della Provincia, della Regione Lazio. 4. Viadotto e parcheggio di via I maggio. ..”La nuova strada, struttura principale prevista dalla variante al P.R.G. a valle Formale, è un'opera di notevole impegno economico e naturalmente ci dovremo impegnare fin da ora a prevedere il reperimento di finanziamenti...” 5. Ristrutturazione del campo sportivo comunale di via Romoli, sistemazione del tappeto in erba. “Anche qui ci stiamo avviando per soluzioni che potrebbero farci risparmiare, anche usufruendo delle facitazioni che la Provincia ha messo in atto con un suo programma di snellimento dei pagamenti degli interventi sportivi, così come pure per la piscina, ma anche per dare un assetto definitivo a quello che è sicuramente insufficiente al campo sportivo comunale, spogliatoi, tribune”. “Non compaiono alcune opere, alcuni finanziamenti che in realtà già sono stati stanziati dalla Regione e dalla Provincia, come la palestra, totale iniziativa provinciale, o il completamento del sistema fognario per il quale abbiamo avuto un notevole finanziamento in questi anni da parte della Regione per un totale di più di 1.000.000 € con i quali sostanzialmente terminiamo la rete fognaria del territorio comunale, eccetto qualche area in zona rurale al di sotto della linea di livello dei depuratori che non abbiamo potuto mettere nel programma delle opere pubbliche finché le somme non saranno effettivamente erogate dalla Regione, ma che, una volta messe a disposizione del Comune, prenderanno sicuramente il posto nella prima colonna, cioè nel 2008”. L’angolo del Cantaporcellino a cura dell’invisibile superfluo Notizia dell’ultim’ora: è necessaria una lubrificazione del pianeta. Esperti del centro benessere jammolla hanno appena divulgato la notizia di un probabile essiccamento dell’atmosfera con conseguente estate torrida. Fanno sapere che l’unico modo per sopravvivere ai mesi torridi che ci aspettano senza inquinare è l’uso dello sputo. Sputiamoci addosso gente! Oltre a ricordarci quanto ci vogliamo bene rinfrescheremo i passanti, i parenti, gli amici, i negozianti a cui chiederemo acqua. Sputatevi addosso, rinfrescatevi. CRONACA IL CAMPO si farà 13 Questione campo di calcio di Monte Porzio. Si dibatte in città, e soprattutto in via Romoli. Gino Gentile, apprezzato allenatore dei ‘94, in un’intervista al nostro giornale, ha sollevato pubblicamente il tema, puntando il dito contro un’amministrazione che, a sentir lui, sembra preferire altri sport a quello più amato dagli italiani. Secondo Gentile, la dimostrazione di ciò sarebbe nel fatto che il Comune sta per ottenere dalla Provincia un palazzetto per basket e pallavolo da un milione e mezzo di euro, mentre non ha chiesto nulla per il campo di calcio. Giriamo la questione al sindaco. “I fondi destinati alla palestra - risponde Roberto Buglia - sono destinati alla palestra e basta, non possono essere girati ad altre strutture. Sono fondi della Provincia per un progetto della Provincia, di proprietà della Provincia. Non è questione di mancanza di sensibilità verso il calcio. Lo sport è lo sport. Questa Amministrazione sa quanto è importante, sa che i ragazzi ne hanno bisogno, farà di tutto per risolvere questo problema”. Un problema che, tra l’altro, si è riacutizzato quando, nelle scorse settimane, si è temuta la squalifica del campo da parte della Federazione. Allarme rientrato: si dovranno fare un po’ di lavori in estate, ma le obiezioni ufficiali degli ispettori non sono tali da far temere il peggio. Certo, il campo di Monte Porzio non è proprio il massimo. “Tutti gli altri comuni sono messi meglio di noi”, dice Gentile. Replica il sindaco: “Vorremmo poter agire anche domani, lo faremmo se fosse possibile. Ma certi interventi devono essere programmati seriamente solo nel momento in cui si hanno le certezze economiche per poterle affrontare. Noi abbiamo appena ottenuto uno stanziamento di un milione e 650mila euro per l’impianto sportivo, è ovvio che dobbiamo segnare il passo per il campo di calcio. Ci vogliono 500mila euro? 350mila? Beh, prima di noi, che abbiamo appena avuto 5 volte tanto per il nostro sport, forse toccherà a qualche altro comune. E’ normale. Capisco perfettamente che i ragazzi, e chi lavora con loro con passione, vorrebbe che tutto fosse preciso e perfetto. Lo vorremmo anche noi. Ma non è che non facciamo nulla per lo sport a Monte Porzio. Due interventi fondamentali sono in cantiere, la piscina e il centro sportivo. Se riusciamo a far quadrare i conti, e se riusciamo a coinvolgere ancora una volta la Provincia, si accelererà anche la questione del campo di calcio. Come? Con il Credito Sportivo, probabilmente. Con un mutuo i cui interessi potrebbe accollarsi la Provincia, per esempio, mentre noi pagheremmo il capitale. Non voglio fare promesse, se non sono sicuro di poterle mantenere. Non dimentichiamoci che la Provincia si è insediata oggi, che ancora non c’è probabilmente neppure un assessore a cui chiedere un appuntamento. Certo, al più presto lo farò. Ma non si possono pretendere i miracoli: per fare in tempo per l’inizio del prossimo campionato, come chiede Gentile, si dovrebbero cominciare i lavori a giugno, cioè praticamente subito... No. Davvero, noi ce la mettiamo tutta, anche andando tutti i giorni a Roma a seguire la pratica. Ma siamo realisti. I tempi sono troppo stretti. Speriamo di trovare un interlocutore diretto, senza il quale non ti ascolta nessuno, e poter fare i lavori già da quest’anno. Nel frattempo, però, stiamo pensando comunque ad interventi al campo sportivo attuale e, in aggiunta a questo, stiamo cercando di intercettare contributi per l’area di Villa del Pino quale struttura alternativa mirata, oltre ad ospitare gli eventi, al calcio, ai giovani calciatori monteporziani”. Il 15 giugno, si inaugura ufficialmente il nuovo CESVIPE, Centro per lo sviluppo integrato della persona, in viale Kennedy 1 a Grottaferrata. Il Centro Polispecialistico per il benessere psicologico, fisico, relazionale della persona, diretto dalla dottoressa Paoletti, mette a disposizione una équipe di professionisti che armonizzando le loro diverse discipline, aiutano e sostengono la persona offrendo un suporto per una crescita integrata e completa. Nel team, psicoterapeuti, psicologi, una ipnotista, una psicodiagnosta, un osteopata, un nutrizionista, un dietista, un naturopata, un conduttore di classi di bioenergetica, uno specialista in psicodiagnosi e psicoterapia dell’età evolutiva. PROMOZIONALE 14 Verde...d’acqua CRONACA Medaglia del presidente della Repubblica Napolitano per “Giochi d’Acqua e di Verde”, l’evento culturale quest’anno in programma dal 17 al 25 maggio per l’XI edizione, in cui si aprono straordinariamente al pubblico le Ville Tuscolane e i Palazzi nobiliari del territorio. Un percorso storico-culturale impreziosito da mostre d’arte, mostre mercato, degustazioni, convegni e concerti; un viaggio tra il verde ed i capolavori architettonici di Bernini, Borromini, Maderno, Fontana, Della Porta.... Il tutto con un biglietto di 13 euro che dà diritto alla visita guidata nei giardini delle Ville dei Castelli romani e prenestini. Nel circuito di “Giochi d’Acqua e di Verde” anche Parco Sforza Cesarini a Genzano, l’Abbazia di San Nilo, le Catacombe Ad Decimum a Grottaferrata e la Rocca dei Colonna-area archeologica di Castel San Pietro Romano. Tra gli appuntamenti, le personali di Mimmo Di Laora a Palazzo Doria Pamphilj, Andrea Camagna a Villa Tuscolana, Tommaso Cascella presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati e la mostra fotografica “L’Uomo e l’Ambiente: Piante, Fiori e Parchi” al Parco Sforza Cesarini a Genzano. Imperdibile, poi, la mostra mercato “Tramando… Tessendo” dal 16 al 18 maggio a Palazzo Rospigliosi a Zagarolo. Per la letteratura, invito alla lettura il 18-25 maggio a Frascati con autori vari e la Festa del Libro a Zagarolo, il 23-24 maggio. Anche musica: il 17 maggio alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, concerto per pianoforte del Maestro Mikhail Yurkov; quanto al jazz, grande concerto di Danilo Rea, Fabio Zeppetella, Ares Tavolazzi e Aldo Romano il 25 maggio a Villa Torlonia a Frascati. Per scoprire nuovi talenti, infine, “Note per Gioco”, II edizione del Festival delle band emergenti delle Colline Romane il 17 e 18 maggio a Villa Torlonia di Frascati. U n intero week end per un corso a tutto Miele, tra il 24 e il 25 maggio, a Villa Mondragone, a Monte Porzio, appena nominata Città del Miele, appunto, anche in vista di un convegno internazionale sul nettare dei fiori. Un corso per l’ “analisi sensoriale e guida alla degustazione”, sotto la la direzione scientifica del Centro Ricerche Miele- Dipartimento Biologia, Università "Tor Vergata" e la collaborazione di FAI. Con l´aiuto di esperti sommelier ci si porà avvicinare con maggiore competenza alla valutazione di questo alimento. L'evento rientra nel ciclo di attività di Florilegia, calendario di appuntamenti 'verdi' nella nostra Regione curato da CREIA (Centro Regionale di educazione e informazione ambientale). L’apiario sperimentale di Villa Mondragone, insieme a quelli del Parco dell´Appia Antica e del Parco di Veio rientra nel progetto "Miele dei Parchi", e sta attualmente funzionando come centro di monitoraggio ambientale dando indicazioni sullo stato di salute della flora apistica e dell’ambiente. (Quota di iscrizione al corso: € 100; info: 06 9401 9411). CRONACA Cantiere che vai... 15 Cantieristi-Scuola, così si chiamano quei 15 bibliotecari che lanciano un appello, una petizione, con raccolta firme presso gli utenti dell’SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani). Se non accade qualcosa per esempio l’arrivo di un contributo dalla Regione al Consorzio - loro saltano, e con loro probabilmente anche una buona fetta dei servizi del Sistema. Cantieristi-Scuola, “come dire neppure precari - spiegano. - Così per sette anni e mezzo: iscritti alle liste di collocamento, pagati quel minimo che offre il Cantiere, senza ferie o malattie, con un compenso legato alla presenza”, mentre organizzano visite guidate, gestiscono il sito web, realizzano la rivista del sistema, comunicano gli eventi del territorio, forniscono notizie bibliografiche, supportano gli utenti nella consultazione del catalogo, i prestiti, etc... Così, neppure precari, fino allo scorso dicembre, quando con la finanziaria regionale sono stati equiparati ai precari, appunto, senza però che l’ente avesse la copertura finanziaria per sostenere i costi di eventuali contratti. “A giugno necessariamente finisce il rapporto di utilizzazione, perché il sistema del Cantiere/scuola è stato abolito. La regolarizzazione con contratto, che ovviamente costa molto di più del Cantiere (noi prendiamo 500 euro al mese al massimo, se non manchiamo), sarebbe possibile solo se ci fossero fondi. Il Consorzio, che non ha finanze proprie, ha chiesto un contributo alla Regione, tramite la Provincia. L’assessore Tibaldi (al Lavoro, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili della Regione, ndr) ci aveva rassicurato: sembrava che avesse trovato una soluzione per i fondi necessari, ma non abbiamo più saputo nulla”. Trenta, trentacinque anni di media ciascuno. Più della metà, laureati. Su di loro, e sui 21 dipendenti, si regge un Sistema che funziona. “Ma che rischia di saltare”. Una soluzione realistica? “Non ne abbiamo. O meglio, sostieniamo quella dell’ente SBCR: un contributo che possa fare da sostegno per i primi tre anni di stabilizzazione, poi tutto sulle spalle del Consorzio”. E i Comuni? “E’ bene che gli utenti sollecitino i loro sindaci, perché l’SBCR, non dimentichiamolo, è un consorzio di 17 comuni”. E’ in corso una raccolta firme: “Abbiamo bisogno di voi, non vogliamo che questa stupenda avventura finisca, non vogliamo che tante persone cessino di lavorare per voi!”. Per chi volesse contattarli o saperne di più: http://cantieristisbcr.altervista.org Il Presidente dell’ATER Provincia di Roma, Romolo Rea e il Direttore Generale Fabrizio Urbani insieme al C.d.A. dell’Azienda comunicano che il 6 Maggio è stato approvato il progetto per la realizzazione del censimento generale dell’utenza e del patrimonio relativa agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ubicati nei Comuni della Provincia. 16 ‘NSACCO de cose CRONACA 18 maggio, Corsa del Narciso a Rocca Priora. La gara podistica che porta il nome del fiore tipico della cittadina è giunta alla sua VIII edizione ed è organizzata dall’Atletica Rocca Priora, con il patrocinio e sostegno della Comunità Montana Castelli. La gara interessa parte del centro abitato e parte della Valle Latina per un totale di 9 km di percorso unico. Ai partecipanti viene data una maglietta ricordo, una bottiglia di vino Doc e prodotti tipici locali. Partecipano circa 600-700 atleti. Il ricavato delle iscrizioni - 7 euro ognuno - viene devoluto al centro Insieme Uguali di Rocca Priora, al settore giovanile dell’Atletica e alla ricerca per la fibrosi cistica. Quanto ai premi, vino, ovviamente, ma anche un rimborso. 83ª Fiera Regionale Monte Compatri, dall’1 al 4 maggio, ovvero itinerario enogastronomico e di artigianato tipico. Conferenze, mostre, concerti, presentazione di espositori provenienti da Calahorra, il paese gemellato già da 10 anni con Monte Compatri. E una carrellata di “tutti quei mestieri - come dice il sindaco Marco De Carolis - che, con l’avanzare e il diffondersi della tecnologia, stanno gradualmente scomparendo”. E una mostra, curata dall’associazione Controluce a Palazzo Borghese, dal titolo “Da dove veniamo” sulla civiltà contadina e i Borghi di Monte Compatri. Imprese e commercio, degustazioni di olii e vino, saluti e dolci tipici, per una kermesse graziata dal meteo e organizzata con navette, che ha restituito colori ed allegria alle piazze del borgo medievale ed ha ospitato - secondo le stime del sindaco - circa 10mila presenza, per gli 80 espositori. 3 maggio, celebrazioni anche a Frascati: la Diocesi Tuscolana e il Comune hanno festeggiato i Santi Patroni Filippo e Giacomo, con una Messa Solenne, celebrata da S.E. Monsignor Giuseppe Matarrese. In occasione della ricorrenza è stata nuovamente esposta, dopo il restauro, la tela raffigurante “La Madonna con i Patroni della Città”, opera realizzata nel 1596 da Jacopo Rocchetti. A seguire, un concerto, “Nulla in mundo Pax Sincera”, con musiche di Vivaldi, Bach, Grandi e Delalalnde (Arianna Vanditelli soprano, Romeo Ciuffa flauto dolce. Magister Pietro delle Chiaie). CRONACA 17 E’ tempo di gemellaggio. Il 28 giugno prossimo arriva a Monte Porzio Catone il gruppo di 20 francesi di Saint Michel l’Observatoire città gemellata dal 2006. Gli ospiti sono tutti membri dell’associazione francese “Fêtes et Traditions” e presenteranno ai loro amici italiani i loro prodotti tipici come il miele e le mandorle, facendo scoprire nuovi sapori ed assaggiare le torte tipiche della Provenza. Il tempo di sistemarsi nelle famiglie, ed ecco a disposizione dei francesi e dei volontari italiani un ricco programma di visite sul territorio dei Castelli Romani e Prenestini. La delegazione resta a Monte Porzio Catone fino al 6 luglio e approfiterà della festa della banda, ormai tradizione radicata a Monte Porzio, quale buona occasione per condividere specialità gastronomiche. Inoltre previsti in biblioteca, ai primi di luglio, due incontri-seminario-dibattito sull’integrazione dei popoli europei e sulle relazioni tra paesi della Comunità Europea alla quale parteciHD parenno gli amici francesi. fratello FRANCESE Colonna sposa La Planche: firmato il primo atto di gemellaggio tra le due comunità. In clima festoso, e di emozione all’esecuzione degli inni nazionali, il 20 aprile scorso, dopo quattro giorni di soggiorno della delegazione colonnese in Francia, i due sindaci, Gaetano Bartoli e JeanPaul Richard hanno firmato il primo atto ufficiale del patto di amicizia tra le città di Colonna e La Planche. I due primi cittadini si augurano che questo gemellaggio sia occasione di incontro e di scambio per le due Comunità, per le scuole, per i giovani, per le associazioni sportive, per i gruppi culturali e di volontariato. “E’ un primo passo per avvicinarsi ad un’Europa vera, fatta di uomini che fanno della diversità culturale, sociale ed economica un valore aggiunto. E’ un voler superare le barriere mentali e i pregiudizi per stabilire legami di amicizia e di collaborazione tra cittadini di lingua e costumi diversi”, dichiarano i sindaci. La delegazione del Comitato per il gemellaggio di Colonna ha partecipato ad incontri con i rappresentanti delle diverse associazioni che operano a La Planche, ha visitato le realtà economiche e sociali presenti nel territorio, ma ha anche partecipato a festeggiamenti in un clima di amicizia e fraternità. La delegazione francese sarà ospite della comunità colonnese dal 10 al 14 luglio prossimo: il Comitato per il gemellaggio si è già messo al lavoro per organizzare l’accoglienza. Intanto i due paesi si incontreranno, in occasione della Festa dell’Europa, i Comitati dei rispettivi paesi presenteranno pubblicamente i filmati e le foto del gemellaggio. Appuntamento nella biblioteca Elsa Morante alle 18 del 9 maggio. OMBRETTA ANNA LISI 18 salvataggi a quattro zampe CRONACA 18 maggio, Castel Gandolfo. Ipotesi addestrativa numero 1. Situazione di emergenza con Squadre in attività di ricerca dispersi, recupero e trasferimento del ferito con ABZ al più vicino ospedale. Ipotesi n. 2: emergenza causata da una collisione e rovesciamento di due imbarcazione da turismo nelle acque del lago di Castel Gandolfo. Recupero di 7 naufraghi, soccorso per mezzo di imbarcazioni e moto d’acqua per trasporto feriti e un ferito grave con trasferimento in ABZ al più vicino ospedale. Un ultimo naufrago viene tratto in salvo da una unità cinofila da salvamento. Ipotesi n. 3: allagamento area dell’ex porticciolo e conseguente bonifica con l’impiego di idrovore che lavorano in parallelo e congiuntamente. Un ulteriore intervento sarà rivolto ad una imbarcazione che a causa di un principio di incendio è a rischio fuoco, pertanto viene soccorsa da una squadra che ne assicura l’incolumità anche per mezzo di una piccola idrovora che giunge dall’interno delle acque. Ipotesi n. 4: interruzione linea elettrica e linee telefoniche, di conseguenza la garanzia che tutte le attività che si trovano in quel momento in pieno svolgimento continuino il regolare programma. A garanzia che questo avverrà, è chiamato ad intervenire sul posto il GOT (Gruppo Operativo Telecomunicazioni). Pensano in grande, i volontari della Protezione Civile. L’addestramento è simulazione di situazioni estreme, ma non così lontane dalla realtà. I mezzi in campo per l’esercitazione sono vari, dall’elicottero ai dieci pick –up fuori strada e le 3 jeep, dalle ambulanze, alle pompe idrovore, natanti a motore e a remi, unità mobili per telecomunicazioni, auto delle associazioni di volontariato, cani da salvataggio in acqua e altri da ricerca in superficie, tende etc. E uomini, di tutti i corpi possibili, dai volontari di Protezione Civile ai Vigili del Fuoco, ai tecnici di telecomunicazione ai sommozzatori, dai medici alle guardie zoofile, unità di ricerca dispersi, presidi sanitari. Da Monte Porzio, MPC03, il gruppo di volontari guidato da Claudio Cappabianca. Tutto per una grande esercitazione congiunta promossa dal Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile del Comune di Ciampino e il Comune di Castel Gandolfo dal nome “Lago Sicuro 2008". Poche le indicazioni date prima dell’esercitazione, giusto per organizzarsi un minimo. Per esempio: “Ricevuta notizia di una persona dispersa nelle vicinanze del Lago, vengono attivate per le ricerche sul posto, con Squadre appiedate (Gruppo Comunale di Ciampino e da Volontari del Gruppo Falco di Frascati). Il protrarsi delle ricerche richiede l’intervento di Squadre Cinofile da superficie (le Orme di Askan di Ostia e le Guardie Zoofile CPA di Castel Gandolfo). Al ritrovamento del ferito si provvederà a dare notizia al 115 e 118 per i dovuti interventi sul posto, fornendo le coordinate XX E XX. Arrivati i soccorsi sul posto, unitamente alle squadre di Volontari si procede al recupero con immobilizzazione e conseguente trasferimento per mezzo di una barella fino al punto più comodo per trasferirlo sull’ABZ...”. CRONACA Multe ecozoofile 19 Controllo in divisa, per il rispetto dell’ambiente. Le Guardie Ecozoofile di Monte Porzio stilano periodicamente un bilancio delle attività. Negli ultimi mesi, parecchie le sanzioni elevate. Per abbandono di rifiuti urbani come per violazione alle leggi sanitarie, per divieto di circolazione fuoristrada in zona parco, per violazione della disciplina sulla detenzione di animali negli allevamenti, per mancanza di guinzaglio in zona pubblica, o perché colti in atto di gettare rifiuti dal finestrino dell’auto (confezioni di caramelle, pacchetti di sigarette vuoti, cartacce, cicche etc). Nelle ultime settimane hanno salvato 4 cuccioli e un falco lodolaio impossibilitato a riprendere il volo. Il vicecomandante provinciale Federico Laccertosa, che comanda il distaccamento operativo di Monte Porzio, ha stabilito piani di intervento (“molte sono state le richieste di collaborazione da parte dei comuni limitrofi, tra cui quello di Frascati”) che prevedono monitoraggi nella zona del parco con azione mirata al controllo della fauna selvatica e contro il bracconaggio, e servizi notturni per la prevenzione sul fenomeno discariche. Laccertosa ha già proposto un unico Coordinamento di Vigilanza Ambientale presso il Comando dell’Armetta: “A breve ci sarà un incontro con gli enti interessati. Il progetto della vigilanza in collaborazione con altri comuni della Provincia, è stato ideato dall’assessore all’Ambiente di Monte Porzio Giuliano Imperatori. Confidiamo ora negli enti locali, che sono il perno centrale per tutte le “azioni di sostegno” affinchè questo servizio possa perdurare nel tempo”. I carabinieri della zona Castelli Romani/Roma sud-est, che fanno capo al Gruppo di Frascati, hanno intensificato i controlli in tutta l’area di competenza. I sequestri di hashish ed altri tipi di sostanze stupefacenti, nella zona di Tor Bella Monaca ma anche a Frascati e pure dalle mani di baby pusher, sono puntualmente sulle cronache dei quotidiani, così come i risultati delle operazioni di controllo nelle zone più critiche. Tra le tante notizie che riguardano le azioni dei Cc locali, c’è anche quella - del 30 aprile - di un laboratorio tessile clandestino a Tor Bella Monaca il cui proprietario, oltre all’accusa di favoreggiamento della clandestinità (nel suo box di 200 mq, con finestre schermate in nero, di notte lavoravano 7 cinesi impegnati nelle linee di cucito e stiraggio predisposte in serie), deve rispondere anche di quella di tentata corruzione: ha provato ad “allungare” una mazzetta di 10.000 euro ai carabinieri. E’ del 3 maggio, invece, la notizia di un salvataggio. Un uomo chiama la centrale operativa dei carabinieri chiedendo aiuto: suo padre si è allontanato dicendo che si sarebbe ucciso. I carabinieri, seguendo la traccia dell’allarme satellitare antifurto dell’auto, lo hanno trovato sdraiato sul sedile in stato di incoscienza, con accanto un tubo di prolunga del gas di scarico. La famiglia ha ringraziato ufficialmente l’Arma dei Carabinieri. 20 SOCIALE Parte il 1° progetto del BP Il 19 aprile alle 9, presso la palestra della Scuola Media di via Costagrande a Monte Porzio Catone, si è dato il via ufficiale al primo dei progetti presentati dai cittadini monteporziani per il Bilancio Partecipato. Il debutto attuativo del BP si deve al corso di "Educazione al movimento per persone affette da sclerosi multipla" proposto dai soci dell’AISM Castelli. E’ questo il primo progetto al filo di partenza fra quelli selezionati, nel rispetto della tempistica programmata e dopo un intenso lavoro di organizzazione e di contatto svolto da Sandra Santoro, responsabile dell'AISM per il territorio dei Castelli Romani, firmataria della convenzione con il Comune di Monte Porzio Catone. Riservato alle sole persone colpite da questa malattia, ma aperto ai malati del territorio, il progetto si articola in forma di corso teoricopratico su due giornate, il sabato dalle 9 alle 10.30, il lunedì dalle 16 alle 17.30, da aprile a novembre, con la sola necessaria pausa estiva, per un totale complessivo di 72 ore. Tre gli insegnanti specializzati in educazione al movimento - fra loro anche uno specialista di tecniche yoga - coadiuvati da assistenti volontari del gruppo operativo locale. I partecipanti, da 10 a 16 per gruppo nelle due giornate indicate. "E' davvero significativo che a esordire sulla scena del Bilancio Partecipato sia proprio un progetto fortemente legato alle problematiche del sociale, del benessere e della qualità della vita - dice Laura Toccini, assessore alle politiche sociali del Comune di Monte Porzio Catone. - I soggetti di questo intervento sono portatori di una patologia a cui giova la pratica della socializzazione e dell'incontro per affrontare con maggiore serenità il proprio stato, ed è interessante vedere come anche un piccolo progetto posa avere efficacia di rete, dal momento che accoglie iscrizioni da tutto il territorio. Un elemento di grande rilievo che proietta le azioni del Bilancio Partecipato in un contesto di condivisione territoriale degli interventi". L’Aism rende noti i risultati dell’estrazione della lotteria delle Orchidee: 1° premio al n. 1995; 2° al 2115; 3° al 2256. Il ricavato netto della vendita dei biglietti è stato di 5.169 euro. AISM ringrazia. Anche quest’anno l’assessore alle politiche sociali di Monte Porzio Laura Toccini farà partire il Centro estivo integrato, con un bando per la gestione. Inoltre si ripeterà l’esperienza del soggiorno estivo con i nostri disabili. MAMME TAGESMUTTEN Da mamme a imprenditrici: la tua casa diventa … un Asilo! Così lo slogan per promuovere i NIDI FAMIGLIA,. Tra baby sitter introvabili e carissime, liste di attesa nei nidi, rette troppo elevate, si fa strada una nuova professione e una valida soluzione. Per convincere le mamme aspiranti Tagesmutter nostrane del III millennio a fare come le trentine che, per antica consuetudine contadina, in cambio di grano, latte e uova, accudivano i bambini di coloro che andavano a lavorare nei campi, c’è un corso, il cui bando è di prossima pubblicazione, gestito dal progetto Linfa (Capofila la Cooperativa Sociale Girotondo Onlus di Velletri, con “Vitattiva” di Roma, “Happy Child” di Milano e Comune di Zagarolo). A lanciarlo è l’assssorato alle politiche sociali di Zagarolo: il corso di formazione, autorizzato dalal Regione, è per 15 assistenti materne pioniere della sperimentazione nel Lazio-Provincia di Roma Sud dei “nidi familiari”. Il Progetto infatti nasce in Trentino ed è già presente in Lombardia e nel Veneto e in altre regioni, costituenso una vera opportunità per il reinserimento nel mondo del lavoro. Il bando di concorso sarà consultabile sul sito www.girotondoonlus.com. Per info 06 9640993. SOCIALE PERLErare Massimo, perla rara, Marina, perla rara, e Michelangelo, Tiziana, suor Betta, Walter, Paolo, Marco, tutte perle rare, come me, come te, come Dora Noto, il ciclone che ha investito Villa Del Pino e i suoi ospiti, che ha travolto persino l’imperturbabile padre Mario Longoni coinvolgendo tutti, compagnia teatrale e pubblico compreso, in un’avventura di MusicArteTerapia che ha sciolto pudori, ha amalgamato le anime, ha provocato l’immenso inevitabile abbraccio di attori e spettatori, tutti trascinati idealmente nell’opera collettiva di squarciare il velo (di cellophane, in scena) e uscire dalla gabbia che costringe ciascuno al suo ruolo. Ruolo di attesa, di un treno che “per noi, dicono, passerà prima”, riflette Marco attore nato. “Boh!”, commenta Michelangelo, una spalla eccezionale, “ma de che?”. Perle rare, così si sono voluti chiamare, “La Band delle perle rare” (“e meno male, che siamo rare”, aggiunge Marco con meravigliosa autoironia). Sono perle. Marina, in abito da suorina lieve, con le sue grandi labbra, è il raggio di sole delicato che sussurra “Amo le perle, sono quelle del mio rosario”. Raggio di sole è suor Betta, che gli applausi fanno emozionare. Raggio di sole è l’alberello bonsai che Dora ha regalato a Massimo a Natale e che oggi è il simbolo della loro nuova voglia di esserci, di essere perle rare, meraviglioso risultato di un dolorissimo calcolo dell’ostrica, laggiù, chiusa, in fondo al mare. La Band è uscita da Villa del Pino, la Casa Famiglia de Padri Betharramiti dove i suoi componenti abitano, e ha offerto il suo intenso spettacolo ad un grande pubblico nella sala dal Centro per la Terza Età che gli anziani presieduti da Amarillide Annibali hanno messo gentilmente a disposizione. C’erano le suore francescane, a cui l’evento era dedicato per festeggiare il 50° anniversario della nascita di quella villa in via Frascati dove suor Domitilla Rotter aveva voluto instaurare una struttura d’accoglienza per novizie e postulanti. C’era tanta gente, amici e conoscenti, monteporziani e non, ad applaudire la Band, e Dora Noto, “di cui Villa Del Pino non può più fare a meno”, e padre Mario Longoni, impareggiabile presentatore e fondatore de Il Mosaico, e le suore che lavorano in Cile, in Africa, in Afganistan... 10.3.1992: si costituisce l’associazione Il Mosaico. il 16 marzo, i Padri e Il Mosaico, a Villa del Pino, aprono la Casa Famiglia per accogliere persone in Aids senza casa o sostegno familiare. 1999: Il Mosaico riceve dal Comune di Mpc in comodato d’uso la struttura dell’Armetta e apre un Centro Ascolto e Laboratorio Artigianale per il reiserimento sociale. 2002: si avvia sulla Prenestina il progetto di Pronta Accoglienza Residenziale per persone con Hiv/Aids detenute e straniere. 2003: Il Mosaico prende in affitto un appartamento per l’esperienza di autogestione di un gruppo di ospiti. 2007: i Padri della Missione in Centrafrica, con Il Mosaico, presentano al vescovo di Bouar il progetto per il Trattamento a Domicilio delle persone in Aids nei villaggi della diocesi. AMBIENTE NUCLEARE? 23 8 maggio. E’ sera, ma la platea dello Spazio Zip di Frascati è affollata. Di fronte a noi Yuri Bandazhevsky, medico e scienziato bielorusso, al suo primo “tour” italiano per parlare di “Chernobyl: una verità ancora da scoprire”, nel 22° anniversario del disastro nucleare. 26 aprile 1986: una data ancora vicina, ma lontana quanto basta perché sia facile dimenticare. E se i rapporti ufficiali contano 50 morti direttamente collegabili a Chernobyl (“si minimizza perché per ogni vittima andrebbe corrisposto un risarcimento di un milione di dollari”), e sottolineano che patologie dovute alle radiazioni e ad altre cause non sono nettamente distinguibili, il nucleare resta “problema etico, non di tecnologia”, dice Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in Cammino e promotore del ciclo Chernobyl Initiatives 2008. “Siamo disposti ad accettarne i rischi potenziali, e soprattutto siamo sufficientemente informati?” Difficile dire, continua Bonfatti, anche perché un accordo del 1959 impedisce all’Oms di divulgare informazioni sugli effetti sanitari del nucleare senza il consenso dell’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). La parola a Bandazhevsky. Fondatore, nel 1990, dell’Istituto medico universitario bielorusso a Gomel, da anni lotta per la verità su Chernobyl e studia l’influenza delle piccole dosi di radiazioni sulla salute umana. Le slides scorrono: evoluzione del tasso di radioattività in Bielorussia e nelle repubbliche baltiche (“molte le aree contaminate sin dagli anni ’60: ora il problema delle malattie collegate è significativo”), dati sulla durata della vita (nel ’74 in Bielorussia era la stessa che in Francia, ora 10 anni di meno). Cesio 137: una delle sostanze liberate dall’esplosione, “non esiste in natura, ma è talmente diffusa che si cerca di nasconderne la pericolosità”. Penetrata nel terreno, “riemerge” nei prodotti agricoli e si accumula nell’organismo attraverso i cibi. I numeri sullo schermo parlano dell’incidenza di tumori alla tiroide e alla mammella (1 donna su 4, nelle zone più contaminate) e malattie cardiovascolari (non direttamente collegabili alla radioattività secondo le fonti ufficiali, ma “nel 2007 causa del 54,5% delle morti. Gli evacuati dall’area del reattore ne soffrono per il 50% in più”), del rapporto mortalità/natalità in Bielorussia, “un paese ormai alla crisi demografica” dove “oggi non esistono persone sane”. Una traduzione a tratti approssimativa forse non restituisce tutta la complessità delle sue ricerche, per le quali Bandazhevsky è stato perseguitato e imprigionato. Si percepisce distinta, però, la preoccupazione dello studioso e l’indignazione del bielorusso: “A tutt’oggi il governo impedisce la fuoriuscita di informazioni sulla reale situazione nei territori contaminati, e quei campi sono utilizzati per le coltivazioni”. Contrario al nucleare come medico – “Gli esperimenti nucleari danneggiano la salute. Qualcuno di voi è contrario alla vita?” – e come cittadino – “Programmi nucleari civili sono di supporto ai programmi militari, di prioritario interesse. Per questo si trascurano le energie alternative” – il professore dà spazio alle domande e il dibattito si accende. Nuclearisti che si richiamano ai dati Aiea, alla “mancanza di valore scientifico dell’informazione mediatica”; antinuclearisti che ribattono e chiedono a loro volta, per saperne di più. Capita che animi e toni si scaldino. Enrico Del Vescovo, presidente di Alternativ@mente e organizzatore dell’appuntamento frascatano, invita a “mantenere la discussione nell’ambito del confronto di opinioni”. “Il vero terreno del confronto – ribadisce Bonfatti in conclusione – non è però quello dei numeri, ma quello etico, della verità”. Per chiedere un’informazione trasparente sul tema, Mondo in Cammino sostiene in Italia la petizione contro l’accordo Oms/Aiea. Per saperne di più: www.progettohumus.it, www.iaea.org. Si parlerà ancora dell’incidente di Chernobyl con Marco Ciotti, fisico nucleare, il 14 maggio alle 19, al Capocroce di Frascati. ILARIA ROMANO Greenaccord, l’associazione di protezione ambientale che raggruppa i giornalisti ambientalisti di molte parti del mondo, segnala libri in occasione dell’Earth Day: La sfida del bruco: quando l’economia supera i limiti della biosfera, a cura di Andrea Masullo, e Il Capitalismo ha i secoli contati, a cura di Giorgio Ruffolo. 24 AMBIENTE SORSEGGIANDO con Pomeriggio di fine aprile, Ara Pacis. Il traffico dietro l’opera di Meier è quello di un normale rientro dopo lavoro romano. Dietro il muro con la targa delle Memorie di Adriano, sembra un’altra città, poco rumore, poche macchine. Il Mausoleo dello stesso imperatore fa risplendere i suoi mattoni sotto il sole che cala. Salve, sono del Catone, dovrei intervistare l’artista, ci siamo sentiti ieri. - Sì, salve, mi ricordo. Guardi adesso tocca a Sky, poi fate voi, va bene? Mi sale un blocco di saliva dal fondo della gola. Mai farsi vedere inferiori. Dopo Sky? Va benissimo, non si preoccupi. E’ capitato che anche noi del Catone possiamo toglierci piccole soddisfazioni, siamo in due ad intervistare l’artista, e noi dopo la tv, chi se l’aspettava. Chris Jordan ha una camicia grigio scuro aperta, e sotto una maglietta nera, da perfetto americano. Ci spiega le sue foto, ci spiega che è stato invitato lì dalla International Geographic Channel in occasione della Giornata Mondiale della Terra, per portare avanti la campagna ecologica che interessa tutto il pianteta. E’ in tour da un bel po’ di tempo, adesso fa tappa a Roma. Ci fanno salire sulla terrazza del museo dell’Ara Pacis, dove c’è il buffet. Mi avvicino al fotografo con un bicchiere di prosecco in mano. Viva il frizzante che ci rende tutti più simpatici. Le sue fotografie si trovano all’esterno, nella piazza del mausoleo, installate su TT pannelli di alluminio e retroilluminate. Sono miliardi di risme di carta, milioni di scie di aerei, centinaia di telefoni cellulari. Dati del consumismo americano che diventano immagine dello spreco, del valore tolto ad ogni oggetto e proiettato in macerie di cadaveri ripetuti, ritoccati in digitale. E’ un bell’impatto, anche per il contrasto che si ha con l’antica struttura del mausoleo. Roma continua a tramontare, c’è molto meno traffico, molto meno rumore sul lungotevere. Chris Jordan è una persona semplicissima, ci accoglie subito con sorriso, non so quanto si rende conto della responsabilità che gli è stata regalata. A fare il testimone per questa campagna mondiale di sensibilizzazione non riuscirei più neanche a fare una lavatrice, per il terrore di inquinare. Signor Jordan, ma adesso non ha paura a bere da una bottiglia di plastica di fronte a tutti? O di andare in giro in macchina? O di prendere un aereo senza che qualcuno la guardi male? Beh, in effetti un po’ sì -sorride.- Pensa che da un anno a questa parte ho smesso di comprare bottigliette di plastica. E’ successo un giorno all’uscita dal supermercato, ero con un’enorme confezione di AMBIENTE Chris JORDAN 25 queste bottilgiette e le stavo per caricare in macchina, avevo già fatto la fotografia al disastro della plastica ed ho sentito che qualcosa in me era cambiato. Era emersa una nuova domanda. Ho pensato che non dovevo più farlo. Si può benissimo farne senza. E l’aereo? Quello è inevitabile. Per venire qui da voi ad esempio l’ho preso. Se penso al tragitto alternativo, tra nave e treno, sarebbe stato improponibile. Ma me ne dispiaccio. Il continuo ritorno dei numeri, quel tot numero di bottiglie, quel tot numero di sigarette, e al tempo stesso l’uso del frattale: cos’è che l’affascina in tutto questo? Avete colto nel segno, è proprio il frattale che uso per comporre le mie foto. Non tutte sono semplici distese di oggetti, la serie sui tubi per esempio. Credo che sia entusiasmante vedere le due facce di una stessa immagine, voglio dire il piccolo oggetto, quasi insignificante e debole nella sua dimensione che si trasforma in un gigante che mangia spazio, una valle di oggetti usati, consumati e poi gettati via. Si sente un artista politicamente schierato?Molti partiti, anche in Italia, sbandierano la lotta per l’ambiente. Io credo che il movimento per salvare la terra sia in ogni luogo nel nostro pianea. Credo che la società si sia sensibilizzata su questi temi, io credo fortemente che ora siamo pronti al cambiamento. Vedo più attenzione da parte delle persone. Non credo sia una questione politica, nonostante come tu dici sia realmente riscontrabile in molti programmi di partito la cura ambientale. A proposito di questo, non ha paura di essere usato senza il suo consenso completo? Il pericolo c’è. Tutti, dal momento che diventi apprezzato, famoso, o veicoli un messaggio forte, vogliono un pezzo di te. Io credo che rimanendo saldi e coerenti con se stessi si possa sfuggire a tutto ciò. Ci salutiamo con gli auguri reciproci per i nostri lavori. Jordan mi chiede di farlo apparire più intelligente di quello che è in realtà e di togliere nella stesura tutti i balbettamenti in cui è caduto. Roma si prepara a cenare. Ringrazio l’nterprete che ha tradotto le mie domande, sperando di rincontrarci la prossima volta. Scendendo gli scalini guardo l’ara avvolta dal biancore dell’archietttura che la ospita. Faccio una foto, non si sa mai diventi una cartolina d’epoca visto che qualcuno promise di demolirla. MARCO MORICI Chris Jordan vive a Seattle. Si è occupato di ambiente dall’inizio del suo lavoro fotografico, pubblicando su vari giornali, anche italiani, ed ha esposto le sue opere sia negli Stati Uniti che in Europa. E’ autore di vari libri fotografici da lui stesso prodotti. Ha lasciato la carriera giudiziaria - era avvocato - per fare l’artista. 26 CULTURA Scatole da rompere di Ilaria Romano Ma chi me l’ha fatto fare, penso, seduta sul divanetto in piazza del Mercato. E’ il 6 maggio. Siamo ad Aperitivo con l’Autore, ciclo di incontri/presentazioni librarie organizzato da Il Refuso, questa volta insieme alla Biblioteca Comunale e all’Istituto Don Milani. L’ospite è Paolo Fallai, giornalista al Corriere della Sera, scrittore per adulti e bambini - “ma non amo questa distinzione, scrivo per chi mi legge” - ironia toscana e natali a Velletri. E un romanzo, Freni, che abbiamo letto d’un fiato e di cui abbiamo discusso coinvolti, sentendone personaggi e temi più vicini di quanto avessimo immaginato. Sì, perché si parla di giornalismo, di parole essenziali e parole evitate, di etica di “questo mestieraccio”, e poi di amore, che fa parte anche della vita di chi rincorre ad ogni ora la notizia. Oggi c’è l’autore, e ci sentiamo tutti un po’ privilegiati a poter fare a lui la miriade di domande a cui le pagine, anche se interrogate, non sempre rispondono. Mi guardo attorno. Piazza del Mercato pare la galleria del vento, però c’è una piccola folla di curiosi, seduti attorno ai tavolini di Lanfranco. I miei colleghi non sono meno emozionati di me. Ognuno ricorre alle sue tecniche anti-panico da palcoscenico. Marco (Morici, attore-architetto-fotografo-giornalista), dopo qualche rituale propiziatorio, fissa al leggìo le pagine da interpretare, con l’aria di chi al palcoscenico, invece, è abituato. A fianco a lui Giulia (Attiani, giovane collaboratrice del Catone, per l’occasione lettrice); forse pensa quel che penso io, ma dopo le prove di ieri sappiamo che nella sua parte sarà perfetta. Si comincia. Paola Bolaffio presenta il collega e amico, con cui ha diviso gioie e lacrime, di professione e d’amicizia. E’ il momento del libro, ma non solo. Diciamo la verità: siamo curiosi, noi “piccoli”, di farci un’idea di chi è Fallai, anche se l’abbiamo già visto all’opera, in mattinata, coi ragazzi della scuola media, per la Festa del Libro. Non c’è più tempo per essere spaventati. Non resta che passarsi il microfono, chiedere, ascoltare la storia di Giorgio Soter, il giornalista televisivo protagonista di Freni, del suo incidente, del mutismo cercato come vera parola, dell’overdose di notizie, “grandine che si infila tra le lenzuola, negli interstizi, dietro il battiscopa, e mi aspetta quando cerco di fracassarlo”, e di come, quasi per contrappasso, Soter dipenda per la prima volta dalle informazioni altrui, manipolate o scarse. Parlano i brani: come la storia di Elena, “una bambina malata, un fantastico testimonial. Non c’è un interstizio della sua vita che non venga scovato, ripulito ed offerto al sacrificio delle immagini”. Il pubblico è attento. Le copie del libro andranno a ruba. “Tocchi temi su cui mi interrogo da anni: la credibilità dell’informazione...” interviene Tullio Berlenghi, venuto ad ascoltare il collega giurato di Giornalisti nell’Erba. Fallai: “Da quando mi sveglio a quando vado a letto la sera, faccio il mio mestiere rompendo le scatole il più possibile”. L’incontro sta per finire. Saluti, complimenti, aperitivi per brindare e riscaldarsi dopo un pomeriggio movimentato e ancora un po’ invernale. Resta da fare un pezzo su questa giornata, e va bene, perchè - parafrasando una frase di Lucio Lombardo Radice che mi ripeto spesso quando scrivo - si ricorda veramente una cosa, solo dopo averla raccontata agli altri. CULTURA SOBRINO Custode del Viareggio 27 “Vi è ormai troppa differenza fra la cultura di chi fa poesia e la cultura di chi dovrebbe leggerla, fra il consumismo del pubblico e l’inquietudine solitaria del poeta”. Parole annotate con cura meticolosa dalla Segretaria del Premio Viareggio. Parole di Giorgio Caproni, giurato storico, pronunciate a tarda notte, nel 1971, durante una delle solite passeggiate sul lungomare versiliese, tra un’infuocata riunione e l’altra della giuria. “Eravamo entrati nei difficili anni settanta - scrive oggi Gabriella Sobrino - e, senza sapere ancora cosa quel decennio avrebbe portato all’Italia, sentivamo un indefinito turbamento”. Sobrino, segretaria storica del Premio dal 1964, autrice di superbe liriche e prose, traduttrice di Flaubert e Joyce, a sua volta tradotta in Francia, Inghilterra, Usa, Argentina, Repubblica Ceca e Polonia, fedelissima amica di Leonida e Albertina Répaci e di tanti, tutti gli uomini e le donne che hanno reso grande la nostra letteratura novecentesca, regala alla Letteratura stessa un volume imperdibile: Storie del Premio Viareggio (Mauro Pagliai Editore). Anno dopo anno, dal 1956, quando conobbe Répaci ad una conferenza sul suo Fratelli Rupe (“...ammiravo il coraggio di quell’uomo che in pieno fascismo aveva esaltato le lotte dei contadini calabresi per il socialismo, dando voce a un sud disperato ma pronto a reagire con la passione del riscatto”, scrive Sobrino); anno dopo anno, in una prosa curata ed efficace che si scioglie attorno alla perfetta, equilibrata architettura dell’opera, Sobrino ricostruisce i tramonti e le albe, il sapore e l’odore della salsedine nel sole, i profumi dei biscotti nelle pause, i colori degli abiti eleganti di quelle meravigliose donne (tutte, a sentir lei) che accompagnavano, sostenevano, indispensabili figure di compagne e mogli raffinate nella mente quanto nei modi dei Grandi ospiti giurati e vincitori del Viareggio. Il racconto fila liscio per tutte le 322 pagine e non sai se stai leggendo un appassionante romanzo o una Storia, non ti poni il dubbio, continui a leggere senza sosta delle ire di “re” Leonida, del dolore di aver perso Roberto Longhi, del piacere di una chiacchierata con Anna Banti, del risottino allo champagne alla Bussola e del rossore trionfante di Ungaretti quando, su richiesta, ha letto versi a Mina, facendo rodere di invidia Montale. E ancora, delle notti di lavoro con Muzi Epifani “quando finalmente riuscivamo a mettere a letto i bambini che ci giravano attorno festosi come cuccioli nei loro pigiamini colorati”, dello choc, e dell’arrabbiatura collettiva che ne seguì, dopo il telegramma di Calvino - “scritto con inchiostro viperino” - che, alla vigilia della cerimonia, rifiutava il Premio per T con Zero perché “non se la sentiva di avallare con suo consenso istituzioni ormai svuotate di significato”. Leggi d’un fiato il dipanarsi denso di una Italia che cambia, anno dopo anno, Premio dopo Premio. Passi dal riconoscimento ad Alexandros Panagulis, eroe della Resitenza Greca, alle discussioni sulla candidatura di Silone, escluso, nonostante le polemiche, perché sospettato, e pare a ragion veduta, di esser stato informatore della polizia fascista, passando dal rifiuto possibile di Sartre per arrivare alla vittoria di Io non ho paura di Ammaniti... qualche volta guardando il Ponte Vecchio dalla finestra dell’appartamento di Giorgio Saviane, molte altre sorseggiando aperitivi da Canova, ascoltando discussioni d’arte con Giuliano Briganti, attraversando, insieme alla Sobrino e a centinaia e centinaia di personaggi chiave della cultura del mondo intero, le contestazioni del Sessantotto, gli anni dello stragismo, le guerre, le correnti letterarie, artistiche, sociali degli ultimi quarantanni. Gabriella Sobrino ci ha promesso un regalo. Ci concede un’intervista. Sul prossimo numero del Catone, dunque, la voce di una grande testimone e protagonista della cultura del secolo ventesimo. PAOLA BOLAFFIO 28 CULTURA Il Pulitzer e LA PIGRIZIA Festival internazionale del giornalismo, Perugia 9-13 aprile. Quarantamila persone, 200 giornalisti accreditati (4 siamo noi), per l’appuntamento mondiale ideato e realizzato da Il Filo di Arianna insieme a enti e istituzioni. Ad aprire la II edizione, la lectio magistralis di Eugenio Scalfari, che ribadisce - evidentemente è necessario - qualche sano principio del Giornalista: “deve raccogliere cento per poter utilizzare dieci. Deve parlare con cinquanta persone invece di accontentarsi di due telefonate. Deve cercare quasi sempre di essere sul posto per vedere di persona quello che racconta. E poi deve scrivere nella maniera più semplice ricordandosi che scrivere per la storia o per la letteratura mondiale non è il suo compito. Il suo compito invece è quello di scrivere per dei lettori che comprano il giornale e dopo averlo letto lo gettano per terra”. Inviati e caporedattori, corrispondenti e direttori di testate dalla A di Al-Quds Al Arabi, Al Jazeera e Associated Press alla T di The Wall Street Journal. E italiane, dall’Ansa alle TV. Si parlava di ogni aspetto della professione, dal ritratto di Montanelli fatto da Marco Travaglio, alla questione della “terzietà” del giornalista, sviscerata da Robert Fisk, Christopher Dickey e Francesca Paci, che da anni vivono le vicende di Israele, Gaza, Libano, Afghanistan, Iraq. Da più di trent’anni, Fisk, il più importante corrispondente contemporaneo dall’estero, ha viaggiato e raccontato questi paesi (“Non c’è nessuna speranza per il Medio Oriente. Ci saranno nuovi conflitti, a partire dal Libano. Gli Usa devono andarsene dall’Iraq. Noi occidentali dobbiamo ritirare i nostri soldati”, dice alla platea del teatro Pavone di Perugia). E’ d’accordo con Francesca Paci, corrispondente da Gerusalemme de La Stampa: “Noi che vediamo i fatti in prima persona, dobbiamo raccontare la realtà. Quando sono andata a Gaza dopo i bombardamenti israeliani, le famiglie palestinesi erano tra due fuochi che attraversavano da entrambe le parti le mura delle loro case. Erano infuriate sia con i militari, sia con gli uomini di Hamas. Questa è imparzialità”. Cinquanta per cento a ognuna delle parti citate nell’articolo? “Così mi hanno insegnato all’università di Newcastle - dice Fisk. Ma la sua regola oggi è un’altra: “Dobbiamo stare dalla parte delle vittime, degli esseri umani”. Alastair Campbell, chief press secretary di Tony Blair, intervistato dal solito spumeggiante Beppe Severgnini, i giornalisti li odia. Forse perché bevono tutto ciò che viene loro dato in pasto dagli abilissimi spin doctor come lui. I media vanno a braccetto col potere? Una risposta la offre Carl Bernstein, colui che con Bob Woodward, e insieme a Gola Profonda, fece scoppiare sul Washington Post il Watergate. Colpa nostra, dice il Pulitzer, “siamo troppo pigri. Fu per questo che, alla vigilia della guerra in Iraq, nessuno scrisse che Saddam non aveva armi di distruzione di massa”. Solo pigrizia. Non ci crediamo. Ed è duro mandar giù che sia proprio Bernstein a volercene convincere. Però, consola il Pulitzer, “furono i giornali poi a svelare che il dittatore irakeno non aveva armi né legami con al Qaida e non c’entrava nulla con l’11 settembre”. Già, replica Marcello Foa, inviato de Il Giornale, “E’ proprio quello il problema, Carl: la stragrande maggioranza dei giornali si è mossa soltanto dopo essersi fatta manipolare dai governanti e dai loro portavoce”. Forse non è tutto perduto. Quando ascolti un giornalista come Maurizio Torrealta - Rainews24 - che con serietà, voce pacata, documentazione minuziosa, dispiega a tarda sera alla platea stanca ma attenta il risultato di una, due, tante inchieste giornalistiche frutto di verifiche incrociate, viaggi, minacce, pericoli, controlli, nei filmati che rivelano storie di bombe ignote, di armi proibite, di ferite inspiegabili, radioattività da effetti letali e circoscritti, a Gaza come a Khiam, nel sud del Libano, storie di fusione fredda, di strani silenzi mai spiegati ai ricercatori dei laboratori di Frascati che lavoravano con un Rubbia diverso da quello che oggi preferisce non rispondere. Premio Ilaria Alpi 2007, premio a un modo d’esser giornalista che restituisce valore alla professione. PAOLA BOLAFFIO CULTURA LETTURE 29 a cura di Ilaria Romano Tenuto a battesimo, in quarta di copertina, nientemeno che da Björn Larsson, appassionato navigatore e autore di alcune tra le più avvincenti storie di mare della letteratura contemporanea, L’estate del disincanto (Bompiani, 2008), ultimo romanzo di Simone Perotti, è un’avventura “tra Stevenson e Conrad, con un po’ di Salgari”, come avverte Larsson, e un racconto sulla storia fatta dalla gente comune, sulla linea d’ombra tra adolescenza e età adulta, una storia di amore, amicizia e magia. Siamo in Sicilia, corre l’estate del 1943. Una tempesta scuote la taverna di Cannacini. Per Garbo, Nino e Maria, per il Corsaro e il bizzarro equipaggio che li circonda la vita non sarà più la stessa. Una storia sul divenire ineluttabile di uomini ed eventi, e sulla “vertigine” del futuro. “Cosa ci spinge avanti, se conosciamo la fine? Nel mare, come nella vita, i segni durano poco. L’acqua poi si richiude, e le cose non sono mai state. Restano soltanto i racconti.” Una felice eccezione nel panorama della letteratura italiana, segnata - nota Perotti - da “un’anomalia di quelle grosse: i nostri poeti, i nostri romanzieri, non sono mai stati attratti dal mare”. Simone Perotti, nato a Frascati, vive tra Milano e La Spezia. Ha pubblicato Zenzero e nuvole (2004) e Stojan Decu, l’Altro Uomo, con cui ha vinto il Premio Volpe d’Oro 2005. Navigatore, affittabarche, skipper e istruttore di vela, ha creato il primo magazine d’informazione sui libri di mare: www.sailbook.info, su www.ilmarinaio.com. Sto scrivendo di Bandazhevsky e nucleare (vedi. p. 23). Pausa. La radio mi collega alla Fiera del Libro: intervista a Massimo Zucchetti, docente di Impianti nucleari al Politecnico di Torino e autore di L’atomo militare e le sue vittime (Hoepli, 2008). “Oggetto di questo libro - leggo in internet - è dare voce, offrendo dati e analisi, alle vittime silenziose del nucleare militare. Se dell'orrore di Hiroshima e Nagasaki si hanno testimonianze e studi, non accade lo stesso con tutte le vittime successive, civili e militari, su cui esiste una rimozione pubblica impressionante. Morti, feriti, aggrediti da tumori e malattie genetiche, vittime innocenti e caduti nell'adempimento del proprio lavoro. Dar voce alle vittime ci sembra il primo passo per aprire una seria riflessione sul nucleare militare e di conseguenza su quello civile. Siamo infatti certi che, a livello di percezione del rischio, il nucleare civile incontrerebbe difficoltà assai minori, sia a livello politico sia di pubblica opinione, se potesse sbarazzarsi dell'imbarazzante cuginanza con il nucleare militare. L'abolizione degli usi militari dell'energia nucleare e dei materiali radioattivi, in ultima analisi, deve costituire la premessa indispensabile se si vuole sperare in un futuro meno problematico per l'energia nucleare”. Il 24 e 25/5, a Zagarolo, prima Festa “Con i libri nel cuore”, organizzata da Istituzione Palazzo Rospigliosi e Biblioteca comunale “per tirarci fuori dallo sconforto di sapere che un numero sempre maggiore di persone non sono in grado di decifrare l’articolo di un quotidiano”. L’iniziativa vuole essere l’inizio di un appuntamento ricorrente per lettori di tutte le età. Stand di libri e dibattiti con scrittori: fra gli altri, Lia Levi, Marco Lodoli, Erri De Luca, Ugo Riccarelli, Sandra Petrignani. BIONDO MENOPAUSA. Il romanzo di Redenta Formisano e Elvira Garbato (Editrice Gaia di Angricon) è una lettura scanzonata dell’età difficile delle donne. Formisano, insegnante, e Garbato, insegnante, studiosa della lingua dialettale, drammaturga, saranno presenti alla presentazione di Biondo Menopausa, insieme ad Alfonso Malinconico e Maria Teresa Pellegrini Raho, il 29 maggio alle 17, alla Biblitoeca “Augusto Tersegni” di Velletri. L’OMBRA DI SANGUE. E’ questo il libro che sarà “esaminato” il 23 maggio durante il sesto incontro con "Aperitivo con l'autore". Marco Grassi, alle 18 presso la Libreria Tempo di Leggere in via Belardi a Genzano, racconta e illustra "un apocrifo di Sherlock Holmes scritto da un appassionato del genere, architetto, bibliofilo, illustratore e pittore”. 30 i soliti IGNOTI CULTURA Al quinto ed ultimo incontro della rassegna “Giovani tra passato e futuro”, il tema era quello della “Distruzione della ragione, ovvero lo stragismo degli anni ‘70 da piazza Fontana al delitto Moro”. Mentre si pubblicano libri (da non perdere quello di Marco Calabresi sull’omicidio di suo padre commissario, in vendita insieme al Dvd con le letture di Luca Zingaretti), si producono film (come quello sul sequestro di Aldo Moro a trent’anni da via Fani), i ragazzi del Liceo Classico M.T. Cicerone di Frascati e i loro insegnanti, il giornalista Aldo Garzia e l’attore Alessandro Lanza hanno esaminato insieme, a Monte Porzio, la tragedia italiana “che s’innesta, con orribile metamorfosi di sangue, sui movimenti del sessantotto producendo quei veleni, che, da Gladio alla P2, hanno avvelenato la vita politica e sociale degli italiani e che ancora, come luridi liquami, scorrono nei sotterranei del potere. I mefitici rigurgiti di fogna provenienti dagli opposti gruppi terroristici - riassume Sandro Ercolani - attivati dalla strategia della tensione ed un tentativo di colpo di stato, dai ritmi comici di operetta fin de siècle, guidato da un fantomatico Colonnello della forestale, sono gli estremi di uno spazio all’interno del quale il nostro Paese è stato violentato da forze oscure di cui ancora sono ignoti gli occulti manovratori”. Ignoti, stando alle sentenze passate in giudicato. Ignoti, nonostante gli sforzi di qualche docente illuminato, pure ai giovani che RED oggi provano a leggerne la Storia nei libri di testo della scuola. Augusto Creni, Giuseppe Di Cicco e suo fratello Francesco alla chitarra, Leonardo Spinedi al violino e Vincenzo Florio al contrabbasso suonano musica tzigana. Li avete sentiti per le vie di Monte Porzio durante le Orchidee in CentrO e 100sterie, l’anno scorso erano a Etnica, qualche giorno fa, l’11 maggio, erano in piazza San Pietro a Frascati per inaugurare il primo concerto “… per la cultura della tolleranza” nell’ambito di “Memoria in Viaggio”. Continuano il loro Tour e suoneranno a Zagarolo il 25 maggio in piazza della Pace a Santa Apollaria. Isabella La Costa, che si definisce loro coach e fan, ce ne ha parlato. “Il gruppo manouche ha trovato un valido alleato nell'Associazione Django Jazz Tzigana di Monte Porzio che da anni si occupa con successo della divulgazione della cultura e della musica gitana”. Dalla comune passione di Creni e Di Cicco per Django e i suoi eredi più o meno recenti (Tchavolo Schmitt, Angelo Debarre – che lo scorso anno è stato protagonista di un memorabile concerto nell'ambito del festival Etnica di Monte Porzio - Biréli Lagrène, Stochelo Rosenberg, per citarne solo alcuni), è nato il desiderio di diffondere la musica manouche, ancora poco conosciuta in Italia, attraverso un progetto di "aggregazione" di strumentisti di diversa origine e formazione, che si alternano a fianco di Augusto e Giuseppe nell'esecuzione del repertorio gipsy. Giuseppe è un eclettico chitarrista autodidatta che passa dal blues al rock allo swing, mentre Augusto, dopo gli studi al conservatorio di Pesaro, si è dedicato per anni al jazz, spaziando dalla fusion, al bebop, al cool, al dixieland, prima di convertirsi al manouche. Ogni giovedì suonano all'Asino d'oro a Grottaferrata, il martedì al Blow Club di Roma. HD ZERO prolunga le presenze. Dopo il successo delle prime proiezioni, aumentano le sale romane in cui vedere il film/denuncia sull'”11 settembre: due anni di preparazione, ricerche, inchieste, per scoprire ciò che la versione ufficiale non dice”. ZERO è prodotto anche grazie all'azionariato popolare: il budget è stato diviso tra centinaia di piccoli produttori. “Questo sistema di proprietà diffusa rende ZERO un film di tutti”, dicono i promotori. Zero è anche un libro collettivo di Giulietto Chiesa, Gore Vidal, Gianni Vattimo, Claudio Fracassi, Juergen Helsasser, Michel Chossudovsky, Lidia Ravera, Barry Zwicker etc. “Vuole rompere il muro del silenzio e continuare a chiedere, con forza, la riapertura della commissione d'inchiesta sull'11 settembre”. Le sale romane dove è possibile vedere Zero sono: Detour: 23-24-25 maggio; Casa Internazionale delle Donne: 21 -28 Maggio; Azzurro Scipioni: ogni primo del mese. CULTURA dove nasce laDecadenza 31 di marco morici Valigie di viaggiatori inglesi, francesi, tedeschi ritrovate nelle profondità del Mediterraneo. Si parte da un dato di fatto, da una scoperta, per capire che cosa accadde in Italia, specialmente a Roma, nel periodo del Grand Tour. Perché in quegli anni gli intellettuali di mezza Europa, con i viaggi nella nostra penisola, hanno influenzato il nostro agire, e l’estetica dei nostri architetti e dei nostri artisti. La domanda che si pone Susanna Pasquali (conferenza a Velletri per il ciclo sul Grand Tour) è questa: che fine ha fatto l’architetto in quell’epoca storica? Con il papato in lento declino, fucina e mecenate principale dell’arte barocca, e nessun potere forte nella penisola, l’unico denaro fresco circolante a Roma era quello del mercato dei viaggiatori che acquistavano materiale artistico in ricordo dei loro soggiorni. Cosa cercavano questi intellettuali? Non certo la contemporaneità, non troppo ben vista oltrealpe (il Barocco stesso trovò non poche difficoltà ad espatriare, basti ricordare il progetto più volte modificate e mai realizzato del Bernini per il palazzo del Louvre). La campagna, le rovine della grande Roma coperte di erbacce, l’archeologia storica anche della Magna Grecia: queste sono le emozioni che personaggi come Goethe si aspettavano di gustare in Italia. Detto fatto, tutta l’arte si plasma su questa volontà. I paesaggi urbani scompaiono dalla carta dei disegnatori, i paesaggi della campagna, ricolmi di contadini ben vestiti, casolari e bestie da pascolo sono al centro del quadro, con un’attenzione scupolosa all’elemento dell’albero enorme dal tronco contorto, presente in molti dipnti di Hackert e segno premonitore di quella che sarà la poetica del sublime. Gli architetti tornano al rilievo delle antiche rovine, studiandone la geometria, riinvestono il loro tempo nel disegno dal vero, tratteggiano sulla carta progetti dai richiami classicisti che vendono ai viaggianti compiaciuti di portare a casa quella sensuale ebrezza che dà la contemplazione della magnificenza di un impero, anche tramite un misero rilievo su carta. Le volte in mattoni, le opere in opus cementicium, le tombe degli aristocratici romani, si fanno largo nei tratteggi del Piranesi, insieme a quella profonda afflizione della luce oscurata, sintomo del romanticismo incombente, che sta diventando il grande rullo plasmante dell’estetica europea. I progetti totalmente astratti, disegnati senza un rapporto con il luogo ma come puro esercizio di stile classico, vanno ad essere eretti dagli stessi acquirenti in patria. “Le rovine di Roma hanno avuto molta più influenza di quanto Roma ne avrebbe mai avuta da nuova”, mai fu più vera la frase del film Il ventre dell’architetto. Roma morta da tempo esportava uno stile amante dei grandi spazi, teso verso un sublime stato di persuasione, e di quella ingenua fantasia del mito storico. Roma morta tornava ad essere resuscitata, come cadavere tra le cui membra amavano farsi ritrarre gli intellettuali europei, voce suadente di una decadenza che ancora ci accompagna. Non doveva essere facile, per i viaggiatori ottocenteschi d’oltralpe, affrontare il Grand Tour in Italia. Pessimi alloggi, brigantaggio, malaria endemica nelle mete più ambite, come Roma e la sua Campagna, frontiere e lasciapassare in numero esorbitante, il viaggio stesso, in carrozza, in diligenza... Ma partivano attrezzati di stiracravatte, scrittoi portatili, pennini e calamai, kit da acquarellista o per pittura a olio, binocoli, mappe miniaturizzate, occhialini da teatro, minuscole bilance per salvarsi dai falsari di monete, scacchiere da viaggio a libretto con le tasche per non far cadere i pezzi ai sussulti della diligenza. Era un’impresa imprescindibile per ogni artista, intellettuale, rampollo aristocratico in formazione: Roma, le rovine, i Castelli, i paesaggi, i contadini... A Villa Mondragone è in mostra una raccolta di testimonianze di quei viaggi. “Roma e la Campagna Romana nel Grand Tour”, ottimamente curata in ogni dettaglio da Renato Mammucari, è divisa in quattro sezioni: il Viaggio, Roma, la Campagna, i Costumi. Espone 80 tra quadri e stampe, oltre a moltissimi oggetti tipici dei viaggiatori del ‘700 e ‘800. Da non perdere. PB 32 CULTURA All’ultimo caffè letterario monteporziano della stagione, il 9 maggio scorso, la lettura di due brevi fiabe tratte da La Camera di Sangue di Angela Carter da parte delle due attrici, Paola Simbola e Ambretta Greco, apre le porte ad una rivisitazione in chiave psicoanalitica sul femminino che la tradizione ci ha tramandato sotto forma di mito e di fiaba. Secondo l’interpretazione della scrittrice ed analista junghiana ispanica Clarissa Pinkola Estés, autrice del bellissimo Donne che corrono coi lupi, l’ombra a quattro zampe che ‘trotterella‘ dietro le donne è “l’antica natura selvaggia”. Miti, fiabe e storie raccontano di un sapere antico che si tramanda di donna in donna. Da cinquemila anni l’immaginario femminino oscilla tra mito e fiaba, e cioè da quando i Sumeri dedicavano le loro città a Inanna, la dea dell’amore, prototipo della grande madre mediterranea. Archetipo arcaico delle tradizioni religiose che diffondendosi dall’antico vicino oriente alla minoica Creta si sono poi irradiate in tutto l’Egeo per diversificarsi assumendo le forme divine di Rea, di Era, di Afrodite, e mitiche di Elena, di Medea, di Cassandra, di Antigone. Ma, come afferma Estés, strati successivi di cultura e di storia non sono riusciti ad occultare ‘il sentiero tracciato dalla natura selvaggia. Il sentiero non si è perduto, ancora conduce le donne in profondità, e ancor più in profondità, nella conoscenza di sé ’. Quando la sfera istintuale, però, non trova nella prassi della consapevolezza il riverbero di una accettazione del sé per ciò che si è a causa dei condizionamenti antropologici, culturali, sociali e personali, quella donna selvaggia si appassisce come una rosa antica recisa dal suo stelo e si smarrisce nell’ossessione di una ricerca del sé in modelli non propri, in una arida rivendicazione o in una apatica afasia di senso. Il pensiero occidentale ha sempre sterilizzato l’immaginazione, la fantasia, la creatività e la sessualità femminile riconducendole nell’ambito soffocante di una prigione culturale dove accade, sin da bambine, il mascheramento di ruolo delle donne in soggetti deboli, insicuri, immaturi e poco dotati. Paradigmatica è la favola della Bella e della Bestia dove la giovane donna, sempre purissima, angelicata nella sua bellezza eterea, deve necessariamente sacrificarsi per la metamorfosi della Bestia nel Principe dei sogni. Tant’è che Calvino, in una sua rivisitazione paradossale, fa dire da Bellinda al Mostro che sta morendo per causa sua: “Mostro, mostro, se tu muori non c’è più bene per me! Oh, se tu vivessi.. ti sposerei subito per farti felice”. A questo punto accade la metamorfosi ed il mostro si trasforma in un bellissimo giovane che si rivolge alla fanciulla: “Grazie, Bellinda mia, m’hai liberato”. Ma Bellinda ci lascia di stucco dicendo: “Ma io voglio il mostro”. Splendida è anche la Margherita-strega di Bulgakov che incarna il femminino visto con gli occhi di uno scrittore visionario. Quel femminino che è proprio di quelle donne selvagge che, spesso, proprio per quella intima identità con la loro natura selvaggia, sono state arse vive nelle piazze. SANDRO ERCOLANI Arte Internazionale a Zagarolo Il 2 maggio si è inaugurata la mostra di arte contemporanea, che ha visto protagonisti otto artisti provenienti da ogni angolo dell’Europa e non. Nelle sale dello splendido palazzo Rospigliosi, nel comune di Zagarolo, è ancora visitabile fino all’11 Maggio, che vede come direzione artistica la figura di Francesco Zero. Palazzo Rospigliosi è al centro di una rinnovata attività culturale, che cerca di farsi notare nel difficile territorio, di creare appuntamenti responsabili e sensibilizzare la popolazione sotto il profilo della cultura. RED CULTURA Mambor e Robmam 33 Fare il contrario della scultura, come si fa? Mambor lo sa. Se la sculltura è plastica per natura, vive nello spazio, si prolunga nelle direzioni, ecco che chiudendo una delle dimensioni, appiattendo i corpi delle figure umane, come ritagliando piccole sagome di carta, si annulla la scultura, pur lasciandola nel suo ambito estetico. Mambor gioca e lo fa con la serietà degli artisti dell’avanguardia romana degli anni Sessanta. Il gusto scenografico delle sue opere, la stilizzazione, il colore pastello, una poetica che da Ceroli in poi ha avuto quel guizzo di genialità per riuscire a proiettarsi oltre il dadaismo, grande madre della nostra contemporaneità. Tutto diventa concesso, presi per mano e guidati in una realtà che esiste, lottando, negli interstizi della logica, negli angoli dove un nuovo linguaggio e una nuova comunicazione vengono esplorati, modellati, partendo dalla sintassi corrente, rimaneggiandola. La cultura a grado zero è stata una delle bandiere ideologiche degli anni Sessanta, la scelta di artisti come Mambor non appartiene a quella che promulgava un totale disfacimento del passato, ma proprio nel suo interno trovano l’occasione di fenderlo, di scardinare le sue corrispondenze. Corrispondenze è proprio una delle opere presenti nella mostra alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Ben organizzata e curata la mostra, in cui è presente anche una serie di foto di azioni fotografate durante gli anni ‘68-’69. Sono andato a vedere la mostra uno degli ultimi giorni, poco dopo pranzo. Nessu altro visitatore era nella sala esposizioni, sarebbero arrivati un’ora dopo, con carichi di depliant esplicativi. Nel silenzio della sala, con la luce che penetrava dalle enormi vetrate, la possibilità di un contatto diretto con quei ritagli di figure mi si è concessa. Le sagome esistevano, oltre me o, probabilmente, grazie a me soltanto. MARCO MORICI Incontri tra Arte e Scienza. Questo il tema di una serie di conferenze proposte dalla rivista Controluce, con la collaborazione del Comune di Monte Compatri e della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini. Convergenza tra Arte e Scienza come riflessione sul recupero attuale dello stretto rapporto che esiste fra le discipline artistiche e quelle scientifiche. L’argomento trattato nella seconda conferenza della serie, il 10 maggio, è stato “Il caos e l’immaginazione nell’arte e nella scienza”. L’associazione Photo Club Controluce, editore della rivista, ha organizzato l’evento invitando cultori dell’arte e della scienza i quali, insieme ai giornalisti, hanno trattato l’argomento nel tentativo comune di coinvolgere il pubblico in un processo di crescita culturale ed intellettuale. Apertura dei lavori affidata a Domenico Rotella (direttore responsabile di Controluce). Poi, stando al programma, la parola va Luca Nicotra (ingegnere e giornalista scientifico) sull’immaginazione creativa nell’arte e nella scienza e i meccanismi alla base della creatività dell’immaginazione; a Giordano Bruno (matematico - Università La Sapienza di Roma), per parlare dei segni del caos: da Lucrezio a Pollock e ...ritorno!; a Franco Voltaggio (storico della scienza - Università La Sapienza di Roma), su “Serendipity in matematica”. A Maria Grazia Dardanelli (preside Istituto d’Arte ISA Roma2), l’onore di presentare la Mostra di opere artistiche degli allievi dell’Istituto. Dopo il buffet, microfono a Gian Italo Bischi (matematico - Università di Urbino), sul tema “Caos deterministico, un ossimoro della matematica moderna”, e poi a Silvia Coletti (filosofo e giornalista scientifico) per discutere sulla funzione cognitiva dell’immaginazione: un nesso fra arte e conoscenza. Giorgio Aterno (giudice della Corte dei Conti) è chiamato a parlare di “Caos e ordine giuridico”; Fauzia Colletti a presentare alcuni libri del filosofo Lucio Colletti. 34 Memoria a tappe CULTURA Una valanga di progetti per una cultura della memoria e della condivisione. Sono stati proposti musica tzigana, spettacolo teatrale sulle esperienze partigiane dei nostri nonni, mostre e arte artigiana, merenda e giochi condivisi tra le generazioni ma anche “adozione” di un nonno per scambiarsi le parole di strada e i giochi di un tempo. Tutte iniziative che si sono svolte o si svolgeranno sul territorio dei Castelli Romani e Prenestini fino alla fine di luglio. Un’estate che si annuncia ricchissima di proposte di laboratori e di incontri per la promozione della cultura locale. Tutto ciò è stato realizzato grazie alla collaborazione di associazioni che sul territorio sollecitano la memoria e la condivisione dei saperi. Il progetto Memoria in Viaggio è nato dalla collaborazione tra cinque associazioni del territorio Castelli Romani e Prenestini, Idee in Movimento di Grottaferrata, Sportinia di Palestrina, Arte Cultura e Spettacolo di Rocca di Papa e due associazioni monteporziane Django Jazz Tzigana e Una città per tutti, e la Casa dell’Associazionismo che si fa promotore e sostenitore delle iniziative delle associazioni che si adoperano all’interno del comprensorio montano. I diversi appuntamenti mirano al consolidamento delle associazioni che promuovono il territorio, affinché non rimangano realtà isolate ma al contario creino reti di supporto reciproco nel proporre le proprie attività. L’obiettivo è di consolidare il rapporto di appartenenza al territorio coinvolgendo più associazioni alla volta. Continua il percorso della Memoria in Viaggio con appuntamenti nella zona dei Prenestini a maggio e a Grottaferrata a giugno. HD Nuovo MUSEO del Cinema Presentato il 10 aprile scorso al Museo Civico Mastroianni di Marino il progetto “Ciak si gira”. A Marino nascerà il polo museale del cinema. Nato dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione Archivi del ‘900, il museo, che sarà ospitato nella sala Lepanto al pian terreno del palazzo municipale, comprenderà, oltre all’esposizione multimediale, un centro studi sulla storia del cinema italiano. Il centro svolgerà attività culturale con conferenze, dibattiti, corsi di approfondimento in collaborazione con l’Università Roma2 ed ospiterà un laboratorio permanente per il restauro e la conservazione di documenti cinematografici. Alla conferenza stampa di presentazione (presenti il sindaco di Marino Adriano Palozzi e l’assessore alla Cultura, Massimo Prinzi), Ernesto Nicosia, conservatore del museo e responsabile di Archivi del ‘900 ha spiegato l’idea, i mezzi attraverso i quali sarà realizzato il polo museale multimediale e la mission su cui si sono ritrovati a collaborare Archivi del ‘900 e il Comune di Marino. Molte sono le esperienze cinematografiche rimaste nella storia che hanno avuto come sfondo i Castelli Romani. Da Il Gattopardo, capolavoro di Visconti, girato in gran parte nei saloni di Palazzo Chigi di Ariccia, a Le notti di Cabiria di Fellini, con il finale sul lago di Castel Gandolfo; da Un maledetto imbroglio, di Germi, il primo vero poliziesco del cinema italiano con l’arresto dell’assassino a Marino, a Totò, Peppino e... la malafemmina a Montecavo e Totò e Carolina realizzato tra Frattocchie e Cecchina di Albano Laziale, con il celeberrimo episodio La patente, girato a Nemi; e ancora, da Il cammino della speranza (1950) di Germi, Il ladro di bambini (1992) di Amelio, Il federale (1961) di Salce con molte scene girate a Genzano, a Frascati, set di Poveri ma belli (1956) di Dino Risi, Un americano in vacanza (1946), Il Vigile (1961) di Zampa, La califfa (1970) di Bevilacqua a La balia (1999) di Bellocchio: da sempre i Castelli Romani sono considerati luoghi d’elezione del grande cinema italiano. “La nascita del polo museale cinematografico a Marino - ha detto Palozzi - sarà, dunque, il primo passo per rendere i Castelli Romani, oltre che splendida cornice, anche location ufficialmente consacrata e riconosciuta dagli addetti ai lavori come punto di sinergia, studio e lavoro per la crescita del cinema italiano”. CULTURA KINGZ OF PADAWAN?? …OH YES 35 Sono arrivati in massa da tutta Roma e dintorni con i loro zaini a tracolla, jeans extralarge e felpe larghissime, loro bboy nell’anima. Si sono riuniti domenica 6 aprile per partecipare al primo baby contest dei Castelli Romani. L’evento organizzato da b-boy Dibba e b-boy Sopht , breaker conosciuti nel territorio castellano e dagli appassionati del settore, ha raggiunto e superato gli obiettivi preposti, grazie anche all’ausilio di Fabrizio Federici, direttore artistico della scuola di danza e teatro Tuscolana Arte e Cultura, che ha messo a disposizione i locali della struttura per lo svolgimento della gara. Una vera e propria sfida ad eliminazione, in cui hanno partecipato bambini e ragazzi fino a 18 anni, appassionati di break dance, che si sono esibiti sotto lo sguardo divertito di parenti e amici catturati dalle loro acrobazie e dalle coreografie accompagnate da musica hip-hop. Bella soddisfazione per i vincitori MAX, LOCO ROCK E BEGGHINS che si sono aggiudicati premi in abbigliamento offerti dagli sponsor dell’evento e i complimenti di una giuria importante nel panorama romano come quella degli Urban Force. Le presenze hanno superato le aspettative degli organizzatori, che assicurano che il contest rappresenta l’inizio di una serie di avvenimenti che sensibilizzerà il territorio a questo genere di arte. E’ bello e incoraggiante vedere che adolescenti e ragazzi, considerati privi di passione e interessi, abbiano ancora voglia di credere in qualcosa e che lo facciano senza rivalità ma con sana competizione. Perciò, perché non dar voce a chi di passione ne ha da vendere? MIRIAM TROBBIANI Tormenti e liberazione del Signor M. Commedia grottesca con musica dal vivo, liberamente tratta da Peter Weiss, in scena al Teatro Comunale Alba Radians di Albano il 23 maggio alle 21. Lo spettacolo è presentato dall’associazione Culturale Cinem’Art e dalla compagnia XPression. Il protagonista si risveglia in prigione senza conoscerne la causa e poco a poco si ritrova senza i suoi risparmi, senza affetti, con una moglie manesca e traditrice che lo caccia di casa, licenziato dal suo posto di lavoro; cerca aiuto e consolazione dalla medicina, dalla politica, infine dallo stesso dio. Ma niente di tutto ciò gli servirà a trovare l’intimo "senso" della sua esistenza. Spettacolo-girotondo esagerato, graffiante, irriverente, ma al contempo di dolorosa attualità. La Bohème di Puccini è in scena il 2 giugno alle 18 al teatro Don Bosco. In occasione del 150° della nascita dell’autore, l’associazione Alfa Musicorum Convivium propone la sua versione della magnifica opera (prenotazioni e info 334.95.16.109 - [email protected]). Prima o poi l’amore arriva è stata la proposta della Compagnia Teatrale Il Gruppo, il 25 aprile scorso a Tor Bella Monaca. La compagnia, che realizza anche le visite/spettacolo di ArcheologiaViva a a Gabii ha presentato lo spettacolo/saggio del Lab24 su testi di Stefano Benni, Giobbe Covatta, Tennessee Williams presso la Sala Cinema del Municipio Roma delle Torri. La regia dello spettacolo, realizzato da 10 attrici e attori esordienti, era di Edoardo Torricella. La Compagnia da 24 anni costituisce per il Municipio VIII un Centro Teatrale Stabile, realizzando spettacoli, laboratori teatrali e interventi culturali al fine di dare una incentivazione culturale, ma anche civica, che contribuisca a contrastare le difficili situazioni che a volte si presentano nella zona. 36 RUFINI dalla A all’MPC SPORT Stefano Rufini oggi è un giocatore del basket Mpc. Categoria Promozione. Ma nel so curriculum c’è anche la serie A, con il Siena. C’è differenza... “La differenza è nell’esperienza dei giocatori. Sì, c’è un abisso tra allenarsi solo tre volte alla settimana per un’oretta e lavorare da mattina a sera tutti i giorni...A me serve soprattutto per rimettermi in forma, dopo due anni di stop, nei quali quali ho pensato solo al lavoro...”. Curiosità. Perché la rete nel canestro? “In fase di gioco, se il giocatore tocca il canestro, quello è canestro convalidato. La rete serve anche per non farsi male ai gancetti che si trovano sotto, quando vai a schiacciare”. E perché il parquet? “Perché è il più comodo per saltare soprattutto. Il parquet ammorbidisce e attutisce la ricaduta. Quando scivoli non ti fai troppo male. Ci sono anche pavimenti gommati, ma non in serie A, neppure in C. Da queste parti è difficile trovare il legno, perché costa parecchio, come un campo da calcio, e poi va mantenuto, non ti credere, si rigonfia con l’umidità...” Il tuo allenatore ideale? “Quello che interagisce con l’intero gruppo, si fa rispettare. Dovrebbe aver giocato almeno nei giovanili per qualche anno, meglio se nelle categorie superiori. La promozione è solo trampolino di lancio. Noi per esempio stiamo cercando di passare di categoria, in serie d o meglio in C2. Ovvio che poi subentrano altri fattori, maggiore sforzo, più soldi, e non può essere a quel punto solo una questione del comune”. Come funziona: primo tempo, secondo.. quanti sono in una partita? “Quattro tempi, due e due. Dopo i primi si cambia campo, si va agli spogliatoi, il cronometro si stoppa ogni volta che c’è fallo o tiro libero, in modo che la partita duri 40 minuti effettivi, anche se di fatto può durare anche un’ora e mezza. C’è un vincitore e un vinto, mai il pareggio, si va sempre over time, perché ci deve essere un vincitore”. Torniamo all’allenatore ideale... “Deve aver giocato, per capire i giocatori e soprattutto le giocate possibili ai vari giocatori, al playmaker, il regista, alla guardia, ovvero il tipico tiratore, all’ala grande, all’ala piccola, al pivot, ossia quello che fa il gioco nero, gioca sotto canestro”. Tu cosa sei? “Io sono ala, anche pivot”. Cosa diresti a chi vuole provare questo sport? Che questo è uno sport di gruppo, dove si fanno amicizie, che è bellissimo, se hai la giusta fisicità. Che ci vuole anche tanta fortuna e tanta forza di volontà”. Come te... “Tanta costanza, tanta, tanta, non buttarsi giù di morale. Non è stato facile stare fuori casa a 13,14 anni, quando si è tutti mammoni. Però l’amicizia serve anche a questo, a me è servita tanto, quando a 15,16 anni ero a Siena. Mi è servito per riuscire ad integrarmi in un ambiente, come la Toscana e anche l’Emilia, dove ti sentivi extraterrestre.... Cosa vi aspettate per il finale di campionato? Una promozione. Veniamo da un girone di ritorno in cui abbiamo perso una sola partita con il Villacordiani della Prenestina. L’unica persa, fori casa. Abbiamo cominciato i play off, le partite che restano sono tutte da combattere, ma sono fiducioso. Ma chiedo ai monteporziani se per cortesia qualche volta vengono a tifare, così magari andiamo pure meglio... LM SPORT I successi dell’ASD Monte Porzio 37 Questa volta parliamo di basket: intervista con Maurizio e Diego Volpini, dirigenti dell’ASD Monte Porzio. Com’è andato il campionato? Maurizio: “Con la squadra di promozione abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie ad alcuni elementi. Uno è Stefano Rufini, capitano della prima squadra: un ragazzo di MPC che ha giocato anche in A e sta chiudendo la carriera qui con noi. Un gruppo di ragazzi stupendi ha dato vita a un’ottima squadra. Grandi soddisfazioni.” E le giovanili? “Abbiamo oltre 100 iscritti, dai bimbi del 2001 fino ai ragazzi del ’90, più gli esordienti che si sono ben classificati in un campionato interzonale e adesso iniziano un nuovo torneo qui a MPC.” Dove si svolgono le partite del playoff? “Da quando abbiamo il pallone pressostatico in via Majorana, finalmente c’è un campo di basket soddisfacente. Adesso, grazie all’interessamento di Sergio Urilli, partiranno finalmente i lavori del nuovo Palazzetto dello Sport interamente finanziato dalla Provincia.” Contro chi giocate i play-off? “La prima partita contro i Centri Romani Basket, la seconda contro il Viterbo e l’ultima contro l’Olimpia, in casa loro.” Diego Volpini, un commento sulla stagione del basket monteporziano? “Nei primi tempi con la promozione abbiamo avuto dei grossi problemi di organico. Risistemata la squadra, abbiamo vinto 14 partite di seguito fino ai playoff. La squadra dei 14 anni è un bel gruppo di ragazzi che giocano bene e si divertono, e hanno ottenuto degli enormi risultati. Qualche problema per la squadra dei più grandicelli, anche perché ci siamo scontrati contro un girone più forte.” Rosario De Luca, presidente della polisportiva: presentati. “Presidente da tre anni.” Il calcio: ogni estate sembra che il MPC stia per spaccare tutto, poi... “Solo quest’anno. L’anno scorso siamo arrivati quinti e l’anno prima quarti. Quest’anno è andata male, ci siamo ritrovati a lottare per la salvezza e non è ancora finita.” Parlaci della polisportiva. “Calcio, basket, pallavolo, tennis, pattinaggio, arti marziali, boxe, ginnastica artistica, fitness...” Costa? “Solo le prime squadre. La base sono i giovani – scuola calcio, minibasket, minivolley - e poi ci sono le prime squadre che sono a carico nostro.” Come sono andate quest’anno le prime squadre? “Abbastanza bene, tranne il calcio. Il basket ha passato il turno come seconda in classifica e si avvia ai play-off. Bene anche la pallavolo. Poi piazzamenti buoni: per il pattinaggio abbiamo otto ragazze che faranno il synchro e andranno ai campionati italiani la prossima estate. La nostra pattinatrice di punta, Caterina, si prepara per gli italiani assoluti l’anno prossimo, con la speranza di puntare agli europei.” Cosa manca? “Un po’ più di appoggio da parte dei dirigenti. Vogliamo coinvolgere più gente possibile, le squadre sono tante e stiamo raggiungendo un buon livello. Con il Palazzetto speriamo di incrementare gli sport indoor. E poi il campo in erba sintetica, per un’offerta sportiva completa.” Previsioni per l’anno prossimo: sarà positivo? “Speriamo. Quest’anno è andato già molto bene per le prime squadre. Abbiamo anche raggiunto un numero notevole di iscritti: la pallavolo con il minivolley è a quota 50, il basket a oltre 100, il calcio come sempre supera abbondantemente i 100, il pattinaggio ha 70 bambini, senza tener conto dell’agonistica, mentre il tennis quest’anno ha avuto quasi 40 iscritti, senza contare la squadra di serie D. Totale, circa 700” LORENZO MIROTTI “Il Mese dello Sport” è a Monte Compatri, nei week end dal 16 maggio al 15 giugno. La passeggiata del centro storico si trasfroma in un'arena per arti marziali, volley, calcetto, ping pong, ginnastica artistica, danza sportiva, calcio balilla, subbuteo, fitness e full contact. La frazione di Pantano ospita presso il parcheggio della Metropolitana i corsi di guida sicura. Nel campo volo WACO dell'Osa si svolgeranno dimostrazioni di aeromodellismo e lezioni di equitazione. 38 Ai Ai Ai Ai APERTO spazioA Direttori dei maggiori quotidiani e periodici nazionali Direttori delle redazioni romane Direttori dei quotidiani e periodici dei Castelli Romani giornalisti dei maggiori quotidiani, periodici locali e nazionali Egregio Direttore, egregi giornalisti, la tornata elettorale del 13 e 14 Aprile ha sancito la vittoria del centrodestra anche nei Castelli Romani. Un risultato storico a cui si è arrivati grazie ad una maggiore presenza nel territorio e ad un ascolto quotidiano del tessuto sociale. Un punto di partenza affinché la Politica possa divenire mediazione tra Cittadino ed Istituzione. Il centro-sinistra locale deve recriminare i tanti Deputati, Senatori, Consiglieri Regionali e Provinciali che, dall’alto della loro carica, hanno messo in secondo piano la realtà castellana. Gli stessi che risultano nuovamente eletti nel nostro Collegio. Il quadro delineato dalla consultazione elettorale dimostra come nelle cittadine in cui amministrano giunte di centro-sinistra, lo schieramento di Veltroni abbia lasciato il passo al centro-destra. Colonna, Rocca di Papa e Zagarolo, sono un esempio di come non basti amministrare la Cosa Pubblica. Occorre un monitoraggio e un dibattito costante su tematiche all’ordine del giorno, coinvolgendo i veri protagonisti della nostra azione, la gente comune. Immigrazione, sicurezza, la pressione di Roma sui confini territoriali dei Castelli, sono problemi e questioni che occorre affrontare con una presenza in Parlamento che sappia divenire in poco tempo uno stabile punto di riferimento per i Castelli Romani. RingraziandoVi per l’attenzione e per il quotidiano lavoro di informazione che contribuisce a capire ed analizzare la Società, invio distinti saluti. Monte Compatri, lì 23/04/08 Il Sindaco Avv. MARCO DE CAROLIS DONA IL TUO 5 X 1000 AD ACROS ONLUS: CODICE FISCALE 95004240586 Trasforma la tua dichiarazione dei redditi in una azione di solidarietà a favore dell'assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore. Con la tua denuncia dei redditi (CUD, 730 e Modello Unico) oggi puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF ad una buona causa e quindi a ACROS ONLUS - Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico! ECCO COME FARE Per devolvere il 5 per mille ad ACROS ONLUS: 1) Firma la dichiarazione dei redditi (CUD,730 e Modello Unico) nell’apposito spazio (“sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale”) 2) - indica nello riga sottostante il codice fiscale: 95004240586 3) - Importante: se non devi consegnare il modello 730 o il modello Unico puoi scegliere comunque di destinare il 5 x 1000. In questo caso consegna il modello CUD, compilato con la firma e il codice fiscale della nostra associazione, in banca o in posta, in busta chiusa e con la dicitura “5 X 1000”. IL 5 PER MILLE NON TI COSTA NULLA Non si tratta di una quota in più da versare o da donare, ma di una diversa destinazione di una parte delle imposte che si devono pagare allo Stato. Puoi anche invitare parenti e amici a scrivere il codice fiscale della nostra Associazione sulla loro dichiarazione dei redditi. 5x1000 e 8x1000 sono due scelte distinte L’una non esclude l’altra e nessuno dei due casi comporta un esborso economico, ma solo la libertà destinare una piccola parte delle tue imposte a una buona causa. ACROS Castelli APERTO spazioA 39 Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata al Sindaco di Frascati, al Sindaco di Monte Porzio Catone, al Sindaco di Grottaferrata, agli assessori ai Lavori Pubblici degli stessi comuni, al difensore civico della XI Comunità Montana del Lazio e agli organi di stampa. Ormai le vessazioni, le umiliazioni che questo paese con la p minuscola ci impone sono a carattere quotidiano. Il desiderio di una vita normale si sgretola giorno dopo giorno lasciando solo polvere di rassegnazione. Alla stazione centrale di Frascati il treno delle 8.29 di oggi 24 aprile 2008 si è "presentato" con un numero insufficiente di carrozze e ha lasciato a terra una decina di persone me compreso. Le altre sono entrate ma solo accettando di essere trasportate come bestie. Un umiliazione appunto. Un treno carico oltre i limiti di sicurezza in cui anche il capotreno ha avuto difficoltà ad "appiattellarsi". Nonostante le proteste il capotreno non ha mosso un ciglio. Assoluta indifferenza per l' "ambizione" di noialtri di raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Ha detto di non avere colpa e ha rigirato le accuse all'azienda. Quello che dice è profondamente vero come è vero che per la sua indifferenza avremo sempre quella p minuscola. Le colpe però non sono soltanto sue o di Treni Italia, sono anche nostre... mie... difatti potevo fermare quel treno ma non l'ho fatto... apendo però che sarebbe servito a poco, a niente... sapendo che avrei fatto un danno ad altre persone...Le colpe maggiori però ricadono sull'amministrazione locale di Frascati in particolare ma anche di tutte le altre città come Monte Porzio Catone e Grottaferrata che forniscono un bacino importante di utenticlienti alle ferrovie dello stato. Possibile che le partenze da Frascati abbiano una frequenza di un'ora? Possibile che il binario di arrivo alla stazione Termini sia il 18? Un binario emarginato dagli altri, un binario per emarginati, per "poveracci": un'altra vessazione! Possibile che per una tratta di 20 km ci vogliano 29 minuti? Possibile che il treno quotidianamente non ce ne metta 29 ma 35, 37 minuti..? Possibile che le città e i cittadini di Frascati, Monte Porzio Catone e Grottaferrata non meritino niente di meglio? Possibile che in tempi in cui si dovrebbe investire sui trasporti pubblici ci sia un degrado della qualità dell'offerta? Impossibile! Impossibile! Impossibile! Impossibile! Impossibile! E ancora...Impossibile! Solo un cambiamento radicale ripagherebbe la nostra rabbia, il nostro tempo, le nostre disillusioni...Sarebbe radicale sradicare le colpe di alcuni e l'inutilità di altri...Sarebbe già qualcosa se qualche amministrazione o qualche amministratore si unisse a questo coro di "Impossibile!". Prego e invito la cittadinanza a continuare a denunciare situazioni del genere e a richiedere con forza un miglioramento, DOVUTO, per le nostre città. Invito invece gli amministratori ad uscire dagli uffici e rendersi conto della realtà in cui vivono i cittadini. Non avrò fermato quel treno ma ho firmato questa lettera. Saluti, ARMANDO DOLCINI 40 APERTO spazioA CIAO, Suor Anna Il 21 aprile si è spenta suor Anna Vincenzina, all’età di 99 anni. Figlia della Croce, ha vissuto 45 anni a Monte Porzio. Per sua intenzione è voluta tornare per essere sepolta nel nostro cimitero. Purtroppo le nostre suore hanno lasciato Monte Porzio da circa 10 anni. Suor Anna è stata maestra d’asilo, di ricamo, cucito e di canto, ha fatto anche delle belle mostre delle sue opere, e ricordo che una volta venne Zavoli e le fece tanti complimenti. Il suo motto era: “se sei contento il cielo ti aiuta”. Chiamava le persone “la mia gente”, per tutti aveva un sorriso, una carica di vita e un conforto. Non voleva andarsene. Abbiamo assistito al suo funerale ma sembrava un festa, le consorelle hanno cantato con una voce stupenda fino alla sepoltura. Grazie suor Anna, per ciò che hai insegnato, seminato, amato e ascoltato e non ci dimenticheremo di pregare, almeno ci ricorderemo di farci il segno della croce. Con l’augurio di rivederci in cielo. MARIA FIORELLI TORVAIANICA EXPO: Marilù ringrazia I volontari dell'associazione Marilù ringraziano di cuore tutte le persone che hanno sostenuto l'associazione che opera all'interno del Canile Tre Querce di Pomezia. La vostra partecipazione e il vostro sostegno durante i 10 giorni di manifestazione è stato al di sopra delle nostre aspettative, molti cuccioli sono stati adottati e tanti ancora attendono adozione in canile. In canile sono presenti sia cuccioli che adorabili cagnolini di taglia piccola. Ci sono cani di varie taglie e razze, tutti molto affettuosi e bisognosi di affetto, alcuni sono arrivati da mesi altri purtroppo da anni... Nel sito internet troverete molte foto di cani in attesa di adozione, noi li aiutamo nel presente ma voi potete cambiare il loro futuro, venite a trovarci una mattina in canile e adottate un cane! Ass.Volontari Cinofili Marilù (onlus) - Canile Tre Querce - Pomezia (aperto solo la mattina e chiuso la domenica) tel. 339-43 71 121 / 33865 24 766 / 347-85 97 168 - www.cinofilimarilu.it Si segnala ai cittadini che hanno smarrito un cane, che al canile Tre Querce di Pomezia arrivano catture provenienti da Ardea, Pomezia, Torvaianica, Tor San Lorenzo, Velletri, Albano, Lariano, Anzio, Riano, Fiano Romano, Fonte Nuova, Bellegra. APERTO spazioA Ammirato dai vostri Musei 41 Alla Direzione del Polo Museale Urbano di Monte Porzio Catone, desidero esprimere la mia ammirazione per la ricchezza documentaria e l’efficacia espositiva del Museo della Città, del Musero diffuso del Vino e per lo stupefacente Barco Borghese che ho recentemente visitto con spiccato interesse, insieme ad un amico. Un elogio particolare rivolgo alle signore Silvia e Diana e ai Signori Andrea e Giovanni che ci hanno guidati nelle visite con un’accoglienza calorosamente ospitale, unita ad una nutritissima e stimolante illustrazione, vivacizzata da una palese partecipazione entisiastica che ci ha particolarmente coinvolti. Tutti i miei complimenti Prof. REMIGIO CARUSO - Roma A seguito della segnalazione inviata dalla signora Marilyn Juda Orlandi, pubblicata su numero di aprile de Il Catone con il titolo “Cascate Pasquali”, la Asp, competente in materia, è stata sollecitata dall’Amministrazione comunale ad intervenire per la pulizia del raccoglitore delle acque piovane di via della Cordonata, a Monte Porzio Catone. Gli operatori dell’Azienda, nel corso dell’intervento, però, hanno rilevato un problema strutturale del collettore, la cui risoluzione è attualmente al vaglio dell’ufficio tecnico comunale. 42 - da ROMA a ROCCA PRIORA - 5.00 (l/v) - 6.00 (l/s) - 6.25 (l/s) 6.45 (l/s) - 7.00 (l/s) - 7.30 (l/s) 8.00 (l/s) - 8.30 (l/s) - 9.00 (l/s) 9.45 (l/s) - 10.20 (l/s) -11.00 (l/v) -11.20 (l/s) - 11.50 (l/s) - 12.00 (l/s) - 12.10 (l/s) - 12.50 (gf) (l/s) -13.10 (bu) (l/v) -13.20 (l/s) 13.45 (l/s) -14.10 (l/s) 14.10 (lim.frs) (l/s) -14.20 (l/v)-14.30 (bu-frs) - 14.30 (l/s) - 14.50 (l/v) 15.20 (l/s) - 15.50 (l/s) - 16.20 (l/s) -16.50 (l/s) - 17.00 (bu frs)17.20 (l/s)-17.45 (l/v) - 18.15 (l/s)-18.50 (l/s)-19.15 (l/s) 19.40 (l/s) - 20.20 (l/s)- 21.00 (l/s) -21.45 (l/s)- 22.50 (l/s) DOMENICA E FEST. : 7.00 - 8.30 10.00- 11.30- 13.00-14.30 -16.0017.30-18.15-19.00-19.45- 20.3021.10(lim.frs)-22.00 - 22.30 bus SERVIZI - da ROCCA PRIORA a ROMA - 5.00 (l/s) - 5.30 (l/s) - 5.50 (l/s) -6.10 (l/s)- 6.30 (bu.frs) (l/s)6.30 (l/s)-6.45 (l/s) - 6.50 (bu frs) (l/s) 6.55 (l/s)- 7.05 (l/s) - 7.25 (l/v) - 7.30 (s) - 7.50 (l/s) - 8.00 (l/s) - 8.35 (l/s) - 9.00 (l/s) - 9.30 (l/s)-10.30 (l/s)-11.30 (l/s)12.20 (l/s)-12.45 (l/s)-13.05 (l/s)-13.30 (l/s) - 13.30 (l/s - bu) -13.30 (l/s)-14.00 (l/s) -14.30 (l/s-bu)-14.45 (l/s) -15.10 (l/s) 15.25 (l/s)-16.00 (bu-frs.l/s) 16.10 (l/s) - 16.25 (bu-frs l/s) 17.00 (l/s) -17.50 (l/s) - 18.45 (l/v) - 19.30 (l/s bu) - 20.00 (l/s) - 21.30 (l/s) DOMENICA E FESTIVI: 6.00- 7.00 8.00 - 8.45 -9.30 - 10.30 -12.00 13.30 -15.00 -16.30 -17.30 (da Frs) -18.00 -19.00-20.00 - 21.00- 21.30 l/s = Si effettua dal lunedì al sabato - l/v = Si effettua dal lunedì al venerdì - f = Si effettua nei festivi frs =l Frascati gf = Grottaferrata bu = Buero, no MPC tempo di percorrenza: 40 minuti circa l’intera corsa - per MPC circa 20’ - da COLONNA a FRASCATI - 7.20 (L/S) - 7.30 (L/S) - 9.00* - 11.00 (L/S) - 13.30 (L/S) - 14.05 (S) 14.30 (L/S) - 14.40 (L/V) - 15.40 (L/V) - 17.00 (L/S) - 17.30* - 19.00 (L/S) - 20.30 (L/S). * solo domenica e festivi - da FRASCATI a COLONNA - 6.30 (L/S) - 6.40 (L/S) - 8.30 * - 10.30 (L/S) - 13.00 (L/S) - 13.40 (L/S) - 13.50 (L/V) - 13.55 (L/V) - 14.10 (S) - 14.15 (S) - 14.55 (L/V) - 16.30 (L/S) - 17.00 * - 18.20 (L/S) - 20.00 (L/S). * solo domenica e festivi - METRO - da ROMA LAZIALI a PANTANO dal lunedì al venerdì, dalle 05.29 ogni 4 minuti fino alle 22.27 sabato dalle 05.27 ogni 8 minuti fino alle 22.20 domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 - METRO - da PANTANO a ROMA LAZIALI dal lunedì al venerdì, dalle 05.20 ogni 6 minuti fino alle 22.25 sabato dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 Il Catone non è responsabile di variazioni degli orari o delle corse mancate. 43 bus SERVIZI linea monteporziana P. Borghese - Colle Mattia P.Borghese - Valle Verde Valle Verde - piazza Borghese P.Borghese - Cimitero Cimitero - P. Borghese Fontana Candida - P. Borghese P. Borghese - Fontana Candida P.Borghese - P.Borghese 6.50-7.30-8.35-11.55-13.35-14.35 15.35-16.35-17.30-18.30-19.30 7.05-7.45-8.55-12.10-13.55-14.55 15.55-16.55-17.55-18.55-19.55 8.00-9.25-12.25-19.10 8.10-9.45-12.35-19.15 8.20-10.15-10.45-15.10-16.10-17.10 8.30-10.30-11.00-15.25-16.20-17.15 11.30 11.15-18.00 9.45-12.45-13.00-15.05-17.05 P.Borghese - P.Borghese 12.45-13.00-15.20 P.Borghese - P.Borghese 17.15 Colle Mattia - P. Borghese (costagrande, 2 giugno, 2 settembre, Romoli, p.Trieste) (p.Trieste, Posta, Trieste, costagrande, 2 settembre, Romoli, Trieste) (costagrande, 2 giugno, 2 settembre, Romoli, v.Roma, Cimitero) 19.00-19.15 P.Borghese - P.Borghese (costagrande, 2 settembre, Romoli) P.Borghese - Pratone (p.Borghese, via Roma, p.Trieste, Posta, Pratone) Pratone - P.Borghese (Pratone, Posta, p.Trieste, via Roma, p.Borghese) 14.15 - 14.25 14.25 - 14.35 NUOVISSIMA LINEA PER IL LICEO TOUSCHECK DI GROTTAFERRATA: il comune di MPC l’ha attivata a partire dal 19 novembre. Il bus parte alle 7.50 da piazza Borghese Linea speciale p. Borghese - p. Borghese 7.50 - 11.15 - 13.00 - 14.10 (via Frascati - Sacram - via Frasc.-Colonna - Pilozzo - V.Verde - p.Borghese) Bus da Cocciano a Tor Vergata 6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25 da via La Malfa a Policlinico di Tor Vergata - Passa a p. Marconi 10’ dopo la partenza e da stazione Fs di T. Vergata dopo 20’ Ritorno: 7.15 - 9.00 - 12.00 - 14.30 - 15.30 - 16.55 (passa da Stazione Tor Vergata dopo 15’, da p. Marconi dopo 20’) Da Cocciano via La Malfa a Stazione Tor Vergata: 6.05 - 6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25 Ritorno: 6.20 - 7.30 - 9.15 - 12.15 - 14.45 - 15.45 - 17.10 Il Polo Museale della Città (Museo della Città, Museo del Vino, Area archeologica Barco Borghese) è aperto ogni venerdì, sabato e domenica (9-13/15-19). Il Barco è accessibile solo con la guida. Per prenotazioni Tel. 06.943.41.031 ([email protected]) e Frascati Point 0694015378 - e-mail: [email protected] 44 SERVIZI treni COLLE MATTIA - ROMA TERMINI 05,28 - 06,13* - 06,41 - 07,10° 07,18 - 07,49 - 08,04 solo fest. 08,53 - 10,54*- 12,10 - 14,08* 15,10 - 16,17* - 16,55* - 17,36° - 18,10 - 19,11 - 19,37° - 20,0920,36° - 21,10* - 21.50° 22,06* - 23,11 ROMA TERMINI - COLLE MATTIA 05.25 - 08,20* - 09,20 - 10,20* - 12,20 - 12,47 solo fest - 13,20 - 14,20 - 15,00°- 15,20* - 16,20 - 17,00° - 17,20 - 18,00° - 18,20 - 19,00° - 19,20 - 20,25* - 21,20* - 22,20* Tu r n i be n z in ai Domenica 18 Maggio FRASCATI - ROMA TERMINI 05,10 - 06,26 - 07,30 - 08,29* - 09,29 - 10,34*° - 12,29* 13,49 - 14,29* - 15,29 16,29* - 17,29 - 18,29* 19,29 - 20,29* - 21,29 22,29° ROMA TERMINI - FRASCATI 03,38°° - 05,46 - 06,32 07,33* - 08,42 - 09,52* 11,52* - 12,52 - 13,52* 14,52 -15,52*- 16,52 - 17,52* -18,52- 19,52* - 20,52 - 21,52 * anche festivo ° no il sabato *anche festivo/ °cambio Ciampino °°part. Rm Tib e cambio Ciampino dalle ore 07.00 alle ore 12.30 dalle ore 15.30 alle ore 19.00 Verardi, via Fontana Candida Berardinelli, piazza Trieste Domenica 25 Maggio Domenica 1 Giugno Calcioli, Maremmana Inferiore Domencia 8 Giugno Berardinelli, piazza Trieste Domenica 22 Giugno Verardi, via Fontana Candida Lunedi 2 Giugno Verardi, via Fontana Candida Domenica 15 Giugno Subrizi Calcioli, Maremmana Inferiore farmacie Piazza Borghese, 3 Monte Porzio Catone Costanzo Via Frascati, 19 Mairo Monte Porzio Catone P.za M. Mastrofini, 25 Montecompatri Comunale Tuscolana Km 27,900 Giannini Polinari Califano Rocca Priora Casilina km 23,400 Laghetto Via degli Olmi, 77 Rocca Priora P.za V. Emanuele 6 Colonna teos 06-9449010 06-9449657 06-9447238 06-9485030 06-9406451 06-9476192 06-9470006 06-9438023 UFFICI COMUNALI dal lun. al ven. 8.30 - 12.30 mar. - gio. anche 15.30 - 17.30 Biblioteca Comunale lun-mer-gio-ven 9.00 13.30 lun-mar-gio 15.00 19.15 dal 17.05.2008 al 23.05.2008 dal 21.06.2008 al 27.06.2008 dal 14.06.2008 al 20.06.2008 dal 31.05.2008 al 06.06.2008 dal 28.06.2008 al 04.07.2008 dal 24.05.2008 al 30.05.2008 dal 07.06.2008 al 13.06.2008 45 SERVIZI numeriUTILI URP - ufficio relazioni con il pubblico Centralino Comune Monte Porzio Catone Ufficio Tecnico - Città di MPC Polizia Municipale - Città di MPC Museo della Città Prenotazioni CUP Asilo Nido Scuola Materna Scuola Elementare Scuola Media Istituto Comprensivo Osservatorio Astronomico Biblioteca Ludoteca Guardia Medica Centro Anziani Museo Diffuso del Vino Protezione Civile Ufficio Postale Carabinieri Parrocchia Consultorio familiare Croce Rossa Italiana MPC - Ambulanza Enel - Segnalazione guasti Italgas - Guasti e Dispersioni Consorzio Acquedotto Doganella - C. A. D. Commissariato di PS di Frascati Vigili del Fuoco - Distaccamento di Frascati Agenzia delle Entrate di Frascati Centro per l'Impiego Policlinico “Tor Vergata” Giudice di Pace - sede di Frascati XI Comunità Montana Cinema Multisala “Politeama” - Frascati Cinema Multisala “Supercinema” Trasporti Tribioli - Frascati CO.TRA.L. Taxi ed Autonoleggio Scuola di Musica Iseo Ilari 06-9428323 06-9428310/20 06-9428328 06-9428336/43 06-94341031 802323 06-9448852 06-9447184 06-9447487-06-9448918 06-9449282 06-9449282 - 06-9447479 06-9428641 - 06-9448315 06-9447528 328-9088010/ 06. 9449405 06-9334049/39/61 06-94340052 06-94341027 3472779690 06-9449086/96 06-9449002 06-9449049 06-9448380 06-9447388 800.900.800 800.900.999 06-9420555-06-9428683 06-9428671 06-9420000 06-9401931 06-9420036 06-20901-800.986.868 06-94015270 06-9470944 06-9401705-06-9420479 06-9420193 06-9420211 800-150008 06-9448520-3476985780 06.9428333/23 Consultorio Monte Porzio C. via IV Novembre, 6 - tel.06.9448380 Vaccinazioni Ostetricia Pediatra per appuntamento Ven. 9.00/12.00 Lun: 9.00/12.30 Mer: 9.00/12.30 Gio: 11.30/13.30 Uff. San. Ginecologo Psicologo per appuntamento Lun:09.00/12.30 Ven:10.30/12.30 Lun: 9.30/12.30 Mer:13.30/15.00 Mer: 9.30/12.30 Il CAAF, centro assistenza fiscale (modello isee, dichiarazione dei redditi, 730, pensioni, invalidità,...) è aperto a Monte Porzio il giovedì pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.00) presso l’URP in via Roma. A Frascati, è aperto tutti i giorni. Per info e appuntamenti, telefonare al 06.941.76.84 46 calendario MAGGIO fino al 27 luglio Roma e la Campagna Romana nel Grand Tour Villa Mondragone – Monte Porzio Catone 17 18 22 23 fino al 15 giugno Il mese dello sport Passeggiata - Monte Compatri ore 19.30 Notte dei Musei - Aperitivo di note Museo della Città – via S. Pomardi - Monte Porzio C. ore 22.30 Notte dei Musei - Barco di Notte Barco Borghese - via Frascati - Monte Porzio C. ore 17 Le vocali...magiche, Lettura animata con Paola Libreria Tempo di leggere. Via I.Belardi, 64 - Genzano ore 20 Mikhail Yurkov - concerto - pianoforte Scuderie Aldobrandini di Frascati dal 17 al 25 maggio Giochi d’Acqua e di Verde Parchi e Ville del territorio Castelli romani e prenestini 18 maggio Corsa del Narciso Centro - Rocca Priora 22/ 24 maggio Piccoli grandi artisti - mostra lavori allievi delle medie Biblioteca Comunale Via Garibaldi 1 - Monte Porzio C. ore 18 Aperitivo con l’autore Marco Grassi e L'ombra di sangue Libreria Tempo di Leggere - Via I.Belardi 64 - Genzano 23/25 maggio Festa del Libro Centro - Zagarolo 24 25 ore 21 Tormenti e liberazione del Signor M. - Commedia Teatro Comunale Alba Radians - Albano Laziale 24 e il 25 maggio A tutto Miele - nell’ambito di Florilegia (Creia) Villa Mondragone - Monte Porzio C. e 25 maggio dalle 10.30 alle 18.30 Cantine Aperte 2008 Cecchina - Albano Laziale - Colonna - Frascati - Velletri 25 maggio Infiorata Centro storico - Monte Porzio C. dalle 09.00 alle 19.00 Mostra-mercato Curiosando tra vicoli e piazze Centro Storico - Monte Porzio Catone GIUGNO 47 ore 21 Concerto Jazz di Danilo Rea, Fabio Zeppetella Ares Tavolazzi e Aldo Romano Villa Torlonia a Frascati ore 17 La scommessa della decrescita libro di Serge Latouche BASC - Via Matteotti 32 Frascati ore 17 Biondo menopausa di R. Formisano e E. Garbato Biblioteca Com. - Piazza Cairoli 54 - Velletri ore 17.30 Colonne Sonore - Concerto Piccola Orchestra Tuscolana Scuderie Aldobrandini - Frascati ore 18.30 J. S. Bach - Flauti dolci e clavicembalo Palazzo Annibaldeschi - Monte Compatr i 1 giugno ore 10 Visita all'area archeologica del Tuscolo Appuntamento al piazzale del Tuscolo -Monte Porzio C. ore 17 La valle latina - rel. Raimondo Del Nero Biblioteca -via Garibaldi 1 - Monte Porzio C. ore 20.30 Tempi Moderni (Chaplin); The dreamers (Bertolucci) Spazio Zip - Via Mamiani 6 - Frascati ore 19 Saggio del Dip. moderno Scuola di Musica Centro ricreativo anziani (ex Piazza Grande) M. Porzio C. 14 giugno Festival del cibo di strada Centro Storico - Monte Porzio C. ore 16,30 Saggio del Dipartimento classico - Scuola di Musica Biblioteca comunale - Monte Porzio C. ore 17.00 La diaspora dei reperti del Tuscolo - rel.Ghigo Biblioteca Via Garibaldi 1 - Monte Porzio C. Relatore: ore 19 Canti di tradizione orale di Giovanna Marini e X. Rebut Teatro del Barco Borghese Via Frascati, 68 - M. Porzio C. ore 9.30 Il sito archeologico del Barco Borghese con M. Valenti - org. Archeoclub Aricino-Nemorense Monte Porzio Catone Il Catone non è responsabile per eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli appuntamenti segnalati. Le informazioni pubblicate sono state riportate sulla base di quanto a conoscenza della redazione prima della chiusura delle pagine in tipografia. 25 26 29 31 1 3 10 13 14 15 17 18 21