3 Per la pubblicità su Anno VI - n. 2 - Sped. in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - telefonate al num. 02.37011167 Periodico d’attualità, cultura e politica Redazione Via Saint Denis 9, 20099 Sesto San Giovanni UNA RISORSA PER TUTTI di Alessandro Fede Pellone nella foto sopra Alessandro Fede Pellone direttore responsabile di SESTOUNOnews. In qualità di Presidente Nazionale de La Casa del Consumatore, Libera associazione nazionale a difesa del consumatore, sento di dover e voler condividere con gli amici lettori di “SestoUnoNews” la soddisfazione e il gradimento della nuova veste di questo periodico. Come si suol dire, il giornale ha finito la scuola elementare e si accinge ora a iniziare la scuola media! Sono tante le novità che riguardano il nuovo vestito del periodico, che nella sostanza si propone di mantenere lo stesso impegno nei confronti dei cittadini lettori. Innanzi tutto un cambiamento per quanto riguarda il corpo, ovvero le sue dimensioni: da questo numero in avanti il tabloid sarà articolato su otto pagine anziché quattro, per cui i nostri lettori potranno beneficiare di maggiori contenuti. In secondo luogo la cadenza, che fin dalle origini è stata bimestra- 3 - Marzo 2008 le, sarà ora quindicinale, sempre a beneficio dei lettori: un maggior numero di notizie dà al cittadino la possibilità di avere una più ampia panoramica di quello che lo circonda. Infine il numero di copie pubblicate andrà via via aumentando, poiché è negli intenti del giornale quello di raggiungere il maggior numero di lettori che possano beneficiare dellʼinformazione che da sempre, in ogni società, rappresenta uno strumento utile e necessario per affrontare in modo più obbiettivo e autonomo le scelte che riguardano noi stessi, in primis, e il sociale. Unica costante sarà la diffusione gratuita del giornale, in modo che lʼinformazione non sia prerogativa di pochi ma una risorsa per tutti. PROGRAMMI ELETTORALI: SONO UTILI? di Ezio Anzelmo I programmi elettorali dei candidati alle presidenziali americane sono, a giudizio dei principali commentatori alquanto simili e comunque non in grado, di per sé, di orientare efficacemente lʼamericano medio, da una parte o dallʼaltra. Né Obama, né la Clinton si sbilanciano ad esempio sugli argomenti “tabù”: lʼuscita dallʼIraq o la politica sanitaria. Ci sembra che un comportamento analogo emerga anche fra i nostri principali partiti politici, almeno quelli che puntano ad ottenere la maggioranza relativa, e quindi il premio di maggioranza di questa legge che negli Perchè la sicurezza non finisca...nell’angolo! di Mariuccia Scarano Parte da questo numero una rubrica che concede un angolo alla trattazione del tema e cercherà anche di sollecitare i cittadini ad agire affinché, usando un gioco di parole, la sicurezza esca dallʼangolo in cui spesso è confinata. La criminalità si sta diffondendo a macchia dʼolio e lottarvi contro è impresa gravosa: lʼesigenza di sicurezza viene avvertita sempre più fortemente. Contro il crimine, lʼimpegno consapevole dei cittadini è il pensiero di un esperto, il prof. giovanni caravita Il prof. Giovanni Caravita NELLE PAGINE INTERNE: Allarme smog a Sesto di Giampiero Venturini pag 2 Facce di bronzo di Pica Pau pag.3 pag.3 Il parere dellʼavvocato di F. L. Cerchia pag.3 Eurodelusione a Sinistra di Carlo Cattaneo Salviamo Malpensa di Stefano Maullu pag.4 LʼIslam nel Nord Milano di Vittorio Rossin pag.4 pag.4 Presenza giovanile di Marcovalerio Bove Da Sesto a Zuninopoli di V.d.C. pag.5 Ma la violenza sulle donne di Daniela Mancini pag.5 Renzo Piano in Consiglio di Stefania Notarnicola pag.5 Società Stupefacenti di Pietro Nunno pag.6 Seminario suula criminalità di M. Scarano pag.6 pag.6 Chi piuʼ di noi? di Carmine Abagnale Non si vede più il calcio di Roberto Vaini pag.6 Troppe Feste: Pochi Acquisti di Guido Camozzi pag.7 pag.7 Chiacchere e maschere di Carvevale Le Bugie: Gambe corte di Vincenzo di Cristo pag.7 (nella foto in basso), docente di psicologia della devianza presso lʼUniversità degli Studi di Milano-Bicocca, è un esperto del fenomeno criminalità e presta la sua opera anche allʼinterno del Centro Studi sui problemi della criminalità di recente creato a Milano da Forza Italia. Egr. Prof. Caravita, ci può illustrare la sua attività di ricercatore nellʼambito della criminalità? 1) Il settore di ricerca che mi vede impegnato ha come nucleo centrale la prevenzione primaria del- Per i Gialli di un’ora vedi il testo a pag. 2 le azioni criminose, che è compito dei cittadini, e che si articola nella formazione e trasmissione dei valori fondanti la vita civica e nella funzionalità dei servizi forniti dalla società. Infatti non basta unʼazione repressiva del crimine da parte dello Stato, ma occorre giungere ad un impegno consapevole dei cittadini e alla loro organizzazione, non trascurando la collaborazione con le istituzioni. 2) Qual è lʼatteggiamento nei confronti di questa teCONTINUA A PAG. 2 anni cinquanta del novecento sarebbe stata definita “legge truffa”. La esperienza di Berlusconi, e del Polo delle Libertà, che nel 2001 vinse le elezioni politiche, firmando nel salotto TV di Porta Aperta il famoso contratto con gli italiani, è stato forse utile per spingere gli italiani a votarlo; ma si è ritorta contro nel corso dei cinque anni di governo e al termine del mandato, per le facili e puntigliose critiche sulla percentuale di obiettivi raggiunti. E alla fine, nel 2006, nonostante le valutazioni di alcuni professori di scienza della politica avessero attribuito, dopo calcoli accurati, che Berlusconi aveva raggiunto gli obiettivi per il 70% circa, la Casa delle Libertà non fu riconfermata: evidentemente non bastava agli italiani lʼimpegno trasparente e il lavoro fatto per CONTINUA A PAG. 2 GIORGIO OLDRINI tra il pubblico e il privato Come vede Sesto in qualità di sindaco, rapportandola alle altre città italiane di media grandezza? Sesto è una città dotata di una fortissima personalità, delineatasi nel ʻ900, con il fiorire delle sue famose aziende - Campari, Falk, Marelli - e il costituirsi di una coesione sociale spiccata basata su un valore condiviso: il lavoro. È nata allora tra i cittadini una rete di solidarietà, basata sullʼattenzione ai valori sociali, che si sono diffusi nella nostra città. I rapporti tra le persone erano improntati allʼaffettuosità e alla solidarietà e lʼassociazionismo ne ha tratto un notevolissimo impulso. Sesto ha però pagato un prezzo dal punto di vista dellʼestetica e dellʼarchitettura urbanistica. Come la vede, invece, da cittadino? Consiglierebbe di risiedervi? Certamente. La consiglierei a chi volesse vivere in una città dove potersi impegnare nellʼassociazionismo, perché numerosissime sono le realtà di questo tipo, una città dove le occasioni di incontrarsi e impegnarsi nellʼambito culturale o politico o del volontariato sono davvero tante. Eʼ ricca di fermenti culturali e adesso è arrivata anche lʼUniversità Statale. Per tutto ciò e anche per la rete di trasporti urbani, è certo meglio vivere a Sesto piuttosto che in certi quartieri di Milano, come Quarto Oggiaro, ad esempio. Come vede il futuro di Sesto? LʼItalia ha sofferto il problema della frammentarietà politica, che ha frenato la volontà e le iniziative necessarie per affrontare i grandi problemi; non ha voluto rischiare e ora si trova sul punto di retrocedere come nazione. Sesto ha progetti di livello nazionale e occorre rischiare per attuarli, per imprimerle un grande impulso, pronti anche a pagare sotto certi aspetti: non si può avere tutto in una città. Che cosa augura a Sesto? Di continuare a mantenere una forte coesione sociale e quei valori e quel calore umano che io stesso ho sperimentato quando, a quindici anni, dopo la morte di mio padre, mi sono sentito circondato e protetto dai Sestesi. Si è realizzato professionalmente e anche politicamente. Nel suo progetto di vita cʼera e cʼè altro? Su quale piano vorrebbe ora realizzarsi? Sono un uomo molto fortunato, perché gli errori CONTINUA A PAG. 3 3 - Marzo 2008 pag. 2 ALLARME SMOG A SESTO SAN GIOVANNI Record nazionale di asma giovanile e alta concetrazione di polveri Venerdì 1 febbraio al convegno organizzato dal comitato “Controtraffico” presso il Centro sociale “Silvia Baldina” di via Forlì sono stati presentati dati allarmanti riguardanti la situazione ambientale di Sesto San Giovanni. Durante la serata sono intervenuti: Massimo Questa e il dott. Altobelli. Fin dalla presentazione del convegno è apparsa in tutta la sua gravità la situazione attuale. Nellʼora di punta circa 20.000 automezzi circolano per le strade della nostra città, provocando conseguenze come: • record nazionale di asma giovanile; • concentrazione di polveri più alta dʼEuropa Massimo Questa ha pre- sentato nel dettaglio la situazione del traffico a Sesto san Giovanni e ha notato che il dato relativo alla densità di automobili ogni mille abitanti è scioccante. A Sesto S.G. vi sono 749 auto/1000 abitanti, mentre complessivamente in Italia vi sono 590 auto/1000 abitanti. La densità di automobili/abitanti a Sesto San Giovanni, a detta anche del vice Sindaco Demetrio Morabito, è paragonabile a quella di New York. Pensate che in via di Vittorio, nelle ore di punta, vi sono circa 2.000 autovetture per senso di marcia. I mezzi pubblici? Sono carenti. Il Comitato Controtraffico propone il potenziamento dei mezzi pubblici urbani e extraurbani per diminuire le macchine, il traffico e di conseguenza lʼinquinamento. Ma come verificare il grado di inquinamento della nostra città? Il nostro Comune non è fornito di centralina per il rilevamento delle polveri sottili: quel- (segue da pag. 1) Programmi... rispettare gli obiettivi. Occorreva la demonizzazione di Berlusconi! Il caso dellʼultimo governo Prodi è analogo(con modifiche direbbe Pozzetto).Dopo aver costretto allʼUnione una ventina di partiti con la scrittura di 280 pagine di programmi, dettagliati nel famoso “Libro dei sogni”( vi ricordate le parole : vogliamo farvi felici...), il governo è caduto incidentalmente sul caso Mastella e moglie, ma di fatto per la non fattibilità del programma a causa delle enormi differenze di pensiero politico fra i gruppi estremi dellʼUnione. Alcuni noti studiosi della politica sembrano da una lato evidenziare alcuni punti deboli dei programmi, nella forma vista nelle ultime tornate elettorali: sarebbero solo degli “acchiappavoti” per Sartori;“inutili” toutcourt per il professor De Rita il quale sostiene che non si vota per adesione ai programmi. Ma allora che cosa ci spinge a votare per uno dei quattro/ cinque schieramenti importanti che ormai si presenteranno nelle prossime elezioni? Credo che la vera grande difficoltà per un governo consista nel percorso da fare per passare dalla fissazione degli obiettivi alla loro attuazione , attraverso programmi di azione e obiettivi intermedi che se esplicitati in campagna elettorale confonderebbero gli elettori, che in gran parte non li capirebbero, o sarebbero facilmente criticabili dagli addetti ai lavori, provocando i frazionismi a priori già sentiti in queste prime battute della campagna in corso. Il caso del dibattito e dei relativi programmi (o meglio obiettivi) sulla politica economica, che riassumo negli slogan: più salari, meno tasse sul lavoro, quasi che il salario fosse tornata una variabile indipendente (Lama anni ʼ70), è sintomatico della necessità che una volta definito un grande obiettivo di politica economica , quale lʼaumento dei salari, si lasci al governo la scelta delle azioni per raggiungerlo, sulla base di alcune grandi linee guida derivanti dai principi o valori che informano i vari schieramenti politici. Eʼ probabile allora che lo schieramento di centro sinistra penserà di aumentare i salari o di dare un salario minimo (altra variabile indipendente dalla produttività e dal mercato) con politiche di redistribuzione della la presente nel centro della città non è funzionante da diversi anni. Il rilevamento effettuato nel 2005, da una centralina mobile, ha constatato un superamento della soglia limite per ben 19 rilevazioni su 30. Asma Positività test cutanei Positività graminacee La percentuale più importante è quella relativa la positività alle graminacee. Sesto SG è una città con poco verde mentre, ad esempio, Cogliate è un comune che si estende su 695 ettari di terreno. Leggendo questi dati un cogliatese dovrebbe sof- Il Dott. Altobelli, pediatra, presenta i dati riguardanti studi fatti sullʼinfluenza dellʼinquinamento sulla salute di giovani, anziani e bambini. Rilevazioni effettuate dal 1984 al 1987: Sesto S.G. Cogliate 10.8% 26.7% 18.7% 4.60% 18.1% 10.2% frire maggiormente di questa patologia, ma non è così! I Sestesi soffrono quasi il doppio di positività alle graminacee Nel 1989/90 vennero condotti di nuovo studi su 745 bambini frequentanti la prima media Ostruzione nasale Asma Ostruzioni piccoli bronchi Test cutanei positivi Notiamo come dal 1984/87 al 1989/90 la percentuale di malati di 14.3% 13.4% 20.1% 38.0% asma sia aumentata del 2.6% e la positività dei test cutanei sia aumentata torta esistente, con scarsa attenzione allo sviluppo; quello di centro destra invece punterà probabilmente ad attuare politiche e programmi di azione più finalizzati ad aumentare la torta ( crescita, sviluppo, investimenti, produttività, etc.). Una prima conclusione ci porta a dire che più che dai programmi dettagliati siamo attratti da grandi idee, che rispondono alle nostre convinzioni profonde e alla nostra storia di vita, rispecchiate in partiti abbastanza grandi e coesi, in grado di sostenere la realizzazione di grandi obiettivi come quelli della fine del novecento. Vedremo nelle prossime settimane quale sarà il taglio dei programmi che i partiti ci presenteranno. (segue da pag. 1) Perchè la sicurezza... matica? Mentre le altre forze politiche tendono a privilegiare lʼazione di repressione dellʼattività criminosa da parte nostra si mette al primo posto la prevenzione. 3) A suo giudizio, la situazione di Milano e dellʼhinterland è particolarmente grave? Siamo di fronte ad una graduale intossicazione prodotta dagli atti criminosi, sia compiuti dalla criminalità diffusa sia da quella organizzata. Questi due tipi di criminalità sono tra loro complementari e spesso la criminalità diffusa fornisce a quella organizzata la manodopera per la diffusione dei suoi “prodotti”, ad es. nello spaccio degli stupefacenti. Nel milanese non possiamo dire di essere ad un punto di non ritorno, ma ad una forte penetrazione dei reati, in misura preoccupante. 4) Quali sono le categorie maggiormente a rischio fra i cittadini? Tra le vittime, i minori, gli anziani e le donne. Gli attori del crimine sono soprattutto i tossicodipendenti, gli extracomunitari clandestini e i giovani devianti. 5)Quali soluzioni potrebbe adottare il Governo per tamponare , frenare e risolvere la situazione? Dovrebbe promuovere ed appoggiare lo sforzo degli Enti locali, in particolare dei Comuni, affinché organizzino momenti di conoscenza e di formazione. A tal scopo dovrebbero fornire sedi e elargire fondi. Andrebbero create associazioni culturali, sportive, ricreative per favorire lʼaggregazione e le attività prosociali, che dif- di Giampiero Venturini nitori e questa volta spedellʼ11.3%. cificano lʼetà nella quale Nel 2006, i test vengono si riscontra tale malattia effettuati su bambini e ge- nei soggetti. 1983 Asma 4.4 anni Rinite 5.6 anni Congiun- 5.8anni tivite 1993 3.4 anni 4.0 anni 4.9 anni Notiamo come dal 1983 al 2006 lʼasma e la rinite colpiscono bambini sempre più piccoli. Da indagini sanitarie, te- 2006 2.4 anni 3.5 anni 4.2 anni genitori 21.7 anni 22.6 anni 4.2 anni nute dallʼOspedale Bassini ed effettuati negli annu 2006 e 2007, sono emersi i dati riportati nella tabella sottostante. Tipologia 2006 Visite allergologiche Test allergologici Spirometrie Vaccini 600 2007 aumento o dominuzione % 790 +30% 429 72 38 612 50 50 Da 25 anni, lʼente Comunale è a conoscenza dei dati che riguardano il peggioramento della salute dei cittadini di Sesto San Giovanni. Fino ad ora non è stato fatto nessun tipo di intervento per migliorare la si- +42% -30% +31% tuazione ambientale, anzi, la creazione del piano “Renzo Piano-Zunino” e la costruzione di un nuovo inceneritore (così si vociferava alla riunione) peggioreranno la nostra aria e le nostre condizioni di salute! fondano valori morali e modi di convivere altamente civili. Si farebbe così della prevenzione primaria del crimine, educando i cittadini di ogni fascia di età. 6)Come potrebbero organizzarsi i Sestesi? Appunto con quanto appena detto, concretizzando la democrazia sostanziale, che diverrebbe maggiormente partecipata. Verrebbe a crearsi anche un collegamento continuo nel tempo tra eletti ed elettori, che potrebbero incidere criticamente sullʼoperato dei primi. Anche questo sarebbe positivo, visto dopo le lezioni questo rapporto viene in genere a scemare. Il ruolo del cittadino verrebbe valorizzato, in quanto portatore di valori morali, civici e propositivi. Si rinforzerebbe lʼeticità della società. 7)Quale finalità si propone il Centro Studi? Il Centro si pone lo scopo di approfondire le problematiche legate alla sicurezza per offrire al partito e agli amministratori pubblici elementi di conoscenza e di valutazione per svolgere unʼazione di prevenzione. Si è già proceduto alla raccolta di materiale di studio e documentazione, si sono individuati gli specialisti per ciascun settore di studio della tematica, si sono avviati seminari di formazione e si promuovono incontri capillari nelle diverse zone della città di Milano e nella provincia. Il nostro lavoro sta lievitando costruttivamente. Gialli di un’ora I gialli si leggono, in genere, per arrivare alla fine. Non è stato sempre così: nei grandi autori del secolo scorso, e prima ancora in Poe, il giallo aveva dignità di scrittura. Agiva in territori della società originali indagava realtà. Raccontava non solo delitti, ma ambienti e psicologie. Poi si è via via imposta una sorta di lettura orgasmica che chiedeva solo azione e sorpresa, così che nessuno pensa al Pasticciaccio di Gadda come a un giallo. Ci deve essere una via di mezzo tra il capolavoro letterario e un libro mediocremente scritto. Questo è quanto la collana si propone: il lettore valuterà con quale risultato. Ogni libretto si legge nellʼarco di inʼora ed è messo in vendita a soli 3 euro. Per informazioni e ordinazioni telefonare al num.02/45409390 - via Maffucci, 34 EDB edizioni 3 - Marzo 2008 pag. 3 FACCE DI BRONZO Il parere dell’AVVOCATO di PICA-PAU Il nostro soggetto è di quelli tosti: da quasi ottantʼanni scrive su riviste e giornali, anzi ne fonda e dirige dei propri che diventano tra i più letti ed importanti del nostro paese: passa con disinvoltura dagli articoli su “Roma fascista” alla direzione de “ LʼEspesso” nel 1963, e poi alla fondazione de “La Repubblica “ nel 1976. Ma non è solo un giornalista di grande successo, è anche un politico: passa dalle frequentazioni fasciste della giovinezza alla fondazione, con molti altri soci, del partito radicale nel 1955; diventa poi deputato col Psi nel 1963, ma allʼepoca di Tangentopoli spara contro Bettino Craxi e si sposta a sinistra, ricevendo dal suo amato presidente Scalfaro il titolo di cavaliere di gran croce della Repubblica nel 1996, ed infine capeggia le crociate contro Berlusconi attaccandolo sempre e dovunque con quei suoi articoli e quei suoi editoriali, che pretendono di tracciare il cammino della politica del nostro paese e, per la loro lunghezza, sono chiamati nellʼambiente La messa cantata della domenica. Val la pena di immortalarlo con tre citazioni : - la prima è tratta da “Roma fascista” del luglio 1942 : “Noi vogliamo fare del Partito nazionale fascista la Corporazione dello spirito... Oggi mentre sembra che Sua Maestà la Massa (come la definì il Duce in un lontano giorno) mascherata da veli più o meno adeguati tenti di riprendere il suo trono, è necessario riporre lʼaccento sullʼelemento disuguaglianza, che il fascismo ha posto a cardine della sua dottrina. Bisogna combattere a oltranza la massa se si vuole, come noi vogliamo, raggiungere lʼelevazione delle masse “; - la seconda è tratta dal settimanale “LʼEspresso”, dellʼ 11 ottobre 1959: “ Il cavallo sovietico si trova ormai a poche incollatu- re di distanza dal cavallo americano... Se nel 1972 lʼUrss sarà addirittura passata in testa non soltanto come potenza industriale ma anche come livello di vita medio della sua popolazione, tutti i vecchi luoghi comuni della maggior efficienza dellʼiniziativa privata e dellʼenorme spreco di ricchezze che inevitabilmente si accompagna al collettivismo cadono come castelli di carta”; - la terza, fresca fresca, è tratta da “La Repubblica” del 18 febbraio 2007 : “Rifondazione che tra una settimana voterà il rifinanziamento della missione militare in Afghanistan è la prova che Prodi è inaffondabile, governa e non galleggia“. Invece, come tutti sappiamo, quattro giorni dopo il governo Prodi viene sfiduciato al Senato, e mandato a casa. Ormai avete indovinato: il celebrato autore è Eugenio Scalfari, e merita, a grande richiesta, la sua targa di “Faccia di Bronzo”. EURODELUSIONE A SINISTRA Il socialismo in Europa è in crisi. In Italia un governo “corrotto” dalle ideologie massimaliste e radicali è rimasto imbrigliato in una stagione di non politica fra le più fallimentari della storia della nostra repubblica. La sistematica occupazione della cosa pubblica e le clientele arroganti hanno reso asfittico un governo senza autorevolezza, in balia dei gruppi radicali che ancora orgogliosamente si definiscono comuniste. Lʼambiguità di questa sinistra che da un lato “comanda” e dellʼaltra con labari e striscioni contesta lo stesso suo operato in piazza, non ha potuto far altro che delegittimare la figura del premier e dellʼesecutivo che lo ha (a singhiozzi) sostenuto. La caduta di Prodi è stato quindi un atto conseguente allʼincapacità politica manifestata in questi 22 mesi, culminata con lʼarresto della moglie del guardasigilli e la sua successiva imputazione. Il socialismo che ha radicalizzato le sue posizioni sembra incapace di conciliare sviluppo e liberismo e si accinge a vivere una delle sue più tormentate stagioni in tutta lʼEuropa. La Spagna resta un vero mistero. Zapatero, super favorito dai media per una rielezione alla Moncloa, trova invece delusi i cittadini spagnoli. Lʼeconomia in Spagna rallenta con previsioni di crescita sempre più basse, da un laicismo esasperato che ha prodotto una grave scollatura con il mondo cattolico. Ne è testimonianza la partecipazione di massa alla manifestazione indetta dai vescovi spagnoli sul finire dello scorso anno contro le il rischio dʼastensionismo dellʼelettorato socialista tormenta il premier, oltre al forte problema legato alla sicurezza, con la paura crescente di attentati dopo la fine della tregua con i separatisti baschi dellʼETA e le bombe di Madrid ancora vive nei ricordi di tutti gli spagnoli. Inoltre, e forse questo è lʼelemento più allarmante, il paese è diviso unioni civili. Un secondo mandato per Zapatero è probabile, una sconfitta però, non impossibile. Ancora più forte è la crisi del socialismo in Francia, dove lʼintraprendente Sarkozy allontana le frange più radicali della sinistra con una intelligente politica di “annessione” a favore di quegli elementi dellʼala riformista, risultata sconfitta alle elezioni Risponde Francesco L. Cerchia Egr. avvocato, sono sposata ormai da molti anni ed il rapporto con mio marito col passare del tempo è andato deteriorandosi sempre di più. Ho cresciuto i nostri due figli che adesso hanno 5 e 9 anni e mi sono occupata della casa, ma non ho mai lavorato e per questo lui mi ha sempre fatto pesare anche i soldi che spendo per fare la spesa e, nonostante guadagni discretamente, mi ha sempre fatto vivere in condizioni di estrema ristrettezza economica nellʼappartamento che ha ereditato dai suoi genitori. Alcuni giorni fa gli ho comunicato la mia intenzione di separarmi e lui mi ha risposto che posso andarmene da casa quando voglio, assicurandomi che però non mi darà mai nemmeno un euro. Vorrei avere qualche informazione sui miei diritti nel caso io decida effettivamente di separarmi. Gentile signora, occorre premettere che lʼistituto della separazione legale di Carlo Cattaneo presidenziali),che si sono dimostrati validi interlocutori e capaci amministratori. Ed ora, con tardivo e sorprendente ritardo, anche la gauche ammette i successi di Sarkozy, frutto di una manovra innovativa basata sui concetti europei di flessibilità del mondo del lavoro e della sicurezza. Lʼannessione allʼUE dei paesi dellʼest ha reso ancor più profonde le ragioni della crisi del socialismo. Ora non conta più lʼeredità dei vecchi partiti comunisti, ma il confronto sui programmi e la dialettica fra i partiti, con nuove sfide e un reale benessere da inseguire attraverso politiche economiche aperte ai mercati mondiali. Cosa rimane oggi alla sinistra europea? Un antiamericanismo sdrucito, una politica imbarazzante che vede nelle unioni civili fra omosessuali lo sradicamento della famiglia naturale e lo sbandieramento di una apocalittica visione del mondo di stampo neoecologista. Non esiste più una vera identità alla quale rifarsi, se non quella rivendicata nelle piazze da no global violenti e inconcluden- diviso, ma Lei ha unʼalta probabilità che gli stessi vengano collocati prevalentemente presso di Lei e che conseguentemente le venga affidata la casa coniugale, indipendentemente dalla proprietà, finchè lʼultimo dei Vostri figli non avrà finito di studiare e sarà economicamente autosufficiente. Suo marito dovrà contribuire al mantenimento, allʼistruzione e allʼeducazione dei figli con un assegno, che ha lo scopo di assicurare loro, per quanto possibile, un tenore di vita proporzionato alle risorse economiche della famiglia, facendo fronte ad una molteplicità di esigenze, non riconducibili al solo obbligo alimentare, ma estese allʼambito abitativo, scolastico, sportivo, sanitario, sociale, e allʼassistenza morale e materiale nonché allʼopportuna predisposizione di una stabile organizzazione domestica. Lʼelemento fondamentale, seppure in concorso con altri criteri, per la determinazione dellʼamti. Il socialismo del 2000 montare degli assegni è sarà forse presto rappre- costituito dal reddito delsentato da quei liberali lʼobbligato, che come Lei alla Tony Blair che hanno mi ha scritto, guadagna colto nelle istanze dellʼ discretamente. Unione Europea il nuovo *e.mail: studiocerchia@ “sole dellʼavvenire”. studiocerchia.com prevede sia il permanere tra i coniugi di taluni obblighi e diritti nascenti dal matrimonio, quali lʼassistenza materiale ed il reciproco rispetto, sia la sospensione di altri, come lʼassistenza morale, la fedeltà e la coabitazione. In particolare lʼobbligo di assistenza materiale si sostanzia nella corresponsione, da parte del coniuge economicamente più forte che nel caso in oggetto è evidentemente suo marito, di un assegno di mantenimento, sulla base di un provvedimento del giudice, che ne accerta i presupposti e ne stabilisce lʼentità. Il coniuge separato ha diritto a mantenere il tenore di vita che lʼaltro coniuge avrebbe dovuto consentirgli in base alle sue sostanze, e non ha quello effettivamente tenuto prima della separazione, che mi pare di capire dalla Sua lettera era decisamente al di sotto delle Vostre possibilità. Per quanto riguarda i figli è ora generalmente previsto lʼaffidamento con- (segue da pag. 1) Giorgio Oldrini... che ho commesso sono da imputare solo alle mie scelte, non ho subito alcuna costrizione. Nella mia vita ho fatto molto perché, essendo pigro, ho sempre cercato stimoli per rendermi più attivo, quindi mi sono buttato nel giornalismo e poi nella politica. In realtà non era nei miei progetti diventare sindaco. Ho avuto questa esperienza molto bella e ricca, ma ora, non accetterei comunque di candidarmi per la terza volta. Chiuso questo capitolo, intendo dedicarmi allo scrivere: ho in previsione due libri e ho già iniziato a imbastire il primo. Cosʼè per lei scrivere? Scrivere per me è unʼautoterapia, perché mi serve per calmare rabbie, paure, ansie; lo faccio soprattutto nelle notti insonni. A volte scrivo quel che mi racconta mia zia, che è stata maestra e ha tanti ricordi da trasmettere. Comʼè lʼuomo Oldrini, ha un tallone dʼAchille? Ah, è la dieta! E anche un poʼ di pigrizia. Inoltre mi affeziono molto a luoghi e persone, ma questa è una fortuna, in realtà. Sono un uomo che dà liberamente sfogo ai suoi sentimenti, piangendo e ridendo. In un suo racconto delinea il ruolo della cultura come quello di “far vedere a chi si è limitato per anni a guardare”. Pensa che possa essere il ruolo anche della politica? Sì, in questo momento la politica deve servire a dare coraggio, a far capire agli Italiani che hanno un futuro, che non devono aver paura ad assumersi delle responsabilità, che possono sbagliare, ma devono andare avanti. Ora dobbiamo trovare nella politica la carica per fare. E il sindaco, prima che ci salutiamo, mi mostra, custodito in cornice dietro la sua poltrona di primo cittadino, il suo slogan, una frase di Machado che suona così: il cammino si fa andando. di Mariuccia Scarano 3 - Marzo 2008 pag. 4 SALVIAMO MALPENSA di Stefano Maullu* Ci vorrebbe un amico... cosi cantava Antonello Venditti! E pare che di amici, a Roma, con il governo ormai destituito non ne esistano più. Stranamente tutti sono intenti a garantire al sistema industriale transalpino di poter cannibalizzare il nostro Paese: hanno iniziato con le assicurazioni, sono passati alle banche, adesso I cinque precetti dellʼIslam (che significa fare atto di sottomissione ad Allah) sono: la testimonianza che non cʼè altro Dio che Allah che Maometto (il Profeta) è il Messaggero di Dio; la preghiera rituale; lʼelemosina; il digiuno nel mese del Ramadan ed il pellegrinaggio alla Casa (al tempio della Mecca) per chi ne ha la possibilità. Uno degli aspetti principali è dunque la preghiera, che si svolge comunitariamente in Moschea il mezzogiorno del venerdì, prima è necessaria lʼabluzione come purificazione, colui che guida la preghiera comunitaria è lʼImam. Lʼorazione non è libera, ma una sequenza fissa di movimenti e formule di origine coranica, la fine della preghiera consiste, in ginocchio, nel pronunciare la professione di fede, benedizione del Profeta e saluti augurali. Il testo del messaggio che Dio ha affidato a Maometto è il Corano, che costituisce, secondo la fede islamica, lʼultimo libro rivelato dopo quelli di Mosè (la Torà) e di Gesù (il Vangelo) ed è detto in arabo Qurʼan (recitazione) da cui il termine. Un esempio, per il dialogo con le altre religioni, il versetto 48 della sura Alitalia, azienda decotta e lontana dal mercato tenuta in vita solo grazie ai contributi statali e qui qualche riflessione dovremmo farla pure noi... Ma ora, a poche battute dalla cessione dellʼex compagnia di bandiera allʼAir France (salvo clamorosi sviluppi sul fronte Air One), cominceranno i dolori per tutto il bacino aeroportuale del Nord Italia che ha un trend di crescita assolutamente positivo. I dati dei viaggiatori dal 2000 a oggi ci dicono che: a Malpensa si è passati da 20.716.000 a 22.080.000 passeggeri; a Linate da 6.026.000 a 9.209.000; a Orio al Serio, dove si è verificato lʼincremento maggiore, da 1.237.000 a 5.285.000 passeggeri; Verona ha visto crescere il numero delle persone in transito sul proprio scalo da 2.289.000 a 3.320.000. Se il piano industriale di Air France non verrà cambiato saremo costretti, per quanto riguarda le destinazioni intercontinentali, a volare su Roma, Parigi o Amsterdam alimentando il gruppo Air France, nonostante qui al Nord venga staccato il 70% dei biglietti in classe Business; qui esiste il migliore bacino dʼutenza per il trasporto aereo, qui ci sono le infrastrutture. Islam nel Nord Milano di Vittorio Rossin 5,“Se Dio lʼavesse voluto, avrebbe fatto di voi una unica comunità e invece egli ha voluto mettervi alla prova con il dono che vi ha fatto. Superatevi gli uni gli altri nelle azioni buone. Un giorno, tornerete a Dio ed egli vi chiarirà tutte le vostre differenze.” Stima dellʼappartenenza religiosa degli immigrati nel Nord Milano Il dato lombardo dellʼappartenenza religiosa degli stranieri residenti (ISMU regione Lombardia) vede primeggiare i Musulmani con il 40,7%, poi i Cattolici con il 28,4% e le altre cristiane al 18,5%. La frequenza dei luoghi di culto per pratica religiosa dei musulmani è molto diversa per nazionalità: egiziani sempre 11,5% (4,4% donne), spesso 24,5% (14,4% donne), qualche volta 46,7% uomini e 55,6% donne; Marocco sempre 15% (11% donne), spesso 26,6% (15,6% donne), qualche volta 37% (43% donne); tunisia sempre 6,7% (10,1% donne), spesso 19,2% (17,4% donne), qualche volta 42,8% (33,3% donne). Diver- si anche perché di più recente islamizzazione, gli albanesi, con qualche volta 15%, spesso e sempre di percentuale minore. Infatti gli Albanesi si sono convertiti nel cinquecento, dopo la sconfitta di Giorgio Castriota Scandenberg. Al 01/01/2007 gli stranieri residenti nel Nord Milano sono 25.988 (classificabili per nazionalità), che così vengono suddivisi per appartenenza religiosa: il 39,1% (10.161) musulmani, il 27,8% cattolici, il 13,4% Ortodossi, il 3,3% Protestanti, per un totale di Cristiani del 44,4%, Buddisti il 2,7% e così via gli altri. Passiamo alle stime dei musulmani per Comune : Bresso: musulmani 600 circa in prevalenza albanesi ed egiziani, Cinisello B. 2.700 in prevalenza egiziani, Cologno Monzese 2.000 in prevalenza egiziani, Cormano 400 in prevalenza Albanesi ed egiziani, Cusano Milanino 300 in prevalenza egiziani, Paderno Dugnano 860 in prevalenza del Marocco, Sesto San Giovanni 3.500 cato chi se li assuma per il futuro. Lʼatteggiamento di questo governo è diventato inaccettabile. Il continuo rimandare il Tavolo per Malpensa e lʼassoluta incapacità di ascoltare le richieste pervenute da tutte le anime politiche di questa regione, sono lʼennesima prova dellʼincapacità di questo Governo di ascoltare le richieste dei cittadini, delle piccole, medie e grandi imprese lombarde e dei lavoratori. Bisogna quindi sostenere la richiesta di *moratoria proposta dal presidente Formigoni sottoscrivendo la petizione disponibile online sul sito www. maullu.it, che ha già raggiunto oltre duemila adesioni. In più, ho iniziato a contattare direttamente oltre ventimila piccole imprese lombarde, affinché sostengano la Moratoria e la difesa dellʼhub di Malpensa, imprese che saranno pesantemente danneggiate qualora il piano Alitalia andasse in porto. Le conseguenze del piano Alitalia su Malpensa, più che a un ridimensionamento, porterebbero a una vera e propria catastrofe: 8 milioni di passeggeri in meno allʼanno, 793 voli tagliati, 43 rotte soppresse (17 intercontinentali, 20 europee e 9 nazionali). I dati in possesso di Regione Lombardia parlano chiaro: si preannuncia la cancellazione di 3/4 dei voli settimanali intercontinentali di Alitalia; quelli per lʼEuropa passerebbero da 728 a 279. E gli aerei Alitalia che solcano i cieli nostrani ogni settimana scenderebbero a 119 (oggi, ce ne sono 210 in più). Depotenziare Malpensa, quindi, equivale a svendere il nostro futuro, la nostra accessibilità internazionale, significa cannibalizzare il nostro sistema economico, vuol dire rendere meno competitiva la Lombardia e tutto il Paese. Senza contare le ripercussioni sociali pesantissime: 8 mila persone rischiano di rimanere disoccupate in breve tempo. Pensiamoci bene. Occorre vincere la partita, decisiva non solo per il Nord ma per lʼItalia intera. Occorre una trattativa sulla vendita di Alitalia che non sia una svendita. Occorre reagire tutti insieme facendo sentire la nostra voce. In che modo? Chiedendo con insistenza una moratoria che permetta a Malpensa di non perdere il suo status di hub e che consenta allo scalo varesino di sostituire, per almeno due anni di tempo, la compagnia Alitalia con un nuovo vettore che possa supportare il potenziale di sviluppo del nord Italia e non solo. In sostanza, un paio dʼanni in cui mantenere i voli attuali di Alitalia su Malpensa e trovare sul mer- in prevalenza egiziani. Eʼ possibile incontrare i musulmani? E, su quale base costruire un eventuale dialogo? Riporto un articolo di Padre Giambattista Silini, francescano responsabile regionale dellʼecumenismo: Presenza giovanile “Intrecciare e avere un dialogo con i Musulmani è possibile, però a mio parere si devono rispettare alcuni passaggi: _ E` fondamentale non venire mai meno alla nostra identità cristiana. _ Avere anche lʼumiltà di riconoscere i valori religiosi e morali dellʼIslam. _ Reciprocità : basti pensare ai luoghi in cui non cʼè la libertà di professare la propria fede, in alcuni Paesi arabi, dove ad un milione di cristiani è vietato pregare insieme: noi bussiamo a quella porta, ma la porta resta chiusa. _ Aiutarli a sfatare il pregiudizio, così fortemente radicato in loro, che i non Musulmani sono dei non credenti. _ Abituati come sono a vedere unite religione e società, sono portati a identificare e ad accomunare lʼOccidente con il cristianesimo e a comprendere in una sola condanna i vizi dellʼOccidente e le colpe dei cristiani.” Il panorama politico nazionale e locale offre alle giovani generazioni uno spettacolo spesso deprimente e contribuisce a smorzare in loro lʼentusiasmo di intraprendere un percorso politico portando alla carenza di giovani nelle istituzioni. Nella provincia di Milano, grazie allʼopera di amministratori locali lungimiranti e grazie al sostegno del presidente Silvio Berlusconi, sta crescendo una presenza giovanile che milita nei gazebo, nelle piazze ma anche nelle istituzioni dei 140 comuni della provincia e nei consigli di zona. Il lavoro di noi giovani è sempre apprezzato dai cittadini ed è utile per consolidare le idee liberali e lo spirito di servizio che muove il nostro impegno civile. Nei venti mesi il governo Prodi ha alimentato il fenomeno dellʼanti-politica, reazione istintiva al mal governo. Il “grillismo” imperante ha con- Partecipate alla petizione pro moratoria: *su sito online: www.maullu.it Marcovalerio Bove tribuito a scoraggiare i giovani, molti dei quali, non vogliono avere niente a che fare né con il mondo politico e né con lʼamministrazione responsabile della cosa pubblica. Ritengo questa una risposta sbagliata ed impotente, poiché ciò che decide oggi il mondo politico configura la nostra vita domani. Dobbiamo essere partecipi perché se è vero che possiamo disinteressarci dalla vita politica del nostro paese, è anche vero che la politica si interesserà della nostra vita. Il popolo della libertà è chiamato a contribuire allʼaffermazione degli ideali di libertà e di buon governo che sono la stella polare dellʼazione politica di Silvio Berlusconi. Noi giovani dobbiamo sostenere il movimento con il nostro entusiasmo e la nostra purezza di cuore; lo faremo con umiltà, così da sviluppare una palestra di vita che ci fornirà gli strumenti adeguati per costruire un futuro migliore per tutti noi. e-mail: marcovaleriobove@ gmail.com 3 - Marzo 2008 pag. 5 DA SESTO A ZUNINOPOLI di V.d.C. Finalmente è approdato in Consiglio Comunale, per la presentazione ufficiale, il piano di risanamento delle ex aree Falck di Sesto San Giovanni. Non si discute, se non marginalmente, circa le scelte stilistiche adottate, si intendono però sottolineare le macro criticità colte con lʼocchio del cittadino, poiché la cultura urbana che sta alla base della formazione degli architetti è spesso ampiamente superata dalla cultura materiale della gente comune. Senza questa consapevolezza, è impossibile rifondare un rapporto accettabile tra la città fisica e il tessuto sociale insediato. Eʼ necessario procedere con scelte ponderate, prediligendo contenuti e valori che favoriscano e accrescano la socialità nel contesto cittadino. Si riconosce lʼattenzione posta a favore della progettazione degli spazi collettivi, dei luoghi di riunione, di ritrovo e di incontro, di strade alberate, di vie commerciali fiancheggiate da portici, di percorsi ciclabili protetti; ma ecco le nostre perplessità: 1) Si nota lʼassenza di un preciso piano di servizi e di un altrettanto particolareggiato piano di gestione delle infrastrutture. 2) Lʼargomento sicurezza non è per nulla contemplato, mentre si impone lʼinsediamento del 4° ipermercato nel raggio di 3 km. Le 25 “case alte” sono indubbiamente uniche dal punto di vista architettonico, ma palesemente non adatte alla città esistente, poiché Sesto non è né Berlino, né Londra e né New York. 3) Salta allʼocchio lʼassenza di un piano di trasporto pubblico, in particolare su rotaia, ad eccezione della presenza degli “Elfi” a idrogeno, una sorta di minibus di quartiere. 4) È palese la presenza di pericolosi vuoti urbani, i quali è provato, costituiscono i fattori generativi di insicurezza e disorientamento sociale che conducono alla non-identità con i luoghi circostanti. 5) Persino la scelta dellʼutilizzo di un materiale quale la ceramica smaltata, al posto della lamiera, in memoria della più grande fabbrica italiana produttrice di acciaio, la Falck appunto, fa sospettare che il genio di Renzo Piano si sia momentaneamente smarrito, allʼopposto di quanto è avvenuto nel progetto dellʼaeroporto di Osaka, del museo Paul Klee di Berna o del grattacielo di Sidney. Ovviamente la respon- sabilità massima è da attribuirsi allʼamministrazione comunale di Sesto, la quale si è limitata ad assistere al passaggio di proprietà delle aree in questione, a non fissare criteri inderogabili da contemplare in fase di progettazione e a raddoppiare abbondantemente gli indici di edificabilità da circa 600.000 mq a più di 1.400.000 mq., creando i presupposti per una mera colonizzazione edilizia-finanziaria. Per scongiurare il ripetersi di esperienze di quartieri come lo Zen a Palermo, le Vele a Secondigliano o il Corviale a Roma e per non permettere la cannibalizzazione delle città, non è sufficiente assoldare un grande architetto di fama mondiale, è necessario soprattutto conoscere e preservare la complessità sociale del territorio, confrontandosi per tempo e condividendo con tutti gli attori le scelte strategiche e amministrative. ...Ma la violenza sulle donne, esiste solo il 25 novembre? di Daniela Mancini Il 2007 è stato designato dalla Commissione europea come “Anno europeo delle Pari Opportunità per tutti”. Lʼobiettivo è di proporre un dibattito sui benefici della diversità per la società europea e rendere i cittadini dellʼUE più consapevoli del loro diritto a ricevere uguale trattamento e a vivere senza discriminazioni. Uno dei temi principali riguardanti le donne è quello dei maltrattamenti e della violenza in tutte le sue forme, fisica, sessuale, psicologia ed economica, che divengono sempre più frequenti Renzo Piano in Consiglio comunale di Stefania Notarnicola Finalmente, anche il Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni ha avuto lʼonore di ospitare la presentazione ufficiale del progetto realizzato dallʼArchitetto Renzo Piano che dovrebbe, almeno sulla carta, ridisegnare il futuro di una zona enorme, importante e strategica della nostra città. Eʼ inutile dilungarsi sulla qualità del progetto, sicuramente avveniristico per idee, forme, colori, materiali e quantʼaltro si voglia aggiungere. Le perplessità riguardano alcune contraddizioni insite nei numeri del progetto stesso. Abbiamo passato anni – fin troppi per la verità – a discutere su un Piano Regolatore ingessato, immobile, allʼapparenza quasi intoccabile. Siamo stati tacciati, per anni, di essere dei “palazzinari”, di non avere a cuore il verde e lʼambiente in generale, di difendere gli interessi delle proprietà che avrebbero dovuto costruire su quelle medesime aree. Ma quali interessi? E di chi? Gli indici di edificabilità, a causa dei quali nessun progetto si è mai potuto realizzare erano esattamente la metà di quelli sui quali oggi la nuova Proprietà ( Zunino per intenderci ) è pronto ad intervenire. Siʼ, abbiamo capito bene! Gli indici di edificabilità sono raddoppiati! Inspiegabilmente. Nessuna delle forze politiche che negli ultimi anni ha, sempre platealmente, alzato le barricate contro i cosiddetti “palazzinari”, ha voluto o potuto gridare con gli stessi toni un chiaro : NO! ad un progetto che se davvero dovesse realizzarsi potrebbe avere un impatto senza eguali in termini traffico, inquinamento e caos in generale. Si parla poi della realizzazione di un ennesimo Centro Commerciale proprio allʼinterno della città : come dire il colpo di grazia per quei commercianti che ancora oggi, con sempre maggiori difficoltà, popolano le nostre vie. Molto bello e futuristico il progetto relativo alla riqualificazione della stazione dei treni che vedrebbe sottopassi, parcheggi interrati e posti su diversi piani e il tutto contornato da numerose ricercatezze architettoniche ma tutti queste idee, questi cristalli che potrebbero rendere davvero “ brillante “ la nostra grigia Sesto, questi nuovi mezzi pubblici: chi li pagherà? Si può sapere qualcosa di concreto sui costi? Ritengo che non possiamo e non dobbiamo cedere alle “lusinghe” dello Zunino di turno che, vorrebbe intervenire sulla nostra città incurante dei suoi equilibri e dei suoi limiti di sopportazione, in termini di vivibilità generale . Ritengo che Sesto abbia bisogno di un progetto magari un poʼ meno “luccicante”, ma che permetta un rilancio del nostro tessuto economico e produttivo. Abbiamo bisogno di servizi, di spazi verdi realmente vivibili, di abitazioni acquistabili a prezzi accessibili, insomma di tutta una serie di migliorie che riqualifichino Sesto in modo efficace ed anche rapido. e tendono ad assumere forme di gravità sempre maggiore. I dati diffusi dal Consiglio dʼEuropa sono drammatici. Vengono uccise più donne a seguito di violenza subita dal partner che non a causa del cancro, di incidenti stradali o guerre e bisognerebbe ricordare questo fenomeno non soltanto nella giornata del 25 novembre, designata come Giornata Internazionale Contro le Violenze sulle Donna, ma tutti i giorni. La violenza si consuma quotidianamente e soprattutto noi donne dobbiamo imparare a parlare, non tacere e subire per paura; dobbiamo capire e far capire a chi lo ignora che esistono le strutture di supporto. Se dimostriamo di ricorrervi con un andamento sempre maggiore, allora possiamo ben sperare che i nostri governanti si decidano a rivedere le leggi in vigore e ad inasprire le pene. Il Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità e il Ministro della Giustizia avevano predisposto disegni di legge riguardanti la sensibilizzazione e la repressione dei delitti contro la persona nellʼambito della famiglia, disegni che non hanno avuto il tempo di essere discussi in Parlamento e che ora andranno ripresentati e, ci si augura, rivisti alla luce dei dati sempre più drammatici che vengono quotidianamente aggiornati e diffusi. In Italia negli ultimi anni, il fenomeno della violenza ha conosciuto un preoccupante aumento: addirittura del 22% in più dal 2004 al 2005, ed è sempre maggiore la violenza consumata tra le mura domestiche e il fenomeno dello stalking. La violenza domestica comprende tutti quegli abusi che avvengono in casa o nel contesto familiare, colpisce donne di ogni classe sociale, razza, religione ed età vittime degli uomini con i quali condividono la loro vita. Una forma particolare di violenza familiare la subiscono le donne migranti presenti sul territorio, sia per le vigenti leggi in materia di soggiorno, che hanno impedito a centinaia di donne di denunciare il partner violento poiché il loro permesso di soggiorno è spesso legato a quello del marito o del padre, sia per il fenomeno diffuso nelle loro società relativo al sequestro dei documenti da parte di mariti o parenti, che le obbliga al silenzio, per paura di essere espulse o separate dai figli. Per quanto concerne il fenomeno dello “stalking” (letteralmente: perseguitare) ha cominciato a destare un certo interesse da alcuni anni e si configura come quella serie di atteggiamenti con i quali una persona affligge e perseguita unʼaltra con intrusioni, appostamenti, tentativi di comunicazione ripetuti e indesiderati, minacce, ricatti e provocazioni tali da provocare nella vittima ansia, paura, disturbo post traumatico, stress, fino a rendere impossibile vivere normalmente. Lo stalking viene spesso considerato nella sua gravità solo nel momento in cui sfocia nellʼomicidio o nel suicidio, anche se le conseguenze sulla vittima sono numerose e non coincidono necessariamente con la sua morte. Nella nostra legislazione non vi sono particolari forme di garanzia contro lo stalking, il massimo della pena è una contravvenzione e trova rilievi penali sono se è parte integrante di un reato sessuale. Il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità c ha attivato il progetto “Rete Nazionale Antiviolenza”, supportato dallʼattivazione di un call center - il numero 1522 - a sostegno delle donne vittime di violenza. Eʼ un call center multilingue, attivo 24 ore su 24, 365 giorni lʼanno, a cui risponde personale femminile appositamente formato e cui si possono rivolgere nellʼanonimato assoluto le vittime o i testimoni di violenze. Si viene ascoltati, supportati, indirizzati ai servizi di assistenza sul territorio di riferimento, alle strutture sanitarie, alle forze dellʼordine o si ricevono informazioni legali. 3 - Marzo 2008 pag. 6 Società stupefacenti Pietro Nunno Lʼassuefazione e la debolezza dellʼuomo in relazione alla famosa triade Bacco, Tabacco e Venere oggi si potrebbe tradurre, sostituendo i termini, con alcool, droga e prostituzione, focalizzando lʼattenzione sui rischi ad essi connessi. Ciò che accomuna i “consumatori” dei tre vizi è il desiderio di “fuga dalla realtà”. La società è ingiusta e colpevole e si sente il bisogno di scappare da essa. Lʼassunzione di alcool e droga provoca una visione spersonalizzata e deresponsabilizzata del mondo, facendo approdare il consumatore in una dimensione ritenuta libera e priva di regole e facendogli vivere il sogno, lʼillusione di essere diverso o migliore, libero di agire senza limiti agli eccessi. Salvo verificare, al rientro dal “viaggio”, che ha provocato magari la perdita di alcune vite umane. Persone ubriache o sotto lʼeffetto di sostanze allucinogene spesso, alla guida di unʼauto, investono adulti e bambini, travolgendo con essi il destino dei loro cari. I fruitori della prostituzione sono in genere spinti dal desiderio di evasione dalla realtà familiare, da incapacità relazionali o da fragilità mentale. Oggi accanto alla prostituzione tradizionale vanno affermandosi in costante ascesa quelle: omosessuale, transessuale, bisessuale e minorile. Devianza e sicurezza, due facce della stessa medaglia nel momento in cui le politiche sulla sicurezza dei cittadini assumono importanza vitale per la continuità civile del vivere quotidiano. La trasgressione, cosciente o patologica, appartiene alla natura stessa dellʼuomo; la sicurezza sociale, invece, rientra tra le responsabilità di chi amministra e dei politici. Può una politica seria di sicurezza sociale ridurre lʼincidenza della devianza personale? A mio modesto avviso non solo può, ma deve! Uno Stato che voglia definirsi efficiente NON SI VEDE PIU’ IL CALCIO S o n o un vecc della domenica, correvano come lepri e sbuffavano come cavalli. Nel periodo invernale, il terreno di gioco era pieno di pozzanghere e lʼarea piccola, quella del portiere, pareva vangata, ciò nonostante i calciatori creavano azioni in scioltezza. Il pubblico li incitava, si entusiasmava, si scaldava al punto da scordare il freddo invernale. Ho frequentato assiduamente gli stadi dagli anni ʻ50 agli ʻ80. In quegli anni le partite si disputavano senza troppi tatticismi. Vinceva la formazione che metteva in pratica in modo più adeguato il gioco di squadra: lʼarmonia delle azioni, la forza atletica, lʼaffiatamento, lʼentusiasmo. In ognuno dei giocatori si vedeva lʼattaccamento ai colori sociali, sentimento che conferiva, a chi vedeva la gara dagli spalti, un valore aggiunto al proprio entusiasmo partecipativo. Allora come ora, per chi assisteva la partita dagli spalti o davanti al televisore, se il fuoriclasse, con i suoi tocchi ʻmagiciʼ realizzava il gol, definito imparabile, mandava in visibilio sia i tifosi sia gli avversari. Purtroppo con lʼevento del calcio moderno, fatto di formule nuove, in sostanza suggerite agli allenatori dalle società dʼappartenenza per salvaguardare i loro investimenti di denaro, si è, di fatto, danneggiato il vero gioco; ogni partita è accompagnata da esagerata tensione a causa dei tatticismi eccessivi, dei ritmi frenetici cui sono sottoposte le squadre e dalle ʻprestazioniʼ che il cosiddetto fuoriclasse dovrebbe ʻcorrispondereʼ agli sponsor. Purtroppo anche il pubblico è carico di stress per le sollecitazioni esasperate da certe trasmissioni televisive (soprattutto locali, vale a dire di parte) zeppe di moviole, dʼarbitri sotto accusa, giornalisti che sbuffano e con personaggi sentenziosi e monotoni: una pericolosa miscela, che deve investire molte più risorse nella prevenzione e nel controllo, fornendo strumenti giurisprudenziali (ad. es. la certezza della pena) ed educativi tali da fungere da deterrenti sia per il produttore della filiera criminale, che organizza il commercio deviante, sia per il consumatore finale, che deve comprendere sin dallʼetà scolare i rischi biologici e sociali derivanti da uno stile di vita improprio. Ciò, unito a politiche di sostegno alla famiglia e alle forze dellʼordine, potrebbe rivelarsi un primo passo, lungo il percorso verso la riappropriazione della Vita da parte dellʼuomo, sempre più teso al materialismo relazionale. Nella continua disputa filosofica tra Protezionismo e Proibizionismo, faccio riferimento ad un fatto italiano. Di recente la Cassazione ha sentenziato che la canapa indiana può essere coltivata in piccole piantagioni domestiche per essere poi venduta come pianta ornamentale, ricalcando un analogo parere espresso dal Tribunale di Cagliari. Il lento ma inesorabile processo di liberalizzazione e legalizzazione della cannabis, congiuntamente alla depenalizzazione del loro consumo, segna con questo provvedimento un altro punto a suo favore. È questa la direzione giusta che possa fungere da monito per la collettività? O questa sentenza e la marijuana assumono connotati di pari “leggerezza”? Anche classificare le droghe in leggere e pesanti già di per sé significa alimentare volutamente confusione nel potenziale consumatore. E dato che è dalle definizioni che questa con- SEMINARIO SULLA CRIMINALITA’ DIFFUSA Serata oltremodo interessante ed arricchente quella del 1° febbraio scorso: per il seminario di studio Criminalità diffusa: quale prevenzione?, la cui organizzazione è stata curata dal consigliere comunale Roberto Vaini, sono convenuti come esperti ospiti illustri e altamente qualificati, a partire dallʼOn. Mariella Bocciardo, che ha dettagliato gli aspetti della situazione italiana. Lʼelevatissima incidenza dei reati è do- vuta in massima parte a extracomunitari, rom e rumeni, questi ultimi autori del 37% dei crimini, e alla precaria e inefficiente gestione della giustizia italiana. Nella maggior parte dei casi chi delinque, se arrestato, resta impunito, grazie al lassismo permesso dalle nostre leggi, alle panie processuali e allʼelevatissimo tasso di caduta in prescrizione dei procedimenti penali. Il Cav. Carmine Abagnale, presidente del Sindacato dei poliziotti italiani, sottolinea la frustrazione di Roberto Vaini DI UNA VOLTA e la demotivazione delper noi vecchi amanti dello sport questo spettacolo le forze dellʼordine, che vuol dire sconforto. Il mio amato calcio è finito li. Alla mettono anche a rischio fine degli anni Ottanta. Oggi, con tutte quelle moviole, la propria incolumità, nel ci hanno tolto quella sana spontaneità che traspariva vedere vanificato lʼimpenelle lunghe discussioni, tra amici al bar, tra colleghi, gno profuso dai verdetti dei magistrati e dalla predurante la pausa pranzo, il lunedì. scrizione. Rattrista ancor di più pensare agli elevati costi dellʼapparato statale di sicurezza e giustizia. di Carmine Abagnale Finora lo Stato ha agiUn altro anno se nʼe andato e con to in modo non incisivo, lui se ne sono andati “gioie e dolo- infatti i cinque disegni di ri” di questo travagliato 2007, ma legge per la sicurezza si non tutto passa e se ne và. Non se sono arenati e lʼultimo, ne andrà il ricordo di Filippo Raciti presentato nel 2007 dopo e di Gabriele Sandri che resterà dentro di noi mentre lʼ episodio della brutale la violenza negli stadi continuerà a restare nel ventre uccisione a Roma della di questa società malata. Resterà la cocaina che attrae signora Reggiani, è stato sempre più i giovani; resterà il traffico di esseri umani ritirato per un errore di che riempiono le carrette del mare in rotta verso le no- forma. Le forze di polistre coste; resterà la paura della gente a uscire di casa zia sono numericamente la sera; la bassa paga dei Poliziotti che, a differenza di inferiori rispetto a quanaltri “lavoratori”, quando sbagliano finiscono in galera to sancito dal Decreto per omicidio volontario. Resteranno anche le chiac- del 1993 e i poliziotti di chiere dei politici ma anche le cose buone che i politici quartiere, la cui istituziohanno fatto.Questa speranza di Falcone, Borsellino e ne era stata tanto caldegtanti altri magistrati uccisi da cosa nostra sta diventan- giata, già non esistono do realtà. Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Picco- più, perché la loro opera lo, Sandro Lo Piccolo sono ormai “ai ceppi” e stanno si è rivelata poco incisifacendo compagnia nelle prigioni dello Stato a Totoʼ va, priva comʼera di un Riina. Questi malavitosi non torneranno in circolazio- supporto per lʼintervento ne e la speranza di sarà più grande. Su questo terreno la immediato e risolutivo. vittoria della Polizia di Stato è stata non grande ma im- Lʼon. Podestà, europarmensa.Anni ed anni di paziente e duro lavoro. Indagini lamentare, ha specificato a tutto campo. Intercettazioni e pedinamenti condotti che non va praticata la con esemplare maestria in un territorio difficile e osti- xenofobia nellʼapproccio le. Chi più di noi ha fatto tanto per questa nostra Italia al tema della criminalità; occorre procedere alla che ci ripaga con 1200 euro al mese. [email protected] semplificazione del corpo www.carmineabagnale.com delle leggi e pretendere CHI PIU’ DI NOI? fusione comincia, propongo di non chiamarle più stupefacenti (ovvero meravigliose) le sostanze dannose al nostro corpo e alla nostra società, ma più efficacemente sostanze tossico-letali (dannose per sé e per gli altri). un rispetto assoluto delle stesse in qualsiasi caso. Il prof. Giovanni Carovita, dellʼUniversità Milano-Bicocca, ha citato le ricerche sulla sicurezza e indicato nellʼassenza della prevenzione una delle cause più importanti della grave situazione italiana. I cittadini devono acquisire un atteggiamento responsabile nei confronti del crimine, praticando lʼautotutela individuale, vigilando e segnalando situazioni anche solo sospette, organizzandosi in associazioni. I Comuni possono creare un numero verde o una cassetta dove i cittadini lascino segnalazioni anonime, devono installare un maggior numero di telecamere lungo le vie, formare la polizia locale anche per la lotta al bullismo e alle bande giovanili. La scuola deve infondere negli alunni di ogni età il valore fondante della entralità della persona umana, oggi smarrito dai più. Molto apprezzata e gradita è stata la partecipazione alla serata della dott.ssa Barbara Contini, che è stata governatore di Nassiriya per conto dellʼOnu. Ha accettato di intervenire nel dibattito, elogiando i militari italiani in missione nelle zone di guerra perché portatori riconosciuti a livello mondiale dei valori morali e civili più alti, anche se scarsamente supportati sia perché possono fruire di stanziamenti economici più limitati rispetto alle truppe di altre nazioni sia perché privi di un adeguato sostegno morale, importante nelle situazioni di alto stress e di rischio in cui operano. La cosiddetta “Italia della paura” è difficile da delineare in poche parole, gli animi dei cittadini sono gonfi di preoccupazione ed ansia per il presente e per il futuro, per sé, i propri cari e lʼimmagine del nostro Paese. Lʼincontro, svoltosi a villa Visconti dʼAragona, ha visto la presenza di: on. M. Bocciardo, prof G. Carovita, cav. C. Abagnale, e la partecipazione di: on. G. Podestà, dott. ssa B. Contini ex governatore a Nassiriya. 3 - Marzo 2008 pag. 7 TROPPE FESTE = POCHI ACQUISTI di Guido Camozzi In questi giorni, facendo i conti con quanto ritrovo alla sera nel cassetto della mia attività commerciale, ho riflettuto sullʼandamento per nulla soddisfacente delle attività commerciali e sono giunto ad alcune conclusioni che non posso che impensieriscono i negozianti e tutti i cittadini. Potrebbe sembrare un controsenso e, invece, questʼanno il succedersi così ravvicinato delle festività - Natale, la Befana, Carnevale, San Valentino, la festa del papà, la Pasqua “bassa”, la festa della mamma - non fa altro che aumentare la già pesante crisi che tocca molte categorie del commercio cittadino e nazionale. Le molte e vicine festività non creano una maggiore opportunità di guadagno per i commercianti - le pasticcerie per i dolci tradizionali, tutti i negozi presso i quali acquistare oggetti da regalare, ristoranti dove festeggiare - e si stanno rivelando, un grosso flop commerciale. Infatti la poca disponibilità di spesa dei cittadini, dovuta alla situazione economica per nulla fiorente, riduce la qualità e la quantità degli acquisti. Si può ipotizzare fin da ora per il 2008 un calo di circa il 30%-40% delle vendite rispetto allo scorso anno. Calo che si ripercuoterà su categorie contigue al commercio come la pubblicità e lʼartigianato. Infatti, se un commerciante o un ristoratore vede ridursi gli incassi non è in grado di spendere con larghezza nelle inserzioni pubblicitarie e non pensa certo a ristrutturare i locali o a cambiare lʼarredamento; così ci saranno meno introiti per pubblicitari, grafici, riviste, muratori ecc.. Tutto è concatenato e la catena non si ferma qui, perché si giunge ad intaccare il potere di acquisto di tutte le famiglie. Questo è il motivo per il quale in questo periodo per tutti i commercianti è opportuno fare molta attenzione e pianificare oculatamente e in modo mirato gli acquisti destinati alle vendite dellʼanno prossimo. Un consiglio ai colleghi: un occhio al calendario e lʼaltro alle insidie della grande distribuzione. Chiacchiere e maschere di Carnevale I Tabacconi e i Tabacchini di Austero Questa volta il destino è stato beffardo con la classe politica italiana, o quantomeno con buona parte di essa. In pieno Carnevale, infatti, è “approdata” in Parlamento la crisi del governo di centrosinistra e nei giorni del divertimento sfrenato per antonomasia, abbiamo assistito allʼinutile tentativo del dottor Balanzòn del Colle e di Brighella degli Abruzzi di dar vita ad un governo di scopo, temporizzato cioè sulla sola ratifica di una nuova legge elettorale. Le forze politiche dellʼintero centrodestra hanno individuato in questa mossa istituzionale lʼennesima perdita di prezioso tempo, da investire invece nellʼimmediato ritorno della cittadinanza alle urne. I fatti hanno dato loro ragione e lʼennesima carnevalata è stata evitata. Quante volte in quasi due anni di legislatura è capitato di udire i seguenti termini pronunciati da esponenti politici di maggioranza e minoranza: governo serio, politica seria, programma serio e serietà? È stata la LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE Vincenzo di Cristo un riassetto territoriale delle Asl, organizzarono autonomamente e in tutta fretta, tramite lʼausilio dei sindacati, una raccolta di firme per promuovere la nascita di una “Asl sperimentale composta dai sette comuni del Nord Milano”, casualmente tutti guidati da giunte di sinella foto il consigliere conistra. Tale iniziativa, con munale Vincenzo di Cristo. una mancanza di rispetto Il 18 febbraio, la provin- totale verso i luoghi di cia di Milano ha emana- confronto istituzionali, fu to il comunicato stampa: solo in un secondo tem“Riassetto delle Asl Mi- po, illustrata nei rispettivi lano, Nord Milano, Adda- Consigli comunali, dove trezzese: sì alle proposte è stata contestata dalle della Provincia”. Fin qui opposizioni per i seguenti non ci sarebbe quasi nulla motivi: aggravio dei codi male, se non che leg- sti per i cittadini, inutilità gendo il testo integrale, si della nascita di una nuova ha la conferma del tentati- Asl, numero esiguo di firvo maldestro da parte del- me raccolte (circa 10.000 la Provincia di arrogarsi a fronte di una popolazioimpunemente il merito ne di ca. 300.000 abitanti), della soluzione riguar- portando alla luce il vero dante la spinosa questione scopo del tentativo dei del riassetto Asl. Occorre, sette Comuni: una nuova per rispetto della verità e struttura significava nuodei cittadini, fare un poʼ vi posti, un nuovo considi cronistoria e qualche glio di amministrazione, precisazione. Quando le poltrone da assegnare e Amministrazioni comu- nuovi finanziamenti da nali di Sesto, Cologno e gestire in allegria e auCinisello si resero conto, tonomia. Nei rispettivi nellʼottobre 2007, che Consigli comunali, le con la nascita della nuo- opposizioni avanzarono va Provincia di Monza e una controproposta, che Brianza, ci sarebbe stato prevedeva il passaggio sotto lʼAsl Milano. Una delegazione composta dai rappresentanti delle opposizioni si è recata alla Commissione Sanità della Regione per bloccare il tentativo di colpo di mano, riuscendo così a raggiungere lo scopo di approfondire il problema. Nel frattempo, i 7 sindaci dei Comuni interessati, constatato il fallimento del tentativo di “golpe”, si recavano in Provincia, per cercare manforte in “mamma” Penati, nella persona dellʼassessore delegato Casati. Gli incontri in Provincia si sono svolti nel più profondo riserbo, senza aver mai visto la partecipazione delle forze di opposizione, neanche come semplici uditori. Si è arrivati così ad una situazione di stallo, che vedeva da una parte i 7 Comuni, prigionieri della loro stessa proposta, ma incapaci per orgoglio e per abitudine storica a rivedere le posizioni, dallʼaltra, lʼatteggiamento di attesa da parte delle opposizioni. Fino alla svolta definitiva. Lʼuscita dallʼempasse si è ottenuta con un grande lavoro politico, svolto da rappresentanti dellʼopposizione presso vittoria del paradosso, dato che carnevalesco significa proprio privo di ritegno e serietà. Non siamo lontani dal vero se affermiamo che i poteri forti del Belpaese, nascosti dietro la maschera del bonario faccione di Don Abbondio “Il Romano”, hanno tentato in tutti i modi di ostacolare il naturale percorso democratico che vincola la rappresentatività degli eletti col sentimento popolare e, in connessione con i drammatici eventi di cronaca recente, hanno esposto il paese a continue figuracce internazionali, che di serio hanno ben poco. Il pulcinellesco governo campano e napoletano ne sono un valido esempio. La serietà politica si dimostra coi fatti, non si comunica con le parole. Ma lʼItalia di oggi è un paese in cui i Tabacconi, fumosi e vecchi personaggi della classe dirigente politica, economica, sociale e culturale, condizionano quotidianamente in peggio il nostro cammino di progresso, sviluppo e benessere, rallentando lʼafla Regione. Per quanto riguarda Sesto, nella seduta del 31 gennaio della 3^ Commissione Consiliare (servizi alla persona e sanità), composta tra lʼaltro dai Consiglieri comunali, Vaini, Filippelli e Di Cristo, è stata sottolineata da questi lʼopportunità di un lavoro congiunto che potesse concretizzarsi in una soluzione condivisa; una sorta di “apertura”, alla quale forse la sinistra locale, ma anche nazionale, è poco avvezza, ma che ha dovuto considerare. A seguito di questa “apertura”, fermo restando lʼabbandono definitivo di una Asl “sperimentale” del Nord Milano da parte della maggioranza, quale condizione sine qua non, il Consiglio comunale dellʼ11 febbraio scorso, ha concretizzato quanto sopra, nella proposta concordata, sottoscritta quindi da maggioranza e opposizione, per la nascita dei nuovi Distretti di Sesto e Cinisello con la salvaguardia dellʼautonomia progettuale degli stessi e delle “buone prassi” nel tempo attuate e consolidate. Tale documento, approdato in Regione, sembra sia stato accolto favorevolmente da questʼultima. Alla luce di quanto sopra, risulta difficile attribuire il merito dei risultati raggiunti fermazione di una civiltà compiuta. Carnevale, vocabolo composto dalle parole carne e levare, perché dopo la festa inizia la cristiana proibizione di mangiare carne. Identificando con la carne il potere, comprendiamo meglio lʼaccanita volontà dei nostri attuali amministratori di restarvi disperatamente aggrappati spolpandone anche lʼosso, se necessario. Ossessionati dallʼidea di cominciare una dieta prescritta dallʼetica politica, paiono non ascoltare la vigorosa ribellione del popolo italiano, stanco di essere beffeggiato dai numerosi servi di due padroni di arlecchinesca tradizione. Partiti politici e valori sono divenuti coriandoli della nostra società, talmente infiniti e individuali che a ognuno di noi è consentito proporre il proprio. I princìpi fondanti della nostra convivenza sociale vengono continuamente calpestati da interpretazioni talmente arbitrarie e interessate da far diventare lʼincertezza lʼunica certezza della nostra esistenza. Siamo alla Provincia di Milano; si comprende il tentativo di strumentalizzazione, dettato dallʼorgoglio, di uscirne quanto meno a testa alta, ma dispiace, caro Penati, per la caduta di stile; il risultato conseguito è frutto del lavoro e dellʼapertura mentale che gli schieramenti del centro destra hanno dimostrato, a livello regionale , comunale e in sede di commissioni. Per noi, prioritario, è che non fosse permesso un ormai pronti per le elezioni, la sfilata dei carri nella quale ogni partecipante spera di individuare quello del vincitore. Ci sono quelli che iniziano e finiscono la propria festosa esibizione sul medesimo carro di appartenenza, forti dei propri convincimenti e delle proprie qualità. Ma la processione è piena di saltimbanchi che passano di carro in carro fino a pervenire a quello funebre, che in politica significa non contare niente. Sono i Tabaccini, questi folletti giocosi del nostro tempo che di fronte ad un bivio vanno dritti, rimanendo vittime di uno strabismo accomodativo e divergente. Il Veltro Rosso e il Cavaliere Bianco sono i veri protagonisti del Corso mascherato, alla guida dei rispettivi carri allegorici, di cui gli italiani sperano non essere più lʼultima ruota. Che abbiano inizio i balli e che giunga il tempo di baldorie. E lʼultima sera arderemo in piazza il fantoccio del Carnevale per festeggiarne la fine, con lʼauspicio che i falchi lascino il cielo alle colombe, perché Pantalone si è stancato di pagare. nuovo spreco di risorse e denaro pubblico per scopi di partito, e pensiamo di esserci riusciti, salvaguardando gli interessi dei cittadini. Di chi fosse il merito, non era per noi importante sottolinearlo, ma quando una parte si arroga impunemente il merito di un successo, no caro Penati, per onestà intellettuale, non è possibile tacere, ne ora ne mai, perché come è ben noto, le bugie hanno le gambe corte. Il Muro del Pianto Con la caduta del governo Prodi, avvenuta prima dei due anni, sei mesi ed giorno necessari per maturare il diritto alla pensione, i signori Francesco Caruso, Wladimiro Guadagno detto Luxuria, Sergio DʼElia, Daniele Farina non avranno la pensione di € 3.100 al mese. Con loro tutti gli altri che non è necessario nominare perchè politicamente di poco conto. Chi li ha eletti dovrebbe ponderare una cosa: Per avere tale pensione il lavoratore medio dovrebbe lavorare 120 anni, mese di Umberto Profili più mese meno. Possibile che la classe operaia, anzi quello che è rimasto, continui a seguire il Pifferaio, senza rendersi conto della realtà? Prima ancora che si vada alle elezioni lʼOn. Giordano ha ieri sera detto nel programma di Bruno Vespa che la sinistra farà opposizione seria a chi verrà eletto.Sorge spontanea una domanda: Invece di cercare il dialogo per governare insieme per il bene del Paese perchè proseguire nellʼerrore compiuto dallʼOn. Prodi? La fiducia nel futuro dellʼItalia comincia a vacillare in molti di noi. 3 - Marzo 2008 pag. 8 RIALZATI ITALIA di Antonino Filippelli Sono trascorsi circa due mesi dagli episodi verificatisi alla Sapienza di Roma allorché un gruppo minoritario di esponenti dellʼestrema sinistra è riuscito prepotentemente ad imporre la propria supremazia con un comportamento oltremodo vergognoso ed antidemocratico impedendo al Santo Padre non solo di parlare, ma addirittura, costringendolo –suo malgrado- a non presenziare alla manifestazione. Non posso tralasciare di rilevare come in quellʼoccasione, dʼinaudita gravità, siano stati calpestati una serie di fondamentali diritti costituzionalmente garantiti, quali la libertà di parola, di espressione, di confronto, di movimento e di circolazione... e non posso fare a meno di sottolineare come sia stato altrettanto grave che lʼallora Governo Prodi non abbia saputo far fronte a tale situazione, contribuendo a coprire ancor Associazione di Volontariato Fondata nel 2000 a Milano Sede 20121 Via Bertoni, 9 Presidente: Massimo Vaini Rappresentanza di Sesto San Giovanni Telefono e fax 02.37011167 *** Donare il 5x1000 non è una tassa, ma una scelta mirata per destinare una parte della contribuzionea favore di Enti e Associazioni, mentre rimane invariato l’8x1000 per sostenere la Chiesa cattolica e le altre confessioni. Se scegli la nostra Associazione, oltre la firma, occorre indicare sul modello 730 il codice fiscale: 97275970156 Fondato nel 2003 - Anno VI - N° 2 = 3 - Marzo 2008 Registrazione Tribunale di Mlano n. 630 del 3.11.2003 Direttore editoriale: Direttore responsabile: Direttore di redazione: Redazione: Marialuisa Scaletti Alessandro Fede Pellone Pino Cappellani Mariuccia Scarano Roberto Vaini Collaboratori: Ezio Anzelmo - Carlo Cattaneo - Vincenzo di Cristo Daniela Mancini - Stefania Notarnicola - Pietro Nunno - Umberto Profili – Vittorio Rossin – Giampiero Venturini. Redazione:Via Saint Denis 9 20099 - Sesto S. Giovanni Telefono e telefax 02.37011167 e.mail: [email protected] web: www.sestounonews.com Stampa: Tipografica Sociale - Viale Europa 12 Monza Tiratura 23.000 copie Chiuso in redazione il 29.2.08 ore 18. Copia gratuita LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNANO SOLTANTO I RISPETTIVI AUTORI più di ridicolo lʼintera nazione anche sul piano internazionale. Per fortuna oggi Prodi ed il suo Governo modello “Alice nel paese delle meraviglie” ha tolto il disturbo e, sarà sicuramente ricordato come il governo delle tasse, della burocratizzazione e della più assoluta incapacità di fronteggiare i reali e concreti bisogni dei cittadini (si pensi al problema della sicurezza, alla crescente ed incontrollata presenza di extracomunitari, alla spazzatura di Napoli, alla difficoltà di molte famiglie di arrivare alla fine del mese ...). Bisogna rendersi conto che per mutare la sostanza delle idee, dei programmi e del modo di lavorare, non è sufficiente presentarsi alle elezioni con un abito nuovo ne tanto meno passare dalla bicicletta di Prodi al pullman di “Veltroni il nuovo”, illudendosi che i cittadini non si rendano conto che dietro YES WE CAN cʼè, in realtà, lʼintenzione di volercela fare per continuare a ripetere le stesse cose. Gli slogan di “Veltroni il nuovo” e “correre da solo”, di fatto ripropone qualcosa già visto, vale a dire la fallimentare alleanza di forze politiche tanto variegate ed eterogenee da non riuscire poi a governare né a trovare punti di incontro perché hanno valori ed obiettivi agli antipodi. Lʼesigenza, forte ed urgente più che mai, dopo questo sfacelo governativo è quella di rimettere in sesto le cose e di ripristinare lʼordine dei valo- ri, accogliendo lʼinvito “RIALZATI! ITALIA” del Popolo delle Libertà che ha dato ampia prova di saper/poter governare per una legislatura. COMUNICATO OFFERTA DI SPAZI DI PUBBLICITA’ ELETTORALE RELATIVE ALLA CAMPAGNA PER LE ELEZIONI POLITICHE NEI GIORNI 13 E 14 APRILE 2008 Ai sensi della Legge n. 28 del 22.02.2000 comma 2 art. 7 che consiste nella pubblicazione di messaggi elettorali a tutti i Partiti e Movimenti Politici. Il termine utile di presentazione del messaggio, che deve chiaramente evidenziare il responsabile committente e la dicitura “Messaggio politico elettorale”, deve essere portato entro tre giorni prima delle nostre prossime uscite del 23 marzo e 10 aprile 2008. Tariiffe 500,00 euro una pagina; 250,00 euro mezza pagina e 150,00 un quarto di pagina. Pagamento anticipato.