3
Per la
pubblicità
su
Anno VI - n. 2 - Sped. in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 -
telefonate
al num.
02.37011167
Periodico d’attualità, cultura e politica
Redazione Via Saint Denis 9, 20099 Sesto San Giovanni
UNA RISORSA PER TUTTI
di Alessandro Fede Pellone
nella foto sopra Alessandro Fede Pellone
direttore responsabile di SESTOUNOnews.
In qualità di Presidente Nazionale de La Casa
del Consumatore, Libera
associazione nazionale
a difesa del consumatore, sento di dover e voler
condividere con gli amici lettori di “SestoUnoNews” la soddisfazione e
il gradimento della nuova
veste di questo periodico.
Come si suol dire, il giornale ha finito la scuola
elementare e si accinge
ora a iniziare la scuola
media! Sono tante le novità che riguardano il nuovo
vestito del periodico, che
nella sostanza si propone di mantenere lo stesso
impegno nei confronti dei
cittadini lettori. Innanzi
tutto un cambiamento per
quanto riguarda il corpo,
ovvero le sue dimensioni: da questo numero in
avanti il tabloid sarà articolato su otto pagine
anziché quattro, per cui i
nostri lettori potranno beneficiare di maggiori contenuti. In secondo luogo
la cadenza, che fin dalle
origini è stata bimestra-
3 - Marzo 2008
le, sarà ora quindicinale,
sempre a beneficio dei lettori: un maggior numero
di notizie dà al cittadino
la possibilità di avere una
più ampia panoramica di
quello che lo circonda.
Infine il numero di copie
pubblicate andrà via via
aumentando, poiché è
negli intenti del giornale
quello di raggiungere il
maggior numero di lettori
che possano beneficiare
dellʼinformazione che da
sempre, in ogni società,
rappresenta uno strumento utile e necessario per
affrontare in modo più
obbiettivo e autonomo le
scelte che riguardano noi
stessi, in primis, e il sociale.
Unica costante sarà la
diffusione gratuita del
giornale, in modo che
lʼinformazione non sia
prerogativa di pochi ma
una risorsa per tutti.
PROGRAMMI ELETTORALI:
SONO UTILI?
di Ezio Anzelmo
I programmi elettorali dei
candidati alle presidenziali americane sono, a giudizio dei principali commentatori alquanto simili
e comunque non in grado,
di per sé, di orientare efficacemente lʼamericano
medio, da una parte o dallʼaltra. Né Obama, né la
Clinton si sbilanciano ad
esempio sugli argomenti
“tabù”: lʼuscita dallʼIraq
o la politica sanitaria.
Ci sembra che un comportamento
analogo
emerga anche fra i nostri
principali partiti politici,
almeno quelli che puntano ad ottenere la maggioranza relativa, e quindi il
premio di maggioranza
di questa legge che negli
Perchè la sicurezza non finisca...nell’angolo!
di Mariuccia Scarano
Parte da questo numero
una rubrica che concede
un angolo alla trattazione
del tema e cercherà anche
di sollecitare i cittadini ad
agire affinché, usando un
gioco di parole, la sicurezza esca dallʼangolo in
cui spesso è confinata.
La criminalità si sta diffondendo a macchia
dʼolio e lottarvi contro è
impresa gravosa:
lʼesigenza di sicurezza
viene avvertita sempre
più fortemente.
Contro il crimine, lʼimpegno consapevole dei
cittadini è il pensiero di
un esperto, il prof. giovanni caravita
Il prof. Giovanni Caravita
NELLE PAGINE INTERNE:
Allarme smog a Sesto di Giampiero Venturini
pag 2
Facce di bronzo di Pica Pau
pag.3
pag.3
Il parere dellʼavvocato di F. L. Cerchia
pag.3
Eurodelusione a Sinistra di Carlo Cattaneo
Salviamo Malpensa di Stefano Maullu
pag.4
LʼIslam nel Nord Milano di Vittorio Rossin
pag.4
pag.4
Presenza giovanile di Marcovalerio Bove
Da Sesto a Zuninopoli di V.d.C.
pag.5
Ma la violenza sulle donne di Daniela Mancini
pag.5
Renzo Piano in Consiglio di Stefania Notarnicola pag.5
Società Stupefacenti di Pietro Nunno
pag.6
Seminario suula criminalità di M. Scarano
pag.6
pag.6
Chi piuʼ di noi? di Carmine Abagnale
Non si vede più il calcio di Roberto Vaini
pag.6
Troppe Feste: Pochi Acquisti di Guido Camozzi pag.7
pag.7
Chiacchere e maschere di Carvevale
Le Bugie: Gambe corte di Vincenzo di Cristo
pag.7
(nella foto in basso), docente di psicologia della
devianza presso lʼUniversità degli Studi di Milano-Bicocca, è un esperto
del fenomeno criminalità
e presta la sua opera anche allʼinterno del Centro
Studi sui problemi della criminalità di recente
creato a Milano da Forza
Italia.
Egr. Prof. Caravita, ci può
illustrare la sua attività di
ricercatore nellʼambito
della criminalità?
1) Il settore di ricerca che
mi vede impegnato ha
come nucleo centrale la
prevenzione primaria del-
Per i Gialli di un’ora
vedi il testo a pag. 2
le azioni criminose, che
è compito dei cittadini, e
che si articola nella formazione e trasmissione
dei valori fondanti la vita
civica e nella funzionalità dei servizi forniti dalla
società.
Infatti non basta unʼazione repressiva del crimine
da parte dello Stato, ma
occorre giungere ad un
impegno consapevole dei
cittadini e alla loro organizzazione, non trascurando la collaborazione
con le istituzioni.
2) Qual è lʼatteggiamento
nei confronti di questa teCONTINUA A PAG. 2
anni cinquanta del novecento sarebbe stata definita “legge truffa”.
La esperienza di Berlusconi, e del Polo delle
Libertà, che nel 2001 vinse le elezioni politiche,
firmando nel salotto TV
di Porta Aperta il famoso
contratto con gli italiani, è
stato forse utile per spingere gli italiani a votarlo;
ma si è ritorta contro nel
corso dei cinque anni di
governo e al termine del
mandato, per le facili e
puntigliose critiche sulla
percentuale di obiettivi
raggiunti.
E alla fine, nel 2006, nonostante le valutazioni di
alcuni professori di scienza della politica avessero
attribuito, dopo calcoli
accurati, che Berlusconi
aveva raggiunto gli obiettivi per il 70% circa, la
Casa delle Libertà non
fu riconfermata: evidentemente non bastava agli
italiani lʼimpegno trasparente e il lavoro fatto per
CONTINUA A PAG. 2
GIORGIO OLDRINI
tra il pubblico e il privato
Come vede Sesto in qualità di sindaco, rapportandola alle altre città italiane di media grandezza?
Sesto è una città dotata di una fortissima personalità, delineatasi nel ʻ900, con il fiorire delle sue famose
aziende - Campari, Falk, Marelli - e il costituirsi di
una coesione sociale spiccata basata su un valore condiviso: il lavoro. È nata allora tra i cittadini una rete
di solidarietà, basata sullʼattenzione ai valori sociali,
che si sono diffusi nella nostra città. I rapporti tra le
persone erano improntati allʼaffettuosità e alla solidarietà e lʼassociazionismo ne ha tratto un notevolissimo
impulso. Sesto ha però pagato un prezzo dal punto di
vista dellʼestetica e dellʼarchitettura urbanistica.
Come la vede, invece, da cittadino? Consiglierebbe
di risiedervi? Certamente. La consiglierei a chi volesse vivere in una città dove potersi impegnare nellʼassociazionismo, perché numerosissime sono le realtà di
questo tipo, una città dove le occasioni di incontrarsi
e impegnarsi nellʼambito culturale o politico o del volontariato sono davvero tante. Eʼ ricca di fermenti culturali e adesso è arrivata anche lʼUniversità Statale.
Per tutto ciò e anche per la rete di trasporti urbani, è
certo meglio vivere a Sesto piuttosto che in certi quartieri di Milano, come Quarto Oggiaro, ad esempio.
Come vede il futuro di Sesto? LʼItalia ha sofferto il
problema della frammentarietà politica, che ha frenato la volontà e le iniziative necessarie per affrontare i
grandi problemi; non ha voluto rischiare e ora si trova
sul punto di retrocedere come nazione. Sesto ha progetti di livello nazionale e occorre rischiare per attuarli, per imprimerle un grande impulso, pronti anche a
pagare sotto certi aspetti: non si può avere tutto in una
città.
Che cosa augura a Sesto? Di continuare a mantenere
una forte coesione sociale e quei valori e quel calore
umano che io stesso ho sperimentato quando, a quindici anni, dopo la morte di mio padre, mi sono sentito
circondato e protetto dai Sestesi.
Si è realizzato professionalmente e anche politicamente. Nel suo progetto di vita cʼera e cʼè altro? Su
quale piano vorrebbe ora realizzarsi? Sono un uomo
molto fortunato, perché gli errori CONTINUA A PAG. 3
3 - Marzo 2008 pag. 2
ALLARME SMOG A SESTO SAN GIOVANNI
Record nazionale di asma giovanile e alta concetrazione di polveri
Venerdì 1 febbraio al convegno organizzato dal
comitato “Controtraffico”
presso il Centro sociale
“Silvia Baldina” di via
Forlì sono stati presentati
dati allarmanti riguardanti la situazione ambientale di Sesto San Giovanni.
Durante la serata sono intervenuti: Massimo Questa e il dott. Altobelli.
Fin dalla presentazione
del convegno è apparsa in
tutta la sua gravità la situazione attuale. Nellʼora
di punta circa 20.000 automezzi circolano per le
strade della nostra città,
provocando conseguenze
come:
• record nazionale di asma
giovanile;
• concentrazione di polveri più alta dʼEuropa
Massimo Questa ha pre-
sentato nel dettaglio la
situazione del traffico a
Sesto san Giovanni e ha
notato che il dato relativo
alla densità di automobili ogni mille abitanti è
scioccante. A Sesto S.G.
vi sono 749 auto/1000
abitanti, mentre complessivamente in Italia vi sono
590 auto/1000 abitanti. La
densità di automobili/abitanti a Sesto San Giovanni, a detta anche del vice
Sindaco Demetrio Morabito, è paragonabile a
quella di New York. Pensate che in via di Vittorio,
nelle ore di punta, vi sono
circa 2.000 autovetture
per senso di marcia.
I mezzi pubblici? Sono
carenti. Il Comitato Controtraffico propone il
potenziamento dei mezzi pubblici urbani e extraurbani per diminuire le
macchine, il traffico e di
conseguenza lʼinquinamento.
Ma come verificare il grado di inquinamento della
nostra città? Il nostro Comune non è fornito di centralina per il rilevamento
delle polveri sottili: quel-
(segue da pag. 1)
Programmi...
rispettare gli obiettivi. Occorreva la demonizzazione
di Berlusconi!
Il caso dellʼultimo governo Prodi è analogo(con modifiche direbbe Pozzetto).Dopo aver costretto allʼUnione
una ventina di partiti con la scrittura di 280 pagine di
programmi, dettagliati nel famoso “Libro dei sogni”(
vi ricordate le parole : vogliamo farvi felici...), il governo è caduto incidentalmente sul caso Mastella e
moglie, ma di fatto per la non fattibilità del programma a causa delle enormi differenze di pensiero politico
fra i gruppi estremi dellʼUnione.
Alcuni noti studiosi della politica sembrano da una lato
evidenziare alcuni punti deboli dei programmi, nella
forma vista nelle ultime tornate elettorali: sarebbero
solo degli “acchiappavoti” per Sartori;“inutili” toutcourt per il professor De Rita il quale sostiene che non
si vota per adesione ai programmi. Ma allora che cosa
ci spinge a votare per uno dei quattro/ cinque schieramenti importanti che ormai si presenteranno nelle
prossime elezioni?
Credo che la vera grande difficoltà per un governo
consista nel percorso da fare per passare dalla fissazione degli obiettivi alla loro attuazione , attraverso programmi di azione e obiettivi intermedi che se esplicitati in campagna elettorale confonderebbero gli elettori,
che in gran parte non li capirebbero, o sarebbero facilmente criticabili dagli addetti ai lavori, provocando i
frazionismi a priori già sentiti in queste prime battute
della campagna in corso.
Il caso del dibattito e dei relativi programmi (o meglio
obiettivi) sulla politica economica, che riassumo negli
slogan: più salari, meno tasse sul lavoro, quasi che il
salario fosse tornata una variabile indipendente (Lama
anni ʼ70), è sintomatico della necessità che una volta definito un grande obiettivo di politica economica ,
quale lʼaumento dei salari, si lasci al governo la scelta delle azioni per raggiungerlo, sulla base di alcune
grandi linee guida derivanti dai principi o valori che
informano i vari schieramenti politici.
Eʼ probabile allora che lo schieramento di centro sinistra penserà di aumentare i salari o di dare un salario
minimo (altra variabile indipendente dalla produttività
e dal mercato) con politiche di redistribuzione della
la presente nel centro della città non è funzionante
da diversi anni.
Il rilevamento effettuato
nel 2005, da una centralina mobile, ha constatato un superamento della
soglia limite per ben 19
rilevazioni su 30.
Asma
Positività test cutanei
Positività graminacee
La percentuale più importante è quella relativa
la positività alle graminacee.
Sesto SG è una città con
poco verde mentre, ad
esempio, Cogliate è un
comune che si estende su
695 ettari di terreno.
Leggendo questi dati un
cogliatese dovrebbe sof-
Il Dott. Altobelli, pediatra,
presenta i dati riguardanti
studi fatti sullʼinfluenza
dellʼinquinamento sulla
salute di giovani, anziani
e bambini.
Rilevazioni effettuate dal
1984 al 1987:
Sesto S.G.
Cogliate
10.8%
26.7%
18.7%
4.60%
18.1%
10.2%
frire maggiormente di
questa patologia, ma non
è così! I Sestesi soffrono
quasi il doppio di positività alle graminacee
Nel 1989/90 vennero
condotti di nuovo studi su
745 bambini frequentanti
la prima media
Ostruzione nasale
Asma
Ostruzioni piccoli bronchi
Test cutanei positivi
Notiamo
come
dal
1984/87 al 1989/90 la
percentuale di malati di
14.3%
13.4%
20.1%
38.0%
asma sia aumentata del
2.6% e la positività dei
test cutanei sia aumentata
torta esistente, con scarsa attenzione allo sviluppo;
quello di centro destra invece punterà probabilmente
ad attuare politiche e programmi di azione più finalizzati ad aumentare la torta ( crescita, sviluppo, investimenti, produttività, etc.). Una prima conclusione ci
porta a dire che più che dai programmi dettagliati siamo attratti da grandi idee, che rispondono alle nostre
convinzioni profonde e alla nostra storia di vita, rispecchiate in partiti abbastanza grandi e coesi, in grado
di sostenere la realizzazione di grandi obiettivi come
quelli della fine del novecento. Vedremo nelle prossime settimane quale sarà il taglio dei programmi che i
partiti ci presenteranno.
(segue da pag. 1)
Perchè la sicurezza...
matica?
Mentre le altre forze politiche tendono a privilegiare
lʼazione di repressione dellʼattività criminosa da parte
nostra si mette al primo posto la prevenzione.
3) A suo giudizio, la situazione di Milano e dellʼhinterland è particolarmente grave? Siamo di fronte ad una
graduale intossicazione prodotta dagli atti criminosi,
sia compiuti dalla criminalità diffusa sia da quella organizzata. Questi due tipi di criminalità sono tra loro
complementari e spesso la criminalità diffusa fornisce
a quella organizzata la manodopera per la diffusione
dei suoi “prodotti”, ad es. nello spaccio degli stupefacenti. Nel milanese non possiamo dire di essere ad un
punto di non ritorno, ma ad una forte penetrazione dei
reati, in misura preoccupante.
4) Quali sono le categorie maggiormente a rischio fra i
cittadini? Tra le vittime, i minori, gli anziani e le donne. Gli attori del crimine sono soprattutto i tossicodipendenti, gli extracomunitari clandestini e i giovani
devianti.
5)Quali soluzioni potrebbe adottare il Governo per
tamponare , frenare e risolvere la situazione? Dovrebbe promuovere ed appoggiare lo sforzo degli Enti locali, in particolare dei Comuni, affinché organizzino
momenti di conoscenza e di formazione. A tal scopo
dovrebbero fornire sedi e elargire fondi. Andrebbero
create associazioni culturali, sportive, ricreative per
favorire lʼaggregazione e le attività prosociali, che dif-
di Giampiero Venturini
nitori e questa volta spedellʼ11.3%.
cificano lʼetà nella quale
Nel 2006, i test vengono si riscontra tale malattia
effettuati su bambini e ge- nei soggetti.
1983
Asma
4.4 anni
Rinite
5.6 anni
Congiun- 5.8anni
tivite
1993
3.4 anni
4.0 anni
4.9 anni
Notiamo come dal 1983
al 2006 lʼasma e la rinite
colpiscono bambini sempre più piccoli.
Da indagini sanitarie, te-
2006
2.4 anni
3.5 anni
4.2 anni
genitori
21.7 anni
22.6 anni
4.2 anni
nute dallʼOspedale Bassini ed effettuati negli annu
2006 e 2007, sono emersi
i dati riportati nella tabella sottostante.
Tipologia
2006
Visite allergologiche
Test allergologici
Spirometrie
Vaccini
600
2007 aumento o dominuzione %
790 +30%
429
72
38
612
50
50
Da 25 anni, lʼente Comunale è a conoscenza
dei dati che riguardano il
peggioramento della salute dei cittadini di Sesto
San Giovanni.
Fino ad ora non è stato
fatto nessun tipo di intervento per migliorare la si-
+42%
-30%
+31%
tuazione ambientale, anzi,
la creazione del piano
“Renzo Piano-Zunino” e
la costruzione di un nuovo inceneritore (così si
vociferava alla riunione)
peggioreranno la nostra
aria e le nostre condizioni
di salute!
fondano valori morali e modi di convivere altamente
civili. Si farebbe così della prevenzione primaria del
crimine, educando i cittadini di ogni fascia di età.
6)Come potrebbero organizzarsi i Sestesi? Appunto
con quanto appena detto, concretizzando la democrazia
sostanziale, che diverrebbe maggiormente partecipata.
Verrebbe a crearsi anche un collegamento continuo nel
tempo tra eletti ed elettori, che potrebbero incidere criticamente sullʼoperato dei primi. Anche questo sarebbe positivo, visto dopo le lezioni questo rapporto viene
in genere a scemare. Il ruolo del cittadino verrebbe valorizzato, in quanto portatore di valori morali, civici e
propositivi. Si rinforzerebbe lʼeticità della società.
7)Quale finalità si propone il Centro Studi? Il Centro si
pone lo scopo di approfondire le problematiche legate
alla sicurezza per offrire al partito e agli amministratori pubblici elementi di conoscenza e di valutazione per
svolgere unʼazione di prevenzione. Si è già proceduto
alla raccolta di materiale di studio e documentazione,
si sono individuati gli specialisti per ciascun settore di
studio della tematica, si sono avviati seminari di formazione e si promuovono incontri capillari nelle diverse zone della città di Milano e nella provincia. Il
nostro lavoro sta lievitando costruttivamente.
Gialli di un’ora
I gialli si leggono, in genere,
per arrivare alla fine. Non è stato sempre così: nei grandi autori
del secolo scorso, e prima ancora
in Poe, il giallo aveva dignità di
scrittura. Agiva in territori della
società originali indagava realtà.
Raccontava non solo delitti, ma
ambienti e psicologie. Poi si è via
via imposta una sorta di lettura orgasmica che chiedeva solo azione e sorpresa, così che nessuno pensa al Pasticciaccio
di Gadda come a un giallo. Ci deve essere una via di
mezzo tra il capolavoro letterario e un libro mediocremente scritto. Questo è quanto la collana si propone:
il lettore valuterà con quale risultato. Ogni libretto si
legge nellʼarco di inʼora ed è messo in vendita a soli
3 euro. Per informazioni e ordinazioni telefonare al
num.02/45409390 - via Maffucci, 34 EDB edizioni
3 - Marzo 2008 pag. 3
FACCE DI BRONZO
Il parere dell’AVVOCATO
di PICA-PAU
Il nostro soggetto è di
quelli tosti: da quasi ottantʼanni scrive su riviste
e giornali, anzi ne fonda
e dirige dei propri che diventano tra i più letti ed
importanti del nostro paese: passa con disinvoltura
dagli articoli su “Roma
fascista” alla direzione de
“ LʼEspesso” nel 1963, e
poi alla fondazione de “La
Repubblica “ nel 1976.
Ma non è solo un giornalista di grande successo,
è anche un politico: passa dalle frequentazioni
fasciste della giovinezza
alla fondazione, con molti altri soci, del partito radicale nel 1955; diventa
poi deputato col Psi nel
1963, ma allʼepoca di
Tangentopoli spara contro Bettino Craxi e si sposta a sinistra, ricevendo
dal suo amato presidente
Scalfaro il titolo di cavaliere di gran croce della
Repubblica nel 1996, ed
infine capeggia le crociate contro Berlusconi
attaccandolo sempre e
dovunque con quei suoi
articoli e quei suoi editoriali, che pretendono di
tracciare il cammino della
politica del nostro paese
e, per la loro lunghezza,
sono chiamati nellʼambiente La messa cantata
della domenica.
Val la pena di immortalarlo con tre citazioni :
- la prima è tratta da
“Roma fascista” del luglio 1942 : “Noi vogliamo
fare del Partito nazionale
fascista la Corporazione
dello spirito...
Oggi mentre sembra che
Sua Maestà la Massa
(come la definì il Duce
in un lontano giorno)
mascherata da veli più
o meno adeguati tenti
di riprendere il suo trono, è necessario riporre
lʼaccento sullʼelemento
disuguaglianza, che il fascismo ha posto a cardine
della sua dottrina. Bisogna combattere a oltranza
la massa se si vuole, come
noi vogliamo, raggiungere lʼelevazione delle masse “;
- la seconda è tratta dal
settimanale “LʼEspresso”,
dellʼ 11 ottobre 1959: “ Il
cavallo sovietico si trova
ormai a poche incollatu-
re di distanza dal cavallo
americano...
Se nel 1972 lʼUrss sarà
addirittura passata in testa
non soltanto come potenza industriale ma anche
come livello di vita medio
della sua popolazione, tutti i vecchi luoghi comuni
della maggior efficienza dellʼiniziativa privata
e dellʼenorme spreco di
ricchezze che inevitabilmente si accompagna
al collettivismo cadono
come castelli di carta”;
- la terza, fresca fresca,
è tratta da “La Repubblica” del 18 febbraio 2007
: “Rifondazione che tra
una settimana voterà il rifinanziamento della missione militare in Afghanistan è la prova che Prodi
è inaffondabile, governa e
non galleggia“.
Invece, come tutti sappiamo, quattro giorni dopo il
governo Prodi viene sfiduciato al Senato, e mandato a casa. Ormai avete
indovinato: il celebrato
autore è Eugenio Scalfari,
e merita, a grande richiesta, la sua targa di “Faccia
di Bronzo”.
EURODELUSIONE A SINISTRA
Il socialismo in Europa è in crisi. In Italia un
governo “corrotto” dalle
ideologie massimaliste e
radicali è rimasto imbrigliato in una stagione di
non politica fra le più fallimentari della storia della nostra repubblica.
La sistematica occupazione della cosa pubblica e le
clientele arroganti hanno
reso asfittico un governo
senza autorevolezza, in
balia dei gruppi radicali
che ancora orgogliosamente si definiscono comuniste. Lʼambiguità di
questa sinistra che da un
lato “comanda” e dellʼaltra con labari e striscioni
contesta lo stesso suo
operato in piazza, non ha
potuto far altro che delegittimare la figura del premier e dellʼesecutivo che
lo ha (a singhiozzi) sostenuto. La caduta di Prodi è
stato quindi un atto conseguente allʼincapacità
politica manifestata in
questi 22 mesi, culminata
con lʼarresto della moglie
del guardasigilli e la sua
successiva imputazione.
Il socialismo che ha radicalizzato le sue posizioni
sembra incapace di conciliare sviluppo e liberismo
e si accinge a vivere una
delle sue più tormentate
stagioni in tutta lʼEuropa.
La Spagna resta un vero
mistero. Zapatero, super
favorito dai media per
una rielezione alla Moncloa, trova invece delusi i
cittadini spagnoli.
Lʼeconomia in Spagna
rallenta con previsioni di
crescita sempre più basse,
da un laicismo esasperato
che ha prodotto una grave
scollatura con il mondo
cattolico. Ne è testimonianza la partecipazione
di massa alla manifestazione indetta dai vescovi
spagnoli sul finire dello
scorso anno contro le
il rischio dʼastensionismo
dellʼelettorato socialista
tormenta il premier, oltre
al forte problema legato
alla sicurezza, con la paura crescente di attentati
dopo la fine della tregua
con i separatisti baschi
dellʼETA e le bombe di
Madrid ancora vive nei
ricordi di tutti gli spagnoli. Inoltre, e forse questo
è lʼelemento più allarmante, il paese è diviso
unioni civili. Un secondo
mandato per Zapatero è
probabile, una sconfitta
però, non impossibile.
Ancora più forte è la crisi
del socialismo in Francia, dove lʼintraprendente
Sarkozy allontana le frange più radicali della sinistra con una intelligente
politica di “annessione” a
favore di quegli elementi
dellʼala riformista, risultata sconfitta alle elezioni
Risponde Francesco L. Cerchia
Egr. avvocato, sono sposata ormai da molti anni
ed il rapporto con mio
marito col passare del
tempo è andato deteriorandosi sempre di più.
Ho cresciuto i nostri due
figli che adesso hanno 5
e 9 anni e mi sono occupata della casa, ma non
ho mai lavorato e per
questo lui mi ha sempre
fatto pesare anche i soldi che spendo per fare la
spesa e, nonostante guadagni discretamente, mi
ha sempre fatto vivere
in condizioni di estrema
ristrettezza
economica
nellʼappartamento che ha
ereditato dai suoi genitori. Alcuni giorni fa gli ho
comunicato la mia intenzione di separarmi e lui
mi ha risposto che posso
andarmene da casa quando voglio, assicurandomi
che però non mi darà mai
nemmeno un euro. Vorrei
avere qualche informazione sui miei diritti nel
caso io decida effettivamente di separarmi.
Gentile signora, occorre
premettere che lʼistituto
della separazione legale
di Carlo Cattaneo
presidenziali),che si sono
dimostrati validi interlocutori e capaci amministratori. Ed ora, con tardivo e sorprendente ritardo,
anche la gauche ammette
i successi di Sarkozy, frutto di una manovra innovativa basata sui concetti
europei di flessibilità del
mondo del lavoro e della
sicurezza.
Lʼannessione allʼUE dei
paesi dellʼest ha reso ancor più profonde le ragioni della crisi del socialismo. Ora non conta
più lʼeredità dei vecchi
partiti comunisti, ma il
confronto sui programmi
e la dialettica fra i partiti,
con nuove sfide e un reale benessere da inseguire
attraverso politiche economiche aperte ai mercati
mondiali.
Cosa rimane oggi alla
sinistra europea? Un antiamericanismo sdrucito,
una politica imbarazzante che vede nelle unioni
civili fra omosessuali lo
sradicamento della famiglia naturale e lo sbandieramento di una apocalittica visione del mondo di
stampo neoecologista.
Non esiste più una vera
identità alla quale rifarsi,
se non quella rivendicata
nelle piazze da no global
violenti e inconcluden-
diviso, ma Lei ha unʼalta
probabilità che gli stessi
vengano collocati prevalentemente presso di Lei
e che conseguentemente
le venga affidata la casa
coniugale, indipendentemente dalla proprietà,
finchè lʼultimo dei Vostri
figli non avrà finito di
studiare e sarà economicamente autosufficiente.
Suo marito dovrà contribuire al mantenimento,
allʼistruzione e allʼeducazione dei figli con un assegno, che ha lo scopo di
assicurare loro, per quanto possibile, un tenore di
vita proporzionato alle
risorse economiche della
famiglia, facendo fronte
ad una molteplicità di esigenze, non riconducibili
al solo obbligo alimentare, ma estese allʼambito abitativo, scolastico,
sportivo, sanitario, sociale, e allʼassistenza morale
e materiale nonché allʼopportuna predisposizione
di una stabile organizzazione domestica.
Lʼelemento fondamentale, seppure in concorso
con altri criteri, per la
determinazione dellʼamti. Il socialismo del 2000 montare degli assegni è
sarà forse presto rappre- costituito dal reddito delsentato da quei liberali lʼobbligato, che come Lei
alla Tony Blair che hanno mi ha scritto, guadagna
colto nelle istanze dellʼ discretamente.
Unione Europea il nuovo *e.mail: studiocerchia@
“sole dellʼavvenire”.
studiocerchia.com
prevede sia il permanere tra i coniugi di taluni
obblighi e diritti nascenti dal matrimonio, quali
lʼassistenza materiale ed
il reciproco rispetto, sia la
sospensione di altri, come
lʼassistenza morale, la
fedeltà e la coabitazione.
In particolare lʼobbligo
di assistenza materiale
si sostanzia nella corresponsione, da parte del
coniuge economicamente
più forte che nel caso in
oggetto è evidentemente
suo marito, di un assegno
di mantenimento, sulla
base di un provvedimento
del giudice, che ne accerta i presupposti e ne stabilisce lʼentità. Il coniuge
separato ha diritto a mantenere il tenore di vita che
lʼaltro coniuge avrebbe
dovuto consentirgli in
base alle sue sostanze, e
non ha quello effettivamente tenuto prima della
separazione, che mi pare
di capire dalla Sua lettera
era decisamente al di sotto delle Vostre possibilità.
Per quanto riguarda i figli
è ora generalmente previsto lʼaffidamento con-
(segue da pag. 1)
Giorgio Oldrini...
che ho commesso sono da imputare solo alle mie scelte, non ho subito alcuna costrizione. Nella mia vita ho
fatto molto perché, essendo pigro, ho sempre cercato
stimoli per rendermi più attivo, quindi mi sono buttato
nel giornalismo e poi nella politica. In realtà non era
nei miei progetti diventare sindaco. Ho avuto questa
esperienza molto bella e ricca, ma ora, non accetterei comunque di candidarmi per la terza volta. Chiuso
questo capitolo, intendo dedicarmi allo scrivere: ho
in previsione due libri e ho già iniziato a imbastire il
primo.
Cosʼè per lei scrivere? Scrivere per me è unʼautoterapia, perché mi serve per calmare rabbie, paure, ansie;
lo faccio soprattutto nelle notti insonni. A volte scrivo
quel che mi racconta mia zia, che è stata maestra e ha
tanti ricordi da trasmettere.
Comʼè lʼuomo Oldrini, ha un tallone dʼAchille? Ah,
è la dieta! E anche un poʼ di pigrizia. Inoltre mi affeziono molto a luoghi e persone, ma questa è una fortuna, in realtà. Sono un uomo che dà liberamente sfogo
ai suoi sentimenti, piangendo e ridendo.
In un suo racconto delinea il ruolo della cultura
come quello di “far vedere a chi si è limitato per
anni a guardare”. Pensa che possa essere il ruolo
anche della politica? Sì, in questo momento la politica
deve servire a dare coraggio, a far capire agli Italiani
che hanno un futuro, che non devono aver paura ad
assumersi delle responsabilità, che possono sbagliare, ma devono andare avanti. Ora dobbiamo trovare
nella politica la carica per fare. E il sindaco, prima
che ci salutiamo, mi mostra, custodito in cornice dietro la sua poltrona di primo cittadino, il suo slogan,
una frase di Machado che suona così: il cammino si
fa andando.
di Mariuccia Scarano
3 - Marzo 2008 pag. 4
SALVIAMO MALPENSA
di Stefano Maullu*
Ci vorrebbe un amico...
cosi cantava Antonello
Venditti!
E pare che di amici, a
Roma, con il governo
ormai destituito non ne
esistano più. Stranamente
tutti sono intenti a garantire al sistema industriale
transalpino di poter cannibalizzare il nostro Paese: hanno iniziato con le
assicurazioni, sono passati alle banche, adesso
I cinque precetti dellʼIslam
(che significa fare atto di
sottomissione ad Allah)
sono: la testimonianza
che non cʼè altro Dio che
Allah che Maometto (il
Profeta) è il Messaggero
di Dio; la preghiera rituale; lʼelemosina; il digiuno
nel mese del Ramadan ed
il pellegrinaggio alla Casa
(al tempio della Mecca)
per chi ne ha la possibilità. Uno degli aspetti
principali è dunque la
preghiera, che si svolge
comunitariamente in Moschea il mezzogiorno del
venerdì, prima è necessaria lʼabluzione come purificazione, colui che guida
la preghiera comunitaria
è lʼImam.
Lʼorazione non è libera,
ma una sequenza fissa di
movimenti e formule di
origine coranica, la fine
della preghiera consiste,
in ginocchio, nel pronunciare la professione
di fede, benedizione del
Profeta e saluti augurali.
Il testo del messaggio che
Dio ha affidato a Maometto è il Corano, che
costituisce, secondo la
fede islamica, lʼultimo libro rivelato dopo quelli di
Mosè (la Torà) e di Gesù
(il Vangelo) ed è detto in
arabo Qurʼan (recitazione) da cui il termine.
Un esempio, per il dialogo con le altre religioni,
il versetto 48 della sura
Alitalia, azienda decotta
e lontana dal mercato tenuta in vita solo grazie
ai contributi statali e qui
qualche riflessione dovremmo farla pure noi...
Ma ora, a poche battute dalla cessione dellʼex
compagnia di bandiera
allʼAir France (salvo clamorosi sviluppi sul fronte
Air One), cominceranno
i dolori per tutto il bacino aeroportuale del Nord
Italia che ha un trend di
crescita
assolutamente
positivo.
I dati dei viaggiatori dal
2000 a oggi ci dicono che:
a Malpensa si è passati da
20.716.000 a 22.080.000
passeggeri; a Linate da
6.026.000 a 9.209.000;
a Orio al Serio, dove si
è verificato lʼincremento
maggiore, da 1.237.000
a 5.285.000 passeggeri;
Verona ha visto crescere
il numero delle persone in
transito sul proprio scalo
da 2.289.000 a 3.320.000.
Se il piano industriale di
Air France non verrà
cambiato saremo costretti, per quanto riguarda le
destinazioni intercontinentali, a volare su Roma,
Parigi o Amsterdam alimentando il gruppo Air
France, nonostante qui
al Nord venga staccato il
70% dei biglietti in classe Business; qui esiste il
migliore bacino dʼutenza
per il trasporto aereo, qui
ci sono le infrastrutture.
Islam nel Nord Milano
di Vittorio Rossin
5,“Se Dio lʼavesse voluto,
avrebbe fatto di voi una
unica comunità e invece
egli ha voluto mettervi
alla prova con il dono che
vi ha fatto. Superatevi gli
uni gli altri nelle azioni
buone.
Un giorno, tornerete a Dio
ed egli vi chiarirà tutte le
vostre differenze.”
Stima dellʼappartenenza
religiosa degli immigrati
nel Nord Milano
Il dato lombardo dellʼappartenenza religiosa degli
stranieri residenti (ISMU
regione Lombardia) vede
primeggiare i Musulmani
con il 40,7%, poi i Cattolici con il 28,4% e le altre
cristiane al 18,5%.
La frequenza dei luoghi di
culto per pratica religiosa
dei musulmani è molto
diversa per nazionalità:
egiziani sempre 11,5%
(4,4% donne), spesso
24,5% (14,4% donne),
qualche volta 46,7% uomini e 55,6% donne; Marocco sempre 15% (11%
donne), spesso 26,6%
(15,6% donne), qualche
volta 37% (43% donne); tunisia sempre 6,7%
(10,1% donne), spesso
19,2% (17,4% donne),
qualche volta 42,8%
(33,3% donne). Diver-
si anche perché di più
recente islamizzazione,
gli albanesi, con qualche
volta 15%, spesso e sempre di percentuale minore. Infatti gli Albanesi si
sono convertiti nel cinquecento, dopo la sconfitta di Giorgio Castriota
Scandenberg.
Al 01/01/2007 gli stranieri residenti nel Nord Milano sono 25.988 (classificabili per nazionalità),
che così vengono suddivisi per appartenenza religiosa:
il 39,1% (10.161) musulmani, il 27,8% cattolici, il
13,4% Ortodossi, il 3,3%
Protestanti, per un totale
di Cristiani del 44,4%,
Buddisti il 2,7% e così
via gli altri.
Passiamo alle stime dei
musulmani per Comune :
Bresso:
musulmani
600 circa in prevalenza albanesi ed egiziani,
Cinisello B. 2.700 in
prevalenza egiziani, Cologno Monzese 2.000 in
prevalenza egiziani, Cormano 400 in prevalenza Albanesi ed egiziani,
Cusano Milanino 300 in
prevalenza egiziani, Paderno Dugnano 860 in
prevalenza del Marocco,
Sesto San Giovanni 3.500
cato chi se li assuma per
il futuro.
Lʼatteggiamento di questo
governo è diventato inaccettabile.
Il continuo rimandare il
Tavolo per Malpensa e
lʼassoluta incapacità di
ascoltare le richieste pervenute da tutte le anime
politiche di questa regione, sono lʼennesima prova dellʼincapacità di questo Governo di ascoltare
le richieste dei cittadini,
delle piccole, medie e
grandi imprese lombarde
e dei lavoratori.
Bisogna quindi sostenere
la richiesta di *moratoria
proposta dal presidente
Formigoni sottoscrivendo la petizione disponibile online sul sito www.
maullu.it, che ha già raggiunto oltre duemila adesioni. In più, ho iniziato
a contattare direttamente
oltre ventimila piccole
imprese lombarde, affinché sostengano la Moratoria e la difesa dellʼhub
di Malpensa, imprese
che saranno pesantemente danneggiate qualora il
piano Alitalia andasse in
porto.
Le conseguenze del piano
Alitalia su Malpensa, più
che a un ridimensionamento, porterebbero a una
vera e propria catastrofe:
8 milioni di passeggeri in
meno allʼanno, 793 voli
tagliati, 43 rotte soppresse (17 intercontinentali,
20 europee e 9 nazionali).
I dati in possesso di Regione Lombardia parlano
chiaro: si preannuncia la
cancellazione di 3/4 dei
voli settimanali intercontinentali di Alitalia; quelli
per lʼEuropa passerebbero da 728 a 279.
E gli aerei Alitalia che
solcano i cieli nostrani
ogni settimana scenderebbero a 119 (oggi, ce ne
sono 210 in più).
Depotenziare Malpensa,
quindi, equivale a svendere il nostro futuro, la
nostra accessibilità internazionale, significa cannibalizzare il nostro sistema economico, vuol dire
rendere meno competitiva la Lombardia e tutto
il Paese. Senza contare le
ripercussioni sociali pesantissime: 8 mila persone rischiano di rimanere
disoccupate in breve tempo. Pensiamoci bene.
Occorre vincere la partita, decisiva non solo per
il Nord ma per lʼItalia intera.
Occorre una trattativa sulla vendita di Alitalia che
non sia una svendita.
Occorre reagire tutti insieme facendo sentire la
nostra voce. In che modo?
Chiedendo con insistenza
una moratoria che permetta a Malpensa di non
perdere il suo status di
hub e che consenta allo
scalo varesino di sostituire, per almeno due anni di
tempo, la compagnia Alitalia con un nuovo vettore che possa supportare il
potenziale di sviluppo del
nord Italia e non solo.
In sostanza, un paio dʼanni in cui mantenere i voli
attuali di Alitalia su Malpensa e trovare sul mer-
in prevalenza egiziani.
Eʼ possibile incontrare i
musulmani?
E, su quale base costruire un eventuale dialogo?
Riporto un articolo di Padre Giambattista Silini,
francescano responsabile
regionale dellʼecumenismo:
Presenza giovanile
“Intrecciare e avere un
dialogo con i Musulmani
è possibile, però a mio parere si devono rispettare
alcuni passaggi:
_ E` fondamentale non
venire mai meno alla nostra identità cristiana.
_ Avere anche lʼumiltà di
riconoscere i valori religiosi e morali dellʼIslam.
_ Reciprocità : basti pensare ai luoghi in cui non
cʼè la libertà di professare
la propria fede, in alcuni
Paesi arabi, dove ad un
milione di cristiani è vietato pregare insieme: noi
bussiamo a quella porta,
ma la porta resta chiusa.
_ Aiutarli a sfatare il pregiudizio, così fortemente
radicato in loro, che i non
Musulmani sono dei non
credenti.
_ Abituati come sono a vedere unite religione e società, sono portati a identificare e ad accomunare
lʼOccidente con il cristianesimo e a comprendere
in una sola condanna i
vizi dellʼOccidente e le
colpe dei cristiani.”
Il panorama politico nazionale e locale offre alle
giovani generazioni uno
spettacolo spesso deprimente e contribuisce a
smorzare in loro lʼentusiasmo di intraprendere
un percorso politico portando alla carenza di giovani nelle istituzioni. Nella provincia di Milano,
grazie allʼopera di amministratori locali lungimiranti e grazie al sostegno
del presidente Silvio Berlusconi, sta crescendo una
presenza giovanile che
milita nei gazebo, nelle piazze ma anche nelle
istituzioni dei 140 comuni della provincia e nei
consigli di zona. Il lavoro
di noi giovani è sempre
apprezzato dai cittadini
ed è utile per consolidare
le idee liberali e lo spirito
di servizio che muove il
nostro impegno civile.
Nei venti mesi il governo Prodi ha alimentato il
fenomeno dellʼanti-politica, reazione istintiva al
mal governo. Il “grillismo” imperante ha con-
Partecipate alla petizione
pro moratoria: *su sito
online: www.maullu.it
Marcovalerio Bove
tribuito a scoraggiare i
giovani, molti dei quali,
non vogliono avere niente
a che fare né con il mondo
politico e né con lʼamministrazione responsabile
della cosa pubblica.
Ritengo questa una risposta sbagliata ed impotente, poiché ciò che decide
oggi il mondo politico
configura la nostra vita
domani.
Dobbiamo essere partecipi perché se è vero che
possiamo disinteressarci
dalla vita politica del nostro paese, è anche vero
che la politica si interesserà della nostra vita.
Il popolo della libertà è
chiamato a contribuire
allʼaffermazione
degli
ideali di libertà e di buon
governo che sono la stella
polare dellʼazione politica
di Silvio Berlusconi.
Noi giovani dobbiamo
sostenere il movimento
con il nostro entusiasmo e
la nostra purezza di cuore; lo faremo con umiltà,
così da sviluppare una palestra di vita che ci fornirà
gli strumenti adeguati per
costruire un futuro migliore per tutti noi.
e-mail:
marcovaleriobove@
gmail.com
3 - Marzo 2008 pag. 5
DA SESTO A ZUNINOPOLI
di V.d.C.
Finalmente è approdato in
Consiglio Comunale, per
la presentazione ufficiale,
il piano di risanamento
delle ex aree Falck di Sesto San Giovanni.
Non si discute, se non
marginalmente, circa le
scelte stilistiche adottate,
si intendono però sottolineare le macro criticità
colte con lʼocchio del cittadino, poiché la cultura
urbana che sta alla base
della formazione degli
architetti è spesso ampiamente superata dalla cultura materiale della gente
comune.
Senza questa consapevolezza, è impossibile rifondare un rapporto accettabile tra la città fisica e il
tessuto sociale insediato.
Eʼ necessario procedere con scelte ponderate,
prediligendo contenuti e
valori che favoriscano e
accrescano la socialità nel
contesto cittadino.
Si riconosce lʼattenzione posta a favore della
progettazione degli spazi
collettivi, dei luoghi di
riunione, di ritrovo e di
incontro, di strade alberate, di vie commerciali
fiancheggiate da portici,
di percorsi ciclabili protetti; ma ecco le nostre
perplessità:
1) Si nota lʼassenza di un
preciso piano di servizi e
di un altrettanto particolareggiato piano di gestione
delle infrastrutture.
2) Lʼargomento sicurezza
non è per nulla contemplato, mentre si impone
lʼinsediamento del 4°
ipermercato nel raggio di
3 km. Le 25 “case alte”
sono indubbiamente uniche dal punto di vista
architettonico, ma palesemente non adatte alla città esistente, poiché Sesto
non è né Berlino, né Londra e né New York.
3) Salta allʼocchio lʼassenza di un piano di trasporto
pubblico, in particolare su
rotaia, ad eccezione della
presenza degli “Elfi” a
idrogeno, una sorta di minibus di quartiere.
4) È palese la presenza di
pericolosi vuoti urbani, i
quali è provato, costituiscono i fattori generativi
di insicurezza e disorientamento sociale che conducono alla non-identità
con i luoghi circostanti.
5) Persino la scelta dellʼutilizzo di un materiale
quale la ceramica smaltata, al posto della lamiera, in memoria della più
grande fabbrica italiana
produttrice di acciaio, la
Falck appunto, fa sospettare che il genio di Renzo
Piano si sia momentaneamente smarrito, allʼopposto di quanto è avvenuto
nel progetto dellʼaeroporto di Osaka, del museo
Paul Klee di Berna o del
grattacielo di Sidney.
Ovviamente la respon-
sabilità massima è da attribuirsi allʼamministrazione comunale di Sesto,
la quale si è limitata ad
assistere al passaggio di
proprietà delle aree in
questione, a non fissare criteri inderogabili da
contemplare in fase di
progettazione e a raddoppiare abbondantemente
gli indici di edificabilità
da circa 600.000 mq a più
di 1.400.000 mq., creando i presupposti per una
mera colonizzazione edilizia-finanziaria.
Per scongiurare il ripetersi
di esperienze di quartieri
come lo Zen a Palermo, le
Vele a Secondigliano o il
Corviale a Roma e per non
permettere la cannibalizzazione delle città, non è
sufficiente assoldare un
grande architetto di fama
mondiale, è necessario
soprattutto conoscere e
preservare la complessità
sociale del territorio, confrontandosi per tempo e
condividendo con tutti gli
attori le scelte strategiche
e amministrative.
...Ma la violenza sulle donne,
esiste solo il 25 novembre?
di Daniela Mancini
Il 2007 è stato designato
dalla Commissione europea come “Anno europeo
delle Pari Opportunità
per tutti”. Lʼobiettivo è di
proporre un dibattito sui
benefici della diversità
per la società europea e
rendere i cittadini dellʼUE
più consapevoli del loro
diritto a ricevere uguale trattamento e a vivere
senza discriminazioni.
Uno dei temi principali riguardanti le donne è
quello dei maltrattamenti
e della violenza in tutte le sue forme, fisica,
sessuale, psicologia ed
economica, che divengono sempre più frequenti
Renzo Piano in Consiglio comunale
di Stefania Notarnicola
Finalmente, anche il Consiglio Comunale di Sesto
San Giovanni ha avuto
lʼonore di ospitare la presentazione ufficiale del
progetto realizzato dallʼArchitetto Renzo Piano
che dovrebbe, almeno
sulla carta, ridisegnare il
futuro di una zona enorme, importante e strategica della nostra città.
Eʼ inutile dilungarsi sulla
qualità del progetto, sicuramente avveniristico
per idee, forme, colori,
materiali e quantʼaltro si
voglia aggiungere.
Le perplessità riguardano alcune contraddizioni
insite nei numeri del progetto stesso.
Abbiamo passato anni
– fin troppi per la verità
– a discutere su un Piano Regolatore ingessato,
immobile, allʼapparenza
quasi intoccabile.
Siamo stati tacciati, per
anni, di essere dei “palazzinari”, di non avere
a cuore il verde e lʼambiente in generale, di difendere gli interessi delle
proprietà che avrebbero
dovuto costruire su quelle
medesime aree.
Ma quali interessi? E di
chi? Gli indici di edificabilità, a causa dei quali
nessun progetto si è mai
potuto realizzare erano
esattamente la metà di
quelli sui quali oggi la
nuova Proprietà (
Zunino per intenderci ) è pronto ad intervenire. Siʼ, abbiamo
capito bene! Gli indici di edificabilità
sono raddoppiati!
Inspiegabilmente.
Nessuna delle forze
politiche che negli
ultimi anni ha, sempre
platealmente,
alzato le barricate
contro i cosiddetti
“palazzinari”, ha voluto
o potuto gridare con gli
stessi toni un chiaro : NO!
ad un progetto che se davvero dovesse realizzarsi
potrebbe avere un impatto senza eguali in termini
traffico, inquinamento e
caos in generale.
Si parla poi della realizzazione di un ennesimo
Centro Commerciale proprio allʼinterno della città
: come dire il colpo di grazia per quei commercianti
che ancora oggi, con sempre maggiori difficoltà,
popolano le nostre vie.
Molto bello e futuristico
il progetto relativo alla
riqualificazione della stazione dei treni che vedrebbe sottopassi, parcheggi
interrati e posti su diversi
piani e il tutto contornato
da numerose ricercatezze
architettoniche ma tutti
queste idee, questi cristalli che potrebbero rendere
davvero “ brillante “ la
nostra grigia Sesto, questi
nuovi mezzi pubblici: chi
li pagherà? Si può sapere
qualcosa di concreto sui
costi?
Ritengo che non possiamo e non dobbiamo cedere alle “lusinghe” dello Zunino di turno che,
vorrebbe intervenire sulla
nostra città incurante dei
suoi equilibri e dei suoi
limiti di sopportazione, in
termini di vivibilità generale . Ritengo che Sesto
abbia bisogno di un progetto magari un poʼ meno
“luccicante”, ma che permetta un rilancio del nostro tessuto economico e
produttivo.
Abbiamo bisogno di servizi, di spazi verdi realmente vivibili, di abitazioni acquistabili a prezzi
accessibili, insomma di
tutta una serie di migliorie che riqualifichino Sesto in modo efficace ed
anche rapido.
e tendono ad assumere
forme di gravità sempre
maggiore.
I dati diffusi dal Consiglio
dʼEuropa sono drammatici. Vengono uccise più
donne a seguito di violenza subita dal partner che
non a causa del cancro, di
incidenti stradali o guerre
e bisognerebbe ricordare questo fenomeno non
soltanto nella giornata
del 25 novembre, designata come Giornata Internazionale Contro le
Violenze sulle Donna, ma
tutti i giorni. La violenza
si consuma quotidianamente e soprattutto noi
donne dobbiamo imparare a parlare, non tacere e
subire per paura; dobbiamo capire e far capire a
chi lo ignora che esistono
le strutture di supporto.
Se dimostriamo di ricorrervi con un andamento
sempre maggiore, allora
possiamo ben sperare che
i nostri governanti si decidano a rivedere le leggi
in vigore e ad inasprire le
pene. Il Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità
e il Ministro della Giustizia avevano predisposto
disegni di legge riguardanti la sensibilizzazione
e la repressione dei delitti
contro la persona nellʼambito della famiglia, disegni che non hanno avuto
il tempo di essere discussi
in Parlamento e che ora
andranno ripresentati e, ci
si augura, rivisti alla luce
dei dati sempre più drammatici che vengono quotidianamente aggiornati e
diffusi. In Italia negli ultimi anni, il fenomeno della violenza ha conosciuto
un preoccupante aumento: addirittura del 22%
in più dal 2004 al 2005,
ed è sempre maggiore la
violenza consumata tra le
mura domestiche e il fenomeno dello stalking.
La violenza domestica
comprende tutti quegli
abusi che avvengono in
casa o nel contesto familiare, colpisce donne di
ogni classe sociale, razza,
religione ed età vittime
degli uomini con i quali
condividono la loro vita.
Una forma particolare di
violenza familiare la subiscono le donne migranti presenti sul territorio,
sia per le vigenti leggi in
materia di soggiorno, che
hanno impedito a centinaia di donne di denunciare il partner violento
poiché il loro permesso di
soggiorno è spesso legato
a quello del marito o del
padre, sia per il fenomeno
diffuso nelle loro società
relativo al sequestro dei
documenti da parte di mariti o parenti, che le obbliga al silenzio, per paura di
essere espulse o separate
dai figli.
Per quanto concerne il fenomeno dello “stalking”
(letteralmente: perseguitare) ha cominciato a destare un certo interesse da
alcuni anni e si configura
come quella serie di atteggiamenti con i quali
una persona affligge e
perseguita unʼaltra con
intrusioni, appostamenti,
tentativi di comunicazione ripetuti e indesiderati,
minacce, ricatti e provocazioni tali da provocare
nella vittima ansia, paura,
disturbo post traumatico,
stress, fino a rendere impossibile vivere normalmente.
Lo stalking viene spesso
considerato nella sua gravità solo nel momento in
cui sfocia nellʼomicidio o
nel suicidio, anche se le
conseguenze sulla vittima sono numerose e non
coincidono necessariamente con la sua morte.
Nella nostra legislazione
non vi sono particolari
forme di garanzia contro
lo stalking, il massimo
della pena è una contravvenzione e trova rilievi
penali sono se è parte
integrante di un reato
sessuale. Il Dipartimento
per i Diritti e le Pari Opportunità c ha attivato il
progetto “Rete Nazionale
Antiviolenza”, supportato
dallʼattivazione di un call
center - il numero 1522
- a sostegno delle donne
vittime di violenza.
Eʼ un call center multilingue, attivo 24 ore su
24, 365 giorni lʼanno, a
cui risponde personale
femminile appositamente
formato e cui si possono
rivolgere nellʼanonimato
assoluto le vittime o i testimoni di violenze.
Si viene ascoltati, supportati, indirizzati ai servizi
di assistenza sul territorio
di riferimento, alle strutture sanitarie, alle forze
dellʼordine o si ricevono
informazioni legali.
3 - Marzo 2008 pag. 6
Società stupefacenti
Pietro Nunno
Lʼassuefazione e la debolezza dellʼuomo in relazione alla famosa triade
Bacco, Tabacco e Venere
oggi si potrebbe tradurre, sostituendo i termini,
con alcool, droga e prostituzione, focalizzando
lʼattenzione sui rischi ad
essi connessi. Ciò che accomuna i “consumatori”
dei tre vizi è il desiderio
di “fuga dalla realtà”. La
società è ingiusta e colpevole e si sente il bisogno
di scappare da essa.
Lʼassunzione di alcool
e droga provoca una visione spersonalizzata e
deresponsabilizzata del
mondo, facendo approdare il consumatore in
una dimensione ritenuta
libera e priva di regole e
facendogli vivere il sogno, lʼillusione di essere
diverso o migliore, libero
di agire senza limiti agli
eccessi. Salvo verificare,
al rientro dal “viaggio”,
che ha provocato magari
la perdita di alcune vite
umane. Persone ubriache
o sotto lʼeffetto di sostanze allucinogene spesso,
alla guida di unʼauto, investono adulti e bambini,
travolgendo con essi il
destino dei loro cari.
I fruitori della prostituzione sono in genere spinti
dal desiderio di evasione
dalla realtà familiare, da
incapacità relazionali o
da fragilità mentale. Oggi
accanto alla prostituzione
tradizionale vanno affermandosi in costante ascesa quelle: omosessuale,
transessuale, bisessuale e
minorile. Devianza e sicurezza, due facce della
stessa medaglia nel momento in cui le politiche
sulla sicurezza dei cittadini assumono importanza
vitale per la continuità
civile del vivere quotidiano. La trasgressione, cosciente o patologica, appartiene alla natura stessa
dellʼuomo; la sicurezza
sociale, invece, rientra
tra le responsabilità di chi
amministra e dei politici.
Può una politica seria di
sicurezza sociale ridurre
lʼincidenza della devianza
personale? A mio modesto avviso non solo può,
ma deve! Uno Stato che
voglia definirsi efficiente
NON SI VEDE PIU’ IL CALCIO
S o n o
un vecc
della domenica,
correvano come
lepri
e
sbuffavano come
cavalli.
Nel periodo invernale, il terreno di gioco era pieno di
pozzanghere e lʼarea piccola, quella del portiere, pareva vangata, ciò nonostante i calciatori creavano azioni
in scioltezza. Il pubblico li incitava, si entusiasmava,
si scaldava al punto da scordare il freddo invernale.
Ho frequentato assiduamente gli stadi dagli anni ʻ50
agli ʻ80. In quegli anni le partite si disputavano senza
troppi tatticismi. Vinceva la formazione che metteva
in pratica in modo più adeguato il gioco di squadra:
lʼarmonia delle azioni, la forza atletica, lʼaffiatamento,
lʼentusiasmo. In ognuno dei giocatori si vedeva lʼattaccamento ai colori sociali, sentimento che conferiva,
a chi vedeva la gara dagli spalti, un valore aggiunto al
proprio entusiasmo partecipativo. Allora come ora, per
chi assisteva la partita dagli spalti o davanti al televisore, se il fuoriclasse, con i suoi tocchi ʻmagiciʼ realizzava il gol, definito imparabile, mandava in visibilio
sia i tifosi sia gli avversari. Purtroppo con lʼevento del
calcio moderno, fatto di formule nuove, in sostanza
suggerite agli allenatori dalle società dʼappartenenza
per salvaguardare i loro investimenti di denaro, si è, di
fatto, danneggiato il vero gioco; ogni partita è accompagnata da esagerata tensione a causa dei tatticismi eccessivi, dei ritmi frenetici cui sono sottoposte le squadre e dalle ʻprestazioniʼ che il cosiddetto fuoriclasse
dovrebbe ʻcorrispondereʼ agli sponsor. Purtroppo anche il pubblico è carico di stress per le sollecitazioni
esasperate da certe trasmissioni televisive (soprattutto
locali, vale a dire di parte) zeppe di moviole, dʼarbitri
sotto accusa, giornalisti che sbuffano e con personaggi
sentenziosi e monotoni: una pericolosa miscela, che
deve investire molte più
risorse nella prevenzione
e nel controllo, fornendo
strumenti giurisprudenziali (ad. es. la certezza
della pena) ed educativi
tali da fungere da deterrenti sia per il produttore
della filiera criminale, che
organizza il commercio
deviante, sia per il consumatore finale, che deve
comprendere sin dallʼetà
scolare i rischi biologici
e sociali derivanti da uno
stile di vita improprio.
Ciò, unito a politiche di
sostegno alla famiglia e
alle forze dellʼordine, potrebbe rivelarsi un primo
passo, lungo il percorso
verso la riappropriazione
della Vita da parte dellʼuomo, sempre più teso
al materialismo relazionale. Nella continua disputa
filosofica tra Protezionismo e Proibizionismo,
faccio riferimento ad un
fatto italiano. Di recente
la Cassazione ha sentenziato che la canapa indiana può essere coltivata in
piccole piantagioni domestiche per essere poi
venduta come pianta ornamentale, ricalcando un
analogo parere espresso
dal Tribunale di Cagliari. Il lento ma inesorabile
processo di liberalizzazione e legalizzazione della
cannabis, congiuntamente
alla depenalizzazione del
loro consumo, segna con
questo provvedimento un
altro punto a suo favore. È questa la direzione
giusta che possa fungere
da monito per la collettività? O questa sentenza
e la marijuana assumono
connotati di pari “leggerezza”? Anche classificare le droghe in leggere
e pesanti già di per sé
significa alimentare volutamente confusione nel
potenziale consumatore.
E dato che è dalle definizioni che questa con-
SEMINARIO SULLA
CRIMINALITA’ DIFFUSA
Serata oltremodo interessante ed arricchente quella del 1° febbraio scorso:
per il seminario di studio
Criminalità diffusa: quale prevenzione?, la cui
organizzazione è stata curata dal consigliere comunale Roberto Vaini, sono
convenuti come esperti
ospiti illustri e altamente
qualificati, a partire dallʼOn. Mariella Bocciardo, che ha dettagliato gli
aspetti della situazione
italiana. Lʼelevatissima
incidenza dei reati è do-
vuta in massima parte a
extracomunitari, rom e
rumeni, questi ultimi autori del 37% dei crimini, e
alla precaria e inefficiente
gestione della giustizia
italiana. Nella maggior
parte dei casi chi delinque,
se arrestato, resta impunito, grazie al lassismo permesso dalle nostre leggi,
alle panie processuali e
allʼelevatissimo tasso di
caduta in prescrizione dei
procedimenti penali. Il
Cav. Carmine Abagnale,
presidente del Sindacato dei poliziotti italiani,
sottolinea la frustrazione
di Roberto Vaini
DI UNA VOLTA
e la demotivazione delper noi vecchi amanti dello sport questo spettacolo le forze dellʼordine, che
vuol dire sconforto. Il mio amato calcio è finito li. Alla mettono anche a rischio
fine degli anni Ottanta. Oggi, con tutte quelle moviole, la propria incolumità, nel
ci hanno tolto quella sana spontaneità che traspariva vedere vanificato lʼimpenelle lunghe discussioni, tra amici al bar, tra colleghi, gno profuso dai verdetti
dei magistrati e dalla predurante la pausa pranzo, il lunedì.
scrizione. Rattrista ancor
di più pensare agli elevati
costi dellʼapparato statale
di sicurezza e giustizia.
di Carmine Abagnale
Finora lo Stato ha agiUn altro anno se nʼe andato e con to in modo non incisivo,
lui se ne sono andati “gioie e dolo- infatti i cinque disegni di
ri” di questo travagliato 2007, ma legge per la sicurezza si
non tutto passa e se ne và. Non se sono arenati e lʼultimo,
ne andrà il ricordo di Filippo Raciti presentato nel 2007 dopo
e di Gabriele Sandri che resterà dentro di noi mentre lʼ episodio della brutale
la violenza negli stadi continuerà a restare nel ventre uccisione a Roma della
di questa società malata. Resterà la cocaina che attrae signora Reggiani, è stato
sempre più i giovani; resterà il traffico di esseri umani ritirato per un errore di
che riempiono le carrette del mare in rotta verso le no- forma. Le forze di polistre coste; resterà la paura della gente a uscire di casa zia sono numericamente
la sera; la bassa paga dei Poliziotti che, a differenza di inferiori rispetto a quanaltri “lavoratori”, quando sbagliano finiscono in galera to sancito dal Decreto
per omicidio volontario. Resteranno anche le chiac- del 1993 e i poliziotti di
chiere dei politici ma anche le cose buone che i politici quartiere, la cui istituziohanno fatto.Questa speranza di Falcone, Borsellino e ne era stata tanto caldegtanti altri magistrati uccisi da cosa nostra sta diventan- giata, già non esistono
do realtà. Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Picco- più, perché la loro opera
lo, Sandro Lo Piccolo sono ormai “ai ceppi” e stanno si è rivelata poco incisifacendo compagnia nelle prigioni dello Stato a Totoʼ va, priva comʼera di un
Riina. Questi malavitosi non torneranno in circolazio- supporto per lʼintervento
ne e la speranza di sarà più grande. Su questo terreno la immediato e risolutivo.
vittoria della Polizia di Stato è stata non grande ma im- Lʼon. Podestà, europarmensa.Anni ed anni di paziente e duro lavoro. Indagini lamentare, ha specificato
a tutto campo. Intercettazioni e pedinamenti condotti che non va praticata la
con esemplare maestria in un territorio difficile e osti- xenofobia nellʼapproccio
le. Chi più di noi ha fatto tanto per questa nostra Italia al tema della criminalità;
occorre procedere alla
che ci ripaga con 1200 euro al mese.
[email protected] semplificazione del corpo
www.carmineabagnale.com delle leggi e pretendere
CHI PIU’ DI NOI?
fusione comincia, propongo di non chiamarle
più stupefacenti (ovvero
meravigliose) le sostanze
dannose al nostro corpo
e alla nostra società, ma
più efficacemente sostanze tossico-letali (dannose
per sé e per gli altri).
un rispetto assoluto delle
stesse in qualsiasi caso.
Il prof. Giovanni Carovita, dellʼUniversità Milano-Bicocca, ha citato le
ricerche sulla sicurezza e
indicato nellʼassenza della prevenzione una delle
cause più importanti della
grave situazione italiana.
I cittadini devono acquisire un atteggiamento responsabile nei confronti
del crimine, praticando
lʼautotutela individuale,
vigilando e segnalando
situazioni anche solo sospette, organizzandosi in
associazioni.
I Comuni possono creare
un numero verde o una
cassetta dove i cittadini lascino segnalazioni
anonime, devono installare un maggior numero
di telecamere lungo le
vie, formare la polizia
locale anche per la lotta
al bullismo e alle bande
giovanili. La scuola deve
infondere negli alunni di
ogni età il valore fondante
della entralità della persona umana, oggi smarrito
dai più. Molto apprezzata
e gradita è stata la partecipazione alla serata della
dott.ssa Barbara Contini,
che è stata governatore di
Nassiriya per conto dellʼOnu.
Ha accettato di intervenire nel dibattito, elogiando
i militari italiani in missione nelle zone di guerra
perché portatori riconosciuti a livello mondiale
dei valori morali e civili
più alti, anche se scarsamente supportati sia
perché possono fruire di
stanziamenti economici
più limitati rispetto alle
truppe di altre nazioni sia
perché privi di un adeguato sostegno morale, importante nelle situazioni
di alto stress e di rischio
in cui operano. La cosiddetta “Italia della paura”
è difficile da delineare in
poche parole, gli animi
dei cittadini sono gonfi di
preoccupazione ed ansia
per il presente e per il futuro, per sé, i propri cari
e lʼimmagine del nostro
Paese. Lʼincontro, svoltosi a villa Visconti dʼAragona, ha visto la presenza
di: on. M. Bocciardo, prof
G. Carovita, cav. C. Abagnale, e la partecipazione
di: on. G. Podestà, dott.
ssa B. Contini ex governatore a Nassiriya.
3 - Marzo 2008 pag. 7
TROPPE FESTE =
POCHI ACQUISTI
di Guido Camozzi
In questi giorni, facendo i conti con quanto ritrovo alla
sera nel cassetto della mia attività commerciale, ho riflettuto sullʼandamento per nulla soddisfacente delle
attività commerciali e sono giunto ad alcune conclusioni che non posso che impensieriscono i negozianti
e tutti i cittadini. Potrebbe sembrare un controsenso e,
invece, questʼanno il succedersi così ravvicinato delle
festività - Natale, la Befana, Carnevale, San Valentino, la festa del papà, la Pasqua “bassa”, la festa della
mamma - non fa altro che aumentare la già pesante crisi che tocca molte categorie del commercio cittadino e
nazionale. Le molte e vicine festività non creano una
maggiore opportunità di guadagno per i commercianti
- le pasticcerie per i dolci tradizionali, tutti i negozi
presso i quali acquistare oggetti da regalare, ristoranti
dove festeggiare - e si stanno rivelando, un grosso flop
commerciale. Infatti la poca disponibilità di spesa dei
cittadini, dovuta alla situazione economica per nulla
fiorente, riduce la qualità e la quantità degli acquisti. Si
può ipotizzare fin da ora per il 2008 un calo di circa il
30%-40% delle vendite rispetto allo scorso anno. Calo
che si ripercuoterà su categorie contigue al commercio
come la pubblicità e lʼartigianato. Infatti, se un commerciante o un ristoratore vede ridursi gli incassi non
è in grado di spendere con larghezza nelle inserzioni
pubblicitarie e non pensa certo a ristrutturare i locali o
a cambiare lʼarredamento; così ci saranno meno introiti per pubblicitari, grafici, riviste, muratori ecc.. Tutto è concatenato e la catena non si ferma qui, perché
si giunge ad intaccare il potere di acquisto di tutte le
famiglie. Questo è il motivo per il quale in questo periodo per tutti i commercianti è opportuno fare molta
attenzione e pianificare oculatamente e in modo mirato
gli acquisti destinati alle vendite dellʼanno prossimo.
Un consiglio ai colleghi: un occhio al calendario e lʼaltro alle insidie della grande distribuzione.
Chiacchiere e maschere di Carnevale
I Tabacconi e i Tabacchini di Austero
Questa volta il destino
è stato beffardo con la
classe politica italiana,
o quantomeno con buona parte di essa. In pieno
Carnevale, infatti, è “approdata” in Parlamento la
crisi del governo di centrosinistra e nei giorni del
divertimento sfrenato per
antonomasia, abbiamo assistito allʼinutile tentativo
del dottor Balanzòn del
Colle e di Brighella degli
Abruzzi di dar vita ad un
governo di scopo, temporizzato cioè sulla sola ratifica di una nuova legge
elettorale. Le forze politiche dellʼintero centrodestra hanno individuato
in questa mossa istituzionale lʼennesima perdita
di prezioso tempo, da investire invece nellʼimmediato ritorno della cittadinanza alle urne. I fatti
hanno dato loro ragione
e lʼennesima carnevalata è stata evitata. Quante
volte in quasi due anni di
legislatura è capitato di
udire i seguenti termini
pronunciati da esponenti
politici di maggioranza e
minoranza: governo serio,
politica seria, programma
serio e serietà? È stata la
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
Vincenzo di Cristo
un riassetto territoriale
delle Asl, organizzarono
autonomamente e in tutta fretta, tramite lʼausilio
dei sindacati, una raccolta di firme per promuovere la nascita di una “Asl
sperimentale composta
dai sette comuni del Nord
Milano”, casualmente tutti guidati da giunte di sinella foto il consigliere conistra.
Tale iniziativa, con
munale Vincenzo di Cristo.
una mancanza di rispetto
Il 18 febbraio, la provin- totale verso i luoghi di
cia di Milano ha emana- confronto istituzionali, fu
to il comunicato stampa: solo in un secondo tem“Riassetto delle Asl Mi- po, illustrata nei rispettivi
lano, Nord Milano, Adda- Consigli comunali, dove
trezzese: sì alle proposte è stata contestata dalle
della Provincia”. Fin qui opposizioni per i seguenti
non ci sarebbe quasi nulla motivi: aggravio dei codi male, se non che leg- sti per i cittadini, inutilità
gendo il testo integrale, si della nascita di una nuova
ha la conferma del tentati- Asl, numero esiguo di firvo maldestro da parte del- me raccolte (circa 10.000
la Provincia di arrogarsi a fronte di una popolazioimpunemente il merito ne di ca. 300.000 abitanti),
della soluzione riguar- portando alla luce il vero
dante la spinosa questione scopo del tentativo dei
del riassetto Asl. Occorre, sette Comuni: una nuova
per rispetto della verità e struttura significava nuodei cittadini, fare un poʼ vi posti, un nuovo considi cronistoria e qualche glio di amministrazione,
precisazione. Quando le poltrone da assegnare e
Amministrazioni comu- nuovi finanziamenti da
nali di Sesto, Cologno e gestire in allegria e auCinisello si resero conto, tonomia. Nei rispettivi
nellʼottobre 2007, che Consigli comunali, le
con la nascita della nuo- opposizioni avanzarono
va Provincia di Monza e una controproposta, che
Brianza, ci sarebbe stato prevedeva il passaggio
sotto lʼAsl Milano. Una
delegazione
composta
dai rappresentanti delle
opposizioni si è recata
alla Commissione Sanità
della Regione per bloccare il tentativo di colpo
di mano, riuscendo così
a raggiungere lo scopo di
approfondire il problema.
Nel frattempo, i 7 sindaci
dei Comuni interessati,
constatato il fallimento
del tentativo di “golpe”,
si recavano in Provincia,
per cercare manforte in
“mamma” Penati, nella
persona dellʼassessore delegato Casati. Gli incontri
in Provincia si sono svolti
nel più profondo riserbo,
senza aver mai visto la
partecipazione delle forze
di opposizione, neanche
come semplici uditori.
Si è arrivati così ad una
situazione di stallo, che
vedeva da una parte i 7
Comuni, prigionieri della
loro stessa proposta, ma
incapaci per orgoglio e per
abitudine storica a rivedere le posizioni, dallʼaltra,
lʼatteggiamento di attesa
da parte delle opposizioni. Fino alla svolta definitiva. Lʼuscita dallʼempasse si è ottenuta con un
grande lavoro politico,
svolto da rappresentanti
dellʼopposizione presso
vittoria del paradosso,
dato che carnevalesco
significa proprio privo
di ritegno e serietà. Non
siamo lontani dal vero se
affermiamo che i poteri
forti del Belpaese, nascosti dietro la maschera del
bonario faccione di Don
Abbondio “Il Romano”,
hanno tentato in tutti i
modi di ostacolare il naturale percorso democratico che vincola la rappresentatività degli eletti col
sentimento popolare e, in
connessione con i drammatici eventi di cronaca
recente, hanno esposto
il paese a continue figuracce internazionali, che
di serio hanno ben poco.
Il pulcinellesco governo
campano e napoletano ne
sono un valido esempio.
La serietà politica si dimostra coi fatti, non si comunica con le parole. Ma
lʼItalia di oggi è un paese
in cui i Tabacconi, fumosi
e vecchi personaggi della
classe dirigente politica, economica, sociale e
culturale, condizionano
quotidianamente in peggio il nostro cammino di
progresso, sviluppo e benessere, rallentando lʼafla Regione. Per quanto riguarda Sesto, nella seduta
del 31 gennaio della 3^
Commissione Consiliare
(servizi alla persona e sanità), composta tra lʼaltro
dai Consiglieri comunali,
Vaini, Filippelli e Di Cristo, è stata sottolineata da
questi lʼopportunità di un
lavoro congiunto che potesse concretizzarsi in una
soluzione condivisa; una
sorta di “apertura”, alla
quale forse la sinistra locale, ma anche nazionale,
è poco avvezza, ma che
ha dovuto considerare.
A seguito di questa “apertura”, fermo restando
lʼabbandono definitivo di
una Asl “sperimentale”
del Nord Milano da parte
della maggioranza, quale
condizione sine qua non,
il Consiglio comunale
dellʼ11 febbraio scorso,
ha concretizzato quanto sopra, nella proposta
concordata, sottoscritta
quindi da maggioranza
e opposizione, per la nascita dei nuovi Distretti
di Sesto e Cinisello con
la salvaguardia dellʼautonomia progettuale degli stessi e delle “buone
prassi” nel tempo attuate
e consolidate. Tale documento, approdato in Regione, sembra sia stato
accolto favorevolmente
da questʼultima. Alla luce
di quanto sopra, risulta
difficile attribuire il merito dei risultati raggiunti
fermazione di una civiltà compiuta. Carnevale,
vocabolo composto dalle
parole carne e levare, perché dopo la festa inizia la
cristiana proibizione di
mangiare carne. Identificando con la carne il potere, comprendiamo meglio
lʼaccanita volontà dei nostri attuali amministratori
di restarvi disperatamente
aggrappati spolpandone
anche lʼosso, se necessario. Ossessionati dallʼidea
di cominciare una dieta
prescritta dallʼetica politica, paiono non ascoltare
la vigorosa ribellione del
popolo italiano, stanco
di essere beffeggiato dai
numerosi servi di due
padroni di arlecchinesca
tradizione. Partiti politici e valori sono divenuti
coriandoli della nostra
società, talmente infiniti e
individuali che a ognuno
di noi è consentito proporre il proprio. I princìpi
fondanti della nostra convivenza sociale vengono
continuamente calpestati
da interpretazioni talmente arbitrarie e interessate
da far diventare lʼincertezza lʼunica certezza della nostra esistenza. Siamo
alla Provincia di Milano;
si comprende il tentativo
di strumentalizzazione,
dettato dallʼorgoglio, di
uscirne quanto meno a
testa alta, ma dispiace,
caro Penati, per la caduta
di stile; il risultato conseguito è frutto del lavoro e
dellʼapertura mentale che
gli schieramenti del centro destra hanno dimostrato, a livello regionale
, comunale e in sede di
commissioni.
Per noi, prioritario, è che
non fosse permesso un
ormai pronti per le elezioni, la sfilata dei carri nella
quale ogni partecipante
spera di individuare quello del vincitore. Ci sono
quelli che iniziano e finiscono la propria festosa
esibizione sul medesimo
carro di appartenenza,
forti dei propri convincimenti e delle proprie qualità. Ma la processione è
piena di saltimbanchi che
passano di carro in carro
fino a pervenire a quello
funebre, che in politica significa non contare
niente. Sono i Tabaccini,
questi folletti giocosi del
nostro tempo che di fronte ad un bivio vanno dritti, rimanendo vittime di
uno strabismo accomodativo e divergente. Il Veltro
Rosso e il Cavaliere Bianco sono i veri protagonisti del Corso mascherato,
alla guida dei rispettivi
carri allegorici, di cui gli
italiani sperano non essere più lʼultima ruota.
Che abbiano inizio i balli
e che giunga il tempo di
baldorie. E lʼultima sera
arderemo in piazza il fantoccio del Carnevale per
festeggiarne la fine, con
lʼauspicio che i falchi lascino il cielo alle colombe, perché Pantalone si è
stancato di pagare.
nuovo spreco di risorse e
denaro pubblico per scopi di partito, e pensiamo
di esserci riusciti, salvaguardando gli interessi
dei cittadini. Di chi fosse
il merito, non era per noi
importante sottolinearlo, ma quando una parte
si arroga impunemente
il merito di un successo,
no caro Penati, per onestà
intellettuale, non è possibile tacere, ne ora ne mai,
perché come è ben noto,
le bugie hanno le gambe
corte.
Il Muro del Pianto
Con la
caduta
del governo
Prodi,
avvenuta prima
dei due anni, sei mesi
ed giorno necessari per
maturare il diritto alla
pensione, i signori Francesco Caruso, Wladimiro
Guadagno detto Luxuria,
Sergio DʼElia, Daniele
Farina non avranno la
pensione di € 3.100 al
mese. Con loro tutti gli
altri che non è necessario
nominare perchè politicamente di poco conto.
Chi li ha eletti dovrebbe
ponderare una cosa: Per
avere tale pensione il lavoratore medio dovrebbe
lavorare 120 anni, mese
di Umberto Profili
più mese meno. Possibile che la classe operaia,
anzi quello che è rimasto, continui a seguire il
Pifferaio, senza rendersi
conto della realtà? Prima ancora che si vada
alle elezioni lʼOn. Giordano ha ieri sera detto
nel programma di Bruno Vespa che la sinistra
farà opposizione seria
a chi verrà eletto.Sorge
spontanea una domanda: Invece di cercare il
dialogo per governare
insieme per il bene del
Paese perchè proseguire nellʼerrore compiuto
dallʼOn. Prodi? La fiducia nel futuro dellʼItalia
comincia a vacillare in
molti di noi.
3 - Marzo 2008 pag. 8
RIALZATI ITALIA
di Antonino Filippelli
Sono trascorsi circa due
mesi dagli episodi verificatisi alla Sapienza di
Roma allorché un gruppo
minoritario di esponenti dellʼestrema sinistra è
riuscito prepotentemente ad imporre la propria
supremazia con un comportamento
oltremodo
vergognoso ed antidemocratico impedendo al
Santo Padre non solo di
parlare, ma addirittura,
costringendolo –suo malgrado- a non presenziare
alla manifestazione.
Non posso tralasciare di
rilevare come in quellʼoccasione, dʼinaudita gravità, siano stati calpestati
una serie di fondamentali
diritti costituzionalmente
garantiti, quali la libertà
di parola, di espressione,
di confronto, di movimento e di circolazione...
e non posso fare a meno
di sottolineare come sia
stato altrettanto grave che
lʼallora Governo Prodi
non abbia saputo far fronte a tale situazione, contribuendo a coprire ancor
Associazione di Volontariato
Fondata nel 2000 a Milano
Sede 20121 Via Bertoni, 9
Presidente: Massimo Vaini
Rappresentanza di Sesto San Giovanni
Telefono e fax 02.37011167
***
Donare il 5x1000 non è una tassa,
ma una scelta mirata
per destinare una parte della contribuzionea favore
di Enti e Associazioni,
mentre rimane invariato l’8x1000 per sostenere la
Chiesa cattolica
e le altre confessioni.
Se scegli la nostra Associazione, oltre la firma,
occorre indicare sul modello 730 il codice fiscale:
97275970156
Fondato nel 2003 - Anno VI - N° 2 = 3 - Marzo 2008
Registrazione Tribunale di Mlano
n. 630 del 3.11.2003
Direttore editoriale:
Direttore responsabile:
Direttore di redazione:
Redazione:
Marialuisa Scaletti
Alessandro Fede Pellone
Pino Cappellani
Mariuccia Scarano
Roberto Vaini
Collaboratori:
Ezio Anzelmo - Carlo Cattaneo - Vincenzo di Cristo Daniela Mancini - Stefania Notarnicola - Pietro
Nunno - Umberto Profili – Vittorio Rossin – Giampiero Venturini.
Redazione:Via Saint Denis 9
20099 - Sesto S. Giovanni
Telefono e telefax 02.37011167
e.mail: [email protected]
web: www.sestounonews.com
Stampa: Tipografica Sociale - Viale Europa 12 Monza
Tiratura 23.000 copie
Chiuso in redazione il 29.2.08 ore 18.
Copia gratuita
LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI
FIRMATI E LE DICHIARAZIONI
RIFERITE DAL GIORNALE
IMPEGNANO SOLTANTO I RISPETTIVI AUTORI
più di ridicolo lʼintera
nazione anche sul piano
internazionale.
Per fortuna oggi Prodi ed
il suo Governo modello “Alice nel paese delle
meraviglie” ha tolto il disturbo e, sarà sicuramente
ricordato come il governo
delle tasse, della burocratizzazione e della più assoluta incapacità di fronteggiare i reali e concreti
bisogni dei cittadini (si
pensi al problema della
sicurezza, alla crescente
ed incontrollata presenza
di extracomunitari, alla
spazzatura di Napoli, alla
difficoltà di molte famiglie di arrivare alla fine
del mese ...).
Bisogna rendersi conto
che per mutare la sostanza
delle idee, dei programmi
e del modo di lavorare,
non è sufficiente presentarsi alle elezioni con
un abito nuovo ne tanto
meno passare dalla bicicletta di Prodi al pullman
di “Veltroni il nuovo”, illudendosi che i cittadini
non si rendano conto che
dietro YES WE CAN cʼè,
in realtà, lʼintenzione di
volercela fare per continuare a ripetere le stesse
cose.
Gli slogan di “Veltroni
il nuovo” e “correre da
solo”, di fatto ripropone
qualcosa già visto, vale
a dire la fallimentare alleanza di forze politiche
tanto variegate ed eterogenee da non riuscire poi
a governare né a trovare
punti di incontro perché
hanno valori ed obiettivi
agli antipodi.
Lʼesigenza, forte ed urgente più che mai, dopo
questo sfacelo governativo è quella di rimettere
in sesto le cose e di ripristinare lʼordine dei valo-
ri, accogliendo lʼinvito
“RIALZATI! ITALIA”
del Popolo delle Libertà
che ha dato ampia prova
di saper/poter governare
per una legislatura.
COMUNICATO
OFFERTA DI SPAZI DI PUBBLICITA’ ELETTORALE RELATIVE ALLA CAMPAGNA
PER LE ELEZIONI POLITICHE NEI GIORNI 13
E 14 APRILE 2008
Ai sensi della Legge n. 28 del 22.02.2000 comma 2 art. 7 che consiste nella pubblicazione di
messaggi elettorali a tutti i Partiti e
Movimenti Politici.
Il termine utile di presentazione del messaggio, che deve chiaramente evidenziare il
responsabile committente e la dicitura “Messaggio politico elettorale”, deve essere portato entro tre giorni prima delle nostre prossime
uscite del 23 marzo e 10 aprile 2008. Tariiffe
500,00 euro una pagina; 250,00 euro mezza
pagina e 150,00 un quarto di pagina.
Pagamento anticipato.
Scarica

Edizione n°2 - SESTOUNOnews