PROGRAMMA 2010 (9gg) Operativo nave: SALERNO - TUNISI partenza 25/02 23:59 - 22:00 del 26/02 TUNISI - SALERNO ritorno 05/03 01:00 - 06:00 del 06/03 Giorno 1-2 Appuntamento al porto di SALERNO. Svolgimento delle pratiche doganali ed imbarco. Arrivo a Tunisi nel pomeriggio del giorno dopo. Hotel Giorno 3 La mattina ci dirigiamo in direzione di Douz, “La porta del deserto”, dove arriveremo nel tardo pomeriggio. Visita alla sua caratteristica piazza del mercato e cena in un caratteristico ristorantino con ottimo cous cous e carne alla brace, un te' alla menta allieterà la serata in un clima ormai sahariano. Camping Giorno 4-5 La nostra avventura inizia subito fuori il palmento della minuscola oasi di SABRIA, 30 km da Douz. Seguiamo un’antica via carovaniera avanzando a zig zag fra le dune che sbarrano il cammino. Giornate intense di cordoni di dune in direzione TIMBAIN, mitica collina immersa nelle sabbie dell’ERG ORIENTALE, con campi serali sotto le stelle. Giorno 6-7 Dai piedi della collina si prosegue sempre immersi nel grande nulla del Sahara alla volta del pozzo di Bir Mida. Arriviamo il giorno dopo, dopo aver superato l' Erg Zmilla, nella minuscola oasi di Ksar Ghilane, dove ci aspetta un ottimo bagno ristoratore nelle calde acque del suo laghetto. Area camping attrezzata Giorno 8-9 E' arrivata l'ora di prendere la direzione nord ed ecco allora il dirigersi verso Sfax, dove visiteremo la sua caratteristica Medina. Hotel. Nella mattina del 9° Giorno, trasferimento veloce verso la capitale, non lasciandoci sfuggire però la visita all’affascinante anfiteatro di El Djem. Arrivo nel pomeriggio a Tunisi, con possibile visita al suo caratteristico Souk, e partenza della nave nel tardo pomeriggio. La Repubblica Tunisina (in arabo ةيسنوتلا ةيروﻩمجلا, ovvero "al-Jumhūriyya al-Tūnusiyya"), o Tunisia [tu-ni-Sì-a], è uno Stato del Nord Africa bagnato dal mar Mediterraneo e confinante con l'Algeria ad ovest e la Libia a sud e a est. Si ritiene che il suo nome, Tūnus, abbia origine dalla lingua berbera, con il significato di promontorio, o, più probabilmente, "luogo in cui passare la notte" (si può osservare la corrispondenza con un altro toponimo nordafricano dell'antichità, Tuniza, odierna El Kala, Algeria). Geografia La Tunisia è il più orientale e più piccolo dei tre Stati disposti lungo la catena montuosa dell'Atlante. È anche uno degli Stati del Maghreb, come la Mauritania, il Marocco, l'Algeria e la Libia. La sua capitale, eccentrica rispetto al resto del territorio nazionale, è Tunisi, nel nord del paese. Morfologia Il 40% della sua superficie è occupato dal deserto del Sahara, mentre gran parte del territorio restante è composta da terreno particolarmente fertile e circa 1.300 km di coste facilmente accessibili. Entrambi questi fattori giocarono un ruolo importante in epoca antica, prima con la fondazione della famosa città fenicia di Cartagine, e successivamente con l'istituzione della provincia romana dell'Africa, quando divenne dopo la Sicilia uno dei granai dell'Impero Romano. Il paese possiede una rete idrografica scarsamente sviluppata. Il fiume Megerda, lungo 365 km, nasce in Algeria ma si snoda per ¾ del suo percorso in territorio tunisino prima di sfociare a nord di Tunisi. Nella fertile vallata della Megerda si concentrano le attività agricole del paese. Unico bacino lacustre di rilievo è il lago di Biserta. Clima Il clima si presenta mediterraneo sulle coste, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche, mentre è di tipo semi-desertico o desertico nell'interno, con temperature estive molto elevate (fino a 45-47 °C) e precipitazioni scarse. La calura estiva è comunque limitata dalle brezze marine (solo sulle coste), mentre quando il vento (ghibli) soffia dal deserto, la temperatura può diventare opprimente. Popolazione In Tunisia ci sono 9.950.000 abitanti, per la maggioranza arabi; ci sono tuttavia anche minoranze berbere, e europee (costituita principalmente da francesi e italiani). Etnie Nonostante la maggioranza (circa il 98%) dell'odierna popolazione tunisina parli arabo e si identifichi nella cultura araba, sarebbe errato dedurne una origine etnica proporzionale. Al contrario, analisi genetiche condotte tra popolazioni berberofone e arabofone della Tunisia e del Nordafrica hanno mostrato un'unità di fondo nordafricana in cui apporti esterni sono trascurabili, per cui a rigore la massa della popolazione è di etnia berbera anche se arabizzata. Un altro strato di popolazione che si trova nel paese è quella di origine ebraica, concentrata per lo più a Tunisi e Gerba, e molto ridotta dal momento in cui il paese ha ottenuto l'indipendenza dalla Francia. Tunisini residenti all'estero Fonte: Ministero degli Affari Esteri della Tunisia (2008): Europa: • • • • • • • • • Francia: 577.998 Italia: 141.907 Germania: 82.635 Belgio e Lussemburgo: 19.441 Svizzera: 12.318 Paesi Bassi: 8.222 Inghilterra: 6.526 Austria: 5.870 Spagna: 2.512 Paesi Arabi: • • • • • • Libia: 83.633 Arabia Saudita: 20.017 Algeria: 13.554 Siria: 4.101 Marocco: 3.035 Egitto: 1.842 Resto del Mondo: • • • • • Canada: 14.202 Stati Uniti: 13.377 Australia: 644 Giappone: 624 Indonesia: 329 Lingue La maggior parte della popolazione parla arabo. Molto parlato è anche il francese, soprattutto nelle città; in alcune località del sud e dell'isola di Djerba è ancora parlato il berbero (jerbi). Religioni Circa il 98% della popolazione è di religione musulmana. Oltre alla minoranza di fede ebraica (1%), è presente anche una piccola componente di credenti di fede cristiana (1%), per lo più discendenti di coloni francesi ed italiani. Turismo Il turismo fornisce il 20% delle entrate. Importanti centri turistici attrezzati sono Djerba, Hammamet, Susa. Il maggior numero di turisti proviene da Italia, Francia e Germania. Storia La Tunisia è stata abitata fin dalla preistoria: la presenza umana è documentata fin dal paleolitico. I suoi primi abitanti noti furono tribù berbere. Sintetizzando millenni di storia tunisina bisogna ricordare lo scontro fra le due etnie dei berberi sedentari e degli arabi nomadi, avvenuto fra il XII e il XIV secolo. Il rapporto fra queste due culture, sul piano del potere politico, è stato sempre squilibrato a favore della cultura sedentaria. I berberi sono tuttora una piccola minoranza di 50.000 persone. Nel 814 a.C. fu fondata Cartagine per mano dei fenici; dopo le Guerre Puniche Cartagine passò sotto la conquista romana, dove conobbe un periodo di grande prosperità: si sviluppano l'agricoltura e l'urbanizzazione. Antichità • • • • • • • 814 a.C.: fondazione di Cartagine da parte di coloni provenienti dalla Fenicia e più precisamente da Tiro. Fondatrice mitica è la regina Didone, sorella di Pigmalione re di Tiro. Mentre Roma è ai primi passi, la città diventa rapidamente un grande potenza marittima. IV secolo a.C.: alla fine di questo secolo Cartagine raggiunge la sua massima potenza, controllando il commercio marittimo nel Mediterraneo occidentale come e più dei greci in quello orientale e possedendo Malta, Sicilia occidentale, Sardegna, Corsica, Baleari, Andalusia. 264 a.C. - 146 a.C.: 120 anni di guerra contro Roma, che l'occidente conoscerà come le tre guerre puniche. Alla fine, i cartaginesi sono sconfitti e Cartagine viene distrutta. 146 a.C. - 439: il territorio cartaginese diventa la Provincia Africa, prima colonia romana al di là del Mediterraneo, con capitale Utica. Cartagine risorge romana grazie a Cesare e con Augusto torna capitale della provincia; il paese conosce una grande prosperità fondata sulla produzione di grano e olio e sul ruolo di terminale della tratta degli schiavi neri. I secolo: il Cristianesimo arriva presto in queste terre, dove è fortemente contrastato. Tuttavia, si diffonde ancor più rapidamente che in Europa e la Chiesa vi è regolarmente costituita già a metà del III secolo: Cartagine diviene una delle capitali del cristianesimo occidentale (latino), con Tertulliano, Cipriano e Aurelio; di qui è originario Agostino, che si convertirà a Milano. 439: dieci anni dopo aver varcato lo Stretto di Gibilterra, i Vandali di Genserico occupano incontrastati prima Ippona e poi Cartagine e con esse tutta la provincia, instaurando un regno esteso da Ceuta a Tripoli. Cristiani, ma ariani, sono in permanente conflitto con la popolazione autoctona (romana o berbera romanizzata), cristiana cattolica, che viene spesso perseguitata ma tiene viva la cultura latina, proprio mentre sta per cadere l'Impero Romano d'Occidente (476). settembre 533: Bellisario, generale dell'Impero Romano d'Oriente, sconfigge i Vandali per conto dell'imperatore Giustiniano dando inizio a 150 anni di dominio bizantino. I Vandali vengono deportati a est come schiavi. I bizantini non sono però capaci di integrare i berberi e la loro cultura (inclusa la tradizione ecclesiale latina anziché greca) nelle istituzioni dell'Impero d'Oriente, provocando uno stato quasi endemico di guerriglia. Dinastie islamiche A metà del VII secolo inizia la penetrazione degli arabi e della loro nuova religione, l'Islam. Sono necessarie ben cinque spedizioni, la prima nel 647, la seconda nel 661, la terza nel 670, la quarta nel 688, la quinta nel 695 e la sesta nel 698-702, per strappare il paese ai Bizantini e insediarvisi stabilmente, spezzando anche la resistenza dei Berberi. Proprio nel 670 gli invasori arabi fondano Qayrawan (francesizzata in Kairouan). Con la conversione dei Berberi all'Islam (702), la conquista diviene politicamente irreversibile e l'antica Provincia Africa diviene Ifriqiya nella lingua dei nuovi dominatori. Malgrado il popolo berbero avesse adottato la religione degli invasori, non fu mai disposto ad accettarne il dominio, tanto da aderire in massa al Kharigismo e a iniziare una serie di rivolte che durarono fino all'arrivo dei Turchi ottomani. Dopo la dinastia degli Aghlabidi, soggetta ai califfi sunniti (IX secolo), proprio l'Ifriqiya vede la nascita (909) della dinastia sciita dei Fatimidi (fondatori arabi di Mahdiyya (attuale Mahdia), loro prima capitale, nel 921), che poi occuperà anche l'Egitto, dove si trasferirà (972) lasciando il potere locale alla dinastia berbera degli Ziridi, che mirando all'autonomia dei berberi rompono con i fatimidi nel 1048 ma vengono sconfitti nel 1053. Solo a partire da questa data l'arabo comincia a prevalere sul berbero. Nella prima metà del XII secolo le città della costa sono occupate dal Regno di Sicilia. Nel 11591160 tutta la regione cade sotto il dominio degli Almohadi, berberi provenienti dal Marocco e dall'Algeria, che unificano tutto il Maghreb. Tuttavia, già nel 1228 se ne rende autonoma la dinastia berbera degli Hafsidi, che regnerà fino al XVI secolo, quando, in risposta alle crescenti pressioni del Regno di Spagna, si realizza gradualmente la conquista da parte dei turchi Ottomani. Nel 1574 la Tunisia è annessa all'Impero ottomano; tuttavia, gli ottomani saranno sempre pochi e costretti a delegare il potere amministrativo a notabili locali, riservandosi l'autorità militare. Nel 1705 viene fondata la dinastia Husaynide (o Husseinide), il cui esponente regnerà come Bey di Tunisi fino al 1957. Colonialismo Dal 1881 al 1956 la Tunisia, pur formalmente retta dal Bey, è soggetta al protettorato francese. Il 12 maggio 1881 viene firmato il Trattato del Bardo: la Francia, già da 50 anni installata in Algeria, batte sul tempo le mire dell'Italia, che contava la colonia europea più numerosa. Il protettorato francese mira a investire nello sfruttamento delle risorse naturali (agricole e minerarie) e quindi a sviluppare le reti di trasporto (stradale, ferroviario e navale). La resistenza anticoloniale dura praticamente per tutti i 75 anni di dominazione francese, alimentata e poi diretta dagli allievi delle prime scuole e università moderne. La guida il partito liberale costituzionale (Hizb al-Hurr alDusturi), o Destour (Dustūr in turco-arabo significa "Costituzione"), fondato nel 1920, poi soppiantato dal più radicale Néo-Destour, fondato nel 1934 (dal 1964 Partito socialista costituzionale); nel 1938 il governo francese proclama lo stato d'assedio. La Seconda guerra mondiale coinvolge la Tunisia dal giugno 1940 al maggio 1943. In seguito alla sconfitta francese da parte della Germania hitleriana, in base al Secondo armistizio di Compiègne (22 giugno 1940) la Tunisia fa parte del regime di Vichy. Dall'ottobre-novembre 1942 la Tunisia viene occupata dai tedeschi e dagli italiani in ritirata pressati dall'8a Armata britannica proveniente dall'Egitto e dalle divisioni americane provenienti dal Marocco. L'11-13 maggio 1943 le forze dell'Asse, comandate dal generale italiano Messe, in assenza di rifornimenti e rimpiazzi e circondate da soverchianti forze nemiche, si arrendono a Capo Bon. Indipendenza • • • • • • • • • • • • • • • 1954, 31 luglio: il primo ministro francese Pierre Mendès-France si impegna, in un discorso a Cartagine, a riconoscere l'autonomia tunisina. Tahar Ben Ammar del Destour diviene Gran Vizir di Tunisi. 1955, 3 giugno: le convenzioni firmate da Mendès-France e Ben Ammar inaugurano l'autonomia tunisina; i colloqui continuano in vista dell'indipendenza. 1956, 20 marzo: il Trattato del Bardo è abrogato e quindi la Tunisia viene dichiarata indipendente. Alle elezioni dell'8 aprile il Néo-Destour ottiene il 95% dei voti: Habib Bourguiba (1903-2000) del Néo-Destour diviene Primo Ministro. Il 3 agosto la Tunisia abroga il doppio regime (coranico e civile) nei tribunali; progressivamente farà lo stesso nelle scuole. Il 13 agosto è approvato il Codice dello statuto personale (CSP), che di fatto emancipa le donne (divieto della poligamia, necessità di un'età minima e del reciproco consenso per il matrimonio, abolizione del dovere di obbedienza della sposa, sostituzione del divorzio al ripudio solo maschile). Cinque mesi dopo è vietato l'uso dell'hijab nelle scuole e sette mesi dopo alle tunisine è pienamente riconosciuto il diritto di voto. 1957, 25 luglio: proclamazione della Repubblica. L'assemblea costituente dichiara decaduta la dinastia Husseinide. Si elegge un consiglio costituzionale che attribuisce a Bourguiba le funzioni di Presidente della Repubblica. 1959, 1º giugno: viene adottata la prima Costituzione repubblicana, che conferma la natura laica dello stato. Preceduta in primavera dalle prime elezioni municipali, l'8 novembre si tengono, unitamente a quelle parlamentari, le prime elezioni presidenziali e viene eletto Bourguiba, unico candidato. 1963, 6 febbraio: discorso di Bourguiba che inaugura la fase socialista, come necessaria allo sviluppo. L'ideatore (da più di un anno) ed esecutore è Ahmed Ben Salah, ex-sindacalista e ministro delle finanze. La Francia azzera gli aiuti allo sviluppo. Il 15 ottobre le truppe francesi lasciano il porto di Biserta, ultima loro base nel paese. 1964, 19 ottobre: il Néo-Destour cambia nome in Partito socialista costituzionale (o desturiano). 1965, 1º luglio: legalizzazione dell'aborto; in precedenza era stato propagandato l'uso della pillola contraccettiva. 1968, gennaio: nasce l'Associazione di salvaguardia del Corano, ostile alla laicità e al CSP e ideologicamente affine ai Fratelli Musulmani, che sarà all'origine del partito Ennahda. 1970, 8 giugno: discorso di Bourguiba che chiude la fase socialista. Ben Salah, dimissionato già a settembre, è stato condannato a 10 anni di carcere il 25 maggio. Anni dopo la sua eredità politica confluirà nel PUP. 1973-1974: progetti di unione politica fra paesi del Maghreb-Mashreq, rapidamente falliti. 1978, 26 gennaio: "Giovedì nero". Allo sciopero generale proclamato dal sindacato (UGTT) e ai disordini che ne seguono, la polizia risponde sparando sui manifestanti, su ordine del presidente: alcune centinaia i morti. 1979, : in seguito alla firma degli accordi di Camp David fra Egitto e Israele (settembre 1978), la Lega Araba trasferisce la sua sede a Tunisi; ritornerà al Cairo nel settembre-ottobre 1990. 1981, aprile: al congresso del PSD Bourguiba apre al pluralismo politico: i primi due partiti di opposizione (MSD e PUP) saranno legalizzati il 19 novembre 1983. 1981, 6 giugno: fondazione del Movimento della Tendenza Islamista, poi (febbraio 1989) ridenominatosi Hezb Ennahda ossia Movimento della Rinascita, con Rashid Ghannushi per emiro; mai legalizzato, alle elezioni parlamentari dell'aprile 1989 i suoi candidati otterranno il 14,5% dei voti. • • • • • • 1983, dicembre-1984, gennaio: l'annuncio dell'aumento del prezzo del pane e dei cereali è accolto da violente manifestazioni spontanee; la repressione fa un centinaio di morti ma il 6 gennaio il presidente annuncia alla televisione che gli aumenti sono annullati. 1987, 7 novembre: il generale Zine El-Abidine Ben Ali, primo ministro dal 1º ottobre, depone il presidente Bourguiba per senilità (modo gentile per definire il morbo di Alzheimer), con un colpo di stato "medico", favorito fra l'altro dall'Italia. 1988, 27 febbraio: il Parti Socialiste Destourien (PSD) cambia nome in Rassemblement Constitutionnel Démocratique (RCD), pur restando membro dell'Internazionale Socialista. 1989, 2 aprile: Zine El-Abidine Ben Ali viene per la prima volta eletto presidente (sarà rieletto nel 1994, 1999, 2004). In parlamento il RCD ottiene la quasi totalità dei seggi, ma gli islamisti ricevono molti voti. 1991, 22 maggio: Ennahda viene accusata di complotto islamista (Ghannushi si rifugia a Londra); il processo contro 277 militanti si conclude (agosto 1992) con 265 condanne ad almeno 20 anni di carcere (Ghannushi all'ergastolo). 2004, 24 ottobre: alle elezioni parlamentari il RCD ottiene l'87,7% dei voti e 152 seggi su 189, ossia tutti quelli uninominali; i 37 seggi garantiti alle opposizioni vanno a socialdemocratici (MDS, 4,6%, 14), social-panarabisti (PUP, 3,6%, 11), panarabisti (UDU, 2,2%, 7), post-comunisti (MID, 1,0%, 3), liberali (PSL, 0,6%, 2). Alle presidenziali Ben Ali ottiene il 94,5% dei voti validi. Ordinamento dello Stato Secondo la Costituzione del 1º giugno 1959 (emendata dal 1º giugno 2002 per creare il bicameralismo), la Tunisia è una repubblica presidenziale fortemente squilibrata a vantaggio dell'esecutivo. Il potere esecutivo è concentrato nel Presidente della Repubblica (i cui poteri costituzionali sono stati ulteriormente rafforzati nel 1988, 1997 e 2002), che lo esercita con l'assistenza di un Primo ministro e di più ministri, tutti di sua nomina e revoca. Il governo ha ampi poteri regolamentari. Il Presidente della Repubblica è eletto ogni 5 anni a suffragio universale ed è rieleggibile senza limiti purché abbia meno di 75 anni. Della pubblica amministrazione, incluse le forze armate e dell'ordine, dispone il Presidente. In quanto garante dell'indipendenza nazionale, dell'integrità del territorio e del rispetto della costituzione e delle leggi può attribuirsi poteri speciali in caso di pericolo imminente. Il potere legislativo, peraltro di fatto in gran parte di iniziativa governativa con diritto di priorità, è esercitato da • • Camera dei deputati (...), composta da 189 deputati (152 eletti in altrettanti collegi uninominali e 37 (20%), riservati per legge all'opposizione, in un collegio unico nazionale) eletti a suffragio universale diretto per un mandato di 5 anni; Camera dei consiglieri (...), composta da 112 consiglieri per 2/3 eletti indirettamente e per 1/3 designati dal presidente. È stata inaugurata il 16 agosto 2005. Costituzionalmente indipendente, la magistratura non lo è di fatto: il Presidente nomina e rimuove i magistrati su proposta del Consiglio superiore della magistratura da lui integralmente nominato e presieduto. Solo il Presidente può adire il Consiglio costituzionale. Suddivisioni amministrative La Tunisia è suddivisa in 24 governatorati (wilayāt), che prendono il nome dalle città capoluogo. Ciascun governatorato è retto da un governatore nominato dal Presidente. I governatorati sono a loro volta suddivisi in "delegazioni", che raggruppano diversi comuni o "consigli rurali". La più piccola suddivisione amministrativa è l'imadat. Città principali Le città principali sono la capitale Tunisi, importante centro economico amministrativo e turistico, Hammamet, Tabarka, Susa, importanti città turistiche e bagnate dal mare, Sfax, industriale, Kairouan, la capitale religiosa, Biserta, Gabès, Tozeur, ultima città prima del deserto. Economia Grazie alla stabilità politica, ai bassi costi di produzione, e ad una forte disponibilità ad accogliere investimenti stranieri, l'economia tunisina procede ad un buon tasso di crescita (+6,3% stimato per il 2007). Al prodotto interno lordo (PIL) l'agricoltura contribuisce per il 16%, l'industria per il 28,5%, e i servizi per il 55,5%. In particolare: • • • agricoltura e industria alimentare: la Tunisia produce ed esporta cereali (mais, frumento, avena), olive e olio di oliva, frutta (in particolare arance e datteri); possiede inoltre una notevole flotta da pesca, che entra frequentemente in concorrenza con i pescherecci italiani. industria: si produce molto per l'esportazione, grazie al basso costo della manodopera: i settori industriali prevalenti sono quelli di trasformazione di prodotti alimentari, il tessile e la trasformazione di prodotti petroliferi. Inoltre la Tunisia è un grande produttore di fosfati (il 6º nel mondo). turismo: settore d'importanza crescente, con circa 5 milioni di visitatori nel 2004. I luoghi più frequentati sono Hammamet, Monastir, Sousse, dove sorgono numerosi villaggi con animazione; il deserto del Sahara a sud e i siti archeologici come Cartagine, El Djem, Boulla Reggia o Dougga. I principali partners commerciali della Tunisia sono, nell'ordine: Francia, Italia, Libia, Germania, Belgio, Spagna (dati 2003). Il tasso di disoccupazione è alto (14,1%, stime 2007), anche a causa dell'alta natalità (crescita annua dell'0,99%), che fa sì che la metà della popolazione abbia oggi meno di 15 anni. Anche per questo, la Tunisia è uno dei paesi mediterranei a forte emigrazione, e l'Italia, da cui la separano solo 59 km, è la seconda destinazione dei migranti tunisini, almeno in transito: in Italia i cittadini tunisini con permesso di soggiorno erano oltre 141 mila nel 2008. Sport Negli ultimi anni ha dimostrato di avere un'ottima nazionale di calcio con buoni giocatori militanti anche all'estero, dimostrando di essere una delle migliori squadre africane. La Tunisia nel 2004 vinse come paese ospitante tra l'altro la tanto auspicata Coppa delle Nazioni Africane battendo in finale il Marocco per 2-1. Tradizioni Gastronomia I piatti principali della gastronomia tunisina sono il cous cous, il tajine, la Molokheja, la Mechouia e le Briq. Fra i dolci si annoverano le samsa, le Adlia, i Baklawa, i Kaak Anbar, i Kaak Tressé, i Mlabes, i Machmoum, i Miniardise Jiljlane e i Makroud. Relativamente alle bevande, la Tunisia produce sia vini bianchi che rossi. Rossi • • • Tyna Thibar Magon Bianchi • Coteaux de Carthage Per quanto riguarda i liquori, sono prodotti localmente il Thibarine ed il Boukha; esiste poi una bevanda chiamata Laghmi che consiste in linfa di palma estratta e servita senza alcun trattamento. Festività • • • • 20 marzo, festa dell'indipendenza 3 agosto, festa nazionale 25 luglio, festa della repubblica 15 ottobre, festa della liberazione TUNISIA IN MOTO & QUAD Carissimi amici, cominciate a prepararvi per la partenza alla volta dell’ospitale ed affascinante Tunisia. Affronteremo questo nostro particolare itinerario a bordo dei propri mezzi, all’insegna dell’avventura, completamente immersi nel fascino del Sahara! La bellezza ed unicità dei paesaggi attraversati dovranno, però, essere conquistati dato che guideremo quasi sempre in una natura ostile e forte. Coloro che sono al loro primo viaggio nel Sahara, forse la sera saranno stanchi ma, sicuramente, con il cuore gonfio di emozioni mai vissute fino ad ora e che solamente il Sahara sa’ donare al viaggiatore in moto……la libertà del Sahara e la libertà della guida in moto….in breve anche voi capirete cosa si intenda per “ Mal d’africa “! Per prepararsi al viaggio abbiamo completato una lista di suggerimenti molto utile e che racchiude un po’ tutte le risposte ai dubbi che possono sorgere durante questa fase........quindi leggete il tutto e fatene buon uso! MEZZO – E’ fondamentale un buon tagliando pre-partenza del mezzo, con cambio olio motore e del suo filtro, filtro aria. Controllate il sistema di trasmissione corona – pignone - catena se sia troppo usurato e, nel dubbio, cambiate il tutto. Una corona o pignone usurato hanno i denti molto fini ed a punta ( non vi potete sbagliare ) mentre lo stato della catena è ottimo se, presa con le due mani e tirandola, non presenta gioco per la sua lunghezza (le maglie sono ben serrate fra di loro). Se avete il filtro in carta, portatene un secondo di scorta. Se avete, invece, il modello in spugna potete lavarlo con la benzina, durante il bivacco la sera e ricordatevi di portarvi un flaconcino di olio per filtri, da passarci sopra una volta pulito. DOGANA – Normalmente si passano i controlli della dogana tunisina in 1 ora, durante i quali i finanzieri potranno dare un’occhiata blanda al mezzo, ma il più delle volte neanche la guardano. Durante la fila in dogana cambieremo gli Euro in dinari tunisini, presso degli sportelli che troveremo in loco. Il cambio applicato e’ uguale in ognuno di loro ed anche a quello che applicano nelle va rie banche. Il singolo pilota + moto può cambiare circa 150 euro in tutto, per le spese di carburante e varie. Se vi avanzeranno dei soldi all’uscita, li potrete ricambiare esibendo le varie ricevute di cambio iniziali. ACQUA – Importante portarsi dietro una boraccia d’acqua. Ottimo è il CamelBack, ossia una sorta di zainetto da indossare sulle spalle, che permette di bere anche durante la guida, con un comodo tubetto come cannuccia. Ricordiamo che, nel deserto e sulle piste, è importante bere sempre durante la guida e non aspettare, invece, lo stimolo della sete. Solamente in questo modo si guida sempre lucidi e non affaticati. Si consiglia di sciogliere nell’acqua, delle soluzioni reintegratici. VIVERI – Lo Staff provvederà a fornire ai piloti moto, i pasti principali Lungo le piste mentre durante le soste in centri abitati, si mangerà presso dei caratteristici ristorantini locali, che offrono dei gustosi piatti tipo il cous cous (carne o verdure), il brik (omelette con tonno, prezzemolo), la Chorba (minestra un po’ piccante), coloratissime insalate etc…. Vi ricordiamo che il loro cibo si può mangiare tranquillamente senza incappare in nessun malessere, come invece normalmente si pensa. STRADE – Il livello medio delle strade in Tunisia e’, forse, migliore del nostro in Italia….! Anche se esiste solamente una Autostrada, da Sousse a Tunisi, tutte le altre strade presentano un ottimo manto stradale, un pò strettino ma senza pericoli particolari. Raccomandiamo, invece, prudenza e “1000 occhi” vigili verso i tunisini al volante, per via del loro stile di guida un pò “libertino”! Guidare contromano, repentine inversioni di marcia, veicoli lenti e molto lunghi, sorpassi “pittoreschi” sono normale amministrazione fra i piloti tunisini quindi raccomandiamo molta accortezza durante la guida….ahh…dimenticavo i carretti con i muli, i bambini che vanno a scuola (a tutte le ore del giorno ….), le voragini dei lavori in corso, i venditori ambulanti sul ciglio strada (anche sull’Autostrada!)… PISTA - Nella guida su pista e sabbia non ci sono raccomandazioni particolari, consigli e correzioni verranno impartiti dal capogruppo, una volta in loco. TAPPE GIORNALIERE – Durante il giorno non si percorreranno molti km viste anche le dimensioni territoriali della Tunisia. Le tappe più lunghe sono di solito quella iniziale e quella finale, intorno ai 400-500 km ma negli altri giorni si varia dai 20 (su sabbia !) ai 150 km. La mattina si partirà sempre entro le 8.0/8.30 (salvo eventuali ritardi accumulati il giorno prima che ci obbligheranno a partenze intorno alle 7.00 ) mentre, il pomeriggio, si cercherà di fare campo un’ora prima del tramonto. Il programma di viaggio non dovrà essere considerato come “Sacro & Intoccabile” perché i contrattempi e gli imprevisti in corso di viaggio sono innumerevoli, quindi se non si riuscirà ad arrivare al termine di una tappa, non ci bara nessun problema visto che si potrà recuperare il giorno dopo. I nostri itinerari in Tunisia variano intorno ai 1.500/2.000 km. TEMPERATURE – In inverno, la temperatura durante il giorno e’ molto gradevole, sempre intorno ai 20-25° e più mentre scende verso lo 0° durante la notte. In primavera e autunno si ha sempre la stessa forte escursione termica ma di giorno si viaggia intorno ai 35° mentre di notte non si registrano mai temperature sotto i 10°. E’ consigliabile un abbigliamento a strati, per meglio adattarsi alle varie temperature. HAI PRESO TUTTO ? Il motociclista, durante il viaggio avrà il suo bagaglio caricato a bordo dei 4x4 d’assistenza, però per un’ottimizzazione del carico dovrà munirsi di : ZAINO (MAX 60 LT) oppure BORSA MEDIA ( 60cm x 40cm - tipo quelle usate per la palestra) TASSATIVAMENTE DEL PESO DI MAX 10 KG !! (tenda, materassino & sacco a pelo non inclusi) Il suddetto peso e’, logicamente, calcolato senza l’abbigliamento obbligatorio da cross del pilota. Abbiamo fissato il peso max in 10kg perché, dopo anni di viaggi, abbiamo appurato che il bagaglio ideale pesa molto meno di 10kg quindi………abbiamo lasciato un buon margine per portare, eventualmente, degli indumenti extra. Le borse/zaini piu’ grandi oppure piu’ pesanti delle suddette specifiche, verranno sostituiti e lasciati in depositi presso i punti di partenza ! ABBIGLIAMENTO Obbligatorio l’abbigliamento completo da cross (stivali-pantaloni-casco-guanti-protezioni) • 1 Asciugamane grande + piccolo • 1 Cappello lana • 1 Ciabatte doccia • 1 Costume • 1 Felpe / maglione in Pile • 1 Giacca a vento • 1 Guanti • 1 Pantalone • 1 Pantalone impermeabile tipo KWay • 1 Scarpe comode • 1 Sciarpa • Biancheria intima • T-shirts DOCUMENTI La delega notarile può essere fatta presso una qualsiasi agenzia pratiche auto o agenzia ACI • Bancomat e carte di credito • Carta verde assicurazione • Delega notarile, se nel viaggio sarà assente il proprietario del veicolo • Libretto veicolo + carta di proprietà • Passaporto con almeno 6 mesi di validità • Patente italiana MOTO • Candele scorta (possibilmente + fredda) • Chiavi inglesi originali moto • Filtro aria extra (modello in carta) • Filtro benzina • Fusibili • Guanti in lattice • Leva freno e frizione • Olio per filtro (modello in spugna) VARIE Si consiglia un sacco a pelo con temperatura Estrema di –20°/ -25°, perché solamente in questo caso si ottiene una temperatura di confort fino a circa –5° • Boraccia-CamelBack • Burro di cacao • Crema protettiva per i raggi solari • Doppie chiavi del mezzo • Fazzoletti di carta, salviette • Guide e carte stradali • Lampada frontale • Macchina fotografica • Materassino • Occhiali da sole • Polase /Reintegratori salini (importante !) • Pentolino • Sacco a pelo • Set piatti-posate-bicchieri • Tenda FARMACI PERSONALI • Aulin (Antidolorifico) • Bimixin ( infezioni intestinali ) • Colbiocin (collirio) • Eventuale lista di intolleranze a medicinali • Foille crema ( ustioni ) • Imodium ( antidiarrea acuta -ottimo) • Transcop ( contro il mal di mare ) • Voltaren compresse ( antidolorifico )