Anteprima Estratta dall' Appunto di Test d'ingresso Psicologia Clinica e di CominitàUniversità : Università degli studi di Bologna Facoltà : Psicologia Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. Possibilità di guadagno vendendo appunti, tesine, lezioni private, tesi, svolgendo lavori stagionali o part time. www.ABCtribe.com ABCtribe.com - [Pagina 1] L' Appunto A partire dalla pagina successiva potete trovare l' Anteprima Estratta dall' Appunto. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. Il numero di pagina tra le parentesi tonde si riferisce a tutto il documento contenente l'appunto. Sull'appunto stesso in alcuni casi potrete trovare una altra numerazione delle pagine che si riferisce al solo appunto. ABCtribe.com - [Pagina 2] “Psicologia clinica” di Lang e Del Corno Volume 1 AB Ct rib e.c om Capitolo 1 – L’evoluzione della psicologia clinica (pagg. 25-73) Paragrafo 1 – Le origini. Lightner Witmer, direttore del laboratorio di psicologia dell’Università di Pennsylvania e fondatore della prima “psychological clinic” per bambini con problemi = primo psicologo clinico. Ciò che segno l’inizio della psicologia clinica fu il mutamento della disciplina della psicologia, da poco emancipata dalla filosofia, e l’impulso dato agli psicologi perché entrassero nei problemi reali. 4 antecedenti storici, diversi ma convergenti, della psicologia clinica: psicologia sperimentale; date importanti: 1876: James, sede per “demonstrations experiments” ad Harvard. 1879: Wundt, primo laboratorio ufficiale per la ricerca sperimentale in psicologia a Lipsia. 1883: Stanley Hall, secondo laboratorio di psicologia alla Johns Hopkins University. 1887: McKeen Cattell, terzo laboratorio all’università di Pennsylvania. psicologia della misura delle differenze individuali; date significative: 1869: iniziano in Inghilterra gli studi di Francio Galton, col merito di aver: a) focalizzato l’attenzione sull’individuo e sulle differenze fra gli individui; b) introdotto il concetto di misura quantitativa di queste differenze; c) accreditato l’importanza dell’analisi statistica dei dati psicologici: d) impiegato le misure psicologiche per lo studio e la classificazione degli individui. 1890: McKeen Cattell parla di “mental test” e 1894: sviluppa una batteria di reattivi usata per valutare le abilità mentali delle matricole della Columbia University (primi risultati = ingloriosi, poiché si testarono principalmente le risposte di carattere sensoriale percettivo, predittori poco significativi del successo negli studi). tradizione clinica in psichiatria: psichiatri innovatori, a fine XVIII secolo, pongono le premesse di un approccio scientifico alla diagnosi e alla cura della malattia mentale: i) Pinel fornisce una traccia per la diagnosi (simil-DSM) suggerendo di concentrare l’attenzione sulla distinzione fra i vari tipi di alterazione mentale, la storia dei sintomi, il decorso e l’esito dell’attacco, la definizione delle circostanze che rendono necessari certi rimedi e quelle che li rendono superflui. ii) Rush (“Pinel americano”); 1812: trattato “Medical inquiries and diseases of the mind”, primo testo Americano in psichiatria e unico per settant’anni. Aperti ospedali psichiatrici. 1844: sovrintendi degli ospedali danno vita alla American Psychiatric Association. 1844: nasce l’“American Journal of Insanity” (attuale “American Journal of Psychiatry”) prima rivista in lingua inglese dedicata ai problemi di malattia mentale. iii) Kraepelin (1856-1926); sistema di classificazione delle malattie mentali adottato anche in USA. iiii) Charcot e Janet; ipotesi sull’eziologia psicogena dell’isteria, da cui partì Freud per il suo lavoro sull’eziologia dell’isteria (1896) movimenti di carattere umanitario; fino a fine 1700, i malati mentali erano relegati in asylums in cui vivevano in condizioni terribili, erano visitati molto raramente (una volta l’anno o meno) e il loro trattamento consisteva in purghe e salassi. 1792: Pinel in Francia introduce la “riforma psichiatrica”; Tuke in Inghilterra crea un primo retreat, alternativa alle istituzioni pubbliche in cui pratica un moral treatment affine a quello di Pinel. Inizio XIX secolo: il clima di riforma arriva in America. Dura poco più di 50 anni, poi si torna alla funzione custodialistica della psichiatria. Grob, possibili cause: molti Europei emigrarono in America, sovraffollando le istituzioni di cura e questo portò a un rifiuto degli immigrati, soprattutto se mostravano difficoltà di adattamento sociale; essendo aumentati i pazienti, diminuirono la qualità e la quantità degli interventi medici, il rapporto col malato (moral treatment) perse il suo potenziale terapeutico e riprese l’interpretazione organicistica della malattia mentale, al punto che i trattamenti non somatici venivano considerati non scientificamente fondati e progressivamente abbandonati. Si fa presto ritorno ad una situazione simile a quella antecedente il 1792 e ci vorranno altri riformatori per cambiare le cose. Tra questi, Dorothea Dix, che si pone a capo di un movimento per l’umanizzazione del trattamento ai criminali, ai malati psichici e ai deboli mentali. Alla fine dei suoi ABCtribe.com - [Pagina 3] AB Ct rib e.c om 40 anni di attività, all’inizio del 1900 negli USA risultano rimodernati o ricostruiti su suo suggerimento 32 ospedali psichiatrici. Paragrafo 2 – L’evoluzione. 1. Il contesto storico e socio-economico. La psicologia clinica nasce e inizia a svilupparsi tra fine Ottocento e primi venti anni del Novecento. 1873 – 1896 = la “grande depressione”, crisi soprattutto finanziaria che coinvolse la maggior parte dei paesi nordatlantici. 1900 – 1915 = belle époque, sviluppo economico senza precedenti per intensità, estensione geografica e durata, forse grazie alle innovazioni tecnologiche e industriali (motore a combustione interne, più elettricità, industria chimica moderna); aumenta l’offerta internazionale di oro e c’è il rilancio della produzione agricola, iniziato nel periodo di depressione. Dal 1890, inoltre, inizia la rivoluzione industriale anche in Stati “periferici” (Russia, Austria, Spagna, Italia) e negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti aveva compiuto grandi passi. La persistenza di vari livelli di sviluppo, stimolò il commercio internazionale, favorì la migrazione di lavoratori e la mobilità dei capitali. Gli USA divennero prima potenza industriale ed economica del mondo; in Europa, la principale potenza economica era la Germania, seguita da Inghilterra e Francia. La I Guerra Mondiale ha rinforzato la posizione economica degli Stati Uniti, che, neutrali fino al 1917, prosperarono fornendo materie prime e prodotti industriali alle potenze dell’Intesa mentre Francia, Belgio e Italia si erano dovuti indebitare con Londra e New York. Alla fine, anche gli Inglesi dovettero ricorrere al mercato finanziario americano. La fine della guerra portò a forti spinte inflazionistiche contrastate in modo diverso dai vari Paesi che causò una rapida fluttuazione ciclica tra il 1919 e il 1921. Gli anni ’20, nel compenso, furono prosperi e negli Stati Uniti iniziò il consumo di massa; ma si chiusero con la maggior crisi economica della storia del capitalismo da cui si uscì in diversi modi: gli USA col new deal non ottennero granché; l’Inghilterra recuperò, bene o male; la Germania, già nazista, ambiva alla crescita politica, sociale ed economica; Francia e Italia recuperarono molto lentamente, mentre si prospettava il secondo conflitto mondiale da cui gli Stati Uniti sarebbero usciti come indiscussi leaders. 2. Dal 1986 agli anni ‘40. 1986: Witmer: comprende che la psicologia può essere strumento di indagine non solo a livello di leggi generali del comportamento umano ma anche nei confronti della condotta particolare di un individuo e delle difficoltà che essa può creare alla collettività; nota la possibilità di trasformare la psicologia da strumento di osservazione, descrizione e spiegazione a strumento di intervento (=modificazione e miglioramento); sottopone alla APA un nuovo metodo di ricerca e istruzione (“il metodo clinico in psicologia e metodo diagnostico di insegnamento”) spiegando che la psicologia clinica derivava dai risultati dell’esame di molti esseri umani presi uno alla volta e che il metodo analitico per discriminare abilità e deficienze mentali sviluppava una classificazione ordinata di comportamenti osservati, attraverso generalizzazioni post-analitiche. Witmer usa il termine “clinico” perché colpito dal corrispondente significato greco che si richiama al “letto” e, quindi, alla condizione di sofferenza di un individuo che ha bisogno di aiuto. Questo modo di accostarsi ai bisogni psicologici, però, è lontano dal metodo di lavoro della maggior parte degli psicologi del tempo. Il lavoro di Witmer ha per oggetto i problemi educativi e relativi al ritardo mentale, mentre in quel tempo si impongono problemi più indeterminati. Healy, psichiatra, può essere considerato antagonista di Witmer: entra in rapporto con molte agencies e istituzioni (strategia vincente, anche perché ingloba contributi che, dall’Europa, giungono in America) mentre Witmer e collaboratori si muovono solo nell’ambito scolastico. Le teorie di Freud si diffusero fra gli psicologi che si occupano di bambini e ritardo mentale; 1906: Journal of Abnormal Psychology (poi Journal of Abnormal and Social Psychology) pubblica articoli di e sulla psicoanalisi; 1911: fondata la prima società psicoanalitica americana. Witmer e collaboratori, dopo un’iniziale indifferenza, mostrarono ostilità per le teorie dinamiche, ritenute scientificamente poco affidabili, opponendovi i metodi tradizionali di indagine e trattamento. 1910: Goddard traduce e adatta per gli Stati Uniti la scala di Binet e Simon (1905) ma Witmer non la adotta. 1916: Terman pubblica la Stanford Revision della scala Binet-Simon e introduce il concetto di Quoziente di Intelligenza; ebbe un gran successo. L’uso dei test psicologici aumenta anche perché in quegli anni iniziano ad aprire sempre più child guidance clinics (ne fonda una Healy, 1917, Boston), in cui un’équipe di psichiatri, psicologi clinici e assistenti sociali si occupa della valutazione e del trattamento di bambini e adolescenti con comportamento anomalo, specialmente delinquenziale. Tuttavia, qui la valutazione e la scelta delle strategie terapeutiche è affidata perlopiù a psichiatri, mentre gli psicologi clinici mantengono un ruolo secondario e si occupano della somministrazione dei test diagnostici. Nello stesso periodo si sviluppa anche il movimento per l’igiene mentale (fondato da Beers), cui scopo è incrementare la quantità ABCtribe.com - [Pagina 4] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. 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