C O M UN E D I B A R I N. 2007/00137 D’ORDINE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2007 OGGETTO APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L'USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI. L’ANNO DUEMILASETTE IL GIORNO DICIASETTE DEL MESE DI DICEMBRE,ALLE ORE 18,00 CON CONTINUAZIONE IN BARI, NELLA SALA DELLE ADUNANZE “E. DALFINO” APERTA AL PUBBLICO SITA AL CORSO V.EMANUELE, SI È RIUNITO IL CONSIGLIO COMUNALE SOTTO LA PRESIDENZA DEL SIG. DE SANTIS SIG. GIUSEPPE - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E CON L’ASSISTENZA DEL DOTT. MARIO D'AMELIO - SEGRETARIO GENERALE ALL’INIZIO DELLA TRATTAZIONE DELL’ARGOMENTO SPECIFICATO IN OGGETTO, SONO PRESENTI IL SINDACO , SIG. EMILIANO DOTT. MICHELE NONCHÉ I SEGUENTI CONSIGLIERI COMUNALI: N 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 COGNOME E NOME AMORUSO Dott. Michele ANACLERIO Sig. Gaetano AVANTAGGIATI Sig. Vincenzo BISCEGLIE Dott. Antonio BRONZINI Ing. Marco CANONICO Sig. Nicola CARBONE Avv. Roberto CARDANOBILE Avv. Pietro CASSANO Avv. Fabio CEA Avv. Domenico CIPPONE Sig. Donato CIPRIANI Sig. Luigi CISTERNINO Sig. Francesco COLASANTE Sig.ra Anna D'AMORE Sig. Giorgio DE CANDIA Avv. Vincenzo DE CARNE Sig. Giuseppe DE MARTINO Dott. Michele DE RAZZA Sig. Sabino DE SANTIS Sig. Giuseppe DI CAGNO ABBRESCIA Dott. Simeone FANELLI Rag. Michele FINOCCHIO Sig. Pasquale Pres SI SI NO SI NO NO SI SI SI NO NO SI SI SI SI SI SI NO SI SI NO SI NO N 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 COGNOME E NOME GINEFRA Avv. Dario LACARRA Avv. Marco LAGALA Dott. Rocco LAPENNA Sig. Vitantonio LOIACONO Geom. Giuseppe MAIORANO Sig. Massimo MARRA Avv. Paolo MATTIA Sig. Antonio MELCHIORRE Dott. Filippo MELELEO Dott. Francesco MONTELEONE Dott. Costantino MUOLO Avv. Giuseppe PAOLINI Dott. Carlo PASCULLI Sig. Emanuele PENNISI Rag. Giovanni PIRRO Dott. Federico PISICCHIO Prof. Giuseppe POSCA Geom. Massimo PUGLIESE Sig. Angelo SANTACROCE Sig.ra Maria VARCACCIO GAROFALO Dott. Giuseppe VERONICO Sig. Cesare VITALE Geom. Massimiliano Pres NO SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO SI SI NO NO SI NO NO NO SI NO SI SI N 8 9 10 11 12 13 14 15 COGNOME E NOME MARTINELLI Dott. Emanuele MARTINO Prof. Pasquale MAUGERI Prof.ssa Maria MAZZEI Prof.ssa Maria Assunta MONNO Dott. Michele RINELLA Prof.ssa Antonella SANNICANDRO Ing. Raffaele VENTRELLA Dott. Sergio Pres P P P A P A P P SONO ALTRESÌ PRESENTI GLI ASSESSORI COMUNALI: N 1 2 3 4 5 6 7 COGNOME E NOME ABBATICCHIO Dott. Ludovico CAPANO Avv. Cinzia DE CARO Ing. Antonio DI RELLA Dott. Pasquale GIANNINI Avv. Giovanni LAFORGIA Prof. Nicola LORUSSO Sig.ra Simonetta Pres P P P P P P P L’Assessore allo Sport, Ing. Raffaele Sannicandro, sulla base dell’istruttoria condotta dalla Ripartizione P.E.G. – Settore Sport, riferisce: PREMESSO CHE: - il Comune di Bari è proprietario degli impianti sportivi di seguito elencati: Stadio della Vittoria; Palaflorio; Stadio San Nicola; Piscine Comunali A.Albanese (Stadio del Nuoto); Bellavista (Campo scuola per l’atletica leggera); Palamartino; Complesso Polisportivo di Enziteto (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, pista di atletica, pista di pattinaggio); Complesso Polisportivo San Girolamo F. Capocasale (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, campo polivalente); Palestre comunali: S. Paolo N.O. Laforgia – II Circoscrizione; Carrassi/San Pasquale – VI Circoscrizione; Carbonara – IV Circoscrizione; Campi sportivi: Palese - I Circoscrizione - (campo di calcio ); S. Paolo - II Circoscrizione - (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo); Carbonara – IV Circoscrizione – (campo di calcio ); Japigia – V Circoscrizione – Montagnola (campo di cacio grande e 2 campi polivalenti ); Japigia – V Circoscrizione – Bellavista (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo); Torre a Mare – V Circoscrizione ( campo di calcio ); Campi sportivi di libero accesso: Madonnella – VII Circoscrizione - Beach Volley Pane e Pomodoro e Torre Quetta; Murat – IX Circoscrizione – Campetti sotto la Muraglia; Madonnella – VII Circoscrizione – Campetti San Sabino - i predetti impianti sono destinati a favorire la pratica di attività sportive, ricreative e sociali di interesse pubblico; - il Comune garantisce l’accesso di tutti i cittadini a tali strutture, a tutela dell’interesse della collettività all’esercizio della pratica sportiva e alla promozione dello sport; - la gestione degli impianti sortivi comunali deve essere improntata alla ottimizzazione del servizio e alla razionalizzazione dei costi; RICHIAMATO il vigente “Regolamento per la concessione in uso di un impianto per attività sportiva o per lo svolgimento di una manifestazione”, approvato con deliberazione del C.C. n. 3354 del 22.12.1986; RITENUTO NECESSARIO aggiornare la predetta disciplina regolamentare, al duplice fine di ottimizzare la fruizione degli impianti sportivi da parte della collettività locale e di improntare la gestione degli stessi ai principi di efficacia, efficienza ed economicità; RITENUTO NECESSARIO, in particolare, approvare la classificazione degli impianti sportivi di proprietà comunale, definire le modalità di uso e gestione degli stessi, individuare gli indirizzi generali in materia di sviluppo della impiantistica comunale e di programmazione delle attività sportive e stabilire la disciplina generale delle tariffe d’uso; VISTO l’allegato schema di Regolamento, predisposto dal Settore Sport della Ripartizione PEG; RILEVATO che in tale atto regolamentare risultano classificati gli impianti comunali, definite le competenze all’interno dell’Ente in merito alla gestione degli stessi, stabilite le modalità di concessione in uso e di gestione di tali strutture; PRESO ATTO che la Consulta Comunale dello Sport in data 9.5.2006 ha esaminato la predetta bozza di regolamento e ha espresso parere favorevole in merito alla stessa, giusto verbale depositato agli atti dell’Ufficio proponente; PRESO ATTO, altresì, che il Settore Sport della Ripartizione Peg, con nota 131306 dell’11.05.06, ha trasmesso la presente proposta di deliberazione e la bozza di Regolamento allegata alle nove Circoscrizioni amministrative comunali per l’esercizio delle funzioni consultive di cui all’art. 40 del Regolamento sul Decentramento amministrativo, nonché, con altra nota n. 131589 dell’ 11. 05. 06 allo Staff Organizzazione e Metodo per l’espressione dei pareri di competenza; VERIFICATO che: il Consiglio della IX Circoscrizione ha espresso parere negativo, giusta nota prot. n. 157888 del 6.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della VI Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 169080 del 15.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della II Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 170489 del 16.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della I Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 177627 del 23.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della III Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 190727 del 7.7.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della VIII Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 214962 del 3.8.06, agli atti del Settore Sport; CONSIDERATO che le rimanenti Circoscrizioni non hanno deliberato in merito nel termine perentorio di 30 giorni previsto dall’art. 40 del precitato Regolamento per l’esercizio delle funzioni consultive; ACQUISITO il parere dello Staff Organizzazione e Metodo, agli atti dell’Ufficio; VISTI : l’art.5, comma 1 dello Statuto comunale e 42 del D.Lgs n. 267/2000 relativamente alla competenza del C.C. in merito all’adozione dei Regolamenti Comunali; l’art.12 dello Statuto e 7 del D.Lgs n. 267/2000 in materia di Regolamenti Comunali; l’art. 3, comma 11, dello Statuto, che testualmente recita “…….. il Comune incrementa gli spazi pubblici di ………. pratica sportiva, agevolando la fruizione da parte dei cittadini di ogni età e condizione economica degli impianti e delle strutture di proprietà comunale”; l’art. 60 del D.P.R. n. 616/77, che attribuisce ai “Comuni, ai sensi dell’art. 118, primo comma, della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di promozione di attività ricreative e sportive ”; gli artt. 112 e ss. del D.Lgs n. 267/2000 in materia di servizi pubblici locali; il vigente Regolamento sul Decentramento amministrativo; RITENUTO di procedere all’adozione del nuovo Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali, che si compone di n.18 articoli e di n. 2 allegati. IL CONSIGLIO COMUNALE PRESO ATTO che sulla proposta di deliberazione di che trattasi sono stati formulati i pareri prescritti dall’art. 49 del T.U.E.L. (D. Lgs. 267/2000): Parere di regolarità tecnica in atti, come da scheda allegata; Ritenuto di omettere il parere di regolarità contabile, trattandosi di atto che non comporta né impegni di spesa, né riduzioni di entrata; UDITA e fatta propria la relazione dell’Assessore allo Sport, Ing. Raffaele Sannicandro, sulla base dell’istruttoria condotta dal Settore Sport della Ripartizione PEG; VISTA la scheda di consulenza del Segretario Generale, che forma parte sostanziale ed integrante del presente atto Visto il parere della competente Commissione Consiliare, come da scheda allegata; Tenuto conto del dibattito succedutosi – che si allega quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento- nel corso del quale sono stati presentati n. 2 emendamenti, approvati a maggioranza di voti, che modificano nella sostanza la proposta originaria, che si allega; Con n. 33 Consiglieri presenti di cui: n. 28 favorevoli n. 5 astenuti ( Cea, Loiacono, Melchiorre, Meleleo, Posca) DELIBERA 1. APPROVARE, per le motivazioni in narrativa precisate, che qui s’intendono integralmente richiamate e riportate, il testo del nuovo “Regolamento per la gestione e uso degli impianti sportivi comunali ”, come emendato, che si compone di n. 18 articoli e n. 2 allegati, facente parte sostanziale ed integrante del presente provvedimento; 2. DARE ATTO che, per effetto dell’approvazione del presente Regolamento, ogni previgente disposizione regolamentare in materia s’intende automaticamente abrogata . Indi il Presidente propone l’immediata eseguibilità del presente provvedimento, stante l’urgenza; IL CONSIGLIO Aderendo alla suddetta proposta; Con n. 28 voti favorevoli e 5 astenuti (Melchiorre, Posca, Cea, Loiacono, Meleleo), come proclamato dal Presidente; DELIBERA RENDERE immediatamente eseguibile il presente provvedimento ai sensi dell’art. 134 comma 4 T.U.E.L. 18 agosto 2000, n.267. Comune di Bari Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali Titolo I° DISPOSIZIONI GENERALI E CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI Art. Art. Art. Art. Art. 1 - Oggetto e finalità 2 - Definizioni 3 - Classificazione degli impianti sportivi 4 - Classificazione delle attività sportive 5 - Ricognizione delle competenze Titolo II° DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE IN USO DEGLI IMPIANTI Art. 6 - Modalità e criteri per la concessione in uso Art. 7 - Sospensione delle concessioni in uso Art. 8 - Revoca delle concessioni in uso Titolo III° DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Art. 9 - Concessione annuale in gestione Art. 10- Concessione pluriennale in gestione Art. 11- Concessione di costruzione e gestione Art .12- Norme generali sulla vigilanza Art .13- Revoca delle concessioni di gestione Art .14- Riserva sullo sfruttamento pubblicitario Titolo IV° TARIFFE Art. 15 - Tariffe per l’uso degli impianti sportivi Art. 16 - Modalità di riscossione delle tariffe Titolo V° DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 17 - Rinvii Art.18 – Norme transitorie, entrata in vigore e abrogazione di norme Allegato n.1: Elenco delle opere di manutenzione minuta da prevedere a carico dei concessionari nei casi di concessione annuale di gestione di cui all’ art.9 Allegato n. 2: Elenco delle opere di manutenzione da prevedere a carico dei concessionari nei casi di concessione pluriennale di gestione di cui all’art.10 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI E CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento ha per oggetto la disciplina delle modalità di utilizzo e di gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale di cui all’art. 3. 2. Gli impianti sportivi comunali e le attrezzature in essi esistenti sono destinati ad uso pubblico per la promozione e la pratica dell'attività sportiva, motoria e ricreativa. Art. 2 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento s'intende: a) per impianto sportivo, il luogo opportunamente attrezzato, destinato alla pratica di una o più attività sportive; b) per attività sportiva, la pratica di una disciplina sportiva svolta a livello agonistico, amatoriale, ricreativo o educativo; c) per concessione in uso, il provvedimento con il quale il Comune concede l'utilizzo di uno impianto sportivo per lo svolgimento delle attività nello stesso previste; d) per concessione annuale in gestione, il provvedimento con il quale il Comune concede la gestione annuale di un impianto sportivo, o di uno spazio attrezzato in esso compreso, per lo svolgimento di determinate attività sportive; e) per concessione pluriennale in gestione, il provvedimento con il quale il Comune concede la gestione pluriennale di un impianto sportivo, o di uno spazio attrezzato in esso compreso, per lo svolgimento di determinate attività sportive; f) per impianti senza rilevanza economica, quelli il cui costo di gestione non è coperto dagli introiti che le attività in esso svolte riescono a produrre; g) per impianti a rilevanza economica, quelli atti a produrre un utile; h) per corrispettivo, l'importo che il Comune corrisponde al concessionario della gestione degli impianti senza rilevanza economica; i) per canone, l'importo che il Comune riceve dal concessionario della gestione degli impianti con rilevanza economica; j) per tariffe, le somme che l'utilizzatore dell'impianto deve versare al Comune o al gestore dell'impianto; Art. 3 Classificazione degli impianti sportivi 1. Gli impianti sportivi comunali si distinguono in impianti di rilevanza cittadina e di rilevanza circoscrizionale. 2. Tutti gli impianti che per la loro struttura, per le attività particolari che vi si svolgono, per le dimensioni, per la destinazione d'uso prevalente, per l'ampiezza dell'utenza servita o per la circostanza di essere l'unico o uno dei pochi impianti compatibili con le disposizioni regolamentari delle Federazioni sportive esistenti sul territorio relative ad una specifica disciplina sportiva sono classificati come impianti sportivi di rilevanza cittadina, poiché assolvono a funzioni di interesse generale della città 3. Tutti gli altri impianti, nonché quelli acquisiti in uso dagli Istituti Scolastici ai sensi dell’ art.12 della L. n. 517/77 e dell’art. 8 della L n. 23/96, sono classificati come impianti di rilevanza circoscrizionale. 4. Alla data di adozione del presente Regolamento rientrano nella categoria - degli impianti di rilevanza cittadina quelli di seguito indicati: Stadio della Vittoria Palaflorio Stadio San Nicola Piscine Comunali A. Albanese (Stadio del Nuoto) Bellavista (Campo scuola per l’atletica leggera) Palamartino - degli impianti di rilevanza circoscrizionale quelli di seguito indicati: Palestre comunali: - S. Paolo N. O. Laforgia – II Circoscrizione - Carrassi/San Pasquale – VI Circoscrizione - Carbonara – IV Circoscrizione - Complesso Polisportivo di Enziteto (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, pista di atletica, pista di pattinaggio) - Complesso Polisportivo San Girolamo F. Capocasale (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, campo polivalente) Campi sportivi: - Palese - I Circoscrizione- ( campo di calcio ) - S. Paolo - II Circoscrizione - (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo) - Carbonara – IV Circoscrizione - ( campo di calcio ) - Japigia – Montagnola – V Circoscrizione ( campo di calcio grande e 2 campi polivalenti) - Japigia – V Circoscrizione – Bellavista (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo) - Torre a Mare – V Circoscrizione ( campo di calcio) Campi sportivi di libero accesso: - Madonnella – VII Circoscrizione- Beach Volley Pane e Pomodoro e Torre Quetta - Murat – IX Circoscrizione – Campetti sotto la Muraglia - Madonnella –VII Circoscrizione – Campetto San Sabino 5. La successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione o acquisizione o la modificazione della classificazione esistente si effettua con atto di Consiglio nel rispetto degli indirizzi contenuti nel presente regolamento. Art. 4 Classificazione delle attività sportive 1. Gli impianti sportivi comunali sono destinati a favorire la pratica di attività sportive, ricreative e sociali di interesse pubblico. 2. Il Comune persegue gli interessi generali della collettività in materia di sport ed attività motoria, mettendo gli impianti sportivi comunali a disposizione degli organismi e delle scuole che svolgono attività sportive di pubblico interesse. 3. In relazione alle finalità di cui ai precedenti commi 1 e 2 sono considerate attività di interesse pubblico: a) l'attività formativa per preadolescenti e adolescenti, l'attività sportiva per le Scuole, l'attività motoria in favore dei disabili e degli anziani, l'attività ricreativa e sociale per la cittadinanza svolte da organismi qualificati e riconosciuti a livello istituzionale (Albo delle associazioni sportive comunale, registro del CONI, albo regionale); b) l'attività agonistica svolta mediante campionati, tornei, gare e manifestazioni ufficiali da organismi riconosciuti dal C.O.N.I.. Art. 5 Ricognizione delle competenze 1. La competenza in materia di impiantistica sportiva comunale è ripartita come segue: a. il Consiglio Comunale: - approva, con il presente regolamento, la classificazione generale degli impianti sportivi comunali, gli indirizzi e le modalità generali di uso e gestione degli stessi; - attribuisce, secondo gli indirizzi contenuti nel presente regolamento, la successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione o acquisizione e modifica la classificazione esistente quando ciò si renda opportuno; - individua gli indirizzi generali per lo sviluppo del sistema degli impianti sportivi cittadini, anche in ordine al loro razionale utilizzo e alla programmazione delle attività sportive; - definisce, con il presente regolamento e con successivi atti di indirizzo, la disciplina generale delle tariffe per l'utilizzo degli impianti sportivi; b. la Giunta: - definisce, secondo gli indirizzi del presente regolamento, le modalità per la concessione in uso o in gestione degli impianti sportivi cittadini e individua l’eventuale situazione di rilevanza economica degli stessi; - stabilisce, secondo gli indirizzi del presente regolamento, relativamente agli impianti senza rilevanza economica, l’entità del corrispettivo che il Comune deve riconoscere al concessionario della gestione e, relativamente agli impianti con rilevanza economica, l’entità del canone che il concessionario deve riconoscere al Comune di Bari; c) Consigli di Circoscrizione: - definiscono gli indirizzi in ordine alla concessione in uso o in gestione degli impianti sportivi circoscrizionali di competenza e individuano l’eventuale situazione di rilevanza economica degli stessi; - stabiliscono, relativamente agli impianti senza rilevanza economica, l’entità dell’ eventuale corrispettivo da riconoscere al concessionario della gestione e, relativamente agli impianti con rilevanza economica, l’entità del canone che il concessionario deve riconoscere al Comune di Bari; - definiscono eventuali ulteriori criteri per l'assegnazione in uso degli spazi nei suddetti impianti, nel rispetto di quelli individuati dal successivo articolo 6 e ad integrazione degli stessi; - svolgono ogni altra funzione specifica individuata dalle disposizioni del presente Regolamento; d) il Direttore del Settore Sport: - provvede alla concessione in uso e concessione in gestione degli impianti sportivi di rilevanza cittadina in esecuzione degli indirizzi formalizzati al riguardo dal Consiglio Comunale e nel rispetto del presente Regolamento; e) i Direttori di Circoscrizione: - provvedono alla concessione in uso e concessione in gestione degli impianti sportivi di rilevanza circoscrizionale in esecuzione degli indirizzi formalizzati al riguardo dai rispettivi Consigli Circoscrizionali e nel rispetto del presente Regolamento; f) la Consulta Comunale per lo Sport: I. Tale organismo rappresenta le Istituzioni sportive e le Associazioni Sportive operanti a Bari, ed ha funzioni consultive e di orientamento rispetto all’attività dell’Amministrazione comunale in tema di sport. La Consulta è preposta alla promozione della pratica sportiva in ambito locale in collaborazione con l’Assessorato Comunale allo Sport. II. I compiti della Consulta, ai sensi del relativo Regolamento approvato con deliberazione del C.C. n. 158/2004, sono: 1) formulare programmi atti a diffondere in ogni forma la pratica sportiva; 2) sviluppare e diffondere l’associazionismo sportivo; 3) collaborare nella definizione di criteri e priorità a sostegno dello sport e delle associazioni sportive sia per l’attività di base, sia per l’organizzazione di eventi; 4) esprimere pareri sull’elaborazione dei regolamenti per l’uso degli impianti sportivi comunali; 5) formulare consigli e suggerimenti circa la programmazione degli interventi in favore dell’impiantistica sportiva comunale, basandosi su criteri di sostenibilità ambientale, funzionalità sportiva e gestibilità rispetto alle esigenze e risorse esistenti. III La Consulta è così costituita: 1) Assessore allo Sport, con funzione di Presidente; 2) Presidente e Vice Presidente della Commissione consiliare Sport; 3) 9 Presidenti delle Commissioni Sport di ciascuna Circoscrizione comunale; 4) 3 rappresentanti delle Federazioni sportive indicati dal Consiglio regionale del CONI; 5) 1 rappresentante della Federazione Sport disabili indicato dal comitato regionale CIP; 6) 1 rappresentate degli Enti di Promozione sportiva riconosciuti dal CONI indicati dall’assemblea degli Enti operanti effettivamente nel comune di Bari; 7) 2 rappresentanti delle società sportive indicati dall’Assemblea delle società sportive iscritte all’albo comunale ed aventi non meno di 20 anni di anzianità di affiliazione ad una Federazione o ad 1 Ente di promozione riconosciuto dal CONI; 8) 1 rappresentante delle associazioni benemerite riconosciute dal CONI indicato dall’assemblea delle stesse associazioni operanti a Bari; 9) 1 rappresentante del MIUR indicato dalla direzione regionale scolastica; 10)5 esperti sportivi di chiara fama indicati dal Consiglio comunale; 11)1 rappresentante dei giornalisti sportivi indicato dal Consiglio regionale dell’USSI; 12)1 medico sportivo indicato dal Sindaco sulla base dei curricula presentati. TITOLO II DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE IN USO DEGLI IMPIANTI Art. 6 Modalità e criteri per la concessione in uso. 1. L’uso degli impianti sportivi comunali è formalizzato con concessione amministrativa. Tale atto consente al concessionario di esercitare esclusivamente le attività sportive in esso indicate; L’Amministrazione Comunale concede l'uso degli impianti sportivi ai seguenti soggetti, indicati in ordine di priorità: a) Federazioni Sportive riconosciute, Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, Società Sportive affiliate a Federazioni o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI che siano iscritte all’apposito registro del CONI, ovvero all'albo comunale delle associazioni sportive istituito presso l’Assessorato allo Sport del Comune di Bari; b) Associazioni senza fini di lucro operanti nei settori dei servizi sociali o culturali aventi i requisiti previsti dalla normativa regionale di settore, aggregazioni spontanee di cittadini; c) soggetti aventi finalità di lucro; La concessione in uso ai soggetti sopraindicati avviene nel rispetto dei sottoriportati criteri, indicati in ordine di priorità: 1) livello dell’attività svolta: internazionale, nazionale, regionale, locale; 2) partecipazione o iscrizione a campionati o attività di livello nazionale, regionale, locale e relativamente agli sport di squadra: serie A, serie B, serie C, serie D, campionati minori; 3) attività svolta a livello giovanile, presenza di C.A.S. (Centri di Avviamento allo Sport autorizzati dal CONI), partecipazione a campionati giovanili; 4) anzianità di affiliazione, titoli e riconoscimenti sportivi conquistati; 5) attività nel campo del recupero di minori, integrazione sociale e attività educativa attraverso lo sport; 6) numero di tesserati; 7) continuità dell’attività nell’impianto sportivo e radicamento territoriale. 2. Nei limiti del possibile le concessioni devono essere rilasciate cercando di consentire lo svolgimento delle attività di allenamento ed agonistiche nel medesimo impianto. 3. La collocazione territoriale della sede legale degli enti richiedenti l'assegnazione non può costituire motivo di esclusione dalla richiesta di assegnazione in una Circoscrizione diversa. 4. E' in facoltà del Comune – Settore Sport e Circoscrizioni - determinare annualmente una riserva sugli spazi sportivi complessivamente disponibili, destinata all'uso da parte di organizzazioni spontanee di cittadini, individuando altresì gli impianti, i giorni e le ore a ciò dedicati. 5. La durata dell'assegnazione ha validità limitatamente alla stagione sportiva per cui viene rilasciata. 6. I soggetti di cui al comma 1 devono presentare ogni anno le proprie richieste di concessione in uso al Settore Sport, per gli impianti di rilevanza cittadina, e alle Circoscrizioni, per gli impianti di rilevanza circoscrizionale, secondo i tempi e le modalità annualmente resi pubblici dai predetti uffici. 7. L'uso degli impianti è altresì concesso a titolo gratuito alle scuole elementari, medie e superiori che ne facciano richiesta al Settore Sport o alla Circoscrizione competente per territorio. Tale concessione gratuita è di regola limitata agli orari antimeridiani dei giorni feriali (lunedì-venerdì) del periodo scolastico. Solo eccezionalmente essa può essere estesa agli orari pomeridiani, compatibilmente con le attività già programmate. 8. Il concessionario è tenuto a sottoscrivere per accettazione le condizioni alle quali detto uso è subordinato. 9. Al concessionario è fatto divieto di far utilizzare parzialmente o totalmente a terzi gli spazi avuti in uso dal Settore Sport o dalla Circoscrizione competente. La violazione di tale divieto comporterà la revoca immediata della concessione d'uso ottenuta. Art 7 Sospensione delle concessioni in uso 1. Il Settore Sport e le Circoscrizioni possono sospendere temporaneamente la validità delle concessioni in uso degli impianti sportivi nel caso in cui ciò sia necessario per garantire lo svolgimento di particolari manifestazioni sportive e per ragioni tecniche, con semplice comunicazione ai concessionari . 2. Il Settore Sport e le Circoscrizioni, inoltre, possono sospendere temporaneamente le concessioni in uso degli impianti sportivi quando le condizioni climatiche particolarmente avverse ovvero altre cause di forza maggiore rendano gli stessi provvisoriamente inagibili. 3. Per il periodo di sospensioni nulla è dovuto né dai concessionari, né dal Comune. Art.8 Revoca delle concessioni in uso 1. A seguito di gravi violazioni delle disposizioni contenute nel presente regolamento o nell'atto di concessione il Comune ha facoltà di revocare il provvedimento concessorio, fermo restando l'obbligo del concessionario di risarcire gli eventuali danni arrecati, senza alcun diritto ad indennizzi o rimborsi spese. 2. Il Comune si riserva, inoltre, la più ampia facoltà di revocare in tutto o in parte le concessioni in uso per motivi di pubblico interesse, senza che il concessionario nulla possa eccepire o pretendere a qualsiasi titolo. 3. Il Direttore del Settore Sport e i Direttori delle Circoscrizioni, a seconda delle rispettive competenze, hanno facoltà di revocare le concessioni in uso ovvero di non procedere a rilasciarle quando i concessionari o i richiedenti: a) risultino morosi nel pagamento delle tariffe d'uso; b) abbiano trasgredito alle norme del presente Regolamento; c) non abbiano osservato le disposizioni integrative prescritte dal Settore Sport o dalle Circoscrizioni ; d) abbiano arrecato danni agli impianti sportivi senza provvedere tempestivamente al ripristino o al risarcimento. TITOLO III DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Art. 9 Concessione annuale in gestione 1- Le Circoscrizioni possono gestire direttamente i Campi Sportivi di cui all’art. 2 ovvero concederli annualmente in gestione, a seguito di idonea pubblicizzazione, alle Associazioni sportive iscritte all’apposito registro del Coni o all’albo istituito presso l’Assessorato allo Sport del Comune di Bari, con preferenza alle Associazioni con radicamento nel territorio in cui risulta ubicato il campo. 2 - In questo caso: a) il concessionario deve pulire, allestire (ove necessario) gli spazi sportivi, effettuare la minuta manutenzione dettagliatamente indicata nell’apposito allegato al presente regolamento e stipulare adeguata polizza assicurativa per la responsabilità civile. b) il concessionario può assegnare in uso l’impianto a terzi nel rispetto delle modalità e dei criteri di cui all’art. 6 del presente regolamento, ferma restante la priorità dello stesso sull’uso; c) il concessionario riscuote le tariffe d’uso da parte degli altri assegnatari, a compensazione degli oneri di gestione, d) nel caso di impianti omologati per gare, il concessionario cura l'allestimento dell’impianto; e) al concessionario spetta l'utilizzo in comodato gratuito dei beni mobili e delle attrezzature presenti nell'impianto; f) il concessionario può svolgere nell’impianto sportivo attività di carattere ludico-ricreativo compatibili con l'attività principale e nel rispetto di tutte le prescrizioni della normativa di settore; g) il concessionario è obbligato alla redazione di una contabilità separata relativamente alla gestione dell’impianto ed è tenuto a trasmetterla al Comune nel rispetto dei tempi e delle modalità indicate nell'atto di concessione. h) il concessionario deve esporre in luogo visibile al pubblico, all'interno dell'impianto, le tariffe ed il regolamento d'uso. Art. 10 Concessione pluriennale in gestione Il Settore Sport e le Circoscrizioni possono concedere in gestione pluriennale gli impianti sportivi, rispettivamente, di rilevanza cittadina e di rilevanza circoscrizionale. 1. La concessione pluriennale in gestione degli impianti sportivi è riservata alle Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, società e associazioni sportive senza fini di lucro, che perseguono finalità formative, ricreative e sociali nell'ambito dello sport e del tempo libero e che dimostrino capacità operativa adeguata alle attività da realizzare. E’ possibile, inoltre, affidare tale concessione alle s.p.a. a capitale locale deputate alla gestione di impianti sportivi nel rispetto della normativa vigente. 2. La scelta del concessionario si effettua per il tramite di una procedura di evidenza pubblica, in ossequio alle disposizioni vigenti in materia; 3. La concessione non può avere una durata inferiore a tre anni e superiore a dieci anni. 4. Il concessionario deve garantire la gestione complessiva dell'impianto sportivo, l'apertura e la custodia, gli allestimenti e disallestimenti, la pulizia, la manutenzione ordinaria dettagliatamente indicata nell’apposito allegato al presente regolamento, il controllo sul corretto utilizzo da parte degli utenti. Sono a carico del gestore tutte le spese di gestione, ivi comprese le utenze (acqua, fogna, gas, energia elettrica ecc.), nonché la stipula di adeguata polizza assicurativa. 5. Il concessionario deve, altresì, consentire l'uso gratuito degli impianti alle scuole, ai sensi del 7° comma dell'art. 6, e adempiere ad ogni altra prescrizione inerente l’uso agevolato dell’impianto, eventualmente prevista nell'atto di concessione o contemplata da ulteriori provvedimenti del Comune. 6 Il concessionario può assegnare in uso l’impianto nel rispetto delle modalità e dei criteri di cui all’art. 6 del presente regolamento, ferma restante la priorità dello stesso sull’uso. In tal caso, in considerazione degli oneri gestionali assunti, il concessionario riscuote le tariffe d’uso da parte degli altri assegnatari a compensazione degli oneri di gestione. 7 Al concessionario spetta l'utilizzo e lo sfruttamento degli spazi sportivi negli orari non riservati alle assegnazioni comunali, con le modalità ed i vincoli di cui all'atto di concessione, l'eventuale gestione del bar o punto di ristoro, se presente all'interno dell'impianto e se ciò sia stato previsto nell'atto di concessione, l'utilizzo in comodato gratuito dei beni mobili e delle attrezzature presenti nell'impianto. 8. Il concessionario potrà svolgere nell’impianto sportivo attività di carattere ludico-ricreativo compatibili con l'attività principale nel rispetto delle prescrizioni della normativa di settore. 9. Il concessionario è obbligato alla redazione di una contabilità separata relativamente alla gestione dell’impianto ed è tenuto a trasmetterla al Comune nel rispetto dei tempi e delle modalità indicate nell'atto di concessione. 10. Il Concessionario deve esporre in luogo visibile al pubblico, all'interno dell'impianto, le tariffe ed il regolamento d'uso. Art.11 Concessione di costruzione e gestione. 1. La concessione di costruzione e gestione di impianti sportivi è regolata dagli artt. 143 e ss. del D.Lgs 163/2006 ( codice contratti). Art.12 Norme generali sulla vigilanza a) Il concessionario d'uso e della gestione è tenuto alla corretta utilizzazione dell'impianto ed al rispetto di tutte le norme del presente Regolamento e risponde in via esclusiva della buona conservazione dell’impianto per tutta la durata della concessione. b) Il concessionario della gestione deve, altresì, vigilare sulla corretta osservanza del presente Regolamento da parte degli utenti ed è autorizzato ad allontanare chiunque tenga un comportamento pregiudizievole al buon funzionamento dell'impianto o all'attività che in esso vi si svolge. c) Al Settore Sport o alla Circoscrizione compete il controllo sul corretto utilizzo e sulla regolare gestione dei singoli impianti da parte del rispettivo concessionario in uso o in gestione. Art.13 Revoca delle concessioni di gestione 1. Le concessioni di gestione degli impianti sportivi sono revocate dall'Amministrazione Comunale quando: a) la conduzione tecnica e funzionale dell'impianto è tale da pregiudicare l'incolumità e la salute degli utenti; b) i pagamenti delle utenze sono effettuati dal concessionario con ritardi superiori a tre mesi; c) la manutenzione ordinaria non è effettuata secondo le specifiche tecniche di cui agli allegati al presente Regolamento e al capitolato tecnico allegato alla convenzione e quindi possa recare pregiudizio allo stato di funzionalità degli impianti e alla conservazione degli immobili; d) i concessionari si siano resi morosi nei confronti del Comune; e) per motivi di interesse pubblico. Art. 14 Riserva sullo sfruttamento pubblicitario. 1 2 Lo sfruttamento pubblicitario degli impianti sportivi concessi in uso è riservato al Comune e rientra nella competenza gestionale dell’Assessorato allo Sport o delle Circoscrizioni a seconda che si tratti di impianti di interesse cittadino o circoscrizionale. I concessionari in uso degli impianti sportivi saranno conseguentemente obbligati a lasciare disponibili gli spazi esterni ed interni dell'impianto, compatibilmente con le esigenze sportive e di funzionamento, ad eccezione del caso in cui lo sfruttamento pubblicitario sia stato espressamente autorizzato dal Settore Sport o dalla Circoscrizione competente in occasione di uno specifico evento ovvero di una competizione di campionato. Lo sfruttamento pubblicitario degli impianti sportivi concessi in gestione deve essere regolamentato nei singoli atti di concessione. TITOLO IV TARIFFE Art. 15 Tariffe per l'uso degli impianti sportivi 1. Per l'uso degli impianti sportivi comunali è dovuto da parte degli utenti il pagamento delle tariffe. 2. La Giunta Comunale definisce le tariffe tenendo conto del livello dei singoli impianti, del costo di gestione dei medesimi, delle tipologie di utilizzo da parte degli utenti e favorendo l'accesso dei giovani. 3. I Consigli Circoscrizionali e la Giunta comunale per gli impianti, rispettivamente, di rilevanza circoscrizionale e cittadina, possono deliberare la assegnazione gratuita o a tariffa agevolata in occasione di manifestazioni di particolare interesse pubblico. Art. 16 Modalità di riscossione delle tariffe 1. Quando gli impianti sportivi sono concessi in gestione a terzi la tariffa per l'uso dovuta dall'utente è pagata al concessionario della gestione; 2. Il pagamento delle tariffe da parte dei concessionari in uso è di norma anticipato. 3. Le Società o gli Enti che non ottemperino agli obblighi stabiliti dal presente articolo sono immediatamente esclusi dall'uso degli impianti e da ogni successiva assegnazione. TITOLO IV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 17 Rinvii 1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia: a) per la programmazione delle attività sportive extrascolastiche alla legge n. 23/1996 ed al vigente Regolamento sull’utilizzo delle palestre scolastiche; b) per le forme di concessione in gestione alla vigente normativa in materia di concessioni ed appalti; c) per l'individuazione dei soggetti che svolgono attività sportive regolamentate alle disposizioni del CONI e delle singole Federazioni sportive; d) per l'individuazione dei soggetti che svolgono attività sportive e motorie con fini di promozione sportiva alla normativa generale e specifica inerente gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI; 2. Per i profili contabili e fiscali relativi all'esazione delle tariffe ed ai corrispettivi o canoni non disciplinati dal presente regolamento si rinvia alla normativa civilistica, fiscale e di contabilità pubblica vigente, nonché ai relativi Regolamenti comunali. Art. 18 Norme transitorie, entrata in vigore e abrogazione di norme 1. Il presente regolamento entra in vigore alla data di avvenuta esecutività della delibera di approvazione. 2. Restano in vigore le convenzioni pluriennali in corso alla data di adozione del presente Regolamento alle condizioni nelle stesse stabilite. 3. Ogni norma regolamentare in materia oggetto del presente Regolamento deve ritenersi automaticamente abrogata e sostituita dalle disposizioni precedenti ALLEGATO N. 1 AL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L’USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI ELENCO DELLE OPERE DI MANUTENZIONE MINUTA DA PREVEDERE A CARICO DEI CONCESSIONARI NEI CASI DI CONCESSIONE ANNUALE DI GESTIONE DI CUI ALL’ART. 9 I. Coperti e facciate edifici A. Pulizia di grondaie e degli scarichi dei pluviali; B. Sigillatura di converse, scossaline, bandinelle e sostituzione di alcuni tratti fatiscenti; C. Manutenzione di camini, canne fumarie e di esalazione, posa di reticelle e parafoglie a protezione dei boccacci dei coperti. II. Fognature e scarichi A. Sigillatura dei giunti delle colonne di scarico non incassate; B. Sostituzione di sigilli o coperti di pozzetti e delle vasche biologiche; C. Espurghi periodici. A. B. C. D. III. Serramenti ed infissi edifici Sostituzione di ferramenta e di organi funzionali; Sistemazione dei telai di infissi e serramenti; Sostituzione per vandalismo di alcuni serramenti esterni; Sostituzione di vetri di qualsiasi tipo e posti a qualsiasi altezza. IV. Interventi murari in genere A. Pulizia dalle erbe infestanti ; B. Rappezzi di intonaco previa rimozione delle parti pericolanti; C. Controllo statico a vista dei fabbricati e segnalazione ai tecnici dell’Amministrazione per i provvedimenti conseguenti; D. Ripristino controsoffitti; V. Pavimenti e Rivestimenti edifici A. Riprese di pavimenti e rivestimenti con sostituzione delle piastrelle rotte o mancanti; B. Ripristino di tratti di battiscopa con eventuale sostituzioni. VI. Opere in ferro A. Riparazione di ringhiere, cancelli, infissi, ecc.; VII. Impianti termo-idrico-sanitari A. Manutenzione e pulizia di gabinetti, docce, lavatoi ed altri apparecchi sanitari; B. Sostituzione di cassette discarico; C. Sostituzione di sanitari danneggiati; D. Riparazione ed eventuale sostituzione di rubinetteria danneggiata; E. Sostituzione di guarnizioni, eccentrici, manicotti, flessibili, ecc. A. B. C. D. VIII. Impianti elettrici Sostituzione di placche, frutti e di organi elettrici; Manutenzione e riparazione di apriporta, citofoni, luci scale, asciugamani ed asciugacapelli elettrici; Fornitura e sostituzione di lampade di qualsiasi tipo; Manutenzione e riparazione impianti luce ‘emergenza, compreso la carica e la sostituzione delle batterie e lampade. IX. Aree esterne di pertinenza A. Manutenzione viabilità interna ed aree di sosta; B. Sistemazione percorsi pedonali in lastre con eventuale sostituzione di alcune parti; C. Manutenzione del sistema di raccolta delle acque bianche (pulizia periodica pozzetti, sostituzione botole rotte, ecc.). X. Aree verdi A. Tutela igienica (pulizia) delle aree con svuotamento dei cestini e smaltimento del materiale con frequenza variabile secondo le necessità; B. Riparazione ed eventuale sostituzione dei cestini portarifiuti danneggiati; C. Lavorazione del terreno ed annaffiatura in presenza di materiale vegetale (alberi, arbusti, prato), secondo le modalità concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; D. Manutenzione degli arredi e dei giochi presenti nelle aree verdi; E. Servizio di apertura e chiusura cancelli di ingresso negli orari stabiliti, là dove presenti. XI. Servizi diversi A. Manutenzione e riparazione di attrezzature sportive; B. In generale segnalazione ai tecnici comunali preposti di problemi che presuppongono interventi di tipo straordinario. XII. Pronto intervento A. Primo intervento in caso di necessità per rotture gravi, per la messa in sicurezza e per evitare danni economici rilevanti (ad esempio perdite di gas, di acqua, ecc.), con immediata informazione ai tecnici comunali per ripristini od agli altri enti preposti (AMGAS, AQP, ENEL. Vigili del fuoco, ecc.). MANUTENZIONE MINUTA DEGLI IMPIANTI TERMICI SECONDO LE NORME UNI-CTI, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE – CONTROLLO DEGLI IMPIANTI I. Impianto termico A. Prova di accensione dell’impianto con verifica di funzionamento a caldo delle apparecchiature presenti in centrale termica, controllo del corretto riempimento d’acqua dell’impianto, verifica vasi di espansione, eventuale sfogo aria in centrale termica; B. Compilazione dl libretto di centrale nel quale verranno riportate tutte le operazioni effettuate; C. Collocazione all’esterno della centrale termica di una targa con indicati i dati relativi alla fascia oraria di riscaldamento prevista. II. Bruciatori A. La manutenzione e la pulizia del bruciatore dovrà essere eseguita due volte l’anno se l’utilizzo è stagionale, oppure tre volte l’anno se l’utilizzo è continuativo, e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario; B. La regolazione della combustione dovrà essere eseguita ogni tre mesi e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario; C. Riparazione, revisione, sostituzione, parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. III. Generatore di calore A. La pulizia dovrà essere eseguita due volte l’anno: una prima dell’inizio di ogni stagione termica e la seconda durante il corso dell’esercizio stagionale, oltre ogni qual volta si rendesse necessario; B. La pulizia, come sopra descritta, dovrà essere comunque eseguita prima di ogni riaccensione nei casi di periodi di inattività superiori ad un mese; C. Il controllo della combustione dovrà essere eseguito secondo quanto prescritto dalle disposizioni legislative in materia per verificarne il rendimento; D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. IV. Pompe di circolazione A. Manutenzione preventiva e programmata, almeno una volta all’anno e tutte le volte che si rende necessario; V. Depositi combustibili A. Manutenzione e pulizia dei depositi di combustibile liquido e delle relative tubazioni tutte le volte che si rende necessario. VI. Vasi di espansione VASO CHIUSO: A. Verifica annuale delle pressioni di precarica progettuali; B. Verifica trimestrale dell’integrità del vaso e delle apparecchiature collegate (pressostati, apparecchiature di livello, elettrovalvole, ecc.); C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VASO APERTO: A. Verifica annuale dello stato d’uso e di funzionamento di tutti i componenti (rubinetti e galleggianti); B. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VII. Rete e valvolame di C.T. A. Controllo trimestrale funzionamento e stato tenute, manutenzione almeno annuale, ed ogni volta si rendesse necessario; B. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata o usurata in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto (saracinesche, valvole di regolazione, di intercettazione, di sfiato, scaricatori di condensa, filtri e riduttori di pressione per acqua, gruppi di riempimento, ecc.). Reti di distribuzione impianto C. Controllo delle coibentazioni in centrale termica e lungo tutta la rete di distribuzione; D. Controllo e eventuale ripresa di perdite d’acqua da premistoppa, flangiature, pozzetti e sfoghi d’aria. E. Riparazione, revisione, o sostituzione di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VIII. Organi di sicurezza e controllo A. Annualmente dovrà essere effettuato il controllo egli organi di sicurezza e di protezione (destinati a prevenire l’entrata in funzione degli organi di sicurezza; B. Le valvole di sicurezza devono essere provate annualmente sia ad impianto inattivo, provocandone manualmente l’apertura per assicurarsi che non siano bloccate, sia in esercizio a pressione leggermente maggiori della pressione di taratura, per accertarsi che comincino a scaricare; C. I termostati di regolazione e/o di blocco, e le valvole di intercettazione del combustibile devono essere provate annualmente, aumentando la temperatura sino al loro intervento al valore stabilito; D. I pressostati di regolazione e/o di blocco devono essere provati annualmente; E. Annualmente dovrà essere controllata la visibilità degli indicatori di livello sia del tipo a tubo trasparente che a riflessione, ed in caso di perdite o trasudamenti andrà verificato lo stato delle guarnizioni; F. Annualmente dovranno essere verificati tutti i termometri e tutti i manometri, In caso di loro malfunzionamento, dovranno essere sostituiti; G. Controllo annuale del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature di segnalazione di allarme per la sicurezza ambientale e allarme tecnologico dove installato; H. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto; I. Nel caso di sostituzione delle apparecchiature di sicurezza dovrà essere data immediata comunicazione ai tecnici comunali, ai quali sarà consegnata copia dei documenti inviati agli Enti di verifica e controllo preposti. IX. Scambiatori di calore e produttori di acqua calda sanitaria A. Controllo trimestrale dello stato d’uso e della funzionalità degli scambiatori di calore e dei produttori di acqua calda sanitaria; B. Pulizia chimica o meccanica annualmente, al termine della stagione di funzionamento, ed ogni qual volta si rendesse necessario; C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. X. Apparecchiature di trattamento acqua A. Controllo mensile e integrazione del livello del sale nella vasca della salamoia, compresa la sua fornitura; B. Controllo trimestrale del corretto funzionamento di addolcitori, pompe dosatrici e dosatori; C. Controllo trimestrale dell’acqua trattata; D. In caso di addolcitore acqua automatico, controllo trimestrale della durezza dell’acqua addolcita, al fine dell’eventuale sostituzione delle resine esaurite, compresa la loro fornitura; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. XI. Quadri e linee elettriche di C.T. A. Controllo semestrale dello stato e del funzionamento dei componenti presenti all’interno dei quadri elettrici; B. Controllo annuale dello stato ed integrità di cavi, guaine, tubi, scatole di derivazione che costituiscono le linee elettriche di centrale termica; C. Verifica degli impianti di terra secondo la normativa vigente e controllo dell’isolamento da effettuarsi ogni due anni; D. Verifica dell’efficienza dei punti luce all’interno dei locali Centrale termica e Sottocentrali; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. XII. Pulizie locali C.T. e condotti scarico fumi A. Pulizia a fondo dei locali delle centrali termiche e delle apparecchiature in esse installate almeno due volte all’anno e tutte le volte che si rende necessario; B. Fornitura ei materiali di consumo e rimozione dei materiali di risulta dai locali; C. Pulizia annuale delle fuligini di tutti i condotti del fumo, dei raccordi del generatore e del camino, con sigillatura di eventuali fenditure; D. Controllo annuale del tiraggio all’ingresso della camera di combustione e alla base del camino. XIII. Corpi scaldanti TERMOSTRISCE E RADIATORI: A. Prima dell’inizio di ogni stagione di riscaldamento, controllo ed eventuale ripristino della corretta funzionalità di ogni corpo scaldante mediante pulizia, sfogo aria; B. Sostituzione componenti difettosi. AEROTERMI: C. Pulizia annuale, ed ogni volta si rendesse necessario, della batteria di scambio termico; D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto o determinare eccessiva rumorosità. VENTILCONVETTORI – TERMOCONVETORI – FAN-COILS: E. Pulizia trimestrale dei filtri e verifica del funzionamento del ventilatore; F. Pulizia semestrale delle batterie di scambio termico; G. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. XIV. Libretto di centrale A. Compilazione ad ogni passaggio con annotazione delle anomalie riscontrate, degli interventi ed operazioni eseguite quant’altro richiesto sia dalla Legge 10/1991 sia dal regolamento d’esecuzione di cui al D.P.R. 26/8/1993 n.412 e dai tecnici dell’Amministrazione Comunale. XV. Unità trattamento aria A. Pulizia trimestrale dei filtri piani con idoneo lavaggio; in particolari periodi dell’anno (fioritura platani, ecc.), la pulizia dovrà essere maggiormente intensificata; B. Controllo annuale, ed eventuale sostituzione se usurate, delle cinghie del ventilatore e sua revisione generale ogni anno; C. Controllo settimanale del corretto funzionamento delle sonde ambiente e delle temperature dell’acqua e dell’aria; D. Svuotamento e pulizia annuale della vasca di raccolta condense; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di motori, ventilatori, celle filtranti, batterie alettate, pacchi alveolari, vasche di raccolta condensa. XVI. Assistenza tecnica A. Fornitura di mano d’opera per assistenza tecnica ai tecnici dell’Amministrazione Comunale ogni qualvolta richiesto e per qualsiasi motivo quale, a esempio, verifiche di funzionamento e sicurezza dell’impianto. MANUTENZIONE FUNZIONALE CAMPI DA GIOCO Campi in erba 1) Taglio periodico del manto erboso; 2) Tracciatura del campo di gioco; 3) Tosatura siepi ed arbusti; 4) Riporto a livellamento terreno; 5) Concimatura e seminatura; 6) Zollatura; 7) Bagnatura e semina; 8) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione; 9) Riparazione di parti della rete di recinzione; 10) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte,reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in erba sintetica 11) Bagnatura; 12) Pettinatura e intasatura periodica dei granuli in gomma; 13) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione; 14) Riparazione di parte della rete di recinzione; 15) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi da gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in terra stabilizzata 16) Tracciatura del campo di gioco; 17) Bagnatura e lisciatura; 18) Livellatura e ricarica periodica di miscela stabilizzata; 19) Verniciatura periodica dei paletti i ferro e dei cancelli di recinzione; 20) Riparazione di parti della rete di recinzione; 21) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). ALLEGATO N. 2 AL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L’USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI ELENCO DELLE OPERE DI MANUTENZIONE DA PREVEDERE A CARICO DEI CONCESSIONARI NEI CASI DI CONCESSIONE PLURIENNALE DI GESTIONR DI CUI ALL’ART. 10 La manutenzione ordinaria comprende tutti gli interventi di riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture degli edifici, oltre a quelli necessari per integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, nonché ogni elemento facente parte integrante dell'unità immobiliare o dell'intero complesso edilizio, comprese le aree di pertinenza, al fine di mantenere nel tempo la fruibilità degli impianti al livello della consegna ed al fine di evitare che la mancata manutenzione ordinaria sfoci nella necessità di interventi straordinari. L'elencazione e la descrizione seguente è passibile di integrazione e miglior definizione, nell'ambito dei capitolati allegati alle concessioni in relazione a peculiarità dello specifico impianto oggetto di concessione. MANUTENZIONE ORDINARIA GENERALE I. Coperti e facciate edifici A. B. C. D. E. F. G. H. I. J. K. Sistemazione di coppi, tegole ecc.. spostate con sostituzione di quelle rotte; Sostituzione di tratti di grondaia in lamiera bucati o sistemazione dei giunti delle grondaie in PVC a tenuta; Sistemazione dei pluviali sfilati, sostituzione di alcuni tratti e pulizia dei pozzetti alla base; Pulizia di grondaie e degli scarichi dei pluviali; Sigillatura di converse, scossaline, bandinelle e sostituzione di alcuni tratti fatiscenti; Manutenzione di camini, canne fumarie e di esalazione, posa di reticelle e parafoglie a protezione dei boccacci dei coperti; Rappezzi di guaina dei coperti piani; Rappezzi della copertura impermeabile del tetto dove necessario; Eliminazione di infiltrazioni di acqua; Sigillatura di pareti esterne dove necessario; Rappezzi di intonaco sulle facciate previa rimozione delle parti pericolanti. Per le lettere G, H e K, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. II. Fognature e scarichi A. B. C. Sigillatura dei giunti delle colonne di scarico non incassate; Sostituzione di curve o tratti di scarichi verticali ed orizzontali; Rimessa a quota di sigilli delle vasche biologiche e dei pozzetti, sostituzione dei sifoni nonché sistemazione dell'area circostante; D. Sostituzione di sigilli o coperti dei pozzetti e delle vasche biologiche; E. Espurghi periodici. III. Serramenti ed infissi edifici A. B. Sostituzione di ferramenta e di organi funzionali; Sistemazione dei telai di infissi e serramenti; C. D. E. F. Sostituzione non per usura di alcuni serramenti esterni; Verniciatura conservativa di infissi e serramenti; Stuccatura perimetrale di infissi e serramenti.; Sostituzione di vetri di qualsiasi tipo e posti a qualsiasi altezza IV. Interventi murari in genere A. Pulizia dalle erbe infestanti e controllo statico a vista degli elementi decorativi di edifici monumentali; B. Rappezzi di intonaco previa rimozione delle parti pericolanti; C. Controllo statico a vista dei fabbricati e segnalazione ai tecnici dell'Amministrazione per i provvedimenti conseguenti; D. Ripristino controsoffitti; E. Sigillatura davanzali finestre. Per le lettere B e D, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. V. Pavimenti e Rivestimenti edifici A. Riprese di pavimenti e rivestimenti con sostituzione delle piastrelle rotte o mancanti; B. Ripristino di tratti di battiscopa con eventuali sostituzioni. Per la lettera A, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. VI. Opere in ferro A. B. C. Riparazione di ringhiere, cancelli, infissi, ecc.; Riparazione e sostituzione di alcuni tratti di recinzione e relativi paletti di sostegno; Verniciatura conservativa di paletti, recinzioni, ringhiere, cancelli, infissi, ecc..; VII. Tinteggiature e verniciature A. Tinteggiature e verniciature interne agli edifici, comprese le parti comuni. VIII. Impianti termo-idrico-sanitari A. Manutenzione e pulizia di gabinetti, docce, lavatoi ed altri apparecchi sanitari; B. Sostituzione di cassette di scarico; C. Sostituzione di sanitari danneggiati; D. Riparazione ed eventuale sostituzione di rubinetteria; E. Sostituzione di guarnizioni, eccentrici, manicotti, flessibili, ecc.; F. Riparazione di tubazioni dei fabbricati sia incassate che esterne; G. Riparazioni di perdite in tubazioni interrate ove necessario l'impiego di macchine escavatrici fino a 5 mt. di scavo; l'eventuale necessità di prolungare lo scavo sarà concordato; H. Avvio, taratura, controlli, pulizia, manutenzione e riparazione di caldaie, scalda acqua, radiatori ed interventi nelle centrali termiche e nella rete di distribuzione secondo quanto previsto dall'allegato del contratto "calore" attualmente in fase di aggiudicazione; I. Riparazione impianti idrici incassati, interrati o non interrati, compreso idranti e/o cofanette, con relative sostituzioni. Negli interventi di cui alle lettere F e I, devono intendersi compresi anche eventuali interventi richiedenti l'impiego di macchine operatrici. IX. Impianti elettrici A. B. C. D. E. Manutenzione e riparazione dell'impianto elettrico e dei suoi componenti a partire dall'allacciamento ENEL, nonché sostituzione del quadro e dei cavi per radiali principali. Sostituzione di placche, frutti e di organi elettrici; Manutenzione e riparazione di apriporta, citofoni, luci scale, asciugamani ed asciugacapelli elettrici, impianti amplifonici, impianti antincendio, impianti antintrusione e di sollevamento; Fornitura e sostituzione di lampade di qualsiasi tipo compresi i reattori e le lampade poste sulle torri dei campi da gioco e nelle palestre comunali; Manutenzione e riparazione impianti luce d'emergenza, compreso la carica e la sostituzione delle batterie e lampade; X. Aree esterne di pertinenza A. Manutenzione viabilità interna ed aree di sosta (rappezzi di conglomerato, ripristini, ecc..) la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene fissata in mq. 5; B. Sistemazione percorsi pedonali in lastre con eventuale sostituzione di alcune parti; C. Manutenzione ordinaria del sistema di raccolta delle acque bianche (pulizia periodica pozzetti, sostituzione botole rotte, ecc.); XI. Aree verdi A. B. C. D. E. F. G. Tutela igienica (pulizia) delle aree con svuotamento dei cestini e smaltimento del materiale con frequenza variabile secondo le necessità; Riparazione ed eventuale sostituzione dei cestini portarifiuti danneggiati; Sfalcio dei prati secondo necessità, con contenimento dello sviluppo erbaceo entro i 20 cm. di altezza e relativo smaltimento del materiale di risulta; Lavorazione del terreno ed annaffiatura in presenza di materiale vegetale (alberi, arbusti, prato) di recente impianto, secondo le modalità concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; Contenimento a mezzo potatura di siepi e cespugli, secondo modalità e tecniche concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; Manutenzione degli arredi e dei giochi presenti nelle aree verdi; Servizio di apertura e chiusura cancelli di ingresso negli orari stabiliti, là dove presenti. XII. Servizi diversi A. Manutenzione e riparazione di attrezzature sportive; B. In generale segnalazione ai tecnici comunali preposti di problemi che presuppongono interventi di tipo straordinario. XIII. Pronto intervento A. Primo intervento in caso di necessità per rotture gravi, per la messa in sicurezza e per evitare danni economici rilevanti (ad esempio perdite di gas, di acqua, ecc.), con immediata informazione ai tecnici comunali per i ripristini od agli altri enti preposti (AMGAS, AQP, Enel, Vigili del fuoco, ecc.). MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI TERMICI SECONDO LE NORME UNICTI, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE - CONTROLLO DEGLI IMPIANTI. I. Impianto termico A. Prova di accensione dell'Impianto con verifica di funzionamento a caldo delle apparecchiature presenti in centrale termica, controllo del corretto riempimento d'acqua dell'impianto, verifica vasi di espansione, eventuale sfogo aria in centrale termica e nelle sottocentrali dove esistono; B. Compilazione del libretto di centrale nel quale verranno riportate tutte le operazioni effettuate; C. Collocazione all'esterno della centrale termica di una targa con indicati i dati relativi alla fascia oraria di riscaldamento prevista. II. Bruciatori A. La manutenzione ordinaria e la pulizia del bruciatore dovrà essere eseguita due volte l'anno se l'utilizzo è stagionale, oppure tre volte l'anno se l'utilizzo è continuativo, e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario. B. La regolazione della combustione dovrà essere eseguita ogni tre mesi e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario. C. Riparazione, revisione, sostituzione, parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. Resta esclusa l'eventuale integrale sostituzione del bruciatore. III. Generatore di calore A. B. C. D. E. La pulizia dovrà essere eseguita due volte l'anno: una prima dell'inizio di ogni stagione termica e la seconda durante il corso dell'esercizio stagionale, oltre ad ogni qual volta si rendesse necessario. La pulizia, come sopra descritta, dovrà essere comunque eseguita prima di ogni riaccensione nei casi di periodi di inattività superiori ad un mese. Il controllo della combustione, che dovrà essere eseguito secondo quanto prescritto dalle disposizioni legislative in materia per verificarne il rendimento. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. Resta esclusa la riparazione del generatore di calore qualora oltre il 30% dei tubi da fumo risultino deteriorati. E' invece compresa la sostituzione completa del generatore di calore nel caso in cui l’avaria fosse determinata da carente manutenzione del concessionario o da manovre di funzionamento errate e altri fatti addebitabili al responsabile della manutenzione ovvero nel caso in cui l'anno di costruzione riportato sulla targhetta, rispetto alla data in cui si riscontra la necessità della sostituzione, sia inferiore a 5 anni. IV. Pompe di circolazione A. Manutenzione preventiva e programmata, almeno una volta all'anno e tutte le volte che si rende necessario. B. Riparazione e/o sostituzione parziale o completa della pompa. V. Depositi combustibile A. Manutenzione e pulizia dei depositi di combustibile liquido e delle relative tubazioni tutte le volte che si rende necessario. B. Riparazione e/o sostituzione delle parti relative ai "passi d'uomo" dei serbatoi e delle linee di alimentazione combustibile fuori traccia. C. Rimane esclusa, se necessario, la sostituzione dell'intero deposito combustibile ed i necessari ripristini dei pozzetti qualora si verificassero infiltrazioni d'acqua. D. Montaggio e fornitura, dove non esistente, della valvola galleggiante. VI. Vasi di espansione VASO CHIUSO: A. Verifica annuale delle pressioni di precarica progettuali. B. Verifica trimestrale dell'integrità del vaso e delle apparecchiature collegate (pressostati, apparecchiature di livello, elettrovalvole, etc.). C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale integrale sostituzione del vaso di espansione (corredato della certificazione prevista dalla normativa vigente, rilasciata dagli organi preposti, per vasi di capacità superiore a 25 litri). VASO APERTO: A. Verifica annuale dello stato d'uso e di funzionamento di tutti i componenti (rubinetti e galleggianti). B. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto compresa l'eventuale integrale sostituzione del vaso di espansione con vaso in acciaio. VII. Rete e valvolame di C.T. A. Controllo trimestrale funzionamento e stato tenute, manutenzione preventiva e programmata almeno annuale, oltre ad ogni volta si rendesse necessario. B. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto (saracinesche, valvole di regolazione, di intercettazione, di sfiato, scaricatori di condensa, filtri e riduttori di pressione per acqua, gruppi di riempimento, etc..). Reti di distribuzione impianto C. Controllo e ripristino delle coibentazioni in Centrale termica, nelle sottocentrali e lungo tutta la rete di distribuzione. D. Controllo ed eventuale ripresa di perdite d'acqua da premistoppa, flangiature, pozzetti e sfoghi d'aria. E. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o arrecare danni, fino ad un massimo complessivo annuale del 10% della rete di distribuzione dell'impianto di riscaldamento al di fuori della Centrale Termica. Restano comprese tutte le sostituzioni e riparazioni della rete di distribuzione all'interno della Centrale Termica. VIII. Organi di sicurezza e controllo A. Annualmente dovrà essere effettuato il controllo degli organi di sicurezza e di protezione (destinati a prevenire l'entrata in funzione degli organi di sicurezza). B. C. D. E. F. G. H. I. Le valvole di sicurezza devono essere provate annualmente sia ad impianto inattivo, provocandone manualmente l'apertura per assicurarsi che non siano bloccate, sia in esercizio a pressione leggermente maggiori della pressione di taratura, per accertarsi che comincino a scaricare. I termostati di regolazione e/o di blocco, e le valvole di intercettazione del combustibile devono essere provate annualmente, aumentando la temperatura sino al loro intervento al valore stabilito. I pressostati di regolazione e/o di blocco devono essere provati annualmente. Annualmente dovrà essere controllata la visibilità degli indicatori di livello sia del tipo a tubo trasparente che a riflessione, ed in caso di perdite o trasudamenti andrà verificato lo stato delle guarnizioni. Annualmente dovranno essere verificati tutti i termometri e tutti i manometri. In caso di loro malfunzionamento, dovranno essere sostituiti. Controllo annuale del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature di segnalazione di allarme per la sicurezza ambientale e allarme tecnologico dove installato. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale integrale sostituzione di qualsiasi organo di sicurezza, di protezione, di segnalazione e di controllo. Nel caso di sostituzione delle apparecchiature di sicurezza dovrà essere data immediata comunicazione ai tecnici comunali, ai quali sarà consegnata copia dei documenti inviati agli Enti di verifica e controllo preposti. IX. Scambiatori di calore e produttori di acqua calda sanitaria. A. Controllo trimestrale dello stato d'uso e della funzionalità degli scambiatori di calore e dei produttori di acqua calda sanitaria. B. Pulizia chimica o meccanica annualmente, al termine della stagione di funzionamento, ed ogni qual volta si rendesse necessario. C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. E' invece compresa la sostituzione completa dello scambiatore di calore nel caso in cui l’avaria fosse determinata da carente manutenzione del concessionario o da manovre di funzionamento errate e altri fatti addebitabili al responsabile della manutenzione ovvero nel caso in cui l'anno di costruzione riportato sulla targhetta, rispetto alla data in cui si riscontra la necessità della sostituzione, sia inferiore a 5 anni. X. Apparecchiature di trattamento acqua. A. Controllo mensile ed integrazione del livello del sale nella vasca della salamoia, compresa la sua fornitura. B. Controllo trimestrale del corretto funzionamento di addolcitori, pompe dosatrici e dosatori C. Controlli trimestrale dell'acqua trattata. D. In caso di addolcitore acqua automatico, controllo trimestrale della durezza dell'acqua addolcita, al fine dell'eventuale sostituzione delle resine esaurite, compresa la loro fornitura. E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, esclusa l'eventuale integrale sostituzione delle apparecchiature di trattamento, quando non sia più possibile reperire pezzi di ricambio sul mercato. XI. Quadri e linee elettriche di C.T. A. Controllo semestrale dello stato e del funzionamento dei componenti presenti all'interno dei quadri elettrici. B. Controllo annuale dello stato ed integrità di cavi, guaine, tubi, scatole di derivazione che costituiscono le linee elettriche di centrale termica. C. Verifica degli impianti di terra secondo la normativa vigente e controllo dell'isolamento da effettuarsi ogni due anni. D. Verifica dell'efficienza dei punti luce all'interno dei locali Centrale termica e Sottocentrali. E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale integrale sostituzione di componenti quali interruttori, teleruttori, termiche, fusibili, relè, salvamotori, lampade di qualsiasi tipo, morsetti, etc.. XII. Pulizie locali C.T. e Condotti scarico fumi A. Pulizia a fondo dei locali delle centrali termiche e delle apparecchiature in esse installate almeno due volte all'anno e tutte le volte che si rende necessario. B. Fornitura dei materiali di consumo e rimozione dei materiali di risulta dai locali. C. Pulizia annuale delle fuliggini di tutti i condotti del fumo, dei raccordi del generatore e del camino, con sigillatura di eventuali fenditure. D. Controllo annuale del tiraggio all'ingresso della camera di combustione e alla base del camino. XIII. Corpi scaldati TERMOSTRISCE E RADIATORI: A. Prima dell'inizio di ogni stagione di riscaldamento, controllo ed eventuale ripristino della corretta funzionalità di ogni corpo scaldante mediante pulizia, sfogo aria. B. Sostituzione componenti difettosi compresa l'eventuale sostituzione integrale del corpo scaldante. AEROTERMI: C. Pulizia annuale, ed ogni volta si rendesse necessario, della batteria di scambio termico. D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o determinare eccessiva rumorosità, esclusa l'eventuale integrale sostituzione dell'aerotermo in caso di mancata reperibilità della componentistica di ricambio. VENTILCONVETTORI - TERMOCONVETTORI - FAN-COILS: E. Pulizia trimestrale dei filtri e verifica del funzionamento del ventilatore. F. Pulizia semestrale delle batterie di scambio termico. G. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o determinare eccessiva rumorosità, esclusa l'eventuale integrale sostituzione del ventilconvettori / termoconvettori / fancoils, in caso di mancata reperibilità della componentistica di ricambio. XIV. Libretto di centrale A. Compilazione ad ogni passaggio con annotazione delle anomalie riscontrate, degli interventi ed operazioni eseguite e quant'altro richiesto sia dalla Legge 10/1991 sia dal regolamento d'esecuzione di cui al D.P.R. 26/8/1993 n.412 e dai tecnici dell'Amministrazione Comunale. XV. Unità trattamento aria A. B. C. D. E. Pulizia trimestrale dei filtri piani con idoneo lavaggio; in particolari periodi dell'anno (fioritura platani, ecc..), la pulizia dovrà essere maggiormente intensificata. Controllo annuale, ed eventuale sostituzione se usurate, delle cinghie del ventilatore e sua revisione generale ogni anno. Controllo settimanale del corretto funzionamento delle sonde ambiente e delle temperature dell'acqua e dell'aria. Svuotamento e pulizia annuale della vasca di raccolta condense. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di motori, ventilatori, celle filtranti, batterie alettate, pacchi alveolari, vasche di raccolta condensa, con esclusione dell'intera centrale di trattamento aria (da effettuare solamente in caso di non reperibilità sul mercato dei relativi pezzi di ricambio). XVI. Impianti di condizionamento Prima dell'avvio stagionale di ogni impianto effettuare: A. Messa in funzione delle apparecchiature di trattamento acque, controllo del funzionamento ed eventuale ricarica dei prodotti chimici necessari. B. Riempimento annuale con acqua e sfogo aria sia nei circuiti sia nel circuito evaporatore, con predisposizione al funzionamento estivo mediante commutazione di tutte le valvole di scambio e controllo ed impostazione delle regolazioni estive. C. Messa in funzione delle pompe di circolazione del circuito evaporatore e del circuito condensatore. D. Pulizia e disincrostazione esterna delle batterie alettate mediante attrezzature e materiale idoneo e pulizia di tutti gli anemostati e delle bocchette di diffusione dell'aria. E. Controllo dello stato di usura e rumorosità dei cuscinetti dei motori e dei ventilatori. Nel corso della stagione di funzionamento effettuare: F. Controllo mensile dell'efficienza dei condensatori, delle pressioni, delle temperature e del livello dell'olio del compressore e della carica del fluido refrigerante. G. Controllo mensile del livello dell'acqua dell'evaporatore e della pressione idrostatica del circuito. Al termine della stagione di funzionamento di ogni impianto effettuare le seguenti operazioni: H. Svuotare il condensatore di tutto il liquido refrigerante. I. Svuotare i circuiti del condensatore e dell'evaporatore di tutto il liquido refrigerante. J. Disattivare l'alimentazione elettrica di tutte le apparecchiature dell'impianto di condizionamento. K. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compreso le tubazioni, esclusa l'eventuale integrale sostituzione del condizionatore (da effettuare solamente in caso di non reperibilità sul mercato dei relativi pezzi di ricambio). XVII. Assistenza tecnica A. Fornitura di mano d'opera per assistenza tecnica ai tecnici dell'Amministrazione Comunale ogni qualvolta richiesto e per qualsiasi motivo quale, ad esempio, verifiche di funzionamento e sicurezza dell'impianto. MANUTENZIONE ORDINARIA FUNZIONALE CAMPI DA GIOCO Campi in erba 1) Taglio periodico del manto erboso 2) Tracciatura del campo di gioco 3) Tosatura siepi ed arbusti 4) Riporto a livellamento terreno 5) Concimatura e seminatura 6) Zollatura 7) Bagnatura e semina 8) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 9) Riparazione di parti della rete di recinzione 10) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in erba sintetica 11) Bagnatura 12) Intasatura periodica dei granuli in gomma 13) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 14) Riparazione di parti della rete di recinzione 15) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in terra stabilizzata 16) Tracciatura del campo di gioco 17) Bagnatura e lisciatura 18) Livellatura e ricarica periodica di miscela stabilizzata 19) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 20) Riparazione di parti della rete di recinzione 21) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). SEGUE PROPOSTA ORIGINARIA L’Assessore allo Sport, Ing. Raffaele Sannicandro, sulla base dell’istruttoria condotta dalla Ripartizione P.E.G. – Settore Sport, riferisce: PREMESSO CHE: - il Comune di Bari è proprietario degli impianti sportivi di seguito elencati: Stadio della Vittoria; Palaflorio; Stadio San Nicola; Piscine Comunali A.Albanese (Stadio del Nuoto); Bellavista (Campo scuola per l’atletica leggera); Palamartino; Complesso Polisportivo di Enziteto (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, pista di atletica, pista di pattinaggio); Complesso Polisportivo San Girolamo F. Capocasale (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, campo polivalente); Palestre comunali: S. Paolo N.O. Laforgia – II Circoscrizione; Carrassi/San Pasquale – VI Circoscrizione; Carbonara – IV Circoscrizione; Campi sportivi: Palese - I Circoscrizione - (campo di calcio ); S. Paolo - II Circoscrizione - (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo); Carbonara – IV Circoscrizione – (campo di calcio ); Japigia – V Circoscrizione – Montagnola (campo di cacio grande e 2 campi polivalenti ); Japigia – V Circoscrizione – Bellavista (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo); Torre a Mare – V Circoscrizione ( campo di calcio ); Campi sportivi di libero accesso: Madonnella – VII Circoscrizione - Beach Volley Pane e Pomodoro e Torre Quetta; Murat – IX Circoscrizione – Campetti sotto la Muraglia; Madonnella – VII Circoscrizione – Campetti San Sabino - i predetti impianti sono destinati a favorire la pratica di attività sportive, ricreative e sociali di interesse pubblico; - il Comune garantisce l’accesso di tutti i cittadini a tali strutture, a tutela dell’interesse della collettività all’esercizio della pratica sportiva e alla promozione dello sport; - la gestione degli impianti sortivi comunali deve essere improntata alla ottimizzazione del servizio e alla razionalizzazione dei costi; RICHIAMATO il vigente “Regolamento per la concessione in uso di un impianto per attività sportiva o per lo svolgimento di una manifestazione”, approvato con deliberazione del C.C. n. 3354 del 22.12.1986; RITENUTO NECESSARIO aggiornare la predetta disciplina regolamentare, al duplice fine di ottimizzare la fruizione degli impianti sportivi da parte della collettività locale e di improntare la gestione degli stessi ai principi di efficacia, efficienza ed economicità; RITENUTO NECESSARIO, in particolare, approvare la classificazione degli impianti sportivi di proprietà comunale, definire le modalità di uso e gestione degli stessi, individuare gli indirizzi generali in materia di sviluppo della impiantistica comunale e di programmazione delle attività sportive e stabilire la disciplina generale delle tariffe d’uso; VISTO l’allegato schema di Regolamento, predisposto dal Settore Sport della Ripartizione PEG; RILEVATO che in tale atto regolamentare risultano classificati gli impianti comunali, definite le competenze all’interno dell’Ente in merito alla gestione degli stessi, stabilite le modalità di concessione in uso e di gestione di tali strutture; PRESO ATTO che la Consulta Comunale dello Sport in data 9.5.2006 ha esaminato la predetta bozza di regolamento e ha espresso parere favorevole in merito alla stessa, giusto verbale depositato agli atti dell’Ufficio proponente; PRESO ATTO, altresì, che il Settore Sport della Ripartizione Peg, con nota 131306 dell’11.05.06, ha trasmesso la presente proposta di deliberazione e la bozza di Regolamento allegata alle nove Circoscrizioni amministrative comunali per l’esercizio delle funzioni consultive di cui all’art. 40 del Regolamento sul Decentramento amministrativo, nonché, con altra nota n. 131589 dell’ 11. 05. 06 allo Staff Organizzazione e Metodo per l’espressione dei pareri di competenza; VERIFICATO che: il Consiglio della IX Circoscrizione ha espresso parere negativo, giusta nota prot. n. 157888 del 6.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della VI Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 169080 del 15.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della II Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 170489 del 16.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della I Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 177627 del 23.06.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della III Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 190727 del 7.7.06, agli atti del Settore Sport; il Consiglio della VIII Circoscrizione ha espresso parere favorevole, giusta nota prot. n. 214962 del 3.8.06, agli atti del Settore Sport; CONSIDERATO che le rimanenti Circoscrizioni non hanno deliberato in merito nel termine perentorio di 30 giorni previsto dall’art. 40 del precitato Regolamento per l’esercizio delle funzioni consultive; ACQUISITO il parere dello Staff Organizzazione e Metodo, agli atti dell’Ufficio; VISTI : l’art.5, comma 1 dello Statuto comunale e 42 del D.Lgs n. 267/2000 relativamente alla competenza del C.C. in merito all’adozione dei Regolamenti Comunali; l’art.12 dello Statuto e 7 del D.Lgs n. 267/2000 in materia di Regolamenti Comunali; l’art. 3, comma 11, dello Statuto, che testualmente recita “…….. il Comune incrementa gli spazi pubblici di ………. pratica sportiva, agevolando la fruizione da parte dei cittadini di ogni età e condizione economica degli impianti e delle strutture di proprietà comunale”; l’art. 60 del D.P.R. n. 616/77, che attribuisce ai “Comuni, ai sensi dell’art. 118, primo comma, della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di promozione di attività ricreative e sportive ”; gli artt. 112 e ss. del D.Lgs n. 267/2000 in materia di servizi pubblici locali; il vigente Regolamento sul Decentramento amministrativo; RITENUTO di procedere all’adozione del nuovo Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali, che si compone di n.18 articoli e di n. 2 allegati. IL CONSIGLIO COMUNALE PRESO ATTO che sulla proposta di deliberazione di che trattasi sono stati formulati i pareri prescritti dall’art. 49 del T.U.E.L. (D. Lgs. 267/2000): Parere di regolarità tecnica in atti, come da scheda allegata; Ritenuto di omettere il parere di regolarità contabile, trattandosi di atto che non comporta né impegni di spesa, né riduzioni di entrata; UDITA e fatta propria la relazione dell’Assessore allo Sport, Ing. Raffaele Sannicandro, sulla base dell’istruttoria condotta dal Settore Sport della Ripartizione PEG; VISTA la scheda di consulenza del Segretario Generale, che forma parte sostanziale ed integrante del presente atto DELIBERA 3. APPROVARE, per le motivazioni in narrativa precisate, che qui s’intendono integralmente richiamate e riportate, il testo del nuovo “Regolamento per la gestione e uso degli impianti sportivi comunali ”, che si compone di n. 18 articoli e n. 2 allegati, facente parte sostanziale ed integrante del presente provvedimento; 4. DARE ATTO che, per effetto dell’approvazione del presente Regolamento, ogni previgente disposizione regolamentare in materia s’intende automaticamente abrogata . PARERI ESPRESSI AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL’ART.49 COMMA 1° DEL D.LGS.267/2000, SULLA ALLEGATA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE: 1) PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA: Positivo --Bari, 14/09/2006 Il responsabile Lucia Mazza ____________________________________________________________________________ Positivo --Bari, 18/09/2006 Il responsabile Aurora Baldino 2) VISTO RESPONSABILE PROCEDIMENTO RAGIONERIA: Bari, 3) PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE: Bari, () CITTA’ DI BARI CONSIGLIO COMUNALE MINUTA DI DELIBERAZIONE N. 2007/00137 del 17/12/2007 OGGETTO:APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L'USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI. SCHEDA TECNICA TIPO PROPOSTA G.M. X C.C. PARERE TECNICO: Positivo --VISTO RESPONSABILE PROCEDIMENTO RAGIONERIA: PARERE CONTABILE: COLLABORAZIONE ED ASSISTENZA GIURIDICA-AMMINISTRATIVA DEL SEGRETARIO GENERALE AI SENSI DELL’ART. 97 DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 18.8.2000. ANNOTAZIONI : Positivo NULLA DA OSSERVARE IN ORDINE ALLA LEGITTIMITA' DELLA PRESENTE PROPOSTA SULLA BASE DEL PARERE TECNICO COSI' COME ESPRESSO AI SENSI DI òLEGGE. IL SEGRETARIO GENERALE (Mario D'Amelio) DELIBERAZIONE N. 137 DEL 17.12.2007 DIBATTITO Presidente Passiamo al quarto punto: “Approvazione del Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali”. L’Ass. Sannicandro ne ha facoltà. Ass. Sannicandro .. e quindi innanzitutto questa delibera ci serve per stabilire quelli che sono gli impianti di competenza cittadina rispetto a quelli di competenza circoscrizionale. Inoltre sono regolamentate le concessioni per l’utilizzo degli impianti ed anche le disposizioni per la gestione, per l’affidamento in gestione degli impianti stessi. La delibera è stata condivisa dalle Circoscrizioni, che l’hanno tutte approvata, è stata anche approvata dalla Consulta dello Sport ed è stata approvata dalla Commissione comunale sport e cultura. Quindi se non ci sono interventi o chiarimenti specifici sull’argomento, io la darei per letta visto che è qui all'ordine del giorno da molto tempo, quindi probabilmente la conoscete bene. Se mi chiedete delle spiegazioni specifiche ve le do, altrimenti… Tranne la nona credo, cioè la nona ha dato parere sfavorevole, poi qui nella delibera mancano le indicazioni della IV, VII e V, che sono arrivate però successivamente, nel senso hanno dato parere favorevole anche se all’epoca di redazione della delibera, essendo passati trenta giorni, fu mandata comunque in Consiglio. Comunque successivamente sono arrivate sia la IV, la VII e la V Circoscrizione, hanno dato parere favorevole. ENTRANO I CONSIGLIERI CEA, POSCA, CIPPONE, FINOCCHIO (34) Presidente Allora noi abbiamo un precedente e lo abbiamo votato puntualmente, non articolo per articolo. Che volete fare? Prego cons. Loiacono. Io volevo solo ricordarvi che c’è un precedente sul voto globale. Cons. Loiacono Grazie Presidente. Non me ne voglia l’Ass. Sannicandro, anche perché c’è la massima stima della persona oltre che del professionista, ma io devo fare una dichiarazione un po’ particolare questa sera: io ritengo che fino ad oggi non lo abbiamo fatto, ma oggi che viene in Consiglio comunale una delibera di tale rilevanza e di tale importanza, io credo debba sollevare un problema che questa Amministrazione si porta avanti sin dal suo insediamento, ed è quello della palese incompatibilità dell’Ass. Sannicandro con la delega allo sport. Perché io per curiosità mi sono fatto una videata delle tante delibere di Giunta proposte dall’Ass. Sannicandro e purtroppo ho rilevato che, in una serie di delibere, il ruolo di Presidente regionale del CONI assegnato all’ing. Raffaele Sannicandro sicuramente è incompatibile col ruolo che egli svolge nell’attività dell'Amministrazione. Cito solo una delibera, mi è capitato di leggere una delibera nella quale l’Ass. Sannicandro, delibera approvata in Giunta, propone al Comune di contribuire in qualche maniera nella veste di Assessore proponente, propone un provvedimento che riguarda la stessa persona dell’Ass. Sannicandro a tutor in una scuola di preparazione a livello di stagisti, dove egli è tutor. Quindi ci sono una serie di delibere proposte dall’Ass. Sannicandro che coinvolgono il CONI, quindi in favore del CONI, dove egli è anche è regionale. Io credo che questa è l’occasione di sollevare questo problema e, al di là del Regolamento che sicuramente si prefigge degli obiettivi giusti, ma quando vedo che alcune palestre comunali vengono assegnate al CONI, che a livello regionale è presieduto dallo stesso Assessore proponente, io ritengo che questo sia il classico esempio di incompatibilità con la delega che egli svolge qui nell’Amministrazione comunale. Sono queste le ragioni per le quali io credo in una delle prossime sedute del Consiglio comunale, anzi l’opposizione farà richiesta di autoconvocazione per discutere di questa problematica che riguarda aspetti anche delicati, io questa sera anche per queste ragioni non potrò votare a favore di questa delibera. Grazie. ENTRANO I CONSIGLIERI BRONZINI E MELELEO (36) Presidente Grazie al cons. Loiacono. Ne ha facoltà il cons. Cea. Cons. Cea Presidente io ritengo che i dubbi sollevati dall’amico Loiacono, che probabilmente ritengo siano i dubbi forse anche che, seppur nascosti, nutrono alcuni Consiglieri di maggioranza, io credo che sia opportuno, prima di dare seguito e impulso a queste delibere, che l’Ass. Sannicandro dia una risposta all’intervento dell’amico Loiacono, che naturalmente ha interpretato il pensiero della minoranza col suo intervento. Grazie. Presidente Altri interventi? Non posso mica costringere l'Assessore a rispondere. Allora Carbone prego. Cons. Carbone Presidente, grazie innanzitutto. Mi viene un po’ da sorridere quando la Destra parla di incompatibilità, perché i precedenti sono tali, tanti e diffusi che certo passeremmo forse la notte qui a dire gli esempi di incompatibilità che la Destra ha esso in atto e propone di mettere in atto ancora oggi sia al Governo nazionale sia giù giù, fino ai livelli locali. Ma non è questo evidentemente. È straordinaria la capacità di questa minoranza di non entrare e di cercare argomenti e scuse per non entrare nel merito delle delibere, e questa mi sembra una di quelle. Evidentemente si omette di tenere presente che la competenza tecnica tra le quali rientra quella specifica di Presidente del CONI non può non essere che una ricchezza per questa Amministrazione e per la stessa città. Non è la prima volta che sia in sede di Consiglio comunale che nelle sedi delle Commissioni abbiamo avuto modo di encomiare, mi si lasci passare il termine, l'Assessore Sannicandro per il suo lavoro e la sua opera. Ecco, se non si riesce a capire, caro cons. Loiacono, che quella che tu chiami incompatibilità è semplicemente una straordinaria competenza tecnica, e allora è difficile capire come, come voi dell’opposizione, che siete, io credo a questo punto ancora una volta rimarrete opposizione, come intendete gestire le cose di una città, di una provincia, di una nazione, se le persone più competenti voi le ritenete incompatibili. Allora se non è questo il punto, qual è il punto? La legge? Dimmi in base a quale norma di legge egli sarebbe incompatibile? Questo è esattamente il punto, invece, caro cons. Loiacono. L’etica ce la celebriamo e ce la facciamo regolare in chiesa, possibilmente, in questa sede o mi rispieghi ragioni di etica politica che sono in contrasto, oppure tu mi devi dire che tutti quelli che hanno una competenza tecnica in un settore diventano incompatibili. E se mi dici questo a me può essere sufficiente. Naturalmente, ovviamente io sono assolutamente contrario. L’Ass. Sannicandro potrà ovviamente, se riterrà, chiarire l’aspetto specifico e particolare posto in evidenza dal cons. Loiacono, ma quello che possiamo dire noi è che l’Ass. Sannicandro va non solo difeso per questa sua specialissima competenza che anche il cons. Loiacono gli ha riconosciuto, ma che non sussistono, non sussistono in alcun modo le ragioni di incompatibilità né da un punto di vista giuridico, né da un punto di vista di etica politica e nemmeno da un punto di vista di opportunità, che vogliono essere in questa sede prospettate esclusivamente per non discutere del merito della delibera. Grazie. Presidente Ne ha facoltà il cons. Cea. Cons. Cea Presidente io voglio chiarire, perché mi voglio associare al pensiero di Loiacono, che la stima nei confronti dell’ing. Sannicandro è reiterata attraverso il mio intervento. Per cui se c’è di fronte a noi qualcuno che ha dei limiti nel comprendere quando si parla di stima sull’uomo e dell’uomo, lo chiariamo in maniera tale che l’ing. Sannicandro, una volta per tutte lo sappia almeno lui, non ci sono riserve da parte nostra sulla stima e anche sulle sue capacità. Ma il tuo intervento, caro Carbone, è stato di un tale spessore – naturalmente intendo verso il basso, non verso l’alto – che induce anche i muti a prendere la parola perché davvero è incredibile quello che tu arrivi a dire. Tu arrivi a giustificare questa sera in quest’aula consiliare la possibilità di una connivenza di funzioni che sono quelle dell'Assessore allo sport con quelle del Presidente regionale del CONI, per giustificare che quella straordinaria competenza tecnica dell’ing. Sannicandro, che nessuno sta mettendo in discussione stasera, caro Carbone, e te lo dico daccapo, perché se non lo capisci te lo dico tre volte, nessuno mette in dubbio le capacità e l’esperienza dell’ing. Sannicandro, il problema che ha sollevato l’amico Loiacono è un problema di compatibilità tra due funzioni che si pongono nel momento in cui si gestisce la cosa pubblica in evidente contrasto, e tu stasera hai il coraggio di alzarti e di dire candidamente non solo di fare quegli sproloqui che hai fatto sulla destra, il conflitto di interessi, mi viene da ridere, io fuori microfono ho detto “scusami Carbone, a me viene da piangere a sentire queste cose”. Noi stiamo amministrando una città che è Bari e mi devi spiegare, mi devi spiegare tu in base a quale norma c’è incompatibilità tra chi svolge le funzioni di Presidente regionale del CONI, tra chi è Presidente regionale del CONI e fa anche l'Assessore allo sport, in un Regolamento che vede il trasferimento di beni comunali nella gestione del CONI. E tu ritieni che qua non ci sia assolutamente incompatibilità. Carbone sei una persona intelligente, sei un professionista serio, sei un professionista conosciuto, io non posso credere che tu parli – come devo dire? – nella consapevolezza di dire cose esatte, ti sei vestito di un ruolo che ti sta allontanando anche dalla verità. Il problema che noi solleviamo stasera e che io ribadisco al microfono perché conosco i Consiglieri di maggioranza e conosco la serietà dei Consiglieri di maggioranza, o di gran parte di essi, sono convinto che sono dubbi che sono nutriti anche da tanti dei Consiglieri comunali che appartengono al tuo schieramento. Allora il nostro invito è semplicemente questo: caro Assessore, e devo aggiungerti, scusami, devo aggiungerti la difesa strenua fatta da te sull’insussistenza di incompatibilità fa sorgere maggiormente in noi le perplessità che sono state sollevate dall’amico Loiacono, perché non c’è motivo da parte vostra di fugare le perplessità. Le perplessità si fugano con gli interventi e con le parole, dette dall’Ass. Sannicandro non dette da te, perché l’Ass. Sannicandro non ha certo bisogno di un avvocato che lo difenda in quest’aula, l’Ass. Sannicandro ha il dovere istituzionale – e non è in discussione, lo sottolineo mille volte – ha il dovere istituzionale di alzarsi e dire al microfono: amici Consiglieri, non ci sono problemi, non c’è incompatibilità per questo motivo e per quest’altro motivo. Non ha bisogno di avvocati in quest’aula consiliare, è lui che lo deve fare, quando una forza politica o di minoranza, o di maggioranza che essa possa essere, solleva un’incompatibilità. E questo l’auspicio, io conosco Sannicandro, conosco bene e sono convinto che toglierà, fugherà le nostre perplessità, le fugherà attraverso le sue parole. Ma è legittimo chiederci se il Presidente regionale del CONI possa disporre serenamente e liberamente di beni che appartengono al Comune di Bari e che vengono trasferiti in gestione al CONI stesso. Allora se noi non dobbiamo neanche sollevare questa perplessità, caro Carbone fammi capire in quest’aula che cosa veniamo a fare? La legalità la fate voi, la gestite voi, la decidete voi, conoscete voi le norme, sapete voi quello che è giusto e quello che è ingiusto, ma noi che ci stiamo a fare qui? State facendo già di tutto per distruggere la città, volete continuare a distruggere anche sull’etica politica che ha richiamato il cons. Cippone? Sei tu che mi devi dire la norma che legittima le doppie funzioni, non sono io che ti devo dire la norma negativa, non sono io che ti devo dire qual è la norma che impedisce, sei tu che mi devi dire qual è la norma che invece legittima questa posizione. Tutto qui Carbone. Questa è la mia risposta, che do a te e non a Sannicandro, perché la serietà, la correttezza morale dell’Ass. Sannicandro mi è nota, e mi è nota non da oggi, dai tempi passati, e anche in tempi non sospetti io ho esternato all’Ass. Sannicandro tutta la mia stima, caro Carbone, però io credo che lui stasera abbia il dovere qui in quest’aula di dire perché non ci possa essere incompatibilità. Una volta che saremo convinti di questo, stai tranquillo Carbone che se ci crediamo noi votiamo anche a favore del Regolamento, perché noi vogliamo lo sviluppo della città di Bari. Ma qui non è un problema di sviluppo della città di Bari, non è un problema di utilizzo reale, concreto delle strutture, che l’ing. Sannicandro da Presidente regionale del CONI può sicuramente valorizzare. Il problema è se il Presidente regionale del CONI Sannicandro, insieme alla figura dell’Assessore allo sport Sannicandro, siano due cose compatibili. Mi pare di capire che per te è compatibile anche il fatto voglio dirti che una moglie sposata si mette a letto anche con l’amante col marito appresso, per te è normale a questo punto. Credo che sia normale per te e compatibile perché mi vieni a chiedere qual è la norma che impedisce a una moglie di portarsi l’amante a letto, tutto qui. Datti tu una risposta. Presidente Il cons. Posca ne ha facoltà. Cons. Posca Sì collega Carbone, si inserisce successivamente il fatto personale, se vi è un fatto personale. Però io credo che francamente, Ass. Sannicandro, volevo dire Ass. Sannicandro la stima che il Centrodestra ha nei suoi riguardi, e in particolare ognuno di noi a livello personale, non per questo lei è anche stato conosciuto professionalmente per i Giochi del Mediterraneo durante l'Amministrazione di Centrodestra, nulla mette in dubbio la professionalità di Sannicandro però, signori, io vorrei che una volta per tutte si ponessero delle regole che siano chiare e precise, e adattabili in qualsiasi situazione. Collega Carbone, le voglio far presente che il Centrosinistra si scagliò alla prima seduta del Consiglio comunale perché Simeone Di Cagno Abbrescia era proprietario di alcuni immobili locati all'Amministrazione comunale vent’anni prima, cioè una situazione del genere, che erano ormai passati…, ma neanche suoi, della madre. Cioè il problema è che questa situazione, se uno si vuole attaccare sugli specchi e vuol fare questo tipo di politica, sia coerente con se stesso perché non è la nostra politica, è la vostra politica che ci porta a queste cose. Perché noi non adoriamo gli scontri, però non cerchiamo di falsare la verità, come quasi costantemente sta avvenendo, perché tutto ha un limite, “tutto ha un limite”. Perché poi per dover riappropriarci delle verità o dei principi che dovranno reggere la moralità … Presidente Cons. Posca, però stiamo parlando dell’incompatibilità o della delibera? Fatemi capire. Cons. Posca Presidente credo che il collega Carbone non abbia parlato per nulla della delibera, sto solo facendo un appunto e poi entro nella delibera. Grazie. Pertanto ritengo che forse questi principi vanno ripristinati una volta per tutte. Però, Ass. Sannicandro, ritornando al discorso della stima della sua persona, mi dica chiaramente, vista la sua lunga esperienza, io ho preso l’art. 3.., il titolo 2 art. 6, Federazioni sportive riconosciute, enti di promozione sportiva riconosciuti solo ed esclusivamente…, società sportive affiliate, federazioni, enti di promozione sportiva che siano solo riconosciuti dal CONI. Questo è uno degli aspetti che ha sollevato il collega Loiacono, cioè riportiamo un’incompatibilità o … in merito. Io vorrei chiedere, Assessore, perché in questo Regolamento non sono previsti anche altri enti di promozione che non sono affiliati al CONI e nelle attività di enti di promozione sportiva vi sono tanti che non sono affiliati al CONI. Come anche un altro passaggio che francamente non riesco a comprendere, Ass. Sannicandro, con quale criterio viene stabilito, qua si parla che si può dare in concessione pluriennale da tre a sei anni una struttura, però il discorso che non si comprende su quale titolo… Ass. Maugeri, la volevo più attenta su di me. Ass. Maugeri l’età incalza, gli occhi non aiutano più come una volta, Ass. Maugeri, vedo che lei è sempre così attenta invece. Vorrei capire con quale criterio viene stabilito che la struttura Posca e la struttura Cea possono essere, l’associazione Posca e l’associazione Cea, sportiva, possono avere una da tre anni e l’altra da sei anni. Su questo Regolamento non c’è nessun criterio che lo stabilisce. Questo il secondo aspetto. Terzo aspetto, vorrei capire con questo Regolamento che non cita, e non vedo nessuna compatibilità con un atto già deliberato da questo Consiglio comunale, quello dell’affidamento delle strutture sportive alla Multiservizi, come si innesca questo Regolamento con tale delibera? Questi sono dei passaggi che credo siano determinanti e ribadisco ancora, collega Carbone, che è opportuno vedere perché non si è preso in considerazione gli altri enti di promozione sportiva, che non c’è solo il CONI, il CONI riconosce determinate attività. Ci sono, ci sono, il CIS, centro sportivo italiano. Ma ci sono… Tutti sportivi siete diventati? Dai fisici che avete ritengo che qua di sportivi ci sono ben pochi, pertanto non incominciate a vantare dei passati sportivi, grazie. Assessore ci sono questi passaggi che ritengo oscuri in questo Regolamento. Grazie. Presidente Grazie. Ne ha facoltà il cons. De Candia. Cons. De Candia Grazie Presidente. Giusto due secondi, perché mi sembra che si sia fatta un po’ di confusione sul ruolo che si deve assumere in quest’aula. Mi è sembrato di sentire prima, se ho sentito male collega Cea mi corregga, che lei vuol sapere dai Consiglieri di maggioranza qual è la norma che dice che vi è compatibilità. È proprio questo, è lei che deve dire qual è la norma in base alla quale questa situazione rappresenta una situazione di incompatibilità, non è che le incompatibilità si inventano. O c’è una norma che dice “quel ruolo è incompatibile”, perché se non c’è una norma la discussione sulla compatibilità non può andare avanti, non è che uno si alza la mattina “quel ruolo è incompatibile”. C’è una norma precisa che disciplina? C’è una norma di legge che dice che c’è una incompatibilità? Che lei sollevi la questione dell’incompatibilità va bene, chiunque può dire “il Consigliere non può fare l’avvocato, o viceversa è avvocato “non puoi fare il Consigliere perché a me così oggi va”. Se c’è una norma precisa, di legge, che specifica l’incompatibilità della fattispecie, allora ce la dica, noi la verifichiamo e poi andiamo avanti sulla questione dell’incompatibilità. Altrimenti trattiamo solo il merito, sull’incompatibilità io chiedo che non si può andare avanti, se non c’è un riferimento preciso ad una norma che la disciplina. Grazie. Presidente Bene, grazie cons. De Candia. Ne ha facoltà il cons. Cipriani. Cons. Cipriani La ringrazio signor Presidente. Presidente Sì, però entriamo nel merito della delibera. Cons. Cipriani Io non volevo togliere altro tempo stasera all’assemblea, visto che è stato sollevato questo problema che io ritengo fondato, anche perché l’incompatibilità - non occorre chiamare in causa la giurisprudenza - è evidente, perché sono due cariche controllore e controllato, e secondo me io penso di esternare il pensiero di chi mi ha preceduto. Ma questa Amministrazione a quanto pare l’incompatibilità non la conosce, non ultimo abbiamo avuto un ultimo problema la questione di un appalto ad un Consigliere comunale, di una gara, l’aggiudicazione di una gara. Volevo ricordare che le incompatibilità, prima di essere giuridiche, sono morali innanzitutto, allora se a questa morale poi ci vogliamo aggiungere anche un’incompatibilità giuridica, votatevela pure questa delibera, questo Regolamento, noi faremo i nostri passi presso il Prefetto e il Ministero allo Sport, dove chiederemo se è compatibile o meno, noi abbiamo semplicemente evidenziato un problema che noi riteniamo fondamentale: l'Assessore Sannicandro, una persona rispettabilissima, non può oggi portare qui in aula questo Regolamento. Punto. Ve lo volete votare? Votatevelo, però sappiate che noi faremo i nostri passi. Grazie. Presidente Bene, grazie. Ne ha facoltà il cons. De Razza. Cons. De Razza Io credo che sia sotto gli occhi di tutti, e mi fermo qui, i progressi, il ruolo che la città di Bari sta svolgendo sulle attività sportive, quindi da questo punto di vista io solo per inciso dico che probabilmente l’esperienza che l'Assessore Sannicandro mette a disposizione dell'Amministrazione comunale è un fatto estremamente positivo e da sottolineare, insomma, io lo ringrazio perché vedo che c’è oggettivamente un rilancio dell’attività e del ruolo in questo settore. Io approfitto, sarò brevissimo e contemporaneamente darò due voti, nel senso che nel merito del Regolamento mi convince tantissimo un obiettivo di questa Amministrazione comunale, che ovviamente si cerca di far passare in tutte le iniziative, tutti i Regolamenti e tutte le attività che il Consiglio comunale svolge, ed è il ruolo delle Circoscrizioni in questo Regolamento. Se entriamo un po’ nella discussione, nel merito, le Circoscrizioni cominciano ad avere competenze importanti sugli impianti sportivi, ovviamente i residenti nel loro territorio, iniziano diciamo a costruire, a svolgere una funzione non di contorno ma significativa insomma, l’art. 5 parla chiaro, c’è tutto un capitolo sui compiti anche degli indirizzi sulla gestione degli impianti sportivi. Quindi un inizio appunto di quel decentramento non solo di gestione delle strutture ma anche diciamo di attività e di collegamento con associazioni presenti sul territorio che operano in questo campo. L’altra cosa è la costituzione della consulta dello sport, struttura che già esiste, che non a caso ha dato parere favorevole a questa proposta, a questa e a quella che verrà anche successivamente dopo, perché appunto c’è anche lì il coinvolgimento dei soggetti attivi, cioè quelli di cui noi chiediamo la partecipazione, che chiediamo il coinvolgimento appunto di tutti. Terzo punto, leggo perché probabilmente la lettura mi aiuta di più, art. 6 del titolo 2, art. 6 “modalità e criteri per la concessione in uso”, anche per indirettamente voler dare un contributo e delle risposte: “l’uso degli impianti sportivi comunali è formalizzato con concessione amministrativa. Tale atto consente – ecc. –. L'Amministrazione comunale concede l’uso degli impianti sportivi ai seguenti soggetti indicati in ordine di priorità: federazioni sportive riconosciute, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, società sportive affiliate a federazioni o enti di promozione – e via discorrendo – associazioni senza fini di lucro operanti nei settori dei servizi sociali o culturali, aventi i requisiti previsti dalla normativa regionale di settore”. Quindi non è vero che bisogna essere per forza aderenti e riconosciuti all’ente, soggetti aventi…, la concessione e via discorrendo. Quindi io credo che all’interno di una delibera, quando si cominciano ad introdurre quegli argomenti di decentramento, di coinvolgimento di quella che noi chiamiamo la società partecipata, la società attiva, quando si iniziano a fare queste operazioni qui, credo che bisogna… E queste questioni, guardate, passano anche sopra eventuali – casomai ci fossero – problemi di incompatibilità, perché credo che la condivisione innanzitutto di queste proposte fatte fuori, fatte con le consulte, fatte con i soggetti che operano su queste materie, credo che debba essere un metodo di lavoro che tutti quanti dovremmo avere. E da questo punto di vista, ripeto, come Rifondazione condividiamo proprio lo spirito. Io ero uno di quelli che era andato a chiedere all'Assessore proprio se c’era una forma di privilegio della struttura CONI, giustamente l'Assessore mi ha fatto notare anche nel Regolamento comunale successivo che andremo a votare, che andremo a discutere – mi auguro anche a votare – mi ha fatto notare che così non è, che il CONI è uno dei soggetti attuatori, uno dei possibili soggetti che possono prendere in gestione l’iniziativa. Quarta e ultima la questione dell’affidamento alla Multiservizi. Noi sappiamo che alla Multiservizi probabilmente si darà non la gestione dell’attività sportiva, si darà la gestione logistica, la custodia, la pulizia, la manutenzione, quindi non c’entra niente con l’attività dell’associazione che deve andare lì dentro a svolgere la partita, l’allenamento, l’attività classicamente sportiva. Ecco, volevo dare questo contributo e dire sin da ora che sosterremo e voteremo a favore di questo Regolamento. ENTRA IL CONSIGLIERE GINEFRA (37) ED ESCONO I CONSIGLIERI CIPRIANI E ANACLERIO (35) Presidente Grazie cons. De Razza. Ne ha facoltà il cons. Melchiorre. Ha chiesto di intervenire? Non ci sono più interventi? Mattia prego. Cons. Mattia Credo che in quest’aula, per un troppo generalizzato senso di democrazia, si dia molto spazio a delle elucubrazioni che non dovrebbero trovare giustificazione. Si parla di incompatibilità di un ruolo ma di questa incompatibilità ci si accorge alla fine della consigliatura e nessuno ne ha fatto cenno in precedenza? Io ricordo a proposito di questo caso che un Presidente nazionale del CONI è stato nel contempo anche Ministro della Repubblica, Ministro dello Sport. Credo che quindi anche da questo discenda un esempio che questa incompatibilità non possa esistere, del resto incompatibilità se vuol essere detto chiaro chiaro conflitto di interessi, io credo che questo che avviene in altri campi e in maniera più invadente, credo che questo non possa addebitarsi alla figura dell'Assessore in quanto non si parla, non c’è un interesse del tutto personale, ma credo che sia, così è, un interesse per mettere al servizio della comunità un’esperienza accumulata. Per quanto attiene il Regolamento, noi abbiamo apprezzato in quanto socialisti e quanto è stato scritto, ma soprattutto perché – ed esprimiamo in questa sede il nostro convinto voto favorevole – perché porta a un coinvolgimento generalizzato di quanti vogliono in questa città praticare attività sportive. Grazie. Presidente Grazie al cons. Mattia. Se vuole un po’ di tempo ancora c’è Amoruso, cons. Melchiorre. O interviene? C’è Amoruso prima, prego cons. Amoruso. Cons. Amoruso Presidente grazie. Volevo entrare nel merito subito di un articolo della delibera su un’apparente incompatibilità, quella che è sollevata oggi, anche se sembra strano che venga sollevata dopo tre anni dalla nomina dell'Assessore, dicevo credo che comunque in maniera molto realistica l’incompatibilità in questo caso, non essendo prevista da alcuna norma di legge, non esiste. Per cui l’incompatibilità invece ci può essere se volta a volta sugli atti qualcuno ritiene che ci sia un conflitto su un atto specifico, ma non un’incompatibilità generale ad assumere il ruolo di Assessore pur essendo Presidente. Per cui su quella generale non esiste incompatibilità, poi volta a volta, se qualcuno di voi riterrà, e credo che siccome avete dato atto all'Assessore della sua rettitudine, correttezza, non si verificherà, qualcuno di voi potrà sollevare ma non in questa sede, in altra sede – perché questa non è la Cassazione – conflitto di interesse e quindi la legittimità degli atti prodotti dall'Assessore. Invece, Assessore, sul merito, a prescindere dal fatto che voglio dire questo è, bisogna dare atto a questa Amministrazione che sta provvedendo finalmente a normativizzare tanti settori dell'Amministrazione che fino ad oggi purtroppo non avevano una disciplina normativa che consentisse quindi da un canto di evitare discrezionalità e dall’altro di garantire una parità di condizione di rispetto per tutti coloro i quali chiederanno qualcosa. Dicevo, Assessore, dato atto di questo, l’art. 3, la successiva classificazione, lei giustamente ha rilevato e ha diviso i beni comunali di natura sportiva, con finalità sportive, in beni di rilevanza cittadina e beni di rilevanza circoscrizionale. Ora però io credo che al punto 5 dell’art. 3, la successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione e acquisizione, la modificazione della classificazione esistente si effettua con atto di Giunta nel rispetto dei... A mio avviso, siccome poi nell’art. 5, quando si definiscono le competenze, si dà atto che è il Consiglio comunale che invece deve stabilire la classificazione, secondo me – e quindi se si può fare una modifica – la classificazione dei beni anche nuovi o di futura costruzione spettano al Consiglio comunale, non può essere la competenza limitata all’esistente oggi, vale in assoluto come competenza specifica di classificazione. Non ha senso dare la competenza per l’esistente al Consiglio comunale e domani per quelle che saranno le nuove costruzioni o comunque le acquisizioni nuove invece decide la Giunta, credo che questo vada mantenuto al Consiglio comunale. E quindi il punto 5 del punto 3 “si effettua con atto di Consiglio”, e poi il Consiglio comunale all’art. 5 punto 1 lettera a), dopo il primo capoverso va aggiunto il primo capoverso dell’art. 5 punto 1 lettera b) che invece dava alla Giunta la competenza alla classificazione degli impianti successivi di nuova costruzione. Mi sembra questo un rispetto del principio generale di competenza, e poi nel senso che alla fine questo non ha nulla a che vedere con i compiti di gestione specifici della Giunta, non per niente tutto il resto è solo gestione, le tariffe, il rapporto con… Quindi invece la classificazione di nuove costruzioni, di nuovi manufatti deve essere classificato e mantenersi nell’ambito del Consiglio comunale. Grazie. Presidente Grazie al cons. Amoruso. Ne ha facoltà il cons. Melchiorre. Cons. Melchiorre Premetto, Assessore, noi – mi rivolgo al Segretario Generale – proprio per poi entrare nel merito, perché noi siamo in grado ed essendo oggi il primo giorno che si parla di Regolamento sugli impianti sportivi, cons. Amoruso, quindi noi stiamo cogliendo questa opportunità del Consiglio comunale per poter sollevare dei dubbi di incompatibilità o comunque noi riteniamo poi entreremo nel merito su questo aspetto, anche io volevo dire non mettiamo in dubbio l’ing. Sannicandro, l’Ass. Sannicandro, così come hanno fatto i miei colleghi, noi stiamo solamente valutando lei con quale serenità da Assessore firma o fa firmare determinati atti che adesso le diremo. Però rispetto a questo, come pregiudiziale, volevamo chiedere al Segretario Generale se lei ritiene, sulla base di quello che è stato detto fino ad ora, se l’Ass. Sannicandro che è anche Presidente regionale del CONI sia compatibile e quindi le delibere che lui ha firmato nei mesi e negli anni precedenti. Di qui poi parleremo e mi riservo fra qualche momento di parlare. Se il Presidente acconsente, poi subito dopo devo parlare. Presidente Prego Segretario. Segretario Generale Credo che l’ultimo intervento del cons. Amoruso abbia chiarito i termini della questione, che io proverò a ripetere cercando di puntualizzarli meglio. Sostanzialmente il sistema prevede due tipi di incompatibilità: un’incompatibilità a ricoprire cariche pubbliche elettive, chiamiamola incompatibilità di carattere istituzionale, e questa incompatibilità è solo quella determinata per legge, cioè i casi di incompatibilità istituzionale o i casi di incompatibilità a ricoprire o meno cariche pubbliche elettive è quella determinata per legge, come sono determinati per legge esclusivamente i casi di ineleggibilità. Invece c’è un altro caso di incompatibilità che si verifica e un principio di conflitto di interesse che è determinato dalla propria presenza, dal proprio voto, in conflitto di interesse. E in questo caso, con riferimento al provvedimento specifico, cioè alla delibera, vorrei ricordare che l'Assessore non partecipa al voto, cioè non esiste un conflitto di interessi o un’incompatibilità se non c’è la partecipazione al voto determinante ai fini della decisione della valutazione del Consiglio comunale, ci possono essere altro tipo di considerazioni ma non questa. Non c’entra nulla col discorso che è proponente, non si verifica l’incompatibilità per il semplice fatto che uno è proponente, attenzione, ho cercato di specificare, è un altro tipo quello, è il sistema dell’incompatibilità, non è un sistema interpretativo, o c’è un conflitto materiale, diretto, che si esprime attraverso il voto, ed è il conflitto di competenza nel momento della votazione, che non è determinato dalle norme, è determinato dal fatto che esiste un voto che può essere in conflitto. O altrimenti l’incompatibilità di tipo istituzionale, cioè ricoprire cariche pubbliche, è solo quella determinata per legge. Cioè in buona sostanza non mi sembra che in ambedue i casi riguardi l'Assessore proponente del deliberato. ESCE IL PRESIDENTE DE SANTIS (34) ED ASSUME LA PRESIDENZA IL VICE PRESIDENTE POSCA Vice Psidente Prego collega Melchiorre. Cons. Melchiorre Allora delibera del 5 ottobre 2004, con la quale si approvava un protocollo d’intesa tra scuola regionale dello sport, CONI Puglia e Comune di Bari. In questa delibera, la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa fu apposta dal Sindaco dott. Michele Emiliano per conto del Comune e dal Presidente della scuola regionale dello sport CONI Puglia dott. Michele Barbone, dove lei Assessore è Presidente del CONI. .. la delibera è stata proposta da lei, e quindi noi riteniamo che Barbone rispetto a questa scuola regionale dello sport CONI Puglia sia un suo delegato e noi su questo vogliamo avere diciamo delle risposte da parte sua. Altra delibera del 26 maggio 2005, master in management delle attività sportive, finanziato dal Ministero, dall’Università e realizzato dal Politecnico di Bari con la collaborazione dell’Università di Foggia ed il CONI, approvazione schema di convenzione per l’ospitalità di quattro stagisti. Nella delibera si fa riferimento a “dare atto che l’ing. Raffaele Sannicandro, Assessore allo sport è il tutor didattico designato dal CTS (comitato tecnico scientifico), nominato dall’ATI (associazione temporanea di impresa) costituito dal Politecnico di Bari, l’Università di Foggia ed il CONI. Quindi in sostanza lei nomina la signora Vinciguerra istruttore amministrativo quale responsabile per conto dell'Amministrazione comunale. Anche su questa delibera noi le chiediamo un chiarimento per fugare ogni dubbio. Altra delibera, quella relativa al 25 novembre del 2004, con la quale su delibera presentata da lei come proponente, una delibera di Giunta – Segretario Generale volevo catturare anche la sua attenzione – votata anche dall'Assessore Sannicandro, vi è un’integrazione contributo di 7.500 euro al CONI provinciale. Quindi lei propone alla Giunta e vota con la Giunta, quindi su questo Segretario Generale volevo la sua attenzione, un contributo a favore del CONI provinciale che è chiaramente, come tutti quanti mi insegnate, è un organo gerarchicamente subordinato al CONI regionale. Se non è così, noi avremmo piacere che lei in aula ce lo potesse chiarire. Stesso discorso per quanto riguarda un’altra delibera, il 16 giugno 2005, ma guardi le stiamo prendendo veramente… No, non è un processo, Assessore io voglio che lei… Assessore ritorno a dirle… Vice Psidente Chiedo scusa, i colleghi hanno sollevato una mozione all’inizio del dibattito. Ass. Maugeri, o l’Assessore replicava ad horas su questo argomento, siccome è stato scelto che l'Assessore replichi alla fine del dibattito in merito, questa è stata posta in una maniera di chiarimento dal collega Loiacono. Cons. Melchiorre Ass. Sannicandro, siccome ho sentito l’Ass. Sannicandro, mi è parso di sentire “questo è un processo”, non è un processo, è un’aula di Consiglio comunale nella quale una forza di opposizione insieme alle altre le stanno chiedendo se la sua situazione rispetto a determinate delibere, poiché questa è la prima opportunità che ci viene fornita in Consiglio comunale, io penso che sia un elemento di chiarimento, nel momento nel quale lei ci risponderà e ci darà chiarezza rispetto a questo tipo di discorso non vedo la sua dichiarazione. Non è nessun processo. Se poi lei ritiene che possa essere un processo, noi continueremo questa attività anche attraverso i nostri parlamentari promuovendo un’interrogazione parlamentare. Però siccome siamo in quest’aula e se lei ci chiarirà… Interventi sovrapposti fuori microfono Vice Psidente Prego collega Melchiorre. Cons. Melchiorre Posso continuare. Quindi noi possiamo anche attraverso le interrogazioni parlamentari proseguire questo tipo di percorso, se lei invece ci dà delle risposte esaustive noi ci riterremo soddisfatti o insoddisfatti. Interventi sovrapposti fuori microfono Cons. Melchiorre Presidente, il cons. Veronico se vuole parlare si iscrive a parlare e parla. Io non ho… Vice Psidente Collega Veronico… Cons. Melchiorre Ma perché vi scaldate tanto, chiedo scusa? Perché vi scaldate? Interventi sovrapposti fuori microfono Vice Presidente Continui col suo intervento, prego. Cons. Melchiorre Presidente noi non vogliamo entrare nella rissa dove dei Consiglieri ci stanno portando. Basta rispondere, io non voglio far paura a nessuno cons. Veronico, non è nel mio stile, minacciare per che cosa? RIENTRA IL PRESIDENTE DE SANTIS (35) E RIASSUME LA PRESIDENZA Presidente Cons. Veronico la prego. Cons. Melchiorre. A tutti gli intervenuti ho chiesto di entrare nella delibera, perché poi sull’incompatibilità non è un problema che dobbiamo decidere qua. Allora discutiamo la delibera, discutiamo la delibera, poi insomma ognuno farà i passi che vuole. Vi prego di entrare nella delibera, poi padronissimi di andare al Prefetto, al Capo dello Stato, però qua stasera discutiamo la delibera. Cons. Melchiorre Presidente nessuno ha parlato né di Prefetto e né di Capo dello Stato, noi abbiamo dei dubbi e rispetto a questi dubbi, se l'Assessore Sannicandro ci dice… Intervento fuori microfono Cons. Melchiorre Presidente però se deve parlare l'Assessore, deve parlare il Consigliere. Presidente Assessore la prego. Prego cons. Melchiorre, vada avanti. Cons. Melchiorre O facciamo una deroga particolare all’Ass. Maugeri che può parlare in qualsiasi momento, però… Vi prego, io non penso né di essere irriguardoso o di fare delle minacce, così come il cons. Veronico dice. Ho posto solamente dei problemi con delibere alla mano, se l’Ass. Sannicandro ci risponde il problema si risolve, non capisco perché lei si scalda tanto. Presidente continuo a parlare, siccome è stata data la possibilità, io non mi sarei alzato e non avrei parlato se non mi fosse stata data questa possibilità. Le ultime due delibere, però ce ne sono tante altre, la 504 del 16 giugno 2005 e la 502 del 16 giugno 2005, con la quale il Comune, l'Amministrazione comunale di Bari firma dei protocolli, anzi propone dei protocolli d’intesa tra il Comune di Bari, il CONI e la FIDAL. Anche in questo caso noi riteniamo per esempio che colui il quale ha proposto queste delibere sia anche il Presidente del CONI regionale. Rispetto a questo, Assessore, le chiediamo – ma con la massima serenità, proprio veramente mi creda con la massima serenità – se lei ci dà delle risposte in questo senso noi, se ci riterremo soddisfatti, diremo che ci riteniamo soddisfatti. Diversamente è chiaro che poi giocoforza faremo altro. Grazie. Presidente Grazie a lei cons. Melchiorre. Ha chiesto la parola il Sindaco, ne ha facoltà. Sindaco Siccome ho l’impressione che, come spesso avviene, il dibattito consiliare sta sbandando su questioni che non hanno nulla a che vedere con l'ordine del giorno, per dare un contributo di chiarezza devo … veramente mi pare alla ricerca di argomenti che non esistono, perché anzichè studiare il Regolamento e articolo per articolo individuare difetti o migliorie possibili del provvedimento, si ricorda dopo tre anni e mezzo che forse esiste una questione di incompatibilità, diciamo così, di conflitto di interessi generali tra la figura del Presidente regionale del CONI e la funzione di Assessore. Quindi l’unica autorità in questa fase che può valutare se esiste o non esiste questo conflitto di interessi mi permetterò di dire dal punto di vista politico è il Sindaco di Bari, che ha conferito la delega all'Assessore in questione. Il Sindaco di Bari l’ha conferita tre anni e mezzo fa, nessuno in questo periodo di tempo ha mai mosso questioni in maniera diciamo condivisibile, per cui fino a prova contraria io non intendo assolutamente discutere della questione della compatibilità, soprattutto quando si parla di un altro argomento, cioè del Regolamento per l’assegnazione degli impianti sportivi, e pertanto ho l’impressione che tutto questo ragionamento non abbia né capo, né coda. Potrebbe esserci un’altra possibilità, oltre che rivolgere un’istanza politica al Sindaco: quella di impugnare gli atti eventualmente viziati da illegittimità per eccesso di potere, perché questo è il vizio che potrebbe viziare gli atti che sono stati. Però, sempre come suggerimento, vi dico che l’eccesso di potere non può che conseguire, come diceva il Segretario generale, ad un interesse personale del soggetto che vota la delibera, mai del soggetto che propone. Tanto più se il soggetto che propone è un soggetto collettivo, perché a me basterebbe oggi dire “Assumo come mia la delibera in questione” – e io ovviamente lo faccio – e dal punto di vista giuridico anche il più grande dei conflitti di interesse di questo mondo verrebbe cancellato dal punto di vista giuridico dal fatto che la proposta deriva dalla Giunta nel suo complesso. Ora è possibile mai che per mezz’ora un Consiglio comunale venga costretto a discutere del nulla? Ve lo chiedo a quest’ora? Allora per favore ricomponiamoci, cioè se c’è la voglia di discutere degli impianti sportivi di Bari noi siamo qui pronti anzi a discutere di qualsiasi argomento che sia sensato, perché il dramma dell’opposizione in questo Consiglio comunale sta arrivando a livelli che la televisione sta registrando, sono mesi e mesi che non emerge una sola idea che voi trasmettete a noi perché noi la possiamo in qualche maniera rimeditare ciò che stiamo facendo. Io vi garantisco che nella mia Amministrazione io ho seguito con grande attenzione tutto – e i Consiglieri dell’allora minoranza me ne daranno atto – tutto il lavoro importantissimo che la minoranza di Centrosinistra allora seppe svolgere su Punta Perotti, sulla Fibronit, sul nodo ferroviario e su un’infinità di altre cose, che sono diventate il programma di governo del Centrosinistra. Ora io mi chiedo, questo non accadrà mai, ma ove voi doveste mai vincere le elezioni, che cosa pensate di fare di questa città? Le vostre facce smarrite che non producono un’idea neanche a pagarla hanno riempito le telecamere, questo vuoto di idee per il futuro è il dramma del Centrodestra di questa città, è la ragione per la quale io vi chiedo – per l’ultima volta credo – per favore cambiate atteggiamento, ricominciate a fare il lavoro che avete sempre fatto, cercate di fare politica anche dall’opposizione assieme a noi, perché la disponibilità da parte mia e della mia maggioranza a dialogare con voi è totale, è assoluta, però su questioni di merito, su questioni non insultanti, non personali, sono tutti passaggi che siete in grado di realizzare perché lo avete sempre fatto in vita vostra, di lavorare in questa maniera. Perché non ricominciate? Perché non ricominciate un dialogo su cose concrete? Alla gente non interessa che governi la Sinistra o la Destra, quello che interessa è che qualcuno mostri di avere delle idee per questa città,e io idee in tre anni e mezzo dalla mia minoranza non ne ho avute, neanche una, ed è un fatto drammaticamente scritto nei verbali di questo Consiglio comunale, rendetevi conto di questa cosa. E siccome non è nel vostro interesse proseguire in questa maniera, io vi chiedo per favore rientrate in voi stessi e ricominciate a lavorare per la città di Bari. Grazie. Presidente Grazie signor Sindaco. Ne ha facoltà il cons. Cippone. Cons. Finocchio se vuole le do la parola. Prego cons. Cippone. Cons. Cippone Grazie Presidente. Presidente io mi ero prenotato a parlare subito dopo l’intervento di Mattia, mi era sfuggito che si era prenotato il collega Consigliere Michele Amoruso. Sostanzialmente lui mi ha letto nel pensiero, io sostanzialmente volevo appunto riferire che molto probabilmente, piuttosto che parlare di un problema di incompatibilità, si sarebbe eventualmente posto un problema di conflittualità. Ho voluto prenotarmi ad intervenire subito dopo l’intervento del collega Mattia, ma a questo punto lo faccio perché anche il collega Amoruso e il Sindaco hanno sostenuto che per tre anni, addirittura il Sindaco dice tre anni e mezzo, forse il Sindaco ha detto esattamente il periodo, non è vero che nessuno ha detto nulla, perché come ricorderà sicuramente l'Assessore Sannicandro esattamente dopo pochi mesi dall’inizio della consigliatura c’è stata Repubblica che ha fatto un’intera pagina ed è stata una delle prime volte in cui è apparso il mio nome su Repubblica e l’articolo che sicuramente ricorderà l'Assessore è stato proprio quello di evidenziare, perché io ritengo che questo avrebbe dovuto essere il Centrosinistra, di evidenziare proprio un problema non di incompatibilità ma, per quello che mi riguarda, io ho sempre sostenuto che si sarebbe potuto creare un problema di conflittualità. Ed in uno di quei provvedimenti citati dal collega Filippo Melchiorre, io lo ricordo perfettamente, addirittura l’Ass. Sannicandro ritirò il provvedimento. Io dico questo perché secondo me sarebbe da cogliere… Presidente Cons. Cippone siamo entrati in delibera, stiamo uscendo daccapo. La prego, le sarei grato, grazie. Cons. Cippone Mi scusi, Presidente, lei ha ragione, però sa, dopo che un po’ tutti gli interventi, come giustamente ha detto il Sindaco, il Consiglio ha sbandato sul provvedimento, allora se mi è consentito io volevo cogliere lo spunto dell’intervento del Sindaco perché si possa effettivamente tutti quanti nei propri ruoli, chi di maggioranza, chi di opposizione, chi di colui il quale magari si barcamena perché magari un giorno è opposizione, un giorno è maggioranza, proprio perché scevro da qualunque tipo di condizionamento, sarebbe il caso che effettivamente in questo ultimo anno e mezzo, in questo scorcio di termine di fine consigliatura io ritengo che molto probabilmente sarebbe per il bene della città opportuno che tutti quanti noi ci potessimo impegnare. Per cui io per primo cercherò di cogliere l’essenza dell’intervento del Sindaco. E sempre per onor di verità e di giustizia, io quando il cons. Loiacono ha fatto l’intervento, il primo intervento su questo provvedimento, lui ha immediatamente premesso che è fuori discussione la qualità dell'Assessore, la bontà dell'Ass. Sannicandro, magari anche dello stesso provvedimento, lui fatta questa premessa ha posto il problema dell’incompatibilità, o conflittualità che dir si voglia. E poi ho voluto prendere la parola perché sicuramente l’Ass. Sannicandro, ma anche il Sindaco, ricorderanno di una delle prime associazioni nate a fine del 2003, proprio a sostegno anche della candidatura del Sindaco Emiliano, “Bari città dello Sport”, anche l’Ass. Sannicandro è stato un sostenitore di questa associazione di promozione sportiva. Io ritengo che il provvedimento, per quanto ho avuto possibilità di approfondirlo, io ritengo che sia indiscutibile la qualità e la bontà di questo provvedimento anche se proprio, mi rivolgo al collega cons. Sabino De Razza, siccome nel gruppo di lavoro nel quale abbiamo approfondito la delibera c’è stato un Consigliere circoscrizionale del quartiere San Paolo-Stanic-Villaggio del Lavoratore che poneva un problema a proposito di quel campo di calcio che poi alla fine, nonostante le promesse non è stato più possibile realizzare e il collega, il Consigliere circoscrizionale De Toma mi diceva di cogliere anche l’opportunità per ricordare un po’ alla Giunta, al Sindaco e alla stessa aula che purtroppo in quel quartiere esistono dei problemi estremamente seri e lo sport, sappiamo qual è la finalità nel sociale dello sport, in particolare del calcio, mi diceva di ricordare di questo impegno della campagna elettorale, stiamo parlando del Villaggio del Lavoratore, il quartiere cosiddetto operaio, ex operaio. E poi volevo rispondere all’avvocato, al collega Carbone a proposito del mio intervento fuori microfono, quando io parlavo di etica. Io ritengo che al di là di ogni cosa… Presidente Cons. Cippone la prego. Cons. Cippone Presidente se lei ritiene che io stia andando fuori. Presidente Non ritengo, è fuori proprio. Poi lei non deve prendersela con me, io la prego di stare in delibera, in argomento. Cons. Cippone Presidente se lei ritiene che io sia andato fuori argomento mi fermo, ho voluto soltanto precisare che nel 2004 è uscita un’intera pagina di Repubblica dove il sottoscritto, perché questo per me significa essere di Centrosinistra, evidenziava il problema dell’incompatibilità e della conflittualità dell’Ass. Sannicandro, per un fatto di lealtà e correttezza. Presidente Grazie al cons. Cippone. Ne ha facoltà il cons. Ginefra. Cons. Ginefra Grazie Presidente. Noi giungiamo con enorme ritardo all’approvazione del Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi, un ritardo che, occorre immediatamente chiarire, non è di questa Amministrazione ma rinviene diciamo da un difetto di programmazione delle precedenti, se è vero come è vero che stiamo andando a riformare un Regolamento del 1986. Questa città ha conosciuto in termini di realizzazione di impiantistica sportiva, grazie ai governi di Centrosinistra e poi realizzazioni della prima Amministrazione Di Cagno Abbrescia per i Giochi del Mediterraneo ha avuto la possibilità di vedere in una stagione – lo ribadisco – per meriti di chi programmò quegli interventi e quel grande evento sportivo, che furono le Amministrazioni di Centrosinistra, e per diciamo la capacità di poi realizzare gli impianti della prima Giunta Di Cagno Abbrescia, taluni diciamo per i quali, Ass. Sannicandro, siamo costretti, verificheremo poi nel merito se vi furono delle disattenzioni rispetto ad esempio il Palasport di Japigia perché, l’ex Ass. Loiacono lo ricorderà, noi siamo di fronte ad una delle più importanti strutture di quei Giochi del Mediterraneo che in fase di realizzazione se alcune osservazioni che furono formulate dai tecnici corrispondono al vero, addirittura non vedeva quel sistema di ancoraggio del solaio alla struttura portante. Ed è questo il motivo per cui il Palazzetto dello Sport è stato chiuso in questi anni, ed è per questo che il governo di Centrosinistra a livello nazionale, grazie all’iniziative dell’Ass. Sannicandro, ha provveduto a trovare la copertura finanziaria per gli interventi manutentivi straordinari che riconsegneranno quell’importante struttura alla città. Faccio questa precisazione in merito al Regolamento perché io ritengo che stiamo facendo cosa buona e giusta dopo anni di incertezze, ricorderanno i Consiglieri di opposizione all’epoca maggioranza di questo Comune che proprio sull’impiantistica sportiva si consumò uno dei momenti più traumatici della vostra esperienza di governo, perché avevate le idee molto confuse, per voi probabilmente anziché addivenire ad una revisione del Regolamento dell’86, sarebbe stato meglio – così come qualcuno paventò da funzioni di direzione generale ad esempio della scorsa Amministrazione – creare una società per azioni che provvedesse alla gestione dell’impiantistica sportiva, perché probabilmente anzichè prevedere quella regolamentazione degli impianti sportivi che come dice il Regolamento in narrativa ha la finalità di determinare quelle caratteristiche di efficienza, di efficacia ed economicità degli stessi impianti, diciamo si avevano altre idee nella gestione. Colgo, come ricordava il signor Sindaco, che esiste – e mi consentirete se anche io cado nell’errore di sviare per qualche secondo – colgo un nuovo vigore da parte del Centrodestra barese sui temi che riguardano le compatibilità, le incompatibilità e i conflitti di interesse. Temi sui quali io non metto in discussione che voi avete maturato nel corso delle esperienze di Governo nei dieci anni di governo Di Cagno Abbrescia e durante gli anni del governo Berlusconi enormi competenze in materia, se è vero come è vero che in questa città noi abbiamo avuto degli attori fondamentali della vita politica, lo ricorderà il capogruppo di Alleanza Nazionale Filippo Melchiorre, quando un suo Assessore all’urbanistica all’epoca passò con disinvoltura dal compito di rappresentante dell'Amministrazione a primo interprete di alcune progettazioni importanti di questa città, quelle sì inopportune dal punto di vista politico e amministrativo. Ecco perché io ritengo, Assessore, che lei fa bene a portarci il suo bagaglio di esperienza in questa proposta regolamentare, anche io chiedo come il collega Amoruso un chiarimento su quell’aspetto relativo alle competenze di quest’aula e della Giunta consiliare. D’altronde non mi spiegherei come mai proprio nel mondo sportivo i governi di Centrodestra hanno ampiamente attinto da figure del mondo di cui lei è interprete regionale, sottosegretario Pescante, membro del Comitato Internazionale Olimpico, e già Presidente della Federazione, cioè del CONI, ha svolto un ruolo di primo attore nei governi del Centrodestra. In questo però, Sindaco, probabilmente con questo atto noi restituiamo, con l’attenzione che dobbiamo al mondo sportivo professionistico e a quello che svolge attività di base a livello associativo, noi riconsegniamo gli impianti della città ad un uso che risponde a quei criteri e lo facciamo invadendo un campo che, anzichè essere oggetto di attenzione delle precedenti Amministrazioni per quello che è il tema dello sport nella qualità della vita dei cittadini, è stato per troppo tempo un serbatoio elettorale. E forse in questo io colgo il risentimento di alcuni colleghi del Centrodestra. Presidente Bene, non ci sono più interventi. Per il secondo intervento cons. Cea, cinque minuti. Cons. Cea Grazie Presidente. Sindaco lei ha chiesto a noi della minoranza cosa ne vogliamo fare, se dovessimo vincere le elezioni, di questa città. Le rispondo con un verbo, Sindaco: ricostruire. Noi abbiamo l’onere e l’obbligo di ricostruire la città dal disastro di questa Amministrazione. Questo le sia chiaro, Sindaco, noi abbiamo l’obbligo di ricostruire una città per tutte le .. amministrative, per l’assoluta assenza di questa Giunta nel dare alla città quel salto di qualità che quando i cittadini l’hanno votata da lei si aspettavano. E lei questa sera ci viene a dire, viene a dire noi che abbiamo dato un esempio di concretezza e di saggia Amministrazione, in nove anni, cambiando la città, trasformandola nel senso reale, e lei stasera ci viene a dire cosa volete fare di questa città? Sindaco ma lei si rende conto che ha vissuto nove anni di recupero urbanistico, di recupero territoriale, di riqualificazione di opere pubbliche sul territorio di Bari, lei stasera mi viene a dire una cosa del genere, dimenticando quello che lei non ha fatto in questi tre anni e mezzo? Mi consenta, Sindaco, ma ci vuole un fegato grande davvero in questa maniera, ma grosso, grosso, grosso, ad avere il coraggio di dire una cosa del genere. Guardi lei passerà alla storia, Sindaco, non solo per quello che non ha fatto, perché ormai è sotto gli occhi di tutti, ma per la capacità di far apparire quello che non ha fatto, e soprattutto nella consapevolezza di dire cose inesatte, lei sarà ricordato per questo. Si vesta un po’ di umiltà, Sindaco, e comprenda che se questa minoranza è qui a sollevare delle questioni lo fa nell’interesse e per il bene della città. E per il bene della città, Sindaco, questa minoranza non si può accompagnare al suo operato, perché noi non dobbiamo naufragare nel mare dei suoi fallimenti, noi avremo delle distanze enormi da lei, caro Sindaco, perché i cittadini sapranno che chi ha combinato guai – ovviamente mi riferisco a guai di crescita della città, in termini di sviluppo della città – sono i guai che lei ha combinato, non questa minoranza dandole l’appoggio. Tra noi e lei, Sindaco, e quando dico “lei” intendo la sua coalizione, c’è una barriera altissima, enorme, infinita Sindaco, sotto ogni aspetto, ribadisco “sotto ogni aspetto”. E lei non può venire qui a dare lezioni questa sera di saggezza politica o di collaborazione politica, lei non può invitarci ad un contributo che da noi non avrà mai. Se lei Sindaco stasera si prende il lusso di dire, offendendo l’intelligenza di tutti quanti, che la delibera portata in Consiglio comunale dall’Ass. Sannicandro, lui l’ha firmata, l’Ass. Sannicandro la firma, l’Ass. Sannicandro la trasmette al Consiglio comunale, lei stasera dice qui – voglio vedere chi solleverà questioni di conflitti, ecc. – avoco a me la delibera, sono io il proponente. Ma scusi, Sindaco, ma mi faccia capire, ma noi in quale Stato viviamo? In uno Stato di democrazia o in uno stato che appartiene a se stesso? Cioè lei può fare le cose e le può disfare come vuole? Lei ritiene che si possa dire una cosa del genere, lei Sindaco, in quest’aula? Cioè lei può dire serenamente in quest’aula consiliare “avoco a me la delibera come in effetti avoco a me – lo ha detto lei – sono io il proponente di questa delibera”. Quindi noi stasera stiamo discutendo di una delibera che nasce nel 2006 come proponente Sannicandro, questa sera improvvisamente il 17 dicembre 2007 la firma di Sannicandro è cassata e lei avoca a sé come proponente questa delibera. Ma guardi, Sindaco, la prego, ma veramente sono io a pregarla, non offenda l’intelligenza di tutti, di tutti Sindaco, e fra l’altro mi chiedo, scusi Sindaco, e mi dia una risposta, ma mi faccia capire che necessità poi ha lei di avocare a sé quella delibera se lei stesso dice che non c’è incompatibilità o non c’è conflittualità? Io dissocio da quello che dice Cippone, non si parla di conflittualità, si parla di incompatibilità, di conflittualità, noi solleviamo una questione di incompatibilità politica. E lasci perdere perché non lo avete sollevato due anni fa o tre anni fa, o lo ha sollevato solo adesso. Lasci perdere Sindaco, perché anche lei ha lasciato perdere, Sindaco, esiste uno stile, esiste uno stile istituzionale, Sindaco, e a questo stile noi abbiamo sempre dato, come dire abbiamo assecondato questo stile nell’interesse della città. Ma questa sera che è in gioco – ho terminato, grazie Presidente, stiamo parlando di cose serie – e questa sera… Ass. Maugeri lei sorride sempre perché lei evidentemente… Presidente No, sulla battuta mia, che ho detto “io rispetto il Regolamento”. Cons. Cea Ho capito, l’Ass. Maugeri ride perché dice “io rispetto il Regolamento”. Presidente L'Assessore si ricorda il passato sul Regolamento. Cons. Cea Allora dicevo, Sindaco, io prendo le distanze da quello che dice Cippone non è conflittualità, è incompatibilità politica, questa sera è in gioco il destino dei beni che si appartengono alla città di Bari, stasera non è in discussione il protocollo d’intesa col CONI, non è in discussione l’affidamento temporaneo di un anno non so di che cosa, questa sera noi stiamo disciplinando l’utilizzo dei beni sportivi della città di Bari. Con la prossima delibera discuteremo dei contributi che saranno erogati – ho terminato Presidente –. Ecco perché noi questa sera sentiamo il dovere di sollevare la questione, perché è una questione che sarà disciplinata non in un arco temporale limitato ma sarà disciplinata in un arco di tempo illimitato, caro Sindaco, e se voi non comprendete queste cose ma le ha comprese solo il cons. Amoruso, quando opportunamente e intelligentemente ha fatto quell’intervento sulla specificità, non è colpa nostra. Presidente Comunque mi sono riportato i numeri, 27 interventi, nessuno ha parlato della delibera, anzi qualcuno ha parlato della delibera. Bene, vi prego, per me il dibattito è consumato allora, non ci sono più interventi credo. Prego cons. Loiacono, sulla delibera, è inutile dirlo a lei perché lei è abbastanza bravo su queste cose. Grazie. Cons. Loiacono Presidente questo secondo intervento naturalmente riguarderà la delibera e un breve cenno alla questione di cui prima io stesso ho sollevato. Quando il cons. Amoruso parla, credo anche supportato dal parere del Segretario Generale, della specificità degli atti, cioè di volta in volta gli atti che si vanno a proporre in Giunta, una delle delibere, questa è classica, anche se non comporti impegni di carattere finanziario, ma qua non è che Carbone dice “trovami la norma”, qua non è che dobbiamo trovare la norma, qua è nei fatti l’incompatibilità. Cioè l’Ass. Sannicandro propone una delibera nella quale poi, nel deliberato, si dà atto che l’ing. Raffaele Sannicandro, cioè lo stesso Assessore, ed è anche trascritto “Assessore allo sport”, è il tutor didattico designato dal CTS (comitato tecnico scientifico) nominato dall’ATI, dal Politecnico di Bari, dall’Università di Foggia ed il CONI. È qui che sta l’incompatibilità, per un fatto di opportunità quantomeno su queste delibere l'Assessore non può votare, non deve essere presente, cerchiamo di capirci, di intenderci, questo fa parte del buon comportamento di un politico. So benissimo che probabilmente con questa nomina l’Ass. Sannicandro ci andrebbe anche a rimettere, ma non è normale porlo in questi termini un provvedimento dell'Amministrazione. Detto questo, io sono convinto che sulle singole delibere c’è l’inopportunità della presenza dell’Ass. Sannicandro in relazione alla sua funzione di Presidente regionale del CONI, quindi invito anche la Giunta a prendere atto di questa incompatibilità. D’altro canto la stima verso l’Assessore Sannicandro non è minimamente in discussione, tra l’altro io direi che farebbe bene il Sindaco a dare all’Ass. Sannicandro deleghe di altro tipo, tipo quella che ha attualmente sul piano strategico, dove l'Assessore si sta proponendo con impegno. Quindi non è in discussione il ruolo dell'Assessore, della persona Sannicandro. Questo è un palese.., c’è una palese incompatibilità. Poi come al solito il Sindaco è molto bravo a girare la frittata, e c’è un detto carbonarese, Sindaco, che dice pressappoco così: “cud fasc come a soldancap” – soldancap è un nomignolo di una famiglia – dove dice “u mi iè u mi, e u tu iè pur u mi”, quindi ho chiuso con questo inciso, l’ho detta tutta su come lei è bravo a girare le cose, cioè qua sembra che noi del Centrodestra in questi dieci anni non abbiamo fatto nulla, è venuto lei, il podestà, e ha fatto tutto. Lei non ha fatto un bel niente in questa città, Sindaco! E l’Ass. Maugeri che sghignazza poi mi dovrà venire a dire fra un paio di giorni come fa a fare gli studi meteomarini, poi me lo dovrà spiegare fra un paio di giorni Assessore, quando le darò i dati. C’è un altro aspetto, Sindaco, Ass. Sannicandro: mi viene detto da diverse associazioni, io parlo di un’associazione presieduta da un amico di Carbonara, cioè questi non riescono sebbene affiliati al CONI ad ottenere l’utilizzo delle palestre. C’è una squadra di pallavolo che non riesce ad ottenere l’utilizzo della palestra perché i costi sono esosi in quanto il Comune l’ha affidata al CONI, il CONI ha affidato queste palestre non so a chi altri, per cui sono fuori dal giro e si incontra notevole difficoltà ad impegnare i giovani. Quindi queste sono le ragioni per le quali il sottoscritto voterà contro questo provvedimento. Grazie. Presidente Ha chiesto Meleleo, prego. Cons. Meleleo Io, parlando brevemente della delibera, ritengo che effettivamente si è perso molto tempo soprattutto in questi ultimi mesi perché a quanto mi risulta questa delibera era all’attenzione del Consiglio già da molto, molto tempo. E quindi era opportuno, forse, recuperare questo tempo per le problematiche che vivono le associazioni nel barese, nella nostra città, per fruire degli impianti sportivi. In merito però alla delibera portata all’attenzione di questo Consiglio, io sinceramente volevo non intervenire ed è stato di stimolo al mio intervento sia gli interventi fatti dai miei colleghi, sia in ultimo la chiosa fatta dal nostro beneamato Sindaco. In merito al discorso che facevano i miei colleghi, caro Assessore vista la stima che nutro nei suoi confronti, io ritengo che anche se non si volesse parlare di incompatibilità, e io non voglio parlare di incompatibilità, sarebbe forse stato più opportuno parlare di opportunità nello stilare la delibera in quel modo. Comunque, al di là di questo fatto che ritengo veramente di poco conto, per il lavoro che ci attende, vorrei soffermarmi invece su quello che ha detto il Sindaco che in un certo qualmodo ha visto la mia persona in un certo senso quasi mortificata nel momento in cui lui parla anche di volti sconfitti e volti supini di fronte all’attività svolta da questa Amministrazione, che secondo il Sindaco sarebbe un’attività prodromica di una vittoria sicura nel 2009. Allora Sindaco, quando lei ha posto la domanda “che cosa avete voi come progettualità che vi porterà a convincere i cittadini di questa città a votarvi nel 2009”, guardi signor Sindaco anche se noi non avessimo affatto progettualità per il futuro, dopo il 2009, io basta che ai cittadini possa dire “faremo tutto il contrario di ciò che sta facendo questa Amministrazione” e sono convinto che saremo solo per questo fatto vincenti. Ma non voglio rendere meschino il mio intervento sulla scorta di un’attività politica che io sento profondamente di portare avanti sempre dal lato dell’opposizione in questi cinque anni. E io mi auguro che voi possiate continuare a governare in questo modo perché? L’ho ripetuto già in diverse occasioni, non ritengo che questa opposizione non abbia sviluppato progetti, non ritengo che questa opposizione non abbia cercato di coinvolgere in alcune circostanze la maggioranza, per comprendere le proprie posizioni. Ma ogni volta che questa opposizione ha fatto questi tentativi, è stata sempre, sempre, relegata al ruolo di opposizione, mai una volta questa maggioranza è intervenuta in un dibattito serio e mai una volta ha accolto, mai una volta ha accolto qualche istanza di questa opposizione soprattutto per quanto riguarda temi di grande importanza per il futuro di questa città. Il sottoscritto ha fatto battaglie continue, soprattutto dal punto di vista fiscale, soprattutto dal punto di vista economico, e questa maggioranza non mi ha mai, “mai”, ascoltato, ma non solo non mi ha mai ascoltato, non ha voluto neanche instaurare un dibattito col sottoscritto, non ha voluto instaurare un dibattito col collega Loiacono per come condurre il discorso dei lavori pubblici, mi sento sotto certi aspetti un po’ frustrato e vorrei che i cittadini non solo seguissero ciò che ha detto il Sindaco ma seguissero anche ciò che dice questa opposizione. Mi sembra ridicolo che l’altro giorno sulla stampa il Sindaco entra in conflitto con il Presidente della Regione per un problema fiscale. Allora io mi chiedo: e come mai il Sindaco, che poc’anzi ha detto “voi non avete mai avuto idee, non avete avuto mai progettualità” e mi sono sempre sgolato di far comprendere agli Assessori competenti, prima Boccia e poi la Capano, che qua c’è un modo diverso di poter affrontare la fiscalità di questa città, fiscalità che doveva essere anche da volano allo sviluppo economico e commerciale di questa città. Mai, mai il Sindaco presente su quella sedia, che è capace solo di fare una politica dell’annunciazione che poi non si sviluppa mai in cose concrete, mai una volta che ha detto “probabilmente l’opposizione per certi versi ha ragione”. Però poi vengo ad apprendere che il Sindaco non accetta una politica fiscale adottata dalla Regione. Ma se è la politica adottata da questo Comune perché si pone in contrasto col Presidente della Giunta regionale, nel momento in cui siamo stati i primi, è stata per prima questa Amministrazione a mettere in moto un meccanismo di aumenti – Presidente finisco, un secondo e finisco – aumenti fiscali? Il mio è il primo intervento, io non sono molto pratico del Regolamento… ESCE IL SINDACO (34) Presidente Ho capito, a me dispiace, sto malissimo quando vi devo togliere la parola, vi avviso, però questo è un Regolamento. Guardate io da un po’ di tempo mi sono affezionato al Regolamento, mi avete fatto affezionare al Regolamento. Cons. Meleleo È il primo intervento, ma mi faccia capire io come primo intervento… Presidente Non esiste il primo intervento, esiste se nella prima tornata, stiamo nei secondi e vale cinque minuti. Concluda. Cons. Meleleo Va bene, chiudo, chiudo dicendo che mi sembra incomprensibile che un Sindaco per poter chiudere un argomento che si poteva chiudere veramente in due minuti attacca questa minoranza dicendo che non si ha da parte nostra idee, non si ha progettualità, quando quelle poche volte, anzi io dico quelle molte volte che abbiamo cercato di collaborare con voi per portare avanti dei progetti per questa città, siamo stati completamente ignorati. Grazie. Presidente Grazie cons. Meleleo. Ne ha facoltà il cons. Bisceglie. Cons. Bisceglie Grazie Presidente. Io vorrei cercare di entrare immediatamente nel merito della delibera, in quanto mi è sembrato che il dibattito si sia svolto in modo assolutamente improprio, fuori da ogni canone direi anche di garbatezza, perché non penso che coloro che si interessano di sport stasera… Questa delibera di cui ci stiamo interessando ha una sua propria valenza all’interno della quale io non intravedo nessun elemento né di conflittualità, né incompatibilità, di inopportunità, per cui è una delibera di assoluta trasparenza. Trasparenza del resto riconosciuta in tutti i passaggi previsti ovviamente dalle norme e quelli non previsti dalle norme, cioè di un confronto aperto, chiaro, non solo nell’ambito della Commissione consiliare ma addirittura in un organismo collettivo costituito da ben 28 membri quale la Consulta dello sport. Quindi un confronto che è stato sviluppato nel tempo e sulla bozza di proposta, e nell’ambito di organismi collettivi e collegiali, e poi riproposta addirittura nella sua versione definitiva. Quindi certamente l'Assessore non si è sottratto al confronto, veramente l'Assessore ha chiesto suggerimenti in merito, migliorativi, certamente l'Assessore non ha adottato un atto di imperio, quindi questo non fa altro che smentire ovviamente tutta una serie di illazioni. Quali sono le caratteristiche più evidenti, più importanti? A mio parere sono innanzitutto quelle di aver voluto finalmente classificare quelli che sono gli impianti sportivi fra quelli di rilevanza cittadina e quelli di rilevanza circoscrizionale, questo ha consentito di introdurre elementi di novità molto importanti, in particolare sul piano poi della gestione di questi impianti. Uno degli aspetti negativi su cui alcuni Consiglieri si sono soffermati, cioè quello di avere difficoltà poi nella gestione, quindi anche nella manutenzione ordinaria di questi impianti, lo sviluppo di questi due livelli di intervento consente da un lato di separare quelle che sono le gestioni più onerose da quelle più quotidiane, e dall’altro comporta sul piano politico un segnale forte verso le Circoscrizioni in particolare che vengono ad assumere un ruolo più adeguato, più idoneo a quello che è lo spirito del decentramento. E quindi questo fa sì che i Consiglieri circoscrizionali, i Consigli circoscrizionali assumano quindi una rilevanza anche in chiave amministrativa, in chiave gestionale. Non è cosa da poco, io ritengo che questo coraggio, questa forza che viene espressa in questa delibera, cioè di andare incontro ad una volontà politica così forte, mi sembra onestamente un atto non secondario. Altro elemento importante è quello di aver creato due livelli sul piano gestionale ipotizzabili, cioè quello di una gestione annuale, che più prevalentemente va incontro ad interessi delle Circoscrizioni stesse, e quello invece pluriennale, che ovviamente comporta un impegno sul piano gestionale notevolmente più elevato, e quindi diciamo che non è tanto rivolto alle associazioni sportive quanto ad organismi molto più rappresentativi. Bene, anche questa mi sembra una proposta interessante, una proposta che lascia intravedere ovviamente varie possibilità di scelta per quanto riguarda gli enti e i soggetti che vogliono entrare nella gestione di un impianto sportivo, e questo di fatto comporta un’apertura anche qui verso la società, verso coloro che vogliono entrare sul piano imprenditoriale nell’ambito della gestione sportiva, che non è una cosa di poco conto visto che tutti poi parlano ovviamente di imprenditorialità, pochi poi fanno sì che questa imprenditorialità sia la più ampia, la più aperta, la più varia possibile. In conclusione io non posso altro che confermare quello che ho espresso anche in Commissione, cioè che questa delibera ha tutte le caratteristiche di novità e di apertura verso il mondo sportivo per cui anticipo il mio voto favorevole, e nello stesso tempo la più ampia solidarietà nei confronti dell’attività amministrativa svolta dall’Ass. Sannicandro. Presidente Grazie al cons. Bisceglie. Non ci sono più interventi. Come? Non la sento, cons. Melchiorre. Allora l'Assessore ha facoltà di replicare, poi no ci sono più interventi, si va alla dichiarazione di voto. ESCE IL PRESIDENTE DE SANTIS (33) ED ASSUME LA PRESIDENZA IL VICE PRESIDENTE POSCA Ass. Sannicandro Io innanzitutto volevo ringraziare per le dichiarazioni di stima da parte di tutti i Consiglieri, che ovviamente mi fanno molto piacere dal punto di vista della persona. E quindi se c’è questo, per il resto vi posso tranquillizzare perché il problema non esiste. Allora colgo l’occasione, visto che non si è mai parlato, per parlarvi un po’ di quella che è l’istituzione sportiva in Italia. Il CONI innanzitutto è un ente pubblico e quindi io non sono il padrone del CONI, quindi già questo dovrebbe far accendere qualche lucina. Inoltre il CONI è organizzato, non ha funzioni di controllo, c’era qualcuno – adesso è andato via – che mi parlava, non ci sono funzioni di controllo tra Comune e CONI, quindi non esiste il concetto di controllore e controllato, né esiste un conflitto di interessi, perché evidentemente gli interessi non ci sono, tanto per cominciare, perché il CONI è un ente pubblico. Tutt’al più ci può essere una comunione di interesse, così come tutte quelle delibere citate dal cons. Loiacono e da Melchiorre, potranno verificare entrando nel merito che in tutte quelle esiste sempre un rapporto di collaborazione, cioè nel senso che noi siamo grati al CONI quando entra in sinergia e si rapporta con l'Amministrazione. Sullo specifico, la scuola, il CONI è un ente pubblico come la Provincia, lei è dipendente della Provincia, così come ci sono molti di voi che fanno parte di sindacati o di associazioni. E quindi il CONI è un’organizzazione complessa, è un’organizzazione indicata dallo Stato. Quindi la Scuola regionale dello sport io non faccio parte della scuola regionale dello sport, il Presidente è Barbone, quindi quella convenzione di cui si parlava, che tra l’altro è una convenzione di collaborazione tra due istituzioni sul piano formativo, ma peraltro il Presidente della scuola è Barbone, che non è un mio dipendente evidentemente. Così come quell’altra delibera citata si riferiva ad un contributo su un’attività implementata dal CONI provinciale, il CONI provinciale è un altro ente, se voi leggete lo Statuto, gli organismi provinciali e regionali sono autonomi, sono delle organizzazioni autonome. Quindi anche qui il problema non si pone. Il CONI regionale non ha funzioni di controllo sul CONI provinciale e quindi sono assolutamente autonomi da questo punto di vista. Per quanto riguarda sul piano giuridico, non esiste il problema dell’incompatibilità, ci sono tantissimi casi, lui ha citato quello di Pescante ma ce ne sono decine, il Sindaco di Ancona è Presidente del CONI, anche in questa città ci sono stati dei casi precedentemente, il problema non si pone. Ma io vorrei entrare invece sul punto etico, allora il Presidente regionale del CONI così come il Presidente .., non partecipano in nessuna associazione sportiva, o federazione, o ente di promozione sportiva, quindi sono assolutamente super partes, sono nelle condizioni ideali nella gestione dello sport, della promozione sportiva, proprio perché sono super partes, come dovrebbe essere – dovrebbe essere – un Assessore allo sport nell’ambito cittadino ovviamente. Vi ricordo che ci sono stati molti casi anche in questa città, ma ce ne sono, dove ci sono Assessori allo sport che sono Presidenti di federazioni o di enti di promozione sportiva, lì si potrebbe ravvisare un conflitto di interessi, così come molti di voi sicuramente, se ciascuno di voi fa un piccolo esame di coscienza, sarà Presidente, Consigliere di qualche associazione, qualche ente, e lì si potrebbe ravvisare qualche conflitto. Nel caso del CONI invece questo non esiste, perché le funzioni e le finalità del CONI sono perfettamente sovrapponibili a quelle dell'Amministrazione pubblica, dell’ente locale, cioè sono quelle della promozione e lo sviluppo. Vi ricordo che il CONI a livello locale è solo un organo di rappresentanza, quindi rappresenta il CONI, non ha funzioni né di controllo, né diciamo economiche, e la cosa più importante è che tutti i dirigenti del CONI sono dirigenti volontari, quindi non pagati ecc., anche questo ha la sua importanza. Per quanto riguarda invece il merito, che forse è più importante, sulla delibera, volevo dire che forse non avete compreso bene che questo non è un Regolamento che affida la gestione degli impianti sportivi, è il Regolamento sulla base del quale sia la ripartizione sport, sia le Circoscrizioni, affidano o determinano le concessioni d’uso dell’impianto, quindi anche temporanee, di un’ora, di due ore, di un giorno, della stagione sportiva, oppure abbiamo previsto – e questa era una grave mancanza che in questa Amministrazione mancava – un Regolamento per gli affidamenti di gestione… Questa era una mancanza in questa Amministrazione, cioè mancavano le modalità, mancava l’indicazione delle modalità, quindi una regolamentazione, di come poter affidare la gestione di impianti sportivi circoscrizionali o comunali ad associazioni o federazioni, o enti. Per quanto riguarda l’ultima cosa, quella degli stagisti, io sono tutor, tra l’altro quella delibera è per accettare quattro stagisti che hanno lavorato gratuitamente presso l’Assessorato allo sport, ragazzi laureati e che avevano fatto il master, hanno lavorato gratuitamente per il Comune di Bari, la convenzione era con il Politecnico e io sono stato indicato tutor dal Politecnico di Bari. A me non sembra assolutamente nulla di strano, questi ragazzi tra l’altro non solo hanno fatto una bella esperienza presso il Comune, ma hanno acquisito professionalità e competenze, e tra l’altro tutti e quattro adesso lavorano nel settore del management dello sport, uno di questi fra l’altro è in una delle più grosse società di marketing sportivo italiano. Quindi io non vedo, tranne che non sia .., una conflittualità in questo, ma anche qui un’opportunità e una comunione di interessi. Per quanto riguarda il punto del cons. Amoruso – che non vedo – devo dire che a rigore sul piano giuridico lui ha perfettamente ragione, cioè nel senso – lo diceva anche Dario – nel senso che adesso noi con questo atto, il Consiglio comunale stabilisce quelle che sono le competenze circoscrizionali o la rilevanza cittadina e circoscrizionale degli impianti. Ulteriori impianti sportivi che si andranno a realizzare dovranno a rigore ritornare nel Consiglio comunale. Poiché il Consiglio comunale non è una platea facile, nel senso che ci vuole molto tempo, tant’è che questa delibera ha dovuto attendere circa un anno e mezzo per poter approdare in Consiglio, si era pensato di poter attuare questo con un atto di Giunta nel rispetto degli indirizzi. Io aggiungerei, se siete d’accordo, se si coglie lo spirito, che poi questa potrebbe essere ratificata dal Consiglio comunale, se questo è soddisfacente, altrimenti niente, si accoglierà quello che diceva il cons. Amoruso, però ovviamente questo comporta voi capite bene che siccome sono in fase di programmazione una serie di piccoli impianti sicuramente di competenza circoscrizionale playground, è chiaro che poi l’utilizzo degli stessi verrebbe sospeso, quantomeno inibito, fino alla definizione da parte del Consiglio comunale, e questo potrebbe durare per mesi. Questo era stato l’unico motivo per cui si era tentato questa strada, questa postilla. Credo non ci fossero altri rilievi significativi. Gli enti di promozione sportiva sono riconosciuti dal CONI a livello nazionale, questo non lo diciamo noi, questo lo dice una legge dello Stato, per accedere ai finanziamenti. Per usare gli impianti sportivi, non ci sono problemi, ha già risposto in questo, ha risposto De Razza prima, il cons. De Razza, perché al punto a) sono indicati tutti i soggetti riconosciuti dal CONI e iscritti al registro, mentre al punto b) sono elencate anche le associazioni senza fini di lucro operanti nel settore sociale ecc., e addirittura anche aggregazioni spontanee di cittadini, quindi tutti possono accedere agli impianti, è indicato nel Regolamento. E addirittura al punto c), quindi con una gradualità diversa, anche soggetti aventi finalità di lucro, però ovviamente hanno una priorità diversa rispetto a chi non ha finalità di lucro, ma tutti possono accedere agli impianti sia cittadini che circoscrizionali. Credo che non ci siano altri rilievi di sorta quindi io vi chiedo, anche perché la non approvazione di questa delibera sta bloccando molte iniziative di Circoscrizioni che hanno in animo di affidare gli impianti a società sportive locali, però non lo possono fare perché se non hanno un Regolamento sono bloccate da questo punto di vista. RIENTRA IL PRESIDENTE DE SANTIS (34) E RIASSUME LA PRESIDENZA Presidente Allora ci sono dichiarazioni di voto? Credo di no. Prego. Cons. Ginefra La dichiarazione di voto la farà eventualmente il capogruppo. Una sola precisazione collega, o meglio Ass. Sannicandro: è chiaro che noi non abbiamo il potere, mi sembra di cogliere – se il Segretario Generale fosse in aula ce lo potrebbe confermare – di novellare il Testo unico degli enti locali che definisce il regime delle competenze e quindi io credo che automaticamente quel punto, pur comprendendo lo spirito che la induce a velocizzare i tempi di realizzazione delle strutture che hanno quelle caratteristiche, ho il timore che in assenza di un provvedimento dell’organo competente vi potrebbero essere anche dei problemi squisitamente formali ma che potrebbero avere ricadute altre. Io non credo sia nemmeno il caso di produrre un emendamento, perché tutto ciò che è antitetico alla normativa generale in questo caso in materia di competenza non può essere credo derogato. E quindi ripeto, raccolgo lo spirito e credo che sarà volontà di tutta quanta la maggioranza creare le condizioni per evitare che i tempi di attesa siano quelli che abbiamo vissuto per il Regolamento, però la questione posta dal cons. Amoruso non credo sia oggetto di una valutazione discrezionale di quest’aula. ESCONO I CONSIGLIERI CASSANO E FINOCCHIO (32) ED ENTRA IL SINDACO (33) Presidente Bene, allora non ci sono più interventi né dichiarazioni di voto. Consiglieri in aula. Vedete se c’è qualcuno fuori. Prego, non l’avevo vista Consigliere, prego cons. Amoruso. Cons. Amoruso Va formalizzato l'emendamento. Ass. Sannicandro Va sostituita alla parola “Consiglio”, “Giunta”, in sostanza, nel punto 5. Cons. Amoruso E va eliminato il primo capoverso dell’art… Ass. Sannicandro Delle attribuzioni della Giunta. Cons. Amoruso Che va invece diciamo trasferito al punto a) sul primo capoverso. Presidente Allora votiamo così come modificata, cons. Amoruso? La votiamo così come modificata? Cons. Amoruso Allora “Consiglio” al posto della parola “Giunta” al punto 5 dell’art. 3. Presidente Perfetto, allora la votiamo così. Cons. Amoruso E l’eliminazione del primo capoverso dell’art. 5 punto a). Presidente Va bene, allora la votiamo così come modificata dal cons. Amoruso e recepito dall'Assessore. L’ha recepito l'Assessore. E prepari l'emendamento, cons. Amoruso. Va bene prepariamo l'emendamento, due minuti. Cons. Amoruso nel frattempo che lo legge per cortesia lo votiamo. Lo legge, vuole leggere? Dia lettura dell’emendamento. L’ho fatto sempre leggere ai Consiglieri, stasera non cambia. Cons. Amoruso Ma se lo leggo va bene lo stesso o lo dobbiamo scrivere? Presidente No, lo legge e poi me lo consegna. Cons. Amoruso Allora il punto 5 dell’art. 3 viene così modificato: la successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione. Lo sto leggendo… Interventi sovrapposti fuori microfono Presidente Ma stiamo perdendo tempo. … l'emendamento cons. Cea. Lo legga di là, prego. Cons. Amoruso Allora sono due emendamenti, il primo “sostituire la parola Giunta con la parola Consiglio al punto 5 dell’art. 3”. Presidente Bene, allora pongo ai voti, chi vota a favore? Chi vota contro? Chi si astiene? Allora Posca, Cea, Loiacono, Meleleo, Melchiorre. Cippone come ha votato? A favore. Allora cinque astenuti, poi tutto il resto a favore. Quanti ne siamo? 28 a favore e 5 astenuti. Bene, c’è l’altro cons. Amoruso? Prego. Cons. Amoruso Poi il secondo emendamento: viene cassato il primo capoverso dell’art. 5 punto d). Presidente Chi vota a favore? Chi vota contro? Chi si astiene? 28 e , come prima. Ce ne sono altri? No. Bene, allora votiamo la delibera così come emendata, chi vota a favore? Chi vota contro? Chi si astiene? 28 e 5, la delibera è approvata così come emendata. Diamo l’immediata eseguibilità, Assessore? Allora votiamo l’immediata eseguibilità, chi vota a favore? Chi vota contro? Chi si astiene? 28 e 5 come prima. La delibera è approvata con l’immediata eseguibilità. ESCE IL CONSIGLIERE MELELEO (32) Comune di Bari Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali Titolo I° DISPOSIZIONI GENERALI E CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI Art. Art. Art. Art. Art. 1 - Oggetto e finalità 2 - Definizioni 3 - Classificazione degli impianti sportivi 4 - Classificazione delle attività sportive 5 - Ricognizione delle competenze Titolo II° DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE IN USO DEGLI IMPIANTI Art. 6 - Modalità e criteri per la concessione in uso Art. 7 - Sospensione delle concessioni in uso Art. 8 - Revoca delle concessioni in uso Titolo III° DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Art. 9 - Concessione annuale in gestione Art. 10- Concessione pluriennale in gestione Art. 11- Concessione di costruzione e gestione Art .12- Norme generali sulla vigilanza Art .13- Revoca delle concessioni di gestione Art .14- Riserva sullo sfruttamento pubblicitario Titolo IV° TARIFFE Art. 15 - Tariffe per l’uso degli impianti sportivi Art. 16 - Modalità di riscossione delle tariffe Titolo V° DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 17 - Rinvii Art.18 – Norme transitorie, entrata in vigore e abrogazione di norme Allegato n.1: Elenco delle opere di manutenzione minuta da prevedere a carico dei concessionari nei casi di concessione annuale di gestione di cui all’ art.9 Allegato n. 2: Elenco delle opere di manutenzione da prevedere a carico dei concessionari nei casi di concessione pluriennale di gestione di cui all’art.10 1 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI E CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento ha per oggetto la disciplina delle modalità di utilizzo e di gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale di cui all’art. 3. 2. Gli impianti sportivi comunali e le attrezzature in essi esistenti sono destinati ad uso pubblico per la promozione e la pratica dell'attività sportiva, motoria e ricreativa. Art. 2 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento s'intende: a) per impianto sportivo, il luogo opportunamente attrezzato, destinato alla pratica di una o più attività sportive; b) per attività sportiva, la pratica di una disciplina sportiva svolta a livello agonistico, amatoriale, ricreativo o educativo; c) per concessione in uso, il provvedimento con il quale il Comune concede l'utilizzo di uno impianto sportivo per lo svolgimento delle attività nello stesso previste; d) per concessione annuale in gestione, il provvedimento con il quale il Comune concede la gestione annuale di un impianto sportivo, o di uno spazio attrezzato in esso compreso, per lo svolgimento di determinate attività sportive; e) per concessione pluriennale in gestione, il provvedimento con il quale il Comune concede la gestione pluriennale di un impianto sportivo, o di uno spazio attrezzato in esso compreso, per lo svolgimento di determinate attività sportive; f) per impianti senza rilevanza economica, quelli il cui costo di gestione non è coperto dagli introiti che le attività in esso svolte riescono a produrre; g) per impianti a rilevanza economica, quelli atti a produrre un utile; h) per corrispettivo, l'importo che il Comune corrisponde al concessionario della gestione degli impianti senza rilevanza economica; i) per canone, l'importo che il Comune riceve dal concessionario della gestione degli impianti con rilevanza economica; j) per tariffe, le somme che l'utilizzatore dell'impianto deve versare al Comune o al gestore dell'impianto; Art. 3 Classificazione degli impianti sportivi 1. Gli impianti sportivi comunali si distinguono in impianti di rilevanza cittadina e di rilevanza circoscrizionale. 2 2. Tutti gli impianti che per la loro struttura, per le attività particolari che vi si svolgono, per le dimensioni, per la destinazione d'uso prevalente, per l'ampiezza dell'utenza servita o per la circostanza di essere l'unico o uno dei pochi impianti compatibili con le disposizioni regolamentari delle Federazioni sportive esistenti sul territorio relative ad una specifica disciplina sportiva sono classificati come impianti sportivi di rilevanza cittadina, poiché assolvono a funzioni di interesse generale della città 3. Tutti gli altri impianti, nonché quelli acquisiti in uso dagli Istituti Scolastici ai sensi dell’ art.12 della L. n. 517/77 e dell’art. 8 della L n. 23/96, sono classificati come impianti di rilevanza circoscrizionale. 4. Alla data di adozione del presente Regolamento rientrano nella categoria - degli impianti di rilevanza cittadina quelli di seguito indicati: Stadio della Vittoria Palaflorio Stadio San Nicola Piscine Comunali A. Albanese (Stadio del Nuoto) Bellavista (Campo scuola per l’atletica leggera) Palamartino - degli impianti di rilevanza circoscrizionale quelli di seguito indicati: Palestre comunali: - S. Paolo N. O. Laforgia – II Circoscrizione - Carrassi/San Pasquale – VI Circoscrizione - Carbonara – IV Circoscrizione - Complesso Polisportivo di Enziteto (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, pista di atletica, pista di pattinaggio) - Complesso Polisportivo San Girolamo F. Capocasale (palestra polifunzionale, grande campo all’aperto, campo polivalente) Campi sportivi: - Palese - I Circoscrizione- ( campo di calcio ) - S. Paolo - II Circoscrizione - (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo) - Carbonara – IV Circoscrizione - ( campo di calcio ) - Japigia – Montagnola – V Circoscrizione ( campo di calcio grande e 2 campi polivalenti) - Japigia – V Circoscrizione – Bellavista (campo di calcio grande e campo di calcio piccolo) - Torre a Mare – V Circoscrizione ( campo di calcio) Campi sportivi di libero accesso: - Madonnella – VII Circoscrizione- Beach Volley Pane e Pomodoro e Torre Quetta - Murat – IX Circoscrizione – Campetti sotto la Muraglia 3 - Madonnella –VII Circoscrizione – Campetto San Sabino 5. La successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione o acquisizione o la modificazione della classificazione esistente si effettua con atto di Giunta nel rispetto degli indirizzi contenuti nel presente regolamento. Art. 4 Classificazione delle attività sportive 1. Gli impianti sportivi comunali sono destinati a favorire la pratica di attività sportive, ricreative e sociali di interesse pubblico. 2. Il Comune persegue gli interessi generali della collettività in materia di sport ed attività motoria, mettendo gli impianti sportivi comunali a disposizione degli organismi e delle scuole che svolgono attività sportive di pubblico interesse. 3. In relazione alle finalità di cui ai precedenti commi 1 e 2 sono considerate attività di interesse pubblico: a) l'attività formativa per preadolescenti e adolescenti, l'attività sportiva per le Scuole, l'attività motoria in favore dei disabili e degli anziani, l'attività ricreativa e sociale per la cittadinanza svolte da organismi qualificati e riconosciuti a livello istituzionale (Albo delle associazioni sportive comunale, registro del CONI, albo regionale); b) l'attività agonistica svolta mediante campionati, tornei, gare e manifestazioni ufficiali da organismi riconosciuti dal C.O.N.I.. Art. 5 Ricognizione delle competenze 1. La competenza in materia di impiantistica sportiva comunale è ripartita come segue: a) il Consiglio Comunale: - approva, con il presente regolamento, la classificazione generale degli impianti sportivi comunali, gli indirizzi e le modalità generali di uso e gestione degli stessi; - individua gli indirizzi generali per lo sviluppo del sistema degli impianti sportivi cittadini, anche in ordine al loro razionale utilizzo e alla programmazione delle attività sportive; - definisce, con il presente regolamento e con successivi atti di indirizzo, la disciplina generale delle tariffe per l'utilizzo degli impianti sportivi; b) la Giunta: - attribuisce, secondo gli indirizzi contenuti nel presente regolamento, la successiva classificazione degli impianti sportivi di nuova costruzione o acquisizione e modifica la classificazione esistente quando ciò si renda opportuno; - definisce, secondo gli indirizzi del presente regolamento, le modalità per la concessione in uso o in gestione degli impianti sportivi cittadini e individua l’eventuale situazione di rilevanza economica degli stessi; - stabilisce, secondo gli indirizzi del presente regolamento, relativamente agli impianti senza rilevanza economica, l’entità del corrispettivo che il Comune deve riconoscere al concessionario della gestione e, relativamente agli impianti con rilevanza economica, l’entità del canone che il concessionario deve riconoscere al Comune di Bari; 4 - definisce, nell'ambito della disciplina generale o degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, le tariffe; svolge ogni altra funzione specifica individuata dalle disposizioni del presente Regolamento; c) i Consigli di Circoscrizione: - definiscono gli indirizzi in ordine alla concessione in uso o in gestione degli impianti sportivi circoscrizionali di competenza e individuano l’eventuale situazione di rilevanza economica degli stessi; - stabiliscono, relativamente agli impianti senza rilevanza economica, l’entità dell’ eventuale corrispettivo da riconoscere al concessionario della gestione e, relativamente agli impianti con rilevanza economica, l’entità del canone che il concessionario deve riconoscere al Comune di Bari; - definiscono eventuali ulteriori criteri per l'assegnazione in uso degli spazi nei suddetti impianti, nel rispetto di quelli individuati dal successivo articolo 6 e ad integrazione degli stessi; - svolgono ogni altra funzione specifica individuata dalle disposizioni del presente Regolamento; d) il Direttore del Settore Sport: - provvede alla concessione in uso e concessione in gestione degli impianti sportivi di rilevanza cittadina in esecuzione degli indirizzi formalizzati al riguardo dal Consiglio Comunale e nel rispetto del presente Regolamento; e) i Direttori di Circoscrizione: - provvedono alla concessione in uso e concessione in gestione degli impianti sportivi di rilevanza circoscrizionale in esecuzione degli indirizzi formalizzati al riguardo dai rispettivi Consigli Circoscrizionali e nel rispetto del presente Regolamento; f) la Consulta Comunale per lo Sport: I. Tale organismo rappresenta le Istituzioni sportive e le Associazioni Sportive operanti a Bari, ed ha funzioni consultive e di orientamento rispetto all’attività dell’Amministrazione comunale in tema di sport. La Consulta è preposta alla promozione della pratica sportiva in ambito locale in collaborazione con l’Assessorato Comunale allo Sport. II. I compiti della Consulta, ai sensi del relativo Regolamento approvato con deliberazione del C.C. n. 158/2004, sono: 1) formulare programmi atti a diffondere in ogni forma la pratica sportiva; 2) sviluppare e diffondere l’associazionismo sportivo; 3) collaborare nella definizione di criteri e priorità a sostegno dello sport e delle associazioni sportive sia per l’attività di base, sia per l’organizzazione di eventi; 4) esprimere pareri sull’elaborazione dei regolamenti per l’uso degli impianti sportivi comunali; 5 5) formulare consigli e suggerimenti circa la programmazione degli interventi in favore dell’impiantistica sportiva comunale, basandosi su criteri di sostenibilità ambientale, funzionalità sportiva e gestibilità rispetto alle esigenze e risorse esistenti. III La Consulta è così costituita: 1) Assessore allo Sport, con funzione di Presidente; 2) Presidente e Vice Presidente della Commissione consiliare Sport; 3) 9 Presidenti delle Commissioni Sport di ciascuna Circoscrizione comunale; 4) 3 rappresentanti delle Federazioni sportive indicati dal Consiglio regionale del CONI; 5) 1 rappresentante della Federazione Sport disabili indicato dal comitato regionale CIP; 6) 1 rappresentate degli Enti di Promozione sportiva riconosciuti dal CONI indicati dall’assemblea degli Enti operanti effettivamente nel comune di Bari; 7) 2 rappresentanti delle società sportive indicati dall’Assemblea delle società sportive iscritte all’albo comunale ed aventi non meno di 20 anni di anzianità di affiliazione ad una Federazione o ad 1 Ente di promozione riconosciuto dal CONI; 8) 1 rappresentante delle associazioni benemerite riconosciute dal CONI indicato dall’assemblea delle stesse associazioni operanti a Bari; 9) 1 rappresentante del MIUR indicato dalla direzione regionale scolastica; 10)5 esperti sportivi di chiara fama indicati dal Consiglio comunale; 11)1 rappresentante dei giornalisti sportivi indicato dal Consiglio regionale dell’USSI; 12)1 medico sportivo indicato dal Sindaco sulla base dei curricula presentati. TITOLO II DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE IN USO DEGLI IMPIANTI Art. 6 Modalità e criteri per la concessione in uso. 1. L’uso degli impianti sportivi comunali è formalizzato con concessione amministrativa. Tale atto consente al concessionario di esercitare esclusivamente le attività sportive in esso indicate; L’Amministrazione Comunale concede l'uso degli impianti sportivi ai seguenti soggetti, indicati in ordine di priorità: a) Federazioni Sportive riconosciute, Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, Società Sportive affiliate a Federazioni o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI che siano iscritte all’apposito registro del CONI, ovvero all'albo comunale delle associazioni sportive istituito presso l’Assessorato allo Sport del Comune di Bari; b) Associazioni senza fini di lucro operanti nei settori dei servizi sociali o culturali aventi i requisiti previsti dalla normativa regionale di settore, aggregazioni spontanee di cittadini; c) soggetti aventi finalità di lucro; 6 La concessione in uso ai soggetti sopraindicati avviene nel rispetto dei sottoriportati criteri, indicati in ordine di priorità: 1) livello dell’attività svolta: internazionale, nazionale, regionale, locale; 2) partecipazione o iscrizione a campionati o attività di livello nazionale, regionale, locale e relativamente agli sport di squadra: serie A, serie B, serie C, serie D, campionati minori; 3) attività svolta a livello giovanile, presenza di C.A.S. (Centri di Avviamento allo Sport autorizzati dal CONI), partecipazione a campionati giovanili; 4) anzianità di affiliazione, titoli e riconoscimenti sportivi conquistati; 5) attività nel campo del recupero di minori, integrazione sociale e attività educativa attraverso lo sport; 6) numero di tesserati; 7) continuità dell’attività nell’impianto sportivo e radicamento territoriale. 2. Nei limiti del possibile le concessioni devono essere rilasciate cercando di consentire lo svolgimento delle attività di allenamento ed agonistiche nel medesimo impianto. 3. La collocazione territoriale della sede legale degli enti richiedenti l'assegnazione non può costituire motivo di esclusione dalla richiesta di assegnazione in una Circoscrizione diversa. 4. E' in facoltà del Comune – Settore Sport e Circoscrizioni - determinare annualmente una riserva sugli spazi sportivi complessivamente disponibili, destinata all'uso da parte di organizzazioni spontanee di cittadini, individuando altresì gli impianti, i giorni e le ore a ciò dedicati. 5. La durata dell'assegnazione ha validità limitatamente alla stagione sportiva per cui viene rilasciata. 6. I soggetti di cui al comma 1 devono presentare ogni anno le proprie richieste di concessione in uso al Settore Sport, per gli impianti di rilevanza cittadina, e alle Circoscrizioni, per gli impianti di rilevanza circoscrizionale, secondo i tempi e le modalità annualmente resi pubblici dai predetti uffici. 7. L'uso degli impianti è altresì concesso a titolo gratuito alle scuole elementari, medie e superiori che ne facciano richiesta al Settore Sport o alla Circoscrizione competente per territorio. Tale concessione gratuita è di regola limitata agli orari antimeridiani dei giorni feriali (lunedì-venerdì) del periodo scolastico. Solo eccezionalmente essa può essere estesa agli orari pomeridiani, compatibilmente con le attività già programmate. 8. Il concessionario è tenuto a sottoscrivere per accettazione le condizioni alle quali detto uso è subordinato. 9. Al concessionario è fatto divieto di far utilizzare parzialmente o totalmente a terzi gli spazi avuti in uso dal Settore Sport o dalla Circoscrizione competente. La violazione di tale divieto comporterà la revoca immediata della concessione d'uso ottenuta. Art 7 Sospensione delle concessioni in uso 1. Il Settore Sport e le Circoscrizioni possono sospendere temporaneamente la validità delle concessioni in uso degli impianti sportivi nel caso in cui ciò sia necessario per garantire lo svolgimento di particolari manifestazioni sportive e per ragioni tecniche, con semplice comunicazione ai concessionari . 2. Il Settore Sport e le Circoscrizioni, inoltre, possono sospendere temporaneamente le concessioni in uso degli impianti sportivi quando le condizioni climatiche particolarmente avverse ovvero altre cause di forza maggiore rendano gli stessi provvisoriamente inagibili. 3. Per il periodo di sospensioni nulla è dovuto né dai concessionari, né dal Comune. 7 Art.8 Revoca delle concessioni in uso 1. A seguito di gravi violazioni delle disposizioni contenute nel presente regolamento o nell'atto di concessione il Comune ha facoltà di revocare il provvedimento concessorio, fermo restando l'obbligo del concessionario di risarcire gli eventuali danni arrecati, senza alcun diritto ad indennizzi o rimborsi spese. 2. Il Comune si riserva, inoltre, la più ampia facoltà di revocare in tutto o in parte le concessioni in uso per motivi di pubblico interesse, senza che il concessionario nulla possa eccepire o pretendere a qualsiasi titolo. 3. Il Direttore del Settore Sport e i Direttori delle Circoscrizioni, a seconda delle rispettive competenze, hanno facoltà di revocare le concessioni in uso ovvero di non procedere a rilasciarle quando i concessionari o i richiedenti: a) risultino morosi nel pagamento delle tariffe d'uso; b) abbiano trasgredito alle norme del presente Regolamento; c) non abbiano osservato le disposizioni integrative prescritte dal Settore Sport o dalle Circoscrizioni ; d) abbiano arrecato danni agli impianti sportivi senza provvedere tempestivamente al ripristino o al risarcimento. TITOLO III DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Art. 9 Concessione annuale in gestione 1- Le Circoscrizioni possono gestire direttamente i Campi Sportivi di cui all’art. 2 ovvero concederli annualmente in gestione, a seguito di idonea pubblicizzazione, alle Associazioni sportive iscritte all’apposito registro del Coni o all’albo istituito presso l’Assessorato allo Sport del Comune di Bari, con preferenza alle Associazioni con radicamento nel territorio in cui risulta ubicato il campo. 2 - In questo caso: a) il concessionario deve pulire, allestire (ove necessario) gli spazi sportivi, effettuare la minuta manutenzione dettagliatamente indicata nell’apposito allegato al presente regolamento e stipulare adeguata polizza assicurativa per la responsabilità civile. b) il concessionario può assegnare in uso l’impianto a terzi nel rispetto delle modalità e dei criteri di cui all’art. 6 del presente regolamento, ferma restante la priorità dello stesso sull’uso; c) il concessionario riscuote le tariffe d’uso da parte degli altri assegnatari, a compensazione degli oneri di gestione, d) nel caso di impianti omologati per gare, il concessionario cura l'allestimento dell’impianto; e) al concessionario spetta l'utilizzo in comodato gratuito dei beni mobili e delle attrezzature presenti nell'impianto; 8 f) il concessionario può svolgere nell’impianto sportivo attività di carattere ludico-ricreativo compatibili con l'attività principale e nel rispetto di tutte le prescrizioni della normativa di settore; g) il concessionario è obbligato alla redazione di una contabilità separata relativamente alla gestione dell’impianto ed è tenuto a trasmetterla al Comune nel rispetto dei tempi e delle modalità indicate nell'atto di concessione. h) il concessionario deve esporre in luogo visibile al pubblico, all'interno dell'impianto, le tariffe ed il regolamento d'uso. Art. 10 Concessione pluriennale in gestione Il Settore Sport e le Circoscrizioni possono concedere in gestione pluriennale gli impianti sportivi, rispettivamente, di rilevanza cittadina e di rilevanza circoscrizionale. 1. La concessione pluriennale in gestione degli impianti sportivi è riservata alle Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, società e associazioni sportive senza fini di lucro, che perseguono finalità formative, ricreative e sociali nell'ambito dello sport e del tempo libero e che dimostrino capacità operativa adeguata alle attività da realizzare. E’ possibile, inoltre, affidare tale concessione alle s.p.a. a capitale locale deputate alla gestione di impianti sportivi nel rispetto della normativa vigente. 2. La scelta del concessionario si effettua per il tramite di una procedura di evidenza pubblica, in ossequio alle disposizioni vigenti in materia; 3. La concessione non può avere una durata inferiore a tre anni e superiore a dieci anni. 4. Il concessionario deve garantire la gestione complessiva dell'impianto sportivo, l'apertura e la custodia, gli allestimenti e disallestimenti, la pulizia, la manutenzione ordinaria dettagliatamente indicata nell’apposito allegato al presente regolamento, il controllo sul corretto utilizzo da parte degli utenti. Sono a carico del gestore tutte le spese di gestione, ivi comprese le utenze (acqua, fogna, gas, energia elettrica ecc.), nonché la stipula di adeguata polizza assicurativa. 5. Il concessionario deve, altresì, consentire l'uso gratuito degli impianti alle scuole, ai sensi del 7° comma dell'art. 6, e adempiere ad ogni altra prescrizione inerente l’uso agevolato dell’impianto, eventualmente prevista nell'atto di concessione o contemplata da ulteriori provvedimenti del Comune. 6 Il concessionario può assegnare in uso l’impianto nel rispetto delle modalità e dei criteri di cui all’art. 6 del presente regolamento, ferma restante la priorità dello stesso sull’uso. In tal caso, in considerazione degli oneri gestionali assunti, il concessionario riscuote le tariffe d’uso da parte degli altri assegnatari a compensazione degli oneri di gestione. 7 Al concessionario spetta l'utilizzo e lo sfruttamento degli spazi sportivi negli orari non riservati alle assegnazioni comunali, con le modalità ed i vincoli di cui all'atto di concessione, l'eventuale gestione del bar o punto di ristoro, se presente all'interno dell'impianto e se ciò sia stato previsto nell'atto di concessione, l'utilizzo in comodato gratuito dei beni mobili e delle attrezzature presenti nell'impianto. 8. Il concessionario potrà svolgere nell’impianto sportivo attività di carattere ludico-ricreativo compatibili con l'attività principale nel rispetto delle prescrizioni della normativa di settore. 9. Il concessionario è obbligato alla redazione di una contabilità separata relativamente alla gestione dell’impianto ed è tenuto a trasmetterla al Comune nel rispetto dei tempi e delle modalità indicate nell'atto di concessione. 10. Il Concessionario deve esporre in luogo visibile al pubblico, all'interno dell'impianto, le tariffe ed il regolamento d'uso. 9 Art.11 Concessione di costruzione e gestione. 1. La concessione di costruzione e gestione di impianti sportivi è regolata dagli artt. 143 e ss. del D.Lgs 163/2006 ( codice contratti). Art.12 Norme generali sulla vigilanza a) Il concessionario d'uso e della gestione è tenuto alla corretta utilizzazione dell'impianto ed al rispetto di tutte le norme del presente Regolamento e risponde in via esclusiva della buona conservazione dell’impianto per tutta la durata della concessione. b) Il concessionario della gestione deve, altresì, vigilare sulla corretta osservanza del presente Regolamento da parte degli utenti ed è autorizzato ad allontanare chiunque tenga un comportamento pregiudizievole al buon funzionamento dell'impianto o all'attività che in esso vi si svolge. c) Al Settore Sport o alla Circoscrizione compete il controllo sul corretto utilizzo e sulla regolare gestione dei singoli impianti da parte del rispettivo concessionario in uso o in gestione. Art.13 Revoca delle concessioni di gestione 1. Le concessioni di gestione degli impianti sportivi sono revocate dall'Amministrazione Comunale quando: a) la conduzione tecnica e funzionale dell'impianto è tale da pregiudicare l'incolumità e la salute degli utenti; b) i pagamenti delle utenze sono effettuati dal concessionario con ritardi superiori a tre mesi; c) la manutenzione ordinaria non è effettuata secondo le specifiche tecniche di cui agli allegati al presente Regolamento e al capitolato tecnico allegato alla convenzione e quindi possa recare pregiudizio allo stato di funzionalità degli impianti e alla conservazione degli immobili; d) i concessionari si siano resi morosi nei confronti del Comune; e) per motivi di interesse pubblico. Art. 14 Riserva sullo sfruttamento pubblicitario. 1 Lo sfruttamento pubblicitario degli impianti sportivi concessi in uso è riservato al Comune e rientra nella competenza gestionale dell’Assessorato allo Sport o delle Circoscrizioni a seconda che si tratti di impianti di interesse cittadino o circoscrizionale. I concessionari in uso degli impianti sportivi saranno conseguentemente obbligati a lasciare disponibili gli spazi esterni ed interni dell'impianto, compatibilmente con le esigenze sportive e di funzionamento, ad eccezione del caso in cui lo sfruttamento pubblicitario sia stato espressamente autorizzato dal Settore Sport o dalla Circoscrizione competente in occasione di uno specifico evento ovvero di una competizione di campionato. 10 2 Lo sfruttamento pubblicitario degli impianti sportivi concessi in gestione deve essere regolamentato nei singoli atti di concessione. TITOLO IV TARIFFE Art. 15 Tariffe per l'uso degli impianti sportivi 1. Per l'uso degli impianti sportivi comunali è dovuto da parte degli utenti il pagamento delle tariffe. 2. La Giunta Comunale definisce le tariffe tenendo conto del livello dei singoli impianti, del costo di gestione dei medesimi, delle tipologie di utilizzo da parte degli utenti e favorendo l'accesso dei giovani. 3. I Consigli Circoscrizionali e la Giunta comunale per gli impianti, rispettivamente, di rilevanza circoscrizionale e cittadina, possono deliberare la assegnazione gratuita o a tariffa agevolata in occasione di manifestazioni di particolare interesse pubblico. Art. 16 Modalità di riscossione delle tariffe 1. Quando gli impianti sportivi sono concessi in gestione a terzi la tariffa per l'uso dovuta dall'utente è pagata al concessionario della gestione; 2. Il pagamento delle tariffe da parte dei concessionari in uso è di norma anticipato. 3. Le Società o gli Enti che non ottemperino agli obblighi stabiliti dal presente articolo sono immediatamente esclusi dall'uso degli impianti e da ogni successiva assegnazione. TITOLO IV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 17 Rinvii 1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia: a) per la programmazione delle attività sportive extrascolastiche alla legge n. 23/1996 ed al vigente Regolamento sull’utilizzo delle palestre scolastiche; b) per le forme di concessione in gestione alla vigente normativa in materia di concessioni ed appalti; c) per l'individuazione dei soggetti che svolgono attività sportive regolamentate alle disposizioni del CONI e delle singole Federazioni sportive; d) per l'individuazione dei soggetti che svolgono attività sportive e motorie con fini di promozione sportiva alla normativa generale e specifica inerente gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI; 11 2. Per i profili contabili e fiscali relativi all'esazione delle tariffe ed ai corrispettivi o canoni non disciplinati dal presente regolamento si rinvia alla normativa civilistica, fiscale e di contabilità pubblica vigente, nonché ai relativi Regolamenti comunali. Art. 18 Norme transitorie, entrata in vigore e abrogazione di norme 1. Il presente regolamento entra in vigore alla data di avvenuta esecutività della delibera di approvazione. 2. Restano in vigore le convenzioni pluriennali in corso alla data di adozione del presente Regolamento alle condizioni nelle stesse stabilite. 3. Ogni norma regolamentare in materia oggetto del presente Regolamento deve ritenersi automaticamente abrogata e sostituita dalle disposizioni precedenti 12 ALLEGATO N. 1 AL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L’USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI ELENCO DELLE OPERE DI MANUTENZIONE MINUTA DA PREVEDERE A CARICO DEI CONCESSIONARI NEI CASI DI CONCESSIONE ANNUALE DI GESTIONE DI CUI ALL’ART. 9 I. Coperti e facciate edifici A. Pulizia di grondaie e degli scarichi dei pluviali; B. Sigillatura di converse, scossaline, bandinelle e sostituzione di alcuni tratti fatiscenti; C. Manutenzione di camini, canne fumarie e di esalazione, posa di reticelle e parafoglie a protezione dei boccacci dei coperti. II. Fognature e scarichi A. Sigillatura dei giunti delle colonne di scarico non incassate; B. Sostituzione di sigilli o coperti di pozzetti e delle vasche biologiche; C. Espurghi periodici. III. Serramenti ed infissi edifici A. Sostituzione di ferramenta e di organi funzionali; B. Sistemazione dei telai di infissi e serramenti; C. Sostituzione per vandalismo di alcuni serramenti esterni; D. Sostituzione di vetri di qualsiasi tipo e posti a qualsiasi altezza. IV. Interventi murari in genere A. Pulizia dalle erbe infestanti ; B. Rappezzi di intonaco previa rimozione delle parti pericolanti; C. Controllo statico a vista dei fabbricati e segnalazione ai tecnici dell’Amministrazione per i provvedimenti conseguenti; D. Ripristino controsoffitti; V. Pavimenti e Rivestimenti edifici A. Riprese di pavimenti e rivestimenti con sostituzione delle piastrelle rotte o mancanti; B. Ripristino di tratti di battiscopa con eventuale sostituzioni. VI. Opere in ferro A. Riparazione di ringhiere, cancelli, infissi, ecc.; VII. Impianti termo-idrico-sanitari A. Manutenzione e pulizia di gabinetti, docce, lavatoi ed altri apparecchi sanitari; B. Sostituzione di cassette discarico; C. Sostituzione di sanitari danneggiati; D. Riparazione ed eventuale sostituzione di rubinetteria danneggiata; E. Sostituzione di guarnizioni, eccentrici, manicotti, flessibili, ecc. VIII. Impianti elettrici A. Sostituzione di placche, frutti e di organi elettrici; B. Manutenzione e riparazione di apriporta, citofoni, luci scale, asciugamani ed asciugacapelli elettrici; C. Fornitura e sostituzione di lampade di qualsiasi tipo; 1 D. Manutenzione e riparazione impianti luce ‘emergenza, compreso la carica e la sostituzione delle batterie e lampade. IX. Aree esterne di pertinenza A. Manutenzione viabilità interna ed aree di sosta; B. Sistemazione percorsi pedonali in lastre con eventuale sostituzione di alcune parti; C. Manutenzione del sistema di raccolta delle acque bianche (pulizia periodica pozzetti, sostituzione botole rotte, ecc.). X. Aree verdi A. Tutela igienica (pulizia) delle aree con svuotamento dei cestini e smaltimento del materiale con frequenza variabile secondo le necessità; B. Riparazione ed eventuale sostituzione dei cestini portarifiuti danneggiati; C. Lavorazione del terreno ed annaffiatura in presenza di materiale vegetale (alberi, arbusti, prato), secondo le modalità concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; D. Manutenzione degli arredi e dei giochi presenti nelle aree verdi; E. Servizio di apertura e chiusura cancelli di ingresso negli orari stabiliti, là dove presenti. XI. Servizi diversi A. Manutenzione e riparazione di attrezzature sportive; B. In generale segnalazione ai tecnici comunali preposti di problemi che presuppongono interventi di tipo straordinario. XII. Pronto intervento A. Primo intervento in caso di necessità per rotture gravi, per la messa in sicurezza e per evitare danni economici rilevanti (ad esempio perdite di gas, di acqua, ecc.), con immediata informazione ai tecnici comunali per ripristini od agli altri enti preposti (AMGAS, AQP, ENEL. Vigili del fuoco, ecc.). MANUTENZIONE MINUTA DEGLI IMPIANTI TERMICI SECONDO LE NORME UNI-CTI, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE – CONTROLLO DEGLI IMPIANTI I. Impianto termico A. Prova di accensione dell’impianto con verifica di funzionamento a caldo delle apparecchiature presenti in centrale termica, controllo del corretto riempimento d’acqua dell’impianto, verifica vasi di espansione, eventuale sfogo aria in centrale termica; B. Compilazione dl libretto di centrale nel quale verranno riportate tutte le operazioni effettuate; C. Collocazione all’esterno della centrale termica di una targa con indicati i dati relativi alla fascia oraria di riscaldamento prevista. II. Bruciatori A. La manutenzione e la pulizia del bruciatore dovrà essere eseguita due volte l’anno se l’utilizzo è stagionale, oppure tre volte l’anno se l’utilizzo è continuativo, e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario; B. La regolazione della combustione dovrà essere eseguita ogni tre mesi e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario; C. Riparazione, revisione, sostituzione, parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. 2 III. Generatore di calore A. La pulizia dovrà essere eseguita due volte l’anno: una prima dell’inizio di ogni stagione termica e la seconda durante il corso dell’esercizio stagionale, oltre ogni qual volta si rendesse necessario; B. La pulizia, come sopra descritta, dovrà essere comunque eseguita prima di ogni riaccensione nei casi di periodi di inattività superiori ad un mese; C. Il controllo della combustione dovrà essere eseguito secondo quanto prescritto dalle disposizioni legislative in materia per verificarne il rendimento; D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. IV. Pompe di circolazione A. Manutenzione preventiva e programmata, almeno una volta all’anno e tutte le volte che si rende necessario; V. Depositi combustibili A. Manutenzione e pulizia dei depositi di combustibile liquido e delle relative tubazioni tutte le volte che si rende necessario. VI. Vasi di espansione VASO CHIUSO: A. Verifica annuale delle pressioni di precarica progettuali; B. Verifica trimestrale dell’integrità del vaso e delle apparecchiature collegate (pressostati, apparecchiature di livello, elettrovalvole, ecc.); C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VASO APERTO: A. Verifica annuale dello stato d’uso e di funzionamento di tutti i componenti (rubinetti e galleggianti); B. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VII. Rete e valvolame di C.T. A. Controllo trimestrale funzionamento e stato tenute, manutenzione almeno annuale, ed ogni volta si rendesse necessario; B. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata o usurata in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto (saracinesche, valvole di regolazione, di intercettazione, di sfiato, scaricatori di condensa, filtri e riduttori di pressione per acqua, gruppi di riempimento, ecc.). Reti di distribuzione impianto C. Controllo delle coibentazioni in centrale termica e lungo tutta la rete di distribuzione; D. Controllo e eventuale ripresa di perdite d’acqua da premistoppa, flangiature, pozzetti e sfoghi d’aria. E. Riparazione, revisione, o sostituzione di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. VIII. Organi di sicurezza e controllo 3 A. Annualmente dovrà essere effettuato il controllo egli organi di sicurezza e di protezione (destinati a prevenire l’entrata in funzione degli organi di sicurezza; B. Le valvole di sicurezza devono essere provate annualmente sia ad impianto inattivo, provocandone manualmente l’apertura per assicurarsi che non siano bloccate, sia in esercizio a pressione leggermente maggiori della pressione di taratura, per accertarsi che comincino a scaricare; C. I termostati di regolazione e/o di blocco, e le valvole di intercettazione del combustibile devono essere provate annualmente, aumentando la temperatura sino al loro intervento al valore stabilito; D. I pressostati di regolazione e/o di blocco devono essere provati annualmente; E. Annualmente dovrà essere controllata la visibilità degli indicatori di livello sia del tipo a tubo trasparente che a riflessione, ed in caso di perdite o trasudamenti andrà verificato lo stato delle guarnizioni; F. Annualmente dovranno essere verificati tutti i termometri e tutti i manometri, In caso di loro malfunzionamento, dovranno essere sostituiti; G. Controllo annuale del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature di segnalazione di allarme per la sicurezza ambientale e allarme tecnologico dove installato; H. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto; I. Nel caso di sostituzione delle apparecchiature di sicurezza dovrà essere data immediata comunicazione ai tecnici comunali, ai quali sarà consegnata copia dei documenti inviati agli Enti di verifica e controllo preposti. IX. Scambiatori di calore e produttori di acqua calda sanitaria A. Controllo trimestrale dello stato d’uso e della funzionalità degli scambiatori di calore e dei produttori di acqua calda sanitaria; B. Pulizia chimica o meccanica annualmente, al termine della stagione di funzionamento, ed ogni qual volta si rendesse necessario; C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. X. Apparecchiature di trattamento acqua A. Controllo mensile e integrazione del livello del sale nella vasca della salamoia, compresa la sua fornitura; B. Controllo trimestrale del corretto funzionamento di addolcitori, pompe dosatrici e dosatori; C. Controllo trimestrale dell’acqua trattata; D. In caso di addolcitore acqua automatico, controllo trimestrale della durezza dell’acqua addolcita, al fine dell’eventuale sostituzione delle resine esaurite, compresa la loro fornitura; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. XI. Quadri e linee elettriche di C.T. A. Controllo semestrale dello stato e del funzionamento dei componenti presenti all’interno dei quadri elettrici; B. Controllo annuale dello stato ed integrità di cavi, guaine, tubi, scatole di derivazione che costituiscono le linee elettriche di centrale termica; C. Verifica degli impianti di terra secondo la normativa vigente e controllo dell’isolamento da effettuarsi ogni due anni; D. Verifica dell’efficienza dei punti luce all’interno dei locali Centrale termica e Sottocentrali; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. 4 XII. Pulizie locali C.T. e condotti scarico fumi A. Pulizia a fondo dei locali delle centrali termiche e delle apparecchiature in esse installate almeno due volte all’anno e tutte le volte che si rende necessario; B. Fornitura ei materiali di consumo e rimozione dei materiali di risulta dai locali; C. Pulizia annuale delle fuligini di tutti i condotti del fumo, dei raccordi del generatore e del camino, con sigillatura di eventuali fenditure; D. Controllo annuale del tiraggio all’ingresso della camera di combustione e alla base del camino. XIII. Corpi scaldanti TERMOSTRISCE E RADIATORI: A. Prima dell’inizio di ogni stagione di riscaldamento, controllo ed eventuale ripristino della corretta funzionalità di ogni corpo scaldante mediante pulizia, sfogo aria; B. Sostituzione componenti difettosi. AEROTERMI: C. Pulizia annuale, ed ogni volta si rendesse necessario, della batteria di scambio termico; D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto o determinare eccessiva rumorosità. VENTILCONVETTORI – TERMOCONVETORI – FAN-COILS: E. Pulizia trimestrale dei filtri e verifica del funzionamento del ventilatore; F. Pulizia semestrale delle batterie di scambio termico; G. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di accessori deteriorati o usurati in grado di compromettere il funzionamento dell’impianto. XIV. Libretto di centrale A. Compilazione ad ogni passaggio con annotazione delle anomalie riscontrate, degli interventi ed operazioni eseguite quant’altro richiesto sia dalla Legge 10/1991 sia dal regolamento d’esecuzione di cui al D.P.R. 26/8/1993 n.412 e dai tecnici dell’Amministrazione Comunale. XV. Unità trattamento aria A. Pulizia trimestrale dei filtri piani con idoneo lavaggio; in particolari periodi dell’anno (fioritura platani, ecc.), la pulizia dovrà essere maggiormente intensificata; B. Controllo annuale, ed eventuale sostituzione se usurate, delle cinghie del ventilatore e sua revisione generale ogni anno; C. Controllo settimanale del corretto funzionamento delle sonde ambiente e delle temperature dell’acqua e dell’aria; D. Svuotamento e pulizia annuale della vasca di raccolta condense; E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale di motori, ventilatori, celle filtranti, batterie alettate, pacchi alveolari, vasche di raccolta condensa. XVI. Assistenza tecnica A. Fornitura di mano d’opera per assistenza tecnica ai tecnici dell’Amministrazione Comunale ogni qualvolta richiesto e per qualsiasi motivo quale, a esempio, verifiche di funzionamento e sicurezza dell’impianto. 5 MANUTENZIONE FUNZIONALE CAMPI DA GIOCO Campi in erba 1) Taglio periodico del manto erboso; 2) Tracciatura del campo di gioco; 3) Tosatura siepi ed arbusti; 4) Riporto a livellamento terreno; 5) Concimatura e seminatura; 6) Zollatura; 7) Bagnatura e semina; 8) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione; 9) Riparazione di parti della rete di recinzione; 10) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte,reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in erba sintetica 11) Bagnatura; 12) Pettinatura e intasatura periodica dei granuli in gomma; 13) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione; 14) Riparazione di parte della rete di recinzione; 15) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi da gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in terra stabilizzata 16) Tracciatura del campo di gioco; 17) Bagnatura e lisciatura; 18) Livellatura e ricarica periodica di miscela stabilizzata; 19) Verniciatura periodica dei paletti i ferro e dei cancelli di recinzione; 20) Riparazione di parti della rete di recinzione; 21) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). 6 ALLEGATO N. 2 AL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L’USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI ELENCO DELLE OPERE DI MANUTENZIONE DA PREVEDERE A CARICO DEI CONCESSIONARI NEI CASI DI CONCESSIONE PLURIENNALE DI GESTIONR DI CUI ALL’ART. 10 La manutenzione ordinaria comprende tutti gli interventi di riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture degli edifici, oltre a quelli necessari per integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, nonché ogni elemento facente parte integrante dell'unità immobiliare o dell'intero complesso edilizio, comprese le aree di pertinenza, al fine di mantenere nel tempo la fruibilità degli impianti al livello della consegna ed al fine di evitare che la mancata manutenzione ordinaria sfoci nella necessità di interventi straordinari. L'elencazione e la descrizione seguente è passibile di integrazione e miglior definizione, nell'ambito dei capitolati allegati alle concessioni in relazione a peculiarità dello specifico impianto oggetto di concessione. MANUTENZIONE ORDINARIA GENERALE I. Coperti e facciate edifici A. B. C. D. E. F. G. H. I. J. K. Sistemazione di coppi, tegole ecc.. spostate con sostituzione di quelle rotte; Sostituzione di tratti di grondaia in lamiera bucati o sistemazione dei giunti delle grondaie in PVC a tenuta; Sistemazione dei pluviali sfilati, sostituzione di alcuni tratti e pulizia dei pozzetti alla base; Pulizia di grondaie e degli scarichi dei pluviali; Sigillatura di converse, scossaline, bandinelle e sostituzione di alcuni tratti fatiscenti; Manutenzione di camini, canne fumarie e di esalazione, posa di reticelle e parafoglie a protezione dei boccacci dei coperti; Rappezzi di guaina dei coperti piani; Rappezzi della copertura impermeabile del tetto dove necessario; Eliminazione di infiltrazioni di acqua; Sigillatura di pareti esterne dove necessario; Rappezzi di intonaco sulle facciate previa rimozione delle parti pericolanti. Per le lettere G, H e K, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. II. Fognature e scarichi A. Sigillatura dei giunti delle colonne di scarico non incassate; B. Sostituzione di curve o tratti di scarichi verticali ed orizzontali; C. Rimessa a quota di sigilli delle vasche biologiche e dei pozzetti, sostituzione dei sifoni nonché sistemazione dell'area circostante; D. Sostituzione di sigilli o coperti dei pozzetti e delle vasche biologiche; E. Espurghi periodici. III. Serramenti ed infissi edifici A. Sostituzione di ferramenta e di organi funzionali; B. Sistemazione dei telai di infissi e serramenti; 7 C. D. E. F. Sostituzione non per usura di alcuni serramenti esterni; Verniciatura conservativa di infissi e serramenti; Stuccatura perimetrale di infissi e serramenti.; Sostituzione di vetri di qualsiasi tipo e posti a qualsiasi altezza IV. Interventi murari in genere A. Pulizia dalle erbe infestanti e controllo statico a vista degli elementi decorativi di edifici monumentali; B. Rappezzi di intonaco previa rimozione delle parti pericolanti; C. Controllo statico a vista dei fabbricati e segnalazione ai tecnici dell'Amministrazione per i provvedimenti conseguenti; D. Ripristino controsoffitti; E. Sigillatura davanzali finestre. Per le lettere B e D, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. V. Pavimenti e Rivestimenti edifici A. Riprese di pavimenti e rivestimenti con sostituzione delle piastrelle rotte o mancanti; B. Ripristino di tratti di battiscopa con eventuali sostituzioni. Per la lettera A, la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene determinata in mq. 2. VI. Opere in ferro A. Riparazione di ringhiere, cancelli, infissi, ecc.; B. Riparazione e sostituzione di alcuni tratti di recinzione e relativi paletti di sostegno; C. Verniciatura conservativa di paletti, recinzioni, ringhiere, cancelli, infissi, ecc..; VII. Tinteggiature e verniciature A. Tinteggiature e verniciature interne agli edifici, comprese le parti comuni. VIII. Impianti termo-idrico-sanitari A. Manutenzione e pulizia di gabinetti, docce, lavatoi ed altri apparecchi sanitari; B. Sostituzione di cassette di scarico; C. Sostituzione di sanitari danneggiati; D. Riparazione ed eventuale sostituzione di rubinetteria; E. Sostituzione di guarnizioni, eccentrici, manicotti, flessibili, ecc.; F. Riparazione di tubazioni dei fabbricati sia incassate che esterne; G. Riparazioni di perdite in tubazioni interrate ove necessario l'impiego di macchine escavatrici fino a 5 mt. di scavo; l'eventuale necessità di prolungare lo scavo sarà concordato; H. Avvio, taratura, controlli, pulizia, manutenzione e riparazione di caldaie, scalda acqua, radiatori ed interventi nelle centrali termiche e nella rete di distribuzione secondo quanto previsto dall'allegato del contratto "calore" attualmente in fase di aggiudicazione; I. Riparazione impianti idrici incassati, interrati o non interrati, compreso idranti e/o cofanette, con relative sostituzioni. Negli interventi di cui alle lettere F e I, devono intendersi compresi anche eventuali interventi richiedenti l'impiego di macchine operatrici. IX. Impianti elettrici A. Manutenzione e riparazione dell'impianto elettrico e dei suoi componenti a partire dall'allacciamento ENEL, nonché sostituzione del quadro e dei cavi per radiali principali. B. Sostituzione di placche, frutti e di organi elettrici; 8 C. Manutenzione e riparazione di apriporta, citofoni, luci scale, asciugamani ed asciugacapelli elettrici, impianti amplifonici, impianti antincendio, impianti antintrusione e di sollevamento; D. Fornitura e sostituzione di lampade di qualsiasi tipo compresi i reattori e le lampade poste sulle torri dei campi da gioco e nelle palestre comunali; E. Manutenzione e riparazione impianti luce d'emergenza, compreso la carica e la sostituzione delle batterie e lampade; X. Aree esterne di pertinenza A. Manutenzione viabilità interna ed aree di sosta (rappezzi di conglomerato, ripristini, ecc..) la soglia del rappezzo, oltre la quale l'intervento è da intendersi di manutenzione straordinaria, viene fissata in mq. 5; B. Sistemazione percorsi pedonali in lastre con eventuale sostituzione di alcune parti; C. Manutenzione ordinaria del sistema di raccolta delle acque bianche (pulizia periodica pozzetti, sostituzione botole rotte, ecc.); XI. Aree verdi A. Tutela igienica (pulizia) delle aree con svuotamento dei cestini e smaltimento del materiale con frequenza variabile secondo le necessità; B. Riparazione ed eventuale sostituzione dei cestini portarifiuti danneggiati; C. Sfalcio dei prati secondo necessità, con contenimento dello sviluppo erbaceo entro i 20 cm. di altezza e relativo smaltimento del materiale di risulta; D. Lavorazione del terreno ed annaffiatura in presenza di materiale vegetale (alberi, arbusti, prato) di recente impianto, secondo le modalità concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; E. Contenimento a mezzo potatura di siepi e cespugli, secondo modalità e tecniche concordate con i tecnici del verde del Settore Giardini; F. Manutenzione degli arredi e dei giochi presenti nelle aree verdi; G. Servizio di apertura e chiusura cancelli di ingresso negli orari stabiliti, là dove presenti. XII. Servizi diversi A. Manutenzione e riparazione di attrezzature sportive; B. In generale segnalazione ai tecnici comunali preposti di problemi che presuppongono interventi di tipo straordinario. XIII. Pronto intervento A. Primo intervento in caso di necessità per rotture gravi, per la messa in sicurezza e per evitare danni economici rilevanti (ad esempio perdite di gas, di acqua, ecc.), con immediata informazione ai tecnici comunali per i ripristini od agli altri enti preposti (AMGAS, AQP, Enel, Vigili del fuoco, ecc.). MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI TERMICI SECONDO LE NORME UNI-CTI, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE - CONTROLLO DEGLI IMPIANTI. I. Impianto termico A. Prova di accensione dell'Impianto con verifica di funzionamento a caldo delle apparecchiature presenti in centrale termica, controllo del corretto riempimento d'acqua dell'impianto, verifica vasi di espansione, eventuale sfogo aria in centrale termica e nelle sottocentrali dove esistono; 9 B. Compilazione del libretto di centrale nel quale verranno riportate tutte le operazioni effettuate; C. Collocazione all'esterno della centrale termica di una targa con indicati i dati relativi alla fascia oraria di riscaldamento prevista. II. Bruciatori A. La manutenzione ordinaria e la pulizia del bruciatore dovrà essere eseguita due volte l'anno se l'utilizzo è stagionale, oppure tre volte l'anno se l'utilizzo è continuativo, e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario. B. La regolazione della combustione dovrà essere eseguita ogni tre mesi e comunque ogni qual volta ciò si rendesse necessario. C. Riparazione, revisione, sostituzione, parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. Resta esclusa l'eventuale integrale sostituzione del bruciatore. III. Generatore di calore A. La pulizia dovrà essere eseguita due volte l'anno: una prima dell'inizio di ogni stagione termica e la seconda durante il corso dell'esercizio stagionale, oltre ad ogni qual volta si rendesse necessario. B. La pulizia, come sopra descritta, dovrà essere comunque eseguita prima di ogni riaccensione nei casi di periodi di inattività superiori ad un mese. C. Il controllo della combustione, che dovrà essere eseguito secondo quanto prescritto dalle disposizioni legislative in materia per verificarne il rendimento. D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. E. Resta esclusa la riparazione del generatore di calore qualora oltre il 30% dei tubi da fumo risultino deteriorati. E' invece compresa la sostituzione completa del generatore di calore nel caso in cui l’avaria fosse determinata da carente manutenzione del concessionario o da manovre di funzionamento errate e altri fatti addebitabili al responsabile della manutenzione ovvero nel caso in cui l'anno di costruzione riportato sulla targhetta, rispetto alla data in cui si riscontra la necessità della sostituzione, sia inferiore a 5 anni. IV. Pompe di circolazione A. Manutenzione preventiva e programmata, almeno una volta all'anno e tutte le volte che si rende necessario. B. Riparazione e/o sostituzione parziale o completa della pompa. V. Depositi combustibile A. Manutenzione e pulizia dei depositi di combustibile liquido e delle relative tubazioni tutte le volte che si rende necessario. B. Riparazione e/o sostituzione delle parti relative ai "passi d'uomo" dei serbatoi e delle linee di alimentazione combustibile fuori traccia. C. Rimane esclusa, se necessario, la sostituzione dell'intero deposito combustibile ed i necessari ripristini dei pozzetti qualora si verificassero infiltrazioni d'acqua. D. Montaggio e fornitura, dove non esistente, della valvola galleggiante. VI. Vasi di espansione VASO CHIUSO: A. Verifica annuale delle pressioni di precarica progettuali. B. Verifica trimestrale dell'integrità del vaso e delle apparecchiature collegate (pressostati, apparecchiature di livello, elettrovalvole, etc.). 10 C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale integrale sostituzione del vaso di espansione (corredato della certificazione prevista dalla normativa vigente, rilasciata dagli organi preposti, per vasi di capacità superiore a 25 litri). VASO APERTO: A. Verifica annuale dello stato d'uso e di funzionamento di tutti i componenti (rubinetti e galleggianti). B. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto compresa l'eventuale integrale sostituzione del vaso di espansione con vaso in acciaio. VII. Rete e valvolame di C.T. A. Controllo trimestrale funzionamento e stato tenute, manutenzione preventiva e programmata almeno annuale, oltre ad ogni volta si rendesse necessario. B. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto (saracinesche, valvole di regolazione, di intercettazione, di sfiato, scaricatori di condensa, filtri e riduttori di pressione per acqua, gruppi di riempimento, etc..). Reti di distribuzione impianto C. Controllo e ripristino delle coibentazioni in Centrale termica, nelle sottocentrali e lungo tutta la rete di distribuzione. D. Controllo ed eventuale ripresa di perdite d'acqua da premistoppa, flangiature, pozzetti e sfoghi d'aria. E. Riparazione, revisione, o sostituzione di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o arrecare danni, fino ad un massimo complessivo annuale del 10% della rete di distribuzione dell'impianto di riscaldamento al di fuori della Centrale Termica. Restano comprese tutte le sostituzioni e riparazioni della rete di distribuzione all'interno della Centrale Termica. VIII. Organi di sicurezza e controllo A. Annualmente dovrà essere effettuato il controllo degli organi di sicurezza e di protezione (destinati a prevenire l'entrata in funzione degli organi di sicurezza). B. Le valvole di sicurezza devono essere provate annualmente sia ad impianto inattivo, provocandone manualmente l'apertura per assicurarsi che non siano bloccate, sia in esercizio a pressione leggermente maggiori della pressione di taratura, per accertarsi che comincino a scaricare. C. I termostati di regolazione e/o di blocco, e le valvole di intercettazione del combustibile devono essere provate annualmente, aumentando la temperatura sino al loro intervento al valore stabilito. D. I pressostati di regolazione e/o di blocco devono essere provati annualmente. E. Annualmente dovrà essere controllata la visibilità degli indicatori di livello sia del tipo a tubo trasparente che a riflessione, ed in caso di perdite o trasudamenti andrà verificato lo stato delle guarnizioni. F. Annualmente dovranno essere verificati tutti i termometri e tutti i manometri. In caso di loro malfunzionamento, dovranno essere sostituiti. G. Controllo annuale del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature di segnalazione di allarme per la sicurezza ambientale e allarme tecnologico dove installato. H. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale 11 integrale sostituzione di qualsiasi organo di sicurezza, di protezione, di segnalazione e di controllo. I. Nel caso di sostituzione delle apparecchiature di sicurezza dovrà essere data immediata comunicazione ai tecnici comunali, ai quali sarà consegnata copia dei documenti inviati agli Enti di verifica e controllo preposti. IX. Scambiatori di calore e produttori di acqua calda sanitaria. A. Controllo trimestrale dello stato d'uso e della funzionalità degli scambiatori di calore e dei produttori di acqua calda sanitaria. B. Pulizia chimica o meccanica annualmente, al termine della stagione di funzionamento, ed ogni qual volta si rendesse necessario. C. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto. E' invece compresa la sostituzione completa dello scambiatore di calore nel caso in cui l’avaria fosse determinata da carente manutenzione del concessionario o da manovre di funzionamento errate e altri fatti addebitabili al responsabile della manutenzione ovvero nel caso in cui l'anno di costruzione riportato sulla targhetta, rispetto alla data in cui si riscontra la necessità della sostituzione, sia inferiore a 5 anni. X. Apparecchiature di trattamento acqua. A. Controllo mensile ed integrazione del livello del sale nella vasca della salamoia, compresa la sua fornitura. B. Controllo trimestrale del corretto funzionamento di addolcitori, pompe dosatrici e dosatori C. Controlli trimestrale dell'acqua trattata. D. In caso di addolcitore acqua automatico, controllo trimestrale della durezza dell'acqua addolcita, al fine dell'eventuale sostituzione delle resine esaurite, compresa la loro fornitura. E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, esclusa l'eventuale integrale sostituzione delle apparecchiature di trattamento, quando non sia più possibile reperire pezzi di ricambio sul mercato. XI. Quadri e linee elettriche di C.T. A. Controllo semestrale dello stato e del funzionamento dei componenti presenti all'interno dei quadri elettrici. B. Controllo annuale dello stato ed integrità di cavi, guaine, tubi, scatole di derivazione che costituiscono le linee elettriche di centrale termica. C. Verifica degli impianti di terra secondo la normativa vigente e controllo dell'isolamento da effettuarsi ogni due anni. D. Verifica dell'efficienza dei punti luce all'interno dei locali Centrale termica e Sottocentrali. E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compresa l'eventuale integrale sostituzione di componenti quali interruttori, teleruttori, termiche, fusibili, relè, salvamotori, lampade di qualsiasi tipo, morsetti, etc.. XII. Pulizie locali C.T. e Condotti scarico fumi A. Pulizia a fondo dei locali delle centrali termiche e delle apparecchiature in esse installate almeno due volte all'anno e tutte le volte che si rende necessario. B. Fornitura dei materiali di consumo e rimozione dei materiali di risulta dai locali. C. Pulizia annuale delle fuliggini di tutti i condotti del fumo, dei raccordi del generatore e del camino, con sigillatura di eventuali fenditure. 12 D. Controllo annuale del tiraggio all'ingresso della camera di combustione e alla base del camino. XIII. Corpi scaldati TERMOSTRISCE E RADIATORI: A. Prima dell'inizio di ogni stagione di riscaldamento, controllo ed eventuale ripristino della corretta funzionalità di ogni corpo scaldante mediante pulizia, sfogo aria. B. Sostituzione componenti difettosi compresa l'eventuale sostituzione integrale del corpo scaldante. AEROTERMI: C. Pulizia annuale, ed ogni volta si rendesse necessario, della batteria di scambio termico. D. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o determinare eccessiva rumorosità, esclusa l'eventuale integrale sostituzione dell'aerotermo in caso di mancata reperibilità della componentistica di ricambio. VENTILCONVETTORI - TERMOCONVETTORI - FAN-COILS: E. Pulizia trimestrale dei filtri e verifica del funzionamento del ventilatore. F. Pulizia semestrale delle batterie di scambio termico. G. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto o determinare eccessiva rumorosità, esclusa l'eventuale integrale sostituzione del ventilconvettori / termoconvettori / fancoils, in caso di mancata reperibilità della componentistica di ricambio. XIV. Libretto di centrale A. Compilazione ad ogni passaggio con annotazione delle anomalie riscontrate, degli interventi ed operazioni eseguite e quant'altro richiesto sia dalla Legge 10/1991 sia dal regolamento d'esecuzione di cui al D.P.R. 26/8/1993 n.412 e dai tecnici dell'Amministrazione Comunale. XV. Unità trattamento aria A. Pulizia trimestrale dei filtri piani con idoneo lavaggio; in particolari periodi dell'anno (fioritura platani, ecc..), la pulizia dovrà essere maggiormente intensificata. B. Controllo annuale, ed eventuale sostituzione se usurate, delle cinghie del ventilatore e sua revisione generale ogni anno. C. Controllo settimanale del corretto funzionamento delle sonde ambiente e delle temperature dell'acqua e dell'aria. D. Svuotamento e pulizia annuale della vasca di raccolta condense. E. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di motori, ventilatori, celle filtranti, batterie alettate, pacchi alveolari, vasche di raccolta condensa, con esclusione dell'intera centrale di trattamento aria (da effettuare solamente in caso di non reperibilità sul mercato dei relativi pezzi di ricambio). XVI. Impianti di condizionamento Prima dell'avvio stagionale di ogni impianto effettuare: A. Messa in funzione delle apparecchiature di trattamento acque, controllo del funzionamento ed eventuale ricarica dei prodotti chimici necessari. B. Riempimento annuale con acqua e sfogo aria sia nei circuiti sia nel circuito evaporatore, con predisposizione al funzionamento estivo mediante commutazione di tutte le valvole di scambio e controllo ed impostazione delle regolazioni estive. 13 C. Messa in funzione delle pompe di circolazione del circuito evaporatore e del circuito condensatore. D. Pulizia e disincrostazione esterna delle batterie alettate mediante attrezzature e materiale idoneo e pulizia di tutti gli anemostati e delle bocchette di diffusione dell'aria. E. Controllo dello stato di usura e rumorosità dei cuscinetti dei motori e dei ventilatori. Nel corso della stagione di funzionamento effettuare: F. Controllo mensile dell'efficienza dei condensatori, delle pressioni, delle temperature e del livello dell'olio del compressore e della carica del fluido refrigerante. G. Controllo mensile del livello dell'acqua dell'evaporatore e della pressione idrostatica del circuito. Al termine della stagione di funzionamento di ogni impianto effettuare le seguenti operazioni: H. Svuotare il condensatore di tutto il liquido refrigerante. I. Svuotare i circuiti del condensatore e dell'evaporatore di tutto il liquido refrigerante. J. Disattivare l'alimentazione elettrica di tutte le apparecchiature dell'impianto di condizionamento. K. Riparazione, revisione, sostituzione parziale o completa di qualsiasi parte deteriorata od usurata in grado di compromettere il funzionamento dell'impianto, compreso le tubazioni, esclusa l'eventuale integrale sostituzione del condizionatore (da effettuare solamente in caso di non reperibilità sul mercato dei relativi pezzi di ricambio). XVII. Assistenza tecnica A. Fornitura di mano d'opera per assistenza tecnica ai tecnici dell'Amministrazione Comunale ogni qualvolta richiesto e per qualsiasi motivo quale, ad esempio, verifiche di funzionamento e sicurezza dell'impianto. MANUTENZIONE ORDINARIA FUNZIONALE CAMPI DA GIOCO Campi in erba 1) Taglio periodico del manto erboso 2) Tracciatura del campo di gioco 3) Tosatura siepi ed arbusti 4) Riporto a livellamento terreno 5) Concimatura e seminatura 6) Zollatura 7) Bagnatura e semina 8) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 9) Riparazione di parti della rete di recinzione 10) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in erba sintetica 11) Bagnatura 12) Intasatura periodica dei granuli in gomma 13) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 14) Riparazione di parti della rete di recinzione 15) Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). Campi in terra stabilizzata 16) Tracciatura del campo di gioco 17) Bagnatura e lisciatura 18) Livellatura e ricarica periodica di miscela stabilizzata 19) Verniciatura periodica dei paletti di ferro e dei cancelli di recinzione 14 20) 21) Riparazione di parti della rete di recinzione Riparazione di parti fisse e mobili dei campi di gioco (quali porte, reti, bandierine, tabelloni, retine). 15 Il presente verbale viene sottoscritto nei modi di legge: IL PRESIDENTE Giuseppe De Santis IL SEGRETARIO GENERALE Mario D'Amelio _______________________________________________________________________________ Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretorio del Comune dal _________ e vi rimarrà per Tipo di dati non corretto per operatore o per funzione @: si richiede data/ora giorni consecutivi. Bari, _______________________________________________________________________________ CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Su relazione dell'incaricato si certifica che la presente delibera è stata affissa e pubblicata all'albo pretorio del comune dal _________ al _________. L'incaricato Bari, _______________________________________________________________________________ CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' Si certifica che la presente deliberazione è divenuta esecutiva, con la pubblicazione, per decorrenza dei termini di cui all'art. 134 TUEL. Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del d.lgs n. 10/2002, del t.u. n. 445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico è memorizzato digitalmente ed è rintracciabile sul sito internet http://albo.comune.bari.it