IMAGEN hMPV
IT
K612511-2
Test di immunofluorescenza diretta per la ricerca
del metapneumovirus umano (hMPV).
1. USO PREVISTO
Il test IMAGEN™ per il metapneumovirus umano (hMPV) è un test
qualitativo di immunofluorescenza per la ricerca diretta di hMPV
in campioni clinici.
8.1.2
onostante sia stato dimostrato che l’hMPV sul vetrino
N
di controllo positivo non sia infettante in coltura
cellulare, si raccomanda di manipolare e smaltire il
vetrino come potenzialmente infettante.
8.1.3
el reagente è presente il colorante Evans blu. Evitare il
N
contatto con la pelle.
8.1.4
6. REAGENTI AGGIUNTIVI
6.1. REAGENTI
sare cautela durante l’utilizzo del liquido di montaggio
U
per evitare irritazioni cutanee. In caso di contatto,
sciacquare abbondantemente la pelle con acqua.
8.1.5
Non mangiare, bere, fumare, conservare o preparare
cibi o applicare cosmetici nell’area destinata al lavoro.
Acetone fresco (per la fissazione).
8.1.6
Non pipettare i materiali con la bocca.
Contenuto sufficiente per “N” saggi
Tampone fosfato salino (PBS) a pH 7,5 per il lavaggio dei campioni
colorati e per la preparazione dei campioni.
8.1.7
Fabbricato da
6.2. ACCESSORI
Dispositivo medico-diagnostico in vitro
Utilizzare entro
I seguenti prodotti sono destinati all’uso assieme al test IMAGEN
hMPV. Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla filiale o al
distributore Oxoid di zona.
Durante la manipolazione dei campioni clinici e delle
cellule infettate, si raccomanda di usare guanti monouso
e di lavarsi sempre le mani dopo aver lavorato con
materiale infettante.
8.1.8
S maltire tutti i campioni clinici in conformità alle
normative locali.
Codice del lotto
8.1.9
Limiti di temperatura di conservazione
S chede di sicurezza dei materiali sono disponibili su
richiesta per gli operatori specializzati.
I campioni vengono incubati per 15 minuti con il reagente
contenente anticorpi coniugati con FITC; successivamente, il
reagente viene lavato via con tampone fosfato salino (PBS).
L’area colorata viene montata e osservata al microscopio ad
epifluorescenza. Se è presente l’antigene hMPV, nelle cellule
infettate si osserva una caratteristica fluorescenza verde mela
lucente, che contrasta con la colorazione rossa dello sfondo delle
cellule non infettate.
4. DEFINIZIONI
I seguenti simboli e definizioni sono stati utilizzati nelle
informazioni del prodotto.
Codice del prodotto e numero di catalogo
Consultare le istruzioni per l’uso
2. SOMMARIO
Il metapneumovirus umano (hMPV) è un virus a RNA di forma
sferica e dotato di un involucro, appartenente alla famiglia dei
Paramyxoviridae, sottofamiglia Paramyxovirinae, e classificato
nel genere Metapneumovirus1. L’hMPV è l’unico membro del
genere che colpisce l’uomo; gli altri membri comprendono gli
pneumovirus aviari A, B, C e D2,3.
Il virus è stato riportato per la prima volta nei Paesi Bassi nel 2001
e da allora si è visto che è distribuito in tutto il mondo, associato a
un numero significativo di infezioni respiratorie dell’infanzia, ma
presente in tutti i gruppi di età4,5.
Come altri comuni virus respiratori, quali l’RSV e i virus
dell’influenza, l’hMPV causa epidemie stagionali soprattutto
nei mesi invernali; i sintomi sono molto simili a quelli lamentati
dai pazienti colpiti da RSV e comprendono per lo più febbre,
accompagnata da sintomi a carico delle alte vie respiratorie,
quali tosse e congestione nasale5,6. Tuttavia, l’hMPV è stato
associato anche a malattie più gravi e a sintomi a carico del
tratto respiratorio inferiore, quali polmoniti e bronchioliti6,7.
L’hMPV è stato associato anche a esacerbazione dell’asma e
del respiro sibilante negli individui infetti, anche se sussiste una
certa evidenza che, come causa di respiro sibilante, il virus non
è comune quanto l’RSV e i rinovirus8,9. È stato dimostrato che
l’hMPV è associato nelle coinfezioni, in particolare con l’RSV10.
I metodi diagnostici si basano sulla PCR, poiché la crescita
dell’hMPV è lenta nella maggior parte delle linee cellulari
comunemente usate per l’isolamento dei virus respiratori11,12.
Tuttavia, sono stati descritti anticorpi monoclonali in grado
di rilevare l’hMPV negli aspirati nasofaringei ed è stato adesso
provato il concetto di un saggio di immunofluorescenza
tradizionale13.
Un test di immunofluorescenza diretta che utilizza anticorpi
monoclonali specifici costituisce un metodo rapido, sensibile
e specifico per la ricerca diretta dell’hMPV in campioni clinici,
quali gli aspirati nasofaringei. IMAGEN hMPV è un test di
immunofluorescenza diretta per la rapida ricerca e identificazione
dell’hMPV in campioni clinici umani. Il test utilizza due anticorpi
monoclonali, allo scopo di individuare proteine strutturali
specifiche espresse in tutti i ceppi umani di metapneumovirus.
3. PRINCIPIO DELLA PROCEDURA
Il test IMAGEN hMPV contiene anticorpi monoclonali coniugati a
isotiocianato di fluoresceina (FITC). Gli anticorpi coniugati si legano
specificamente ad antigeni virali presenti in tutti i ceppi di hMPV.
Il reagente viene utilizzato in una tecnica di immunofluorescenza
diretta monostadio.
N
5. REAGENTI FORNITI
50 – Ciascun kit contiene materiale sufficiente per 50
campioni diretti. - La durata di conservazione del kit è indicata
sulla scatola esterna.
5.1. REAGENTI DI IMAGEN hMPV
Un libretto di istruzioni per l’uso.
2 x 1 vetrino di controllo positivo a
pozzetto contenente cellule di scimmia
verde africana fissate in acetone (VERO)
infettate con hMPV.
3mL di liquido di montaggio. Il liquido
di montaggio contiene un inibitore di
fotodecolorazione in soluzione di glicerolo
(pH 10,0).
1,4mL di reagente IMAGEN™ hMPV. Il
reagente consiste in una miscela di anticorpi
monoclonali murini purificati specifici per
hMPV e coniugati con FITC. Gli anticorpi
monoclonali sono diretti contro la proteina
di fusione e la nucleoproteina di hMPV.
E
Pronto per l’uso. Conservare il liquido di montaggio non utilizzato
a 2-8°C. Prima dell’uso, il liquido di montaggio va lasciato per 5
minuti a temperatura ambiente (15-30°C).
5.5. REAGENTE Pronto per l’uso. Conservare il reagente non utilizzato al buio
a 2-8°C. Prima dell’uso, il reagente va lasciato per 5 minuti a
temperatura ambiente (15-30°C).
Vetrini da microscopio in vetro con rivestimento in teflon con
pozzetto singolo di 6mm di diametro (100 vetrini per scatola)
disponibili presso la filiale o il distributore Oxoid di zona, (codice
n. S611430-6).
Vetrino per il controllo positivo di IMAGEN hMPV (Codice n.
S612830-2).
7. ATTREZZATURA
È necessaria la seguente attrezzatura:
RIUTILIZZO
DEI
Per garantire la performance ottimale del kit, è importante che
tutti i componenti del kit non utilizzati siano conservati seguendo
le seguenti istruzioni.
5.3. VETRINI DI CONTROLLO POSITIVO I vetrini di controllo positivo sono forniti in confezioni singole di
alluminio sigillate sotto azoto. Conservare i vetrini non utilizzati a
2-8°C. Prima dell’apertura, il vetrino va lasciato per 5 minuti nella
sua bustina a temperatura ambiente (15-30°C).
Colorare il vetrino immediatamente dopo l’apertura.
8.2. PRECAUZIONI TECNICHE
8.2.1
I componenti non devono essere utilizzati dopo la data
di scadenza indicata sulle etichette. Non miscelare lotti
di reagenti differenti.
8.2.2
I reagenti sono forniti a concentrazioni di lavoro fisse.
La conservazione dei reagenti non conforme a quanto
indicato nella sezione 5 può influire negativamente sulla
performance del test.
8.2.3
reparare il tampone fosfato salino (PBS) come richiesto
P
il giorno dell’utilizzo.
8.2.4
Evitare la contaminazione microbica dei reagenti.
8.2.5
I reagenti non vanno congelati.
Pipetta di precisione e puntali monouso per la dispensazione di
25µL
Bagno di lavaggio
Coprioggetto adatti a coprire pozzetti di 6mm di diametro
Un flacone di ciascuno dei seguenti reagenti:
5.2. P
REPARAZIONE, CONSERVAZIONE
COMPONENTI DEL KIT
5.4. LIQUIDO DI MONTAGGIO -
Vetrini per microscopio per la preparazione di campioni con
diametro del pozzetto di 6mm
Olio di immersione non fluorescente
Microscopio ad epifluorescenza con sistema di filtro per FITC
(lunghezza d’onda di eccitazione massima: 490nm; lunghezza
d’onda di emissione media: 520nm) e ingrandimento 200x-1000x.
Incubatore a 37°C
Centrifuga a bassa velocità
Estrattore di muco (solo per campioni nasofaringei)
8. PRECAUZIONI
- Per uso diagnostico in vitro. Il personale che esegue
un saggio utilizzando questo prodotto deve essere specializzato
nell’uso del test ed esperto in procedure di laboratorio.
8.1. PRECAUZIONI DI SICUREZZA
8.1.1
Il reagente IMAGEN hMPV contiene 15mmol/L di
azide sodica, un prodotto nocivo. L’azide sodica può
reagire con le tubature in rame e in piombo formando
azidi metalliche esplosive. Smaltire sempre i materiali
contenenti azidi sciacquando abbondantemente con
acqua.
9. RACCOLTA E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
La raccolta e la preparazione dei campioni è di fondamentale
importanza nella diagnosi di hMPV con immunofluorescenza
diretta. I campioni vanno raccolti dal sito d’infezione durante il
picco di contagiosità e preparati in modo tale da preservare le
cellule intatte, prive di muco aderente.
Il campione respiratorio raccomandato è l’aspirato nasofaringeo
che, se correttamente raccolto, fornisce un gran numero d cellule
epiteliali respiratorie.
9.1. ASPIRATI/SECRETI NASOFARINGEI
Raccolta
Raccogliere i secreti dalla regione nasofaringea in un estrattore
di muco, attraverso un tubicino da alimentazione di misura 8.
L’estrattore di muco e il tubicino vanno spediti al laboratorio il più
presto possibile, per il trattamento.
Per la colorazione ad immunofluorescenza diretta, sono
necessarie tecniche di separazione cellulare. I campioni o il
materiale supernatante derivato dalle tecniche di separazione
cellulare possono essere usati per l’inoculazione di colture virali.
Separazione cellulare
10.4.AGGIUNTA DEL LIQUIDO DI MONTAGGIO
Se necessario, prima di centrifugare aggiungere 2mL di tampone
fosfato salino (PBS) al campione, per ridurre la viscosità e per
diluire il muco. Centrifugare l’estrattore di muco a temperatura
ambiente (15-30°C) per 10 minuti a 380g. Rimuovere il
supernatante che può essere usato per la coltura cellulare.
Sospendere il deposito cellulare in 2mL di PBS e pipettare
delicatamente le cellule su e giù con una pipetta a punta larga
(wide bore), o agitare delicatamente, fino a che il muco non si
sia disgregato e il materiale cellulare non venga rilasciato. Per
prevenire danni alle cellule, evitare di pipettare o di agitare troppo
vigorosamente. Quando si ottiene una sospensione omogenea,
aggiungere ancora PBS quanto necessario, poi pipettare o agitare,
per lavare ulteriormente le cellule.
Aggiungere una goccia di liquido di montaggio IMAGEN hMPV
al centro di ciascun pozzetto e coprire con un coprioggetto sul
liquido di montaggio e sul campione, facendo attenzione a non
intrappolare bolle d’aria.
A questo punto, rimuovere ed eliminare le tracce di muco
rimanenti ancora visibili. L’eccesso di muco va rimosso, poiché
impedirebbe l’adeguata penetrazione del reagente e potrebbe
causare una fluorescenza non specifica.
A causa della natura variabile della presentazione delle cellule
infettate con hMPV, si raccomanda che tutti i campioni che
danno una piccola area di fluorescenza verde mela specifica
associata alle cellule a x400 vengano osservati a x1000, usando
l’immersione ad olio per confermare il loro stato.
Se tutti i secreti rimangono nel tubicino di alimentazione senza
raggiungere l’estrattore di muco, lavare tutti i secreti dal tubicino
in PBS. Ciò si ottiene più facilmente inserendo una pipetta Pasteur
nell’estremità del tubicino attaccato all’estrattore di muco. Aspirare
nel tubicino il liquido appropriato ed espellerlo ripetutamente,
fino a quando i secreti aderenti alla parete del tubicino non siano
stati allontanati. Pipettare su e giù la sospensione, fino a che il
muco non si sia adeguatamente disgregato.
Preparazione dei vetrini
Dopo il completamento del processo di separazione
cellulare, centrifugare la sospensione cellulare risultante a
temperatura ambiente (15-30°C) per 10 minuti a 380g ed
eliminare il supernatante. Risospendere il deposito cellulare
in una quantità sufficiente di PBS, per diluire il muco residuo e
contemporaneamente per mantenere un’elevata densità cellulare.
Mettere 25µL del deposito cellulare risospeso in un’area del
pozzetto da 6mm sul vetrino. Lasciare essiccare completamente
il campione all’aria a temperatura ambiente (15-30°C) e fissare in
acetone fresco a temperatura ambiente (15-30°C) per 10 minuti.
Se il campione non viene colorato immediatamente, conservare a
4°C ‘overnight’ o congelare a -20°C per periodi più lunghi.
10. PROCEDURA DEL TEST
PRIMA DI ESEGUIRE IL TEST, SI PREGA DI FARE RIFERIMENTO
ALLA SEZIONE 8.2 (PRECAUZIONI TECNICHE).
10.1.AGGIUNTA DEL REAGENTE
Aggiungere 25µL di reagente IMAGEN hMPV alla preparazione
cellulare fissata (vedi sezione 9) o al vetrino di controllo positivo.
Accertarsi che il reagente copra l’intera area del pozzetto.
10.2.PRIMA INCUBAZIONE
Incubare i vetrini con il reagente in una camera umida per 15
minuti a 37°C. Non lasciare essiccare il reagente sul campione,
per evitare la comparsa di una colorazione non specifica.
10.3.LAVAGGIO DEL VETRINO
Eliminare il reagente in eccesso con tampone fosfato salino (PBS)
e successivamente lavare il vetrino con cautela in un bagno con
agitazione contenente PBS per 5 minuti. Scolare la soluzione PBS
e lasciare essiccare il vetrino all’aria a temperatura ambiente (1530°C).
10.5.LETTURA DEL VETRINO
Esaminare l’intera area del pozzetto contenente il campione
colorato utilizzando un microscopio ad epifluorescenza. Come
descritto nella sezione 11, la fluorescenza deve risultare visibile
a ingrandimento x400. (Per ottenere i risultati migliori, i campioni
vanno letti immediatamente dopo la colorazione, ma possono
essere conservati a 2-8°C al buio fino a 2 ore, senza alcuna perdita
di fluorescenza).
11. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST
11.1.CONTROLLI
11.1.1
Vetrini di controllo positivo
Quando viene colorato e osservato (vedere sezione 10), il
vetrino di controllo deve esibire cellule con granuli o filamenti
citoplasmatici intracellulari fluorescenti verde mela, che
contrastano con lo sfondo rosso del campione controcolorato.
Queste cellule sono lievemente più grandi delle cellule epiteliali
respiratorie, ma esibiscono una fluorescenza citoplasmatica
simile quando infettate con hMPV. Per verificare che la procedura
di colorazione sia stata condotta adeguatamente, vanno usati
vetrini di controllo positivo.
11.1.2
Controllo negativo
Nel caso sia necessario un controllo negativo, si raccomanda
l’utilizzo di cellule intatte non infettate del tipo impiegato per
la coltura e l’isolamento di virus respiratori. Le cellule vanno
preparate, fissate e colorate (vedere sezione 10).
11.2.CAMPIONI CLINICI
11.2.1
Aspetto delle cellule infettate con hMPV
Nelle cellule epiteliali respiratorie infettate con hMPV si osservano
granuli o filamenti citoplasmatici intracellulari fluorescenti verde
mela.
Con questo virus, si è osservata una certa delicata colorazione
e tutte le cellule sospette positive dopo l’esame a x400 vanno
esaminate a x1000, usando l’immersione ad olio, per confermare
il loro stato.
Le cellule non infettate si colorano in rosso con la controcolorazione
Evans blu.
11.2.2
Interpretazione
Una diagnosi positiva viene pronunciata quando nel campione
colorato una o più cellule esibiscono la tipica fluorescenza.
Una diagnosi negativa viene pronunciata quando i campioni
colorati e fissati non esibiscono alcuna fluorescenza dopo
colorazione con il reagente.
Per i campioni di aspirato nasofaringeo colorati direttamente,
devono essere visibili 20 cellule epiteliali respiratorie non
infettate all’interno del pozzetto del vetrino, prima di riportare
un risultato negativo. (se è presente un numero insufficiente di
cellule, vedere sezione 11.2.3).
11.2.3
Numero insufficiente di cellule
Se è presente un numero di cellule insufficiente nella preparazione
del pozzetto del vetrino, il campione clinico rimanente va
centrifugato a 380g per 10 minuti a temperatura ambiente (1530°C). Risospendere le cellule in un volume minore di PBS prima
della ridistribuzione (25µL) sul vetrino. In alternativa, va richiesta
la ripetizione del campione.
12. LIMITAZIONI DI PERFORMANCE
12.1.Il reagente FITC può colorare non specificamente ceppi
di Staphylococcus aureus contenenti grandi quantità
di proteina A. Ciò è dovuto all’interazione di tipo non
immune della proteina A con la regione Fc dell’anticorpo
monoclonale, osservazione riportata per altri saggi a
fluorescenza su base monoclonale e policlonale14.
Tuttavia, questa colorazione non dà le caratteristiche tipiche di
fluorescenza intracellulare che si osservano nelle cellule infettate
con hMPV (vedere sezione 11.2.1) e vanno interpretate come
colorazione non specifica.
12.2.Utilizzare solamente il liquido di montaggio fornito.
12.3.L’aspetto dell’immagine di fluorescenza ottenuta può
variare a seconda del tipo di microscopio e della sorgente di
luce utilizzata.
12.4.Si raccomanda di utilizzare 25µL di reagente per ricoprire
un’area di pozzetto di 6mm di diametro. Con un volume
minore può risultare difficile ricoprire l’area del campione
con conseguente riduzione di sensibilità.
12.5.Tutti i reagenti sono forniti a concentrazioni di lavoro fisse.
Qualsiasi alterazione dei reagenti o la conservazione non
conforme a quanto indicato nella sezione 5 può influire
negativamente sulla performance del test.
12.6.La mancata rilevazione di hMPV può essere causata da
diversi fattori, quali la raccolta del campione in un momento
inappropriato della malattia, il campionamento e/o la
manipolazione non corretti del campione, il fallimento della
coltura cellulare ecc. Un risultato negativo non esclude la
possibilità di una infezione da hMPV.
12.7.La presenza di hMPV nei secreti nasofaringei non esclude
necessariamente la possibilità di infezioni concomitanti con
altri patogeni.
12.8.I risultati del test devono essere interpretati congiuntamente
ad altre informazioni provenienti da studi epidemiologici,
alla valutazione clinica del paziente e ad altre procedure
diagnostiche.
12.9.Per la preparazione dei campioni, si raccomanda di utilizzare
pozzetti di almeno 6mm di diametro. L’uso di vetrini con
pozzetti dal diametro inferiore a 6mm può ridurre la
possibilità di rilevazione di un limitato numero di cellule
positive nei campioni debolmente positivi.
13. VALORI ATTESI
Il tasso di rilevazione di hMPV è influenzato dal momento
di raccolta, dalla manipolazione, dalla conservazione e dal
trasporto dei campioni. Esso dipende, inoltre, dall’età, dalle
condizioni generali di salute, dalla localizzazione geografica e
dalle condizioni socio-economiche della popolazione sottoposta
al test. L’hMPV è presente in tutto il mondo ed è associato a
infezioni significative stagionali del tratto respiratorio nelle
regioni temperate e tropicali6,9,12. Nelle regioni a clima temperato,
le epidemie annuali di infezione da hMPV compaiono per lo
più durante i mesi invernali6. Le infezioni del tratto respiratorio
inferiore sono generalmente maggiori in questi periodi. Perciò,
durante le epidemie stagionali, ci si può attendere che un numero
significativo di aspirati nasofaringei sia positivo per l’hMPV. Le
infezioni da hMPV colpiscono tutti i gruppi d’età, ma i sintomi
sono più gravi nei bambini piccoli e negli anziani12.
14. CARATTERISTICHE DI PERFORMANCE SPECIFICHE
14.1.STUDI CLINICI
Il test IMAGEN hMPV è stato valutato presso due centri europei di
ricerca clinica sui secreti nasofaringei di pazienti ospedalizzati con
sintomi di infezione respiratoria.
Il centro di ricerca 1 ha analizzato 91 campioni (41 ottenuti da
maschi, 47 da femmine, 3 da pazienti di sesso non specificato;
intervallo di età: da 1 giorno a 66 anni) raccolti durante le
epidemie dell’inverno 2006-2007, con test IMAGEN hMPV e con
il test diagnostico commerciale per l’hMPV e standard del centro,
la reazione a catena della polimerasi inversa (RT-PCR). Il risultato
era considerato positivo quando sia il test IMAGEN hMPV, sia la
RT-PCR risultavano positivi.
L’incidenza complessiva dei campioni infettati con hMPV in
questo studio è stata del 3,4%. Il test IMAGEN hMPV ha dato il
100% di concordanza con il metodo di riferimento PCR. La tabella
1 mostra i dati relativi al centro 1.
Tabella 1: Diagnosi di infezione da hMPV utilizzando IMAGEN
hMPV e RT-PCR
RT-PCR
+
IMAGEN
hMPV
-
+
3
0
-
0
88
Concordanza complessiva: 100%
Intervallo di confidenza al 95%: 96-100%
Concordanza positiva: 100%
Intervallo di confidenza al 95%: 29,2-100%
Concordanza negativa: 100%
Intervallo di confidenza al 95%: 95,9-100%
Il centro di ricerca 2 ha analizzato 359 campioni raccolti durante le
epidemie dell’inverno 2006-2007 da vari pazienti (219 ottenuti da
maschi, 140 da femmine; intervallo di età: da 8 giorni a 73 anni),
con test IMAGEN hMPV e con un metodo a immunofluorescenza
indiretta basato su un pool di anticorpi monoclonali.
I campioni trovati positivi al test IMAGEN hMPV o a quello
indiretto con pool di anticorpi monoclonali venivano confermati
da RT-PCR in tempo reale, usata di routine presso il centro di
ricerca. I campioni trovati positivi al test indiretto con pool di
anticorpi monoclonali o al test IMAGEN hMPV e alla RT-PCR erano
considerati campioni confermati positivi.
L’incidenza complessiva di hMPV in questo set di campioni
di studio è stata del 3,3%. Il test IMAGEN hMPV ha dato una
concordanza complessiva del 99,2% con il metodo del pool di
anticorpi monoclonali.
La tabella 2 mostra i dati del centro di ricerca 2 per il test IMAGEN
hMPV e per il metodo indiretto del pool di anticorpi monoclonali.
Tabella 2: Diagnosi di infezione da hMPV utilizzando IMAGEN
hMPV e un pool di anticorpi monoclonali
Pool di anticorpi monoclonali
IMAGEN
hMPV
+
-
+
9a
1a
-
2a
347
Concordanza complessiva: 99,2%
Intervallo di confidenza al 95%: 97,6-99,8%
Concordanza positiva: 81,8%
Intervallo di confidenza al 95%: 48,2-97,7%
Concordanza negativa: 99,7%
Intervallo di confidenza al 95%: 98,4-100%
a) Campioni confermati come hMPV positivi mediante RT-PCR in
tempo reale
Il centro di ricerca 2 ha esaminato anche il kit IMAGEN hMPV
rispetto a un kit ELISA presente in commercio con un sottogruppo
di campioni. Sono stati sottoposti a test 153 campioni da
esemplari raccolti durante le epidemie dell’inverno 2006-2007 da
una molteplicità di pazienti (100 maschi, 53 femmine; intervallo
di età: da 7 giorni a 69 anni).
I campioni trovati positivi al test IMAGEN hMPV o a quello EIA
presente in commercio sono stati esaminati anche con lo stesso
saggio RT-PCR in tempo reale per la conferma.
L’incidenza complessiva di hMPV in questo set di campioni
di studio è stata del 7,8%. Il test IMAGEN hMPV ha dato una
concordanza complessiva del 97,4% con il test EIA presente in
commercio. La tabella 3 mostra i dati del centro di ricerca 2 per
questo sottogruppo di campioni.
Tabella 3: Diagnosi di infezione da hMPV utilizzando IMAGEN
hMPV e un test EIA presente in commercio.
EIA
IMAGEN
hMPV
14.2.REATTIVITÀ CROCIATA
Journal of Clinical Microbiology 41: 4642–4646
IMAGEN hMPV è altamente specifico per gli antigeni del
metapneumovirus umano. Non si è osservata reattività crociata
sottoponendo a test i microrganismi elencati sotto. Il test è stato
condotto su colture di laboratorio di organismi noti.
6.Hamelin M-E., Abed Y., Boivin G. (2004)
Batteri
Chlamydia trachomatis
Chlamydia pneumoniae
uman Metapneumovirus: A New Player among Respiratory
H
Viruses.
Emerging Infections 38: 983–990.
7.Mullins J.A., Erdman D.D., Weinbery G.A., Edwards K., Hall
K.B., Walker F.J., Iwane M., Anderson L.J. (2004)
Haemophilus influenzae
uman Metapneumovirus Infection among Children Hospitalised
H
With Acute Respiratory Illness.
Legionella pneumophila
Emerging Infectious Diseases 10: 700 – 705.
Moraxella catarrhalis
8.Kashiwa H., Shimozono H., Takao S. (2004)
Mycoplasma pneumoniae
linical Pictures of Children with Human Metapneumovirus
C
Infection: Comparison with Respiratory Syncytial Virus Infection.
Neisseria meningitidis
Neisseria gonorrhoeae
Neisseria lactamica
Streptococcus pneumoniae
Japanese Journal of Infectious Disease 57: 80-82.
9.Jartti T., Lehtinen P., Vuorinen T., Osterback R., van den Hoogen
B., Osterhaus A.D.M.E., Ruuskanen A. (2004)
Virus
espiratory Picornaviruses and Respiratory Syncytial Virus as
R
Causative Agents of Acute Expiratory Wheezing in Children.
Parainfluenza 1, 2, 3
Emerging Infectious Diseases 10: 1095 – 1101.
Influenza A e B
10.Schildgen O., Simon A., Wilkesmann a., Williams J., EisHubinger A-M., Kupfer B., Roggendorf M., Viazov S. (2006)
Cytomegalovirus
Coxsackie Virus ceppi B1, B2,
B3, B4, B5 e B6
Echovirus 4, 6, 9, 11, 30 e 34
Varicella Zoster
Adenovirus
Virus sinciziale respiratorio
Virus Herpes Simplex 1 e 2
15. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1.Frankl R.I.B., Fauquet C.M., Knudson D.L., Brown F. (1992)
lassification and Nomenclature of Viruses. Fifth Report of the
C
International Committee on Taxonomy of Viruses. Archives of
Virology Supplement 2, Spurger Velacy, New York, pp. 245–246.
2.Easton A.J., Domachowske J.B., Rosenburg H.F. (2004)
T he Human Metapneumovirus: Biology, Epidemiological Features,
and Clinical Characteristics of Infection.
Reviews in Medical Microbiology 17: 11–25.
11.Mackay I.M., Jacob K.C., Woolhouse D., Waller K., Syrmis
M.W., Whiley D.M., Siebert D.J., Nissen M., Sloots T.P. (2003)
Molecular Assays for Detection of Human Metapneumovirus.
Journal of Clinical Microbiology 41: 100–105.
12.Crowe J.E. (2004)
uman Metapneumovirus as a Major Cause of Human
H
Respiratory Tract Disease. The Pediatric Infectious Disease Journal
Supplement Article 23: S215–S221
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a
a
Concordanza complessiva: 97,4%
Intervallo di confidenza al 95%: 93,4-99,3%
Concordanza positiva: 80,0%
Intervallo di confidenza al 95%: 44,4-97,5%
Concordanza negativa: 98,6%
Intervallo di confidenza al 95%: 95,0-99,8%
a) Campioni confermati come hMPV positivi mediante RT-PCR in
tempo reale
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Oxoid Ltd,
Wade Road
Basingstoke, Hants, RG24 8PW UK
Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla filiale o al distributore
Oxoid di zona.
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IMAGEN hMPV [IT] - Thermo Scientific