ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” PISTOIA REGOLAMENTO D’ISTITUTO 2013 / 2015 PARTE I SCUOLA DELL’INFANZIA PARTE II SCUOLA PRIMARIA PARTE III SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PARTE IV DISPOSIZIONI GENERALI PARTE V FUNZIONAMENTO CONSIGLIO D’ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” PISTOIA REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO PARTE I: SEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Il regolamento interno d’Istituto regola la vita della comunità scolastica e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto per un triennio, nello specifico, per gli aa.ss. 2013/2015. Art. 1 ORARIO D'INGRESSO DEGLI ALUNNI E AUTORIZZAZIONE AGLI INGRESSI ANTICIPATI. L'ingresso degli alunni all'interno degli edifici scolastici è consentito fra le ore 8,00 e le ore 9,30 alla scuola infanzia “R.Fucini” e fra le ore 8,00 e le ore 9,00 alla scuola infanzia Cignano. A tale ora iniziano le attività ed i portoni delle scuole vengono chiusi. Presso la Scuola dell’infanzia Fucini è possibile l’ingresso anticipato a partire dalle ore 7.30 per comprovati e documentati motivi di lavoro di entrambi i genitori, dietro presentazione di richiesta scritta, da presentare su apposito modulo entro il 30 settembre e autorizzazione del Dirigente Scolastico. Dalle ore 7,30 alle 8,00 la sorveglianza degli alunni autorizzati è svolta da un collaboratore scolastico o personale specifico incaricato con onere a carico delle famiglie. Non è assolutamente consentita la permanenza sistematica degli alunni nell'edificio scolastico al termine delle lezioni, oltre l'orario previsto per l'uscita, in quanto in tale orario non vi è presente nella scuola né personale docente né non docente. I genitori sono pertanto invitati ad essere puntuali nel ritiro dei propri figli all'uscita da scuola e a comunicare per telefono eventuali ritardi, in casi imprevisti ed eccezionali. In caso di prolungato ritardo non giustificato all’uscita, le insegnanti potranno rivolgersi alle Forze di Pubblica Sicurezza. Gli alunni che pervengono sistematicamente in ritardo rispetto all’orario di inizio delle lezioni verranno richiamati per scritto dagli insegnanti all’osservanza dell’orario e in caso del ripetersi del ritardo potranno essere non accolti in classe, se accompagnati, a discrezione dell’insegnante. I collaboratori scolastici sono tenuti a chiudere i portoni, 5 minuti dopo l’inizio delle lezioni e ad avvisare i docenti per decidere come comportarsi in caso di arrivo di alunno oltre tale orario, facendo attendere gli stessi e l’accompagnatore all’ingresso. I ritardi ripetuti devono essere segnalati al Dirigente Scolastico per eventuali richiami formali. Eventuali ingressi posticipati o uscite anticipate sistematiche vengono autorizzate dal Dirigente Scolastico solo per casi di necessità terapeutiche svolte da Enti sanitari specializzati (AIAS, USL, ecc..) previa adeguata richiesta con documentazione presentata alla segreteria. Ciò vale indistintamente sia per le classi a modulo che a tempo pieno. Richieste di uscite sistematiche per attività diverse da quelle specificate sopra saranno valutate dal Dirigente Scolastico. Nel caso un alunno si sentisse male nel periodo della sua permanenza a scuola si comunicherà il fatto alla famiglia. Qualora fosse impossibile prendere contatto con i familiari, l’insegnante provvederà a chiamare il pronto intervento (112, 113, 118, ecc..) per non incorrere in omissione di soccorso, informando il Dirigente Scolastico. Art. 2 INFORTUNIO E STATO DI SALUTE Al momento dell’iscrizione gli alunni vengono coperti da assicurazioni contro gli infortuni, come da polizza, previo pagamento dell’importo dovuto. - in caso di infortunio la scuola avvisa la famiglia, con la quale decidere i provvedimenti da prendere. In caso di irreperibilità, e secondo la gravità dell’infortunio, lo studente sarà avviato, tramite ambulanza, al Pronto Soccorso. Se necessario il personale della scuola segue lo studente sull’ambulanza. - In situazione di malessere viene avvisata telefonicamente la famiglia, che potrà prelevare il proprio figlio 2 - dalla sede scolastica. E’ necessario che il genitore si rivolga alla segreteria per l’avvio della eventuale pratica di denuncia assicurativa. In caso di particolari condizioni di salute (allergie, intolleranze alimentari, ecc…) i genitori sono tenuti a segnalare per iscritto la specifica situazione e il relativo eventuale intervento di primo soccorso da assumere. Art. 3 USCITE ANTICIPATE. Gli alunni possono uscire prima della conclusione del normale orario solo in casi eccezionali di necessità ed urgenza e solo se prelevati direttamente dai genitori o da persona familiare maggiorenne conosciuta dagli insegnanti o delegata per scritto dal genitore previa dichiarazione scritta di ritiro da rilasciare all'insegnante. Art. 4 GIUSTIFICAZIONE ASSENZE DEGLI ALUNNI. Si informa che oltre cinque giorni di assenza l'alunno può essere riammesso alle lezioni solo dietro presentazione di certificato medico. Nei cinque giorni sono compresi anche il sabato e la domenica. Dopo malattie infettive deve essere presentata certificazione medica di guarigione. In caso di assenze per motivi familiari e non di malattia sarà sufficiente una dichiarazione preventiva scritta del genitore. Si ricorda che, in base alla normativa vigente, l’alunno che risulta assente per oltre 30 giorni senza comunicare le motivazioni per scritto, sarà depennato d'ufficio dall'elenco degli iscritti per consentire l'ammissione degli alunni in liste di attesa. Art. 5 RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA Gli insegnanti ricevono i genitori in apposite riunioni in orario extra scolastico in date che saranno comunicate ad inizio di anno. E’ opportuno che i genitori a partecipino alle riunioni periodiche con le insegnanti senza i bambini considerato che durante le riunioni non è prevista alcuna sorveglianza da parte del personale. Si raccomanda di comunicare alla scuola l’eventuale impossibilità a partecipare agli incontri previsti in quanto riservati solo ai genitori o legali tutori. L’ingresso dei genitori a scuola è consentito, al di fuori delle riunioni previste dal Collegio Docenti e comunicate alle famiglie e delle convocazioni scritte effettuate dall’insegnante, soltanto per brevissime comunicazioni che rivestano il carattere d’urgenza, nei 5 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni, salvo casi particolari a discrezione dei docenti interessati. Non è consentito l’ingresso dei genitori nell’edificio scolastico e tanto meno nelle aule prima dell’inizio e durante l’orario delle lezioni salvo convocazione specifica dei docenti o particolari motivi di urgenza o necessità. E’ comunque indispensabile rivolgersi prima al personale collaboratore scolastico che verifichi la possibilità o meno dell’insegnante di conferire con il genitore, considerato il dovere di svolgere attività didattica con gli alunni senza interruzioni. E’ fatto assoluto divieto ai genitori di rivolgersi direttamente agli alunni per rimproveri verbali a titolo personale. Art. 6 MEZZI DI INFORMAZIONE Gli organi collegiali: Consigli d’Istituto, Consigli di Intersezione e sezione; le assemblee dei genitori: di classe, di plesso, d’Istituto e il Comitato dei genitori dispongono di appositi spazi esterni nell’ambito dei plessi per l’affissione di manifesti, comunicati e giornali inerenti i problemi e all’attività della comunità scolastica. La distribuzione di altro materiale di informazione, deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico, sulla base di criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Nelle prime sezioni, durante il periodo di cui il Consiglio d’Interclasse non è costituito, i genitori degli alunni possono affiggere negli spazi appositi e distribuire avvisi per indire riunioni, previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico. Art. 7 CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI Il Dirigente Scolastico procede alla formazione delle sezioni conformemente ai criteri stabiliti dalla procedura coordinata con il Comune di Pistoia e gli altri Istituti scolastici statali. Per tali criteri, revisionati ogni 3 anno, si rimanda alla documentazione pubblicata sul sito del Comune di Pistoia e del nostro Istituto. Per la formazione delle classi prime della scuola primaria, dovrà essere richiesta la collaborazione delle insegnanti delle scuole materna interessate con la modalità stabilite dal Collegio dei Docenti. Art. 8 VIGILANZA DEGLI ALUNNI La vigilanza degli alunni durante le attività educative e ricreative, compresi gli intervalli, che si svolgono negli edifici scolastici o al di fuori di essi, è compito degli insegnanti. I collaboratori scolastici coadiuvano gli insegnanti nella vigilanza sugli alunni durante la giornata nell’ambito dell’edificio e degli arredi scolastici e, quando è possibile, nel caso di uscite all’esterno per motivi didattici. In particolare vigilano sugli alunni in caso di momentanea assenza dell’insegnante e in caso di uscita degli alunni dalla classe nonché durante la ricreazione - lungo i corridoi e in prossimità dei bagni – e durante il servizio mensa. Gli alunni autorizzati all’ingresso anticipato saranno sorvegliati dal personale collaboratore scolastico, addetto alle funzioni miste, previo accordo con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune. Il personale suddetto verrà a conoscenza dei nominativi degli alunni che devono entrare prima, previa comunicazione scritta trasmessa dalla segreteria a tutti i plessi. Gli alunni privi di autorizzazione non saranno fatti entrare all’interno dell’edificio prima del normale orario. Non sono autorizzate in nessun caso permanenze sistematiche vigilate degli alunni al termine delle lezione in base al monte orario del personale collaboratore scolastico. Ogni responsabilità derivante dal mancato ritiro in orario degli alunni ricade sui genitori, salvo preventiva comunicazione, anche telefonica, alla scuola a carattere di urgenza ed eccezionalità. Il personale docente e non docente non ha obbligo di vigilanza nei confronti degli alunni che si trovino presenti nei locali scolastici durante le riunioni dei genitori (ricevimenti dei genitori, assemblee di classe, ecc..) sui quali ricade ogni responsabilità per incidenti o danni eventualmente provocati a cose o persone da parte degli alunni presenti nell’edificio. 4 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” PISTOIA REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO PARTE II: SEZIONE SCUOLA PRIMARIA Art. 1 GESTIONE SOCIALE DELLA SCUOLA 1) La gestione sociale della scuola si articola e si attua attraverso: a) assemblee generali con la partecipazione delle componenti genitori, non docenti e docenti. Possono essere invitati i rappresentanti di Enti e organismi interessati ai problemi della scuola; b) assemblea di genitori (di classe, di plesso o d’Istituto); c) Comitato dei genitori (facoltativo) d) incontri tra i genitori e insegnanti; 2) Le riunioni di cui al punto a) b) c) debbono svolgersi nelle ore non coincidenti con quelle delle lezioni e normalmente nell’edificio scolastico . Il Dirigente Scolastico, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno. L’assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni: L’assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio di Circolo e di Istituto In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l’assemblea di Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele. All’assemblea di classe o di Istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell’Istituto.” Art. 2 MEZZI DI FORMAZIONE 1) Gli organi collegiali: Consigli d’Istituto, Consigli di Interclasse e classe; le assemblee dei genitori: di classe, di plesso, d’Istituto e il Comitato dei genitori dispongono di appositi spazi esterni nell’ambito dei plessi per l’affissione di manifesti, comunicati e giornali inerenti i problemi e all’attività della comunità scolastica. 2) La distribuzione di materiale di informazione, deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico, sulla base di criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Non è consentito ai genitori di far scrivere sui quaderni degli alunni comunicati di vario genere per i quali vanno utilizzati gli spazi murali di cui al punto 2.1. (Albo genitori), previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del fiduciario. 3) Nelle prime classi, durante il periodo di cui il Consiglio d’Interclasse non è costituito, i genitori degli alunni possono affiggere negli spazi appositi e distribuire avvisi per indire riunioni, previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico. Art. 3 CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 1) Il Dirigente Scolastico procede alla formazione delle classi conformemente alle proposte formulate dal Collegio dei Docenti e ai criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto, nel rispetto delle norme di Legge vigenti. 2) In ogni plesso hanno diritto ad essere iscritti prioritariamente tutti i bambini residenti nella zona di competenza della scuola, secondo lo stradario di cui all’allegato n° 1 . in caso di eccedenza di domande di iscrizione, in base alla disponibilità numerica delle classi, verranno utilizzati i seguenti criteri: 5 1- Presenza nella scuola richiesta di fratelli e/o sorelle Precedenza già iscritti e frequentanti assoluta 2- Continuità per provenienza dalla stessa scuola punti 4 dell’infanzia di zona (*) 3- Vicinanza alla scuola del luogo di lavoro di uno o di punti 3 entrambi i genitori 4- Residenza nella zona di competenza territoriale della punti 3 scuola dei nonni materni e paterni 5- Altre motivazioni (da valutare) punti 1 note (*) Le scuole dell’infanzia di zona per ciascun plesso sono elencate nell’allegato n° 2. (**) per i bambini di zona valgono solo i criteri 1) e 2) (***) all’interno dei due gruppi “Zona” e “fuori zona” verrà data precedenza agli alunni provenienti da scuole dell’infanzia dell’Istituto. 3) Ogni anno scolastico, tenuto conto delle eventuali nuove disposizioni di legge il Consiglio delibera eventuali criteri integrativi al presente articolo. Art. 4 VIGILINZA DEGLI ALUNNI 1) La vigilanza degli alunni durante le attività educative e ricreative, compresi gli intervalli, che si svolgono negli edifici scolastici o al di fuori di essi, è compito degli insegnanti. 2) I collaboratori scolastici coadiuvano gli insegnanti nella vigilanza sugli alunni durante la giornata nell’ambito dell’edificio e degli arredi scolastici e, quando è possibile, nel caso di uscite all’esterno per motivi didattici. In particolare vigilano sugli alunni in caso di momentanea assenza dell’insegnante e in caso di uscita degli alunni alla classe nonché durante la ricreazione - lungo i corridoi e in prossimità dei bagni – e durante il servizio mensa. 4) Di norma gli alunni entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono gli inizi delle lezioni o attività; pertanto tutto il personale docente dovrà trovarsi in aula 5 minuti prima dell’orario scolastico, come stabilisce il contratto di lavoro del personale della scuola. 5) Gli alunni autorizzati all’ingresso anticipato saranno sorvegliati dal personale collaboratore scolastico, addetto alle funzioni miste, previo accordo con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune. Il personale suddetto verrà a conoscenza dei nominativi degli alunni che devono entrare prima, previa comunicazione scritta trasmessa dalla segreteria a tutti i plessi. Gli alunni privi di autorizzazione non saranno fatti entrare all’interno dell’edificio prima del normale orario e dovranno attendere fuori del portone fino all’apertura. 6) Non sono autorizzate in nessun caso permanenze sistematiche vigilate degli alunni al termine delle lezioni. Ogni responsabilità derivante dal mancato ritiro in orario degli alunni ricade sui genitori, salvo preventiva comunicazione, anche telefonica, alla scuola a carattere di urgenza ed eccezionalità. In caso di prolungato ritardo all’uscita, le insegnanti potranno rivolgersi alle Forze di Pubblica Sicurezza. 7) Il personale docente e non docente non ha obbligo di vigilanza nei confronti degli alunni che si trovino presenti nei locali scolastici durante le riunioni dei genitori (ricevimenti dei genitori, assemblee di classe, ecc..) 8) Durante tali riunioni gli alunni eventualmente presenti nei locali dove hanno luogo le riunioni dovranno rimanere sotto la diretta sorveglianza dei genitori per evitare danni a se stessi e alle strutture. Il personale docente e di custodia dovrà informare i genitori di tale dovere all’inizio di ogni riunione. Art. 5 RISPETTO ORARIO SCOLASTICO, PERMESSI DI USCITA, ASSENZE DEGLI ALUNNI E RITARDI SISTEMATICI 1) L’orario giornaliero delle lezioni è diversificato da scuola a scuola. E’ deliberato ogni anno dagli organi Collegiali competenti e viene comunicato ai genitori all’inizio dell’anno scolastico. L’orario stabilito deve essere rispettato sia nella fascia antimeridiana che pomeridiana (per chi non usufruisce della mensa scolastica). 6 2) Gli alunni che pervengono sistematicamente in ritardo rispetto all’orario di inizio delle lezioni verranno richiamati per scritto dagli insegnanti all’osservanza dell’orario e in caso del ripetersi del ritardo potranno essere non accolti in classe, se accompagnati, a discrezione dell’insegnante. I collaboratori scolastici sono tenuti a chiudere i portoni, 5 minuti dopo l’inizio delle lezioni e ad avvisare i docenti per decidere come comportarsi in caso di arrivo di alunno oltre tale orario, facendo attendere gli stessi e l’accompagnatore all’ingresso. I ritardi ripetuti devono essere segnalati al Dirigente Scolastico per eventuali richiami formali. 3) Ove uno dei genitori, per qualsiasi motivo, avesse necessità di ritirare dalla scuola il figlio prima del termine delle lezioni, dovrà recarsi direttamente a scuola, presentare richiesta scritta e firmata all’insegnate o mandare persona maggiorenne conosciuta munita della suddetta richiesta che autorizza il docente a concedere al ragazzo di uscire. 4) Eventuali ingressi posticipati o uscite anticipate sistematiche vengono autorizzate dal Dirigente Scolastico solo per casi di necessità terapeutiche svolte da Enti sanitari specializzati, previa adeguata richiesta con documentazione presentata alla segreteria. 5) Tutte le assenze degli alunni vanno giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci. Se le assenze si protraggono oltre i 5 giorni e sono dovute a malattia l’insegnante riammette a scuola l’alunno previa presentazione del relativo certificato medico. In caso di assenze per motivi familiari e non di malattia sarà sufficiente una dichiarazione preventiva scritta del genitore. In caso di assenze ripetute e frequenti tali da compromettere il rendimento scolastico, gli insegnanti potranno pretendere la giustificazione anche per un solo giorno. Art. 6 INFORTUNIO E STATO DI SALUTE 1) Al momento dell’iscrizione gli alunni vengono coperti da assicurazioni contro gli infortuni, come da polizza, previo pagamento dell’importo dovuto. - in caso di infortunio la scuola avvisa la famiglia, con la quale decidere i provvedimenti da prendere. In caso di irreperibilità, e secondo la gravità dell’infortunio, lo studente sarà avviato, tramite ambulanza, al Pronto Soccorso. Se necessario il personale della scuola segue lo studente sull’ambulanza. - In situazione di malessere viene avvisata telefonicamente la famiglia, che potrà prelevare il proprio figlio dalla sede scolastica. - E’ necessario che il genitore si rivolga alla segreteria per l’avvio della eventuale pratica di denuncia assicurativa. 2) In caso di particolari condizioni di salute (allergie, intolleranze alimentari, ecc…) i genitori sono tenuti a segnalare per iscritto la specifica situazione e il relativo eventuale intervento di primo soccorso da assumere. Art. 7 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 1) I docenti garantiscono rapporti sistemati con le famiglie degli alunni attraverso riunioni individuabili e assembleari, a cadenza bimestrale, programmate e deliberate all’inizio di ogni anno scolastico dal Collegio dei Docenti. In caso di particolari urgenze e necessità convocano personalmente i genitori interessati in orari e giorni anche diversi da quelli stabiliti. Tutti gli incontri avvengono in orari al di fuori delle lezioni. 2) L’ingresso dei genitori a scuola è consentito, al di fuori delle riunioni previste dal Collegio Docenti e comunicate alle famiglie e delle convocazioni scritte effettuate dall’insegnante, soltanto per brevissime comunicazioni che rivestano il carattere d’urgenza, nei 5 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni, salvo casi particolari a discrezione dei docenti interessati. 3) Non è consentito l’ingresso dei genitori nell’edificio scolastico e tanto meno nelle aule prima dell’inizio e durante l’orario delle lezioni salvo convocazione specifica dei docenti o particolari motivi di urgenza o necessità. E’ comunque indispensabile rivolgersi prima al personale collaboratore scolastico che verifichi la possibilità o meno dell’insegnante di conferire con il genitore, considerato il dovere di svolgere attività didattica con gli alunni senza interruzioni. E’ fatto assoluto divieto ai genitori di rivolgersi direttamente agli alunni per rimproveri verbali a titolo personale. 4) I genitori devono collaborare con la scuola, presentarsi ai ricevimenti prestabiliti negli orari previsti, controllare i quaderni e i diari e firmare le comunicazioni scuola-famiglia puntualmente. 7 Art. 8 USO DEL GREMBIULE O DELLA “UNIFORME” SCOLASTICA 1) Nelle scuole “Marini” e “Leonardo”, secondo un progetto didattico-educativo sperimentale, è in corso l’introduzione graduale dell’uniforme scolastica, con il logo della scuola. 2) nelle altre scuole “Fucini” e “Rodari” è richiesto il grembiule (o blusotto per i maschi). 3) Il grembiule può essere giornalmente lasciato all’attaccapanni della scuola e deve essere portato a casa ogni venerdì o sabato per lavaggio. I docenti controllano e intervengono sull’uso sistematico del grembiule. Art. 9 MENSA E RICREAZIONE 1) L’orario e la durata del servizio mensa variano da scuola a scuola. Durante la mensa, considerata importante momento educativo e di socializzazione gli alunni sono vigilati dai docenti della scuola e dal personale collaboratore scolastico. 2) Durante la mensa è vietato sporcare con intenzionalità e fare uso improprio del cibo. E’ vietato consumare cibi portati da casa. Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa devono rientrare all’inizio delle lezioni pomeridiane. 3) La ricreazione del mattino ha la durata di 15 minuti (in orari diversificati a seconda dell’orario delle lezioni). Gli alunni potranno uscire 2 per volta per recarsi in bagno sotto la sorveglianza del personale di custodia. I docenti vigilano sugli alunni rimasti in aula. Art. 10 COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI 1) Gli alunni sono tenuti a venire a scuola con tutto l’occorrente necessario richiesto per svolgere le attività didattiche previste. 2) E’ vietato portare a scuola oggetti pericolosi, rumorosi (temperini, petardi, ecc..) o comunque non richiesti per lo svolgimento dell’attività scolastica; è inoltre opportuno che non portino oggetti di valore e denaro. La scuola non è responsabile di eventuali smarrimenti. 3) E’ obbligatorio tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, degli insegnanti, del personale di custodia e dei compagni ed è vietato usare termini e atteggiamenti offensivi violenti, provocatori e minacciosi nei confronti degli stessi o di qualunque altra persona presente in classe. 4) E’ vietato disturbare in qualsiasi modo lo svolgimento delle lezioni, danneggiare arredi e attrezzature e sporcare con atti intenzionali. 5) E’ vietato utilizzare il telefono cellulare e/o altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche. 6) In caso di danni intenzionali al patrimonio o ad oggetti appartenenti a insegnanti o alunni, sarà richiesto alle famiglie il risarcimento dovuto. 7) In classe è vietato masticare gomme e attaccarle ai banchi e ai pavimenti. 8) Provvedimenti disciplinari. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed alla realizzazione di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni sono sempre proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Gli alunni che si comportano in modo gravemente scorretto e offensivo o violento nei confronti del Dirigente Scolastico, degli insegnanti, del personale di custodia, dei compagni o di qualunque altra persona presente nella scuola, sono richiamati per scritto con avviso ai genitori che devono firmarlo. In caso di permanere di tali comportamenti i genitori saranno convocati dagli insegnanti o dal Dirigente 8 Scolastico saranno assunti ulteriori provvedimenti disciplinari. Per i casi di particolare gravità e per quanto qui non previsto si fa riferimento a quanto previsto nel regolamento della Scuola Media (vedi art. 12 p. 1). 9) Non è consentito ai genitori degli alunni assumere all’interno delle scuole richiami disciplinari diretti a qualsiasi alunno o alla classe per reali o presunti fatti accaduti a scuola. 9 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” PISTOIA REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO PARTE III: SEZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ART. 1 ORARIO DELLE LEZIONI Gli alunni entrano a Scuola fra le ore 7,55 e le 8,00. Le lezioni hanno inizio alle ore 8,00. Le lezioni antimeridiane hanno termine alle ore 13,00. I docenti in servizio alla prima ora di lezione dovranno trovarsi in aula alle ore 7,55. I collaboratori scolastici vigileranno sugli alunni lungo i corridoi e le scale di accesso al piano superiore. Le classi a tempo prolungato svolgeranno attività scolastica pomeridiana 2 volte alla settimana, secondo il seguente orario: entrata ore 14,00 uscita ore 16,00. Il servizio mensa viene effettuato dalle ore 13,00 alle ore 14,00. Gli alunni devono rispettare tale orario. I ritardi ripetuti saranno segnalati al Dirigente Scolastico dagli insegnanti. ART. 2 INGRESSO POSTICIPATO Gli alunni in ritardo giustificato,su apposito libretto o modulo, sono ammessi in classe con decisione del Dirigente Scolastico, secondo le seguenti modalità: - se il ritardo è contenuto entro i primi 5 minuti, l’alunno è ammesso in classe. - se il ritardo supera i 5 minuti, l’alunno sarà ammesso in classe alla 2^ ora di lezione, attendendone l’inizio nel corridoio. Gli alunni in ritardo non giustificato sono ammessi in classe secondo le modalità di cui ai punti precedenti, ma il giorno seguente i genitori dovranno giustificarlo personalmente. Ogni entrata successiva alla prima ora di lezione, dovrà essere giustificata dai genitori. Non saranno ammessi in classe alunni che si presenteranno dopo le ore 10:00 (salvo per visite mediche, analisi ecc. ). ART. 3 USCITE ANTICIPATE Le uscite anticipate sono ammesse solo in via eccezionale e per validi motivi. La richiesta deve essere prodotta al Dirigente Scolastico personalmente dai genitori, i quali si assumono la responsabilità della vigilanza sugli alunni a partire dal momento dell’allontanamento dalla Scuola. Gli alunni che per un’improvvisa indisposizione debbono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, e cioè delle ore 13,00 o delle ore 16,00, saranno affidati solo ed esclusivamente ai propri genitori, che saranno informati telefonicamente dall’ufficio di segreteria della Scuola. I genitori che hanno difficoltà a garantire, in caso di necessità, la loro presenza a scuola, possono, attraverso una dichiarazione da sottoscrivere alla presenza del Dirigente Scolastico, autorizzare il medesimo ad affidare il proprio figlio a persone maggiorenni di loro fiducia, delle quali debbono essere indicate le generalità (nome, cognome, data di nascita, numero telefonico) rilasciate presso la segreteria ART. 4 GIUSTIFICAZIONE ASSENZE DALLE LEZIONI ALUNNI Gli alunni sono tenuti a frequentare le lezioni con assiduità. Le eventuali assenze dalle lezioni debbono essere giustificate nel giorno di rientro a scuola e non nei giorni successivi. L’alunno che non giustifichi l’assenza nel giorno del rientro è tenuto a produrre la relativa giustificazione improrogabilmente il giorno dopo. 10 Il terzo giorno di non giustificazione dell’assenza l’alunno sarà ammesso alle lezioni del giorno dopo solo se accompagnato dai genitori. Per le assenze causate da malattie è necessario presentare il certificato medico di riammissione quando esse si protraggano oltre i 5 giorni. Nei 5 giorni è compreso anche il giorno festivo. Per le assenze non causate da malattia è necessaria motivata dichiarazione scritta preventiva dei genitori quando esse si protraggano oltre i 5 giorni. ART. 5 INGRESSO DEI GENITORI NELLA SCUOLA I genitori che entrano nei locali scolastici devono rivolgersi al personale di custodia per qualunque necessità. I docenti garantiscono rapporti sistematici con le famiglie degli alunni attraverso incontri individuali a cadenza mensile e assembleari a cadenza bimestrale, programmate e deliberate all’inizio di ogni anno scolastico dal Collegio dei docenti. In caso di particolari urgenze e necessità i docenti convocano personalmente i genitori interessati in orari e giorni anche diversi da quelli stabiliti. Tutti gli incontri avvengono in orari al di fuori dalle lezioni. Gli uffici di Segreteria sono a disposizione delle famiglie e del pubblico nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 08,00 alle ore 08,30 e dalle ore 11,30 alle ore 13,00, il martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento. ART. 6 SERVIZIO MENSA E SUO FUNZIONAMENTO Il servizio mensa funziona dalle ore 13,00 alle ore 14,00, ora in cui iniziano le lezioni pomeridiane. Durante la refezione, considerata importante momento educativo e di socializzazione, gli alunni sono vigilati da docenti della Scuola che faranno rispettare le seguenti norme: o recarsi in bagno quattro per volta, due maschi e due femmine, prima di entrare in sala mensa, o sedersi al posto assegnato, o servirsi seguendo il turno indicato dagli insegnanti, o a pasto ultimato riordinare il proprio tavolo, o recarsi in bagno per l’igiene personale quattro per volta, due maschi e due femmine, o durante l’attività ricreativa comportarsi in modo corretto e coerente con le direttive dei docenti. E’ vietato il consumo di alimenti portati da casa. N.B. Per qualsiasi chiarimento relativo al pagamento e/o esonero rivolgersi alla Circoscrizione di appartenenza, in quanto il servizio è fornito e gestito dall’Ente locale. ART. 7 COMPORTAMENTO Gli studenti sono tenuti a venire a scuola con tutto ciò che è richiesto dall’attività didattica programmata e non devono portare materiale o strumenti superflui, onde evitare un eccessivo carico del proprio zaino. E’ opportuno che gli alunni non portino con sé denaro o oggetti di valore. La Scuola non è responsabile di eventuali smarrimenti. Gli studenti sono tenuti ad indossare abiti consoni all’ambiente scolastico (evitando jeans stracciati, canottiere, maglie che scoprono l’ombelico e minigonne eccessivamente corte). Il diario deve essere usato per annotare quotidianamente con cura i compiti assegnati e le comunicazioni scuola/famiglia avvengono tramite il libretto dello studente. Esso può essere esaminato dagli insegnanti, previo consenso rilasciato dal genitore ai sensi del D.L. 196/2003. In classe è vietato: o masticare gomme; o portare riviste, giornali, o foto non di pertinenza dell’attività didattica; o portare oggetti pericolosi quali: temperini, accendini, petardi; o portare sigarette e fumare nei locali scolastici; o usare telefoni cellulari o danneggiare arredi e attrezzature scolastiche con atti intenzionali; in caso di danni verrà richiesto il risarcimento dovuto. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio (c. 1, art. 3 D.P.R. n. 249/1998: Statuto delle Studentesse e degli Studenti). Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della 11 scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi (c. 2, art. 3 D.P.R. n. 249/1998). Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art. 1 dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della scuola secondaria (c. 3, art. 3 D.P.R. n. 249/1998). Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’Istituto. Il telefono cellulare dovrà essere consegnato ogni mattina all’inizio delle lezioni agli insegnanti di classe per essere posto in apposite scatole. Gli studenti, in caso di improrogabile necessità di comunicazione con la propria famiglia, possono utilizzare l’apparecchio telefonico presente nell’atrio della scuola. Gli studenti sono tenuti a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, utilizzando correttamente le strutture, le attrezzature, gli arredi, i macchinari e i sussidi didattici. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Gli studenti devono tenere in ogni momento, anche durante le attività didattiche svolte fuori dalla Scuola, un comportamento improntato al più rigoroso rispetto delle persone e delle cose. Gli studenti devono dare, altresì , prova di motivata partecipazione durante le lezioni di tutte le discipline e di scrupolosa applicazione nello svolgimento dei compiti da fare a casa. Gli studenti devono comportarsi in modo corretto nei confronti dei compagni e degli adulti e in modo rispettoso nei confronti delle strutture e delle cose, anche nell’area adiacente la scuola. Ai singoli studenti è vietato fare fotocopie. ART. 8 RICREAZIONE La ricreazione avrà la durata di 10 minuti, dalle ore 09:55 alle ore 10:05. Gli studenti potranno uscire dall’aula quattro per volta, due maschi e due femmine, per andare in bagno sotto la sorveglianza del personale di custodia. I docenti in servizio vigileranno sugli alunni rimasti in aula. ART. 9 TEMPO PROLUNGATO Il T. P. si svolge il martedì e giovedì dalle ore 14,00 alle ore 16,00. Durante le ore pomeridiane di lezione di Italiano e di Matematica lo studente è tenuto ad avere il materiale richiesto per l’attività didattica programmata, e comportarsi secondo la normativa della scuola. Le eventuali note o rapporti (in base all’entità della infrazione commessa dallo studente) avranno la stessa natura e, quindi importanza di quelle inflitte dall’insegnante durante le ore effettuate in orario antimeridiano. Cinque note equivalgono ad un rapporto scritto. Tre rapporti comportano una sospensione. Sarà trascritta la valutazione riguardante l’impegno e il comportamento dimostrato da ciascun alunno nelle lezioni pomeridiane d’ Italiano e Matematica. Le assenze devono essere giustificate da un genitore sul libretto dello studente il giorno del rientro a scuola del discente. (Per le assenze e relative giustificazioni si fa riferimento all’ art. 4 del presente regolamento dal titolo “Giustificazioni e assenze dalle lezioni alunni”) ART. 10 LEZIONI DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Gli studenti devono essere provvisti di maglietta e scarpe di ricambio per accedere alla palestra. Gli studenti possono essere giustificati una sola volta al mese, con permesso scritto da parte dei genitori. ART. 11 INFORTUNI Al momento dell’iscrizione gli alunni vengono coperti da assicurazione contro gli infortuni, come da Polizza, previo pagamento dell’importo dovuto. In caso di infortunio la Scuola avvisa la famiglia, con la quale decidere i provvedimenti da prendere. In caso di loro irreperibilità, e secondo la gravità dell’infortunio, lo studente sarà portato, tramite ambulanza, al Pronto Soccorso. Se necessario il personale della Scuola segue lo studente sull’ambulanza. 12 In situazione di malessere viene avvisata telefonicamente la famiglia, che potrà prelevare il proprio figlio dalla sede scolastica. E’ necessario che il genitore si rivolga alla segreteria per l’avvio della eventuale pratica assicurativa. In caso di particolari condizioni di salute (allergie, intolleranze alimentari, ecc…) i genitori sono tenuti a segnalare per scritto la specifica situazione e il relativo eventuale intervento di primo soccorso da assumere. ART. 12 REGOLAMENTO INTERNO DI DISCIPLINA A- Principi generali 1) Il regolamento interno di disciplina è parte integrante del Regolamento d’Istituto ed è emanato ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 249 del 24.06.1998, cui si fa riferimento per le parti qui non contemplate. 2) Tutti devono attenersi al Regolamento interno d’Istituto, che ha valenza triennale e potrà essere modificato dal Consiglio d’Istituto, al momento del suo insediamento, qualora se ne ravvisi la necessità. 3) I provvedimenti disciplinari, oltre ad un valore sanzionatorio, hanno, prima di tutto, una finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni sono sempre proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Allo studente può essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica oltre l’orario didattico. 4) Nessun studente può essere chiamato a rispondere di fatti e comportamenti imputabili ad altri. 5) Ogni sanzione disciplinare, è sempre preceduta dalla formale contestazione del fatto: l’alunno deve avere sempre la possibilità di esporre le proprie ragioni. 6) Il procedimento disciplinare deve essere ispirato al principio della formalità; pertanto dovranno essere rispettate le seguenti fasi: o contestazione di addebito o giustificazione dello studente o trattazione del caso da parte del docente e/o dell’Organo Collegiale o adozione del provvedimento finale o comunicazione scritta dell’atto alla famiglia. 7) Per i provvedimenti disciplinari indicati ai punti a) b) c) dell’elenco di cui al successivo paragrafo (BSANZIONI DISCIPLINARI e tabella allegata) si può derogare dalla formalizzazione del procedimento di cui sopra, in funzione della necessità dell’immediatezza dell’azione disciplinare. 8) Per i provvedimenti disciplinari previsti ai punti d) e) f) g) h) dell’elenco di cui al successivo paragrafo (BSANZIONI DISCIPLINARI e tabella allegata) il procedimento disciplinare si ritiene debba essere concluso in 7 giorni dall’avvio dell’azione disciplinare e comunque ne deve essere data comunicazione alla famiglia entro due giorni dal fatto. 9) Il provvedimento disciplinare deve contenere: o la motivazione (art. 3 L. n° 241/90) o indicazione dell’impugnabilità o l’organo competente a decidere il ricorso o il termine entro cui esso deve essere presentato (art. 5 comma 2 D.P.R. n° 249/98) 10) L’ORGANO DI GARANZIA interno è formato da: o 1 collaboratore scolastico (A.T.A.) o 1 docente o 1 operatore psicopedagogico o 1 genitore del Consiglio d’Istituto che ne sarà anche presidente o Capo d’Istituto o Vicario o Saranno previsti dei membri supplenti nel caso in cui si verificasse conflitto d’interessi ed in caso di votazioni sarà vietato astenersi. 11) I componenti l’Organo di garanzia sono nominati da: o Collegio dei docenti per quanto riguarda la componente docenti o Assemblea del personale A.T.A. per il personale non docente o Consiglio d’Istituto per la componente genitori. 12) L’Organo di garanzia interno interviene per i punti c) d) f) del sottostante elenco (B-SANZIONI DISCIPLINARI e tabella allegata), il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale è competente per i punti e) f) g) h). 13) Contro le sanzioni disciplinari di cui ai punti c) d) e) f) g) h) è ammesso ricorso da parte dei genitori entro 15 giorni dalla comunicazione della loro assegnazione all’organo disciplinare competente (vedi punto 12 del 13 presente paragrafo). 14) Il presente regolamento deve essere portato a conoscenza dei genitori all’atto dell’iscrizione. B- Sanzioni disciplinari e tipologia delle mancanze 1) Agli alunni che manifestino comportamenti in violazione dei doveri di correttezza ed offendano la disciplina , il decoro, la morale, anche durante le attività didattiche svolte sia in orario antimeridiano che nel T. P. , sia nel tempo mensa e durante tutte le attività effettuate sia dentro che fuori la scuola, sono inflitti, secondo la gravità della mancanza, i seguenti provvedimenti disciplinari: a) ammonizione personale in classe o in privato (può essere lasciata memoria sul registro di classe); cinque note disciplinari sul registro equivalgono a un rapporto sul registro vistato dal dirigente scolastico; b) allontanamento dalla lezione (può essere lasciata memoria sul registro di classe); c) ammonizione scritta sul registro di classe vistata dal Capo d’Istituto, da notificare alla famiglia; d) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore ai 5 giorni, da infliggere dopo 3 ammonizioni di cui al punto c) con o senza obbligo di frequenza; e) sospensione dalle lezioni da 5 fino a 15 giorni; f) risarcimento economico o riparazione del danno (associata alle sanzioni di cui ai punti d) o e) o g) o h); g) sospensione dalle lezioni per oltre 15 giorni; h) allontanamento dalla comunità scolastica di appartenenza. Per mancanze lievi (disturbo del normale svolgimento dell’attività scolastica, dimenticanza di giustificazioni di assenze, non registrazione di comunicazione scuola-famiglia, distrazioni, disimpegno ecc...) si attua il provvedimento di cui al punto a). Per fatti che impediscono il normale svolgimento dell’attività didattica della classe, per mancanza ai doveri di correttezza nei confronti degli altri e delle cose e reiterazione degli stessi si attua il provvedimento di cui al punto b). Per reiterazione di comportamenti che impediscono il normale svolgimento dell’attività didattica della classe, per mancanze ai doveri di correttezza nei confronti di compagni, docenti, operatori scolastici e cose, per uso del telefono cellulare e/o altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, per negligenza abituale, per elevato numero di assenze ingiustificate si attua il provvedimento di cui al punto c). Per reiterazione di comportamenti che impediscono il normale svolgimento dell’attività didattica della classe, offese alla persona, danni arrecati alle strutture ed ai materiali della scuola e/o delle persone presenti nella sede scolastica, per uso reiterato del cellulare e/o altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione si attuano i provvedimenti di cui ai punti d) f). Per fatti che turbino il regolare andamento della scuola, per violazione del regolamento d’Istituto e reiterazione di comportamenti scorretti si attuano i provvedimenti di cui ai punti e) f). Per gravi atti di intolleranza etnica, aggressione, violenza, danni intenzionali al patrimonio scolastico, gravi e reiterate azioni di disturbo delle attività scolastiche, per comportamenti di rilevante gravità anche sul piano penale e/o di pericolo per l’incolumità fisica delle persone si attuano i provvedimenti disciplinari di cui alle lettere f) g). Per gravi e reiterate azioni di disturbo delle attività scolastiche, per comportamenti di rilevante gravità anche sul piano penale e/o di pericolo per l’incolumità fisica delle persone si attuano i provvedimenti di cui ai punti f) h). Qualora si verificassero episodi di non integrazione di un alunno all’interno del gruppo/classe, saranno valutati dagli Organi Collegiali competenti, sentito il parere dell’équipe psico-sociopedagogica e in accordo con la famiglia, la sua non permanenza nella classe cui appartiene e il suo conseguente inserimento in classe parallela. I provvedimenti di sospensione di cui al punto d), sulla base delle valutazioni dei singoli casi da parte del Consiglio di Classe, possono essere inflitti: 1) con obbligo di frequenza della scuola in specifiche attività personalizzate mirate al recupero di comportamenti adeguati alla convivenza civile e all’assunzione di responsabilità. 2) con esclusione da particolari attività didattiche programmate, quali laboratori pomeridiani, viaggi d’istruzione, visite guidate, gare, tornei, manifestazioni sportive ecc… 14 2) Le sanzioni disciplinari di cui ai punti a) c) del precedente comma vengono adottate dal docente e/o dal Dirigente scolastico. La sanzione disciplinare di cui al punto b) viene adottata dal docente. Le sanzioni disciplinari di cui ai punti d) e) f) g) h) sono adottate dal Consiglio dei docenti della classe cui l’alunno appartiene. SCHEMA RIEPILOGATIVO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE"LEONARDO DA VINCI" - PISTOIA – Regolamento Interno di Disciplina ORGANO ORGANO A CUI SANZIONI DISCIPLINARI NATURA DELLE MANCANZE COMPETENTE RICORRERE a) Ammonizione personale in classe o in Mancanze lievi (disturbo del normale Docente e/o privato (può essere lasciata memoria sul svolgimento dell'attività scolastica, Dirigente registro di classe), 5 note disciplinari sul dimenticanza di giustificazioni di assenze, Scolastico registro equivalgono ad 1 rapporto vistato non registrazione di comunicazioni dal Dirigente Scolastico scuola-famiglia, distrazioni, disimpegno, uso di materiali non inerenti l'attività didattica). b) Allontanamento dalla lezione (può Fatti che impediscono il normale Docente essere lasciata memoria sul registro di svolgimento dell'attività didattica della classe) classe, mancanze ai doveri di correttezza nei confronti degli altri e delle cose, e reiterazione degli stessi. c) Ammonizione scritta sul registro di Reiterazione di comportamenti che Docente e/o Organo di Garanzia classe vistata dal Capo d'Istituto, da impediscono il normale svolgimento Dirigente Interno notificare alla famiglia dell'attività didattica della classe, Scolastico mancanze ai doveri di correttezza nei confronti degli altri e delle cose, negligenza abituale, uso del cellulare e/o di altri dispositivi elettronici durante le attività scolastiche. d) Sospensione dalle lezioni per un Reiterazione dei comportamenti che Consiglio dei Organo di Garanzia periodo non superiore ai 5 gg., da impediscono il normale svolgimento docenti della classe Interno infliggere dopo 3 ammonizioni di cui al dell''attività didattica della classe, offese punto c) alla persona, danni arrecati alle strutture ed ai materiali della scuola e/o delle persone presenti nella sede scolastica, reiterazione nell'uso di cellulari e/o altri dispositivi elettronici. e) Sospensione dalle lezioni da 5 fino a Fatti che turbano il regolare andamento Consiglio dei Dirigente 15 gg. della scuola, violazione del regolamento docenti della classe dell’U.S.P. di d'Istituto, reiterazione di comportamenti Pistoia scorretti, gravi offese alla persona f) Risarcimento economico o riparazione Danni al patrimonio scolastico, ai sussidi, Consiglio dei Organo di Garanzia del danno (*) agli arredi ed oggetti appartenenti anche a docenti della classe Interno ed persone presenti nella sede della scuola eventualmente Dirigente dell’U.S.P. di Pistoia g) sospensione dalle lezioni per oltre 15 Gravi atti di intolleranza etnica, Consiglio dei Dirigente giorni aggressione, violenza, danni intenzionali docenti della classe dell’U.S.P. di al patrimonio scolastico, gravi e reiterate Pistoia azioni di disturbo delle attività scolastiche, per comportamenti di rilevante gravità anche sul piano penale e/o di pericolo per l'incolumità fisica delle persone. h) Allontanamento dalla comunità Gravi e reiterate azioni di disturbo delle Consiglio dei Dirigente scolastica di appartenenza attività scolastiche, per comportamenti di docenti della classe dell’U.S.P. di rilevante gravità anche sul piano penale Pistoia e/o di pericolo per l'incolumità delle persone (*) Associata alle sanzioni di cui al punto d) o e) o g) o h) 15 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” PISTOIA REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO PARTE IV: DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 ORGANIZZAZIONE DELLE VISITE GUIDATE 1.1. Durante l’anno scolastico possono essere effettuati viaggi d’istruzione e visite guidate che abbiano precise finalità educative a cui debbono di norma partecipare tutti gli alunni avendo carattere di attività didattiche al di fuori di quelle svolte in classe. 1.2. Le uscite nell’ambito del Comune sono autorizzate da parte delle famiglie, una volta per tutte all’inizio dell’anno scolastico e di volta in volta dovrà essere data comunicazione al D.S. 1.3. Per gite fuori Comune e Provincia è necessario che i docenti presentino al Consiglio d’Istituto richiesta preventiva di autorizzazione, corredata dal programma e da tutta la documentazione prevista dalle normative vigenti o che venissero emanate nel corso dell’anno scolastico e dal parere del Consiglio d’interclasse (obbligatorio). In caso di urgenza la richiesta sarà esaminata dalla Giunta Esecutiva, autorizzata dal Dirigente Scolastico e notificata al Consiglio d’Istituto nella seduta immediatamente successiva. 1.4. Per ogni uscita fuori Comune, dovrà essere data comunicazione scritta e richiesta l’autorizzazione alle famiglie degli alunni utilizzando gli appositi moduli. 1.5. Il Consiglio d’Istituto ogni anno riesamina i criteri per l’attuazione delle gite scolastiche, anche alla luce delle normative ministeriali ed eventualmente li integra o li aggiorna. 1.6. Il Consiglio finanzia parzialmente o totalmente le gite agli alunni meno abbienti sulla base delle disponibilità di bilancio e di specifica richiesta dei docenti La gestione finanziaria delle gite scolastiche o di altre attività integrative avviene esclusivamente tramite il bilancio d’Istituto ed eventuali elargizioni o contributi da parte di enti o privati, per l’attuazione delle stesse devono essere versati in bilancio. Art. 2 ACQUISTI E CONSERVAZIONE DELLE ATTREZZATURE TECNICO-SCIENTIFICHE E DEI SUSSIDI DIDATTICI 2.1. Il Collegio dei Docenti designa e il Dirigente Scolastico nomina, all’inizio di ogni anno scolastico una commissione con i seguenti compiti:: a) valutazione dell’adeguatezza tecnologica e dei sussidi didattici. b) collaudo delle attrezzature tecnico scientifiche. c) controllo della conservazione, utilizzazione e manutenzione dei beni. 2.2. Il Consiglio d’Istituto decide in merito ad eventuali richieste di utilizzazione e sussidi da parte di Enti e organismi che operino nella comunità, dopo aver richieste le garanzie necessarie per la buona conservazione e dopo aver sentito quegli organi collegiali della scuola che ritenga opportuno consultare, tenute salve le garanzie di operatività ad uso dell’attività scolastica per i ragazzi. Art. 3 USO DEI LOCALI E ATTREZZATURE ESTERNE ALLA SCUOLA 3.1. 3.2. Le scuole possono utilizzare locali e attrezzature ad esse esterni sia occasionalmente che per un periodo prolungato Per questo uso dovranno essere espletate queste formalità: 16 a) ottenere l’autorizzazione da parte dell’Ente che ne gestisce l’attività b) controllare che detti locali abbiano le caratteristiche di agibilità e sicurezza necessarie all’uso a cui saranno destinate, servendosi per questo di uffici appositi; (Uff. Tecnico Comunale ecc.) c) provvedere a dare comunicazione scritta al Consiglio d’Istituto e alla Dirigenza. ART. 4 4.1. MANUTENZIONE SUSSIDI, FOTOCOPIATRICI E ATTREZZATURE INFORMATICHE Per tutte le spese concernenti acquisti e manutenzione il Consiglio provvede con gli stanziamenti in bilancio derivanti da: contributi ministeriali, contributi di enti pubblici (Comune e Circoscrizione) e privati (Banche) e con i contributi volontari dei genitori richiesti all’inizio dell’anno all’atto dell’iscrizione. I genitori possono anche provvedere direttamente ad acquisti di sussidi e materiali per le scuole cui devono fare formale donazione da presentare al Consiglio d’Istituto per la presa in carico. ART. 5 USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DELLA SCUOLA 5.1. I locali e le attrezzature della scuola, oltre all’attività scolastica, possono essere utilizzati, al di fuori dell’orario scolastico, da Enti e Associazioni che operano nella comunità per la realizzazione di attività di programmazione culturale, sociale e civile (v. C.M. 135 del 3.4.96) previa formale richiesta al Consiglio d’Istituto. 5.2. Il Consiglio d’Istituto autorizza di volta in volta, per iscritto, gli interessati che hanno inoltrato formale istanza e stabilisce le modalità d’uso, le conseguenti responsabilità in ordine alla sicurezza, all’igiene e alla salvaguardia del patrimonio ed eventuale contributo per l’utilizzo. ART. 6 SCIOPERI ED ASSEMBLEE SINDACALI DEGLI OPERATORI SCOLASTICI 6.1. In caso di assemblee sindacali e scioperi la Presidenza informerà tempestivamente le famiglie dell’eventuale variazione dell’orario o di sospensione delle lezioni. ART. 7 PUBBLICITA’ DEL PRESENTE REGOLAMENTO 7.1. Copia del presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, dovrà essere consegnato ai consiglieri, ai rappresentanti dei genitori nei consigli di classe, interclasse, intersezione, affisso all’albo genitori e all’albo docenti del plesso e dietro espressa richiesta ai singoli genitori. ART. 8 VALIDITA’ E DURATA DEL PRESENTE REGOLAMENTO 8.1. Il presente regolamento sarà valido con effetto dalla data di approvazione del Consiglio d’Istituto. 8.2. Ogni nuovo Consiglio d’Istituto all’inizio del suo mandato provvederà a modifiche, aggiunte, o abrogazioni degli articoli contenuti nel presente regolamento. 17 REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “LEONARDO DA VINCI” DI PISTOIA PER IL TRIENNIO 2012/2015 Premessa Il Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo Statale di Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado “Leonardo da Vinci” per il triennio 2012/2015 dopo le elezioni del 18 - 19 Novembre 2012 risulta così composto: COMPONENTE GENITORI: Micheli Carlo Domeichini Chiara Matteoni Simona Amato Fabrizio Guarducci Nicoletta Tavanti Alain Cecchetti Alessandro Guida Fiorentina Scuola Primaria Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Infanzia “M. Marini” “R. Fucini” “G. Rodari” “L. da Vinci” “G. Rodari” “G. Rodari” “M. Marini” “R. Fucini” Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Primaria “L. da Vinci” “G. Rodari” “L. da Vinci” “G. Rodari” “L. da Vinci” “L. da Vinci” “M. Marini” Cignano COMPONENETE DOCENTE: Calonico Giovanni Nerozzi Anna Barbara Trapani Eleonnora Leto Barone Giuseppina Incerpi Serena Pollacci Rita Rossini Antonella Campugiani Antonella COMPONENTE NON DOCENTE: Bertocci Liana Scuola Primaria “M. Marini” DIRIGENTE SCOLASTICA: Dott.ssa Anna Maria Corretti Sono stati eletti nella Giunta Esecutiva: il sig. Carlo Micheli e la sig.ra Chiara Domenichini per la componente genitori, il prof. Giovanni Calonico per la componente docente e la sig.ra Liana Bertocci per la componente non docente oltre al Dirigente Scolastico (Presidente) e al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Sig.ra Annamaria Argenziano (Segretaria) che ne fanno parte di diritto. La Giunta esecutiva sarà convocata ogni qual volta lo si considererà opportuno in riferimento all’ordine del giorno proposto. Art. 1 IL CONSIGLIO Il Consiglio è un organo di governo della scuola, fatte salve le competenze specificamente previste per il Collegio dei Docenti, i Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe e il Dirigente Scolastico, che ha competenza generale per quanto riguarda l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, ispirata ai criteri della Costituzione della Repubblica Italiana. Ha diritto di iniziativa nella materia di sua competenza secondo il D.P.R. n. 416 del 31.05.1974 art. 6 lettere a) b) c) d) e) f) g) e T.U. n. 294 del 16.04.1994, integrato con le disposizioni di cui alla O.M. n. 275 del 08.03.1999 e Decreto applicativo della Legge 440/97 sull’Autonomia Scolastica. In particolare: opera per promuovere proposte in materia di sperimentazione agli organi competenti 18 promuove contatti con le scuole di grado parallelo, inferiore o superiore per intraprendere iniziative di collaborazione per assicurare continuità reale del ciclo dell’obbligo in accordo con il Collegio dei Docenti. Inoltre: chiede ogni qualvolta lo ritenga opportuno, la convocazione degli organi collegiali, ad eccezione del Collegio dei Docenti, perché non di competenza, per avere il parere su determinate questioni Il Consiglio di Istituto è presieduto da un genitore eletto nella prima seduta, secondo le modalità previste nel T.U. sopradetto. Con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente può essere eletto anche un vice Presidente che sostituisce il Presidente in caso di assenza. In caso di assenza di Presidente e vice Presidente la seduta viene presieduta dal consigliere genitore più anziano. Il segretario del Consiglio, con compiti di verbalizzazione, è designato di volta in volta, fra i vari consiglieri dal Presidente all’inizio della seduta. Il Consiglio di Istituto delibera in ordine: a) alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni; b) costituzione o compartecipazione a fondazioni; all’istituzione o compartecipazione a borse di studio; c) all’accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale; d) ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dimissione del bene; e) all’adesione a reti di scuole e consorzi; f) all’utilizzazione economica delle opere dell’ingegno; g) alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici e privati, h) all’eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all’art. 34, comma 1; i) all’acquisto di immobili; Al Consiglio di Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali: a) contratti di sponsorizzazione; b) contratti di locazione di immobili; c) utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi; d) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi; e) alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi; f) acquisto ed alienazione di titoli di Stato; g) contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività di insegnamenti; h) partecipazione a progetti internazionali; Nei casi specificatamente individuati dal comma 1, l’attività negoziale è subordinata alla previa deliberazione del Consiglio di Istituto. In tali casi, il dirigente non può inoltre recedere, rinunciare o transigere se non previamente autorizzato dal Consiglio di Istituto. In tutti gli altri casi, il dirigente ha il potere di recedere, rinunciare e transigere, qualora lo richieda l’interesse dell’istituzione scolastica. Art. 2 DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO I membri del Consiglio possono, durante l’orario di apertura al pubblico, accedere agli uffici di Segreteria e di Direzione per avere informazioni e la possibilità di consultazione degli atti non soggetti al segreto d’ufficio, relativi alla materia di competenza del Consiglio. Gli atti relativi alle delibere predisposte sono a disposizione dei componenti il Consiglio di norma due giorni prima della seduta. Ogni membro del Consiglio può richiedere al Presidente del Consiglio informazioni o specificazioni sulla esecuzione, da parte della Giunta, delle deliberazioni adottate. Art. 3 CONSULTAZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI. Il Consiglio, prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, può decidere a maggioranza di consultare gli organi della scuola e le assemblee dei genitori o assemblee unitarie di tutte le componenti della scuola. 19 Art. 4 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso, con cadenza di norma mensile. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva o della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Art. 5 MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO. Normalmente la data della riunione è fissata nella riunione precedente. Comunque la convocazione del Consiglio deve essere diramata a cura dell’Ufficio di segreteria dell’Istituto Comprensivo, per iscritto, ai membri del Consiglio almeno cinque giorni prima del giorno fissato per l’adunanza, in caso di riunioni urgenti, esso è però valido anche se viene comunicato tre giorni (e anche 24 ore - pure telefonicamente) prima della riunione con l’indicazione dell’ordine del giorno. Art. 6 FORMULAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO. L’ordine del giorno della convocazione, che contiene gli argomenti emersi, in seno al Consiglio nella seduta precedente, può essere integrato dalla Giunta Esecutiva e dal Presidente del Consiglio. Il Collegio dei Docenti, l’assemblea dei genitori (comitati), i Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe, il Consiglio Circoscrizionale e quello di Distretto possono proporre argomenti da inserire all’ordine del giorno. Gli argomenti da inserire alle “varie ed eventuali” devono essere presentati al Presidente prima o tull’al più all’inizio della seduta, quelli non discussi verranno inseriti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio successiva. Art. 7 PRESENZE A SCOPO CONSULTIVO E PRESENZE MEMBRI DESIGNATI. Ai fini di un maggiore e migliore approfondimento della vita e del funzionamento della scuola, il Consiglio ravvisandone la necessità, può invitare mediante comunicazione scritta i rappresentanti di tutte le componenti sociali (Enti locali, Organi di decentramento, Sindacati, USL, ecc...) E’ consentita la presenza, in seno al Consiglio d’Istituto, dietro convocazione, in qualità di uditore e senza diritto di voto, di un rappresentante dei genitori dei plessi che non hanno ottenuto attraverso le elezioni un proprio rappresentante nel Consiglio, purché formalmente designato all’inizio dell’anno dal Consiglio di Intersezione/Interclasse o dal comitato della scuola di appartenenza. Ciò anche nel rispetto del principio della pubblicità delle sedute di cui all’art. 10 del presente regolamento. Il Dirigente Scolastico può invitare il DSGA a partecipare alle riunioni del Consiglio d’Istituto. Art. 8 FACOLTA’ DI PAROLA. Possono prendere la parola, durante la seduta solamente i membri del Consiglio, il dibattito è regolato dal Presidente. Eventuali interventi prima che abbia inizio la discussione sull’ordine del giorno, devono riguardare soltanto il verbale della seduta precedente. Argomenti non compresi nell’ordine del giorno potranno essere trattati ad esaurimento di questo. La facoltà di parola degli invitati è a mero titolo consultivo. Art. 9 SEDE DELLE RIUNIONI ED ORARIO SEDUTE. Il Consiglio si riunisce normalmente nei locali della sede dell’Istituto Comprensivo. Ove il Consiglio deliberi, ravvisatane la necessità per giustificati motivi, le sedute saranno tenute in altra sede scolastica dell’Istituto. All’albo dei singoli plessi dovrà essere affisso un avviso che riporti il luogo, la data e l’Ordine del Giorno delle sedute. Le riunioni del C. d. I. hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione, di regola, saranno tenute dalle ore 17,00 alle 19,30 per la durata massima di ore 2,30, salvo eventuali prolungamenti per esaurire l’argomento in discussione. Gli argomenti all’O. d. G. non discussi, saranno riportati per primi nell’ O. d. G. della seduta successiva. Art. 10 PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE. Alle sedute del Consiglio d’Istituto, possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel 20 rispettivo Consiglio (art. n. 2 del T.U. n. 297 del 16.04.1994) e i membri dei Consigli di Circoscrizione di cui alla Legge n. 278 del 08.04.1976. l’accertamento della qualifica viene esplicato attraverso il controllo con l’apposito elenco degli aventi diritto; alle sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone; per il mantenimento dell’ordine il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla Legge al Sindaco quando presiede il Consiglio Comunale. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinario svolgimento del lavoro o la libertà di svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua ulteriore prosecuzione in forma pubblica. Art. 11 PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI. Di ogni seduta il segretario del Consiglio provvede entro 15 giorni dall’ultima seduta, a redigere il verbale, il quale deve contenere: il giorno, l’ora e il luogo in cui l’adunanza si è svolta, il nome dei presenti e degli assenti e la qualifica di chi l’ha presieduta, l’oggetto della discussione e, in riassunto, le discussioni che ne sono seguite e l’esito di eventuali votazioni. Il verbale è firmato dal Presidente e dal Segretario e deve essere depositato presso la Segreteria appena redatto; ciascun consigliere ha diritto a prenderne visione. Le deliberazioni adottate sono pubblicate mediante affissione di una copia autenticata dal Segretario del Consiglio in apposito albo dell’Istituto non oltre quindici giorni dopo la riunione. La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al Capo d’Istituto dal Segretario del Consiglio. Il Capo d’Istituto ne dispone l’affissione immediata ad attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione che deve protrarsi per almeno quindici giorni. Qualunque elettore di ciascuna componente rappresentata può prenderne visione presso la segreteria o richiederne una fotocopia, seguendo la procedura prevista dalla Legge n. 241/90. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta, in caso di parità prevale il voto del Presidente. Art. 12 CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA. La Giunta Esecutiva è convocata ordinariamente dal Capo d’Istituto o dal Presidente del Consiglio d’Istituto o da 2/3 dei componenti della Giunta stessa. Per le modalità di convocazione c.f.r. art. 5 del presente regolamento. Art. 13 VALIDITA’ DELLE SEDUTE. Le sedute del Consiglio e della Giunta sono valide se sono presenti almeno la metà più uno dei componenti in carica Ove la seduta del Consiglio, normalmente convocato, non possa essere tenuta per mancanza del numero legale il Presidente aggiorna la seduta e distanza di sette giorni, fermo restando l’obbligo di convocazione. Art. 14 DECADENZA. I membri eletti i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive ed anche non consecutive nell’arco dell’anno, decadono dalla carica e vengono surrogati dai primi fra i non eletti delle rispettive liste, che abbiano i titoli di eleggibilità. Art. 15 COMMISSIONI DI LAVORO DEL CONSIGLIO. Il Consiglio al fine di meglio realizzare i propri poteri di iniziativa di cui all’art. 6 del D.P.R. n. 416, può decidere di costituire nel proprio seno, per gli argomenti di particolare rilievo ed importanza, commissioni di lavoro. Le commissioni di lavoro non possono avere alcun potere decisionale e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dallo stesso Consiglio. Le commissioni di lavoro, per meglio adempiere ai propri compiti hanno facoltà di sentire esperti sulle problematiche degli argomenti i quali possono essere invitati a titolo consuntivo anche nella seduta del Consiglio. Per qualsiasi argomento non specificatamente riportato si fa riferimento al Regolamento Tipo predisposto dal Ministero della P.I. 21 Il presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto in data 17.01.2013. è adottato a partire dall’a. s. 2012/2013. ALLEGATO 1 ZONE DI COMPETENZA DELLE SCUOLE PRIMARIE DELL’ISTITUTO ALLEGATO 2 SCUOLE DELL’INFANZIA DI ZONA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO FIRMATO: La Dirigente Sscolastixa Dott.ssa Anna Maria Corretti Il Presidente del Consiglio d’Istituto Dott. Amato Fabrizio 22 ALLEGATO 1 ZONA DI COMPETENZA DELLA SCUOLA PRIMARIA GIANNI RODARI - CANDEGLIA VIA Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Alta Antonelli Baggio Bastianaccio Bigiano e C. dei Bovani Boccaccini Bosco di Germinaia Burellina Brescandola Buti a Baggio Caloria Caloria e valdibure Campetto Cassetta Casolari Castel de Gai Castel di Iano Castellare Cialdina Ciliegiano Colle e Doccia Crespole e Fabbriche del Borgo Del Libeccio Del Molino Dell'Amicizia Della Filanda Della Pieve Delle Corti Dello Sturagnolo Di Fisicaro Di Gagliorana Di Germinaia Di Mezzomonte Di Ponzano Di Pulica Di Santomoro Fontana di Germinaia Gellina Giuseppa Gragnella Greti e Capannacce Iano e Assarino Iano e Vicatole Luparello Lupicciano Lotti Mengarone Nuova di Baggio Nuova di Iano Mengarone NOTE dalla via di Bigiano alla via di S. Alessio dal n. 317 dal 332 dalla via Villa di Baggio, c/o Mengarone fino a case Murotto ortogonale a sx di via Antonelli dal postino alla fontana di Germinaia a sx di via Santomoro, loc. Mattia da via di Iano e Vicatoli alla via Luparello dalla via di Pulica alla via di Luparello da villa di Baggio a via di Baggio dalla via di Ciliegiano alla via Caloria e Valdibure da via di Santomoro c/o il ponte dei carabinieri da via villa di Baggio a dx a fondo cieco da via villa di Baggio al casolare la casetta dal fine di via Caloria e Valdibure all'inizio di via delle Piane da via del Gerino a Via di Santomoro da via Villa di Baggio secondo tratto da via Santomoro loc. Mattia a via Gagliorana da via nuova di Iano a Assarino da via Antonelli a via nuova di Baggio loc. Siri da via fontana di Germinaia alla stessa da via di Bigiano alla stessa via da vioa Villa di Baggio c/o il Castellare a loc. Gabbione dalla via di Bigiano alla via di S. Alessio dalla chiesa di Valdibure all'abitato di Lupicciano da via di riola alla stessa via loc. Valdibure loc. Lupicciano da via di Riola a dx passando da staggiana da via di Ponzano a via Pozze e Santomoro dal termine di Collegigliato incr. Con via di Luparello da via di Bigiano a via Crespole e Fabbriche da Santomoro alla stessa via c/o il ponte delle cartiere da via di Mezzomonte a via di Luparello da Candeglia a Santomoro (solo i numeri più bassi vicino alla scuola) da via di Germinaia c/o la Chiesa da via Gamberaia a via Caloria e Valdibure da via di Bigiano a via di Collegigliato da via castel dei Gai a loc. Gragnella da via di Baggio loc. Greti a via di Iano e Vicatoli da via nuova di Iano a via nuova di Baggio da via nuova di Baggio alla fine di via Crespole e Fabbriche da via di Mezzomonte c/o Cim. Candeglia a Germinaia da via Crespole e Fabbriche a Lupicciano passando da Cignano da via Crespole e Fabbriche a via di Baggio da via nuova di Baggio alla piazza 1° Maggio 23 Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Pian del Soffione Pian dell'Aiolo Pianottolo Pietri Pozze di Santomoro Primo Maggio S.Mauro S.Simone Sdrucciola Villa di baggio dal termine di via di Baggio Montanina dal termine di via Casetta da via Colle e Doccia a via Poggio al Romito da via di Santomoro alla via di Valdibure tra via di Iano, via colle e Doccia e via Iano e Vicatoli da via di Santomoro a dx dopo il ponte dei Carabinieri da via di Luparello a via Crespole e Fabbriche dalla fine di crespole e Fabbriche fino a Villa di Baggio ZONA DI COMPETENZA DELLA SCUOLA PRIMARIA LEONARDO DA VINCI Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via VIA NOTE Antonelli dal n 77 al 315 e dal n 62 al 330 Bigiano e castel de Bovani da via antonelli a via dell'amicizia Capitini Carota e Molina primi numeri fino a via delle Acace Castel dei Guidi Del Grecale Dell'amicizia G.Gentile La Pira S.Alessio Sestini numeri dispari da via Antonelli al cavalcavia Valiani ZONA DI COMPETENZA DELLA SCUOLA PRIMARIA MARINO MARINI DI PONTENUOVO VIA NOTE Via Aporti seconda a sx di via Lambruschini VIA Albert Bruce Sabin Via Barsanti Via Bognetti seconda a sx di via Salvemini Via Borgioli traversa a dx di via Lambruschini Via Boschereccia da via Montalese a dx dopo castel degli agresti Via Bulicata da via Montalese a via del Forramoro Via Buraccia da via Buraccia e Pacinotta a via del Girone Via Buraccia e Pacinotta da via Fonda di sant'Agostino a via del Girone Via Bure vecchia nord da via sestini, loc. sei arcole, a via fonda di sant'Agostino Via Buzzatti Via Cafaggio da via montalese a via di Chiesina Via Campana quarta a dx di via Ungaretti Via Campasselva a sx di via di santomoro dopo la ex Sc. El. Via Cardarelli prima a dx di via Ungaretti Via Carnevale piazza Via Casella di Santomoro da via Forramoro al guado del torrente Bure Via Casseretto da via Montalese alla via S.Lucia e Campucci Via Castagnola da via Croce e acqualunga a via Buraccia e Pacinotta Via Catana da via Fonda di sant'Agostino a via del Girone Via Chiassone da via Forramoro al ponte di Chiesina Via Chiesina dal ponte di Chiesina al via Casella Via Cimitero di Santomato da via di Santomato al Cimitero Via Crocefisso da via forramoro a via Montalese Via Di Giacomo terza a sx di via Ungaretti Via Docciolino 24 Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via Edison Fermi Ferraris Fonda di Sant'Agostino Forramoro Gabelli Galilei Galvani Gatti Gatto Ghiberti Girone Girone di mezzo Imbarcati Lambruschini Landucci Manzini Marconi Montalese Moretti Nannetti Penna Pestalozzi Pontenuovo e Croci Quasimodo Querciasanta Righi Sabin Albert Br. Seba San Donato San Quirico Sant'Agostino Santomato Scorciatoia Sei Arcole Selvatana Sestini Tomasi di Lampedura Torricelli Ungaretti Vacchereccia Volta da via Sestini lato dx a via Pontenuovo e Croci dal viale Arcadia da via Cellini a via Galilei da via di Sant'Agostino a via Buraccia e Pacinotta fino a Santomato terza a sx di via Lambruschini da via Sant'agostino a dx dopo via Galilei da via Fonda di Sant'Agostino a via di Chiesina quarta a sx di via Ungaretti da via Cellini a via Galilei dalla ferrovia Pt-Fi verso Chiesina dal n 52 a via del Girone da via Fermi a sx a via Fonda Sant'agostino seconda a dx di via Sant'Agostino da via Fermi a dx alla ferrovia Pt-Fi a dx di via Torricelli da via Sestini a Santomoro seconda asx di via Ungaretti seconda a dx di via Lambruschini seconda a dx di via Ungaretti quarta a sx di via Lambruschini da via Sestini a via dei Gatti da via Fermi seconda a sx da via vecchia Montalese a via Campasselva a sx di via Marconi prima a sx di via Ungaretti da via Fonda di Sant'Agostino ultima traversa a dx da via Sestini a via del Casseretto da via Capisanti a via Bure vecchia da via Montalese all'abitato di Santomato da via Sant'Agostino a via Bure vecchia nord dalla via vacchereccia dal cavalcavia a Santomato prima traversa a dx di via Manzini da via Sestini a via Marconi da via Fermi prima a dx dopo ponte tangenziale a dx di via Montalese loc. Soldani da Sant'Agostino prima a dx fino a via Fermi ZONA DI COMPETENZA DELLA SCUOLA PRIMARIA RENATO FUCINI Via Via Via Via Via Via Via Via Via Via VIA Andreini Caduti del Lavoro Castaldi Chiappelli Chiti Concordia Dei Macelli Del Torrente Della Quiete Dello Stadio NOTE dal n 1 al 19 e dal n 2 al 36 25 Via Via Via Via Via Via Viale Via Via Via Via Via Via Via Via Via Donatori del Sangue Forlanini G.Arcangeli Gerbi Giacometti Giusti Italia M.Marini Marradi Martini Medaglie d'oro Olimpiadi Pagliucola Procacci Stanghellini Scirocco numeri dispari ALLEGATO 2 SCUOLE DELL’INFANZIA DI ZONA PER LE ISCRIZIONI ALLE SCUOLE PRIMARIE G.RODARI - CIGNANO - SCOIATTOLO - FAVOLA - FILASTROCCA LEONARDO - FILASTROCCA - IMMACOLATINE - CIGNANO MARINI - MARINO MARINI FUCINI - FUCINI 26