GIUGNO 2011 - ANNO VIII - N° 2
1861 > 2011 > >
150° anniversario Unità d’Italia
Questa è
la mia Banca
•Assemblea:
ok a Bilancio
e Governance
•S&P conferma
il rating della
nostra Banca
•TFF: ecco
come sarà
l’edizione 2011
38Restauro
Per la Cupola è l’ora della solidarietà
39Il convegno
2 Editoriale
20Pianeta BCC flash
3 L’Italia ha bisogno di obiettivi chiari. E di
21 Il racconto
È il momento di badare più alla sostanza
che alla forma
Le 5 iniziative esemplari delle BCC
italiane secondo Sportello Aperto
una classe dirigente che li persegua
6 L’intervento
la sfida
AIDO: la donazione incontra
gli studenti
Questa non è una Terra per Giovani
9 La certificazione
Dietro i numeri una strategia chiara: il rilancio del Territorio
10 L’incarico
nella sua Dimensione
Bccsanmarzano.it la tua Banca a
Arriva Simply Bank Web & Simply Mobile
16 L’evento
TFF 2011: comincia il conto
alla rovescia
17 Il dibattito
Di Palma-Introna confronto su
“Regole” e “Sistemi”
18 Pianeta BCC
La BCC di Piove di Sacco una Banca
nella “Terra di mezzo”
Giugno 2011 - Anno VIII - N° 2
Periodico di economia,
cultura e sociale
Registrazione Tribunale
di Taranto numero 247/2004
Direttore Editoriale
Emanuele di Palma
Direttore Responsabile
ed editing
Rocco Viola
Direzione e Redazione
Via Vittorio Emanuele, 190
Tel. 099 9577420
74020 San Marzano
di San Giuseppe (Ta)
[email protected]
BCC San Marzano
www.bccsanmarzano.it
[email protected]
Hanno collaborato
Silvia Bertero
Micol Bruni
Deborah Cinquepalmi
Anna Conticchio
Andrea De Fazio
Padre Salvatore Discepolo
Dafne Foderà
Alessandro Leo
Carla Longo
Anna Montella
Lorenzo Fedele
Simona Giorgi
Toni Grossi
Francesco Lenti
Ramona Mellone
Roberta Morleo
Valentina Napolitano
Giusy Parascandolo
Luigia Gabriella Pedone
Ignazio Punzi
Luisa Radicchio
Alfonso Raguso
Mimmo Rodia
Carmen Russo
Lucio Scotti
Federica Spina
Perla Suma
Daniela Vitolo
Federica Zanzico
Garantito, è tutta un’altra musica
Nel cuore del Benin, nasce un silos
per mille sorrisi
un’incisiva azione sociale
46Arte
Gli studenti in gara con il trading grazie
alle Universiadi 2011
Finanza-Credito-Investitori: percorsi di
sviluppo delle imprese spin-off
34Sicurezza
portata di click
43Associazioni
L’Unità d’Italia da quattro angoli diversi
33Formazione
14 Tecnologia
I “Sapori di un volta” buoni per
sempre
45Il CIF e la nostra Banca insieme per
Come cambia il Cliente? ABI si proietta
30L’incontro
32Università
12 Banche
42Territorio
44Solidarietà
Il Direttore Generale Emanuele di
Palma nel Consiglio Camerale
41 LILT, nuova sede per continuare
28Il premio
E bravo “il Signor H”: sfortunato
ma premiato
Il Presidente Francesco Cavallo nel
Consiglio BCC di Puglia e Basilicata
15 La novità
Buonanotte San Tino: un raggio di luce
per squarciare l’ombra dell’usura
11 La nomina
Logistica: opportunità per le imprese
26L’iniziativa
BCC San Marzano: S&P
conferma il rating
24Il convegno
40Volontariato
scommessa vincente
8 Il bilancio
«Vi racconto la mia visione della vita»
Unità d’Italia e Risorgimento:
quale legame?
La BCC San Marzano vicina
ai bimbi con ABIO
22L’analisi
Tracciata la strada per il futuro
BCC San Marzano e Giovani:
4 Assemblea 2011
Commercianti più protetti con la
videosorveglianza
La Ceramica fra innovazione
e tradizione
47 Cultura
Nasce un nuovo progetto: il Premio
Letterario “Le Esperidi”
48Sport
Trionfo per l’Open di Tennis 2011
35Normativa
Controversie, tentare un accordo
si può
GIUGNO 2011 - ANNO VIII - N° 2
36Legalità
“E!State Liberi”. I giovani si sporcano le
mani nella terra
37 Scuola
I nostri giovani protagonisti
della Legalità
Foto
ABI
Archivio BCC Piove di Sacco
Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe
Associazione CIF
Associazione Codici
Associazione Libera
Bunker Lab
Marco Carrino
Centro Studi Francesco Grisi
Corriere del Giorno
Matteo Dusconi
Francesca Mascia
Vito Miale
Giusy Parascandolo
Rotaract Taranto
Rotary Riva dei Tessali
L’Archivio Storico di Sportello Aperto è
scaricabile gratuitamente in formato PDF
sul sito www.bccsanmarzano.it
Stampa
Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta)
Sportello Aperto è amico
dell’ambiente.
È stampato su carta
ecologica
Presidenza e Direzione Generale
Via Vittorio Emanuele, 190/A
74020 San Marzano di S.G.
Centralino 099 9577411
Segreteria Generale 099 9577412
Relazioni Esterne 099 9577420
Borsa e Finanza 099 9577428
Fax 099 9575501
1861 > 2011 > >
150° anniversario Unità d’Italia
Questa è
la mia Banca
•Assemblea:
ok a Bilancio
e Governance
•S&P conferma
il rating della
nostra Banca
•TFF: ecco
come sarà
l’edizione 2011
San Marzano di San Giuseppe
Via Vittorio Emanuele, 190/A
099 9577441 - 099 3789040 (fax)
Leporano
Via De Gasperi, 37 (Pal. A)
099 5315002 - 099 3789042 (fax)
Taranto
Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto)
099 4535806 - 099 3789043 (fax)
Francavilla Fontana
C.so Garibaldi, 77
0831 812855 - 0831 343011 (fax)
Taranto 2
Via Umbria, 216 (ang. Via Romagna)
099 374973 - 099 3789044 (fax)
Villa Castelli
Via per Ceglie
0831 860195 - 0831 343010 (fax)
Faggiano
Via V. Emanuele (ang. Via Alfieri)
099 5914229 - 099 3789045 (fax)
Massafra
Via Falcone, 8
099 8854266 - 099 3789047 (fax)
Grottaglie
Filiale: Via Messapia (ang. Via Emilia)
099 5637899 - 099 3789041 (fax)
Sava
Via Mazzini, 118
099 9746172 - 099 3789046 (fax)
1
Editoriale
• Francesco Cavallo
È il momento di badare
più alla sostanza
che alla forma
I
I venti impazziti
della crisi soffiano
minacciosi in
maniera trasversale.
Il futuro richiede
un’inversione
di tendenza e una
riflessione
anche al mondo del
credito.
Il Bilancio 2010 della
nostra Banca
una scelta di cuore
e di ragione
2
l Bilancio 2010 della nostra Banca,
approvato dall’Assemblea dei Soci
rappresenta la sintesi di un lavoro
intenso e orientato verso il territorio. I
risultati conseguiti sono uno stimolo ad
impegnarci sempre più, nel rispetto dei
18mila clienti e dei 1500 soci, ma anche
di quel patto che abbiamo stretto – fin dal
1956 – con la nostra terra. L’Assemblea è
un momento di festa ma allo stesso tempo
di riflessione sul futuro. La situazione generale è complessa. I venti della recessione
spirano impazziti in ogni direzione colpendo, senza esclusione, a tutti i livelli: dalla
pubblica amministrazione, alle imprese,
alle famiglie. Così i prossimi mesi sono
già scritti: non diminuiranno le tasse, gli
italiani dovranno fare ulteriore sacrifici
e l’economia crescerà poco. La realtà – al
di là delle dichiarazioni di facciata – purtroppo è questa, certificata recentemente
dalle preoccupazioni dell’agenzia di rating
Standard & Poor’s. E, all’interno di tale situazione, anche il sistema del credito vive
il momento storico come una fase di transizione. Sono cambiate molte cose rispetto al
recente passato. E anche la rete del credito
cooperativo, sia pure a tratti, è chiamata
a confrontarsi con dinamiche caotiche che
incidono (sia pure con risultati diversi) sui
singoli bilanci costretti a pagare – sempre
di più – quella che, alcuni esperti chiamano: crisi di fiducia. Vale a dire, quella fiducia data in passato e risucchiata dalla crisi
che ha colpito l’economia delle famiglie e
delle imprese.
Il Bilancio 2010 della BCC San Marzano di
San Giuseppe, lo potrete leggere nelle pagine più avanti, è solido e figlio di una gestione estremamente razionale dove il cuore (nel senso di attaccamento al territorio)
e la ragione (la necessità di essere Banca
locale guardando comunque ai numeri),
hanno trovato una loro capacità d’integrazione. Detto ciò, però, auspichiamo che il
2010, sia una sorta di spartiacque fra il
passato e il futuro. Perché, in quest’ultimo
anno, è cambiato tutto: compreso il modo
di essere banca locale. Il nostro valore aggiunto, vale a dire interpretare in maniera
chiara il ruolo di banca di prossimità deve
essere il punto di partenza verso una riflessione più serrata, incisiva, capace di delineare ruoli e prospettive. Riflessione che
badi più alla sostanza che alla forma; più
ai contenuti che alla copertina. Non ci sono
strade terze o facili vie di fuga, il passaggio
è obbligato.
• Emanuele di Palma
L’Italia ha bisogno di
obiettivi chiari. E di
una classe dirigente
che li persegua
I
Nei prossimi 30 anni
undici Paesi
genereranno
sviluppo in misura
determinante.
Noi non siamo
fra questi.
Intanto, la categoria
dei Bancari
potrebbe dare un
segnale innovativo
al Paese con il
nuovo contratto
l primo semestre del 2011 è trascorso
senza importanti novità dal punto di
vista economico con un effetto trascinamento rispetto al 2010, anno particolarmente difficile per il Paese e specificatamente il nostro territorio. La Puglia ha
visto durante la crisi diminuire il suo PIL
del 12,3%, in linea con le regioni d’Italia
a maggiore presenza di industria manifatturiera, il Veneto e la Lombardia. Questo
dato deve farci riflettere; si ascoltano infatti versioni spesso discordanti nei vari
seminari, conferenze, tavole rotonde.
Sembra che ognuno, evidenziando singoli aspetti non particolarmente negativi,
voglia dare una versione più edulcorata
dell’attuale situazione per il timore che la
spirale di pessimismo possa peggiorare le
cose. Vedremo quindi di essere i più obiettivi possibile. L’Europa è entrata in una crisi
strutturale dove i pilastri sui quali per tanto tempo si è retto lo sviluppo economico e
il benessere diffuso non reggono più e non
si intravedono, allo stato, idee innovative
che ci facciano uscire da questo impasse.
L’Italia è il fanalino di coda per quanto
riguarda incremento del PIL e volontà e
capacità di reazione. Il Paese sembra intorpidito, un pugile duramente colpito ed
incapace di reagire. Le forze politiche, economiche, sociali si rimpallano le responsabilità ma non sembrano nelle condizioni di
far fronte comune con l’obiettivo di dare al
Paese un progetto per il futuro, un futuro
sempre più interconnesso con l’andamento
economico e sociale del mondo intero. Se
usciamo un attimo dal presente, il futuro,
in termini macroeconomici, nelle linee es-
senziali, è già noto e con esso bisogna fare
i conti. Da oggi al 2040 i Paesi che genereranno la maggior crescita sono undici,
nove dei quali in Asia (Bangladesh, Cina,
Egitto, Filippine, India, Indonesia, Iraq,
Mongolia, Nigeria, Sri Lanka e Vietnam).
A questi undici Paesi si devono aggiungere
Russia e Brasile con un minor contributo.
Ovviamente le variabili sono tante, ma la
tendenza è chiara: o ci diamo una mossa
rapidamente o nel corso di una generazione finiremo in coda a tutte le classifiche.
Chi fa questi discorsi non è molto benvoluto dalle attuali classi dirigenti, sappiamo
bene che fine ha fatto il “Grillo Parlante”.
Ma oramai le voci che lanciano allarmi
sullo stato delle cose si moltiplicano ed è
il caso che qualcuno cominci ad ascoltarle.
Le stesse parti sociali si dovranno rendere
conto che è arrivato il momento di rimettere mani allo statuto dei lavoratori, ai
contratti. Bisogna scrivere un nuovo patto
sociale, fra gente credibile, che dia alla nostra nazione una nuova prospettiva di sviluppo, integrata nelle logiche internazionali. Penso infine, che lo stesso contratto
dei bancari che, scaduto, è in discussione,
potrebbe essere un esempio di cambiamento nelle relazioni tra le parti sociali.
A mio avviso la riduzione dei giorni di ferie
compensate con contropartite economiche,
la ridefinizione del salario privilegiando
la parte variabile rispetto a quella fissa, il
premiare l’impegno e i risultati, potrebbero essere alcuni punti da mettere sul tavolo
per scrivere una pagina nuova, innovativa,
che sia da esempio anche per le altre categorie.
3
Assemblea 2011
Tracciata la strada
per il futuro
Il “Popolo” della
BCC San Marzano
di San Giuseppe
approva il Bilancio
2010 e riconferma
il Presidente
Francesco Cavallo
In alto: il nuovo Consiglio di
Amministrazione della nostra Banca
a lato: alcuni momenti dell’Assemblea dei
Soci 2011
4
A
pprovazione del Bilancio 2010 e
riconferma del Presidente Francesco Cavallo alla guida della
Banca per il triennio 2011-2014. Sono
questi i due passaggi chiave dell’Assemblea dei Soci della BCC San Marzano di
San Giuseppe svoltasi lo scorso 22 maggio nell’Auditorium della sede di San
Marzano di San Giuseppe. Entrambi
avvenuti all’unanimità e battezzati con
un lungo applauso dai soci che gremivano la sala assemblee.
LE VOCI
Apprezzamento è giunto dai Soci che
hanno espresso commenti positivi verso l’operato della Banca, sintetizzati
nell’intervento del Preside Giuseppe
Fedele, il quale ha rimarcato: «In un
contesto generale difficile, la nostra
Banca è riuscita a mantenere una rotta
sicura. Questo va ascritto alle scelte fin
qui operate. Partendo da qui, rinnoviamo piena fiducia nel lavoro svolto a tutti i livelli, invitando a vigilare affinché
anche il futuro possa essere foriero di
risultati positivi, accreditando sempre
più la nostra Banca quale punto di riferimento per il territorio»
«Questo – spiega il Presidente Francesco Cavallo - è un momento particolarmente sensibile che ci chiama a sfide
importanti per il sistema delle banche
locali, il cui impegno primario è quello
di sostenere l’economia dei territori, ma
anche quello di guardare con attenzione ai flussi dei mercati. Gli scenari sono
completamente mutati rispetto a pochi
anni fa. Per questo è importante che la
nostra Banca persegua quella strategia
già in campo, vale a dire consolidare
l’azienda in modo da essere sempre più
robusta e poter far fronte così alle tante richieste che giungono dalla nostra
area. L’auspicio è che il Sistema del Credito Cooperativo ora più che mai faccia
rete per cercare di rafforzare il proprio
ruolo di banca di quartiere».
Le linee-guida della Banca sono state illustrate dal Direttore Generale,
Emanuele di Palma: «I risultati 2010,
approvati dall’Assemblea, confermano
il trend di crescita della Banca, consolidandone il ruolo sul territorio. L’ulteriore espansione all’interno della nostra
area d’appartenenza contribuirà a far
aumentare il grado di riferimento per
i risparmiatori, in particolare famiglie
e piccole e medie imprese. Su questa
strada è cominciato anche il 2011, che
finora vede premiati i nostri sforzi, l’andamento positivo ha visto la BCC San
Marzano di San Giuseppe aumentare le
proprie quote di mercato senza perdere
di vista uno fra gli impegni che ci caratterizzano: il sostegno alla cultura, al
sociale e soprattutto alla valorizzazione
dei giovani».
pletato: Francesco Cavallo, Raimondo
Lanzo, Nicola Motolese, Angelo Ciurlo,
Francesco Cometa, Alessandro Greco
e Antonio Leo. I due nuovi consiglieri
sostituiscono Biagio Monopoli (omonimo) e Francesco De Padova, pietre
miliari della BCC San Marzano di San
Giuseppe e protagonisti della crescita e
dello sviluppo della Banca fin dagli Anni
Sessanta dapprima come clienti e soci e
poi come amministratori.
I NUMERI
Il dettaglio dei numeri annota in maniera importante il capitolo impieghi, che
si assesta a 208 milioni 620 mila euro
(corrispondenti ad un +8,37% rispetto
all’anno precedente). Non da meno la fiducia ricevuta da parte dei risparmiatori, a due cifre (+11,24% sul 2009), pari
a 341 milioni 283 mila euro. L’utile, che
andrà ad irrobustire la solidità della
Banca si attesta a 1,2 milioni di euro. Il
consuntivo 2010 – grazie all’attenta politica della Governance e di un Management elevato - consegna al giudizio dei
risparmiatori una Banca dinamica ma
attenta alle spese, capace di ottimizzare gli investimenti e allo stesso tempo
di guardare con attenzione alle buone
pratiche che chiedono sostegno sul territorio, con circa 35 milioni di euro di
patrimonio e 550 milioni di masse amministrate.
IL CONSIGLIO
Nel corso dell’Assemblea si è proceduto
anche alla nomina dei nuovi consiglieri:
Biagio Monopoli ed Enrico De Rose, integrano il CdA della BCC San Marzano
di San Giuseppe che risulta così com-
5
L’intervento
Il Presidente Francesco Cavallo con i
Consiglieri Francesco De Padova e Biagio
Monopoli dopo i lavori dell’Assemblea 2011
«Vi racconto
la mia visione
della vita»
Una lettera indirizzata al Presidente, ai Consiglieri, ai Revisori,
al Direttore Generale e Vice Direttore, ai Dipendenti. Un
messaggio d’amore verso la Banca che abbiamo ritenuto
utile pubblicare perché il Dott. Biagio Monopoli, non è
mai stato solo “un Consigliere”. E’ stato prima di tutto
un maestro, un esempio d’attaccamento all’Istituto,
un appassionato cliente e socio, ma anche capace di
trasmettere valori di vita importanti con il suo stile garbato e
discreto. A lui, così come a Francesco De Padova, chiediamo
di continuare ad esserci vicini e auguriamo ogni bene nel lungo
percorso della vita.
R.V.
Dopo 21 anni, il Dottor
Biagio Monopoli, ha
deciso di non
ricandidarsi nel
Consiglio.
Affida il suo pensiero
ad una lettera che non
è solo da incasellare
alla voce “cerimonia
degli addii”, ma
una dimostrazione
d’affetto per
la nostra Banca
6
S
to scoprendo come le forze vengono a mancare quando si diventa anziani, ma per fortuna ancora
non sono né squilibrato, né senile, ma
ho male alle gambe, tanto male e mi è
difficile fare anche una passeggiata.
Non sono ossessionato dalla morte, ma
mi trovo in una età in cui devo accettare il fatto inevitabile che il mio tempo
sta per finire. Arriva un momento, il
più lontano possibile per tutti, che si
desidera chiudere i conti e sistemare
le faccende ancora in sospeso: proprio
analizzando queste circostanze ho registrato e ho annotato con piacere di
essere stato designato a ricoprire la carica di consigliere sin dal 29 aprile 1990
quando ancora questa nostra Banca era
allocata sul Largo Casalini, con altro
nome e consistenza operante in ambito
molto ristretto (San Marzano – Francavilla Fontana). Oh Dio quanti anni son
passati!! Tanti cari miei! Di anni ne son
passati ben 21! Ne ho passati di più a
fare il consigliere di amministrazione in
Banca che a conseguire la laurea; dalle
elementari alla laurea ne son passati
solo 19, si fa per dire. E’ un altro dei
motivi che interrogandomi mi son detto: non è il caso di lasciare “il seggio” di
consigliere alle nuove leve?
Carissimi, ho deciso, con grande accoramento e tristezza, ma in piena consapevolezza e con lealtà, di non presentare
la mia candidatura a consigliere della
Banca alla prossima assemblea dei soci
che si farà per il rinnovo delle cariche
sociali. Mi auguro in tutti questi anni di
essere stato un uomo che ha tenuto fede
alla parola data e saputo mantenere impegni e promesse. Mai sfiorato dal concetto di doppiezza e finzione. Ho cercato di essere un uomo integro all’antica,
termine, per molti, non più consono ai
tempi moderni. Vado fiero nel pensare
del nostro carissimo Presidente, il nostro Franco Presidente mai domo, in
operosità e in attività poliedrico. Amici del Consiglio mi sia consentito che
qualche benevolenza venga anche per
noi: l’azione congiunta e sempre condivisa tra il Consiglio di Amministrazione e la Direzione finanziaria, nella loro
tradizionale base di armonia e amicizia
ha dato e continua a dare segni tangibili positivi della sua presenza sul nostro
territorio. Un doveroso ringraziamento
anche agli amici Sindaci per la responsabilità amministrativa dimostrata, con
un’azione incisiva nell’assolvimento della funzione di controllo, sulla regolarità
contabile, finanziaria ed economica della gestione, in collaborazione con l’organo consiliare, con la predisposizione
dei bilanci, pronti ad individuare anche
punti di criticità, a proporre e suggerire, sempre in stretta collaborazione, soluzioni davvero operative. Infine il mio
pensiero, il mio rispettoso saluto va
indirizzato a tutto il personale dipen-
I nuovi Consiglieri
che padre mi è stata l’onestà, madre la
bontà. E’ presunzione? Forse, a questi
valori ho cercato di adeguarmi.
La vita l’ho percepita sempre come
questione di etica morale e civile. Mi
auguro di esserci riuscito vuoi nella professione vuoi nel consorzio umano, se
a volte mi è venuta meno chiedo venia,
ma vi assicuro di averla sempre ricercata. Questa etica civile, oltre a tutto il resto, mi ha spinto ed indotto a prendere
la decisione di non ricandidarmi valutandola corretta ed opportuna. Carissimi, parafrasando una canzone che mi
viene in mente dirò, senza cantarla naturalmente, “Siamo stati bene insieme”
certamente che lo siamo stati. Mi mancheranno, per vero, le riunioni mensili
quando ci si incontrava tra vecchi e nuovi amici, quando anche lo scambio di un
saluto in una stretta di mano ne percepivi il senso della cordialità, della familiarità. La nostra è stata, sì, una famiglia
senza essere né retorico né adulatore.
Mi corre, però, il dovere alla fine di questa esperienza di volgere lo sguardo al
passato e vedere il prestigioso cammino
che insieme, si è fatto in questi anni:
aperture di nuove filiali, sogni tradotti in realtà, opere iniziate e tutte condotte a termine; è superfluo farne degli
elenchi. Che dire delle tante iniziative
finanziarie, messe a disposizione dalla
nostra BCC per la clientela, concepite,
studiate, realizzate da una mente vulcanica come quella del Direttore generale e dei suoi validi collaboratori. Caro
Emanuele, perdonami la familiarità.
Fui facile profeta il giorno quando ebbi
il piacere di presentarti all’assemblea
dei soci in veste di nuovo Direttore, or
sono, se non erro oltre quindici anni. Se
ricordi, ma certamente molti ricorderanno quanto ebbi a dire: “con questo
giovane Direttore la nostra Banca volerà e raggiungerà vertici impensabili.
Fui facile profeta, anche perché avevo
avuto modo di leggere il tuo prestigioso curriculum, dove c’era di tutto; non
c’era materia bancaria che tu non avessi
trattato. All’innovativa azione, all’audace operosità del dott. Di Palma, si è
associata in tutti questi anni, la sagacia,
la saggezza non disgiunta a prudenza
dente: dai direttori d’agenzie agli uffici
di segreteria, dagli operatori di cassa ai
capi uffici, dai responsabili di servizio
agli uscieri. Tutti lodevolmente operanti con professionalità e competenza. Mi preme mettere in rilievo la loro
squisita cordialità, delicata gentilezza
e raffinata urbanità , rispettosi sempre
ed ovunque. A volte attraversando i vari
uffici ho avuto modo di osservarci chini
sul tavolo di lavoro e come dice il poeta
“sempre all’opra intenti”.
Così in sintonia operando, le fortune
della Banca, della nostra BCC raggiungeranno sempre più alte vette e venti
impetuosi non potranno danneggiarla;
neanche lambirla, perché salde sono le
fondamenta, sagge, probe, esperte le intelligenze che la governano. A tutti voi
nel ringraziarVi per la stima e la fiducia
dimostratami in tutti questi anni porgo
un caloroso solidale saluto di buon proseguimento nel lavoro che Vi attende.
Vi stringo tutti in un fraterno, fervido,
cordiale abbraccio.
Enico De Rose, 59 anni, tarantino, è un imprenditore agricolo.
Ha acquisito una lunga esperienza nel settore dell’automotive
gestendo gli aspetti commerciali di concessionarie storiche per
l’area di Taranto. Fra queste Nissan ed Opel.
Biagio Monopoli ha 47 anni ed è
dipendente delle Ferrovie SudEst. Vive a San Marzano di San
Giuseppe, dov’è nato, ed è impegnato attivamente nel campo del
volontariato e del sociale. Opera,
infatti, con diversi gruppi locali.
7
Il bilancio
• Mimmo Rodia - Lorenzo Fedele
Dietro i numeri una
strategia chiara:
il rilancio del Territorio
Il brillante consuntivo
2010 non è un punto
d’arrivo ma una nuova
base di partenza
per le sfide future
8
P
arlare del bilancio come un fatto
imposto dalla legge, diventa spesso una cosa antipatica e priva di
significato proprio perché obbligatoria.
Eppure si tratta di un documento che
riporta minuziosamente, passo dopo
passo, quanto avvenuto in azienda. Per
questo ci siamo sforzati di parlare del
bilancio della nostra Banca, per ciò che
esprime non in numeri e percentuali,
ma in coerenza con il concetto di fare
banca “promuovendo il miglioramento,
la coesione e la crescita sostenibile” del
territorio in cui opera. Redigere un Bilancio d’Esercizio vuol dire poter rendere ancora più visibili nei vari capitoli di
spesa, le descrizioni della nostra strategia e della nostra politica, i “perché” delle
scelte e di alcuni comportamenti. Queste sono state da sempre le caratteristiche della nostra Banca sempre intenta
a non fare passi indietro soprattutto in
questo momento di crisi, nel sostenere
l’economia locale. I numeri infatti parlano chiaro, con un totale attivo dello
Stato Patrimoniali di 377.734.723 euro,
chiudiamo l’esercizio 2010 con un utile
netto di euro 1.196.379 dovuto principalmente proprio al continuo sostegno
dell’economia reale, rimanendo vicina
ai nostri Soci e Clienti. Abbiamo privilegiato le relazioni con le famiglie, le
piccole e medie imprese per continuare
a favorirne l’accesso al credito, venendo
incontro alle domande del territorio. E’
stata la nostra scelta, non un obbligo.
Una scelta non indifferente visti i risul-
tati conseguiti sulla scorta dei numeri,
ma la nostra Banca fatta di Soci in qualità di persone e di Comunità locali non
avrebbe potuto fare altrimenti. Dunque,
se vogliamo visionare il bilancio 2010
realmente completo, occorrerà farlo con
maggior attenzione sui prospetti della nota integrativa contenuti attorno al
tema delle spese di rendicontazione,
considerandole come sostegno e aiuto
alla imprese locali. Il consuntivo 2010,
rende visibili gli obiettivi e il percorso
attuato. Oggi, però, la rendicontazione
non deve rappresentare per noi solo un
punto di arrivo, ma “un nuovo punto di
partenza” perché è da qui che dovranno
ripartire le strategie future. E’ su questi
risultati, su queste solide basi, che dovremo progettare i nostri obiettivi futuri, per continuare a essere la “ banca
differente”, per rimanere stabilmente al
servizio di Soci e Clienti, per continuare
ad essere, anche in futuro, straordinari
fattori di trasformazione, economica e
sociale, delle nostre Comunità. Per la nostra BCC San Marzano di San Giuseppe,
la Comunità è una parte fondamentale
dell’identità e del codice genetico. È un
fattore distintivo e competitivo. Un valore che pervade la storia, le strategie, i
modelli organizzativi, ma anche lo stile
operativo. Comprendendo questo, si potrà comprendere il nostro “fare banca”
che deve sempre più essere orientata
alla produzione di uno sviluppo durevole e sostenibile nel fornire risposte alle
concrete esigenze della vita.
La certificazione
BCC San Marzano:
S&P conferma
il rating
P
er il quinto anno consecutivo, la
BCC San Marzano di San Giuseppe si vede riconfermare il rating
da Standard & Poor’s, la più prestigiosa
e importante società al mondo. Nella
release del 31 maggio scorso S&P, ha
comunicato al nostro Direttore Generale di aver confermato gli stessi parametri, fortemente positivi, degli ultimi
anni. Fatto questo, che mette in rilievo
la solidità, la correttezza gestionale e
la forza della Banca, in un momento in
cui – soprattutto nella nostra area – occorre avere dei punti di riferimento importanti per sostenere l’economia. Nel
dettaglio, Standard & Poor’s ha confermato il rating sul lungo termine e sul
breve, rispettivamente: BBB- e A-3, con
Outlook stabile. Un’azione che accredita ulteriormente la BCC San Marzano di
San Giuseppe all’interno di una situazione di crisi economico-finanziaria e
sociale che dura ormai da almeno quattro anni. “Esprimiamo grande soddisfazione per la conferma del rating – dice
il Direttore Generale, Emanuele di Palma – a conferma del buon andamento
dell’Istituto. L’investment grade colloca
la BCC San Marzano di San Giuseppe in
un ruolo di primo piano all’interno del
panorama locale, certificando da una
parte una corretta strategia operativa:
dalla capitalizzazione alla governance al
management; dall’altra quell’attenzione
prioritaria e affiancamento verso le esigenze della comunità che è poi il nostro
primario obiettivo”. A conferma del giu-
dizio della società, anche i dati parziali
della prima parte del 2011. Infatti, in
riferimento al primo quadrimestre
di quest’anno (gennaio-aprile), il
trend di crescita dell’Istituto è in linea con le performance precedenti.
Nello specifico: la raccolta (sul periodo gennaio-aprile 2010) segna
+9,55%; mentre gli impieghi segnano (sempre sullo stesso periodo) +11,01%. Il patrimonio ammonta a 37 milioni di euro. Dati
confortanti che irrobustiscono
la già solida dote dell’Istituto
pronto ad affrontare le nuove
sfide dei mercati con sempre
maggiore determinazione.
E che oggi assumono maggiore rilevanza, declinati
con la certificazione di
Standard & Poor’s (giunta sul finire del primo
semestre). La seconda
parte dell’anno sarà
particolarmente importante per delineare le future dinamiche e assetti
dell’economia globale che chiede
solo di lasciarsi
alle spalle la
grande e prolungata crisi,
diventata un
incubo per il
pianeta.
L’incarico
Il Presidente
Francesco Cavallo
nel Consiglio BCC
di Puglia e Basilicata
F
Rinnovati i Vertici
dell’associazione
interregionale.
Il Presidente
Augusto Dell’Erba
riconfermato alla
guida
10
rancesco Cavallo, Presidente della
BCC San Marzano di San Giuseppe è stato nominato nel Consiglio
della Federazione delle Banche di Credito
Cooperativo di Puglia e Basilicata. Il prestigioso incarico è stato assegnato nel corso dell’Assemblea annuale, ospitata nella
sede della BCC degli Ulivi Terra di Bari a
Palo del Colle.
«Sarà un ruolo al servizio del Sistema del
Credito Cooperativo, ma anche del territorio - spiega il Presidente Francesco Cavallo -. Un percorso nel quale non faremo
mancare il nostro apporto costruttivo avviando un processo di collaborazione che
veda avvalorate le strategie del tessuto
bancario e che trae origine dalle casse rurali. Non da meno, l’impegno sarà volto in
maniera prioritaria alle BCC della nostra
area che, volendo, sanno di poter contare su un punto di riferimento in grado di
rappresentare con la massima coerenza la
provincia ionica e le sue esigenze».
Nel corso dei lavori, la Relazione del
Presidente della Federazione Augusto
Dell’Erba, ha messo in evidenza i punti
salienti dell’attività svolta nell’anno appena trascorso a favore delle 26 Banche di
Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata
associate, oltre a compiere alcuni spunti
di riflessione sulla situazione complessiva
delle banche stesse. «Il 2010 – ha detto il
Presidente Dell’Erba - è stato quello in
cui gli effetti della crisi finanziaria iniziata nel 2007 hanno inciso in maniera
più evidente sui risultati economici delle
BCC. Resta, comunque, adeguata la dotazione patrimoniale, garanzia di solidità e di rafforzamento della continuità
aziendale nel lungo periodo. Occorre tuttavia svolgere un attento monitoraggio
della situazione e la messa in campo di
una strategia di mantenimento o di rafforzamento del patrimonio in relazione
alle attività di rischio, specie in una fase
in cui la fonte primaria di accrescimento del patrimonio, l’autofinanziamento, segna un evidente rallentamento». Nel corso dell’Assemblea che ha approvato
anche il Bilancio 2010, Augusto dell’Erba
è stato confermato alla Presidenza della
Federazione.
L’elezione è avvenuta all’unanimità. Nella
stessa seduta sono stati nominati i Consiglieri: Matteo Biancofiore, Francesco
Biga, Francesco Cavallo, Teresa Fiordelisi, Giovanni Fumarola, Costante Leone,
Paolo Piscazzi, Vincenzo Princigalli, Giuseppe Trinchera e Lorenzo Zecca. Alla
presidenza del Collegio Sindacale è stato
confermato Saverio De Michele e in qualità di sindaci sono stati eletti Cosimo Cafagna e Mario Salesi.
Al nuovo Consiglio giungano gli auguri di
buon lavoro da parte della Redazione di
Sportello Aperto.
La nomina
Il Direttore Generale
Emanuele di Palma
nel Consiglio
Camerale
La nomina,
firmata dal Presidente
della Regione
Nichi Vendola,
avviene su indicazione
di Confindustria
Taranto
I
l nostro Direttore Generale è stato
nominato Consigliere della Camera
di Commercio di Taranto. L’incarico
è stato assegnato su indicazione di Confindustria Taranto che ha così un suo
nuovo rappresentante in seno al Consiglio Camerale della Camera di Commercio. La designazione, successiva anche
a un’indicazione dell’ABI, oltre a completare un iter che rende pienamente
operativo il consiglio camerale, mette
anche fine alle cosiddette carte bollate.
«Come si ricorderà - annota Confindustria - l’ultima ripartizione dei seggi a
firma dell’allora commissario dell’Ente
Camerale aveva di fatto escluso il settore bancario dal novero dei vari settori
contemplati all’interno del Consiglio
facendo venir meno uno dei pezzi più
rappresentativi del sistema economico
del territorio e segnando, peraltro, un
clamoroso passo indietro rispetto alla
consuetudine. Quello che sfuggiva era
infatti la logica alla base di tale esclusione. La questione era infatti inevita-
bilmente approdata, con vari ricorsi,
sui tavoli del Tribunale Amministrativo
Regionale». Il decreto di nomina è stato
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Puglia a firma del Presidente
della Regione Nichi Vendola. «La nomina – spiega Confindustria Taranto – fa
finalmente prevalere il buonsenso, assicurando in seno ad un organismo di
grande importanza quale il Consiglio
Camerale – espressione di tutto il mondo produttivo ed economico del territorio- l’adeguata rappresentanza di un
settore cardine e soprattutto trasversale a tutti gli altri».
L’incarico ad Emanuele di Palma giunge per la sua riconosciuta competenza
essendo esperto di economia e finanza;
dal 1995 è alla guida della nostra Banca ed è, tra gli altri incarichi ricoperti,
componente del CdA di Finindustria e
Presidente del Gruppo Credito e Assicurazioni all’interno di Confindustria
Taranto, ruolo, quest’ultimo, che ha ricoperto anche a livello regionale.
11
Banche
Come cambia il Cliente?
ABI si proietta nella
sua Dimensione
U
Il Direttore Generale Emanuele di Palma
interviene a “Dimensione Cliente 2011”
promosso dall’ABI nella sede di Palazzo
Altieri a Roma
Presentato a Roma il
profilo della clientela
bancaria moderna,
sempre più attenta
all’evoluzione della
tecnologia, ma legata
al rapporto umano
12
n cliente bancario su tre accede
ai servizi bancari anche via web;
un fenomeno in netto aumento,
tanto che in cinque anni i numeri sono
quasi triplicati (dal 12% del 2005 al
34% del 2010). Questo è quanto emerge
dall’ultima indagine ABI sull’Internet
banking, realizzata in collaborazione
con GfK Eurisko, e presentata a Roma
nel corso dell’edizione 2011 del convegno “ABI Dimensione Cliente”. Sono
circa 10 milioni gli italiani che utilizzano l’home banking ma che non rinunciano a frequentare le filiali (80% dei
casi) quando sono in cerca di consigli.
In media, si rileva che il cliente contatta la banca 120 volte l’anno, tra visite
in agenzie, ATM, Internet e call center.
L’agenzia viene visitata meno spesso di
qualche anno fa (oggi 1,5 volte al mese,
nel 2005 circa 2) e soprattutto per le
scelte più complesse.
IL CONTATTO
CLIENTE-BANCA
L’approccio dei quasi 30 milioni di clienti bancari si è trasformato. E’ decollato
il numero di clienti multicanale, cioè di
coloro che usano sia Internet che l’agenzia, a seconda della propria comodità: 8
milioni di persone, più che raddoppiate
in 5 anni. I clienti super tecnologici, che
non si muovono da casa e fanno pagamenti e altre operazioni solo attraverso
il proprio pc o gli ATM sono arrivati a 2
milioni. I clienti tradizionali, quelli cioè
che vanno solo in agenzia o all’ATM, restano ancora la maggioranza (17 milioni) ma è previsto che possano diminuire
in futuro.
IL CLIENTE
MULTICANALE
Chi sono i clienti multicanale? In linea
generale, sono uomini del nord, hanno
un patrimonio più elevato rispetto ai
clienti tradizionali, con un’età media di
38 anni e, in un caso su 4, hanno rapporti con più banche. Una clientela dinamica che interagisce, anche facendo
passaparola (44% di questi clienti parlano della propria banca ad amici, colleghi
e parenti). L’indagine ABI sull’Internet
banking rileva che l’home banking è utilizzato intensamente: in sei casi su dieci
il cliente che si collega alla banca virtuale lo fa molto frequentemente, da una
o più volte a settimana. L’84% dichiara
di essere ampiamente soddisfatto del
servizio on line. Lo sviluppo dell’homebanking e dell’e-commerce viaggiano
parallelamente. Chi accede alla banca
online via web, compra volentieri online, il 17% in più rispetto all’utente classico della rete.
L’ACCORDO
Proposte comuni per rendere più semplici e trasparenti le informazioni relative
al conto corrente offerto ai consumatori. ABI e 15 Associazioni dei Consuma-
tori – Acu, Adoc, Adiconsum, Adusbef,
Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega
consumatori, Movimento consumatori,
Movimento difesa del cittadino, Unione
nazionale consumatori - hanno firmato
sempre all’interno di Dimensione Cliente, un protocollo d’intesa nel quale sono
contenute alcune proposte di modifica
relative al Documento di Sintesi periodico e al Foglio Informativo. La proposta, che sarà sottoposta a Banca d’Italia
e alle altre Autorità competenti, adotta
uno stile di comunicazione semplice,
costruito attraverso un linguaggio più
chiaro ed immediato per il cliente/consumatore, tale da consentirgli una maggiore possibilità di comparazione dei
prodotti e dei servizi offerti dalle banche
e delle relative condizioni economiche.
In merito al Foglio Informativo, l’accordo tra ABI e Associazioni dei consumatori tende a dimezzare il numero delle
pagine rispetto al testo attualmente in
uso e, nello stesso tempo, vuol fornire
al cliente rilevanti informazioni prima
non incluse, quali la comparazione tra
i costi del fido e dello sconfinamento,
il dettaglio delle commissioni applicate
nei due casi con le rispettive tabelle di
confronto. Il vantaggio di queste soluzioni si tradurrebbe nella più immediata
comparabilità tra le offerte presenti sul
mercato. Per quanto riguarda il Documento di Sintesi Periodico (DDS), ABI
e Associazioni dei consumatori condividono la necessità di limitarne l’invio
solo nel caso di condizioni variate nel
corso dell’anno, riducendo così la ridondanza delle comunicazioni. L’Associazione bancaria e l’Associazione dei
consumatori da tempo hanno intrapreso un percorso di collaborazione di ampio respiro sul tema della “Trasparenza
semplice” che ruota intorno ai principi
del dialogo, della trasparenza e della
semplificazione. La riflessione svolta intorno all’informativa del conto corrente
è l’inizio di un ampio progetto che avrà
come prossime tappe i temi relativi ai
mutui e al credito al consumo.
L’intervento
Il Direttore Generale sottolinea gli aspetti
della multicanalità e dei social network
Una clientela sempre più evoluta, attenta alla tecnologia e aperta ad una visione globale. Questo il nuovo profilo del cliente-tipo delle banche.A Dimensione
Cliente, si è svolto un confronto a 360°. Banche grandi e piccole attorno al tavolo hanno messo a fuoco le
esigenze e i bisogni della clientela ma anche le strategie per affiancare i risparmiatori. Fra gli interventi, il nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma,è
intervenuto nella sessione relativa a “Innovazione di
canale e di prodotto”, per tracciare l’esperienza diretta
della fidelizzazione della clientela. «Nel nuovo scenario d’innovazione – spiega ABI – gli intermediari stanno ponendo particolare attenzione alle nuove leve di
coinvolgimento dei clienti nei diversi punti di accesso
alla banca e nelle soluzioni innovative di prodotto. Nel
focus, sono stati esplorati i trend e le prospettive di
evoluzione dei contatti banca-cliente nell’ambito dei
diversi canali distributivi, tradizionali e innovativi, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza di ciascuno di essi». La BCC San Marzano di San Giuseppe nel
suo territorio, ha attivato una politica di fidelizzazione che ha portato risultati concreti, passando in pochi
anni da 15mila a 19mila clienti ed evitando l’emorragia generata dalla crisi. «Grazie al programma di CRM
(Customer relationship management) – dice Emanuele
di Palma – siamo riusciti a fidelizzare la clientela negli anni più difficili della crisi economico-finanziaria
e ad accogliere nuovi clienti, basandoci proprio sulla
relazione diretta quale valore aggiunto prioritario che
ritengo essere l’elemento capace di fare la reale differenza». Il Direttore Generale, ha focalizzato il proprio
intervento sulla relazione diretta con il cliente evidenziando il prezioso supporto della multicanalità e della
tecnologia, a partire dai social network e dal web.
13
Tecnologia
• Ignazio Punzi
Bccsanmarzano.it
la tua Banca
a portata
di click
N
asce il nuovo portale della BCC
San Marzano di San Giuseppe. Lo studio è stato mirato ad
unire le caratteristiche più avanzate per
una maggiore flessibilità, accessibilità
ed usabilità, ovvero ogni sforzo è stato
ponderato per affinare il grado in cui lo
stesso sito può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso. Un
ricco menu che porta ad una navigazione semplice e mirata, di facile intuizione, ma di ampi contenuti. L’home page
è stata progettata secondo un principio
semplice e fortemente diffuso: incuriosire. Particolare efficacia infatti è stata
la scelta di fornire un’ampia modularità
di immagini collegate ad una informazione sintetica che suscita la voglia di
conoscere i dettagli linkandosi ad ogni
elemento informativo. Ampia sezione
è stata dedicata ai Soci della BCC San
Marzano di San Giuseppe, con un menu
dedicato per fornire ogni dettaglio su
14
Varato il nuovo
portale: ricco,
dinamico, moderno.
Ecco come cambia
la comunicazione
all’era di internet
come diventare soci e soprattutto per
fornire tutte le informazioni specifiche
relative ad i vantaggi che la Banca ha
dedicato in modo esclusivo.
Tutto sempre a portata di un click.
Ricca e costantemente aggiornata la
sezione delle news con flash e foto che
raccontano gli eventi praticamente in
tempo reale in modo da fornire in maniera continuativa e approfondita una
panoramica completa delle attività della Banca. Mentre, un’implementazione
importante è stata effettuata con i ca-
nali della rassegna stampa, oggi anche
video, con i servizi dei telegiornali.
Area riservata, con accesso immediato
al Simply Bank WEB; Entra in Banca
e conosci subito i nostri prodotti; la
Trasparenza; il Direttore Risponde;
Sportello Segnalazioni, sono solo alcuni dei servizi integrati nel nuovo
portale che rispondono alle tante
esigenze che, la Clientela e non
solo, oggi cercano in un sito web
di una Banca che vuole essere
a stretto contatto con il navigatore e portare sempre più
servizi e notizie utili in ogni
momento della giornata.
La novità
Arriva Simply Bank
Web & Simply Mobile
C
on Auriga SpA (partner tecnologico della nostra Banca) l’innovazione aumenta per l’e-banking
con le nuove funzioni per la Corrispondenza on-line per gli utenti SimplyBank
Web, che vanno ad alimentare l’offerta
di servizi postali sviluppata nel recente
passato con le funzionalità di pagamento dei Bollettini Postali. Il ruolo dell’innovazione tecnologica si traduce nella
volontà di semplificare e migliorare la
vita quotidiana delle persone, proponendo delle soluzioni informatiche in
grado di supportare qualitativamente i consumatori nello
svolgimento delle
proprie
Scarichi l’APP per
l’iPhone
e sei subito in Banca
attività. Il servizio di Corrispondenza
on-line è composto dalle funzioni: la
Raccomandata on-line, la Posta Prioritaria on-line e il Telegramma on-line.
Queste tre voci hanno a loro volta due
sottofunzioni, quella “Invio” mediante
la quale si possono inviare i tre tipi di
documenti e quella “Storico” che consente di visualizzare tutti i dati storici
sui documenti inviati e da inviare. Per
quanto riguarda la funzione di Invio
Posta Prioritaria, l’utente potrà inviare una lettera on-line direttamente
dal computer e successivamente Poste
Italiane si occuperà di stamparla, imbustarla e recapitarla in forma cartacea al
destinatario. Anche per quanto riguarda
il Telegramma on-line, l’utente SimplyBankWeb potrà scrivere on-line i suoi
telegrammi che saranno consegnati al
destinatario in forma cartacea da Poste
Italiane, in tutta Italia e nel mondo.
Simply Mobile, la nuova applicazione
web per il mobile banking ottimizzata
per il touchscreen dell’iPhone e per tutti
gli smartphone di ultima generazione, è
anche disponibile su table PC/IPad con
una grafica progettata ad hoc. Il tutto,
per essere sempre avanti con le innovazioni tecnologiche senza tralasciare
le policy sulla sicurezza già impiegate
sulla versione precedente, così come la
continua ricerca delle funzionalità vicine alle esigenze del Cliente che è sempre più dotato degli attuali strumenti
tecnologici di ultima generazione. La
novità appunto è proprio la disponibilità dell’applicazione Simply Mobile nativa su AppStore per i clienti possessori
di iPhone, e su Androidmarket per gli
utenti che utilizzano smartphone equipaggiati con SO Android. Cosa è possibile fare con l’iphone
SALDI E MOVIMENTI
Estratto conto
Estratto conto in divisa
Situazione mutuo
Posizione globale
Saldi Titoli
Dossier titoli
PAGAMENTI
Bonifico
Giroconto
Autorizzazione
disposizioni (permette
all’utente principale o
a un utente secondario
abilitato ad autorizzare
disposizioni predisposte
da altri utenti)
Bollettini Postali
RICARICHE
Ricarica cellulari
Ricarica Carta Tasca
ARCHIVI TRANSAZIONI
Bonifico
Giroconto
Storico Bollettini
Ricariche Cellulari
Ricariche carta Tasca
STRUMENTI
Listino Titoli
Listino cambi
Cambio password
Lista massimali
Visualizza coordinate
15
L’evento
TFF 2011:
comincia il conto
alla rovescia
Q
A fine settembre
la quinta edizione
del Taranto
Finanza Forum
promosso dalla
nostra Banca
16
uando cinque anni fa nacque era
un convegno sulla finanza che
si consumava in un paio d’ore.
L’edizione 2011 si presenta spalmata su
due giorni (e una notte) e punta a portare a Taranto il meglio della finanza e
i nomi più accreditati dell’economia.
Ecco in sintesi il Taranto Finanza Forum o TFF, come lo conoscono più semplicemente gli appassionati, passati da
circa 150 del primo anno ai 720 iscritti
al desk dell’ultima edizione. Con questi
numeri, corroborati dalla presenza delle più prestigiose società economiche e
finanziarie e una quarantina di relatori
del 2010, il direttore generale della BCC
San Marzano di San Giuseppe (che organizza il TFF), Emanuele di Palma, ha
pensato di portare la presentazione del
forum sulla finanza direttamente nella
sua capitale naturale, Milano. «Il TFF
– dice Emanuele di Palma – è simbolo
di apertura, di confronto, di conoscenza. Non si può ragionare di mercati globali rimanendo arroccati nei rispettivi
presidi. Occorre muoversi, ecco perché
abbiamo voluto incontrare i partner a
Milano per presentare loro le caratteristiche salienti dell’edizione che si svolgerà dal 29 settembre al primo ottobre
prossimi».
Focus sulle strategie d’investimento
più innovative e diversificate, partendo
dall’analisi dei mercati e delle loro evoluzioni. Ma soprattutto trading, anche
di notte. Ed è questa la novità di mag-
gior rilievo di quest’anno, la cosiddetta
Notte Bianca del Trading. «Abbiamo
voluto unire – spiega di Palma – promozione dell’arte e della cultura della
Magna Grecia e fondere il tutto con il
trading operativo sui mercati americani
e asiatici. Per una notte intera proporremo ai nostri ospiti che arrivano da tutto il mondo, il meglio della tradizione
enogastronomica e culturale pugliese,
parallelamente agli scambi sulle piazze
affari dell’altra parte del pianeta».
Frontiere aperte, dunque, per un calendario piuttosto ricco e articolato e con
relatori e società di prim’ordine che arrivano in Puglia per un confronto a tutto campo che favorirà il confronto diretto fra esperti e risparmiatori grazie alle
tante iniziative che ruotano attorno al
TFF, come l’aperitivo con il relatore o i
concorsi che premiano le migliori strategie d’investimento.
«E’ il momento del confronto, dello scambio di idee – precisa di Palma
– quindi se ci sono altre banche, ben
vengano, non abbiamo alcuna preclusione, del resto finora abbiamo partner
di tutto rispetto e molto più grandi di
noi in dimensioni e numeri. Abbiamo
un solo obiettivo: quello di favorire la
conoscenza da parte dei risparmiatori,
soprattutto in un momento particolarmente caotico qual è quello che stiamo
attraversando da un paio d’anni a questa parte. E lo vogliamo fare con i protagonisti dei mercati».
Il dibattito
Di Palma-Introna
confronto su
“Regole” e “Sistemi”
I
Il Presidente
del Consiglio Regionale
e il nostro
Direttore Generale
protagonisti di un
contraddittorio
a tutto campo
all’Alternative
Investment Forum
di Bari
l confronto è stato di fioretto, alla
fine però, quello fra il Presidente
del Consiglio Regionale della Puglia
Onofrio Introna e il nostro Direttore
Generale Emanuele di Palma, è diventato un utile momento di dibattito. Scenario dell’incontro, la quinta edizione
dell’Alternative Investment Forum di
Bari, promosso da Pellegrino & Partner,
qualificato punto d’incontro tra i maggiori interpreti del mondo dell’economia
e della finanza ed il pubblico dei consumatori, per giungere ad un’educazione
finanziaria più estesa, alla creazione di
un ambiente dove sia più facile prendere decisioni assennate con adeguata
cultura finanziaria. L’appuntamento è
consolidato nel panorama economico
finanziario del Mezzogiorno focalizzato sulla formazione e informazione in
materia di Borse e Mercati finanziari,
Investimenti e Banche d’investimento,
Trading e Risparmio, Analisi tecnica e
fondamentale, con dibattiti di Economia politica e sociale su Finanza classica, etica, islamica.
Nella tavola rotonda sulle regolamentazioni e nuove normative il confronto fra
Introna e di Palma è partito dalla disamina della situazione regionale. «Investimenti e fiducia: di questo ha bisogno
il Mezzogiorno, aiutateci a crescere – ha
esordito il Presidente del Consiglio regionale della Puglia, indirizzandosi agli
operatori italiani e stranieri del mercato bancario e finanziario. «Al sistema finanziario si chiedono risorse e solidità,
ma anche coraggio e senso di responsabilità sociale, per colmare il divario
con il Nord. Il mondo finanziario deve
invitare i propri interlocutori ad investire nel Sud, che non è terzo mondo
ma la parte più colta e intellettualmente evoluta del Paese. Le Banche devono
investire nel Meridione il credito raccolto nell’area, i risparmi delle famiglie
meridionali. Non usate i nostri mercati
per fare shopping di risorse per lo sviluppo altrui. Aiutate questo territorio a
crescere e sicuramente crescerete anche
voi». La replica del Direttore Generale
di Palma: «Il Sud, la Puglia, può contare
su un tessuto di banche locali che raccolgono i risparmi e li reinvestono sui
propri territori.
La rete del Credito Cooperativo, così
come le Popolari sono l’emblema del
Sud che investe nel Sud. Ciò che drena
lo sviluppo, evidentemente, è anche
un sistema politico talvolta clientelare
orbo di regole. Quelle regole che devono essere chiare e soprattutto uguali
per tutti, altrimenti non si va da nessuna parte».
17
Pianeta BCC
La BCC di
Piove di Sacco
una Banca nella
“Terra di mezzo”
Nel cuore della
“Saccisa” la storia di
una Banca
votata al dialogo
con il suo territorio
18
L
a grandezza di Venezia, le aspirazioni di Chioggia, la complessità
di Padova. In mezzo la Saccisica
(così si chiama il territorio compreso
tra la città del Santo e la laguna); un
territorio che ha sempre pagato a caro
prezzo il suo essere un luogo di passaggio, di transito; che molto spesso si è
trasformato in sede di scontri, di lotte,
di interessi contrapposti. Oggi il fatto
di essere “terra di mezzo” può essere
considerato un valore aggiunto della
Saccisica. E’ su tale terreno che si snoda, da oltre un secolo, la vicenda della
Qui sotto: Il Presidente Leonardo Toson con
il Direttore Generale Gianni Barison nel
corso dell’ultima Assemblea dei Soci.
In basso a destra: Veduta aerea del centro
storico di Piove di Sacco.
In alto a sinistra: Litorale di Sottomarina,
Comune di Chioggia uno dei principali poli
turistici dell’Adriatico
Qui sopra: Un tipico scorcio di Chioggia,
città lagunare ricca di ponti e canali, da
sempre votata all’attività ittica
Banca di Credito Cooperativo di Piove
di Sacco, che, con responsabile consapevolezza, ha cominciato con perseveranza a dare risposta concreta a quella
esigenza di relazione tra realtà diverse
(talora contrapposte, come abbiamo annotato), che i tempi imponevano ormai
di mettere in rapporto costruttivo. Oggi
il Credito Cooperativo di Piove di Sacco ha una ventina di sportelli, nei quali
operano centosessanta collaboratori (il
48% dei quali è composto da donne),
che si stendono tra Padova (tre filiali)
e Chioggia (due). E’ un ambito locale,
quello presidiato dalla BCC di Piove, che
va dalla “grande” città di provincia, connotata come Padova soprattutto da un
forte terziario, all’area lagunare, nella
quale ci sono vitali segmenti qualitativamente significativi di attività primaria, come l’orticoltura, di esperienze
particolari, come ad esempio la pesca,
storicamente consistente a Chioggia,
ma soprattutto il turismo balneare legato al litorale di Sottomarina. Una Banca
insomma, che, sotto la guida del Presidente Leonardo Toson, e dell’attuale direttore, Gianni Barison, ha preso
coscienza del suo ruolo nella “terra di
mezzo”. Un procedere che ha avuto concrete implicazioni nell’essere non soltanto soggetto economico e finanziario,
ma anche protagonista della vita sociale e culturale. Due sono state le scelte
che hanno contraddistinto l’agire della
BCC di Piove su tale versante; da un
lato sostenere quanto spontaneamente
cresce nell’ambito dell’associazionismo,
del mondo sportivo, dell’impegno sociale; dall’altro essere soggetto attivo,
promuovere iniziative autonome che
aiutino a perseguire quel bene comune
che costituisce ancor oggi un elemento
fondante della mission della banca stessa. Non è certo casuale, quindi, che la
Bcc abbia favorito in maniera determinante l’approdo dell’Ateneo padovano a
Chioggia, con la facoltà di Biologia marina; oppure che da quasi un ventennio
la banca sia impegnata in una qualificata attività editoriale, tesa e restituire
una memoria collettiva in grado di far
crescere e sviluppare identità e senso di
appartenenza. Come non va certo trascurato l’impegno per incentivare iniziative aperte al futuro, come quelle tese
a diffondere l’uso di fonti energetiche
alternative. Così come appare sempre
più fondamentale il ruolo di interlocutore privilegiato di molteplici proposte
che in vari settori caratterizzano una
cultura della solidarietà, che trovano
nella BCC un interlocutore privilegiato
e disponibile. Insomma, la storia dell’ex
Cassa Rurale è ormai la vicenda più che
secolare di un soggetto che è passato da
un ruolo di sostegno e aiuto ai più svantaggiati ad uno di promozione e crescita
di un tessuto sociale e produttivo che ha
saputo trasformare il suo essere in una
“terra di mezzo” da limite e svantaggio
a concreta opportunità.
Pianeta BCC flash
Le 5 iniziative esemplari
delle BCC italiane
secondo Sportello Aperto
BCC di Aquara sostiene i giovani
imprenditori del territorio
Trattenere o far tornare i giovani del
territorio, soprattutto quelli dotati
di talento. E’ con questo obiettivo
che nasce il Progetto Ulisse promosso dalla Banca di Credito Cooperativo di Aquara, in provincia
di Salerno. La filosofia dell’iniziativa è quella di sostenere la
realizzazione di buone idee imprenditoriali al di là delle disponibilità patrimoniali, o delle garanzie troppo spesso offerte dai genitori. In particolare, si tratta di un programma di
microcredito, che prevede l’erogazione di prestiti fino all’importo massimo di 50 mila euro a tassi agevolati. L’iniziativa è
rivolta ai giovani, under 33, residenti nei territori in cui opera
la BCC, con la finalità di supportare l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale. Le spese finanziabili sono relative agli investimenti, all’avviamento e al servizio di tutoraggio.
BCC delle Prealpi, arriva la Borsa
Sociale del Lavoro
Attenta ai progetti sviluppati sul territorio a beneficio delle persone in difficoltà economica, la Banca di Credito
Cooperativo Prealpi (TV) ha sostenuto
una serie di iniziative in favore delle persone in cerca di occupazione o rimaste senza lavoro. Fra queste, la “Borsa sociale
del Lavoro” (nella foto la presentazione) e prevede l’effettuazione di un periodo di reinserimento lavorativo presso aziende della zona. Grazie allo stanziamento di 20 mila euro (15
mila del Comune di Conegliano e 5 mila della Banca Prealpi)
saranno rioccupate 10 persone rimaste senza lavoro, numero
che grazie ad un apposito ulteriore fondo provinciale potrebbe ulteriormente incrementarsi.
CRA Pinetana Fornace e Seregnano: contributo per le assunzioni a
tempo indeterminato
La Cassa Rurale Pinetana Fornace e
Seregnano (Trento) ha rinnovato, an-
20
che per il 2011, le misure anticrisi per famiglie e aziende. Oltre ai noti provvedimenti per le famiglie (sostegno e sospensione rate) per le piccole-medie imprese, l’attenzione viene
riservata alle aziende clienti della Cassa Rurale operanti nei
comuni di Baselga di Pine, Bedollo, Civezzano e Fornace, che
assumono personale a tempo indeterminato; queste saranno
“premiate” con un riconoscimento fino a mille euro per ogni
nuovo dipendente, utilizzando uno speciale plafond costituito dalla banca.
BCC Busto Garolfo e Buguggiate e
Ance: “Merito Casa”
La casa è un diritto che ognuno merita.
Nasce da questa semplice considerazione Merito casa, il progetto elaborato
da BCC di Busto Garolfo e Buguggiate
(Varese) e Ance – l’Associazione Costruttori Edili – per consentire anche a chi non ha da parte un piccolo capitale di diventare finalmente proprietario. Per chi non dispone di quella
somma, grazie all’accordo BCC - Ance l’importo che si verserebbe come affitto si trasforma in un risparmio/investimento
che, in 2-4 anni, formerà l’acconto del 20%, già pagato al costruttore, per accedere al mutuo. Le garanzie: prezzo bloccato
dell’immobile, recupero delle spese, finanziamento garantito;
copertura assicurativa.
Banca “ G. Toniolo” di San Cataldo:
la Banca dei Ragazzi
Nata alcuni anni fa in maniera sperimentale presso la scuola di Sutera, la
Banca dei Ragazzi ha inaugurato il secondo sportello presso l’Istituto comprensivo di Campofranco. Anche questo sportello sarà gestito
totalmente dai ragazzi con una raccolta settimanale dei risparmi. Ogni alunno sarà detentore di un proprio libretto al
risparmio personale. Lo sportello di Sutera ha messo insieme
risparmi pari a più di centomila euro.
(Fonte: Flash Newsletter del Credito Cooperativo)
Il racconto
• Andrea De Fazio
BCC
San Marzano e Giovani:
scommessa vincente
I
n una fase come l’attuale, in cui la
vita lavorativa dei giovani è piena
di non poche difficoltà, non poche
preclusioni, notevoli problematicità per
affermare e valorizzare le proprie caratteristiche e qualità, in una situazione
in cui sembra sempre più evidente il
tentativo di difesa e di mantenimento
dello status quo, e in cui sempre meno
si prova a scommettere sul giovane e sul
nuovo, la BCC San Marzano di San Giuseppe appare invece rappresentare una
piacevole controtendenza, scommettendo sui giovani e sul loro valore. E’
sufficiente dare uno sguardo all’età del
personale della Banca per rendersi conto
che oltre il 20% della complessiva forza
lavoro (comprendendo nella categoria i
dipendenti, gli impiegati a contratto interinale e gli stagisti) ha un’età inferiore
ai 30 anni. Non solo. Se innalziamo l’età
anagrafica ai 35 anni, ci rendiamo conto
di come la percentuale dell’intera forza
lavoro dell’Istituto rappresentata dai
giovani è quasi il doppio (il 38,83%): un
dato notevole, dunque, soprattutto se si
prendono in esame le cifre riguardanti
l’occupazione giovanile, in particolare
La testimonianza
spontanea
e genuina
di Andrea De Fazio,
emblema
della linea-verde
della nostra Banca
al meridione, e il continuo rattristante
fenomeno dell’emigrazione al nord o addirittura all’estero delle nostre forze più
fresche. A differenza, dunque, di una
società nel complesso poco coraggiosa
e di una politica che perlopiù ricorda e
utilizza i giovani solo negli slogan e nei
periodi più caldi delle campagne elettorali, si può quindi senza alcun dubbio affermare che la BCC San Marzano di San
Giuseppe punta e scommette sui giovani del proprio territorio. E i dati riferiti
alla costante crescita degli ultimi anni
del nostro Istituto di credito non fanno
che confermare tutto ciò: una banca che
vuole essere viva e dinamica e che vuol
continuare a crescere come la nostra
non può non continuare a puntare sulle
potenzialità dei propri più giovani collaboratori, che si esprimono principalmente nella maggiore predisposizione e
disponibilità nei confronti della clientela e nella forte dinamicità anche in termini di capacità commerciale. Ulteriore
dimostrazione di questa tendenza è l’attenzione con cui l’Istituto punta alla formazione del personale (con l’attivazione
di stage e di corsi di formazione interna,
come è stato nel caso dello scrivente),
in vista di una concreta valorizzazione
e professionalizzazione delle proprie
risorse umane, con la finalità di attribuzione di compiti e ruoli di responsabilità
a giovani cresciuti e formati all’interno
dell’azienda stessa. Una Banca giovane
e coraggiosa, dunque, non solo come
struttura ma anche come idee: basti
pensare alle iniziative messe in atto per
finanziare progetti e programmi rivolti
ai giovani talenti del nostro territorio,
dirette a premiare le tante vere potenzialità delle nuove generazioni.
21
L’analisi
• Emanuele di Palma
Questa non è una
Terra per Giovani
Il Direttore Generale
interviene a
“Impresa-Lavoro 2011”
E traccia un quadro
che è un invito alla
riflessione
22
C
ominciamo con qualche numero:
in provincia di Taranto 70mila
disoccupati, 30mila tra i 15 e i 34
anni, 1200 attività commerciali chiuse
negli ultimi due anni e 3mila posti di
lavoro perduti, per lo più tra i giovani
(commessi e commesse). Si potrebbe
quindi affermare che la nostra non è
una terra per giovani. La motivazione
principale per la quale l’emigrazione
giovanile continua incessante è molto
semplice e condivisibile: la necessità di
crearsi un futuro, cosa che nel territorio
di origine oggi appare una chimera. E’
quindi indispensabile un ripensamento, su base regionale, delle politiche
giovanili nel loro complesso. Dobbiamo
rendere il territorio appetibile, e formare le giovani professionalità orientandole verso ciò che il mercato richiede.
Dobbiamo, in breve, stimolare i nostri
giovani, con la concretezza degli atti.
Convincerli che investire il proprio futuro nel “Sistema-Puglia” è un’operazio-
ne vincente. Il punto centrale dei nostri
interessi devono essere le nuove generazioni che dovranno essere messe nelle
condizioni di riversare le proprie potenzialità nel territorio d’appartenenza.
Nello stesso tempo non possiamo fermarci alla sola formazione scolastica e
professionale, ma è vitale creare “buon
lavoro”, stabile e motivante.
«A Grottaglie
stiamo
parlando da anni
dell’aeroporto.
In Cina, nel
frattempo
ne costruiscono
100 nuovi»
LA SOLUZIONE
Sviluppare un modello di imprese in
grado di assorbire e valorizzare intelligenze. Oggi a Taranto questo avviene
solo parzialmente, a macchia di leopardo. I giovani sono al margine dello sviluppo economico e sociale della città. Le
classi dirigenti sono datate e sembrano
aver perso slancio ed entusiasmo, prese
da tematiche e progetti che, iniziati da
decine di anni, stentano a decollare tra
difficoltà di ogni tipo e veti incrociati.
Taranto, per la sua fortunata collocazione geografica potrebbe offrire molto di
più in termini di sviluppo. Oggi, invece,
osserviamo diminuire il “buon lavoro” e
aumentare precariato e incertezza.
tica che abbia le idee chiare sul modello
di sviluppo da proporre. Ma anche poi
da perseguire con rapidità e decisione
animati dalla volontà di fare, di creare
opportunità. Dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo è cambiato e
noi siamo in ritardo, mentre da noi ci
poniamo le domande, in altre parti del
mondo si danno le risposte. Noi ci continuiamo a interrogarci sull’aeroporto di
Grottaglie e nel frattempo a Shanghai,
l’aeroporto inaugurato nel 1999, 2 anni
RICOMINCIAMO
Da dove ripartire? L’esempio deve venire dai tanti giovani e meno giovani che,
tarantini, hanno trovato la loro strada,
e spesso il successo, in altre regioni, in
altre nazioni. Noi abbiamo moltissimi
cittadini di cui essere fieri, orgogliosi,
dobbiamo fare in modo che anch’essi
lo siano di noi. Non dobbiamo essere
ricordati dai nostri tarantini espatriati
solo per i Riti della Settimana Santa,
per il buon clima e l’ottimo cibo. Dob-
fa ha aggiunto un nuovo terminal dal
quale passano oltre 73milioni di passeggeri l’anno che rendono questo scalo
il secondo al mondo per numero di movimenti. Entro il 2015, l’aeroporto di
Pudong prevede di completare un terzo
terminal passeggeri, che farà aumentare la sua capacità al valore 80 milioni di
passeggeri e fino a 6,5 milioni di tonnellate di merci l’anno. Gli oltre 480.000
metri quadrati (circa le dimensioni di
96 campi di calcio), del nuovo terminal, si concretizzano durante un vero
e proprio boom di costruzioni aeroportuali in Cina. Quasi 100 nuovi aeroporti
verranno difatti costruiti entro il 2020.
La Cina aveva 147 aeroporti nel 2006.
Sono velocità completamenti differenti
dalle nostre.
biamo distinguerci per aver valorizzato il territorio in cui abbiamo avuto la
fortuna di nascere, invertendo i flussi
migratori, dando lavoro e speranza di
futuro migliore. Taranto ha le potenzialità per ripartire, può ritrovare in sé germogli di vitalità. Si avverte la volontà di
ricucire la tela degli interessi collettivi,
delle strategie comuni. Vi è un sotterraneo fermento, bisogna ascoltarlo e farlo
venire alla luce. Gli effetti si vedranno,
non all’improvviso, ma gradualmente,
man mano che si metteranno da parte
ambizioni personali e decisioni verticistiche e si porrà mano alla soluzione dei
problemi reali, per la qual cosa servirà
la responsabilità e l’impegno di tutti i
soggetti che partecipano attivamente
alla vita economica e sociale.
«Occorre
ripensare a un
nuovo modello
che faccia
innamorare
i ragazzi del loro
territorio»
LA CRISI E I PAESI
EMERGENTI
Passano i mesi, gli anni e quelli che
sembravano buoni progetti, all’avanguardia, vengono rapidamente superati
da innovazione tecnologica e concorrenza di nuovi paesi e nuove popolazioni. Quelli che erano la nostra punta
di diamante, penso al salotto, al tessile,
all’agricoltura, nel volgere di poco tempo si sono dimostrati deboli ed esposti
ad un’accanita e non sempre corretta
concorrenza. I nostri giovani dovranno
studiare, lottare, acquisire competenze.
Solo così usciremo da questa difficile
fase post-industriale, che sta mostrando tutte le sue debolezze per avvicinarci
ad un nuovo mondo fatto di nuove professionalità, di servizi più efficienti, una
macchina burocratica al servizio dei cittadini e delle imprese e una classe poli-
23
Il convegno
Logistica:
opportunità
per le imprese
La nostra Banca, con la Sezione
Marittimi Portuali e Trasporti,
ha messo a fuoco, nel corso di un
convegno, le potenzialità dei trasporti
e dei collegamenti quali elementi
strategici per lo sviluppo delle imprese
e del territorio
24
L
ogistica al servizio del territorio,
nelle intenzioni. Nella pratica,
spesso, si presenta una matassa
aggrovigliata. A cercare di mettere alcuni punti fermi, districando le varie
anime del sistema Taranto, ci hanno
pensato la Sezione Marittimi Portuali
e Trasporti di Confindustria con la nostra Banca che hanno messo attorno
al tavolo i rappresentanti dei vari segmenti della logistica: porto, aeroporto,
ferrovia, strada per analizzare e cogliere
i momenti di opportunità offerti dalla
logistica per lo sviluppo delle imprese.
«Oggi – dice il Presidente della Sezione
Marittimi Portuali e Trasporti di Confindustria Taranto, Giovanni Puglisi –
non è più pensabile rimandare la ricerca
delle soluzioni. Occorre anzi accelerare
per recuperare il tempo perso. La logistica può rappresentare un importante
punto di snodo per la nostra economia
e per la sopravvivenza di molte aziende
territoriali». Il Presidente di Confindustria, Luigi Sportelli ha sottolineato la
valenza «del Distretto della Logistica
Pugliese, l’unica realtà in grado di creare aggregazione attorno ad un progetto, sinergie fra il sistema delle imprese,
delle istituzioni e della ricerca; di valorizzare le risorse territoriali ed in particolar modo la capacità competitiva della logistica regionale». Mentre il nostro
Direttore Generale, Emanuele di Palma
ha posto l’accento sull’attenzione della
BCC San Marzano di San Giuseppe nel
sostegno alle imprese, «perché sappiamo bene – ha sottolineato - quanto sia
importante, nell’attività dell’impresa,
il rapporto col credito e la capacità di
interlocuzione fra i sistemi creditizio e
imprenditoriale, elemento imprescindibile per costruire il futuro e realizzare
una pratica inversione di tendenza rispetto al passato».
GLI INTERVENTI
Particolarmente attuale a Taranto, la
progettualità del porto e della piastra
logistica. Su questo si è soffermato il
commissario dell’Autorità Portuale,
ammiraglio Salvatore Giuffrè, il quale
ha delineato «lo stato dell’arte rispetto
alla possibilità per le imprese di insediarsi sulle aree oggetto di bonifica, un
problema non da poco in quanto, nonostante l’impegno e i finanziamenti,
le pratiche rallentano a causa degli iter
burocratici (in primis quelli inerenti i
vincoli ambientali, tema largamente affrontato da Confindustria)».
Gli interventi dei quattro relatori sono
stati ovviamente rivolti alle singole modalità di trasporto: l’amministratore di
Aeroporti Puglia Domenico di Paola ha
sottolineato «l’importanza di una progettualità di base che deve reggere ogni
azione, ancor di più se applicata ad una
piattaforma logistica come quella in itinere sul territorio jonico»; il capitano
Giancarlo Russo - in merito alla modalità di trasporto marittimo- è intervenuto sulle «caratteristiche e le potenzialità
di un porto hub e le opportunità che
esso crea per la logistica».
Costantino Micelli (trasporto su gomma) ha evidenziato «le criticità derivanti dalla mancanza di un autoparco che
penalizzano il regolare trasporto delle
varie tipologie di merci, ed in particolare di quelle alimentari»; mentre Stefano
Pietribiasi (sistemi cargo delle Ferrovie
Tre scatti dell’evento promosso dalla
Sezione Marittimi Portuali e Traspori di
Confindustria con la nostra Banca:
il tavolo dei relatori, la platea,
l’intervento del Direttore Generale
Emanuele di Palma
dello Stato), ha rimarcato «le potenzialità della linea adriatica, rispetto alla tirrenica, del trasporto a mezzo treni-cargo, evidenziando la bassissima richiesta
in Puglia di questo tipo di modalità».
LE CONCLUSIONI
La sintesi è stata affidata all’Assessore
Regionale alle Infrastrutture, Guglielmo Minervini il quale ha sottolineato
che «non bisogna dare spazio alla retorica, ma aggredire le criticità individuando cinque punti su cui focalizzare
attenzione e risorse. Eccoli: 1) la programmazione: in un territorio che sta
cercando di valorizzare la geografia c’è
bisogno di fare in modo che le infrastrutture superino le rotture, quindi
priorità alle infrastrutture volte a favorire l’affluenza delle merci; 2) recuperare nella gestione dell’ordinario: la
sfida la vinciamo facendo funzionare i
servizi ordinari, dogana e gestione del
porto; 3) governance dei processi: fare
squadra tutti insieme, spesso siamo incapaci di mettere da parte i singoli interessi, nei territori dove si fa squadra si
ottiene di più, bisogna fare lobbies tra le
istituzioni; 4) distretto della Logistica:
puntare sulla intermodalità con grande attenzione alla modalità ferroviaria
in quanto saremo sempre più obbligati
all’abbattimento delle emissioni; 5) logica imprenditoriale: il Distretto dovrà
avere la funzione di leva in grado di valorizzare quello che il singolo fa all’interno di una logica comune».
25
L’iniziativa
Buonanotte San Tino:
un raggio di luce per
squarciare l’ombra
dell’usura
Presentato da Codici,
con la nostra Banca,
il cortometraggio
interpretato da
Andrea Roncato.
Dal convegno
un’indicazione:
«Si finisce nelle
mani dei “cravattari”
anche per giocare
al Gratta&Vinci»
26
«L
’usura? Credo che il concetto vada reinterpretato. Non
è un fenomeno che riguarda solo le aziende e gli imprenditori, ma
anche le famiglie. Nasce dall’esigenza di
un bisogno, ma non legato necessariamente alla crisi dell’economia. Taranto
e l’usura, purtroppo, hanno uno stretto legame storico. E oggi, in mano agli
usurai, finiscono anche persone che
non avrebbero bisogno: chi ha un proprio reddito ma, ad esempio, si ingegna per sbancare il Superenalotto o il
Gratta&Vinci». E’ questa l’analisi offerta dal Direttore Generale della BCC San
Marzano di San Giuseppe, Emanuele di
Palma alla presentazione del cortometraggio “Buonanotte San Tino”, interpretato da Andrea Roncato e prodotto
da Codici per sensibilizzare l’Italia sul
problema-usura. L’iniziativa si è svolta
all’Hotel Delfino di Taranto ed ha visto
una nutrita presenza di imprenditori, avvocati e associazioni territoriali.
E proprio sull’impegno delle associazioni anti-usura ha posto l’accento la
Dottoressa Elide Anna Criscuolo, Direttore territoriale della Banca d’Italia:
«Il primo contatto fra chi chiede aiuto
e chi deve fornirlo – ha detto – è vitale.
Perché dal primo approccio si può instaurare o perdere la fiducia nelle istituzioni. Occorre che l’argomento non sia
considerato un tabù ma un punto che
richiede costante confronto e dialogo».
Codici ha documentato i dati del rapporto Italia Eurispes 2011, le rilevazioni fotografano la “sofferenza” in cui 
La novità
Il Presidente Nazionale di Codici Ivano
Giacomelli con il Direttore Generale
Emanuele di Palma durante il Convegno
sull’usura.
In basso: Andrea Roncato nel
cortometraggio “Buonanotte San Tino”
versano i nuclei familiari italiani.  «La
difficoltà ad arrivare alla quarta settimana, per molti ormai alla terza, è una
questione che accomuna milioni di famiglie italiane: un disagio ulteriormente confermato dal 54,7% di quanti confessano che, ad un certo punto del mese,
incontrano difficoltà a far quadrare il
proprio bilancio familiare (in aumento
del 6,3% rispetto al 2010).  In un contesto  di  questo  tipo, il rischio usura per
le famiglie italiane è elevato», ha detto
il segretario nazionale Ivano Giacomelli. «A confermarlo sono proprio i dati
Eurispes attraverso il cosiddetto Indice
di Rischio Usura, (“Iru”, con valore da 0
a 100) che si basa “sull’analisi di quelle
variabili di contesto socio - economico che si ritiene possano influenzare il
grado di vulnerabilità e/o permeabilità di un territorio rispetto” a: quadro
economico, sistema bancario, tessuto
imprenditoriale, criminalità. Nella classe di rischio “alto” (IRU 60-80) tutte le
regioni appartengono al Sud con valori
IRU medi provinciali del 68,1 per la Puglia. Inoltre rileviamo che lo stesso  fenomeno  dell’usura ha subito, nel corso 
degli  ultimi 20 anni, considerevoli cambiamenti: dallo strozzino o il cravattaro
che lavora da solo, agisce nel quartiere o
nel luogo del lavoro e fa leva sul rapporto fiduciario con la vittima; si è passati
all’usura dei  colletti bianchi, in questa
forma di usura a prestare i soldi a tassi
altissimi sono gli insospettabili professionisti dell’usura che agiscono grazie
ad una rete di contatti e hanno affinato
le proprie armi.
Insomma, l’usura è uscita dall’ambito
dei  fenomeni di  scambio di  tipo personale per entrare in realtà economiche
più complesse, all’interno di un contesto socio- economico che versa in serie
difficoltà».
IL FILM: UNA STORIA VERA
PER RACCONTARE
IL DRAMMA
Il cortometraggio “Buonanotte San Tino” (regia di Federico
Moschetti, scritto da Giovanni Laccetti  e con la partecipazione  amichevole di Andrea Roncato), nasce da una storia vera.
La vittima non è un uomo che sperpera i propri averi, cadendo nelle grinfie dello strozzino, ma è un
lavoratore, un padre di famiglia che versa in condizioni economiche difficili, che non riesce ad arrivare alla fine del mese e che viene raggirato dal professionista dell’usura. La vicenda narrata è quella
di un ristoratore, che caduto nella rete degli usurai si rivolge ad una associazione antiusura, la quale
aiuta la vittima ad uscire dalla trappola, supportandola emotivamente e tecnicamente. Il ristoratore
ha problemi economici e in un momento di sfogo si confida con il barista, ovvero il “gancio” che si offre di aiutarlo e gli presenta un amico, tale Argenziano, un consulente finanziario che si scopre avere
dei legami con un direttore di banca. La vittima entra nel vortice dell’usura e non sa come venirne
fuori, l’associazione antiusura rappresenta per lui una via di uscita. Il corto, ideato per un pubblico trasversale, vuole trasmettere un messaggio allo spettatore, evitando la spettacolarizzazione del
dramma e affrontando in maniera asciutta e forse anche cruda la vicenda umana della vittima e di
chi, cercando di aiutarla, ne subisce l’impatto.
Il premio
E bravo
“il Signor H”:
sfortunato
ma premiato
Il film corto prodotto
dalla nostra Banca e
da Bunker Lab ha vinto
il Festival del Cinema
Europeo di Lecce.
Ben due premi per la
pellicola interpretata
da Alessandro Haber
28
D
opo aver vinto il Festival del
Cinema Europeo di Lecce, aver
parlato in chiave cinematografica della crisi economico-finanziaria e
dei suoi risvolti umani, aver valorizzato
la creatività dei giovani autori, “Il Signor H” il film corto prodotto dalla BCC
San Marzano di San Giuseppe insieme
a BunkerLab e interpretato da Alessandro Haber, torna a casa. Vale a dire:
nell’Auditorium grottagliese della BCC
San Marzano di San Giuseppe. Lì, il progetto era stato presentato il 18 maggio
di un anno fa, e lì è ritornato per essere
proiettato. L’appuntamento, per partner e sponsor dell’iniziativa, ha mostrato anche il backstage del film girato
la scorsa estate nel versante orientale
della provincia di Taranto. L’opera ha
visto la luce grazie alla prima edizione
del concorso “Finanziamo il tuo sogno.
Anche se corto”, indetto dalla BCC San
Marzano di San Giuseppe, in collaborazione con Bunker lab, che ha premiato,
fra le 50 giunte da tutta Italia, la migliore sceneggiatura da cortometraggio,
scritta da Fabio Ferretti De Virgilis, in
grado di raccontare i risvolti umani della grande crisi economico-finanziaria.
Lo scorso gennaio la presentazione al
Bif&st di Bari, e ad aprile, il film diretto
da Mirko Dilorenzo, ha vinto il Festival
del Cinema Europeo di Lecce ricevendo
i premi “Puglia Show” e “Agustus Color”. Fra le altre novità del progetto, la
BCC San Marzano di San Giuseppe è
stata protagonista del progetto pilota
del “tax credit”, essendo la prima banca
su scala nazionale ad aver compiuto favorevolmente l’iter della normativa che
detassa gli investimenti delle aziende
nel mondo del cinema.
Alessandro Haber ha interpretato la
parte del protagonista, il signor H, un
uomo che, in un contesto fatto di apparenza e ostentazione, di cultura del consumo e di incubi reali, come la perdita
del lavoro, ritrova la strada dopo essere
entrato nel suo incubo personale. Insieme con lui, altri interpreti del panorama artistico, non solo cinematografico. Mingo De Pasquale (presente alla
proiezione grottagliese), inviato speciale
di Striscia la Notizia che, insieme con
Fabio De Nunzio, forma la nota coppia
d’assalto “Fabio & Mingo”. E, nella sua
prima prova in veste di attrice, Catena
Fiorello, scrittrice e conduttrice televisiva. Il film è stato girato interamente a
Maruggio. Tutta la comunità ha partecipato con entusiasmo alle riprese. In particolare, si è cimentata nella recitazione
la signora Luisa Stanca, di Manduria.
Una parte da coprotagonista, che l’ha
vista recitare accanto ad Alessandro Haber, nel ruolo della madre di H. L’opera
è stata realizzata, inoltre, in collaborazione con il Comune di Maruggio e con
l’Apulia Film Commission.
«Quello conseguito – dice il Presidente
della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo – è un risultato
che dedichiamo a tutti i giovani: a quanti si mettono in gioco continuamente
perseguendo le loro aspirazioni e ambizioni. Ma anche a tutti coloro che,
giorno dopo giorno, si confrontano e
cercando di combattere contro una crisi
economica che è diventata sempre più
crisi sociale».
Per il Direttore Generale Emanuele di
Palma: «In meno di un anno siamo riusciti a lanciare e completare un percorso
complesso e di qualità valorizzando soprattutto i nostri giovani. La presentazione di lunedì 9 maggio, vuole essere
anche un momento di ringraziamento
alle tante realtà aziendali che ci sono
state vicine nella realizzazione del progetto. Con “Il signor H” siamo stati tra
i primi ad aver intrapreso la strada del
tax credit. Operazione che ripeteremo
impegnandoci in un lungometraggio».
«Questa sfida – dice il Produttore Alessandro Contessa, impegnato in questi
giorni sul set de “Il Pasticciere” – è stato
un momento entusiasmante che raffor-
za l’idea di un Cinema che riesce anche
ad attirare investimenti privati. Tutto
diventa più semplice quando un progetto viene discusso con gente illuminata
che considera la Cultura un’occasione
per migliorare la qualità della nostra società. Ogni produttore ha però il dovere di ricambiare la fiducia lavorando su
progetti cinematografici di qualità».
E ADESSO UN LUNGOMETRAGGIO
CON “IL PASTICCERE”
Dopo l’esperienza nel film corto, la BCC San Marzano di San Giuseppe
continuerà a sostenere il cinema. Riconfermata la partnership con Alessandro Contessa, giovane produttore pugliese (così come il regista Luigi
Sardiello) impegnato nelle riprese de “Il Pasticcere”, girato fra la Basilicata e il Salento. La partecipazione sarà all’insegna del Product Placement, una formula che coinvolge il Marchio della nostra Banca. Si tratta
di una commedia a tinte noir che racconta le vicende di un pasticcere che
non ha mai messo piede fuori dal proprio laboratorio ed è poi costretto
da strane circostanze a confrontarsi con l’esterno.
Protagonista del film è l’attore siciliano Antonio Catania, già interprete
del debutto al lungometraggio di Sardiello, Piede di Dio (girato anch’esso
in Salento un paio d’anni fa) nonché di molti altri film tra cui “Il caimano”, di Nanni Moretti, e “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores. Nel cast
anche Ennio Fantastichini ed Emilio Solfrizzi.
“Il pasticcere”, le cui riprese si svolgono in Salento per alcune settimane, non avrà un’ambientazione riconoscibile, poiché la storia del film si
svolge nella Svizzera italiana. Il film ha ottenuto il contributo di 550mila
euro da parte del ministero per i Beni e le attività culturali, destinato alle
opere prime e seconde. Sardiello, prima di dedicarsi alla regia di lungometraggi, si è occupato di critica cinematografica, dirigendo anche una
rivista di settore, e ha firmato diverse sceneggiature, tra cui alcune insieme a Pupi Avati.
L’incontro
L’Unità d’Italia
da quattro
angoli diversi
Continua la rassegna
“Incontro con
l’Autore”.
Abbiamo ospitato
Alessandro Mari
con il Romanzo
“Troppo umana
speranza”
Qui sopra: Walther Caforio di Libri&Musica
di Manduria, partner del Progetto insieme
alla nostra Banca.
In alto: Alessandro Mari con Piero Aresta
e Silvia Vinci del Presidio del Libro e il
Direttore Generale Emanuele di Palma
30
I
momenti cruciali dell’Unità d’Italia
e del Risorgimento, letti e raccontati da quattro angoli diversi. Da
quattro protagonisti destinati ad incrociarsi sotto il Tricolore. Su questo filone
si snoda il Romanzo di uno fra i giovani
autori più apprezzati del panorama italiano, soprattutto perché con la sua opera-prima è diventato un vero e proprio
caso letterario. Alessandro Manni lo abbiamo ospitato nel nostro Auditorium
di Grottaglie per presentare “Troppo
umana speranza” (Feltrinelli), uno fra
i corposi romanzi prodotti negli ultimi
anni in Italia (748 pagine). L’iniziativa è
stata promossa dalla nostra Banca con
Caforio Libri&Musica e la collaborazione de “I Presidi del Libro” e rientra
nella stagione che la Banca ionica ha
inaugurato per favorire i confronti culturali. Condotto brillantemente da Piero Aresta e Silvia Vinci, l’appuntamento
grottagliese è andato ben al di là della
presentazione del Romanzo, essedo lo
stesso Mari un giovane autore capace
di colpire al cuore con il suo modo di
porsi genuino e forbito. E’ uno che riesce a parlare alle coscienze e far riflettere. Così, l’appuntamento è diventato
anche un momento di confronto sulle
tematiche attuali e sugli aspetti salienti
dell’Italia moderna.
«Il nostro obiettivo – spiega il Direttore
Generale Emanuele di Palma – è fare in
modo che siano sempre più i momenti
di confronto e crescita culturale. Ospitare sul territorio autori e intellettuali
non può che favorire il nostro arricchimento stimolando quella sete formativa dalla quale si può certamente trarre
qualcosa di utile. L’esperienza di Mari,
poi, è davvero singolare perché è la dimostrazione di come i giovani se hanno
la caparbietà di insistere e seguire i loro
sogni, alla fine riescono a concretizzarli. Non è facile, sia chiaro, ma molto
spesso nella vita ci arrendiamo proprio
all’ultimo miglio. Ecco perché anche da
un incontro con l’autore può nascere un
incoraggiamento per trovare la forza interiore che faccia seguire le ambizioni e
i progetti personali». Per Walther Caforio: «La cosa importante è creare delle
collaborazioni utili per esportare al di
fuori dei circuiti noti il dibattito culturale, in modo da intercettare un pubblico sempre più vasto e creare un confronto con gli autori più interessanti del
panorama letterario e culturale italiano.
Quest’appuntamento rientra in un ciclo
già programmato che sarà sviluppato
all’interno della nostra provincia nel
corso dei prossimi mesi».
Il Libro & l’Autore
UNA STORIA
D’ALTRI TEMPI.
FORSE
“Troppo umana speranza”, è ambientato nella
prima metà del Diciannovesimo Secolo. Sullo
sfondo di un’Italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di
un mondo migliore: un orfano spronato dalla
semplicità che è dei contadini e dei santi; una
donna, sensi all’erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive
signore aristocratiche che
batte la strada nuova della fotografia; e il Generale
Garibaldi visto con gli occhi
innamorati della splendente, sensualissima Aninha.
Siamo di fronte a un’opera
che si muove libera nella
tradizione narrativa ottonovecentesca – europea
e americana. Racconta,
esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce,
con sicuro talento, a un solo
correre fluviale di storie che
si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita.
Alessandro Mari scrive un
grande romanzo sulla giovinezza. La giovinezza del
corpo, della mente, di una
nazione. Una grande storia popolare. Alessandro Mari coniuga la sua esperienza di vita e le
sue radici con lo studio di un determinato periodo storico sui documenti e gli archivi, e sceglie
di raccontare la storia degli umili, gli intrecci
della storia personale di ogni uomo con la Storia
collettiva. Storie di uomini e donne qualunque
sullo sfondo del Risorgimento. “Non si sa qua-
li calzature scegliere, quando si passeggia sulla
Storia. Se siano meglio gli scarponi, accettando
così l’azzardo di lasciare impronte, modificare il
selciato, tracciare nuovi solchi, oppure se siano
da preferire scarpe alate, ché si possa camminare senza quasi toccare il suolo”, scrive l’autore
nella nota di chiusura del romanzo. Ed è proprio
questo che fa la grandezza di Troppo umana speranza, una delle migliori prove narrative degli
ultimi anni. Passo dopo passo (come il suo Colombino), Mari costruisce il ritmo narrativo, alternando scarpe alate e scarponi, e subordina la
Storia a un amore fatale per il racconto, attratto
dalla fascinazione incredibile delle vite degli altri. “Ho voluto la pertinenza
ma ho percepito un piacere
più forte quando, dentro la
verosimiglianza, ho sentito
aprirsi la strada dell’immaginazione”: e sono le strade
che i grandi romanzieri percorrono. Un innamoramento per la pura narrazione,
per il piacere autentico di
raccontare storie, di abbandonarsi alla digressione e
poi rientrare nel tracciato,
con lo sguardo fresco di una
scrittura giovane che fa della speranza un presupposto:
soprattutto questo è Troppo
umana speranza, oltre che
un grande romanzo sulla
giovinezza del corpo e della
mente, ed è cosa rara nella
narrativa contemporanea. Alessandro Mari è
nato nel 1980 a Busto Arsizio. Si è laureato con
una tesi su Thomas Pynchon e ha frequentato la
Scuola Holden.
Ha cominciato giovanissimo a lavorare per l’editoria, come lettore, traduttore e ghost-writer.
“Troppo umana speranza” è il suo primo romanzo.
Università
Gli studenti in gara con
il trading grazie alle
Universiadi 2011
L’iniziativa promossa
da Directa SIM
diventa
internazionale
e vede anche
quest’anno
la partecipazione
della nostra Banca
32
A
nche quest’anno la nostra Banca è a bordo delle Universiadi
del Trading, competizione internazionale organizzata per il secondo
anno da Directa SIM. Per gli studenti
sarà l’occasione per investire con denaro reale sui mercati finanziari entrando
in contatto con il mondo finanziario. In
questa seconda edizione si sfidano, alla
ricerca del colpo migliore sui mercati,
ben 93 team universitari. Viene quindi raddoppiato il numero degli sfidanti rispetto all’edizione 2010  che aveva
visto la partecipazione di 44 squadre,
esclusivamente italiane. Nel 2011 invece, oltre ai 58 team italiani, se ne
contano 26 francesi, 7 tedeschi, uno
austriaco, oltre alla prestigiosa London
School of Economics. Le facoltà che
hanno chiesto di partecipare sono 89
(contro le 30 dell’anno precedente). In
Italia per lo più del Nord (30 squadre),
seguono Sud e isole (19), infine il Centro (11). Notevole il coinvolgimento
degli studenti: 383 ragazzi contro i 181
della prima edizione, con 89 docenti di
riferimento per le squadre (erano 18
l’anno scorso).
L’iniziativa nasce dalla volontà di Directa di voler avvicinare il mondo del
lavoro con quello delle Università, dando quindi agli studenti la possibilità di
testare direttamente sul campo il loro
grado di conoscenza delle dinamiche
che regolano i mercati. A tal fine la SIM
torinese fornisce 5.000 euro di denaro reale per ogni squadra, investendo
quindi nell’iniziativa complessivamente 465 mila euro.
La manifestazione, inoltre, si pone lo
scopo di supportare la ricerca universitaria, le plusvalenze infatti rimarranno
ai partecipanti, mentre le minus saranno prese in carico da Directa; infine, il
professore di riferimento della squadra
vincitrice riceverà un sovvenzionamento per un progetto di ricerca. A suggellare ulteriormente il legame Università /
Impresa il  progetto prevede l’attivazione di stage presso importanti istituzioni finanziarie, compresa la nostra Banca. La prima edizione ha visto vincitrice
la Luiss Blue Team, dell’Università Luiss Guido Carli di Roma; i componenti
del team sono riusciti a ottenere un attimo inserimento professionale e sono
oggi impiegati in attività di alto livello:
Clara Fabiola Oliva, caposquadra, è in
Alitalia, Francesco Cordua, continua ad
operare in Borsa in maniera indipendente e gestisce un sito di informazione e analisi finanziaria; Simone di Veroli ha accettato un Internship presso
D. Grosser and Associates Ltd a New
York. Tra gli altri partecipanti molti
sono riusciti a ben inserirsi nel mercato
del lavoro, ad esempio i componenti del
team Alpha Brothers, dell’Università
di Tor Vergata adesso lavorano presso
BAIN & Company e KPMG.
Formazione
• Ramona Mellone
Finanza-Credito-Investitori:
percorsi di sviluppo delle
imprese spin-off
U
n’idea imprenditoriale per “sopravvivere” ha bisogno di essere
alimentata, per questo motivo
Finindustria srl, Holding di Partecipazione di Confindustria Taranto ha
avviato con l’Università del Salento un
importante percorso formativo al fine
di sostenere le idee imprenditoriali più
“convincenti” che nascono dal contesto accademico. Il progetto si inserisce
nell’ambito della convenzione sottoscritta il 16 giugno 2009, Finindustria
Srl, Confindustria Taranto e Università
del Salento, con l’intento di svolgere una
serie di azioni nei confronti degli spinoff promossi dalla stessa Università. In
particolare, la mission del progetto dal
titolo “Finanza – Credito – Investitori:
percorsi di sviluppo delle imprese spinoff”, è quella di preparare la compagine
aziendale ed il management al confronto con il sistema finanziario, le banche e
gli investitori per sviluppare il business
aziendale. Si tratta di un’opportunità
unica per i partecipanti che possono,
così, acquisire un quadro concettuale e
metodologico per l’ottimizzazione delle decisioni in ordine al reperimento
ed all’impiego dei capitali necessari per
supportare il posizionamento competitivo della propria impresa. Il percorso
formativo, articolato in sette giornate
formative prevede quattro sessioni teoriche incentrate sulla finanza sul credito; due sessioni pratiche rivolte a preparare i giovani imprenditori alla redazione del business plan ed una sull’analisi
di casi aziendali di successo.
La nostra Banca
al fianco del progetto
di Finindustria
con l’Università del
Salento
Il Team di lavoro impegnato nel percorso formativo dedicato al sistema delle
imprese spin-off è costituito da professionisti e docenti universitari con comprovata esperienza nell’ambito della
“Finanza Innovativa” e dell’Innovazione. Partner d’eccezione del progetto, la
BCC San Marzano di San Giuseppe oltre
a sostenere l’iniziativa di formazione
nella fase di preparazione dei giovani
imprenditori supporta il progetto anche come ente finanziatore.
Una volta trovate tutte le informazioni, il successivo passo è quello di farsi
conoscere; molte idee imprenditoriali
restano tali, senza cioè trasformarsi in
impresa vera e propria, perché il modo
di porsi nei confronti di un interlocutore disposto ad offrire risorse finanziarie, competenze manageriali, non è corretto o perché esistono forti incoerenze
all’interno del progetto.
Per questo motivo, al termine del
percorso formativo è organizzato un
“Business-match”, un’importante occasione per presentare le realtà produttive, i progetti in cantiere e le idee
innovative ad una platea di investitori,
alcuni dei quali, di provenienza da altre
regioni, interessati a sviluppare un business nuovo o già esistente. Si tratta,
pertanto, di un importante progetto innovativo e pilota che chiede ai giovani
imprenditori di “farsi avanti” affinché
la propria idea possa trasformarsi in
un’impresa di successo.
33
Sicurezza
Commercianti
più protetti con la
videosorveglianza
L
a nostra Banca al fianco delle
attività commerciali di Taranto
nell’iniziativa “Negozi e Imprese in Sicurezza”. Con un investimento,
non particolarmente impegnativo, è
possibile migliorare il livello di sicurezza della propria attività e delle persone che vi operano. Un sistema di
videoallarme antirapina, collegato con
le sale operative delle forze dell’ordine
e degli istituti di vigilanza privati, potrà contribuire a dare più sicurezza ai
negozi e alle imprese. Dopo una prima
esperienza, effettuata qualche anno fa
Confcommercio, Confesercenti e Federfarma della provincia Taranto hanno
sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa con la Prefettura di Taranto, con
l’obiettivo di definire le linee guida di
un sistema di video allarme antirapina,
collegato telematicamente alle sale operative di Carabinieri e Polizia di Stato,
e degli istituti di vigilanza privata, al
fine di migliorare il livello di sicurezza
delle attività del territorio provinciale.
Il nuovo protocollo, recepisce i contenuti dell’intesa del 2009 tra Ministero
dell’Interno e Confcommercio Imprese
per l’Italia e Confesercenti, e tra il Ministero e Federfarma, finalizzato ad
aumentare il livello di tutela degli operatori economici mediante l’impiego dei
più moderni strumenti tecnologici. Il sistema di videosorveglianza TV a circuito chiuso certamente non rappresenta
la soluzione totale al problema, ma può
34
Avviato un progetto
comune fra
Confcommercio,
Confesercenti
e Federfarma con il
coinvolgimento
di Prefettura e
Questura e il sostegno
della nostra Banca
essere uno strumento utile per le imprese che intendano migliorare il proprio
standard di sicurezza. Con il nuovo Protocollo, le Organizzazioni di categoria
si impegnano a dare massima divulgazione al progetto “Negozi e Imprese in
Sicurezza” al fine di incentivare l’adozione da parte delle imprese di impianti di
Videosorveglianza TV a Circuito Chiuso. Al fine di incentivare le imprese a
dotarsi di tali impianti, si è definito ed
approvato un accordo quadro con la BCC
di San Marzano di San Giuseppe per il
finanziamento, a condizioni vantaggio-
se, alle imprese. Condizioni dell’Accordo: importo massimo finanziabile 4.000
euro; tasso fisso 6%.
Sottoscritto da Confcommercio, Confesercenti e Federfarma un protocollo di
intesa con CGIL, CISL, UIL e UGL presso
la Direzione provinciale del Lavoro per
gli aspetti inerenti la tutela dei lavoratori ripresi da impianti di videosorveglianza. Il Protocollo fa riferimento ad un più
ampio progetto della Prefettura di Taranto, basato su una forte sinergia istituzionale a vari livelli. In tale contesto si
inserisce: il ritorno al Borgo (da tempo
sollecitato da Confcommercio e Confesercenti) del Commissariato di
Polizia; la progressiva responsabilizzazione della Polizia
locale e provinciale nelle attività di sicurezza urbana e
controllo del territorio; il
Progetto “Mille occhi sulla città”, coordinato dalla
Questura di Taranto che
prevede il coinvolgimento
delle guardie giurate nel
supporto informativo
e di allertamento
delle Forze dell’ordine.
Normativa
Controversie,
tentare un
accordo si può
C
on l’entrata in vigore del D.Lgs.
28/2010, sarà possibile ottenere
il riconoscimento dei propri diritti senza attendere i lunghissimi tempi
della giustizia civile. E’ un passo in avanti importante verso lo snellimento dei
tempi della giustizia. Dallo scorso venti
marzo, infatti, prima di iniziare una causa civile avente ad oggetto diritti reali,
divisione, successioni ereditarie, patti di
famiglia, locazione, comodato, contratti
bancari ed assicurativi, risarcimento del
danno derivante da colpa medica o da
diffamazione a mezzo stampa, è necessario esperire un tentativo di conciliazione davanti ad un organismo autorizzato.
Tale procedura dovrà avere una durata
massima di quattro mesi, consentendo
di evitare il ricorso alla giustizia ordinaria, con un notevole risparmio di tempo
e denaro. La Camera di Conciliazione Jonica, ente di formazione ed organismo
di mediazione accreditato presso il Ministero di Giustizia con il sostegno della
nostra Banca, con l’entrata in vigore di
tale riforma, ha promosso a Grottaglie,
nell’Auditorium della BCC San Marzano
di San Giuseppe, un corso di formazione
per mediatore civile e commerciale della
durata di 54 ore. A numero chiuso per un
massimo di trenta partecipanti, il corso
ha avuto adesioni da ogni parte della
provincia ionica. A tutti i partecipanti
è stato rilasciato un attestato che consentirà di svolgere l’attività di mediatore civile in tutto il territorio nazionale.
La Camera di
Conciliazione Jonica e
la nostra Banca hanno
sostenuto un apposito
percorso formativo per
mediatori civili
I benefici della nuova normativa non si
sono fatti attendere. Secondo Unioncamere, infatti, in appena quaranta giorni
sono quasi duemila le richieste di conciliazione giunte alle Camere di Commercio. «La mediazione civile – spiega
il Presidente di Unioncamere, Ferruccio
Dardanello - sta appena cominciando
a dimostrare le sue potenzialità quale
strumento davvero efficace di giustizia
alternativa nei rapporti tra le imprese.
Siamo solo all’inizio di una rivoluzione
silenziosa e pacifica che potrà liberare risorse preziose per lo sviluppo del Paese.
E, sebbene la legge ponga un limite massimo di 4 mesi per concludere la procedura, in soli 40 giorni il 17,2% di quelle
avviate si sono già definite e, di queste,
quasi un quarto con un accordo ritenuto
soddisfacente dalle parti. In alcune Camere, il tasso di conclusione positiva è
addirittura superiore al 50%». Secondo
i dati del monitoraggio di Unioncamere,
il valore medio delle mediazioni obbligatorie tra imprese, definite nei primi
40 giorni presso gli uffici delle Camere
di commercio, è stato di oltre 79.500
euro. Un valore che passa a 146.000
euro circa se l’analisi si limita alle mediazioni nelle sole materie di contratti
assicurativi, bancari, finanziari, patti di
famiglia e affitto di azienda. A ricorrere
di più alla mediazione sono state finora le imprese del Nord-Ovest (27,6% di
tutte le istanze), seguite da quelle del
Nord-Est (40,7%). Meno intraprendenti, per il momento, le imprese del Centro
(23,7%) e del Sud e Isole (8%).
35
Legalità
• Alessandro Leo
“E!State Liberi”.
I giovani si sporcano
le mani nella terra
Anche quest’anno
tornano i campi di
lavoro sui terreni
confiscati promossi
dall’Associazione
Libera e sostenuti
dalla nostra Banca
36
T
ornano i campi di lavoro sui
terreni che una volta appartenevano ai boss delle principali
organizzazioni criminali. Dalla Piana di
Gioia Tauro sulle proprietà confiscate ai
Piromalli, alle terre un tempo appartenenti a Brusca e Riina nel corleonese,
passando per la Puglia sulle tenute che
erano della famiglia Screti nella provincia di Brindisi. Sono alcuni esempi dei
campi di volontariato estivo “E!State
Liberi” organizzati da LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: un popolo di ragazzi che si impegna
“per un’estate della legalità e della solidarietà”. Vacanze in controtendenza
rispetto a quelle scelte dalla maggior
parte dei giovani, che però fanno registrare un boom di adesioni. Migliaia
di volontarie e volontari che ogni anno
scelgono di lavorare nelle cooperative
sociali gestite dall’associazione fondata da Don Luigi Ciotti. Ragazze e ragazzi che “sgobbano” là dove nasceva
il potere dei più temuti boss mafiosi.
Tanti volontari e volontarie scelgono
di fare un’esperienza di volontariato e
di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie gestiti dalle cooperative
sociali di Libera Terra. Segno questo,
di una volontà diffusa tra i giovani di
essere protagonisti e di voler tradurre
questo impegno in una azione concreta
di responsabilità e di condivisione. In
Puglia i volontari saranno ospitati dalla
cooperativa Terre di Puglia - Libera Ter-
ra nella villa confiscata al boss Screti in
agro di Torchiarolo. Cinque campi per
tutta l’estate, organizzati in collaborazione con Libera e l’Arci Emilia - Romagna. E!state Liberi 2011, proposta
da LIBERA, si realizza anche attraverso
la sinergia e il protagonismo di molte
associazioni e il sostegno della nostra
Banca. Attivamente impegnati sono
i coordinamenti territoriali di Libera,
le cooperative sociali che aderiscono a
Libera Terra e che si impegnano tutti i
giorni nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie nonché dell’Agenzia cooperare con Libera Terra.
L’iniziativa è patrocinata dal Ministero per la Gioventù, dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e l’Agenzia per i
beni confiscati e sequestrati alle mafie.
L’obiettivo principale dei campi di volontariato e di studio sui beni confiscati alle
mafie è quello di diffondere una cultura
fondata sulla legalità e giustizia sociale
che possa efficacemente contrapporsi
alla cultura della violenza, del privilegio
e del ricatto.
Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica
fondata sulla pratica della cittadinanza
attiva e della solidarietà.
E!state Liberi è la rappresentazione più
efficace della memoria che diventa impegno, è il segno tangibile del cambiamento necessario che si deve contrapporre alla “mafiosità materiale e culturale” dilagante nei nostri territori.
Scuola
• Federica Spina - Federica Zanzico
I nostri giovani
protagonisti
della Legalità
I
Il Liceo Classico
“V. Lilla”
adotta il motto: “Iuris
praecepta
sunt: honeste vivere
et alterum non
laedere.
A ottobre un convegno
sull’economia pulita
con la nostra Banca
l liceo classico “V. Lilla” ha realizzato in atto un progetto PON biennale con lo scopo di educare i giovani
studenti alla legalità, alla convivenza
civile, e alla conoscenza dei fenomeni
legati allo sviluppo socio-economico del
territorio. Il progetto, “Le(g)ali al Sud”
ha contato fra le classi del II liceo ben
quaranta adesioni e ha appassionato
tutti i partecipanti per la varietà delle sue attività. I giovani “aspiranti alla
legalità”, hanno realizzato la visita al
carcere di Lecce e un week-end da trascorrere negli ex possedimenti agricoli
confiscati alla mafia. Il progetto è partito a metà marzo e gli studenti hanno
tenuto incontri pomeridiani e mattutini con Alessandro Leo dell’associazione
“Libera” che si occupa dei beni confiscati alla mafia e con il magistrato Milto
Stefano De Nozza. Il progetto prevede anche un OST sulla legalità che si è
svolto presso il laboratorio Urbano “In
punta di piedi” , durante il quale gli studenti sono stati divisi in gruppi e ogni
gruppo ha trattato le problematiche
legate al microcosmo francavillese, ma
che in realtà affliggono l’intero Paese.
Sono inoltre state svolte visite mattutine presso il Consiglio Regionale della regione Puglia, che ha sede in Bari,
dove è stata simulata una seduta di
Consiglio Regionale; e presso il Tribunale di Brindisi dove gli alunni hanno
assistito a due giornate di un processo
penale. L’iniziativa parte a settembre
con la realizzazione di un corto con la
regia di Alessandro Zizzo, di una canzone, di un logo, della celebrazione
cittadina dell’Aiuola della Legalità (che
ricorda il sacrificio del maresciallo dei
carabinieri Antonio Dimitri) e un Convegno sui temi della criminalità legati
alle attività economico-sociali partendo
dalla pubblicazione di un interessante
volume “Mafiaeconomy” del giornalista Antonio Pezzuto. La presentazione
vedrà coinvolti il Sostituto Procuratore
Milto De Nozza, il Direttore Generale
della BCC San Marzano, Emanuele di
Palma, il Presidente del Consorzio degli
Imprenditori di Francavilla, Leonardo
Bianco.
Previsti, inoltre, una serie di incontri
con protagonisti che hanno vissuto da
vicino il clima dell’illegalità.
37
Restauro
• Padre Salvatore Discepolo
COME
SOSTENERE IL
RESTAURO
È possibile effettuare donazioni volontarie destinate al restauro della
Cupola del Santuario San Francesco
de Geronimo di Grottaglie, effettuando il versamento sul conto corrente della BCC San Marzano di San
Giuseppe 13468749. Codice IBAN:
IT28K0881778890003100004628
La parte superiore
della Chiesa
di San Francesco
de Geronimo
ha bisogno di
intervento immediato
G
rottaglie è famosa per aver dato
i natali al più grande missionario urbano dei tempi moderni
ed uno dei più grandi taumaturghi: San
Francesco de Geronimo, gesuita (1642).
Ora, una parte del Santuario a lui dedicato, nel centro storico di Grottaglie
(adiacente alla sua casa natale) ha bisogno di un urgente intervento di restauro. Nello specifico, ad essere stata danneggiata dall’erosione dei tempi e dalle
rovinose infiltrazioni, è la maestosa
cupola risalente così come il resto della
chiesa alla prima metà dell’Ottocento. Il
disegno di questo tempio, oggi Santuario, è sul modello del Gesù Nuovo di Napoli e fu realizzato da P. Cavallo, un altro
gesuita. E’ a pianta greca con tre navate
divise da simmetrici pilastri corintoromani, quattro dei quali sorreggono
la cupola, che svetta sugli edifici vicini
38
Per la Cupola
è l’ora della
solidarietà
ed è inserita in un suggestivo panorama. L’interno, in tre navate con abside e
cupola, è elegante e luminoso. Le pareti
sono adornate da stucchi, affreschi, tele
e arricchite da quattro pregevoli quadri
provenienti dal Museo di Napoli, dono
del Re Ferdinando II. Gli affreschi sono
dei pittori Domenico Carella, Ciro Fanigliulo e Arcangelo Spagnulo. Nella volta
si ammirano pregevoli lavori di stucchi
con arabeschi, rose, corone e ghirlande.
E’ alta 24 metri. Il cupolino slanciato è
illuminato da 8 finestre. Alla sommità del cupolino una ventarola con un
angelo. Magnifica la cupola del tempio
che all’esterno è ricoperta da piastrelle lucide policrome in ceramica locale.
In fondo alla navata sinistra si trova la
cappella del Santo. Nonostante vari
interventi di manutenzione ordinaria
eseguiti negli anni sia all’interno che
all’esterno del Santuario, un’accurata
ispezione alla cupola ha registrato oggi
seri danni al suo rivestimento esterno.
Il tempo, gli eventi meteorologici hanno compromesso all’80% le circa 5.000
piastrelle e le infiltrazioni d’acqua minacciano la staticità della stessa. Come
avvenne nel 1832 dovrebbe rinnovarsi
l’impegno della società civile a sostenere economicamente oggi il restauro della cupola e domani tutto ciò che serve
a mantenere integro il Santuario, non
solo per il valore monumentale e religioso dello stesso, ma per custodire nel
tempo le spoglie del Santo grottagliese.
Il progetto di restauro si attesta attorno ai centomila euro, una piccola parte
è stata già raccolta, ma il più deve essere
fatto. Speriamo nella Provvidenza Divina, ma soprattutto nella bontà degli
uomini.
Il convegno
• Micol Bruni
Unità d’Italia e
Risorgimento:
quale legame?
U
nità d’Italia e Risorgimento:
quale legame? Per cercare di far
luce su questo stretto rapporto,
è stato promosso un Convegno nazionale di Studi ospitato nell’auditorium
della nostra sede grottagliese. L’iniziativa rientra nelle attività di promozione
culturale dell’Associazione Koinè e del
Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi
ha visto la collaborazione della Marina
Militare, del Comune di Grottaglie, del
Liceo Artistico, del Piccolo Teatro Grottagliese, della nostra Banca e la consulenza scientifica del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali. Un Convegno che
ha suscitato interesse aprendo prospettive ad una vasta dialettica che ha sottolineato l’importanza dell’Italia come
codificazioni di un villaggio etnico e di
una eredità che nasce dall’età greco - romana nelle prospettive di discussione
sia riferite all’Unità d’Italia che alle tematiche rivolte complessivamente al Risorgimento. I lavori sono stati introdotti dalla relazione di Pierfranco Bruni,
Responsabile del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali del Progetto su
“Etnie, Letteratura e Risorgimento” che
ha affrontato questioni legati al concetto di incompiutezza dell’Unità d’Italia
parlando del Risorgimento come identità di Patria. Sono seguite le relazioni
dello storico Mario Guadagnalo che ha
parlato del contributo di Taranto e dei
tarentini all’Unità d’Italia e l’avvocato Nicola Traversa che si è soffermato
su una Unità d’Italia da rileggere alla
luce del ruolo avuto dal Brigantaggio
politico postunitario. La serata è stata
coordinata da Roberto Burano, presidente dell’Associazione Culturale Koinè
– Giuseppe Battista che ha motivato
l’importanza del Convegno che ha visto
protagonista il Piccolo Teatro Grottagliese con la recita di brani dedicati al
risorgimento e gli alunni del Liceo Artistico che hanno esposto interessanti
lavori sul tema risorgimentale e unitarista. Il Risorgimento all’interno del
valore di Patria in un attraversamento
tra divergenze e convergenze politiche e
antropologiche le cui motivazioni sono
da rintracciarsi nello studio di una letteratura e di una storia che hanno raccontato sia la stagione Risorgimentale
d’inizio ‘800 (da Silvio Pellico a Luigi
Mercantini) sia quella riferita ai “miti”
garibaldini con la presenza di scrittori
come Ippolito Nievo sia la contestualizzazione borbonica con i percorsi che
vanno dalle Insorgenze al Brigantaggio con aspetti relativi a scrittori come
Tomasi di Lampedusa e Carlo Alianello
sia alle relazioni politiche tra Mazzini
e Garibaldi. Il Convegno pur partendo
da una tematica generale, quale è stata
quella trattata da Pierfranco Bruni, ha
sollevato aspetti peculiari che hanno
interessato il territorio meridionale e
pugliese in particolare.
L’Auditorium BCC
di Grottaglie
ha ospitato un
interessante
Convegno di Studi
in concomitanza
con i festeggiamenti
per i 150 anni
dell’Unità
del nostro Paese
39
Volontariato
La BCC San Marzano
vicina ai bimbi
con ABIO
L
Proficua collaborazione
per garantire ai
bambini ospedalizzati
assistenza e serenità
a
nostra
Banca vicina all’ABIO
per far sorridere
i bimbi ospedalizzati. La BCC
San Marzano di
San Giuseppe, infatti, quest’anno
ha sostenuto in
maniera importante il progetto
di volontariato
che fa capo all’impegno e alla passione
di tanti cittadini, pronti ad alleviare le
sofferenze dei bambini ospedalizzati.
La Fondazione onlus che ha una propria
importante costola operativa a Taranto
(operativa in maniera attiva e capillare
dal dicembre del 2009), si occupa del
COS’È ABIO
ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, è stata fondata a Milano
nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale. I volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari,
bambini e famiglie che entrano in contatto con la struttura ospedaliera. Fondazione ABIO Italia Onlus coordina e promuove, sul territorio nazionale, l’attività
delle 63 Associazioni ABIO locali che con i loro 5.000 volontari offrono un valido
e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie. Abio, è stata promotrice e protagonista della redazione della Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in
ospedale, cui ha prestato il proprio volto Beppe Severgnini. I volontari ABIO sono
persone che tra i vari impegni di studio, lavoro e famiglia hanno scelto di dedicare
un po’ del loro tempo ai bambini e agli adolescenti che si trovano in ospedale e ai
loro genitori. Per ulteriori informazioni: www.abio.org
40
miglioramento della vita dei bambini
ricoverati in ospedale. Nello specifico,
Abio Taranto accoglie i bambini durante l’ospedalizzazione, nel reparto
di pediatria dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto. Molteplici le iniziative messe in cantiere nella prima parte
dell’anno: dalle attività di sensibilizzazione dei progetti attraverso le uova
pasquali, fino al concerto della Fanfara della Marina Militare di Taranto.
Nello specifico, per Pasqua 2011, è stata realizzata una raccolta di fondi attraverso la vendita di uova di cioccolata
contraddiostinti dal logo Abio, del peso
di 100 grammi al prezzo di 5 euro. «I
fondi - spiega la responsabile Deborah
Cinquepalmi -  sono destinati all’acquisto di un macchinario necessario per il
reparto, che servirà per individuare le
patologie dell’apparato urinario dei piccoli pazienti». I clienti hanno risposto
in maniera molto sensibile all’iniziativa, acquistando le uova nelle filiali della
BCC San Marzano di San Giuseppe ma
soprattutto avvicinandosi all’associazione. Sono stati raccolti circa settecento euro che contribuiranno all’acquisto
dell’apparecchiatura medicale uroflussometro. A quest’iniziativa ha fatto seguito il concerto, gratuito, della Fanfara
Dipartimentale della Marina Militare al
Circolo Ufficiali. La serata, particolarmente riuscita, è stata finalizzata alla
sensibilizzazione, conoscenza e promozione sul territorio del lavoro svolto nei
reparti di pediatria dai volontari ABIO.
Volontariato
LILT, nuova sede
per continuare
la sfida
L
a Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) in prima fila
nel campo della prevenzione. Il
sodalizione, del quale la nostra Banca è
partner, è particolarmente attivo a Taranto tanto che ha inaugurato la nuova
sede provinciale, più ampia e spaziosa.
Il quartier generale del sodalizio presieduto da Perla Suma, è al quarto piano
del Piazzale Bestat al civico 31 di Taranto, ed è aperto in orari alterni dal lunedì
al venerdì. Anche quest’anno, particolarmente riuscita, inoltre, è stata la Settimana Nazionale per la Prevenzione
Oncologica, giunta alla decima edizione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sono state distribuite centinaia
di bottiglie di olio extravergine di oliva
pugliese per prevenire il cancro a partire
dalla tavola. Ribadito, dunque, l’importante concetto che la prevenzione rappresenta lo strumento più efficace per
combattere i tumori, avanzando la centralità che in questa battaglia ricopre la
cosiddetta dieta mediterranea, peraltro di recente proclamata dall’Unesco
patrimonio immateriale dell’umanità.
L’intento è anche quello di dare seguito
ai pronunciamenti dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, che stima in un
buon 30% i casi di tumore che potrebbero non insorgere proprio grazie alla
prevenzione primaria.
Perla Suma taglia il nastro della nuova
Sede LILT insieme al Prof. Aldo Schittulli e
al Sindaco di Taranto Ezio Stèfano.
In basso: l’iniziativa dell’AIDO al Liceo
Artistico di Grottaglie
AIDO: la donazione
incontra gli studenti
Un progetto dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) per diffondere la cultura della donazione soprattutto nei confronti dei giovani. L’iniziativa è del
Gruppo AIDO di Grottaglie, che ha sede nell’Ospedale San
Marco cui va il merito per organizzare, annualmente, incontri con gli studenti delle ultime classi delle Scuole superiori cittadine, per accompagnare i giovani a compiere
una scelta consapevole nel dichiarare la propria volontà in
merito alla donazione degli organi.
«Quest’anno – spiega la coordinatrice, Luisa Radicchio -,
è stato indetto un concorso a premi tra gli studenti del
Liceo Artistico di Grottaglie, al fine di motivarli e sensibilizzarli ulteriormente. Grazie al sostegno della nostra
Banca siamo riusciti a concretizzare tre borse di studio
per altrettanti elaborati artistici realizzati dagli alunni. Il
progetto è partito sulla base della canzone “Ti amo anche
se non so chi sei” incisa da Massimo Ranieri per l’AIDO».
Alla cerimonia di premiazione, sono intervenuti oltre che
i giovani, anche i docenti che hanno reso possibile l’iniziativa, il dirigente scolastico Prof. Antonio Pranzo, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Grottaglie
e dei cittadini che con il loro sostegno hanno contribuito
al progetto e il responsabile delle relazioni esterne della
nostra Banca, Rocco Viola.
41
Territorio
I “Sapori di un volta”
buoni per sempre
A San Giorgio Jonico
promosso un percorso
eno-gastronomico
per valorizzare i
prodotti autoctoni.
In vetrina tutte le
migliori qualità di vino
e un ricco assortimento
di piatti locali
42
I
gusti della nostra Terra protagonisti a San Giorgio Jonico con l’evento “Sapori di una volta”, che ha
valorizzato i prodotti enogastronomici
autoctoni al fine di tutelare, promuovere e rilanciare l’identità del territorio,
riportando alla luce le tradizioni gastronomiche autentiche e le produzioni di
qualità. L’iniziativa, nata dalla collaborazione con il Comitato per i festeggiamenti di San Giorgio Martire, e sostenuta dalla nostra Banca, ha avuto quale
obiettivo dichiarato quello di disegnare
un nuovo scenario per il settore agroalimentare locale, sostenendo il recupero
e la valorizzazione dei processi produttivi che trovano il loro sviluppo nel rispetto della tradizione e dell’ambiente.
Il singolare percorso enogastronomico
si è svolto nel centro storico della cittadina, partendo da Via Madonna della
Croce. Alle decine di visitatori, accorsi
da ogni parte della provincia tarantina,
è stata fornita la possibilità di degustare, all’interno di stand attrezzati, i vini
Doc e Igt delle più importanti cantine
del territorio jonico, accompagnati da
assaggi di piatti tipici della tradizione
locale. Attraverso un piccolo contributo
per far fronte alle spese organizzative,
ad ogni partecipante è stato data in dotazione una sacca porta-calcice e un calice ricordo della manifestazione.
Particolarmente gustoso il menu offerto: dai gustossimi “gnocchi del bosco”
con funghi, salsiccia e pancetta, a “involtini e polpette al sugo del castello”,
arrosto misto alla brace, formaggi e
latticini locali, un vasto assortimento
di prodotti da forno, focacce e saltimbocca, pane di kamut, orzo e avena,
biscotti e dolci secchi. Particolarmente
riuscita, l’iniziativa è stata arricchita
da performance musicali live: dalla musica popolare al dj set. Da segnalare, a
tal proposito, il coinvolgente concerto
dell’Associazione Selva Cupina che ha
esaltato le tonalità musicali del Salento. L’associazione Selva Cupina nasce
dalla tradizione dalla ricerca storicomusicale della zona sopratutto del territorio tarantino. Il Presidente Pino e i
sei componenti del gruppo: Vincenzo,
Natascia, Tony, Dario, Emma e Fabio
portano avanti questa loro passione,
riproponendo i brani che caratterizzano le proprie radici
culturali, dal Salento
allo Jonio, arrivando al
Gargano, con pizziche,
tammurriate, stornelli,
tarantelle,
alla riscoperta dei
suoni e delle voci
della nostra cara
e amata Terra
Puglia.
Associazioni
Garantito,
è tutta un’altra
musica
La Corale di
Francavilla Fontana,
sostenuta dalla nostra
Banca, è fra i gruppi
più ricercati
della Puglia
È
diventata una fra le corali più
importanti della Puglia, ricercata
per performance estremamente
emozionali e di spessore. E’ la Corale
di Francavilla Fontana, associazione
musicale sostenuta dalla nostra Banca,
protagonista di esecuzioni magistrali.
«Come gruppo musicale a vocazione
cristiana – dice il Presidente Giorgio
Rodia – siamo impegnati in prima persona nel trasmettere il messaggio della
Chiesa attraverso l’arte della musica. I
simboli dell’appartenenza sono segnali
evidenti che come scelta di vita ci vedono protagonisti attivi. Su questo filone
si è inserito il concerto dedicato alla Via
Crucis con il quale trasmettiamo quel
pathos misto di riflessione e spiritualità
su uno dei momenti cardini della vita
della Chiesa». La Corale, oggi è diretta
dal Maestro Cosimo Romano e l’ultimo
concerto, “Via Crucis” appunto, è un
percorso acuto che viaggia sulle note
composte da Padre Serafino Marinosci, che proprio a Francavilla Fontana è
nato nel 1869 per poi diventare un vero
e proprio autore di primo livello nel panorama nazionale in quanto a musica
sacra. La Corale di Francavilla Fontana
è uno fra i gruppi storici dello scenario
pugliese. Fondata circa 60 anni fa sotto il nome di “Schola Cantorum” ha visto susseguirsi alla sua guida direttori
prestigiosi: dal Prof. Giuseppe Caprino
e Tommaso Alfonzetti ad Antonio Andriani e Michele Angelotti (divenuto,
quest’ultimo, organista della Chiesa di
San Maria Maggiore in Roma). Sotto la
guida di don Crocifisso Camassa divenne “Schola Cantorum di Santa Maria Goretti”. Nel 1993 diventa ufficialmente la
“Corale” di Francavilla Fontana, diretta
dapprima dal Maestro Cosimo Romano
(eclettico concertista che ha all’attivo
anche diverse collaborazioni con il mondo del cinema e svariate composizioni).
Molti i soci che hanno assistito all’evoluzione storica del gruppo fin dai suoi
albori: dal tenore Arcangelo Dilettis al
basso Giorgio Rodia (attuale presidente
della Corale). Divisa in 4 registri di voce
(soprano, contralto, tenore e basso), la
Corale oggi conta 30 elementi e, come
detto, è uno fra i gruppi più richiesto e
apprezzato in Puglia.
43
Solidarietà
Nel cuore del Benin,
nasce un silos per
mille sorrisi
U
L’iniziativa, realizzata
a più mani, ha visto il
sostegno della nostra
Banca. Nel Villaggio
di Gbessou è stato
realizzato e donato
alla comunità un
deposito che consente
di custodire i prodotti
agricoli durante gli
alluvioni o in tempi di
carestia
44
n silos per mille sorrisi. E’ questa
l’iniziativa sviluppata dal service progettato a quattro mani, e
sostenuto dalla nostra Banca, dal Rotary Bitonto – Terre dell’olio con la Onlus
“Gsade ONG” e i giovani del Rotaract
Club Taranto. Obiettivo: costruire un silos per lo stoccaggio dei prodotti agricoli
nel Villaggio di Gbessou, situato a 49 km
dalla capitale Cotonou Laguna in Benin.
L’intervento si è reso necessario perché
nel Paese, benché l’economia locale sia
basata principalmente sulla pesca, si sta
sviluppando da qualche anno il settore
agricolo: in particolar modo sono coltivati diversi tipi di cereali. Purtroppo,
però, il particolare clima del Benin porta ad una concentrazione delle piogge in
due stagioni (aprile-luglio e settembrenovembre), per un totale di sette mesi
l’anno, provocando continue alluvioni
dei fiumi che distruggono quanto prodotto. «Occorrono, dunque, dei magazzini – spiega Lucio Scotti del Rotaract
Taranto che ha promosso diverse iniziative per coinvolgere la sensibilità del
territorio - dove poter riporre i prodotti
agricoli: solo così si potrà garantire la
sussistenza dei villaggi e, di riflesso, aumentare l’indipendenza economica dei
villaggi e dello stato, consentendo loro
l’accesso ai mercati vicini: ricordiamo,
infatti, che l’obiettivo del nostro sodalizio è rendere indipendente chi, invece,
essendo meno fortunato di noi, è dipendente dagli aiuti stranieri».
Attualmente, in Benin, le tecniche di
conservazione si limitano ai solai costruiti con materiali precari. I prodotti stoccati sono esposti alle intemperie e agli
animali e ciò altera la loro qualità e causando enormi perdite ai produttori. La
popolazione del villaggio ha riscontrato
la necessità di una struttura di conservazione che permetta di immagazzinare
i prodotti per salvaguardare la qualità
del cibo per la popolazione e per evitare
perdite e conseguenti carestie. Partendo
da questa esigenza, a febbraio sono iniziati i lavori di costruzione del silos, del
quale beneficeranno direttamente circa
120 agricoltori e orticoltori di Gbessou, 5 cooperative di donne che operano nel settore della trasformazione dei
prodotti agricoli e, indirettamente, la
popolazione dei villaggi di Gbessou, di
Dekin Afio e di Hounhoué (in totale più
di 185.000 abitanti). Lo scorso diciotto
marzo, alla presenza delle autorità civili
del Comune di Sô-Ava, il deposito per lo
stoccaggio dei cereali è stato consegnato alla popolazione del villaggio di Gbessou. Il Comitato di Villaggio, con la guida dei responsabili di una ONG locale e
dei rotariani, ha stilato un progetto che
analizza i bisogni, valuta i costi e stima
i benefici. Il progetto ha previsto la costituzione di una cooperativa di donne
addette alla trasformazione dei prodotti
agricoli che sarà ospitata nella struttura. Alla realizzazione del magazzino di
stoccaggio dei prodotti agricoli hanno
contribuito in “ore lavoro” anche gli abitanti del villaggio stesso.
Solidarietà
Il CIF e la nostra Banca
insieme per un’incisiva
azione sociale
Avviato un percorso
nelle scuole e sul
territorio
per la diffusione
delle buone pratiche
e del volontariato
L
a nostra Banca e il CIF di Sava insieme per una nuova politica di
socialità. Il CIF è un’associazione
senza fini di lucro, promossa e diretta da
donne che intendono porre al servizio
del bene comune, in modo volontario e
gratuito, le proprie capacità e la volontà di contribuire alla costruzione di una
società più solidale e più giusta.
«Promuoviamo sul territorio di Sava
incontri, dibattiti, conferenze per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni rilevanti – spiega la presidente Luigia Gabriella Pedone.
Svolgiamo attività di divulgazione su
temi che hanno attinenza con la condizione femminile nel contesto della
problematica sociale. Organizziamo
servizi di sostegno alla famiglia, centri
di ascolto per le donne di tutte le età,
tramite lo Sportello Donna, con l’aiuto
di una psicologa e di un avvocato. Nel
corso di quest’ultimo anno scolastico,
inoltre, vista la diffusa distorsione del
valore autentico della sessualità che sta
creando una irresponsabile diseducazione, decisamente nociva per i ragazzi
in età evolutiva, indotti a sperimentare
la sessualità sempre più precocemente,
ha proposto una riflessione sull’educazione sentimentale o meglio sull’ educazione all’affettività, parte integrante ed
insostituibile dell’ educazione sessuale.
Il dialogo educativo è avvenuto con i
ragazzi dell’ Istituto Professionale G.
Falcone di Sava attraverso due incontri: il primo con una psicologa dell’ età
evolutiva ed il secondo con un medico
ginecologo. Gli incontri, pur non essendo esaustivi, hanno avuto l’obiettivo
di stimolare e far riflettere sul rispetto
della dignità umana e sul valore della
sessualità di coppia, per correggere quegli atteggiamenti nocivi che inducono
le nuove generazioni a sperimentare la
sessualità sempre più superficialmente
e precocemente».
La stretta collaborazione fra la nostra
Banca e il CIF porterà al potenziamento delle attività sociali e dello Sportello
Donna, proprio a favore delle ragazze, che, nonostante appaiano sicure di
sé, sono disinformate e disorientate.
«Come Centro Italiano Femminile –
spiega la presidente – siamo convinti dell’enorme sensibilità della nostra
Banca, sempre attenta e alle iniziative
che possano far crescere e migliorare il
nostro territorio. Ecco perché abbiamo
inaugurato un percorso comune mirato
alla corretta informazione e alla diffusione delle buone pratiche.
CIF e BCC San Marzano di San Giuseppe sono la testimonianza pratica della
collaborazione con risultati eccellenti
in ambito sociale e legale». Su questa
strada s’incasella “Le braccia dei fratelli.
Le dieci parole chiave del volontariato”,
evento realizzato lo scorso maggio a
Sava.
Uno spettacolo di musica, colori, danza
e poesia, offerto dall’Europa Chorus e
dal Corpo di Ballo dell’Associazione Jole
Corigliano di Taranto.
45
Arte
La Ceramica
fra innovazione
e tradizione
Rotary Riva dei Tessali
e BCC San Marzano di
San Giuseppe
al fianco dell’antica
arte della creta.
La nostra Banca
premia gli studenti
Il Direttore Paolo Pro consegna la Borsa di
Studio alla studentessa Paola Badella
46
“L
a Ceramica di Grottaglie
e Laterza: l’innovazione
nella tradizione”. E’ stata
questa la traccia attorno alla quale si è
sviluppato un interessante progetto di
valorizzazione dell’antica arte ceramica
che ha, nei due centri della provincia di
Taranto, profonde radici. L’iniziativa,
progettata dal Rotary Club di Riva dei
Tessali su impulso del presidente Corrado Aprico, è stata sostenuta dalla nostra Banca. L’obiettivo è stato quello di
favorire la conoscenza delle ceramiche
pugliesi di Grottaglie e Laterza mediante l’esposizione di opere prodotte dagli
studenti degli Istituti d’Arte di Grottaglie e Laterza, nonché di opere di noti
artisti pugliesi che, anche attraverso
un’attività di tipo sperimentale, intendono sempre più esplorare nuove ricerche formali, artistiche e di innovazione
tecnologica della ceramica, in linea con
la lunga tradizione alla quale attingono
continuando a lavorare nelle originarie
botteghe di famiglia. In quest’ambito il
Rotary Club Riva dei Tessali ha coinvolto i Licei Artistici “G.B. Vico” di Laterza
e “V. Calò” di Grottaglie che hanno prodotto delle opere che sono state donate
per iniziative finalizzate alla raccolta
fondi da destinare alla Rotary Foundation. La nostra Banca, sensibile al mondo scolastico e giovanile ha voluto sostenere il progetto attraverso una borsa di
studio assegnata ad una giovane artista
dell’Istituto Statale d’Arte di Grottaglie.
Paola Badella, della Quinta Sezione Ceramica, è stata premiata dal Direttore
Paolo Pro nel corso della cerimonia conclusiva del progetto. «La ceramica – ha
detto il Direttore Pro – è uno degli elementi peculiari della nostra tradizione
artistica. Il nostro impegno deve essere
quello di creare le condizioni affinché
ci sia un ricambio generazionale. E per
questo occorre scommettere sui giovani,
favorendo loro in una formazione adeguata e al passo con i tempi. Il rischio
che quest’arte possa presto scomparire
c’è ed è concreto se non si creano quelle
attenzioni necessarie verso il settore.
Per questo bisogna anche sostenere le
scuole che hanno il compito difficile di
essere impegnate in un segmento delicato quale quello artistico». Le opere dei
giovani studenti, insieme a quelle di altri artisti grottagliesi, sono state esposte a Milano nella sede di PwC e Sole24
Ore. «Nei territori di Laterza e Grottaglie, quello delle ceramiche artistiche
è un settore ad elevata potenzialità di
sviluppo per tanti giovani talenti - commenta Corrado Aprico, Presidente del
Rotary Club Riva dei Tessali -. Ritengo
che la loro continua ricerca dell’innovazione, pur sempre nel solco di una tradizione secolare, sia una chiara dimostrazione di come, anche nel campo artistico, progresso e internazionalizzazione
debbano rappresentare le vie da seguire
per arrivare a un efficace e sostenibile
sviluppo economico».
Cultura
Nasce un nuovo
progetto:
il Premio Letterario
“Le Esperidi”
La nostra Banca
al fianco dello Spi-Cgil
e del Caffè Letterario
“La Luna e il Drago”
per la prima edizione
dell’iniziativa
Anna Montella (a destra) premia una tra
le opere segnalate al concorso
È
stato il nostro Auditorium di
Grottaglie a ospitare un intenso
momento culturale sostenuto
dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e frutto di un progetto nato della
collaborazione tra lo Spi-Cgil e il Caffè
Letterario La Luna e il Drago, maturato
nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale della Donna e articolato in due momenti fondamentali:
“l’incontro con l’autore” e la cerimonia
di premiazione del concorso letterario
nazionale “Le Esperidi” che nell’Edizione 2011 ha celebrato il suo primo atto.
Per “l’incontro con l’autore” è stato
presentato al pubblico “La Stagione di
Mezzo” di Anna Montella, pubblicista
esperta in marketing no profit e comunicazione sociale. Il libro, edito dalla
casa editrice Pensieriparole di Padova, già presentato a Roma dal Maestro
Josè Van Roy Dalì che ne ha curato la
prefazione e la prima di copertina, un
bellissimo emblematico olio su tela intitolato “L’Allusione”, è stato tenuto a
“battesimo” a Grottaglie dalla n.d. Baronessa Elisa Silvatici, critico convegnista e d’arte, Accademico dei Cavalieri di
Santo Stefano P&M.
“La Stagione di Mezzo” è un libro “matrioska”, una storia tante storie, una
dentro l’altra. Ogni storia si innesta
su quella precedente continuando un
dialogo interiore, pur cambiando protagonisti e situazioni, in un percorso
di crescita individuale che si esperisce
attraverso “una gita fuori porta” nel
vissuto collettivo. Storie che, contrariamente a quanto siamo abituati a
pensare, cominciano non già dal primo
racconto ma dalla stessa prima di copertina. Altro momento centrale della
serata è stato vissuto con la cerimonia
di premiazione del concorso letterario
nazionale “Le Esperidi”. «Un connubio
inusuale, differente per una organizzazione sindacale come lo Spi-Cgil. Un
connubio che ci rende orgogliosi perché fa crescere la cultura sul territorio
e all’interno della nostra organizzazione» , queste le parole di Eva Santoro
– segretario generale Spi-Cgil Taranto.
Concetto che è stato sostanzialmente
confermato dal successivo intervento di
Roberto De Gregorio segretario Spi-Cgil
Grottaglie. Su 105 lavori provenienti
da tutta Italia, esaminati dal Comitato
di Lettura composto da una giuria di
esperti, (l’attore/scrittore/poeta Mario
Calzolaro, la scrittrice Angela Ferilli, la
poetessa Anna Marinelli), presieduta
dal critico convegnista e d’arte , n.d. Baronessa Elisa Silvatici, ada aggiudicarsi
il primo posto è stata l’opera “Lascia che
oggi nevichi” di Pier Luigi Lemmi (Firenze). E’ possibile prendere visione di
tutti i lavori premiati e del curriculum
degli autori sul sito del caffè letterario
La Luna e il Drago (www.caffeletterariolalunaeildrago.org).
47
Sport
• Francesco Lenti
Trionfo per l’Open
di Tennis 2011
Il Trofeo “Città di
Grottaglie” sostenuto
dalla nostra Banca
ha visto la
partecipazione
di ben 88 tennisti
provenienti da ogni
parte del Sud Italia
Il Consigliere della nostra Banca,
Nicola Motolese premia i vincitori della
manifestazione grottagliese
48
D
aniele Micolani, brilla alla terza edizione dell’open di tennis
“Grottaglie Città d’Arte”. L’atleta salentino, tesserato per il Circolo
Tennis “Stasi” di Lecce ha battuto in
finale con il punteggio di 7-6, 6-4, Antonio Scala, anch’egli giocatore dello
stesso circolo salentino. E’ questo il
suggello del torneo grottagliese, diventato ormai un’importante vetrina
all’interno del calendario interregionale. Gli sforzi organizzativi, che anche in
questa edizione, il sostegno fattivo della nostra Banca, sono stati premiati sia
dal numero dei partecipanti (ben ottantotto, provenienti da ogni parte del Sud
Italia) che dallo spessore tecnico che ha
evidenziato come il livello, soprattutto
nei giovani sia cresciuto, lasciando così
intravvedere qualche spiraglio di ottimismo per il futuro del tennis azzurro, sponda maschile. Non da meno, il
pubblico che ha fatto registrare il tutto
esaurito sugli spalti dei campi da tennis
comunali di Grottaglie in tutte le giornate del torneo. Daniele Micolani, commenta così questa preziosa affermazione nel suo palmares: «Competizione
difficile, proprio perché di eccezionale
livello tecnico che ha garantito lo spettacolo premiando l’impegno organizzativo». Per lui, come per tutti i tennisti
vincitori, il trofeo è stato realizzato in
ceramica, esaltando le doti dell’antica
arte dei maestri grottagliesi, all’insegna
della promozione del territorio.
Notevole la soddisfazione per gli organizzatori del Circolo Tennis Grottaglie,
impegnati per più di sei giorni consecu-
tivi sui campi in terra rossa di Via dei
Maratoneti. Un’edizione che sarà ricordata per i problemi climatici dei primi
momenti (ampiamente superati nei
giorni successivi) e per i giovanissimi
campioni locali che si sono contraddistinti nel torneo, tra cui: Alessio De
Giorgio, del CT “New Garden” di Taranto, vincitore del tabellone di quarta
categoria e Francesco Sasso, dello Sporting Club Bisceglie, vincitore della terza
categoria. Da segnalare anche le prove
del grottagliese Ceraudo e dei giovanissimi gemelli (appena tredicenni) Luca
e Gianni Narcisi del CT di Cisternino,
questi ultimi vere e proprie rivelazioni
dell’open. “Grottaglie Città d’Arte” si
conferma come uno dei più importanti
appuntamenti del tennis su terra rossa
del meridione d’Italia, dove l’obiettivo
prefissato di unire agonismo e socializzazione, attraverso la promozione della
cultura sportiva, è stato raggiunto in
tutto e per tutto.
Scarica

Scarica il numero di Giugno 2011