GIUGNO 2011 - ANNO VIII - N° 2 1861 > 2011 > > 150° anniversario Unità d’Italia Questa è la mia Banca •Assemblea: ok a Bilancio e Governance •S&P conferma il rating della nostra Banca •TFF: ecco come sarà l’edizione 2011 38Restauro Per la Cupola è l’ora della solidarietà 39Il convegno 2 Editoriale 20Pianeta BCC flash 3 L’Italia ha bisogno di obiettivi chiari. E di 21 Il racconto È il momento di badare più alla sostanza che alla forma Le 5 iniziative esemplari delle BCC italiane secondo Sportello Aperto una classe dirigente che li persegua 6 L’intervento la sfida AIDO: la donazione incontra gli studenti Questa non è una Terra per Giovani 9 La certificazione Dietro i numeri una strategia chiara: il rilancio del Territorio 10 L’incarico nella sua Dimensione Bccsanmarzano.it la tua Banca a Arriva Simply Bank Web & Simply Mobile 16 L’evento TFF 2011: comincia il conto alla rovescia 17 Il dibattito Di Palma-Introna confronto su “Regole” e “Sistemi” 18 Pianeta BCC La BCC di Piove di Sacco una Banca nella “Terra di mezzo” Giugno 2011 - Anno VIII - N° 2 Periodico di economia, cultura e sociale Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004 Direttore Editoriale Emanuele di Palma Direttore Responsabile ed editing Rocco Viola Direzione e Redazione Via Vittorio Emanuele, 190 Tel. 099 9577420 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) [email protected] BCC San Marzano www.bccsanmarzano.it [email protected] Hanno collaborato Silvia Bertero Micol Bruni Deborah Cinquepalmi Anna Conticchio Andrea De Fazio Padre Salvatore Discepolo Dafne Foderà Alessandro Leo Carla Longo Anna Montella Lorenzo Fedele Simona Giorgi Toni Grossi Francesco Lenti Ramona Mellone Roberta Morleo Valentina Napolitano Giusy Parascandolo Luigia Gabriella Pedone Ignazio Punzi Luisa Radicchio Alfonso Raguso Mimmo Rodia Carmen Russo Lucio Scotti Federica Spina Perla Suma Daniela Vitolo Federica Zanzico Garantito, è tutta un’altra musica Nel cuore del Benin, nasce un silos per mille sorrisi un’incisiva azione sociale 46Arte Gli studenti in gara con il trading grazie alle Universiadi 2011 Finanza-Credito-Investitori: percorsi di sviluppo delle imprese spin-off 34Sicurezza portata di click 43Associazioni L’Unità d’Italia da quattro angoli diversi 33Formazione 14 Tecnologia I “Sapori di un volta” buoni per sempre 45Il CIF e la nostra Banca insieme per Come cambia il Cliente? ABI si proietta 30L’incontro 32Università 12 Banche 42Territorio 44Solidarietà Il Direttore Generale Emanuele di Palma nel Consiglio Camerale 41 LILT, nuova sede per continuare 28Il premio E bravo “il Signor H”: sfortunato ma premiato Il Presidente Francesco Cavallo nel Consiglio BCC di Puglia e Basilicata 15 La novità Buonanotte San Tino: un raggio di luce per squarciare l’ombra dell’usura 11 La nomina Logistica: opportunità per le imprese 26L’iniziativa BCC San Marzano: S&P conferma il rating 24Il convegno 40Volontariato scommessa vincente 8 Il bilancio «Vi racconto la mia visione della vita» Unità d’Italia e Risorgimento: quale legame? La BCC San Marzano vicina ai bimbi con ABIO 22L’analisi Tracciata la strada per il futuro BCC San Marzano e Giovani: 4 Assemblea 2011 Commercianti più protetti con la videosorveglianza La Ceramica fra innovazione e tradizione 47 Cultura Nasce un nuovo progetto: il Premio Letterario “Le Esperidi” 48Sport Trionfo per l’Open di Tennis 2011 35Normativa Controversie, tentare un accordo si può GIUGNO 2011 - ANNO VIII - N° 2 36Legalità “E!State Liberi”. I giovani si sporcano le mani nella terra 37 Scuola I nostri giovani protagonisti della Legalità Foto ABI Archivio BCC Piove di Sacco Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe Associazione CIF Associazione Codici Associazione Libera Bunker Lab Marco Carrino Centro Studi Francesco Grisi Corriere del Giorno Matteo Dusconi Francesca Mascia Vito Miale Giusy Parascandolo Rotaract Taranto Rotary Riva dei Tessali L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito www.bccsanmarzano.it Stampa Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) Sportello Aperto è amico dell’ambiente. È stampato su carta ecologica Presidenza e Direzione Generale Via Vittorio Emanuele, 190/A 74020 San Marzano di S.G. Centralino 099 9577411 Segreteria Generale 099 9577412 Relazioni Esterne 099 9577420 Borsa e Finanza 099 9577428 Fax 099 9575501 1861 > 2011 > > 150° anniversario Unità d’Italia Questa è la mia Banca •Assemblea: ok a Bilancio e Governance •S&P conferma il rating della nostra Banca •TFF: ecco come sarà l’edizione 2011 San Marzano di San Giuseppe Via Vittorio Emanuele, 190/A 099 9577441 - 099 3789040 (fax) Leporano Via De Gasperi, 37 (Pal. A) 099 5315002 - 099 3789042 (fax) Taranto Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto) 099 4535806 - 099 3789043 (fax) Francavilla Fontana C.so Garibaldi, 77 0831 812855 - 0831 343011 (fax) Taranto 2 Via Umbria, 216 (ang. Via Romagna) 099 374973 - 099 3789044 (fax) Villa Castelli Via per Ceglie 0831 860195 - 0831 343010 (fax) Faggiano Via V. Emanuele (ang. Via Alfieri) 099 5914229 - 099 3789045 (fax) Massafra Via Falcone, 8 099 8854266 - 099 3789047 (fax) Grottaglie Filiale: Via Messapia (ang. 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I venti della recessione spirano impazziti in ogni direzione colpendo, senza esclusione, a tutti i livelli: dalla pubblica amministrazione, alle imprese, alle famiglie. Così i prossimi mesi sono già scritti: non diminuiranno le tasse, gli italiani dovranno fare ulteriore sacrifici e l’economia crescerà poco. La realtà – al di là delle dichiarazioni di facciata – purtroppo è questa, certificata recentemente dalle preoccupazioni dell’agenzia di rating Standard & Poor’s. E, all’interno di tale situazione, anche il sistema del credito vive il momento storico come una fase di transizione. Sono cambiate molte cose rispetto al recente passato. E anche la rete del credito cooperativo, sia pure a tratti, è chiamata a confrontarsi con dinamiche caotiche che incidono (sia pure con risultati diversi) sui singoli bilanci costretti a pagare – sempre di più – quella che, alcuni esperti chiamano: crisi di fiducia. Vale a dire, quella fiducia data in passato e risucchiata dalla crisi che ha colpito l’economia delle famiglie e delle imprese. Il Bilancio 2010 della BCC San Marzano di San Giuseppe, lo potrete leggere nelle pagine più avanti, è solido e figlio di una gestione estremamente razionale dove il cuore (nel senso di attaccamento al territorio) e la ragione (la necessità di essere Banca locale guardando comunque ai numeri), hanno trovato una loro capacità d’integrazione. Detto ciò, però, auspichiamo che il 2010, sia una sorta di spartiacque fra il passato e il futuro. Perché, in quest’ultimo anno, è cambiato tutto: compreso il modo di essere banca locale. Il nostro valore aggiunto, vale a dire interpretare in maniera chiara il ruolo di banca di prossimità deve essere il punto di partenza verso una riflessione più serrata, incisiva, capace di delineare ruoli e prospettive. Riflessione che badi più alla sostanza che alla forma; più ai contenuti che alla copertina. Non ci sono strade terze o facili vie di fuga, il passaggio è obbligato. • Emanuele di Palma L’Italia ha bisogno di obiettivi chiari. E di una classe dirigente che li persegua I Nei prossimi 30 anni undici Paesi genereranno sviluppo in misura determinante. Noi non siamo fra questi. Intanto, la categoria dei Bancari potrebbe dare un segnale innovativo al Paese con il nuovo contratto l primo semestre del 2011 è trascorso senza importanti novità dal punto di vista economico con un effetto trascinamento rispetto al 2010, anno particolarmente difficile per il Paese e specificatamente il nostro territorio. La Puglia ha visto durante la crisi diminuire il suo PIL del 12,3%, in linea con le regioni d’Italia a maggiore presenza di industria manifatturiera, il Veneto e la Lombardia. Questo dato deve farci riflettere; si ascoltano infatti versioni spesso discordanti nei vari seminari, conferenze, tavole rotonde. Sembra che ognuno, evidenziando singoli aspetti non particolarmente negativi, voglia dare una versione più edulcorata dell’attuale situazione per il timore che la spirale di pessimismo possa peggiorare le cose. Vedremo quindi di essere i più obiettivi possibile. L’Europa è entrata in una crisi strutturale dove i pilastri sui quali per tanto tempo si è retto lo sviluppo economico e il benessere diffuso non reggono più e non si intravedono, allo stato, idee innovative che ci facciano uscire da questo impasse. L’Italia è il fanalino di coda per quanto riguarda incremento del PIL e volontà e capacità di reazione. Il Paese sembra intorpidito, un pugile duramente colpito ed incapace di reagire. Le forze politiche, economiche, sociali si rimpallano le responsabilità ma non sembrano nelle condizioni di far fronte comune con l’obiettivo di dare al Paese un progetto per il futuro, un futuro sempre più interconnesso con l’andamento economico e sociale del mondo intero. Se usciamo un attimo dal presente, il futuro, in termini macroeconomici, nelle linee es- senziali, è già noto e con esso bisogna fare i conti. Da oggi al 2040 i Paesi che genereranno la maggior crescita sono undici, nove dei quali in Asia (Bangladesh, Cina, Egitto, Filippine, India, Indonesia, Iraq, Mongolia, Nigeria, Sri Lanka e Vietnam). A questi undici Paesi si devono aggiungere Russia e Brasile con un minor contributo. Ovviamente le variabili sono tante, ma la tendenza è chiara: o ci diamo una mossa rapidamente o nel corso di una generazione finiremo in coda a tutte le classifiche. Chi fa questi discorsi non è molto benvoluto dalle attuali classi dirigenti, sappiamo bene che fine ha fatto il “Grillo Parlante”. Ma oramai le voci che lanciano allarmi sullo stato delle cose si moltiplicano ed è il caso che qualcuno cominci ad ascoltarle. Le stesse parti sociali si dovranno rendere conto che è arrivato il momento di rimettere mani allo statuto dei lavoratori, ai contratti. Bisogna scrivere un nuovo patto sociale, fra gente credibile, che dia alla nostra nazione una nuova prospettiva di sviluppo, integrata nelle logiche internazionali. Penso infine, che lo stesso contratto dei bancari che, scaduto, è in discussione, potrebbe essere un esempio di cambiamento nelle relazioni tra le parti sociali. A mio avviso la riduzione dei giorni di ferie compensate con contropartite economiche, la ridefinizione del salario privilegiando la parte variabile rispetto a quella fissa, il premiare l’impegno e i risultati, potrebbero essere alcuni punti da mettere sul tavolo per scrivere una pagina nuova, innovativa, che sia da esempio anche per le altre categorie. 3 Assemblea 2011 Tracciata la strada per il futuro Il “Popolo” della BCC San Marzano di San Giuseppe approva il Bilancio 2010 e riconferma il Presidente Francesco Cavallo In alto: il nuovo Consiglio di Amministrazione della nostra Banca a lato: alcuni momenti dell’Assemblea dei Soci 2011 4 A pprovazione del Bilancio 2010 e riconferma del Presidente Francesco Cavallo alla guida della Banca per il triennio 2011-2014. Sono questi i due passaggi chiave dell’Assemblea dei Soci della BCC San Marzano di San Giuseppe svoltasi lo scorso 22 maggio nell’Auditorium della sede di San Marzano di San Giuseppe. Entrambi avvenuti all’unanimità e battezzati con un lungo applauso dai soci che gremivano la sala assemblee. LE VOCI Apprezzamento è giunto dai Soci che hanno espresso commenti positivi verso l’operato della Banca, sintetizzati nell’intervento del Preside Giuseppe Fedele, il quale ha rimarcato: «In un contesto generale difficile, la nostra Banca è riuscita a mantenere una rotta sicura. Questo va ascritto alle scelte fin qui operate. Partendo da qui, rinnoviamo piena fiducia nel lavoro svolto a tutti i livelli, invitando a vigilare affinché anche il futuro possa essere foriero di risultati positivi, accreditando sempre più la nostra Banca quale punto di riferimento per il territorio» «Questo – spiega il Presidente Francesco Cavallo - è un momento particolarmente sensibile che ci chiama a sfide importanti per il sistema delle banche locali, il cui impegno primario è quello di sostenere l’economia dei territori, ma anche quello di guardare con attenzione ai flussi dei mercati. Gli scenari sono completamente mutati rispetto a pochi anni fa. Per questo è importante che la nostra Banca persegua quella strategia già in campo, vale a dire consolidare l’azienda in modo da essere sempre più robusta e poter far fronte così alle tante richieste che giungono dalla nostra area. L’auspicio è che il Sistema del Credito Cooperativo ora più che mai faccia rete per cercare di rafforzare il proprio ruolo di banca di quartiere». Le linee-guida della Banca sono state illustrate dal Direttore Generale, Emanuele di Palma: «I risultati 2010, approvati dall’Assemblea, confermano il trend di crescita della Banca, consolidandone il ruolo sul territorio. L’ulteriore espansione all’interno della nostra area d’appartenenza contribuirà a far aumentare il grado di riferimento per i risparmiatori, in particolare famiglie e piccole e medie imprese. Su questa strada è cominciato anche il 2011, che finora vede premiati i nostri sforzi, l’andamento positivo ha visto la BCC San Marzano di San Giuseppe aumentare le proprie quote di mercato senza perdere di vista uno fra gli impegni che ci caratterizzano: il sostegno alla cultura, al sociale e soprattutto alla valorizzazione dei giovani». pletato: Francesco Cavallo, Raimondo Lanzo, Nicola Motolese, Angelo Ciurlo, Francesco Cometa, Alessandro Greco e Antonio Leo. I due nuovi consiglieri sostituiscono Biagio Monopoli (omonimo) e Francesco De Padova, pietre miliari della BCC San Marzano di San Giuseppe e protagonisti della crescita e dello sviluppo della Banca fin dagli Anni Sessanta dapprima come clienti e soci e poi come amministratori. I NUMERI Il dettaglio dei numeri annota in maniera importante il capitolo impieghi, che si assesta a 208 milioni 620 mila euro (corrispondenti ad un +8,37% rispetto all’anno precedente). Non da meno la fiducia ricevuta da parte dei risparmiatori, a due cifre (+11,24% sul 2009), pari a 341 milioni 283 mila euro. L’utile, che andrà ad irrobustire la solidità della Banca si attesta a 1,2 milioni di euro. Il consuntivo 2010 – grazie all’attenta politica della Governance e di un Management elevato - consegna al giudizio dei risparmiatori una Banca dinamica ma attenta alle spese, capace di ottimizzare gli investimenti e allo stesso tempo di guardare con attenzione alle buone pratiche che chiedono sostegno sul territorio, con circa 35 milioni di euro di patrimonio e 550 milioni di masse amministrate. IL CONSIGLIO Nel corso dell’Assemblea si è proceduto anche alla nomina dei nuovi consiglieri: Biagio Monopoli ed Enrico De Rose, integrano il CdA della BCC San Marzano di San Giuseppe che risulta così com- 5 L’intervento Il Presidente Francesco Cavallo con i Consiglieri Francesco De Padova e Biagio Monopoli dopo i lavori dell’Assemblea 2011 «Vi racconto la mia visione della vita» Una lettera indirizzata al Presidente, ai Consiglieri, ai Revisori, al Direttore Generale e Vice Direttore, ai Dipendenti. Un messaggio d’amore verso la Banca che abbiamo ritenuto utile pubblicare perché il Dott. Biagio Monopoli, non è mai stato solo “un Consigliere”. E’ stato prima di tutto un maestro, un esempio d’attaccamento all’Istituto, un appassionato cliente e socio, ma anche capace di trasmettere valori di vita importanti con il suo stile garbato e discreto. A lui, così come a Francesco De Padova, chiediamo di continuare ad esserci vicini e auguriamo ogni bene nel lungo percorso della vita. R.V. Dopo 21 anni, il Dottor Biagio Monopoli, ha deciso di non ricandidarsi nel Consiglio. Affida il suo pensiero ad una lettera che non è solo da incasellare alla voce “cerimonia degli addii”, ma una dimostrazione d’affetto per la nostra Banca 6 S to scoprendo come le forze vengono a mancare quando si diventa anziani, ma per fortuna ancora non sono né squilibrato, né senile, ma ho male alle gambe, tanto male e mi è difficile fare anche una passeggiata. Non sono ossessionato dalla morte, ma mi trovo in una età in cui devo accettare il fatto inevitabile che il mio tempo sta per finire. Arriva un momento, il più lontano possibile per tutti, che si desidera chiudere i conti e sistemare le faccende ancora in sospeso: proprio analizzando queste circostanze ho registrato e ho annotato con piacere di essere stato designato a ricoprire la carica di consigliere sin dal 29 aprile 1990 quando ancora questa nostra Banca era allocata sul Largo Casalini, con altro nome e consistenza operante in ambito molto ristretto (San Marzano – Francavilla Fontana). Oh Dio quanti anni son passati!! Tanti cari miei! Di anni ne son passati ben 21! Ne ho passati di più a fare il consigliere di amministrazione in Banca che a conseguire la laurea; dalle elementari alla laurea ne son passati solo 19, si fa per dire. E’ un altro dei motivi che interrogandomi mi son detto: non è il caso di lasciare “il seggio” di consigliere alle nuove leve? Carissimi, ho deciso, con grande accoramento e tristezza, ma in piena consapevolezza e con lealtà, di non presentare la mia candidatura a consigliere della Banca alla prossima assemblea dei soci che si farà per il rinnovo delle cariche sociali. Mi auguro in tutti questi anni di essere stato un uomo che ha tenuto fede alla parola data e saputo mantenere impegni e promesse. Mai sfiorato dal concetto di doppiezza e finzione. Ho cercato di essere un uomo integro all’antica, termine, per molti, non più consono ai tempi moderni. Vado fiero nel pensare del nostro carissimo Presidente, il nostro Franco Presidente mai domo, in operosità e in attività poliedrico. Amici del Consiglio mi sia consentito che qualche benevolenza venga anche per noi: l’azione congiunta e sempre condivisa tra il Consiglio di Amministrazione e la Direzione finanziaria, nella loro tradizionale base di armonia e amicizia ha dato e continua a dare segni tangibili positivi della sua presenza sul nostro territorio. Un doveroso ringraziamento anche agli amici Sindaci per la responsabilità amministrativa dimostrata, con un’azione incisiva nell’assolvimento della funzione di controllo, sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione, in collaborazione con l’organo consiliare, con la predisposizione dei bilanci, pronti ad individuare anche punti di criticità, a proporre e suggerire, sempre in stretta collaborazione, soluzioni davvero operative. Infine il mio pensiero, il mio rispettoso saluto va indirizzato a tutto il personale dipen- I nuovi Consiglieri che padre mi è stata l’onestà, madre la bontà. E’ presunzione? Forse, a questi valori ho cercato di adeguarmi. La vita l’ho percepita sempre come questione di etica morale e civile. Mi auguro di esserci riuscito vuoi nella professione vuoi nel consorzio umano, se a volte mi è venuta meno chiedo venia, ma vi assicuro di averla sempre ricercata. Questa etica civile, oltre a tutto il resto, mi ha spinto ed indotto a prendere la decisione di non ricandidarmi valutandola corretta ed opportuna. Carissimi, parafrasando una canzone che mi viene in mente dirò, senza cantarla naturalmente, “Siamo stati bene insieme” certamente che lo siamo stati. Mi mancheranno, per vero, le riunioni mensili quando ci si incontrava tra vecchi e nuovi amici, quando anche lo scambio di un saluto in una stretta di mano ne percepivi il senso della cordialità, della familiarità. La nostra è stata, sì, una famiglia senza essere né retorico né adulatore. Mi corre, però, il dovere alla fine di questa esperienza di volgere lo sguardo al passato e vedere il prestigioso cammino che insieme, si è fatto in questi anni: aperture di nuove filiali, sogni tradotti in realtà, opere iniziate e tutte condotte a termine; è superfluo farne degli elenchi. Che dire delle tante iniziative finanziarie, messe a disposizione dalla nostra BCC per la clientela, concepite, studiate, realizzate da una mente vulcanica come quella del Direttore generale e dei suoi validi collaboratori. Caro Emanuele, perdonami la familiarità. Fui facile profeta il giorno quando ebbi il piacere di presentarti all’assemblea dei soci in veste di nuovo Direttore, or sono, se non erro oltre quindici anni. Se ricordi, ma certamente molti ricorderanno quanto ebbi a dire: “con questo giovane Direttore la nostra Banca volerà e raggiungerà vertici impensabili. Fui facile profeta, anche perché avevo avuto modo di leggere il tuo prestigioso curriculum, dove c’era di tutto; non c’era materia bancaria che tu non avessi trattato. All’innovativa azione, all’audace operosità del dott. Di Palma, si è associata in tutti questi anni, la sagacia, la saggezza non disgiunta a prudenza dente: dai direttori d’agenzie agli uffici di segreteria, dagli operatori di cassa ai capi uffici, dai responsabili di servizio agli uscieri. Tutti lodevolmente operanti con professionalità e competenza. Mi preme mettere in rilievo la loro squisita cordialità, delicata gentilezza e raffinata urbanità , rispettosi sempre ed ovunque. A volte attraversando i vari uffici ho avuto modo di osservarci chini sul tavolo di lavoro e come dice il poeta “sempre all’opra intenti”. Così in sintonia operando, le fortune della Banca, della nostra BCC raggiungeranno sempre più alte vette e venti impetuosi non potranno danneggiarla; neanche lambirla, perché salde sono le fondamenta, sagge, probe, esperte le intelligenze che la governano. A tutti voi nel ringraziarVi per la stima e la fiducia dimostratami in tutti questi anni porgo un caloroso solidale saluto di buon proseguimento nel lavoro che Vi attende. Vi stringo tutti in un fraterno, fervido, cordiale abbraccio. Enico De Rose, 59 anni, tarantino, è un imprenditore agricolo. Ha acquisito una lunga esperienza nel settore dell’automotive gestendo gli aspetti commerciali di concessionarie storiche per l’area di Taranto. Fra queste Nissan ed Opel. Biagio Monopoli ha 47 anni ed è dipendente delle Ferrovie SudEst. Vive a San Marzano di San Giuseppe, dov’è nato, ed è impegnato attivamente nel campo del volontariato e del sociale. Opera, infatti, con diversi gruppi locali. 7 Il bilancio • Mimmo Rodia - Lorenzo Fedele Dietro i numeri una strategia chiara: il rilancio del Territorio Il brillante consuntivo 2010 non è un punto d’arrivo ma una nuova base di partenza per le sfide future 8 P arlare del bilancio come un fatto imposto dalla legge, diventa spesso una cosa antipatica e priva di significato proprio perché obbligatoria. Eppure si tratta di un documento che riporta minuziosamente, passo dopo passo, quanto avvenuto in azienda. Per questo ci siamo sforzati di parlare del bilancio della nostra Banca, per ciò che esprime non in numeri e percentuali, ma in coerenza con il concetto di fare banca “promuovendo il miglioramento, la coesione e la crescita sostenibile” del territorio in cui opera. Redigere un Bilancio d’Esercizio vuol dire poter rendere ancora più visibili nei vari capitoli di spesa, le descrizioni della nostra strategia e della nostra politica, i “perché” delle scelte e di alcuni comportamenti. Queste sono state da sempre le caratteristiche della nostra Banca sempre intenta a non fare passi indietro soprattutto in questo momento di crisi, nel sostenere l’economia locale. I numeri infatti parlano chiaro, con un totale attivo dello Stato Patrimoniali di 377.734.723 euro, chiudiamo l’esercizio 2010 con un utile netto di euro 1.196.379 dovuto principalmente proprio al continuo sostegno dell’economia reale, rimanendo vicina ai nostri Soci e Clienti. Abbiamo privilegiato le relazioni con le famiglie, le piccole e medie imprese per continuare a favorirne l’accesso al credito, venendo incontro alle domande del territorio. E’ stata la nostra scelta, non un obbligo. Una scelta non indifferente visti i risul- tati conseguiti sulla scorta dei numeri, ma la nostra Banca fatta di Soci in qualità di persone e di Comunità locali non avrebbe potuto fare altrimenti. Dunque, se vogliamo visionare il bilancio 2010 realmente completo, occorrerà farlo con maggior attenzione sui prospetti della nota integrativa contenuti attorno al tema delle spese di rendicontazione, considerandole come sostegno e aiuto alla imprese locali. Il consuntivo 2010, rende visibili gli obiettivi e il percorso attuato. Oggi, però, la rendicontazione non deve rappresentare per noi solo un punto di arrivo, ma “un nuovo punto di partenza” perché è da qui che dovranno ripartire le strategie future. E’ su questi risultati, su queste solide basi, che dovremo progettare i nostri obiettivi futuri, per continuare a essere la “ banca differente”, per rimanere stabilmente al servizio di Soci e Clienti, per continuare ad essere, anche in futuro, straordinari fattori di trasformazione, economica e sociale, delle nostre Comunità. Per la nostra BCC San Marzano di San Giuseppe, la Comunità è una parte fondamentale dell’identità e del codice genetico. È un fattore distintivo e competitivo. Un valore che pervade la storia, le strategie, i modelli organizzativi, ma anche lo stile operativo. Comprendendo questo, si potrà comprendere il nostro “fare banca” che deve sempre più essere orientata alla produzione di uno sviluppo durevole e sostenibile nel fornire risposte alle concrete esigenze della vita. La certificazione BCC San Marzano: S&P conferma il rating P er il quinto anno consecutivo, la BCC San Marzano di San Giuseppe si vede riconfermare il rating da Standard & Poor’s, la più prestigiosa e importante società al mondo. Nella release del 31 maggio scorso S&P, ha comunicato al nostro Direttore Generale di aver confermato gli stessi parametri, fortemente positivi, degli ultimi anni. Fatto questo, che mette in rilievo la solidità, la correttezza gestionale e la forza della Banca, in un momento in cui – soprattutto nella nostra area – occorre avere dei punti di riferimento importanti per sostenere l’economia. Nel dettaglio, Standard & Poor’s ha confermato il rating sul lungo termine e sul breve, rispettivamente: BBB- e A-3, con Outlook stabile. Un’azione che accredita ulteriormente la BCC San Marzano di San Giuseppe all’interno di una situazione di crisi economico-finanziaria e sociale che dura ormai da almeno quattro anni. “Esprimiamo grande soddisfazione per la conferma del rating – dice il Direttore Generale, Emanuele di Palma – a conferma del buon andamento dell’Istituto. L’investment grade colloca la BCC San Marzano di San Giuseppe in un ruolo di primo piano all’interno del panorama locale, certificando da una parte una corretta strategia operativa: dalla capitalizzazione alla governance al management; dall’altra quell’attenzione prioritaria e affiancamento verso le esigenze della comunità che è poi il nostro primario obiettivo”. A conferma del giu- dizio della società, anche i dati parziali della prima parte del 2011. Infatti, in riferimento al primo quadrimestre di quest’anno (gennaio-aprile), il trend di crescita dell’Istituto è in linea con le performance precedenti. Nello specifico: la raccolta (sul periodo gennaio-aprile 2010) segna +9,55%; mentre gli impieghi segnano (sempre sullo stesso periodo) +11,01%. Il patrimonio ammonta a 37 milioni di euro. Dati confortanti che irrobustiscono la già solida dote dell’Istituto pronto ad affrontare le nuove sfide dei mercati con sempre maggiore determinazione. E che oggi assumono maggiore rilevanza, declinati con la certificazione di Standard & Poor’s (giunta sul finire del primo semestre). La seconda parte dell’anno sarà particolarmente importante per delineare le future dinamiche e assetti dell’economia globale che chiede solo di lasciarsi alle spalle la grande e prolungata crisi, diventata un incubo per il pianeta. L’incarico Il Presidente Francesco Cavallo nel Consiglio BCC di Puglia e Basilicata F Rinnovati i Vertici dell’associazione interregionale. Il Presidente Augusto Dell’Erba riconfermato alla guida 10 rancesco Cavallo, Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe è stato nominato nel Consiglio della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata. Il prestigioso incarico è stato assegnato nel corso dell’Assemblea annuale, ospitata nella sede della BCC degli Ulivi Terra di Bari a Palo del Colle. «Sarà un ruolo al servizio del Sistema del Credito Cooperativo, ma anche del territorio - spiega il Presidente Francesco Cavallo -. Un percorso nel quale non faremo mancare il nostro apporto costruttivo avviando un processo di collaborazione che veda avvalorate le strategie del tessuto bancario e che trae origine dalle casse rurali. Non da meno, l’impegno sarà volto in maniera prioritaria alle BCC della nostra area che, volendo, sanno di poter contare su un punto di riferimento in grado di rappresentare con la massima coerenza la provincia ionica e le sue esigenze». Nel corso dei lavori, la Relazione del Presidente della Federazione Augusto Dell’Erba, ha messo in evidenza i punti salienti dell’attività svolta nell’anno appena trascorso a favore delle 26 Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata associate, oltre a compiere alcuni spunti di riflessione sulla situazione complessiva delle banche stesse. «Il 2010 – ha detto il Presidente Dell’Erba - è stato quello in cui gli effetti della crisi finanziaria iniziata nel 2007 hanno inciso in maniera più evidente sui risultati economici delle BCC. Resta, comunque, adeguata la dotazione patrimoniale, garanzia di solidità e di rafforzamento della continuità aziendale nel lungo periodo. Occorre tuttavia svolgere un attento monitoraggio della situazione e la messa in campo di una strategia di mantenimento o di rafforzamento del patrimonio in relazione alle attività di rischio, specie in una fase in cui la fonte primaria di accrescimento del patrimonio, l’autofinanziamento, segna un evidente rallentamento». Nel corso dell’Assemblea che ha approvato anche il Bilancio 2010, Augusto dell’Erba è stato confermato alla Presidenza della Federazione. L’elezione è avvenuta all’unanimità. Nella stessa seduta sono stati nominati i Consiglieri: Matteo Biancofiore, Francesco Biga, Francesco Cavallo, Teresa Fiordelisi, Giovanni Fumarola, Costante Leone, Paolo Piscazzi, Vincenzo Princigalli, Giuseppe Trinchera e Lorenzo Zecca. Alla presidenza del Collegio Sindacale è stato confermato Saverio De Michele e in qualità di sindaci sono stati eletti Cosimo Cafagna e Mario Salesi. Al nuovo Consiglio giungano gli auguri di buon lavoro da parte della Redazione di Sportello Aperto. La nomina Il Direttore Generale Emanuele di Palma nel Consiglio Camerale La nomina, firmata dal Presidente della Regione Nichi Vendola, avviene su indicazione di Confindustria Taranto I l nostro Direttore Generale è stato nominato Consigliere della Camera di Commercio di Taranto. L’incarico è stato assegnato su indicazione di Confindustria Taranto che ha così un suo nuovo rappresentante in seno al Consiglio Camerale della Camera di Commercio. La designazione, successiva anche a un’indicazione dell’ABI, oltre a completare un iter che rende pienamente operativo il consiglio camerale, mette anche fine alle cosiddette carte bollate. «Come si ricorderà - annota Confindustria - l’ultima ripartizione dei seggi a firma dell’allora commissario dell’Ente Camerale aveva di fatto escluso il settore bancario dal novero dei vari settori contemplati all’interno del Consiglio facendo venir meno uno dei pezzi più rappresentativi del sistema economico del territorio e segnando, peraltro, un clamoroso passo indietro rispetto alla consuetudine. Quello che sfuggiva era infatti la logica alla base di tale esclusione. La questione era infatti inevita- bilmente approdata, con vari ricorsi, sui tavoli del Tribunale Amministrativo Regionale». Il decreto di nomina è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia a firma del Presidente della Regione Nichi Vendola. «La nomina – spiega Confindustria Taranto – fa finalmente prevalere il buonsenso, assicurando in seno ad un organismo di grande importanza quale il Consiglio Camerale – espressione di tutto il mondo produttivo ed economico del territorio- l’adeguata rappresentanza di un settore cardine e soprattutto trasversale a tutti gli altri». L’incarico ad Emanuele di Palma giunge per la sua riconosciuta competenza essendo esperto di economia e finanza; dal 1995 è alla guida della nostra Banca ed è, tra gli altri incarichi ricoperti, componente del CdA di Finindustria e Presidente del Gruppo Credito e Assicurazioni all’interno di Confindustria Taranto, ruolo, quest’ultimo, che ha ricoperto anche a livello regionale. 11 Banche Come cambia il Cliente? ABI si proietta nella sua Dimensione U Il Direttore Generale Emanuele di Palma interviene a “Dimensione Cliente 2011” promosso dall’ABI nella sede di Palazzo Altieri a Roma Presentato a Roma il profilo della clientela bancaria moderna, sempre più attenta all’evoluzione della tecnologia, ma legata al rapporto umano 12 n cliente bancario su tre accede ai servizi bancari anche via web; un fenomeno in netto aumento, tanto che in cinque anni i numeri sono quasi triplicati (dal 12% del 2005 al 34% del 2010). Questo è quanto emerge dall’ultima indagine ABI sull’Internet banking, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko, e presentata a Roma nel corso dell’edizione 2011 del convegno “ABI Dimensione Cliente”. Sono circa 10 milioni gli italiani che utilizzano l’home banking ma che non rinunciano a frequentare le filiali (80% dei casi) quando sono in cerca di consigli. In media, si rileva che il cliente contatta la banca 120 volte l’anno, tra visite in agenzie, ATM, Internet e call center. L’agenzia viene visitata meno spesso di qualche anno fa (oggi 1,5 volte al mese, nel 2005 circa 2) e soprattutto per le scelte più complesse. IL CONTATTO CLIENTE-BANCA L’approccio dei quasi 30 milioni di clienti bancari si è trasformato. E’ decollato il numero di clienti multicanale, cioè di coloro che usano sia Internet che l’agenzia, a seconda della propria comodità: 8 milioni di persone, più che raddoppiate in 5 anni. I clienti super tecnologici, che non si muovono da casa e fanno pagamenti e altre operazioni solo attraverso il proprio pc o gli ATM sono arrivati a 2 milioni. I clienti tradizionali, quelli cioè che vanno solo in agenzia o all’ATM, restano ancora la maggioranza (17 milioni) ma è previsto che possano diminuire in futuro. IL CLIENTE MULTICANALE Chi sono i clienti multicanale? In linea generale, sono uomini del nord, hanno un patrimonio più elevato rispetto ai clienti tradizionali, con un’età media di 38 anni e, in un caso su 4, hanno rapporti con più banche. Una clientela dinamica che interagisce, anche facendo passaparola (44% di questi clienti parlano della propria banca ad amici, colleghi e parenti). L’indagine ABI sull’Internet banking rileva che l’home banking è utilizzato intensamente: in sei casi su dieci il cliente che si collega alla banca virtuale lo fa molto frequentemente, da una o più volte a settimana. L’84% dichiara di essere ampiamente soddisfatto del servizio on line. Lo sviluppo dell’homebanking e dell’e-commerce viaggiano parallelamente. Chi accede alla banca online via web, compra volentieri online, il 17% in più rispetto all’utente classico della rete. L’ACCORDO Proposte comuni per rendere più semplici e trasparenti le informazioni relative al conto corrente offerto ai consumatori. ABI e 15 Associazioni dei Consuma- tori – Acu, Adoc, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori - hanno firmato sempre all’interno di Dimensione Cliente, un protocollo d’intesa nel quale sono contenute alcune proposte di modifica relative al Documento di Sintesi periodico e al Foglio Informativo. La proposta, che sarà sottoposta a Banca d’Italia e alle altre Autorità competenti, adotta uno stile di comunicazione semplice, costruito attraverso un linguaggio più chiaro ed immediato per il cliente/consumatore, tale da consentirgli una maggiore possibilità di comparazione dei prodotti e dei servizi offerti dalle banche e delle relative condizioni economiche. In merito al Foglio Informativo, l’accordo tra ABI e Associazioni dei consumatori tende a dimezzare il numero delle pagine rispetto al testo attualmente in uso e, nello stesso tempo, vuol fornire al cliente rilevanti informazioni prima non incluse, quali la comparazione tra i costi del fido e dello sconfinamento, il dettaglio delle commissioni applicate nei due casi con le rispettive tabelle di confronto. Il vantaggio di queste soluzioni si tradurrebbe nella più immediata comparabilità tra le offerte presenti sul mercato. Per quanto riguarda il Documento di Sintesi Periodico (DDS), ABI e Associazioni dei consumatori condividono la necessità di limitarne l’invio solo nel caso di condizioni variate nel corso dell’anno, riducendo così la ridondanza delle comunicazioni. L’Associazione bancaria e l’Associazione dei consumatori da tempo hanno intrapreso un percorso di collaborazione di ampio respiro sul tema della “Trasparenza semplice” che ruota intorno ai principi del dialogo, della trasparenza e della semplificazione. La riflessione svolta intorno all’informativa del conto corrente è l’inizio di un ampio progetto che avrà come prossime tappe i temi relativi ai mutui e al credito al consumo. L’intervento Il Direttore Generale sottolinea gli aspetti della multicanalità e dei social network Una clientela sempre più evoluta, attenta alla tecnologia e aperta ad una visione globale. Questo il nuovo profilo del cliente-tipo delle banche.A Dimensione Cliente, si è svolto un confronto a 360°. Banche grandi e piccole attorno al tavolo hanno messo a fuoco le esigenze e i bisogni della clientela ma anche le strategie per affiancare i risparmiatori. Fra gli interventi, il nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma,è intervenuto nella sessione relativa a “Innovazione di canale e di prodotto”, per tracciare l’esperienza diretta della fidelizzazione della clientela. «Nel nuovo scenario d’innovazione – spiega ABI – gli intermediari stanno ponendo particolare attenzione alle nuove leve di coinvolgimento dei clienti nei diversi punti di accesso alla banca e nelle soluzioni innovative di prodotto. Nel focus, sono stati esplorati i trend e le prospettive di evoluzione dei contatti banca-cliente nell’ambito dei diversi canali distributivi, tradizionali e innovativi, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza di ciascuno di essi». La BCC San Marzano di San Giuseppe nel suo territorio, ha attivato una politica di fidelizzazione che ha portato risultati concreti, passando in pochi anni da 15mila a 19mila clienti ed evitando l’emorragia generata dalla crisi. «Grazie al programma di CRM (Customer relationship management) – dice Emanuele di Palma – siamo riusciti a fidelizzare la clientela negli anni più difficili della crisi economico-finanziaria e ad accogliere nuovi clienti, basandoci proprio sulla relazione diretta quale valore aggiunto prioritario che ritengo essere l’elemento capace di fare la reale differenza». Il Direttore Generale, ha focalizzato il proprio intervento sulla relazione diretta con il cliente evidenziando il prezioso supporto della multicanalità e della tecnologia, a partire dai social network e dal web. 13 Tecnologia • Ignazio Punzi Bccsanmarzano.it la tua Banca a portata di click N asce il nuovo portale della BCC San Marzano di San Giuseppe. Lo studio è stato mirato ad unire le caratteristiche più avanzate per una maggiore flessibilità, accessibilità ed usabilità, ovvero ogni sforzo è stato ponderato per affinare il grado in cui lo stesso sito può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso. Un ricco menu che porta ad una navigazione semplice e mirata, di facile intuizione, ma di ampi contenuti. L’home page è stata progettata secondo un principio semplice e fortemente diffuso: incuriosire. Particolare efficacia infatti è stata la scelta di fornire un’ampia modularità di immagini collegate ad una informazione sintetica che suscita la voglia di conoscere i dettagli linkandosi ad ogni elemento informativo. Ampia sezione è stata dedicata ai Soci della BCC San Marzano di San Giuseppe, con un menu dedicato per fornire ogni dettaglio su 14 Varato il nuovo portale: ricco, dinamico, moderno. Ecco come cambia la comunicazione all’era di internet come diventare soci e soprattutto per fornire tutte le informazioni specifiche relative ad i vantaggi che la Banca ha dedicato in modo esclusivo. Tutto sempre a portata di un click. Ricca e costantemente aggiornata la sezione delle news con flash e foto che raccontano gli eventi praticamente in tempo reale in modo da fornire in maniera continuativa e approfondita una panoramica completa delle attività della Banca. Mentre, un’implementazione importante è stata effettuata con i ca- nali della rassegna stampa, oggi anche video, con i servizi dei telegiornali. Area riservata, con accesso immediato al Simply Bank WEB; Entra in Banca e conosci subito i nostri prodotti; la Trasparenza; il Direttore Risponde; Sportello Segnalazioni, sono solo alcuni dei servizi integrati nel nuovo portale che rispondono alle tante esigenze che, la Clientela e non solo, oggi cercano in un sito web di una Banca che vuole essere a stretto contatto con il navigatore e portare sempre più servizi e notizie utili in ogni momento della giornata. La novità Arriva Simply Bank Web & Simply Mobile C on Auriga SpA (partner tecnologico della nostra Banca) l’innovazione aumenta per l’e-banking con le nuove funzioni per la Corrispondenza on-line per gli utenti SimplyBank Web, che vanno ad alimentare l’offerta di servizi postali sviluppata nel recente passato con le funzionalità di pagamento dei Bollettini Postali. Il ruolo dell’innovazione tecnologica si traduce nella volontà di semplificare e migliorare la vita quotidiana delle persone, proponendo delle soluzioni informatiche in grado di supportare qualitativamente i consumatori nello svolgimento delle proprie Scarichi l’APP per l’iPhone e sei subito in Banca attività. Il servizio di Corrispondenza on-line è composto dalle funzioni: la Raccomandata on-line, la Posta Prioritaria on-line e il Telegramma on-line. Queste tre voci hanno a loro volta due sottofunzioni, quella “Invio” mediante la quale si possono inviare i tre tipi di documenti e quella “Storico” che consente di visualizzare tutti i dati storici sui documenti inviati e da inviare. Per quanto riguarda la funzione di Invio Posta Prioritaria, l’utente potrà inviare una lettera on-line direttamente dal computer e successivamente Poste Italiane si occuperà di stamparla, imbustarla e recapitarla in forma cartacea al destinatario. Anche per quanto riguarda il Telegramma on-line, l’utente SimplyBankWeb potrà scrivere on-line i suoi telegrammi che saranno consegnati al destinatario in forma cartacea da Poste Italiane, in tutta Italia e nel mondo. Simply Mobile, la nuova applicazione web per il mobile banking ottimizzata per il touchscreen dell’iPhone e per tutti gli smartphone di ultima generazione, è anche disponibile su table PC/IPad con una grafica progettata ad hoc. Il tutto, per essere sempre avanti con le innovazioni tecnologiche senza tralasciare le policy sulla sicurezza già impiegate sulla versione precedente, così come la continua ricerca delle funzionalità vicine alle esigenze del Cliente che è sempre più dotato degli attuali strumenti tecnologici di ultima generazione. La novità appunto è proprio la disponibilità dell’applicazione Simply Mobile nativa su AppStore per i clienti possessori di iPhone, e su Androidmarket per gli utenti che utilizzano smartphone equipaggiati con SO Android. Cosa è possibile fare con l’iphone SALDI E MOVIMENTI Estratto conto Estratto conto in divisa Situazione mutuo Posizione globale Saldi Titoli Dossier titoli PAGAMENTI Bonifico Giroconto Autorizzazione disposizioni (permette all’utente principale o a un utente secondario abilitato ad autorizzare disposizioni predisposte da altri utenti) Bollettini Postali RICARICHE Ricarica cellulari Ricarica Carta Tasca ARCHIVI TRANSAZIONI Bonifico Giroconto Storico Bollettini Ricariche Cellulari Ricariche carta Tasca STRUMENTI Listino Titoli Listino cambi Cambio password Lista massimali Visualizza coordinate 15 L’evento TFF 2011: comincia il conto alla rovescia Q A fine settembre la quinta edizione del Taranto Finanza Forum promosso dalla nostra Banca 16 uando cinque anni fa nacque era un convegno sulla finanza che si consumava in un paio d’ore. L’edizione 2011 si presenta spalmata su due giorni (e una notte) e punta a portare a Taranto il meglio della finanza e i nomi più accreditati dell’economia. Ecco in sintesi il Taranto Finanza Forum o TFF, come lo conoscono più semplicemente gli appassionati, passati da circa 150 del primo anno ai 720 iscritti al desk dell’ultima edizione. Con questi numeri, corroborati dalla presenza delle più prestigiose società economiche e finanziarie e una quarantina di relatori del 2010, il direttore generale della BCC San Marzano di San Giuseppe (che organizza il TFF), Emanuele di Palma, ha pensato di portare la presentazione del forum sulla finanza direttamente nella sua capitale naturale, Milano. «Il TFF – dice Emanuele di Palma – è simbolo di apertura, di confronto, di conoscenza. Non si può ragionare di mercati globali rimanendo arroccati nei rispettivi presidi. Occorre muoversi, ecco perché abbiamo voluto incontrare i partner a Milano per presentare loro le caratteristiche salienti dell’edizione che si svolgerà dal 29 settembre al primo ottobre prossimi». Focus sulle strategie d’investimento più innovative e diversificate, partendo dall’analisi dei mercati e delle loro evoluzioni. Ma soprattutto trading, anche di notte. Ed è questa la novità di mag- gior rilievo di quest’anno, la cosiddetta Notte Bianca del Trading. «Abbiamo voluto unire – spiega di Palma – promozione dell’arte e della cultura della Magna Grecia e fondere il tutto con il trading operativo sui mercati americani e asiatici. Per una notte intera proporremo ai nostri ospiti che arrivano da tutto il mondo, il meglio della tradizione enogastronomica e culturale pugliese, parallelamente agli scambi sulle piazze affari dell’altra parte del pianeta». Frontiere aperte, dunque, per un calendario piuttosto ricco e articolato e con relatori e società di prim’ordine che arrivano in Puglia per un confronto a tutto campo che favorirà il confronto diretto fra esperti e risparmiatori grazie alle tante iniziative che ruotano attorno al TFF, come l’aperitivo con il relatore o i concorsi che premiano le migliori strategie d’investimento. «E’ il momento del confronto, dello scambio di idee – precisa di Palma – quindi se ci sono altre banche, ben vengano, non abbiamo alcuna preclusione, del resto finora abbiamo partner di tutto rispetto e molto più grandi di noi in dimensioni e numeri. Abbiamo un solo obiettivo: quello di favorire la conoscenza da parte dei risparmiatori, soprattutto in un momento particolarmente caotico qual è quello che stiamo attraversando da un paio d’anni a questa parte. E lo vogliamo fare con i protagonisti dei mercati». Il dibattito Di Palma-Introna confronto su “Regole” e “Sistemi” I Il Presidente del Consiglio Regionale e il nostro Direttore Generale protagonisti di un contraddittorio a tutto campo all’Alternative Investment Forum di Bari l confronto è stato di fioretto, alla fine però, quello fra il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Onofrio Introna e il nostro Direttore Generale Emanuele di Palma, è diventato un utile momento di dibattito. Scenario dell’incontro, la quinta edizione dell’Alternative Investment Forum di Bari, promosso da Pellegrino & Partner, qualificato punto d’incontro tra i maggiori interpreti del mondo dell’economia e della finanza ed il pubblico dei consumatori, per giungere ad un’educazione finanziaria più estesa, alla creazione di un ambiente dove sia più facile prendere decisioni assennate con adeguata cultura finanziaria. L’appuntamento è consolidato nel panorama economico finanziario del Mezzogiorno focalizzato sulla formazione e informazione in materia di Borse e Mercati finanziari, Investimenti e Banche d’investimento, Trading e Risparmio, Analisi tecnica e fondamentale, con dibattiti di Economia politica e sociale su Finanza classica, etica, islamica. Nella tavola rotonda sulle regolamentazioni e nuove normative il confronto fra Introna e di Palma è partito dalla disamina della situazione regionale. «Investimenti e fiducia: di questo ha bisogno il Mezzogiorno, aiutateci a crescere – ha esordito il Presidente del Consiglio regionale della Puglia, indirizzandosi agli operatori italiani e stranieri del mercato bancario e finanziario. «Al sistema finanziario si chiedono risorse e solidità, ma anche coraggio e senso di responsabilità sociale, per colmare il divario con il Nord. Il mondo finanziario deve invitare i propri interlocutori ad investire nel Sud, che non è terzo mondo ma la parte più colta e intellettualmente evoluta del Paese. Le Banche devono investire nel Meridione il credito raccolto nell’area, i risparmi delle famiglie meridionali. Non usate i nostri mercati per fare shopping di risorse per lo sviluppo altrui. Aiutate questo territorio a crescere e sicuramente crescerete anche voi». La replica del Direttore Generale di Palma: «Il Sud, la Puglia, può contare su un tessuto di banche locali che raccolgono i risparmi e li reinvestono sui propri territori. La rete del Credito Cooperativo, così come le Popolari sono l’emblema del Sud che investe nel Sud. Ciò che drena lo sviluppo, evidentemente, è anche un sistema politico talvolta clientelare orbo di regole. Quelle regole che devono essere chiare e soprattutto uguali per tutti, altrimenti non si va da nessuna parte». 17 Pianeta BCC La BCC di Piove di Sacco una Banca nella “Terra di mezzo” Nel cuore della “Saccisa” la storia di una Banca votata al dialogo con il suo territorio 18 L a grandezza di Venezia, le aspirazioni di Chioggia, la complessità di Padova. In mezzo la Saccisica (così si chiama il territorio compreso tra la città del Santo e la laguna); un territorio che ha sempre pagato a caro prezzo il suo essere un luogo di passaggio, di transito; che molto spesso si è trasformato in sede di scontri, di lotte, di interessi contrapposti. Oggi il fatto di essere “terra di mezzo” può essere considerato un valore aggiunto della Saccisica. E’ su tale terreno che si snoda, da oltre un secolo, la vicenda della Qui sotto: Il Presidente Leonardo Toson con il Direttore Generale Gianni Barison nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci. In basso a destra: Veduta aerea del centro storico di Piove di Sacco. In alto a sinistra: Litorale di Sottomarina, Comune di Chioggia uno dei principali poli turistici dell’Adriatico Qui sopra: Un tipico scorcio di Chioggia, città lagunare ricca di ponti e canali, da sempre votata all’attività ittica Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, che, con responsabile consapevolezza, ha cominciato con perseveranza a dare risposta concreta a quella esigenza di relazione tra realtà diverse (talora contrapposte, come abbiamo annotato), che i tempi imponevano ormai di mettere in rapporto costruttivo. Oggi il Credito Cooperativo di Piove di Sacco ha una ventina di sportelli, nei quali operano centosessanta collaboratori (il 48% dei quali è composto da donne), che si stendono tra Padova (tre filiali) e Chioggia (due). E’ un ambito locale, quello presidiato dalla BCC di Piove, che va dalla “grande” città di provincia, connotata come Padova soprattutto da un forte terziario, all’area lagunare, nella quale ci sono vitali segmenti qualitativamente significativi di attività primaria, come l’orticoltura, di esperienze particolari, come ad esempio la pesca, storicamente consistente a Chioggia, ma soprattutto il turismo balneare legato al litorale di Sottomarina. Una Banca insomma, che, sotto la guida del Presidente Leonardo Toson, e dell’attuale direttore, Gianni Barison, ha preso coscienza del suo ruolo nella “terra di mezzo”. Un procedere che ha avuto concrete implicazioni nell’essere non soltanto soggetto economico e finanziario, ma anche protagonista della vita sociale e culturale. Due sono state le scelte che hanno contraddistinto l’agire della BCC di Piove su tale versante; da un lato sostenere quanto spontaneamente cresce nell’ambito dell’associazionismo, del mondo sportivo, dell’impegno sociale; dall’altro essere soggetto attivo, promuovere iniziative autonome che aiutino a perseguire quel bene comune che costituisce ancor oggi un elemento fondante della mission della banca stessa. Non è certo casuale, quindi, che la Bcc abbia favorito in maniera determinante l’approdo dell’Ateneo padovano a Chioggia, con la facoltà di Biologia marina; oppure che da quasi un ventennio la banca sia impegnata in una qualificata attività editoriale, tesa e restituire una memoria collettiva in grado di far crescere e sviluppare identità e senso di appartenenza. Come non va certo trascurato l’impegno per incentivare iniziative aperte al futuro, come quelle tese a diffondere l’uso di fonti energetiche alternative. Così come appare sempre più fondamentale il ruolo di interlocutore privilegiato di molteplici proposte che in vari settori caratterizzano una cultura della solidarietà, che trovano nella BCC un interlocutore privilegiato e disponibile. Insomma, la storia dell’ex Cassa Rurale è ormai la vicenda più che secolare di un soggetto che è passato da un ruolo di sostegno e aiuto ai più svantaggiati ad uno di promozione e crescita di un tessuto sociale e produttivo che ha saputo trasformare il suo essere in una “terra di mezzo” da limite e svantaggio a concreta opportunità. Pianeta BCC flash Le 5 iniziative esemplari delle BCC italiane secondo Sportello Aperto BCC di Aquara sostiene i giovani imprenditori del territorio Trattenere o far tornare i giovani del territorio, soprattutto quelli dotati di talento. E’ con questo obiettivo che nasce il Progetto Ulisse promosso dalla Banca di Credito Cooperativo di Aquara, in provincia di Salerno. La filosofia dell’iniziativa è quella di sostenere la realizzazione di buone idee imprenditoriali al di là delle disponibilità patrimoniali, o delle garanzie troppo spesso offerte dai genitori. In particolare, si tratta di un programma di microcredito, che prevede l’erogazione di prestiti fino all’importo massimo di 50 mila euro a tassi agevolati. L’iniziativa è rivolta ai giovani, under 33, residenti nei territori in cui opera la BCC, con la finalità di supportare l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale. Le spese finanziabili sono relative agli investimenti, all’avviamento e al servizio di tutoraggio. BCC delle Prealpi, arriva la Borsa Sociale del Lavoro Attenta ai progetti sviluppati sul territorio a beneficio delle persone in difficoltà economica, la Banca di Credito Cooperativo Prealpi (TV) ha sostenuto una serie di iniziative in favore delle persone in cerca di occupazione o rimaste senza lavoro. Fra queste, la “Borsa sociale del Lavoro” (nella foto la presentazione) e prevede l’effettuazione di un periodo di reinserimento lavorativo presso aziende della zona. Grazie allo stanziamento di 20 mila euro (15 mila del Comune di Conegliano e 5 mila della Banca Prealpi) saranno rioccupate 10 persone rimaste senza lavoro, numero che grazie ad un apposito ulteriore fondo provinciale potrebbe ulteriormente incrementarsi. CRA Pinetana Fornace e Seregnano: contributo per le assunzioni a tempo indeterminato La Cassa Rurale Pinetana Fornace e Seregnano (Trento) ha rinnovato, an- 20 che per il 2011, le misure anticrisi per famiglie e aziende. Oltre ai noti provvedimenti per le famiglie (sostegno e sospensione rate) per le piccole-medie imprese, l’attenzione viene riservata alle aziende clienti della Cassa Rurale operanti nei comuni di Baselga di Pine, Bedollo, Civezzano e Fornace, che assumono personale a tempo indeterminato; queste saranno “premiate” con un riconoscimento fino a mille euro per ogni nuovo dipendente, utilizzando uno speciale plafond costituito dalla banca. BCC Busto Garolfo e Buguggiate e Ance: “Merito Casa” La casa è un diritto che ognuno merita. Nasce da questa semplice considerazione Merito casa, il progetto elaborato da BCC di Busto Garolfo e Buguggiate (Varese) e Ance – l’Associazione Costruttori Edili – per consentire anche a chi non ha da parte un piccolo capitale di diventare finalmente proprietario. Per chi non dispone di quella somma, grazie all’accordo BCC - Ance l’importo che si verserebbe come affitto si trasforma in un risparmio/investimento che, in 2-4 anni, formerà l’acconto del 20%, già pagato al costruttore, per accedere al mutuo. Le garanzie: prezzo bloccato dell’immobile, recupero delle spese, finanziamento garantito; copertura assicurativa. Banca “ G. Toniolo” di San Cataldo: la Banca dei Ragazzi Nata alcuni anni fa in maniera sperimentale presso la scuola di Sutera, la Banca dei Ragazzi ha inaugurato il secondo sportello presso l’Istituto comprensivo di Campofranco. Anche questo sportello sarà gestito totalmente dai ragazzi con una raccolta settimanale dei risparmi. Ogni alunno sarà detentore di un proprio libretto al risparmio personale. Lo sportello di Sutera ha messo insieme risparmi pari a più di centomila euro. (Fonte: Flash Newsletter del Credito Cooperativo) Il racconto • Andrea De Fazio BCC San Marzano e Giovani: scommessa vincente I n una fase come l’attuale, in cui la vita lavorativa dei giovani è piena di non poche difficoltà, non poche preclusioni, notevoli problematicità per affermare e valorizzare le proprie caratteristiche e qualità, in una situazione in cui sembra sempre più evidente il tentativo di difesa e di mantenimento dello status quo, e in cui sempre meno si prova a scommettere sul giovane e sul nuovo, la BCC San Marzano di San Giuseppe appare invece rappresentare una piacevole controtendenza, scommettendo sui giovani e sul loro valore. E’ sufficiente dare uno sguardo all’età del personale della Banca per rendersi conto che oltre il 20% della complessiva forza lavoro (comprendendo nella categoria i dipendenti, gli impiegati a contratto interinale e gli stagisti) ha un’età inferiore ai 30 anni. Non solo. Se innalziamo l’età anagrafica ai 35 anni, ci rendiamo conto di come la percentuale dell’intera forza lavoro dell’Istituto rappresentata dai giovani è quasi il doppio (il 38,83%): un dato notevole, dunque, soprattutto se si prendono in esame le cifre riguardanti l’occupazione giovanile, in particolare La testimonianza spontanea e genuina di Andrea De Fazio, emblema della linea-verde della nostra Banca al meridione, e il continuo rattristante fenomeno dell’emigrazione al nord o addirittura all’estero delle nostre forze più fresche. A differenza, dunque, di una società nel complesso poco coraggiosa e di una politica che perlopiù ricorda e utilizza i giovani solo negli slogan e nei periodi più caldi delle campagne elettorali, si può quindi senza alcun dubbio affermare che la BCC San Marzano di San Giuseppe punta e scommette sui giovani del proprio territorio. E i dati riferiti alla costante crescita degli ultimi anni del nostro Istituto di credito non fanno che confermare tutto ciò: una banca che vuole essere viva e dinamica e che vuol continuare a crescere come la nostra non può non continuare a puntare sulle potenzialità dei propri più giovani collaboratori, che si esprimono principalmente nella maggiore predisposizione e disponibilità nei confronti della clientela e nella forte dinamicità anche in termini di capacità commerciale. Ulteriore dimostrazione di questa tendenza è l’attenzione con cui l’Istituto punta alla formazione del personale (con l’attivazione di stage e di corsi di formazione interna, come è stato nel caso dello scrivente), in vista di una concreta valorizzazione e professionalizzazione delle proprie risorse umane, con la finalità di attribuzione di compiti e ruoli di responsabilità a giovani cresciuti e formati all’interno dell’azienda stessa. Una Banca giovane e coraggiosa, dunque, non solo come struttura ma anche come idee: basti pensare alle iniziative messe in atto per finanziare progetti e programmi rivolti ai giovani talenti del nostro territorio, dirette a premiare le tante vere potenzialità delle nuove generazioni. 21 L’analisi • Emanuele di Palma Questa non è una Terra per Giovani Il Direttore Generale interviene a “Impresa-Lavoro 2011” E traccia un quadro che è un invito alla riflessione 22 C ominciamo con qualche numero: in provincia di Taranto 70mila disoccupati, 30mila tra i 15 e i 34 anni, 1200 attività commerciali chiuse negli ultimi due anni e 3mila posti di lavoro perduti, per lo più tra i giovani (commessi e commesse). Si potrebbe quindi affermare che la nostra non è una terra per giovani. La motivazione principale per la quale l’emigrazione giovanile continua incessante è molto semplice e condivisibile: la necessità di crearsi un futuro, cosa che nel territorio di origine oggi appare una chimera. E’ quindi indispensabile un ripensamento, su base regionale, delle politiche giovanili nel loro complesso. Dobbiamo rendere il territorio appetibile, e formare le giovani professionalità orientandole verso ciò che il mercato richiede. Dobbiamo, in breve, stimolare i nostri giovani, con la concretezza degli atti. Convincerli che investire il proprio futuro nel “Sistema-Puglia” è un’operazio- ne vincente. Il punto centrale dei nostri interessi devono essere le nuove generazioni che dovranno essere messe nelle condizioni di riversare le proprie potenzialità nel territorio d’appartenenza. Nello stesso tempo non possiamo fermarci alla sola formazione scolastica e professionale, ma è vitale creare “buon lavoro”, stabile e motivante. «A Grottaglie stiamo parlando da anni dell’aeroporto. In Cina, nel frattempo ne costruiscono 100 nuovi» LA SOLUZIONE Sviluppare un modello di imprese in grado di assorbire e valorizzare intelligenze. Oggi a Taranto questo avviene solo parzialmente, a macchia di leopardo. I giovani sono al margine dello sviluppo economico e sociale della città. Le classi dirigenti sono datate e sembrano aver perso slancio ed entusiasmo, prese da tematiche e progetti che, iniziati da decine di anni, stentano a decollare tra difficoltà di ogni tipo e veti incrociati. Taranto, per la sua fortunata collocazione geografica potrebbe offrire molto di più in termini di sviluppo. Oggi, invece, osserviamo diminuire il “buon lavoro” e aumentare precariato e incertezza. tica che abbia le idee chiare sul modello di sviluppo da proporre. Ma anche poi da perseguire con rapidità e decisione animati dalla volontà di fare, di creare opportunità. Dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo è cambiato e noi siamo in ritardo, mentre da noi ci poniamo le domande, in altre parti del mondo si danno le risposte. Noi ci continuiamo a interrogarci sull’aeroporto di Grottaglie e nel frattempo a Shanghai, l’aeroporto inaugurato nel 1999, 2 anni RICOMINCIAMO Da dove ripartire? L’esempio deve venire dai tanti giovani e meno giovani che, tarantini, hanno trovato la loro strada, e spesso il successo, in altre regioni, in altre nazioni. Noi abbiamo moltissimi cittadini di cui essere fieri, orgogliosi, dobbiamo fare in modo che anch’essi lo siano di noi. Non dobbiamo essere ricordati dai nostri tarantini espatriati solo per i Riti della Settimana Santa, per il buon clima e l’ottimo cibo. Dob- fa ha aggiunto un nuovo terminal dal quale passano oltre 73milioni di passeggeri l’anno che rendono questo scalo il secondo al mondo per numero di movimenti. Entro il 2015, l’aeroporto di Pudong prevede di completare un terzo terminal passeggeri, che farà aumentare la sua capacità al valore 80 milioni di passeggeri e fino a 6,5 milioni di tonnellate di merci l’anno. Gli oltre 480.000 metri quadrati (circa le dimensioni di 96 campi di calcio), del nuovo terminal, si concretizzano durante un vero e proprio boom di costruzioni aeroportuali in Cina. Quasi 100 nuovi aeroporti verranno difatti costruiti entro il 2020. La Cina aveva 147 aeroporti nel 2006. Sono velocità completamenti differenti dalle nostre. biamo distinguerci per aver valorizzato il territorio in cui abbiamo avuto la fortuna di nascere, invertendo i flussi migratori, dando lavoro e speranza di futuro migliore. Taranto ha le potenzialità per ripartire, può ritrovare in sé germogli di vitalità. Si avverte la volontà di ricucire la tela degli interessi collettivi, delle strategie comuni. Vi è un sotterraneo fermento, bisogna ascoltarlo e farlo venire alla luce. Gli effetti si vedranno, non all’improvviso, ma gradualmente, man mano che si metteranno da parte ambizioni personali e decisioni verticistiche e si porrà mano alla soluzione dei problemi reali, per la qual cosa servirà la responsabilità e l’impegno di tutti i soggetti che partecipano attivamente alla vita economica e sociale. «Occorre ripensare a un nuovo modello che faccia innamorare i ragazzi del loro territorio» LA CRISI E I PAESI EMERGENTI Passano i mesi, gli anni e quelli che sembravano buoni progetti, all’avanguardia, vengono rapidamente superati da innovazione tecnologica e concorrenza di nuovi paesi e nuove popolazioni. Quelli che erano la nostra punta di diamante, penso al salotto, al tessile, all’agricoltura, nel volgere di poco tempo si sono dimostrati deboli ed esposti ad un’accanita e non sempre corretta concorrenza. I nostri giovani dovranno studiare, lottare, acquisire competenze. Solo così usciremo da questa difficile fase post-industriale, che sta mostrando tutte le sue debolezze per avvicinarci ad un nuovo mondo fatto di nuove professionalità, di servizi più efficienti, una macchina burocratica al servizio dei cittadini e delle imprese e una classe poli- 23 Il convegno Logistica: opportunità per le imprese La nostra Banca, con la Sezione Marittimi Portuali e Trasporti, ha messo a fuoco, nel corso di un convegno, le potenzialità dei trasporti e dei collegamenti quali elementi strategici per lo sviluppo delle imprese e del territorio 24 L ogistica al servizio del territorio, nelle intenzioni. Nella pratica, spesso, si presenta una matassa aggrovigliata. A cercare di mettere alcuni punti fermi, districando le varie anime del sistema Taranto, ci hanno pensato la Sezione Marittimi Portuali e Trasporti di Confindustria con la nostra Banca che hanno messo attorno al tavolo i rappresentanti dei vari segmenti della logistica: porto, aeroporto, ferrovia, strada per analizzare e cogliere i momenti di opportunità offerti dalla logistica per lo sviluppo delle imprese. «Oggi – dice il Presidente della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti di Confindustria Taranto, Giovanni Puglisi – non è più pensabile rimandare la ricerca delle soluzioni. Occorre anzi accelerare per recuperare il tempo perso. La logistica può rappresentare un importante punto di snodo per la nostra economia e per la sopravvivenza di molte aziende territoriali». Il Presidente di Confindustria, Luigi Sportelli ha sottolineato la valenza «del Distretto della Logistica Pugliese, l’unica realtà in grado di creare aggregazione attorno ad un progetto, sinergie fra il sistema delle imprese, delle istituzioni e della ricerca; di valorizzare le risorse territoriali ed in particolar modo la capacità competitiva della logistica regionale». Mentre il nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma ha posto l’accento sull’attenzione della BCC San Marzano di San Giuseppe nel sostegno alle imprese, «perché sappiamo bene – ha sottolineato - quanto sia importante, nell’attività dell’impresa, il rapporto col credito e la capacità di interlocuzione fra i sistemi creditizio e imprenditoriale, elemento imprescindibile per costruire il futuro e realizzare una pratica inversione di tendenza rispetto al passato». GLI INTERVENTI Particolarmente attuale a Taranto, la progettualità del porto e della piastra logistica. Su questo si è soffermato il commissario dell’Autorità Portuale, ammiraglio Salvatore Giuffrè, il quale ha delineato «lo stato dell’arte rispetto alla possibilità per le imprese di insediarsi sulle aree oggetto di bonifica, un problema non da poco in quanto, nonostante l’impegno e i finanziamenti, le pratiche rallentano a causa degli iter burocratici (in primis quelli inerenti i vincoli ambientali, tema largamente affrontato da Confindustria)». Gli interventi dei quattro relatori sono stati ovviamente rivolti alle singole modalità di trasporto: l’amministratore di Aeroporti Puglia Domenico di Paola ha sottolineato «l’importanza di una progettualità di base che deve reggere ogni azione, ancor di più se applicata ad una piattaforma logistica come quella in itinere sul territorio jonico»; il capitano Giancarlo Russo - in merito alla modalità di trasporto marittimo- è intervenuto sulle «caratteristiche e le potenzialità di un porto hub e le opportunità che esso crea per la logistica». Costantino Micelli (trasporto su gomma) ha evidenziato «le criticità derivanti dalla mancanza di un autoparco che penalizzano il regolare trasporto delle varie tipologie di merci, ed in particolare di quelle alimentari»; mentre Stefano Pietribiasi (sistemi cargo delle Ferrovie Tre scatti dell’evento promosso dalla Sezione Marittimi Portuali e Traspori di Confindustria con la nostra Banca: il tavolo dei relatori, la platea, l’intervento del Direttore Generale Emanuele di Palma dello Stato), ha rimarcato «le potenzialità della linea adriatica, rispetto alla tirrenica, del trasporto a mezzo treni-cargo, evidenziando la bassissima richiesta in Puglia di questo tipo di modalità». LE CONCLUSIONI La sintesi è stata affidata all’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Guglielmo Minervini il quale ha sottolineato che «non bisogna dare spazio alla retorica, ma aggredire le criticità individuando cinque punti su cui focalizzare attenzione e risorse. Eccoli: 1) la programmazione: in un territorio che sta cercando di valorizzare la geografia c’è bisogno di fare in modo che le infrastrutture superino le rotture, quindi priorità alle infrastrutture volte a favorire l’affluenza delle merci; 2) recuperare nella gestione dell’ordinario: la sfida la vinciamo facendo funzionare i servizi ordinari, dogana e gestione del porto; 3) governance dei processi: fare squadra tutti insieme, spesso siamo incapaci di mettere da parte i singoli interessi, nei territori dove si fa squadra si ottiene di più, bisogna fare lobbies tra le istituzioni; 4) distretto della Logistica: puntare sulla intermodalità con grande attenzione alla modalità ferroviaria in quanto saremo sempre più obbligati all’abbattimento delle emissioni; 5) logica imprenditoriale: il Distretto dovrà avere la funzione di leva in grado di valorizzare quello che il singolo fa all’interno di una logica comune». 25 L’iniziativa Buonanotte San Tino: un raggio di luce per squarciare l’ombra dell’usura Presentato da Codici, con la nostra Banca, il cortometraggio interpretato da Andrea Roncato. Dal convegno un’indicazione: «Si finisce nelle mani dei “cravattari” anche per giocare al Gratta&Vinci» 26 «L ’usura? Credo che il concetto vada reinterpretato. Non è un fenomeno che riguarda solo le aziende e gli imprenditori, ma anche le famiglie. Nasce dall’esigenza di un bisogno, ma non legato necessariamente alla crisi dell’economia. Taranto e l’usura, purtroppo, hanno uno stretto legame storico. E oggi, in mano agli usurai, finiscono anche persone che non avrebbero bisogno: chi ha un proprio reddito ma, ad esempio, si ingegna per sbancare il Superenalotto o il Gratta&Vinci». E’ questa l’analisi offerta dal Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma alla presentazione del cortometraggio “Buonanotte San Tino”, interpretato da Andrea Roncato e prodotto da Codici per sensibilizzare l’Italia sul problema-usura. L’iniziativa si è svolta all’Hotel Delfino di Taranto ed ha visto una nutrita presenza di imprenditori, avvocati e associazioni territoriali. E proprio sull’impegno delle associazioni anti-usura ha posto l’accento la Dottoressa Elide Anna Criscuolo, Direttore territoriale della Banca d’Italia: «Il primo contatto fra chi chiede aiuto e chi deve fornirlo – ha detto – è vitale. Perché dal primo approccio si può instaurare o perdere la fiducia nelle istituzioni. Occorre che l’argomento non sia considerato un tabù ma un punto che richiede costante confronto e dialogo». Codici ha documentato i dati del rapporto Italia Eurispes 2011, le rilevazioni fotografano la “sofferenza” in cui La novità Il Presidente Nazionale di Codici Ivano Giacomelli con il Direttore Generale Emanuele di Palma durante il Convegno sull’usura. In basso: Andrea Roncato nel cortometraggio “Buonanotte San Tino” versano i nuclei familiari italiani. «La difficoltà ad arrivare alla quarta settimana, per molti ormai alla terza, è una questione che accomuna milioni di famiglie italiane: un disagio ulteriormente confermato dal 54,7% di quanti confessano che, ad un certo punto del mese, incontrano difficoltà a far quadrare il proprio bilancio familiare (in aumento del 6,3% rispetto al 2010). In un contesto di questo tipo, il rischio usura per le famiglie italiane è elevato», ha detto il segretario nazionale Ivano Giacomelli. «A confermarlo sono proprio i dati Eurispes attraverso il cosiddetto Indice di Rischio Usura, (“Iru”, con valore da 0 a 100) che si basa “sull’analisi di quelle variabili di contesto socio - economico che si ritiene possano influenzare il grado di vulnerabilità e/o permeabilità di un territorio rispetto” a: quadro economico, sistema bancario, tessuto imprenditoriale, criminalità. Nella classe di rischio “alto” (IRU 60-80) tutte le regioni appartengono al Sud con valori IRU medi provinciali del 68,1 per la Puglia. Inoltre rileviamo che lo stesso fenomeno dell’usura ha subito, nel corso degli ultimi 20 anni, considerevoli cambiamenti: dallo strozzino o il cravattaro che lavora da solo, agisce nel quartiere o nel luogo del lavoro e fa leva sul rapporto fiduciario con la vittima; si è passati all’usura dei colletti bianchi, in questa forma di usura a prestare i soldi a tassi altissimi sono gli insospettabili professionisti dell’usura che agiscono grazie ad una rete di contatti e hanno affinato le proprie armi. Insomma, l’usura è uscita dall’ambito dei fenomeni di scambio di tipo personale per entrare in realtà economiche più complesse, all’interno di un contesto socio- economico che versa in serie difficoltà». IL FILM: UNA STORIA VERA PER RACCONTARE IL DRAMMA Il cortometraggio “Buonanotte San Tino” (regia di Federico Moschetti, scritto da Giovanni Laccetti e con la partecipazione amichevole di Andrea Roncato), nasce da una storia vera. La vittima non è un uomo che sperpera i propri averi, cadendo nelle grinfie dello strozzino, ma è un lavoratore, un padre di famiglia che versa in condizioni economiche difficili, che non riesce ad arrivare alla fine del mese e che viene raggirato dal professionista dell’usura. La vicenda narrata è quella di un ristoratore, che caduto nella rete degli usurai si rivolge ad una associazione antiusura, la quale aiuta la vittima ad uscire dalla trappola, supportandola emotivamente e tecnicamente. Il ristoratore ha problemi economici e in un momento di sfogo si confida con il barista, ovvero il “gancio” che si offre di aiutarlo e gli presenta un amico, tale Argenziano, un consulente finanziario che si scopre avere dei legami con un direttore di banca. La vittima entra nel vortice dell’usura e non sa come venirne fuori, l’associazione antiusura rappresenta per lui una via di uscita. Il corto, ideato per un pubblico trasversale, vuole trasmettere un messaggio allo spettatore, evitando la spettacolarizzazione del dramma e affrontando in maniera asciutta e forse anche cruda la vicenda umana della vittima e di chi, cercando di aiutarla, ne subisce l’impatto. Il premio E bravo “il Signor H”: sfortunato ma premiato Il film corto prodotto dalla nostra Banca e da Bunker Lab ha vinto il Festival del Cinema Europeo di Lecce. Ben due premi per la pellicola interpretata da Alessandro Haber 28 D opo aver vinto il Festival del Cinema Europeo di Lecce, aver parlato in chiave cinematografica della crisi economico-finanziaria e dei suoi risvolti umani, aver valorizzato la creatività dei giovani autori, “Il Signor H” il film corto prodotto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe insieme a BunkerLab e interpretato da Alessandro Haber, torna a casa. Vale a dire: nell’Auditorium grottagliese della BCC San Marzano di San Giuseppe. Lì, il progetto era stato presentato il 18 maggio di un anno fa, e lì è ritornato per essere proiettato. L’appuntamento, per partner e sponsor dell’iniziativa, ha mostrato anche il backstage del film girato la scorsa estate nel versante orientale della provincia di Taranto. L’opera ha visto la luce grazie alla prima edizione del concorso “Finanziamo il tuo sogno. Anche se corto”, indetto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, in collaborazione con Bunker lab, che ha premiato, fra le 50 giunte da tutta Italia, la migliore sceneggiatura da cortometraggio, scritta da Fabio Ferretti De Virgilis, in grado di raccontare i risvolti umani della grande crisi economico-finanziaria. Lo scorso gennaio la presentazione al Bif&st di Bari, e ad aprile, il film diretto da Mirko Dilorenzo, ha vinto il Festival del Cinema Europeo di Lecce ricevendo i premi “Puglia Show” e “Agustus Color”. Fra le altre novità del progetto, la BCC San Marzano di San Giuseppe è stata protagonista del progetto pilota del “tax credit”, essendo la prima banca su scala nazionale ad aver compiuto favorevolmente l’iter della normativa che detassa gli investimenti delle aziende nel mondo del cinema. Alessandro Haber ha interpretato la parte del protagonista, il signor H, un uomo che, in un contesto fatto di apparenza e ostentazione, di cultura del consumo e di incubi reali, come la perdita del lavoro, ritrova la strada dopo essere entrato nel suo incubo personale. Insieme con lui, altri interpreti del panorama artistico, non solo cinematografico. Mingo De Pasquale (presente alla proiezione grottagliese), inviato speciale di Striscia la Notizia che, insieme con Fabio De Nunzio, forma la nota coppia d’assalto “Fabio & Mingo”. E, nella sua prima prova in veste di attrice, Catena Fiorello, scrittrice e conduttrice televisiva. Il film è stato girato interamente a Maruggio. Tutta la comunità ha partecipato con entusiasmo alle riprese. In particolare, si è cimentata nella recitazione la signora Luisa Stanca, di Manduria. Una parte da coprotagonista, che l’ha vista recitare accanto ad Alessandro Haber, nel ruolo della madre di H. L’opera è stata realizzata, inoltre, in collaborazione con il Comune di Maruggio e con l’Apulia Film Commission. «Quello conseguito – dice il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo – è un risultato che dedichiamo a tutti i giovani: a quanti si mettono in gioco continuamente perseguendo le loro aspirazioni e ambizioni. Ma anche a tutti coloro che, giorno dopo giorno, si confrontano e cercando di combattere contro una crisi economica che è diventata sempre più crisi sociale». Per il Direttore Generale Emanuele di Palma: «In meno di un anno siamo riusciti a lanciare e completare un percorso complesso e di qualità valorizzando soprattutto i nostri giovani. La presentazione di lunedì 9 maggio, vuole essere anche un momento di ringraziamento alle tante realtà aziendali che ci sono state vicine nella realizzazione del progetto. Con “Il signor H” siamo stati tra i primi ad aver intrapreso la strada del tax credit. Operazione che ripeteremo impegnandoci in un lungometraggio». «Questa sfida – dice il Produttore Alessandro Contessa, impegnato in questi giorni sul set de “Il Pasticciere” – è stato un momento entusiasmante che raffor- za l’idea di un Cinema che riesce anche ad attirare investimenti privati. Tutto diventa più semplice quando un progetto viene discusso con gente illuminata che considera la Cultura un’occasione per migliorare la qualità della nostra società. Ogni produttore ha però il dovere di ricambiare la fiducia lavorando su progetti cinematografici di qualità». E ADESSO UN LUNGOMETRAGGIO CON “IL PASTICCERE” Dopo l’esperienza nel film corto, la BCC San Marzano di San Giuseppe continuerà a sostenere il cinema. Riconfermata la partnership con Alessandro Contessa, giovane produttore pugliese (così come il regista Luigi Sardiello) impegnato nelle riprese de “Il Pasticcere”, girato fra la Basilicata e il Salento. La partecipazione sarà all’insegna del Product Placement, una formula che coinvolge il Marchio della nostra Banca. Si tratta di una commedia a tinte noir che racconta le vicende di un pasticcere che non ha mai messo piede fuori dal proprio laboratorio ed è poi costretto da strane circostanze a confrontarsi con l’esterno. Protagonista del film è l’attore siciliano Antonio Catania, già interprete del debutto al lungometraggio di Sardiello, Piede di Dio (girato anch’esso in Salento un paio d’anni fa) nonché di molti altri film tra cui “Il caimano”, di Nanni Moretti, e “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores. Nel cast anche Ennio Fantastichini ed Emilio Solfrizzi. “Il pasticcere”, le cui riprese si svolgono in Salento per alcune settimane, non avrà un’ambientazione riconoscibile, poiché la storia del film si svolge nella Svizzera italiana. Il film ha ottenuto il contributo di 550mila euro da parte del ministero per i Beni e le attività culturali, destinato alle opere prime e seconde. Sardiello, prima di dedicarsi alla regia di lungometraggi, si è occupato di critica cinematografica, dirigendo anche una rivista di settore, e ha firmato diverse sceneggiature, tra cui alcune insieme a Pupi Avati. L’incontro L’Unità d’Italia da quattro angoli diversi Continua la rassegna “Incontro con l’Autore”. Abbiamo ospitato Alessandro Mari con il Romanzo “Troppo umana speranza” Qui sopra: Walther Caforio di Libri&Musica di Manduria, partner del Progetto insieme alla nostra Banca. In alto: Alessandro Mari con Piero Aresta e Silvia Vinci del Presidio del Libro e il Direttore Generale Emanuele di Palma 30 I momenti cruciali dell’Unità d’Italia e del Risorgimento, letti e raccontati da quattro angoli diversi. Da quattro protagonisti destinati ad incrociarsi sotto il Tricolore. Su questo filone si snoda il Romanzo di uno fra i giovani autori più apprezzati del panorama italiano, soprattutto perché con la sua opera-prima è diventato un vero e proprio caso letterario. Alessandro Manni lo abbiamo ospitato nel nostro Auditorium di Grottaglie per presentare “Troppo umana speranza” (Feltrinelli), uno fra i corposi romanzi prodotti negli ultimi anni in Italia (748 pagine). L’iniziativa è stata promossa dalla nostra Banca con Caforio Libri&Musica e la collaborazione de “I Presidi del Libro” e rientra nella stagione che la Banca ionica ha inaugurato per favorire i confronti culturali. Condotto brillantemente da Piero Aresta e Silvia Vinci, l’appuntamento grottagliese è andato ben al di là della presentazione del Romanzo, essedo lo stesso Mari un giovane autore capace di colpire al cuore con il suo modo di porsi genuino e forbito. E’ uno che riesce a parlare alle coscienze e far riflettere. Così, l’appuntamento è diventato anche un momento di confronto sulle tematiche attuali e sugli aspetti salienti dell’Italia moderna. «Il nostro obiettivo – spiega il Direttore Generale Emanuele di Palma – è fare in modo che siano sempre più i momenti di confronto e crescita culturale. Ospitare sul territorio autori e intellettuali non può che favorire il nostro arricchimento stimolando quella sete formativa dalla quale si può certamente trarre qualcosa di utile. L’esperienza di Mari, poi, è davvero singolare perché è la dimostrazione di come i giovani se hanno la caparbietà di insistere e seguire i loro sogni, alla fine riescono a concretizzarli. Non è facile, sia chiaro, ma molto spesso nella vita ci arrendiamo proprio all’ultimo miglio. Ecco perché anche da un incontro con l’autore può nascere un incoraggiamento per trovare la forza interiore che faccia seguire le ambizioni e i progetti personali». Per Walther Caforio: «La cosa importante è creare delle collaborazioni utili per esportare al di fuori dei circuiti noti il dibattito culturale, in modo da intercettare un pubblico sempre più vasto e creare un confronto con gli autori più interessanti del panorama letterario e culturale italiano. Quest’appuntamento rientra in un ciclo già programmato che sarà sviluppato all’interno della nostra provincia nel corso dei prossimi mesi». Il Libro & l’Autore UNA STORIA D’ALTRI TEMPI. FORSE “Troppo umana speranza”, è ambientato nella prima metà del Diciannovesimo Secolo. Sullo sfondo di un’Italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all’erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il Generale Garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima Aninha. Siamo di fronte a un’opera che si muove libera nella tradizione narrativa ottonovecentesca – europea e americana. Racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita. Alessandro Mari scrive un grande romanzo sulla giovinezza. La giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. Una grande storia popolare. Alessandro Mari coniuga la sua esperienza di vita e le sue radici con lo studio di un determinato periodo storico sui documenti e gli archivi, e sceglie di raccontare la storia degli umili, gli intrecci della storia personale di ogni uomo con la Storia collettiva. Storie di uomini e donne qualunque sullo sfondo del Risorgimento. “Non si sa qua- li calzature scegliere, quando si passeggia sulla Storia. Se siano meglio gli scarponi, accettando così l’azzardo di lasciare impronte, modificare il selciato, tracciare nuovi solchi, oppure se siano da preferire scarpe alate, ché si possa camminare senza quasi toccare il suolo”, scrive l’autore nella nota di chiusura del romanzo. Ed è proprio questo che fa la grandezza di Troppo umana speranza, una delle migliori prove narrative degli ultimi anni. Passo dopo passo (come il suo Colombino), Mari costruisce il ritmo narrativo, alternando scarpe alate e scarponi, e subordina la Storia a un amore fatale per il racconto, attratto dalla fascinazione incredibile delle vite degli altri. “Ho voluto la pertinenza ma ho percepito un piacere più forte quando, dentro la verosimiglianza, ho sentito aprirsi la strada dell’immaginazione”: e sono le strade che i grandi romanzieri percorrono. Un innamoramento per la pura narrazione, per il piacere autentico di raccontare storie, di abbandonarsi alla digressione e poi rientrare nel tracciato, con lo sguardo fresco di una scrittura giovane che fa della speranza un presupposto: soprattutto questo è Troppo umana speranza, oltre che un grande romanzo sulla giovinezza del corpo e della mente, ed è cosa rara nella narrativa contemporanea. Alessandro Mari è nato nel 1980 a Busto Arsizio. Si è laureato con una tesi su Thomas Pynchon e ha frequentato la Scuola Holden. Ha cominciato giovanissimo a lavorare per l’editoria, come lettore, traduttore e ghost-writer. “Troppo umana speranza” è il suo primo romanzo. Università Gli studenti in gara con il trading grazie alle Universiadi 2011 L’iniziativa promossa da Directa SIM diventa internazionale e vede anche quest’anno la partecipazione della nostra Banca 32 A nche quest’anno la nostra Banca è a bordo delle Universiadi del Trading, competizione internazionale organizzata per il secondo anno da Directa SIM. Per gli studenti sarà l’occasione per investire con denaro reale sui mercati finanziari entrando in contatto con il mondo finanziario. In questa seconda edizione si sfidano, alla ricerca del colpo migliore sui mercati, ben 93 team universitari. Viene quindi raddoppiato il numero degli sfidanti rispetto all’edizione 2010 che aveva visto la partecipazione di 44 squadre, esclusivamente italiane. Nel 2011 invece, oltre ai 58 team italiani, se ne contano 26 francesi, 7 tedeschi, uno austriaco, oltre alla prestigiosa London School of Economics. Le facoltà che hanno chiesto di partecipare sono 89 (contro le 30 dell’anno precedente). In Italia per lo più del Nord (30 squadre), seguono Sud e isole (19), infine il Centro (11). Notevole il coinvolgimento degli studenti: 383 ragazzi contro i 181 della prima edizione, con 89 docenti di riferimento per le squadre (erano 18 l’anno scorso). L’iniziativa nasce dalla volontà di Directa di voler avvicinare il mondo del lavoro con quello delle Università, dando quindi agli studenti la possibilità di testare direttamente sul campo il loro grado di conoscenza delle dinamiche che regolano i mercati. A tal fine la SIM torinese fornisce 5.000 euro di denaro reale per ogni squadra, investendo quindi nell’iniziativa complessivamente 465 mila euro. La manifestazione, inoltre, si pone lo scopo di supportare la ricerca universitaria, le plusvalenze infatti rimarranno ai partecipanti, mentre le minus saranno prese in carico da Directa; infine, il professore di riferimento della squadra vincitrice riceverà un sovvenzionamento per un progetto di ricerca. A suggellare ulteriormente il legame Università / Impresa il progetto prevede l’attivazione di stage presso importanti istituzioni finanziarie, compresa la nostra Banca. La prima edizione ha visto vincitrice la Luiss Blue Team, dell’Università Luiss Guido Carli di Roma; i componenti del team sono riusciti a ottenere un attimo inserimento professionale e sono oggi impiegati in attività di alto livello: Clara Fabiola Oliva, caposquadra, è in Alitalia, Francesco Cordua, continua ad operare in Borsa in maniera indipendente e gestisce un sito di informazione e analisi finanziaria; Simone di Veroli ha accettato un Internship presso D. Grosser and Associates Ltd a New York. Tra gli altri partecipanti molti sono riusciti a ben inserirsi nel mercato del lavoro, ad esempio i componenti del team Alpha Brothers, dell’Università di Tor Vergata adesso lavorano presso BAIN & Company e KPMG. Formazione • Ramona Mellone Finanza-Credito-Investitori: percorsi di sviluppo delle imprese spin-off U n’idea imprenditoriale per “sopravvivere” ha bisogno di essere alimentata, per questo motivo Finindustria srl, Holding di Partecipazione di Confindustria Taranto ha avviato con l’Università del Salento un importante percorso formativo al fine di sostenere le idee imprenditoriali più “convincenti” che nascono dal contesto accademico. Il progetto si inserisce nell’ambito della convenzione sottoscritta il 16 giugno 2009, Finindustria Srl, Confindustria Taranto e Università del Salento, con l’intento di svolgere una serie di azioni nei confronti degli spinoff promossi dalla stessa Università. In particolare, la mission del progetto dal titolo “Finanza – Credito – Investitori: percorsi di sviluppo delle imprese spinoff”, è quella di preparare la compagine aziendale ed il management al confronto con il sistema finanziario, le banche e gli investitori per sviluppare il business aziendale. Si tratta di un’opportunità unica per i partecipanti che possono, così, acquisire un quadro concettuale e metodologico per l’ottimizzazione delle decisioni in ordine al reperimento ed all’impiego dei capitali necessari per supportare il posizionamento competitivo della propria impresa. Il percorso formativo, articolato in sette giornate formative prevede quattro sessioni teoriche incentrate sulla finanza sul credito; due sessioni pratiche rivolte a preparare i giovani imprenditori alla redazione del business plan ed una sull’analisi di casi aziendali di successo. La nostra Banca al fianco del progetto di Finindustria con l’Università del Salento Il Team di lavoro impegnato nel percorso formativo dedicato al sistema delle imprese spin-off è costituito da professionisti e docenti universitari con comprovata esperienza nell’ambito della “Finanza Innovativa” e dell’Innovazione. Partner d’eccezione del progetto, la BCC San Marzano di San Giuseppe oltre a sostenere l’iniziativa di formazione nella fase di preparazione dei giovani imprenditori supporta il progetto anche come ente finanziatore. Una volta trovate tutte le informazioni, il successivo passo è quello di farsi conoscere; molte idee imprenditoriali restano tali, senza cioè trasformarsi in impresa vera e propria, perché il modo di porsi nei confronti di un interlocutore disposto ad offrire risorse finanziarie, competenze manageriali, non è corretto o perché esistono forti incoerenze all’interno del progetto. Per questo motivo, al termine del percorso formativo è organizzato un “Business-match”, un’importante occasione per presentare le realtà produttive, i progetti in cantiere e le idee innovative ad una platea di investitori, alcuni dei quali, di provenienza da altre regioni, interessati a sviluppare un business nuovo o già esistente. Si tratta, pertanto, di un importante progetto innovativo e pilota che chiede ai giovani imprenditori di “farsi avanti” affinché la propria idea possa trasformarsi in un’impresa di successo. 33 Sicurezza Commercianti più protetti con la videosorveglianza L a nostra Banca al fianco delle attività commerciali di Taranto nell’iniziativa “Negozi e Imprese in Sicurezza”. Con un investimento, non particolarmente impegnativo, è possibile migliorare il livello di sicurezza della propria attività e delle persone che vi operano. Un sistema di videoallarme antirapina, collegato con le sale operative delle forze dell’ordine e degli istituti di vigilanza privati, potrà contribuire a dare più sicurezza ai negozi e alle imprese. Dopo una prima esperienza, effettuata qualche anno fa Confcommercio, Confesercenti e Federfarma della provincia Taranto hanno sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa con la Prefettura di Taranto, con l’obiettivo di definire le linee guida di un sistema di video allarme antirapina, collegato telematicamente alle sale operative di Carabinieri e Polizia di Stato, e degli istituti di vigilanza privata, al fine di migliorare il livello di sicurezza delle attività del territorio provinciale. Il nuovo protocollo, recepisce i contenuti dell’intesa del 2009 tra Ministero dell’Interno e Confcommercio Imprese per l’Italia e Confesercenti, e tra il Ministero e Federfarma, finalizzato ad aumentare il livello di tutela degli operatori economici mediante l’impiego dei più moderni strumenti tecnologici. Il sistema di videosorveglianza TV a circuito chiuso certamente non rappresenta la soluzione totale al problema, ma può 34 Avviato un progetto comune fra Confcommercio, Confesercenti e Federfarma con il coinvolgimento di Prefettura e Questura e il sostegno della nostra Banca essere uno strumento utile per le imprese che intendano migliorare il proprio standard di sicurezza. Con il nuovo Protocollo, le Organizzazioni di categoria si impegnano a dare massima divulgazione al progetto “Negozi e Imprese in Sicurezza” al fine di incentivare l’adozione da parte delle imprese di impianti di Videosorveglianza TV a Circuito Chiuso. Al fine di incentivare le imprese a dotarsi di tali impianti, si è definito ed approvato un accordo quadro con la BCC di San Marzano di San Giuseppe per il finanziamento, a condizioni vantaggio- se, alle imprese. Condizioni dell’Accordo: importo massimo finanziabile 4.000 euro; tasso fisso 6%. Sottoscritto da Confcommercio, Confesercenti e Federfarma un protocollo di intesa con CGIL, CISL, UIL e UGL presso la Direzione provinciale del Lavoro per gli aspetti inerenti la tutela dei lavoratori ripresi da impianti di videosorveglianza. Il Protocollo fa riferimento ad un più ampio progetto della Prefettura di Taranto, basato su una forte sinergia istituzionale a vari livelli. In tale contesto si inserisce: il ritorno al Borgo (da tempo sollecitato da Confcommercio e Confesercenti) del Commissariato di Polizia; la progressiva responsabilizzazione della Polizia locale e provinciale nelle attività di sicurezza urbana e controllo del territorio; il Progetto “Mille occhi sulla città”, coordinato dalla Questura di Taranto che prevede il coinvolgimento delle guardie giurate nel supporto informativo e di allertamento delle Forze dell’ordine. Normativa Controversie, tentare un accordo si può C on l’entrata in vigore del D.Lgs. 28/2010, sarà possibile ottenere il riconoscimento dei propri diritti senza attendere i lunghissimi tempi della giustizia civile. E’ un passo in avanti importante verso lo snellimento dei tempi della giustizia. Dallo scorso venti marzo, infatti, prima di iniziare una causa civile avente ad oggetto diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, contratti bancari ed assicurativi, risarcimento del danno derivante da colpa medica o da diffamazione a mezzo stampa, è necessario esperire un tentativo di conciliazione davanti ad un organismo autorizzato. Tale procedura dovrà avere una durata massima di quattro mesi, consentendo di evitare il ricorso alla giustizia ordinaria, con un notevole risparmio di tempo e denaro. La Camera di Conciliazione Jonica, ente di formazione ed organismo di mediazione accreditato presso il Ministero di Giustizia con il sostegno della nostra Banca, con l’entrata in vigore di tale riforma, ha promosso a Grottaglie, nell’Auditorium della BCC San Marzano di San Giuseppe, un corso di formazione per mediatore civile e commerciale della durata di 54 ore. A numero chiuso per un massimo di trenta partecipanti, il corso ha avuto adesioni da ogni parte della provincia ionica. A tutti i partecipanti è stato rilasciato un attestato che consentirà di svolgere l’attività di mediatore civile in tutto il territorio nazionale. La Camera di Conciliazione Jonica e la nostra Banca hanno sostenuto un apposito percorso formativo per mediatori civili I benefici della nuova normativa non si sono fatti attendere. Secondo Unioncamere, infatti, in appena quaranta giorni sono quasi duemila le richieste di conciliazione giunte alle Camere di Commercio. «La mediazione civile – spiega il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - sta appena cominciando a dimostrare le sue potenzialità quale strumento davvero efficace di giustizia alternativa nei rapporti tra le imprese. Siamo solo all’inizio di una rivoluzione silenziosa e pacifica che potrà liberare risorse preziose per lo sviluppo del Paese. E, sebbene la legge ponga un limite massimo di 4 mesi per concludere la procedura, in soli 40 giorni il 17,2% di quelle avviate si sono già definite e, di queste, quasi un quarto con un accordo ritenuto soddisfacente dalle parti. In alcune Camere, il tasso di conclusione positiva è addirittura superiore al 50%». Secondo i dati del monitoraggio di Unioncamere, il valore medio delle mediazioni obbligatorie tra imprese, definite nei primi 40 giorni presso gli uffici delle Camere di commercio, è stato di oltre 79.500 euro. Un valore che passa a 146.000 euro circa se l’analisi si limita alle mediazioni nelle sole materie di contratti assicurativi, bancari, finanziari, patti di famiglia e affitto di azienda. A ricorrere di più alla mediazione sono state finora le imprese del Nord-Ovest (27,6% di tutte le istanze), seguite da quelle del Nord-Est (40,7%). Meno intraprendenti, per il momento, le imprese del Centro (23,7%) e del Sud e Isole (8%). 35 Legalità • Alessandro Leo “E!State Liberi”. I giovani si sporcano le mani nella terra Anche quest’anno tornano i campi di lavoro sui terreni confiscati promossi dall’Associazione Libera e sostenuti dalla nostra Banca 36 T ornano i campi di lavoro sui terreni che una volta appartenevano ai boss delle principali organizzazioni criminali. Dalla Piana di Gioia Tauro sulle proprietà confiscate ai Piromalli, alle terre un tempo appartenenti a Brusca e Riina nel corleonese, passando per la Puglia sulle tenute che erano della famiglia Screti nella provincia di Brindisi. Sono alcuni esempi dei campi di volontariato estivo “E!State Liberi” organizzati da LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: un popolo di ragazzi che si impegna “per un’estate della legalità e della solidarietà”. Vacanze in controtendenza rispetto a quelle scelte dalla maggior parte dei giovani, che però fanno registrare un boom di adesioni. Migliaia di volontarie e volontari che ogni anno scelgono di lavorare nelle cooperative sociali gestite dall’associazione fondata da Don Luigi Ciotti. Ragazze e ragazzi che “sgobbano” là dove nasceva il potere dei più temuti boss mafiosi. Tanti volontari e volontarie scelgono di fare un’esperienza di volontariato e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Segno questo, di una volontà diffusa tra i giovani di essere protagonisti e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione. In Puglia i volontari saranno ospitati dalla cooperativa Terre di Puglia - Libera Ter- ra nella villa confiscata al boss Screti in agro di Torchiarolo. Cinque campi per tutta l’estate, organizzati in collaborazione con Libera e l’Arci Emilia - Romagna. E!state Liberi 2011, proposta da LIBERA, si realizza anche attraverso la sinergia e il protagonismo di molte associazioni e il sostegno della nostra Banca. Attivamente impegnati sono i coordinamenti territoriali di Libera, le cooperative sociali che aderiscono a Libera Terra e che si impegnano tutti i giorni nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie nonché dell’Agenzia cooperare con Libera Terra. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero per la Gioventù, dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e l’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati alle mafie. L’obiettivo principale dei campi di volontariato e di studio sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. E!state Liberi è la rappresentazione più efficace della memoria che diventa impegno, è il segno tangibile del cambiamento necessario che si deve contrapporre alla “mafiosità materiale e culturale” dilagante nei nostri territori. Scuola • Federica Spina - Federica Zanzico I nostri giovani protagonisti della Legalità I Il Liceo Classico “V. Lilla” adotta il motto: “Iuris praecepta sunt: honeste vivere et alterum non laedere. A ottobre un convegno sull’economia pulita con la nostra Banca l liceo classico “V. Lilla” ha realizzato in atto un progetto PON biennale con lo scopo di educare i giovani studenti alla legalità, alla convivenza civile, e alla conoscenza dei fenomeni legati allo sviluppo socio-economico del territorio. Il progetto, “Le(g)ali al Sud” ha contato fra le classi del II liceo ben quaranta adesioni e ha appassionato tutti i partecipanti per la varietà delle sue attività. I giovani “aspiranti alla legalità”, hanno realizzato la visita al carcere di Lecce e un week-end da trascorrere negli ex possedimenti agricoli confiscati alla mafia. Il progetto è partito a metà marzo e gli studenti hanno tenuto incontri pomeridiani e mattutini con Alessandro Leo dell’associazione “Libera” che si occupa dei beni confiscati alla mafia e con il magistrato Milto Stefano De Nozza. Il progetto prevede anche un OST sulla legalità che si è svolto presso il laboratorio Urbano “In punta di piedi” , durante il quale gli studenti sono stati divisi in gruppi e ogni gruppo ha trattato le problematiche legate al microcosmo francavillese, ma che in realtà affliggono l’intero Paese. Sono inoltre state svolte visite mattutine presso il Consiglio Regionale della regione Puglia, che ha sede in Bari, dove è stata simulata una seduta di Consiglio Regionale; e presso il Tribunale di Brindisi dove gli alunni hanno assistito a due giornate di un processo penale. L’iniziativa parte a settembre con la realizzazione di un corto con la regia di Alessandro Zizzo, di una canzone, di un logo, della celebrazione cittadina dell’Aiuola della Legalità (che ricorda il sacrificio del maresciallo dei carabinieri Antonio Dimitri) e un Convegno sui temi della criminalità legati alle attività economico-sociali partendo dalla pubblicazione di un interessante volume “Mafiaeconomy” del giornalista Antonio Pezzuto. La presentazione vedrà coinvolti il Sostituto Procuratore Milto De Nozza, il Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele di Palma, il Presidente del Consorzio degli Imprenditori di Francavilla, Leonardo Bianco. Previsti, inoltre, una serie di incontri con protagonisti che hanno vissuto da vicino il clima dell’illegalità. 37 Restauro • Padre Salvatore Discepolo COME SOSTENERE IL RESTAURO È possibile effettuare donazioni volontarie destinate al restauro della Cupola del Santuario San Francesco de Geronimo di Grottaglie, effettuando il versamento sul conto corrente della BCC San Marzano di San Giuseppe 13468749. Codice IBAN: IT28K0881778890003100004628 La parte superiore della Chiesa di San Francesco de Geronimo ha bisogno di intervento immediato G rottaglie è famosa per aver dato i natali al più grande missionario urbano dei tempi moderni ed uno dei più grandi taumaturghi: San Francesco de Geronimo, gesuita (1642). Ora, una parte del Santuario a lui dedicato, nel centro storico di Grottaglie (adiacente alla sua casa natale) ha bisogno di un urgente intervento di restauro. Nello specifico, ad essere stata danneggiata dall’erosione dei tempi e dalle rovinose infiltrazioni, è la maestosa cupola risalente così come il resto della chiesa alla prima metà dell’Ottocento. Il disegno di questo tempio, oggi Santuario, è sul modello del Gesù Nuovo di Napoli e fu realizzato da P. Cavallo, un altro gesuita. E’ a pianta greca con tre navate divise da simmetrici pilastri corintoromani, quattro dei quali sorreggono la cupola, che svetta sugli edifici vicini 38 Per la Cupola è l’ora della solidarietà ed è inserita in un suggestivo panorama. L’interno, in tre navate con abside e cupola, è elegante e luminoso. Le pareti sono adornate da stucchi, affreschi, tele e arricchite da quattro pregevoli quadri provenienti dal Museo di Napoli, dono del Re Ferdinando II. Gli affreschi sono dei pittori Domenico Carella, Ciro Fanigliulo e Arcangelo Spagnulo. Nella volta si ammirano pregevoli lavori di stucchi con arabeschi, rose, corone e ghirlande. E’ alta 24 metri. Il cupolino slanciato è illuminato da 8 finestre. Alla sommità del cupolino una ventarola con un angelo. Magnifica la cupola del tempio che all’esterno è ricoperta da piastrelle lucide policrome in ceramica locale. In fondo alla navata sinistra si trova la cappella del Santo. Nonostante vari interventi di manutenzione ordinaria eseguiti negli anni sia all’interno che all’esterno del Santuario, un’accurata ispezione alla cupola ha registrato oggi seri danni al suo rivestimento esterno. Il tempo, gli eventi meteorologici hanno compromesso all’80% le circa 5.000 piastrelle e le infiltrazioni d’acqua minacciano la staticità della stessa. Come avvenne nel 1832 dovrebbe rinnovarsi l’impegno della società civile a sostenere economicamente oggi il restauro della cupola e domani tutto ciò che serve a mantenere integro il Santuario, non solo per il valore monumentale e religioso dello stesso, ma per custodire nel tempo le spoglie del Santo grottagliese. Il progetto di restauro si attesta attorno ai centomila euro, una piccola parte è stata già raccolta, ma il più deve essere fatto. Speriamo nella Provvidenza Divina, ma soprattutto nella bontà degli uomini. Il convegno • Micol Bruni Unità d’Italia e Risorgimento: quale legame? U nità d’Italia e Risorgimento: quale legame? Per cercare di far luce su questo stretto rapporto, è stato promosso un Convegno nazionale di Studi ospitato nell’auditorium della nostra sede grottagliese. L’iniziativa rientra nelle attività di promozione culturale dell’Associazione Koinè e del Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi ha visto la collaborazione della Marina Militare, del Comune di Grottaglie, del Liceo Artistico, del Piccolo Teatro Grottagliese, della nostra Banca e la consulenza scientifica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un Convegno che ha suscitato interesse aprendo prospettive ad una vasta dialettica che ha sottolineato l’importanza dell’Italia come codificazioni di un villaggio etnico e di una eredità che nasce dall’età greco - romana nelle prospettive di discussione sia riferite all’Unità d’Italia che alle tematiche rivolte complessivamente al Risorgimento. I lavori sono stati introdotti dalla relazione di Pierfranco Bruni, Responsabile del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del Progetto su “Etnie, Letteratura e Risorgimento” che ha affrontato questioni legati al concetto di incompiutezza dell’Unità d’Italia parlando del Risorgimento come identità di Patria. Sono seguite le relazioni dello storico Mario Guadagnalo che ha parlato del contributo di Taranto e dei tarentini all’Unità d’Italia e l’avvocato Nicola Traversa che si è soffermato su una Unità d’Italia da rileggere alla luce del ruolo avuto dal Brigantaggio politico postunitario. La serata è stata coordinata da Roberto Burano, presidente dell’Associazione Culturale Koinè – Giuseppe Battista che ha motivato l’importanza del Convegno che ha visto protagonista il Piccolo Teatro Grottagliese con la recita di brani dedicati al risorgimento e gli alunni del Liceo Artistico che hanno esposto interessanti lavori sul tema risorgimentale e unitarista. Il Risorgimento all’interno del valore di Patria in un attraversamento tra divergenze e convergenze politiche e antropologiche le cui motivazioni sono da rintracciarsi nello studio di una letteratura e di una storia che hanno raccontato sia la stagione Risorgimentale d’inizio ‘800 (da Silvio Pellico a Luigi Mercantini) sia quella riferita ai “miti” garibaldini con la presenza di scrittori come Ippolito Nievo sia la contestualizzazione borbonica con i percorsi che vanno dalle Insorgenze al Brigantaggio con aspetti relativi a scrittori come Tomasi di Lampedusa e Carlo Alianello sia alle relazioni politiche tra Mazzini e Garibaldi. Il Convegno pur partendo da una tematica generale, quale è stata quella trattata da Pierfranco Bruni, ha sollevato aspetti peculiari che hanno interessato il territorio meridionale e pugliese in particolare. L’Auditorium BCC di Grottaglie ha ospitato un interessante Convegno di Studi in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità del nostro Paese 39 Volontariato La BCC San Marzano vicina ai bimbi con ABIO L Proficua collaborazione per garantire ai bambini ospedalizzati assistenza e serenità a nostra Banca vicina all’ABIO per far sorridere i bimbi ospedalizzati. La BCC San Marzano di San Giuseppe, infatti, quest’anno ha sostenuto in maniera importante il progetto di volontariato che fa capo all’impegno e alla passione di tanti cittadini, pronti ad alleviare le sofferenze dei bambini ospedalizzati. La Fondazione onlus che ha una propria importante costola operativa a Taranto (operativa in maniera attiva e capillare dal dicembre del 2009), si occupa del COS’È ABIO ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, è stata fondata a Milano nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale. I volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contatto con la struttura ospedaliera. Fondazione ABIO Italia Onlus coordina e promuove, sul territorio nazionale, l’attività delle 63 Associazioni ABIO locali che con i loro 5.000 volontari offrono un valido e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie. Abio, è stata promotrice e protagonista della redazione della Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale, cui ha prestato il proprio volto Beppe Severgnini. I volontari ABIO sono persone che tra i vari impegni di studio, lavoro e famiglia hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo ai bambini e agli adolescenti che si trovano in ospedale e ai loro genitori. Per ulteriori informazioni: www.abio.org 40 miglioramento della vita dei bambini ricoverati in ospedale. Nello specifico, Abio Taranto accoglie i bambini durante l’ospedalizzazione, nel reparto di pediatria dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto. Molteplici le iniziative messe in cantiere nella prima parte dell’anno: dalle attività di sensibilizzazione dei progetti attraverso le uova pasquali, fino al concerto della Fanfara della Marina Militare di Taranto. Nello specifico, per Pasqua 2011, è stata realizzata una raccolta di fondi attraverso la vendita di uova di cioccolata contraddiostinti dal logo Abio, del peso di 100 grammi al prezzo di 5 euro. «I fondi - spiega la responsabile Deborah Cinquepalmi - sono destinati all’acquisto di un macchinario necessario per il reparto, che servirà per individuare le patologie dell’apparato urinario dei piccoli pazienti». I clienti hanno risposto in maniera molto sensibile all’iniziativa, acquistando le uova nelle filiali della BCC San Marzano di San Giuseppe ma soprattutto avvicinandosi all’associazione. Sono stati raccolti circa settecento euro che contribuiranno all’acquisto dell’apparecchiatura medicale uroflussometro. A quest’iniziativa ha fatto seguito il concerto, gratuito, della Fanfara Dipartimentale della Marina Militare al Circolo Ufficiali. La serata, particolarmente riuscita, è stata finalizzata alla sensibilizzazione, conoscenza e promozione sul territorio del lavoro svolto nei reparti di pediatria dai volontari ABIO. Volontariato LILT, nuova sede per continuare la sfida L a Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) in prima fila nel campo della prevenzione. Il sodalizione, del quale la nostra Banca è partner, è particolarmente attivo a Taranto tanto che ha inaugurato la nuova sede provinciale, più ampia e spaziosa. Il quartier generale del sodalizio presieduto da Perla Suma, è al quarto piano del Piazzale Bestat al civico 31 di Taranto, ed è aperto in orari alterni dal lunedì al venerdì. Anche quest’anno, particolarmente riuscita, inoltre, è stata la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, giunta alla decima edizione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sono state distribuite centinaia di bottiglie di olio extravergine di oliva pugliese per prevenire il cancro a partire dalla tavola. Ribadito, dunque, l’importante concetto che la prevenzione rappresenta lo strumento più efficace per combattere i tumori, avanzando la centralità che in questa battaglia ricopre la cosiddetta dieta mediterranea, peraltro di recente proclamata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. L’intento è anche quello di dare seguito ai pronunciamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima in un buon 30% i casi di tumore che potrebbero non insorgere proprio grazie alla prevenzione primaria. Perla Suma taglia il nastro della nuova Sede LILT insieme al Prof. Aldo Schittulli e al Sindaco di Taranto Ezio Stèfano. In basso: l’iniziativa dell’AIDO al Liceo Artistico di Grottaglie AIDO: la donazione incontra gli studenti Un progetto dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) per diffondere la cultura della donazione soprattutto nei confronti dei giovani. L’iniziativa è del Gruppo AIDO di Grottaglie, che ha sede nell’Ospedale San Marco cui va il merito per organizzare, annualmente, incontri con gli studenti delle ultime classi delle Scuole superiori cittadine, per accompagnare i giovani a compiere una scelta consapevole nel dichiarare la propria volontà in merito alla donazione degli organi. «Quest’anno – spiega la coordinatrice, Luisa Radicchio -, è stato indetto un concorso a premi tra gli studenti del Liceo Artistico di Grottaglie, al fine di motivarli e sensibilizzarli ulteriormente. Grazie al sostegno della nostra Banca siamo riusciti a concretizzare tre borse di studio per altrettanti elaborati artistici realizzati dagli alunni. Il progetto è partito sulla base della canzone “Ti amo anche se non so chi sei” incisa da Massimo Ranieri per l’AIDO». Alla cerimonia di premiazione, sono intervenuti oltre che i giovani, anche i docenti che hanno reso possibile l’iniziativa, il dirigente scolastico Prof. Antonio Pranzo, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Grottaglie e dei cittadini che con il loro sostegno hanno contribuito al progetto e il responsabile delle relazioni esterne della nostra Banca, Rocco Viola. 41 Territorio I “Sapori di un volta” buoni per sempre A San Giorgio Jonico promosso un percorso eno-gastronomico per valorizzare i prodotti autoctoni. In vetrina tutte le migliori qualità di vino e un ricco assortimento di piatti locali 42 I gusti della nostra Terra protagonisti a San Giorgio Jonico con l’evento “Sapori di una volta”, che ha valorizzato i prodotti enogastronomici autoctoni al fine di tutelare, promuovere e rilanciare l’identità del territorio, riportando alla luce le tradizioni gastronomiche autentiche e le produzioni di qualità. L’iniziativa, nata dalla collaborazione con il Comitato per i festeggiamenti di San Giorgio Martire, e sostenuta dalla nostra Banca, ha avuto quale obiettivo dichiarato quello di disegnare un nuovo scenario per il settore agroalimentare locale, sostenendo il recupero e la valorizzazione dei processi produttivi che trovano il loro sviluppo nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. Il singolare percorso enogastronomico si è svolto nel centro storico della cittadina, partendo da Via Madonna della Croce. Alle decine di visitatori, accorsi da ogni parte della provincia tarantina, è stata fornita la possibilità di degustare, all’interno di stand attrezzati, i vini Doc e Igt delle più importanti cantine del territorio jonico, accompagnati da assaggi di piatti tipici della tradizione locale. Attraverso un piccolo contributo per far fronte alle spese organizzative, ad ogni partecipante è stato data in dotazione una sacca porta-calcice e un calice ricordo della manifestazione. Particolarmente gustoso il menu offerto: dai gustossimi “gnocchi del bosco” con funghi, salsiccia e pancetta, a “involtini e polpette al sugo del castello”, arrosto misto alla brace, formaggi e latticini locali, un vasto assortimento di prodotti da forno, focacce e saltimbocca, pane di kamut, orzo e avena, biscotti e dolci secchi. Particolarmente riuscita, l’iniziativa è stata arricchita da performance musicali live: dalla musica popolare al dj set. Da segnalare, a tal proposito, il coinvolgente concerto dell’Associazione Selva Cupina che ha esaltato le tonalità musicali del Salento. L’associazione Selva Cupina nasce dalla tradizione dalla ricerca storicomusicale della zona sopratutto del territorio tarantino. Il Presidente Pino e i sei componenti del gruppo: Vincenzo, Natascia, Tony, Dario, Emma e Fabio portano avanti questa loro passione, riproponendo i brani che caratterizzano le proprie radici culturali, dal Salento allo Jonio, arrivando al Gargano, con pizziche, tammurriate, stornelli, tarantelle, alla riscoperta dei suoni e delle voci della nostra cara e amata Terra Puglia. Associazioni Garantito, è tutta un’altra musica La Corale di Francavilla Fontana, sostenuta dalla nostra Banca, è fra i gruppi più ricercati della Puglia È diventata una fra le corali più importanti della Puglia, ricercata per performance estremamente emozionali e di spessore. E’ la Corale di Francavilla Fontana, associazione musicale sostenuta dalla nostra Banca, protagonista di esecuzioni magistrali. «Come gruppo musicale a vocazione cristiana – dice il Presidente Giorgio Rodia – siamo impegnati in prima persona nel trasmettere il messaggio della Chiesa attraverso l’arte della musica. I simboli dell’appartenenza sono segnali evidenti che come scelta di vita ci vedono protagonisti attivi. Su questo filone si è inserito il concerto dedicato alla Via Crucis con il quale trasmettiamo quel pathos misto di riflessione e spiritualità su uno dei momenti cardini della vita della Chiesa». La Corale, oggi è diretta dal Maestro Cosimo Romano e l’ultimo concerto, “Via Crucis” appunto, è un percorso acuto che viaggia sulle note composte da Padre Serafino Marinosci, che proprio a Francavilla Fontana è nato nel 1869 per poi diventare un vero e proprio autore di primo livello nel panorama nazionale in quanto a musica sacra. La Corale di Francavilla Fontana è uno fra i gruppi storici dello scenario pugliese. Fondata circa 60 anni fa sotto il nome di “Schola Cantorum” ha visto susseguirsi alla sua guida direttori prestigiosi: dal Prof. Giuseppe Caprino e Tommaso Alfonzetti ad Antonio Andriani e Michele Angelotti (divenuto, quest’ultimo, organista della Chiesa di San Maria Maggiore in Roma). Sotto la guida di don Crocifisso Camassa divenne “Schola Cantorum di Santa Maria Goretti”. Nel 1993 diventa ufficialmente la “Corale” di Francavilla Fontana, diretta dapprima dal Maestro Cosimo Romano (eclettico concertista che ha all’attivo anche diverse collaborazioni con il mondo del cinema e svariate composizioni). Molti i soci che hanno assistito all’evoluzione storica del gruppo fin dai suoi albori: dal tenore Arcangelo Dilettis al basso Giorgio Rodia (attuale presidente della Corale). Divisa in 4 registri di voce (soprano, contralto, tenore e basso), la Corale oggi conta 30 elementi e, come detto, è uno fra i gruppi più richiesto e apprezzato in Puglia. 43 Solidarietà Nel cuore del Benin, nasce un silos per mille sorrisi U L’iniziativa, realizzata a più mani, ha visto il sostegno della nostra Banca. Nel Villaggio di Gbessou è stato realizzato e donato alla comunità un deposito che consente di custodire i prodotti agricoli durante gli alluvioni o in tempi di carestia 44 n silos per mille sorrisi. E’ questa l’iniziativa sviluppata dal service progettato a quattro mani, e sostenuto dalla nostra Banca, dal Rotary Bitonto – Terre dell’olio con la Onlus “Gsade ONG” e i giovani del Rotaract Club Taranto. Obiettivo: costruire un silos per lo stoccaggio dei prodotti agricoli nel Villaggio di Gbessou, situato a 49 km dalla capitale Cotonou Laguna in Benin. L’intervento si è reso necessario perché nel Paese, benché l’economia locale sia basata principalmente sulla pesca, si sta sviluppando da qualche anno il settore agricolo: in particolar modo sono coltivati diversi tipi di cereali. Purtroppo, però, il particolare clima del Benin porta ad una concentrazione delle piogge in due stagioni (aprile-luglio e settembrenovembre), per un totale di sette mesi l’anno, provocando continue alluvioni dei fiumi che distruggono quanto prodotto. «Occorrono, dunque, dei magazzini – spiega Lucio Scotti del Rotaract Taranto che ha promosso diverse iniziative per coinvolgere la sensibilità del territorio - dove poter riporre i prodotti agricoli: solo così si potrà garantire la sussistenza dei villaggi e, di riflesso, aumentare l’indipendenza economica dei villaggi e dello stato, consentendo loro l’accesso ai mercati vicini: ricordiamo, infatti, che l’obiettivo del nostro sodalizio è rendere indipendente chi, invece, essendo meno fortunato di noi, è dipendente dagli aiuti stranieri». Attualmente, in Benin, le tecniche di conservazione si limitano ai solai costruiti con materiali precari. I prodotti stoccati sono esposti alle intemperie e agli animali e ciò altera la loro qualità e causando enormi perdite ai produttori. La popolazione del villaggio ha riscontrato la necessità di una struttura di conservazione che permetta di immagazzinare i prodotti per salvaguardare la qualità del cibo per la popolazione e per evitare perdite e conseguenti carestie. Partendo da questa esigenza, a febbraio sono iniziati i lavori di costruzione del silos, del quale beneficeranno direttamente circa 120 agricoltori e orticoltori di Gbessou, 5 cooperative di donne che operano nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli e, indirettamente, la popolazione dei villaggi di Gbessou, di Dekin Afio e di Hounhoué (in totale più di 185.000 abitanti). Lo scorso diciotto marzo, alla presenza delle autorità civili del Comune di Sô-Ava, il deposito per lo stoccaggio dei cereali è stato consegnato alla popolazione del villaggio di Gbessou. Il Comitato di Villaggio, con la guida dei responsabili di una ONG locale e dei rotariani, ha stilato un progetto che analizza i bisogni, valuta i costi e stima i benefici. Il progetto ha previsto la costituzione di una cooperativa di donne addette alla trasformazione dei prodotti agricoli che sarà ospitata nella struttura. Alla realizzazione del magazzino di stoccaggio dei prodotti agricoli hanno contribuito in “ore lavoro” anche gli abitanti del villaggio stesso. Solidarietà Il CIF e la nostra Banca insieme per un’incisiva azione sociale Avviato un percorso nelle scuole e sul territorio per la diffusione delle buone pratiche e del volontariato L a nostra Banca e il CIF di Sava insieme per una nuova politica di socialità. Il CIF è un’associazione senza fini di lucro, promossa e diretta da donne che intendono porre al servizio del bene comune, in modo volontario e gratuito, le proprie capacità e la volontà di contribuire alla costruzione di una società più solidale e più giusta. «Promuoviamo sul territorio di Sava incontri, dibattiti, conferenze per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni rilevanti – spiega la presidente Luigia Gabriella Pedone. Svolgiamo attività di divulgazione su temi che hanno attinenza con la condizione femminile nel contesto della problematica sociale. Organizziamo servizi di sostegno alla famiglia, centri di ascolto per le donne di tutte le età, tramite lo Sportello Donna, con l’aiuto di una psicologa e di un avvocato. Nel corso di quest’ultimo anno scolastico, inoltre, vista la diffusa distorsione del valore autentico della sessualità che sta creando una irresponsabile diseducazione, decisamente nociva per i ragazzi in età evolutiva, indotti a sperimentare la sessualità sempre più precocemente, ha proposto una riflessione sull’educazione sentimentale o meglio sull’ educazione all’affettività, parte integrante ed insostituibile dell’ educazione sessuale. Il dialogo educativo è avvenuto con i ragazzi dell’ Istituto Professionale G. Falcone di Sava attraverso due incontri: il primo con una psicologa dell’ età evolutiva ed il secondo con un medico ginecologo. Gli incontri, pur non essendo esaustivi, hanno avuto l’obiettivo di stimolare e far riflettere sul rispetto della dignità umana e sul valore della sessualità di coppia, per correggere quegli atteggiamenti nocivi che inducono le nuove generazioni a sperimentare la sessualità sempre più superficialmente e precocemente». La stretta collaborazione fra la nostra Banca e il CIF porterà al potenziamento delle attività sociali e dello Sportello Donna, proprio a favore delle ragazze, che, nonostante appaiano sicure di sé, sono disinformate e disorientate. «Come Centro Italiano Femminile – spiega la presidente – siamo convinti dell’enorme sensibilità della nostra Banca, sempre attenta e alle iniziative che possano far crescere e migliorare il nostro territorio. Ecco perché abbiamo inaugurato un percorso comune mirato alla corretta informazione e alla diffusione delle buone pratiche. CIF e BCC San Marzano di San Giuseppe sono la testimonianza pratica della collaborazione con risultati eccellenti in ambito sociale e legale». Su questa strada s’incasella “Le braccia dei fratelli. Le dieci parole chiave del volontariato”, evento realizzato lo scorso maggio a Sava. Uno spettacolo di musica, colori, danza e poesia, offerto dall’Europa Chorus e dal Corpo di Ballo dell’Associazione Jole Corigliano di Taranto. 45 Arte La Ceramica fra innovazione e tradizione Rotary Riva dei Tessali e BCC San Marzano di San Giuseppe al fianco dell’antica arte della creta. La nostra Banca premia gli studenti Il Direttore Paolo Pro consegna la Borsa di Studio alla studentessa Paola Badella 46 “L a Ceramica di Grottaglie e Laterza: l’innovazione nella tradizione”. E’ stata questa la traccia attorno alla quale si è sviluppato un interessante progetto di valorizzazione dell’antica arte ceramica che ha, nei due centri della provincia di Taranto, profonde radici. L’iniziativa, progettata dal Rotary Club di Riva dei Tessali su impulso del presidente Corrado Aprico, è stata sostenuta dalla nostra Banca. L’obiettivo è stato quello di favorire la conoscenza delle ceramiche pugliesi di Grottaglie e Laterza mediante l’esposizione di opere prodotte dagli studenti degli Istituti d’Arte di Grottaglie e Laterza, nonché di opere di noti artisti pugliesi che, anche attraverso un’attività di tipo sperimentale, intendono sempre più esplorare nuove ricerche formali, artistiche e di innovazione tecnologica della ceramica, in linea con la lunga tradizione alla quale attingono continuando a lavorare nelle originarie botteghe di famiglia. In quest’ambito il Rotary Club Riva dei Tessali ha coinvolto i Licei Artistici “G.B. Vico” di Laterza e “V. Calò” di Grottaglie che hanno prodotto delle opere che sono state donate per iniziative finalizzate alla raccolta fondi da destinare alla Rotary Foundation. La nostra Banca, sensibile al mondo scolastico e giovanile ha voluto sostenere il progetto attraverso una borsa di studio assegnata ad una giovane artista dell’Istituto Statale d’Arte di Grottaglie. Paola Badella, della Quinta Sezione Ceramica, è stata premiata dal Direttore Paolo Pro nel corso della cerimonia conclusiva del progetto. «La ceramica – ha detto il Direttore Pro – è uno degli elementi peculiari della nostra tradizione artistica. Il nostro impegno deve essere quello di creare le condizioni affinché ci sia un ricambio generazionale. E per questo occorre scommettere sui giovani, favorendo loro in una formazione adeguata e al passo con i tempi. Il rischio che quest’arte possa presto scomparire c’è ed è concreto se non si creano quelle attenzioni necessarie verso il settore. Per questo bisogna anche sostenere le scuole che hanno il compito difficile di essere impegnate in un segmento delicato quale quello artistico». Le opere dei giovani studenti, insieme a quelle di altri artisti grottagliesi, sono state esposte a Milano nella sede di PwC e Sole24 Ore. «Nei territori di Laterza e Grottaglie, quello delle ceramiche artistiche è un settore ad elevata potenzialità di sviluppo per tanti giovani talenti - commenta Corrado Aprico, Presidente del Rotary Club Riva dei Tessali -. Ritengo che la loro continua ricerca dell’innovazione, pur sempre nel solco di una tradizione secolare, sia una chiara dimostrazione di come, anche nel campo artistico, progresso e internazionalizzazione debbano rappresentare le vie da seguire per arrivare a un efficace e sostenibile sviluppo economico». Cultura Nasce un nuovo progetto: il Premio Letterario “Le Esperidi” La nostra Banca al fianco dello Spi-Cgil e del Caffè Letterario “La Luna e il Drago” per la prima edizione dell’iniziativa Anna Montella (a destra) premia una tra le opere segnalate al concorso È stato il nostro Auditorium di Grottaglie a ospitare un intenso momento culturale sostenuto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e frutto di un progetto nato della collaborazione tra lo Spi-Cgil e il Caffè Letterario La Luna e il Drago, maturato nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale della Donna e articolato in due momenti fondamentali: “l’incontro con l’autore” e la cerimonia di premiazione del concorso letterario nazionale “Le Esperidi” che nell’Edizione 2011 ha celebrato il suo primo atto. Per “l’incontro con l’autore” è stato presentato al pubblico “La Stagione di Mezzo” di Anna Montella, pubblicista esperta in marketing no profit e comunicazione sociale. Il libro, edito dalla casa editrice Pensieriparole di Padova, già presentato a Roma dal Maestro Josè Van Roy Dalì che ne ha curato la prefazione e la prima di copertina, un bellissimo emblematico olio su tela intitolato “L’Allusione”, è stato tenuto a “battesimo” a Grottaglie dalla n.d. Baronessa Elisa Silvatici, critico convegnista e d’arte, Accademico dei Cavalieri di Santo Stefano P&M. “La Stagione di Mezzo” è un libro “matrioska”, una storia tante storie, una dentro l’altra. Ogni storia si innesta su quella precedente continuando un dialogo interiore, pur cambiando protagonisti e situazioni, in un percorso di crescita individuale che si esperisce attraverso “una gita fuori porta” nel vissuto collettivo. Storie che, contrariamente a quanto siamo abituati a pensare, cominciano non già dal primo racconto ma dalla stessa prima di copertina. Altro momento centrale della serata è stato vissuto con la cerimonia di premiazione del concorso letterario nazionale “Le Esperidi”. «Un connubio inusuale, differente per una organizzazione sindacale come lo Spi-Cgil. Un connubio che ci rende orgogliosi perché fa crescere la cultura sul territorio e all’interno della nostra organizzazione» , queste le parole di Eva Santoro – segretario generale Spi-Cgil Taranto. Concetto che è stato sostanzialmente confermato dal successivo intervento di Roberto De Gregorio segretario Spi-Cgil Grottaglie. Su 105 lavori provenienti da tutta Italia, esaminati dal Comitato di Lettura composto da una giuria di esperti, (l’attore/scrittore/poeta Mario Calzolaro, la scrittrice Angela Ferilli, la poetessa Anna Marinelli), presieduta dal critico convegnista e d’arte , n.d. Baronessa Elisa Silvatici, ada aggiudicarsi il primo posto è stata l’opera “Lascia che oggi nevichi” di Pier Luigi Lemmi (Firenze). E’ possibile prendere visione di tutti i lavori premiati e del curriculum degli autori sul sito del caffè letterario La Luna e il Drago (www.caffeletterariolalunaeildrago.org). 47 Sport • Francesco Lenti Trionfo per l’Open di Tennis 2011 Il Trofeo “Città di Grottaglie” sostenuto dalla nostra Banca ha visto la partecipazione di ben 88 tennisti provenienti da ogni parte del Sud Italia Il Consigliere della nostra Banca, Nicola Motolese premia i vincitori della manifestazione grottagliese 48 D aniele Micolani, brilla alla terza edizione dell’open di tennis “Grottaglie Città d’Arte”. L’atleta salentino, tesserato per il Circolo Tennis “Stasi” di Lecce ha battuto in finale con il punteggio di 7-6, 6-4, Antonio Scala, anch’egli giocatore dello stesso circolo salentino. E’ questo il suggello del torneo grottagliese, diventato ormai un’importante vetrina all’interno del calendario interregionale. Gli sforzi organizzativi, che anche in questa edizione, il sostegno fattivo della nostra Banca, sono stati premiati sia dal numero dei partecipanti (ben ottantotto, provenienti da ogni parte del Sud Italia) che dallo spessore tecnico che ha evidenziato come il livello, soprattutto nei giovani sia cresciuto, lasciando così intravvedere qualche spiraglio di ottimismo per il futuro del tennis azzurro, sponda maschile. Non da meno, il pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti dei campi da tennis comunali di Grottaglie in tutte le giornate del torneo. Daniele Micolani, commenta così questa preziosa affermazione nel suo palmares: «Competizione difficile, proprio perché di eccezionale livello tecnico che ha garantito lo spettacolo premiando l’impegno organizzativo». Per lui, come per tutti i tennisti vincitori, il trofeo è stato realizzato in ceramica, esaltando le doti dell’antica arte dei maestri grottagliesi, all’insegna della promozione del territorio. Notevole la soddisfazione per gli organizzatori del Circolo Tennis Grottaglie, impegnati per più di sei giorni consecu- tivi sui campi in terra rossa di Via dei Maratoneti. Un’edizione che sarà ricordata per i problemi climatici dei primi momenti (ampiamente superati nei giorni successivi) e per i giovanissimi campioni locali che si sono contraddistinti nel torneo, tra cui: Alessio De Giorgio, del CT “New Garden” di Taranto, vincitore del tabellone di quarta categoria e Francesco Sasso, dello Sporting Club Bisceglie, vincitore della terza categoria. Da segnalare anche le prove del grottagliese Ceraudo e dei giovanissimi gemelli (appena tredicenni) Luca e Gianni Narcisi del CT di Cisternino, questi ultimi vere e proprie rivelazioni dell’open. “Grottaglie Città d’Arte” si conferma come uno dei più importanti appuntamenti del tennis su terra rossa del meridione d’Italia, dove l’obiettivo prefissato di unire agonismo e socializzazione, attraverso la promozione della cultura sportiva, è stato raggiunto in tutto e per tutto.