Faq. 711 [email protected] [email protected] DOMANDA: Nella realizzazione di una centrale termica per una potenzialità di 200 kW riscaldamento pannelli radianti a pavimento utilizzando come gruppo energetico una caldaia a condensazione, possiamo dare un’indicazione di massima sulla componentistica tecnica con riferimento al secondario? RISPOSTA: Forse ci sono esigenze particolari per questa richiesta in quanto il secondario dovrebbe completarsi con: produzione ACS; presenza dei pannelli solari; fotovoltaico. Atteniamoci a questa richiesta alquanto ristretta. Dovremmo considerare nell’oggetto utenza un impianto ex nuovo. Innanzitutto dobbiamo preoccuparci di realizzare un costruttivo che non dia adito alla formazione di micro corrosioni ferrose o almeno ad un contenimento alquanto ristretto nel tempo, quindi prevedere una componentistica di base formata da: -elementi in ottone : collettori di centrale ; valvolame in genere. -tubazioni: in multistrato nella distribuzione di centrale e nelle diramazioni all’utenza. Evidenziamo nella fig. 6 una realizzazione tipo, dove la componentistica, oltre ad essere in linea alle normative vigenti, si presta ad un controllo globale in risposta alla certificazione energetica ed al “libretto di centrale”, che oggi costituisce un punto cardine ove si dimostri la correttezza nell’esecutivo. Nell’esempio riportiamo un sistema energetico formato da due caldaie a condensazione funzionanti in cascata con relativi gruppi di sicurezza in accordo con le disposizioni della “Raccolta R /2009” Non risulta presente il serbatoio inerziale in quanto possiamo ritenere che il contenuto complessivo di acqua nell’impianto sia superiore a 15 volte la potenzialità del sistema energetico adottato. Si evidenzi al riguardo: 1.Le pompe nel primario saranno in “Classe A” a tre velocità Art.7565ISOL 2.Il separatore idraulico proporzionato per le potenzialità in oggetto previsto per un d=2” con l’attenzione di escludere le intercettazioni al primario come richiesto nella “Raccolta R” in modo da consentire la massima circolazione nel primario (per il dimensionamento riportarsi al portale www.ctenergia.it) Fig.1 3. Valvola miscelatrice a tre vie. La proposta in oggetto è del tipo a pistone con una modulazione pilotata da un servomotore elettromeccanico. Con Il passaggio del fluido a valvola chiusa il trafilamento è contenuto entro il 0,03 % della portata. Otturatore a caratteristica lineare (portata proporzionata all’alzata dello stelo) con una capacità nella regolazione Kv/Kvs ≥ 50 ed una corsa modulante di 5 mm. Per la scelta dimensionale si dovrà far riferimento all’autorità della valvola in re Art. relazione alle perdite di carico nell’intorno della medesima (a monte e a valle della valvola). Fig.2 4. Le pompe, sempre in “Classe A” ,come richiesto dalla normativa, saranno del tipo gemellate a velocità variabile, il calcolo della portata massima si considererà, per i pannelli radianti, con un ∆T di 5°C per una velocità di 1,2 m/s. 5. Per il collettore di distribuzione si prenderà in considerazione una tipologia con una modulistica di Ottone di diametro 2”1/2 a passaggio totale con attacchi da 1”1/2 con intercettazioni integrate. Si prevedono due collettori : mandata e ritorno. Si consideri anche l’impiego della coibentazione termica come evidenziato in figura. Fig.3 Art. 6. Le intercettazioni: si prevedono valvole a sfera a passaggio totale sulla mandata e valvole di bilanciamento sul ritorno. Per le valvole di bilanciamento si avrà l’attenzione di utilizzare raccordi diritti a 3 pezzi che ne possano consentire lo smontaggio ed il corretto posizionamento per le prese di pressione. Per la regolazione e bilanciamento delle portate consultare www.ctenergia.it comparto calcoli utili” alla voce: bilanciamento per colonne di CT. Art.6535G Art.1555CP Fig.4 7. Per la termoregolazione: massima priorità alla modulistica CLIMAV 6000 comprendente il modulo master MHC con la funzione di regolare la curva climatica nel progressivo funzionamento della valvola miscelatrice asservita da: sonda esterna e dalla sonda sulla mandata impianto; porta sonda a Y; visore dotato di touch screen a colori con interfaccia grafica rapida ed intuitiva. Fig.5 Visore Art.5530V Alimentatore MPW22 Art.5530M2 Modulo Master MHC Art.5530M1 Sonda esterna TE_EXT NTC Art.5530E Porta sonda a Y Art.3670 Sonde NTC a immersione Art.6565S Art.5530E Fig.6 Sonde temperatura mandata collegamento a Climav 6000 Sonde temperatura di ritorno Fig.7 Concentratore M-Bus Trasmissione dati GSM/GPRS Art.6578C Fig.8 8. Contabilizzazione del calore: nel contesto specifico si evidenzia la contabilizzazione del calore di centrale che, in conformità alla normativa si prevede: -la contabilizzazione inerente ai consumi energetici nella sua generalità -i consumi volumetrici dell’alimentazione automatica dell’impianto Nel contesto generale alla contabilizzazione di centrale si dovrà far riferimento ad una contabilizzazione globale con la presenza, oltre ai contatori utenze al un concentratore di segnali via bus posto in CT particolarmente utile per la ripartizione costi gestionali. Unità elettronica di calcolo Art.6464C Art.6573CC Fig.9 Art.6561C Fig.10