gi la Speciale Gruppo Giovani Imprenditori Edili del Collegio delle Imprese Edili ed Affini di Como Inserto redazionale di “Informazioni Edilizie” gennaio/giugno 2006 pa na dei Giovani Imprenditori Edili C ome chiunque si accinga a visitare New York, Noi Giovani in occasione della annuale viaggio alla scoperta di nuove esperienze, ci siamo prefissati di visitare, oltre al nuovo cantiere della Freedom Tower e il Palazzo del New York Times, quanto di seguito riportato: • American Museum of Natural History • Bronx’s Zoo • Brooklyn Heights Promenade • Brooklyn Museum of Art • Central Park • Chrysler Building • Empire State Building • Fifth Avenue • Flatiron Building • Gallerie di Arte Moderna • Grand Central Station • Ground Zero • Metropolitan Museum of Art • MOMA • Ponte di Brooklyn • Rockefeller Center • St. Patrick’s Cathedral • Statua della Libertà • Times Square • Trump Tower • Wall Street • Whitney Museum of american Art • Ellis Island segue4 La Pagina gennaio/giugno 2006 a cura di Francesco Guerra Anche se in modo un po particolare affrontando si la città, ma con tre approci ben diversi, e cioe via terra, via acqua e dal cielo. Poi abbiamo visto e girato in libertà... per respirarne l’aria: • China Town e Little Italy, nella zona “bassa” di Manhattan, dove non ci sono grattacieli ma solo piccoli edifici bassi della vecchia città, zone caratterizzate dalle etnie CURIOSITÀ PERCHÉ SI CHIAMA LA GRANDE MELA La prima volta che venne usata la similitudine “New York-Mela” fu nel 1909 da Eduard S. Martin, nel libro “The Wayfaver in New York”. Nel suo saggio il Martin paragona lo stato di New York ad un melo le cui radici provengono dalla valle “proletaria” del Mississipi, mentre il frutto “aristocratico” dell’albero (appunto la “grande” mela) riceve da parte del governo un sussidio economico sproporzionato nei confronti degli altri stati dell’unione federale. Il termine venne dimenticato fino agli anni ’20, quando venne riproposto dal cronista sportivo John J. Fitzgerald che senti questo termine sulla bocca di due stallieri afroamericani, che definivano così l’ippodromo di New York. L’espressione gli piacque e la usò sul New York Morning Telegraph, riferendosi sempre all’ippodromo, riportando come per gli scommettitori di corse ai cavalli, New York fosse sicuramente il circuito (“la mela”) più ambito e remunerativo. I musicisti jazz nel corso degli anni ’30 e ’40 spesso usavano quest’appellativo, ancora una volta come una metafora del successo che ci si aspettava dal suonare nei club di Harlem e Broadway. Quando si suonava lontano da New York si suonava “sui rami”, al contrario a New York significava suonare nella “Grande Mela”! Il soprannome è stato rispolverato, dopo un periodo di silenzio, negli anni ’70, quando Charles Gilet presidente dell’ufficio del turismo, usò il termine nella campagna di promozione della città e New York City ne fece suo il simbolo di una mela rossa. Infine nel 1997 il sindaco Rudolph Giuliani ha battezzato “Big Apple Corner” l’angolo tra la 54a strada ovest e Broadway, dove John J. Fitzgerald abitò dal 1934 al 1963, per rendere omaggio al grande scrittore, in qualche modo padrino della definizione. che ci vivono senza la presenza di luoghi particolari; • The “Village” (Greenwich Village), Soho, Tribeca per il loro sapore culturale e artistico. Speciale New York, forse non te la aspetti così, ti coinvolge, ti fa sollevare lo sguardo, ti fa riflettere, ti stupisce; difficile raccontare la metropoli e raccoglierne i pensieri, il respiro, i suoni. Una delle grandi metropoli del pianeta vive e palpita costantemente nell’immagine collettiva di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Eppure, tutti i pensieri gravitano intorno a Manhattan, il meno esteso dei cinque settori della città, nata per ampliare la percezione della Grande Mela, si presenta come la gemma della corona ma nel contempo conduce attraverso gli altri quartieri storici della città. Vista dal cielo New York è diversa con la sua baia percorsa da grandi fiumi, e con i suoi cinque distretti collegati da una rete di ponti spettacolari e da una moltitudine di traghetti. Una pianificazione lungimirante che ha previsto il sorgere di nuovi parchi lungo le banchine della città, che sono state rimesse a nuovo e porti turistici fanno la gioia di chi si è scelto una casa galleggiante, come gli appassionati di vela. Il volo su New York presenta la città nella sua interezza; non solo i “doverosi” luoghi da non perdere ma anche i suoi tesori dimenticati. Gli spaccati di New York fanno venire i brividi, li troviamo ovunque sia nei profili lungo le street sia in quelli lungo le avenue, sono come piste lunghissime e drittissime bordate da grattacieli che brillano incontrandosi con il cielo, il sole e le nuvole che si alternano ripetutamente data la quasi costante presenza della brezza proveniente da nord. Poco tempo, poco per tutto quello che si desiderava vivere, raccontare, e la sua traversata diventa così anche troppo piena di La Pagina gennaio/giugno 2006 stimoli e sollecitazioni, si perché New York non dorme e nemmeno Noi! un caffè e via. Ma va anche detto che, in qualche modo, questo limite non è tale e riproduce quell’ubriacatura che si prova quando si cerca di “succhiare” tutto da questa città e ci si accorge che lei è molto più ingorda di noi. Abbiamo scalato uno dei simboli di New York, l’Empire State Building, attraversando alcune tra le sue stanze e percorsi che pulsano di attività, guardando dall’alto in basso Manhattan e tutto quello che c’è al di la della stessa. L’atteggiamento a prima vista sembra sempre un po’ troppo serio ma in Identità italiana a parte il mescolamento è la cosa più eccitante che c’è qui. Si entra in un mondo sfaccettato, l’inglese come lingua è solo un terreno comune più che un origine di qualche cosa, un punto di incontro, è difficile trovare persone nate e vissute totalmente qui; è un melting pot vero e proprio, un insieme di tante identità, di realtà diverse che creano una cultura a se stante. E poi New York a sua volta ha una dimensione unica se confrontata al resto degli USA, convivono tante religioni e razze in un modo tutto particolare. Al tempo stesso questa città produce nuovi per interagire, aggregare e gettare le basi per il futuro prossimo perché è questo il nostro ruolo. Inaugurazione della nuova Morgan Library & Museum con la “piazza” in vetro firmata Renzo Piano. Dopo tre anni di lavori, per una spesa di 106 milioni di dollari, disegnata dall’architetto Renzo Piano. E il made in Italy è davvero un filo rosso che lega le origini di questa prestigiosa istituzione al suo attuale sviluppo: i palazzi originali, la casa ottocentesca in stile “Italianate” dove viveva il banchiere Pierpont Morgan e la villa rina- realtà è semplicemente il risultato di grande curiosità, attenzione ad ogni particolare, e perché no un pizzico di ironia che misura, studia, registra, raccoglie informazioni con partecipazione ma anche con un po’ di distacco così come è nello spirito di Noi Giovani. È chiara la divisione della città in zone, partendo dai centri multietnici. Raccontare i suoni di New York, questa sinfonia urbana che produce musica ma che fa anche rumore, un rumore che fa parte del suo modo di essere, è impossibile. Venendo qui in America abbiamo potuto apprezzare di più l’Italia, non perché abbiamo azzardato un paragone, che non è possibile, ma bensì perchè abbiamo capito cosa significa qui essere italiani. Noi siamo il popolo più amato a New York e per tante ragioni. In questa città c’è una raffinatezza maggiore e noi italiani la impersoniamo. Quando poi si ripensa a quello che c’è dall’altra parte dell’oceano si guarda con occhi diversi, è vero si percepisce di più quello che non funziona ma si capisce anche quanto valore abbiamo come popolo. un’energia di attrazione, le cose che possono non piacere sono quelle troppo lontane dalla nostra cultura, anche se non troppo, quali forse l’atteggiamento ossessivo verso il denaro, la superficialità che a volte si crea in certi contatti umani e le contraddizioni stridenti, per dirne una l’accostamento tra mendicanti che raccolgono immondizia e la limousine con… New York quindi che attrae ma al tempo stesso colpisce e ferisce; bisogna seguire le proprie visioni personali, nel senso che non si può entrare fino in fondo in questa realtà perché veniamo da una cultura diversa, ma dobbiamo seguire quello che abbiamo amato di questo posto, cercare un contatto e questo va fatto mantenendo la nostra identità. Qui abbiamo incontrato il cambiamento, il cinema, la musica che abbiamo amato, il suo cuore è qui. Questa città è poi terreno di esperimenti interdisciplinari che creano interazioni, che si aprono al mondo intero; ed è proprio da queste interazioni che Noi Giovani possiamo e dobbiamo attingere, reinterpretare ed applicare alle nostre realtà, se pure con i dovuti correttivi, degli spunti scimentale da lui fatta costruire all’inizio del Novecento, ora sono collegati attraverso una “piazza”, elemento che più colpisce del progetto di Piano, a cui si accede dalla nuova entrata sulla Madison avenue. È protetta da una struttura di vetro e acciaio, alta quasi 16 metri, che la mostra aperta verso l’esterno. “Volevamo creare il giusto senso di forza e chiarezza fra vecchio e nuovo, come pure dare un’idea di trasparenza al centro dell’istituzione che apre il campus alla strada”, ha spiegato Piano. L’allargamento è stato deciso per esibire un maggior numero di pezzi dell’incredibile collezione, manoscritti, stampe, libri, disegni, sigilli e conservare meglio quelli non esposti ma disponibili agli studiosi. Qui abbiamo potuto ammirare una selezione di disegni da Leonardo a Ricasso, spartiti da Mozart a Bob Dylan e manoscritti da Galileo a Poe. Visita al cantiere della nuova sede del New York Times progettato da Renzo Piano. Voto 10 per la simpatia alle maestranze e al responsabile mr. Robert. Organizzazione della visita e riscontro no comment! La Pagina gennaio/giugno 2006 INDAGINE STRUTTURALE DELLE IMPRESE ISCRITTE AL GRUPPO GIOVANI ANNO 2005 I l lavoro svolto nasce dal desiderio di conoscere in modo più approfondito le caratteristiche delle aziende componenti il Collegio Edili (sezione Giovani Imprenditori) e di stimolare una loro più attiva collaborazione, nella convinzione che una analisi di dati quantitativi possa aiutare a comprendere i cambiamenti in atto e a migliorare le capacità gestionali dei singoli imprenditori. La ricerca ha avuto un buon successo se si pensa che hanno risposto 28 aziende sulle 56 contattate (redemption del 51%) e che il valore aggregato della produzione delle aziende analizzate rappresenta circa il 20% del valore totale stimato delle aziende iscritte al Collegio. Si deve tuttavia precisare che il campione non è stato costruito su basi scientifiche (ad esempio “pesando” le imprese a seconda delle loro dimensione, del numero di dipendenti e della attività svolta, in modo da riflettere la reale composizione del settore), ma è prevalso un criterio “volontaristico” che ci ha spinto ad elaborare i dati di tutte le imprese che hanno voluto aderire all’iniziativa. Ciò nonostante, l’analisi ha permesso di evidenziare alcune caratteristiche strutturali ed alcuni trend tendenziali forieri di utili riflessioni. Con riferimento alla metodologia di analisi utilizzata, le imprese analizzate sono state innanzitutto classificate per tipologia dimensionale in quattro gruppi: ✓ IMPRESE PICCOLE Valore produzione (anno 2004) fino a € 1.000.000 ✓ IMPRESE MEDIE Valore produzione (anno 2004) da € 1.000.000 a € 3.000.000 ✓ IMPRESE MEDIO-GRANDI Valore produzione (anno 2004) da € 3.000.000 a € 10.000.000 ✓ IMPRESE GRANDI Valore produzione (anno 2004) superiore a € 10.000.000 ✓ misurare le performance delle imprese e del settore; ✓ valutare il tasso di diffusione di taluni importanti strumenti di management. Il lavoro è stato condotto utilizzando innovativi strumenti informatici che permetteranno alle imprese che hanno aderito all’iniziativa di analizzare il loro posizionamento relativo all’interno del campione e della classe dimensionale di appartenenza. Si è scelto quale parametro discrezionale il Valore della produzione in quanto ritenuto più significativo del volume di affari a motivo della valorizzazione delle rimanenze di magazzino. Successivamente sono state condotte analisi volte a: ✓ inquadrare alcune caratteristiche del comparto e del profilo imprenditoriale degli aderenti; Sotto si riporta un brevissimo estratto del lavoro che verrà presentato agli associati il prossimo 15 giugno. La Pagina gennaio/giugno 2006 a cura di dott. arch. alessandra bonfanti* N ella seconda metà dell’anno scolastico in corso, si è attuata una serie di proficue iniziative che hanno posto le basi per una futura, cospicua e, ci si augura, costante collaborazione tra la Scuola e il mondo delle Imprese Edili del Comasco. Il Gruppo dei Giovani Imprenditori, infatti, rispondendo a una precisa richiesta partita dalla Scuola di avviare attività comuni, ha fornito immediata disponibilità alla predisposizione di proposte, da sviluppare sia nell’immediato che negli anni scolastici successivi. Infatti la Magistri Cumacini, dovendo rispondere alle esigenze di studenti che in quantità quasi pari accedono, dopo il diploma, al mondo del lavoro o all’Università, si trova nella condizione di dover privilegiare gli aspetti formativi anziché quelli più specificamente professionalizzanti per il Perito Edile; a ciò contribuisce anche la riduzione dell’orario scolastico, se confrontata con quella in vigore fino agli anni ’70, nella quale le ore di laboratorio e cantiere erano abbondanti; inoltre anche le figure degli assistenti tecnici, una volta quasi sempre provenienti da esperienze lavorative come direttori di cantiere, sono oggi invece giovani diplomati o laureati spesso quasi completamente privi di esperienze specifiche; l’evoluzione delle tecnologie costruttive e l’aumentare inarrestabile della normativa urbanistica ha poi indotto un ampliamento notevole delle argomenti da insegnare in tempi, al contrario, sempre più ristretti. Pertanto l’esperienza diretta del cantiere è una componente didattica importante che la Scuola vorrebbe impartire agli allievi soprattutto utilizzando competenze esterne; il mondo delle Imprese Edili è certamente l’interlocutore più adatto a fornire questo supporto. Già alcune volte negli anni passati si erano organizzate esperienze pratiche presso il cantiere ESPE, gentilmente messo a disposizione, insieme ai tecnici, da parte della Diri- genza e del Collegio delle imprese Edili. Quest’anno, per la prima volta, grazie anche all’interessamento del Gruppo Giovani Imprenditori, l’esperienza è stata realizzata direttamente nel cantiere della Magistri, con la generosa disponibilità dell’arch. Grassi dell’ESPE. In questo modo si è potuto far partecipare alle esercitazioni tutte le sei classi dei corsi di Edilizia, attivando giornate intere di lavoro su argomenti comuni e potendo anche confrontare risultati e comportamenti. L’esperienza è stata molto apprezzata dagli studenti e dai docenti e ci si augura possa diventare consuetudine istituzionalizzata per gli anni futuri. Venerdì 19 maggio, nell’auditorium della Scuola, alcuni rappresentanti del Gruppo Giovani Imprenditori ha presentato agli studenti delle classi Quarte e Quinte come si svolge oggi il lavoro in un’impresa edile e come le modalità operative si siano diversificate e specializzate nel tempo, per rispondere alle mutate esigenze della Società e del contesto; sono state inoltre mostrate documentazioni fotografiche su alcuni cantieri particolarmente interessanti, tra i quali è stato molto apprezzato quello relativo a una zona di rappresentanza all’interno dello stadio di San Siro a Milano. Ai ragazzi è stata così mostrata un’altra possibile opportunità occupazionale, per la quale esistono ottime disponibilità. Questa fase collaborativa si concluderà poi nei prossimi giorni con le visite tecniche per le sole classi Quinte ad alcuni cantieri della zona, di particolare interesse e di diversa tipologia costruttiva, dal residenziale allo sportivo, dal prefabbricato al gettato in opera, per ulteriormente approfondire quanto esposto nelle relazioni degli ingg. Guffanti e Rigamonti e del dott. Meraviglia, presidente del Gruppo. Durante l’estate i contatti con i Giovani Imprenditori verranno mantenuti e porteranno, si spera, alla definizione di nuovi interventi all’interno delle attività scolastiche per il prossimo anno scolastico e che potranno essere utili a colmare in parte la naturale distanza tra studio e lavoro. D’altro lato anche la Scuola potrà calibrare alcune proposte didattiche, proficue sia alla formazione del perito che di chi prosegue gli studi, che possano mantenere più aggiornato e attento alle realtà locali il contenuto delle attività didattiche. * l’arch. alessandra bonfanti è docente di Tecnologia delle Costruzioni presso l’ITIS Magistri Cumacini di Como e libera professionista. La Pagina gennaio/giugno 2006 PROGRAMMA G RU P P O G I OVA N I 2005-2008 a cura di Luca Guffanti C ari associati, nel corso del primo anno di questo mandato, il Consiglio Direttivo è stato impegnato sia per proseguire quanto già iniziato dal precedente Consiglio, sia per attivare nuove iniziative volte a “centrare”gli obbiettivi prefissati: creare un gruppo affiatato capace di analizzare e risolvere problematiche comuni ai Giovani imprenditori del nostro settore, sia sul fronte delle problematiche che quotidianamente incontriamo, sia sulla formazione delle capacità e professionalità personali in modo da affrontare con sicurezza ed efficacia l’attività imprenditoriale. Per promuovere un maggiore spirito di aggregazione tra gli iscritti, si è pensato di organizzare alcuni incontri informali e conviviali: fra questi la giornata di avvicinamento al gioco del golf presso l’Acropolis Golf School nel corso del Settembre 2005, oppure il corso “Conoscere il vino” svoltosi negli scorsi mesi di Marzo ed Aprile. Si immagina inoltre di organizzare una gita fuori porta al Pian dei Resinelli ed una giornata di avvicinamento alla vela nel corso dell’estate 2006. Scopo di questi momenti conviviali non vuol essere tanto il contenuto degli stessi (non si pensa certo di trovare tra gli iscritti il nuovo Tiger Woods o il nuovo Paul Cayard), bensì si ha la convinzione che tali incontri informali favoriscano una maggiore conoscenza reciproca degli associati, indispensabile affinché si possano percepire le reali esigenze dei Giovani imprenditori edili in modo tale che la stessa attività del Consiglio Direttivo possa con maggiore efficienza indirizzarsi sugli argomenti di reale interesse. L’incontro conviviale e celebrativo che più ci ha impegnati nel corso di questo primo anno di mandato è senza dubbio il 20° Anniversario del gruppo Giovani, svoltosi alla fine di novembre 2005 presso la Sala Bianca del Teatro Sociale di Como. Per lasciare un segno tangibile di tale ricorrenza si è deciso di donare € 3.000,00 a scopo benefico ad un’organizzazione di volontariato operante sul territorio e che si occupa di bambini disabili, la Cooperativa Sociolario di Como. La necessità di conoscere meglio il pano- rama degli associati al Gruppo Giovani ci ha spinto inoltre ad intraprendere un’indagine conoscitiva sulle tipologie dimensionali, organizzative e gestionali delle imprese rappresentate di nostri iscritti. Tale attività di indagine si è svolta in collaborazione con alcuni docenti dell’Università Bocconi di Milano. È iniziata nello scorso mese di Settembre 2005 per concludersi nell’annuale assemblea del nostro gruppo il 15 Giugno 2006. I risultati di tale iniziativa verranno resi pubblici nella stessa Assemblea annuale e saranno utili ai nostri iscritti per verificare come si posiziona la propria azienda rispetto alle altre imprese associate secondo diversi paramentri economico-gestionali. I risultati serviranno inoltre al Consiglio Direttivo per individuare eventuali approfondimenti da inserire nel programma triennale. L’attività formativa ed informativa del nostro Gruppo ha visto poi la realizzazione di alcuni incontri tecnici inerenti problematiche ritenute di interesse per i nostri associati: il 9 febbraio 2006 si è svolto il Convegno Prodotti da costruzione(Direttiva 89/106/CE) e Norme Tecniche per le costruzioni (D.M. 16.09.2005). Strumenti operativi per le imprese; il 20 Aprile 2006 si è svolto il Convegno Approvvigionamento, uso e controllo qualità del calcestruzzo; il 06 Giugno 2006 si è svolto un corso inerente le nuove e molteplici modalità per le assunzioni. Sempre con scopi formativi sono state organizzate alcune visite tecniche: nell’Ottobre 2005 al cantiere per la costruzione del nuovo impianto di depurazione di Colonno, mentre nello scorso mese di Aprile si è svolta l’interessante visita tecnica a New York, dove si sono potuti visionare alcuni cantieri di rilevante importanza, tra cui quello per la ricostruzione di Ground Zero ed un grattacielo in costruzione firmato Renzo Piano. Al fine di promuovere una maggior collaborazione tra la nostra Associazione ed il mondo scolastico, ed al fine di sensibilizzare gli studenti sulle interessanti peculiarità del nostro settore, nello scorso mese di Maggio si è svolto un incontro presso l’Istituto Magistri Cumacini tra una delegazione del Consiglio Direttivo del gruppo Giovani e gli studenti delle quarte e delle quinte. In seguito a tale incontro si sono svolte alcune visite degli stessi studenti presso cantieri di imprese associate. Visto l’interesse dimostrato dagli studenti, si è deciso di mantenere un contatto continuo con l’Istituto anche nel prossimo anno scolastico. Al fine invece di promuovere contatti internazionali, abbiamo preso accordi con un’Associazione di costruttori Olandesi al fine di permettere a nostri associati di fare uno stage presso le loro aziende, e viceversa. Due nostri associati sperimenteranno questa formula di scambio il prossimo mese di Luglio. Se si dimostrerà un’esperienza interessante, promuoveremo ulteriori scambi nel corso dei prossimi anni. Procede inoltre il proficuo lavoro sulla definizione degli standard dei progetti esecutivi, già attivato dal precedente Consiglio e svolto in collaborazione con altre associazioni di categoria: architetti, periti, geometri. Si prevede infine di rinnovare il Libretto di manutenzione degli immobili ed il vademecum di urbanistica nel corso del prossimo biennio. Il Consiglio Direttivo è disponibile e ben lieto di attivare ulteriori iniziative su indicazione degli associati o riproporre e/o modificare le iniziative già svolte qualora ve ne fosse l’interesse degli associati. La Pagina Comitato di redazione: Luca Guffanti Andrea Castiglioni GIOVANI IMPRENDITORI EDILI Collegio delle Imprese Edili ed Affini della provincia di Como Via Briantea 6, 22100 Como Tel. 031/3313711 Fax 031/306263