Centrali termiche: per la conduzione ci vuole la “patente” Obbligo del patentino di abilitazione di 2° grado per la conduzione degli impianti termici sopra i 232 kW Ing. Diego Danieli – Libero Professionista Venezia Marzo-Luglio 2013 ACCESSORI E SICUREZZE IMPIANTI TERMICI ex-ISPESL INAIL LA CENTRALE TERMICA E LE SICUREZZE INAIL (EX-ISPESL) – RACCOLTA “R” La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, ha soppresso l’ISPESL prevedendo l’attribuzione all’INAIL delle funzioni già svolte dall’ISPESL. Attualmente quindi l’ISPESL non esiste ed è per questo che è l’INAIL, con circolare n. 1 IN/2010 del 14/12/10, ad annunciare la nascita della nuova “Raccolta R”. Finalmente dopo trent’anni sarà obbligatorio il 1 marzo 2011 il nuovo regolamento ISPESL relativo agli impianti di riscaldamento. Esso va sotto il nome “ Raccolta R” e quella che va in vigore è l’edizione 2009. Per essa è stata conclusa la procedura d’informazione nel settore e delle regolamentazioni tecniche ai sensi della direttiva 98/347CE. Come la precedente fa riferimento al DM 1.12.1975, un vecchio decreto ministeriale. Quali sono le novità della nuova raccolta R ? Recepisce molto della UNI 10412-1, norma di buona tecnica che stabilisce le condizioni e le modalità di progettazione e di installazione ai fini della sicurezza degli impianti di riscaldamento che utilizzano quale fluido termovettore acqua calda ad una temperatura non maggiore di 110 °C. Fascicolo R1 – DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE – capitolo R.1.A – Campo di applicazione – capitolo R.1.B – Definizioni – capitolo R.1.C – Generatori di Calore • Fascicolo R.2 – DISPOSITIVI DI SICUREZZA, PROTEZIONE E CONTROLLO – capitolo R.2.A – Dispositivi di sicurezza – capitolo R.2.B – Dispositivi di protezione - capitolo R.2.C – Dispositivi di controllo • Fascicolo R.3 – IMPIANTI – capitolo R.3.A – Impianti con vaso di espansione aperto – capitolo R.3.B – Impianti con vaso di espansione chiuso – capitolo R.3.C – Impianti con generatori alimentati con combustibili solidi non polverizzati – capitolo R.3.D – Impianti con scambiatori di calore alimentati sul primario con fluidi a temperatura superiore a 110° – capitolo R.3.E – Riscaldatori d’acqua per servizi igienici e usi tecnologici a fuoco diretto – capitolo R.3.F – Impianti con generatori di calore modulari – capitolo R.3.G – Impianti di cogenerazione – capitolo R.3.H – Impianti a pannelli solari • Fascicolo R.4 – VERIFICHE DEGLI IMPIANTI – capitolo R.4.A – Verifiche degli impianti • Appendice I – specifica tecnica per la verifica della rispondenza dei dispositivi limitatori di temperatura • Appendice II – specifica tecnica per la verifica della rispondenza dei dispositivi limitatori di pressione La norma si applica agli impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110°C, e potenza nominale massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35 kW. Le principali innovazioni tecniche sono l’obbligatorietà del tubo di carico distinto e distante dal tubo di sicurezza (questi sulla parte più alta del generatore, quello sulla tubazione di ritorno o comunque sulla parte più bassa), il definitivo abbandono della tabella di dimensionamento del tubo di sicurezza a vantaggio di una formula analitica. L’introduzione del dispositivo di protezione livello minimo per gli impianti con vaso di espansione aperto, l’obbligatorietà della valvola di intercettazione del combustibile (che consiglierei di preferire) oppure della valvola di scarico termico, l’obbligatorietà del dispositivo di protezione minima per gli impianti a vaso chiuso, l’eliminazione al limite di capacità massima del vaso di espansione chiuso e l’obbligo negli impianti di riscaldamento con vaso di espansione chiuso, in cui la circolazione è assicurata mediante elettropompa, di interrompere l’apporto di calore automaticamente nel caso di arresto delle pompe di circolazione. Vengono inoltre regolamentati gli impianti a pannelli solari mentre non ci sono indicazioni per gli impianti di cogenerazione le cui denunce dovranno essere addirittura presentate anche alla direzione centrale di Roma. Concludiamo quindi ricordando quali sono gli scopi ed i limiti della verifica ISPESL (naturalmente sia qui che nella raccolta R il termine ISPESL andrebbe sostituito con il termine INAIL). Essa si applica agli impianti, quale che sia la fonte energetica, che producono acqua calda fino a 110°C a circuito chiuso (o anche aperto se a fuoco diretto) con potenza termica superiore a 35 kW ed ha lo scopo di prevenirne lo scoppio dovuto ad ebollizione del liquido o a sovrapressione dovuta a eccessiva dilatazione dell’acqua. È quindi indifferente al rischio di esplosione dovuto al combustibile, al rischio incendio ed al rischio di produzione di ossido di carbonio. È invece competenza dei VVF sottoporre gli impianti che bruciano un combustibile solido, liquido o gassoso, quale che sia lo scopo della combustione purché con potenza termica superiore a 116 kW , per prevenire l’esplosione e l’incendio dovuti al combustibile. In quanto al pericolo di ossido di carbonio, che è frequente causa di decessi, il controllo per le caldaie e le stufe domestiche con potenza termica superiore a 15 kW resta affidata alle campagne del “bollino blu” provinciale o comunale. • TRM RM= termostato di sicurezza a riarmo manuale: si interviene manualmente per riattivare il sistema. Scatta quando la temperatura supera quella di regolazione. • TRM REG= termostato di regolazione, spegne la caldaia quando si raggiunge la temperatura dell’acqua voluta. • VAC= valvola di controllo del combustibile, che pu`o essere chiusa da un dispositivo di sicurezza attiva quando si raggiungono temperature troppo elevate. • TRM CAL= tremometro caldaia, senza funzioni di sicurezza. • TRM MA= termometro sulla tubazione di mandata • MAN= manometro per controllare la pressione • PRS RM= pressostato a riarmo manuale, scatta al superamento di una pressione ritenuta pericolosa • SFT= sfiato, che sfiata i gas presenti nella caldaia • VS RM= valvola di sicurezza, la cui apertura `e controllata da una molla, quando scatta si ha uno scarico di parte del fluido contenuto nel generatore. anche questa `e a riarmo manuale, ed `e sensibile alla pressione nel fluido. • VE= vaso di espansione, che compensa le dilatazioni del fluido alle diverse temperature. ?? DISPOSITIVI DI SICUREZZA, REGOLAZIONE, PROTEZIONE I dispositivi di sicurezza sono […] destinati a garantire singolarmente che la pressione e la temperatura non superino i limiti di progetto I sistemi di regolazione, protezione e controllo sono dispositivi destinati a prevenire l’entrata in funzione dei dispositivi di sicurezza DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Dispositivi destinati a proteggere il generatore prima dell’entrata in funzione dei dispositivi di sicurezza • Termostato di regolazione o di limitazione o di esercizio • Termostato di blocco o di sicurezza • Pressostato di blocco o di sicurezza ACCESSORI DI CONTROLLO Indicatori: manometri, termometri, trasmettitori di pressione, indicatori di livello / pressostati, termostati, livellostati, ecc…, che accendono segnalazioni non di allarme e così via …. Allarmi: pressostati, termostati, livellostati, ecc…, usati per emettere segnalazioni di attenzione. ACCESSORI DI SICUREZZA Dispositivi destinati alla protezione delle attrezzature a pressione contro il superamento dei limiti ammissibili. VALVOLA DI SICUREZZA Valvola che automaticamente scarica una quantità di fluido tale da impedire che sia superata la pressione di sicurezza prefissata. La valvola deve richiudersi entro lo scarto di chiusura ammesso. E’ caratterizzata da una pressione di taratura e da una portata di scarico. La pressione di taratura deve essere non superiore a quella di targa della caldaia La portata di scarico è commisurata alla potenza termica utile. Si usa negli impianti a vaso chiuso La valvola di sicurezza deve essere collegata alla parte più alta del generatore di calore o alla tubazione di uscita, nelle immediate vicinanze del generatore. Nel secondo caso, la lunghezza del tratto di tubazione compreso tra la valvola di sicurezza e l’attacco al generatore della tubazione di uscita non deve comunque essere superiore ad un metro. LIVELLOSTATO A GALLEGGIANTE Accessorio utilizzato per controllare il livello. Si utilizza nei vasi di espansione a livello variabile e nelle caldaie a vapore LIVELLOSTATO A SONDA CONDUTTIVA VALVOLA DI SCARICO TERMICA Le valvole di scarico termico vengono impiegate negli impianti di riscaldamento con la funzione di scaricare l’acqua dell’impianto al raggiungimento della temperatura di taratura. Le valvole sono dotate di azione positiva, cioè il loro intervento è assicurato anche in caso di avaria dell’elemento sensibile. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO VST Un elemento sensibile alla temperatura, direttamente immerso nel fluido dell’impianto, agisce sull’otturatore della valvola. Al raggiungimento del valore di taratura, la valvola si apre e scarica l’acqua dell’impianto. Il movimento dell’otturatore comanda a sua volta un deviatore elettrico utilizzabile per fermare l’alimentazione di combustibile al bruciatore o attivare l’intervento del dispositivo di reintegro. La posizione dell’otturatore e la conseguente portata della valvola sono variabili in funzione del valore di temperatura del fluido. Al raggiungimento della temperatura di richiusura, la valvola si richiude automaticamente. La valvola è inoltre dotata di azione positiva; essa cioè deve aprire lo scarico anche in caso di avaria dell’elemento sensibile. VST La valvola di scarico termico va installata quanto più possibile in prossimità del generatore, alla sommità di esso, o sulla tubazione di mandata a monte di qualsiasi organo di intercettazione. CONVOGLIAMENTO SCARICO VST Poichè la valvola di scarico termico è costruita per scaricare, relativamente alle pressioni in gioco, portate di acqua notevoli, è necessario prevedere una tubazione di scarico più corta possibile, di diametro non inferiore a quella di uscita della valvola stessa. La tubazione di scarico della valvola di scarico termico deve essere attuata in modo da non impedire la regolare funzionalità delle valvole e da non recare danno alle persone o cose. In conformità alle disposizioni vigenti, lo scarico della valvola di scarico termico deve essere visibile e convogliato in apposita tubazione di raccolta. MONTAGGIO VST Le valvole di scarico termico possono essere montate in posizione verticale od orizzontale, non capovolte. In questo modo si evita il che il deposito di impurità ne pregiudichi il corretto funzionamento. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL DISAERATORE VALVOLE AUTOMATICHE SFOGO ARIA Le valvole automatiche di sfogo aria svolgono la funzione di evacuare l’aria contenuta nei circuiti idraulici al servizio degli impianti di riscaldamento, condizionamento dell’aria, o refrigerazione. Tali dispositivi ottimizzano il funzionamento degli impianti, limitando fenomeni di rumorosità, corrosione e cattiva circolazione. GRUPPO DI RIEMPIMENTO AUTOMATICO Negli impianti a vaso chiuso consente il reintegro automatico di acqua dell’impianto in caso di piccole perdite MANOMETRO Strumento di controllo della pressione. Il fondo scala dei manometri deve essere compreso tra 1,25 e 2 volte la pressione massima di esercizio dell'impianto intendendosi per tale la pressione di taratura della valvola di sicurezza (vaso chiuso) o la pressione idrostatica dell'impianto (vaso aperto). MANOMETRO Il manometro deve essere applicato direttamente sul generatore, oppure sulle tubazioni di mandata o di ritorno dello stesso, purché non siano interposti organi di intercettazione, mediante una presa di pressione provvista di appendice per l'applicazione dello strumento di controllo. Detta appendice deve essere del tipo a disco piano di 40 mm di diametro e 4 mm di spessore TERMOMANOMETRO Accessorio che misura sia la pressione che la temperatura Temperatura 0 ÷ 120 ° C. Scala 0 ÷ 4 bar TERMOMETRO Il termometro atto a misurare la temperatura dell'acqua deve essere posto nelle immediate vicinanze del tubo di uscita dell'acqua dal generatore ed a monte di eventuali organi di intercettazione e di ogni altra accidentalità. Per ogni generatore deve essere altresì previsto un pozzetto, con l'asse verticale o inclinato, del diametro interno minimo di 10 mm, per l'applicazione del termometro di controllo della temperatura dell'acqua all'uscita di ciascun generatore di calore, sistemato anch'esso nelle immediate vicinanze di tale uscita ed a monte di eventuali organi di intercettazione e di ogni altra accidentalità VALVOLA DI INTERCETTAZIONE DEL COMBUSTIBILE E’ un dispositivo di sicurezza ad azione positiva per il quale è prevista la taratura a banco. La valvola, installata sulla tubazione di alimentazione del bruciatore, ha la funzione di intercettare l’afflusso di combustibile allorchè la temperatura del fluido termovettore raggiunga il valore di taratura del sensore. Essendo un dispositivo ad azione positiva, in caso di avaria dell’elemento sensibile, la chiusura del condotto di alimentazione avviene automaticamente. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO VIC L’elemento sensibile a tensione di vapore (1), al raggiungimento della temperatura di taratura, con il cambiamento di stato, provoca lo sgancio dell’otturatore (2) attraverso il tubo capillare ed il soffietto elastico. Il ripristino delle funzioni d’intervento avviene agendo sul pulsante (3) collocato nella parte inferiore della valvola e protetto da un coperchio in materiale metallico (4). VIC Il dispositivo di intercettazione del combustibile viene impiegato in tutti i tipi di impianto a vaso aperto e a vaso chiuso con esclusione di quelli alimentati a combustibile solido o con sorgente di calore diversa dal fuoco.. Omologazione ex-ISPESL / INAIL Il certificato di omologazione è il documento che riguarda esclusivamente la procedura di fabbricazione delle valvole da parte del costruttore: viene emesso dall’I.S.P.E.S.L. e attesta il positivo risultato delle prove effettuate sul prototipo e, di conseguenza, certifica l’avvenuta omologazione sulla serie in oggetto. FLUSSOSTATO Il flussostato viene utilizzato ogni qualvolta si renda necessario rilevare la presenza o la mancanza di flusso. Svolge le seguenti funzioni: - controllo di apparecchiature, quali: pompe, bruciatori, compressori, refrigeratori, valvole motorizzate; - attivazione di dispositivi di segnalazione; - attivazione di dispositivi di allarme; - regolazione di apparecchiature per il dosaggio di additivi per acqua. Negli impianti di riscaldamento il flussostato ha il compito di provocare lo spegnimento del bruciatore qualora sia insufficiente o venga a mancare la circolazione del fluido vettore nel circuito caldaia. La mancanza o l’insufficienza di circolazione pregiudica l’intervento di dispositivi di sicurezza e protezione sensibili alla temperatura quali termostati, valvole di scarico termico e valvole di intercettazione del combustibile. PRESSOSTATO DI BLOCCO O DI SICUREZZA Dispositivo che ha la funzione di interrompere automaticamente l'apporto di calore al generatore al raggiungimento di un prefissato limite di pressione dell'acqua. Il ripristino dell'apporto di calore deve avvenire solo con intervento manuale. IL PRESSOSTATO SARÀ TARATO AD UNA PRESSIONE INFERIORE ALLA TARATURA DELLA VALVOLA DI SICUREZZA. PRESSOSTATO DI MINIMA Tale dispositivo ha la funzione di garantire che la pressione del generatore non scenda mai al di sotto di un certo valore, onde impedire la vaporizzazione dell’acqua. Assicura anche contro la mancanza d’acqua. Può essere costituito da un pressostato di blocco che intervenga allorché la pressione nel generatore scenda al di sotto di un valore minimo di sicurezza (non inferiore a 0.5 bar) o da altro dispositivo predisposto dal progettista (es. un livellostato con intervento ad un livello non inferiore a 5 m al di sopra del generatore). TERMOSTATO DI BLOCCO Dispositivo di limitazione della temperatura di sicurezza a riarmo manuale. Dispositivo a funzionamento automatico che quando viene raggiunta la temperatura massima ammissibile dell'acqua provoca l'interruzione dell'alimentazione del combustibile e/o dell'adduzione dell'aria comburente. L'alimentazione del combustibile e/o l'adduzione dell'aria comburente può essere ripristinata soltanto quando la temperatura dell'acqua è scesa al di sotto di un valore minimo prestabilito e solo dopo riarmo manuale o con utensile. TERMOSTATO DI REGOLAZIONE È un dispositivo di limitazione della temperatura a riarmo automatico Trattasi di dispositivo che limita la temperatura dell'acqua di mandata dal generatore all'impianto a funzionamento automatico che, quando viene raggiunta la temperatura massima ammissibile dell'acqua, provoca l'interruzione dell'apporto di calore al generatore. Tale apporto si ripristina automaticamente soltanto quando la temperatura dell'acqua è scesa al di sotto di un valore minimo prestabilito. Termostato ad immersione, regolabile. Campo di lavoro: 0÷90°C. Con guaina attacco 1/2". COLLETTORE PORTASTRUMENTI ED ACCESSORI - I.S.P.E.S.L., - termostato ad immersione, di sicurezza con ripristino manuale omologato I.S.P.E.S.L.; - pressostato di sicurezza omologato I.S.P.E.S.L.; - pressostato di minima omologato I.S.P.E.S.L.; - termometro Ø 80 mm conforme I.S.P.E.S.L.; - manometro conforme I.S.P.E.S.L.; - rubinetto manometro a tre vie, campione I.S.P.E.S.L.; - riccio ammortizzatore; - pozzetto di controllo I.S.P.E.S.L., attacco 1/2”; - pozzetto per valvola di intercettazione combustibile (serie 541), attacco 1/2”; - predisposizione attacco valvola di sicurezza 3/4” (serie 527). ACCESSORI PER IMPIANTI A VASO APERTO CON COMBUSTIBILE LIQUIDO O GASSOSO VASO DI ESPANSIONE APERTO TUBO DI SICUREZZA TUBO DI CARICO TERMOSTATO DI REGOLAZIONE TERMOSTATO DI BLOCCO TERMOMETRO, CON POZZETTO PER TERMOMETRO DI CONTROLLO MANOMETRO, CON RUBINETTO A FLANGIA PER MANOMETRO DI CONTROLLO DISPOSITIVO DI PROTEZIONE LIVELLO MINIMO ACCESSORI PER IMPIANTI A VASO CHIUSO CON COMBUSTIBILE LIQUIDO O GASSOSO VALVOLA DI SICUREZZA VALVOLA DI INTERCETTAZIONE DEL COMBUSTIBILE OPPURE VALVOLA DI SCARICO TERMICO VASO DI ESPANSIONE CHIUSO TERMOSTATO DI REGOLAZIONE TERMOSTATO DI BLOCCO PRESSOSTATO DI BLOCCO TERMOMETRO, CON POZZETTO PER TERMOMETRO DI CONTROLLO MANOMETRO, CON RUBINETTO A FLANGIA PER MANOMETRO DI CONTROLLO DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PRESSIONE MINIMA. ACCESSORI PER IMPIANTI A VASO CHIUSO CON COMBUSTIBILE SOLIDO NON POLVERIZZATO vaso di espansione chiuso; valvola di sicurezza; termometro con pozzetto per termometro di controllo; manometro, con flangia per manometro di controllo; pressostato di blocco a riarmo manuale; allarme acustico e ottico. un dispositivo di limitazione della temperatura a riarmo automatico; un dispositivo di limitazione della temperatura di sicurezza a riarmo manuale; per sistemi di combustione a disinserimento parziale deve essere installato un dispositivo di dissipazione della potenza residua dispositivo di protezione pressione minima. ACCESSORI PER IMPIANTI A VASO APERTO CON COMBUSTIBILE SOLIDO NON POLVERIZZATO vaso di espansione aperto tubo di sicurezza tubo di carico dispositivo di allarme acustico dispositivo di arresto dell’immissione dell’aria comburente termometro, con pozzetto per termometro di controllo manometro, con flangia per manometro di controllo. dispositivo di protezione livello minimo.