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Lavori di manutenzione conclusi
nella Chiesa Madre di S. Giuseppe
“Opere eseguite con l’aiuto dei fedeli”
Continua il tour della Fiat 500
della Polizia stradale calatina
“Un altro miracolo dei ceramisti”
Grande partecipazione di fedeli
ai riti esterni della Settimana Santa
“Mix tra pietas popolare e profano”
G. Petriglieri D.Iannizzotto
I. Lo Greco pag. 5
pag. 24
pag. 28
Ramacca, mozione di cinque consiglieri
Niscemi, provvedimento di sequestro della magistratura sulla stazione satellitare
Precari da tutelare
Muos, adesso si abbattono nuovi “fulmini”
Lucio Gambera
Fabio D'Alessandro
“N
on c’è più tempo da perdere: occorre dare un sostegno incondizionato
e pieno ai lavoratori precari e ai lavoratori forestali siciliani, che rischiano di essere
penalizzati dalle scelte del governo centrale e regionale”: lo hanno detto i consiglieri comunali di
Ramacca, Fabio Cusumano, Salvatore Longo, Antonino Bertuccio, Francesco Falcone e Giuseppe
Lanzafame, che hanno presentato una proposta di
mozione al presidente del civico consesso, chiedendo pure un incontro al governatore della Sicilia,
Rosario Crocetta.
Secondo i cinque rappresentanti del gruppo di minoranza consiliare, che hanno contestato precise
direttive romane, “sarebbero stati previsti – hanno
detto in una nota – tagli finanziari per 700 milioni
di euro, che incideranno sulla futura sopravvivenza
dei servizi forestali e dei dipendenti precari presso
gli Enti locali. La mannaia potrebbe abbattersi su
20mila operatori del comparto e su 21mila lavoratori ex Lsu ed ex Pip”.La drastica riduzione colpirebbe soprattutto i Comuni, ai quali sarebbe ridotta
l’assegnazione delle risorse economiche: “L’ultima copertura finanziaria è stata disposta – hanno
aggiunto – soltanto per i prossimi otto mesi. Poi si
rischia il definitivo default: la metà dello stipendio
di un precario è attualmente corrisposta dalla Regione, mentre lo Stato chiede di scaricare sugli Enti
locali l’intero peso economico”. Uno dei nodi è rappresentato anche dalla mancata stabilizzazione dei
lavoratori pubblici, che non avrebbe altre garanzie
sul futuro occupazionale. La mozione dei consiglieri
Cusumano, Longo, Bertuccio, Falcone e Lanzafame,
che hanno promosso la costituzione di un comitato
per la difesa dei diritti del Calatino, sarà sottoposta
pure all’esame e all’approvazione dei Consigli comunali degli altri centri del comprensorio.
■
D
alle 34 pagine dell’atto si apprende di ulteriori
sviluppi delle indagini che interesserebbero
almeno un cittadino americano, appartenente alla flotta Nato. Chiarita anche la giurisdizione sul
cantiere Muos. A spiegarlo è il comandante della base
di Sigonella che ha affermato che <<l’area riservata
agli Stati Uniti è l’attuale sito “Niscemi transmitter
site”, in particolare la sala di controllo, mentre il
nuovo sito, anche se concepito come variante del sito
originario, è fuori da questa sala e non è ancora stato
preso in carico dalle autorità statunitensi ed è perciò
da considerarsi a tutti gli effetto>>.
Tutti sarebbero indagati, in concorso, per la violazione del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” per
aver eseguito opere un assenza di autorizzazione o in
... (continua in 2ª)
difformità da essa e/o per Vizzini, nuove “frecce” dalla minoranza
Grammichele, il “pastazzo” non inquina
J’accuse al sindaco
Sostenibile… il riuso
Gregorio Busacca
Nuccio Merlini
I
“U
l gruppo di opposizione “Cambiamo Vizzini
dal basso” del Comune di Vizzini ha aperto la
campagna di primavera con un fuoco di sbarramento rivolto unicamente verso l'alto e in particolare il primo cittadino, architetto Sinatra.
Secondo il cofondatore del movimento, Giuseppe
Coniglione, “il sindaco è riuscito a incrementare
il turismo a Vizzini, ma sono aumentate pure le
indagini della magistratura inquirente per le non
poche inchieste che coinvolgono la casta locale,
la parentopoli, e gli ignoti del fotovoltaico”.
Nondimentica nella ... (continua in 2ª)
so sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli
agrumi”. Questo il tema dibattuto durante l’apposito convegno organizzato dal sen. Giuseppe
Compagnone svoltosi presso l’agriturismo “Valle dei
Margi”. Un folto e qualificato uditorio ha arricchito
di significati l’incontro in quanto sono stati tanti e significativi gli interventi e le relazioni svolte dal rettore
dell’università di Catania, Giacomo Pignataro, dal sen.
Antonio Scavone, da docenti e ricercatori dell’università di Catania e da esponenti del mondo industriale e fra
questi Salvatore Cosentino, ... (continua in 2ª)
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2 | Cronaca del Calatino
La Gazzetta del Calatino
Niscemi, provvedimento di sequestro della
magistratura sulla stazione satellitare
(...) aver omesso la vigilanza sull’attività urbanistico edilizia. La richiesta di
sequestro dell’opera, che lo scorso 4 ottobre 2012 aveva portato al sequestro
dell’area da parte della stessa autorità giudiziaria, ha tenuto conto delle censure del Tribunale del Riesame che poco tempo dopo aveva disposto il dissequestro dell’area. Tra tutte la sentenza del Tar che ha dichiarato il cantiere
abusivo e illegittimo, annullando le autorizzazioni. Determinanti le richieste
di sequestro da parte di Goffredo D’Antona, legale del movimento per conto
dell’Associazione antimafie Rita Atria, supportate da filmati che documentano
come i lavori all’interno della base siano continuati nonostante la sentenza
del Tar. Il 3 marzo 2015 la Polizia giudiziaria a seguito di rilievi nel cantiere dichiara <<si evince come all’interno della struttura Muos siano ancora presenti
mezzi e personale intento a protrarre i lavori di edificazione e ciò nonostante
l’avviso di pubblicazione della sentenza del Tar sia stato trasmesso a tutte le
parti costutuite, potendosi per tanto presumenre la conoscenza del contenuto
del provvedimento>>. Proprio in data la Polizia Giudiziaria effettua rilievi aerei della base e “sorprende” gli operai al lavoro. Ancora il 13 marzo l’avvocato
D’Antona presenta nuovi video che testimoniano attività all’interno del cantiere. Secondo la procura <<il sequestro va effettuato per impedire che la libera
disponibilità dell’immobile aggravi le conseguenze del reato ancora in permanenza>>. In pratica deve essere vietato l’accesso al cantiere per evitare che
gli operai continuino a lavorarci: un allarme lanciato dagli attivisti No Muos
all’indomani della sentenza del Tar. Il Procuratore Verzera più volte lamenta
la scarsa collaborazione degli USA: << A tutt’oggi il governo americano non ha
fornito alcuna informazione circa le generalità del committente dei lavori>>.
La notizia di reato che ha fatto nascere l’inchiesta verte su una denuncia del
14/9/2011 del Comune di Niscemi. L’amministrazione militare aveva dichiarato allora <<che i lavori previsti erano di “continuazione delle attività già in
essere nell’area”. Commenta la Procura: È dubbio che le nuobe opere possano essere una continuazione delle precedenti, si tratta di una nuova stazione
radio e al riguardo basterebbe riflettere sull’enorme divario della scala delle
frequenze tra l’esistente e il nuovo sistema>>.In effetti sono proprio le autorizzazioni, richieste in primis dalla legge e dal decreto istitutivo della riserva,
al centro dell’attenzione della magistratura. <<L’articolo 4 del decreto istitutivo- si legge nell’atto di richiesta di sequestro – prescrive una serie numerosa
di divieti fra cui la demolizione e ricostruzione dell’immobile>>.
Alla procura non sfugge la grossolanità con cui le autorizzazioni sono state rilasciate, fino a definire le autorizzazioni “macroscopicamente illegittime”.Ad
esempio scrive il Procuratore: << Non può assolvere all’onere della motivazio-
Grammichele, il “pastazzo” non inquina
(...) Salvatore Barbagallo, Davide Tamburino, Giuseppe Cirelli, Simona
Consoli e dal responsabile dell’Ortogel Tamburino. Relazioni e interventi
che hanno dimostrato e testimoniato che il tanto vituperato e discusso
“pastazzo” ritenuto fino a non molto tempo fa materiale di risulta altamente inquinante a vera e propria risorsa e ciò grazie all’impegno del sen.
Giuseppe Compagnone assistito da eminenti pareri di docenti e ricercatori
universitari. “ E’ bastato – ha spiegato il sen. Compagnone – dimostrare
con inattaccabili motivi, che il pastazzo, considerato scarto di lavorazione
degli agrumi e pertanto, altamente inquinante, venga adesso considerato,
grazie al contributo di esperti e studiosi e dell’università, vera e propria
risorsa e fonte di nuova occupazione perché può essere trasformato in
compost, mangime per animali, bio masse per la produzione di energia
e perfino in filati e tessuti sostenibili e vitaminici come dimostrato dalla
dottoressa Adriana Santonocito”. “Attraverso il nostro impegno e al lavoro svolto in Senato – spiega Compagnone – siamo riusciti a dimostrare
che il pastazzo non è un rifiuto inquinante, ma con adeguati trattamenti
diventare risorsa e siamo riusciti anche ad ottenere uno stanziamento di 2
milioni di euro per studi di ricerca, sviluppo e metodi di utilizzo”.Apprezzato anche l’intervento del sen. Antonio Scavone che ha detto : “Compagnone e gli altri colleghi del Gal stiamo dimostrando con il nostro impegno come è possibile dare una spinta per lo sviluppo della nostra isola
evitandone anche lo scempio stoppando le trivelle a mare”.
Se le relazioni e gli interventi sono stati seguiti con più che apprezzabile interesse, una vera ovazione ha salutato l’intervento della dottoressa
Adriana Santonocito che ha presentato la sua idea imprenditoriale e mostrato all’uditorio filati e tessuti da lei ottenuti attraverso l’utilizzo del pastazzo. Utilizzazione questa che unita alle altre possibili utilizzazioni ha
ampiamente dimostrato come impegno politico, studi di ricerca e inte-
10 aprile 2015
ne l’inciso che si legge nel verbale di sopralluogo istruttorio del 6.6.2008 laddove si afferma testualmente: non si ritiene che la realizzazione del sistema di
comunicazioni utenti mobili (MUOS) nel sito radio Us. Navy di Niscemi possa
avere impatto negativo sotto il profilo ecologico e paesaggistico con l’ambiente circostante, risultando, quindi, compatibile con le finalità di conservazione
del Sic Sughereta di Niscemi>>. Ma la procura rincara la dose, in riferimento
alla mancata comparizione della Sovrintendenza ai beni culturali, assente in
sede di Conferenza dei servizi, nonostante la stessa abbia previsto limiti stringenti, “poi bellamente ignorati”. È infine la stessa sovraintendenza a smentire
le parole dell’odierno indagato Arnone. Il dirigente aveva dichiarato che <<una
nuova conferenza dei servizi non avrebbe cambiato lo status del progetto>>. Ma
i dirigenti della Sovraintendenza affermano che lo stesso ente <<non avrebbe
mai potuto rilasciare alcuna autorizzazione alla realizzazione del progetto se
l’infrastruttura fosse ricaduta in zona “A”>>. Proprio la questione della riperimetrazione della riserva, effettuata quando i lavori del Muos non erano ancora
cominciati ufficialmente, ad essere al centro di un’aspra critica da parte del Pm.
Il sito Muos infatti, a seguito della riperimetrazione, risultava essere in zona
“A”, zona di totale inedificabilità. Secondo la procura di Caltagirone sarebbe
stata necessaria una nuova conferenza dei servizi per concedere le autorizzazioni. Dalla Conferenza dei servizi la riperimetrazione della Sughereta non fu
nemmeno discussa: << il provvedimento finale adottato in seguito alla conferenza dei servizi risulta illegittimo e va disapplicato in quanto viziato sul piano
procedurale e sul piano sostanziale perché privo di motivazione (...). Sopratutto
non si trova alcun cenno sulla riperimetrazione del sito, frattanto intervenuta,
non appare dunque assistito da un’esauriente istruttoria perché nessun provvedimento è stato adottato in seguito alla revoca del nullaosta del comune di
Niscemi sia perché nessuna approfondita disamina è stata operata sotto il profilo della salute pubblica per effetto dei campi elettromagnetici>>.
Ma il procuratore calatino ne ha anche per gli organi regionali che, a suo dire,
<<hanno trattato la vicenda come una normale costruzione abusiva di privati,
senza alcuna differenza rispetto al colossale impianto che si stava attrezzando, verso cui la cura degli interessi pubblici avrebbe dovuto essere al massimo
livello. Cura che evidentemente includeva anche ripensamenti e riconsiderazioni delle precedenti volontà una volta che uno dei principali attori, appunto
il Comune di Niscemi, mostrava di avere forti perplessità sulla edificazione del
manufatto militare, perplessità basata su fatti oggettivi e riscontrabili>>.
L’atto di sequestro inoltre contiene delle precisazioni riguardanti il precedente
sequestro del 4 ottobre 2012, considerando le censure del Tribunale del Riesame. Interviene circa l’immunità territoriale rivendicata dall’ambasciata americana, specifica la certa legittimità del Tribunale ad agire anche contro cittadini
statunitensi anche nel caso si tratti di membri appartenenti alla Nato, giustifica
la revoca del nullaosta del Comune di Niscemi non inquadrandola, come fatto
dal Riesame, come “dissenso postumo” ma dissenso “motivato da fatti nuovi e
giuridicamente rilevanti”."
■
resse da parte del mondo industriale possono “convertire” un problema
in risorsa e aprire nuovi scenari nell’utilità e sfruttamento di una risorsa
prima ritenuto un problema tanto da aver causato la chiusura di importanti industria di trasformazione degli agrumi e di altri prodotti agricoli in
risorse e fonte di nuova occupazione, anche se ciò, come ha fatto rilevare
l’intervento del produttore di agrumi Mantello, deve rappresentare anche
fonte di reddito per quanti producono agrumi e altro e ciò è possibile creando una rete fra i tanti soggetti interessati.
■
Vizzini, nuove “frecce” dalla minoranza
(...) conclusione del suo intervento, l'onesto paese di artigiani e bottegai, “ora amministrato – aggiunge Coniglione - da un sindaco turista
assiduo di Roma capitale più che delle vie del suo paese e che non ha
disdegnato l'aumento dell'appannaggio suo e della sua giunta”. Il successivo intervento del giovane Francesco Miceli si soffermava sui risultati visibili della gestione dei rifiuti che vede la città verghiana in pole
position nella emulazione della città partenopea. Tra gli effetti collaterali dello sviluppo edilizio a oltranza senza ricadute positive sull'occupazione lo storico Pietro La Rocca evidenziava nel suo intervento
conclusivo la riduzione al silenzio dell'acqua sorgente della centenaria
fontana dello scifo. Il collettivo j'accuse rivolto al sindaco si concludeva indicando nell'arma del voto la possibilità della ricostruzione dal
basso dopo anni di gestione allegra all'insegna del “particulare” e del
familismo amorale. Sempre che il “basso” da dove dovrebbe partire la
ricostruzione sia disposto a cambiare. Numeroso il pubblico presente e
plaudente specie giovanile traghettato probabilmente dal locale movimento cinque stelle.
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La Gazzetta del Calatino
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4 | Cronaca del Calatino
10 aprile 2015
CASTEL DI IUDICA – Nuovo rimpasto di Giunta
MINEO – La visita al Cara di un rappresentante istituzionale del Consiglio d’Europa
La Turrisi per il fare
Brasseur: “Sacrifici e sforzi da sostenere”
Salvatore Agati
Cristina Centamori
I
M
aria, affettuosamente chiamata “Mariella”, Turrisi, tecnologo alimentare, è
il nuovo assessore della Giunta guidata
da Giuseppe Grasso e prende il posto della dimissionaria Giuseppa Musumeci, che ha lasciato l’incarico per impegni familiari e di lavoro, lo scorso
12 marzo, dopo venti mesi dall’insediamento del
governo cittadino. Al neo assessore sono state
conferite le stesse deleghe che in precedenza erano state affidate alla Musumeci e cioè Pari opportunità, Igiene e sanità, rapporti con il Consiglio
comunale, Acquedotto e servizi cimiteriali e Beni
culturali. Accettando il mandato con il giuramento di fedeltà alla Repubblica, dinanzi al segretario
comunale, Luigi Rocco Bronte, il nuovo amministratore ha iniziato ad operare, venerdì 13 marzo, in seno all’organo esecutivo, con gli assessori
Stefano Giuseppe Gullotta e Vincenzo Granata.
<<Mi auguro che quest’esperienza mi possa portare ad esercitare una politica del fare –ha affermato l’assessore Turrisi- e realizzare qualcosa di
concreto per la nostra collettività>>. Il sindaco
Grasso ha sottolineato: <<La figura femminile,
come ho detto in altre occasioni, è importante che ci sia nel governo della città perché, oltre
ad essere prevista dalla vigente legge regionale e
dallo statuto comunale, dà la possibilità di vedere
i vari problemi quotidiani da un’altra angolatura.
Sono sicuro che Mariella Turrisi, anche se priva
di esperienza amministrativa, ma in possesso di
molta esperienza politica espletata nella qualità di rappresentante degli studenti all’interno
dell’ateneo etneo, lavorerà seriamente in stretta sinergia con la Giunta e il Consiglio comunale,
per fronteggiare le problematiche che attanagliano la nostra comunità>>. (Nella foto l’assessore
Turrisi mentre appone la firma sul verbale di giuramento, accanto il segretario comunale Bronte e
di fronte il sindaco Grasso). ■
La Gazzetta del Calatino
ritorna in EDICOLA
il 1° Maggio
l giudizio è suo giudizio è molto positivo. Anne
Brasseur, presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa promuove il
Centro accoglienza richiedenti asilo netto prima
di lasciare Mineo. “Visitando il Cara ho avuto
un’impressione molto positiva della sua gestione – dice - perché sono rimasta particolarmente colpita dalla professionalità e, soprattutto,
dall’umanità con la quale vengono offerti i servizi
agli ospiti, in particolare a donne e bambini”. Con
l’europarlamentare Brassuer anche la delegazione composta dall’on. Michele Nicoletti, presidente della delegazione italiana all’Assemblea
parlamentare, dal dott. Federico Caselli, funzionario della Camera dei Deputati, e da Mark Neville, Capo di Gabinetto. Il gruppo ha fatto il giro
tra i vialoni del Centro visitando l’Infopoint, l’Internet point, il punto Mamma e le aule formative,
che quotidianamente vengono frequentate dagli
ospiti per i corsi di alfabetizzazione. “La visita di
oggi è un’occasione molto importante – ha sottolineato l’on. Michele Nicoletti – per far conoscere
alle istituzioni europee, che si occupano del fenomeno migratorio, l’emergenza che affronta giornalmente il nostro Paese e in particolare la Sicilia,
la quale sta compiendo uno sforzo straordinario
nella fase d’accoglienza e che, pertanto, va riconosciuto e sostenuto”. Nello specifico Nicoletti
ha affermato:”Abbiamo visitato una struttura
efficiente, al cui interno si respira un’atmosfera
d’assistenza ai migranti molto positiva”. “Sono
rimasta particolarmente colpita – ha argomentato l’on. Brasseur – dall’igiene, dalla pulizia
e soprattutto dalla vivibilità del centro. Come
rappresentante dell’assemblea parlamentare di
quarantasette nazioni, farò il possibile, fin da
subito, per porre la questione dei flussi migratori
sul tavolo di discussione dell’Ue e di tutte le altre
nazioni europee. In questo dramma l’Italia e la
Sicilia non possono essere lasciate da sole”. “Le
parole positive espresse da alti rappresentanti
della politica europea alla gestione del Centro –
ha detto il dott. Sebastiano Maccarrone, direttore
del Cara – ci inorgogliscono e nel contempo confermano che la strada da noi intrapresa sul terreno dell’accoglienza e integrazione è quella giusta.
Il nostro impegno parte dalla tutela della dignità
umana dell’ospite”.
■
RAMACCA – A grandi passi con la tesi di “Progetto Sicilia” per la moneta complementare
Nuove opportunità per 250mila disoccupati
Giovanni Fatuzzo
P
rogetto Sicilia poggia profonde radici nel territorio ramacchese, posto ove ha luogo la sede
regionale dello stesso partito, pur riconoscendo suo ideatore l’imprenditore brolese Giuseppe Pizzino. Andando a ritroso con il tempo Progetto
Sicilia nasce il 9 Ottobre del 2013 e volendo avvalorare la sua tesi di introduzione di un sistema monetario complementare all’euro e denominato “Grano” presenta in data 27 marzo 2014 una proposta
di legge di iniziativa popolare (depositando quindi
le firme di più di diecimila cittadini affamati di grano ) all’ARS. Il 6 Maggio dello stesso anno le teste
pensanti di Progetto Sicilia vengono ascoltate in III
Commissione all’ARS (Attività Produttive) dal Presidente On. Marziano che chiude prontamente le
porte del Parlamento più antico del mondo ai coordinatori di Progetto Sicilia spiegando che il DDL 730
pur essendo di iniziativa popolare non può essere
applicato dal governo regionale perché non facente
parte del programma elettorale presentato da Crocetta, che quindi non detiene l’autorità morale di
poter legiferare in proposito. Non avendo ritrovato
lungo il suo cammino intoppi di natura tecnica, ma
venendo a conoscenza dell’esistenza di una mera
e schietta volontà politica che aleggia tra i banchi
pregni dell’onore di essere spettatori delle più intricate battaglie dialettiche della regione, Progetto
Sicilia diviene partito politico in data 25 Novembre
2014 annunciando la sua scesa in campo alle regionali del 2017, dove lotterà per un programma elettorale tale da riuscire ad occupare stabilmente ben
250.000 disoccupati siciliani, sostenere 1 milione
di famiglie e 200.000 imprese in difficoltà pari a €
10.000 l’anno, riequilibrare il deficit infrastrutturale rispetto al resto d'Italia, ridurre la differenza degli occupati rispetto al tasso di attività, aumentare
il reddito delle famiglie come nelle medie nazionali
ed aumentare il pil da € 82 a 96 miliardi, pari a 1%
del pil nazionale. Il coordinatore Salvo Barcellona
esprime un’assoluta lontananza dai giochi di potere e di palazzo, spiegando che l’ingresso nel campo
politico di Progetto Sicilia vuole rappresentare un
modo di intendere la politica incondizionato da visioni filogovernative. “Progetto Sicilia è un movimento suffragato da tesi economiche sostenute da
più economisti e professori universitari di spicco,
quindi lontano da elementi di demagogia”, pertanto alla domanda “Come si muoverà Progetto Sicilia
in ambito regionale e non”, Barcellona risponde
che se la proposta troverà una certa condivisione
schietta in ambito di applicazione, incondizionata da meri obiettivi e traguardi politici, sarebbe un
comportamento ipocrita non iniziare un cammino
insieme ad altri amanti e cultori della nostra terra,
ma se questa proposta vuole essere strumentalizzata per fini elettorali, allora Progetto Sicilia si farà
largo da solo.
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10 aprile 2015
Cronaca del Calatino | 5
S. CONO – La mancata convocazione di una seduta consiliare scatene forti proteste istituzionali
“Qualcuno vuole imbavagliare l’opposizione”
Vincenzo Firrarello
F
orti manifestazioni di protesta da parte dell’opposizione
a causa della mancata convocazione del Consiglio comunale dal
28 novembre del 2014: “A San Cono
sono morte le Istituzioni democratiche”, così tuona Maria Milazzo, capogruppo dell’opposizione, parlando
a nome del Rinnovamento Giovanile
Sanconese, tra le cui fila è stata eletta. “Il consiglio non viene convocato
da quattro mesi, nonostante il nostro
gruppo lo abbia più volte richiesto,
impedendo il regolare confronto dialettico sui tanti temi scottanti degli
ultimi mesi e di fatto imbavagliando
l’opposizione. Il Presidente del Consiglio si è reso responsabile della violazione sia del regolamento, sia dello
statuto comunale”.
Quali sono le cause che hanno portato a tale situazione?
“La maggioranza ha dimostrato, fin
dall’inizio, di avere problemi interni
e di non avere la compattezza necessaria per amministrare il Comune. La
divisione ha riguardato soprattutto
il Partito Democratico e la rottura
definitiva è arrivata in merito al licenziamento illegittimo, voluto dal
Sindaco, di un dipendente comunale.
Parte della maggioranza e il vicesin-
daco, Sandro Seggio, erano contrari
a tale provvedimento e il Sindaco ha
ritenuto necessario defenestrare la
sua opposizione interna provvedendo, successivamente, ad un rimpasto
di Giunta. L’attuale commissariamento, che il Sindaco vorrebbe far
ricadere soltanto sull’opposizione,
in realtà è dovuto proprio a questa
loro divisione che ha portato alla votazione contraria, alla variazione del
bilancio, di due consiglieri di maggioranza e dello stesso Presidente del
Consiglio. Il danno erariale minacciato dal Sindaco dovrebbe, quindi,
prima ricadere sugli stessi uomini
del suo partito che gli hanno voltato
le spalle”.
Quali sono i punti salienti che avreste voluto dibattere?
“Questa amministrazione vive solo
di assistenzialismo e aiuti agli immigrati. Per il resto solo disservizi: la
raccolta dei rifiuti che non funziona;
la manutenzione stradale inesistente; l’acqua che spesso manca nelle
case; i servizi sanitari a disposizione
della collettività ridotti; l'agricoltura
abbandonata a se stessa, mentre il
tanto decantato OP del ficodindia, da
poco creato, non è altro che un’organizzazione privata di agricoltori che
non ha nulla a che vedere con l’amministrazione comunale; e infine, il
riordino del personale, voluto con
tanta insistenza, è in realtà un fallimento totale. Con tanti problemi
da risolvere l’unico pensiero della
Giunta e del Sindaco sembra essere quello di aprire un nuovo centro
SPRAR che la cittadinanza non vuole,
come dimostrano le 548 firme raccolte da un comitato cittadino che si
è appositamente istituito”.
Qual è la vostra posizione in merito
all’apertura di questo nuovo centro?
“Siamo dalla parte dei cittadini. Noi
siamo per l’accoglienza agli immigrati, ma nel rispetto delle regole.
Esiste già un centro in paese e il D.
M. del 30/07/2013, all’art. 5, comma
2, prevede dei limiti alla capacità ricettiva dei servizi d’accoglienza che
il nostro Comune supererà con la
prossima apertura”.
Cosa propone il vostro gruppo?
“Il Sindaco dia le sue dimissioni e
si ritorni a votare per dare a questo
Comune un’amministrazione più
solida e capace, e non per “ricatto” come è stato affermato dal primo cittadino, ma perché non si può
continuare ad improvvisare in tempi così difficili, mentre tanti nostri
giovani abbandonano delusi la loro
terra”.
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6 | Cronaca del Calatino
10 aprile 2015
MAZZARRONE – Lavori in Chiesa Madre
RAMACCA – Una coop tra i punti di riferimento nel sistema “no profit” di zona
Manutenzione conclusa
Servizio civile, ok per 21 progetti
Giovanni Petriglieri
Salvatore Agati
S
S
ono stati completati nella Chiesa madre San Giuseppe i lavori di manutenzione (diretti dall’arch. Melania Salpietro) e relativi all’adeguamento
liturgico degli spazi celebrativi, secondo la Riforma liturgica del 1996, che
ha riformulato il can. 1216 del Codice del Diritto Canonico. Le opere hanno riguardato, nello specifico: l’eliminazione di umidità sia all’interno che all’esterno
della Chiesa; il rialzo del pavimento del presbiterio, dove è stato posto il nuovo
altare all’interno del quale sono custodite le reliquie di San Sebastiano; il rifacimento del presbiterio, che è stato riportato in pietra a faccia vista; l’apertura di
una porta laterale per favorire l’ingresso ai disabili; lo spostamento dell’ambone
fuori dall’area presbiterale; la tinteggiatura delle pareti; l’adeguamento a norma
dell’impianto elettrico e l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione.
Nella parte centrale dell’abside è stato posto un grande Crocifisso ligneo dell’artista gangitano Maestro Santo Mocciaro, che per il suo realismo fa palpitare il cuore.
Il catino absidale è stato adornato invece da un meraviglioso dipinto raffigurante
il Cristo pantocratore in gloria dell’artista rumeno Vasile Mutu. Le opere hanno
reso la chiesa molto più bella e soprattutto più accogliente e intima. La celebrazione eucaristica, in occasione della dedicazione (consacrazione) del nuovo altare,
è stata presieduta dal Vescovo Mons. Calogero Peri il quale, alla presenza delle
autorità locali civili e militari, ha fatto vivere alla comunità dei fedeli un momento
particolarmente intenso e significativo. Emozionante è stata l’incensazione del
nuovo altare; un effluvio e una lode anelanti verso il cielo. Le opere sono state rese
possibili grazie alla generosità dei fedeli. Ciò, sostiene il Parroco, fa onore alla comunità di Mazzarrone. I fedeli hanno manifestato di apprezzare lo splendore delle
nuove opere.
■
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iamo a Ramacca, e più precisamente alla Project-Form, una
Cooperativa sociale formata
da uno staff di giovani professionisti, attivamente impegnata nella
formazione e nella progettazione
sociale. Una realtà che oggi rappresenta un solido punto di riferimento
per numerose imprese no profit ed
enti pubblici. Da qui, sono partiti 21
progetti per il bando 2015 di Servizio civile nazionale, tutti ammessi
a finanziamento. <<La gioia è stata
grande, non soltanto per il prezioso
risultato raggiunto dalla ProjectForm, segno tangibile di una squadra che funziona e che lavora bene
– ha commentato il presidente Gravina - ma anche per le possibilità
che si aprono per tantissimi giovani e per le comunità territoriali. I
progetti interessano una vasta area
che comprende i Comuni di Catania
e provincia (Ramacca, Palagonia,
Castel di Iudica, Raddusa, Militello in Val di Catania, Caltagirone,
Santa Venerina, San Cono, San Michele di Ganzaria, Lentini, Maniace
e Paternò) e garantirà l’avvio di un
contingente complessivo di n. 211
volontari di servizio civile>>. Continua Gravina <<Di questi, 38 saranno impegnati solo nelle numerose
realtà sociali di Ramacca, 109 nel
Distretto socio sanitario n. 20. Numeri, ma non solo. Per lo staff della
Project-Form sono sogni che cammineranno dentro i cuori di giovani,
i quali avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica ed irripetibile, al servizio di chi è fragile, solo, in
difficoltà, nella malattia (bambini,
anziani, diversamente abili, persone con disagio psichico, immigrati,
famiglie in condizioni di povertà). E
questo significa bene concreto, risorsa preziosa per le tantissime persone che beneficeranno dell’attività
dei volontari di servizio civile ed anche per le loro famiglie>>. Conclude
il presidente Gravina <<E’ già stato
pubblicato il Bando 2015 per la selezione di volontari da impiegare in
progetti di servizio civile nazionale
nella regione Sicilia. C’è tempo fino
alle ore 14,00 del 16 aprile per candidarsi. Adesso tocca a voi giovani:
scegliete il Servizio civile nazionale,
è davvero un’esperienza che cambia
la vita!>>. ■
CALTAGIRONE – La Confedilizia per le consulenze in favore delle problematiche della casa
“Più aiuti all’edilizia calatina”
Concetta Romano
“L
'obbiettivo
dell'Associazione è quello di
dare ai proprietari di
casa, associati e non, assistenza
e consulenza sulle problematiche
della casa”. Lo dichiara Nicolò
Raimondo, delegato di Caltagirone
dell’Associazione Proprietà Edilizia di Catania. L'Associazione,
che ha sede a Caltagirone, in Via
Madonna della Via n. 221, edificio I, scala 2 ha come obiettivo di
aiutare il mondo dell’edilizia e in
particolare: curare la tutela degli
interessi generali della Proprietà
Edilizia e lo sviluppo tecnico ed
economico di essa; studiare i problemi giuridici, tributari, tecnici,
economici, sociali e sindacali che
interessano la proprietà edilizia e
promuoverne la risoluzione; promuovere la costituzione di speciali
Enti diretti a conseguire l’incremento ed il miglioramento della
Proprietà Edilizia; dare consulenza ai soci nel campo immobiliare:
legale, amministrativo, tecnico e
tributario; dare assistenza in tutte le materie che hanno attinenza
con la casa: fiscale, condominiale,
locatizia, legale, catastale; assistere il proprietario nella stipula
di contratti di locazione e di ogni
altro contratto che possa interessare; associare proprietari di casa
che vivono in condominio, condominii, ed assisterli per i problemi
che sorgono nel condominio, anche attraverso apposite giunte di
conciliazione delle controversie;
tutelare e rappresentare gli interessi dei proprietari nei confronti
degli enti pubblici e privati; organizzare corsi di formazione e di
aggiornamento per amministratori di immobili, condominiali e
non, per la sicurezza sul luogo di
lavoro destinati ai portieri e ad
altri dipendenti, per tecnici in applicazione delle norme sui lavori
edilizi. La sede di “Confedilizia”
a Caltagirone è aperta nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 17.30
alle 19.30. Informazioni telefoniche allo 0933.25622. ■
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
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La Gazzetta del Calatino
8 | Cronaca del Calatino
10 aprile 2015
RADDUSA – Vibrate proteste degli imprenditori agricoli contro l’applicazione dell’odiosa imposta locale dell’Imu, reputata tra le più inique
Coltivatori sul piede di guerra: “Non pagheremo un solo centesimo”
Francesco Grassia
I
n merito all’applicazione dell’imposta Imu sui
terreni e sui fabbricati destinati all’attività agricola gli agricoltori raddusani continuano a manifestare in tutte le sedi e in tutte le forme la ferma
contrarietà al pagamento di una tassa che i più ritengono iniqua e sproporzionata. Dopo avere partecipato uniti e compatti alla manifestazione pubblica, organizzata da Agrisicilia e dalla Confederazione
Italiana Agricoltori (Cia), svoltasi la scorsa settimana
a Palermo, rivolgono le loro lagnanze a tutte le istituzioni che hanno la possibilità di intervenire per la
soluzione del grave problema e minacciano di continuare la loro battaglia in tutte le sedi istituzionali.
A tale scopo, Vincenzo Grassia, Presidente Regionale
del Gruppo Interessi Economici per la Cerealicoltura
(Gie) e membro della Giunta Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Catania, nonchè Presidente del Consorzio SicilCereal che gestisce
una delle più grosse aziende agricole della città del
grano per eccellenza, ha ribadito che l’applicazione
dell’imposta Imu sui terreni e sui fabbricati destinati
alle varie attività agricole rischia di mettere seriamente in ginocchio tutti gli agricoltori, e soprattutto
i cerealicoltori che, non potendo pagare tale imposta, saranno costretti a chiudere le loro aziende. Per
meglio spiegare i motivi su cui si fondano le proteste
degli agricoltori, Vincenzo Grassia ha precisato che:
“si tratta di una tassa iniqua e profondamente errata
in quanto il valore della dell’imposta viene determinato dal reddito imponibile catastale, aumentato del
25% e poi moltiplicato per un diverso coefficiente,
che varia in base all’altimetria del centro urbano sul
cui territorio ricade il terreno o il fabbricato, ed infine applicando al presunto valore del bene immobile un’aliquota del 7,6 per mille. Verosimilmente un
agricoltore con un reddito presunto di 100 euro dovrà
pagare un’imposta di 128 euro”.
A questo punto noi agricoltori ci chiediamo e chiediamo ai nostri legislatori quale categoria di lavoratore può essere in condizioni di pagare un’imposta
superiore al proprio reddito”. La protesta che gli
agricoltori raddusani, guidati dall’Assessore comu-
nale all’Agricoltura Calogero Cardaci, hanno manifestato a Palermo la settimana scorsa, unendosi
a tutti gli altri agricoltori siciliani, vuole essere un
invito alla riflessione e un appello ai Parlamentari
a cancellare tale imposta da tutti ritenuta iniqua e
sproporzionata. Una delegazione del Coordinamento è stata ricevuta dal Governatore Crocetta che ha
dichiarato di condividere in pieno la protesta e che
per la soluzione del problema, gravissimo per l’intero comparto agricolo siciliano ha già chiesto un
incontro al Governo Nazionale.
■
CASTEL DI IUDICA – Il rinnovo locale delle Rsu
CALTAGIRONE – Il gestore della Casa dell’acqua crede nella iniziativa di utilità
Le conferme della Cisl
Una iniziativa di carattere sociale
Salvatore Agati
Franco Razza
“A
N
ei giorni scorsi sono stati resi
noti – dalla commissione
elettorale, presieduta dal geometra Salvatore Turrisi - i risultati
delle votazioni che si sono svolte fra
i dipendenti del Comune di Castel di
Iudica, per il rinnovo della Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria). Sono
stati riconfermati dalla Cisl (Confederazione italiana sindacati lavoratori)
Fp (Funzione pubblica), unico sindacato ad aver presentato la lista, i quattro rappresentanti, che siederanno
assieme alla parte pubblica al tavolo
della delegazione trattante. Continua
così l’esperienza sindacale per Alfio
Agati, Silvestro Romeo, Antonio Scalisi e Rosario Giuffrida, i quali resteranno in carica per il prossimo triennio e
costituiranno i portavoce delle istanze
dei colleghi ed interloquiranno con i
rappresentanti dell’Amministrazione
comunale in sede di contrattazione
decentrata. Dei trentanove dipendenti
aventi diritto al voto (compresi dodici contrattisti) solamente ventotto, di
cui tredici donne e quindici maschi,
si sono recati a votare. I voti riportati
dalla lista Cisl Fp sono stati ventotto. <<Siamo soddisfatti del risultato
riportato – ha sottolineato Giuseppe
Scirè, della segreteria provinciale Cisl
Fp – ciò ci impegna a portare avanti
con la stessa determinazione di sempre le richieste di tutti i lavoratori del
Comune di Castel di Iudica ed a rappresentarli degnamente in sede di
contrattazione >>. (Nella foto da sinistra: Alfio Agati, Antonio Scalisi, Giuseppe Scirè e Silvestro Romeo). ■
bbiamo sempre creduto
in questa iniziativa soprattutto solidale”. Così
si esprime Elga Bizzini, gestore della
“Casa dell’acqua” illustrando anche i
buoni risultati ottenuti in poco più di un
anno di attività. “Posso testimoniare –
dichiara Bizzini - la bontà dell’iniziativa
che è stata avviata il 30 settembre 2013
e che, dopo una fase sperimentale, è
diventata una vera e propria realtà grazie soprattutto ai risultati che abbiamo
ottenuto già nei primi mesi di attività.
Sono ormai centinaia le persone che
quotidianamente riempiono le proprie
bottiglie e contenitori dell’acqua prelevata dagli erogatori presenti in Piazza
Falcone Borsellino, che sono quadruplicati, infatti si passati a ben quattro erogatori anche per evitare le lunghe attese
da parte degli utenti che giornalmente
riempiono i loro contenitori. I dati di affluenza sono davvero importanti, infatti
in media sono circa 1500 gli utenti che
usufruiscono di questo servizio quasi
quotidianamente”.La “Casa dell’Acqua” eroga acqua a chilometro zero,
senza alcun tipo di conservante, additivo costantemente analizzata, monitorata dalle Asl e quindi garantita .
Gli aspetti vincenti di questa iniziativa
sono tanti, tra tutte quella che riguarda
l’ambiente, infatti sono circa 40 tonnellate di plastica (bottiglie) che non vengono utilizzate e quindi poi smaltite.
“Gli erogatori – continua Elga Bizzini
- hanno un sistema di micro filtrag-
gio che elimina le particelle di cloro o
in sospensione presenti nell’acqua facendola diventare gradevole al palato.
Vengono osservati alcuni protocolli, tra
i quali quello HCCP, inoltre, all’ingresso e all’uscita dei canali di erogazione
dell’acqua sono installate della lampade UV per il controllo batteriologico.
Insomma l’acqua erogata è sicura al
100%. Abbiamo intenzione di installare
altri erogatori anche nella zona del centro storico, anche se siamo in attesa di
chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale”.
Elga Bizzini fa chiarezza anche sull’eventuale business che ne deriverebbe
dalla vendita dell’acqua.
“Per quanto riguarda il costo che gli
utenti pagano per prelevare l’acqua (4
centesimi al litro per quella naturale e 6
centesimi al litro per quella gassarata),
c’è da chiarire che servono a coprire le
spese di gestione degli erogatori, il suolo pubblico, l’energia elettrica e l’acqua
che viene prelevata dall’acquedotto gestito dalla SIE”.
■
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
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10 | Cronaca del Calatino
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
GRAMMICHELE – Le organizzazioni sindacali del settore agricolo in lotta contro le determinazioni del governo centrale sull’Imu
“Agricoltura beffata… dal voto dei politici siciliani”
Nuccio Merlini
È
una lotta impari, ma non demordono e dopo
il sit-in alle porte di Catania, la manifestazione di Caltagirone dove fra l’altro, alta si
è levata la voce del vescovo, mons. Calogero Peri,
agricoltori, proprietari terrieri e produttori agricoli, intessono nuove trame per far recedere il
governo dalla decisione di introdurre un nuovo e
pesante balzello, “Imu” sui terreni agricoli, tassa
ritenuta ingiusta e iniqua che affossa ancor più la
martoriata agricoltura.
“ I nostri rappresentanti istituzionali – tuonano i
rappresentanti della Cia, una delle tante organizzazioni di categoria organizzatrice di diverse manifestazioni – rispondono alla logica dei partiti pur
sapendo che non si può penalizzare così l’agricoltura già in grave crisi per la scarsa remunerazione
dei prodotti e per la gran mole di importazione”.
“ Noi però – dicono in coro quanti si preparano
a partire per Palermo - non demordiamo anche
perché anche se volessimo pagare non saremmo in
grado di sostenere questa spesa e pertanto andremo a Palermo e presto anche a Roma per far capire che non vogliamo la morte dell’agricoltura”. E’
un coro di no all’Imu e una delle tante donne che
protestano dichiara :“ Neanche Monti che aveva
tassato tutto, era arrivato a tanto ed ora che ci saremmo aspettate facilitazioni arriva una stangata
insopportabile e per questo faremo sentire la nostra protesta perché debbono capire che l’agricoltura deve essere aiutata e non penalizzata”.
Ancora proteste dunque anche perché detta legge non viene uniformemente applicata e a fronte
di assurde esclusioni di pagamento molti terreni,
anche se incolti e improduttivi, sono costretti, oltre alla rivalutazione delle rendite catastali pagare
somme che non potranno mai compensare, quan-
do ci sono, gli introiti. Mentre tutto ciò succede e
vengono inopinatamente respinte iniziative parlamentari volte a revocare la legge che istituisce
l’Imu, da parte di alcuni senatori fra i quali, Compagnone, Scavone, Mauro, Ferrara, Ruvolo e altri
del gruppo “Gal”, molti altri rappresentanti isolani preferiscono tacere o far finta di niente solo per
“obbedire” agli ordini dei partiti.
Una situazione che se non fosse vera potrebbe
sembrare assurda e perfino grottesca proprio nel
momento in cui si sta allestendo la vetrina mondiale del”Expo 2015” di Milano dove saranno
esposti molti prodotti che rappresentano l’eccellenze della nostra isola, perché, giova ricordare
che non tutte le Nazioni hanno cibo, buono, sano
e digeribile, mentre noi, rappresentiamo appunto
l’eccellenza e sarebbe delittuoso imporre pesanti
balzelli agli agricoltori con il rischio di far morire definitivamente un settore di vitale importanza
per l’economia e la salute.
Sarebbe opportuno un ripensamento da parte del
Governo e cercare di reperire le somme previste
dall’Imu sui terreni, dagli sprechi, dalle prebende
non dovute e dai tanti privilegi riservati a pochi e
soprattutto,non rendere vani i sacrifici fatti da intere generazioni di agricoltori che con la schiena
curva e il sudore di tante fatiche credevano di aver
garantito il futuro dei propri figli che con tanta
passione e altrettanta fatica stanno continuando una secolare tradizione che con l’introduzione
dell’Imu potrebbe comportare l’abbandono dei
terreni con nuove preoccupanti disoccupazioni,
esondazioni e altro e importazione dall’estero di
prodotti agricoli e nuove emigrazioni.
Chi di dovere rifletta e poi decida.
■
RADDUSANO – Il dott. Frazzetta eletto ufficialmente a Carini presidente dell’associazione Ancri
MINEO – Sistemato il ponte sulla Sp 200
L’onorificenza che suggella un impegno sociale
Attesa all’epilogo
Francesco Grassia
Cristina Centamori
I
l prof. dott. Francesco Frazzetta, cittadino
raddusano doc, già Ufficiale Medico della Croce Rossa Italiana, è stato elevato, nei giorni
scorsi alla Presidenza Regionale dell’Associazione Nazionale al Merito della Repubblica Italiana
(Ancri). Ad eleggerlo è stata l’Assemblea del sodalizio in occasione del 1° Congresso Regionale
tenutosi nella ridente città di Carini in provincia
di Palermo, nel corso del quale sono state assegnate le cariche ai nuovi dirigenti che compongono il Consiglio Regionale dell’Associazione dei
Cavalieri della Repubblica. Ecco gli eletti: Francesco Frazzetta, Presidente; Domenico Bellini,
Vice Presidente Vicario; Santi Orazio Di Paola,
Vice Presidente; Giuseppe Buzzetta, Segretario;
Matteo Neri, Tesoriere. Completano la squadra i
Consiglieri: Alfredo Lieto, Salvatore Lombardo,
Pietro Sicurelli, Baldasserre Corona, Giuseppe La
Spina e Benedetto Salvino. Nell’occasione si fa
presente che l’Associazione Nazionale dei Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana si prefigge
l’incontro e la conoscenza tra persone accomunate dagli stessi valori, al fine di dare concretezza
agli ideali ed ai principi cui i Cavalieri si ispirano e
di offrire, attraverso l’impegno sociale, una reale
e tangibile continuità delle motivazioni che, un
tempo diedero origine alla concessione dell’onorificenza.
All’Associazione, che attualmente è presente
in ben 19 regioni italiane, nonché in Svizzera,
Germania, Spagna Libano e Argentina, ove è
rappresentata dai propri delegati nominati dal
Consiglio Direttivo Nazionale, possono aderire
esclusivamente i soli insigniti di onorificenza nelle classi previste dal regolamento. Nella
fotografia i nuovi dirigenti dell’Ancri Regionale
con il Presidente prof. dott. Francesco Frazzetta
(al centro).
■
D
opo una lunga atetsa di dodcici anni è stato rifatto il ponte sulla Sp 200. La strada
nei pressi del vallone in contrada Donna
Ragusa è ritornata ad essere percorribile dopo i
lavori finanziati dalla Provincia regionale di Catania. I danni ad una parte della struttura si verificarono dopo l’alluvione del settembre del 2003
e mai l’opera di risanamento è stata tanto attesa
per i molti disagi patiti dai proprietari dei fondi
vicini. In questi lunghi anni diverse volte ci sono
stati toni polemici e la pazienza è stata tanta davvero. Ad intestarsi della questione in questi anni
è stato l’ex consigliere provinciale Giuseppe Mistretta che è riuscito a far incardinare nel Bilancio della Provincia il finanziamento per appaltare
i lavori, la cui gara fu bandita nel maggio del 2013
e l’importo dell’appalto è stato di oltre 370 mila
euro e che si sono chiusi in queste settimane. ■
10 aprile 2015
La Gazzetta del Calatino
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La Gazzetta del Calatino
12 | Rubriche
la SALUTE
a cura del Dottore Giuseppe Internullo
Chirurgo Specialista in Ortopedia
[email protected]
L’osteoporosi
L'osteoporosi è uno stato carenziale dell'osso, consistente in un impoverimento della sostanza fondamentale e del contenuto minerale di calcio. L'osteoporosi si manifesta quando perdiamo troppo tessuto osseo o ne produciamo troppo poco o le due condizioni sono presenti contemporaneamente
nel nostro organismo.
Come risultato le ossa diventano fragili e possono rompersi con una caduta
o, nei casi più gravi, anche a seguito di azioni semplici, come starnutire o
sbattere contro mobili.
Osteoporosi significa “ossa porose”. Se si guarda il tessuto osseo sano al
microscopio, si osserva che parti di esso hanno l'aspetto di un nido d'ape.
Se avete l'osteoporosi, i fori e gli spazi del nido d'ape sono molto più grandi
di quanto non siano in un osso sano. Ciò significa che le ossa hanno perso
densità o massa e che la struttura del tessuto osseo è diventata anormale.
Quando le ossa diventano meno dense, diventano anche più deboli e più
soggette a fratture.
L'osteoporosi è spesso denominata una “malattia silenziosa”, perché non si
possono sentire le ossa sempre più deboli. La frattura è spesso il primo segno diosteoporosi oppure si può notare che la parte superiore della schiena
è curva in avanti.
Se si verifica perdita di altezza o la colonna vertebrale è curva, la malattia
può essere già in uno stadio avanzato.Uno studio condotto dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha evidenziato che attualmente l’osteoporosi
interessa oltre 75 milioni di persone in Europa, Stati Uniti e Giappone con
un rischio stimato del 15% di andare incontro, nell’arco della vita, ad una
frattura vertebrale, del polso o dell’anca. Si stima che in Italia l’osteoporosi
colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% è rappresentato da donne
in postmenopausa.
Ogni anno si registrano circa 80.000 fratture di femore, il 75% si verifica
nella popolazione femminile e, di questa percentuale, il 94% avviene nelle
donne con età > 65 anni. Il 90% delle fratture femorali è legato a una caduta e il rischio di cadute aumenta con l’età. Circa un terzo degli individui
oltre i 65 anni cade almeno una volta l’anno. L’1% delle cadute, nelle donne,
provoca una frattura del femore. Le più alte incidenze di frattura del femore prossimale si osservano nelle donne al di sopra dei 75 anni. L’incidenza
raddoppia nelle donne a partire dai 65 anni di età (osteoporosipostmenopausale), mentre negli uomini questo fenomeno si osserva al di sopra dei 75
anni (osteoporosi senile).
I siti scheletrici generalmente riconosciuti come sede di fratture da fragilità
sono le vertebre, il femore prossimale, il polso, l’omero prossimale e la caviglia. Anche se le donne sono più a rischio, anche gli uomini possono sviluppare l'osteoporosi. Con l'invecchiamento della popolazione, il rischio per
gli uomini aumenta.
1 su 4 uomini sopra i 50 anni si rompe un osso a causa dell'osteoporosi.
Uomini di età superiore a 50 hanno più probabilità di rompersi un osso a
causa dell'osteoporosi rispetto a quella di ammalarsi di cancro alla prostata.
Gli uomini hanno più probabilità rispetto alle donne di morire entro un
anno dopo la frattura dell'anca, per complicazioni.
Anche gli uomini possono avere fratture vertebrali o di femore, ma questo
di solito accade in età più avanzata rispetto alle donne. Ci sono una serie
di fattori non modificabili o sui quali è possibile intervenire che mettono a
rischio di sviluppare l'osteoporosi. É importante parlare con il vostro medico
circa i fattori di rischio per definire insieme un piano di protezione per le
ossa.
Fattori di rischio non modificabili
• Avere più di 50 anni
• Essere di sesso femminile
• Menopausa
• Storia familiare di osteoporosi
• Basso peso corporeo / essere piccolo e sottile
• Fratture o perdite di altezza
Fattori di rischio su cui è possibile intervenire per ridurre il rischio diosteoporosi
• Calcio e vitamina D insufficienti
• Scarso apporto di frutta e verdura
• Assumere troppe proteine, sodio e caffeina
• Avere uno stile di vita sedentario
• Fumare
• Bere troppo alcol
• Perdere peso
10 aprile 2015
l' ECONOMIA
a cura di Claudio Nino Busacca / dottore commercialista – revisore contabile
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Modello 730 precompilato
accettato, modificato o integrato
tra il 1° maggio e il 7 luglio
Una innovazione sta travolgendo il mondo fiscale e soprattutto il
rapporto contribuente-fisco che, all’insegna della semplificazione,
diventa collaborativo.
A partire dal 15 aprile prossimo, in via sperimentale, l’Agenzia
delle Entrate mette a disposizione di circa ventimilioni di italiani,
tra lavoratori dipendenti e pensionati, la dichiarazione dei redditi
modello 730 precompilato relativa ai redditi conseguiti nell’anno
d’imposta 2014. Anche una guida informativa sul 730 precompilato
è stata predisposta dall’Agenzia sul proprio sito e messa a disposizione dei contribuenti.
Destinatari
Per accedere al modello 730 precompilato, il contribuente deve essere in possesso dei seguenti requisiti: 1) aver presentato per l’anno
2013 il modello 730 oppure, pur avendo i requisiti, ha presentato il
modello Unico o Unico mini; 2) aver percepito nell’anno 2014 redditi di lavoro dipendente e assimilati e/o di pensione per i quali l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto dal sostituto d’imposta la certificazione unica 2015. Non potranno utilizzarlo i titolari di partita IVA,
che dovranno compilare il modello Unico.
Dove si trova e come accedere
Il modello 730 sarà consultabile telematicamente solo sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate in un’area autenticata. Per accedervi
occorre essere in possesso delle credenziali “Fisconline”, cioè codice
pin e password, rilasciate dall’Agenzia delle Entrate tramite richiesta da effettuarsi sul sito www.agenziaentrate.gov.it o telefonicamente al numero 848.800.444 o direttamente agli uffici territoriali
delle Entrate. E’ previsto, anche, l’accesso all’area autenticata tramite le credenziali della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o delle
credenziali dispositive rilasciate dall’Inps.
Considerate le difficoltà oggettive della procedura e tenuto conto
che non tutti sono esperti telematici, soprattutto i pensionati, è stata prevista la possibilità di delegare il proprio sostituto d’imposta,
se offre il servizio di assistenza fiscale, un professionista abilitato o
un Caf.
Cosa contiene
i dati inseriti nel modello precompilato sono quelli già presenti
nell’anagrafe tributaria come i dati anagrafici, i familiari a carico,
gli immobili di proprietà. Poi si possono riscontrare i dati che saranno trasmessi da soggetti terzi come le banche (es. interessi passivi
sui mutui), le assicurazioni (es. premi di assicurazione sulla vita),
gli enti previdenziali (es. contributi previdenziali e assistenziali), e
quelli trasmessi dai sostituti d’imposta, come i datori di lavoro, per
i redditi di lavoro dipendente e per le ritenute.
Infine i dati risultanti dalla dichiarazione dell’anno precedente: il
credito non utilizzato o residuato, le detrazioni di competenza di
più anni, come quelle per le ristrutturazioni edilizie o il risparmio
energetico.
Cosa non contiene
I contribuenti non troveranno nella dichiarazione precompilata
per l’anno 2014 le spese sanitarie, le spese per l’istruzione, le spese
funebri, le erogazioni liberali e l’assegno al coniuge separato. Tali
spese, se in possesso, dovranno essere inserite dal contribuente.
L’amministrazione finanziaria si sta attrezzando per implementare
le banche dati fiscali per fornire in un prossimo futuro una dichiarazione il più completa possibile.
Già dal 2016 saranno inserite le spese sanitarie attingendo i dati da
una procedura che interesserà la tessera sanitaria.
Accettazione, integrazione, modificazione e presentazione
Dal prossimo 15 aprile i cittadini possono verificare l’esattezza e la
completezza dei dati immessi nella dichiarazione e, quindi, approvarla e accettarla senza modifiche.
Oppure integrarla, modificarla, rettificarla, inserendo nuovi dati e
oneri deducibili o detraibili in possesso. In presenza di modifiche
che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta,
la dichiarazione precompilata si considera accettata.
Il modello 730 precompilato 2015 può essere presentato a partire
dal 1° maggio direttamente dal contribuente in via telematica oppure tramite il proprio sostituto d’imposta, se presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato. In ogni caso, il modello
precompilato deve essere presentato entro il 7 luglio.
Per quanto riguarda la dichiarazione in forma congiunta, così come
chiarito dall’Agenzia con circolare n. 11/E del 23 marzo 2015, non
può essere presentata autonomamente, ma solo tramite sostituto
d’imposta, se presta assistenza fiscale, Caf o professionista abilitato.
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
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TRIBUNALE DI CALTAGIRONEESTRATTO ATTO DI CITAZIONE PER USUCAPIONE
BLATTI GAETANO c. f. BLTGTN66H23G253Y nato a Palagonia il
23.06.1966, residente a Militello V.C., via Roma 142, rappresentato
e difeso dall’avv. Agata Burtone nel cui studio, in Militello V.C. via
Pietro Carrera n. 6, è elettivamente domiciliato, cita Scirè Mammano Simone fu Salvatore, suoi eventuali eredi e/o aventi causa
e comunque tutti coloro che abbiano interesse a contraddire la domanda, a comparire avanti al Trib. di Caltagirone, all’udienza del
30.07.2015, ore 9 e segg., con invito a costituirsi nel termine di
20 gg. prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite
dall’art. 166 c. p. c. con avvertimento che la costituzione oltre il
suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.
p. c. e che in difetto di costituzione si procederà in loro contumacia,
per ivi sentire dichiarare che il fondo rustico in Agro di Militello V.C.,
C. da “Buciarca o Conigliera censito al foglio 14 part. 27-207-208211-216-217-218-266 di complessivi ettari 2.86.06, redd. dom. €
42,39-RA € 12,49; ½ indiviso del fabb. rurale e delle vasche di
riserva d’acqua irrigua censite al foglio 15, part. 107-109-111 della superficie complessiva di mq 109, redd. agrario € 0,10, redd.
agrario € 0.02; ½ indiviso del fabb. ex rurale censito al C.E.N. del
predetto Comune, foglio 14 part. 421 sub 1 catasto c/2,dl mq20,
redd. € 63,01 e part. 421 sub 2, cat. C/2 cl1.mq 17, rendita € 53,56,
appartengono in via esclusiva a Blatti Gaetano. La presente pubblicazione, visto l’art. 150 c.p.c, è stata autorizzata dal Presidente del
Trib. di Caltagirone f. f. con provvedimento del 27.01.2015.
Caltagirone, lì 23.03.2015
Avv. Agata Burtone
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La Gazzetta Del Calatino
VILLE
Annunci Economici | 17
TRIBUNALE DI CALTAGIRONESEZIONE ESECUZIONI
VENDITA IMMOBILIARE CON INCANTO
Il Giudice dell’esecuzione, esaminati gli atti della Proc. Es. n.
196/93 R.G.E.
ORDINA
procedersi alla vendita con incanto dell’immobile pignorato appresso descritto alla udienza del 19.05.2015 ore 12,00 presso il
Tribunale di Caltagirone locali di rito, in un unico lotto e precisamente:
- Fabbricato sito in Caltagirone, c.da Biffaro, con area di corte,
composto da un piano terra con superficie abitabile di mq 78,19,
un corpo scala ed un piano primo rustico con superficie di mq
60,77, privo di concessione edilizia, ma con istanza di condono
in corso di definizione, riportato in catasto al foglio n.241, part.lla
n.750, piano terra cat. A/3, cl. 6, vani 4,5, rendita catastale
€ 209,17, confinante a nord, est e sud con part.lla 390 del fg. 241
e ad ovest con part.lla 60 del fg. 241.Per ogni altra notizia sull'immobile si rinvia alla consulenza in atti. Il prezzo base dell’incanto è
di € 32.930,00 e la misura minima dell’aumento da apportarsi alle
offerte è di € 500,00.
Le offerte per partecipare all'incanto devono pervenire presso la
Cancelleria Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Caltagirone
entro le ore 12:00 del giorno 15/5/2015 e dovranno essere accompagnate da un assegno circolare o vaglia cambiario nella misura
del 10% del prezzo base per cauzione e del 20% per anticipo
spese sempre con assegno circolare o vaglia cambiario intestato
all’offerente o alla Cancelleria Esecuzioni Immobiliari direttamente.
Il prezzo di acquisto, dedotta la cauzione, dovrà essere depositato entro 60 giorni dall’aggiudicazione, in libretto bancario di un
istituto di credito sito nelle adiacenze del Tribunale di Caltagirone,
vincolato all'ordine del Giudice dell'Esecuzione.
Le spese di aggiudicazione e successive sono a carico
dell'acquirente.L'immobile viene venduto nello stato di fatto e di
diritto in cui si trova, anche in relazione alla normativa introdotta
con la legge 47/85 e sue integrazioni, con tutte le accessioni, pertinenze e servitù attive e passive. Ulteriori informazioni, anche in
ordine all'aula di udienza in cui si procederà alla predetta vendita,
in Cancelleria.
Il Cancelliere
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II° AVVISO DI VENDITA
PROCEDURA ESECUTIVA IMMOBILIARE N°66/11 R.G.E.
(Professionista Delegato Avv. Carmelo Bentrovato)
L’Avv. Carmelo Bentrovato avvisa che il giorno 16 Luglio 2015
alle ore 11.00 presso il suo studio sito in Caltagirone Via Madonna della Via 16 (tel.-fax 093351264 pec:[email protected]),
procederà all’esame delle offerte di acquisto e/o delle istanze di
partecipazione all’incanto per il II° tentativo di vendita, nella procedura sopra indicata, del seguente
LOTTO: Immobile sito in Militello Val di Catania, identificato al
NCEU al fg.30 p.lla 786 sub7 nat. A cat. A/2 cl.4: Prezzo a base
d’asta decurtato di ¼ €. 154.934,63; Rialzo minimo €. 2.000,00;
Diritto: proprietà 100%, Certificazione Energetica:Classe G,
Occupazione: Caserma Carabinieri Militello Val di Catania
L’offerta, redatta a norma dell’art.571 c.p.c., deve essere depositata in busta chiusa al professionista delegato entro le ore 12,00
del 15.07.2015 nel suo studio legale in Caltagirone in una con
l’assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo posto a
base d’asta.
Il giorno 16 Luglio 2015 alle ore 11,00 si procederà all’apertura
delle buste presentate alla presenza dei soli offerenti. In presenza di una sola offerta essa sarà accolta se superiore al prezzo
base aumentato di 1/5. In caso di più offerte valide verrà indetta
una gara tra gli offerenti con un rilancio minimo pari ad EURO
2.000,00.
In data 16 Settembre 2015 alle ore 11,00, nel caso non pervengano offerte di acquisto nei casi sopra indicati, si procederà alla
vendita con incanto al migliore offerente al prezzo base indicato
con offerta minima in aumento al prezzo base non inferiore ad
EURO 2.000,00 con le stesse modalità e condizioni sopra indicate, previo deposito di offerta in busta chiusa al professionista
delegato entro le ore 12,00 del 15 Settembre 2015 con le stesse
modalità e condizioni sopra indicate.
Differenza prezzo oltre le ulteriori spese tributarie necessarie a
carico dell’aggiudicatario da versarsi entro sessanta giorni dall’aggiudicazione.
Per informazioni: Avv. Carmelo Bentrovato Tel.: 0933/51264 - cell.
3332707407
Caltagirone 30 marzo 2015
Il professionista delegato dal G.E.
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buone notizie per chi è senza lavoro. Ci sono
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posizioni attualmente aperte. Nelle settimane scorse il Consiglio d’amministrazione
di Poste ha approvato il piano industriale e
strategico per il periodo 2015-2020. Sono
previsti tre miliardi di investimenti e 8 mila
assunzioni in cinque anni. Un piano che punta
al potenziamento di un unico gruppo integrato, focalizzato su 3 aree: logistica e servizi
postali, pagamenti e transazioni, risparmio e
assicurazioni. È prevista anche la riqualificazione di 7 mila persone, confermando anche il
programma avviato nel 2010 per turn over e
uscite agevolate finanziate dall’azienda. Sul
sito di Poste Italiane, nella sezione «Lavora
con noi» (https://erecruiting.poste.it/posizioniAperte.php)
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per il reclutamento, per il 2015, di N. 2.165
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(VFP 4) nell'Esercito, nella Marina Militare,
compreso il Corpo delle Capitanerie di Porto,
e nell'Aeronautica Militare. Scad. 07 gennaio
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MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE
GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE ,Bando di reclutamento, per il 2015, di
N. 7.000 volontari in ferma prefissata di un
anno (VFP 1) nell'Esercito. Scad. 05 agosto
2015. Fonte: G.U.R.I. N.74 del 23-09-2014.
AGENZIA DELLE ENTRATE - Bando di
concorso, per l'assunzione a tempo indeterminato di N.892 unità per la terza area
funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria. Scad. 26 marzo 2015.
Fonte: G.U.R.I. N.15 del 24-02-2015.
10 aprile 2015
La Gazzetta del Calatino
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La Gazzetta del Calatino
22 | Cultura ed Eventi
10 aprile 2015
MINEO – Successo di danzatrici sportive
RADDUSA – L’iniziativa antirazzista “Accendi la mente e spegni i pregiudizi”
Symphony in vetta
Racconti e confronti con gli immigrati
Franco Razza
Francesco Grassia
I
N
el corso dei campionati regionali di danza sportiva che si sono tenuti al Palaghiaccio di Catania, prestigiosi piazzamenti per la Symphony Dancing Mineo diretta
dai maestri Aldo Occhipinti e Veronica Registro.
Due le coppie che hanno vinto rispettivamente
nella categoria 16/18 C2 danze latine e 7/11 classe D danze latine. Si tratta delle coppie Savoca
Sebastiano - Aiello Desirée e Bonaviri Roberto - Perrotta Giulia. I primi campioni regionali mentre i secondi vice campioni regionali.
Non nascondono la soddisfazione per l’ottimo
risultato ottenuto i maestri e tecnici Aldo Occhipinti, Veronica Registro e Giuseppe Marino
che orgogliosi del loro lavoro ringraziano anche i genitori degli atleti per la loro importante
collaborazione. Adesso si pensa già al prossimo importante appuntamento di maggio con la
“Coppa Sicilia e Sicilia Open”.
■
l Comune di Raddusa, guidato dal Sindaco
geom. Cosimo Marotta, in collaborazione con
il Cara di Mineo, ha aderito all’iniziativa promossa dall’Unar (Ufficio Nazionale Antidenigrazione Razziale), denominata “Accendi la Mente
e Spegni i Pregiudizi” che fa parte integrante del
progetto “XI^ Settimana di Adozione contro il
Razzismo” adottato dal Ministero delle Pari Opportunità e della Presidenza del Consiglio.
Il Comune ha organizzato l’evento tramite il proprio Assessorato ai Servizi Sociali e Culturali, presieduto dal Vice Sindaco ins. Fina Schilirò, avvalendosi della collaborazione della locale Pro Loco,
presieduta da Andrea Giangrasso. Tutte le manifestazioni hanno avuto inizio con l’interessante
conferenza dal titolo “Razzismo ed esperienza di
integrazione”, che si è svolta presso l’Aula Consiliare del Comune di Raddusa alla presenza dei
ragazzi della locale scuola media e di un numeroso
gruppo di immigrati ospiti dello stesso Sprar e del
Cara di Mineo intervenuti per l’occasione. Dopo
la proiezione di un interessante cortometraggio,
hanno relazionato: il dott. Giovanni Discolo, la
dott.ssa Asma Alaovi, inviati dal Cara di Mineo,
e l’avv. Loredana Aneli, mediatrice culturale, che
hanno parlato dei “Problemi di Integrazione”. Le
manifestazioni sono poi proseguite, come stabilito dal programma, con lo scambio dei “Racconti e Confronti” tra gli immigrati ospiti del Cara di
Mineo ed alcuni giovani locali, e si sono concluse
domenica con la “Partita della Fratellanza” giocatasi, sul verde prato dello stadio comunale “Angelina Arena” tra i giovani allievi dell’Atletico Raddusa ed una selezione dei giovani ospitati presso lo
Sprar di Raddusa.
In tutte le manifestazioni hanno fatto sfoggio la
bandiera arancione, simbolo del progetto, e le due
magliette, dello stesso colore, che l’Unar aveva
fatto pervenire al Comune di Raddusa. Nel corso
delle manifestazioni le magliette arancione sono
state indossate dalla Vice Sindaco Fina Schilirò e
dal Presidente del Consiglio Comunale Salvatore
Macaluso. Nella fotografia vediamo ii tavolo dei
relatori. Da sinistra l’avv. Loredana Aneli, il Vice
Sindaco ins. Fina Schilirò, la dott.ssa Asma Alaovi
e il dott. Giovanni Discolo.
■
RAMACCA – Epilogo positivo della vetrina gastronomico e agricola del violetto ramacchese
Il trionfo dei sapori veraci della terra
Giovanni Fatuzzo
O
ltre il Cara Mineo, oltre le (pseudo)battaglie politiche, dopo la gloria dell’APD per
la neo-promozione dettata da volere matematico, Ramacca dimostra ancora una volta di
essere un’entusiasmante meta e punto di ritrovo
per migliaia di turisti che di fatti sono accorsi in
occasione della XXV Sagra del Carciofo curiosi di
conoscere o vogliosi di rincontrare ancora una
volta il protagonista indiscusso della festa, il
violetto Ramacchese. Il diario del viandante che
passò per la cittadina sita ai margini sud-occidentali della piana di Catania si è arricchito di
golosi ed imperdibili eventi che vertono dal genere culinario a quello comico, dalla Cerimonia
di Inaugurazione sino all’ultima serata allietata dal duo televisivo di casa Colorado Fubelli &
Farina. La pianta fulcro dell’economia del paese
dalla piazza in discesa, altresì conosciuto per la
famosa produzione di pane, si è ancora una volta
dimostrata una ventata d’aria pulita per gli agricoltori locali che anche se attanagliati ed atterriti dalla crisi economica hanno dimostrato spirito di intraprendenza, amore e dedizione per la
proprio terra, sostenendo e portando avanti una
tradizione ormai pluridecennale che vede impegnato ed interessato ogni concittadino, dai più
piccoli ai più grandi, dall’abbracciante agricolo
fino al magazziniere. Gli scorsi 20, 21, 22, 27, 28,
29 Marzo il gusto del Carciofo oltre ad accompagnare la cucina tipica e locale è stato il leitmotiv di “Radio Cacocciula – Frequenza Nustrana”,
un’idea marcata 4All Event. La Radio Stazione,
realizzata interamente dallo staff 4All è stata
l’esempio lampante di volontà d’acciaio, la regia è stata ricavata ed arredata all’interno di una
vecchia roulotte a seguito di un efficiente restyling. Radio Cacocciula è stata in collegamento
audio-assiduo con tutto il percorso interessato
dalla ricorrenza. Il rappresentante di 4All Ales-
foto di Eugenio Santamaria - PH
sandro Germano Marino parlando su voce unanime spiega che non esiste un’idea principale
a cui potersi rifare per identificare la genesi di
quanto detto prima, esiste però una compagine
di amici che si è già vista impegnata con l’intrattenimento della XXIV edizione della sagra, e grazie alla propria perseveranza e dedizione è stato tutto un crescendo fino al successo di questo
anno. Tra dialetti e performance culinarie anche
quest’anno Ramacca è riuscita a lasciare un solo
dubbio: Ma abbonando di più i sapori e la vitalità
della sua cultura o dei suoi carciofi?
■
10 aprile 2015
La Gazzetta del Calatino
Cultura ed Eventi | 23
S. CONO – In processione per le vie cittadine l’immagine del Santo protettore
S. MICHELE – La valorizzazione della montagna
Un sacro dipinto per ricordare un evento
La quercia “conquista”
Vincenzo Firrarello
Damiano Iannizzotto
I
l 28 marzo del 1236, all’ora del vespro, un suono inusitato di campane echeggiò per la città di
Naso (ME) richiamando l’attenzione della gente. Nessuno le aveva toccate e il popolo, attonito,
comprese che qualcosa di funesto o di miracoloso
era nell’aria.Qualcuno pensò a quel santo monaco che viveva da eremita in una grotta: battezzato
Conone e figlio del nobile Anselmo Navacita. Aveva ormai 97 anni e viveva da tempo in totale solitudine. La folla accorse alla spelonca e grande fu lo
stupore nel trovare l’uomo, ormai morto, sospeso
in aria in posizione genuflessa, circondato da una
luce, con lo sguardo rivolto al cielo ed un cartiglio
tra le braccia con la scritta: «libera devotos et patriam a peste, fame et bello et a tirannica dominazione». Nel silenzio dell’estasi un soavissimo
olezzo si diffondeva per i campi.
Questo racconta la tradizione in merito alla morte
di San Cono Abate, patrono della cittadina omonima. Per la Chiesa "il giorno della nascita" dei suoi
figli - il dies natalis – è proprio il giorno della morte; celebrato attraverso la memoria liturgica.
Anche il popolo sanconese ha onorato, con grande
partecipazione questo evento lo scorso 28 marzo.
Tanti i devoti che hanno accompagnato la “Figura” durante la traslazione dalla chiesa dello Spirito Santo alla Matrice, dove il parroco ha celebrato
una messa solenne.
L’immagine del santo, portata a spalle, è un dipinto ad olio eseguito, nel 1957, dal pittore I. Marino
da Militello e venne donata dai sanconesi emigrati in Venezuela, devoti al patrono e nostalgici
A
della loro terra natia. “Chi cerca Cristo senza la
croce, troverà la croce, ma non Cristo” così, nel
corso dell’omelia padre Dario Curcio, usando parole forti, ha invitato i fedeli a seguire l’esempio
dei santi e di San Cono in particolare, invitando
all’accoglienza dei bisognosi, degli emarginati,
degli immigrati. Grande, come sempre, l’impegno
dei membri del comitato festeggiamenti, affinché
tutto si svolgesse nel migliore dei modi.
Nel tremore dei fuochi d’artificio, il popolo commosso ha salutato il patrono al suo rientro nella
chiesetta dello Spirito Santo: con le braccia protese al cielo e sulle labbra l’antica invocazione dialettale.
■
CALTAGIRONE – Conferenza e forum del Rotary Club sulla riforma della pubblica amministrazione
Passi in avanti sulla strada della trasparenza
Franco Razza
S
i è tenuto presso il Salone di Rappresentanza del Comune di Caltagirone, il forum sulla riforma della pubblica amministrazione,
organizzato dal Rotary Club di Caltagirone, con il
patrocinio del Comune di Caltagirone e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Caltagirone. Al forum sono intervenuti: il Presidente del Rotary Club di Caltagirone
dott. Salvatore Piazza, il Sindaco di Caltagirone
dott. Nicola Bonanno, il Presidente dell’Ordine dei
Dottori Commercialisti di Caltagirone, dott. Ettore
Cataldo. Un tema importante e di attualità, quello che appunto trattato dai vari relatori che hanno
contribuito per fare chiarezza su un campo molto
delicato come quello della “pubblica amministrazione”.Il dott. Raffaele Maria De Lipsis, Presidente
del Consiglio di Giustizia Amministrativa Regione
Sicilia e Presidente di Sezione Consiglio di Stato si
è soffermato sul principio comunitario di traspa-
renza e le regole sulla pubblicità degli appalti; il
Professor Andrea Piraino, Ordinario di Diritto Costituzionale della Facoltà di Scienze Giuridiche di
Palermo ha invece parlato della nuova governante
locale nei Liberi Consorzi e nelle città Metropolitane; l’onorevole Ing. Giovanni Franco Antoci,
già presidente della Provincia Regionale di Ragusa
ha incentrato la sua relazione sulle luci e le ombre del progetto di riforma delle provincie; il dott.
Giuseppe Spadaro, Giudice Tributario ha trattato il
rapporto tra politica e burocrazia. Il tema riguardante la riforma della pubblica amministrazione
è stato affrontato in tutte le sue varie sfaccettature e relative crucialità. E’ stato un forum molto
partecipato, con il quale il Rotary di Caltagirone,
ha voluto rendere un servizio a quanti operano nel
settore della pubblica amministrazione e a tutti i
cittadini che si rapportano con gli Enti Locali, confidando in un rinnovamento vero e proficuo.
■
ncora un ottimo risultato per la Montagna
Ganzaria che è recentemente stata al centro
di un’altra importante iniziativa di valorizzazione del territorio ottenendo forti e condivisi
apprezzamenti. Lo scatto di un magnifico esemplare di Quercia da sughero (Quercus suber L.) colto proprio lungo i suoi sentieri dal sammichelese
Michele Iannizzotto, fotografo naturalista e coordinatore della locale Sezione del Gruppo Italiano
per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee, infatti,
ha partecipato alla seconda edizione del Concorso
Nazionale “Eleggi l’Albero dell’anno 2014” promosso dall’Associazione culturale “Adea - Amici degli Alberi” di Roma classificandosi quarto in
tutta Italia e secondo a livello regionale con ben
868 preferenze. Scopo dell’iniziativa, ideata dallo scrittore e storico degli alberi romano Antimo
Palumbo e lanciata in occasione della tradizionale Giornata Nazionale dell’Albero celebrata lo
scorso 21 novembre, era proprio quello di eleggere, tra le 148 piante in gara, l’albero più bello e
rappresentativo d’Italia attraverso un articolato
sistema di votazioni strutturato in più fasi. Appassionati e sostenitori hanno così potuto votare
il loro albero preferito cliccando semplicemente
“mi piace” all’interno di un gruppo di oltre quindicimila iscritti appositamente creato sul noto social network Facebook. “Ringrazio di cuore quanti
hanno sostenuto la mia foto e, con essa, tutta la
Montagna Ganzaria perché è sempre straordinariamente bello osservare come un piccolo e per lo
più sconosciuto lembo di incontaminata natura
dell’entroterra siciliano - ha commentato l’autore
della foto in concorso Michele Iannizzotto - riesca
ad emozionare e a piacere così tanto. Per quanti
amano ogni scorcio della Montagna, poi, la primavera è certamente il momento più bello ed intenso
dell’anno per ammirare e avvertire sfumature e
profumi incantevoli. La nostra Montagna, con la
sua biodiversità e le sue affascinanti testimonianze archeologiche e culturali del passato, è davvero
una risorsa preziosissima che abbiamo il dovere
di promuovere con interventi concreti di tutela ed
ecco perché da tempo lavoriamo con entusiasmo
allo scopo di far conoscere ad un pubblico sempre
più vasto questo straordinario monumento ambientale con l’auspicio che, proprio dalla Montagna, rinasca dai giovani una nuova cultura fondata
sull’ecosostenibilità e sul rispetto per il creato.
Ora bisognerà andare in cerca di un nuovo albero
da proporre il prossimo anno sperando di raggiungere un successo ancora maggiore perché sulla
nostra Montagna c’è ancora molto da dire”.
■
La Gazzetta del Calatino
24 | Cultura ed Eventi
SIGONELLA – Festa dell’Aeronautica militare nella base aeronavale del 41° Stormo Antisom
Sicuso: “Impegnati nella difesa della pace”
Alfonso Magno
I
10 aprile 2015
zionale per la soluzione di tensioni che riguardano
da vicino la sicurezza della popolazione», ha concluso Vincenzo Sicuso.La cerimonia è andata in
scena nel nuovissimo hangar, il più grande d’Italia, inaugurato proprio in occasione del 92º anniversario. La nuova e più efficiente struttura, che ha
adottato elevati standard tecnologici e di sicurezza, nel prossimo futuro ospiterà alcuni esemplari
di Global Hawks Ags Nato (aeromobili a pilotaggio
remoto) ed i nuovi pattugliatori che andranno a
sostituire gli ormai “pensionandi” Breguet Br 1150
Atlantic. Intanto, all’interno della base, fervono
i lavori per preparare le nuove strutture che nei
prossimi mesi accoglieranno un contingente Nato
composto da almeno 600 unità.
■
l futuro dell’Aeronautica è scritto nella sua
storia. Forza armata peculiare e tecnologica,
da strumento di protezione e difesa a organo
di polizia, controllo ed assistenza: il colonello pilota Vincenzo Sicuso, comandante dell’aeroporto
di Sigonella e del 41º Stormo Antisom, ieri mattina ha presieduto la cerimonia per i 92 anni della costituzione dell’Aeronautica Militare in forza
armata autonoma. Alla presenza delle più importanti autorità civili e militari della Sicilia orientale,
e dei sindaci di Motta Sant’Anastasia e di Lentini
è stato letto il messaggio del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea
Pasquale Preziosa. Alla presenza di labari e gonfaloni, con il personale militare schierato, il colonello Sicuso ha poi evidenziato: «L’aeronautica
combatte tutti i giorni, siamo costantemente impegnati per il mantenimento della pace al di fuori
dei confini nazionali».
Nel corso della solenne cerimonia, Vincenzo Sicuso ha espresso anche parole di sentimento nei
confronti dei quattro avieri periti lo scorso agosto
durante un volo di addestramento con i Tornado
sui cieli di Ascoli Piceno: «Dedico un pensiero di
sentito riconoscimento a tutti i nostri caduti. L’ultimo, in ordine cronologico, quello relativo alla
triste scomparsa dei nostri quattro colleghi Ales-
sandro Dotto, Paolo Piero Franzese, Giuseppe Palminteri e Mariangela Valentini».
Il comandante ha poi spiegato il senso dell’aviazione militare italiana: «Dalla sua fondazione ad
oggi l’Aeronautica Militare e tutti i suoi uomini
hanno svolto i compiti istituzionali con passione,
determinazione e senso dello Stato. Sono questi i
pilastri su cui si fonda l’attività dell’Arma Azzurra. I risultati ottenuti negli anni, i riconoscimenti
sia a livello nazionale che mondiale ne sono il più
tangibile segno. I valori e l’entusiasmo rimangono sempre gli stessi. Sono quelli che abbiamo
ereditato da Francesco Baracca, Italo Balbo, Giulio
Dohuet, Enrico Pezzi, Athos Ammannato, Carlo
Sala e da tanti altri che hanno voluto servire l’Italia assecondando la loro passione per il cielo,
spesso fino all’estremo sacrificio».
Non poteva mancare, nel corso della cerimonia,
un pensiero ai “migranti” ed ai vicini “focolai”
di guerra: «La critica situazione di alcuni stati che si affacciano sul Mediterraneo conferma la
grande importanza geopolitica della Base Aerea di
Sigonella, che consente all’Italia di avere un ruolo primario nel controllo e nella stabilizzazione
dell’area. L’impiego delle più moderne tecnologie
applicate al vettore aereo militare ci permettono
oggi di essere protagonisti nello scenario interna-
MINEO – Successo ai giochi matematici
CATANIA – Sulla famosa “Fiat 500” della Polizia un allestimento della tradizione pasquale
Geni ancora in luce
Da mons. Gristina l’imprimatur sull’opera
Cristina Centamori
Damiano Iannizzotto
D
G
li alunni dell’Istituto comprensivo scolastico “Luigi Capuana”ancora una volta sono
tra i vincitori alle finali provinciali dei Giochi Matematici del Mediterraneo conquistando due
ori e tre argenti. I geni della matematica studiano e
siedono tra i banchi dei plessi scolastici “Luigi Capuana” e “Ducezio” e sono: Adele Raia, medaglia
d’oro per la sezione 1a Secondaria di Primo Grado;
Mattia Sivillica, medaglia d’oro per la sezione 3a
Secondaria di Primo Grado; Chiara Maria Salerno,
medaglia d’argento per la sezione 4a Primaria e
Antonio Ialuna, medaglia d’argento per la sezione
5a Primaria; e Maria Antonietta Zignale, medaglia d’argento per la sezione 2a Secondaria di Primo Grado. Ora si attende la finale nazionale che
si terrà il prossimo 9 maggio a Palermo e a loro si
unirà anche Giovanni Siragusa. Sarà una pattuglia
con forti motivazioni e la voglia di stupire ancora.
Per adesso c’è tutto l’orgoglio dei loro insegnanti.
Raggiunge un’altra finale è una grande soddisfazione, soprattutto ora che la scuola di Mineo vive
con preoccupazione il suo futuro dell’autonomia
scolastica per questioni di numeri. Numeri, questa
volta, definiti poco onorevoli messi in colonna con
la “razionalizzazione” voluta dal Governo. ■
opo gli ormai celebri presepi, la Fiat 500
d’epoca con livrea della Polizia Stradale di Caltagirone ha ospitato al suo interno, per la prima volta durante i giorni di Pasqua,
uno stupendo diorama raffigurante le scene della
Crocifissione e della Resurrezione di Cristo insieme all’inconsueto momento dell’impiccagione di
Giuda. La pregevolissima creazione artistica, ideata dal Comandante della Polstrada di Caltagirone
Emilio Ruggieri e realizzata dagli artisti calatini
Stefano Indigeno e Francesco Montemagno con i
materiali tipici della tradizione artigianale caltagironese quali ceramica, terracotta, sughero, gesso e
stoffa, è stata ufficialmente presentata al pubblico
lo scorso 30 marzo a Catania, nella centralissima
piazza Duomo, in occasione della solenne celebrazione della Santa Messa di Precetto Pasquale per
le Forze Armate e le Forze dell’Ordine presieduta, nella Basilica Cattedrale del capoluogo etneo,
dall’Arcivescovo Salvatore Gristina che, al termine
della celebrazione eucaristica, ha benedetto la significativa iniziativa. Nel corso delle festività pasquali, inoltre, l’auto storica, accompagnata dagli
agenti del Distaccamento della Stradale calatina
al comando del dott. Emilio Ruggieri, ha sostato in piazza Municipio a Caltagirone, dinnanzi la
Prefettura etnea e all’interno dello scalo aeroportuale catanese sempre immortalata da innumerevoli curiosi, passanti e turisti in una miriade di
scatti fotografici e simpatici selfie mentre sabato
11 aprile sarà ancora possibile ammirarla in piazza
San Giovanni a Ragusa. L’opera ha pure ricevuto l’apprezzamento del Questore di Catania dott.
Marcello Cardona per “la rilevanza di quei valori
di prossimità con i cittadini, così importanti per la
Polizia di Stato, di cui la Fiat 500, allestita a cura
della Polizia Stradale di Caltagirone, è emblema”.
“La nostra - ha commentato il Comandante Emilio Ruggieri - è una sfida comunicativa che non conosce soste e che punta a rendere ancora più condivisi, specie tra i giovani, i temi della sicurezza e
della prevenzione stradale e più in generale della
cultura della legalità promuovendo, al contempo,
le straordinarie ricchezze culturali, storiche e artistiche del territorio. Attraverso la nostra 500 ed
i piccoli capolavori d’arte interamente realizzati
a mano che con molta professionalità riusciamo
ad inserirvi, vorremmo invitare la gente a soffermarsi un attimo a riflettere sul dono della vita e
sulla necessità per tutti di rispettare le regole.
Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto un’altra straordinaria notizia che ci riempie di gioia e
soddisfazione: a dicembre di quest’anno, infatti,
la 500 della Polstrada di Caltagirone, con a bordo
un nuovo presepe, avrà l’onore di partecipare in
piazza San Pietro al Giubileo straordinario indetto
dal Santo Padre Francesco con l’auspicio di riuscire a portare un forte messaggio di pace anche ai
tantissimi pellegrini che da tutto il mondo giungeranno a Roma”.
■
10 aprile 2015
La Gazzetta del Calatino
Inserzione Pubblicitaria | 25
La Gazzetta del Calatino
26 | Cultura ed Eventi
10 aprile 2015
RADDUSA – Una tradizione sempre viva
CALTAGIRONE – Onorificenze a militari dell’Aeronautica per i soccorsi al “Norman Atlantic”
S. Giuseppe e gli “autari”
“Perizia non comune e doti umane eccellenti”
Francesco Grassia
Alfonso Magno
G
I
n un periodo in cui le antiche tradizioni sembra
stiano scomparendo dalla vita quotidiana dei
cittadini, fa da contraltare l’impegno messo in
campo dal Comune di Raddusa e da alcune famiglie
raddusane per tenere in vita la secolare tradizione degli “Altari” che la popolazione della città del
grano, sin dalla notte dei tempi, ha usato innalzare
al suo Santo Patrono San Giuseppe, in genere per
una grazia ricevuta. Raddusa è una cittadina dove
la cultura, il folklore e la tradizione s’intersecano
e si completano a vicenda e in questo trittico gli
“Altari di San Giuseppe” costituiscono la caratteristica principale della festa che, il 19 marzo di ogni
anno, la popolazione tutta dedica al Santo Protettore della città. Si tratta di enormi tavolate (25-30
mq.) ricolmi di ogni ben di Dio. Interi menù, completi di frutta e dolci delle più svariate qualità, che
comprendono soprattutto la “pasta” e il “pane”
detti appunto “di San Giuseppe”, la cui notorietà
ha valicato i confini della Sicilia, che vengono offerti ai poveri, in segno di solidarietà umana, nonché a tutti gli invitati alla cosiddetta “Tavolata”.
La sera che ha preceduto il giorno della festa, come
da tradizione, è stato tutto un via vai di persone
che hanno girato il paese per visitare gli “Altari”.
Poi il giorno della festa, quando le campane della
Chiesa Madre hanno annunciato il mezzogiorno,
ha avuto inizio alla “banchettata” vera e propria
con precedenza di diritto ai tre poveri, scelti da
chi ha innalzato l’altare, che rappresentavano San
Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino. Così, tra
il sacro e il profano, anche quest’anno è stata rinnovata quella secolare tradizione che risulta essere tra le più sentite dalla popolazione raddusana ,
particolarmente sensibile al misticismo religioso.
Nella fotografia l’altare allestito dall’Assessorato
ai Servizi Sociali del Comune di Raddusa, presieduto dalla Vice Sindaco Fina Schilirò con la collaborazione dei dipendenti dell’ufficio e di un gruppo di amici e amiche vicini.
■
la Gazzetta
del Calatino
informazione
libera!
rande festa a Caltagirone per Francesco
Bellovino, capitano dell’Aeronautica: il militare dell’Arma Azzurra ha infatti ricevuto,
dalle mani del ministro della difesa Roberta Pinotti, la Medaglia di bronzo al valore aeronautico. In
servizio all’84º Centro SAR di Gioia del Colle (Bari)
è stato insignito per aver partecipato fattivamente, nei giorni 28 e 29 dicembre dello scorso anno,
alle operazioni di soccorso nel mare Adriatico
quando il traghetto “Norman Atlantic” ha preso
fuoco dopo aver lasciato la Grecia per dirigersi nel
porto di Ancona.
Questa la motivazione del riconoscimento: «Componente gli equipaggi di volo del soccorso aereo
del 15° Stormo dell’Aeronautica militare, incaricati
di svolgere una missione di soccorso a favore dei
passeggeri del traghetto italiano “Norman Atlantic” che aveva dichiarato emergenza a causa di un
incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e metereologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi
intensi e le continue esplosioni provenienti dalla
stiva, hanno portato a termine le operazioni di
salvataggio con destrezza e coraggio estremi, recuperando diversi passeggeri e portandoli in salvo
sulla terraferma. Hanno dimostrato non comune
perizia, eccellenti doti umane ed encomiabile dedizione al servizio, hanno dato lustro alla Forza
Armata e alla compagine militare».
Nella occasione, l’Aeronautica Militare ha partecipato alle operazioni di soccorso con 25 ore di volo,
in condizioni estreme, recuperando e traendo in
salvo 56 naufraghi. Cinque gli aeroporti militari mobilitati, tra i quali quello di Sigonella, dalla
quale se è alzato in volo un Breguet Br-1150 Atlantic che ha contribuito al coordinamento di tutti
gli assetti aerei presenti in zona ed impegnati nelle operazioni di soccorso ed evacuazione dei passeggeri del traghetto, monitorando l’intera area di
operazioni caratterizzata da condizioni meteorologiche particolarmente avverse.
La solenne cerimonia è andata in scena presso
l’aeroporto militare di Ciampino (Roma) lo scorso martedì 31 marzo, in occasione della cerimonia
per il 92º anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare. Assieme al capitano Francesco
Bellovino sono stati insigniti altri venti militari
dell’Aeronautica, tra ufficiali e sottufficiali.
■
GRAMMICHELE – Aperti nei giorni festivi i musei della città dell’esagono
“Occhiolà vera risorsa per il paese”
Nuccio Merlini
M
usei aperti nelle domeniche e giorni festivi per incentivare e far conoscere i tesori della nostra Italia.
Lodevoli e giuste iniziative che vengono però vanificate da scioperi, mancanza di personale e altre
beghe e, udite, udite, anche da assurde barriere architettoniche che impediscono l’accesso a musei,
mostre, spettacoli e perfino ai luoghi di culto, ai
portatori di handicap.
Proprio questo è successo a Grammichele quando
il dirigente e docenti del locale liceo artistico “R.
Libertini” hanno organizzato la visita al museo allocato nello storico palazzo comunale progettato
dall’arch. Carlo Sada.
Gioia e soddisfazione per i ragazzi disabili che
hanno accolto con visibile emozione l’annunzio
della “gita” anche perché preceduta dalla proiezione di un video realizzato dal prof. Saro Messina.
“La soddisfazione degli allievi era palpabile – riferisce il dirigente Totò Inzirillo - perché per mol-
ti di loro il museo era qualcosa di immaginario e
poi vederlo da vicino è stato come un sogno che
si realizzava”.Gioia e soddisfazione per molti, ma
purtroppo non per tutti perché come spiega ancora il dirigente scolastico : “ Alla gioia di tanti
ha fatto riscontro il rammarico di due allievi non
deambulanti che a causa della presenza di barriere
architettoniche non sono potuti entrare al museo e rimanere desolatamente fuori in compagnia
della loro insegnante con gli occhi rivolti verso i
propri compagni”. Ritornando alla visita al museo è stata per i ragazzi una esperienza stupenda
perché, come spiega il prof. Sebastiano Aiello che
con i colleghi ha fatto da cicerone, anche perché
hanno potuto vedere e quasi toccare con mano la
riproduzione di un vaso ritrovato ad Occhiolà e da
noi fedelmente riprodotto e quindi oltre che una
visita è stata una lezione dal vivo.
“Ringraziamo dirigente e professori – hanno detto
alcuni dei ragazzi - perché per noi la visita al museo è stata eccezionale, poiché non credevamo che
nei tempi antichi gli abitanti di Occhiolà fossero
così bravi a realizzare quello che oggi abbiamo visto e constatato come erano le tombe degli antichi
abitanti e quante cose mettevano in quei sepolcri
a forma di giare”.
Una lodevole iniziativa e una bella esperienza per i
ragazzi, ma rammarico per i due studenti che non
hanno potuto accedere al museo mitigata però dal
fatto che il dirigente con la solita affabilità, ha offerto a tutti al vicino bar, dolci, cornetti e spremute d’arancia.
Un episodio che speriamo resti isolato, perché con
modica spesa si potrebbe dare a tutti la possibilità
di accedere al museo.
■
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
Cultura ed Eventi | 27
CALTAGIRONE – Riti pasquali e tradizione
S. CONO – Rappresentata al Cinema Chiarelli la Passione e la Resurrezione di Gesù Cristo
In luce la ceramica
Una fiction a metà tra il sacro e il profano
Alessia Giuca
Pino Randazzo
L
a pasqua calatina si tinge d’arte ancora una
volta! L’esposizione ceramistica locale ritrova, proprio in questo periodo, una corsia
preferenziale di espressione e divulgazione: la primavera cristiana della settimana santa. E’ ripartita così “Pasqua in vetrina”, ovvero l’esposizione
di oggetti pasquali, finemente decorati, realizzati
dai ceramisti delle botteghe locali. La mostra sarà
fruibile fino al 19 Maggio presso il Palazzo Reburdone per la gioia dei turisti che si avvicenderanno
nella”capitale” del territorio calatino.
Gli oggetti esposti, eterogenei nell’ascendenza
cattolico-cristiana come in quella simil-pagana,
saranno dei più disparati: acquasantiere, uova e
quant’altro possa dare un chiaro segno locale al
visitatore dell’ultim’ora. Da ben 12 anni “Pasqua
in vetrina” raccoglie il plauso dei visitatori, consentendo al vasto substrato di artigiani locali una
vetrina artistica mai scontata. Territorialità e avvicendamento stagionale, cultura locale e artisticità
religiosa si fondono in un unicum dal definito sapore siciliano. La promozione artistica dell’evento, curata dai Musei Civici “Luigi Sturzo”, ben si
sposa con il “saper creare” calatino, tutto diverso
seppur simile a quello più generico siciliano: raffigurazioni primaverili e pasquali prendono posto in
maniera originale all’interno di una mostra in cui
ci si riconosce calatini.
■
I
n preparazione alla festività della Pasqua, nella
sala del cine-teatro Chiarelli è stata messa in
scena la sacra rappresentazione vivente della
Passione e Resurrezione di Gesù Cristo dal titolo:
“Ecco l’uomo: la sua, la nostra via crucis”. L’evento è stato realizzato per iniziativa della Parrocchia
Santa Maria delle Grazie con il patrocinio del Comune.
Per circa due ore la sala si è trasformata in un luogo sacro dove il numeroso pubblico, che affollava ogni ordine di posti e anche i corridoi laterali,
ha potuto assistere alle varie scene delle stazioni
della via crucis che venivano rappresentate sul
palcoscenico. I figuranti, ragazzi, giovani e adulti,
uomini e donne, hanno saputo far rivivere i vari
momenti della passione di Cristo interpretando
magistralmente i vari ruoli, guidati dalla regia di
Armando Casanova. Ogni stazione è stata raffigurata come un meraviglioso gruppo scultoreo
costituito da statue “in movimento” anche se immobili e tutte partecipi della scena rappresentata.
I canti, le preghiere, le riflessioni congiuntamente alle musiche, alle coreografie e alle scenografie
appropriate hanno favorito la partecipazione del
pubblico che ha potuto rivivere con commozione
e devozione gli ultimi gli eventi della vita di Gesù.
La scena della Risurrezione poi ha visto la partecipazione di decine di ragazzi che con torce accese e
un bellissimo gioco coreografico accompagnato da
musiche coinvolgenti, hanno concluso la rappresentazione. Il parroco padre Dario Curcio, a conclusione dell’evento, ha voluto ringraziare tutti gli
organizzatori e partecipanti, sottolineando “l’unità e la coesione espressa da tutti le componenti
interne ed esterne alla comunità parrocchiale”.
Quindi ha proseguito affermando che “fare Pasqua
significa fare un’esperienza personale della misericordia di Dio in Cristo e che la Risurrezione porta
con sé una gioia definitiva che nessuno mai potrà
toglierci”.
E ha concluso augurando a tutta la comunità di
“accogliere nel cuore la gioia dell’amore di Cristo
che rinnova la vita arricchendola di pace, amore
e serenità”. Anche il sindaco ha ringraziato tutti
per la riuscita dell’evento ed ha augurato a tutta
la cittadinanza a nome dell’Amministrazione Comunale di vivere la Pasqua nella serenità e nella
concordia.
■
CASTEL DI IUDICA – La festa del patriarca Giuseppe e le immancabili tavolate per i poveri
CALTAGIRONE – Nuova proposta di “Nave Argo”
La tradizione del pane con la “paparina”
E si rialza il sipario
Salvatore Agati
Franco Razza
L
a festa di San Giuseppe, celebrata in molti paesi della Sicilia, ha origini antiche, che risalgono
alle divinità pagane. Ma la festività di San Giuseppe in Italia, come in vari paesi del mondo, è anche la festa del papà. Le celebrazioni religiose per il
Patriarca Giuseppe si svolgono nell’isola, soprattutto,
nel Calatino, nel Nisseno, nell’Ennese, con antichi
rituali di grande devozione e suggestione. La tradizione più importante della festa è il “banchetto”. Le
“Tavolate di San Giuseppe” vengono organizzate da
famiglie devote in segno di ringraziamento al Santo
per una grazia ricevuta e richiedono la collaborazione dei parenti ed amici, i quali si prodigano pure per
la preparazione delle pietanze che le adornano. Le
pietanze che vi sono poste sono strettamente legate
alla tradizione culinaria della festa di San Giuseppe e
sono la pasta con la ricotta e con i ceci, i carciofi, gli
asparagi, le sfinge, i cannoli con la ricotta e la crema,
il torrone, le cassatelle con la ricotta, le fritture delle
diverse verdure come i finocchietti, gli spinaci e svariati tipi di dolci. Il protagonista assoluto è il pane, che
viene preparato dai panificatori del luogo con farina
di grano duro, che dopo essere stato lavorato a mano
e “modellato” nelle diverse forme, viene poi rifinito
con una spennellata di uovo e una pioggia di “paparina” (semi di papavero) e messo in forno. Anche nel
2015 nella casa famiglia “San Pio da Pietrelcina” di
Castel di Iudica la “Tavolata di San Giuseppe” è stata preparata con tanta devozione, per il sesto anno
consecutivo, dalla Cooperativa sociale “Pro Iudica”,
che gestisce la struttura, e dai parenti dei nonnini
che dimorano nella comunità alloggio. Pure l’Amministrazione comunale iudicense, guidata dal sindaco
Giuseppe Grasso, ha organizzato la “Tavolata di San
Giuseppe” - al centro diurno, nel centro frazionale di
Carrubbo – alla quale ha partecipato un buon numero di anziani, dopo la celebrazione della Santa Messa
nella chiesa di San Giuseppe. Un rito, le “Tavolate di
San Giuseppe”, che negli anni è diventato una vera e
propria tradizione.
■
“I
l Pifferaio Magico”, con Nicoletta Fiorina,
è il titolo dello spettacolo teatrale che sarà
proposto dalla Compagnia La Bottega del
Pane, domenica 12 aprile alle ore 18.00 nell’Auditorium del Plesso scolastico in via Fisicara a Caltagirone. E’ la storia di una città infestata da tanti piccoli
topolini arriva un pifferaio che si offre di disinfestarla
con il suono ammaliatore del suo strumento musicale. Il Sindaco della Città acconsente promettendo
all'uomo una lauta ricompensa. Il pifferaio incanterà i topolini con la sua magica musica e lo stesso farà
con i bambini della Città quando non gli sarà data la
ricompensa tanto attesa. Testo e regia di Rita Salonia.
La rappresentazione teatrale, inserita nel cartellone
di “Famiglie a Teatro”, è organizzata dall’Associazione Culturale “Nave Argo”.
■
La Gazzetta del Calatino
28 | Cultura ed Eventi
LICODIA EUBEA – Partecipazione attiva alle tradizionali manifestazioni esterne della Settimana Santa
Mix tra devozione, pietas e teatralità
Ivan Lo Greco
A
10 aprile 2015
del Crocifisso il simulacro di Maria Addolorata.
L’armonia delle processioni che si incrociano nei
loro percorsi, i bambini che sfilano e che restano
svegli fino a tarda notte, lo svolgersi delle celebrazioni, l’ordine in cui si realizzano le processioni,
i sentimenti che generano, danno alla Settimana
Santa a Licodia Eubea un valore etnico incomparabile. Le manifestazioni religiose della settimana
Santa si sono concluse la domenica pomeriggio con
la tradizionale "Giunta", l'incontro tra la Madonna, avvolta da un manto nero e portata a spalla dai
giovani del quartiere, ed il Cristo Risorto.
■
Licodia Eubea, si sono svolte come da tradizione le celebrazioni legate alla Settimana
Santa, da sempre un mix perfetto tra ritualità popolare, teatralità ed espressività drammatica.
Il triduo pasquale ha avuto inizio il mercoledì,
con la processione del “Cristo alla Colonna” che
lasciata la Chiesa del SS. Rosario, dove viene custodito, raggiunge a tappe tutte le altre Chiese
parrocchiali. Questo è anche il momento, storico
per Licodia Eubea, dei canti e dei lamenti che fanno da cornice a tutte le celebrazioni: protagonisti
i cantori licodiani, che si tramandano di padre in
figlio il compito di eseguire antichi canti, che diventano poi veri "Lamenti" la cui pronunzia è il risultato della rielaborazione orale dei brani ufficiali
della liturgia latina. Particolarmente suggestivo è
stato il venerdì santo, nel quale la popolazione ha
assistito alla "Giunta", cioè all'incontro tra il Cristo tirato da Circello e l'Addolorata. Pochi istanti
dopo, si è svolta puntualmente, come ogni anno,
davanti la Chiesa del Crocifisso l’Asta della Croce
che viene portata a spalle sino al Monte Calvario,
da chi, in segno di devozione e penitenza, si aggiudica l’asta.Sempre nel pomeriggio di venerdì,
è partita dalla Chiesa Madre la solenne processione di Cristo nell'Urna " U Signuri a' Cascia" e
dell'Addolorata, nella quale una folla composta
ha seguito le statue sino al Monte Calvario, dove
si è rinnovato il rito della Crocifissione. Dal Mon-
te Calvario le sacre immagini sono state accompagnate alla Chiesa dei Cappuccini, percorrendo
antiche viuzze che all'imbrunire, in questa speciale occasione, si avvolgono di un alone mistico. Suggestivo, poi, poter ascoltare le Sette Spade, cantate mentre si riaccompagna nella Chiesa
CALTAGIRONE – Prorogata la mostra del fischietto
GRAMMICHELE – Raggiunto l’invidiabile traguardo di cento anni di vita anche con il conforto della moglie
Tradizione… in vita
Nonno Ciccio ammette: “Lo spirito è forte”
Franco Razza
Nuccio Merlini
A
È
stata prorogata fino a domenica 12 aprile la
seconda edizione della mostra del fischietto in terracotta dal tema “Il mondo contadino" organizzata dall'associazione culturale
“Terra Erea”, in collaborazione con i Musei civici
e il patrocinio del Comune di Caltagirone, grazie
all'assistenza tecnica degli alunni e dei docenti
dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Alberto
Dalla Chiesa”. “La mostra – dichiara Omar Gelsomino, presidente dell’Associazione Terra Erea
- allestita presso Palazzo Libertini, aperta ai ceramisti ed artisti calatini e siciliani, vuole mantenere
viva un'antica tradizione, ormai quasi scomparsa,
invitando i nostri bravi ceramisti a plasmare dei
veri e propri capolavori d'artigianato attenendosi
al tema assegnato ma attraverso il quale potranno
esprimere tutta la loro creatività con le tecniche di
cottura e gli stili del decoro più vari ed è caratterizzata dal ritorno dei maestri saccensi. La mostra
è visitabile in questo week-end dalle ore 9.30 alle
12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.
■
Grammichele, nei giorni scorsi, nonno “Ciccio Mancuso”, ha tagliato l’invidiabile traguardo del secolo di vita avendo accanto a se
la moglie 94enne Antonina, con la quale ha trascorso
ben 76 di matrimonio, generato 4 figli e brindare con
lui ben 21 tra nipoti pronipoti e un bimbo di 5 anni
che lo ha reso trisavolo.
“Numeri” da record quindi anche perché, nonno
Ciccio lo vedi quotidianamente in piazza e a fare la
spesa con il suo fido bastone al quale non si appoggia, ma che lo tiene penzolone sul braccio perché
nonno Ciccio è ancora un giovane e arzillo signore
che va in campagna e che discute tranquillamente
con conoscenti e amici in piazza e quando gli chiedono quanti anni ha, lui serafico risponde: “ haiu
cent’anni”.
Questo è oggi “nonno Ciccio” che sta godendosi in
buona salute il suo secolo di vita anche se la sua esistenza non è stata rosa e fiori a cominciare dalla giovane età quando dopo la “fuitina” con la bella Antonina e prima che la loro unione fosse allietata dalla
nascita del primogenito, “Ciccio” dovette partire
per andare a servire la Patria in guerra, combattendo
in Tunisia e Africa.
Non furono certo giorni tranquilli e fatti di lunghissimi silenzi tanto che i suoi famigliari lo ritennero
morto, ma “nonno Ciccio” all’improvviso ritornò
fra la gioia dei suoi cari e ricominciò la sua attività
di mediatori di cereali che lo portava in molte case
e a conoscere tantissima gente ricevendo da questi
stima e amicizia perché uomo buono e onesto. Nel
frattempo la famiglia aumentava con la nascita di
altri 3 figli, purtroppo prematuramente scomparsi lasciando la famiglia nel dolore e nell’angoscia.
Queste tragedie però non hanno minato lo spirito di
nonno Ciccio e della moglie perché hanno sempre
avuto accanto la figlia Anna, inseparabile compagna
e i nipoti che li hanno sempre circondati di amore,
attenzioni e affetti, abbondantemente ricambiati,
portandoli perfino a mare che nei tempi andati era
un lusso che pochi potevano permettersi.
Nonno Ciccio nasce il 25 marzo 1915 da Rosario e
Gambino Maria che generarono ben 10 figli e nonno
Ciccio è stato il sesto.
Si innamora presto della bella Antonina con la quale, come era in uso nei tempi (ma anche ora), fa la
classica “fuitina” coronata poi dal matrimonio che
dura da ben 76 anni. Adesso “nonno Ciccio” è un
uomo tranquillo e felice circondato dall’affetto della
inseparabile figlia Anna, dalla moglie e dai nipoti e si
concede, “beato lui”, lunghe passeggiate e passa il
tempo in campagna respirando aria salubre e raccogliendo verdura.Auguri nonno Ciccio Mancuso e altri
cento anni di vita.
■
La Gazzetta del Calatino
10 aprile 2015
CALCIO – Le molteplici attività dell’Asd Sanconitana
Sport | 29
CALCIO A 5 - L’Apd Ramacchese vince nel girone A del campionato di Serie D
In campo per passione Salto in C2 per i ragazzi di Ragusa
Pino Randazzo
Giovanni Fatuzzo
N
N
on c’è alcun dubbio che la stagione 2014/15
segna l’anno del risveglio dell’Associazione sportiva Sanconitana che ha saputo mettere in moto nei giovani la passione per lo
sport in generale e in particolar modo per il calcio. Si è formata infatti una squadra di pallavolo
femminile, una squadra di allievi di calcetto a 5,
un’altra di calcio a 5 femminile e infine la squadra
di calcio Juniores e quella di 3^ categoria. Un gran
numero di giovani quindi ha avuto la possibilità di
praticare lo sport come pratica dilettantistica che
favorisce la socializzazione e la formazione della
persona. Si è concluso il campionato degli Juniores e la nostra squadra ha ottenuto un buon posto
nella classifica generale. Si è concluso altresì quello della terza categoria nel quale la Sanconitana,
guidata brillantemente dal mister Nando Granato,
ha conquistato meritatamente il secondo posto
nella classifica finale del girone di appartenenza.
Il primo posto è stato raggiunto dal Marina di Modica che passa direttamente in seconda categoria.
Per la Sanconitana invece, che solo per un soffio si
è visto sfumare il primo posto, ci sarà da fare un
ultimo sforzo giocando la finale dei play off con il
Pozzallo 2 classificatosi al terzo posto. La partita
si svolgerà nello stadio comunale di San Cono alle
ore 16 di domenica 19 aprile. Come è evidente nel
paese c’è molto fermento in attesa di questo incontro che determinerà la promozione in seconda categoria. I giocatori e il mister Granato hanno
la consapevolezza di potercela fare. Occorre una
buona preparazione atletica e tecnica e la determinazione a non commettere alcun errore. Con questi presupposti il traguardo della seconda categoria è garantito. La tifoseria e i simpatizzanti, che
riempiranno lo stadio, si stanno preparando per
sostenere la squadra e poter assistere ad una partita divertente e si spera vittoriosa. La dirigenza
esprime ottimismo e soddisfazione e ringrazia “i
fantastici ragazzi della squadra e il mister Nando
Granato per la passione e per aver creduto a questo progetto sportivo”.Sicuramente un risultato
positivo è stato già raggiunto, ci ha dichiarato il
presidente Salvatore Morelli: "aver coinvolto nella
pratica sportiva tanti giovani, essere riusciti a ripopolare lo stadio con la presenza di tante persone
e portare alto il nome di San Cono nel panorama
calcistico dilettantistico".
■
ote espressamente positive da parte
dell’intera cittadinanza lodano il percorso
e la gloria che l’Associazione Polisportiva
Dilettantistica Ramacchese ha già registrato nei
campionati provinciali di calcio a cinque. Il sogno
nasce lo scorso anno, quando la stessa rosa sfiora la promozione ai play-off, e viene perpetrato
quest’anno all’insegna del motto (che tutto dice)
“CrediamoCi”. Grande prova di assiduità ed impegno ha affrontato la squadra portando a casa titoli
e vittore non indifferenti, l’APD Ramacchese ha
di fatto conquistato i propri gironi (A e B) ed ottenuto la tanto attesa e concitata promozione in
serie C2, ma la battaglia non è di certo finita qui,
la formazione Calatina incontrerà Sabato 11 Aprile
2015 alle ore 17:00 l’APD Catania C5 in casa puntese per decretare l’identità del club che potrà accedere al titolo di campione provinciale. A seguito
di tutta questa sfilza di vittore e conquiste l’APD
è diventata una magnifica vetrina d’esposizione
dal quale è stato prelevato dalla Lega Nazionale
Dilettanti Gianfranco Fede per la rappresentativa
del “Torneo delle Regioni”, e sempre per lo stesso
torneo, ma su target giovanile sono stati convocati Emanuele Fede e Rosario Tripolone. Tirando le
somme la realtà ha superato ogni più rosea aspet-
tativa, per l’anno 2014/2015 nella galassia calcistica dell’APD splendono ben 137 reti fatte, e solo 42
subite mantenendo la media di differenza reti più
ampia della classifica.
Il tecnico scordiense Ragusa si è rivelato il fiore
all’occhiello della società, riuscendo a deporre
all’interno della sede bianco-blu tutte le bandierine che la squadra si era preposta di conquistare
ad esclusione dell’ultimo atto che si consumerà
al Centro Sportivo Polivalente di San Giovanni La
Punta. ■
MILITELLO – Non omologato per le partite di calcio lo storico campo sportivo di viale Regina Margherita
La Figc: “Muro perimetrale non in regola”
Lucio Gambera
"V
erbale negativo di omologazione":
con queste poche righe, al termine
di un sopralluogo al "Comunale" di
viale Regina Margherita, il fiduciario provinciale
dei campi sportivi per la Figc di Catania, Angelo
Leonardi, non ha concesso il rinnovo quadriennale dell'omologazione dell'impianto sportivo di
Militello. I motivi del diniego si legano a un'anomalìa strutturale: una parte della rete di recin-
zione esterna (viale Regina Margherita) non è in
regola con le vigenti disposizioni federali, nonostante i nuovi lavori disposti nel 2011 dal Comune,
nell'ambito di un cantiere edile.
A seguito dell'accertamento, dalla prossima stagione sportiva, in caso di mancato adeguamento
del muro perimetrale, che dovrà essere portato a
un’altezza minima di 2,5 metri, il terreno di gioco
non potrà più ospitare gli incontri ufficiali di calcio della Figc-Lega nazionale dilettanti (Prima categoria) e del settore giovanile-scolastico (Allievi,
Giovanissimi, Esordienti, Pulcini e Piccoli amici) .
Per i dirigenti dell’Asd Militello, che hanno incontrato il sindaco, dott. Giuseppe Fucile, consegnando la copia del verbale ostativo del tecnico federale, “non resta che confidare in un epilogo positivo
della vicenda e nell'esecuzione urgente dei lavori,
al fine di salvaguardare le tradizioni calcistiche locali e la partecipazione ai campionati, che impegnano un centinaio di ragazzi in diverse squadre”.
La decisione si aggiunge al recente provvedimento
di chiusura del Palazzetto dello sport, in cui sono
state rilevate diverse infiltrazioni di acqua, che
hanno impedito, dallo scorso mese di febbraio, la
prosecuzione delle attività di pallavolo femminile,
calcio a cinque e danza sportiva.
■
La Gazzetta del Calatino
30 | Sport
10 aprile 2015
CALCIO / 1’ CATEGORIA – Retrocesso il Castel di Iudica, il Militello Val Catania potrebbe chiudere al 6° posto
Eubea e Palagonia virtualmente ai playoff
Concetta Romano
Claudio Monteleone
U
ltimo atto della stagione,
domenica prossima, per il
campionato di Prima Categoria (girone G), che si prepara a
definire gli ultimi verdetti. A seguito della graduatoria nella zona
bassa della classifica, intanto, la
regular season ha stabilito che non
saranno effettuate gare di playout,
sussistendo un distacco di oltre 10
punti tra la decima e la tredicesima
squadra. Retrocedono matematicamente in Seconda Categoria, pertanto, la Nuova Niscemi e il Castel
di Iudica.
La retrocessione del club iudicano
matura dopo una stagione tutt’altro che esaltante, partita sotto ben
diversi auspici. Alla luce di una non
Guido Albergamo
meglio definita operazione “consortile” con Raddusa e Ramacca, il
Castel di Iudica aveva espresso propositi di salto di categoria nell’attuale stagione. Propositi che non
soltanto non sono stati mantenuti,
ma che addirittura sono culminati
con una retrocessione inattesa, che
porterà il club di Castel di Iudica a
rivedere qualcosa tra gli assetti interni.
Salvezza raggiunta, invece, in casa
Kennedy Caltagirone: un traguardo
forse non eccezionale alla luce del
blasone calcistico della città della
ceramica, ma che merita senz’altro
un riconoscimento per l’opera di
aggregazione e ricostituzione societaria (di prima squadra) effettuata
da Massimo Parisi e Nicola Dolce
dopo la scorsa estate, conseguentemente alla rinuncia dell’Usa Sport
di proseguire la sua esperienza nel
campionato di Promozione per motivi soprattutto economici.
In una zona “grigia” e a metà classifica si sono piazzate le due squadre del Gigliotto, il Mirabella e
l’Aquila Sammichelese, il cui rendimento altalenante ha forse impedito il raggiungimento di risultati migliori. A onor del vero solo la
compagine di S. Michele di Ganzaria, in un momento della stagione,
ha “rischiato” di poter insidiare la
zona playoff, mentre i mirabellesi
di Giuseppe Siciliano hanno forse
offerto prestazioni non all’altezza
degli intenti d’inizio stagione.
La rivelazione del campionato è
sicuramente il Militello Val Catania, reduce da un’annata difficile e
culminata con la salvezza ai playout di Frigintini. Il club giallorosso,
che per due mesi ha pure guidato
la testa della classifica, potrebbe
concludere la sua annata al sesto
posto, nonostante il rammarico di
mister Gianluca Serafino che fino
alle scorse giornate era in corsa per
l’accesso ai playoff. Soddisfatta è la
dirigenza militellese, che durante la
scorsa estate aveva individuato nella salvezza l’obiettivo principale.
Non hanno tradito le aspettative,
infine, la “matricola” Palagonia e
CALCIO / ECCELLENZA – La Ssd Città di Scordia del tecnico Serafino a pochi passi dalla conquista della D
“Tutti a Barcellona per un grande sogno”
Concetta Romano
A
tre passi dalla D… La Ssd Città di Scordia
è ormai vicina dalla conquista della serie
interregionale, alle spalle della Lega Pro
(terza serie nazionale) e del professionismo. Sono
“numeri” concreti, forse impensabili la scorsa
estate, ma che sono ormai alla portata del club
rossazzurro, che dopo una breve pausa pasquale
ha ripreso regolarmente gli allenamenti al campo
“Binanti”. La prova decisiva sarà quella di do-
menica a Barcellona, dove i rossazzurri di Natale
Serafino affronteranno, nell’ultimo test di campionato, una Igea Virtus che non molto da chiedere al campionato in proiezione playoff, se non
in termini di orgoglio e di leale conclusione del
campionato.
Ma quella che è già passata alla storia, intanto, è
stata la penultima giornata di campionato, che
ha visto una grande affluenza di pubblico per il
lo Sporting Eubea, rispettivamente
al quarto e al terzo posto a un turno
dal termine. I palagonesi del tecnico
Claudio Monteleone, con l’innesto a
centrocampo di Ottavio Nicotra, che
si è aggiunto ad altri elementi validi
e di categoria superiore, tenteranno
l’approdo in Promozione attraverso le
fasi finali.
Lo stesso traguardo lo inseguono i
giocatori licodiesi, che con Emanuele Caruso e Daniel Messina sperano di
poter calare il “jolly” vincente nelle
gare di playoff, che vedranno anche
coinvolte il quotato Megara Augusta e
il Lineri di mister Giovanni Garofalo.
Domenica sarà soltanto tre le partitechiave per il finale di stagione: Militello-Megara Augusta, con gli ospiti
che devono vincere per mantenere il
secondo posto e respingere la possibile rimonta dello Sporting Eubea;
Real Paternò – Palagonia, con i locali
ai quali basta un pareggio per conquistare il titolo di Promozione; Castel di
Iudica – Sporting Eubea, con gli ospiti che devono vincere e sperare in un
passo falso del Megara Augusta.
ULTIMA GIORNATA: Militello - Megara Augusta, Real Paternò – Palagonia, Kennedy – Lineri, Castel di Iudica
- Sporting Eubea, Mirabella - Nuova
Niscemi, Nbi Misterbianco – Dagata,
Carlentini - Aquila Sammichelese.
CLASSIFICA: Real Paternò 55, Megara Augusta 52, Sporting Eubea 51,
Palagonia 49, Lineri 44, Militello 34,
Dagata 32, Aquila Sammichelese 32,
Mirabella 31, Nbi Misterbianco 30,
Kennedy 27, Carlentini 21, Castel di
Iudica 14, Nuova Niscemi 12.
VERDETTI: Castel di Iudica e Nuova
Niscemi retrocesse.
■
match Città di Scordia-Città di Messina. Tanta
gente non si era mai vista al “Binanti”, neanche
nella esaltante sfida con il Siracusa. Tanta gente che non metteva più piede allo stadio da tanti
anni, qualcuno ha varcato la porta d'ingresso per
la prima volta, tantissimi gli spettatori provenienti da centri vicini. Miracoli del calcio, quello vero, genuino, il calcio dei dilettanti che non
muove capitali, che non segue le logiche del potere ne tanto meno potrà mai accettare che una
gara possa essere condizionata da pressioni o influenze esterne.
Il calcio visto al “Binanti” è stato genuino, puro,
pulito. Azioni a raffica, tre gol, tante palle mancate per un soffio e tanto, tanto rispetto per l'avversario in una gara assolutamente corretta dove
opposti erano gli obiettivi: lo Scordia deciso a
mantenere la vetta e il Città di Messina alla disperata ricerca di punti salvezza. E' andata bene
ai rossoazzurri mentre i giallorossi dovranno
passare dai play out per mantenere la categoria.
La coreografia è stata da brividi. Una passione a
cui la squadra ha risposto con il consueto impegno e voglia di vincere e divertire. Tante le palle gol sui piedi di Cocimano, Bellino, Rametta,
Ousmane ma tre le reti e tutte di ottima fattura.
E così lo Scordia mantiene il primo posto in vista
dell'ultima e decisiva sfida della stagione, quella che potrebbe regalare il sogno della serie D. Le
motivazioni ci sono tutte. Una rincorsa partita
dopo la sconfitta contro il Siracusa in una sorta di corsa senza soste utile a raggiungere ben 10
risultati utili consecutivi. E adesso si prevede un
mega esodo a Barcellona, domenica pomeriggio,
per la partita che potrebbe segnare per la prima
volta l’accesso della Città di Scordia in serie D. ■
10 aprile 2015
La Gazzetta del Calatino
Sport | 31
SPORT & SOLIDARIETA’ – Giornata all’insegna dell’aggregazione allo stadio
Il pallone che abbatte le “barriere”
Francesco Grassia
L
o Sprar di Raddusa (Sistema Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati), coordinato dalla
dott.ssa Gaetana Pagana, e il Comune di Raddusa, guidato dal Sindaco geom.Cosimo Marotta,
hanno aderito insieme all’iniziativa promossa
dallo Unar (Ufficio Nazionale Antidenigrazione
Razziale), denominata “Accendi la Mente e Spegni
i Pregiudizi” che fa parte integrante del progetto
“XI Settimana di Adozione contro il Razzismo”
adottato dal Ministero delle Pari Opportunità e
della Presidenza del Consiglio che ha messo in palio un premio di 10 mila euro da assegnare agli enti
che risulteranno vincitori del concorso. Tra le varie
manifestazioni previste c’era la “Partita della Fratellanza” consistente in un incontro di calcio tra
due squadre miste composte dai ragazzi immigrati
ospiti dello Sprar e dai giovani dell’Atletico Raddusa. Tale partita, che ha concluso la settimana delle
manifestazioni di contro il razzismo intese a favorire l’integrazione, si è disputata sul verde prato
dello stadio comunale “Angelina Arena” alla presenza, in tribuna, delle massime autorità cittadine
e di un numeroso pubblico che ha applaudito lungamente i giocatori e gli organizzatori dell’evento
integrativo-sportivo. La gara si è conclusa con il
salomonico risultato di parità (4-4) che ha lasciato
molto soddisfatti sia i giocatori che il pubblico e gli
organizzatori. La partita è stata arbitrata dall’Assessore Comunale allo Sport e Turismo Calogero
Cardaci. Alla conclusione, la Vice Sindaco ins. Fina
Schilirò, con il collega Assessore Mario Rapisarda
ed il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore
Macaluso, in rappresentanza del Comune di Raddusa, hanno consegnato le medaglie ricordo a tutti
i giocatori che sono scesi in campo, mentre, prima
della partita, la coordinatrice dello Sprar, dott.ssa
Gaetana Pagana aveva regalato agli avversari un
pallone firmato da tutti i ragazzi di colore. A dare il
calcio d’inizio della partita, che resterà nella storia
dello sport raddusano, è stata la stessa Vice Sindaco Fina Schilirò. Tutti i contendenti hanno indossato il braccialetto di colore arancione mentre una
bandiera dello stesso colore, simbolo dell’iniziativa, ha sventolato sulla tribuna dello stadio. ■
CALTAGIRONE – Un corso in palestra per apprendere le nozioni essenziali per l’uso del defibrillatore
Poche manovre esatte per salvare vite
Mariarosa Bonanno
O
gni anno in Italia muoiono 73000 persone per arresto cardiaco improvviso (ACI),
molti di queste potrebbero essere salvate
se soccorse in tempo con le tecniche di base a supporto delle funzioni vitali (Basic Life Support).
Inoltre l'utilizzo del defibrillatore semiautomatico
esterno (AED), su una persona adulta o su un bambino privo di respiro o di battito cardiaco, nell'attesa dell’arrivo del Servizio Medico d’Emergenza,
innalza fino all'80% la possibilità di sopravvivenza. Il caso del giovane rugbista (12 anni) deceduto
a febbraio durante una partita di rugby, e i due casi
del 2 aprile quando a distanza di poche ore sono deceduti un giovane calciatore (15 anni) durante una
partita amichevole ed una giovanissima volleista
(11 anni) poco dopo la partita, riportano in primo
piano il problema della sicurezza nello sport. Per
diffondere la prassi della sicurezza, l'istruttore di
Craw Maga Massimiliano Salerno, ed il maestro di
Karate Ignazio Condorelli hanno organizzato nei
giorni scorsi presso la palestra Antares di Caltagirone un corso "BLS and AED" (adulto e pediatrico),
comunemente chiamato corso di pronto soccorso
per l'uso del defibrillatore, tenuto dai formatori
Rossella Consiglio e Luca Seria.
Il corso si è sviluppato su un percorso formativo
della durata di circa 5 ore. La prima fase del corso
è stata teorica e ha previsto l'apprendimento delle capacità di riconoscere i segni e i sintomi delle vittime colpite da arresto cardiaco improvviso
e fornire un’appropriata assistenza durante un
arresto respiratorio o cardiaco e l’abilità nell’utilizzare e prestare soccorso con un AED. Nella seconda fase si sono simulati scenari relativi ad una
situazione di crisi ed intervenire tempestivamente
con manovre di RCP su neonati, bambini e adulti,
provando le tecniche rianimatorie su manichini di
alta qualità QCPR. A conclusione del percorso formativo, ai numerosi partecipanti è stata rilasciata
una certificazione, valida 2 anni e utile anche per
il riconoscimento di crediti formativi scolastici,
che attesta il superamento degli obiettivi previsti,
l'addestramento al primo soccorso a supporto delle funzioni vitali con l’ausilio dell’ AED (Automatic
External Defibrillator).
■
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anno X I· n.189
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