dossier “Monete Complementari” Premessa Tale dossier, realizzato esclusivamente per l'avvio di un percorso di approfondimento sulle “monete complementari” promosso dal DES di Padova, vuole stimolare l'interesse per una una tematica che, a partire da una riflessione sui limiti della moneta così come è concepita all'interno dell'attuale economia di mercato, nella sostanza si ripropone di recuperare la dimensione relazionale nei meccanismi di scambio che caratterizzano le comunità umane. Questo lavoro è frutto dell'impegno di: Maria Eugenia Pesce (ricercatrice argentina, attualmente in stage presso BpE), Riccardo Milano (Area Socio Culturale di BpE) e Federico Zoppei (Ufficio Sviluppo Strategico di BpE). Si ringraziano inoltre tutte quelle persone che a vario titolo hanno sperimentato, studiato, utilizzato e scritto sulle monete complementari, senza le quali questa sintesi non sarebbe stata possibile. Monete complementari Sono strumenti di scambio che si affiancano alle valute ufficiali, solitamente senza sostituirle. Si possono utilizzare per acquistare beni o servizi e solitamente hanno un corso in territori delimitati. Il loro corso non è legale perché non vengono emesse dallo Stato. Per la loro circolazione basta che si crei un “circuito” di persone che accettino tali monete come forma di pagamento e vi ripongano fiducia. Il termine “complementare” delle monete si riferisce al rapporto fra moneta ufficiale e monete non ufficiali. Il legame tra moneta e comunità è un legame concreto e simbolico. Da questa idea si intuisce che le monete complementari si legano alla dimensione territoriale. Infatti, le comunità non sono semplicemente definite da un territorio, ma, più precisamente, sono in un rapporto con il territorio. Anche le monete sociali sono unificate al concetto di solidarietà, giacché, per essere tale, devono integrare gli aspetti “comunitari” e “locali”. Nella misura in cui una moneta complementare è una moneta solidale, essa diventa anche una moneta sociale. In questo senso le MC possono essere interpretate come strumenti di rafforzamento di comunità dotate di una certa articolazione interna e, dunque, di un principio di decisione del lavoro. La MC non è per costruire comunità, ma è piuttosto una via per rafforzare e rendere più emblematico e simbolicamente visibile il legame sociale e di solidarietà fra i membri di una comunità sul piano degli scambi. Mezzi e fini della moneta - Come mezzo: questa idea fa riferimento alla possibilità di effettuare un pagamento; è in gioco la spendibilità privata della moneta. Nel caso delle monete, si presume (o si dà per scontato) da una parte la legittima cessione della moneta e, dall'altra, la legittima acquisizione di moneta da parte delle persone che appartengono a una comunità. Quindi l’elemento strutturale è la circolazione; il risvolto politico-gestionale è quello dell’incentivazione della circolazione e, dunque, dei limiti all’accumulabilità della moneta. 1 dossier “Monete Complementari” - In relazioni ai fini: la moneta appare come una misura. Non è qualcosa di privato, ma di eminentemente pubblico. Gli elementi strutturali nell’idea di misura sono connessi al controllo e governabilità di detta stabilità. Essa consente la realizzazione preventiva di un equilibrio fra tutti i partecipanti a un sistema di scambio ed è al servizio del clearing che, inteso come effettuazione periodica della chiusura dei conti monetari, rende possibile una delle condizioni fondamentali per l’esistenza delle monete complementari, cioè il fatto che esse non possano essere considerate come uno strumento per l'accumulazione di posizioni, di pressione economica e per la conseguente perpetuazione di squilibri fra i partecipanti alla comunità di scambio. In altre parole: il clearing come fini consente alla MC di funzionare come mezzo di scambio, ma non come riserva di valore. In sintesi, gli elementi di connessione tra fini e mezzi: - limiti all’accumulabilità (via negativa – sul fronte ai mezzi) - clearing (via positiva – sul fronte dei fini) Funzioni della moneta Misura di valore Che cosa può pagare e dove? Mezzo di scambio Quanto può acquistare, quando è spesa? Riserva di valore1 In che misura può essere conservata, se non è spesa? In nome del quale avvengono gli scambi all'interno di una comunità. È qualcosa che serve unicamente come mezzo di scambio. Qualcosa che non può sostituire in nessun caso una riserva di valore. Per descrivere l'utilizzo nella sintesi tra mezzo di scambio e di riserva di valore, è opportuno far riferimento a regole inerenti: a) b) c) d) La procedura di emissione (emissione) L’accettabilità per il pagamento di acquisti e per l’estinzione di debiti (accettazione) Il Tasso di conversione in valuta legale (convertibilità) La conservazione del valore nel tempo (accumulabilità - dimissione) a) Emissione Si ha secondo diverse modalità: 1. Monete dotate di copertura: è sulla base di una garanzia. Le riserve hanno diverse forme (titoli ad elevata liquidità: buoni postali o buoni del tesoro). 1 L’accumulazione di un valore che non viene immediatamente usato. Questa funzione ha però, al contrario della prima, un costo sociale rilevante, in quanto l’accumulazione comporta l’indisponibilità del denaro per l’uso come strumento di scambio da parte di tutti. 2 dossier “Monete Complementari” 2. Monete fiduciarie: senza copertura, come nel caso delle monete complementari. Mancanza di copertura non significa mancanza di supporto al valore di una moneta. Questo dipende piuttosto della spendibilità più che dalla convertibilità. 3. Moneta scritturale di tipo bancario: per l'acquisti di beni e servizi (credito commerciale); per l'avvio di nuove imprese (credito all’investimento). Si ha propriamente emissione di moneta, in quanto tale, solo quando sia definito il rapporto fra un mezzo di scambio e un’unità di conto. La peculiare unità di conto adottata costituisce un ulteriore criterio di differenziazione delle monete complementari, rispetto all’emissione monetaria. Di solito, le monete complementari hanno un rapporto di cambio fisso con la moneta ufficiale. Unità di conto • • • • • Valuta nazionale Tempo Merce Combinazioni Nuova unità di conto b) Accettazione (valore interno) Una moneta deve avere ben definito il suo ambito di circolazione e le restrizioni possono essere spaziali o funzionali. Le MC sono generalmente caratterizzate da un ambito di circolazione circoscritto rispetto alle monete ufficiali. Ancora, per la loro accettazione, occorre che sia in vigore un regime di definizione dei prezzi, sulla base del quale risulterà quantitativamente determinato il valore interno della moneta in questione. Accettazione (valore interno) • Restrizioni: - territoriali - spaziali - funzionali - quantitative (percentuale o importo pagabile in MC) • Meccanismi dei prezzi: - mercato - regolazione - abbuono in MC su pagamenti in moneta ufficiale - sconti su acquisti in MC c) Convertibilità Le MC non hanno alcun valore esterno: − sia perché è esplicitamente previsto che un partecipante, uscendo dal circuito, rinunci ad ogni credito maturato nei confronti del sistema, − sia perché, semplicemente, non è prevista la possibilità di trasferire una posta attività all’esterno del circuito, convertendo la MC in moneta ufficiale2. 2 E’ il tipico caso delle Banche del Tempo. 3 dossier “Monete Complementari” Convertibilità (valore esterno) • Conversione non ammessa • Conversione imposta a temine fisso • Convertibilità consentita - a tasso fisso - a tasso variabile di mercato - a tasso manovrato (pegged exchange) - con sconto • Riemissione d) Accumulabilità (valore nel tempo) L'accumulabilità implica una opzione di “non utilizzo” della moneta, ma che è sempre oggetto di una regola che ne disciplina le condizioni di esercizio. Alcune MC possono essere accumulate indefinitamente, senza alcun limite di tempo o di importo. L’accumulazione di crediti da parte degli utenti corrisponderebbe a un’accumulazione di debiti in capo all’emittente. Per questo motivo, la maggioranza dei sistemi di scambio complementari prevede una limitazione alla possibilità di accumulare la moneta o di conservarla come riserva di valore. Ci sono diverse forme che possono essere assunte da questa limitazione: una consiste nella fissazione di una data di scadenza a partire dalla quale la moneta perde interamente e istantaneamente il suo valore. Un'altra è il “decumulo” (demurrage in inglese, fonte in francese) che consiste in una decurtazione graduale del valore delle scorte monetarie (o dei saldi contabili positivi, nel caso di una moneta scritturale), secondo una misura prefissata, espressa in termini di una percentuale nell’unità di tempo. In altre parole, il sistema del demurrage è in pratica una “tassa di possesso” comunitaria del denaro che scoraggia l’accumulazione e favorisce la circolazione del denaro. Esistono diverse forme di decumulo, secondo la destinazione dell’importo stornato: 1- Cancellato: come ipotizzato in un progetto di riforma di una moneta ufficiale. 2- Trasferito a un ente pubblico, o un organo centrale di gestione del circuito, a titolo di imposta, o contributo, per il finanziamento di spese d’interesse pubblico. 3- Ridistribuito automaticamente ad altri utenti della moneta, per la loro natura ( per esempio, di organizzazioni non profit). 4- Trasformato in una moneta diversa, e complementare alla prima, destinata ad altri ambiti di spesa o ad altre funzioni. Pertanto queste modalità che pongono un limite alla facoltà di accumulazione rimettono la moneta in circolazione e contribuiscono a chiudere il circuito. Il principio sottostante è, quindi, non tanto la penalizzazione dell’accumulo, quanto l’offerta di opportunità di spesa per la moneta, in modo che possa conservare la sua liquidità (senza essere conservata essa stessa come liquidità). Accumulazione • • • Accumulo (prestito a interesse) Conservazione Decumulo - cancellazione - trasferimento a un’autorità centrale 4 dossier “Monete Complementari” - redistribuzione - trasformazione Le monete complementari oggi. Casi in Italia, Europa e gli Stati Uniti In alcuni casi le monete sociali hanno avuto la loro origine durante delle crisi finanziarie, proponendosi come vere e proprie alternative negli scambi di beni e servizi. Così è successo dopo la Grande Depressione (1929) e dopo il tracollo dell'Argentina (2001). Spesso sono poi nate per fare ripartire l'economia locale, ossia di un limitato spazio territoriale. Quando in periodi di crisi il denaro da spendere - quello ufficiale - si riduce e la fiducia nel sistema diminuisce, le popolazione ha due scelte: può o conformarsi ed accettare la riduzione del proprio tenore di vita o studiare diversi modi per indurre gli scambi all’interno della propria comunità. Il segreto delle monete complementari si radica nella circolazione limitata delle valute alternative: creando una moneta “spendibile” solo entro determinati confini si stimolano gli scambi all’interno di quel mondo e avendo, quindi, la crescita umana ed economica di specifici e limitati contesti. Di seguito si presentano schede informative su alcuni casi (presi ad esempio) di monete sociali in Italia, Europa e negli Stati Uniti. Si è voluto poi alla fine di questo dossier creare un collegamento con le Banche del Tempo in quanto possono rappresentare un’ulteriore evoluzione delle potenzialità insite nella relazione tra le persone alla luce di una idea di crescita condivisa: questo si ottiene valorizzando e “mobilizzando”, in una logica di reciprocità, la ricchezza in capitale umano senza tradurla in strumenti monetari. ITALIA SCEC - Progetto Solidarietà che Cammina Descrizione Generale: Non è una moneta in quanto tecnicamente non rappresenta uno strumento 1. alternativo di pagamento all’Euro, ma solo un titolo per ottenere una riduzione del prezzo. - Non ha, della moneta, nè i caratteri e nè gli effetti giuridici o economici. - Non è né prestabile nè convertibile, ma ha un rapporto 1=1 con l'Euro. - Non ha valore legale. - L’accettazione dello sconto da parte del creditore (il venditore) verso il debitore (l’acquirente) rappresenta un atto di liberalità (contrattuale se iscritto e fiduciaria se non iscritto) da parte del negoziante allorché decide di aderire al circuito dei “Buoni della Solidarietà Che Cammina”. - Ogni buono è una percentuale di prezzo pagata (minimo 10%) sul prezzo di un bene e può essere riutilizzato dal commerciante all’interno delle imprese, professionisti, produttori ecc. che aderiscono al circuito in tutta Italia. 5 dossier “Monete Complementari” - L’idea di questo strumento nasce dall’osservazione dei meccanismi economici e monetari che sono tutti basati sull’indebitamento esasperato e, per questo, portano inevitabilmente alla schiavitù del debitore. 2. Obiettivo: Creare un circuito di produzione locale che abbia come fine quello di trattenere sul territorio la ricchezza che vi è stata prodotta e, nel contempo, creare un modo nuovo di fare impresa che persegua non solo il profitto, ma anche il benessere dell’intera comunità in cui è inserita. 3. Emissione: Viene fatta da ArcipelagoSCEC che è il coordinamento nazionale di tutte le “Isole” regionali che lavorano sul territorio, in base a criteri condivisi e trasparenti che si trovano nel Regolamento di Gestione. I Buoni sono stampati da ArcipelagoSCEC, sono similari a banconote in filigrana. 4. Quadro Normativo: - Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. - Costituzione italiana: articoli 2, 3, 4 comma 2, 18 comma 1. - A livello fiscale si fa riferimento a quelle riguardanti le riduzioni di prezzo in generale (sconti e abbuoni). - Scambi tra privati, che non hanno obblighi fiscali, fanno riferimento alle Legge n. 53, 8 marzo 2000 (sulle banche del tempo). 5. Stato di Attuazione: nato in aprile 2008. In funzionamento. 6. Contesto territoriale di riferimento: le diverse “isole”: Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania. 7. Oggetto dello Scambio: beni e servizi. Progetto LIBRA Descrizione: è un circuito di scambi fra imprese, cittadini e organizzazioni nonprofit. Non vi è nessuna banconota. Lo strumento è una carta in cui si caricano i punti. - Le imprese che partecipano al circuito acquistano la facoltà di assegnare crediti elettronici (bonus) ai propri clienti come buoni sconto o ai propri dipendenti come bonus salariali. - Gli individui che ricevono i crediti entrano a loro volta a far parte del circuito e possono spendere i loro punti (bonus) presso tutte le imprese che aderiscono, costituendo un unico circuito. - I bonus assegnati ai cittadini sono caricati sulla smart card e su un conto nominativo presso un clearing center. Anche le imprese hanno un conto preso il clearing center. Il trasferimento dei punti avviene tramite rete informatica, ossia tramite terminali POS e tramite internet. - I bonus hanno una “data di scadenza”: periodicamente, una determinata percentuale dei crediti detenuti da ciascun individuo (p. es. il 7% alla settimana) si trasforma in donus. 6 dossier “Monete Complementari” - questi donus restano in possesso del cittadino, ma non possono essere più spesi nelle imprese; possono soltanto essere donati alle ONG’s che aderiscono al circuito. - Il cittadino ha la libertà di scegliere l’organizzazione cui donare, il tempo e il quantitativo della sua donazione. - Con questo progetto si offre anche un sistema di promozione alle organizzazioni Non Profit. 1. Obiettivo: sostegno della domanda e dell’occupazione senza ricorrere alla spesa pubblica; finanziamento alle organizzazioni non profit; rafforzamento dei legami economici e sociali 2. Emissione: i bonus sono emessi da un clearing center che li accredita alle imprese dietro versamento di un deposito cauzionale in euro; in tal modo, il valore complessivo della moneta complementare circolante è sempre interamente coperto da una riserva in moneta legale.. 3. Quadro normativo: - Legislazione sul Lotto: http://web.tiscali.it/lottostat/legislazione.htm - Legge 449/97, art. 19: http://www.parlamento.itparlam/legi/97449102.htm - Dpr 430/2001 sulle manifestazioni a premio (e relativa circolare attuativa del Ministero delle Attività produttive). 4. Stato di attuazione: Progetto. 5. Contesto territoriale di riferimento: comunità locali. 6. Oggetto dello scambio: beni e lavoro. 7 dossier “Monete Complementari” GERMANIA Chiemgauer – Regio 1. Descrizione: Il Regio è complementare all'Euro. Non è un sistema per sostituirlo. Per questo motivo si parla di valuta complementare e non alternativa. - Ha un valore di cambio di 1=1 con l’Euro. - È formato da banconote da 1, 2, 5, 10, 20 e 30. - Ogni tre mesi perde il 2% del suo valore e alla fine del anno (364 giorni) non vale più come mezzo di pagamento e dev'essere riconvertito in Euro. Nel momento della riconversione viene assoggettato ad una tassa del 5%. - ad esempio, chi cambia 100 chiemgauer riceve 95 Euro; dei 5 restanti 2 coprono le spese sostenute per l’Associazione (la stampa delle banconote) e 3 vanno a beneficio delle organizzazioni Non Profit. - La persona che cambia i chiemgauer sceglie la destinazione e i 3 Euro di cui sopra. 2. Obiettivo: promuovere lo sviluppo regionale attraverso mezzi complementari di pagamento basati sull’incentivo alla circolazione. Si includono le iniziative di commercializzazione regionale dei cibi freschi, le cooperative che promuovono l'energia rinnovabile, la gestione locale dell’acqua potabile e dei servizi fognari, un maggior rapporto tra produttori e consumatori, servizi migliori offerti da artigiani e piccole imprese ed un nuovo senso di appartenenza alla comunità. 3. Emissione: l’Associazione provvede a stampare la moneta regio (banconote) e a distribuirla ai punti di vendita che sono banche, sportelli di enti pubblici ecc. 4. Quadro normativo: s/d. La Bundesbank germanica considera legali queste monete locali dal momento che fisicamente non assomigliano all’Euro; solo un loro aumento massiccio potrebbe disturbare la politica monetaria. Attualmente il loro valore totale (sempre in Germania) è stato stimato in € 200.000,00. 5. Stato di attuazione: lanciato nel 2003. Attivo. 6. Contesto territoriale di riferimento:Regione della Bavaria, Germania. (Link che rimanda ai progetti attivi e quegli in iniziativa: http://www.regiogeld.de/initiativen.html) 7. Oggetto dello scambio: beni e servizi. 8 dossier “Monete Complementari” STATI UNITI Ithaca Hours 1. Descrizione: Sono banconote complementari - Valgono 10 Dollari, l’equivalente teorico di una ora di lavoro. Tutte le frazioni dell’ora sono equivalenti alle divisioni di $103 - Le imprese possono accettarle come percentuale di vendita o specificare il massimo importo di Hours per ciascuna vendita. Si suggerisce ai negozi di poter accettare le Hours come percentuale minima all’acquisto aumentando la quota fino a quando s'impara a spendere di più. - Nel sistema Hours non ci sono rischi e si può abbandonare il sistema in qualsiasi momento. - Qualsiasi persona che voglia registrare i propri beni o servizi nel bollettino delle Ithaca Hours diventa un finanziatore pubblico della moneta e riceve una piccola somma di moneta locale in contanti per il servizio reso a questo sistema. - Le Hours vengono emesse come donazioni a organizzazioni della comunità locale. Le Hours possono essere donate anche al governo locale per svolgere mansioni di interesse pubblico senza che vengano aumentate le tasse. Per aiutare la circolazione della moneta locale, le Ithaca Hours possono essere acquistate in dollari. 2. Obiettivo: il progetto è nato per contrastare il monopolio di Wall Mart e favorire la produzione locale. 3. Emissione: vengono stampati 4. Quadro normativo: s/d. 5. Stato di attuazione:. Attivo. 6. Contesto territoriale di riferimento: Arizona, California, Colorado, Florida, Hawaii, Indiana, Kansas, Kentucky, Maryland, Massachusetts, New York, Oregon, Pennsylvania, Texas, Vermont, Washington, Wisconsin. 7. Oggetto dello scambio:beni e servizi. 3 All'origine di questa moneta complementare, nel 1991, l’ora pro-media del salario nello Stato di Tompkings era di $10; per questo motivo è stato deciso che un’ora avrebbe avuto il valore di $10. 9 dossier “Monete Complementari” Banche del Tempo La Banche del Tempo si basano sullo scambio di “tempo”. Nascono con l’obiettivo di mettere in contatto persone con disposizione a scambiare servizi, conoscenze, ecc., non facendo uso del denaro, bensì scambiando il proprio tempo tra persone che hanno bisogni e persone che hanno disponibilità. Lo scopo è di creare anche legami di reciprocità a partire della solidarietà. Descrizione: - Regolazione: per mezzo di un "libretto degli assegni" (su cui si segnano le ore prestate e quelle ricevute) e di un estratto conto periodico gestito dalla Banca. - Unità di misura: il tempo. Si misura in ore o in mezze ore (di sessanta minuti). È uguale per tutti, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, dalla professione, dalle condizioni economiche delle singole persone: un'ora di cucito equivale a un'ora di ripetizioni d'inglese, un'ora di giardinaggio è pari ad una d'informatica ecc. La BdT agisce da intermediario e mette in contatto tra di loro gli aderenti. Quindi, chi ha bisogno di ricevere una prestazione si mette in contatto con essa che inoltra la sua richiesta all’aderente che offre quella prestazione e facilita l’incontro fra i due. - Funzionamento: L'iscrizione presso la Banca del Tempo avviene compilando una domanda d'iscrizione che, una volta accettata dalla banca, consente di diventare socio. Il versamento della quota di iscrizione annuale è di pochi euro (solitamente comprensiva di assicurazione). Dopo l'iscrizione al nuovo associato viene intestato un regolare conto corrente-tempo. Chi ha offerto un servizio acquisirà un credito di ore e sarà in grado di spenderle ricevendo altri servizi. Quando un aderente riceve una prestazione “paga” con un assegno – tempo la persona da cui ha ricevuto quella prestazione indicando nell’assegno il numero di ore e la causale del pagamento. La contabilità avviene tramite un libretto di assegni-tempo consegnato a ciascun aderente sul quale è possibile annotare nella matrice la causale del pagamento. Chi riceve l’assegno deve versarlo alla BdT in modo da permettere alla segreteria di aggiornare la situazione del suo conto corrente. La BdT provvede a segnare i crediti (le ore date) e i debiti (le ore ricevute) e periodicamente emette un regolare estratto conto che può essere richiesto in qualsiasi momento. Il tempo massimo di debito è fissato in trenta ore, che può essere superato previa valutazione della segreteria. Per le ore di credito non c'è un tetto massimo, ma è lasciato al buon senso di ciascuno. Obiettivo: promuovere lo scambio di saperi, abilità, conoscenze con lo scopo di attivare rapporti e relazioni reciproche e solidali, utilizzando il tempo come misura della loro valorizzazione. Ancora, favorire l’uso del tempo individuali per cause solidali, inclusione sociale (attraverso i rapporti umani favoriti), valorizzazione delle competenze di donne e uomini. Quadro Normativo: - Legge n. 142/1990. - Legge n. 241/1990 (e successivi decreti della “Bassanini”). - Legge n. 125/1991 (e successive modificazioni). - Decreto Legge n. 29/1993. - Decreto Legge n. 114/1998 (Disciplina del settore del commercio). 10 dossier “Monete Complementari” - Legge n. 53/2000. Provvedimenti LEGISLATIVI di applicazione L. 53/2000: 1) Regolamento interministeriale "attuazione art. 4". 2) Decreto interministeriale per "attuazione articolo 9". 3) Decreto Legge n. 151/3/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'art. 15 legge 53/2000". Legge n. 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (o Legge sull’assistenza)". Contesto di riferimento: In generale funzionano nel ambito di una città o di un paese (ambiti territoriali ridotte). Oggetto dello scambio: Attività, servizi e saperi In Italia, le esperienze delle Banche del Tempo sono molto diffuse e tutte hanno più meno lo stesso funzionamento. Il sito http://www.tempomat.it/nuovo_elenco.asp (Osservatorio nazionale sulle banche del tempo) fornisce un elenco con tutti i casi presenti sul territorio con una descrizione generale del loro funzionamento, unità di misura, ecc. 11 dossier “Monete Complementari” Bibliografia Fantacci Luca e Amato Massimo: Monete Complementari per i DES. - Progetto Equal “Nuovi Stili di Vita” Fantacci Luca e Amato Massimo: Progetto Libra Srl – Business Plan. Libra Srl, Milano, Giugno 2002. Documentazione e fonti pubbliche in www.aequilibra.it; progetto depositato c/o Ufficio Sviluppo Strategico BpE Lietaer Bernard e Hallsmith Gwendolyn Guida alle monete comunitarie. Traduzione ed adattamento in italiano a cura di magius - www.altramoneta.noblogs.net Meggiolaro Mauro e Tramonto Elisabetta, Dossier di Rivista Valori, Anno 4, N° 45, Dicembre 2006-Dicembre 2007; dossier “Moneta e monete: un mezzo, non un fine” Rvista Valori, Anno 9, N° 70 Giugno 2009 Pittau Maurizio: Economie senza denaro. I sistemi di scambio nell'economia di mercato. Emi, Bologna 2003 Progetto RES. Documento programmatico della Rete di Economia Solidale - 10 dicembre 2005. Scaricato da www.retecosol.org. In Settembre 2009. Siti web d’interesse www.archipielagoscec.org www.aequilibra.it http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=2234 www.complementarycurrency.org/ccDatabase Moneta complementare e informazione: credito/1275-il-credito - www.damanhur.it http://www.damanhur.info/index.php/visione-economica-e- www.ithacahours.org http://www.retecosol.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=139 http://www.scecservice.org/scecinfo.php?isola=301&mostra=tutte www.tempomat.it http://www.tempomat.it/nuovo_elenco.asp - Dati Anagrafici di Banche del tempo http://www.uea.ac.uk/env/ijccr/ International Journal of Community Currency Research The online forum for disseminating knowledge about community and complementary currencies around the world. These new systems of exchange aim to promote local economic development, build social capital, nurture more sustainable lifestyles and meet needs which mainstream money does not. 12 dossier “Monete Complementari” Teoria delle monete complementari Access Foundation Alleanza http://www.accessfoundation.org/ di monete comunitarie per società sostenibili (ING) Bernard A. Lietaer autore della Guida alle monete comunitarie, sito dedicato all'attuale crisi economica e le possibili soluzioni (ING) http://www.lietaer.com/home.html Beyond money sito dedicato alla liberazione dalla moneta e dal credito e dal ripristino della proprietà comune (ING) http://beyondmoney.net/ CCRC Complementary Currency resource Center (ING) http://www.complementarycurrency.org/ Local and Interest-Free or Alternative Currencies Social Credit, Social Lending and Microcredit (ING) http://projects.exeter.ac.uk/RDavies/arian/local.html Margrit Kennedy sito dedicato alle monete locali dall’autrice di numerosi studi sull’argomento (ING) http://www.margritkennedy.de/index.php Reinventing money sito americano gestito dall’economista Thomas H. Greco, esperto in monete complementari (ING) http://www.reinventingmoney.com/ Valuta locale http://it.wikipedia.org/wiki/Valuta_locale Monete complementari in italia e nel mondo Berkshares Moneta locale - regione del Berkshire negli USA (ING) http://www.berkshares.org/ Danee Moneta complementare milanese http://www.associazioneidanee.it/index.html LETS Local Employment and Trading System (ING) http://www.gmlets.u-net.com/ Lista di sistemi di scambio locale (ING) http://www.complementarycurrency.org/ccDatabase/maps/worldmap Regio sistema moneta complementare tedesca http://www.regiogeld.de/ Osservatorio Nazionale sulle Banche del Tempo http://www.tempomat.it/ Terra Trade Reference Currency Moneta complementare sovranazionale progettata per fornire un meccanismo internazionale stabile per scopi contrattuali e di pagamento in tutto il mondo (ING) http://www.terratrc.org/index.html WIR Banca cooperativa svizzera http://www.wir.ch/index. 13