Liceo Scientifico Paritario
CAVOUR
Firenze
PIANO
OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2010-2011
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ISTITUTO CAVOUR
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
Breve storia dell'istituto
L'istituto “Cavour” nasce a Torino nel 1859 ed è trasferito a Firenze nel 1867. E' uno degli istituti scolastici
laici più antico di Italia e ha attraversato tutta la storia della nostra unità nazionale, registrando puntualmente
tutti i cambiamenti che in un secolo e mezzo di storia ci sono stati nel nostro sistema nazionale di istruzione.
Da scuola legalmente riconosciuta è passata a scuola paritaria dall'anno scolastico 2001-2002 e fa parte del
sistema di istruzione nazionale.
Dall'anno scolastico 2010-2011 inizia il nuovo ordinamento per le classi prime
QUADRO ORARIO DEL LICEO SCIENTIFICO SECONDO IL NUOVO ORDINAMENTO
1° biennio
1° anno 2° anno
2° biennio
3° anno
4° anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori Per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze Naturali
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
26
26
29
29
29
Totale ore
Utenza:
l’Istituto Cavour, tradizionalmente si rivolge ad una utenza che comprende il territorio del Comune di Firenze
e dei comuni limitrofi, fino alle zone più attigue di altre provincie.
Non è un Istituto scolastico di zona, per questo la lettura del territorio coincide con una vasta area di estrema
complessità abitativa, di attività produttive tipiche del territorio fiorentino e limitrofo (insediamenti industriali,
artigianato, commercio, turismo) di attività e presenze culturali (musei, biblioteche, teatri, associazioni) vaste
ed articolate.
Tutto questo deriva da quelle peculiarità storico-culturali e socio-economiche, che rendono il territorio nel
quale opera l’Istituto, molto complesso.
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Localizzazione del servizio scolastico:
L’Istituto ha sede nel viale Machiavelli 31-33, a ridosso immediato del centro storico di Firenze, facilmente
raggiungibile sia dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella che dalla stazione di Campo di Marte;
egregiamente servito dai mezzi pubblici.
L’istituto ha un parco dove sono stati ricavati spazi per i motorini degli studenti.
È a disposizione un parcheggio interno per chi viene a chiedere informazioni e per le famiglie.
Aspetti generali organizzativi e didattici:
Amministrazione
Presidenza
Vicepresidenza
Consiglio di gestione
Funzioni obiettivo
Segreterie
Principali caratteristiche strutturali:
Uffici di segreterie e di presidenza
Palestra
Laboratorio di informatica
Sala multimediale e di convegni
Aule speciali
Risorse professionali:
Il corpo docente è molto stabile con un patrimonio di notevole esperienza didattica.
L’Istituto fa ricorso per specifici seminari a professionisti dei vari settori.
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PREMESSA GENERALE
Il presente Piano della Offerta Formativa ha come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione Italiana.
Carta dei Servizi
1. Uguaglianza
1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio
economiche.
1.2 I soggetti erogatori del servizio scolastico devono ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli
utenti, secondo criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
1.3 L’Istituto si impegna, attraverso le azioni e gli atteggiamenti di tutti gli operatori del servizio, a favorire
l’accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione.
L’Istituto si impegna anche a favorire i rapporti con i genitori onde rendere loro esplicita l’azione educativa
verso gli alunni e verificabili i percorsi formativi programmati, nonché favorire la loro opera e il loro apporto
nella comprensione dei problemi e delle istanze dei propri ragazzi nel rispetto totale della centralità delle
scelte educative della famiglia.
1.4 Nello svolgimento della propria attività ogni operatore avrà pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello
studente, garantendo il diritto alla istruzione e realizzando il progetto educativo proposto dall’Istituto.
2. Partecipazione
2.1 L’Istituto, tramite le sue componenti, favorisce e asseconda l’attiva partecipazione degli studenti e delle
loro famiglie all’azione educativa in modo da favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
2.2 L’Istituto riconferma l’impegno a favorire attività extracurricolari che realizzino la funzione dello stesso
come centro di riferimento delle famiglie e degli studenti e persegue l’obiettivo di scuola aperta per lo studio
e l’aggregazione sociale degli studenti oltre e principalmente a rendere disponibili, secondo modalità
stabilite, l’attività degli insegnanti per collaborare con gli studenti allo studio e alla soluzione dei problemi da
essi incontrati.
L’Istituto si pone inoltre come centro di aggregazione sicuro e protetto, capace anche di impartire una
educazione comportamentale agli studenti.
2.3 L’attività scolastica di tutte le componenti si informa a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità
nell’organizzare i servizi amministrativi e specialmente la attività didattica che deve tendere a garantire la
formazione dell’alunno facilitandone le potenzialità evolutive e lo sviluppo armonico della personalità nel
rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun
indirizzo.
Si premettono al Piano educativo, i principi a cui devono attenersi le varie componenti e la cui corretta
osservanza renderà possibile l’attuazione del Piano stesso e a cui inderogabilmente l’Istituto richiama tutte le
componenti, in modo che non vengano confusi i ruoli di ciascuna di esse.
3. Diritti e doveri degli studenti
3.1 Diritti degli studenti
- Lo studente ha il diritto ad una scuola organizzata e gestita in funzione dei suoi bisogni di formazione e di
istruzione.
- Lo studente ha diritto alla tutela e alla valutazione della propria identità personale, culturale e religiosa e ad
una educazione formata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali sanciti dalla Dichiarazione
Universale dei diritti dell’uomo.
- Lo studente ha diritto ad una convivenza democratica e rispettosa della sua personalità e del progetto di
vita che la famiglia ha per lui.
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- Lo studente ha diritto alla libertà di apprendimento, intesa come diritto alla buona qualità e all’efficienza del
servizio e alla acquisizione di conoscenze e competenze necessarie all’esercizio della autonomia personale,
della cittadinanza e della professione.
- Lo studente ha diritto ad un insegnamento individualizzato, efficace e coerente con la crescita della sua
personalità.
- Lo studente ha diritto ad una informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola, sugli obiettivi
didattici e formativi, sui programmi e sui contenuti dei singoli insegnamenti.
- Lo studente ha diritto a ricevere una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme, nei tempi e
nei modi.
3.2 Doveri degli studenti
- Lo studente ha il dovere di rispettare e valorizzare la propria e l’altrui personalità, di collaborare con le altre
componenti della comunità scolastica e di riconoscere e rispettare l’azione degli insegnanti e del capo di
Istituto.
- Lo studente ha il dovere di concorrere al perseguimento dei fini formativi individuali e collettivi mediante la
frequenza regolare delle lezioni, di tutte le attività scolastiche e con l’impegno nello studio.
- Lo studente ha il dovere di partecipare alla vita della scuola con spirito democratico, di impegnarsi perché
sia tutelata la libertà di pensiero e bandita ogni forma di pregiudizio e violenza; di impegnarsi, inoltre, a non
tenere comportamenti lesivi della propria ed altrui libertà e dignità.
- Lo studente ha il dovere di rispettare i regolamenti e le regole della civile convivenza.
- Lo studente ha il dovere di rispettare il patrimonio della scuola come bene proprio e bene comune e di
adeguarsi alle prescrizioni dettate dal regolamento interno.
- Lo studente ha il dovere di riconoscere e rispettare i differenti ruoli di ciascuna componente l’Istituto, nelle
certezza che questo comporta chiarezza dei diritti e dei doveri di ciascuna componente.
- Lo studente ha il dovere di tenere nei locali dell’Istituto, comportamenti improntati ad un corretto vivere
civile, nell’abbigliamento, nei linguaggi.
- Lo studente ha il dovere di evitare qualsiasi atteggiamento e qualsiasi azione che sia contraria alla legalità.
4. Diritti e doveri degli insegnanti
0.1 Diritti degli insegnanti
- Gli insegnanti hanno il diritto di vedere riconosciuto e rispettato il loro ruolo e la loro funzione nei rapporti
con le altre componenti la comunità scolastica.
0.2 Doveri degli insegnanti
- Gli insegnanti hanno il dovere di realizzare il Piano Educativo di Istituto e verificare la loro professionalità
nella adesione al PEI e al POF.
- Gli insegnanti hanno il dovere di collaborare con gli studenti e le famiglie alla loro realizzazione.
- Gli insegnanti hanno il dovere di rispettare e fare rispettare il proprio ruolo.
5. Diritti e doveri delle famiglie
5.1 Diritti delle famiglie
- Le famiglie hanno il diritto a vedere realizzate le linee del presente Piano Educativo che per effetto
dell’iscrizione all’Istituto stesso si intende accettato come valido strumento per l’educazione e la formazione
dei propri figli.
- Le famiglie hanno il diritto a collaborare con l’Istituto e le sue varie componenti per vedere realizzato il
progetto di vita che hanno per i propri figli.
- Le famiglie hanno il diritto a vedere vivere i propri figli in un ambiente controllato e sicuro.
5.2 Doveri delle famiglie
- Le famiglie hanno il dovere di collaborare con l’Istituto alla realizzazione del progetto educativo per i loro
figli.
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AREA DIDATTICA
L’Istituto, con il concorso e l’apporto delle competenze professionali di tutto il personale, rifacendosi alle
premesse iniziali, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne la
adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni in stretta collaborazione con le famiglie e del loro
progetto educativo.
Per questo l’Istituto si riconosce nel seguente piano dell’offerta formativa che rende esplicite a studenti e
genitori le premesse culturali e pedagogiche entro cui inserire l’attività di istruzione ed educazione che si
svolge al suo interno.
PIANO EDUCATIVO DI ISTITUTO (P.E.I.)
1 – Premessa
Con il Piano Educativo di Istituto si vuole realizzare e rendere esplicito un progetto che, in quanto tale, vuole
mantenere il carattere dinamico, teso a stimolare cambiamenti sia all’interno della istituzione scolastica sia
nella comunità sociale e da questa ricevere le sollecitazioni per un dibattito culturale adeguato ai
cambiamenti in atto.
In questo senso proponiamo una scuola che deve sapere adeguare la propria proposta formativa ai bisogni
di una società che cambia, senza però venire meno ai suoi compiti tradizionali ed istituzionali.
L’Istituto fa sua la proposizione che insegnare significa non solo far crescere la coscienza umana, civile e
culturale degli studenti e trasmettere conoscenze di base sempre più ampie e un rigoroso sapere
professionale, ma anche fornire altrettanto rigorosi strumenti per affrontare e interpretare i cambiamenti che
si determinano nella società e nel mondo del lavoro. In questo senso la scuola viene concepita come:
luogo di istruzione, che trasmette competenze, conoscenze e capacità, avendo chiaro il concetto di
apprendimento continuo e di disponibilità ad imparare costantemente;
luogo di educazione, in cui si forma una persona consapevole dei diritti e dei doveri e capace di
autodisciplina;
luogo di formazione, atto a fare emergere le potenzialità di ciascun individuo attivando strategie di intervento
e percorsi formativi adeguati.
Il Piano Educativo di Istituto vuol essere un piano operativo che concretizza una visione educativa e culturale
in una proposta educativa e culturale che si esprime con chiari piani di studio, in processi di insegnamento
ed apprendimento adeguati e controllati, in un modello di ambiente scolastico atto a favorire la realizzazione
del progetto educativo.
Il Piano Educativo di Istituto è un patto di accettazione di un progetto che esalta le relazioni interpersonali e
che scaturisce fra i titolari dell’educazione del ragazzo (la famiglia), il ragazzo stesso e l’Istituto, tramite il
quale gli utenti possono esercitare il loro diritto di libertà di educazione e di istruzione garantito dalla
Costituzione.
Tutte le componenti dell’Istituto accedono all’esercizio della propria professionalità attraverso la condivisione
del progetto.
1.1 L’Istituto ha fatto fronte a una domanda complessa scaturita da complesse esigenze culturali e formative
individuali rapportandole costantemente alla realtà della istituzione scolastica in generale e alle pressioni
della società extra scolastica costantemente variabili. Ha cioè offerto alla propria utenza strumenti per una
auto realizzazione e per una preparazione adeguata alle singole capacità ed attitudini mediante la
impostazione di percorsi formativi attentamente studiati per ogni singolo studente. Ha creato per questo
anche situazioni ambientali controllate, un particolare e costante rapporto costruttivo con le famiglie
collaborando e integrando la loro funzione nella educazione dei ragazzi. In genere le famiglie si rivolgono
all’Istituto proprio per trovare collaborazione nella formazione professionale dei propri ragazzi e anche
supporto nella formazione della loro personalità.
L’Istituto si presenta così come luogo in cui si ritrovano le risorse utili a dare vita ad una scuola capace di
leggere la comunità locale nella ricchezza delle sue trame formative, come luogo di progettualità formativa
non legato unicamente alla ripetitività dei programmi ministeriali bensì aperto alla valorizzazione delle
persone e alla possibilità di dare vita a differenti progetti formativi in relazione alle sempre rinnovate
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esigenze. Il nostro Istituto, in questo senso, dovrà costantemente riprogettarsi flessibilmente in funzione della
domanda e trovare percorsi coerenti con le esigenze delle persone e del territorio.
1.2 In una società complessa è difficile per i giovani trovare un centro che dia loro definitive certezze e
sicurezze. Per non soccombere alla mancanza di un quadro unitario e organico, ognuno deve tendere alla
auto realizzazione, cioè alla attuazione delle attese e dei progetti personali. E questo è indubbiamente il
rischio più grande per le future generazioni.
La scuola deve essere sicuramente il luogo dove si acquisiscono strumenti culturali e morali per tendere alla
auto realizzazione, dove si apprende il processo di formazione e di utilizzo delle conoscenze.
1.3 Proprio per la complessa realtà della società contemporanea vi è una diffusa domanda di formazione alla
flessibilità.
Flessibilità non intesa come mero adattamento passivo alle circostanze, ma come capacità di ideazione,
progettazione e innovazione.
In questa maniera la flessibilità è una conseguenza e una esigenza della auto realizzazione, esigenza del
costante sviluppo della intelligenza. La flessibilità è anche conseguenza della nuova ricchezza delle nazioni,
la conoscenza e il suo utilizzo per permettere di utilizzare compiutamente il capitale umano disponibile e per
sviluppare le intelligenze in un processo continuo di formazione culturale e umana.
Infine la necessità della formazione alla flessibilità è anche conseguenza della evoluzione continua del
mercato del lavoro e del passaggio dalla mansione alla professione così evidente in società sviluppate, della
necessità di coniugare teoria, prassi e produzione a tutti i livelli.
1.4 Strettissimo è, allora, il rapporto scuola-realtà extra scolastica. La scuola deve offrire gli strumenti critici
di accostamento a questa realtà. Se il lavoro è produzione e trasformazione della realtà, la scuola deve
offrire riflessione critica e trasmissione sistematica della cultura, anche quella elaborata nel mondo del
lavoro. La scuola deve diventare impresa culturale educativa che favorisce la crescita integrale dell’uomo
considerata come il bene più prezioso.
Allora ecco che diventa fondamentale l’offerta formativa del nostro Istituto che proprio dalla costante
presenza di queste considerazioni elabora il proprio progetto ed adegua la propria azione didattica e
comportamentale.
1.5 Ogni studente, oppure la famiglia, ha esplicitamente o implicitamente un progetto di auto realizzazione
che ha alle spalle una specifica visione del mondo e dell’uomo, da cui deriva anche la relativa richiesta di
formazione. Per questo il progetto educativo della famiglia e del discente deve trovare, anche se in maniera
dinamica, congruenza con il progetto dell’Istituto e non solo a livello didattico, ma anche nelle situazioni extra
didattiche (la vita di istituto in genere, dall’intervallo alle attività extra scolastiche, alle relazioni
interpersonali).
Nasce una collaborazione fra il profilo umano e professionale proposto dall’Istituto e quello che in maniera
esplicita o implicita hanno gli studenti e la famiglia.
1.6 Costante attenzione sarà posta alla correlazione tra domanda e offerta di formazione sul territorio onde
aggiornare il nostro progetto educativo. Tutto quanto esposto scaturisce da una analisi della domanda di una
utenza complessa e esigente che si rivolge al nostro Istituto.
In sintesi gli utenti del nostro Istituto fanno presente una domanda articolata sui seguenti punti:
a) adeguamento alla realtà esterna: cioè una scuola dinamica, capace di adeguare la propria progettualità
alla evoluzione dei tempo
b) richiesta di “ordine”, intendendo questo come regolarità nella erogazione del servizio, chiarezza dei ruoli
all’interno dell’Istituto, coerenza nell’educare gli studenti anche a livello comportamentale
c) integrazione all’azione educativa delle famiglie e al loro progetto educativo
d) cultura laica: educazione alla legalità e alla responsabilizzazione.
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PIANO DELLA OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
2 - Premessa
La qualità dell’offerta formativa di una impresa culturale educativa deve avere chiaro il contesto nel quale si
colloca e deve predisporre i percorsi formativi verso profili educativi professionali coerenti.
La nostra offerta formativa ha chiaro il modello complesso e flessibile di società futura non facile, dove le
tradizionali agenzie formative non sempre sono capaci di sostenere il confronto; per questo propone profili
culturali severi atti ad acquisire strumenti spendibili in questo futuro; ma anche un modello umano educato
ad essere capace di confrontarsi e di non subire questa realtà.
PROFILO CULTURALE DEI LICEI DEL NUOVO ORDINAMENTO
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e traduzione
umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e
scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e
quelli propri dell'indagine di tipo umanistico;
• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,
anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell'individuare e
risolvere problemi di varia natura;
•
•
•
•
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di
problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l'uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo,
in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle
dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
2-1 - Obiettivi formativi finali
Gli obiettivi formativi del nostro Istituto sono il condurre gli studenti al possesso di conoscenze, abilità e
competenze che ne permettono la continuazione degli studi a livello universitario, la possibilità di accesso a
corsi di specializzazione e comunque la possibilità di essere inserito per le conoscenze ed abilità conseguite
in una vasta gamma di possibilità lavorative.
Profilo
dello
studente:
Lo studente del Liceo Scientifico deve possedere una buona preparazione letteraria e storica generale; deve
possedere una buona padronanza della lingua italiana e di una lingua straniera e deve possedere una buona
cultura scientifica.
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2-2 Dimensione etica-civile
-
disponibilità al confronto fra modelli, opinioni e contesto diversi
capacità di reagire positivamente al nuovo
capacità di valorizzare gli apporti culturali della tradizione italiana nella loro evoluzione storica
capacità di mettere in atto processi di valutazione e auto valutazione
capacità di assumere responsabilità diretta per partecipare alla costruzione della società futura
capacità di cogliere il valore della legalità
capacità di comportarsi correttamente e di pretendere correttezza nei rapporti interpersonali.
2-3 Dimensione culturale
-
-
capacità di utilizzare processi cognitivi mirati ad una corretta decodificazione della realtà
capacità di utilizzare con pertinenza scientifica terminologie e procedimenti appartenenti ai linguaggi
specifici appresi
capacità di osservare con criteri di logica consequenzialità fenomeni e contesti
capacità di flessibilità e di adattabilità a situazioni nuove, con attitudine all’apprendimento
capacità di mettere in atto tecniche di comunicazione adeguate al contesto, all’interlocutore e alla
situazione
capacità di lavorare sia in maniera autonoma che in gruppo
capacità di organizzarsi dati e informazioni, utilizzando anche strumenti informatici e telematici
capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro.
conoscenza approfondita della storia delle espressioni culturali italiane
conoscenza delle principali espressioni culturali straniere
conoscenza adeguata delle espressioni artistiche moderne (teatro, cinema, televisione).
3 Percorsi per la realizzazione del profilo
Obiettivi trasversali
BIENNIO
a) Cognitivi
- esprimersi in modo chiaro e corretto, utilizzando il lessico specifico delle varie discipline
-
comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali
saper riassumere
raccogliere e classificare dati
stabilire connessioni fra causa ed effetto
applicare principi e regole
interpretare fatti e fenomeni semplici
collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse
possedere un sufficiente controllo della propria voce e del proprio corpo
b) Comportamentali
1 accettare in modo consapevole regole e norme di comportamento sociale e, in particolare
- rispettare l’ambiente scolastico
- rispettare i compagni, il personale docente e non docente
- maturare l’autocontrollo nelle dinamiche di classe
2 Acquisire un autonomo e corretto metodo di lavoro
- tenere in ordine il materiale di studio
- eseguire con puntualità i compiti assegnati
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TRIENNIO
a) Cognitivi
- leggere, redigere ed interpretare testi e documenti
- documentare adeguatamente il proprio lavoro
- comunicare adeguatamente utilizzando appropriati linguaggi tecnici
- analizzare, interpretare in modo sistematico le situazioni e rappresentarle
- assumere informazioni, elaborare dati ed effettuare scelte
- elaborare, gestire, verificare progetti di complessità crescente
b) Comportamentali
- partecipare attivamente in modo ordinato e organizzato
- acquisire responsabilità nel lavoro e nei rapporti interpersonali
- sapere collaborare con altri
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PROGRAMMI
TRIENNO
Per dare seguito alle iniziative avviate nell’a.s. 2002/2003 e per meglio strutturarle all’interno delle singole
materie, verrà sviluppato per gruppi di classi orizzontali o verticali un tema trasversale scelto dai dipartimenti
e strutturato dai consigli di classe come aggiornamento de tema trasversale svolto in precedenti anni “arte e
spettacolo”
Questa scelta ha lo scopo di sviluppare un metodo laboratoriale.
I progetti saranno proposti dai Dipartimenti e fatti propri dai Consigli di Classe ed inseriti stabilmente nella
programmazione.
NOTA: Tutte le attività saranno oggetto di valutazione da parte delle docenti coinvolte nel progetto. Gli
argomenti e le attività saranno meglio definiti e precisati nelle programmazioni delle singole classi e
comunque potranno subire modifiche e sviluppi in seguito alla collaborazione dei docenti che saranno
interessati a partecipare alla realizzazione del progetto.
Metodologie da impiegare:
-
-
Metodologia progettuale e laboratoriale
Adattamento degli obiettivi alle esigenze, alla creatività e alle modalità comunicative più
singoli studenti
Laboratorio didattico
Lezione frontale come momento iniziale per la trasmissione di conoscenze
Co-docenza per evidenziare il carattere pluridisciplinare della ricerca svolta
Esperienza diretta sul territorio
Presenza di esperti
congeniali ai
BIENNIO
Saranno seguite le indicazioni suggerite dai programmi ministeriali per il nuovo ordinamento riguardante per
l'a.s.2010-2011 la classe I e per il tradizionale Liceo Scientifico elaborate dai rispettivi Consigli di classe,
secondo le linee previste dal POF e annualmente approvate dal Collegio dei Docenti
In modo particolare ed ineludibile saranno individuati per ogni disciplina moduli di approfondimento di
argomenti trasversali riferibili alle discipline di indirizzo.
Per le classi I e II sarà svolto l’argomento trasversale riguardante il lessico e la espressività che il consiglio di
classe e i dipartimenti dovranno precisare ed esplicitare e a cui tutte le discipline dovranno riferirsi nella
rispettiva programmazione.
In funzione del futuro triennio in cui i problemi della comunicazione saranno sempre più approfonditi, nel
biennio saranno trattati anche in ore extracurriculari argomenti come:
espressione linguistica e lettura interpretativa:
-
-
Mira al raggiungimento di abilità linguistiche sia nell’arricchimento del bagaglio lessicale, che
nell’acquisizione da parte degli studenti dell’abitudine alla lettura, al ritmo e all’impostazione corretta
della voce. Sarà articolato in tre fasi: voci poetiche del Novecento – Leggere un romanzo – Il mondo
delle azioni (tragedia, dramma, commedia)
Il corpo e lo spazio: studio analitico delle posizioni simmetriche e asimmetriche del corpo
analisi del gesto come mezzo di espressione mediante lo studio di movimenti liberi
sviluppo dell’improvvisazione
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STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Vengono elencate le linee fondamentali intese come punti di riferimento per Consigli di Classe e i singoli
insegnati nella elaborazione dei programmi e delle programmazioni:
a) modalità di lavoro
- lezione frontale
- lezione partecipata
- didattica laboratoriale
- lavoro individuale
- lavoro di gruppo
- discussione in classe
b) strumenti di lavoro
- libri di testo
- libri di riferimento
- audiovisivi
- riviste e quotidiani specializzati
- software didattici
- laboratori
Vengono altresì indicate linee per la elaborazione di comportamenti comuni:
- mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione
- favorire la partecipazione attiva degli alunni e incoraggiare la fiducia nelle proprie capacità
- utilizzare l’errore per modificare i comportamenti dell’allievo
- utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere
- utilizzare la correzione dei compiti e degli esercizi
- favorire la auto valutazione
- esigere la puntualità’ nella esecuzione dei compiti
- pretendere il rispetto delle regole formulate dal regolamento di Istituto
- pretendere il rispetto nei confronti delle persone che lavorano dentro la scuola, dell’ambiente e dei beni
comuni
- definire i carichi massimi del lavoro settimanale, considerando il numero delle materie, il pesante orario
della mattina e le esigenze di ogni ragazzo di margini per i propri interessi personali
- concordare le date delle prove scritte o grafiche con i colleghi
Itinerario didattico come quadro generale di riferimento
L’attività didattica è strutturata in 5 giorni (SETTIMANA CORTA) con rientro possibile e per un sabato al
mese per ogni classe destinato, in base alle attività programmate dei consigli di classe, ad attività formative
a tutti gli effetti. Vengono considerate ore di lezione moduli orari di 50 minuti, scelta didattica che si
armonizza con la necessità di facilitare i rientri a casa dell’alto numero di iscritti provenienti dalla provincia o
comunque da zone periferiche distanti (vedi indicazione sulla nostra utenza a pg 1). Ma anche per poter
usufruire di una didattica laboratoriale anche in compresenza di varie discipline ritenuta fondamentale per
tutte le classi, perchè questa dovrà sviluppare il controllo degli allievi sui vari aspetti dell'esperienza di
apprendimento, il pensiero critico e la riflessione metalinguistica di quanto pensato ed elaborato.
L’anno scolastico verrà diviso in due periodi (trimestre e pentamestre) ognuno dei quali assume una sua
specificità:
Trimestre
ogni disciplina darà un quadro generale di riferimento e una organica mappa delle conoscenze ritenute
indispensabili. Si ritiene fondamentale acquisire un quadro organico di riferimento per evitare la
frammentazione dei saperi, l’iperspecializzazione, l’incapacità di leggere organicamente la realtà che ci
circonda. Ogni Consiglio di classe fisserà gli obiettivi minimi delle conoscenze che dovranno essere in
possesso di ogni studente alla fine del periodo, in armonia con ciò che stabilisce il Collegio degli Insegnanti e
le linee generali del PEI e del POF.
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Pentamestre
ogni disciplina affronterà dei moduli in stretto rapporto pluridisciplinare con le altre discipline. Per ogni
modulo l’insegnate esplicita:
- l’argomento del modulo stesso
- i contenuti
- tempi
- obiettivi
- le relazioni con i moduli delle altre discipline
approfondimento di tematiche pluridisciplinari e progetti.
In questa fase la struttura tradizionale della classe può essere alterata sia in maniera orizzontale che
verticale; gli insegnati possono lavorare in compresenza, la classe può uscire dall’Istituto per verifiche, studi,
rapporti con il mondo esterno. Sono chiamati degli esperti esterni per approfondire argomenti e
problematiche.
È il periodo di approfondimento e sviluppo delle aree di progetto.
È il periodo in cui si intensificano gli apporti di esperti esterni e di confronto col mondo del lavoro.
È il periodo della approfondimento di tematiche pluridisciplinari e di intensificazione delle prove
pluridisciplinari secondo le tipologie della terza prova scritta degli esami di Stato.
È la verifica complessiva dei risultati dell’anno scolastico e delle capacità acquisite dai singoli.
Passerelle
Sono previsti moduli passerella per agevolare il passaggio da un ordine di studio all’altro.
Sarà compito dei Consigli di classe valutare le modalità di passaggio .Possono essere programmate lezioni
individuali, percorsi individuali, tutoraggio pomeridiano, verifiche orali. Ad ogni Consiglio di classe gli
insegnanti interessati dovranno relazionare sui livelli acquisiti dagli studenti interessati.
Se lo studente non avrà recuperato la conoscenza dei programmi stabiliti potrà avere in quella disciplina il
debito scolastico.
CURRICOLO ESPLICITO
Il curricolo esplicito è elaborato dagli insegnanti della stessa disciplina che operano in classi diverse ed
implica una visibile unità strategica ed una uniformità di contenuti nel servizio offerto agli alunni.
L’elaborazione del curricolo esplicito tende alla definizione dei contenuti minimi che devono essere insegnati
da ciascun docente, per consentire a ciascun alunno di apprendere i ``sapere minimi’’ definiti concordemente
e convenzionalmente come indispensabili in ciascuna materia, coerentemente con il PEI e il POF.
Tale progettazione deve essere capace di indirizzare l’operato dei singoli docenti ed è corredata da prove di
verifica a scadenze temporali prefissate.
Il curricolo esplicito disciplinare sarà adeguato al curricolo esplicito di ciascun insegnante di cui costituisce la
base per un adeguamento alle caratteristiche di ciascuna classe.
Collegio degli Insegnanti
Il Collegio degli Insegnanti ad ogni inizio di anno scolastico, anche in più riunioni, traccia le linee didatticopedagogiche, in accordo con il Piano Educativo di Istituto, a cui dovrà attenersi la programmazione dei
singoli insegnanti.
Con riferimento alle situazioni di ingresso:
- Approva il programma e la programmazione annuale degli insegnanti
- Determina i fattori che concorrono alla valutazione periodica degli alunni
- Fissa i livelli minimi del sapere e del saper fare
- Fissa le strategie di intervento
- Fissa i comportamenti comuni dei docenti nei confronti delle singole classi
Nelle riunioni in corso di anno scolastico (almeno una per trimestre) in modo particolare valuta la situazione
didattica di ogni classe; le iniziative proposte e svolte; aggiorna, in base a motivazioni scaturite in itinere
dalla realtà delle singole classi e su indicazione dei Consigli di classe, aspetti didattici e programmi,
autorizza, sempre su stimoli provenienti dalla realtà della vita di istituto, proposte di attività culturali e rapporti
col mondo del lavoro.
Consiglio di Classe
13
Itinerario educativo.
Il Consiglio di Classe assume l’osservare e l’ascoltare sistematico per aiutare la crescita personale dello
studente, come fattori di qualità del servizio e li attiva in modo strutturato e omogeneo.
Questo per sorvegliare i processi psicosociali della classe, per individuare e rimuovere tempestivamente
quei blocchi che possono essere ostacolo per l’istruzione dei giovani in vista della loro crescita complessiva.
Il Consiglio di Classe stabilisce ciò che deve essere considerato la base normale della dinamica della classe,
facendo diagnosi del contesto in modo circostanziato e sistematico, così da orientare gli interventi su
eventuali problemi in maniera strutturata e integrata al piano generale dell’Istituto
Attività del Consiglio di Classe
Il Consiglio di Classe si riunisce all’inizio dell’anno scolastico per stabilire, sulla base delle indicazioni del
Collegio dei Docenti e del Piano Educativo, gli strumenti e il metodo di studio che gli studenti devono
acquisire per predisporsi in modo attrezzato ad apprendere per tutta la vita. Il lavoro del Consiglio di Classe
è quello di partire da una diagnosi disciplinare e coinvolgere la totalità degli insegnanti per agire
sinergicamente anche sulle componenti non disciplinari, in modo che la scelta d’azione di ciascuno sia il
risultato di una azione collegiale.
Per questo il Consiglio di Classe si riunisce, dopo iniziato l’anno scolastico, ogni 25 giorni (circa) per
analizzare la situazione dello svolgimento dei programmi, della classe e dei singoli studenti e il
raggiungimento degli obiettivi parziali programmati. La valutazione degli obiettivi raggiunti, la analisi dello
stato di svolgimento dei progetti stabiliti, le situazioni particolari di studenti con problematiche didattiche e
comportamentali.
Da queste riunioni nascono precise informazioni alle famiglie e le azioni di recupero da mettere in atto ed
anche correzioni della programmazione per adeguarla alle effettive realtà della classe e dei singoli studenti.
In modo particolare serviranno a tenere sotto controllo situazioni didattiche e comportamentali non positive e
ad adeguare l’azione collettiva al recupero del disagio scolastico individuato.
Programmazione individuale dei docenti
Principi generali di riferimento
La programmazione dovrà essere un piano anticipato di insegnamento ed un progetto ben ordinato. in modo
da poter costantemente migliorare la situazione in cui il docente si trova ad agire. Con la programmazione si
deve razionalizzare l’insegnamento, si predispongono i vari modi di intervento ottimali in modo da facilitare il
proprio insegnamento ed individualizzarlo per rispondere ad una esigenza fondamentale dello studente che
è quella del diritto alla istruzione secondo le sue capacità, attitudini e situazioni socio-ambientali: la
programmazione deve facilitare l’insegnamento ed essere adattato ai singoli alunni per poter offrire a
ciascuno l’opportunità di imparare.
Tramite la programmazione, l’insegnante deve ipotizzare via diverse per ciascun alunno per giungere a
quegli obiettivi considerati positivi: in altre parole seguire percorsi formativi per ogni studente se necessario
in modo da recuperare il più possibile il disagio scolastico.
Ciascun insegnante sulla base di quanto stabilito dal Piano Educativo di Istituto, dal P.O.F. dalle indicazioni
del Collegio degli Insegnanti, elabora una programmazione individuale che si articola nei seguenti punti:
1.
Situazione di ingresso, tesa a verificare atteggiamenti e motivazioni dei singoli e della classe,
accertamento di abilità e conoscenze e mezzi di verifica.
2.
Obiettivi: fissano i livelli a cui deve tendere l’insegnamento della disciplina, in parallelo ai principi
generali esposti.
3.
Strategie di intervento:
- collettive: insegnamento diretto in maniera univoca a tutti gli studenti
- individualizzate: adattamento del lavoro da svolgere alla realtà degli allievi, sempre per giungere
agli obiettivi prefissati
- individuali: per raggiungere gli obiettivi prefissati si possono stabilire percorsi educativi per il singolo
allievo
- di gruppo: per stimolare forme di collaborazione attiva, per meglio inserire gli studenti meno dotati,
per una maggiore circolazione delle informazioni e autocontrollo delle capacità, per una
maggiore socializzazione.
4.
Organizzazione dei contenuti: tramite la organizzazione dei tempi, degli argomenti, delle verifiche e
degli obiettivi relativi ai tempi prefissati
5.
Ogni insegnante ad inizio anno scolastico (generalmente entro la fine di Settembre) produce un
programma (i contenuti disciplinari della materia di insegnamento) e una programmazione dove si rende
esplicita: la situazione di ingresso - gli obiettivi -le strategie di intervento adeguate ad ogni studente - la
14
organizzazione temporale dei contenuti - gli strumenti di lavoro e le modalità di verifica e di valutazione, che
comunque dovranno essere coerenti con il presente documento
6.
Ogni docente illustra alla classe la propria offerta formativa, illustrando il percorso che intende
seguire in relazione alle finalità della disciplina, al suo valore formativo, ai raccordi con le altre discipline
7.
Ogni docente esplicita alla classe le metodologie che intende seguire, le modalità di verifica, i criteri
di valutazione
8.
Nelle varie fasi del processo di insegnamento, ogni docente comunicherà gli obiettivi da raggiungere
per le singole prove e gli indicatori che utilizzerà per la valutazione
Programmi
Fanno parte integrante del P.O.F. i programmi delle singole materie approvati dal Collegio degli Insegnanti,
all’interno dei quali si articola la programmazione individuale degli insegnati.
I programmi sono pubblicati entro la prima settimana dall’inizio dell’anno scolastico.
Recupero del disagio scolastico
Nella ottica del nostro Istituto, è l’aspetto che viene particolarmente curato tramite
- Ambiente di rapporti sociali sereno e controllato
- Azione dei Consigli di Classe che individua le problematiche del disagio scolastico dello studente ed
elabora strategie comuni di intervento comportamentale e didattico
- Azione dei singoli insegnanti che elaborano in itinere interventi individualizzati all’interno della loro
programmazione
- Programma “Scuola aperta” con la individuazione di tutor che seguono i singoli studenti interessati
- Rapporti scuola-famiglia costantemente tenuti dalla presidenza e dagli insegnanti
- Intervento dello specialista psico - pedagogico che l’Istituto mette a disposizione per gli studenti e per le
famiglie
Verifiche
La verifica dell’apprendimento è considerata elemento cruciale dell’intero processo insegnamentoapprendimento.
Questa dovrà servire per una valutazione complessiva: lo stabilire il livello di padronanza raggiunta alla fine
dell’anno scolastico; dovrà servire ad una valutazione formativa, cioè a fornire informazioni immediate e
continue circa l’apprendimento dei singoli allievi nel corso dell’anno, per poter intervenire e stabilire
procedure di insegnamento correttive.
Saranno utilizzate prove strutturate (test, questionari, ecc.), prove semi strutturate (test, questionari che
richiedono risposte aperte) e prove aperte (temi, problemi, progetti, ecc.).
Saranno effettuate interrogazioni orali frontali, in modo da abituare gli studenti alla esposizione e alla
capacità di esprimersi in pubblico.
Saranno dati compiti a casa in quantità compatibile con le altre attività ed interessi che ogni ragazzo
legittimamente vuole coltivare.
Dalla seconda metà dell’anno scolastico saranno utilizzate prove pluridisciplinari con le varie modalità
previste per la terza prova scritta dell’esame di Stato.
Specialmente per le classi Quinte, nel l’ultima parte dell’anno scolastico, saranno simulate prove di esame
sia orali che scritte onde abituare gli studenti ad affrontare serenamente la prova finale.
Tutti gli insegnanti, per una corretta valutazione trimestrale e finale, dovranno fare svolgere almeno due
prove scritte per trimestre e avere due verifiche orali per ogni studente per trimestre.
Tutti gli elaborati scritti dovranno essere tempestivamente corretti e fatti visionare e commentare agli studenti
e successivamente consegnati in presidenza.
Criteri di valutazione
La valutazione non va considerata come un momento isolato, bensì come un processo di cui docente e
studente debbano essere costantemente in un rapporto di chiarezza e trasparenza. Lo studente deve essere
esplicitamente informato sui criteri di valutazione. Criteri di valutazione che si devono sostanziare anche
nella qualità del rapporto interpersonale tra docente e discente, in modo da stabilire un costante clima di
fiducia. Questo permette al docente di individuare il possesso di conoscenze e di capacità in grado di
elaborarle e organizzarle; consente anche allo studente di riconoscersi consapevolmente nel giudizio del
docente. I collegi e i Consigli di Classe, attenendosi a questi principi, elaborano i criteri di valutazione a cui
dovrà attenersi l’azione di ogni singolo insegnante.
15
Quadro di riferimento generale di valutazione
Funzione della valutazione
Criteri comuni per la formulazione dei giudizi (valutazione)
La valutazione di ogni singolo alunno tiene conto sia della misurazione delle prestazioni che gli strumenti di
verifica fanno registrare (obiettivi cognitivi), sia di ogni altro elemento non misurabile (obiettivi non cognitivi),
al fine di pervenire ad un giudizio consapevole e completo del lavoro svolto dagli studenti.
Valutazione diagnostica
Valutazione formativa
Valutazione sommativa
Serve a individuare, attraverso la somministrazione dei test d’ingresso, il
livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti
Per lo svolgimento dell’attività didattica relativa ad un determinato anno
scolastico, a predisporre eventuali attività di recupero delle abilità non
possedute. Non vengono attribuiti dei voti ed è utile in particolar modo per
le classi prime e terze (inizio del ciclo). L’individuazione di tre livelli (alto,
medio, basso) serve a dare una precisa panoramica delle conoscenze e
abilità possedute nelle materie per le quali è stata effettuata la prova,
Accerta, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e
socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli studenti, utili per la
progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche.
È finalizzata a cogliere, attraverso l’utilizzo di qualsiasi strumento,
informazioni tempestive, analitiche e continue sul processo di
apprendimento: Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e
fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione
didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede
nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti
Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in
un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. Essa
tiene conto sia dei risultati delle prove sommative (prove scritte strutturate
e non strutturate, prove orali), sia di altri elementi quali:
L’impegno
La partecipazione
La motivazione
La progressione rispetto ai livelli di partenza
La capacità di recupero
Il metodo di studio
La capacità di lavorare in gruppo
16
Schema di riferimento per la valutazione
SCRITTO
variabili
Conoscenza
indicatori
- contenuti
- argomenti trattati
- principi
- linguaggio, terminologia
Comprensione
Capacità di cogliere il senso
e di interpretare
- ridefinire un concetto
- cogliere implicazioni
- determinare correlazioni
- relazioni interne tra settori /
aree / regole (saper utilizzare
dati idee contenuti nella
informazione)
Applicazione e
generalizzazione
- saper applicare le conoscenze
in situazioni note
- collegamenti / classificazioni
- argomentazione (saper dimostrare)
- capacità di passare dal
particolare all’universale
- attuare astrazioni
Livelli
Voto
4
L’alunno presenta nessuna
conoscenza o conoscenze
gravemente errate
Conoscenze frammentarie e
lacunose
Voto
5
Conoscenze approssimative
e superficiali
Voto
6
Conoscenze sufficienti con
qualche imperfezione
Voto
7
Conoscenze complete, ma
non approfondite
Voto
8
Conoscenze complete ed
approfondite
Voto
9 /10
Conoscenze complete,
approfondite e rielaborate
personalmente
voto
1/2/3
L’alunno non ha alcuna
capacità di comprensione o
commette gravi errori
Commette errori diffusi
L’alunno non riesce ad applicare
le conoscenze minime
Commette gravi errori
nell’applicazione
È in grado di applicare le
conoscenze in compiti semplici
ma commette errori
Commette qualche errore
anche nella esecuzione di
compiti semplici
È in grado di cogliere il senso
È in grado di applicare le
e interpretare corret-tamente
conoscenze in compiti semplici
i contenuti di informazioni
senza errori
semplici
È in grado di applicare i
È in grado di interpretare e
contenuti e le procedure
ridefinire un concetto
acquisiti anche in compiti
complessi, ma con imprecisioni
È in grado di cogliere
È in grado di applicare i
implicazioni e determinare
contenuti e le procedure
correlazioni, ma incorre in
acquisiti anche in compiti
imprecisioni
complessi, in modo corretto
È in grado di applicare i
È in grado di cogliere
contenuti e le procedure
implicazioni e determinare
acquisiti anche in compiti comcorrettamente correlazioni
plessi e in modo ottimizzato
(procedure migliori)
17
ORALE
Variabili
Metodo e capacità di analisi
Sintesi e capacità critica e
di giudizio
Capacità di comunicazione
e di espressione
indicatori
- capacità di acquisire una
modalità di approccio alle
discipline che ne rispetti la
peculiarità
- rispetto del campo
- processualità/gradualità
-coerenza/rigore
- scegliere, rielaborare.
Confrontare
- gestire situazioni nuove
- rispetto della pertinenza
- nelle forme verbali
- nelle forme non verbali
- esposizione fluida
- uso della terminologia
specifica della disciplina
Voto
1/2/3
L’alunno non è in grado di
effettuare alcuna analisi
L’alunno non ha alcuna
capacità di sintesi o
commette gravi errori
Voto
4
Effettua analisi gravemente
lacunose o scorrette
Sintetizza in modo scorretto
o incoerente
livelli
Voto
5
Voto
6
Voto
7
Voto
8
Voto
9 / 10
L’alunno si esprime in modo
sconnesso o gravemente
errato
Si esprime con difficoltà ed
usa impropriamente la
terminologia
Gestisce con difficoltà
È in grado di effettuare analisi semplici situazioni nuove,
parziali
effettua sintesi parziali ed
imprecise
È in grado di effettuare
Gestisce in modo abbasemplici analisi in modo
stanza corretto semplici
abbastanza corretto
situazioni nuove
È in grado di rielaborare in
È in grado di effettuare analisi
modo sufficiente le
corrette e coerenti
procedure acquisite
È in grado di rielaborare in
È in grado di effettuare analisi
modo corretto, autonomo e
complete
completo
È in grado di rielaborare
È in grado di cogliere gli
correttamente ed approelementi di un insieme e
fondisce in modo autono-mo
stabilire tra essi relazioni
e critico situazioni
complesse
Criteri di valutazione dei Crediti Scolastici
FREQUENZA
Inadatta
DIALOGO EDUCATIVO
Scarso
INTERESSE ALLE LEZIONI
Scarso
p.0
p.0
p.0
Modesta
Modesto
Modesto
Manifesta improprietà
linguistica ed incertezze
Espone in modo semplice,
ma abbastanza corretto
Si esprime con una certa
proprietà linguistica
Espone in modo fluido e con
proprietà linguistica specifica
Espone in modo fluido con
un lessico appropriato
p.0,25
p.0,25
p.0,25
Adeguata
Costante
Costante
Criteri di valutazione dei Crediti Formativi
Specializzazioni che ricadono sulla figura
CULTURALI
professionale; corsi di lingua; corsi di informatica;
stage
ATTIVITÀ LAVORATIVE
Continuative
SOCIO-ASSISTENZIALI
ALTRE TIPOLOGIE
Sportive, Artistiche, Corsi di specializzazione
18
p 0.50
p.0.50
p.0.50
Punti 1
Punti 1
Punti 0.50
Punti 0.50
Tutte le attività che daranno crediti formativi, dovranno essere strettamente documentate e certificate
secondo le disposizioni del Ministero della Pubblica Istruzione.
La documentazione dovrà essere prodotta alla presidenza entro il 15 di Maggio.
Sarà il Consiglio di Classe a valutare la documentazione prodotta ed ad attribuire l’eventuale punteggio.
Indicazioni di riferimento per la valutazione finale
Facendo salva la competenza di ogni singolo Consiglio di Classe, si indicano i criteri per la valutazione finale
- Cinque insufficienze anche non gravi: non promosso
- Quattro insufficienze di cui due gravi: non promosso
- Quattro insufficienze non gravi: possibile debito formativo
- Tre insufficienze gravi: non promosso
Criteri per il recupero dei Debiti Scolastici
Nuovi criteri per il recupero dei debiti formativi
In ottemperanza al Decreto Ministeriale N 80 del 3 Ottobre 2007 si riformulano come segue i criteri del
recupero dei debiti scolastici.
a)
Dopo ogni trimestre in base alle valutazioni ufficializzate sulle pagelle saranno organizzati interventi
didattici educativi per quegli studenti che presentano insufficienze.
b)
La frequenza dei corsi è obbligatoria se la famiglia non indica soluzioni proprie con comunicazione
scritta alla scuola.
c)
Per le insufficienze gravi saranno tenute verifiche sulla preparazione degli interessati sulle materie e
sulle parti di programmi dove non avevano raggiunto la sufficienza con apposite prove scritte ed orali,per le
insufficienze non gravi potrà essere recuperato il debito in itinere
d)
All’inizio del secondo trimestre e del terzo trimestre sarà effettuata una pausa didattica per una
settimana durante la quale si svolgeranno approfondimenti per coloro che hanno sufficienze e recuperi per
coloro che hanno insufficienze
e)
Nello scrutinio finale potranno essere assegnati debiti formativi che danno luogo alla sospensione
del giudizio, e che dovranno essere saldati a settembre prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Durante i mesi estivi l’Istituto organizzerà corsi di recupero obbligatori. Le famiglie possono comunicare per
scritto di avvalersi di altre modalità di recupero
La verifica sarà effettuata davanti al Consiglio di classe con prove scritte ed orali. Solo il superamento dei
debiti assegnati permetterà al Consiglio di classe di promuovere gli alunni interessati. Il non superamento di
tutti o parte dei debiti assegnati provocherà la bocciatura.
I crediti scolastici per gli studenti del terzo e del quarto anno saranno attribuiti solo dopo il superamento dei
debiti a Settembre.
VOTO DI CONDOTTA
frequenza e puntualità
- rispetto dei regolamenti di istituto
- partecipazione attiva alle lezioni e partecipazione ad attività e interventi educativi realizzati anche fuori
dalla sede
- collaborazione con insegnanti e compagni
- rispetto degli impegni scolastici
VOTO DESCRITTORI
10
· Frequenza assidua,nessun ritardo e/o uscita anticipata (tranne documentati)
· Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza e autorizzazioni in data stabilita
· Regolare e seria partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) in tutte le discipline
e nei confronti anche di altri interventi didattici; interessamento al recupero dei contenuti
delle lezioni eventualmente perse
· Rapporti sempre collaborativi e costruttivi con docenti, compagni e personale ata,rispetto
degli altri e dell’ambiente scolastico
9
· Frequenza assidua, entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti
· Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza e autorizzazioni in data stabilita
19
· Regolare e seria partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) nella maggior
parte delle discipline e nei confronti di altri interventi educativi
· Rapporti generalmente collaborativi con docenti, compagni e personale ata, rispetto degli
altri e dell’ambiente scolastico
8
· Frequenza abbastanza regolare, entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti
· Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza
· Discreta partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) nella maggior parte delle
discipline e nei confronti di altri interventi educativi
· Rapporti sostanzialmente corretti con docenti, compagni e personale ata, rispetto degli
altri e dell’ambiente scolastico
7
· Frequenza non sempre regolare, assenze nei giorni di compito o di possibile
interrogazione. entrate in ritardo e uscite anticipate al di fuori dei limiti consentiti
· Giustificazioni spesso non riportate il giorno del rientro dall’assenza
· Partecipazione incostante o passiva (non sempre con il materiale adatto e i compiti svolti) o
senza la necessaria attenzione verso lezioni o altri interventi
· Saltuari rapporti non corretti e/o manifestazioni di disturbo dell’attività didattica (richiami
verbali o note sul registro) anche con un unico docente
6
· Frequenza saltuaria, assenze nei giorni di compito o di possibile interrogazione. Ripetute
entrate in ritardo e uscite anticipate molto oltre i limiti consentiti
· Giustificazioni regolarmente non riportate il giorno del rientro dall’assenza, né nei giorni
immediatamente successivi
· Passività e disinteresse per la maggior parte delle discipline e verso altri interventi. (scarsa
precisione nel portare il materiale, nessuna puntualità nei compiti)
· Ripetuti rapporti non corretti e/o manifestazioni frequenti di disturbo dell’attività didattica
(richiami verbali, note e rapporti sul registro) anche con un unico docente. Eventuali
provvedimenti disciplinari (sospensioni ) inferiori ai 15 gg.
5
· Frequenza molto saltuaria, assenze nei giorni di compito o di possibile interrogazione.
Ripetute entrate in ritardo e uscite anticipate molto oltre i limiti consentiti
· Giustificazioni regolarmente non riportate il giorno del rientro dall’assenza, né nei giorni
immediatamente successivi. Cancellature, falsificazioni sul libretto
· Passività e disinteresse per la maggior parte delle discipline e verso altri interventi.
(nessuna precisione nel portare il materiale e nello svolgere i compiti)
· Rapporti non corretti e manifestazioni gravi e frequenti di disturbo dell’attività didattica
(richiami verbali, note e rapporti sul registro) con più docenti. Provvedimenti disciplinari
(sospensioni ) per un numero complessivo superiore ai 15 gg.( DM 5/2009 art 4 e L.
169/2008
Il Consiglio per individuare la fascia di valutazione dell’alunno non deve necessariamente riferirsi alla totalità
dei comportamenti descritti.
Attività di orientamento/inserimento lavorativo
Per tutti gli studenti sono previsti sportelli di accoglienza e di informazione tramite colloqui individuali ed
informazioni collettive per favorire l’orientamento nella scelta iniziale del corso di studi e, in modo particolare,
per l’orientamento in corsi di studio post-diploma e l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’azione di orientamento avverrà con l’intervento di esperti esterni del mondo universitario e professionale e
con la collaborazione di organismi operanti nel mondo del lavoro per l’inserimento in attività di lavoro e per
l’orientamento alla autoimprenditorialità.
20
PROGRAMMA SCUOLA APERTA
Il nostro Istituto in quanto centro di organizzazione, produzione e trasmissione della cultura è aperto anche
nel pomeriggio in modo da attuare strategie di intervento sui singoli studenti, oltre l’orario curricolare.
Tramite questo programma, per quattro pomeriggi alla settimana, l’Istituto mette a disposizione una struttura
didattica che prevede:
- la figura del tutor: insegnanti a disposizione degli alunni che li seguono e li consigliano in tutte le loro
necessità e che raccordano le loro esperienze con gli insegnanti curricolari;
- la figura dello specialista: insegnanti che su precisa programmazione e su indicazione dei Consigli di
Classe, seguono specifiche materie, con interventi di gruppo e individuali.
Il lavoro pomeridiano è svolto a due livelli:
1.
interventi di approfondimento, per coloro che non presentano problemi e vogliono definire meglio le
loro capacità, competenze e conoscenze
2.
interventi di recupero per coloro che in specifiche materie trovano problemi rilevanti e che hanno
bisogno di un particolare lavoro per raggiungere i livelli programmati.
Attività extracurricolari e proposte formative
- Gite di istruzione
- Visite guidate per finalità culturali (musei, mostre, spettacoli)
- Visite finalizzate alla informazione professionale (mostre di settore)
Avvicinamento ai Beni Culturali
Vista la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico fiorentino, che spazia dalla preistoria all’epoca
moderna, è parso utile al collegio dei docenti dar vita ad un programma di avvicinamento al mondo dei Beni
Culturali che porti gli alunni, in modo progressivo nel corso del triennio, ad una più completa conoscenza
delle entità museali e culturali della loro città. Il progetto prevede la cooperazione con i docenti di alcune
realtà esistenti a Firenze formate per lo più da giovani coordinati da esperti del settore come, ad esempio le
cooperative archeologiche.
21
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Regolamento degli studenti
ART. 1 - Ingresso e uscita
a) la campanella di ingresso nei locali dell’Istituto suona dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni
b) al suono della campanella di inizio delle lezioni, gli studenti devono trovarsi in classe
c) al suono della campanella che indica il termine delle lezioni, gli studenti devono lasciare ordinatamente i
locali dell’Istituto
d) ogni studente deve lasciare il proprio posto in classe ordinato.
ART. 2 - Ritardi
Gli alunni che arrivano in ritardo alcuni minuti dal suono della campanella di inizio lezioni, possono essere
ammessi in classe se l’insegnante lo ritiene opportuno anche in relazione ai comportamenti abituali altrimenti
sono ammessi all’ora successiva. Il ritardo deve essere giustificato il giorno stesso o il giorno successivo.
Col ripetersi dei ritardi da parte di uno stesso studente, la Presidenza si riserva di prendere misure
disciplinari nei suoi riguardi.
Non sono ammesse più di tre entrate alla seconda ora per trimestre. Per ulteriori ritardi solo il Preside può
derogare, vista la situazione di volta in volta e solo per giustificati motivi e anche in riferimento al
comportamento abituale dell’alunno
Gli studenti che non potessero, causa orari di mezzi pubblici particolarmente disagiati, giungere puntuali,
dovranno richiedere un modulo in segreteria da riportare debitamente compilato e firmato dai genitori, al fine
di essere ammessi alle lezioni con un ritardo che non potrà comunque eccedere i 15 minuti
ART. 3 - Uscite anticipate
Il permesso di uscita fuori orario è concesso solo dietro richiesta scritta dei genitori, per i minorenni.
Comunque è necessaria la autorizzazione della Presidenza. I motivi di uscita anticipata devono essere
comprovati e comunque non generici.
Le famiglie saranno avvertite dell’avvenuta richiesta di uscita anticipata.
ART. 4 - Intervallo
Durante l’intervallo è vietato uscire dalla scuola. Il personale docente di turno, vigilerà sul comportamento
degli alunni, in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.
Gli studenti devono rientrare sollecitamente in classe al termine dell’intervallo.
ART. 5 - Uscite di classe
Durante le lezioni gli studenti possono uscire dalla propria classe solo su autorizzazione dell’insegnante.
La permanenza fuori dalla classe deve essere breve.
Non si può sostare nei corridoi o in altri locali.
Durante il cambio dell’ora gli studenti devono rimanere nelle rispettive classi.
ART. 6 - Aule speciali
E’ consentito entrare nelle aule speciali e in palestra solo con l’insegnante responsabile. Eventuali danni
arrecati dagli allievi al materiale delle aule speciali saranno addebitati agli stessi.
Nelle aule speciali ciascun allievo avrà un posto assegnato e registrato dall’insegnante. Nessun allievo potrà
cambiare il posto assegnatogli.
ART. 7 - Assenze e giustificazioni
Ogni alunno deve essere munito del libretto delle giustificazioni delle assenze, firmato dal padre o da chi ne
fa le veci.
La giustificazione di ogni assenza deve essere fatta sul libretto e deve essere presentata all’atto del rientro a
scuola.
Per assenze superiori a cinque (5) giorni (compresi i giorni festivi) e dovute a malattia è necessario
presentare regolare certificato medico
L’assenza deve essere giustificata dall’insegnante della prima ora con apposita annotazione sul registro di
classe dalla quale risultino i giorni giustificati.
L’insegnante che rilevi qualsiasi irregolarità o abuso è tenuto a darne immediata segnalazione al Preside.
L’Istituto con frequenza giornaliera può contattare le famiglie per controllare la situazione reale di ciascun
allievo
22
In presenza di un numero eccessivo di assenze senza una valida e documentata giustificazione, l’alunno
può incorrere in provvedimenti disciplinari. Comunque la frequenza regolare delle lezioni è considerata
indispensabile per poter raggiungere un positivo risultato finale. L’alunno con un alto numero di assenze che
non permettono una valida e documentata classificazione, può non essere scrutinato o non essere ammesso
agli esami di Stato
ART. 8 - Studenti maggiorenni
Gli studenti maggiorenni possono giustificare personalmente i ritardi e le assenze con le modalità e i limiti
previsti dagli art. 6 - 7.
ART. 9 - Norme comportamentali
Agli studenti che manchino ai doveri scolastici, offendano la disciplina, il decoro, la morale, impediscano il
normale svolgimento delle lezioni, o che non osservino tutti gli articoli del presente regolamento, saranno
inflitte, secondo la gravità della mancanza, le punizioni disciplinari previste dal regolamento scolastico, salvo
il diritto del Gestore di rescindere il contratto con la famiglia, qualora si verifichi la necessità
dell’allontanamento definitivo dell’alunno.
Si sottolinea che il comportamento corretto è richiesto all’interno di tutto l’Istituto e nei riguardi di tutto il
personale addetto.
Comportamenti che ledano le norme della legalità, possono dar luogo a denuncia presso le sedi appropriate,
da parte del Gestore e alla richiesta del risarcimento di danni morali o materiale causati con tali illegali
comportamenti
Oltre i punti già precisati nei capitoli precedenti, riguardo ai comportamenti non desiderati e non auspicati
all’interno dell’Istituto, in modo particolare non sono tollerati atteggiamenti prevaricatori di studenti o gruppi di
studenti su altri studenti
ART. 10 - Varie
a)
E’ vietato tassativamente fumare nei locali dell’Istituto
b)
L’uso del telefono pubblico è consentito solo durante l’intervallo, salvo casi eccezionali
c)
E’ vietato trattenersi nei corridoi e in segreteria durante le ore di lezione
d)
Gli studenti sono tenuti a non danneggiare suppellettili, materiale didattico e qualunque
oggetto faccia parte del patrimonio mobiliare e immobiliare della scuola.
e)
E’ vietato l’uso del telefono cellulare nelle classi e nei corridoi
f)
E’ vietato stare in classe con cappellini, occhiali scuri non necessari alla vista
g)
E’ vietato leggere giornali, riviste o ascoltare radioline durante le lezioni
Chi avrà causato danni è tenuto al risarcimento.
Qualora non venga individuato il responsabile, la classe dovrà rispondere in solido del danno.
Danni eventualmente apportati nei bagni, potranno essere risarciti in solido da tutti coloro che hanno
l’accesso in quei locali.
Il risarcimento non esclude eventuali sanzioni disciplinari.
ART.11
Non sono consentiti scioperi ed assenze di massa
Non è consentita la occupazione di locali della scuola e la interruzione a qualsiasi titolo delle attività
scolastiche
23
Sanzioni Disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di responsabilità ed il
ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni
Mancanze
disciplinari
Ripetute assenze dalle
lezioni non seriamente
motivate
Scarso impegno nello
studio
Comportamento scorretto
durante le lezioni: azioni di
disturbo che comportino
lesioni dei diritti altrui
(studenti, docenti, non
docenti)
Sanzioni e provvedimenti disciplinari
Richiamo verbale o
scritto.
Avviso scritto alle
famiglie
Per comportamento
reiterato sospensione
dalle lezioni fino a 5
giorni
Richiamo verbale o
scritto.
Avviso scritto alle
famiglie
Richiamo verbale o
scritto con
assegnazione di
mansioni a favore della
comunità scolastica da
svolgersi in orario
extra-curricolare.
Comunicazione scritta
Comportamento
scorretto reiterato,
sospensione fino a 5
giorni dalle lezioni
Organo
competente
Utilizzo scorretto delle
strutture e dei locali della
scuola: trascuratezza, lievi
danni agli arredi
Danni intenzionalmente
apportati ai locali, alle
strutture. agli arredi
palesemente riconducibili
ad “atto vandalico”
Mancato rispetto delle
disposizioni di sicurezza
note
Preside
Consiglio di
classe
Preside
Consiglio di
classe
Docente
Preside
Consiglio di
Classe
Sospensione dalle
lezioni fino a 5 giorni
Comportamento lesivo della commutabili in attività a Consiglio di
dignità altrui
favore della comunità
classe
scolastica.
Comunicazione scritta
Ripristino del danno
provocato alle strutture,
agli arredi ai sussidi
anche mediante
rimborso del costo
sostenuto dall’Istituto.
Comunicazione scritta
Sospensione dalle
lezioni, fino a 5
(cinque) giorni (anche
con obbligo di
frequenza). Ripristino
del danno provocato
con interventi personali
e rimborso dei costi
sostenuti dall’Istituto
Comunicazione scritta
Oltre alla normativa
speciale L. 626/94,
sospensione dalle
lezioni (anche con
obbligo di frequenza)
procedimento
Consiglio di
classe
Consiglio di
classe
Consiglio di
classe
24
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe da parte Segnalazione sul
del docente, del libretto dello
coordinatore o
studente
del
collaboratore
del preside
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe e su
documentazion
e predisposta
ad hoc
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe e su
documentazion
e predisposta
ad hoc
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe e su
documentazion
e predisposta
ad hoc
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe e su
documentazion
Segnalazione sul
libretto dello
studente
Segnalazione sul
libretto dello
studente
Segnalazione sul
libretto dello
studente
fino a 5 (cinque) giorni.
Ripristino del danno
provocato con interventi
personali e rimborso
dei costi sostenuti
dall’Istituto.
Comunicazione scritta
Se le mancanze di cui ai
Sospensione dalle
punti f) e g) sono compiute lezioni (anche con
da più studenti in concorso obbligo di frequenza)
tra loro con l’intento di
fino a 5 (cinque) giorni.
arrecare danni al
Ripristino del danno
patrimonio dell’Istituto o alle provocato e rimborso
strutture
dei costi sostenuti
dall’Istituto.
Comunicazione scritta
Comportamento lesivo
Sospensione dalle
dell’integrità fisica o morale lezioni fino a 45 giorni
altrui, tenuto singolarmente singolarmente, fino a
o da più studenti in
60 giorni se in concorso
concorso tra loro
con altri
e predisposta
ad hoc
Consiglio di
Classe
Segnalazione
scritta sul
registro di
classe e su
documentazion
e predisposta
ad hoc
Segnalazione sul
libretto dello
studente
Consiglio di
classe,Collegio
docenti,Gestore
Segnalazione
sul registro di
classe da parte
del docente
coordinatore o
del
collaboratore
Segnalazione sul
libretto dello
studente
Nell’accertamento delle responsabilità che comportano sanzioni disciplinari, è opportuno distinguere
situazioni occasionali o mancanze determinate da circostanze fortuite,rispetto a mancanze che indichino un
persistere nell’atteggiamento sanzionabile soprattutto in relazione al comportamento irrispettoso, o
addirittura violento, nei confronti del personale tutto e dei compagni: sarà considerata mancanza grave il
persistere nell’impedire con comportamenti scorretti, ai compagni di usufruire del diritto alla attenzione e
all’apprendimento.
Quando la violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale,il
dirigente scolastico e’ tenuto alla presentazione di denuncia alla autorità giudiziaria competente.
Per tutte le sanzioni disciplinari che prevedano l’allontanamento dalla comunità scolastica, è previsto
Il ricorso secondo le disposizioni di cui l’art 328.commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n:297 e
comunque, per ogni questione disciplinare si fa riferimento alla normativa vigente.
All’interno dell’Istituto e’ previsto l’Organo di Garanzia cosi composto :
Presidente: Dirigente scolastico o suo sostituto
un docente e due supplenti eletti dal Collegio Docenti
un genitore e due supplenti eletti dal Consiglio di Gestione
uno studente e due supplenti eletti dagli studenti.
Per il funzionamento dell’organo di garanzia non sarà necessario che siano presenti tutti i membri ma la
maggioranza di due terzi.
Le delibere dell’Organo di garanzia sono prese a maggioranza. L’astensione dei membri se maggioranza dei
voti implicherà la non delibera sul problema oggetto di decisione
Regolamento degli insegnanti
ART. 1
Gli insegnanti devono far rispettare, per quanto è di loro competenza, le norme che regolano la vita di istituto
ART. 2
Gli insegnanti devono avere un comportamento idoneo alla loro funzione e al loro ruolo di formatori e di
educatori
ART. 3
Gli insegnanti non possono tenere atteggiamenti, usare un linguaggio, usare abbigliamenti non idonei alla
dignità dell’Istituto e al rispetto di coloro che lo frequentano
ART. 4
25
Agli insegnanti è tassativamente vietato fumare nei locali dell’Istituto
ART. 5
Gli insegnanti devono controllare che alla propria ora la classe sia tenuta in ordine
ART. 6
Gli insegnanti della ultima ora in particolare devono controllare che la classe sia lasciata in ordine
ART. 7
Gli insegnanti devono controllare che il comportamento degli studenti in classe sia rispettoso delle norme
generali che regolano la vita dell’Istituto ed adeguato al concetto di educazione permanente.
ART. 8
Gli insegnanti incaricati del turno di sorveglianza durante l’intervallo, devono far rispettare il regolamento ed
adempiere all’incarico con attenzione :Devono controllare che gli studenti siano rientrati nelle rispettive classi
al termine dell’intervallo
Regolamento del personale ausiliario
ART. 1
Il personale ausiliario deve essere immediatamente identificabile indossando la casacca di lavoro e portando
in evidenza un cartellino di riconoscimento.
ART. 2
Il personale ausiliario è a disposizione di tutti coloro che ne richiedano la collaborazione.
ART. 3
Il personale ausiliario deve tenere un comportamento irreprensibile nei modi e nel linguaggio, nei confronti di
tutte le componenti dell’Istituto, in modo particolare verso gli studenti minorenni.
Deve anche esigere rispetto del proprio ruolo da tutte le componenti.
ART. 4
Il personale ausiliario deve collaborare con la presidenza nel controllo della vita di Istituto:
- deve vigilare nei corridoi affinché la vita di istituto si svolga secondo i regolamenti emanati;
- deve vigilare affinché persone non autorizzate non accedano nei locali della scuola che non siano le
segreterie e la presidenza;
- deve operare in modo che l’ambiente scolastico sia costantemente pulito, accogliente e sicuro.
ART. 5
Il personale ausiliario deve impedire che si violino le norme del regolamento e comunque segnalare
eventuali mancanze al Preside
26
STATUTO DELL’ISTITUTO
Articolo 1 - Ente gestore
1.1 Denominazione
La Paideia S.r.l. è l’ente gestore dell’istituzione scolastica Liceo Scientifico “Cavour” Paritario nel seguito
indicata anche come Istituto.
1.2 Sede legale
La Paideia S.r.l. ha sede legale in Viale Machiavelli, 31 - 50125- Firenze tel. 055/220281, fax
055/2298147
1.3 Rappresentanza legale
La Paideia S.r.l. è rappresentata dall’amministratore unico pro-tempore con i poteri definiti dallo statuto
sociale della stessa.
1.4 Sede dell’istituto
L’attività dell’istituto è svolta in Firenze.
Articolo 2 - Scopi e finalità
L’Istituto persegue scopi istituzionali di formazione, educazione, istruzione, orientamento, aggiornamento,
studio, sperimentazione e ricerca e di formazione professionale nell’ambito del sistema formativo italiano.
L’Istituto opera con una proposta educativa-scolastica fondata sui principi della:
trasparenza
tutela del destinatario del servizio
famiglia
rispetto delle diversità
società aperta
competizione delle idee.
L’Istituto opera privilegiando le seguenti azioni:
coinvolgimento della famiglia, dei docenti e degli allievi nella progettazione educativa e nella sua
realizzazione;
raccordo con il territorio;
promozione sociale degli allievi.
Articolo 3 – Attività
L’Istituto promuove ai vari livelli attività educative, formative, di orientamento, aggiornamento, studio,
sperimentazione, ricerca e di formazione professionale in correlazione a scuole superiori.
Articolo 4 - Struttura
L’Istituto prevede i seguenti organi collegiali con specifiche funzioni:
- legale rappresentante dell’ente gestore,
- consiglio di gestione,
- presidi e direttori,
- vicepresidi,
- dipartimenti e circoli,
- collegio dei docenti,
- consigli di classe,
- assemblea di genitori e docenti,
- assemblea degli studenti,
- associazioni collaterali.
Articolo 5 - Legale rappresentante dell’ente gestore
Il legale rappresentante è l’amministratore unico pro-tempore della PAIDEIA o persona formalmente
delegata.
Compie gli atti di gestione e ne risponde di fronte a terzi.
Provvede all’organizzazione dell’istituto e ne determina l’indirizzo educativo.
Partecipa di diritto ai lavori di tutti gli organi dell’Istituto svolgendo azioni di coordinamento, promozione,
indirizzo e controllo.
Esplica la propria azione in stretta collaborazione con il personale direttivo, con il quale forma il gruppo di
direzione, e affida ai singoli componenti, altre ai compiti di istituto, di volta in volta, incarichi educativi ed
organizzativi.
27
Articolo 6 - Consiglio di gestione
Il Consiglio di gestione è composto da:
- legale rappresentante dell’ente gestore,
- presidi
- vicepresidi
- un componente del personale docente per ogni scuola,
- un componente della segreteria,
- un componente del personale tecnico ed ausiliario,
- un genitore per ogni scuola,
- un alunno per ogni scuola.
I componenti delle varie categorie sono nominati dal legale rappresentane dell’ente gestore su libere
proposte.
Durano in carica per l’anno scolastico e sono riconfermabili.
Il Consiglio di gestione ha funzioni consultive su argomenti sottoposti alla sua attenzione dal legale
rappresentante dell’ente gestore, e non risponde degli atti di gestione.
Il Consiglio di gestione è presieduto dal legale rappresentante dell’ente gestore e viene convocato dallo
stesso con comunicazione scritta, fatta pervenire anche informalmente, recante gli argomenti all’ordine del
giorno.
Articolo 7 - Preside
Assolve alle funzioni di promozione e coordinamento delle attività di istituto, relativamente alla scuola
affidata, in stretto coordinamento con il legale rappresentante dell’ente gestore.
Assicura l’esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali e svolge funzioni di ordine amministrativo
escluse le competenze di carattere contabile e di ragioneria.
Docenti con funzioni vicarie sono scelti dal preside tra i docenti che appartengono al tipo e al grado di scuola
al quale si riferisce il posto direttivo, con esclusione di docenti di altro tipo e grado.
Articolo 8 - Vicepresidi
Assumono compiti didattico-formativi in stretta coordinazione con il preside.
Sostituiscono il preside in caso di assenza dello stesso.
Possono essere incaricati di compiti educativi ed organizzativi in stretta coordinazione con il legale
rappresentante dell’ente gestore.
Articolo 9 - Collegio dei docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente ed è presieduto dal preside o dal direttore
didattico.
Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico curando in particolare la programmazione
dell’azione educativa.
Promuove iniziative di sperimentazione, di aggiornamento, di ricerca, partecipazione a progetti specifici, e
propone i criteri per la formazione, la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni.
Articolo 10 - Consiglio di classe
Il Consiglio di Classe è composto dai docenti di ogni singola classe, viene presieduto dal preside, o dal
vicepreside, il quale designa il segretario verbalizzante. Si riunisce per:
- esercitare le competenze in materia di programmazione didattica, valutazione e sperimentazione,
- valutazioni periodiche,
- discutere proposte da presentare al collegio Docenti riguardanti l’azioni educative e didattiche ed iniziative
di sperimentazione,
- agevolare ed estendere i rapporti tra docenti, genitori ed alunni,
- valutare mancanze degli allievi ed adottare provvedimenti disciplinari.
Articolo 11 - Assemblee dei genitori e docenti
Può essere relativa a una singola classe o a più classi oppure a una singola scuola o a tutto l’Istituto.
Essa è luogo di approfondimento e di confronto sulle linee educative e verifica di iniziative e problemi di
ordine generale.
E’ convocata dal legale rappresentante dell’ente gestore, che il preside.
Articolo 12 - Assemblee degli studenti
Può essere relativa a una singola classe o a più classi oppure a una singola scuola o a tutto l’Istituto.
Essa è luogo di approfondimento e di confronto sulle linee educative e di verifica di iniziative e problemi di
ordine generale.
28
E’ convocata dal legale rappresentante dell’ente gestore, che il preside.
Articolo 13 - Dipartimento
I Dipartimenti sono composti dal personale docente ed eventualmente da esperti.
Organizzano e svolgono attività di ricerca e di consulenza per i collegi dei docenti in tema di didattica,
formazione, qualità dei servizi, progettazione dell’offerta, intervento sociale e rapporti con il mondo del
lavoro.
Articolo 14 - Circoli
I Circoli sono composti dal personale docente, non docente, allievi e eventualmente da esperti.
Svolgono attività culturali e ricreative e possono costituirsi in associazioni regolamentate da statuto proprio,
approvato dal legale rappresentante dell’ente gestore.
Sono presieduti dal legale rappresentante dell’ente gestore o persona da lui designata.
Articolo 15 - Servizi amministrativi
Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, in dipendenza dal legale rappresentante dell’ente gestore,
assolve funzioni amministrative, contabili, strumentali operative e di sorveglianza, in rapporto di
collaborazione con il personale direttivo e docente.
Articolo 16 - Progetto educativo di istituto
Esplicita il patto educativo tra l’istituzione e i destinatari del servizio.
Il P.E.I. è redatto professionalmente dal collegio docenti, sottoposto al parere del Consiglio di gestione ed è
approvato ed emanato dal legale rappresentante dell’ente gestore.
Articolo 17 - Piano dell’offerta formativa
Esplicita l’offerta formativa dell’istituto in coerenza con i principi del P.E.I. quale risposta alla domanda del
territorio.
Il P.O.F. è redatto professionalmente dal collegio docenti, sottoposto al parere del Consiglio di gestione ed è
approvato ed emanato dal legale rappresentante dell’ente gestore.
Articolo 18 - Regolamenti
Ciascun organo nello svolgimento delle proprie attività predispone una propria proposta di regolamento in
armonia con le disposizioni di legge e lo statuto dell’ istituzione.
I regolamenti sono approvati ed emanati dal legale rappresentante dell’ente gestore.
18.1 Regolamento di istituto
Contiene norme di comportamento per tutte le componenti scolastiche nell’ambito e nei rapporti con
l’istituzione.
E’ predisposto ed emanato dal legale rappresentante dell’ente gestore sentito il parere del Collegio docenti e
del Consiglio di gestione.
Fanno parte del regolamento d’istituto il codice disciplinare del personale dipendente e degli alunni.
18.2 Regolamenti di funzionamento degli organismi
Gli organismi, per i quali non è previsto regolamento, si auto regolamentano nel loro funzionamento.
Articolo 19 - Carta dei servizi
La carta dei servizi scolastici è lo strumento per la qualità del servizio e di garanzia e tutela del destinatario
del servizio.
È predisposta ed emanata dal legale rappresentante dell’ente gestore, previo parere del Consiglio di
gestione.
Articolo 20 - Modifiche allo statuto
Modifiche al presente statuto sono apportate dall’ente gestore su proposte condivise ovvero in ottemperanza
a requisiti o norme di legge.
Articolo 21 - Rinvio alle leggi
Per tutto ciò che non è disposto dal presente statuto si rimanda a norma di legge.
29
STRUTTURE E FUNZIONI
Presidenza
Il Preside è presente sia la mattina che il pomeriggio. Tutti i giorni è a disposizione degli alunni e delle
famiglie. Coordina l’attività di tutto il personale della scuola, dei Consigli di Istituto e dei Consigli di Classe
Segreteria:
La Segreteria è a disposizione tutte le mattine per gli studenti e le famiglie. I certificati richiesti saranno
prodotti entro tre giorni dalla richiesta fatta. Collabora strettamente con la presidenza. La segreteria è aperta
anche il pomeriggio. Fra le varie funzioni, controlla le assenze degli alunni e telefona tutti i giorni a casa per
verifica delle stesse.
Amministrazione
Tutti i rapporti amministrativi dei singoli con l’Istituto fanno capo al gestore dell’Istituto stesso.
Funzioni obiettivo
Il responsabile “scuola aperta”: coordina l’inserimento dei nuovi iscritti nella vita dell’Istituto; coordina la
verifica della loro situazione didattica e organizza interventi dei tutor per i problemi riscontrati; coordina la
attività didattiche pomeridiane.
Responsabile attività sportive e ludiche: coordina tutte le iniziative sportive e tutte le iniziative ludiche che
possono coinvolgere la vita dell’Istituto.
Responsabile educazione alla salute
Rapporti con le famiglie
- Gli insegnanti mettono a disposizione delle famiglie una ora alla settimana per il ricevimento
- Una volta al trimestre verrà tenuto il ricevimento generale nel pomeriggio
- La presidenza costantemente aggiornata sulla situazione dei singoli studenti, è in grado di fornire continue
informazioni alle famiglie sull’andamento didattico e comportamentale di ogni studente
- La presidenza è costantemente a disposizione delle famiglie per informare, discutere i problemi degli
studenti, intessere un costante dialogo per meglio comprendere e risolvere i problemi che si presentano
- È attivato un servizio psico-pedagogico a disposizione delle famiglie e degli studenti
- Per le assenze dei figli la scuola telefona giornalmente a casa per chiedere conferma.
- Le notizie riguardanti gli studenti possono anche essere comunicate per iscritto se la presidenza o i vari
coordinatori o i Consigli di classe lo ritengono opportuno, specialmente in presenza di gravi situazioni.
Frequenza e puntualità
- rispetto dei regolamenti di istituto
- partecipazione attiva alle lezioni e partecipazione ad attività e interventi educativi realizzati anche fuori
dalla sede.
- collaborazione con insegnanti e compagni
- rispetto degli impegni scolastici
VOTO DESCRITTORI
10
- Frequenza assidua,nessun ritardo e/o uscita anticipata (tranne documentati)
- Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza e autorizzazioni in data stabilita
- Regolare e seria partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) in tutte le discipline
e nei confronti anche di altri interventi didattici; interessamento al recupero dei contenuti
delle lezioni eventualmente perse
- Rapporti sempre collaborativi e costruttivi con docenti, compagni e personale ata,rispetto
degli altri e dell’ambiente scolastico
9
- Frequenza assidua, entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti
- Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza e autorizzazioni in data stabilita
- Regolare e seria partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) nella maggior
arte delle discipline e nei confronti di altri interventi educativi
- Rapporti generalmente collaborativi con docenti, compagni e personale ata, rispetto degli
altri e dell’ambiente scolastico
30
8
- Frequenza abbastanza regolare, entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti
Giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza
Discreta partecipazione (con il materiale adatto e compiti svolti) nella maggior parte delle
discipline e nei confronti di altri interventi educativi
Rapporti sostanzialmente corretti con docenti, compagni e personale ata, rispetto degli
altri e dell’ambiente scolastico
7
- Frequenza non sempre regolare, assenze nei giorni di compito o di possibile
interrogazione. entrate in ritardo e uscite anticipate al di fuori dei limiti consentiti
- Giustificazioni spesso non riportate il giorno del rientro dall’assenza
- Partecipazione incostante o passiva (non sempre con il materiale adatto e i compiti svolti) o
senza la necessaria attenzione verso lezioni o altri interventi
- Saltuari rapporti non corretti e/o manifestazioni di disturbo dell’attività didattica (richiami
verbali o note sul registro) anche con un unico docente
6
- Frequenza saltuaria, assenze nei giorni di compito o di possibile interrogazione. Ripetute
entrate in ritardo e uscite anticipate molto oltre i limiti consentiti
- Giustificazioni regolarmente non riportate il giorno del rientro dall’assenza, né nei giorni
immediatamente successivi
- Passività e disinteresse per la maggior parte delle discipline e verso altri interventi. (scarsa
precisione nel portare il materiale, nessuna puntualità nei compiti)
- Ripetuti rapporti non corretti e/o manifestazioni frequenti di disturbo dell’attività didattica
(richiami verbali, note e rapporti sul registro) anche con un unico docente. Eventuali
provvedimenti disciplinari (sospensioni ) inferiori ai 15 gg.
5
- Frequenza molto saltuaria, assenze nei giorni di compito o di possibile interrogazione.
- Ripetute entrate in ritardo e uscite anticipate molto oltre i limiti consentiti
- Giustificazioni regolarmente non riportate il giorno del rientro dall’assenza, né nei giorni
immediatamente successivi. Cancellature, falsificazioni sul libretto
- Passività e disinteresse per la maggior parte delle discipline e verso altri interventi.
(nessuna precisione nel portare il materiale e nello svolgere i compiti)
- Rapporti non corretti e manifestazioni gravi e frequenti di disturbo dell’attività didattica
(richiami verbali, note e rapporti sul registro) con più docenti. Provvedimenti disciplinari
(sospensioni ) per un numero complessivo superiore ai 15 gg.( DM 5/2009 art 4 e L.
169/2008
Il Consiglio per individuare la fascia di valutazione dell’alunno non deve necessariamente riferirsi alla totalità
dei comportamenti descritti.
31
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