02 SUPPLEMENTO QUINDICINALE GRATUITO AL NUMERO ODIERNO DE “IL CITTADINO OGGI - CORRIERE NAZIONALE” WWW Tel. 075 927 80 12 - Fax 075 9277947 - e-mail: [email protected] quiflaminia.it INFRASTRUTTURE Tutti i nodi tra Umbria e Marche CULTURA Sarà disponibile due giorni alla settimana giovedì 3 Febbraio 2011 SANITÀ La scoperta della gualdese Cinzia Allegrucci Strade per accorciare l’Appennino Torna fruibile l’archivio di Gualdo Da ricercatrice cellule anti cancro I progetti per “accorciare” l’Appennino ci sono. Esistono dagli Anni Sessanta. Alcuni sono anche a buon punto. Altri completati. Ecco tutti i lavori in corso tra Umbria e Marche. Riaprirà due giorni alla settimana l’archivio storico di Gualdo Tadino. Un impegno dell’amministrazione grazie al lavoro del rappresentante di Libera Storia Sergio Ponti. La ricercatrice Cinzia Allegrucci ha scoperto un nuovo metodo per curare le cellule maligne del cancro, trasformandole in benigne. Il suo impegno da quando un’amica morì di tumore. Alle pagine 4 e 5 A pagina 8 A pagina 7 Rimandato l’incontro tra Asl e Regione per definire date e interventi. L’amministrazione di Gualdo assicura tempi brevi Primi ritardi su riapertura Calai SIGILLO Recupero grazie agli studenti Restaurata Pala Baldeschi Restaurata la Pala Baldeschi, un olio su tela del 1600, con cornici lignee intagliate e dorate, che rappresenta la Madonna con il Bambino tra San Giuseppe e San Francesco. A pagina 12 COSTACCIARO Prodotti tradizionali La stagione delle “carline” Maturano le “carline” la qualità di cardo selvatico apprezzata sul Monte Cucco. Un prodotto tipico tutto da rivalutare, ma che si cucina in pochi locali della zona, nonostante la sua fama. A pagina 9 SPORT Solo sconfitte dopo partenza Hoxa Crisi Sigillo senza bomber La prima sconfitta sotto Natale era sembrata una coincidenza. Ma invece dalla partenza di Hoxa per andare nel Gf albanese, il Sigillo senza il suo bomber non ha più vinto. A pagina 18 La foto della chiusura dell’ospedale Calai. In settimana, potrebbero arrivare già le date della riapertura, dopo l’incontro tra Asl e Regione. A pagina 3 Primo piano giovedì 3 febbraio 2011 Il sindaco di Gualdo ottimista: «I tempi non si allungheranno di molto» NuovoCalai slitta apertura Incontroclou insettimana Stiamo procedendo comunque: il nostro impegno non si ferma e andiamo avanti”. Anche se qualche giorno di rallentamento lo ha già subito, la volontà è di non imporre un nuovo stop al cammino intrapreso per fare dell'ex ospedale Calai una cittadella della salute. La settimana appena trascorsa doveva essere quella dell'incontro tra il direttore dell' Asl 1 Emilio Duca e i capogruppo nel consiglio comunale di Gualdo. "Un impegno solo interlocutorio - ha spiegato Duca -, ma che sono stato costretto ad annullare e a rimandare a data da destinarsi per impegni subentrati in Regione e legati al mio nuovo incarico". Qualche giorno fa, infatti, Emilio Duca ha avuto, dalla giunta, l'incarico di dirigente regionale alla sanità (nominati tre nuovi direttori generali, tra cui Emilio Duca, responsabile dei settori salute, coesione sociale e società della conoscenza). A sostituirlo fino alle nuove “ “Il progetto per l’ex ospedale Calai andrà avanti, se ci sono le condizioni per farlo”. Ha le idee chiare Andrea Casciari, d’altra parte lui la Azienda sanitaria locale 1 la conosce ormai bene. “Ero nella direzione: sono stato assunto alla Asl 1 il primo febbraio 2007. Questo significa che cambio un po’ il mio ruolo dopo quattro anni precisi da direttore amministrativo. Una conferma, infatti, la mia, ma con un incarico aggiuntivo, quello di direttore generale”. Conosce 03 L’ingresso dell’ospedale gualdese Il direttore Asl Duca ottiene un nuovo incarico in Regione nomine alla guida dell'Asl locale, che comprende l'eugubino-gualdese oltre che la zona di Città di Castello, è il direttore amministrativo dell'Asl 1 Andrea Casciari, nominato lo scorso lunedì. L'impegno con Gualdo Ta- dino e col Calai, però, se lo è preso la Regione: non è escluso, quindi, che Duca torni al tavolo delle trattative, pur se con un nuovo ruolo. "Mi ha garantito - confessa il sindaco di Gualdo Tadino Roberto Morroni - che nei prossimi giorni ci risentiamo per riprogrammare l'incontro coi capogruppo per la prossima settimana". A conti fatti, quindi, il fuoriprogramma è di due settimane, niente, se si considera il tempo già trascorso. Prima dell'arrivo di Duca, infatti, si era già aspettato l'avvicendamento e che le cose all'Asl si assestassero. È già passato un anno, intanto, dalla disponibilità sollecitata dai gualdesi e mostrata dalla Regione a confermare gli impegni presi nel protocollo d'intesa firmato 6 anni fa. A marzo, poi, si erano promessi tempi brevi, con l'obiettivo di superare l'immobilismo ma anche di concretizzare rapidamente quello che sempre meno somiglia a un sogno e più a un progetto condiviso. A un anno da quei primi passi e a 3 anni dall'inaugurazione del nuovo ospedale di Branca, per il Calai si parla di progetti e piani da confrontare. "Con l'impegno assunto poco prima di Natale, il governatore Marini aveva dato incarico di stilare una proposta con delle linee guida da sottoporci e che da noi sarà valutato. Quello che ci auguriamo è che coincida con la nostra proposta, nata da un tavolo fatto con la giunta e tutti i capogruppo in consiglio comunale: rivitalizzare il Calai è così importante che vogliamo una soluzione il più possibile condivisa, così che il suo ruolo sia ancora più forte. Confidiamo che non si verifichi un allungamento dei tempi, perché andrebbe a inficiare un percorso costruito in un anno". Nella Città della salute, un anno fa, si pensava di trasferire una serie di servizi, tra i quali l'Ente di assistenza e servizi alla persona da potenziare e il centro prevenzione e riabilitazione cardiopatici da riqualificare e rilanciare. "Abbiamo una proposta e vogliamo gestire questo progetto con il massimo consenso. Vogliamo che quell'area si qualifichi come cittadella della salute e ci aspettiamo che la Regione rispetti gli impegni presi. Certo, guardiamo con attenzione al nuovo direttore, anche alla luce del rapporto avuto con Duca, ma la decisione spetta alla Regione". Elisa Venturi Il progetto di recupero andrà avanti soltanto se restano le condizioni perfettamente l’organizzazione che va a guidare, quindi. “Ho collaborato con Duca e con lui abbiamo abbozzato le prime idee di programmazione del 2011. Questo significa che non servirà neppure un giorno per ambientarmi o aggiornarmi su situazioni o per capire dove sono seduto, perché facevo già parte dell'organizzazione”. Sarà, cioè, fin da subito operativo, nel segno della (da più parti sperata) continuità. “Non potrebbe che essere così: le cose andranno avanti come da programma”. Almeno fino alla nomina del nuovo direttore generale dell'Asl 1, visto che l'incarico di Casciari è temporaneo. “Non so ancora fino a quando, ma è certo che ci sarà una nomina” già entro l’anno, pare. In continuità con Duca anche la voglia di collaborare e di ragionare insieme, anche per questo si dichiara fin da subito disponibile al dialogo e al confronto. E riguardo al Calai precisa: “è stato intrapreso un ragionamento e in questo senso si andrà avanti”. È cauto il nuovo direttore, d'altra parte quando lo sentiamo ha l'incarico da meno di 24 ore ma anticipa Ha le idee chiare Andrea Casciari direttore pro tempore della Asl dopo la promozione di Duca che ci saranno gli incontri previsti e, se le condizioni lo permetteranno e sarà ritenuto, quindi, possibile, allora si passerà a progettare, insieme, la nuova vita dell'ex ospedale Calai. Avvocato e non medico, di Perugia, prima di fare il direttore amministrativo per l'Asl 1 lo aveva fatto già a Perugia dal 2003 al 2007. 04 L’Appennino del futuro giovedì 3 febbraio 2011 l'Approfondimento INFRASTRUTTURE E VIABILITÀ Flaminia, Perugia-Ancona, Foligno-Civitanova, ecco i Tutte “in salita” le nuove strade tra Umbria e Marche ’Umbria è disseminata di progetti e canL tieri che riguardano infrastrutture viarie che hanno il merito di accorciare i tempi, ma anche di permettere a chi abita nei centri sorti sulle vie di comunicazione, come la Flaminia, di non trovare normale un incidente stradale. Dovrebbero terminare entro quest’anno i lavori sul tratto della SS 3 Flaminia. Qui in modo particolare, il vero vantaggio non sta tanto nella riduzione dei tempi di percorrenza (si tratta di risparmiare 5 o 10 minuti), quanto nella capacità di migliorare il collegamento con i comuni della fascia appenninica, senza passaggi obbligati tra case e fabbriche, con una nuova via libera dal traffico, senza incroci e precedenze. Il completamento della variante fino a Fossato di Vico metterà in comunicazione le due principali direttrici del Progetto Quadrilatero MarcheUmbria: la Perugia-Ancona e la FolignoCivitanova Marche. Forse la più importan- te per questo territorio, poiché pensata per garantire maggior sicurezza alla circolazione stradale ed eliminare completamente l’attraversamento di Gualdo Tadino. La piattaforma stradale è larga 10,5 metri e comprende due corsie di marcia alle quali si aggiungono due banchine laterali di 1,5 metri. Il nuovo tratto della strada statale 3 Fla- La sentenza su Valfabbrica non ha risolto la situazione che resta in stallo minia, tra lo svincolo di Cerqueto e quello con la strada provinciale 241 Gubbio-Gualdo Tadino è stato aperto al traffico nel dicembre 2009, dopo un intervento che ha comportato un investimento di oltre 17 milioni (oltre agli altri 56 già impiegati per la realizzazione del tratto da Nocera Umbra a Gualdo Tadino. In attesa del completamento dell’ultimo tratto fino a Fossato di Vico, dove la nuova Flaminia si ricongiungerà con la strada statale 318 (direttrice Perugia-Ancona) nel tratto a quattro corsie, per uno sviluppo complessivo di 19 chilometri. È la Perugia-Ancona l’altro colosso della progettazione viaria umbra, un tratto percorribile ora, con buona approssimazione e tanta fortuna (ci sono collegamenti dove trovare traffico significa rallentare per molti minuti) in un paio d’ore fino al casello di Chiaravalle. Alcuni tratti di questo collegamento sono già a quattro corsie (i tempi di percorrenza in questi casi non si possono comprimere), quindi il tempo dei trasferimenti stimato non si dimezza, ma se si considerano i tratti caratterizzati da molte curve in successione, allora la percorrenza stimata ma abbastanza veritiera può essere anche di 80 minuti circa. Presumibilmente dimezzati, invece, quelli per il tratto tra Valfabbrica e Fossa- to di Vico che ora richiede una buona mezz’ora in assenza di traffico e che in 15 potrà essere percorso. Come quello da Fossato di Vico a Fabriano, che ora richiede una ventina di minuti. Sulla direttrice Perugia-Ancona è impegnata la società controllata Anas Quadrilatero Marche-Umbria, con lavori in l'Approfondimento nodi viari ancora da sciogliere giovedì 3 febbraio 2011 05 A novembre ripartiti i lavori con 25 milioni di euro d’investimento dopo il blocco del Tar risalente al 2007 Tre minuti da risparmiare contro i dieci circa che la strada richiede ora. Ma se c'è una infrastruttura per cui questo non conta è proprio la Pian d’Assino. Una strada spesso in tribunale vittima dei ricorsi ma anche una strada che, sull'intero tratto di vittime ne ha fatte e molte, tanto da meritarsi il titolo di Strada della morte. Il tratto sul quale si opera, però, è quello compreso tra Madonna del Ponte (Gubbio) e Mocaiana. I lavori per la realizzazione della variante alla strada statale 219 di Pian d'Assino in questo tratto sono stati avviati lo scorso novembre, per un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro. Il tracciato previsto ha una lunghezza complessiva di circa 6 chilometri. Chilometri preziosi, però, perché consentiranno di evitare gli attraversamenti degli abitati di Semonte, Casamorcia, Raggio e Mocaiana, aumentando Variante di Pian d’Assino in costruzione Sei chilometri per evitare i centri abitati Un’immagine della Pian d’Assino assurta agli onori delle cronache non solo per i lavori ma anche per i gravi incidenti non di poco il livello di sicurezza per utenti e residenti di queste zone. Saranno realizzati due svincoli (per Gubbio e Mo- caiana) e la carreggiata a due corsie, una per senso di marcia, avrà una larghezza di circa 10 metri. Non solo, sono previ- ste, infatti, otto opere di attraversamento tra sovrappassi, sottopassi e scatolari oltre a un ponte (circa 30 metri) per l'attraversamento del fosso San Donato. È del 2007 il primo stop all'iter, nella fase di trasferimento della proprietà della strada da Regione ad Anas, che aveva comportato la necessità di aggiornare il progetto agli standard di legge per le strade statali. Il Tar aveva accolto il ricorso di alcuni proprietari, rendendo necessaria una nuova Conferenza dei servizi. L’obiettivo è dimezzare i tempi di percorrenza corso per circa 485 milioni di euro di investimenti che prevedono la costruzione di una variante a 4 corsie. Tra Pianello e Valfabbrica i cantieri sono aperti da gennaio del 2009. La stessa Quadrilatero sta lavorando anche sul versante marchigiano, nei tratti Fossato di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico. Sul tratto tra Valfabbrica e Casacastalda, invece, è impegnata l'Anas ma i lavori sono bloccati a causa di un ricorso al Tribunale amministrativo da parte di una delle imprese escluse dalla gara d’appalto. Dall’assegnazione, il completamento previsto è in cir- ca due anni, ma dopo le motivazione della sentenza del Tribunale amministrativo regionale, recentemente depositate a Roma, la situazione di stallo non si è certo movimentata, restando la questione ancora con un grosso punto interrogativo. Elisa Venturi LA DUE MARI Quella galleria della Guinza, diventata simbolo delle lungaggini nei lavori Grosseto-Fano e quei 300 chilometri mai completati dagli Anni Sessanta PERUGIA - Non corre parallela a nessuna via già esistente. Per questo è ora impossibile prevedere di quanto si possano ridurre i tempi di percorrenza per la Fano-Grosseto, la cosiddetta strada dei due mari. Il tragitto ora richiede 4 ore circa, ma tratti del percorso non sono ancora stati progettati e altri saranno completamente nuovi. Un corridoio, quello della E78, sostenuto da molti fin dagli anni ‘60 (a quegli anni risalgono alcuni progetti di massima) poiché capace di collegare Tirreno a Adriatico e che ha origine sulla via Aurelia all'altezza di Grosseto e conclusione sull'autostrada A14, in corrispondenza del casello di Fano. Circa 270 i chilometri in tutto, dei quali circa il 65% in Toscana, il 30% nelle Marche e il 5% in Umbria. Impossibile fare una stima sul percorso completo. Quello che è possibile fare, però è calcolare, con una stima e una buona approssimazione, che richiede circa 80 minuti il tratto San Giustino-Acqualagna, un tempo che la nuova arteria potrebbe ridurre della metà. Al settembre 2010, l’Anas parlava di 113 chilo- metri dell'intero tratto già completati o in via di completamento. La Grosseto-Fano nel Tratto Selci Lama-Santo Stefano di Gaifa attraversa le regioni Umbria e Marche: in questo tratto sono stati ultimati i lavori per circa 10 chilometri, ma poiché privi di collegamenti con la viabilità esistente, non sono aperti al traffico. L'importo complessivo previsto per il completamento dell'intero tratto è stimato in 2,6 miliardi di euro e la principale criticità per la realizzazione dell'itinerario è nel tratto Le VilleParnacciano che comprende l'intersezione del- la E78 con l'asse E45 Orte-Ravenna, a causa della divergenza delle posizioni tra le due regioni Toscana e Umbria territorialmente competenti. Nel maggio 2010 si è arrivati alla condivisione di un tracciato e questo ha permesso di sbloccare l'iter realizzativo del tratto che comprende anche il completamento della galleria della Guinza, che unisce e separa Umbria e Marche. Una galleria ancora non collegata con la viabilità esistente e in cerca di finanziamento, ma che ora è in progettazione. E.V. 06 giovedì 3 febbraio 2011 Gualdo Tadino ’è un calo di spettatori C dovuto alla concorrenza della multisala di Fabriano, che ha vietato di proiettare in contemporanea le stesse pellicole alla sala cinematografica gualdese. I film migliori arrivano in ritardo e questo incide sugli incassi. Il cinema gualdese Don Bosco compirà tra qualche mese la bellezza di 80 anni (12 maggio prossimo). Un'età avanzata, che inizia a farsi sentire, nei confronti delle più giovani e moderne multisale di città vicine come Fabriano o Foligno, che stanno togliendo pubblico ad una delle sale cinematografiche più antiche dell'Umbria (è stato ritrovato un documento risalente al 1931, in cui si autorizzava l'apertura e la proiezione del primo film). "La situazione del Cinema dei Salesiani è un po' critica - sottolinea il direttore Don Nicola Cupaiolo -, il numero di spettatori medio per ogni film non è molto elevato e questo comporta incassi bassi. Fortunatamente, però, riusciamo ancora a tirare avanti, perché in primis ci sono dei volontari che ci aiutano nella nostra attività, facendoci abbattere dei costi “Ma voglio ringraziare i volontari che ci aiutano nelle proiezioni” L’accorato appello di Don Nicola dei salesiani per salvare il Don Bosco dalla chiusura se da Fabriano continuano a mandare le pellicole in ritardo CINEMA Appello di Don Nicola sulla sala dei salesiani nel mese degli 80 anni della struttura Prime visioni, cinefili costretti ad andare a Fabriano Pellicole in ritardo per far concorrenza al Don Bosco di gestione ed, in secondo luogo, perché quando proiettiamo film importanti, qualche bell'incasso ancora si registra e ci permette di respirare. Ad esempio il film "Che bella giornata" di Checco Zalone, pur uscito da noi con due settimane di ritardo rispetto alla concorrenza, ha fatto registrare nell' ultimo fine settimana più spettatori del multisala di Fabriano". A riguardo appare paradossale e penalizzante un divieto imposto direttamente dal cinema marchigiano. "Il gestore del locale fabrianese - prosegue Don Nicola - è anche distributore delle pellicole che noi proiettiamo. Per tutelare i suoi incassi, ha così ben pensato di vie- tare la proiezione simultanea dei film trasmessi dal suo multisala nei cinema delle città vicine, tra cui quello di Gualdo Tadino. Le pellicole migliori ci arrivano, quindi, in ritardo di qualche settimana. Per questo moti- vo vorrei dire ai gualdesi di avere la pazienza di aspettare qualche giorno in più, per vedere i film migliori da noi. Sarebbe bello togliere un po' di spettatori a Fabriano. Noi, in ogni caso, cerchiamo di fare il possibile per offrire ai gualdesi degli spettacoli sempre nuovi ed interessanti. Come programma proiettiamo nel fine settimana un doppio film: la domenica pomeriggio c'è una pellicola adatta ad un pubblico di ragazzi, mentre il sabato e la domenica sera ci rivolgiamo agli adulti". Nell'epoca in cui le multisale dettano e decidono a proprio piacimento le leggi di mercato, a discapito dei cinema più piccoli, che hanno minore forza economica, occorre, in alcuni casi, cercare di salvaguardare la storia. Il Cinema Don Bosco fa parte della vita di tutti i gualdesi e sarebbe un peccato mortale vederlo in futuro chiuso. Pazientare qualche giorno in più, per vedere un film, in questo caso, vorrebbe dire continuare ad avere un cinema ed uno svago in più, nei prossimi anni, a Gualdo Tadino. Luca Comodi Gualdo Tadino giovedì 3 febbraio 2011 STORIE L’impegno di Cinzia Allegrucci dopo la scomparsa di una amica ' il 13 Gennaio. Il TeleE graph, importante testata Inglese, e la Bbc, con tanto di intervista, danno la notizia strabiliante di una ricerca di un team dell'Università di Nottingham, pubblicata dalla prestigiosa rivista internazionale the Journal Molecular Cancer: La dottoressa Cinzia Allegrucci è in prima linea nella scoperta di una modalità di trasformare cellule maligne in benigne, bloccando la loro diffusione nell'organismo. Normalmente la divisione cellulare è controllata da geni specifici che uccidono o distruggono le cellule danneggiate, ma nel cancro il processo di “pulizia” dalle cellule malate non funziona correttamente perché i geni naturali soppressori del cancro, che possiamo per semplicità immaginare come interruttori, sono spenti, disattivati dalla malattia. L’approccio rivoluzionario funziona nel riaccendere questo interruttore utilizzando proteine estratte dalla salamandra. Nel 100% dei test eseguiti sugli animali (doveroso impiego per arrivare all’uomo secondo la normativa internazionale) l’iniezione di queste proteine blocca lo svilup- Scoperta anti cancro di una ricercatrice Nuovo metodo per fermare cellule maligne Scoperto gene per trasformare le cellule maligne in benigne dalla ricercatrice Allegrucci po del cancro e il suo diffondersi nell’organismo ed ora si spera che una Compagnia Farmaceutica sia presto interessata al suo sviluppo sull’uomo. L’ufficiale scientifico della “Ricerca sul Cancro Britannica” fa sapere che questa importante scoperta porterà a nuovi trattamenti anti cancro che utilizzeranno come tecnica la “riprogrammazione” delle cellule tumorali in benigne. Una occasione di orgoglio e di gratitudine verso questa giovane dottoressa gualdese, con la speranza di veder proseguita e sviluppata la sua ricerca. Attualmente Cinzia è Professore alla facoltà di Medicina dell'Università di Nottingham e specializzata in biologia cellulare e genetica molecolare. Con la forza della conoscenza, la sua tenacia, la sua caparbietà nel voler vedere realizzato un sogno, non intravedendo sbocchi nel mondo Universitario Italiano, si è specializzata lavorando a Boston, Stoccolma e poi a Nottingham. I primi anni sono da ricercatore, ma in qualità di Professore Cinzia ha il suo gruppo di Ricerca e l'Università di Nottingham le approva il suo progetto di Ricerca. In una lettera del 2008 scrive queste parole : "Finalmente ce l'ho fatta. Ho vinto un posto qui all'Università di Nottingham. Ancora non ci posso credere, potrò avere un gruppo di ricerca tutto mio e finalmente lavorerò su quello che voglio. Con la morte di Monica ho fatto una promessa a me stessa... ce l'avrei fatta un giorno a lavorare nella ricerca sul cancro 07 MALTEMPO Incerta l’entità degli aiuti e questo è quello che farò. Ho presentato un progetto sul ruolo delle cellule staminali nel cancro e sono così entusiasta che sia piaciuto…!” Il riferimento va a Monica Bartoccioni, scomparsa sul fiore degli anni per una malattia incurabile. Nel caos completo in cui vivono le istituzioni la forza della conoscenza irrompe, alimenta aspettative individuali e collettive e provvede allo sviluppo reale e concreto di un paese che purtroppo non è il nostro, ma l’Inghilterra. E' vero che certe scoperte hanno significati globali, ma spiace pensare che per tanti scienziati italiani non ci sia il degno spazio che invece è riservato alla mediocrità, all’assenza di talenti, alla volgarità e ci vorrebbero illudere che fiumi di denaro possano invece scorrere solo per pura generosità. Insomma, il successo di Cinzia nasconde una duplice speranza. Da un lato quella dei giovani che cercano di ritagliarsi un posto nel mondo del lavoro, dall’altro quello delle persone malate di cancro. Alberto Stocchi Piogge alluvionali Risarcimenti forse a maggio “È ancora incerta l’entità delle risorse che verranno messe a disposizione dal ministero per il ripristino delle infrastrutture e delle strutture danneggiate dalle piogge alluvionali del gennaio 2010: si presume che nel prossimo mese di maggio si potranno avere risposte ed in quel caso si procederà al risarcimento dei danni”. Così l’assessore regionale, Fernanda Cecchini, rispondendo ad una interrogazione di Andrea Smacchi (Pd) che chiedeva chiarimenti relativi alle risorse disponibili per il soddisfacimento delle potenziali richieste di contributo e della tempistica dei risarcimenti in relazione all’evento calamitoso del 5 e 6 gennaio dello scorso anno per il quale “sono arrivate presso le rispettive Comunità montane, segnalazioni di danni alle strutture aziendali, a strade interpoderali” anche nel comune di Gualdo. 08 giovedì 3 febbraio 2011 Gualdo Tadino ISTRUZIONE Alla scuola Tittarelli il racconto di una gualdese sulla morte del padre ucciso dai nazisti durante la guerra Riflessione con gli studenti delle elementari sulla giornata della memoria Non è facile affrontare con i bambini gli eventi legati alla “giornata della memoria”. Ma si può sempre scegliere di far meditare i bambini sul tema della pace e quello della guerra e su ciò che è rivolto al bene e ciò che invece intende distruggerlo,cercando di far emergere quale sentimento è opportuno scegliere, per evitare gli errori che il passato ci pone continuamente davanti. Ed è questo l’intento che ha spinto le insegnanti della quarta e quinta della Scuola primaria “Tittarelli” a ricordare questa ricorrenza facendo conoscere ai loro alunni l'opera dello scrittore gualdese, Mario Anderlini, “Piazza Martiri della Libertà” e, in particolare, il racconto che la gualdese Margherita Baglioni ha consegnato all'autore, in merito alla morte di suo padre, ucciso dai nazisti, durante la seconda guerra mondiale. Nel racconto non si parla né di popolo ebreo né di deportazione, ma attraverso l’incontro con l’autore e la protagonista della storia, i bambini hanno avuto modo di meditare sulle nefaste conseguenze che la guerra necessariamente comporta, su quanto sia facile annientare le coscienze e dirigerle verso il male e su quanto sia impegnativo costruire un cammino di pace,in cui ad emergere siano i valori di solidarietà e uguaglianza. Rossella Gaggioli A sinistra Margherita Baglioni e a destra Mario Anderlini (autore del libro) CULTURA Iniziativa del Comune per restituire alla cittadinanza i documenti dell’identità gualdese Presto riapriranno gli archivi storici Impegno per due giorni a settimana remila documenti del T fondo notarile originale dal 1373 al 1800, 464 pergamene risalenti fino al 1199, il fondo catastale dal 1374 al 1833, duemila buste dell’archivio amministrativo, centinaia di documenti anche di Sigillo, Fossato e Nocera. Riaprirà presto l’archivio storico comunale di Gualdo Tadino. Due giorni alla settimana, stando alle prime indiscrezioni. Ma c’è già il nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali di Perugia. A darne notizia è Sergio Ponti, la persona indicata per ricoprire l’incarico di archivista, in attesa dell’incarico ufficiale. Ponti è il rappresentante gualdese e membro del comitato scientifico dell’associazione Libera Storia. La collaborazione tra Ponti e l’amministrazione locale è nata proprio grazie all’organizzazione. Un impegno per riscoprire l’identità della città di Gualdo e dei suoi abitanti. “Oggi Lo studioso Sergio Ponti Il Comune aderisce a Libera Storia “Dopo l’involuzione delle Pro Loco un’alleanza verso l’esterno” l’esperienza delle Pro Loco e delle associazioni che promuovevano la cultura all’interno delle amministrazioni locali - spiega Ponti - è cambiata. Le ragioni sono duplici. Da una parte le Pro Loco non sono più sufficienti, hanno subito una involuzione. Nel territorio ci sono 110 associazioni che si sono trasformate, non hanno più la riscoperta dell’identità negli obiettivi, ma sono diventate sagre e sale da ballo. La seconda ragione è l’esigenza oggi di rappre- sentare la cultura di un comune in un mondo globalizzato, che quindi ha necessità di confrontarsi di più con l’esterno”. Uno dei primi passi dell’incontro tra comune e Libera Storia è stata proprio l’accele- razione nella apertura degli archivi. Con il placet della soprintendenza, non appena sarà ufficializzato l’incarco a Ponti, le migliaia di carte contenute nell’archivio saranno consultabili due giorni alla settimana. Documenti risa- lenti fino a tredicesimo secolo che oggi consultano studenti o studiosi, ma che si limitano al documento da ricercara, non a un approfondimento storico delle radici di un paese. Aldo Fiordelli I GIOCHI DE LE PORTE Intervista al priore di San Martino. “Affiatamento, determinazione e serietà” le regole della preparazione alla sfida ’edizione 2011 dei Giochi de le Porte sembra ancora molto lontana, eppure il motore che da impulso a questa manifestazione è sempre in continuo movimento. Grandi novità a San Martino dove il ben noto portaiolo Stefano Tittarelli succede al veterano Fabio Ippoliti, prendendo in mano le redini della porta che quest’anno è riuscita a far parlare di se e a dimostrare il proprio valore conquistando il tanto agognato palio settembrino. Lo abbiamo incontrato per conoscere più da vicino l'emozione che si prova nel sentirsi acclamato dai propri portaioli. Che cosa ha significato per te ricevere la nomina da Priore? “Dopo tanti anni di permanenza a San Martino, credo che raggiungere il priorato sia il riconoscimento più alto, una gratificazione umana e personale, L Tittarelli successore del veterano Ippoliti alla guida della porta del palio settembrino per chiunque dedica tempo, passione ed impegno alla porta d’appartenenza. Un onore davvero grande che comporta, chiaramente, anche degli oneri verso i propri portaioli, e che sono ben felice di adempiere”. Quale è a tuo giudizio il ruolo che più propriamente riveste il Priore all'interno della propria Porta? “Credo che il Priore rappresenti una sorta di coordinatore, colui che è o dovrebbe essere capace di raccordare al meglio le varie anime di cui si compone la porta e dare la propria impronta gestionale”. Adesso che sei diventato Priore… Quale è la prima cosa che ti proponi di fare? “Non sono in vista dei cambiamenti, dato che al momento l’equilibrio di Porta San Martino è molto stabile. In corso d'opera tuttavia e solo se si renderanno necessari, verranno concordati e condivisi con i vari responsabili dei diversi settori, di cui è composta la porta, eventuali allineamenti o modifiche”. Esprimi in tre parole gli elementi che meglio contraddistinguono la tua Porta… “Beh, è difficile sintetizzare solamente con tre aggettivi la nostra Porta. Tuttavia, credo che lo spirito dei nostri portatoli possa riassumersi in questo modo: affiatamento, determinazione e serieta”. C’è qualcosa nella modalità in cui sono strutturati attualmente i Giochi de le Porte che vorresti mo- dificare o novità che desidereresti introdurre? “Se avrò modo di poter esprimere un mio parere personale o verrò chiamato a farlo con i responsabili, in particolare della commissione tecnica, proporrei la revisione degli orari della sfilata del sabato sera, visto che, in questi ultimi anni, abbiamo constatato che tende a terminare troppo tardi. Ciò non consente ai portaioli e al pubblico che ha scelto la nostra città e i Giochi, di godere pienamente dello straordinario spettacolo che tutte e quattro le porte insieme sono in grado di offrire. Uno spettacolo il cui livello è sensibilmente cresciuto in questi ultimi anni. Per il resto, i Giochi de le Porte sono, a mio avviso, una macchina che sta funzionando a pieni giri”. Rossella Gaggioli Costacciaro giovedì 3 febbraio 2011 09 GASTRONOMIA Maturano i cardi dei prati montani, ma in tavola rischiano l’estinzione La stagione delle “carline” Bene con la neve quelle 2011 Una specialità ancora da valorizzare A destra, le “carline” come si trovano in natura Sopra un piatto cucinato ’ la stagione delle “carliE ne” nel versante del Monte Cucco che scende a Costacciaro, ma in tavola arrivano sempre meno, si privilegia i più semplici cardi e la specialità locale rischia l’estinzione gastronomica. La “Carlina corymbosa”, ha è ottima da mangiare sia nel ricettacolo fiorale, chiamato “cuore” sia nelle radici. Si tratta di una specie di cardo dei prati montani, dal gradevolissimo sapore di carciofo e che si avvicina anche al sedano come i cardi tradizionali. Assomiglia al sedano come forma infatti ed è molto affine al carciofo come sapore ma a differenza del carciofo, suo stretto parente, il cardo viene coltivato, almeno per l’ambito culinario, per i suoi gambi che sono lunghissi- mi: dai 60 ai 150 cm. Lo si trova in inverno. Ha un gusto caratteristico e amarognolo. Pregiati i cardi gobbi del Monferrato (ma che si trovano anche in Umbria e Toscana) e ancor di più le “carline” un tipo di cardo selvatico, risorsa naturale e culturale del versante costacciarese del Monte Cucco che potrebbe essere anche valorizzata meglio sia dalle isti- tuzioni locali, sia dalla ristorazione. “Trovarle non è semplice” spiega Paola Martella del ristorante Villa Pascolo. “Le conosco. Si facevano anche crude in insalata” spiega ancora la Martella. Infatti quando le temperature scendono sotto lo zero e arriva la neve, i cardi congelano e s’inteneriscono naturalmente. Manuela Agostinelli del Rifugio di Pian delle Macinare conferma che si trovano “ma abbiamo aperto quest’anno, stiamo cambiando il menu, come ad esempio la frittata con la santoreggia che si trova sul Montecucco, ma non cuciniamo le ‘carline’”. “Invece è una tradizione di eccellenza - conferma Euro Puletti, esperto di storia dell’Appennino - e va valorizzata”. Aldo Fiordelli SALUTE Al via campagna di prevenzione Visite ed esami gratuiti per tumore alla tiroide E' possibile prenotare visite mediche e controlli gratuiti per prevenire i tumori alla tiroide. La proposta arriva dall’“Associazione Altotevere Contro il Cancro” in collaborazione con la ASL N.1. Per saperne di più e per prenotare una visita, si può chiamare l’Associazione dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30 al numero 075.855.02.22 oppure inviare una mail a [email protected]. Nei giorni scorsi aveva colpito molto il racconto di un attore in un settimanale nazionale. “Lo scorso ottobre sono stato operato per un tumore alla tiroide, poche settimane dopo il mio matrimonio con Ilaria, la donna che amo da dieci anni”. Maurizio Aiello ha raccontato così la sua malattia sulle pagine del settimanale ’Gente’. L’attore napoletano tornato tra i protagonisti della soap opera ’Un posto al sole’ spiegava di aver scoperto il tumore “per caso, facendo da testimonial per ’Race of the cure’”, proprio una campagna di prevenzione contro i tumori. 10 Fossato di Vico giovedì 3 febbraio 2011 RICORRENZE Festeggiato il santo patrono con rinnovato spirito di solidarietà Sei borse studio agli alunni migliori per un San Sebastiano impegnato ono arrivate le prime borse di studio in occasione di San Sebastiano. Non solo appuntamenti tradizionali, ma anche rinnovato impegno di solidarietà. Fossato di vico ha festeggiato in maniera solenne il suo Santo Patrono con le associazioni locali presenti, dall’Avis , alla Misericordia al gruppo arcieri di Fossato e Valfabbrica, alle congregazioni di San Sebastiano di Gualdo e Nocera, autorità militari e religiose dal sindaco di Fossato Monacelli con la giunta al completo, i vigili urbani i carabinieri della locale stazione e con somma sorpresa il Capitano Iannicca comandante del territorio ha mandato a presenziare la cerimonia due carabinieri in alta uniforme come non si vedeva da diversi lustri. Durante la cerimonia è stata presentata alla comunità la neo-nata confraternita di San Sebastiano di Fossato, la cui vesti- S Tutti i nomi degli studenti premiati dall’amministrazione ARCO STORICO Sfida dominata dal maltempo nella palestra Vannucci Valfabbrica si riprende il palio A vincere sia stato soprattutto il maltempo in questa domenica di festa in onore del patrono San Sebastiano dove a farla da padrona è stata la neve ed il freddo pungente. Le avverse condizioni climatiche hanno compromesso in parte le celebrazioni, la processione del Santo è stata purtroppo annullata per il rischio di scivolare a causa del gelo, ed è stato necessario lo spostamento della contesa dell'arco storico in una sede diversa da quella certamente più suggestiva ma impraticabile delle “rughe”. La gara è stata disputata presso la palestra delle scuole medie Vannucci ed ha visto la vittoria finale degli arcieri di Valfabbrica. Dopo la prima fase dedicata al tiro al bersaglio è stata la volta dell'atto finale a cui hanno preso parte i due arcieri per ogni compagnia con il punteggio più alto. A difendere l'onore della compagnia del Medioevo fossatano i veterani Daniele Armillei e Giuseppe Merollini purtroppo usciti sconfitti nel tiro al piattello per uno a zero contro il binomio di Valfabbrica formato da Benedetto Vagni e Simone Pennacchi. Lo stupendo palio disegnato dall’artista Roberto Belardi, torna in mano ai rivali di Valfabbrica che si aggiudicano il torneo per la terza volta vendicando la sconfitta subita lo scorso anno. William Stacchiotti zione avverrà il giorno del giovedì Santo. Al termine della cerimonia il sindaco Monaceli ha ringraziato gli intervenuti ed ha assegnato degli attestati di merito a undici ragazzi delle scuole primarie e secondarie che nell’anno scolastico 2009/10 hanno ottenuto votazioni del 9-10. I ragazzi premiati sono stati: Bardin Alessandro, Bazzarri Nicola, Sabinalex Dabos, Cresta Aurora, Rexa Gabriele, Spogli Chiara , Del ventura Matteo, Giacomini Sara , Giombetti Ilari, e le sorelle, Monacellli Agnese e Irene. A tre ragazzi della scuola primaria e tre della scuola secondaria sono state poi assegnate le borse di studio "san Sebastiano" sulla base di ulteriori parametri, borse di studio di 250 euro messe a disposizione dall'amministrazione comunale che verranno liquidate in seguito dall' istituto comprensivo. Marcello Bianchini Scheggia giovedì 3 febbraio 2011 11 VIABILITÀ Intervento dell’amministrazione per migliorare decoro e sicurezza Una nuova luce per le strade Rinnovamento su 500 lampioni capoluogo aveva fatto da Idallapripista, ma l'intento, già 2009, era di proseguire su Investimenti mirati anche al risparmio tutto il territorio. Nel segno del risparmio energetico e di un minor inquinamento luminoso (anche considerato che nella zona c'è un osservatorio astronomico), quindi, saranno presto adeguati tutti i punti luce della rete di pubblica illuminazione del territorio di Scheggia e Pascelupo. Con un progetto, tra l’altro, che promette di ripagarsi da solo. “Da un paio d’anni il Comune si è dotato di un Piano di Illuminazione Comunale spiega il sindaco Giovanni Nardi - che ha dato il via a un’analisi dell’illuminazione pubblica per tutto il territorio. Sono 200 i punti luce già adeguati, mentre sono 500 quelli sui quali si interverrà. Per questi punti luce ormai obsoleti, infatti, si ha una spesa annuale di energia elettrica di 46.900 euro”. Dopo l'intervento previsto, invece, si pi illuminanti che, su tutto il territorio comunale, saranno equipaggiati con lampade al sodio ad alta pressione e con potenza idonea a garantire valori di illuminamento superiori agli attuali e che sono dotato di una base di aggancio che contempla la possibilità di disporli sia su testa palo che su pali a frusta. “Dopo gli interventi di qualificazione nel capoluogo che sono stati fatti negli ultimi anni, ora il progetto si estende al resto del vasto territorio, proseguendo, così, l'impegno dell' amministrazione comunale nella direzione del risparmio energetico e, ovviamente, della riduzione dell'inquinamento luminoso e delle immissioni di Co2 in atmosfera”. Elisa Venturi avrà un risparmio medio del 54% di energia al lordo della quota fissa. “Non è che sui 46.900 euro si risparmia il 54% - spiega il vicesindaco Gaetano Lupini - perché una parte dell’energia elettrica ha un costo fisso, però il risparmio sarebbe sull’ordine dei 16mila euro l’anno: dilazionare questi interventi in circa dieci anni, infatti, consente all’opera di pagarsi con il risparmio che si ottiene sulla fornitura dell’energia elettrica”. In pratica nessuna spesa per le casse del Comune e, anzi, guadagnando qualcosa si potrà intervenire sulla rete pubblica. Una volta espletato il bando, a partire dal mese di marzo saranno sostituiti tutti i corpi illuminanti ormai obsoleti. Circa 500 i nuovi cor- Bando del comune per concessioni funerarie Nuove aree del cimitero disponibili per cappelle A differenza di tanti comuni italiani in cui trovare un posto al cimitero è un’impresa, aree del campo santo di Scheggia sono disponibili per la costruzione di cappelle ed edicole funerarie. Differenti sono le superfici e i prezzi disponibili per le concessioni e le successive assegnazioni seguiranno l’ordine cronologico, stabilito dall’ordine di arrivo e di protocollo della relativa istanza. Per fare la richiesta di concessione può essere utilizzato il modello già predisposto e disponibile nell’ufficio di polizia municipale del comune di Scheggia e Pascelupo. Chiunque fosse interessato all’acquisto di una concessione, però, può prendere visione della documentazione tecnica nell’ufficio di polizia municipale del Comune in piazza Luceoli, nello stesso ufficio nel quale è impossibile inoltrare la richiesta. E.V. 12 Sigillo giovedì 3 febbraio 2011 A destra la “pala” restaurata e il vescovo Sorrentino tra gli invitati alla tavola rotonda per l’inaugurazione estaurata la Pala BaldeR schi, un olio su tela del 1600, con cornici lignee intagliate e dorate, che rappresenta la Madonna con il Bambino tra San Giuseppe e San Francesco e che ora, dopo la cerimonia che ha presentato l’accurato restauro lo scorso 15 gennaio, è conservata nella piccola cappella a sinistra prima dell’altare maggiore, nella chiesa di Sant’Agostino di Sigillo con tanto di sistema di allarme. A dare valore a questa pala, infatti, è la possibilità di offrire una preziosa opera in più ai turisti in visita alla zona, ma anche il fatto che a curare il restauro, negli anni, sono stati alcuni sigillani, quelli che hanno frequentato l’'Istituto Mazzatinti di Gubbio, al quale il restauro ARTE Restauro studenti per opera a Sant’Agostino La Pala Baldeschi portata a nuova vita del dipinto era stato affidato nel 1991. Buono lo stato di conservazione, se non fosse che la zona centrale della tela originale era stata tagliata per inserire un’altra tela più tarda (ottocentesca) raffigurante una Madonna con Bambino con una propria cornice. “Gli allievi, adeguatamente seguiti, si sono occupati del restauro dell’intera opera, compresa la cornice in legno”. Nel fregio centrale, il cui autore è ancora sconosciuto anche se viene spesso attribuito al pittore Bernadino Brozzi (1575-1617), è inserita la scritta Maria Mater Gratia Recti Diligum Te e due angeli in volo sorreggono una corona sopra la Madonna. In basso, poi, c’è lo stemma della famiglia Baldeschi ai lati del quale si leggono i nomi dei committenti Angelo Baldeschi e Tarduccio e la data: 1611. Baldeschi fu un capita- no sigillano (non specificato se di ventura o al servizio di Perugia) sposato con donna Turpina degli Adriani. Insieme fecero molte donazioni per la loro terra d’origine tra cui la commissione di opere d’arte e la fondazione del Monte di Pietà. Dalle notizie riportate da don Domenico Bartoletti, il dipinto, fin dal 1647 si trovava nella chiesa di Sant’Agostino. Hanno partecipato alla tavola rotonda sul tema: “Il ruolo dell’istituzione scolastica nella conservazione del patrimonio artistico” tra gli altri, il sindaco, il professor Missaglia, Monsignor Domenico Sorrentino, Giuliano Granocchia, assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Istruzione, l’architetto Scoppola, direttore generale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Domenico Petruzzo, dell’Usr regionale, Vittoria Garibaldi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, padre Ferdinando Dell’Aquila, Parroco di Sigillo e Isidoro Bacchiocca, docente di restauro e conservazione dei Beni Culturali. TRAFFICO Parcheggi e camion, ecco cosa cambia nella circolazione Rivoluzionata la viabilità della Flaminia Alleggerire il traffico in alcune vie e consentire il parcheggio dei camion fuori dalle zone residenziali. Per questo la circolazione a Sigillo ha subito qualche modifica. Specie nei primi giorni, quindi, è importante fare molta attenzione alla nuova segnaletica. Le modifiche più importanti riguardano via Flaminia e via della Rocca, zone nevralgiche del paese e nelle quali si registrano problemi specie perché il parcheggio dei veicoli a volte ostacola la circolazione. Una soluzione quella La mappa della nuova viabilità prospettata che, secondo l'amministrazione, alla lunga può essere la soluzione. "Abbiamo rifatto il massicciato - spiega il sindaco Coletti - e imbrecciato la zona davanti al parco Carlo Alberto Dalla Chiesa così da ottenere un’area da adibire a parcheggio, specie in funzione degli autotreni (che non saranno più parcheggiati nell’area residenziale) e che, nella bella stagione, può essere utilizzato per feste ed eventi in maniera più funzionale di quanto si faccia ora". In via Flaminia, quindi, è stato previsto il senso unico di marcia nel tratto compreso tra via Agostinelli e l’incrocio con via delle Mura. E un senso unico è previsto in via della Rocca, nella parte discendente nel tratto che va dall’ufficio postale fino all’intersezione con via Brunozzi (per una ventina di metri circa). E.V. Nocera Umbra giovedì 3 febbraio 2011 on le ennesime dimissioC ni del presidente della Umi 1 (unità minima d’intervento), si riapre il dibattito sul futuro del centro storico nocerino in considerazione di un’ampia parte di abitato rimasta ferma dal 1997 al 2010. La Umi 1 è una delle più vaste unità d’intervento (suddivisioni dei lavori di ricostruzione) del centro storico, che va da Porta Vecchia a Porta San Martino, comprendendo edilizia privata, di proprietà ecclesiastica e comunale; fra gli edifici più importanti, la chiesa di San Filippo e i cosiddetti Portici, ma anche una buona porzione delle mura medievali. Ripercorrerne la storia non è semplice, ma utile a capire come si sia arrivati alla fase odierna. A ripercorrere i fatti, l’assessore alla ricostruzione Carlo Orgnelli, che spiega come, dopo i danni del sisma, la concessione contributiva sia stata rilasciata il 19 novembre 2003. Nel 2004, la gara di appalto europea viene vinta da un raggruppamento di imprese, fra le quali la ditta Mantelli; ma i lavori non possono partire per un ricorso al Consiglio di Stato da parte di un’altra impresa concorrente alla gara di appalto. Fino al 2009 si resta in attesa della sentenza e nel frattempo si dimette il primo Dopo 13 anni restauri a singhiozzo Chiesa e muri medievali disastrati La chiesa di San Filippo, i Portici e una buona parte delle mura medievali ancora danneggiati dopo il terremoto TERREMOTO Il consigliere Laloni: “Presto un nuovo presidente, intanto i lavori andranno avanti” Nocera non supera il sisma, ricostruzione lenta Valzer di dimissioni e il centro storico è in stallo presidente del consorzio della Umi 1, Fabio Patumi, proposto dalla amministrazione Petruzzi, che, secondo le parole di Orgnelli, «si era arrogata impropriamente il diritto di scelta, in quanto dava per scontato che la superficie pubblica superasse il 51% delle quote millesimali, contro la reale quota di circa il 37/38%. A Patumi succede Angelo Frillici prosegue l’assessore alla ricostruzione - che dopo pochi mesi di lavoro viene costretto a rassegnare le dimissioni, sfiduciato dall’assemblea dei proprietari; viene così eletto Gil- berto Spreca e, con il supporto dell’attuale amministrazione comunale, si firma il contratto di appalto con l’impresa Mantelli». Finalmente, il 26 luglio 2010, partono i lavori di ricostruzione. Nella sua spiegazione, l’assessore Orgnelli ricorda inoltre che «grazie agli uffici della ricostruzione vengono recuperati anche 600 mila euro e i lavori procedono spediti, ma l’ultimo presidente pochi giorni fa si dimette». Nella sua nota seguita alle dimissioni, Spreca ha sottolineato che sono stati diversi i problemi a fermare i cantieri e 13 che i lavori sono rimasti bloccati; il presidente dimissionario ha anche suggerito, però, la necessità che fosse l’amministrazione comunale a prendere in mano la presidenza della Umi 1, in modo che responsabilità e potere decisionale coincidano. L’assessore alla ricostruzione ha invece ribattuto che le dimissioni sono dovute all’aver «cercato di dirigere il consorzio con una logica errata, pensando fosse possibile farlo tramite telefono o mail», sottolineando come l’amministrazione abbia messo a disposizione tutti gli uffici comunali. Dopo queste vicende, rimane l’interrogativo sul futuro della ricostruzione. Sia l’assessore alla ricostruzione che il consigliere comunale Vincenzo Laloni, con delega sulla Umi 1, sono fiduciosi del fatto che le dimissioni del presidente non bloccheranno i lavori. «Ho inviato a Spreca una lettera chiedendo in 10 giorni la convocazione dell’assemblea per l’elezione del nuovo presidente - ha spiegato Laloni - intanto, i lavori stanno andando avanti, data anche la disponibilità della ditta che li esegue e credo che potranno essere completati nei tempi contrattuali». Più o meno quattro anni. Eirene Mirti 14 giovedì 3 febbraio 2011 Comprensorio FOSSATO DI VICO Rinnovate le cariche all’interno dell’associazione di volontari. Importante contributo degli anziani La Misericordia c’è Monacelli confermato ’ una delle associazioni più conosciute ed apprezzate nel comune di Fossato di Vico e nell’intero territorio appenninico sia per l’enorme mole di lavoro svolta dai volontari che la compongono e sia per la crescita che in pochi anni ha avuto in termini numerici e di servizi offerti. La Misericordia, guidata dall'instancabile presidente Giuseppe Monacelli, è da tempo un punto di riferimento prezioso per tanti cittadini che chiedono un supporto, un aiuto e che trovano grande collaborazione in questa associazione sempre in prima linea al fianco dei più bisognosi. Lo scorso 17 gennaio, dopo quattro anni di attività del vecchio direttivo, è stato eletto il nuovo organigramma che ha confermato all’unanimità a capo dell’associazione il presidente uscente Monacelli. Nuovo è invece il vicepresidente Michele Merli, un giovane di sicuro affidamento costantemente impegnato nell’attività volontaristica. La presenza di diversi giovani nel direttivo, compreso il vicepresi- E A sinistra, tutto il gruppo di volontari della misericordia di Fossato di Vico che nei giorni scorsi ha rinnovato il suo organigramma ufficiale dente, dimostra l’attenzione e l’apertura della Misericordia fossatana al mondo giovanile sempre fecondo di linfa vitale per l’associazionismo. Encomiabile e da sottolineare anche il prezioso contributo di tanti anziani, molti dei quali pensionati che per impegno e dedizione non sono secondi a nessuno. Un’associazione quindi in cui si integrano a meraviglia esperienza e gioventù in un mix davvero proficuo. L’augurio è che il nuovo direttivo possa continuare il brillante lavoro fin qui svolto, aumentando il numero dei volontari, le loro competenze e potenziando il radicamento nel territorio fattore essenziale per migliorare organizzazione e programmazione. William Stacchiotti Stagione caccia Bene la lepre meno il fagiano Stime degli abbattimenti stabili rispetto al 2009 secondo “Libera caccia” PERUGIA - Benissimo la stagione per la lepre, affatto bene per il fagiano. Più o meno stabile, invece, se si parla degli altri animali. La stagione venatoria appena conclusa, insomma, non può essere considerata solo una stagione, visto che porta con sé bilanci diversi a seconda del tipo di preda alla quale si dà la caccia. In questa parte di Appennino la caccia è ancora una tradizione, spesso di famiglia, che si tramanda da generazioni e che qualche giovane in più riscopre con piacere, come momento di aggregazione, più che altro, da trascorrere in mezzo alla natura e col proprio cane. I numeri ufficiali degli abbattimenti non ci sono ancora, ma l’idea è che siano rimasti stabili rispetto allo scorso anno. “Buoni i numeri raggiunti con le starne - spiega il delegato provinciale per i cani ‘da seguita’ Damiano Tusillagine, impegnato anche nella sezione Libera Caccia di Sigillo e Costacciaro - anche grazie al progetto di ripopolamento fatto in occasione di una gara a luglio e che ha permesso di im- Due cani da caccia hanno agguantato un fagiano (foto Lapresse) Nel mirino in questi giorni soprattutto cinghiali e le numerosissime volpi mettere in natura 300 esemplari. Ovviamente non sono stati ammazzati tutti, anche se un po’ se ne sono mangiati le volpi”. Che, insieme ai lupi, sono predatori molto diffusi da queste parti. “Stiamo effettuando la caccia alla volpe in questo periodo: ce ne sono più che di fagiani. E sono tanti anche i lupi, anche se per noi cacciatori non sono un problema: al massimo disperdono i cinghiali che sono la preda preferita, visto che tra gli animali selvatici sono i più lenti”. Anche nell’abbattimento dei cinghiali il nu- mero è rimasto più o meno costante, eccetto per il buranese, dove gli esemplari cacciati sono diminuiti. Un vero e proprio sport la caccia, tanto che sono in preparazione ben due eventi dedicati ai cani ‘da seguita’ su lepre per la prossima primavera e che si stima porteranno 200 persone circa ogni giorno in un periodo abbastanza fermo per le attività del Parco. Il 5 e 6 marzo ci sarà la verifica zootecnica Memorial Enzo Maramigi e il primo weekend di aprile l’impegno è per una gara riconosciuta dall’ente nazionale di cinofilia. “Vorremmo che il Parco diventasse una meta di turismo cinofilo. Stiamo pensando, con gli Uomini originari di Costacciaro, amministrazioni e associazioni, a campi gara e zone addestramento nell'area del Parco”. Elisa Venturi CACCIA La figura del predatore tra mito e quotidianità Il fascino dell’incontro col lupo e la dura realtà degli allevatori FOSSATO DI VICO - L’uomo camminava lentamente, vicino a lui il suo cane stanco dal lungo vagare tra forre, pascoli ormai bruciati dal generale inverno e antichi terrazzamenti , ecco improvvisamente, un lungo ululato, inizia lieve e cresce conquistando l'aeree. Il cane scatta, inarca la schiena col pelo irto, la coda ferma tra le gambe, le orecchie si agitano mentre con gli occhi osserva , scruta il vicino margine del bosco. L'uomo alza il volto, un largo sorriso lo illumina e distende i tratti, corre la mano ad accarezzare l’animale che si siede e si stringe all’amico umano a cercare coraggio. E si ripete l’ululato. Uomo e animale fissano lo sguardo sulla sovrastante linea divisoria, tra cielo e terra, nulla poi di colpo, quasi magicamente, senza un rumore, una siluette si staglia nitida ed un’altra ancora lievemente discosta più minuta ma pur sempre fiera. Il lupo, il grande predatore è tornato. Sembrerebbe l’inizio di un romanzo di Jack London ed invece … è la mia personale esperienza vissuta sull’Appennino nostrano, dove torrenti, valli e crinali sfumano tra l’Umbria e Marche. Tra tutte le esperienze, l’incontro con il lupo è la più enigmatica e sconvolgente perché riapre nel nostro io ataviche sensazioni che la nostra civiltà o presunta tale ha solo assopito e mai cancellato. Il grande predatore agli inizi degli anni ottanta, a causa delle persecuzioni diretta ad opera dell’uomo e per l’estinzione dei grandi ungulati selvatici, sue prede naturali, il minimo storico di presenze e successivamente con il ritorno degli ungulati, si è di nuovo molti- plicato rendendosi visibile. Possiede una struttura sociale estremamente gerarchizzata e ogni anno i giovani tendono a disperdersi cercando nuovi territori di caccia e dominio (possono coprire anche 100km in un paio di giorni) ma nonostante ciò le uccisioni illegali continuano e non sono un fenomeno marginale con almeno 100 esemplari abbattuti ogni anno. Ora nei nostri territori è scattato l’allarme al lupo, al lupo, qualsiasi moria di animali è imputata a questo animale, sono scesi in campo allevatori che giustamente difendono la loro attività, anche se al figura del pastore antico che viveva in simbiosi con il gregge è praticamente scomparsa, ora gli animali vengono allevati liberi in montagna e chiaramente la mortalità è più alta di quelli allevati nelle stalle , anche perché i costi di gestione diminuiscono vertiginosamente. Noi però per concludere vorremmo fare un discorso di tipo naturalistico, il ritorno del lupo sulle nostre meravigliose montagne è quanto mai positivo e sinonimo di miglioramento della qualità ambientale. innegabilmente si pone il problema delle residue attività umane legate all’allevamento del bestiame a pascolo brado. Gli enti locali dovrebbero carico di maggiore attenzione verso il lupo favorendo l’introduzione di ungulati e verso gli allevatori risarcendo velocemente e senza troppa burocrazia , ma con serietà ed equità i possibili danni. Ora che il lupo è tornato, proteggiamolo!!! E' un segno di civiltà e un bel regalo che facciamo alle generazioni future. Marcello Bianchni Comprensorio giovedì 3 febbraio 2011 15 Velivolo precipitato a Scheggia, colpa del maltempo. Autopsia sul corpo del pilota Schianto tra le montagne, neve e vento gli assasini SCHEGGIA - L’ autopsia ha evidenziato numerosi traumi, su viso e torace in particolare, tali da poterlo aver ucciso sul colpo. Si sono cercati per oltre 12 ore il Cessna 172 e il suo pilota, Auro Malinconici, 58 anni, di Bastia Umbra. Dopo l’autopsia, quindi, resta il maltempo la più accreditata tra le possibili cause dello schianto tra gli alberi del piccolo aereo sulle montagne sopra Isola Fossara, nel comune di Scheggia e Pascelupo. Giovedì scorso c’era la nebbia e il vento soffiava forte in quella zona, a cavallo tra Umbria e Marche. Forse il maltempo, si è detto da subito (ma adesso lo si fa con un po’ di sicurezza in più), condizioni meteo mutate troppo in fretta e una visuale che si riduce di colpo, sarebbero la causa dell’incidente. Per i soccorsi difficile localizzalo, a neve e nebbia si è aggiunta infatti anche la notte. Era partito dall’aeroporto di Falconara una decina di minuti prima delle 15 di giovedì diretto allo scalo di Foligno. Dieci minuti dopo le 15, però, il veli- volo da turismo sparisce. E partono i soccorsi, in volo e a terra. Elisa Venturi SALUTE Una équipe in giro nel territorio per supportare le persone malate Pannelli solari, il Comune dà il “buon esempio” sul consumo energetico 'Aelc (Associazione eugubina per la lotta contro il cancro) che dal 1992 opera sul nostro territorio ha lo scopo di favorire lo sviluppo e l’attuazione di un progetto oncologico generale, mediante l'integrazione e la cooperazione degli enti pubblici. Inoltre l'associazione promuove la sensibilizzazione e l'informazione dei cittadini in materia di tumori, promuove la formazione degli operatori sanitari e dei volontari, mediante l'acquisizione di strumenti diagnostici e/o terapeutici, inoltre crea e gestisce i volontari per l'intervento diretto a favore dei malati di cancro. Il più importante servizio che fornisce l'associazione al cittadino è l'attività delle Cure palliative domiciliari, nella quale operano, insieme a medici e infermieri, anche i volontari selezionati e formati dall'associazione. Si tratta di un servizio che intende razionalizzare gli interventi sugli ammalati, alleggerire il peso che grava sulle famiglie. L'assi- L AMBIENTE Investimento da 215mila euro nella rimessa attrezzi Montati 196 pannelli fotovoltaici L’energia solare arriva dal Comune FOSSATO DI VICO - A Fossato di vico i tetti fotovoltaici stanno rapidamente trovando il favore dei consumatori e delle famiglie e della stessa amministrazione comunale, con in testa il dinamico e competente assessore all’ambiente Fabrizi che stà realizzando sugli edifici comunali coperture fotovoltaiche, un investimento che e abbatte di colpo il costo dell’energia elettrica per almeno 25 anni. Il primo tetto ad energia solare è stato realizzato sulla rimessa attrezzi del comune, sovrapponendo alla copertura già esistente, una nuova copertura Asled che darà all’impianto una potenza di 46,06 kw. Il co- Le cure palliative a domicilio Impegno 24 ore su 24 dell’Aelc mune di Fossato di Vico ha operato come soggetto responsabile, ossia ha realizzato l’impianto tramite la ditta Sunerg Assegnataria dell’appalto e della ditta Commodi Manilio di G Tadino che ha messo in piedi l'intera struttura, struttura composta da 196 pannelli di 235 volt di potenza. Il costo dell'intervento a completo carico del comune è di circa 215.000 euro, mentre la sua realizzazione è stata possibile, come ha detto il sindaco Monacelli, grazie alla grande collaborazione di tutti i soggetti interessati, dall’ufficio tecnico comunale, agli uffici Enel di riferimento. Marcello Bianchini L’associazione è da tempo sul fronte delle cure palliative, anche ai bambini stenza domiciliare è diretta ai pazienti da una malattia irreversibile che sono entrati nella fase critica, intervenendo in tutte quelle diffi- coltà di natura patologica e psicologica che il malato e la famiglia devono affrontare una disciplina, Le Cure palliative, che pone al cen- tro dell'attenzione non la malattia, ma la persona umana e la sua volontà, per fornire una serie di risposte multidisciplinari al complesso mosaico dei bisogni del paziente. L’equipe è attiva sul territori 24 ore su 24 ed è costituita da personale Asl n 1 e dal personale messo a disposizione dall’Aelc. L’equipe del nostro territorio può attivata tramite il medico di medicina generale(il medico di famiglia) o i familiari stessi rivolgendosi al centro di ascolto presso il distretto sanitario asl n1 di via Cairoli a Gubbio. L’attivazione del servizio è conseguente ad una valutazione fatta in equipe con il medico di medicina generale. Per tutte le informazioni, la sede dell’associazione si trova presso l'ospedale comprensoriale di Branca è aperta tutti giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 martedì e giovedì dalle 15.00 alle 18,30 tel 075/9270654 oppure info@ aelcgubbio.it. Marcello Bianchini 16 Lettere al Direttore giovedì 3 febbraio 2011 Rilancio del Centro storico La speranza e l'auspicio che guidano le intenzioni, le scelte e le attività degli amministratori sono quelle di vedere un centro storico "pieno di gente" che torni a utilizzare la piazza come salotto buono della città. Se la piattaforma di speranze e di auspici è condivisa, si potrà e si dovrà lavorare in sinergia tra amministrazione comunale, associazioni e commercianti per arrivare insieme al traguardo perseguito. Le stesse intenzioni sono quelle del Pdl gualdese, che considera il rilancio del Centro storico come un fattore essenziale della sua azione politica. Invitiamo tutti ad abbandonare eventuali prese di posizioni strumentali e prettamente polemiche. Guarda caso, a cavalcare strumentalmente questa vicenda riappaiono in scena il Consigliere Graciolini (ex Vice Sindaco, ex Assessore ai Servizi Sociali nelle precedenti amministrazioni) e subito a ruota, come gli capita ormai costantemente, il capogruppo del Pd (ex aspirante candidato sindaco alle ultime amministrative - se le primarie lo avessero "sdoganato"). Chi ha memoria ricorderà le diatribe riguardo il centro storico e le sue attività commerciali degli anni 60/70 che traevano origine dalla novità che rappresentava l'apertura anche a Gualdo dei cosiddetti "supermercati". A chi era contrario gli allora amministratori rispondevano che l'apertura non avrebbe influito sul commercio al dettaglio. Dopo il primo supermercato, che all'epoca era ubicato in centro storico, e portava gente per cosi dire in "piazza", si è aperta la guerra dei supermercati. Oggi se ne contano almeno una decina tra generici e specializzati, con una ulteriore complicanza perché, nella logica dei centri commerciali, oggi sono inserite al loro interno anche attività commerciali monotematiche. Lentamente, ma inesorabilmente, il flusso delle presenze in centro è precipitata e oggi, chi vive in centro, sa che sono rari i cittadini che frequentano la "piazza". Il terremoto e lo spostamento della farmacia comunale ha ulteriormente ridotto l'esigenza dei cittadini a venire in centro. Quasi a testimonianza del bel tempo che fu, sono comunque rimaste svariate attività commerciali al centro, che però soffrono della mancanza di quel flusso di presenze che sino a qualche tempo fa si registravano. Oggi il problema è quindi come consentire, non la sopravvivenza, ma la vita delle attività commerciali e quindi del centro storico di Gualdo Tadino. E' necessario ed urgente parlarne e ragionarne per trovare, insieme, soluzioni che concilino l'esigenza dei commercianti, di veder gratificato il loro sacrificio quotidiano di rimanere aperti nonostante le difficoltà, e dall'altra parte l'amministrazione comunale che, pur destinando risorse rilevanti alla organizzazione di eventi in "piazza", non può sostituirsi a cittadini che non la frequentano più. Il Pdl di Gualdo Tadino Emergenza neve, la Provincia c’è Con la presente si intende ringraziare l'Amministrazione Provinciale di Perugia per il prezioso aiuto, stante la difficoltà dell'Amministrazione Comunale a fronteggiare l'emergenza maltempo per la rottura del mezzo sgombraneve e spargi sale, apportato con mezzi e personale del comprensorio di Gubbio. Si ringrazia altresì il Geom. Fumanti che ha coordinato celermente d'intesa con il Comune gli interventi sul territorio. L'azione sinergica degli enti coinvolti nella gestione degli eventi atmosferici avversi è sicuramente la soluzione migliore per affrontarli. Con i migliori saluti. Il vice sindaco Gaetano Lupini domenica ore 17.30, 21.30 Che bella giornata venerdì, sabato ore 22.30 domenica ore 16 Multisala MovilQand (centro commerciale “Il Gentile”- via Gigli, 19 www.movielandcinema.it) sala 1: Immaturi venerdì, lunedì, martedì, giovedì:20.30, 22.40 sabato: 16.10,18.20,20.30,22.40, 00.50 domenca: 16.10,18.20,20.30, 22.40 mercoledì:18.20,20.30, 22.40 sala 2: Qualunquemente venerdì, lunedì, martedì, giovedì:20.40,22.40 sabato:16.40,18.40,20.40,22.40, 00.40 domenica:16.40, 18.40,20.40,22.40 mercoledì:18.40,20.40,22.40 sala 3: Femmine contro Maschi Cristina ed Enzo Il “campo della discordia” Sul splendido campo sportivo di Fossato e sul modo di fare manutenzione allo stesso fra poco dovrebbe essere pronto il bando per la gestione di tale impianto e vorremmo suggerire a chi è preposto a stilare tale bando, di mettere tra le altre clausole, che la manutenzione del manto erboso sia affidata a gente competente in materia e non a “tuttologhi” che si arrogano il diritto di capire o peggio ancora a coloro vogliono mettere la loro presunta “competenza” a disposizione di tutto. Prima di dare qualche altro suggerimento, la precedente lettera non era indirizzata né al sindaco, che sta facendo di tutto affinché il Fossato calcio sia messo in condizioni di tornare a gozzovigliare nelle categorie dove caviale e champagne sono all’ordine del giorno, né tanto meno al presidente e il suo entourage sempre della splendida squadra locale, ma a coloro che vogliono fare cose di cui sono completamente digiuni e quando non si è ferrati in qualsiasi materia si rischiano di fare danni, diceva il nostro "amico" Albert Einstein: “la mente umana è come il paracadute se non si apre non funziona”. Ora torniamo allo specifico, diamo subito un bravo al presidente Parlanti per la bella concimata che ha dato al campo e al comune che ha trovato i soldi per tale operazione, anche se tale operazione andava fatta qualche settimana prima così i danni che qualcuno ha provocato venivano un po’ leniti. Ora si dovrà procedere alla tosatura o taglio del prato, tale operazione non ha solo la funzione di mantenere l'erba all'altezza corretta per scopo estetico o funzionale e di evitare la crescita eccessiva, ma anche quello di renderla più vigorosa, più fitta e soprattutto di impedire la fioritura che ne provocherebbe l'esaurimento precoce. L'altezza del taglio deve essere regolata in modo che l'erba sia completamente la più alta possibile in rapporto all'impiego del tappeto e la più corta possibile senza indebolire l’apparato radicale. La frequenza del taglio è regolata dal tipo di erba, dalla quantità di concime distribuito e dalla stagione. Bulgarello da Fossato Cinema Acqualagna Cinema Conti (piazza Mattei, tel: 328 1115550) Qualunquemente venerdì, sabato: 21.15 domenica: 16, 21.15 Cantiano Cinema Nuovo Fiore (via via 4 Novembre, 33) Hereafter sabato: 21.15 domenica: 21.15 Gualdo Tadino Cinema Teatro Don Bosco (viale don Bosco, tel: 075 916263) Qualunquemente sabato: 21.15 domenica: 15, 17.30, 21.15 Fabriano Cinema Montini (via Cesare Balbo, 9 tel 0732 4042) Vento di primavera venerdì, sabato ore 20.30 Augurissimi per i loro 50 anni insieme Auguroni dalla figlia Nadia da parenti e amici Anita Angelini di Scheggia auguri per i suoi 85 anni dai parenti e da Michela Elisa già trisnonna auguri per i suoi 87 anni dai figli e dai nipoti Vallanzasca - Gli angeli del male venerdì, lunedì, martedì, giovedì:20.30, 22.30 sabato:16.15,18.15,20.30,22.30, 00.30 domenica:16.15,18.15,20.30,22.30 mercoledì:18.15,20.30,22.30 sala 4: Parto col Folle venerdì, lunedì, martedì, giovedì: 20.30,22.30 sabato:16.30,18.30,20.30,22.30, 00.30 domenica:16.30,18.30,20.30,22.30 mercoledì:18.30,20.30, 22.30 Vallanzasca sabato, mercoledì:18.15 domenica:22.40 Green Hornet in 3D sabato, domenica: 16.20 mercoledì: 18.20 Vita, crimini e donne di Renato Vallanzasca, rinchiuso in una cella nel carcere di Ariano Irpino. Questo racconta il film di Michele Placido insieme all’escalation criminale di quello che sarebbe diventato il “boss dalla Comasina”: dal primo reato ancora bambino fino a rapine, sequestri di persona e omicidi. È “il bel Renè” il protagonista indiscusso, non certo la Milano degli anni ‘70, con un Kim Rossi Stuart da applausi in perfetto equilibrio tra bello e malvagio. Certo, questo rischia di far scordare allo spettatore il criminale con quattro ergastoli, e di restare affascinati dal personaggio, reso anche simpatico. Come accade in Nemico Pubblico o in American Gangster che alla fine si fa il tifo per il cattivo . Una sceneggiatura che non vorresti mai che finesse, musiche azzeccate e Filippo Timi (un membro della banda) bravo, anche se un po’ sopra le righe. Agnese Priorelli Per le lettere e gli auguri scrivete a: Qui Flaminia Marche - 06024 Gubbio (PG) - via Perugina, sn e-mail: [email protected] Pubblica gratuitamente la tua inserzione [email protected] AUTOMOBILI VENDESI Mercedes classe B 180 CDI anno 2008, km 48.000, colore nero full optional euro 18.000. Tel. 328 546 59 93 rata bellissima euro 4.000 trattabili no perditempo Tel. 327 763 17 84 o. p. VENDO scooter Bali rosso anno 1994 al miglior offerente. Tel. 347 816 29 37 VENDO Toyota Yaris 1.4 D4D Sol 5 porte, colore blu, anno 2006, cerchi in lega, tagliandata, km 130.000. euro 6500. Tel. 335 138 36 6 6 VENDO Vespa PX 125 "Arcobaleno" anno 1984, ottimo stato, gomme nuove 1400 euro trattabili. T el. 339 648 51 51 VENDESI roulotte Skerkman anno 2006, 4 posti bianca super accessoriata boiler stufa con serbatoi acque chiare e scure ottima per viaggio senza sosta nei campeggi . 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Soriano,63 - 06132 PERUGIA - Tel. 075.5272310 - Fax 075.5279097 REDAZIONI SIENA - Via dei Termini, 20 PERUGIA - Via P. Soriano, 63 - Tel. 075.5280069 - Fax 075.5298050 GUBBIO - Via Perugina (Centro Maddalena) e-mail: [email protected] CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.p.A. GUBBIO - Via Perugina (Centro Maddalena) Tel. 075.9222140 PERUGIA - Via Pievaiola, 166F Tel. 075.5288741-2-3 FOLIGNO - Via Oberdan, 16 Tel. 0742.356667 TERNI - Piazza del Mercato, 8 Tel. 0744.426826 AREZZO - Via Petrarca, 4 Tel. 0575.28388 STAMPA Galeati Industrie Grafiche s.r.l. - Imola - Via Salice 187-9 Galeati Perugia Industrie Grafiche s.r.l. - Perugia - Via Pievaiola 166 F-2 Registrazione Tribunale di Siena n. 574 del 29.01.1993 Iscrizione Registro Operatori di Comunicazione (ROC) n. 4635 Il pianeta dell'amore vi sostiene fino al 4, mentre Marte, ovvero l'eros, vi è amico sempre. Sarà, perciò una bella settimana per la vita di coppia, ricca di scambi amorosi e notti calde e appassionate. La settimana parte un po' travagliata con Marte che vi rende scostanti. Nel week end, grazie a Venere, si calmeranno le acque e vi sentirete molto più amabili. Migliorerà anche l'eros di coppia. Settore poco stimolato con Venere che, fino al 4, sarà opposta al segno. Vi sentirete poco disponibili verso la persona amata eppure Marte-eros vi stuzzica suggerendovi di lasciarvi andare al l’ amore. Sentirvi amati per voi è come mangiare, necessario per sopravvivere. In questo periodo, piccoli e grandi problemi stanno emergendo nella vostra vita amorosa e la soluzione non è così scontata . Per diversi giorni Venere armonica terrà aperti i canali di comunicazione del cuore. Con la persona amata passerete momenti di intrigante intesa emotiva ed erotica. Per i single, invece, saranno giorni noiosi. Per qualche giorno ancora sarete poco affettuosi. Se vivete un rapporto difficile, le discussioni saranno molto animate. Dal 4, invece, Venere tornerà amica e vi aprirà lo sguardo e il cuore ai sentimenti. Il gentile sestile di Venere vi seguirà fino al 4, rendendovi affettuosi e accoglienti verso la persona amata. Se siete della prima decade, nel fine settimana potrebbero emergere insofferenze. Settimana in cui sarete sulla difensiva fino al 4, quando Venere diventerà favorevole. Cercate di non creare motivi di litigio con la persona amata. Proponetele, invece, di passare un week-end romantico. Venere sul segno suggerisce che state vivendo un ottimo momento per la vita di coppia. Per accendere il desiderio, lasciate libera la fantasia erotica. Si prevedono notti di eccitante sintonia. "Esprimere i sentimenti per voi non è semplice; questa settimana il cielo faciliterà lo scorrere delle emozioni amorose. Vi aspettano momenti di intesa sessuale eccellente con la persona amata." Venere vi sostiene fino al 4, inoltre anche la Luna passerà nel segno tra il 2 e il 4. Il mix di fantasia e sensualità che metterete nel gioco di seduzione lascia prevedere notti molto bollenti.... Fino al 4 stenterete ad andare d'accordo con chi amate. Il weekend, però, vi riserva sorprese con al Luna nel segno che accende il cuore di sentimenti positivi. Allora, vi lascerete andare.. Flaminia QUI 18 PAGINA Sport giovedì 3 febbrioa 2011 Attese migliaia di persone dal prossimo 29 aprile al 1˚ maggio Tutto pronto per la kermesse agonistica per professionisti e amatori La partenza della Marathon dell’anno scorso. Nel comprensorio Gualdese sono attese migliaia di persone tra ciclisti professionisti e cicloamatori. A Moena nel 2010 erano tremila solo gli spettatori Mountain bike sull’Appennino ’ quasi tutto pronto per E il Campionato Italiano Marathon Bike 2011 L’evento gualdese in programma dal prossimo 29 aprile al 1 maggio, sarà l’appuntamento sportivo più importante dell’anno per l’intera regione Umbria. Previsto l’arrivo di migliaia di atleti e appassionati di ciclismo. Una grande opportunità di visibilità per l’intero territorio. L’appuntamento sportivo clou del 2011 sta per arrivare. Mancano ormai meno di tre mesi al Campionato Italiano Marathon Bike, in programma il prossimo 1 maggio a Gualdo Tadino. Una manifestazione che permetterà di dare una notevole visibilità, oltre al comune gualdese, anche a quelli di Fossato di Vico, Sigillo, Nocera Umbra, Gubbio, Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia, Valfabbrica e a tutta la regione Umbria. L’evento promosso e organizzato dall’Associazione “Gruppo Sportivo Avis” in collaborazione con qualificati partner privati e pubblici, sarà patrocinato, oltre che dai co- Campionato Marathon Evento clou dell’anno muni sopra citati, dalla Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, dalle Comunità Montane, dal Parco del Monte Cucco, dal Coni, SIGILLO Una kermesse prestigiosa, la cui formula innovativa offrirà tre intense giornate (dal 29 aprile all’1 maggio) all’insegna dello sport coniugato a cultura, turismo, scambi commerciali ed opportunità di promozione. La Marathon, infatti, che rappresenta il motivo ispira- FOSSATO DI VICO Dopo Hoxa solo sconfitte SIGILLO - Dopo la grande “cavalcata delle valchirie”dello scorso anno, il Sigillo Calcio si era presentato sul palcoscenico della prima categoria, in punta di piedi, come un timido scolaretto il primo giorno di scuola, anche se molti ai piedi del Monte Cucco auspicavano un campionato di vertice con il sottile obiettivo di centrare i play-off. Le cose fino alle vacanze natalizie erano andate oltre il lecito, squadra al vertice della classifica, orchestrata dal “manico” di Fa- e anche dalla Presidenza della Repubblica Italiana (tale ultimo patrocinio è stato richiesto in concomitanza dei 150 anni dell’Unità d’Italia). tore della manifestazione complessiva, sarà accompagnata da molti altri avvenimenti di attrazione ed interesse collettivo proposti con un ampio programma che connoterà la competizione, non solo come alto momento agonistico, ma come grande evento rivolto ai più vasti e diversi pubblici. “A tre mesi dall’appuntamento - sottolinea uno degli organizzatori, il Dottor Antonio Fabi, - i preparativi procedono spediti e per il verso giusto. E’ stato preparato un piano logistico per l’accoglienza degli atleti, degli accompagnatori e anche delle aziende del settore, che sono interessate a pubblicizzare la manifestazione. Al Campionato Italiano Marathon Bike di Moena, lo scorso anno hanno preso parte 1.800 atleti con un seguito di circa 3.000 persone. Si attende una massiccia partecipazione anche quest’anno. Speriamo di non essere lontani da questi numeri. Va ricordato che la gara è aperta non solo ad atleti elite e professionisti, ma anche ad amatori e cicloturisti. Luca Comodi nucci in cui si fondevano la grinta e la classe di Bellucci, il goniometro di Mischainti e in cima alla piramide offensiva, non quel Galassi che nella passata stagione aveva fatto incetta di reti a iosa, ma Edison Hoxa, l’albanese venuto da Gubbio. Prima di Natale, arriva una sconfitta inattesa, e Hoxa non compare in formazione, poi le sconfitte diventano quattro e l’albanese risulta un desaparecidos , ma all’improvviso su un social network si vede il puntero biancazzurro che se la spassa beato nella casa del grande fratello albanese. Ora qualcuno a Sigillo vorrebbe rivederlo all’Ermes Aretini e sperare che la dirigenza lo perdoni ma conoscendo la serietà morale di Smacchi sappiamo che questo non succederà e allora il pallino del gioco passa nelle abili e sapienti mani di Fanucci che avrà il compito di riassettare la barra e portare la nave verso acque meno limacciose. M. B. Pari col San Giustino, la Vis manca la fuga FOSSATO DI VICO - La semplicità è un crocicchio di viuzze affastellate l'una sull’altra, l’incanto che si spegne alle falde di una sosta che rinfranca lo spirito e le membra, il bandolo che erutta da una matassa di sogni e di bellezza. Uno dei più pungenti aforismi contenuti nel “Libretto rosso di Mao” avverte che la rivoluzione non è un pranzo di gala: verità sacrosanta, perché nessuna qualità cede agli eroi, fuorché l’acrobatica architettura di una nube ribelle in una volta celeste. La Vis Fossato, domenica ha avuto la grande chance di mandare la damigella d’onore del torneo San Giustino a meno 8, come la temperatura di Stoccolma, invece si ritrova col brodino caldo di un pari che è lontano parente della prestazione sciorinata, prestazione consumata in una cornice acconcia all’evento: spalti gremiti e vocianti, emozioni che si stringono come un nodo scorsoio alle giugulari di un popolo rosso-blu zuppo di pioggia terrosa e felicità, felicità durata fino ad una manciata di giri di lancette, quando Casati e Panfili, due pezzi da novanta dello scacchiere si perdono in disquisizioni troppo complicate e allegre e permettono al san Giustino di pareggiare la contesa, pareggio che ci lascia perplessi come gli artisti di kluge sotto la tenda del circo. Ora tacciano i taccuini, poiché come spiega il Talmud, “una parola vale una moneta e il silenzio ne vale due” e affidiamoci ai freddi numeri messi in tabellino dalla corrazzata di Biribao. Squadra costruita da abili e sapienti mani, con pochissime lacune che quello stratega consumato di Biribao sopperisce con alchimie tattiche che in questi contesti sono merce rara come i congelatori al polo nord. La casella delle sconfitte sia casalinghe che in campo esterno recita lo zero assoluto, il suo portiere Amos Casati ha incassato la miseria di sette reti, il suo stratosferico attacco ha messo la pelota ventisette volte nella rete avversaria e i suoi tre punteri, Memay,(9 gol) Passeri d(9gol) e Ghirelli(6 reti) occupano le prime posizione dei marcatori. Ci sono tutti i numeri per continuare questa bella cavalcata e facendo i debiti scongiuri , non vediamo squadre che possano insediare la vittoria finale, anche perché se la contendente più pericolosa è il San Giustino visto domenica al comunale allora i tifosi fossatani possono dormire tra due morbidi guanciali senza però dimenticare che il calcio è si lo sport più affascinante ma è anche il più imprevedibile e le sorprese sbocciano come i giaggioli a primavera. Marcello Bianchini