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SUPPLEMENTO QUINDICINALE GRATUITO AL NUMERO ODIERNO DE “IL CITTADINO OGGI - CORRIERE NAZIONALE”
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INFRASTRUTTURE Tutti i nodi tra Umbria e Marche
CULTURA Sarà disponibile due giorni alla settimana
giovedì 3 Febbraio 2011
SANITÀ La scoperta della gualdese Cinzia Allegrucci
Strade per accorciare l’Appennino Torna fruibile l’archivio di Gualdo Da ricercatrice cellule anti cancro
I progetti per “accorciare”
l’Appennino ci sono. Esistono dagli Anni Sessanta.
Alcuni sono anche a buon
punto. Altri completati.
Ecco tutti i lavori in corso
tra Umbria e Marche.
Riaprirà due giorni alla settimana l’archivio storico di
Gualdo Tadino. Un impegno dell’amministrazione
grazie al lavoro del rappresentante di Libera Storia
Sergio Ponti.
La ricercatrice Cinzia Allegrucci ha scoperto un nuovo metodo per curare le cellule maligne del cancro, trasformandole in benigne. Il
suo impegno da quando
un’amica morì di tumore.
Alle pagine 4 e 5
A pagina 8
A pagina 7
Rimandato l’incontro tra Asl e Regione per definire date e interventi. L’amministrazione di Gualdo assicura tempi brevi
Primi ritardi su riapertura Calai
SIGILLO Recupero grazie agli studenti
Restaurata Pala Baldeschi
Restaurata la Pala Baldeschi, un
olio su tela del 1600, con cornici
lignee intagliate e dorate, che
rappresenta la Madonna con il
Bambino tra San Giuseppe e
San Francesco.
A pagina 12
COSTACCIARO Prodotti tradizionali
La stagione delle “carline”
Maturano le “carline” la qualità
di cardo selvatico apprezzata sul
Monte Cucco. Un prodotto tipico tutto da rivalutare, ma che si
cucina in pochi locali della zona, nonostante la sua fama.
A pagina 9
SPORT Solo sconfitte dopo partenza Hoxa
Crisi Sigillo senza bomber
La prima sconfitta sotto Natale
era sembrata una coincidenza.
Ma invece dalla partenza di Hoxa per andare nel Gf albanese, il
Sigillo senza il suo bomber non
ha più vinto.
A pagina 18
La foto della chiusura dell’ospedale Calai. In settimana, potrebbero arrivare già le date della riapertura, dopo l’incontro tra Asl e Regione. A pagina 3
Primo piano
giovedì 3 febbraio 2011
Il sindaco di Gualdo
ottimista: «I tempi
non si allungheranno
di molto»
NuovoCalai
slitta apertura
Incontroclou
insettimana
Stiamo procedendo comunque: il
nostro impegno non si ferma e andiamo avanti”. Anche se qualche
giorno di rallentamento lo ha già subito, la volontà è di non imporre un
nuovo stop al cammino intrapreso
per fare dell'ex ospedale Calai una
cittadella della salute. La settimana
appena trascorsa doveva essere quella dell'incontro tra il direttore dell'
Asl 1 Emilio Duca e i capogruppo
nel consiglio comunale di Gualdo.
"Un impegno solo interlocutorio - ha
spiegato Duca -, ma che sono stato
costretto ad annullare e a rimandare
a data da destinarsi per impegni subentrati in Regione e legati al mio
nuovo incarico". Qualche giorno fa,
infatti, Emilio Duca ha avuto, dalla
giunta, l'incarico di dirigente regionale alla sanità (nominati tre nuovi direttori generali, tra cui Emilio Duca,
responsabile dei settori salute, coesione sociale e società della conoscenza). A sostituirlo fino alle nuove
“
“Il progetto per l’ex ospedale
Calai andrà avanti, se ci sono le condizioni per farlo”.
Ha le idee chiare Andrea
Casciari, d’altra parte lui la
Azienda sanitaria locale 1 la
conosce ormai bene. “Ero
nella direzione: sono stato
assunto alla Asl 1 il primo
febbraio 2007. Questo significa che cambio un po’ il
mio ruolo dopo quattro anni
precisi da direttore amministrativo. Una conferma, infatti, la mia, ma con un incarico aggiuntivo, quello di direttore generale”. Conosce
03
L’ingresso dell’ospedale gualdese
Il direttore Asl Duca
ottiene un nuovo
incarico in Regione
nomine alla guida dell'Asl locale,
che comprende l'eugubino-gualdese
oltre che la zona di Città di Castello,
è il direttore amministrativo dell'Asl
1 Andrea Casciari, nominato lo scorso lunedì. L'impegno con Gualdo Ta-
dino e col Calai, però, se lo è preso la
Regione: non è escluso, quindi, che
Duca torni al tavolo delle trattative,
pur se con un nuovo ruolo. "Mi ha garantito - confessa il sindaco di Gualdo Tadino Roberto Morroni - che nei
prossimi giorni ci risentiamo per riprogrammare l'incontro coi capogruppo per la prossima settimana". A
conti fatti, quindi, il fuoriprogramma
è di due settimane, niente, se si considera il tempo già trascorso. Prima
dell'arrivo di Duca, infatti, si era già
aspettato l'avvicendamento e che le
cose all'Asl si assestassero. È già passato un anno, intanto, dalla disponibilità sollecitata dai gualdesi e mostrata dalla Regione a confermare gli
impegni presi nel protocollo d'intesa
firmato 6 anni fa. A marzo, poi, si erano promessi tempi brevi, con l'obiettivo di superare l'immobilismo ma
anche di concretizzare rapidamente
quello che sempre meno somiglia a
un sogno e più a un progetto condiviso. A un anno da quei primi passi e a
3 anni dall'inaugurazione del nuovo
ospedale di Branca, per il Calai si
parla di progetti e piani da confrontare. "Con l'impegno assunto poco prima di Natale, il governatore Marini
aveva dato incarico di stilare una proposta con delle linee guida da sottoporci e che da noi sarà valutato.
Quello che ci auguriamo è che coincida con la nostra proposta, nata da
un tavolo fatto con la giunta e tutti i
capogruppo in consiglio comunale:
rivitalizzare il Calai è così importante
che vogliamo una soluzione il più
possibile condivisa, così che il suo
ruolo sia ancora più forte. Confidiamo che non si verifichi un allungamento dei tempi, perché andrebbe a
inficiare un percorso costruito in un
anno". Nella Città della salute, un
anno fa, si pensava di trasferire una
serie di servizi, tra i quali l'Ente di assistenza e servizi alla persona da potenziare e il centro prevenzione e riabilitazione cardiopatici da riqualificare e rilanciare. "Abbiamo una proposta e vogliamo gestire questo progetto con il massimo consenso. Vogliamo che quell'area si qualifichi come
cittadella della salute e ci aspettiamo
che la Regione rispetti gli impegni
presi. Certo, guardiamo con attenzione al nuovo direttore, anche alla luce
del rapporto avuto con Duca, ma la
decisione spetta alla Regione".
Elisa Venturi
Il progetto di recupero andrà avanti
soltanto se restano le condizioni
perfettamente l’organizzazione che va a guidare, quindi. “Ho collaborato con Duca e con lui abbiamo abbozzato le prime idee di programmazione del 2011.
Questo significa che non
servirà neppure un giorno
per ambientarmi o aggiornarmi su situazioni o per capire dove sono seduto, perché facevo già parte dell'organizzazione”. Sarà, cioè,
fin da subito operativo, nel
segno della (da più parti sperata) continuità. “Non potrebbe che essere così: le cose andranno avanti come da
programma”. Almeno fino
alla nomina del nuovo direttore generale dell'Asl 1, visto che l'incarico di Casciari è temporaneo. “Non so ancora fino a quando, ma è certo che ci sarà una nomina”
già entro l’anno, pare. In
continuità con Duca anche
la voglia di collaborare e di
ragionare insieme, anche
per questo si dichiara fin da
subito disponibile al dialogo
e al confronto. E riguardo al
Calai precisa: “è stato intrapreso un ragionamento e in
questo senso si andrà avanti”. È cauto il nuovo direttore, d'altra parte quando lo
sentiamo ha l'incarico da
meno di 24 ore ma anticipa
Ha le idee
chiare
Andrea
Casciari
direttore
pro tempore
della Asl
dopo la
promozione
di Duca
che ci saranno gli incontri
previsti e, se le condizioni lo
permetteranno e sarà ritenuto, quindi, possibile, allora
si passerà a progettare, insieme, la nuova vita dell'ex
ospedale Calai. Avvocato e
non medico, di Perugia, prima di fare il direttore amministrativo per l'Asl 1 lo aveva fatto già a Perugia dal
2003 al 2007.
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L’Appennino
del futuro
giovedì 3 febbraio 2011
l'Approfondimento
INFRASTRUTTURE E VIABILITÀ Flaminia, Perugia-Ancona, Foligno-Civitanova, ecco i
Tutte “in salita”
le nuove strade
tra Umbria e Marche
’Umbria è disseminata di progetti e canL
tieri che riguardano infrastrutture viarie
che hanno il merito di accorciare i tempi,
ma anche di permettere a chi abita nei centri sorti sulle vie di comunicazione, come la
Flaminia, di non trovare normale un incidente stradale.
Dovrebbero terminare entro quest’anno i lavori sul tratto della SS 3 Flaminia. Qui in
modo particolare, il vero vantaggio non sta
tanto nella riduzione dei tempi di percorrenza (si tratta di risparmiare 5 o 10 minuti),
quanto nella capacità di migliorare il collegamento con i comuni della fascia appenninica, senza passaggi obbligati tra case e fabbriche, con una nuova via libera dal traffico,
senza incroci e precedenze. Il completamento della variante fino a Fossato di Vico metterà in comunicazione le due principali direttrici del Progetto Quadrilatero MarcheUmbria: la Perugia-Ancona e la FolignoCivitanova Marche. Forse la più importan-
te per questo territorio, poiché pensata per
garantire maggior sicurezza alla circolazione
stradale ed eliminare completamente l’attraversamento di Gualdo Tadino.
La piattaforma stradale è larga 10,5 metri e
comprende due corsie di marcia alle quali si
aggiungono due banchine laterali di 1,5 metri. Il nuovo tratto della strada statale 3 Fla-
La sentenza su Valfabbrica
non ha risolto la situazione
che resta in stallo
minia, tra lo svincolo di Cerqueto e quello
con la strada provinciale 241 Gubbio-Gualdo Tadino è stato aperto al traffico nel dicembre 2009, dopo un intervento che ha
comportato un investimento di oltre 17 milioni (oltre agli altri 56 già impiegati per la realizzazione del tratto da Nocera Umbra a
Gualdo Tadino. In attesa del completamento dell’ultimo tratto fino a Fossato di Vico,
dove la nuova Flaminia si ricongiungerà con
la strada statale 318 (direttrice Perugia-Ancona) nel tratto a quattro corsie, per uno sviluppo complessivo di 19 chilometri.
È la Perugia-Ancona l’altro colosso della
progettazione viaria umbra, un tratto percorribile ora, con buona approssimazione e tanta fortuna (ci sono collegamenti dove trovare traffico significa rallentare per molti minuti) in un paio d’ore fino al casello di Chiaravalle. Alcuni tratti di questo collegamento
sono già a quattro corsie (i tempi di percorrenza in questi casi non si possono comprimere), quindi il tempo dei trasferimenti stimato non si dimezza, ma se si considerano i
tratti caratterizzati da molte curve in successione, allora la percorrenza stimata ma abbastanza veritiera può essere anche di 80 minuti circa. Presumibilmente dimezzati, invece, quelli per il tratto tra Valfabbrica e Fossa-
to di Vico che ora richiede una buona mezz’ora in assenza di traffico e che in 15 potrà
essere percorso. Come quello da Fossato di
Vico a Fabriano, che ora richiede una ventina di minuti. Sulla direttrice Perugia-Ancona è impegnata la società controllata Anas
Quadrilatero Marche-Umbria, con lavori in
l'Approfondimento
nodi viari ancora da sciogliere
giovedì 3 febbraio 2011
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A novembre ripartiti i lavori con 25 milioni di euro d’investimento dopo il blocco del Tar risalente al 2007
Tre minuti da risparmiare contro i dieci circa che la strada richiede ora. Ma se c'è una infrastruttura per cui questo non
conta è proprio la Pian d’Assino. Una strada spesso in tribunale vittima dei ricorsi ma anche una strada che, sull'intero
tratto di vittime ne ha fatte e
molte, tanto da meritarsi il titolo di Strada della morte. Il tratto sul quale si opera, però, è
quello compreso tra Madonna
del Ponte (Gubbio) e Mocaiana. I lavori per la realizzazione
della variante alla strada statale 219 di Pian d'Assino in questo tratto sono stati avviati lo
scorso novembre, per un investimento complessivo di circa
25 milioni di euro. Il tracciato
previsto ha una lunghezza complessiva di circa 6 chilometri.
Chilometri preziosi, però, perché consentiranno di evitare
gli attraversamenti degli abitati
di Semonte, Casamorcia, Raggio e Mocaiana, aumentando
Variante di Pian d’Assino in costruzione
Sei chilometri per evitare i centri abitati
Un’immagine della Pian d’Assino
assurta agli onori delle cronache
non solo per i lavori ma anche
per i gravi incidenti
non di poco il livello di sicurezza per utenti e residenti di queste zone. Saranno realizzati
due svincoli (per Gubbio e Mo-
caiana) e la carreggiata a due
corsie, una per senso di marcia, avrà una larghezza di circa
10 metri. Non solo, sono previ-
ste, infatti, otto opere di attraversamento tra sovrappassi,
sottopassi e scatolari oltre a un
ponte (circa 30 metri) per l'attraversamento del fosso San
Donato. È del 2007 il primo
stop all'iter, nella fase di trasferimento della proprietà della
strada da Regione ad Anas, che
aveva comportato la necessità
di aggiornare il progetto agli
standard di legge per le strade
statali. Il Tar aveva accolto il ricorso di alcuni proprietari, rendendo necessaria una nuova
Conferenza dei servizi.
L’obiettivo è dimezzare i tempi di percorrenza
corso per circa 485 milioni di euro di investimenti che prevedono la costruzione di una
variante a 4 corsie. Tra Pianello e Valfabbrica i cantieri sono aperti da gennaio del
2009.
La stessa Quadrilatero sta lavorando anche
sul versante marchigiano, nei tratti Fossato
di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico. Sul tratto tra Valfabbrica e Casacastalda, invece, è impegnata l'Anas ma i lavori sono bloccati a causa di un ricorso al Tribunale amministrativo da parte di una delle imprese escluse dalla gara d’appalto. Dall’assegnazione, il completamento previsto è in cir-
ca due anni, ma dopo le motivazione della
sentenza del Tribunale amministrativo regionale, recentemente depositate a Roma,
la situazione di stallo non si è certo movimentata, restando la questione ancora con
un grosso punto interrogativo.
Elisa Venturi
LA DUE MARI Quella galleria della Guinza, diventata simbolo delle lungaggini nei lavori
Grosseto-Fano e quei 300 chilometri
mai completati dagli Anni Sessanta
PERUGIA - Non corre parallela a nessuna via
già esistente. Per questo è ora impossibile prevedere di quanto si possano ridurre i tempi di
percorrenza per la Fano-Grosseto, la cosiddetta strada dei due mari. Il tragitto ora richiede 4 ore circa, ma tratti del percorso non sono
ancora stati progettati e altri saranno completamente nuovi. Un corridoio, quello della E78,
sostenuto da molti fin dagli anni ‘60 (a quegli
anni risalgono alcuni progetti di massima) poiché capace di collegare Tirreno a Adriatico e
che ha origine sulla via Aurelia all'altezza di
Grosseto e conclusione sull'autostrada A14,
in corrispondenza del casello di Fano. Circa
270 i chilometri in tutto, dei quali circa il 65%
in Toscana, il 30% nelle Marche e il 5% in Umbria.
Impossibile fare una stima sul percorso completo. Quello che è possibile fare, però è calcolare, con una stima e una buona approssimazione, che richiede circa 80 minuti il tratto
San Giustino-Acqualagna, un tempo che la
nuova arteria potrebbe ridurre della metà. Al
settembre 2010, l’Anas parlava di 113 chilo-
metri dell'intero tratto già completati o in via
di completamento. La Grosseto-Fano nel Tratto Selci Lama-Santo Stefano di Gaifa attraversa le regioni Umbria e Marche: in questo tratto
sono stati ultimati i lavori per circa 10 chilometri, ma poiché privi di collegamenti con la viabilità esistente, non sono aperti al traffico.
L'importo complessivo previsto per il completamento dell'intero tratto è stimato in 2,6 miliardi di euro e la principale criticità per la realizzazione dell'itinerario è nel tratto Le VilleParnacciano che comprende l'intersezione del-
la E78 con l'asse E45 Orte-Ravenna, a causa
della divergenza delle posizioni tra le due regioni Toscana e Umbria territorialmente competenti. Nel maggio 2010 si è arrivati alla condivisione di un tracciato e questo ha permesso di
sbloccare l'iter realizzativo del tratto che comprende anche il completamento della galleria
della Guinza, che unisce e separa Umbria e
Marche. Una galleria ancora non collegata
con la viabilità esistente e in cerca di finanziamento, ma che ora è in progettazione.
E.V.
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giovedì 3 febbraio 2011
Gualdo Tadino
’è un calo di spettatori
C
dovuto alla concorrenza della multisala di Fabriano, che ha vietato di proiettare in contemporanea le stesse pellicole alla sala cinematografica gualdese. I film migliori arrivano in ritardo e
questo incide sugli incassi.
Il cinema gualdese Don Bosco compirà tra qualche mese la bellezza di 80 anni (12
maggio prossimo). Un'età
avanzata, che inizia a farsi
sentire, nei confronti delle
più giovani e moderne multisale di città vicine come Fabriano o Foligno, che stanno
togliendo pubblico ad una
delle sale cinematografiche
più antiche dell'Umbria (è
stato ritrovato un documento risalente al 1931, in cui si
autorizzava l'apertura e la
proiezione del primo film).
"La situazione del Cinema
dei Salesiani è un po' critica
- sottolinea il direttore Don
Nicola Cupaiolo -, il numero
di spettatori medio per ogni
film non è molto elevato e
questo comporta incassi bassi. Fortunatamente, però,
riusciamo ancora a tirare
avanti, perché in primis ci sono dei volontari che ci aiutano nella nostra attività, facendoci abbattere dei costi
“Ma voglio ringraziare i volontari
che ci aiutano nelle proiezioni”
L’accorato appello di Don Nicola dei salesiani
per salvare il Don Bosco dalla chiusura se da
Fabriano continuano a mandare le pellicole in ritardo
CINEMA Appello di Don Nicola sulla sala dei salesiani nel mese degli 80 anni della struttura
Prime visioni, cinefili costretti ad andare a Fabriano
Pellicole in ritardo per far concorrenza al Don Bosco
di gestione ed, in secondo
luogo, perché quando proiettiamo film importanti, qualche bell'incasso ancora si registra e ci permette di respirare. Ad esempio il film
"Che bella giornata" di
Checco Zalone, pur uscito
da noi con due settimane di
ritardo rispetto alla concorrenza, ha fatto registrare nell'
ultimo fine settimana più
spettatori del multisala di Fabriano".
A riguardo appare paradossale e penalizzante un divieto
imposto direttamente dal cinema marchigiano.
"Il gestore del locale fabrianese - prosegue Don Nicola
- è anche distributore delle
pellicole che noi proiettiamo. Per tutelare i suoi incassi, ha così ben pensato di vie-
tare la proiezione simultanea dei film trasmessi dal
suo multisala nei cinema delle città vicine, tra cui quello
di Gualdo Tadino. Le pellicole migliori ci arrivano,
quindi, in ritardo di qualche
settimana. Per questo moti-
vo vorrei dire ai gualdesi di
avere la pazienza di aspettare qualche giorno in più, per
vedere i film migliori da noi.
Sarebbe bello togliere un po'
di spettatori a Fabriano.
Noi, in ogni caso, cerchiamo
di fare il possibile per offrire
ai gualdesi degli spettacoli
sempre nuovi ed interessanti. Come programma proiettiamo nel fine settimana un
doppio film: la domenica pomeriggio c'è una pellicola
adatta ad un pubblico di ragazzi, mentre il sabato e la
domenica sera ci rivolgiamo
agli adulti".
Nell'epoca in cui le multisale dettano e decidono a proprio piacimento le leggi di
mercato, a discapito dei cinema più piccoli, che hanno
minore forza economica, occorre, in alcuni casi, cercare
di salvaguardare la storia. Il
Cinema Don Bosco fa parte
della vita di tutti i gualdesi e
sarebbe un peccato mortale
vederlo in futuro chiuso. Pazientare qualche giorno in
più, per vedere un film, in
questo caso, vorrebbe dire
continuare ad avere un cinema ed uno svago in più, nei
prossimi anni, a Gualdo Tadino.
Luca Comodi
Gualdo Tadino
giovedì 3 febbraio 2011
STORIE L’impegno di Cinzia Allegrucci dopo la scomparsa di una amica
' il 13 Gennaio. Il TeleE
graph, importante testata Inglese, e la Bbc, con tanto di intervista, danno la notizia strabiliante di una ricerca
di un team dell'Università di
Nottingham, pubblicata dalla prestigiosa rivista internazionale the Journal Molecular Cancer: La dottoressa
Cinzia Allegrucci è in prima
linea nella scoperta di una
modalità di trasformare cellule maligne in benigne,
bloccando la loro diffusione
nell'organismo.
Normalmente la divisione
cellulare è controllata da geni specifici che uccidono o
distruggono le cellule danneggiate, ma nel cancro il
processo di “pulizia” dalle
cellule malate non funziona
correttamente perché i geni
naturali soppressori del cancro, che possiamo per semplicità immaginare come interruttori, sono spenti, disattivati dalla malattia. L’approccio rivoluzionario funziona nel riaccendere questo interruttore utilizzando proteine estratte dalla salamandra.
Nel 100% dei test eseguiti
sugli animali (doveroso impiego per arrivare all’uomo
secondo la normativa internazionale) l’iniezione di queste proteine blocca lo svilup-
Scoperta anti cancro di una ricercatrice
Nuovo metodo per fermare cellule maligne
Scoperto gene per trasformare
le cellule maligne in benigne
dalla ricercatrice Allegrucci
po del cancro e il suo diffondersi nell’organismo ed ora
si spera che una Compagnia
Farmaceutica sia presto interessata al suo sviluppo sull’uomo.
L’ufficiale scientifico della
“Ricerca sul Cancro Britannica” fa sapere che questa
importante scoperta porterà
a nuovi trattamenti anti cancro che utilizzeranno come
tecnica la “riprogrammazione” delle cellule tumorali in
benigne.
Una occasione di orgoglio e
di gratitudine verso questa
giovane dottoressa gualdese,
con la speranza di veder proseguita e sviluppata la sua ricerca. Attualmente Cinzia è
Professore alla facoltà di Medicina dell'Università di Nottingham e specializzata in
biologia cellulare e genetica
molecolare. Con la forza della conoscenza, la sua tenacia, la sua caparbietà nel voler vedere realizzato un sogno, non intravedendo sbocchi nel mondo Universitario
Italiano, si è specializzata lavorando a Boston, Stoccolma e poi a Nottingham.
I primi anni sono da ricercatore, ma in qualità di Professore Cinzia ha il suo gruppo
di Ricerca e l'Università di
Nottingham le approva il
suo progetto di Ricerca. In
una lettera del 2008 scrive
queste parole : "Finalmente
ce l'ho fatta. Ho vinto un posto qui all'Università di Nottingham. Ancora non ci posso credere, potrò avere un
gruppo di ricerca tutto mio e
finalmente lavorerò su quello che voglio. Con la morte
di Monica ho fatto una promessa a me stessa... ce
l'avrei fatta un giorno a lavorare nella ricerca sul cancro
07
MALTEMPO
Incerta l’entità degli aiuti
e questo è quello che farò.
Ho presentato un progetto
sul ruolo delle cellule staminali nel cancro e sono così
entusiasta che sia piaciuto…!”
Il riferimento va a Monica
Bartoccioni, scomparsa sul
fiore degli anni per una malattia incurabile.
Nel caos completo in cui vivono le istituzioni la forza
della conoscenza irrompe,
alimenta aspettative individuali e collettive e provvede
allo sviluppo reale e concreto di un paese che purtroppo
non è il nostro, ma l’Inghilterra.
E' vero che certe scoperte
hanno significati globali, ma
spiace pensare che per tanti
scienziati italiani non ci sia il
degno spazio che invece è riservato alla mediocrità, all’assenza di talenti, alla volgarità
e ci vorrebbero illudere che
fiumi di denaro possano invece scorrere solo per pura
generosità.
Insomma, il successo di Cinzia nasconde una duplice
speranza. Da un lato quella
dei giovani che cercano di ritagliarsi un posto nel mondo
del lavoro, dall’altro quello
delle persone malate di cancro.
Alberto Stocchi
Piogge alluvionali
Risarcimenti
forse a maggio
“È ancora incerta l’entità
delle risorse che verranno
messe a disposizione dal
ministero per il ripristino
delle infrastrutture e delle strutture danneggiate
dalle piogge alluvionali
del gennaio 2010: si presume che nel prossimo
mese di maggio si potranno avere risposte ed in
quel caso si procederà al
risarcimento dei danni”.
Così l’assessore regionale, Fernanda Cecchini, rispondendo ad una interrogazione di Andrea Smacchi (Pd) che chiedeva
chiarimenti relativi alle risorse disponibili per il soddisfacimento delle potenziali richieste di contributo e della tempistica dei risarcimenti in relazione all’evento calamitoso del 5
e 6 gennaio dello scorso
anno per il quale “sono arrivate presso le rispettive
Comunità montane, segnalazioni di danni alle
strutture aziendali, a strade interpoderali” anche
nel comune di Gualdo.
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giovedì 3 febbraio 2011
Gualdo Tadino
ISTRUZIONE
Alla scuola Tittarelli il racconto di una gualdese sulla morte del padre ucciso dai nazisti durante la guerra
Riflessione con gli studenti delle elementari sulla giornata della memoria
Non è facile affrontare con i bambini
gli eventi legati alla “giornata della memoria”. Ma si può sempre scegliere di
far meditare i bambini sul tema della
pace e quello della guerra e su ciò che è
rivolto al bene e ciò che invece intende
distruggerlo,cercando di far emergere
quale sentimento è opportuno scegliere, per evitare gli errori che il passato ci
pone continuamente davanti. Ed è questo l’intento che ha spinto le insegnanti
della quarta e quinta della Scuola primaria “Tittarelli” a ricordare questa ricorrenza facendo conoscere ai loro
alunni l'opera dello scrittore gualdese,
Mario Anderlini, “Piazza Martiri della
Libertà” e, in particolare, il racconto
che la gualdese Margherita Baglioni ha
consegnato all'autore, in merito alla
morte di suo padre, ucciso dai nazisti,
durante la seconda guerra mondiale.
Nel racconto non si parla né di popolo
ebreo né di deportazione, ma attraverso
l’incontro con l’autore e la protagonista
della storia, i bambini hanno avuto modo di meditare sulle nefaste conseguenze che la guerra necessariamente comporta, su quanto sia facile annientare le
coscienze e dirigerle verso il male e su
quanto sia impegnativo costruire un
cammino di pace,in cui ad emergere siano i valori di solidarietà e uguaglianza.
Rossella Gaggioli
A sinistra
Margherita
Baglioni e a
destra Mario
Anderlini
(autore del
libro)
CULTURA Iniziativa del Comune per restituire alla cittadinanza i documenti dell’identità gualdese
Presto riapriranno gli archivi storici
Impegno per due giorni a settimana
remila documenti del
T
fondo notarile originale
dal 1373 al 1800, 464 pergamene risalenti fino al 1199, il
fondo catastale dal 1374 al
1833, duemila buste dell’archivio amministrativo, centinaia di documenti anche di
Sigillo, Fossato e Nocera. Riaprirà presto l’archivio storico
comunale di Gualdo Tadino.
Due giorni alla settimana,
stando alle prime indiscrezioni. Ma c’è già il nulla osta da
parte della Soprintendenza ai
Beni culturali di Perugia.
A darne notizia è Sergio Ponti, la persona indicata per ricoprire l’incarico di archivista,
in attesa dell’incarico ufficiale. Ponti è il rappresentante
gualdese e membro del comitato scientifico dell’associazione Libera Storia. La collaborazione tra Ponti e l’amministrazione locale è nata proprio grazie all’organizzazione.
Un impegno per riscoprire
l’identità della città di Gualdo e dei suoi abitanti. “Oggi
Lo studioso Sergio Ponti
Il Comune aderisce
a Libera Storia
“Dopo l’involuzione
delle Pro Loco
un’alleanza
verso l’esterno”
l’esperienza delle Pro Loco e
delle associazioni che promuovevano la cultura all’interno delle amministrazioni
locali - spiega Ponti - è cambiata. Le ragioni sono duplici.
Da una parte le Pro Loco non
sono più sufficienti, hanno
subito una involuzione. Nel
territorio ci sono 110 associazioni che si sono trasformate,
non hanno più la riscoperta
dell’identità negli obiettivi,
ma sono diventate sagre e sale da ballo. La seconda ragione è l’esigenza oggi di rappre-
sentare la cultura di un comune in un mondo globalizzato,
che quindi ha necessità di
confrontarsi di più con l’esterno”.
Uno dei primi passi dell’incontro tra comune e Libera
Storia è stata proprio l’accele-
razione nella apertura degli archivi. Con il placet della soprintendenza, non appena sarà ufficializzato l’incarco a
Ponti, le migliaia di carte contenute nell’archivio saranno
consultabili due giorni alla
settimana. Documenti risa-
lenti fino a tredicesimo secolo che oggi consultano studenti o studiosi, ma che si limitano al documento da ricercara, non a un approfondimento storico delle radici di
un paese.
Aldo Fiordelli
I GIOCHI DE LE PORTE Intervista al priore di San Martino. “Affiatamento, determinazione e serietà” le regole della preparazione alla sfida
’edizione 2011 dei Giochi de le Porte
sembra ancora molto lontana, eppure
il motore che da impulso a questa manifestazione è sempre in continuo movimento.
Grandi novità a San Martino dove il ben noto portaiolo Stefano Tittarelli succede al veterano Fabio Ippoliti, prendendo in mano
le redini della porta che quest’anno è riuscita a far parlare di se e a dimostrare il proprio
valore conquistando il tanto agognato palio
settembrino. Lo abbiamo incontrato per conoscere più da vicino l'emozione che si prova nel sentirsi acclamato dai propri portaioli. Che cosa ha significato per te ricevere la
nomina da Priore? “Dopo tanti anni di permanenza a San Martino, credo che raggiungere il priorato sia il riconoscimento più alto, una gratificazione umana e personale,
L
Tittarelli successore del veterano Ippoliti
alla guida della porta del palio settembrino
per chiunque dedica tempo, passione ed
impegno alla porta d’appartenenza. Un onore davvero grande che comporta, chiaramente, anche degli oneri verso i propri portaioli, e che sono ben felice di adempiere”.
Quale è a tuo giudizio il ruolo che più propriamente riveste il Priore all'interno della
propria Porta? “Credo che il Priore rappresenti una sorta di coordinatore, colui che è
o dovrebbe essere capace di raccordare al
meglio le varie anime di cui si compone la
porta e dare la propria impronta gestionale”. Adesso che sei diventato Priore… Quale è la prima cosa che ti proponi di fare?
“Non sono in vista dei cambiamenti, dato
che al momento l’equilibrio di Porta San
Martino è molto stabile. In corso d'opera
tuttavia e solo se si renderanno necessari,
verranno concordati e condivisi con i vari
responsabili dei diversi settori, di cui è composta la porta, eventuali allineamenti o modifiche”. Esprimi in tre parole gli elementi
che meglio contraddistinguono la tua Porta… “Beh, è difficile sintetizzare solamente
con tre aggettivi la nostra Porta. Tuttavia,
credo che lo spirito dei nostri portatoli possa riassumersi in questo modo: affiatamento, determinazione e serieta”. C’è qualcosa
nella modalità in cui sono strutturati attualmente i Giochi de le Porte che vorresti mo-
dificare o novità che desidereresti introdurre? “Se avrò modo di poter esprimere un
mio parere personale o verrò chiamato a farlo con i responsabili, in particolare della
commissione tecnica, proporrei la revisione degli orari della sfilata del sabato sera, visto che, in questi ultimi anni, abbiamo constatato che tende a terminare troppo tardi.
Ciò non consente ai portaioli e al pubblico
che ha scelto la nostra città e i Giochi, di godere pienamente dello straordinario spettacolo che tutte e quattro le porte insieme sono in grado di offrire. Uno spettacolo il cui
livello è sensibilmente cresciuto in questi
ultimi anni. Per il resto, i Giochi de le Porte
sono, a mio avviso, una macchina che sta
funzionando a pieni giri”.
Rossella Gaggioli
Costacciaro
giovedì 3 febbraio 2011
09
GASTRONOMIA Maturano i cardi dei prati montani, ma in tavola rischiano l’estinzione
La stagione delle “carline”
Bene con la neve quelle 2011
Una specialità
ancora da valorizzare
A destra, le “carline”
come si trovano in natura
Sopra un piatto cucinato
’ la stagione delle “carliE
ne” nel versante del Monte Cucco che scende a Costacciaro, ma in tavola arrivano sempre meno, si privilegia
i più semplici cardi e la specialità locale rischia l’estinzione
gastronomica. La “Carlina
corymbosa”, ha è ottima da
mangiare sia nel ricettacolo
fiorale, chiamato “cuore” sia
nelle radici. Si tratta di una
specie di cardo dei prati montani, dal gradevolissimo sapore di carciofo e che si avvicina
anche al sedano come i cardi
tradizionali. Assomiglia al sedano come forma infatti ed è
molto affine al carciofo come
sapore ma a differenza del carciofo, suo stretto parente, il
cardo viene coltivato, almeno
per l’ambito culinario, per i
suoi gambi che sono lunghissi-
mi: dai 60 ai 150 cm. Lo si trova in inverno. Ha un gusto caratteristico e amarognolo. Pregiati i cardi gobbi del Monferrato (ma che si trovano anche
in Umbria e Toscana) e ancor
di più le “carline” un tipo di
cardo selvatico, risorsa naturale e culturale del versante costacciarese del Monte Cucco
che potrebbe essere anche valorizzata meglio sia dalle isti-
tuzioni locali, sia dalla ristorazione. “Trovarle non è semplice” spiega Paola Martella del
ristorante Villa Pascolo. “Le
conosco. Si facevano anche
crude in insalata” spiega ancora la Martella. Infatti quando
le temperature scendono sotto lo zero e arriva la neve, i cardi congelano e s’inteneriscono naturalmente. Manuela
Agostinelli del Rifugio di Pian
delle Macinare conferma che
si trovano “ma abbiamo aperto quest’anno, stiamo cambiando il menu, come ad
esempio la frittata con la santoreggia che si trova sul Montecucco, ma non cuciniamo
le ‘carline’”. “Invece è una tradizione di eccellenza - conferma Euro Puletti, esperto di
storia dell’Appennino - e va valorizzata”.
Aldo Fiordelli
SALUTE Al via campagna di prevenzione
Visite ed esami gratuiti
per tumore alla tiroide
E' possibile prenotare visite mediche e controlli gratuiti per
prevenire i tumori alla tiroide. La proposta arriva dall’“Associazione Altotevere Contro il Cancro” in collaborazione
con la ASL N.1. Per saperne di più e per prenotare una visita, si può chiamare l’Associazione dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30 al numero 075.855.02.22 oppure inviare una mail a [email protected]. Nei giorni scorsi aveva colpito molto il racconto di un attore in un settimanale nazionale. “Lo scorso ottobre sono stato operato per un tumore alla
tiroide, poche settimane dopo il mio matrimonio con Ilaria,
la donna che amo da dieci anni”. Maurizio Aiello ha raccontato così la sua malattia sulle pagine del settimanale ’Gente’. L’attore napoletano tornato tra i protagonisti della soap
opera ’Un posto al sole’ spiegava di aver scoperto il tumore
“per caso, facendo da testimonial per ’Race of the cure’”,
proprio una campagna di prevenzione contro i tumori.
10
Fossato di Vico
giovedì 3 febbraio 2011
RICORRENZE Festeggiato il santo patrono con rinnovato spirito di solidarietà
Sei borse studio agli alunni migliori
per un San Sebastiano impegnato
ono arrivate le prime borse di studio in occasione
di San Sebastiano. Non solo
appuntamenti tradizionali,
ma anche rinnovato impegno di solidarietà.
Fossato di vico ha festeggiato
in maniera solenne il suo
Santo Patrono con le associazioni locali presenti, dall’Avis , alla Misericordia al
gruppo arcieri di Fossato e
Valfabbrica, alle congregazioni di San Sebastiano di Gualdo e Nocera, autorità militari
e religiose dal sindaco di Fossato Monacelli con la giunta
al completo, i vigili urbani i
carabinieri della locale stazione e con somma sorpresa il
Capitano Iannicca comandante del territorio ha mandato a presenziare la cerimonia due carabinieri in alta
uniforme come non si vedeva da diversi lustri. Durante
la cerimonia è stata presentata alla comunità la neo-nata
confraternita di San Sebastiano di Fossato, la cui vesti-
S
Tutti i nomi degli studenti
premiati dall’amministrazione
ARCO STORICO
Sfida dominata dal maltempo nella palestra Vannucci
Valfabbrica si riprende il palio
A vincere sia stato soprattutto il maltempo in questa domenica di festa in onore del patrono San Sebastiano dove a farla da padrona è stata la neve ed il freddo pungente. Le avverse condizioni climatiche hanno compromesso in parte le celebrazioni, la processione del Santo è stata purtroppo annullata per il rischio di scivolare a causa
del gelo, ed è stato necessario lo spostamento della contesa dell'arco storico in una sede diversa da quella certamente più suggestiva ma impraticabile delle “rughe”. La
gara è stata disputata presso la palestra delle scuole medie Vannucci ed ha visto la vittoria finale degli arcieri di
Valfabbrica. Dopo la prima fase dedicata al tiro al bersaglio è stata la volta dell'atto finale a cui hanno preso parte i due arcieri per ogni compagnia con il punteggio più
alto. A difendere l'onore della compagnia del Medioevo
fossatano i veterani Daniele Armillei e Giuseppe Merollini purtroppo usciti sconfitti nel tiro al piattello per uno
a zero contro il binomio di Valfabbrica formato da Benedetto Vagni e Simone Pennacchi. Lo stupendo palio disegnato dall’artista Roberto Belardi, torna in mano ai rivali di Valfabbrica che si aggiudicano il torneo per la terza volta vendicando la sconfitta subita lo scorso anno.
William Stacchiotti
zione avverrà il giorno del giovedì Santo. Al termine della
cerimonia il sindaco Monaceli ha ringraziato gli intervenuti ed ha assegnato degli attestati di merito a undici ragazzi delle scuole primarie e
secondarie che nell’anno scolastico 2009/10 hanno ottenuto votazioni del 9-10. I ragazzi premiati sono stati: Bardin Alessandro, Bazzarri Nicola, Sabinalex Dabos, Cresta Aurora, Rexa Gabriele,
Spogli Chiara , Del ventura
Matteo, Giacomini Sara ,
Giombetti Ilari, e le sorelle,
Monacellli Agnese e Irene.
A tre ragazzi della scuola primaria e tre della scuola secondaria sono state poi assegnate le borse di studio "san
Sebastiano" sulla base di ulteriori parametri, borse di
studio di 250 euro messe a
disposizione dall'amministrazione comunale che verranno liquidate in seguito dall'
istituto comprensivo.
Marcello Bianchini
Scheggia
giovedì 3 febbraio 2011
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VIABILITÀ Intervento dell’amministrazione per migliorare decoro e sicurezza
Una nuova luce per le strade
Rinnovamento su 500 lampioni
capoluogo aveva fatto da
Idallapripista,
ma l'intento, già
2009, era di proseguire su
Investimenti mirati
anche al risparmio
tutto il territorio. Nel segno
del risparmio energetico e di
un minor inquinamento luminoso (anche considerato che
nella zona c'è un osservatorio
astronomico), quindi, saranno presto adeguati tutti i punti luce della rete di pubblica
illuminazione del territorio di
Scheggia e Pascelupo. Con
un progetto, tra l’altro, che
promette di ripagarsi da solo.
“Da un paio d’anni il Comune si è dotato di un Piano di
Illuminazione Comunale spiega il sindaco Giovanni
Nardi - che ha dato il via a
un’analisi dell’illuminazione
pubblica per tutto il territorio. Sono 200 i punti luce già
adeguati, mentre sono 500
quelli sui quali si interverrà.
Per questi punti luce ormai
obsoleti, infatti, si ha una spesa annuale di energia elettrica di 46.900 euro”. Dopo l'intervento previsto, invece, si
pi illuminanti che, su tutto il
territorio comunale, saranno
equipaggiati con lampade al
sodio ad alta pressione e con
potenza idonea a garantire valori di illuminamento superiori agli attuali e che sono dotato di una base di aggancio
che contempla la possibilità
di disporli sia su testa palo
che su pali a frusta. “Dopo gli
interventi di qualificazione
nel capoluogo che sono stati
fatti negli ultimi anni, ora il
progetto si estende al resto
del vasto territorio, proseguendo, così, l'impegno dell'
amministrazione comunale
nella direzione del risparmio
energetico e, ovviamente,
della riduzione dell'inquinamento luminoso e delle immissioni di Co2 in atmosfera”.
Elisa Venturi
avrà un risparmio medio del
54% di energia al lordo della
quota fissa. “Non è che sui
46.900 euro si risparmia il
54% - spiega il vicesindaco
Gaetano Lupini - perché una
parte dell’energia elettrica ha
un costo fisso, però il risparmio sarebbe sull’ordine dei
16mila euro l’anno: dilazionare questi interventi in circa
dieci anni, infatti, consente
all’opera di pagarsi con il risparmio che si ottiene sulla
fornitura dell’energia elettrica”. In pratica nessuna spesa
per le casse del Comune e,
anzi, guadagnando qualcosa
si potrà intervenire sulla rete
pubblica. Una volta espletato
il bando, a partire dal mese di
marzo saranno sostituiti tutti
i corpi illuminanti ormai obsoleti. Circa 500 i nuovi cor-
Bando del comune per concessioni funerarie
Nuove aree del cimitero
disponibili per cappelle
A differenza di tanti comuni italiani in cui trovare un posto al cimitero è un’impresa, aree del campo santo di
Scheggia sono disponibili per la costruzione di cappelle
ed edicole funerarie. Differenti sono le superfici e i prezzi disponibili per le concessioni e le successive assegnazioni seguiranno l’ordine cronologico, stabilito dall’ordine di arrivo e di protocollo della relativa istanza.
Per fare la richiesta di concessione può essere utilizzato
il modello già predisposto e disponibile nell’ufficio di polizia municipale del comune di Scheggia e Pascelupo.
Chiunque fosse interessato all’acquisto di una concessione, però, può prendere visione della documentazione tecnica nell’ufficio di polizia municipale del Comune in
piazza Luceoli, nello stesso ufficio nel quale è impossibile inoltrare la richiesta.
E.V.
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Sigillo
giovedì 3 febbraio 2011
A destra la “pala”
restaurata
e il vescovo Sorrentino
tra gli invitati
alla tavola rotonda
per l’inaugurazione
estaurata la Pala BaldeR
schi, un olio su tela del
1600, con cornici lignee intagliate e dorate, che rappresenta la Madonna con il Bambino tra San Giuseppe e San
Francesco e che ora, dopo la
cerimonia che ha presentato
l’accurato restauro lo scorso
15 gennaio, è conservata nella piccola cappella a sinistra
prima dell’altare maggiore,
nella chiesa di Sant’Agostino
di Sigillo con tanto di sistema
di allarme. A dare valore a
questa pala, infatti, è la possibilità di offrire una preziosa
opera in più ai turisti in visita
alla zona, ma anche il fatto
che a curare il restauro, negli
anni, sono stati alcuni sigillani, quelli che hanno frequentato l’'Istituto Mazzatinti di
Gubbio, al quale il restauro
ARTE Restauro studenti per opera a Sant’Agostino
La Pala Baldeschi
portata a nuova vita
del dipinto era stato affidato
nel 1991. Buono lo stato di
conservazione, se non fosse
che la zona centrale della tela
originale era stata tagliata per
inserire un’altra tela più tarda
(ottocentesca) raffigurante
una Madonna con Bambino
con una propria cornice. “Gli
allievi, adeguatamente seguiti, si sono occupati del restauro dell’intera opera, compresa la cornice in legno”. Nel
fregio centrale, il cui autore è
ancora sconosciuto anche se
viene spesso attribuito al pittore
Bernadino
Brozzi
(1575-1617), è inserita la
scritta Maria Mater Gratia
Recti Diligum Te e due angeli in volo sorreggono una corona sopra la Madonna. In basso, poi, c’è lo stemma della famiglia Baldeschi ai lati del
quale si leggono i nomi dei
committenti Angelo Baldeschi e Tarduccio e la data:
1611. Baldeschi fu un capita-
no sigillano (non specificato
se di ventura o al servizio di
Perugia) sposato con donna
Turpina degli Adriani. Insieme fecero molte donazioni
per la loro terra d’origine tra
cui la commissione di opere
d’arte e la fondazione del
Monte di Pietà. Dalle notizie
riportate da don Domenico
Bartoletti, il dipinto, fin dal
1647 si trovava nella chiesa
di Sant’Agostino.
Hanno partecipato alla tavola rotonda sul tema: “Il ruolo
dell’istituzione scolastica nella conservazione del patrimonio artistico” tra gli altri, il sindaco, il professor Missaglia,
Monsignor Domenico Sorrentino, Giuliano Granocchia, assessore alle Politiche
del Lavoro e dell’Istruzione,
l’architetto Scoppola, direttore generale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Domenico Petruzzo, dell’Usr regionale, Vittoria Garibaldi, Soprintendente per i
Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria,
padre Ferdinando Dell’Aquila, Parroco di Sigillo e Isidoro
Bacchiocca, docente di restauro e conservazione dei
Beni Culturali.
TRAFFICO
Parcheggi e camion, ecco cosa cambia nella circolazione
Rivoluzionata la viabilità della Flaminia
Alleggerire il traffico in alcune vie e consentire il parcheggio dei camion fuori dalle zone residenziali. Per
questo la circolazione a Sigillo ha subito qualche modifica. Specie nei primi giorni, quindi, è importante fare
molta attenzione alla nuova segnaletica. Le modifiche
più importanti
riguardano via
Flaminia e via
della Rocca, zone nevralgiche
del paese e nelle quali si registrano problemi
specie perché il
parcheggio dei
veicoli a volte
ostacola la circolazione. Una soluzione quella
La mappa della nuova viabilità
prospettata
che, secondo l'amministrazione, alla lunga può essere
la soluzione. "Abbiamo rifatto il massicciato - spiega il
sindaco Coletti - e imbrecciato la zona davanti al parco
Carlo Alberto Dalla Chiesa così da ottenere un’area da
adibire a parcheggio, specie in funzione degli autotreni
(che non saranno più parcheggiati nell’area residenziale) e che, nella bella stagione, può essere utilizzato per
feste ed eventi in maniera più funzionale di quanto si
faccia ora". In via Flaminia, quindi, è stato previsto il
senso unico di marcia nel tratto compreso tra via Agostinelli e l’incrocio con via delle Mura. E un senso unico è
previsto in via della Rocca, nella parte discendente nel
tratto che va dall’ufficio postale fino all’intersezione
con via Brunozzi (per una ventina di metri circa).
E.V.
Nocera Umbra
giovedì 3 febbraio 2011
on le ennesime dimissioC
ni del presidente della
Umi 1 (unità minima d’intervento), si riapre il dibattito sul
futuro del centro storico nocerino in considerazione di
un’ampia parte di abitato rimasta ferma dal 1997 al 2010. La
Umi 1 è una delle più vaste
unità d’intervento (suddivisioni dei lavori di ricostruzione)
del centro storico, che va da
Porta Vecchia a Porta San
Martino, comprendendo edilizia privata, di proprietà ecclesiastica e comunale; fra gli edifici più importanti, la chiesa
di San Filippo e i cosiddetti
Portici, ma anche una buona
porzione delle mura medievali. Ripercorrerne la storia non
è semplice, ma utile a capire
come si sia arrivati alla fase
odierna. A ripercorrere i fatti,
l’assessore alla ricostruzione
Carlo Orgnelli, che spiega come, dopo i danni del sisma, la
concessione contributiva sia
stata rilasciata il 19 novembre
2003. Nel 2004, la gara di appalto europea viene vinta da
un raggruppamento di imprese, fra le quali la ditta Mantelli; ma i lavori non possono partire per un ricorso al Consiglio
di Stato da parte di un’altra impresa concorrente alla gara di
appalto. Fino al 2009 si resta
in attesa della sentenza e nel
frattempo si dimette il primo
Dopo 13 anni restauri a singhiozzo
Chiesa e muri medievali disastrati
La chiesa di San Filippo, i Portici
e una buona parte delle mura medievali
ancora danneggiati dopo il terremoto
TERREMOTO Il consigliere Laloni: “Presto un nuovo presidente, intanto i lavori andranno avanti”
Nocera non supera il sisma, ricostruzione lenta
Valzer di dimissioni e il centro storico è in stallo
presidente del consorzio della
Umi 1, Fabio Patumi, proposto dalla amministrazione Petruzzi, che, secondo le parole
di Orgnelli, «si era arrogata impropriamente il diritto di scelta, in quanto dava per scontato che la superficie pubblica
superasse il 51% delle quote
millesimali, contro la reale
quota di circa il 37/38%. A Patumi succede Angelo Frillici prosegue l’assessore alla ricostruzione - che dopo pochi mesi di lavoro viene costretto a
rassegnare le dimissioni, sfiduciato dall’assemblea dei proprietari; viene così eletto Gil-
berto Spreca e, con il supporto dell’attuale amministrazione comunale, si firma il contratto di appalto con l’impresa
Mantelli». Finalmente, il 26
luglio 2010, partono i lavori di
ricostruzione. Nella sua spiegazione, l’assessore Orgnelli ricorda inoltre che «grazie agli
uffici della ricostruzione vengono recuperati anche 600 mila euro e i lavori procedono
spediti, ma l’ultimo presidente pochi giorni fa si dimette».
Nella sua nota seguita alle dimissioni, Spreca ha sottolineato che sono stati diversi i problemi a fermare i cantieri e
13
che i lavori sono rimasti bloccati; il presidente dimissionario ha anche suggerito, però,
la necessità che fosse l’amministrazione comunale a prendere in mano la presidenza
della Umi 1, in modo che responsabilità e potere decisionale coincidano. L’assessore
alla ricostruzione ha invece ribattuto che le dimissioni sono
dovute all’aver «cercato di dirigere il consorzio con una logica errata, pensando fosse possibile farlo tramite telefono o
mail», sottolineando come
l’amministrazione abbia messo a disposizione tutti gli uffici
comunali. Dopo queste vicende, rimane l’interrogativo sul
futuro della ricostruzione. Sia
l’assessore alla ricostruzione
che il consigliere comunale
Vincenzo Laloni, con delega
sulla Umi 1, sono fiduciosi del
fatto che le dimissioni del presidente non bloccheranno i lavori. «Ho inviato a Spreca una
lettera chiedendo in 10 giorni
la convocazione dell’assemblea per l’elezione del nuovo
presidente - ha spiegato Laloni - intanto, i lavori stanno andando avanti, data anche la disponibilità della ditta che li
esegue e credo che potranno
essere completati nei tempi
contrattuali». Più o meno
quattro anni.
Eirene Mirti
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giovedì 3 febbraio 2011
Comprensorio
FOSSATO DI VICO Rinnovate le cariche all’interno dell’associazione di volontari. Importante contributo degli anziani
La Misericordia c’è
Monacelli confermato
’ una delle associazioni più conosciute ed apprezzate nel comune di Fossato di Vico e nell’intero territorio appenninico sia per
l’enorme mole di lavoro svolta dai
volontari che la compongono e sia
per la crescita che in pochi anni ha
avuto in termini numerici e di servizi offerti. La Misericordia, guidata
dall'instancabile presidente Giuseppe Monacelli, è da tempo un punto
di riferimento prezioso per tanti cittadini che chiedono un supporto,
un aiuto e che trovano grande collaborazione in questa associazione
sempre in prima linea al fianco dei
più bisognosi. Lo scorso 17 gennaio, dopo quattro anni di attività del
vecchio direttivo, è stato eletto il
nuovo organigramma che ha confermato all’unanimità a capo dell’associazione il presidente uscente Monacelli. Nuovo è invece il vicepresidente Michele Merli, un giovane di
sicuro affidamento costantemente
impegnato nell’attività volontaristica. La presenza di diversi giovani
nel direttivo, compreso il vicepresi-
E
A sinistra, tutto il gruppo di volontari
della misericordia di Fossato di Vico
che nei giorni scorsi ha rinnovato
il suo organigramma ufficiale
dente, dimostra l’attenzione e l’apertura della Misericordia fossatana al
mondo giovanile sempre fecondo di
linfa vitale per l’associazionismo.
Encomiabile e da sottolineare anche il prezioso contributo di tanti
anziani, molti dei quali pensionati
che per impegno e dedizione non sono secondi a nessuno. Un’associazione quindi in cui si integrano a
meraviglia esperienza e gioventù in
un mix davvero proficuo. L’augurio
è che il nuovo direttivo possa continuare il brillante lavoro fin qui svolto, aumentando il numero dei volontari, le loro competenze e potenziando il radicamento nel territorio fattore essenziale per migliorare organizzazione e programmazione.
William Stacchiotti
Stagione caccia
Bene la lepre
meno il fagiano
Stime degli abbattimenti
stabili rispetto al 2009
secondo “Libera caccia”
PERUGIA - Benissimo la stagione per la lepre, affatto bene per il
fagiano. Più o meno stabile, invece, se si parla degli altri animali.
La stagione venatoria appena
conclusa, insomma, non può essere considerata solo una stagione, visto che porta con sé bilanci
diversi a seconda del tipo di preda alla quale si dà la caccia. In
questa parte di Appennino la caccia è ancora una tradizione, spesso di famiglia, che si tramanda da
generazioni e che qualche giovane in più riscopre con piacere,
come momento di aggregazione,
più che altro, da trascorrere in
mezzo alla natura e col proprio
cane. I numeri ufficiali degli abbattimenti non ci sono ancora,
ma l’idea è che siano rimasti stabili rispetto allo scorso anno.
“Buoni i numeri raggiunti con le
starne - spiega il delegato provinciale per i cani ‘da seguita’ Damiano Tusillagine, impegnato anche nella sezione Libera Caccia
di Sigillo e Costacciaro - anche
grazie al progetto di ripopolamento fatto in occasione di una gara a
luglio e che ha permesso di im-
Due cani da caccia hanno agguantato un fagiano (foto Lapresse)
Nel mirino in questi giorni
soprattutto cinghiali
e le numerosissime volpi
mettere in natura 300 esemplari.
Ovviamente non sono stati ammazzati tutti, anche se un po’ se
ne sono mangiati le volpi”. Che,
insieme ai lupi, sono predatori
molto diffusi da queste parti.
“Stiamo effettuando la caccia alla volpe in questo periodo: ce ne
sono più che di fagiani. E sono
tanti anche i lupi, anche se per
noi cacciatori non sono un problema: al massimo disperdono i
cinghiali che sono la preda preferita, visto che tra gli animali selvatici sono i più lenti”. Anche nell’abbattimento dei cinghiali il nu-
mero è rimasto più o meno costante, eccetto per il buranese,
dove gli esemplari cacciati sono
diminuiti. Un vero e proprio
sport la caccia, tanto che sono in
preparazione ben due eventi dedicati ai cani ‘da seguita’ su lepre
per la prossima primavera e che
si stima porteranno 200 persone
circa ogni giorno in un periodo
abbastanza fermo per le attività
del Parco. Il 5 e 6 marzo ci sarà la
verifica zootecnica Memorial Enzo Maramigi e il primo weekend
di aprile l’impegno è per una gara
riconosciuta dall’ente nazionale
di cinofilia. “Vorremmo che il
Parco diventasse una meta di turismo cinofilo. Stiamo pensando,
con gli Uomini originari di Costacciaro, amministrazioni e associazioni, a campi gara e zone addestramento nell'area del Parco”.
Elisa Venturi
CACCIA La figura del predatore tra mito e quotidianità
Il fascino dell’incontro col lupo
e la dura realtà degli allevatori
FOSSATO DI VICO - L’uomo camminava lentamente, vicino a lui il
suo cane stanco dal lungo vagare tra
forre, pascoli ormai bruciati dal generale inverno e antichi terrazzamenti , ecco improvvisamente, un
lungo ululato, inizia lieve e cresce
conquistando l'aeree. Il cane scatta,
inarca la schiena col
pelo irto, la coda ferma tra le gambe, le
orecchie si agitano
mentre con gli occhi
osserva , scruta il vicino margine del bosco. L'uomo alza il
volto, un largo sorriso lo illumina e distende i tratti, corre
la mano ad accarezzare l’animale che si
siede e si stringe all’amico umano a cercare coraggio. E si ripete l’ululato.
Uomo e animale fissano lo sguardo
sulla sovrastante linea divisoria, tra
cielo e terra, nulla poi di colpo, quasi
magicamente, senza un rumore, una
siluette si staglia nitida ed un’altra
ancora lievemente discosta più minuta ma pur sempre fiera. Il lupo, il
grande predatore è tornato. Sembrerebbe l’inizio di un romanzo di Jack
London ed invece … è la mia personale esperienza vissuta sull’Appennino nostrano, dove torrenti, valli e crinali sfumano tra l’Umbria e Marche.
Tra tutte le esperienze, l’incontro
con il lupo è la più enigmatica e
sconvolgente perché riapre nel nostro io ataviche sensazioni che la nostra civiltà o presunta tale ha solo assopito e mai cancellato. Il grande
predatore agli inizi degli anni ottanta, a causa delle persecuzioni diretta
ad opera dell’uomo e per l’estinzione
dei grandi ungulati selvatici, sue prede naturali, il minimo storico di presenze e successivamente con il ritorno degli ungulati, si è di nuovo molti-
plicato rendendosi visibile. Possiede
una struttura sociale estremamente
gerarchizzata e ogni anno i giovani
tendono a disperdersi cercando nuovi territori di caccia e dominio (possono coprire anche 100km in un paio di giorni) ma nonostante ciò le uccisioni illegali continuano e non sono un fenomeno
marginale con almeno 100 esemplari abbattuti ogni anno.
Ora nei nostri territori è scattato l’allarme al lupo, al lupo,
qualsiasi moria di
animali è imputata a
questo animale, sono scesi in campo allevatori che giustamente difendono la
loro attività, anche
se al figura del pastore antico che viveva in simbiosi con
il gregge è praticamente scomparsa,
ora gli animali vengono allevati liberi in montagna e chiaramente la mortalità è più alta di quelli allevati nelle
stalle , anche perché i costi di gestione diminuiscono vertiginosamente.
Noi però per concludere vorremmo
fare un discorso di tipo naturalistico, il ritorno del lupo sulle nostre
meravigliose montagne è quanto
mai positivo e sinonimo di miglioramento della qualità ambientale. innegabilmente si pone il problema
delle residue attività umane legate
all’allevamento del bestiame a pascolo brado. Gli enti locali dovrebbero
carico di maggiore attenzione verso
il lupo favorendo l’introduzione di
ungulati e verso gli allevatori risarcendo velocemente e senza troppa
burocrazia , ma con serietà ed equità
i possibili danni. Ora che il lupo è
tornato, proteggiamolo!!! E' un segno di civiltà e un bel regalo che facciamo alle generazioni future.
Marcello Bianchni
Comprensorio
giovedì 3 febbraio 2011
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Velivolo precipitato a Scheggia, colpa del maltempo. Autopsia sul corpo del pilota
Schianto tra le montagne, neve e vento gli assasini
SCHEGGIA - L’ autopsia ha evidenziato numerosi traumi, su viso e torace in particolare, tali da poterlo aver
ucciso sul colpo. Si sono cercati per oltre 12 ore il Cessna 172 e il suo pilota,
Auro Malinconici, 58 anni, di Bastia
Umbra. Dopo l’autopsia, quindi, resta
il maltempo la più accreditata tra le
possibili cause dello schianto tra gli alberi del piccolo aereo sulle montagne
sopra Isola Fossara, nel comune di
Scheggia e Pascelupo. Giovedì scorso
c’era la nebbia e il vento soffiava forte
in quella zona, a cavallo tra Umbria e
Marche. Forse il maltempo, si è detto
da subito (ma adesso lo si fa con un
po’ di sicurezza in più), condizioni meteo mutate troppo in fretta e una visuale che si riduce di colpo, sarebbero
la causa dell’incidente. Per i soccorsi
difficile localizzalo, a neve e nebbia si
è aggiunta infatti anche la notte. Era
partito dall’aeroporto di Falconara
una decina di minuti prima delle 15 di
giovedì diretto allo scalo di Foligno.
Dieci minuti dopo le 15, però, il veli-
volo da turismo sparisce. E partono i
soccorsi, in volo e a terra.
Elisa Venturi
SALUTE Una équipe in giro nel territorio per supportare le persone malate
Pannelli solari, il Comune dà il “buon esempio” sul consumo energetico
'Aelc (Associazione eugubina per la lotta contro il cancro) che dal 1992
opera sul nostro territorio
ha lo scopo di favorire lo sviluppo e l’attuazione di un
progetto oncologico generale, mediante l'integrazione
e la cooperazione degli enti
pubblici. Inoltre l'associazione promuove la sensibilizzazione e l'informazione
dei cittadini in materia di tumori, promuove la formazione degli operatori sanitari e
dei volontari, mediante l'acquisizione di strumenti diagnostici e/o terapeutici,
inoltre crea e gestisce i volontari per l'intervento diretto a favore dei malati di cancro. Il più importante servizio che fornisce l'associazione al cittadino è l'attività
delle Cure palliative domiciliari, nella quale operano,
insieme a medici e infermieri, anche i volontari selezionati e formati dall'associazione. Si tratta di un servizio che intende razionalizzare gli interventi sugli ammalati, alleggerire il peso che
grava sulle famiglie. L'assi-
L
AMBIENTE
Investimento da 215mila euro nella rimessa attrezzi
Montati 196 pannelli fotovoltaici
L’energia solare arriva dal Comune
FOSSATO DI VICO - A
Fossato di vico i tetti fotovoltaici stanno rapidamente trovando il favore dei
consumatori e delle famiglie e della stessa amministrazione comunale, con in
testa il dinamico e competente assessore all’ambiente Fabrizi che stà realizzando sugli edifici comunali coperture fotovoltaiche, un investimento che e abbatte di
colpo il costo dell’energia
elettrica per almeno 25 anni. Il primo tetto ad energia
solare è stato realizzato sulla rimessa attrezzi del comune, sovrapponendo alla
copertura già esistente,
una nuova copertura Asled
che darà all’impianto una
potenza di 46,06 kw. Il co-
Le cure palliative a domicilio
Impegno 24 ore su 24 dell’Aelc
mune di Fossato di Vico ha
operato come soggetto responsabile, ossia ha realizzato l’impianto tramite la
ditta Sunerg Assegnataria
dell’appalto e della ditta
Commodi Manilio di G Tadino che ha messo in piedi
l'intera struttura, struttura
composta da 196 pannelli
di 235 volt di potenza. Il costo dell'intervento a completo carico del comune è
di circa 215.000 euro, mentre la sua realizzazione è stata possibile, come ha detto
il sindaco Monacelli, grazie
alla grande collaborazione
di tutti i soggetti interessati, dall’ufficio tecnico comunale, agli uffici Enel di
riferimento.
Marcello Bianchini
L’associazione è da tempo sul fronte delle cure palliative, anche ai bambini
stenza domiciliare è diretta
ai pazienti da una malattia
irreversibile che sono entrati nella fase critica, intervenendo in tutte quelle diffi-
coltà di natura patologica e
psicologica che il malato e
la famiglia devono affrontare una disciplina, Le Cure
palliative, che pone al cen-
tro dell'attenzione non la
malattia, ma la persona
umana e la sua volontà, per
fornire una serie di risposte
multidisciplinari al complesso mosaico dei bisogni
del paziente. L’equipe è attiva sul territori 24 ore su 24
ed è costituita da personale
Asl n 1 e dal personale messo a disposizione dall’Aelc.
L’equipe del nostro territorio può attivata tramite il
medico di medicina generale(il medico di famiglia) o i
familiari stessi rivolgendosi
al centro di ascolto presso il
distretto sanitario asl n1 di
via Cairoli a Gubbio. L’attivazione del servizio è conseguente ad una valutazione
fatta in equipe con il medico di medicina generale.
Per tutte le informazioni, la
sede dell’associazione si trova presso l'ospedale comprensoriale di Branca è
aperta tutti giorni dal lunedì
al venerdì dalle 9.00 alle
13.00 martedì e giovedì dalle 15.00 alle 18,30 tel
075/9270654 oppure info@
aelcgubbio.it.
Marcello Bianchini
16
Lettere al Direttore
giovedì 3 febbraio 2011
Rilancio del Centro storico
La speranza e l'auspicio che guidano le
intenzioni, le scelte e le attività degli
amministratori sono quelle di vedere un
centro storico "pieno di gente" che torni a
utilizzare la piazza come salotto buono della
città.
Se la piattaforma di speranze e di auspici è
condivisa, si potrà e si dovrà lavorare in
sinergia tra amministrazione comunale,
associazioni e commercianti per arrivare
insieme al traguardo perseguito.
Le stesse intenzioni sono quelle del Pdl
gualdese, che considera il rilancio del
Centro storico come un fattore essenziale
della sua azione politica.
Invitiamo tutti ad abbandonare eventuali
prese di posizioni strumentali e prettamente
polemiche. Guarda caso, a cavalcare
strumentalmente questa vicenda riappaiono
in scena il Consigliere Graciolini (ex Vice
Sindaco, ex Assessore ai Servizi Sociali nelle
precedenti amministrazioni) e subito a
ruota, come gli capita ormai costantemente,
il capogruppo del Pd (ex aspirante candidato
sindaco alle ultime amministrative - se le
primarie lo avessero "sdoganato").
Chi ha memoria ricorderà le diatribe
riguardo il centro storico e le sue attività
commerciali degli anni 60/70 che traevano
origine dalla novità che rappresentava
l'apertura anche a Gualdo dei cosiddetti
"supermercati".
A chi era contrario gli allora amministratori
rispondevano che l'apertura non avrebbe
influito sul commercio al dettaglio. Dopo il
primo supermercato, che all'epoca era
ubicato in centro storico, e portava gente per
cosi dire in "piazza", si è aperta la guerra dei
supermercati.
Oggi se ne contano almeno una decina tra
generici e specializzati, con una ulteriore
complicanza perché, nella logica dei centri
commerciali, oggi sono inserite al loro
interno anche attività commerciali
monotematiche.
Lentamente, ma inesorabilmente, il flusso
delle presenze in centro è precipitata e oggi,
chi vive in centro, sa che sono rari i cittadini
che frequentano la "piazza". Il terremoto e lo
spostamento della farmacia comunale ha
ulteriormente ridotto l'esigenza dei cittadini
a venire in centro.
Quasi a testimonianza del bel tempo che fu,
sono comunque rimaste svariate attività
commerciali al centro, che però soffrono
della mancanza di quel flusso di presenze
che sino a qualche tempo fa si registravano.
Oggi il problema è quindi come consentire,
non la sopravvivenza, ma la vita delle attività
commerciali e quindi del centro storico di
Gualdo Tadino.
E' necessario ed urgente parlarne e
ragionarne per trovare, insieme, soluzioni
che concilino l'esigenza dei commercianti,
di veder gratificato il loro sacrificio
quotidiano di rimanere aperti nonostante le
difficoltà,
e
dall'altra
parte
l'amministrazione comunale che, pur
destinando
risorse
rilevanti
alla
organizzazione di eventi in "piazza", non può
sostituirsi a cittadini che non la frequentano
più.
Il Pdl di Gualdo Tadino
Emergenza neve, la Provincia c’è
Con la presente si intende ringraziare
l'Amministrazione Provinciale di Perugia
per il prezioso aiuto, stante la difficoltà
dell'Amministrazione
Comunale
a
fronteggiare l'emergenza maltempo per la
rottura del mezzo sgombraneve e spargi sale,
apportato con mezzi e personale del
comprensorio di Gubbio.
Si ringrazia altresì il Geom. Fumanti che ha
coordinato celermente d'intesa con il
Comune gli interventi sul territorio.
L'azione sinergica degli enti coinvolti nella
gestione degli eventi atmosferici avversi è
sicuramente la soluzione migliore per
affrontarli.
Con i migliori saluti.
Il vice sindaco Gaetano Lupini
domenica ore 17.30, 21.30
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domenca: 16.10,18.20,20.30,
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domenica:16.40, 18.40,20.40,22.40
mercoledì:18.40,20.40,22.40
sala 3: Femmine contro Maschi
Cristina ed Enzo
Il “campo della discordia”
Sul splendido campo sportivo di Fossato e
sul modo di fare manutenzione allo stesso
fra poco dovrebbe essere pronto il bando per
la gestione di tale impianto e vorremmo
suggerire a chi è preposto a stilare tale
bando, di mettere tra le altre clausole, che la
manutenzione del manto erboso sia affidata
a gente competente in materia e non a
“tuttologhi” che si arrogano il diritto di capire
o peggio ancora a coloro vogliono mettere la
loro presunta “competenza” a disposizione di
tutto. Prima di dare qualche altro
suggerimento, la precedente lettera non era
indirizzata né al sindaco, che sta facendo di
tutto affinché il Fossato calcio sia messo in
condizioni di tornare a gozzovigliare nelle
categorie dove caviale e champagne sono
all’ordine del giorno, né tanto meno al
presidente e il suo entourage sempre della
splendida squadra locale, ma a coloro che
vogliono fare cose di cui sono
completamente digiuni e quando non si è
ferrati in qualsiasi materia si rischiano di fare
danni, diceva il nostro "amico" Albert
Einstein: “la mente umana è come il
paracadute se non si apre non funziona”.
Ora torniamo allo specifico, diamo subito un
bravo al presidente Parlanti per la bella
concimata che ha dato al campo e al comune
che ha trovato i soldi per tale operazione,
anche se tale operazione andava fatta
qualche settimana prima così i danni che
qualcuno ha provocato venivano un po’
leniti. Ora si dovrà procedere alla tosatura o
taglio del prato, tale operazione non ha solo
la funzione di mantenere l'erba all'altezza
corretta per scopo estetico o funzionale e di
evitare la crescita eccessiva, ma anche
quello di renderla più vigorosa, più fitta e
soprattutto di impedire la fioritura che ne
provocherebbe l'esaurimento precoce.
L'altezza del taglio deve essere regolata in
modo che l'erba sia completamente la più
alta possibile in rapporto all'impiego del
tappeto e la più corta possibile senza
indebolire l’apparato radicale. La frequenza
del taglio è regolata dal tipo di erba, dalla
quantità di concime distribuito e dalla
stagione.
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Vita, crimini e donne di Renato Vallanzasca, rinchiuso in una cella nel carcere
di Ariano Irpino. Questo
racconta il film di Michele
Placido insieme all’escalation criminale di quello che sarebbe diventato il “boss dalla Comasina”: dal primo reato ancora bambino fino a rapine, sequestri di persona e omicidi. È “il bel Renè” il protagonista indiscusso, non certo la Milano degli anni ‘70,
con un Kim Rossi Stuart da applausi in perfetto equilibrio
tra bello e malvagio.
Certo, questo rischia di far scordare allo spettatore il criminale con quattro ergastoli, e di restare affascinati dal
personaggio, reso anche simpatico. Come accade in Nemico Pubblico o in American Gangster che alla fine si fa il
tifo per il cattivo . Una sceneggiatura che non vorresti mai
che finesse, musiche azzeccate e Filippo Timi (un membro della banda) bravo, anche se un po’ sopra le righe.
Agnese Priorelli
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Registrazione Tribunale di Siena n. 574 del 29.01.1993
Iscrizione Registro Operatori di Comunicazione (ROC) n. 4635
Il pianeta dell'amore vi sostiene fino al 4, mentre Marte, ovvero
l'eros, vi è amico sempre. Sarà,
perciò una bella settimana per la vita di coppia, ricca di scambi amorosi e notti calde e appassionate.
La settimana parte un po' travagliata
con Marte che vi rende scostanti.
Nel week end, grazie a Venere, si calmeranno le acque e vi sentirete molto più amabili. Migliorerà anche
l'eros di coppia.
Settore poco stimolato con Venere
che, fino al 4, sarà opposta al segno. Vi sentirete poco disponibili
verso la persona amata eppure
Marte-eros vi stuzzica suggerendovi di lasciarvi andare al l’ amore.
Sentirvi amati per voi è come mangiare, necessario per sopravvivere. In questo periodo, piccoli e
grandi problemi stanno emergendo nella vostra vita amorosa e la
soluzione non è così scontata .
Per diversi giorni Venere armonica
terrà aperti i canali di comunicazione
del cuore. Con la persona amata passerete momenti di intrigante intesa
emotiva ed erotica. Per i single, invece, saranno giorni noiosi.
Per qualche giorno ancora sarete
poco affettuosi. Se vivete un rapporto difficile, le discussioni saranno molto animate. Dal 4, invece,
Venere tornerà amica e vi aprirà lo
sguardo e il cuore ai sentimenti.
Il gentile sestile di Venere vi seguirà fino al 4, rendendovi affettuosi e
accoglienti verso la persona amata. Se siete della prima decade,
nel fine settimana potrebbero
emergere insofferenze.
Settimana in cui sarete sulla difensiva fino al 4, quando Venere diventerà favorevole. Cercate di non creare
motivi di litigio con la persona amata. Proponetele, invece, di passare
un week-end romantico.
Venere sul segno suggerisce che
state vivendo un ottimo momento
per la vita di coppia. Per accendere il desiderio, lasciate libera la fantasia erotica. Si prevedono notti di
eccitante sintonia.
"Esprimere i sentimenti per voi
non è semplice; questa settimana
il cielo faciliterà lo scorrere delle
emozioni amorose. Vi aspettano
momenti di intesa sessuale eccellente con la persona amata."
Venere vi sostiene fino al 4, inoltre
anche la Luna passerà nel segno tra
il 2 e il 4. Il mix di fantasia e sensualità che metterete nel gioco di seduzione lascia prevedere notti molto bollenti....
Fino al 4 stenterete ad andare
d'accordo con chi amate. Il weekend, però, vi riserva sorprese con
al Luna nel segno che accende il
cuore di sentimenti positivi. Allora,
vi lascerete andare..
Flaminia
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Sport
giovedì 3 febbrioa 2011
Attese migliaia di persone dal prossimo 29 aprile al 1˚ maggio
Tutto pronto per la kermesse agonistica per professionisti e amatori
La partenza della Marathon
dell’anno scorso.
Nel comprensorio Gualdese
sono attese migliaia di persone
tra ciclisti professionisti
e cicloamatori.
A Moena nel 2010 erano
tremila solo gli spettatori
Mountain bike
sull’Appennino
’ quasi tutto pronto per
E
il Campionato Italiano
Marathon Bike 2011
L’evento gualdese in programma dal prossimo 29
aprile al 1 maggio, sarà l’appuntamento sportivo più importante dell’anno per l’intera regione Umbria. Previsto
l’arrivo di migliaia di atleti e
appassionati di ciclismo.
Una grande opportunità di
visibilità per l’intero territorio.
L’appuntamento sportivo
clou del 2011 sta per arrivare. Mancano ormai meno di
tre mesi al Campionato Italiano Marathon Bike, in programma il prossimo 1 maggio a Gualdo Tadino. Una
manifestazione che permetterà di dare una notevole visibilità, oltre al comune gualdese, anche a quelli di Fossato di Vico, Sigillo, Nocera
Umbra, Gubbio, Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia, Valfabbrica e a tutta la
regione Umbria.
L’evento promosso e organizzato dall’Associazione “Gruppo Sportivo Avis” in collaborazione con qualificati partner privati e pubblici, sarà
patrocinato, oltre che dai co-
Campionato Marathon
Evento clou dell’anno
muni sopra citati, dalla Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, dalle Comunità Montane, dal Parco
del Monte Cucco, dal Coni,
SIGILLO
Una kermesse prestigiosa, la
cui formula innovativa offrirà tre intense giornate (dal
29 aprile all’1 maggio) all’insegna dello sport coniugato
a cultura, turismo, scambi
commerciali ed opportunità
di promozione.
La Marathon, infatti, che
rappresenta il motivo ispira-
FOSSATO DI VICO
Dopo Hoxa solo sconfitte
SIGILLO - Dopo la grande
“cavalcata delle valchirie”dello scorso anno, il Sigillo Calcio si era presentato sul palcoscenico della prima categoria,
in punta di piedi, come un timido scolaretto il primo giorno di scuola, anche se molti ai
piedi del Monte Cucco auspicavano un campionato di vertice con il sottile obiettivo di
centrare i play-off. Le cose fino alle vacanze natalizie erano
andate oltre il lecito, squadra
al vertice della classifica, orchestrata dal “manico” di Fa-
e anche dalla Presidenza della Repubblica Italiana (tale
ultimo patrocinio è stato richiesto in concomitanza dei
150 anni dell’Unità d’Italia).
tore della manifestazione
complessiva, sarà accompagnata da molti altri avvenimenti di attrazione ed interesse collettivo proposti con
un ampio programma che
connoterà la competizione,
non solo come alto momento agonistico, ma come grande evento rivolto ai più vasti
e diversi pubblici.
“A tre mesi dall’appuntamento - sottolinea uno degli organizzatori, il Dottor Antonio
Fabi, - i preparativi procedono spediti e per il verso giusto. E’ stato preparato un piano logistico per l’accoglienza
degli atleti, degli accompagnatori e anche delle aziende del settore, che sono interessate a pubblicizzare la manifestazione. Al Campionato Italiano Marathon Bike di
Moena, lo scorso anno hanno preso parte 1.800 atleti
con un seguito di circa 3.000
persone. Si attende una massiccia partecipazione anche
quest’anno. Speriamo di non
essere lontani da questi numeri. Va ricordato che la gara è aperta non solo ad atleti
elite e professionisti, ma anche ad amatori e cicloturisti.
Luca Comodi
nucci in cui si fondevano la
grinta e la classe di Bellucci, il
goniometro di Mischainti e in
cima alla piramide offensiva,
non quel Galassi che nella
passata stagione aveva fatto incetta di reti a iosa, ma Edison
Hoxa, l’albanese venuto da
Gubbio. Prima di Natale, arriva una sconfitta inattesa, e
Hoxa non compare in formazione, poi le sconfitte diventano quattro e l’albanese risulta
un desaparecidos , ma all’improvviso su un social network
si vede il puntero biancazzurro che se la spassa beato nella
casa del grande fratello albanese. Ora qualcuno a Sigillo
vorrebbe rivederlo all’Ermes
Aretini e sperare che la dirigenza lo perdoni ma conoscendo la serietà morale di Smacchi sappiamo che questo non
succederà e allora il pallino
del gioco passa nelle abili e sapienti mani di Fanucci che
avrà il compito di riassettare la
barra e portare la nave verso
acque meno limacciose.
M. B.
Pari col San Giustino, la Vis manca la fuga
FOSSATO DI VICO - La semplicità è un crocicchio di
viuzze affastellate l'una sull’altra, l’incanto che si spegne
alle falde di una sosta che rinfranca lo spirito e le membra, il bandolo che erutta da una matassa di sogni e di
bellezza. Uno dei più pungenti aforismi contenuti nel
“Libretto rosso di Mao” avverte che la rivoluzione non è
un pranzo di gala: verità sacrosanta, perché nessuna qualità cede agli eroi, fuorché l’acrobatica architettura di
una nube ribelle in una volta celeste. La Vis Fossato, domenica ha avuto la grande chance di mandare la damigella d’onore del torneo San Giustino a meno 8, come la
temperatura di Stoccolma, invece si ritrova col brodino
caldo di un pari che è lontano parente della prestazione
sciorinata, prestazione consumata in una cornice acconcia all’evento: spalti gremiti e vocianti, emozioni che si
stringono come un nodo scorsoio alle giugulari di un popolo rosso-blu zuppo di pioggia terrosa e felicità, felicità
durata fino ad una manciata di giri di lancette, quando
Casati e Panfili, due pezzi da novanta dello scacchiere si
perdono in disquisizioni troppo complicate e allegre e
permettono al san Giustino di pareggiare la contesa, pareggio che ci lascia perplessi come gli artisti di kluge sotto la tenda del circo. Ora tacciano i taccuini, poiché come spiega il Talmud, “una parola vale una moneta e il silenzio ne vale due” e affidiamoci ai freddi numeri messi
in tabellino dalla corrazzata di Biribao. Squadra costruita da abili e sapienti mani, con pochissime lacune che
quello stratega consumato di Biribao sopperisce con alchimie tattiche che in questi contesti sono merce rara
come i congelatori al polo nord. La casella delle sconfitte
sia casalinghe che in campo esterno recita lo zero assoluto, il suo portiere Amos Casati ha incassato la miseria di
sette reti, il suo stratosferico attacco ha messo la pelota
ventisette volte nella rete avversaria e i suoi tre punteri,
Memay,(9 gol) Passeri d(9gol) e Ghirelli(6 reti) occupano le prime posizione dei marcatori. Ci sono tutti i numeri per continuare questa bella cavalcata e facendo i
debiti scongiuri , non vediamo squadre che possano insediare la vittoria finale, anche perché se la contendente
più pericolosa è il San Giustino visto domenica al comunale allora i tifosi fossatani possono dormire tra due morbidi guanciali senza però dimenticare che il calcio è si lo
sport più affascinante ma è anche il più imprevedibile e
le sorprese sbocciano come i giaggioli a primavera.
Marcello Bianchini
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