LA SCELTA DELL’ARGOMENTO
Partire dal presupposto che il processo di costruzione
della tesina sarà comunque un elemento di valutazione
più importante dell’argomento
Non farsi influenzare troppo dal programma di studio
essere “inclusivi” e creativi piuttosto che “esclusivi” nella
prima esplorazione degli argomenti possibili
Non mirare ad argomenti troppo ambiziosi
Se possibile, individuare un argomento che contenga un
punto controverso: sarà più interessante
I temi originali e inusuali sono graditi, ma non oltre un
certo limite
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LA SCELTA DELL’ARGOMENTO
Mentre ci si pensa su:
• confrontarsi con compagni, professori,
professore bibliotecario, pen-friends in
Internet.. .Ragionare su varie ipotesi aiuta a
vedere quale argomento “tiene” di più, quale ci
interessa veramente, e dà occasione di avere le
prime informazioni sulle disponibilità di fonti e
strumenti per portarlo avanti
• Man mano che si elaborano delle ipotesi,
metterle per iscritto, annotando pro e contro
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LA SCELTA DELL’ARGOMENTO:
L’AMPIEZZA
• Argomento abbastanza esteso da individuare un tema
interessante, abbastanza delimitato da poterlo dominare
N.B.: l’approfondimento che se ne farà non lo farà MAI
apparire più piccolo, SEMPRE più esteso di quanto non si
pensasse!
•Focalizzare per quanto possibile su temi ben delimitati per
sperare di dire qualcosa di significativo e nuovo ai propri
interlocutori. Su argomenti sterminati è difficile dire cose
men che generiche.
•Nel caso di un argomento molto esteso lo si misuri con
singoli autori, o specifici problemi,o un’area geografica
ristretta, …
•Commisurare l’estensione alle esigenze del percorso di
ricerca: argomenti che implichino una parte sperimentale
esigono molto più tempo
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CHE SENSO DARE ALLA
INTERDISCIPLINARITA’
Interdisciplinarità:
gestire in modo integrato all’interno di un unico progetto di
ricerca prospettive, tecniche e metodi provenienti da diverse
discipline
ES:
esaminare un problema nell’ottica di diverse discipline (la
rappresentazione del “dolore” in letteratura, arte, psicologia,
medicina…)
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CHE SENSO DARE ALLA
INTERDISCIPLINARITA’
segue MODELLI POSSIBILI DI DIVERSA
COMPLESSITA’:
esaminare gli effetti di un fenomeno da diversi punti di
vista per ampliare un’analisi costi-benefici al fine di
integrare o contestare acquisizioni di senso comune
assumere un problema generalmente studiato nell’ottica di
una disciplina ed esaminarlo con i protocolli di un’altra
disciplina a cui è normalmente estraneo
(es. : dati i parametri interpretativi del “terrorismo” in
storia,diritto e scienze politiche, chiedersi se gli strumenti
dell’antropologia possano aiutare a capirlo meglio alla luce
- per es. - del concetto di violenza simbolica, ecc. ecc. )
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CHE SENSO DARE ALLA
INTERDISCIPLINARITA’
Cercare in ogni caso di evitare forzature assurde per
includere a tutti i costi tutte le materie nell’elaborazione
della ricerca.

 Nessuna commissione composta da individui sensati può
chiedervi questo; la commissione valuterà non il numero di
materie che avrete spinto a forza nella tesina, ma il modo
più o meno congruente, logico, stimolante o addirittura
elegante e sofisticato in cui saprete “gestire” l’approccio
interdisciplinare.
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GESTIRE I TEMPI: CREARE UNO
SCADENZARIO
1. Identificazione
dell’argomento
2. Progetto
3. Ricerca
4. Scrittura
5. Verifica
6. Correzione ed editing
definitivo
7. Prova presentazione
• 10 dicembre
•
•
•
•
31 gennaio
31 marzo
31 maggio
15 giugno
• 30 giugno
• 5 luglio
7
GESTIRE I TEMPI
ricordare che:
per una buona TESI UNIVERSITARIA il minimo
indispensabile è considerato 25 settimane “dedicate”, corrispondenti ,
grosso modo, a sei mesi.
Voi avete minori conoscenze, un metodo più incerto, e mille
altri impegni. In più, benché la vostra sia una TESINA i processi di
sviluppo sono sostanzialmente i medesimi. Non considerate dunque
uno scadenzario di sei mesi esagerato
La fase che richiede maggiore continuità di lavoro è quella di
scrittura, le altre tollerano meglio periodi morti
Alcuni processi si sovrapporranno (progettazione e scrittura,
per es., almeno in parte)
Editare richiede più tempo del previsto (omogeneizzare la
parte grafica, sistemare le illustrazioni, mettere in ordine i riferimenti
bibliografici, curare eventuali appendici...)
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GESTIRE I TEMPI:
le variabili esterne
è opportuno inoltre distribuire i tempi dopo aver
considerato quali sono le cose
che si possono fare contando soltanto su se stessi e sui propri
mezzi;
che richiedono disponibilità di strumenti o strutture che non
sono sempre a disposizione o devono essere procurate
dall’esterno con tempi tecnici inevitabili
Se dunque si progetta di usare laboratori, attrezzature,
accessi a postazioni Internet della scuola, libri o altri documenti
che non sono immediatamente reperibili, informarsi sulle
possibilità e dei tempi d’uso e/o preoccuparsi di prenotazioni,
ordinazioni, e relativi tempi
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LE STRATEGIE DI LETTURA
La lettura sarà un’operazione chiave durante l’intero corso della costruzione
della tesina e sarà diversa a seconda delle esigenze. Sarà opportuno privilegiare
funzionalmente alcuni tipi di lettura in rapporto alle diverse fasi del lavoro:
fase della scelta dell’argomento
lettura skimming: esplorativa, flessibile. Si fanno ipotesi, pronti a cambiarle o ad
abbandonarle; si sorvola piuttosto che soffermarsi ad approfondire; non si ha fretta
di concentrarsi su di un problema o un aspetto particolare. Si curiosa negli
“angoli” (note, incisi, alla ricerca di inviti quali: sarebbe interessante
approfondire...)
fase del progetto
lettura scanning: si ha bisogno di informazioni “quadro” di natura generale, ma
orientate e precise. Si devono acquisire dati di base. Non si legge tutto, si estrapola
quanto basta
fase della ricerca
lettura intensiva: la lettura serve per rispondere alle domande che sono la ragion
d’essere della tesina
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LE STRATEGIE DELLA
SCRITTURA DI SUPPORTO
Scrivere sin dall’inizio e continuare a scrivere lungo tutto il
processo, come supporto alla ricerca e prima della stesura vera
e propria, costituisce una strategia vincente.E’ necessario
capire che il processo di scrittura è strettamente legato a quello
di lettura e lo potenzia enormemente
Più che appuntare passo passo ciò che si legge, serve :
definire per iscritto l’idea centrale di un testo e fare riassunti dei passi chiave
che esprimono idee utili alla nostra tesi
 catturare citazioni utili
Fissare le nostre buone idee man mano che si presentano
Scrivere sintetici commenti o reazioni su ciò che si legge alla luce del nostro
specifico interesse
Costruire una bibliografia annotata in progress
La scrittura di supporto deve essere FOCALIZZATA, resa FUNZIONALE al
nostro scopo, PERSONALIZZATA.
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LE STRATEGIE DELLA
SCRITTURA DI SUPPORTO
Mettere giù le idee, reagire, selezionare informazioni utili,
collezionare argomenti a favore e contro, o esempi d’appoggio, avendo
costantemente in mente la domanda:
Come si colloca questo nel mio quadro?
è prezioso perché
 tiene chi lo fa in attitudine attiva e reattiva rispetto alle fonti che usa
 fa capire quanto si è capito di un testo più di qualsiasi rilettura
 fa capire se quel che si è capito serve
 permette di salvare dalla dimenticanza (facile nei lavori a lungo respiro) pezzi
del puzzle che si incastreranno al momento buono al posto giusto
 aiuta le idee a prendere forma
Nota bene: per quanto costi, perdere quel minuto in più che serve per annotare SEMPRE la
fonte di riferimento, se l’appunto si riferisce ad una fonte. Può bastare il nome dell’autore,
una data, le pagine. Il riferimento completo sarà nella bibliografia da costruire in progress.
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LE STRATEGIE DELLA
SCRITTURA DI SUPPORTO
TENERE UN
DIARIO DI BORDO
DEL PROPRIO PERCORSO DI RICERCA
Il diario di bordo potrebbe essere un documento da allegare alla
tesina, importante testimonianza dello sviluppo del progetto e prova certa del
fatto che:
 non avete scaricato da Internet o avuto da un benefattore una tesina altrui
 avete colto l’occasione della tesina per un processo autoformativo e metacognitivo.
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IL PROGETTO : PREMESSE
Il progetto parte quando:
l’area in cui abbiamo individuato l’argomento comincia ad
esserci familiare, dopo varie letture esplorative, e abbiamo
identificato un buon motivo per spendere altre parole
sull’argomento;
 siamo motivati;
abbiamo misurato il rapporto tra tempi, competenze,
strumenti metodologici - da una parte - e impresa in cui ci
mettiamo - dall’altra ;
abbiamo esplorato la disponibilità di strutture /
attrezzature/ fonti;
abbiamo individuato un tutor
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IL PROGETTO : PREMESSE
Il progetto implica:
1. La proposizione del problema:
voglio occuparmi di...
2. L’informazione acquisita:
questo è quanto so già...
3. Il set delle DOMANDE GUIDA che identificano il problema e
saranno i motori della ricerca:
Sulla base di quanto è stato detto al proposito e delle osservazioni e
connessioni che farò sul materiale trovato:
 Come può definirsi...?
È presumibile che...?
In che relazione sta ...
E’ cambiata la situazione a proposito di...?
Come si è sviluppato il fenomeno x...?
Che cosa si può obiettare a...?
Quali sono le cause del...?
Quali saranno i possibili effetti del...?
Che cosa mostra il confronto tra... e...?
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IL PROGETTO : PREMESSE
(segue)
Quali saranno i possibili effetti del...?
Che cosa mostra il confronto tra... e...?
E’ ancora possibile dire che...?
 E’ possibile stabilire un nesso tra...e...?
Come si può difendere la posizione di chi...?
E’ proprio vero che...?
E’ ancora valida la posizione di chi...?
A quali condizioni potrà...?
Che cosa può spiegare la persistenza di...?
 Se è vero che...è anche vero che...?
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IL PROGETTO : il TITOLO
Un buon titolo è una buona presentazione della
tesina:
Per fare un buon titolo è necessario:
 centrare il focus
 dare con pochissime parole-chiave il senso preciso
della ricerca
Es. : Emigrazione
L’emigrazione prima e dopo
: l’Italia degli emigrati e l’Italia degli immigrati
Donne dei paesi in via di sviluppo ed emigrazione: un’opportunità
di emancipazione o un’ulteriore segregazione?
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S
T
R
U
T
T
U
R
A
Sin dal momento della lettura esplorativa, quando si
cominciano a mettere in relazione le idee, a intravedere un
percorso,
FARE UNA MAPPA
filosofia
emancipazione
ulteriore
= perdita di
segregazione?
identità?
donna-emigrazione
opportunità
(Italia)
emancipazione?
economia
i lavori di cura
statistica
storia letteratura sociologia
analisi 2 romanzi storie di vita?
del
con le due
analisi soc. in
probl. prospettive una grande città
sullo sfondo
del probl. gen.
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IL PROGETTO : STRUTTURA
•
•
•
•
La MAPPA RETICOLARE, che sarà in movimento fino al
momento della stesura definitiva:
rappresenterà, meglio di una rigida scaletta lineare o di un
semplice indice, uno sfondo organizzatore che potrà essere
modificato in progress;
consentirà di concepire la tesina come divisa in compiti
separati governabili (capitoli, forse, della stesura finale),
piuttosto che come un blocco unico pesante e minaccioso che
non si sa da che parte prendere...
...ma contemporaneamente richiamerà alla necessità di
valutare le interconnessioni funzionali tra le varie parti (i
links, la cui TENUTA va controllata passo per passo!)
costituirà il punto di partenza più funzionale per
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un’eventuale elaborazione ipertestuale.
CERCARE LE INFORMAZIONI
• Opere di carattere generale (enciclopedie, testi
istituzionali, siti istituzionali). Sala consultazione
• Opere specifiche
dove?
 catalogo per soggetto
 sezioni classificate di una biblioteca ad accesso
diretto
 cataloghi in linea Internet
Audiovisivi? Interessanti, ma time spending
Iconografia? Benvenuta, purché funzionale
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CERCARE LE INFORMAZIONI
Materiali Internet? Certamente
Cautele:
• fidarsi di siti prestigiosi, facendosi consigliare - usa il
sito INDIRE come volano <http://www.indire.it>;
• non avvicinarsi ad Internet senza una o più domande con
un obiettivo preciso e senza fissarsi un tempo massimo;
• tenere sempre presente che la scrittura su Internet è - per
la natura del mezzo - generalmente più instabile e
superficiale di quella mediata dal libro, soprattutto
perché - non essendo protetto il diritto d’autore - nessun
autore prestigioso pubblica in prima istanza su Internet.
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CERCARE LE INFORMAZIONI
In rapporto ad una tesina, valutare l’utilità di Internet
soprattutto in termini di:
•possibilità di prima informazione su argomenti molto inusuali, specifici o
lontanissimi dalla nostra cultura e quindi poco rappresentati nelle nostre
biblioteche;
•possibilità di trovare il testo di un articolo già pubblicato su di una rivista
non reperibile;
•possibilità di accesso a enormi giacimenti di opere letterarie o documenti
storici full-text, spesso altrimenti irreperibili e in ogni caso manipolabili per
analisi strutturali, citazioni, ecc.;
•accesso ad iconografia di tutti i tipi, da quella artistica a quella distribuita
gratis dalla NASA;
•accesso alla stampa quotidiana mondiale;
•accesso ad informazione statistica rilevante ed aggiornata;
•accesso all’informazione bibliografica mondiale;
•possibilità di contatti per richieste di informazioni o interviste a raggio
mondiale attraverso forum, e-mail, chat line, ecc.
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CERCARE LE INFORMAZIONI
Indicazioni di carattere generale per ricavare il meglio dalle
fonti:
 valutarne realisticamente la leggibilità;
 valutarne la congruenza con il proprio obiettivo di
ricerca;
 valutarne l’aggiornamento, dove l’aggiornamento è
importante;
 porre attenzione allo sfondo disciplinare;
 farsi spiegare - se non è esplicito - il background
ideologico-culturale dell’autore;
 usare le opere che ci sono parse più stimolanti come
mezzi per raggiungere opere altrettanto stimolanti;
 nel caso di opere commentate, farsi suggerire il
commento migliore.
23
LA STESURA
Chi ha detto che si debba cominciare da pag. 1? La vertigine del
‘come iniziare’ può creare un serio blocco.
Cominciare a scrivere dal punto della nostra mappa che ci
sembra più abbordabile e procedere dal più facile al più
complesso. La scrittura “di supporto” alla ricerca che avremo
costruito fino a questo momento sarà di grande aiuto;
Avere sempre la MAPPA davanti agli occhi quando si
sviluppano le singole parti: serve ad aver presente il focus
della ricerca e a sviluppare e mantenere i legami logicofunzionali tra tutte le faccette del sistema;
24
LA STESURA
Usare i “modelli organizzativi del discorso” per analizzare il
problema e strutturarne la trattazione:
•prima/ora

•causa/effetto
•contrasto
•confronto
•vantaggi/svantaggi
•modello/prospettiva
Evitare di esibire informazione non strettamente correlata
alla ricerca (solo perché si è fatto lo sforzo di raccoglierla).
25
LA STESURA:articolazione in PARTI
PAGINA ABSTRACT:
Comporre un riassunto
‘indicativo’ di 100/150 parole
Esempio di abstract
La tesina affronta il tema dell’emigrazione/immigrazione in Italia dal punto di
vista storico, giuridico, sociale, con l’obiettivo principale di valutare le
differenze di percezione del fenomeno nel passaggio dell’Italia da paese di
emigrazione a paese di immigrazione con relativo ritardo rispetto a paesi
europei quali la Francia, il Regno Unito, o la Germania. Confronta inoltre la
rappresentazione dell’emigrazione nei documenti ufficiali e nella ricerca storica
e sociologica con quella offerta nella letteratura, nelle storie di vita, nella
fotografia, valutando dipendenze, interconnessioni ed opposizioni tra i diversi
approcci. Un’analisi comparativa mette a fronte un reportage fotografico
originale sull’immigrazione a Prato oggi ed una piccola raccolta di fotografie di
26
emigranti pratesi degli anni ‘20.
LA STESURA:articolazione in PARTI
INTRODUZIONE (dice perché avete svolto la ricerca, a
quali domande intendete rispondere, perché ritenete
queste domande importanti e in che cosa sperate di dare
un contributo originale. Spiega anche come la ricerca si
inserisca nella trattazione precedente e come si intende
strutturare il discorso)
CORPO
1 Capitolo
(sviluppa ed argomenta il tema)
1.1 Paragrafo
1.1.1Sottoparagrafo
CONCLUSIONE (Non riassume semplicemente quanto
già esposto, ma, sulla base di quanto illustrato e
argomentato, valuta quale risposta si possa dare alle
domande che ci si è posti nell’introduzione
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI (solo quelli di doc.
letti!)
APPENDICE (EVENTUALE) (doc., foto, testi di leggi,
ecc.)
INDICE
27
Tipo carattere: Times New Roman
12 pt
giustificato
interlinea doppia - Indentazione di 5 spazi per ogni paragrafo
margini standard, sufficienti per note o revisioni
n. pag. in alto a destra, esclusa la pagina-titolo
Pagina titolo:
Titolo
Sottotitolo
Nome Cognome
Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” - Firenze
Esame di stato 2002
28
p.1
Abstract
La tesina affronta il tema dell’emigrazione/immigrazione in Italia dal punto di vista storico,
giuridico, sociale, con l’obiettivo principale di valutare le differenze di percezione del fenomeno nel
passaggio dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione con relativo ritardo rispetto a
paesi europei quali la Francia, il Regno Unito, o la Germania. Confronta inoltre la rappresentazione
dell’emigrazione nei documenti ufficiali e nella ricerca storica e sociologica con quella offerta nella
letteratura, nelle storie di vita, nella fotografia, valutando dipendenze, interconnessioni ed opposizioni
tra i diversi approcci. Un’analisi comparativa mette a fronte un reportage fotografico originale
sull’immigrazione a Prato oggi ed una piccola raccolta di fotografie di emigranti pratesi degli anni
‘20.
29
 Almeno una proposizione indipendente in ogni periodo;
 Riportare le sigle per esteso la prima volta che si usano e
non abusarne. Ricordare che certe abbreviazioni non
richiedono il punto, ad es. : cm;
 Ricordare che sé pronome ha l’accento acuto (e il
correttore Word ovviamente non lo corregge!);
 Usate il correttore ortografico Word: è comunque prezioso,
anche se ovviamente la sintassi è tutta sulle vostre spalle!
 Parole straniere in corsivo, sempre al singolare;
 Numeri da 0 a 9 per esteso, poi in cifra;
 I termini seguiti da un numero di serie hanno l’iniziale
maiuscola: es. Tavola 2.
30
CITAZIONI:
si esige la massima correttezza - mai mescolarle con il proprio
discorso senza identificare la fonte!
 Cit. con discorso indiretto:
Rossi (2000) afferma che bla bla bla...
Rossi, Bianchi, Neri (2001) sostengono che...
La seconda volta: Rossi et al. Sostengono che...
 Cit. di seconda mano:
Verdi, citato in Neri (1995) si oppone a....
 Cit. con discorso diretto:
Tizio (1998) sostiene che: “bla bla bla”
Una citazione lunga (da evitare il più possibile), può costituire un
blocco indentato di cinque caratteri senza virgolette.
La data è la data dell’opera di riferimento, di cui si dà l’indicazione
completa in bibliografia.
 Per testimonianze orali, da riportare con esattezza tra
virgolette, o sommariamente con discorso indiretto, la
fonte è citata fra parentesi solo nel testo
(M. Trigari, intervista, 10 ottobre 2001)
31
 Mantenere coerenza nell’uso dei termini-chiave della
ricerca, dopo averli eventualmente definiti se il loro
significato si presta a diverse interpretazioni
 No al linguaggio gergale;
 Non assumete in parti diverse della tesina il “colore”
linguistico delle diverse fonti usate: odora di copiatura;
il vostro stile deve essere riconoscibile in tutto il testo;
 Evitare periodi troppo lunghi, aggettivazione
ridondante, eccesso dell’ IO
 non voler essere brillanti a tutti i costi, ma neppure
pomposi o retorici: un sobrio stile anglosassone con
qualche colpo di vivacità è il migliore. In ogni caso,
saranno la logica e la chiarezza a fare la miglior
impressione
32
 evitare un linguaggio sessista - non si sa mai...
RIVISTE E INTERNET
• Ridi, Riccardo, La biblioteca
virtuale come ipertesto,
“Biblioteche oggi”, 14 (1996),
n. 4, pp. 10-20
• Ridi, Riccardo, Biblioteche in
linea, “L’indice dei libri del
mese”, 14 (1997, n. 4, pp. 50,
oppure in ESB Forum,a cura di
Riccardo Ridi, febbraio 1997,
ultimo aggiornamento gennaio
1998,
http://www.burioni.it/forum/ridi
-opac.htm [6.10.1998]
• Danesi, Daniele, I libri di
antiquariato su Internet, 1997,
http://www.comune.pistoia.it/da
ta/dirbib/informazione/antiquari
ato.html [5.5.1998]
SPOGLI DA MONOGRAFIA
• Ridi, Riccardo, Le fonti
informative elettroniche, in La
biblioteca e i suoi documenti.
Manuale teorico-pratico a uso
dei volontari, di Maria Pia
Bertolucci, Antonio Giardullo,
Riccardo Ridi e Alessandro
Sardelli, Lucca, Centro
nazionale per il volontariato,
1997
MONOGRAFIE
• Longo, Brunella, Banca dati,
Roma, AIB, 1993
• Eco, Umberto, Come si fa una
tesi di laurea, Milano,
Bompiani, 1977
33
segue Modello italiano
MONOGRAFIE o ARTICOLI
CON 2 O 3 AUTORI
• Giacanelli Boriosi, Elena Ascari, Diana, Guida alle
ricerche bibliografiche,
Bologna, Zanichelli, 1995
MONOGRAFIE o ARTICOLI
CON PIU’ DI 2 O 3 AUTORI
• Dalla selce al silicio. Storia dei
mass-media, a cura di G.
Giovannini, Torino, Gutemberg
2000, 1991
• Interfaces for information
retrieval, ed. by Martin Dillon,
New York, Greenwood press,
1991
ATTI CONVEGNI/SEMINARI
• Oltre la carta: l’utilizzo delle
basi dati in linea e su cd-rom
nei servizi di informazione delle
biblioteche universitarie e di
ricerca (Firenze, 15-16 ottobre
1992), a cura di Eugenio Gatto,
Torino, AIB Sezione Piemonte,
1993
MATERIALE GRIGIO
• Guida alla facoltà, a cura di
Maria Rossi, Firenze,
Università degli Studi, 2000
• Andar per musei, Verona,
Comune. Assessorato
all’Istruzione, 2001
34
35
 Piano e organizzazione della ricerca sono
chiari?
 Il tono è adeguato?
 Il rapporto ‘figura’ (la vostra tesi) / ‘sfondo’
(le vostre fonti) è chiaro e ben articolato?
 I passaggi logici delle argomentazioni
‘tengono’?
 La vostra tesi (if any) è sostenuta da prove
adeguate?
 La conclusione è coerente con le premesse?
Affidate il controllo ad uno o più lettori
36
 Fate una prova in anticipo (calcolando non più di 20’)
 Preparate 5-6 pagine Power Point, o una versione sofisticata
della vostra MAPPA, da tenere davanti a voi e da distribuire
ai docenti (guideranno l’ordine della vostra esposizione,
controllando l’inevitabile emozione e - provare per credere orienteranno le domande dei docenti nella direzione a voi più
favorevole - lungo il VOSTRO percorso). Non deve succedere
che il Presidente dica ai colleghi:“Avete tutti letto la tesina
(cosa probabilmente non vera). Fuoco alle polveri!”. In questo
caso seguiranno i LORO percorsi;
 Puntate sulle motivazioni (brevemente), prendete
elegantemente le distanze dalla letteratura usata, evidenziate i
collegamenti che avete istituito voi, i punti forti e le parti più
originali, ciò che è probabile che i docenti NON sappiano già;
fate sì che si veda il disegno, più che la ricchezza dei dati;
 Dichiarate i principi organizzativi del vostro lavoro. Fate
capire COME avete fatto ricerca;
 Non impugnate la spada per difendere tutto a tutti i costi. Se
dai docenti vengono idee diverse, dite che pensate che in effetti37
debbano essere prese in considerazione.
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Guida tesina in powerpoint