97MILA COPIE E-MAIL E IN EDICOLA Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia SABATO 14 GIUGNO 2014 - NUMERO 1423 ANNO 16 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI - AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - EDITORI ONLINE SRL - VIA LEONCINO, 15 - 37121 VERONA TELEFONO 045592432 - 0458032280 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI EDITORIALE DEPOSITI BCE BANCHE IN FUGA di Achille Ottaviani C’era da aspettarselo che la decisione presa da Mario Draghi, di tagliare il tasso Refi, e di far pagare il denaro parcheggiato all’Euro tower dalle banche dell’Unione, avrebbe creato un piccolo terremoto. Incominciano a manifestarsi gli effetti delle misure annunciate. Gli istituti di credito hanno già ritirato oltre 25 miliardi dai depositi Bce. Conse guenza inevitabile dell’introduzione di un tasso negativo. Era ciò che Draghi voleva. Le banche ora dovrebbero riutilizzare quel denaro che tenevano al sicuro parcheggiato nella Banca centrale europea, alla faccia della crisi, per fare prestiti all’economia reale. Prima che il processo inizi, servirà un periodo chiamiamolo “di passaggio”. Perchè una parte di quei 25 miliardi non si è ancora mossa da Fran co forte. E’ stata solo spostata dal conto deposito al conto corrente. Solo nei prossimi giorni, e mediamente tra un mese, si potrà verificare il reale peso dell’impatto delle mosse di Draghi. Perchè le banche sposteranno la liquidità prima sui titoli di stato e in seguito incominceranno ad aumentare (si spera!) i prestiti. VALDASTICO NORD BS-PD: “RENZI SBLOCCHI L’OPERA” I VERTICI DELLA SOCIETÀ AUTOSTRADALE CONSEGNERANNO LUNEDÌ IN OCCCASIONE DELL’ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA VICENZA E VERONA UNA LETTERA PER CHIEDERE AL PREMIER DI DARE IL VIA LIBERA AL PROGETTO Come scrivevamo circa quattro mesi fa da queste colonne, dopo la caduta del governo Letta per mano di Matteo Renzi, c’era grande apprensione tra i vertici della Brescia-Padova, controllata da A4 Holding del presidente Attilio Schneck, per il proseguo delle trattative riguardanti la Valdastico Nord. Oggi, il progetto rimane, in parte, ancora congelato: mentre, infatti, il ramo Rodigino si arricchirà di un novo tratto percorriAttilio Schneck e Bruno Chiari bile fino ad Agugliaro, lo sbocco a Trento è ancora bloccato. stralci. I vertici della Bs-Pd, pre- lotto funzionale è stato apL’occasione per provare a scio- sieduta da Flavio Tosi e guida- provato e che il prolungamento gliere i nodi, arriverà lunedì, ta dal DG Bruno Chiari, a Nord ha passato la valuquando le Confindustrie di hanno riunito sindaci (o dele- tazione d’impatto ambientale, e Verona e Vicenza si riuniranno gati) di Comuni del vicentino, che è disponibile l’intero finaninsieme a Gambellara per del padovano, del rodigino e del ziamento senza oneri a carico l’Assemblea annuale alla pre- veronese sottoscrivendo la let- dello Stato”. Ma soprattutto che senza del premier, e gli conse- tera. Quarantacinque firme che “solo con la realizzazione del gneranno una lettera con una valgono quarantacinque Co- completamento a nord assume richiesta inerente lo “Sblocca muni veneti. Insieme, al di là del pieno significato l’investimento Italia”, il decreto sulle grandi colore politico, chiedono al pre- sostenuto per la costruzione del opere. La Valdastico Nord è mier Renzi di sbloccare l’iter tratto a sud e quello per il tratto senz’altro una di queste, se si della Valdastico Nord. Si fa pre- centrale. Senza la realizzazione pensa che il tratto da Vicenza a sente che “il governo ha attri- dell’ultimo lotto in provincia di Piovene Rocchette è stato buito grande importanza all’- Trento la Valdastico sarebbe inaugurato a metà degli anni opera inserendola nel program- una grande opera incompiuta”. ’70 e che quello verso Sud è ma delle infrastrutture stratestato aperto nel 2012, ma a giche dello Stato, che il primo SU SALE SCENDE Attilio Schneck Massimo Mucchetti Il presidente di A4 Holding non demorde e insieme ai sindaci veneti presenterà lunedì una lettera a Renzi per sbloccare la grande opera Valdastico Nord. Il giornalista economico del Corsera, e prima all’Espresso, oggi senatore Pd, non riesce ad entrare nella diversa realtà politica. Era meglio rimanesse dov’era. GIU’ VAI SUL SITO INDUSTRIAEFINANZA.COM E SEGUICI SU 2 • 14 giugno 2014 Industria e Finanza 3 • 14 giugno 2014 Industria e Finanza START-UP SENZA FORMAZIONE IL 50% CESSA ATTIVITÀ DOPO UN ANNO Secondo il registro delle Camere di Commercio, circa 2.158 SOCIALE PEDON SOSTIENE IL BANCO ALIMENTARE costituite da meno di 4 anni con fatturato inferiore ai 5 milioni Secondo il registro delle Camere di Commercio, in Italia sono circa 2.158 le start up, ovvero imprese neonate che rispettino determinati requisiti, tra i quali essere state costituite da meno di 4 anni ed avere un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Dal 1 gennaio 2014, 400 nuove imprese hanno avviato la propria attività. Molti di questi nuovi imprenditori sono ex lavoratori dipendenti che, avendo perso il lavoro o stanchi di aspettare un aumento che non sarebbe mai arrivato, decidono di fare tesoro delle proprie esperienze ed avviare una propria attività. E’ questo l’esercito dei nuovi manager, lavoratori con un’approfondita conoscenza pratica del set- Max Formisano tore nel quale vanno ad inserirsi ma, talvolta, senza avere alle spalle il giusto background dirigenziale. “Avviare un’attività in proprio comporta numerosi rischi, sia di carattere economico, sia psicologico, per questo una forte motivazione deve essere alla base del progetto. E’ un grave errore pensare di mettersi in proprio come ripiego, senza sentire quella chiamata che differenzia l'animale imprenditore da tutti gli altri. E' un lavoro difficile: senza passione è impossibile riuscire. Ha commentato Max Formisano, formatore professionista. Altra cosa fondamentale è la piena consapevolezza di ciò che si sta per fare. Il lavoro dell’imprenditore è ben diverso da quello del lavoratore, seppur specializzato. La grande mancanza di una preparazione mirata è l'errore più diffuso tra i nuovi imprenditori, ed è il motivo per cui il 50% delle start up non dura più di un anno e l'80% non arriva a 5”. BANCO POPOLARE SIGLATO ACCORDO CON CTA ACLI E RINNOVATO CON FAP ACLI Prosegue la collaborazione tra l’istituto di credito veronese per sostenere i pensionati e la promozione del turismo sociale Nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto lo scorso ottobre tra le ACLI nazionali ed il Banco Popolare, CTA - Centro Turistico ACLI Nazionale – e Banco Popolare hanno siglato un accordo di collaborazione, che prevede da un lato importanti sinergie per la promozione del turismo sociale e, dall’altro, un’offerta di condizioni esclusiva per le sedi provinciali e territoriali del CTA ed i loro collaboratori. In particolare, il Banco Popolare sosterrà il progetto “I love Lampedusa”, finalizzato a contribuire al rilancio della “normalità” sul tormentato ma sempre splendido territorio del- Pier Francesco Saviotti l’Isola di Lampedusa, attraverso interventi di turismo responsabile e sostenibile, nonché a valorizzare il ruolo di Lampedusa come territorio di accoglienza, attraverso sinergie con associazioni di volontariato e la promozione di progetti di cooperazione. Parallelamente a questo importante evento, è stato rinnovato ed implementato il già collaudato accordo in essere tra la FAP – Federazione Anziani e Pensionati ACLI ed il Banco Popolare, finalizzato a mettere a disposizione non solo dei pensionati, ma questa volta anche degli anziani iscritti alla FAP, il “Conto Libretto”, il conto corrente a condizioni praticamente azzerate. In occasione di tale rinnovo, il Banco Popolare ha messo a disposizione anche delle sedi Provinciali FAP ACLI condizioni particolarmente vantaggiose per l’apertura di conti correnti. Remo Pedon Pedon donerà 500 kg di cereali e legumi a rapida cottura in occasione della Colletta Alimentare Straor dinaria organizzata dalla Fondazione Banco Alimen tare Onlus nella giornata di sabato 14 giugno a favore delle famiglie in difficoltà. “In Italia sono oltre quattro milioni le persone che vivono in condizioni di povertà e aderendo a questa iniziativa possiamo aiutare concretamente migliaia di famiglie e dare responsabilmente il nostro contributo a fronte di questa grave emergenza alimentare”, questo è quanto dichiara Remo Pedon, AD del Gruppo. Il mix chiamato “Pedon for life” è stato pensato per fornire un elevato contenuto nutrizio nale in fibre, proteine e ferro, grazie ai diversi cereali (orzo, farro, riso, avena, grano, miglio, quinoa) e legumi presenti (lenticchie, piselli, ceci). Con il quantitativo donato sarà possibile preparare oltre 6000 pasti. La partecipazione a questa iniziativa è un’ulteriore conferma dell’impegno etico e sociale che caratterizza l’azienda da molti anni e che la vede a fianco di associazioni “no-profit” per progetti nazionali ed internazionali di solidarietà sociale. Industria e Finanza 4 • 14 giugno 2014 AMBIENTE BELLUNO BOOM ACCORDO TRA KINEXIA E CECEP OCCHIALERIA, DELLA PRODUZIONE PER PROGETTO IDRICO IN CINA Alla presenza del ministro Guidi, firmato partnership da 22,2 mln di euro per sviluppare un sistema di trattamento acque a Yuyao Kinexia, società attiva nel settore delle energie rinnovabili e dell’ambiente attraverso il suo presidente ed Amministratore Delegato Pietro Colucci, e Cecep Sustained Technolgy Innovation Fund, società operativa di China Energy Conservation And Environmental Protection Group (CECEP) nella persona dell’Executive Partner Mr Haoming Liu, hanno sottoscritto, alla presenza e con il coinvolgimento del Ministro Dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e del Ministro del Commercio Cinese, Gao Hucheng, nell’ambito della visita della delegazione del Presidente del Consiglio, Pietro Colucci (a sinistra) mette la propria firma sull’accordo Matteo Renzi e sotto l’egida di Invitalia, un Memorandum of Understanding per un valore di 30 milioni di dollari statunitensi (Euro 22,2 milioni circa) per lo sviluppo congiunto di un progetto integrato “Waste to Water Technology” di trattamento acque e reflui industriali nell’area di Yuyao (Repubblica Popolare Cinese). Le parti proseguiranno la partnership anche nei progetti nel Waste Recovery e nelle Smart Technologies. ANTONVENETA-MPS 30 MILIONI PER LE ASSOCIATE Nuova intesa per aumentare la dotazione di capitali permanenti delle aziende triestine, consolidare i bilanci e migliorare il rating Siglato da Antonveneta-Mps e Confindustria Trieste un importante accordo commerciale per favorire la crescita delle imprese associate mediante la concessione di finanziamenti a ponderazione zero. L’intesa, siglata dal responsabile di Area Antonveneta di Banca Mps, Massimo Fontanelli e dal presidente di Confindustria Trieste, Sergio Razeto, prevede lo stanziamento di un plafond finanziario ad hoc di 30 milioni di euro, utilizzabile per finanziamenti a medio termine, anche su base chirografaria, aggregati con le migliori opportunità di funding e di garanzia esistenti sul mercato, nell’ambito di un processo decisionale snello e a condizioni particolari. L’offerta di Antonveneta- Massimo Fontanelli BMps risponde alle richieste del mondo imprenditoriale e si propone di assecondare il ciclo degli investimenti per consolidare i segnali di ripresa e aumentare la dotazione di capitali permanenti delle imprese, consolidare la struttura dei bilanci e migliorare il rating creditizio. Permette, inoltre, di migliorare il grado di flessibilità finanziaria mediante il ricorso a strumenti di ricostituzione del circolante e favorire l’internazionalizzazione delle imprese mediante strumenti finanziari di facile accesso. L’offerta, riservata alle aziende associate della provincia di Trieste, rappresenta un passo concreto a supporto dell’imprenditoria per facilitare l’aggancio della prossima ripresa economica, grazie all’erogazione di credito a costi competitivi, con il supporto del Fondo di garanzia per le Pmi. “Presentarsi sul mercato con finanziamenti così competitivi rappresenta un chiaro segnale di fiducia nei confronti delle aziende della provincia di Trieste” ha dichiarato Fontanelli. Nel primo trimestre dell’anno l’occhialeria bellunese registra performance talmente positive da aver sorpreso anche i ricercatori del Centro Studi di Unioncamere del Veneto. Rispetto allo stesso periodo del 2013, infatti, la produzione è aumentata di oltre il dodici per cento. Ma quel che più colpisce è che a spingere verso l’alto queste percentuali sono state le piccole e medie aziende, quelle con un numero di dipendenti compreso tra le dieci e le quarantanove unità. Anche nel confronto con il trimestre precedente si conferma la tendenza positiva, con un più dieci per cento. E anche in questo caso sono le piccole e medie aziende a registrare i risultati migliori. “Di fronte a queste cifre - commenta Lorraine Berton, presidente di Sipao, la sezione industrie produttrici di articoli per l’occhialeria - è bene essere cauti. Ma le percentuali di crescita registrate dal nostro settore nel primo trimestre dell’anno da Veneto Congiuntura sono davvero incoraggianti e assicurano un’iniezione di fiducia e di ottimismo. Possiamo dire, senza sbilanciarsi troppo, che finalmente anche le piccole e medie realtà produttive, quelle che più hanno pagato il conto della crisi, vedono un po’ di luce in fondo al tunnel. Mentre le grandi aziende, grazie soprattutto alla loro vocazione industriale, sono riuscite a superare in modo eccellente questi anni turbolenti”. L’unico altro settore a mostrare performance così positive è l’orafo di Vicenza, con un incremento dell’undici per cento rispetto al primo trimestre dello scorso anno. A livello regionale crescono anche il fatturato (+ 2,8%) e gli ordinativi (+2,4%) e ciò contribuisce a rendere migliori le previsioni degli imprenditori per l’immediato futuro. 5 • 14 giugno 2014 In collaborazione con: www.arenamuseopera.com Industria e Finanza Vicolo Due Mori, 6 (Corso Sant’Anastasia) 37121 Verona - Italia Tel: + 39 045 9235440 - Mob: + 39 329 8446632 [email protected] - www.amoverona.net dal martedì alla domenica dalle 11,00 alle 24,00