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Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia
SABATO 14 GIUGNO 2014 - NUMERO 1423 ANNO 16 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - DIRETTORE RESPONSABILE:
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EDITORIALE
DEPOSITI BCE
BANCHE IN FUGA
di Achille Ottaviani
C’era da aspettarselo che la
decisione presa da Mario
Draghi, di tagliare il tasso
Refi, e di far pagare il denaro
parcheggiato all’Euro tower
dalle banche dell’Unione,
avrebbe creato un piccolo terremoto. Incominciano a manifestarsi gli effetti delle misure
annunciate. Gli istituti di credito hanno già ritirato oltre 25
miliardi dai depositi Bce.
Conse guenza inevitabile dell’introduzione di un tasso
negativo. Era ciò che Draghi
voleva. Le banche ora dovrebbero riutilizzare quel denaro
che tenevano al sicuro parcheggiato nella Banca centrale europea, alla faccia della
crisi, per fare prestiti all’economia reale. Prima che il processo inizi, servirà un periodo
chiamiamolo “di passaggio”.
Perchè una parte di quei 25
miliardi non si è ancora
mossa da Fran co forte. E’ stata
solo spostata dal conto deposito al conto corrente. Solo
nei prossimi giorni, e mediamente tra un mese, si potrà
verificare il reale peso dell’impatto delle mosse di Draghi.
Perchè le banche sposteranno
la liquidità prima sui titoli di
stato e in seguito incominceranno ad aumentare (si
spera!) i prestiti.
VALDASTICO NORD
BS-PD: “RENZI SBLOCCHI L’OPERA”
I
VERTICI DELLA SOCIETÀ AUTOSTRADALE CONSEGNERANNO LUNEDÌ IN
OCCCASIONE DELL’ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA VICENZA E VERONA UNA
LETTERA PER CHIEDERE AL PREMIER DI DARE IL VIA LIBERA AL PROGETTO
Come scrivevamo circa quattro
mesi fa da queste colonne,
dopo la caduta del governo Letta per mano di Matteo Renzi,
c’era grande apprensione tra i
vertici della Brescia-Padova,
controllata da A4 Holding del
presidente Attilio Schneck,
per il proseguo delle trattative
riguardanti la Valdastico Nord.
Oggi, il progetto rimane, in parte, ancora congelato: mentre,
infatti, il ramo Rodigino si arricchirà di un novo tratto percorriAttilio Schneck e Bruno Chiari
bile fino ad Agugliaro, lo sbocco
a Trento è ancora bloccato. stralci. I vertici della Bs-Pd, pre- lotto funzionale è stato apL’occasione per provare a scio- sieduta da Flavio Tosi e guida- provato e che il prolungamento
gliere i nodi, arriverà lunedì, ta dal DG Bruno Chiari, a Nord ha passato la valuquando le Confindustrie di hanno riunito sindaci (o dele- tazione d’impatto ambientale, e
Verona e Vicenza si riuniranno gati) di Comuni del vicentino, che è disponibile l’intero finaninsieme a Gambellara per del padovano, del rodigino e del ziamento senza oneri a carico
l’Assemblea annuale alla pre- veronese sottoscrivendo la let- dello Stato”. Ma soprattutto che
senza del premier, e gli conse- tera. Quarantacinque firme che “solo con la realizzazione del
gneranno una lettera con una valgono quarantacinque Co- completamento a nord assume
richiesta inerente lo “Sblocca muni veneti. Insieme, al di là del pieno significato l’investimento
Italia”, il decreto sulle grandi colore politico, chiedono al pre- sostenuto per la costruzione del
opere. La Valdastico Nord è mier Renzi di sbloccare l’iter tratto a sud e quello per il tratto
senz’altro una di queste, se si della Valdastico Nord. Si fa pre- centrale. Senza la realizzazione
pensa che il tratto da Vicenza a sente che “il governo ha attri- dell’ultimo lotto in provincia di
Piovene Rocchette è stato buito grande importanza all’- Trento la Valdastico sarebbe
inaugurato a metà degli anni opera inserendola nel program- una grande opera incompiuta”.
’70 e che quello verso Sud è ma delle infrastrutture stratestato aperto nel 2012, ma a giche dello Stato, che il primo
SU
SALE
SCENDE
Attilio Schneck
Massimo Mucchetti
Il presidente di A4 Holding non demorde
e insieme ai sindaci veneti presenterà
lunedì una lettera a Renzi per sbloccare
la grande opera Valdastico Nord.
Il giornalista economico del Corsera, e
prima all’Espresso, oggi senatore Pd, non
riesce ad entrare nella diversa realtà politica. Era meglio rimanesse dov’era.
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2 • 14 giugno 2014
Industria e Finanza
3 • 14 giugno 2014
Industria e Finanza
START-UP
SENZA FORMAZIONE IL 50%
CESSA
ATTIVITÀ
DOPO
UN
ANNO
Secondo il registro delle Camere di Commercio, circa 2.158
SOCIALE
PEDON SOSTIENE IL
BANCO ALIMENTARE
costituite da meno di 4 anni con fatturato inferiore ai 5 milioni
Secondo il registro delle Camere
di Commercio, in Italia sono circa
2.158 le start up, ovvero imprese
neonate che rispettino determinati
requisiti, tra i quali essere state
costituite da meno di 4 anni ed
avere un fatturato inferiore ai 5
milioni di euro. Dal 1 gennaio
2014, 400 nuove imprese hanno
avviato la propria attività. Molti di
questi nuovi imprenditori sono ex
lavoratori dipendenti che, avendo
perso il lavoro o stanchi di
aspettare un aumento che non
sarebbe mai arrivato, decidono di
fare tesoro delle proprie esperienze ed avviare una propria attività.
E’ questo l’esercito dei nuovi manager, lavoratori con un’approfondita conoscenza pratica del set-
Max Formisano
tore nel quale vanno ad inserirsi
ma, talvolta, senza avere alle
spalle il giusto background dirigenziale. “Avviare un’attività in
proprio comporta numerosi rischi,
sia di carattere economico, sia
psicologico, per questo una forte
motivazione deve essere alla
base del progetto. E’ un grave
errore pensare di mettersi in proprio come ripiego, senza sentire
quella chiamata che differenzia
l'animale imprenditore da tutti gli
altri. E' un lavoro difficile: senza
passione è impossibile riuscire. Ha commentato Max Formisano, formatore professionista. Altra cosa fondamentale è la
piena consapevolezza di ciò che
si sta per fare. Il lavoro dell’imprenditore è ben diverso da quello del lavoratore, seppur specializzato. La grande mancanza di una
preparazione mirata è l'errore più
diffuso tra i nuovi imprenditori, ed
è il motivo per cui il 50% delle start
up non dura più di un anno e
l'80% non arriva a 5”.
BANCO POPOLARE
SIGLATO ACCORDO CON CTA
ACLI
E
RINNOVATO
CON
FAP
ACLI
Prosegue la collaborazione tra l’istituto di credito veronese per
sostenere i pensionati e la promozione del turismo sociale
Nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto lo scorso ottobre tra le ACLI nazionali ed il
Banco Popolare, CTA - Centro
Turistico ACLI Nazionale – e
Banco Popolare hanno siglato
un accordo di collaborazione,
che prevede da un lato importanti sinergie per la promozione del turismo sociale e,
dall’altro, un’offerta di condizioni esclusiva per le sedi
provinciali e territoriali del CTA
ed i loro collaboratori. In particolare, il Banco Popolare
sosterrà il progetto “I love
Lampedusa”, finalizzato a contribuire al rilancio della “normalità” sul tormentato ma sempre splendido territorio del-
Pier Francesco Saviotti
l’Isola di Lampedusa, attraverso interventi di turismo responsabile e sostenibile, nonché a
valorizzare il ruolo di Lampedusa come territorio di accoglienza, attraverso sinergie
con associazioni di volontariato e la promozione di progetti
di cooperazione. Parallelamente a questo importante evento, è stato rinnovato ed
implementato il già collaudato
accordo in essere tra la FAP –
Federazione Anziani e Pensionati ACLI ed il Banco
Popolare, finalizzato a mettere
a disposizione non solo dei
pensionati, ma questa volta
anche degli anziani iscritti alla
FAP, il “Conto Libretto”, il conto
corrente a condizioni praticamente azzerate. In occasione
di tale rinnovo, il Banco Popolare ha messo a disposizione anche delle sedi Provinciali FAP ACLI condizioni
particolarmente vantaggiose
per l’apertura di conti correnti.
Remo Pedon
Pedon donerà 500 kg di
cereali e legumi a rapida
cottura in occasione della
Colletta Alimentare Straor dinaria organizzata dalla
Fondazione Banco Alimen tare Onlus nella giornata
di sabato 14 giugno a
favore delle famiglie in difficoltà. “In Italia sono oltre
quattro milioni le persone
che vivono in condizioni di
povertà e aderendo a
questa iniziativa possiamo
aiutare
concretamente
migliaia di famiglie e dare
responsabilmente il nostro
contributo a fronte di questa grave emergenza alimentare”, questo è quanto
dichiara Remo Pedon, AD
del Gruppo. Il mix chiamato “Pedon for life” è stato
pensato per fornire un elevato contenuto nutrizio nale in fibre, proteine e
ferro, grazie ai diversi
cereali (orzo, farro, riso,
avena, grano, miglio,
quinoa) e legumi presenti
(lenticchie, piselli, ceci).
Con il quantitativo donato
sarà possibile preparare
oltre 6000 pasti. La partecipazione a questa iniziativa è un’ulteriore conferma
dell’impegno
etico
e
sociale che caratterizza
l’azienda da molti anni e
che la vede a fianco di
associazioni “no-profit” per
progetti nazionali ed internazionali di solidarietà
sociale.
Industria e Finanza
4 • 14 giugno 2014
AMBIENTE
BELLUNO
BOOM
ACCORDO TRA KINEXIA E CECEP OCCHIALERIA,
DELLA PRODUZIONE
PER PROGETTO IDRICO IN CINA
Alla presenza del ministro Guidi, firmato partnership da 22,2 mln
di euro per sviluppare un sistema di trattamento acque a Yuyao
Kinexia, società attiva nel settore delle energie rinnovabili e
dell’ambiente attraverso il suo
presidente ed Amministratore
Delegato Pietro Colucci, e
Cecep Sustained Technolgy
Innovation Fund, società operativa di China Energy Conservation And Environmental Protection Group (CECEP) nella persona dell’Executive Partner Mr
Haoming Liu, hanno sottoscritto,
alla presenza e con il coinvolgimento del Ministro Dello Sviluppo Economico, Federica Guidi,
e del Ministro del Commercio
Cinese, Gao Hucheng, nell’ambito della visita della delegazione
del Presidente del Consiglio,
Pietro Colucci (a sinistra) mette la propria firma sull’accordo
Matteo Renzi e sotto l’egida di
Invitalia, un Memorandum of
Understanding per un valore di
30 milioni di dollari statunitensi
(Euro 22,2 milioni circa) per lo
sviluppo congiunto di un progetto integrato “Waste to Water
Technology” di trattamento
acque e reflui industriali nell’area
di Yuyao (Repubblica Popolare
Cinese). Le parti proseguiranno
la partnership anche nei progetti
nel Waste Recovery e nelle
Smart Technologies.
ANTONVENETA-MPS
30
MILIONI
PER
LE
ASSOCIATE
Nuova intesa per aumentare la dotazione di capitali permanenti
delle aziende triestine, consolidare i bilanci e migliorare il rating
Siglato da Antonveneta-Mps e
Confindustria Trieste un importante accordo commerciale per
favorire la crescita delle imprese
associate mediante la concessione di finanziamenti a ponderazione zero. L’intesa, siglata dal
responsabile di Area Antonveneta di Banca Mps, Massimo
Fontanelli e dal presidente di
Confindustria Trieste, Sergio
Razeto, prevede lo stanziamento di un plafond finanziario ad
hoc di 30 milioni di euro, utilizzabile per finanziamenti a medio
termine, anche su base chirografaria, aggregati con le migliori
opportunità di funding e di
garanzia esistenti sul mercato,
nell’ambito di un processo decisionale snello e a condizioni particolari. L’offerta di Antonveneta-
Massimo Fontanelli
BMps risponde alle richieste del
mondo imprenditoriale e si propone di assecondare il ciclo degli
investimenti per consolidare i
segnali di ripresa e aumentare la
dotazione di capitali permanenti
delle imprese, consolidare la
struttura dei bilanci e migliorare il
rating creditizio. Permette,
inoltre, di migliorare il grado di
flessibilità finanziaria mediante il
ricorso a strumenti di ricostituzione del circolante e favorire
l’internazionalizzazione delle
imprese mediante strumenti
finanziari di facile accesso.
L’offerta, riservata alle aziende
associate della provincia di
Trieste, rappresenta un passo
concreto a supporto dell’imprenditoria per facilitare l’aggancio
della prossima ripresa economica, grazie all’erogazione di credito a costi competitivi, con il supporto del Fondo di garanzia per
le Pmi. “Presentarsi sul mercato
con finanziamenti così competitivi rappresenta un chiaro segnale di fiducia nei confronti delle
aziende della provincia di
Trieste” ha dichiarato Fontanelli.
Nel primo trimestre dell’anno
l’occhialeria bellunese registra
performance talmente positive
da aver sorpreso anche i ricercatori del Centro Studi di Unioncamere del Veneto. Rispetto
allo stesso periodo del 2013,
infatti, la produzione è aumentata di oltre il dodici per cento. Ma
quel che più colpisce è che a
spingere verso l’alto queste percentuali sono state le piccole e
medie aziende, quelle con un
numero di dipendenti compreso
tra le dieci e le quarantanove
unità. Anche nel confronto con il
trimestre precedente si conferma la tendenza positiva, con un
più dieci per cento. E anche in
questo caso sono le piccole e
medie aziende a registrare i
risultati migliori. “Di fronte a queste cifre - commenta Lorraine
Berton, presidente di Sipao, la
sezione industrie produttrici di
articoli per l’occhialeria - è bene
essere cauti. Ma le percentuali
di crescita registrate dal nostro
settore nel primo trimestre dell’anno da Veneto Congiuntura
sono davvero incoraggianti e
assicurano un’iniezione di fiducia e di ottimismo. Possiamo
dire, senza sbilanciarsi troppo,
che finalmente anche le piccole
e medie realtà produttive, quelle
che più hanno pagato il conto
della crisi, vedono un po’ di luce
in fondo al tunnel. Mentre le
grandi aziende, grazie soprattutto alla loro vocazione industriale, sono riuscite a superare in
modo eccellente questi anni turbolenti”. L’unico altro settore a
mostrare performance così
positive è l’orafo di Vicenza, con
un incremento dell’undici per
cento rispetto al primo trimestre
dello scorso anno. A livello
regionale crescono anche il fatturato (+ 2,8%) e gli ordinativi
(+2,4%) e ciò contribuisce a
rendere migliori le previsioni
degli imprenditori per l’immediato futuro.
5 • 14 giugno 2014
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