Vincent Van Gogh 1889 – Harvest landscape copertina STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL PAESAGGIO seconda parte - la pianificazione paesistica regionale Prof. Paolo Fusero indice STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL PAESAGGIO Parte Seconda: la pianificazione paesistica regionale prof. Paolo Fusero OBIETTIVO DIDATTICO soffermarsi sugli strumenti urbanistici a scala regionale per il governo del paesaggio ARGOMENTI TRATTATI bilancio legge Galasso competenze regionali in materia caso di studio PTPR Emilia Romagna pianificazione paesaggio L. 1497/’39 non produce effetti rilevanti pochi Piani modesto contenuto scientifico DPR n. 8/’72 L. 431/’85 competenze legislative alle Regioni si comincia ad affermare la pianificazione paesaggistica legge Galasso Legge Galasso venti anni di vigenza ruolo importante di tutela avanzamento culturale ampliamento quadro delle tutele superamento visione “estetica” dimensione ecologica processi storici, insediativi, culturali un bilancio soddisfacente? molte regioni ancora sprovviste di Piano Paesistico Risultati livello non soddisfacente dei piani elaborati schedatura “meccanicistica” di Beni senza progetto visione anacronistica del concetto di vincolo Vincoli estesi su quasi metà del territorio nazionale ambiti vincolati generici non riescono a garantire la tutela dei caratteri identitari Rinvio ad un nulla-osta di competenza delle Soprintendenze alcune necessità Necessità completare il mosaico della pianificazione paesistica rendere efficiente il lavoro delle Soprintendenze messa a punto di regole condivise dal vincolo Obiettivo al progetto Carta dei vincoli paesaggistici Regione Piemonte La carta documenta alcune categorie di beni vincolati ai sensi della legge 431. Sono riportati i seguenti vincoli di base : - vincoli archeologici ex lege 1089/39 - aree vincolate ex lege 1497/39 - fasce fluviali e lacustri (di 150 m. e 300 m., per fiumi e laghi rispettivamente) - aree boscate, foreste e rimboschimenti. Sono inoltre comprese le aree di interesse pubblico vincolate ai sensi del Decreto Ministeriale 1/8/85 (i cosiddetti Galassini). un caso di studio case study PTPR Emilia Romagna descrizione esaustiva analisi critica giudizio di valore ambiti di competenza elaborati tecnici tecniche di pianificazione storia urbanistica tecnica di elaborazione www.regione.emilia-romagna.it/paesaggi la filosofia del Piano La filosofia del Piano Il principio di fondo Non ci sono paesaggi “meritevoli” ed altri meno “meritevoli” Interpretare il paesaggio non in termini statici ma livelli di trasformabilità diversi in funzione del “ruolo” territoriale bensì come risultato di processi dinamici Assunzione di responsabilità della componente gestionale riconoscimento delle diverse identità locali identificare gli effetti delle azioni improprie nei confronti delle cultura e della storia delle società locali parametri di riferimento PARAMETRI DI RIFERIMENTO Per valutare la compatibilità dei processi di trasformazione territoriale in itinere Avere chiare le conseguenze ambientali e paesaggistiche perdita di identità distruzione di Beni nuove opportunità Il Piano come interpretazione amministrativa del paesaggio UNITA’ DI PAESAGGIO omogeneità di struttura omogeneità di caratteri omogeneità di relazioni sociali elaborati e contenuti Elaborati tecnici Modalità di suddivisione Norme Tecniche Attuazione Fisiografiche Cartografia sc. 1:25.000 Tematiche Altri elaborati cartografici − unità di paesaggio − viabilità panoramica − insediamenti storici − abitati da consolidare − etc. Componenti Categorie − sistemi − zone − elementi montagna collina pianura costa agricolo boschivo acque insediativo biologiche geomorfologiche insediative categorie del PTPR esempio SISTEMI Aree agricole esempio ZONE Tutela della costa esempio ELEMENTI Colonie marine Questo sistema costituisce il più consistente e noto paesaggio regionale, infatti esso racchiude una identità storica e culturale unica oltre a fornire una consistente risorsa economica. La pianificazione infraregionale ha l’obbligo di individuare gli elementi caratterizzanti il paesaggio rurale e di osservare le indicazioni per la sua conservazione e valorizzazione. Presentano caratteri di naturalità, rinvenibili principalmente nella porzione nord della costa, o di seminaturalità. Al fine di conservare l’integrità di tali zone, il P.T.P.R. consente esclusivamente interventi di salvaguardia e ripristino. La necessità di sottoporre a specifiche prescrizioni gli edifici delle colonie marine è nata dal riconoscimento del valore emblematico di architetture spesso importanti e dalla valutazione degli aspetti ambientali che le aree ad esse circostanti racchiudono in quanto soggette ad una rinaturalizzazione spontanea. unità di paesaggio Le Unità di Paesaggio rappresentano Ambiti territoriali omogenei in relazione ai processi di trasformazione territoriale individuare l’originalità precisare elementi caratterizzanti consentire gestione coerente Incrocio di fattori costituzione geologica elementi geomorfologici quota microclima vegetazione presenza umana etc. Le 23 unità di paesaggio efficacia delle disposizioni Legge Galasso PTPR vincoli e prescrizioni Le prescrizioni del PTPR sono prevalenti rispetto ai PRG comunali per le tematiche ambientali e paesaggistiche Ambito operatività aree vincolate estensione a tutto il territorio comunale tipi di disposizioni direttive diversi tipi di disposizioni indirizzi prescrizioni specificazione ed attuazione demandata agli enti locali incidono sul regime giuridico dei beni tutelati divieti limiti usi ammissibili trasformazioni consentite i provvedimenti si attuano attraverso delibere della Provincia e del Comune fase attuale Fase di aggiornamento Fisiologico processo di adattamento PTCP visione paesistica politiche di sviluppo strumenti di pianificazione PTP di Bologna – tav 5 Reti Ecologiche