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Serafino: “Guai a mollare ora”
L. Gambera
S. Agati L. Gugliara pag. 25
S. Michele, bilancio triennale del sindaco Petta
“Fisco non oppressivo”
Damiano Iannizzotto pag.2
pag. 27
pag.29
Caltagirone, passaggio di consegne al Municipio
La Rocca al “governo”
Franco Razza
“È
un giorno importante.
Non nascondo una certa emozione per l’impresa impegnativa che mi attende
e per la situazione complessa che
si prospetta, in una cittadina in cui
occorre dare risposte immediate per
riportare Caltagirone ai fasti che le
sono propri. Sono al corrente delle
attuali difficoltà economiche: insieme al segretario generale e all’intera struttura amministrativa, mi impegnerò per risanare il bilancio. Con
la buona .. (continua in 2ª)
Grammichele, è allarme per le condizioni della rete stradale nel Sud-Est e verso il capoluogo
“Siamo condannati al sottosviluppo”
Scordia, cantieri ancora fermi
Incalza la povertà
Nuccio Merlini
S
Lorenzo Gugliara pag.2
trade che si sgretolano, piloni che crollano,
Sicilia tagliata in due, percorrenze bibliche
di 4 ore e oltre per con giungere Catania e
Palermo, Imu sui terreni agricoli e chiusura di
sportelli postali, sono il quadro desolante di una
Sicilia sempre più ai margini che paga un prezzo altissimo per la sua marginalità geografica e
avamposto dell’Africa.
Gli avvenimenti e i fatti di questi ultimi giorni
hanno messo a nudo la triste realtà isolana e fatto emergere situazioni che tutti conosciamo da
tempo e che denotano quanta poca attenzione ci
sia per questa martoriata regione.
Per tornare ai fatti di questi giorni, tecnici e ministro hanno confermato che il “collasso” del
pilone sulla Ct – Pa ha lontane radici risalenti
ad un decennio fa, ma siccome il pilone ancora
reggeva nessuno si è curato di porvi rimedio e
adesso c’è un palleggiamento di responsabilità
fra chi avrebbe dovuto provvedere e soldi stanziati e non spesi con il risultato che vede cittadini inviperiti a percorrere strade ridotte a vere
e proprie mulattiere con transito inibito a bus e
mezzi pesanti con gravi ripercussioni e costi altissimi per l’economia, tanto che in attesa della
programmata “bretella” .. (continua in 2ª)
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La Gazzetta del Calatino
2 | Cronaca del Calatino
S. Michele, bilancio triennale
del sindaco Petta
“M
ille e più giorni di amministrazione”: è stato questo il titolo di una partecipata assemblea pubblica recentemente promossa dall’Amministrazione Comunale presso
l’aula consiliare di piazza Vittorio Emanuele con l’obiettivo di tracciare
un bilancio complessivo dei risultati raggiunti dall’attuale compagine
amministrativa insediatasi nel maggio di tre anni fa. “Esprimo piena
soddisfazione per l’esito di questo incontro - ha dichiarato il Sindaco Giovanni Petta - nel corso del quale si è sviluppato un costruttivo
dibattito con i cittadini su questioni cruciali come l’elevata pressione fiscale generale e la mancanza di opportunità occupazionali per i
giovani che rappresentano temi su cui chiediamo risposte concrete da
parte delle istituzioni regionali e nazionali. A livello cittadino, se molto
lavoro è stato svolto su più fronti, tanto altro rimane ancora da fare. Tra
gli ultimi interventi messi in campo da questa amministrazione vorrei ricordare l’inizio dei lavori di riqualificazione energetica del palazzo
municipale di via Roma che consentiranno, sulla base di un progetto
presentato dal mio predecessore, un risparmio economico sui costi in
bolletta e la concessione di cospicui finanziamenti attraverso i quali interverremo presto sulla viabilità con il rifacimento delle vie Dei Greci,
Capitano Costa e Principe di Piemonte. Tutto ciò è stato reso possibile
grazie alla solidità dei conti del nostro Ente che ha sempre effettuato con regolarità i pagamenti dovuti e che vanta aliquote tributarie tra
le più basse del comprensorio. Non dimentichiamo - ha proseguito il
primo cittadino - i dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti giunta ad
oltre il 75%, i lavori di manutenzione delle strade urbane e rurali, la
realizzazione dell’elisuperficie e delle due aree di gioco per i bambini
presso la villa comunale e l’istituto scolastico, gli interventi di potenziamento dei servizi al cimitero comunale e al campetto polivalente ed
ancora la consegna di sette alloggi di edilizia popolare, l’installazione
di un access point per la fruizione gratuita della rete wi-fi, le tante manifestazioni patrocinate dal Comune in collaborazione con Parrocchia
ed Associazioni e le iniziative di promozione turistica e di valorizzazione della Montagna Ganzaria. Già nei prossimi giorni, infine, grazie ad
un accordo sottoscritto con l’ASP, i sammichelesi potranno effettuare
varie operazioni come la scelta, la revoca e il cambio del medico di base
o del pediatra direttamente presso gli uffici municipali. Insomma - ha
concluso il Sindaco Petta - ogni giorno, nonostante continui tagli e
crescenti difficoltà, cerchiamo di porre a servizio della collettività ogni
possibile energia per affrontare le sfide che ancora abbiamo davanti e
rendere la nostra comunità sempre più bella da vivere”.
■
Grammichele, è allarme per le condizioni
della rete stradale
(...) si è pensato perfino di ripristinare il collegamento aereo fra
Catania e Palermo così come succedeva mezzo secolo fa.
Se la situazione delle strade è
sotto gli occhi di tutti, non meno
palese è il nuovo e criticatissimo
balzello imposto dal governo che
deve far gravare sulle spalle della
già in crisi agricoltura il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli.
Su questa tassa, ritenuta iniqua e
dannosa si sono levati altissime
critiche bipartisan, ma all’impegno di molti rappresentanti istituzionali locali ha fatto da
contrappeso la “linea di partito”
di altri che avrebbero dovuto imporsi per dire non, ma che hanno
preferito “allinearsi” affossando
la terra che li ha generato e della
quale avrebbero dovuto difenderne le ragioni.Terminiamo questa
non certo idilliaca carrellata citando l’altra “perla” che vorrebbe
la chiusura degli sportelli postali
dei cosiddetti uffici periferici senza contare quali e quante conseguenze negative ciò comporta per
anziani e soli costretti, non si sa
con quali mezzi raggiungere l’ufficio postale più vicino e per non
andare lontano basta pensare a
ciò che potrà succedere a Granieri,
con anziani e non costretti a sborsare quattrini e chiedere a parenti
e amici di farsi accompagnare a
Mazzarrone per ritirare la pensione o fare una semplice raccomandata.
Anche per questo problema alta si
è levata la voce del sen. Giuseppe
Compagnone che ne scongiura la
soppressione, ma, ci si chiede, gli
altri rappresentanti istituzionali
siciliani e della nostra zona, cosa
fanno? Non conoscono il problema?
“Così è se vi pare” e se lo disse
Pirandello, c’è da credere.
■
22 maggio 2015
Caltagirone, passaggio di consegne
al Municipio
(...) volontà di tutti cercherò di affrontare e risolvere i problemi”. Queste le prime dichiarazioni del commissario straordinario del Comune di
Caltagirone, Mario La Rocca, che nominato con decreto del 12 maggio
del presidente della Regione, Rosario Crocetta, si è insediato qualche
giorno fa. Presenti alla cerimonia di insediamento il vicesindaco Settimo De Pasquale, il segretario generale, Fabio Martino Battista e naturalmente il sindaco uscente Nicola Bonanno, sfiduciato dal Consiglio
comunale.
Mario La Rocca, nato a Palermo il 6 marzo 1963, conosce già Caltagirone, infatti nel suo curriculum c’è anche l'incarico di "commissario
liquidatore" della Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo ed è stato
anche ingegnere capo dei lavori del IV lotto dell'Ospedale Gravina di
Caltagirone. La Rocca vanta anche incarichi presso i vari Assessorati
regionali (Sanità, Lavoro, Turismo, Artiginato e Pesca, Lavori Pubblici).
Adesso c’è attesa per capire se e come lo stesso commissario straordinario possa risollevare le sorti economico-finanziarie del Comune che
sono davvero critiche. Naturalmente, così come lo stesso La Rocca ha
dichiarato, tra i primi problemi che lo stesso dovrà risolvere c’è quello legato alla mancata corresponsione degli stipendi di marzo, aprile e
maggio, ai quasi 400 impiegati comunali anche se nessuno si aspetta
“miracoli”. A Palazzo dell’Aquila, sede del Municipio della città regna
un clima di rassegnazione ad una situazione economica davvero disastrosa. C’è anche attesa per gli eventuali “tagli” che il commissario
straordinario potrebbe attuare nei confronti di servizi “non essenziali”, anche se la spending review attuata già da qualche anno lascia poco
margine ad eventuali tagli. La situazione rifiuti, il rilancio delle attività
turistiche e un’attenta azione tesa all’acquisizione di nuove entrate per
il Comune sono altri temi scottanti e prioritari che La Rocca cercherà
di risolvere dopo una “attenta conoscenza delle diverse tematiche per
vedere come e meglio incidere con l’obiettivo di concorrere a superare
questo momento di difficoltà”. Il commissario straordinario rimarrà in
carica circa un anno, ovvero fino alla prossima tornata elettorale utile,
presumibilmente nel maggio del 2016. ■
Scordia, cantieri ancora fermi
R
imangono a bocca asciutta i 63 disoccupati scordiensi che, selezionati attraverso un bando di concorso pubblico, attendono ancora di essere avviati al lavoro nei cantieri di servizio finanziati
dal Dipartimento Lavoro della Regione. La graduatoria, approvata da
una commissione comunale di controllo istituita per l’occasione, non è
mai entrata in vigore perché malgrado le promesse, l’avvio delle attività dei cantieri di servizio, rimane subordinata alla emissione dei decreti di finanziamento da parte della Regione così come è stato ribadito
dal sindaco Franco Tambone nella risposta fornita ad una interpellanza
presentata a due riprese dal consigliere di Scordia Bene Comune, Guido
Rizzo. I progetti riguardano lavori di manutenzione di edifici scolastici
e comunali, pulizia delle caditoie stradali, disostruzione di condotte di
scarico e manutenzione del verde pubblico e della segnaletica stradale
per un importo complessivo di 166 mila 848 euro. Progetti che a differenza di altri comuni dove ad occuparsene sono stati i servizi sociali, a
Scordia, invece, hanno visto l’impegno dell’Ufficio Tecnico. Da questo,
secondo il consigliere Rizzo, sarebbe scaturito il ritardo delle procedure. “Abbiamo espresso le nostre perplessità sulle procedure – afferma
Rizzo – nel frattempo con comizi, oltre che con le nostre interrogazioni
in Consiglio comunale, abbiamo chiesto all’Amministrazione di mobilitarsi visto che possono vantare un rapporto privilegiato con i governi nazionale e regionale. Ma la risposta è stata il silenzio assordante
che penalizza le famiglie che vedono mancare una piccola opportunità
per mitigare condizioni di povertà ed emarginazione sociale che scaturiscono dalla carenza occupazionale”. Intanto l’assessore Pippo Lo
Castro ha ribadito che l’amministrazione, nel frattempo, ha continuamente sollecitato l’assessorato alla famiglia e al lavoro per il finanziamento e che comunque tutti i documenti sono conservati presso l’UTC
a disposizione dei consiglieri per la visione. “Vogliamo comprendere –
conclude Rizzo – quali sono le priorità dell’amministrazione Tambone.
Di sicuro non i più deboli e bisognosi. Anche per questo ci mobiliteremo
per chiedere le dimissioni dell’attuale governo”.
■
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
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La Gazzetta del Calatino
4 | Cronaca del Calatino
CALTAGIRONE – Incontro del Fronte nazionale
22 maggio 2015
CALTAGIRONE – Dieci coop ammesse ai sostegni economici dell’Ircac dal commissario Carullo
Fedeli all’autonomia “Vicini alle esigenze delle imprese”
Concetta Romano
Franco Razza
I
ono dieci le cooperative siciliane che beneficeranno dei finanziamenti approvati dal
commissario straordinario dell’ircac Antonio Carullo nel corso della seduta deliberante
dell’Ircac alla presenza anche del collegio dei revisori dei conti. Decisa anche la riapertura degli
Sportelli informativi decentrati, mentre per alcuni
dei quali è stato deciso l’accorpamento ad altri.
Entrando nei dettagli dei finanziamenti si tratta
di due crediti a medio termine per la ricapitalizzazione societaria investimenti alle cooperative
“Fondazione teatro lirico siciliano” di Siracusa
che organizza manifestazioni culturali e spettacoli e alla “Kimono viaggi” di Caltanissetta che
gestisce un’agenzia di viaggi ; due crediti di esercizio per le cooperative Italforniture di Palermo
che commercia all’ingrosso abbigliamento e abiti
da lavoro ed antinfortunistica e Monti Rossi Etna
adventure di Nicolosi (Ct) che gestisce l’omonimo parco avventura. Sono stati concessi anche
sei crediti di esercizio per lo start-up di impresa
ad altrettante cooperative di nuova costituzione
: la “Vola solo chi osa” di Agrigento che intende
fornire servizi di compagnia e d assistenza sia per
i più piccoli che per gli anziani; “Project building”
di Palermo che commercializza in fissi; “ V.L.S.”
di Capaci (Pa) che gestisce un negozio di abbigliamento; “Big service” che deve gestire il servizio
di ristorazione all’interno dell’hotel Aetheneum,
“ Gusto” che intende rilevare il noto bar Ciros e
Ma.Da. che intende gestire una comunità alloggio per anziani, tutte di Palermo. Approvato, dal
commissario dell’Ircac Carullo, una diversa regolamentazione dell’apertura e del funzionamento
S
l tema dell’”Autonomia regionale siciliana” è
stato al centro di una tavola rotonda svoltasi a
Caltagirone e organizzata dalla direzione locale
del Fronte Nazionale Siciliano, il partito che rivendica il diritto dell’autonomia della Sicilia ottenuta
il 15 maggio del 1946.
Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione di relatori come Massimo Porta, iscritti e
non al partito si è parlato di autorevoli esponenti calatini ideologi dell’autonomismo e indipendentismo siciliano, tra i quali l’onorevole Luigi La
Rosa. Il vice segretario nazionale del Fronte Nazionale Sciliano, Francesco Perspicace, fresco di nomina, ha letto una parte di una lettera che lo stesso La Rosa scrive e Don Luigi Sturzo, nella quale
si evidenzia che tutta la Sicilia è indipendentista
e la voglia di separatismo, di creare una nazione
Sicilia è presente in ogni siciliano, i siciliani che
vogliono l’indipendenza della Sicilia sono milioni.
Un tema quella dell’autonomia che il Fronte Nazionale Siciliano pone in primo piano. “Questa tavola rotonda – spiega Perspicace - è stato il primo
segnale di partecipazione da parte dei calatini che
dimostra come questa voglia di indipendentismo
è presente e può rinascere proprio da Caltagirone. Oggi le macerie sono causate da un economia
distrutta da partiti politici romani che hanno i
propri referenti in Sicilia che tutto fanno tranne
gli interessi dei siciliani. Noi invece vogliamo fare
gli interessi della Sicilia, iniziando proprio con il
riconoscimento dell’autonomia regionale finalizzato alla creazione della federazione degli Stati
uniti del Mediterraneo. Chiediamo dunque l’applicazione dell’autonomia regionale portando alla
creazione di uno stato indipendente. I politici siciliani devono essere referenti del popolo siciliano.
Riprendiamo ci la Sicilia, perché fino ad oggi siamo
stati ospiti in casa nostra”.
Giuseppe Calvagno, consigliere politico e tesoriere
del partito esprime indignazione sul tema dell’autonomia, ricordando che “in Europa ci sono esempi anche molto significativi, come quello di un popolo che vive in Finlandia ma che parla lo svedese
ha ottenuto l’autonomia senza neanche lo stesso popolo l’abbia mai chiesta. Questo è solo uno
di tanti altri che potremmo ricordare. Purtroppo
però la stessa cosa non avviene da noi, eppure si
dice che la nostra nazione è progredita. Il nostro
interesse – conclude il tesoriere del partito - è
quello di trasmettere quel sentimento siciliani sta
che ognuno di noi ha dentro cercando di far capire
a tutti i siciliani la condizione nella quale si trova
la nostra isola adesso”. “Il nostro appello – continua Perspicace – è rivolto ai siciliani chiedendo
loro di non cadere nell’ennesimo tranello del partito di Salvini che cerca di intercettare consensi e
quindi voti premiando di conseguenza un partito
lontano dai nostri ideali. Chiediamo ai siciliani di
unirsi al nostro partito che ha i valori della nostra
terra e fa dell’autonomia regionale il vero cavallo di battaglia”.
■
degli Sportelli decentrati, anche in una logica di
spending- review. Rimarranno attivi gli sportelli
di Catania, Caltanissetta e Ragusa. Chiusi gli sportelli di Enna ed Agrigento che saranno accorpati a
quello di Caltanissetta; quello di Caltagirone accorpato a quello di Catania e lo sportello di Siracusa accorpato a quello di Ragusa. Rimane aperto
l’Ufficio di Messina, presidiato quotidianamente.
Tutti gli altri sportelli, riapriranno dal prossimo 1
giugno con cadenza settimanale quello di Catania
e con cadenza mensile quelli di Caltanissetta e Ragusa. “L’obiettivo, - evidenzia una nota dell’ente
- insieme alla necessità di ridurre i costi, è quello
di evitare alle cooperative della Sicilia orientale e
centrale, soprattutto dopo la chiusura dell’autostrada Palermo- Catania, lunghe , faticose e costose trasferte presso la sede centrale di Palermo
anche per la consegna di documenti e per seguire
l’iter delle pratiche”. ■
RADDUSA – Incontro-dibattito sulle nuove opportunità per giovani e imprese
Lo sviluppo parte dal privato
Francesco Grassia
U
n incontro sulle varie “Opportunità per
i giovani, per le imprese e per i professionisti” si è tenuto, ieri l’altro, presso il
Centro Polivalente Giovanni Paolo II°. All’incontro, che fa parte integrante del progetto “Garanzia Giovani” promosso dal Comune di Raddusa,
guidato dal Sindaco Cosimo Marotta, tramite
l’Assessorato ai Servizi Sociali e culturali, presieduto dall’Assessore e Vice Sindaco Fina Schilirò, che ha curato, nei minimi dettagli, l’organizzazione dell’importante evento, vi hanno
partecipato le massime autorità cittadine ed un
numeroso pubblico costituito, per la gran parte,
da giovani disoccupati in cerca di lavoro. Dopo i
saluti e le presentazioni da parte del Vice Sindaco Fina Schilirò, sui diversi argomenti programmati hanno relazionato la dott.ssa Serena Schilirò, Coordinatrice Regionale Evergreen, che ha
parlato del progetto “Garanzia Giovani in Sicilia – Tirocini ed Interventi Formativi”, e il dott.
Francesco Costanzo, Consulente del Lavoro, che
la parlato delle “Opportunità di Sviluppo nel
Territorio – Informazioni e Modalità di adesione”. Alla conclusione dei lavori ha fatto seguito
un interessante dibattito a cui hanno partecipato molti dei giovani presenti.
Nella foto da sinistra: Fina Schilirò, Serena Schilirò (solo omonimi) e Francesco Costanzo.
■
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6 | Cronaca del Calatino
22 maggio 2015
RADDUSA – Uno sportello per le famiglie
MILITELLO – Interrogazione al sindaco Fucile sulle aree demaniali libere
Tutela di diritti
Sanguedolce: ”Input per lo sviluppo”
Francesco Grassia
Lucio Gambera
“R
I
n previsione dell’apertura di uno sportello per
“La Famiglia e per i Diritti del Cittadino” che
si occuperà di qualsiasi violazione dei diritti di
tutte le persone che vivono in situazioni di sofferenza, l’Amministrazione Comunale di Raddusa,
guidata dal Sindaco Cosimo Marotta, ha organizzato una conferenza specifica sul tema “Essere
genitori tra diritti, doveri e responsabilità”, che
si è svolta presso la sala convegni del Centro Polivalente “Papa Giovanni Paolo II°” alla presenza di
un numeroso pubblico apparso molto interessato
all’apertura dello sportello che sarà a disposizione dei più deboli senza distinzione di età, sesso e
religione. La conferenza, curata dall’Assessorato
ai Servizi Sociali, guidato dalla Vice Sindaco Fina
Schilirò, ha registrato gli interventi dell’avv. Manfredi Zammataro, Segretario Regionale del Centro
per i Diritti del Cittadino, e dei docenti di psicologia dinamica dell’Università di Catania prof. Salvatore Castorina e prof.ssa Giuseppina Amendola. La conclusione dei lavori è stata seguita da un
interessante dibattito che è stato un momento di
confronto e di riflessione sul tema trattato. Dopo
i saluti finali del Sindaco Cosimo Marotta, che ha
ringraziato i relatori e il numeroso pubblico partecipante, la Vice Sindaco Fina Schilirò ha spiegato
che “l’apertura dello sportello per “La Famiglia
e per i Diritti del Cittadino” promuoverà la sicurezza, la legalità, la giustizia e la salute in ogni suo
aspetto ed offrirà una vasta quantità di servizi di
sicura qualità”. ■
la Gazzetta
del Calatino
informazione
libera!
ilanciare le attività produttive e
agricole, dando nuove opportunità
agli imprenditori locali e alle cooperative”: lo ha detto il consigliere comunale Paolo
Sanguedolce, che ha presentato un’interrogazione scritta al sindaco, Giuseppe Fucile, sulle
aree demaniali non utilizzate e incolte del Comune di Militello. Per l’interrogante, che ha richiesto una risposta scritta, “l’Ente municipale
dispone di lotti di terreno, in località Francello,
la cui destinazione attuale non consente valutazioni di ordine politico-economico. Sarebbe
opportuno, in caso di inutilizzo parziale o totale
delle superfici, definirne la loro cessione in uso
temporaneo a giovani agricoltori, operanti in
forma individuale o associata”.
Nella nota, inoltre, Sanguedolce ha chiesto a Fucile di conoscere l’esatta estensione dei terreni
ricadenti nel demanio comunale, nonché il loro
impiego attuale e l’eventuale sussistenza di contratti d’affitto: “La pubblicazione di un bando di
evidenza pubblica – ha aggiunto – potrebbe dare
stimoli nuovi alla crescita del settore agricolo,
favorendo l’assegnazione dei fondi non coltivati”. Secondo il consigliere, che appartiene al
gruppo di maggioranza, l’operazione potrebbe
garantire una tutela maggiore del territorio extraurbano e il recupero di alcune contrade, che
restano ai margini dei programmi di sviluppo:
“L’insediamento di aziende moderne – ha concluso – avrebbe pure supporti finanziari nella
fase d’avviamento iniziale”.
■
GRAMMICHELE – Iniziative a scuola per lo sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza
“Quelle norme da rispettare… sempre”
Nuccio Merlini
S
cuola, comando compagnia carabinieri,
associazioni “Aipross e Osservatorio Permanente Legalità e Sicurezza” assieme per
sensibilizzare gli studenti sul rispetto del codice
della strada e norme comportamentali quando
si guida. Questa l’interessante giornata di sensibilizzazione svoltasi nell’aula magna del liceo
artistico “R. Libertini” che ha visto la presenza,
nella veste di relatori, il cap. Matteo Marcelletti,
comandante della compagnia dei carabinieri di
Caltagirone, il maresciallo Vincenzo Drago, Tony
Barca, presidente dell’”Aipross” e Agostino Raia
presidente de “Osservatorio permanente Legalità e sicurezza”. Ringraziando gli illustri relatori,
il dirigente scolastico Totò Inzirillo ha ricordato
ai ragazzi come sia fondamentale per la sicurezza il retto comportamento quando si guida per
garantire la propria e l’altrui incolumità.
“ Siamo qui – ha detto il cap. Marcelletti – per
ricordare a voi tutti che rispettare il codice della
strada, mantenere un corretto comportamento
di guida è indispensabile per evitare incidenti
che spesse volte provocano tragedie famigliari
e dove il più delle volte le vittime sono giovani e giovanissimi”. Tony Barca e Agostino Raia
si sono soffermati a lungo sulle norme comportamentali spiegando che la guida in stato di ebbrezza, l’uso del telefonino, l’assenza di casco e
delle cinture di sicurezza sono fra le cause più ricorrenti di incidenti, spesso mortali che mietono
vittime e causano insanabili tragedie famigliari
perché il più delle volte sono i giovani a perdere
la vita. Un utile messaggio e una lodevole iniziativa della scuola forze dell’ordine e istituzioni
per sensibilizzare i giovani per la prevenzione
degli incidenti stradali.
■
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8 | Cronaca del Calatino
CALTAGIRONE – Rems Santo Pietro
22 maggio 2015
PALAGONIA – Protesta generale degli studenti e dei genitori contro la riforma
L'interrogazione di Rizzo “No alla scuola-manager di Renzi”
Franco Razza
Lucio Gambera
“N
on abbandoniamo Santo Pietro!”
è il grido d’allarme che viene lanciato anche dal deputato del Movimento5 stelle, Gianluca Rizzo in merito alla
Rems che continua, anche in questi ultimi giorni
a destare non poca preoccupazione nei cittadini
residenti nel borgo.
Una preoccupazione alimentata da fatti di cronaca legati appunto alla presenza degli ospiti
all’interno della Rems, ospiti che già più di una
volta hanno tentato la fuga e anche la presunta
aggressione nei confronti degli assistenti. “Abbiamo deciso di presentare una interrogazione
parlamentare – informa il deputato nazionale
Gianluca Rizzo - sollecitando un intervento dei
ministeri coinvolti per riaprire la stazione dei
Carabinieri, per aumentare i dispositivi di sicurezza interna alla REMS e per avviare una indagine ministeriale che abbia come scopo di verificare eventuali responsabilità nella gestione del
centro da cui hanno tentato l’evasione alcuni
ospiti e che, in ottemperanza alle normative approvate recentemente, accoglie pazienti provenienti dagli ex ospedali psichiatrici giudiziari”.
La tensione rimane alta su un tema, quello della
sicurezza, che coinvolge tutti. La riapertura della stazione dei Carabinieri riporterebbe sicuramente un po di tranquillità sia nei residenti che
in tutti coloro che intendono trascorrere qualche
ora respirando aria “pulita”. Si attende adesso
la risposta da parte delle istituzioni nazionali, a
seguito della interrogazione parlamentare, interpellate dal deputato grillino.
■
S
ono scesi nelle principali piazze e vie, a Palagonia, genitori e alunni delle scuole pubbliche, che hanno contestato il progetto di
riforma scolastica del governo centrale. All’iniziativa e al corteo, dopo le astensioni lavorative
dei giorni scorsi, si sono uniti pure alcuni docenti, precari e collaboratori degli istituti, che
hanno respinto la logica aziendale del provvedimento nazionale. Dopo la mobilitazione pubblica, in piazza Municipio, una delegazione di
manifestanti è stata ricevuta dagli organi di rappresentanza dell’Ente comunale. “La macchina
della propaganda – ha ammesso l’assessore alle
Attività educative, Nicola Giaquinta – serve solo
a camuffare le sembianze di un decreto impresentabile e inadeguato, che offende i principi di
democrazia partecipativa e decisionale”. L’indice è stato puntato sull’abolizione degli scatti
di anzianità per gli insegnanti, sulle nuove funzioni di manager del dirigente scolastico e sulla
sostanziale equiparazione tra scuole pubbliche
e private: “Serve un confronto chiaro e leale.
L’esecutivo sta conducendo un attacco all’istituzione scolastica, ma anche alla democrazia del
nostro Paese”.
Rivendicazioni e perplessità sono state recepite
da una mozione, che il presidente del Consiglio
comunale, Salvo Grasso, sottoporrà all’esame
dell’amministrazione municipale e del sindaco
Valerio Marletta: “Lo svilimento della dignità
professionale dei lavoratori e l’impoverimento
delle risorse non sono accettabili”.
■
PALAGONIA – Avviate le nuove attività del progetto “Home Care Premium”
Più assistenza e servizi ai dipendenti
Concetta Romano
S
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per i lavoratori
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TEL. 0933.56301 / 0933.31341
EMAIL: [email protected]
ono state avviate le attività
del progetto “Home care premium” a Palagonia e nei centri del circondario, con specifiche
iniziative di supporto ai dipendenti
pubblici (titolari di posizioni previdenziali Inps ex Inpdap) e ai loro
familiari di primo grado.
I beneficiari del piano sociale potranno percepire, mediante accredito sui conti bancari, un importo
mensile variabile (fino a 1200 euro)
per retribuire collaboratrici domestiche e badanti. L’amministrazione comunale di Palagonia ha istituito uno sportello informativo al
Municipio: sono previste assistenze
da parte di due avvocati, di un commercialista e di un dipendente fino
al 31 dicembre 2015.
Oltre alla liquidazione del trattamento economico, il progetto prevede l’erogazione di servizi specifici e l’intervento dei cooperatori
sociali che operano nel territorio
intercomunale, nell’ambito del distretto socio-sanitario D20 (Palagonia, Militello Scordia, Ramacca,
Castel di Iudica e Raddusa).
Il termine di presentazione delle
istanze di adesione è scaduto dallo
scorso 31 marzo. Al termine degli
adempimenti formali, sono state effettuate visite a domicilio da
parte degli assistenti sociali del
progetto, che hanno confermato la
sussistenza delle condizioni di non
autosufficienza o di non deambulazione dei richiedenti.
All’avvio del programma hanno
lavorato l’assessore Laura Laganà
e i responsabili dei Servizi sociali
municipali. Soddisfazione è stata espressa, in rappresentanza
dell’Ente capofila del distretto, dal
sindaco Valerio Marletta: “Provvidenze economiche e misure assistenziali – ha dichiarato – saranno
erogate a circa cinquanta utenti palagonesi. Il piano dispone, infine,
l’impiego di diverse figure professionali, che determineranno positive ricadute per l’occupazione e per
la qualità dei servizi locali”.
■
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
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10 | Cronaca del Calatino
La Gazzetta del Calatino
22 maggio 2015
VIZZINI – Iniziativa a scopo lavorativo da parte di chi non vuole più inseguire altre chimere occupazionali
GRAMMICHELE – Il Pd sulla politica locale
Ristorazione e alimentare sempre in crescita
Avanti il prossimo
Gregorio Busacca
Nuccio Merlini
D
opo il diploma di scuola secondaria non
disposte a inseguire le solite chimere del
posto fisso inseguendo l'ultimo politico di turno le nostre tre ragioniere (Giovanna,
Franca e Maria) si sono guardate attorno e hanno preferito vagliare le poche offerte di lavoro
provenienti dal tessuto economico non ricco di
Vizzini. Le poche opportunità erano nell'unico
settore in crescita, quello alimentare e della ristorazione.
Fin dall'inizio consapevoli dell'impegno non
stop del lavoro ma anche che quello era l'unico modo per raggiungere una certa autonomia
economica ed evitare la diffusa abitudine di vagabondare senza sosta da un bar all'altro o per le
vie del paese.Così nel mondo della ristorazione
del popolare Antonio Terlato, dietro il bancone,
alla cassa, o in cucina alternandosi negli orari
concordati, sempre col sorriso rivolto ai clienti,
sempre di corsa a prendere prenotazioni anche
telefoniche, a preparare confezioni natalizie o
pasquali o per compleanni.
L'abito non sempre lo stesso ma con qualche richiamo alla festa vicina o in sintonia col tipo di
dolce suggerito dalla tradizione o per creare una
U
certa atmosfera in opposizione al grigiore quotidiano e rendere più invitanti le ghiottonerie in
esposizione.
Così le nostre amiche ragioniere con la loro fantasia sempre fervida riescono a vendere bene
pizze, arancini, nucatuli, e nel sorriso del cliente soddisfatto c'è la gratificazione cercata e la
stanchezza è dimenticata.
Così le nostre ragioniere tuffate nel mondo del
casereccio e genuino sono riuscite a conquistare
una certa libertà economica ma hanno scoperto
che lavorare stanca e non sempre rende liberi. ■
MIRABELLA IMBACCARI – Alimentazione da correggere tra le nuove generazioni secondo il Lions Club
“Cibi sani e più genuini sulle nostre tavole”
Concetta Romano
“L
a sana e corretta alimentazione e la prevenzione dell'obesità” è il titolo della
conferenza che si è tenuta lo scorso 14
maggio nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Mirabella Imbaccari. Presenti
il Sindaco di Mirabella Imbaccari, Dott. Vincenzo
Marchingiglio, l’assessore Prof.ssa Filippa Martines il Dirigente Scolastico dell’istituto Prof. ssa
Antonella Lupo, il Presidente del Lions Club di Caltagirone per l’anno sociale 2014-15 Rag. Carmelo
Pulichino, il Dott. Ugo Giuseppe Ciulla pediatra ed il
Dott. Luigi Ieno Direttore Sanitario del Centro Analisi Biologiche di Caltagirone.
L’iniziativa, che è stata promossa dall’ Assessorato
alla Pubblica Istruzione di Mirabella Imbaccari, retto da Filippa Martines, ha coinvolto anche il Lions
Club di Caltagirone, che già da anni sul territorio è
impegnato sul tema della prevenzione dell’obesità
infantile e nell’occasione fornendo ai partecipanti,
docenti e genitori, numerosi informazioni inerenti
la diffusione, le cause e le norme preventive dell’obesità, fenomeno che già da qualche anno interessa
i soggetti giovani di età scolare.
L’incontro è stato utile per stabilire una futura
collaborazione tra il Lions Club di Caltagirone, il
Comune di Mirabella Imbaccari e la Scuola “E. De
Amicis”, mirata ad una forte attività di informazione e prevenzione della obesità infantile e delle sue
complicanze, da espletare in numerosi territori del
Calatino.
■
n manifesto edito dal locale circolo del Pd,
dall’eloquente titolo “ AVANTI IL PROSSIMO”, sintetizza in maniera ironica, ma
attuale e veritiera, il “succedersi” in maniera
repentina di dimissioni più o meno “spintanee”
di assessori.Ai primi nominati, Ignazio Giandinoto, Salvatore Rizzo, Margherita Licciardi e
Antonino Amarù, sono subentrati : Maria Grazia
Aquino, dimessasi dopo pochi mesi e più recentemente, Marilena Calandra, Daniela Mammana
e Roberto Grosso, con il risultato, come si legge
nel manifesto che dal suo insediamento ad oggi,
l’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore
Canzoniere ha nominato 8 assessori.. “ Questo il
vero cambiamento” che si aspettavano i grammichelesi.Non volendo e non potendo entrare
nel merito di questi avvicendamenti, i cittadini
cercano di spiegarsi i motivi che hanno determinato tante sostituzioni. La risposta forse ovvia,
è da ricercarsi nell’ “accontentamento” di questa o quella fazione dell’eterogenea compagine
messa su prima delle elezioni amministrative.
Alle dimissioni, spontanee, chieste, volute o
imposte, sono seguite roventi polemiche da parte degli stessi componenti della coalizione che
anche se non divulgate, sono state “sommessamente” proclamate in molte sedi.
Anche dal manifesto in questione si possono
evincere le presumibili ragioni che hanno indotto il sindaco a procedere ai “rimpasti”: “ Accordi
di maggioranza + Turn over assessori = Amministrazione improduttiva”.
Volendo fare una analisi ci si rende conto che
tutti questi avvicendamenti non sono produttivi
in quanto in ciascuna attività, chi viene chiamato a svolgere un compito e un ruolo, deve avere
il tempo di rendersi conto di ciò che deve fare e
quali sono i mezzi a sua disposizione.
Così qui non è stato perché gli assessori nominati sono stati subito cambiati, rendendo di fatto impossibile una seria programmazione anche
perché fra subentranti e uscenti sono cambiate
anche le attribuzioni delle deleghe.
Un vero guazzabuglio dove a farne le spese sono
sempre i cittadini ai quali poco importa se questo o quell’altro assessore appartiene ad una fazione o all’altra, ai grammichelesi interessa solo
che la città venga bene amministrata e che si risolvano almeno le più impellenti necessità e non
certo le ragioni che hanno spinto chi di dovere
a questo continuo rimescolamento di personaggi
che sono stati nominati e subito dopo sostituiti.
I programmi e i proclami elettorali promettevano ben altro e bene farebbe l’Amministrazione ad attuare quanto aveva promesso perché su
quegli intendimenti aveva ottenuto la fiducia degli elettori.Inversione di rotta dunque, maggiore
e più proficuo dialogo con i cittadini, ascoltarne
consigli e suggerimenti perché, come recita un
vecchio e saggio proverbio : “ I peni da pignata i
canusci u cuppinu ca i rimina”.
Buon lavoro a tutti.
■
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
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La Gazzetta del Calatino
12 | Rubriche
la SALUTE
a cura del Dottore Giuseppe Internullo
Chirurgo Specialista in Ortopedia
[email protected]
Osteoporosi: quando fare la moc e ci sono
farmaci che possono aumentare il rischio?
Alcuni farmaci possono essere dannosi per le ossa e causare osteoporosi secondaria, anche se è necessario prenderli per un'altra patologia. La perdita
ossea è di solito maggiore se li si prende in dosi elevate o per un lungo tempo. Se avete bisogno di prendere un farmaco che causa la perdita di tessuto
osseo è importante parlare con il vostro medico circa i rischi e i benefici per
determinare la dose efficace più bassa possibile. Di seguito è riportato un
elenco di alcuni farmaci che possono causare perdita di massa ossea:
• Steroidi (glucocorticoidi) come il cortisone e prednisone
• antiepilettici o fenobarbital
• Gli inibitori dell'aromatasi
• Farmaci chemioterapici
• Ciclosporina A e Tacrolimus
• Gonadotropine releasing hormone
• eparina
• litio
• Medrossiprogesterone acetato per la contraccezione
• Methotrexate
• Inibitori della pompa protonica
• Inibitori selettivi della serotonina
• Antiacidi contenenti alluminio
• Tamoxifene (uso premenopausa)
• I tiazolidinedioni
• Gli ormoni tiroidei in eccesso
Dopo la menopausa cosa fare? E' una “condizione silenziosa”, che si manifesta solo quando ormai la perdita ossea è tale da causare una frattura.
A partire dalla menopausa e comunque dopo i 50 anni, per monitorare lo
stato delle ossa il medico può verificare se avete perso altezza ed esaminare la colonna vertebrale. Si dovrebbe fare un controllo di altezza senza
scarpe ogni anno e valutare se ci sono differenze. Di fatto nell'osteoporosi post-menopausale l'unico esame che può diagnosticare l'osteoporosi
prima che si verifichi una frattura è la MOC.
Come prevenire l’osteoporosi prima della menopausa. La diagnosi di
osteoporosi nelle donne in pre-menopausa può essere molto complicata.
La maggior parte delle donne in pre-menopausa con bassa densità ossea
non hanno un aumentato rischio di rompersi un osso in un prossimo futuro. La minore densità ossea può essere infatti legata a fattori genetici o
ad una statura piccola e sottile. Pertanto, in questi casi, avere informazioni circa la densità ossea può causare solo preoccupazioni e spese inutili. La
diagnosi di osteoporosi in donne giovani di solito comporta diversi passaggi, che possono variare per ogni persona e possono includere:
• La vostra storia medica
• Esame fisico
• La MOC
• Le prove di laboratorio
• Raggi X
La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata*) è un esame della densità ossea dell'anca e della colonna vertebrale eseguito da un macchinario
che consente di stimare la densità delle ossa e il rischio di frattura per
diagnosticare l'osteoporosi.
*Esistono diverse tipologie: MOC SPA (MOC a singolo raggio fotonico),
MOC DPA (MOC a doppio raggio fotonico), la MOC DEXA (Dual-energy Xray absorptiometry),la MOC QTC (tomografia quantitativa computerizzata) e la MOC QUS (ultrasonografia quantitativa). Attualmente i metodi cui
si ricorre maggiormente per eseguire una mineralometria sono la MOC
DEXA e la MOC QUS.
E' raccomandata di routine per le donne in postmenopausa e uomini di
50 anni di età e oltre. Per maggiori informazioni potete contattare il 3334150816. La MOC è prescritta per le donne in pre-menopausa, solo se si
rompono diverse ossa facilmente o se presentano fratture inusuali per la
loro età, come ad esempio all'anca o alle vertebre. Inoltre, se si prende un
farmaco che provoca perdita di massa ossea il medico può prescrivere una
MOC pe rmonitorare la situazione. Uno o due anni dopo un test iniziale
può essere fatta una seconda MOC che determinerà se si dispone di un
basso picco di massa ossea, se la situazione è stabile o se o se l'osso sta
perdendo densità. Se la densità ossea diminuisce in modo significativo
tra il primo e il secondo test, sarà necessaria un'ulteriore valutazione da
parte del medico. Secondo l’OMS, nell’interpretare i risultati della densità minerale ossea BMD (Bone Mass Density) è convenzione adottare le
definizioni seguenti:
1.La BMD normale è definita da un T-score compreso fra +2,5 e -1,0 (la
BMD del paziente, si colloca cioè fra 2,5 deviazioni standard (DS) sopra la
media e 1 DS sotto la media di un giovane adulto sano dello stesso sesso.
2.L’osteopenia (bassa BMD) è definita ad un T-score compreso tra -1,0 e
-2,5 DS.
3.L’osteoporosi è definita da un T-score inferiore a -2,5 DS.
4.L’osteoporosi conclamata è definita da un T-score inferiore a -2,5 DS
con la contemporanea presenza di una o più fratture da fragilità.
22 maggio 2015
l' ECONOMIA
a cura di Claudio Nino Busacca / dottore commercialista – revisore contabile
Tel. 0933.961295 - [email protected]
730 precompilato
Accettarlo così com’è o modificarlo
E’ ufficialmente aperta la stagione delle dichiarazioni e i primi a
essere coinvolti sono i lavoratori dipendenti e i pensionati alle prese
con il modello 730 precompilato. Essi devono decidere se accettarlo
così com’è, oppure modificarlo e/o integrarlo prima dell’invio.
Se il modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate viene accettato senza alcuna modifica sostanziale e viene presentato direttamente o tramite il sostituto d’imposta, il contribuente non sarà
sottoposto ai controlli sui documenti attestanti le spese indicate in
dichiarazione e nei suoi confronti non sarà effettuato il controllo
preventivo in caso di richiesta di rimborso d’imposta superiore a
4.000 euro, previsto in presenza di detrazioni per familiari a carico
e/o eccedenze derivanti dalla dichiarazione precedente.
Evitare i suddetti controlli non è cosa di poco conto. Ecco perché
molti contribuenti stanno valutando la possibilità di modificare o
meno il contenuto del 730 precompilato inserendo detrazioni e deduzioni non presenti nella versione redatta dall’Agenzia. In particolare il problema viene focalizzato sulle “spese sanitarie”, in
quanto non presenti e, spesso, considerate l’unico motivo di presentazione del modello 730. Secondo le stime elaborate dalla Cgia
di Mestre nell’ultima dichiarazione presentata (modello 730/2014)
hanno richiesto detrazioni per spese sanitarie circa 15milioni di dipendenti e pensionati.
Alla luce di questa considerazione ci si pone la seguente domanda:
Pur di evitare controlli e oneri aggiuntivi molti contribuenti potrebbero accettare il 730 precompilato senza modificarlo e rinunciando
ad integrarlo, per esempio con le spese sanitarie e farmaceutiche?
Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, questa ipotesi potrebbe coinvolgere 6 milioni circa di
contribuenti lasciando nelle casse dello Stato 1,5 miliardi di euro.
La tesi si basa, anche, su un altro elemento: “Molti di questi oneri
detraibili sono d’importo minimale e danno diritto a un risparmio
che in alcuni casi non giustifica il sostenimento del costo di Caf e
professionista per la presentazione del 730”. Ma, sarebbe opportuno aggiungere, sicuramente non giustifica la perdita del vantaggio
di non subire controlli documentali e preventivi, in caso di richiesta
di rimborso per un ammontare superiore a 4.000 euro.
L’alternativa, all’accettazione senza modifica della precompilata
con l’invio secondo la procedura del fai da te, è la delega al Caf o
professionista abilitato che, in un certo senso, dà più certezze e una
garantita sicurezza. Infatti, in questo secondo caso il controllo documentale sugli oneri deducibili e detraibili sarà effettuato nei riguardi del Caf o del professionista e l’eventuale richiesta di somme,
che risulteranno dovute a seguito di controlli, sarà inviata al Caf o
al professionista, i quali sono responsabili del pagamento dell’imposta, delle sanzioni e degli interessi che avrebbe dovuto pagare il
contribuente, salvo i casi di condotta dolosa di quest’ultimo.
In ogni caso il modello 730 precompilato è facoltativo, in quanto è
sempre possibile presentare, con le modalità ordinarie, la dichiarazione dei redditi modello 730 ordinario o modello Unico persone
fisiche.
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Il Sig. Marrano Rosario, nato a Caste di Iudica (CT) il 21,11,1939,
rappr.e dif.dall'avv.R. S. Gambera cita i Signori Furnari Antonino,
Furnari Concetta, Furnari Filippa, Furnari Gaetana, Furnari Maria,
Furnari Prospero, Furnari Rosario e Furnari Salvatore, eventuali
eredi e/o aventi causa e ogni persona che vanti diritto sul bene
oggetto di causa, dinanzi all'intestato Tribunale per l'udienza del
17/09/2015,ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di venti
giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite
dall'art. 166 c.p.c., ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al
giudice designato ai sensi dell'art. 168 bis c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze
di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. E che, in difetto di costituzione, si
procederà in loro dichiarata contumacia, per ivi sentire, contrariis
reiectis, dichiarare l'attore proprietario esclusivo, per intervenuta
usocapione, del terreno e del fabbricato siti in Castel di Iudica
rispettivamente in catasto terreni di detto Comune al foglio 32 p.lla
n. 104 ed in catasto fabbricati di detto Comune al foglio 32 p.lla n.
105.
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MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE
GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE
,Bando di concorso, per titoli ed esami, per
il reclutamento, per il 2015, di N. 2.165 volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP
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nell'Aeronautica Militare. Scad. 07 gennaio
– 13 maggio 2015. Fonte: G.U.R.I. N.95 del 0512-2014.
La Gazzetta Del Calatino
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
Cultura ed Eventi | 21
MAZZARRONE – Una giornata di intrattenimenti per riunire le associazioni locali e le mamme del paese
LICODIA EUBEA – Inaugurato Largo Renna
La maternità che si “lega” a un’arte
La perenne memoria
Giovanni Petriglieri
Ivan Lo Greco
I
l coordinamento delle associazioni locali ha
organizzato in data 10 maggio una giornata
di festa per la mamma, che si è concretizzata
in diverse attività e iniziative. Di mattina è stata organizzata la vendita delle azalee per l’AIRC
dai coniugi Basile e il progetto “un passo verso la
Tanzania” dall’Ass.”Viva la vida”, il cui referente
è Samuel Tasca. Nel tardi pomeriggio invece nel
salone parrocchiale “L.Sturzo” è stata organizzata una serata di musica e poesia dall’Ass.”Adra
Italia(Agenzia per lo sviluppo e il soccorso)” la cui
referente è Rosa Tinghino e dall’Ass. Prodiabetici del Calatino la cui referente è Anna Cutraro. La
serata, dopo i saluti agli intervenuti e i ringraziamenti al parroco per la disponibilità del salone
parrocchiale da parte della coordinatrice Tinghino,
è stata aperta dalle melodie musicali della maestra
Antonella Mazza e del flautista Paolo Bernò. Successivamente il parroco Don Sebastiano Di Bene-
detto ha preso la parola per lodare queste iniziative di volontariato benefiche e per approfondire
il concetto della maternità, che deve essere complementare alla paternità. Ha parlato anche il dr.
Carmelo Bizzini nella qualità di presidente dell’AVIS di Mazzarrone. Tutta la serata è proseguita
con letture e poesie sulla mamma ad opera dei
poeti: Debora Paternostro, Peppino Burgio, Nunzio Cartalemi, Chiara dell’Albani, Santina Lazzara,
Giovannella e Ivana Sallemi, Angelo e Fabio della
Santina. La serata è nata per promuovere l’arte
della poesia in una cornice artistica fatta di colori, con una mostra pittura (fra i pittori: Salvatrice
Dierna, Salvina Marmorano ed Emilio Petriglieri)
ed un’esposizione di artigianato ad opera di Anna
Canzonieri, Katiuscia Servo e Francesca Costa. Per
ultimo un dono alla sig.ra Lucia Occhipinti, quale
mamma più longeva di Mazzarrone (99 anni), per
omaggiare simbolicamente tutte le mamme.
■
LICODIA EUBEA – La nuova Sicilia canora in luce alle celebrazioni romane per la Liberazione
“Abbiamo cantato le nostre emozioni”
Alfonso magno
U
na “fetta” della Sicilia canora ospite a
Roma, lo scorso 25 aprile, in piazza del Quirinale: l’occasione è stata la celebrazione
del 70º anniversario della Liberazione dal nazifascismo andata in onda in diretta su Rai Uno. Sul
palco, per “Viva il 25 aprile!”, la conduzione di
Fabio Fazio con tantissimi ospiti tra i quali i siciliani Beppe Fiorello, Pierfrancesco Diliberto “Pif”
e Carmen Consoli ma anche Margherita Buy, Christian De Sica, Sergio Castellitto, Luciano Ligabue
e Francesco De Gregori. Ovviamente presente,
per l’evento, anche un siciliano particolare che da
qualche mese è anche il primo cittadino italiano:
il palermitano Sergio Mattarella, presidente della
Repubblica. A sottolineare i ricordi storici legati
alla Seconda Guerra Mondiale ed alla Resistenza,
anche un coro composto da giovani cantanti di Lazio, Toscana, Puglia e Sicilia che ha “donato” cinque promesse del panorama canoro dell’Isola. Ben
rappresentata la provincia di Catania con Marco
Arena (da Palagonia), Paolo Spata (da Mazzarrone), Myriam Caciotto (da Catania) e Nancy Accordino (da Scordia); con loro anche Giovanni Saccà
(da Sant’Alessio Siculo), Mariacristina Gionfriddo
(da Palazzolo Acreide), Sharon Distefano (da Ragusa) e Sasha Susino (da Gela). Con l’accompagnamento musicale di due fisarmonicisti, il coro
ha eseguito “Bella ciao”, il canto popolare antifascista per antonomasia. Soddisfazione è stata
espressa dal musicista e talent scout licodiano Paolo Li Rosi (nella foto con i cantanti siciliani), sul
palco romano in veste di assistente del coro: «È
stato emozionante aver preso parte ad una manifestazione così importante. Negli occhi dei ragazzi che seguo artisticamente, ma anche negli altri
componenti del coro, ho letto una emozione unica,
senza precedenti».
Supporto alla creazione del coro è giunto dalla viterbese Mariagrazia Fontana, musicista, vocal coach e docente di musica italiana.
■
A
Licodia Eubea, lo scorso 24 aprile, in occasione del settantesimo anniversario della
Liberazione dell'Italia dall'occupazione fascista e dal regime fascista da parte della resistenza
partigiana, è stato inaugurato Largo “ Sebastiano
Renna ''. Quest'ultimo, da notizie assunte attraverso gli archivi del Distretto Militare di Catania,
nacque a Licodia Eubea il 21 luglio 1924. Dopo essere stato ammesso alla ferma militare per due anni
presso il deposito 25° Reggimento Artiglieri di Asti,
dichiarato territorio in stato di guerra dal 20 marzo
1943; sbandatosi a Cogne, in provincia di Aosta, in
seguito agli eventi sopravvenuti all'Armistizio di
Cassibile, proclamato l'8 settembre 1943 dal Maresciallo Pietro Badoglio, entrò a far parte dal 10
settembre del 1943 della Formazione Partigiana 6 ^
Divisione Giustizia e Libertà De Palo in Piemonte,
assumendo dal 25 gennaio 1945 la qualifica gerarchica partigiana di Capitano Ispettore, addetto alla
raccolta prigionieri alleati. Il partigiano Sebastiano
Renna venne fucilato il 10 aprile 1945 in località Ciriè ( Torino ) da forze nazifasciste, allorché faceva
parte della Divisione Canavesana – tessera 00072,
avendo partecipato fattivamente alla guerra di Liberazione dell'Italia.
L'amministrazione comunale di Licodia Eubea, venuta a conoscenza della storia completa di Renna,
solo in tempi recenti - dopo che alcuni cittadini
di Licodia Eubea, si erano già prodigati, negli anni
passati, alla ricerca di fonti e notizie che potessero
ricostruire la storia del partigiano licodiano - ha
ricevuto nei mesi scorsi una commovente lettera
di un'insegnante della scuola dove è posta la lapide commemorativa, che chiedeva notizie sulla vita
personale del giovane partigiano, da portare, ad
esempio di vita per l'intera scolaresca. Il Comune
di Licodia ha quindi inteso, mostrare tutta la propria gratitudine a questo grande esempio di coerenza ai valori universali che consentono di definire l'Italia una Repubblica Democratica, intitolando
il belvedere posto all'ingresso sud del centro abitato di Licodia Eubea, alla memoria di Sebastiano
Renna. La cerimonia di intitolazione è stata preceduta da una conferenza, svoltasi nell'aula consiliare del Palazzo Comunale, sul tema “ 25 aprile,
libertà e sacrificio ''. Alla conferenza hanno preso
parte il Sindaco di Licodia Eubea, Giovanni Verga, il
deputato Giovanni Burtone, il cappellano militare
Mons. Marco Malizia e dei rappresentanti dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Dopo la
conferenza, un corteo formato dalle Autorità civili
e militari e dalle scolaresche locali, ha raggiunto
Largo “ Sebastiano Renna '', per scoprire una stele
commemorativa. ■
La Gazzetta del Calatino
22 | Cultura ed Eventi
22 maggio 2015
MILITELLO – Riaperto il sito archeologico
S. MICHELE DI GANZARIA – Nel Messinese il gruppo “Janzaria” con altre formazioni isolane
S. Maria La Vetere,
“gioiello” d’arte
“La buona banda… siamo anche noi”
Lucio Gambera
V
ideocamere, smartphone e tablet per “catturare” sculture e portali del Quattrocento,
aspetti archeologici e profili artistici: cittadini
e turisti hanno riscoperto, a Militello, le mirabili testimonianze del sito di S. Maria La Vetere, che conserva, all’interno dell’omonimo parco, la più antica
chiesa del nobile casato dei Barresi.
All’iniziativa nazionale “Invasioni digitali” hanno
risposto alcuni visitatori inglesi, che hanno espresso
il loro “wonderful” nell’area retrostante del tempio
di culto, tra le tracce rupestri di vecchie costruzioni
e decine di cripte sotterranee. Altre adesioni sono
giunte da Catania e da vari centri del Calatino, con il
sindaco di Scordia, Franco Tambone, che ha apprezzato le finalità della manifestazione e la proposta
culturale. Il messaggio è stato rilanciato dall’arch.
Antonella Iacobello: “Il centro storico militellese –
ha detto – presenta il tardo barocco del XVII secolo.
Nel complesso di S. Maria La Vetere, invece, trionfa
la dimensione del Rinascimento siciliano, che resta
colpevolmente chiuso ed escluso dai traffici turistici del circondario”.L’apertura dei luoghi e l’accesso
al monumento, che gode della tutela della Regione
per l’alto interesse nazionale, sono stati autorizzati
dalla Soprintendenza etnea, con il supporto logistico
di Antonio Pico. Collaborazioni all’evento sono state
date dalla dott. Viviana Di Benedetto e dall’ing. Salvatore Troìa, nonché da altri sostenitori di associazioni di volontariato. Per il presidente della sezione
“Sicilia Antica” di Militello, dott. Graziano Linguanti, “la kermesse ha riportato alla luce del sole una
perla rinascimentale.
La complessità delle sculture del portale, che ripercorre le tappe dell’apoteosi di vita della Madonna,
non è facilmente riscontrabile in altri capolavori
dell’ingegno artistico dei secoli scorsi”.
■
Damiano Iannizzotto
S
e un po’ di tensione emotiva prima di iniziare un’importante manifestazione artistica è
del tutto naturale, di certo i componenti del
complesso bandistico dell’associazione musicale
“Janzaria” diretti dal M° Adriano Taibi mai avrebbero potuto immaginare che le loro esecuzioni sarebbero state considerate talmente eccezionali da
meritare una categoria superiore a quella per cui si
stavano esibendo. È quanto accaduto a conclusione della terza edizione delle “Giornate di Classificazione 2015” recentemente promosse dalla Federazione Bande Siciliane presso il Teatro Trifiletti di
Milazzo (ME) cui i giovani musicisti sammichelesi
hanno partecipato, confrontandosi con altre otto
formazioni bandistiche provenienti da tutta la
Sicilia, presentando i brani “Italian Style” di Daniele Carnevali e “Toccata for Band” di Frank W.
Erickson. “Le Giornate di Classificazione - si legge
in una nota della FE.BA.SI. - non sono un concorso perché non prevedono alcuna forma di competizione ma piuttosto un momento di valutazione
del livello qualitativo raggiunto dai partecipanti
fondato sull’autorevole giudizio espresso da una
CALTAGIRONE – Iniziativa dell’associazione “Quelli che Granieri” per promuovere più socialità
Scatta la “Giornata dell’arcobaleno”
Franco Razza
“È
un incontro che ci vede partecipi di una
solidarietà che sembra nuova ma che
ormai è senza ritorno tanta gente che
viene come rifugiato, con contratto o come clandestino perché le frontiere sono aperte e la multi
etnicità ormai ha invaso il nostro territorio. Con i
paletti dell’accettazione e dell’accoglienza nel rispetto delle nostre regole e tradizioni dobbiamo far
si che ci sia una maggiore giustizia sociale che non
deprima i residenti e coloro che vivono nei nostri
territori ma che promuova delle iniziative perché
anche le altre comunità possano vivere in pace,
avendo così i diritti fondamentali come noi e una
distribuzione della ricchezza più equa per tutti”.
Così spiega il presidente dell’Associazione “Quelli che Granieri”, Concetta Metrico, in merito alla
terza edizione della “Giornata dell’Arcobaleno” in
programma venerdì 22 maggio. L’evento, organizzato dall’Associazione "Quelli che Granieri", è un
evento che si prefigge l'integrazione interculturale fra alunni di diversa nazionalità promuovendo
nuovi momenti di socializzazione ed integrazione
fra membri di gruppi etnici diversi ed è realizzata
con la sinergia tra la stessa Associazione, la comunità, la parrocchia e gli insegnanti dell’Istituto “Vittorino da Feltre”. Tanti gli appuntamenti
che si snoderanno a partire dalle 9 del mattino
fino alle 22,00. “I bambini della scuola primaria
e dell'infanzia di Granieri insieme alle loro insegnanti, accoglieremo gli ospiti del C.a.r.a. di Mineo e di altre strutture di accoglienza del Calatino
come l'Istituto San Giuseppe e Horizont oltre agli
alunni delle scuole elementari di Mazzarrone e di
Caltagirone con attività ludico/scolastiche con uno
spettacolo musicale eseguito dai bambini di scuola
infanzia e primaria del plesso di Granieri seguiti
dalle loro splendide insegnanti che anche questa
volta hanno dato l'anima per questo evento”. Seguiranno momenti di animazione, divertimento e
rinfresco a cura di alcune associazioni no-profit,
agenzie e semplici cittadini di Granieri. Promossa anche una raccolta fondi a favore del progetto
prestigiosa commissione composta dai Maestri
Lorenzo Pusceddu, Andrea Franceschelli ed Arturo
Andreoli mediante il sistema delle categorie utilizzato in ambito internazionale”. Al complesso
bandistico “Janzaria”, dunque, iscrittosi alla kermesse auspicando di conquistare la seconda categoria, è stata, invece, inaspettatamente assegnata
dalla Giuria la prima categoria con ben 87,72 punti
ovvero la valutazione più alta raggiunta da tutte le
altre formazioni presenti. “Avviato questo difficile percorso nel 2012 dalla categoria più bassa, cioè
dalla terza, - ha commentato il M° Adriano Taibi
- in appena due anni siamo riusciti, compiendo
un’impresa davvero memorabile, a diventare uno
dei migliori complessi bandistici siciliani scrivendo un’esaltante pagina di storia della nostra associazione”. Moltissime le congratulazioni ricevute
dalla pluripremiata realtà musicale locale che gestisce pure un’apprezzata scuola di musica frequentata da numerosi ragazzi sammichelesi e che
è già tornata al lavoro per riuscire a distinguersi
anche nei prossimi eventi in programma per la
stagione estiva.
■
Tanzania finalizzato alla ricostruzione degli edifici scolastici. “È una giornata - conclude Concetta
Metrico - in cui c’è realmente l’espressione della
volontà di integrazione promossa dall’associazione Quelli che Granieri e dalla scuola, da cui si
possono esprimere importanti senti-menti che
riguardano la solidarietà verso chi è meno fortunato di noi. Una manifestazione che coinvolge le
famiglie che si spendono nel modo migliore per
realizzare al meglio queste attività dimostrando il
senso della cultura e dell’integrazione”. ■
La Gazzetta del Calatino
22 maggio 2015
Cultura ed Eventi | 23
CALTAGIRONE – Premiata la torta di Maria Piazza al secondo concorso regionale di cucina
CALTAGIRONE – Iniziative del Rotary
Gluten free, il trionfo è calatino
Corsi per stranieri
Pino Randazzo
Franco Razza
Q
uesta volta la giuria, composta come sempre da giudici professionisti, tra cui i maestri chef Salvatore Cappello, Lillo De Fraia e
Peppe Leotta, non ha avuto alcun tentennamento
nell’assegnare il primo posto alla torta creata da
Maria Piazza, originaria di Caltagirone, ma naturalizzata cittadina di San Cono alla cui comunità si
sente orgogliosamente di appartenere. Il concorso
a cui ha partecipato la vincitrice è stato quello del
cake design inserito nel fantastico evento enogastronomico, artistico e culturale organizzato presso la villa Fabrizio. Si tratta del secondo concorso regionale cucina Gluten Free, a cura dello chef
Salvatore Pizzo e dell’Associazione Ristoworld
Italy. Il concorso ha avuto un tema di estrema attualità come quello della celiachia, una patologia
sempre più diffusa. “Uno degli obiettivi prioritari, ci ha detto il presidente di Ristoworld Andrea
Finocchiaro, è stato quello di consentire alle persone affette da celiachia di vivere la propria vita
in modo sereno e consapevole senza privarsi dei
piaceri della buona tavola”. L’evento prevedeva
concorsi di diversi settori: cucina fredda, pastic-
ceria, intaglio, artistiche (panificatori e sculture
artistiche) e naturalmente quello più significativo
del cake design che ha registrato 10 torte concorrenti, opere di professionisti con esperienze notevoli alle spalle. Maria Piazza ha dovuto lavorare molti giorni per creare una torta alla quale sia
i numerosi visitatori che i giudici hanno dovuto
fare “tanto di cappello”. Non per nulla la torta
era intitolata “chapeau” perché meritava considerazione e rispetto per la raffinatezza, la scelta
dei colori e l’armonia delle forme. In essa l’artista ha voluto sottolineare “quanto di più fine e di
elegante possa esserci nell’universo della donna”,
ispirandosi alla moda che, come nelle creazioni di
Chanel, deve caratterizzarsi per eleganza, signorilità e classe. Quando la giuria ha pronunciato il
nome della vincitrice per consegnare la coppa e la
medaglia d’oro con il diploma, la nostra artista è
scoppiata in lacrime per la gioia di un meritato riconoscimento e ha espresso a tutti la sua felicità e
il suo ringraziamento, non nascondendo la grande
emozione per un premio che ha fortemente voluto
e che ha costruito giorno dopo giorno con impegno, determinazione e fantasia. ■
MILITELLO – Ricordate le giornate della lotta per la Resistenza in un incontro
Il nostro contributo per la libertà
Lucio Gambera
Da sinistra: l'on. Giovanni Burtone, il prof. Rosario Mangiameli, il coordinatore Gaetano Di Benedetto e il consigliere Giuseppe Ragusa.
C
on la proiezione del documentario “Voci della memoria” e con un breve dibattito, nella
sala del circolo del Pd di Militello, sono state
rievocate le tappe principali della Liberazione dal
nazi-fascismo e della Resistenza italiana.
Durante l’incontro, i cui lavori sono stati moderati dal consigliere comunale Giuseppe Ragusa,
contributi di riflessione e analisi sono stati dati
dal prof. Rosario Mangiameli, ordinario di Storia
contemporanea all’Università degli studi di Catania. Il docente ha messo in luce il determinante
apporto delle milizie siciliane tra i partigiani, che
hanno mantenuto uno dei fronti strategici nella
vasta area settentrionale della Val d’Ossola, con la
partecipazione di numerosi calatini e del militellese Giuseppe Burtone (capitano Morello). Oltre
al coordinatore del partito, Gaetano Di Benedetto, al dibattito è intervenuto il deputato Giovanni Burtone, che ha ribadito il significato attuale
della Liberazione e il vecchio impegno della Resistenza, che ha creato, con la definitiva caduta
delle dittature di regime, i presupposti per il successo della democrazia e delle libertà nel nostro
Paese.
■
C
ontinuano le iniziative del Rotary Club di
Caltagirone, presieduto da Salvatore Piazza che ha avviato presso l’Istituto Protettorato San Giuseppe, un corso di lingua italiana
per minori extracomunitari non accompagnati.
Si tratta di venti ragazzi provenienti dal Gambia,
dall’Eritrea, dalla Costa D’Avorio e Guinea Bissau sopravissuti alla tragica traversata del Canale
di Sicilia del mese di aprile di quest’anno, nella
quale sono morti centinaia di migranti. Il Rotary
ha messo a disposizione tutto il materiale didattico necessario.
Le lezioni, a cadenza tri- settimanale, sono tenute dal socio del Club prof. Giuseppe La Rocca,
docente d’italiano ed ex Dirigente scolastico,
che già nel 2013 ha svolto con grande competenza questo incarico. L’ammirevole impegno
del rotariano Giuseppe La Rocca, che grazie alla
perfetta conoscenza della lingua inglese riesce a
comunicare facilmente con i giovani e volenterosi discenti, giorno dopo giorno, sta dando i suoi
frutti. Grande è la voglia di apprendere da parte
dei ragazzi che dopo essere fuggiti da terre sedi di
conflitto aspirano a una vita migliore, ma soprattutto normale e dignitosa.
Il corso ha la durata di tre mesi e alla fine rilascerà ai partecipanti un attestato di formazione che
speriamo venga utilizzato nei migliori dei modi.
“Noi – dichiara il presidente del Rotary Salvatore
Piazza - crediamo sia corretto separare l’idea degli extracomunitari che arrivano in Italia e quella
che ormai giunti qui sia giusto dare un aiuto sotto
il profilo dell’istruzione per poterli interfacciare con gli altri ragazzi italiani. C’è da dire che i
nostri soci sono molto aperti per questo tipo di
intervento”.
Il mese di maggio verrà dedicato ai soci che sono
stati leggermente trascurati rispetto alle attività che il Rotary Club di Caltagirone. “A giugno
– continua Piazza - è previsto un ultimo importante appuntamento di grande interesse, non
solo per l’associazione ma anche per tutti i cittadini. Tante sono state istanze che sono state
avanzate da parte dei cittadini che si interessano
al giornalismo e come i mass media locali svolgono questa attività. Per questo motivo abbiamo
contattato Gioacchino Bonsignore, noto giornalista televisivo di origini caltagironesi, che terrà assieme al giornalista Mariano Messineo, una
conferenza sul tema “Il giornalismo tra etica e
realtà sociale. Purtroppo – conclude il presidente del Rotary, Piazza – la spettacolarità ha preso
il sopravvento nei confronti della notizia vera e
propria e in molti casi viene trascurato il rispetto
di chi fa propria la notizia”.
L’anno sociale si concluderà il 30 giugno con un
congresso distrettuale che si terrà a Catania. ■
La Gazzetta del Calatino
24 | Cultura ed Eventi
22 maggio 2015
SCORDIA – Nuova opera d’arte in chiesa
S. MICHELE DI GANZARIA – Le azioni in difesa della biodiversità e l’impegno dei giovani
La ”firma” di Iozzia
Piantato un alberello giapponese
Lorenzo Gugliara
Damiano Iannizzotto
L’
aula liturgica della chiesa di San Domenico Savio è stata impreziosita da un’opera realizzata dall’artista modicano
Daniele Iozzia. Una vera opera d’arte che arricchisce il presbiterio della chiesa le cui sorti sono
rette dal giovane prete Matteo Malgioglio, cultore
dell’arte.
I lavori per collocare l’opera nella parete absidale
sono stati completati in questi giorni anche grazie al contributo di numerosi benefattori e di manodopera volontaria.
La realizzazione dell’opera dal titolo “Esaltazione
della santità giovanile” si inquadra in una serie
di iniziative, avviate dal parroco d’intesa con gli
organi diocesani competenti, che vanno verso
un progetto di riqualificazione dell’aula liturgica
e dei suoi spazi, anche attraverso la creazione di
un consono apparato iconografico di cui l’edificio
ecclesiastico ne era ancora privo.
L’opera si sviluppa su una superficie di circa 15
mq e si compone di tre tele, dipinte con tecnica ad
olio, in forme figurative di gusto classico e rappresenta il Santo titolare della chiesa, Domenico
Savio, in compagnia di altri santi giovani di ogni
epoca.
Al centro della composizione un croci ficco ligneo
che costituisce il punto di fuga verso cui convergono tutte le figure.
L’opera sarà presentata ufficialmente il 23 settembre, festa della dedicazione della chiesa parrocchiale di cui ricorre il 20’ anniversario, alla
presenza dell’autore, nel corso di una celebrazione eucaristica inaugurale presieduta dal Vescovo
di Caltagirone.
“Quando l’arte sacra esprime, per mezzo della bellezza, i contenuti della fede – dichiara don
Matteo Malgioglio – essa non solo diventa strumento a servizio della liturgia e della catechesi
ma vera manifestazione dell’amore di Dio”.
■
M
emoria storica, cultura della pace e tutela della biodiversità: sono stati questi i
principali temi affrontati dal “Kaki Tree
Project, la rinascita del tempo” che ha coinvolto
gli alunni della scuola primaria del plesso sammichelese dell’Istituto Comprensivo Statale “E.
De Amicis” di Mirabella Imbaccari presieduto dal
Dirigente Scolastico prof.ssa Antonella Lupo. “Si
è trattato - spiega l’insegnante Angela La Rocca
che ha coordinato l’iniziativa insieme alle colleghe
Lucia Arena e Biagia Lo Fermo - di un’esperienza
davvero emozionante che ha consentito alla nostra
scuola di essere selezionata a livello internazionale
per ricevere in dono e porre a dimora un prezioso
albero di cachi che un team guidato dal botanico
giapponese Masayuki Ebinuma ha ricavato da un
esemplare sopravvissuto al terribile bombardamento nucleare verificatosi il 9 agosto 1945 a Nagasaky. Nel corso di quest’anno, solo altri sette siti
sparsi tra Italia, Germania e Gran Bretagna hanno
potuto avere questa piantina di seconda generazione con l’impegno di educare i giovani a compren-
GRAMMICHELE – Riaperto al culto dei fedeli, dopo interventi, il Santuario della Madonna del Piano
Nuova luce sugli affreschi del ‘700
Nuccio Merlini
R
iaperto al culto, dopo i lavori di restauro degli affreschi, il santuario della Madonna del
Piano.
Giorno 13 maggio infatti, nel giorno in cui la Chiesa
celebra la memoria di Maria SS.ma di Fatima, don
Salvo Luca ha voluto che si riaprisse al culto il Santuario molto caro all’intera comunità.
“ Ho scelto questo giorno, anche se i lavori di restauro non sono stati ultimati – ha detto don Salvo
– ringraziando i fedeli per la generosità delle offerte, l’arch. Raffaele Cuius per aver gratuitamente diretto i lavori e Angelo Mangiavillano che ha
eseguito i lavori di restauro, perché molti devoti
lo hanno espressamente chiesto perché questa è
la casa di tutti e dove tutti venerano la Madonna”.
Un clima di festa ha caratterizzato l’evento perché
nel corso della presentazione dei lavori da parte
dell’arch. Raffaele Cuius e del restauratore Mangiavillano si è potuto, attraverso la proiezione di
diapositive e foto, vedere quali e quante preziosità
erano nascoste sotto le superfetazioni che erano
state apportate agli affreschi, alle colonne, alla
Madonna e ai puttini che ornano altare e abside.
Un folto e qualificato pubblico di fedeli, dell’Amministrazione comunale con il sindaco Salvatore
Canzoniere e gli assessori, Calandra, Mammana e
Grosso, hanno reso solenne il momento della presentazione dei lavori fin qui eseguiti che verranno ultimati entro l’anno. Prezioso e certosino il
lavoro di restauro svolto da Angelo Mangiavillano
in quanto sono stati consolidati gli stucchi, sono
stati ancorati alle pareti i puttini e si è scoperto
che sotto diversi strati di calce e colori, la statua
della Madonna c’erano lapislazzuli e il mantello impreziosito da oro zecchino purtroppo ammalorato oltre il 90% e sostituito con acquerello
dello stesso colore e rinvenuti nella cappella del
Crocifisso gli affreschi originali e rinvenute altre
dere l’orrore della guerra nucleare e di promuovere
un’autentica cultura della speranza e della pace”.
L’alberello di cachi, appositamente giunto dal
Giappone, è stato piantumato negli spazi antistanti
l’edificio scolastico di via Massimiliano Kolbe con
la supervisione dell’agronomo Michele Iannizzotto
nel corso di una cerimonia cui hanno preso parte il
Sindaco Giovanni Petta, il Presidente del Consiglio
Comunale Giuseppe Dieli, gli Assessori della Giunta
Municipale Michele Giongrandi, Francesco Scarfia e
Carolina Traversa, il Parroco don Antonino Maugeri, insegnanti, famiglie ed alunni che hanno anche
realizzato cartelloni espositivi, dato vita a coreografie, declamato poesie e intonato canti per commemorare le vittime della brutalità della guerra in
ogni tempo. “Ringraziamo di cuore quanti hanno
lavorato con passione a questo progetto avviato nel
2013 - ha concluso l’insegnante La Rocca - consapevoli del fatto che d’ora in avanti dovremo prenderci cura di questa piantina affinché possa crescere forte e resistente per gridare ogni giorno a tutti il
suo messaggio di fratellanza tra i popoli”.
■
figure nei restanti altari. “ Questo primo stato di
avanzamento dei lavori – ha detto don Salvo – ci
ha consentito di riportare all’antico splendore il
nostro Santuario e ciò grazie alla generosità dei
fedeli e di quanti hanno volontariamente contribuito e lavorato”.
Gli affreschi, dell’arco di trionfo e dell’abside risalgono al 1700 e costituiscono un prezioso “arredo” del Santuario in quanto costituiscono vere
e proprie rarità.Dopo la presentazione dei lavori
la solenne concelebrazione Eucaristica presieduto dal vescovo mons. Calogero Peri che ha
espresso parole di elogio per i lavori svolti e per
la fede e devozione alla Madre Celeste che anima
la comunità.
■
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
Cultura ed Eventi | 25
SCORDIA – Le arance del Calatino “invadono” a Milano il cluster Biomediterraneo di Expo 2015
MILITELLO – Giornata per la legalità
Il “palleggio” di Lucchetta... con gli agrumi
“Contro le mafie”
Lucio Gambera
Giovanni Fatuzzo
S
C
i sono pure le arance del Calatino al cluster Biomediterraneo, con una nota azienda
di Scordia, l’Oranfrizer di Nello Alba, che
esporta agrumi e spremute dalla Sicilia nel mondo
e che ha coinvolto un numeroso gruppo di bambini
di diverse scuole elementari, provenienti da svariate regioni in uno spettacolo interattivo e multisensoriale. Andrea Lucchetta, campione del mondo
di pallavolo, e Ciccio Tempesta , animatore, hanno
intrattenuto i piccoli alunni con lo spettacolo educativo “Colazione mediterranea nel giardino delle
arance” guidandoli alla scoperta dei profumi e dei
sapori degli agrumi della Piana di Catania e dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP.
“Cibo sano, svago e sport dovrebbero essere tra le
prime materie educative dei bambini di oggi – ha
detto Lucchetta – bisogna ricominciare a giocare
con la frutta come abbiamo fatto noi oggi, abbiamo fatto la staffetta con l’arancia, abbiamo usato
la mano per una scacciata immaginando che le dita
fossero i cinque petali di zagara, il campo d’agrumi si è trasformato in campo da gioco, finchè non
è arrivata la bellissima… arancia mamma”. Tra
gli ospiti il nutrizionista Francesco Leonardi, che
ha enunciato i vantaggiosi benefici e le proprietà
nutritive che le arance rosse ricche di antocianine e Vitamina C apportano al nostro organismo.
Lo chef Carmelo Chiaramonte, invece, con alcuni
bambini ha preparato il ‘pane all’arancia’, la buccia
d’agrumi che apparentemente sembra uno scarto
si è trasformato in un ingrediente, un aroma che
si presta bene anche per la preparazione di ricette
dolci e salate; alla colazione ha partecipato anche
l’esperto Salvo Laudani e il tecnologo alimentare
Francesco Galvano che hanno dato il via al gioco dei
“succhi alla cieca” per far scoprire la differenza tra
le varie bevande all’arancia e la spremuta fatta di
sola frutta. Per parlare dei fiori d’arancio e dell’Etna patrimonio Unesco sulla scena anche due divertenti personaggi, Zagarella e Vulcanino, progettati
da G2LAB e rifiniti con frammenti d’atelier da Marella Ferrera, pizzi siciliani sull’abito di lei vestita
da sposa, macramè di corallo sulla barba del marito
lavico. Al termine della colazione è stata premiata la classe IV U della scuola “ Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte” di Bedizzano, che ha
vinto il concorso l’«Arancia più bella del mondo»,
alla gara hanno partecipato ben 1140 classi da tutta
Italia che hanno realizzato delle opere ispirandosi
all’arancia. La scuola di Bedizzano è stata premiata
dall’amministratore unico di Oranfrizer Nello Alba
che ha sottolineato quanto è importante il dialogo
tra il mondo della produzione e quello dell’educazione alimentare, un dialogo da cercare reciprocamente per contribuire, insieme, alla crescita di
consumatori più consapevoli dei benefici che molti frutti donati dalla natura possono garantirci in
modo naturale e gustoso.
■
SCORDIA – Successo di una classe dell’Ic “Basso” a un concorso di letteratura, musica e arte
Riconoscimento in memoria del poeta
Lorenzo Gugliara
U
n prestigioso premio è stato assegnato alla
classe 5^ C dell'Istituto Comprensivo "Salvo Basso" che ha partecipato al concorso di
letteratura, musica e arte "Giuseppe Tomasi di Lampedusa" riservato alle scuole di ogni ordine e grado
di tutto il territorio nazionale e alle scuole italiane
all’estero bandito dalla scuola D’Arrigo-Tomasi
d’intesa con la Presidenza della Regione siciliana. La
cerimonia di consegna dei premi si è svolta a palazzo
Ducale di Palma di Montechiaro. La classe scordiense accompagnata dall'insegnante Maria Francesca
Milioto e dal consigliere comunale Nicolò Ferro ha
ottenuto il primo premio per la realizzazione di un
cartellone dal titolo “Cena a Villa Piccolo” utilizzando la tecnica del collage. Alla consegna del Premio
l’insegnante ha dedicato questo importante riconoscimento al concittadino e poeta Salvo Basso. La
partecipazione al Concorso, precisa l’insegnante,
ha favorito la conoscenza di Tomasi di Lampedusa
e della sua opera “Il Gattopardo” . In questo progetto gli alunni della classe 5^C hanno riscoperto le
proprie origini, attraverso lo studio, l’osservazione
dei monumenti, dei costumi e delle tradizioni locali
che caratterizzano la nostra Sicilia.
■
ulla scia di quanto già enunciato in un precedente articolo, si è svolta giorno 5 Maggio
a Militello in Val di Catania la prima giornata
del progetto “La verità illumina la giustizia” . Come
da programma i ragazzi della Consulta Giovanile
Comunale coadiuvati dal Comune e dalla Pro Loco
si sono riuniti in Piazza Vittorio Emanuele, e tra un
cortometraggio ed un intervento sono riusciti a far
emergere il bisogno di prassi di antimafia. Il Presidente Marco Scinardo commenta positivamente
la buona riuscita dell’evento, confidando alla Gazzetta del Calatino che “Posso, possiamo, ritenermi/
ci soddisfatti per la buona riuscita della conferenza
incentrata su un tema delicato e importante come
la mafia. Abbiamo cercato di analizzare attraverso
diversi punti di vista come questa forma criminosa
oggigiorno riesca ad imporsi. Ma sopratutto, ricordando Sciascia, abbiamo denunciato chi della lotta alla mafia ne fa un becero Slogan o ancora uno
strumento per arricchirsi e far carriera. Non sono
mancati infine gli interventi e gli apprezzamenti
da parte di tutta la cittadina ivi presente nonché
da parte della politica locale. Credo che la consulta
stia dimostrando la fattiva possibilità di cambiamento tramite l'operato, trasparente e innovativo,
dei propri ragazzi”. Scinardo conclude rinnovando
l’invito alla prossima Giornata della Legalità, che si
svolgerà in data 20 Maggio presso l’Istituto d’Istruzione Superiore dello stesso paese.
■
PALAGONIA – Interventi di soccorso
Manovre salvavita
Lucio Gambera
C
on un incontro sul tema “La disostruzione
delle vie aeree nel bambino in età pediatrica” si è svolto, a Palagonia, un corso per le
attività di prevenzione e formazione di volontari e
genitori. Alla lezione, nell’aula magna dell’istituto scolastico di contrada Petraro-Grassurelle, non
sono mancati docenti e alunni, che hanno assistito
alle lezioni teoriche e pratiche delle tecniche “Bls”
(“Basic life support”) di primo soccorso. L’iniziativa è stata coordinata dal presidente del Centro
nazionale di emergenza e formazione, dott. Raimondo Damigella, con il supporto dell’istruttore
Mattia Damigella. I tecnici hanno ribadito l’importanza delle prime manovre d’intervento, che
possono salvare la vita alle vittime di arresto cardiocircolatorio o di soffocamento. Secondo alcune
statistiche, in tutto il mondo ogni giorno almeno un
bambino muore per asfissia (ogni anno sono circa
50 le vittime in Italia). L’incidenza dei casi mortali potrebbe essere ridotta evitando stati di panico,
manovre irregolari o errate da parte di terze persone, che assistono a incidenti in luogo pubblico o in
abitazioni. Una semplice “manovra di Heimlich”
per la disostruzione delle vie orali, un adeguato
massaggio cardiaco o l’insufflazione (respirazione
bocca a bocca) rappresentano le tecniche principali
del primo soccorso. Adesioni al seminario, che si è
concluso con il rilascio di un attestato di partecipazione, sono giunte dall’assessore comunale alle
Attività educative, Nicola Giaquinta.
■
La Gazzetta del Calatino
26 | Cultura ed Eventi
22 maggio 2015
S. CONO – Le nozze di Randazzo e Longo
MILITELLO – Tradizionale escursione nella contrada rurale di Santa Croce e nella vecchia chiesetta
Hanno detto “sì”
I sacerdoti: ”Riti e costumi locali”
La Redazione
Alfonso Magno
T
radizione, religiosità, antichi riti: il Primo
Maggio a Militello si è rinnovato il tradizionale pellegrinaggio alla vetusta chiesetta rurale
di Santa Croce, edificata nel ‘400 a poca distanza
dalla stazione ferroviaria di Mineo (in pieno territorio militellese). Caduto nell’oblio, il “sentimento” popolare verso Santa Croce è rinato nel 2007
grazie alla “testardaggine” di un fedele che ha ottenuto supporto dal compianto Umberto Campisi,
memoria storica locale e ultimo custode-guida turistica del museo “San Nicolò”. Dapprima in calendario il 3 maggio di ogni anno, il pellegrinaggio
è poi stato anticipato al Primo Maggio per ragioni
di opportunità legate alla festività del giorno. Ripartito in sordina, ora il pellegrinaggio riscuote
una ampia partecipazione di fedeli. Un centinaio
di militellesi, infatti, si è recato nel piccolo tempio
di culto per assistere alla Messa concelebrata dai
parroci don Fabio Randello e don Pino Federico. Al
termine, nello spazio antistante l’edificio Quattrocentesco, come da tradizione la benedizione
degli alimenti poveri (pane, salame, olive, agrumi)
portati dai fedeli e consumati sul posto in totale
condivisione.
■
A
San Gregorio di Catania, piccolo centro
dell’hinterland catanese, si sono sposati
Alda Randazzo e Antonio Longo. Lei, figlia del nostro collaboratore e vicedirettore Pino
Randazzo e di Garaziella Firrarello, lavora come
funzionario presso l’Inps. Lui è avvocato d’azienda
e collabora con il quotidiano La sicilia e altre testate giornalistiche. La cerimonia religiosa si è svolta
nella chiesa parrocchiale Santa Maria degli Ammalati ed è stata officiata dai sacerdoti Gianni Notari e
Gilbert Bilolo. Ai novelli sposi e ai genitori la redazione porge i migliori auguri.
■
MILITELLO – Nuove iniziative di apertura al territorio
S. CONO – L’opera del vecchio podestà e di un maestro che decise di rinominare 69 vie cittadine
Innovazione, ma anche… confusione
Vincenzo Firrarello
“Aperti a una
differente socialità”
Lucio Gambera
“S
viluppare il concetto di comunità, aprendo lo sguardo a una nuova forma di socialità, a comunicazioni esterne e relazioni”: con questi obiettivi, a Militello, la comunità
terapeutica “San Paolo” ha presentato due spettacoli teatrali e iniziative aggregative, ripartendo dalla
tradizione popolare di poeti siciliani e romanzieri.
All’ultima rappresentazione, con la fiaba animata “Senza orecchie” di Luigi Capuana, la narrativa
ha raggiunto un interessante livello di suggestione
e cultura, richiamando alunni e anziani, cittadini e
utenti della struttura. In un mix di coinvolgenti partecipazioni, i racconti di Margherita e Riccardo hanno esaltato le “atmosfere” dell’ascolto, riscoprendo
storie di regine e maghi, fate e cavalieri, orchi e lupi
mannari. “I nostri spettacoli – hanno ammesso gli
operatori del centro – rispettano la storia. La comunità assistita rappresenta un piccolo polo culturale,
che vuole migliorare il tessuto delle sinergie e la rete
dei contatti con l’utente. Al palcoscenico preferiamo
un sistema di rapporti più confidenziali. Non miriamo ai grandi numeri, ma al consenso di un pubblico
più ristretto”.
■
I
l 13 aprile 1934, il podestà di San Cono, il maestro Giambattista Caponetti, decise di rinominare ben 69 vie e piazze comunali. Sulla
delibera, però, indicò soltanto i cognomi dei personaggi illustri da lui prescelti generando, oggi,
seri problemi d’identificazione. Se per celebrità
come Verdi e Manzoni il problema non si pone,
altrettanto non può dirsi per le vie: Alessandro,
Drago, Franchino, La Cola, Mancuso, Gambuzza,
Rindone, Cinquemani, Vassallo e Leone.
Tale stato di confusione vale anche per le due
principali arterie del centro storico: la via Vittorio
Emanuele e la via Giusti. La prima non riporta la
numerazione che consentirebbe di comprendere a
quale dei tre sovrani omonimi di casa Savoia venne intitolata; la seconda, invece, sulla delibera del
’34, era stata trascritta come Giusto e tale risulta
su tutti gli atti ufficiali e le mappe fino al 1944,
ma qualcuno, ad un certo punto, la trasformò in
Giusti, in onore del noto poeta e scrittore toscano,
personaggio ben più famoso di un modesto sacerdote di provincia.
Filippo Giusto, infatti, nato a Mirabella nel 1822,
figlio di Giuseppe e Carmela Giuffrida, fu un semplice Vice Rettore della Matrice di San Cono, candidato al Decurionato nel 1860 e tra i promotori
del completamento della nuova Chiesa Madre i
cui lavori erano stati interrotti per mancanza di
fondi. Grazie al suo impegno i cantieri ripresero
e nel 1868 la chiesa, senza ancora il campanile, fu
ultimata. Nel 1867 la Sicilia fu sconvolta da una
tremenda epidemia di colera e San Cono non fu
certo risparmiato: in soli tre mesi, da giugno ad
agosto, morirono 70 persone. Padre Giusto, con
carità ed abnegazione, si mise a disposizione del
popolo. Per tale ragione il Consiglio comunale,
all’unanimità, deliberò che il Sacerdote Filippo
Giusto “degno di coraggio civile è benemerito cittadino, e come tale lo propone al governo oltre di
una gratificazione essere insignito della medaglia d’argento”. Moriva a San Cono il 13 maggio
del 1893. Questa, in breve, la storia dell’uomo a
cui fu dedicata la via. Una vicenda che dimostra
l’importanza della conoscenza e dello studio della
storia locale e l’esigenza di rivedere una toponomastica che lascia molto a desiderare.
■
La Gazzetta del Calatino
22 maggio 2015
Cultura ed Eventi | 27
MILITELLO – Presentato un movimento civico per lo sviluppo socio-economico
CALTAGIRONE – Percorso di rinnovamento
Portuso: “Un mosaico di esperienze”
Via agli esperimenti
Lucio Gambera
Mariarosa Bonanno
“P
roblemi di
disoccupazione,
malanni di aziende e
servizi inefficienti: la
crisi della nostra comunità non sarà superata con proteste e urla.
Non basta nemmeno lo
sdegno per l’incapacità della classe politica di Militello. Ogni cittadino
deve partecipare, con rinnovato senso di responsabilità e partecipazione, alla creazione di un disegno armonico per la comunità”.
L’appello alla sinergia d’intenti è stato lanciato
dal geom. Salvatore Portuso, che ha ufficialmente presentato, durante un incontro pubblico, nei
locali di un’associazione culturale, il comitato
popolare “Il mosaico” per il riscatto economico e
sociale. Secondo l’ideatore e responsabile del movimento, che ha contestato l’operato locale di coalizioni e partiti, “l’ultimo ventennio ha registrato
livelli crescenti di degrado, che hanno reso sempre più evidente il distacco tra le istituzioni civili
e i militellesi. In paese regna soltanto una forma
di totale apatia verso tutto e tutti, che non aiuta
nemmeno alla soluzione dei problemi minori”.
Portuso ha poi ammesso che il gruppo civico intende arrivare al prossimo appuntamento elettorale con una proposta omogenea: “Saranno recepiti i progetti di operatori del commercio e del
turismo, di agricoltori e artigiani, di imprenditori
edili e lavoratori.
Tutte le categorie lavorative, con l’apporto di giovani e adulti, potranno esprimere liberamente le
loro idee nel gruppo civico”.
■
CASTEL DI IUDICA – Festa diocesana per i nuclei familiari e per i giovani di un vasto comprensorio
Tappe di catechesi e di aggregazione
Salvatore Agati
U
n tripudio di colori, di emozioni e momenti
di allegria quelli vissuti domenica 10 maggio a Castel di Iudica, che ha ospitato la
Festa diocesana delle famiglie e dei giovani, dallo
slogan “C’è gioia nel cammino”. Circa un migliaio sono stati i partecipanti alla Festa organizzata
dall’Ufficio per la Famiglia, diretto da don Antonio
Carcanella e don Rocco Todero, dall’Ufficio per la
Pastorale dei giovani, retto da don Luciano Di Silvestro, e dal Centro diocesano vocazioni, guidato
da don Francesco Distefano. La giornata ha avuto inizio in piazza Marconi, dove dopo i saluti del
sindaco della cittadina iudicense, geom. Giuseppe
Grasso, e del vescovo, S.E. mons. Calogero Peri, e
dopo un momento di preghiera le famiglie e i giovani, convenuti da tutta la diocesi calatina, hanno
iniziato una marcia che ha avuto come meta la ludoteca comunale, ubicata nel centro frazionale di
Giumarra. Nel corso del cammino ci sono state tre
tappe-catechesi: la prima all’ingresso di Castel di
Iudica, dove è stato rappresentato il brano delle
nozze di Cana; la seconda all’altezza del bivio per
la frazione di Carrubbo, dove è stato attenzionato
il ruolo del buon pastore e del chicco di grano, era
infatti presente un gregge di pecore e sono stati
consegnati a tutti diversi sacchetti, con dentro dei
chicchi di grano; la terza ha avuto luogo davanti
il bevaio di Serro Calderaro, dove è stato rappresentato il battesimo di “Gesù” al Giordano e dove
mons. Peri, dopo una breve catechesi, ha benedetto l’acqua, invitando tutti i presenti a fare memoria del proprio battesimo. Durante il pomerig-
gio si è poi potuto percepire meglio la gioia della
testimonianza, infatti all’interno della ludoteca,
stracolma fino all’inverosimile, hanno avuto luogo diverse testimonianze di alcuni giovani e meno
giovani, che hanno partecipato alle varie Giornate
Mondiali della Gioventù, in preparazione anche a
quella del prossimo anno a Cracovia (Polonia), infine si sono esibiti i gruppi EcoSound, che hanno
cantato i vari inni del GMG, e l’Associazione culturale MITRA, che ha messo in scena un musical
su Maria. Prima del calare del crepuscolo, in piazza Vittorio Veneto sempre a Giumarra, mons. Peri
ha presieduto l’Eucarestia, sottolineando come
oggi “la periferia diventa il centro e il centro la
periferia”. La giornata è stata caratterizzata dalla
felice coincidenza della Festa parrocchiale della titolare della Chiesa di Giumarra, la Madonna
del Rosario, festeggiamenti che ogni anno sono
celebrati la seconda domenica di Maggio. <<Lo
sguardo di Maria – ha evidenziato padre Jayaseela Rajan, amministratore della parrocchia Santa
Maria del Rosario – ha accompagnato la nostra
marcia>>. <<E’ stato un giorno speciale - ha affermato padre Jeyaraj Arockiasamy, amministratore della parrocchia Santa Maria delle Grazie di
Castel di Iudica – e auspichiamo che abbia lasciato
un segno indelebile nei nostri cuori>>. Al termine
della Festa diocesana il prelato della Chiesa calatina, mons. Peri, ha conferito ai fedeli il mandato
all’evangelizzazione, da attuare, in comunione
con i presbiteri, nelle rispettive parrocchie d’appartenenza.
■
I
n alcune scuole italiane è in atto un percorso di rinnovamento didattico per mezzo di
una nuova metodologia denominata Flipped
Classroom; questa sta per essere sperimentata
anche presso l’I.C. “P. Gobetti” e il Liceo Scientifico “E. Majorana” di Caltagirone diretti dal
prof. Giuseppe Turrisi.
Gli insegnanti hanno partecipato ad un corso
di approfondimento nell’ambito del Progetto
Pon Vales 2007-2013 FSE. Il corso è stato tenuto
dall’esperta prof.ssa Grazia Paladino, docente di
matematica e scienze presso l’I.C. ”F. De Roberto” di Zafferana Etnea.
Con la Flipped Classroom, o “classe capovolta”,
viene stravolto l’abituale schema di lavoro: l’insegnante non spiega più in classe la lezione e gli
studenti non eseguono le consegne a casa; piuttosto, ribaltando tempi e luoghi dello studio, si
sperimenta il ruolo attivo dell’alunno che apprende attraverso video lezioni, mappe concettuali, e altre risorse multimediali appositamente predisposti e consultabili più volte a seconda
delle esigenze e dei tempi di ciascuno.
In classe, invece, si ha più tempo da dedicare
all’aspetto metacognitivo imparando ad imparare attraverso le esercitazioni laboratoriali, l’apprendimento collaborativo, e le attività
esperienziali.
«L’interesse degli studenti per le nuove tecnologie - afferma il dirigente prof. Turrisi – ci
induce ad utilizzare linguaggi più prossimi alle
generazioni dei nativi digitali, pertanto l’insegnamento capovolto rende il tempo-scuola più
funzionale alle esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato.
È necessario, conclude il Dirigente scolastico, favorire un maggiore coinvolgimento degli
alunni, rendendoli reali protagonisti di un processo di apprendimento reticolare».
«La flipped classroom – afferma la prof.ssa Paladino – stimola l’apprendimento in modo inclusivo, aderendo ai bisogni di chi presenta difficoltà e di chi, di contro, ha già raggiunto alti
livelli di competenza.
I ragazzi godono di maggiori risorse strumentali rispetto alla nostra generazione; noi
docenti dobbiamo coglierne la valenza per
utilizzarle al meglio. Intendo ringraziare il Dirigente dell’I.C. “Gobetti” e del Liceo “Majorana” che mi ha dato l’opportunità di implementare questa metodologia didattica ancora
poco diffusa nel territorio nazionale e soprattutto regionale». ■
28 | Cultura ed Eventi
La Gazzetta del Calatino
22 maggio 2015
CALTAGIRONE – Il ruolo delle opere pittoriche nelle raffigurazioni di mani antiche e malattie reumatiche
“Ispirati dalle deformazioni agli arti”
Giuseppe Internullo
S
ebbene la Reumatologia e la Chirurgia della Mano siano discipline che hanno assunto
una fisionomia autonoma solo nella metà
del secolo scorso, riferimenti ai loro contenuti dottrinari ricorrono già nel tempo passato.
Già nella Scuola di Cos compaiono termini come
“Arthron” e “Artritikos”, riferiti ai dolori articolari in genere. Il ruolo pittorico delle mani, oltre a
consentire di percepire il messaggio dell’autore,
come specialista della Chirurgia della Mano mi
stimola a ricercare spunti di patologia articolare
nei quadri dei vari musei che ho girato o sui libri
di storia dell'arte. Alcuni dipinti dei Vecchi Maestri sono una interessante fonte di notizie sulle
malattie reumatiche. E’ possibile riscontrare in
molte opere d’arte prima del 1800 immagini con
artropatia cronica. Mani con “deformità” e tu-
mefazioni articolari sono segnalate in un dipinto
di J. Rombants del 1500, e nel quadro di Erasmo
da Rotterdam, affetto da artrite cronica. Anche
in un “Ritratto di Giovane” del Botticelli (1483) è
riscontrabile una patologia reumatica alle mani.
Dequeker nel 1984 ha segnalato in un quadro di
Botticelli, “La nascita di Venere”, la tumefazione delle articolazioni interfalangee prossimali e
la deformazione a “salsiciotto “ del II dito della
mano sinistra. Si possono notare e segnalare deformità della mano nell’autoritratto di Michelangelo, riferibili ad una evidente rizoartrosi e artrosi
metacarpofalangea di verosimile origine “professionale”. Riferimenti pittorici alla rizoartrosi, ai
noduli di Heberden e di Bouchard sono riscontrabili, secondo A. Castillo, nella pittura madrilena
del 1600. Bisogna tenere presente, però, che le
mani, espressione pittorica del sentimento, secondo la Scuola Manieristica, non sempre assolvono questa funzione ma riproducono realtà
oggettive, come ad esempio, la sindattilia riscontrabile nel ritratto di Erasmo. Il “Reumatismo” ha
radici storico-conoscitive nel passato letterario e
artistico in genere, per cui il loro richiamo letterario è in genere appropriato e, talvolta dettagliato da parte di scrittori sin dal Medio Evo (Moliere,
La Fontaine, Balzac, DeSévignè). Altri contributi vengono dalla biografia di personaggi celebri
come il Papa Costantino IX (980-1055). Infatti
viene riferito che all’età di 63 anni soffriva di una
poliartrite, in particolare, delle dita delle mani.
E’ evidente che deve essere esercitata la massima
cautela nell’interpretazione dei dati forniti dalla
pittura e scultura del passato.
Le mani, spesso veicolo espressivo del messaggio che l’autore vuole dare, possono non rappresentare una prova scientifica dell’esistenza di
una malattia reumatica. L' artrosi è un'affezione degenerativa articolare, a etiologia ignota, a
insorgenza mono o poliarticolare, caratterizzata
da progressiva distruzione della cartilagine a cui
consegue formazione di tessuto osseo reattivo. La
passione per la Chirurgia della mano, sorta alla
fine degli anni universitari e aver conseguito sia
la specialità in ortopedia e in Chirurgia della Mano
all'università di Modena, ha scatenato e fatto sorgere anche, forse deformazione professionale,
una visione ed osservazione dei quadri nei vari
musei visitati anche medica e da chirurgo della
mano alla ricerca se quanto letto sui libri di patologie possibili nei soggetti che sono stati rappresentati da molti famosi artisti.
Così il 6 giugno, grazie all’Associazione PANTA
e alla Società Calatina di Storia Patria e Cultura,
nell’ambito di una serie di incontri di storia, archeologia e comunicazioni “Lenti Progressive”, si
terrà una relazione su questo argomento presso la
Galleria Ghirri presso la Corte Capitaniale in via
Duomo alle ore 18.00.
■
CALTAG I R O N E
Fantasia floreale,
per un'estate
all'insegna
della leggerezza.
APERTI TUTTE
LE DOMENICHE
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
Sport | 29
CALCIO / POULE D – La Ssd Città di Scordia ormai vicina al salto di categoria
A un passo dalla meta e dal sogno
Lorenzo Gugliara
E
ssere ad un centimetro dalla meta della serie D, pregustarla, sfiorarla con un dito
e poi, come qualche volta accade
nel calcio, ritrovarsi a ricominciare
di nuovo. Il rischio di smarrirsi era
tantissimo dopo quei maledetti 40
secondi finali che hanno cambiato
le sorti della stagione per lo Scordia che si trova adesso a lottare con
le seconde dell’Eccellenza di altre
regioni. La prima è andata meglio
del previsto. Un successo per 2-1
a Sorrento contro il Sant’Agnello,
squadra molto organizzata che verrà
a Scordia per la gara di ritorno per
tentare l’impresa. Lo stadio Binanti si prepara a ricevere i campani
che sanno già che sarà una bolgia
perché a Scordia un’occasione così
non deve sfumare per la seconda
volta per un calo di concentrazione
ma solo perché gli avversari sono
più bravi e meritevoli. Se come è
lecito sperare lo Scordia supererà
il turno si troverà ad affrontare la
finale contro la vincente tra Nardò
e Mazara con i pugliesi che hanno
pareggiato 2 a 2 in terra isolana. In
casa rosso azzurra c’è tanta voglia di
andare avanti e di fare bene. L’organico è numericamente al limite ma i
18 che fanno parte della rosa hanno
tanta voglia di riscatto e con tanta rabbia sportiva che contribuisce
a superare i momenti finali di una
stagione logorante. I ragazzi devono
comprendere che non devono avere
paura di fronte a nessuno se no non
saremo mai da serie D – afferma il
presidente Rosario Gallo - Lancio
un appello a tutti i tifosi. Nessuno
ci regala nulla per questo chiedo che
i nostri tifosi riempino gli spalti del
Binanti. Se giocheremo da Scordia
non ce ne sarà per nessuno”.
■
BADMINTON – Gran festa della racchetta alla competizione nazionale di Padova
BOXE – A Caltagirone un appassionante torneo di boxe con l’adesione di vari club
Cocimano accresce il “medagliere”
Grimaldi: “Pronti per gli Assoluti”
Salvatore Agati
Ivano Messineo
F
esta grande della racchetta e del
volano iudicense per l’oro, l’argento e il bronzo conquistati da
mister Domenico Orazio Cocimano,
per i XXXIII campionati italiani Master
2015 tenutisi a Padova, e il successo ottenuto dai suoi ragazzi, per i XIX campionati regionali Under Sicilia svoltisi
ad Alcamo. Il mitico Cocimano ha conquistato con Helga Kieser, nel doppio
misto, il gradino più alto del podio, ha
ottenuto il secondo piazzamento, nel
doppio maschile Over 50, in coppia
con l’etneo Vincenzo Pappalardo, ed
infine si è piazzato al terzo posto nel
singolare maschile. Il trainer e patron
dell’Asd badminton, Domenico, affettuosamente chiamato “Mimmo”, Cocimano ha sottolineato <<Sono molto
soddisfatto per aver vinto tre medaglie
e dedico questi straordinari momenti ai miei ragazzi, alla città di Castel
di Iudica e a tutti i nostri tifosi>>. Altra soddisfazione per il club iudicense
è arrivata dalla cittadina alcamese,
dove ben 54 atleti provenienti da tutta la Regione si sono affrontati a colpi
di clear, drop e smash per ottenere il
titolo. Ecco nello specifico il bottino
conquistato dagli atleti di Cocimano: il
talentoso Francesco Carmelo Piemonte ha ottenuto il primo posto, nel doppio maschile Under 15, in coppia con
Salvatore Santangelo (Piume d’Argento di Belmonte Mezzagno) e il secondo piazzamento nel singolare. Altra
impresa degna di attenzione è quella
portata a compimento da Sonia Lombardo in coppia con Piemonte, classificatisi al secondo posto nel doppio misto Under 15. Altresì, la Lombardo ha
conquistato la seconda posizione, nel
doppio femminile Under 15, in coppia
con Barbara Pedalino (Le Racchette di
Paternò) e il terzo posto nel singolare. L’altro atleta iudicense che ha dimostrato grinta è stato Ettore Rosario
Piemonte, che si piazzato al secondo
posto nel doppio maschile Under 13
in coppia con Vincenzo Travagliante e
terzo nel singolare. Alla fine della manifestazione il presidente del Comitato
regionale FIBa (Federazione italiana
badminton), prof. Bartolomeo Calì,
ha premiato i vincitori e complimentandosi con atleti e tecnici ha ribadito
l’importanza dei giovani auspicando
una sempre continua crescita del movimento sul territorio siciliano.
■
S
i è disputato di fronte ad un
pubblico numero, il Torneo di
boxe suddiviso tra le categorie “contatto leggero kick light” e il
contatto pieno “k1 rules”. Tra le tante
società presenti all’evento anche l’
Accademia Sport da Combattimento
Caltagirone del maestro Marco Grimaldi, che nella “kick light “ presentava 4 atleti di cui 3 in zona medaglia:
De Maria Samuele (1° classificato
nella categoria fino a 12 anni -45kg),
Occhipinti Manuel (2° classificato
nella categoria fino a 15 anni -65kg )
e Cucuzza Salvo (3° classificato nella
categoria fino a 12 anni -60kg). Buona la prova di Francesco Sasso nella
categoria senior -84kg. Negli incontri
di contatto pieno “k1 rules” a tenere alto il nome dell’Accademia Sport
di Caltagirone è stata Federica Incognito, che ha disputato 3 round da 2
minuti contro l'atleta di casa Alessia
Arena del Team Saladino. La prima ri-
presa è stata vinta da Federica grazie a
delle precise combinazioni di braccia
e gambe che centravano la sua avversaria mettendo a dura prova la sua resistenza fisica. Nella seconda ripresa,
vedeva subire da parte della messinese un conteggio in piedi dopo essere
stata centrata da una combinazione di
quattro ganci al viso. L’ultima ripresa
ha visto Federica Incognito sempre in
attacco, con un ulteriore conteggio in
piedi della messinese, sancendo così
la vittoria dell'atleta calatina. “Federica – dichiara soddisfatto il maestro
Marco Grimaldi - ha bisogno di altri
scenari per dimostrare tutte le sue
capacità, stiamo facendo il massimo
sia in campo pugilistico che nel k1 rules, con Federica ci aspettiamo grossi
traguardi. A luglio si svolgeranno gli
assoluti di pugilato mentre a novembre i campionati italiani kombat league di k1 rules, questi sono i nostri
traguardi del 2015".
■
30 | Sport
La Gazzetta del Calatino
22 maggio 2015
CALCIO / 1’ CATEGORIA – Esplosa a Licodia Eubea la febbre per il tifo
CALCIO AMATORIALE – Il “Memorial La Puzza”
A soli due mesi… dal ripescaggio
Una sfida… intensa
Lucio Gambera
Concetta Romano
A
Licodia Eubea è esplosa la “febbre” per il
tifo bianco-azzurro. Nelle fasi finali dei
playoff e allo spareggio-promozione di Prima Categoria, dopo anni di “anonimato” del calcio locale, i licodiani hanno riscoperto passione e
orgoglio per la squadra del paese, portando striscioni e bandiere ai margini dei terreni di gioco.
Dopo le splendide coreografie interne, al “Vassallo” di Licodia Eubea, un’altra prova esemplare è
giunta dallo stadio “Selvaggio” di Ragusa. Almeno 350 tifosi hanno accompagnato, con lunghi applausi e cori, la sfortunata prestazione in campo
dei giocatori, che hanno deposto le “armi” solo
dopo i calci di rigore.
Con una esemplare lezione di civiltà, dopo la partita, i sostenitori hanno anche applaudito gli avversari del New Pozzallo, escludendo interventi
repressivi delle forze dell’ordine. Gli stessi spor-
tivi pozzallesi hanno poi lanciato “segnali” di
consenso agli avversari, suggellando una giornata
di festa sportiva in terra iblea.
Oltre alla comprensibile amarezza di fine gara,
che ha riunito i giocatori in un abbraccio generale, l’epilogo negativo non ha lasciato spazio a
polemiche e accuse nella dirigenza, che ha rilanciato gli impegni per la prossima stagione. Accogliendo le richieste del pubblico di Licodia Eubea,
sarà avanzata alla Figc di Palermo, nei prossimi
mesi, la richiesta di ammissione al campionato
superiore.“Alla città daremo una gioia autentica. Per il ripescaggio in Promozione – ha detto il
presidente, Ivan lo Greco – occorre soltanto un
adempimento formale. Sul piano sostanziale, invece, il salto di categoria è quasi certo. Le prime
indiscrezioni, in virtù di quanto accaduto nelle
scorse stagioni, sono sicuramente positive”.
■
A
CALCIO AMATORIALE – I tornei amatoriali della primavera al centro sportivo Usa Sport Caltagirone
Inseguendo un gol: "Fino all’ultimo fiato"
Franco Razza
S
ono in corso di svolgimento i tornei estivi al
Centro Sportivo Usa Sport , che vede impegnati più di 300 ragazzi provenienti da tutto
il comprensorio calatino. La novità di quest’anno
è l’accorpamento del memorial “Giacomo La Puzza”, giunto alla quarta edizione, con il “Torneo
dei quartieri”, entrambi di calcio a 7 che si svolgono nell'unico campo in erba sintetica presente
in città che riesce a soddisfare tecnicamente gli
atleti allietando le serate dei tanti appassionati
del calcio amatoriale. “Il calcio per tutti” è il motto che unisce le venti squadre partecipanti ai due
tornei, una sorta di “Champions league , e Europa league”, con affinità di puro spirito sportivo e
aggregazione riscoprendo una tradizione calatina,
ovvero la partecipazione le squadre con i nomi dei
quartieri, contrade, piazze in onore della nostra
città in un torneo denominato appunto “dei quartieri”.
I gruppi partecipanti per l'occasione si identifica-
no in un quartiere della città come: San Giacomo,
San Giuliano, Città dei ragazzi, Semini, contrada
Portosalvo, contrada Romana, Cappuccini Vecchi,
Sacra famiglia, San Pietro, Ospedale Gravina. C’è
la voglia di confrontarsi e divertirsi, grazie alle regole ben precise e chiare del torneo, stabilite dagli
organizzatori Davide Di Benedetto e Fabio Amato,
che hanno voluto dare risalto “allo spirito di aggregazione, al divertimento e alle serate passate
in serenità e amicizia”. La prima giornata ha visto
impegnate tutte le 10 squadre, con risultati tutti equilibrati e con la consapevolezza di vivere un
torneo da protagonisti.
Le gare si giocano dal lunedì al venerdì suddivise
nei due tornei. La fase di qualificazione, come da
regolamento, vedrà tutte le squadre incontrarsi
per poi passare ai quarti di finale e successivamente alle semifinali e finalissima che premierà
la migliore squadra con premi e gadget ricordo per
tutti i partecipanti. ■
nche quest’anno si svolge presso il Centro
sportivo Usa Sport, il memorial dedicato al
grande segretario, dirigente sportivo e calcistico della nostra città, Giacomo La Puzza.
Al torneo partecipano le migliori squadre che il
territorio riesce ad offrire che per aggiudicarsi il
memorial , dovranno incontrarsi tutte fra di loro
misurando così le qualità tecniche e la passione
che infiamma le stesse sfide. La gara di inaugurazione si è giocata venerdì 15, preceduta dalla
finalissima del torneo invernale che visto sfidarsi
le due squadre finaliste SICILSTONE , contro i ragazzi del TIKY-TAKA-, squadra composta da extracomunitari già da tempo integrati nella nostra
comunità e in quello calcistico della nostra città,
seguiti da Fabio Amato e dai tecnici Davide Di benedetto e Ferrara in collaborazione con le comunità “Horizzont” e “Geranio 1 di Caltagirone”.
La partita, giocata davanti ad un numerosissimo
pubblico, ha visto i ragazzi di tiky-taka battere gli
avversari con il risultato di 7 a 3, vincendo così il
torneo. “Un plauso e un ringraziamento per la serietà e la sportività – dichiarano gli organizzatori - va ai ragazzi di mister Pace, che nel girone si
sono classificati al primo posto.
Il memorial “Giacomo La Puzza”, è stato aperto
dalla gara tra la squadra di “pizza e sfizzi, del responsabile Renda e del capitano Piero Carobene e
la compagine “Stop 87 Mirabella”, dei responsabili Biondi e Croccellà che hanno dovuto soccombere con il risultato di 9-1. In evidenza i due bomber della squadra “pizza e sfizzi”, Piero Carobene
e Daniele Sammartino autori di una tripletta e un
poker anche se non si devono dimenticare gli altri
componenti della squadra come:
Parlabene, Secondo, Giarratana, Spina, Manuello,
Roccaro e tutti gli altri.
Le altre squadre che partecipano al memorial
sono: Sol.Calatino E Soccer Store, Sorbino Caltagirone, La Kennedy, Mamadina, Carpisa , Lidia
Design e Ceramiche Dolce, I Calatini, I Figliocci
Di Vito, L'autoscuola e Assicurazione Cascone Di
Mazzarrone, Pizza e Sfizzi, Stop 87 Mirabella.
“Auguro a tutti i gruppi e tutti i partecipanti un
in bocca al lupo, ringraziando gli addetti ai lavori,
gli arbitri dei tornei, con l'auspicio di confrontarsi e divertirsi in nome dello sport”. Queste le
parole del responsabile del torneo che ricorda il
programma delle gare dalle ore 20,30 e che sta per
iniziare anche il torneo juniores dei ragazzi, informazioni e iscrizioni al 339.8792325 (Davide Di
Benedetto) o presso struttura.
■
22 maggio 2015
La Gazzetta del Calatino
Sport | 31
CICLISMO GIOVANILE – La kermesse per la Festa del lavoratore organizzata dal Gsd Cucuzza Inox
Grammichele, bagarre tra giovani promesse
Nuccio MerlinI
È
giunta alla 32 edizione e la “Coppa festa
del lavoro” organizzata impeccabilmente
come sempre dal “Gsd Cucuzza Inox” entra
prepotentemente nella storia dei ciclismo grammichelese.La kermesse sportiva, riservata alle
categorie “Allievi e Juniores” si è svolta ancora
una volta sull’impegnativo percorso Viale Aldo
Moro – Madonna del Piano” da ripetersi 20 volte
per un totale di 50 km. Circa. Nutritissimo il lotto
dei partecipanti con ben 87 corridori al via provenienti da tutta la Sicilia, Calabria e Basilicata.
Che la trentaduesima edizione della corsa ciclistica fosse particolare si è subito capito perché oltre
allo straripante lotto dei concorrenti c’erano in
gara giovani promesse del ciclismo che sin dal via
si sono dati battaglia galvanizzando il numeroso e
appassionato pubblico che non ha certo lesinato
applausi ai concorrenti impegnati in un circuito
molto impegnativo.A metà gara la corsa ha vissuto il suo momento più esaltante perché a rompere gli indugi è stato l’avolese Giuseppe Amato
del “Gsd Progetto Giovani”, vincitore della scorsa
edizione che giro dopo giro ha inanellato un incolmabile vantaggio tagliando il traguardo a mani
alzate. Gongolante a fine gara il patron del “Gsd
Progetto Giovani” Uccellatore che ha dichiarato :
“ Vincere questa corsa con Amato, conquistare il
terzo posto con Simone Germana a Grammichele
e con i colori della squadra di Nunzio Cucuzza è
il massimo della soddisfazione”.Questo l’ordine
di arrivo : Juniores – Giuseppe Amato, Giuseppe
Correale a 2’- Simone Germana, Eugenio Barone,
Edoardo Morabito.Allievi : Rocco Imbruglia, Paolino Priconi, Mattia Dorio, Salvatore Saporito. ■
CALCIO GIOVANILE – Bilancio di fine stagione per i Giovanissimi e gli Allievi dell’Asd Atletico Raddusa
“La crescita sana oltre gli obiettivi”
Francesco Grassia
L
a Polisportiva Dilettantistica Atletico Raddusa, che è presieduta da Silvio Leanza, nella stagione 2014-2015, ha svolto la propria
attività nel settore del calcio giovanile, dai “Pulcini” agli “Esordienti” e dai “Giovanissimi” agli
“Allievi”, e non può che ritenersi soddisfatta dei
risultati ottenuti soprattutto dai “Giovanissimi” e
dagli “Allievi”che hanno partecipato ai campionati
provinciali, nei gironi A, delle rispettive categorie
organizzati dal Comitato catanese della Federazione Italiana Giuoco Calcio, classificandosi rispettivamente al 4° posto e al 5° posto. Le due squadre,
che hanno un organico complessivo di 28 ragazzi
dai 12 ai 16 anni, sono state allenate dall’ex bomber dell’Asd Raddusa Davide Brugliera e da Rosario
Garao, che a loro hanno dedicato anima e corpo. Le
punte di diamante delle due formazioni sono state: l’attaccante Mattia Scuderi, classe 1999, che ha
realizzato ben 19 gol nelle 16 partite giocate da capitano della squadra “Allievi”, e il centrocampista
Antonio Russo, classe 2000, che, avendo giocato
in entrambe le categorie, ha realizzato complessivamente 41 reti in 32 gare .In grande evidenza si
sono posti anche i due portieri: Vincenzo Grassia e
Carmelo Piazza, entrambi del 2001, e poi Francesco Macaluso, con 9 gol, e Giuseppe Mannuca, con
6 gol, nella categoria “Giovanissimi”. Negli “Allievi” si sono messi in evidenza anche Ivan D’Aquino,
con 11 gol, Filippo Occhipinti, con 9 gol. Gli sportivi
raddusani sono ora certi che questi ragazzi, in un
futuro ormai prossimo, riscriveranno la storia del
calcio raddusano e continueranno a tenere alto quel
blasone che, da sempre, ha sventolato sui campi
calcistici siciliani. “Al di là degli obiettivi sportivi
- hanno detto in coro i due allenatori Davide Brugliera e Rosario Garao - abbiamo mirato alla crescita dei nostri ragazzi e della squadra, intesa come
gruppo, e siamo convinti che avendoci confrontato
con molte altre realtà, più o meno importanti, in
tale contesto abbiamo capito la validità del lavoro svolto”. La strada intrapresa dalla Polisportiva, presieduta da Silvio Leanza, che la guida con la
collaborazione dei dirigenti Filippo Sberna, Filippo
Palacino, Daniele La Mastra, Giovanni Incardona e
gli stessi Davide Brugliera e Rosario Garao, sembra
essere proprio quella giusta.
■
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anno X I· n.191
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