RIT: Perchè la legge della giungla è vecchia e vera come il cielo perchè la legge della giungla tutto lega a sè perchè la legge della giungla cresce un lupo vero e buona caccia ripete a te! Quando al mattino le ombre sono corte e il sole caldo non ti fa respirar tu puoi sentir Baloo gridare forte la legge ai cuccioli spiegar: “Servono zampe che non fan rumore servono orecchi dritti per cacciar servono occhi che vedono nel buio e denti bianchi per masticar.” Perchè? RIT: Se incontri Mysa, il bufalo selvaggio oppure Hathi, che della giungla è il re non esitare, salutalo, coraggio: abbiam lo stesso sangue io e te! E con tutte le Parole Maestre in mente ciascuno ti saluterà e ovunque casa tua sarà. Perchè? RIT: Come una liana avvolge il tronco così la legge intorno a te starà e chi l’osserva a lungo vivrà. 3 Splende il fuoco nel cerchio dell’esplorator. Ascoltate la voce della fiamma d’or. RIT: Sali al ciel fiamma leggera del gran fuoco caldo e buon. Sotto i pini o alla brughiera sali in alto e sali ancor. Sali in alto e sali ancor… fuoco dell’esplorator! Ogni lieve favilla della fiamma d’or con sé porta un sogno verso il cielo a vol. RIT. Ero un principe un giorno perfido e sleal e spargevo d’intorno il dolore e il mal. RIT. D’un gran mago l’incanto tosto mi punì e nei tronchi del bosco mi rinchiuse un dì. RIT. Da quel giorno nei tronchi prigioniero io son e costretto a soffrire freddo e solleon. RIT. Nell’ardor della fiamma mi consumo qui e col ceppo che arde brucio anch’io ogni dì. RIT. Dal tremendo supplizio convertito son e per l’uomo divengo fuoco caldo e buon. RIT. Sia che ardo al bivacco o al focolar la mia anima brucia: luce e caldo dà. RIT. Nelle veglie di campo t’offro il mio calor. Scaccia freddo e paura questo mio splendor. RIT. Nella tua cascina l’acqua fo scaldar; entro nell’officina e so lavorar. RIT. 4 Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto acqua che scende decisa scavando da sé l’argine per la vita. La traiettoria di un volo che sull’orizzonte di sera tutto di questa natura ha una strada per sé. Attimo che segue attimo un salto nel tempo passi di un mondo che tende oramai all’unità che non è più domani usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore solo scegliendo l’amore il mondo vedrà... RIT: Che la strada si apre passo dopo passo ora su questa strada noi. E si spalanca un cielo un mondo che rinasce si può vivere per l’unità. Nave che segue una rotta in mezzo alle onde uomo che s’apre la strada in una giungla di idee seguendo sempre il sole, quando si sente assetato deve raggiungere l’acqua sabbia che nella risacca ritorna al mare. Usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore solo scegliendo l’amore il mondo vedrà... RIT: 32 5 e ancora scouting for boys Eravamo ragazzi ancora con il tempo aperto davanti i giorni più lunghi coi calzoni corti a caccia di vento i semplici canti. La carta e la colla insieme incrociare due canne più forti legate allo spago le nostre speranze nei nostri aquiloni i sogni mai morti. Si alzano ora in alto più in alto di allora le danze restare confusi il tempo ti afferra scommetter sul mondo ma senza arroganza. La testa nel cielo è vero ma il camminare ti entra da terra e pronti a partire rischiare la strada i fiori più veri non son quelli di serra. RIT: Va’ più in su, più in là contro vento è lotta dura ma tendi lo spago se sta a cuore a noi non è vana speranza cambierà : oltre la siepe va’. Ed ancora più in alto vola prende quota sorvola vallate portato dai venti ma le idee le ha chiare di certe nubi si muore di acque inquinate. Non cantare per evasione canta solo se vuoi pensare il fine nel mezzo come il grano nel seme un progresso per l’uomo dobbiamo imparare. Meccanismi perversi fuori meccanismi che dentro teme avere-sembrare ti prendono a fondo cercare se stessi è più dura ma insieme... E’ lottare per realizzare un amore che sia fecondo via le porte blindate chiuse sugli egoismi un uomo e una donna spalancati sul mondo. RIT. E’ il potere all’indifferenza indifferenza che il potere fa ladri la terra ormai scossa dagli atomi pazzi denaro trionfante schiaccia grida di madri. E’ ancora la grande corsa per gli stupidi armati razzi in rialzo i profitti più disoccupati e c’è sempre chi dice: “State buoni ragazzi.... E’ nascosta rassegnazione dietro “grandi” progetti mancati non è certo più il tempo di facili sogni i nostri aquiloni hanno i fili bloccati. Ma vediamo più acuti e nuovi affiorare continui bisogni: solidali ci chiama la città dell’uomo sporcarsi le mani in questo mare è un segno. E spingendo di nuovo i passi sulle strade senza far rumore non teme il vento con la pioggia e col sole “Già e non ancora” seguire l’amore E’ un tesoro nascosto cerca è sepolto giù nelle gole è paura che stringe quando siamo vicini a chi in vita sua mai ha avuto parole. E lo scopri negli occhi è vero in quegli occhi tornati bambini han saputo rischiare: “Lascia tutto se vuoi” sulla sua strada andare scordare i tuoi fini. Un aquilone nel vento chiama tendi il filo è ora! Puoi! le scelte di oggi in un mondo che cambia pronti a servire è ancora: “Scouting for boys”. RIT. RIT. 6 31 RIT.: Forse tu non lo sai, non te l’hanno detto mai che le cose trasparenti sono le più resistenti. Se per caso un bel mattino tu vedrai il tuo vicino ripararsi dietro a un muro per sentirsi più sicuro, fare un buco nella terra per paura della guerra non volerlo imitare, prova a metterti a cantare. RIT. Se per caso un bel mattino tu vedrai il tuo vicino buttar soldi dalla spesa nel bilancio della difesa non cadere nel tranello, non buttarti nel duello non volerlo imitare, prova a metterti a cantare RIT. Se al posto di una piazza preferisci una corazza non pensare che un’armatura sia la cosa più sicura dentro non ci puoi nuotare, finirai per affogare non lasciarti corazzare, prova a metterti a cantare. RIT. 30 7 M’hanno regalato un prato per giocare grande come il cielo che da qui riesco a vedere dove posso correre ridere e pensare da dove partirò per esser grande M’hanno regalato amici e amiche per giocare vicini come il cielo che da qui riesco a toccare con loro posso correre ridere e parlare con loro partirò per essere grande RIT: E sulla strada camminerò e in caccia sempre mi sentirò dentro l’uomo che domani io sarò dentro la donna che domani diverrò ci sarà un cuore grande di più di questi anni il grande dono di questi anni il grande dono sei stato Tu. M’hanno regalato sotto le stelle una tendina quando sarà notte con lei aspetterò mattina Anche oggi ho trovato sulle scarpe un po’ di brina ma ecco il sole lui me le asciugherà Di queste pietre bianche dal fiume levigate una la conservo mi ricorderà l’estate le forze ritrovate in queste valli illuminate e le speranze che in fondo al cuore mi son nate RIT: M’hanno regalato nel cuore una preghiera fedele come il buio che ritorna ad ogni sera con essa voglio chiedere di star sempre vicino vicino al Grande Cuore che m’ha fatto che ci ha fatto questo dono Se sulla strada camminerò se in caccia sempre mi sentirò dentro l’uomo che domani io sarò dentro la donna che domani diverrò ci sarà un cuore grande di più di questi anni il grande dono di questi anni il grande dono di questi anni il grande dono sei stato tu la la la la la la la 8 29 Colore del Sole più giallo dell’oro fino la gioia che brilla negli occhi tuoi Fratellino, colore di un fiore il primo della mattina in te Sorellina vedo rispecchiar, nel gioco che fai non sai ma già stringi forte segreti che sempre avrai nelle mani in ogni tua sorte, nel canto che sai la voce tua chiara dice famiglia felice oggi nel mondo poi su nel ciel per sempre sarà ... Colore del grano che presto avrà d’or splendore la verde tua tenda fra gli alberi Esploratore, colore lontano ci un prato che al cielo grida sorella mia Guida con me scoprirai; dove il tuo sentiero si apre su un mondo ignoto che attende il tuo passo come di un cavaliere fidato, dove il tuo pensiero dilata questa natura verso l’avventura che ti farà capire te stesso e amar il Signor ... Colore rubino del sangue di un testimone il sangue che sgorga dal cuor tuo fratello Rover, color vespertino di nubi sul suol raccolte l’amore che Scolta tu impari a donar, conosci quel bene che prima tu hai ricevuto sai che non potrai tenerlo per te neppure un minuto, conosci la gioia di spenderti in sacrificio prometti servizio ad ogni fratello ovunque la strada ti porterà. 28 9 VENERDÍ 1 GIUGNO 2012 - preghiera finale ’ ’, , Le mie mani, con le tue, possono fare meraviglie possono stringere e perdonare e costruire cattedrali. Possono dare da mangiare e far fiorire una preghiera. In principio la terra Dio creò con i monti, i prati e i suoi color il profumo dei suoi fior che ogni giorno io rivedo intorno a me che osservo la terra respirar attraverso le piante e gli animal che conoscer io dovrò per sentirmi di essa parte almeno un po’. RIT: Questa avventura, queste scoperte le voglio viver con te guarda che incanto è questa natura e noi siamo parte di lei. RIT.: Perché tu, solo tu, solo tu sei il mio maestro e insegnami ad amare come hai fatto tu con me, se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondo che tu sei, l’unico maestro sei per me. Questi occhi, con i tuoi, potranno vedere meraviglie, potranno piangere e luccicare, guardare oltre ogni frontiera. Potranno amare più di ieri se sanno insieme a te sognare. RIT. Questi piedi, con i tuoi possono fare strade nuove, possono correre e riposare, sentirsi a casa in questo mondo. Possono mettere radici e passo a passo camminare. Le mie mani in te immergerò, fresca acqua che mentre scorri via fra i sassi del ruscello una canzone lieve fai sentire oh pioggia che scrosci fra le fronde e tu mare che infrangi le tue onde sugli scogli e sulla spiaggia e orizzonti e lunghi viaggi fai sognar. RIT. Tu sei il capo, noi le membra, diciamo un’unica preghiera, Tu sei il maestro noi, testimoni della parola del vangelo. Possiamo vivere felici in questa chiesa che rinasce. RIT: Guarda il cielo che colori ha! E un gabbiano in alto vola già quasi per mostrare che ha imparato a viver la sua libertà che anch’io a tutti canterò se nei sogni farfalla diverrò e anche te inviterò a puntare il tuo dito verso il sol. 10 27 offertorio Come la pioggia e la neve (si portano i doni) scendono giù dal cielo (gesto lupetti) e non vi ritornano senza irrigare (gesto reparto) e far germogliare la terra, (gesto clan) Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. Vogliamo vivere Signore, offrendo a Te la nostra vita con questo pane e questo vino, accetta quello che noi siamo. Vogliamo vivere Signore, abbandonati alla Tua voce staccati dalle cose vane, fissati nella vita vera. RIT.: Vogliamo vivere come maria, l’irraggiungibile la madre amata che vince il mondo con l’amore e offrire sempre la tua vita che viene dal cielo. 26 (lc 24, 13-35 ) Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 11 (da recitare tutti insieme ) (Mt 28,16-20 ) Signore, vorrei essere di coloro che rischiano la vita e la donano. A che serve la vita se non è donata? Non sarei che un “amante del quieto vivere” in mezzo a un mondo inquadrato! Signore, tu che hai donato per me la tua vita, fammi uscire dall’egoismo e dalle mie comodità. Ho paura di dire di sì, o Signore, ho paura di avventurarmi, di firmare in bianco... Eppure sono cristiano, sono segnato con la tua croce! Che io non abbia paura della vita dura e delle responsabilità che vuoi darmi! Rendimi pronto per la stupenda avventura in cui tu mi inviti ad entrare. Voglio impegnare la mia vita sulla tua parola; voglio giocarla, rischiarla, o Gesù, sul tuo amore: u mi hai detto di credere all’amore, tu mi hai detto che bisogna donarsi! Tu mi hai detto di camminare e di essere pronto alla gioia e al dolore, a sconfitte e vittorie; tu soprattutto mi hai detto di non porre fiducia in me, ma in te, di fidarmi di te, del tuo amore potente. Signore, affinché venga il tuo regno e non il mio, affinché sia fatta la tua volontà e non la mia, aiutami a dirti di sì. AMEN Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Parola del Signore Ascoltaci, o Signore Rendici sempre consapevoli della tua presenza nella nostra vita, in modo da essere segno nel mondo della tua presenza, preghiamo. Fa’ che siamo attenti alla tua Parola, per riconoscerti presente nella vita della Chiesa e nelle situazioni quotidiane, preghiamo. Fa’ che sappiamo essere sempre degni del dono della libertà che il Signore Gesù ci ha conquistato per mezzo della sua croce, attraverso la fedeltà ai tuoi comandamenti, preghiamo Tu che hai donato speranza e vita a tutti coloro che ti hanno incontrato, rendici capaci di interessarci concretamente ai popoli e alle persone che non hanno il necessario per vivere, preghiamo. Fa’ che la Chiesa sappia parlare a tutti, in particolare ai giovani, perché possano incontrare in te la fonte della vera gioia, preghiamo. Tu che ai discepoli affidi la missione dell’annuncio del Regno, fa’ che tutti i cristiani vivano con gioia e generosità la propria vocazione a servizio del mondo intero, preghiamo. O Dio nostro Padre, perfetta Comunione, nella tua misericordia accogli le nostre preghiere e donaci ciò che è veramente necessario per la nostra vita: il primo dono necessario è proprio la tua presenza, lo Spirito Santo in noi. Per Cristo nostro Signore. 12 25 (Rm 8,14-17 ) Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Parola di Dio alleluia RIT.: Alleluia, Alleluia! Alleluia, Alleluia! Dio ha visitato il suo popolo ha fatto meraviglie per noi, Alleluia! Gli occhi dei ciechi vedono la luce, gli orecchi sordi odono la voce: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi! I cuori spenti vibrano d’ amore, i volti tristi splendono di gioia: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi ! RIT. Il lieto annuncio ai poveri è portato, la vera pace ai popoli è donata: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi ! , Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. (Rm 12,9-17 ) La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; [10]amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. [11]Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. [12]Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, [13]solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. [14]Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. [15]Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. [16]Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi. [17]Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. RIT. 24 13 SABATO 2 GIUGNO 2012 - preghiera “In un mondo di maschere” In un mondo di maschere dove sembra impossibile riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l’uomo. Il potere, la falsità, la ricchezza, l’avidità, sono mostri da abbattere, noi però non siamo soli. (Dt 4,32-34.39-40) Dal libro del Deuteronòmio Mosè parlò al popolo dicendo: «Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi? Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre». Parola di Dio Canta con noi, batti le mani, alzale in alto, muovile al ritmo del canto. Stringi la mano del tuo vicino e scoprirai che è meno duro il cammino così. Beato il popolo scelto dal Signore. Ci hai promesso il tuo spirito, lo sentiamo in mezzo a noi e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare. Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. Non possiamo più assistere impotenti ed attoniti perché siam responsabili della vita intorno a noi. Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. Perché egli parlò e tutto fu creato, comandò e tutto fu compiuto. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. 14 23 DOMENICA 3 GIUGNO 2012 - messa introduzione Amatevi l’un l’altro come Lui ha amato noi, e siate sempre Suoi amici; e quello che farete al più piccolo tra voi, credete: l’avete fatto a Lui. RIT.: Ti ringrazio, mio Signore: non ho più paura, perché con la mia mano nella mano degli amici miei cammino tra la gente della mia città e non mi sento più solo; non sento la stanchezza e guardo dritto avanti a me perché sulla mia strada ci sei Tu. Se amate veramente perdonatevi tra voi: nel cuore di ognuno ci sia pace. Il Padre che nei cieli vede tutti i figli Suoi con gioia a voi perdonerà. RIT. Sarete Suoi amici se vi amate tra di voi, e questo è tutto il Suo Vangelo; l’amore non ha prezzo, non misura ciò che dà: l’amore confini non ne ha. RIT. 22 Non si tratta di fare i superficiali e gli alienati dai problemi per cui, mentre gli altri faticano e soffrono, lo scout sorride e canta. Sarebbe un gioco di cattivo gusto. Si tratta piuttosto di vivere l’esperienza della difficoltà e della fatica in modo nuovo, come persone che sanno dare senso e speranza anche a queste esperienze buie della vita. La difficoltà per alcuni è un ostacolo, un qualcosa di negativo che si frappone lungo il sentiero umano. Per altri, gli uomini liberi e capaci di avventure, è un passaggio che matura la conquista di gioie più grandi. In questo senso saper affrontare le difficoltà senza essere dominati da esse è un modo per essere signori delle proprie vicende e fedeli a un progetto dinamico e maturo. L’uomo è più grande delle realtà che lo circondano ed è chiamato per vocazione a superarle anche se tale strada è stretta e difficile e pochi sono coloro che hanno il coraggio e la perseveranza di percorrerla. (Mt 7,13-14) Saper sorridere è un modo di realizzare le nostre vicende, inserendole in un quadro più grande, sapendo che niente è definitivo nella esistenza, ma tutto è orientato a conquiste nuove che ci aiutano a guardare con gratuità quello che ci sta attorno. E’ la sapienza di chi sa che ogni cosa è importante e che è bello sapere con speranza e certezza che Dio è il vincitore in ogni avvenimento della vita, perché noi crediamo nel Dio dei vivi e non dei morti. (Mc 12,27) Paolo canterà questa vittoria che sente già nel suo cuore “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione... Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di Colui che ci ha amato”. (Rom 8,31-39) Saper sorridere dice allora qualcosa di più profondo della vita umana e cioè che la vita ha un senso e questo senso non è il caos, il fallimento, la difficoltà, il dolore, ma la realizzazione. Tutto sarà trasformato, anzi tutto si trasformerà nella vita che continua. Saper sperare è saper leggere negli avvenimenti una presenza, una presenza di qualcuno più grande che ti chiama e che vuole solo la tua felicità. Sperare è dunque confidare, senza rassegnarsi mai, è il rimanere perennemente creativi e possibili, cioè giovani e ottimisti. Questo è il senso del nostro saper cantare nelle vicende della nostra vita; non uomini disimpegnati dunque, ma uomini educati all’impegno vero, decisi a rifiutare ogni chiusura che limita l’orizzonte umano. Sperare è restare fanciulli, cioè aperti e confidenti in qualcuno. Persone che sanno raccogliere il nuovo di Dio creandolo nella loro storia, aperte alla collaborazione fattiva con i fratelli. Sperare è prendere sul serio gli impegni della nostra storia, perché è qui che Dio ci raggiunge con gli appelli per un mondo migliore e perché è nel dire di si a Dio che il mio futuro definitivo prende corpo sotto le mie mani. 15 (Mt.5, 3-12 ) Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti,perché saranno consolati. Beati i miti,perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati. Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia,perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. La guida e lo scout... Aprimi, o Signore, il sentiero della vita e guidami sulle strade dei tuoi desideri; insegnami i luoghi della tua dimora e fa’ risplendere ai miei occhi la meta delle mie fatiche. Dammi di capire questa inquietudine che mi fa uomo della strada, questa curiosità che mi fa investigatore di bellezza, questa gioia che mi da il gusto della vita e la volontà di fare del bene sulla terra. Dammi di capire la bellezza delle cose e la Parola che Tu esprimi a mio insegnamento dalle loro profondità. Donami di comprendere la bontà delle cose e di saperle rettamente usare per la Tua gloria e per la mia felicità. La mia preghiera, il mio canto, il mio lavoro, tutta la mia vita siano espressioni di riconoscimento verso di Te. Concedimi di capire gli uomini che incontro sul mio cammino, e il dolore che nascondono, e quelli che dividono con me la fatica della strada, l’amore dell’avventura, la soddisfazione della scoperta; dammi il dono della vera amicizia e della vera allegria; fami cordiale, attento, magnanimo, puro, misericordioso. Fammi sentire la voce della strada, quella che mi invita sulle via del mondo a conoscere sempre più i segni del Tuo amore: quella che batte il cammino dei cuori, quella che conosce il sentiero delle altezze dove Tu abiti nello splendore della verità. Lontano da Te e dalle Tue vie, fammi sentire l’inutilità del tutto, il silenzio e la sordità delle cose e il desiderio della Casa. A questa Casa dammi di poter giungere, dove Tu per tutti sei Bellezza vera, Amore pieno, Riposo perfetto. Amen 16 1. Pongono il loro onore nel meritare fiducia 2. Sono leali 3. Si rendono utili e aiutano gli altri 4. Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout 5. Sono cortesi 6. Amano e rispettano la natura 7. Sanno obbedire 8. Sorridono e cantano anche nelle difficoltà 9. Sono laboriosi ed economi 10. Sono puri di pensieri, parole ed azioni Caro Gesù, Donaci la tua forza di volontà perché poniamo il nostro nome nel meritare fiducia,donaci la tua onestà per essere sempre leali, sostienici nella fatica perché sappiamo renderci utili e aiutare gli altri donaci la tua capacità di amare per essere amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout, donaci la tua gentilezza per essere cortesi,d onaci lo stupore dei tuoi occhi per amare e rispettare la natura, aiutaci a sentirci liberi per saper obbedire, donaci la tua gioia per sorridere e cantare anche nelle difficoltà, mostraci il giusto valore delle cose per essere laboriosi ed economi, donaci la tua innocenza per essere puri di pensieri parole ed azioni. 21 ’ Signore, l’amore è paziente. Donami la pazienza che sa affrontare un giorno dopo l’altro. Signore, l’amore è benigno. Aiutaci a voler sempre il suo bene prima del mio. Signore, l’amore non è invidioso. Insegnaci a gioire di ogni suo successo. Signore, l’amore non si vanta. Ricordaci di non rinfacciargli ciò che facciamo per lui. Signore, l’amore non si gonfia. Concedici il coraggio di dire “Ho sbagliato”. Signore, l’amore non manca di rispetto. Fa che possiamo vedere nel suo volto il tuo volto. Signore, l’amore non cerca l’interesse. Soffia nella nostra vita il vento della gratuità. Signore, l’amore non si adira. Allontana i gesti e le parole che feriscono Signore, l’amore non tiene conto del male ricevuto. Riconciliaci nel perdono che dimentica i torti. Signore, l’amore non gode dell’ingiustizia. Apri il nostro cuore ai bisogni di chi ci sta accanto. Signore, l’amore si compiace della verità. Guida i nostri passi verso di te che sei via, verità e vita. Signore, l’amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Aiutaci a coprire d’amore i giorni che vivremo insieme. Aiutaci a credere che l’amore sposta le montagne. Aiutaci a sperare nell’amore, oltre ogni speranza. RIT.: Voglio cantare al Signor e dare gloria a Lui, voglio cantare per sempre al Signor. (x2) Voglio cantare al Signor e dare gloria a Lui, voglio cantare per sempre al Signor. (x2) 20 Cavallo e cavaliere ha gettato nel mare, egli è il mio Dio e lo voglio esaltare. Chi è come te, lassù nei cieli, o Signor? Chi è come te, lassù, maestoso in santità? RIT. La destra del Signore ha annientato il nemico, le sue schiere ha riversato in fondo al mare. Sull’asciutto tutto il suo popolo passò, con timpani e con danze il Signore si esaltò. RIT. Con la tua potenza Israele hai salvato, per la tua promessa una terra gli hai dato. Per i suoi prodigi al Signore canterò, con un canto nuovo il suo nome esalterò. RIT. 17 SABATO 2 GIUGNO 2012 - fuoco di bivacco ’ Le mie mani, con le tue, possono fare meraviglie possono stringere e perdonare e costruire cattedrali. Possono dare da mangiare e far fiorire una preghiera. RIT.: Perché tu, solo tu, solo tu sei il mio maestro e insegnami ad amare come hai fatto tu con me, se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondo che tu sei, l’unico maestro sei per me. Questi occhi, con i tuoi, potranno vedere meraviglie, potranno piangere e luccicare, guardare oltre ogni frontiera. Potranno amare più di ieri se sanno insieme a te sognare. RIT. Questi piedi, con i tuoi possono fare strade nuove, possono correre e riposare, sentirsi a casa in questo mondo. Possono mettere radici e passo a passo camminare. RIT. Tu sei il capo, noi le membra, diciamo un’unica preghiera, Tu sei il maestro noi, testimoni della parola del vangelo. Possiamo vivere felici in questa chiesa che rinasce. , , Padre celeste, che fai piovere sui buoni e sui cattivi, fammi amico di tutti e nemico a nessuno. Fammi padrone dei miei nervi, perché possa disprezzare il litigio e non rispondere all’insulto pungente. Fammi la grazia di avere un cuore grande e generoso, per dimenticare le offese e voler bene a chi mi vuole male. Stringimi agli amici con un legame che non si spezzi e perduri al di là della morte. (Gv 15, 9-17 ) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». RIT. (2 volte + ripetere l’ultima riga del Rit. 2 volte) 18 19