Benefici Potenziali delle
Biotecnologie a normativa UE-USA
Definizione di OGM DIR CE. 18/2001
1.
Tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano
la formazione di nuove combinazioni mediante l'utilizzo di un vettore
di molecole di DNA, RNA o loro derivati, nonché il loro inserimento in
un organismo ospite nel quale non compaiono per natura, ma nel
quale possono replicarsi in maniera continua;
2.
Tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di
materiale ereditabile preparato al suo esterno, tra cui la
microiniezione, la macroiniezione e il microincapsulamento;
3.
Fusione cellulare (inclusa la fusione di protoplasti) o tecniche di
ibridazione per la costruzione di cellule vive, che presentano nuove
combinazioni di materiale genetico ereditabile, mediante la fusione di
due o più cellule, utilizzando metodi non naturali.
DIR CE. 18/2001

a)
b)
La direttiva comunitaria prevede che al fine di
importare, commercializzare o produrre organismi
GM occorra seguire il seguente iter:
La richiesta di autorizzazione spedita ad uno Stato
della UE. Entro 14 giorni lo Stato inoltra all’EFSA
(European Food Safety Autorithy) la richiesta.
L’EFSA comunica il ricevimento della richiesta a
tutti gli Stati Membri e alla Commissione Europea.
Informa inoltre il pubblico tramite il proprio sito
internet.
DIR CE. 18/2001
c) Entro sei mesi l’EFSA “dovrebbe” dare un’opinione sulla
richiesta. Tuttavia l’EFSA o qualsiasi Stato Membro può
chiedere un prolungamento di tale periodo (sei mesi).
d) L’opinione dell’EFSA viene spedita alla Commissione e agli
Stati Membri e pubblicata sul sito EFSA.
e) Entro tre mesi la Commissione Europea trasmette allo
“Standing Committee of the Food Chain and Animal Health”
un draft con le opinioni dell’EFSA. Il Comitato vota a
maggioranza qualificata (255 su 355 voti). Nel caso in cui il
comitato non approvi, la Commissione senza ritardi lo porta al
Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura.
DIR CE. 18/2001
e) Nel caso di silenzio assenso (es: il Consiglio non si pronuncia
entro tre mesi o non si oppone sempre a maggioranza
qualificata) la decisione EFSA viene adottata.
f) L’autorizzazione è valida in tutti I paesi membri per un periodo di
10 anni. Dopo dieci anni si deve procedere al rinnovo con una
procedura simile a quella prima descritta.
g) l’unica autorizzazione sino ad ora ottenuta per la coltivazione è
il Monsanto 810 (MON810). E’ ora sotto rinnovo di
autorizzazione, l’EFSA ha concluso che è sano per la salute
umana e animale e per l’ambiente.
Tuttavia, gli attuali divieti da parte dei singoli Stati (in Italia su
tali problemi decidono le Regioni) di coltivare prodotti GM ne
e la conseguente non possibilità di coltivare mais GM ne
fanno più una decisione politica che scientifica.
MON810
Ostrinia nubilalis (Piralide)
Il MON810 ha il suo genoma modificato al fine di includere un gene
del Bacillus thuringensis. Come risultato, tale varietà di mais produce
una tossina che controla le infestazioni da Piralide ma, i detrattori
dicono che uccida anche altri insetti benefici all’ambiente.
NB, in assenza di blocco governativo il MON810 potrebbe essere
coltivato liberamente dagli agricoltori.
Decisone EFSA rinnovo MON810

Decisione EFSA sul rinnovo del MON810 del giugno 2009,
“The EFSA GMO panel considers that the information
available for maize MON 810 addresses the scientific
comments raised by Member States and that maize MON
810 is as safe as its conventional counterpart with respect
to potential effects on human and animal health. The EFSA
GMO panel also concludes that maize MON 810 is unlikely
to have any adverse effect on the environment in the
context of its intended uses, especially if appropriate
management measures are put in place in order to mitigate
possible exposure of non-target Lepidoptera. Moreover,
the EFSA GMO panel advises that pest resistance
management strategies continue to be employed.”
DIR CE. 18/2001
In sintesi:
- i singoli Stati possono, anche nel caso di un GM
approvato, affermare che questo prodotto costituisce
un rischio per la salute umana o per l’ambiente e,
almeno temporaneamente, proibirne l’uso nel proprio
territorio, questa possibilità è nota come CLAUSOLA
di SALVAGUARDIA e rispetta il principio di
PRECAUZIONALITA’ che informa tutta la normativa
sui prodotti biotech.
Etichettatura

Nella UE si afferma che un prodotto GM non
sia identico ad uno nonGM. Esistono una
serie di regolamenti che impongono
l’etichettatura del prodotto nel caso questo
contenga ingredienti GM superiori all’1% del
totale degli ingredienti.
Discussioni recenti

Alcuni Stati (Austria e Olanda soprattutto) chiedono
che la Commissione Europea si esprima con un
report sulle possibile inclusione anche dei criteri
socio-economici, oltre che di quelli biologici, relativi
al rischio e ai benefici dell’introduzione di organismi
GM in Europa. Il documento è previsto per il giugno
del 2010. L’inclusione dei criteri economici-sociali
ridurrebbe ulteriormente la possibilità di coltivare
prodotti GM.
Normativa USA

a)
b)
c)
Negli USA esistono tre enti che si occupano di
autorizzazione di prodotti GM
US Food and Drug Administration (FDA) analizza le
caratteristiche relative alla salubrità del prodotto
US Department of Agriculture regolamenta i
prodotti carne e pollame
US Environmental Protection Agency è
responsabile per i pesticidi
Normativa USA
a)
Il ruolo dell’FDA è quello di analizzare la
salubità dei prodotti (contenuto in proteine,
grassi, oli e carboidrati). Se le
caratteristiche del prodotto GM sono
identiche a quelle del prodotto GM non si
richiede alcuna autorizzazione da parte
della FDA. Vale il principio
dell’EQUIVALENZA del prodotto.
Normativa USA
a)
Es: se trasferisco un gene della banana nel
pomodoro non c’è bisogno di autorizzazione
a meno che non ci trovi di fronte ad un
agente addolcente non si trovava nel
prodotto originario. In quest’ultimo caso
occorre l’autorizzazione.
Superfici investite a GM in EU
Area totale investita a colture GM, 1996 to 2007:
(Milioni di ettari)
140
Totale paesi
Industrializzati
120
In via di sviluppo
100
80
60
40
20
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Area totale colture GM, 1996 to 2007:
per tipo di coltura (Milioni di ettari)
70
60
50
40
Soia
Mais
Cotone
Colza
30
20
10
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Area totale colture GM, 1996 to 2007:
(Milioni di ettari)
80
70
Tolleranza erbicici
60
Resistenza insetti
Tolleranza erbicidi/Resistenza insetti
50
40
30
20
10
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Tasso di Adozione (%) per Principale
Coltura Biotech (Milioni di ettari) 2007
160
140
148
Convenzionale
Biotech
120
100
91
80
60
35
40
27
20
0
64%
Soia
43%
Cotone
24%
Mais
20%
Colza
Prezzo delle sementi mais BT mais
convenzionale (JRC – 2008)
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT

Il Centro comune di ricerca (Joint
Research
Centre
JRC)
della
Commissione europea ha realizzato il
primo studio su vasta scala sulla
prestazione agronomica ed economica di
una produzione geneticamente modificata
coltivata nell'Unione europea.
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT

L'indagine, intitolata "Adozione e prestazione della
prima
produzione
geneticamente
modificata
introdotta nell'agricoltura UE: il mais Bt in Spagna", è
stata condotta nelle tre maggiori regioni di coltura del
granturco Bt (Aragona, Catalogna e Castilla-La
Mancha), che registravano il 90% delle aree coltivate
a mais Bt in Spagna nel 2006. I coltivatori coinvolti
nelle tre province di queste regioni (Saragozza,
Lerida e Albacete) producevano mais Bt per la
produzione di mangime.
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT

Risultati dell'indagine:

I risultati dell'indagine hanno dimostrato che i coltivatori che
hanno optato per il mais Bt hanno registrato una produzione
media superiore rispetto ai coltivatori di mais tradizionale.

Tuttavia, tali produzioni sono state statisticamente significative
solo per la provincia di Saragozza (1.110 kg/ha, ovvero
l'11,8%).

Non sono state rilevate differenze nel prezzo pagato ai
coltivatori per il mais Bt rispetto al mais tradizionale.
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT



Risultati dell'indagine:
I coltivatori di mais Bt hanno pagato un prezzo più
alto per i semi rispetto ai coltivatori di mais
tradizionale, ma hanno registrato costi minori e
minor uso di pesticidi.
In media, i coltivatori di mais tradizionale hanno
applicato una media di 0,86 trattamenti pesticidi
all'anno, rispetto a una media dello 0,32 all'anno
applicati dai coltivatori di mais Bt.
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT



Risultati dell'indagine:
La principale motivazione per aver scelto il mais Bt
più spesso citata dai coltivatori durante l'indagine è
stata quella di "abbassare il rischio dei danni
provocati dalla piralide del mais", seguita da
"ottenere produzioni maggiori".
Anche "una migliore qualità del raccolto" è stata
citata come motivazione per l'adozione del mais Bt,
grazie alla riduzione dei danni provocati alla
pannocchia del mais da parte degli insetti nocivi.
OGM: studio comparato mais
tradizionale e mais BT

Infine, il rapporto ha confrontato i profili socio-economici dei
coltivatori che optano o non optano per le varietà di mais Bt:

Non sono state riscontrate differenze statistiche tra i due gruppi
di coltivatori per variabili quali proprietà del terreno, dimensioni
dell'azienda, produzione prevalente, età, istruzione, formazione
agricola o anni di esperienza come coltivatore di mais.

Il rapporto conclude che le differenze nelle produzioni e nei
margini sono attribuibili all'adozione di varietà di mais Bt e non
ai profili socio-economici dei coltivatori intervistati.
Definizioni


OGM di prima generazione : comprendono quasi
tutti i prodotti geneticamente modificati attualmente
in commercio. Sono, in particolare, diretti a
migliorare l’efficienza delle produzioni tramite
riduzione di costi e minori perdite di raccolto. Es:
tolleranza agli erbicidi (70% della superficie coltivata
a OGM).
I vantaggi per il consumatore possono solo derivare
da una riduzione dei prezzi e, in termini salutistici, da
un minor uso di prodotti chimici.
Definizioni

OGM di seconda generazione : sono quei
prodotti che mirano a cambiare la
composizione del prodotto in modo da
consentire dei benefici diretti al consumatore
(es. Miglioramento dei contenuti nutritivi del
riso). Più che servire ampi mercati, questi
prodotti dovrebbero costituire delle nicchie di
mercato.
Benefici Potenziali delle Biotecnologie


L’introduzione di nuove tecnologie, a parità di altre
condizioni, consente un miglioramento del beneficio
sociale netto.
Nel caso di OGM di prima generazione e ipotizzando
un mercato competitivo, l’introduzione degli OGM
consente uno spostamento verso destra della
funzione di offerta e una conseguente riduzione del
prezzo del prodotto e un aumento della quantità
scambiata.
Benefici Potenziali
Benefici Potenziali



I consumatori beneficiano della riduzione del prezzo
e dell’aumento delle quantità. Il surplus del
consumatore aumenta dell’area data PeABP’e.
Data la riduzione del prezzo da Pe a P’e, i produttori
perdono l’area PeACP’e del vecchio surplus del
produttore ma guadagnano l’area DCBE.
I guadagni superano ampiamente le perdite per il
produttore.
Problemi

a)
b)
c)
d)
e)
Le precedenti conclusioni non tengono conto di :
Si considerano solo gli effetti sulle quantità e non
sulla qualità.
I consumatori hanno informazioni perfette e
possono in ogni momento definire la qualità del
prodotto.
Lungo la filiera i mercati sono competitivi.
Produttori sono omegenei e desiderosi di adottare
tutti le nuove tecnologie.
Non ci sono esternalità derivanti dalle tecnologie.
Benefici per i produttori

1)
2)
Nel caso di OGM di prima generazione I benefici
sono:
Aumento delle rese e/o
Minor uso di fattori produttivi
Es. Per gli erbicidi possibilità di controllo più ampie e
uso di un solo erbicida a largo spettro.
Bt (bacillus thuringiensis) soia riduce le perdite di
resa senza l’uso di pesticidi chimici.
Benefici per i produttori
I vantaggi sono quindi nei minori costi in composti
chimici, minor lavoro, migliore organizzazione.

L’incremento di profitti è il motivo che spinge
all’uso di OGM.
Problemi : l’uso di minori erbicidi (minori costi) può
essere compensato dai maggiori costi relativi
all’acquisto delle sementi.
(i) Evidenza empirica: dove è stato concesso l’uso di
sementi OGM, il tasso di adozione è aumentato
vertiginosamente

Benefici per i consumatori.


1)
2)
I modelli neoclassici individuano i maggiori benefici
OGM dalla riduzione dei costi e, quindi, dei prezzi.
Tuttavia la presenza di mercati oligopolistici lungo
la filiera può “bloccare” il trasferimento di tali
benefici a valle.
Limiti di questi modelli:
I consumatori non sono omogenei
Le informazioni non sono perfette
Esternalità



Possono associarsi delle esternalità positive
per l’ambiente e la salute umana in quanto
l’uso di OGM può consentire un minor
quantità di composti chimici utilizzati.
Il contadino è influenzato solo da motivazioni
economiche.
Benefici privati e benefici sociali possono
allora essere notevolmente diversi.
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Benefici potenziali derivanti dall`uso di biotecnologie e normativa