Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive 4 CFU Teoria e Metodologia dell'Allenamento Corso Integrato con il Laboratorio di Teoria e Metodologia dell'Allenamento Docente Indirizzo ufficio Tel. Fax. E-mail Orario di ricevimento SSD M-EDF/02 Tradori Iosto 338 2905059 0781 71674 [email protected] Da concordare tramite servizio mail Obiettivi Formativi del corso Conoscenze Capacità Comportamenti Conoscenze richieste Il corso partendo dai presupposti fisiologici caratteristici dell'adattamento dell'organismo umano ai vari tipi di esercizio fisico, ha la finalità di fornire gli strumenti metodologici e didattici per proporre correttamente le varie metodologie, e l'appropriata programmazione dell'allenamento, diversificate per ogni tipo di sport e campo d'attività motoria. Con la conoscenza dei mezzi e dei metodi utilizzati per la programmazione dell'allenamento, lo studente sarà in grado di organizzare e pianificare l'allenamento delle capacità motorie per ogni disciplina sportiva. Il corso prevede di stimolare le capacità di lavoro sia autonomo che di gruppo. Per poter frequentare in modo proficuo il Corso, lo studente dovrebbe aver acquisito gli elementi fondamentali derivanti dallo studio della Anatomia e della Fisiologia Umana, dell’Antropologia, della Fisica e della Biomeccanica applicate alle Scienze Motorie e della Teoria degli Sport Individuali e di Squadra. Programma - Introduzione e principi generali dell'allenamento. Introduzione e principi generali dell'allenamento. Le modifiche indotte dall'allenamento Aggiustamento e adattamento dell'organismo umano Definizione di allenamento. Oggetto di studio e raccordi interdisciplinari. I parametri del carico: Volume, Intensità, Densità, Difficoltà. Definizione dei concetti di carico esterno ed interno. Differenze tra regolazione delle funzioni fisiologiche durante l'esercizio e adattamento conseguente ad un periodo di allenamento. - Carico di allenamento, recupero ed adattamento: concetto di supercompensazione. Classificazione dei mezzi di allenamento: generali, speciali, di gara. I principi fondamentali: continuità, progressione, alternanza carico-recupero, variazione e successione del carico, struttura ciclica del carico, unità tra carico generale e speciale. I principi pedagogici: sistematicità, stabilità, evidenza, adeguatezza, consapevolezza. L'allenamento per il miglioramento della prestazione, per l'efficienza fisica ed il benessere. La classificazione delle capacità motorie. - Definizione delle Capacità Coordinative. - Definizione delle Capacità Condizionali. Le capacità di resistenza. - Classificazione: secondo l'impegno metabolico e secondo la durata della prestazione. - Resistenze di lunga durata. - Resistenza di media durata. - Resistenza di breve durata. - Resistenza alla velocità. - Fattori anatomo-fisiologici, biochimici e metabolici condizionanti le prestazioni, loro correlazioni con capacità e potenza: aerobica, anaerobica lattacida e alattacida. - Mezzi e metodi di allenamento: Metodo continuo, alternato, intervallato, del circuito, delle ripetizioni Le capacità di forza. - Classificazione: Forza massima, forza rapida, forza resistente. - Fattori anatomo-fisiologici condizionanti la prestazione: muscolari, nervosi, coordinativi. - Mezzi e metodi di allenamento: - Esercitazioni a carico naturale, - L'allenamento a circuito - Esercitazioni con sovraccarico per i vari tipi di forza, metodi concentrici metodi piramidali metodi eccentrici e pliometrici metodi isometrici metodi per l'ipertrofia metodi con elettrostimolazione - Le attrezzature per il potenziamento: dal bilanciere alle macchine isotoniche - I principi per la prevenzione degli infortuni. Le capacità di rapidità. - Classificazione: Le reazioni motorie - Fattori condizionanti la prestazione: muscolari, nervosi, coordinativi. - Mezzi e metodi di allenamento:Esercitazioni a carico naturale, circuiti e percorsi; Metodo delle serie e delle ripetizioni, metodo del circuito. Le capacità coordinative. Classificazione: Capacità generali e specifiche. - capacità di differenziazione cinestetica e spaziale, - capacità di orientamento spazio-temporale - capacità di combinazione ed accoppiamento dei movimenti - capacità di equilibrio statico e dinamico - capacità di ritmizzazione - capacità di trasformazione e/o modificazione motoria. Mezzi e metodi di allenamento per le diverse capacità La flessibilità o mobilità articolare. Classificazione: Flessibilità statica e dinamica, passiva e attiva. - Fattori condizionanti: osteo-articolari, muscolari, nervosi - Mezzi e metodi di allenamento: statici, dinamici, facilitazione propriocettiva (PNF). L'organizzazione dell'allenamento – Elementi da considerare nella stesura di un piano di allenamento. – Concetto di superallenamento (differenze tra overreaching e overtraining). – La forma fisica – La ciclizzazione – Macrocicli di allenamento – Mesocicli di allenamento – Microcicli di allenamento – Unità o seduta di allenamento Testi consigliati Contenuti delle lezioni. Martin D., Carl K., Lehnertz K.. - MANUALE DI TEORIA DELL'ALLENAMENTO - Soc. Stampa Sportiva. Roma 2004 – ISBN 88-8313-091-X C. Bosco - LA FORZA MUSCOLARE Aspetti fisiologici ed applicazioni pratiche Soc. Stampa Sportiva. Roma 1997 Modalità di verifica/esame (spuntare le modalità di esame) Prove di verifica Esame scritto Esame orale Prova di laboratorio Descrizione Modalità iscrizione esame L' esame orale verterà sui contenuti delle lezioni e dei testi e sarà superato qualora lo studente dimostri di aver raggiunto gli obiettivi del corso. Entro tre giorni della data d’esame, lo studente deve indicare nome e cognome, n° di matricola sui fogli di iscrizione presenti in bacheca presso la Sezione di c/o Cittadella Universitaria di Monserrato. Il primo giorno, all'ora indicata sarà effettuato l'appello e la distribuzione degli studenti nella giornata d’esame e nei giorni successivi. Saranno effettuati 15 esami al giorno, se l'appello inizia la mattina, 8 se inizia nel pomeriggio. E' richiesta la presenza in orario all'appello e con la documentazione in regola (libretto e statino). Potenziali fattori di rischio per le attività di laboratorio