Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
A Cona, docenti, clinici e ricercatori
hanno fatto il punto sulla diagnosi precoce e il trattamento del carcinoma orale
Da six: Prof. R. Scotti, Prof. C. Riberti, Prof. L. Lo Muzio,
Prof. L. Trombelli, Prof. G. Calura, Prof. S. Catapano
La diagnosi precoce e il trattamento di una delle patologie più gravi e potenzialmente
invalidanti del cavo orale: il carcinoma orale. E’ stato questo il tema protagonista del corso di
aggiornamento professionale "Il carcinoma orale: aspetti preventivi, diagnostici e riabilitativi",
che si è tenuto sabato 29 novembre all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale S. Anna
a Cona, (via Aldo Moro, 8) e che ha visto la partecipazione di circa 200 iscritti.
L’incontro è stato interamente dedicato al carcinoma orale, che rappresenta il più diffuso dei
tumori maligni del cavo orale, grave problema per la salute dei pazienti che ne sono affetti se si
considera che i dati relativi a incidenza, prevalenza e tassi di mortalità non tendono a migliorare
rispetto ai dati storici. Anche se il carcinoma orale interessa prevalentemente individui intorno alla
V-VI decade di vita, negli ultimi anni l’incidenza di tale patologia in età inferiore ai 60 anni sta
aumentando, con l’aggravante che, per gli stadi avanzati, non sono stati evidenziati miglioramenti
prognostici o terapeutici. In tale contesto, la diagnosi precoce assume un ruolo rilevante per
assicurare al paziente un tasso di sopravvivenza soddisfacente, un trattamento tempestivo, una
riabilitazione orale adeguata e, conseguentemente, una migliore qualità di vita residua.
Sotto il coordinamento scientifico di Leonardo Trombelli, Presidente della Scuola di Medicina
dell’Università di Ferrara e Direttore della Unità Operativa di Odontoiatria della Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, i relatori hanno tracciato le evidenze più recenti sul carcinoma
orale. Lorenzo Lo Muzio, docente dell’Università di Foggia e ricercatore italiano di punta in
campo odontostomatologico, si è occupato di delineare le caratteristiche cliniche del carcinoma
orale e gli elementi irrinunciabili per effettuare una diagnosi precoce della patologia. Il versante
terapeutico-chirurgico è stato approfondito da Antonio Pastore e da Luigi Clauser, rispettivamente
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Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Direttori delle Unità Operative di Otorinolaringoiatria e di Chirurgia Maxillo-Facciale della
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, che hanno illustrato le tecniche più moderne per la
resezione del carcinoma orale e la ricostruzione dei tessuti duri che sono stati perduti. Le
potenzialità della chirurgia plastica nella gestione degli esiti, spesso invalidanti, della resezione
chirurgica del carcinoma orale sono state illustrate da Carlo Riberti, Direttore dell’Unità Operativa
di Chirurgia Plastica della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Infine Roberto Scotti e
Santo Catapano, titolari dell’insegnamento di Protesi dei Corsi di Laurea in Odontoiatria degli
Atenei di Bologna e Ferrara, hanno mostrato come la protesi dentaria con l’eventuale ausilio di
tecniche quali l’implantologia orale, possa consentire il recupero della funzione masticatoria e
dell’estetica e, conseguentemente, il miglioramento della qualità di vita del paziente.
L’Odontoiatra riveste un ruolo particolarmente rilevante per la prevenzione del carcinoma orale
attraverso l’informazione del paziente circa i maggiori fattori di rischio per il cancro orale (come, ad
esempio, il fumo e l’eccessivo consumo di alcol) e l’individuazione precoce delle lesioni orali
potenzialmente maligne o dei carcinomi in stadio iniziale.
Ferrara, 1 dicembre 2014
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Planck riscrive l’età oscura della cosmologia
Presentate in anteprima mondiale a Ferrara dall’1 al 5 dicembre, le mappe della
polarizzazione del fondo cosmico a microonde ottenute dal telescopio spaziale Planck
confermano il modello standard dell’universo, ridimensionando le incongruenze fra
modelli di derivazione astrofisica e modelli di derivazione cosmologica
Quando si sono accese le prime stelle? La materia oscura è andata incontro a un processo di
annichilazione, processo che potrebbe aver lasciato tracce nella CMB? Sono, questi, alcuni fra i
tanti interrogativi irrisolti della cosmologia che le mappe in polarizzazione di Planck, il satellite
dell’Agenzia Spaziale Europea per lo studio della radiazione cosmica di fondo a microonde (CMB,
Cosmic Microwave Background), permettono da oggi d’iniziare ad aggredire in modo nuovo e
promettente.
Risultati molto attesi da tutta la comunità scientifica, quelli racchiusi nelle mappe di Planck, sui
quali si stanno confrontando gli oltre duecento scienziati provenienti da tutto il mondo a convegno
questa settimana – dall’1 al 5 dicembre – nel capoluogo estense. Risultati ancora preliminari e non
pubblicati, ma che già lasciano intravedere una ricostruzione dell’età oscura dell’universo in grado
di smussare alcuni fra gli attriti fino a ora irrisolti tra il punto di vista dell’astrofisica e quello della
cosmologia.
L’età oscura raccontata nelle nuove mappe di Planck è oscura in senso letterale: corrisponde al
periodo buio che precede l’accensione delle prime stelle. Una lunga epoca che ha inizio circa 380
mila anni dopo il Big Bang, quando l’universo – con la formazione dei primi atomi d’idrogeno –
divenne trasparente, permettendo così alla CMB d’attraversarlo e di giungere fino a noi, e che
termina con la cosiddetta epoca di reionizzazione: ovvero la transizione all’epoca, in cui l’idrogeno
non condensato in galassie è quasi completamente ionizzato. Transizione che si è soliti far
coincidere, appunto, con l’epoca di formazione delle prime stelle, e sulla cui collocazione temporale
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Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
le osservazioni astrofisiche – come quelle degli spettri dei quasar più lontani – non trovano
corrispondenza nei risultati cosmologici ottenuti dal satellite WMAP della NASA.
Quand’è stato, dunque, che la luce delle stelle ha iniziato a fendere il buio dell’età oscura? «Il
problema non è quando sono nate le prime stelle», precisa Gianfranco De Zotti, professore a
contratto alla SISSA (Trieste) e associato all’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, «ma qual
è la sorgente d’energia responsabile della reionizzazione. Il risultato di WMAP implica che questa
transizione dev’essere avvenuta in un’epoca remota, quando l’età dell’universo era meno di mezzo
miliardo di anni. Secondo le attuali conoscenze, a quest’epoca le galassie non erano in grado di
produrre la transizione. Per spiegarla, quindi, si doveva ricorrere ad altre sorgenti di energia,
introdotte ad hoc. I nuovi risultati di Planck indicano invece che la transizione può essere avvenuta
parecchie centinaia di milioni di anni più tardi, e che può essere spiegata dall’emissione delle
galassie. Questo configura uno scenario in cui le informazioni che vengono dalla cosmologia si
raccordano elegantemente con quelle che vengono dall’astrofisica, rimuovendo (anche se non
escludendo) la necessità di sorgenti esotiche di energia.»
I nuovi dati di Planck hanno poi qualcosa da dire anche riguardo alla materia oscura, e in particolare
alla possibilità che le particelle di materia oscura possano annichilarsi tra loro. «Si tratta di un
processo di annichilazione predetto da molti modelli teorici», spiega Silvia Galli, ricercatrice
postdoc presso l'Institut d'Astrophysique di Parigi, «e del quale si potrebbero trovare i segni nella
CMB. Ebbene, i dati in polarizzazione di Planck permettono di porre vincoli circa quattro volte più
stringenti, rispetto ai precedenti esperimenti cosmologici, sulla possibilità che questo fenomeno
avvenga, permettendoci di gettare nuova luce sulla natura di questa misteriosa componente
dell'universo».
«È un fatto rimarchevole che la polarizzazione di Planck sia, in generale, ben compatibile con i
risultati forniti dall’intensità della radiazione di fondo», nota Paolo Natoli, professore
dell’Università di Ferrara e senior scientist di ASI Science Data Center, «risultati che sono oggi
ancora più accurati rispetto a quelli della prima mappa, presentata del 2013. Per esempio, il numero
delle famiglie di neutrini “viste” da Planck è oggi ben compatibile con il valore del modello
standard della fisica delle particelle, che è pari a tre. Inoltre, Planck pone dei limiti notevoli sulla
massa dei neutrini: già nel 2013 questi limiti erano già un fattore due migliori di quanto si possa
fare con gli esperimenti terrestri, con Planck 2014 siamo arrivati ad un fattore tre.»
I nuovi risultati di Planck derivano principalmente dalle mappe della polarizzazione: una proprietà
(come la lunghezza d’onda, o l’ampiezza) della radiazione elettromagnetica molto difficile da
misurare nella CMB, ma cruciale per ricostruirne la storia, l’ambiente dal quale ha avuto origine e
quello che si è trovata ad attraversare nel corso del suo lungo viaggio fino a noi, durato circa 13.8
miliardi di anni. Lo stato di polarizzazione della CMB cambia se essa incontra elettroni liberi lungo
il suo percorso, quindi la sua misura fornisce informazioni sulla condizione, neutra o ionizzata,
della materia che attraversa.
«Grazie al debole segnale contenuto nelle mappe in polarizzazione di Planck, stiamo finalmente
iniziando a ricomporre l’intero puzzle della storia dell’universo, dalle fluttuazioni primordiali alla
fine dell’età oscura. Questo senza più essere costretti a ricorrere a “tasselli esotici”, estranei al
modello standard della cosmologia», sottolinea Reno Mandolesi, professore a contratto
all’Università di Ferrara e associato INAF presso lo IASF di Bologna, nonché responsabile di uno
dei due strumenti a bordo del satellite, il Low Frequency Instrument (LFI), finanziato dall’ASI e
realizzato in gran parte in Italia. «I risultati presentati questa settimana a Ferrara verranno pubblicati
entro la fine dell’anno, dunque fra poche settimane. All’esito di un lavoro lungo ed estremamente
complesso, questo convegno è un’occasione preziosa di confronto con il resto della comunità
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Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
scientifica mondiale. Per noi della collaborazione Planck, Ferrara rappresenta la continuazione di
una straordinaria avventura, durata più venti anni. Un’avventura che ha messo – e ancora metterà,
visto che abbiamo in programma un ulteriore appuntamento nel 2015 – a disposizione del mondo
intero una quantità straordinaria di dati e informazioni.»
Contatti per informazioni e interviste:
 Ufficio Stampa ASI, 06 8567 431-351 / 347 6779896
 Marco Galliani, Ufficio Stampa INAF, 06 35533390 / 335 1778428
 Andrea Maggi, Responsabile comunicazione ed Eventi Università di Ferrara,
[email protected]
Ferrara, 1 dicembre 2014
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Inaugurazione del 624° Anno Accademico
dell'Università di Ferrara
Venerdì 5 dicembre al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara
Un momento della cerimonia di Inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università di Ferrara
nel 2012 al Teatro Comunale
Come nel 1991 quando fu celebrato il seicentenario dalla fondazione e come nel 2012, quest’anno
la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Ferrara torna nella
splendida cornice del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, (c.so Martiri della
Libertà, 5).
Il grande palcoscenico vedrà sfilare, venerdì 5 dicembre alle ore 11, con le loro toghe dal sapore
storico ed istituzionale, il Rettore Pasquale Nappi, il Pro Rettore Francesco Bernardi, i
Direttori dei dodici Dipartimenti e tanti docenti Unife, che indosseranno per l’occasione i colori
delle loro discipline scientifiche.
Il programma prevede, dopo la relazione del Rettore Pasquale Nappi e la dichiarazione ufficiale
di apertura del nuovo anno, gli interventi dell’On. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo e dell’Avv. Tiziano Tagliani, Sindaco del Comune di Ferrara. A
tenere la prolusione quest’anno sarà Francesca Cappelletti, Professore associato di Storia
dell’Arte moderna dell’Università di Ferrara, sul tema “Le ragioni della storia dell’arte. Ricerca
universitaria, patrimonio culturale e territorio”.
Non solo. Nel corso dell'inaugurazione si terrà la Consegna del titolo di Professore Emerito a
Arrigo Manfredini, già ordinario di Istituzioni di Diritto Romano e Diritto Romano dell’Università
di Ferrara, conferitogli dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con decreto
del 21 febbraio 2014. Un titolo che premia l’intera sua carriera accademica, contraddistinta da un
lungo impegno didattico, scientifico, istituzionale.
Come riporta il verbale del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza che ha proposto il
conferimento…“Arrigo Manfredini, ordinario nel 1980, ha tenuto diversi insegnamenti: Storia
romana alla Facoltà di Magistero, Storia del diritto romano, Istituzioni di diritto romano e Diritto
romano. Molte le esperienze di insegnamento all’estero. Docente apprezzato e amato da
generazioni di studenti, membro di associazioni nazionali e internazionali, oltre a profondere
grande impegno nella didattica e nella ricerca, Manfredini è stato Direttore di Biblioteca della
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Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Facoltà di Magistero, del Dipartimento di Giurisprudenza, Delegato del Rettore per le relazioni
internazionali per dieci anni e Coordinatore di Dottorato di Ricerca”.
L'evento sarà trasmesso in diretta streaming all'indirizzo: http://seatv.unife.it/
Ferrara, 3 dicembre 2014
Carlotta Cocchi
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011 AL VIA LE ISCRIZIONI ALLA SESTA EDIZIONE DI
UNIJUNIOR FERRARA.
Il programma è on line
Un momento UnNella foto: un momento Unijunior Ferrara della passata edizione
Al via le iscrizioni alla sesta edizione di Unijunior Ferrara – Conoscere per crescere, il ciclo
di lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, organizzato in Ateneo
dall'Ufficio Comunicazione ed eventi, in collaborazione con l'Associazione culturale Fun
Science, per "imparare, divertendosi".
L'iniziativa, che accoglie e concretizza gli stimoli delle attività educative promosse
da EucuNet, la rete europea delle Children's Universities, per comunicare e divulgare la
conoscenza ai giovanissimi, ha registrato nelle recenti edizioni la partecipazione di oltre
450 giovani iscritti, molti dei quali anche da fuori provincia.
Il nuovo ciclo, tenuto liberamente e gratuitamente grazie alla disponibilità di nostri
docenti, prevede lo svolgimento di lezioni interattive su diverse aree tematiche,
quali acustica, archeologia, chimica, biochimica, biofisica, fisiologia, diritto ambientale,
ecologia, meteorologia, botanica, storia, teatro, cinema e pittura.
Il ricco programma, ogni anno sempre più accattivante e ricco di ulterori stimoli, si
svolgerà al Polo Chimico Bio Medico di via Borsari 46, per sei pomeriggi del sabato, a
partire dal 17 gennaio e fino al 21 marzo 2015, con gran festa finale e rilascio dei diplomi
l'11 aprile.
Il calendario è on line.
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011 Per iscriversi, collegarsi al sito http://www.unijunior.it/ferrara e scegliere fino a sei
lezioni, distribuite per fascia d'età su due turni diversi, dalle 15 alle 16 o dalle 16,30 alle
17,30.
Per gli accompagnatori dei giovani studenti, sarà possibile parcheggiare gratuitamente
presso la struttura, con sala studio e servizio bar aperti per tutta la durata delle lezioni.
Per ulteriori informazioni: tel. 051/6850005, [email protected]
Ferrara, 4 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Un innovativo studio scientifico sull’Asma coordinato da Unife pubblicato sulla
prestigiosa rivista Lancet Respiratory Medicine
L’ ASMA, MALATTIA RESPIRATORIA CHE COSTITUISCE IL MAGGIOR NEMICO
PER 3,7 MILIONI DI CITTADINI ITALIANI, PUO’ ESSERE MESSA E TENUTA SOTTO
CONTROLLO CON UN SEMPLICE MIGLIOR USO DEI FARMACI ESISTENTI
Studio italiano contro una malattia in forte crescita e che, in particolare nei mesi invernali,
peggiora la qualità di vita dei pazienti. Lo studio è stato finanziato dalla Agenzia Italiana del
Farmaco (AIFA) con bando sulla ricerca indipendente, ottenuto dall’Università di Ferrara
che ha coordinato l’attività di 30 centri Universitari e Ospedalieri italiani. Il Coordinatore
dello studio, Prof. Alberto Papi della Clinica Pneumologica della Università di Ferrara: “Con
lo schema di trattamento proposto dalla ricerca i pazienti possono ottenere un approccio
personalizzato e senza rischio di riacutizzazioni e forte risparmio di consumo di farmaci, effetti
collaterali e costi sanitari”.
La terapia contro l’asma fa un altro passo avanti. I farmaci sono quelli già in uso, ma
vengono utilizzati in maniera diversa: non più solo come mantenimento, ma anche solo al
momento del bisogno per rimuovere i sintomi. Perché ora studiosi italiani hanno provato che
l’associazione budesonide–formoterolo indicata nel trattamento regolare dell’asma, può essere
somministrata anche solo al momento dell’insorgere dei primi sintomi di una crisi, evitando gli
episodi di peggioramento o riacutizzazioni (1).
Lo stesso gruppo di ricercatori, sempre coordinati dallo stesso centro, aveva in passato
dimostrato che nei pazienti con l’asma lieve era sufficiente il solo uso al bisogno di questa
formulazione farmacologica (2). In questo nuovo studio si sono spinti a valutare questo
approccio farmacologico che ha i grandi vantaggi di semplificare la modalità terapeutica ed
esporre il paziente a minor uso di farmaci. Lo studio è stato condotto in pazienti di gravità
maggiore, che richiedevano una terapia combinata continua. Nonostante la terapia combinata
continuativa mantenga una superiorità statistica sui parametri di controllo dell’asma, la terapia al
bisogno è sufficiente nella maggior parte dei soggetti con rischio minimo di peggioramento (1
risveglio notturno/ogni 10 anni).
La strategia del trattamento dell’asma parla quindi italiano. Il 4 dicembre i risultati di
questo lavoro scientifico sono stati pubblicati sulla prestigiosa Lancet Respiratory Medicine, la
rivista della famiglia Lancet dedicata alle malattie respiratorie.
Lo studio è stato finanziato dalla Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) con bando sulla
ricerca indipendente, ottenuto dalla Clinica Pneumologica della Università di Ferrara che ha
coordinato l’attività di 30 centri Universitari e Ospedalieri. Il Coordinatore dello studio, Prof.
Alberto Papi, Direttore della Clinica Pneumologica Unife commenta: “Con lo schema di
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
trattamento proposto dalla nostra ricerca i pazienti possono ottenere un approccio personalizzato
e senza rischio di riacutizzazioni e forte risparmio di consumo di farmaci, effetti collaterali da
cortisonici e costi sanitari”.
Sono questi i risultati dello studio in cui sono stati reclutati oltre 1000 pazienti Italiani in
30 centri Universitari e Ospedalieri. “I nostri pazienti sono stati seguiti presso le strutture
ambulatoriali dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Ferrara e il Centro di Ricerca per l’Asma,
dove sono stati raccolti e analizzati i dati di tutti i 30 centri partecipanti” commenta la dott.ssa
Brunilda Marku dell’Università di Ferrara, Manager dello studio.
“Il nostro studio ha tracciato la strada per contrastare una patologia che colpisce 150
milioni di persone nel mondo – aggiunge il Prof. Papi –. Se pur il controllo ottimale viene ottenuto
somministrando la terapia con la combinazione budesonide e formoterolo in maniera regolare, è
possibile un accettabile livello di controllo con minimi rischi anche con la sola somministrazione al
bisogno, che comporta una riduzione di oltre 4 volte della dose cumulativa annuale dei due farmaci
componenti la combinazione”.
Si tratta quindi di un risultato dell’eccellenza della ricerca nel campo dell’asma e della
BPCO dei gruppi capeggiati dai Professori Alberto Papi, Direttore della Clinica di Malattie
Respiratorie dell’Università Ferrara, Titolare del finanziamento AIFA e coordinatore dello studio, e
primo Autore del lavoro scientifico e Leonardo Fabbri, Direttore della Clinica di Malattie
Respiratorie dell’Università di Modena, ultimo Autore del lavoro.
REFERENZE
1. Papi A, Marku B, Scichilone N, Maestrelli P, Paggiaro PL, Saetta M, Nava S, Folletti I,
Bertorelli G, Bertacco S, Contoli M, Plebani M, Foschino Barbaro M, Spanevello A Aliani MA,
Pannacci M, Morelli P, Beghé B, Fabbri LM, M.D.,15*, for the AIFASMA Study Group& Regular
versus rescue budesonide and formoterol combination for moderate asthma: a non inferiority
randomised clinical tril. Lancet Respir Med. 2014 4 Dec 2014,
2. Papi A, Canonica GW, Maestrelli P, Paggiaro P, Olivieri D, Pozzi E, Crimi N, Vignola AM,
Morelli P, Nicolini G, Fabbri LM; BEST Study Group. Rescue use of beclomethasone and albuterol
in a single inhaler for mild asthma. N Engl J Med. 2007 May 17;356(20):2040-52
Ferrara, 9 dicembre 2014
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
I principi di Pari Opportunità ed uguaglianza
protagonisti della nuova edizione
del Bilancio di Genere dell’Università di Ferrara
Un momento della presentazione del Bilancio di Genere dello scorso anno
Prosegue l’impegno costante dell’Università di Ferrara per garantire l’uguaglianza sostanziale
di tutte le persone che lavorano e studiano nell’Ateneo.
Anche quest’anno Unife ha realizzato e pubblicato una nuova edizione del Bilancio di Genere
(riferito all’anno 2013), che sarà presentata nel corso di una giornata dedicata, venerdì 12
dicembre alle ore 10 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza, (c.so Ercole I
D’Este, 44), alla presenza del Rettore Pasquale Nappi, di Cristiana Fioravanti, Delegata del
Rettore alle Pari Opportunità, Umberto Tessari, Vicepresidente del Comitato Unico di Garanzia,
Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità, Emidia Vagnoni, docente del Dipartimento di
Economia e Management, Lucia Manzalini, Referente per il Bilancio di Genere, Chiara Oppi,
collaboratrice Unife, Simonetta Sagramora e Maria Teresa Morana dell’Ufficio Statistica del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Valentina Andreozzi, Consulente del
Dipartimento Pari Opportunità .
Primo e unico esempio in Italia fra gli Atenei, il Bilancio di Genere Unife, giunto alla sua terza
edizione, è uno strumento chiave per valutare le implicazioni per le donne e gli uomini
delle azioni pianificate in ogni area e ad ogni livello, rappresentando un punto di partenza
imprescindibile nella definizione di piani di azioni positive e politiche di promozione delle Pari
Opportunità.
Nella nuova edizione del Bilancio di Genere, grazie alla collaborazione dell’Ufficio statistica del
MIUR, è stato possibile comparare i dati relativi all’Università di Ferrara, con i
corrispondenti dati nazionali, nonché avviare un progetto finalizzato alla realizzazione di un
format del Bilancio di Genere da rendere disponibile a tutti gli Atenei. Si tratta di
un’importante opportunità per il sistema universitario italiano per consentire la comparazione di
numerose e utili informazioni con le Università europee in tema di Pari Opportunità.
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
La sessione pomeridiana, con inizio alle ore 14, sarà dedicata all’individuazione delle possibili
azioni da mettere in atto per sensibilizzare il MIUR, la Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane (CRUI), e gli Organi interessati al tema dell’uguaglianza di genere all’interno degli
Atenei.
Ferrara, 10 dicembre 2014
Carlotta Cocchi
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Nella città blu di Jodhpur in India il Dipartimento di Architettura di Unife e
l’Università Indiana CEPT organizzano il workshop “Historical City Centres”
Ad inaugurare la Mostra Sua Altezza Gaj Singhji Il Maharaja della città
Il Jodhpur box nella meravigliosa cornice del Mehrangarh Fort di Jodhpur
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Sua Altezza Gaj Singhji II Maharaja di Jodhpur dichiara aperta la mostra “Jodhpur box”
Dopo il successo dello scorso anno, è in corso, fino al 13 dicembre, nella città blu di Jodhpur
nello stato indiano del Rajasthan, il workshop internazionale “Historical City Centres”
organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e dall’Università
CEPT, Centre for Environmental Planning and Technologies di Ahmedabad, iniziativa
incentrata sulla scena urbana e sul patrimonio culturale del centro storico di Jodhpur prevista
dall’accordo quadro di cooperazione firmato tra le due Università.
L’evento, inserito nella cornice della Winter School dell’Università indiana, vede protagonisti 21
studenti del CEPT e 20 studenti ferraresi del corso di laurea in Architettura: Giulio Marchetti,
Elena Tredici, Giorgio Scanelli, Oreste Montinaro, Ambra Marconi, Giacomo Toselli, Rachele
Logli, Sofia Spallina, Fiorenza Maero, Riccardo Simioni, Anna Macrelli, Francesca Vanelli,
Sofia Perini, Allegra Zanirato, Luca Michelini, Michele Millosevich, Giovanni Gibertini, Irene
Ginesi, Stefano Caposciutti, Allegra Fornaca., coordinati dal Prof. Marcello Balzani e dagli
architetti Federica Maietti, Pietro Massai e Luca Rossato, afferenti al DIAPReM, Centro
Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il Restauro dei Monumenti
di Unife.
Gli studenti indiani sono coordinati dalla Prof.ssa Minakshi Jain, esperta di restauro architettonico
e nota conoscitrice delle architettura del Rajasthan, aiutata dagli architetti Chaitra Sharad e Sanket
Mhatre.
Nell’ambito del workshop incentrato su Jodhpur, chiamata la città blu per il colore delle sue case
nel centro storico, quest’anno è stata realizzata anche “Jodhpur Box”, una mostra compatta che
riassume in 12 pannelli e in un video l’esperienza del precedente workshop del 2013.
Ospite d’eccezione dell’evento Sua Altezza Gaj Singhji Il Maharaja di Jodhpur, che nei giorni
scorsi ha dichiarato ufficialmente aperta l’esposizione.
La mostra, il cui fulcro è costituito da un volume a base quadrata di lato 4m e altezza 2.5m costruito
in pannelli leggeri, propone una analisi delle architetture della città storica realizzata nel
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
dicembre 2013, esibita per la prima volta in pubblico presso la maestosa cornice del
Mehrangarh Fort di Jodhpur, il secondo monumento indiano più visitato dopo il Taj Mahal.
La qualità del lavoro, frutto della collaborazione di ormai un triennio, emerge anche quest’anno tra i
nuovi elaborati in corso di realizzazione presso la Facoltà di Architettura della CEPT University
di Ahmedabad, base scelta per la realizzazione dei materiali raccolti nel corso della settimana
trascorsa in Rajasthan. I risultati di questo nuovo workshop verranno raccolti in un box simile a
quello appena realizzato, che verrà allestito presso l’Università CEPT per diffondere maggiore
consapevolezza sulle meraviglie racchiuse tra gli stretti vicoli del centro storico di Jodhpur.
Ferrara, 10 dicembre 2014
Carlotta Cocchi
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ DEL WEB 3.0
A Unife il Seminario di Rudy Bandiera
Nella foto: Rudy Bandiera
Proseguono i Seminari nell’ambito del Corso di Marketing di Unife, organizzati da Fulvio
Fortezza, ricercatore del Dipartimento di Economia e management.
Il prossimo appuntamento si terrà giovedì 18 dicembre, dalle ore 9 alle ore 12, in Aula A8
del Polo Didattico degli Adelardi (via degli Adelardi, 33), con ospite Rudy Bandiera, uno
dei più noti e influenti personaggi del nuovo web, che interverrà su I rischi e le opportunità
del Web 3.0.
Specifica Fortezza: “ Il Seminario sarà un’occasione per conoscere e approfondire vari
temi di frontiera della disciplina del marketing, particolarmente innovativi e ancora in
evoluzione, quali il personal branding, la trasformazione delle logiche di comunicazione e
relazione fra imprese e mercati, i concetti di narrazione digitale e quelli di networking, sui
cui è particolarmente forte l’attenzione di studiosi e marketer d’azienda”. Così si anticipa Bandiera: “Ferrarese da sempre, sono giornalista, blogger e consulente in
ambito web, con una particolare attenzione verso il mondo dei social media e del
marketing non convenzionale. Racconto storie in digitale, ciò che oggi va tanto di moda
definire storytelling, su ogni cosa che abbia un valore da raccontare. Docente di Online
Marketing presso master universitari e aziende, sono anche il socio fondatore di
NetPropaganda s.r.l., agenzia che si occupa di accompagnare aziende e privati a creare la
propria identità nel mondo digitale e a fare business, ovviamente.”
I Seminari del Corso di Marketing sono aperti alla comunità accademica e alla città.
Per approfondimenti : http://www.rudybandiera.com/info
Ferrara, 16 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
INCONTRO IN RETTORATO SULLA COOPERAZIONE
A FAVORE DEI RIFUGIATI SAHRAWI
Nella foto, da dx: Alessandra Guerrini, membro del Consiglio Direttivo del Centro di Cooperazione allo
Sviluppo Internazionale dell’Università; Abdi Bellau Mohamed Lamin, Francesco Bernardi,
Prorettore dell'Università di Ferrara, Alessandro Medici, Direttore del Centro di Cooperazione allo
Sviluppo
Internazionale
dell'Università
di
Ferrara, Mohamed
Salem
Moulay, Cinzia
Terzi,
coordinatrice del progetto.
Si è tenuto oggi martedi’ 16 dicembre in Rettorato un incontro sul progetto regionale
sahrawi. Nel corso dell’iniziativa si è fatto il punto punto sulla verifica del progetto
finanziato dalla Regione per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di
transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”, a
conclusione del periodo di formazione a Ferrara del dott. Abdi Bellau Mohamed Lamin,
responsabile del laboratorio farmaci Mohamed Embarek Falkalla nei campi dei rifugiati,
una perla di efficienza nel vuoto in cui la condizione di rifugiati ha fatto precipitare, da
quasi quarant’anni, la popolazione sahrawi.
L'impegno della Regione Emilia Romagna a favore delle popolazioni sahrawi risale al 1990
e si è concretizzato, in questi anni, in una serie di azioni di sostegno politico ed umanitario.
In particolare, oltre all'invio di materiale ed attrezzature, dal 2012 è stato avviato un
programma di formazione, sia in Italia sia in loco, con la realizzazione in sahrawi di una
officina di produzione galenica che al momento copre le esigenze di una popolazione di
circa 200.000 persone. Prospettive future prevedono azioni formative, anche post laurea
nel quadro di uno sviluppo sostenibile di tutta l'area.
Ferrara, 16 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
NUOVE ATTIVITÀ DI UNIFE IN COLLABORAZIONE CON IL CURSA
In foto: Umberto Simeoni
Proseguono le attività promosse dall’Università di Ferrara nell’ambito del CURSA, il
Consorzio Universitario per la Ricerca Socio-economica e per l’Ambiente, nel percorso di
attuazione della Direttiva quadro 2008/56/CE Strategia Marina.
Spiega Umberto Simeoni, Associato del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife,
Vicepresidente CURSA: “ Il nostro Ateneo aderisce al CURSA già dal 2008, anno della sua
fondazione, assieme alle Università del Molise e della Tuscia. Nell’ambito del Consorzio,
promuoviamo e realizziamo progetti di ricerca applicata e interdisciplinari, riguardanti
le interazioni tra azione antropica e ambiente in tutti i suoi aspetti: biodiversità, servizi
ecosistemici, aree protette, energia e cambiamento climatico, agricoltura, ambiente e sviluppo
rurale, paesaggio e pianificazione territoriale, governance ambientale e green economy, risorse
idriche, gestione integrata delle coste e innovazione tecnologica, rappresentando di fatto un servizio
di assistenza a vari enti in Italia e all’estero”.
“Nei prossimi mesi – preannuncia Simeoni - l’Università di Ferrara si farà promotrice per il
CURSA di diverse iniziative. Tra le più rilevanti, due con sede nel nostro Ateneo. La
prima riguarda una giornata di studio che si svolgerà a Ferrara il 16 gennaio 2015, dal titolo
Il ruolo della Strategia Marina e della Blue Economy per una gestione sostenibile
del mare. Tale iniziativa affronterà tematiche incentrate sul concetto di sviluppo sostenibile del
mare per il rafforzamento della tutela dell’ambiente, della crescita economica e del benessere
sociale. In particolare è stata pensata per concretizzare l’esigenza di implementare iniziative di
comunicazione, divulgazione e partecipazione, a partire dalla Strategia Marina, capaci di
coinvolgere tutti gli attori del sistema mare.
“ La seconda iniziativa – prosegue Simeoni - è l’attivazione nel marzo 2015 del Corso di
Perfezionamento Approcci multidisciplinari nell’applicazione della Strategia
Marina, che si prefigge di fornire ai ricercatori, dottorandi e professionisti strumenti conoscitivi
per affrontare in modo integrato le varie tematiche inerenti la Strategia Marina”.
Per approfondimenti: http://www.cursa.it/
Ferrara, 15 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
TORNANO LE ANATOMIE DELLA MENTE DI STEFANO CARACCIOLO
Nella foto: Stefano Caracciolo
Al via giovedì 18 dicembre, alle ore 16.30, il nuovo ciclo di Anatomie della Mente.
Conferenze dei Giovedì di Psicologia, che per l’ottavo anno torna a calcare le scene del
Teatro Anatomico e della Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea (via Scienze,
17).
La tradizione della Natività. Rilettura del Presepio e di altre tradizioni
natalizie dall’Antichità fino a ‘Natale in Casa Cupiello’ a 30 anni dalla
scomparsa di Eduardo De Filippo. E’ questo il titolo del primo appuntamento, che
vedrà come relatore Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica dell’Università di
Ferrara e organizzatore dell’iniziativa.
Ci offre un’anticipazione Caracciolo:
Perché Natale si festeggia il 25 dicembre? Il Mistero della Natività di Gesù Cristo affonda le sue
radici storiche nelle feste romane dell’antichità (Lupercalia), in cui pure il culto era basato sulla
Grotta dove alcuni animali – fra cui Pico il picchio, Fauno Luperco e la famosa lupa – nutrono i
gemelli Romolo e Remo, e in cui si festeggiavano con un rito di purificazione tutti i nuovi nati.
Solo nel III secolo dopo Cristo però le autorità della Chiesa Cattolica fissano nel Calendario
Liturgico la stessa data di fine dicembre come Festa della Natività (Natale). Solo con il Papa
Sisto III (432-440 d.C.) si fissa con certezza la prima celebrazione della Messa di Natale a
mezzanotte. Da qui l’uso di costruire tettoie in legno con greppie e mangiatoie (Praesepe in latino
deriva proprio da qui) in cui si iniziarono a porre statue lignee della Natività, usanza che fu
recuperata da S.Francesco nel presepe vivente di Greccio del 1223.
Dal 1700 in poi la tradizione popolare napoletana ha costruito una vera e propria arte presepiale
in cui alle statuette dei personaggi della Sacra Famiglia si aggiungono una miriade di altri
personaggi della vita quotidiana (pastori, zingare, ambulanti e bottegai) e di oggetti concreti (il
fiume, il pozzo, il mulino, la fontana, l’osteria). Ciascuno di questi elementi assume al di là del
valore artistico un significato simbolico spesso collegate ad un augurio per il nuovo anno
imminente.
‘Natale in Casa Cupiello’, scritta da Eduardo De Filippo in tre diverse versioni nel periodo 193035, è entrata ormai a pieno titolo nelle tradizioni natalizie, in relazione anche alle diverse celebri
rappresentazioni televisive, mediante la celebre battuta ‘Te piace o’Presepe?’ rivolta dall’anziano
protagonista, Luca Cupiello, al figlio Tommasino, ottenendone solo in extremis, quasi in punto di
morte, un tiepido assenso dopo tanti ostinati e sprezzanti ‘No, nun me piace!’.
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Il presepe di Eduardo in Casa Cupiello rappresenta la tradizione delle usanze natalizie,
tramandate assieme a tanti valori familiari di padre in figlio, ma rimanda anche al rispetto e
alla gratitudine per le persone anziane e per il loro mondo, così diverso da quello odierno. Nel
caso di Eduardo, e dei fratelli Peppino e Titina De Filippo, la vicenda allude anche alla loro
difficile vicenda familiare, per i tempi scandalosa, di figli illegittimi – i cosiddetti figli di N.N. –
del grande autore teatrale Edoardo Scarpetta, il cui ruolo di padre fu esercitato in modo assai
atipico e frammentario con i De Filippo, vissuti sempre con la sola madre che, appunto, diede
loro il cognome, pur essendo la loro paternità acclarata e di dominio comune. Ma la vicenda fu
spiegata ad Eduardo solo ad una certa età, ed è a questa situazione traumatica che dobbiamo
l’ispirazione per una serie di capolavori teatrali di Eduardo che hanno proprio al centro della
trama il tema del mancato riconoscimento della paternità, da ‘Filumena Marturano’ a ‘De
Pretore Vincenzo.
In ‘Natale in Casa Cupiello’ ritroviamo dunque l’elemento psicobiografico della vita di Eduardo
nel difficile rapporto fra padre e figlio e nella misteriosa tradizione della Natività.
Ferrara, 15 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
LE CITTÀ UNIVERSITARIE A CONVEGNO A FERRARA
Da tutta Italia rappresentanti di Università e Comuni
per la realizzazione dello Statuto delle città universitarie
Giovedì 18 e venerdì 19 dicembre presso il Dipartimento di Giurisprudenza si terrà il
Seminario “Verso uno Statuto delle città universitarie”, organizzato da Unitown, la
Rete internazionale promossa dall’Università Ferrara di concerto con l’amministrazione cittadina
per promuovere lo sviluppo e la circolazione di buone pratiche nel rapporto tra università e attori
politici, sociali ed economici delle città universitarie, e contribuire così allo sviluppo sostenibile e
inclusivo dei tessuti urbani.
A distanza di poco più di un anno dalla sua nascita la Rete conta già una ventina di partner tra
atenei e municipalità straniere e italiane, ora impegnate nell’elaborazione di uno Statuto delle città
universitarie, concepito come distillato delle migliori pratiche sperimentate dalle città e università
partner.
Ecco il programma:
Giovedì 18 dicembre, ore 14.00 / 18.30
Presentazione di Unitown e introduzione ai temi del seminario con Alessandro Somma,
Delegato del Rettore per le attività culturali e città universitaria di Unife, e Caterina Ferri,
Assessore all’ambiente, lavoro, attività produttive, sviluppo territoriale e relazioni
internazionali Comune di Ferrara
Presentazione e discussione di buone pratiche nei rapporti tra città e università con
rappresentanti degli atenei e delle municipalità di Ferrara, Matera, Pavia, Perugia, Potenza, Siena,
Torino, Trento e Urbino.
Venerdì 19 dicembre, ore 9.00 / 12.30
Presentazione e discussione di buone pratiche nei rapporti tra città e università con
rappresentanti degli atenei e delle municipalità di Ferrara, Lecce, Pavia, Perugia, Pisa, Potenza,
Siena, Torino, Trento.
Prossime tappe verso uno Statuto delle città universitarie con Paolo Ceccarelli, Unesco
Chair on Urban and regional planning for sustainable local development.
Ferrara, 17 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
PROGETTARE STRUTTURE LEGGERE IN ACCIAIO
Ce ne parla domani ad Architettura Massimo Majowiecki
Nella foto: Massimo Majowiecki
Domani giovedì 18 dicembre, alle ore 14, in Aula D3 del Dipartimento di Architettura
dell’Università di Ferrara (via Quartieri, 8), appuntamento con Massimo Majowiecki sul
tema “Strutture leggere in acciaio”.
Come spiega Domenico Capuani, ricercatore di Architettura di Unife e organizzatore
dell’iniziativa: “ Il progetto delle strutture leggere in acciaio per la copertura di grandi
spazi è il tema del Seminario che terrà domani Massimo Majowiecki, docente prima di
Strutture speciali nell'Università di Bologna e poi di Architettura strutturale nell'Università IUAV
di Venezia, che tra i progetti annovera la copertura di Piazza Italia alla Fiera di Milano e del
Palazzo dello Sport di Atene, oltre al progetto strutturale di alcuni tra i maggiori stadi in Italia,
come lo stadio delle Alpi, il nuovo Juventus Stadium di Torino e lo stadio Olimpico di Roma”.
L’evento è aperto a tutti la comunità universitaria e alla città
Per approfondimenti: www.majowiecki.com
Ferrara, 17 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
E’ ON LINE IL NUOVO BANDO SOROPTIMIST 2015 PER GIOVANI LAUREATE
Anche quest’anno 143 giovani donne selezionate dai Club del Soroptimist International
d’Italia potranno seguire gratuitamente un Corso di formazione di tre giorni su “Leadership al
femminile. Costruiscila con noi”, realizzato dalla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università
Commerciale “L. Bocconi” di Milano.
Le domande delle laureate all’Università di Ferrara (età massima 28 anni, in possesso di Laurea
specialistica o magistrale, con conoscenza della lingua inglese) dovranno essere inviate alla
Presidentessa del Club Soroptimist di Ferrara, Carla Biondi: [email protected]; via Terranuova,
7 - 44121 Ferrara, entro il 19 gennaio 2015.
Per scaricare bando e domanda di ammissione alla selezione: www.soroptimist.it/Bandi/
Ferrara, 18 dicembre 2014
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
BILANCIO POSITIVO PER "CAMMINA CON NOI”
Il progetto ottiene i risultati attesi
Nella foto: Francesco Conconi
Bilancio positivo per Cammina con noi, il progetto del Dipartimento di Scienze della vita e
biotecnologie dell’Università di Ferrara coordinato da Francesco Conconi, mirato alla
prevenzione e alla salute pubblica e attivo da più di un anno.
I risultati fin qui ottenuti sono stati presentati pubblicamente da Conconi, in presenza del
Rettore Pasquale Nappi, il 9 dicembre al Polo Chimico Bio Medico di Via Borsari.
“Le valutazioni eseguite a un anno dall’avvio del progetto – spiega Conconi - confermano il
raggiungimento dei risultati attesi, dimostrando come la pressoché totalità dei partecipanti
iscritta al progetto (a oggi quasi 600) abbia tratto evidenti benefici da una attività fisica
regolare. Dopo sei mesi di attività regolare, il 98% dei partecipanti ha perso peso, il 94%
ha ridotto l’indice di massa corporea, l’88% si è ritrovato con un giro vita più sottile
(un buco di cintura). La pressione massima si è abbassata nel 95% e quella minima
nel 72% dei casi considerati. Infine, il 99% dei partecipanti ha aumentato la velocità
di cammino: camminare anche a lungo e di buon passo è diventato facile e
divertente”.
“Dati significativi – conclude Conconi – che dimostrano ancora una volta quanto l’attività fisica
regolare faccia bene alla salute. Il progetto Cammina con noi ha facilitato l’uso di questo farmaco
naturale, facile da prescrivere e senza effetti collaterali.”
Il progetto continua. Chi già partecipa al progetto continuerà ad essere seguito dal team di
esperti composto da laureati in Scienze motorie, biologi, specializzandi in Medicina dello sport e
un responsabile scientifico. Continueranno ad essere disponibili i suggerimenti per la scelta delle
calzature e dell’abbigliamento più idonei. Anche ai nuovi iscritti saranno misurate pressione,
peso, altezza, giro vita e velocità di cammino e verrà consegnato il libretto con le informazioni
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
essenziali su attività fisica e salute e un contapassi per misurare l’attività svolta. Per facilitare
l’attività motoria degli iscritti continueranno ad essere attivi i gruppi di cammino.
Per
iscriversi
ai
tel.0532455976972
gruppi
di
cammino:
[email protected],
I risultati completi del primo anno di attività sono consultabili sul sito www.unife.it, alla sezione
News.
Ferrara, 22 dicembre ’14
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
Grotta di Fumane in scena sul mensile tedesco GEOKompakt
Nella foto: Marco Peresani con alcune componenti del suo gruppo di ricerca
Nel numero di dicembre del mensile tedesco GEOKompakt, interamente dedicato
all'Uomo di Neandertal e ricco di straordinarie immagini, in scena anche il sito archeologico
di Grotta di Fumane, ricordato per il variegato patrimonio di informazioni ottenute grazie
agli scavi e alle scoperte condotte daMarco Peresani, Associato del Dipartimento di Studi
umanistici dell’Università di Ferrara, e dal suo gruppo di ricerca.
Grotta di Fumane è uno dei maggiori siti archeologici preistorici d’Europa. Le ricche
testimonianze conservate nei depositi di riempimento di questa cavità, oggetto di ricerche
promosse nel 1988 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dall’Università di
Ferrara, dall’Università di Milano e dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona,
rappresentano un eccezionale documento delle frequentazioni dell’Uomo di Neandertal e dei
primi Uomini Moderni.
http://grottadifumane.eu/
Ferrara, 23 dicembre ’14
Maria Grazia Campantico
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
ELEONORA POLO SUL PODIO
AL PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2014
Nella foto: Eleonora Polo
Eleonora Polo, docente del Dipartimento di Scienze chimiche e farmaceutiche di Unife
e ricercatrice all’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività (ISOF) del CNR di
Bologna – U.O.S. di Ferrara, si aggiudica il terzo posto al Premio Nazionale di
Divulgazione Scientifica, bandito dall’Associazione Italiana del Libro, con il patrocinio del
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale
(AIRI) e delle Biblioteche di Roma, con il volume “C’era una volta un polimero. Storie di
grandi molecole che hanno plasmato il mondo” (Apogeo Education, 2013).
I riconoscimenti sono stati assegnati lo scorso 19 dicembre presso la sede centrale romana del CNR
di Piazzale Aldo Moro.
Al Premio, la cui giuria era composta da 170 personalità del panorama scientifico italiano,
hanno partecipato quest’anno 525 opere, tra libri e articoli, per un totale di 677 autori italiani
in gara, tra cui moltissimi ricercatori e docenti universitari. Numerosa la componente
femminile, attestatasi attorno al 42% del totale. Nutrita anche la partecipazione dei giovani
sotto i 35 anni: quasi il 20% dei partecipanti.
Ci racconta Polo dal suo libro: ”Dalla vulcanizzazione della gomma a opera di Charles Goodyear
alla scoperta del polipropilene che fruttò il premio Nobel a Giulio Natta, fino alla realizzazione di
superfibre che farebbero invidia persino a Batman, il libro è il diario di bordo di un viaggio che
ripercorre nel tempo le tappe più significative della storia dei polimeri sintetici. Materiali del
tutto nuovi, dalle proprietà sorprendenti, creati dall’uomo per ‘dare un aiutino’ alla natura, o
addirittura per provare a reinventarla. Molecole giganti che hanno plasmato il mondo, dandogli
una nuova forma e occupando (in senso a volte anche troppo letterale) ogni angolo e ogni attimo
delle nostre vite. Possiamo non amarle, ma difficilmente ne possiamo fare a meno. È una storia
di scoperte avvenute quasi sempre per caso, mentre si cercava qualcos’altro; una storia
affascinante, divertente, tragica, insolita, mai banale. È anche la storia degli scienziati che hanno
Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
realizzato queste scoperte; persone come noi, uomini e donne curiosi, intelligenti, appassionati,
testardi, avidi e, qualche volta, anche fortunati”.
Polo si occupa da anni di divulgazione scientifica, è responsabile editoriale del magazine
dell’Associazione Italiana delle Macromolecole (AIM), ha partecipato fin dalla prima edizioni alla
Notte dei Ricercatori e come docente anche ai cicli di Unijunior Ferrara.
Ferrara, 23 dicembre ’14
Maria Grazia Campantico
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Dicembre 2014 - Università degli Studi di Ferrara