ASSESSORATO ALLA SALUTE REGIONE SICILIANA Assessorato alla Salute Regione Siciliana Parole in grembo. La vita ti ascolta Con il patrocinio del Ministero della Salute Progetti Obiettivo Piano Sanitario Nazionale 2012 Scheda progettuale 7.4 Con la partecipazione di Aziende Sanitarie Provinciali - Aziende Ospedaliere Aziende Ospedaliere Universitarie della Regione Siciliana Patrocinio e sostegno scientifico RIPARTIAMO DALLA VITA ASSOCIAZIONE OSTETRICI GINECOLOGI OSPEDALIERI ITALIANI SOCIETA’ ITALIANA DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Scopo Il Progetto ha lo scopo di raccogliere e diffondere le attuali conoscenze scientifiche sulla vita prenatale, spesso dominio di un gruppo ristretto di specialisti, per stimolare una presa di coscienza delle problematiche da parte degli operatori sanitari e incoraggiare, al tempo stesso, i futuri genitori ad assumere un ruolo più responsabile nel percorso di crescita psicofisica del loro bambino. Società Italiana di Medicina Perinatale Soggetto attuatore del progetto Comitato scientifico Antonio Imbasciati Professore emerito di Psicologia Clinica, Università di Brescia Destinatari Gianpaolo Donzelli Direttore Dipartimento di Medicina Neonatale e Pediatria Preventiva, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, Firenze Giuseppe Ettore Direttore Dipartimento Materno Infantile, Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Garibaldi, Catania Ferdinando Testa Psicologo e psicoterapeuta, Analista Junghiano, Catania Il progetto “Parole in grembo. La vita ti ascolta” si rivolge alle donne in gravidanza, ai genitori, agli operatori sociosanitari, agli educatori e a tutte le organizzazioni che operano nella promozione dell’infanzia. Parole in grembo La vita ti ascolta (l’influenza della voce materna sul nascituro) Progetto “Parole in grembo. La vita ti ascolta” © 2004 - 2014 Giuseppe Maimone Editore Tutti i diritti riservati A cura di: Giuseppe Maimone Testi: Alfia Milazzo e Paolo Sessa Illustrazioni: Santo Pappalardo Segreteria e contatti: Tel. 095/310315 • [email protected] www.paroleingrembo.it I bambini sono la prima risorsa di una comunità: investire su di loro significa investire sul futuro del Paese. È fondamentale che questo investimento venga anticipato alla fase prenatale. “Parole in grembo. La vita ti ascolta” è un progetto culturale e sociale, fondato su studi medicoscientifici che rilevano l’importanza di avviare già nella fase prenatale il dialogo materno con il nascituro per favorire l’acquisizione e la crescita di capacità relazionali, affettive, linguistiche, conoscitive. Il Progetto consiste in una campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione su questi temi, per avviare una nuova e più consapevole idea di genitorialità. Il PROGETTO Obiettivi • sostenere il ruolo della maternità • rafforzare il legame sociale; • ridurre, attraverso la prevenzione, la spesa socio/ sanitaria; • prevenire alcuni disturbi specifici dell’apprendimento; • implementare il percorso di umanizzazione in Sanità; • migliorare il processo di relazione tra madre e figlio; • avviare, in maniera naturale e senza ritardi, l’apprendimento del linguaggio; • rendere graduale l’inserimento del bambino nel mondo della scuola; • favorire l’apprendimento della lettura e il successo scolastico; • • • • prevenire forme e condizioni di disagio sociale; ridurre l’abbandono e la dispersione scolastica; favorire il processo di partecipazione sociale; recuperare le tradizioni culturali e linguistiche locali. Il feto competente In tutte le culture si è sempre ritenuto che l’esperienza in utero e vissuta durante la nascita orienti e influenzi l’individuo per tutta la vita. Oggi possiamo affermare che ciò è scientificamente vero e provato. Infatti, i risultati delle ricerche iniziate da oltre 40 anni, circa le capacità del neonato, parlano di “neonato competente” cioè capace fin dai primi giorni di vita di interagire in modo significativo con l’ambiente. Esiste una continuità nello sviluppo psicologico del bambino tra l’esperienza intra-uterina e quella dopo la nascita che ci permette di parlare, non solo di neonato competente, ma anche di feto competente. Il “feto competente” è un feto ricettivo ma anche attivo, capace non solo di modificare il proprio stato in funzione dei segnali provenienti dall’ambiente intrauterino e dalla madre, ma anche di produrre comportamenti che hanno influenza sulla madre stessa. La ricerca scientifica ha dimostrato che il periodo prenatale è fondamentale per l’essere umano perché l’esperienza della gestante influenza le dinamiche della proliferazione e differenziazione delle cellule del feto. Ecco perché è importante sensibilizzare i giovani (futuri genitori), e impegnare nel percorso nascita tutta la classe professionale di riferimento: ostetrici, ginecologi, neonatologi, pediatri, psicologi, otorinolaringoiatri, medici di famiglia, educatori, insegnanti. La voce materna La ricerca alla base del progetto evidenzia la positiva influenza della voce materna sul nascituro e l’importanza di avviare, consapevolmente, il dialogo gestante/nascituro sin dai primi mesi di gravidanza. La voce materna infatti costituisce il ‘nutrimento fisiologico’ in grado di avviare e sostenere, in maniera naturale, l’apprendimento delle capacità relazionali, linguistiche, affettive e conoscitive del bambino. La funzione alla base dello sviluppo di queste capacità è l’ascolto, una funzione che si manifesta fin dalle prime settimane di vita del feto e attraverso la quale si sviluppano: il linguaggio, il pensiero, la coscienza. L’esposizione auditiva del feto alla voce materna incide positivamente sullo sviluppo delle capacità comunicative e linguistiche del futuro bambino. I risultati delle ricerche sperimentali di psicologia clinica realizzate da Imbasciati, Manfredi e Ghilardi (Università di Brescia) hanno dimostrato che la comunicazione intenzionale della madre col feto incide sul suo successivo apprendimento del linguaggio verbale. La voce della madre stimola e sviluppa il corredo neuronale del feto che è alla base delle capacità relazionali e sociali del bambino. Il feto non solo è in grado di discriminare la voce materna da altre voci, ma è soprattutto in grado di cogliere il carattere connotativo-affettivo del messaggio al quale risponde utilizzando il linguaggio che conosce, quello del corpo (risposta motoria). La percezione nel feto Non ci sarebbe apprendimento senza esperienza: se la genetica determina la macromorfologia del cervello, la sua micromorfologia e la sua fisiologia dipendono dall’esperienza (Imbasciati). Perché ci sia esperienza, occorre un apparato percettivo funzionante. Numerosi studi hanno rilevato che a diversi stadi di sviluppo del feto in utero corrisponde la graduale maturazione di tutti gli apparati sensoriali: gustativo-olfattivo, tattile-termico, vestibolare, uditivo, visivo. In particolare, la percezione uditiva è garantita dalla coclea, che inizia a funzionare correttamente tra la XVIIXX settimana di età gestazionale. Grazie a registrazioni intrauterine, è stato dimostrato che i rumori ripetuti, provenienti sia dall’interno del corpo della madre che dall’esterno, determinano un decremento della risposta fetale. È il fenomeno dell’habituation, una primordiale forma di plasticità comportamentale e perciò di apprendimento. Le ninna-nanne Il programma “Parole in grembo. La vita ti ascolta” intende porre all’attenzione delle mamme anche l’importanza culturale, educativa e sociale del dialetto e della tradizione orale nella formazione dei bambini. Le ninna-nanne in particolare sono forse l’espressione più antica della voce materna nella relazione fra la madre e il suo bimbo. Sotto il profilo comunicativo, proseguono il dialogo madre-feto, fatto di parole semplici, ritmi regolari da cullamento, contatto fisico, che ha inizio dal momento in cui il nascituro manifesta alla madre la sua presenza attraverso i suoi primi movimenti intrauterini. Considerazioni finali Rimettere al centro del dibattito culturale, sociale e sanitario il tema della genitorialità /maternità e della gravidanza è lo scopo che il progetto “Parole in grembo” intende realizzare, attraverso l’insostituibile contributo della classe medica e professionale di riferimento. Il progetto ha bisogno del sostegno delle conoscenze scientifiche e tecniche, ma anche del supporto amorevole e psicologico di tutti gli operatori medico-sanitari. Un bambino che nasce non è un progetto scientifico, ma un atto di libertà e di amore per la vita. BIBLIOGRAFIA MINIMA AA. VV., “Dalla voce materna al cervello del neonato”, in Quaderni acp, 14, 4, 2007, 188-189. Ammaniti M. et al., Maternità e gravidanza, Raffaello Cortina, Milano, 1995. Anolli L., Ciceri R., La voce delle emozioni, Franco Angeli, Milano, 1992. Aulagnier P., L’apprendista storico e il maestro stregone. Dal discorso identificante al discorso delirante, La Biblioteca by ASPPI, 2002. Barcellona P., Il Sapere Affettivo, Edizioni Diabasis, Parma, 2011. Bottos N., Tonin C., “Strategia di sviluppo neuromotorio dell’immaturo” in Giornale di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva, 3-4, 1983. Cena L., “Costruire una mente: la competenza comunicativa primaria della gestante”, in Nascere, 95, 2005, 20-33. 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Parole in grembo, la vita ti ascolta Il pieghevole è un semplice strumento informativo e di sensibilizzazione per le mamme/gestanti e la famiglia sull’importanza della ‘relazione’ e della voce materna per lo sviluppo psicofisico del proprio bambino. Le Parole del Cuore Destinato alle mamme, il libretto propone un immaginario dialogo fra gestante e nascituro; in appendice, si propongono alcune ninna-nanne della tradizione popolare. Influenza della voce materna sul nascituro. Ricerca e Bibliografia La pubblicazione riassume le conoscenze scientifiche sulla relazione madre/nascituro, sullo sviluppo dell’apparato percettivo e cerebrale del feto, e sulla funzione esercitata dalla voce materna; infine, propone una bibliografia aggiornata sull’argomento. Convegni e Seminari di aggiornamento scientifico.