REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA ARCIDIOCESI DI CAPUA PARROCCHIA SACRO CUORE CONFRATERNITA DEL SACRO CUORE REGOLAMENTO PAG. 1 PAG. 3 REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA SACRO CUORE DI GESÙ ART. 1 LA CONFRATERNITA DEL SACRO CUORE, avente sede in Capua, È UN’ASSOCIAZIONE PUBBLICA di fedeli eretta con decreto del Vescovo di Capua in data ______ / ______ / 2015 ART. 2 La Confraternita ha come FINI PRINCIPALI la santificazione dei confratelli, l’esercizio del culto pubblico e la promozione di opere di carità fraterna. Per realizzare tali fini la Confraternita si propone in particolare di: 1. vivere come aggregazione ecclesiale che aiuta i confratelli a realizzare pienamente la propria vocazione cristiana mediante un’intensa vita spirituale e un’efficace attività apostolica; 2. promuovere iniziative per la formazione permanente dei soci in campo religioso; 3. dare incremento alle manifestazioni del culto pubblico e alle pietà popolare, soprattutto nelle feste tradizionali; 4. favorire l’unione fraterna di persone aventi un vincolo di comune origine di categoria o di lavoro, in modo di poter assumere un impegno nell’apostolato di ambiente; 5. promuovere iniziative di carattere educativo, culturale, di assistenza e di accoglienza in forme varie, sempre in spirito di carità fraterna e tenendo conto delle necessità locali e del progetto pastorale diocesano. ART. 3 La Confraternita È SOTTOPOSTA, a norme del diritto canonico, alla giurisdizione dell’Ordinariato della diocesi di Capua. Essa promuove rapporti di fraternità e collaborazione con le altre associazioni di fedeli e con gli organismi ecclesiali della Diocesi. ART. 4 POSSONO FAR PARTE della Confraternita come CONFRATELLI, i fedeli di maggiore età, che si propongono di perseguire i fini della medesima e si impegnano a rispettare lo Statuto Diocesano e il Regolamento interno della stessa. ART. 5 L’AMMISSIONE DEI NOVIZI è deliberata dal Consiglio Direttivo, previa domanda dell’interessato. L’ammissione dei SOCI AGGREGATI è deliberata dal Priore e dal Padre Spirituale. ART. 6 I Novizi dovranno intraprendere un cammino di formazione, prima di poter procedere alla vestizione. Durante tale periodo, indosseranno un camice bianco. È fatto DIVIETO la vestizione senza la professione di appartenenza alla propria Confraternita. Nota Attualmente è presente nella Confraternita del Sacro Cuore, una categoria “AGGIUNTA”. Essa è caratterizzata dalla costante delle esequie, per cui non si avvale di nessun altro diritto. In data 29 ottobre ’14, il Consiglio Direttivo ha deliberato: per incrementare le adesioni dei Novizi, di non accogliere più nuovi soci aggiunti. I soci aggiunti sono: Egiziaca Crisci Vincenzo Guarino Lucia Di Bernardo ART. 7 I confratelli hanno il DOVERE di condurre esemplare vita cristiana, di partecipare alle attività apostoliche della Confraternita, di pagare la quota e di tenere un comportamento corretto sotto ogni aspetto che non contrasti con la finalità della Confraternita. La vita cristiana e l’impegno apostolico sono alimentati dalla lettura della Sacra Scrittura, dalla celebrazione della Liturgia delle Ore o dalla recita del Rosario, dalla partecipazione frequente ai sacramenti dell’Eucarestia e della Riconciliazione. Nota La cassa della Confraternita Sacro Cuore è custodita in Parrocchia e visionata dal Parroco. La quota per i Confratelli Fondatori è di Euro 120,00 annuali da versarsi entro il15 gennaio in Parrocchia. I Confratelli Fondatori avranno diritto, per loro volontà, al trattamento già stabilito in precedenza al momento del decesso ( vedi allegato 1 ). PAG. 5 REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA La quota per i nuovi Confratelli è di Euro 10,00 mensili da versarsi entro il 15 di ogni mese in Parrocchia ( la quota di euro 10.00 è valida per il singolo che per la coppia ). I nuovi Confratelli dovranno versare, inoltre una quota d’iscrizione alla Confraternita valida per se e, nel caso, per il proprio consorte ( Socio Aggregato ). La quota varia secondo le possibilità economiche dell’interessato. ART. 8 I soci CESSANO DI APPARTENERE alla Confraternita: A. per dimissione volontaria. I Confratelli si considerano implicitamente dimissionari in caso di assenza continuata per un anno e mancato pagamento della quota annuale; B. per dimissione deliberata dal Consiglio di Direttivo. Il socio dimesso può ricorrere contro la delibera di dimissione all’Ordinario Diocesano. NON POSSONO far parte della Confraternita: 1. Coloro che abbiano pubblicamente abbandonato la fede (adesione ai testimoni di Geova, ai Protestanti, ecc.) si siano allontanati dalla comunione ecclesiastica, o siano incorsi nella censura della scomunica. 2. Coloro che vivano in situazione coniugale irregolare ( matrimonio civile, divorzio, libera convivenza, adulterio notorio, ecc. ). 3. Coloro che siano stati coinvolti in fenomeni eversivi della società ( associazioni malavitose ) e, comunque, perseguitati per attività criminose. 4. Coloro che siano impegnati in associazioni ispirate a ideologie incompatibili con la dottrina Cattolica. 5. Coloro che non rispettino l’autorità Ecclesiastica, nella persona del Padre Spirituale o di altri Prelati, come previsto dal Codice di Diritto Canonico. 6. Coloro che siano causa di discordia, divisione, liti, ecc, all’interno della Confraternita. 7. Coloro che si rendano manchevoli nei confronti della Confraternita, a vantaggio proprio e dei parenti. ART. 9 IL NOVIZIO che intende MANIFESTARE DEBITAMENTE LA PROPRIA DISPONIBILITÀ ATTIVA Confraternita del Sacro Cuore DOVRÀ, dopo il periodo di formazione, per la REDIGERE UNA SPECIFICA RICHIESTA SCRITTA indirizzata al Consiglio Direttivo, previo colloquio con il Padre Spirituale. Per la REALIZZAZIONE DEI FINI della Confraternita ogni Confratello è tenuto a: A. frequentare L’INCONTRO MENSILE DI CATECHESI, da tenersi durante l’anno, ad eccezione del periodo della pausa estiva. B. testimoniare una vita religiosa, con la PARTECIPAZIONE ASSIDUA ALLA MESSA DELLA DOMENICA e nei giorni festivi, e la frequenza ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. C. partecipare alle PROCESSIONI DI OBBLIGO ( Corpus Domini Foraniale – Corpus Domini Parrocchiale – Processione del Sacro Cuore di Gesù ) e alle esequie dei Confratelli defunti. D. VISITARE e soccorrere, spiritualmente e materialmente, in caso di necessità, I CONFRATELLI AMMALATI, o degenti in casa o in ospedale, gli anziani e quelli rimasti soli. E. COLLABORARE alle iniziative di apostolato e di promozione umana, secondo le indicazioni del Consiglio Direttivo. ART. 10 La partecipazione alle processioni religiose e alle esequie è stabilita secondo i criteri riportati nel art. 9.3 La partecipazione dei Confratelli in abito corale è prevista per gli atti di rappresentanza ( es. processione, esequie ) e non per gli appartenenti alla categoria aggregati e aggiunti. Possono essere AVANZATA. ESENTATI DAI TURNI Chi per acclarati delle processione e dalle esequie i Confratelli in MOTIVI DI SALUTE O EVIDENTI MINORAZIONI FISICHE ETÀ volesse essere esonerato da tale impegno, potrà farne domanda al Consiglio Direttivo che, udito anche il Padre Spirituale, si pronuncerà in via definitiva. ART. 11 I Confratelli possono considerarsi attivi, nel caso in cui: siano maggiorenni; abbiano compiuto la formazione ( Noviziato ); siano legittimati a rimanere nella Confraternita; siano in regola con l’amministrazione. REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 7 ORGANI DI GOVERNO DELLA CONFRATERNITA ART. 12 Sono organi della Confraternita: A. Il Consiglio Direttivo; B. L’assemblea dei Confratelli. IL COSIGLIO DIRETTIVO Il Consiglio Direttivo è COMPOSTO: dal Priore , detto anche superiore o Presidente; da due Consiglieri; dal Segretario; dal Cassiere. Il Consiglio Direttivo nelle sue funzioni: DECIDE l’accettazione dei richiedenti e ratifica gli atti di espulsione dei membri; DELIBERA l’esonero del Confratello dagli obblighi delle processioni e dalla partecipazione alle esequie; NOMINA il Maestro dei Novizi, e i cerimonieri. L’ASSEMBLEA DEI CONFRATELLI ART. 13 L’assemblea è costituita dall’insieme di tutti gli iscritti che abbiano adempiuto al periodo di Noviziato e alla professione. Essa ha poteri alla vita della Confraternita, a norma dei cc.119 e 315 del C.D.C. e del presente statuto Diocesano. All’assemblea compete di: approvare il bilancio consuntivo e preventivo annuale; approvare il regolamento interno del Sodalizio; stabilire i benefici spirituali e materiali in favore degli iscritti. MODALITA’ DELLE ELEZIONI ART. 14 LA DATA delle elezioni è fissata dal Consiglio uscente. Sentito il parere del Padre Spirituale, il quale dovrà presiedere l’Assemblea elettiva; la data delle operazioni di voto non potrà essere variata senza il consenso del Padre Spirituale. ART. 15 Alle votazioni POSSONO PARTECIPARE i confratelli e consorelle che siano in regola verso l’amministrazione e non siano incorsi in provvedimenti disciplinari, previsti dallo statuto e adottati dall’Ordinario. NON POSSONO essere eletti i Confratelli Giubilati. I candidati devono avere COMPIUTO LA PROFESSIONE nella Confraternita da almeno un anno. Coloro che risulteranno designati dall’assemblea in un PRIMO ELENCO di sei nomi, oltre a possedere i requisiti di eleggibilità non dovranno trovarsi in situazioni irregolari, secondo quanto previsto dall’art. 11 del presente regolamento. I sei Confratelli, PRIMA DELLA SECONDA TORNATA ELETTORALE, dovranno presentare come alla delibera di assemblea: ATTO SOSTITUTIVO DI NOTORIETÀ in cui venga dichiarato di: essere cittadino italiano di buona condotta morale e civile; non avere alcun carico giudiziario pendente; non essere stato perseguitato penalmente. Il NIHIL OBSTAT rilasciato dal Parroco di appartenenza che abitualmente si frequenta, in cui venga certificato che l’interessato viva in specchiata moralità, nonché di esemplare comportamento di vita cristiana. LE SUCCESSIVE ELEZIONI si svolgeranno secondo le regole, i modi ed i tempi fissati dalle norme del presente regolamento. ART. 16 L’elenco degli AVENTI DIRITTO AL VOTO è predisposto e presentato al Priore prima dell’inizio delle elezioni ed è ESPOSTO NELLA SEDE DELLE VOTAZIONI. Fra gli elettori il Priore uscente, sentito PAG. 9 REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA il Padre Spirituale e l’assemblea, nomina il Collegio Elettorale che sarà assistito dal Segretario nelle operazioni di voto. ART. 17 Il voto è espresso su scheda ed è esclusa ogni altra forma, anche quella per acclamazione. Il voto è segreto, libero, incondizionato; non è ammesso il voto per delega, né per corrispondenza. Gli analfabeti o gli impossibilitati a scrivere per ragioni fisiche possono chiedere un aiuto solo al Padre Spirituale. ART. 18 Il Priore e il Cassiere non debbono avere stretti vincoli di parentela. L’elezione del membro del Consiglio avviene su una lista comune, preparata dal Consiglio uscente. Ogni votanti esprime due preferenze, segnando una crocetta a lato del nominativo Prescelto. ART. 19 Viene eletto Priore il confratello maggiormente suffragato e, in ordine decrescente, i consiglieri. A parità di voto, prevale il più anziano per iscrizione nella Confraternita, il più anziano di età in caso di parità d’iscrizione. ART. 20 Nel caso che un componente del Consiglio Direttivo venga meno in maniera definitiva, subentrerà chi lo segue nella graduatoria delle precedenti elezioni cosi che divenga secondo Consigliere il primo dei non eletti, col proseguimento dell’incarico fino al compimento del triennio in corso. ART. 21 Il Priore, nella seduta di insediamento, procede alla Confraternita ed alla ELEZIONE DEL DESIGNAZIONE DEL SEGRETARIO della CASSIERE. Il Segretario viene nominato dal Priore, sentita l’Assemblea validamente riunita, nonché il parere del Padre Spirituale; il Cassiere invece, viene eletto con regolare votazione di tutta l’Assemblea. VIENE NOMINATO CASSIERE colui che ha ricevuti più voti fra tutti i Candidati, esprimendo il voto mediante una crocetta al lato del nome preferito, in apposita lista di Candidati. Per entrambe le nomine si procede all’adozione di apposite deliberazioni da sottoporre alla Superiore Autorità Diocesana. È’ VIETATO il cumulo degli incarichi nella stessa persona. ART. 22 Tutti gli eletti debbono essere confermati dall’Ordinario Diocesano, a norme del canone 317,1 e dallo stesso possono essere dimessi ai sensi del successivo canone 318,2. Le cariche conferite durano tre anni e sono esercitate a titolo volontario e gratuito. Il presente regolamento prevede la rielezione del Consiglio Direttivo per un solo triennio consecutivo, tranne casi particolari da sottoporre all’Ordinario. Le nuove elezioni devono essere indette dal Consiglio uscente, entro due mesi dalla sua scadenza. GLI UFFICIALI DI AMMINISTRAZIONE ART. 23 Tutti coloro che ricoprono incarichi di responsabilità prendono il nome di Ufficiali della Confraternita. Gli Ufficiali si distinguono in Ufficiali Maggiori e Minori. GLI UFFICIALI MAGGIORI IL PRIORE Il Priore è il moderatore della Confraternita, ai sensi del canone 318. Pertanto, egli: 1. Ha la legale rappresentanza della Confraternita; 2. Convoca il Consiglio Direttivo e l’Assemblea e ne presiede le riunioni sia ordinari che straordinarie, con accezione delle Assemblee per il rinnovo dell’amministrazione, fissandone l’ordine del giorno; 3. Coordina le attività della Confraternita curando il perseguimento dei fini istituzionali; 4. Accerta il diritto degli associati a partecipare alle elezioni sia in maniera attiva che passiva; 5. Mantiene i rapporti formali con l’Ordinario Diocesano; 6. Accoglie le domande d’iscrizione, firma l’accettazione dei soci dandone comunicazione agli interessati; 7. Adotta i provvedimenti disciplinari previsti dalla regola della Confraternita informandone gli interessati nei modi e termini previsti; REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 11 8. Presenta all’approvazione dell’assemblea i bilanci in forma preventivi e consuntiva, precedentemente approvati dal Consiglio Direttivo entro il mese di febbraio, sottoponendoli alla convalida dell’Ufficio di Curia, insieme al verbale di approvazione dell’assemblea, entro il mese successivo (marzo) norma del canone 319 C.D.C.; 9. Firma i mandati di incasso e quelli di pagamento unitamente al cassiere; 10. E’autorizzato ad intervenire nella stipula dei contratti, nel corso dell’amministrazione ordinaria, a firma congiunta con il segretario, sentito il Consiglio Direttivo. 11. Per gli atti straordinaria amministrazione, il Priore, ricevuto regolare mandato dal Consiglio Direttivo e dalla Assemblea, deve informare l’Ufficio di Curia e munirsi della debita autorizzazione. ART. 24 Di tutti gli ATTI per i quali è prevista L’AUTORIZZAZIONE DELL’ORDINARIO DIOCESANO, se compiuti senza di essa, il Priore ne risponde in proprio conto e danno. Nel caso di organizzazione di feste esterne, civile e religiose, in onore del Santo Titolare o altre ricorrenze, il Priore assume la responsabilità della osservanza delle vigenti norme ecclesiastiche e civili in materia, in particolare quelle della Conferenza Episcopale Campana. I CONSIGLIERI ART. 25 I Consiglieri sostituiscono, in ordine di precedenza tra loro, per elezione, il Priore assente o impedito, rispondendo del loro operato al Padre Spirituale, al Priore, al Consiglio Direttivo ed all’Assemblea dei Confratelli. Essi collaborano con il Padre Spirituale e col Priore nella buona conduzione spirituale e materiale della Confraternita, nello spirito della collegialità e della ricerca del bene religioso e morale dei Confratelli tutti. GLI UFFICIALI MINORI ART. 26 Sono Ufficiali Minori quei Confratelli che ricoprono le seguenti cariche: A. Il Segretario B. Il Cassiere IL SEGRETARIO ART. 27 Il Segretario dev’essere persona competente nelle sue mansioni, preferendosi persona con specifica praticità nelle attività amministrative e contabilità, purché onesto e di sicura vita cristiana. Per tali specifiche qualità, egli può anche non essere componente della Confraternita. Se il Segretario NON È MEMBRO della Confraternita: Non ha diritto al voto nell’Assemblea; Non ha diritto al voto nel Consiglio Direttivo; Non ha diritto a compenso, essendo il suo lavoro svolto come volontariato. Il Segretario, eletto dal Consiglio Direttivo al suo primo insediamento, collabora con esso e partecipa alle sue riunioni, senza diritto al voto. La delibera di nomina dev’essere espressamente confermata dall’Ordinario Diocesano, dal quale per giusto motivo può essere anche dimesso (cc.317 e 318). Per la nomina del Segretario il limite dei due trienni non è vincolanti. SONO COMPITI DEL SEGRETARIO: Verbalizzare le riunioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea; Coadiuvare a verificare il numero legale per la validità delle riunioni, mediante appello nominale; Dare lettura del verbale precedente per l’approvazione; Registrare le assenze dei soci nelle riunioni, negli incontro di catechesi, nelle processioni o nelle esequie dei Confratelli, riferendo al Consiglio Direttivo le eventuali mancanze; Compilare l’elenco degli aventi diritto al voto; Curare ogni tipo di corrispondenza; REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 13 Ordinare, aggiornare e custodire l’archivio della Confraternita; Redigere l’inventario dei beni mobili ed immobili e, a parte, degli arredi e suppellettili sacri, se ci sono. ART. 28/A Il Segretario controfirma tutti gli atti del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea. La sua firma fa fede circa la legittimità degli atti nonché l’osservanza delle norme vigenti, canoniche e civili. Per eventuali inadempienze ne risponde in proprio alla Superiore Autorità Ecclesiastica, al Consiglio Direttivo, nonché all’Autorità Civile competente in materia. ART. 28/B Entro quindici giorni dall’approvazione, il Segretario trasmetterà alla Curia ( Ufficio Diocesano Confraternite ) copia del verbale dell’Assemblea o di quegli atti per cui sono previste le necessarie approvazioni dell’Ordinario. Nel redigere l’inventario e nell’aggiornarlo annualmente farà la descrizione di ciascun bene, indicandone il valore, la provenienza, gli oneri inerenti e quanto può essere utile all’individuazione esatta di esso, sia che si tratti di bene mobile ed immobile. Il Segretario sarà sollecito nell’evadere la corrispondenza, particolarmente con gli Uffici di Curia. Nella cura dell’archivio, non consentirà ad alcuno di portare fuori sede qualsiasi documento; cercherà anzi, di recuperare quelli che dovessero trovarsi presso terzi. Terrà continuamente aggiornato il registro degli Associati, annotando la data di accettazione, il periodo di noviziato, le assenze con specificazione degli obblighi adempiuti ed eventuali provvedimenti disciplinari a carico e la giubilazione. ART. 28/C Il segretario, d’intesa con il Consiglio Direttivo e con il Cassiere, verificherà periodicamente la tenuta della contabilità generale e la situazione della cassa. IL CASSIERE ART. 29 Il Cassiere viene eletto, dall’Assemblea fra i vari nomi proposti dal Consiglio Direttivo e partecipa alle riunione dello stesso. SONO COMPITI SPECIFICI DEL CASSIERE: Provvedere alle riscossioni ed ai pagamenti; Custodire i registri di cassa, i bollettari e la relativa documentazione; Aggiornare l’elenco dei morosi dandone notizia al Consiglio Direttivo; Redigere e predisporre i bilanci consuntivi e preventivi. ART. 30 Ogni operazione finanziaria dev’essere registrata in ordine cronologico, con numero progressivo nel registro di contabilità. Gli incassi debbono farsi mediante l’uso dei bollettari formati da “madre e figlia”, rilasciando ricevuta a firma congiunta del Cassiere e del Superiore. Parimenti vanno compilati i mandati di pagamento emessi a firma congiunta del Cassiere e del Priore. Ogni spesa dev’essere documentata dalla relativa pezza contabile, già quietanzata. ART. 31 Per le spese correnti ed abituali il Cassiere disporrà di una somma liquida, stabilita dal Consiglio Direttivo. Le somme in esubero, verranno depositate su libretto bancario, intestato alla Confraternita. Per le necessità di gestione, i prelievi saranno effettuati congiuntamente dal Priore e dal cassiere. Il Cassiere si farà carico di versare annualmente all’Ufficio di Curia un contributo stabilito periodicamente dall’Ordinario Diocesano. Notificherà semestralmente al Consiglio Direttivo, d’intesa con il Segretario, l’elenco dei Confratelli morosi, indicando gli anni di morosità per ciascuno. Per le spese effettuate senza autorizzazione o copertura giustificativa, il Cassiere risponde in proprio, in tutte le sedi competenti. PAG. 15 REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA LA FORMAZIONE RELIGIOSA IL PADRE SPIRITUALE ART. 32 Il Padre Spirituale è nominato direttamente dall’Ordinario Diocesano (canone 317, $1.) Può essere lo stesso Parroco o Rettore della chiesa ove ha sede la Confraternita. Nella Confraternita, il Padre Spirituale rappresenta l’Autorità Ecclesiastica ed è il segno dell’unità per la Confraternita. EGLI PERCIÒ, HA IL DIRITTO/DOVERE DI: essere a conoscenza degli argomenti da trattare da parte del Consiglio Direttivo; esprimere il suo voto per l’ammissione dei Novizi alla professione; porre il visto sulle liste presentate all’Ordinario, sulle delibere legittimamente; adottate, sulle relazioni al bilancio sia consuntivo che preventivo, sugli inventari. PER QUALSIASI DELIBERA CHE MANCHI DEL VISTO DEL VALIDITÀ, se non interviene PADRE SPIRITUALE È DA RITENERSI PRIVA DI una speciale deroga dell’ordinario Diocesano. ART. 33 È COMPITO DEL PADRE SPIRITUALE: A. Svolgere un corso di catechesi annuale specifica per i Confratelli; B. Presiedere gli incontri formativi dei Novizi; C. Dettare un pensiero religioso nel corso delle riunione della Confraternita; E. Educare i componenti della Confraternita alla preghiera personale e sopratutto comunitaria, promuovendo, in particolari soggetti, la formazione al servizio liturgico; F. Indirizzare i Confratelli alla testimonianza della carità, nelle forme adeguate ai tempi e luoghi; G. Curare gli adempimenti dei suffragi per i Confratelli defunti e dei delegati della Confraternita; H. Vigilare che il registro delle presenze alle riunioni venga costantemente aggiornato. ART. 34 Il Padre Spirituale deve considerare suo grande dovere la catechesi ai confratelli ed ai Novizi, senza ritenersi dispensato se non per gravi motivi. Curerà il dignitoso svolgimento delle celebrazioni liturgiche, guidando all’esercizio dei ministeri laicali i Confratelli, al fine di una loro partecipazione consapevole, attiva e fruttuosa ai riti sacri. Formerà i Confratelli alla partecipazione negli organismi ecclesiali o civili, impegnati nel servizio dell’uomo ed al soddisfacimento dei suoi bisogni, spirituali e materiali, con l’attenzione del buon samaritano verso il prossimo. ART. 35 Il Padre Spirituale è responsabile, insieme al Priore, dei festeggiamenti civili e religiosi, organizzati dalla Congrega in onore del Santo titolare o per altre ricorrenze, per quanto riguarda il loro svolgimento in conformità alle vigenti disposizioni dell’Ordinario Diocesano. Egli, perciò, si rifiuterà di avallare programmi che non siano rispettosi delle norme, vigilerà sull’osservanza di queste e differirà all’ufficio Diocesano per le Confraternite, coloro che si renderanno colpevoli della loro violazione. I Confratelli e le Consorelle, devono portare rispetto ed obbedienza al Padre Spirituale. Chiunque dovesse arrecargli offesa, verrà punito dal delegato Arcivescovile secondo la gravità della colpa, non esclusa L’IMMEDIATA ESPULSIONE dalla Congrega e la perdita di tutti i diritti acquisiti per sé e per la sua famiglia. REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 17 IL MAESTRO DEI NOVIZI E IL CERIMONIERE ART. 36 Il Maestro dei Novizi è nominato dal Consiglio Direttivo, sentito il parere del Padre Spirituale. E’ il primo collaboratore del Padre Spirituale nella formazione religiosa e liturgica dei Confratelli. E’ COMPITO DEL MAESTRO DEI NOVIZI: A. Ravvivare nei Confratelli la devozione del proprio Santo titolare. B. Invogliarli alla preghiera, sia personale che comunitaria, ad una vita Spirituale intensa, mediante un’assidua frequentazione dei sacramenti della riconciliazione e dell’Eucaristia, particolarmente nei giorni festivi; C. Esortare i Novizi a non disertare gli incontri formativi durante il periodo di formazione; D. Fare in modo, con discrezione, di conoscere i comportamenti morali in privato ed in pubblico dei Novizi; E. Inculcare l’amore per la liturgia a tutti i membri della Confraternita, anche attraverso la preghiera della Chiesa: “Liturgia delle Ore”. ART. 37 Il Cerimoniere viene nominato dal Consiglio Direttivo, con il consenso del Padre Spirituale. Egli deve distinguersi per l’assiduità alle sacri funzioni nonché per l’impegno dello svolgimento delle medesime. Il Cerimoniere collabora col Maestro dei Novizi e con il Padre Spirituale nel servizio liturgico, durante lo svolgimento delle processioni e nelle cerimonie delle esequie dei Confratelli. Infine, ha cura degli “arredi Sacri” della stessa Confraternita, comunicando gli eventuali stati di deterioramento al Padre Spirituale, nonché al Priore. ELENCO GENERALE E SUDDIVISIONE DEGLI ISCRITTI ALLA CONFRATERNITA DEL SACRO CUORE CONFRATELLI FONDATORI - “CATEGORIA A” Antonio De Maio Elvira Di Massimo Antonio Mingione Guglielmo De Pari Enrico Gagliardi Giovanni Federico Ernesto Erba Sandra Giaquinto Eugenio Turino Vincenza Fiorentino SOCI AGGREGATI - “CATEGORIA A” Angelina Sario Maria Grazia Bavone Antonietta Cappiello Patrizia Lanzi Giulia Pesante Vincenza Guarino Attualmente la Signora Annamaria Affinito e Maria Immacolata Martello, non intendono far parte della Confraternita del Sacro Cuore. (n.t.) I Soci fondatori e i Soci Aggregati che lo desiderano possono effettuare liberamente il passaggio alla nuova tipologia di contratto, previo avviso con il Parroco. CONFRATELLI FONDATORI - “CATEGORIA B” Ernesto De Luca SOCI AGGREGATI - “CATEGORIA B” Anna Salerno Grazia Ricciardi Anna Bellone Concetta Fiorentino Antonietta Di Cecio Rosa De Luca Filomena Lagnese REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 19 CONFRATELLI - “CATEGORIA C” Antonietta Fusco Pia Malacarne Antonio Bellone Rita Cardenuto Edi Merlin Vincenza Malacarne Liguria Sgueglia SOCI AGGREGATI - “CATEGORIA C” Alfredo Porpora Franco del Prete CONFRATELLI - “CATEGORIA D” Confratelli che non intendono redigere il contratto con la Ditta Ricciardi Consiglia Colella Linda D’Aquino Filomena Caggiano SOCI AGGREGATI - “CATEGORIA D” Soci che non intendono redigere il contratto con la Ditta Ricciardi Angelo Vinciguerra SOCI“AGGIUNTI” I soci che intendono avere i medesimi diritti dei soci aggregati, ma sono privi di membri all’interno della Confraternita, possono chiedere di essere inseriti nella categoria “aggiunti”. Ovviamente non sono da considerarsi Confratelli, ma possono godere solo dei diritti dei Soci. Egiziaca Crisci Vincenzo Guarino Lucia Di Bernardo In data 26 novembre ’13 accogliamo la socia “Aggiunta” Egiziaca Crisci. Per suo desiderio ha effettuato l’intero pagamento, richiedendo per il giorno del trapasso una bara raffigurante l’ultima cena. Si procederà a tempo debito alla piena attualizzazione del contratto stipulato. In data 17 febbraio’14 accogliamo i soci “Aggiunti” Vincenzo Guarino e Lucia Di Bernardo (coniugi) CONVENZIONE PRIVATA CON LA DITTA RICCIARDI L’anno 2013 addì 1 gennaio in Capua, la ditta Ricciardi e il legale rappresentante della Confraternita Sacro Cuore, con sede in Capua, presso la Parrocchia Sacro Cuore, stipulano la seguente convenzione privata nell’ambito comunale. Prima tipologia per la “CATEGORIA A” A favore della prima Categoria sarà fornito: una cassa di legno di tipo pino definita PR; cassa di zinco e relativa saldatura nel territorio comunale; imbottitura e guanciale di tipo economico; auto funebre Mercedes tg. CE CC900VJ; porta manifesti, tavolino per firme e croce; denuncia di morte; decreto di tumulazione con relativi diritti sanitari e valori bollati; tumulazione in loculo (escluso costi aggiuntivi). La somma liberamente pattuita per la prima tipologia è di euro 1.300/00 Seconda tipologia per la “CATEGORIA B – C E SOCI AGGIUNTI” A favore della seconda Categoria sarà fornito: una cassa di legno di tipo pino definita PR; cassa di zinco e relativa saldatura nel territorio comunale; imbottitura e guanciale di tipo economico; valvola depuratore; auto funebre Mercedes tg. CE CC900VJ; personale qualificato (necrofori) per trasporto salma; porta manifesti, tavolino per firme e croce; n. 25 manifesti lutto con relativi diritti di affissione ed attacchino; REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 21 denuncia di morte; decreto di tumulazione con relativi diritti sanitari e valori bollati; tumulazione in loculo (escluso costi aggiuntivi). La somma liberamente pattuita per la seconda tipologia è di euro 1.750/00 TUTTO CIÒ NON COMPRESO NELLA DEFINIZIONE DEI SERVIZI ESPOSTI SI INTENDE A CARICO DEI FAMILIARI O DI CHI NE FA RICHIESTA. Al momento del decesso di un Confratello, il Priore o un suo delegato (l’Economo), ha l’obbligo di informare tempestivamente la O.F. Ricciardi La “CATEGORIA D” Non prevede nessun contratto con la Ditta Ricciardi. Allegato 1 OGGETTO: Riscontro economico della Confraternita Sacro Cuore. In data 21 maggio 2014 presso i locali parrocchiali, si sono riuniti in assemblea Confratelli e Soci fondatori. Sono presenti: il Priore, il Padre Spirituale, il Consiglio Direttivo, l’Economo, i Confratelli e Soci fondatori. Don Raffaele, dopo un riscontro attento durato due anni, presenta il quadro economico della Confraternita. Ricevuto il libretto della Confraternita, riscontrato il numero dei fondatori (confratelli e soci), stipulato per iscritto il contratto con la ditta Ricciardi, si comunica quanto segue: 1) La Confraternita del Sacro Cuore si compone di numero 25 persone, suddivisi tra Confratelli e Soci fondatori. 2) In cassa si registra la somma di euro 10.200/00 3) Il contratto (base “A”) stipulato con la Ditta Ricciardi per ogni confratello e socio fondatore, è pari alla somma di euro 1.300/00 Pertanto si necessita, obbligatoriamente, integrare il disavanzo pari a persona di euro 960/00. Don Raffaele per favorire a tutti l’integrazione propone: REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 23 4) Pagamento mensile di euro 20/00 a persona per quattro anni, dal 1 luglio 2014. 5) La quota deve essere versata, esclusivamente in parrocchia, entro i primi due lunedì di ogni mese, all’Economo, prelevando relativa ricevuta. 6) Chi desidera saldare suddetta somma in tempo breve, deve rivolgersi direttamente a don Raffaele. 7) Chi è impossibilitato a pagare suddetta somma pro-capite, deve rivolgersi a don Raffaele per stabilire una modalità personale di pagamento. 8) In caso di mancato pagamento, per morte improvvisa, la famiglia del defunto confratello/socio, dovrà saldare la differenza per le spese del funerale. I confratelli e soci unanimi, approvano. Il Priore Edi Merlin Il Consiglio Direttivo Guglielmo De Pari & Antonio Bellone L’Economo Enrico Gagliardi La Segretaria Filomena Caggiano Il Padre Spirituale Don Raffaele D’Agosto Anno Libretto del Confratello gen feb mar apr mag giu lug ago set 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 Le quote vanno versate esclusivamente all’Economo, il Mercoledì e Venerdì, dalle ore 16.30 alle ore 18.00 ott nov dic REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA Annotazioni … … PAG. 25 REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA PAG. 27