Sicurezza del lavoro marittimo e portuale
C.F.(CP) Alberto Maria PIETROCOLA
NORMATIVA
ANALISI RISCHIO
SOI VENEZIA
MARITTIMI
AGENZIE
MARITTIME
SPEDIZIONIERI
MANUTENZIONI
ORGANI DI
PORTO
VIGILANZA
AUTO
TRASPORTATORI
POLIZIA
LAVORATORI
PORTUALI
VSITATORI
PASSSEGGERI
NORMATIVA
Decreto
legislativo 81/09
Decreto
legislativo 271/99
Decreto
legislativo 272/99
Art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 81/2008 : con decreti
da emanare entro cinquantacinque mesi dalla data
di entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2008, si
provvede a dettare le disposizioni necessarie a
consentire il coordinamento con la disciplina
recata dal d.lgs. n. 81/2008 alla normativa relativa
alle attività lavorative a bordo delle navi, di cui al
d.lgs. 27 luglio 1999, n. 271, e in ambito portuale,
di cui al d.lgs. n. 272/1999.
Fino alla scadenza del termine di cui al comma 2, sono
fatte salve le disposizioni attuative dell'articolo 1, comma
2, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626,
nonché le disposizioni di cui al decreto legislativo 27
luglio 1999, n. 271, al decreto legislativo 27 luglio 1999,
n. 272, al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 298, e le
disposizioni tecniche del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, e
del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164, richiamate dalla legge
26 aprile 1974, n. 191, e dai relativi decreti di attuazione.
Ambito Portuale
D.LGS 81/2008
TESTO UNICO SULLA
SICUREZZA
D.LGS 272/1999
NORMATIVA SULLA
SICUREZZA
NELL’ESPLETAMENTO
DI OPERAZIONI E
SERVIZI PORTUALI
LEGGE 84/1994
RIORDINO DELLA
LEGISLAZIONE IN
MATERIA PORTUALE
PORTO
D.LGS 271/1999
NORMATIVA SULLA
SICUREZZA A BORDO
DM 293/2001
CONTROLLO DEI
PERICOLI DI
INCIDENTI
RILEVANTI
CONNESSI CON
DETERMINATE
SOSTANZE
PERICOLOSE
ANALISI RISCHIO
Filosofia
Necessità di un approccio globale al benessere
sul lavoro.
Non è sufficiente intervenire al solo fine di
ridurre il numero degli infortuni e delle malattie
professionali, ma è fondamentale anche
prevenire i cosiddetti rischi sociali, quali lo stress,
la depressione, l’ansia, le molestie nei luoghi di
lavoro, il mobbing e le discriminazioni.
Gli ambiti portuali ed interportuali evidenziano alti livelli di
rischio connessi alle molteplici attività svolte, tutte caratterizzate
da significativa pericolosità, rilevante frequenza infortunistica e/o
impatto per la salute.
SOGGETTI COINVOLTI
LAVORATORE PORTUALE
MARITTIMO IMBARCATO
LAVORATORI ESTERNI –
VISITATORI
MANUTENZIONI
ORGANI DI CONTROLLO POLIZIA
SORGENTI DI RISCHIO











CIRCOLAZIONE MEZZI
MOVIMENTAZIONE AEREA DEI CARICHI
TRASFERIMENTO MECCANICO DEI CARICHI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
CADUTE (a livello – dall’alto)
VIBRAZIONI / RUMORE
FUMI E POLVERI
INCENDIO / ESPLOSIONE
SOSTANZE e PREPARATI PERICOLOSI
INTERVENTI IN AMBIENTI CONFINATI
STRESS LAVORO CORRELATO
CIRCOLAZIONE DEI MEZZI
Problematica di difficile gestione, oltre che scarsamente considerata nelle
valutazioni del rischio, a causa di molteplici fattori fra cui:
• variabilità dei flussi e dei percorsi;
• interferenze prodotte da ditte esterne (manutentori, imprese di pulizie) o da
terzi (visitatori ecc.).
Possibili rischi:
 Investimento
 Danni alle cose / mezzi
Elementi critici di valutazione del rischio :
 le condizioni di visibilità e di illuminazione;
 caratteristiche dei percorsi in base al loro uso;
 stoccaggio, prelievo, trasferimento e trasbordo meccanizzato merci;
 entrate e uscite del personale, fornitori esterni e dei visitatori;
 norme comportamentali e procedure con conseguente formazione ed
informazione del personale e delle ditte esterne.
MOVIMENTAZIONE AEREA DEL CARICO
Operazioni svolte con apparecchi «destinati ad effettuare sollevamenti di carichi sospesi
tramite ganci o altri organo di presa quali in genere: gru a torre, a ponte, argani a
cavalletto, ecc..»
Macchine condotte da personale che deve essere specificatamente informato, formato
ed addestrato;
Il manovratore attento e scrupoloso che obbedisce alle norme e procedure operative
sono la migliore prevenzione verso possibili infortuni.
Elementi per la corretta gestione di queste macchine:
• Riparazione e manutenzione (manuale d’uso e manutenzione);
• Corretto uso (manuale d’uso e manutenzione);
• Gestione e documentazione dei controlli periodici (verbali di collaudo e installazione,
manuale d’uso e manutenzione)
• Identificazione (targa, certificato di conformità della macchina e degli accessori,
libretto di omologazione, manuale d’uso e manutenzione);
• Omologazione, verbali allegati di verifica, libretto di circolazione, registro di
controllo).
Trasferimento
meccanico dei carichi
Principali mezzi utilizzati
 Pedane e carrelli elevatori
 Trattorini
 Trans- pallet
Prevenzione
Macchine condotte da personale che deve
essere specificatamente informato, formato
ed addestrato
Il manovratore attento e scrupoloso che
obbedisce alle norme e procedure operative
sono la migliore prevenzione verso possibili
infortuni.
Aree dedicate per la manovra
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEL CARICO
Operazioni di trasporto o sostegno di un
carico (oggetto di peso > di 3 kg) effettuate
da uno o più lavoratori, che per le loro
caratteristiche o in conseguenza delle
condizioni
ergonomiche
sfavorevoli,
comportano rischi di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare
dorso-lombari.
portare - spostare
sollevare - deporre
spingere - tirare.
-
CADUTA
 CADUTA DALL’ALTO DI MEZZI DI TRASPORTO
 CADUTA IN PIANO SU SUPERFICI DI LAVORO E DI
TRANSITO
 CADUTA IN STIVA
 CADUTA A MARE
Riduzione del rischio
privilegiare i sistemi di protezione collettiva (parapetti, andatoie, reti
anticaduta);
consentire operazioni in postazioni sopraelevate prevedendo un vincolo di
«trattenuta» (caduta impedita);
CADUTA
VIBRAZIONI
In ambito portuale molte sono le operazioni che richiedono la
guida di mezzi di trasporto e/o di macchine semoventi che
comportano rischi di esposizione a vibrazioni prevalentemente
trasmesse a tutto il corpo.
Assumono particolare significato sia la durata che l’intensità
dell’esposizione.
Prevenzione:
-Uso dpi
-Rispetto tempi di esposizione
-Formazione e informazione del lavoratore
-Sorveglianza sanitaria (dove prevista)
RUMORE
Possibilità di esposizioni a rumori elevati
prodotti da:
 Motori (trattori, autotreni, propulsori )
 Grandi generatori
 Transiti viari:
 Lavori in corso
Rumore
Prevenzione e protezione:
 Sorveglianza sanitaria (in relazione al livello di esposizione )
 Personale specificamente informato e formato sui rischi;
 Dotazione di DPI otoprotettori;
 Rispetto limiti temporali di esposizione.
Verifiche effettuate attraverso rilevi strumentali.
FUMO E
POLVERI
RISCHI PER LA SICUREZZA
 INCENDIO – ESPLOSIONE
 PROBLEMI PER LA CIRCOLAZIONE
 AMBIENTI CONFINATI
 SITUAZIONI DI DISAGIO (ODORE)
RISCHI PER LA SALUTE
 MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO
 IRRITANTI OCULARI
FUMO E
POLVERI
Prevenzione e protezione:




Attrezzature idonee (scarico per aspirazione)
Personale specificamente informato e formato sui rischi;
Dotazione di DPI
Sorveglianza sanitaria (in relazione al livello di esposizione )
INCENDIO ESPLOSIONE
In ambito portuale, sia a terra che a
bordo, il rischio di incendio ed
esplosione
attribuibile
principalmente alla presenza di
gas/vapori infiammabili che può
derivare dall'evaporazione di liquidi
infiammabili, quale sottoprodotto di
reazioni chimiche, dovuto ad
atmosfere arricchite di ossigeno o a
concentrati di polveri combustibili.
INCENDIO
ESPLOSIONE
Misure di prevenzione
• aree di stoccaggio
destinate a merci e/o
sostanze pericolose
dotate di sistemi di
contenimento di
eventuali spandimenti;
• predisposizione di apparecchiature di rilevazione di
esplosività e di eventuali fughe di gas.
• aree di stoccaggio (depositi container) organizzate in modo da
garantire uno spazio sufficiente per consentire l’azione dei
mezzi di pronto intervento;
• Idonei presidi antincendio
SOSTANZE E PREPARATI
PERICOLOSI
la movimentazione di merci pericolose , in ambito portuale,
è un’attività abituale, con movimentazione di quantità anche
molto rilevanti.
Sono pertanto necessarie misure di sicurezza dedicate:
• alla tutela dei lavoratori;
• alla tutela della popolazione e dell’ambiente (rischio di
incidente rilevante);
• alla sicurezza della circolazione (stradale, ferroviaria,
marittima, aerea).
Misure di prevenzione
- Rispetto normativa specifica in materia
- Formazione del personale
- Segnaletica
PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA MOVIMENTAZIONE
Le Merci pericolose liquide/gassose alla rinfusa:
 il mantenimento delle condizioni di non esplosività delle cisterne della nave;
 la tenuta delle linee di carico/scarico (pressione e perdite di liquido );
 l’efficacia e la regolarità dell’intesa fra il personale di terra/bordo;
Le merci pericolose solide alla rinfusa:
 la verifica preventiva ed il mantenimento dell’agibilità delle stive durante la sosta in banchina;
 la regolarità dello scarico/carico adeguata alla stabilità della nave;
 l’efficacia e la regolarità dell’intesa fra il personale di terra/bordo.
Le merci pericolose in colli:

l’integrità della tenuta dei colli stessi prima della loro movimentazione;

l’integrità dei colli durante la movimentazione degli stessi;

l’efficienza dei mezzi di sollevamento dei colli.
INTERVENTI IN AMBIENTI CONFINATI
In particolare l’ambiente nave è un luogo di lavoro in cui possono verificarsi situazioni
assimilabili e/o definibili quali interventi in ambienti confinati
Rischi:
Data la particolare criticità particolare attenzione deve essere data alla verifica di bassi
livelli di ossigeno o alla presenza di atmosfere nocive negli spazi ristretti (cisterne,
serbatoi, container, silos):
Prevenzione
Individuazione delle sorgenti di rischio / pericolo, analisi e valutazione del rischio
Interazione tra nave e terra /scambio informazioni
Requisiti per svolgere attività in un ambiente confinato :
• personale specificamente formato e addestrato (corso teorico-pratico)
• verifica preventiva della salubrità dei luoghi;
• uso di idoneo abbigliamento, equipaggiamento e DPI;
• sorveglianza continua all’esterno;
• autorizzazione all’ingresso.
STRESS DA LAVORO CORRELATO
« condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica,
psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono
in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro »
Ricadute sulla salute
 Patologie psichiatriche:ansia,depressione
 Disturbi muscolo-scheletrici
 Patologie cardiovascolari (ipertensione arteriosa, disturbi di
circolo cardiaci e cerebrali)
 Malattie infiammatorie croniche intestinali
 Immunodepressione (maggiore suscettibilità alle malattie
infettive e neoplastiche)
 Dipendenze (fumo,alcol,droghe)
STRESS DA LAVORO CORRELATO
I fattori di rischio possono essere legati a:
CONTESTO DEL LAVORO
 Cultura organizzativa
 Ruolo nell’organizzazione
 Sviluppo di carriera
 Autonomia decisionale/controllo
 Relazioni interpersonali sul lavoro
 Interfaccia famiglia/lavoro
 Ambiente di lavoro e attrezzature
CONTENUTO DEL LAVORO
 Pianificazione dei compiti
 Carico/ritmi di lavoro
 Orari di lavoro
SOI VENEZIA
Sistema operativo integrato
(SOI)
22.02.2008
“le
Amministrazioni aventi funzioni di indirizzo,
prevenzione e vigilanza (ASL, A.P., Capitaneria di Porto,
DPL, INAIL, INPS, ISPESL e VVF), nell’ambito di
applicazione del presente protocollo, si costituiscono in
coordinamento denominato SOI (Sistema Operativo
Integrato Sicurezza Porto di Venezia) nel rispetto delle
specifiche competenze e responsabilità previste dalle
normative vigenti. Il coordinamento dovrà essere affidato
all’ASL.
Sistema operativo integrato
(SOI)
22.02.2008
Il tavolo di lavoro è allargato ai rappresentanti dei RSPP e
RLS del porto con i quali vengono valutate le proposte e le
problematiche esposte e si definiscono priorità e piani
d’azione per il miglioramento della prevenzione in ambito
portuale.
OBBIETTIVI RAGGIUNTI
 Consolidamento del rapporto di conoscenza reciproca tra i
diversi soggetti operanti in ambito portuale con la condivisione
delle informazioni sui principali problemi presenti sul campo.
 Raccogliere le istanze di tutti gli interessati, definire piani
annuali d’azione e priorità.
 Proposte operative che recepiscono le migliori misure di
prevenzione tecnicamente fattibili
 Condivisione delle proposte d’azione per passare ad una fase di
sperimentazione sul campo per verificarne la fattibilità.
 Ampia informazione della utilità/necessità di introdurre le
misure di tutela sperimentate per accrescere la salute e sicurezza
sul lavoro.
OBBIETTIVI RAGGIUNTI
Campagna di prevenzione e vigilanza per
assistere le aziende nell’implementazione
delle innovazioni.
Di particolare rilevanza è stato il
contributo attivo e sostanziale dei RSPP e
RLS di sito nell’individuare problemi e
prospettare soluzioni in condivisione con
gli Enti di vigilanza, cosicché le riunioni
del SOI hanno assunto, per certi aspetti, il
valore e l’utilità di “riunioni periodiche
della prevenzione del sito portuale” in
ideale continuità con le riunioni aziendali
ex D. Lgs. 81.
SOI – INZIATIVE - ATTIVITÀ
ACCESSO IN STIVA PER SCARICO RINFUSE PERICOLOSE O
POTENZIALMENTE PERICOLOSE
(Ordinanza APV 342 del 21.12.10 “Disciplina relativa a formulazione e gestione
del permesso di lavoro per l’accesso in spazi confinati a bordo nave)
SOI
INZIATIVE - ATTIVITÀ
Prevenzione nelle attività di carico/scarico e movimentazione
merci polverulente in ambito portuale - Indagine ambientale con
ARPAV su polveri aero-disperse
Sistemi di gestione della salute e sicurezza al lavoro SGSSL
Prevenzione e vigilanza sui dispositivi di protezione individuali a
bordo nave e in banchina
Controlli di verifica sul rispetto di orari, turni di lavoro e norme
contrattuali
Campagna di vigilanza sulla manutenzione mezzi operativi
Alcol e lavoro
Nuovi progetti in corso
 Progetto “accesso in stiva con uso attrezzature di sollevamento”
 Progetto “Prevenzione dei rischi lavorativi nel settore della
movimentazione delle merci”
 Progetto “Percezione del rischio nei lavoratori del porto di
Venezia”
Scarica

Alberto Maria Pietrocola