RIUNIONE STRAORDINARIA
IN P A D O V A
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Anche io operavo incidendo le galle giovani e t u t t o r a chiuse,
e t r a s p o r t a n d o o dei pezzetti di tessuto profondo ricco di micelio
nei substrati culturali: soltanto che il mio micelio è stato quasi
sempre sterile ed h a sempre finito col decomporsi, m e n t r e nel
caso del Neger h a fruttificato. Il fatto c h e le galle vuote e
seccate sui rami o s t e r n a t e al suolo h a n n o dei Phoma diversi
da quelli c h e vivono sulle a l t r e parti morte della pianta h a u n
valore relativo, e può acquistarne solo in relazione coi risultati
delle culture, p e r c h è ognun sa quanto i Phoma siano comuni in
n a t u r a sui r a m i ed i frutti secchi, e quanto la n a t u r a del substrato
influisca sulla loro forma. Nel caso del Capuaris la galla non
g i u n g e a seccare, poiché al momento delle antesi il fiore più o
meno bene si apre e l'ovario, c h e non viene quasi mai g r a v e m e n t e compromesso, si trasforma nel frutto; m e n t r e gli involucri
fiorali e gli stami avvizziscono, marciscono e si disgregano rapidamente.
Io h o riesaminato in questa occasione un mio vecchio libretto
di appunti riferentesi a quelle osservazioni e non vi ho t r o v a t o
alcun accennò a comparsa di Phoma nelle c u l t u r e od alla superficie delle spoglie fiorali raccolte in c a m p a g n a : bensì parecchie
annotazioni riferentisi a forme saprobiogene, quali un Mucor, il
comune Penicilliwn
glaucum,
u n AspergiUus
giallo-verdastro,
u n a Sterigmaiocystis
b r u n a : ed un Cladosporium
che io h o
per un momento sospettato di r a p p r e s e n t a r e una forma di fruttificazione del micelio della galla, in base ad u n a continuità
anatomica del micelio che o r a non oserei più sostenere; sia
p e r c h è diffìcile a comprovarsi in modo rigoroso ; sia p e r c h è
si t r a t t a v a , come io del resto h o c h i a r a m e n t e indicato (1. e ,
pag. 412), di un caso isolato; sia p e r c h è q u e s t ' a n n o nei numerosissimi fiori osservati non mi si è presentato affatto tale
reperto.
Ho voluto ora r i p r e n d e r e i tentativi, e grazie alla cortesia del
prof. Buscalioni e del suo aiuto dott. Muscatello ho potuto a v e r e
r i p e t u t a m e n t e del materiale fresco da Catania. Le difficoltà di
istituire delle culture p u r e con fette di tessuto della galla del
Cappero sono più g r a v i che per la Coronilla ed il
Sarothamnus;
poiché i suoi fiori teneri e succosi si alterano facilmente, si prestano male al trasporto, e si coprono di u n a multiforme vegetazione di muffe e di bacterii. T u t t a v i a io ne ho potuti a v e r e
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Anche io operavo incidendo le galle giovani e tuttora chiuse, e