MERCOLEDÌ 24 DICEMBRE 2014 ­ Anno 4 ­ Numero 10
Con Nicola Marini Presidente dell’Unione Artigiani tracciamo un bilancio del 2014, tra delusione per una politica
sorda alle richieste della categoria e l’invito a restare uniti cogliendo ogni opportunità associativa
Sotto l’albero? Lavoro e una politica “sana”
residente, da circa unanno sei alla
guida dell’Unione
nel corso di uno
dei mandati più critici della
storia associativa, considerata la crisi che stiamo vivendo. Quali sono le tue riflessioni?
Devo ammettere che il quadro
non è incoraggiante. A livello
locale (ma siamo lo specchio
dell’economia nazionale) dal
2008 abbiamo perso oltre 700
imprese artigiane, il 50% delle
quali legate al mondo dell'edilizia. Quelle ‘sopravvissute’ lottano ogni giorno contro una crisi che non ha precedenti per carenza di lavoro, crolli di
fatturato, difficoltà di accesso al
credito.
Quello che manca, oggi, è soprattutto la fiducia nel futuro.
La crisi ci presenta un conto salato anche sotto il profilo sociale. Sta facendo scomparire imprese storiche del territorio con
il loro patrimonio di competenze, conoscenze e mestieri. E di-
P
sgrega le nostre realtà a gestione familiare, che cerchiamo di
mantenere a galla perché l’artigiano fà della sua piccola impresa un progetto di vita e non
distinguetracapitaleimpiegato
e azionista.
Quali sono le difficoltà che
gli artigiani lamentano?
Sempre le stesse. A partire dalla pressione fiscale diretta e indiretta, che oggi sfiora il 70%.
E’ una tassazione folle a tutti i livelli: dallo stato centrale alle
amministrazioni locali. Viviamo
con il panico dell’F24; non capiamo più come e quando dobbiamo pagare e - chissà perché
-letassearrivanosempreafine
anno.
Anche la burocrazia, con provvedimenti confusi e a volte contraddittori ci tiene impegnati in
scartoffie inutili e ci costringe a
nominare responsabili per ogni
settore produttivo distogliendoci dallo scopo principale di
ogni impresa: il lavoro.
Tutto questo impedisce ogni
forma di ripresa e di crescita,
Buon Natale e felice anno nuovo!
La Presidenza, la
Segreteria Generale, la Giunta, il
Consiglio, i dipendenti e collaboratori augurano a tutti
un Buon Natale di
serenità e un Felice
Anno Nuovo all'insegna del successo.
Ricordiamo che gli
uffici dell'Unione
Artigiani resteranno chiusi, oltre che
nelle giornate festive, mercoledì 24 (mezza giornata) e
mercoledì 31 dicembre 2014, e venerdì 2 e lunedì 5 gennaio 2015.
Il Presidente Nicola Marini
impegnati come siamo a sopravvivere.
L’altra nota dolente riguarda la
domanda interna. I cittadini sono ormai disillusi anche rispetto
alle promesse del Governo e in
questo stato di preoccupazione
ovviamente non spendono,
quindi l’economia non riparte.
Qual’è il tuo rammarico più
grande rispetto a ciò che
non è stato fatto per le PMI?
La delusione più forte riguarda
il disinteresse e la miopia della
politica per la nostra categoria.
Non riusciamo a spiegarcelo,
perchénoirappresentiamoil94
% delle imprese italiane: un
potenziale enorme che non è
mai stato valorizzato. Con un
minimo di supporto e agevolazioni avremmo potuto garantire crescita e benessere con oltre il 52 % degli occupati. Invece siamo stati i più colpiti
oppure ignorati. Siamo anche
stanchi di sentirci dire che i lavoratori autonomi sono evasori
da punire sempre e comunque.
Non mi risulta che ci siano arti-
giani con società in paradisi fiscali e in un’Italia dove gli 80
euro che avrebbero dovuto rilanciare i consumi sono stati
prosciugati da fisco e banche e
i pensionati devono rovistare
nei cassonetti, i nostri sono
redditi bassi, ma ‘veri’, purtroppo…
Su cosa puntare, allora, per
ridaresperanzaallacategoria?
Nessuno ha la bacchetta magica, ma rispetto a ciò che è stato
fatto finora ci vuole un cambiamento di passo. Dobbiamo riscoprire valori e opportunità
che ci permettano di vedere risultati reali, utili e in tempi brevi.Nonpossiamopiùaspettare!
Nel mondo dell’artigianato parole come sviluppo, investimenti e consumi non le sentiamo più da troppo tempo e sono
alla base della ripresa in ogni
campo.
Servono misure shock e una
politica illuminata e soprattutto
coerente per uscire da questa
crisi, altrimenti la nostra eco-
nomia è destinata a morire lentamente come un malato terminale al quale viene somministrata la morfina.
Alla politica le imprese non credono più, almeno a quella fatta
di scandali regionali, pensioni
d’oro, vitalizi, corruzione e amministrazioni ‘in rosso’. Vive su
un pianeta lontano e distante
anni luce da chi lavora. Ci ha
delusi e abbandonati, ma non
può continuare così. Ha il dovere di farsi carico della nostra situazione con un cambio di passo che deve essere radicale.
Pretendiamo e abbiamo diritto
ad una politica con la P maiuscola, capace di dare risposte
urgenti a domande altrettanto
urgenti. Sinceramente siamo
stanchi di mantenere un ‘socio
di maggioranza’ che, di fatto,
vive alle nostre spalle.
Chiudiamoconunanotadisperanza: un augurio agli
associati per il 2015 e un
desiderio che vorresti vedere realizzato…
Ai nostri soci vorrei ribadire
che l’Associazione è consapevole delle difficoltà del momento che stiamo attraversando e
che ha messo in campo ogni
strumento possibile per essere
loro vicina. Li invito a parlarsi, a
cogliere le occasioni di confronto e di crescita che proponiamo
e a non isolarsi. Insieme possiamo farcela. Questa è la nostra filosofia, ci crediamo e ciascuno di noi sta facendo la sua
parte.
Il mio desiderio più grande riguarda il lavoro. È un diritto per
tutti noi. E per i politici è un dovere crearlo, favorirlo e sostenerlo in ogni sua forma.
Li inviterei a rimboccarsi le maniche, una volta per tutte, per il
bene nostro e di questo Paese
che non merita la classe politica
che si ritrova.
Al Teatro alle Vigne Sangalli nominato
Ufficiale della Repubblica Italiana
l teatro alle Vigne, presenti
Vescovo e Prefetto, consegnate le onorificenze al merito
della Repubblica ai lodigiani
benemeriti
Mauro Sangalli, già cavaliere, nominato
‘Ufficiale’ per meriti acquisiti verso lo
Stato
“Ringrazio tutti per questa onorificenza che
voglio condividere con la mia famiglia che mi
ha sempre sostenuto. Come ha rimarcato il
Sindaco Uggetti, sfruttare il vantaggio di essere una piccola comunità e di agire insieme
è la forza che ci permette di ottenere benefici. Questo riconoscimento è una conferma
che il nostro lavoro di squadra sta dando i
suoi frutti e un incitamento a continuare in
questa direzione. Condivido e ringrazio an-
A
che con il presidente Marini e il Presidente
Regionale Bettini, i miei collaboratori, l’intero staff dell’Unione”
Commenta così Mauro Sangalli, già insignito giovanissimo del titolo di Cavaliere, la nomina di ‘ufficiale’ della Repubblica per meriti
acquisiti verso lo Stato.
La cerimonia si è svolta il 19 dicembre scorso presso il teatro alle Vigne di Lodi, davanti
ad una folta platea di autorità e di gente comune che ha assistito alla premiazione di
persone che si sono distinte per impegno all’interno della comunità.
A tutti loro il grazie di Monsignor Malvestiti
per aver “onorato l’Italia con una generosità
che vale il bene di tutti” e l’apprezzamento
del prefetto, che ha parlato di “onore personale grandissimo per chi lo riceve”.
LaconsegnadellanominadapartedelPrefettoedelSindacodiLodi
II
DICEMBRE 2014
Riforma del Lavoro
La Riforma Lavoro è legge: testo del Jobs Act approvato
Riforma Lavoro approvata invia definitiva dal Senato: ecco
in sintesi i contenuti del Jobs Act
in materia di contratti, articolo
18 e licenziamenti, ammortizzatori sociali, incentivi e politiche attive.
Via libera definitivo al JobsAct,
la legge delega di RiformaLavoro che cambia profondamente contratti di assunzione
e norme sul licenziamento,
con un forte ridimensionamento dell’articolo 18: il Senato ha
approvato in terza lettura (166
voti a favore, 112 contrarie 1
astenuto) la Delega al Governo,
ma per l’operatività restano da
approvare i decreti attuativi.
Il primo sarà sul nuovo contratto a tempo indeterminato con
tutele crescenti, annunciato dal
Ministro del Lavoro Poletti in
tempo per entrare in vigore a
gennaio2015: dovrebbe essere approvato in CdM per metà
dicembre.
Il Jobs Act si compone di cinquedeleghe: ammortizzatori
sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, semplificazione
procedure e adempimenti, riordino dei contratti, conciliazione
vita-lavoro. Vediamo in sintesi
cosa prevedono:
Ammortizzatori sociali
Viene limitata la possibilità di ricorrere alla cassaintegrazione, mentre si incentiva l’ASpI
come ammortizzatore sociale
universale e la si rimodula, rapportandone la durata alla storia
contributiva del lavoratore.
Viene estesa ai lavoratori parasuborindati, ovvero ai contratti
di collaborazione coordinata e
continuativa, fino al loro superamento. Misure per favorire il
reimpiego di chi resta senza lavoro.
Politiche per il lavoro
I commi 3 e 4 della delega prevedono: razionalizzazione
degli incentivi per assunzione, autoimpiego e imprenditorialità, «anche nella forma dell’acquisizione delle imprese in
crisi da parte dei dipendenti»;
istituzione di un’Agenzia nazionale perl’occupazione;
valorizzazione delle sinergie fra
servizi pubblici e privati per
Ultimo giorno di apertura per le
“Casette di Natale”dell’Unione
l’impiego, e fra istituzioni formative (università, scuola e via
dicendo) e mondo del lavoro,
per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro; accordi per la ricollocazione,riconoscendo un incentivo economico alle agenzie per il lavoro
e agli altri operatori accreditati,
a fronte dell’effettivo inserimento del lavoratore almeno
per un congruo periodo. Percorsi di formazione e reinserimento
per inoccupati e disoccupati.
Conciliazione vita lavoro
Sono previsti: estensione della
maternità a tutte le lavoratrici
(non solo alle dipendenti); Garanzia, per le lavoratrici madri
parasubordinate, del diritto alla
prestazione assistenziale anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte
del datore di lavoro; incentivi al
lavoro femminile; flessibilità
dell’orario di lavoro, anche
con il ricorso al telelavoro; possibilità di cedere a un collega le
ferie non godute, in particolari
condizioni (genitore di figlio minori che necessita di particolari
cure); incentivazione di servizi
per le cure parentali forniti dalle
aziende. Congedi dedicati alle
donne vittime di violenza di genere.
Semplificazioni
Drastica riduzione degli adempimenti per la costituzione e la
gestionedelrapportodilavoroe
promozionedeglistrumentitelematicipertuttelepratiche.Lotta
al lavoro sommerso.
Contratti e licenziamenti
La lettera c)del comma7, introduceilcontrattoatempoindeterminatoatutelecrescentiinrelazione all’anzianità di servizio,
che sostanzialmente sostituirà
l’attualeindeterminatopertuttii
nuovicontratti.Saràildecretoattuativoastabilirnelecaratteristiche,dettagliandolecaratteristiche delle “tutele crescenti”:
l’orientamentoèquellodiescludereperiprimitreannidiassunzione, la protezione dell’articolo
18(ilreintegroincasodilicenziamento ingiustificato) sostituendoloconunindennizzo.Lastessadelegaescludeperilicenziamentieconomici la possibilità
della reintegrazione nel posto di
lavoro,prevedendounindennizzo economico certo e crescente
con l’anzianità di servizio e limitandoildirittoallareintegrazione
ai licenziamenti nulli e discriminatorieaspecifichefattispeciedi
licenziamentodisciplinareingiustificato, nonché prevedendo
terminicertiperl’impugnazione
del licenziamento.
Quindi,spariscel’articolo18per
tuttiilicenziamentipergiustificatomotivooggettivo,proseguendo su un solco tracciato dalla Riforma del Lavoro Fornero 2012
(chegiàlimitavafortementeilricorsoall’articolo18perilicenziamentieconomici).Perulteriori
informazionicontattarel'Ufficio Paghe dell'Associazionetel. 0371 407236.
appuntamento è in piazza Castello per chi è alla
ricerca di un pensiero dell’ultima ora da mettere
sotto l’albero. I mercatini dell’artigianato dell’Unione, le tipiche casette di ispirazione tirolese,
resteranno aperti dalle 10 fino alle 19.30 di questa sera,
giorno di vigilia.
Aperti dal 6 dicembre scorso, offrono di tutto un po’: dall’oggettistica – pelletteria, ceramica, anche a tema natalizio –
alle sfiziosità gastronomiche. Si va dall’olio di Sicilia ai formaggi ai bombon, con un caratteristico furgoncino delle castagne ‘da passeggio’.
L’iniziativa, che l’Unione propone come tradizione, viene realizzata con il supporto del Comune di Lodi, della Banca Popolare di Lodi e di Linea Più.
L’
III
DICEMBRE 2014
Ricerca di Fedart Fidi
Sempre meno credito per artigiani e pmi
Dal 2010 ad oggi, sempre meno denaro per artigiani e pmi. E
il credit crunch concentrato solo
sulle imprese minori, che rappresentano il tessuto produttivo italiano, rappresenta il vero
grave problema per il sistema
Paese. E' quanto emerge dall’anteprima dei dati della ricerca sullo stato del credito realizzata da Fedart Fidi, secondo cui
nel 2013 si evidenzia una chiara
contrazione dei finanziamenti
bancari che beneficiano della
garanzia dei Confidi, solo in
parte compensata da un impegno più elevato dei Confidi, che
per la prima volta negli ultimi
anni aumentano la quota di garanzia rilasciata.
Fedart Fidi, la Federazione nazionale unitaria dei Confidi dell’artigianato, promossa da
Confartigianato, Cna e Casartigiani, è la Federazione di rappresentanza del maggiore sistema di garanzia in Italia e in
Europa e l’unico al mondo tra
quelli fondati sul sostegno reciproco tra gli imprenditori.
A fronte di un tasso di sofferenza che per la prima volta
dall’avvio della crisi raggiunge
valori a due cifre anche per i
Confidi, oltre che per il comparto artigiano (rispettivamente 12,5% e 15,9%), i bilanci delle strutture risentono
di rettifiche che assorbono
completamente i ricavi generati dalla garanzia collettiva
dei fidi.
E' il direttore di Fedart Fidi, Leonardo Nafissi, che illustra come il dato realmente più pre-
occupante sia la contrazione
dei finanziamenti alle imprese
artigiane garantiti dai Confidi:
"Dopo un rilevante incremento nella prima fase della crisi,
che denota l’impegno del sistema a favore delle pmi, dal
2010 a oggi al comparto viene
veicolata una quantità sempre
minore di risorse finanziarie
garantite dai confidi. Solo nel-
Cassa Integrazione in deroga: rinnovato
l’accordo fino al 31 dicembre 2015
Il 16 dicembre scorso le parti
sociali e e la Regione hanno
firmato l’Accordo per il rinnovo della Cassa Integrazione in
deroga in Lombardia, valido
dal 1° gennaio e fino al 31
dicembre 2015.
Sintetizziamo qui di seguito
gli aspetti di maggiore interesse:
· L’Accordo prevede che, nel
corso del 2015, le aziende che
non hanno diritto agli ammortizzatori, possono richiedere
la Cassa integrazione in deroga per un periodo massimo
di 5 mesi, pari a 152 giorni di
calendario nel corso dell’anno.
· Si possono presentare domande per periodi non infe-
riori a 30 giorni di calendario e non superiori a 90
giorni di calendario.
· Possono richiederla solo le
imprese di cui all’art. 2082 del
Codice Civile (sono esclusi,
ad esempio, gli studi professionali e gli enti non
iscritti in Camera di Commercio).
· Sono escluse le aziende
che hanno dichiarato la
cessazione, anche parziale,
dell’attività.
· I lavoratori devono aver
fruito delle ferie residue e
degli strumenti di flessibilità
adottati in azienda.
· Può essere richiesta per i lavoratori con anzianità lavorativa presso la stessa im-
presa di almeno 12 mesi di cui
6 di lavoro effettivamente
prestato alla data di inizio della sospensioni.
· Si segnala infine che, in allegato all'Accordo Quadro in oggetto, Regione e le Parti hanno sottoscritto una "Nota a
verbale" in cui si impegnano a
incontrarsi per modificare i
termini dell'Accordo nel caso
in cui le disposizioni ministeriali consentissero di incrementare gli elementi di flessibilità gestionale della Cassa
Integrazione in Deroga.
Per ulteriori informazioni
contattare in associazione
l’ufficio paghe 03714071
mail [email protected]
l’ultimo anno -continua Nafissi- si sono contratte di quasi 2
punti percentuali passando
dal 18,5% al 16,7%, dato comunque eccellente che attesta
l’importanza del sistema nell’accesso al credito delle imprese".
"Il nostro auspicio -sottolineaè che la ricerca annuale sia un
valido punto di riferimento e
uno spunto di riflessione per
quanti, a iniziare dalle istituzioni pubbliche, siano interessati ad analizzare il fenomeno
dell’accesso al credito in Italia
e ad aprire una nuova fase di
sostegno alle imprese di minori dimensioni. La sfida è quella
di intercettare le loro nuove e
innovative esigenze e fornire
le migliori risposte. Noi ci stiamo provando".
In sostanza, la contro garanzia
attraverso i Confidi si conferma ancora una volta la modalità più adeguata a razionalizzare l'utilizzo delle risorse pubbliche,
aumentandone
l'efficienza e di conseguenza
aumentando il numero di imprese beneficiarie di finanziamenti.
Occorre pertanto, si sottoli-
nea, che tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, operino in modo sinergico tra di loro per definire una politica
pubblica della garanzia a sostegno dell’accesso al credito
delle pmi. È fondamentale, si
avverte, rendere efficienti ed
efficaci gli strumenti pubblici,
affinché si rivolgano a quelle
imprese che, per quanto sane,
si trovano in una situazione di
temporanea difficoltà che ne
potrebbe addirittura determinare l’uscita dal mercato.
Analogamente, l’azione dei
Confidi, i soggetti privati della
garanzia, si rivolge alle imprese che sono nella cosiddetta
'zona grigia', ossia che trovano difficoltà a rivolgersi direttamente alle banche per ottenere il credito, perché non
possono offrono sufficienti garanzie, e che potrebbero trovare quindi nei Confidi un valido supporto per finanziarsi.
I Confidi, in sostanza, risultano centrali per finanziare quelle imprese che hanno possibilità di sviluppo, ma che si trovano ad avere necessità di
credito per portare avanti i propri obiettivi sul mercato.
IV
DICEMBRE 2014
Speciale Formazione
Bilancio positivo per
le due serate organizzate
dal gruppo Giovani
Imprenditori dell’Unione
mpio il dibattito fra i presenti
e la dottoressa Barbara Angelini, fiscalista,che ha dato vita
a un confronto aperto, calato
nella realtà di tutti i giorni,
sui concetti chiave del bilancio e la sua
composizione; come conoscere meglio
l’impresa; redditività, solidità, liquidità
ed elasticità e… stabilire un budget per
tutelarsi nel futuro.
A
Corso Termoidraulici:
rapporti di controllo
e libretto d’impianto
Unione Artigiani e Imprese
Lodi ha organizzato un corso
rivolto a tutti gli operatori di
installazione, manutenzione
e controlli sugli impianti di riscaldamento e climatizzazione estiva, al
fine di favorire una miglior comprensione sulle modalità di compilazione del
nuovo libretto d’impianto e chiarire tutti
i dubbi in merito alla compilazione dei
rapporti di controllo.
L’
Nuova certificazione unica
partire dal prossimo anno e’ stata introdotta una nuova certificazione unica, che i sostituti d’imposta dovranno utilizzare
per certificare sia i redditi di lavoro dipendente e assimilati,
finora riportati nel mod. CUD, sia altri redditi (es. lavoro autonomo o redditi diversi), fino ad ora certificati in forma libera,
in virtu’ del fatto che l’Agenzia delle Entrate mettera’ a disposizione del
contribuente in via telematica il mod. 730 precompilato. La certificazione unica andra’ consegnata al sostituito (lavoratore dipendente, collaboratore, lavoratore autonomo ecc.) entro il 28.02, mentre andra’ trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il
07.03. In caso di omessa, tardiva, o errata certificazione verra’ applicata la sanzione pari a € 100,00. In virtu’ di quanto sopra esposto, Vi invitiamo a contattare tempestivamente l’ufficio paghe nel caso risultassero
retribuzioni non corrisposte.I documenti fiscali necessari per poter predisporre la certificazione da rilasciare ai professionisti andranno consegnati all’ufficio entro e non oltre il 20 gennaio 2015.
Per ulteriori informazioni contattare in associazione l’ufficio paghe 03714071 mail [email protected]
A
Accise sul gas: riduzione
fino al 20% sulla tua bolletta
Per il servizio gas, è
possibile, per le categorie di seguito elencate, richiedere l ’ Agevolazione sulle Accise,
che può arrivare ad
una riduzione del
prezzo a mc di circa il
20%:
• nel settore alberghiero
• negli esercizi di ristorazione
• negli impianti sportivi
dilettantistici senza scopo di lucro
• nelle attività ricettive, anche quando non è previsto lo scopo di
lucro, svolte da istituzioni finalizzate all’assistenza dei disabili,
degli orfani, degli anziani e degli indigenti
• nelle aziende ospedaliere
• nelle attività agricole
• in tutte le attività industriali produttive di beni e servizi
• nelle attività artigianali
• nel settore della distribuzione commerciale (ovvero della vendita all’ingrosso e al dettaglio)
Per informazioni: Alessandro Folli
tel. 0371/407214
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