LA MORALE GIUDAICA MISTERO DEL SANGUE E IL 1 VII. A strappare del tutto la maschera I'avere nel precedente articolo gaai al giudaismo moderno, messe a nudo le teorie contenute ne' libri talmudici, teorie oltre lerate, atroci: ma perche niuno ogm empie, so-lawisi die esse sieno pe' ^rin- si <lin i d-i de' giorni nostri lettera morta, giovera passar dal teorie a quello de' r i. i liltri veramente iudei professino insegnano. E mostrando fatti, alia in pratica qui non ispenderemo i campo del quanto i sole loro vanamente tempo e parole per far chiaro e palese ci6 che gia che luce tutti sanno, cioe giudei sono sempre in opera di angariare e spogliare ma i; piuttosto ijiivmo a provare ci quello che i niolti e che altri penano a credere e perfidiano a vogliam dire, il Da quattro d<>p(>sixioni capi noi giuridii-lK' vinti e confessi di r r'li.i. I'.-.l.-; mistero di di-1 s;mgue. dedurremo 1'nttf le nostre prove, cioe: dallo da giudei con- iniian/i ai trilmnali omicidii e infanticidii, comnn^si a scopo ione; dalle riv.-la/ioni di Rabbini convertiti alia nosfra da documonti storici e (inalmcntc dalla t-'stimoniaii/a tra<li/iinale. Unanlo pi-r al aa-Miiio primo capo, ritual- in fra jrli Italia, altri Mania, llavicra. rnuh'-ria. Litiiania i (|iiii<l [irpcedcnto pag. 145. prn.-.-^! l-'rancia. e (iitti a Spairna. Polonia, per nulla V70 I. diiv .n.'xj .1.-" (!<' (|ii;tli. difi-i nri-iit;ili, .- ininuta ivla/ionc dagli slrs>i atti pin ; t Ml MOKAI.I. A soltanto li;ist-i-;i <-i I.Al nni snim. qu.-sto nostro periodicu non pur tr;itt;i storie il;ille innriiliri de' tribunali UM;I di<-" contemporanf', m;i '. Del processo di Trento esiste una copia autentica ncirli Archivii segreti del Vaticano, donde il nostro periodico estras>.la sua relazione; una seconda nella Palatina di Vienna, e forse una terza nella Biblioteca N;i/ionale Per quello poi che riguarda n>sai r'ecente, poichk rimonta dorne gli atti nell'anzidetta come il di Parigi. processo di Damasco, appena al 1840, di. data ognuno puo ve- Biblioteca di Parigi, o leggerli per noi facemmo, nel secondo volume deir opera Laurent sugli affari della Siria 2 Or bene, se raffrontinsi i due processi, nel primo de'quali sou otto e nel secondo sedici i rei convinti e confessi, oltre a listeso, ticH'oricntalista Imon numero . di testimoni, tutti giudei, vedrassi vide, le confession! e le testimonianze ill rito e all'iiso del con maravi- distanza di quattro secoli che la come, malgrado li'lia sangue Rimandando pertanto cristiano si li di- deposte in essi quanto corrispondano a capello. lettore, cui prendesse vaghezza di sopra accennate, qui ne riferiremo soltanto le conclusioni, e sono le seguenti: 1 Dai due processi comparati insieme risulta con evidenza il leggerli, alle fonti piu die Tassassinio ma comandato e come gi;i le stesse a di un cristiano non solamente e riputato a' lecito, giudei dalla legge talmudico-rabbinica, sic- vcilcmmo nel precedente parole del Talmud articolo, in cui riportammo e dei dottori ebrei. 2 Lo scopo del detto assassinio non e solamente far onta Oisto e danno al cristianesimo, sebbene anche a quest- miri ma ; ((^lebrare 1 degnamente le due un dover feste del religiose, qual e Purim e della Pasqua. Veggasi Civ. Call, serie il.* vol. VIII. l\. \. nella Cronaca sotto rubrica * e soprattutto adempiere la Roma. Relation historique des affaires de Syrie depuis ACHILLE LAURENT, membre de la SocjV/4 orienlale. rdrissima, perclie fatta scomparire dai giudt-i. 1840 jtisqu'en 1842 par Quest'opera e divenuta oggi !i llamas.. 1'. Tommavn. in 6886 ,-i la : -:nl,-h.- sij,,.|-,' ,'|-;uio RO MIST1 !!. I iJ'stallli, con quell' assaSBfflio COS8 iiratissima a ; sranuava! im-ntr-' ^iud.'i. i f.i|||t> i[l|r||i il c|Vi|,-Y;i!l< rl|i- ill i ui.-Hloria di I>j< :i;i. del altri irimlri ni;i JUT si far nso dr| pun I'l-sfp ! nil <li rt;i, s;ni^ii- li Le aiimeUe, giudaicamenta inassiine di IIHH|< (|in>]|;i aiiiiiiaiii'r;ii.' U-sli- que' cri^liani clilirM coiKtsc.Miti cd aniici ma n i:-iiiil-i. a' i ; inaiipiansi p<-r L.-n 'Jiirsto ndla iiitrodurrc d-" li^liuuli, mi LiioiTii d-i:li j>asta ]<>' di soli <lai all" a/.iiui. saii^ut' ci'istiano il BaDj ;m?ii x,-ti. i con - ijin-l 1'iirim <|.-1 I'M !( ll' l'i->li (,- ( .si pi-r rimli-i. del solo piuln s'irivt< il .' s.-tt.- . d.-li' ;ii-iifll(i. i-.^alansi u.-llc <Tistiaini, sangue <li ; < iju;il-: viml essere Piisqiiiili cui iininuhi/ionc scnsi la 4 iion niMiini .1,-' liinciiillo Crisli;nit) cli- noil ;illi;i olfr'p;i^>;iln <li j-t'tto jx<i p,T priMvssati, cristijirm, ^li:i av\ 1'uriiii. t'aiiiiLilia. ili cui insaputa d-lla nin^lii- o fresco o mauulato e ridotto iu polvtTe. i. di ia altr'>i d.-v.' 1-^li ccua u.-lla saii^uc m-1 vim. ipi.d mensa ncdiriH- aridi*' la un>srn alia -li. ipialrh** ' 7 s;inrin> 11 Ho a uii^liore e (coiur l)ic, alia -svinii 8 al ( tau:liu//ati II '.' sii.ii.- . liidt-i di il saii^uc di ad |.;i a Inrtmv a allri a iiH'inlim a ,|i fa I'auciullo Tn-nto s ( jiiu Hal>- il n-' jriurni piu iisi, I'ar.' .saii^iif, allri tartti iin'inlu-u. flu- !'" uiiudaifa. --d poi ;i urrisi a pnut:i di spilli, al rito <l.-l i'aiiciulli \it-iif a<-( i.'ii d*lla circ(nri- \.-i|n>iuo. .-llicacia unstri appimln <-<>u\ o crm-ili^si. /iandio mm.' appiv^,, rio-iva cristiaim sia accoi d.'irauiiua ccistiano S.T\.' ovduta DecessiUi il si tonnenti, cuiin- i Siiuoiiciuo saiiLiU"' liaiubiiio tin salut- prulinm bimbo muoia Ira il pi-oc.-^,, so anni), qiuiiulo alia all" iuiKio-nt.- d-l 1'asqua. PiTrln'- ritu dp' vccchio di - n-l aH'.'i-iiiava r M(>s. saTili<-io il li- laiui^rlia cara iM-iifdi/im. i-ln- (Oh ! vTsan- pas(|iial' coil iin-doiiiio nr. pT Irani. smuiua dilip-u/a i LA MOHAI.i: 't~'2 colto, custodifo liiilibino d;il piccole dosi alle sinagoghn pin Ji ti-irovaghi muriiti di attesta come v<>mliito a di-1 luciiro, vic.ino, per certificate dello stesso 1111 e qualmente quel sangue sia caro pr- in-//<) di ^in.l.-i Rabbino; il quale vero sangue ni- stiano. 11 L'uso rituale e il mistero del sangue sol si trova scritto nei codici orientali, mentre negli occidentali venne soppresso per tema dei governi cristiani, e sostituito dalla pratica e trail ixione orale. 12 Finalmente il detto rito e generale presso gli ebrei osservanti della lor legge (talmudica), e rimonta ai primi secoli del cristianesimo. Tali sono in sostanza le confessioni e degli altri giudei esaminati in gran di Trento e di Damasco; che a leggere per disteso coli pubblicati, numero e chi volesse il concordi dei Rabbini ne' due process! accertarsene non ha primo processo nei molti come dicemmo, dal fasci- nostro periodico e con- volumi poc' anzi citati in nota 1 e il secondo nelFanzidetta opera del Laurent e negli stessi giornali di quel tenuti nei ; tempo, che tutti piii o men ne riferirono gli atti 2 . VIII. Una conferma di quanto dicesi nei citati processi, e in altri che per brevita omettemmo, trovasi eziandio nelle rivelazioni fatte dai Rabbini convertiti. Non intendiamo parlare di un Drack e daismo di alia un Goschler, zelantissimi sacerdoti passati dal giuvera fede di G. C., ne di un Fra Sisto da Siena domenicano, anch'egli ex Rabbino, i quali, pur dirliKiniiulo che le tradizioni giudaiche tengono essere cosa meritoria perSe ne vegga anche un sunto nei Bollandisti. marzo sotto il di 24 dell' istesso mese. i IX Non parliam * perche in essi poi dei recenti processi di Tisza-eszlar e di Xnntcn, gl'impntati giudei riuscirono a scappare per la nuiplia rotta. Direin solo, che avendo letto gli disteso teii/a Atti de' Santi vol. 3 di torn. diillii Vt'rniid fiili-lis, dell'oro giudaico ! atti del processo di Xauien, riportati [>er non potemmo rimanerci dall'esclamare po- II I Seguitaiv studio a i istiani viMiiiv ii:il sovercbiaiiK'nt.' ucrid.'i lii:i. a i non Misritaiv cmitm particolari, prr ii in- d'gli imtichi loro correligionai !< b<-llo i, d d-' quail -vano la conversion*'. \i|. pronirar i-d MISTERO Cil-'ivmo piuttosto raulorita di tn> altri Habbini con\'i ti>i :1 cri>tian'siinn, cioc- di <la l.-ofito ill Paolo Nb-dici, di o NVolito monaco nioldavo; di >|.-r;inx;i Giovanni da quali i inos.si li- 1-Y-ltre che \ti\\ conv.Ttire gli ebrei, dal d<'sidrio di giovare fuora alia luce del giorno il iuist-n d-l a* cristiani. trassero Paolo Medici, n'lla sua opera intitolata S;HIL:II'. st imii d'^li * fltrei conienno Giovanni da ciulli crisiiani; 8 sangue cristiano Rivolazioni i gioii a tradntti- sotto il rijiroduttf in in- iacevano del inistero sue nelle di pubblica ra- greco e pubblicate nel 1834 e ilnuliii<>nte Prof. X. F. S. e pubblicate a Prato H titolo segiu'iito sangue cristiano nei non occ. Ai iiostri Icttori inolto che ne riporto annostro periodico nel 1882: laonde, per non ripeteiv il detto, qui basN-ra soltauto ricordare che 1' ex-Rabbino p.-r li- v.-ntura uscito di nu'nti' il il i. quel prc/i<sissiniu scritto, oggi divc-nuto assai in scbi-tt:iiiifnt' cunfi-sMi d.-lla ])rima !: spiega moderna Sinagoga rid ebraici della ( gimli-i il lingua moldava e rose dal italiano in INS:: ii. -1 poscm i Romania da Giovanni De Giorgio, di Napoli e Teoflto ne scritte in INO;;, ri'-l ; dichiar6 solenncnifiilc I-Vltiv Milano Tuso che nan/i al pot'-sta di Hiti e co- frequenti uccisioni del fan- lo BUe ! sua il suiiiiiinario rit<> cm\ .Tsinn.-, .' 1'uso ch'i-gli 1'aro, si- a\<-va fatto del sangiii- cri>tiano. <-<-nf'iini inirabilin-nl' concordaiiu con 1- dc; /ioni di allri rabbini c giudei processati in Tn-nto, in lain; An/i riv.-la/ioni dfll" ! :appaiiu all'alto ini<t"ri d' ini.piita. (p. il I' 1 ", ci ' A v.-lo l-:-li. s.-niij-u.'. s.-n/a i , ^- vol. V, i < rapitnlo d.-l flu 1 - VIII, nulla di Tip. |i. Bnrri iHi e 18 oltre, nosti'i citato o]m>. JUT tanto tci cliiaro nc trapi-l poluto c..nx.T\ar< rum |u-. cnpriva agli occbi cln> ii-l -i.nif >ia^i >pi-L:a BegretO d-l il rx-Habbino Moldavo vaiino piu egg. i pi'l ?7 ;ii i I. MORALE A '.II Cotcsto segreto d-l cri^tiani. conosciuto da ma tutti gli ebrei, I'AICA s;in^ii.'. dai vatory del mistero del sangue , K;ik;mi Mottori) o soli rabbini, e dagli scribi e farisci, che pero non e di<v, i-^li si chiamano consernono e nel capitolo (p. aggiunge che questi solo a voce lo comunicano ai pjnlri di famiglia i quali lo tramandano a quel flgliuolo che conoscono piu capace del segreto, atterrendolo con orrende minacce dallo . ; svelarlo suo: E altrui. Quarido qui conta io pervenni, come a rivelasse lui lo dic'egli, all' eta di il padre 13 anni, mio padre, presomi in disparte, da solo a solo, dopo avermi istruito e sempre piu inculcate 1'odio contro i rristiani, come cosa da Dio comandata, ad ammax/urli e raccoglierne lino il sui- gue... Figlio mio, mi disse, (dandomi un bacio) ti ho fatto il piu intimo mio -confldente ed un altro me stesso; e messiiini una corona in capo, mi die la spiegazione del mistero, e e giunse, esser mandata quello cosa sagrosanta, rivelata da Dio, e comesso a parte agli ebrei; e che quindi io era stato del segreto piu imporlante della religione ebraica. Seguono poscia a gli scongiuri e le ove avesse violate lui fatte, il minacce di maledizione segreto, non che il precetto non comunicarlo neppure alia madre, ne alia sorella, ne ai fratelli, ne alia futura moglie, ma soltanto a quello de' suoi di figliuoli, che di custodire mandasi di paresse piu zelante, piu savio e piu capace 1 E cosi questo mistero di sangue trasegreto gli il . padre in flglio n'no alia piu tarda posterita. poi al signiflcato del mistero, IVx-Hnhbino Teoflto ce lo megiio d'ogni altro, dicendo: I che forse Gesu, flgliuolo di Maria 1'aspettato Messia. col sangue II de' cristiani all'eterna dannazione fasso! Quindi si 1 2 . Op. cit. Op. cit. p. 34-36. c. di piivhe, dicon sj.i o Rabbini dubitano Xa/aivt. sin v.-nuiKMit.' essi, che ammazziamo ; conscpu-Fiza degmi noi ci salvoromo e cosi d<'ijli BfUggiremo 'ivdi di C.;ii- ha per legge principale che ogni giudt'o d*\v un cristiano, se vuol conseguire ;niiinazzare in vita sua snl ute 2 Kakam Quanto 3, p. 20. <-!i.- II cllf I' n.nr.Tma qnanlo di<-.'iniii'> rid pivrrd'-nt.' invixjon,. i|f' .TMiani \'\\*n dd In lol'o: essi tra ii'vssirio ii< jttM-ch.'- liinciiilli \vriiini. xano l>;i li qin-1 in la Dal M'^a <-li.> inntivo liirniM ( hi li Iiinof.-ii/a ^i'ri'r;iliin'iili' '.n^i ji;irl;i i li att.-sla. <-i in s\iruitn v.'dn-ino. inllitti da' uind-i inartu- I'u Santita incarnata. ' dd 'd Todio tradixional- < c nvsriuti i^tniiti n.-l rln- dopo aver esposta RaMtini danno di pa;v,vhi pa>si ', la lom Mid.'i i jjiiira- lattc, in jrhotto e nclla Sin;i Al cpialf priipusitn T-M.iito, die nn altrn sani^nc crisliano, conn- rmin a Ci-isto ed a's'L na-i snni. odio stillato lor col \.-iiuoiiu n-- a^l" innocfiiti, r t-ui amnmx- rappresentare 1ft <v\-Haliliino, che sap<-a siijijili/ii s]iin^' allo spar^iiiKMito d'tto T.-olito i me^io un come storia. Cristo; JM-SI'I li V.M|- ch.'.oltiv alia sii|n-rslixi>FH> ri'li^ios-i. si di ', son pin content! bambini; perchft sono iinmc.Mili narrandoci d.-tti, iird>i<>nj ! Tcolito -l.r'i, dir.- o in tutto idcntici a qm-lli. <>nd' jiartc riata il i C.risto. (lic'v;i; <-li<' aiiti-ntica pcrll-tl;! ('.i-si'i !'- col sini^iif Mostr<: s;iiitilic;u-' I'aspia. jicciocch.'- possano in-lla IM-II (ili ;niiiii;i/./are (juindi ionc ration'-, p'ivhf'- l;i dollo vittiinc pr<'t<'ris(-;insi ;idiilti. ]Mi(iiKi (|ii;iii(lo <' ^nivivsimi rischi. pivtiMidoiio sr-lt;i ll;i jiii-li salva/ion- rti-nia pin oss'rvanti i rito Bpecialmente Hdlle ffeotedel l'iiriiu> drlla jj-imlci i ;i all" adrinpiiiU'lllo .irlii' -i ;IVV.MI^;MIO i cili >pnnin>nsi cln' |ii;i. < pd i> anrli.- (|iii cri^!i;ini Mil ilmudica, un dovere di coscienza, un I rdiijiosn Hpiilalo da' ijiudd ddl'anillia Di arli. ,- ddla .-tin M! I! I la falsa in- santa <l-lla n'H' inti-nio di voler giustiflcare coll'autoritA divina nialva^ita, riid'isro le ornMidc lii^t.-ininir >.it;inica Munitanu contro Crislo, ndl.- rn>tiv feste i>iu soli-nni. o la l. V-r^in'. tant.- jliaim adduvxM. S.MIII ci'istiano .-ntra in i <'li- Sanli. niassinn' nial.-dixioni fast di un che >1 - ipi.-Kti, a\\.--n;icii, ' raci-ia.L'-li i-rf.^i accoglienze, tuttavia n.-l- d'- lanciai^li dietro qoesto be) complimento, in 1 M. ih. cap. * M. il). 1 Id. it.. c. 2, ;ip. 8, p. 1. p. 33. 19. p. 20, Jl. LA MOHAI.I-: inmlo pero da non essere udito: <-in>.\I S<vml;inn sulhi t>stn cristiano e nolla sua casa e famiglia tutto lanni, lc <lis^Ta/.it>, sogni che sono E e famiglia. le di qn< in;il;itti<-. ma- i acridonti, le persecuzioni e gli orridi irli stati, sono o siano per essere nella mia questo, soggiugne Teoflto, si deve dir per legge, < e guai a chi nol dice! l Che se un ebreo si abbatte tra via nel funebre corteggio di un cristiano, dee: dire Oggi uno, domani veder ne possa due 2 : . E poi di rito che ogni buon giudeo, osservante della legge, maledica tre volte giorno tutto il popolo cristiano, pregando Dio a volerlo disperdere 3 e che nelle cerimonie pasquali su noi il ; riversi tutto il Finalmente calice della sua giudaica bile il 4 . terzo motivo di tanta sete di sangue cristiano e hisogno che i giudei ne hanno pei loro usi superstiziosi, qiuili sono primieramente i sortilegii, le cabale e le fattucchierie a il cui sono addetti; in secondo luogo la cura di certe infermita piu laide, nelle quali i Kakam, o Rabbini, aspergono di sangue cristiano gl'mfermi; e da ultimo 1'uso che se ne fa nella cir- concisione, nel matrimonio, nella penitenza e nella morte. 5 Nella circoncisione vien impiegato non liquido ma coagulato e ridotto in polvere per cicatrizzare la ferita del neonato cir- conciso 6 , e nel matrimonio per condire con la cenere di co- tone o lino imbevuto di sangue cristiano un uovo sodo, che il Rabbino divide per meta tra gli sposi, recitando una preghiera, il che cui senso e virtii di ammazzare due sposi possano conseguire cristiani, o almeno di poterli sempre la questi i in- 7 gannare e impadronirsi delle loro ricchezze e dei loro sudori. Nel tempo poi della penitenza, che ricorre il 9 luglio in m-- 1 Id. ib. 3 Id. ib. 3 Id. Pranaitis, ib. il c. 5, p. 25. cap. 5, p. 24. cap. 2, p. 37; e I'istesso confermano 4 Leggansi coteste maledizioni pasquali Jud. cap. 18, p. 4i6. Edit. Basileae 1580. 5 Id. Op. cit. cap. VII, p. 26 e segg. 8 7 il Chiarini, Teofito, il Medici ecc. Id. ib. p. 28. Id. ib. p. 27. nell' opera di BUXTORF., Synag. II. I. iio li MI I'leni^aleMlliie. inaiii.'iare UH UOVO 8OdO COOditO COD immre mi e|.re<. mi < pone IM'I tmto il seno sul bianco il mi di ]n'. dicendo mnrto, i|il 061 d.'tt;i Kakanu pivndendo il saiiirne cristiann di bimi. .'_Mii l;i di M<>\ uii renere^ e <[M'lla parole di le I ' chi' d;i -I- : sopra : tutte le iniquiti'i di voi saniriie nioiido, 6 sarete inundati *. oiTcmla profanazione Clustr.-nv In san^Mf >Mp-rsti/iosa ! Eppure serve anch'essa a mo- crol'n/;i de' giudei del neiroilic;i.-i;i <-ristiano. ed essendo cosi frequente il bisogno ch' essi hanno da stupire che se lo procaccino per o cuinprandolo da povera gente, che a caro pre//. Posto cio, del nostro sangue, sark v;irie vie, ne vendo loro qualche oncia, facendosi s;d;iss;ue, come s;ip]ii;uii(> essere di frequente avvemito; ONTeroscannamln di celato qu:il-hi- < massime bambino, da ri>ii;uio, lor comprato o rapito? IX. Ma avra a prestare intera fede alle rivelazioni dellYx- si Rabbino Moldavo? Sarebbe cosa irragionevole il metterle in forso, e piu ancora il negarle, e ci6 per incite ragioni. Priperche chi ]iii-r;iin. nte, le scrive e un testirnone che conosce come colui che fu egli stesso Rab- a menadito quanto ci rivela, bino, imparo fin dairinfanzia cotesti misteri, e adulto ad altri gl'insegn6. Secondamente, perche egli tro la propria nazione, medesimo confessa, In terzo luuirn, fatto In rivtiani. ii'-' del 1 it. p. 29. di luo^o. BOStaOZa, -;uiu:Me mstiaiin. . ris<-hi per dehito (juarto qiiantn alia fitati JIT I.I. uso frequente <ii cristiano. san-jiif perche non ignorava che con quests sue volta s'indu-se a farle CMni-i.n!;ui( non depone soltanto con- contro se stesso, avendo, com'egli esponevasi a manifesto velazioni 1'ii^n ma rim ^ dnvi della pt-n-ln'- fii"'< vita: e fusrien/. le quantu infi-ssioni 8U6 al e per ri- ti, ."irita ri\-'la/ioni mistero e falte da al- giudei di jiartirnhu-e in (jiielle di ! I. fito c- MoMAI.I. A nun ima pin rhiara si- una piu noti/.ia iniriiit;! DAI '.II spi.-u-a/ion.- d-l mi-<trn> di-1 d-ir uso a che serve. Oltrerh.'- ha- sta l'gg.-n> ii suo opiiscolo per accertarsi ch'egli scrive m. da persuasione, da pentimento e da zelo, e non gi& da veruua passione di odio e di vendetta, tanfe la sobrieta e semplicita , del suo stile alieno da ogni esap-ra/ione, e fln anco da ogni ornato e figura rettorica, tale insomnia che molto ritrae della brevita, semplicita e chiarezza della storia im-nte le sue rivelazioni d;i sappiamo, v<-nino; che mettono lo studio mata di tutte le Alle giiuN'i i fare UIKJ in gi-iin ivt;ita e flam- opere che tornano a loro danno e disdoro. aggiungere dell' <'\-K;il>liin<> una giovane ebrea quelle di dal Sig. Conte rili'i'ite non v-ennero contraddette, che noi si scomparvero dal commercio per irrefragabili rivelazioni di piace ma evangelira. Final- Moldavo ci 20 anui, di Durfort-Civrac, distinto viaggiatore, il quale percorse la Siria per raccogliere testimonianze intorno alFassassinio del P. Tommaso. Egli Tebbe dalla bocca stessa della giovane ebr-;i. cliiamata Hon-Noiid, e mani passarono a quelle cui comunicolle per Conte Ratti-Menton console francese al Sig. del piu volte in l'tti-ra Damasro, citato <lalli> orientalista Adiille Laurent, che pubblicolle nella detta opera sugli Atl'ari della Siria *. Aleppo, racconta che, quand'era appt-na settenne, recatasi da Lattakhieh ad Antiochia, vennele v-duto nella casa ebrea, in cui alloggiava, Tatroce spettacolo Ben-Noud, nativa di due di fanciulli appesi pei piedi al soffltto di una camera, Tun li de' quali poteva avere un cinque e 1'altro un dodici ;mni <'l;'i. Atterrita da quosta vista, corse piangendo a darn- part*1 zia; la qualc alia 1<> disse che era una bagatHla. una gasti- gatoia data a due bimbi impertinenti; e per distrarne 1'aMfnxione, inviolla al bazar. Al suo ritorno i due corpi erano scomjiarsi; ma ella ben vide per raini, che vaso giH-. Circa otfanui dopo, a Tripoli 1 gli pn-sso una sua Affaires de Syrie t. t.-rra in qu>iTist.>sso liiup) un Arabi chiaiuano laghen, piono di san- 'Ii 2. cio.'- n<-l ls:Ji, pai-cntc, vide llcn-Noutl, (linioramlo <la un'altaiia. 320, edit, de Paris 1846. ov'.-rasi aliirala\i <lalla curiiKii-i. .nir;u I, rlii- to\i mi ila' ^iu.l.-i jhilK-. rarqiuiviti', e o cinqiu- cort.-H.' qnattro m;i rid i-iillV-: il nn^lio loro <li MH-I-.-I <li Inronuli \.-<--liiM, Ah-ppo, in\ita- ili tral!ira\a. nilriniri^li .|ii;ili < nn in <-a-a ' nn rrNtiano pr rin.nolili.' >lla ;iir;iliili> < qu.Mi nar- il -;il.!. quest.- sopra, tappa- li' 811*18(6880 ;i\rv;iiin >jij-r;it il hiM-hirniio in in- //oili, vu<.|si <li tpir>i;i 'hf contifiit' s-iiipi-' pmv//;i dif nii;uiil(i il gola con un la iin<> tot;ii> ;ii r.t-n-Nond ' (loj, ( , .piiinto iiHiiam l"-n i li l al ali iu[ii> CM-M'I ili _n;i//i Ii.-ii iniiro, Ci-istu. iiK-nld <' qiii 8prlluo JUM- in qi; p;is<pia in irallo. r inill nn-tit-n' lin^o desiderii*. I mn>trario in iirnroinpono in :ill;i crocili^Liano nn nr>n sjiillo Sc il sojn-;i. chc irilantn , sf;ilo !;! i- i. IM-HM la iscoj.pi ili in un gal li un cri^tiano, giodei pin .i-ioni tinii-li piu >ono accani- r.'i-iicia... Fin qui all.- ,si S;IIIL:I e lo toriiH'ntaiio sl.:in!i'lhiti... <-li.- ,-, s.-lt.- -Nuu.l, DOtessero rrM-i(ijrgore qiii-lli < c;..|;i\.-r.' il nc' pin i:'iulf.-. pin ronli.nii.' ai loro appnnto STVUIO si r.-xt,', N>ll;i notto pr.'c.'il^nt.- ciascnno con uno pa in ;it!'i)/i(.n.-. Ii;iMiini i <1-1 f;i iiioilo. rh<> il ;icc'iin;it( fainijj-lif IUM-II.' si cil.;msi iiros.-^ni. dic.'ndo: Inili ha il.'M-i-issi- IK- cni t-r.\ in;ir... in Tnso ch' ^imlfi i run s]ii;i!nlo ili destinato, vi-c.-liio corpo dell'm-Hsu il p'tt;if> jilln-si 1-" qiKili a coi yiene pov<>rt s^uito die in cassa, IISIITU st;i il ^r;il tpifl ;i<-<piisti tutl;i ;i\' dissangoaineDto. I'i^rpp.- iin.-i si coltfllo, vittium; e ! cliinso in sinjjiii' la santila dolTiiso, t-si-je sullo sjiir;ir'. HKHiH'iito rlnIi il nari .hill.- . tin ch'. j>er loro il iini;iii<i; nccin nuittino .l.-l IM.CCJI <l;ill;i funifiici simi viilrro cln> i riov> l;ill' luor corjio ivst'i-v;ii-c, p<T I'l'lltti j.u>tui-;i in:iinhi>^' jM'irhi'- r;i'-iu;t lri ! ri\.-la/.i(.ni d'-lla iii'Mi/iunal*' jin -io\ an.- .'Ln-a: snprji alcnn- ! qnali a::i:inntie LA MORALE corrono a ni^ttrncristiano e in -HI).\l piu rhiara luce iiiist'r<> il d.-l s;mgue suo significato. il X. Ed ora parli la storia, parli la tradizione, e ci anch>Bsse quanto finora non che confession! le hanno ci e confrrmino rivelato gli stessi libri ebrairi rivelazioni ', rabbini e di altri dei giudei. E qui noi scrittore, si troviamo d'innanzi non ad uno o ad altro ci bene a tutto un popolo di storici, di aim;ilisti e di tempo, di luogo e di nazione different!; cotalche sarebbe cosa assurda il supporre che tutti si sieno insieme indettati a falsare i fatti a danno de' giudei. Arrogi che inolti di scrittori di loro sono contemporanei de' che narrano; altri conosciprofondi della lingua e de' costumi ebrei, ed altri di una tori fatti autorita storica generalmente riconosciuta. Tali sono tra gli altri cker, presso i i Bollandisti, il Baronio, il Rhorba- quali ricorre assai di frequehte menzione di assas- a scopo religiose, come ne tratta analemanno, Daumer, ch'egli nel suo libro intitolato Le culte de Moloch cliez les Her breux de V antiquitd ; 1'Eisenmerger nel suo Giudaismo svelalo; sinii e infanticidii perpetrati da' giudei vrdrassi in nota il 2 . scrittore II Giudaismo; Paolo Medici exdei Riti e costumi degli Ebrei; TAu- Chiarini nella sua Teoria del Rnhlino, nel suo trattato La Question Juive, pubblicato de Brouwer in Lilla; il Toussenel nel tore dell'importante libretto, 1892 da Desclee nel suo Les Jouifs rois de I'fyoque; la Cronica S. Francesco per Damian Cornejo (lib. I, cap. I, ediz. di Madrid 1721); il Ghillany nelFopera che ha per titolo Les sacriseraflca della vita di humaines chez les Hebreux de I'antiquilS; Monumenti storici della Germania; Raimondo fices 1'Antnrc d.-i Mart.tno nel suo Pugio ftdei; Bartolucci n>lla sua Bibliotheca rahbinica; il Chaucer, poeta in.^]<'s> del secolo XV. ri'-l suo libro Les 1 Veg;asi Mnhc il Civ. C. Quaderno 1022, p;ig. 145. vedranno qui appresso m-H' Mh-nco crono- precedente articolo cita/ioni di ;iutcri si - lettori. logico che nu'Uiamo sotto gli oivhi dei nostri MI ii r. forbery, OVG narra hi tanriulli: per mi latin ];i <-h,. \y delitto tal a' uniidei riluale omta <-h.- . 1'Amelot de N.r\i-h: oiullii l'assssiniM CronKta il riferiv Met/ <li ill qu.-Ilo del n.-l ; il pro- 1(170; il Laurent die ripnrta per dist^i quello de* jriinli-i di Hania >ori del P. Tommaso c del suo servo nelP opera Les affaires de la Syrie con F aggiunta di altri liitti <li simil gefinnlnicFit. nere';o 1 Drumont, il degl'indic.-iti scrittori n'll;i ricorda molti jtii'-e, il quule, mentro citu pun-cchi sua pregcvolissima opera, La France antichi rileriti dai in?d>siini fatti <'d altri piu rcct-nti avvonuti in Alessandria di Egitto, a SinirnIIP' st:intiii(ipoli. a Tis/;i Kslar ))iiri:o, di quartieri 2 , a' quali Galata e Pera, ad Ani- lialata, si hanno pur da a^iiini/ere non pochi avvonuti a Corfu, a Rhodes 3 Laurent Tra inn i . che a lungo si che scrissero su quosto argomento coraggioso Osservatore Catt. <li Milano, poi giornalisti dVss-iv iia altri nn-n/ione ecc., di cui la l.-tto il occupo dell' uso sott" -M-rhio un ne" suoi articoli del mistero del ^MiLnn' cristiano. Ma jH-n-liA nostri i lettori aver possaim elenco cronologico delle atrocita commesso da'giudei, specialiiiente sui bambini cristiani, in odio a Cristo e in osscquio alia per averne a scopo rituale tahuudii-a, e ben iiiiaino riportarlo qui in nota, fatti intitolato // di'irnjnisi-olo ]>endice qual Sangue il si legge iiaebetti) e ratio in-ll'Ap- cristiano, che con snpi-a ni'Ti/.ionaimno, con qualche aggiunta e li-a/ii.ni. K un dorumento gia fatto di publ>lica in sangii--. >ti- dai lievi niiridiu- nel H>llaiidi>ti. dal Prat... dip. r.aronio e da altre fonti storiche piu innan/i aco-nna : sime ' ' 8 4 < lal t pre/ios<> lilu-etto sulla Question LAtRE^T. op niu-MMNT. cit. Op torn. J, < Blois baldo fa : , . E<liz di Parigi 1846 egg. Ediz. 4* di Parigi. p. 382 e Elenro cronoloRico deli assassinii e 500) 4 cit. LAURK.M-, luogo Anno iOH. A Juire 5, p. 342, 343, 344. torn. ,it. bruciare gli infantiriilii pin ronosriofi ninin.-sM da' friadfi. Monumenta hitloriea Germanic crociliso poi butteto nol liuine ebrei colpevoli. Un laml)ino pii\ modi- II C>ntc . A I. I.Vvidrn/a ran/a di n<>i nota.<> raiitorita di in cit;iti tradi/ione, la quale in Inghilterra (Bollandisti, vol. 3 Guglielmo, fanciullo ibid.) ebrea, e cola crocifisso in di marzo, 588: e Monuin una casa di dodici anni, e attirato mezzo mi lie oltraggi a il di di che meglio rappresentasse Gesii C. sulla croce, vennegli 1179. A A Pasqua, e per- ferito il fianco. Glocester (Monumenla ibid.) gli ebrei crocifiggono un bambino. Parigi (Bollundisli ibid: p. 591): il fanciullo Riccardo viene immo- lato nel Castello di Pontoise a man- prove, basterebbe a deporre contro i giud-i. K e costante per- a lire A Norwich ini'iita 1160. in sola, come mai spiegare questa universale vero, il 14. da lalti. rostanlf e universal dalla in tanli DAP -ill da noi im>n/.ionati pin supra, v'liirono corroborat*- sloriri. t;inti <li M.il! \I.I. il Giovedi Santo : ed e onorato come Santo Parigi. 1181. A 1182. I Parigi (Pagi all' anno 1881, n. 15 e Holland. 2o marzo, p. 589). San Rodberto, fanciullo, vien ucciso dagli ebrei verso le feste di Pasqua. Pontoise giudei a dalla vengono espulsi strata, i Tomo 3, p. Presso ad Hagenau 236 un crocifiggono Francia. 657) accade (Richeri A lo stesso a Ada altrove) tre fanciulli di sette anni per cui (Blanca Hispania illu- giovanetto dodicenne, Saragozza Domenico del Val. Monum. XXV, p. 32k ed Senonensia sono immolati dagli ebrei in odio di Gesu Cristo. A Londra (Baronio n. 42 sopra quell'anno) un fanciullo cristiano viene martirizzato dagli ebcei e si venera nella Chiesa di S. Paolo. 1250. In Aragona (Giovanni da Lent, De Pseudo Messiis, p. 33) un fanciullo 1244. ; di sette anni viene crocefisso circa 1255. A gli il tempo della Pasqua ebrea. Lincoln (Holland, vol. 6 di Inglio, p. 494) Ugo fanciullo nibato daebrei viene nutrito fino al giorno del sacrih'zio. Molti ebrei conven- gono da varie parti lui tutte le dell' Inghilterra e , scene della Passione di N. S. lo crocifiggono, come ci rinnovando in narrano Mathieu Pa- Capgrave. Weever ci fa sapere ancora che i giudei delle principal! rapivano fanciulli maschi per circonciderli, poscia in onta a Cristo coronavanli di spine, flagellavanli e crociHggevanli (Laurent Les affaires de Syrie torn. 2. p. 326. Ediz. di Parigi 1846.) ris e citta d' Inghilterra 1257. A Londra (Cluverio Epitome hist. p. 541) un fanciullo cristiano im- molato da' giudei. 1260. A Welssemburg (Annal. Colmar, Monum. XVII, 191) un fanciullo uc- ciso dagli ebrei. A 1261. Pfortzeim Bade (Holland vol. 2* di aprile 838): una bambina setpoi dissanguata ed annegata. Magonza (Baronio n. 61: Ada. Colmar. Monument. XVII, 210) un tenne strozzata A 1283. : bambino venduto dalla sua Italia agli ebrei e da questi ucciso. A Monaco (Radeurs Bavaria sanda Tomo 2, p. 331 : Monum. XVI] 1285. un fanciullo viene dissanguato. ebrei. 11 popolo brucia la casa dove 1 1~<] . suo sangue serve di rimedio agli gli ebrei si erano rifugiati. 11 \IIMI 1 di tulti rristi;mi IM^C im \i ii"ii i|.-! |iu]iuli i-nn-iiilli i .-it.'i' i It86. j-r inminliirli n-ll;i r<>t;int; :>' iin'spliciil.il.'. nnlr;ito r;illii;im i>Mi-tru|>i><>, Be |';IS.IM;I. rn-ilriv ; nmnilr I'l'iimn'-un >' <:iu nioii.l.,.rli'- iniiihiinciito CotCStO sarebbe MM \' ! in A Olxrwesel sul Reno (Bolland 2. vol. di aprile 697 : Monnm. XVII, li-ironio 1S87 n. 18) Wernher quattordicenne martirizzato per tre 77: ginrni con ripetule incisioni. 1287. A Berna (Bolland. 2., 1293. A II, Monnm, XI, flrema 1394. A 130J. A Remken Berna (Ann. Colm. II, 1303. A 1401. A Diessenhofen tin ^li altri .'>';'' un si due salvano a forza d'oro. altro fanciullo svenato da' giudei. (Ann. Colm. lo steaso : : un fanciullo ucciso come sopra. fanciullo immolate dagli ebrei, :><)} <'>'>*) degli urcisori sono pnniti Rodolfo gtovanetto ucciso nella di aprile) vol. Pasqua dagli ebrei. 129J. A Colmar (.4nn. Colm 39). If, Turingia (B'tronio 64) Corrado scolaro, figliuolo di un Boldato, dissanguato con incision! alle vene. 1345. A Monaco (Riulern /?.">/ il Rcato Knrico crudelmente ucciso. Weissensee i presso Bolland. di WurtemUerg <li <<>!. di aprile) i' (tloria del B. Alberto di un fanciullo Simont di quatlro anni Ilubiki comprato per tre (iorini e dissanguato dagli ebrei. Oui notisi chc nel j)rM-csso fattosi per cotesto aasassinio, 1'etireo acm-ntn che ogni sette anni tutti gli ebrei hanno bisogno di sangtie criconfesso stiano. a tredici Un che altro rivclo anni. Un che ne facevano tetcnre nnn vivnnn pei loro vole che cristiano assassinato doveva esser il terzo disse che ril> rrliijioii: si minoro di servivano di quel sangue nella Pasqua per ridttrla in pnb-frt ; (Qurstion Jnire pug. ~>9, 60). jxirte e che e n ; trr- 6 cosa ntp- siano state fatte dagli ebrei a dia Trento, in Moldavia, in stanza <li molti sin-nli ed in paesi lontaniRsimi Svizzera nei secoli Xl\ e XVIII secondo che gia si vide piii sopra. le stcsse -iiiif.-- ; ..iii c n\.-l i/ioni : ; 1407. Onivi pure un altro fancinllo ucciso e lo scacciamento de>;li elrei tibid 1410. In Turingia (Baronio .'>'/) decide Una ; sono cacciati gli sommossa ebrei per delitti | [>"!. ire contro fan- ciulli cristiani. 14?9 A Rovensbourg (Baronio 3i : Holland. 3 vol. di aprile 978) Luigi Von Hrtuk, uiovanetto cristiano, viene sacrificato dai piudei menlre li B>I suo corpo viene trovato ed il a tavola tra la Pasqua e la Pentecoste : onorato dai cri-ti.nii. 1454. In Castiglia (Simone Ifabiki cit.) un fanciullo e fatto a pezzi ed il suo cu>re cotto per cibo. Per questo ed altri simili delitti gli ebrei vengono !'i cacciati dalla : A Torino (ibid.) iscannare un Spagna nel 1459. un gitideo e colto nell'istante medesimo, in cui sta per f.in<-inllo. I'rrsv. Ir^prnck Bolland. 3* vol. di 1'iylio //;;'/ il Ueato fan.-iullo Andrea nato a Rinn, viene imraolato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccol< gono il unguu. 284 LA MnKAI.K <iII'DAICA <|ii.'st<- i non neir intcnto inline, nuocere di a' giudei, *fia <<>! fine di premunire i cristiani. Noi non ricorderemo qui, per non dilungarci, la parte che ebbero giudei in tante persecuzioni mosse contro i cristinni i 1475. A Trento celebre martirio il del B. Simoncino, di cui esistono i proche gli ebrei di Trento, rei dell' as- cess! originali; da' quali apparisce sassinio rituale del B. Simoncino, ne rivelarono molte altre dozzino da loro e dai loro correligionarii rolo, nella ma commessi allo stesso Lombardia, nel Veneto ed altrove scopo rituale nel Ti- in Italia, Germania, Polo- ecc. ecc. A Treviso (Baronio p. 569) dente di Trento. 1480. si commette delitto simile al tin prece- 1480. Assnssinio del B. Sebastiano da Porto Buflole nel Bergamasco. 1480. A Motta di Yenezia (Holland, vol. 2 di aprile) un fanciullo viene irn- molato 1486. 1490. A A il Venerdi Santo. Ratisbona (Radero 3" 174) sei fanciulli vittime degli ebrei. Guardia presso Toledo (Bolland. P aprile 3) un fanciullo croce- fisso. 1494. A Tyrman in Ungheria (Bolland. 2 venduto da suo padre di quattro anni, 838) un aprile dissangnato. 1503. A Waltkirch in Alsazia (Bolland. vol. 2 fanciullo rubato e 830): d'aprile un fanciullo agli ebrei per dieci fiorini, col fosse restituito vivo dopo averne cavato sangue. Gli ebrei patto che gli lo uccisero dissanguandolo. 1505. A Budweys 1520. A 1. 138) fatto simile. Biring (Bolland. vol. 2 aprile 839) due fanciulli dissanguati. Percio furono allora cacciati gli ebrei dall'Ungheria. 1540. A Suppenfeld in Baviera (Radero 2, 231, 3, f!9] Michele di quattro (Efele Scriptores, Tyrnau ed a anni torturato per tre giorni. A Rave in Polonia (Simone Habiki 1547. cit.) il di figlio un sarto sacrificato da due ebrei. 1569. A Witow march! Altri fatti 1574. A Giovanni di due in Lituania di (ibid.) Gioachino Smerlowiez anni venduto per due Elisabetta di sette il tnartedi crudelmente ucciso. lui prima anni assassinate daldella suo sangue vien raccolto in un vaso. Szydlow (ibid.) un fancinllo scomparso: trovossone Palme A (ibid.) Giacomo Leizyka, e da simili accaduti a Bielko ed altrove. Punia 1'ebreo 1590. in Polonia all'ebreo : domenica delle il sanguato con incisioni e punture. 1595. A Gostin (ibid.) un fanciullo venduto agli ebrei il cadavere dis- per essere dissan- guato. 1597. Presso Sryalow (ibid.) un fanciullo ucciso. Col BUO sangue gli ebrei aspergono la nuova Sinagoga per consacrarla. 1650. A Caaden (Tenzel, gennaio 1694) un fanciullo di cinque anni e mezzo chiamato Mattia Tillich vi e assassinatn I'll marzo. Questo storico annovera altri fatti simili accaduti a Steyermarck, Karnten, rain ecc. Mi II. 1 V^') dai maoiiK'Uani. \iuii rn^ii'i. de'giorni dri i:T Mi:_:;it<>n rontro di eTertiilliano, rum in i il tiinuilti (jiuil jjiudri turono d-gli din; che il pin d-llf 'ditti imperial! On Ogmmo Synagoges ludaeo- ricorda conn-, n iv Sapoiv. in-nuco della nostra fede, il in-a iKivanta inila cristiani, i giudei non gia per averli s<-hia\ i, farm- inac-llo. Quanti non sono aflatto di^iuni di >toria pT ina lramma>Mirii dai n-tii-i i popolari iriunsi- lino a fontes persecution urn. ivr.Ma ch.- att.-stano S. (iiuMino, Eusebio, ci << ...... noi, l;i-li i^riora non iirnorano iiindfo Bar-Cochab tempi di Adriano iinp.-iatore fe'ornMnla strage di cristiani, che nel tempo d< -llo iate i giudei prestavano aiuti di danaro e di consiglio ai Mori ed i'h i il ai Turchi in guerra coi cristiani, che un giudeo soperche invadesse TUngheria e ass^diasseTlsola ai lillo Suliinano, h^ un altro giudeiLjnosseiSelirno alia conquista di Cipro e di altre isole del mare lonio, cli> da iriudci iurono pariin. -iit.- istii:ati Mori a invadere la Spagna, i Russi la cattolica di Rodi. ( i 1655. A Tunguch Germania in (Tentzrl, *jinqno 1693) un fanciulln A Metz (Procexno: Parigi 1670: Feller, giornale i~?W, 2> 428' un f.mciullo di tre anni ruhatn Hal Giudeo Raflaele Levi, e crudelmpnte astias-" 1669. sinato. suo cadavere II fu trovato nrribilmente mutilatn. II ren venne arao vivo per sentenza del Parlamenlo di Metz il 16 giiigno 1670. 1778. Di parecchi fanciulli uccisi dagli ehrei nel deoimnttavo secolo zinne Journal fa in.'ii- 15 gennaio 1778 a pag. 88 e del 15 ottobre del medcsimn anno a pag. 258. 1803. Possiamo a luiona ragiono porre qui in primo luogo qnesta data 1803: il hisloriqtte et litteraire del poiche in quest'anno usci la prima volta alia luce il libretto di IVnfito o Neofito. Eso vale storicamente piii di molte altre autoritn per ilimoatrare che gli ebrei sempre uaarono, usano e debbono usarc (RP pure ono ebrei osservanti) il sangue cristiano nei loro riti. atti del Proce9o di Damanco (Laurent; Affn\re$ de Syrie) esitta una Icttcra di John Barcker ex-Console inglese in Aleppo dove si parla di una povera cristiana scomparaa da Aleppo. Tutti accunavano un ebreo, 1810. Negli d'Ancona, di averla ncannata per raccoglierne il aangce. Yaraavia (Chiarini Teoria del Gindaismo, vol. I, peg. 355) scompare un bambino criatiano neH'ocraaione della Pasqua ebrea. RafTaelc A l^il A Pietmburgo (Ambln)fn Her sinato dagli ebrei per i*rnp 1839 A Damasco alia dici il"_-.ii!.i i mil, i b<>ttii;lia di piastre perche ai il ccU-l>rr !$('> I] un fanciullo aaat Cosi sentenziarono quattro ^imii. Proce.mo di t)masco pr<-\ una A Damaaco Stiden: Leipsig rituale. aangue portata aopisca la COM. i. 30f) si acopre un ebreo: il quale ofTre rent, p. <la proceaao aopra I'asaaaaioio del Padre To mm a so da \ _'Mi MnN.M.K I.MD.MCA i.\ i St;iti (h-Lili l-'rallima^nni. ' I'ololiia, I'iii'li IL MIMKHO MI. SANGl d-lla Siliai:< .-a. di'H'Aritim rristiani pifi ]: < Non pretendano diimpi' ^iinli-i m< 'litre condannava Gristo, lavava^i i ;i i-: ililpadroilir-i Niiovo moiido. d<-l d' iinitaiv Pilalo; mani. ! il <pial' prorlamaii'. innoo'iitc del sangue del jjiusio. Non istieno a strombazzare su pel loro compri ^iornali noi <-\\<> li calunniamo, quando parliamo del rito e dell'uso -In fanno del sangue cristiano. Riconoscano piuttosto il loro d-< i plorevole accecamento, la lor morale dcgrada/ione e 1'orrendo abisso in cui sono caduti, flno a canccllarc dal loro cuorc non pure la legge mosaica, ma la stessa legge di natura, e lii. scudo della religione per giustificare delitti, che la st' morale e religion dei barbari e seha.^i condamia. Urucino farsi loro Kakam libri, tutta farina dei piu corrotti, depongano i 1'ir- genere umano non pud<-o, i-isp.'ttino le sacre leggi della natura che condannano 1'usura, la frodc, il furto, la rapina, lo spergiuro e Tassassinio; e se non von Moodio contro i';iL!ioiiovol no abbracciare il legge di Gesu Cristo, abbandonino almanco la Talmudica per tornare alia Mosaica; e allora cesseranno di essere un pericolo pel cristiani e una vera piaga p-r lo la na/ioni, che lor dettero generosaiiK'iife asilo, pane e lilxTta. Calangiano Cappuccino e del suo servo cristiano uccisi dagli ehrei per benche poi grascopo rituale. Gli ebrei furono convinti e condannati : per danari. Quegli ebrei assassini erano II processo originale e negli Archivii di ziati nesi. qu.isi tutti italiini e P;iri,<;i, pato dal Laurent nel 2. vol. des Affaires de Syrie. 1843. Rodi, Corfu ed altrove (L'Egitlo sotlo Mehemed A rigi i881. 1843} assassinio ebreo Ad cui Alessandria d'Egitto si tutti occuparono i di 1 e Al venne di Livor- |i"i Hamont siain- Pa- : lianibini cristiani. 'assassinio del giovane greco Fornarachi, di giornali del 1881-1882. II cadavere fu trtu.ito dissanguato, tutto punzecchiato, e simile a statua di cera. A Tisza Eszlar in Ungheria una giovinetta di 14 anni e scannata nella Sinagoga dal sacrificatore ebreo. Piii recentemente ancora nel 18'.) fu . I trovato prcsso 1 'ebreo BuschofT in Xanten della Prussia Renana il cadavere del fanciullo cattolico Giovanni Hegraann senza una goccia di sangue. la II Buscboff venne processato, potenza dell'oro ebraico dotti dalla per entro cesso che Verona fedele, e ! fine prestabilito di si puo defihire poi assolto, tant' e a <h no.tri letto gli atti di quel processo, tralo-^cra a non vcdrrvi sfidiamo chiunque li saharo ad of;ni patto il reo. E un pro.Mnmnncnto eterno o d' insipienza giuridica il o di corruzione giudaica! ma Abbiam