INDICE 2 e LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO TERMICO CON POTENZIALITÀ INFERIORE A 35 kW PREMESSA3 4 CONTROLLI E INFORMAZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DI UNA CORRETTA VERIFICA DELL’ANALISI DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE E MISURAZIONE IN OPERA DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE (Controlli di efficienza energetica) 6 MODALITÀ E PRECAUZIONI PER L’USO DELL’IMPIANTO TERMICO 7 CONSIGLI PER IL RISPARMIO ENERGETICO 8 mil OPERAZIONI DI CONTROLLO, MANUTENZIONE E PERIODICITÀ 10 COSTI-BENEFICI: CONSIGLI PER INTERVENTI A COSTO MEDIO/ALTO 11 PRECAUZIONI D’USO DEGLI APPARECCHI E DELL’IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS COMBUSTIBILE 11 RACCOMANDAZIONI PER CALDAIE A CONDENSAZIONE 15 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI 17 csi COSTI-BENEFICI: CONSIGLI PER INTERVENTI A COSTO MODERATO OPERAZIONI DI CONTROLLO, MANUTENZIONE E PERIODICITà19 SCHEDA IDENTIFICAZIONE DI USO E MANUTENZIONE IMPIANTO TERMICO 22 (Copia per il Responsabile dell’impianto termico trattenuta nel libretto) SCHEDA IDENTIFICAZIONE DI USO E MANUTENZIONE IMPIANTO TERMICO 22 bis Fa (Copia per la Ditta Costruttrice/Installatrice o per l’Impresa Manutentrice) ALTRI COMPONENTI DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE 23 CAMPO NOTE PER ULTERIORI INDICAZIONI NON RIPORTATE O PREVISTE NEL PRESENTE LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO TERMICO 25 RIFERIMENTI LEGISLATIVI 26 ULTERIORI RIFERIMENTI LEGISLATIVI 27 RIFERIMENTI NORMATIVI 27 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE 28 1 OPERAZIONI DI CONTROLLO, MANUTENZIONE E PERIODICITÀ Il sottoscritto quale responsabile tecnico, e Costruttore/Installatore dell’impianto termico Manutentore dell’impianto termico (Per l’affidamento delle operazioni di controllo e manutenzione vedi pagine 22 e 22bis) Occupante Proprietario mil incaricato dal Responsabile dell’impianto: DICHIARA, che l’impianto funzionante con il seguente tipo di combustibile: Gas naturale GPL Altro (specificare)………………………………................... Deve essere manutenzionato con periodicità Annuale Biennale Altro……….................... (Nel caso in cui il presente Libretto sia stato compilato dal manutentore, qualora fosse stato stipulato anche un accordo di manutenzione programmata per impianti termici, è necessario prenderne visione). Nota “La delega al terzo responsabile non è consentita nel caso di singole unità immobiliari residenziali in cui il generatore o i generatori non siano installati in locale tecnico esclusivamente dedicato” [Rif. articolo 6, comma 1, D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 (vedi anche il paragrafo “RIFERIMENTI LEGISLATIVI” a partire da pagina 26 del presente Libretto)]. csi Durante le operazioni di manutenzione devono essere eseguiti i seguenti controlli previsti dalla normativa tecnica vigente in materia: Nota Per quanto riguarda le operazioni di controllo e manutenzione tali riferimenti sono: UNI 10436 - Caldaie a gas di portata termica nominale non maggiore di 35 kW - Controllo e manutenzione e UNI 10683 - Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione (per questa tipologia di apparecchi vedi anche il paragrafo “GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI” a partire da pagina 17 del presente Libretto); per quanto riguarda invece la legislazione e le norme inerenti gli aspetti della sicurezza, sono: la Legge n. 1083/71 e le UNI 7129, UNI 7131, UNI 10845, UNI 11137, UNI 10738 (vedi anche i paragrafi “ULTERIORI RIFERIMENTI LEGISLATIVI” e “RIFERIMENTI NORMATIVI” a pagina 27 del presente Libretto). Fa •verifica dei requisiti di tenuta dell’impianto interno gas e raccordi con il generatore; •assenze di perdite di combustibile liquido (solo per impianti alimentati con questo combustibile); •controllo dei dispositivi di sicurezza relativi al gas; •controllo di idoneità dei locali di installazione dei generatori; •controllo di idoneità dei generatori installati all’esterno; •verifica e controllo di eventuali rigurgiti dei prodotti della combustione; • verifica del corretto tiraggio per apparecchi a tiraggio naturale (B11); • verifica dell’assenza di perdite dai condotti di evacuazione dei prodotti della combustione; • controllo di idoneità dei canali da fumo o condotti di evacuazione dei prodotti della combustione; • controllo e verifica di funzionalità del termostato fumi di sicurezza (se esistente); • controllo e verifica delle aperture di ventilazione (se previste); • controllo e verifica delle aperture di aerazione (se previste); • controllo della regolarità dell’accensione e del funzionamento; • controllo e taratura del bruciatore principale; • pulizia dello scambiatore lato fumi; • pulizia del bruciatore principale e del bruciatore pilota (se esistente); • verifica visiva dell’assenza sul dispositivo rompitiraggio-antivento (se esistente) di tracce di deterioramento, ossidazione e/o corrosione; 4 mil e •verifica e controllo del regolare funzionamento dei dispositivi di comando e regolazione del/degli apparecchio/apparecchi; •verifica visiva dell’assenza di perdite di acqua e ossidazioni dai/sui raccordi; •controllo dell’assenza di perdite dalla valvola di sicurezza contro la sovrapressione; • controllo visivo dello scarico della valvola di sicurezza dell’acqua che non sia ostruito; • verifica della pre-carica del vaso di espansione ed eventuale ricarica; • negli impianti a vaso di espansione chiuso: verificare che la pressione statica dell’impianto sia corretta; • verifica visiva che i dispositivi di sicurezza non siano manomessi e/o cortocircuitati; • controllo dell’efficienza dello scambiatore secondario (acqua sanitaria); • controllo del corretto funzionamento del sistema di regolazione della temperatura ambiente; • verifica dei dispositivi di protezione, controllo e sicurezza; qualora l’apparecchio disponesse di punti prova predisposti dal fabbricante previsti per eseguire tali verifiche, attenersi alle procedure indicate dallo stesso fabbricante. In presenza di bruciatori ad aria soffiata o generatori di calore premiscelati a condensazione, devono essere eseguiti ulteriori controlli e le seguenti verifiche: • gli organi soggetti a sollecitazioni termiche siano integri e senza segni di usura e/o deformazione; • il circuito dell’aria sia pulito e sgombro da qualsiasi impedimento al libero flusso del comburente; • la guarnizione di tenuta con la piastra di accompagnamento al generatore di calore sia integra e tale da non presentare alcuna traccia di fuga dei prodotti della combustione (per esempio bruciature della vernice circostante). A completamento devono essere eseguiti tutti gli ulteriori controlli previsti dal “Rapporto di controllo di efficienza energetica” e segnalare, se riscontrate, tutte le eventuali Osservazioni, Raccomandazioni e Prescrizioni rilevate. csi Infine devono essere eseguite le verifiche e i controlli secondo le istruzioni fornite dai fabbricanti degli apparecchi, nonché se stipulati, quelle riportate negli eventuali accordi di manutenzione programmata degli impianti termici. Il responsabile delta costruzione dell’impianto eio della manutenzione declina ogni responsabilità per sinistri a persone o cose derivanti da utilizzi non corretti, manomissione dell’impianto o degli apparecchi di utilizzazione da parte di terzi, ovvero da carenze di manutenzione o riparazioni eseguite da imprese non abilitate e nei casi in cui: ci siano utilizzi non corretti; ci sia manomissione dell’impianto da parte di terzi; ci sia carenza di manutenzione dell’impianto; ci sia carenza di riparazione dell’impianto. Fa L’impianto termico è un impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitari, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Pertanto un impianto termico comprende: • il generatore di calore/apparecchio di utilizzazione; • il sistema di distribuzione delle tubazioni del fluido termovettore; • il sistema dei corpi scaldanti; • il sistema delle valvole di intercettazione; • il sistema di circolazione del fluido termovettore; • il sistema delle tubazioni di adduzione del combustibile; • il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione; • il sistema di regolazione e/o termoregolazione dell’ambiente. Tali impianti se non periodicamente manutenzionati oltre al non corretto funzionamento, possono costituire fonte di pericolo per le persone, gli animali e le cose, essere fonte di sprechi di combustibile e di inquinamento atmosferico. 5 e CONTROLLI E INFORMAZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DI UNA CORRETTA VERIFICA DELL’ANALISI DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE E MISURAZIONE IN OPERA DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE (Controlli di efficienza energetica) Fa csi mil Una corretta esecuzione della verifica dell’analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione deve essere effettuata conformemente alla norma UNI 10389-1 (Generatori di calore - Analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione - Parte 1: Generatori di calore a combustibile liquido e/o gassoso), riportando in evidenza i valori dei parametri della combustione (misurati/calcolati) sul “Libretto di impianto di climatizzazione” e sul “Rapporto di controllo di efficienza energetica”. I valori riportati devono essere la media delle tre misurazioni più significative. Per quanto concerne la periodicità di verifica dell’analisi dei prodotti della combustione e della misurazione in opera del rendimento di combustione (controlli di efficienza energetica) per gli impianti termici, è necessario attenersi a quanto disposto dall’Allegato A (Periodicità dei controlli di efficienza energetica su impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile maggiori di 10 kW e su impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW) del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 [Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192], in vigore dal 12 luglio 2013 e di seguito riportato. 6 Non coprire i termosifoni Evitare di coprire i termosifoni con mobili o tende. I termosifoni sotto la finestra aiutano a riscaldare le pareti strutturalmente più fredde ma tendono a lavorare di più. Per aumentare l’efficienza in questi casi è sufficiente porre un pannello di materiale isolante tra parete e termosifone. e Aerazione dei locali Non aerare le stanze troppo a lungo. Tenere una finestra aperta quando la caldaia è accesa provocherà solo un consumo inutile di combustibile. È preferibile far circolare l’aria aprendo completamente le finestre nelle ore più calde per il minimo tempo necessario al ricambio d’aria. mil Spurgare l’aria dai termosifoni Spurgare l’aria dai radiatori per tenerli sempre alla massima efficienza. L’aria presente nelle tubazioni dell’impianto tende a depositarsi nei radiatori impedendone il pieno riscaldamento e provocando un inutile lavoro per la caldaia. I vecchi termosifoni potrebbero non avere una valvola di sfiato dell’aria; in questi casi non costerà molto farle installare. Utilizzo di stufette elettriche Le stufette elettriche consumano 2,5 volte più energia primaria dei sistemi a combustibile. Se si fa molto uso delle stufette elettriche conviene valutare un intervento migliorativo sull’impianto di riscaldamento o aumentare gli elementi dei termosifoni. Utilizzo dell’acqua calda per usi igienici e sanitari Quando si utilizza l’acqua calda impostare la temperatura al di sotto dei 60 °C. Temperature elevate provocano consumi energetici eccessivi; inoltre l’utilizzo a temperature superiori comporta maggiori precipitazioni di calcare diminuendo, conseguentemente, la vita dello scambiatore secondario dell’apparecchio. csi Utilizzare l’acqua con razionalità Preferire l’uso della doccia a quella del bagno fa si che il risparmio d’acqua, e quindi di combustibile, è pari a circa il 40%. Infatti mediamente per una vasca l’acqua richiesta è intorno ai 120-150 litri, mentre per una doccia della durata di 10 minuti il consumo è di 80-90 litri. Un altro esempio potrebbe essere quello di un rubinetto non a tenuta che mediamente può comportare uno spreco fino a 2000 litri d’acqua all’anno, oppure quello di uno sciacquone che perde che può arrivare a consumare fino a 4000 litri all’anno. Il costo di una nuova guarnizione è invece di pochi centesimi. Se poi vengono utilizzati riduttori di portata (riducono la portata senza compromettere il comfort) o rubinetti di ultima generazione il consumo viene ulteriormente ridotto. COSTI-BENEFICI: CONSIGLI PER INTERVENTI A COSTO MODERATO Fa • Installare le valvole termostatiche sui termosifoni per ottenere i seguenti benefici: - Si può regolare la temperatura di ogni singolo ambiente per sfruttare anche gli apporti gratuiti di energia, quelli dovuti, ad esempio, alla presenza di molte persone nei locali, ai raggi del sole che filtrano attraverso le finestre, agli elettrodomestici presenti ad esempio in cucina. - La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di “deviare” il restante flusso di acqua calda verso gli altri radiatori ancora aperti. - In questo modo si consuma meno energia nelle giornate più serene, quando il sole è sufficiente a riscaldare alcune stanze e quando si può, ad esempio, impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce di casa. - Il risparmio di energia indotto dall’uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 15-20%. Proprio per questa ragione, salvo poche eccezioni, è prevista l’obbligatorietà d’installazione negli edifici di nuova costruzione, nelle ristrutturazioni o in alcuni casi nell’ambito di interventi di effcienza energetica (agevolazioni fiscali). - Una regolazione effettuata tramite le valvole termostatiche permette di adottare la temperatura ai bisogni effettivi dei singoli locali. Così facendo si realizzano economie di combustibile non trascurabili (esempio: riducendo di 1 °C la temperatura media dell’appartamento, si ottiene una economia di combustibile dell’ordine del 6%). • Installare pannelli isolanti e termoriflettenti dietro ai termosifoni collocati sulle pareti per convogliare il calore prodotto dal radiatore verso la parte centrale della stanza e ridurre la dispersione del calore con il 10 e muro. Questo intervento è particolarmente utile se i radiatori sono installati su una parete perimetrale prospiciente verso l’esterno. • Isolare il cassonetto degli avvolgibili. Durante la stagione invernale l’aria fredda tende a entrare nel cassonetto degli avvolgibili. Per evitare un raffreddamento dell’ambiente interno è consigliabile isolare il cassonetto. • Isolare porte e serramenti. Ogni spiffero equivale a una perdita di calore e pertanto a un maggiore consumo di combustibile per riscaldare l’abitazione. Guarnire le porte e le finestre con materiale isolante. COSTI-BENEFICI: CONSIGLI PER INTERVENTI A COSTO MEDIO/ALTO mil • Isolare le pareti rivolte verso l’esterno con pannelli isolanti (esempio in sughero, lana di roccia, polietilene espanso, ecc.). Fare particolarmente attenzione alle pareti esposte a nord, sono le più fredde; dovendo scegliere meglio proteggere prima queste. • Installare finestre/infissi con doppi vetri. Le finestre con vetro singolo disperdono facilmente il calore interno con il freddo dell’ambiente esterno. Per questa ragione da molti anni sono reperibili sul mercato finestre/infissi con doppi o tripli vetri. Questi prodotti sono realizzati interponendo più strati di vetro in modo da separare l’ambiente esterno da quello interno. • Installare una caldaia a condensazione. La caldaia a condensazione sfrutta anche il calore fornito dai prodotti della combustione, ottenendo un rendimento del 20-30% superiore rispetto ad una normale caldaia standard. Le caldaie a condensazione hanno un costo maggiore rispetto alle tradizionali ma il risparmio in bolletta è assicurato (per questa tipologia di apparecchi vedi anche il paragrafo “RACCOMANDAZIONI PER CALDAIE A CONDENSAZIONE” a partire da pagina 15). csi PRECAUZIONI D’USO DEGLI APPARECCHI E DELL’IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS COMBUSTIBILE Quando si utilizza un impianto del gas è necessario rispettare alcune regole fondamentali ai fini della sicurezza. I principali requisiti sono: Accertarsi che nei locali in cui sono installati gli apparecchi a gas possa circolare aria, prerequisito essenziale per una corretta combustione. La mancanza o l’insufficienza d’aria, o il suo mancato libero afflusso, provoca la formazione di monossido di carbonio, un gas incolore, inodore e molto pericoloso. La corretta verifica della tenuta delle tubazioni del gas è essenziale per la sicurezza. È opportuna una verifica in occasione delle operazioni di manutenzione dell’impianto termico. Per questa operazione rivolgersi sempre ad un tecnico abilitato. I tubi di gomma degli apparecchi di cottura devono essere conformi a quanto previsto dalla UNI 7129 e, in taluni casi, devono essere sostituiti entro la data di scadenza riportata sugli stessi. Fa É importante verificare che il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione funzioni correttamente. Se camini, canne fumarie, canali da fumo o condotti fumari non sono efficienti, esiste la possibilità che i prodotti della combustione vengano convogliati all’interno anziché all’esterno dei locali, aumentando così il rischio di formazione di monossido di carbonio e conseguentemente di intossicazione. Questa verifica va effettuata obbligatoriamente con idonea strumentazione in occasione delle operazioni periodiche di manutenzione del generatore. Altrettanto importante è verificare l’idoneità dei locali di installazione degli apparecchi a gas. Verificare che, in presenza di elettroventilatori, compresi quelli installati nelle cappe degli apparecchi di cottura collegate verso l’atmosfera esterna o in appositi sistemi fumari ad essa dedicati, il locale non vada in depressione quando sono in funzione, causando possibili rigurgiti dei prodotti della combustione dagli apparecchi verso gli ambienti interni. Effettuare la manutenzione periodica dell’impianto termico con le indicazioni e le scadenze definite nel presente Libretto di uso e manutenzione. 11 SICUREZZA! - COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA e ODORE DI GAS - PERICOLO DI INTOSSICAZIONE E DI ESPLOSIONE A CAUSA DI PERDITE SULL’IMPIANTO O DI FUNZIONAMENTO DIFETTOSO Nei casi di prolungata assenza dalle abitazioni è buona regola chiudere il rubinetto di intercettazione generale dell’impianto gas. mil Il gas viene odorizzato all’origine dal distributore con lo scopo di rendere percettibile, in caso di perdite, la sua presenza nell’aria e/o nell’ambiente circostante anche a concentrazioni molto basse da parte dell’utilizzatore finale. csi Qualora si dovesse percepire e riscontrare odore di gas, è assolutamente necessario prendere i seguenti provvedimenti: • aprire porte e finestre e aerare i locali; • evitare la formazione di scintille e non accendere fiamme libere (esempio candele, accendini, fiammiferi, ecc); • non accendere o spegnere luci; • non azionare nessun tipo dì interruttore elettrico, spine e/o campanelli; non usare apparecchi elettrici ed elettronici in generale compresi i telefoni; • non fumare; • chiudere subito il rubinetto di intercettazione generale del gas; • avvisare i propri coinquilini dell’edificio; • abbandonare l’edificio; • contattare, una volta all’esterno, il pronto intervento dell’azienda distributrice del gas, oppure in alternativa una ditta specializzata. ATTENERSI RIGOROSAMENTE ALLE SEGUENTI NORME E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA AVVERTENZE E CONSIGLI PER LA SICUREZZA Fa • Poiché le tubazioni del gas poste sotto traccia, secondo la normativa tecnica vigente, devono essere posate ad una distanza massima di 20 cm dagli spigoli paralleli alle tubazioni stesse, in tale porzioni delle pareti è sconsigliabile praticare fori o piantare chiodi. In caso di posa in opera di battiscopa, utilizzare ad esempio siliconi o colle. LOCALE DI INSTALLAZIONE E POSA DEGLI APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE • Non utilizzare o depositare materiali o liquidi facilmente infiammabili (ad esempio benzina, vernici, solventi, ecc.) in prossimità e nel luogo dove è installato l’apparecchio. • I dispositivi di sicurezza non devono essere mai disattivati o cortocircuitati o modificati, in quanto se ne potrebbe compromettere il corretto funzionamento. • Ai fini della sicurezza è vietato installare apparecchi a gas a camera aperta (tipo B - Rif. UNI 7129) in locali dove sono installati camini e/o caminetti a legna (Rif. UNI 10683). • Non chiudere o ostruire o apportare modifiche alle aperture di aerazione e ventilazione per l’aria comburente per evitare la formazione di monossido di carbonio. Non apportare alcuna modifica: - all’apparecchio; 12 - nella zona circostante l’apparecchio; - alle linee del gas, dell’acqua, dell’elettricità; - alle predisposizioni dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. DANNEGGIAMENTO A CAUSA DI MODIFICHE EFFETTUATE NON SECONDO LA REGOLA DELL’ARTE csi mil e • Per un regolare funzionamento dell’apparecchio la copertura (mantelli) non deve assolutamente essere rimossa, altrimenti, in condizioni di funzionamento dell’apparecchio, può insorgere il rischio di danneggiamento dell’apparecchio stesso, nonché di causare gravi danni alle persone. • Per evitare danni alla caldaia e per evitare fenomeni corrosivi al sistema di evacuazione dei prodotti della combustione, non utilizzare idrocarburi alogenati quali spray, solventi e prodotti detergenti, colori, collanti o liquidi contenente cloro. • Non sono consentite modifiche di carattere strutturale nella zona del luogo di installazione dell’apparecchio che potrebbero compromettere la sicurezza e la funzionalità dell’apparecchio stesso. Ad esempio nel caso in cui ci fosse l’esigenza di installare l’apparecchio all’interno di un armadio, il posizionamento di quest’ultimo deve essere effettuato nel rispetto delle indicazioni fornite dal fabbricante dell’apparecchio e dalle disposizioni di cui alla UNI 7129 - “Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 2: Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione”. Eventualmente, prima della realizzazione di qualsiasi tipologia di rivestimento, richiedere ulteriori indicazioni in merito ad un tecnico professionalmente qualificato e abilitato. Analogamente per qualsiasi modifica all’apparecchio o alle parti ad esso collegate, incaricare sempre personale professionalmente qualificato avente specifica competenza tecnica nel settore dei componenti e degli impianti termici alimentati a gas. • É vietato effettuare interventi o modifiche al generatore di calore o ad altre parti dell’impianto. Non effettuare mai personalmente la manutenzione o le riparazioni dell’apparecchio o rimuovere eventuali sigilli posti sulle parti costruttive dell’apparecchio. Solo i tecnici specializzati riconosciuti e quelli abilitati al servizio di assistenza tecnica autorizzata dal fabbricante possono rimuoverli su necessità durante le operazioni di manutenzione dell’apparecchio di utilizzazione. PERICOLO DI USTIONI Fa • L’acqua che fuoriesce dai rubinetti potrebbe essere bollente anche a causa di piccoli e ripetuti prelievi. Si consiglia di evitare di tenere il termostato dell’acqua sanitaria dell’apparecchio alle massime temperature. DANNEGGIAMENTO A CAUSA DEL GELO Nei casi di assenza dalle abitazioni in un periodo a rischio di gelo o in località particolarmente fredde o di interruzione dell’alimentazione elettrica o in caso di impostazione della temperatura ambiente nei singoli locali su valori troppo bassi, non è escluso che alcune parti dell’impianto o dell’apparecchio stesso possano essere danneggiate a causa del gelo. Protezione antigelo • L’impianto di riscaldamento con le relative tubazioni dell’acqua sono sufficientemente protette dal gelo se l’impianto rimane in servizio anche in assenza da parte dell’occupante dell’unità immobiliare. Questo è possibile per tutti quegli apparecchi che sono dotati della “funzione antigelo” che permette di far funzionare l’impianto quando la temperatura scende al di sotto di certi valori prestabiliti. • Un’ulteriore possibilità di protezione antigelo consiste nell’immettere del glicole nell’impianto di riscaldamento, rispettando le concentrazioni stabilite nelle indicazioni fornite dal fabbricante, per evitare danneggiamenti 13 e A titolo di esempio, si indicano i seguenti casi: a)installazione in locale ad uso abitativo: per utilizzi civili non si rendono necessari particolari accorgimenti essendo i condensati abbondantemente neutralizzati dai prodotti del lavaggio e degli altri scarichi domestici. b)Installazione in ufficio: nel caso in cui l’ufficio, asservito ad un apparecchio singolo, abbia un numero di utenti minore di 10, è opportuna l’installazione di un neutralizzatore di condense. Nel caso in cui il numero di utenti sia maggiore di 10, valgono le stesse considerazioni adottate per l’installazione in appartamento ad uso abitativo. mil B.2 Dimensionamento dell’impianto di scarico delle condense La sezione dei condotti dell’impianto di scarico delle condense asservito ad un unico apparecchio, non può essere minore della sezione del tubo di scarico della condensa dell’apparecchio stesso, salvo diverse indicazioni del fabbricante dell’apparecchio. Per la stima delle dimensioni dell’impianto dì scarico delle condense per sistemi asserviti a diversi apparecchi è opportuno far riferimento ai quantitativi massimi di condensa riportati di seguito. B.2.1 Quantitativo massimo di condensa prodotta dagli apparecchi a condensazione In generale la definizione del quantitativo di condensa prodotta da un apparecchio a gas dipende da molteplici fattori: portata termica effettiva di funzionamento dell’apparecchio, temperatura di ritorno, rendimento dell’apparecchio, tipo di combustibile, eccesso d’aria dei prodotti della combustione. Per consentire il dimensionamento dell’impianto di scarico delle condense è possibile considerare il seguente valore massimo di produzione (dato stechiometrico): gas naturale = 0,16 l/h/kW - GPL- propano = 0,13 l/h/kW - GPL- butano = 0,12 l/h/kW. csi Esempio: Due caldaie alimentate a gas naturale da 16 kW collegate in cascata produrrebbero una portata massima di 2 x 16 x 0,16 = 5,12 l/h di condensa acida. GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI Fa La norma che definisce i requisiti di verifica, installazione, controllo e manutenzione degli impianti destinati al riscaldamento ambiente e/o alla produzione di acqua calda sanitaria e/o alla cottura dei cibi, con apparecchi sia a tiraggio naturale che muniti di elettroventilatore, di potenza termica nominale ≤ 35 kW alimentati con biocombustibili solidi è la UNI 10683 - “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione”. La norma si applica sia agli impianti con apparecchi alimentati manualmente sia a quelli con apparecchi a caricamento automatico, installati in locali e relative pertinenze. ATTENERSI RIGOROSAMENTE ALLE SEGUENTI NORME E PRESCRIZIONI Dl SICUREZZA AVVERTENZE E CONSIGLI PER LA SICUREZZA • L’uso degli apparecchi è subordinato, oltre alle prescrizioni contenute nelle istruzioni fornite dai fabbricanti, anche al rispetto di tutte le norme di sicurezza previste dalla legislazione specifica vigente in materia. Non utilizzare gli apparecchi in disaccordo con le istruzioni fornite dai fabbricanti; rispettare le istruzioni e gli avvertimenti evidenziati dalle targhette esposte sugli apparecchi. 17 LOCALE DI INSTALLAZIONE E POSA DEGLI APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE csi mil e • Le istruzioni di montaggio e smontaggio dell’apparecchio sono riservate ai soli tecnici specializzati abilitati ai sensi della legislazione tecnica vigente (rif. Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 e ss.mm.ii.). L’installatore prima di avviare le fasi di montaggio/smontaggio degli apparecchi deve ottemperare alle prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa tecnica vigente in materia. • Qualora prevista dal fabbricante dell’apparecchio, attenersi alle distanze che devono essere rispettate per il suo posizionamento, atte a garantire sicurezza e nel contempo uno spazio tecnico di accesso per poter effettuare le operazioni di manutenzione. • Proteggere tutte le strutture che potrebbero incendiarsi se esposte a eccessivo calore sia dell’apparecchio sia del sistema fumario. • Pavimenti costituiti da materiale infiammabile come ad esempio legno, parquet, linoleum, moquettes, ecc., devono essere protetti da una base ignifuga (es. acciaio, ardesia pressata, vetro, pietra, ecc.), di dimensioni sufficienti, su cui poggia l’apparecchio. • Non utilizzare o depositare materiali o liquidi facilmente infiammabili (ad esempio benzina, vernici, solventi, ecc.) in prossimità e nel luogo dove è installato l’apparecchio. • I dispositivi di sicurezza non devono essere mai disattivati o cortocircuitati o modificati, in quanto se ne potrebbe compromettere il corretto funzionamento. • Ai fini della sicurezza è vietato installare camini e/o caminetti a legna (Rif. UNI 10683) in locali dove sono installati apparecchi a gas a camera aperta (tipo B - Rif. UNI 7129). • Non chiudere o ostruire o apportare modifiche alle aperture di aerazione e ventilazione per l’aria comburente per evitare la formazione di monossido di carbonio. • Non apportare alcuna modifica all’apparecchio e nella zona circostante la sua ubicazione. • Non apportare alcuna modifica alle predisposizioni dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. PERICOLO DI USTIONI Fa I generatori di calore (caldaie, stufe, caminetti, termocucine) essendo apparecchi che sviluppano calore, presentano delle superfici esterne particolarmente calde. Pertanto si raccomanda massima cautela durante il funzionamento, in particolare: • non toccare e non avvicinarsi allo sportello o al vetro dello stesso sportello (se esistente); • non toccare il condotto/canale di evacuazione dei prodotti della combustione; • non eseguire pulizie di qualunque tipo; • non scaricare le ceneri; • non aprire lo sportello; • non scaricare/aprire il cassetto cenere (ove previsto); • fare attenzione che non si avvicinino i bambini; • non pulire l’apparecchio fino al completo raffreddamento della struttura e delle ceneri; • non sono consentite modifiche strutturali che potrebbero compromettere la sicurezza e la funzionalità dell’apparecchio stesso; • per qualsiasi modifica all’apparecchio o eventualmente alle parti ad esso collegate, incaricare sempre personale professionalmente qualificato avente specifica competenza. AVVERTENZA SUL TIPO D’ALIMENTAZIONE ELETTRICA Per l’alimentazione dell’apparecchio non è consentito l’uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe e devono essere rispettate le polarità per la sua alimentazione dalla rete: L = Linea (marrone) - N = Neutro (azzurro/celeste) - = Terra (giallo/verde). 18 22 csi Fa mil 4 e 23 csi Fa mil e 24 csi Fa mil e