PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2006/2007
SCUOLA PRIMARIA
CENTRO SALESIANO DON BOSCO
via Zanovello, 1 - 24047 Treviglio (Bg)
tel. 0363.313911 - fax 0363.313908
www.salesianitreviglio.it - e-mail: [email protected]
PREMESSA
Il Centro Salesiano “Don Bosco” appartiene all’Ispettoria Lombardo-Emiliana, insieme delle
opere salesiane presenti in Lombardia Emilia-Romagna (ILE), Repubblica di San Marino,
Svizzera (Lugano e Zurigo) e Lituania. La sede centrale è a Milano in via Copernico, 9, L’ILE
è un Ente Ecclesiastico riconosciuto civilmente quale gestore delle diversescuole che fanno
parte del Centro “Don Bosco”.
L’Ispettore salesiano, don Agostino Sosio, nomina il Direttore dell’Opera, don Claudio
Cacioli, al quale delega la gestione ordinaria e l’animazione pastorale dell’Opera stessa..
La Scuola Primaria “Don Bosco” è una scuola paritaria parificata, libera, pubblica, cattolica e
salesiana.
Come Scuola cattolica si ispira a un pluralismo di stili e di metodi educativi fondati sul
Vangelo e sulla persona di Gesù Cristo.
Come Scuola salesiana privilegia quale metodo educativo il Sistema Preventivo di Don
Bosco e possiede alcune caratteristiche fondamentali:
la preferenza per gli allievi/e provenienti dai ceti popolari
la scelta di un’educazione che ha come fine la maturazione globale dell’allievo/a
il primato dell’evangelizzazione.
SCUOLA PRIMARIA
PERSONALE
PARITARIA
Direttore:
Preside:
Coordinatore:
Personale docente:
Segreteria scolastica:
Amministrazione:
Portineria:
don Claudio Silvano Cacioli
don Daniele Cucchi
don Mauro Soru
Paola Ardenghi, Cristian Bolzagni, Fabiana Carrera,
Simona Ferraroli, Silvia Fumagalli, Lilli Galimberti,
Barbara Mansani, Andrea Possenti, Lisa Shann, don Mauro
Soru
Daniela Gatti (infermiera)
Elisabetta Olivari (assistenza mensa)
Chiara Valcarenghi (educatrice)
Nella Fontana, Lucia Pulvirenti
don Roberto Gerosa, Alessandro Rivoltella, Umberto Taddeo
Franco Boschi, Beppe Raimondi
Orari uffici:
lunedì -venerdì: 8.30/12.30 e 14.00/17.00; sabato: 8.30/12.30
Personale non docente:
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
PARIFICATA
ORGANIGRAMMA
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DEL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per Piano dell’Offerta Formativa (POF) intendiamo la risposta, conforme alle leggi, che la
nostra Scuola offre alla domanda educativa delle famiglie, secondo il proprio Progetto
Educativo (PEI), in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del
DPR n. 275/1999 (articolo 3) e della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma 4, lettera a).
Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte dettate dai criteri che emergono dalla
proposta culturale ed antropologica del Progetto Educativo e permette la flessibilità
dell’offerta di formazione centrata sulla domanda dei genitori e degli alunni, nell’ambito
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, riconosciuta dalla legge (articolo 21, legge n.
59/1997 e normativa di applicazione).
STRUTTURA
Il Piano della nostra offerta formativa è organizzato in cinque parti: profilo formativo,
percorsi formativi, fattori, risorse, valutazione, approvazione che rappresentano gli
snodi di una organizzazione scolastica salesiana.
1.
Il profilo delinea la nostra offerta.
2.
I percorsi definiscono il cammino di formazione per portare gli alunni a realizzare i
profili.
3.
I fattori costituiscono i punti fondamentali di intervento e di azione organizzati
dalla scuola.
4.
Le risorse descrivono i mezzi messi a disposizione dalla Scuola.
5.
La valutazione propone la corrispondenza tra progetto e risultati ottenuti, in vista
della riprogettazione.
6.
L’approvazione.
Nella tradizione salesiana la progettazione dell’offerta della nostra comunità educativa è
mediata da modelli educativi e didattici, che rispondono ad una visione antropologica ispirata
all’umanesimo cristiano.
La nostra scuola intende quindi essere luogo di formazione integrale delle persone e di
educazione alla fede per coloro che hanno fatto o intendono fare questa scelta.
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
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1. PROFILO FORMATIVO
educativo, culturale, professionale dell’alunno al termine della Scuola Primaria
redatto per competenze con riferimento sia alle aree del Profilo ministeriale
che alle schede di valutazione quadrimestrale
L’offerta formativa che la scuola primaria “Don Bosco” offre, viene descritta sotto forma di
profilo formativo del fanciullo che realizziamo.
Per profilo intendiamo la descrizione sistematica di ciò che il bambino deve aver acquisito al
termine della Scuola primaria.
Concorrono alla definizione del PECUP le aree di valutazione da parte dei Docenti: Identità
ed autonomia, Orientamento, Convivenza civile, Strumenti culturali interdisciplinari e specifici
disciplinari e le aree di auto-valutazione da parte dell’alunno/a. Nelle schede di valutazione
quadrimestrale vengono distribuite le competenze in elenco.
1^ SEZIONE: AREE DI VALUTAZIONE DA PARTE DEI DOCENTI
A) IDENTITÀ ED AUTONOMIA: OPERARE SCELTE PERSONALI ED ASSUMERSI
RESPONSABILITÁ
Dimensione emotiva: Controllo della emotività di fronte agli impegni
1.
Essere sicuri di sé e manifestare adeguata autostima
2.
Affrontare le situazioni con tranquillità
3.
Riprendersi dopo un insuccesso
4.
Vincere le difficoltà
5.
Accettare le nuove esperienze
6.
Superare la paura di sbagliare e/o di essere giudicato negativamente
Dimensione partecipativa
1.
Frequentare volentieri la scuola
1.
2. Dimostrare motivazione ed interesse nei confronti di tutte le attività
scolastiche
2.
Provare soddisfazione nello svolgimento dei propri impegni scolastici
Dimensione organizzativa
1.
Avere un’adeguata percezione di sé, delle proprie potenzialità e dei propri limiti
2.
Partecipare attivamente alle discussioni e alle altre attività
3.
Formulare ipotesi e proposte
4.
Dimostrare autonomia di giudizio e pensiero critico
5.
Saper calcolare il tempo necessario per l’esecuzione di un compito
6.
Gestire e curare il proprio materiale
7.
Segnare regolarmente sul diario quanto viene assegnato
8.
Programmare il proprio tempo in base ai doveri scolastici
9.
Fare a meno di qualcuno che ricordi l’impegno della lezione e dei compiti
B) ORIENTAMENTO: SCOPERTA GRADUALE E PROGRESSIVA DELLE PROPRIE
ATTITUDINI, ADEGUAMENTO DELLE ASPIRAZIONI PERSONALI ALLE PROPRIE
CAPACITÁ
C) CONVIVENZA CIVILE: COESISTERE, CONDIVIDERE, ESSERE CORRESPONSABILI
1.
2.
3.
Assumere comportamenti idonei per favorire il proprio benessere: Rispetto di sé
Assumere comportamenti corretti nelle relazioni interpersonali: Rispetto degli altri
Rispettare le regole della convivenza civile: Rispetto dell’ambiente
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
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D) STRUMENTI CULTURALI INTERDISCIPLINARI e DISCIPLINARI:
AREA INTERDISCIPLINARE
AREA DISCIPLINARE
Religione Cattolica
Italiano
Inglese
Matematica
Scienze
Storia e Geografia
AREA INTERDISCIPLINARE
Arte e Immagine
Musica
Scienze Motorie e Sportive
Informatica
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
ABILITÀ (COMPETENZE)
(valutate nell’ambito delle singole discipline)
• Comprendere i testi
• Comunicare oralmente
ABILITÀ (COMPETENZE)
• Osservare, riflettere e prendere decisioni sulla
propria vita
• Ascoltare, comprendere e comunicare
oralmente
• Leggere e comprendere testi di diverso tipo
• Produrre e rielaborare testi scritti
• Riconoscere le strutture della lingua e
arricchire il lessico
• Comprendere brevi messaggi orali e scritti
• Produrre semplici messaggi orali e scritti
• Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto
• Riconoscere, rappresentare e risolvere
problemi
• Operare con figure geometriche, grandezze e
misure
• Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure
informatiche
• Osservare, porre domande, fare ipotesi e
verificarle
• Riconoscere e descrivere fenomeni
fondamentali del mondo fisico, biologico e
tecnologico
• Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo
fatti ed eventi
• Conoscere, ricostruire, comprendere eventi e
trasformazioni storiche
• Osservare, descrivere e confrontare paesaggi
geografici con l’uso di carte e rappresentazioni
ABILITÀ (COMPETENZE)
• Produrre messaggi attraverso l’uso di
linguaggi, tecniche e materiali diversi, leggere e
comprendere immagini di diverso tipo
• Ascoltare, analizzare e rappresentare
fenomeni sonori e linguaggi musicali; esprimersi
con il canto e semplici strumenti
• Conoscere e sperimentare schemi motori di
base, dinamici e posturali
• Organizzare movimenti e spostamenti in base
a varianti spazio-temporali
• Utilizzare il linguaggio motorio per comunicare
stati d’animo, idee e situazioni
• Partecipare alle attività di gioco conoscendo le
principali regole
• Scrivere semplici brani utilizzando la
videoscrittura; utilizzare il computer per seguire
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semplici giochi anche didattici; approfondire ed
estendere l’impiego della videoscrittura
2^ SEZIONE: AUTO-VALUTAZIONE DA PARTE DELL’ALUNNO/A CON LA
GUIDA DELL’INSEGNANTE E/O DEI GENITORI
1^ Area Identità ed autonomia: operare scelte personali ed assumersi responsabilità
Valutazione quadrimestrale: SÌ - POCO - NO
Sono capace di...
1.
Affrontare cose nuove
2.
Portare a termine i compiti che vengono assegnati
3.
Portare a termine i compiti in breve tempo
4.
Rispettare le regole scolastiche
5.
Eseguire i compiti a casa da solo
6.
Lavorare con i miei compagni
7.
Aiutare i compagni in difficoltà
8.
Ascoltare attentamente l’insegnante
9.
Stare seduto per il tempo richiesto dall’insegnante
10.
Ricordare con facilità
11.
Tenere in ordine le mie cose
12.
Organizzare il mio lavoro
13.
Studiare da solo
14.
Utilizzare il computer da solo
15.
Prendere decisioni autonome e personali
16.
Organizzare tempi e spazi nei momenti liberi
2^ Area Orientamento: scoperta graduale e progressiva delle proprie attitudini,
adeguamento delle aspirazioni personali alle proprie capacità
3^ Area Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili
Valutazione quadrimestrale: SÌ - POCO - NO
Sono capace di...
1.
Rimanere in ascolto delle persone che parlano a me, o delle mie cose?
2.
Accettare una spiegazione e una proposta diversa dalla mia?
3.
Di collaborare nei gruppi che frequento: la classe, il gruppo di catechesi, il
1.
gruppo sportivo...?
4.
Sviluppare le mie abilità personali?
5.
Riconoscere e favorire le abilità degli altri?
6.
Rispettare le regole della convivenza civile: il regolamento, la pulizia, l’ordine, le
norme di sicurezza... negli ambienti che frequento come l’oratorio, la scuola, il
pullman...?
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
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2. PERCORSI
2.1. PROCESSI DI INSEGNAMENTO ED APPRENDIMENTO
I percorsi definiscono il cammino di formazione per portare gli alunni a realizzare il Profilo.
Gli Insegnanti progettano, adeguano e attuano gli obiettivi formativi secondo:
a) Unità di Apprendimento specifiche per ogni disciplina, con riferimento agli Obiettivi
Specifici di Apprendimento definiti dal Ministero (OSA);
b) una progettazione e una verifica collegiale a cadenza settimanale.
I processi di insegnamento vengono svolti con costante personalizzazione del piano di studio
(PSP) che, in linea con lo stile salesiano, pone al centro la persona del bambino e la
relazione educativa.
2.2. MOMENTI FORMATIVI COMUNI
Durante l’anno scolastico, diamo una speciale evidenza ai seguenti momenti formativi
comuni:
Accoglienza
Celebrazione dell’Avvento
Celebrazione di don Bosco
Celebrazione della Quaresima
Festa di San Domenico Savio
Festa di Fine Anno
Giornata di Accoglienza della futura Classe Prima
2.2.1. ACCOGLIENZA
Per corrispondere al bisogno di conoscenza e amicizia reciproca, alla voglia di crescere
insieme nella responsabilità e nella gioia di essere in tanti, tutti gli alunni a classi aperte
vivono un momento comunitario. Durante la prima settimana di scuola, dopo l’intervallo,
partecipano a giochi strutturati e finalizzati alla tematica che li accompagnerà durante l’anno.
2.2.2. CELEBRAZIONE DELL’AVVENTO
Per vivere il senso dell’attesa e dell’accoglienza di Gesù, durante l’Avvento le classi si
riuniscono settimanalmente per comprendere il vero significato del Natale. A conclusione del
cammino di preparazione presenteranno lo spettacolo teatrale natalizio, tradizione della
scuola.
2.2.3. FESTA DI DON BOSCO
Per una maggior conoscenza dello spirito Salesiano che anima la scuola, viene celebrata la
festa di don Bosco.
Viene presentata la vita di don Bosco e le varie classi animano la messa nelle sue parti.
2.2.4. CELEBRAZIONE DELLA QUARESIMA
Per comprendere il significato della Quaresima e della Pasqua cristiana i bambini sono
accompagnati una volta alla settimana a rinunciare alla loro merendina (sostituita con del
pane) per offrire il valore equivalente ad iniziative di solidarietà.
Durante la settimana santa, in collaborazione con il Coordinatore dell’educazione alla fede, i
bambini partecipano in prima persona alla realizzazione della Via Crucis che si effettua
l’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze pasquali.
2.2.5. FESTA DI SAN DOMENICO SAVIO
Domenico Savio è il ragazzo santo dell’oratorio di don Bosco.
Celebrando il ricordo, viene sottolineato l’aspetto formativo della festa, e i più grandi, nello
spirito di Domenichino, si impegnano ad animare i giochi per i più piccoli.
2.2.6. LA FESTA DI FINE ANNO
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
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Per promuovere la partecipazione attiva delle famiglie alla vita della Scuola, a fine maggio i
genitori sono coinvolti nell’organizzazione della festa conclusiva. I Bambini sono protagonisti
dei giochi e spettatori di ciò che i genitori, in accordo con le insegnanti, hanno preparato per
loro.
2.2.7. LA GIORNATA DI ACCOGLIENZA DELLA FUTURA CLASSE PRIMA
Per favorire la reciproca conoscenza e socializzazione, a fine maggio la scuola organizza
una giornata di accoglienza per gli alunni della futura classe prima al fine di una reciproca
presentazione.
In particolare gli alunni più grandi coinvolgono i più piccoli in attività ludiche e creative. In
questa occasione i piccoli hanno modo di conoscere l'insegnante, gli alunni delle altre classi
e l'ambiente scolastico.
2.3. USCITE DIDATTICHE
Nel corso dell’anno scolastico dono previste uscite didattiche della durata di un giorno. Tali
uscite costituiscono iniziativa complementare alle attività didattiche.
Classi Prima e Seconda:
Azienda agro-turistica o parco naturalistico
Classe Terza:
Parco di Naquane (Camuni)
Classe Quarta:
Museo Egizio di Torino
Classe Quinta:
Planetario e Museo della Scienza e della Tecnica di
Milano
Tutte le classi prendono parte ad eventuali mostre artistiche di particolare rilievo e
partecipano ad alcuni spettacoli teatrali dopo aver vagliato i programmi proposti dalle diverse
compagnie che operano sul territorio. Nella stagione primaverile e/o autunnale gli alunni
aderiscono ai giochi della gioventù organizzati dal Comune di Treviglio.
2.4. INTERVENTO PSICO-PEDAGOGICO
All’inizio di ottobre di ogni anno scolastico per le classi Prima e Terza, vengono eseguiti dei
test per prevenire l’eventuale insuccesso scolastico dovuto a difficoltà d’apprendimento e/o
di comportamento. La somministrazione delle prove è affidata agli specialisti del COSPES di
Milano. I genitori saranno informati della funzione e delle modalità del lavoro proposto e sarà
loro consegnato un profilo individuale dei risultati raggiunti nei test somministrati (profilo in
ingresso).
2.5. PROGETTI
All’interno del lavoro didattico annuale sono stati scelti i seguenti progetti:
Progetto Piscina (classe quarta offerta dal Comune, classe quinta su richiesta dei
genitori, a pagamento)
Progetto Teatro (tutte le classi)
Progetto Informatica (tutte le classi)
Progetto Sicurezza (tutte le classi)
Progetto sportivo “La scuola allo stadio” (classi quarta e quinta)
Progetto scienze motorie “Coordinazione interdisciplinare (tutte le classi)
Progetto Affettività (classe quinta)
2.5.1 PROGETTO PISCINA (classi quarta e quinta)
Abilità/Competenze
ambientamento acqua bassa, immersione e respirazione elementare, galleggiamenti,
scivolamenti
battute di gambe stile libero e dorso, bracciata elementare stile libero e dorso,
galleggiamento, spostamento in acqua alta
ambientamento in acqua alta, galleggiamento orizzontale e verticale, sostentamenti,
spostamenti
POF 2006-2007 Primaria Rev0.doc
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battuta di gambe stile libero e dorso, bracciata stile libero e dorso, impostazione della
respirazione
stile libero e dorso completo con autonomia di 25 metri, respirazione stile libero a destra
e sinistra
stile libero, dorso e rana completi e corretti con autonomia di 50 metri, virate elementari e
tuffi
stile libero, dorso, rana e farfalla completi e corretti con autonomia da 50 a 100 metri, tuffi
e virate
stile libero, dorso, rana e farfalla: esercizi di coordinazione nei 4 stili, nuotate di
salvamento e nuotate subacquee.
2.5.2. PROGETTO TEATRO (tutte le classi)
Competenza in apporto al PROFILO: esprimere liberamente sensazioni ed emozioni
attraverso il corpo e la voce al fine di favorire l’accettazione di sé e facilitare il
rapporto con gli altri
GIOCHIAMO AL TEATRO
Specialista: Bano Ferrari, attore e regista teatrale; direttore artistico di alcune rassegne
teatrali, scrittore di libri riguardanti il teatro in particolare sulla clownerie.
Finalità del lavoro teatrale nella scuola
Nelle sue diverse forme il gioco teatrale è utile a tutti i bambini: ai timidi perché imparano ad
allentare le difese e a non farsi bloccare dal giudizio altrui; a quelli che hanno difficoltà di
apprendimento perché riescono a trovare un loro posto e una loro realizzazione; agli
aggressivi perché li aiuta a incanalare l’irruenza in funzione di un obiettivo da raggiungere o
di un problema da risolvere...
Il gioco teatrale è un metodo di conoscenza appropriato per un bambino di scuola
elementare perché lo mette in contatto diretto con la realtà e lo coinvolge in prima persona.
Il bambino si trova ad affrontare problemi concreti (di spazi, di attrezzature sceniche, di
costumi...) e impara a risolverli, a intervenire nella realtà e ad affinare le sue capacità di
progettazione, utilizzando con creatività i pochi oggetti disponibili nella classe e modificando
gli spazi per creare quelli adatti al proprio lavoro.
In questo modo si favorisce una strutturazione del pensiero più ricca e flessibile, in quanto ci
si accorge con maggior facilità della molteplicità e complessità del reale.
Solo se si riesce a immaginare che la realtà possa essere diversa, si è in grado di intervenire
e di migliorarla. La persona assume un atteggiamento attivo e propositivo di fronte a se
stessa, agli altri e al mondo. In questo senso l’uomo diventa “attore” cioè colui che agisce e
“protagonista” non solo sulla scena, nella vita quotidiana.
Il teatro: un gioco per fare esperienza della vita
I bambini normalmente fanno teatro anche quando ancora non sanno che significhi questo
termine. Imitano la madre nei suoi lavori di casa, rappresentano le persone che conoscono (il
direttore, il vigile, la dottoressa...) così come le vedono, si immedesimano nei personaggi che
incontrano attraverso i libri o la televisione (D’Artagnan, Superman, Sailor Moon...).
La tipica frase “giochiamo che io ero la guardia e tu il ladro” indica proprio la simulazione, il
passaggio in un mondo di fantasia.
Come nel teatro, si finge che la realtà sia diversa da quella che è, si danno le parti e si
creano i personaggi che dovranno agire. In questo modo il bambino comincia a interpretare
un ruolo che lo proietta verso stadi successivi di sviluppo.
Attraverso questi giochi teatrali il bambino impara a conoscere il mondo, ad immedesimarsi
in altre persone e ad affrontare la realtà.
Il percorso da dove cominciare
Non si deve pensare al lavoro teatrale come a un insieme di tecniche e di esercizi già
organizzati che permettono di compiere un unico itinerario, ma come a un insieme di stimoli
che vengono forniti a un gruppo e che si organizzano in base alla risposta che viene data di
volta in volta dai partecipanti.
L’esperienza che si propone non è quella di un percorso preconfezionato, ma di un
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laboratorio aperto alla ricerca, all'inventiva e alla possibilità di nuove scoperte.
Le fasi del lavoro
1.
La formazione del gruppo
2.
L’espressione
3.
La presa di coscienza
4.
La comunicazione
Obiettivi anno per anno
Nel primo ciclo l’obiettivo primario è la conoscenza o la conferma dell’io nello spazio e nel
tempo, grazie alla sperimentazione delle proprie possibilità in situazioni di simulazione
fantastica.
I giochi teatrali servono a conoscere meglio se stessi, a incontrare l’altro, ad abituarsi a
lavorare con chiunque e a seguire le regole che un lavoro di teatro non deve avere la pretesa
di diventare spettacolo fruibile dal pubblico.
Gli obiettivi del secondo ciclo sono quelli già citati nel primo, ma si chiede al bambino di porsi
sempre più domande su ciò che sta sperimentando perché acquisisca una maggiore
consapevolezza.
Si lavora ancora attraverso il gioco, utilizzato ora in modo più organico e finalizzato.
Le drammatizzazioni e le improvvisazioni vengono riprese e arricchite e, se la classe è
pronta, si può arrivare alla produzione di uno spettacolo.
Naturalmente parliamo di una rappresentazione che non ha pretese di perfezione e che
quindi non annoia il bambino con una ripetitività di prove esagerata.
Si possono realizzare vari tipi di rappresentazioni, da quella classica con musiche e costumi,
a una semplice lettura recitata, dal mimo alla proiezione di diapositive commentate da voci
fuori campo; è però importante il momento di confronto con l’esterno, quel momento che i
grandi chiamano “spettacolo”.
Attività individuali o collettive
Un possibile itinerario di lavoro potrebbe essere il seguente. Le varie voci sono indicative e si
adattano alle esigenze e situazioni della classe.
Classe prima
− conoscenza di sé
− trasformazione di sé (travestimenti)
− sblocco delle capacità di comunicazione
− osservazioni sensoriali (percepire i rumori, ascoltare le sensazioni tattili)
− esplorazione dello spazio
− relazione con il compagno
− ascolto del ritmo
Classe seconda
− approfondimento della conoscenza di sé
− utilizzo dello spazio
− rapporto di coppia e di piccolo gruppo
− rapporto col ritmo
− scoperta di suono, voce e rumori
− invenzione di brevi storie a partire da uno spunto
− sketch da recitare davanti ai compagni di classe
Classe terza
− controllo della funzione motoria
− rapporto con il gruppo
− trasformazione dello spazio
− rapporto fra suono e gesto
− la musica come mezzo espressivo
− improvvisazioni a partire da un’idea (es.: da una barzelletta)
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−
breve messa in scena da mostrare a un’altra classe
Classe quarta
− uso espressivo del corpo per rappresentare determinate situazioni
− ricerca statico-dinamica delle possibilità del corpo
− uso del suono per esprimersi
− lettura ad alta voce con intonazione
− improvvisazioni a partire dal proprio vissuto
− incontro col pubblico per mostrare alcune fasi del lavoro
Classe quinta
− approfondimento delle varie tecniche
− uso del corpo per esprimere le proprie sensazioni
− consapevolezza che per comunicare esistono linguaggi diversi
− (verbali e non verbali)
− relazione fra personaggio e movimento
− relazione fra personaggio e voce
− relazione fra personaggio e ambiente
− uso del suono per commentare l’azione scenica
− costruzione di storie attraverso la tabulazione
− allestimento di uno spettacolo
−
Incontri: 10 incontri della durata di 1 ora ciascuno.
2.5.3. PROGETTO INFORMATICA (tutte le classi)
Competenza in apporto al PROFILO: scrivere semplici brani utilizzando la
videoscrittura; utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici;
approfondire ed estendere l’impiego della videoscrittura
L’informatica si affaccia nella scuola come un nuovo ed efficace strumento educativo, venuto
ad arricchire il già affollato mondo di opportunità tecnologiche offerte alla didattica.
È importante che nel percorso cognitivo di scoperta della macchina “computer” l’insegnante
si affianchi all’alunno con il ruolo di sostegno e guida senza intralciare la curiosità e
l’intraprendenza.
La multimedialità, come le altre discipline, trova alimento nella ricerca e nell’esplorazione.
L’obiettivo primario è il raggiungimento dell’autonomia dell’alunno nell’uso del mezzo
multimediale, perché questi diventi strumento incentivante della creatività infantile e libero
mezzo di comunicazione, non solo nel ristretto ambito della classe ma anche verso altre
realtà (e-mail, internet...) che, sollecitando il dialogo, stimolino al superamento delle diversità.
I programmi ministeriali indicano la competenza informatica come indispensabile per
l’inserimento nella società contemporanea; tale apprendimento finalizzato allo sviluppo del
pensiero tecnologico deve iniziare già nei primi anni della scuola di base con strutture e
sussidi adeguati.
È importante che il bambino sappia rapportarsi fisicamente allo strumento in modo corretto e
assumere le posizioni migliori durante il lavoro al computer.
Al termine dei primi due anni di scuola le abilità da acquisire sono:
− accensione e spegnimento;
− conoscenza delle icone presenti sul desktop al momento dell’accensione;
− proprietà del desktop;
− movimento del puntatore del mouse sullo schermo;
− apertura e utilizzo di un programma di videoscrittura;
− riconoscimento di alcune funzioni della tastiera;
Tempi: 1 ora alla settimana da ottobre a maggio: i bambini verranno portati nell’aula di
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computer e ognuno lavorerà individualmente con un computer, o collegialmente con il
computer dell’insegnante specialista (prof. Andrea Possenti) e uno schermo gigante.
Al termine del terzo anno di scuola le abilità da acquisire sono:
− accensione e spegnimento;
− conoscenza delle funzionalità di un pc (unità centrale, tastiera, mouse...);
− gestione delle risorse e dei file (salva, apri, sfoglia invia...);
− realizzazione di semplici elaborati grafici;
− prime applicazioni inerenti l’utilizzo di Microsoft Word;
− esercitazioni di verifica su discipline trasversali;
− elaborazione di piccoli progetti o manufatti utilizzando le potenzialità del pc;
Tempi: 1 ora alla settimana da ottobre a maggio: i bambini verranno portati nell’aula di
computer e ognuno lavorerà individualmente con un computer, o collegialmente con il
computer dell’insegnante specialista (prof. Andrea Possenti) e uno schermo gigante.
Al termine del quarto/quinto anno di scuola le abilità da acquisire sono:
− conoscenza delle funzionalità di un pc;
− gestione delle risorse e dei file;
− utilizzo delle applicazioni del pacchetto Office;
− recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità trasversali alle materie in
collaborazione con le insegnanti;
− elaborazione di progetti utilizzando le potenzialità del pc.
Tempi: 1 ora alla settimana da ottobre a maggio. I bambini verranno portati nell’aula di
computer e ognuno lavorerà individualmente con un computer, o collegialmente con il
computer dell’insegnante specialista (prof. Andrea Possenti) e uno schermo gigante.
Le attività formative e didattiche sono distribuite nell’arco della giornata in modo da
rispondere alle esigenze degli alunni della scuola primaria e proporzionate alle loro
possibilità d’impegno.
2.5.4. PROGETTO SICUREZZA (tutte le classi)
Competenza in apporto al PROFILO: svolgere le diverse attività in sicurezza,
migliorare i livelli di sicurezza propri e della collettività
Obiettivi
− Promuovere una cultura della sicurezza che ponga “la prevenzione” come uno dei
suoi punti cardine;
− Promuovere la conoscenza dei comportamenti corretti per prevenire incidenti, per
svolgere le diverse attività in sicurezza;
− Rimuovere i comportamenti a rischio favorendo stili di vita corretti;
− Stimolare gli alunni ad analizzare e a riflettere sui propri comportamenti;
− Stimolare gli alunni ad analizzare il ruolo delle responsabilità individuali per migliorare
i livelli di sicurezza propri e della collettività;
− Stimolare gli alunni a trasmettere informazioni, ad esprimere proprie opinioni sulle
tematiche della sicurezza e della prevenzione.
Metodologia
Intervento diretto, in compresenza con l’Insegnante, del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione dell’Istituto, con brevi lezioni frontali e ampi confronti con gli alunni
con lo scopo di far emergere le loro esperienze personali, di analizzarle con loro per
identificare gli aspetti negativi e valorizzare quelli positivi, di individuare ciò che pensano in
relazione alle tematiche proposte in modo da poter interagire con loro attraverso una azione
educativa.
Tematiche trattate per le singole classi
Classe Prima: la sicurezza nella scuola
Classe Seconda: la sicurezza nella casa
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Classe Terza: la sicurezza sulla strada
Classe Quarta: la sicurezza nel tempo libero, al lavoro
Classe Quinta: la sicurezza sul territorio
Argomenti trattati per tematica
• La sicurezza nella scuola
− introduzione alle tematiche inerenti la sicurezza
− gli ambienti scolastici: pericoli e rischi
− la postura a scuola
− il rischio elettrico
• La sicurezza nella casa
− il rischio gas
− il rischio elettrico
− il rischio avvelenamenti
− il rischio ustioni
− gli ambienti domestici: pericoli e rischi
− uso corretto degli arredi e delle attrezzature presenti nella scuola
• La sicurezza sulla strada
− il codice della strada nelle sue norme principali
− la segnaletica stradale
− gli obblighi, i diritti e i doveri di un pedone, di un ciclista
− il percorso casa-scuola
• La sicurezza nel tempo libero - lavoro
− attività ricreative negli edifici: pericoli e rischi
− attività ricreative all’aperto: pericoli e rischi
− gli animali: pericoli e rischi
− aspetti generali delle norme di sicurezza e di igiene sul lavoro
• La sicurezza sul territorio
− l’ambiente in cui viviamo
− calamità naturali
− calamità procurate dall’uomo: “i grandi incidenti ambientali”
Spazi e tempi
Per ogni classe è previsto un incontro settimanale da un’ora, per un totale di cinque incontri
da tenersi nel periodo fine gennaio-inizio marzo.
Verifiche dell’apprendimento
Le verifiche, che verranno effettuate ad ogni incontro, non saranno finalizzate a sé stesse
come semplice determinazione esplicita di quanto posseduto dal singolo ma verranno a
costruire uno strumento pedagogico indispensabile in quanto contribuiscono:
- a cogliere le potenzialità degli allievi;
- a monitorare l’evoluzione del percorso formativo permettendo di pianificare
− quegli interventi ritenuti significativi per dare continuità e successo al percorso stesso;
- a valutare l’opportunità e la tipologia degli approfondimenti da proporre.
2.5.5. PROGETTO SPORTIVO “LA SCUOLA ALLO STADIO” (classi quarta e
quinta)
DESCRIZIONE PROGETTO:
* Visita allo stadio:
- l’itinerario… dai cancelli d’ingresso agli spalti;
- il percorso… dagli spogliatoi al campo di gioco attraverso il tunnel;
- la corsa… sul manto erboso;
- la panchina… un punto di vista speciale.
* Approfondimento culturale in tribuna/aula:
- il rispetto delle regole: l’etica dello sport;
- lo stadio: luogo d’incontro e non di scontro;
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- tifo organizzato: dallo sportivo all’ultrà (sport e violenza);
- curiosità sulla storia del calcio e sul regolamento.
* Lezione pratica sul campo con gli allenatori delle squadre giovanili.
* Incontro con un giocatore dell’Atalanta.
OBIETTIVI:
* Favorire la collaborazione fra le società sportive e la scuola.
* Evidenziare il valore educativo e culturale del calcio.
* Differenziale il valore economico, spettacolare e professionistico del calcio
da quello culturale ed educativo, circoscrivendone gli ambiti (sport per vincere
e sport per crescere).
TEMPI: Il progetto è ancora in elaborazione.
2.5.6.
PROGETTO
SCIENZE
INTERDISCIPLINARE” (tutte le classi)
MOTORIE
“COORDINAZIONE
OBBIETTIVI
È importante sottolineare che soprattutto nel bambino l’esercizio fisico non va considerato
tempo perso o vuoto divertimento, ma costituisce un ingrediente fondamentale per la sua
crescita. Inoltre durante l’attività fisica, si acquisisce una lunga serie di competenze e abilità
che non riguardano solo la motricità ma che sono utilissime per la vita futura.
Da qui nasce la necessità di promuovere un’educazione fisica che sia al contempo
educazione del corpo, della mente ed educazione motoria, che aiuti il bambino ad introiettare
al proprio schema corporeo come immagine mentale e come stimolo concreto alla presenza
attiva nel mondo.
TEMPISTICA
Dieci ore per ciascuna classe a cominciare dal mese di febbraio.
2.5.7. PROGETTO AFFETTIVITÀ (classe quinta)
Percorso di educazione sessuale-relazionale-affettiva in collaborazione con il
Consultorio
MI GUARDO DENTRO, MI GUARDO FUORI E MI SCOPRO SPECIALE
La proposta di realizzare un percorso formativo centrato sulle tematiche della sessualità ed
affettività nasce dalla riflessione sulla centralità della sessualità nello sviluppo della
personalità.
Questa dimensione interessa tutti gli aspetti della persona, dall’identità corporea nella sua
dimensione sessuale all’identità psicologica e sociale.
Come Consultorio siamo consapevoli che l’educazione affettivo-sessuale non si esaurisce
nella sola informazione circa le dimensioni biologiche e riproduttive, ma essa tende ad
armonizzare ciò con gli elementi delle relazioni inter personali, gli aspetti psicologici
individuali, la progettualità esistenziale di ogni persona e i vissuti emozionali ed affettivi
connessi alla sessualità. Il nostro intervento intende collocarsi in un’ottica di integrazione e di
complementarietà con la famiglia, ambito privilegiato nella quale l’educazione affettiva si
realizza.
Con la scuola, nella quale l’esplicarsi di una relazione educativa costante e prolungata nel
tempo tra allievo e insegnante è la premessa per il consolidarsi dell’incontro tra educazione e
sessualità.
Obiettivo generale
Il percorso ha come intendimento generale quello di aiutare i bambini a conoscere il proprio
corpo al fine di valorizzarlo; a rafforzare la fiducia e la stima in se stessi; ad esprimere,
riconoscere, prendere consapevolezza delle emozioni sperimentate; a cogliere le differenze
tra l’essere maschi e femmine e gli specifici aspetti di valore; e, infine, a valorizzare le
esperienze familiari di ogni bambino al fine di coglierne le diverse tipologie e i bisogni che
sono in grado di soddisfare.
Destinatari
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• Bambini del secondo ciclo scolastico
•
Insegnanti
•
Genitori
Metodologia
La metodologia sarà quella attiva, finalizzata a far vivere ai bambini un percorso
esperienziale che crediamo possa essere una valida modalità al fine di creare sia uno spazio
di sperimentazione di sé, come essere sessuato, sia un contesto di ascolto.
Il percorso, inoltre, dovrebbe svolgersi preferibilmente in palestra al fine di garantire una
piena espressione corporea di ogni bambino.
In particolare, poi, la peculiare relazione adulto-bambino che verrà instaurata attraverso la
compartecipazione alle attività da parte degli operatori, è finalizzata a rendere ogni bambino
protagonista degli incontri perché si senta di conseguenza ascoltato, compreso e accettato.
Struttura del percorso
• un incontro di presentazione del progetto e di condivisione degli obiettivi generali e
intermedi e delle attività con gli insegnanti referenti delle singole classi
• un incontro di presentazione del progetto con i genitori
• cinque incontri con il gruppo classe a cadenza settimanale della durata di 2 ore circa
• un incontro di confronto, verifica e restituzione con gli insegnanti referenti delle
singole classi
• un incontro di restituzione del percorso con i genitori
Tematiche
Intendiamo proporre delle tematiche e degli obiettivi generali e intermedi indicativi del
percorso. Gli obiettivi e le attività verranno condivisi e concordati con la Coordinatrice e con
gli insegnanti, al fine di costruire un percorso che risponda al meglio sia alle caratteristiche
ed esigenze, che alle dinamiche interrelazionali che intrarelazionali del gruppo classe.
Ciascun incontro ha un titolo e una tematica specifica che verrà affrontata.
Primo incontro: C’è una cosa tutta mia
Temi:
Ciclo evolutivo della vita, fasi di crescita
Prendere consapevolezza del proprio corpo
Secondo incontro: Belli e diversi
Temi:
Innalzare e migliorare l’autostima, il grado di accettazione di sé
Conoscere l'anatomia e la fisiologia genitale maschile e femminile
Terzo incontro: La pancia sceglie
Tema:
Esprimere e riconoscere le emozioni in me e negli altri
Quarto incontro: Maschi e Femmine
Temi:
Esprimere la visione dei compagni di sesso opposto
Mettere a confronto gli stereotipi sessuali
Flessibilità dei ruoli sessuali
Quinto incontro: La mia famiglia
Temi:
Definire che cos’è famiglia
Identificare i bisogni psicologici e relazionali che la famiglia può soddisfare
2.6. ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO
Da Lunedì a Venerdì
07.30 - 08.15
08.15 - 08.30
08.30 – 12.30
Accoglienza e gioco libero
Saluto e Buongiorno
Lezioni
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12.30 - 14.00
14.00 - 16.00
Intervallo di metà mattina si integra con l’orario scolastico
Pranzo e Ricreazione
Lezioni
Calendario anno scolastico 2006/2007
Inizio lezioni:
11 settembre 2006
Termine lezioni :
8 giugno 2007
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orario anno scolastico 2006/2007
classi 1^ - 2^
monte ore annuo
classi 3^ - 4^ - 5^
monte ore annuo
Italiano
264
231
Matematica
198
198
Scienze
66
66
Storia e Geografia
99
132
Arte e Immagine
66
66
Musica
66
66
Religione
66
66
66
66
Inglese
66
66
Informatica
33
33
Scienze
Sportive
Motorie
e
TOTALE
990
990
monte ore annuale
Nota: Le ore relative alle attività opzionali, già ricomprese nell’orario sopraindicato,
sono tre e vengono distribuite nel corso dell’intero anno scolastico sui diversi progetti
previsti dal POF annuale, sul laboratorio di formazione religiosa e informatica.
3. I FATTORI
La nostra scuola realizza il Profilo e i Percorsi per mezzo di alcuni Fattori che ne
esprimono l’identità:
1.
un modello comunitario di educazione;
2.
una organizzazione a più livelli della comunità educativa;
3.
processi di insegnamento e di apprendimento con caratteristiche legate alla
tradizione educativa della nostra scuola;
4.
un ambiente scolastico “salesiano”.
Questi fattori sono presentati ampiamente nel Progetto Educativo.
3.1. UN MODELLO COMUNITARIO DI EDUCAZIONE
Il modello comunitario di educazione coinvolge a titolo diverso tutti gli operatori presenti nella
scuola.
La comunità agisce nel rispetto dei reciproci ruoli, funzioni, compiti, valorizzando il contributo
specifico di ciascuno in un clima di famiglia e secondo lo stile tipico salesiano.
La partecipazione si qualifica come senso di appartenenza, che fa del bambino il centro di
convergenza del lavoro scolastico.
La Comunità educativa è composta da:
− Comunità dei Salesiani
− Insegnanti
− Genitori
− Allievi/e
− Personale ausiliario
La Comunità dei Salesiani è titolare del servizio educativo, scolastico e formativo ed è
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responsabile:
− dell’identità, della direzione e dell’animazione della scuola come indicato nel Progetto
Educativo;
− della formazione continua dei docenti, in conformità ai principi esposti nel Progetto
Educativo;
− del clima “educativo” e della capacità di collaborazione tra docenti, alunni e genitori nel
rispetto dei ruoli e delle competenze
È compito degli insegnanti:
− curare la propria qualificazione professionale in modo permanente;
− progettare, attivare, verificare in forma collegiale profili e percorsi;
− assicurare comportamenti eticamente caratterizzati, conformi alle indicazioni del Progetto
educativo dell’istituzione scolastica;
− prendersi a cuore le varie dimensioni del progetto educativo adottato dall’istituto;
− approfondire la propria formazione di fede, in modo che il loro servizio professionale
diventi testimonianza cristiana;
− impegnarsi a conoscere adeguatamente e ad assimilare il Sistema Preventivo di Don
Bosco.
A tutti i genitori, quali diretti responsabili della crescita dei figli in particolare compete:
− dialogare con gli educatori per l’acquisizione di competenze educative più adeguate;
− partecipare personalmente, anche tramite gli organi collegiali, alla vita della
− scuola nei suoi momenti di programmazione, di revisione educativa e di impegno nelle
attività del tempo libero;
− offrire le proprie competenze professionali per un servizio che qualifichi maggiormente la
scuola.
Gli allievi/e si impegnano a:
− partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, creativo e
critico proporzionato alla loro età, ai processi di insegnamento e di apprendimento;
− rendersi gradualmente consapevoli di essere protagonisti primari del proprio cammino
formativo partecipando con responsabilità e creatività alle diverse proposte e iniziative
della scuola;
− essere disponibili a collaborare, secondo l’età, all’elaborazione, realizzazione, verifica,
del progetto educativo;
− acquisire la capacità di attenzione agli altri, di collaborazione costruttiva, di
comunicazione autentica.
Il personale ausiliario attende a:
− rendere gli ambienti accoglienti;
− coadiuvare gli insegnanti nella vigilanza e nel rispetto delle norme igieniche;
− testimoniare la condivisione del progetto educativo della scuola.
3.2.UNA ORGANIZZAZIONE A PIÚ LIVELLI DELLA COMUNITÁ EDUCATIVA
La comunità scolastica possiede un Regolamento interno della scuola e uno Statuto nei quali
sono descritti i comportamenti che le varie componenti devono assicurare.
Nell’aula degli insegnanti è esposto il Regolamento disciplinare dei docenti ai sensi degli
articoli CCNL-AGIDAE.
La scuola dispone anche di strutture formali di partecipazione che sono:
L’assemblea dei Genitori che può essere di scuola o di classe. Si riunisce almeno tre
volte all’anno e ha il compito di:
− eleggere, nel primo incontro, i Rappresentanti di classe;
− formulare proposte da prendere in considerazione in sede di programmazione annuale;
− conoscere e condividere la programmazione educativa annuale.
I Rappresentanti dei Genitori che hanno il compito di:
− portare il proprio contributo propositivo riguardo all’andamento dell’attività scolastica;
− far pervenire la voce dei genitori all’Organo di valutazione e al Consiglio della Scuola.
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Essi sono convocati, insieme agli insegnanti, almeno tre volte l’anno dal Direttore della
scuola.
Saranno preventivamente informati mediante l’avviso di convocazione circa l’ordine del
giorno su cui dovranno pronunciarsi.
Il Gruppo Direttivo (il Direttore, l’Economo quando richiesto, il Preside e Vicepreside, il
Coordinatore della educazione alla fede, la Coordinatrice disciplinare,) cui compete:
− l’organizzazione della attività Scolastica ed Educativa della sezione, nelle tre fasi di
sviluppo: progettazione, programmazione e attuazione;
− la predisposizione e compilazione della modulistica relativa alle attività proprie della
sezione;
− il monitoraggio degli indicatori di qualità, nonché la valutazione dei risultati;
− la gestione diretta e/o indiretta delle iniziative;
− la proposta di interventi finalizzati alla integrazione e miglioramento dell’attività formativa.
Il Collegio dei Docenti cui compete:
− la collegialità nella programmazione educativa-didattica;
− la verifica, la valutazione periodica dell’attività educativa;
− il diritto-dovere dell’aggiornamento professionale.
L’Organo di valutazione che ha il compito di:
− valutare a cadenza quadrimestrale la realizzazione del Profilo in uscita al termine
dell’anno, nonché periodicamente i processi di socializzazione e apprendimento di ogni
singolo alunno.
Il Consiglio della Scuola che ha il compito di:
− formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad
iniziative innovative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa
− fornire suggerimenti riguardo all’organizzazione delle attività della scuola per quanto
concerne l’aspetto economico e organizzativo.
Le competenze proprie del Consiglio della Scuola sono indicate nel Progetto educativo
nazionale delle Scuole Salesiane; ha funzioni consultive e non risponde degli atti di gestione;
il presidente è il Direttore del Centro Salesiano e il Vice presidente è eletto tra i
rappresentanti dei genitori.
Il Consiglio della Scuola dà ogni anno il suo parere consultivo al POF in aggiunta a quello
tecnico-professionale del Collegio dei Docenti.
3.3. PROCESSI DI INSEGNAMENTO ED APPRENDIMENTO CON
CARATTERISTICHE LEGATE ALLA TRADIZIONE EDUCATIVA DELLA NOSTRA
SCUOLA
Gli insegnanti si premurano di:
− Adeguare la didattica e le attività ai bambini/fanciulli, tenendo conto delle differenze
legate all’età e alla singolarità dello sviluppo individuale.
− Mettere al centro il bambino e renderlo protagonista del suo apprendimento.
− Esprimere amorevolezza, pazienza e fiducia nella relazione educativa.
− Fare appello alle doti di ragione del bambino, sia in ambito didattico che nei tempi
educativi non didattici.
− Far vivere la concretezza e la semplicità dell’esperienza quotidiana promuovendo lo
stupore, la curiosità, il desiderio di sperimentarsi e sperimentare del bambino.
− Far sperimentare un ambiente di convivenza basato sui valori cristiani in modo da aprire
il bambino/fanciullo, gradualmente e senza forzature, al rapporto fiduciario e amichevole
con Dio, all’accoglienza del diverso, all’aiuto cooperativo, alla pace, alla fratellanza.
3.4. UN AMBIENTE EDUCATIVO SCOLASTICO “SALESIANO”
Per il raggiungimento del Profilo, viene promosso uno spazio di formazione a misura delle
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esigenze del bambino, un ambiente:
− ricco di proposte culturali, sociali e spirituali,
− aperto a molteplici rapporti,
− palestra di impegno giornaliero,
− cortile di festa e di gioco,
secondo il Sistema preventivo salesiano, fondato su tre principi imparati da Don Bosco alla
scuola di Mamma Margherita: la ragionevolezza delle richieste, il senso religioso e
vocazionale della vita, l’”amorevolezza” gratuita per tutti.
4. LE RISORSE
Le risorse di cui dispone la scuola sono costituite dal personale, dagli immobili, dalle
strutture, dalle attrezzature e dalle disponibilità finanziarie.
Personale della scuola:
− Direttore Preside/Vicepreside
− Docenti di scuola primaria
− Educatori/Educatrici
− Personale Ausiliario
− Personale di Amministrazione e di Segreteria
Immobili, strutture, attrezzature
La scuola dispone di cortili attrezzati per il gioco libero, il gioco organizzato e l’attività
sportiva, di spazi interni, accoglienti, ricchi di stimoli, conformi alla legge 626/94:
− 5 aule per le lezioni didattiche e formative
− sale da gioco attrezzate
− 1 aula magna per incontri assembleari
− 1 sala teatro
− 1 sala da pranzo
− 1 aula audiovisivi
− 1 aula insegnanti
− 1 palestra e due palestrine
− campi sportivi
− servizi igienici
− segreteria
− amministrazione
− infermeria
− chiesa per la preghiera
La Scuola dispone inoltre degli strumenti necessari per l’attuazione degli obiettivi didattici e
formativi.
5. LA VALUTAZIONE
• La valutazione educativo-didattica relativa ai processi d’insegnamento e apprendimento
si svolge secondo le scelte del progetto educativo, attraverso incontri di verifica sistematica,
svolti dagli insegnanti, sia in sede di Organo di valutazione che di Collegio Docenti.
• La valutazione del contesto scolastico avviene a livello del Consiglio della casa religiosa
e del Consiglio della Scuola.
• La valutazione della realizzazione del POF (iniziative, attività, servizi...) viene affrontata a
livello di Gruppo Direttivo e Consiglio della Casa sulla base del Questionario di
soddisfazione del Sistema Domanda compilato dai Genitori, nonché degli indicatori di
valutazione e valutazioni personali espresse dai Referenti dei singoli progetti.
Gruppo Direttivo, in collaborazione con gli altri Direttivi del Centro, predispone il
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−
−
−
−
−
−
−
−
−
Questionario di soddisfazione del Sistema Domanda, concordando i criteri di
tabulazione delle risposte. Segnala al Consiglio della Casa e al proprio Consiglio della
Scuola i risultati del questionario ed eventuali altri elementi ritenuti utili per la
riprogettazione delle attività di sezione e la stesura del nuovo POF.
Consiglio della casa religiosa provvede a valutare secondo criteri di conformità alle
leggi, adeguatezza e funzionalità:
struttura
orario scolastico
materiali e attrezzature
calendario scolastico
verifica inoltre le decisioni e le scelte progettuali e operative circa: le prestazioni del
personale (adeguatezza della formazione e della professionalità)
il bilancio (pareggio del bilancio e rapporto tra costi e qualità del servizio educativo)
La valutazione della Formazione del Personale avviene in base alla ricaduta educativa
e didattica delle competenze apprese durante la formazione, verificate attraverso l’analisi
delle programmazioni e la verifica, nella quotidiana azione educativa, dell’efficacia dei
metodi attivati.
Collegio dei Docenti si occupa della
valutazione dei contesti educativi in base ai seguenti criteri: reazione dei bambini,
adeguatezza della struttura in rapporto alle attività svolte nell’ambiente, ricchezza di
stimoli educativi;
valutazione della qualità delle relazioni nel rapporto tra insegnanti, con i bambini e
fanciulli, con altro personale secondo i seguenti criteri: collaborazione, rispetto dei ruoli e
delle professionalità, stile di relazione interpersonale semplice e familiare, partecipazione
e coinvolgimento nell’azione comune, delicatezza nel rapporto;
valutazione della qualità dell’azione educativo-didattica e della professionalità dei
docenti.
Consiglio della Scuola ha il compito di raccogliere, quale elemento di valutazione
esterna, le osservazioni dei genitori, espresse dai rappresentanti, circa il gradimento
dell’offerta formativa della scuola.
6. L’APPROVAZIONE
Il POF è approvato per un anno.
Il presente Piano di Offerta Formativa, dopo un confronto partecipativo e consultivo con i
genitori degli alunni in sede di Assemblea di Classe, ha ricevuto la sua approvazione
tecnico-professionale in sede di Collegio dei Docenti nella riunione del 25 maggio 2006 e
successivamente il parere consultivo del Consiglio della Scuola il giorno 26 maggio 2006.
Il POF viene approvato dal Direttore (legale rappresentante dell’Ente gestore la Scuola
Salesiana) che insieme al Consiglio della Casa Salesiana ne decide l’adozione per l’anno
scolastico 2006/2007.
Nel rispetto delle competenze proprie dei suoi collaboratori, il Direttore si riserva di apportare
le modifiche che giudicasse opportune per la piena attuazione del Piano di Offerta
Formativa.
Treviglio, giugno 2006
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REGOLAMENTO PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA
ENTRATA
1) L’inizio delle attività è alle ore 8.15. I bambini saranno accompagnati in classe
dall’insegnante e, alle ore 8.30, iniziano le lezioni. In caso di ritardo, l’entrata deve essere
segnalata e giustificata sul libretto personale.
Dopo 5 ritardi conseguiti nello stesso quadrimestre l’autorizzazione ad entrare in classe la
sesta volta viene rilasciata dal Coordinatore.
2) Si richiede ai genitori, per motivi di ordine e di gestione adeguata del momento di
accoglienza, di lasciare il figlio/la figlia sulla soglia affidandolo/a all’educatrice presente
nell’ambiente destinato all’accoglienza (di norma il “quadriportico”).
USCITA
3) L’uscita è alle ore 16.00. I genitori devono attendere e prelevare i propri figli all’interno
dell’ambiente destinato all’accoglienza (di norma il “quadriportico”).
MENSA
4) Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa saranno accompagnati all’uscita alle
ore 12.15 dall’insegnante e dovranno rientrare per le ore 13.45 per la ripresa le lezioni
pomeridiane.
5) Intolleranze o allergie alimentari del bambino devono essere segnalate e supportate da
adeguata documentazione. Le maestre devono essere informate su questo come su altri
problemi e tenute al segreto professionale.
6) Gli alunni che non avessero un comportamento adeguato circa la convivenza col gruppo
classe durante la mensa e il dopo mensa, dopo ripetuti richiami, potrebbero essere sospesi
temporaneamente del servizio previa comunicazione con la famiglia.
PRE-SCUOLA
7) Il PRE-SCUOLA si effettua tassativamente a partire dalle ore 7.30.
8) I genitori che anticipano l’arrivo devono attendere la presenza del responsabile. L’orario
d’arrivo deve rispettare la richiesta formulata per iscritto e depositata in segreteria scolastica.
Coloro che occasionalmente necessitano di usufruire del pre-scuola devono comunicarlo
anticipatamente presso la segreteria scolastica.
POST-SCUOLA
9) Il POST-SCUOLA si effettua dalle ore 16.00 alle ore 17.00, non oltre. L’orario di
permanenza deve rispettare la richiesta formulata per iscritto e depositata in segreteria
scolastica. Coloro che occasionalmente necessitano di usufruire del pre e/o post-scuola
devono comunicarlo anticipatamente presso la segreteria scolastica.
10) Per la partecipazione ad eventuali feste di compleanno, organizzate all’interno
dell’istituto, i genitori devono farne richiesta scritta all’insegnante; lo stesso vale nel caso
in cui il figlio/a venga affidato ad un altro adulto.
11) Non è permesso a nessuna persona esterna di entrare nelle classi in orario scolastico.
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ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
12) Per quanto riguarda la partecipazione ad attività extrascolastiche che si svolgono
all’interno dell’Istituto, è necessaria una comunicazione da depositare in segreteria.
In mancanza di una giustificazione scritta, gli insegnanti si comporteranno come di
consueto: i bambini aspetteranno i propri genitori in salone, gli alunni iscritti al post-scuola
si fermeranno con la responsabile, gli allievi che tornano in pullman lo prenderanno
regolarmente.
Il mancato rispetto delle norme in elenco senza accordo con il Coordinatore sospende il
permesso concordato.
ASSENZE
13) In caso di assenza dalle lezioni, per uno o più giorni, è richiesta la giustificazione scritta
sul libretto personale da parte del genitore.
14) E’ abolito l’obbligo del certificato medico di riammissione oltre i 5 giorni di assenza per
malattia. (Legge Regionale 4 agosto 2003 – n°12, ar t 3).
La scuola chiede alle famiglie grande attenzione e la responsabilità del reinserimento
del/della figlio/a nella comunità scolastica a completa guarigione e le invita a comunicare e
informare la scuola su ciò che può essere necessario e interessante conoscere, soprattutto
in caso di malattie infettive e di periodi di assenza piuttosto lunghi.
CONSIGLI
15) In caso di assenza è possibile contattare i compagni per essere aggiornati sul
programma svolto e sui compiti assegnati, oppure recuperare lo stesso al rientro.
16) Si raccomanda che negli zaini ci sia sempre il materiale scolastico e ciò che è necessario
per la giornata poiché non è possibile portarlo successivamente.
17) Gli insegnanti alla chiusura della giornata scolastica richiamano gli alunni all’obbligo di
controllare nello zaino la presenza degli strumenti necessari per i compiti. Agli alunni e ai loro
genitori non sarà possibile salire nelle aule per recuperare eventuale materiale dimenticato,
una volta concluso il normale orario scolastico.
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Revisione 0 del 13 04 2006
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