Convegno Internazionale “L’Emilia Galotti di Lessing. La tragedia del potere” Roma, 26 e 27 maggio 2010 Teatro India, via Luigi Pierantoni, 6 (Ostiense) Titoli degli interventi e curricula dei relatori Roberta Ascarelli, Università di Siena-Arezzo L’illuminata reticenza di Emilia Galotti È professore ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca presso l’Università di Siena (sede di Arezzo) e di Cultura jiddisch presso la stessa Facoltà. Ha insegnato germanistica a Roma e Toronto e giudaistica a Vienna e Düsseldorf. Si è occupata della letteratura fin de siècle a Vienna (in particolare di Schnitlzler e Hofmannsthal), di autori ebrei di lingua tedesca e della storia culturale dell’ebraismo orientale. Tra le sue pubblicazioni: Le strategie del sogno (1986), Arthur Schnitzler (1996), La decadenza delle buone maniere. Hofmannsthal incontra George (2004). Ha inoltre curato i volumi Ebraismo occidentale e orientale, (2002); Oltre la persecuzione: donne, ebraismo, memoria, (2004) e la monografia Juden (“Cultura Tedesca”, 2003). E’ stata responsabile di progetti di interesse nazionale di area ebraico-tedesca. Dirige la rivista “Daf Werkstatt” ed è redattore della rivista “Cultura tedesca”. Paolo d’Angelo, Università di Roma Tre La teoria dei limiti delle arti in Lessing È professore ordinario di Estetica presso l’Università di Roma Tre dal settembre 2001. Dal 2001 è vicepresidente della Società Italiana di Estetica. È membro del Comitato Scientifico di “Cultura Tedesca” e della “Rivista di Storia della Filosofia”. Ha tenuto corsi presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici e preso parte a convegni internazionali a Berlino, Fiecht, Merida (Venezuela), Parigi, Ljubliana, Szeged (Ungheria). Ha tenuto conferenze presso le Università di Paris I La Sorbonne e presso lo Studium Generale di Mainz. Le sue principali aree di interesse sono l’estetica ambientale, la filosofia tedesca, la filosofia italiana contemporanea, l’estetica delle arti visive. Tra i suoi libri: L’estetica del Romanticismo, Bologna 2003; Le arti nell’estetica analitica, Macerata 2008; Estetica e paesaggio, Bologna 2009. Insieme e G. Carchia ha curato il Dizionario di Estetica, Roma-Bari 2001. Paolo Fallai, Scrittore Mistificare un classico Lavora alla redazione di Roma del “Corriere della Sera”. Molte le sue opere l’infanzia: è del 1997 il romanzo Le tre chiavi (Mondadori) pubblicato anche in Germania dalla casa editrice Beltz & Gelberg con il titolo Die Drei Schlüssel. Nello stesso anno sempre per la Mondadori pubblica il Manuale del giovane giornalista. Nel 1999 pubblica un nuovo romanzo per ragazzi dal titolo Lo chiameremo Diciassette (Mondadori). Anche questo viene tradotto in tedesco dalla Beltz & Gelberg col titolo Www Terrile.com. Sempre nel 1999, scrive il libretto d’opera per bambini Il gioco dei mostri, musiche di Nicola Sani e Lucio Gregoretti. Al di fuori della letteratura per l’infanzia nel 2007 ha pubblicato il romanzo Freni (E/O) : questa opera narrativa ha vinto il premio Mondello, opera prima, ed è stato nominato nella terna dei finalisti del premio Viareggio, sempre nella sezione opera prima, premio che non è stato assegnato. Nel 2008 ha scritto la sceneggiatura di Emilia 1 Galotti un film di 30 minuti diretto da Alessandro Berdini, presentato alle Giornate degli autori della Festa del cinema di Venezia. Il film ha vinto il “New York Short Film Festival”, il premio per la migliore regia ai Festival di Mar del Plata e Los Angeles e il premio quale migliore attore a Luigi Di Fiore al Festival cinematografico di Parigi. Marino Freschi, Università Roma Tre Perché Werther legge l’“Emilia Galotti”? Goethe lettore di Lessing È professore ordinario di Letteratura Tedesca presso l’Università di Roma Tre. Ha pubblicato numerosi saggi sulla civiltà letteraria tedesca e austriaca tra Settecento e Novecento e in particolare su Kafka, Goethe, Thomas Mann. Ha dedicato una monografia alla letteratura del Terzo Reich, si è occupato di letteratura jiddisch e di cultura esoterica e massonica nell’area di lingua tedesca. Fra i suoi volumi ricordiamo: Goethe. L’insidia della modernità, Donzelli 1999; Praga. Viaggio letterario nella città di Kafka, Editori Riuniti 2000; L’Utopia nel Settecento tedesco, Liguori 2004; Thomas Mann, Il Mulino 2005; La letteratura tedesca, Il Mulino 2008. Ha curato la Storia della civiltà letteraria tedesca, in due volumi per la Utet. È direttore della rivista «Cultura Tedesca», fa parte della redazione degli «Oxford German Studies» e del Consiglio scientifico delle «Recherches germaniques» dell’Università di Strasburgo; è membro della presidenza della «GoetheGesellschaft» di Weimar e membro del Consiglio Scientifico dell’«Istituto Italiano per gli Studi Filosofici» di Napoli. A Napoli cura dal 1982 l’area di germanistica dell’Università «Suor Orsola Benincasa». Collabora al «Messaggero» e al «Mattino». Klaus W. Hempfer, Università di Berlino Lessing: lo stile del pensiero dell'Illuminismo È professore ordinario di Letteratura Francese e Italiana presso la Freie Universität di Berlino e direttore dell’Italienzentrum presso la stessa. È stato prorettore della Freie Universität. Ha preso parte a diversi progetti di ricerca sulla letteratura italiana e francese e vinto premi internazionali, tra cui il “Capo Circeo” per la cooperazione italo-tedesca e il “Premio Internazionale Galileo Galilei” conferitogli dall’Università di Pisa. Ha ricevuto l’onorificenza "Al Merito della Repubblica Italiana". Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Testi e contesti. Saggi post-ermeneutici sul Cinquecento, Napoli 1998; Grundlagen der Textinterpretation, Stuttgart 2002; Letture discrepanti. La ricezione dell’Orlando Furioso nel Cinquecento, Modena 2005. È coeditore della rivista Zeitschrift für französische Sprache und Literatur ed editore della collana Text und Kontext. Gianluca Paolucci, Università di Cassino Urla a corte. Dal “Laocoonte” all’“Emilia Galotti” È docente di Lingua e Traduzione Tedesca presso l’Università di Cassino e dottorando in Culture e Letterature Comparate presso l’Università di Roma Tre. Ha studiato e fatto ricerca in Germania, a Berlino e a Weimar. Ha scritto saggi sulla letteratura mitteleuropea, su Goethe e l’esoterismo, su Kafka e Kleist, sul rapporto tra ebraismo e massoneria nel Settecento tedesco. Attualmente la sua attività di ricerca si concentra sul legame tra letteratura e cultura massonica nella Germania dell’“età di Goethe”, in particolare nelle opere di Lessing, Schiller, Wieland e Goethe. Collabora alla redazione della rivista “Cultura Tedesca”. Grazia Pulvirenti, Università di Catania I turbamenti della giovane Emilia 2 È ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Catania e visiting professor all’Università di Vienna, si occupa prevalentemente di letteratura austriaca del Novecento, teatro, melodramma e cultura visuale. Tra le sue recenti pubblicazioni: I linguaggi dell’invisibile; Sulla poetica di Hugo von Hofmannsthal; Kafkaeskes. Metamorfosi di parole; FragmentenSchrift: Über die Zersplitterung der Totalität in der Moderne; La Farfalla Accecata. Strutture dell’immaginario nell’opera di Hugo von Hofmannsthal. Simonetta Sanna, Università di Cagliari Emilia Galotti o dell'ambiguità del potere È professore ordinario di letteratura tedesca presso l’Università di Sassari. Già Direttore del Centro Linguistico dell’Ateneo di Sassari, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Sassari dell’Università di Sassari, Coordinatore di un Dottorato di ricerca su Teorie e pratiche della comunicazione e della interculturalità cofinanziato dalla Comunità Europea, Presidente dell’Associazione italiana di Germanistica e Consigliere Regionale. Ha pubblicato numerosi studi sul Settecento tedesco e il teatro di G. E. Lessing, la letteratura degli anni ’20 e in particolare l’opera di A. Döblin e di R. M. Rilke, la letteratura moderna e contemporanea (Th. Mann, A. Seghers, H. Müller. G. Kunert, U. Timm, F. C. Delius, M. Sperr), la rappresentazione della follia nella letteratura tedesca, la letteratura ermetica e le immagini letterarie, nonché alcuni volumi sulla cultura, la storia e la società della Sardegna. Klaus R. Scherpe, Università di Berlino Amicizia, amore e passione nell’“Emilia Galotti” di Lessing (Freundschaft, Liebe und Leidenschaft in Lessings “Emilia Galotti”) È professore di Scienze della Letteratura e della Cultura (Literaturwissenschaft und Kulturwissenschaften) presso la Humboldt-Universität di Berlino. Ha studiato e fatto ricerca alle Università di Stanford (USA), Heidelberg e presso la Freie Universität di Berlino. Presso quest’ultima è stato professore dal 1973 e dal 1991 è alla Humboldt-Universität. È stato visiting professor negli Stati Uniti, in Brasile, India e Australia. Ha usufruito di borse di ricerca della Rockfeller Foundation, della fondazione Thyssen, dell’IFK di Vienna e della Deutsche Forschungsgemeinschaft. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Stadt.Krieg.Fremde (2002), Mit Deutschland um die Welt. Eine Kulturgeschichte des Fremden (con Alexander Honold 2004), Kontinent Kafka (2006). Roberto Venuti, Università di Siena L’“Emilia Galotti” e la “teoria delle passioni” nella Drammaturgia d'Amburgo È professore ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena dal 1992. In precedenza è stato assistente e poi ricercatore presso l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha compiuto i suoi studi a Roma, Tübingen (con Hans Mayer, Ernst Bloch e Walter Jens) e Heidelberg. Dal 1998 è nel Comitato di redazione dell’“Osservatorio Critico della Germanistica”. Ha curato la mostra e il catalogo Goethe in Italia. Disegni e acquerelli da Weimar, Roma, Goethe-Institut, 1995, e, in collaborazione con I. Spinelli, la parte documentaria e il catalogo della mostra Mnemosyne. L'Atlante della memoria di Aby Warburg (Siena-Firenze-Roma 1998-99). È responsabile scientifico di un’unità locale di ricerca per un progetto di rilevante interesse nazionale (Università di Pisa, Palermo e Siena) su “Cultural Studies” - Nuove metodologie e strumenti di studio per l’“età di Goethe”. 3