il mensile dei soci coop coop estense edizione modena settembre N° 6 2013 consumatori In parole povere Più di due terzi degli italiani hanno problemi a capire testi e frasi anche semplici. L’analfabetismo di ritorno di un paese che non legge 6 L'onda lunga del terremoto Dalla toccante lettera di una madre che ha perso il figlio sul luogo di lavoro all'impegno di Coop Estense per la sicurezza delle sue strutture Le iniziative riservate ai soci di Coop Estense nel 2013 Soci che ne hanno usufruito Negozio Totale gennaio - giugno Valore dello Sconto (in euro) 6.393.419 Luglio: Sconto 20% zaini, astucci,bustine per la scuola Tutti 10.996 55.405 Luglio: Sconto 50% abbigliamento esterno e calzature Iper 22.626 291.530 Luglio: Speck Moser Tutti 6.124 47.305 Luglio: Nettarine gialle Tutti 27.224 55.151 Luglio: Albicocche Tutti 21.278 80.853 Luglio: Bistecchiera Tutti 1.973 31.647 Luglio: Smartphone Nokia Lumia 620 Tutti 220 11.150 Luglio: Set coltelli e padelle Tutti 2.161 42.510 Agosto: Vino spumante Prosecco Zuccolo Tutti 2.528 40.164 Agosto: Tris di filetti Tutti 2.177 10.966 Agosto: Pattumiera Meliconi Tutti 551 6.521 Totale gennaio/agosto - sconto Scegli tu 20% 2.626.807 Il risparmio dei soci in Emilia dall'inizio del 2013 è stato di euro 9.693.428 Brutti ma Buoni: le associazioni ringraziano un aiuto alle donne vittime di violenze L'associazione "Casa delle donne contro la violenza" di Modena ringrazia voi tutti di Coop Estense a nome della socie e delle donne che si rivolgono a noi, per il contributo che gentilmente ci donate tramite "Brutti ma buoni". Tale contributo rappresenta, per la nostra associazione, un importante aiuto in quanto ci permette di sostenere ulteriormente le esigenze delle donne. Grazie ancora. GABRIELLA ALBORESI - PRESIDENTE CASA DELLE DONNE CONTRO LA VIOLENZA (MO) DONAZIONE MERCE NON COMMERCIALIZZABILE Modena Valore donato in euro Ferrara (DATI AD AGOSTO 2013) Puglia/Basilicata Totale 2.052.452 1.046.766 1.118.252 4.217.471 330.369 166.735 225.695 722.799 Associazioni 171 67 99 337 Negozi interessati 24 12 13 49 21.718 4.789 11.761 38.268 Peso in kg (food) Persone assistite seguici su facebook e su www.consumatori.e-coop.it somm a rio Coop Estense numero verde 800 85 00 00 12 Coop, è ora di innovare Intervista a Marco Pedroni, nuovo presidente di Coop Italia. "Dobbiamo farlo per difendere le famiglie in questa fase di crisi" 16 Un'estate senza integrativo In luglio è naufragato anche l'ennesimo tentativo di accordo. Coop Estense e i sindacati restano divisi dopo quattro anni di trattativa 20 Analfabeti di ritorno Due italiani su tre faticano a capire parole e frasi semplici. I dati drammatici di un paese che legge troppo poco IN primo PRIMOpiano PIANO in CONSUMARE INFORMATI VIVERE BENE 6 L'onda lunga 26 Chi mi assicura che... 42 Il Carso tra natura di Claudio Strano 32 Chef si diventa di Giuseppe Ortolano del terremoto di Dario Guidi e guerra da piccoli Il Tar dà ragione 44 Da Sestola si sale sul Cimone a Coop Estense Tè solidal Coop di I. Baraldi e W. Garagnani 38 di Anna Somenzi Coop, innovare per 12 aiutare le famiglie 46 Chioco Mendes 25 anni dopo La casa, sempre lei di Dario Guidi 40 ecco come difenderla di Claudio Strano A nalfabeti di ritorno 48 Le convenzioni per i soci 20 di Silvia Fabbri 11 Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected] Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Consegnato alle poste a partire dal 13/09/2013. Il numero di giugno è stato stampato in 1.690.755 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc come pure tutta la catena di lavorazione Comunicare in leggerezza ChiamaTutti UNA CONVENIENZA UNICA: MINUTI, SMS E INTERNET A SOLI 4,50 € AL MESE 80 minuti 80 SMS 500 Mb Passa a CoopVoce dal 9 Settembre al 2 Ottobre 2013 Scopri le offerte CoopVoce su www.coopvoce.it Condizioni della promozione: L’offerta “Chiamatutti Mini”, sottoscrivibile dai clienti che richiedono la portabilità del numero in CoopVoce tra il 09/09/13 ed il 02/10/13, prevede 80 minuti di chiamate nazionali, verso numeri fissi e mobili, 80 SMS nazionali e 500 Mb di traffico internet nazionale ogni 30 giorni. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione e le connessioni internet a singolo kbyte. Al superamento del traffico compreso, verranno applicate le condizioni del piano tariffario sottostante per il traffico voce ed SMS, mentre il traffico internet sarà tariffato al costo di 5 cent/Mb. L’offerta ha un costo di 4,5€ al mese e si rinnova automaticamente ogni 30 giorni in caso di credito sufficiente. I minuti, gli SMS ed i Mb non consumati nel mese, non si sommano con i minuti e gli SMS o il traffico internet del mese successivo. Per maggiori dettagli sulle compatibilità e su tutte le offerte visita il sito www.coopvoce.it il punto di di Mario Zucchelli Presidente di Coop Estense SETTEMBRE 2013 Si fatica a trovare una via d'uscita dalla crisi i cui effetti, uniti a scelte discutibili del Governo, si scaricano puntualmente sui consumatori e sulla cooperativa. Per la prima volta in 39 anni di attività Coop Estense sarà costretta a registrare un risultato commerciale negativo se le azioni straordinarie nel frattempo intraprese non si rivelassero sufficienti La crisi del Paese, le difficoltà delle famiglie e Coop Estense L a situazione che l’Italia si trova ad affrontare in questa ultima parte dell’anno, dopo la breve pausa estiva, è decisamente preoccupante. Tutti gli indicatori che fotografano lo stato di salute del Paese continuano a descrivere una condizione allarmante per l'occupazione, i redditi e la produzione, a cui si aggiunge anche dal punto di vista politico un clima di grande incertezza. Nel secondo trimestre dell’anno, secondo l’Istat, abbiamo perso 585 mila posti di lavoro in più rispetto all’anno scorso, con un tasso di disoccupazione che a luglio si è attestato al 12%. I debolissimi segnali di stabilizzazione del ciclo economico che si sono registrati negli ultimi mesi, pur avendo contribuito a migliorare lievemente il clima di fiducia delle famiglie, non sono certo tali da far pensare a una decisa inversione di tendenza in tempi brevi. La sola certezza che questa situazione ci consegna è che si dovrà aspettare ancora molto per assistere a quella ripresa economica che gli italiani speravano di poter vivere già in questo 2013. Tutto questo sta producendo effetti pesanti anche sulla nostra impresa. Il crollo dei redditi delle famiglie spinge i consumatori a diventare sempre più “mobili” e quindi meno fedeli alle insegne. Le risposte che nel mercato vengono date per rispondere a questo fenomeno sono rappresentate da politiche di prezzo esasperate – al di là delle condizioni di acquisto dell’impresa – e da uno straordinario impulso alle spinte promozionali, al di là dei contributi ricavabili dai rapporti con i fornitori. Questa situazione si inserisce in un quadro di ulteriore drammatico calo dei consumi, e quindi di volumi di vendita, che sta generando una riduzione dei ricavi preoccu- pante. La nostra cooperativa ha visto, nel mese di luglio, un andamento della gestione commerciale che di fatto ha eroso completamente il leggero utile che era stato preventivato come chiusura del 2013. La prospettiva per la fine dell’anno è quindi quella di una perdita nella gestione commerciale: un “segno meno” che Coop Estense in tal caso dovrà registrare, per la prima volta, dopo 39 anni di attività. La difesa della missione della cooperativa cioè la “tutela del potere di acquisto dei soci” è perseguita con tutti i mezzi, le forze e le capacità disponibili. Ma ciò non è possibile all’infinito e non può recuperare tutte le pesanti e crescenti carenze economiche che si stanno subendo da ormai 10 anni. Il vincolo della tutela dei futuri soci impone la difesa del patrimonio accumulato perché è la condizione che permetterà loro di avere lo strumento cooperativo in grado di offrire le risposte necessarie. Coop Estense è un’impresa solida che bene ha retto a questi lustri di crisi economica e questa condizione intendiamo assolutamente preservare e garantire. Sulla base di questa prospettiva abbiamo intrapreso una serie di impegnative azioni attraverso cui recuperare il pareggio commerciale. Obiettivo che si rivelerà più o meno possibile anche e soprattutto in funzione delle scelte politiche che il Governo adotterà su fattori determinanti come l'Imu e l'Iva, e in base alle condizioni complessive di gestione del Paese. Quando leggerete queste pagine saranno probabilmente più chiare le condizioni di tenuta, o meno, del Governo, così come il contesto in cui si svilupperanno i prossimi mesi e quindi la possibile prospettiva che anche la cooperativa dovrà affrontare. 5 6 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 L'onda lunga del TERREMOTO U di Cl au dio St r a no n silenzio che fa rumore quello che segue a un terremoto. A un anno e mezzo di distanza da quel fatidico maggio 2012, l'onda lunga del sisma, fatta di paura e dolore, si abbatte ancora su di noi. E ci scuote. L'Emilia è nel pieno della sua ricostruzione ma la rabbia impotente di chi ha sofferto per aver perso cose e persone non si è certo attenuata. E come potrebbe quando, sotto il crac di un capannone, a Medolla, il 29 maggio, poco dopo le nove della mattina, si è spaccata un'intera famiglia. Una madre, Anna De Prisco, perde il proprio figlio, Giordano Visconti, 33 anni, operaio, che anche dopo la prima scossa del 20 aveva continuato a recarsi al lavoro per non perderlo – aveva un contratto a tempo determinato – e per mantenere anche lei con l'aiuto del fratello dopo la morte del padre. Di più, tutta la famiglia era sfollata da Mirandola, dove risiedeva, a San Prospero all'indomani della forte scossa del 20 e Giordano, prima utilizzato a Mirandola, era stato chiamato nello stabilimento di Medolla per dare una mano. "Il giorno prima della sua morte – racconta la madre – era rimasto a casa per supportarmi. Gli hanno telefonato, e l'indomani c'è rimasto". Sotto le macerie del capannone, costruito come gli altri poi crollati con la logica del castello di carte, nel cuore di uno dei distretti biomedicali più importanti d'Italia, per la cronaca persero la vita in quattro: oltre a Giordano Visconti, Paolo Siclari, 37 anni, Matteo Serra, 40 anni, e Biagio Santucci, 25 anni. Fatalità? Sottovalutazione della pericolosità di una struttura già indebolita da dieci giorni di scosse? Sarà la magistratura a pronunciarsi ma intanto la madre di Giordano, Anna De Prisco, ha preso carta e penna e scritto a Coop Estense una lettera incredibile: "Magari mio figlio fosse stato un vostro dipendente, anch’io oggi potrei godere e gioire del dono e della grandezza di sentirmi chiamare 'mamma'. Quante vite sono state risparmiate, quando con saggezza, responsabilità e buon cuore avete deciso di mettere i vostri dipendenti in cassa integrazione speciale, dando così la possibilità a costoro di supportare e portare le proprie famiglie e se stessi in luoghi più sicuri, evitando così lutti incalcolabili". "Com’è giusto che sia, avete posto la vita innanzi al lavoro e ai guadagni", scrive ancora, e sembrano i versi di una tragedia greca. La tragedia invece è italiana, la tragedia di chi ha perso un figlio in un modo assurdo e forse evitabile. E stiamo parlando di gente povera, abituata a lottare per la sopravvivenza, per la quale un figlio è tutto e di più. "Sono disposta a vivere sotto un ponte – dice ora la madre, pensionata, 800 euro mensili di mutuo prima casa sulle spalle (contratto dai figli prima della morte del padre), che non sa come pagare e davanti la lettera della banca che s'impegna per un solo anno a ridurla – ma voglio che la morte di Giordano serva a salvare altri giovani e onesti lavoratori come lui. Lo scriva, la legge è diventata il mio chiodo fisso". La lettera ci offre l'occasione per capire cos'ha fatto Coop Estense per meritarsi le parole di quella lettera. E cosa sta facendo per tutelare i propri dipendenti e i tanti consumatori che ne frequentano le strutture di vendita. Cosa fa una cooperativa La cooperativa, lo ricordiamo, è stata duramente colpita dal terremoto. Ammontano a 13 milioni di euro i danni, tra diretti e indiretti, stimati molti dei quali causati dalle man- 7 A un anno e mezzo dal sisma la ripresa è in atto ma le ferite ancora sanguinano nei cuori della gente. Chi ha perso un congiunto non può non chiedersi se tutto è stato fatto per evitare la tragedia. La lettera di una madre, cui è morto un figlio sotto un capannone, a Medolla, ci offre lo spunto per vedere cos'ha fatto Coop Estense e cosa sta facendo per garantire la sicurezza delle sue strutture "A voi che siete i veri eroi del sisma" Pubblichiamo la lettera (compreso il titolo) inviata dalla madre di Giordano Visconti a Coop Estense: "Se mio figlio fosse stato un vostro dipendente..." “ cate vendite nei cinque negozi rimasti chiusi subito, poi negli undici interessati dai cantieri; non meno di 3 milioni di euro sono stati risucchiati dalle opere di ripristino e adeguamento richieste dalle nuove normative antisismiche, introdotte dall'ordinanza del 7 giugno 2012. "In quei tremendi giorni la cooperativa diede la possibilità ai dipendenti di rimanere a casa per dare un aiuto, un sostegno o un conforto alle famiglie colpite", ricordano oggi i dirigenti. Un dovere morale prima ancora che giuridico, un valore cooperativo, mentre contestualmente partivano le perizie degli ingegneri strutturisti le cui attestazioni di agibilità erano la condizione "sine qua non", per la cooperativa, per tenere aperti i negozi. "Abbiamo avuto danni alle merci, fessurazioni alle pareti ma nel complesso i nostri edifici hanno avuto un ottimo comportamento", è il bilancio a freddo di Davide Roncaglia, direttore tecnico e patrimoniale di Coop Estense. "Può aver influito anche il caso, ma è anche vero che i nostri prefabbricati probabilmente hanno caratteristiche migliori dal punto di vista dell’efficienza e della resistenza strutturale". Dopo l'ordinanza restrittiva del 7 giugno, che impose collegamenti con lastre metalliche tra pareti e pilastri, dal continua a pagina 9 > Distinti signori, mi chiamo De Prisco Anna e sono la mamma di Giordano Visconti, deceduto sotto le macerie del crollo Haemotronic a Medolla, il 29 maggio 2012. È stato questo mio tragico vissuto che mi ha portato a pensare a quante vite sono state risparmiate, quando con saggezza, responsabilità e buon cuore, avete deciso di mettere i vostri dipendenti in cassa integrazione speciale; dando così la possibilità a costoro di supportare e portare le proprie famiglie e se stessi in luoghi più sicuri, evitando così lutti incalcolabili. Si è tanto parlato di crolli e caduta del Pil; mai una parola di riconoscenza per voi che, com’è giusto che sia, avete posto la vita innanzi al lavoro e ai guadagni. Mi piace che vi sia dato un gesto di riconoscenza; per questo facendomi promotrice, vi ringrazio a nome di tutti coloro che possono ancora godere del dono della vita. Se solo mio figlio fosse stato un vostro dipendente, anch’io oggi potrei godere e gioire del dono e della grandezza di sentirmi chiamare “mamma”, da un figlio che mi è stato strappato. Distinti saluti e buona vita Anna De Prisco “ ASSICURATI E PREMIATI. DAL 12/08/2013 AL 31/12/2013, SOTTOSCRIVI L’ASSICURAZIONE PENSATA PER TE E OTTIENI UN BUONO SPESA. Coop Estense, in collaborazione con ASSINOVA, ti offre un ventaglio di proposte assicurative ideali per ogni esigenza. Sottoscrivendo una nuova polizza infortuni “You Infortuni” combinazione Formula Facile o una nuova polizza abitazione “You Casa” combinazione Formula Facile, dal 12 agosto al 31 dicembre 2013, otterrai un buono spesa da utilizzare presso i punti vendita Coop Estense entro il 31/03/2014. 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Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo informativo da richiedere in agenzia e agli intermediari autorizzati e consultabile sul sito internet www.unipolassicurazioni.it IN PRIMO PIANO giorno alla notte undici negozi si scoprono non a norma. "Quasi tutto il territorio era messo così – continua Roncaglia – ma pochissime imprese decisero di investire per adeguarsi ai nuovi criteri, assumendosi la responsabilità civile e penale di continuare a svolgere l'attività come se nulla fosse successo. Basti dire che solo uno dei nostri competitor, ad agosto, aveva provveduto. Noi in ventiquattr'ore abbiamo fatto partire dieci cantieri e organizzato i lavori per accorciare il più possibile i tempi del fermo negozi. Dall’oggi al domani ciò ha significato un migliaio di dipendenti messi a casa oltre al servizio che non veniva più erogato, alle mancate vendite, ai nostri consumatori che andavano dai competitor che magari non rispettavano la legge". Situazione limite all'ipercoop Le Mura di Ferrara, con 140 persone a lavorare su tre turni per completare gli adeguamenti antisismici presto e bene. "Un impegno enorme, ma non abbiamo esitato a mettere tutti i negozi a norma per garantire il massimo della sicurezza. Così tra il 15 e il 20 giugno abbiamo aperto regolarmente tutti i punti vendita ad eccezione del supermercato di Rovereto che è stato rimpiazzato da una tensostruttura in modo da continuare il servizio. Sul fabbricato, fortemente lesionato, non potevamo metterci le mani perché è all'interno della zona rossa della Protezione civile. La direzione commerciale ha poi deciso di demolirlo, dopo aver avuto la certezza, a febbraio, di poterlo ricostruire per servire al meglio i soci e consumatori". Per questo SETTEMBRE 2013 nel nuovo negozio che sorgerà a Rovereto (vedi sotto) e negli altri divenuti nel frattempo antisismici (solo Borgogioioso e Ravarino, i più recenti, lo erano alla luce dell'ordinanza del 7 giugno), c'è o ci sarà un cartello che recita: "Andare in un edificio sicuro è un tuo diritto, assicurati che lo facciano anche gli altri". Il caso e la fortuna forse c'entrano, ma da soli non bastano senza il rispetto della legge, la professionalità, il senso di responsabilità verso la comunità di chi opera nel mercato: sono questi i presupposti di certi risultati. Se non si è costretti a contare le vittime delle calamità naturali non è per un caso. Anna De Prisco ha ragione. Sulla pelle delle persone non si scherza. La vita – come scrive nella lettera – è più importante del lavoro e dei guadagni. l A ROVERETO, NEL MODENESE Il nuovo supermercato sarà in legno: presto i lavori Al posto del vecchio fabbricato degli anni Cinquanta, che verrà presto demolito, e della tensostruttura che lo sta nel frattempo sostituendo e che sarà chiusa alla vigilia dell'inaugurazione, sorgerà un nuovo e moderno negozio più performante sia dal punto di vista energetico, sia sotto il profilo antisismico. Il nuovo supermercato di Rovereto – che avrà un'area di vendita di400 metri quadrati e dovrebbe essere pronto per maggio-giugno 2014 – sarà interamente in legno e godrà di scelte progettuali accattivanti. Lo ha deciso Coop Estense che si sobbarcherà un impegno economico importante (attorno agli 800 mila euro) per garantire una sua qualificata presenza a Rovereto e non rinuncerà a degli extracosti – spiega il direttore tecnico Davide Roncaglia – pur di fornire degli elevati standard di servizio ai suoi soci e consumatori. La domanda per il permesso di costruzione è stata inoltrata e in ottobre, salvo imprevisti, partiranno i lavori. Il materiale impiegato ha un costo superiore a quello del cemento ma richiede meno fondazioni e tempi di cantierizzazione più brevi, il che controbilancerà l'investimento. Il legno lamellare è più veloce da montare, più isolante rispetto al cemento e con un impatto ambientale. Ma la struttura lignea, più leggera di circa un terzo e più elastica di quella in cemento, offre soprat- tutto una migliore risposta alle sollecitazioni in caso di scosse. Verranno utilizzati materiali certificati ed ecocompatiblii, l'illuminazione sarà il più possibile naturale per sfruttare la luce solare, e si farà ampio uso dei led. Sono previste inoltre aree verdi attrezzate. Accanto alla certificazione antisismica, il supermercato avrà anche quella di prevenzione incendi dei vigili del fuoco, facendo uso di legno trattato e spalmato con materiale ignifugo. Il rendering del nuovo supermercato di Rovereto 9 SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE e tens p Es Coo TA I D N E IN V O AL FIN BRE TO T O 6 CARTA N. EMESSA IL COOPCARD I Soci Coop Estense che acquisteranno COOPCARD un abbonamento GRADINATA e DISTINTI riceveranno un buono rispettivamente di 15 e di 10 euro da utilizzare in tutti i punti vendita Coop Estense. CARTA N. SETTORE INTERO SOCIO COOP EMESSA IL VALIDITà ABBONAMENTO: - REGULAR SEASON + PLAYOFF - COPPA ITALIA I Soci Coop Estense possono acquistare gli abbonamenti a prezzi scontati presso il Punto Servizi degli Ipercoop Grandemilia e I Portali di Modena. Ogni socio ha diritto all’acquisto di N.2 abbonamenti. IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 Coop Estense-Esselunga: il Tar dà ragione alla prima Annullato il provvedimento che prevedeva per Coop Estense il pagamento di 4 milioni e 660 mila euro di multa, per abuso di posizione dominante nei confronti di Esselunga. Non c'è stata condotta ostativa: a Modena e Vignola non c'erano le condizioni per aprire altri supermercati È stato annullato dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio il provvedimento emesso dall'Antitrust nel 2012, che prevedeva per Coop Estense il pagamento di 4 milioni e 660.000 euro di multa, per abuso di posizione dominante nei confronti di Esselunga. Il Tar ha accolto il ricorso di Coop, soffermandosi su un argomento che per il Tar stesso ha reso superfluo l'esame degli altri. Secondo i giudici, infatti, "manca la dimostrazione della sussistenza di un nesso causale tra la condotta di Coop Estense e l'esclusione di Esselunga" dalla possibilità di costruire un supermercato a Modena nell'area dell'ex Consorzio Agrario, così come a Vignola. Per quanto riguarda l'ex Consorzio Agrario, il Tar del Lazio, riferendosi alla sentenza già emessa nel 2009 dal Tar di Bologna che respinse i ricorsi sul piano particolareggiato, ritiene dunque sconfessato "uno dei presupposti fondanti del provvedimento dell'Autorità garante" in quanto mancano "gli elementi indispensabili per definire la condotta di Coop come abuso di posizione dominante". Si chiude così un capitolo importante di una vicenda giudiziaria che riguarda una delle zone della città su cui maggiormente puntano i progetti di riqualificazione. Nel 2011 l'Antitrust aveva avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Coop Estense prendendo in considerazione l'ipotesi che "la società avesse ingiustificatamente condizionato con atti ostruzionistici e dilatatori l'iter amministrativo in corso per il rilascio di autorizzazioni all'avvio di attività commerciali nei comuni di Modena e Vignola", al fine di impedire, o comunque ritardare l'espansione nella grande distribuzione di Esselunga. Nel giugno 2012 l'Antitrust aveva concluso che la condotta di Coop, fin dal febbraio del 2001, fosse volta ad ostacolare l'avvio di nuovi punti vendita mediante l'adozione di comportamenti ostativi dapprima riguardo al comparto ex Consorzio Agrario, e poi a Vignola. Nella lunga memoria difensiva depositata da Coop Estense agli atti del ricorso, invece, il provvedimento dell'Antitrust viene considerato illegittimo e il Tar ha dato ragione proprio a Coop, accogliendo il ricorso e disponendo l'annullamento del provvedimento stesso. La notizia dell'annullamento è stata accolta con soddisfa- zione dal Consiglio di Amministrazione di Coop Estense, proprio perché vengono riconosciute le ragioni della cooperativa e la correttezza del suo comportamento. Dalla sentenza, infatti, viene confermato che i piani particolareggiati per la costruzione dei supermercati di Modena e Vignola presentati da Esselunga sono stati respinti per motivi urbanistici, non certo per azioni illegittime intraprese da Coop Estense. Il progetto per il supermercato Esselunga di Modena è stato respinto dal Comune per il parere negativo della commissione edilizia e per il parere contrario dell'Ausl. Situazione simile anche per Vignola, dove il Tar ha smentito l'ipotesi accusatoria di Esselunga ribadendo che il progetto presentato dall’impresa di Caprotti non era compatibile con la pianificazione provinciale e dunque non sarebbe stato realizzabile. La sentenza del Tar è inoltre chiara nel rimarcare come l'Autorità garante del mercato non abbia tenuto conto del fatto che a Modena e a Vignola non ci fossero le condizioni per far sorgere i supermercati che Esselunga desiderava realizzare, come invece ha confermato ora la sentenza del Tar. l 11 12 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 "COOP, INNOVARE per difendere le famiglie" di Da r io Gu i di C oop continuerà a fare il suo mestiere che è, oggi più che mai, quello di aiutare le sempre più numerose famiglie in difficoltà. E per far questo servirà innovazione e capacità di interpretare i mutamenti e le difficoltà che la crisi propone. Ma per far questo occorre che il governo e la politica invertano la rotta e mettano il tema del sostegno ai consumi tra le priorità. È questo il filo rosso del ragionamento di Marco Pedroni, nuovo presidente di Coop Italia, che in questa intervista racconta come il sistema Coop vuole affrontare il prossimo futuro. Presidente Pedroni, cominciamo da una fotografia dell’economia del paese in questo 2013… La situazione economica è davvero drammatica e lo è ancor di più se vista con l’occhio delle famiglie con redditi medi e bassi. Al calo del Pil si aggiunge un calo del reddito disponibile tra il 2 il 3%. È un dato che va sommato all’eredità degli anni precedenti, in termini di perdite di posti di lavoro, disoccupazione e aumento della pressione fiscale. Se misuriamo il potere d’acquisto delle famiglie italiane siamo tornati ai livelli degli anni Parla Marco Pedroni, da poche settimane presidente di Coop Italia: "La crisi che vive il paese è drammatica e colpisce soprattutto i più deboli. La politica deve assumere il rilancio dei consumi come una priorità. Coop intanto cambierà così..." 1986/87. È un salto enorme all’indietro. La crisi ha accentuato la polarizzazione dei redditi e quindi si è allargata la forbice tra chi ha molto e chi poco. L’Italia è un paese dove questo fenomeno è particolarmente accentuato. Ci sono segni chiari di impoverimento anche delle classi medie. E lo vediamo ogni giorno nei nostri negozi mentre la gente fa la spesa. Quindi è difficile vedere segnali di ottimismo. L’andamento dei consumi reali è in evidente calo, non solo sugli anni precedenti, ma anche rispetto ai primi mesi del 2013. Tutto ciò ci dice una prima importante cosa sul mestiere di Coop che è proprio quello di aiutare le famiglie e di tutelare il potere d’acquisto. Vogliamo aumentare la nostra capacità di offrire convenienza su beni buoni e sicuri, vogliamo renderli accessibili a tutti. C'è il rischio concreto di nuove esclusioni o che una parte dei consumatori accetti pericolosi compromessi sulla qualità. Ma il comportamento dei consumatori come sta mutando? Quali strategia hanno adottato le famiglie per convivere con la crisi? Ci sono mutamenti in atto da tempo, che sono profondi e, ritengo, irreversibili. Quando anche usciremo da que- sta crisi non si tornerà al punto di prima. Tra l’altro ci sono anche aspetti positivi in questo cambiamento, che noi abbiamo in parte stimolato e sollecitato: i consumatori sono più attenti, sfruttano la concorrenza e cercano le offerte migliori, sprecano meno, cambiano il loro mix di acquisti per non rinunciare alle cose per loro importanti. Poi è cresciuta la presenza delle marche commerciali, come il prodotto Coop. Sino a non molto tempo fa i volumi di acquisto, grazie a questi mutamenti, non calavano. Ora, e qui veniamo ai segnali meno positivi, si comincia anche a vedere un calo dei volumi con una disponibilità a rinunciare a qualcosa in termini di qualità. Sono aspetti nuovi che il protrarsi della crisi sta facendo emergere. Finora, pur chiedendo convenienza, nessuno voleva rinunciare alla qualità. Dove qualità significa in primo luogo garanzie di sicurezza e salubrità. Cose che per Coop sono fondamentali. Questo dato deve far alzare l’attenzione contro fenomeni come truffe e contraffazioni che stanno tornando a crescere nel nostro paese. La crisi quindi mescola aspetti positivi ad altri più critici; questo ci chiama, come Coop, ad essere in campo per evitare passi indietro 13 nella consapevolezza e nei diritti dei consumatori. La nostra battaglia è per garantire a tutti prodotti buoni e sicuri, tutelando le fasce più deboli. La crisi incide anche sulla organizzazione del mercato distributivo in Italia? Gli operatori più deboli tendono a uscire dal mercato, importanti catene estere stanno disinvestendo soprattutto nel sud. Acquistano peso catene magari di dimensione regionale che in diversi casi si muovono in maniera piuttosto spregiudicata sul piano del rispetto delle regole e della gestione del personale. Come in tanti settori anche nel commercio c’è il rischio che l’impresa cattiva scacci quella buona. E per chi rispetta regole e standard di qualità come noi, ovviamente si fa più difficile competere. Senza dimenticare che siamo un paese in cui c’è una criminalità organizzata che ha soldi da investire e riciclare, sempre più presente anche nel nord del paese, ed a cui questa crisi può offrire occasioni. La guardia su questo fronte va tenuta sempre alta perché anche il settore della grande distribuzione potrebbe finire nel mirino. Dunque anche Coop è chiamata a cambiamenti importanti? Sì, Coop deve cambiare. Tutelare quei valori che ci hanno sempre caratterizzato e portare avanti gli obiettivi cui ho parlato non lo si fa nello stesso modo in cui lo si poteva fare 10 o 20 anni fa. Di questo siamo pienamente consapevoli. Da qui l’esigenza di pensare in modo nuovo al nostro ruolo di tutela delle famiglie e dei consumatori nei prossimi anni. Stiamo lavorando, abbiamo azioni che partiranno a breve e altre che richiedono tempi più lunghi, ma il cantiere è aperto… Proviamo a partire dalle cose che succederanno a breve… La prima cosa è l’impegno sulla convenienza, il potenziamento delle attività promozionali, il contenimento dell’inflazione. Un ruolo centrale continua a svolgerlo il nostro prodotto a marchio che crediamo rappresenti la miglior risposta alla ricerca di convenienza e qualità. Ma riprenderemo anche nuo- ve campagne consumeriste che puntano a rendere il mercato più trasparente. Vorrei dare un'anticipazione sull'iniziativa che partirà ad ottobre sull’origine delle materie prime, un tema su cui c’è molta sensibilità perché è legato all’italianità dei prodotti; faremo una operazione importante, e saremo i primi a farlo, proprio per garantire al consumatore una informazione completa e stimolare il mercato a essere più trasparente. Con l’autunno partirà un sistema di vendita on-line, gestito qui in Coop Italia, per prodotti non food. Poi ci sono riflessioni a più ampio raggio sui modelli commerciali a partire dagli ipermercati, puntando su una maggiore specializzazione del non alimentare e mettendo al centro l’idea della casa. Infine stiamo lavorando sull’Expo 2015 di cui saremo partner e nel quale proporremo una idea concreta di supermercato del futuro... Ma restando al sistema Coop, come si declina il rapporto tra dimensione nazionale e singoli territori? Noi abbiamo l’esigenza e la necessità di tenere insieme questi due livelli. Per questo il modello verso cui Coop deve andare non è quello di un’unica impresa centralizzata, ovunque uguale. Non andrebbe bene per i consumatori italiani. Quel che ci serve è una Coop articolata, presente sui territori, ma che mette a fattor comune tante cose importanti da fare insieme: gli accordi di acquisto con le industrie e con l’agricoltura italiana, lo sviluppo del prodotto a marchio Coop, le campagne consumeriste e di apertura dei mercati, come avvenuto per l’acqua, per i farmaci e la telefonia. E nello specifico di Coop Italia che ruolo deve giocare? Veniamo da una vivace discussione che si è conclusa con una forte convergenza delle cooperative. Abbiamo deciso di avviare un progetto comune di riassetto di Coop Italia che sarà sviluppato nei prossimi mesi. Non siamo una holding di controllo delle cooperative, ma lavoriamo in una struttura a rete. Coop Italia deve essere la casa comune delle cooperative, al servizio delle cooperative. Rispetto all’idea di ampliamento dell’offerta ai consumatori che tipo di evoluzione ci sarà? La priorità nelle cose da fare va legata all’innovazione commerciale, alle cose nuove che possiamo fare dentro i nostri punti vendita. Per questo stiamo lavorando sul potenziamento dell’area continua a pagina 14 > 14 salute e benessere delle persone, partendo dalle esperienze sin qui fatte con i corner Coop Salute. Poi ci sono altri ambiti, che non riguardano direttamente Coop Italia, come i distributori di carburante. Inoltre diverse cooperative stanno pensando a nuove proposte, in partnership con Unipol, sul piano dei servizi assicurativi e finanziari. Un altro capitolo importante è quello dei rapporti con le industrie e col mondo agricolo del nostro paese… Noi siamo sempre molto impegnati a far crescere le produzioni agroalimentari italiane, le cifre e le scelte di questi anni sono lì a dimostrarlo. Ma questo deve accompagnarsi alla necessità di produrre meglio, in modo più efficiente e in alcuni casi anche di più, dato che il nostro paese su diversi prodotti, cito il latte e il frumento per tutti, non è autosufficiente. Dunque la valorizzazione dei territori, dei prodotti locali e della qualità è fondamentale. Ma non basta solo poter dire che si produce italiano, il cuore è che vogliamo promuovere, nell’interesse del paese, un salto di qualità nelle nostre produzioni. Questo è lo spirito con cui continueremo a lavorare, anche perché sia noi che chi produce dobbiamo sempre pensare al consumatore. Abbiamo affrontato tanti temi, ma la premessa è che per sconfiggere questa crisi, c’è bisogno di scelte politiche chiare e coraggiose. Che segnali arrivano dal governo? Pensare alla ripresa economica del paese senza che si mettano in campo politiche ed azioni di forte sostegno alla domanda interna è miope e sbagliato. Quindi non c’è solo da evitare provvedimenti sciagurati come l’aumento dell’Iva, ma occorre adottare misure di sostegno al reddito e al potere d’acquisto a partire dalle fasce più basse. Bisogna puntare a un riequilibrio nella distribuzione del reddito che è la base per poter rilanciare i consumi. Servo- no scelte impegnative, dalla lotta all’evasione al taglio delle spese improduttive. Certo l’Italia dipende anche dall’Europa, ma oggi devo purtroppo rilevare come questi temi siano completamente assenti nel dibattito politico del nostro paese e l’azione del governo è insufficiente. Io credo serva una alleanza tra imprese, produttori, consumatori per rilanciare la domanda interna e una crescita sostenibile. Il governo sfidi le imprese su questo e le sostenga. Se si pensa che l’Italia possa salvarsi solo grazie all’export ci si sbaglia di grosso. Come Coop siamo pronti a fare la nostra parte ogni giorno nei nostri punti vendita, con politiche di convenienza e qualità. Vogliamo far spendere meno la gente e farla star bene. In questo senso la nostra sfida è quella di investire e di conquistare nuovi consumatori; per far questo più che nuovi muri e nuovi negozi, che pure faremo, occorre lavorare in termini di qualità e di innovazione. ● Presto sarà TEMPO DI ASSEMBLEE! DAL 16 AL 30 OTTOBRE 2013 SONO CONVOCATE LE ASSEMBLEE DI DISTRETTO DI COOP ESTENSE PER PRESENTARE A SOCI E CONSUMATORI LE LINEE DI PREVENTIVO 2014 E I PROGETTI DEL TERRITORIO Il calendario completo sarà disponibile dal prossimo mese nei negozi di Coop Estense, su Consumatori e sul sito www.estense.e-coop.it IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 Sorrida, la prego: è la polemica dell'estate... Quando scarseggiano i contenuti e la fantasia abbonda, i giornali sono disposti a tutto anche a rilanciare una polemica locale contro Coop Estense. Che è stata accusata di imporre per contratto ai dipendenti il sorriso e la pulizia personale. Si chiamano, piuttosto, cortesia e rispetto delle norme igieniche: la prima ci auguriamo d'incontrarla tutti facendo la spesa, la seconda è una precisa norma comportamentale A l e s s a n dro M e dici In questi mesi estivi diversi organi di informazione, anche nazionali, hanno dedicato un sorprendente interesse – probabilmente anche per la carenza di “contenuti” che la stagione estiva tipicamente comporta – ad una vicenda che ha coinvolto la nostra cooperativa. Si tratta di una curiosa polemica lanciata a livello locale da un rappresentante sindacale pugliese il quale, non senza una certa dose di fantasia, ha ritenuto utile accusare Coop Estense di “violare diritti fondamentali dell’uomo”. Motivo? Il rispetto di comportamenti che la cooperativa richiederebbe ai lavoratori nell’ambito dell’igiene e della pulizia. Una miccia, quella lanciata dal sindacalista, che è rimbalzata su alcune testate degenerando esponenzialmente, abbracciando nella sfera della “violazione” anche altri comportamenti che la cooperativa “imporrebbe”, come la cortesia e il rispetto dei clienti, fino a far discutere di presunti obblighi contrattuali a sorridere e arrivando a far parlare il quotidiano Libero di “... cassiere costrette a sorridere nel contratto...” e ancora “... niente facce allegre? meno soldi in busta paga”. Nessun obbligo imposto ai dipendenti Innanzitutto è forse bene sgombrare il campo da ogni dubbio su questa polemica del tutto inconsistente, e certamente poco felice. Coop Estense non impone a nessuno l’obbligo al sorriso, né ha mai chiesto che ciò fosse inserito nel contratto aziendale. Non è nemmeno a conoscenza di proteste di lavoratori su questo argomento. È da 12 anni che i dipendenti di Coop Estense vengono valutati, una volta all’anno, in base a un articolato sistema di valutazione che affronta elementi quantitativi e qualitativi delle prestazioni. Un sistema di valutazione che la cooperativa ha proposto di trasformare in un formale riconoscimento retributivo attraverso il quale molti lavoratori avrebbero potuto guadagnare sensibilmente di più, in funzione di parametri legati alle vendite, al risultato netto e al merito individuale. Norme igieniche e cortesia Tra le decine di elementi che costruiscono il sistema di valutazione rientrano anche la cortesia verso il consumatore e il rispetto delle norme igieniche, fattori che non rappresentano altro che le basi elementari di ogni impresa commerciale. Il rispetto dell’igiene in particolare è un preciso dovere di ogni lavoratore, così come un diritto di tutti i consumatori, sancito dalle normative e prima ancora dal buon senso. Questa è peraltro l’opinione condivisa dalla quasi totalità delle persone che hanno commentato in rete questa discussione, compreso il professor Domenico De Masi, docente di Sociologia delle Professioni dell'Università La Sapienza di Roma, il quale intervistato da Radio 24 ha sostenuto proprio che la cortesia è una richiesta che si leva da parte di clienti e utenti e chiedere ai lavoratori di rispettarla non può certo essere interpretato come una vessazione. E così, mentre la cooperativa vive la sua quotidiana sfida contro vendite che calano e costi che aumentano, mentre investe in formazione per aumentare la professionalità e le competenze dei propri dipendenti, mentre ribadisce il valore e la necessità di un sistema che, anche al suo interno, premi davvero il merito e le capacità individuali, il sindacato decide di imbastire una polemica attraverso cui sembra voglia annoverare tra i diritti dei lavoratori la scortesia e la mancanza di igiene. Pare addirittura scontata, infine, la risposta alla domanda che Fabio Savelli del Corriere ha posto sul suo blog: le cassiere possono avere il diritto ad essere scortesi quando il loro lavoro è di front-office? Non ne va della loro professionalità? l 15 16 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 In luglio è naufragato anche l'ennesimo tentativo di accordo tra Coop Estense e le Organizzazioni Sindacali sul rinnovo del contratto integrativo. A nulla è valsa nemmeno la proposta di mediazione che la cooperativa ha formulato in extremis (e che qui riportiamo integralmente) per concludere la trattativa entro l'estate di A l e s sio R i n a l di L'estate si chiude senza l'integrativo È svanita, in luglio, anche l’ultima occasione che poteva portare cooperativa e sindacati a trovare entro l’estate un accordo per il nuovo contratto integrativo. A nulla è valso il tentativo fatto dal Consiglio di Amministrazione di Coop Estense di arrivare ad una intesa, attraverso la formulazione di una proposta conclusiva che chiudesse la trattativa nel mese di luglio. Proposta nella quale la cooperativa aveva dichiarato, tra le altre cose, la sua disponibilità a rivedere la propria posizione su un punto determinante per il buon fine del negoziato, e cioè il premio aziendale. È utile a questo punto ripercorrere gli ultimi avvenimenti e i nodi di un confronto, ora interrotto, che la cooperativa auspica comunque di poter riprendere e concludere positivamente al termine delle trattative che si avvieranno a breve per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, durante le quali è per evidenti ragioni impraticabile la riapertura di un tavolo di contrattazione per l'integrativo. La "doccia fredda" del 29 giugno Come noto è da lungo tempo, precisamente dal gennaio 2009, che cooperativa e sindacati non riescono a trovare un accordo per il rinnovo del contratto integrativo. La trattativa, che ha visto molteplici punti di arresto, è ripresa nel marzo di quest’anno con la volontà e l’impegno di entrambe le parti a concludere positivamente il confronto in tempi brevi. Precisamente, Coop Estense aveva manifestato l’esigenza di portare a termine il confronto entro fine giugno, per consentire l’apertura di altri due fronti di cruciale importanza: il rinnovo del contratto nazionale del lavoro, come già anticipato, e l’avvio di urgenti e delicati incontri sindacali che si sono svolti in luglio per valutare il possibile intervento di Coop Estense a salvataggio della rete di vendita di Unicoop Tirreno in Campania, da tempo in seria difficoltà. Purtroppo tale obiettivo non è stato raggiunto, non senza sorpresa da parte della cooperativa, dal momento che nell’ultima fase delle trattative si erano trovati molti punti di convergenza e soprattutto si erano raggiunte intese chiare con le rappresentanze nazionali delle organizzazioni sindacali. Dunque è giunta del tutto inaspettata, il 29 giugno, dopo una intera notte di trattativa, la rimessa in discussione da parte dei sindacati di elementi di confronto su cui la cooperativa aveva precedentemente ottenuto conferme e sintonie. Un “doccia fredda” che di fatto ha reso impraticabile l’avanzamento dei lavori e vanificato gli sforzi e i risultati ottenuti sino a quel momento. La mediazione finale Con l’obiettivo di sbloccare la situazione, nella convinzione di incontrare la volontà e la disponibilità per dare con urgenza un nuovo contratto ai lavoratori, il Consiglio di Amministrazione della cooperativa si è riunito in seduta straordinaria il 10 luglio per formulare una proposta di compromesso alle organizzazioni sindacali. Un tentativo di mediazione forte che riportiamo integralmente, qui accanto, così come inviato alle organizzazioni sindacali. Nonostante la disponibilità dichiarata e il compromesso proposto, anche questa soluzione non ha trovato una risposta positiva ed è stata respinta, così come le altre due proposte che la cooperativa aveva avanzato nel 2010 e nel 2012. Nel testo del documento vengono citati i punti nodali che hanno caratterizzato l’ultima fase di una trattativa nella quale la cooperativa, nella chiara consapevolezza che gli interessi dei lavoratori e di Coop sono strettamente legati, ha sostenuto con forza la necessità di realizzare un contratto innovativo, che investisse sulle professionalità dei lavoratori, che valorizzasse le qualità e i buoni risultati, che permettesse a Coop Estense di continuare ad essere competitiva. Senza dimenticare i concreti impegni che la cooperativa ha posto sul tavolo, formulando proposte arti- 17 colate per costruire insieme al Sindacato un nuovo contratto che ponesse le basi su cui affrontare le sfide della distribuzione italiana. A partire da impegni concreti e precisi per generare nuova occupazione (con un obiettivo di 50 nuovi contratti a tempo indeterminato) e incrementare le ore di lavoro per 750 dipendenti a part time. Coop Estense ha sostenuto l’importanza e il valore che rivestirebbe, oggi, l’introduzione di meccanismi di valorizzazione delle professionalità individuali, per le quali ha già investito 2 milioni di euro negli ultimi due anni in attività di formazione. Proprio su questo punto ha proposto ai Sindacati di dare ai lavoratori la possibilità di guadagnare di più (in un momento in cui i consumi calano mediamente del 4%) attraverso il riconoscimento del merito individuale. Tra gli altri punti chiave della piattaforma una retribuzione maggiormente legata agli andamenti della cooperativa e l'adeguamento delle maggiorazioni festive ai livelli di mercato. Ogni proposta, però, è stata respinta e si è preferito far naufragare il confronto piuttosto che far decollare un nuovo contratto integrativo. l Quattro anni e mezzo di trattativa! La proposta del Cda, datata 10 luglio "Rinunciamo entrambi a qualcosa e l'accordo si può finalmente fare" Il Consiglio d’Amministrazione di Coop Estense ha preso atto dell'impossibilità di giungere a un accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale entro il 30 giugno. Termine, questo, che lo stesso CdA aveva stabilito, per evitare sovrapposizioni col rinnovo del CCNL e, come è noto alle OOSS, per l'impegno della cooperativa nel tentativo di salvataggio della rete Coop in Campania, oggi in serio pericolo. Il CdA esprime il proprio rammarico perché, di fronte a un tale obiettivo e all'enorme impegno che esso comporta, non si sia riusciti a trovare un'intesa che chiudesse una trattativa in corso ormai da quattro anni e mezzo e consentisse a cooperativa e sindacato di unire le forze per uno scopo comune. Nella piena convinzione che la situazione che si è venuta a creare non giovi né alla cooperativa, né ai lavoratori, il CdA di Coop Estense sente il dovere di fare un ulteriore tentativo per trovare rapidamente un'intesa ed evitare un altro anno senza contratto integrativo aziendale. La trattativa ha avuto in particolare tre elementi critici: il collegamento tra la retribuzione e la prestazione individuale (remunerazione del merito); la graduale trasformazione dei costi aziendali fissi in costi variabili, con l'eliminazione, per i nuovi assunti, del Premio fisso aziendale; la riduzione del costo delle maggiorazioni festive per portarle ai livelli del mercato. Sul primo elemento è stato possibile trovare un punto d'incontro tramite la rinuncia della cooperativa ad applicare a tutti la remunerazione del merito individuale e limitarla a figure professionali specifiche, costituenti il 30% dei lavoratori. Altro fatto importante che ha consentito di fare importanti passi in avanti è stato la definizione di uno strumento di valutazione il più oggettivo possibile, perché costituito per la metà da parametri quantitativi, precisamente misurabili. Le distanze sono rimaste invece grandi sul superamento del premio fisso e sul costo del lavoro festivo. Per quest'ultimo, la cooperativa aveva chiesto di avere le stesse maggiorazioni sottoscritte recentemente dal sindacato con un'altra cooperativa emiliana, Coop Adriatica. Nella discussione, questi due elementi sono stati collegati strettamente dal sindacato. Infatti, a più riprese le OOSS hanno argomentato che quelle maggiorazioni sono state possibili in Emilia perché Coop Adriatica non aveva chiesto il superamento del premio aziendale. Con la ferma volontà di ridare nuovamente alla cooperativa e ai lavoratori di Coop Estense un contratto integrativo aziendale, il CdA propone alle OOSS una rinuncia per parte o, se si vuole, il conseguimento di un obiettivo per ciascuno: la cooperativa ripristina il premio aziendale, con le stesse regole e valori del vecchio CIA, a partire dal 1° maggio 2012 e in cambio ottiene le maggiorazioni festive di Coop Adriatica per l’Emilia, a partire dal mese di settembre 2013. Se le OOSS accettano questo scambio, in questi termini, il CdA è pronto a rinnovare il mandato alla propria delegazione trattante, perché consolidi le intese già raggiunte precedentemente e trovi l'accordo sulla parte restante del CIA, con spirito aperto e pronta a scambiare concessioni e rinunce reciproche. C'è poco tempo, ma se le OOSS ritengono percorribile questa strada è ancora possibile concludere positivamente la trattativa nel giro di un giorno o due, per poi lavorare insieme a cercare soluzioni condivise per la vicenda campana. Per questa ragione il CdA di Coop Estense fa appello perché i valori e il senso di responsabilità che accomunano sindacato e cooperazione prevalgano e venga dalle OOSS un rapido assenso alla proposta della cooperativa. 18 Frutta di casa mia di M a rc o Ung a ro Raccolta nel ferrarese e venduta l'indomani nei super e ipermercati di Coop Estense. A prezzi imbattibili e scavalcando le mediazioni per dare il giusto prezzo al coltivatore. Ecco come può migliorare l'ortofrutta e crescere l'economia del territorio, facendo dialogare il piccolo (coltivatore) con il grande (distributore) Frutta raccolta il giorno prima nei campi del ferrarese e venduta il giorno dopo a prezzi imbattibili. Come i meloni (54 centesimi al chilo) che il mercato avrebbe condannato al macero perché "di seconda categoria", divenuti un successo dell'estate a Modena e Ferrara in tutti i punti vendita di Coop Estense. E ora le mele, sempre "di seconda", a un prezzo inarrivabile: provengono da 50 ettari del copparese noti alle cronache per aver rifornito, in passato – quando il territorio di mele era ghiotto – tutto il Nord Italia. Merito della tipicità dei terreni e di fattori climatici favorevoli. L'intervento di Coop Estense, ora, con il suo "Progetto fornitori locali", consente il salvataggio di queste produzioni di qualità del terrritorio, magari considerate "scarto" solo perché di calibro inferiore, come nel caso delle pesche, o perché ticchiolate, come le mele. Inoltre, una remunerazione chiara e trasparente all'agricoltore il quale riceve un corrispettivo reale dalla cooperativa (il piccolo e il grande, tra loro un dialogo che si concretizza) grazie a un rapporto diretto e privo di mediazioni commerciali. Per il consumatore ciò si tramuta in una grande occasione di risparmio in tempo di crisi, mantenendo le garanzie sugli standard qualitativi. Chi si occupa per conto di Coop Estense del progetto, che mira a favorire i prodotti e le produzioni locali, lo definisce "un progetto agricolo" per sottolinearne il carattere non speculativo. E aggiunge il dato non meno importante della progettualità. "Stiamo lentamente passando da una situazione in cui compriamo ciò che il coltivatore ha, a un'altra in cui gli diciamo ciò di cui avremmo bisogno invitandolo a una programmazione del proprio lavoro". Insomma, la Un "Mercato amico" è possibile: "Con C on una lettera datata 20 luglio 2012 è cominciata la svolta per "Mercato Amico", cooperativa ferrarese composta da giovani coltivatori (tutti under 35 anni) che grazie a quella lettera hanno potuto diversificare la propria attività e inventarsi, in pratica, un nuovo lavoro: quello di fare da collettore dei conferimenti di ortofrutta e organizzare i rapporti tra Coop Estense e una cinquantina di agricoltori ferraresi che la riforniscono di fragole, pesche, pere, cocomeri, meloni, aglio e altri prodotti stagionali raccolti rigorosamente ed esclusivamente sul territorio. Con quella lettera indirizzata a Coop Estense, Sergio Gulinelli e Alessandra Ferrarini – due degli undici soci fondatori nel 2009 di "Mercato Amico", con due punti vendita al dettaglio in città e la sede operativa a Corlo – proponevano proprio ciò di cui c'era bisogno in quel momento: un servizio di raccolta del prodotto, di controllo della qualità e di logistica per creare un ponte funzionante tra i piccoli fornitori locali e una grande realtà distributiva come Coop, che sul territorio investe da tempo per convinzione e vocazione. Valori in cui anche "Mercato Amico" non esita a riconoscersi. "Fin dalla nostra nascita – racconta Alessandra Ferrarini – siamo motivati dall'esigenza di ovviare ad un sistema tradizionale, unendoci per renderci indipendenti riguardo alla destinazione del prodotto. Attraverso la cooperazione che ha radici nel territorio, ci siamo posti l'obiettivo di offrire un prodotto di alta qualità destinato esclusivamente al mercato locale. Così, senza nessun finanziamento o prestito da parte di istituti bancari e non – ricorda –, ma spinti esclusivamente dalla voglia di ridare al nostro territorio IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 strada inversa a quella che ha condotto all'abbattimento di tanti frutteti e che disegna, al contrario, un percorso virtuoso di crescita e sviluppo del settore agricolo, favorendone l'autonomia e l'uscita da una situazione di debolezza e frammentarietà. Un modello che Coop sta tentando di applicare anche ad altri comparti alimentari come quello lattiero-caseario (vedi il servizio sullo scorso numero di Consumatori) spingendo le aziende a una maggiore diversificazione delle loro produzioni. Quello che si può raccontare della frutta fresca del ferrarese, raccolta il giorno prima dalla cooperativa "Mercato Amico" (vedi box sotto) e venduta il giorno dopo (sfusa o a servizio assistito) sui banchi Coop, ha un corrispettivo a Modena. Anche qui si sta cercando di avviare un'esperienza simile a quella di "Mercato Amico" per organizzare al meglio i rapporti tra grande distribuzione e fornitori locali. L'azienda Zanarini ha realizzato in tre mesi un fatturato di 400 mila euro con Coop Estense rifornendo di verdura fresca a foglia i suoi punti vendita. Anche in questo caso trattasi di ortofrutta raccolta il giorno prima al giusto stato di crescita o maturazione, e venduta l'indomani senza sostare per giorni e giorni nelle celle frigo e senza inutili viaggi sui camion. Una soluzione gradita, anzi auspicata dal consumatore e possibile da realizzare almeno per alcuni prodotti a forte vocazione territoriale. Coop ci siamo inventati un lavoro" la giusta importanza, abbiamo deciso, in assoluta libertà, di intraprendere la collaborazione con Coop Estense". Quale bilancio dopo i primi sei mesi di collaborazione? "Grazie all'apporto, da parte di ciascun socio, del proprio bagaglio lavorativo e culturale abbiamo reso possibile il controllo scrupoloso e diretto dell'intera filiera, eliminando l'ausilio di strutture e figure professionali di intermediazione. Così, grazie alla precisione e puntualità di Coop Estense, abbiamo potuto chiudere questo primo semestre con un bilancio positivo che ci ha permesso di pagare in toto i conferimenti effettuati dai nostri soci. I nostri produttori ricevono il 98% del pagamento entro due giorni. Noi preferiamo non lucrare sul prodotto finanziario, ma dare loro la possibilità di programmare e gestire autonomamente il lavoro dell'anno in campo". Cosa vi prefiggete per il futuro e quale considerate essere il principale risultato della collaborazione con Coop Estense? "Per il futuro ci prefiggiamo di studiare procedure per ottimizzare il settore logistico e l'imballo, sia in termini ambientali che economici, data la sua attuale elevata incidenza. Cosa ci ha insegnato l'esperienza con Coop Estense? Ci ha confermato, piuttosto, che la collaborazione tra piccoli agricoltori e grandi catene di distribuzione è il modo ottimale per garantire un giusto prezzo, un prodotto di alta qualità al consumatore e la conseguente sopravvivenza di quello che dovrebbe essere il settore di maggiore importanza del nostro territorio, e dell'intero paese: l'agricoltura". l 19 20 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 ANALFABETI DI RITORNO Solo il 30% degli italiani ha gli strumenti per orientarsi nel mondo attraverso lettura e scrittura. Gli altri non capiscono libretti di istruzioni, contratti di lavoro, articoli, posologie. Un dramma collettivo che rende le persone fragili e manipolabili I di Si lv i a Fa bbr i l 5% degli italiani tra i 14 e i 65 anni non è in grado di decifrare singole cifre o lettere. È praticamente analfabeta. Il 33% fatica anche a leggere frasi semplici, ma soprattutto “non può decifrare un testo scritto che riguardi fatti collettivi – scrive il linguista Tullio De Mauro – di rilievo anche nella vita quotidiana. Un grafico con qualche percentuale è per loro un’icona incomprensibile”. Complessivamente oltre il 70% degli italiani si trova sotto il livello di comprensione di un testo scritto di media lunghezza. Dunque non è in grado di leggere un giornale, o un libretto di istruzioni, di comprendere un contratto di lavoro, o un programma politico, o il “bugiardino” di un farmaco. La vastità del fenomeno ha dimensioni di una catastrofe nazionale. Chi ha ridotto così gli italiani? E quando? “Sono decenni che non si investe nella cultura, nella scolarizzazione e nella educazione permanente degli adulti, anche dopo la scuola spiega Elisa Manna responsabile del settore politiche culturali del Censis – e ciò che oggi abbiamo di fronte è un italiano medio fragile e manipolabile. C’è dietro un progetto politico preciso? Forse si può dire che è stato estremamente redditizio per la classe politica stornare fondi dalla cultura e al contempo ridurre la popolazione a uno stato di minorità, rendendola sostanzialmente incapace di essere consapevole dei propri diritti e incapace di costruirsi un’opinione autonoma. E infatti espressioni di questa situazione sono il non voto e il voto di protesta, posizioni assolutamente comprensibili, sia chiaro, ma che però somigliano forse a un urlo, e come tale incapace di esprimere poi un cam- biamento”. Le altre conseguenze di questa catastrofe sono a livello economico: “Se partiamo dalla constatazione che la nostra società è sempre più complessa – spiega Manna - le conseguenze sono su più livelli. Quello lavorativo, anzitutto, che ci rende poco competitivi, a livello singolo e a livello collettivo come paese. La crisi economica ha poi provocato un aumento delle disparità nelle opportunità di studio e di formazione: la forbice che si è creata, tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, è anche una forbice per quanto riguarda la cultura. Chi è abbiente può frequentare le migliori università, andare all’estero, viaggiare, studiare le lingue e specializzarsi. Chi appartiene alle classi meno abbienti non investe più – addirittura ancora meno che nel passato – sulla cultura di sé e dei propri figli. Non scommette continua a pagina 24 > 21 "Così hanno boicottato l'istruzione" Intervista al linguista Tullio De Mauro L’ Tullio De Mauro Linguista analfabetismo è una delle maggiori piaghe d’Italia e ha dimensioni drammatiche, per un paese industrializzato. Un fenomeno che ha anche conseguenze politiche, sociali ed economiche. Secondo lei, quali? Nel 2000 e nel 2006 abbiamo avuto due indagini internazionali sui livelli di alfabetizzazione letterale e numerica (literacy e numeracy in inglese) svolte in molti paesi industrializzati osservando la capacità di rispondere adeguatamente a cinque questionari di livello crescente di difficoltà sottoposti ad adulti e adulte in età di lavoro (1665 anni). Persone con competenze non superiori al questionario di secondo livello sono definite al di sotto dei “requisiti minimi per orientarsi nella vita di una società moderna” (dice il rapporto finale). Fasce di popolazione in tale condizione si trovano in quasi tutti i paesi e, anzi, proprio la supposizione della loro esistenza ha mosso il Canada e altri stati a sostenere l’indagine per avere dati certi. Ciò che ha colpito per l’Italia è la dimensione di tali fasce, non un residuo marginale, come altrove, ma la grande maggioranza degli adulti in età di lavoro: il 71%. Entro questo 71% troviamo, per di più, il 5% di persone totalmente incapaci di decifrare lettere e numeri, prive di ogni capacità alfabetica, e il 33% di persone che non riescono a procedere oltre il primo questionario. Sono persone tagliate fuori completamente da ogni informazione veicolata in forma scritta: avvisi al pubblico, cautele contro infortuni, tracciabilità di alimenti, indicazioni su medicinali, istruzioni per l’uso, e, ovviamente, giornali e libri. Perché non si è riusciti ad arginare il fenomeno, se non tra gli anni ’60 e '70, quando forse è esistito un ascensore sociale anche culturale? Perché in generale le classi dirigenti italiane (politici, giornalisti, imprenditori, professori ecc.), tranne eccezioni storiche assai rare (Giovanni Giolitti, Calamandrei e i padri costituenti), non hanno mai amato e non amano occuparsi di scuola e istruzione e hanno in proposito idee molto vaghe. Vedono l’istruzione e le agenzie culturali come una spesa, non come un investimento. Lo stato di analfabetismo in cui versa parte della popolazione è anche una questione di diritti negati. Lei crede che ci sia stata in passato, da parte di chi ha governato, una precisa volontà di escludere gli italiani da saperi e competenze che li avrebbero potuti rendere più consapevoli e, in definitiva, più liberi? Non solo la sordità, ma l’ostilità verso l’istruzione la si trova descritta e documentata in lavori storici e sociologici. Cosa sarebbe necessario fare oggi – a livello di programmi politici - per contrastare il fenomeno? Semplice: diventare capaci di selezionare gruppi dirigenti sensibili ai problemi dell’arretratezza della popolazione e alle esigenze di sviluppo a medio e lungo termine. Ci sono delle responsabilità da parte di certa televisione? Con le leggi sull’etere dei primi anni novanta abbiamo spinto tutte le reti televisive a una corsa al ribasso nella convinzione che l’indecenza sia attraente per il gran pubblico e porti pubblicità. Certo questo non ha giovato. Cosa consigliare alle persone per non perdere ciò che si è appreso a scuola e per non rischiare l’analfabetismo di ritorno? Anche qui la risposta è davvero semplice: procurarsi qualche libro e leggerlo. La vignetta di ellekappa 22 5% praticamente analfabeti 33% fatica a leggere e capire frasi semplici 71% non capisce un testo scritto di media lunghezza 55% 13,8% non legge mai un libro italiani laureati IN CALO LE ISCRIZIONI ALL'UNIVERSITÀ Ma a interrompere gli studi sono i ragazzi più poveri Fra tutti i paesi dell’Unione Europea, l’Italia è quella, insieme alla Romania, con la percentuale più bassa di laureati: 13,8% nel 2012. La Grecia ne ha 23, il Portogallo e la Slovacchia 17, il Regno Unito 35, la Francia 28… Solo il 19% dei 30-34enni ha una laurea, contro una media europea del 30%. Eppure gli iscritti all’Università continuano a calare. Dal 2003/2004 al 2011/2012 c’è stato un calo di 58.000 studenti, pari a – 17%. È quanto emerge da un recente documento del Consiglio Universitario Nazionale, che segnala inoltre come dal 2001 al 2009 il Fondo di finanziamento ordinario, abbia registrato un calo complessivo che per il 2013 si annuncia prossimo al 20%. Calano in particolare gli studenti delle aree umanistiche che sono diminuiti del 27%, e delle aree sociali dove l’emorragia nel 2013 è stata del 28,7%. È probabilmente la paura di non trovare lavoro che spinge i pochi che si iscrivono all’università verso ambiti tecnici, scientifici o sanitari anche se un paese che vede svuotarsi le aule di area umanistica certamente non è un bel segnale. È vero: i laureati, sono in media più disoccupati dei diplomati, ma ciò dipende anche dal tardivo ingresso nel mondo del lavoro di chi prolunga gli studi. Tuttavia con l’avanzare dell’età (dopo i 29 anni) chi è in possesso di un titolo accademico recupera il terreno perso a confronto con i diplomati. Parlare di calo generalizzato di immatricolazioni parrebbe però impreciso: la decisione di non iscriversi all’università potrebbe appartenere agli strati sociali meno abbienti. È lo stesso Cun a rilevare che dal 2003/2004 al 2011/2012, gli immatricolati all’università in possesso di un diploma di maturità liceale (classica o scientifica), anziché diminuire sono aumentati dell’8%. Mentre sono crollate le immatricolazioni di coloro che erano in possesso di un diploma tecnico o professionale: -44% per i primi e -37% per i secondi. E in Italia, molto spesso, gli istituti tecnici e professionali sono frequentati dai figli dei genitori meno abbienti. Ma è soprattutto al sud che si decide di non intraprendere il percorso universitario: il calo del 17% si ridimensiona al 7,7% nelle regioni del nord, con Piemonte e Trentino che fanno addirittura registrare degli incrementi. In Italia centrale il calo arriva già al 19% e diventa pesantissimo nelle aree meridionali dove arriva a sfiorare il 27%. Praticamente, un ragazzo su quattro. IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2013 L'impossibile mestiere del libraio Intervista a Romano Montroni, consulente di librerie.coop "Un popolo di lettori? Si forma a partire dalla scuola" I Romano Montroni Libraio n un paese dove più della metà delle persone non legge mai - nè mai leggerà neppure un libro all'anno, una libreria è una sfida all'impossibile. Tant'è vero che Romano Montroni, consulente di Librerie. coop, per parlare del proprio mestiere ha scritto un libro dal titolo “Vendere l’anima”. Romano Montroni, che significa fare il libraio in un paese che è tra i meno appassionati alla lettura in tutta Europa? In Italia si è sempre letto poco, ma adesso, col crollo dei consumi, si legge ancora meno. C’è un calo percentuale tra i 4 e i 5 punti sia come valore che come numero di libri venduti. Ma a leggere di meno sono forse i lettori occasionali. Cioè quelli che compravano un libro ogni tanto, magari solo best seller. Libri come 000 di Saviano o l’ultimo di Dan Brown hanno venduto certamente un grande numero di copie, ma meno rispetto ai loro titoli precedenti. Quel che intendo dire è che chi è in difficoltà economiche, o ha perso il lavoro, se prima comprava adesso non compra più. Librerie.coop va abbastanza bene – cioè perde pochissimo rispetto a un mercato che è decisamente al ribasso - perché i nostri clienti sono lettori forti, i cui acquisti sono più che altro di catalogo. Quali sono secondo lei le ragioni di un così scarso appeal della lettura in Italia, anche tra i giovani, freschi di scuola? Non è certo colpa dei librai! Le cause vanno ricercate nel sistema scolastico. Faccio un confronto con l’Inghilterra per chiarire quel che intendo: quando Tony Blair fu eletto, per festeggiare regalò agli studenti del regno 5 sterline da spendere esclusivamente nell’acquisto di libri. Nella scuola pubblica inglese gli studenti stanno due ore in aula e quattro ore in biblioteca a lavorare. Da noi, anche nei migliori licei d’Italia, gli studenti difficilmente hanno l’uso della biblioteca. E così nel Regno Unito il 70% degli inglesi legge, da noi il 42%. Un popolo di lettori si forma a partire dalla scuola. Magari le librerie sono poco attrattive. Molta gente compra su internet… Intanto le librerie per essere attrattive non possono essere non-luoghi (tipo i megastore), ma devono diventare luoghi. Poi deve esserci dentro gente che sa lavorare: il librario deve sapere di cosa parla. Come il salumiere, del resto. Io ho diretto per 22 anni una grande catena di librerie (Feltrinelli, ndr), e allora tutti i ragazzi assunti erano formati per sei mesi. Poi li si mandavano in trincea, tra gli scaffali. Voglio dire che la libreria del futuro, per sopravvivere, deve essere di qualità, anche nel rapporto con i lettori. Certo, Internet è oggi un grande concorrente per i librai. Ma siamo al 4% di mercato. Per questo restano importantissime le librerie e i librai. I lettori – i pochi lettori – sono cambiati in questi anni? Come? Più che altro è cambiata la produzione editoriale. Un esempio? La saga delle “Sfumature”… Ecco qui si può vedere chiaramente il tentativo di trovare dei lettori nuovi, di avviare un nuovo filone, quello erotico. Di fare un business, insomma. Del resto le vendite della prima “sfumatura” – è stato un tale successo che non s’era mai visto, in Italia. Lì s’è creata una tendenza e lì sono sono nati anche nuovi consumatori occasionali… Ma quanto dureranno? 23 24 IN PRIMO PIANO cibo e cultura SETTEMBRE 2013 più sul fatto che studiare possa consentire di migliorare la propria condizione sociale ed economica e all’ascensore sociale di decollare”. Lo scenario, insomma, è quello di un’Italia sempre più diseguale in cui i ricchi studiano – e guadagnano, e comandano – e i poveri restano al palo, incapaci di capire ciò che gli accade intorno. Ma le conseguenze della difficoltà a leggere e a scrivere sono evidenti anche sul piano delle relazioni interpersonali. “I recenti fatti di cronaca violenta – continua la responsabile culturale del Censis - ci dicono che tante persone sanno esprimere o amore o odio. O bianco o nero. Una limitata capacità di espressione ingolfa i sentimenti. Se non si hanno le parole si può essere sopraffatti dalle emozioni che poi possono sfociare nella frustrazione e nell’aggressività”. Così la non consapevolezza diventa totale, e comprende la sfera non solo della politica e dei diritti, ma anche quella della propria identità e delle proprie emozioni. Tant’è che siamo tra i popoli che in Europa leggono meno… ma certo qualche primato l’abbiamo: siamo primi in Europa per consumi di giochi, videogiochi e chirurgia estetica. “L’Italia è un paese narcisista – continua Manna - che non riesce ad affrontare i propri problemi. Che non vuole maturare. C’è chi ha definito i giovani italiani bamboccioni… Ma probabilmente lo siamo tutti”. Bamboccioni che non toccano un libro. Nel 2011, al netto delle persone sotto i sei anni di età, il 54,7% della popolazione (cioè 31,5 milioni) non legge nemmeno un libro all’anno. Ovvero: non legge mai. E il numero delle persone che leggono almeno un libro all’anno (e poi bisognerebbe indagare su quale libro…) in Italia non ha mai superato il 50% della popolazione. Solo il 15% degli italiani sono lettori cosiddetti “voraci” o forti (che leggono cioè almeno un libro al mese). Eppure come dice Tullio De Mauro, c’è un modo semplice e alla portata di tutti, per combattere l’analfabetismo di ritorno o funzionale. Aprire un libro e leggerlo. l di Massimo Montanari Docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, Università di Bologna Mangiare in cielo? Q ualche tempo fa ero a Bruxelles e passeggiavo in direzione del “Monte delle Arti”, la zona alta della città in cui si concentrano musei, biblioteche e centri culturali. Mi avvio sui gradini della lunga scalinata e vedo lassù in cima una enorme gru con un carico pendente. Ci saranno dei lavori, penso. Avvicinandomi mi accorgo che il carico è una piattaforma, su cui pare esservi gente. Mi avvicino ancora, mentre cala la luce del giorno e sulla piattaforma appaiono delle luci, che lasciano intravedere un movimento di persone. Poi vedo un’insegna appesa all’edificio accanto: dice “Dining in the Sky”, ovvero “Cenare in Cielo”. Proprio così. La piattaforma sostiene una tavola apparecchiata, attorno c’è gente seduta, un viavai di camerieri serve (immagino) cibi celesti. Che sia l’anticamera del paradiso? Cerco su internet e leggo che mangiare sospesi in aria è la moda del momento, la nuova proposta di una società di catering di alto livello per clienti di alto bordo (in questo caso, “alto” va inteso alla lettera). Il tavolo, issato a 50 metri di altezza tramite la gru, può ospitare fino a 22 persone. L’esperienza costa 15.000 euro e assicura – dice il sito della società – un’emozione indimenticabile: «Questo evento unico è pensato per chiunque voglia trasformare un pasto ordinario in un momento magico che lascerà una durevole impressione sugli ospiti». Anche la sicurezza è assicurata: i commensali sono legati ben stretti al loro sedile, le posate sono legate (anche loro) al tavolo. Piatti e bicchieri sono di carta. Una piccola cucina con forno e frigorifero completa l’installazione aerea. L’idea, progettata in Belgio, viene ora offerta in tutta Europa. Vale solo nei mesi estivi e (ovviamente) solo quando il tempo è buono: in caso di vento forte il servizio non viene effettuato. Pare che abbia un notevole successo, nonostante qualche inconveniente (per andare in bagno bisogna per forza aspettare la fine del pasto). Lo spirito del gioco, evidentemente, è connaturato agli uomini, che non cessano di inventare nuovi modi per stupirsi e divertirsi. Certo che, in un’esperienza come questa, ciò che rischia di passare in secondo piano è lo specifico gastronomico, che, mangiando, dovrebbe essere la cosa più importante. Una lunga lista di chef internazionali che si sono cimentati nell’impresa (opportunamente protetti da imbragature anti-caduta) dovrebbe garantire l’eccellenza anche gustativa dell’evento, ma resto convinto che i sapori e i profumi del cibo non saranno la cosa più indimenticabile di una “cena in cielo”. Mangiare per fare altro: questa sembra la filosofia dell’evento. Così come accade quando il cibo si mescola alla musica, all’arte figurativa, al cinema, a tutto ciò che in qualche modo fa spettacolo. Io temo che, in questo modo, si dimentichi lo spettacolo vero: il cibo. 25 L'Ecc guarda all'expo Nei nuovi percorsi didattici proposti da Coop alle scuole, e all'interno della guida Sapere Coop, i temi dell'Educazione al consumo consapevole s'incrociano con quelli dell'Esposizione universale, in programma nel 2015 a Milano E ducazione alimentare e al gusto, educazione interculturale e alla mondialità, educazione alla tutela ambientale e alla valorizzazione del territorio. Sono gli assi portanti dei percorsi formativi di Ecc (Educazione al consumo consapevole) proposti e organizzati da oltre trent’anni da Coop con le scuole del territorio. L’obiettivo di fondo è quello, aggiornato di anno in anno, di aiutare bambini e ragazzi a costruirsi un autonomo punto di vista sulle scelte che riguardano l’alimentazione, la sostenibilità, la cittadinanza. Argomenti che s’incrociano quest’anno con quelli che costituiranno il cuore dell’Expo 2015 di Milano, evento di cui Coop è partner e che si svilupperà attorno al tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” prevedendo il coinvolgimento delle scuole, in sintonia con le linee di indirizzo diffuse dal MIUR agli Uffici Scolastici territoriali. Sul sito www.progettieducativicoop.it è reperibile nel dettaglio l’ampia offerta – gratuita – di percorsi didattici e laboratori formativi rivolta da Coop ai docenti e alle classi interessate di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2013-2014. In oltre trent’anni, il rapporto tra Coop e la scuola è cresciuto sia quantitativamente che qualitativamente. Sono sempre più numerosi gli insegnanti (vedi tabella) che decidono di inserire i percorsi di Educazione al consumo consapevole all’interno dei propri piani formativi, trovando nelle cooperative di consumatori la sensibilità pedagogica e le necessarie competenze. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2012, testimoniano che gli studenti partecipanti alle attività di educazione al consumo sono cresciuti del 9,4% rispetto all’anno precedente (per un totale di 266.175) mentre le classi coinvolte dell'8,8% (11.787) con un investimento ingente da parte delle cooperative pari a 2,5 milioni di euro. Del resto l’educazione al consumo critico delle nuove generzioni è parte integrante dello statuto di Coop, e trova la sua ragion d’essere nella storia e nei valori della cooperazione. La scuola, le cooperative, le sezioni soci, gli animatori e le istituzioni locali sono gli anelli di una catena virtuosa che testimonia lo spirito della cooperazione e il valore della inter-generazionalità. Ne è concreta espressione la guida Sapere Coop, affidata per l’edizione 2013-2014 ancora alla casa editrice Corraini e all’illustratrice Harriet Russell. I cui segni, che sono suggestioni, comunicano la complessità del consumo e le articolate relazioni tra il soggetto che sceglie e l’oggetto scelto, tra lo scaffale e il mondo, tra le motivazioni di acquisto e le conseguenze sulla salute, sull’ambiente e sulla società. l L'EDUCAZIONE AL CONSUMO NEGLI ULTIMI TRE ANNI 2010 2011 2012 Insegnanti coinvolti da Coop 11.002 11.758 14.586 Punti vendita coinvolti 427 403 449 Percorsi e attività 17.944 14.476 10.943 Comuni coinvolti 811 766 843 fonte: Rapporto Sociale Nazionale Coop 2012 26 CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 Chi mi assicura che... Rc auto, primi in Europa per prezzi alti e frodi: in Italia oltre 3 milioni di veicoli non sono in regola Pagare i premi è un onere per le famiglie, specie quelle più povere. Con la crisi calano però gli incidenti e le compagnie assicurano un calo delle tariffe del 6%. Cifre alla mano ecco le particolarità di un settore dove gli onesti pagano di più... C di Da r io Gu i di ari automobilisti italiani, ben ritrovati nella giungla oscura e minacciosa dell’Rc auto. Sì perché, come purtroppo per molte altre cose in questo paese, affrontare i problemi legati all’assicurazione (obbligatoria) per la responsabilità civile in caso di incidenti con la propria vettura, significa infilarsi in un ginepraio di polemiche, di dati contrastanti, di costi troppo alti, di furbetti che non rispettano le regole e di riforme che ancora non sono riuscite a cambiare lo stato delle cose. Proviamo a partire dai dati certi, con le parole del presidente dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), Salvatore Rossi: “le fa- miglie italiane pagano ogni anno circa 13 miliardi di euro di premi per le assicurazioni obbligatorie; il premio medio per famiglia rappresenta il 2% del reddito familiare medio, che è già parecchio, ma per una famiglia appartenente al decile più povero può superare il 6%”. Dunque, aggiunge Rossi, “per un automobilista, essere obbligato a una spesa periodica ritenuta alta trasmette la stessa sensazione che dà l’essere tartassati per una imposta eccessiva”. Prezzi più alti d'Europa Dunque la prima certezza è che pagare l’Rc auto incide sul reddito delle famiglie e incide molto di più su quelle con reddito più basso. Seconda certezza è che le assicura- zioni auto in Italia costano più che nel resto d’Europa. Anche qui partiamo sempre dalle parole di Salvatore Rossi: “Il dato di partenza obiettivo è l’elevatezza relativa dei prezzi delle polizze nel ramo Rc auto rispetto agli altri paesi europei”. Secondo una indagine dell’autorità Antitrust il premio medio che si paga in Italia è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% e quello olandese di quasi il 70%. In più, nel periodo 2006-2010 la crescita dei prezzi è stata quasi il doppio di quella della zona euro nel suo insieme. Perché questi prezzi più alti? Qui le cose cominciano a complicarsi un po’. Se le associazioni di consumatori denunciano questi aumenti come continua a pagina 28 > 27 “Convenienza, sicurezza e servizi” L'offerta del gruppo Unipol: "polizza auto a rate e tasso zero" A d Andrea Pezzi, Direttore Marketing e Innovazione del Gruppo Unipol, un gruppo che è espressione del Andrea Pezzi movimento cooperativo direttore marketing e e delle cooperative innovazione del Gruppo Unipol di consumatori in particolare, abbiamo chiesto un commento sugli aspetti chiave legati alla Rc auto e sulle offerte del Gruppo. Dottor Pezzi, In Italia il costo medio di una polizza Rc Auto è circa il doppio di quello tedesco o francese, secondo le rilevazioni dell’Antitrust. Come spiega questo fenomeno? Purtroppo questi dati sono veri, ma i sistemi assicurativi tedesco e francese non sono confrontabili con quello italiano per tantissime ragioni. In Italia abbiamo l’80% di sinistri in più rispetto alla Francia, il 30% in più rispetto alla Germania ed il loro costo medio è più del doppio di quello francese e superiore dell'80% rispetto al costo medio tedesco. Basti pensare che i sinistri con danni a persone in Italia sono il 64% in più rispetto alla Francia (i “famosi” colpi di frusta). L’andamento delle tariffe delle assicurazioni è strettamente legato all’andamento del costo dei sinistri che le società di assicurazioni devono sostenere ogni anno per provvedere ai risarcimenti. In Italia tra i problemi principali c’è il fenomeno delle frodi ai danni delle Compagnie e la dimensione del costo dei sinistri, molto spesso “gonfiati”. Ci sono poi anche altri aspetti rilevanti di cui tenere conto: lo stato di manutenzione delle strade è notevolmente diverso tra i Paesi presi in considerazione e il fatto che in Italia una gran parte del trasporto merci avvenga non su rotaia ma su gomma, come altrove, contribuisce ad aumentare ulteriormente i rischi di incidente. Questo solo per citare due fattori chiave legati alle infrastrutture. È comunque vero che in Italia, nonostante gli sforzi fatti verso una migliore educazione stradale, la cultura della sicurezza alla guida resta bassa: ancora non si utilizzano adeguatamente le cinture di sicurezza nei sedili posteriori per esempio, in molti casi le lesioni alle persone si potrebbero evitare solo con questo accorgimento. Non c’è comunque da stupirsi, visti i costi, se il nostro Paese è tra quelli più sottoassicurati? Il fatto che l’Italia sia tra i Paesi meno assicurati in Europa è un altro dato certificato, ma non necessariamente effetto del costo delle assicurazioni, i cui prezzi tra l’altro sono calati del 6% negli ultimi mesi. Credo sia piuttosto un atteggiamento culturale e dipenda da una propensione a non focalizzarsi sempre sui rischi: i 3/4 milioni di veicoli che girano senza copertura assicurativa sono un pericolo per l'incolumità del conducente e dei terzi trasportati e danneggiati. In più, ogni sinistro causato da un veicolo senza assicurazione e per il quale viene chiesto il risarcimento, è un costo che viene ricaricato sulle polizze dei cittadini onesti attraverso il cosiddetto Fondo di Garanzie Vittime della Strada, alimentato grazie a una somma pari al 2,5% su ogni polizza sottoscritta da ciascun automobilista. Ma non è neanche corretto che pochi onesti paghino per i danni procurati fraudolentemente da altri? Sono d’accordo, per questo è importante che il legislatore faccia la sua parte, rendendo operativi strumenti e modalità di indagine più efficaci nell’individuare e contrastare le frodi. Molti progressi sono in corso, per esempio con la revisione delle tabelle di valutazione delle micro-lesioni, ma c’è davvero ancora molto da fare. Vorrei però, per un momento, lasciare da parte i falsi sinistri per ricordare il principio di mutualità su cui si fondano le assicurazioni e che rappresenta la loro ragion d’essere nonché un valore sociale assoluto: il costo medio di un sinistro si stima intorno ad alcune migliaia di euro ma, quando, purtroppo, continua a pagina 28 > 28 > continua da pagina 27 ci sono anche delle lesioni alle persone, l’importo sale esponenzialmente e può arrivare nei casi più gravi anche a milioni di euro. Questo vuol dire che gran parte del costo viene condiviso con il resto della comunità: pensi se invece dovessimo pagare tutto di tasca nostra, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. Però gli italiani devono fare i conti con un borsellino sempre più magro e quindi scelgono le soluzioni che ne tengono conto: cosa sta facendo il Gruppo Unipol per venire concretamente incontro alle famiglie? La crisi economica si sta ripercuotendo duramente sulle famiglie: per questo, abbiamo avviato una campagna promozionale che prevede il finanziamento a tasso zero dei premi assicurativi delle polizze auto che possono essere pagati, senza aggravi di costo, in rate mensili. È il nostro modo concreto per dimostrare ai clienti che siamo al loro fianco non solo a parole: per questa iniziativa straordinaria, abbiamo messo in campo la Società finanziaria del nostro Gruppo specializzata in credito al consumo, Finitalia SpA. È una possibilità che offriamo anche ai nuovi assicurati, non solo a chi lo è già. ingiustificati, le compagnie si difendono dicendo (e i dati lo confermano) che in Italia il numero di incidenti è più alto che negli altri paesi, che il costo medio di ogni indennizzo è più alto e (in aggiunta) è decisamente più consistente il numero di frodi. Gli incidenti sono in calo Sulla frequenza di incidenti (che sono stati circa 2 milioni 280 mila nel 2012) siamo al doppio rispetto a Francia e Olanda e superiamo del 30% la Germania. La frequenza dei sinistri (che viene espressa in rapporto al totale dei veicoli assicurati che in Italia sono 40,5 milioni) sta però calando a causa della crisi economica. Si tratta dunque di un fatto che dovrebbe incidere positivamente spingendo verso una riduzione dei Il Gruppo Unipol è stato il primo a introdurre le polizze auto con la scatola nera: pensa che l’innovazione tecnologica possa essere di aiuto nel migliorare il rapporto degli italiani con le assicurazioni, magari riducendone anche il prezzo? Come ha già detto, noi siamo stati apripista nelle polizze auto con scatola nera e oggi siamo leader in Europa. Già oltre 1.000.000 di automobilisti hanno scelto la nostra polizza che, grazie alla presenza di un dispositivo satellitare consente di raggiungere due obiettivi: rileva i km percorsi, consentendo ai clienti di pagare in proporzione all’effettiva percorrenza e in più offre grande tranquillità a chi guida permettendo di rilevare immediatamente l’incidente in modo che la Centrale Operativa possa inviare i soccorsi stradali. In caso di furto, poi, il dispositivo consente di localizzare l’auto. Chi sceglie questa soluzione ha, tra l’altro, un risparmio del 65% su Incendio e Furto e del 20% su RC Auto. I servizi e la sicurezza, insieme alla convenienza, sono i punti chiave su cui vogliamo concentrare le nostre risorse e la tecnologia, sempre più intelligente, ci dà una marcia in più, anche nella direzione di un rapporto etico, equo, e quindi migliore, con il cliente. costi. Tale frequenza è scesa da una media dell’8,5% degli anni 2000 al 6,2% del 2012. Del resto che stiamo vivendo una fase di de-motorizzazione lo dicono tanti indicatori: meno auto vendute, meno auto assicurate (tra 2011 e 2012 il calo è di 800 mila vetture), calo dei consumi di carburante (meno 10% nel 2012). A far da contraltare al calo di incidenti è il fatto che il costo medio degli indennizzi, cioè quello che l’assicurazione paga per il danno subito, è aumentato. Anche qui siamo ai massimi in Europa: il dato più recente è salito a 4.800 euro, contro una media di 4.000 euro del decennio passato. Ovviamente sul costo di indennizzo pesano anche le truffe per finti incidenti, per “colpi di frusta” che tali non sono e così via. Il dato complessivo è meno incidenti, ma più costosi. Le ragioni dell'Ania Il presidente dell’Ania (l’Associazione italiana delle imprese di assicurazione), Aldo Minucci, difende l’operato delle compagnie: “La componente fondamentale che incide sul livello dei prezzi è costituita dalla dimensione del costo dei sinistri e a spiegare lo scostamento dei prezzi rispetto agli altri paesi, oltre a un carico fiscale pari al 25,5% e tra i più alti d’Europa, sono i diversi criteri di riconoscimento e risarcimento dei danni alla persona e l’anomala diffusione delle frodi assicurative”. In più, si aggiungono due elementi. Uno è che diminuendo le vetture assicurate, cala anche quanto incassano le compagnie (-4,6% nel 2012 dopo un -11,9% nel 2011). Il secondo è una sorpresa positiva ed è che le stesse compagnie annunciano un calo delle tariffe: “Dal settembre CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 Che fare se l'incidente è con un non assicurato Leggendo queste pagine, uno degli interrogativi che vien da porsi è: ma se mi capita di fare un incidente con uno che non è assicurato, che succede? Chi ripaga i danni? Niente paura, l’indennizzo vi arriverà comunque, nel senso che esiste un Fondo vittime della strada (gestito dalla Consap, la Concessionaria per i servizi assicurativi pubblici), che tutti finanziamo nel momento in cui stipuliamo la nostra polizza (un 2,5% di quanto paghiamo finisce al Fondo). Unico caso problematico è in caso di fuga dell’altro mezzo. Per questo è comunque sempre meglio avere testimoni e foto del danno. E comunque, anche se ci vogliono i riflessi pronti, in questi casi è bene subito segnarsi la targa dell'altro veicolo. Le segnalazioni di fughe sono purtroppo in aumento. Ovviamente è poi sempre utile chiamare le forze dell’ordine. Il Fondo liquiderà il risarcimento del danno prendendo come punto di riferimento il massimale previsto dalle normative (2,5 milioni di euro per i danni alle persone e 500 mila per quelli alle cose). È bene infine rammentare come il Fondo di garanzia conceda risarcimenti soltanto in caso di sinistri che coinvolgano veicoli non assicurati o non identificati, assicurati ma posti in circolazione contro la volontà del proprietario, esteri (ma con targa non corrispondente al veicolo) e aziendali, in caso l’impresa si trovi in stato di liquidazione coatta amministrativa. Per info: www.consap.it 2012 al maggio di quest’anno – spiega Minucci – il prezzo medio è sceso di circa il 6%”. Una buona notizia per l’automobilista, anche se guardando nei dettagli, qualche polemica c’è ancora. Associazioni come Federconsumatori e Adusbef dicono che semmai “c’è stato un raffreddamento per alcune tariffe, ma non certo una riduzione”. tivo, che rende difficile parlare di prezzi, è poi quello di un complicato sistema tariffario che si articola per età dei conducenti (penalizzando i neopatentati) e per zone di residenza (penalizzando le zone con più incidenti e in particolare le province del sud). Per cui se l’Ania dice che il premio medio pagato è di 560 euro (e ognuno fa presto a fare il paragone con quello che è il suo conto), le associazioni di consumatori, replicano parlando di costo medio intorno ai 1.350 euro. Una guerra di cifre in cui può aiutare l’indagine Antitrust che ha evidenziato come, se si parla di un neopatentato, gli aumenti tra il 2007 e il 2010 sono stati del 20% all’anno, del 16% per un quarantenne e del 1012% per un pensionato. E ovviamente c’è uno scarto tra gli aumenti nelle province del nord a svantaggio di quelle del sud. Più in generale sul tema prezzi, il presidente dell’Ivass, Rossi, nota poi che se “la forte sinistrosità, aggravata dalle frodi, è in Italia un problema serio, non si può escludere che alla La giungla delle tariffe Addentrandosi nella questione, uno dei nodi del nostro sistema assicura- continua a pagina 31 > 29 30 CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 L'Ivass e i consumatori Sul fronte della tutela del consumatore vale poi la pena segnalare una serie di attività che l’IVASS (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha messo in campo. Si parte dalla regolamentazione della gestione dei circa 118 mila reclami inviati dai consumatori alle imprese di assicurazione per manifestare il proprio malcontento. L'Istituto valuta trimestralmente il comportamento delle imprese: tempi medi di risposta (23 giorni in media nel 2012), tempestività degli interventi e, quindi la capacità di “autocorrezione” dell’impresa. L’IVASS gestisce poi, annualmente, oltre 31.000 reclami che i consumatori, insoddisfatti delle risposte ricevute dalle compagnie, indirizzano all’Istituto; circa il 70% riguarda la materia r.c. auto, in prevalenza ritardi nella liquidazione dei sinistri. Al debutto, dal 1° settembre 2013, è poi l’home insurance: i consumatori che stipulano una polizza potranno chiedere l’attivazione, nel sito internet dell'impresa, di un’area riservata a cui accedere, per consultare in tempo reale la propria posizione assicurativa. In più è in funzione un Contact center consumato- ri (numero verde 800-486661), un servizio telefonico gratuito con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e l’orientamento ai consumatori sui loro diritti, sugli obblighi delle imprese e degli intermediari, sulla loro regolare autorizzazione e, più in generale, sulla normativa assicurativa. Da ultimo, l’IVASS si è attivato per contrastare la commercializzazione di polizze r.c. auto contraffatte; si tratta di polizze emesse da imprese che risultano poi inesistenti o che non hanno i requisiti per operare in Italia. in realtà, le polizze vengono commercializzate: da imprese/intermediari italiani abusivi, che utilizzano denominazioni generiche o che si appropriano, alterandoli, di nominativi di soggetti effettivamente operanti sul mercato; on line, tramite siti internet “fantasma”, da intermediari italiani ed esteri che, di norma, risultano abusivi. Sul sito IVASS (www.ivass.it) è disponibile una black list costantemente aggiornata, contenente l’elenco dei "Casi di contraffazione o società non autorizzate” (111 tra il 2011 e il 2013). Misure in arrivo per migliorare Ma come si può migliorare questa situazione così complessa legata all'Rc auto? Diversi sono i provvedimenti in gestazione. L’IVASS sta definendo interventi antifrode prevedendo la creazione, presso l’Istituto, di una piattaforma tecnologica che consente di acquisire dati spesso frammentati e metterli a disposizione del mercato e delle Autorità. Sono operativi criteri più rigorosi per la valutazione delle lesioni personali di minore gravità (nella categoria che comprende i “colpi di frusta” c’è già stato un calo del 20%). Altro punto è quello dell’installazione della scatola nera che consente di rilevare sia i comportamenti alla guida che tutti i dati del veicolo. Ma questo strumento è sinora poco diffuso in Italia (meno del 3% di assicurati). Sull’indennizzo diretto, introdotto nel 2007 per facilitare i danneggiati e incidere sul contenimento delle tariffe, il bilancio non è positivo in quanto il sistema, basato su criteri forfettari, non ha incentivato le imprese ad effettuare controlli adeguati e dunque non ha abbassato i costi; l’IVASS sta lavorando a nuove regole di prossima emanazione. Poi c’è un tema di concorrenza complessiva del sistema, di trasparenza su prezzi e condizioni delle polizze al fine anche di favorire la mobilità degli assicurati con il passaggio da una compagnia all’altra. A questo proposito, è in funzione il servizio pubblico Tuopreventivatore accessibile dai siti dell’IVASS e del Ministero dello Sviluppo economico (www. ivass.it, www.sviluppoeconomico.gov.it) che consente di confrontare le varie offerte presenti sul mercato. E più trasparenza e concorrenza è proprio ciò che chiedono le associazioni di utenti e consumatori. un pianeta da difendere base del livello comparativamente elevato dei premi vi siano anche altre cause, inerenti alla efficienza e alla concorrenzialità del mercato”. Primi anche nelle frodi E per chiudere questa panoramica veniamo a uno dei nodi che caratterizza in negativo il nostro paese: quello delle frodi. Di cui è sicuramente l’apice il fatto che, complice anche la crisi (ma il fenomeno è ben presente anche da prima) aumenta il numero di vetture che girano senza assicurazione o magari hanno contrassegni falsi. Una stima del fenomeno è difficile, ma si va dai 3,1 milioni di vetture stimati dall’Ania (pari al 7% del parco circolante) ai 4 milioni che si ottengono mixando i dati Ania con quelli Aci sulle immatricolazioni. Ma sui giornali, oltre a queste medie ci sono anche dati più concreti: a Roma, nell’ottobre scorso, il 9% delle auto e il 15% dei motocicli in transito nella Ztl erano senza assicurazione. Cifre analoghe a Milano, anche se la capitale del fenomeno è ritenuta Napoli dove si stima siano 800 mila i veicoli coinvolti. Intorno a questa montagna di auto non in regola, ruota un corollario di situazioni fuori legge. Nel 2011 ci sono stati 26 mila incidenti con auto non assicurate, più 21 mila incidenti con vetture non identificate. C’è chi scappa, chi ha un contrassegno che magari poi risulta falso. Poi per completare la casistica c’è chi costruisce falsi incidenti, chi invece simula danni (specie fisici) non veri. Non andiamo oltre nei dettagli di questo mondo che viaggia fuori legge o cercando di aggirarla. Qui però è del tutto evidente che, crisi o non crisi, questa ampia casistica (come più in generale la storia dell’evasione fiscale insegna) finisce col tradursi in un costo maggiore per tutte le persone oneste che fanno le cose in regola, pagano il premio e magari non fanno neppure incidenti. l di Mario Tozzi primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo L'inciviltà dell'auto e la vendita di biciclette S copriamo senza troppe sorprese che l'inquinamento dovuto al traffico veicolare mondiale provoca addirittura milioni di vittime e uno stato di degrado del mondo naturale residuo che, per la verità, già potevamo intuire da soli. Quello che forse sorprende di più sono i dati italiani, perché nel nostro paese, ci sono, in proporzione, più veicoli che in ogni altra parte d'Europa: 36 milioni per 60 milioni di abitanti. In Italia viaggiano circa 80 veicoli per km lineare di strada, contro una media europea di 50 e statunitense di 42. E il bello è che, invece, di essere contenti del fatto che, per la prima volta, la vendita di biciclette supera quella delle automobili, eccoci tutti a disperarsi perché non si vendono più autovetture. Ma la domanda giusta è: perché se ne dovrebbero vendere ancora? L'automobile è una macchina molto poco efficiente: di tutta l’energia liberata dalla combustione solo il 13% si trasforma effettivamente in trazione, e, di questa, più della metà riscalda i pneumatici, l’asfalto e l’aria. Il restante 87% dell’energia diventa solo calore e rumore. L’auto è una specie di gigantesca stufa rumorosa che riscalda l’atmosfera e, poi, incidentalmente, produce movimento. In pratica solo meno dell’1% di carburante serve in realtà a spingere il veicolo. Non si dovrebbe comprare nemmeno un aspirapolvere con quelle performance. Trascorriamo in auto sette anni della nostra vita, contribuendo per il 20% alle emissioni di anidride carbonica, per l’80% a quelle di monossido di carbonio, per il 30% al monossido di azoto e per il 20% a quelle di idrocarburi incombusti, per non parlare delle polveri sottili (il cosiddetto PM) e delle altre sostanze dannose. Per costruire un’auto di una tonnellata occorrono grosso modo 25 tonnellate di altri materiali, 200 tonnellate di acqua e 1,5 tonnellate di petrolio sotto forma di materie plastiche; e tutto questo, alla fine, si trasforma in 4 tonnellate di CO2. Ciononostante siamo arrivati a un miliardo di autoveicoli circolanti sul pianeta, con un incremento di 50 milioni all’anno per un totale di circa mille modelli. L’auto invade strade e spazi magari utili per altri scopi, irreggimenta le persone e ne scatena le reazioni nervose, si mangia letteralmente il nostro tempo e priva della libertà, invece di favorirla, distrugge la salute e uccide, ammorba l’aria. Per anni i mezzi di comunicazione di massa ci hanno parlato della civiltà dell’auto e hanno magnificato corse avventurose, grandi quote di libertà individuali e orizzonti che con l’auto si sono allargati. Oggi non è più così. L’auto ci ha colonizzato l’anima e distrutto il portafoglio, ma pensate cosa potrebbe accadere quando tutti i cinesi vorranno condurre un'autovettura: solo per loro ci vorranno 65 milioni di barili di petrolio al giorno, quando, in tutto il mondo, oggi, se ne estraggono 87. Se gli italiani hanno una o due auto è perché, per ciascuno di noi, venti cinesi vanno ancora in bici e quaranta africani a piedi 31 32 Chef si diventa da piccoli Il 5 e 6 ottobre a Modena seconda edizione di “Cuochi per un giorno”, festival nazionale di cucina per bambini da 0 a 12 anni. Eventi, stand e laboratori in collaborazione con grandi chef da tutta Italia e con la partecipazione straordinaria di... Peppa Pig D ue giornate, il 5 e 6 ottobre all'ex Manifattura Tabacchi di Modena, dedicate ai bambini under 12 che indosano il grembiule diventando "Cuochi per un giorno". Dopo il successo dello scorso anno, replica il festival nazionale di cucina per bambini, con decine di appuntamenti e laboratori in cui i piccoli cuochi potranno impastare, miscelare, modellare, cuocere… e avvicinarsi all’arte, grazie ai laboratori artistici in programma. Non mancheranno vere e proprie lezioni di cucina, con importanti chef “stellati” da tutta Italia, per incuriosire anche mamma e papà: Spyros per esempio, vincitore di Masterchef 2011, e poi Marta Pulini (chef del bistrot Franceschetta 58 e del Bibendum catering di Modena), Luca Marchini (chef del ristorante L’Erba del Re di Modena), Aurora Mazzucchelli (chef del ristorante Marconi di Sasso Marconi), Gianluca Fusto (famoso chef pasticcere), Luca Collami e Barbara Pisano (del ristorante Baldin di Genova). Ci sarà anche Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena con un contributo video. Ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in diverse fantasiose ricette con la supervisione di uno chef e di un’animatrice: dagli “origami di tortellini tradizionali” al “polpettone del piccolo pescatore” fino alla “piadina frisbee in spiaggia romagnola”, rigorosamente gluten free per i celiaci: è un modo per far vivere ai bambini un’esperienza ludica ma allo stesso tempo formativa e insegnare le regole del mangiar sano tra casseruole, frullini, setacci e padelle. E poi, grazie alla collaborazione con AGDM (Associazione Giovani Diabetici Modena) non mancherà un occhio di riguardo per i piccoli diabetici. Due giornate fitte di appuntamenti e con molte attività collaterali: al festival saranno presenti stand con attività per avvicinarsi alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi. Ci sarà una libreria con letture animate a tema culinario, condotte da vere e proprie attrici, angoli sensoriali e giochi sulla cucina come “IlGioco di inOrto”: una nuova attività educativa e divertente con l’obiettivo di trasmettere i valori di una sana e corretta alimentazione ai bambini attraverso il contatto diretto col mondo delle verdure. E poi l’atelier artistico “Ricette d’arte” per entrare in un’opera d’arte, respirarla e assaporarla: si potrà scoprire che profumo ha un raggio di sole o il sapore di qualche goccia di atmosfera blu. Grazie a un laboratorio ad hoc bambini e genitori impareranno insieme a riutilizzare gli scarti e gli avanzi in cucina, per realizzare piatti unici senza sprechi e dare vita a originali accessori eco-sostenibili per decorare e apparecchiare la tavola. E rivolto ai genitori, il seminario del pediatra Claudio Mangialavori “Io mangio con mamma e papà!”, su autosvezzamento e relazione affettiva. Parte del ricavato del festival, ideato da Laura Scapinelli e dallo staff de “La Bottega di Merlino”, libreria per ragazzi di Modena – e sostenuto tra gli altri da Coop Estense, BarillaPiccolini e Barilla Mulino Bianco – verrà devoluto all'ASEOP, Associazione sostegno ematologia oncologia pediatrica. l DOVE, QUANDO E QUANTO Date e location: Sabato 5 e domenica 6 ottobre dalle 10 alle 20 a Modena, presso l’ex Manifattura Tabacchi nel centro storico (via Sant’Orsola, 78). È possibile lasciare l’auto a tariffe convenzionate nel nuovo parcheggio interrato Novi Park (sotto il Parco Novi Sad di Modena). Prezzo del biglietto: varia a seconda delle attività a cui si sceglie di partecipare. Informazioni e regolamento: sul sito www.cuochiperungiorno.it. Infoline e prenotazioni: La Bottega di Merlino, tel. 059.212221; www.cuochiperungiorno.it CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 È in arrivo la nuova raccolta punti di M a rc o Ung a ro La cucina si conferma regina nei gusti dei soci. Saranno, perciò, i piccoli elettrodomestici della Moulinex e gli accessori della Guzzini i premi scelti per caratterizzare il collezionamento autunno-inverno: dal 16 settembre al 2 marzo 2014 È sempre la cucina la più amata dagli italiani. I soci di Coop Estense non hanno esitato, infatti, a rispondere "i piccoli elettrodomestici per la cucina" alla domanda "quali premi vorreste nella prossima raccolta punti". E questo dopo che l'ultimo collezionamento (in chiusura il 15 di settembre) ha enfatizzato i bicchieri RCR e IVV, e il precedente le teglie da forno Ballarini. Tutti grandi successi che evidentemente non esauriscono il filone. La cooperativa, così, per garantire la soddisfazione dei suoi soci, ha inserito adesso sbattitori, frullatori ad immersione, tritatutto e tostiere di un marchio di eccellenza quale Moulinex tra le principali novità del collezionamento autunno-inverno, denominato "I punti sono desideri": partirà il 16 settembre e durerà fino al 2 marzo 2014 nei soli supermercati di Modena e Ferrara, con finestra al 16 marzo per la destinazione dei punti. Gli elettrodomestici Moulinex si troveranno affiancati dagli accessori per la cucina (grattuge, timer ecc.) di un altro marchio storico, Guzzini; insieme andranno a completare le attrezzature del "popolo dei fornelli" che un po' per la crisi che spinge al fai da te, un po' sull'onda delle tante trasmissioni televisive, è dato in costante aumento. Altra novità riguarda i buoni da 15 euro per gli skipass, che per la prima volta si estendono anche al comprensorio della Val di Fiemme in aggiunta agli appenninici Cimone e Abetone. Partner riconfermati. Per il resto, le modalità di raccolta e il ventaglio dei partner escono confermati dall'indagine di gradimento svoltasi in giugno attraverso 469 interviste online ai soci (vedi box). Un punto ogni euro di spesa (il martedì bollino triplo), possibilità anche per i non soci di partecipare attivando la carta Solocoop al Punto d'ascolto; e poi i punti che si guadagnano acquistando i prodotti di Robintur, Brico Io, Unipol Assicurazioni o smaltendo la differenziata all'isola ecologica di Hera Ferrara. Graditi ritorni per i buoni cinema, che "regalano" ingressi al Victoria di Modena o alla multisala Uci Cinema's di Ferrara, per i buoni spesa da 5, 15 e 25 euro, per i sei prodotti 100% scontati presenti sui volantini promozionali, per le ricariche Coop Voce ottenibili anche i punti son desideri. DAL 16 settembre 2013 AL 2 mArzo 2014. in automatico (ogni 250 punti 5 euro). Non per ultimo la solidarietà, con Libera Terra e i progetti dedicati alle scuole del territorio, i premi per bambini, dal libro d'inglese interattivo a quello di pianoforte, passando per le posatine Rivadossi e gli album per giocare con la Pimpa, gli abbonamenti a riviste prestigiose come Focus Junior, Donna Moderna e (non poteva mancare visto il trend) Cucina Moderna. Per quanto riguarda gli ipercoop, chiusa il 1° settembre l’erogazione dei bollini di “Cristalli&Colori” (ritiro dei premi fino al 29 settembre), i fan dovranno aspettare il 2014 per conoscere le sorprese della nuova raccolta. l I soci: "Scegliamo i premi per la cucina" Un pronunciamento di massa quello del campione di 469 soci che ha risposto, a giugno, alle interviste realizzate per sondare gusti e preferenze e scegliere poi i premi più graditi del nuovo collezionamento: piccoli elettrodomestici (50,8%) e articoli per la casa (48,9%) sono i prodotti che tutti avrebbero voluto vedere nel catalogo. E tra i piccoli elettrodomestici, in particolare quelli per la cucina (59,9%), come frullatore ad immersione, macchina per il pane, spremiagrumi, macchina per il caffè. I premi "fisici" più in generale mostrano le più alte percentuali di gradimento. Un effetto anche questo della crisi? Giudicate ottime, infine, chiarezza e semplicità del regolamento: la pensa così il 97,5% degli intervistati. 33 conviene di più! VIETNAM e CAMBOGIA Le perle indocinesi Hanoi, Halong Bay, Hoi An, Hue, Saigon, Phnom Penh, Siem Reap, Angkor 15 giorni / 12 notti • Voli di linea da Roma • Trattamento di pensione completa • Accompagnatore Robintur • Minimo 20 partecipanti Partenza 20/01/2014 Quota di partecipazione SOCI COOP 2.755 € I prossimi viaggi del 2014: Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 489 € Spagna • Aprile Giappone • Maggio Canada • Giugno Madagascar • Luglio Paesi Bassi • Agosto Francia • Settembre Grecia • Ottobre Oman • Novembre Thailandia • Dicembre SRI LANKA BRASILE Habarana, Anuradhapura, Sigirya, Polonnaruwa, Danbulla, Kandy, Nuwara Eliya, Yala, Colombo 11 giorni / 8 notti • Voli di linea da Roma • Trattamento di pensione completa • Accompagnatore Robintur • Minimo 20 partecipanti Partenza 15/02/2014 Quota di partecipazione SOCI COOP 1.815 € Rio de Janeiro, Cascate di Iguaçu, Ouro Preto, Salvador de Bahia 12 giorni / 10 notti • Voli di linea da Roma • Trattamento di mezza pensione • Accompagnatore Robintur • Minimo 20 partecipanti Partenza 17/03/2014 Quota di partecipazione SOCI COOP 3.340 L’isola di smeraldo Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 321 € L’universo carioca fra natura, storia e tradizioni € Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 505 € (data di partenza e quota di partecipazione da riconfermare) Le quote s’intendono per persona, sono valide per partenze di gruppo (minimo partecipanti come indicato) e comprendono: viaggio aereo con voli di linea in classe economica dagli aeroporti previsti (possibilità di collegamento da altre città con supplemento); trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto all’estero; sistemazione in camere doppie standard con servizi privati; trattamento pasti come specificato per ciascuna proposta e nei programmi dettagliati; accompagnatore Robintur dall’Italia; tour in pullman privato con guide locali parlanti italiano; visite ed escursioni come dettagliato nei programmi; assicurazione sanitaria, bagaglio e garanzia annullamento Optimas di Unipol Assicurazioni. Sono esclusi i costi per eventuali visti d’ingresso e le spese di agenzia. Gli importi delle tasse aeroportuali possono subire variazioni. I posti disponibili sono limitati. Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento degli stessi. Per ciò che riguarda le condizioni generali di contratto di vendita di pacchetti turistici, i supplementi e/o le riduzioni, la categoria degli alberghi utilizzati e l’elenco dettagliato dei servizi inclusi nelle quote di partecipazione, fanno fede esclusivamente i programmi di viaggio disponibili presso le agenzie del gruppo Robintur (di proprietà e affiliate) e sul sito www.robintur.it La scuola CONSUMARE INFORMATI siamo sempre noi Quarta edizione del progetto di Coop Estense a sostegno della scuola pubblica: 9 istituti superiori beneficeranno dei punti donati da soci e consumatori e raddoppiati dalla cooperativa L ’anno scolastico sta per cominciare e con esso si rinnova anche “La scuola siamo noi”, il progetto di solidarietà di Coop Estense a sostegno della scuola pubblica, giunto alla quarta edizione. Un'edizione pensata per gli istituti superiori di Modena e Ferrara ai quali è stato chiesto di presentare progetti di ricerca e laboratori didattici su temi importanti e attuali sia per la cooperativa che per la comunità: come la valorizzazione del territorio, delle tipicità, dei prodotti locali, sostenibilità ambientale e lotta allo spreco. I progetti sono stati selezionati attraverso un bando che ha ricevuto il patrocinio gratuito dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna. I Comitati direttivi delle Zone soci e dei Distretti sociali hanno selezionato 9 progetti, che daranno vita ad attività di ricerca e laboratori didattici finalizzati a valorizzare i prodotti e le produzioni locali come patrimonio economico e culturale della comunità, oppure rivolti alla promozione di buone pratiche di riuso e riciclo dei materiali. I progetti saranno sostenuti grazie alla generosità dei soci e consumatori che hanno donato i loro punti spesa a sostegno di “La scuola siamo noi” nell’ambito del collezionamento punti concluso il 31 agosto nei supermercati. Le edizioni precedenti L’iniziativa è nata nel 2010 per raccogliere fondi da destinare all’ac- quisto di materiale didattico per le scuole. Le prime due edizioni hanno raccolto complessivamente 220 mila euro, destinati a 116 scuole primarie tra Modena e Ferrara. Le scuole hanno ricevuto lavagne multimediali, computer, notebook, tablet, stampanti, libri e materiale di consumo vario: strumenti all’avanguardia per sostenere al meglio l’insegnamento nelle classi. A partire dalla terza edizione, Coop Estense ha coinvolto nel progetto gli istituti di istruzione superiore, finanziando laboratori didattici e progetti di ricerca che stimolassero nei giovani l'attenzione al territorio e al contesto sociale ed economico. L'anno scolastico 2012/13 ha visto protagonisti gli studenti delle scuole dei territori colpiti dal sisma. Coop Estense ha indetto un bando pubblico, patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale, col quale sono stati selezionati e finanziati 10 progetti, che hanno permesso agli studenti di raccontare e interpretare con linguaggi diversi la loro esperienza del terremoto e lo spirito della ricostruzione. I progetti artistici e multimediali sono stati presentati al pubblico nella serata dell’Arte di Reagire, sabato 8 giugno 2013 a Mirandola. L’evento ha visto protagonisti i ragazzi, che si sono esibiti sul palco e hanno presentato al pubblico entusiasta canzoni, videoclip, installazioni artistiche e documentari. Una bella serata chiusa in musica dal concerto dei Modena City Ramblers. l SETTEMBRE 2013 CONTRIBUISCI ANCHE TU “La scuola siamo noi” prosegue anche nella prossima raccolta punti, dal 16 settembre al 16 marzo 2014 in tutti i supermercati di Modena e provincia e Ferrara e provincia. I soci e i consumatori potranno destinare i loro punti per sostenere i progetti delle scuole e la cooperativa raddoppierà il loro valore (ogni punto 2 centesimi). È possibile donare i punti spesa presso le casse o al Punto d’Ascolto. GLI ISTITUTI E I RELATIVI PROGETTI !Istituto Tecnico Statale I. Calvi di Finale Emilia: La valorizzazione della mela Campanina di Modena attraverso la sua trasformazione industriale !Istituto di Istruzione Superiore L. Spallanzani – Sede di Castelfranco Emilia: Il latte e la frutta: valore e salute.Innovazioni nella produzione lattiero casearia e ortofrutticola !Istituto di Istruzione Superiore L. Spallanzani – Sede di Vignola: Ricerca e laboratori su aceto balsamico e ciliegia !Istituto Tecnico Industriale E. Fermi di Modena: Analisi dell’aceto balsamico tradizionale di Modena e altre produzioni locali !Istituto di Istruzione superiore G. Luosi di Mirandola: Laboratorio di marketing territoriale: valori e sapori !Istituto d’Istruzione Superiore Vergani Navarra di Ferrara: Valorizzazione delle produzioni orticole ferraresi !Istituto di Istruzione Superiore Cattaneo – Deledda di Modena: Ecofashion: laboratori di recupero e riuso creativo. Stesso tema sviluppato da: !Ipsia G. Vallauri di Carpi !Istituto di Istruzione Superiore G. B. Aleotti – Dosso Dossi di Ferrara 35 36 CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 A POLLENZO L'UNIVERSITÀ DI SCIENZE GASTRONOMICHE TI INSEGNA UN MESTIERE Nel 2013 l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), di cui sono soci fondatori Slow Food e le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna e di cui Coop Italia è tra i soci sostenitori dalla nascita (ed è parte del “Club dei partner strategici) porta in aula i mestieri della tradizione con i corsi di Alto Apprendistato per diventare panettiere e pizzaiolo, mastro birraio, affinatore di formaggi e norcino. L’intento è triplice: preservare il savoir faire dell’artigianato alimentare; dare risposta al mercato del lavoro che ricerca figure professionali dalle mani abili, i piedi per terra e la capacità di reinterpretarsi in chiave contemporanea e dare un’opportunità concreta di inserirsi nel mondo del lavoro ai laureati, diplomati e a chi vuole reinventarsi una professione. L’originalità della proposta è nel coniugare i saperi umanistici e tecnologici delle discipline gastronomiche con quelli artigianali, ma anche nel vedere un’università impegnata nel progettare quello che è considerato tradizionalmente un lavoro manuale. S’inizia in aula, sui banchi con due mesi e mezzo di lezioni, tra chimica ed economia, storia della gastronomia e principi di dietetica e nutrizione, tenute da professori e artigiani. All’aula, si affiancano le visite sul territorio alle aziende della filiera del prodotto studiato: mulini, coltivatori di cereali e botteghe artigianali per panettieri e pizzaioli. Un’occasione per incontrare artigiani e imprenditori nel loro habitat lavorativo. Dati gli esami, gli studenti entrano in bottega per il tirocinio formativo o apprendistato, come veniva chiamato dalle corporazioni dei diversi mestieri in epoca medievale. Per dieci mesi affiancheranno come ombre, due maestri selezionati da Slow Food e dall’Università, fra le eccellenze artigiane del territorio nazionale. Un’occasione unica per sperimentare quanto studiato, allenando le proprie capacità fabbrili. A fine percorso lo studente realizza il “capolavoro”, ovvero il pane o la pizza o la birra, ecc. e un elaborato scritto o multimediale della sua interpretazione del mestiere. E poi si entra nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni: http://www. unisg.it/apprendistato/presentazione/telefono: +39 0172 458516 – 566. e-mail: [email protected] . DA VENEZIA A BOLOGNA AL WEB LE LETTURE SOLIDALI DI “AD ALTA VOCE” Libri e solidarietà, nei teatri, in traghetto, nelle scuole, nei supermercati, nelle case di cura: da Venezia a Bologna, Ancona e Cesena, e ora anche sul web. Torna “Ad alta voce”, la rassegna di Coop Adriatica che da tredici anni porta scrittori, attori, musicisti e protagonisti dell’impegno civile a leggere in pubblico, in luoghi inconsueti, le pagine più amate. Cinque le tappe di questa edizione, che vanta come madrina Lella Costa, presente a tutti gli eventi finali. Dopo l’esordio a Ravenna, a giugno, il 26 settembre la manifestazione animerà Cesena, con una serata “rock” in compagnia di Angela Baraldi, Massimo Zamboni e Giovanni Tizian. Il 28 settembre “Ad alta voce” si sposterà a Venezia, dove non mancherà la suggestiva lettura in vaporetto; tra i partecipanti alla giornata, Domenico Starnone; chiusura al Teatro Toniolo di Mestre, con anche Ilvo Diamanti. Il 5 ottobre sarà la volta di Bologna, dove la rassegna sposerà l’iniziativa in omaggio a Gianni Celati “La dispersione delle parole”: appuntamento clou al Teatro Duse, con autori come Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Paolo Nori e lo stesso Celati. Si legge infine l’11 novembre ad Ancona, al Teatro Ridotto delle Muse. La rete, poi, abbraccerà le cinque tappe: tutti gli appassionati potranno riportare le citazioni dai libri preferiti su Facebook (con la pagina CoopAdAltaVoce) e Twitter (sul profilo @_ Adaltavoce, utilizzando l’hashtag #adaltavoce): le più condivise rimbalzeranno su youtube (sul canale di Ad alta voce) e sulle web tv, e saranno lette dai partecipanti alla rassegna. Programma completo su www.adaltavoce.it. ANT, NIVEA E COOP INSIEME PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA Nata a Bologna nel 1978, la Fondazione ANT Italia Onlus cura i malati di tumore nelle loro case, tra le cose e gli affetti di sempre, portando un supporto specialistico con uno standard pari a quello ospedaliero. ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 95.000 malati ed è la più ampia realtà non profit in Italia in questo campo. Circa 3.800 persone sono assistite ogni giorno a domicilio dalle 20 équipes ANT: sono 421 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi e specialisti) cui si affiancano 1.600 volontari attivi nella raccolta fondi. ANT è poi fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con diversi progetti. Nel Progetto Melanoma, avviato nel 2004, sono state visitate oltre 60.000 persone. Proprio in questo ambito partirà a settembre 2013 una nuova iniziativa di solidarietà, che vedrà il brand Nivea schierarsi a fianco di ANT per la prevenzione oncologica gratuita. La campagna, sviluppata in esclusiva nei supermercati e ipermercati Coop, interesserà tutta la gamma dei prodotti Nivea: nelle settimane dedicate all’iniziativa (complessivamente la promozione sarà attiva da settembre a ottobre 2013) Nivea sosterrà i progetti di prevenzione ANT donando 1 euro per ciascun acquisto costituito da due prodotti. Un importante impegno a favore della diagnosi precoce dei tumori che si concretizzerà nel primo semestre del 2014 con un tour dell’Ambulatorio Mobile ANT in 19 città italiane. I dermatologi ANT effettueranno 1.400 controlli gratuiti volti alla prevenzione del melanoma, un tumore aggressivo che può avere origine nella cute, nelle mucose e nell’occhio ma che, se individuato nella fase iniziale, ha elevate possibilità di guarigione. 37 Consumatori ha bisogno di te È in corso la campagna abbonamenti alla nostra rivista. Con soli tre euro puoi riceverla a casa per due anni aiutando la cooperativa, al raggiungimento di almeno il 50% degli abbonati, ad abbattere gli ingenti costi di spedizione postale. Omaggi a tutti i sottoscrittori COME ASSICURARSI A CASA LA RIVISTA Rinnovare il proprio abbonamento o sottoscriverne uno per la prima volta è molto semplice. Ogni socio sul proprio scontrino troverà la dicitura “Ricordati di abbonarti a Consumatori”. Se utilizza i sistemi di pagamento automatico, vedrà comparire il promemoria sul display. Sarà sufficiente rivolgersi al Punto soci, al Punto soci prestatori o direttamente alla cassa per attivare l’abbonamento. Dalla spesa successiva lo scontrino riporterà quindi la segnalazione “Abbonato a Consumatori” e sarà così possibile ritirare l’omaggio, ovvero i tre pacchi di pasta di semola Fior Fiore a scelta e la bottiglia di passata di pomodoro Viviverde Coop. I quattro prodotti andranno ritirati insieme e passati normalmente alla cassa assieme alla carta socio: sarà il sistema a riconoscerli automaticamente come omaggio. È Abbònati a Consumatori, regalati la qualità. A chi si abbona a CONSUMATORI Coop Estense regala 3 pacchi di pasta di semola Fior Fiore Coop a scelta* e una bottiglia da 700 g di passata di pomodoro Vivi Verde Coop. Abbònati subito alle casse, al Punto Soci o al Punto Soci Prestatori, e in seguito potrai ritirare i prodotti in regalo, entro un anno dalla sottoscrizione. * Esclusi paccheri, conchiglioni, calamarate, fusilli bucati di Gragnano, formati di pasta all’uovo e altri formati speciali. in corso la nuova campagna di abbonamenti a Consumatori. Tutti i soci di Coop Estense sono chiamati a considerare con particolare attenzione questa importante opportunità, per consentire a chi la produce di abbattere una parte dei sempre più consistenti costi di spedizione postale. L’obiettivo è, come sempre, impegnativo: arrivare ad avere come abbonati almeno il 50% dei soci che ricevono a casa la rivista, così da poter accedere alle tariffe ridotte rispetto alla normale spedizione postale. Stiamo parlando di una dimensione straordinaria, con quasi 250 mila abbonamenti da sottoscrivere, a cui si aggiungono 25 mila nuove unità ogni anno per effetto dell’aumento dei soci. La cooperativa, quest’anno come non mai, conta sulla sensibilità e l’attenzione che i lettori hanno sempre dimostrato. Il mondo dell’editoria italiana continua a fronteggiare una situazione estremamente dura: i drastici tagli al settore voluti dal governo nel 2011 e mai più reintegrati a causa del permanere della crisi, hanno prodotto un forte aumento delle tariffe per l’abbonamento postale a cui si somma, per il nostro giornale, anche un aumento dei costi richiesti dai fornitori. Per questa ragione Coop Estense per poter continuare a produrre e a consegnare nelle case di tutti i soci uno strumento di informazione così importante, chiede ai propri soci un piccolo sforzo per contenere i costi di spedizione. Del resto abbonarsi alla rivista è una scelta “premiante” sotto molti punti di vista. Come tutti gli anni, infatti, chi sceglierà di abbonarsi, riceverà in cambio un omaggio messo a disposizione da Coop Estense. Si tratta di tre pacchi di pasta di semola della linea Fior Fiore Coop e di una bottiglia di passata di pomodoro Viviverde Coop. Il valore dell’omaggio rende più vantaggioso l'abbonamento che ha un costo di 3 euro e una durata, lo ricordiamo, di due anni per un totale di 16 numeri (8 numeri all’anno). Ma Consumatori, soprattutto, è uno strumento indispensabile di partecipazione alla vita stessa della cooperativa nonché di aggiornamento sulle più vaste tematiche legate al mondo dei consumi, dell’ambiente, della cooperazione in cui la cooperativa ha sempre fortemente creduto. Coop Estense ritiene doveroso dunque garantire a tutti i soci l’invio della rivista a casa, a un costo ragionevole, senza sottrarre risorse che potrebbero essere spese in modo più proficuo per la collettività dei soci o investite in iniziative sociali. Tanti buoni motivi, insomma, per abbonarsi in fretta! l 38 CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2013 Tè solidal coop Dalle montagne dell'India pregiati tè ricchi di sapore, coltivati con il metodo dell'agricoltura biologica, prodotti e commercializzati secondo gli standard del commercio equo garantiti Fairtrade S di A n n a S om e n z i enza arrivare alla poesia della cerimonia del tè giapponese, gustare una tazza di questa bevanda può essere un grande piacere. Il suo sapore leggermente amaro e il gusto un po’ astringente e brusco, l’hanno portata a essere considerata la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua. È un prodotto della terra e quindi risente del territorio nel quale è coltivata la Camelia sinensis, pianta le cui foglie ci forniscono il tè che conosciamo, dopo attenta e accurata raccolta e lavorazione. Tutti i Tè Solidal Coop nascono nella Korakundah Tea Estate, di proprietà della United Nilgiri Tea Estates, che possiede quattro piantagioni nei Monti Nilgiri nell'India del Sud, oltre i 2.000 metri. L’altitudine rallenta la crescita della pianta e arricchisce la profumazione fruttata e l’aroma floreale dell’infuso, caratteristiche favorite anche dall’alternarsi di pioggia, freddo, nebbia e sole. La coltivazione del tè che diventerà Solidal Coop e la successiva lavorazione se- guono i principi dell’agricoltura biologica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e vieta l’aggiunta di aromi artificiali, motivo per cui il prodotto Coop rientra in una fascia di tè di pregio. Le foglie selezionate accuratamente dalle raccoglitrici, vengono lavorate secondo il metodo Orthodoz Rotovane: un lungo processo che permette di preparare ed essiccare le foglie conservando il loro sapore e mantenendo gli aromi caratteristici, in modo specifico per le bustine. Tè English Breakfast, verde, earl grey, anche alla pesca, al limone o deteinato, tutti da agricoltura biologica, tutti Solidal Coop, in filtri di carta grezza fermati con un piccolo nodo, senza colla o punti metallici. Un plus è rappresentato dalla certificazione Fairtrade che crea la possibilità di pensare all’economia in un modo diverso: aperta alla cooperazione e fondata sulla reciprocità e la fiducia. Il commercio equo dà vita a un sistema sociale basato sull’attenzione al futuro delle persone e dell’ambiente. l Coop Italia - ph. Aldo Pavan 39 Le immagini di questa pagina vengono tutte dall'India: siamo a 2.200 metri di altitudine, nello stato del Tamil Nadu, dove i monti sono coperti da piantagioni di Camelia sinensis, la pianta del tè. La tenuta di Korakundah della United Nilgiri Tea Estates sta aspettando il riconoscimento del Guinness dei primati per essere la più alta al mondo. Qui si raccolgono a mano le prime foglie di tè, piccole e delicate, con le quali si prepara il tè bianco. Sono 1.200 le persone impiegate nelle piantagioni della United Nilgiri Tea Estates la prima azienda in India ad essere certificata Fairtrade. La raccolta prosegue con uno strumento simile ad un tagliasiepi. Dalla gerla portata sulle spalle le foglie passano nei grandi sacchi per la pesatura. I sacchi sono poi trasportati alla fabbrica. È qui che avviene la lavorazione. Sono 70 gli addetti, in maggioranza donne e non ci sono lavoratori stagionali. Lo staff direttivo è formato da persone del luogo, tutti ex raccoglitori che hanno fatto carriera. Tutti i lavoratori sono proprietari di una casa dignitosa, dotata di acqua corrente. Un momento importante è l'assaggio del prodotto. Una parte del Fairtrade Premium alimenta opere sociali: è stata fondata la Chamraj School, che comprende un asilo, la scuola elementare e le superiori. Frequentano 1.200 studenti che arrivano da 26 villaggi della zona. 40 La casa, sempre lei ecco come difenderla Fino al 31 dicembre le detrazioni fiscali del 50% sono in vigore, oltre che sulle ristrutturazioni edilizie, anche su porte, serrature, impianti di allarme e altri interventi anti-furto in abitazioni, uffici e negozi. Ecco come orientarsi tra porte blindate e... nebbiogeni di Cl au dio St r a no A l rientro dalle vacanze qualcuno ha trovato la sgradita sorpresa e allora, almeno per il futuro, ha pensato di dotarsi di un sistema di sicurezza della propria casa o di rinforzare l'attuale. Scelta condivisibile (i furti sono in aumento del 28% in Italia, dati Confabitare), agevolata dal bonus del 50% previsto dal governo fino a fine anno, con prospettive di stabilizzazione nel 2014: si tratta delle detrazioni Irpef sulle ristrutturazioni edilizie e sull'acquisto (contestuale) di mobili e grandi elettrodomestici. Un robusto incentivo – con tetto massi- mo detraibile di 96 mila euro che scende a 10 mila per mobili ed elettrodomestici, in 10 rate annuali – che include, per la prima volta, anche gli interventi per la difesa della casa: dalle porte blindate a lucchetti e catenacci, dagli impianti di antintrusione e videosorveglianza alle comuni casseforti (vedi box). I sistemi sono molteplici e vanno "personalizzati" in base alle caratteristiche e ai punti deboli dell'abitazione. Altro assunto fondamentale da tenere presente è che non esiste un sistema in grado di garantire l'assoluta tranquillità del proprietario (molto dipende dall'abilità e dalle strumentazioni in possesso dei ladri). È vero, tuttavia, che adottare i giusti accorgimenti può rivelarsi una mossa vincente contro i più comuni "topi di appartamento", ed è comunque la sola che si possa fare. Serrature e porte blindate Su cosa conviene concentrarsi? L'Unione nazionale consumatori ricorda che la porta è il punto di accesso più caldo. In circa l'80% dei casi il furto avviene forzando questa apertura: sarebbe più facile per i ladri introdursi nell'appartamento aggrappandosi a tubi esterni e altri appoggi, ma per ragioni d'ingombro il bottino CONSUMARE INFORMATI deve uscire dalla porta. Ipotizziano, allora, l'acquisto con sostituzione di una buona serratura, oppure l'installazione di una porta blindata. Per la serratura, quella a cilindro europeo (con chiave punzonata) offre maggiori garanzie rispetto alla doppia mappa (con chiave lunga). E questo sia in termini di resistenza alla manipolazione, sia come livello generale di sicurezza. I cilindri infatti possono essere sostituiti facilmente e la chiave non è facilmente doppiabile: in alcuni casi solo dietro esibizione di una carta di proprietà. I cilindri possono essere meccanici, magnetici o elettronici in una scala crescente di protezione, ma non di convenienza, dato il costo di una riparazione quando il badge non apre la porta elettronica e occorre chiamare il super esperto. Il tentativo di scasso avviene spesso con l'uso di attrezzi perforanti, il che spiega l'utilità di applicare esternamente alla porta un defender, ovvero una capsula protettiva più dura e resistente. Che il concetto di sicurezza sia alquanto relativo lo si vede chiaramente nelle porte blindate. La normativa europea Uni En 1627 le ha catalogate, nel 2011, in sei classi sulla base della resistenza agli attacchi dei malintenzionati: da tre a venti minuti il tempo che ci impiegano ad aprirle. Se sono porte di classe 1, usando la pura forza fisica; di classe 2 con il giravite e altri attrezzi elementari; di classe 3 con piede di porco, martello e trapano manuale, mentre la 4 respinge almeno per un po' il delinquente più scaltro munito di trapano a batteria, seghe e accette. Fin qui le porte (ma anche le finestre e le inferriate) per le abitazioni a basso rischio, in genere condominiali, e con beni di poco valore (classi 1 e 2) e per le autonome o con beni di medio valore (classe 3). Per ville, appartamenti e uffici a elevato rischio e con dentro un notevole valore è più indicata la classe 4. La 5 e la 6 sono pensate, infine, per banche e negozi. Procurato allarme Nel bonus fiscale sono compresi anche gli impianti antintrusione e di videosorveglianza. Ne esistono con fili (via cavo), wireless (a onde radio), perimetrali (lungo le pareti esterne dell’abitazione), volumetrici (che rilevano le presenze indesiderate); alcuni installabili col fai da te, altri dai tecnici. L'impianto è collegabile alle forze dell'ordine, ma le spese in questo caso non sono detraibili. Ma cosa offre di nuovo il SETTEMBRE 2013 mercato per la sicurezza della casa? Tra le soluzioni più originali c'è il nebbiogeno, una nube di fumo che viene gettata in faccia ai ladri riducendone la visibilità. La premessa di chi vende questo sistema "attivo" è che i furti oggi si consumano più rapidamente, in media in 4/6 minuti, per cui i malintenzionati riescono a scappare anche ad allarme in corso. Solo il fumo negli occhi, o il buon vecchio cane da guardia, li obbliga alla ritirata a mani vuote. l DETRAZIONI IRPEF DEL 50% E 65% In quali casi è disponibile il bonus L'Agenzia delle entrate ha precisato i principali interventi su cui è disponibile l'incentivo per le ristrutturazioni edilizie, previsto dal decreto n. 63 del 4 giugno 2013 poi convertito in legge, che ha ampliato il raggio d'azione e innalzato il bonus dal 36% al 50%. L'agenzia elenca il rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie; grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza; apparecchi antifurto e relative centraline. Per ottenere il bonus è necessario un bonifico "parlante" che documenti la spesa. La stessa legge favorisce, inoltre, gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico, anche preventivo, nelle aree a maggior rischio tellurico (zone 1 e 2), elevando dal 55 al 65% l'ecobonus (restituzione sempre in 10 dieci rate) e allineando la scadenza al 31 dicembre. Dal 2014 stop alle semplici proroghe: la legge di stabilità, a ottobre, determinerà una volta per tutte "le misure e gli incentivi selettivi a carattere strutturale". LE MANI SUL PORTAFOGLI Serrature - a doppia mandata: fra i 150 e i 300 euro - a cilindro europeo: fra i 200 e i 300 euro se meccanico, dai 500 euro se magnetico o elettronico - defender: tra i 50 e gli 80 euro Porte blindate - di classe Uni 3, intorno ai 1.000 euro esclusi montaggio e Iva - di classe Uni 4, sui 1.300 euro sempre montaggio e Iva esclusi Sistema nebbiogeno - attorno ai 1.000 euro in rapporto agli spazi da coprire col fumo - ogni ricarica costa circa 80 euro I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato 41 42 VIVERE BENE SETTEMBRE 2013 di Gi use ppe O rt ol a no Il Carso tra natura e memorie di guerra A 100 anni dall'inizio del primo conflitto mondiale un circuito turistico porta a scoprire gli splendidi luoghi di una terra in cui si combattè, tra trincee e gallerie F ascino, mito, memoria e natura spettacolare si incontrano nel Carso, l'altipiano roccioso, dai colori unici, che da Gorizia degrada verso il mare di Trieste. Tristemente nota per i violenti combattimenti della Prima Guerra Mondiale, questa terra di confine si accinge ricordare il 100 anni dall'inizio di quel tragico conflitto che l'ha vista protagonista. Lo fa anche attraverso il circuito turistico di Carso 2014+ (www.carso2014.it): un vero e proprio museo a cielo aperto che valorizza gli aspetti culturali, storici, ambientali ed enogastronomici del Carso isontino. Si parte da Gorizia, gioiello architettonico asburgico e meta vacanziera a fine Ottocento dell'aristocrazia e dell'alta borghesia. Nell'affascinante spazio di Borgo Castello si visita il Museo Provinciale della Grande Guerra, che propone una ricostruzione chiara e non retorica degli eventi bellici, soffermandosi sugli aspetti umani e sociali del conflitto e in particolare sulla vita quotidiana dei soldati all'interno di una trincea. Dirigendosi verso Sagrado si raggiunge la Zona Sacra Monte San Michele, la cima più alta del Carso, teatro di aspri combattimenti nel 1916. Qui si visitano il museo storico, alcuni camminamenti e le cannoniere ospitate nelle caverne. Spettacolare l'imponente ingresso dello Schönburgtunnel, costruito dagli austriaci che da qui dominavano la valle dell'Isonzo e controllavano Gorizia. A cavallo tra i comuni di Savogna d'Isonzo e Doberdò del Lago si incontrano invece le Cannoniere del Monte Brestovec, raggiungibili con una breve passeggiata. Qui, all'interno di un ampio bal- cone roccioso, si trovano otto postazioni per cannoni recentemente restaurate e collegate da un'ampia galleria illuminata, con alcune opere ambientali. Nei dintorni si riconoscono trincee, bunker del periodo della Guerra Fredda e un antico castelliere celtico. Proseguendo verso Trieste, sulle alture attorno a Monfalcone, si visita il Parco Tematico della Grande Guerra mentre, nei pressi di Fogliano Redipuglia la locale Pro Loco (www.prolocofoglianoredipuglia.it, tel. 0481-4489139) organizza Percorsi di Pace, visite guidate nei luoghi dei combattimenti, tra fortificazioni, trincee, gallerie, cimiteri di guerra e cappelle. Particolarmente interessante quella che conduce alla Dolina dei Bersaglieri, nei pressi del monte Sei Busi, con il vasto piazzale 43 che accoglieva un ospedale da campo. Ritornando a Gorizia si prosegue infine verso nord, dove si trova il Parco della Pace del Monte Sabotino (Sabotin Park Miru in sloveno), un museo all'aperto transfrontaliero tra Italia e Slovenia. L'itinerario parte dal paese sloveno di Gonja e conduce alla scoperta della seconda linea difensiva austro-ungarica, fatta di un vasto sistema di caverne, osservatori, postazioni di cannoni e trincee, fino ad arrivare alla cima (Quota 609). Da qui si scende a Quota San Valentino (538 metri s.l.m.), sede di un eremo costruito tra il 1500 ed il 1700. Oggi, curiosamente, questi resti sono divisi dal confine, con la chiesa in territorio sloveno e gli altri edifici su quello italiano. l I sapori di una regione La riserva di Doberdò Si chiama Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori e raccoglie 20 ristoratori, 21 vignaioli e 23 artigiani del gusto che esprimono il meglio dell'offerta enogastronomica della regione. Indirizzi giusti per rendere più piacevole la vacanza, dove si è certi di trovare un'accoglienza genuina e prodotti di stagione a km 0 e prezzi corretti. Locali dove ritrovare il sapore del pesce dell'Adriatico (Al Bagatto di Trieste), antichi manieri dove invecchiano i pregiati vini del Collio (Castello di Spessa a Capriva del Friuli), artigiani che hanno recuperato il salame d’oca della tradizione ebraica (Jolanda de Colò di Palmanova) o il prosciutto cotto in crosta di pane (Dentesano a Percoto). Informazioni dettagliate sugli aderenti al consorzio, curiosità su ristoranti e ricette si possono reperire nel sito www. friuliviadeisapori.it o su un’agile brochure da chiedere gratuitamente alla segreteria di Friuli Via dei Sapori, tel. 0432-538752. Nel territorio comunale di Doberdò del Lago, Monfalcone e Ronchi dei Legionari si incontra uno dei pochi esempi di lagostagno carsico in Europa. È il lago di Doberdò, dove il livello delle acque varia notevolmente, alternando periodi di allagamento (primavera e autunno) con periodi di prosciugamento (inverno ed estate), in relazione con le portate dei fiumi Vipacco e Isonzo, le cui acque alimentano il lago attraverso sorgenti sotterranee. Nei pressi dell'abitato di Doberdò del Lago, dove in passato era attiva una cava per l'estrazione del calcare, alcuni vecchi edifici sono stati trasformati in centro visite con un museo naturalistico-storico, una foresteria e un punto di ristoro. Da qui parte un sentiero che conduce a Casa Cadorna edificata nel 1916 lungo una strada utilizzata prima dagli austroungarici e, dopo l'avanzamento del fronte verso est nella Sesta Battaglia dell'Isonzo, dagli italiani. La dedica al generale risale ad una visita che Cadorna fece alle truppe proprio in questo luogo, ritenendolo un rifugio protetto da eventuali attacchi nemici. Informazioni: Centro visite Gradina, www.riservanaturalegradina.com, tel. 0481784111. Informazioni utili Maggiori notizie, mappe e materiali informativi sul Carso isontino e i luoghi della Grande Guerra possono essere richiesti al servizio turistico della Provincia di Gorizia (tel. 800 252891) oppure all'Agenzia TurismoFVG (tel. 800016044). Il sito www.carso2014.it propone sei itinerari, accompagnandoli con indicazioni su come arrivare, che equipaggiamento utilizzare, grado di difficoltà e lunghezza dell'escursione, cartine e altre informazioni utili. L'Associazione Juliaest (www. carso-isonzo.net, tel. 3886557425) organizza visite guidate con guide. Per alloggiare in zona si può utilizzare la Locanda Devetak (www.devetak.com, tel. 0481-882488), nel piccolo borgo di San Michele del Carso. Aperta dal 1870 ospita i turisti in accoglienti camere affacciate sul giardino e propone piatti della cucina locale, abilmente rivisitati. Nella vicina cantina del Castello di Rubbia (www.castellodirubbia.it) si degustano e acquistano gli ottimi vini autoctoni del Carso. 44 VIVERE BENE SETTEMBRE 2013 di Iva n a B a r a l di e Wi l l i a m G a r agn a n i Da Sestola si sale per il Cimone Turismo (anche autunnale) per amanti del fresco, scavezzacolli che praticano il "downill", semplici camminatori che si lasciano cullare dai sentieri dell'Appennino S estola – Pian del Falco È la trama di un tessuto l’immagine che viene in mente se si pensa alle possibilità di collegamento tra Sestola e la sua frazione di Pian del Falco, più in alto di 350 metri. Le due linee principali sono le carrozzabili, quella storica che passa nel bosco e fu, fino ai primi anni ’80, anche pista da sci e quella più recente, aperta sulla vallata di Fanano e in vista del crinale dal Corno alle Scale al Cimone. Dritta, come filo ben teso, è poi la seggiovia, che non è solo mezzo per chi ha fretta o è pigro, ma un’occasione per godere del diverso verde che quasi si sfiora con i piedi: faggi (quest’anno carichi di faggiole), aceri di monte, salici, maggiociondo- li (appesantiti dai baccelli che hanno sostituito la gialla fioritura d’inizio estate), abeti. Infine ci sono i sentieri, molteplici e riservati o a soli pedoni o a mountain bike. Il n° 6 invita i camminatori di breve resistenza con un primo tratto tra gli abeti attrezzato con tavoli, panche e una fontanella: è il Parco dei Roncacci. Chi ha più fiato può proseguire fino a incontrare la carrozzabile (dove si apre un’area per picnic con barbecue e fontana dalla vasca scavata nella pietra serena), per poi finire, tra una vegetazione mista, su un percorso più aspro, ma aiutato da gradini costruiti con tronchi d’albero. Quando si arriva a Pian del Falco, soprattutto se si è nel fine settimana, è inevitabile l’incontro con quelli che chiamiamo con simpatia "scavezzacolli", ufficialmente designati come "bikers" che praticano il "downill". Questo sport, che ha avuto grande successo negli ultimi anni, consiste nel salire con la seggiovia (accanto ai sedili ci sono i ganci per appendere la bici, speciale e multi molleggiata), per poi scendere a rotta di collo per sentieri ripidi, sassosi e impervi. Poi si risale e si ridiscende, in una giostra per metà amena e per metà da brivido. A guardarli, gli adepti del "downill" ricordano un po’ gli astronauti un po’ i cavalieri medievali. Ai primi assomigliano per il casco integrale, spesso fornito di telecamera che documenta le imprese spericolate, agli altri per quella specie di armatura che li protegge nelle gambe, nelle braccia e nella schiena. Ogni tanto si sente arrivare la sirena di un’ambulanza o il rumore delle pale di un elicottero del 118, ma – si sa – il tempo libero è la parte più pericolosa della nostra vita. Pian del Falco – Passo del Lupo La strada che collega le due frazioni di Pian del Falco e Passo del Lupo fu costruita nei primi anni ’80 per dare impulso agli sport invernali in quella più elevata (1.550 metri s.l.m.). In trent’anni la vegetazione spontanea ha ricoperto le ferite inferte dalle ruspe e quei cinque chilometri di strada nella faggeta sono un piacere per gli occhi. 45 Il Salto della Capra e il sentiero verso Cresta del Gallo; a destra, la "città surreale" con eliporto visibile in vetta al Cimone. Nell'altra pagina, l'osservazione della natura (il giglio martagone ) e lo sport che si pratica sulle pendici (il “downill”, con bicicletta e protezione per le cadute) I faggi sono in prevalenza di medie dimensioni e si alzano, fitti e paralleli, nell’eleganza dei loro tronchi grigi, striati da strisce orizzontali più chiare. Nel sottobosco, dove filtra poca luce, non cresce quasi nulla e c’è l’ordinata distesa di un tappeto costruito, autunno dopo autunno, dalle foglie cadute. Ci vorrebbe nella penna la capacità che avevano gli impressionisti nel pennello, per fissare la bellezza della faggeta, diversa nelle diverse ore del giorno. Verso sera le auto che passano sono poche e la strada è godibile anche per i camminatori; comunque, per quelli che vogliono evitare i gas di scarico nelle giornate di intenso flusso turistico, c’è un’alternativa. È un sentiero a mezza costa, che corre spesso parallelo alla strada e poco più su, di tracciato agevole, nonostante qualche strappo, come lo erano in genere i sentieri dei carbonai. Qui l’immersione nella faggeta è totale. Lago della Ninfa – Pian Cavallaro Accanto a Passo del Lupo c’è la nota meta turistica del Lago della Ninfa, dove possono incontrarsi escursionisti in partenza per le vette vicine, buongustai intenzionati a sedersi alle tavole dei tre rifugi presenti, tranquilli camminatori decisi a percorrere la strada militare che porta a Pian Cavallaro. Forse sarebbero in numero minore i pigri e i sottovalu- tatori delle proprie energie se ci fosse più consapevolezza di quanto sia piacevole salire per la strada, dandosi la tranquillità di assecondare il proprio ritmo, senza fretta. Fino a Fontana Bedini (1.632 metri) si è all’ombra del bosco di abeti, poi si esce allo scoperto, incontrando solo ogni tanto, tra i tornanti della strada che sale al limite della vegetazione, macchie di pino mugo e di salici nani che interrompono l’omogeneità dei prati d’altura, dove nel corso dell’estate fiorisce il giallo delle ginestre dei carbonai e dell’iperico, il rosso cupo delle orchidee, il violetto dell’epilobio, il bianco dei margheritoni e, più raro, l’arancione dei gigli martagoni. Quando, superato il rifugio Villa Pace cui un grande masso sembra fare da guardia, si arriva alle rocce del Salto della Capra e si guarda sotto, si scopre come – almeno qui – l’opera dell’uomo, col nastro dell’asfalto che si attorciglia nei tornanti, non stoni con la natura, ma ne sia quasi un fregio d’abbellimento. Non possiamo non dire, però, che chi non volesse rischiare di mettersi alla prova con questa camminata di cinque chilometri, c’è una comoda possibilità di raggiungere Pian Cavallaro con la funivia che parte da Passo del Lupo. Quando si arriva, si ha la conferma, almeno in questo caso, che il nome descrive ciò che designa: Pian Cavallaro infatti è un ampio vallone che si stende ai piedi del massiccio del Cimone, dove è facilissimo vedere dei cavalli al pascolo. In vetta al Cimone Tre sentieri portano in vetta al Cimone: la direttissima, con la scalinata di tronchi malridotta dall’inverno; il sentiero del Cimoncino, reso disagevole in alto da una frana di qualche anno fa; il sentiero a ovest, che sale più dolcemente (per quanto possa essere dolce uno strappo dai 1.880 ai 2.165 metri della vetta) ed è il nostro preferito, anche perché consente una bella vista sulle Alpi Apuane. Non può non capitare, salendo, di sentire almeno una volta il fischio della marmotta, con la nostalgia (per chi frequentava quei sentieri negli anni scorsi) dei frequenti avvistamenti di quegli animaloni, diventati ormai molto rari. Ogni volta che si arriva sulla spianata in cui termina il sentiero si debbono fare i conti con i mutamenti di quella piccola città surreale che occupa la vetta. Gli edifici più grandi della base aeronautica hanno un nuovo rivestimento di materiale grigio e rosso cupo, che probabilmente viene qui testato nella resistenza al vento e alle basse temperature, mentre i tralicci per le comunicazioni e i ponti aerei sono imponenti come non li avevamo mai visti prima e arrivano a pochi metri dalla cappella in sasso costruita più di un secolo fa. l CHICO MENDES 25 anni dopo l'assassinio L'eroe brasiliano pagò con la vita il suo impegno che, tra l'altro, portò alla nascita delle cooperative agroestrattive e all'istituzione delle riserve protette in Amazzonia, custodi di gran parte della biodiversità del pianeta. In suo ricordo, iniziative in varie città tra le quali Modena, il 18 ottobre, a cura del Comitato per le celebrazioni R icorre quest’anno il 25° anniversario dell’omicidio di Chico Mendes, un eroe brasiliano per il lavoro e la difesa dell’ambiente. Lavoratore seringueiro, sindacalista, fondatore del PT in Acre (Brasile), è stato il più importante organizzatore sindacale di migliaia di lavoratori agroestrattivisti del nord dell’Amazzonia. La nostra cooperativa, chiamata Chico Mendes Modena, realizza attività nel settore della cooperazione allo sviluppo e del commercio in linea con il suo pensiero. Il progetto delle Noci dell'Amazzonia nasce, infatti, nella seconda metà degli anni Ottanta, frutto dell'incontro e della collaborazione tra le realtà associative e cooperative emiliane e il Movimento dei Popoli della Foresta, guidati allora dal leader indio Chico Mendes consigliato anche dal professore Tullio Aymone, docente della nostra Università. Scopo del progetto era trovare una forma di economia sostenibile che permettesse da un lato agli abitanti della foresta di accedere ai diritti minimi di cittadinanza (cibo, salute, istruzione, identità culturale) e dall'altro di difendere l'ambiente naturale e la biodiversità: in questo caso il principale polmone verde del mondo, regolatore del clima del pianeta. Caucciù e cooperative Chico Mendes organizzò i raccoglitori di caucciù (i seringueiros) " Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a strapparli dalla foresta impoveriti dal degrado ambientale e dalla concorrenza della gomma sintetica, riuscendo ad unificare le diverse popolazioni amazzoniche in un unico movimento consapevole e coordinato. Alla fine degli anni Ottanta i governi, sotto la pressione popolare organizzata da Chico Mendes, vengono spinti a istituire le riserve agroforestali protette dalla legge. Per gestire le riserve estraendo solo i frutti che la foresta offre naturalmente, nascono così le cooperative agroestrattive amaz- (Chico Mendes) " zoniche. Chico Mendes pagò con la vita questo enorme progresso. Per ricordarne il pensiero e aprire una riflessione sui grandi temi da lui affrontati, abbiamo costituito insieme ad altre organizzazioni, il Comitato promotore delle celebrazioni del 25° dell’assassinio di Chico Mendes. Dopo la prima iniziativa a Milano, tenutasi all’interno della fiera del consumo critico "Fa la cosa giusta”, si svolgeranno altre iniziative a Firenze, Milano e Padova e a Modena il 18 ottobre. l VIVERE BENE In estate gli anziani non sono mai soli P er i più deboli e fragili il periodo estivo può significare caldo, solitudine, carenza di servizi sul territorio, sbalzi termici, disidratazione, colpi di calore. Tutti questi elementi rappresentano un serio problema per gli anziani che la Cooperativa Arcobaleno2modena non ha sottovalutato. Coloro che si sono rivolti ad Arcobaleno2modena in questo periodo, infatti, hanno ricevuto un aiuto in più per combattere le insidie della stagione più calda grazie ai servizi estivi di assistenza domiciliare, quali: assistenza giornaliera part-time e full-time, aiuto nell’alzata e messa a letto, cura dell’ambiente domestico, aiuto nella vestizione, igiene giornaliera, compagnia, bagno assistito settimanale, veglie diurne e notturne, sostituzioni badante in ferie. Arcobaleno2modena si è specializzata nella sostituzione temporanea delle assistenti famigliari riuscendo, in tempi brevissimi a soddisfare le diverse esigenze, permettendo all’utente di non essere mai solo e garantendo alla famiglia la tranquillità di potersi assentare qualche giorno. I ricoveri improvvisi L’emergenza caldo ha causato anche ricoveri improvvisi che sono stati tempestivamente gestiti dalla cooperativa con un idoneo personale che ha svolto il servizio nelle SETTEMBRE 2013 Con Coop Estense e Arcobaleno2modena gli anziani hanno trascorso un’estate sicura. Ecco come strutture ospedaliere, dedicandosi all’igiene e cura dell’assistito, aiuto nell’alzata e messa a letto, aiuto nella deambulazione, somministrazione dei pasti, assistenza notturna e tanto altro ancora. I servizi erogati ai Soci Coop hanno previsto uno sconto che varia dal 22% al 27% sulla tariffa ordinaria. Arcobaleno2modena non ha mai lasciato soli gli utenti e le loro famiglie garantendo un servizio di reperibilità 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. A qualsiasi ora di qualsiasi giorno la famiglia ha trovato a disposizione un operatore pronto a rispondere a ogni richiesta; i servizi di emergenza sono stati attivati anche entro la stessa giornata. Questo perché Arcobaleno2modena fa del servizio alla persona una vera e propria professione il cui punto di forza è la tempestività nel fornire un servizio accurato ed efficiente. l - Modena, via Emilia Est, 407 - tel. 059.335503 email: [email protected] - Baggiovara, via Giardini, 1355 presso galleria commerciale Ospedale - tel. 059.512181 email: [email protected] - Emergenze cell. 389.8387945 47 48 Convenzioni Musei PIEMONTE MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Fondazione Maria Adriana Prolo Via Montebello, 20 - Torino Tel. 011 8138560 - www.museonazionaledelcinema.it Per i soci Coop: biglietto ridotto ingresso a Museo, Museo + Ascensore Panoramico, Sala Tre del cinema Massimo. Dalla riduzione è escluso il biglietto per il solo Ascensore Panoramico Palazzo Tursi via Garibaldi, 9 Palazzo Bianco via Garibaldi 11 Palazzo Rosso via Garibaldi 19 Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto PALAZZO DUCALE Piazza Matteotti - Genova Tel. 010 5574000 - www.palazzoducale.genova.it Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA Piazza Castello - Torino Tel. 011 4433501 - www.palazzomadamatorino.it Per i soci Coop: ingresso sconto 2 euro valido anche per l'accesso alle mostre temporanee organizzate dalla Fondazione Torino Musei MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE Via San Domenico 9/11 – Torino Tel. 011 4436927 - www.maotorino.it Per i soci Coop: sconto 2 euro per ingresso alle collezioni permanenti LOMBARDIA MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI Via di San Vittore, 21 - Milano Tel. 02 48555384 - www.museoscienza.org Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto PINACOTECA AMBROSIANA Piazza Pio XI, 2 - Milano Tel. 02 806921 - www.ambrosiana.eu Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto valido anche per l'accesso alle mostre temporanee FONDAZIONE FORMA Centro Internazionale di Fotografia Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 - 20136 Milano Tel. 02.58118067 - 02.89075420 - www.formafoto.it Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto VENETO PEGGY GUGGENHEIM Dorsoduro, 704 - Venezia Tel. 041 2405411 - www.guggenheim-venice.it Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto 10 euro anziché 12 euro, valido anche per l'accesso alle mostre temporanee. Audioguida 5 euro, catalogo CPG 20 euro TRENTINO ALTO ADIGE MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Corso Bettini, 43 – Rovereto (TN) Tel. 0464 438 887 - www.mart.trento.it Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto LIGURIA MUSEI CIVICI GENOVA Musei Civici di Strada Nuova - Genova Tel. 010 5574741/728 - www.museigenova.it EMILIA ROMAGNA MAMBO Museo d'Arte Moderna di Bologna Via Don Giovanni Minzoni, 14 - Bologna Tel 051 6496611 - www.mambo-bologna.org Per i soci Coop: ingresso MAMbo e Museo Morandi 4 euro anziché 6 euro Casa Morandi e Museo per la memoria di Ustica: ingresso gratuito e visite guidate di gruppo (max 30 persone)sconto 20% (64 euro anziché 80 euro) FONDAZIONE RAVENNA ANTICA Via Gordini, 27 - Ravenna Tel. 0544.36136 - www.ravennantica.it Per i soci Coop: - Domus dei Tappeti di Pietra: biglietto ridotto 3 euro anziché 4 euro - Tamo. Tutta l'avventura del mosaico: biglietto ridotto 3 euro anziché 4 euro - Domus dei Tappeti di Pietra + Tamo: biglietto ridotto 5 euro anziché 7 euro Lo sconto è valido solo per il titolare della Carta Sociocoop MUSEO CASA FERRARI Modena Via Paolo Ferrari, 85 Tel. 059 4397979 - www.museocasaenzoferrari.it Per i Soci Coop Ingresso: adulti 10 euro anziché 13 euro L’agevolazione è estesa ad un accompagnatore adulto Bambini 6-10 anni accompagnati da un socio Coop 7 euro anziché 9 euro Ragazzi 11-26 anni accompagnati da un socio Coop e adulti over 65 9 euro anziché 11 euro Sconto speciale per famiglie con figli Sconto 10% all’Official Store (escluse le collezioni Limited Edition) e alla caffetteria TOSCANA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini - Viareggio (LU) Tel 0584.591118 - www.gamc.it Per i soci Coop: ingresso 1,5 euro anziché 3 euro Lo sconto è esteso ad un accompagnatore del socio SICILIA PALAZZO BRANCIFORTE Via Bara all'Olivella, 2 - Palermo Tel. 091.320265 - www.palazzobranciforte.it Per i soci Coop: ingresso: 5 euro anziché 7 euro Altre informazioni su tutte le convenzioni e i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it. Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop. VIVERE BENE SETTEMBRE 2013 Caro benzina, Coop Estense triplica lo sconto per i suoi soci La cooperativa rafforza la sua azione di tutela alzando da 1 a 3 centesimi il risparmio per ogni litro di benzina o diesel acquistati la domenica nel distributore di Grandemilia. Stesso sconto sul gpl ma applicato il lunedì. L'iniziativa è valida dal 15 settembre a fine anno T ra crisi siriana, incertezze politiche e spettro di nuove accise, i prossimi mesi potrebbero vedere gli italiani ancora più colpiti di quanto non lo siano già su un fattore di spesa così importante come il carburante. Con uno sforzo significativo in termini di investimento, Coop Estense ha deciso perciò di lanciare una iniziativa forte contro il caro benzina. Senza fare alcun passo indietro rispetto alla politica di convenienza che sta perseguendo a partire dall’apertura del distributore di Grandemilia, lo scorso 4 maggio, la cooperativa ha deciso di riconoscere ai suoi soci un ulteriore sconto. Accanto al prezzo speciale già applicato (1 centesimo per ogni litro è lo sconto riconosciuto "di default" ai soci di Coop Estense), in vigore tutti i giorni, i soci della cooperativa potranno beneficiare a partire dal 15 settembre, e fino alla fine dell’anno, di un ulteriore occasione di risparmio. Ogni domenica, il distributore di carburanti di Grandemilia triplicherà infatti lo sconto (3 centesimi per litro) sui rifornimenti di benzina e diesel. Lo stesso sconto, di 3 centesimi, sarà valido invece per il gpl tutti i lunedì e ovviamente nelle fasce orarie assistite, visto che in Italia il servizio è possibile erogarlo soltanto in tale modalità. l A Mirandola il concerto per la solidarietà Sabato 21 settembre in piazza una serata organizzata dalla Procter & Gamble a sostegno della fondazione Scuola di Musica, con tanta musica e ospiti importanti. Conduce Andrea Barbi A tteso appuntamento, sabato 21 settembre a Mirandola, in piazza della Costituente, per la serata organizzata da Procter&Gamble in collaborazione con Coop Estense a celebrazione della grande campagna di solidarietà a sostegno della fondazione Scuola di Musica di Mirandola e degli altri comuni dell’area Nord. Dal 1° luglio, lo ricordiamo, e fino alla fine di settembre, per ogni prodotto P&G acquistato nei negozi emiliani di Coop Estense, la stessa Procter & Gamble donerà 10 centesimi per finanziare progetti educativi della Scuola di Musica. Una iniziativa speciale pensata con il supporto di Coop Estense e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Mirandola. Parte integrante del progetto sarà la bella serata in programma per sabato 21, che vedrà la piazza di Mirandola animarsi a partire dalle 21,30 con tanta musica e ospiti importanti. Si alterneranno infatti sul palco i ragazzi della Scuola di Musica, e in particolare la Banda Rullifrulli e la Banda John Lennon. Tra gli ospiti, hanno scelto di non mancare a questa serata Matteo Macchioni e Alberto Bertoli, figlio del grande Pierangelo. Ad animare la serata sarà il popolare conduttore Andrea Barbi. l 49 50 SCUOLE E CORSI AI NASTRI DI PARTENZA! Con le convenzioni per i soci Coop Estense puoi scegliere per te e la tua famiglia tra diverse opportunità risparmiando. All'iscrizione presenta la carta Sociocoop Estense o carta Famiglia Oxford School of Languages affiliato a Oxford International di Milano Info: Modena via Emilia ovest 111 (Palazzo Europa) tel. 059 822172 - www.oxfordlingue.it Corsi collettivi di Inglese Gruppi chiusi di massimo 8 allievi, con docenti di madrelingua o bilingue, frequenza 2 volte la settimana con lezioni di 90 minuti. Sono gratuite le lezioni di recupero al venerdì. Per adulti corsi di 55 ore, frequenza serale: 390 euro anziché 850, sconto 54%. Per ragazzi da 6 a 13 anni corsi di 45 ore: 325 euro anziché 650, sconto 50%. Corsi di informatica (office, blog) Gruppo chiuso di massimo 6 allievi, i docenti sono ingegneri qualificati. Le postazioni sono individuali e connesse a internet con supporti multimediali. Durata 30 ore in 3 mesi, frequenza serale 2/3 volte a settimana: 290 euro anziché 650, sconto 55%. Casa delle Culture di Modena Info: Modena via Wiligelmo, 80 tel. e fax 059.346213; cell. 331.2851884 Corsi di lingue per adulti (inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, cinese) gruppi da 4 a 10, durata 40 ore, 2 volte la settimana con lezioni di 75 minuti: 300 euro anziché 600, sconto 50%. Corsi di inglese per bambini dai 5 ai 10 anni in gruppi da 4 a 8, durata 20 ore, una lezione a settimana di 2 ore: 150 euro anziché 300, sconto 50% La convenzione prevede anche corsi di alfabetizzazione in lingua italiana per adulti e corsi di supporto scolastico in lingua italiana per bimbi e ragazzi da 6 a 16 anni, organizzati in gruppi (max 12) di età omogenea. In entrambi i casi il costo per accedere al corso è di 200 euro anziché 400, sconto 50%. È disponibile il servizio di Baby-parking a costi molto contenuti. Cambridge Centre, inglese per i ragazzi Info: Modena - via Rainusso 144 tel 059.9782849 - 9785557 www.cambridgecentre.com Young Learners corso per bambini di scuola primaria di 30 ore (una lezione la settimana di 60 minuti) in gruppi di 10 e con insegnanti madrelingua: 261 euro anziché 390, sconto 33%. Cambridge Kids corso per ragazzi di scuola media inferiore di 45 ore (una lezione la settimana di 90 minuti) in gruppi di 10 e con insegnanti madrelingua: 380 euro anziché 585, sconto 35%. Play School corso collettivo per bimbi di 5-6 anni di 30 ore, un'ora a settimana, con attività ricreative/didattiche in lingua inglese per l'apprendimento della lingua attraverso giochi, canzoni, burattini e materiali vari: 261 euro anziché 390, sconto 33%. L'iscrizione ad ogni corso è di 55 euro anziché 85 Altre informazioni su tutte le convenzioni e i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it. Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop. STAGIONE TEATRALE 2013-2014 Modena - Teatro Michelangelo Gli sconti si ottengono presentando la carta Sociocoop Estense o carta Famiglia e valgono per il socio e un suo accompagnatore. Per gli abbonati: biglietto ridotto a tutti gli spettacoli non compresi nel loro abbonamento, sconto 25% su biglietto cinema Info: via Giardini, 255 - Modena - tel. 059.343.662 www.cinemateatromichelangelo.com email: [email protected] •6-7-8 novembre “Oh dio mio!”, regia di N. Pistoia, con V. Toniolo e V. Viviani •15-16-17 ottobre “Minchia signor tenente”, regia di Nicola Pistoia, con Antonio Grosso e Daniele Antonini •19-20-21 novembre “Mi piaci perché sei così", regia di Gabriele Pignotta, con Gabriele Pignotta e Fabio Avaro •10-11-12 dicembre “Tres”, regia di Chiara Noschese, con Anna Galliena, Marina Massironi, Chiara Noschese, Sergio Muniz •7-8-9 gennaio “Se non ci fossi io”, regia di Augusto Fornari, con Daniela Morozzi, Gianni Ferreri, Roberto Nobile •4-5-6 febbraio “Nuda proprieta”, regia di Emanuela Giordano, con Lella Costa e Paolo Calabresi •11-12-13 febbraio “Elephant man", regia di Giancarlo Marinelli, con Ivana Monti, Daniele Liotti, Debora Caprioglio •1-2-3 aprile “Donnacce”, regia di Ennio Coltorti, con Paola Tiziana Cruciani, Alessandra Costanzo, Pietro Bontempo Abbonamento riservato ai soci Coop Estense 7 spettacoli 112 euro. Biglietteria: dal 9 al 27 settembre (sabato e domenica esclusi) dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. 51 fa tutto. anche il caffè. 1 2 un Piccolo gioiello dal design compatto e moderno per gustarti tutti i piaceri del bar con la qualità di sempre. un design young e spiritoso in una macchina piccola e compatta ad un prezzo contenuto? è tutto possibile grazie alla nuova Mini Me. neScafÉ® Dolce Gusto® è l’innovativo sistema multibevanda in grado di preparare fino a 30 bevande! in un attimo potrai goderti ogni volta che vorrai un espresso perfetto come quello del bar, un tè caldo speziato dal gusto sorprendente, una golosa cioccolata calda, un corposo caffè lungo e tante altre bevande. Anche le cose piccole hAnno il loro fAscino. Cos’hanno in comune un cucciolo, un pinguino e Piccolo? Sì, sono davvero piccoli, ma anche ricchi di energia! E soprattutto, sono così carini! Dunque goditi la convivenza con l’inquilino più carino di sempre. Con la sua pressione da 15 bar non dovete scendere a compromessi sulla qualità del caffè. Inoltre, lo switchoff automatico consente di risparmiare energia. Piccola ma potente, permette di fare deliziosi caffè, e tante altre bevande calde e fredde. Godetevi Mini Me! il divertiMento iniziA con un cAffè perfetto. Siete pronti per una nuova vita con MINI ME? È divertente, è intelligente ed è semplice da utilizzare. È così carina da adattarsi perfettamente nella vostra cucina. Portati a casa il tuo barista personale: MINI ME funziona automaticamente, fino a 15 bar di pressione, sempre pronta a preparare la tua bevanda perfetta. Vero Espresso, Latte Macchiato, Nestea Limone, ... quello che vuoi. MINI ME si adatta al tuo gusto e si ferma automaticamente dopo aver selezionato il volume d’acqua da erogare. Desideri un espresso ristretto o hai necessità di un caffè doppio? 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Nescafé Dolce Gusto inoltre, con le sue macchine regala colore e stile al proprio “angolo caffè” a casa, in ufficio e in qualsiasi altro ambiente lo si desidera. Preparare una ricca e gustosa colazione per la famiglia, concedersi un piacevole e rigenerante break tra colleghi o con gli amici, adesso è possibile con il sistema multibeverage Nescafé Dolce Gusto che consente di liberare la propria creatività grazie alle infinite possibilità di personalizzazione. Infatti, grazie alle capsule e alle sue innovative macchine, nescafé dolce Gusto permette di creare una serie infinita di gustose combinazioni seguendo la propria ispirazione. Mix capaci di soddisfare, in pochissimi secondi, i gusti dei grandi ma anche quelli dei più piccini, offrendo un gustoso multibeverage moment dove e quando si preferisce. La forza di Nescafé Dolce Gusto sta nell’aver unito in un unico sistema l’esperienza e la storia di NESCAFÉ con Krups e De’Longhi riconosciuti a livello internazionale per la loro affidabilità e grande capacità d’innovazione. Una combinazione perfetta che non ha precedenti nel mercato del caffè, pensata per un pubblico dinamico ed esigente, attento alla forma e amante del design ricercato e funzionale, che ricerca l’alta qualità dei prodotti e che ama “gustare” ogni momento di piacere. Vieni a scoprire nescafé Dolce Gusto nei punti VenDita Di coop estense Di MoDena e proVincia e Di ferrara Dal 10 al 23 ottobre e in presenza Della proMoter un ulteriore pack è in oMaGGio. reGolaMento Disponibile su www.buonalaVita.it SCENDI IN CAMPO CON DAL 26 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE, PRESSO GLI IPERCOOP DI MODENA E FERRARA, VIENI A SCOPRIRE LE ATTIVITÀ CHE BIRRA MORETTI HA PENSATO PER TE. 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NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA Anzicchè 799,00 E NTO SCO 27% NTO SCO 21% PRENOTAZIONE DAL 26 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE CONSEGNA DAL 7 AL 20 NOVEMBRE FOrNO INcAssO bOsch hbA21b350J Anzicchè 549,00 E 419,00 € classe efficienza energetica A-20%, 67 litri 5 funzioni di riscaldamento con cottura multicottura 3D ventilato, porta a 2 vetri manopole a scomparsa Push&Pull acciaio Inox dimensioni cm 59,5x59,5x55 GARANZIA BOSCH 3 ANNI NTO SCO 23% e tens p Es Coo LAVAsTOVIGLIE INcAssO A scOmpArsA bOsch smV50m40EU Anzicchè 499,00 E 394,00 € classe efficienza energentica A+, 12 coperti sistema protezione cristalli, 5 Programmi e 4 temperature, mezzo carico variabile partenza ritardata fino a 24 ore sistema automatico riconoscimento detersivo (polvere, liquido, pastiglia) dimensioni cm 59,8x55xh81,5 GARANZIA BOSCH 3 ANNI NTO SCO 21% NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA pIANO cOTTUrA INcAssO bOsch pcp615b90E Anzicchè 349,00 E 269,00 € 4 fuochi di cui 1 rapido, 2 semirapidi e 1 ausiliario accensione elettrica, griglia in ghisa dimensioni cm 60x52xh4,3 GARANZIA BOSCH 3 ANNI NTO SCO 22% SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE DAL 3 AL 23 OTTOBRE NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA smArTphONE hUAwEI AscENd p6 Anzicchè 399,00 € smartphone Touch con Display da 4,7” HD (1280*720) touch super sensibile adatto all’uso con guanti funzione multi-screen AirSharing, super sottile solo 6,18 mm di spessore, struttura robusta ed elegante in metallo satinato, penta Band UMTS (WCDMA) con HSPA + sino a 21 Mbps in download e 5,76 Mbps in upload sistema operativo Android 4.2.2 Jelly Bean processore Quad Core da 1.5 Ghz - 8 GB di ROM + 2 GB di RAM Wi fi hotspot, DLNA, Bluetooth 3.0, micro USB 2.0 Slot per MicroSD, A-GPS, bussola digitale fotocamera da 8 Mpixel full HD con funzioni speciali (es. 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NTO SCO 15,90 € 36% Anzicchè 24,90 € cOprIGUANcIALE ANTIAcArO cALEFFI in spugna, 80% cotone e 20% poliestere, cm 50x80 GUANcIALE mEmOrY cALEFFI con memoria di forma, e federa in jersey cm 50x80 DAL 3 AL 16 OTTOBRE NTO SCO NTO SCO 33% NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA pIGIAmA mANIcA LUNGA UOmO O dONNA pOmpEA modelli e colori assortiti pigiama donna: pigiama uomo: taglie dalla S alla L taglie dalla M alla XL Anzicchè 24,90 € 19,90 € Anzicchè 29,90 € 4,50 € 34% Anzicchè 6,90 € 7,90 € Anzicchè 12,90 € NTO SCO 1 piazza e mezza cm 170x250 e tens p Es Coo 17,40 € Anzicchè 24,90 € NTO SCO 17,40 € NTO SCO 30% 30% PRENOTAZIONE DAL 7 AL 20 OTTOBRE CONSEGNA DAL 28 NOVEMBRE ALL'11 DICEMBRE NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA FERRARA E PROVINCIA LINEA IN VETrO dEcOrATO mULTIcOLOr IVV INdUsTrIA VETrArIA VALdArNEsE disponibili nei colori ambra, ametista e verde Un esempio: sottopiatto ø 34 Anzicchè 27,10 € 13,55 € NTO SCO 50% DAL 3 AL 16 OTTOBRE NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA scArpA UOmO/dONNA NIKE bLAZEr Anzicchè 99,00 € NTO SCO sottopiatto ø 34 centrotavola ø 33 69,00 € 30% colori assortiti misure dalla 36 alla 46 coppetta ø 16 ciotolino ø 9 SCONTO 50% DAL PREZZO DI LISTINO SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE PRENOTAZIONE DAL 3 AL 16 OTTOBRE mATErAssO dEmETrA IN mEmOrY anatomico, traspirante, modellante igienico, antibatterico, sfoderabile lastra in eliocell h 17 cm + 3 cm di memory, imbottitura in memory 2 cm rivestimento tessuto bamboo viscosa fascia 3D traspirante, altezza 23 cm disponibile in varie misure NTO SCO FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. 30% NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA mATErAssO IcArO IN ELIOcELL ImbOTTITUrA IN mEmOrY traspirante, sfoderabile lastra in eliocell firm con lavorazione a canali, + lastra in aliocell soft con lavorazione ondulata 7 zone a portanza differenziata, imbottitura in fibra termolregolatrice, imbottitura su un lato in memory rivestimento tessuto antistatico Silver fascia 3D traspirante, altezza cm 21 finito disponibile in varie misure NTO SCO 30% Alcuni esempi: SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 425,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 850,00 € 297,50 € 595,00 € mATErAssO AphIA IN mEmOrY + GEL anallergico, anatomico, antidecubito ecosostenibile, sfoderabile lastra composta da 14 cm in eliocell, 3 cm memory e 5 cm gel imbottitura in fibra anallergica e traspirante, rivestimento tessuto stretch anallergico fascia 3D traspirante, altezza 24 cm, disponibile in varie misure BENEFICI: i due lati del materasso sono caratterizzati da due diverse tipologie di sostegno atte a soddisfare le varie esigenze del cliente. Il lato gel caratterizzato da una nuova lastra in gel, rivoluzionaria ad alta densità, flessibile e di lunga durata che garantisce una sensazione di freschezza ed estrema traspirabilità. Il lato firm dona un sostegno deciso, inoltre la fascia 3D posta sui quattro lati aiuta la traspirabilità del materasso e la completa sfoderabilità ne garantisce nel tempo la massima igiene Alcuni esempi: SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 355,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 710,00 € 30% Alcuni esempi: SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 554,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 1099,00 € 387,80 € 769,30 € rETE ErGONOmIcA sIrIO a 26 dogce in faggio naturale curvato a vapore con ammortizzatori e regolatori di intensità lombare disponibile in varie misure NTO SCO 248,50 € 497,00 € mATErAssO ArTEmIdE IN LATTIcE traspirante, ergonomico, igienico antibatterico, sfoderabile lastra 15 cm in eliocell + 5 cm in lattice, rivestimento tessuto con trattamento bamboo viscosa, fascia 3D traspirante altezza 24 cm, disponibili in varie misure NTO SCO 30% Alcuni esempi: NTO SCO SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 285,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 570,00 € 199,50 € 399,00 € mATErAssO sELENE A mOLLE INsAcchETTATE INdIpENdENTI E mEmOrY anallergico, anatomico, antidecubito ecosostenibile, sfoderabile lastra a molle insacchettate (600 molle) indipendenti che creano zone differenziate di sostegno, security box contenitivo per molle, imbottitura in fibra anallergica e traspirante su un lato che dona un sostegno deciso e imbottitura in memory 4 cm sull’altro che dona un sostegno ergonomico ed una sensazione di assoluto benessere rivestimento tessuto anallergico, fascia 3D traspirante, altezza 22 cm disponibile in varie misure NTO SCO 30% 30% Alcuni esempi: SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 184,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 359,00 € 128,80 € 251,30 € e tens p Es Coo Alcuni esempi: SINGOLO cm 80x190 Anzicchè 349,00 € MATRIMONIALE cm 160x190 Anzicchè 698,00 € 244,30 € 488,60 € CONSEGNA A DOMICILIO COMPRESA NEL PREZZO ENTRO 40 GIORNI DALLA DATA DI PRENOTAZIONE. SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE DAL 3 AL 16 OTTOBRE NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA mOTOsEGA A scOppIO pcs 2525 dA pOTATUrA bOX pOrTALEGNA IN LEGNO dI pINO TrATTATO cm 140x60xc168 Anzicchè 139,00 € 95,00 € Anzicchè 99,00 € 69,00 € FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. 30% Anzicchè 89,00 € 69,00 € NTO SCO 31% motore 25,4 cc a 2 tempi, carburatore Walbro potenza 1,2 Hp barra da 25 cm Oregon catena Oregon antivibrazione freno catena automatico lubrificazione catena automatica serbatoio olio 160 ml serbatoio carburante 230 ml peso 3,8 kg NTO SCO sEGA ELETTrIcA EKsN2200-40 EAsY sAw NTO SCO 22% srAmATOrE ELETTrIcO EAs750 sU AsTA TELEscOpIcA Anzicchè 99,00 € 69,00 € NTO SCO 30% potenza 2200 watt barra Oregon 40 cm catena Oregon antivibrazione tensionamento catena senza utensili velocità catena 13m/sec lubrificazione catena automatica interruttore di sicurezza con bloccaggio potenza 750 watt, barra da 20 cm, catena Oregon lunghezza di taglio 17,5 cm, manico telescopico da 1,90 a 2,85 m, lavoro utile fino a 4,5 m serbatoio olio 110 ml, lubrificazione automatica completo d'imbragatura sOFFIATOrE AspIrAFOGLIE bV2800E FUNZIONE TrITUrATOrE KIT 2 IN 1 bAs3020 dEcEspUGLIATOrE E pOTATOrE Anzicchè 59,00 € 35,00 € potenza 2800 watt soffiatore fino a 275 km/h aspirazione fino a 13 m³/minuto triturazione fogliame 1/10 sacco raccoglifoglie 45 litri tubo telescopico con ruote e tens p Es Coo NTO SCO 40% Anzicchè 229,00 € 159,00 € motore 30 cc. a 2 tempi, funzione Easy Starter decespugliatore lama o filo, taglio con lama 23 cm taglio con filo 43 cm, potatore con catena 20 cm barra e catena Oregon, manico telescopico fino a 2,7 m altezza di lavoro fino a 4,5 m NTO SCO 30% SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE e tens p Es Coo DOmENICA 22 SETTEmbrE IN TUTTI GLI IPERCOOP DI MODENA E PROVINCIA E FERRARA NELL’IPERCOOP GRANDEMILIA DA VENErDì 11 A DOmENICA 13 OTTObrE DOmENICA 13 OTTObrE NEGLI IPERCOOP LE MURA, IL CASTELLO DELLA MIRANDOLA, IL BORGOGIOIOSO E I PORTALI FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DA VENErDì 18 A DOmENICA 20 OTTObrE NEGLI IPERCOOP GRANDEMILIA E IL CASTELLO O T N O SC % 0 2 u T I L g SCE SULL’ACQUISTO DI UN PRODOTTO A SCELTA NEI REPARTI MULTIMEDIA, ELETTRODOMESTICI, FAI DA TE E TEMPO LIBERO, TESSILE, CASA E ARREDO. Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto in ogni periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro (sconto massimo 200 euro). Lo sconto non si applica a: prodotti in promozione, prodotti presenti su depliant e cataloghi pubblicitari, ricariche telefoniche Vodafone, Tim, Wind, H3G, carte regalo Coop, gift card e gift box, giornali, riviste, libri, libri di testo, “prodotti esclusivi” del Videocatalogo, prodotti di ottica correttiva, prodotti del reparto Coop Salute, tutti gli articoli in oro, argento e di bigiotteria. Lo sconto non si applica ai servizi di prenotazione biglietti e consegna a domicilio. Puoi attivare lo sconto anche presso le postazioni di pagamento automatico Spesa e Via. iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita DAL 29 AgOSTO AL 25 SETTEmbrE O T N SCO 15 SULL’ACQUISTO DI TUTTI GLI ARTICOLI DI CANCELLERIA. PUOI USUFRUIRE DELLO SCONTO DUE VOLTE NEL PERIODO INDICATO, PRESENTANDO ALLA CASSA SOLO LA CARTA SOCIO COOP ESTENSE. IN TUTTI GLI IPERCOOP E NEI SUPERMERCATI COOP IN CUI SONO PRESENTI TALI PRODOTTI SONO ESCLUSI I PRODOTTI IN PROMOZIONE. OFFERTA NON CUMULABILE CON ALTRI BUONI SCONTO SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE e tens p Es Coo DA DOmENICA 15 A DOmENICA 22 SETTEmbrE Nei punti vendita aperti la domenica. FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. SOLO NEI SUPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA LO SCONTO DEL 15% SU UNA SPESA CI ASPETTA ALLA CASSA O T N O C S % 5 1 SA E P AS N u Su Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante tutto il periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro (sconto massimo 150 euro). Lo sconto si applica su tutta la spesa ad eccezione di giornali, riviste, libri, libri di testo, carte regalo Coop, gift card e gift box, prodotti di ottica correttiva, prodotti di automedicazione, omeopatici e veterinari, prodotti sanitari ed ortopedici in vendita presso il Videocatalogo e nel reparto Coop Salute, tutti i servizi (consegne a domicilio, prenotazione biglietti, visite ed esami specialistici, pagamento utenze e ticket) e i prodotti del Videocatalogo segnalati con “prodotto esclusivo”. Sono esclusi dallo sconto i prodotti riservati ai Soci per i quali è specificata la non cumulabilità con altri sconti e i contributi per avere i premi delle raccolte punti. Lo sconto è cumulabile con gli sconti della Raccolta Punti dei supermercati. iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita DA DOmENICA 29 SETTEmbrE A DOmENICA 6 OTTObrE IN TUTTI GLI IPERCOOP DI MODENA E PROVINCIA E DI FERRARA O T SCONTO 15% N CO S SULL’ACQUISTO SSA A C DI PRODOTTI ALIMENTARI, A ALL PER L’IGIENE E DI PARAFARMACI % 5 1 Lo sconto si applica su prodotti alimentari confezionati e freschissimi, bevande, prodotti per l’igiene della persona, cosmetici, parafarmaci in vendita presso CoopSalute, prodotti per la pulizia della casa, articoli usa e getta e avvolgenti, alimenti e prodotti per la cura degli animali. Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante il periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro (sconto massimo 150 euro). Sono inclusi i prodotti in promozione ad eccezione delle iniziative riservate ai Soci per le quali è specificata la non cumulabilità con altri sconti. Lo sconto non si applica a medicinali di automedicazione, omeopatici e veterinari e agli articoli esclusivi del Videocatalogo. iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita