il mensile dei soci coop
coop estense edizione modena
settembre
N° 6 2013
consumatori
In parole povere
Più di due terzi degli italiani hanno problemi a capire testi e
frasi anche semplici. L’analfabetismo di ritorno di un paese
che non legge
6
L'onda lunga
del terremoto
Dalla toccante lettera di una madre che ha perso
il figlio sul luogo di lavoro all'impegno di Coop
Estense per la sicurezza delle sue strutture
Le iniziative riservate ai soci di Coop Estense nel 2013
Soci che
ne hanno
usufruito
Negozio
Totale gennaio - giugno
Valore dello
Sconto
(in euro)
6.393.419
Luglio: Sconto 20% zaini, astucci,bustine per la scuola
Tutti
10.996
55.405
Luglio: Sconto 50% abbigliamento esterno e calzature
Iper
22.626
291.530
Luglio: Speck Moser
Tutti
6.124
47.305
Luglio: Nettarine gialle
Tutti
27.224
55.151
Luglio: Albicocche
Tutti
21.278
80.853
Luglio: Bistecchiera
Tutti
1.973
31.647
Luglio: Smartphone Nokia Lumia 620
Tutti
220
11.150
Luglio: Set coltelli e padelle
Tutti
2.161
42.510
Agosto: Vino spumante Prosecco Zuccolo
Tutti
2.528
40.164
Agosto: Tris di filetti
Tutti
2.177
10.966
Agosto: Pattumiera Meliconi
Tutti
551
6.521
Totale gennaio/agosto - sconto Scegli tu 20%
2.626.807
Il risparmio dei soci in Emilia dall'inizio del 2013 è stato di euro 9.693.428
Brutti ma Buoni:
le associazioni ringraziano
un aiuto alle donne vittime di violenze
L'associazione "Casa delle donne contro la violenza" di Modena ringrazia voi tutti di Coop Estense a
nome della socie e delle donne che si rivolgono a noi, per il contributo che gentilmente ci donate
tramite "Brutti ma buoni". Tale contributo rappresenta, per la nostra associazione, un importante
aiuto in quanto ci permette di sostenere ulteriormente le esigenze delle donne. Grazie ancora.
GABRIELLA ALBORESI - PRESIDENTE CASA DELLE DONNE CONTRO LA VIOLENZA (MO)
DONAZIONE MERCE NON COMMERCIALIZZABILE
Modena
Valore donato in euro
Ferrara
(DATI AD AGOSTO 2013)
Puglia/Basilicata
Totale
2.052.452
1.046.766
1.118.252
4.217.471
330.369
166.735
225.695
722.799
Associazioni
171
67
99
337
Negozi interessati
24
12
13
49
21.718
4.789
11.761
38.268
Peso in kg (food)
Persone assistite
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somm a rio
Coop Estense
numero verde 800 85 00 00
12 Coop, è ora di innovare
Intervista a Marco Pedroni, nuovo presidente di Coop Italia.
"Dobbiamo farlo per difendere le famiglie in questa fase di crisi"
16 Un'estate senza integrativo
In luglio è naufragato anche l'ennesimo tentativo di accordo.
Coop Estense e i sindacati restano divisi dopo quattro anni di trattativa
20 Analfabeti di ritorno
Due italiani su tre faticano a capire parole e frasi semplici.
I dati drammatici di un paese che legge troppo poco
IN primo
PRIMOpiano
PIANO
in
CONSUMARE INFORMATI
VIVERE BENE
6 L'onda lunga
26 Chi mi assicura che...
42 Il Carso tra natura
di Claudio Strano
32 Chef si diventa
di Giuseppe Ortolano
del terremoto
di Dario Guidi
e guerra
da piccoli
Il Tar dà ragione
44 Da Sestola
si sale sul Cimone
a Coop Estense Tè
solidal
Coop
di I. Baraldi e W. Garagnani
38 di Anna Somenzi
Coop,
innovare
per
12
aiutare le famiglie 46 Chioco Mendes
25 anni dopo
La
casa,
sempre
lei
di Dario Guidi
40
ecco come difenderla
di
Claudio
Strano
A
nalfabeti
di
ritorno
48 Le convenzioni per i soci
20
di Silvia Fabbri
11
Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected]
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,
Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
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Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 13/09/2013. Il numero di giugno è stato stampato in 1.690.755 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc come pure tutta la catena di lavorazione
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il punto di
di Mario Zucchelli
Presidente di Coop Estense
SETTEMBRE 2013
Si fatica a trovare una via d'uscita dalla crisi i cui
effetti, uniti a scelte discutibili del Governo, si
scaricano puntualmente sui consumatori e sulla
cooperativa. Per la prima volta in 39 anni di attività
Coop Estense sarà costretta a registrare un risultato
commerciale negativo se le azioni straordinarie nel
frattempo intraprese non si rivelassero sufficienti
La crisi del Paese,
le difficoltà delle famiglie
e Coop Estense
L
a situazione che l’Italia si trova ad affrontare in
questa ultima parte dell’anno, dopo la breve pausa
estiva, è decisamente preoccupante.
Tutti gli indicatori che fotografano lo stato di salute del Paese continuano a descrivere una condizione allarmante per l'occupazione, i redditi e la produzione, a cui
si aggiunge anche dal punto di vista politico un clima di
grande incertezza.
Nel secondo trimestre dell’anno, secondo l’Istat, abbiamo
perso 585 mila posti di lavoro in più rispetto all’anno scorso, con un tasso di disoccupazione che a luglio si è attestato al 12%. I debolissimi segnali di stabilizzazione del
ciclo economico che si sono registrati negli ultimi mesi, pur
avendo contribuito a migliorare lievemente il clima di fiducia delle famiglie, non sono certo tali da far pensare a una
decisa inversione di tendenza in tempi brevi.
La sola certezza che questa situazione ci consegna è che si
dovrà aspettare ancora molto per assistere a quella ripresa
economica che gli italiani speravano di poter vivere già in
questo 2013. Tutto questo sta producendo effetti pesanti
anche sulla nostra impresa. Il crollo dei redditi delle famiglie spinge i consumatori a diventare sempre più “mobili” e quindi meno fedeli alle insegne. Le risposte che nel
mercato vengono date per rispondere a questo fenomeno
sono rappresentate da politiche di prezzo esasperate – al
di là delle condizioni di acquisto dell’impresa – e da uno
straordinario impulso alle spinte promozionali, al di là dei
contributi ricavabili dai rapporti con i fornitori.
Questa situazione si inserisce in un quadro di ulteriore
drammatico calo dei consumi, e quindi di volumi di vendita, che sta generando una riduzione dei ricavi preoccu-
pante. La nostra cooperativa ha visto, nel mese di luglio, un
andamento della gestione commerciale che di fatto ha eroso completamente il leggero utile che era stato preventivato
come chiusura del 2013. La prospettiva per la fine dell’anno
è quindi quella di una perdita nella gestione commerciale:
un “segno meno” che Coop Estense in tal caso dovrà registrare, per la prima volta, dopo 39 anni di attività. La difesa
della missione della cooperativa cioè la “tutela del potere
di acquisto dei soci” è perseguita con tutti i mezzi, le forze
e le capacità disponibili. Ma ciò non è possibile all’infinito
e non può recuperare tutte le pesanti e crescenti carenze
economiche che si stanno subendo da ormai 10 anni.
Il vincolo della tutela dei futuri soci impone la difesa del
patrimonio accumulato perché è la condizione che permetterà loro di avere lo strumento cooperativo in grado di
offrire le risposte necessarie. Coop Estense è un’impresa
solida che bene ha retto a questi lustri di crisi economica
e questa condizione intendiamo assolutamente preservare
e garantire.
Sulla base di questa prospettiva abbiamo intrapreso una
serie di impegnative azioni attraverso cui recuperare il pareggio commerciale. Obiettivo che si rivelerà più o meno
possibile anche e soprattutto in funzione delle scelte politiche che il Governo adotterà su fattori determinanti come
l'Imu e l'Iva, e in base alle condizioni complessive di gestione del Paese.
Quando leggerete queste pagine saranno probabilmente
più chiare le condizioni di tenuta, o meno, del Governo, così
come il contesto in cui si svilupperanno i prossimi mesi
e quindi la possibile prospettiva che anche la cooperativa
dovrà affrontare.
5
6
IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
L'onda lunga
del TERREMOTO
U
di Cl au dio St r a no
n silenzio che fa rumore quello che segue a un
terremoto. A un anno e mezzo di distanza da
quel fatidico maggio 2012, l'onda lunga del sisma, fatta di paura e dolore, si abbatte ancora
su di noi. E ci scuote. L'Emilia è nel pieno della sua ricostruzione ma la rabbia impotente di chi ha sofferto per
aver perso cose e persone non si è certo attenuata.
E come potrebbe quando, sotto il crac di un capannone, a
Medolla, il 29 maggio, poco dopo le nove della mattina, si
è spaccata un'intera famiglia. Una madre, Anna De Prisco, perde il proprio figlio, Giordano Visconti, 33 anni,
operaio, che anche dopo la prima scossa del 20 aveva continuato a recarsi al lavoro per non perderlo – aveva un
contratto a tempo determinato – e per mantenere anche
lei con l'aiuto del fratello dopo la morte del padre. Di più,
tutta la famiglia era sfollata da Mirandola, dove risiedeva, a San Prospero all'indomani della forte scossa del 20 e
Giordano, prima utilizzato a Mirandola, era stato chiamato nello stabilimento di Medolla per dare una mano.
"Il giorno prima della sua morte – racconta la madre – era
rimasto a casa per supportarmi. Gli hanno telefonato, e
l'indomani c'è rimasto".
Sotto le macerie del capannone, costruito come gli altri poi
crollati con la logica del castello di carte, nel cuore di uno
dei distretti biomedicali più importanti d'Italia, per la cronaca persero la vita in quattro: oltre a Giordano Visconti,
Paolo Siclari, 37 anni, Matteo Serra, 40 anni, e Biagio Santucci, 25 anni. Fatalità? Sottovalutazione della pericolosità
di una struttura già indebolita da dieci giorni di scosse?
Sarà la magistratura a pronunciarsi ma intanto la madre di
Giordano, Anna De Prisco, ha preso carta e penna e scritto
a Coop Estense una lettera incredibile:
"Magari mio figlio fosse stato un vostro dipendente,
anch’io oggi potrei godere e gioire del dono e della grandezza di sentirmi chiamare 'mamma'. Quante vite sono
state risparmiate, quando con saggezza, responsabilità e
buon cuore avete deciso di mettere i vostri dipendenti in
cassa integrazione speciale, dando così la possibilità a costoro di supportare e portare le proprie famiglie e se stessi
in luoghi più sicuri, evitando così lutti incalcolabili".
"Com’è giusto che sia, avete posto la vita innanzi al lavoro
e ai guadagni", scrive ancora, e sembrano i versi di una tragedia greca. La tragedia invece è italiana, la tragedia di chi
ha perso un figlio in un modo assurdo e forse evitabile. E
stiamo parlando di gente povera, abituata a lottare per la
sopravvivenza, per la quale un figlio è tutto e di più. "Sono
disposta a vivere sotto un ponte – dice ora la madre, pensionata, 800 euro mensili di mutuo prima casa sulle spalle
(contratto dai figli prima della morte del padre), che non sa
come pagare e davanti la lettera della banca che s'impegna
per un solo anno a ridurla – ma voglio che la morte di Giordano serva a salvare altri giovani e onesti lavoratori come
lui. Lo scriva, la legge è diventata il mio chiodo fisso".
La lettera ci offre l'occasione per capire cos'ha fatto Coop
Estense per meritarsi le parole di quella lettera. E cosa sta
facendo per tutelare i propri dipendenti e i tanti consumatori che ne frequentano le strutture di vendita.
Cosa fa una cooperativa
La cooperativa, lo ricordiamo, è stata duramente colpita
dal terremoto. Ammontano a 13 milioni di euro i danni, tra
diretti e indiretti, stimati molti dei quali causati dalle man-
7
A un anno e mezzo dal sisma la ripresa è
in atto ma le ferite ancora sanguinano nei
cuori della gente. Chi ha perso un congiunto
non può non chiedersi se tutto è stato fatto
per evitare la tragedia. La lettera di una madre, cui è morto un figlio sotto un capannone,
a Medolla, ci offre lo spunto per vedere cos'ha
fatto Coop Estense e cosa sta facendo per
garantire la sicurezza delle sue strutture
"A voi che siete
i veri eroi
del sisma"
Pubblichiamo la lettera (compreso il
titolo) inviata dalla madre di Giordano
Visconti a Coop Estense: "Se mio figlio
fosse stato un vostro dipendente..."
“
cate vendite nei cinque negozi rimasti chiusi subito, poi
negli undici interessati dai cantieri; non meno di 3 milioni
di euro sono stati risucchiati dalle opere di ripristino e
adeguamento richieste dalle nuove normative antisismiche, introdotte dall'ordinanza del 7 giugno 2012.
"In quei tremendi giorni la cooperativa diede la possibilità
ai dipendenti di rimanere a casa per dare un aiuto, un sostegno o un conforto alle famiglie colpite", ricordano oggi i
dirigenti. Un dovere morale prima ancora che giuridico,
un valore cooperativo, mentre contestualmente partivano
le perizie degli ingegneri strutturisti le cui attestazioni di
agibilità erano la condizione "sine qua non", per la cooperativa, per tenere aperti i negozi.
"Abbiamo avuto danni alle merci, fessurazioni alle pareti
ma nel complesso i nostri edifici hanno avuto un ottimo
comportamento", è il bilancio a freddo di Davide Roncaglia,
direttore tecnico e patrimoniale di Coop Estense. "Può aver
influito anche il caso, ma è anche vero che i nostri prefabbricati probabilmente hanno caratteristiche migliori dal
punto di vista dell’efficienza e della resistenza strutturale".
Dopo l'ordinanza restrittiva del 7 giugno, che impose collegamenti con lastre metalliche tra pareti e pilastri, dal
continua a pagina 9 >
Distinti signori,
mi chiamo De Prisco Anna e sono la mamma di Giordano Visconti, deceduto sotto le macerie del crollo
Haemotronic a Medolla, il 29 maggio 2012.
È stato questo mio tragico vissuto che mi ha portato
a pensare a quante vite sono state risparmiate, quando con saggezza, responsabilità e buon cuore, avete
deciso di mettere i vostri dipendenti in cassa integrazione speciale; dando così la possibilità a costoro di
supportare e portare le proprie famiglie e se stessi in
luoghi più sicuri, evitando così lutti incalcolabili.
Si è tanto parlato di crolli e caduta del Pil; mai una
parola di riconoscenza per voi che, com’è giusto che
sia, avete posto la vita innanzi al lavoro e ai guadagni.
Mi piace che vi sia dato un gesto di riconoscenza;
per questo facendomi promotrice, vi ringrazio a nome di tutti coloro che possono ancora godere del
dono della vita.
Se solo mio figlio fosse stato un vostro dipendente,
anch’io oggi potrei godere e gioire del dono e della
grandezza di sentirmi chiamare “mamma”, da un
figlio che mi è stato strappato.
Distinti saluti e buona vita
Anna De Prisco
“
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IN PRIMO PIANO
giorno alla notte undici negozi si scoprono non a norma. "Quasi tutto il
territorio era messo così – continua
Roncaglia – ma pochissime imprese
decisero di investire per adeguarsi ai
nuovi criteri, assumendosi la responsabilità civile e penale di continuare
a svolgere l'attività come se nulla fosse successo. Basti dire che solo uno
dei nostri competitor, ad agosto, aveva provveduto. Noi in ventiquattr'ore
abbiamo fatto partire dieci cantieri e
organizzato i lavori per accorciare il
più possibile i tempi del fermo negozi. Dall’oggi al domani ciò ha significato un migliaio di dipendenti messi
a casa oltre al servizio che non veniva
più erogato, alle mancate vendite, ai
nostri consumatori che andavano dai
competitor che magari non rispettavano la legge".
Situazione limite all'ipercoop Le Mura di Ferrara, con 140 persone a lavorare su tre turni per completare gli
adeguamenti antisismici presto e bene. "Un impegno enorme, ma non abbiamo esitato a mettere tutti i negozi
a norma per garantire il massimo della sicurezza. Così tra il 15 e il 20 giugno abbiamo aperto regolarmente
tutti i punti vendita ad eccezione del
supermercato di Rovereto che è stato
rimpiazzato da una tensostruttura in
modo da continuare il servizio. Sul
fabbricato, fortemente lesionato, non
potevamo metterci le mani perché è
all'interno della zona rossa della Protezione civile. La direzione commerciale ha poi deciso di demolirlo, dopo
aver avuto la certezza, a febbraio, di
poterlo ricostruire per servire al meglio i soci e consumatori". Per questo
SETTEMBRE 2013
nel nuovo negozio che sorgerà a Rovereto (vedi sotto) e negli altri divenuti
nel frattempo antisismici (solo Borgogioioso e Ravarino, i più recenti, lo
erano alla luce dell'ordinanza del 7
giugno), c'è o ci sarà un cartello che
recita: "Andare in un edificio sicuro è
un tuo diritto, assicurati che lo facciano anche gli altri".
Il caso e la fortuna forse c'entrano, ma
da soli non bastano senza il rispetto
della legge, la professionalità, il senso
di responsabilità verso la comunità di
chi opera nel mercato: sono questi i
presupposti di certi risultati. Se non si
è costretti a contare le vittime delle
calamità naturali non è per un caso.
Anna De Prisco ha ragione. Sulla pelle
delle persone non si scherza. La vita –
come scrive nella lettera – è più importante del lavoro e dei guadagni. l
A ROVERETO, NEL MODENESE
Il nuovo supermercato sarà in legno: presto i lavori
Al posto del vecchio fabbricato degli anni Cinquanta, che verrà presto demolito, e della tensostruttura che lo sta nel frattempo sostituendo e che sarà chiusa alla vigilia dell'inaugurazione, sorgerà un nuovo e moderno negozio più
performante sia dal punto di vista energetico, sia sotto il profilo antisismico. Il nuovo supermercato di Rovereto – che avrà
un'area di vendita di400 metri quadrati e dovrebbe essere
pronto per maggio-giugno 2014 – sarà interamente in legno e
godrà di scelte progettuali accattivanti.
Lo ha deciso Coop Estense che si sobbarcherà un impegno
economico importante (attorno agli 800 mila euro) per garantire una sua qualificata presenza a Rovereto e non rinuncerà a degli extracosti – spiega il direttore tecnico Davide
Roncaglia – pur di fornire degli elevati standard di servizio ai
suoi soci e consumatori.
La domanda per il permesso di costruzione è stata inoltrata e
in ottobre, salvo imprevisti, partiranno i lavori. Il materiale
impiegato ha un costo superiore a quello del cemento ma richiede meno fondazioni e tempi di cantierizzazione più brevi,
il che controbilancerà l'investimento. Il legno lamellare è più
veloce da montare, più isolante rispetto al cemento e con un
impatto ambientale. Ma la struttura lignea, più leggera di circa un terzo e più elastica di quella in cemento, offre soprat-
tutto una migliore risposta alle sollecitazioni in caso di scosse. Verranno utilizzati materiali certificati ed ecocompatiblii,
l'illuminazione sarà il più possibile naturale per sfruttare la
luce solare, e si farà ampio uso dei led. Sono previste inoltre
aree verdi attrezzate.
Accanto alla certificazione antisismica, il supermercato avrà
anche quella di prevenzione incendi dei vigili del fuoco, facendo uso di legno trattato e spalmato con materiale ignifugo.
Il rendering del nuovo supermercato di Rovereto
9
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IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
Coop Estense-Esselunga:
il Tar dà ragione alla prima
Annullato il provvedimento che prevedeva per Coop Estense il pagamento di 4 milioni e 660
mila euro di multa, per abuso di posizione dominante nei confronti di Esselunga. Non c'è stata
condotta ostativa: a Modena e Vignola non c'erano le condizioni per aprire altri supermercati
È
stato annullato dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio il provvedimento emesso
dall'Antitrust nel 2012, che prevedeva per Coop
Estense il pagamento di 4 milioni e 660.000 euro
di multa, per abuso di posizione dominante nei confronti di
Esselunga. Il Tar ha accolto il ricorso di Coop, soffermandosi su un argomento che per il Tar stesso ha reso superfluo
l'esame degli altri. Secondo i giudici, infatti, "manca la dimostrazione della sussistenza di un nesso causale tra la condotta di Coop Estense e l'esclusione di Esselunga" dalla possibilità di costruire un supermercato a Modena nell'area dell'ex
Consorzio Agrario, così come a Vignola.
Per quanto riguarda l'ex Consorzio Agrario, il Tar del Lazio, riferendosi alla sentenza già emessa nel 2009 dal Tar
di Bologna che respinse i ricorsi sul piano particolareggiato, ritiene dunque sconfessato "uno dei presupposti fondanti del provvedimento dell'Autorità garante" in quanto
mancano "gli elementi indispensabili per definire la condotta di Coop come abuso di posizione dominante".
Si chiude così un capitolo importante di una vicenda giudiziaria che riguarda una delle zone della città su cui maggiormente puntano i progetti di riqualificazione.
Nel 2011 l'Antitrust aveva avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Coop Estense prendendo in considerazione l'ipotesi che "la società avesse ingiustificatamente
condizionato con atti ostruzionistici e dilatatori l'iter amministrativo in corso per il rilascio di autorizzazioni all'avvio di attività commerciali nei comuni di Modena e Vignola", al fine di impedire, o comunque ritardare l'espansione
nella grande distribuzione di Esselunga.
Nel giugno 2012 l'Antitrust aveva concluso che la condotta
di Coop, fin dal febbraio del 2001, fosse volta ad ostacolare
l'avvio di nuovi punti vendita mediante l'adozione di comportamenti ostativi dapprima riguardo al comparto ex
Consorzio Agrario, e poi a Vignola.
Nella lunga memoria difensiva depositata da Coop Estense
agli atti del ricorso, invece, il provvedimento dell'Antitrust
viene considerato illegittimo e il Tar ha dato ragione proprio a Coop, accogliendo il ricorso e disponendo l'annullamento del provvedimento stesso.
La notizia dell'annullamento è stata accolta con soddisfa-
zione dal Consiglio di Amministrazione di Coop Estense,
proprio perché vengono riconosciute le ragioni della cooperativa e la correttezza del suo comportamento.
Dalla sentenza, infatti, viene confermato che i piani particolareggiati per la costruzione dei supermercati di Modena e Vignola presentati da Esselunga sono stati respinti per
motivi urbanistici, non certo per azioni illegittime intraprese da Coop Estense.
Il progetto per il supermercato Esselunga di Modena è stato respinto dal Comune per il parere negativo della commissione edilizia e per il parere contrario dell'Ausl. Situazione simile anche per Vignola, dove il Tar ha smentito
l'ipotesi accusatoria di Esselunga ribadendo che il progetto
presentato dall’impresa di Caprotti non era compatibile
con la pianificazione provinciale e dunque non sarebbe
stato realizzabile.
La sentenza del Tar è inoltre chiara nel rimarcare come
l'Autorità garante del mercato non abbia tenuto conto
del fatto che a Modena e a Vignola non ci fossero le condizioni per far sorgere i supermercati che Esselunga desiderava realizzare, come invece ha confermato ora la
sentenza del Tar. l
11
12
IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
"COOP, INNOVARE
per difendere le famiglie"
di Da r io Gu i di
C
oop continuerà a fare il suo
mestiere che è, oggi più
che mai, quello di aiutare
le sempre più numerose
famiglie in difficoltà. E per far questo
servirà innovazione e capacità di interpretare i mutamenti e le difficoltà
che la crisi propone. Ma per far questo occorre che il governo e la politica
invertano la rotta e mettano il tema
del sostegno ai consumi tra le priorità. È questo il filo rosso del ragionamento di Marco Pedroni, nuovo
presidente di Coop Italia, che in questa intervista racconta come il sistema Coop vuole affrontare il prossimo
futuro.
Presidente Pedroni, cominciamo
da una fotografia dell’economia del
paese in questo 2013…
La situazione economica è davvero
drammatica e lo è ancor di più se vista con l’occhio delle famiglie con
redditi medi e bassi. Al calo del Pil si
aggiunge un calo del reddito disponibile tra il 2 il 3%. È un dato che va
sommato all’eredità degli anni precedenti, in termini di perdite di posti di
lavoro, disoccupazione e aumento
della pressione fiscale. Se misuriamo
il potere d’acquisto delle famiglie italiane siamo tornati ai livelli degli anni
Parla Marco Pedroni, da poche settimane presidente di Coop
Italia: "La crisi che vive il paese è drammatica e colpisce
soprattutto i più deboli. La politica deve assumere il rilancio
dei consumi come una priorità. Coop intanto cambierà così..."
1986/87. È un salto enorme all’indietro. La crisi ha accentuato la polarizzazione dei redditi e quindi si è allargata la forbice tra chi ha molto e chi
poco. L’Italia è un paese dove questo
fenomeno è particolarmente accentuato. Ci sono segni chiari di impoverimento anche delle classi medie. E lo
vediamo ogni giorno nei nostri negozi
mentre la gente fa la spesa.
Quindi è difficile vedere segnali di ottimismo. L’andamento dei consumi
reali è in evidente calo, non solo sugli
anni precedenti, ma anche rispetto ai
primi mesi del 2013.
Tutto ciò ci dice una prima importante cosa sul mestiere di Coop che è proprio quello di aiutare le famiglie e di
tutelare il potere d’acquisto. Vogliamo
aumentare la nostra capacità di offrire
convenienza su beni buoni e sicuri, vogliamo renderli accessibili a tutti. C'è il
rischio concreto di nuove esclusioni o
che una parte dei consumatori accetti
pericolosi compromessi sulla qualità.
Ma il comportamento dei consumatori come sta mutando? Quali strategia hanno adottato le famiglie per
convivere con la crisi?
Ci sono mutamenti in atto da tempo,
che sono profondi e, ritengo, irreversibili. Quando anche usciremo da que-
sta crisi non si tornerà al punto di prima. Tra l’altro ci sono anche aspetti
positivi in questo cambiamento, che
noi abbiamo in parte stimolato e sollecitato: i consumatori sono più attenti,
sfruttano la concorrenza e cercano le
offerte migliori, sprecano meno, cambiano il loro mix di acquisti per non
rinunciare alle cose per loro importanti. Poi è cresciuta la presenza delle
marche commerciali, come il prodotto
Coop. Sino a non molto tempo fa i volumi di acquisto, grazie a questi mutamenti, non calavano. Ora, e qui veniamo ai segnali meno positivi, si
comincia anche a vedere un calo dei
volumi con una disponibilità a rinunciare a qualcosa in termini di qualità.
Sono aspetti nuovi che il protrarsi della crisi sta facendo emergere. Finora,
pur chiedendo convenienza, nessuno
voleva rinunciare alla qualità. Dove
qualità significa in primo luogo garanzie di sicurezza e salubrità. Cose che
per Coop sono fondamentali. Questo
dato deve far alzare l’attenzione contro fenomeni come truffe e contraffazioni che stanno tornando a crescere
nel nostro paese. La crisi quindi mescola aspetti positivi ad altri più critici;
questo ci chiama, come Coop, ad essere in campo per evitare passi indietro
13
nella consapevolezza e nei diritti dei
consumatori. La nostra battaglia è per
garantire a tutti prodotti buoni e sicuri, tutelando le fasce più deboli.
La crisi incide anche sulla organizzazione del mercato distributivo in
Italia?
Gli operatori più deboli tendono a
uscire dal mercato, importanti catene
estere stanno disinvestendo soprattutto nel sud. Acquistano peso catene
magari di dimensione regionale che in
diversi casi si muovono in maniera
piuttosto spregiudicata sul piano del
rispetto delle regole e della gestione
del personale. Come in tanti settori
anche nel commercio c’è il rischio che
l’impresa cattiva scacci quella buona.
E per chi rispetta regole e standard di
qualità come noi, ovviamente si fa più
difficile competere. Senza dimenticare che siamo un paese in cui c’è una
criminalità organizzata che ha soldi
da investire e riciclare, sempre più
presente anche nel nord del paese, ed a
cui questa crisi può offrire occasioni.
La guardia su questo fronte va tenuta
sempre alta perché anche il settore
della grande distribuzione potrebbe
finire nel mirino.
Dunque anche Coop è chiamata a
cambiamenti importanti?
Sì, Coop deve cambiare. Tutelare quei
valori che ci hanno sempre caratterizzato e portare avanti gli obiettivi cui
ho parlato non lo si fa nello stesso modo in cui lo si poteva fare 10 o 20 anni
fa. Di questo siamo pienamente consapevoli. Da qui l’esigenza di pensare in
modo nuovo al nostro ruolo di tutela
delle famiglie e dei consumatori nei
prossimi anni. Stiamo lavorando, abbiamo azioni che partiranno a breve e
altre che richiedono tempi più lunghi,
ma il cantiere è aperto…
Proviamo a partire dalle cose che
succederanno a breve…
La prima cosa è l’impegno sulla convenienza, il potenziamento delle attività
promozionali, il contenimento dell’inflazione. Un ruolo centrale continua a
svolgerlo il nostro prodotto a marchio
che crediamo rappresenti la miglior
risposta alla ricerca di convenienza e
qualità. Ma riprenderemo anche nuo-
ve campagne consumeriste che puntano a rendere il mercato più trasparente. Vorrei dare un'anticipazione
sull'iniziativa che partirà ad ottobre
sull’origine delle materie prime, un tema su cui c’è molta sensibilità perché è
legato all’italianità dei prodotti; faremo una operazione importante, e saremo i primi a farlo, proprio per garantire al consumatore una informazione
completa e stimolare il mercato a essere più trasparente. Con l’autunno partirà un sistema di vendita on-line, gestito qui in Coop Italia, per prodotti
non food. Poi ci sono riflessioni a più
ampio raggio sui modelli commerciali
a partire dagli ipermercati, puntando
su una maggiore specializzazione del
non alimentare e mettendo al centro
l’idea della casa. Infine stiamo lavorando sull’Expo 2015 di cui saremo
partner e nel quale proporremo una
idea concreta di supermercato del futuro...
Ma restando al sistema Coop, come
si declina il rapporto tra dimensione
nazionale e singoli territori?
Noi abbiamo l’esigenza e la necessità
di tenere insieme questi due livelli. Per
questo il modello verso cui Coop deve
andare non è quello di un’unica impresa centralizzata, ovunque uguale. Non
andrebbe bene per i consumatori italiani. Quel che ci serve è una Coop articolata, presente sui territori, ma che
mette a fattor comune tante cose importanti da fare insieme: gli accordi di
acquisto con le industrie e con l’agricoltura italiana, lo sviluppo del prodotto a marchio Coop, le campagne
consumeriste e di apertura dei mercati, come avvenuto per l’acqua, per i farmaci e la telefonia.
E nello specifico di Coop Italia che
ruolo deve giocare?
Veniamo da una vivace discussione
che si è conclusa con una forte convergenza delle cooperative. Abbiamo deciso di avviare un progetto comune di
riassetto di Coop Italia che sarà sviluppato nei prossimi mesi. Non siamo
una holding di controllo delle cooperative, ma lavoriamo in una struttura a
rete. Coop Italia deve essere la casa
comune delle cooperative, al servizio
delle cooperative.
Rispetto all’idea di ampliamento
dell’offerta ai consumatori che tipo
di evoluzione ci sarà?
La priorità nelle cose da fare va legata
all’innovazione commerciale, alle cose
nuove che possiamo fare dentro i nostri punti vendita. Per questo stiamo
lavorando sul potenziamento dell’area
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salute e benessere delle persone, partendo dalle esperienze sin qui fatte
con i corner Coop Salute. Poi ci sono
altri ambiti, che non riguardano direttamente Coop Italia, come i distributori di carburante. Inoltre diverse cooperative stanno pensando a nuove
proposte, in partnership con Unipol,
sul piano dei servizi assicurativi e finanziari.
Un altro capitolo importante è quello dei rapporti con le industrie e col
mondo agricolo del nostro paese…
Noi siamo sempre molto impegnati a
far crescere le produzioni agroalimentari italiane, le cifre e le scelte di questi
anni sono lì a dimostrarlo. Ma questo
deve accompagnarsi alla necessità di
produrre meglio, in modo più efficiente e in alcuni casi anche di più, dato
che il nostro paese su diversi prodotti,
cito il latte e il frumento per tutti, non
è autosufficiente. Dunque la valorizzazione dei territori, dei prodotti locali e della qualità è fondamentale. Ma
non basta solo poter dire che si produce italiano, il cuore è che vogliamo
promuovere, nell’interesse del paese,
un salto di qualità nelle nostre produzioni. Questo è lo spirito con cui continueremo a lavorare, anche perché sia
noi che chi produce dobbiamo sempre
pensare al consumatore.
Abbiamo affrontato tanti temi, ma
la premessa è che per sconfiggere
questa crisi, c’è bisogno di scelte politiche chiare e coraggiose. Che segnali arrivano dal governo?
Pensare alla ripresa economica del paese senza che si mettano in campo politiche ed azioni di forte sostegno alla
domanda interna è miope e sbagliato.
Quindi non c’è solo da evitare provvedimenti sciagurati come l’aumento
dell’Iva, ma occorre adottare misure
di sostegno al reddito e al potere d’acquisto a partire dalle fasce più basse.
Bisogna puntare a un riequilibrio nella
distribuzione del reddito che è la base
per poter rilanciare i consumi. Servo-
no scelte impegnative, dalla lotta all’evasione al taglio delle spese improduttive. Certo l’Italia dipende anche
dall’Europa, ma oggi devo purtroppo
rilevare come questi temi siano completamente assenti nel dibattito politico del nostro paese e l’azione del governo è insufficiente. Io credo serva
una alleanza tra imprese, produttori,
consumatori per rilanciare la domanda interna e una crescita sostenibile. Il
governo sfidi le imprese su questo e le
sostenga. Se si pensa che l’Italia possa
salvarsi solo grazie all’export ci si sbaglia di grosso. Come Coop siamo pronti a fare la nostra parte ogni giorno nei
nostri punti vendita, con politiche di
convenienza e qualità. Vogliamo far
spendere meno la gente e farla star bene. In questo senso la nostra sfida è
quella di investire e di conquistare
nuovi consumatori; per far questo più
che nuovi muri e nuovi negozi, che pure faremo, occorre lavorare in termini
di qualità e di innovazione. ●
Presto sarà
TEMPO DI ASSEMBLEE!
DAL 16 AL 30 OTTOBRE 2013
SONO CONVOCATE LE ASSEMBLEE DI DISTRETTO DI COOP ESTENSE
PER PRESENTARE A SOCI E CONSUMATORI LE LINEE DI PREVENTIVO 2014
E I PROGETTI DEL TERRITORIO
Il calendario completo sarà disponibile dal prossimo mese nei negozi di Coop Estense, su Consumatori e sul sito www.estense.e-coop.it
IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
Sorrida, la prego:
è la polemica dell'estate...
Quando scarseggiano i contenuti e la fantasia abbonda, i giornali sono disposti a tutto anche a rilanciare
una polemica locale contro Coop Estense. Che è stata accusata di imporre per contratto ai dipendenti il
sorriso e la pulizia personale. Si chiamano, piuttosto, cortesia e rispetto delle norme igieniche: la prima ci
auguriamo d'incontrarla tutti facendo la spesa, la seconda è una precisa norma comportamentale
A l e s s a n dro M e dici
In questi mesi estivi diversi organi di informazione, anche
nazionali, hanno dedicato un sorprendente interesse – probabilmente anche per la carenza di “contenuti” che la stagione estiva tipicamente comporta – ad una vicenda che ha
coinvolto la nostra cooperativa.
Si tratta di una curiosa polemica lanciata a livello locale da
un rappresentante sindacale pugliese il quale, non senza
una certa dose di fantasia, ha ritenuto utile accusare Coop
Estense di “violare diritti fondamentali dell’uomo”. Motivo? Il rispetto di comportamenti che la cooperativa richiederebbe ai lavoratori nell’ambito dell’igiene e della pulizia.
Una miccia, quella lanciata dal sindacalista, che è rimbalzata
su alcune testate degenerando esponenzialmente, abbracciando nella sfera della “violazione” anche altri comportamenti che la cooperativa “imporrebbe”, come la cortesia e il
rispetto dei clienti, fino a far discutere di presunti obblighi
contrattuali a sorridere e arrivando a far parlare il quotidiano Libero di “... cassiere costrette a sorridere nel contratto...”
e ancora “... niente facce allegre? meno soldi in busta paga”.
Nessun obbligo imposto ai dipendenti
Innanzitutto è forse bene sgombrare il campo da ogni dubbio su questa polemica del tutto inconsistente, e certamente
poco felice. Coop Estense non impone a nessuno l’obbligo al
sorriso, né ha mai chiesto che ciò fosse inserito nel contratto
aziendale. Non è nemmeno a conoscenza di proteste di lavoratori su questo argomento.
È da 12 anni che i dipendenti di Coop Estense vengono valutati, una volta all’anno, in base a un articolato sistema di
valutazione che affronta elementi quantitativi e qualitativi
delle prestazioni. Un sistema di valutazione che la cooperativa ha proposto di trasformare in un formale riconoscimento retributivo attraverso il quale molti lavoratori avrebbero potuto guadagnare sensibilmente di più, in funzione
di parametri legati alle vendite, al risultato netto e al merito
individuale.
Norme igieniche e cortesia
Tra le decine di elementi che costruiscono il sistema di valutazione rientrano anche la cortesia verso il consumatore e il
rispetto delle norme igieniche, fattori che non rappresentano altro che le basi elementari di ogni impresa commerciale. Il rispetto dell’igiene in particolare è un preciso dovere
di ogni lavoratore, così come un diritto di tutti i consumatori, sancito dalle normative e prima ancora dal buon senso.
Questa è peraltro l’opinione condivisa dalla quasi totalità
delle persone che hanno commentato in rete questa discussione, compreso il professor Domenico De Masi, docente di
Sociologia delle Professioni dell'Università La Sapienza di
Roma, il quale intervistato da Radio 24 ha sostenuto proprio che la cortesia è una richiesta che si leva da parte di
clienti e utenti e chiedere ai lavoratori di rispettarla non
può certo essere interpretato come una vessazione.
E così, mentre la cooperativa vive la sua quotidiana sfida
contro vendite che calano e costi che aumentano, mentre
investe in formazione per aumentare la professionalità e le
competenze dei propri dipendenti, mentre ribadisce il valore e la necessità di un sistema che, anche al suo interno,
premi davvero il merito e le capacità individuali, il sindacato decide di imbastire una polemica attraverso cui sembra
voglia annoverare tra i diritti dei lavoratori la scortesia e la
mancanza di igiene.
Pare addirittura scontata, infine, la risposta alla domanda che Fabio Savelli del Corriere ha posto sul suo
blog: le cassiere possono avere il diritto ad essere scortesi quando il loro lavoro è di front-office? Non ne va
della loro professionalità? l
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IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
In luglio è naufragato anche l'ennesimo tentativo di accordo tra
Coop Estense e le Organizzazioni Sindacali sul rinnovo del contratto
integrativo. A nulla è valsa nemmeno la proposta di mediazione
che la cooperativa ha formulato in extremis (e che qui riportiamo
integralmente) per concludere la trattativa entro l'estate
di A l e s sio R i n a l di
L'estate si chiude
senza l'integrativo
È
svanita, in luglio, anche l’ultima occasione che
poteva portare cooperativa e sindacati a trovare
entro l’estate un accordo per il nuovo contratto
integrativo. A nulla è valso il tentativo fatto dal
Consiglio di Amministrazione di Coop Estense di arrivare
ad una intesa, attraverso la formulazione di una proposta
conclusiva che chiudesse la trattativa nel mese di luglio.
Proposta nella quale la cooperativa aveva dichiarato, tra le
altre cose, la sua disponibilità a rivedere la propria posizione su un punto determinante per il buon fine del negoziato,
e cioè il premio aziendale.
È utile a questo punto ripercorrere gli ultimi avvenimenti e
i nodi di un confronto, ora interrotto, che la cooperativa auspica comunque di poter riprendere e concludere positivamente al termine delle trattative che si avvieranno a breve
per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, durante le
quali è per evidenti ragioni impraticabile la riapertura di
un tavolo di contrattazione per l'integrativo.
La "doccia fredda" del 29 giugno
Come noto è da lungo tempo, precisamente dal gennaio
2009, che cooperativa e sindacati non riescono a trovare un
accordo per il rinnovo del contratto integrativo. La trattativa, che ha visto molteplici punti di arresto, è ripresa nel marzo di quest’anno con la volontà e l’impegno di entrambe le
parti a concludere positivamente il confronto in tempi brevi.
Precisamente, Coop Estense aveva manifestato l’esigenza di
portare a termine il confronto entro fine giugno, per consentire l’apertura di altri due fronti di cruciale importanza:
il rinnovo del contratto nazionale del lavoro, come già anticipato, e l’avvio di urgenti e delicati incontri sindacali che si
sono svolti in luglio per valutare il possibile intervento di
Coop Estense a salvataggio della rete di vendita di Unicoop
Tirreno in Campania, da tempo in seria difficoltà.
Purtroppo tale obiettivo non è stato raggiunto, non senza
sorpresa da parte della cooperativa, dal momento che
nell’ultima fase delle trattative si erano trovati molti punti
di convergenza e soprattutto si erano raggiunte intese chiare con le rappresentanze nazionali delle organizzazioni
sindacali. Dunque è giunta del tutto inaspettata, il 29 giugno, dopo una intera notte di trattativa, la rimessa in discussione da parte dei sindacati di elementi di confronto su
cui la cooperativa aveva precedentemente ottenuto conferme e sintonie. Un “doccia fredda” che di fatto ha reso impraticabile l’avanzamento dei lavori e vanificato gli sforzi e
i risultati ottenuti sino a quel momento.
La mediazione finale
Con l’obiettivo di sbloccare la situazione, nella convinzione
di incontrare la volontà e la disponibilità per dare con urgenza un nuovo contratto ai lavoratori, il Consiglio di Amministrazione della cooperativa si è riunito in seduta straordinaria il 10 luglio per formulare una proposta di
compromesso alle organizzazioni sindacali. Un tentativo di
mediazione forte che riportiamo integralmente, qui accanto, così come inviato alle organizzazioni sindacali.
Nonostante la disponibilità dichiarata e il compromesso
proposto, anche questa soluzione non ha trovato una risposta positiva ed è stata respinta, così come le altre due proposte che la cooperativa aveva avanzato nel 2010 e nel 2012.
Nel testo del documento vengono citati i punti nodali che
hanno caratterizzato l’ultima fase di una trattativa nella
quale la cooperativa, nella chiara consapevolezza che gli
interessi dei lavoratori e di Coop sono strettamente legati,
ha sostenuto con forza la necessità di realizzare un contratto innovativo, che investisse sulle professionalità dei lavoratori, che valorizzasse le qualità e i buoni risultati, che permettesse a Coop Estense di continuare ad essere
competitiva. Senza dimenticare i concreti impegni che la
cooperativa ha posto sul tavolo, formulando proposte arti-
17
colate per costruire insieme al Sindacato un nuovo contratto che ponesse le basi su cui affrontare le sfide della distribuzione italiana. A partire da impegni concreti e precisi
per generare nuova occupazione (con un obiettivo di 50
nuovi contratti a tempo indeterminato) e incrementare le
ore di lavoro per 750 dipendenti a part time. Coop Estense
ha sostenuto l’importanza e il valore che rivestirebbe, oggi,
l’introduzione di meccanismi di valorizzazione delle professionalità individuali, per le quali ha già investito 2 milioni di euro negli ultimi due anni in attività di formazione.
Proprio su questo punto ha proposto ai Sindacati di dare ai
lavoratori la possibilità di guadagnare di più (in un momento in cui i consumi calano mediamente del 4%) attraverso il
riconoscimento del merito individuale. Tra gli altri punti
chiave della piattaforma una retribuzione maggiormente
legata agli andamenti della cooperativa e l'adeguamento
delle maggiorazioni festive ai livelli di mercato.
Ogni proposta, però, è stata respinta e si è preferito far naufragare il confronto piuttosto che far decollare un nuovo
contratto integrativo. l
Quattro anni e mezzo di trattativa!
La proposta del Cda, datata 10 luglio "Rinunciamo
entrambi a qualcosa e l'accordo si può finalmente fare"
Il Consiglio d’Amministrazione di Coop
Estense ha preso atto dell'impossibilità
di giungere a un accordo per il rinnovo
del contratto integrativo aziendale entro il 30 giugno. Termine, questo, che lo
stesso CdA aveva stabilito, per evitare
sovrapposizioni col rinnovo del CCNL e,
come è noto alle OOSS, per l'impegno
della cooperativa nel tentativo di salvataggio della rete Coop in Campania, oggi
in serio pericolo.
Il CdA esprime il proprio rammarico
perché, di fronte a un tale obiettivo e
all'enorme impegno che esso comporta,
non si sia riusciti a trovare un'intesa che
chiudesse una trattativa in corso ormai
da quattro anni e mezzo e consentisse a
cooperativa e sindacato di unire le forze
per uno scopo comune.
Nella piena convinzione che la situazione che si è venuta a creare non giovi
né alla cooperativa, né ai lavoratori, il
CdA di Coop Estense sente il dovere di
fare un ulteriore tentativo per trovare
rapidamente un'intesa ed evitare un
altro anno senza contratto integrativo
aziendale.
La trattativa ha avuto in particolare tre
elementi critici: il collegamento tra la
retribuzione e la prestazione individuale
(remunerazione del merito); la graduale
trasformazione dei costi aziendali fissi
in costi variabili, con l'eliminazione, per i
nuovi assunti, del Premio fisso aziendale; la riduzione del costo delle maggiorazioni festive per portarle ai livelli del
mercato.
Sul primo elemento è stato possibile
trovare un punto d'incontro tramite la
rinuncia della cooperativa ad applicare
a tutti la remunerazione del merito individuale e limitarla a figure professionali specifiche, costituenti il 30% dei
lavoratori. Altro fatto importante che
ha consentito di fare importanti passi in
avanti è stato la definizione di uno strumento di valutazione il più oggettivo
possibile, perché costituito per la metà
da parametri quantitativi, precisamente
misurabili.
Le distanze sono rimaste invece grandi
sul superamento del premio fisso e sul
costo del lavoro festivo. Per quest'ultimo, la cooperativa aveva chiesto di avere le stesse maggiorazioni sottoscritte
recentemente dal sindacato con un'altra
cooperativa emiliana, Coop Adriatica.
Nella discussione, questi due elementi sono stati collegati strettamente dal
sindacato. Infatti, a più riprese le OOSS
hanno argomentato che quelle maggiorazioni sono state possibili in Emilia perché Coop Adriatica non aveva chiesto il
superamento del premio aziendale.
Con la ferma volontà di ridare nuovamente alla cooperativa e ai lavoratori di
Coop Estense un contratto integrativo
aziendale, il CdA propone alle OOSS una
rinuncia per parte o, se si vuole, il conseguimento di un obiettivo per ciascuno: la
cooperativa ripristina il premio aziendale, con le stesse regole e valori del vecchio CIA, a partire dal 1° maggio 2012 e
in cambio ottiene le maggiorazioni festive di Coop Adriatica per l’Emilia, a partire dal mese di settembre 2013.
Se le OOSS accettano questo scambio,
in questi termini, il CdA è pronto a rinnovare il mandato alla propria delegazione trattante, perché consolidi le intese
già raggiunte precedentemente e trovi
l'accordo sulla parte restante del CIA,
con spirito aperto e pronta a scambiare
concessioni e rinunce reciproche. C'è
poco tempo, ma se le OOSS ritengono percorribile questa strada è ancora
possibile concludere positivamente la
trattativa nel giro di un giorno o due, per
poi lavorare insieme a cercare soluzioni
condivise per la vicenda campana.
Per questa ragione il CdA di Coop Estense fa appello perché i valori e il senso di
responsabilità che accomunano sindacato e cooperazione prevalgano e venga
dalle OOSS un rapido assenso alla proposta della cooperativa.
18
Frutta di casa mia
di M a rc o Ung a ro
Raccolta nel ferrarese e venduta l'indomani
nei super e ipermercati di Coop Estense.
A prezzi imbattibili e scavalcando
le mediazioni per dare il giusto prezzo
al coltivatore. Ecco come può migliorare
l'ortofrutta e crescere l'economia del
territorio, facendo dialogare il piccolo
(coltivatore) con il grande (distributore)
Frutta raccolta il giorno prima nei campi del ferrarese e venduta il giorno dopo a prezzi imbattibili. Come i meloni (54
centesimi al chilo) che il mercato avrebbe condannato al
macero perché "di seconda categoria", divenuti un successo dell'estate a Modena e Ferrara in tutti i punti vendita di
Coop Estense. E ora le mele, sempre "di seconda", a un
prezzo inarrivabile: provengono da 50 ettari del copparese
noti alle cronache per aver rifornito, in passato – quando il
territorio di mele era ghiotto – tutto il Nord Italia. Merito
della tipicità dei terreni e di fattori climatici favorevoli.
L'intervento di Coop Estense, ora, con il suo "Progetto fornitori locali", consente il salvataggio di queste produzioni di
qualità del terrritorio, magari considerate "scarto" solo
perché di calibro inferiore, come nel caso delle pesche, o
perché ticchiolate, come le mele. Inoltre, una remunerazione chiara e trasparente all'agricoltore il quale riceve un corrispettivo reale dalla cooperativa (il piccolo e il grande, tra
loro un dialogo che si concretizza) grazie a un rapporto diretto e privo di mediazioni commerciali.
Per il consumatore ciò si tramuta in una grande occasione
di risparmio in tempo di crisi, mantenendo le garanzie sugli standard qualitativi.
Chi si occupa per conto di Coop Estense del progetto, che
mira a favorire i prodotti e le produzioni locali, lo definisce
"un progetto agricolo" per sottolinearne il carattere non
speculativo. E aggiunge il dato non meno importante della
progettualità. "Stiamo lentamente passando da una situazione in cui compriamo ciò che il coltivatore ha, a un'altra
in cui gli diciamo ciò di cui avremmo bisogno invitandolo a
una programmazione del proprio lavoro". Insomma, la
Un "Mercato amico" è possibile: "Con
C
on una lettera datata 20 luglio 2012 è cominciata la svolta per "Mercato Amico",
cooperativa ferrarese composta da giovani
coltivatori (tutti under 35 anni) che grazie
a quella lettera hanno potuto diversificare la propria
attività e inventarsi, in pratica, un nuovo lavoro: quello di fare da collettore dei conferimenti di ortofrutta
e organizzare i rapporti tra Coop Estense e una cinquantina di agricoltori ferraresi che la riforniscono
di fragole, pesche, pere, cocomeri, meloni, aglio e
altri prodotti stagionali raccolti rigorosamente ed
esclusivamente sul territorio.
Con quella lettera indirizzata a Coop Estense, Sergio
Gulinelli e Alessandra Ferrarini – due degli undici
soci fondatori nel 2009 di "Mercato Amico", con due
punti vendita al dettaglio in città e la sede operativa a
Corlo – proponevano proprio ciò di cui c'era bisogno
in quel momento: un servizio di raccolta del prodotto,
di controllo della qualità e di logistica per creare un
ponte funzionante tra i piccoli fornitori locali e una
grande realtà distributiva come Coop, che sul territorio investe da tempo per convinzione e vocazione.
Valori in cui anche "Mercato Amico" non esita a
riconoscersi. "Fin dalla nostra nascita – racconta
Alessandra Ferrarini – siamo motivati dall'esigenza
di ovviare ad un sistema tradizionale, unendoci per
renderci indipendenti riguardo alla destinazione del
prodotto.
Attraverso la cooperazione che ha radici nel territorio, ci siamo posti l'obiettivo di offrire un prodotto di
alta qualità destinato esclusivamente al mercato locale.
Così, senza nessun finanziamento o prestito da parte
di istituti bancari e non – ricorda –, ma spinti esclusivamente dalla voglia di ridare al nostro territorio
IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
strada inversa a quella che ha condotto all'abbattimento di
tanti frutteti e che disegna, al contrario, un percorso virtuoso di crescita e sviluppo del settore agricolo, favorendone l'autonomia e l'uscita da una situazione di debolezza
e frammentarietà.
Un modello che Coop sta tentando di applicare anche ad
altri comparti alimentari come quello lattiero-caseario
(vedi il servizio sullo scorso numero di Consumatori) spingendo le aziende a una maggiore diversificazione delle
loro produzioni.
Quello che si può raccontare della frutta fresca del ferrarese, raccolta il giorno prima dalla cooperativa "Mercato
Amico" (vedi box sotto) e venduta il giorno dopo (sfusa o a
servizio assistito) sui banchi Coop, ha un corrispettivo a
Modena. Anche qui si sta cercando di avviare un'esperienza simile a quella di "Mercato Amico" per organizzare al
meglio i rapporti tra grande distribuzione e fornitori locali.
L'azienda Zanarini ha realizzato in tre mesi un fatturato di
400 mila euro con Coop Estense rifornendo di verdura fresca a foglia i suoi punti vendita.
Anche in questo caso trattasi di ortofrutta raccolta il giorno prima al giusto stato di crescita o maturazione, e venduta l'indomani senza sostare per giorni e giorni nelle celle frigo e senza inutili viaggi sui camion.
Una soluzione gradita, anzi auspicata dal consumatore e
possibile da realizzare almeno per alcuni prodotti a forte
vocazione territoriale.
Coop ci siamo inventati un lavoro"
la giusta importanza, abbiamo deciso, in assoluta libertà, di intraprendere la collaborazione con Coop
Estense".
Quale bilancio dopo i primi sei mesi di collaborazione?
"Grazie all'apporto, da parte di ciascun socio, del
proprio bagaglio lavorativo e culturale abbiamo reso
possibile il controllo scrupoloso e diretto dell'intera
filiera, eliminando l'ausilio di strutture e figure professionali di intermediazione.
Così, grazie alla precisione e puntualità di Coop Estense, abbiamo potuto chiudere questo primo semestre
con un bilancio positivo che ci ha permesso di pagare
in toto i conferimenti effettuati dai nostri soci.
I nostri produttori ricevono il 98% del pagamento entro due giorni.
Noi preferiamo non lucrare sul prodotto finanziario,
ma dare loro la possibilità di programmare e gestire
autonomamente il lavoro dell'anno in campo".
Cosa vi prefiggete per il futuro e quale considerate essere il principale risultato della collaborazione
con Coop Estense?
"Per il futuro ci prefiggiamo di studiare procedure
per ottimizzare il settore logistico e l'imballo, sia in
termini ambientali che economici, data la sua attuale elevata incidenza. Cosa ci ha insegnato l'esperienza
con Coop Estense? Ci ha confermato, piuttosto, che la
collaborazione tra piccoli agricoltori e grandi catene
di distribuzione è il modo ottimale per garantire un
giusto prezzo, un prodotto di alta qualità al consumatore e la conseguente sopravvivenza di quello che
dovrebbe essere il settore di maggiore importanza del
nostro territorio, e dell'intero paese: l'agricoltura". l
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IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
ANALFABETI
DI RITORNO
Solo il 30% degli italiani ha gli strumenti per orientarsi
nel mondo attraverso lettura e scrittura. Gli altri
non capiscono libretti di istruzioni, contratti di lavoro,
articoli, posologie. Un dramma collettivo che rende
le persone fragili e manipolabili
I
di Si lv i a Fa bbr i
l 5% degli italiani tra i 14 e i 65
anni non è in grado di decifrare singole cifre o lettere. È praticamente analfabeta. Il 33%
fatica anche a leggere frasi semplici,
ma soprattutto “non può decifrare
un testo scritto che riguardi fatti collettivi – scrive il linguista Tullio De
Mauro – di rilievo anche nella vita
quotidiana. Un grafico con qualche
percentuale è per loro un’icona incomprensibile”. Complessivamente
oltre il 70% degli italiani si trova sotto il livello di comprensione di un testo scritto di media lunghezza. Dunque non è in grado di leggere un
giornale, o un libretto di istruzioni,
di comprendere un contratto di lavoro, o un programma politico, o il “bugiardino” di un farmaco. La vastità
del fenomeno ha dimensioni di una
catastrofe nazionale.
Chi ha ridotto così gli italiani? E
quando? “Sono decenni che non si investe nella cultura, nella scolarizzazione e nella educazione permanente
degli adulti, anche dopo la scuola spiega Elisa Manna responsabile del
settore politiche culturali del Censis
– e ciò che oggi abbiamo di fronte è
un italiano medio fragile e manipolabile. C’è dietro un progetto politico
preciso? Forse si può dire che è stato
estremamente redditizio per la classe
politica stornare fondi dalla cultura e
al contempo ridurre la popolazione a
uno stato di minorità, rendendola sostanzialmente incapace di essere
consapevole dei propri diritti e incapace di costruirsi un’opinione autonoma. E infatti espressioni di questa
situazione sono il non voto e il voto di
protesta, posizioni assolutamente
comprensibili, sia chiaro, ma che però
somigliano forse a un urlo, e come tale incapace di esprimere poi un cam-
biamento”.
Le altre conseguenze di questa catastrofe sono a livello economico: “Se
partiamo dalla constatazione che la
nostra società è sempre più complessa
– spiega Manna - le conseguenze sono
su più livelli. Quello lavorativo, anzitutto, che ci rende poco competitivi, a
livello singolo e a livello collettivo come paese. La crisi economica ha poi
provocato un aumento delle disparità
nelle opportunità di studio e di formazione: la forbice che si è creata, tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre
più poveri, è anche una forbice per
quanto riguarda la cultura. Chi è abbiente può frequentare le migliori università, andare all’estero, viaggiare,
studiare le lingue e specializzarsi. Chi
appartiene alle classi meno abbienti
non investe più – addirittura ancora
meno che nel passato – sulla cultura di
sé e dei propri figli. Non scommette
continua a pagina 24 >
21
"Così hanno boicottato l'istruzione"
Intervista al linguista Tullio De Mauro
L’
Tullio De Mauro
Linguista
analfabetismo è
una delle
maggiori piaghe
d’Italia e ha
dimensioni drammatiche,
per un paese
industrializzato. Un
fenomeno che ha anche
conseguenze politiche,
sociali ed economiche.
Secondo lei, quali?
Nel 2000 e nel 2006 abbiamo avuto due indagini internazionali sui livelli di alfabetizzazione letterale e numerica
(literacy e numeracy in inglese) svolte in molti paesi industrializzati osservando la capacità di rispondere adeguatamente a cinque questionari di livello crescente di
difficoltà sottoposti ad adulti e adulte in età di lavoro (1665 anni). Persone con competenze non superiori al questionario di secondo livello sono definite al di sotto dei
“requisiti minimi per orientarsi nella vita di una società
moderna” (dice il rapporto finale). Fasce di popolazione
in tale condizione si trovano in quasi tutti i paesi e, anzi,
proprio la supposizione della loro esistenza ha mosso il
Canada e altri stati a sostenere l’indagine per avere dati
certi. Ciò che ha colpito per l’Italia è la dimensione di tali
fasce, non un residuo marginale, come altrove, ma la
grande maggioranza degli adulti in età di lavoro: il 71%.
Entro questo 71% troviamo, per di più, il 5% di persone
totalmente incapaci di decifrare lettere e numeri, prive
di ogni capacità alfabetica, e il 33% di persone che non
riescono a procedere oltre il primo questionario. Sono
persone tagliate fuori completamente da ogni informazione veicolata in forma scritta: avvisi al pubblico, cautele contro infortuni, tracciabilità di alimenti, indicazioni su medicinali, istruzioni per l’uso, e, ovviamente,
giornali e libri.
Perché non si è riusciti ad arginare il
fenomeno, se non tra gli anni ’60 e '70,
quando forse è esistito un ascensore sociale
anche culturale?
Perché in generale le classi dirigenti italiane (politici,
giornalisti, imprenditori, professori ecc.), tranne eccezioni storiche assai rare (Giovanni Giolitti, Calamandrei
e i padri costituenti), non hanno mai amato e non amano
occuparsi di scuola e istruzione e hanno in proposito idee
molto vaghe. Vedono l’istruzione e le agenzie culturali
come una spesa, non come un investimento.
Lo stato di analfabetismo in cui versa parte
della popolazione è anche una questione di
diritti negati. Lei crede che ci sia stata in
passato, da parte di chi ha governato, una
precisa volontà di escludere gli italiani da
saperi e competenze che li avrebbero potuti
rendere più consapevoli e, in definitiva, più
liberi?
Non solo la sordità, ma l’ostilità verso l’istruzione la si
trova descritta e documentata in lavori storici e sociologici.
Cosa sarebbe necessario fare oggi – a livello
di programmi politici - per contrastare il
fenomeno?
Semplice: diventare capaci di selezionare gruppi dirigenti sensibili ai problemi dell’arretratezza della popolazione e alle esigenze di sviluppo a medio e lungo termine.
Ci sono delle responsabilità da parte di
certa televisione?
Con le leggi sull’etere dei primi anni novanta abbiamo
spinto tutte le reti televisive a una corsa al ribasso nella
convinzione che l’indecenza sia attraente per il gran pubblico e porti pubblicità. Certo questo non ha giovato.
Cosa consigliare alle persone per non
perdere ciò che si è appreso a scuola e per
non rischiare l’analfabetismo di ritorno?
Anche qui la risposta è davvero semplice: procurarsi
qualche libro e leggerlo.
La vignetta di ellekappa
22
5%
praticamente
analfabeti
33%
fatica a leggere e
capire frasi semplici
71%
non capisce un testo
scritto di media lunghezza
55%
13,8%
non legge mai
un libro
italiani
laureati
IN CALO LE ISCRIZIONI ALL'UNIVERSITÀ
Ma a interrompere gli studi sono i ragazzi più poveri
Fra tutti i paesi dell’Unione Europea, l’Italia è quella, insieme
alla Romania, con la percentuale più bassa di laureati: 13,8%
nel 2012. La Grecia ne ha 23, il Portogallo e la Slovacchia 17, il
Regno Unito 35, la Francia 28… Solo il 19% dei 30-34enni ha
una laurea, contro una media europea del 30%.
Eppure gli iscritti all’Università continuano a calare. Dal
2003/2004 al 2011/2012 c’è stato un calo di 58.000 studenti, pari a – 17%. È quanto emerge da un recente documento del Consiglio Universitario Nazionale, che segnala inoltre
come dal 2001 al 2009 il Fondo di finanziamento ordinario,
abbia registrato un calo complessivo che per il 2013 si annuncia prossimo al 20%. Calano in particolare gli studenti delle
aree umanistiche che sono diminuiti del 27%, e delle aree sociali dove l’emorragia nel 2013 è stata del 28,7%. È probabilmente la paura di non trovare lavoro che spinge i pochi che si
iscrivono all’università verso ambiti tecnici, scientifici o sanitari anche se un paese che vede svuotarsi le aule di area umanistica certamente non è un bel segnale. È vero: i laureati,
sono in media più disoccupati dei diplomati, ma ciò dipende
anche dal tardivo ingresso nel mondo del lavoro di chi prolunga gli studi. Tuttavia con l’avanzare dell’età (dopo i 29 anni)
chi è in possesso di un titolo accademico recupera il terreno
perso a confronto con i diplomati.
Parlare di calo generalizzato di immatricolazioni parrebbe
però impreciso: la decisione di non iscriversi all’università
potrebbe appartenere agli strati sociali meno abbienti. È lo
stesso Cun a rilevare che dal 2003/2004 al 2011/2012, gli
immatricolati all’università in possesso di un diploma di maturità liceale (classica o scientifica), anziché diminuire sono
aumentati dell’8%. Mentre sono crollate le immatricolazioni di coloro che erano in possesso di un diploma tecnico o
professionale:
-44% per i primi e -37% per i secondi. E in Italia, molto spesso, gli istituti tecnici e professionali sono frequentati dai figli
dei genitori meno abbienti.
Ma è soprattutto al sud che si decide di non intraprendere il
percorso universitario: il calo del 17% si ridimensiona al
7,7% nelle regioni del nord, con Piemonte e Trentino che
fanno addirittura registrare degli incrementi. In Italia centrale il calo arriva già al 19% e diventa pesantissimo nelle
aree meridionali dove arriva a sfiorare il 27%. Praticamente, un ragazzo su quattro.
IN PRIMO PIANO
SETTEMBRE 2013
L'impossibile mestiere del libraio
Intervista a Romano Montroni, consulente di librerie.coop
"Un popolo di lettori? Si forma a partire dalla scuola"
I
Romano
Montroni
Libraio
n un paese dove più della
metà delle persone non legge mai - nè mai leggerà neppure un libro all'anno,
una libreria è una sfida all'impossibile. Tant'è vero che Romano
Montroni, consulente di Librerie.
coop, per parlare del proprio mestiere ha scritto un libro dal titolo
“Vendere l’anima”.
Romano Montroni, che significa fare il
libraio in un paese che è tra i meno
appassionati alla lettura in tutta Europa?
In Italia si è sempre letto poco, ma adesso, col crollo dei
consumi, si legge ancora meno. C’è un calo percentuale
tra i 4 e i 5 punti sia come valore che come numero di libri
venduti. Ma a leggere di meno sono forse i lettori occasionali. Cioè quelli che compravano un libro ogni tanto, magari solo best seller. Libri come 000 di Saviano o l’ultimo
di Dan Brown hanno venduto certamente un grande numero di copie, ma meno rispetto ai loro titoli precedenti.
Quel che intendo dire è che chi è in difficoltà economiche, o ha perso il lavoro, se prima comprava adesso non
compra più. Librerie.coop va abbastanza bene – cioè perde pochissimo rispetto a un mercato che è decisamente
al ribasso - perché i nostri clienti sono lettori forti, i cui
acquisti sono più che altro di catalogo.
Quali sono secondo lei le ragioni di un così
scarso appeal della lettura in Italia, anche
tra i giovani, freschi di scuola?
Non è certo colpa dei librai! Le cause vanno ricercate nel
sistema scolastico. Faccio un confronto con l’Inghilterra
per chiarire quel che intendo: quando Tony Blair fu eletto, per festeggiare regalò agli studenti del regno 5 sterline da spendere esclusivamente nell’acquisto di libri. Nella scuola pubblica inglese gli studenti stanno due ore in
aula e quattro ore in biblioteca a lavorare. Da noi, anche
nei migliori licei d’Italia, gli studenti difficilmente hanno
l’uso della biblioteca. E così nel Regno Unito il 70% degli
inglesi legge, da noi il 42%. Un popolo di lettori si forma
a partire dalla scuola.
Magari le librerie sono poco attrattive.
Molta gente compra su internet…
Intanto le librerie per essere attrattive non possono essere non-luoghi (tipo i megastore), ma devono diventare
luoghi. Poi deve esserci dentro gente che sa lavorare: il
librario deve sapere di cosa parla. Come il salumiere, del
resto. Io ho diretto per 22 anni una grande catena di librerie (Feltrinelli, ndr), e allora tutti i ragazzi assunti erano formati per sei mesi. Poi li si mandavano in trincea, tra
gli scaffali. Voglio dire che la libreria del futuro, per sopravvivere, deve essere di qualità, anche nel rapporto
con i lettori. Certo, Internet è oggi un grande concorrente per i librai. Ma siamo al 4% di mercato. Per questo restano importantissime le librerie e i librai.
I lettori – i pochi lettori – sono cambiati in
questi anni? Come?
Più che altro è cambiata la produzione editoriale. Un
esempio? La saga delle “Sfumature”… Ecco qui si può vedere chiaramente il tentativo di trovare dei lettori nuovi,
di avviare un nuovo filone, quello erotico. Di fare un business, insomma. Del resto le vendite della prima “sfumatura” – è stato un tale successo che non s’era mai visto, in
Italia. Lì s’è creata una tendenza e lì sono sono nati anche
nuovi consumatori occasionali… Ma quanto dureranno?
23
24
IN PRIMO PIANO
cibo e cultura
SETTEMBRE 2013
più sul fatto che studiare possa consentire di migliorare la propria condizione sociale ed economica e all’ascensore sociale di decollare”. Lo scenario,
insomma, è quello di un’Italia sempre
più diseguale in cui i ricchi studiano –
e guadagnano, e comandano – e i poveri restano al palo, incapaci di capire
ciò che gli accade intorno.
Ma le conseguenze della difficoltà a
leggere e a scrivere sono evidenti anche sul piano delle relazioni interpersonali. “I recenti fatti di cronaca violenta – continua la responsabile
culturale del Censis - ci dicono che
tante persone sanno esprimere o
amore o odio. O bianco o nero. Una limitata capacità di espressione ingolfa
i sentimenti. Se non si hanno le parole
si può essere sopraffatti dalle emozioni che poi possono sfociare nella frustrazione e nell’aggressività”. Così la
non consapevolezza diventa totale, e
comprende la sfera non solo della politica e dei diritti, ma anche quella della
propria identità e delle proprie emozioni. Tant’è che siamo tra i popoli che
in Europa leggono meno… ma certo
qualche primato l’abbiamo: siamo primi in Europa per consumi di giochi,
videogiochi e chirurgia estetica. “L’Italia è un paese narcisista – continua
Manna - che non riesce ad affrontare
i propri problemi. Che non vuole maturare. C’è chi ha definito i giovani
italiani bamboccioni… Ma probabilmente lo siamo tutti”.
Bamboccioni che non toccano un libro. Nel 2011, al netto delle persone
sotto i sei anni di età, il 54,7% della
popolazione (cioè 31,5 milioni) non
legge nemmeno un libro all’anno. Ovvero: non legge mai. E il numero delle
persone che leggono almeno un libro
all’anno (e poi bisognerebbe indagare
su quale libro…) in Italia non ha mai
superato il 50% della popolazione.
Solo il 15% degli italiani sono lettori
cosiddetti “voraci” o forti (che leggono cioè almeno un libro al mese). Eppure come dice Tullio De Mauro, c’è
un modo semplice e alla portata di
tutti, per combattere l’analfabetismo
di ritorno o funzionale. Aprire un libro e leggerlo. l
di Massimo Montanari
Docente di Storia medievale e di Storia
dell’alimentazione, Università di Bologna
Mangiare in cielo?
Q
ualche tempo fa ero a Bruxelles e passeggiavo in direzione del
“Monte delle Arti”, la zona alta della città in cui si concentrano
musei, biblioteche e centri culturali. Mi avvio sui gradini della
lunga scalinata e vedo lassù in cima una enorme gru con un
carico pendente. Ci saranno dei lavori, penso. Avvicinandomi mi accorgo
che il carico è una piattaforma, su cui pare esservi gente. Mi avvicino
ancora, mentre cala la luce del giorno e sulla piattaforma appaiono delle
luci, che lasciano intravedere un movimento di persone. Poi vedo un’insegna appesa all’edificio accanto: dice “Dining in the Sky”, ovvero “Cenare
in Cielo”. Proprio così. La piattaforma sostiene una tavola apparecchiata,
attorno c’è gente seduta, un viavai di camerieri serve (immagino) cibi
celesti. Che sia l’anticamera del paradiso?
Cerco su internet e leggo che mangiare sospesi in aria è la moda del momento, la nuova proposta di una società di catering di alto livello per
clienti di alto bordo (in questo caso, “alto” va inteso alla lettera). Il tavolo,
issato a 50 metri di altezza tramite la gru, può ospitare fino a 22 persone.
L’esperienza costa 15.000 euro e assicura – dice il sito della società –
un’emozione indimenticabile: «Questo evento unico è pensato per chiunque voglia trasformare un pasto ordinario in un momento magico che lascerà una durevole impressione sugli ospiti». Anche la sicurezza è
assicurata: i commensali sono legati ben stretti al loro sedile, le posate
sono legate (anche loro) al tavolo. Piatti e bicchieri sono di carta. Una piccola cucina con forno e frigorifero completa l’installazione aerea.
L’idea, progettata in Belgio, viene ora offerta in tutta Europa. Vale solo nei
mesi estivi e (ovviamente) solo quando il tempo è buono: in caso di vento
forte il servizio non viene effettuato. Pare che abbia un notevole successo,
nonostante qualche inconveniente (per andare in bagno bisogna per forza aspettare la fine del pasto).
Lo spirito del gioco, evidentemente, è connaturato agli uomini, che non
cessano di inventare nuovi modi per stupirsi e divertirsi. Certo che, in un’esperienza come questa, ciò che rischia di passare in secondo piano è lo
specifico gastronomico, che, mangiando, dovrebbe essere la cosa più importante. Una lunga lista di chef internazionali che si sono cimentati nell’impresa (opportunamente protetti da imbragature anti-caduta) dovrebbe garantire l’eccellenza anche gustativa dell’evento, ma resto convinto che i
sapori e i profumi del cibo non saranno la cosa più indimenticabile di una
“cena in cielo”. Mangiare per fare altro: questa sembra la filosofia dell’evento. Così come accade quando il cibo si mescola alla musica, all’arte figurativa, al cinema, a tutto ciò che in qualche modo fa spettacolo. Io temo che,
in questo modo, si dimentichi lo spettacolo vero: il cibo.
25
L'Ecc guarda all'expo
Nei nuovi percorsi didattici proposti da Coop alle scuole, e all'interno della guida Sapere Coop,
i temi dell'Educazione al consumo consapevole s'incrociano con quelli dell'Esposizione universale,
in programma nel 2015 a Milano
E
ducazione alimentare e al gusto, educazione interculturale e alla mondialità, educazione alla tutela ambientale e alla valorizzazione del territorio.
Sono gli assi portanti dei percorsi formativi di Ecc
(Educazione al consumo consapevole) proposti e organizzati da oltre trent’anni da Coop con le scuole del territorio.
L’obiettivo di fondo è quello, aggiornato di anno in anno, di
aiutare bambini e ragazzi a costruirsi un autonomo punto di
vista sulle scelte che riguardano l’alimentazione, la sostenibilità, la cittadinanza.
Argomenti che s’incrociano quest’anno con quelli che costituiranno il cuore dell’Expo 2015 di Milano, evento di cui
Coop è partner e che si svilupperà attorno al tema “Nutrire
il pianeta. Energia per la vita” prevedendo il coinvolgimento delle scuole, in sintonia con le linee di indirizzo diffuse
dal MIUR agli Uffici Scolastici territoriali.
Sul sito www.progettieducativicoop.it è reperibile nel
dettaglio l’ampia offerta – gratuita – di percorsi didattici e
laboratori formativi rivolta da Coop ai docenti e alle classi
interessate di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico
2013-2014.
In oltre trent’anni, il rapporto tra Coop e la scuola è cresciuto sia quantitativamente che qualitativamente. Sono
sempre più numerosi gli insegnanti (vedi tabella) che decidono di inserire i percorsi di Educazione al consumo consapevole all’interno dei propri piani formativi, trovando
nelle cooperative di consumatori la sensibilità pedagogica
e le necessarie competenze. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2012, testimoniano che gli studenti partecipanti
alle attività di educazione al consumo sono cresciuti del
9,4% rispetto all’anno precedente (per un totale di 266.175)
mentre le classi coinvolte dell'8,8% (11.787) con un investimento ingente da parte delle cooperative pari a 2,5 milioni
di euro. Del resto l’educazione al consumo critico delle nuove generzioni è parte integrante dello statuto di Coop, e trova la sua ragion d’essere nella storia e nei valori della cooperazione. La scuola, le cooperative, le sezioni soci, gli
animatori e le istituzioni locali sono gli anelli di una catena
virtuosa che testimonia lo spirito della cooperazione e il valore della inter-generazionalità.
Ne è concreta espressione la guida Sapere Coop, affidata
per l’edizione 2013-2014 ancora alla casa editrice Corraini e
all’illustratrice Harriet Russell. I cui segni, che sono suggestioni, comunicano la complessità del consumo e le articolate relazioni tra il soggetto che sceglie e l’oggetto scelto, tra
lo scaffale e il mondo, tra le motivazioni di acquisto e le conseguenze sulla salute, sull’ambiente e sulla società. l
L'EDUCAZIONE AL CONSUMO
NEGLI
ULTIMI TRE ANNI
2010
2011
2012
Insegnanti coinvolti
da Coop
11.002
11.758
14.586
Punti vendita coinvolti
427
403
449
Percorsi e attività
17.944
14.476
10.943
Comuni coinvolti
811
766
843
fonte: Rapporto Sociale Nazionale Coop 2012
26
CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
Chi mi assicura che...
Rc auto, primi in Europa per prezzi alti e frodi:
in Italia oltre 3 milioni di veicoli non sono in regola
Pagare i premi è un onere per le famiglie, specie quelle più povere. Con la crisi calano
però gli incidenti e le compagnie assicurano un calo delle tariffe del 6%.
Cifre alla mano ecco le particolarità di un settore dove gli onesti pagano di più...
C
di Da r io Gu i di
ari automobilisti italiani,
ben ritrovati nella giungla oscura e minacciosa
dell’Rc auto. Sì perché,
come purtroppo per molte altre cose in questo paese, affrontare i problemi legati all’assicurazione (obbligatoria) per la responsabilità
civile in caso di incidenti con la
propria vettura, significa infilarsi
in un ginepraio di polemiche, di dati contrastanti, di costi troppo alti,
di furbetti che non rispettano le regole e di riforme che ancora non
sono riuscite a cambiare lo stato
delle cose.
Proviamo a partire dai dati certi,
con le parole del presidente dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), Salvatore Rossi: “le fa-
miglie italiane pagano ogni anno
circa 13 miliardi di euro di premi per
le assicurazioni obbligatorie; il premio medio per famiglia rappresenta
il 2% del reddito familiare medio,
che è già parecchio, ma per una famiglia appartenente al decile più povero può superare il 6%”. Dunque,
aggiunge Rossi, “per un automobilista, essere obbligato a una spesa periodica ritenuta alta trasmette la
stessa sensazione che dà l’essere tartassati per una imposta eccessiva”.
Prezzi più alti d'Europa
Dunque la prima certezza è che pagare l’Rc auto incide sul reddito delle famiglie e incide molto di più su
quelle con reddito più basso.
Seconda certezza è che le assicura-
zioni auto in Italia costano più che
nel resto d’Europa. Anche qui partiamo sempre dalle parole di Salvatore Rossi: “Il dato di partenza
obiettivo è l’elevatezza relativa dei
prezzi delle polizze nel ramo Rc auto rispetto agli altri paesi europei”.
Secondo una indagine dell’autorità
Antitrust il premio medio che si paga in Italia è più del doppio di quelli
di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% e quello olandese di quasi il 70%. In più, nel periodo
2006-2010 la crescita dei prezzi è
stata quasi il doppio di quella della
zona euro nel suo insieme.
Perché questi prezzi più alti? Qui le
cose cominciano a complicarsi un
po’. Se le associazioni di consumatori denunciano questi aumenti come
continua a pagina 28 >
27
“Convenienza, sicurezza e servizi”
L'offerta del gruppo Unipol: "polizza auto a rate e tasso zero"
A
d Andrea Pezzi,
Direttore
Marketing e
Innovazione
del Gruppo Unipol,
un gruppo che è
espressione del
Andrea Pezzi
movimento cooperativo
direttore marketing e
e delle cooperative
innovazione
del Gruppo Unipol
di consumatori
in particolare, abbiamo
chiesto un commento sugli aspetti chiave
legati alla Rc auto e sulle offerte del Gruppo.
Dottor Pezzi, In Italia il costo medio di una
polizza Rc Auto è circa il doppio di quello
tedesco o francese, secondo le rilevazioni
dell’Antitrust. Come spiega questo
fenomeno?
Purtroppo questi dati sono veri, ma i sistemi assicurativi
tedesco e francese non sono confrontabili con quello italiano per tantissime ragioni. In Italia abbiamo l’80% di
sinistri in più rispetto alla Francia, il 30% in più rispetto
alla Germania ed il loro costo medio è più del doppio di
quello francese e superiore dell'80% rispetto al costo medio tedesco.
Basti pensare che i sinistri con danni a persone in Italia
sono il 64% in più rispetto alla Francia (i “famosi” colpi
di frusta). L’andamento delle tariffe delle assicurazioni è
strettamente legato all’andamento del costo dei sinistri
che le società di assicurazioni devono sostenere ogni anno per provvedere ai risarcimenti. In Italia tra i problemi
principali c’è il fenomeno delle frodi ai danni delle Compagnie e la dimensione del costo dei sinistri, molto spesso
“gonfiati”.
Ci sono poi anche altri aspetti rilevanti di cui tenere conto: lo stato di manutenzione delle strade è notevolmente
diverso tra i Paesi presi in considerazione e il fatto che in
Italia una gran parte del trasporto merci avvenga non su
rotaia ma su gomma, come altrove, contribuisce ad aumentare ulteriormente i rischi di incidente. Questo solo
per citare due fattori chiave legati alle infrastrutture.
È comunque vero che in Italia, nonostante gli sforzi fatti
verso una migliore educazione stradale, la cultura della
sicurezza alla guida resta bassa: ancora non si utilizzano
adeguatamente le cinture di sicurezza nei sedili posteriori per esempio, in molti casi le lesioni alle persone si potrebbero evitare solo con questo accorgimento.
Non c’è comunque da stupirsi, visti
i costi, se il nostro Paese è tra quelli più
sottoassicurati?
Il fatto che l’Italia sia tra i Paesi meno assicurati in Europa è un altro dato certificato, ma non necessariamente
effetto del costo delle assicurazioni, i cui prezzi tra l’altro
sono calati del 6% negli ultimi mesi.
Credo sia piuttosto un atteggiamento culturale e dipenda
da una propensione a non focalizzarsi sempre sui rischi: i
3/4 milioni di veicoli che girano senza copertura assicurativa sono un pericolo per l'incolumità del conducente e
dei terzi trasportati e danneggiati. In più, ogni sinistro
causato da un veicolo senza assicurazione e per il quale
viene chiesto il risarcimento, è un costo che viene ricaricato sulle polizze dei cittadini onesti attraverso il cosiddetto Fondo di Garanzie Vittime della Strada, alimentato
grazie a una somma pari al 2,5% su ogni polizza sottoscritta da ciascun automobilista.
Ma non è neanche corretto che pochi
onesti paghino per i danni procurati
fraudolentemente da altri?
Sono d’accordo, per questo è importante che il legislatore
faccia la sua parte, rendendo operativi strumenti e modalità di indagine più efficaci nell’individuare e contrastare
le frodi.
Molti progressi sono in corso, per esempio con la revisione delle tabelle di valutazione delle micro-lesioni, ma c’è
davvero ancora molto da fare. Vorrei però, per un momento, lasciare da parte i falsi sinistri per ricordare il
principio di mutualità su cui si fondano le assicurazioni e
che rappresenta la loro ragion d’essere nonché un valore
sociale assoluto: il costo medio di un sinistro si stima intorno ad alcune migliaia di euro ma, quando, purtroppo,
continua a pagina 28 >
28
> continua da pagina 27
ci sono anche delle lesioni alle persone, l’importo sale
esponenzialmente e può arrivare nei casi più gravi anche
a milioni di euro.
Questo vuol dire che gran parte del costo viene condiviso
con il resto della comunità: pensi se invece dovessimo pagare tutto di tasca nostra, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando.
Però gli italiani devono fare i conti con un
borsellino sempre più magro e quindi
scelgono le soluzioni che ne tengono conto:
cosa sta facendo il Gruppo Unipol per venire
concretamente incontro alle famiglie?
La crisi economica si sta ripercuotendo duramente sulle
famiglie: per questo, abbiamo avviato una campagna promozionale che prevede il finanziamento a tasso zero dei
premi assicurativi delle polizze auto che possono essere
pagati, senza aggravi di costo, in rate mensili.
È il nostro modo concreto per dimostrare ai clienti che
siamo al loro fianco non solo a parole: per questa iniziativa straordinaria, abbiamo messo in campo la Società
finanziaria del nostro Gruppo specializzata in credito al
consumo, Finitalia SpA. È una possibilità che offriamo
anche ai nuovi assicurati, non solo a chi lo è già.
ingiustificati, le compagnie si difendono dicendo (e i dati lo confermano) che in Italia il numero di incidenti è più alto che negli altri paesi,
che il costo medio di ogni indennizzo è più alto e (in aggiunta) è decisamente più consistente il numero di
frodi.
Gli incidenti sono in calo
Sulla frequenza di incidenti (che sono stati circa 2 milioni 280 mila nel
2012) siamo al doppio rispetto a
Francia e Olanda e superiamo del
30% la Germania. La frequenza dei
sinistri (che viene espressa in rapporto al totale dei veicoli assicurati
che in Italia sono 40,5 milioni) sta
però calando a causa della crisi economica. Si tratta dunque di un fatto
che dovrebbe incidere positivamente spingendo verso una riduzione dei
Il Gruppo Unipol è stato il primo a
introdurre le polizze auto con la scatola
nera: pensa che l’innovazione tecnologica
possa essere di aiuto nel migliorare il
rapporto degli italiani con le assicurazioni,
magari riducendone anche il prezzo?
Come ha già detto, noi siamo stati apripista nelle polizze
auto con scatola nera e oggi siamo leader in Europa. Già
oltre 1.000.000 di automobilisti hanno scelto la nostra
polizza che, grazie alla presenza di un dispositivo satellitare consente di raggiungere due obiettivi: rileva i km
percorsi, consentendo ai clienti di pagare in proporzione
all’effettiva percorrenza e in più offre grande tranquillità
a chi guida permettendo di rilevare immediatamente
l’incidente in modo che la Centrale Operativa possa inviare i soccorsi stradali. In caso di furto, poi, il dispositivo consente di localizzare l’auto.
Chi sceglie questa soluzione ha, tra l’altro, un risparmio
del 65% su Incendio e Furto e del 20% su RC Auto. I servizi e la sicurezza, insieme alla convenienza, sono i punti
chiave su cui vogliamo concentrare le nostre risorse e la
tecnologia, sempre più intelligente, ci dà una marcia in
più, anche nella direzione di un rapporto etico, equo, e
quindi migliore, con il cliente.
costi. Tale frequenza è scesa da una
media dell’8,5% degli anni 2000 al
6,2% del 2012. Del resto che stiamo
vivendo una fase di de-motorizzazione lo dicono tanti indicatori: meno auto vendute, meno auto assicurate (tra 2011 e 2012 il calo è di 800
mila vetture), calo dei consumi di
carburante (meno 10% nel 2012).
A far da contraltare al calo di incidenti è il fatto che il costo medio degli indennizzi, cioè quello che l’assicurazione paga per il danno subito, è
aumentato. Anche qui siamo ai massimi in Europa: il dato più recente è
salito a 4.800 euro, contro una media
di 4.000 euro del decennio passato.
Ovviamente sul costo di indennizzo
pesano anche le truffe per finti incidenti, per “colpi di frusta” che tali
non sono e così via. Il dato complessivo è meno incidenti, ma più costosi.
Le ragioni dell'Ania
Il presidente dell’Ania (l’Associazione
italiana delle imprese di assicurazione), Aldo Minucci, difende l’operato
delle compagnie: “La componente
fondamentale che incide sul livello
dei prezzi è costituita dalla dimensione del costo dei sinistri e a spiegare lo
scostamento dei prezzi rispetto agli
altri paesi, oltre a un carico fiscale pari al 25,5% e tra i più alti d’Europa, sono i diversi criteri di riconoscimento
e risarcimento dei danni alla persona
e l’anomala diffusione delle frodi assicurative”. In più, si aggiungono due
elementi. Uno è che diminuendo le
vetture assicurate, cala anche quanto
incassano le compagnie (-4,6% nel
2012 dopo un -11,9% nel 2011). Il secondo è una sorpresa positiva ed è
che le stesse compagnie annunciano
un calo delle tariffe: “Dal settembre
CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
Che fare se l'incidente è con un non assicurato
Leggendo queste pagine, uno degli interrogativi che vien da porsi è: ma se
mi capita di fare un incidente con uno
che non è assicurato, che succede? Chi
ripaga i danni? Niente paura, l’indennizzo vi arriverà comunque, nel senso
che esiste un Fondo vittime della strada (gestito dalla Consap, la Concessionaria per i servizi assicurativi pubblici), che tutti finanziamo nel momento
in cui stipuliamo la nostra polizza (un
2,5% di quanto paghiamo finisce al
Fondo). Unico caso problematico è in
caso di fuga dell’altro mezzo. Per questo è comunque sempre meglio avere
testimoni e foto del danno. E comunque, anche se ci vogliono i riflessi pronti, in questi casi è bene subito segnarsi
la targa dell'altro veicolo. Le segnalazioni di fughe sono purtroppo in aumento. Ovviamente è poi sempre utile
chiamare le forze dell’ordine.
Il Fondo liquiderà il risarcimento del
danno prendendo come punto di riferimento il massimale previsto dalle
normative (2,5 milioni di euro per i
danni alle persone e 500 mila per
quelli alle cose). È bene infine rammentare come il Fondo di garanzia
conceda risarcimenti soltanto in caso
di sinistri che coinvolgano veicoli non
assicurati o non identificati, assicurati ma posti in circolazione contro la
volontà del proprietario, esteri (ma
con targa non corrispondente al veicolo) e aziendali, in caso l’impresa si
trovi in stato di liquidazione coatta
amministrativa.
Per info: www.consap.it
2012 al maggio di quest’anno – spiega Minucci – il prezzo medio è sceso
di circa il 6%”. Una buona notizia per
l’automobilista, anche se guardando
nei dettagli, qualche polemica c’è ancora. Associazioni come Federconsumatori e Adusbef dicono che
semmai “c’è stato un raffreddamento per alcune tariffe, ma non certo
una riduzione”.
tivo, che rende difficile parlare di
prezzi, è poi quello di un complicato
sistema tariffario che si articola per
età dei conducenti (penalizzando i
neopatentati) e per zone di residenza
(penalizzando le zone con più incidenti e in particolare le province del
sud). Per cui se l’Ania dice che il premio medio pagato è di 560 euro (e
ognuno fa presto a fare il paragone
con quello che è il suo conto), le associazioni di consumatori, replicano
parlando di costo medio intorno ai
1.350 euro. Una guerra di cifre in cui
può aiutare l’indagine Antitrust che
ha evidenziato come, se si parla di un
neopatentato, gli aumenti tra il 2007
e il 2010 sono stati del 20% all’anno,
del 16% per un quarantenne e del 1012% per un pensionato. E ovviamente c’è uno scarto tra gli aumenti nelle
province del nord a svantaggio di
quelle del sud.
Più in generale sul tema prezzi, il
presidente dell’Ivass, Rossi, nota poi
che se “la forte sinistrosità, aggravata dalle frodi, è in Italia un problema
serio, non si può escludere che alla
La giungla delle tariffe
Addentrandosi nella questione, uno
dei nodi del nostro sistema assicura-
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30
CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
L'Ivass e i consumatori
Sul fronte della tutela del consumatore vale poi la pena segnalare una serie di attività che l’IVASS (Istituto di vigilanza sulle
assicurazioni) ha messo in campo.
Si parte dalla regolamentazione della gestione dei circa 118
mila reclami inviati dai consumatori alle imprese di assicurazione per manifestare il proprio malcontento. L'Istituto valuta trimestralmente il comportamento delle imprese: tempi medi di
risposta (23 giorni in media nel 2012), tempestività degli interventi e, quindi la capacità di “autocorrezione” dell’impresa.
L’IVASS gestisce poi, annualmente, oltre 31.000 reclami che i
consumatori, insoddisfatti delle risposte ricevute dalle compagnie, indirizzano all’Istituto; circa il 70% riguarda la materia r.c.
auto, in prevalenza ritardi nella liquidazione dei sinistri.
Al debutto, dal 1° settembre 2013, è poi l’home insurance: i
consumatori che stipulano una polizza potranno chiedere l’attivazione, nel sito internet dell'impresa, di un’area riservata a cui
accedere, per consultare in tempo reale la propria posizione
assicurativa. In più è in funzione un Contact center consumato-
ri (numero verde 800-486661), un servizio telefonico gratuito con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e l’orientamento ai
consumatori sui loro diritti, sugli obblighi delle imprese e degli
intermediari, sulla loro regolare autorizzazione e, più in generale, sulla normativa assicurativa.
Da ultimo, l’IVASS si è attivato per contrastare la commercializzazione di polizze r.c. auto contraffatte; si tratta di polizze
emesse da imprese che risultano poi inesistenti o che non
hanno i requisiti per operare in Italia. in realtà, le polizze vengono commercializzate: da imprese/intermediari italiani abusivi, che utilizzano denominazioni generiche o che si appropriano, alterandoli, di nominativi di soggetti effettivamente
operanti sul mercato; on line, tramite siti internet “fantasma”,
da intermediari italiani ed esteri che, di norma, risultano abusivi. Sul sito IVASS (www.ivass.it) è disponibile una black list
costantemente aggiornata, contenente l’elenco dei "Casi di
contraffazione o società non autorizzate” (111 tra il 2011 e il
2013).
Misure in arrivo per migliorare
Ma come si può migliorare questa situazione così complessa
legata all'Rc auto?
Diversi sono i provvedimenti in gestazione. L’IVASS sta
definendo interventi antifrode prevedendo la creazione,
presso l’Istituto, di una piattaforma tecnologica che consente
di acquisire dati spesso frammentati e metterli a disposizione
del mercato e delle Autorità.
Sono operativi criteri più rigorosi per la valutazione delle
lesioni personali di minore gravità (nella categoria che
comprende i “colpi di frusta” c’è già stato un calo del 20%).
Altro punto è quello dell’installazione della scatola nera che
consente di rilevare sia i comportamenti alla guida che tutti i
dati del veicolo. Ma questo strumento è sinora poco diffuso in
Italia (meno del 3% di assicurati).
Sull’indennizzo diretto, introdotto nel 2007 per facilitare i
danneggiati e incidere sul contenimento delle tariffe, il
bilancio non è positivo in quanto il sistema, basato su criteri
forfettari, non ha incentivato le imprese ad effettuare
controlli adeguati e dunque non ha abbassato i costi; l’IVASS
sta lavorando a nuove regole di prossima emanazione.
Poi c’è un tema di concorrenza complessiva del sistema, di
trasparenza su prezzi e condizioni delle polizze al fine anche
di favorire la mobilità degli assicurati con il passaggio da una
compagnia all’altra. A questo proposito, è in funzione il
servizio pubblico Tuopreventivatore accessibile dai siti
dell’IVASS e del Ministero dello Sviluppo economico (www.
ivass.it, www.sviluppoeconomico.gov.it) che consente di
confrontare le varie offerte presenti sul mercato.
E più trasparenza e concorrenza è proprio ciò che chiedono le
associazioni di utenti e consumatori.
un pianeta da difendere
base del livello comparativamente
elevato dei premi vi siano anche altre
cause, inerenti alla efficienza e alla
concorrenzialità del mercato”.
Primi anche nelle frodi
E per chiudere questa panoramica
veniamo a uno dei nodi che caratterizza in negativo il nostro paese:
quello delle frodi. Di cui è sicuramente l’apice il fatto che, complice
anche la crisi (ma il fenomeno è ben
presente anche da prima) aumenta il
numero di vetture che girano senza
assicurazione o magari hanno contrassegni falsi. Una stima del fenomeno è difficile, ma si va dai 3,1 milioni di vetture stimati dall’Ania
(pari al 7% del parco circolante) ai 4
milioni che si ottengono mixando i
dati Ania con quelli Aci sulle immatricolazioni. Ma sui giornali, oltre a
queste medie ci sono anche dati più
concreti: a Roma, nell’ottobre scorso,
il 9% delle auto e il 15% dei motocicli
in transito nella Ztl erano senza assicurazione. Cifre analoghe a Milano,
anche se la capitale del fenomeno è
ritenuta Napoli dove si stima siano
800 mila i veicoli coinvolti. Intorno a
questa montagna di auto non in regola, ruota un corollario di situazioni fuori legge. Nel 2011 ci sono stati
26 mila incidenti con auto non assicurate, più 21 mila incidenti con vetture non identificate. C’è chi scappa,
chi ha un contrassegno che magari
poi risulta falso. Poi per completare
la casistica c’è chi costruisce falsi incidenti, chi invece simula danni
(specie fisici) non veri. Non andiamo
oltre nei dettagli di questo mondo
che viaggia fuori legge o cercando di
aggirarla. Qui però è del tutto evidente che, crisi o non crisi, questa
ampia casistica (come più in generale la storia dell’evasione fiscale insegna) finisce col tradursi in un costo
maggiore per tutte le persone oneste
che fanno le cose in regola, pagano il
premio e magari non fanno neppure
incidenti. l
di Mario Tozzi
primo ricercatore Cnr - Igag
e conduttore televisivo
L'inciviltà
dell'auto e la vendita di biciclette
S
copriamo senza troppe sorprese che l'inquinamento dovuto al traffico
veicolare mondiale provoca addirittura milioni di vittime e uno stato
di degrado del mondo naturale residuo che, per la verità, già potevamo intuire da soli. Quello che forse sorprende di più sono i dati italiani, perché nel nostro paese, ci sono, in proporzione, più veicoli che in ogni altra
parte d'Europa: 36 milioni per 60 milioni di abitanti. In Italia viaggiano circa
80 veicoli per km lineare di strada, contro una media europea di 50 e statunitense di 42. E il bello è che, invece, di essere contenti del fatto che, per la prima
volta, la vendita di biciclette supera quella delle automobili, eccoci tutti a disperarsi perché non si vendono più autovetture. Ma la domanda giusta è: perché se ne dovrebbero vendere ancora? L'automobile è una macchina molto
poco efficiente: di tutta l’energia liberata dalla combustione solo il 13% si trasforma effettivamente in trazione, e, di questa, più della metà riscalda i pneumatici, l’asfalto e l’aria. Il restante 87% dell’energia diventa solo calore e rumore. L’auto è una specie di gigantesca stufa rumorosa che riscalda l’atmosfera e,
poi, incidentalmente, produce movimento. In pratica solo meno dell’1% di carburante serve in realtà a spingere il veicolo. Non si dovrebbe comprare nemmeno un aspirapolvere con quelle performance.
Trascorriamo in auto sette anni della nostra vita, contribuendo per il 20% alle
emissioni di anidride carbonica, per l’80% a quelle di monossido di carbonio,
per il 30% al monossido di azoto e per il 20% a quelle di idrocarburi incombusti, per non parlare delle polveri sottili (il cosiddetto PM) e delle altre sostanze
dannose. Per costruire un’auto di una tonnellata occorrono grosso modo 25
tonnellate di altri materiali, 200 tonnellate di acqua e 1,5 tonnellate di petrolio
sotto forma di materie plastiche; e tutto questo, alla fine, si trasforma in 4 tonnellate di CO2. Ciononostante siamo arrivati a un miliardo di autoveicoli circolanti sul pianeta, con un incremento di 50 milioni all’anno per un totale di
circa mille modelli. L’auto invade strade e spazi magari utili per altri scopi, irreggimenta le persone e ne scatena le reazioni nervose, si mangia letteralmente il nostro tempo e priva della libertà, invece di favorirla, distrugge la salute e
uccide, ammorba l’aria. Per anni i mezzi di comunicazione di massa ci hanno
parlato della civiltà dell’auto e hanno magnificato corse avventurose, grandi
quote di libertà individuali e orizzonti che con l’auto si sono allargati. Oggi non
è più così. L’auto ci ha colonizzato l’anima e distrutto il portafoglio, ma pensate
cosa potrebbe accadere quando tutti i cinesi vorranno condurre un'autovettura:
solo per loro ci vorranno 65 milioni di barili di petrolio al giorno, quando, in
tutto il mondo, oggi, se ne estraggono 87. Se gli italiani hanno una o due auto
è perché, per ciascuno di noi, venti cinesi vanno ancora in bici e quaranta
africani a piedi
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32
Chef si diventa da piccoli
Il 5 e 6 ottobre a Modena seconda edizione di “Cuochi per un giorno”, festival nazionale di cucina
per bambini da 0 a 12 anni. Eventi, stand e laboratori in collaborazione con grandi chef da tutta Italia
e con la partecipazione straordinaria di... Peppa Pig
D
ue giornate, il 5 e 6 ottobre all'ex Manifattura Tabacchi di Modena, dedicate ai bambini under 12
che indosano il grembiule diventando
"Cuochi per un giorno".
Dopo il successo dello scorso anno,
replica il festival nazionale di cucina
per bambini, con decine di appuntamenti e laboratori in cui i piccoli
cuochi potranno impastare, miscelare, modellare, cuocere… e avvicinarsi
all’arte, grazie ai laboratori artistici in
programma. Non mancheranno vere
e proprie lezioni di cucina, con importanti chef “stellati” da tutta Italia,
per incuriosire anche mamma e papà:
Spyros per esempio, vincitore di Masterchef 2011, e poi Marta Pulini (chef
del bistrot Franceschetta 58 e del Bibendum catering di Modena), Luca
Marchini (chef del ristorante L’Erba
del Re di Modena), Aurora Mazzucchelli (chef del ristorante Marconi di
Sasso Marconi), Gianluca Fusto (famoso chef pasticcere), Luca Collami e
Barbara Pisano (del ristorante Baldin
di Genova). Ci sarà anche Massimo
Bottura dell’Osteria Francescana di
Modena con un contributo video.
Ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in diverse fantasiose ricette
con la supervisione di uno chef e di
un’animatrice: dagli “origami di tortellini tradizionali” al “polpettone del
piccolo pescatore” fino alla “piadina
frisbee in spiaggia romagnola”, rigorosamente gluten free per i celiaci:
è un modo per far vivere ai bambini
un’esperienza ludica ma allo stesso
tempo formativa e insegnare le regole
del mangiar sano tra casseruole, frullini, setacci e padelle. E poi, grazie alla
collaborazione con AGDM (Associazione Giovani Diabetici Modena) non
mancherà un occhio di riguardo per i
piccoli diabetici.
Due giornate fitte di appuntamenti e
con molte attività collaterali: al festival saranno presenti stand con attività per avvicinarsi alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi. Ci sarà
una libreria con letture animate a tema culinario, condotte da vere e proprie attrici, angoli sensoriali e giochi
sulla cucina come “IlGioco di inOrto”:
una nuova attività educativa e divertente con l’obiettivo di trasmettere i
valori di una sana e corretta alimentazione ai bambini attraverso il contatto
diretto col mondo delle verdure. E poi
l’atelier artistico “Ricette d’arte” per
entrare in un’opera d’arte, respirarla
e assaporarla: si potrà scoprire che
profumo ha un raggio di sole o il sapore di qualche goccia di atmosfera blu.
Grazie a un laboratorio ad hoc bambini e genitori impareranno insieme
a riutilizzare gli scarti e gli avanzi
in cucina, per realizzare piatti unici
senza sprechi e dare vita a originali
accessori eco-sostenibili per decorare e apparecchiare la tavola. E rivolto
ai genitori, il seminario del pediatra
Claudio Mangialavori “Io mangio con
mamma e papà!”, su autosvezzamento e relazione affettiva.
Parte del ricavato del festival, ideato
da Laura Scapinelli e dallo staff de “La
Bottega di Merlino”, libreria per ragazzi di Modena – e sostenuto tra gli
altri da Coop Estense, BarillaPiccolini
e Barilla Mulino Bianco – verrà devoluto all'ASEOP, Associazione sostegno
ematologia oncologia pediatrica. l
DOVE, QUANDO
E QUANTO
Date e location: Sabato 5 e domenica 6
ottobre dalle 10 alle 20 a Modena, presso l’ex Manifattura Tabacchi nel centro
storico (via Sant’Orsola, 78). È possibile
lasciare l’auto a tariffe convenzionate
nel nuovo parcheggio interrato Novi
Park (sotto il Parco Novi Sad di Modena).
Prezzo del biglietto: varia a seconda delle attività a cui si sceglie di partecipare.
Informazioni e regolamento: sul sito
www.cuochiperungiorno.it.
Infoline e prenotazioni: La Bottega di
Merlino, tel. 059.212221; www.cuochiperungiorno.it
CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
È in arrivo la nuova
raccolta punti
di M a rc o Ung a ro
La cucina si conferma regina nei
gusti dei soci. Saranno, perciò,
i piccoli elettrodomestici della
Moulinex e gli accessori
della Guzzini i premi scelti per
caratterizzare il collezionamento
autunno-inverno: dal 16
settembre al 2 marzo 2014
È
sempre la cucina la più
amata dagli italiani. I soci
di Coop Estense non hanno esitato, infatti, a rispondere "i piccoli elettrodomestici per la
cucina" alla domanda "quali premi
vorreste nella prossima raccolta punti". E questo dopo che l'ultimo collezionamento (in chiusura il 15 di settembre) ha enfatizzato i bicchieri
RCR e IVV, e il precedente le teglie
da forno Ballarini. Tutti grandi successi che evidentemente non esauriscono il filone.
La cooperativa, così, per garantire la
soddisfazione dei suoi soci, ha inserito adesso sbattitori, frullatori ad immersione, tritatutto e tostiere di un
marchio di eccellenza quale Moulinex tra le principali novità del collezionamento autunno-inverno, denominato "I punti sono desideri": partirà
il 16 settembre e durerà fino al 2 marzo 2014 nei soli supermercati di Modena e Ferrara, con finestra al 16 marzo per la destinazione dei punti.
Gli elettrodomestici Moulinex si troveranno affiancati dagli accessori per
la cucina (grattuge, timer ecc.) di un
altro marchio storico, Guzzini; insieme andranno a completare le attrezzature del "popolo dei fornelli" che un
po' per la crisi che spinge al fai da te,
un po' sull'onda delle tante trasmissioni televisive, è dato in costante aumento. Altra novità riguarda i buoni
da 15 euro per gli skipass, che per la
prima volta si estendono anche al
comprensorio della Val di Fiemme in
aggiunta agli appenninici Cimone e
Abetone.
Partner riconfermati. Per il resto,
le modalità di raccolta e il ventaglio
dei partner escono confermati
dall'indagine di gradimento svoltasi
in giugno attraverso 469 interviste
online ai soci (vedi box). Un punto
ogni euro di spesa (il martedì bollino
triplo), possibilità anche per i non soci di partecipare attivando la carta
Solocoop al Punto d'ascolto; e poi i
punti che si guadagnano acquistando i prodotti di Robintur, Brico Io,
Unipol Assicurazioni o smaltendo la
differenziata all'isola ecologica di
Hera Ferrara. Graditi ritorni per i
buoni cinema, che "regalano" ingressi al Victoria di Modena o alla multisala Uci Cinema's di Ferrara, per i
buoni spesa da 5, 15 e 25 euro, per i
sei prodotti 100% scontati presenti
sui volantini promozionali, per le ricariche Coop Voce ottenibili anche
i punti
son desideri.
DAL 16 settembre 2013 AL 2 mArzo 2014.
in automatico (ogni 250 punti 5 euro). Non per ultimo la solidarietà,
con Libera Terra e i progetti dedicati
alle scuole del territorio, i premi per
bambini, dal libro d'inglese interattivo a quello di pianoforte, passando
per le posatine Rivadossi e gli album
per giocare con la Pimpa, gli abbonamenti a riviste prestigiose come Focus Junior, Donna Moderna e (non
poteva mancare visto il trend) Cucina Moderna.
Per quanto riguarda gli ipercoop,
chiusa il 1° settembre l’erogazione
dei bollini di “Cristalli&Colori” (ritiro dei premi fino al 29 settembre),
i fan dovranno aspettare il 2014 per
conoscere le sorprese della nuova
raccolta. l
I soci: "Scegliamo i premi per la cucina"
Un pronunciamento di massa quello del campione di 469 soci che ha risposto, a
giugno, alle interviste realizzate per sondare gusti e preferenze e scegliere poi i
premi più graditi del nuovo collezionamento: piccoli elettrodomestici (50,8%) e
articoli per la casa (48,9%) sono i prodotti che tutti avrebbero voluto vedere nel
catalogo. E tra i piccoli elettrodomestici, in particolare quelli per la cucina (59,9%),
come frullatore ad immersione, macchina per il pane, spremiagrumi, macchina per il
caffè. I premi "fisici" più in generale mostrano le più alte percentuali di gradimento.
Un effetto anche questo della crisi? Giudicate ottime, infine, chiarezza e semplicità
del regolamento: la pensa così il 97,5% degli intervistati.
33
conviene di più!
VIETNAM e CAMBOGIA
Le perle indocinesi
Hanoi, Halong Bay, Hoi An, Hue, Saigon, Phnom Penh, Siem Reap, Angkor
15 giorni / 12 notti
• Voli di linea da Roma
• Trattamento di pensione completa
• Accompagnatore Robintur
• Minimo 20 partecipanti
Partenza 20/01/2014
Quota di partecipazione SOCI COOP 2.755 €
I prossimi viaggi del 2014:
Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 489 €
Spagna • Aprile
Giappone • Maggio
Canada • Giugno
Madagascar • Luglio
Paesi Bassi • Agosto
Francia • Settembre
Grecia • Ottobre
Oman • Novembre
Thailandia • Dicembre
SRI LANKA
BRASILE
Habarana, Anuradhapura, Sigirya, Polonnaruwa, Danbulla, Kandy, Nuwara Eliya, Yala, Colombo
11 giorni / 8 notti
• Voli di linea da Roma
• Trattamento di pensione completa
• Accompagnatore Robintur
• Minimo 20 partecipanti
Partenza 15/02/2014
Quota di partecipazione SOCI COOP 1.815 €
Rio de Janeiro, Cascate di Iguaçu, Ouro Preto, Salvador de Bahia
12 giorni / 10 notti
• Voli di linea da Roma
• Trattamento di mezza pensione
• Accompagnatore Robintur
• Minimo 20 partecipanti
Partenza 17/03/2014
Quota di partecipazione SOCI COOP 3.340
L’isola di smeraldo
Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 321 €
L’universo carioca fra natura, storia e tradizioni
€
Quota d’iscrizione e tasse aeroportuali 505 €
(data di partenza e quota di partecipazione da riconfermare)
Le quote s’intendono per persona, sono valide per partenze di gruppo (minimo partecipanti come indicato) e comprendono: viaggio aereo con voli di linea in classe economica dagli aeroporti previsti (possibilità di collegamento da altre
città con supplemento); trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto all’estero; sistemazione in camere doppie standard con servizi privati; trattamento pasti come specificato per ciascuna proposta e nei programmi dettagliati; accompagnatore
Robintur dall’Italia; tour in pullman privato con guide locali parlanti italiano; visite ed escursioni come dettagliato nei programmi; assicurazione sanitaria, bagaglio e garanzia annullamento Optimas di Unipol Assicurazioni. Sono esclusi i
costi per eventuali visti d’ingresso e le spese di agenzia.
Gli importi delle tasse aeroportuali possono subire variazioni. I posti disponibili sono limitati. Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento degli stessi. Per ciò che riguarda le condizioni generali di contratto di vendita di
pacchetti turistici, i supplementi e/o le riduzioni, la categoria degli alberghi utilizzati e l’elenco dettagliato dei servizi inclusi nelle quote di partecipazione, fanno fede esclusivamente i programmi di viaggio disponibili presso le
agenzie del gruppo Robintur (di proprietà e affiliate) e sul sito www.robintur.it
La scuola
CONSUMARE INFORMATI
siamo sempre noi
Quarta edizione del progetto di Coop Estense
a sostegno della scuola pubblica: 9 istituti superiori
beneficeranno dei punti donati da soci e consumatori
e raddoppiati dalla cooperativa
L
’anno scolastico sta per
cominciare e con esso si
rinnova anche “La scuola
siamo noi”, il progetto di
solidarietà di Coop Estense a sostegno della scuola pubblica, giunto alla
quarta edizione. Un'edizione pensata
per gli istituti superiori di Modena e
Ferrara ai quali è stato chiesto di presentare progetti di ricerca e laboratori
didattici su temi importanti e attuali
sia per la cooperativa che per la comunità: come la valorizzazione del
territorio, delle tipicità, dei prodotti
locali, sostenibilità ambientale e lotta
allo spreco.
I progetti sono stati selezionati attraverso un bando che ha ricevuto il
patrocinio gratuito dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna.
I Comitati direttivi delle Zone soci e
dei Distretti sociali hanno selezionato 9 progetti, che daranno vita ad attività di ricerca e laboratori didattici
finalizzati a valorizzare i prodotti e
le produzioni locali come patrimonio
economico e culturale della comunità, oppure rivolti alla promozione di
buone pratiche di riuso e riciclo dei
materiali.
I progetti saranno sostenuti grazie
alla generosità dei soci e consumatori
che hanno donato i loro punti spesa
a sostegno di “La scuola siamo noi”
nell’ambito del collezionamento punti
concluso il 31 agosto nei supermercati.
Le edizioni precedenti
L’iniziativa è nata nel 2010 per raccogliere fondi da destinare all’ac-
quisto di materiale didattico per le
scuole. Le prime due edizioni hanno
raccolto complessivamente 220 mila
euro, destinati a 116 scuole primarie tra Modena e Ferrara. Le scuole
hanno ricevuto lavagne multimediali, computer, notebook, tablet, stampanti, libri e materiale di consumo
vario: strumenti all’avanguardia per
sostenere al meglio l’insegnamento
nelle classi.
A partire dalla terza edizione, Coop
Estense ha coinvolto nel progetto gli
istituti di istruzione superiore, finanziando laboratori didattici e progetti
di ricerca che stimolassero nei giovani l'attenzione al territorio e al contesto sociale ed economico. L'anno scolastico 2012/13 ha visto protagonisti
gli studenti delle scuole dei territori
colpiti dal sisma. Coop Estense ha indetto un bando pubblico, patrocinato
dall’Ufficio Scolastico Regionale, col
quale sono stati selezionati e finanziati 10 progetti, che hanno permesso
agli studenti di raccontare e interpretare con linguaggi diversi la loro
esperienza del terremoto e lo spirito
della ricostruzione.
I progetti artistici e multimediali sono stati presentati al pubblico nella
serata dell’Arte di Reagire, sabato 8
giugno 2013 a Mirandola. L’evento ha
visto protagonisti i ragazzi, che si sono esibiti sul palco e hanno presentato
al pubblico entusiasta canzoni, videoclip, installazioni artistiche e documentari. Una bella serata chiusa in
musica dal concerto dei Modena City
Ramblers. l
SETTEMBRE 2013
CONTRIBUISCI
ANCHE TU
“La scuola siamo noi” prosegue anche nella prossima raccolta punti, dal
16 settembre al 16 marzo 2014 in tutti i supermercati di Modena e provincia e Ferrara e provincia. I soci e i consumatori potranno destinare i loro
punti per sostenere i progetti delle
scuole e la cooperativa raddoppierà il
loro valore (ogni punto 2 centesimi).
È possibile donare i punti spesa presso le casse o al Punto d’Ascolto.
GLI ISTITUTI E
I RELATIVI PROGETTI
!Istituto Tecnico Statale I. Calvi di
Finale Emilia: La valorizzazione della
mela Campanina di Modena attraverso la sua trasformazione industriale
!Istituto di Istruzione Superiore L.
Spallanzani – Sede di Castelfranco
Emilia: Il latte e la frutta: valore e salute.Innovazioni nella produzione lattiero casearia e ortofrutticola
!Istituto di Istruzione Superiore L.
Spallanzani – Sede di Vignola: Ricerca e laboratori su aceto balsamico e
ciliegia
!Istituto Tecnico Industriale E. Fermi di Modena: Analisi dell’aceto balsamico tradizionale di Modena e altre
produzioni locali
!Istituto di Istruzione superiore G.
Luosi di Mirandola: Laboratorio di
marketing territoriale: valori e sapori
!Istituto d’Istruzione Superiore Vergani Navarra di Ferrara: Valorizzazione delle produzioni orticole ferraresi
!Istituto di Istruzione Superiore
Cattaneo – Deledda di Modena: Ecofashion: laboratori di recupero e riuso
creativo. Stesso tema sviluppato da:
!Ipsia G. Vallauri di Carpi
!Istituto di Istruzione Superiore G.
B. Aleotti – Dosso Dossi di Ferrara
35
36
CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
A POLLENZO
L'UNIVERSITÀ DI SCIENZE
GASTRONOMICHE
TI INSEGNA UN MESTIERE
Nel 2013 l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo (CN), di cui sono soci fondatori Slow Food e le
Regioni Piemonte ed Emilia Romagna e di cui Coop Italia è
tra i soci sostenitori dalla nascita (ed è parte del “Club dei
partner strategici) porta in aula i mestieri della tradizione
con i corsi di Alto Apprendistato per diventare panettiere e
pizzaiolo, mastro birraio, affinatore di formaggi e norcino.
L’intento è triplice: preservare il savoir faire dell’artigianato
alimentare; dare risposta al mercato del lavoro che ricerca
figure professionali dalle mani abili, i piedi per terra e la capacità di reinterpretarsi in chiave contemporanea e dare
un’opportunità concreta di inserirsi nel mondo del lavoro ai
laureati, diplomati e a chi vuole reinventarsi una professione. L’originalità della proposta è nel coniugare i saperi umanistici e tecnologici delle discipline gastronomiche con
quelli artigianali, ma anche nel vedere un’università impegnata nel progettare quello che è considerato tradizionalmente un lavoro manuale. S’inizia in aula, sui banchi con
due mesi e mezzo di lezioni, tra chimica ed economia, storia
della gastronomia e principi di dietetica e nutrizione, tenute
da professori e artigiani. All’aula, si affiancano le visite sul
territorio alle aziende della filiera del prodotto studiato: mulini, coltivatori di cereali e botteghe artigianali per panettieri e pizzaioli. Un’occasione per incontrare artigiani e imprenditori nel loro habitat lavorativo. Dati gli esami, gli
studenti entrano in bottega per il tirocinio formativo o apprendistato, come veniva chiamato dalle corporazioni dei
diversi mestieri in epoca medievale. Per dieci mesi affiancheranno come ombre, due maestri selezionati da Slow Food e dall’Università, fra le eccellenze artigiane del territorio
nazionale. Un’occasione unica per sperimentare quanto
studiato, allenando le proprie capacità fabbrili. A fine percorso lo studente realizza il “capolavoro”, ovvero il pane o la
pizza o la birra, ecc. e un elaborato scritto o multimediale
della sua interpretazione del mestiere. E poi si entra nel
mondo del lavoro. Per maggiori informazioni: http://www.
unisg.it/apprendistato/presentazione/telefono: +39 0172
458516 – 566. e-mail: [email protected] .
DA VENEZIA A BOLOGNA AL WEB
LE LETTURE SOLIDALI
DI “AD ALTA VOCE”
Libri e solidarietà, nei teatri, in traghetto, nelle scuole, nei
supermercati, nelle case di cura: da Venezia a Bologna, Ancona e Cesena, e ora anche sul web. Torna “Ad alta voce”, la
rassegna di Coop Adriatica che da tredici anni porta scrittori, attori, musicisti e protagonisti dell’impegno civile a leggere in pubblico, in luoghi inconsueti, le pagine più amate.
Cinque le tappe di questa edizione, che vanta come madrina
Lella Costa, presente a tutti gli eventi finali. Dopo l’esordio
a Ravenna, a giugno, il 26 settembre la manifestazione animerà Cesena, con una serata “rock” in compagnia di Angela
Baraldi, Massimo Zamboni e Giovanni Tizian. Il 28 settembre “Ad alta voce” si sposterà a Venezia, dove non mancherà
la suggestiva lettura in vaporetto; tra i partecipanti alla giornata, Domenico Starnone; chiusura al Teatro Toniolo di
Mestre, con anche Ilvo Diamanti. Il 5 ottobre sarà la volta di
Bologna, dove la rassegna sposerà l’iniziativa in omaggio a
Gianni Celati “La dispersione delle parole”: appuntamento
clou al Teatro Duse, con autori come Ermanno Cavazzoni,
Ugo Cornia, Paolo Nori e lo stesso Celati. Si legge infine l’11
novembre ad Ancona, al Teatro Ridotto delle Muse. La rete,
poi, abbraccerà le cinque tappe: tutti gli appassionati potranno riportare le citazioni dai libri preferiti su Facebook
(con la pagina CoopAdAltaVoce) e Twitter (sul profilo @_
Adaltavoce, utilizzando l’hashtag #adaltavoce): le più condivise rimbalzeranno su youtube (sul canale di Ad alta voce)
e sulle web tv, e saranno lette dai partecipanti alla rassegna.
Programma completo su www.adaltavoce.it.
ANT, NIVEA E COOP
INSIEME PER LA PREVENZIONE
ONCOLOGICA
Nata a Bologna nel 1978, la Fondazione ANT Italia Onlus
cura i malati di tumore nelle loro case, tra le cose e gli affetti di sempre, portando un supporto specialistico con uno
standard pari a quello ospedaliero. ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 95.000 malati ed è la più
ampia realtà non profit in Italia in questo campo. Circa
3.800 persone sono assistite ogni giorno a domicilio dalle 20
équipes ANT: sono 421 i professionisti che lavorano per la
Fondazione (medici, infermieri, psicologi e specialisti) cui si
affiancano 1.600 volontari attivi nella raccolta fondi. ANT è
poi fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con
diversi progetti. Nel Progetto Melanoma, avviato nel 2004,
sono state visitate oltre 60.000 persone. Proprio in questo
ambito partirà a settembre 2013 una nuova iniziativa di solidarietà, che vedrà il brand Nivea schierarsi a fianco di
ANT per la prevenzione oncologica gratuita. La campagna,
sviluppata in esclusiva nei supermercati e ipermercati Coop, interesserà tutta la gamma dei prodotti Nivea: nelle settimane dedicate all’iniziativa (complessivamente la promozione sarà attiva da settembre a ottobre 2013) Nivea sosterrà
i progetti di prevenzione ANT donando 1 euro per ciascun
acquisto costituito da due prodotti. Un importante impegno
a favore della diagnosi precoce dei tumori che si concretizzerà nel primo semestre del 2014 con un tour dell’Ambulatorio Mobile ANT in 19 città italiane. I dermatologi ANT effettueranno 1.400 controlli gratuiti volti alla prevenzione
del melanoma, un tumore aggressivo che può avere origine
nella cute, nelle mucose e nell’occhio ma che, se individuato
nella fase iniziale, ha elevate possibilità di guarigione.
37
Consumatori
ha bisogno di te
È in corso la campagna abbonamenti alla nostra rivista.
Con soli tre euro puoi riceverla a casa per due anni
aiutando la cooperativa, al raggiungimento di almeno
il 50% degli abbonati, ad abbattere gli ingenti costi
di spedizione postale. Omaggi a tutti i sottoscrittori
COME ASSICURARSI
A CASA LA RIVISTA
Rinnovare il proprio abbonamento o
sottoscriverne uno per la prima volta è
molto semplice. Ogni socio sul proprio
scontrino troverà la dicitura “Ricordati di
abbonarti a Consumatori”. Se utilizza i
sistemi di pagamento automatico, vedrà
comparire il promemoria sul display.
Sarà sufficiente rivolgersi al Punto soci,
al Punto soci prestatori o direttamente
alla cassa per attivare l’abbonamento.
Dalla spesa successiva lo scontrino
riporterà quindi la segnalazione
“Abbonato a Consumatori” e sarà così
possibile ritirare l’omaggio, ovvero i tre
pacchi di pasta di semola Fior Fiore a
scelta e la bottiglia di passata di
pomodoro Viviverde Coop. I quattro
prodotti andranno ritirati insieme e
passati normalmente alla cassa assieme
alla carta socio: sarà il sistema a
riconoscerli automaticamente come
omaggio.
È
Abbònati a Consumatori,
regalati la qualità.
A chi si abbona a CONSUMATORI Coop Estense regala
3 pacchi di pasta di semola Fior Fiore Coop a scelta*
e una bottiglia da 700 g di passata di pomodoro Vivi Verde Coop.
Abbònati subito alle casse, al Punto Soci o al Punto Soci Prestatori, e in seguito
potrai ritirare i prodotti in regalo, entro un anno dalla sottoscrizione.
* Esclusi paccheri, conchiglioni, calamarate, fusilli bucati di Gragnano, formati di pasta all’uovo
e altri formati speciali.
in corso la nuova campagna di abbonamenti a Consumatori. Tutti i
soci di Coop Estense sono chiamati a considerare con particolare attenzione questa importante opportunità, per consentire a chi la produce di abbattere una parte dei sempre più consistenti costi di spedizione postale.
L’obiettivo è, come sempre, impegnativo: arrivare ad avere come abbonati almeno il 50% dei soci che ricevono a casa la rivista, così da poter accedere alle tariffe
ridotte rispetto alla normale spedizione postale. Stiamo parlando di una dimensione straordinaria, con quasi 250 mila abbonamenti da sottoscrivere, a cui si
aggiungono 25 mila nuove unità ogni anno per effetto dell’aumento dei soci.
La cooperativa, quest’anno come non mai, conta sulla sensibilità e l’attenzione
che i lettori hanno sempre dimostrato. Il mondo dell’editoria italiana continua
a fronteggiare una situazione estremamente dura: i drastici tagli al settore
voluti dal governo nel 2011 e mai più reintegrati a causa del permanere della
crisi, hanno prodotto un forte aumento delle tariffe per l’abbonamento postale a cui si somma, per il nostro giornale, anche un aumento dei costi richiesti
dai fornitori.
Per questa ragione Coop Estense per poter continuare a produrre e a consegnare nelle case di tutti i soci uno strumento di informazione così importante,
chiede ai propri soci un piccolo sforzo per contenere i costi di spedizione. Del
resto abbonarsi alla rivista è una scelta “premiante” sotto molti punti di vista.
Come tutti gli anni, infatti, chi sceglierà di abbonarsi, riceverà in cambio un
omaggio messo a disposizione da Coop Estense. Si tratta di tre pacchi di pasta
di semola della linea Fior Fiore Coop e di una bottiglia di passata di pomodoro
Viviverde Coop. Il valore dell’omaggio rende più vantaggioso l'abbonamento
che ha un costo di 3 euro e una durata, lo ricordiamo, di due anni per un totale di 16 numeri (8 numeri all’anno).
Ma Consumatori, soprattutto, è uno strumento indispensabile di partecipazione alla vita stessa della cooperativa nonché di aggiornamento sulle più vaste tematiche legate al mondo dei consumi, dell’ambiente, della cooperazione
in cui la cooperativa ha sempre fortemente creduto.
Coop Estense ritiene doveroso dunque garantire a tutti i soci l’invio della rivista a casa, a un costo ragionevole, senza sottrarre risorse che potrebbero essere spese in modo più proficuo per la collettività dei soci o investite in iniziative sociali. Tanti buoni motivi, insomma, per abbonarsi in fretta! l
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CONSUMARE INFORMATI
SETTEMBRE 2013
Tè solidal coop
Dalle montagne dell'India pregiati
tè ricchi di sapore, coltivati
con il metodo dell'agricoltura
biologica, prodotti e
commercializzati secondo
gli standard del commercio
equo garantiti Fairtrade
S
di A n n a S om e n z i
enza arrivare alla poesia della cerimonia del tè giapponese, gustare una tazza di questa bevanda può
essere un grande piacere. Il suo sapore leggermente
amaro e il gusto un po’ astringente e brusco, l’hanno portata a essere considerata la bevanda più diffusa al
mondo dopo l’acqua.
È un prodotto della terra e quindi risente del territorio nel
quale è coltivata la Camelia sinensis, pianta le cui foglie ci
forniscono il tè che conosciamo, dopo attenta e accurata
raccolta e lavorazione.
Tutti i Tè Solidal Coop nascono nella Korakundah Tea
Estate, di proprietà della United Nilgiri Tea Estates, che
possiede quattro piantagioni nei Monti Nilgiri nell'India del
Sud, oltre i 2.000 metri. L’altitudine rallenta la crescita della
pianta e arricchisce la profumazione fruttata e l’aroma floreale dell’infuso, caratteristiche favorite anche dall’alternarsi di pioggia, freddo, nebbia e sole. La coltivazione del tè
che diventerà Solidal Coop e la successiva lavorazione se-
guono i principi dell’agricoltura biologica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e vieta l’aggiunta di
aromi artificiali, motivo per cui il prodotto Coop rientra in
una fascia di tè di pregio. Le foglie selezionate accuratamente dalle raccoglitrici, vengono lavorate secondo il metodo
Orthodoz Rotovane: un lungo processo che permette di preparare ed essiccare le foglie conservando il loro sapore e
mantenendo gli aromi caratteristici, in modo specifico per
le bustine.
Tè English Breakfast, verde, earl grey, anche alla pesca, al
limone o deteinato, tutti da agricoltura biologica, tutti Solidal Coop, in filtri di carta grezza fermati con un piccolo nodo, senza colla o punti metallici. Un plus è rappresentato
dalla certificazione Fairtrade che crea la possibilità di pensare all’economia in un modo diverso: aperta alla cooperazione e fondata sulla reciprocità e la fiducia. Il commercio
equo dà vita a un sistema sociale basato sull’attenzione al
futuro delle persone e dell’ambiente. l
Coop Italia - ph. Aldo Pavan
39
Le immagini di questa pagina vengono tutte dall'India: siamo a
2.200 metri di altitudine, nello stato del Tamil Nadu, dove i
monti sono coperti da piantagioni di Camelia sinensis, la pianta
del tè. La tenuta di Korakundah della United Nilgiri Tea Estates
sta aspettando il riconoscimento del Guinness dei primati per
essere la più alta al mondo. Qui si raccolgono a mano le prime
foglie di tè, piccole e delicate, con le quali si prepara il tè bianco.
Sono 1.200 le persone impiegate nelle piantagioni della United
Nilgiri Tea Estates la prima azienda in India ad essere certificata
Fairtrade. La raccolta prosegue con uno strumento simile ad un
tagliasiepi. Dalla gerla portata sulle spalle le foglie passano nei
grandi sacchi per la pesatura. I sacchi sono poi trasportati alla
fabbrica. È qui che avviene la lavorazione. Sono 70 gli addetti, in
maggioranza donne e non ci sono lavoratori stagionali. Lo staff
direttivo è formato da persone del luogo, tutti ex raccoglitori che
hanno fatto carriera. Tutti i lavoratori sono proprietari di una
casa dignitosa, dotata di acqua corrente. Un momento importante è l'assaggio del prodotto. Una parte del Fairtrade Premium alimenta opere sociali: è stata fondata la Chamraj School,
che comprende un asilo, la scuola elementare e le superiori. Frequentano 1.200 studenti che arrivano da 26 villaggi della zona.
40
La casa, sempre lei
ecco come difenderla
Fino al 31 dicembre le detrazioni fiscali del 50%
sono in vigore, oltre che sulle ristrutturazioni edilizie,
anche su porte, serrature, impianti di allarme e altri
interventi anti-furto in abitazioni, uffici e negozi.
Ecco come orientarsi tra porte blindate e... nebbiogeni
di Cl au dio St r a no
A
l rientro dalle vacanze
qualcuno ha trovato la
sgradita sorpresa e allora,
almeno per il futuro, ha
pensato di dotarsi di un sistema di
sicurezza della propria casa o di rinforzare l'attuale.
Scelta condivisibile (i furti sono in
aumento del 28% in Italia, dati Confabitare), agevolata dal bonus del
50% previsto dal governo fino a fine
anno, con prospettive di stabilizzazione nel 2014: si tratta delle detrazioni Irpef sulle ristrutturazioni edilizie e sull'acquisto (contestuale) di
mobili e grandi elettrodomestici. Un
robusto incentivo – con tetto massi-
mo detraibile di 96 mila euro che
scende a 10 mila per mobili ed elettrodomestici, in 10 rate annuali – che
include, per la prima volta, anche gli
interventi per la difesa della casa:
dalle porte blindate a lucchetti e catenacci, dagli impianti di antintrusione e videosorveglianza alle comuni casseforti (vedi box).
I sistemi sono molteplici e vanno
"personalizzati" in base alle caratteristiche e ai punti deboli dell'abitazione. Altro assunto fondamentale
da tenere presente è che non esiste
un sistema in grado di garantire l'assoluta tranquillità del proprietario
(molto dipende dall'abilità e dalle
strumentazioni in possesso dei ladri). È vero, tuttavia, che adottare i
giusti accorgimenti può rivelarsi una
mossa vincente contro i più comuni
"topi di appartamento", ed è comunque la sola che si possa fare.
Serrature e porte blindate
Su cosa conviene concentrarsi? L'Unione nazionale consumatori ricorda che la porta è il punto di accesso più caldo. In circa l'80% dei casi il
furto avviene forzando questa apertura: sarebbe più facile per i ladri introdursi nell'appartamento aggrappandosi a tubi esterni e altri appoggi,
ma per ragioni d'ingombro il bottino
CONSUMARE INFORMATI
deve uscire dalla porta.
Ipotizziano, allora, l'acquisto con sostituzione di una buona serratura, oppure l'installazione di una porta blindata. Per la serratura, quella a
cilindro europeo (con chiave punzonata) offre maggiori garanzie rispetto
alla doppia mappa (con chiave lunga).
E questo sia in termini di resistenza
alla manipolazione, sia come livello
generale di sicurezza. I cilindri infatti
possono essere sostituiti facilmente e
la chiave non è facilmente doppiabile:
in alcuni casi solo dietro esibizione di
una carta di proprietà. I cilindri possono essere meccanici, magnetici o
elettronici in una scala crescente di
protezione, ma non di convenienza,
dato il costo di una riparazione quando il badge non apre la porta elettronica e occorre chiamare il super
esperto. Il tentativo di scasso avviene
spesso con l'uso di attrezzi perforanti,
il che spiega l'utilità di applicare
esternamente alla porta un defender,
ovvero una capsula protettiva più dura e resistente.
Che il concetto di sicurezza sia alquanto relativo lo si vede chiaramente nelle porte blindate. La normativa europea Uni En 1627 le ha
catalogate, nel 2011, in sei classi sulla
base della resistenza agli attacchi dei
malintenzionati: da tre a venti minuti il tempo che ci impiegano ad aprirle. Se sono porte di classe 1, usando la
pura forza fisica; di classe 2 con il giravite e altri attrezzi elementari; di
classe 3 con piede di porco, martello
e trapano manuale, mentre la 4 respinge almeno per un po' il delinquente più scaltro munito di trapano
a batteria, seghe e accette. Fin qui le
porte (ma anche le finestre e le inferriate) per le abitazioni a basso rischio, in genere condominiali, e con
beni di poco valore (classi 1 e 2) e per
le autonome o con beni di medio valore (classe 3). Per ville, appartamenti e uffici a elevato rischio e con dentro un notevole valore è più indicata
la classe 4. La 5 e la 6 sono pensate,
infine, per banche e negozi.
Procurato allarme
Nel bonus fiscale sono compresi anche
gli impianti antintrusione e di videosorveglianza. Ne esistono con fili (via
cavo), wireless (a onde radio), perimetrali (lungo le pareti esterne dell’abitazione), volumetrici (che rilevano le
presenze indesiderate); alcuni installabili col fai da te, altri dai tecnici. L'impianto è collegabile alle forze dell'ordine, ma le spese in questo caso non sono
detraibili. Ma cosa offre di nuovo il
SETTEMBRE 2013
mercato per la sicurezza della casa?
Tra le soluzioni più originali c'è il nebbiogeno, una nube di fumo che viene
gettata in faccia ai ladri riducendone la
visibilità. La premessa di chi vende
questo sistema "attivo" è che i furti oggi
si consumano più rapidamente, in media in 4/6 minuti, per cui i malintenzionati riescono a scappare anche ad
allarme in corso. Solo il fumo negli occhi, o il buon vecchio cane da guardia,
li obbliga alla ritirata a mani vuote. l
DETRAZIONI IRPEF DEL 50% E 65%
In quali casi è disponibile il bonus
L'Agenzia delle entrate ha precisato i principali interventi su cui è disponibile l'incentivo per le ristrutturazioni edilizie, previsto dal decreto n. 63 del 4 giugno 2013 poi
convertito in legge, che ha ampliato il raggio d'azione e innalzato il bonus dal 36% al
50%. L'agenzia elenca il rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o
recinzioni murarie; grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; rilevatori
di apertura e di effrazione sui serramenti; saracinesche; tapparelle metalliche con
bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza; apparecchi antifurto e relative centraline. Per ottenere il
bonus è necessario un bonifico "parlante" che documenti la spesa.
La stessa legge favorisce, inoltre, gli interventi di riqualificazione energetica e di
adeguamento antisismico, anche preventivo, nelle aree a maggior rischio tellurico
(zone 1 e 2), elevando dal 55 al 65% l'ecobonus (restituzione sempre in 10 dieci rate)
e allineando la scadenza al 31 dicembre. Dal 2014 stop alle semplici proroghe: la
legge di stabilità, a ottobre, determinerà una volta per tutte "le misure e gli incentivi
selettivi a carattere strutturale".
LE MANI SUL PORTAFOGLI
Serrature
- a doppia mandata: fra i 150 e i 300 euro
- a cilindro europeo: fra i 200 e i 300 euro se meccanico, dai 500 euro se magnetico
o elettronico
- defender: tra i 50 e gli 80 euro
Porte blindate
- di classe Uni 3, intorno ai 1.000 euro esclusi montaggio e Iva
- di classe Uni 4, sui 1.300 euro sempre montaggio e Iva esclusi
Sistema nebbiogeno
- attorno ai 1.000 euro in rapporto agli spazi da coprire col fumo
- ogni ricarica costa circa 80 euro
I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato
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VIVERE BENE
SETTEMBRE 2013
di Gi use ppe O rt ol a no
Il Carso tra natura
e memorie di guerra
A 100 anni dall'inizio del primo conflitto mondiale un circuito turistico porta a scoprire
gli splendidi luoghi di una terra in cui si combattè, tra trincee e gallerie
F
ascino, mito, memoria e natura spettacolare si incontrano nel Carso, l'altipiano
roccioso, dai colori unici,
che da Gorizia degrada verso il mare
di Trieste. Tristemente nota per i violenti combattimenti della Prima
Guerra Mondiale, questa terra di confine si accinge ricordare il 100 anni
dall'inizio di quel tragico conflitto
che l'ha vista protagonista. Lo fa anche attraverso il circuito turistico di
Carso 2014+ (www.carso2014.it): un
vero e proprio museo a cielo aperto
che valorizza gli aspetti culturali, storici, ambientali ed enogastronomici
del Carso isontino. Si parte da Gorizia, gioiello architettonico asburgico
e meta vacanziera a fine Ottocento
dell'aristocrazia e dell'alta borghesia.
Nell'affascinante spazio di Borgo Castello si visita il Museo Provinciale
della Grande Guerra, che propone
una ricostruzione chiara e non retorica degli eventi bellici, soffermandosi
sugli aspetti umani e sociali del conflitto e in particolare sulla vita quotidiana dei soldati all'interno di una
trincea. Dirigendosi verso Sagrado si
raggiunge la Zona Sacra Monte San
Michele, la cima più alta del Carso,
teatro di aspri combattimenti nel 1916.
Qui si visitano il museo storico, alcuni
camminamenti e le cannoniere ospitate nelle caverne. Spettacolare l'imponente ingresso dello Schönburgtunnel, costruito dagli austriaci che da
qui dominavano la valle dell'Isonzo e
controllavano Gorizia. A cavallo tra i
comuni di Savogna d'Isonzo e Doberdò del Lago si incontrano invece le
Cannoniere del Monte Brestovec,
raggiungibili con una breve passeggiata. Qui, all'interno di un ampio bal-
cone roccioso, si trovano otto postazioni per cannoni recentemente
restaurate e collegate da un'ampia galleria illuminata, con alcune opere ambientali.
Nei dintorni si riconoscono trincee,
bunker del periodo della Guerra
Fredda e un antico castelliere celtico. Proseguendo verso Trieste, sulle
alture attorno a Monfalcone, si visita il Parco Tematico della Grande
Guerra mentre, nei pressi di Fogliano Redipuglia la locale Pro Loco
(www.prolocofoglianoredipuglia.it,
tel. 0481-4489139) organizza Percorsi di Pace, visite guidate nei luoghi dei combattimenti, tra fortificazioni, trincee, gallerie, cimiteri di
guerra e cappelle. Particolarmente
interessante quella che conduce alla
Dolina dei Bersaglieri, nei pressi del
monte Sei Busi, con il vasto piazzale
43
che accoglieva un ospedale da campo. Ritornando a Gorizia si prosegue infine verso nord, dove si trova
il Parco della Pace del Monte Sabotino (Sabotin Park Miru in sloveno), un museo all'aperto transfrontaliero tra Italia e Slovenia.
L'itinerario parte dal paese sloveno
di Gonja e conduce alla scoperta
della seconda linea difensiva austro-ungarica, fatta di un vasto sistema di caverne, osservatori, postazioni di cannoni e trincee, fino
ad arrivare alla cima (Quota 609).
Da qui si scende a Quota San Valentino (538 metri s.l.m.), sede di un
eremo costruito tra il 1500 ed il
1700. Oggi, curiosamente, questi resti sono divisi dal confine, con la
chiesa in territorio sloveno e gli altri edifici su quello italiano. l
I sapori di una regione
La riserva di Doberdò
Si chiama Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori e raccoglie
20 ristoratori, 21 vignaioli e 23 artigiani del gusto che
esprimono il meglio dell'offerta enogastronomica della regione. Indirizzi giusti per rendere più piacevole la vacanza,
dove si è certi di trovare un'accoglienza genuina e prodotti
di stagione a km 0 e prezzi corretti.
Locali dove ritrovare il sapore del pesce dell'Adriatico (Al
Bagatto di Trieste), antichi manieri dove invecchiano i pregiati vini del Collio (Castello di Spessa a Capriva del Friuli),
artigiani che hanno recuperato il salame d’oca della tradizione ebraica (Jolanda de Colò di Palmanova) o il prosciutto cotto in crosta di pane (Dentesano a Percoto).
Informazioni dettagliate sugli aderenti al consorzio, curiosità su ristoranti e ricette si possono reperire nel sito www.
friuliviadeisapori.it o su un’agile brochure da chiedere gratuitamente alla segreteria di Friuli Via dei Sapori, tel.
0432-538752.
Nel territorio comunale di Doberdò del Lago, Monfalcone e
Ronchi dei Legionari si incontra uno dei pochi esempi di lagostagno carsico in Europa. È il lago di Doberdò, dove il livello
delle acque varia notevolmente, alternando periodi di allagamento (primavera e autunno) con periodi di prosciugamento
(inverno ed estate), in relazione con le portate dei fiumi Vipacco e Isonzo, le cui acque alimentano il lago attraverso sorgenti
sotterranee. Nei pressi dell'abitato di Doberdò del Lago, dove
in passato era attiva una cava per l'estrazione del calcare, alcuni vecchi edifici sono stati trasformati in centro visite con un
museo naturalistico-storico, una foresteria e un punto di ristoro. Da qui parte un sentiero che conduce a Casa Cadorna edificata nel 1916 lungo una strada utilizzata prima dagli austroungarici e, dopo l'avanzamento del fronte verso est nella
Sesta Battaglia dell'Isonzo, dagli italiani. La dedica al generale
risale ad una visita che Cadorna fece alle truppe proprio in
questo luogo, ritenendolo un rifugio protetto da eventuali attacchi nemici. Informazioni: Centro visite Gradina, www.riservanaturalegradina.com, tel. 0481784111.
Informazioni utili
Maggiori notizie, mappe e materiali informativi sul Carso
isontino e i luoghi della Grande Guerra possono essere richiesti al servizio turistico della Provincia di Gorizia (tel. 800
252891) oppure all'Agenzia TurismoFVG (tel. 800016044).
Il sito www.carso2014.it propone sei itinerari, accompagnandoli con indicazioni su come arrivare, che equipaggiamento
utilizzare, grado di difficoltà e lunghezza dell'escursione, cartine e altre informazioni utili. L'Associazione Juliaest (www.
carso-isonzo.net, tel. 3886557425) organizza visite guidate
con guide. Per alloggiare in zona si può utilizzare la Locanda
Devetak (www.devetak.com, tel. 0481-882488), nel piccolo
borgo di San Michele del Carso. Aperta dal 1870 ospita i turisti
in accoglienti camere affacciate sul giardino e propone piatti
della cucina locale, abilmente rivisitati. Nella vicina cantina del
Castello di Rubbia (www.castellodirubbia.it) si degustano e
acquistano gli ottimi vini autoctoni del Carso.
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VIVERE BENE
SETTEMBRE 2013
di Iva n a B a r a l di e Wi l l i a m G a r agn a n i
Da Sestola si sale
per il Cimone
Turismo (anche autunnale) per amanti del fresco, scavezzacolli che praticano il
"downill", semplici camminatori che si lasciano cullare dai sentieri dell'Appennino
S
estola – Pian del Falco
È la trama di un tessuto l’immagine che viene in mente
se si pensa alle possibilità di
collegamento tra Sestola e la sua frazione di Pian del Falco, più in alto di
350 metri. Le due linee principali sono le carrozzabili, quella storica che
passa nel bosco e fu, fino ai primi anni
’80, anche pista da sci e quella più recente, aperta sulla vallata di Fanano
e in vista del crinale dal Corno alle
Scale al Cimone. Dritta, come filo ben
teso, è poi la seggiovia, che non è solo
mezzo per chi ha fretta o è pigro, ma
un’occasione per godere del diverso
verde che quasi si sfiora con i piedi:
faggi (quest’anno carichi di faggiole),
aceri di monte, salici, maggiociondo-
li (appesantiti dai baccelli che hanno
sostituito la gialla fioritura d’inizio
estate), abeti. Infine ci sono i sentieri,
molteplici e riservati o a soli pedoni o
a mountain bike. Il n° 6 invita i camminatori di breve resistenza con un
primo tratto tra gli abeti attrezzato
con tavoli, panche e una fontanella: è
il Parco dei Roncacci. Chi ha più fiato può proseguire fino a incontrare la
carrozzabile (dove si apre un’area per
picnic con barbecue e fontana dalla
vasca scavata nella pietra serena), per
poi finire, tra una vegetazione mista,
su un percorso più aspro, ma aiutato
da gradini costruiti con tronchi d’albero. Quando si arriva a Pian del Falco, soprattutto se si è nel fine settimana, è inevitabile l’incontro con quelli
che chiamiamo con simpatia "scavezzacolli", ufficialmente designati come
"bikers" che praticano il "downill".
Questo sport, che ha avuto grande
successo negli ultimi anni, consiste
nel salire con la seggiovia (accanto ai
sedili ci sono i ganci per appendere la
bici, speciale e multi molleggiata), per
poi scendere a rotta di collo per sentieri ripidi, sassosi e impervi. Poi si risale
e si ridiscende, in una giostra per metà
amena e per metà da brivido. A guardarli, gli adepti del "downill" ricordano un po’ gli astronauti un po’ i cavalieri medievali. Ai primi assomigliano
per il casco integrale, spesso fornito di
telecamera che documenta le imprese
spericolate, agli altri per quella specie di armatura che li protegge nelle
gambe, nelle braccia e nella schiena.
Ogni tanto si sente arrivare la sirena
di un’ambulanza o il rumore delle pale di un elicottero del 118, ma – si sa – il
tempo libero è la parte più pericolosa
della nostra vita.
Pian del Falco – Passo del Lupo
La strada che collega le due frazioni
di Pian del Falco e Passo del Lupo fu
costruita nei primi anni ’80 per dare
impulso agli sport invernali in quella più elevata (1.550 metri s.l.m.). In
trent’anni la vegetazione spontanea ha
ricoperto le ferite inferte dalle ruspe e
quei cinque chilometri di strada nella
faggeta sono un piacere per gli occhi.
45
Il Salto della Capra e il sentiero verso Cresta del Gallo; a destra, la "città surreale" con eliporto visibile in vetta al Cimone. Nell'altra pagina,
l'osservazione della natura (il giglio martagone ) e lo sport che si pratica sulle pendici (il “downill”, con bicicletta e protezione per le cadute)
I faggi sono in prevalenza di medie
dimensioni e si alzano, fitti e paralleli, nell’eleganza dei loro tronchi grigi,
striati da strisce orizzontali più chiare.
Nel sottobosco, dove filtra poca luce,
non cresce quasi nulla e c’è l’ordinata
distesa di un tappeto costruito, autunno dopo autunno, dalle foglie cadute.
Ci vorrebbe nella penna la capacità
che avevano gli impressionisti nel
pennello, per fissare la bellezza della
faggeta, diversa nelle diverse ore del
giorno. Verso sera le auto che passano sono poche e la strada è godibile
anche per i camminatori; comunque,
per quelli che vogliono evitare i gas
di scarico nelle giornate di intenso
flusso turistico, c’è un’alternativa. È
un sentiero a mezza costa, che corre
spesso parallelo alla strada e poco più
su, di tracciato agevole, nonostante
qualche strappo, come lo erano in genere i sentieri dei carbonai. Qui l’immersione nella faggeta è totale.
Lago della Ninfa – Pian Cavallaro
Accanto a Passo del Lupo c’è la nota
meta turistica del Lago della Ninfa,
dove possono incontrarsi escursionisti in partenza per le vette vicine,
buongustai intenzionati a sedersi alle tavole dei tre rifugi presenti,
tranquilli camminatori decisi a percorrere la strada militare che porta
a Pian Cavallaro. Forse sarebbero in
numero minore i pigri e i sottovalu-
tatori delle proprie energie se ci fosse
più consapevolezza di quanto sia piacevole salire per la strada, dandosi la
tranquillità di assecondare il proprio
ritmo, senza fretta.
Fino a Fontana Bedini (1.632 metri)
si è all’ombra del bosco di abeti, poi si
esce allo scoperto, incontrando solo
ogni tanto, tra i tornanti della strada
che sale al limite della vegetazione,
macchie di pino mugo e di salici nani che interrompono l’omogeneità dei
prati d’altura, dove nel corso dell’estate fiorisce il giallo delle ginestre dei
carbonai e dell’iperico, il rosso cupo
delle orchidee, il violetto dell’epilobio,
il bianco dei margheritoni e, più raro,
l’arancione dei gigli martagoni.
Quando, superato il rifugio Villa Pace
cui un grande masso sembra fare da
guardia, si arriva alle rocce del Salto
della Capra e si guarda sotto, si scopre
come – almeno qui – l’opera dell’uomo,
col nastro dell’asfalto che si attorciglia
nei tornanti, non stoni con la natura,
ma ne sia quasi un fregio d’abbellimento. Non possiamo non dire, però,
che chi non volesse rischiare di mettersi alla prova con questa camminata
di cinque chilometri, c’è una comoda
possibilità di raggiungere Pian Cavallaro con la funivia che parte da Passo del Lupo. Quando si arriva, si ha la
conferma, almeno in questo caso, che
il nome descrive ciò che designa: Pian
Cavallaro infatti è un ampio vallone
che si stende ai piedi del massiccio del
Cimone, dove è facilissimo vedere dei
cavalli al pascolo.
In vetta al Cimone
Tre sentieri portano in vetta al Cimone: la direttissima, con la scalinata di
tronchi malridotta dall’inverno; il sentiero del Cimoncino, reso disagevole in
alto da una frana di qualche anno fa;
il sentiero a ovest, che sale più dolcemente (per quanto possa essere dolce
uno strappo dai 1.880 ai 2.165 metri
della vetta) ed è il nostro preferito,
anche perché consente una bella vista
sulle Alpi Apuane. Non può non capitare, salendo, di sentire almeno una
volta il fischio della marmotta, con la
nostalgia (per chi frequentava quei
sentieri negli anni scorsi) dei frequenti avvistamenti di quegli animaloni,
diventati ormai molto rari. Ogni volta
che si arriva sulla spianata in cui termina il sentiero si debbono fare i conti
con i mutamenti di quella piccola città
surreale che occupa la vetta. Gli edifici
più grandi della base aeronautica hanno un nuovo rivestimento di materiale
grigio e rosso cupo, che probabilmente viene qui testato nella resistenza al
vento e alle basse temperature, mentre i tralicci per le comunicazioni e i
ponti aerei sono imponenti come non
li avevamo mai visti prima e arrivano
a pochi metri dalla cappella in sasso
costruita più di un secolo fa. l
CHICO MENDES
25 anni dopo l'assassinio
L'eroe brasiliano pagò con la vita il suo impegno che, tra l'altro, portò alla nascita delle
cooperative agroestrattive e all'istituzione delle riserve protette in Amazzonia, custodi
di gran parte della biodiversità del pianeta. In suo ricordo, iniziative in varie città tra le
quali Modena, il 18 ottobre, a cura del Comitato per le celebrazioni
R
icorre quest’anno il 25°
anniversario dell’omicidio
di Chico Mendes, un eroe
brasiliano per il lavoro e
la difesa dell’ambiente. Lavoratore
seringueiro, sindacalista, fondatore
del PT in Acre (Brasile), è stato il più
importante organizzatore sindacale
di migliaia di lavoratori agroestrattivisti del nord dell’Amazzonia. La
nostra cooperativa, chiamata Chico
Mendes Modena, realizza attività nel
settore della cooperazione allo sviluppo e del commercio in linea con il
suo pensiero.
Il progetto delle Noci dell'Amazzonia
nasce, infatti, nella seconda metà degli anni Ottanta, frutto dell'incontro
e della collaborazione tra le realtà associative e cooperative emiliane e il
Movimento dei Popoli della Foresta,
guidati allora dal leader indio Chico
Mendes consigliato anche dal professore Tullio Aymone, docente della
nostra Università. Scopo del progetto
era trovare una forma di economia
sostenibile che permettesse da un lato
agli abitanti della foresta di accedere
ai diritti minimi di cittadinanza (cibo,
salute, istruzione, identità culturale) e
dall'altro di difendere l'ambiente naturale e la biodiversità: in questo caso il
principale polmone verde del mondo,
regolatore del clima del pianeta.
Caucciù e cooperative
Chico Mendes organizzò i raccoglitori di caucciù (i seringueiros)
"
Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so
che andrebbero a strapparli dalla foresta
impoveriti dal degrado ambientale
e dalla concorrenza della gomma
sintetica, riuscendo ad unificare le
diverse popolazioni amazzoniche
in un unico movimento consapevole e coordinato. Alla fine degli anni
Ottanta i governi, sotto la pressione popolare organizzata da Chico
Mendes, vengono spinti a istituire
le riserve agroforestali protette dalla legge. Per gestire le riserve estraendo solo i frutti che la foresta offre naturalmente, nascono così le
cooperative agroestrattive amaz-
(Chico Mendes)
"
zoniche. Chico Mendes pagò con la
vita questo enorme progresso. Per
ricordarne il pensiero e aprire una
riflessione sui grandi temi da lui affrontati, abbiamo costituito insieme
ad altre organizzazioni, il Comitato
promotore delle celebrazioni del 25°
dell’assassinio di Chico Mendes.
Dopo la prima iniziativa a Milano,
tenutasi all’interno della fiera del
consumo critico "Fa la cosa giusta”,
si svolgeranno altre iniziative a Firenze, Milano e Padova e a Modena
il 18 ottobre. l
VIVERE BENE
In estate gli anziani
non sono mai soli
P
er i più deboli e fragili il periodo estivo può significare caldo, solitudine, carenza di servizi
sul territorio, sbalzi termici, disidratazione, colpi di calore.
Tutti questi elementi rappresentano un serio problema
per gli anziani che la Cooperativa Arcobaleno2modena
non ha sottovalutato.
Coloro che si sono rivolti ad Arcobaleno2modena in questo periodo, infatti, hanno ricevuto un aiuto in più per
combattere le insidie della stagione più calda grazie ai
servizi estivi di assistenza domiciliare, quali: assistenza
giornaliera part-time e full-time, aiuto nell’alzata e messa a letto, cura dell’ambiente domestico, aiuto nella vestizione, igiene giornaliera, compagnia, bagno assistito settimanale, veglie diurne e notturne, sostituzioni badante
in ferie.
Arcobaleno2modena si è specializzata nella sostituzione
temporanea delle assistenti famigliari riuscendo, in tempi brevissimi a soddisfare le diverse esigenze, permettendo all’utente di non essere mai solo e garantendo alla famiglia la tranquillità di potersi assentare qualche giorno.
I ricoveri improvvisi
L’emergenza caldo ha causato anche ricoveri improvvisi
che sono stati tempestivamente gestiti dalla cooperativa
con un idoneo personale che ha svolto il servizio nelle
SETTEMBRE 2013
Con Coop Estense e
Arcobaleno2modena
gli anziani hanno
trascorso un’estate
sicura. Ecco come
strutture ospedaliere, dedicandosi all’igiene e cura
dell’assistito, aiuto nell’alzata e messa a letto, aiuto nella
deambulazione, somministrazione dei pasti, assistenza
notturna e tanto altro ancora.
I servizi erogati ai Soci Coop hanno previsto uno sconto
che varia dal 22% al 27% sulla tariffa ordinaria.
Arcobaleno2modena non ha mai lasciato soli gli utenti e
le loro famiglie garantendo un servizio di reperibilità
24 ore su 24, 365 giorni l’anno. A qualsiasi ora di qualsiasi giorno la famiglia ha trovato a disposizione un operatore pronto a rispondere a ogni richiesta; i servizi di
emergenza sono stati attivati anche entro la stessa giornata. Questo perché Arcobaleno2modena fa del servizio
alla persona una vera e propria professione il cui punto
di forza è la tempestività nel fornire un servizio accurato ed efficiente. l
- Modena, via Emilia Est, 407 - tel. 059.335503
email: [email protected]
- Baggiovara, via Giardini, 1355 presso galleria commerciale
Ospedale - tel. 059.512181
email: [email protected]
- Emergenze cell. 389.8387945
47
48
Convenzioni Musei
PIEMONTE
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Fondazione Maria Adriana Prolo
Via Montebello, 20 - Torino
Tel. 011 8138560 - www.museonazionaledelcinema.it
Per i soci Coop: biglietto ridotto ingresso a Museo, Museo + Ascensore
Panoramico, Sala Tre del cinema Massimo. Dalla riduzione è escluso il
biglietto per il solo Ascensore Panoramico
Palazzo Tursi via Garibaldi, 9
Palazzo Bianco via Garibaldi 11
Palazzo Rosso via Garibaldi 19
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti - Genova
Tel. 010 5574000 - www.palazzoducale.genova.it
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA
Piazza Castello - Torino
Tel. 011 4433501 - www.palazzomadamatorino.it
Per i soci Coop: ingresso sconto 2 euro valido anche per l'accesso alle
mostre temporanee organizzate dalla Fondazione Torino Musei
MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE
Via San Domenico 9/11 – Torino
Tel. 011 4436927 - www.maotorino.it
Per i soci Coop: sconto 2 euro per ingresso alle collezioni permanenti
LOMBARDIA
MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
LEONARDO DA VINCI
Via di San Vittore, 21 - Milano
Tel. 02 48555384 - www.museoscienza.org
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto
PINACOTECA AMBROSIANA
Piazza Pio XI, 2 - Milano
Tel. 02 806921 - www.ambrosiana.eu
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto valido anche
per l'accesso alle mostre temporanee
FONDAZIONE FORMA
Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 - 20136 Milano
Tel. 02.58118067 - 02.89075420 - www.formafoto.it
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto
VENETO
PEGGY GUGGENHEIM
Dorsoduro, 704 - Venezia
Tel. 041 2405411 - www.guggenheim-venice.it
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto 10 euro
anziché 12 euro, valido anche per l'accesso alle mostre temporanee.
Audioguida 5 euro, catalogo CPG 20 euro
TRENTINO ALTO ADIGE
MART
Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Corso Bettini, 43 – Rovereto (TN)
Tel. 0464 438 887 - www.mart.trento.it
Per i soci Coop: ingresso biglietto ridotto
LIGURIA
MUSEI CIVICI GENOVA
Musei Civici di Strada Nuova - Genova
Tel. 010 5574741/728 - www.museigenova.it
EMILIA ROMAGNA
MAMBO
Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14 - Bologna
Tel 051 6496611 - www.mambo-bologna.org
Per i soci Coop: ingresso MAMbo e Museo Morandi 4 euro
anziché 6 euro
Casa Morandi e Museo per la memoria di Ustica: ingresso gratuito e visite
guidate di gruppo (max 30 persone)sconto 20% (64 euro anziché 80
euro)
FONDAZIONE RAVENNA ANTICA
Via Gordini, 27 - Ravenna
Tel. 0544.36136 - www.ravennantica.it
Per i soci Coop:
- Domus dei Tappeti di Pietra: biglietto ridotto 3 euro anziché 4 euro
- Tamo. Tutta l'avventura del mosaico: biglietto ridotto 3 euro
anziché 4 euro
- Domus dei Tappeti di Pietra + Tamo: biglietto ridotto 5 euro
anziché 7 euro
Lo sconto è valido solo per il titolare della Carta Sociocoop
MUSEO CASA FERRARI
Modena Via Paolo Ferrari, 85
Tel. 059 4397979 - www.museocasaenzoferrari.it
Per i Soci Coop
Ingresso: adulti 10 euro anziché 13 euro
L’agevolazione è estesa ad un accompagnatore adulto
Bambini 6-10 anni accompagnati da un socio Coop 7 euro anziché 9 euro
Ragazzi 11-26 anni accompagnati da un socio Coop e adulti over 65 9
euro anziché 11 euro
Sconto speciale per famiglie con figli
Sconto 10% all’Official Store (escluse le collezioni Limited Edition) e alla
caffetteria
TOSCANA
GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini - Viareggio (LU)
Tel 0584.591118 - www.gamc.it
Per i soci Coop: ingresso 1,5 euro anziché 3 euro
Lo sconto è esteso ad un accompagnatore del socio
SICILIA
PALAZZO BRANCIFORTE
Via Bara all'Olivella, 2 - Palermo
Tel. 091.320265 - www.palazzobranciforte.it
Per i soci Coop: ingresso: 5 euro
anziché 7 euro
Altre informazioni su tutte le convenzioni e i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito
www.e-coop.it. Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop.
VIVERE BENE
SETTEMBRE 2013
Caro benzina, Coop Estense
triplica lo sconto per i suoi soci
La cooperativa rafforza la sua azione di tutela alzando da 1 a 3 centesimi il risparmio per ogni litro
di benzina o diesel acquistati la domenica nel distributore di Grandemilia. Stesso sconto sul gpl ma
applicato il lunedì. L'iniziativa è valida dal 15 settembre a fine anno
T
ra crisi siriana, incertezze politiche e spettro di
nuove accise, i prossimi
mesi potrebbero vedere
gli italiani ancora più colpiti di
quanto non lo siano già su un fattore di spesa così importante come il
carburante.
Con uno sforzo significativo in termini di investimento, Coop Estense
ha deciso perciò di lanciare una iniziativa forte contro il caro benzina.
Senza fare alcun passo indietro rispetto alla politica di convenienza
che sta perseguendo a partire
dall’apertura del distributore di
Grandemilia, lo scorso 4 maggio, la
cooperativa ha deciso di riconoscere ai suoi soci un ulteriore sconto.
Accanto al prezzo speciale già applicato (1 centesimo per ogni litro è
lo sconto riconosciuto "di default" ai
soci di Coop Estense), in vigore tutti
i giorni, i soci della cooperativa potranno beneficiare a partire dal 15
settembre, e fino alla fine dell’anno,
di un ulteriore occasione di risparmio. Ogni domenica, il distributore
di carburanti di Grandemilia triplicherà infatti lo sconto (3 centesimi
per litro) sui rifornimenti di benzina e diesel.
Lo stesso sconto, di 3 centesimi, sarà valido invece per il gpl tutti i lunedì e ovviamente nelle fasce orarie
assistite, visto che in Italia il servizio è possibile erogarlo soltanto in
tale modalità. l
A Mirandola il concerto
per la solidarietà
Sabato 21 settembre in piazza una serata organizzata dalla Procter & Gamble a sostegno
della fondazione Scuola di Musica, con tanta musica e ospiti importanti. Conduce Andrea Barbi
A
tteso appuntamento, sabato 21 settembre a
Mirandola, in piazza della Costituente, per
la serata organizzata da Procter&Gamble in
collaborazione con Coop Estense a celebrazione della grande campagna di solidarietà a sostegno
della fondazione Scuola di Musica di Mirandola e degli altri comuni dell’area Nord.
Dal 1° luglio, lo ricordiamo, e fino alla fine di settembre, per ogni prodotto P&G acquistato nei negozi emiliani di Coop Estense, la stessa Procter & Gamble donerà 10 centesimi per finanziare progetti educativi
della Scuola di Musica. Una iniziativa speciale pensata
con il supporto di Coop Estense e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Mirandola.
Parte integrante del progetto sarà la bella serata in
programma per sabato 21, che vedrà la piazza di Mirandola animarsi a partire dalle 21,30 con tanta musica e ospiti importanti.
Si alterneranno infatti sul palco i ragazzi della Scuola
di Musica, e in particolare la Banda Rullifrulli e la
Banda John Lennon. Tra gli ospiti, hanno scelto di non
mancare a questa serata Matteo Macchioni e Alberto
Bertoli, figlio del grande Pierangelo. Ad animare la serata sarà il popolare conduttore Andrea Barbi. l
49
50
SCUOLE E CORSI AI NASTRI DI PARTENZA!
Con le convenzioni per i soci Coop Estense puoi scegliere per te e la tua famiglia tra diverse
opportunità risparmiando. All'iscrizione presenta la carta Sociocoop Estense o carta Famiglia
Oxford School of Languages
affiliato a Oxford International di Milano
Info: Modena via Emilia ovest 111 (Palazzo Europa)
tel. 059 822172 - www.oxfordlingue.it
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Gruppi chiusi di massimo 8 allievi, con docenti di madrelingua o
bilingue, frequenza 2 volte la settimana con lezioni di 90 minuti.
Sono gratuite le lezioni di recupero al venerdì.
Per adulti corsi di 55 ore, frequenza serale: 390 euro anziché
850, sconto 54%.
Per ragazzi da 6 a 13 anni corsi di 45 ore: 325 euro anziché
650, sconto 50%.
Corsi di informatica (office, blog)
Gruppo chiuso di massimo 6 allievi, i docenti sono ingegneri
qualificati. Le postazioni sono individuali e connesse a internet con
supporti multimediali.
Durata 30 ore in 3 mesi, frequenza serale 2/3 volte a settimana:
290 euro anziché 650, sconto 55%.
Casa delle Culture di Modena
Info: Modena via Wiligelmo, 80
tel. e fax 059.346213; cell. 331.2851884
Corsi di lingue per adulti (inglese,
francese, tedesco, spagnolo, arabo,
cinese) gruppi da 4 a 10, durata 40 ore,
2 volte la settimana con lezioni di 75 minuti:
300 euro anziché 600, sconto 50%.
Corsi di inglese per bambini dai 5 ai
10 anni in gruppi da 4 a 8, durata 20
ore, una lezione a settimana di 2 ore:
150 euro anziché 300, sconto 50%
La convenzione prevede anche corsi
di alfabetizzazione in lingua italiana
per adulti e corsi di supporto scolastico
in lingua italiana per bimbi e ragazzi
da 6 a 16 anni, organizzati in gruppi
(max 12) di età omogenea.
In entrambi i casi il costo per
accedere al corso è di 200 euro
anziché 400, sconto 50%.
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a costi molto contenuti.
Cambridge Centre, inglese per i ragazzi
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scuola primaria di 30 ore (una lezione la
settimana di 60 minuti) in gruppi di 10 e
con insegnanti madrelingua:
261 euro anziché 390,
sconto 33%.
Cambridge Kids corso per ragazzi di
scuola media inferiore di 45 ore (una
lezione la settimana di 90 minuti) in gruppi
di 10 e con insegnanti madrelingua:
380 euro anziché 585,
sconto 35%.
Play School corso collettivo per bimbi di
5-6 anni di 30 ore, un'ora a settimana, con
attività ricreative/didattiche in lingua inglese
per l'apprendimento della lingua attraverso
giochi, canzoni, burattini e materiali vari:
261 euro anziché 390, sconto 33%.
L'iscrizione ad ogni corso è di 55 euro anziché 85
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STAGIONE TEATRALE 2013-2014
Modena - Teatro Michelangelo
Gli sconti si ottengono presentando la carta Sociocoop Estense o carta Famiglia e valgono per il socio e un suo accompagnatore.
Per gli abbonati: biglietto ridotto a tutti gli spettacoli non compresi nel loro abbonamento, sconto 25% su biglietto cinema
Info: via Giardini, 255 - Modena - tel. 059.343.662
www.cinemateatromichelangelo.com
email: [email protected]
•6-7-8 novembre “Oh dio mio!”, regia di N. Pistoia,
con V. Toniolo e V. Viviani
•15-16-17 ottobre “Minchia signor tenente”, regia di
Nicola Pistoia, con Antonio Grosso e Daniele Antonini
•19-20-21 novembre “Mi piaci perché sei così", regia di
Gabriele Pignotta, con Gabriele Pignotta e Fabio Avaro
•10-11-12 dicembre “Tres”, regia di Chiara Noschese,
con Anna Galliena, Marina Massironi, Chiara Noschese,
Sergio Muniz
•7-8-9 gennaio “Se non ci fossi io”, regia di Augusto
Fornari, con Daniela Morozzi, Gianni Ferreri, Roberto
Nobile
•4-5-6 febbraio “Nuda proprieta”, regia di Emanuela
Giordano, con Lella Costa e Paolo Calabresi
•11-12-13 febbraio “Elephant man", regia di Giancarlo
Marinelli, con Ivana Monti, Daniele Liotti, Debora
Caprioglio
•1-2-3 aprile “Donnacce”, regia di Ennio Coltorti, con
Paola Tiziana Cruciani, Alessandra Costanzo, Pietro
Bontempo
Abbonamento riservato ai soci Coop Estense
7 spettacoli 112 euro.
Biglietteria: dal 9 al 27 settembre (sabato e domenica
esclusi) dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20.
51
fa tutto. anche il caffè.
1
2
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automaticamente dopo aver selezionato il volume
d’acqua da erogare. Desideri un espresso ristretto
o hai necessità di un caffè doppio? È semplicissimo,
basta spostare il cursore per il dosaggio seguendo
le indicazioni riportate sulla capsula oppure impostare
la lunghezza a proprio piacimento per ottenere la tazza
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colore e stile al proprio “angolo caffè” a casa,
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concedersi un piacevole e rigenerante break tra colleghi
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possibilità di personalizzazione. Infatti, grazie alle
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PARTE LA NUOVA RACCOLTA
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DAL 16 SETTEMBRE 2013 AL 2 MARZO 2014.
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E LE POSATINE RIVADOSSI.
Iniziativa valida in tutti i supermercati di Coop Estense
di Modena e provincia, Ferrara e provincia.
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SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
DAL 3 AL 16 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
UVA
ITALIA
cartone da 2,5 kg
NTO
SCO
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
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DAL 3 AL 16 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
VINO
LAmbrUscO d.O.c.
cAVIcchIOLI
sorbara secco o grasparossa
di castelvetro amabile
confezione da 6x750 ml
DALNEI 26
SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE
SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
OLIO EXTrA VErGINE
dI OLIVA
“I TrE cAmpANILI”
estratto a freddo,
selezione 100% Cultivar “Coratina”
lattina da 3 litri
Anzicchè 25,38 €
Anzicchè 17,50 €
2,98 € al litro
3,30 € al litro
13,40 €
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47%
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Coo
9,90 €
NTO
SCO
43%
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
DAL 19 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE
PORTABITI
MODELLO MIRANO
AAnzichè 129,00 €
52,90 €
79,00 €
struttura in faggio massiccio color ciliegio
con vaschetta portaoggetti e ruote piroettanti antitraccia
dimensioni cm 37x46xh105
Made in Italy
NTO
struttura in faggio massiccio color ciliegio
con ripiani in laminato antigraffio e con
ruote piroettanti antitraccia, richiudibile
dimensioni cm 64x45xh79
Made in Italy
ASSE STIRO
MODELLO STIROCOMODO
STENDIBIANCHERIA
MODELLO GABBIANO
SCO
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
CARRELLO
MODELLO SIMPATY
AAnzichè 85,00 €
37%
AAnzichè 139,00 €
NTO
SCO
43%
DALNEI 19
SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE
SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
FERRO DA STIRO A CALDAIA
SINGER SP1000
34,90 €
potenza caldaia 1200 Watt
capacità caldaia 0,8 litri
potenza ferro 800 Watt
piastra Inox
garanzia 2 anni
NTO
SCO
30%
38%
99,00 €
struttura in faggio massiccio color ciliegio con ruote
regolabile su 4 altezze, piano stiro in rete zincata
con fodera in cotone 100%
griglia portacaldaia a scomparsa
dimensioni cm 135x45x93 (h max)
Made in Italy
AAnzichè 49,90 €
NTO
SCO
AAnzichè 169,00 €
79,00 €
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Coo
30 metri di filo utile, struttura in faggio massiccio color ciliegio
con ruote piroettanti antitraccia
griglie in nylon con aste in alluminio
doppia vaschetta porta mollette
dimensioni cm 67x175xh105
Made in Italy
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DAL 19
SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE
SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
DAL 3 AL 23 OTTOBRE
SOLO NEI SUPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
PANTALONE STRETCH
uOMO wAMPuM
AAnzichè 35,00 €
21,00 €
modelli e colori assortiti
taglie dalla 46 alla 58.
NTO
SCO
40%
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
PRENOTAZIONE DAL 26 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE
CONSEGNA DAL 7 AL 20 NOVEMBRE
AscIUGATrIcE hOTpOINT
ArIsTON AQc8 3F5T/Z1
LAVATrIcE hOTpOINT
ArIsTON AQUALTIs AQ82L092
Anzicchè 549,00 E
Garanzia Coop 3 anni
Garanzia Coop 3 anni
classe efficienza energetica A
capacità di carico 8 kg
opzioni partenza ritardata, antipiega
extra delicato, blocco tasti
16 programmi, visualizzazione
dello stato di avanzamento
e del tempo restante d’asciugatura
dimensioni cm 59,5x63xh85
classe efficenza energetica A++
giri 1000, 16 programmi
programma ECO
capacità di carico 8 kg
centrifuga regolabile con esclusione
dimensioni cm 59,5x64,5xh85
399,00 €
629,00 €
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
Anzicchè 799,00 E
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27%
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21%
PRENOTAZIONE DAL 26 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE
CONSEGNA DAL 7 AL 20 NOVEMBRE
FOrNO INcAssO
bOsch hbA21b350J
Anzicchè 549,00 E
419,00 €
classe efficienza energetica A-20%, 67 litri
5 funzioni di riscaldamento con cottura
multicottura 3D ventilato, porta a 2 vetri
manopole a scomparsa Push&Pull
acciaio Inox
dimensioni cm 59,5x59,5x55
GARANZIA BOSCH 3 ANNI
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Coo
LAVAsTOVIGLIE INcAssO
A scOmpArsA bOsch smV50m40EU
Anzicchè 499,00 E
394,00 €
classe efficienza energentica A+, 12 coperti
sistema protezione cristalli, 5 Programmi
e 4 temperature, mezzo carico variabile
partenza ritardata fino a 24 ore
sistema automatico riconoscimento detersivo
(polvere, liquido, pastiglia)
dimensioni cm 59,8x55xh81,5
GARANZIA BOSCH 3 ANNI
NTO
SCO
21%
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
pIANO cOTTUrA INcAssO
bOsch pcp615b90E
Anzicchè 349,00 E
269,00 €
4 fuochi di cui 1 rapido, 2 semirapidi e 1 ausiliario
accensione elettrica, griglia in ghisa
dimensioni cm 60x52xh4,3
GARANZIA BOSCH 3 ANNI
NTO
SCO
22%
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
DAL 3 AL 23 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
smArTphONE
hUAwEI AscENd p6
Anzicchè 399,00 €
smartphone Touch con Display da 4,7” HD (1280*720)
touch super sensibile adatto all’uso con guanti
funzione multi-screen AirSharing, super sottile
solo 6,18 mm di spessore, struttura robusta ed elegante
in metallo satinato, penta Band UMTS (WCDMA)
con HSPA + sino a 21 Mbps in download e 5,76 Mbps in upload
sistema operativo Android 4.2.2 Jelly Bean
processore Quad Core da 1.5 Ghz - 8 GB di ROM + 2 GB di RAM
Wi fi hotspot, DLNA, Bluetooth 3.0, micro USB 2.0
Slot per MicroSD, A-GPS, bussola digitale
fotocamera da 8 Mpixel full HD con funzioni speciali
(es. Macro fino a 4 cm per catturare i minimi dettagli)
fotocamera anteriore da 5 Mpixel HD, con autofocus
per videochiamate, radio FM, audio con Dolby Digital Plus
mi settembre al cro SIM, in confezione: cavo USB, auricolare
batteria ad alta capacità da 2000 mAh
dimensioni 132,6 x 65,5 x 6,18 mm, peso 120 grammi
garanzia 2 anni.
NUMERO PEZZI 243.
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INCLUSA NEL PREZZO
UNA SIM COOP VOCE
CON 5€ DI TRAFFICO TELEFONICO
132,6 mm
6,1
8m
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FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
309,00 €
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IL SERVIZIO è ATTUALMENTE ATTIVO NEI SEGUENTI PUNTI VENDITA:
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IPERCOOP DELLA MIRANDOLA, GRANDEMILIA, I PORTALI, IL BORGOGIOIOSO, IL CASTELLO, LE MURA, e nei SUPERMERCATI COOP CARPI MAGAZZENO, CASTELFRANCO, COPPARO, FERRARA VIA MODENA,
FORMIGINE, NONANTOLA, SASSUOLO MEZZAVIA, VIGNOLA, I GELSI, SPECIALCOOP, CIALDINI, ARGENTA, BONDENO, COMACCHIO E PORTOMAGGIORE.
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
DAL 3 AL 16 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
GUANcIALE IN FIbrA cALEFFI
con rivestimento antiacaro, cm 50x80
cOprImATErAssO ANTIAcArO cALEFFI
in spugna, 80% cotone, 20% poliestere
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1 piazza cm 140x250
12,90 € 35%
Anzicchè 19,90 €
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2 piazze cm 225x250
19,90 € 26%
Anzicchè 26,90 €
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15,90 € 36%
Anzicchè 24,90 €
cOprIGUANcIALE
ANTIAcArO cALEFFI
in spugna, 80% cotone
e 20% poliestere, cm 50x80
GUANcIALE mEmOrY cALEFFI
con memoria di forma, e federa in jersey
cm 50x80
DAL 3 AL 16 OTTOBRE
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33%
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
pIGIAmA mANIcA LUNGA UOmO O dONNA pOmpEA
modelli e colori assortiti
pigiama donna:
pigiama uomo:
taglie dalla S alla L
taglie dalla M alla XL
Anzicchè 24,90 €
19,90 €
Anzicchè 29,90 €
4,50 € 34%
Anzicchè 6,90 €
7,90 €
Anzicchè 12,90 €
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1 piazza e mezza cm 170x250
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17,40 €
Anzicchè 24,90 €
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SCO
17,40 €
NTO
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PRENOTAZIONE DAL 7 AL 20 OTTOBRE
CONSEGNA
DAL 28 NOVEMBRE ALL'11 DICEMBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI
COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA
FERRARA E PROVINCIA
LINEA IN VETrO dEcOrATO
mULTIcOLOr IVV
INdUsTrIA VETrArIA VALdArNEsE
disponibili nei colori ambra, ametista e verde
Un esempio: sottopiatto ø 34
Anzicchè 27,10 €
13,55 €
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50%
DAL 3 AL 16 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
scArpA UOmO/dONNA
NIKE bLAZEr
Anzicchè 99,00 €
NTO
SCO
sottopiatto ø 34
centrotavola ø 33
69,00 € 30%
colori assortiti
misure dalla 36 alla 46
coppetta ø 16
ciotolino ø 9
SCONTO 50% DAL PREZZO DI LISTINO
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
PRENOTAZIONE DAL 3 AL 16 OTTOBRE
mATErAssO dEmETrA IN mEmOrY
anatomico, traspirante, modellante
igienico, antibatterico, sfoderabile
lastra in eliocell h 17 cm + 3 cm di memory, imbottitura in memory 2 cm
rivestimento tessuto bamboo viscosa
fascia 3D traspirante, altezza 23 cm
disponibile in varie misure
NTO
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FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
30%
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
mATErAssO IcArO IN ELIOcELL
ImbOTTITUrA IN mEmOrY
traspirante, sfoderabile
lastra in eliocell firm con lavorazione a canali, + lastra in aliocell soft
con lavorazione ondulata 7 zone a portanza differenziata, imbottitura
in fibra termolregolatrice, imbottitura su un lato in memory
rivestimento tessuto antistatico Silver
fascia 3D traspirante, altezza cm 21 finito
disponibile in varie misure
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Alcuni esempi:
SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 425,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 850,00 €
297,50 €
595,00 €
mATErAssO AphIA IN mEmOrY + GEL
anallergico, anatomico, antidecubito
ecosostenibile, sfoderabile
lastra composta da 14 cm in eliocell, 3 cm memory e 5 cm gel
imbottitura in fibra anallergica e traspirante, rivestimento tessuto stretch anallergico
fascia 3D traspirante, altezza 24 cm, disponibile in varie misure
BENEFICI: i due lati del materasso sono caratterizzati da due diverse tipologie
di sostegno atte a soddisfare le varie esigenze del cliente. Il lato gel caratterizzato
da una nuova lastra in gel, rivoluzionaria ad alta densità, flessibile e di lunga durata
che garantisce una sensazione di freschezza ed estrema traspirabilità.
Il lato firm dona un sostegno deciso, inoltre la fascia 3D posta sui quattro lati aiuta
la traspirabilità del materasso e la completa sfoderabilità ne garantisce
nel tempo la massima igiene
Alcuni esempi:
SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 355,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 710,00 €
30%
Alcuni esempi:
SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 554,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 1099,00 €
387,80 €
769,30 €
rETE ErGONOmIcA sIrIO
a 26 dogce in faggio naturale curvato a vapore
con ammortizzatori e regolatori di intensità lombare
disponibile in varie misure
NTO
SCO
248,50 €
497,00 €
mATErAssO ArTEmIdE IN LATTIcE
traspirante, ergonomico, igienico
antibatterico, sfoderabile
lastra 15 cm in eliocell + 5 cm in lattice, rivestimento tessuto
con trattamento bamboo viscosa, fascia 3D traspirante
altezza 24 cm, disponibili in varie misure
NTO
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30%
Alcuni esempi:
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SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 285,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 570,00 €
199,50 €
399,00 €
mATErAssO sELENE A mOLLE
INsAcchETTATE INdIpENdENTI E mEmOrY
anallergico, anatomico, antidecubito
ecosostenibile, sfoderabile
lastra a molle insacchettate (600 molle) indipendenti che creano zone differenziate
di sostegno, security box contenitivo per molle, imbottitura in fibra anallergica
e traspirante su un lato che dona un sostegno deciso e imbottitura in memory 4 cm
sull’altro che dona un sostegno ergonomico ed una sensazione di assoluto benessere
rivestimento tessuto anallergico, fascia 3D traspirante, altezza 22 cm
disponibile in varie misure
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30%
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Alcuni esempi:
SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 184,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 359,00 €
128,80 €
251,30 €
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Coo
Alcuni esempi:
SINGOLO cm 80x190
Anzicchè 349,00 €
MATRIMONIALE cm 160x190
Anzicchè 698,00 €
244,30 €
488,60 €
CONSEGNA A DOMICILIO COMPRESA NEL PREZZO ENTRO 40 GIORNI DALLA DATA DI PRENOTAZIONE.
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
DAL 3 AL 16 OTTOBRE
NEI SUPERMERCATI E IPERMERCATI COOP ESTENSE
DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
mOTOsEGA A scOppIO
pcs 2525 dA pOTATUrA
bOX pOrTALEGNA
IN LEGNO dI pINO
TrATTATO
cm 140x60xc168
Anzicchè 139,00 €
95,00 €
Anzicchè 99,00 €
69,00 €
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
30%
Anzicchè 89,00 €
69,00 €
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31%
motore 25,4 cc a 2 tempi, carburatore Walbro
potenza 1,2 Hp
barra da 25 cm Oregon
catena Oregon antivibrazione
freno catena automatico
lubrificazione catena automatica
serbatoio olio 160 ml
serbatoio carburante 230 ml
peso 3,8 kg
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sEGA ELETTrIcA
EKsN2200-40 EAsY sAw
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srAmATOrE ELETTrIcO EAs750
sU AsTA TELEscOpIcA
Anzicchè 99,00 €
69,00 €
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potenza 2200 watt
barra Oregon 40 cm
catena Oregon antivibrazione
tensionamento catena
senza utensili
velocità catena 13m/sec
lubrificazione catena automatica
interruttore di sicurezza
con bloccaggio
potenza 750 watt, barra da 20 cm, catena Oregon
lunghezza di taglio 17,5 cm, manico telescopico
da 1,90 a 2,85 m, lavoro utile fino a 4,5 m
serbatoio olio 110 ml, lubrificazione automatica
completo d'imbragatura
sOFFIATOrE
AspIrAFOGLIE bV2800E
FUNZIONE TrITUrATOrE
KIT 2 IN 1 bAs3020
dEcEspUGLIATOrE E pOTATOrE
Anzicchè 59,00 €
35,00 €
potenza 2800 watt
soffiatore fino a 275 km/h
aspirazione fino a 13 m³/minuto
triturazione fogliame 1/10
sacco raccoglifoglie 45 litri
tubo telescopico con ruote
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SCO
40%
Anzicchè 229,00 €
159,00 €
motore 30 cc. a 2 tempi, funzione Easy Starter
decespugliatore lama o filo, taglio con lama 23 cm
taglio con filo 43 cm, potatore con catena 20 cm
barra e catena Oregon, manico telescopico fino a 2,7 m
altezza di lavoro fino a 4,5 m
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30%
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
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Coo
DOmENICA 22 SETTEmbrE
IN TUTTI GLI IPERCOOP DI MODENA E PROVINCIA E FERRARA
NELL’IPERCOOP GRANDEMILIA
DA VENErDì 11 A DOmENICA 13 OTTObrE
DOmENICA 13 OTTObrE
NEGLI IPERCOOP LE MURA, IL CASTELLO
DELLA MIRANDOLA, IL BORGOGIOIOSO E I PORTALI
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
DA VENErDì 18 A DOmENICA 20 OTTObrE NEGLI IPERCOOP GRANDEMILIA E IL CASTELLO
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SCE
SULL’ACQUISTO DI UN PRODOTTO A SCELTA
NEI REPARTI MULTIMEDIA, ELETTRODOMESTICI, FAI DA TE E TEMPO LIBERO, TESSILE, CASA E ARREDO.
Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto in ogni periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro (sconto massimo 200 euro).
Lo sconto non si applica a: prodotti in promozione, prodotti presenti su depliant e cataloghi pubblicitari, ricariche telefoniche Vodafone, Tim, Wind, H3G, carte regalo Coop, gift card e gift box, giornali,
riviste, libri, libri di testo, “prodotti esclusivi” del Videocatalogo, prodotti di ottica correttiva, prodotti del reparto Coop Salute, tutti gli articoli in oro, argento e di bigiotteria. Lo sconto non si applica ai
servizi di prenotazione biglietti e consegna a domicilio. Puoi attivare lo sconto anche presso le postazioni di pagamento automatico Spesa e Via.
iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita
DAL 29 AgOSTO AL 25 SETTEmbrE
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SCO
15
SULL’ACQUISTO DI TUTTI
GLI ARTICOLI DI CANCELLERIA.
PUOI USUFRUIRE DELLO SCONTO DUE VOLTE NEL PERIODO INDICATO, PRESENTANDO ALLA CASSA SOLO LA CARTA SOCIO COOP ESTENSE.
IN TUTTI GLI IPERCOOP E NEI SUPERMERCATI COOP IN CUI SONO PRESENTI TALI PRODOTTI
SONO ESCLUSI I PRODOTTI IN PROMOZIONE. OFFERTA NON CUMULABILE CON ALTRI BUONI SCONTO
SOCI CONVIENE DI PIÙ
OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ESTENSE
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Coo
DA DOmENICA 15 A DOmENICA 22 SETTEmbrE
Nei punti vendita aperti la domenica.
FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI.
SOLO NEI SUPERMERCATI COOP ESTENSE DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA
LO SCONTO DEL 15%
SU UNA SPESA
CI ASPETTA ALLA CASSA
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Su
Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante tutto il periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro (sconto massimo 150 euro).
Lo sconto si applica su tutta la spesa ad eccezione di giornali, riviste, libri, libri di testo, carte regalo Coop, gift card e gift box, prodotti di ottica correttiva, prodotti di automedicazione,
omeopatici e veterinari, prodotti sanitari ed ortopedici in vendita presso il Videocatalogo e nel reparto Coop Salute, tutti i servizi (consegne a domicilio, prenotazione biglietti, visite ed
esami specialistici, pagamento utenze e ticket) e i prodotti del Videocatalogo segnalati con “prodotto esclusivo”.
Sono esclusi dallo sconto i prodotti riservati ai Soci per i quali è specificata la non cumulabilità con altri sconti e i contributi per avere i premi delle raccolte punti. Lo sconto è cumulabile
con gli sconti della Raccolta Punti dei supermercati.
iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita
DA DOmENICA 29 SETTEmbrE A DOmENICA 6 OTTObrE
IN TUTTI GLI IPERCOOP DI MODENA E PROVINCIA E DI FERRARA
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SCONTO 15%
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SULL’ACQUISTO
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DI PRODOTTI ALIMENTARI,
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PER L’IGIENE E DI PARAFARMACI
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Lo sconto si applica su prodotti alimentari confezionati e freschissimi, bevande, prodotti per l’igiene della persona, cosmetici, parafarmaci in vendita presso
CoopSalute, prodotti per la pulizia della casa, articoli usa e getta e avvolgenti, alimenti e prodotti per la cura degli animali.
Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante il periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di 1.OOO euro
(sconto massimo 150 euro). Sono inclusi i prodotti in promozione ad eccezione delle iniziative riservate ai Soci per le quali è specificata la non cumulabilità con
altri sconti. Lo sconto non si applica a medicinali di automedicazione, omeopatici e veterinari e agli articoli esclusivi del Videocatalogo.
iniziativa soggetta a limitazioni, PeR maggioRi inFoRmazioni, CHieDi in Punto venDita
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