Apertura Verso il Futuro BancAnagni Informa è giunto al suo quindicesimo numero; per un periodico aziendale, che vuole illustrare l'azienda che lo edita, non è che un momento di passaggio. BancAnagni Informa ha il solo compito di illustrare le molteplici attività bancarie operate dall'istituto di credito anagnino, delle sue filiali e di quanto essa ha promosso nel territorio d'elezione. BancAnagni, il nome operativo della Banca di credito cooperativo di Anagni, già Cassa rurale ed artigiana di Anagni, ha una storia più che centenaria essendo stata fondata all'inizio del secolo XX; ha avuto il coraggio di uscire dai suoi ristretti confini per diventare un istituto di credito regionale. Numero per numero, in questa sede abbiamo raccontato delle 17 filiali sedi operative, che costituiscono le singole tappe di questo sviluppo. Numero per numero abbiamo presentato le diverse attività promosse o sostenute dal nostro Istituto, abbiamo cominciato a far conoscere i nostri soci. Continueremo a fare questo nel futuro, nei numeri che usciranno prossimamente, ma abbiamo anche il dovere di far conoscere il territorio dove la nostra attività si svolge perché è una regione eccezionale e molto poco apprezzata. La Ciociaria storica, il cuore delle terre pontine, la periferia romana che si accosta ai Castelli romani sono aree di una ricchezza straordinaria di uomini, genti operose e creative, che hanno prodotto abbazie, strade, città, attività economiche di grande importanza, artisti di chiara fama, solidarietà umana e abilità sportive. Insomma ci aspetta un compito molto esteso che cercheremo di coniugare sicuramente al livello più elevato, ma siamo consapevoli che susciterà grande interesse, in primo luogo da parte di chi ci abita, perché l'esempio, parafrasando un noto filosofo tedesco, possa generare ammirazione, ma anche nuovi progetti di vita. Gioacchino Giammaria Gennaio 2013 1 La nostra Banca La filiale di Anagni San Giorgetto di Enrico Zuccaro I fondatori della Cassa Rurale ed Artigiana di Anagni, nel lontano 1901, certo non immaginavano che un giorno la loro Banca avrebbe potuto avere ben tre filiali nel solo territorio anagnino. Nei fatti, invece, è andata proprio così. D’accordo, ci saranno voluti oltre cento anni, ma lo sviluppo della “Cassa” ha avuto indubbiamente dell’inaspettato e dell’eclatante. E così, nel tempo, alla storica sede centrale e filiale numero uno, quella di Piazza Marconi, si sono aggiunte dapprima la filale di Osteria della Fontana, la cinque nella nomenclatura interna, poi la 2 BancAnagni Informa filiale di San Giorgetto, ovvero la numero quindici, ubicata in Via della Sanità, zona limitrofa all’Ospedale di Anagni. L’apertura del nuovo sportello rispondeva ad una pressante esigenza funzionale: offrire alla clientela, quella abitante nell’omonimo quartiere anagnino e nella zona orientale e meridionale del territorio cittadino, servizi più capillari, “raggiungendola” anche in una area dove non aveva mai operato alcuna Banca. Peraltro il varo della filiale di San Giorgetto avrebbe senza dubbio decongestionato l’attività della agenzia interna alla sede centrale, spesso oltremodo affollata. Da qui la decisione di far partire il nuovo sportello, il numero quindici, inaugurato nel novembre del 2010. A guidarlo una collega di provata esperienza: Donatella Ambrosetti, già direttrice della filiale di Osteria della Fontana. Con un primo organico tutto femminile, direttrice e due colleghe, la filiale ha incominciato a muovere i primi passi rivolgendosi essenzialmente a famiglie ed esercizi commerciali. Oggi la filiale di San Giorgetto può contare sempre su un organico a tre, attualmente composto, oltre che dalla direttrice, dai colleghi Marcello Gatto e Barbara Marzano entrambi con mansioni di terminalisti cassieri. Lo stabile che ospita la “quindici” si presenta con elegante funzionalità: due casse poste a lato di un ampio salone, l’ufficio Fidi e la Direzione. Lineari e sobri gli arredi in cui predominano i colori grigio, rosso e ciliegio, tipico del banco-cassa. Un archivio ed i locali servizi completano la dotazione della filiale di San Giorgetto, rendendola pienamente operativa. Così si presenta la “quindici” o, se si preferisce, la terza filiale anagnina, aperta per essere ancora più vicini alla nostra clientela, ovvero alla voce più importante del nostro patrimonio. Gennaio 2013 3 attività sociali S. Cecilia: appuntamento con la musica di Serena Missori Il 24 novembre scorso si è svolto l'ormai tradizionale “Concerto di Santa Cecilia” in onore della Patrona della musica. La cornice che ha fatto da sfondo alla serata è stata ancora una volta quella della Sala riunioni della BancAnagni in località Osteria della Fontana. L'Associazione Musicale Anagnina, diretta dal M° Roberto Mattioli, ha eseguito brani scelti tra generi diversi. Il concerto è iniziato con la Cantata n° 147, trascritta per banda, di J. S. Bach, per passare poi ad un brano russo della tradizione popolare Moskow Nights. King Arthur, la suite di cinque brani scritta da K. Schoonenbeek, ci ha trasportati nel magico mondo di Re Artù e della sua Camelot. Dalla produzione operistica di Puccini si sono selezionati alcuni temi musicali di danza: dal valzer de La Bohème, alla gavotta della Tosca per terminare con Gira la Cote tratto dalla Turandot. La colonna 4 BancAnagni Informa sonora scelta per questa occasione è stata tratta dal pluripremiato film di S. Spielberg Schindler's List, composta da J. Williams. A partire dallo struggente “tema principale”, nel quale prevalgono note di una semplicità disarmante, l'autore è riuscito a far rivivere il dramma dell'Olocausto che, anche se non vissuto direttamente dall'ascoltatore, fa vibrare la sua coscienza. L'ottimo lavoro in sede compositiva compiuto da Williams per Schindler's List gli valse l'Oscar per la miglior colonna sonora nel 1993. Il Concerto di S. Cecilia è da sempre l'occasione per presentare al pubblico i nuovi allievi che ufficialmente entrano a far parte del nostro complesso bandistico. In questa serata sono stati presentati tre giovani “trombettisti”: Ottavia Falconi, Pasquale Formicola e Francesco Maria Lozzi. Diversi strumenti sono stati affidati alla attività sociali voce solista: Mattia Fanciullo al corno ha eseguito il Rondò K 371, composizione molto fresca e virtuosistica, primo lavoro dedicato da Mozart al corno solista. Successivamente la Banda ha avuto il delicato compito di accompagnare una nobile mozartiana melodia eseguendo una bellissima pagina di H. J. Baermann dal titolo Adagio affidata al clarinetto solista di M. Cristina Fiorini. Le famose variazioni sul tema Il Carnevale di Venezia composte da Paganini originariamente per violino, sono state trascritte per un infinito numero di strumenti. Dal M° Mattioli si è scelta la versione arrangiata da H. L. Clarke che ha fatto emergere il virtuosismo di Fabrizio Savone all'euphonium, dimostrando ancora una volta la sua bravura e l'eccezionale padronanza dello strumento. In ogni concerto, al fine di soddisfare le richieste di un pubblico sempre più eterogeneo, si è soliti inserire dei brani che arrivano direttamente dal repertorio moderno; a conclusione di questo concerto si è scelto il celebre The final Countdown degli Europe eseguito in versione strumentale. Dal Presidente dell'Associazione musicale, il prof. Pietro Verneau, a nome di tutti si è voluto salutare la maestra Mara Bufalini che per motivi di lavoro non potrà più ricoprire il ruolo di insegnante di solfeggio della nostra scuola. Per anni lei ha seguito nello studio teorico della musica e ha insegnato tutti gli allievi i segreti delle composizioni e delle esecuzioni; è stata la maestra ma anche un po' la mamma, incoraggiando e supportando tutti i giovani nelle difficoltà dello studio. La frase inscritta sulla targa di ringrazia- mento rispecchia in pieno il valore del suo percorso di vita insieme a agli allievi: Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena di vivere (A. Einstein). Grazie a Mara per la bella lezione. Da tutta la banda le si rivolge un grosso IN BOCCA AL LUPO per questa nuova avventura, e si è certi che comunque lei ci sarà sempre. Ciao, Mara! Gennaio 2013 5 attività sociali La Scuola Media G. Vinciguerra è Campione Regionale di Basket Femminile Scolastico di Franca Marinelli L'anno scolastico 2011-2012 si è concluso in maniera esaltante per la Scuola Media G. Vinciguerra di Anagni; dopo gli ottimi risultati conseguiti nei Giochi Sportivi Studenteschi nella Corsa Campestre, nel Nuoto, nell'Atletica Leggera e nel Golf, il 23-5-2012, la scuola si aggiudica il titolo Regionale nel Campionato di Basket femminile. Le ragazze hanno confermato i propri valori cestistici in una finale equilibrata ed avvincente fino all'ultimo secondo, 6 BancAnagni Informa disputata nella palestra dell'Istituto professionale di Stato Einaudi di Latina. La “Vinciguerra” si è imposta con il punteggio di 52 a 50 sulla scuola media Volta di Latina al termine di 40 minuti molto combattuti e di grande intensità emotiva, ma al tempo stesso corretti, che hanno reso la gara un’autentica finale. La vittoria è una conferma degli ottimi risultati conseguiti negli anni passati dagli alunni di questa scuola nelle varie attività sportive. attività sociali Nella Pallacanestro Femminile, dall'anno scolastico 2000-01 ad oggi, ha sempre vinto il campionato provinciale, ha ben figurato in quello regionale con vari secondi e terzi posti e, partecipando nel 2001 alle finali nazionali di Trieste, si è classificata al 4° posto; per il Basket 3 Femminile (3 contro 3) nel 2010, dopo aver vinto le fasi regionali ed interregionali, alle finali nazionali di Milano ottiene un altro prestigioso 4°posto e nell'anno 2011, vincendo di nuovo le fasi regionali ed interregionali, alle finali nazionali di Pesaro si classifica al 1° posto diventando Campione d'Italia di Basket 3 Femminile, ottenendo anche il riconoscimento all'alunna Giulia Fiorletta il titolo di miglior giocatrice del torneo. Il nuoto è un altro sport in cui la scuola si è particolarmente distinta nel corso di questi anni: nelle fasi provinciali numerose sono state le vittorie e i podi conquistati nei vari stili, sia con le squadre che con gli individualisti; nelle fasi regionali hanno conquistato il 1°posto, con la qualificazione alle finali nazionali, la squadra maschile a Gorizia nel 2001 e la squadra femminile a Fiuggi nel 2008; nella finale nazionale di Carrara del 2002 Diego Palombo ha realizzato il miglior tempo e si è aggiudicato il titolo italiano nella specialità 50 metri farfalla. Da questo anno scolastico 2012-2013 la ex Scuola Media G. Vinciguerra fa parte dell’Istituto Comprensivo 2° di Anagni e sta predisponendo i corsi sportivi pomeridiani nelle stesse discipline già attivate nell'anno passato, nella palestra della sede di San Magno e negli impianti sportivi comunali: Corsa Campestre, Pallacanestro, Nuoto, Basket 3, Golf. Gennaio 2013 7 Dossier Il multimediale e solitario Giancarlo Riccardi di Gioacchino Giammaria Se lo definisco patriarca locale del teatro Riccardi dirà di non essere d'accordo perché lui ha operato su più vasta scala e, inoltre, non è stato solo regista teatrale. Ed a ragione potrebbe affermare ciò perché se elenchiamo luoghi e manifestazioni in cui è stato presente riempiremmo una pagina di questo giornale. Se soltanto sfogliamo i due libri in cui ha raccolto antologicamente le sue produzioni dobbiamo riconoscere che è un performer d'eccezione perché ha toccato diverse arti figurative, ha seguito le moderne tendenze della scultura e ha affrontato con successo la svolta multimediale odierna. Ecco, Giancarlo Riccardi può essere considerato un artista multimediale. Anche perché ha impiegato tutti i mezzi che la tecnica ha costruito per esprimere quel 8 BancAnagni Informa Gennaio 2013 9 Dossier vasto mondo interiore che possiede e che a decine, i critici hanno messo a fuoco. Anzi, si può dire che Riccardi sia stato messo a nudo da una sterminata serie di intellettuali e critici i quali hanno punteggiato le varie tappe della carriera artistica del nostro. Giancarlo Riccardi è di Frosinone, nativo e tuttora abitante nella città capoluogo di provincia. Sì è formato all'Accademia delle Belle Arti di Roma e la Città Eterna lo ha tenuto fra le sue braccia negli anni giovanili. Qui ha fatto teatro sperimentale ed ha praticato le arti figurative delle avan- 10 BancAnagni Informa guardie del tempo. Torna a Frosinone e dà vita a diverse iniziative. Continua nel suo sperimentalismo artistico e organizza una miriade di mostre, eventi, attività che è arduo definire con i termini tradizionali. È allo stessso tempo regista e attore, grafico, sceneggiatore, pittore e scultore. Ogni sua opera e manifestazione è l'insieme di tutto ciò e d'altro ancora quando scopre la possibilità di riprodurre e di arricchire la cosa fatta con la musica. Fabula, visione, intertestualità, istallazione, accumulo oggettistico, tutto filtrato da una serie di azioni poiché scova, ritaglia, seleziona, scarta, spazializza, dinamicizza le luci e le ombre, memorizza e rende attuale. Insomma un mix quasi micidiale per chi deve seguire la complessità del suo segno artistico. E questo risuona maggiormente drammatico nei suoi eventi teatrali. Tornato a Frosinone allestisce al Nestor Il Rinoceronte di Ionesco, fonda il Teatro club dentro il quale si forma un consistente gruppo di nuovi attori, registi, performer del futuro ciociaro e romano. Mette in scena dentro il castello di Sermoneta un disorientante Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Batte le piazze e le località di mezza Ciociaria, ma anche di Roma, di Spoleto (invitato a quel festival), va a Milano con Dario Fo, ma soprattutto in più di quarantanni mette in scena una vita vissuta per l'arte dove inganni, disillusioni, speranze, utopia, magia del sogno, certezze si incastrano in un grande ma solitario gioco che ha fuorviato chi seguiva i canoni tradizionali e stimolato la ricerca e la creatività di chi ha avuto, anche per il solo caso, la possibilità di vedere qualche suo prodotto d'arte. Il Gruppo 5 di nuova Realtà Credere nella necessità di un’arte corale, di gruppo, nel rispetto della singola personalità. Credere in un’arte non di cronaca ma di contenuto sociale, universale. Ricostruire ciò che è stato distrutto senza fare dell’archeologia. Non ripudiare le contraddizioni ma assumerle come possibili vie d’uscita. Fare del realismo non un fatto di descrizione veristica ma di verità. Gruppo 5 di Loredana Rea Tra la seconda metà degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 giunge a maturazione per Emanuele Floridia, Federico Gismondi, Adolfo Loreti, Italo Palumbo (poi Italo Scelza) e Fernando Rea l’impegno verso l’arte, che si materializza nella scelta di una figurazione intesa come confronto con la realtà, per contribuire fattivamente al necessario cambiamento della società. I poli entro cui si muovono per la costruzione di un linguaggio figurativo sintetico, moderno eppure affabulatorio ed evocativo, capace di esprimere l’articolazione del tempo presente, in continua trasformazione sotto il peso di incontenibili tensioni, nuovi stimoli e altri valori, sono da una parte il realismo esistenziale Gennaio 2013 11 dossier e dall’altra il rinnovato interesse per le poetiche dell’immagine, rifiorito negli Stati Uniti e in Europa. La posizione è dialettica verso entrambe le proposizioni: la strada seguita è però quella di una nuova figuratività, capace di superare ogni tentazione citazionistica alla luce della rivoluzione che i mass media andavano operando sull’immaginario collettivo, per stabilire un punto di contatto con la tradizione e andare oltre. Oltre la rappresentazione, per indagare 12 BancAnagni Informa la problematicità del reale, attraverso gli strumenti di una pittura pensata per esprimere il vuoto dei valori e le inconciliabili tensioni di una crisi in atto. Nell’autunno del 1963 questi giovani pittori, allora poco meno che trentenni, tutti operanti nel territorio frusinate, dove sono nati o si trovano a vivere, danno vita al Gruppo 5 di Nuova Realtà, che in maniera esemplare incarna i fermenti intellettuali, le ideologie politiche e l’impegno sociale di quegli anni cruciali. La scelta di un linguaggio realista, sia pure nutrita con originalità dalle esperienze informali, pur vicina alle direttrici legate alla radice comunista, è in polemica opposizione con certa retorica di partito e inevitabilmente con quelle posizioni di didascalica narratività che meglio la interpretavano. L’intento programmatico, schematicamente riassunto negli scritti che accompagnano le prime mostre collettive tra il febbraio e il settembre del ‘64, è superare ogni semplicistica riproposta figurativa in senso stretto, per stabilire invece relazioni complesse con il reale, sollecitare con esso agganci anche di ordine storico e restituirne la verità, al di là di ogni descrizione banalmente veristica ma, soprattutto, indagare incisivamente la problematicità di una realtà spaesante e a tratti respingente. Il disinteresse verso la rappresentazione, ambigua messa in scena falsata da un’impossibile oggettività, li proietta direttamente al centro del dibattito che in quegli anni accompagna la difficile scelta della figurazione e sfocia in quella pittura di protesta, di contestazione, di denuncia, che caratterizza, sia pure con imprescindibili differenziazioni linguistiche, la ricerca del gruppo. dossier Le loro immagini, cariche di energia fin quasi a diventare violente o misteriosamente sospese in una disarmante dimensione di ricercata sospensione, esprimono la volontà di ribellione contro tutto ciò che mortificando l’uomo ferisce a morte la verità dell’esistenza. Arte, quindi, come partecipazione, come possibilità di stare dentro le contraddizioni della vita, per comprenderne il senso e superare l’inquietante precarietà che la pervade. La prima mostra si inaugura il 29 febbraio del 1964 a Frosinone, nella sala dell’E.P.T e fino alla fine degli anni ‘60 l’attività espositiva comune è intensa. Dagli anni ’70 i rapporti si allentano, l’ultima mostra cui partecipano tutti e cinque come gruppo risale al 1968, Testimonianza per il Vietnam, alla Sala dei Congressi dell’Alleanza dei Contadini di Frosinone, ma l’esigenza di continuare a confrontarsi con il farsi della Gennaio 2013 13 dossier Nel corso di un cinquantennio, infatti, per loro non sono mai venuti meno gli stimoli alla ricerca, né la capacità di trasformare, grazie a fertili contaminazioni, ricercati sconfinamenti e multiformi manipolazioni, un linguaggio codificato nel tempo. Proprio la capacità di essere sempre diversi, mantenendo una rigorosa coerenza con le proprie radici culturali e con le motivazioni profonde di una scelta operata in gioventù, senza privare se stessi del piacere della rottura, della discontinuità e anche della devianza rispetto alla strada maestra, ha caratterizzato e caratterizza inconfondibilmente il linguaggio di questi cinque artisti, accomunati dalla volontà di cercare sempre nuove occasioni di confronto. quotidianità li spinge sempre verso altre sperimentazioni. Ancora oggi, se si esclude Emanuele Floridia, prematuramente scomparso nel 2002 e Italo Scelza morto poco meno di un anno fa nel 2012, sono ancora nel dibattito artistico contemporaneo con esposizioni di grande rilevanza e una pittura che, pur tradendo l’esperienza maturata, mantiene alta la tensione creativa e non lascia trasparire segni di stanchezza o mancanza di motivazioni. 14 BancAnagni Informa dossier Gloria Rossi: giovane promessa della letteratura di Paolo Carnevale Storia appassionante in cui tematiche come la faticosa ascesa verso la maturità ed il ricordo di ciò che è stato e continua a tormentare si fondono. In uno scenario naturale mozzafiato come solo la Sardegna sa regalare oggi. Un romanzo sapientemente costruito a due voci che finiscono per fondersi solo alla fine del racconto. È l’impianto de La costa del Silenzio, romanzo di formazione e di scoperta scritto e pubblicato per Montedit da Gloria Rossi, promessa della letteratura provinciale nata a Supino. Un destino, quella della Rossi, segnato dalle lettere già a partire dalle prime precoci esperienze di scrittura a 15 anni. Poi la partecipazione a tanti premi, ed i molti riconoscimenti guadagnati a livello locale e nazionale. Tra le opere da menzionare, oltre a La costa del silenzio, c’è anche Al confine della vita, una riflessione informa epistolare sul mistero della vita e della morte. Tra i riconoscimenti, la vittoria al Campiello Giovani nel Lazio nel 2005 e nel 2006, e la Medaglia d'argento del Presidente della Repubblica Italiana in occasione del Festival Nazionale della Poesia. Gloria collabora con un ufficio stampa a Roma e, nei ritagli di tempo, studia Lettere e filosofia, dopo aver frequentato le scuole superiori al Maccari di Frosinone. La trama de La costa del silenzio, vede una giovane protagonista, Gioia, alle prese con i problemi tipici dell’età adolescenziale, tra il rapporto contrasta- to con i genitori, la nuova maternità della madre, e le aspirazioni dettate dall’età. Non mancano ovviamente gli incontri con un ragazzo, che, dopo un inizio contrastato, scivolano verso il sentimento. A questa voce si unisce poi un’altra, quella di una giovane donna che anni prima era entrata prepotentemente nella famiglia di Gioia. Non diremo ovviamente cosa sia accaduto, ma la vicenda diventa ben presto appassionante e densa, tra colpi di scena e rivelazioni degne del miglior romanzo d’appendice di fine ‘800. La narrativa di Gloria Rossi è votata all’intreccio alla sapiente capacità di costruire una storia articolata e accattivante. Più che sviluppare l’introspezione psicologica, Gloria Rossi sceglie di analizzare i caratteri e le azioni dei protagonisti, regalando una vicenda che tiene incatenati alla pagina. Gennaio 2013 15 dossier Cerco di trovare parole... intervista a gloria rossi - Da dove nasce la sua precoce passione per la scrittura? Ho sempre amato leggere. Ho iniziato sin dal primo anno delle elementari ad appassionarmi alla lettura e il passo verso la scrittura è stato breve. Sin da quegli anni ho iniziato ad inventare brevi storie, che nascevano grazie alla mia fervida fantasia, finché in terza media non ho scritto il mio primo vero racconto. - La sua narrativa, penso soprattutto a La Costa del Silenzio, tende a mio parere alle tinte forti ed appassionate, all’intreccio che prevale sull’introspezione. Quali sono i suoi modelli? In questo caso sì, l’intreccio prevale forse sull’introspezione, ma solitamente nei miei racconti chi la fa da padrone è l’analisi interiore dei protagonisti. Cerco di coinvolgere con lo struggimento dei sentimenti. Amo la letteratura che sappia trascinare lasciando quasi storditi. Chiudendo il 16 BancAnagni Informa libro mi piace non riuscire quasi a discernere la realtà, dal mondo in cui ero immersa. Non ho modelli a cui mi ispiro, mi piacciono molto Pirandello, Wilde, Coelho e molti altri autori. Non sono fossilizzata su un genere in particolare, mi piace non dare nulla per scontato. - Come riesce a conciliare la sua passione con l’attività universitaria? In questi anni ho abbandonato un po' la scrittura di racconti e poesie, a causa del pendolarismo e dello studio universitario, ma ho spesso continuato a sentire la spinta di liberarmi da ciò che sentivo. Per cui scrivevo, anche sul treno o sulla metro. Appuntavo stralci poetici su fogli o anche sul cellulare. Poi tornavo a casa e li digitavo sul computer. A volte non si trasformavano in nulla, altre volte quei pensieri sono stati utili per iniziare una storia. - Preferisce scrivere racconti o romanzi? Preferisco scrivere romanzi, anche se il dossier tempo e la concentrazione che richiedono sono maggiori rispetto ad un racconto breve. Quando penso a ciò che scriverò mi immagino sempre dietro una macchina da presa e cerco di trovare parole, che creino nella mente del lettore delle immagini chiare e vivide. Nel romanzo posso approfondire la psicologia dei personaggi nel corso dei giorni e l’evoluzione dei fatti. Credo sia una cosa che mi affascina molto. - Come giudica i numerosi premi che hanno caratterizzato finora la sua carriera? Spesso sono stati dei traini per continuare a scrivere, ma non sono stati determinanti per la mia passione. Non scrivo per le giurie o per i concorsi, ma ovviamente se si vuol far conoscere un proprio testo il modo più semplice è questo. La prima partecipazione ad un concorso di narrativa è avvenuta nell’incoscienza dei miei sedici anni e da lì ho continuato, fino a due anni fa. Poi c’è stato un momento di stasi, dovuto all’inizio di un approccio lavorativo, fin quando quest’anno sono stata spinta a riprendere ciò che avevo interrotto. - Che rapporti ha con internet ed i social network? Sono al passo con i tempi, utilizzo inter- net giornalmente e credo che sia estremamente utile. Certo, bisogna essere accorti e saper discernere l’informazione che si vuole reperire, purtroppo il calderone di notizie non filtrate spesso porta ad abbagli. Per quanto riguarda i social network sono sia su Facebook che su Twitter. Devo dire che soprattutto Facebook è un grande aiuto e spunto per analizzare il mondo sociale di oggi. È un buon punto di partenza per conoscere linguaggi, scala valoriale ed atteggiamenti di un pubblico non solo adolescente, ma anche adulto. Questo sotto il profilo dello scrittore. Come semplice utente lo utilizzo per esprimere ciò che penso, a volte come un grido, che so che sarà ascoltato da molti. Gennaio 2013 17 per i soci La ristorazione marcata Savone All'Osteria della Fontana, fra le molte attività di ristorazione, David Savone ha scelto di offrire alla sua vasta clientela quella veloce, il fast food. Nel Centro commerciale David, nato nel 2005 e che raggruppa un bar, un ristorante, un negozio di abbigliamento, una profumeria, un'agenzia di viaggi, una pasticceria, un negozio di abbigliamento sportivo ed un altro d'intimo, Savone ha collocato la sua tavola calda. In principio c'era la pizzeria aperta nel 1983 davanti la chiesa di s. Giuseppe, poi nel 1991 l'attività si è spostata sulla Casilina e dal gennaio 2006 la tavola calda Savone opera nel predetto Centro commerciale, dotato di ampio parcheggio. La tavola calda serve tutti i tipi di pizza a taglio, e veramente il ventaglio offerto è molto ampio. Ci sono pizze tradizionali, ed anche nuovi tipi, sovente innovativi. L'altro aspetto è la tavola calda con una 18 BancAnagni Informa varietà di cibi che soddisfano ogni palato. Punto forte è la cucina locale ciociara, semplice e gustosa. Si va dai piatti di verdure coltivate negli orti del posto, notissimi dai broccoletti, alle puntarelle ed ai diversi tipi di cicoria per chi vuole una dieta poco calorica, ma se ti vuoi rifare il palato allora puoi gustare la loro pasta al forno, oppure i tagliolini, prodotti nel laboratorio della casa. Per i Soci L'armeria (e tanto altro) di Franco Proietti Franco Proietti è sempre stato appassionato di caccia e pesca e nel 1960 apre un'attività commerciale per fornire prodotti di caccia e pesca, all'Osteria della Fontana. L'attività dal 1994, anche grazie all'impulso dato dal figlio Marco, entrato nel negozio come collaboratore del padre, si estende alla vendita delle armi. Quindi i Proietti non vendono solo prodotti per i due sport tradizionali della pesca e della caccia, ma anche armi per la difesa personale. Da cosa nasce cosa e da tempo il negozio ha allargato le proprie maglie e vende anche abbigliamento da caccia, da pesca e sportivo (ma sempre in riferimento alle due attività sportive della caccia e della pesca). Marco, per affrontare con professionalità il nuovo campo delle armi, è diventato perciò istruttore di tiro dinamico, anche perché esiste un'ampia gamma di armi per la difesa, pistole e fucili, che richiedono ampie conoscenze e capacità di controllo di tali micidiali oggetti. Papà Franco non ha dimenticato d'essere nato cacciatore e pescatore per cui frequentemente sta in campagna e sulle montagne per qualche battuta da caccia o va lungo i fiumiciattoli locali per tirare con l'amo. Una volta organizzava anche concorsi e gare sportive, oggi sostituite dalla competizione col cinghiale. Marco guida ormai l'azienda e oltre a rifornire i cacciatori locali, fa anche forniture agli enti che devono avere persone armate a disposizione. Gennaio 2013 19 per i soci Un'azienda moderna che affonda nell'antico: Cialone tour Guglielmo Cialone si è occupato di banca e finanze, ma ha ereditato dalla famiglia la passione per i trasporti; una passione nata a fine Ottocento quando Giovambattista Cialone cominciò a portare le merci ed anche le persone. Prima a Ferentino scalo, poi il raggio s'allargò a Colleferro, Roma e via via, l'Abruzzo, la Toscana e l'Umbria. Poi la grande intuizione di occuparsi del turismo di massa che ha dato alla odierna Cialone tour fama nazionale ed internazionale. Grazie ad una rete, una flotta modernissima di bus estremamente versatili, facenti capo alla sede, ampliata e modernissima, di via della Stazione, Cialone tour può presentarsi sulle scene e farsi affidare i servizi per Italia '90, le Olimpiadi invernali di Torino, il G8 dell'Aquila. Il ramo principale rimane il turismo internazionale, con special riferimento all'Europa centrale, operando specialmente sulle piazze di Londra e Parigi, oltre che in Italia. Un loro partner è l'Opera Romana Pellegrinaggi mentre un altro settore è il turismo scolastico locale e romano. Ma i Cialone (oggi tocca ai giovani: Emilio, Giancarlo e Massimiliano) non hanno dimenticato il trasporto normale dei passeggeri attivando linee urbane di Ferentino, Supino, Fumone, Arnara e la linea Civitella Roveto Roma. Per tutto questo Cialone tour è un'azienda moderna che affonda nell'antico. 20 BancAnagni Informa Per i Soci De Meis dal nucleare al Castagneto Domenico De Meis è ingegnere nucleare e lavora all'Enea, dove collabora a progetti innovativi (l'ultimo una bussola solare elettronica) e questo interesse l'ha portato nell'azienda Il Castagneto fondata colla moglie, Lucia Zirizzotti, a realizzare un avanzato impianto fotovoltaico. Ma la sua passione è appunto l'agriturismo di via La mola a Supino, una struttura all'avanguardia dove, oltre ad allevare animali in via d'estinzione (il maiale nero dei Lepini, iu gnegno niro in dialetto supinese, l'asino del monte Amiata ed il pony di Esperia) collabora all'attività della moglie nel recupero della cucina di tradizione contadina e ciociara. Lucia ha edito ben sei pubblicazioni in proposito: Gli antichi sapori della cucina Lepina, 2008; L’erua pazza dei Monti Lepini, 2009; Lo Gnègno Niro. Il maiale nero dei Monti Lepini, 2009; La polenta di S. Antonio a Supino, 2009; A tavola in Ciociaria nel Rinascimento, 2011; Terra Ciociara, un viaggio tra tesori nascosti, 2012, mentre lui ha riallestito un antico laboratorio per la produzione dei formaggi, là dove i nonni cominciarono un'attività di produzione di formaggi e mozzarelle. Domenico De Meis vorrebbe attivare qui un'attività didattica e di promozione dei mestieri del latte, a partire dal casaro, un mestiere scomparso e di sicuro avvenire. Gennaio 2013 21 Notiziario Premiazione Alunni meritevoli Le buone tradizioni continuano imperterrite il loro cammino e così la premiazione dei migliori studenti figli dei soci e delle scuole superiori di Anagni, voluta tanti anni fa dall'allora Cassa rurale ad artigiana, poi Banca di credito cooperativo di Anagni, anche nel 2012 si è celebrata all'interno del grande Concerto di Natale che la banda dell'AMA regala ad ogni vigilia delle feste natalizie e di fine anno ai soci di BancAnagni ed ai numerosi spettatori. Il presidente della Banca, ing. Cataldo Cataldi e il vicepresidente dott. Stefano Marzioli, hanno premiato tredici giovani promesse. Quattro provenivano dall'Istituto di istruzione superiore che comprende l'ex Liceo classico e con indirizzo scientifico Dante Alighieri e l'ex Istituto magistrale Regina Margherita, e sono Guglielmo Colaiori, Michela Taglienti, Naomi Di Rocco e Valentina Vicalvi. Tre studenti provengono dall'altro Istituto di istruzio- 22 BancAnagni Informa ne superiore G. Marconi, dentro il quale è confluito l'ex Liceo artistico, e sono gli alunni: Sonia Valentini, Sabrina Terrinoni e Alessio Giusti. Dal Liceo classico “Leoniano” viene la studentessa Angela Buonpane, anche lei premiata, come tutti, con un libretto di risparmio. I premiati figli dei soci sono quest'anno cinque. La dottoressa Caterina Cerasaro ed i diplomati alle superiori: Daniele Romiti, Federica Giudici, Giulia Mazzucchi e Stella Necci. La Banca ha premiato gli studenti con un libretto di risparmio. Il Presidente è felicitato augurando loro uno splendido futuro. Notiziario I Bersaglieri ad Anagni di Enzo Bellincampi Domenica 25 novembre 2012, grazie anche al contributo elargito dalla Banca di credito cooperativo di Anagni, si è svolta, nella città dei Papi, l'assemblea regionale dei Bersaglieri. La cerimonia è iniziata alle ore 08.45 alla presenza delle autorità civili e militari, con gonfalone cittadino e medagliere regionale dei Bersaglieri. Era schierata la fanfara dei bersaglieri di Cassino, affiancata dai labari sezionali delle 5 provincie del Lazio e da numerosi bersaglieri. Considerata l'importanza dell'incontro era presente il presidente nazionale dell'A.N.B. Gen. Cataldi Marcello accompagnato dal presidente regionale Gen. Renzi Ottavio nonché dal consigliere regionale Prof. Culla ed il presidente Provinciale Sig. Lunghi Tonino. La Banca di Credito Cooperativo di Anagni era rappresentata dal direttore della filiale di Anagni Sig. Roberto De Cesaris e dal sindaco (Collegio sindacale) Rag. bers. Enzo Bellincampi. I convenuti sono stati poi ricevuti dal sindaco presso la "Sala della Ragione", dove si sono svolti i lavori assembleari e sono stati consegnati i riconoscimenti ai soci benemeriti. Sia le signore che gli altri ospiti hanno avuto l'occasione di visitare la città dei Papi con una guida messa a disposizione dalle autorità. Alla fine dei lavori tutti hanno espresso elogi per la magnifica giornata, per la riuscita della manifestazione ma soprattutto per la bellezza e la ricchezza artistica e culturale della città. Gennaio 2013 23 Notiziario dalla Cooperativa Hernica Saxa La Compagnia teatrale Acta est Fabula, con la regia di Emilio Cacciatori, il giorno otto del mese di dicembre scorso, ha presentato nei locali della Cooperativa Hernica Saxa la commedia scritta da Peppino e Titina De Filippo 40 ma non li dimostra, che fu presentata per la prima volta a Napoli nel 1933. La rappresentazione teatrale ha riscosso grande successo da parte del numeroso pubblico presente. L’associazione Acta Est Fabula, anche grazie a BancAnagni e alla Cooperativa Hernica Saxa, è fortemente cresciuta sotto tutti i punti di vista: può contare su di un bacino di 25-30 giovani che si sono appassionati al teatro: frequentano i laboratori e trovano un ambiente ideale per impiegare le loro potenzialità, operando un notevole salto di qualità incredibile e continuano a pervenire richieste di adesioni. La compagnia ormai è conosciuta anche al di fuori delle mura cittadine e alcuni giovani attori hanno partecipato ad uno spettacolo teatrale con una compagnia professionista. La Cooperativa Herniaca Saxa nell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione ha accolto la richiesta del Circolo di burraco di Anagni di poter frequentare i locali della Cooperativa per giocare a burraco tra gli appartenenti al Circolo e organizzare iniziative, non soltanto del gioco di carte, ma anche culturali come quelle canore con l’intervento del Coro di Anagni, folkloristiche con la partecipazione di una Associazione di Anagni. Il calendario 2013 della Cooperativa prevede, inoltre, iniziative volte alla presentazione di libri, alla organizzazione di una mostra collettiva di pittura nei mesi primaverili e recite teatrali a cura della Associazione Acta est Fabula al termine del terzo laboratorio teatrale. Tutti i soci saranno convocati a partecipare alla prossima Assemblea sociale, che si terrà nel mese di aprile, per l’approvazione del bilancio anno 2012 e per il rinnovo dei componenti dell’Organo amministrativo. Centro giovanile P. G. Frassati Finalmente il centro giovanile Pier Giorgio Frassati ha la sua sala multimediale. Dopo diversi anni di richieste, domande, sollecitazioni, il primo piano dell'ex cabina Enel è tornato di proprietà del centro giovanile e grazie ai contributi regionali per gli oratori e il contributo di BancAnagni siamo riusciti a trasformarlo in una sala multimediale. Tutto questo sempre per il bene dei nostri ragazzi e giovani. Auspichiamo che continui questa collaborazione tra BancAnagni e il Centro Giovanile per "continuare a sognare" di un luogo a totale disposizione dei giovani e della città di Anagni tutta (Don Luca Fanfarillo). 24 BancAnagni Informa