ECONOMIA LOCALE: il futuro del Comicent ATTIVITÀ SOCIALE: 10 borse di studio gita sociale Rete sportelli: Chiesina Uzzanese FILO DIRETTO Edizione Natale 2008 SUPPLEMENTO AL NUMERO 6 DEL 2008 DEL “NOTIZIARIO” EDITO DALLA FTBCC SCRL VIA LUNGO L’EMA, 1 - BAGNO A RIPOLI (FI) REG.SOC.TRIB.FIRENZE 14375 REG.TRIB.FI 4076/14.03.1991 DIR.RESP.MARCO M.GULLI HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: VITTORIO CAPELLO MANUELE BENEDETTI LARA CIAMPI PIERLUIGI BERTONI ANDREA ORSI LUCA BENEDETTI ROBERTO ROSSI LUCA SILVESTRINI Op pu re, un a ce rta po siz ion e. rto as pe tto , un a do di es se re. Ec co , io so no ce un , età rta o mo un a ce nc a de vi av ere lor o ide e e al lor eta rio di un a ba e ai pro ge tti de i gio va ni, all e Pe r es se re pro pri ste gn o an ch so dia e Ch a. ce rta ba nc nc a co sì. so cio di un a ba LA MIA BANCA È D I FCOFMINECIRAREEÈ ANNCHTEEM.IA). IN COPERTINA: LA TORRE DELL’ORIOLO O TORRE CIVICA (TANTO PER A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE E DELL’UFFICIO SVILUPPO E MARKETING DELLA BANCA DI PESCIA 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 L’editoriale: il Presidente e il Direttore Economia locale: il Comicent Intervento del dottor Vittorio Capello Borse di Studio Gite sociali Consigli medici: una tintarella intelligente Attività sociale e istituzionale Saperne di più: la legge antiriciclaggio Primo piano Segni dello Spirito: la Comunità di Mondo X Il territorio e la sua storia Rete sportelli: la filiale di Chiesina Uzzanese Linea prodotti Cari Soci, come avete potuto notare, questo nostro notiziario di fine anno si presenta rinnovato, sia nella veste grafica che nei contenuti per la realizzazione dei quali è stata davvero preziosa la collaborazione, oltre che dei responsabili dei vari settori della banca, anche di alcuni di voi che, mettendo a disposizione le loro competenze, hanno reso davvero originale questo numero. Abbiamo pensato anche ad un richiamo alla tradizione inserendo, in alto ad ogni pagina di FILO DIRETTO, il primo logo della banca, allora Cassa Rurale e Artigiana di Alberghi nata nel 1962: il delfino che abbraccia le iniziali CRA. Oltre alla tradizione teniamo molto anche all’innovazione ed è mio grande piacere informarvi, anche attraverso queste pagine, sulle iniziative che quest’anno la banca dedica a voi. Esse avranno inizio nel mese di dicembre con una gita di carattere artistico culturale a Firenze per visitare la Galleria Palatina e la Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti. Questa occasione si presta particolarmente anche per ammirare la splendida città in veste natalizia. Tengo a ricordare che questo appuntamento sarà preceduto da un incontro, che si svolgerà nella Sala Conferenze della nostra banca, il cui scopo sarà quello di fornire informazioni sul contenuto della visita guidata, con proiezione e commento di diapositive sulle opere piu’ significative che andrete a vedere. Altre interessanti iniziative seguiranno l’inizio del nuovo anno: un bando di concorso per il conferimento di borse di studio, con premiazione entro la fine dell’anno prossimo, rivolto agli studenti, figli o nipoti dei soci, che frequentano le scuole medie inferiori e superiori. Per la primavera sono previste gite di carattere eno - gastronomico, artistico - culturale e di carattere devozionale per le quali verrete debitamente informati. Sperando di farvi cosa gradita e sperando che la vostra partecipazione a tali iniziative sia significativa vi porgo i miei più cari auguri per un felice natale e per un ancora piu felice anno nuovo. Il Presidente Franco Papini Carissimi Soci, siamo ormai alle soglie del nuovo anno ed è inevitabile guardare indietro: un altro anno è passato, un anno particolarmente intenso per il mondo bancario, interessato dalla recente crisi che ha coinvolto i mercati finanziari. Pur nella piena consapevolezza che il momento che stiamo attraversando non sia dei migliori, l’invito che vi rivolgo è quello di non allarmarvi eccessivamente. Si tratta infatti di una delle crisi che, negli ultimi due secoli, si sono alternate a momenti di ripresa del mercato. All’interno del movimento del Credito Cooperativo ci sono comunque strumenti a difesa della propria clientela. Infatti come è stato ricordato dal Presidente di Federcasse Alessandro Azzi, il Credito Cooperativo si è dotato, negli ultimi dieci anni, di un proprio Fondo Obbligatorio di Garanzia dei depositi, di un Fondo di Garanzia delle obbligazioni emesse dalle BCC e, soprattutto, negli ultimi mesi, di un Fondo di Garanzia Istituzionale. Si tratta perciò di una rete autonoma di garanzie incrociate dirette proprio a tutelare la liquidità e la solvibilità delle Banche di Credito Cooperativo, che, lo ricordiamo, in Italia sono ben 440 con 3920 sportelli ed oltre 900.000 soci. Da non trascurare poi la rete di sicurezza stesa dal Governo attorno all’intero settore creditizio. La liquidità, all’interno del sistema BCC, è buona perché le BCC sono dispensatrici nette verso il loro istituto di categoria, rappresentato da Iccrea Banca, e da lì verso il sistema nazionale. Al momento i flussi di richieste da parte delle BCC ad Iccrea non hanno mostrato segni di tensione. Certo, siamo in presenza di una situazione non facile ma l’attenzione del Governo rafforza indubbiamente la cornice operativa italiana. Chiaramente, in momenti come questo, si raccomanda il ritorno all’economia reale, alla finanza per lo sviluppo di molti piuttosto che la finanza per la speculazione di pochi. Si raccomanda il ritorno ad una economia al servizio della produzione, della distribuzione, della creazione di posti di lavoro, di lavoro concreto accanto alle persone, nel territorio. In questo senso il Credito Cooperativo tiene fede alla propria vocazione facendosi strumento per obiettivi di solida crescita indispensabile per visioni di lungo periodo. Sono valori questi, che noi conosciamo bene, alla base del nostro lavoro quotidiano, costituiscono i nostri principi e sono il punto di partenza per fare banca in modo differente. Con la speranza che tutti voi possiate credere sempre di piu’ in questo stile e con la speranza che il prossimo anno porti buone notizie per tutti, auguro a voi un Buon Natale e un lieto inizio del nuovo anno. Il Direttore Generale Antonio Giusti La redazione di filodiretto ha ritenuto utile fornire ai Soci della Banca di Pescia alcune informazioni sullo stato del Centro di Commercializzazione dei Fiori dell’Italia Centrale di Pescia. Abbiamo così invitato il dottor Vittorio Capello, commissario liquidatore del Comicent a scrivere per noi alcune sue impressioni. L’intervento, qui sotto integralmente riportato, reca la data del 20 ottobre u.v.. <Chiedere di parlare del Comicent a colui che ne è stato nominato commissario liquidatore, potrebbe sembrare, a prima vista, il triste epilogo di una storia non a lieto fine. Questo è quello che ho pensato nel momento in cui mi è stato proposto di scrivere questo articolo. Tuttavia una più attenta riflessione mi ha convinto del contrario, se si distingue il Comicent come persona giuridica in liquidazione dal ruolo che lo stesso ha assunto, e continua ad assumere anche oggi in questa fase particolare, come soggetto gestore del “mercato dei fiori”. Il Comicent (Centro Commercializzazione dei fiori dell’Italia Centrale) è un consorzio, con sede in Pescia, costituito in data 10 luglio 1982, con Decreto del Presidente della Repubblica, avente lo scopo di valorizzare e sviluppare la floricoltura dell’Italia Centrale. Attualmente il Comicent opera in forza di due convenzioni: una con il Ministero dell’Agricoltura (oggi trasferita alla Regione Toscana) che nel lontano 1987 affidava al Consorzio la gestione dell’impianto a titolo gratuito per un periodo di trenta anni, l’altra con il Comune di Pescia che nel dicembre 1988 concedeva al Consorzio il diritto di privativa, cioè del servizio pubblico per la gestione del mercato dei fiori, con durata ventennale. La gestione dell’impianto da parte del Comicent e la relativa apertura della commercializzazione, pertanto, ha avuto inizio il 5 dicembre del 1988, anche se l’inaugurazione ufficiale risale al 1990. Recentemente, per l’esattezza nel novembre del 2005, il complesso immobiliare è stato trasferito in proprietà alla Regione Toscana e attualmente rappresenta, con i suoi 91.000 mq di superficie, di cui ben 41.000 mq coperti, un gigante nel cuore di Pescia ed una tra le più grandi, se non forse la più grande, opere pubbliche della Regione. Per circa venti anni il Comicent ha gestito il mercato dei fiori, organizzando gli scambi fra gli operatori del settore, favorendo l’incontro fra domanda e offerta, valorizzando e sviluppando il mercato florovivaistico dell’Italia centrale, anche mediante l’organizzazione e la gestione di manifestazioni di portata internazionale, le cosiddette “Biennali del fiore”. La crisi del settore che, negli ultimi anni, ha colpito gli operatori ha avuto, per motivi di varia natura che non ritengo opportuno analizzare in questa sede, riflessi negativi anche sull’attività svolta dal Comicent. I ricavi del consorzio, costituiti principalmente dalle tessere annuali degli operatori, diversificate per tipologia di servizio offerto, e dall’affitto degli spazi, non sono risultati sufficienti per coprire i relativi costi di gestione. Per tale motivo, il Comicent è stato messo in liquidazione con delibera del Presidente della Giunta Regionale in data 07 settembre 2007. A partire da tale data, mi è stata affidata anche la gestione temporanea del Comicent, in attesa che il Comune di Pescia potesse riprendere la gestione del mercato. Svolgendo tale attività ho avuto modo di comprendere ed apprezzare a pieno il ruolo del mercato. Il mercato dei fiori di Pescia rappresenta a tutt’oggi una realtà che, nonostante la crisi, vanta oltre 800 aziende iscritte, suddivise tra produttori, com- mercianti e attività correlate. Nell’anno 2008 sono stati oltre 70 le nuove iscrizioni pervenute al Consorzio ed ogni mattina, all’avvio delle trattative, il consorzio accoglie più di 1000 persone che qui operano e lavorano. Sulla base di queste considerazioni, è possibile prevedere che il mercato possa avere ancora un ruolo importante nel valorizzare e sviluppare la floricoltura dell’Italia Centrale. Ruolo che, tuttavia, necessita di essere “rivisto” alla luce dei cambiamenti evolutivi subiti dal settore a livello sia nazionale, sia internazionale. Il “nuovo” gestore del mercato non potrà limitarsi a mettere a disposizione degli operatori gli spazi, bensì dovrà necessariamente adoprarsi per favorire, attraverso azioni mirate, supportate sia dai privati che dalla pubblica amministrazione, l’ingresso di nuovi operatori, puntando verso una specializzazione delle caratteristiche del mercato stesso. Queste considerazioni, inoltre, devono tenere conto della presenza in Toscana di un’altra realtà simile alla nostra, il mercato dei fiori di Viareggio. In un momento così delicato, in cui si respira “aria di crisi”, infatti è giunto il momento di “sotterrare l’ascia di guerra” per dare avvio ad una collaborazione volta a razionalizzare gli investimenti e sviluppare nuove sinergie. In questo contesto, infatti non va dimenticata la situazione in cui versa l’immobile dove attualmente ha sede il mercato che necessita di interventi manutentivi rilevanti e, soprattutto, da realizzarsi in tempi rapidi. Il prossimo 4 dicembre scadrà il mandato affidatomi per la gestione provvisoria del mercato (salvo eventuali proroghe tecniche) e ci sarà il passaggio di consegne al nuovo gestore che il Comune di Pescia ha già individuato. Dopo tale data, pertanto, potrà avere inizio la fase operativa del processo di liquidazione che comporterà la cessazione come persona giuridica del Comicent ma il mercato dei fiori continuerà a vivere attraverso un nuovo gestore che, facendo tesoro delle esperienze finora acquisite, potrà, come un’araba fenice, far risorgere il mercato dalle sue ceneri>. nell’altra pagina: un particolare della struttura esterna in questa pagina, dall’alto: panoramica del Comicent, un particolare della struttura interna, il parterre della commercializzazione Borse di Studio CONCORSO RISERVATO AI FIGLI E NIPOTI DEI SOCI DELLA BANCA DI PESCIA - ANNO SCOLASTICO 2008/09 Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Pescia intende destinare la somma di euro 3.500,00 per la costituzione di 10 BORSE DI STUDIO da assegnare ai figli e nipoti (parenti in linea diretta entro il 2° grado) dei soci della Banca, che si distingueranno con i migliori risultati nell’anno scolastico 2008/2009. Si riporta di seguito il regolamento: Art. 1) Il concorso per il conferimento di BORSE DI STUDIO è riservato esclusivamente ai figli e ai nipoti dei soci della Banca di Pescia. Art.2) Le Borse di Studio hanno lo scopo di premiare gli studenti meritevoli delle scuole medie inferiori e scuole medie superiori di qualsiasi tipo (istituti statali, parificati o legalmente riconosciuti) facendo riferimento ai risultati che saranno conseguiti nell’anno scolastico 2008/2009. Art.3) Le borse di studio poste a concorso sono 10, per complessivi euro 3.500 e sono ripartite come segue: N. 6 BORSE DI STUDIO DA EURO 250,00 CIASCUNA PER LE 6 MIGLIORI PROMOZIONI CONSEGUITE PER LA LICENZA MEDIA INFERIORE N. 4 BORSE DI STUDIO DA EURO 500,00 CIASCUNA PER LE 4 MIGLIORI VOTAZIONI CONSEGUITE CON IL DIPLOMA DI MATURITA’ Art.4) La domanda di partecipazione al concorso, redatta su apposito modello, va presentata alla banca entro e non oltre il 31 agosto 2009. Le domande presentate successivamente al suddetto termine e quelle che risultino a tale scadenza incomplete dei documenti richiesti, non saranno accolte. La domanda dovrà essere firmata dallo studente e dal genitore o nonno socio della banca. Alla domanda dovrà inoltre essere allegato l’attestato di frequenza rilasciato dall’istituto scolastico e un certificato, rilasciato con indicazione che lo studente non è ripetente e attestante la votazione conseguita. Art.5) Alla graduatoria di merito saranno ammessi soltanto: gli studenti che conseguiranno la licenza di scuola media inferiore con un giudizio complessivo non inferiore a “Distinto”; gli studenti che conseguiranno il diploma di istruzione secondaria Superiore con una votazione non inferiore a 95/100. Art.6) Le graduatorie di merito, in base alla votazione conseguita, saranno elaborate dalla Commissione Giudicatrice nominata dal Consiglio di Amministrazione della Banca di Pescia e rese operanti dalla Direzione. La commissione provvederà anche a valutare le condizioni per l’attribuzione delle borse di studio nei casi di pari merito in base ai seguenti criteri: in primo luogo, la titolarità da parte del genitore o del nonno del candidato di un rapporto di conto corrente, (certificato di deposito, libretto di deposito) allo stesso intestato o cointestato; in secondo luogo, l’ordine cronologico di presentazione e protocollo delle domande. La commissione potrà anche assegnare la borsa di studio “ex–aequo”, con ripartizione del relativo importo tra i candidati giudicati alla pari. La consegna delle BORSE DI STUDIO avverrà in occasione di apposita cerimonia ufficiale da tenersi entro la fine dell’anno 2009. Galleria Palatina e Appartamenti Reali PROGRAMMA Gita del 20 dicembre 2008 a Firenze per la visita della Galleria Palatina e Appartamenti Reali. -Partenza ore 7:45 dallo Stadio di Pescia, in via Mentana in pullmann; -Arrivo previsto a Firenze entro le ore 9:00; -Ore 9:30 ingresso primo gruppo con accompagnatore alla Galleria Palatina; -Ore 10:30 ingresso secondo gruppo con accompagnatore alla Galleria Palatina. La durata della visita guidata è di circa 3 ore. -Ore 13:30 circa pranzo in trattoria tipica locale; -Pomeriggio a disposizione per eventuali acquisti; -Partenza da Firenze alle ore 18:00; -Rientro previsto in serata. REGOLAMENTO La gita è riservata ai Signori Soci della Banca di Pescia con al massimo un accompagnatore ciascuno. Altresì: - il numero dei partecipanti è limitato a 50. Nel caso le adesioni superassero il numero di partecipanti previsto, la gita sarà ripetuta in data da comunicare; - i Signori Soci che intendono partecipare, devono dare conferma entro e non oltre il giorno 10/12/2008 presentandosi all’ufficio soci (responsabile Ido Anzilotti tel 0572-459548) per sottoscrivere un ordine di addebito della quota sul proprio conto corrente; - il prezzo intero è fissato per euro 70,00 a persona e la quota comprende: ° Bus GT da 53 posti, incluso iva, pedaggi e pass per Firenze; ° Servizio guida turistica, n.1 ogni 25 partecipanti; ° Prenotazione visita; ° Biglietto ingresso Galleria; ° Pranzo in ristorante incluso le bevande; ° Assicurazione, tasse ed iva. Per i Signori soci è previsto uno sconto di euro 30,00 a carico della Banca di Pescia mentre per gli accompagnatori è previsto il pagamento dell’intera quota. dall’alto: Ritratto di Pietro Aretino, Tiziano Vecellio; La Velata, Raffaello Sanzio; Madonna col Bambino ed episodi della vita di Sant’Anna, Filippo Lippi. Inizia con questo numero la collaborazione con i Soci che mettono la loro esperienza e professionalità al servizio del resto della compagine sociale. Il primo Socio che ha risposto al nostro invito è il dottor Manuele Benedetti di Pescia, medico di base e specialista in dermatologia, il quale ha parlato di un tema “scottante”, l’ abbronzatura, comunemente detta “tintarella”. La tintarella o abbronzatura presa senza adeguate precauzioni può rappresentare un pericolo per la pelle. E’ importante perciò valutare attentamente i rischi e gli inconvenienti che un’esposizione prolungata ai raggi solari può arrecare alla nostra salute: trattando meglio la nostra pelle si potrà ottenere una “abbronzatura intelligente”, più duratura, priva di effetti collaterali e, soprattutto sicura. L’esposizione ai raggi ultravioletti senza precauzione ed attenzione può determinare gravi danni cutanei, che possono essere distinti in acuti e cronici. Gli effetti acuti possono manifestarsi sotto forma di insolazione (il cosiddetto “colpo di sole”), con cefalea, vertigini, nausea e febbre, o di scottature provocate da un’esposizione intensa presa senza le dovute precauzioni, accompagnate da eritema (arrossamento della pelle), edema e dolore. Gli effetti cronici dell’esposizione ai raggi ultravioletti provocano l’invecchiamento cutaneo che si manifesta con la formazione di macchie, efelidi e rughe. Ben più grave è la possibile alterazione del materiale genetico, che può portare alla formazione di tumori cutanei come il carcinoma basocellulare, il carcinoma spinocellulare e il melanoma. L’esposizione al sole è stata fra l’altro riconosciuta come la causa principale dei tumori della pelle, la cui incidenza è in netto aumento negli ultimi anni. Per combattere questa tendenza, è necessario modificare i nostri stili di vita, iniziando da una maggiore e migliore informazione sui pericoli associati alle radiazioni “solari”. Tuttavia I’esposizione al sole non ha solo effetti dannosi per il nostro organismo: i raggi solari stimolano la produzione di vitamina D endogena, che favorisce l’assorbimento del calcio svolgendo un’azione preventiva contro malattie debilitanti quali il rachitismo. Inoltre I’esposizione al sole stimola la circolazione sanguigna e può avere effetti benefici nel trattamento di patologie quali la psoriasi, la dermatite atopica e la dermatite seborroica. Da non sottovalutare inoltre è la positiva azione psicologica della luce solare, provocata dal senso di benessere e calore che deriva da un’esposizione equilibrata. Ma cosa si deve fare per evitare di correre inutili rischi senza privarsi del piacere di una giornata passata in spiaggia o in montagna? Ecco alcune semplici regole che, se seguite attentamente, possono aiutare ad ottenere una tintarella “intelligente”. 1) l’esposizione al sole deve essere graduale (le scottature sono pericolose!); 2) evitare di esporsi al sole, specialmente i primi giorni, tra le 12 e le 16 quando il sole è più intenso (soprattutto bambini e anziani); 3) applicare prodotti solari un’ora prima dell’esposizione e rinnovarli durante I’esposizione in quanto si diluiscono per la sudorazione o i bagni in acqua; 4) iniziare sempre da indici di protezione alti e ridurli gradatamente tenendo conto che anche se si è abbronzati è necessario usare filtri solari (la tintarella non protegge dai danni degli UV); 5) evitare di usare prodotti cosmetici che possono essere foto sensibilizzanti e provocare eritemi (profumi, lanoline e derivati, parabeni); 6) evitare di esporsi al sole dopo trattamenti di chirurgia plastica o di dermatologia estetico-correttiva (peeling, laser); 7) assumere integratori antiossidanti che hanno una efficace azione sulla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo ma che aiutano anche a preparare la pelle al sole (assunti trenta giorni prima). Per i dosaggi specifici consultare uno specialista; 8) con i bambini è necessaria la massima prudenza: utilizzare sempre protezioni solari alte, magliette, cappelli ed occhiali. dottor Manuele Benedetti - dermatologo LA BIBLIOTECA DELLA BANCA un nuovo servizio dedicato ai Coci Da pochi mesi la Banca di Pescia ha iniziato a catalogare sistematicamente le numerose pubblicazioni che nel corso della sua vita ha ricevuto da Autori di libri sponsorizzati dalla Banca, Istituzioni bancarie, Amministrazioni locali e Enti di vario genere. Nei nuovi locali adiacenti alla Banca sono stati catalogati fino ad oggi circa 300 libri che spaziano dalla storia e cultura del nostro territorio alle scienza e tecnica. Le pubblicazioni sono consultabili per i Soci e i loro figli, previa richiesta all’ Ufficio Comunicazione della Banca di Pescia (0572/459.534). TORNEO DI CALCETTO DEL CREDITO COOPERATIVO STORIA DELLA BANCA opera d’arte I dipendenti della nostra Banca sono stati invitati al quadrangolare di calcetto organizzato dalla consorella di Vignole, in occasione dei festeggiamenti del settembre quarratino. Gli incontri tra le squadre di Vignole, Masiano, Pescia e Pistoia, si sono svolti nell’impianto sportivo di Mollungo di Quarrata. La squadra di calcetto della Banca di Pescia ha superato nelle semifinali, ai calci di rigore, la Banca di Credito Cooperativo di Masiano, con reti di Renieri, Benedetti e Orsi (2). Nella finale con la BCC di Vignole, la nostra squadra è stata battuta con Nella sala del Consiglio di Amministrazione della Banca c’è un’opera in ceramica dell’artista pesciatino Guido Ruglioni, testimonianza della nascita dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Alberghi. STORIA DELLA BANCA una targa ricordo Nei locali adiacenti alla Sala Conferenze della Banca, è stata affissa una targa dove viene rappresentato lo stemma in bronzo del primo logo ufficiale e cioè un delfino in palo che avvolge con la coda le iniziali dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Alberghi. Seguono i nomi dei trentasette soci fondatori, tra i quali ricordiamo i due primi Presidenti, Mario Valleggi e Italo Ciampi. un punteggio di 11 a 1, con goal della bandiera di Francesco Pieri. Gli altri compagni di squadra erano Alessio Capocchi, Andrea Orsi, Andrea Di Paolo, Riccardo Renieri, Francesco Diolaiuti, Gianluca Benedetti, Michele Nini. Tra i numerosi spettatori erano presenti anche il nostro Direttore Generale Antonio Giusti, ed il responsabile Area Mercato Roberto Del Tozzotto. Al termine della finale tutti i partecipanti sono stati invitati ad un buffet svoltosi nella tensostruttura adiacente la sede della BCC di Vignole, dove si è anche svolta la premiazione. La tavola realizzata nel 1963, ha una lunghezza di cm 220 e un’altezza di cm 100. Raffigura la piazza Mazzini di Pescia e le attività lavorative prevalenti nel comprensorio, tra le quali spiccano quelle floricole, cartarie e artigianali. L’opera è un’istantanea dell’economia dei primi anni sessanta ed offre motivi di riflessione per i numerosi cambiamenti economici succeduti nel tempo. TORNEO DI TENNIS “Differenti per forza” L’edizione, giunta alla quinta edizione, ha visto protagonisti sedici dipendenti della Banca di Pescia. Nella finalissima di sabato 8 novembre Riccardo Renieri ha avuto la meglio su Mario Michelotti 2-0 (6-4 6-3). Terzo posto per Leonardo Maggiolini, quarto per Alessio Pasqualini. (NELLA FOTO UN MOMENTO DELLA PREMIAZIONE) Dal 1991, i Paesi aderenti all’Unione Europea per prevenire l’utilizzazione del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, si sono dotati di una legge che limita il trasferimento del denaro contante e dei titoli di credito. L’articolo 1 della legge 5 luglio 1991 n.197 recitava “E’ vietato il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in lire o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi quando il valore da trasferire è complessivamente superiore a lire venti milioni. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite degli intermediari abilitati di cui all’articolo 4…….”. Il concetto della norma è rimasto invariato nel tempo ed è tuttora valido, anche nel tempo dell’Euro. Il limite attuale per l’applicazione della normativa è ad oggi 12.500 euro. In pratica la legge dispone che due soggetti diversi non possono trasferirsi denaro contante ma devono utilizzare un intermediario abilitato (banche, poste ecc.) il quale deve identificare e registrare le operazioni su apposito archivio tenuto elettronicamente (Decreto del Ministero del Tesoro del 7 luglio 1992). Per identificazione si intende la verifica dell’identità del cliente e l’acquisizione dei dati dello stesso attraverso un documento valido. La stessa deve essere effettuata a cura del personale incaricato dell’intermediario abilitato sia per quanto riguarda il soggetto principale che ha operato in proprio o per conto di una società sia per quanto riguarda il “presentatore”, cioè il soggetto che compie l’operazione per conto di un altro soggetto o di una società. Il trasferimento di contante oltre i limiti di legge si concretizza pertanto utilizzando vaglia postali e cambiari e assegni postali, bancari e circolari recanti l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. Anche il saldo dei libretti di risparmio al portatore non può essere pari o superiore a 12.500 euro. Nel corso degli anni la legge 197/91 ha subito alcune modifiche. Le ultime in ordine di tempo sono il Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007 e la normativa inserita nel Decreto legge 112 del 25 giugno 2008 cosiddetta “manovra d’estate”. Come detto in precedenza, la normativa attuale è rimasta praticamente invariata rispetto a quella emessa nel lontano 1991, ad eccezione di alcune particolarità che si possono riassumere nel limite di registrazione in Archivio Unico Informatico che attualmente è pari a 15.000 euro (anche frazionati) e nel rilascio di assegni bancari già predisposti con la clausola di non trasferibilità. PIER LUIGI BERTONI Responsabile area controlli Banca di Pescia Le Banche di Credito Cooperativo, grazie all’esistenza del Fondo di Garanzia dei Depositanti, del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo offrono una tutela “tripla” ai propri clienti e depositanti. 1. Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, istituito nel 1997 per rispondere alle indicazioni della normativa europea in tema di tutela dei depositi, garantisce i titolari di conti correnti e depositi bancari presso le Banche di Credito Cooperativo entro il limite massimo di legge di 103 mila euro. 2. Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo ASSIMOCO ORIZZONTE Sistema di assicurazione temporanea per il caso di morte composto da quattro diverse tariffe. E’ un prodotto vantaggioso per le sue caratteristiche, quali: · l’accessibilità: assicurarsi, con una modesta spesa, una copertura importante; · la flessibilità: individuare la garanzia più rispondente alle proprie necessità; · la responsabilità: guardare avanti, garantendo serenità economica ai propri cari e/o partners commerciali, in caso di eventi inaspettati; · l’economicità: godere di una fiscalità favorevole. ASSIMOCO MONEY BACK Assicurazione per il caso di morte a premio annuo costante ed a capitale costante con restituzione a scadenza di una percentuale dei premi versati. E’ un prodotto su misura per: . chi ha un’età preferibilmente non superiore a 50 anni; . chi ha familiari a carico; . chi desidera avere una copertura in caso di morte il cui costo a scadenza non vada completamente perduto. Dal gennaio 2005 è operativo anche il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Il Fondo, costituito su base volontaria tra le Banche di Credito Cooperativo offre una ulteriore garanzia individuale di 103 mila euro per i possessori di obbligazioni (non strutturate) emesse dalle Banche di Credito Cooperativo. In questo modo, oggi, le BCC sono le uniche banche italiane a fornire una garanzia “doppia” rispetto alle altre banche, che garantiscono solo i depositi. 3. Il nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo Costituito il 25 luglio scorso (sarà operativo dai primi mesi del 2009), il Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo (FGI) si affianca al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e gestirà, con una apposita sezione e fino ad esaurimento degli impegni in essere, il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO). Obiettivo del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) è quello di tutelare la clientela delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo, salvaguardando la “liquidità e la solvibilità” delle banche aderenti attraverso azioni correttive ed interventi di sostegno e prevenzione delle crisi. Il FGI offre, in questo modo, una tutela “globale” per i risparmiatori clienti delle BCC in relazione a tutti i crediti che questi vantano nei confronti della propria banca. Il FGI per obiettivi, caratteristiche e funzionalità, è una novità assoluta per il sistema bancario italiano. Rappresenta la più alta e più coerente, anche in senso mutualistico, forma di integrazione tra banche locali autonome ma inserite in un sistema “a rete”. Nel 1961 Padre Eligio Germini, Francescano di Milano, accende un sogno, Mondo X, per riportare l’uomo al centro del mondo come lo ha voluto Dio. Il Convento di Colleviti a Pescia ospita dal 1997 una delle tante Comunità di Mondo X disseminate nella nostra penisola, accogliendo gratuitamente persone che versano in situazione di grave disagio a motivo dell’abuso di alcool o assunzione di droghe, o provate da gravi problemi esistenziali o familiari. Attraverso una vita semplice e raccolta, nella tradizione conventuale francescana, la regolarità del quotidiano, la riscoperta di sé e del proprio valore, condivisi con gli altri nella fatica, nella sofferenza, nel dialogo e nella gioia, unitamente ad uno stile di vita sano, consentono di gettare e realizzare nuove esperienze. L’accesso è rapido, e , dopo alcuni colloqui tesi alla reciproca conoscenza, si può entrare nella Comunità. Un pò di storia del Convento di Colleviti. I primi cronisti del secolo XVI ci ragguagliano sul nome, sul luogo e sull’anno di fondazione della chiesa e del convento e cioè il 1494. Frà Mariano da Firenze scrisse che la denominazione “Colleviti“ si riferiva alla coltivazione delle viti, abbandonate nella zona. Altri pensano che il nome Colleviti abbia il significato di “colle della vita”. Altri ancora pensano che il nome sia di origine romana: pare che i Romani in quel luogo avessero eretto un Tempio dedicato al dio vitello, da cui Colle del Vitello. Il primo a dare regolare informazione su Colleviti fu il Puccinelli, il quale nelle sue “Cronache dei Frati Minori della Provincia della Toscana”, riferisce che il luogo fu accettato dal Capitolo di Poggibonsu del 1494; che chiesa e convento furono costruiti dalle fondamenta ad opera di Frà Vincenzo di Francia; che la chiesa fu dedicata al vescovo francescano San Lodovico di Tolosa; che i padroni del luogo erano i Colucci; che, al suo tempo, Giovan-Battista Colucci, medico, era affezionato del luogo e faceva tutte le feste dell’ Ordine e dava “pane, vino e pietanza”; che il luogo aveva la capacità di accogliere quattordici religiosi. Sotto il patronato dei Colucci e sotto la direzione del P. Vincenzo di Borgogna di Francia, nel 1495 si dette inizio alla fabbrica del Convento. Occorsero sei anni di lavoro prima che si potesse officiare la Chiesa, che avvenne il 12 dicembre 1501. L’interno oggi si presenta ad una navata, di struttura semplice e sobria, con ai lati alcuni dipinti interessanti come una Pietà ispirata a Michelangelo e una rappresentazione di San Michele Arcangelo che scaccia dal Paradiso gli Angeli ribelli di Giovanni Battista Paggi. Nel Convento è presente un delizioso chiostro, da dove è ben visibile un possente campanile. Degna di nota la fornita e preziosa biblioteca con numerose opere antiche, a disposizione degli studiosi. Fino al 1996 il complesso ospitava un esiguo numero di frati minori che con amorevole dedizione e spirito di sacrificio, riuscivano a condurre il Convento in buone condizioni. Ma la vastità dell’ edificio richiedeva inesorabilmente altre scelte, che avvennero l’anno successivo, quando i frati furono trasferiti in altre sedi vicine, lasciando il posto alla Comunità di Mondo X. Per l’ estensione di questo testo è stata utile la pubblicazione V Centenario di Colleviti di Pescia 1494-1994 (Pescia, Stamperia Benedetti,1994). Le foto, dall’alto: la facciata del Convento di Colleviti, una foto dei primi del ‘900, il chiostro, il corridoio interno. Piazza Mazzini, un tempo Piazza Grande, è considerata il cuore commerciale e amministrativo di Pescia, con i suoi numerosi esercizi, le eleganti dimore e il Palazzo del Vicario, sede degli uffici comunali. Di forma caratteristica, quasi una lunga grande strada fiancheggiata da eleganti palazzi, è chiusa alle estremità dal Palazzo comunale a nord e dall’ Oratorio di Piè di Piazza a sud. Questo luogo è il “mercato longo” di cui parlano i documenti medioevali. La chiesa della Madonna di Piè di Piazza fu costruita alla metà del Quattrocento per la munificenza della famiglia Galeotti di Pescia ed intitolata ai SS.Pietro e Paolo. La costruzione è attribuita a Andrea Cavalcanti, detto “il Buggiano“,seguace e figlio adottivo del Brunelleschi. Sul lato di levante della Piazza è degno di nota il palazzo cinquecentesco fatto costruire dall’archiatra Pompeo della Barba, su disegno di Raffaello Sanzio. Quasi a metà della Piazza troviamo il Palazzo della Contea, perché costruito dai Conti Capponi, commendatari dell’ Ordine ospedaliero di Altopascio. Sempre sul versante est in direzione nord, pochi metri dopo la nostra filiale di Pescia (ubicata nel Palazzo Mochi), sotto la facciata di un palazzo tardo seicentesco, affiorano gli imponenti resti di quella che fu la medioevale Loggia del Comune, con pilastri poligonali in pietra ed archi in cotto. Qui vi era la sede della cancelleria municipale. La Loggia fu chiusa alla fine del seicento per ampliare gli uffici comunali. Sul retro dell’edificio, l’ alta Torre Civica o dell’Oriolo con ballatoio interno alla cella campanaria. Si crede che questa Torre facesse parte delle mura castellane e solo successivamente modificata ed inglobata nel complesso della Cancelleria. Il Palazzo del Vicario occupa la parte settentrionale della Piazza: fu restaurato tra il 1888 e il 1930. Sul fronte numerosi stemmi di vicari fiorentini e un busto in pietra della Vergine col Bambino. Nella Loggia del Sacrario dei Caduti , al piano terra del Palazzo del Vicario, sono presenti un affresco proveniente dalla Torre di Santa Chiara, nel quartiere del Duomo, attribuito a Giovanni da Sangiovanni, una Vittoria alata in bronzo di Libero Andreotti, l’originale del Monumento ai Caduti di Pescia dello scultore collodese Agostino Giovannini (la copia è ubicata di fronte alla chiesa del Cimitero comunale) e un’opera in scala dello scultore pistoiese Stefano Buzzegoli ispirata al Monumento ai Caduti di Collodi, sempre del Giovannini. Sul lato occidentale della piazza troviamo una bella serie di palazzi cinque-seicenteschi, tra cui, degno di nota, quello che fu del pittore Benedetto Pagni. L’ultimo edificio a sud del versante ovest, è il palazzo Turini, la famiglia che con i Cecchi, ha dato a Pescia le personalità più illustri. PER L’ ESTENSIONE DI QUESTO TESTO È STATA UTILE LA PUBBLICAZIONE GUIDA DI PESCIA DI GIGI SALVAGNINI, EDIZIONI GRANDUCATO,1984 Il comune di Chiesina Uzzanese, dove si trova una delle nostre filiali, è situato nella provincia di Pistoia, ha 4442 abitanti, una superficie di 7,24 Km. quadrati e una densità di 613,54 abitanti per km quadrato. Il comune si trova nella parte centrale tra la Piana di Lucca e la Valdinievole, a nord del Padule di Fucecchio. Chiesina Uzzanese ottiene l’autonomia dal Comune di Uzzano nel 1963. Si hanno notizie sull’ agglomerato urbano già nel basso medioevo, quando grazie all’attraversamento della via Francigena e la presenza di un ricovero per i pellegrini, segnalano il paese alle cronache del tempo. Anticamente il paese si sviluppa sulla pesca, grazie alla zona paludosa su cui si sviluppa. Successivamente alla bonifica delle zone acquitrinose, il paese si amplia, fino a raggiungere una buona dimensione nel XIX secolo. Con il XX secolo la zona si caratterizza per la coltivazione dei fiori, caratteristica che la rende famosa ancora oggi grazie al commercio florovivaistico con il vicino Centro di Commercializzazione dei Fiori dell’ Italia Centrale di Pescia. La Chiesa del paese, intitolata a Santa Maria della Neve, fu realizzata intorno alla metà dell’ Ottocento La filiale è situata al centro del paese, in via Garibaldi 19, in prossimità della piazza della Chiesa e del Municipio. E’ stata aperta nel settembre del 1996. Ad oggi vi lavorano tre dipendenti: Silvia Cottini, responsabile, che ha da poco sostituito Michele Nini, oggi titolare della filiale di Lucca S.Anna, Francesco Quiriconi, vice-responsabile, Gregory Fantozzi, addetto servizio clienti e operatore di sportello. La filiale è ben radicata sul territorio e contribuisce in modo determinante a sostenere l’economia e la società locale. sulla base di un edificio più antico. La facciata è in pietra con timpano triangolare e il portale d’ingresso è settecentesco. Il Santo patrono è la Madonna della Neve, festeggiato il 5 agosto. Chiesina Uzzanese ha dato i natali a Giovanni Francesco Grossi, detto Siface, cantante lirico del XVII secolo e a Siro Walfredo Grassi, scrittore del XX secolo. MELODY prim f a in Sinfonia del risparmio ia anz B A N C A il Regala MELODY, io arm risp di etto libr vo nuo cia della Banca di Pes e senza spese to a tasso agevola da 0 a 6 anni i risparmiatori dedicato ai piccol ODY MEL a prim ia nz infa + c r e s ce r e patici omaggi in più due sim insieme è un nostr o v a l o re La linea di risparmio che presentiamo in questa pagina è stata concepita circa un anno fa con l’intento di rinnovare, con contenuti attuali e una nuova veste grafica, alcuni prodotti desueti. I prodotti studiati, semplici nelle formule, tendono a stimolare nelle nuove generazioni il concetto di risparmio. I nomi dei prodotti, che si ispirano a generi e forme musicali adatte alla fascia di età considerata, formano così una Sinfonia che accompagnerà il bambino ed il ragazzo, dalla sua nascita, fino al completamento dei suoi studi. Vediamo in dettaglio le quattro linee: Melody e Harmony sono libretti di risparmio, rivolti ai bambini da 0 a 6 anni il primo, e da 6 a 14 il secondo. Interessante è il tasso agevolato e l’omaggio personalizzato per i beneficiari dei libretti. Conto Rock e Conto Jazz sono conti correnti rivolti ai ragazzi rispettivamente in età compresa da 14 a 18 anni e da 18 a 25. Anche per questi prodotti sono previsti tassi agevolati e condizioni vantaggiose per le spese di gestione. Sono previsti per i sottoscrittori abbonamenti gratuiti semestrali a riviste e simpatici e preziosi portafortuna. ������� ���� ������ ���� � ���� � ��������������� � ���� � �������������� � �������������� ������� � ������������������� � ��������������� ����������� � �������������� ��������������������� ���������������������������������������������������� ��� ���� �������� ����� ��������������� ����� �� ��� ��������� ������ ���������������� ������������� ��������� ������ ������ ��� ������� ������������ �������� �������� ���������� � ������� ������������������ ���������� � �������� ��������������� ���� ���������� � ���������� ����������� ���������� ����� � ������ ����������������� ������������ ���������� �� ������� ��������� ��� ������������ ������������� �������� IL NUOVO CONTO CORRENTE DELLA . BANCA DI PESCIA E’ ZERO COSTI, TUTTO COMPRESO, COMODAMENTE DA CASA TUA. �������