ECONOMIA LOCALE:
il futuro del Comicent
ATTIVITÀ SOCIALE:
10 borse di studio
gita sociale
Rete sportelli:
Chiesina Uzzanese
FILO DIRETTO
Edizione Natale 2008
SUPPLEMENTO AL NUMERO 6 DEL 2008 DEL
“NOTIZIARIO” EDITO DALLA FTBCC SCRL
VIA LUNGO L’EMA, 1 - BAGNO A RIPOLI (FI)
REG.SOC.TRIB.FIRENZE 14375
REG.TRIB.FI 4076/14.03.1991
DIR.RESP.MARCO M.GULLI
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
VITTORIO CAPELLO
MANUELE BENEDETTI
LARA CIAMPI
PIERLUIGI BERTONI
ANDREA ORSI
LUCA BENEDETTI
ROBERTO ROSSI
LUCA SILVESTRINI
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LA MIA BANCA
È D I FCOFMINECIRAREEÈ ANNCHTEEM.IA).
IN COPERTINA:
LA TORRE DELL’ORIOLO
O TORRE CIVICA
(TANTO PER
A CURA
DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE E
DELL’UFFICIO SVILUPPO E
MARKETING DELLA BANCA DI PESCIA
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L’editoriale: il Presidente e il Direttore
Economia locale: il Comicent
Intervento del dottor Vittorio Capello
Borse di Studio
Gite sociali
Consigli medici: una tintarella intelligente
Attività sociale e istituzionale
Saperne di più: la legge antiriciclaggio
Primo piano
Segni dello Spirito: la Comunità di Mondo X
Il territorio e la sua storia
Rete sportelli: la filiale di Chiesina Uzzanese
Linea prodotti
Cari Soci, come avete potuto notare, questo nostro
notiziario di fine anno si presenta rinnovato, sia nella
veste grafica che nei contenuti per la realizzazione
dei quali è stata davvero preziosa la collaborazione,
oltre che dei responsabili dei vari settori della banca,
anche di alcuni di voi che, mettendo a disposizione le
loro competenze, hanno reso davvero originale questo
numero. Abbiamo pensato anche ad un richiamo
alla tradizione inserendo, in alto ad ogni pagina di
FILO DIRETTO, il primo logo della banca, allora
Cassa Rurale e Artigiana di Alberghi nata nel 1962:
il delfino che abbraccia le iniziali CRA. Oltre alla
tradizione teniamo molto anche all’innovazione ed
è mio grande piacere informarvi, anche attraverso
queste pagine, sulle iniziative che quest’anno la banca
dedica a voi. Esse avranno inizio nel mese di dicembre
con una gita di carattere artistico culturale a Firenze
per visitare la Galleria Palatina e la Galleria d’Arte
moderna di Palazzo Pitti. Questa occasione si presta
particolarmente anche per ammirare la splendida
città in veste natalizia. Tengo a ricordare che questo
appuntamento sarà preceduto da un incontro, che si
svolgerà nella Sala Conferenze della nostra banca,
il cui scopo sarà quello di fornire informazioni sul
contenuto della visita guidata, con proiezione e
commento di diapositive sulle opere piu’ significative
che andrete a vedere.
Altre interessanti iniziative seguiranno l’inizio del
nuovo anno: un bando di concorso per il conferimento
di borse di studio, con premiazione entro la fine
dell’anno prossimo, rivolto agli studenti, figli o nipoti
dei soci, che frequentano le scuole medie inferiori
e superiori. Per la primavera sono previste gite di
carattere eno - gastronomico, artistico - culturale e di
carattere devozionale per le quali verrete debitamente
informati.
Sperando di farvi cosa gradita e sperando che la vostra
partecipazione a tali iniziative sia significativa vi
porgo i miei più cari auguri per un felice natale e per
un ancora piu felice anno nuovo.
Il Presidente
Franco Papini
Carissimi Soci, siamo ormai alle soglie del nuovo anno ed è
inevitabile guardare indietro: un altro anno è passato, un anno
particolarmente intenso per il mondo bancario, interessato dalla
recente crisi che ha coinvolto i mercati finanziari.
Pur nella piena consapevolezza che il momento che stiamo attraversando non sia dei migliori, l’invito che vi rivolgo è quello di
non allarmarvi eccessivamente.
Si tratta infatti di una delle crisi che, negli ultimi due secoli, si
sono alternate a momenti di ripresa del mercato. All’interno del
movimento del Credito Cooperativo ci sono comunque strumenti
a difesa della propria clientela. Infatti come è stato ricordato dal
Presidente di Federcasse Alessandro Azzi, il Credito Cooperativo si è dotato, negli ultimi dieci anni, di un proprio Fondo Obbligatorio di Garanzia dei depositi, di un Fondo di Garanzia delle
obbligazioni emesse dalle BCC e, soprattutto, negli ultimi mesi,
di un Fondo di Garanzia Istituzionale. Si tratta perciò di una rete
autonoma di garanzie incrociate dirette proprio a tutelare la liquidità e la solvibilità delle Banche di Credito Cooperativo, che,
lo ricordiamo, in Italia sono ben 440 con 3920 sportelli ed oltre
900.000 soci. Da non trascurare poi la rete di sicurezza stesa dal
Governo attorno all’intero settore creditizio. La liquidità, all’interno del sistema BCC, è buona perché le BCC sono dispensatrici
nette verso il loro istituto di categoria, rappresentato da Iccrea
Banca, e da lì verso il sistema nazionale. Al momento i flussi
di richieste da parte delle BCC ad Iccrea non hanno mostrato
segni di tensione. Certo, siamo in presenza di una situazione
non facile ma l’attenzione del Governo rafforza indubbiamente
la cornice operativa italiana.
Chiaramente, in momenti come questo, si raccomanda il ritorno
all’economia reale, alla finanza per lo sviluppo di molti piuttosto
che la finanza per la speculazione di pochi. Si raccomanda il
ritorno ad una economia al servizio della produzione, della distribuzione, della creazione di posti di lavoro, di lavoro concreto
accanto alle persone, nel territorio. In questo senso il Credito
Cooperativo tiene fede alla propria vocazione facendosi strumento per obiettivi di solida crescita indispensabile per visioni di
lungo periodo. Sono valori questi, che noi conosciamo bene, alla
base del nostro lavoro quotidiano, costituiscono i nostri principi e
sono il punto di partenza per fare banca in modo differente.
Con la speranza che tutti voi possiate credere sempre di piu’ in
questo stile e con la speranza che il prossimo anno porti buone
notizie per tutti, auguro a voi un Buon Natale e un lieto inizio del
nuovo anno.
Il Direttore Generale
Antonio Giusti
La redazione di filodiretto ha ritenuto utile fornire ai Soci della Banca di
Pescia alcune informazioni sullo stato del Centro di Commercializzazione
dei Fiori dell’Italia Centrale di Pescia.
Abbiamo così invitato il dottor Vittorio Capello, commissario liquidatore del
Comicent a scrivere per noi alcune sue impressioni. L’intervento, qui sotto
integralmente riportato, reca la data del 20 ottobre u.v..
<Chiedere di parlare del Comicent a colui che ne è stato nominato commissario liquidatore, potrebbe sembrare, a prima vista, il triste epilogo di una storia
non a lieto fine. Questo è quello che ho pensato nel momento in cui mi è stato
proposto di scrivere questo articolo. Tuttavia una più attenta riflessione mi
ha convinto del contrario, se si distingue il Comicent come persona giuridica
in liquidazione dal ruolo che lo stesso ha assunto, e continua ad assumere
anche oggi in questa fase particolare, come soggetto gestore del “mercato
dei fiori”.
Il Comicent (Centro Commercializzazione dei fiori dell’Italia Centrale) è un
consorzio, con sede in Pescia, costituito in data 10 luglio 1982, con Decreto
del Presidente della Repubblica, avente lo scopo di valorizzare e sviluppare
la floricoltura dell’Italia Centrale. Attualmente il Comicent opera in forza di
due convenzioni: una con il Ministero dell’Agricoltura (oggi trasferita alla
Regione Toscana) che nel lontano 1987 affidava al Consorzio la gestione
dell’impianto a titolo gratuito per un periodo di trenta anni, l’altra con il Comune di Pescia che nel dicembre 1988 concedeva al Consorzio il diritto di
privativa, cioè del servizio pubblico per la gestione del mercato dei fiori, con
durata ventennale.
La gestione dell’impianto da parte del Comicent e la relativa apertura della
commercializzazione, pertanto, ha avuto inizio il 5 dicembre del 1988, anche
se l’inaugurazione ufficiale risale al 1990. Recentemente, per l’esattezza nel
novembre del 2005, il complesso immobiliare è stato trasferito in proprietà
alla Regione Toscana e attualmente rappresenta, con i suoi 91.000 mq di superficie, di cui ben 41.000 mq coperti, un gigante nel cuore di Pescia ed una
tra le più grandi, se non forse la più grande, opere pubbliche della Regione.
Per circa venti anni il Comicent ha gestito il mercato dei fiori, organizzando
gli scambi fra gli operatori del settore, favorendo l’incontro fra domanda e
offerta, valorizzando e sviluppando il mercato florovivaistico dell’Italia centrale, anche mediante l’organizzazione e la gestione di manifestazioni di portata internazionale, le cosiddette “Biennali del fiore”.
La crisi del settore che, negli ultimi anni, ha colpito gli operatori ha avuto, per
motivi di varia natura che non ritengo opportuno analizzare in questa sede,
riflessi negativi anche sull’attività svolta dal Comicent. I ricavi del consorzio,
costituiti principalmente dalle tessere annuali degli operatori, diversificate
per tipologia di servizio offerto, e dall’affitto degli spazi, non sono risultati
sufficienti per coprire i relativi costi di gestione. Per tale motivo, il Comicent
è stato messo in liquidazione con delibera del Presidente della Giunta Regionale in data 07 settembre 2007.
A partire da tale data, mi è stata affidata anche la gestione temporanea del
Comicent, in attesa che il Comune di Pescia potesse riprendere la gestione
del mercato. Svolgendo tale attività ho avuto modo di comprendere ed apprezzare a pieno il ruolo del mercato.
Il mercato dei fiori di Pescia rappresenta a tutt’oggi una realtà che, nonostante la crisi, vanta oltre 800 aziende iscritte, suddivise tra produttori, com-
mercianti e attività correlate. Nell’anno 2008
sono stati oltre 70 le nuove iscrizioni pervenute al Consorzio ed ogni mattina, all’avvio
delle trattative, il consorzio accoglie più di
1000 persone che qui operano e lavorano.
Sulla base di queste considerazioni, è possibile prevedere che il mercato possa avere
ancora un ruolo importante nel valorizzare
e sviluppare la floricoltura dell’Italia Centrale. Ruolo che, tuttavia, necessita di essere
“rivisto” alla luce dei cambiamenti evolutivi
subiti dal settore a livello sia nazionale, sia
internazionale.
Il “nuovo” gestore del mercato non potrà
limitarsi a mettere a disposizione degli operatori gli spazi, bensì dovrà necessariamente
adoprarsi per favorire, attraverso azioni mirate, supportate sia dai privati che dalla pubblica amministrazione,
l’ingresso di nuovi operatori, puntando verso una specializzazione delle caratteristiche del mercato stesso. Queste
considerazioni, inoltre, devono tenere conto della presenza in Toscana di un’altra realtà simile alla nostra, il mercato dei fiori di Viareggio. In un momento così delicato,
in cui si respira “aria di crisi”, infatti è giunto il momento
di “sotterrare l’ascia di guerra” per dare avvio ad una
collaborazione volta a razionalizzare gli investimenti e
sviluppare nuove sinergie. In questo contesto, infatti non
va dimenticata la situazione in cui versa l’immobile dove
attualmente ha sede il mercato che necessita di interventi
manutentivi rilevanti e, soprattutto, da realizzarsi in tempi
rapidi.
Il prossimo 4 dicembre scadrà il mandato
affidatomi per la gestione provvisoria del
mercato (salvo eventuali proroghe tecniche) e ci sarà il passaggio di consegne al
nuovo gestore che il Comune di Pescia ha
già individuato. Dopo tale data, pertanto,
potrà avere inizio la fase operativa del processo di liquidazione che comporterà la
cessazione come persona giuridica del Comicent ma il mercato dei fiori continuerà
a vivere attraverso un nuovo gestore che,
facendo tesoro delle esperienze finora acquisite, potrà, come un’araba fenice, far
risorgere il mercato dalle sue ceneri>.
nell’altra pagina:
un particolare della struttura esterna
in questa pagina, dall’alto:
panoramica del Comicent,
un particolare della struttura interna,
il parterre della commercializzazione
Borse di Studio
CONCORSO RISERVATO AI FIGLI E NIPOTI DEI SOCI DELLA BANCA DI PESCIA - ANNO SCOLASTICO 2008/09
Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Pescia
intende destinare la somma di euro 3.500,00 per la
costituzione di 10 BORSE DI STUDIO da assegnare
ai figli e nipoti (parenti in linea diretta entro il 2°
grado) dei soci della Banca, che si distingueranno
con i migliori risultati nell’anno scolastico 2008/2009.
Si riporta di seguito il regolamento:
Art. 1) Il concorso per il conferimento di BORSE
DI STUDIO è riservato esclusivamente ai figli e ai
nipoti dei soci della Banca di Pescia.
Art.2) Le Borse di Studio hanno lo scopo di premiare
gli studenti meritevoli delle scuole medie inferiori
e scuole medie superiori di qualsiasi tipo (istituti
statali, parificati o legalmente riconosciuti) facendo
riferimento ai risultati che saranno conseguiti
nell’anno scolastico 2008/2009.
Art.3) Le borse di studio poste a concorso sono 10,
per complessivi euro 3.500 e sono ripartite come
segue:
N. 6 BORSE DI STUDIO DA EURO 250,00
CIASCUNA PER LE 6 MIGLIORI PROMOZIONI
CONSEGUITE PER LA LICENZA MEDIA
INFERIORE
N. 4 BORSE DI STUDIO DA EURO 500,00
CIASCUNA PER LE 4 MIGLIORI VOTAZIONI
CONSEGUITE CON IL DIPLOMA DI MATURITA’
Art.4) La domanda di partecipazione al concorso,
redatta su apposito modello, va presentata alla banca
entro e non oltre il 31 agosto 2009. Le domande
presentate successivamente al suddetto termine
e quelle che risultino a tale scadenza incomplete
dei documenti richiesti, non saranno accolte. La
domanda dovrà essere firmata dallo studente e dal
genitore o nonno socio della banca. Alla domanda
dovrà inoltre essere allegato l’attestato di frequenza
rilasciato dall’istituto scolastico e un certificato,
rilasciato con indicazione che lo studente non è
ripetente e attestante la votazione conseguita.
Art.5) Alla graduatoria di merito saranno ammessi
soltanto:
gli studenti che conseguiranno la licenza di
scuola media inferiore con un giudizio complessivo
non inferiore a “Distinto”;
gli studenti che conseguiranno il diploma di
istruzione secondaria Superiore con una votazione
non inferiore a 95/100.
Art.6) Le graduatorie di merito, in base alla
votazione conseguita, saranno elaborate dalla
Commissione Giudicatrice nominata dal Consiglio
di Amministrazione della Banca di Pescia e rese
operanti dalla Direzione.
La commissione provvederà anche a valutare le
condizioni per l’attribuzione delle borse di studio nei
casi di pari merito in base ai seguenti criteri:
in primo luogo, la titolarità da parte del
genitore o del nonno del candidato di un rapporto
di conto corrente, (certificato di deposito, libretto di
deposito) allo stesso intestato o cointestato;
in secondo luogo, l’ordine cronologico di
presentazione e protocollo delle domande.
La commissione potrà anche assegnare la borsa
di studio “ex–aequo”, con ripartizione del relativo
importo tra i candidati giudicati alla pari.
La consegna delle BORSE DI STUDIO avverrà in
occasione di apposita cerimonia ufficiale da tenersi
entro la fine dell’anno 2009.
Galleria Palatina
e Appartamenti Reali
PROGRAMMA
Gita del 20 dicembre 2008 a Firenze per la visita della
Galleria Palatina e Appartamenti Reali.
-Partenza ore 7:45 dallo Stadio di Pescia, in via Mentana
in pullmann;
-Arrivo previsto a Firenze entro le ore 9:00;
-Ore 9:30 ingresso primo gruppo con accompagnatore
alla Galleria Palatina;
-Ore 10:30 ingresso secondo gruppo con accompagnatore
alla Galleria Palatina.
La durata della visita guidata è di circa 3 ore.
-Ore 13:30 circa pranzo in trattoria tipica locale;
-Pomeriggio a disposizione per eventuali acquisti;
-Partenza da Firenze alle ore 18:00;
-Rientro previsto in serata.
REGOLAMENTO
La gita è riservata ai Signori Soci della Banca di Pescia
con al massimo un accompagnatore ciascuno. Altresì:
- il numero dei partecipanti è limitato a 50. Nel caso le
adesioni superassero il numero di partecipanti previsto, la
gita sarà ripetuta in data da comunicare;
- i Signori Soci che intendono partecipare, devono
dare conferma entro e non oltre il giorno 10/12/2008
presentandosi all’ufficio soci (responsabile Ido Anzilotti
tel 0572-459548) per sottoscrivere un ordine di addebito
della quota sul proprio conto corrente;
- il prezzo intero è fissato per euro 70,00 a persona e la
quota comprende:
° Bus GT da 53 posti, incluso iva, pedaggi e pass
per Firenze;
° Servizio guida turistica, n.1 ogni 25 partecipanti;
° Prenotazione visita;
° Biglietto ingresso Galleria;
° Pranzo in ristorante incluso le bevande;
° Assicurazione, tasse ed iva.
Per i Signori soci è previsto uno sconto di euro 30,00 a
carico della Banca di Pescia mentre per gli accompagnatori
è previsto il pagamento dell’intera quota.
dall’alto:
Ritratto di Pietro Aretino, Tiziano Vecellio;
La Velata, Raffaello Sanzio;
Madonna col Bambino ed episodi della vita di
Sant’Anna, Filippo Lippi.
Inizia con questo numero la collaborazione con i Soci che
mettono la loro esperienza e professionalità al servizio del
resto della compagine sociale. Il primo Socio che ha risposto
al nostro invito è il dottor Manuele Benedetti di Pescia, medico
di base e specialista in dermatologia, il quale ha parlato di
un tema “scottante”, l’ abbronzatura, comunemente detta
“tintarella”.
La tintarella o abbronzatura presa senza adeguate precauzioni
può rappresentare un pericolo per la pelle.
E’ importante perciò valutare attentamente i rischi e gli
inconvenienti che un’esposizione prolungata ai raggi solari può
arrecare alla nostra salute: trattando meglio la nostra pelle si
potrà ottenere una “abbronzatura intelligente”, più duratura,
priva di effetti collaterali e, soprattutto sicura.
L’esposizione ai raggi ultravioletti senza precauzione ed
attenzione può determinare gravi danni cutanei, che possono
essere distinti in acuti e cronici.
Gli effetti acuti possono manifestarsi sotto forma di insolazione
(il cosiddetto “colpo di sole”), con cefalea, vertigini, nausea e
febbre, o di scottature provocate da un’esposizione intensa
presa senza le dovute precauzioni, accompagnate da eritema
(arrossamento della pelle), edema e dolore.
Gli effetti cronici dell’esposizione ai raggi ultravioletti provocano
l’invecchiamento cutaneo che si manifesta con la formazione di
macchie, efelidi e rughe. Ben più grave è la possibile alterazione
del materiale genetico, che può portare alla formazione di
tumori cutanei come il carcinoma basocellulare, il carcinoma
spinocellulare e il melanoma.
L’esposizione al sole è stata fra l’altro riconosciuta come la
causa principale dei tumori della pelle, la cui incidenza è
in netto aumento negli ultimi anni. Per combattere questa
tendenza, è necessario modificare i nostri stili di vita, iniziando
da una maggiore e migliore informazione sui pericoli associati
alle radiazioni “solari”.
Tuttavia I’esposizione al sole non ha solo effetti dannosi per
il nostro organismo: i raggi solari stimolano la produzione di
vitamina D endogena, che favorisce l’assorbimento del calcio
svolgendo un’azione preventiva contro malattie debilitanti quali
il rachitismo.
Inoltre I’esposizione al sole stimola la circolazione sanguigna
e può avere effetti benefici nel trattamento di patologie quali la
psoriasi, la dermatite atopica e la dermatite seborroica.
Da non sottovalutare inoltre è la positiva azione psicologica
della luce solare, provocata dal senso di benessere e calore
che deriva da un’esposizione equilibrata. Ma cosa si deve fare
per evitare di correre inutili rischi senza privarsi del piacere di
una giornata passata in spiaggia o in montagna?
Ecco alcune semplici regole che, se seguite attentamente,
possono aiutare ad ottenere una tintarella “intelligente”.
1) l’esposizione al sole deve essere graduale (le scottature
sono pericolose!);
2) evitare di esporsi al sole, specialmente i primi giorni, tra le
12 e le 16 quando il sole è più intenso (soprattutto bambini e
anziani);
3) applicare prodotti solari un’ora prima dell’esposizione e
rinnovarli durante I’esposizione in quanto si diluiscono per la
sudorazione o i bagni in acqua;
4) iniziare sempre da indici di protezione alti e ridurli
gradatamente tenendo conto che anche se si è abbronzati è
necessario usare filtri solari (la tintarella non protegge dai danni
degli UV);
5) evitare di usare prodotti cosmetici che possono essere foto
sensibilizzanti e provocare eritemi (profumi, lanoline e derivati,
parabeni);
6) evitare di esporsi al sole dopo trattamenti di chirurgia plastica
o di dermatologia estetico-correttiva (peeling, laser);
7) assumere integratori antiossidanti che hanno una efficace
azione sulla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo ma che
aiutano anche a preparare la pelle al sole (assunti trenta giorni
prima). Per i dosaggi specifici consultare uno specialista;
8) con i bambini è necessaria la massima prudenza: utilizzare
sempre protezioni solari alte, magliette, cappelli ed occhiali.
dottor Manuele Benedetti - dermatologo
LA BIBLIOTECA DELLA BANCA
un nuovo servizio dedicato ai Coci
Da pochi mesi la Banca di Pescia ha
iniziato a catalogare sistematicamente
le numerose pubblicazioni che nel corso
della sua vita ha ricevuto da Autori di
libri sponsorizzati dalla Banca, Istituzioni
bancarie, Amministrazioni locali e Enti di
vario genere. Nei nuovi locali adiacenti
alla Banca sono stati catalogati fino ad oggi
circa 300 libri che spaziano dalla storia e
cultura del nostro territorio alle scienza e
tecnica.
Le pubblicazioni sono consultabili per i
Soci e i loro figli, previa richiesta all’ Ufficio
Comunicazione della Banca di Pescia
(0572/459.534).
TORNEO DI CALCETTO
DEL CREDITO COOPERATIVO
STORIA DELLA BANCA
opera d’arte
I dipendenti della nostra Banca
sono stati invitati al quadrangolare
di calcetto organizzato dalla
consorella di Vignole, in occasione
dei festeggiamenti del settembre
quarratino.
Gli incontri tra le squadre di Vignole,
Masiano, Pescia e Pistoia, si sono
svolti nell’impianto sportivo di
Mollungo di Quarrata.
La squadra di calcetto della Banca di
Pescia ha superato nelle semifinali,
ai calci di rigore, la Banca di Credito
Cooperativo di Masiano, con reti di
Renieri, Benedetti e Orsi (2).
Nella finale con la BCC di Vignole,
la nostra squadra è stata battuta con
Nella sala del Consiglio di
Amministrazione della Banca c’è
un’opera in ceramica dell’artista
pesciatino
Guido
Ruglioni,
testimonianza della nascita dell’allora
Cassa Rurale ed Artigiana di Alberghi.
STORIA DELLA BANCA
una targa ricordo
Nei locali adiacenti alla Sala
Conferenze della Banca, è stata
affissa
una
targa dove viene
rappresentato
lo
stemma in bronzo
del primo logo
ufficiale e cioè un
delfino in palo che
avvolge con la coda
le iniziali dell’allora
Cassa Rurale ed
Artigiana di Alberghi.
Seguono i nomi dei
trentasette soci fondatori, tra i quali
ricordiamo i due primi Presidenti,
Mario Valleggi e Italo Ciampi.
un punteggio di 11 a 1, con goal della
bandiera di Francesco Pieri. Gli altri
compagni di squadra erano Alessio
Capocchi, Andrea Orsi, Andrea Di
Paolo, Riccardo Renieri, Francesco
Diolaiuti, Gianluca Benedetti, Michele
Nini.
Tra i numerosi spettatori erano
presenti anche il nostro Direttore
Generale Antonio Giusti, ed il
responsabile Area Mercato Roberto
Del Tozzotto.
Al termine della finale tutti i partecipanti
sono stati invitati ad un buffet svoltosi
nella tensostruttura adiacente la sede
della BCC di Vignole, dove si è anche
svolta la premiazione.
La tavola realizzata nel 1963, ha una
lunghezza di cm 220 e un’altezza di
cm 100. Raffigura la piazza Mazzini di
Pescia e le attività lavorative prevalenti
nel comprensorio, tra le quali spiccano
quelle floricole, cartarie e artigianali.
L’opera è un’istantanea dell’economia
dei primi anni sessanta ed offre
motivi di riflessione per i numerosi
cambiamenti economici succeduti nel
tempo.
TORNEO DI TENNIS
“Differenti per forza”
L’edizione, giunta alla quinta edizione, ha
visto protagonisti sedici dipendenti della
Banca di Pescia.
Nella finalissima di sabato 8 novembre
Riccardo Renieri ha avuto la meglio su
Mario Michelotti 2-0 (6-4 6-3).
Terzo posto per Leonardo Maggiolini,
quarto per Alessio Pasqualini.
(NELLA FOTO UN MOMENTO DELLA PREMIAZIONE)
Dal
1991,
i
Paesi
aderenti
all’Unione
Europea
per
prevenire l’utilizzazione del
sistema finanziario a scopo di riciclaggio,
si sono dotati di una legge che limita il
trasferimento del denaro contante e dei
titoli di credito. L’articolo
1 della legge 5 luglio
1991 n.197 recitava “E’
vietato il trasferimento
di denaro contante e di
titoli al portatore in lire o
in valuta estera, effettuato
a qualsiasi titolo tra
soggetti diversi quando
il valore da trasferire
è
complessivamente
superiore a lire venti
milioni. Il trasferimento
può
tuttavia
essere
eseguito per il tramite
degli intermediari abilitati
di cui all’articolo 4…….”.
Il concetto della norma è
rimasto invariato nel tempo
ed è tuttora valido, anche
nel tempo dell’Euro. Il limite attuale per
l’applicazione della normativa è ad oggi
12.500 euro.
In pratica la legge dispone che due
soggetti diversi non possono trasferirsi
denaro contante ma devono utilizzare
un intermediario abilitato (banche, poste
ecc.) il quale deve identificare e registrare
le operazioni su apposito archivio tenuto
elettronicamente (Decreto del Ministero
del Tesoro del 7 luglio 1992).
Per identificazione si intende la verifica
dell’identità del cliente e l’acquisizione
dei dati dello stesso attraverso un
documento valido.
La stessa deve essere effettuata a cura del
personale incaricato dell’intermediario
abilitato sia per quanto riguarda il
soggetto principale che ha operato in
proprio o per conto di una società sia
per quanto riguarda il “presentatore”,
cioè il soggetto che compie l’operazione
per conto di un altro soggetto o di una
società.
Il trasferimento di contante oltre i
limiti di legge si concretizza pertanto
utilizzando vaglia postali e cambiari
e assegni postali, bancari e circolari
recanti l’indicazione del nome o della
ragione sociale del beneficiario e la
clausola di non trasferibilità.
Anche il saldo dei libretti di risparmio
al portatore non può essere pari o
superiore a 12.500 euro.
Nel corso degli anni la legge 197/91
ha subito alcune modifiche. Le ultime
in ordine di tempo sono il Decreto
legislativo 231 del 21 novembre 2007 e
la normativa inserita nel Decreto legge
112 del 25 giugno 2008 cosiddetta
“manovra d’estate”. Come detto in
precedenza, la normativa attuale è
rimasta praticamente invariata rispetto
a quella emessa nel lontano 1991,
ad eccezione di alcune particolarità
che si possono riassumere nel limite
di registrazione in Archivio Unico
Informatico che attualmente è pari a
15.000 euro (anche frazionati) e nel
rilascio di assegni bancari già predisposti
con la clausola di non trasferibilità.
PIER LUIGI BERTONI
Responsabile area controlli Banca di Pescia
Le Banche di Credito Cooperativo, grazie all’esistenza del
Fondo di Garanzia dei Depositanti, del Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti e del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito
Cooperativo offrono una tutela “tripla” ai propri clienti e depositanti.
1. Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, istituito
nel 1997 per rispondere alle indicazioni della normativa europea in
tema di tutela dei depositi, garantisce i titolari di conti correnti e
depositi bancari presso le Banche di Credito Cooperativo entro il
limite massimo di legge di 103 mila euro.
2. Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo
ASSIMOCO ORIZZONTE
Sistema di assicurazione temporanea per il caso di
morte composto da quattro diverse tariffe.
E’ un prodotto vantaggioso per le sue caratteristiche,
quali:
·
l’accessibilità: assicurarsi, con una modesta
spesa, una copertura importante;
·
la flessibilità: individuare la garanzia più
rispondente alle proprie necessità;
·
la responsabilità: guardare avanti, garantendo
serenità economica ai propri cari e/o partners
commerciali, in caso di eventi inaspettati;
·
l’economicità: godere di una fiscalità
favorevole.
ASSIMOCO MONEY BACK
Assicurazione per il caso di morte a premio annuo
costante ed a capitale costante con restituzione a
scadenza di una percentuale dei premi versati.
E’ un prodotto su misura per:
.
chi ha un’età preferibilmente non superiore
a 50 anni;
.
chi ha familiari a carico;
.
chi desidera avere una copertura in
caso di morte il cui costo a scadenza non vada
completamente perduto.
Dal gennaio 2005 è operativo anche il Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Il Fondo, costituito su base
volontaria tra le Banche di Credito Cooperativo offre una ulteriore
garanzia individuale di 103 mila euro per i possessori di obbligazioni
(non strutturate) emesse dalle Banche di Credito Cooperativo. In
questo modo, oggi, le BCC sono le uniche banche italiane a fornire
una garanzia “doppia” rispetto alle altre banche, che garantiscono
solo i depositi.
3. Il nuovo Fondo di Garanzia
Istituzionale del Credito
Cooperativo
Costituito il 25 luglio scorso
(sarà operativo dai primi
mesi del 2009), il Fondo di
Garanzia Istituzionale del
Credito Cooperativo (FGI) si
affianca al Fondo di Garanzia
dei Depositanti del Credito
Cooperativo e gestirà, con una
apposita sezione e fino ad esaurimento degli impegni in essere, il
Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO).
Obiettivo del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) è quello di
tutelare la clientela delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo,
salvaguardando la “liquidità e la solvibilità” delle banche aderenti
attraverso azioni correttive ed interventi di sostegno e prevenzione
delle crisi. Il FGI offre, in questo modo, una tutela “globale” per i
risparmiatori clienti delle BCC in relazione a tutti i crediti che questi
vantano nei confronti della propria banca. Il FGI per obiettivi,
caratteristiche e funzionalità, è una novità assoluta per il sistema
bancario italiano. Rappresenta la più alta e più coerente, anche
in senso mutualistico, forma di integrazione tra banche locali
autonome ma inserite in un sistema “a rete”.
Nel 1961 Padre Eligio Germini, Francescano di Milano, accende un sogno, Mondo X, per
riportare l’uomo al centro del mondo come lo ha voluto Dio.
Il Convento di Colleviti a Pescia ospita dal 1997 una delle tante Comunità di Mondo X
disseminate nella nostra penisola, accogliendo gratuitamente persone che versano in situazione
di grave disagio a motivo dell’abuso di alcool o assunzione di droghe, o provate da gravi problemi
esistenziali o familiari. Attraverso una vita semplice e raccolta, nella tradizione conventuale
francescana, la regolarità del quotidiano, la riscoperta di sé e del proprio valore, condivisi con
gli altri nella fatica, nella sofferenza, nel dialogo e nella gioia, unitamente ad uno stile di vita
sano, consentono di gettare e realizzare nuove esperienze. L’accesso è rapido, e , dopo alcuni
colloqui tesi alla reciproca conoscenza, si può entrare nella Comunità.
Un pò di storia del Convento di Colleviti. I primi cronisti del secolo XVI ci ragguagliano sul
nome, sul luogo e sull’anno di fondazione della chiesa e del convento e cioè il 1494.
Frà Mariano da Firenze scrisse che la denominazione “Colleviti“ si riferiva alla coltivazione
delle viti, abbandonate nella zona. Altri pensano che il nome Colleviti abbia il significato di
“colle della vita”. Altri ancora pensano che il nome sia di origine romana: pare che i Romani in
quel luogo avessero eretto un Tempio dedicato al dio vitello, da cui Colle del Vitello.
Il primo a dare regolare informazione su Colleviti fu il Puccinelli, il quale nelle sue “Cronache
dei Frati Minori della Provincia della Toscana”, riferisce che il luogo fu accettato dal Capitolo di
Poggibonsu del 1494; che chiesa e convento furono costruiti dalle fondamenta ad opera di Frà
Vincenzo di Francia; che la chiesa fu dedicata al vescovo francescano San Lodovico di Tolosa;
che i padroni del luogo erano i Colucci; che, al suo tempo, Giovan-Battista Colucci, medico,
era affezionato del luogo e faceva tutte le feste dell’ Ordine e dava “pane, vino e pietanza”; che
il luogo aveva la capacità di accogliere quattordici religiosi.
Sotto il patronato dei Colucci e sotto la direzione del P. Vincenzo di Borgogna di Francia, nel
1495 si dette inizio alla fabbrica del Convento. Occorsero sei anni di lavoro prima che si potesse
officiare la Chiesa, che avvenne il 12 dicembre 1501.
L’interno oggi si presenta ad una navata, di struttura semplice e sobria, con ai lati alcuni dipinti
interessanti come una Pietà ispirata a Michelangelo e una rappresentazione di San Michele
Arcangelo che scaccia dal Paradiso gli Angeli ribelli di Giovanni Battista Paggi.
Nel Convento è presente un delizioso chiostro, da dove è ben visibile un possente campanile.
Degna di nota la fornita e preziosa biblioteca con numerose opere antiche, a disposizione degli
studiosi.
Fino al 1996 il complesso ospitava un esiguo numero di frati minori che con amorevole dedizione
e spirito di sacrificio, riuscivano a condurre il Convento in buone condizioni. Ma la vastità dell’
edificio richiedeva inesorabilmente altre scelte, che avvennero l’anno successivo, quando i frati
furono trasferiti in altre sedi vicine, lasciando il posto alla Comunità di Mondo X.
Per l’ estensione di questo testo è stata utile la pubblicazione V Centenario di Colleviti di Pescia 1494-1994
(Pescia, Stamperia Benedetti,1994).
Le foto, dall’alto: la facciata del Convento di Colleviti, una foto dei primi del ‘900, il chiostro, il corridoio interno.
Piazza Mazzini, un tempo Piazza Grande,
è considerata il cuore commerciale e
amministrativo di Pescia, con i suoi
numerosi esercizi, le eleganti dimore e
il Palazzo del Vicario, sede degli uffici
comunali. Di forma caratteristica, quasi
una lunga grande strada fiancheggiata
da eleganti palazzi, è chiusa alle
estremità dal Palazzo comunale a nord
e dall’ Oratorio di Piè di Piazza a sud.
Questo luogo è il “mercato longo” di cui
parlano i documenti medioevali.
La chiesa della Madonna di Piè di
Piazza fu costruita alla metà del
Quattrocento per la munificenza della
famiglia Galeotti di Pescia ed intitolata
ai SS.Pietro e Paolo. La costruzione è
attribuita a Andrea Cavalcanti, detto “il
Buggiano“,seguace e figlio adottivo del
Brunelleschi.
Sul lato di levante della Piazza è degno
di nota il palazzo cinquecentesco fatto
costruire dall’archiatra Pompeo della
Barba, su disegno di Raffaello Sanzio.
Quasi a metà della Piazza troviamo il
Palazzo della Contea, perché costruito
dai Conti Capponi, commendatari dell’
Ordine ospedaliero di Altopascio.
Sempre sul versante est in direzione
nord, pochi metri dopo la nostra filiale
di Pescia (ubicata nel Palazzo Mochi),
sotto la facciata di un palazzo tardo
seicentesco, affiorano gli imponenti resti
di quella che fu la medioevale Loggia del
Comune, con pilastri poligonali in pietra
ed archi in cotto. Qui vi era la sede della
cancelleria municipale. La Loggia fu
chiusa alla fine del seicento per ampliare
gli uffici comunali. Sul retro dell’edificio, l’
alta Torre Civica o dell’Oriolo con ballatoio
interno alla cella campanaria. Si crede
che questa Torre facesse parte delle
mura castellane e solo successivamente
modificata ed inglobata nel complesso
della Cancelleria. Il Palazzo del Vicario
occupa la parte settentrionale della
Piazza: fu restaurato tra il 1888 e il
1930. Sul fronte numerosi stemmi di
vicari fiorentini e un busto in pietra della
Vergine col Bambino.
Nella Loggia del Sacrario dei Caduti ,
al piano terra del Palazzo del Vicario,
sono presenti un affresco proveniente
dalla Torre di Santa Chiara, nel quartiere
del Duomo, attribuito a Giovanni da
Sangiovanni, una Vittoria alata in
bronzo di Libero Andreotti, l’originale
del Monumento ai Caduti di Pescia
dello scultore collodese Agostino
Giovannini (la copia è ubicata di fronte
alla chiesa del Cimitero comunale)
e un’opera in scala dello scultore
pistoiese Stefano Buzzegoli ispirata al
Monumento ai Caduti di Collodi, sempre
del Giovannini. Sul lato occidentale
della piazza troviamo una bella serie
di palazzi cinque-seicenteschi, tra cui,
degno di nota, quello che fu del pittore
Benedetto Pagni. L’ultimo edificio a sud
del versante ovest, è il palazzo Turini,
la famiglia che con i Cecchi, ha dato a
Pescia le personalità più illustri.
PER L’ ESTENSIONE DI QUESTO TESTO È STATA UTILE
LA PUBBLICAZIONE GUIDA DI PESCIA DI GIGI SALVAGNINI,
EDIZIONI GRANDUCATO,1984
Il comune di Chiesina Uzzanese,
dove si trova una delle nostre filiali,
è situato nella provincia di Pistoia, ha
4442 abitanti, una superficie di 7,24
Km. quadrati e una densità di 613,54
abitanti per km quadrato. Il comune
si trova nella parte centrale tra la
Piana di Lucca e la Valdinievole, a
nord del Padule di Fucecchio.
Chiesina Uzzanese ottiene l’autonomia dal Comune di Uzzano nel
1963. Si hanno notizie sull’ agglomerato urbano già nel basso medioevo,
quando grazie all’attraversamento
della via Francigena e la presenza di
un ricovero per i pellegrini, segnalano il paese alle cronache del tempo.
Anticamente il paese si sviluppa sulla pesca, grazie alla zona paludosa
su cui si sviluppa.
Successivamente alla bonifica delle
zone acquitrinose, il paese si amplia, fino a raggiungere una buona
dimensione nel XIX secolo. Con il
XX secolo la zona si caratterizza per
la coltivazione dei fiori, caratteristica
che la rende famosa ancora oggi grazie al commercio florovivaistico con
il vicino Centro di Commercializzazione dei Fiori dell’ Italia Centrale di
Pescia.
La Chiesa del paese, intitolata a
Santa Maria della Neve, fu realizzata intorno alla metà dell’ Ottocento
La filiale è situata al centro del paese,
in via Garibaldi 19, in prossimità
della piazza della Chiesa e del Municipio.
E’ stata aperta nel settembre del 1996.
Ad oggi vi lavorano tre dipendenti: Silvia Cottini,
responsabile, che ha da poco sostituito Michele Nini,
oggi titolare della filiale di Lucca S.Anna, Francesco
Quiriconi, vice-responsabile, Gregory Fantozzi,
addetto servizio clienti e operatore di sportello.
La filiale è ben radicata sul territorio
e contribuisce in modo determinante
a sostenere l’economia e la società locale.
sulla base di un edificio più antico.
La facciata è in pietra con timpano
triangolare e il portale d’ingresso è
settecentesco. Il Santo patrono è la
Madonna della Neve, festeggiato il 5
agosto.
Chiesina Uzzanese ha dato i natali
a Giovanni Francesco Grossi, detto
Siface, cantante lirico del XVII secolo e a Siro Walfredo Grassi, scrittore
del XX secolo.
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La linea di risparmio che presentiamo in questa
pagina è stata concepita circa un anno fa con
l’intento di rinnovare, con contenuti attuali e
una nuova veste grafica, alcuni prodotti desueti.
I prodotti studiati, semplici nelle formule,
tendono a stimolare nelle nuove generazioni il
concetto di risparmio. I nomi dei prodotti, che
si ispirano a generi e forme musicali adatte alla
fascia di età considerata, formano così una Sinfonia
che accompagnerà il bambino ed il ragazzo, dalla sua
nascita, fino al completamento dei suoi studi.
Vediamo in dettaglio le quattro linee:
Melody e Harmony sono libretti di risparmio, rivolti ai
bambini da 0 a 6 anni il primo, e da 6 a 14 il secondo.
Interessante è il tasso agevolato e l’omaggio personalizzato
per i beneficiari dei libretti.
Conto Rock e Conto Jazz sono conti correnti rivolti
ai ragazzi rispettivamente in età compresa
da 14 a 18 anni e
da 18 a 25. Anche
per questi prodotti
sono
previsti
tassi
agevolati e condizioni
vantaggiose per le spese
di gestione. Sono previsti
per
i
sottoscrittori
abbonamenti
gratuiti
semestrali a riviste e
simpatici
e
preziosi
portafortuna.
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Dicembre 2008 - Banca di Pescia