© A. Soldo - Convegno La Qualità
dell'integrazione scolastica e sociale - 8, 9 e
10 novembre 2013
9 Convegno internazionale
La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale
Palacongressi di Rimini, 8-9-10 novembre 2013
IL PRIMO STRUMENTO PREVENTIVO È...
UN CONTESTO INCLUSIVO
Ristrutturare l’ambiente di apprendimento per ridurre i fattori di rischio
e prevenire le difficoltà di apprendimento, tra mediatori efficaci e
Design For All
Alessandra Soldo
Insegnante per il sostegno nella scuola primaria
8 novembre 2013
“Un testo senza CONtesto è solo un PREtesto!”
Come nasce questo lavoro…
• Contesto educativo:
- classe: bambini
Scuola primaria, classe prima formata da 24 bambini:
-3 alunni certificati ai sensi della L.104/92;
-2 alunni con difficoltà di linguaggio (in merito alla
comprensione,produzione e articolazione);
- 3 bambini migranti con scarsa conoscenza della lingua
italiana;
- un’alunna con madre dislessica;
- alcuni bambini con difficoltà di natura socio-culturale.
+
-Necessità di costruire un GRUPPO-classe.
e
team
Il ruolo “privilegiato” di insegnante per il sostegno ha
permesso ai miei occhi di scorgere forse per prima
alcune difficoltà ed i malesseri emergenti all’interno del
gruppo…
…ma se non avessi trovato insegnanti pronti ad
ascoltare e mettersi in discussione non avrei potuto
portare avanti il lavoro qui presentato.
Recupero di elementi chiave:
flessibilità, collaborazione, fiducia,
voglia di provare, l’esperienza, la formazione e la
giovane professionalità “under construction”.
Apertura alla fisionomia complessa della classe.
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“Un testo senza CONtesto è solo un PREtesto!”
Come nasce questo lavoro…
- scuola: altri colleghi e progetti
Es. Progetto “CollaboriAMO: insieme si cresce davvero”
• Contesto personale:
Master in Psicopedagogia e didattica per i Disturbi Specifici di
Apprendimento – Università Alma Mater Studiorum di Bologna
OBIETTIVO:
Individuare METODOLOGIE, STRATEGIE, ATTIVITA’ DIDATTICHE, STRUMENTI TESI A
PREVENIRE LE DIFFICOLTÀ (nello specifico DI SCRITTURA E LETTURA, vista la centralità
di questi processi in una classe prima) e a LIMITARE FORME DI DISAGIO RAFFORZANDO,
contemporaneamente, l’AUTOSTIMA degli alunni ed i loro POTENZIALI.
Se è vero che “il primo strumento
compensativo
è un buon metodo di studio” …
(Articolo di C. Cornoldi, P.E. Tressoldi, M.L. Tretti,
C. Vio, in Dislessia vol. 7, n. 1, gennaio 2010,
pp. 77-87, Erickson, Trento)
… è altrettanto vero che un valido ambiente di
apprendimento (contesto inclusivo) può
contribuire a prevenire le difficoltà ed i “falsi
disturbi” (oltre a compensare quelli veri)!
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IL PRIMO STRUMENTO DI PREVENZIONE È...
UN CONTESTO INCLUSIVO
Ristrutturare
Ristrutturare l’ambiente di apprendimento per ridurre i fattori di rischio
apprendimento tra mediatori efficaci
e prevenire le difficoltà di apprendimento,
efficaci e
Design
Design For
For All
All
Zona di
Sviluppo
Prossimale
mediatori
efficaci
CONTESTO
Design
For All
INCLUSIVO
difficoltà
di
apprendimento
fattori di
rischio
Dalla TEORIA…
Zona di
Sviluppo
Prossimale
mediatori
efficaci
CONTESTO
Design
For All
INCLUSIVO
fattori di
rischio
difficoltà
di
apprendimento
Una “mappa a stella” per evidenziare gli agganci teorici che sono stati manipolati per realizzare
un ambiente quanto più inclusivo, soprattutto in relazione all’apprendimento dei meccanismi di
lettura e scrittura.
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…alla PRATICA!
COME fare tutto questo CONCRETAMENTE?
Come trasformarlo in prassi quotidiana?
Sperimentare nei
4 contesti più diffusi a scuola:
1) Contesto
CLASSE
2) Contesto GRUPPO
(es. metà classe)
3) Contesto PICCOLO
GRUPPO/COPPIA/
SINGOLO
4) Contesto
CLASSI APERTE
1) Contesto
CLASSE
“Le lettere stanno
ballando”
•il “riscaldamento mattutino”;
(dal film Stelle sulla Terra)
• presentazione delle diverse
vocali e consonanti
agganciata ad un
personaggio ed uno sfondo
magico (il Gruffalò e i suoi
amici del bosco) che hanno
accompagnato i bambini dal
primo all’ultimo giorno di
scuola (con lettere, scherzi,
l’invio di giochi, quiz, ecc.).
Fig. 2: Sente il serpente
Fig. 1a-1b: il Gruffalò
ed il libro dal quale è
tratto il personaggio
Fig. 2a-2b: alcune lettere inviate dal
Gruffalò e dai suoi amici del bosco
Fig. 3 e 4: Sente nel cartellone del bosco insieme ad altri amici del Gruffalò come ad esempio
CACOCU’, il cane più goloso di tutta la tribù (utilizzato per introdurre la lettera “C”).
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1) Contesto
CLASSE
• l’utilizzo dei mediaATTORI:
il Giullare Mare e Germana la
strega della settimana
I mediATTORI rappresentano una
categoria speciale di mediatori,
ovvero sono dei “mediatori
viventi” che in alcuni momenti
dell’anno hanno accompagnato la
costruzione delle conoscenze….
…ridisegnando un clima “ad
altezza di bambino” e
riducendo le barriere emotive.
Fig. 5: i mediATTORI.
Nell’ordine da sx: la Regina Capricciosa (interpretata dall’insegnante
di matematica e utilizzata principalmente nelle attività logicomatematiche), Strega Germana (interpretata dall’insegnante di italiano
ha fatto la sua comparsa in un’attività di storia), il Giullare Mare
(interpretato dalla sottoscritta , è stato utilizzato in diverse attività
didattiche. Ha rappresentato la figura di raccordo fra i due personaggi
precedenti)
1) Contesto
CLASSE
• metodo sillabico con rafforzamento fonologico (in
classe, in grande e piccolo gruppo);
Nello specifico per la scrittura:
• sussidi adeguati  pastelli e matite triangolari;
• l’approccio “musicale” al corsivo
•gestualità, gradualità e gestione dello spazio-foglio
 es. il riferimento visivo, le lettere nell’aria, la voce
guida il movimento (ad esempio la lettera D è stata
accompagnata con “gamba lunga – (stacco) – paaaaaancione (chiudo)
”; la lettera B è diventata “gamba lunga – (stacco) – paancia piccola –
paaancia grande (chiudo)”);
(a supporto il Metodo Venturelli)
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2) Contesto
GRUPPO (metà classe)
“In quella classe ci sono 60 alunni…
un insegnante come fa a seguirli
tutti?”
(dal film Stelle
sulla Terra)
Come organizzarsi???
1° tempo
2° tempo
Insegnante curriculare
in classe con:
la metà dei bambini
(gruppo A)
Insegnante di sostegno
In laboratorio con:
la metà dei bambini
(gruppo B)
La metà dei bambini
(gruppo B)
La metà dei bambini
(gruppo A)
Perché???
3 vantaggi:
Per l’ INS. CURRICOLARE:
ha modo di seguire meglio ed
in maniera più dedicata ogni
bambino, oltre ad poter
svolgere attività che
necessitavano di una
maggiore concentrazione in
un clima più raccolto (es. una
lettura e comprensione, ecc.)
Per l’ INS. DI SOSTEGNO:
Per i BAMBINI:
hanno accesso a percorsi
efficaci, che possono
coinvolgere tutte (o quasi)
le sfere della persona
rispettando le loro
intelligenze nonché i diversi
stili di apprendimento.
ha la possibilità di realizzare
percorsi di integrazione e
inclusione reali, coinvolgendo i
bambini più sensibili sia nella
socializzazione con i compagni
che negli apprendimenti.
2) Contesto
GRUPPO (metà classe)
Le attività per prevenire le difficoltà di lettura:
• giochi senso-percettivi, sul ritmo e sulle competenze
metafonologiche (es. gare a squadre per indovinare una parola segmentata in
sillabe facendo la fusione fonemica o, viceversa, segmentare una parola correttamente )
oltre che a momenti di scrittura corporea (es. rappresentazione con il proprio
corpo di lettere/ numeri, da soli o in coppie; scrittura sulla schiena di un compagno di
lettere o parole, ecc.).
In tutte le attività la MUSICA e la CORPOREITÀ hanno assunto un ruolo
centrale.
Ogni incontro in laboratorio era aperto dal “cerchio di presentazione” e
chiuso dal motto “che bello stare iiiiiiinsieme!” (attenzione verso un clima
di benessere).
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2) Contesto
GRUPPO (metà classe)
Le attività mirate alla prevenzione delle difficoltà di scrittura:
• lavoro continuo e mirato sulla gestualità, la manipolazione e la
motricità fine (es. lavoretti per le festività o per il mercatino di fine anno, come
si vede nelle fig. 7, 8 e 9 costruzione di un manufatto di classe, come in fig. 10 e
11, o per la partecipazione ad un concorso come in fig. 12a e b).
10
8
12a
Fig 12a e b:
Realizzazione
cartellone per
il concorso
della
Coldiretti “la
salute vien
mangiando.
Frutta
e verdura
tutto l’anno”.
Il cartellone
ha poi vinto il
premio
“menzione
speciale
2013”.
9
7
Fig. 7,8 e 9: pasta di sale
colorata per Natale.
Galline di Pasqua con sale
colorato (prodotto dai bambini
con vecchi pennarelli) e tempere.
Colorazione “digitale” (a dita).
12b
11
Fig. 10 e 11: palline di carta crespa per decorare “Carlone il Mascherone”
(Carlone è la “mascotte” della classe costruita in un percorso sui 5 sensi,
poi indossata e utilizzata dai bambini per fare una sfilata di auguri il
giorno di Carnevale) e le mascherine di Carnevale.
2) Contesto
GRUPPO (metà classe)
Inoltre per prevenire le difficoltà di lettura e scrittura…
…mai dimenticare 2 prerequisiti importanti:
ORIENTAMENTO e SPAZIALITA’
(gradualità: dal corpo  allo spazio-foglio)
Es. la caccia ai 3 tesori inviata dal Giullare Mare e dalla Regina Capricciosa
13a
13b
Organizzazione della classe:
Suddivisione della classe non in
due ma in tre gruppi che a
rotazione hanno ricoperto tutti i
ruoli:
1- gruppo-guida  fornisce le
indicazioni al gruppo 2 attraverso
la mappa di riferimento;
2gruppo-esploratore

si
muove secondo le indicazioni del
gruppo 1 per trovare il tesoro;
3- gruppo-scrittore  resta in
classe a registrare sul quaderno il
percorso svolto quando, al turno
precedente,
era
gruppoesploratore.
Fig. 13a e 13b: lo stemma dei pirati (uno per bambino), le mappe (una per gruppo), la
lettera del Giullare e della Regina, il tesoro finale (caramelle per tutti!).
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3) Contesto PICCOLO GRUPPO/
COPPIA/SINGOLO
“Lui si sforza tanto ma non riesce né a
leggere né a scrivere… lo mettono sempre
in punizione e ha il quaderno pieno di
segnacci rossi…che può fare?”
(dal film Stelle sulla Terra)
• Uso di STRUMENTI INDIVIDUALIZZATI
(es. bustina delle sillabe, software su
pc),costruiti “ad hoc” per i bambini che
hanno evidenziato maggiori difficoltà.
La COOPERAZIONE TRA PARI, in contesto
ridotto,ha permesso uno scambio quasi
più autentico e tangibile.
15a
15b
Fig. 15a e 15b: il quadernino della parola del giorno.
14a
14b
Fig. 14a e 14b: la bustina delle
sillabe.
Software didattici personalizzabili
come ad es. “ORTOGRAFIA “ e
“LETTURA RAPIDA”
( www.ivana.it )
4) Contesto
CLASSI APERTE
“Qual è il significato dell’arte?
Liberare le emozioni che sono dentro di
noi”
(dal film Stelle sulla Terra)
il lavoro di prevenzione si è intersecato con un progetto di plesso più
ampio dal titolo “CollaboriAMO” la cui filosofia di fondo è stata quella di
incentivare la COLLABORAZIONE fra tutti i bambini e maestri della scuola
primaria offrendo la possibilità di lavorare insieme in maniera nuova (età e
ruoli diversi) per condividere le proprie capacità e competenze,per favorire
lo sviluppo e la crescita globale della persona.
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Una delle piste di lavoro:
“L’ARTE DEI 4 ELEMENTI”
(realizzazione creativa di opere d’arte e costruzione di brevi racconti fantastici a partire dalle
opere stesse, per gruppi misti delle classi 1^, 2^A e 2^B.
Ognuno dei 4 elementi è stato accompagnato da un brano strumentale che ha guidato i
bambini dapprima nel movimento del proprio corpo e della propria immaginazione, poi nella
costruzione dei “quadri d’arte” con materiali di recupero fino alla produzione delle storie).
Fig. 17, da sx: i quadri completi relativi all’elemento aria, terra, acqua e fuoco.
Fig. 16: la realizzazione dei quadri
Fig. 18: la struttura di base per la costruzione del racconto
Fig. 19: la copertina e il titolo di
uno dei racconti: “Il Drafungo
disperato”
Fig. 20 e 21: il cartellone riassuntivo dell’intero percorso.
I quadri sono stati fotografati e affiancati al racconto corrispondente, con inoltre
l’indicazione della musica e materiali utilizzati (v. dettagli nelle fig. 20).
Durante la mostra di fine anno il lavoro è stato esposto con la possibilità di
ascoltare i brani utilizzati per la realizzazione dei quadri e dei racconti.
Concludendo…
Quindi:
Una quotidiana attenzione ai bisogni dei bambini,rinunciando a ricette precotte, è un
elemento imprescindibile per il buon cammino di tutti.
Un buon lavoro in una classe eterogenea e complessa E’ POSSIBILE!
“Un testo (classe, composta da alunni ed insegnanti) senza CONtesto (ovvero le
risorse ed energie presenti e attivate “con”, INSIEME, nella classe/plesso/l’istituto)
è solo un PREtesto (qualcosa di “tessuto prima”, senza un significato ed un senso che
può essere trovato solo nel CONtesto).”
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A chi, come me, si impegna quotidianamente per trasformare i bisogni in bi-sogni.
Grazie per l’attenzione!
Un GRAZIE speciale a Maria Giulia e Daniela, le mie SUPERcolleghe!
Alessandra Soldo
[email protected]
BIBLIOGRAFIA, SITOGRAFIA, NORMATIVA DI RIFERIMENTO
BIBLIOGRAFIA
CALDIN R., Pedagogia Speciale e prospettive inclusive, materiali disponibili all’interno del Progetto FirbRete@ccessibile nella piattaforma
Moodle dell’Università di Bologna
CALVANI A., Per un’istruzione evidence based. Analisi teorico-metodologica internazionale sulle didattiche efficaci e inclusive, Erickson,
Trento, 2012
CANEVARO A., Il banco dell’asino e del poeta. La corporeità, la lettura, la scrittura, Emme Edizioni, Milano, 1978
CANEVARO A., Pietre che affiorano. I mediatori efficaci in educazione con la logica del domino, Erickson, Trento, 2008
CIAMBRONE R., L’apprendimento della lettura e della scrittura in Immaginazione e apprendimento, orientamenti pedagogici e spunti
didattici per la scuola primaria, Anicia, Roma, 2012.
L’articolo è reperibile all’indirizzo:
http://www.giuliocesare.gov.it/sabaudia/documenti/docustudio/apprendimento%20della%20lettura%20e%20della%20scrittura.pdf
CORNOLDI C. (a cura di), Difficoltà e disturbi dell’apprendimento, Il Mulino, Bologna, 2007
CORNOLDI C. – TRESSOLDI P. E. – TRETTI M.L. – VIO C., Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia: un efficiente
metodo di studio, in Dislessia vol. 7, n. 1, gennaio 2010 (pp. 77-87), Erickson, Trento
CUOMO N., Verso una scuola dell’emozione di conoscere. Il futuro insegnante, insegnante del futuro, Edizioni ETS, Pisa, 2007
EMILIANI M. – PARTESANA E., Dislessia, proviamo con le sillabe. Il metodo S.L.B., Libriliberi, Firenze, 2008
LUCART L., Il bambino e lo spazio. Il ruolo del corpo, La nuova Italia, Firenze, 1976
NERI M. A., Scrivere con il corpo. Attività psicomotorie per l’apprendimento della letto-scrittura, Erickson, Trento, 2005
RUGGERINI C., Il sintomo disgrafia nella nosografia neuropsichiatrica infantile, in AA.VV., Disgrafia. La fatica di scrivere, Atti del convegno
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VENTURELLI A., Lettere in fondo al mare. Libretto operativo di avvio alla scrittura, Mursia, Milano, 2011
VENTURELLI A., Scrivere, l’abilità dimenticata. Una prospettiva pedagogica sulla disgrafia, Mursia, Milano, 2011
VYGOTSKIJ L. S., Mind in society: The development of higher psychological processes, Harvard Univrsity Press, Cambridge, 1978 (tr. It. Il
processo cognitivo, Laterza, Roma-Bari, 1990)
ZOCCOLOTTI P. – BURANI C., Apprendimento e disturbi di lettura in ortografie trasparenti, in S. VICARI – M. C. CASELLI (a cura di),
Neuropsicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, 2010, pp. 179-195.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
MINISTERO DELLA SALUTE, Consensus Conference 3: documento di consenso sui disturbi specifici dell’apprendimento, 6-7 dicembre
2010, Roma
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA, Linee Guida per il diritto allo studio degli studenti con DSA, DM del 12 luglio
2011, Roma.
SITOGRAFIA
www.inclusione.it
www.ivana.it
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