Torri ANNO III - NUMERO I Cari lettori, come potrete notare l'anno scolastico è già ricominciato! Le nostre povere e spensierate teste, adeguatamente svuotate dalle vacanze estive, sono tornate a chinarsi sui libri. Probabilmente al solo ricordo della spiaggia, in cui stavate piacevolmente spaparanzati non meno di un mese fa, vi scende una lacrima di nostalgia...ma non preoccupatevi, come ogni anno a distogliervi dai vostri crucci scolastici ci penseremo noi! Quindi via quella smorfia sofferente dalla faccia !! Quest'anno la redazione ha avuto un cambio di vertice; molti dei nostri redattori hanno terminato il quinto anno e passato il testimone a noi. La nuova redazione ha mantenuto le linee guida del vecchio giornalino, introducendo però molte novità e apportando qualche modifica alla struttura. Tanto per cominciare d'ora in poi ogni numero avrà un tema principale. Quello di questa edizione riguarda “le streghe e la superstizione”! Abbiamo mantenuto le rubriche storiche, come lo sport, le recensioni dei libri, miti e leggende, zona relax (con cruciverba e quant'altro), musica, cinema e teatro. La new entry di quest'anno è la pagina dedicata a “Le voci dall'estero”: alcuni ragazzi della redazione stanno attualmente partecipando al progetto scolastico che prevede il loro trasferimento in una località fuori dall'Italia per un anno. In questo modo verranno pubblicati in ogni numero un articolo in inglese e uno in tedesco. Inoltre il nostro giornalino pubblicherà anche un pezzo inviatoci dal Liceo Classico Carducci e uno del Liceo di Bressanone, con noi gemellati. Le pagine dedicate all'informazione saranno invece, a partire da questo numero, le Flash News, una serie di notizie brevi e stringate su argomenti in generale e l'Inside Torri, uno spazio dedicato agli avvenimenti e ai progetti in atto nella nostra scuola. Introdotto dall'ultimo numero, anche quest'anno avremo il fumetto e, assieme a quest'ultimo, ospiteremo anche una rubrica nuova di zecca: il CTI (Criminal Torri Investigation), un'intera pagina dedicata a...beh, lo scoprirete! Non ci rimane che augurarvi una buona lettura! La Redazione :D 2 INDICE: 3. Flash News Giulia Culpo 4. Inside Torri Prof. Cristina Pitscheider e Debora Lamcja 5. Notizie dall'estero Sophia Schneeweiss e Luca de Marchi 7. Miti e leggende Alice Ravagnani e Fjona Jatro 12. CTI Criminal Torri Investigation Gaia Masotti e Giulia Culpo 14. Musica Cinema Teatro Alice Ravagnani 16. Libri Giulia Culpo 18. Fumetto Fjona Jatro 20. Sport Stefano Da Ponte 21. Zona relax Alice Ravagnani 23. Annunci Flash News di Giulia Culpo 3 Inside Torri Science Pub Chiama Torri Curiosità per la scienza, condivisione, comunicazione e nuove tecnologie: sono queste le parole che spiegano in sintesi i motivi del progetto del giornalino scientifico. Il giornalismo si può considerare una strategia per tenere assieme le diverse anime culturali del Liceo Scientifico. Il mondo della scienza, quello ufficiale della ricerca ma anche quello della scuola dove si impara, sono la connotazione necessaria del giornale per non rischiare di essere generici. Ecco i primi passi che ci hanno portato a realizzare la prima edizione di SCIENCEinPUBlic, giornalino scientifico on-line, consultabile attraverso il link presente sul sito della nostra scuola. Lo scorso anno scolastico sono state coinvolte nel progetto tre classi terze: era necessario costruire l'architettura fondamentale del giornale e imparare, noi insegnanti e un buon numero di studenti, a riempirlo di articoli dignitosi e ben costruiti. Per questo ci siamo rivolti a professionisti molto esperti come Simona, Ilenia e Luca. Quest'anno vogliamo coinvolgere quanto più possibile tutte le classi nello sviluppo del giornale: gli insegnanti avranno il compito di incoraggiare la collaborazione degli studenti nelle loro classi. Per governare la situazione, però, c'è bisogno anche di un gruppo di studenti e di insegnanti appassionati e/o curiosi che funzioni da Comitato di redazione: questo non significa che a loro verrà delegato il lavoro di produzione degli articoli, ma che saranno loro a decidere, sotto la guida esperta di un/a giornalista, quale aspetto, quale struttura e quali contenuti dovranno caratterizzare la versione evoluta di SCIENCEPUB. Probabilmente potremmo collaborare anche con la redazione di un giornale vero …. potrebbe essere l'inizio di una luminosa carriera !!!! Prof. Cristina Pitscheider Diventare redattori di un giornale scientifico online: un'opportunità da non lasciarsi sfuggire! “Giornalino scientifico online”, questa è stata l'area di progetto delle classi IIIB, IIIC e IIID dell'anno scolastico passato. Il giornale si chiama “SciencePub”, ossia un posto, come un pub, dove ognuno può cibarsi di scienza. Cibarsi, ma non solo! Come in un pub dietro il bancone c'è sempre qualcuno che lavora, anche nel nostro giornale è così. Durante la settimana di progetto, noi tre classi abbiamo imparato (o quantomeno abbiamo cercato di imparare) a diventare dei redattori, grazie all'aiuto di due giornaliste free lance (ossia che scrivono articoli “a chiamata”), Ilenia Picardi e Simona Regina, e di Luca Sticcotti. In quella settimana abbiamo anche visitato la redazione del quotidiano Alto Adige e la sede bolzanina della RAI. Insomma, ci siamo immersi nel mondo del giornalismo per riemergere poi con nuove conoscenze ed abilità. Ma cosa ce ne facciamo delle abilità, se non possiamo diffonderle? E' qui che entrate in scena voi, studenti del Torricelli. Sì, perché la redazione del SciencePub, così come la gestione di un pub, è sempre aperta a nuovi collaboratori, di tutte le classi! Sicuramente tra voi c'è qualcuno tanto appassionato di scienza quanto di scrittura, a cui piacerebbe entrare, anche a piccoli passi, nel mondo del giornalismo online. Sicuramente qualcuno di voi vorrebbe condividere con gli altri particolarità della scienza che magari non sono note a tutti. Sicuramente tra voi c'è qualcuno che si interessa delle ultime scoperte in tutti i campi scientifici e a cui piacerebbe contribuire alla diffusione di queste news. Per cui forza e coraggio, ragazzi! Non siate timidi e proponetevi: il SciencePub ha bisogno di tutti voi! Se volete proporvi oppure anche solo avere informazioni riguardo il progetto, potete scrivere a noi, redazione del Torri ([email protected]), oppure chiedere ai professori Antonietti, Coghi e Pitscheider, che hanno organizzato il progetto. Debora Lamcja 4 Notizie Dall Estero Die Symbole des Aberglaubens in Deutschland Der Begriff „Aberglaube“ war ursprünglich eine abwertende Bezeichnung der Kirche gegen alles was von der christlichen Lehre abwich. Heute ist damit aber eher der, als irrig angesehene, Glauben an die Wirksamkeit übernatürlicher Kräfte gemeint. Früher wurden seltsame Vorkommnisse, die sich heute wissenschaftlich erklären lassen, als Aberglauben abgetan. Auch heute glauben viele Menschen in allen Regionen der Welt noch an seltsame Vorkommnisse. Beispielsweise wird in Deutschland die 13 als Unglückszahl angesehen. Dies hat seinen Ursprung bereits zurzeit Jesu. Dieser hatte nämlich 13 Jünger von denen Judas ihn verraten hat. Somit ist die 12- als die Anzahl der treuen Jünger- eine Glückszahl und die 13 ein Unglückszahl weil Judas der 13. war. Im Gegensatz dazu ist das Hufeisen in Deutschland ein Glücksbringer. Er wird an Türen, Häusern und Scheunen angebracht, weil es auf Grund seiner gebogenen Form an eine Falle erinnert, mit welcher Dämonen eingefangen werden können. Das Hufeisen bringt aber nur denjenigen Glück, die es selbst gefunden haben- man kann es also nicht einfach kaufen und als Glücksbringer ansehen. Ein weiteres Zeichen für Glück ist der Vierblättrige Kleeblatt. Da die meisten Kleeblätter dreiblättrig sind ist es unwahrscheinlich eines mit vier Blättern zu sehen. Sollte man dennoch ein solches finden ist es wichtig es nicht zu behalten sondern es zu verschenken. Nur wenn man das Kleeblatt verschenkt bringt es Glück! Auf Polterabenden wird in Deutschland viel Porzellan zerschlagen, um böse Dämonen zu vertreiben um so den Heiratenden eine glückliche Ehe zu ermöglichen. Grundsätzlich lässt sich aber sagen, dass der Aberglaube in den meisten Ländern gleich oder sehr ähnlich ist. So gilt eine schwarze Katze z.B. auch in Italien als Unglückssymbol. Lo stereotipo Sophia Schneeweiss, Spessartgymnasium Alzenau, Bayern, Deutschland. Il termine stereotipo deriva dal greco “stereos” (duro) e “typos” (immagine). Dunque il significato proprio della parola sarebbe “immagine dura”. Venne inventata ed usata per la prima volta da Firmin Didot, e stava ad indicare una piastra di metallo su cui veniva impressa un’immagine, creandone così un duplicato su carta stampata. Da questo suo primo utilizzo, ne sono seguiti diversi, usati appunto come metafora del lavoro compiuto dal signor Didot, in quanto con la parola “stereotipo” si è iniziato a indicare una situazione o un personaggio rappresentati con frequenza in arte o in letteratura. Con il diffondersi di alcuni di questi stereotipi, le immagini che li rappresentano sono state sempre più utilizzate per creare spot televisivi e pubblicità. Dalla modella tutta ossa che pubblicizza un nuovo paio di pantaloni alla famiglia felice che vive in una grande casa con un bel giardino curato, fino al diavoletto che tormenta la gola di chi ha l’influenza per indurci a comprare un farmaco. Questi sono solo alcuni dei tanti stereotipi che fanno parte della nostra società. Tuttavia se rimanessero soltanto espedienti per la vendita di un prodotto nessuno ci troverebbe qualcosa di male. Però purtroppo se ci si guarda un po’ intorno, si notano diverse circostanze in cui lo stereotipo vive e sopravvive anche nelle nostre vite, non solo in quelle dei personaggi di uno spot pubblicitario. La società già da tempo si è adattata a dei canoni da cui non riesce ad allontanarsi sia per paura che per vigliaccheria. 5 Tutti inneggiano alla rivoluzione e al cambiamento ma mi chiedo, come ci potrebbe essere il cambiamento se nessuno inizia a cambiare per se stesso? Ormai ci si veste tutti allo stesso modo,si ascolta la stessa musica e ci si diverte alla stessa maniera altrimenti si è “sfigati” ed emarginati. Se non si è conformi alla massa, non si è, questa è la legge che ci governa. Walter Lippmann diceva: “Quando tutti pensano alla stessa maniera, nessuno pensa veramente”. In questa frase è racchiuso il senso della nostra esistenza oggi. Perché fare qualcosa di nuovo o pensare se qualcuno lo ha già fatto o magari lo sta già facendo per noi anche nel presente? È triste dirlo ma forse in questi ultimi anni si seguono più gli stereotipi che le leggi. All’ordine del giorno di ogni mezzo di comunicazione ci sono aggressioni e maltrattamenti su ragazzi poiché questi semplicemente vengono tacciati come “diversi” , non da persone credo io, ma dalla vera regina che ci governa: l’ignoranza. Si arriva a ferire a morte una persona solo per i pantaloni o la maglia che porta oppure semplicemente perché nel suo ipod c’è la musica di un cantante che la società non ritiene sia giusto ascoltare. Per non parlare poi di quando, ancora nel 2013, lo stereotipo si trasforma in vera e propria discriminazione, come quando si tratta di orientamento sessuale e altre tematiche simili. È recente la notizia di una scuola della centro Sardegna in cui alcuni studenti, evidentemente con pochi interessi e ancora meno obbiettivi nella vita, hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook un elenco, come quello che si fa prima di andare al supermercato, di tutti i ragazzi che si pensava fossero omosessuali nella loro scuola. Sfiderei chiunque a trovare una giustificazione a questo fatto ma sarebbe davvero difficile trovarne una. Con quale scopo si va a ledere in questo modo la libertà di una persona, di vivere in pace con se stesso e con gli altri? Non penso basti una sospensione dalle attività didattiche di una settimana per colmare la lacuna presente in queste persone. E tutto ciò è causato da una scarsa preparazione in materia anche degli stessi genitori e in alcuni casi anche degli stessi insegnanti a scuola che in fondo, sono le persone che maggiormente ci influenzano escludendo gli amici. Tutto ciò succede perché si ha paura di uscire dal proprio guscio e urlare il proprio pensiero, qualunque esso sia e quanto più diverso possa essere. Del passato, si ricorda solo chi si è imposto con le proprie idee e convinzioni, a volte anche sbagliando, e non ha mollato finché non ha raggiunto il proprio obbiettivo. Quando si parla di cambiamento, facendo riferimento a ciò che sta succedendo nel nostro Paese, non si parla di morti ingiustificate o ribellioni sanguinose, bensì di razionalità e coraggio per portare avanti il proprio pensiero e le proprio idee fino alla fine. “C’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un’idea il cui momento è ormai giunto”. Victor Hugo. Luca De Marchi, Liceo Carducci 6 Miti e leggende Streghe come noi Il mito delle streghe nella storia e ai giorni nostri <<Maledetti voi e i vostri successori! Perché continuerete a sentire per sempre le urla di una donna innocente! >> queste le ultime parole di Matteuccia, la prima donna accusata di stregoneria, mentre brucia sul rogo sulla piazza principale di Todi (Perugia) nel 1428. Matteuccia era una popolana che viveva da sola, senza sottomettersi ai doveri di un maritopadrone; era una donna libera, forse di mentalità troppo moderna rispetto all’epoca in cui era nata. Ella, che curava le persone con le erbe e con le sue pozioni guariva gli infermi, assomiglia molto alle donne-streghe di cui parliamo attualmente. Il significato negativo di stregoneria è stato definito intorno all'Alto Medioevo dalla Chiesa, che considerava coloro che la praticavano esseri malvagi in contatto con Satana. Questo significato è stato largamente diffuso anche nei secoli successivi. La stregoneria legata ai moderni culti neopagani, viene infatti interpretata come celebrazione della natura attraverso una nuova esaltazione del culto della Dea Madre(Terra/Luna e le varie personificazioni del divino femminile) e del Dio Padre (il dio Sole o le varie personificazioni del divino maschile), soprattutto attraverso alcuni rituali che implicano l'utilizzo della propria magia per scopi personali. Dal punto di vista storico, le streghe erano le donne sapienti, che conoscevano i poteri delle erbe. Erano quindi le rivali del medico e del prete. Elle erano le donne che rivendicavano la loro libertà e non seguivano le regole imposte dalla società. Sin dall’antichità, le streghe sono delle donne che rinunciano a Dio; rappresentate spesso accanto ad un filatoio e tessendo, esse richiamano l’idea di vendetta, ponendo agli uomini continui ostacoli lungo il loro cammino. Questa rappresentazione richiama l'antica figura della mitologia greca, Penelope, moglie di Ulisse. Inoltre, ogni strega della tradizione è accompagnata da qualche strano animale con caratteri diabolici che fungerebbe da consigliere della propria padrona, quali gufo, corvo, civetta, topo, rana o gatto. Inoltre, un'altra immagine tradizionale e popolare della strega la rappresenta in volo a cavallo di una scopa. Questa iconografia dichiara esplicitamente l'appartenenza di queste figure all'immaginario popolare dei mediatori tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Le cosiddette streghe vengono uccise in gran numero quando la Chiesa capisce che la donna ha in mano un potere incontrollabile che le sta sfuggendo. Un altro potere che spaventa la Chiesa e in modo più particolarmente gli uomini, è quello di riuscire a dare la vita ad un altro essere umano. Se il maschio ha avuto come dono di natura la fecondità perenne, le donne hanno la capacità di generare. La donna che rivendica la sua libertà e non segue le regole viene soppressa. Si pensi a Giovanna D’Arco, bruciata sul rogo perché fece il soldato. Altri esempi di donne indipendenti con una forte influenza sociale, li possiamo ritrovare in Rita Levi Montalcini, che appena arrivò in Parlamento venne insultata come “vecchia”, o in Sabina Guzzanti e Luciana Littizzetto. La caccia alle streghe è ancora aperta proprio perché le donne sono dotate di poteri unici e di un’intelligenza che le porta a essere, con la loro indole, “non sottomesse”. 7 Amuleti e Talismani Amuleto: deriva dal latino amulìtu(m), derivante a sua volta dal termine "amoliri", allontanare. L’amuleto è considerato protettivo e portatore di fortuna. L’amuleto è solitamente o un oggetto semplce e naturale (es. una pietra ) o un manufatto artificiale ( es. un ciondolo ). Talismano: Dal persiano "tilisma¯n" (pl. di tilism), e questo dal greco "télesma" 'rito (religioso)'. Il talismano propizia e attira particolari benefici, arrivando anche a donare delle potenzialità al proprio possessore. il talismano è un manufatto o un oggetto naturale lavorato appositamente per uno scopo, secondo corrispondenze astrologiche. Eccone alcuni esempi : Coccinella (vera o sotto forma di monile) : Una coccinella, se vola vicino o si posa addosso, porta fortuna e denaro (se non viene scacciata o infastidita). Per lo stesso motivo si indossano monili con la sua forma. Corno e/o cornetto : Portafortuna d'eccellenza, molto diffuso nell'Italia meridionale. Protegge dal malocchio, dalle invidie e dai tiri mancini. Quello classico e' rosso e dovrebbe essere fatto a mano. Ferro di cavallo : Se appeso alla parete, o da qualche altra parte, deve avere le estremità rivolte verso l'alto. Toccarlo porta fortuna e soldi. Non deve essere nuovo, ma perso dal quadrupede. Si dice che se proviene dagli zoccoli posteriori, porti sfortuna: "Ferru davanti a casa va avanti, ferru d'arréri a casa va d'arréri" (Pitrè) Lucchetto : Per la longevità, la salute e la fertilità. Mano (monile) : Ce ne sono con diverse posizioni delle dita: a pugno con indice e mignolo sollevato (le classiche corna) contro la malasorte e il malocchio /indice e mignolo puntano agli occhi dello jettatore); la manufica, con pugno chiuso e pollice che spunta tra indice e medio contro il malocchio; tipico dell'area mediterranea, in particolare la Sardegna. La mano di Fatma (o Fatima), aperta con da tre a sei dita distese e unite, e una pietra, un disegno o un occhio al centro del palmo, contro la negatività in generale e contro le malattie (in particolare se presente l'occhio).Frequente nei paesi arabi. Occhio (monile) : Contro il malocchio. Viene anche considerato efficace nel prevenire in particolare gli incidenti. Pelle di serpente : sotto forma di braccialetto, con chiusura d'oro, tiene lontane le malattie. Pesce (monile) : Aiuta a trasformare i sogni in realtà. Quadrifoglio : E' il portafortuna per eccellenza. Trovarne uno indica che la buona sorte è dalla propria parte. 8 Ruota : una ruota di carretto come "ornamento" casalingo aiuta a far girare la sorte all'occorrenza. Se tutto va bene, non si deve toccarla: se le cose vanno male, farla girare aiuta il cambiamento. Zampa di coniglio (o di lepre) : Altro "oggetto" considerato un grande portafortuna. Mandragora Una pianta demoniaca e infernale... La mandragora è la pianta officinale e magica più conosciuta al mondo. Sin dall'antichità è stata impiegata come sonnifero, come anestetico in interventi chirurgici e per l'interruzione della gravidanza. La mandragora era un afrodisiaco e una corrispondente delle pomate magiche delle streghe. Rendeva invulnerabili i combattenti, liberava da ogni disturbo e da ogni pena, donando fertilità alle donne sterili, o almeno così si credeva. Durante la notte la mandragora avrebbe raddoppiato il denaro depositato nelle sue vicinanze e indicato i tesori sotterrati. Con la mandragora si prevedeva il futuro e si proteggevano gli animali dalle fatture di streghe. Origini e Miti Il nome, probabilmente di derivazione persiana (mehregiah), le è stato assegnato dal medico greco Ippocrate. Secondo le credenze popolari, le mandragore nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. Nell'epoca romana si credeva che la mandragora fosse abitata da un demone. Estratta dal terreno, il demone si sarebbe risvegliato e il suo urlo avrebbe ucciso l'incauto raccoglitore. La mandragora ha un curioso aspetto antropomorfo. La forma della radice, che in alcuni esemplari è completa di protuberanze che ricordano i genitali maschili, ha fatto sì che la mandragora venisse considerata afrodisiaca. Fin dall’alba dei tempi, la mandragora ha costituito un elemento indispensabile per le pratiche magiche e spirituali di molte culture. Può scacciare i demoni, ed ha sempre avuto una valenza strana, in quanto, pur essendo vero che la sua radice posta sotto il letto di un malato ne guarisce il corpo e l'anima, essa può, nello stesso tempo, portare a perdizione. La magia... In ambito magico la Mandragora è adatta per aumentare i poteri psichici, ad esempio attraverso bagni rituali in cui aggiungere all’ acqua del bagno: un litro di acqua bollita con radice di mandragora in unione a 50 grammi di foglie di salice, 7 pizzichi di origano e 7 cucchiai di miele. La Mandragora è di natura un potente talismano, con la quale vengono costruiti amuleti e sacchettini di protezione per la difesa attiva, per attrarre il denaro, per la seduzione, contro l'impotenza o per assicurarsi la fedeltà dell’amato o dell’amata. È la pianta delle Streghe, dalla quale ricavavano una magica bevanda utilizzata per i Sabbat. Di Alice Ravagnani e Fjona Jatro 9 CTI criminal Torri investigation Come vi abbiamo già anticipato nell'introduzione, questa è la rubrica CTI (criminal torri investigation), interamente dedicata alla criminologia e ogni suo ambito. A occuparmene sarò io, Gaia Masotti, un'appassionata di indagini, gialli e film polizieschi. In questa edizione mi aggancerò al tema principale del giornalino, facendo un'analisi psicologica dei soggetti che compiono atti di femminicidio. La costola di Adamo “L'amore ci riempie di gioia, non di lividi!” Quante volte vi è capitato negli ultimi tempi di passare in salotto, davanti alla televisione e leggere distrattamente titoli del telegiornale, come: “Donna assassinata” o “Giallo sull'omicidio della ragazza di Rimini”? A me, troppe. Erano giorni che mi spremevo le meningi, cercando di trovare una notizia abbastanza attuale per questo articolo; poi, l'ennesima mattina, mentre entravo assonnata ciabattando in cucina, l'annunciatrice del TG2 ha commentato con voce nasale “Ritrovato il cadavere di una ragazza a Udine, accoltellata mentre faceva jogging.” Il mio cervello, ancora intontito dal sonno, ha fatto un piccolo calcolo mentale: era la seconda ragazza trucidata in due giorni! Nel dubbio mi sono fiondata al computer. Sono riuscita ad entrare in internet e i dati che ho trovato mi hanno scioccata; solo durante i primi sei mesi del 2013, in Italia, sono state uccise circa 81 donne, una ogni due giorni. Ma il peggio l'ho visto aprendo un sito con le notizie di cronaca nera dell'ultimo mese, scritte sulla Repubblica. Il 7 settembre, a Lodi, una ragazza è stata trovata nuda e strangolata con due fascette da elettricista auto bloccanti, in mezzo ad un campo. Il 12 una ragazza è stata picchiata a sangue dall'ex per strada. L'uomo l'aveva già minacciata con un coltello e le aveva dato pure fuoco alla casa. Il 14 una donna sposata con un uomo di origine egiziana ha finalmente confessato i soprusi del marito. Lui l'aveva costretta a convertirsi, contro la sua volontà, alla religione musulmana, le aveva imposto il velo, l'aveva picchiata ripetutamente, segregata in casa e aveva minacciato il resto della famiglia con un coltello e uno scacciacani. Il 16 settembre a Taranto un uomo ha sparato alla convivente, al culmine di una lite, colpendola ad un rene. La ragazza non ha voluto denunciare il fatto, curandosi da sola, ma il giorno dopo il ragazzo le ha piazzato una pallottola in mezzo al torace. La ventenne ha chiamato i soccorsi e la madre, fuggendo dall'appartamento. Il suo fidanzato l'ha inseguita, sparandole addosso e speronando l'auto della madre, su cui stava salendo. La ragazza, portata d'urgenza all'ospedale, è morta il 23 settembre. Man mano che scorrevo con il mouse i vari articoli mi sentivo sempre peggio. Tre donne uccise dai loro ex nel giro di pochi giorni, una cameriera accoltellata, una moglie buttata giù dal balcone, un'altra rincorsa dal marito con un'ascia e costretta a gettarsi giù da un capannone. Episodi raccapriccianti, l'uno peggio dell'altro... Una ragazza di soli 28 anni di Udine è stata accoltellata da uno sconosciuto, mentre faceva jogging al parco. L'aggressore, come ha raccontato alla polizia dopo l'arresto, voleva semplicemente rapirla e chiedere un riscatto alla famiglia, ma la ragazza ha iniziato a chiamare aiuto e lui l'ha dovuta mettere a tacere. I soldi, ha spiegato il ragazzo con aria ovvia, gli sarebbero serviti per lasciare gli studi universitari e trovarsi un lavoro. In sintesi le ragazze che sono state picchiate, maltrattate o ammazzate dal 3 settembre fino ad oggi sono circa sedici. Sedici vittime in appena tre settimane. 10 L'8 Agosto scorso il Consiglio dei Ministri aveva approvato il decreto di legge, riguardo a pene più severe in caso di violenza sulle donne, stalking e cyberbullismo. Il decreto prevedeva pene maggiori per gli aggressori di donne sotto i 18 anni o incinte e querele irrevocabili in merito. Ma, a quanto pare, la mole di emendamenti da rivedere e di proposte di modifica è tale che l'approvazione e l'esame del fascicolo sono stati rimandati al 2 ottobre. Il voto al decreto va dato entro il 15 di ottobre, data entro la quale il fascicolo deve essere già stato approvato. Al Governo non rimane molto tempo, ma fino ad ora le donne salvate da questa legge sono state solo 51. 51 come i potenziali assassini, chiusi momentaneamente in carcere, che potrebbero essere liberati nel caso il decreto non venga approvato. C'è chi dice che il numero di donne maltrattate e uccise stia aumentando pericolosamente. C'è chi smentisce il tutto, affermando che la cifra sia stabile come sempre. Io penso che in ogni caso il nostro paese potrà vantarsi di questi bilanci solo quando si ridurranno i numeri, gli spot pubblicitari in cui si vedono donne servire a tavola la famiglia o trasmissioni “intelligenti” nelle quali la figura della donna non va al di là del soprammobile. Perchè le donne vengono viste fin dall'antichità come degli strumenti facili da eliminare? Ma la vera domanda è: “Perché questi uomini uccidono le proprie donne? Cosa spinge una persona a commettere atti così crudeli?” Si è sempre pensato che gli assassini fossero pazzi criminali, con problemi psicologici e impulsi maniacali, ma la realtà è ben diversa. Negli ultimi anni, infatti, gli eventi di cronaca ci stanno dimostrando che dietro anche ai più crudeli atti criminali ci sono delle persone normali, che hanno semplicemente perso il controllo delle loro emozioni. Vi starete chiedendo come mai accadono questi fenomeni, vero? Beh dovete sapere che nella personalità di ognuno di noi c’è un lato nascosto, normalmente represso che, se liberato, ci trasformerebbe in criminali, crudeli assassini o pericolosi delinquenti. Pur essendo presente in tutti, la maggior parte di noi non commette né omicidi, né rapine. Di questo fatto aveva parlato anche Freud: “Ogni uomo ha istinti aggressivi e passioni primitive che lo portano allo stupro, all’incesto e all’omicidio e che sono tenute a freno, in maniera imperfetta, dalle istituzioni sociali e dai sensi di colpa.” Questo significa che in alcuni individui (fortunatamente la minor parte degli abitanti della terra) quello che viene immaginato viene poi messo anche in atto. Le persone non sono quindi buone o cattive, ma semplicemente molto influenzabili, con la conseguenza di un comportamento imprevedibile. Invece, ci sono volte in cui l'omicida è perfettamente consapevole delle sue azioni ed è fiero delle sue scelte. Anche in quel caso il reato non è giustificato, ovviamente. Per quanto riguarda il movente non si può mai sapere il perchè si arrivi ad uccidere. Tutt'oggi si parla di “delitto passionale”, ma l'amore non può per principio convertirsi in questo tipo di odio. Potrei dare molti nomi alle motivazioni che inducono un uomo a sparare, mutilare, o uccidere la propria donna. La mentalità, tipicamente chiusa e possessiva, che fa apparire all'uomo la propria donna come un oggetto di cui può disporre a seconda delle sue esigenze, e di cui si può liberare quando più gli aggrada, è radicata nella nostra cultura fin dalle nostre origini. Un esempio? Le donne che venivano messe al rogo accusate di stregoneria. A volte un uomo non si rende conto della facilità con cui è capace di uccidere. Sono anche gli avvenimenti quotidiani e gli stati emotivi o psicologici improvvisi, come per esempio gli impulsi passionali o le forti emozioni, che alimentano l’aggressività e l’ira. Alcune persone maneggiano le armi con leggerezza e superficialità, altre, invece, a causa di problemi patologici, non riescono a contenere la propria rabbia. In ogni caso il fine non giustifica mai i mezzi e non c'è mai una scusa per un assassinio. 11 Di Giulia Culpo e Gaia Masotti Musica Cinema Teatro Il ballo della taranta Secondo la leggenda, la tarantola con il suo morso provocherebbe uno strano stato psicologico, chiamato tarantismo; esso è considerato un fenomeno isterico convulsivo. Tale quadro psicopatologico è caratterizzato da una condizione di malessere generale e da una sintomatologia psichiatrica vagamente assimilabile all'epilessia o all'isteria. I sintomi sarebbero: offuscamento dello stato di coscienza e turbe emotive.http://www.taranta.it/Immagini/TballoNA-pp.gif Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da questo fantomatico ragno. Attraverso la musica e la danza era però possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio esorcismo a carattere musicale. Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo, dei suonatori di tamburello, violino, organetto, armonica a bocca ed altri strumenti musicali andavano nell'abitazione del tarantato oppure nella piazza principale del paese. I musicisti cominciavano a suonare la pizzica, una musica dal ritmo sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e cantare per lunghe ore sino allo sfinimento. La credenza voleva infatti, che mentre si consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si consumasse e soffrisse sino ad essere annientata. Alla leggenda popolare può essere in realtà legata anche una spiegazione strettamente scientifica: il ballo convulso, accelerando il battito cardiaco, stimolando abbondante sudore e il rilascio di endorfine, favorisce l'eliminazione del veleno e contribuisce ad alleviare il dolore provocato dal morso del ragno e di simili insetti. Non è quindi da escludere che il ballo venisse utilizzato originariamente come vero e proprio rimedio medico, a cui solo in seguito sono stati aggiunti connotati religiosi ed esoterici. Spettacolo teatrale “Le streghe” Sabato 27 luglio 2013 alle ore 21,00 presso il centro storico di Bajardo, nella Chiesa di San Nicolò, va in scena 'Le Streghe' con la regia di Silvano Ilardo e prodotto da Teatrando, di cui il regista è anche direttore artistico. "Lo spettatore verrà condotto in questa storia di donne: donne accusate, processate, torturate e umiliate da una visione ottusa e gretta in cui la donna veniva spesso vista come capro espiatorio dei traumi sociali e che trovò sfogo nei processi dell'Inquisizione che si tennero anche a Triora nel XVI secolo. Ma prima di intraprendere questo percorso emotivo, vi sarà un vero e proprio cammino verso la Chiesa Vecchia in cui nelle strette vie di Bajardo si potranno incontrare donne impegnate in vecchi riti che si ritrovano simili in tutta Italia, riti in cui la forza della natura si unisce alle religione mischiata al paganesimo. 12 Anche la musica accompagnerà lo spettatore nel percorso, si ascolteranno ninne nanne i cui versi raccontano di strane donne da cui bisognava tenere lontani i bambini e che ancora oggi cantiamo ai nostri figli. Infine, la rappresentazione si concluderà con la catarsi delle interpreti e del pubblico offerta dai ritmi ossessivi della Taranta, che in questo caso serviranno a liberarsi dal veleno che spesso offusca la mente umana ". Queste le parole del regista… Beh, che dire, si va in scena!! La strega Regia: Andrè Michel, 1955 Francia Genere: drammatico Durata: 97 minuti Roland, un giovane ingegnere parigino, si reca in Svezia per sostituire un collega nella direzione di certi lavori, che Cristina, graziosa e ricca vedova, fa eseguire in una sua proprietà. Egli dovrà vivere per qualche tempo in una lontana regione, tra gente primitiva e impressionabile, legata ad antiche superstizioni e stranamente ostile. Tra il giovane ingegnere e Cristina si stabiliscono intanto rapporti di reciproca amicizia; malgrado il suo naturale riserbo, la giovane vedova non sa dissimulare i sentimenti di affettuosa simpatia ch'ella nutre per Roland e che questi, col suo contegno, certamente non scoraggia. Nella foresta, non lontano dal villaggio, vive una vecchia, che ha presso di sé una giovanissima nipote; schiavi delle loro superstizioni, i paesani sono convinti che le due donne siano streghe che intrattengono quotidiani rapporti col diavolo. Durante una passeggiata solitaria Roland incontra Ina, la giovane abitatrice della foresta. Si tratta in realtà di una fanciulla bellissima e pura, selvaggia e dolce, che sembra possedere poteri prodigiosi. Tra Roland ed Ina fiorisce un sincero e profondo sentimento d'amore e ad un certo punto il giovane ingegnere propone alla fanciulla il matrimonio. Ina, benché ricambi l'affetto del giovane, si sente quasi prigioniera di un destino, cui nulla potrà strapparla, e rifiuta la proposta di Roland. Un giorno, cedendo alle insistenze di lui, Ina s'affaccia alla chiesa luterana del villaggio, dove si sta svolgendo una funzione. Finito il rito, i paesani, scandalizzati per la presenza della presunta strega, la assalgono brutalmente, calpestandola e lapidandola; malgrado l'intervento del pastore e di Cristina, che ha intuito il dramma della ragazza, ella viene ferita molto gravemente e si rifugia nella foresta, dove muore, vittima innocente di una insensata e crudele superstizione. Di Alice Ravagnani 13 Libri Il viaggio della strega bambina: Celia Rees (2011) Editore: Salani Euro:13 Pagine: 197 Immaginate, un giorno, di prendere in mano una trapunta sdrucita e vecchia. State per strofinarla, cercando di lavare via i segni del tempo incisi sulla stoffa, quando si rompe una cucitura e dal panno liso salta fuori un libretto tutto macchiato. Quello non è un semplice libretto. L'oggetto che tenete tra le mani è il diario di Mary. Mary è una ragazzina, nata nell'Inghilterra puritana del 600 e allevata da Mamma Nuttall, sua nonna e curatrice del villaggio in cui vivono. Mary non sa chi siano veramente i suoi genitori. Sua nonna le ha sempre raccontato che lei è figlia delle fate e degli elfi, un essere speciale. Ma la passione per le leggende e l'alchimia di Mamma Nuttall condurranno la povera vecchia ad essere accusata di stregoneria. Per sfuggire allo stesso terribile destino della nonna, Mary parte per il Nuovo Mondo, l'America. Durante l'intero viaggio la ragazzina sarà inseguita dalle superstizioni e dalle maldicenze che la descrivono come un essere malvagio e crudele. Ma chi è veramente Mary Nuttall? Una bambina o un strega? Sangue di strega- La rivelazione: Justine Larbalestier (2007) Editore: Mondadori Euro:8,80 Pagine: 289 La vita della quindicenne Reason viene sconvolta definitivamente quando è costretta a trasferirsi a Sydney da sua nonna. Beh, diciamo che neanche prima erano tutte rose e fiori, ma almeno la ragazza aveva i suoi punti di riferimento e alcune certezze! Adesso invece Reason deve fare i conti con una nuova casa e con nonna Esmeralda. Quest'ultima poi è particolarmente strana! Un'anziana chiusa nella sua paura, tramandatale dalla propria madre, Serafina. Nonna Esmeralda infatti non parla d'altro, di come Serafina le abbia insegnato fin da piccola a temere la curiosità altrui e che i loro segreti vengano alla luce. Intanto in Reason cresce sempre più il dubbio che sua nonna, quella vecchia fragile e strana, sia diversa da come appare agli altri, una creatura misteriosa: una strega. Solamente quando riuscirà ad aprire con la magia un passaggio segreto che collega Sydney a New York, Reason capirà che nel suo sangue scorre lo stesso gene contorto che possiede sua nonna, il marchio di una strega. La voce del violino: Andrea Camilleri (1997) Editore: Sallerio Euro:10 Pagine: 207 Il commissario Salvo Montalbano dorme tranquillamente sul sedile posteriore della volante. Alla guida Galluzzo pigia il piede sull'acceleratore per non fare ritardo al funerale delle moglie del vicequestore Tamburanno . Improvvisamente l'auto di servizio sterza e va a cozzare contro un'automobile verde bottiglia, parcheggiata davanti ad una villa abbandonata. Montalbano, sveglio e arrabbiato, lascia il numero di telefono del Commissariato sul tergicristallo della macchina danneggiata e fa proseguire Galluzzo. Passano i giorni, ma in Commissariato non arrivano telefonate e Salvo non riesce a dimenticare la faccenda. Presa la cosa sul personale, il commissario si introduce nella villa e scopre perchè il proprietario non si è fatto vivo. Nella camera da letto giace il cadavere di una donna soffocata. Iniziano così le indagini di Montalbano intorno alla vita di Michela Licalzi, la giovane donna assassinata. Lo sfondo del romanzo è la splendida Sicilia, che mischia la trama gialla ed accenti tipici, variopinti ed accesi colori ad un vago profumo di arance. La prima neve di primavera: Blanca Busquets (2013) Editore: Piemme Euro:16,50 Pagine: 249 Lali è una donna diversa dalle altre. Anche da piccola era timida, fantasiosa e sempre con la testa tra le nuvole. Per questo era vittima di bullismo e il bersaglio di continue prese in giro. I 14 genitori, troppo presi dalla nascita dei gemelli, non avevano tempo per accorgersi delle sofferenze della figlia. Così Lali è costretta fin dall'infanzia a crearsi un mondo tutto suo. Da adulta Lali non cambia abitudini. Anche dopo il divorzio, i genitori non hanno tempo per lei e lei non ne ha per loro! Incuriosita da una quadro, da sempre appeso in casa sua, indaga su chi l'abbia dipinto. La ricerca la conduce al paesino dove la sua famiglia ha sempre posseduto una tenuta. Lì scopre la storia di Tonia, una sua antenata. Tonia era una donna forte e sensibile, che aveva una passione segreta e pericolosa per la sua epoca: scrivere. Ed è proprio dalle pagine clandestine del diario di Tonia, che Lali viene a conoscenza della vita difficile della sua lontana parente, una donna molto simile a lei. Una storia che ne comprende due, due vite parallele, lontane che non si incontreranno mai, eppure così simili! Il giocattolaio: Stefano Pastor (2012) Editore: Fazi Euro: 9,90 Pagine: 397 Le strade grige e sporche, la gente ancora più grigia e quella puzza, quell'odore terribile che impregna ogni cosa. Massimo capisce subito che il paese in cui è capitato è molto diverso da casa sua. Rimasto orfano dei genitori l'undicenne è stato costretto a trasferirsi da suo zio, un uomo violento e quasi sempre ubriaco. Così Massimo, per sfuggire alle botte, si costringe a passare il tempo fuori casa, tra quelle vie maleodoranti e tetre. L'unico negozio che non pare sia stato colpito da quella tristezza e depressione è quello di Peter il giocattolaio, l'unica persona del villaggio in grado di comunicare con i bambini e ascoltare i loro problemi. All'improvviso il clima di tensione si infittisce. Molti ragazzini sono scomparsi improvvisamente e nessuno sa dare una spiegazione logica al fatto. Massimo non si è sbagliato! Quel tanfo che asfissia la città è proprio l'odore del pericolo, che si avvicina sempre più. Ma il ragazzino non sa di essere la prossima vittima, finchè non viene rinvenuto il cadavere di un bimbo, crudelmente martoriato. Gli adulti non possono fare niente per Massimo, che sente già la lama dell'assassino affondargli nella gola. Un thriller avvincente, pieno di colpi di scena e leggermente inquietante. Di Giulia Culpo 15 16 17 Sport La pallamano La pallamano è un tipico sport di squadra; si gioca su campi rettangolari con lati di 40 e 20 metri solitamente indoor. Viene definito il più veloce gioco di squadra con la palla, grazie anche ad alcune regole che impediscono i tatticismi. Le formazioni sono composte da sette giocatori, una in campo e altrettanti in panchina. Lo scopo è quello di realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria; le partite si disputano in due tempi da trenta minuti; il pallone non può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare però nell'area del portiere o, comunque, se tira in corsa, il giocatore può entrare saltando nell'area del portiere ma rilasciando la palla prima che questa tocchi con una parte del corpo il suolo entro l'area di porta. Nel caso di falli di una certa gravità ma non tali da prevedere l'ammonizione o l'esclusione definitiva, vi sono delle sospensioni temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di due minuti; alla terza esclusione temporanea, il giocatore viene squalificato per il resto dell'incontro. Si ha il fallo dai nove metri che viene battuto con la difesa a 3 metri dalla palla e l'attacco tutto al di fuori della linea dei 9 metri e il tiro dai 7 m detto comunemente "rigore" che viene effettuato con un piede sulla linea dei 7 metri senza toccarla e con solo il portiere davanti, il quale può uscire dalla porta ma non può superarla di 4 metri. Gli arbitri sono generalmente due, uno di area e uno di campo, ma nei campionati giovanili può essere ammessa la presenza di un solo arbitro.* Ecco alcune notizie dal mondo dello sport!! Sembra che l'atleta croato Goran Ĉolak abbia battuto il record del mondo di apnea statica con un tempo pari a 22 minuti e 32 secondi, sfatando il suo stesso record nell'apnea dinamica conseguito il 28 giugno di quest'anno. Di Stefano Da Ponte 18 Zona relax L’OROSCOPO DEL MESE DI OTTOBRE Ariete Un famoso motto legato al vostro segno dice “io sono il primo”; difficilmente un ariete nasce maestro nell’arte della diplomazia. Il Sole nel mese di ottobre vi è sempre poco amico, vi stimola la parte istintiva e poco diplomatica, sarà vostro compito riuscire a bilanciare trattative e lavori di collaborazione con altri, anche in visione di risultati maggiormente positivi. Marte positivo fino a metà mese garantisce iniziative audaci ed anche originali. Toro La struttura su cui avete fondato i vostri progetti risulta essere solida, mentre nel lavoro quotidiano piccoli inconvenienti o rinvii possono rendervi nervosi. Il toro difficilmente si arrabbia o va in escandescenza, e quando arriva a tali misure sbalordisce le persone vicine. Avete tutti i pianeti veloci poco favorevoli al vostro segno, non condizionano i risultati importanti che vi siete prefigurati, ma è possibile che dobbiate fare sforzi su voi stessi per mantenere la vostra consueta calma. Gemelli In particolare per la prima decade, dalla terza settimana di ottobre Marte e Venere vi inducono verso passi poco risoluti, con conseguente pessimismo ed emotivamente poco ripagati per quello che date nel lavoro. Nettuno insieme a Giove vi rende confusi e poco certi, e rallentano la vostra abituale velocità. Lasciate passare il periodo ed accontentatevi dei piccoli risultati, non è momento per i gemelli di pianificare su larga scala i progetti futuri. Rilassatevi ! Cancro Il cancro non eccelle nell’attività fisica, è alquanto pigro, ma non è mai pigro nell’intuire i percorsi che portano alla sua stabilità economica e familiare. Siete nella fase in cui nel pianificare e programmare tirate fuori il meglio di voi stessi. Giove e Marte vi aiutano a seguire le direzioni più fortunate. Il Sole dissonante al vostro segno genera magari intralci di percorso e tempi di attesa, che potete però usare per meglio definire ciò che dovrete compiere. Leone Il Sole in buon aspetto insieme a Marte vi facilita verso prospettive chiare da raggiungere, ed energia e collaborazione positiva con gli altri. Mercurio negativo vi suggerisce invece di fare attenzione a possibili sviste e soprattutto attenzione a non valutare correttamente i rischi su quello che state facendo, procedete percorrendo strade conosciute e organizzatevi su quelle. Venere dalla seconda settimana di ottobre vi porta buone entrate. Vergine Le strade inconsuete, l’originalità non fanno per voi, magari qualche rimpianto può insinuarsi, ma la vostra attenzione in ambito lavorativo sarà sempre canalizzata verso quello che vi crea certezze. Marte da metà mese entra nel vostro segno ed insieme a Mercurio positivo, possono creare cambi di organizzazione che vi portano maggiori introiti. Venere in aspetto negativo vi ostacola e vi crea attese ma successivamente ben riposte. 19 Bilancia Dai pianeti veloci Marte e Venere prendete energia, vitalità e buoni contratti. Particolarmente risolutivo e proficuo il lavoro che rimanda al vostro ordine quotidiano delle cose. Nei nuovi progetti dubbi che creano confusione e progrediscono al momento nell’incertezza. Buon supporto da Venere vostro pianeta governatore, e con il Sole che transita proprio nel vostro segno, la vostra creatività saprà trovare il giusto apporto a passi lenti ma ben direzionati. Scorpione Il Sole transiterà nel vostro segno intorno al 23 ottobre, portandovi fortuna e dandovi una mano nei rapporti d'amicizia. Marte non è in posizione, ma non preoccupatevi, manca solo un mese a novembre. Sul finire di questo mese riceverete una proposta unica. Sappiate cogliere l'attimo! Il vostro carattere creativo si manifesterà con particolare insistenza nei weekend, mettendo a soqquadro i vostri progetti. Ma tranquilli, la ginnastica vi farà tornare in forma appena riusciete a ritagliarvi un attimo di tempo. Sagittario Il Sole in aspetto armonico e Urano positivo vi invitano a muovere le vostre cose e tergiversare poco, avviando ciò che è di vostro interesse. Venere transita per tutto il mese in sagittario, vi concilia con le persone a voi vicine e buone cose possono nascere. Attenzione invece a Marte che da metà mese entra in dissonanza; la pressione nervosa in alcuni giorni può giocare in modo sfavorevole, se vi sentite nervosi fate sport e smaltite le energie in eccesso. Capricorno Mercurio vi dona buona organizzazione del lavoro e da metà mese anche con l’ausilio di Marte, prenderete scelte che nel tempo porteranno risultati. Essere esigenti nel lavoro è una vostra prerogativa essenziale e che vi caratterizza nella competenza e serietà. Ad ottobre con il passaggio del Sole in bilancia, quindi negativo al vostro segno, la vostra serietà può trasformarsi in durezza, chiusura, e forse anche pessimismo che rallenta il buon andamento delle cose e disarmonia con l’ambiente circostante. Acquario Siete in una fase evolutiva, dove il coraggio di compiere i passi, anche quelli che vi creano maggiore titubanza, vi porta a far fiorire i vostri progetti. La parte emotiva può presentarvi ombre che non incoraggiano neanche i più audaci di voi. Da metà mese Venere e Marte vi ricreeranno armonia sia con voi stessi che con gli altri, si possono sbloccare situazioni, e con il Sole positivo l’economia del mese può dare risultati soddisfacenti. Pesci Sono possibili revisioni da parte vostra che vi inducono a riconsiderare se non cancellare propositi o situazioni passate. Lo spirito che anima il tutto è ben consapevole delle proprie decisioni, e da intuitivi che siete riuscite a portare avanti quello che di proficuo si prospetta. Marte in opposizione al vostro segno vi può rendere incauti o irascibili, fate sport per smaltire possibili nervosismi. Giove in tutto questo vi porta opportunità fortunate da cogliere. Di Alice Ravagnani 20 Annunci MI OFFRI UN GELATO??? IO FACCIO IL MUSICAL, E TU? Già da anni, il nostro liceo si impegna con Ti piace cantare o ballare? Hai voglia di cimentarti regolarità in alcuni progetti di solidarietà, nella meravigliosa arte del musical? Non importa se sostenendo economicamente delle non hai mai fatto nulla di simile prima d'ora, sei il associazioni che aiutano bambini, ragazzi, benvenuto! uomini e donne nella loro lotta quotidiana Però affrettati che il tempo sta per scadere!!!! per garantirsi una vita migliore. Per informazioni sullo spettacolo, sulle riunioni o per L'impegno più significativo è certamente entrare nella famiglia del musical, rivolgiti a Michael quello dell'adozione a distanza che, dal Scerbo (VA) e Francesca Di Stasio (VA) 2001, grazie all'iniziativa degli studenti, ha Ti aspettiamo presto, impazienti di iniziare a consentito a due ragazze etiopi di lavorare insieme! completare gli studi superiori. Ora tocca a due maschietti, Abenezer Abdica e Mikias, che studiano presso il “Centro Romagna” del Children's Education for Development di Adis Abeba, di Padre Bernardo Coccia, che una volta all'anno è presente a Bolzano al “Centro E. Lovera” di Viale Europa. Questi ragazzi sono spesso orfani di un genitore e solo grazie a noi e a tutte le altre associazioni e famiglie disposte a fare un'adozione a distanza, riescono a studiare e garantirsi una vita accettabile (sufficiente alimentazione, cure mediche, una casa, evitare lo sfruttamento e le violenze...): aiutare uno di loro significa aiutare anche la sua famiglia, che può così sperare in un riscatto economico e sociale. Ogni singola adozione costa annualmente 186 euro: se ogni alunno mettesse 2 euro all'inizio dell'anno si riuscirebbe ad adottare un altro bambino in cerca di studi... praticamente il costo di un gelato!!! Ma ci sono dei ragazzi che hanno gravi problemi anche vicino a noi. Avete mai sentito parlare dei bambini farfalla??? Non pensiate sia una cosa bella, perché detto così potrebbe sembrarlo, ma non lo è affatto... al contrario si tratta di una delle peggiori malattie. I bambini e gli adulti affetti da epidermolisi bollosa, quando fanno la doccia sentono come se, invece che gocce d'acqua, cadessero migliaia di chiodi e spilli, lasciando loro ferite e bolle su tutta la pelle; lo stesso accade quando afferrano un oggetto: hanno una pelle debolissima, molto fragile e vulnerabile, proprio come le ali di una farfalla...Oltre ad ulcere esterne, questi soffrono anche di forme di ulcere interne (mucose, tratto digerente...), di certo non meno dolorose. Fin dalla nascita devono convivere con questi dolori e queste ferite, che richiedono continue medicazioni. Attualmente non esistono cure efficaci, ma si spera di poterne trovare entro i prossimi dieci anni. La nostra scuola assiste economicamente l'associazione “Debra Südtirol-Alto Adige”, che opera per la costruzione di un reparto specializzato presso le cliniche riunite di Salisburgo, aiutando anche la ricerca scientifica. Infine, il nostro istituto è impegnato nel sostenere CERCASI BAITA DISPERATAMENTE!!! economicamente anche l'associazione ASEM in Hai una baita in montagna? E' libera per Mozambico, che si interessa del reinserimento e della Capodanno? Sei la persona giusta per me! reintegrazione familiare e sociale, dei bambini orfani, Sto cercando una casetta o un appartamento ad esempio presso parenti o famiglie del villaggio. Ciò un po' isolato, non per forza enorme, per tre o avviene assicurando un aiuto economico, assistenza quattro notti a cavallo di Capodanno: se tu ce medica e psicologica, istruzione e formazione l'hai o se conosci qualcuno che ce l'ha, professionale. Nello specifico i nostri contributi sono contattami! Io ed altre 10 miei amici te ne destinati ad una delle due scuole che garantiscono saremmo molto grati! l'istruzione primaria e secondaria a quasi duecento (Debora Lamcja, [email protected]) bambini ospitati nel centro di accoglienza e ad altri mille provenienti dalle famiglie più povere che non hanno i mezzi per accedere alle scuole pubbliche. Tre importanti progetti di solidarietà portati avanti in prima linea dalla professoressa Francesca Tognon. Offriamo un gelato anche noi: sarà un gelato con un gusto davvero speciale, quello di aver fatto qualcosa di utile ed importante per chi ne ha bisogno. Di Francesca Andriolli 21