1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
(punto 2.1.2 lettera a, punti 1-2-3, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE
(punto 2.1.2 lettera a, punto 1, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Comune:
Via:
Natura dell’opera:
Oggetto:
PISTOIA
PIAZZA GIOVANNI XIII
RISTRUTTURAZIONE PARZIALE E RESTAURO
DELLA
FACCIATA
PRINCIPALE
DELL’ANTICO
OSPEDALE DEL CEPPO
LOTTO N°2:
LAVORI NEL LOGGIATO SU PIAZZA GIOVANNI XIII E
LOCALI CONNESSI
1.2 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E’ COLLOCATA L’AREA DI
CANTIERE
(punto 2.1.2 lettera a, punto 2, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il fabbricato oggetto dei lavori, è l'ospedale della città di Pistoia, e precisamente, l'ala
che affaccia sulla piazza Giovanni XXIII, ovvero una delle porzioni dell'ospedale più
antiche.
1.3 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA
(punto 2.1.2 lettera a, punto 3, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
I lavori da eseguire riguardano opere di:
1. Ristrutturazione con modifiche interne degli uffici posti al piano primo
2. Consolidamento del solaio del piano secondo “sala riunioni”
3. Revisione delle orditure primarie e secondarie e relativo manto di copertura
zona soffitte e loggiato
4. Consolidamento del terrazzo posto sulla copertura su P.za Giovanni XIII
5. Restauro dell’ingresso, del loggiato e del fregio in facciata
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2 SOGGETTI RESPONSABILI
(punto 2.1.2 lettera b, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
COMMITTENTE
Nome
o
Ragione
Sociale:
Indirizzo:
Telefono - Fax:
C.F./p.IVA:
nella persona di:
qualifica:
Indirizzo:
Telefono:
PROGETTISTA
Nome e Cognome:
Indirizzo:
Telefono - Fax:
AZIENDA USL 3 PISTOIA
Via S. Pertini, 708 – 51100 PISTOIA
0573 – 3521
0573-352059
01241740479
Dott. ALESSANDRO SCARAFUGGI
Direttore Generale
Via S. Pertini, 708 – 51100 PISTOIA
0573 – 3521
Ing. Fabrizio D’Arrigo
Azienda USL 3 PISTOIA – Area Funzionale Tecnica
Piazza Giovanni XXIII – 51100 PISTOIA
0573-353013
0573-352059
DIRETTORE DEI LAVORI
Nome e Cognome:
Ing. Fabrizio D’Arrigo
Indirizzo:
Azienda USL 3 PISTOIA – Area Funzionale Tecnica
Piazza Giovanni XXIII – 51100 PISTOIA
Telefono - Fax:
0573-353013 0573-352059
RESPONSABILE DEI LAVORI
Nome e Cognome:
Ing. Paolo Calastrini
Indirizzo:
Azienda USL 3 PISTOIA – Area Funzionale Tecnica
Piazza Giovanni XXIII – 51100 PISTOIA
Telefono - Fax:
0573-353013 0573-352059
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
Nome e Cognome:
Ing. Fabrizio D’Arrigo
Indirizzo:
Azienda USL 3 PISTOIA – Area Funzionale Tecnica
Piazza Giovanni XXIII – 51100 PISTOIA
Telefono - Fax:
0573-353013 0573-352059
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
Nome e Cognome:
Ing. Fabrizio D’Arrigo
Indirizzo:
Azienda USL 3 PISTOIA – Area Funzionale Tecnica
Piazza Giovanni XXIII – 51100 PISTOIA
Telefono - Fax:
0573-353013 0573-352059
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IMPRESA ESECUTRICE DEI LAVORI
Nome
o
Ragione
Sociale:
Indirizzo:
Telefono - Fax:
C.F./p.IVA:
nella persona di:
qualifica:
Indirizzo:
Telefono:
Numero
Registro
imprese:
Codice INAIL attività:
A.S.L. competente:
Direttore tecnico di
cantiere:
Medico competente:
Responsabile
dei
lavoratori:
IMPRESA/E SUBAPPALTATRICE/I
Nome
o
Ragione
Sociale:
Indirizzo:
Telefono - Fax:
C.F./p.IVA:
nella persona di:
qualifica:
Indirizzo:
Telefono:
Numero
Registro
imprese:
Codice INAIL attività:
A.S.L. competente:
Direttore tecnico di
cantiere:
Medico competente:
Responsabile
dei
lavoratori:
LAVORATORI AUTONOMI
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Telefono - Fax:
Prima dell’inizio dei lavori il PSC sarà integrato con l’indicazione dei nominativi
dell’impresa esecutrice, eventuali imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi.
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3 DOCUMENTAZIONE TECNICA
3.1 DOCUMENTAZIONE TECNICA DA PRESENTARE DA PARTE DELL’
IMPRESA PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI E DA TENERSI IN CANTIERE
Tutte le imprese che entreranno all'interno del cantiere dovranno presentare
preventivamente la seguente documentazione tecnica prima dell'inizio dei lavori:
1. Certificato camera di commercio (in copia)
2. P.O.S. in base al T.U. 81/08;
3. Libro Presenze;
4. Valutazione dei rischi lavorativi T.U. 81/08;
5. Valutazione del rumore L. 277/91;
6. Documentazione attestante l'iscrizione alla Camera di Commercio della Ditta
(visura aggiornata);
7. Registro infortuni con vidimazioni USL (in copia);
8. D.M. 10 (resoconto pagamenti INPS dipendenti);
9. Verbali avvenuta informazione e Formazione dei lavoratori;
10. Contratti di subappalto;
11. Denuncia messa a terra cantiere e ponteggio (Mod.B);
12. Denuncia scariche atmosferiche (Mod. A) se necessaria;
13. Libretti delle macchine in cantiere;
14. Disegno e/o progetto ponteggi se dovuto;
15. PiMUS (piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio) ai sensi del T.U.
81/2008.
16. Progetto ponteggio nel rispetto delle norme vigenti in materia infortunistica.
Tali documenti devono essere prodotti per tutte le ditte (e gli eventuali lavoratori
autonomi) presenti in cantiere, prima dell'inizio lavori e comunque prima della loro
presenza in cantiere.
3.2 DOCUMENTAZIONE DA CUSTODIRE IN CANTIERE
Ai sensi della vigente legislazione, dovranno essere custodi presso il cantiere almeno
la seguente documentazione:
1. copia della documentazione precedentemente descritta
2. notifica preliminare (inviata alla ASL e al DPL, affissa in cantiere ai sensi
dell’art.99 D.Lgs.81/2008)
3. P.S.C.
4. Fascicolo con le caratteristiche dell’opera
5. P.O.S. di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi
aggiornamenti
6. titolo abilitativo all’esecuzione dei lavori
7. copia certificato iscrizione alla C.C.I.A. per ciascuna ditta
8. D.U.R.C. per ciascuna impresa operante in cantiere
9. Certificato iscrizione Cassa Edile per ciascuna impresa operante in cantiere
10. copia registro infortuni per ciascuna impresa operante in cantiere
11. copia Libro unico de Lavoro per ciascuna impresa operante in cantiere
12. Verbali di ispezioni effettuate da funzionari degli enti di controllo
13. Registro visite mediche periodiche e idoneità alla mansione
14. certificati di idoneità per lavoratori minorenni
15. tesserini di vaccinazione antitetanica
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ove applicabile, dovranno essere presenti in cantiere:
1. contratto di appalto e subappalto (copia)
2. autorizzazione occupazione suolo pubblico
3. autorizzazione enti competenti per lavori stradali
4. autorizzazioni e/o nulla-osta eventuali altri enti di tutela
5. segnalazione all’ente esercente l’energia elettrica per lavori effettuati in
prossimità di parti attive
6. denuncia di installazione all’ISPESL degli apparecchi di sollevamento di
portata superiore a 200 kg con dichiarazione di conformità e marchio CE
7. denuncia all’organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento di portata
superiore a 200 kg
8. richiesta di visita periodica annuale all’organo di vigilanza degli apparecchi di
sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg
9. documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento di portata superiore
a 200 kg completi di verbali di verifica periodica
10. verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle di imbracatura e dei
ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di
sollevamento
11. piano di coordinamento delle gru in caso di interferenze
12. libretti d’uso e manutenzione, schede di manutenzione periodica delle
macchine ed attrezzature presenti sul cantiere
13. schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature
14. dichiarazione di conformità CE delle macchine
15. Libretto matricolare dei recipienti a pressione completi di verbali di verifica
periodica
16. copia dell’autorizzazione ministeriale all’uso di ponteggi e copia della relazione
tecnica del fabbricante per ponteggi metallici fissi
17. Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.)
18. copie attestati di qualifica professionale dei “ponteggisti” e indicazione del
caposquadra
19. progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o realizzato
diversamente dallo schema del fabbricante
20. dichiarazione di conformità degli impianti di cantiere da parte dell’installatore
(ad es. impianto elettrico, quadri elettrici, impianto di terra prima della messa
in esercizio, impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, ecc….)
21. denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione dalle scariche
atmosferiche ai sensi del DPR 462/01
22. comunicazione agli organi di vigilanza della dichiarazione di conformità
dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche ai sensi del DPR
462/01
4 RELAZIONE CONCERNENTE L’INDIVIDUAZIONE, L’ANALISI E LA
VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI con riferimento all’area ed alla
organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze
(punto 2.1.2 lettera c, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il fabbricato oggetto dei lavori e le aree esterne adiacenti hanno una collocazione nel
contesto urbano circostante non molto favorevoli per l’allestimento del cantiere.
Ci troviamo in pieno centro storico della città, e sia l'immobile che l'e aree stesse
sono inserite in un contesto ad alta densità residenziale.
L'immobile, trattasi della struttura più antica dell'ospedale della città, libero (per la
parte che riguarda i lavori da eseguire) in parte sul fronte, in quanto affaccia su una
piazza, ovvero P.za Giovanni XXIII ma che al tempo stesso, non è una piazza di
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grandi dimensioni ed al suo interno ha un monumento metallico, posto al centro, e
fabbricati che affacciano su di lei ed al tempo stesso è adiacente ad una strada ad
alto transito di veicoli, Via F. Pacini.
Lateralmente, il fabbricato oggetto di lavori, è adiacente ad altri, se pur sempre della
medesima proprietà, ma che non saranno interessati dalle medesime.
Sul retro, il fabbricato ha una corte esclusiva e dei passaggi coperti per permettere al
pubblico di dirigersi o venire dalla nuova struttura ospedaliera di recente costruzione.
I tipi di lavorazioni descritti al punto (1.3) saranno eseguite a mano senza l'ausilio di
mezzi meccanici, ma con l'aiuto di una gru a torre con un braccio di circa 28/30 metri
di lunghezza, da montacarichi, argani e ponteggi.
Saranno quindi realizzate due recinzioni per le aree di cantiere, una (la principale)
posta per gran parte nella piazza Giovanni XXIII, l'altra la più piccola sopra una
terrazza esistente posta sul retro del fabbricato oggetto dei lavori.
L'accesso si mezzi di carico e scarico, sarà permesso dalla Via F. Pacini, entrando
nella piazza e poi all'interno all'area di cantiere.
Le interferenze maggiori a cui dare subito risalto sono il traffico cittadino, il passaggio
continuo e costante di persone, cavi elettrici, telefonici, il rumore (essendo in primis
in una area ospedaliera e poi in un centro abitato).
La maggior parte delle lavorazioni si eseguiranno all'interno del fabbricato, dovendo
anche tenere ben presente una sequenza di esecuzione ben precisa, partendo dalla
ristrutturazione degli ambienti posti al piano primo, il consolidamento del solaio
soprastante della stanza adibita attualmente a sala riunioni, la demolizione del
terrazzino sopra la copertura, la ristrutturazione di tutti gli ambienti posti al piano
secondo, e la ristrutturazione della copertura sul retro e sul fronte soprastante tali
ambienti.
La particolarità di tale cantiere, e i relativi rischi maggiori, sono dovuti al fatto che
durante tali fasi, non sarà possibile avere tutti gli ambienti liberi da persone comuni,
essendo una struttura ospedaliera, non posso essere sospesi dei reparti interi, anche
se amministrativi, per così molto tempo, per tanto tali MACRO FASI saranno
suddivise ulteriormente in MICRO FASI, ove sarà indispensabile prima dell'inizio di
ciascuna, lo spostamento parziale e temporaneo di alcuni gruppi di lavoro in ambienti
provvisori, poi riposizionando tali lavoratori nei propri uffici originali appena la parte
inerente la ristrutturazione degli stessi è terminata, e ripetendo questo meccanismo
ogni volta, fino alla conclusione di tutte le fasi di ristrutturazione degli uffici posti al
piano primo, al piano secondo de dell'intera copertura.
5 Scelte progettuali e organizzative, procedure, misure preventive e protettive
relative all’AREA DI CANTIERE
(punto 2.1.2 lettera d punto 1, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Come detto in precedenza, tendo presente il tipo di lavori da eseguire, la struttura su
cui eseguirli, il contesto urbano e lavorativo, ci siamo trovati a dover realizzare l'area
di cantiere nella piazza su cui affaccia la struttura, ad eseguire i lavori spostando
temporaneamente il personale amministrativo, per lavorare a compartimentando le
varie aree perché impossibile interrompere le lavorazioni di quell'area per troppo
tempo.
L'area di cantiere sarà recintata con pannellature in legno, alte ml. 2,50 da non
rendere possibile sia la vista che l'intrusione di estranei, avrà accesso dalla via F.
Pacini, alla quale i mezzi dovranno uscire o inserirsi, rispettando le normali leggi
vigenti del codice della strada, essendo un cantiere posto in pieno centro cittadino.
La recinzione dovrà essere una struttura solida in quanto sulle pannellature saranno
affissi anche i pannelli illustrativi del PIUSS con loghi, indicazioni, foto, ed altro.
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5.1 Caratteristiche dell’Area di Cantiere, con particolare attenzione alla
presenza nell’area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee
(punto 2.2.1 lettera a punto 1, allegato XV – XV.2 del D.Lgs. 81/2008)
L'area di cantiere sarà così realizzata:
1. recinzione con pannellature in legno alte ml. 2,50, con accesso carrabile sulla
piazza, sarà bel segnalato con appositi dispositivi luminosi notturni e con
adeguata cartellonistica;
2. al suo interno saranno installate due baracche, o meglio un BOX in lamiera
per il ricovero attrezzi, ed una baracca come locale spogliatoio degli operai,
data l’entità dell’opera, la durata, il numero di operai, al posto di un normale
w.c. chimico, sarà installata una cabina di servizi, con al suo interno due w.c.,
due docce, e due lavabi doppi, la cabina sarà alimentata da acqua corrente e
le docce avranno anche due serbatoi di riserva sopra montati, mentre i w.c.
sono di tipo chimico, la cabina sarà manutenuta dall'azienda fornitrice;
3. da una gru a torre posta davanti al fabbricato ancorata al suolo, alta circa ml.
20 con un braccio di ml. 28 circa, a cui saranno posti dei blocchi dinamici che
ne permetteranno la rotazione solo per un determinato angolo di rotazione, in
modo tale da non andare a recare rischi di transito sopra passanti o veicoli;
4. un montacarichi elevatore, per permettere sia un accesso più semplice agli
addetti ai lavori, sia per semplificare alcune operazioni di trasporto dei
materiali alle quote intermedie del ponteggio;
5. un area di stoccaggio materiali una per il deposito permanete una per il
deposito temporaneo
6. pur essendo all'interno dell'area di cantiere, anche i ponteggi che danno al suo
interno saranno provvisti di mantovane protettive, oltre che di reti ben fissate
ai ponteggi stessi.
Il cantiere in oggetto non presenta rischi dovuti al passaggio di cavi elettrici, telefonici
o altro, eccezione fatta solo per un cavo dell’illuminazione pubblica su cui è
posizionato un lampione a lanterna, che illumina la pubblica via Pacini, questo cavo è
solamente ancorato allo spigolo sinistro del loggiato per chi guarda la facciata
principale.
Essendo comunque un cavo su cui passa tensione elettrica, una volta che sarà
montato il ponteggio, tale cavo sarà schermato con adeguato materiale protettivo
isolante e con la protezione di n un tubo corrugato, che lo proteggerà anche da
possibili urti.
Su tutto il resto del fabbricato e della piazza non si hanno altre interferenze.
•
N.B.: nel cantiere suddetto non è previsto il servizio di somministrazione dei
pasti, mense o quanto altro, e gli operai non potranno mangiare niente
all’interno del cantiere, per ovvi motivi di igiene, per tanto le ditte dovranno
provvedere a tale compito mediante la stipula di convenzioni con strutture
idonee vicino.
5.2 Presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere con
particolare attenzione a lavori stradali e autostradali ed al rischio
annegamento:
(punto 2.2.1 lettera b – b1 – b2 allegato XV – XV.2 del D.Lgs. 81/2008)
•
NON PRESENTI
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5.3 Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l’area
circostante
(punto 2.2.1 lettera c allegato XV – XV.2 del D.Lgs. 81/2008)
I rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l’area circostante sono i
seguenti:
a) Rumore : il livello di emissione sonora da rispettare durante la giornata è
quello previsto dal Piano di Classificazione acustica comunale, fortunatamente
le lavorazioni non sono da eseguirsi nell'area ospedaliera dei ricoveri, ma in
quella, distante, amministrativa.
b) Polveri: Per la tipologia di opere previste, l’emissione di polveri è
generalmente limitata dalle usuali norme (ad es. bagnare le macerie, ecc..) e
dalla compartimentazione per separare fisicamente gli ambienti interni l'uno
dall'altro, mediante chiusura delle porte e corridoi con pannelli in legno e fogli
di cellofan, e la protezione e compartimentazione delle aree interne da quelle
esterne, il tutto per ridurre al minimo l'esposizione a polveri dovute ai lavori. La
collocazione di macerie e materiali formanti polveri su area esterna deve
essere limitata ed effettuata tramite copertura delle stesse con idonei teli.
Analogamente qualora fosse necessario eseguire lavorazioni comportanti
emissioni di polveri con le finestre aperte o in assenza di queste, occorre
procedere con adeguati accorgimenti atti a contenere la formazione di polveri
entro il singolo locale o comunque entro i locali del cantiere, in mancanza di
ricircolo naturale di aria, sarà necessario creare delle aerazioni forzate per
aspirare le polveri e portare all'interno aria pulita. I lavoratori devono essere in
possesso di specifici d.p.i.. contro le inalazioni.
c) Caduta di materiali dall’alto: i rischi di caduta materiali sono quelli standard
che si hanno nei cantieri con ponteggi e gru, e per tanto si dovranno prendere
accorgimenti quali, l'utilizzo di caschi da parte dei lavoratori, la realizzazione di
una struttura metallica posta sopra i baraccamenti, il w.c. E le attrezzature di
carico materiali pesanti come piegaferri, e banchi di lavoro, dalla montaggio
lungo l'intera lunghezza dei ponteggi sia di mantovane, sia di reti protettive.
d) Viabilità (entrata/uscita mezzi): come già fatto presente, l'area di cantiere si
trova in una zona ad alta densità di traffico veicolare e di transito di pedoni,
per tanto l'ingresso e l'uscita dei mezzi dall'area di cantiere dovrà essere
quello di rispettare le normali procedure di inserimento che sono ben descritte
nel codice della strada, proprio per questi motivi di rischio dovuto al contesto
si è scelto di non posizionare il cancello di ingresso al cantiere direttamente
sulla strada, che tra l'altro in quella zona è una curva, ma di posizionarlo
all'interno della piazza stessa, in modo tale che i veicoli sia per l'ingresso che
per l'uscita abbiano la miglior visuale possibile, tenendo presente poi, che tale
accesso alla piazza, è giornalmente utilizzato da mezzi del Comune, per tanto
collaudato da tempo.
6 Scelte progettuali e organizzative, procedure, misure preventive e protettive
relative all’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
(punto 2.1.2 lettera d punto 2, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il cantiere sarà organizzato in maniera da poter permettere il normale proseguimento
delle lavorazioni amministrative attualmente esistenti.
Per rendere ciò possibile le aree saranno ben compartimentate e protette da
intromissioni di polveri ed altri agenti aerei, prima di iniziare ogni fase lavorativa in un
ambiente, sarà spostato temporaneamente il personale lavorativo di quell'area, e
così via ogni volta che dovranno essere iniziati i lavori in un altro ambiente.
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Prima di iniziare la ristrutturazione, sarà però necessario lo spostamento per qualche
giorno del personale sottostante il terrazzino da ristrutturare, in quanto una volta
spostato tale personale, la struttura del terrazzino sarà demolita in sicurezza, avendo
prima montato i ponteggi all'interno della chiostrina, e permettere quindi il ripristino
delle normali lavorazioni amministrative nelle stanze sottostanti.
Dopo aver quindi ristrutturato gli ambienti al piano primo ci sposteremo con le
lavorazioni di consolidamento e poi di ristrutturazione, al piano soprastante, al piano
secondo, iniziando anche quasi contemporaneamente la ristrutturazione delle
coperture in quell'area.
Seguiranno quindi i lavori di ristrutturazione dell'atrio al piano terra e del loggiato,
arrivando all'ultima fase di lavoro, ovvero il restauro della facciata.
Per una miglior comprensione sia della suddivisione delle varie fasi lavorative
che la sequenza delle stesse si rimanda al PUNTO NUMERO 14
6.1 Modalità di accesso al cantiere, segnalazioni e recinzioni
(punto 2.2.2 lettera a, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
L’accesso al “cantiere” avviene dalla via pubblica Filippo Pacini e Piazza Giovanni
XXIII. Dalla via si accede all’area esterna e da questa al fabbricato oggetto dei lavori.
L’accesso al cantiere sarà consentito solamente al personale addetto ai lavori
(personale dell’Impresa ed eventuali Ditte sub-appaltatrici), al Responsabile dei
Lavori, al Coordinatore per l’ Esecuzione, al Direttore dei Lavori, al personale di
vigilanza degli organi territoriali competenti.
Eventuali terzi potranno accedere al cantiere solo se autorizzati ed accompagnati dal
capocantiere, dopo averli informati sui rischi delle lavorazioni in corso e dotati dei
mezzi di protezione necessari in riferimento al tipo di lavorazione in fase di
esecuzione al momento della visita.
Salvo diversa comunicazione del responsabile dei lavori, s’intendono come terzi, ma
già esplicitamente autorizzati, il personale dell’Area tecnica a qualsiasi titolo facente
parte del gruppo di progettazione e/o direzione dei lavori.
In prossimità dell’ingresso al cantiere saranno posti in opera cartelli di pericolo con
l’indicazione “Attenzione: Uscita mezzi operativi” e cartelli di limitazione velocità (max
10 Km/h). La velocità dei mezzi in entrata, uscita e transito nell'area di cantiere
deve essere ridotta il più possibile osservando i limiti stabiliti e comunque non
superando mai i 5 km/h.
La recinzione di cantiere sarà costituita da pannellature alte minimo ml. 2,40 in legno
in modo tale da non permettere intrusione al suo interno ne la sua vista, da un
cancello per ingresso/uscita mezzi posto all'interno della piazza e non direttamente
sulla strada, che dovrà essere sempre tenuto chiuso e alla fine di ogni giornata
lavorativa anche ben protetto con lucchetti e catene.
Entrambi dovranno essere dotati di apposita cartellonistica.
6.2 Servizi igienici e assistenziali
(punto 2.2.2 lettera b, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
All’interno del cantiere sarà installata (come detto in precedenza), al posto di un
normale w.c. chimico, sarà installata una cabina di servizi, con al suo interno due
w.c., due docce, e due lavabi doppi, la cabina sarà alimentata da acqua corrente e le
docce avranno anche due serbatoi di riserva sopra montati, mentre i w.c. sono di tipo
chimico, la cabina sarà manutenuta dall'azienda fornitrice;
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6.3 Viabilità principale di cantiere
(punto 2.2.2 lettera c, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
La viabilità interna al cantiere è di fatto ridotta al solo piazzale di carico/scarico. Si
richiama quanto contenuto nella sezione “Mobilità” di accesso al cantiere,
segnalazioni e recinzioni”. Dovranno inoltre essere mantenute libere e percorribili le
vie di esodo.
6.4 Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed
energia.
(punto 2.2.2 lettera d, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Trattandosi di una ristrutturazione interna, l’Appaltatore eseguirà a propria cura e
spese le alimentazioni per il cantiere relative all’alimentazione idrica ed elettrica,
previa installazione di contatore e dispositivo di intercettazione idoneamente
segnalato, il tutto secondo le indicazioni dell’U.T. e sempre in caso di compatibilità
tra le installazione di cantiere indicate nel POS.
In alternativa o qualora la potenza elettrica assorbita sia superiore a quanto assorbito
dal fabbricato oggetto di ristrutturazione, l’Appaltatore dovrà procedere mediante
stipula di apposito contratto con Enel per tutta la durata dei lavori.
I costi delle utenze del cantiere sono a totale carico dell’Appaltatore.
Impianto elettrico di cantiere
Per il cantiere in oggetto, l’Appaltatore dovrà provvedere a specifico allacciamento
ENEL di cantiere o come sopra indicato se compatibile.
L’impianto elettrico di cantiere dovrà essere conforme alle norme CEI e l’impresa
esecutrice dovrà, una volta eseguita l’opera, rilasciare la dichiarazione di conformità
degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui alla DM 37/2008,
l’allacciamento di macchinari, attrezzature, utensili e quanto altro non dovrà avvenire
mediante allaccio diretto alla rete pubblica, ma tramite installazione di quadri idonei
certificati, forniti con la documentazione necessaria.
Impianto di illuminazione esterna
Anche se non si prevedono lo svolgimento di lavori serali all'aperto, è comunque
consigliabile l'installazione di almeno un faro o fotocellula posta in alto sulla gru, o sul
ponteggio, in modo da tenere illuminata l'area di cantiere la notte, dissuadendo da
una possibile intrusione di persone estranee.
Per quanto riguarda i lavori interni al fabbricato, e sotto il loggiato si utilizzeranno
appositi sistemi di illuminazione amovibile per le varie lavorazioni.
Saranno obbligatoriamente installate fino da subito lungo il perimetro della recinzione
e su i ponteggi, gli indicatori luminosi notturni, posti ad altezze tali da non recare
pericolo per veicoli e passanti.
Impianto idrico di cantiere:
Sarà utilizzato l’impianto idrico interno del fabbricato.
6.5 Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche
(punto 2.2.2 lettera e, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
L’impianto di terra è obbligatorio. Il collegamento equipotenziale dei box di cantiere
sarà realizzato se la resistenza verso terra delle masse metalliche è > di 200 Ω.
L’impianto contro le scariche atmosferiche per le masse metalliche presenti (box di
cantiere) non è necessario poiché trattasi di masse metalliche di piccole dimensioni.
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Gli impianti in questione di cantiere dovranno essere conformi alle norme CEI e
l’impresa esecutrice dovrà, una volta eseguita l’opera, rilasciare la dichiarazione di
conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui alla DM 37/2008.
6.6 Disposizioni per dare attuazione all’art.102 del d.lgs.81/2008 smi
(punto 2.2.2 lettera f, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Trattandosi di appalto pubblico, l’art.102 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. non trova diretta
applicazione.
L’Appaltatore è tenuto a consultare e fornire eventuali chiarimenti al rappresentante
per la sicurezza dei lavoratori (RSL) prima dell’inizio dei lavori inerenti il PSC e il
POS.
L’appaltatore è tenuto a comunicare al Coordinatore per la sicurezza l’effettuazione
di tale attività e le eventuali proposte del RSL.
6.7 Disposizioni per attuazione all’art.92 c. 1 lettera c) del d.lgs.81/2008 smi
(punto 2.2.2 lettera g, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CEL) organizza tra i datori di lavoro, ivi
compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività
nonché la loro reciproca informazione. Tale attività, per il presente appalto e fatte
salve eventuali modifiche rilevate dal CEL, si esplica in:
a) almeno una riunione di coordinamento presieduta dal CEL in fase iniziale al
cantiere
b) almeno una riunione di coordinamento presieduta dal CEL prima di ogni
ingresso nell’ambito del cantiere di ditta/e non direttamente coordinate
dall’appaltatore
c) eventuali riunione di coordinamento presieduta dal CEL ritenute opportune
prima di fasi importanti per le attività del cantiere
d) verifica la documentazione prodotta dall’Appaltatore relativa all’uso delle aree,
mezzi ed attrezzature comuni, anche relativa a ditte da lui individuate
e) verifica dell’inoltro (anche a mezzo e-mail) periodico del programma dei lavori
aggiornato e redatto dall’Appaltatore agli altri datori di lavoro e lavoratori
autonomi o comunque a ditte e fornitori subordinati all’appaltatore stesso e da
lui coordinati
Tale programma dei lavori rappresenta un dettaglio esecutivo con orizzonte
temporale riferito a non oltre 1 mese e con indicate le attività e la tempistica propria
di ciascun attore e le modalità di utilizzo delle aree, mezzi ed attrezzature comuni
6.8 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali
(punto 2.2.2 lettera h, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Stesse modalità di accesso ai mezzi di cantiere ed anche descritto nelle
sovrapposizioni lavorative.
INGRESSO DEI FORNITORI NEL CANTIERE:
Pagina 11 di 29
6.9 Dislocazione degli impianti di cantiere
(punto 2.2.2 lettera i, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
6.10 Dislocazione delle aree di carico/scarico
(punto 2.2.2 lettera l, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le aree di carico/scarico e stoccaggio dei materiali sono collocate nel perimetro
dell’area di cantiere.
Tali aree sono state individuate e dimensionate in funzione delle quantità da
collocare, valutate tenendo conto delle esigenze di lavorazioni contemporanee, della
tipologia dei materiali e valutando il rischio di seppellimento per eventuale
ribaltamento dei materiali sovrapposti.
ASSISTENZA AL POSIZIONAMENTO DEI MATERIALI PORTATI DAI FORNITORI:
!
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#
6.11 Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti
(punto 2.2.2 lettera m, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le zone di deposito e stoccaggio sono state individuate e dimensionate in funzione
delle quantità da collocare, valutate tenendo conto delle esigenze di lavorazioni
contemporanee, della tipologia dei materiali e valutando il rischio di seppellimento
per eventuale ribaltamento dei materiali sovrapposti.
Deposito attrezzature:
L’eventuale deposito di attrezzature dovrà avvenire all'interno della seconda baracca
posta nel cantiere.
Stoccaggio materiali:
Dovrà essere limitato il più possibile e allo stretto indispensabile lo stoccaggio dei
materiali in cantiere.
Smaltimento dei rifiuti:
Dovrà essere limitato il più possibile e allo stretto indispensabile lo stoccaggio dei
materiali di resulta in cantiere.
Deve essere realizzata un’apposita area di deposito del materiale di risulta prima del
suo trasporto alla pubblica discarica. I materiali di rifiuto devono essere posti
ordinatamente assicurando la stabilità contro la caduta e il ribaltamento.
I materiali soggetti a rotolamento devono essere bloccati tenendo conto delle
operazioni di movimentazione manuale meccanica.
6.12 Zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione
(punto 2.2.2 lettera n, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Non è ammesso il deposito di materiali con pericolo d’incendio o di esplosione.
E’ consentito il loro ingresso in cantiere in modestissima quantità e solo il tempo
strettamente necessario alla lavorazione, previo parere preventivo del CEL.
6.13 Utilizzo e manutenzione di macchine e impianti
Tutte le macchine e gli attrezzi di lavoro comunque alimentati (escluso gli utensili a
mano) utilizzati in cantiere dovranno essere muniti di libretto rilasciato dall'Ente
competente da cui risulterà :
- l'avvenuta omologazione a seguito di prova ufficiale;
Pagina 12 di 29
- tutte le istruzioni per le eventuali manutenzioni di carattere ordinario e straordinario
(libretto rilasciato dalla Casa Costruttrice).
I comandi di messa in moto delle macchine saranno collocati in modo da evitare
avviamenti accidentali od essere provvisti di dispositivi idonei a conseguire lo stesso
scopo.
Sarà vietato compiere su organi in movimento qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.
Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si adotteranno
adeguate cautele a difesa del lavoratore. Di tale divieto dovranno essere resi edotti i
lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili.
Le operazioni di manutenzione specifica, con particolare riguardo alle misure di
sicurezza saranno eseguite da personale tecnico specializzato. Tali interventi
dovranno essere opportunamente documentati.
Prima di consentire al lavoratore l'uso di una qualsiasi macchina di cantiere il
preposto dovrà accertare che l'operatore o il conduttore incaricato - in possesso di
Patente e dotato degli opportuni DPI - conosca:
- le principali caratteristiche della macchina (dimensioni, peso a vuoto, capacità
prestazionale, ecc.);
- le pendenze massime longitudinali e trasversali su cui la macchina può stazionare
od operare senza pericolo;
- il posizionamento, il funzionamento degli organi di comando e il significato dei
dispositivi di segnalazione di sicurezza;
- la presenza di altri lavoratori che nelle immediate vicinanze attendono ad altre
lavorazioni;
- la presenza di canalizzazioni, cavi sotterranei o aerei.
6.13.1 Avvertenze per gli installatori di macchinari ed impianti:
Gli installatori e montatori di impianti, macchine o altri mezzi tecnici dovranno
attenersi alle norme di sicurezza e igiene del lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai
rispettivi fabbricanti dei macchinari e degli altri mezzi tecnici per la parte di loro
competenza ai sensi del Decreto Legislativo 81/2008.
GRU A TORRE
PUNTO DI CRITICITA’
Fasi d’installazione, utilizzo e pericoli
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI
PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO
•
INSTALLAZIONE:
questa fase sarà da ritenersi molto delicata, e per tanto le lavorazioni nel
cantiere in quella zona dovranno essere sospese per tutta la durata.
Dovendo installare una gru con altezza ml.20 ed un braccio di ml. 28/30 sarà
necessario il suo trasporto in cantiere mediante un auto rimorchio o un bilico,
entrambi, sono due mezzi pesanti, pluri assi, che dovranno arrivare dalla via
F.Pacini, strada non molto larga e transitata, il mezzo di trasporto sicuramente
sarà affiancato dall’ausilio di un auto gru, con un braccio di dimensioni tali da
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poter prendere i pezzi della gru a torre e delle zavorre per tenere bloccata ed
in piedi la gru a torre, dal rimorchio e poggiarli nella piazza, questo veicolo,
anch’esso di notevoli dimensioni sarà fatto entrare nella piazza Giovanni XXIII
e da li movimenterà lo spostamento dei componenti della gru a torre fino al
suo montaggio.
Tutte queste operazioni, molto probabilmente occuperanno una intera
giornata, e per tanto sarà obbligatorio:
1. interrompere le lavorazioni nel cantiere
2. chiudere la piazza a tutte le persone
3. liberare la via Pacini dalle auto parcheggiate
4. forse, a seconda della grandezza dei mezzi di trasporto utilizzati per
questa fase (ma che si dovrà vagliare sul momento sia con il gruista
che con la ditta che effettuerà il trasporto, sarà necessario chiudere
temporaneamente la via Pacini al transito.
Una volta che i componenti della gru e le zavorre saranno state spostate
dall’auto mezzo, nella piazza, l’auto mezzo potrà andare via, quindi
eventualmente la viabilità sarà ripristinata.
Lo stesso accadrà quando anche l’auto gru avrà terminato le lavorazioni di
montaggio delle varie parti della gru a torre ed il posizionamento delle zavorre
a terra, potrà andare via dalla piazza e solo a quel momento sarà possibile
ripristinare le zone di sosta dei veicoli al lato della via Pacini in quel punto.
La piazza sarà riaperta a al pubblico, solo quando la gru a torre sarà montata
e funzionante, lo stesso vale anche per il ripristino delle lavorazioni in cantiere.
Le fasi sopradescritte saranno le medesime, ma da eseguire al contrario,
quando la gru a torre dovrà essere smontata e portata via.
Sarà infatti data la stessa importanza a tale fase.
•
MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELL’USO:
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DURANTE L’USO:
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DOPO L’USO:
MANUTENZIONE:
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sicurezza
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE:
6.14 Utilizzo agenti cancerogeni
Si intendono per agenti cancerogeni:
a) quelle sostanze alle quali sia attribuita la menzione R45 o R49 di cui all’ ALL.
1 della Direttiva CEE 67/548;
b) i preparati su cui deve essere apposta l’etichetta con la menzione R45 ed R49
– a norma dell’art. 3 della Direttiva CEE 88/379;
c) sostanze, preparati o processi di cui all’ALL. VIII ex D. Lgs. 626/94, nonché
sostanze o preparati prodotti durante un processo previsto nell’ALL. VIII ex D.
Lgs. 626/94.
La normativa prevede che il datore di lavoro eviti o riduca l’utilizzo di agenti
cancerogeni sul luogo di lavoro. Quando non sia possibile evitarne l’utilizzo questo
deve avvenire in un sistema chiuso.
Nel caso che il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile il datore di
lavoro procede affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia il più basso.
Pertanto se è accertata la presenza di agenti cancerogeni deve essere effettuata una
attenta valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 con la successiva
definizione e adozione delle misure preventive e protettive di concerto con il medico
competente. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori dovrà richiedere la
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documentazione comprovante l'avvenuta definizione delle misure preventive e
protettive. ( scheda tossicologica).
Nella rimozione e smaltimento di elementi contenenti amianto, l’Appaltatore dovrà
procedere conformemente alla normativa vigente in materia, previa redazione di
piano di lavoro da approvare nei modi di legge.
6.15 Utilizzo agenti biologici
Si intendono per agenti biologici:
qualsiasi microrganismo ed endoparassita che potrebbe provocare infezioni, allergie
o intossicazioni.
Qualora sia accertata la presenza di agenti biologici deve essere effettuata una
attenta valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008 con la successiva
definizione e adozione delle misure preventive e protettive di concerto con il medico
competente.
La valutazione del rischio deve mirare ad evidenziare le situazioni di pericolo,
tenendo conto che in edilizia si tratta - comunque - di esposizioni occasionali legate
alla tipologia del lavoro (lavori in galleria, in terreni utilizzati come discariche, in
ambienti infestati da ratti o deiezioni di animali; manutenzioni, ristrutturazioni di
impianti fognari; ecc.).
7 Scelte progettuali e organizzative, procedure, misure preventive e protettive
relative alle LAVORAZIONI
(punto 2.1.2, lettera d punto 3, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
LE LAVORAZIONI da eseguire nel cantiere sono le seguenti
(VEDI LAYOUT E SCHEDE DELLE ATTREZZATURE):
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
ALLESTIMENTO CANTIERE
INSTALLAZIONE PONTEGGI E PARAPETTI ANTICADUTA
DEMOLIZIONI E SMONTAGGI intonaci, controsoffitti e infissi
REALIZZAZIONE DI SOLAI E/O CONSOLIDAMENTO
INTONACI
CONTROSOFFITTI
INSTALLAZIONE NUOVI INFISSI
IMPIANTI ELETTRICI
IMBIANCATURA
RIMOZIONE GUAINA IMPERMEABILIZZANTE
REVISIONE GENERALE DI COPERTURA
POSA NUOVA GUAINA IMPERMEABILIZZANTE
RIMOZIONE PONTEGGI E SMOBILIZZO CANTIERE
RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative misure preventive e protettive (vedi LAYOUT e schede
delle attrezzature allegate):
1. caduta dall’alto
2. caduta di materiale dall’alto o a livello
3. elettrocuzione
4. inalazione di polveri, fibre
5. schiacciamento
6. investimento stradale
7. rumore per vari addetti
8. vibrazioni per vari addetti
ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
1. andatoie e passerelle
2. parapetti anti caduta
3. trabattelli
4. ponteggio metallico fisso
5. ponteggio metallico mobile o tra battello
6. argano a bandiera
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7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
argano a cavalletto
elevatore montacarichi
gru a torre
attrezzi manuali
betoniera a bicchiere
compressore con motore endotermico
intonacatrice
martello demolitore elettrico
martello demolitore pneumatico
scanalatrice per muri ed intonaci
sega circolare
smerigliatrice angolare
taglierina elettrica
piegaferri
trapano elettrico
8 PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E D.P.I. in
riferimento alle interferenze tra le lavorazioni
(punto 2.1.2 lettera e, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le interferenze lavorative che si verificheranno nella prima fase dei lavori (opere
interne) saranno da intendersi risolte con sfasamento spaziale delle lavorazioni
inteso come di seguito descritto.
Lo sfasamento spaziale delle lavorazioni avviene mediante organizzazione del
programma di lavoro dell’appaltatore in maniera che all’interno di ciascun locale non
siano presenti simultaneamente lavoratori dediti a svolgere operazioni non
compatibili e facendo sì che a fine di ciascun turno o a completamento del lavoro in
quel locale e/o area le condizioni sia mantenute in condizione di sicurezza anche per
altri lavoratori.
In tutti gli altri casi in cui sussistano interferenze tra le lavorazioni, il Coordinatore per
l’esecuzione dei lavori, prima dell’inizio delle lavorazioni che saranno realizzate
contemporaneamente da diverse imprese o da lavoratori autonomi, convocherà una
specifica riunione. In tale riunione si programmeranno le azioni finalizzate alla
cooperazione ed al coordinamento delle attività contemporanee, la reciproca
informazione tra i Responsabili di cantiere, nonché gli interventi di prevenzione e
protezione in relazione alle specifiche attività ed ai rischi connessi alla presenza
simultanea o successiva delle diverse imprese e/o lavoratori autonomi, anche al fine
di prevedere, definire e regolamentare l’eventuale utilizzazione di impianti comuni
quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. In fase di realizzazione
dei lavori il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori sarà responsabile di questa
attività di coordinamento che dovrà essere opportunamente documentata.
Nel suddetto cantiere, particolare importanza sarà data quando entrerà la ditta che si
occuperà dei restauri del fregio in facciata, la suddetta ditta, adopererà il ponteggio
già installato da tempo dalla ditta appaltatrice, ma non ne utilizzerà le attrezzature
manuali, in quanto per la tipologia particolare dei lavori, essa adopererà i propri
utensili specifici.
9 MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE da parte di più
imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata
alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di
protezione collettiva
(punto 2.1.2 lettera f, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Di norma dovranno essere utilizzate in modo disgiunto tra tutte le imprese operanti in
cantiere:
• le zone/aree di carico, scarico materiali e stoccaggio
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• le attrezzature, i mezzi d’opera e gli apprestamenti
• le opere provvisionali in genere
L’Appaltatore all’atto della redazione del Piano operativo di sicurezza potrà
prevedere un utilizzo comune indicando le misure di coordinamento che intende
mettere in atto e il soggetto incaricato delle operazioni di verifica giornaliera e di
responsabilità della manutenzione delle cose in uso comune.
La presa in carico delle attrezzature deve essere regolarmente turnata tra i lavoratori
delle diverse fasi lavorative.
E’ buona norma redigere una scrittura privata tra la ditta appaltatrice e quella in
subappalto, che autorizza quest’ultima all’utilizzo delle attrezzature non di sua
proprietà.
Nel caso che nell’area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli
interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre
necessarie alla lavorazione.
PROCEDURE DA RISPETTARE PER LE SOVRAPPOSIZIONI DELLE
ATTIVITA’ LAVORATIVE
INSTALLAZIONE DEI PONTEGGI:
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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI MEDIANTE GRU A TORRE DURANTE LE NORMALI
LAVORAZIONI DEL CANTIERE:
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INGRESSO DEI FORNITORI NEL CANTIERE:
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IMMISSIONE DI RUMORE NEI VARI AMBIENTI LAVORATIVI:
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3
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4
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POSA DELLA GUAINA PROTETTIVA SOPRA IL TERRAZZO:
5
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2. 5
10 MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL
COORDINAMENTO, nonché della reciproca informazione, fra datori di lavoro e
tra questi ed i lavoratori autonomi
(punto 2.1.2 lettera g, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
L’Appaltatore è tenuto a fornire adeguata informazione e formazione, oltre che al
proprio personale, anche agli altri datori di lavoro ed ai loro operatori impegnati a
qualunque titolo presso il cantiere.
La verifica di tale adempimento consiste almeno nella trasmissione al C.E.L. di
attestazione da parte del datore di lavoro di altra ditta di avere preso visione del
P.S.C. e del P.O.S. e di averne dato adeguata informativa ai propri lavoratori
adeguatamente addestrati.
Per lavorazioni affidate a soggetti autonomi, questi ultimi devono essere provvisti di
documentazione, del tipo: contratto di subappalto, Piano Operativo di Sicurezza,
visura Camera di Commercio aggiornata a non più di tre mesi, ecc…
Nel caso in cui i lavoratori autonomi utilizzino le attrezzature della ditta appaltatrice
dovranno attenersi a quanto riportato alla voce sopra descritta.
11 ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO,
ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
(punto 2.1.2 lettera h, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
11.1 Aspetti generali dei Servizi di Emergenza
L'impresa appaltatrice ha il dovere di garantire ai propri dipendenti la necessaria
formazione e fornire le informazioni affinché qualunque situazione di emergenza
collettiva o individuale possa essere affrontata in modo adeguato. Alcuni numeri di
potenziale immediata utilità devono essere conservati in cantiere e posti in maniera
visibile.
·
Carabinieri
tel. 112
·
Vigili del Fuoco
tel. 115
·
Ambulanze:
tel. 118
·
Telecom guasti
tel. 191
·
Gas guasti
tel.
·
Enel guasti
tel. 800190620
Nell'area di cantiere vanno tenuti a disposizione idonei presidi sanitari di primo
soccorso conformi al DM 28-07-58 dimensionati in base al numero degli addetti e
all'ubicazione del cantiere: pacchetto di medicazione, cassetta di pronto soccorso o
camera di medicazione.
I presidi sanitari devono essere immediatamente riforniti nel caso di utilizzo.
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Se il cantiere è molto esteso utilizzare radio-ricetrasmittenti per permettere il
coordinamento e l'organizzazione dei lavoratori.
Nell'area di cantiere è indispensabile la presenza di un telefono o in alternativa di un
cellulare per consentire la chiamata dei soccorsi esterni.
Devono essere predisposte idonee squadre di pronto soccorso e di emergenza
antincendio, i cui componenti devono essere adeguatamente formati ed informati
sulle modalità di intervento.
La composizione delle squadre deve essere nota ai lavoratori e ai responsabili per la
sicurezza dei lavoratori.
11.2 Servizi sanitari e di pronto soccorso
I servizi sanitari e di pronto soccorso previsti in cantiere sono di tipo comune e
saranno realizzati secondo le prescrizioni di legge. Il datore di lavoro dell’Impresa
aggiudicataria dei lavori, sentito il medico competente, prenderà i provvedimenti
necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza,
tenendo conto anche della presenza in cantiere di eventuali subappaltatori. Devono
essere predisposte idonee squadre di pronto soccorso , i cui componenti devono
essere adeguatamente formati ed informati sulle modalità di intervento.
La composizione delle squadre deve essere nota ai lavoratori e ai responsabili per la
sicurezza dei lavoratori.
Ricordato che l’emergenza sanitaria è gestita tramite il servizio 118 (n.ro tel. 118),
dovranno essere mantenuti in cantiere anche i recapiti dei presidi di pronto soccorso
più vicini e dei mezzi di emergenza, in particolare:
Pronto Soccorso Ospedale di Pistoia – tel. 0573 3521
Dovrà altresì nominare una o più persone incaricate a prestare i servizi di pronto
soccorso ai sensi del D. Lgs. 81/2008, adeguatamente formate ed informate.
Saranno comunque allestiti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime
immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso consistenti nella
cassetta di pronto soccorso contenente quanto indicato nel D.Lgs. 81/2008 e nell’art.
29 del DPR 303/56.
•
Particolare importanza deve essere data alla dotazione del materiale di
primo soccorso obbligatorio nella baracca di cantiere, tale materiale
dovrà essere tenuto ben custodito, al chiuso e protetto da
contaminazioni degli agenti atmosferici, inoltre tale materiale,
normalmente inserito in una apposita valigetta, dovrà essere completo in
ogni sua parte, come descritto dalla lista all’interno della stessa
valigetta, sarà cura del datore di lavoro verificarne anche le eventuali
date di scadenza dei materiali e la loro conservazione.
11.3 Prevenzione incendi ed evacuazione dei lavoratori
Il cantiere non presenta particolari rischi di incendio per le lavorazioni previste.
L’accesso di via PACINI al cantiere, deve essere sempre mantenuta libera per
l’accesso dei veicoli di soccorso (VV.F., ambulanze ecc….)
Durante tutta la durata del cantiere, dovranno essere mantenute libere e percorribili
le vie di esodo. I lavoratori del cantiere avranno come vie di esodo, al piano terra le
uscite sul piazzale interno.
Saranno posti in opera estintori a polvere kg 7/8 (
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#) in prossimità dei servizi di cantiere. La presenza degli
estintori dovrà essere segnalata con apposita cartellonistica, e si richiede il
numero di almeno 2 estintori a polvere per piano, ovvero: 2 nell’area di
Pagina 20 di 29
cantiere, 2 al piano primo, 2 al piano secondo e un estintore sempre vicino a
chi eseguirà le lavorazioni di saldatura della guaina sulla copertura con
l’ausilio della fiamma ad acetilene, gli stessi dovranno essere mantenuti dalla ditta
fornitrice, che ne verificherà le condizioni e lo stato ogni sei mesi secondo le
normative vigenti in materia di antincendio.
La ditta esecutrice dovrà altresì designare i lavoratori incaricati di attuare le misure di
prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di
pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e comunque, di
gestione dell’emergenza.
Per eliminare o ridurre i rischi di incendio è necessario avere le seguenti avvertenze :
1. non fumare , saldare , smerigliare o introdurre fiamme libere in luoghi dove
esista pericolo di incendio e di esplosione per presenza di gas , vapori e
polveri facilmente infiammabili o esplosive (ad esempio i locali di ricarica degli
accumulatori);
2. spegnere il motore dei veicoli e delle installazioni durante il rifornimento di
carburante;
3. non gettare mozziconi di sigaretta all’interno di depositi e di ambienti dove
sono presenti materiali o strutture incendiabili;
4. evitare l’accumulo di materiali infiammabili (ad esempio legname, carta,
stracci) in luoghi dove per le condizioni ambientali o per le lavorazioni svolte
esiste pericolo di incendio; essere vietato di fumare e l’impiego di fiamme
libere;
5. essere provvisti di squadra propria per gestione di emergenza incendio con
dotazione idonea di estintori portatili
6. adottare schermi e ripari idonei, durante lavori di saldatura, smerigliatura e
molatura in vicinanza di materiali strutture incendiabili.
7. prestare attenzione all’utilizzo e collocazione di elementi combustibili ed
infiammabili (ad es. bombole per saldare le guaine, ecc..) e – ad ogni fine
turno di lavoro – collocare le sostanze combustibili lontano dai fabbricati
esistenti in posizione idonea e protetta (al fine di evitare possibili accidentali
principi d’incendio che possono estendersi al complesso ospedaliero), mentre
per le sostanze infiammabili queste devono essere rimosse dall’area
ospedaliera.
12 DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI
(punto 2.1.2 lettera i, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Per la durata delle lavorazioni previste e l’articolazione delle varie fasi di lavoro si
rinvia al documento “CRONOPROGRAMMA” e dal DIAGRAMMA DI GANTT.
Complessivamente la durata dei lavori è valutata pari a 730 giorni naturali e
consecutivi decorrenti dalla data di consegna.
12.1 Calcolo Uomini/Giorno
L’entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno viene stimata come di
seguito descritto:
importo lavori ammonta a € 955.784,77 ca.
costo della giornata media di un operaio = €. 33,00 x 8 = € 264,00
Incidenza media manodopera = 30%
Costo Manodopera = 955.784,77 * 30% = € 286.735,43
Uomini giorno = € 286.735,43 / (€ 33,00 x 8) = 1086 U/G
Pagina 21 di 29
13 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
(punto 2.1.2 lettera l, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Ai sensi del D.Lgs. 81/08, si riporta di seguito la stima dei costi relativi all'
individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure
esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atte a garantire per tutta la durata dei
lavori, il rispetto delle norme di prevenzione infortuni e la tutela e la salute dei
lavoratori.
Costo totale della sicurezza
€ 125.826,00
Costo NON soggetto a ribasso d’asta
€ 125.826,00
15 DESCRIZIONE DELLE FASI E SOTTO FASI LAVORATIVE NEL CANTIERE,
Scelte progettuali e organizzative, procedure, misure preventive e protettive
relative all’AREA DI CANTIERE
(punto 2.1.2 lettera d punto 1, allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
PREMESSA: Le fasi, le sotto fasi, le procedure, le misure di prevenzione e quanto
altro qui di seguito descritte, servono a tutte le figure interessate alle lavorazioni di
questo cantiere su come eseguire i lavori in sicurezza e nei tempi previsti, tali
indicazioni servono sopratutto al coordinamento delle interferenze lavorative tra più
ditte o imprese, e rendere per tanto tali lavorazioni sicure.
Quanto di seguito descritto è ben spiegato anche nei LAYOUT allegati al presente
PSC e pertanto anche la suddivisione delle fasi avrà come indicazione la medesima
utilizzata nei LAYOUT stessi.
DESCRIZIONE DELLE FASI LAVORATIVE DEI LAYOUT:
LAYOUT “A”
Prendere confidenza con l'area su cui sarà installato il cantiere.
LAYOUT “B, C”
• Installazione del cantiere realizzando la recinzione principale in pannelli di
legno alti almeno metri 2,40 su piazza Giovanni XXIII e sulla via F. Pacini, la
recinzione sarà ben segnalata ed illuminata anche la notte, l'ingresso sarà
realizzato come dal layout allegato, non sulla via Pacini ma all'interno della
piazza per motivi di sicurezza del transito dei veicoli al cantiere, come già
descritto nei punti precedenti.
• Realizzazione di percorsi protetti e ben segnalati da poter permettere il
normale transito delle persone all'ospedale, tali percorsi saranno realizzati con
gli elementi metallici dei ponteggi arrivando ad una larghezza di ml. 3.60 ed
una altezza di ml. 4.00, ovvero il percorso sarà un tunnel, largo quanto due
moduli di ponteggio affiancati ed alto quanto altri due. L’intero percorso sarà
protetto, sulla copertura con un doppio strato di tavolame di spessore minimo
cm. 5.00 e tra i due strati sarà inserito uno strato di cellofan a protezione dia di
detriti solidi caduti dall’alto che da liquidi, le pareti verticali saranno protette da
pannelli in cartongesso (resistenti più del legno al fuoco) e realizzando delle
finestrature di ml. 1.00 sia di altezza che di larghezza ogni due elementi
metallici, in modo da rendere meno presente la possibile sensazione
claustrofobica per chi lo percorre e dare sia luce naturale che ricambio d’aria.
Ovviamente aprendo delle “aperture” nel percorso, per proteggere le persone
da intrusioni di schegge o detriti, le suddette finestrature saranno protette da
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•
•
•
•
apposite reti come quelle usate per i ponteggi. struttura metallica e
compartimentati con pannellature in legno a doppio strato e protette da fogli di
cellofan, in modo da impedire durante il transito al loro interno, sia il rischio di
caduta materiali che quello di sostanze liquide.
La forma decisa di tale percorso ed il suo sviluppo è tale da permettere alle
persone di poter accedere ai soliti ambienti dell'ospedale ed utilizzare come
vie di esodo sia le scale poste sul fronte che a destra della facciata, sia la
rampa per disabili posta a sinistra della facciata.
Una volta realizzato il percorso pedonale protetto, saranno montati i ponteggi
lungo i tre lati del loggiato, e data la forma dello stesso e l'aggetto delle
coperture soprastanti, i ponteggi saranno dotati di elementi a sbalzo con
mantovane protettive e reti di protezione.
Adiacente al ponteggio sarà installato un montacarichi elevatore per
permettere una miglior facilità di salita e discesa per le persone alla facciata
ed al loggiato.
Sempre nell'area di cantiere saranno posizionate due baracche, una da
utilizzarsi per il deposito di attrezzature da custodire in cantiere, l'altra come
spogliatoio per il personale addetto ai lavori.
Nella stessa zona delle baracche sarà posizionato un w.c. Chimico, che sarà
obbligatoriamente manutenuto igienicamente e quanto altro dalla ditta
fornitrice del servizio.
LAYOUT “D”
Una volta concluse tali opere, sarà installata la gru a torre con un braccio di circa
28/30 metri in modo da poter permettere l'installazione delle due altre aree di
cantiere senza dover creare interferenze tra lavori e persone non addette agli stessi.
Unico accorgimento inerente la gru a torre sarà quello di attivare i blocchi dinamici,
per rendere possibile la rotazione del suo braccio solo per un determinato angolo,
evitando così di non recare situazioni di pericolo per le aree limitrofe esterne.
Da questo momento, ovvero a gru montata, si eseguirà l'installazione della seconda
area di cantiere, situata sopra la terrazza posta a copertura di una porzione del piano
terra tergale, l'area in oggetto non sarà recintata in quanto resa accessibile solo agli
addetti ai lavori e trovandosi su una terrazza, non necessiterà di protezioni particolari
se non il suo parapetto esistente.
Su tale terrazza saranno realizzate delle aree piccole di carico e scarico e stoccaggio
materiali, ma che non dovranno superare il peso concentrato di 200 kg/mq.
Inoltre per la normale esecuzione delle opere sempre sulla terrazza saranno montati
dei ponteggi.
L'ultima area di cantiere la terza, è quella che riguarda i lavori di demolizione e
ricostruzione del piccolo terrazzo posto sulla copertura del secondo piano dal quale
si accede dal chiostro interna. Per tali lavorazioni è necessario il montaggio di
ponteggi e di parapetti posti alle finestre interne del fabbricato che affacciano sul
chiostro stessa.
LAYOUT “D1” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “D”)
una volta realizzato il ponteggio nella chiostro, si interromperanno temporaneamente
i lavori del personale amministrativo nella stanza numero “1”, questa operazione
servirà per permettere la demolizione dei piccolo terrazzino soprastante, in totale
sicurezza, infatti la struttura precaria dello stesso, e quella sconosciuta della
copertura su cui esso appoggia non rende sicura la sua demolizione con personale
lavorativo sottostante.
Demolito il terrazzino, il personale amministrativo potrà tornare nella stanza numero
“1”.
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LAYOUT “E”
In questa fase sarà ricostruito al posto del terrazzino una passerella realizzata in
longarine e con il piano di calpestio in “ORSOGRIL” e sarà realizzata una struttura
metallica come copertura provvisoria della falda posta sul retro del fabbricato, in
modo tale da permettere che le lavorazioni di ristrutturazione della sottostante
copertura lignea possano essere eseguite anche con brutto tempo o proprio durante
piogge.
Importante e fondamentale che tutte le strutture metalliche provvisorie che saranno
realizzate sulla copertura durante le varie fasi di lavoro, dovranno essere calcolate
da un ingegnere il quale dovrà curare particolarmente sia il tipo di aggancio della
struttura provvisoria sul fabbricato, sia gli appoggi della stessa, che la resistenza al
vento che dovrà essere il più possibile ridotta.
È ipotizzabile che per ovviare in parte al rischio di strappo della struttura da parte del
vento, sia consigliabile suddividere la falda della struttura provvisoria stessa, in due o
più falde poste a quote diverse da creare tra una falda e l’altra una apertura per
agevolare il flusso del vento.
LAYOUT “E1 ed E2” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “E”)
inizio delle fasi di ristrutturazione dei locali posti al piano primo;
attualmente nei suddetti ambienti si hanno sue uffici ed uno spazio di passaggio
adibito per due postazioni di lavoro, la ristrutturazione trasformerà tali ambienti
creando, tre uffici, un archivio ed un'area adibita a riunioni.
Per poter eseguire tale ristrutturazione è necessario lo spostamento temporaneo del
personale che attualmente lavora al suo interno, portandolo al piano terzo.
Una volta liberati gli ambienti sia dal personale lavorativo che dall'arredo, si inizierà la
ristrutturazione, che prevede, la demolizione di tramezzature, di pareti in
cartongesso, dei massetti e pavimenti, la nuova realizzazione degli impianti, nuove
tramezzature nuovi massetti e pavimenti e tinteggiature finali.
Queste opere saranno realizzate senza ausilio di trabattelli o ponti mobili, in quanto
l’altezza dei vani è di circa ml. 2.87, quindi le lavorazioni di stonacatura, intonacatura
e tinteggiatura saranno realizzati con cavalletti sotto i ml. 2.00.
In realtà non solo le tinteggiature saranno le ultime lavorazioni in questi ambienti ma
lo saranno anche i pavimenti, infatti quando mancheranno solo queste lavorazioni, i
lavori saranno temporaneamente sospesi, per puntellare (come indicato nel
LAYOUT E3) il solaio soprastante.
I lavori per l’impianto elettrico saranno eseguiti una volta che le tracce saranno state
fatte, dopodichè quando gli elettricisti avranno terminato, allora riprenderanno le
opere murarie, per poi ultimare i lavori con gli elettricisti che chiuderanno i “frutti” e gli
installatori.
LAYOUT “E3” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “E”)
una volta sospesi i lavori al piano primo e puntellato il solaio del piano secondo su
cui insiste l'attuale sala riunioni, i lavori si sposteranno proprio su di essa, ovvero la
sala riunioni, che da ora in poi per comodità sarà chiamata Stanza “J” in quanto
diventerà una stanza JOLLY, per poter permettere di eseguire le successive
lavorazioni.
LAYOUT “E4” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “E”)
• Il puntellamento del solaio della stanza “J” permetterà il consolidamento
strutturale del solaio stesso e la successiva ristrutturazione del vano
permettendo la nuova creazione di quattro postazioni lavorative.
• La fase di consolidamento sarà possibile dal momento che l'accesso a tale
stanza dal corridoio sarà interdetto totalmente mediante la chiusura
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temporanea con dei pannelli di legno e cellofan che impediranno l'interazione
tra il personale addetto a tali lavori ed il personale lavorativo amministrativo.
Una volta chiuso tale ed unico accesso, si inizieranno le lavorazioni di
consolidamento e ristrutturazione, utilizzando come unico accesso le due
finestre esistenti ed il ponteggio montato da qualche tempo sul retro.
La demolizione del solaio sarà eseguita con martello demolitore, arrivando alle
longarine, che dopo esser state ripulite, saranno utilizzate per rimontare il
nuovo solaio.
Una volata che sarà stato realizzato il massetto, con l’ausilio di trabattello, si
ristruttureranno le pareti, aventi altezza media di ml. 5.65.
• In previsione dei lavori di ristrutturazione che dovranno essere eseguiti, sarà
creato un percorso coperto e ben protetto, nel corridoio che divide tutti gli altri
ambienti, largo quanto il corridoio stesso, alto ml. 2,50 realizzato con una
struttura metallica provvisoria (con gli elementi verticali dei ponteggi) e coperto
con un doppio strato di tavolati in legno, intervallato con fogli di cellofan in
modo tale da impedire la caduta dall'alto al suo interno sia di materiali delle
lavorazioni che di eventuali liquidi.
Il percorso sarà, al suo interno e fuori, ben illuminato, segnalato e tenuto
pulito, e sarà smontato alla fine delle lavorazioni in quel piano.
• Altre lavorazioni importanti che nello stesso momento saranno eseguite a
quelle sopra descritte, sono lo smontaggio della copertura e l’installazione
dell’impianto di condizionamento, per quanto riguarda la copertura, verrà
smontata fino ad arrivare alla struttura portante, ovvero alle capriate in legno,
per poi consolidarla.
Una volta che la copertura è stata smontata, si potranno eseguire le opere di
installazione dell’impianto di condizionamento, da poggiare sul solaio della
soffitta che, attualmente ha una altezza che varia da cm. 30 in gronda a cm.
160 in colmo, questo complicherebbe le operazioni di installazione dei
macchinari, per tanto si aspetterà che la copertura sia smontata per lavorare
in maniera più adeguata.
• Particolare importanza dovrà essere inoltre data alla protezione degli armadi
di trasmissione dati posti in questo piano, la loro protezione dovrà essere
mediante apposita schermatura in pannelli e tavolati, che ne permetteranno
comunque l'accesso al personale tecnico in caso di problemi o manutenzione,
ma
impediranno al minimo il rischio di danneggiamento dovuto alle
lavorazioni in essere e limitrofe.
LAYOUT “E5, E6, E7, E8 ed E9”
(sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “E”)
Preparazione, inizio e ultimazione della ristrutturazione di tutti gli altri ambienti posti
al piano secondo.
Per iniziare questa fase vanno fatti presenti alcuni punti, ovvero:
1) Alle stanze è dato un identificativo numerico che è riportato anche nel
medesimo Layout, da 1 a 10 in aggiunta alla stanza già citata e chiamata “J”
2) Nell'attuale stanza numero 4, c'è il Direttore dell'area, che prima dell'inizio di
tutte le fasi in accordo con le altre dirigenze, sarà spostato temporaneamente
in un altro ambiente consono alla sua qualifica e lontano dalla zona soggetta
alla ristrutturazione.
3) Ogni fase di ristrutturazione di una o più gruppi di vani assieme, comprende in
primo luogo, lo spostamento del personale lavorativo di quegli ambienti in un
altro luogo (che sarà specificato), in secondo luogo la ristrutturazione del o dei
vani ormai liberi ed in fine in terzo luogo il riposizionamento del personale
originario all'interno dei locali ripristinando le condizioni lavorative iniziali.
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Premesso tutto ciò la sequenza lavorativa sarà la seguente:
1. Ultimazione dei lavori di ristrutturazione della copertura posta sul retro
2. Smontaggio della struttura metallica di protezione per i lavori di ristrutturazione
sulla copertura appena ultimati
3. Montaggio di nuova struttura metallica di protezione per i lavori di
ristrutturazione sulla copertura posta sul fronte
4. Il personale amministrativo che lavora nelle stanze numero 5, 6 e 7 sarà
spostato nella stanza “J”
5. A questo punto sarà eseguita la ristrutturazione delle suddette stanze 5,6 e 7
e si proseguirà con la ristrutturazione delle porzioni di copertura che in quel
momento avranno le stanze sottostanti libere dal personale amministrativo,
per ridurre al minimo qualsiasi rischio per persone non addette ai lavori, la
ristrutturazione delle stanze, riguarda la tinteggiatura degli ambienti e la
sistemazione di alcune parti dell’impianto elettrico mediante canaline esterne,
quindi non realizzando tracce murarie, lo stesso per quanto riguarda il
condizionamento, infatti l’installazione sarà effettuata nel solaio della soffitta
con le stesse modalità descritte al punto precedente (LAYOUT “E4”) e i
collegamenti elettrici degli impianti saranno fatti scendere dal solaio mediante
canaline sempre esterne.
6. Ultimazione dei lavori di ristrutturazione nelle stanze 5, 6 e 7
7. Spostamento temporaneo del personale amministrativo nelle stanze 1, 2 e 3
nelle stanze appena terminate 5, 6 e 7 (si fa presente che questa operazione
è possibile solo perché l'attuale personale amministrativo delle stanze 5, 6 e 7,
viene mantenuto ancora nella stanza “J”)
8. Ristrutturazione delle stanze 1, 2, 3 e 4 (la stanza “4” era già stata liberata in
precedenza come già fatto presente, in quanto trattasi dell'ufficio del Direttore
dell'area), le procedure per la ristrutturazione delle suddette stanze, sarà
identica alle procedure da usare nelle precedenti, come descritto nel (PUNTO
5 precedentemente) e nel (LAYOUT “E4”) poco fa descritto.
9. Ultimazione dei lavori di ristrutturazione nelle stanze 1, 2, 3 e 4
10. Ricollocamento del personale e delle loro funzioni lavorative, nei propri uffici di
origine.
11. Smontaggio della struttura metallica di protezione per i lavori di ristrutturazione
sulla copertura sul fronte appena ultimati
LAYOUT “F”
Realizzazione della nuova passerella metallica (al posto del terrazzino) posto sopra
la copertura del secondo piano, e montaggio di un camminamento di collegamento,
appoggiata alla nuova copertura metallica, in modo da poter permettere e facilitare le
operazioni di accesso alla passerella in costruzione e del trasporto di qualsiasi
materiale.
La nuova passerella sarà realizzata, come detto in precedenza, in struttura portante
con longarine in acciaio, e coperta con lastre di orso grill, questo per renderla più
leggera del attuale terrazzino, e con meno impatto visivo.
Il camminamento temporaneo invece, sarà realizzato in legno, o meglio in tavolati di
legno, appoggiati sul manto di copertura, agevolando le operazioni di trasporto dei
materiali di resulta sul ponteggio anteriore e poi a terra con la gru.
LAYOUT “G”
Ultimazione di tutte le lavorazioni sulla copertura, ed inizio la fase di ristrutturazione
del loggiato.
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In questa fase le lavorazioni di ristrutturazione della copertura in facciata, saranno
completamente terminate, quindi la struttura metallica di copertura provvisoria, sarà
definitivamente smontata, così come anche il camminamento in legno dal ponteggio
anteriore alla nuova passerella in metallo, in quanto anche questa terminata.
La ditta appaltatrice durante questa fase inizierà la ristrutturazione della facciata, per
dar modo poi, alla ditta dei restauri di poter entrare successivamente in cantiere ed
eseguire i propri lavori.
I lavori di ristrutturazione, saranno eseguiti dal ponteggio già montato nelle fasi
iniziali.
IMPORTANTE:
Su
richiesta
della
SOPRINTENDENZA
DEI
BENI
ARCHITETTONICI,
PAESAGGISTICI,
STORICI,
ARTISTICI
ED
ETNOANTROPOLOGI DI FIRENZE PISTOIA E PRATO, prima di eseguire la
ristrutturazione della facciata la ditta appaltatrice dovrà proteggere dalle lavorazioni e
da qualsiasi altro rischio, sia il fregio che i rosoni, inscatolando tali parti con tavole in
legno e cellofan, che saranno nuovamente tolte prima dell’ingresso della ditta dei
restauri, e comunque non prima dell’ultimazione della ristrutturazione delle facciate.
LAYOUT “G1” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Montaggio di ponteggi all'interno del loggiato, tale operazione è già semplificata dal
fatto che l'area attuale di lavoro è stata protetta da intromissioni di persone non
addette, fin dall'installazione del cantiere, realizzando dei percorsi coperti e ben
protetti (vedi Layout B e C).
avendo già ben diviso e delimitato tali aree, si può procedere facilmente alla
realizzazione dei ponteggi dentro al loggiato.
I ponteggi saranno montati lungo il senso di lunghezza del loggiato, con sbalzi al suo
interno (vedi schema IPOTESI di INSTALLAZIONE allegata) per arrivare alla quota
più alta che ovviamente trattandosi di volte a crociera, si ha al centro, tale struttura,
molto semplice da realizzare, permetterà in ogni suo punto di portare gli operai ad
eseguire in sicurezza tutte le lavorazioni.
In ogni sezione di loggiato ovvero in ognuna delle sei arcate saranno predisposte le
scalette di accesso, in modo tale da rendere meno faticoso e dispendioso in fattore di
tempo, la salita e la discesa del personale addetto ai lavori.
Si ricorda che il percorso protetto realizzato già da tempo, è eseguito con gli elementi
dei ponteggi, in modo da poter poi montare i ponteggi per le lavorazione nel
loggiato, agganciandosi agli elementi già montati.
LAYOUT “G2” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Predisposizione, inizio, ristrutturazione, ultimazione e ripristino delle opere di
ristrutturazione dell'atrio, posto al piano terra con ingresso dal loggiato oggetto di
lavori.
Per eseguire la ristrutturazione di questo ambiente, è necessario interdire
temporaneamente l'accesso delle persone non addette ai lavori a questa zona,
questa operazione è facilmente eseguibile, chiudendo solo questo accesso dal
percorso pedonale protetto, mediante una pannellatura in legno e da pannellature
sempre in legno dall'altra parte dello stesso atrio, ovvero dall'interno dell'ospedale
stesso e dal vano scale adiacente.
Una volta che l'accesso all'atrio sarà reso disponibile solo ai lavoratori addetti, si
inizieranno i lavori di ristrutturazione dell'atrio stesso.
Le opere riguardano il rifacimento dei pavimenti, la sostituzione degli infissi e
stonacatura e intonacatura delle pareti e dei soffitti, tali pareti essendo alti ml. 5.60
saranno ristrutturati mediante l’ausilio di un trabattello o ponte mobile (vedi schema
IPOTESI di INSTALLAZIONE allegata).
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Contemporaneamente saranno iniziati i lavori di restauro in facciata
• INGRESSO DITTA RESTAURI - PUNTO DI CRITICITA’:
questa fase è da ritenersi un momento di particolare attenzione durante l’intero
svolgimento del cantiere, infatti tutte le lavorazioni saranno eseguite dalla ditta
appaltatrice eventualmente coadiuvate da piccole imprese coordinate da lei,
mentre la fase del restauro della facciata, dovrà essere appaltato ad una ditta
diversa, ciò nonostante, le interferenze saranno ridotte al minimo in quanto, la
ditta appaltatrice, avrà già terminato le fasi di ristrutturazione della facciata, e
quindi la ditta dei restauri potrà lavorare liberamente su di essa, utilizzando la
porzione di ponteggio solo in facciata, non avendo altre interferenze particolari.
La ditta che si occuperà dei restauri, utilizzerà propri utensili, ovviamente
specifici per il lavoro, e non quelli comuni da cantiere utilizzati dalla ditta
appaltatrice, in pratica, le uniche interferenze saranno solo per l’ingresso
all’area di cantiere, l’utilizzo dei baraccamenti e dei servizi igienici.
Per quanto riguarda la fase di restauro, tali operazioni saranno pressoché divise
in due fasi in tempi diversi, ovvero:
• Prima fase; ingresso in cantiere ed in facciata, di operai e/o tecnici specializzati,
per i dovuti prelievi di materiali, ed analisi varie da eseguire sulle superfici che
dovranno essere restaurate, finita questa fase la ditta dei restauri, lascerà il
cantiere per qualche tempo fino alla seconda fase di seguito descritta.
• Seconda fase, nuovo ingresso della ditta, per eseguire i restauri della facciata,
dopo aver raccolto i risultati dei prelievi e delle analisi fatte precedentemente.
L’ultimo ponteggio che sarà smontato sarà proprio quello in facciata per dare il
tempo alla ditta che eseguirà i restauri, di ultimare le lavorazioni in sicurezza e
nei tempi loro necessari.
Solo al termine delle lavorazioni di restauro, inizieranno le fasi di smobilitazione
del cantiere.
LAYOUT “G3” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Ultimazione e ripristino delle destinazioni originarie dell'atrio e conseguente
riapertura al pubblico.
LAYOUT “G4” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Ultimazione dei lavori di ristrutturazione del loggiato e proseguimento del restauro
della facciata, si fa presente che, anche se i lavori nel loggiato sono terminati, i
ponteggi verranno momentaneamente tenuti e non smontati per possibili opere di
ritocco o aiuto al restauro della facciata.
LAYOUT “G5” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Smontaggio dei ponteggi nel loggiato in quanto tutte le lavorazioni di ristrutturazione
sono ormai terminate, successivamente a questa fase, una volta che i ponteggi sotto
il loggiato saranno smontati, a questo punto si potrà smontare anche il percorso
protetto, ma non completamente, infatti saranno lasciate montate, le strutture di
protezione che servono tutt’ora al transito in sicurezza sotto il ponteggio in facciata.
Ovviamente essendoci lungo il perimetro del loggiato ancora i ponteggi, sarà
realizzata una recinzione che dividerà la zona di transito al pubblico con quella degli
addetti ai lavori o di cantiere sotto il loggiato stesso.
.
LAYOUT “G6” (sotto fase delle operazioni indicate nel Layout “G”)
Ultimazione delle opere di restauro su tutte le facciate del loggiato.
La ditta dei restauri ha ormai terminato tutte le lavorazioni per tanto i ponteggi
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possono essere smontati.
LAYOUT “H”
In questa fase, quasi finale, saranno eseguiti i seguenti lavori nella seguente
sequenza:
1) smontaggio dei ponteggi posti sia sul retro (ovvero sopra la terrazza del piano
primo)
2) smontaggio dei ponteggi nel chiostro,
3) smontaggio del camminamento sopra la copertura
4) smontaggio dei ponteggi intorno e sotto il loggiato
5) smontaggio della gru a torre
Questa fase è necessaria, sia fatta completamente, perché solo dopo aver smontato
e portato via tutti i ponteggi e i materiali, liberando quindi tutte le zone di lavoro, sarà
finalmente possibile smontare e portare via la gru a torre.
Lo smontaggio della gru a torre ed il suo trasporto sarà identico alla fase iniziale in
cui è stata portata in cantiere e poi montata, ma invertendo il loro ordine (come
descritto al punto 6.13.1 Avvertenze per gli installatori di macchinari ed
impianti)
LAYOUT “I”
Inizio delle fasi di smobilitazione del cantiere rimasto in piazza Giovanni XXIII,
ripristino della destinazione originaria della piazza e chiusura finale dei lavori.
N.B.:
Tutte le fasi sopra descritte sono affiancate da una serie di LAYOUT che hanno la
stessa denominazione ed identificazione, in modo tale da poter permettere a
qualsiasi utente di apprendere anche visivamente quanto sopra descritto o da
eseguire ad ogni fase lavorativa.
Di seguito nelle pagine successive, sono allegati i LAYOUT, lo schema di
lettura e lo schema di ipotesi d’installazione dei ponteggi, trabattelli e percorsi
protetti.
Pagina 29 di 29
pag. 1
D IM EN S ION I
Num.Ord.
TARIFFA
IMPORTI
Quantità
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
TOTALE
R IP O R TO
LAVORI A MISURA
COSTI PER LA SICUREZZA (SpCat 1)
1/1
AC.01
22/09/2010
Squadre di emergenza (sanitaria, antincendi) overo,
perso ... da utilizzare in caso di emergenza, ed alla
loro verifica
1,00
SOMMANO a corpo
2/2
AC.04
19/08/2011
1,00
1´000,00
1´000,00
250,00
6´000,00
5´000,00
5´000,00
20,00
44´000,00
25´000,00
25´000,00
6,04
604,00
3,50
2´100,00
COSTI PER RIUNIONI DI COORDINAMENTO
CHIESTE DAL C.S.E (Co ... E., fino alla chiusura
dei lavori. stimate per 24 riunioni
24,00
SOMMANO cadauno
3/3
AC.02
22/09/2010
24,00
Segaletica di sicurezza (cartellonistica su recinzioni
po ... la notte, posti sulla gru a torre) e quanto altro
nel PSC
1,00
SOMMANO a corpo
4/4
RE.090
08/08/2011
1,00
PONTEGGI METALLICI prefabbricati e giunti, da
costruzione ... resa la manutenzione per tutta la durata
delle lavorazioni
2200,00
1,00
SOMMANO mq
5/5
RE.010
20/09/2010
2´200,00
ASCENSORE MONTACARICHI, omologato per
trasporto misto, di ... resa la manutenzione per tutta la
durata delle lavorazioni
1,00
SOMMANO a corpo
6/6
PONTE MOBILE DI SERVIZIO, ad elementi
004.04.005.0 prefabbricati sovra ... olare, nolo minimo 5 giorni: di
02
altezza fino a 4,00 m c.s.
17/08/2011
100,00
1,00
100,00
100,00
Fornitura e posa in opera di TAVOLAME: dim.
4x25x200 cm ... ompreso il trasporto, il montaggio e
lo smontaggio finale.
600,00
SOMMANO mq
8/8
RE.105
17/08/2011
1,00
1,00
SOMMANO cad
7/7
RE.092
17/09/2010
2´200,00
600,00
600,00
Fornitura e posa in opera di
LASTRE IN
CARTONGESSO fissa ... affiancate affiancate tra
loro senza stuccature ne altro.
275,00
A RIPORTARE
COMMITTENTE:
1,00
275,00
275,00
83´704,00
pag. 2
D IM EN S ION I
Num.Ord.
TARIFFA
9/9
RE.96
17/09/2010
par.ug.
lung.
larg.
SOMMANO mq
275,00
1,00
83´704,00
6,00
1´650,00
25,00
5´500,00
38,40
22´272,00
3´200,00
3´200,00
3´000,00
3´000,00
1´500,00
1´500,00
5´000,00
5´000,00
220,00
220,00
Fornitura e posa in opera di TETTOIA METALLICA
PER COPER ... resa la manutenzione per tutta la
durata delle lavorazioni
1,000
SOMMANO mq
580,00
580,00
CABINA DI SERVIZIO PREFABBRICATA
completa di impianto san ... nzione e la pulizia per
tutta la durata delle lavorazioni.
1,00
SOMMANO a corpo
1,00
1,00
MONOBLOCCO
PREFABBRICATO
COIBENTATO con struttura in prof ... resa la
manutenzione per tutta la durata delle lavorazioni
1,00
SOMMANO a corpo
13 / 13
RE.101
17/09/2010
TOTALE
Fornitura e posa in opera di
RECINZIONE
MODULARE IN PANN ... esa la manutenzione per
tutta la durata delle lavorazioni.
580,00
12 / 12
RE.100
17/09/2010
unitario
275,00
SOMMANO mq
11 / 11
RE.200
18/08/2011
H/peso
R IP O R TO
220,00
10 / 10
RE.97
20/09/2010
IMPORTI
Quantità
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
1,00
1,00
BOX IN LAMIERA GRECATA ZINCATA struttura
in tubolare d'ac ... resa la manutenzione per tutta la
durata delle lavorazioni
1,00
SOMMANO a corpo
14 / 14
OS.03
22/09/2010
1,00
COSTI AGGIUNTIVI Interventi per dilazionare
lavorazioni incompatibili
1,00
SOMMANO a corpo
Parziale LAVORI A MISURA euro
125´826,00
T O T A L E euro
125´826,00
Pistoia, 02/09/2011
Il Tecnico
----------------------------------------------------------------A RIPORTARE
COMMITTENTE:
1,00
PIANI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE
(PIUSS)
*
Linea 5.2
RESTAURO DELL’ANTICO OSPEDALE DEL CEPPO
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CARTELLONISTICA E RECINZIONI DI CANTIERE
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ALLEGATO
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Pagina 2 di 2
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
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Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. VESTI BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - P.T. VESTI BULUM
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
Formato dell’esempio illustrato: 400x336 cm (base x h)
Formato minimo: 240x200 cm (base x h)
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
COMUNE
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
TIPOLOGIA ORIZZONTALE
Formato minimo (a norma di legge): h 200 cm
www.regione.toscana.it/creo
(
Formato minimo (a norma di legge):
100x200 cm (base x h)
Formato minimo:
146x200 cm (base x h)
Formato dell’esempio illustrato:
220x300 cm (base x h)
POR CReO Format
per la cartellonistica
di cantiere
TIPOLOGIA VERTICALE
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Cras eget nisi: CONSECTETUR CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTET
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT CONSECT
www.regione.toscana.it/creo
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£
Responsabile unico del procedimento: Geom. A.CONSECTETUR ADIPISCING LOREM
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR VITAE LAOREET IPSUM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO CONSECTETUR ICONUS NULLAM MET
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS DRERIT ORC LOREM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar Lorum (XX)
Importo dei lavori:Ê°Ê88°888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET e DIM CONSECTETURLOR
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING DOLOR SIT AMET
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
DOLOR SIT CONSECTUR
LAVORI DI LOREM IPSU
Direzione Servizi Infrastrutturali - Ufficio Lavori Pubblici
COMUNE DI . . . . . . . . . . . . . . . . .
LOGO
COMUNE
(
1/4 altezza
(25% area)
Area di “rispetto”
per logo del programma
e frase identificativa
(obbligatori)
Indicazioni e
diciture obbligatorie,
a norma di legge,
per la cartellonistica
di cantiere.
e dicitura obbligatoria:
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
Bandiera EU
di dimensioni importanti,
stessa altezza del blocco
di testo del progetto
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£ÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{Ó
Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. VESTI BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - P.T. VESTI BULUM
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
www.regione.toscana.it/creo
Un quarto dell’area del cartello (25%), sia in versione orizzontale che verticale, deve essere obbligatoriamente riservata a:
bandiera dell’Unione Europea di dimensioni significative + dicitura del Fondo + logo del POR CReO + frase identificativa
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
COMUNE
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
ELEMENTI OBBLIGATORI
(
Frase identificativa
Frase identificativa
del programma
(in alternativa
è possibile usare i font
Helvetica o Arial,
limitatamente ai testi
relativi ai dati legali
di cantiere;
loghi e frase identificativa
devono mantenere i font
originali)
Font
ITC Franklin Gothic
nelle forze
Demi (bold)
e
Book (regular)
Logo RT
stemma istituzionale
con il Pegaso inserito
nello scudo sannitico
in campo rosso
Loghi istituzionali
degli enti coinvolti
OCRA: c0 m50 y100 k0
(Pantone 1375)
ROSSO: c100 m100 y0 k0
(Pantone 485)
BLU: c100 m100 y0 k0
(Pantone 2746)
Logo POR CReO
GIALLO: c0 m0 y100 k0
(Pantone Yellow)
BLU: c100 m80 y0 k0
(Pantone Reflex Blue)
Bandiera EU
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
COMUNE
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£ÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{Ó
Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. VESTI BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - P.T. VESTI BULUM
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
COLORI
www.regione.toscana.it/creo
(
BLU: c100 m80 y0 k0
(Pantone Reflex Blue)
ROSSO: c0 m100 y100 k0
(Pantone Warm Red)
Frase identificativa
ROSSO: c0 m100 y100 k0
(Pantone Warm Red)
Stemma
1/4 altezza
(25% area)
Area di “rispetto”
per logo del programma
e frase identificativa
(obbligatori)
Nome progetto e titolo
intervento allineati
alla bandiera europea
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£ÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{Ó
Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. VESTI BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - P.T. VESTI BULUM
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
Formato dell’esempio illustrato: 400x336 cm (base x h)
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
COMUNE
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
ALLINEAMENTI [con griglia impaginato]
www.regione.toscana.it/creo
(
Frase identificativa
allineata al logo
POR CReO
Modularità/spazi
loghi istituzionali
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
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Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. VESTI BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - P.T. VESTI BULUM
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
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COMUNE
Il format è applicabile su tutti i materiali tipici da cantieristica, da legno a forex, da pannelli in materiale rigido a flessibili.
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
MATERIALI
www.regione.toscana.it/creo
(
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Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
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Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
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Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
Formato dell’esempio illustrato: 400x336 cm (base x h)
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
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EVENTUALE
ALTRO ENTE
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COMUNE
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
Varianti TIPOLOGIA ORIZZONTALE [variante impaginato e foto per rendering e/o prospetti progetto]
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Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT AMET ENIM ULTRICES
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
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Responsabile unico del procedimento: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI ET LOBORTIS QUAM
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar (XX), lorem ipsum
Importo dei lavori:Ê°Ê888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
LAVORI DI LOREM IPSUM DOLOR SIT
AMET CONSECTETUR ADIPISCING ELIT
NUNC SED ACCUMSAN MAGNA SICIS
Formato dell’esempio illustrato: 400x336 cm (base x h)
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
COMUNE DI . . . . . . . . . . . - Ufficio Lavori Pubblici
LOGO
COMUNE
POR CReO Format per la cartellonistica di cantiere
Varianti TIPOLOGIA ORIZZONTALE [variante impaginato e foto per rendering e/o prospetti progetto]
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(
Formato dell’esempio illustrato:
220x300 cm (base x h)
[variante impaginato]
POR CReO Format
per la cartellonistica
di cantiere
Varianti
TIPOLOGIA VERTICALE
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing
elit. Pellentesque nisi est, ultricies at tempus eu,
sagittis non tortor. Phasellus id velit leo. Morbi laoreet
posuere lectus, a dignissim quam rhoncus id.
Donec lacinia lobortis fringilla.
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
LOGO
EVENTUALE
ALTRO ENTE
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Cras eget nisi: CONSECTETUR CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTET
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT CONSECT
www.regione.toscana.it/creo
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£
Responsabile unico del procedimento: Geom. A.CONSECTETUR ADIPISCING LOREM
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR VITAE LAOREET IPSUM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO CONSECTETUR ICONUS NULLAM MET
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS DRERIT ORC LOREM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Impresa appaltatrice: DONEC Fringilla Coop (impresa capogruppo)
Porta nisl eget Srl (impresa mandante) con sede legale in Semper Ornar Lorum (XX)
Importo dei lavori:Ê°Ê88°888°8ää]ääÊUÊData di consegna dei lavori: 30-12-2012
Direttore dei lavori: Dott. Ing. LOREM IPSUM
Responsabile del procedimento: Geom. DOLOR SIT AMET e DIM CONSECTETURLOR
Direttore di cantiere: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING DOLOR SIT AMET
Coordinatori per la sicurezza: Dott. Ing. ELIT MAECENAS - Dott. Ing. BULUM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
DOLOR SIT CONSECTUR
LAVORI DI LOREM IPSU
Direzione Servizi Infrastrutturali - Ufficio Lavori Pubblici
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COMUNE
(
Formato dell’esempio illustrato:
220x300 cm (base x h)
[variante impaginato e foto
per rendering e/o prospetti progetto]
POR CReO Format
per la cartellonistica
di cantiere
Varianti
TIPOLOGIA VERTICALE
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
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ALTRO ENTE
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Mauris bibendum: Hen. DRERIT ORCI
Cras eget nisi: CONSECTETUR CONSECTETUR
Sollicitudin: SODALES QUIS ANTE NULLAM
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT
Cras eget nisi: CONSECTETUR TURPIS CONSECTET
Ipsum lor: Arch. ADIPISCING CONSECTETUR
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT CONSECT
www.regione.toscana.it/creo
*iÀʈ˜vœÀ“>∜˜ˆÊÀˆÛœ}iÀÈÊ>ˆÊÃi}Õi˜ÌˆÊ˜Õ“iÀˆ\ÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{äÊUÊäxxʇÊ{În£ÓÎ{£
Responsabile unico del procedimento: Geom. A.CONSECTETUR ADIPISCING LOREM
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR VITAE LAOREET IPSUM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS
Dolor sit amet: Dott. Ing. ELIT MAECENAS
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO CONSECTETUR ICONUS NULLAM MET
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Sagittis eget: VIVAMUS VEL LEO SIT SOLLICITUDIN SODALES QUIS ANTE NULLAM A METUS DRERIT ORC LOREM
Sed pretium: MOLLIS LECTUS VITAE LAOREET CRAS EGET NISI CONSECTETUR TURPIS CONSECTETUR
Ac sapien: Males. UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS UADA IACULIS VITAE ET ORCI MAURIS LOREM IPSUM GEO
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR DRERIT ORCI
Lorem ipsum: Geom. CONSECTETUR ADIPISCING
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