COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Sommario 1 2 3 4 5 RELAZIONE TECNICA ........................................................................................... 1 1.1 Premessa.................................................................................................................. 1 1.2 Definizioni e abbreviazioni ........................................................................................2 1.3 Metodologia per la valutazione dei rischi ...............................................................4 ANAGRAFICA DELL’OPERA ................................................................................. 5 2.1 Caratteristiche dell’opera ........................................................................................5 2.2 Individuazione dei soggetti interessati ....................................................................6 CONTESTO AMBIENTALE E RISCHI CONNESSI CON L’AMBIENTE ESTERNO . 7 3.1 Caratteristiche dell’area ........................................................................................... 7 3.2 Caratteristiche geologiche, morfologiche e sismiche del terreno ....................... 7 3.3 Idrologia e meteorologia territoriale e locale ..........................................................8 3.4 Linee aeree e condutture sotterranee ...................................................................8 3.5 Rischi connessi con attività o insediamenti limitrofi ...............................................9 3.6 Valutazione preventiva del rumore verso l’esterno ...............................................9 3.7 Emissione di agenti inquinanti ............................................................................... 10 3.8 Caduta di oggetti dall’alto all’esterno del cantiere............................................... 10 3.9 Rischi connessi con la viabilità esterna ................................................................. 10 DESCRIZIONE DEI LAVORI .................................................................................. 12 4.1 Descrizione sommaria dei lavori ........................................................................... 12 4.2 Analisi delle lavorazioni ........................................................................................... 12 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................... 34 5.1 Delimitazione, accessi e segnalazioni.................................................................. 34 5.2 Viabilità di cantiere ................................................................................................. 34 5.3 Aree di deposito .................................................................................................... 34 5.4 Smaltimento rifiuti .................................................................................................. 34 5.5 Servizi logistici ed igienico – assistenziali ............................................................. 35 5.5.1 Servizi messi a disposizione dal Committente............................................. 35 5.5.2 Servizi da allestire a cura dell’Impresa principale ......................................... 35 5.6 Macchine e attrezzature....................................................................................... 36 5.6.1 Macchine e attrezzature messe a disposizione dal Committente ............ 36 5.6.2 Macchine ed attrezzature delle imprese previste in cantiere .....................37 5.6.3 Macchine, attrezzature di uso comune ........................................................37 5.7 Sostanze e preparati pericolosi............................................................................ 38 5.7.1 Sostanze e preparati messe a disposizione dal Committente .................. 38 5.7.2 Sostanze e preparati delle imprese previste in cantiere ............................. 38 5.8 Impianti di cantiere ................................................................................................ 38 5.8.1 Impianti messi a disposizione dal Committente .......................................... 38 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 5.8.2 Impianti da allestire a cura dell’Impresa principale ...................................... 38 5.8.3 Impianti di uso comune ................................................................................. 38 5.8.4 Prescrizioni sugli impianti ............................................................................... 39 5.9 Segnaletica ............................................................................................................ 39 5.10 Gestione dell’emergenza .............................................................................. 39 5.10.1 Indicazioni generali ......................................................................................... 39 5.10.2 Assistenza sanitaria e pronto soccorso................................................... 39 5.10.3 Prevenzione incendi .................................................................................. 40 5.10.4 Evacuazione ................................................................................................ 41 6 RISCHI PARTICOLARI E MISURE DI SICUREZZA ............................................... 42 7 RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE TRA LAVORAZIONI .............. 44 8 COSTI ................................................................................................................. 47 9 8.1 Criteri per la definizione e la valutazione dei costi................................................ 47 8.2 Stima dei costi ........................................................................................................ 47 PRESCRIZIONI .................................................................................................... 50 9.1 Prescrizioni generali per l’impresa affidataria ...................................................... 50 9.2 Prescrizioni generali per i lavoratori autonomi .................................................... 50 9.3 Prescrizioni per tutte le imprese .......................................................................... 50 9.4 Prescrizioni generali per impianti macchine ed attrezzature .............................. 51 9.5 D.P.I., sorveglianza sanitaria e valutazione del rumore per i lavoratori............... 51 9.6 Documentazione................................................................................................... 55 9.7 Modalità per l’attuazione del coordinamento e la cooperazione...................... 55 9.8 Requisiti minimi del POS ....................................................................................... 56 9.9 Modalità di consultazione del RLS ........................................................................ 57 10 FIRME DI ACCETTAZIONE ................................................................................. 58 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 1 RELAZIONE TECNICA 1.1 Premessa Questo documento costituisce il Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) relativo all’opera di seguito descritta, secondo quanto previsto dalla legge n° 123/07 (Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia) attuata con D.Lgs. 81/08 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) successivamente modificato tramite il D.Lgs. 106/09 (Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81). Il presente PSC viene redatto in seguito alla sopravvenuta esigenza di affidare parte delle opere per la messa in sicurezza definitiva delle coperture, a ditta differente da quella affidataria dei lavori di posa in opera dei pannelli, così come disposto dall’Art. 90, comma 5, del suddetto D.Lgs. Per le informazioni dettagliate sui lavori da eseguire si rimanda al progetto esecutivo. Nel presente documento alcune informazioni sono comunque riportate in forma sintetica per agevolare la lettura del PSC ai soggetti coinvolti. Il PSC contiene l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti misure di prevenzione e/o protezione per eliminare o ridurre i rischi durante l’esecuzione dei lavori nei cantieri temporanei o mobili, come specificato al Titolo IV del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. Le indicazioni riportate non sono da considerarsi esaustive di tutti gli obblighi previsti in materia di sicurezza in capo ai soggetti esecutori. Rimane infatti piena responsabilità del Committente, del Responsabile dei Lavori eventualmente nominato (RL), dell’impresa affidataria, delle imprese subappaltatrici e degli eventuali lavoratori autonomi rispettare, oltre le prescrizioni del presente piano, anche tutti gli obblighi previsti dalla normativa in materia di sicurezza. A tale scopo, tra l’altro, le imprese integreranno il PSC, come previsto dalle norme, con il proprio piano operativo di sicurezza (POS) previa consegna alla impresa affidataria che dovrà verificare che i contenuti e le prescrizioni dei POS delle imprese subappaltatrici siano in linea con quanto previsto dalla stessa impresa nel proprio. I contenuti minimi del POS, individuati nell'allegato XV del D.Lgs. 81/2008, sono richiamati nei capitoli C ed H del presente documento. Il presente documento è così articolato: Relazione tecnica e prescrizioni: In questa sezione sono esplicitati i soggetti interessati all’opera, le caratteristiche del sito, i potenziali rischi connessi con le attività e gli insediamenti limitrofi, l’organizzazione del cantiere, le prescrizioni inerenti la salute e l’igiene nei luoghi di lavoro, la documentazione necessaria al cantiere ai fini della sicurezza, la stima dei costi della sicurezza e le prescrizioni per i soggetti coinvolti. Allegati: Allegato I: Layout di cantiere e viabilità di accesso o contiene la rappresentazione dell’area di cantiere, con indicazioni sulla viabilità di accesso, le recinzioni, l’ubicazione delle aree logistiche e di deposito, e altri aspetti significativi per la sicurezza durante la movimentazione e il carico. o Allegato II - Cronoprogramma dei lavori riporta il cronoprogramma dei lavori. Lo sviluppo cronologico dei lavori viene riportato sotto forma di diagramma di Gantt con esplicitati i collegamenti funzionali alle singole lavorazioni e la stima dei tempi necessari alla loro esecuzione. 1 2 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) o Allegato III – Estratto del piano di zonizzazione acustica del Comune di Mirano riporta l’estratto del piano di zonizzazione acustica del Comune di Mirano e relativa legenda. 1.2 Definizioni e abbreviazioni Lavoratore Persona che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari e sue equiparazioni secondo l’art. 2 del D.Lgs 81/2008. Lavoratore autonomo Persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. Datore di lavoro Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, o comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Azienda Il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato. Preposto Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. In particolare egli rappresenta l’impresa esecutrice nei rapporti con il committente e con il CSE. Solitamente è il direttore tecnico di cantiere e/o il capocantiere. Egli è persona competente e capace e dotata di adeguati titoli di esperienza e/o di studio e dirige le attività di cantiere della propria impresa e tra l’altro: 1. verifica e controlla l’applicazione del POS e del PSC; 2. agisce in nome e per conto dell’Impresa per tutte le questioni inerenti alla sicurezza e costituisce l’interlocutore del CSE; pertanto tutte le comunicazioni fatte al Preposto si intendono fatte validamente all’Impresa; 3. riceve e trasmette all’Impresa i verbali redatti dal CSE, sottoscrivendoli in nome e per conto dell’Impresa stessa; 4. è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell’Impresa (oppure nomina un suo sostituto in caso di assenza forzata); 5. riceve copia delle modifiche fatte al PSC e ne informa le proprie maestranze e i propri subappaltatori; 6. informa preventivamente il CSE dell’arrivo in cantiere di nuove maestranze o subappaltatori. Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) D.Lgs 81/2008 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Addetto al servizio di prevenzione e protezione Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del D.Lgs 81/2008, facente parte del servizio di prevenzione e protezione dei rischi. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Cantiere Qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco e' riportato nell'allegato X del D.Lgs 81/2008. Committente Il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente e' il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto. Responsabile dei lavori (RL) Soggetto che può essere incaricato dal Committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori e' il responsabile unico del procedimento. Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera (CSP) Soggetto incaricato, dal committente, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 91 D.Lgs. 81/2008. Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera (CSE) Soggetto incaricato, dal committente, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92 D.Lgs. 81/2008, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato. Uomini-giorno (UG) Entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell'opera Piano operativo di sicurezza (POS) Il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell'allegato XV D.Lgs. 81/2008. 3 4 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Impresa affidataria Impresa titolare del contratto di appalto che, nell'esecuzione dell'opera appaltata, può avvalersi, previa autorizzazione, di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi. 1.3 Metodologia per la valutazione dei rischi La metodologia seguita per l’individuazione dei rischi è così composta: 1. individuazione delle fasi di costruzione; 2. individuazione delle lavorazioni all'interno di ciascuna fase di costruzione; 3. individuazione dei rischi per ogni lavorazione. I rischi sono stati quindi analizzati con riferimento al contesto ambientale, alla presenza contemporanea e/o successiva di diverse imprese e/o diverse lavorazioni (si veda il cronoprogramma dei lavori all’allegato 2) e ad eventuali pericoli correlati. Per ogni fase di lavorazione è stata elaborata la relativa scheda di analisi riportata nella sezione C.2. Questa contiene: la descrizione della lavorazione; gli aspetti significativi del contesto ambientale; l’analisi dei rischi; le azioni di coordinamento e le misure di sicurezza; i contenuti specifici del POS; la stima del rischio riferita alla lavorazione. Per la stima dei rischi si fa riferimento a un indice che varia da 1 a 3, ottenuto tenendo conto sia della gravità del danno, sia della probabilità che tale danno si verifichi. Tale indice cresce all’aumentare del rischio ed è associato alle seguenti valutazioni: Tabella 1. Valutazioni associate alla stima del rischio (indici da 1 a 3). STIMA VALUTAZIONI il rischio è basso: si tratta di una situazione nella quale un’eventuale incidente provoca raramente danni significativi. il rischio è medio: si tratta di una situazione nella quale occorre la dovuta attenzione per il rispetto degli obblighi legislativi e delle prescrizioni del presente piano. il rischio è alto: si tratta di una situazione che per motivi specifici del cantiere o della lavorazione richiede il massimo impegno e attenzione COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 2 ANAGRAFICA DELL’OPERA 2.1 Caratteristiche dell’opera Descrizione: Nella sua configurazione di partenza, l’edificio in progetto, chiamato convenzionalmente “OASI”, è un edificio di modeste dimensioni che si può far rientrare nella tipologia a padiglione. Il concetto compositivo si basa sull’accostamento di un modulo costante, all’incirca delle dimensioni in pianta del “modulo container”. Inizialmente è previsto l’accostamento di un limitato numero di questi moduli, nell’idea però che sia un edificio espandibile nel futuro con l’addizione di nuovi blocchi. Strutturalmente si prevede l’adozione di una fondazione a platea e di una struttura verticale a pilastri. La copertura sarà piana e praticabile. Le strutture d’accesso e risalita si intendono esterne alla maglia modulare compositiva. L'edificio è ad un unico piano con due livelli accessibili: il piano terra e la copertura. Avendo l'edificio una destinazione d'uso volta all'utilizzo didattico, di ricerca, di promozione e di divulgazione nell’ambito della sostenibilità e del risparmio energetico, gli ambienti che la compongono saranno destinati ad uso di esposizione, sala conferenze, laboratorio. Allo stesso scopo i materiali, i pacchetti costruttivi, gli impianti con cui sarà realizzato l’edificio saranno scelti nell’ottica del risparmio energetico, del basso consumo, del ricorso alle energie rinnovabili. L’edificio dovrà poi essere dotato di opportuni rilevatori, per tradurre le prestazioni ipotetiche di quanto realizzato in termini di elementi costruttivi ed impiantistici in parametri quantificabili e confrontabili. Presso la copertura saranno alloggiati alcuni elementi come i pannelli solari e fotovoltaici oltre che alcune componenti esterne degli impianti. Potranno inoltre essere adottate delle soluzioni di copertura innovative o comunque non tradizionali, come ad esempio il tetto giardino. L’edificio sarà dotato di un sistema di recupero dell’acqua piovana per ridurre l’impatto della cementificazione sul territorio. Nella sua configurazione iniziale l'edificio ha una superficie di attacco a terra di circa 300-350 mq ad esclusione delle strutture di accesso e risalita, che occupano all’incirca 85 mq. L’altezza netta interna dell’edificio sarà di 3 metri. All'interno saranno realizzati 7 locali: l'ingresso e relativa sala espositiva, una sala polifunzionale, un disimpegno, due laboratori, i bagni e un locale adibito a deposito per una superficie netta complessiva pari a circa 220/240 mq. L’accessibilità del piano terra sarà garantita da rampe della pendenza massima del 5%, oltre che da gruppi di scale. L’accesso alla copertura, oltre che mediante una scalinata esterna, sarà possibile tramite un impianto di sollevamento meccanico. Ubicazione: Il nuovo laboratorio denominato “OASI” sorgerà nel comune di Mirano (VE). Il cantiere in oggetto interesserà una porzione di cortile esterno del polo scolastico di Mirano, comprendente l’I.T.I.S. “Primo Levi”, l’Istituto per ragionieri e geometri “8 Marzo” e il liceo “Majorana Corner”. Tale complesso si trova in via Matteotti 42, a circa 1,5 km dal centro storico di Mirano e in prossimità della strada provinciale SP32 “via Cavin di Sala”, la quale con il suo sviluppo rettilineo tipico delle strade del graticolato romano, congiunge la città di Mirano alla strada regionale SR515, importante direttrice che collega le provincie di Treviso e Padova. Inoltre la SP32 e la parallela SP81 chiamata “strada camionabile”, costituiscono importanti arterie di collegamento tra il Miranese e la città di Venezia. Il polo scolastico si inserisce in un contesto di transizione tra il nucleo urbano di Mirano e le campagne circostanti afferenti alle frazioni di 5 6 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Campocroce e Zianigo, occupando la propaggine urbanizzata nord – occidentale della città. Durata presunta dei lavori (in giorni naturali consecutivi): Ammontare complessivo presunto dei lavori: 365 € 380.000,00 Numero massimo presunto dei lavoratori in cantiere: Entità presunta del cantiere (in uomini/giorno): 12 626 Numero presunto di imprese e lavoratori autonomi: 18 2.2 Individuazione dei soggetti interessati Committente: Provincia di Venezia - Palazzo Ca' Corner, San Marco 2662 - 30124 Venezia Progettista: Ing. Davide Fraccaro c/o Aequa Group – via delle Industrie, 18/A – 30038 Spinea (VE) Direttore dei lavori: Ing. Davide Fraccaro c/o Aequa Group – via delle Industrie, 18/A – 30038 Spinea (VE) Coordinatore per la progettazione (CSP): Ing. Davide Fraccaro – c/o Aequa Group – via delle Industrie, 18/A – 30038 Spinea (VE) Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE): Ing. Davide Fraccaro – c/o Aequa Group – via delle Industrie, 18/A – 30038 Spinea (VE) Per le Imprese ed i relativi referenti si rimanda al capitolo “Firme di accettazione”. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 3 CONTESTO AMBIENTALE L’AMBIENTE ESTERNO E RISCHI CONNESSI CON 3.1 Caratteristiche dell’area Il nuovo laboratorio denominato “OASI” sorgerà nel comune di Mirano (VE). Il comune, con 45,66 km2 di estensione e 27.100 abitanti, occupa un’area a nord-ovest della Provincia di Venezia situata a circa 20 km dal capoluogo lagunare, 25 km da Padova e 26 km da Treviso. Mirano si colloca nel cuore del comprensorio del "Miranese", che comprende altri sei comuni (Martellago, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea). Il paesaggio è quello agrario tipico della centuriazione romana: grandi appezzamenti baulati divisi da siepi, attraversato da lunghe strade rettilinee che s'intersecano ad angolo retto. Il complesso di istituti, dalla forma in pianta prossima ad un quadrilatero, è circondato da aree residenziali a nord e ad est (rispettivamente concentrate lungo via Scortegara e via Don Minzoni), dal polo sportivo comunale a sud (comprendente piscina, campi da calcio, rugby e tennis) e da attività commerciali (principalmente concessionari auto e negozi di mobili), mentre confina direttamente con appezzamenti di terreno coltivato sul lato occidentale. Nell’area in esame non sono presenti elementi singolari di rischio di cui all’allegato XI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. connessi con l’ambiente esterno che comporteranno la massima attenzione da parte delle imprese. 3.2 Caratteristiche geologiche, morfologiche e sismiche del terreno Il territorio di Mirano rientra nel sistema alluvionale del Brenta che si è andata formando durante l’ultimo massimo glaciale tra circa 25.000 e 14.500 anni. I depositi alluvionali prevalenti sono costituiti da sabbie, limi e argille, queste ultime contenenti percentuali variabili, ma solitamente piuttosto elevate, di limo. In superficie le sabbie medio-fini variabilmente limose, rappresentative di facies di canale, sono concentrate in corrispondenza dei dossi, dove costituiscono corpi lentiformi scarsamente interconnessi che giungono a spessori massimi di 2-4 m. Gli abbondanti depositi limosi e argillosolimosi di esondazione contengono comuni lenti di torba e orizzonti variamente organici formatisi in ambiente palustre, spessi al massimo pochi decimetri ma lateralmente continui fino a qualche chilometro. Dal punto di vista litologico il territorio di Mirano è caratterizzato principalmente da depositi alluvionali lacustri prevalentemente limoso-argilloso con alcune piccole zone a nord-ovest e a sud-est con depositi alluvionali lacustri prevalentemente sabbiosi. Secondo la carta dei suoli della Regione Veneto il territorio rientra nella bassa pianura antica con suoli decarbonatati e con accumulo di carbonati nella zona profonda. In particolare la parte centrale è caratterizzata da terreni franco sabbiosi, a tessitura moderatamente grossolana, da non calcarei a scarsamente calcarei, sub alcalini a drenaggio buono. Piccole parti del territorio sono classificate come terreni franco limoso argilloso, moderatamente profondi, a tessitura moderatamente fine, moderatamente calcarei e alcalini in superficie ma fortemente calcarei a alcalini in profondità con drenaggio lento con creazione di calcio in profondità. La maggior parte del suolo di Mirano è definita come pianura alluvionale indifferenziata, costituita prevalentemente da limi con suoli profondi, a tessitura media in superficie e da media a moderatamente fine in profondità, scarsamente calcarei e alcalini in superficie, estremamente calcarei e alcalini in profondità a drenaggio veloce. Per quanto attiene ai lavori di cui al presente PSC non sono necessari particolari accorgimenti data la lieve profondità degli scavi. Da ciò che emerge dalla Classificazione Sismica pubblicata nel 2006 dalla Protezione Civile l’intero comune di 7 8 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Mirano rientra in categoria 4, definita la meno pericolosa, con bassa possibilità di danni sismici. 3.3 Idrologia e meteorologia territoriale e locale Il territorio di Mirano è ricco di acque, in parte navigabili o navigate in tempi anche recenti, che sono sempre state una risorsa ma anche un problema a cui trovare soluzione. I principali corsi d’acqua sono il Muson Vecchio, continuato dal Taglio Nuovo, e il Lusore. Altri canali minori sono la Barzana, il Caltressa, il Cognaro, il Menegon, il Veternigo, il Pionca, il Volpino, il Comunetta e il Cesenego. Nel territorio non si sono registrati particolare fenomeni di allagamento e/o alluvioni da parte di scoli esondati, nemmeno durante gli ultimi eventi meteorologici particolarmente intensi (2006 e 2007). I lavori dureranno parecchi mesi affrontando dunque sia la calura estiva che il freddo invernale. Il territorio, abbastanza prossimo al mare adriatico, risenti degli effetti di quest'ultimo manifestandosi con un clima alquanto temperato. Sono presenti comunque fenomeni gelivi durante i mesi invernali nel qual caso i lavoratori comporteranno l’adozione di particolari misure di prevenzione e sicurezza. In caso di formazione di ghiaccio, quindi l’accesso al cantiere dovrà essere cosparso di sale e/o ghiaino apposito per evitare lo scivolamento delle macchine operatrici e degli autoveicoli in ingresso o in uscita. Durante l'estate invece sebbene le temperature non raggiungano livelli estremi, il benessere termico è influenzato negativamente dall'umidità e dalla scarsa presenza di venti costanti. Le ditte operanti in questo periodo dovranno quindi dotare i propri lavoratori di acqua in abbondanza, informandoli della necessità di effettuare pause e dei primi segnali di colpi di calore. Sarebbe opportuno che nelle ore più calde i lavoratori fossero impegnati in lavorazioni al riparo dalla luce diretta del sole. 3.4 Linee aeree e condutture sotterranee L’indicazione delle opere adduttrici di enti erogatori di servizio di seguito descritte, sono desunte da quanto comunicato dagli enti erogatori al progettista e/o da quanto rilevabile in sede di sopralluogo; il posizionamento degli impianti, specialmente di quelli interrati, dovrà essere rilevato in loco mediante saggi, scavi o quant’altro necessario o prescritto dagli enti. È comunque fatto obbligo all’impresa affidataria verificare, presso i vari enti, la posizione esatta degli impianti richiedendo il sopralluogo da parte dei tecnici degli stessi ed accertarsi che nel frattempo non siano avvenute nuove installazioni di reti. Prima dell’inizio delle lavorazioni interferenti con i sottoservizi sarà cura dell’impresa affidataria dare comunicazione ai relativi enti competenti e accordarsi con loro per la messa in sicurezza delle reti. Le uniche linee aeree presenti sono nelle vicinanze del cantiere e trattasi in particolare di una linea elettrica ad alta tensione presente in prossimità dell'angolo nord/est dell'area recintata del complesso scolastico. E' presente infatti un traliccio al quale arrivano i cavi elettrici che poi proseguono sicuramente interrati all'interno dell'area del complesso scolastico per arrivare alla cabina di trasformazione. Dal sopralluogo effettuato si registra inoltre la presenza lungo il parcheggio prospiciente l'area di intervento di una serie di lampioni dell’illuminazione. Di conseguenza sono sicuramente presente reti elettriche interrate, con la possibilità che vi siano interferenze con gli scavi previsti per la realizzazione della platea di fondazione. Se quindi, in presenza di tensione, venisse accidentalmente danneggiato il cavo elettrico, bisogna immediatamente seguire le presenti indicazioni: COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Nel caso di scavo a mano sospendere immediatamente ogni attività ed allontanare dal cantiere tutto il personale; Nel caso di scavo meccanico, dopo aver sospeso immediatamente ogni attività ed allontanato dal cantiere tutto il personale, occorre che l’operatore di macchina provveda ad alzare la benna dell’escavatore prima di spegnere ed abbandonare il mezzo; Telefonare immediatamente all’ENEL segnalazione guasti al n° 803 500 in funzione 24 ore su 24 ed attendere l’arrivo del personale tecnico impedendo ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente. Per quanto riguarda la presenza di sottoservizi interrati, non vi sono indicazioni da parte del personale tecnico dell'Istituto che lasci presupporre la presenza di reti interrate nell'area oggetto di intervento. Si segnala solamente la linea di acque bianche lungo il parcheggio, la linea dell'illuminazione, come già segnalata nel presente capitolo, e la probabile presenza della linea elettrica proveniente dal traliccio. Di conseguenza, non essendo nota l'ubicazione precisa, la ditta dovrà prevedere dei saggi preventivamente all'inizio dello scavo di sbancamento e/o eventuali rilievi con strumentazione tipo georadar per scongiurare l'intercettazione e danneggiamento di qualsivoglia tipologia di rete interrata 3.5 Rischi connessi con attività o insediamenti limitrofi Il tessuto residenziale limitrofo all’area dove verrà installato il cantiere, si concentra prevalentemente nel settore est rispetto a questo, lungo via Scortegara/Belvedere e via Don Minzoni, dove vi è un quartiere caratterizzato dalla presenza di edifici popolari. La localizzazione dell’intervento all’interno del perimetro del polo scolastico, non prefigura comunque dei rischi immediati per le sopracitate abitazioni e i loro inquilini in quanto poste a debita distanza dalle lavorazioni. Si segnala invece la presenza di un campetto da basket, luogo di aggregazione di adolescenti soprattutto durante le ore pomeridiane, in via Rosselli. Anche in questo caso, come già sottolineato nel paragrafo precedente, il rischio connesso è di investimento con i mezzi di cantiere, pertanto nel PSC dovrà essere data enfasi ai limiti di velocità dei mezzi stessi nella percorrenza di tali vie e sulla tipologia e frequenza della segnaletica da apporre. La criticità maggiore si individua, nella presenza degli istituti superiori: il cortile dove sorgerà OASI e dove verrà installato il cantiere infatti, è direttamente prospiciente ad un marciapiede esterno collegato ad una piazzetta promiscua, dove si registra un continuo via vai di studenti, insegnanti e personale, i quali si spostano a piedi da una parte all’altra degli istituti, per fare la ricreazione, per raggiungere la palestra etc. Vi potrebbe pertanto essere interferenza tra il cantiere e le attività ordinarie al suo contorno e i rischi connessi sono principalmente caduta di oggetti dall’alto, urto con le macchine operatrici, inciampo. Pertanto si consiglia fin da ora di porre l’accento sulla delimitazione e interdizione all’accesso di terzi di tutte le aree inerenti le lavorazioni e quelle sottostanti il sorvolo dei carichi, sull’apposizione di segnaletica e sul mantenimento dell’ordine e della pulizia dei luoghi, per ridurre al minimo i rischi sopracitati. 3.6 Valutazione preventiva del rumore verso l’esterno Il Piano di classificazione acustica del Comune di Venezia è approvato con D.C.C. n. 39 del 10/02/2005 ed identifica l'area oggetto d'intervento in classe IV “Aree di intensa attività umana”. I limiti all’emissione di rumore relativi alla classe IV sono quindi di 60 dB(A) diurno (0622) e 50 dB(A) notturno (22-06). Si prevede trasmissione di rumore verso l’esterno del cantiere durante le operazioni di utilizzo di autocarri, quindi si segnala che è 9 10 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) prevedibile un’esposizione al rumore probabilmente superiore a 80 dB(A), valore che supera i limiti ammessi. L’impresa principale, nel caso, dovrà quindi chiedere deroga all’ufficio comunale di pertinenza. In base all’art. 7 della L.R. n°21 del 10/05/1999, le attività nei cantieri sono consentite dalle ore 8:00 alle 19:00 con interruzione pomeridiana secondo quanto eventualmente previsto nel regolamento comunale. 3.7 Emissione di agenti inquinanti Durante le varie lavorazioni potrebbero essere utilizzati agenti inquinanti. Ciascuna azienda operante all’interno del cantiere che utilizzerà tali materiali dovrà obbligatoriamente inserire all’interno del proprio POS la scheda di sicurezza delle relativa sostanze, le quantità utilizzate, le modalità di utilizzo e di smaltimento, i rischi per le persone che utilizzano tali sostanze e i dispositivi di protezione individuali (DPI) di cui gli operatori devono dotarsi. Si prescrive che l’utilizzo di tali sostanze venga effettuato all’interno dell’area di cantiere per evitare che il rischio possa ricadere all’esterno sia per le persone che per l’ambiente. Ad esempio l’utilizzo di idrocarburi per il rabbocco di macchine operatrici, di solventi per la pulizia di utensili e mezzi, di oli per l’eventuale ingrassaggio delle parti in movimento delle macchine operatrici dovrà quindi essere svolto all’interno dell’area di cantiere, con le opportune cautele e mezzi di protezione individuali e collettivi, previa apposizione di idoneo raccoglitore per eventuali spargimenti. Gli agenti inquinanti così raccolti e non riutilizzabili dovranno essere idoneamente smaltiti mediante apposite aziende di servizi. 3.8 Caduta di oggetti dall’alto all’esterno del cantiere Come già anticipato al paragrafo 3.5, la presenza di studenti che percorrono gli spazi scoperti del complesso scolastico richiede un controllo assoluto nella movimentazioni di mezzi e materiali che possono oltrepassare i limiti di cantiere. Non prefigurandosi limitazioni all'area di occupazione del cantiere stesso, si prescrive che la delimitazione, oltre ad essere particolarmente stabile e non scavalcabile, debba ricomprendere all'interno la proiezione verticali dei raggi di curvatura degli eventuali mezzi di sollevamento presenti. In alternativa, se saranno utilizzate gru a torre, si dovranno porre dei blocchi meccanici e relativi allarmi volti a limitarne il raggio d'azione prediligendo una porzione del cantiere adibita al carico e scarico di merci e tiro al piano. 3.9 Rischi connessi con la viabilità esterna L’intervento avrà luogo in un contesto caratterizzato da punte di traffico molto intenso nelle strade circostanti il polo scolastico: la presenza di tre istituti superiori infatti, determina una concentrazione di studenti particolarmente elevata, resa più ampia anche dall’importanza strategica che tali istituti hanno nel territorio, soddisfacendo un bacino di utenti provenienti anche da comuni della provincia di Padova. Pertanto si prefigura l’interferenza del cantiere con il flusso di traffico veicolare e pedonale: di questo si dovrà tenere conto sia nella scelta dell’area dove parcheggiare gli automezzi di cantiere, senza che questi siano di intralcio al normale transito di pedoni e veicoli, sia nella pianificazione del percorso da effettuare per l’accesso e transito di eventuali mezzi pesanti attraverso strade e vicoli in vicinanza e all’interno del polo scolastico, nonché di opportune fasce orarie. Si sottolinea già in questa sede che nelle due fasce orarie mattutine, all’incirca dalle 8:00 alle 8:30 e dalle 13:00 alle 14:00, le strade circostanti gli istituti sono di norma congestionate per quanto riguarda il traffico veicolare (soprattutto via Matteotti e via Cesare Battisti) e percorse da numerosi COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) studenti in bicicletta e scooter, mentre i parcheggi e i vicoli adiacenti agli istituti stessi, sono occupati dalle auto dei genitori posteggiate provvisoriamente, spesso lungo le vie, riducendo in questo modo anche lo spazio della carreggiata. Tale situazione è critica soprattutto nei piazzali confinanti con l’accesso al complesso da via Matteotti, mentre si registra un traffico lievemente più scorrevole in prossimità dell’accesso di via Rosselli e nella strada principale ad esso collegata: via Scortegara/Belvedere. Allo stesso modo, nella fascia oraria pomeridiana che va dalle 17:00 circa alle 19:00, si registra un nuovo incremento del traffico lungo via Matteotti per le attività inerenti al centro sportivo, che vedono coinvolti anche in questo caso, molti giovani e bambini. Poiché tale situazione prefigura il rischio di investimento, si consiglia vivamente di enfatizzare e pianificare con attenzione nel PSC il posizionamento della segnaletica stradale di cantiere, e di evitare l’accesso e transito degli automezzi di cantiere nelle suddette fasce orarie. In via preliminare, date le ampie dimensioni del parcheggio a nord del quadrilatero che rappresenta il perimetro del polo scolastico, si individua nel medesimo una possibile area dove destinare degli spazi per le zone di deposito/manovra/carico - scarico del cantiere, senza che queste siano di intralcio al via vai di pedoni e veicoli.. 11 12 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 4 DESCRIZIONE DEI LAVORI 4.1 Descrizione sommaria dei lavori I lavori comprendono la costruzione della struttura dell'edificio denominato OASI, la copertura dello stesso mediante solaio piano e la realizzazione di pareti di tamponamento di varie tipologia, la predisposizione degli allacci ai sottoservizi, la realizzazione di impianto di condizionamento, riscaldamento, elettrico, fotovoltaico. In particolare quindi verrà eseguito lo scavo di sbancamento, propedeutico alla realizzazione della platea di fondazione. Verranno poi gettate le strutture in elevazione costituite di pilastri e pareti. Il piano terra avrà un sottofondo costituito da un vespaio areato tramite cupolini e soprastante stratificazione con isolante e massetto cementizio integrato in alcune aree da un impianto di riscaldamento radiante a pavimento. La copertura verrà eseguita mediante la posa di solai del tipo a predalles, massetto armato con relativo strato di coibentazione e posa successiva di pacchetto di impermeabilizzazione. Verranno quindi eseguiti i tamponamenti in materiale vario (a seconda dei pacchetti di prova), con relativi intonaci e/o rivestimenti ceramici o plastici. Verranno poi stesi i pacchetti di pavimentazione interni ed esterni, pitturate le pareti e posati i serramenti interni ed esterni. L'edificio verrà dotato di copertine, converse e pluviali per la raccolta delle acque meteoriche. Inoltre verrà dotato di impianto idrotermosanitario, elettrico e climatizzazione. 4.2 Analisi delle lavorazioni La realizzazione dell’opera prevede le lavorazioni di seguito illustrate e rappresentate in modo sequenziale nel cronoprogramma dei lavori riportato all’allegato 2. Alcune fasi di lavoro possono essere suddivise in sottofasi a causa della diversità delle operazioni da svolgersi all’interno delle stesse. FASI DI LAVORO 1. Installazione cantiere; 2. Esecuzione scavo di sbancamento; 3. Getti in opera; 4. Murature in elevazione; 5. Posa del solaio di copertura; 6. Impianto idro-termo-sanitario; 7. Impianto elettrico; 8. Stratificazione del piano terra e del solaio di copertura; 9. Impermeabilizzazione ed isolamenti termici e acustici; 10. Impianto ascensore; 11. Intonaci interni ed esterni; 12. Posa pavimenti e rivestimenti; 13. Dipinture; 14. Fornitura e posa in opera di serramenti interni ed esterni; 15. Fornitura e messa in opera di lattonerie; 16. Sottoservizi esterni e reinterro; COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 17. Smobilizzo cantiere. FASE 1: Installazione cantiere Individuazione delle sub-fasi a. Individuazione e delimitazione area di cantiere; b. Posa baraccamenti vari; c. Segnaletica di sicurezza; d. Individuazione carico/scarico; e recinzione area adibita allo stoccaggio e/o e. Montaggio del ponteggio f. Impianti di cantiere a. Individuazione e delimitazione area di cantiere Descrizione della lavorazione Poiché il cantiere oggetto del presente PSC si colloca all’interno di un complesso scolastico, si rende necessaria come fase propedeutica l’individuazione e la conseguente delimitazione dell’area di intervento. La delimitazione perimetrale dell’area di cantiere in occupazione verrà realizzata mediante rete arancione legata a paletti in ferro infissi nel terreno e verrà successivamente corredata dal telo antipolvere. La stessa rete verrà utilizzata nella delimitazione del percorso pedonale protetto per il passaggio degli studenti che arrivano dal parcheggio. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nella realizzazione della delimitazione dell’area di cantiere di pertinenza, si dovrà porre la necessaria attenzione lungo tutto il perimetro per evitare potenziali contatti con studenti e esterni soprattutto durante gli orari di ingresso, pausa e uscita dalla scuola. Attrezzature Mazza, badile, trattore con trivella, scala, utensili manuali vari. Analisi dei rischi Rischio di punture, tagli, abrasioni, contusioni, inciampo, caduta a livello, movimentazione manuale dei carichi, rumori, elettrocuzione, scoppio del serbatoio del compressore. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Gli operatori devono essere informati e addestrati sul corretto utilizzo degli utensili particolarmente pericolosi. I piedi dei cavalletti, oltre ad essere irrigiditi mediante tiranti normali e diagonali, dovranno sempre poggiare su terreno solido e ben livellato. I ponti su cavalletti possono essere usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o all’interno degli edifici, non dovranno essere di altezza superiore a 2 m e non dovranno essere montati sugli impalcati dei ponteggi esterni. Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i DPI obbligatori durante le lavorazioni. Stima del rischio della fase: b. Posa baraccamenti vari Descrizione della lavorazione Scarico e posizionamento di baraccamenti previsti per la logistica, quali box di cantiere ad uso ufficio e spogliatoi. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale 13 14 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Nessuno. Attrezzature Scale a mano, a forbice ed elementi innestati, trabattelli, autocarro con braccio idraulico. Analisi dei rischi Contatto con box durante la sua movimentazione, schiacciamenti, caduta dall’alto, rumore, traumi contusivi. investimento, Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Raramente la ditta fornitrice valuta in modo appropriato il rischio di caduta dall’alto conseguente all’agganciamento delle catene di sollevamento ai ganci predisposti in genere in sommità del box di cantiere. L’operatore infatti viene a trovarsi ad un’altezza superiore ai 4 m dovuta alla somma dell’altezza da terra del cassone del camion e dell’altezza esterna del box stesso. Solitamente l’operatore utilizza una scala posata sul cassone del camion e poi monta sul tetto del box, effettuando un’operazione rischiosa. Si prescrive pertanto l’utilizzo di una scala in appoggio a sfilo a due o più tronchi, posata sul terreno lateralmente al camion, prima che la gru entri in funzione, appoggiata alle pareti verticali del box, operazione che va effettuata in corrispondenza di ciascun gancio. Una volta agganciate le catene, allontanare il personale dal raggio di azione della gru del camion durante il sollevamento e la posa dei vari box. Per scongiurare i rischi derivanti dall’errata movimentazione manuale dei carichi, si dovrà rendere edotti gli operatori sulla corretta posizione da assumere durante tale operazione. Apprestamenti Scala in appoggio a sfilo a due o più tronchi. Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i dispositivi di protezione individuali obbligatori durante l’uso. Stima del rischio della fase: c. Segnaletica di sicurezza Descrizione della lavorazione Messa in opera di segnaletica verticale ed orizzontale, cartelli di cantiere; predisposizione dei segnali di identificazione degli impianti e del loro posizionamento. Internamente al cantiere e solo per periodi limitati di tempo saranno utilizzate delimitazioni con nastro bicolore o catenelle su colonnine appoggiate a terra. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nessuno. Attrezzature Trancino, cesoie, trapano a percussione. Analisi dei rischi Tagli, colpi, lesioni, schegge, lesioni agli occhi, rumore. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Nel caso di posa di struttura prefabbricata atta all’affissione del cartello di cantiere e di ulteriore eventuale cartellonistica, si prescrive l’utilizzo di idoneo mezzo di sollevamento per la movimentazione e la posa. Eventuali operatori fisseranno il cartello alla struttura che dovrà essere a sua volta assicurata stabilmente al terreno. Apprestamenti COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Nessuno. Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i dispositivi di protezione individuali obbligatori durante l’uso. Stima del rischio della fase: d. Individuazione e recinzione carico/scarico Descrizione della lavorazione area adibita allo stoccaggio e/o Infissione di picchetti e/o paletti in ferro/legno e conseguente delimitazione mediante nastro segnaletico bicolore per l’individuazione delle aree di deposito, stoccaggio e carico/scarico. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavori eseguiti in prossimità dei baraccamenti previsti per la logistica Attrezzature Sega circolare, martello, mazza, mazzetta, disco flessibile, utensili manuali vari. Analisi dei rischi Tagli, colpi, lesioni, schiacciamenti, schegge, lesioni in particolare agli occhi, rumore, amputazioni. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Particolare attenzione viene richiesta all’operatore dell’eventuale sega circolare presente, causa di numerosi infortuni in cantiere, alcuni di essi dovuti alla manomissione delle protezioni esistenti. Le aree di stoccaggio e deposito dovranno essere opportunamente segnalate sin dalla loro individuazione e nel caso di materiali infiammabili o pericolosi, dotate di opportuna segnaletica verticale e di eventuali dispositivi di protezione collettiva (estintori) nelle vicinanze. Apprestamenti Nessuno Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i DPI obbligatori durante le lavorazioni. Stima del rischio della fase: e. Montaggio del ponteggio Descrizione della lavorazione Montaggio di ponteggio fisso con elementi ad H lungo tutto il perimetro dell’edificio che sarà mantenuto in opera fintanto che non verrà realizzato il parapetto in copertura piana calpestabile. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavori eseguiti in prossimità delle aree adibite a zona di deposito e zona logistica. Attrezzature Camion con cassone e gru, argani, gru a torre, utensili manuali. Analisi dei rischi 15 16 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Schiacciamento, investimento, caduta dall’alto, urti durante eventuale caduta trattenuta da apposito dispositivo di dissipazione, tagli, colpi, lesioni agli occhi, rumore, contatto con macchine operatrici. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza La ditta fornitrice ed installatrice dei ponteggi fissi ad elementi prefabbricati ad H dovrà montare il ponteggio secondo gli schemi previsti, ogni minimo discostamento dagli schemi implicherà la redazione di un progetto con calcolo del ponteggio effettuato da tecnico abilitato. Altro documento obbligatorio da redigere e che deve sempre accompagnare il ponteggio, è il Pi.M.U.S. Particolare attenzione dovrà essere posta non solo dal secondo impalcato in su, per l’elevata altezza cui il lavoratore opera opportunamente vincolato con imbragatura di sicurezza agganciata a linea di ancoraggio mediante assorbitore di energia, ma anche per il montaggio del primo impalcato, per il quale è la limitata altezza a rendere inutilizzabili gli usuali sistemi di trattenuta. In mancanza di ponteggi dotati di parapetto fissato sulla struttura in elevazione, propedeuticamente alla posa delle tavole dell’impalcato, i montatori dovranno installare una linea di ancoraggio prima di salire di livello. Sussiste il divieto assoluto di operare il passaggio da una campata all’altra se non opportunamente vincolati. Si dovrà predisporre il telo antipolvere lungo tutto il ponteggio onde evitare la proiezione all’esterno di polveri derivanti dalle lavorazioni. Apprestamenti Scale in appoggio, trabattelli, parapetti temporanei. Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i DPI obbligatori durante le lavorazioni. Stima del rischio della fase: f. Impianti di cantiere; Descrizione della lavorazione Stesura di cavi di collegamento al punto di attacco individuato con il committente, installazione di quadro di cantiere, messa a terra del quadro, installazione impianto elettrico di cantiere, collegamento alla rete idrica fornita dal committente e installazione di impianto idricosanitario di cantiere. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Come descritto nella precedente sezione, l’area è inserita all'interno di un complesso scolastico. Le reti dei sottoservizi sono nelle vicinanze. Tutte le forniture potranno essere derivate da quelle esistenti dedicate alla scuola, in alternativa gli enti erogatori forniranno dei punti di allaccio nelle vicinanze. Verrà previsto un quadro elettrico dedicato all’attività di cantiere, i cavi elettrici in tensione dovranno essere opportunamente schermati e protetti all’interno di corrugati, fissati lungo la recinzione esistente e poi interrati su apposito scavo per l'intero tratto dal cantiere al punto di allaccio individuato (a protezione degli studenti presenti). Anche la fornitura idrica verrà derivata dall’impianto esistente. Attrezzature Camion con cassone e gru, trattore con trivella, avvitatore, trapano a percussione, saldatrice, martello, mazza, badile, piccone, martello pneumatico, cesoie, forbici. Analisi dei rischi Investimento, contatto con macchine operatrici, schiacciamenti, caduta dall’alto, rumore, traumi contusivi, elettrocuzione. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Per quanto riguarda l’impianto elettrico di cantiere, la messa a terra del quadro elettrico di cantiere mediante collegamento a puntazza infissa nel terreno, dovrà avvenire previa verifica della dispersione. La ditta impiantistica rilascerà dichiarazione di conformità, copia della quale dovrà sempre essere presente tra i documenti di cantiere. Apprestamenti Scala in appoggio a sfilo a due o più tronchi Contenuti specifici del POS Ciascuna all’interno utilizzate, dispositivi ditta operante durante tale sottofase dovrà prevedere del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i di protezione individuali obbligatori durante l’uso. Stima del rischio della fase: FASE 2: Esecuzione scavo di sbancamento Descrizione della lavorazione Esecuzione di scavo di sbancamento, con eventuale preparazione e compattazione del piano di posa, finalizzato al successivo getto della platea di fondazione e al passaggio dei corrugati relativi ai diversi sottoservizi. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Essendo all'interno di un complesso scolastico, il terreno non riutilizzato in sito dovrà essere movimentato mediante mezzi di cantiere che entreranno e usciranno dal cantiere utilizzando il parcheggio esistente della scuola. I flussi dovranno essere sempre supervisionati da un moviere che allontani eventuali studenti curiosi o fermi i mezzi in caso di presenza di veicoli in manovra. Attrezzature Escavatore, ruspa, autocarro con cassone, martello pneumatico, pala gommata, miniescavatore, minidumper. Analisi dei rischi Scivolamento, cadute a livello, cadute in aperture del suolo, rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza L’accesso all’area dei lavori deve essere consentito solo a mezzi e personale necessari alle operazioni, durante le operazioni di movimentazione del terreno le maestranze devono sempre essere al corrente della presenza di altre squadre di lavoro. Il personale a terra dovrà sempre essere separato dalle zone di movimentazione dei mezzi in opera, inoltre tutti i lavoratori dovranno essere informati del fatto che non sono permessi sconfinamenti su aree esterne a quelle indicate per i lavori. Apprestamenti Transenne, segnaletica verticale, nastro bicolore, catene bicolore. Contenuti specifici del POS Ciascuna ditta operante durante tale fase dovrà prevedere all’interno del proprio POS l’elenco delle attrezzature che saranno utilizzate, i rischi specifici di ciascuna per l’operatore e per gli altri, e i DPI obbligatori durante le lavorazioni. Stima del rischio della fase: FASE 3: Getti in opera Individuazione delle sub-fasi 17 18 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) a. Predisposizione casseri e successiva rimozione; b. Allestimento delle armature; c. Getto di calcestruzzo e vibratura dello stesso a. Predisposizione casseri e successiva rimozione Descrizione della lavorazione Messa in opera di casseri in legno per il sostegno/contenimento dei getti riguardanti sia la platea di fondazione che i muri e i pilastri di sostegno del fabbricato. La successiva rimozione dovrà essere eseguita solamente a consolidamento del getto avvenuto (almeno 28 giorni), ponendo attenzione ad eventuali incastri conseguenti al peso e all’adesione del calcestruzzo sui casseri e suddividendo la rimozione dei pannelli in due fasi successive distanziate tra loro di qualche giorno per verificare eventuali cedimenti. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni che avvengono movimentando strutture e materiali di un certo peso. Inoltre tali operazioni, quando eseguite lungo il bordo esterno del piano ove si lavora, devono essere realizzate in presenza di parapetti o del ponteggio contornante i fabbricati. Nel caso di pilastri isolati si sconsiglia vivamente l'utilizzo di scale a libro o a pioli, potendo infatti utilizzarsi un trabattello mobile grazie alla platea precedentemente realizzata. Il trabattello stesso, con le ruote ferme, può essere utilizzato come piattaforma per il getto dei pilastri stessi. Attrezzature Utensili manuali vari, gru a torre, mazzetta, sega circolare, sega a mano. Analisi dei rischi Schiacciamenti, caduta oggetti dall’alto, caduta dall'alto, tagli, abrasioni, amputazioni, contusioni, urto con materiali sospesi, movimentazione manuale dei carichi, rumore. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza La movimentazione dei pannelli e degli eventuali puntelli deve avvenire sempre con l’aiuto di altri operatori, adoperando le dovute attenzioni e proteggendosi con gli opportuni DPI. Apprestamenti Impalcati su castelli, trabattelli, scale a libro, ponteggio fisso. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere le modalità di posa in sicurezza dei puntelli e dei pannelli oltreché l’indicazione sui dispositivi di protezione individuali da utilizzare durante tale lavorazione. Stima del rischio della fase: b. Allestimento delle armature Descrizione della lavorazione La lavorazione consiste nell’assemblaggio dell’armatura in ferro, avendo cura di collegarla alle chiamate delle eventuali strutture in elevazione precedentemente gettate, di trattare le riprese di getto con appositi giunti e di riempire con polistirolo gli spazi da adibire ad eventuali cavedii per il passaggio degli impianti. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Eventuali fori per vani scale, ascensori o altro dovranno essere delimitati da parapetti o protetti da tavolati sottostanti calpestabili anch’essi. Bisognerà porre particolare attenzione per le lavorazioni da svolgersi in prossimità dei bordi perimetrali dell’edificio ove dovrà essere presente il ponteggio (a distanza non superiore ai 20 cm dal muro) o opportuni parapetti. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Attrezzature Utensili manuali vari, gru a torre, mazzetta, sega circolare, sega a mano, cesoie, trancino, trancia e/o piega ferri, disco flessibile. Analisi dei rischi Schiacciamenti, tagli, abrasioni, amputazioni, contusioni, urto con materiali sospesi, movimentazione manuale dei carichi, rumore, caduta dall'alto. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza L'accesso al fondo scavo avverrà senza particolari precauzione data la limitata profondità del piano di posa della platea di fondazione, nonostante ciò si dovrà porre particolare attenzione ai casseri e ai contenimenti del terreno esistenti per diminuire il rischio di inciampo e caduta a livello. Si sottolinea la necessità di legare assieme e porre i tappi a protezione delle teste dei ferri di chiamata per i pilastri da gettarsi successivamente. Per quanto riguarda la posa delle armature dei pilastri e dei muri portanti, essa potrà avvenire dal basso o mediante l'utilizzo di un trabattello mobile. Apprestamenti Impalcati su castelli, trabattelli, scale a libro, ponteggio fisso, passerelle pedonali. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere le modalità di taglio e lavorazione del ferro in sicurezza e l’indicazione sui dispositivi di protezione individuali da utilizzare durante tale lavorazione. Stima del rischio della fase: c. Getto del calcestruzzo e vibratura dello stesso Descrizione della lavorazione Getto del calcestruzzo mediante betoniera e relativa macchina con pompa, compattazione e rimozione bolle d’aria mediante vibratore ed infine stesura del calcestruzzo mediante stadia. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Il getto avviene camminando sull’armatura del solaio esistente. Steso il primo strato grezzo si cammina in presenza di ostacoli non visibili con i rischi conseguenti. Il getto in prossimità del perimetro dell’impalcato deve essere eseguito con particolare attenzione. L’eventuale urto con la pompa in movimento potrebbe sbalzare l’operatore oltre il parapetto di delimitazione. Attrezzature Betoniera, autobetonpompa, gru a torre, badili, stadie, vibratore, utensili manuali vari, cesoie. Analisi dei rischi Schiacciamenti, inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, contusioni, urti con pompa sospesa, movimentazione manuale dei carichi, rumore, schizzi negli occhi, irritazioni cutanee. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Gli operatori, mentre stendono e lavorano il calcestruzzo, dovranno possibilmente camminare sopra le armature in ferro (rete elettrosaldata). La stesura del getto dovrà avvenire con attrezzi adatti a far lavorare gli operatori in posizione ergonomica evitando di movimentare il calcestruzzo con la schiena piegata a perpendicolo. Si dovranno utilizzare gli idonei DPI prescritti nel POS e fare attenzione all’oscillazione della pompa che può causare urti e contusioni con parti del corpo. In caso di non utilizzo dell’autobetonpompa, si dovranno utilizzare apposite benne per la movimentazione del calcestruzzo tramite la gru a torre. Inoltre gli autisti dovranno porre particolare attenzione durante le manovre lungo le strade di accesso al cantiere. La betoniera dovrà posizionarsi ad opportuna 19 20 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) distanza, dovrà essere dotata di apposito canale convogliatore, da controllarsi prima di ogni getto e infine deve essere collegata alla linea di messa a terra predisposta durante l’installazione dell’impianto elettrico di cantiere. Come per le lavorazioni precedente, anche questa potrà avvenire utilizzando un impalcato o trabattelli mobili per la vibratura delle strutture in elevazione. Apprestamenti Ponteggio fisso, passerelle pedonali, parapetti. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere i DPI degli operatori e le schede di sicurezza dei materiali possibilmente nocivi e/o irritanti. Stima del rischio della fase: FASE 4: Murature in elevazione Individuazione delle sub-fasi a. Posa a piè d’opera del materiale; b. Posa blocchi in laterizio a. Posa a piè d’opera del materiale Descrizione della lavorazione Scarico dall’autocarro dei bancali di mattoni o blocchi di vario tipo, accatastamento in apposita area preliminarmente individuata, movimentazione con gru a torre dei bancali a livello e spostamento lungo il piano mediante transpallet, confezionamento della malta o movimentazione della malta preconfezionata sino al luogo adibito alla messa in opera della muratura. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale I bancali devono essere posizionati in apposite aperture previste lungo il ponteggio o direttamente all’interno del piano mediante gru a torre. I bancali, quando il solaio che li accoglie non è più puntellato, vanno posizionati in corrispondenza o in vicinanza delle strutture portanti, avendo cura di distribuire il peso sulla superficie. Il ponteggio non può essere utilizzato come luogo adatto ad accogliere merci, in quanto ad uso esclusivo delle persone. Se il cantiere dovesse avere la necessità di movimentare carichi pesanti esternamente ai piani, allora si dovranno predisporre zone del ponteggio fisso mediante il sistema tubo giunto opportunamente verificato staticamente e quindi possibilitato ad accogliere bancali di materiale o altro. L’eventuale silos deve essere posizionato in apposita area segnalata, ad opportuna distanza dallo scavo o dal terreno di riporto e in luogo non soggetto alla viabilità stradale di cantiere. Attrezzature Autocarro con gru idraulica, gru a torre, trans pallet, betoniera a bicchiere, silos per malte preconfezionate, trapano miscelatore, badili, secchi, utensili manuali vari. Analisi dei rischi Schiacciamenti, inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, caduta oggetti dall’alto, contusioni, urti con carichi sospesi, movimentazione manuale dei carichi, rumore, schizzi negli occhi, irritazioni cutanee, sostanze nocive. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Gli operatori dovranno porre particolare attenzione durante l’assistenza alla movimentazione dei carichi tramite gru idraulica del camion o tramite gru a torre avendo cura di non sostare sotto i carichi sospesi e di utilizzare oggetti e prolunghe per accompagnare la posa del carico. Per i carichi leggeri da depositare ed allontanare immediatamente dal ponteggio fisso, nel caso in cui debbano essere temporaneamente rimossi i parapetti e le tavole fermapiede, si prescrive sin da ora l’utilizzo di sistemi di ritenuta COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) mediante imbracatura e cintura di sicurezza per gli operatori che assistono alla posa del carico della gru. La zona inoltre dovrà essere preventivamente vietata al passaggio sino alla ricomposizione del ponteggio (da effettuare anch’essa previo utilizzo di DPI di III categoria e quindi da parte di personale addestrato al loro utilizzo). Tali accortezze dovranno essere utilizzate durante la movimentazione di ogni tipologia di carico mediante la gru a torre. Per quanto attiene al silos, oltre alla particolare cura nel suo posizionamento, si prescrive la delimitazione e l’interdizione della zona ai non addetti allo scarico della malta preconfezionata dal silos. La betoniera a bicchiere dovrà anch’essa essere posizionata in luogo riparato, possibilmente protetta dalla caduta di oggetti dall’alto tramite una tettoia. Infine silos e betoniera dovranno essere opportunamente collegati all’impianto di messa a terra. Apprestamenti Ponteggio fisso, passerelle pedonali, parapetti, tettoia, mantovane, ganci e distanziatori per l’assistenza alla movimentazione dei carichi tramite gru, cunei in legno, bancali per la distribuzione del carico. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere i DPI degli operatori e le schede di sicurezza dei materiali possibilmente nocivi e/o irritanti (malte e additivi). Stima del rischio della fase: b. Posa blocchi in laterizio Descrizione della lavorazione A seconda del tipo di muratura da progetto la lavorazione prevede la posa dei blocchi di vario tipo a corsi sfalsati con utilizzo di apposita malta cementizia. Per quanto riguarda le murature, se al piano terra, esse dovranno essere posate su guaina impermeabilizzante taglia muro che andrà ad interrompere la continuità della muratura anche dopo altri due o tre corsi di blocchi per bloccare la risalita dell’umidità. Per quanto riguarda le murature di tamponamento esse dovranno essere poste lievemente in spinta nel sottotrave tramite appositi cunei, se invece le stesse collaborano strutturalmente allora esse dovranno essere realizzate prima del getto della trave o cordolo soprastante. Per quanto riguarda le murature interne agli alloggi, nei vari piani del fabbricato, esse dovranno essere posate previa stesura di un materassino per isolare acusticamente la trasmissione di rumore dalle murature stesse alle strutture dell’edificio. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Tale lavorazione presente dei rischi derivanti dal contesto ambientale solamente per le murature perimetrali, ove dovrà essere posto a livello il ponteggio perimetrale. Qualora non fosse presente il ponteggio perimetrale o si trovasse a distanza dalla parete dell’edificio superiore ai 20 cm, gli operai, essendo tale lavorazione impossibile da eseguirsi con presenza di parapetto, dovranno essere agganciati ad apposito sistema di sicurezza contro la caduta dall’alto finché la muratura avrà altezza pari o superiore al metro e avrà sviluppato sufficiente resistenza meccanica. Attrezzature Carriola, badili, secchi, cesoie, trancino, martello, scalpello, utensili manuali vari. Analisi dei rischi Schiacciamenti, inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, movimentazione manuale dei carichi, rumore, schizzi negli occhi, irritazioni cutanee. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Gli operatori dovranno porre particolare attenzione in presenza di possibile rischio di caduta dall’alto conseguente al luogo di lavorazione in assenza di ponteggi o parapetti come analizzato precedentemente. Si ricorda 21 22 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) l’obbligo di formazione e addestramento all’utilizzo dei dispositivi di ritenuta contro la caduta di III categoria, che deve essere documentata. Apprestamenti Ponteggio fisso, passerelle pedonali, parapetti, impalcati mobili, scale a libro, trabattelli, sistemi di trattenuta o anticaduta. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere i DPI degli operatori e le schede di sicurezza dei materiali possibilmente nocivi e/o irritanti (malte e additivi) e i nominativi degli operatori in possesso di certificazione per l’utilizzo di sistemi anticaduta di III categoria. Stima del rischio della fase: FASE 5: Posa del solaio di copertura Descrizione della lavorazione La copertura piana è costituita da solai del tipo a predalles, prefabbricati secondo opportune dimensioni. Essi verranno movimentati con la gru e appoggiati alle strutture portanti precedentemente realizzate. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Per la presenza di altre lavorazioni in corso, si devono evitare situazioni di interferenza relative alla presenza di lavoratori al di sotto delle aree di posa della struttura di copertura. Attrezzature Autogru, trapani ed avvitatori elettrici, pistole sparachiodi, sega circolare, sega elettrica, utensili manuali. Analisi dei rischi Caduta dall’alto, scivolamenti, caduta a livello, caduta di materiale dall’alto per sganciamento, organi meccanici in movimento, urti, colpi,compressioni, escoriazioni, tagli. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Trattandosi di lavori in quota si prevede di realizzare tutta una serie di apprestamenti come ponteggi, parapetti, punti di ancoraggio, trabattelli, piani di lavoro ecc … in modo da ridurre al minimo le possibilità di caduta e incidente. Non è ammessa la presenza di personale sugli elementi della copertura prima del completamento dei piani di lavoro. In assenza dei dispositivi di protezione collettiva, gli addetti in quota dovranno tassativamente utilizzare i DPI anticaduta specifici (imbragatura completa con cosciali, dissipatore di energia, funi di trattenuta, casco per lavori in quota). E’ fatto assoluto divieto predisporre scale in semplice appoggio o improvvisate, per l’accesso ai piani in quota. Dovrà essere posta massima attenzione alle possibili interferenze tra squadre di lavoro diverse in cantiere, pertanto gli operatori dovranno essere edotti sulla presenza contemporanea di altre lavorazioni al suo interno. La movimentazione e il posizionamento degli elementi dovrà essere effettuata tramite l’utilizzo della gru, pertanto si sottolinea la necessità di verificare che i carichi siano correttamente imbragati mediante funi e/o catene. Tutti gli addetti (manovratore gru, addetti al posizionamento delle travi sui solai ecc …) devono essere reciprocamente visibili durante tutte le operazioni. L’area sottostante alle lavorazioni in esame deve essere opportunamente segnalata e sgombra da qualsiasi addetto. Apprestamenti Ponteggi, parapetti, trabattelli. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) prescritti per la varie fasi di lavorazione. Gli operatori che, nel caso, dovessero utilizzare dispositivi anticaduta di III categoria, devono essere stati appositamente addestrati e in possesso di certificazione apposita. Stima del rischio della fase: FASE 6: Impianto idro-termo-sanitario Descrizione della lavorazione Messa in opera delle colonne di scarico e di adduzione dei vari sottoservizi (fognature, acqua e gas) intervallandosi con le operazioni di posa dei solai e di getto delle solette. Installazione delle canne fumarie delle caldaie comprensive di tubazioni per lo scarico della condensa. Disposizione delle tubazioni di scaricoi. Predisposizione delle tubazioni per l’impianto di condizionamento comprensivo di tubazioni per lo scarico della condensa. Messa in opera ed installazione dell’impianto di riscaldamento comprensivo di caldaia a gas, impianto di distribuzione radiante a pavimento e di distribuzione per la parte riscaldata mediante ventilconvettori, eventuali tubazioni per scalda salviette e radiatori relativi, comprensivo di scatole di derivazione, valvole e sfiati. Collegamento esterno dei sottoservizi alla predisposizione per l’alloggio dei vari contatori. Messa in opera di pannelli solari per il preriscaldamento dell'acqua calda sanitaria. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale La maggior parte di queste lavorazioni avviene alternandosi con la ditta esecutrice delle opere edili, ma raramente in concomitanza con altre ditte e/o lavoratori autonomi. La ditta impiantistica può trovarsi ad operare in concomitanza della ditta delle opere edili e/o assieme ad altre durante la predisposizione delle colonne di scarico o degli eventuali pluviali interni al fabbricato da farsi durante l’armatura del solaio. Altre operazioni che possono creare interferenze riguardano la disposizione delle tubazioni all’interno delle pareti in laterizio. Sarà cura del CSE gestire insieme alle ditte l’alternanza e la successione delle varie operazioni per non creare rischi aggiuntivi. Sin da ora si consiglia di interporre uno sfasamento spaziale e/o temporale tra le varie operazioni possibilmente interferenti. Ad esempio per realizzare le varie stratificazioni sopra il solaio si succederanno nell’ordine: idraulici per gli scarichi e le tubazioni di adduzione, elettricisti per i corrugati, muratori per il getto dell’alleggerito e per la posa del materassino anticalpestio e del pannello di coibentazione, idraulici per la posa dell’impianto radiante a pavimento, nuovamente muratori per la realizzazione del massetto e poi piastrellisti per la finitura. Attrezzature Disco flessibile, trapano a percussione, avvitatore, utensili manuali vari, piegatubi, taglia tubi, cannello per saldature tubazioni in rame, salda tubi elettrici, pompe per messa in pressione impianto. Analisi dei rischi Caduta dall’alto, schiacciamenti, perforazioni, cadute a livello, inciampo, urti con carichi sospesi, caduta di oggetti dall’alto, tagli, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, elettrocuzione, ustioni, incendio, scoppio, movimentazione manuale dei carichi, irritazioni alle vie respiratorie. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Per quanto riguarda le colonne verticali si prescrive sin da ora l’obbligo per gli idraulici di impostare la colonna dal piano sottostante appoggiandola alle strutture in elevazione precedentemente gettate, aiutandosi per mezzo di scale a libro e/o trabattelli o altri apprestamenti. Per l’utilizzo dei cannelli in ossiacetilene si prescrive di dotarsi nelle vicinanze di un estintore per eventuali incendi di materiale infiammabile. Per la movimentazione di carichi pesanti (sanitari, piatti doccia ecc..) lavorare a coppie. Durante l’utilizzo di eventuali prodotti irritanti o nocivi si prescrive, oltre che l’utilizzo degli appositi DPI, anche l’aerazione degli ambienti e la limitazione al minimo del numero degli esposti. La demolizione di porzioni di murature (tracce) dei 23 24 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) fabbricati per la creazione delle nicchie per il passaggio impianti, dovrà avvenire al completamento dei muri ed in aree delimitate, si dovrà inoltre intervenire per piccole parti, con utilizzo di mezzi meccanici a basso impatto ed in modo da non innescare alcuna vibrazione sulle parti restanti dell’edificio. Apprestamenti Ponteggio, parapetti, scale a libro, trabattelli, estintori a polveri o ad anidride carbonica. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. Stima del rischio della fase: FASE 7: Impianto elettrico Descrizione della lavorazione Messa in opera delle canalette per la distribuzione dell’energia elettrica. Messa in opera delle cassette di derivazione e dei frutti all’interno delle pareti. Predisposizioni per l’impianto telefonico. Messa in opera dei videocitofoni e dell’impianto di illuminazione interna/esterna. Fornitura e messa in opera di impianto fotovoltaico. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale La maggior parte di queste lavorazioni avviene alternandosi con la ditta esecutrice delle opere edili, ma raramente in concomitanza con altre ditte e/o lavoratori autonomi. La ditta impiantistica può trovarsi ad operare in concomitanza della ditta delle opere edili e/o assieme ad altre durante la predisposizione dei passaggi da farsi durante l’armatura del solaio. Altre operazioni che possono creare interferenze riguardano la disposizione dei corrugati all’interno delle pareti o delle contropareti in cartongesso. Sarà cura del CSE gestire insieme alle ditte l’alternanza e la successione delle varie operazioni per non creare rischi aggiuntivi. Sin da ora si consiglia di interporre uno sfasamento spaziale e/o temporale tra le varie operazioni possibilmente interferenti. Ad esempio per le pareti: idraulici e elettricisti che tracceranno gli impianti indicando le predisposizioni e i fori da eseguire, una volta eseguite le scanalature nelle murature da parte dei muratori, gli idraulici poseranno le loro tubazioni gli elettricisti i loro corrugati, infine i muratori riempiranno le scanalature e raseranno la parete con la malta. Attrezzature Trapano a percussione, avvitatore, utensili manuali vari, cesoie, forbici. Analisi dei rischi Caduta dall’alto, schiacciamenti, perforazioni, cadute a livello, inciampo, urti con carichi sospesi, caduta di oggetti dall’alto, tagli, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, elettrocuzione, movimentazione manuale dei carichi. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza La condizione di intervento puntuale in varie aree di cantiere identifica una elevata condizione di interferenza, gli interventi dovranno quindi essere programmati con la massima attenzione e si dovranno inoltre predisporre delimitazioni specifiche delle aree con differenti lavorazioni. La necessità di assistenze implica elevata probabilità di interferenza tra le squadre di impiantisti e quelle atte alle opere edili in assistenza, i lavoratori dovranno quindi essere informati sulla presenza di squadre differenti e sulla precisa programmazione dei lavori. E’ fatto obbligo di predisporre segnalazioni specifiche di posizionamento degli impianti e della loro effettiva operatività. Nessuna lavorazione dovrà avvenire prima di precisa verifica dell’avvenuto sezionamento o interruzione delle linee/servizi. Gli operatori sono obbligati COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) ad indossare i DPI personali specifici per le varie lavorazioni inoltre, nel caso di lavori in quota, dovranno essere dotati dei DPI specifici anticaduta. La demolizione di porzioni di murature (tracce) dei fabbricati per la creazione delle nicchie per il passaggio impianti, dovrà avvenire al completamento dei muri ed in aree delimitate, si dovrà inoltre intervenire per piccole parti, con utilizzo di mezzi meccanici a basso impatto ed in modo da non innescare alcuna vibrazione sulle parti restanti dell’edificio. Apprestamenti Ponteggio, parapetti, scale a libro, trabattelli, estintori a polveri o ad anidride carbonica. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. Stima del rischio della fase: FASE 8: Stratificazione del piano terra e del solaio di copertura Descrizione della lavorazione Getto del massetto alleggerito a riempimento e regolarizzazione dopo la posa delle tubazioni e dei corrugati degli impianti, stesura di materassino anticalpestio di isolamento acustico, posa dei pannelli di coibentazione e di eventuali strati di separazione e di protezione, getto del massetto con rete metallica annegata e suo livellamento. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Anche queste lavorazioni sono effettuate in alternanza alle ditte di impianti. Sarà cura del CSE gestire insieme alle ditte la successione delle varie operazioni per non creare rischi aggiuntivi. Sin da ora si evidenzia la necessità di interporre uno sfasamento spaziale e/o temporale tra le varie operazioni possibilmente interferenti. Anche per il getto dell’alleggerito e del massetto si utilizzano impianti simili a quelli di betonaggio con pompe che spingono il materiale tramite gru sospese o tramite tubazioni posate a terra. Attrezzature Badile, stadia, utensili manuali vari, impastatrice, autobetonpompa, trasportatrice ad aria compressa (macchina per massetti). Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, schiacciamenti, urti con tubazioni e pompe, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, schizzi negli occhi, irritazioni cutanee e alle vie respiratorie. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Si richiede particolare attenzione nel posizionamento e nel passaggio in aderenza alle tubazioni per il getto del massetto in quanto soggette a improvvisi movimenti, anche notevoli, conseguenti il passaggio del materiale. Si prescrive la segnalazione e la delimitazioni di tali tubazioni ove esse dovessero interferire con altre lavorazioni. Apprestamenti Delimitazioni tramite nastro bicolore. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. 25 26 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Stima del rischio della fase: FASE 9: Impermeabilizzazioni e isolamenti termici ed acustici Descrizione della lavorazione Fornitura e messa in opera di guaine impermeabilizzanti a rivestimento dei muri contro terra e per il taglio delle murature in elevazione, fornitura e messa in opera di guaine o di barriere impermeabili (tipo mapelastic) per copertura, terrazze e marciapiedi esterni, fornitura e stesura di materassini acustici anticalpestio, fornitura e stesura di pannelli di coibentazione in polistirolo, polistirene o similari, fornitura e stesura in opera di rotoli di lana di vetro o di roccia. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni effettuate in situazioni ambientali molto diverse a seconda della fase del cantiere. Situazioni parzialmente rischiose in quanto effettuate in presenza di altre ditte o lavorazioni, con le quali programmare e valutare le eventuali interferenze operando distanziati nel tempo o nello spazio. In particolare alcune situazioni espongono i lavoratori alle intemperie e alle situazioni climatiche. Attrezzature Cesoie, forbici, cannello ossiacetilenico, utensili manuali, pistola per colle e siliconi, trancini. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, schegge di lavorazione negli occhi, tagli, elettrocuzione, irritazioni vie aeree, ustioni, scottature, insolazioni. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Si prescrive di porre particolare attenzione nelle zone di lavoro maggiormente a rischio, ad esempio lungo il perimetro del fabbricato al piano di copertura (vedasi le cautele da adottare per la lavorazione riguardante la posa del manto di copertura o della struttura in legno della copertura per quanto attiene l’esposizione alle intemperie e al sole durante la stagione estiva). Durante le operazioni di impermeabilizzazione si dovrà prevedere la presenza sull’area di intervento di almeno due estintori. E’ vietato il deposito di materiale infiammabile incustodito nei pressi delle aree di lavoro ed è vietato lasciare fiamme accese libere incustodite all’interno del cantiere (impermeabilizzazioni a fiamma). Apprestamenti Ponteggio, parapetti, trabattelli, impalcati, cintura di sicurezza con gancio dorsale e cordino a lunghezza fissa o con dispositivo retrattile e assorbitore di caduta, estintori. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione e le schede di sicurezza dei vari prodotti nocivi o tossici eventualmente utilizzati. Stima del rischio della fase: FASE 10: impianto ascensore Descrizione della lavorazione Messa in opera delle strutture di basamento dell’ascensore, delle guide di scorrimento, posa della cabina e della struttura di sostegno e COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) movimentazione della cabina. Assemblaggio e montaggio delle porte ai piani. Collegamento elettrico e meccanico ai quadri e ai macchinari di comando e movimentazione ai vari piani. Collegamento della linea telefonica, collaudo di funzionamento e messa in servizio a ultimazione del cantiere. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale La maggior parte di queste lavorazioni avvengono all’interno del vano ascensore, su di uno spazio a tutta altezza o ai pianerottoli affacciandosi dai fori per l’installazione delle porte e dei comandi. Oltre ad essere esposti ad un considerevole rischio di caduta dall’alto se non si mettono in atto idonei apprestamenti, i lavoratori si trovano ad operare in un contesto angusto, buio e stretto che potrebbe anche dare sensazioni di disagio psicologico soprattutto a persone sensibili a tali situazioni (claustrofobici) oltre che essere difficile l’accesso e l’eventuale recupero dei lavoratori all’interno nel momento di pericolo o malore o infortunio. Occorre quindi programmare in modo meticoloso lo svolgersi delle lavorazioni e l’utilizzo di idonei apprestamenti. Attrezzature Disco flessibile, trapano, avvitatore, utensili manuali vari, argani, gru a torre. Analisi dei rischi Caduta dall’alto, schiacciamenti, perforazioni, cadute a livello, inciampo, urti con carichi sospesi, caduta di oggetti dall’alto, tagli, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, elettrocuzione. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Si prevede l’utilizzo di ponteggi da erigersi durante le varie fasi di installazione delle guide e di altri parti dell’impianto ascensore all’interno del vano predisposto. Si prevede inoltre la messa in opera di pannellature piene per tamponare i fori delle porte di accesso ai vari piani fintanto che all’interno ci sono operai al lavoro per evitare la caduta dall’alto di persone e oggetti. I pannelli di tamponamento saranno sostituiti da parapetti solamente ad avvenuta posa della struttura metallica interna al cavedio. Sarà valutazione del Committente se predisporre sin da subito una linea vita verticale nello spazio a disposizione tra cabina e pareti in cemento armato da poter utilizzare sia durante la messa in opera dell’impianto che per manutenzioni future. Le varie operazioni devono essere eseguite da personale altamente specializzato, evitando la compresenza di non addetti ai lavori, anche se per eventuali assistenze. Al momento della posa della cabina non dovrà essere presente nessuno all’interno del vano ascensore, una volta collegata in modo stabile alle strutture infisse lungo le pareti, si provvederà affinché gli installatori si posizionino al di sotto di essa per operazioni strettamente necessarie e solo la previa messa in atto di una serie di puntelli costituenti un castello strutturale in ferro di sicurezza per la protezione dal rischio di caduta della cabina. Apprestamenti Ponteggio fisso, ponteggio mobile, impalcati con tubi-giunto, parapetti, pannelli di tamponamento, puntelli, linea vita verticale. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati e altamente specializzati, i loro attestati devono essere obbligatoriamente allegati al POS che dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo di sistemi anticaduta di III categoria. Stima del rischio della fase: FASE 11: Intonaci interni ed esterni Descrizione della lavorazione 27 28 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Preparazione dell’impasto, spruzzatura dell’intonaco sulle pareti interne ed esterne agli edifici e sull’intradosso dei soffitti, livellamento, preparazione degli spigoli e lisciatura finale. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nessuno Attrezzature Intonacatrice, trapano miscelatore, utensili manuali vari, stadie, bolle, frattazzi, cesoie. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, schizzi negli occhi, irritazioni cutanee e alle vie respiratorie, tagli. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Si prescrive l’utilizzo dei DPI sia per i lavoratori all’interno che per l’addetto all’intonacatrice durante le operazioni di miscelazione dell’impasto. Gli addetti in quota in momentanea assenza di dispositivi di protezione collettiva dovranno tassativamente utilizzare i DPI anticaduta specifici (imbragatura completa con cosciali, dissipatore di energia, funi di trattenuta, casco per lavori in quota). E’ fatto assoluto divieto predisporre scale in semplice appoggio o improvvisate, per l’accesso ai piani in quota Apprestamenti Ponteggio fisso, parapetti. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. Stima del rischio della fase: FASE 12: Posa pavimenti e rivestimenti Descrizione della lavorazione Fornitura e scarico di piastrelle, lastre in materiale ceramico o in pietra di vario tipo, posa in opera di pavimenti a giunto unito o con fuga su letto di malta o di colla, posa di rivestimenti ceramici con distanziatori, posa su colla di parquet prefinito in legno o di listoni in legno massello e successiva levigatura e lucidatura, posa dei battiscopa in legno o in piastrelle. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni effettuate sia all’interno degli edifici che all’esterno. Lavorazioni eseguite talora in ambienti confinati e non sempre opportunamente aerati. Attrezzature Taglia piastrelle, disco flessibile, trapano con carotatrice, staggia, martello, scalpello, cesoie, trancini, frattazzo, trapano con miscelatore, pennelli, utensili manuali vari, spruzzatrice ad aria compressa per vernici. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, perforazioni, amputazione, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, schizzi negli occhi, inalazione di sostanze nocive e tossiche, irritazione cutanee e alle vie respiratorie, incendio, tagli, elettrocuzione. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Alcune fasi delle lavorazioni dovranno essere svolte aerando continuamente i locali a causa delle esalazioni nocive e tossiche rilasciate da colle e vernici anche se gli operatori saranno opportunamente dotati di DPI. Tali zone soggette ad esalazioni dovranno essere opportunamente COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) delimitate e segnalate e accessibili solamente al personale addetto e dotato di appositi respiratori o mascherine facciali con filtri. Apprestamenti Ponteggio, parapetti. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione e le schede di sicurezza dei vari prodotti utilizzati per la posa e per la verniciatura. Stima del rischio della fase: FASE 13: Dipinture Descrizione della lavorazione Dipinture interne ed eventualmente all’esterno. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nessuno. Attrezzature Utensili manuali vari, trapano miscelatore. Analisi dei rischi Caduta dall’alto, scivolamento, caduta di materiale dall’alto, rischio di inalazione di polveri e/o di sostanze nocive. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Tutto il personale dovrà essere dotato di DPI specifici in relazione alle lavorazioni da effettuare (guanti, casco, scarpe antinfortunistiche). Durante le operazioni in quota è assolutamente vietato agire in assenza di dispositivi anticaduta, così come è assolutamente vietato agire da scala portatile: tali operazioni dovranno avvenire quindi da apposito ponteggio predisposto. Il deposito dei materiali, sia funzionali alle lavorazioni sia di risulta dalle attività di restauro, dovranno essere valutati di volta in volta affinché non costituiscano intralcio per le altre lavorazioni in atto. Per quanto riguarda le tinteggiature si prescrive l’uso degli appositi DPI (maschera di protezione) onde evitare il rischio di inalazione di eventuali sostanze tossiche. Apprestamenti Ponteggio, trabattelli, piattaforma di lavoro elevabile. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione e le schede di sicurezza dei vari prodotti utilizzati per la posa e per la verniciatura. Stima del rischio della fase: FASE 14: Fornitura e posa in opera di serramenti interni ed esterni Descrizione della lavorazione Fornitura e messa in opera di finestre e porte in alluminio, di finestre e porte in legno, di eventuali scuri o tapparelle avvolgibili. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Operazione da svolgersi verso il completamento dell'opera, alla presenza di poche altre ditte. Nessun altro rischio derivante dal contesto ambientale. 29 30 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Attrezzature Trapano a percussione, avvitatore elettrico, utensili manuali, disco flessibile, pistola per colle e siliconi, trancini e cesoie, saldatrice. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, caduta oggetti dall’alto, perforazioni, amputazioni, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, schegge di lavorazione negli occhi, tagli, elettrocuzione. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Le lavorazioni dovranno avvenire in precise aree delimitate ed in zone libere da altre attività lavorative, è essenziale inoltre che tutti gli operatori presenti siano a conoscenza della presenza di altre attività in cantiere e delle relative aree di influenza. Apprestamenti Ponteggio, parapetti, trabattelli, impalcati, cintura di sicurezza con gancio dorsale e cordino a lunghezza fissa o con dispositivo retrattile e assorbitore di caduta. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione e le schede di sicurezza dei vari prodotti eventualmente utilizzati per la verniciatura. Stima del rischio della fase: FASE 15: Fornitura e messa in opera di lattonerie Descrizione della lavorazione Messa in opera di copertine, scossaline, giunti di dilatazione dei canali di gronda, imbocchi per i pluviali, sistemi di troppo pieno per le canale interne, pluviali e griglie di ventilazione dei camini e degli sfiati Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni effettuate sulla copertura piana, soggette ad intemperie e/o varie condizioni meteorologiche avverse. Attrezzature Forbici, cesoie, disco flessibile, cannello ossiacetilenico, gru a torre, pistola sparachiodi, utensili manuali. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, caduta dall’alto, perforazioni, amputazione, abrasioni, contusioni, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, esposizione ai raggi ultravioletti del sole, schegge di lavorazione negli occhi, insolazione, scottature e ustioni del corpo durante la stagione estiva, tagli, scivolamento, incendio. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Pur trattandosi di lavori in quota essi avverranno a strutture di copertura ultimate, con presenza di ponteggio perimetrale o parapetti definitivi. Eventuali lavorazioni da effettuarsi all'esterno degli apprestamenti previsti, dovranno avvenire mediante l’utilizzo di DPI anticaduta specifici (imbragatura completa con cosciali, dissipatore di energia, funi di trattenuta, casco per lavori in quota …) in particolare l’imbragatura con fune di trattenuta con riavvolgitore automatico, avendo cura di porre la massima attenzione all’effetto pendolo. Dovrà essere posta massima attenzione alle possibili interferenze tra squadre di lavoro diverse in cantiere, pertanto gli operatori dovranno essere edotti sulla presenza contemporanea di altre lavorazioni al suo interno. La movimentazione del COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) materiale dovrà essere effettuata tramite l’utilizzo della gru, pertanto si sottolinea la necessità di verificare che i carichi siano correttamente imbragati mediante funi e/o catene. Tutti gli addetti (manovratore gru, addetti al posizionamento delle tegole ecc …) devono essere reciprocamente visibili durante tutte le operazioni. L’area sottostante alle lavorazioni in esame deve essere opportunamente segnalata e sgombra da qualsiasi addetto. Durante la stagione estiva, per scongiurare i ischi da esposizione prolungata al sole, si dovranno adottare opportuni DPI e avere sempre a portata di mano dei secchi con acqua potabile per idratarsi continuamente. Apprestamenti Ponteggio fisso, parapetti, pannelli, acqua e sali per idratazione, creme protettive. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. Stima del rischio della fase: FASE 16: Sottoservizi esterni e reinterro Descrizione della lavorazione Realizzazione dei collegamenti alla rete di smaltimento delle acque meteoriche, delle canalizzazioni per il collegamento alla rete principale dei sottoservizi quali acquedotto, rete del gas, telecomunicazioni, energia elettrica mediante scavo in trincea, posa dei corrugati, posa dei pozzetti prefabbricati e dei chiusini in ghisa, successivo reinterro. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni effettuate all’esterno mediante scavi di modesta profondità, in assenza di acqua di falda, all’aperto e soggetti alle intemperie e ai rischi connessi all’esposizione prolungata al sole. Attrezzature Minipala, escavatore, terna, pala gommata, autocarro con cassone, badili, piccone, attrezzi manuali, piastra vibrante, disco flessibile, martello pneumatico, martello e scalpello. Analisi dei rischi Inciampo, caduta a livello, abrasioni, contusioni con macchine operatrici, ribaltamento dei mezzi, rumore, vibrazioni, amputazioni, movimentazione manuale dei carichi, schegge di lavorazione negli occhi, respirazione polveri, ustioni, scottature, insolazioni. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Anche se le profondità di posa e di conseguente scavo sono piuttosto limitate, la ditta valuterà l’esecuzione di sbadacchiature e di eventuali blindaggi degli scavi. Lo scavo dovrà essere recintato o perlomeno delimitato per almeno 1,5 m dai cigli. L’accesso agli scavi avverrà mediante apposita scala sporgente eventualmente fissata alle sbadacchiature. I mezzi dovranno essere dotati di segnalatore acustico della marcia indietro. Dovrà inoltre essere interdetto il passaggio all’interno del raggio d’azione dell’escavatore. Si dovranno sospendere le operazioni in caso di precipitazioni meteoriche abbondanti. Le macchine operatrici non potranno posizionarsi vicino al ciglio degli scavi per pericolo di cedimento e conseguente ribaltamento del mezzo. I pozzetti andranno movimentati a coppie di lavoratori (per dimensioni limitate) affidando al mezzo meccanico la posa con idonee cinghie o zanche. Gli operatori dovranno porre particolare attenzione nelle fasi di posa e di rimozione dei chiusini in ghisa 31 32 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) utilizzando strumenti ed attrezzi appositi evitando l’utilizzo diretto delle mani per pericolo di schiacciamento e/o amputazione delle dita. Apprestamenti New jersey, coni segnalatori, nastro bicolore, tavolati per eventuale blindaggio dello scavo. Contenuti specifici del POS Il POS dell’impresa dovrà contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. Stima del rischio della fase: FASE 17: Smobilizzo cantiere Descrizione della lavorazione Smontaggio, accatastamento e rimozione dei ponteggi, pulizia dell’area dei residui di lavorazione e trasporto a discarica di tutti i rifiuti, carico su autocarri e allontanamento di tutte le attrezzature/apprestamenti/materiali del cantiere, rimozione della gru a torre mediante autogru, rimozione dei box di cantiere, rimozione di tutta la segnaletica di sicurezza, rimozione della recinzione e degli ingressi pedonali e carrabili, pulizia finale. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Lavorazioni da eseguirsi all’aperto senza particolari rischi se non quelli derivanti dall’esposizione alle intemperie e dalle attrezzature utilizzate. Attrezzature Autogru, gru a torre, autocarro con gru idraulica, utensili manuali, martello demolitore, utensili manuali, cesoie, forbici, disco flessibile. Analisi dei rischi Tagli, urti con macchinari, abrasioni, lesioni nella movimentazione manuale dei carichi, schiacciamenti, caduta a livello, inciampo, respirazione polveri, irritazioni cutanee, elettrocuzione, caduta dall’alto. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Lo smobilizzo del cantiere deve avvenire per singole zone di lavoro in modo da liberare completamente il cantiere generale. E’ fatto obbligo che la dismissione avvenga in modo completo e totale senza lasciare materiali o depositi su aree non più di cantiere. La fase di smobilizzo è ammessa solo dopo il reale completamento delle opere pertanto non sono ammesse situazioni di permanenza di porzioni di cantiere se non precisamente concordate. Si prescrive l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’allontanamento del personale non addetto durante la movimentazione dei carichi su autocarro e durante lo smontaggio del ponteggio. Segnalazione e protezione dello spazio di lavoro per un’ampiezza corrispondente al raggio d’azione dell’autogru per lo smontaggio della gru a torre. Non sostare sotto i carichi sospesi. Attenzione alla movimentazione manuale dei carichi, se eccedenti i limiti da normativa utilizzare eventuali ausili o farsi aiutare da altri operatori. Porre la stessa attenzione prescritta e prestata durante le fasi di installazione del cantiere, con particolare cura della pulizia dei luoghi alla chiusura del cantiere. Apprestamenti New jersey, coni segnalatori, nastro bicolore. Contenuti specifici del POS I POS delle varie imprese dovranno contenere tutte le indicazioni utili e necessarie affinché gli operatori svolgano le loro mansioni in piena sicurezza. Tali operatori dovranno essere addestrati all’utilizzo delle varie differenti attrezzature, il POS dovrà inoltre prevedere l’utilizzo e la formazione all’utilizzo dei DPI prescritti per la varie fasi di lavorazione. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Particolare verifica dovrà essere effettuata per gli operatori addetti allo smontaggio del ponteggio e della gru a torre. Stima del rischio della fase: 33 34 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 5 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 5.1 Delimitazione, accessi e segnalazioni L'area d intervento, come già detto, è situata all'interno del complesso scolastico di Mirano ricomprendente vari istituti delle scuole superiori. In particolare essa si situa presso il confine settentrionale del complesso, in prossimità del parcheggio situato lungo via Fratelli Rosselli. Data la presenza costante di studenti e di un notevole via vai negli orari di ingresso, ricreazione e uscita, la delimitazione dovrà avvenire mediante rete arancione e paletti infissi nel terreno per un'altezza minima pari a metri due. Dovrà essere presente un cancello pedonale e un cancello per i soli mezzi, aperto solamente durante il transito degli stessi. L'accesso all'area di cantiere avverrà da via Fratelli Rosselli, per raggiungere la quale i mezzi percorreranno via Matteotti e via Cavin di Sala prima ancora. Opportuni cartelli di indicazione per i mezzi e di segnalazione verticale per i vari veicoli dovranno essere predisposti lungo le vie di transito e in prossimità dell'accesso al parcheggio interno della scuola. 5.2 Viabilità di cantiere All'interno del cantiere non vi sarà alcuna viabilità. I mezzi entreranno in cantiere per il solo carico/scarico, sostando eventualmente nella vicinanza dell'ingresso. Data l'estensione del fabbricato di intervento non si ravvisa la necessità di instaurare dei percorsi interni. 5.3 Aree di deposito All’interno dell’area di cantiere è individuata un’area di deposito, rispettivamente per lo stoccaggio della merce in arrivo e per il deposito degli eventuali residui di lavorazione e rifiuti da smaltire. In ogni caso tali aree e la relativa delimitazione potranno variare durante tutta la durata dei lavori secondo esigenze dell’attività logistica, fermo restando la loro vicinanza al cancello carrabile di accesso al cantiere. Per non causare intralcio alle operazioni le aree di deposito dovranno essere destinate al solo utilizzo delle imprese e quindi dovranno essere opportunamente segnalate. Materiali ed attrezzature andranno sempre stoccati su superfici piane. Si prescrive di non creare pile troppo alte ma disporre materiali ed attrezzature in modo da evitare accidentali ribaltamenti. 5.4 Smaltimento rifiuti Durante le lavorazioni si può prevedere la produzione di alcuni materiali di scarto quali residui di getti in calcestruzzo, materiali isolanti e coibenti, fili elettrici costituiti di rame e materie plastiche, taniche vuote per il rabbocco del combustibile per le macchine operatrici (ma solitamente esse vengono riutilizzate dalla ditta a tale scopo) e/o barattoli di olio per la lubrificazione degli ingranaggi, oltre che naturalmente, laterizi e materie plastiche. Secondo la classificazione con i codici CER, durante le lavorazioni si può prevedere la produzione delle seguenti macrocategorie di “rifiuti non pericolosi”: 05 01 rifiuti prodotti dalla raffinazione del petrolio (fondi di serbatoi, oli, catrami); COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 08 01 rifiuti relativi alla fornitura e all'uso di pitture e vernici 13 02 scarti di oli per motore, olio per ingranaggi e oli lubrificanti; 13 07 rifiuti di carburanti liquidi. 15 01 rifiuti di imballaggi; 17 01 rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (cemento mattoni mattonelle e ceramiche); 17 02 come sopra ma per legno vetro e plastica; 17 03 come sopra ma per miscele bituminose; 17 04 come sopra ma per metalli; 17 05 come sopra per terre e rocce; 17 09 altri rifiuti derivanti dall'attività di costruzione e demolizione. I POS delle imprese dovranno contenere le procedure di gestione dei rifiuti prodotti in cantiere, con particolare riguardo per la rimozione dei materiali pericolosi. Ciascuna impresa dovrà trattare e opportunamente smaltire i rifiuti provenienti dalle proprie attrezzature. 5.5 Servizi logistici ed igienico – assistenziali 5.5.1 Servizi messi a disposizione dal Committente La Committenza non mette a disposizione servizi logistici ed igienico-assistenziali. 5.5.2 Servizi da allestire a cura dell’Impresa principale Dall’analisi delle fasi lavorative emerge che il numero massimo di addetti contemporaneamente presenti arriverà ad un massimo di 8 persone. Per quanto riguarda gli spazi ad uso mensa, la ditta utilizzerà i locali pubblici posti nelle vicinanze presso il centro di Mirano a meno di 1 km di distanza per il ristoro dei lavoratori. Per quanto riguarda le attività, gli operatori utilizzeranno gli spogliatoi presenti presso la sede della propria ditta, saranno predisposti un servizio igienico con lavandini e wc del tipo chimico oggetto di periodico svuotamento I servizi da utilizzare in generale devono essere conformi a quanto previsto dalle normative in materia di igiene e sicurezza e possono essere riassunti come da tabella che segue. Tabella 2. Dimensioni minime dei servizi a disposizione dei lavoratori. uffici 10 mq spogliatoi 10 mq lavabi 2 latrine 1 docce 35 36 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) mensa Locali nelle vicinanze Sarà cura dell’impresa principale rispettare le prescrizioni seguenti estratte dall’allegato XIII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: I locali spogliatoi devono disporre di adeguata aerazione, essere illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda, muniti di sedili ed essere mantenuti in buone condizioni di pulizia. Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentano a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro. La superficie dei locali deve essere tale da consentire, una dislocazione delle attrezzature, degli arredi, dei passaggi e delle vie di uscita rispondenti a criteri di funzionalità e di ergonomia per la tutela e l’igiene dei lavoratori, e di chiunque acceda legittimamente ai locali stessi. I locali docce devono essere riscaldati nella stagione fredda, dotati di acqua calda e fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi ed essere mantenuti in buone condizioni di pulizia. Il numero minimo di docce è di uno ogni dieci lavoratori impegnati nel cantiere. I locali che ospitano i lavabi devono essere dotati di acqua corrente, se necessario calda e di mezzi detergenti e per asciugarsi. I servizi igienici devono essere costruiti in modo da salvaguardare la decenza e mantenuti puliti. I lavabi devono essere in numero minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1 gabinetto ogni 10 lavoratori impegnati nel cantiere. Quando per particolari esigenze vengono utilizzati bagni mobili chimici, questi devono presentare caratteristiche tali da minimizzare il rischio sanitario per gli utenti. In condizioni lavorative con mancanza di spazi sufficienti per l’allestimento dei servizi di cantiere, e in prossimità di strutture idonee aperte al pubblico, è consentito attivare delle convenzioni con tali strutture al fine di supplire all’eventuale carenza di servizi in cantiere: copia di tali convenzioni deve essere tenuta in cantiere ed essere portata a conoscenza dei lavoratori. I locali di refezione devono essere forniti di sedili e di tavoli, ben illuminati, aerati e riscaldati nella stagione fredda. Il pavimento e le pareti devono essere mantenute in buone condizioni di pulizia. Nel caso i pasti vengano consumati in cantiere, i lavoratori devono disporre di attrezzature per scaldare e conservare le vivande ed eventualmente di attrezzature per preparare i loro pasti in condizioni di soddisfacente igienicità. I lavoratori devono disporre sul cantiere di acqua potabile in quantità sufficiente nei locali occupati, nonché nelle vicinanze dei posti di lavoro. Nei locali di refezione così come nei locali chiusi di lavoro è vietato fumare. 5.6 Macchine e attrezzature 5.6.1 Macchine Committente e attrezzature messe a disposizione Non ci sono macchine e attrezzature messe a disposizione dal Committente. dal COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 5.6.2 Macchine ed attrezzature delle imprese previste in cantiere Tutte le macchine e le attrezzature impiegate, oltre a rispettare le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza, andranno utilizzate e mantenute in sicurezza secondo le norme di buona tecnica. Le imprese, su richiesta del CSE, dovranno provvedere a fornire modulistica di controllo per qualsiasi altra attrezzatura. L’elenco delle possibili macchine e attrezzature presenti in cantiere è il seguente: ponteggio; trabattelli; gru a torre; autocarro dotato di cassone ribaltabile e di gru idraulica; piattaforma di lavoro elevabile; furgone; trapani a percussione; avvitatori elettrici; disco flessibile; saldatrice; cannello ossiacetilenico; escavatore gommato o cingolato; miniescavatore; intonacatrice; betoniera a bicchiere; autobetonpompa; vibratore per getti di cls; sega circolare; compressore; trattore con trivella; decespugliatori; piastra vibrante; sega ad acqua; trapano miscelatore; macchina tagliapiastrelle manuale taglia tubi: trasportatrice ad aria compressa per il massetto; argano elettrico da ponteggio; carrelli per trasporto merci; utensili manuali; transenne e recinzioni mobili. I POS delle imprese dovranno integrare le indicazioni relative alle macchine e attrezzature utilizzate per le lavorazioni. 5.6.3 Macchine, attrezzature di uso comune Le attrezzature e le macchine di uso comune saranno il ponteggio perimetrale e la gru a torre, sebbene quest'ultima è consigliabile sia movimentata sempre e solo da un unico operatore appositamente formato e relativo alla ditta edile che fornisce la gru. 37 38 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Nel caso in cui si verificasse la necessità di utilizzare macchine e impianti da parte di ditte non proprietarie degli stessi, è obbligatorio che la ditta proprietaria informi gli utilizzatori che comunque devono essere precedentemente formati all'utilizzo di macchinari e impianti. E' inoltre consigliabile che le ditte facciano delle prese in carico per individuare eventuali responsabilità in caso di danneggiamenti, infortuni e/o manomissioni. 5.7 Sostanze e preparati pericolosi 5.7.1 Sostanze Committente e preparati messe a disposizione dal Non ci sono sostanze messe a disposizione dal Committente. 5.7.2 Sostanze e preparati delle imprese previste in cantiere Tutte le sostanze e i preparati andranno utilizzati correttamente secondo le norme di buona tecnica e secondo le eventuali indicazioni delle schede di sicurezza in dotazione e dovranno essere tenute sotto controllo a cura dei preposti delle imprese. L’elenco delle sostanze e dei preparati più significativi eventualmente utilizzati dalle imprese è quello di seguito riportato: idrocarburi; solventi; resine e colle; siliconi. Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le modalità di gestione e di utilizzo delle sostanze e dei preparati pericolosi previste nonché le relative schede di sicurezza. 5.8 Impianti di cantiere 5.8.1 Impianti messi a disposizione dal Committente Il committente mette a disposizione un punto di allaccio alla rete elettrica. Il collegamento dal punto di fornitura al quadro elettrico di cantiere e lo stesso quadro dovranno essere dotati di dichiarazione di conformità da parte della ditta stessa. La ditta avrà la cura di usufruire di tali impianti come fossero di sua proprietà e dovrà consegnarli al committente nello stesso stato in cui sono stati consegnati. Inoltre viene messo a disposizione un punto di fornitura di acqua potabile per l'installazione di una fontana uso cantiere. 5.8.2 Impianti da allestire a cura dell’Impresa principale L’Impresa principale deve progettare e realizzare a regola d’arte gli impianti elencati, rispettando inoltre le prescrizioni di legge. L’impresa deve allestire i seguenti impianti: impianto elettrico di cantiere comprensivo di messa a terra; impianto di illuminazione dell'area di cantiere; 5.8.3 Impianti di uso comune Tabella 3. Elenco degli impianti di uso comune. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) SOTTOTITOLI TABELLA SOTTOTITOLI TABELLA SOTTOTITOLI TABELLA Impianto elettrico Impresa principale / Committente Tutte le imprese presenti in cantiere Impianto idrico Committente Tutte le imprese presenti in cantiere Tutte le imprese utilizzatrici devono preventivamente formare le proprie maestranze sull’uso corretto degli impianti di uso comune. 5.8.4 Prescrizioni sugli impianti Tutti gli impianti in generale devono rispettare le normative vigenti. Inoltre è richiesto quanto segue: impianti elettrici conformi alla norma CEI 64-8; le misure, almeno semestrali, della resistenza della messa a terra; la verifica, almeno mensile, del funzionamento dei differenziali. Tali verifiche saranno a cura dell’impresa principale. 5.9 Segnaletica La segnaletica dovrà essere conforme al D. Lgs. 81/08 in particolare per tipo e dimensione. Anche per i segnali gestuali si dovranno rispettare le prescrizioni dello stesso decreto riportate rispettivamente negli allegati XXIV (prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza), XXVIII (prescrizioni per la segnalazione di ostacoli … e delle vie di circolazione), XXXII (prescrizioni per i segnali gestuali). 5.10 Gestione dell’emergenza 5.10.1 Indicazioni generali Sarà cura dell’impresa principale organizzare il servizio di emergenza ed occuparsi della formazione del personale addetto. L’impresa principale dovrà assicurarsi che tutti i lavoratori presenti in cantiere siano informati dei nominativi degli addetti e delle procedure di emergenza; dovranno inoltre essere esposte in posizione visibile le procedure da adottarsi, unitamente ai numeri telefonici dei soccorsi esterni. A tal fine l’impresa principale consegna in visione al CSE il proprio Documento di Valutazione dei Rischi unitamente al POS. 5.10.2 Assistenza sanitaria e pronto soccorso Dovrà essere sempre presente in uno dei mezzi di appoggio o all’interno della parte di capannone adibita a deposito, in luogo facilmente accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello, la cassetta di pronto soccorso. L’impresa principale garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera, a tale figura faranno riferimento tutte le imprese presenti. L’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo soccorso presso strutture specializzate. Per gli interventi di pronto soccorso non eseguibili da parte del personale interno, il POS dovrà prevedere la chiamata del servizio di pronto soccorso di urgenza. Ai sensi dell’allegato XV, (contenuti minimi del 39 40 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) PSC) articolo 2.1.2 comma h), il PSC riporta i riferimenti telefonici delle strutture più vicine previste sul territorio a servizio del pronto soccorso: Tabella 4. Recapiti telefonici degli ospedali più vicini al cantiere (Pronto Soccorso). SERVIZIO NUMERI TELEFONICI Ospedale di Mirano (VE) 041-5794831 PRONTO SOCCORSO Nel territorio ove è inserito il cantiere è attivo il numero di telefono 118 del servizio di urgenza ed emergenza medica (SUEM) In qualsiasi caso di emergenza sanitaria (incidenti, malori, ecc.) è importante mantenere la calma, esporre il motivo della chiamata e rispondere con la maggiore precisione possibile e con tranquillità alle domande poste dall'operatore; i pochi secondi necessari per le risposte consentiranno poi la scelta del mezzo più idoneo e l'accertamento del luogo in cui intervenire, in modo da soddisfare nel modo più rapido ed efficace le esigenze del caso. Le domande più importanti poste dall'operatore saranno: le generalità e il numero telefonico del chiamante; il luogo di provenienza della chiamata; il nome (se possibile) e le condizioni dell'infortunato; il luogo dove si è verificato l'evento; il numero delle persone coinvolte; lo stato di coscienza o di incoscienza; eventuali emorragie visibili in atto, eventuali persone incastrate; eventuale presenza di incendio o gas. 5.10.3 Prevenzione incendi L’attività non presenta rischi significativi di incendio per il limitato eventuale quantitativo di idrocarburi presenti per il rabbocco dei mezzi. Le eventuali taniche contenenti il combustibile saranno tenute nel cassone dell’autocarro all’interno della cui cabina dovrà essere presente almeno un estintore del tipo a polvere o a CO2 appositamente segnalato con idoneo cartello. Ai sensi dell’allegato XV, (contenuti minimi del PSC) articolo 2.1.2 comma h), il PSC riporta i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio a servizio della prevenzione incendi: Tabella 5. Recapiti telefonici dei Vigili del Fuoco. SERVIZIO NUMERI TELEFONICI Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia 041-2697111 Nel territorio ove è inserito il cantiere è attivo il numero di telefono COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 115 del servizio di soccorso dei Vigili del Fuoco (EMERGENZA) Il 115 consente un accesso veloce alla struttura operativa di zona, ma per un intervento efficace e tempestivo c’è bisogno di: descrivere con calma al centralinista la natura e l’entità dell’incendio, telefonando anche nuovamente se la situazione ha subito mutamenti sostanziali; comunicare l’indirizzo o la località con eventuali riferimenti per una sicura e veloce individuazione del sito e, se necessario, andare incontro alle squadre di soccorso per indicare la giusta direzione; segnalare eventuali difficoltà di viabilità ed accesso al luogo dell’incendio; segnalare eventualmente le probabili cause di innesco e quali materiali pericolosi sono interessati dalle fiamme con particolare riferimento a combustibili o bombole contenenti gas. 5.10.4 Evacuazione Le lavorazioni previste all’interno di tale cantiere si svolgeranno ad un'altezza massima pari a 4 metri. In caso di emergenza le maestranze dovranno evacuare l’area percorrendo la copertura sino ad arrivare al punto ove è presente il ponteggio (finchè non saranno realizzate le scale) e percorrerlo in discesa con cautela sino ad arrivare allo spiazzo aperto circostante i fabbricati. Una volta arrivati al piano campagna, potranno allontanarsi dal complesso verso via Fratelli Rosselli. 41 42 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 6 RISCHI PARTICOLARI E MISURE DI SICUREZZA Nell’area in esame, in seguito alla tipologia dei lavori da farsi, sono presenti i seguenti elementi singolari di rischio di cui all’allegato XI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che comporteranno la massima attenzione da parte delle imprese: Lavori che espongono i lavoratori a rischi di caduta dall’alto da altezza superiore a 4 m che richiedano l’installazione di opere provvisionali con un’estensione lineare superiore ai 6 m: le lavorazioni di posa dei solai di copertura e successive lavorazioni di impermeabilizzazione, stratificazione e quant'altro previsto (lattonerie, copertine ecc...) saranno effettuate ad un'altezza prossima ai 4 metri, i lavoratori sono dunque esposti al rischio di caduta dall’alto che obbliga l’impresa esecutrice ad adottare tutte quelle precauzioni descritte all’interno del capo II del Titolo IV del D.Lgs. 81/08. Dovrà quindi essere installato un ponteggio fisso lungo tutto il perimetro del fabbricato provvisto eventualmente di progetto con relazione di calcolo (nei casi previsti dall’art. 133 del D.Lgs. 81/08) e dotato del Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio). Non sono ammessi ponti su cavalletti di altezze superiori ai 2 metri, mentre è ammesso solo per l’eventuale uso temporaneo l’utilizzo di ponti su ruote a torre (eventuali operazioni di finitura a ponteggio fisso smontato) dotato di opportuni allargamenti alla base per altezze di lavoro superiori ai 2 metri. E’ fatto obbligo che il ponteggio venga installato da personale appositamente formato e addestrato, dotato degli opportuni DPI di III categoria. Lo stesso obbligo vige per la ditta che installerà la gru a torre. Particolare attenzione dovrà essere posta inoltre durante le opere di banchinaggio dei vari solai nei pressi dei fori per i vani scale o per il vano ascensore. I ponteggi, essendo attrezzature di uso comune, devono essere mantenuti perfettamente puliti e dotati di tutte le protezioni. Se per alcune lavorazioni e/o scarico di materiale, dovessero esser rimosse temporaneamente alcune protezione, si dovrà interdire la zona al passaggio dei non addetti all’operazione i quali dovranno obbligatoriamente indossare dei DPI di III categoria fino alla rimessa in pristino delle protezioni precedentemente rimosse. lavori che espongono i lavoratori a rischio di incendio o di esplosione connessi con l’utilizzo di materiali pericolosi e/o infiammabili: alcune lavorazioni sono effettuate mediante l’utilizzo di una bombola contenente gas infiammabile da utilizzarsi con apposito cannello per la saldatura di parti metalliche piuttosto che da utilizzarsi mediante coppa per scaldare le guaine da posarsi a caldo. Tali lavorazioni quindi sono particolarmente pericolose in quanto c’è presenza continua di fiamma libera, ad alta temperatura, su materiali potenzialmente infiammabile e con vicinanza di bombole in pressione. Durante l’esecuzione del lavoro le bombole devono essere tenute il più lontano possibile dal cannello, i tubi all’interno del quale scorre il gas devono essere ben distesi, senza impedimenti o strozzature, posti lontano da luoghi di passaggio per evitare l’inciampo e il conseguente tiro del cannello in funzione. Inoltre gli operatori dovranno sempre essere dotati di estintore nelle vicinanze della zona di lavoro. L’utilizzo del cannello dovrà avvenire da parte di personale appositamente addestrato e informato dei rischi. Durante le pause lavorative, tutta l’attrezzatura va protetta dai raggi solari, appositamente depositata e accatastata in zona sicura, lontano da altre possibili fiamme e/o materiali infiammabili, in apposito spazio delimitato, segnalato e dotato di estintore con relativo cartello segnalatore. Eventuali depositi di materiale infiammabile COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 43 ulteriore, quali taniche di benzina o gasolio per i rabbocchi dei serbatoi dei mezzi, dovranno essere anch’essi segnalati, delimitati e dotati di estintore e relativo cartello segnalatore. Lavori che espongono i lavoratori al rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere: i mezzi meccanici saranno utilizzati soprattutto durante la fase dello scavo di sbancamento. Durante tale lavorazione non ci sono interferenze con altre ditte. Si ravvisa quindi un rischio minimo di investimento sia per l’esigua viabilità di cantiere dovuta alla limitata area a disposizione per il movimento dei mezzi, sia perché l’area adibita allo scarico dei materiali e al posizionamento delle betoniere e delle autobetonpompe è immediatamente prospiciente l’accesso carraio a nord dell’area di cantiere, senza alcun attraversamento lungo l’estensione del cantiere stesso. Indipendentemente da quanto appena affermato vige sempre l’obbligo per i mezzi di avanzare a passo d’uomo, di utilizzare i segnalatori acustici nelle manovre a marcia indietro e di farsi aiutare da movieri durante l'ingresso e l'uscita dal cantiere. Lavori che espongono i lavoratori al rischio di elettrocuzione: tutte le lavorazioni relative all’installazione dell’impianto elettrico di cantiere e dell’impianto di messa a terra, devono essere eseguite da apposita ditta idonea dal punto di vista tecnico-professionale a svolgere tali lavorazioni (abilitazione ai sensi della L. 46/90). L’impianto deve essere provvisto di quadro elettrico di cantiere dotato di chiusura a chiave e di idonei differenziali “salvavita” la cui manutenzione comprensiva di prova di sgancio deve essere accuratamente programmata. La ditta installatrice dell’impianto deve rilasciare apposita dichiarazione di conformità che dovrà essere allegata al presente PSC. Tutte le attrezzature stabilmente utilizzate (betoniera a bicchiere, gru a torre, ponteggi, box ad uso uffici, spogliatoi ecc) dovranno essere collegate all’impianto di messa a terra. Le verifiche dovranno svolgersi periodicamente così come indicato al precedente punto D.8.4. COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 44 7 RISCHI E MISURE LAVORAZIONI CONNESSI A INTERFERENZE TRA In questo capitolo per maggior chiarezza vengono riassunte le misure di prevenzione e protezione dei rischi derivanti dalla presenza contemporanea di più imprese e/o lavoratori autonomi. Il cronoprogramma dei lavori consente l’individuazione di tali interferenze anche se talora le interferenze possibili, come specificato all’interno dell’analisi delle fasi di lavorazione e dei conseguenti rischi, possono essere evitate mediante uno sfasamento spaziale e/o temporale. Le imprese devono in ogni caso porre particolare attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito alle possibili interferenze. Di seguito si sono rilevate le interferenze più probabili, si prescrive in ogni caso che tutte le eventuali interferenze aggiuntive non ricomprese tra quelle che seguono, devono essere comunicate per iscritto al CSE, il quale prescriverà eventuali accorgimenti o sfasamenti per ridurre al minimo i rischi. 1. 2. Successione tra carpentieri, muratori, ferraioli e impiantisti nei vari solai La fase di costruzione dei solai e in genere degli impalcati orizzontali (platea di fondazione inclusa) presume la presenza di varie ditte, ciascuna con i propri lavoratori che si succedono all’interno della zona di lavoro. Ci si trova così a dover gestire un elevato numero di persone con mansioni differenti, tutte però soggette ai vari rischi conseguenti non solo la propria effettiva mansione e lavorazione, ma soggette anche ai rischi derivanti dalla zona di lavoro e dal lavoro svolto in vicinanza da altri addetti. Se uno sfasamento spaziale non è sempre possibile per la limitata estensione del fabbricato, è invece auspicabile lo sfasamento temporale delle varie ditte senza che questo comporti l'eccessivo dilungamento dei tempi di esecuzione. Si prescrive quindi la conclusione delle lavorazioni di competenza di una ditta prima che la successiva subentri per lavorare nella stessa zona. Nel caso del getto della platea quindi i carpentieri accederanno per primi al fondo dello scavo per iniziare a mettere in opera i casseri di contenimento del getto, poi sarà la volta degli impiantisti per predisporre le tubazioni per la raccolta delle acque meteoriche dell’interrato. Infine toccherà ai ferraioli che chiuderanno la successione mettendo in opera i ferri. A predisposizione avvenuta sarà il turno dei muratori che getteranno il calcestruzzo in opera con l’ausilio di un’autobetonpompa suddivisi tra operatori addetti alla pompa, operatori addetti alla vibrazione del calcestruzzo e operatori addetti alla stesura e rasatura del getto. Nel caso di solai costituiti da soletta piena in calcestruzzo armato o da solai in latero-cemento la presenza contemporanea di più ditte presenta ulteriori rischi aggiuntivi. All’interno dello studio della fase di lavorazione si è già fatto divieto agli impiantisti e in generale ai non addetti ai lavori di essere presenti durante la posa delle lastre di predalles costituenti il solaio di copertura, prescrivendo agli stessi di installare le colonne di scarico operando dal basso. Pertanto la ditta affidataria dovrà interdire l’accesso durante le fasi di posa delle lastre. I ferraioli, gli impiantisti ed eventuali ulteriori ditte potranno accedere prima del getto del solaio solamente a impalcato completato, a puntellazione dal basso eseguita e a fori per scale o altro opportunamente delimitati e protetti mediante parapetti o reti di sicurezza. Anche in questo caso è prescritta l'attuazione di uno sfasamento temporale tra le varie ditte che opereranno in copertura. Installazione impianto ascensore e stratificazione sopra solai: COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 3. 4. La ditta di installazione dell’impianto ascensore potrebbe trovarsi ad operare contemporaneamente alla ditta che posa strati di isolamento acustico sul pianerottolo o alla ditta che esegue il massetto sempre ai vari piani ove le porte dell’ascensore si affacciano. Oltre al considerevole rischio di caduta dall’alto per gli operatori al piano, c’è il rischio aggiuntivo di caduta di oggetti dall’alto all’interno del vano ascensore. Si prescrive pertanto un’attenta programmazione affinché durante le operazioni da svolgersi all’interno della fossa ascensore i fori di accesso ai piani siano tamponati e opportunamente protetti. In via alternativa si può prevedere la costruzione di un ponteggio tubo giunto o di un’impalcatura (se le dimensioni del vano ascensore permettono il montaggio delle strutture prefabbricate) in modo tale che il piano del castello si trovi alla stessa altezza del pianerottolo del vano scale fungendo oltremodo da protezione contro la caduta dall’alto di persone e oggetti per i lavoratori che si trovano ad operare al piano sottostante. Impianto idrico-sanitario con impianto elettrico e con muratori e cartongessisti: Come durante il getto dei solai, anche nella posa delle tubazioni dei vari impianti sia a pavimento che lungo le pareti si intervallano e si succedono varie ditte che possono operare interferendo tra loro. In particolare durante la posa in opera dell’impianto di riscaldamento a pavimento, gli impiantisti devono poter operare liberamente per posare i pannelli e le tubazioni. Si prescrive pertanto l’avanzamento per piani e per stanze mettendo in atto uno sfasamento spaziale oltre che temporale. Tali sfasamenti sono necessari non solo per attuare le direttive di Legge (tra cui il limitare al minimo il numero degli addetti per ogni singola fase di lavorazione), ma anche per un discorso di responsabilità nell’esecuzione a regola d’arte e nell’eventuale danneggiamento di strutture o tubazioni appena installate. Se si prende in considerazione un'area limitata si succederanno le seguenti fasi con relative ditte: posa degli scarichi e delle adduzioni di vario tipo (idraulici), posa delle canalette elettriche (elettricisti), riempimento mediante alleggerito (ditta edile), posa pannelli e tubazioni per impianto di riscaldamento (idraulici), stesura massetto con rete di distribuzione dei carichi (ditta edile). Ciascuna di queste fasi può essere realizzata avanzando nei vari alloggi di ciascun piano, in modo tale che, compatibilmente con la durata delle varie fasi, ciascuna ditta occupi un solo alloggio indipendentemente da dove si trovano le altre. Così come nel caso della successione negli orizzontamenti trattati al punto precedente, anche nel caso di impianti a parete le varie ditte possono attuare uno sfasamento spaziale oltre che temporale. I muratori infatti realizzeranno le tramezze interne. A seguito gli idraulici e poi ancora gli elettricisti segneranno sui muri le tracce da eseguirsi da parte dei muratori. Ultimata la realizzazione delle scanalature, ritorneranno gli irdulici e gli elettricisti che imposteranno tubazioni, canalette, scatole di derivazione, frutti, incassi di vario tipo. A chiusura del giro i muratori riempiranno i fori stendendo malta e rasando opportunamente il supporto per la successiva intonacatura. Stesura manto di copertura con impiantisti: Prima della posa in opera del manto impermeabile e della soprastante pavimentazione, sarà cura delle ditte di impiantisti predisporre eventuali prolungamenti (canne fumarie), sfiati, antenne e strutture di sostegno di parabole, affinché i posatori possano realizzare quanto di loro competenza senza ostruire passaggi o condotti. Gli impiantisti quindi dovranno operare prima della posa del manto impermeabilizzante, coibente e resistente e dopo la posa del piano di calpestio, in modo tale da lavorare con il minor rischio 45 46 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) possibile. Il ponteggio perimetrale dovrà essere mantenuto in opera sino al completamento delle strutture e delle finiture di copertura. La realizzazione dei camini per l’alloggiamento delle canne fumarie e la successiva finitura mediante converse, copertine e lattonerie varie deve avvenire in fasi temporalmente distanziate per evitare le reciproche interferenze e l’incremento dei rischi per le attrezzature specifiche utilizzate da ciascuna ditta (ad esempio cannello per la saldatura delle lamiere in zincotitanio). Qualora in corso d’opera si verificassero interferenze non previste, le stesse dovranno essere preventivamente comunicate al CSE e da quest’ultimo autorizzate COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 8 COSTI 8.1 Criteri per la definizione e la valutazione dei costi Per la definizione dei costi per la sicurezza si è fatto riferimento all’art. 4 dell’allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. 8.2 Stima dei costi Nei costi della sicurezza verranno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: A. degli apprestamenti previsti nel PSC; B. delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; C. degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio e degli impianti di evacuazione fumi; D. dei mezzi e servizi di protezione collettiva; E. delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; F. degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; G.delle misure di coordinamento relative all’uso di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture e servizi di protezione collettiva. La stima dei costi è stata effettuata in modo analitico per voce singola a corpo e/o a misura I prezzi unitari delle singole voci sono state riprese dal prezziario della Regione Veneto del 2011 e/o dal Capitolato Speciale di Venezia 2012, i costi sono valutati complessivamente in € 11.510,10 (Euro undicimilacinquecentodieci/10), così come si evince dal computo. Tabella 6. Stima dei costi della sicurezza. APPRESTAMENTI PREVISTI NEL PSC Descrizione u.m. q.tà p. unit. (euro) Importo (euro) Formazione di recinzione con rete in polietilene (arancione) esterna sostenuta da paletti a distanza di 1,5 m trasporto, installazione, smontaggio e ritiro al termine dei lavori. Altezza fino a 2,00 m per il primo mese Mq 300 3,98 1.194,00 5.100 0,37 1.887,00 Mq 300 1,66 498,00 N 1 1.505,25 1.505,25 Formazione di recinzione con rete in polietilene (arancione) esterna sostenuta da paletti a distanza di 1,5 m trasporto, Mq/me installazione, smontaggio e ritiro al termine dei lavori. Altezza fino a 2,00 m per ogni mese successivo per 17 mesi Fornitura rete altezza m 2,00 arancione in polietilene Fornitura e montaggio di box di cantiere ad uso uffici, dimensioni 2,40 x 6,40 x 2,40. Costo acquisto 47 48 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Fornitura e servizio di manutenzione di box ad uso servizio igienico dotato di serbatoio acqua e vasca reflui (tipo Sebach). Costo per il primo mese. N 1 293,00 293,00 Fornitura e servizio di manutenzione di box ad uso servizio igienico dotato di serbatoio acqua e vasca reflui (tipo Sebach). Costo mesi successivi. N 8 81,50 652,00 Delimitazione di area adibita a carico/scarico e deposito mediante transennamento evidenziato mediante nastro bicolore in plastica (bianco e rosso) per delimitazione aree in copertura e per individuazione piazzola di sosta temporanea piattaforma di lavoro elevabile m 100 4,79 479,00 Cartelli vari per la sicurezza di dimensioni 43x33 cm (ponteggio in allestimento, vietato fumare e usare fiamme libere, vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori, cassetta di pronto soccorso, utilizzo dei DPI per i lavoratori, attenzione mezzi a passo d’uomo) Cad 6 14,05 84,30 6.592,55 TOTALE PARZIALE IMPIANTI DI CANTIERE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI Descrizione u.m. q.tà p.unit. (euro) Importo (euro) Impianto di terra per cantiere piccolo (6 kW) - apparecchi utilizzatori ipotizzati: betoniera, argano elettrico, sega circolare e apparecchi portatili con Idn=0,3A (Rt<83hom), costituito da conduttore di terra in rame isolato direttamente interrato da 16 mmq, e n. 1 picchetto in acciaio zincato da 1,5 metri. A corpo 1 226,51 226,51 144 2,51 361,44 Illuminazione di cantiere 1500 w ip 65 costo Cad/m mensile. 4 fari per 36 mesi e 587,95 TOTALE PARZIALE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA Descrizione u.m. q.tà p.unit. (euro) Importo (euro) Estintore portatile a CO2 da kg 5 omologato (DM 20.12.1992), montato a parete con apposita staffa e corredato di cartello di segnalazione. Compresa la manutenzione periodica prevista per legge. Costo mensile cad 2 14,40 28,80 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Ponteggio o incastellatura realizzato con elementi a telaio sovrapponibili, valutato per metro quadro di superficie asservita. Ponteggio a telaio per il primo mese Mq 240 9,60 2.304,00 Ponteggio o incastellatura realizzato con elementi a telaio sovrapponibili, valutato per metro quadro di superficie asservita. Ponteggio a telaio per ogni mese successivo Mq 240 0,35 84,00 Piano di lavoro per ponteggi costituito da tavole metalliche prefabbricate, compreso accessori e fermapiede, valutato per metro quadro di superficie effettiva. Costo per il primo mese Mq 240 6,77 1.624,80 Piano di lavoro per ponteggi costituito da tavole metalliche prefabbricate, compreso accessori e fermapiede, valutato per metro quadro di superficie effettiva. Costo per ogni mese successivo Mq 240 1,20 288,00 TOTALE PARZIALE 4.329,60 TOTALE COSTI DELLA SICUREZZA 11.510,10 49 50 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 9 PRESCRIZIONI 9.1 Prescrizioni generali per l’impresa affidataria Al datore di lavoro dell’impresa affidataria compete i seguenti obblighi: verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC; coordinare gli interventi di cui alle misure generali di tutela e di cui agli obblighi dei vari datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti delle imprese esecutrici; verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti POS al CSE; in relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività di cui al punto 4 dell’allegato XV (stima dei costi della sicurezza) siano effettuati dalle imprese esecutrici, corrispondere ad esse senza alcun ribasso i relativi oneri della sicurezza; per lo svolgimento di tali obblighi, il datore di lavoro dell’impresa affidataria, i dirigenti e i preposti devono essere in possesso di adeguata formazione; comunicare al CSE i nominativi dei propri subappaltatori; fornire collaborazione al CSE per l’attuazione di quanto previsto dal PSC. 9.2 Prescrizioni generali per i lavoratori autonomi I lavoratori autonomi che esercitano la propria attività nei cantieri, fermo restando gli obblighi di cui al D.Lgs. 81/08 e s.m.i., si adeguano alle indicazioni fornite dall’impresa affidataria e dal CSE, ai fini della sicurezza. 9.3 Prescrizioni per tutte le imprese Le imprese hanno l'obbligo di dare completa attuazione a tutte le indicazioni e prescrizioni contenute nel presente PSC. Il presente PSC deve essere esaminato in tempo utile (prima dell'inizio lavori) da ciascuna impresa esecutrice; tali imprese, sulla base di quanto qui indicato e delle loro specifiche attività, redigono e forniscono al CSE, prima dell'inizio dei lavori il loro specifico POS. Quest’ultima ne valuterà la congruenza rispetto al proprio prima di trasmetterlo al CSE. Le misure di sicurezza relative a eventuali lavorazioni a carattere particolare, le cui modalità esecutive non siano definibili con esattezza se non in fase di esecuzione, dovranno comunque essere inserite nel POS prima di iniziare le lavorazioni stesse. In particolare, in questo caso, l’impresa interessata dai lavori dovrà integrare il suo POS e presentarlo così aggiornato al CSE. Solo dopo l’autorizzazione del CSE l’impresa potrà iniziare la lavorazione. Qualsiasi variazione, richiesta dalle imprese, a quanto previsto dal PSC (quale ad esempio la variazione del programma lavori e dell’organizzazione di cantiere), dovrà essere approvata dal CSE ed in ogni caso non comporterà modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti. Tutte le imprese esecutrici (appaltatrici o subappaltatrici) dovranno quindi: comunicare al CSE il nome del preposto prima dell’inizio dei lavori e comunque con anticipo tale da consentire al CSE di attuare quanto previsto dal PSC; COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) fornire la loro disponibilità per la cooperazione ed il coordinamento con le altre imprese e con i lavoratori autonomi; garantire la presenza dei rispettivi preposti alle riunioni di coordinamento; trasmettere all’impresa affidataria almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori i rispettivi POS; disporre in cantiere di idonee e qualificate maestranze, adeguatamente formate, in funzione delle necessità delle singole fasi lavorative; assicurare: il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di salubrità; idonee e sicure postazioni di lavoro; corrette e sicure condizioni di movimentazione dei materiali; il controllo e la manutenzione di ogni impianto che possa inficiare la sicurezza e la salute dei lavoratori; L’eventuale sospensione dei lavori o delle singole lavorazioni a seguito di gravi inosservanze, comporterà la responsabilità dell’impresa per ogni eventuale danno derivato, compresa l’applicazione della penale giornaliera, se prevista contrattualmente, che verrà trattenuta nella liquidazione a saldo. Si ritiene “grave inosservanza”, e come tale passibile di sospensione dei lavori, anche la presenza di lavoratori non in regola all’interno del cantiere. 9.4 Prescrizioni generali per impianti macchine ed attrezzature I datori di lavoro delle imprese esecutrici curano la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e delle attrezzature al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Va tenuta presso gli uffici del cantiere, a cura del referente di ciascuna impresa, la seguente documentazione: indicazione dei livelli sonori delle macchine ed attrezzature che verranno impiegate dedotti dall’applicazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.; libretto degli apparecchi a pressione; dichiarazione di conformità legge 46/90 per l’eventuale impianto elettrico di cantiere redatta da ditta installatrice abilitata; copia delle schede di sicurezza delle sostanze che saranno utilizzate in cantiere; libretti d’uso e manutenzione delle macchine. 9.5 D.P.I., sorveglianza sanitaria e valutazione del rumore per i lavoratori Il POS delle varie imprese esecutrici dovrà riportare l’elenco dettagliato dei DPI consegnati nominalmente ai lavoratori e le modalità di consegna e di gestione; in particolare dovrà prevedere che tutti i DPI devono essere marcati CE ed essere conformi alle prescrizioni normative e che ai lavoratori verrà data opportuna informazione e formazione sull’uso di tali DPI (per i DPI di 3a cat. è obbligatorio anche l’addestramento). La sorveglianza sanitaria dovrà essere attuata in conformità alla legislazione vigente. Il POS delle varie imprese esecutrici dovrà riportare il nome del medico competente ed i 51 52 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) lavoratori sottoposti a sorveglianza. In caso l’attività non sia soggetta a sorveglianza sanitaria, tale circostanza dovrà essere esplicitamente riportata nel POS. L’esposizione quotidiana personale dei lavoratori al rumore è stata valutata in fase preventiva facendo riferimento ai tempi di esposizione ed ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni riconosciuti dalla commissione prevenzione infortuni (rif. documentazione C.P.T. di Torino, vol. II manuale 5 “Conoscere per prevenire”). Si prevede “rischio rumore” significativo per i lavoratori impegnati in cantiere: fascia di esposizione compresa oltre gli 85 dB(A) per i quali si richiede adeguata informazione sui rischi, misure, DPI conseguenti all’utilizzo di varie attrezzature o macchine operatrici (saldatrice, trapano a percussione). Le lavorazioni di maggior rilevanza con relative valutazioni di esposizione al rumore, vengono riportate nella tabella seguente: Tabella 7. Lavorazioni di maggior rilevanza per esposizione rumore in cantiere Valutazione esposizione Rumore dB(A) sulla Lavorazione settimana di maggior esposizione sull'attività di tutto il cantiere COSTRUZIONI EDILI IN GENERE RISTRUTTURAZIONI RESPONSABILE TECNICO DI CANTIERE (GENERICO) 84 83 ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (GENERICO) 86 85 ASSISTENTE TECNICO (SOTTOMURAZIONI) 86 86 82 82 82 81 81 81 85 85 82 81 90 89 76 76 78 78 87 87 DI CANTIERE ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (MURATURE) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (MURATURE, IMPIANTI, INTONACI) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (INTONACI) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (PAVIMENTI, RIVESTIMENTI, FINITURE) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (IMPIANTI) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (COPERTURE IN LEGNO) ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (OPERE ESTERNE) CAPO SQUADRA PONTEGGIO) (MONTAGGIO E CAPO SQUADRA (SOTTOMURAZIONI) SMONTAGGIO COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Valutazione esposizione Rumore dB(A) Lavorazione sulla settimana di maggior esposizione CAPO SQUADRA (DEMOLIZIONI PARZIALI, SCARICO sull'attività di tutto il cantiere 88 86 CAPO SQUADRA (MURATURE) 82 82 CAPO SQUADRA (MURATURE, IMPIANTI) 82 82 CAPO SQUADRA (INTONACI) 81 81 CAPO SQUADRA (PAVIMENTI E RIVESTIMENTI) 87 87 CAPO SQUADRA (COPERTURE IN LEGNO) 90 89 CAPO SQUADRA (IMPIANTI) 82 82 CAPO SQUADRA (OPERE ESTERNE) 76 76 OPERATORE MEZZI MECCANICI (MOVIMENTO TERRA) 85 84 OPERATORE ESCAVATORE 79 78 OPERATORE PALA MECCANICA 83 82 OPERATORE AUTOCARRO 78 77 GRUISTA (GRU A TORRE) 79 79 OPERATORE DUMPER 88 86 88 86 OPERATORE AUTOBETONIERA 80 80 OPERATORE AUTOPOMPA 80 80 OPERAIO COMUNE POLIVALENTE 89 85 PONTEGGIATORE 78 78 CARPENTIERE 87 87 CARPENTIERE (COPERTURE) 90 89 MURATORE (SOLO MURI) 82 82 MURATORE (ASSISTENZA FINITURE) 85 85 MURATORE (GENERICO) 87 84 RIQUADRATORE 87 84 MURATORE E RIQUADRATORE 84 83 MATERIALE) OPERATORE MEZZI MECCANICI (SOLLEVAMENTO E TRASPORTO) 53 54 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Valutazione esposizione Rumore dB(A) sulla Lavorazione settimana di maggior esposizione sull'attività di tutto il cantiere PIASTRELLISTA 89 87 SERRAMENTISTA 83 83 FABBRO 89 89 IDRAULICO 80 79 IMPIANTISTA TERMICO 83 81 ELETTRICISTA 80 76 ELETTRICISTA (CICLO COMPLETO) 90 90 OPERAIO COMUNE (PONTEGGIATORE) 79 79 OPERAIO COMUNE (ADDETTO ALLE DEMOLIZIONI) 95 94 OPERAIO COMUNE (CARPENTERIA) 87 86 89 88 OPERAIO COMUNE (ASSISTENZA MURATURE) 88 88 OPERAIO COMUNE (INTONACI TRADIZIONALI) 82 80 OPERAIO COMUNE (INTONACI INDUSTRIALIZZATI) 80 78 OPERAIO COMUNE (IMPIANTI) 90 90 OPERAIO COMUNE (AIUTO PIASTRELLISTA) 84 84 85 85 ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (DEMOLIZIONI MECCANIZZATE) 85 84 CAPO SQUADRA (DEMOLIZIONI MANUALI) 87 86 ADDETTO MARTELLO DEMOLITORE 97 92 OPERATORE PALA MECCANICA 85 84 OPERATORE ESCAVATORE 85 84 90 89 OPERAIO COMUNE (CARPENTERIA COPERTURA IN LEGNO) ATTIVITÀ DI SPECIALIZZAZIONE DEMOLIZIONI ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (DEMOLIZIONI MANUALI) OPERATORE DEMOLITORE ESCAVATORE CON MARTELLO COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 55 Valutazione esposizione Rumore dB(A) sulla Lavorazione settimana di maggior esposizione sull'attività di tutto il cantiere GRUISTA 80 79 OPERATORE AUTOCARRO 77 77 OPERAIO COMUNE POLIVALENTE 97 92 88 88 PULIZIA STRADALE OPERATORE MACCHINA SPAZZOLATRICE- ASPIRATRICE I POS delle imprese dovranno riportare interamente le valutazioni sull’esposizione al rumore dei lavoratori conformemente a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/80, ed evidenziare le interazioni delle eventuali sostanze ototossiche che i lavoratori potrebbero assumere sotto forma di farmaci (diuretici, antimalarici, aminoglicosidi). 9.6 Documentazione Fermo restando l’obbligo delle imprese di tenere in cantiere tutta la documentazione prevista per legge, al CSE l’impresa affidataria deve consegnare per sé e per le imprese sue subappaltatrici la seguente documentazione: piano operativo di sicurezza (POS); copia della documentazione attestante l’idoneità tecnico professionale di cui all’allegato XVII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.; nomina del referente; dichiarazione relativa agli adempimenti connessi con la trasmissione del PSC e dei POS; dichiarazione di ricevimento del PSC da parte dei lavoratori autonomi; dichiarazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di presa visione del piano; elenco dei propri subappaltatori. L’impresa principale dovrà affiggere in cantiere, in posizione visibile, copia della notifica preliminare trasmessa all’ente di controllo a cura del Committente. Deve inoltre essere tenuta in cantiere, a cura del referente di ciascuna impresa, la seguente documentazione: copia del presente PSC debitamente sottoscritto. 9.7 Modalità per cooperazione l’attuazione del coordinamento e la Il CSE convoca la riunione invitando le imprese appaltatrici a convocare i propri subappaltatori già individuati. 56 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) Le riunioni verranno indette dal CSE e verbalizzate. Sono previste le seguenti riunioni: 1. prima dell’apertura del cantiere con le imprese appaltatrici e i relativi subappaltatori già individuati. In tale riunione tutte le imprese esecutrici (appaltatrici e subappaltatori) dovranno consegnare al CSE i relativi POS ed altra documentazione richiesta a loro carico dal PSC; 2. prima dell’ingresso in cantiere di nuove imprese esecutrici e lavoratori autonomi non presenti alla riunione prima dell’inizio dei lavori; 3. riunioni periodiche in base all’evoluzione dei lavori e presumibilmente con frequenza media mensile. Nel caso si verificasse la necessità di intervento di altri soggetti non previsti, sarà cura del CSE individuare le relative misure di coordinamento e sarà comunque obbligo di tutte le imprese e dei lavoratori autonomi attenersi a tali misure. 9.8 Requisiti minimi del POS Il POS deve contenere in dettaglio i seguenti elementi di cui all’allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. : Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza A. i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: o il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; o la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; o i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; o il nominativo del medico competente ove previsto; o il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; o i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; o il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; B. le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice; C. la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; D. l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; E. l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; F. l'esito del rapporto di valutazione del rumore; G.l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; H. le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) I. l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; J. la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere. 9.9 Modalità di consultazione del RLS Ciascuna impresa prima dell'accettazione del piano consulta il proprio RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) e gli fornisce eventuali chiarimenti. E' facoltà del RLS formulare proposte sui contenuti del piano. 57 COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) 58 10 IN FIRME DI ACCETTAZIONE FASE DI OFFERTA : Il presente Piano è composto da n° 59 pagine numerate in progressione e da n° 3 allegati con numerazione progressiva propria di cui all’indice. Con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte. Impresa Legale rappresentante Nome e Cognome __________________ Firma __________________ Nome e Cognome __________________ Firma __________________ Nome e Cognome __________________ Firma __________________ COSTRUZIONE DI EDIFICIO DENOMINATO "OASI - CENTRO DIVULGATIVO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E L'EFFICIENZA ENERGETICA" PRESSO L'ISTITUTO SCOLASTICO PRIMO LEVI DI MIRANO (VE) P RIMA DELL ’ INIZIO DEI LAVORI : Il presente Piano è composto da n° 59 pagine numerate in progressione e da n° 3 allegati con numerazione progressiva propria di cui all’indice. Con la presente sottoscrizione esso si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte. Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori: ______________________ Imprese Legale rappresentante Referente Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ Nome e Cognome Nome e Cognome __________________ __________________ Firma Firma __________________ __________________ 59