Rapporto 2008 - 2009 GPL e metano per autotrazione sono indispensabili elementi per costituire un mix di risorse adatte a fronteggiare emergenze energetiche ed ambientali. Ecologici, economici e sicuri, utilizzano tecnologie moderne ed affidabili, nella cui progettazione e produzione l’Italia è leader mondiale. GPL e metano per autotrazione SOLUZIONI PER L’ABBATTIMENTO DELL’INQUINAMENTO DA TRAFFICO Le amministrazioni centrali e locali hanno riconosciuto la validità ambientale dei carburanti gassosi, sostenendo in diverse forme – provvedimenti di regolamentazione del traffico, di contribuzione finanziaria nonché con attività di propaganda – la loro diffusione. On line sono disponibili informazioni sul gas per autotrazione sui siti: www.assogasliquidi.it www.ecogas.it Tuttavia, l’effettivo stato di emergenza dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle aree urbane e il rispetto delle regole comunitarie di monitoraggio e risanamento della qualità dell’aria impongono uno sforzo ulteriore per una maggiore penetrazione di questi carburanti alternativi sul parco circolante italiano. Il Consorzio Ecogas mette a disposizione degli automobilisti il Numero verde 800 500 501 Il parco circolante a gas rappresenta oggi circa il 4% del totale Italia, mentre potrebbero essere soddisfatte quote più che doppie. In collaborazione con: Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Aprile 2010 2 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione INDICE 5 Ecologia 8 Libertà di circolazione 10 La rete di distribuzione e il parco circolante 12 Tecnica al servizio dell’ambiente 16 La sicurezza è garantita 18 Economia 19 Risparmio 20 Politiche di incentivazione – 1. Gli incentivi statali 25 Politiche di incentivazione – 2. Effetti, osservazioni, benefici ambientali 28 Bollo e gas auto 34 Il listino prezzi massimi 35 Il caso del GPL autotrazione – 1. Disponibilità di prodotto, prezzi, bilancio energetico 38 Il caso del GPL autotrazione – 2. Fiscalità ecologica Dati e Statistiche 40 1 – L’andamento di immatricolazioni e collaudi dal 1998 41 2 - Dati relativi al periodo Gennaio/Dicembre 2009 e confronto 2008 42 3 - Dati relativi al periodo Gennaio/Dicembre 2009 e confronto 2008 Suddivisione per regioni e province Colludi suddivisi per aree metropolitane I modelli a GPL e metano (collaudi e immatricolazioni) 48 4 – Dati relativi al 2007 53 5 – Incentivi MSE Il Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione è disponibile su richiesta in formato elettronico a [email protected]. Aprile 2010 3 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Aprile 2010 4 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione ECOLOGIA Recenti studi hanno confermato l’efficacia dell’utilizzo del gas per auto quale carburante per i veicoli a motore alternativo alla benzina o al diesel, ad un costo competitivo e con un impatto positivo sulla qualità dell’aria e rispetto alle emissioni di gas ad effetto-serra. Infatti, le emissioni prodotte dalla combustione di GPL e metano hanno un basso contenuto sia di sostanze inquinanti, regolamentate e non, che di gas serra. Basse emissioni inquinanti I veicoli a gas hanno la straordinaria capacità di ridurre sia le emissioni di benzene (tipiche dei veicoli a benzina) sia di particolato (tipiche dei veicoli a gasolio), tanto da potersi tranquillamente definire ad emissione zero di PM e benzene. Assenti anche zolfo ed IPA (idrocarburi policiclici aromatici), notoriamente cancerogeni. Inoltre le caratteristiche di combustione non richiedono l’uso di additivi, spesso inquinanti, per raggiungere adeguati livelli di non-detonanza. Un valido contributo per la riduzione della CO2 Per quanto riguarda le emissioni di gas ad effetto serra bisogna considerare la produzione di CO2 sull’intero ciclo di vita di GPL e metano, rispetto alla produzione dei carburanti tradizionali. Lo studio del Consorzio Europeo di Ricerca Jec Il GPL e il metano risultano i migliori tra i carburanti fossili per emissioni sul ciclo di vita: Diesel 87,4 (gCO2eq/MJ, ovvero Grammi di CO2 equivalenti per Megajoule); Benzina 85,8; Metano 76,7; GPL 73,6. Le vetture a GPL emettono meno CO2 delle analoghe vetture a benzina con un miglioramento che raggiunge mediamente il 10% (che può arrivare fino al 14% se si considera l’intero ciclo di vita del prodotto, grazie ad un processo produttivo a minore intensità energetica), si può toccare anche il 20% con il metano. E’ quanto emerge dallo studio recentemente realizzato dall’autorevole Consorzio europeo di ricerca JEC (Joint Research Center – Eucar – Concawe), che ha utilizzato una metodologia di calcolo molto sofisticata, convalidata da tutti gli operatori di settore: sono stati calcolati i valori medi delle emissioni di CO2eq per unità di energia, relative a tutto il ciclo di vita dei differenti carburanti. Tali valori assumeranno a breve rilevanza giuridica poiché serviranno come base di calcolo in relazione agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2009/30/CE in materia di riduzione delle emissioni climalteranti dei combustibili per auto. L’abbattimento di NOX e PM Inoltre, rispetto ad una analoga vettura a gasolio un’auto a gas emette il 99% in meno di PM ed il 96% in meno di NOx. La riduzione dei costi sanitari Lo studio patrocinato nel 2003 dal Ministero dell’Ambiente Benefici Ambientali del GPL per Autotrazione curato da Euromobility e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, evidenzia che la trasformazione/sostituzione a GPL di 570.000 veicoli produrrebbe un importante abbattimento delle emissioni inquinanti ed una conseguente notevole diminuzione delle malattie provocate dall’esposizione agli agenti inquinanti prodotti dal traffico veicolare, valutabile in termini economici in circa 400 milioni di euro. Aprile 2010 5 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione La relazione conclusiva del CNEIA Aprile 2010 La promozione di metano e GPL, carburanti a basso impatto ambientale, è una delle priorità di intervento individuate dalla CNEIA, la Commissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico, nella relazione conclusiva del marzo 2006. Tale commissione è stata istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 18 febbraio 2005 a seguito dell’entrata in vigore, dal 1 gennaio 2005, di limiti più restrittivi alle concentrazioni atmosferiche di materiale particolato(PM10). La frequenza e la distribuzione sul territorio dei superamenti del valore limite giornaliero delle concentrazioni atmosferiche del PM10 hanno indicato una situazione di emergenza tale da richiedere la definizione, appunto, di un piano di interventi urgenti, coordinato a livello nazionale. 6 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione I risultati delle prove realizzate nell’ambito dello European Emission Test Program (EETP) confermano l’efficacia dell’utilizzo del gas per autotrazione – in questo caso del GPL – quale alternativo alla benzina o al diesel ad un costo competitivo e con un impatto positivo sulla qualità dell’aria, contribuendo al tempo stesso alla diminuzione delle emissioni di gas ad effetto-serra. Il programma EETP è stato supportato dall’industria e dalla pubblica amministrazione insieme, con il supporto di Aegpl, l’associazione europea del settore GPL, ed è stato svolto presso laboratori e con metodi affidabili e di qualità. Risultati EETP Tavola Sinottica Aprile 2010 7 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Libertà di circolazione Il particolato LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE GPL e metano sono ecocompatibili: l’utilizzo di autoveicoli alimentati con questi carburanti può consentire di circolare sempre, anche in caso di limitazioni al traffico per superamento dei livelli di inquinanti consentiti. La maggior parte dei provvedimenti finora adottati dalle amministrazioni locali, volti a contenere le concentrazioni in aria degli inquinanti, esentano, quindi, i veicoli a GPL e metano – anche se non catalizzati – dai blocchi parziali o totali della circolazione in ambito urbano. A tal proposito è necessario ricordare che soprattutto le concentrazioni di particolato rilevate dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria segnalano livelli spesso superiori a quelli consentiti dalle direttive europee in merito. Il frequente superamento dei valori consentiti è la causa principale dei blocchi del traffico parziali o totali adottati nei centri urbani del nostro paese e l’inasprimento dei limiti suddetti, già previsto dalla legislazione in materia, imporrà provvedimenti di regolamentazione del traffico sempre più stringenti. Tenuto conto che il 70% della popolazione abita nei grandi centri urbani e che il 50% degli spostamenti avviene in queste aree, una parte consistente dell’utenza automobilistica potrebbe vedersi vietare il libero utilizzo dei propri veicoli se non si adotteranno misure strutturali per convertire tale parco veicolare verso carburanti a bassa emissione di particolato. Il bollino Per sottolineare l’appartenenza dei mezzi a gas alla categoria dei veicoli a basso impatto ambientale, è stato ideato il bollino identificativo per i veicoli a GPL e metano. Promosso dai Comuni che aderiscono alla Convenzione ICBI – oltre 600 - in collaborazione con Consorzio Ecogas, Assogasliquidi/Federchimica ed Euromobility, Associazione Nazionale dei Mobility Manager, il bollino ICBI è stato approvato il 17 maggio 2006 dalla Conferenza Nazionale degli Assessori all’Ambiente. Il contrassegno è facoltativo e va apposto in alto a destra sul lunotto posteriore della vettura, per permettere l’immediato riconoscimento dei veicoli a basso impatto ambientale alimentati a gas. Un notevole vantaggio sia per gli agenti del traffico che per i cittadini, in particolar modo nelle città che hanno attuato misure di limitazione alla circolazione. Ricevono il bollino, gratuitamente e direttamente a casa loro, gli automobilisti che hanno usufruito degli incentivi ICBI, insieme ai buoni sconto per l’acquisto di carburante offerti dalle associazioni. Ma possono ottenerlo tutti. Informazioni su www.ecogas.it. Gas & Park Oltre al bollino, ICBI ha avviato un’ulteriore promozione denominata Gas & Park, aperta ai Comuni della Convenzione ICBI, estendendo così i benefici ai propri residenti che hanno usufruito dell’incentivo di 350 euro per la conversione a GPL e metano di mezzi Euro 1 e 2. Gas & Park consiste in blocchetti di tagliandi–sosta che garantiscono 12,5 ore di sosta gratuita nei parcheggi a pagamento comunali: ogni tagliando (dove per evidenziare l’inizio della sosta si “gratterà” l’apposito riquadro) vale mezz’ora di parcheggio gratuito. Gli aventi diritto (un blocchetto di tagliandi Gas & Park per ogni conversione a gas incentivata) ricevono il blocchetto direttamente al proprio indirizzo. Attenzione: i tagliandi Gas & Park sono riservati ai soli residenti nei Comuni ICBI che aderiscono espressamente anche a Gas & Aprile 2010 8 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Park. Chi è in possesso dei tagliandi, può utilizzarli in tutti i Comuni che hanno sottoscritto l’iniziativa Gas & Park. Liberiamo l’aria e Non inquino Torino Aprile 2010 Sono numerose le iniziative locali che uniscono l’incentivazione alla trasformazione a gas dei veicoli a misure di limitazione al traffico, insieme all’utilizzo di speciali contrassegni. Due esempi, l’iniziativa Liberiamo l’aria in Emilia Romagna e Non inquino Torino nel capoluogo piemontese. 9 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione LA RETE DI DISTRIBUZIONE E IL PARCO CIRCOLANTE In Italia quasi 2.000.000 di veicoli funzionano a gas, serviti da oltre 3.000 distributori GPL - Il GPL vanta una rete di distribuzione capillare diffusa in tutta Europa. In Italia le stazioni di rifornimento sono oltre 2.350 dislocate su strade ed autostrade e riforniscono ormai quasi 1.500.000 autoveicoli. Metano – Circa 740 distributori sul territorio nazionale, che servono un parco circolante che si attesta attorno ai 500.000 veicoli. GLI IMPIANTI DI RIFORNIMENTO NELLE REGIONI ITALIANE (stima) Regioni Valle d’Aosta Distributori metano stradali autostradali totale 1 0 0 Distributori GPL stradali autostradali totale 1 1 2 Piemonte 49 0 48 164 30 194 Liguria 7 0 7 20 5 25 Lombardia 86 4 70 321 18 339 Trentino-Alto Adige 11 0 14 40 2 42 Friuli-Venezia Giulia 3 0 3 42 5 47 Veneto 107 1 91 267 21 288 Emilia-Romagna 118 8 108 256 26 282 Toscana 68 3 65 172 19 191 Marche 74 0 72 126 10 136 Umbria 24 0 22 66 2 68 Lazio 32 6 35 166 19 185 Abruzzo 17 0 15 62 13 75 Molise 3 0 3 20 1 21 Campania 45 1 46 97 11 108 Puglia 41 0 40 97 3 100 Basilicata 6 0 4 22 0 22 Calabria 6 0 6 65 5 70 Sicilia 20 0 16 107 11 118 Sardegna 0 0 0 46 0 46 Repubblica di San Marino 0 0 0 5 0 5 718 23 665 2.162 202 2.364 Totale Italia Alcuni punti vendita già inseriti in elenco potrebbero essere di prossima apertura o in fase di costruzione. Fonte: GPL, rielaborazione Assogasliquidi e Consorzio Ecogas (aggiornamento gennaio 2010) – Metano, Federmetano (aggiornamento 30/04/2010) Aprile 2010 10 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Evoluzione della rete di distribuzione GPL e metano in Italia dal 2000 Prodotti GPL Metano 2000 1.949 336 Numero punti vendita Italia 2002 2006 2.126 2.311 402 529 2008 2.351 665 Benzina e Gas Auto sotto la stessa pensilina D'ora in poi la colonnina di rifornimento del gas auto non sarà più isolata. Il 18 ottobre 2008 sono entrati in vigore i decreti del Ministero dell’Interno che stabiliscono le norme per l’installazione di apparecchi multiprodotto in grado di erogare contemporaneamente il GPL e il metano con i carburanti liquidi. La pistola di erogazione sarà nello stesso distributore che eroga i carburanti tradizionali. L'Italia adegua la propria normativa agli standard degli altri paesi europei dove l’installazione del dispenser multiprodotto è consentita ormai da qualche anno. Un aggiornamento della disciplina antincendio degli impianti di distribuzione di GPL e metano auto conferma il riconoscimento da parte delle autorità del sempre più elevato livello di sicurezza del prodotto ottenuto grazie alle notevoli evoluzioni raggiunte in campo tecnologico. La modalità di erogazione multiprodotto potrà così essere introdotta negli impianti di nuova costruzione e in fase di aggiornamento delle stazioni di rifornimento esistenti. Ad essa si aggiunge la possibilità di erogare il GPL in fai-da-te introdotta nell’aprile del 2008 (con presidio dell’impianto da parte di almeno una persona addetta per ogni emergenza o supporto al cliente). Questa ultima novità dovrebbe, inoltre, favorire una maggiore disponibilità del prodotto sul territorio in quanto permette di ottimizzare gli spazi necessari alla realizzazione di un impianto stradale. Norma analoga è stata adottata, con un altro decreto, anche per il metano autotrazione, in vigore dal 18/10/2008. Multidispenser, i riferimenti normativi, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 232 del 3-10-2008 : DECRETO 11 settembre 2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto del Ministro dell'interno 24 maggio 2002, recante norme di prevenzione degli incendi e di progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione. DECRETO 23 settembre 2008 - Modifiche ed integrazioni all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340, recante la disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione. Aprile 2010 11 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione La doppia alimentazione benzina/gas auto TECNICA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE Vengono generalmente predisposti per l’alimentazione a GPL o a metano gli autoveicoli a benzina, ottenendo un mezzo a doppia alimentazione benzina/GPL o benzina/metano. Ciò avviene installando uno speciale kit di alimentazione ed un serbatoio per il carburante aggiuntivo. Il passaggio all’alimentazione a gas è automatico ed inavvertibile, segnalato solo dall’indicatore posto sul cruscotto. L’automobilista non rileva nessuna differenza nelle prestazioni della vettura. Invariate quindi ripresa, velocità e potenza. Le nuove tecnologie – per le quali l’Italia è leader nel mondo garantiscono consumi contenuti e un’ottima autonomia. Tutti i veicoli a Sono convertibili a gas praticamente tutti i veicoli a benzina, catalizzati e non, a benzina possono carburatore o ad iniezione. L’operazione viene effettuata da un’officina funzionare a gas specializzata, dalla casa costruttrice dell’auto o dal concessionario. La conversione a gas presso un’ officina specializzata Distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, sono circa 5.000 le autofficine abilitate ad installare impianti di alimentazione a GPL e metano. L’installazione richiede circa 2 giorni compreso il collaudo e il fermo macchina può durare anche solo un giorno. Il veicolo convertito a GPL o a metano è soggetto al collaudo tecnico da parte degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile del capoluogo di provincia ove ha sede l’officina installatrice. Superato il collaudo, viene aggiornata la carta di circolazione per attestare l’avvenuta installazione dell’impianto a gas, anche ai fini dell’ottenimento di eventuali incentivi pubblici e/o agevolazioni fiscali. Il costo della conversione a GPL o a metano Il costo della conversione varia a seconda del livello tecnologico dell’auto e quindi del sistema di alimentazione a gas che occorre installare, nonché in virtù delle condizioni locali di mercato. Un’indicazione utile per l’utente è fornita dal Listino Prezzi Massimi concordato dalle Associazioni di categoria (v. pag. 28). La manutenzione Un’auto a gas non richiede una cura diversa rispetto a quella a benzina. E’ comunque consigliabile controllare l’impianto a gas ogni 25.000 km e seguire le indicazioni dell’officina di installazione e del costruttore dell’impianto. Il serbatoio I serbatoi attualmente in commercio sono di forma cilindrica o toroidale. il primo viene posto nel portabagagli solitamente appoggiato al retro dello schienale posteriore dell’auto, mentre il secondo, disponibile solo per l’alimentazione benzina/GPL, grazie alla sua particolare forma viene posto nel vano della ruota di scorta. In questo secondo caso, si evita un ingombro fisso nel portabagagli e la ruota di scorta può essere o sostituita con un spare wheel kit o altrimenti gestita come un qualsiasi altro bagaglio. GPL: il serbatoio , insieme al gruppo valvolare, deve essere sostituito ogni 10 anni. La sostituzione deve essere annotata sulla carta di circolazione dopo avere sottoposto nuovamente l’auto al collaudo tecnico della Motorizzazione Civile. Metano: i serbatoi di metano installati a bordo dei veicoli (sia nuovi di fabbrica, sia trasformati) sono soggetti a verifiche periodiche. A seconda del tipo di bombole installate, tali verifiche vanno effettuate ogni 4 o 5 anni: • Aprile 2010 Bombole di omologazione nazionale (DGM) – devono essere controllate ogni 5 anni facendo riferimento alla data di costruzione o 12 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione dell’ultima revisione delle bombole stesse; • Bombole di omologazione internazionale (R110) – devono essere controllate ogni 4 anni a partire dalla data di immatricolazione del veicolo. In entrambi i casi, ci si deve rivolgere alle officine di installazione/assistenza impianti a gas che provvedono alle operazioni necessarie addebitando i soli costi di manodopera, poiché in Italia il ricollaudo delle bombole e la loro eventuale sostituzione, nel caso queste non risultassero più idonee, sono gratuiti. Il mantenimento La trasformazione dell’auto a GPL o a metano non interrompe la garanzia del costruttore dell’auto. Di eventuali danni o anomalie causate al motore da errata della garanzia installazione o difettosità dei componenti dell’impianto a gas installato, rispondono l’officina o il concessionario che hanno montato l’impianto ed il costruttore dell’impianto stesso. La garanzia legale del costruttore dell’auto permane comunque e l’onere della prova sull’origine del danno compete al produttore dell’auto e non all’acquirente, il quale ha il diritto di avere l’auto funzionante in ogni sua parte nei due anni successivi all’acquisto. La tutela del diritto di garanzia è ben espressa negli articoli 130 e 132 del Codice del Consumo, che ha integrato il Codice Civile in materia: il diritto alla garanzia legale non decade mai entro due anni dall’acquisto del bene. Semmai possono essere diversi i soggetti che ne rispondono, ma questa è una questione a tutela del consumatore e non a suo discapito. Comunque è un dato di fatto che le moderne tecniche industriali hanno molto rarefatto il ricorso alla garanzia per risolvere i problemi riscontrati nei primi anni dell’uso dell’auto, mentre rarissimi sono i casi di problematiche legate all’applicazione della garanzia sulle auto trasformate a gas. I modelli a GPL e Da qualche anno anche le case automobilistiche si stanno interessando a metano offerti all’alimentazione a gas e sono sempre più numerosi i modelli offerti agli automobilisti già dotati di impianto GPL o metano. Sono di due tipi: dalle case automobilistiche • modelli a benzina sui quali le case costruttrici, o le relative reti di vendita, installano un impianto a gas, a veicolo nuovo al momento dell’immatricolazione; in questo caso formalmente il mezzo risulta trasformato, con collaudo della Motorizzazione Civile; • modelli omologati anche a gas, per i quali l’omologazione risulta direttamente dalla carta di circolazione. L’alimentazione a Esistono sul mercato alcuni modelli che vengono considerati monofuel in quanto dotati di un serbatoio di piccole dimensioni a benzina, detto di gas monofuel emergenza, che permette la classificazione come monofuel a gas. Ciò consente di usufruire della riduzione del 75% del bollo auto. La trasformazione Tecnicamente è possibile, ma fino ad ora l’elevato costo di trasformazione ha di un veicolo a reso l’opzione antieconomica. Esistono comunque casi di autobus e di furgoni a gasolio convertiti con successo a gas. gasolio Alimentazione a La tecnologia della conversione a gas è applicabile anche a imbarcazioni e gas non solo per motoveicoli, mentre numerosi sono i modelli di mezzi adibiti al trasporto le quattroruote pubblico già predisposti. Nautica e GPL Aprile 2010 Per quanto riguarda la nautica, è terminata la stesura delle norme concernenti la conversione a gas dei motori marini e l’installazione di impianti di 13 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione distribuzione del GPL. Per le prime, i lavori sono stati gestiti da un gruppo di lavoro del CEN (Comitato Normatore Europeo) a guida italiana. Per le norme sui distributori, il Ministero dell’Interno – Vigili del Fuoco – ha ultimato le consultazioni con Associazioni e Categorie di settore per arrivare ad una norma di prevenzione incendi che permetta di realizzare i punti vendita di GPL per uso nautico, che fino ad oggi si potevano costruire in deroga, autorizzati singolarmente. Normativa Nell’aprile del 2009 è stata pubblicata la norma UNI EN 15609 che stabilisce le specifiche tecniche per la progettazione e costruzione di imbarcazioni alimentate a GPL e per la conversione a GPL delle unità già in uso. La norma, prodotta sotto il mandato della Commissione Europea, è stata già armonizzata nella Direttiva 94/25 attraverso la Comunicazione della stessa Commissione del 4 marzo 2009 (OJ C 51, 4.3.2009, p. 12). Sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21 ottobre 2009 invece il Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l´esercizio degli impianti di distribuzione di gas di petrolio liquefatto ad uso nautico. E’ quindi completo il quadro regolamentare che consentirà l’apertura del mercato a questo carburante ecologico, che potrà contribuire notevolmente al rinnovo ecologico del settore della nautica, così come richiesto dalle direttive europee e auspicato da molte amministrazioni pubbliche italiane ed estere. Le aziende interessate potranno, quindi, applicare la tecnologia dell’alimentazione a GPL ai motori marini, sia ex fabrica sia in post-vendita, che saranno riforniti presso impianti di distribuzione dedicati. Applicazioni Il primo impianto di rifornimento di GPL nautico, di proprietà di Veneziana Bunkeraggi, è già in laguna a Venezia. La stazione è il frutto di un più ampio insieme di progetti promossi da Agire (Agenzia Veneziana per l’Energia), quale il progetto Europeo MOBILIS - GPL per la Laguna, e dalla Regione Veneto, quale il programma a favore di una "Nautica Sostenibile nella Laguna di Venezia". Da tempo il GPL trova applicazione in campo nautico, con soluzioni anche per catamarani, moto d’acqua e house boat. Per evitare l’inquinamento delle acque, fin dagli anni ’90 in Lazio, nei laghetti sedi di corsi nautici, vengono impiegate imbarcazioni a GPL, ampiamente utilizzate anche nelle zone adibite a coltivazioni di ostriche, ad esempio in Francia. Diverse aziende applicano la tecnologia della trasformazione a GPL dei motori marini. E risulta che la Federazione Italiana Sci Nautico, per salvaguardare la salute di atleti e specchi d’acqua, stia convertendo le imbarcazioni delle associazioni affiliate a GPL, come le federazioni di Francia e Regno Unito. Si tratta di una scelta motivata: uno studio Primagaz, prima azienda di commercializzazione di GPL in Europa, dimostra che le imbarcazioni a GPL 4 tempi inquinano 1000 volte meno rispetto ai vecchi 2 T. I Regolamenti internazionali Da circa dieci anni regolamenti internazionali Ece Onu – identici per performance, sicurezza, caratteristiche tecniche ed ambientali ai regolamenti esistenti per benzina e gasolio – regolano il settore. Il Regolamento 115 Requisiti e procedure di omologazione dei sistemi di conversione a gas per gli autoveicoli sono attualmente disposti, oltre che dai Regolamenti ECE/ONU 6701 (GPL) e ECE/ONU 110 (metano), dal Regolamento ECE/ONU 115, in Aprile 2010 14 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione vigore nella sua prima stesura dall’ottobre del 2003. L’adeguamento ai progressi tecnologici Per adeguarlo ai progressi tecnologici raggiunti sia nelle auto che nei sistemi di alimentazione a gas, un gruppo di lavoro a guida italiana è stato incaricato della sua revisione. Al termine dei lavori un emendamento migliorativo è stato proposto in sede europea ed accolto dalle Nazioni Unite nel giugno 2005 nelle sue linee fondamentali. La specializzazione e l’introduzione del manuale di installazione Le principali novità sono la specializzazione dell’impianto a gas, che deve essere ottimizzato dal costruttore per funzionare perfettamente sulla famiglia di veicoli per la quale è stato omologato, e l’introduzione del manuale di installazione specifico per ogni veicolo e per ogni kit, affiancato dalla raccomandazione delle Nazioni Unite di istituire corsi teorico-sperimentali per la qualificazione delle officine installatrici di tali sistemi. Il settore gas è armonizzato a livello internazionale Come si diceva, tale Regolamento è in vigore dall’ottobre del 2003 e nella sua versione emendata dal gennaio 2006 è riconosciuto in tutti gli Stati aderenti all’ECE/ONU, cioè quasi 50. Il regolamento ha raggiunto l’obiettivo importantissimo dell’armonizzazione a livello internazionale del settore gas, a vantaggio degli operatori e degli automobilisti. I corsi teoricopratici I corsi teorico-pratici di qualificazione raccomandati dal Regolamento Ece/Onu n. 115 in Italia sono già stati avviati e potranno interessare circa 5.000 officine di installazione di impianti GPL e metano. Il referente tecnico scientifico per tale iniziativa è il Consorzio Ecogas. I corsi vengono realizzati in collaborazione con altre associazioni di categoria. Un po’ di storia - Il gas per autotrazione, che conta oggi al mondo quasi 10 milioni di veicoli, si è diffuso anche grazie alla flessibilità d’installazione dei suoi sistemi di alimentazione che ben si adattano alle varie tipologie di veicoli su cui vengono applicati. Infatti, non sono pochi gli esempi di auto ingegnerizzate e prodotte per essere ottimizzate nel funzionamento a gas, ma il più delle volte le versioni a GPL o a metano delle autovetture vengono sviluppate lasciando invariati i principali parametri motoristici delle motorizzazioni a benzina; ciò può accadere anche nel caso di veicoli nuovi bi-fuel. Per quanto riguarda gli aspetti omologativi, la certificazione di tali sistemi di “conversione” a gas e della loro installazione sui veicoli era stata finora materia non armonizzata, né a livello internazionale (Nazioni Unite) né in Europa (Unione Europea). I regolamenti ECE/ONU 67/01 e ECE/ONU 110/00, che sono pietre miliari nel settore, hanno codificato a livello internazionale i requisiti di omologazione dei “singoli” componenti dei sistemi di alimentazione, introducendo nuovi dispositivi, importantissimi per la sicurezza delle autovetture, e fissando i requisiti essenziali di sicurezza anche per l’installazione dei componenti stessi sulle auto. Tuttavia, tali regolamenti sono ufficialmente indirizzati alla progettazione e costruzione dei soli veicoli nativi a GPL, cioè quelli prodotti direttamente dalle case automobilistiche. Le amministrazioni più sensibili – prima tra tutte quella italiana – hanno adottato i suddetti regolamenti anche per le operazioni di conversione a gas in post-vendita, rendendo obbligatori anche in questo ambito sia i requisiti di sicurezza relativi all’omologazione dei singoli componenti sia quelli riguardanti l’installazione degli impianti sulle auto. Ancor più diversificate a livello mondiale sono state fino ad oggi le modalità di certificazione dei sistemi di alimentazione gas per quanto riguarda le emissioni inquinanti. Pur senza una norma internazionale, la maggior parte degli stati europei ha, comunque, anche in questo caso, ritenuto necessario fissare regole “nazionali” di omologazione ambientale poiché, sebbene i gas abbiano dei vantaggi naturali evidenti grazie alla loro composizione e alle loro modalità di combustione, è corretto verificarne il comportamento reale, cioè è opportuno verificare se le apparecchiature di alimentazione siano effettivamente capaci di sfruttare le proprietà ecologiche di questi carburanti. In Italia, ad esempio, è richiesta un’omologazione “nazionale” di tipo dei sistemi di alimentazione - nel senso che i sistemi si testano su veicoli tipo – che fa riferimento alle direttive europee di omologazione delle autovetture (Direttive Euro) sia per i limiti da rispettare che per le procedure di prova. Ciò premesso, considerato il contesto normativo generale, estremamente variegato a livello internazionale, gli esperti ministeriali di quasi tutto il mondo, presenti a Ginevra nell’ambito ECE/ONU, hanno avvertito la necessità di emanare una norma che regolasse l’approvazione dei “sistemi” di conversione a gas sia per la parte relativa alla sicurezza – facendo mero riferimento ai Reg. 67/01 e 110/00, già obbligatori per i veicoli originali - che per quella inerente all’ambiente, rifacendosi alle stesse direttive europee di omologazione delle autovetture originali (Direttive Euro). Nel 1998 è quindi cominciato un lungo lavoro per la stesura di un regolamento che avesse queste finalità e che potesse soddisfare le esigenze dei paesi interessati al progetto. Nell’ottobre del 2003 è finalmente entrato in vigore tale regolamento che ha preso il numero 115. Ciò ha decretato definitivamente l’armonizzazione delle regole di omologazione dei kit di alimentazione gas in quasi 50 paesi, praticamente tutti i paesi dell’Europa occidentale e dell’est europeo fino alla Russia Aprile 2010 15 nonché l’Australia, il Sud Africa, la Nuova Zelanda e la Corea. Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Sicurezza garantita Il gas non aggiunge pericolosità alla vettura LA SICUREZZA E’ GARANTITA La sicurezza è garantita. Da sempre si tiene conto, nella costruzione dei componenti dei kit di conversione a gas, delle caratteristiche chimico-fisiche di GPL e metano: collaudi, test e prove sono severissimi. Gli impianti di alimentazione a gas si avvalgono di componenti a sicurezza attiva, la cui azione si manifesta solo in caso di necessità, al pari di air bag ed ABS. I dati, non ultimi quelli forniti dai Vigili del Fuoco, dimostrano la rispondenza degli impianti di conversione a gas ai più severi standard di sicurezza applicati nel settore auto. Anche uno studio dell’Agenzia Olandese per l’Energia e l’Ambiente e del TNO dimostra che la sicurezza dei veicoli a GPL non è inferiore a quella dei mezzi a benzina. Basti pensare che la pressione sviluppata dal GPL all’interno del serbatoio oscilla normalmente da 3 a 10 bar, mentre i serbatoi sono progettati per pressione di esercizio pari a 30 bar; a ciò si aggiunge che in fase di omologazione, i serbatoi, sottoposti ad un test di pressione idraulica, non devono avere cedimenti strutturali prima di raggiungere la pressione di 67,5 bar. Anche i materiali utilizzati per la costruzione degli impianti di conversione sono specifici, proprio per garantire ad un carburante gassoso come il GPL la medesima sicurezza riscontrabile per la benzina e il gasolio. Inoltre, perchè sia ottenuto il massimo dell’efficienza dal punto di vista della sicurezza, il serbatoio deve essere sostituito dopo 10 anni dall’installazione. Un po’ di storia Le prime apparecchiature GPL e metano negli anni 50 erano già costruite con materiali molto resistenti per far fronte ad ogni condizione di emergenza. Gli impianti GPL e metano, ed in particolare il serbatoio ed i dispositivi connessi, hanno seguito l’evoluzione del concetto di sicurezza adottato oggi dall’intero settore automobilistico: si è aggiunta alla sicurezza passiva (materiali altamente resistenti) la sicurezza attiva, cioè dispositivi più complessi in grado di intervenire quando si verificano condizioni di emergenza. Uno dei più famosi dispositivi di sicurezza attiva è l’ABS. Il Regolamento ECE/ONU 67/01 Proprio per questa ragione, dopo anni di lavoro del GRPE (gruppo di lavoro in sede alle Nazioni Unite), la Delegazione Italiana, guidata dal Ministero dei Trasporti ed affiancata dal Consorzio Ecogas in qualità di esperto, è riuscita a far approvare un Regolamento molto stringente per l’omologazione degli impianti a GPL. Il Regolamento ECE/ONU 67/01 ha introdotto nuovi dispositivi di sicurezza ed ha inasprito i requisiti di omologazione dei componenti GPL e della loro installazione. Il risultato è stato ottenuto grazie alle numerose esperienze realizzate in collaborazione con tutto il settore industriale nonché con il Ministero dei Trasporti e con il Corpo dei Vigili del Fuoco. In particolare, sono state condotte numerose prove fuoco su autovetture alimentate a GPL e sui serbatoi dotati di dispositivi di sicurezza. Sono stati effettuati crash test simulati al computer, con l’utilizzo della metodologia degli elementi finiti, e analisi dei rischi e degli eventi incidentali sui componenti GPL. Proprio in virtù dell’adozione del Regolamento 67/01 (1° gennaio 2001) e dell’accuratissima analisi teorica e sperimentale eseguita, il Ministero dell’Interno ha finalmente emanato un Decreto che autorizza il parcamento degli autoveicoli a GPL al primo piano interrato delle autorimesse. Il passaggio non è stato automatico, ma ha richiesto anni di lavoro del COMITATO I lavori del CENTRALE TECNICO SCIENTIFICO DEL MINISTERO DELL’INTERNO con la Comitato Centrale Tecnico collaborazione di numerosi esperti. Nel 1999, quando il Regolamento 67/01 fu adottato dai Paesi ECE/ONU, partirono le Scientifico del Aprile 2010 16 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Ministero dell’Interno attività del Gruppo di Lavoro nominato dal Comitato Centrale Tecnico Scientifico, volte alla modifica del D.M. 1 febbraio 1986. Del Gruppo hanno fatto parte funzionari dei VV.F., del Ministero dei Trasporti, del Centro Ricerche Fiat ed esperti delle associazioni di settore - Assogasliquidi e Consorzio Ecogas – che hanno rivisitato le analisi teoriche e le prove sperimentali effettuate, indicandone altre maggiormente specifiche relative alle problematiche del parcamento a livelli interrati. La relazione finale al Comitato Centrale Tecnico Scientifico ha prodotto il parere favorevole del 21 maggio e la ratifica da parte del Ministro dell’Interno Pisanu il 22 novembre 2002. Le auto a GPL possono parcheggiare anche nei garage interrati (Decreto 22/11/2002 del Ministero dell’Interno) Con il Decreto 22 novembre 2002 del Ministero dell’Interno (G.U. n. 283 del 3 dicembre 2002), i veicoli alimentati a GPL e rispondenti alle norme ECE/ONU 67/01 (tutti gli impianti GPL devono essere obbligatoriamente dotati di questo sistema di sicurezza dal 1° gennaio 2001) possono quindi essere parcheggiati anche nei piani interrati – per ora limitatamente al primo – delle autorimesse indipendentemente dalla presenza di ulteriori piani sottostanti (senza quindi tener conto di comunicazioni con piani inferiori). Chi ha installato sul proprio mezzo un impianto GPL con dispositivi di sicurezza non conformi al Regolamento 67/01, può decidere di adeguarlo ad un costo contenuto e un fermo macchina minimo. E’ stata riconosciuta pertanto l’affidabilità delle apparecchiature di alimentazione a gas in termini di sicurezza in fase di parcheggio: è stata cioè dimostrata l’equivalenza tra un veicolo a GPL ed uno analogo a benzina in qualunque condizione, sia di esercizio, sia in condizioni di rischio incendio, compresa quindi la sosta in garage interrati. Le domande più frequenti Attualmente gli autoveicoli a GPL possono parcheggiare nelle autorimesse interrate? Gli autoveicoli a GPL fino a qualche anno fa, qualunque fossero le caratteristiche dell’impianto di conversione, potevano parcheggiare solo nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati, quindi avevano il divieto di parcheggiare nei garage interrati. Dall’entrata in vigore il 4 dicembre 2002 del Decreto 22 novembre 2002 del Ministero dell’Interno, pubblicato sulla G.U. n. 283 del 3 dicembre 2002, gli autoveicoli a GPL che montano un impianto dotato di sistema di sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 67-01, possono parcheggiare al primo piano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani interrati. Quali autoveicoli a GPL montano impianti dotati di sistema di sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 6701? Praticamente tutti quelli sui quali l’impianto è stato installato dal 1° gennaio 2001, data dalla quale la conformità al regolamento ECE/ONU 67-01 è diventata obbligatoria. Come si può verificare la conformità dell’impianto GPL al regolamento ECE/ONU 67-01? Sulla carta di circolazione deve essere indicata la dicitura: “IMPIANTO DOTATO DI SISTEMI DI SICUREZZA ECE/ONU 67.01“. Chi ha installato l’impianto GPL sul proprio autoveicolo prima del 1° gennaio 2001 e quindi con ogni probabilità non è in regola con il regolamento ECE/ONU 67/01 a quale normativa deve fare riferimento? Deve quindi rinunciare a parcheggiare nei garage interrati? Fa riferimento al Decreto 1 febbraio 1986, che permetteva il parcamento degli autoveicoli a GPL solo nei piani fuori terra non comunicanti con pianti interrati. Questo non significa che debba rinunciare a parcheggiare nei garage interrati, perché può decidere di adeguare il proprio impianto alla normativa europea con una spesa abbastanza contenuta ed un fermo macchina piuttosto breve. Dovrà infatti rivolgersi ad un’officina di installazione per sostituire il serbatoio e il gruppo valvole, con un costo medio di circa 3-400 euro a seconda che venga installato un serbatoio tradizionale oppure un toroidale, per intenderci la ciambella che viene inserita al posto della ruota di scorta. È necessario ripetere il collaudo? Sì, è necessario un aggiornamento della carta di circolazione che è possibile fare recandosi presso gli uffici DTT (ex Uffici Provinciali Motorizzazione Civile) o personalmente o incaricandone, dopo l’adeguamento, l’installatore di fiducia. Al momento della sostituzione decennale del serbatoio cosa succederà? Verrà installato (lo richiedono le norme vigenti) un serbatoio con apparati di sicurezza rispondenti alla ECE/ONU 67-01 e, di conseguenza, la vettura sarà abilitata al parcamento anche al primo piano interrato. Aprile 2010 17 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione ECONOMIA GPL e metano Grazie ai bassi costi di produzione sono economici e consentono notevoli risparmi sia alla bolletta energetica nazionale che all’utente finale. consentono notevoli risparmi Con il gas si risparmia anche fino al 50% sul costo del carburante rispetto alla benzina. Un vantaggio economico al quale si assommano – quando disponibili - contributi statali e locali. Il monitoraggio Il Consorzio Ecogas, in collaborazione con il periodico Ecomobile, sta degli incentivi effettuando il monitoraggio delle iniziative di incentivazione esistenti a livello nazionale e locale, ad opera del Governo, di Enti, Amministrazioni Locali ed Aziende. Si stanno infatti moltiplicando in numerose località i contributi di enti ed amministrazioni locali. Anche le aziende mostrano sensibilità nei confronti dell’utilizzo dei carburanti gassosi, ai quali è consentito di circolare liberamente anche in caso di limitazioni al traffico. La mappa è consultabile sul sito www.ecomobile.it. Le iniziative delle Associazioni Consorzio Ecogas ed Assogasliquidi, hanno messo a punto un pacchetto di contributi ed omaggi per arricchire i benefit dei singoli enti/amministrazioni/aziende. Convenzioni e Protocolli di Intesa Gli accordi vengono formalizzati attraverso la sigla di: I benefit standard Già attivati accordi con … • convenzioni - rivolte agli Uffici di Mobility Manager di Area e di Azienda di tutto il territorio nazionale (inquadrate tra le strategie volte ad ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti) • protocolli d’intesa indirizzati alle Amministrazioni Locali che intendano incentivare e promuovere all’interno della propria area territoriale l’utilizzo di carburanti gassosi. I benefit standard proposti dalle associazioni tramite le convenzioni e i protocolli: 60 euro di buoni sconto per l’acquisto di GPL, generalmente spendibili presso gli oltre 500 distributori in tutta Italia che aderiscono all’iniziativa; due controlli gratuiti dell’impianto; Atlante dei distributori GPL e metano d’Italia – Iter Edizioni; abbonamento per un anno alla rivista EcoMobile - A Tutto Gas News. In mancanza di altri incentivi e/o a discrezione dell’officina di installazione, sconto 5% per trasformare l’autoveicolo a GPL o metano, applicato su prezzi massimi di listino concordati appositamente. …Confcommercio Catania, IBM Italia, AMSA Azienda Milanese Servizi Ambientali, Ufficio del Mobility Manger di Area della provincia di Venezia, Regione Piemonte, Province di Milano, Modena, Padova, Parma, Rovigo e Treviso, Comuni di Bologna, Cerea, Cervia, Comiso, Forlì, Legnago, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Piacenza, Quattrocastella (RE), Ragusa (solo Consorzio Ecogas), Ravenna, Rimini, Rivoli, Rovigo, San Benedetto del Tronto, San Giovanni Lupatoto, Torino, Vercelli e Verona. Le iniziative possono essere estese in tutta Italia e a tutte le categorie di utenza interessate. Il bollo auto non La Finanziaria 2007 ha concesso un ulteriore vantaggio: il bollo auto per gli autoveicoli a gas non è aumentato (la tariffa è praticamente congelata al è aumentato 2006), anche se l’auto supera i 100 kw di potenza e qualunque sia la categoria Euro di appartenenza (fatte salve diverse disposizioni regionali). E’ possibile calcolare l’importo della tassa automobilista dovuto sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.it, cliccare su Servizi e scegliere Bollo auto). Aprile 2010 18 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione RISPARMIO I gas per autotrazione sono economici Un esempio di risparmio, la Fiat Punto La tabella prende in considerazione una Fiat Punto, disponibile a benzina, a doppia alimentazione benzina/metano, a doppia alimentazione benzina/GPL e a gasolio a listino. Tra l’altro si tratta del modello più trasformato a GPL e metano nei primi nove mesi del 2009. Fiat Punto Consumo ciclo combinato per 100 km 4,2Kg (a metano) 7,2 lt Costo carburante euro/unità di vendita 0,831/kg Costo carburante per 100 km 3,49 0,570/lt 4,10 1.3 Multijet 16V 4,5 lt 1,123/lt 5,05 1.2 benzina 5,6 lt 1,293/lt 7,24 1.2 Natural Power 1.2 GPL Aggiornamento 1 dicembre 2009 Aprile 2010 19 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione POLITICHE DI INCENTIVAZIONE 1 - GLI INCENTIVI STATALI Fin dal 1998 lo Stato promuove l’acquisto e la trasformazione degli autoveicoli La storia: lo Stato incentiva il a GPL e metano con l’iniziativa di incentivazione che oggi è di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico (da qui il nome “incentivi MSE”). Si tratta di gas auto dal contributi istituiti con il primo provvedimento di rottamazione, via via rifinanziati 1998 sebbene non in maniera continuativa e strutturale. Importi, modalità di accesso e beneficiari, sono stati oggetto di modifiche migliorative nel corso degli anni. Per il 2010, dopo l’esaurimento delle limitate risorse disponibili il 22 marzo, si attende il rifinanziamento. 2004: incentivi estesi a mezzi fino a tre anni di vita e a persone giuridiche Alcuni momenti salienti. Dal 28/09/2004, con l’entrata in vigore della L. 23/08/2004 n. 239 (G.U. n. 215 del 13/9/2004), a questo tipo di contributi hanno potuto accedere nuove tipologie di mezzi e di beneficiari: autoveicoli fino a tre anni di vita e persone giuridiche. Prima erano riservati solo a persone fisiche e mezzi con meno di un anno di vita. La Finanziaria 2007 rifinanzia per 3 anni ed estende contributi ad Euro 0 e 1 Con la Finanziaria 2007 sono stati concessi 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, ai quali si aggiungono circa 2 milioni di euro all’anno provenienti dalla L. 403/97 E’ stata inoltre data possibilità di accesso al contributo anche per la conversione di Euro 0 e 1. Infine, i contributi per l’acquisto di auto nuove omologate anche a gas, anch’essi nuovamente previsti in tale Finanziaria, non rientrano nel pacchetto incentivi MSE ma fanno discorso a sé. I particolari sono stati definiti dal Decreto 11 gennaio 2007 Incentivi per gli autoveicoli alimentati a metano e a gas di petrolio liquido (GPL) – G.U. n. 15 del 19-1-2007. Incentivi per tutti e l’ultimo rifinanziamento 350 euro per la trasformazione a GPL e 500 per quella a metano Contributi per gli autoveicoli trasformati di tutte le categorie Aprile 2010 Gli incentivi ripartirono quindi a gennaio 2007 per la trasformazione a GPL o a metano dei veicoli M1 ed N1 entro i tre anni successivi alla data di immatricolazione (650 euro di contributo - rientrano in questa categoria anche gli autoveicoli che vengono acquistati nuovi dal concessionario già equipaggiati a GPL o a metano ma non omologati anche a gas dal costruttore) e di quelli Euro 0 o Euro 1 (350 euro di incentivo). Il successo dei contributi è stato enorme e il 15 giugno 2007 è stato sospeso l’intervento in quanto a questa data è risultato impegnato l’intero importo di 52 milioni di euro a disposizione per il 2007. E’ quindi entrata in vigore la lista d’attesa, chiusa il 31 luglio 2007. Con il Milleproroghe (D.l. 31 Dicembre 2007, n. 248) lo scenario è cambiato ancora. Questa la situazione delineata dall’articolo 29, chiarita a mezzo circolare dal Ministero dello Sviluppo Economico: • Cambiato l’importo unitario del contributo statale a far data dal 01/01/2008 (comma 9): le modifiche introdotte prevedono un contributo di euro 350 per l’installazione di impianti a GPL e di euro 500 per l’installazione di impianti a metano, in virtù del maggior costo dell’impianto di conversione. Non esiste più quindi la formula di 650 euro per i veicoli trasformati a gas entro i tre anni dalla prima immatricolazione. Rientrano in questa categoria anche i veicoli acquistati nuovi dal concessionario già equipaggiati a GPL o a metano ma non omologati anche a gas dal costruttore. • Estesa la platea dei beneficiari (comma 10): fino a tutto il 2007 potevano accedere a questo tipo di contributi (gli incentivi MSE) Euro 0, Euro 1 e autoveicoli trasformati a gas entro tre anni dall’immatricolazione. Con il 2008 l’incentivo – di cui al comma 9 - viene esteso agli autoveicoli appartenenti a tutte le categorie (“euro 0”, “euro 1”, “euro 2”, “euro 3”, 20 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione euro 50 milioni in più nel 2009 Incentivi MSE ripartiti a gennaio 2009 Dal 7 febbraio aumentati gli importi dei contributi unitari … … ma la conversione in Legge è un pasticcio: giù l’importo dei contributi per Euro 3, 4 e 5 … e poi ancora su “euro 4”, “euro 5”), indipendentemente dalla data dello loro prima immatricolazione. Il comma 10, infatti, abolisce il limite dei tre anni dalla data di prima immatricolazione dell’autoveicolo, per l’installazione dell’impianto, in precedenza previsto dall’art. 1 comma 2 della legge n. 403 del 1997, come modificato dall’articolo 53 della legge n. 239 del 2004. • Per il 2009 il D.l. Milleproroghe ha messo a disposizione ulteriori 50 milioni di euro (comma 8). Nel gennaio del 2008 è quindi ripresa la prenotazione degli incentivi tenendo conto delle modifiche apportate dal Milleproroghe, fino ad esaurimento del fondo stanziato per l’anno (circa 52 milioni di euro). Le prenotazioni dei contributi, a cura delle officine di installazione, sono riprese il 21 gennaio sul sito www.ecogas.it. In tempi e con ritmi record, i fondi a disposizione per il 2008 sono terminati a maggio 2008. Il 2 gennaio 2009 gli incentivi MSE per la trasformazione a gas degli autoveicoli sono ripartiti, con medesimi importi e modalità del 2008, fino ad esaurimento del fondo a disposizione per l’anno. Con l’approvazione del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5 Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, dal 7 febbraio2009 sono aumentati gli importi unitari degli incentivi destinati a chi converte a GPL o a metano il proprio autoveicolo: il contributo per il GPL passa da 350 a 500 euro e per il metano da 500 a 650 euro (in virtù del maggior costo dell’impianto). La conversione in legge (Legge 33/2009, pubblicata sul Supplemento Ordinario alla GU 49/L serie generale n. 85 dell’11 aprile 2009, con applicazione 12 aprile 2009) ha però comportato la diminuzione del contributo unitario per gli autoveicoli Euro 3, 4 e 5. Quindi dal 12 aprile 2009 gli autoveicoli Euro 0, 1 e 2 che vengono convertiti a GPL hanno diritto a 500 euro di incentivo, che diventano 600 per la trasformazione a metano. Dalla stessa data, gli autoveicoli Euro 3, 4 e 5 che vengono convertiti a GPL hanno diritto a 350 euro di incentivo, 500 per il metano. Per l’attribuzione del giusto importo dell’incentivo, la situazione è stata chiarita dalla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 69012 del 15/05/2009: per la determinazione dell’importo dell’incentivo, fa fede la data di prenotazione dello stesso, definita come data di riferimento “per garantire al beneficiario la sicurezza del perdurare dell’incentivo fino al collaudo dell’impianto” nell’Accordo di programma stipulato il 9 gennaio 2006 tra il Ministero e le Associazioni di categoria interessate. Quindi, “si assume quale termine di riferimento per la determinazione del contributo spettante la data di prenotazione risultante presso il sistema informatico di prenotazione di Ecogas”. L’ulteriore cambiamento è il frutto di un errore. Una documentazione poco chiara ha indotto alcuni parlamentari a presentare l’emendamento che ha portato alla diversificazione degli importi. Gli operatori del settore hanno chiesto che la situazione fosse sanata, riportandola a quando stabilito originariamente dal Dl 5/2009. In effetti il Governo ha accolto l’istanza, introducendo la modifica nel ddl Sviluppo, in vigore dal 15 agosto 2009. Da tale data gli importi sono tornati ad essere: 500 euro per la conversione a GPL e 650 per quella a metano, a prescindere dalla categoria Euro. Fa fede la data di prenotazione (rif. comma 3 art. 43 L. 23 luglio 2009 n.99 Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31/07/2009 supplemento ordinario n.136: “All’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, nei limiti delle risorse ivi disponibili, le parole: «, sugli autoveicoli di categoria “euro 0”, “euro 1” e “euro 2” » sono soppresse.”) Aprile 2010 21 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Per gli anni a venire non sono al momento previsti nuovi stanziamenti (ad esclusione del fondo di 2 milioni di euro circa che si ripete ogni anno). Consorzio Ecogas ed Assogasliquidi hanno richiesto presso le sedi istituzionali competenti un rifinanziamento pluriennale. Oggi: gli incentivi MSE sono terminati da marzo. Non sono quindi disponibili contributi nazionali. Il Consorzio Ecogas, incaricato del monitoraggio, ha comunicato il raggiungimento dell’utilizzo del 100% del fondo MSE che incentiva la trasformazione degli autoveicoli a GPL e metano il 22 marzo. Terminata quindi la disponibilità, è stata attivata la lista d’attesa, chiusa a sua volta il 31/03/2010. Le prenotazioni in lista d’attesa non danno diritto al contributo a meno che non si rendano disponibili fondi per effetto di annullamenti di precedenti operazioni. Le prenotazioni dei contributi erano riprese l’11/01/2010, facendo salve tutte le trasformazioni collaudate dopo il 1° gennaio. Il fondo a disposizione per il 2010: € 17.140.774, ottenuto grazie a residui degli incentivi MSE 2008 e 2009. Schema riassuntivo evoluzione Incentivi MSE 2009 Prenotazione e collaudo fino al 6/2 Collaudo dal 7/2 all’11/4, (anche con prenotazione prima del 7/2) Collaudo dal 12/4 ma prenotazione dal 7/2 all’11/4 GPL Metano GPL Metano €350 €500 €500 €650 Euro 0, 1 e 2 Euro 3 e oltre Prenotazione dal 12/4 Prenotazione dal 15/08 fino ad esaurimento fondi GPL Metano GPL Metano €500 €650 €500 €650 €350 €500 Disposizioni generali sugli incentivi MSE (ex Map) – Possono usufruirne, in presenza di fondi, persone fisiche e giuridiche (nei limiti della normativa comunitaria sul “de minimis”) residenti/aventi sede sul territorio italiano. Gli autoveicoli oggetto dell’incentivazione sono gli M1: “trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente” e gli N1: “trasporto merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t”, appartenenti a qualsiasi categoria Euro. I contributi MSE vengono detratti sotto forma di sconto direttamente in fattura dall’officina di installazione o dal concessionario. Per ottenerli gli aventi diritto devono solo rivolgersi a officine o concessionarie aderenti all’iniziativa che cureranno tutte le pratiche burocratiche chiedendo al beneficiario solo alcuni documenti. Il loro elenco è consultabile sul sito www.ecogas.it, alla voce Incentivi MSE. Per le trasformazioni a GPL e metano è stato inoltre adottato un listino prezzi massimi al pubblico che le officine aderenti si impegnano a non superare. L’incentivo viene assegnato in ordine cronologico di prenotazione, a cura dell’officina o del concessionario, ottenendo così l’impegno dell’importo corrispondente. Il collaudo dell’impianto perfeziona comunque la posizione di ogni singolo intervento. Il Consorzio Ecogas, attraverso il proprio sistema informatico, gestisce il sistema di prenotazione cronologica dei contributi e raccoglie le adesioni di officine e concessionarie. Si occupa inoltre della verifica dell’applicazione degli incentivi e del listino e dell’espletamento di tutte le pratiche necessarie per il riconoscimento dell’incentivo. Per informazioni mette a disposizione degli automobilisti il numero verde 800 500 501. Il Ministero dello Sviluppo Economico al raggiungimento dell’80% dello stanziamento ne dà avviso in Gazzetta Ufficiale, indicando la data di sospensione degli incentivi, che coincide con la sospensione delle prenotazioni. Raggiunto il 100% dell’utilizzo del fondo, viene attivata una lista d’attesa in ordine cronologico delle richieste di contributi, convalidate solo in presenza di fondi residui. Gli incentivi MSE non sono retroattivi per le operazioni di trasformazione concluse in assenza di incentivi. Incentivi all’acquisto: scaduti il 31/12/2009, non è stato previsto il rinnovo Il d.l. n. 5 del Aprile 2010 Prima di tutto va detto che tali contributi sono scaduti il 31/12/2009 e non è stato previsto il rinnovo (aggiornamento 17/03/2010). Alcuni cenni relativi alla loro introduzione e alle modifiche negli anni: la Finanziaria 2007 ha regolamentato anche gli incentivi relativi all’acquisto di mezzi nuovi a gas: per l’acquisto di autoveicoli nuovi di fabbrica – autovetture ed autocarri - omologati anche o esclusivamente a GPL o a metano incentivo statale di 1.500 euro, concesso direttamente dal concessionario. Si sale a 2.000 euro se il veicolo produce meno di 120gr/km di CO2. Tali agevolazioni sono valide per i contratti stipulati dal 3/10/2006 al 31/12/2009, con possibilità di immatricolazione fino al 31/03/2010. Cambiamenti sono stati introdotti dal decreto salva auto, contenente la cosiddetta 22 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 2009 ha cambiato gli importi Rottamazione 2009. Il d.l. ha infatti in parte modificato anche gli importi degli incentivi per l’acquisto di auto e autocarri nuovi omologati a gas dal costruttore. Le nuove disposizioni, così come per i nuovi importi degli incentivi alla trasformazione, sono entrate in vigore dal 7 febbraio 2009, quindi per contratti stipulati dal 7/02/2009 al 31/12/2009, con possibilità di immatricolazione fino al 31/03/2010. Il nuovo panorama: confermati gli incentivi per il GPL, con un contributo di 1500 euro, che diventano 2000 se le emissioni di CO2 sono inferiori a 120 g/km. Per quanto riguarda l’acquisto di autovetture a metano (ma anche elettriche o a idrogeno) sono previsti ulteriori 1.500 euro con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km, mentre gli autocarri a metano godono di 4.000 euro di incentivo a prescindere dalle emissioni di CO2. E se si demolisce un mezzo Euro 0, 1 o 2 immatricolato fino al 31/12/1999, si aggiungono anche i 1500 euro previsti per la rottamazione (2.500 nel caso degli autocarri). Cumulabilità Sia il contributo alla trasformazione che quello all’acquisto, qualora sussistano i requisiti, sono cumulabili all’incentivo alla rottamazione (attivo nel 2007, è stato prorogato anche per il 2008 e reintrodotto con nuovi parametri per il 2009*). *Contributi rottamazione (fino al 31/12/2009): Il d.l. 5/2009 ha introdotto, dal 07/02/2009, nuovi incentivi alla rottamazione, cumulabili con quelli per l’acquisto di veicoli nuovi a gas, elettrici o a idrogeno. Per acquisto di: a) autovetture nuove euro 4 o 5 che emettono non oltre 140 gr/km di CO2 (130 gr/km CO2 se a gasolio), € 1.500 con rottamazione autovetture ed autoveicoli per il trasporto promiscuo euro 0, 1 o 2 immatricolati fino al 31/12/1999 b) veicoli nuovi (autoveicoli per trasporto promiscuo, autocarri, autoveicoli per trasporti specifici e per uso speciale, autocaravan) fino a 3.500 kg euro 4 o 5, € 2.500 con rottamazione di veicoli fino a 3.500 kg euro 0, 1 o 2 immatricolati fino al 31/12/1999. Scaduti il 31/12, non è stato previsto il rinnovo (17/03/2010). La Convenzione I.C.B.I. E’ priva di fondi ed in attesa di essere rifinanziata la campagna A GAS PER L’AMBIENTE. Partita nel 2001, negli anni ha incentivato la conversione a GPL e metano dei mezzi non catalizzati, poi degli euro 1 e 2. Il progetto fa capo al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è destinato ai Comuni italiani che fanno parte della Convenzione ICBI – Iniziativa Carburanti a Basso Impatto, con capofila Parma. Si tratta di un’iniziativa particolarmente efficace, in quanto l’abbattimento delle emissioni inquinanti sui mezzi più vecchi è particolarmente consistente, trasformandoli a GPL o a metano. Assogasliquidi e Consorzio Ecogas hanno chiesto il rifinanziamento dell’iniziativa, avanzando anche alcune proposte innovative: l’estensione dell’incentivazione ai veicoli commerciali e la creazione di un portale informatico dedicato al forum permanente degli oltre 600 comuni italiani che aderiscono alla convenzione. Dal canto loro, gli operatori del settore gas contribuirebbero con un’operazione di azzeramento delle emissioni di CO2 prodotte dalle trasformazioni a gas incentivate dallo Stato, attraverso l’acquisto di appositi crediti di emissione che consentiranno di piantare nuovi alberi nei parchi per Kyoto, come già avvenuto anche per gli incentivi MSE. Listino prezzi massimi A garanzia del consumatore, gli operatori del settore si sono fatti promotori di un listino prezzi massimi nazionale per la trasformazione a GPL e metano applicato dalle officine di installazione aderenti, adottato anche per gli incentivi statali. Accise e bollo auto La Finanziaria 2007 ha introdotto misure a favore del gas per autotrazione anche in tema di accise e bollo auto. Ridotta l’accisa sul GPL per autotrazione (sebbene non ai livelli Ue richiesti dal settore - dal 3 ottobre 2006: è passata da 284,77 euro per mille kg (0,1566 euro/litro) a 227,77 euro per mille kg (0,1253 euro/litro). Diminuita anche quella sul Aprile 2010 23 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione metano, che dal 1° gennaio 2007 passa da 0,01085 a 0,00291 euro per metro cubo. Il bollo auto per gli autoveicoli a gas non è aumentato (la tariffa è praticamente congelata al 2006), anche se l’auto supera i 100 kw di potenza e qualunque sia la categoria Euro di appartenenza (fatte salve diverse disposizioni regionali). E’ possibile calcolare l’importo della tassa automobilista dovuto sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.it, ciccare su Servizi e scegliere Bollo auto). Inoltre, il collegato fiscale, in deroga alla legge statale, ha stabilito che le Regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale fino a sei anni i veicoli M1 (massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente) e N1 (trasporto merci, massa massima non superiore a 3,5 t) a GPL o metano. Il provvedimento riguarda sia i veicoli nuovi con doppia alimentazione immatricolati dopo l’entrata in vigore del Dl (L. 286/2006, art. 2, comma 60) sia quelli immatricolati prima conformi alla Dir. 1994/12/CE (Euro II) trasformati con alimentazione a GPL o metano, mono-fuel o bi-fuel, collaudati dopo l’entrata in vigore del Dl (L. 286/2006, art. 2, comma 61). Esenzione bollo auto, il primato del Piemonte, seguito da Liguria e Toscana e della Provincia Autonoma di Bolzano La prima regione italiana a servirsi delle nuove opportunità offerte dalla legislazione nazionale è stata il Piemonte, seguita poi da Liguria e Toscana (quest’ultima ha attivato le agevolazioni dal 01/01/2009 al 31/12/2009; per il 2010 quindi non esiste più ), che concedono forme di esenzione temporanea sia agli autoveicoli bifuel dall’immatricolazione che a quelli trasformati a gas. Agevolazioni anche per i residenti nella Provincia Autonoma di Bolzano: con la Legge n. 12 del 28 luglio 2003, l’Amministrazione ha stabilito già dal 6 agosto 2003 l'esenzione delle tasse automobilistiche per tre anni sia per i veicoli dotati dall'immatricolazione di impianto a GPL o metano, sia per quelli convertiti. Su bollo e gas auto, v. pag. 28. Impianti a GPL e metano a zero CO2 GPL e metano per autotrazione sono carburanti non solo a basse emissioni inquinanti ma anche a basse emissioni climalteranti. Un veicolo a gas emette circa il 14% in meno di CO2 rispetto ad un equivalente mezzo a benzina. Un ottimo risultato che l’industria del gas per autotrazione ha deciso di migliorare ulteriormente. Su iniziativa del Consorzio Ecogas, in collaborazione con Assogasliquidi, ha scelto infatti di sostenere il Protocollo di Kyoto e azzerare le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione e installazione degli impianti a gas GPL e metano che usufruiscono degli incentivi statali MSE. Nel 2007 sono stati più di 80.000 gli impianti a gas installati grazie ai contributi statali, per il 2008 oltre 130.000. Grazie all’acquisto di appositi crediti di emissione, decine di migliaia di nuovi alberi verranno piantati per rendere i veicoli ecologici a GPL e metano Carbon-Neutral, cioè “a zero CO2”. I nuovi alberi popoleranno aree identificate nell’ambito del progetto Parchi per Kyoto, iniziativa di forestazione in parchi nazionali, regionali e urbani, con il supporto tecnico di AzzeroCO2 (www.parchiperkyoto.it). Gli interventi di forestazione, oltre ad essere misure idonee al raggiungimento del Protocollo di Kyoto, sono a tutti gli effetti ammissibili per la generazione di crediti di CO2 sul mercato volontario. Ogni albero piantato permette l’abbattimento di una quantità stimata in circa 700 Kg di CO2 nel corso del suo intero ciclo di vita. Gli interventi di forestazione realizzati da Parchi Per Kyoto vengono certificati da un Ente terzo, mentre alla piantumazione di ciascun albero o area boscata viene associato un codice specifico per garantire la tracciabilità dell’iniziativa in ogni momento. Gli alberi del gas sono destinati per il momento a quattro parchi italiani. Si partirà dal Parco Sud di Milano. Seguiranno il Parco del Delta del Po, il Parco Nazionale del Cilento. E’ prevista anche l’identificazione di un’area verde nella capitale. Aprile 2010 24 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione POLITICHE DI INCENTIVAZIONE 2 – EFFETTI, OSSERVAZIONI, BENEFICI AMBIENTALI Incentivi MSE: i fondi stanziati non sono sufficienti a coprire le richieste I fondi a disposizione per gli Incentivi MSE continuano a rivelarsi insufficienti rispetto alle richieste del mercato: per il 2007 sono esauriti già il 15 giugno, per il 2008 ancora prima, a metà maggio. Le erogazioni erano riprese a gennaio 2009, ma sono terminate il 22 marzo 2010 per esaurimento dei fondi. Non ci sono al momento notizie di rifinanziamento (v. Scheda Politiche di incentivazione 1) Gli incentivi statali). La discontinuità dell’intervento – che tra l’altro al momento non risulta nemmeno rifinanziato - ne riduce notevolmente l’efficacia, che è invece evidente e misurabile, così come testimoniano i dati di seguito riportati. La prima fondamentale osservazione è che l’intervento in questione ha sostenuto il settore negli ultimi anni di crisi e attualmente ne sta sostenendo la crescita a ritmi interessanti. L’incentivo, attivo dal 1998, è decollato nei fatti solo dopo la seconda metà del 2003, quando sono stati aumentati gli importi unitari dei contributi statali, dai precedenti 600/800 mila lire ai 650/1500 euro. Tali aumenti furono accordati dal Ministero in quanto nel 2003 si erano sovrapposti più stanziamenti (Legge Finanziaria 2001 e collegato fiscale alla Finanziaria 2002), determinando un aumento nelle disponibilità. Oggi la situazione è cambiata: l’incentivo funziona effettivamente come una sorta di avvallo da parte dello Stato rispetto alla bontà della trasformazione a gas e contribuisce, insieme al risparmio economico in termini di carburante e alla libera circolazione in caso di limitazioni al traffico, a creare un clima di fiducia nei confronti della scelta GPL e metano. Il venir meno dell’incentivo, pur se ridotto (attualmente, dal 15/08/2009, 500 euro per il GPL e 650 per il metano a prescindere dalla categoria euro) crea negli automobilisti non tanto un disagio economico quanto un clima di attesa che porta ad un immancabile e dannosissimo blocco del mercato. La figura 1, che traccia l’andamento del numero di operazioni annue (immatricolazioni e collaudi) secondo i dati forniti dalla Motorizzazione, mette in evidenza come dal 2003 in poi ci sia stata una ripresa netta delle erogazioni che continua a crescere grazie all’aumento progressivo delle disponibilità annue (Legge n.248/2005, Legge Finanziaria 2007 e Milleproroghe del dicembre 2007). All’effetto incentivi si è poi andata sicuramente a sommare l’efficacia della manovra fiscale di riduzione dell’accisa sul GPL e sul metano per autotrazione, in vigore rispettivamente dall’ottobre 2006 e dal dicembre 2007. La domanda si è mantenuta, quindi, in questi anni, su valori decisamente inferiori alle sue effettive potenzialità e l’incentivazione diretta al consumo ha avuto il merito di rimuovere un ostacolo fondamentale alla sua emersione: il consistente sovraprezzo rispetto all’equivalente veicolo a benzina. Rilevante è stata anche l’efficacia dell’intervento statale sulla qualità del parco Gli effetti sulla circolante a gas, in quanto l’incentivazione alla conversione dei veicoli più qualità del parco moderni ha contribuito ad accelerare il processo di rinnovamento del parco circolante auto alimentato con carburanti gassosi. La percentuale di veicoli convertiti ogni anno a gas appartenenti alle categorie Euro 3 e 4 rispetto al totale delle trasformazioni è passata da circa il 16% nel 2003 a circa il 40% nel 2006 (ulteriori dati ed aggiornamenti nella sezione Dati e statistiche). Aprile 2010 25 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Figura 1 Immatricolazioni GPL 1999 2.509 1998 241 2001 414 2000 1.822 2002 2.175 2003 1.168 2004 463 2005 5.482 2006 9.211 Trasformazioni prima dell'immatricolazione TOT 2007 13.491 14.858 28.349 2008 57.206 16.404 73.610 2007 64.745 166 64.911 2008 86.354 156 2007 164.095 2008 211.444 Immatricolazioni e collaudi di veicoli alimentati a GPL e metano 1998‐2008. Immatricolazioni Metano 1999 5.624 1998 720 2000 11.570 2001 13.274 2002 6.301 2003 6.644 2004 12.520 2005 23.657 2006 28.684 Trasformazioni prima dell'immatricolazione TOT I dati sono estratti ed elaborati dal Consorzio Ecogas e Assogasliquidi dai file prodotti dal CED della Motorizzazione. 86.510 Collaudi GPL 1998 104.952 1999 2000 138.022 209.215 2001 2002 115.512 112.736 2003 2004 85.556 93.936 2005 2006 132.336 163.262 stima 2008* Collaudi Metano 1998 23.095 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 27.666 50.783 36.492 25.204 23.926 26.980 31.477 40.984 2007 28.695 2008 33.912 220.000 stima 2008* 38.000 (*) I dati relativi ai collaudi 2008 sono ricavati da una stima fatta su precedenti serie storiche. Andamento dei collaudi dei e immatricolazioni (*)GPL e(1999 metano (1998 - 2008) Andamento collaudi GPL e metano - 2007) Andamento dei collaudi GPL e metano (1999 - 2007) 285.054 300000 250000 211444 209215 192.444 200000 172.473 137.818 150000 163262 138022 132336 100000 115512 104952 112736 85556 93936 164095 93.606 69.668 55.134 39.500 50000 23095 36492 27666 1998 33912 50783 25204 23926 0 1999 2000 2001 2002 2003 26980 2004 120.422 31477 2005 40984 28695 2006 2007 2008 Rielaborazioni su dati CED Ministero dei Trasporti al 01/01/2009. Nota: i dati dei collaudi sono sottostimati per un valore non superiore al: 2007, 1% - 2008, 5-10% - IV trimestre 2008, 15-20%. Non sono previsti ritardi nei valori delle immatricolazioni. Ciò ha attenuato nel tempo un pesante fenomeno di rottamazione che ha afflitto il mercato del gas per auto soprattutto negli ultimi anni, garantendo nel breve periodo una certa stabilità al parco veicolare e nel medio periodo una base di crescita per lo stesso. Per comprendere la dimensione relativa del problema, si pensi che ancora nel 2004 la percentuale di veicoli Euro 0 (cioè, al tempo, con più di 12 anni di età) sul totale circolante a GPL era del 56% per un numero assoluto di circa 550.000 autovetture. Costruzione di apparecchiature per la conversione a gas: Italia leader Aprile 2010 Il risultato di carattere industriale è, quindi, evidente ed è ancora più rilevante per il sistema Italia se si tiene conto che la quasi totalità delle apparecchiature di alimentazione a gas sono prodotte da aziende italiane che hanno la maggior parte dei propri stabilimenti in Italia. Queste piccole e medie aziende sono leader mondiali della tecnologia dei sistemi di alimentazione a gas ed il rafforzamento della domanda interna ha permesso loro di essere ancora più competitive nei mercati stranieri e soprattutto in quelli emergenti. 26 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Ci si riferisce in particolar modo ai paesi coma la Cina o l’India, nei quali l’impressionante crescita industriale ed i conseguenti o contestuali processi di conurbazione stanno creando notevoli problemi sanitari dovuti all’inquinamento atmosferico. I benefici ambientali della conversione a GPL e a metano e il rientro economico degli interventi di incentivazione Essendo non solo a basse emissioni inquinanti ma anche a basse emissioni climalteranti, l’uso globalizzato di tali prodotti porterà, quindi, un ulteriore beneficio all’ambiente: un veicolo a gas emette tra il 10% ed il 25% in meno rispetto ad un equivalente veicolo a benzina. Nel contabilizzare il rientro economico dell’intervento statale andrebbe quindi preso in considerazione anche il costo esterno evitato che si va, ovviamente, ad aggiungere al prelievo fiscale dovuto all’IVA su ogni impianto venduto e alla tassazione diretta sulle aziende – tra l’altro italiane - produttrici di impianti. In termini di gas serra, se mediamente un veicolo emette circa 160gr/km di CO2, supponendo un chilometraggio medio nella vita utile del veicolo di 250.000km ed una percentuale di riduzione del 15%, si ottiene un vantaggio di 6 tonnellate che, al prezzo di 20euro/ton, equivarrebbero a 120 euro di costi esterni evitati per le sole emissioni di CO2 ai quali andrebbero aggiunti quelli derivanti dalle minori emissioni inquinanti. Tralasciando l’aspetto legato alle minori emissioni di CO2 e contabilizzando il rientro economico dell’intervento statale solo nei suoi aspetti più puramente economici e fiscali, va considerato che a fronte di uno stanziamento di € 52.000.000 (fondo utilizzato per gli incentivi MSE nel 2007), lo Stato ne ha potuto recuperare la totalità attraverso il maggiore gettito fiscale generato dalle operazioni di installazione di impianti a gas e dalle vendite di auto nuove alimentate a gas incentivate. In particolare, si può considerare un introito per lo Stato di circa 55 milioni di Euro di IVA (versata sul costo delle trasformazioni a gas e sulle vendite di auto nuove già alimentate a gas) e di circa 11 milioni di Euro di imposte dirette (bollo per l'immatricolazione del veicolo - l'IPT e le imposte di bollo relative al collaudo del sistema di alimentazione a gas), senza considerare le entrate fiscali indirette relative all’aumento del volume d’affari generato dai contributi statali. Appare quindi evidente che l’iniziativa non comporta oneri per lo Stato, e come sia compensata dall’esercizio fiscale indotto unitamente al beneficio ambientale generato. Aprile 2010 27 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione BOLLO E GAS AUTO Esistono già alcune agevolazioni Il bollo auto per molti mezzi a GPL e metano può essere più contenuto, mentre esistono già diversi casi di esenzioni temporanee. Tariffe congelate Innanzi tutto, gli aumenti previsti dalla Finanziaria 2007 non hanno toccato le auto a gas (la tariffa è praticamente congelata al 2006, quindi un autoveicolo al 2006 a gas continua a pagare la tariffa in vigore nella propria Regione fino a tutto il 2006, generalmente 2,58 euro/kW per pagamenti effettuati per l’intero anno solare) anche se l’auto supera i 100 kw di potenza e qualunque sia la categoria Euro di appartenenza (fatte salve diverse disposizioni regionali). E’ possibile calcolare l’importo della tassa automobilista dovuto sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.it, cliccare su Servizi e scegliere Bollo auto). Riferimenti normativi: Esclusione dalla maggiorazione della tassa di circolazione per i veicoli con alimentazione anche a GPL, metano, elettrica o a idrogeno: L. 296/2006, comma 239 239. Fatte salve le agevolazioni gia' in vigore, le misure della tassa automobilistica previste per le autovetture ed i veicoli per il trasporto promiscuo immatricolati come "euro 0", "euro 1", "euro 2", "euro 3" e "euro 4", di cui al comma 321, non si applicano per i veicoli omologati dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, a gas metano, a GPL, a idrogeno. Tale agevolazione si applica anche ai veicoli sui quali il sistema di doppia alimentazione venga installato successivamente alla immatricolazione. L. 296/2006 - comma 321: A decorrere dai pagamenti successivi al 1° gennaio 2007, la tabella di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto del Ministro delle finanze 27 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 1997, e` sostituita dalla Tabella 2 annessa alla presente legge. Gli incrementi percentuali approvati dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano prima della data di entrata in vigore della presente legge vengono ricalcolati sugli importi della citata Tabella 2. I trasferimenti erariali in favore delle regioni o delle province autonome di cui al periodo precedente sono ridotti in misura pari al maggior gettito derivante ad esse dal presente comma. Le Regioni possono adottare forme di esenzione Inoltre, il collegato fiscale (L. 286/2006), in deroga alla legge statale, ha stabilito che le Regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale fino a sei anni i veicoli M1 (massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente) e N1 (trasporto merci, massa massima non superiore a 3,5 t) a GPL o metano. Il provvedimento riguarda sia i veicoli nuovi con doppia alimentazione immatricolati dopo l’entrata in vigore del Dl (L. 286/2006, art. 2, comma 60) sia quelli immatricolati prima conformi alla Dir. 1994/12/CE (Euro II) trasformati con alimentazione a GPL o metano, mono-fuel o bi-fuel, collaudati dopo l’entrata in vigore del Dl (L. 286/2006, art. 2, comma 61). Per allargare la platea dei beneficiari per quanto riguarda le trasformazioni, è stato inserito apposito articolo (il 43) nel ddl sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31/07/2009 e in vigore dal 15/08/2009: possibilità, per le regioni, di esentare dal pagamento del bollo fino a 5 anni i veicoli (da Euro 2 in su) che vengono convertiti a gas con collaudo successivo alla data di entrata in vigore del decreto 262/2006; il 3/10/2006. Invariato quanto previsto per i veicoli nuovi a gas di nuova immatricolazione. Riferimenti normativi: Aprile 2010 28 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Possibilità per le Regioni di esentare i veicoli a gas dal pagamento del bollo fino a 6 anni: L. 286/2006, art. 2 comma 60, comma 61 e comma 62 60. In deroga a quanto disposto dal testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e dall'articolo 2, comma 22, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17, comma 5, lettera a), della legge 27 dicembre 1997, n. 449, le regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale i veicoli nuovi a doppia alimentazione a benzina/GPL o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 ed N1 ed immatricolati per la prima volta dopo la data di entrata in vigore del presente decreto, per il primo periodo fisso di cui all'articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 18 novembre 1998, n. 462, e per le cinque annualita' successive. Per le medesime categorie di veicoli, dotate di doppia alimentazione, restano ferme le agevolazioni gia' disposte da precedenti provvedimenti regionali. 61. Le regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale per cinque annualita' successive i veicoli immatricolati prima della data di entrata in vigore del presente decreto, conformi alla direttiva n. 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, appartenenti alle categorie internazionali M1 ed N1 su cui viene installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano, collaudato in data successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto. 62. Le cinque annualita' di cui al comma 61 decorrono dal periodo d'imposta seguente a quello durante il quale avviene il collaudo dell'installazione del sistema di alimentazione a GPL o metano se il veicolo ha gia' corrisposto la tassa automobilistica per tale periodo, ovvero dal periodo d'imposta nel quale avviene il collaudo dell'installazione del sistema GPL o metano se l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica e' stato precedentemente interrotto ai sensi di legge. L. 23 luglio 2009 n. 99 - G.U. n.176 del 31/07/2009 supplemento ordinario 136, ART. 43. Tassa automobilistica dei veicoli alimentati a GPL o a metano 1. L’articolo 2, comma 61, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, è sostituito dal seguente: « 61. Le regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale per cinque annualità successive i veicoli appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1 su cui viene installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano, collaudato in data successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto. I suddetti veicoli devono essere conformi ad una delle seguenti direttive o regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio: direttiva 94/12/CE, del 23 marzo 1994, direttiva 98/69/CE, del 13 ottobre 1998, regolamento (CE) n. 715/2007, del 20 giugno 2007 ». 2. Le disposizioni di cui al comma 1 non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le Regioni che concedono già agevolazioni in tema di bollo La prima regione italiana a servirsi delle nuove opportunità offerte dalla legislazione nazionale è stata il Piemonte, seguita poi da Liguria e Toscana (quest’ultima ha attivato le agevolazioni solo per il 2009), che concedono forme di esenzione temporanea sia agli autoveicoli bifuel dall’immatricolazione che a quelli trasformati a gas. Il Piemonte A partire dal 1° gennaio 2004, la legge regionale 23/2003, come modificata dall'art. 4, legge regionale 9/2004, dispone l'esenzione dalla tassa automobilistica: 1) Autoveicoli elettrici e quelli alimentati a gas metano e a Gas Propano Autoveicoli già a gas Liquido (GPL), già dotati di dispositivo per la circolazione con gas metano dall’immatricolazione o GPL all'atto dell'immatricolazione (con questa espressione si vuol far riferimento esclusivamente a quei veicoli che escono dallo stabilimento di produzione già provvisti della suddetta apparecchiatura e non a quelli sui quali essa viene successivamente installata, anche se l’adeguamento dovesse verificarsi prima dell’iscrizione del mezzo nei pubblici registri) Malgrado l'esenzione per i veicoli alimentati a metano e per quelli elettrici fosse già stata prospettata dall'art. 2, legge regionale 20/2002, è da segnalare che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale Aprile 2010 29 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 296/2003, fu dichiarato illegittimo tale dispositivo normativo. Solo per effetto del combinato disposto dell'art. 5, co. 2, legge regionale 23/2003 e dell'art. 2, co. 22, L . 350/2003, si è ripristinato lo stato di esenzione. Tale agevolazione torna ad avere effetto solo a far data dal 1° gennaio 2004: per l'anno 2003 l'esenzione deve considerarsi inesistente e la tassa automobilistica è dovuta. L'esenzione è estesa anche ai veicoli con benzina e metano oppure con benzina e GPL all'atto dell'immatricolazione (cfr. su libretto di circolazione, alla voce P.3 "Tipo di combustione o di alimentazione", la presenza di una delle seguenti diciture: "B/MET" o "BENZ/MET ovvero "B/GPL" o "BENZ/GPL"). Riferimenti normativi: Legge regionale 23 settembre 2003, n. 23. Disposizioni in materia di tasse automobilistiche. (B.U. 25 settembre 2003, n. 39) Art. 5. (Riduzioni ed esenzioni) 1. A decorrere dal 1° gennaio 2004 sono soppresse tutte le riduzioni attualmente in vigore ad eccezione di quelle per le seguenti categorie, la cui percentuale di riduzione rimane invariata: a) autovetture adibite al servizio pubblico di piazza; b) autovetture adibite a scuola guida; c) autoveicoli per il trasporto di cose muniti di sospensione pneumatica all'asse o agli assi motore, o di sospensione riconosciuta ad essi equivalente. 2. Sono esentati dalla tassa automobilistica le seguenti categorie di veicoli: a) gli autoveicoli del Presidente della Repubblica e quelli in dotazione permanente del Segretario generale della Presidenza della Repubblica; b) i veicoli di ogni specie in dotazione fissa dei Corpi armati civili e militari dello Stato e della Protezione civile, provvisti di speciali targhe di riconoscimento, e i veicoli esclusivamente destinati, per conto dello Stato, delle Regioni, delle Province e Comuni o di associazioni umanitarie, al servizio di estinzione incendi; c) gli autoveicoli degli agenti diplomatici e consolari, regolarmente accreditati in Italia, a condizione di reciprocita' di trattamento; d) gli autobus adibiti a trasporto pubblico di linea; e) le autoambulanze di cui alla tariffa I del decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39 (Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche); f) i veicoli atti al carico, scarico e compattazione dei rifiuti solidi urbani e/o adibiti allo spurgo dei pozzi neri, la cui attrezzatura deve essere fissa e permanente oppure, qualora scarrabili, in caso di intercambiabilita' vincolata al caricamento di sola struttura con medesima caratteristica, per i quali si prevede l'esenzione dal pagamento sia della tassa di possesso che dell'integrazione dovuta per la massa rimorchiabile; g) gli autoveicoli alimentati a Gas Propano Liquido (GPL), gia' dotati per la circolazione con GPL all'atto dell'immatricolazione, per cui si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2 della legge regionale 5 agosto 2002, n. 20 (Legge Finanziaria per l'anno 2002); h) i veicoli delle organizzazioni di volontariato, iscritte al registro regionale di volontariato del Piemonte ai sensi della legge regionale 29 agosto 1994, n. 38 (Valorizzazione e promozione del volontariato) utilizzati esclusivamente per l'attivita' propria di volontariato, delle cooperative sociali iscritte all'apposito albo regionale, delle aziende pubbliche di servizio alla persona e degli Istituti pubblici di assistenza e beneficienza (IPAB) che svolgono in via esclusiva attivita' nei confronti dei minori, degli anziani, dei portatori di handicap fisici e psichici. Legge regionale 14 maggio 2004, n. 9. Legge finanziaria per l'anno 2004. (B.U. 18 maggio 2004, 2° suppl. al n. 19) Art. 4. (Modifiche alla l.r. 23/2003) 1. Dopo il comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale 23 settembre 2003 n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) e' aggiunto il seguente: "3 bis. La facolta' della periodicita' quadrimestrale per i versamenti e' altresi' prevista per le autovetture e gli autoveicoli per trasporto promiscuo persone e cose, alimentati a gasolio e non conformi alla direttiva 91/441/CEE del Consiglio del 26 giugno 1991, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro l'inquinamento atmosferico con le emissioni dei veicoli a motore.". 2. Alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 4 della l.r. 23/2003 le parole "autoveicoli speciali" sono sostituite con la parola "autocaravan". 3. Dopo la lettera c) del comma 1 dell'articolo 5 della l.r. 23/2003 e' aggiunta la seguente: "c bis) autobus e autovetture adibite a servizio di noleggio con conducente (articolo 85 decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 "Nuovo codice della strada")". Aprile 2010 30 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 4. Alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 5 della l.r. 23/2003 dopo la parola "incendi" sono aggiunte le parole "e di protezione civile". 5. La lettera g) del comma 2 dell'articolo 5 della l.r. 23/2003 e' sostituita dalla seguente: "g) gli autoveicoli elettrici e quelli alimentati a gas metano e a Gas Propano Liquido (GPL), gia' dotati di dispositivo per la circolazione con gas metano o GPL all'atto della immatricolazione". Autoveicoli trasformati 2) Veicoli su cui è installato e collaudato un sistema di alimentazione a GPL od a metano successivamente al 24/11/2006 L'art. 11 della l.r. n. 22/2007, così come modificato dall’art. 35 della l.r. n. 12/2008, introduce un'esenzione di cinque anni per i soli veicoli su cui sia stato installato e collaudato un sistema di alimentazione a GPL o METANO dopo l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 (24 novembre 2006). I veicoli in questione devono avere potenza non superiore ai 100 KW ed essere conformi alla direttiva 94/12/CE e seguenti (EURO 2, 3, 4). L’esenzione è riconosciuta per cinque anni, a decorrere dal primo periodo utile dopo l’entrata in vigore della legge regionale 22/2007 (fissata il 7 dicembre 2007). Riferimenti normativi: Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 21, Legge regionale 23 maggio 2008, n. 12. Legge finanziaria per l’anno 2008. Art. 35. (Modifica della l.r. 23/2003) 1. La lettera g bis) del comma 2 dell’articolo 5 della legge regionale 23 settembre 2003, n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) è sostituita dalla seguente: “g bis) nonché per cinque annualità, a decorrere dal primo periodo utile dopo l’entrata in vigore della presente legge, i veicoli di potenza non superiore ai 100 Kw conformi alla direttiva 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 marzo 1994 e seguenti, appartenenti alle categorie M1 e N1, su cui è installato un sistema di alimentazione a GPL od a metano, collaudato dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 (Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria);”. Liguria Autoveicoli nuovi … … e trasformati Il provvedimento, introdotto dall'articolo 5 della legge regionale numero 9 del 28 aprile 2008 (pubblicata sul Burl numero 4 del 29 aprile 2008), prevede l'esenzione dal pagamento del "primo bollo" e delle successive cinque annualità per i veicoli nuovi a doppia alimentazione a benzina/gpl o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 (veicoli a motore progettati e costruiti per il trasporto di persone, con almeno quattro ruote e al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) e N1 (veicoli a motore progettati e costruiti per il trasporto di merci, con almeno quattro ruote e massa massima non superiore a 3,5 tonnellate), immatricolati per la prima volta dopo il 29 aprile 2008. Sempre a partire dal 29 aprile, è concessa un'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica regionale per cinque annualità, decorrenti dal periodo di imposta successivo a quello durante il quale avviene il collaudo dell'installazione del sistema di alimentazione a gpl o metano, per i veicoli conformi alla direttiva 94/12/CE (Direttive Euro 2 e seguenti) e appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1 anche se immatricolati precedentemente al 29 aprile 2008. L'esenzione per i veicoli nuovi a doppia alimentazione, risultando più favorevole, è da considerarsi sostitutiva quella concessa per ecoincentivo ai sensi del decreto legge numero 248 del 31 dicembre 2007, convertito con modificazioni nella legge numero 31 del 28 febbraio 2008. I contribuenti non sono tenuti a fare alcuna segnalazione, in quanto i dati relativi alle Aprile 2010 31 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione installazioni e collaudi degli impianti vengono inviati e registrati nell'archivio tasse automobilistiche a cura del Dipartimento per i Trasporti terrestri. Riferimenti normativi: Legge regionale 28 aprile 2008, n.9 Art. 5. (Esenzione dalla tassa automobilistica regionale per veicoli a basso impatto ambientale) 1. Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale, per il primo periodo fisso di cui all’articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 18 novembre 1998, n. 462 (Regolamento recante modalità e termini di pagamento delle tasse automobilistiche, ai sensi dell’articolo 18 della legge 21 maggio 1955, n. 463) e per le cinque annualità successive, i veicoli nuovi a doppia alimentazione a benzina/GPL o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1, immatricolati per la prima volta successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge ai sensi dell’articolo 2, commi 60 e seguenti del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, così come convertito con legge 24 novembre 2006, n. 286 (Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria). 2. Con la medesima decorrenza sono altresì esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale per cinque annualità i veicoli immatricolati prima della data di entrata in vigore della presente legge, conformi alla direttiva 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 marzo 1994, appartenenti alle categorie internazionali M1 ed N1, su cui viene installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano collaudato successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge. 3. Le cinque annualità di cui al comma 2 decorrono dal periodo di imposta seguente a quello durante il quale avviene il collaudo dell’installazione del sistema di alimentazione a GPL o metano, se il veicolo ha già corrisposto la tassa automobilistica per tale periodo, ovvero dal periodo d’imposta nel quale avviene il collaudo dell’installazione del sistema GPL o metano, se l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica è stato precedentemente interrotto ai sensi di legge. Toscana Autoveicoli nuovi … … e trasformati Dal 01/01/2009 una legge regionale ha alleggerito il bollo auto dovuto in Toscana: il 10% in meno di quello pagato nel 2008 per le auto Euro 4 e Euro 5 e per le vetture a Gpl, a metano e a doppia alimentazione, già in circolazione. Inoltre chi acquista nel 2009 un'auto nuova 'ecologica', a doppia alimentazione (benzina e gas) purché di potenza non superiore ai 100 kw, esenzione dal pagamento del bollo fino a sei anni. Chi decide di convertire nel 2009 quella vecchia (immatricolata prima del 7/11/2008) a metano o Gpl, esenzione per cinque anni. Quel che conta è la data del collaudo: non c’è il limite dei 100 kw, ma l'auto deve essere classificata da 'euro 2' in su. Esentate dal pagamento anche le autovetture fino ad otto posti e i veicoli merci fino ad otto tonnellate a doppia alimentazione, benzina e Gpl o metano. Provvedimento valido fino al 31/12/2009, quindi attualmente non attivo. Riferimenti normativi: LEGGE REGIONALE 3 novembre 2008, n. 58 Modifiche alla legge regionale 2 novembre 2006, n. 52 (Determinazione dell’importo della tassa automobilistica regionale a decorrere dal 1° gennaio 2007). “Art. 1 bis Riduzioni 1. L’aumento del 10 per cento della tassa automobilistica regionale, stabilito dall’articolo 1, non si applica alle seguenti categorie di veicoli: a) autovetture ed autoveicoli per il trasporto promiscuo immatricolati come “euro 4” o “euro 5”; b) autocarri per i quali la tassazione è commisurata alla potenza effettiva dei motori, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39 (Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche), immatricolati come “euro 4” o “euro 5”; c) autovetture, autoveicoli per il trasporto promiscuo ed autocarri di cui alla lettera b) omologati per la circolazione mediante alimentazione del motore, esclusiva o doppia, a gas metano, a gas di petrolio liquefatto (GPL), ad idrogeno od elettrica. 2. La riduzione di cui al comma 1 ha effetto per i pagamento da eseguirsi dal 1° gennaio 2009 relativi a periodi fissi posteriori a tale data.”. Aprile 2010 32 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Art. 2 Inserimento dell’articolo 1 ter nella l.r. 52/2006 1. Dopo l’articolo 1 bis della l.r. 52/2006 è inserito il seguente: “Art. 1 ter Esenzioni 1. Dal 1° gennaio 2009 sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale, in applicazione dell’articolo 2, commi 60, 61 e 62, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 (Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria), come convertito con legge 24 novembre 2006, n. 286 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria): a) per il primo periodo fisso di cui all’articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 18 novembre 1998, n. 462 (Regolamento recante modalità e termini di pagamento delle tasse automobilistiche, ai sensi dell’articolo 18 della legge 21 maggio 1955, n. 463) e per le cinque annualità successive, i veicoli nuovi di potenza non superiore a 100 chilowatt (KW) a doppia alimentazione a benzina/GPL o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1, immatricolati per la prima volta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009; b) per cinque annualità successive i veicoli immatricolati prima della data di entrata in vigore della presente legge (7/11/2008, ndr), conformi alla direttiva 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 marzo 1994, appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1, su cui sia installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano, collaudato nel 2009. 2. Le cinque annualità di cui al comma 1, lettera b), decorrono dal periodo d’imposta seguente a quello durante il quale avviene il collaudo dell’installazione del sistema di alimentazione a GPL o metano se il veicolo ha già corrisposto la tassa automobilistica per tale periodo, ovvero dal periodo d’imposta nel quale avviene il collaudo dell’installazione del sistema GPL o metano se l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica è stato precedentemente interrotto ai sensi di legge.” Provincia autonoma di Bolzano Agevolazioni anche per i residenti nella Provincia Autonoma di Bolzano: con la Legge n. 12 del 28 luglio 2003, l’Amministrazione ha stabilito già dal 6 agosto 2003 (immatricolazioni e collaudi effettuati da questa data) l'esenzione delle tasse Automobilistiche per tre anni sia per i veicoli dotati dall'immatricolazione di impianto a GPL o metano, sia per quelli convertiti. Solo per pochi Su scala nazionale esiste poi una riduzione del 75% sulla tariffa base per veicoli elettrici e a gas con le seguenti caratteristiche: • azionati con motore elettrico (questa riduzione si applica per gli anni successivi al primo quinquennio di esenzione totale previsto dalla normativa originaria che continua ad applicarsi anche dopo il 1° gennaio 1998); • dotati di dispositivo per la circolazione solo con gpl, ovvero solo con gas metano: il dispositivo deve essere conforme alla direttiva 91/441/CEE e successive modificazioni, ovvero alla direttiva 91/542/CEE e successive modificazioni. I veicoli sul mercato che possono usufruirne sono pochissimi: sono considerati monofuel in quanto dotati di un serbatoio di piccole dimensioni a benzina, detto di emergenza, che permette tale classificazione, risultante dal libretto di circolazione. Sempre in relazione ai monofuel (e ai veicoli elettrici), Piemonte e Lombardia riconoscono l’esenzione totale delle tasse automobilistiche. Riferimenti normativi: La norma (art. 17 L. 27 dicembre 1997, n. 449) fa riferimento agli autoveicoli MONOFUEL che risultano tali dal libretto di circolazione: omologati per la circolazione esclusivamente mediante l'alimentazione del motore con gas di petrolio liquefatto o con gas metano se dotati di dispositivi tecnici conformi alla direttiva 91/441/Cee del Consiglio, del 26 giugno 1991, e successive modificazioni, ovvero alla direttiva 91/542/Cee del Consiglio, del 1° ottobre 1991, e successive modificazioni. Aprile 2010 33 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione IL LISTINO PREZZI MASSIMI Il listino prezzi massimi Aprile 2010 A garanzia del consumatore, gli operatori del settore si sono fatti promotori di un listino prezzi massimi nazionale per la trasformazione a GPL e metano applicato dalle officine di installazione aderenti, adottato anche per gli incentivi statali del Ministero dello Sviluppo Economico (dal 22 marzo 2010 non più disponibili per esaurimento dei fondi). 34 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione IL CASO DEL GPL PER AUTOTRAZIONE 1 - DISPONIBILITA’ DI PRODOTTO, PREZZI, BILANCIO ENERGETICO La relazione Purvin & Gertz Cresce la disponibilità di GPL Gli analisti (dati tratti dalla relazione annuale 2006 della Purvin & Gertz presentata all’assemblea del WLPGA – associazione mondiale del GPL) confermano una fase di surplus nelle disponibilità del GPL, surplus che dovrebbe anche crescere nel periodo 2005-2010 a prescindere dalla relativa forza dei prezzi internazionali e delle condizioni di mercato. L’incremento nella produzione di gas naturale e soprattutto di gas naturale liquefatto spingerà verso l’alto la disponibilità del GPL stesso essendo questo un prodotto anche – e sempre di più – di derivazione naturale. L’incremento maggiore è previsto nei paesi del Qatar, Emirati Arabi, Iran, West Africa e Venezuela. Continuerà, quindi, l’attuale fase di supply-driven market che trova la sua evidenza anche nel rapporto del prezzo internazionale del GPL in relazione al prezzo internazionale del greggio. Aprile 2010 35 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Tale favorevole rapporto di prezzi determinerà, tuttavia, una attrazione delle disponibilità verso usi price-sensitive, primo tra tutti il chemical feedstock (produzione MTBE e olefine o altri usi chimici). La Commissione Europea consiglia di indirizzare l’uso del GPL verso i trasporti Sottolineiamo il “tuttavia” perché - così come osservato nel 2001 dalla Commissione Europea nella sua Comunicazione sui carburanti alternativi – il GPL dovrebbe essere indirizzato verso usi a più alto valore ecologico, cioè soprattutto nel settore dei trasporti, sia per le sue basse emissioni inquinanti che per il netto vantaggio che offre in termini di emissioni di CO2 sulla benzina. Una corretta politica energetica dovrebbe, quindi, stimolare una maggiore diffusione del GPL nel settore della mobilità, anche con l’obiettivo di diversificare dal punto di vista delle fonti energetiche e dei relativi paesi di origine il mercato maggiormente dipendente dai combustibili tradizionali e, pertanto, responsabile di una rilevante percentuale della produzione totale di gas serra, un ruolo negativo che, tenuto conto degli aumenti di consumi previsti Aprile 2010 36 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione nei prossimi anni, è destinato ad essere enfatizzato. ll bilancio energetico italiano A dispetto di questa evidente necessità di ordine sia ecologico che energetico, in Italia, si è assistito negli ultimi anni ad un notevole calo dei consumi di GPL nel settore auto. Tra il 1998 ed il 2005 si è registrato un decremento dei consumi pari a circa 430.000 tonnellate con un calo percentuale di circa il 30%. Tutto il surplus di prodotto non potendo essere indirizzato ad altri tipi di consumi interni – tale produzione nazionale non incontra le specifiche di qualità prodotto richieste nell’uso residenziale - è stato esportato, con un evidente incongruenza dal punto di vista del bilancio energetico italiano. Pertanto, le esportazioni di GPL sono salite di circa 400.000 tonnellate e ciò è avvenuto negli stessi anni durante i quali si è assistito ad un incremento nelle importazioni di gasolio di circa il 92%, cioè da circa 732.000 tonnellate a circa 1.400.000 tonnellate. Al fine di ripristinare le condizioni del 1998, si deve quindi mettere in atto una politica organica, energetica e dei trasporti, nonché ambientale che sposti la domanda di mobilità verso tali trazioni alternative. Aprile 2010 37 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione IL CASO DEL GPL PER AUTOTRAZIONE 2 – FISCALITA’ ECOLOGICA Nell’ambito delle politiche energetiche, la riduzione del livello di tassazione sul GPL e accise: prodotto è la prima in ordine di importanza oltre che di efficacia. l’imposizione italiana è troppo Un primo importante step si è avuto già nella Finanziaria 2007, laddove è stata alta riconosciuta una riduzione dell’aliquota di accisa pari a 32 euro/1000litri che ha significato una riduzione del complessivo onere fiscale – cioè compreso la quota parte di IVA sull’accisa – di circa 38 euro/1000 litri. E’ stato un primo passo verso l’allineamento dell’aliquota applicata in Italia con quelle applicate negli altri paesi europei di riferimento (v. Grafico 1), in accordo con quanto contestualmente raccomandato dalla direttiva europea sulla tassazione dei prodotti energetici. Il livello di tassazione applicato in Italia ai differenti prodotti per autotrazione in relazione a quello minimo fissato dalla direttiva continua comunque a penalizzare il solo GPL: l’accisa sul GPL è l’82 % in più rispetto a quella minima di direttiva, quelle relative a benzina e gasolio sono maggiori rispettivamente del 57% e del 40% (v. Tabella 1). L’importanza delle politiche fiscali e di incentivazione La politica fiscale a favore dei gas per auto – riduzione dell’accisa unitamente a quella di incentivazione diretta all’acquisto e alla trasformazione di veicoli hanno dato i propri frutti: nei primi nove mesi del 2006 si era registrato un numero di veicoli nuovi e convertiti pari a 193.646, mentre nello stesso periodo del 2007 sono stati 224.758 e nel 2008 304.137. Ciò è osservabile anche dal punto di vista dei consumi di carburante GPL che, lo ricordiamo, dal 2000 al 2007 sono diminuiti del 33%: dal calo dell’8,5% del 2004 sul 2003 si è passati ad un meno 4% negli ultimi due anni. E i risultati del 2008 e del 2009 fanno avvertire una timida ripresa. Le iniziative in essere vanno quindi nella direzione giusta ed hanno, pertanto, dimostrato di essere efficaci nell’orientare una domanda notoriamente molto rigida che stenta a spostarsi su modalità di trasporto non tradizionali. Ciò è dovuto anche alle potenzialità del GPL quale combustibile per l’autotrazione poiché presenta ottime prestazioni motoristiche (potenza e velocità, autonomia, sicurezza) oltre che una copertura distributiva soddisfacente su tutto il territorio. Serve, tuttavia, un ulteriore sforzo per consolidare l’abbassamento del carico fiscale sul prodotto in linea con i parametri europei e per dare continuità alle forme di incentivazione che soffrono ancora di frequenti interruzioni per mancanza di fondi. Aprile 2010 38 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Grafico 1 Accise Paesi Europei con consumi superiori a 20.000 tons 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Ita ly ° Po la nd G er m an y° Ki ng do m U ni te d H un ga ry Bu lg ar ia R ep up lic C ze ch R om an ia Li th ua ni a La tv ia Fr an ce ° Po rtu ga l° N et he rla nd s° Th e Be lg iu m ° 0,00 (euro/1000 kg) Tabella 1 Benzina Gasolio Accisa Direttiva Europea 2003/96 [Euro/litro] Accisa ITALIA [Euro/litro] Delta Percentuale GPL Metano* 0,359 0,302 0,0688 0,091 0,564 0,423 0,1253 0,0029 57,10% 40,07% 82,12% -96,81% *Euro/mc Aprile 2010 39 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione DATI E STATISTICHE 1 – L’andamento di immatricolazioni e collaudi dal 1998 Dati CED Ministero dei Trasporti – Aggiornamento 1 gennaio 2010 1998 Mezzi a Gas immessi in circolazione 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 129.008 173.821 273.390 165.692 146.416 117.294 133.899 192.952 242.141 286.050 410.984 651.660 GPL - Collaudi GPL Immatricolazioni GPL - Totale 104.952 138.022 209.215 115.512 112.736 241 2.509 1.822 414 2.175 Metano Immatricolazioni Metano - totale 1.168 93.936 132.336 163.262 164.095 216.262 153.490 9.211 13.491 57.206 334.211 Trasformazioni prima dell’immatricolazione 14.858 16.404 Totale immatricolazioni 28.349 73.610 343.854 105.193 140.531 211.037 115.926 114.911 Metano Collaudi 85.556 463 5.482 9.643 86.724 94.399 137.818 172.473 192.444 289.872 497.344 23.095 27.666 50.783 36.492 25.204 23.926 26.980 31.477 40.984 28.695 34.602 720 5.624 11.570 13.274 6.301 6.644 12.520 23.657 28.684 64.745 86.354 139.599 Trasformazioni prima dell’immatricolazione 166 Totale immatricolazioni 64.911 23.815 33.290 62.353 49.766 31.505 30.570 39.500 55.134 69.668 14.602 156 115 86.510 139.714 93.606 121.112 154.316 Nota: i dati dei collaudi sono sottostimati per un valore del 10% circa per l’anno 2009. Non sono previsti ritardi nei valori delle immatricolazioni. Rielaborazione Consorzio Ecogas/Assogasliquidi Federchimica su dati CED Ministero dei Trasporti. Aprile 2010 40 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 2 – Dati relativi al periodo Gennaio/Dicembre 2009 e confronto 2008 Immatricolazioni e collaudi Categoria veicolo N1-N2-N3;M1-M2-M3 Rielaborazione Consorzio Ecogas/Assogasliquidi Federchimica su dati CED Ministero dei Trasporti al 31/12/2009. Dalle nostre stime i dati dei collaudi relativi al 2008 sono da considerarsi definitivi, quelli relativi al periodo gennaio-dicembre 2009 sono sottostimati di circa il 10%. Non sono previsti ritardi nei valori delle immatricolazioni. Aprile 2010 41 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 3 – Dati relativi al periodo Gennaio/Dicembre 2009 e confronto 2008 - Regioni e Province Categoria veicolo N1-N2-N2;M1-M2-M3 Aprile 2010 42 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Aprile 2010 43 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Aprile 2010 44 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 2008, collaudi suddivisi per aree metropolitane Aree Metropolitane (circa 150.000 abitanti) ROMA NAPOLI TORINO MILANO BOLOGNA VERONA PADOVA VENEZIA MODENA REGGIO EMILIA BRESCIA BARI PALERMO FIRENZE PERUGIA PARMA TARANTO CAGLIARI CATANIA FOGGIA MESSINA LIVORNO GENOVA REGGIO CALABRIA SIRACUSA TRIESTE collaudi GPL Aree Metropolitane 18.331 16.807 14.755 9.348 8.619 5.917 5.408 5.224 5.188 5.172 5.078 4.212 3.911 3.606 2.066 2.042 1.313 1.211 1.025 1.015 835 668 667 450 382 45 BOLOGNA PERUGIA PARMA NAPOLI BARI VERONA REGGIO EMILIA FOGGIA FIRENZE PADOVA MODENA ROMA CATANIA VENEZIA BRESCIA TORINO LIVORNO GENOVA TARANTO MILANO PALERMO SIRACUSA MESSINA CAGLIARI REGGIO CALABRIA TRIESTE (circa 150.000 abitanti) collaudi metano 1762 1579 1438 1252 1075 904 692 690 686 593 482 374 345 310 266 138 133 130 106 92 53 3 1 0 0 0 Collaudi Metano nelle aree metropolitane Anno 2008 FOGGIA FIRENZE REGGIO EMILIA PADOVA MODENA VERONA ROMA CATANIA BARI VENEZIA BRESCIA TORINO NAPOLI LIVORNO BOLOGNA PARMA PERUGIA Collaudi GPL nelle aree metropolitane Anno 2008 VENEZIA MODENA REGGIO EMILIA BRESCIA PADOVA VERONA Collaudi GPL nelle aree metropolitane rispetto al totale Italia BARI Collaudi Metano nelle aree metropolitane rispetto al totale Italia PALERMO BOLOGNA FIRENZE altri 41,69% aree metr. 38,64% aree metr. 58,31% PERUGIA MILANO PARMA altri 61,36% TARANTO TORINO ROMA NAPOLI Aprile 2010 45 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 2009, collaudi suddivisi per aree metropolitane Aprile 2010 46 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 2009, i modelli a GPL e metano (immatricolazioni e trasformazioni) Aprile 2010 47 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 4 - Dati Relativi al 2007 I grafici e le tabelle contenuti nelle prossime pagine sono rielaborazioni effettuate dal Consorzio Ecogas e da Assogasliquidi/Federchimica su dati CED Ministero dei Trasporti. Aggiornamento 31 marzo 2008. AG AL AN AO AP AQ AR AT AV BA BG BI BL BN BO BR BS BZ CA CB CE CH CL CN CO CR CS CT CZ EN FE FG FI FO FR AGRIGENTO ALESSANDRIA ANCONA AOSTA ASCOLI PICENO L'AQUILA AREZZO ASTI AVELLINO BARI BERGAMO BIELLA BELLUNO BENEVENTO BOLOGNA BRINDISI BRESCIA BOLZANO CAGLIARI CAMPOBASSO CASERTA CHIETI CALTANISSETTA CUNEO COMO CREMONA COSENZA CATANIA CATANZARO ENNA FERRARA FOGGIA FIRENZE FORLI' FROSINONE Aprile 2010 Numero collaudi GPL 447 2.007 1.031 84 1.196 593 1.218 626 798 3.981 2.356 476 257 574 6.898 649 4.547 809 973 413 1.940 873 251 2.514 446 854 649 1.071 345 116 3.135 998 2.252 2.395 1.830 Numero collaudi metano 6 153 2.492 3 1.283 55 975 1 128 1.043 203 0 1 129 1.516 90 266 3 0 200 205 109 34 3 1 171 29 234 0 0 782 647 550 761 92 GE GO GR IM IS KR LC LE LI LO LT LU MC ME MI MN MO MS MT NA NO NU OR PA PC PD PE PG PI PN PO PR PS PT PV Località GENOVA GORIZIA GROSSETO IMPERIA ISERNIA CROTONE LECCO LECCE LIVORNO LODI LATINA LUCCA MACERATA MESSINA MILANO MANTOVA MODENA MASSA CARRARA MATERA NAPOLI NOVARA NUORO ORISTANO PALERMO PIACENZA PADOVA PESCARA PERUGIA PISA PORDENONE PRATO PARMA PESARO PISTOIA PAVIA Numero collaudi GPL 453 31 547 106 127 135 504 2.175 425 719 1.258 384 444 696 7.586 1.110 3.880 492 142 12.373 1.046 85 186 1.295 1.924 4.831 620 1.595 984 459 90 1.443 934 598 1.273 Numero collaudi metano 109 0 217 0 3 0 0 330 68 56 384 373 1.437 0 104 126 471 165 67 878 14 0 0 50 325 517 137 1.119 444 3 48 1.253 934 161 59 - 2007U.T.T. Località U.T.T. U.T.T. Collaudi GPL e metano suddivisi per U.T.T. PZ RA RC RE RG RI RM RN RO SA SI SO SP SR SS SV TA TE TN TO TP TR TS TV UD VA VB VC VE VI VR VT VV u1 R2 Località POTENZA RAVENNA REGGIO CALABRIA REGGIO EMILIA RAGUSA RIETI ROMA RIMINI ROVIGO SALERNO SIENA SONDRIO LA SPEZIA SIRACUSA SASSARI SAVONA TARANTO TERAMO TRENTO TORINO TRAPANI TERNI TRIESTE TREVISO UDINE VARESE VERBANIA VERCELLI VENEZIA VICENZA VERONA VITERBO VIBO VALENTIA Numero collaudi GPL 657 3.064 303 4.145 376 487 11.873 1.850 1.326 1.599 491 158 255 374 401 149 1.200 745 1.129 10.835 448 1.145 18 3.069 319 1.315 358 441 4.502 2.732 5.140 804 126 300 0 Numero collaudi metano 128 1.147 6 446 44 49 283 436 628 451 116 0 19 0 0 40 96 411 43 125 0 208 0 294 27 79 1 7 246 187 851 4 1 49 0 48 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Regioni collaudi GPL collaudi metano 84 18.303 20.868 1.938 21.857 827 963 28.734 7.481 3.605 3 304 1.065 46 2.724 30 168 7.137 3.117 6.146 Valle d'Aosta Piemonte Lombardia Trentino Veneto Friuli Liguria Emilia Toscana Marche Regioni Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Calabria Basilicata Puglia Sicilia Sardegna collaudi GPL collaudi metano 2.740 16.252 2.831 540 17.284 1.558 799 9.003 5.074 1.645 1.327 812 712 203 1.791 36 195 2.206 368 0 Collaudi GPL e metano suddivisi per regioni 1.938 46 84 3 20.868 1.065 18.303 304 963 168 827 30 21.857 2.724 28.734 7.137 3.605 6.146 7.481 3.117 2.740 1.372 Ripartizione regionale dei collaudi GPL e metano 2007 Marche Umbria 16.252 812 Lazio Abruzzo 2.831 712 Toscana 9.003 2.206 17.284 1.791 Molise Emilia 540 203 Campania Calabria 799 195 1.645 0 1.558 36 Basilicata Puglia Liguria 5.074 368 Sicilia Friuli Sardegna Veneto Valle d'Aosta Piemonte Trentino Lombardia Regioni Valle d'Aosta Piemonte Lombardia Trentino Veneto Friuli Liguria Emilia Toscana Marche collaudi GPL collaudi metano 84 18.303 20.868 1.938 21.857 827 963 28.734 7.481 3.605 3 304 1.065 46 2.724 30 168 7.137 3.117 6.146 Regioni Umbria Lazio Sardegna Abruzzo Molise Campania Calabria Basilicata Puglia Sicilia 104.660 collaudi GPL collaudi metano 2.740 16.252 1.645 2.831 540 17.284 1.558 799 9.003 5.074 1.327 812 0 712 203 1.791 36 195 2.206 368 Collaudi GPL e metano suddivisi per aree 93.574 GPL 11.477 metano 57.726 GPL NORD; 57,62% 31.723 GPL 11.402 metano CENTRO; 19,54% 37.089 GPL 5.511 metano SUD; 22,84% CENTRO; 40,16% NORD; 40,43% SUD; 19,41% Metano Aprile 2010 49 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione REGGIO E. Aree Metropolitane (circa 150.000 abitanti) ROMA MILANO TORINO NAPOLI BOLOGNA FIRENZE PADOVA REGGIO E. MODENA BRESCIA VERONA BARI VENEZIA PALERMO PERUGIA PARMA GENOVA CAGLIARI LIVORNO TARANTO FOGGIA MESSINA CATANIA SIRACUSA REGGIO C. TRIESTE collaudi GPL collaudi metano 11.873 7.586 10.835 12.373 6.898 2.252 4.831 4.145 3.880 4.547 5.140 3.981 4.502 1.295 1.595 1.443 453 973 425 1.200 998 696 1.071 374 303 18 283 104 125 878 1.516 550 517 446 471 266 851 1.043 246 50 1.119 1.253 109 0 68 96 647 0 234 0 6 0 MODENA PADOVA Collaudi GPL nelle aree metropolitane anno 2007 FIRENZE BRESCIA VERONA BOLOGNA BARI NAPOLI VENEZIA PALERMO PERUGIA PARMA GENOVA CAGLIARI LIVORNO TARANTO FOGGIA MESSINA TORINO CATANIA SIRACUSA MILANO REGGIO C. TRIESTE ROMA VENEZIA BARI PALERMO Collaudi metano nelle aree metropolitane anno 2007 VERONA PERUGIA BRESCIA PARMA MODENA Collaudi GPL nelle aree metropolitane rispetto Collaudi metano nelle aree metropolitane al totale Italia rispetto al totale Italia GENOVA REGGIO E. LIVORNO CAGLIARI TARANTO FOGGIA PADOVA altri 42,31% aree metr. 57,69% aree metr.; 38,32% MESSINA CATANIA FIRENZE altri; 61,68% SIRACUSA REGGIO C. BOLOGNA TORINO ROMA NAPOLI TRIESTE MILANO Aprile 2010 50 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Collaudi GPL - Anno 2007 - suddivisi per costruttori d'auto Marchi FIAT OPEL VW DAEWOO FORD RENAULT ALFA ROMEO LANCIA CITROEN BMW PEUGEOT AUDI SEAT HYUNDAI NISSAN MERCEDS DAIHATSU HONDA SKODA KIA SUBARU VOLVO TOYOTA MITSUBISHI LANDROVER JAGUAR MAZDA LADA SUZUKY CHRYSLER PORCSHE DACIA FERRARI ALTRI numero % su tot. % prog. 41.534 25,58% 25,58% 15.879 9,78% 35,36% 11.890 7,32% 42,68% 11.098 6,83% 49,51% 10.246 6,31% 55,82% 9.044 5,57% 61,39% 8.954 5,51% 66,91% 8.659 5,33% 72,24% 6.764 4,17% 76,40% 4.775 2,94% 79,34% 4.077 2,51% 81,85% 3.191 1,97% 83,82% 3.064 1,89% 85,71% 2.791 1,72% 87,43% 2.783 1,71% 89,14% 2.679 1,65% 90,79% 2.334 1,44% 92,23% 2.109 1,30% 93,52% 1.915 1,18% 94,70% 1.412 0,87% 95,57% 1.174 0,72% 96,30% 1.057 0,65% 96,95% 943 0,58% 97,53% 935 0,58% 98,10% 643 0,40% 98,50% 549 0,34% 98,84% 405 0,25% 99,09% 383 0,24% 99,32% 357 0,22% 99,54% 206 0,13% 99,67% 173 0,11% 99,78% 58 0,04% 99,81% 2 0,00% 99,81% 303 0,19% 100,00% BMW 3% LANCIA 5% PEUGEOT 3% CITROEN 4% AUDI 2% SEAT 2% HYUNDAI 2% MERCEDS 2% DAIHATSU 1% NISSAN HONDA 2% 1% ALFA ROMEO 6% SKODA 1% RENAULT 6% KIA 1% altri 4% FORD 6% DAEWOO 7% VW 7% FIAT 26% OPEL 10% I dati riportati coprono più del 99% del totale complessivo collaudi GPL 2007 ( pratiche aggiornate al 1° Trim. '08) e si riferiscono ai modelli ritenuti più significativi per ogni categoria di veicolo o marca d'auto. Collaudi metano - Anno 2007 - suddivisi per costruttori d'auto Marchi FIAT LANCIA VW ALFA ROMEO FORD RENAULT OPEL CITROEN PEUGEOT BMW AUDI MERCEDS SEAT NISSAN HYUNDAI SKODA HONDA DAEWOO VOLVO DAIHATSU TOYOTA KIA MITSUBISHI SUZUKY LANDROVER MAZDA JAGUAR DACIA LADA CHRYSLER SUBARU PORCSHE FERRARI ALTRI Aprile 2010 numero % su tot. % prog. 8.739 30,78% 30,78% PEUGEOT BMW AUDI MERCEDS SEAT NISSAN HYUNDAI CITROEN 2.149 7,57% 38,35% 3% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 4% 1.761 6,20% 44,55% SKODA OPEL 1.539 5,42% 49,98% 1% 4% 1.496 5,27% 55,24% 1.290 4,54% 59,79% altri RENAULT 1.263 4,45% 64,24% 21% 5% 1.039 3,66% 67,90% FORD 855 3,01% 70,91% 5% 602 2,12% 73,03% 390 1,37% 74,40% 368 1,30% 75,70% ALFA ROMEO 263 0,93% 76,63% 5% 263 0,93% 77,55% 258 0,91% 78,46% 209 0,74% 79,20% 166 0,58% 79,78% 139 0,49% 80,27% 129 0,45% 80,73% 128 0,45% 81,18% 119 0,42% 81,60% VW 99 0,35% 81,94% 6% 88 0,31% 82,25% 73 0,26% 82,51% 61 0,21% 82,73% 36 0,13% 82,85% LANCIA 35 0,12% 82,98% 8% FIAT 27 0,10% 83,07% 31% 25 0,09% 83,16% 20 0,07% 83,23% 14 0,05% 83,28% I dati riportati coprono più del 83% del totale complessivo collaudi Metano 2007 ( pratiche aggiornate al 8 0,03% 83,31% 1° Trim. '08) e si riferiscono ai modelli ritenuti più significativi per ogni categoria di veicolo o marca d'auto. 0 0,00% 83,31% 4.739 16,69% 100,00% 51 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Collaudi GPL e metano suddivisi per anno di immatricolazione del veicolo GPL 2007 metano anno immatricolaz. collaudi GPL % sul totale % progres. <1988 1988-1992 1993-1995 1996-2000 2001-2007 37.995 17.219 15.813 31.319 60.026 23,40% 10,60% 9,74% 19,29% 36,97% 23,40% 34,00% 43,74% 63,03% GPL e metano immatricolaz. collaudi metano % sul totale % progres. immatricolaz. collaudi metano % sul totale % progres. <1988 1988-1992 1993-1995 1996-2000 2001-2007 405 2.643 3.301 10.144 11.897 1,43% 9,31% 11,63% 35,73% 41,91% 1,43% 10,74% 22,36% 58,09% 100,00% <1988 1988-1992 1993-1995 1996-2000 2001-2007 38.400 19.862 19.114 41.463 71.923 20,13% 10,41% 10,02% 21,74% 37,70% 20,13% 30,54% 40,56% 62,30% 100,00% anno 100,00% Collaudi GPL suddivisi per anno di immatricolazione veicolo Collaudi metano suddivisi per anno di immatricolazione veicolo anno Collaudi GPL e metano suddivisi per anno di immatricolazione veicolo 1996-2000; 35,73% 2001-2007 ; 36,97% 1996-2000; 21,74% 2001-2007; 41,91% <1988; 23,40% 19881992; 10,60% 1993-1995; 9,74% Aprile 2010 2001-2007; 37,70% 1993-1995; 11,63% 1996-2000; 19,29% 19881992; 9,31% <1988; 1,43% <1988; 20,13% 1993-1995; 10,02% 1988-1992; 10,41% 52 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione 5 – Incentivi MSE I grafici si riferiscono agli incentivi 2008 e si basano sulle prenotazioni, sono quindi suscettibili di aggiornamenti. La Finanziaria 2007 ha stanziato 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 (ai quali si aggiungono 2 milioni di euro/anno previsti dalla legge originaria, la 403/97) per la trasformazione a GPL e metano dei veicoli. Sono quindi ripartiti a gennaio 2007 i contributi MSE (ex MAP) per la conversione degli M1 (trasporto di persone, max 8 posti oltre al conducente) ed N1 (trasporto merci,con massa massima non superiore a 3,5 t) entro i tre anni successivi alla data di immatricolazione (650 euro di contributo) e di quelli Euro 0 o Euro 1 (350 euro di contributo). Il fondo disponibile si è esaurito il 15 giugno 2007. Le prenotazioni sono riprese il 1° gennaio 2008, estese a tutti gli autoveicoli che vengono trasformati, sebbene con importi minori: 350 euro per il GPL e 500 per il metano. Ma come avviene dal 1998 (quando questo contributo è comparso per la prima volta) lo stanziamento troppo basso - 52 milioni di euro per l’anno - non ha consentito di soddisfare tutte le richieste: con il mese di maggio il fondo è stato totalmente impegnato. Gli incentivi MSE sono ripresi a gennaio 2009. Gli importi: fino al 6/02/2009, 350 € per il GPL e 500 per il metano, dal 7/02 all’11/04/2009, 500 € per il GPL e 650 per il metano, dal 12/04/2009 per la trasformazione di Euro 0, 1 e 2 a GPL €500, a metano € 650, mentre per la trasformazione di Euro 3, 4 e 5 a GPL € 350, a metano € 500. Dal 15 agosto 2009 : 500 euro per il GPL e 650 per il metano per tutte le categorie Euro. GPL 86% Metano 14% Dall’11/01/2010 sono ripartite le prenotazioni per gli Incentivi MSE 2010 (sul sito del Consorzio Ecogas, www.ecogas.it, a cura delle officine specializzate e delle concessionarie, fino ad esaurimento fondi), praticamente senza interruzione con il 2009 (fatte salve tutte le trasformazioni collaudate dopo il 01/01/2010). I contributi disponibili sono terminati velocemente - l’utilizzo del 100% del fondo è del 22 marzo, mentre la lista d’attesa è chiusa dal 31 – e attualmente non ci sono fondi statali disponibili. 24% 25% La disponibilità 2010 - € 17.140.774 derivava in parte dai fondi residui degli esercizi 2009/2008 e in parte dal fondo strutturale istituito con la Legge 403/1997 (la prima “rottamazione”), che ammonta a circa 2 milioni/anno. 10% 35% 6% euro 0 Aprile 2010 euro 1 euro 2 euro 3 (fonte Consorzio Ecogas, che gestisce prenotazioni e pratiche su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico). euro 4 53 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione INCENTIVI MSE Andamento trasformazioni a gas incentivate nelle città metropolitane Anno 2007 Andamento trasformazioni incentivate nelle città metropolitane 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 R o M ma i B lan ol o o Ve gna ro To na R V ri eg e n o gi ne o zi Em a Pa ili d a B ov re a M sc i od a Fi e n re a n N ze ap G o en li o Pa va r Pa m le a rm o Pe Ba r r i Li ugi vo a Si rn ra o c C us at a C ani ag a Fo liar i Ta ggi R a eg M ra gi e nto o ss C in al a a Tr bria ie st e 0 Anno 2008 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Aprile 2010 54 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Il Consorzio Ecogas Consorzio Gas Ecologici per Autotrazione Rappresentativo del comparto gas autotrazione, GPL e metano, il Consorzio Ecogas conta circa 1.000 aziende aderenti, per un totale di oltre 6.000 addetti: costruttori di impianti di conversione a gas, grossisti di materiali, installatori, trasportatori, proprietari e gestori di distributori stradali e depositi. Nato nel 1992 con l’obiettivo di riunire tutti i comparti del settore e promuoverne lo sviluppo e l’immagine, si occupa di: azioni di tutela sul piano normativo, amministrativo e tecnicolegislativo, rapporti con enti ed istituzioni, difesa dei diritti dell’utenza, assistenza alle aziende, promozione. Il Consorzio Ecogas è referente del Ministero dell’Ambiente per la gestione degli incentivi ICBI e del Ministero dello Sviluppo Economico per i fondi MSE e mette a disposizione di automobilisti, aziende, enti ed amministrazioni il sito www.ecogas.it e il numero verde 800 500 501 Assogasliquidi / Federchimica Associazione Nazionale imprese gas di petrolio liquefatti Assogasliquidi è l’Associazione Nazionale che, all’interno di Confindustria, rappresenta le imprese che distribuiscono e producono GPL (gas di petrolio liquefatti) sia per uso combustione sia per uso autotrazione. Il suo obiettivo primario è la rappresentabilità del Settore a livello nazionale ed internazionale, come interlocutore nei confronti delle Istituzioni, per la tutela degli interessi e dell’immagine del Settore. I servizi offerti sono: consulenza tecnica e giuridico-normativa, assistenza tecnica, corsi di formazione, gestione di iniziative di promozione. Assogasliquidi è on line all’indirizzo www.assogasliquidi.it. Consorzio Ecogas ed Assogasliquidi stanno promuovendo su tutto il territorio nazionale accordi formalizzati attraverso la sigla di convenzioni - rivolte agli Uffici di Mobility Manager di Area e di Azienda (inquadrate tra le strategie volte ad ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti) e di protocolli d’intesa indirizzati alle Amministrazioni Locali che intendano incentivare e promuovere all’interno della propria area territoriale l’utilizzo di carburanti gassosi. Aprile 2010 55 Rapporto 2008 – 2009 GPL e metano per autotrazione Consorzio Gas Ecologici per Autotrazione Sede Operativa e Presidenza: via Cairoli, 7 – 40121 Bologna – Tel. 051 240842 - Fax 051 240849 Sede Legale e Direzione : via R. Lanciani, 69 – 00162 Roma - Tel. 06 86214398 Numero Verde: 800 500 501 - Fax 06 86324407 www.ecogas.it - [email protected] Ufficio Stampa: Centro Stampa e Media srl – Via Milazzo, 19 – 40121 Bologna – Tel. 051 247426 – Fax 051 247275 – Mob. 335 8090742 [email protected] In collaborazione con: Sede di Roma Viale Pasteur, 10 – 00144 Roma Tel. +39 06 54273215 – Fax +39 06 5913901 www.assogasliquidi.it – [email protected] Sede di Milano via Giovanni da Procida, 11 - 20149 Milano – Tel. +39 02 345651 Ufficio Stampa e Comunicazione: Tel. +39 0234565628 - e-mail: [email protected] Aprile 2010 56