Mensile di informazione della comunità di Piario Novembre 2015 - numero 237 Vincent van Gogh (1853-1890: I mangiatori di patate (dipinto del 1885) In questo numero: «Nominativo» «Indirizzo» «Citta'» «Località» «Gruppo» «n°» Un incontro silenzioso. Celebrazioni del IV Novembre. Il ricordo dei caduti della Grande Guerra. Calendario pastorale. La riunione del Consiglio Pastorale. Al mare con i pensionati. Andiamo all’opera con APIARIUM. Il Sindaco informa. Periscopio. La finestra sulla scuola dell’infanzia. La sala giochi prende vita. A proposito di EXPO. Pallavolo news. Dighèt del bù? Kultur–quiz. UN INCONTRO SILENZIOSO___________________________________________ L a Chiesa ha deciso, molti secoli fa, di celebrare il ricordo di tutti i defunti all’inizio di novembre. La decisione fu accolta senza alcuna difficoltà, sia perché anche popoli non cristiani del Nord dell’Europa dedicavano i primi giorni di questo mese alla stessa memoria, sia perché era in armonia con la natura che, in quei lontani anni, dettava ancora i ritmi della vita della gente. A novembre, l’autunno, entrando nel pieno delle sue caratteristiche, sembra addormentare la terra per prepararla ad un nuovo risveglio. Gli alberi perdono le foglie, i campi e i prati si privano dei loro vestiti colorati, non per suscitare sconforto, ma speranza di frutti, foraggi e fiori nuovamente abbondanti. L’autunno non fa morire la natura, la fa riposare, mettendola al riparo dai pericoli dell’inverno. (Non si dimentichi che in natura nulla avviene per caso). Non suscita sensazioni di morte, ma di nuova nascita, assicurandoci, anche con la dolcezza dei suoi colori, diversi ma non meno belli di quelli della primavera. Oggi non viviamo più secondo i ritmi della natura. La luce artificiale prolunga quella del sole, il riscaldamento ci protegge dal freddo, così c’è il rischio che le foglie secche che calpestiamo ci facciano pensare o a niente (cosa che capita sempre più spesso), oppure alle tantissime cose che gettiamo tra i rifiuti, perché da loro non può più nascere niente di nuovo, e che, non sapendo più come disfarcene, ci minacciano. C’è un luogo capace di farci ritrovare la capacità di pensare e riflettere sui ritmi misteriosi della natura e della vita: il cimitero. Può sembrare strano, ma è così. Un incontro silenzioso con la realtà di chi è passato oltre la vita. In questi primi giorni di novembre – purtroppo per tanti soltanto in questi primi giorni di novembre – tantissimi visitano i cimiteri. Facciamolo anche noi. Non però, come coloro (sempre troppi!) che ci vanno perché è consuetudine, per evitare che la tomba dei loro cari sia criticata e giudicata meno bella di quella degli altri, e che là dentro si comportano come se fossero in una piazza. Se ci si va così, non serve. Entriamo, invece, in silenzio come si entra in chiesa, perché anche quello è un luogo sacro. Si chiama infatti “Campo Santo” ed è ben delimitato da un alto muro che sembra dividere e separare nettamente questo luogo dal resto del paese. Prendiamoci un po’ di tempo e percorriamo con calma i viali, guardiamo le foto che appaiono sulle lapidi: giovani, anziani, magari anche bambini che ci hanno lasciato da poco o da tantissimo. Anche se non li abbiamo conosciuti di persona, anche se non sono nostri parenti, sono comunque dei nostri. Il silenzio del luogo e il soffermarci sulla tomba dei nostri cari, potrebbe suggerirci una riflessione: quello che noi siamo, ciò che abbiamo tra le mani, ciò di cui disponiamo ci è arrivato attraverso le loro gioie e le loro fatiche. Coloro che davanti alle lapidi pregano, pensano, dispongono fiori e luci, anche se a parole affermassero di non credere che la vita continui dopo la morte, lo credono a fatti. Se quelle immagini sulle lapidi e sulle tombe, rappresentassero il nulla, i fiori e i lumini sarebbero uno spreco inutile, e sostare là davanti sarebbe una inutile perdita di tempo. Al cimitero, però, non si sta davanti al nulla, ma a coloro che, portandoci dove siamo arrivati, ci ricordano che la vita è come le stagioni: l’autunno della morte prepara una L’eco del “Sapèl Né” nuova primavera. Fondato da Gianni Micheletti In questo incontro silenzioso, una tenue voce potrebbe farci riflettere su come spesso la modernità cerchi di illuderci di raggiungere l’eternità in questa terra, Anno 15/20 - n. 237/171 Novembre 2015 nonostante tutti i giorni possiamo constatare l’evidenza della caducità e della Pubblicazione mensile provvisorietà della nostra vita, nell’implacabile certezza della morte. Nel nostro piccolo paese, e in modo più frequente in paesi più grandi o nelle Direttore Responsabile: Giuliano Todeschini città, i manifesti a lutto riempiono gli appositi tabelloni, i giornali locali hanno pagine di necrologi, ed anche una TV locale riserva spazio agli annunci funebri: Hanno collaborato a questo numero: Don Eros, Dario Cortiana, come sottrarsi a questa realtà? Come far finta che non esiste e non considerare, I genitori della scuola dell’infanzia, alla luce della fede, che la nostra vita terrena ha un fine e che è proiettata in un Azzurra, Alessandro Teruzzi seguito “eterno”? Corrispondenza: Certo, il chiasso e il rumore frenetico della vita moderna, sempre in cerca di L’eco del “Sapèl Né” tempo e di emozioni, si svolge al di fuori del silenzio e della staticità senza presso Giuliano Todeschini Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG) tempo del Campo Santo. Ma come dimenticare che, passato il chiasso ed il e-mail: [email protected] rumore e, consumato il nostro tempo, prenderà il suo posto il lungo silenzio dell’eternità? Registrazione Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001 In conclusione voglio riportare una consolante citazione di Papa Bergoglio già n. 8 del 4.3.1996 (riportava su Avvenire del 27 agosto u.sc) “..imprigionati in un meccanismo, anche 2 lavorativo ma non solo, che stritola, accelera continuamente il suo ritmo, che non dà respiro, che esige sempre di più, a cui non si riesce a sottrarsi….. C’è però una prospettiva che salva dallo scoraggiamento del “tempo che manca”. E’ quella indicata con la consueta semplicità e profondità da Francesco. Si tratta di calpestare la terra con gli occhi rivolti al cielo… Lo spirito della preghiera conforta a fare uscire dall’ossessione della vita alla quale manca sempre il tempo e far ritrovare la pace delle cose necessarie. Giuliano Todeschini CELEBRAZIONI DEL IV NOVEMBRE_____________________________________ I l Gruppo Alpini di Piario, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, organizza, mercoledì 4 novembre 2015 alle ore 10.30, un corteo in onore dei caduti della prima guerra mondiale. Il programma prevede la partenza dalla sede delle scuole elementari di Piario al monumento ai caduti in prossimità della sede comunale. Al termine del corteo sarà celebrata una cerimonia commemorativa. All’attività saranno presenti gli alunni e gli insegnanti della scuola primaria. La partecipazione è aperta alla cittadinanza ed a tutti gli alpini che volessero intervenire. Le celebrazioni ufficiali, con la s.Messa alle ore 10.00 e il corteo al monumento dei caduti, si terranno domenica 8 novembre 2015. Gli alpini che volessero prendere parte ufficialmente alla cerimonia, sono pregati di indossare la divisa invernale. Il ritrovo per tali alpini è previsto alle ore 9.45, presso la sede in Piazza Micheletti. Il capogruppo Nello Belotti RICORDO DEI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA___________________________ A ngelo Baronchelli, Giovanni Baronchelli, Tommaso Legrenzi, Isacco Legrenzi, Luigi Moioli, Angelo Zucchelli e Agostino Danesi, questi sono i caduti di Piario nel corso della grande guerra 1915-1918. Ai loro nomi incisi sul monumento vogliamo dare una storia? E’ l’interrogativo che mi sono posto tempo fa, e che mi ha spinto ad intraprendere una ricerca nell’archivio comunale, di documenti e testimonianze che potessero ricostruire la vicenda di questi “sconosciuti” concittadini che, all’incirca cento anni fa, hanno dato alla Patria la loro vita. Ne è nata una ricerca che ha preso in considerazione “in primis” i caduti, ma che si è poi allargata anche ai militari di Piario che hanno partecipato al grande conflitto. Nella sua sostanza il lavoro è stato pubblicato nel corso di nove puntate su queste pagine tra settembre 2014 e marzo 2015. Ora, in corrispondenza della celebrazione del IV Novembre, su invito del Sig.Sindaco e, in collaborazione con l’Ass.ne APIARIUM, si è voluto organizzare un pomeriggio dedicato al tema. L’appuntamento è per domenica 8 novembre alle ore 15.00 presso la sala consigliare del Comune di Piario. Il racconto delle vicende dei nostri caduti e di coloro che hanno partecipato alla Grande guerra, sarà corredato dalla proiezione di documenti inediti provenienti dall’archivio comunale e di documenti raccolti tra i parenti dei militari di Piario. Al termine verrà offerto un piccolo rinfresco. Un momento significativo per riflettere sulla nostra storia e su coloro che, anche solo in piccola parte, hanno contribuito a scriverla. Giuliano Todeschini 3 CALENDARIO PARROCCHIALE NOVEMBRE 2015___________________________ DOMENICA 1 NOVEMBRE Solennità di Tutti i Santi ore 10 S.Messa solenne con il Coro Praenestinus. LUNEDI’ 2 NOVEMBRE ore 15.30 S. Messa al cimitero per la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. SABATO 7 NOVEMBRE ore 15.30 Adorazione Eucaristica e di seguito, ore 17 Vespro e Benedizione. DOMENICA 8 NOVEMBRE ore 10 S.Messa con il Battesimo di Agnese Zanni e con la Commemorazione del 4 Novembre. ore 14.45 Seconda domenica comunitaria con inizio in palestra. MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE ore 20.30 Incontro genitori comunicandi. MARTEDI’ 24 NOVEMBRE ore 20.30 in oratorio incontro di catechesi per gli adulti. MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE ore 20.30 Incontro genitori cresimandi. SABATO 28 NOVEMBRE ore 9.30-11 E’ presente il Confessore. DOMENICA 29 NOVEMBRE ore 10 S. Messa d’inizio Avvento con ragazzi, preadolescenti e genitori. ITINERARIO VICARIALE IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO DAL 4 AL 29 NOVEMBRE ogni MERCOLEDI’ E SABATO alle ore 20.30 ad ARDESIO presso LA SCUOLA DELL’INFANZIA con il RITIRO CONCLUSIVO di DOMENICA 29 NOVEMBRE. Per informazioni rivolgersi al parroco allo 0346 22077 o al 339-4072574 oppure su: [email protected] . DATE PER I BATTESIMI NELL’ANNO 2016 Onde evitare confusioni e sovrapposizioni di calendario, vengono ristabilite le date per il Battesimo dei bambini e sono le seguenti: 1) DOMENICA 10 GENNAIO Domenica del Battesimo di Gesù 2) SABATO 26 MARZO Nella Veglia pasquale 3) DOMENICA 10 APRILE Nella terza domenica di Pasqua 4) DOMENICA 31 LUGLIO Nel tempo ordinario 5) DOMENICA 23 OTTOBRE Nel tempo ordinario D’ora in poi, la preparazione al Battesimo per il primo figlio si svolgerà secondo tre incontri: un incontro del parroco nella famiglia e due di catechesi in oratorio o in casa parrocchiale con i genitori e il padrino o la madrina. Segnalate almeno due mesi prima del Battesimo la data scelta. CONCORSO PRESEPI NATALE 2015 In anticipo sui tempi, segnaliamo che il concorso presepi, organizzato dai catechisti, quest’anno avrà un tema specifico e sarà legato all’anno pastorale: Gesù Bambino, accolto in noi, ci rende Donne e Uomini capaci di carità! Con il materiale del presepio si tratta di mettere in risalto questa idea che è più di un’idea perché è un dono effettivo che la memoria e la fede nel Natale di Gesù può ancora generare in ogni uomo e in ogni donna. Dunque largo alla creatività e alla fantasia! Per le iscrizioni rivolgersi come al solito a don Eros; durante le vacanze natalizie passerà nelle case degli iscritti un gruppo di catechisti per la valutazione del lavoro. Le premiazioni saranno poi fatte il pomeriggio dell’Epifania dopo la preghiera. 4 OFFERTE PER IL RESTAURO DELLA CHIESA PARROCCHIALE OTTOBRE 2015 Offerta N.N. di 160 Euro 160 Euro 4 Offerte N.N. di 50 Euro 200 Euro 2 Offerte N.N. di 30 Euro 60 Euro 2 Offerte N.N. di 20 Euro 40 Euro 1 Offerta N.N. di 100 Euro 100 Euro --------------------------------------------------TOTALE 560 Euro OFFERTE PRECEDENTI 17700 Euro -------------------------------------------------TOTALE COMPLESSIVO 18260 Euro RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE__________________________________ V enerdì 25 settembre alle ore 20,30, presso la Casa Parrocchiale, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale per prendere in esame il seguente ordine del giorno: 1. Comunicazione di Renato Bastioni sui bisogni e le povertà del nostro paese; 2. Il tema del nuovo anno pastorale: Donne e Uomini capaci di Carità; 3. Verifica delle attività pastorali estive: Il CRE e la festa di S. Rocco; 4. Aggiornamento sui restauri della Chiesa parrocchiale; 5. Varie ed eventuali. Sono presenti don Eros e i consiglieri Odile Bergamini, Mirella Bonadei, Valentina Boccardi, Michela Castelletti, Lino Cortiana, Marilisa Del Moro, Vittorio Nessi, Sirya Pelizzari, Giuliano Todeschini. Don Eros Presenta i due nuovi consiglieri: Valentina Boccardi e Sirya Pelizzari, che a partire dall’incontro di oggi entrano a far parte del Consiglio Pastorale in rappresentanza del gruppo adolescenti, attivo in ambito pastorale nelle iniziative oratoriane del CRE e delle domeniche comunitarie. Approvazione verbale della seduta precedente Don Eros distribuisce il verbale n. 7 del 19.6.2015 che viene approvato e firmato. 1. Comunicazione di Renato Bastioni sui bisogni e le povertà del nostro paese Don Eros Ricorda come nell’ultimo incontro, a proposito di avviare anche nella nostra Comunità un piccolo gruppo caritativo, era stato proposto di invitare Renato Bastioni, che già si occupa dei bisogni e delle povertà del nostro paese, al fine di averne un quadro complessivo. Nel ringraziare per la loro presenza Renato Bastioni e Gianfranco Chiodi, operatore della Caritas dell’U.P. (Unità pastorale) di Villa D’Ogna, Ogna e Nasolino, li invita ad intervenire sull’argomento. Renato Bastioni Ripercorre l’iter di avvio che nell’autunno scorso ha portato alla costituzione della Segreteria vicariale dei gruppi caritativi, riscontrando come nel primo incontro la presenza dei rappresentanti delle diverse parrocchie fosse pressoché unanime e come, già a partire dal secondo incontro, la partecipazione si sia notevolmente ridotta. La Segreteria ha comunque continuato la sua attività con i soli rappresentanti delle parrocchie presenti. Come primo passo la Segreteria si è confrontata sui problemi sociali presenti nelle diverse comunità, riscontrandone una sostanziale omogeneità. Ovunque le criticità maggiori riguardano la disoccupazione giovanile; le difficoltà economiche delle famiglie in seguito alla perdita del lavoro; la solitudine degli anziani e degli ammalati; le difficoltà di ogni tipo degli extracomunitari e non ultimo anche la crisi della coppia, specialmente nelle giovani famiglie. A questi si aggiungono poi problemi non nuovi come quelli dell’alcolismo e della droga. In seguito, prendendo atto dell’assenza di gruppi caritativi parrocchiali in Comunità come quella di Piario, ne ha proposto l’avvio. Gianfranco Chiodi Si presenta, raccontando la sua esperienza di operatore Caritas dell’U.P. Sottolinea che il gruppo Caritas dipende dal Consiglio pastorale, aiutandolo a vedere le povertà. È l’organismo propositivo che prova a vedere e a conoscere le povertà presenti sul territorio. Quindici persone appartenenti alle Comunità di Villa d’Ogna, Ogna e Nasolino, con 5 lui hanno partecipato ad un corso di formazione di sei mesi per operatori Caritas, in seguito hanno avviato un Centro di ascolto, proponendo, tramite il parroco di Fiumenero, Valbondione e Lizzola, referente della Segreteria vicariale dei gruppi caritativi, il coinvolgimento di tutto il Vicariato. Il Centro di ascolto ad oggi è avviato, ma non è vicariale. Don Eros Afferma che l’idea del Vicariato era quella di far nascere due Centri di ascolto: uno per la bassa valle con sede a Villa d’Ogna e uno per l’alta valle (da Ardesio in poi) con sede in Gromo, ma la cosa è stata lasciata lì. Ne parlerà al Vicario locale in modo che i preti ne possano discutere nel prossimo Consiglio presbiteriale vicariale. Renato Ritiene opportuno che nel nuovo Centro di ascolto vicariale vengano inserite persone esperte nelle diverse problematiche, in modo che possa diventare un punto di riferimento a cui rivolgersi con fiducia e sia capace di collaborare con i servizi sociali presenti sul territorio. Sottolinea inoltre che la Caritas dipende dal Consiglio pastorale e deve sentirne l’appoggio, così come quello del parroco. È una condizione fondamentale perché è questo che fa essere ‘Caritas’, così come è fondamentale che tutti comprendano che la vita caratterizzata dallo stile della Carità di Cristo è la vita del cristiano, della Parrocchia, della Comunità, che si genera a partire dall’ascolto della Parola di Dio e dalla partecipazione alla Liturgia. Don Eros L’idea è quella di avviare una Caritas parrocchiale, agile e non troppo strutturata, con un preciso mandato parrocchiale. Interventi Ci si chiede che tipo di preparazione sia necessaria per collaborare con un Centro di ascolto. Gianfranco Le persone che si rivolgono ai Centri di ascolto vogliono prima di tutto essere ascoltate ed eventualmente orientate e accompagnate nella ricerca di soluzioni ai propri problemi. In ogni caso per ora la prima necessità è quella di far partire anche a Piario un gruppo Caritas. Don Eros Il gruppo di Piario potrebbe essere composto da una figura di riferimento e da due o tre giovani. La presenza di un gruppo Caritas potrebbe sensibilizzare la Comunità a vivere la carità cristiana nella propria vita e nei diversi ambiti, con l’attenzione alle povertà che ci sono sul nostro territorio. La cosa ci riguarda e abbiamo avuto conferma che è giusto andare in questa direzione. Si tratta ora di coinvolgere alcune persone disponibili ad iniziare un percorso formativo, per arrivare entro fine anno alla costituzione di un gruppo Caritas parrocchiale. 2. Il tema del nuovo anno pastorale: Donne e Uomini capaci di Carità Don Eros Distribuisce la Lettera del Vescovo per il nuovo anno pastorale, presentata nel corso dell’Assemblea diocesana del 18 settembre scorso. Nel sottolineare come la presenza di Renato e Gianfranco sia coerente con il tema della Lettera, ne riporta alcuni significativi passaggi che le Comunità sono chiamate a fare propri: ‘… il linguaggio più comprensibile per comunicare il Vangelo è quello della Carità vissuta … Le donne e gli uomini capaci di Vangelo e di Eucarestia sono e debbono essere capaci di Carità …La Carità non è un settore della vita della comunità, ma è l’amore di Dio che pervade ogni dimensione della vita comunitaria e personale. Propone la lettura della parte conclusiva della Lettera, Attuazioni suggerite, invitando il Consiglio a scegliere alcune indicazioni che possano promuovere la Carità nella nostra Comunità, obiettivi che possano così aggiungersi a quello prioritario di costituire la Caritas parrocchiale. Interventi Viene proposto, in considerazione dell’apertura dell’Anno giubilare della Misericordia, di sensibilizzare maggiormente la Comunità sul Sacramento della Penitenza, valorizzandolo nelle diverse celebrazioni che accompagneranno il Giubileo per far risvegliare il desiderio del Sacramento. Don Eros Propone, a partire dal prossimo incontro, la lettura condivisa delle parti più significative della Lettera, perché possano nascere all’interno del Consiglio pastorale nuove idee per promuovere la Carità nella nostra Comunità. A livello parrocchiale la Lettera verrà pubblicata con commenti sul giornalino. Il tema dell’anno pastorale viene poi declinato dal sussidio diocesano per la catechesi degli adulti, che riprenderà nel mese di ottobre. Si tratta di undici incontri sul tema della Carità e delle opere di misericordia corporale e spirituale. Gli stessi temi si toccheranno anche con i ragazzi e gli adolescenti, mentre nei tempi forti ci sarà l’attenzione verso un progetto di solidarietà. In primavera verrà organizzata la ormai tradizionale ‘Raccolta viveri’ per i bisognosi. 6 3. Verifica delle attività pastorali estive: il Cre e la festa di S. Rocco Don Eros Il CRE 2015 nel complesso è andato bene sia per il consistente numero degli animatori presenti (trenta) che per il tempo più che favorevole. Si è riscontrato una calo nel numero degli iscritti dovuto ai pochi bambini della prima elementare e ad un’assenza pressoché generalizzata dei preadolescenti di terza media. Gli iscritti quest’anno sono stati settanta, mentre negli anni precedenti erano circa un centinaio. A fronte della riduzione nel numero degli iscritti si è avuto un aumento nel numero degli animatori dovuto in particolare all’inserimento del gruppo adolescenti di prima superiore. Quest’anno la formazione per gli animatori è stata più consistente, toccando gli atteggiamenti da assumere nel ruolo di educatori. Positiva è stata anche la presenza di Laura e Luca, che si sono ben inseriti nel gruppo animatori, figure di giovani che ben si collocano fra l’età adolescenziale e quella adulta. Il CRE può essere portato avanti grazie agli adolescenti, supportati nelle diverse attività dagli adulti, ed è l’esperienza oratoriana più significativa, sulla quale appare opportuno investire anche nei prossimi anni. Interventi L’esperienza di animatore è un’opportunità di crescita, una bella esperienza in cui ci si prende delle responsabilità. Importante è anche il coinvolgimento dei genitori, si tratta di una partecipazione che fa crescere la Comunità. Don Eros Anche la sagra di San Rocco è andata bene nonostante il tempo poco favorevole, così come sono state ben partecipate le diverse celebrazioni. Un’altra nota positiva è stata la presenza degli adolescenti, già animatori del CRE, tra i volontari della sagra. 4. Aggiornamento sui restauri della Chiesa parrocchiale Don Eros I lavori di sistemazione del presbiterio inizieranno nei prossimi giorni per concludersi entro la festività dell’Immacolata. Le Sante Messe feriali verranno celebrate in chiesina, mentre quelle prefestive e festive in chiesa parrocchiale. 5. Varie ed eventuali _ _ _ Conclusione e programmazione prossimo incontro La data del prossimo incontro verrà stabilita in seguito. La seduta termina alle ore 22,30. La segretaria del Consiglio pastorale e il parroco AL MARE CON I PENSIONATI _________________________________________ I l gruppo pensionati di Piario, in collaborazione con il Comune, organizza un periodo di soggiorno marino, dal 1° al 15 marzo 2016, presso il Grand Hotel Moroni **** a Finale Ligure. La quota di partecipazione è di € 760,00 (supplemento camera singola € 290,00). Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi alla Sig.ra Rachele Zucchelli tel.0346/22661 (ore pasti) ANDIAMO ALL’OPERA CON APIARIUM__________________________ N ell’ambito della propria attività di promozione culturale, l’Associazione APIARIUM organizza per domenica 6 dicembre la partecipazione alla stagione lirica del Teatro Donizetti di Bergamo. In programma la rappresentazione della farsa comica in un atto “La scala di seta” con musica di Gioacchino Rossini su libretto di Giuseppe Maria Foppa.Una coproduzione dei teatri d’opera della Lombardia con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Francesco Ommassini e gli allestimenti del Rossini Opera Festival di Pesaro. Le iscrizioni si ricevono rivolgendosi al Sig.Renato Bastioni presso gli uffici comunali, negli orari di apertura. Sono disponibili 10 posti in platea II settore o nei palchetti III fila, al prezzo di 50 €. Le prenotazioni si chiuderanno entro il 20 novembre. Il ritrovo dei partecipanti è fissato presso la Piazza Micheletti alle ore 14.15 e ci si recherà a teatro con mezzi propri. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 15.30 ed avrà una durata di circa 2 ore. 7 IL SINDACO INFORMA_____________________________________________ Egregio direttore , Le giro queste poche righe con la preghiera di pubblicarle. Tutti avranno notato che si è provveduto ad effettuare una serie di manutenzioni al ns. cimitero. I lavori sono stati affidati direttamente alla ditta che ha l'appalto per le manutenzioni. La cifra impiegata è di circa 10.000 €, dico circa in quanto non abbiamo ancora ultimato. Principalmente i lavori consistono nella riparazione del muro ammalorato nella copertura dello stesso con una lamiera preverniciata al fine d'evitare che le rotture del tettuccio in calcestruzzo costruito parecchi anni orsono, provocassero infiltrazioni d'acqua e conseguentemente la rottura del rivestimento del muro, inoltre si è rifatto una parte di lattoneria che provocava l'infiltrazione d'acqua nella cappella. Con i volontari Giancarlo e Modesto, sono stati ritinteggiati il muro, le inferriate, il cancello, sostituito la parte inferiore del travertino della cappella e rifatto il pavimento prospiciente agli ossarietti. Un doveroso e sincero ringraziamento da parte dell'amministrazione comunale e mio personale. Ha partecipato anche il ns. Guglielmo che in particolar modo ha pulito tutto il muro prima della tinteggiatura e i vialetti. È prevista l'installazione di alcune telecamere al fine d'evitare i furti dei fiori ed i vari danneggiamenti. Visto che non si rispettano i vivi è utopia pensare che si rispettino i morti. Il prossimo anno inizieremo la pulizia dei campi che si trovano sulla destra entrando, le tombe che sono ammalorate dovranno essere riparate, nel caso non si provvederà alla bisogna, il comune rimuoverà la tomba senza estumulazione. Ovviamente i familiari (quelli rintracciabili) verranno avvisati con lettera. Grazie per l'attenzione. P.S. in aggiunta a quanto sopra vorrei mettere a conoscenza dei piariesi che l’amministrazione ha incaricato una ditta esterna per verificare e allineare le schede catastali ai ns. data base per quanto concerne ICI, IMU, TASI, TARI. Il tutto al fine di consegnare all’unione un elenco aggiornato al 2015, si è iniziato dal 2011, prima non sarebbe servito. Piario 26 ottobre 2015 Pietro Visini Periscopio a cura di Giuliano Todeschini Alcune delle domande fondamentali che ci possiamo porre sulla nostra vita, sono l’oggetto di questa impegnativa e graffiante riflessione che ho spiluccato dalla preziosa miniera del “Breviario” di Gianfranco Ravasi. Come? Perché? E non cessiamo di interrogarci/ ancora e ancora,/ finché una manciata di terra/ ci chiude la bocca…/ Ma questa è una risposta? Terribili questi versi dal “Lazzaro” di Heinrich Heine (1797-1856), famoso poeta e scrittore tedesco. Nonostante la superficialità che la sommerge nella civiltà contemporanea, l’anima custodisce i fremiti di alcune domande fondamentali: che senso ha la vita? Perché il dolore? E il male? Quale meta ha la nostra storia e questo mondo? Esiste un Dio che ti ascolta? E oltre la morte? Interrogativi che si affollano alla mente e che talora esplodono drammaticamente nei momenti più ardui della vita. Anche per la cultura, la scienza, la società la chiave di volta è il punto di domanda; le scoperte hanno alla radice il “come?” o il “perché?”. Spesso, dunque troviamo risposte, ma altre volte ci sembra che il nostro interrogarci salga verso l’alto e si spenga, soprattutto quando siamo nel giorno della disperazione. E’ ciò che afferma Heine, ma anche molti altri nostri compagni di viaggio nel mondo. La manciata di terra gettata sul nostro viso nella sepoltura sembra spegnere per sempre le nostre domande. Ma è proprio così? Già durante la nostra vita, aveva forse ragione lo scrittore inglese Clive Styaples Lewis, quando affermava: “Spesso diciamo che Dio non risponde alle nostre domande; in realtà siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte”. Inoltre, anche in quell’estremo istante, c’è l’orizzonte che si apre oltre la pala del becchino e che è destinato a rivelarci una risposta decisiva. Là, infatti, come diceva il poeta Rainer Maria Rilke, c’è l’altra faccia della vita rispetto a quella rivolta verso di noi ora. Là potremo, allora, avere le parole definitive di Dio in modo diretto, perché lo vedremo faccia a faccia, noi parleremo con lui e lui con noi ed egli ci dirà: “Interrogami pure e io risponderò, oppure domanderò io e tu ribatterai”. (Giobbe 13,22). 8 LA FINESTRA SULLA SCUOLA DELL’INFANZIA______________ G entili lettori, vorremmo presentarci. Siamo il gruppo genitori della scuola dell’infanzia di Piario; da questo mese vorremmo, tramite dei piccoli articoli, aprire una piccola finestra per darvi modo di conoscere il mondo che si racchiude all’interno di essa. Prendiamo l’occasione per ringraziare il direttore e l’intero staf del “L’Eco del Sapel Ne” che ci ha dato questa possibilità. Lo scorso 7 settembre si sono riaperte le lezioni, dove 25 bambini, guidati da due maestre daranno vita all’anno scolastico 2015-2016. I 25 bambini iscritti sono suddivisi in: 10 orsetti verdi (sezione dei grandi), 12 orsetti blu (sezione dei mezzani) e 3 orsetti rossi (sezione dei piccoli). L’orario scolastico ha inizio dalle 7.45 fino alle 16.15. I nostri bambini affronteranno sei tappe durante questo anno. A settembre si è iniziato con l’inserimento/ reinserimento per permettere ai bambini alla loro prima esperienza di entrare a far parte del gruppo e di comprendere il mondo scolastico mentre per i bambini che avevano già frequentato negli scorsi anni scolastici di riprendere la routine delle lezioni. Successivamente nei mesi di ottobre e novembre affronteranno il tema delle forme e dei colori. A dicembre, come di consuetudine, s’immergeranno nel mondo del natale che si concluderà con l’abituale rappresentazione teatrale. L’anno nuovo porterà per il periodo di gennaio e febbraio la tematica “io e il mio corpo e lo spazio intorno a me”, si proseguirà con marzo e aprile con l’argomento “amico albero”. L’anno scolastico si concluderà nei mesi di maggio e giugno affrontando l’argomento “progetto acqua” che sarà anche la tematica sulla quale s’incentrerà la tradizionale gita scolastica. Per quanto riguarda il programma di religione avrà come argomento centrale la “misericordia”, mentre i progetti esterni comprenderanno il progetto di musica intrapreso anche negli anni scorsi, l’avvicinamento al libro nella nostra biblioteca, festa dell’albero presso C.D.D.. A settembre si è svolta la prima uscita presso il C.D.D. dove i bambini, accompagnati dalle maestre e dai volontari del gruppo micologico di Villa D’Ogna, hanno partecipato alla “Festa della patata”. L’evento propone la raccolta e l’assaggio delle patate che nell’anno scolastico precedente erano state piantate in compagnia dei ragazzi del C.D.D. Questa vuole essere una premessa delle infinite attività che coinvolgono i nostri bimbi..vogliamo incuriosirvi! Ai prossimi appuntamenti per immergerci più a fondo in queste “avventure”. Gruppo genitori LA SALA GIOCHI PRENDE VITA________________________________________ A nche nell'anno scolastico precedente la classe quarta di Piario ha partecipato al progetto “A scuola in Biblioteca". Il tema trattato erano i racconti di paura ma non solo abbiamo anche lavorato sul significato dei nuovi mezzi tecnologici e il loro uso quando è corretto e di aiuto, e quando diviene sinonimo di solitudine riducendo il gioco e la voglia di giocare solo on-line. Il racconto dei ragazzi è veramente bello e racchiude il lavoro svolto in biblioteca. Grazie a tutti i ragazzi della attuale classe quinta e alla loro insegnante di italiano. La Bibliotecaria Azzurra Era la notte di Hallowen e la classe quarta di Piario decise di andare alla sala -giochi di Villa D'Ogna. Dopo essersi ritrovati in piazza Micheletti si avviarono a piedi verso la meta prescelta. Arrivati a destinazione litigarono per scegliere il gioco da fare e, dopo varie discussioni trovarono un accordo:lo schiaccia-fantasmi. Fecero a turno a giocare e continuarono così per tutta la sera. Ad un certo punto si spensero le luci,si chiusero le porte e ci fu un silenzio di tomba. Al centro della stanza si accese una candela che cominciò a muoversi nell'aria. Poi i ragazzi si accorsero che un videogioco che era fuoriposto si accese di colpo,piano,piano si avvicinava a loro e sembrava voleva risucchiare la loro mente, poiché dopo tutto davanti ai videogiochi non serviva. Il più coraggioso di loro si lanciò verso il videogioco e riuscì a spegnerlo staccandogli la spina. I compagni presero fiato e fecero un sospiro di sollievo;il nemico si pensava era stato sconfitto definitivamente. D'un tratto però, da dietro il videogioco, spuntò un fantasma formato da tanti videogiochi uniti tra loro. Questo si avvicinò al ragazzino coraggioso che scappò verso gli altri spaventati a morte. I ragazzini ragionarono insieme sul da farsi e decisero di accerchiare il fantasma che disse con voce spaventosa:"Senza videogiochi voi cosa fareste?" Allora i ragazzini risposero insieme :"Senza di te noi saremmo un po' tristi ma giocheremmo di più con gli amici!" Poi prendendo più coraggio aggiunsero:"Sei tu che hai bisogno di noi, perché se noi non ci 9 fossimo,chi giocherebbe con te?" A questo punto sentendosi sconfitto il fantasma scomparve,le porte si aprirono,si riaccesero le luci e tutti tornarono a casa un po' spaventati ma soddisfatti. Questa esperienza ha insegnato loro che è meglio giocare con i compagni all'aria aperta piuttosto che mettersi davanti ai videogiochi in modo che questi non prendano il soppravvento sulla fantasia. A PROPOSITO DI EXPO. RAGAZZI, VI SPIEGO LA FAME NEL MONDO ________________ S i è ormai concluso l’EXPO di Milano e, tra le tante considerazioni sull’evento clou dell’anno, ho scelto quello che ha scritto in proposito don Giacomo Panfilo sul settimanale on.line Santalessandro, in due puntate apparse nei mesi di maggio e giugno. Ringrazio l’autore per avermene concessa la pubblicazione. L’EXPO, UN’OCCASIONE DI RIFLESSIONE DA NON PERDERE L’ “Expo 2015″ sul tema dell’alimentazione mondiale chiama tutte le agenzie culturali del mondo, laiche e confessionali, e tutte le formazioni politiche di ogni colore a studiare e promuovere le tradizioni alimentari tipiche di ogni paese, e qui è una festa allegra e pittoresca in cui il gareggiare è un vero piacere. Ma l’Expo chiama tutti (intellettuali, politici, associazioni e singoli cittadini) soprattutto a studiare i problemi che stanno a monte dell’alimentazione (come, dove, in che condizioni, a quale prezzo si produce ciò che finisce sulla tavola); il problema della filiera che i vari prodotti alimentari seguono per arrivare dai produttori ai consumatori; le cause dell’innegabile cattiva distribuzione dei prodotti, per cui alla fine c’è chi crepa di indigestione e chi muore di fame. La Chiesa non si è sottratta alla sollecitazione che proviene dall’Expo. Il Papa, all’inaugurazione, ha parlato di opportunità da non sprecare. Gli hanno fatto coro unanimemente Vescovi, educatori, organi di stampa nostri, parrocchie, oratòri, famiglie… Gli oratòri lombardi, per esempio, quest’ anno hanno incentrato i frequentatissimi CRE (centri ricreativi estivi), ispirandosi al tema dell’Expo. LA TORTA DEL PARROCO DI BELSITO Parlando di queste cose il parroco di Belsito e io ci siamo trovati d’accordo nella convinzione che anche i problemi mondiali più grossi esigono di essere conosciuti e affrontati a partire fin dal livello dei ragazzi. Che, se capiscono i ragazzi, possono ben capire anche “i grandi”. E qui l’amico mi ha raccontato una sua trovata simpatica e… geniale. Durante un campo-scuola coi ragazzi della sua parrocchia, in uno degli incontri aveva messo a tema la fame nel mondo. Durante la discussione vennero fuori tutti i luoghi comuni che i ragazzi avevano assorbito nelle loro famiglie o nell’ambiente dei più adulti di loro. Per qualcuno la fame del mondo c’è perché in certi paesi la gente non lavora, non ha iniziativa. Per altri, nel terzo mondo fanno troppi figli. Per altri ancora, se Dio ci fosse e fosse buono come dicono i preti, non ci sarebbero bambini che muoiono di fame. Il mio amico lì per lì non rispose nulla; disse semplicemente: Continueremo nel pomeriggio. Quel giorno era il compleanno di uno dei ragazzi e la mamma aveva fatto arrivare al campo una fantasmagorica megatorta. Al parroco venne un’idea. Diede ordine al cuoco di tagliarla in trenta fette (tanti erano i ragazzi) e di portare i vassoi nella sala riunioni che poi, dopo pranzo, i ragazzi si sarebbero serviti da soli. Per il cuoco non era una bella idea, perché poteva crearsi del disordine. “Faccia come le ho detto! – gli rispose il parroco – Siamo o non siamo a un campo-scuola? Si fidi”. Le cose andarono, manco a dirlo, come aveva previsto il cuoco. Alla fine dell’operazione tre ragazzi erano lì piagnucolosi perché non avevano avuto la fetta di torta che gli spettava. Il parroco fece sedere i ragazzi e disse: “Ragazzi, prometto sul mio onore che non castigherò nessuno, ma voglio la verità. Voi siete in trenta, le fette di torta erano trenta; perché i vostri tre compagni sono rimasti senza la loro fetta? Chi ha barato? Non castigherò nessuno, ma voglio la verità”. E, dopo un breve attimo di silenzio, tre ragazzi alzarono la mano. “Vedete ragazzi? Stamattina abbiamo riflettuto sulla causa della fame nel mondo. Alcuni ne davano la colpa al Signore? Ma il Signore è come la mamma. Non è colpa della mamma se la torta non è bastata alla gioia di tutti. La torta era così grande che sarebbe bastata anche se voi fosse stati più numerosi. Qualcuno ha detto che la fame del mondo è causata dalla pigrizia e dalla scarsa iniziativa di quella gente. Ma voi avete visto che contro la prepotenza non c’è intraprendenza che tenga. Ragazzi, la fame del mondo nasce così: dalla prepotenza e dalla avidità di qualcuno a scapito di altri”. CHE FARE IN CONCRETO? Qualcuno dirà che la trovata dell’amico di Belsito è semplicistica. Sarà, ma non è affatto fuori luogo e dà bene l’idea. Anzi, sarebbe bene che questa elementare scoperta fosse proposta ai ragazzi a scuola, all’oratorio, in famiglia. E (perché no?) anche nei CRE. Se il 20% della popolazione del mondo accede all’80% delle risorse, l’80% della popolazione può accedere solo al 20% delle risorse. O no? Elementare, Watson! E allora cominciamo innanzi tutto ad abbandonare gli stolti luoghi comuni sulle cause della fame del mondo. Poi decidiamoci ad accettare 10 senza tanti mugugni che gli Stati (compreso il nostro) impostino una politica economica meno dissennata al loro interno e più giusta nei rapporti con i paesi sfruttati. Infine, dopo aver riconosciuto che, al di là di tutto, siamo benestanti, e lo siamo, sia pure quasi senza colpa personale, a spese del terzo mondo, impariamo a condividere subito e di continuo ciò che abbiamo con i più poveri di noi. Pensate, attraverso, la Caritas e le Missioni, possiamo in brevissimo tempo far arrivare i nostri doni in capo al mondo, per riparare anche solo un po’ i danni che i poveri patiscono in conseguenza del nostro star bene a loro spese. Ragazzi, vi insegno la moltiplicazione dei pani. Fame e condivisione. COME FAR FRONTE ALLA FAME NEL MONDO Ora però, caro parroco di Belsito, nasce un altro problema: si può fare qualcosa contro la fame nel mondo oltre al non barare? È chiaro che è un problema fuori dalla portata di noi cittadini comuni; addirittura fuori di ogni immaginazione per dei ragazzi. Una decisiva soluzione di questo dramma non può venire che dai vertici politici ed economici dei vari Stati e soprattutto dell’ONU nella sua branchia della FAO. Alla mia domanda egli ha ammesso che, sì, non è dalla base, ma dagli alti vertici nazionali e internazionali che l’immane problema potrà essere risolto strutturalmente, ma, saggio com’è, mi ha fatto notare che, se il vertice di un triangolo è troppo in alto, per abbassarlo al livello che si vuole, basta allargare la base. Allargando la base, il vertice è costretto ad abbassarsi. La base conta, e come! SERVE DI NUOVO LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI A questo punto, mentre i vari Stati e la FAO… si organizza (campa cavallo!), mi ha informato che egli propone ai suoi ragazzi di rifare… il miracolo della moltiplicazione dei pani. Nientemeno! Parte proprio da come si è comportato Gesù in occasione di quel suo strepitoso miracolo. Quando, in presenza della folla affamata, i discepoli gli dicono di rimandare tutti a casa perché possano procurarsi da mangiare, Gesù risponde: “Invece di mandarli ad arrangiarsi, date loro voi stessi da mangiare!“. Gli Apostoli, come tanti in casi simili, si chiedono: “Che cosa possiamo fare noi, poveri zero, in una situazione così fuori dalla nostra portata?”. Gesù, pur di fronte a questa evidenza incontestabile, non demorde. Chiede solo se per caso non ci sia qualcuno che abbia qualche cosa da mangiare. Dopo una rapida ricerca, un apostolo dice: “Sì, c’è qui un ragazzo che ha cinque pani e due pesci. Ma qui ci sono migliaia di persone… Ci vuole ben altro”. “Portateli qua!”, dice il Signore. E il ragazzo, a cui probabilmente la mamma dandogli il fagottino aveva raccomandato di fare attenzione, non si sa se “spinte o sponte”, consegna i suoi pani. A partire da quel poco, da quel niente, messo a disposizione, Gesù fa il miracolo e ce n’è per tutti. Lo si chiama il miracolo della moltiplicazione dei pani, ma sarebbe più giusto chiamarlo il miracolo della divisione (della condivisione) dei pani. Infatti, secondo Matteo, Gesù “prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla”. IL RAGAZZO DEI PANI A partire da questo racconto, l’amico di Belsito, ad ogni inizio di Quaresima, propone ai suoi ragazzi il modo di ripetere il miracolo di Gesù. “Voi – dice loro – non avete che da comportarvi come il ragazzo dei pani”. E lì fa la semplicissima proposta che in ogni settimana di Quaresima ogni ragazzo rinunci ad un sacchetto di patatine o a uno stik di caramelle e metta il valore corrispondente in un salvadanaio preparato apposta. “Ragazzi, – dice – facciamo un rapido calcolo: a Belsito ogni fascia di età comprende una cinquantina di ragazzi. Dalla prima elementare alla terza media, otto anni, ci sono 400 ragazzi, i quali, tutti insieme, ogni settimana possono mettere da parte 400 €; le settimane di Quaresima sono sette: 400 x 7 fa 2.800 €… Solo a Belsito e solo i ragazzi. Che se poi partecipano anche i genitori, e tutti gli adulti, il risultato si fa decisamente più importante. Pensate ai papà, alle mamme, ai nonni che in Quaresima non fumano, o non bevono il vino, o non mangiano i dolci, o rinunciano a una rivista. Se mettessero da parte nel salvadanaio familiare il denaro che risparmiano con il loro sacrificio quaresimale, la somma raccolta dai ragazzi si moltiplicherebbe, e di molto. Pensate poi se un’iniziativa di questo genere venisse fatta anche nella parrocchie vicine, in tutte le parrocchie d’Italia, e, (perché no?) in tutte le parrocchie del mondo, che montagna di aiuti potrebbe arrivare a chi muore di fame”. CHE TRISTEZZA! IL RAGAZZO NON VUOL DARE I SUOI PANI Purtroppo, il Parroco di Belsito, mi ha confidato la sua tristezza nel vedere che ogni anno la sua proposta cade praticamente nel vuoto sia da parte dei ragazzi, che da parte dei giovani e degli adulti. Mentre sarebbe così facile. Evidentemente, nonostante il tanto discutere di fame nel mondo e di proteste per la sua mancata risoluzione da parte… degli altri, ci troviamo di fronte a quella che Papa Francesco chiama la globalizzazione dell’indifferenza. Poi, magari, molti devoti, quando pregano prima di mangiare, chiedono al Signore: “Benedici, Signore il cibo che stiamo per prendere e danne (tu!) anche a chi non ne ha… (Se no che Padre buono sei?)”. Cristiani della mutua… Giacomo Panfilo 11 PALLAVOLO NEWS_________________________________________________ L ettori e lettrici bentornati ad un altro episodio delle avventure del gruppo pallavolistico di Piario! Quasi tutti i campionati sono cominciati, e la preparazione cominciata durante l’estate giunge al termine. Il miglioramento non finisce qui, perché insieme alle partite le squadre cercano sempre di migliorare le loro debolezze cercando sempre nuovi esercizi e tecnicismi. Le Giovanissime, quasi tutte alla loro prima esperienza in campionato, hanno affrontato con gioia e sana tensione l’esordio in campionato. Le prime ed uniche due partite disputate fino ad ora hanno dato risultati abbastanza buoni, con il primo scontro dove le ragazze hanno mancato una possibile vittoria soltanto per un calo di concentrazione. La gara successiva invece vede le nostre ragazze subire un secco “tre a zero”. Questa volta dall’altra parte della rete c’era una squadra di ragazze più grandi di un anno, che in una categoria come questa è un fattore molto importante. Gli allenatori sono soddisfatti dei risultati ottenuti, considerando sempre che solamente tre ragazze su quattordici hanno già affrontato un anno nel campionato Giovanissime. Seguiremo con molta gioia e tanto tifo le nostre piccoline! Ora le Miniallieve. Anche loro hanno disputato due partite fino ad ora, con una sconfitta all’esordio ed una netta vittoria nell’ultima. Nel primo appuntamento le ragazze sono comunque riuscite a racimolare un punto, vincendo un set su tre, con la grinta che le contraddistingue. La situazione si ribalta nella seconda partita, dove le nostre atlete trovano una vittoria che non lascia nulla agli avversari, neanche un set! Una vittoria così dà molto aiuto ad una squadra che, come si diceva il mese scorso, è formata da elementi provenienti sia da Piario che da altre società, con metodi ed abitudini diverse. Sappiamo con certezza che le allenatrici ce la metteranno tutta per consolidare il gruppo e farlo diventare un giocatore solo! Per ora quello che voi potete fare è semplice ma molto efficace: venire alle partite (anche quelle in trasferta) e fare il tifo! Passiamo ora all’ultima squadra del CSI, le Allieve. Esordio difficile per loro, con una sconfitta, dopo aver lottato contro l’avversario del momento. Si sono alternati momenti di bel gioco e di voglia di vincere ad episodi di mancanza di concentrazione. Per loro bisogna sempre considerare che sono le più piccole nel campionato e si possono trovare di fronte a squadre molto forti. Questo non deve demoralizzare le giocatrici, ma spronarle a fare sempre meglio, non prendendo in considerazione il singolo numero di set vinti o persi ma la prestazione individuale. Seguendo questo pensiero le partite successive hanno avuto un risultato negativo, ma le ragazze sanno di aver dato tutto quello che potevano in quel momento. Lo staff tecnico sicuramente continuerà a migliorare le capacità tecniche di ogni ruolo e i risultati arriveranno presto. Un grosso “in bocca al lupo” è quello che si può fare da fuori il campo, e come sempre, riempire gli spalti ogni sabato sera! In ultimo la prima squadra, ovvero la Terza Divisione. Il torneo ufficiale inizierà molto più tardi rispetto alle date del CSI. Nel mentre gli allenatori si sono organizzati con i normali allenamenti, spesso suddivisi per ruoli ed alcune amichevoli, che possono dare un perfetto riscontro del livello della squadra e facilitare la risoluzione dei problemi tecnici. Per questo mese purtroppo è tutto qui… Ma non vi preoccupate, il prossimo mese arriverà in lampo, e noi saremo ancora qui a raccontarvi di tutto quello che succede al gruppo pallavolistico di questo piccolo grande paesino della Valle Seriana! Alessandro Teruzzi BIBLIOTECA NUOVI ORARI A partire dal mese di novembre gli orari di apertura della biblioteca saranno i seguenti: - Martedì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 - Mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 - Giovedì dalle ore 10.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14 alle ore 17 - Venerdì dalle ore 9 alle ore 12. AUGURI A Giulia e ad Andrea tantissimi auguri di Buon Compleanno da mamma e papà. 12 Dighèt del bù? A cura de GiuliàTudeschì Nella vita quotidiana avere qualche piccola abitudine viziosa non può essere considerata una calamità, ben altra cosa è quando il vizio assume una dimensione che va a ledere il vivere del singolo individuo o della propria famiglia. Nel dialetto bergamasco il vizio, avvertito come una grave degenerazione del comportamento, viene definito “vésse”. Partiamo dal detto che dice che: “la vólp, (oppure ol lüf), al pèrt ol pìl , ma mia ol vésse” (la volpe, oppure il lupo, perdono il pelo ma non il vizio). Nel mondo degli umani la raccomandazione è che: “bisogna ardà de nó ciapà i vésse, perché quando s’ già cipàcc, s’istanta a lassài” (non bisogna prendere i vizi, perché quando li si è presi, si fatica a lasciarli). Si diceva saggiamente che: “l’óssio l’è ‘l padèr di èsse” (l’ozio è il padre dei vizi) ed altrettanto saggiamente si raccomandava: “guai a ìga ‘l vésse del zöch” (guai ad avere il vizio del gioco). Converrete con me che queste raccomandazioni, nonostante la loro vetustà, sono ancora e quanto mai attuali. Può esserci un rimedio, se si segue il detto che dice: “A giràga inturèn a San Patrésse, ‘a s’ pért töcc i esse” (girando attorno a San Patrizio, si perde ogni vizio). Se consideriamo che il detto si riferisce al santuario di san Patrizio di Colzate - che si trova su uno sperone di roccia- potrete facilmente supporre quanto sia difficile perdere i vizi acquisiti… Nell’educazione semplice della vita di una volta si teneva in debito conto di non crescere dei ragazzi viziati: “Guai tirà sö i s-cècc issiàcc, pié de ésse” (guai a crescere i ragazzi viziati, pieni di vizi). E quando si dice : “l’è u s-cètt pié de ésse” (è un ragazzo colmo di vizi, viziato) non è di certo un complimento, né per lui stesso né tantomeno per i suoi genitori. KULTUR QUIZ “CURIOSITÀ CURIOSE” N.175 a cura di Giuliano Todeschini D 1. 2. 3. 4. iamo la soluzione del Kultur quiz n. 174 pubblicato sul numero 236 del mese scorso. Chi è il Presidente della Repubblica che venne eletto il 9 luglio del 1978? Sandro Pertini. Qual è la sua città natale? San Giovanni di Stella (Savona). Quali sono i nomi dei personaggi che con lui giocano a scopa sull’aereo, al rientro dai mondiali di calcio dalla Spagna? Enzo Bearzot, Franco Causio e Dino Zoff. Con quale squadra l’Italia disputò la finale del mondiale di calcio di Spagna? E con quale punteggio si aggiudicò il titolo di campione ? Con la Germania battendola per 3 a 1. Soltanto una soluzione è pervenuta è quella fornita esattamente da Sonia Cagninelli, alla quale vanno i nostri complimenti ed il premio in palio, un bel libro. Ringraziamo una gentile lettrice che ci ha offerto tre interessanti best-seller da destinare ai vincitori del nostro concorso. Veniamo ora al Kultur-quiz n.175. Ricordo che la data ultima di presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 novembre (per la risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a Redazione de L’Eco del Sapèl Né” via Bologna n.3 – 24020 PIARIO, oppure tramite e-mail a: [email protected].) Buon lavoro! ----------------------------------------------------------------------L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda due architetti famosi ed autorevoli rappresentanti dell’architettura moderna che ebbero anche occasione di collaborare. Ecco le domande a cui dare una risposta: 1. 2. 3. 4. Chi è stato il progettista del grattacielo Pirelli di Milano ? _____________________________ Qual è il nome della rivista di cultura architettonica e del design in Italia che egli fondò nel 1928? ____________________________ Chi fu il progettista del palazzo delle esposizioni di Torino? ___________________________ Qual è l’anno nel quale questi illustri architetti morirono entrambi ? ____________________ Nome e cognome _________________________________________________ Età ________________ Via n. Paese Tel _________________ 13 novembre 2015 Giorno 05 giovedì S. Zaccaria 06 venerdì S. Leonardo 07 sabato Avvenimenti, curiosità, informazioni Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00 dal 1/1 manifestazioni al 31/12 309 56 310 55 S. Ernesto 311 54 08 domenica S. Goffredo 312 09 lunedì S. Teodoro 10 martedì raccolta sacco nero raccolta sacco nero e del verde S. Leone Magno Celebrazione del IV Novembre I caduti della grande guerra, ore 15 53 313 52 314 51 315 50 316 49 317 48 S. Martino raccolta della carta 12 giovedì S. Renato Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00 13 venerdì S. Diego raccolta sacco nero 14 sabato S. Giocondo 318 47 S. Alberto Magno 319 46 320 45 321 44 322 43 323 42 324 41 11 mercoledì 15 domenica 16 lunedì S. Margherita di Scozia 17 martedì S. Elisabetta 18 mercoledì S. Oddone raccolta sacco nero e del verde raccolta della plastica 19 giovedì S. Fausto Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00 20 venerdì S. Ottavio raccolta sacco nero 21 sabato Presentaz. della Vergine 325 40 Cristo Re 326 39 327 38 328 37 329 36 330 35 331 34 22 domenica 23 lunedì 24 martedì 25 mercoledì S. Clemente raccolta sacco nero e del verde S. Flora S. Caterina d'Al. raccolta della carta Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00 26 giovedì S. Giacolo Alberione 27 venerdì S. Virgilio 28 sabato S. Fausta 332 33 I^ di Avvento 333 32 334 31 335 30 336 29 337 28 338 27 339 26 29 domenica 30 lunedì S. Andrea raccolta sacco nero raccolta sacco nero e del verde dicembre 2015 01 martedì 02 mercoledì S. Eligio S. Bibiana 03 giovedì S. Francesco Saverio 04 venerdì S. Barbara 05 sabato S. Giulio raccolta della plastica raccolta frigoriferi, televisori e PC Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00 raccolta sacco nero 14