Ti a Gubbio oggi - Mensile - Anno XXIV - n. 8 - Sped. A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Perugia - € 2,50 OTTOBRE 2014 CALDO autunno Tasi, Imu e Tari: quanto pagheranno gli eugubini Il turismo a Gubbio: i numeri All'interno: "I Misteri di Gubbio" In allegato: "Speciale Autunno 2014" ww ON spettia w.g LI mo ubb NE ioo ggi .it CONTENUTI Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio OTTOBRE 2014 Editoriale Tornati in partita: la giunta e anche gli eugubini Attualità 4 Tasi, Imu e Tari: quanto pagheranno gli eugubini6 L'estate fa bene al turismo Costume Corrado Codignoni: un’odissea moderna 7 8 Sognando sotto le stelle 12 Associazioni Un anno intenso 14 Sport Trofeo "Cavicchi" nel segno del ricordo 16 Bentornato Semonte Calcio! 18 Gubbio oggi più Rubriche20 I fatti del mese 22 GUBBIOrosa23 Numeri utili 24 La Satira 25 GUBBIOieri26 03 Ottobre 2014 Foto Giorgio Mariotti Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio Mensile indipendente di informazione cittadina Aut. Trib. PG N. 37/91 del 28-11-1991 CONTATTI Gubbio Oggi Zona Industriale - Padule 06024 Gubbio (PG) [email protected] WWW.GUBBIOOGGI.IT ABBONAMENTI Abbonamento annuale (10 numeri):. . . . . . € 18,00 Sostenitore: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 40,00 Benemerito: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 55,00 Estero (Europa): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 45,00 Estero (ExtraEuropa). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 65,00 Scopri le offerte su: www.gubbiooggi.it/abbonamenti.aspx Versamento conto corrente postale n. 13843065 intestato a: Gubbio Oggi S.r.l. - Z. I. Padule - 06024 Gubbio (Pg) Gubbio Oggi ospita le opinioni di tutti. Gli autori sono responsabili del contenuto degli articoli. 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Riprendendo la metafora del Sindaco, l'impressione è che se la squadra è tornata faticosamente in partita – perchè faticoso era l'esercizio di recupero – la partita su alcuni fronti sia ancora tutta da giocare. Inutile sforzarsi a vedere se il bicchiere sia metà vuoto o metà pieno. A questo punto poco conta, l'importante è giocarsela. “Palla lunga e pedalare”. Ad esempio, la partita dei Puc. Su San Pietro non si parte dallo 0-0: sia perchè c'è una ferita urbanistica sanguinante, la cui sutura deve essere ancora pianificata. Sia perchè non basterà un po' di vecchio mercurio cromo, ma serviranno 1 milione di euro, spalmati in 3 anni, per chiudere con una transazione che alla fine costerà agli eugubini, “cornuti e mazziati”. San Pietro è sventrata da anni e ora toccherà pure pagarci sopra (unico escamotage per il Comune per uscire indenne e non perdere finanze europee): c'è anche chi ha chiesto una Commissione d'Inchiesta. Se si farà, sarà necessario che vengano a galla definitivamente le responsabilità politiche di uno scempio che è costato e continuerà a pesare, an- L’editoriale di: Giacomo Marinelli Andreoli http://giacomo-marinelli.blogspot.com http://twitter.com/giacomomarinel1 che moralmente, sulla comunità finchè non sarà superato. Tutta da giocare anche la partita dell'ex ospedale, dove Stirati vorrebbe far transitare gli uffici comunali disseminati per la città (ad esclusione di Palazzo Pretorio), ma dove ancora è da capire fino in fondo con quali risorse si potrà “bonificare” l'enorme immobile da 6 anni “cattedrale nel deserto” - quando da almeno 15 si sapeva che sarebbe diventato così. Da giocarsi anche la partita “con possibili supplementari” della Lumsa, si potrebbe arrivare anche ai rigori con “Don Matteo”, mentre si registra un importante sussulto con l'arrivo dei “Secondi d'Italia” che vedranno Gubbio capitale del quintoquarto almeno per un weekend. Sperando che i “Secondi” ripercorrano le orme dei ”Primi” (nati a Gubbio come “festa della pasta” ma sbocciati a Foligno). Tante sfide insomma: è già importante potersele giocare, dopo aver visto le partite degli altri dalla tribuna. Ed è importante anche aver riannodato un dialogo con la cittadinanza, che aveva quasi perso l'abitudine di colloquiare (se non per i soliti “favori”) con il Palazzo. Dalle “100 ramazze”, al Mese dello sport, fino alle proposte dell'associazione Quartiere di San Giovanni, c'è un forte segnale di energia civica che alimenta più di una speranza per il futuro. Gubbio c'è, è in campo, senza aspettare che ci pensi qualcun altro. Anche gli Eugubini, e non solo la Giunta, si sono rimessi in partita. Per la città è la notizia migliore. ATTUALITA' - Politica di Marco Montedori Tasi, Imu e Tari: quanto pagheranno gli eugubini Conti in ordine ma le aliquote si impennano. Scende la tassa sui rifiuti. T re sedute del consiglio comunale e tante ore di discussione infuocata con durissime critiche dalle opposizioni. Nessun “buco”: i conti tornano e la maggioranza fa quadrato intorno alle proprie scelte. Così il mese di settembre, dal punto di vista della vita amministrativa, è stato occupato in larga parte dall'approvazione del bilancio preventivo 2014. E dagli atti indispensabili relativi alle aliquote Imu, Tasi Tari, l'addizionale Irpef e al “Pavi” (Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari). Scelte difficili ma difese in maniera decisa da parte del sindaco Filippo Mario Stirati e dall'assessore al Bilancio Giordano Mancini. «Abbiamo compiuto un'operazione quasi miracolosa» ha affermato il primo cittadino durante una delle sedute. Con una promessa ben precisa: Ottobre 2014 06 www.gubbiooggi.it di avviare fin da subito una programmazione più puntuale per giungere alla presentazione del bilancio di previsione 2015 entro i primi 3 mesi dell'anno. Ecco dunque le aliquote delle principali imposte di competenza comunale che dovranno pagare gli eugubini. Per l'Imu, tutte le aliquote sono maggiorate rispetto alle tariffe base. Per le abitazioni principali di lusso la tariffa viene spinta al massimo con lo 0,6% e una detrazione di 200 euro (le altre abitazioni sono esenti); allo 0,96 le aree fabbricabili; 1,01 per negozi, laboratori, alberghi, capannoni industriali; 1,06, il massimo, per uffici e studi privati, banche e assicurazioni. Tasi (la nuova tassa sui servizi indivisibili): per le abitazioni principali, l'aliquota è fissata al tetto massimo dello 0,33%. Sono previste però con detrazioni da 30 a 100 per le abitazioni con rendita catastale fino a 700 euro, più altri 35 euro di detrazione per ogni figlio sotto i 26 anni. Esenzione sotto i 12mila euro di reddito. L'introito previsto è di 2 milioni 150mila euro, a fronte dei 3 milioni 800mila euro di spesa del Comune per i servizi. L'addizionale Irpef viene confermata alla soglia massima dello 0,8%, come nel 2013, con una fascia di esenzione sotto i 10mila euro. Fra le principali critiche delle opposizioni, da destra a sinistra, la mancata introduzione di scaglioni in base alle fasce Isee. Unica tassa a scendere è la Tari (tassa sui rifiuti), con riduzioni significative, dal 10 al 26% sia per la abitazioni che per le imprese. Gli “sconti” maggiori sugli esercizi che negli anni scorsi avevano la pressione fiscale più alta e per la famiglie numerose. ATTUALITA' di Marco Montedori L'estate fa bene al turismo Numeri in crescita ad agosto, ma lontani da quelli di alcuni anni fa. I COMMENTI Un dato positivo dovuto a molteplici fattori, fra i quali sicuramente il tempo incerto che ha dirottato alcuni turisti su mete alternative rispetto al classico soggiorno al mare. Un raffronto «confortante» rispetto al 2013: così lo definiscono il sindaco Filippo Mario Stirati e l'assessore al Turismo, Lorenzo Rughi, che si dicono soddisfatti «dopo un periodo con la maglia nera per Gubbio». «È da registrare una inversione di tendenza - commentano gli amministratori - per la quale ci siamo impegnati da subito, appena insediata la Giunta. Riteniamo il turismo, per il quale abbiamo attivato un Tavolo pubblico-privato, in collegamento con la valorizzazione delle attività integrate, con la promozione delle eccellenze e delle unicità di cui Gubbio è particolarmente ricca, il volano indispensabile per il rilancio dell'economia e dell'occupazione». «In generale siamo soddisfatti di com'è andato l'ultimo periodo - afferma Cin- zia Rosati di Federalberghi - anche se siamo lontani dalle “stagioni lunghe” di alcuni anni fa, che andavano da aprile a ottobre. Quest'anno ci sono stati dei periodi molto positivi ad aprile e agosto, mentre in altri mesi, come giugno, non possiamo dire altrettanto». Una tendenza positiva confermata anche da Attilio Bonifazi del Park hotel "Ai Cappuccini", che per agosto parla di un +18% in termini di occupazione delle camere rispetto al 2013. Migliori anche i dati di luglio, però poco significativi visto che lo scorso anno era stato un mese pessimo per le presenze. 07 Ottobre 2014 Il mese di agosto fa sorridere l'estate eugubina dal punto di vista del turismo. A confermarlo sono i dati diffusi dal Comune, che parlano di una media del +7% con picchi in alcuni segmenti, come il +20% di turisti stranieri nelle strutture extra alberghiere. Rispetto allo stesso mese del 2013, i numeri segnalano in totale un +13,06 % per gli arrivi e un +7,61 presenze (ovvero di pernottamenti). Cifre che vedono un incremento delle presenze sia di italiani che stranieri. In particolare, l'aumento negli arrivi dei connazionali è stato del + 13,70% e degli stranieri + 9,92%, mentre per le presenze siamo a + 8,66% per gli italiani e a + 4,69% per gli stranieri. «Il dato che colpisce - spiega una nota del Comune - è l'aumento di arrivi stranieri del +20,88% nelle strutture extra alberghiere». In termini numerici, gli arrivi sono stati 15mila 406 di cui 12mila 869 italiani e 2mila 537 stranieri, e le presenze 47mila 791 di cui 35mila 553 italiani e 12mila 238 stranieri. [email protected] COSTUME di Simone Zaccagni Corrado Codignoni: un’odissea moderna Il naufragio, il manicomio, l’inferno della prigionia in Russia. E l’insperato lieto fine, con coincidenze così incredibili che fanno pensare ad un disegno divino. Perché la Storia non è solo sui libri, ma nelle vite di tutti noi. Ho scritto a Tortora, Magalli e Giletti, ma non m’ha risposto nessuno, te ce l’hai la pazienza d’ascoltamme? Un lunedì pomeriggio in questo modo mi accoglie Corrado Codignoni, 93 anni portati egregiamente, camicia bianca a maniche corte e grande sorriso. E allora mi metto giù ad ascoltare quello che mi racconta: la storia della sua vita, un’odissea moderna, una serie di vicende che tutti dovrebbero conoscere, al limite dell’incredibile, esperienze inenarrabili e tremende. E come l’Odissea, la lascio in prima persona. Purtroppo il primo ricordo che ho è la morte di mia madre. Avevo solo 4 anni: la seppellimmo al cimitero di Gubbio. Tornati dal funerale, i parenti ci accompagnarono a casa, giusto il tempo di prendere alcune cose e riuscimmo: il rumore della porta che sbatté mi rimbomba ancora dentro e mi rattrista, perché significò l’abbandono, la solitudine, la fine di un’epoca felice, il diritto di appartenere a qualcuno. Iniziai la scuola, ma ben presto dovetti smettere per aiutare la famiglia e quindi cominciai a guardare le pecore. Nonostante che ho solo la prima elementare, so scrivere e dicendomi questo mi mostra orgoglioso le lunghe lettere che ha spedito nel tempo ai sopracitati conduttori TV, corrette ed in bella grafia. Guardai gli animali per qualche anno, finché un mio zio che aveva un albergo a Latina non acconsentì ad assumermi come cameriere. Mi diede 8 giorni di prova: mi impegnai moltissi- Ottobre 2014 08 Il Conte Rosso nel 1934 www.gubbiooggi.it mo e, nonostante le difficoltà che avevo per i calcoli e per tutto il resto, riuscii a farmi assumere. Fu un bel periodo, in cui feci tante esperienze, in quella che, agli occhi di uno che non era mai uscito da Branca, sembrava una metropoli. Accumulai un buon gruzzoletto, mi ci scapparono vestiti e perfino una bicicletta da corsa. Ma purtroppo lo zio, che era Generale dell’Esercito, con lo scoppio della seconda guerra mondiale fu richiamato alle armi e io dovetti tornare a casa. Trovai subito un lavoro, in una miniera di lignite. Ma per poco: la guerra chiamò anche me. E da qui inizia una serie di vicende che mi viene difficile riassumere in poche righe: Corrado è un fiume di parole, riporta alla mente le vicende che seguono a volte commovendosi (e commovendomi), altre con un sorriso triste, come chi ricorda un pericolo scampato. Il primo gennaio del 1941 venni arruolato nel genio marconista: imparai in modo egregio l’alfabeto morse e, visto il risultato raggiunto, il 24 maggio mi imbarcai a Napoli nel piroscafo “Conte Rosso”, direzione Tripoli. Il capitano ci disse che il viaggio sarebbe stato sicuro perché i nostri avevano conquistato Cipro ed il mare era più libero. Ci illustrò le misure in caso di affondamento, ci spiegò come indossare il salvagente e ci chiese di non fumare di notte per evitare di essere avvistati dall’alto. Ma il pericolo, come ci dice poi la storia, non venne dal cielo, ma dal mare: il sommergibile inglese “HMS Upholder”, al largo di Siracusa, incrociò la rotta del “Conte Rosso” e lanciò due siluri che in pochi minuti fecero affondare di prua il transatlantico. Ora mi fermo un attimo e penso che queste frasi, queste situazioni, io le ho vissute o nelle ricreazioni alle elementari quando giocavo a battaglia navale, con gli amici nelle sfide a “Risiko!” o in qualche film di successo con DiCaprio. Ma c’è chi le ha vissute veramente… Il salvagente era scomodo, io me l’ero tolto per stendermi visto che avevo il mal di mare e, nella concitazione dovuta al primo siluro, che mi svegliò dal torpore, non riuscii a ritrovarlo. Al secondo siluro la disperazione sopraggiunse e decisi di farla finita, puntandomi il fucile addosso. Mi salvò il mio amico Peppino, che mi fece buttare anche senza salvagente. La nave affondò in soli 8 minuti: creò una voragine che ci ingoiò e poi un riflusso che ci scagliò lontano. Ho un ricordo sbiadito di quei momenti, mi accorsi di essere in acqua con il salvagente (non so come sia successo ciò): gli incrociatori che ci scortavano lanciavano razzi in aria per illuminare a giorno e siluri in acqua per allontanare i nemici, le grida, le invocazioni alla Madonna e alla mamma, le onde, l’acqua fredda che immobilizzava le gambe. Ebbi anche la tentazione di sciogliere il salvagente e farla finita. Ma poi, finalmente, venni recuperato dall’incrociatore “Procione”. Ci misero nella sala motori per farci scaldare. Caricarono a bordo anche i morti, e riconobbi fra di loro un mio amico di Perugia. Poi il buio Ex voto dipinto dal Signor Angelo Padello, marinaio sopravvissuto all'affondamento del Conte Rosso (Santuario della Madonna di Crea) rante le crisi acute. Persi anche l’appetito, perché per mangiare ci mettevano in fila e, siccome le gavette non ce n’erano per tutti, dovevamo aspettare che finissero i primi ed utilizzare le loro, sporche ovviamente. Rimasi ricoverato dieci interminabili, infernali giorni, tanto che, alla prima visita, dissi al medico militare di essere disponibile a tornare al fronte: tutto pur di uscire da lì… Mi accontentò e dopo due mesi di convalescenza ero in partenza per l’Albania. Dopo tre mesi di stazionamento a Durazzo, ricevemmo l’ordine di andare in Russia. Facemmo parte del viaggio a piedi, l’altra in treno, che spesso si fermava per la neve sui binari. Arrivammo in territorio sovietico il venerdì santo del ’42 e la passione di Cristo si manifestò con i campi pieni di morti: questo era il biglietto da visita della Russia. Nel raccontarmi l’abbigliamento fornito, Corrado conferma ciò che sapevo dell’inconsistenza dell’esercito italiano e della totale impreparazione a certi climi: scarpe rotte, fasce per le gambe, una mantellina leggera sulle spalle, i muli come mezzo di trasporto, con l’alito che gli si gelava addosso e al mattino erano tutti bianchi. Di contro un nemico preparatissimo, abituato al clima, con mezzi all’avanguardia, abbigliamento adeguato e conoscenza del territorio. Così dopo le prime vittorie e l’arrivo a Sebastopoli e Stalingrado, una grande nevicata sbaragliò le carte in tavola: collegamenti tagliati, non arrivavano più viveri, benzina, fieno. Una mattina all’alba i Russi ci sorpresero ed iniziò la ritirata, durante la quale molti morirono; fra di essi un mio amico marchigiano del quale conservo ancora la foto. Non potevo lasciarlo lì nella neve, in preda agli animali: lo seppellii alla bene meglio, con le gambe che ancora sporgevano dalla buca. In quel momento pensai a sua madre. Pensai ai nostri anni migliori, alla nostra giovinezza, passata a combattere chissà perché e per chi, quando avremmo dovuto essere a casa a vivere la nostra vita. Ma forse il mio amico, morendo, ha avuto fortuna, perché noi venimmo fatti prigionieri al confine con l’Ucraina. Ci assalirono in mezzo ad un bosco, sentivamo i proiettili sibilare e non sapevamo dove nasconderci, perché non capi- vamo dove fosse il nemico. Quelli che non morirono, vennero portati in un campo di concentramento a Kiev. Dopo un mese ci fecero sfilare per il centro della città: ore e ore senza poter abbandonare la fila. Eravamo costretti a fare i nostri bisogni mentre camminavamo, ma ormai la nostra dignità era annullata, non ci facevamo nemmeno caso. In seguito ci smistarono via treno nei vari campi di concentramento: ci stivarono in alcuni vagoni ammassati come sardine. Il viaggio fu piuttosto lungo. Ebbi la fortuna di trovarmi vicino alle pareti, perché potevo leccare la condensa che al mattino si formava e così dissetarmi. Ovviamente molti morivano e venivano semplicemente gettati sulla scarpata. A me toccò il campo di concentramento di Černigov. Da qui comincia una storia, se possibile, ancora più infernale di quello che Corrado mi ha appena raccontato. Mi descrive situazioni indicibili, sofferenze atroci, umiliazioni, soprusi e violenza. Capisco che sentirsele dire con un caffè davanti, al caldo e con uno smartphone collegato, tanto per elencare alcune delle comodità che a noi sembrano scontate, non renda l’idea. Cercherò di raccontare alcuni, fra le decine di tremendi episodi che sono riaffiorati durante il nostro incontro. Freddo e fame indescrivibili: ogni mattina passavano le guardie con un carretto per caricare i morti. Siccome in inverno la terra era gelata, li ammassavano in alcuni campi e non venivano seppelliti fino al disgelo: le temperature sempre sottozero li mantenevano intatti. Non puzzavano mica… Al giorno ci davano, ogni dieci persone, un kg di pane ed una tazza d’acqua calda con una foglia di verza dentro e qualche seme di miglio. Noi grattavamo le ossa che trovavamo in giro, potevano essere anche di esseri umani, per ottenere una specie di farina per rendere un pochino più sostanzioso questo brodo: vedevamo i nostri compagni morire di fame ogni giorno, volevamo evitare quella fine… Il 09 Ottobre 2014 totale. Mi risvegliai due giorni dopo all’ospedale di Tripoli. Lì per lì mi chiesi “perché sono qui”? poi realizzai quello che era successo e mi misi piangere, ininterrottamente, senza respiro” Qui il signor Codignoni si ferma, i suoi occhi si arrossano, attendo che si calmi e nel frattempo colmo una mia lacuna e scopro che quel naufragio, di cui fino a pochi minuti fa ignoravo l’esistenza, provocò il più alto numero di vittime umane in un singolo bastimento di tutta la Seconda Guerra Mondiale all'interno della Marina Italiana: sul “Conte Rosso” viaggiavano 2.729 uomini dei quali 1.297 morirono o furono allora dispersi. Tanto per tornare sul fatto delle due facce della medaglia, della Storia che va sempre letta da entrambe le parti, scopro che il comandante del sommergibile "Upholder" fu decorato, per questo siluramento, con la "Victoria Cross", una delle più alte onorificenze del Regno Unito… Corrado come un pacco postale gira vari luoghi: Augusta, Napoli, in un ospedale per tubercolosi dove venivano curati con un uovo e il marsala. Noi scampati dal naufragio eravamo irriconoscibili, provati nel fisico e nella mente; alcuni avevano smesso di parlare. Finché non fui trasferito al Celio. Venni accompagnato nel viaggio in treno da un caporal maggiore che non mi perdeva mai di vista, non capivo il perché, ma ero trattato come fossi un mascalzone. Alla fine del viaggio mi consegnò ad un altro soldato, attraversammo un portone di ferro ed una volta entrato capii che mi avevano internato in un manicomio! Gli altri malati erano privati anche della dignità, legati du- La ritirata del Don segnò la disfatta italiana in Russia. [email protected] COSTUME nostro più grande desiderio, lo dicevamo sempre, era morire a casa, magari appena tornati, ma con il conforto di chi ti bagna le labbra o ti aggiusta il cuscino… questo era il nostro sogno! Facevamo una specie di ginnastica per evitare l’atrofia. Avevamo perso anche la cognizione del tempo e così avevamo costruito un rudimentale orologio solare: il tempo non passava mai, l’unico passatempo era toglierci i pidocchi… Ogni volta che sto male, che ho subìto qualche ricovero, che ho temuto per la mia salute, ho sempre ripensato a quei momenti. Non ho più avuto paura di niente. Rifarei un naufragio piuttosto che tornare su un campo di concentramento. Almeno quando una nave affonda in 10 minuti o vivi o muori. La prigionia fu un inferno lunghissimo, con rarissimi momenti dove non prevalesse la disperazione. Uno di questi fu una notte di Natale, in cui decidemmo di organizzare una messa. Io che avevo fatto il chierichetto mi proposi come prete. Avevamo conservato in tasca, con grandissimo sforzo di rinuncia, un pezzetto di pane che usammo per la Comunione. Chi aveva i santini li mise sull’altare a formare un presepe: mi ricordavo tutta la liturgia e quella notte fu un momento di commozione e di umanità che pensavamo di avere dimenticato. Per il resto eravamo trattati come bestie, anzi peggio, annientati dalla fame, dal freddo e dalla di- Ottobre 2014 10 Prigionieri italiani in Russia www.gubbiooggi.it In una terribile marcia sulla neve, dei 220mila soldati italiani ne sopravvivranno meno della metà sperazione. Di tanto in tanto ci portavano alla stazione per scaricare alimenti dai treni: fagioli, patate, una volta dei sacchi di farina. Lì per lì fummo entusiasti di questo incarico, pensando che un po’ ci saremmo sfamati, ma restammo delusi quando provammo a mangiare: inghiottire la farina senza acqua è impossibile. Così come i fagioli: alcuni miei compagni che li mangiarono crudi morirono la notte stessa. Eravamo degli scheletri che camminavano, con il costante spettro della deportazione in Siberia. Ogni volta che ci portavano alla stazione temevamo che fosse per imbarcarci. E così quella volta che ci stivarono sui vagoni pensavamo fosse la nostra fine: era il 16 novembre 1946. Il viaggio fu lunghissimo e noi eravamo in preda alla disperazione, nessuno ci diceva nulla. Finché una mattina, dopo circa 4 giorni sul treno, ci fecero scendere e riconoscemmo le Alpi! Il Brennero! Pensavamo di andare a morire in Siberia ed invece eravamo tornati in Italia! Baciammo la terra, urla, grida e salti di gioia: non eravamo più schiavi, condannati a morte. Eravamo liberi! Nessuno delle istituzioni ci venne ad accogliere, come succede oggi, ma semplicemente fummo ospitati per 8 giorni a Pescantina d’Ampezzo da alcuni religiosi che ci rifocillarono e ci rimisero in forze. Nonostante la libertà, ancora, istintivamente, ogni volta che vedevo una persona, allungavo la mano, come avevo fatto per anni in prigionia quando ci portavano fuori dal campo, per chiedere anche una briciola di pane a chiunque incontrassi. Ora che ero in Italia il pensiero andò immediatamente alla mia famiglia, che forse mi credeva morto; nemmeno io sapevo se fossero tutti vivi. Quando ad Ancona cambiai treno, vidi dei soldati. Uno di loro mi disse che era di Casacastalda. Allora gli chiesi se conoscesse qualcuno di Branca. Lui mi rispose che ci andava tutte le domeniche per frequentare una ragazza, Giuseppina Codignoni: incredibile coincidenza, mia sorella! Mi disse che stavano tutti bene e che erano angosciati per me. Mi accompagnò a casa sua, mi fece dormire, ma non volli andare nel letto perché ero pieno di pidocchi. Al mattino andò ad avvisare la mia famiglia del mio ritorno, presentarmi io sarebbe stato uno shock eccessivo. Quando si sparse la notizia, non solo i miei familiari, ma tutta la frazione accorse incredula: mi vennero incontro, mi abbracciarono piangendo, festeggiammo fino a sera. Dopo tutto quello che avevo passato ero di nuovo a casa, non ci speravo più. All’inizio non fu facile, giravo fra le stanze come un fantasma, ero provato nel fisico e nella mente, poi piano piano le cose si aggiustarono e tornai alla normalità. Corrado ha parlato tanto, è commosso: gli verso un bicchiere d’acqua ma lui lo scansa. L’acqua la odio, dal naufragio, il sabato quando devo fa’ ‘l bagno è una tragedia... Così ci salutiamo, io ancora un po’ sconvolto, gli annuncio quando più o meno sarebbe uscito l’articolo. Non ti preoccupare, non c’è fretta, a me è bastato sfogarmi. Sale sulla sua Punto, che guida con devastante tranquillità e, prima di andarsene, si avvicina, tira giù il finestrino e mi dice Io t’ho raccontato ‘ste storie, ma da quanto so tremende ‘n ce credo manco io… Pensandoci bene, Tortora, Magalli e Giletti avrebbero fatto bene ad ascoltarlo.... Il libretto di previdenza risalente al ventennio Ottobre 2014 11 [email protected] COSTUME Redazione Sognando sotto le stelle Una pista di pattinaggio su ghiaccio, una suggestione, un desiderio. Ottobre 2014 12 www.gubbiooggi.it Un sogno di una notte di mezzo inverno: una pista di pattinaggio su ghiaccio. Pensate quale fascino, quale suggestione, quale passione. Sognare ad occhi aperti non costa nulla e perché Gubbio non dovrebbe sognare anche una pista di pattinaggio? Si tratta di privilegio o di una possibilità? E' un vezzo o invece un sano momento di incontro e condivisione? Sono quesiti aperti che lasciano veramente sognare. Lasciamo, però, da parte i sogni e capiamo cosa sia veramente come ci insegna Wikipedia. Generalmente si tratta di recinti chiusi condizionati per mantenere continuamente il ghiaccio, ma è sempre più frequente trovare piste di ghiaccio all'aperto, dato che alcune imprese specializzate sono riuscite a ottimizzare la tecnologia frigorifera per poter mantenere il ghiaccio all'esterno in condizioni ottimali. Grazie all'installazione di queste piste di ghiaccio mobili nei centri commerciali e nelle piazze cittadine, gli sport sul ghiaccio godono di crescente attenzione da parte del pubblico ed attraggono un numero sempre maggiore di appassionati. Esistono anche piste di ghiaccio naturali, in località dove il freddo è assai intenso (laghi e fiumi ghiacciati). Una pista di ghiaccio è una superficie limitata da un recinto perimetrale in cui si genera e si mantiene uno strato di ghiaccio in modo artificiale, ossia con l’aiuto di un impianto di raffreddamento. Per montare una pista di ghiaccio, il primo requisito è disporre di suolo pianeggiante, solido e livellato. Il suolo viene ricoperto con una cosiddetta copertura frigorifera, costituita da una rete di tubazioni collegate tra di loro che formano un circuito chiuso. Questa copertura frigorifera è collegata a dei collettori principali che si trovano ad uno o ad entrambi i lati della pista di ghiaccio. A loro volta, i collettori principali sono collegati ad una pompa d’acqua, a un serbatoio (chiamato polmone o buffertank) e infine all'impianto di raffreddamento. Tale insieme forma un circuito chiuso che è la base della futura pista di ghiaccio. In seguito si riempie il circuito con una miscela di liquido anti-congelante (monoetilenglicole o polipropilenglicole) e acqua, e si procede ad avviare l’impianto di raffreddamento. La pompa fa circolare continuamente il liquido lungo la rete di tubazioni della pista di ghiaccio ed il buffertank permette di espellere l’aria che altrimenti resterebbe bloccata nel circuito. Poco a poco, l’impianto di raffreddamento provoca l’abbassamento della temperatura del liquido fino a raggiungere -8 o -10 °C. Successivamente, con una manichetta dell’acqua, si stende il primo strato, spruzzando sui tubi della copertura frigorifera l’acqua, che si cristallizza immediatamente. Questo processo si ripete varie volte e poco a poco si forma lo strato di ghiaccio. Lo spessore ideale per una pista di ghiaccio varia da 6 a 8 cm. Ottobre 2014 13 [email protected] ASSOCIAZIONI - Banda Comunale di Gubbio a cura di Francesco Riccardini Un anno intenso La banda comunale di Gubbio è stata protagonista di numerosi eventi, non solo a Gubbio, a testimonianza del buon lavoro svolto. In ascesa l’attività della BANDA COMUNALE DI GUBBIO. Dopo aver svolto tutti gli impegni istituzionali la nostra Associazione, in questo anno denso di appuntamenti si è trovata a far fronte a numerose richieste giunte da Enti e Associazioni operanti nel territorio e oltre e, a causa della mole di impegni già presi, a dover declinare alcuni inviti arrivati intempestivamente. Le inclemenze meteorologiche hanno imposto, in alcune occasioni, al nostro Complesso di esibirsi al chiuso, ciò nonostante sono stati effettuati nella loro completezza tutti i servizi programmati. Ottobre 2014 14 L’attività della Banda Comunale di Gubbio nel corrente anno può essere riassunta così: •17 gennaio: Festa di S. Antonio Abate – sfilata e concertino; •2 marzo: Sfilata dei carri allegorici di Carnevale – Centro della Gioventù. •25 aprile: Anniversario della Liberazione - corteo; •1 maggio: Festa del Lavoro - corteo; •4 maggio: discesa Ceri; •14 maggio: servizio ore 19,00; •15 maggio: Ceri Grandi (n. 3 servizi); •16 maggio: Concerto di S. Ubaldo – Chiesa di S. Maria; www.gubbiooggi.it •18 maggio: Ceri Mezzani (n. 3 servizi); •23 maggio: Concerto del Palio per la Società Balestrieri – Chiesa di S. Maria; •2 giugno: Ceri Piccoli (n. 3 servizi); •7 giugno: Concerto di solidarietà con l’Associazione Burkina Faso – Chiesa di S. Domenico; •22 giugno: processione del Corpus Domini; •18 luglio: Concerto a Montone per Rassegna Bande Musicali; •28 luglio: processione a Torre Calzolari; •30 luglio: Concerto per l’Associazione Gubbio Festival - Chiostro Maggiore di S. Pietro; •17 agosto: Concertino a Branca per la festa della Madonna del Granello; •28 agosto: “SBANDIAMO” in collaborazione con la Banda Musicale di Madonna del Ponte; •7 settembre: processione a S. Marco. Tenendo fede ai fini sociali contenuti nello Statuto, compatibilmente con i servizi istituzionali, l’Associazione BANDA COMUNALE DI GUBBIO si dichiara disponibile a nuove collaborazioni che Enti e Associazioni vorranno proporre e a programmare per tempo insieme ad Esse gli eventi per il prossimo anno di attività artistica. Dal 18 settembre, presso la sede di via Cairoli, tutti i giovedì si stanno effettuando le prove per la preparazione del prossimo Concerto in onore di S. Cecilia che si terrà presumibilmente domenica 23 novembre in luogo ancora da decidere. Infine, è stato avviato un percorso di stretta collaborazione tra BANDA COMUNALE DI GUBBIO e SCUOLA COMUNALE DI MUSICA, volta alla formazione di nuovi strumentisti a fiato, innanzitutto per la parte propedeutica. Ottobre 2014 15 SPORT e associazioni a cura di Giacomo Branco Trofeo "Cavicchi" nel segno del ricordo N Ottobre 2014 16 el segno del ricordo e della passione. Anche quest’anno, difatti, la sezione Federcaccia eugubina ha ricordato quella grande figura di uomo, cacciatore, cinofilo che è stato il cav. Aldo Cavicchi, per tutti “il Maestro”. Il presidente Fabrizio Mengoni e i suoi collaboratori hanno organizzato l’evento, giunto alla quinta edizione , dando un nuovo imprinting nel segno della crescita nel campo delle competizioni cinofile. La m anifestazione, a carattere amatoriale, era aperta a tutti gli appassionati cinofili delle razze da ferma, verso le quali il Presidente Cavicchi aveva spiccata predilezione. La prova si è svolta su selvaggina naturale, con i concorrenti che si sono confrontati all’interno della Zona Ripopolamento e Cattura “S. Cipriano”, gestita dalla sezione federcaccia eugubina per conto dell’ATC Perugia 1 che insieme alla Provincia di Perugia ha autorizzato la manifestazione. Agli ordini dei giudici federali Angeli, Mazzoli, Castellani, Bordoni, Miluzzi, Franceschini e Cecchetti hanno gareggiato 78 concorrenti tra razze inglesi e continentali suddivisi in sette batterie. Ogni batteria è stata dislocata in una fascia sufficientemente ampia della Z.R.C. “S.Cipriano” e si è mossa nella splendida cornice ambien- www.gubbiooggi.it tale della riserva sotto il controllo e la guida degli accompagnatori dello staff organizzativo. Da evidenziare la partecipazione di giovani concorrenti, tra i quali da evidenziare l'ottima prova del giovanissimo Alessandro Pierucci che ha guidato “Igor” ,epagneul breton, senza dimenticare la rimarchevole performance di Chiara Piccotti che ha condotto Zara, setter inglese. I giudici, prima di esporre i loro referti, hanno ricordato la figura del maestro Aldo Cavicchi, che quasi tutti hanno avuto onore di conoscere. In seguito hanno esternato grande soddisfazione ed entusiasmo per l’iniziativa della selvaggina naturale considerando che di selvatici ne sono stati incontrati tantissimi. Particolarmente gradita è stata la presenza dei due figli del cavaliere, Massimo e Marcello, che si sono ritrovati con giudici, concorrenti e simpatizzanti e hanno poi presenziato alle premiazioni cominciando dai primi tre di ogni batteria. Il trofeo come ormai tradizione vuole è istituito per le due grandi categorie di ausiliari(continentali e inglesi) ed è stato conquistato da Gianni Stafissi Burric- La sezione Federcaccia eugubina ha ricordato il "maestro" Aldo Cavicchi con la 5°edizione del trofeo aperto agli appasionati cinofili razze da ferma. ca per i “continentali”, capace di condurre magistralmente “Alì”, uno splendido Kurzhaar e all’eugubino Gianni Marchi per gli “inglesi”, assieme ad un eccelso esemplare di pointer femmina di nome Naomi. Il presidente della sezione Federcaccia Gubbio Fabrizio Mengoni,nel ricordare la figura del Maestro Aldo, ha voluto poi illustrare il futuro del Trofeo Aldo Cavicchi, che ha ormai preso un indirizzo ben definito: essere la manifestazione cinofila principale dei cacciatori di Gubbio e, in quanto tale, destinata a crescere ulteriormente nello scenario dell’attività cinofila nazionale, rimandando l’appuntamento al prossimo anno per la la sesta edizione. Ottobre 2014 17 [email protected] SPORT e associazioni di Luca Tosti Bentornato Semonte Calcio! Rinasce il Semonte Calcio, che dopo i fasti del recente passato riparte dalla Terza Categoria con l'obiettivo di divertirsi e far divertire. S comparso all’improvviso, senza troppe spiegazioni con tanto rammarico, accompagnato da un boato che ha risuonato in tutta la regione. Riapparso a qualche anno di distanza, gli stessi colori ma tecnico, squadra e persino categoria del tutto diverso, prima di scomparire, questa volta decisamente più tra l’anonimato e l’indifferenza della gente, per poi riapparire ancora tra i Dilettanti, con un progetto tutto nuovo. Non si tratta dei misteri irrisolti di “Chi l’ha visto?” e neppure l’ultima trovata pubblicitaria di un famoso quiz televisivo, semplicemente la storia del Semonte Calcio, la piccola realtà del comprensorio eugubino Ottobre 2014 18 che a cavallo tra la fine degli anni 90' e il nuovo millennio, trascinata dall’euforico presidente Sauro Notari (ora nuovo numero uno della Gubbio Calcio) riuscì ad aprire lo straordinario ciclo di vittorie che portò la società rossoverde dalla Terza Categoria fino ai vertici dell’Eccellenza, con due finali di Coppa Italia regionali perse niente meno che al “Curi” di Perugia, una di queste, forse la più amara, proprio contro un'altra nobile decaduta dopo una fiaba durata 15 anni, ovvero il CastelRigone di Cucinelli, che fino allo scorso anno militava in Lega Pro sino al dietrofront del “re del Cachemire”, deciso ora ad investire in un'accademia del calcio piuttosto che in una società professionistica. Un gara vibrante quanto stregata, quella datata 26 Febbraio 2009, terminata 2-1 in favore dei lacustri che festeggiarono grazie a due calci piazzati, un rigore (assai dubbio) trasformato da Baciocchi ed una punizione ad un minuto dalla fine pennellata dal terzino sinistro Vitali quando tutto lasciava pensare ai tempi suypplementari. Oltre che di Sauro Notari, quello era il Semonte di Mister Giuseppe “Pino” Scattini (attualmente sulla panchina dell'Angelana in Eccellenza) e con giocatori di categoria superiore come il portiere Massimo Prete (lo scorso anno preparatore dei portieri del Gubbio), gli esperti difensori Passeri, Scarcella e Belcastro, veterani del reparto nevralgico come Panzolini e Bordichini, due fuoriquota razzenti come Antonini e Monarchi oltre ad un terzetto d'attacco sfavillante composto dagli ex rossoblù Marco Gaggiotti e Diego Marinelli e dal centravanti Crispoltoni (in gol proprio nella suddetta finale per il momentaneo pareggio), vero rapace d'area di rigore. Quello è stato probabilmente il Semonte tecnicamente più forte mai visto fino ad oggi e chissà cosa sarebbe successo con un esito finale diverso: il tragitto poi avvenuto Formazione Semonte Calcio attuale www.gubbiooggi.it SCADENZE DI NOVEMBRE / DICEMBRE 16 NOV INPS ARTIGIANI E COMMERCIANTI INPS DIP IRPEF DIP IRPEF LAVORO AUTONOMO IVA VERSAMENTO MENSILE IVA VERSAMENTO TRIMESTRALE 1 DIC 2° ACCONTO DENUNCIA REDDITI PER PERSONE FISICHE E SOCIETA’ L'allenatore del Semonte Guerrino Mischianti settore giovanile, non ha saputo dire proprio di no, soprattutto con un progetto mirato a costruire e mantenere una realtà che faccia dell’amicizia e della voglia di giocare a calcio divertendosi la sua principale filosofia, lontano dalle pressioni e dal’ossessione di vincere a tutti i costi. “Non siamo capaci nessuno, in primis io – ci scherza su come suo solito mister Mischianti – a parte tutto sono molto contento di questo gruppo, un po’ numeroso ma dove regna armonia e dove c’è voglia di giocare a calcio divertendosi. Noi praticamente partiamo da zero rispetto la maggior parte delle squadre del nostro girone, ma secondo me alla fine diremo la nostra. L’obiettivo? Sarebbe fantastico centrare il nono posto, l’ultimo per i play off, tuttavia come sempre dico pensiamo a giocare, se saremo bravi arriveranno anche tante belle soddisfazioni”. Il Semonte dunque riparte dall’erba del vecchio “Parrocchiale”, anni fa fortino quasi inviolabile dei rossoverdi. Non più giocatori di Eccellenza o Serie D, bensì ragazzi che giocano per la pura voglia di divertirsi, senza un soldo di rimborso, con il sogno di farsi breccia in un campionato complesso come il Girone A di Terza Categoria con 13 pretendenti di cui alcune con connotato pedigree nei campionati regionali come Pierantonio, Palazzo, Gda Nocera Umbra e Rivo. Un gruppo folto quello che compone la squadra, con tanti ragazzi sfornati direttamente dal vivaio del FontanelleBranca, esperti chiamati a far chioccia ad un gruppo totalmente nuovo, composto però da un giusto mix di giovani ed esperti. Le credenziali per una stagione di emozioni e soddisfazioni ci sono tutte, toccherà ora società e giocatori, portare in alto il nome della ridente e popolosa frazione di Semonte. In alto con il sogno di non fermarsi mai, magari svegliandosi proprio in Eccellenza. La rosa: Portieri: Menichetti Luigi, Gori Luca, Difensori: Menichetti Matteo, Corazzi Stefano, Minelli Roberto, Cerbella Gabriele, Alunno Michele, Piccotti Francesco, Lupini Paolo, Tinti Alessandro, Ceccacci Daniele, Calzettoni Simone, Ferranti Luca, Belardi Riccardo, Centrocampisti: Picchi Marco, Costantini Francesco, Moina Bryan, Radicchi Daniele, Rughi Roberto, Piergentili Giacomo, Bei Giorgio, Mischianti Giuliano, Berettini Roberto, Traversini Andrea, Attaccanti: Sebastiani Francesco, Luca Tosti, Minelli Alessio, Ragni Federico, Fiorucci Mattia, Graziano Salvatore. 19 Ottobre 2014 nell'ultimo lustro ha poi detto che quella partita è stata si l'apice storico della società rossoverde ma allo stesso tempo anche l'inizio di una parabola discendente che ha portato progressivamente alla scomparsa del calcio nella frazione eugubina. E ora, dopo la parentesi poco fortunata di tre anni fa, riecco ancora il Semonte Calcio riaffacciarsi nel torneo di Terza Categoria, con l’intento di voler dire la sua per quanto riguarda l’aspetto strettamente sportivo, con un gruppo dirigenziale praticamente quasi del tutto rinnovato e con un progetto nuovo e, si spera, non destinato a finire a reve termine, consentendo a Gubbio di avere un’altra realtà calcistica dopo i recenti avvicendamenti che hanno visto squadre rinunciare all’iscrizioni oppure costrette a scegliere la via della fusione. Ed ecco allora il nuovo assetto societario prendere corpo in una serata d’estate, precisamente il 10 giugno, per un primo importante passo verso la rinascita: Giorgio Brancaleoni assume la carica di presidente, lo storico Remo Pierini nelle vesti di dirigente accompagnatore, il consigliere Roberto Rossi, il direttore sportivo Michele Pierotti, Gabriele Cerbella, anch’egli consigliere e la segretaria Giulia Mischianti. In panchina? Non poteva ovviamente non esserci Guerrino Mischianti, per tutti gli eugubini “l’Verro”, reduce dai due anni di esperienza sulla panchina dell’Eugubina, e che al Semonte, dove ha anche allenato nel GUBBIO OGGI PIÙ - Rubriche LIBRI IN CARTOLIBRERIA A cura di: Pierini Cartolibreria Via Reposati, 53 - Tel. 075 9274294 Via L. da Vinci, 2 Tel. 075 9274784v Titolo: I giorni dell'eternità I giorni dell'eternità è l'appassionante conclusione dell'epica trilogia "The Century", dedicata al Novecento, nella quale Ken Follett segue il Autore: Ken Follett destinore di cinque legate traipsum loro: una res americana, tedesca,reped Catenaccio Imil intiiscilit namfamiglie et harum aut una facessi Editore: Mondadori una russa, una inglese e una gallese. Dai palazzi del potere alle case delmagnia post,moderna nihil magnatem abo.le Nam, tatur sised etum Genere: Narrativa la gente comune, storie deisus, protagonisti snodano e si excesto intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di e contemporanea Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i i. più drammatici e significativi del cosiddetto "Secolo breve". Titolo: Rete padrona Autore: Federico Rampini Editore: Feltrinelli Genere: Studi culturali e sociali Possiamo comprare qualunque cosa con un semplice clic, ma ignoriamo i veri costi (sociali e non solo) del nostro shopping online. Possiamo comunicare con tutti in ogni momento, ma ci siamo dimenticati cosa vuol dire concentrarsi, ascoltare noi stessi. Abbiamo accesso a un’incredibile quantità di informazioni sul mondo, ma non ci accorgiamo che il mondo ha accesso a una quantità incredibile di informazioni su di noi. Siamo sicuri che la rivoluzione digitale ci abbia reso più liberi? O abbiamo nuovi padroni, e non ce ne siamo neanche accorti? Titolo: Morte di un uomo felice Autore: Giorgio Fontana Editore: Sellerio Editore Palermo Genere: Gialli e thriller Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell'assassinio di un politico democristiano. L'inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all'uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l'origine delle ferite che stanno attraversando il Paese... Ottobre 2014 20 www.gubbiooggi.it GUBBIO OGGI PIÙ - Rubriche La Donazione a cura di: Studio Legale Associato Gagliardi - Lupini Definizione e caratteristiche dell'istituto. futuro, mentre può essere costituito da tutti i beni esistenti nel patrimonio del donante. Se un contratto di donazione ha ad oggetto sia beni presenti che futuri, la donazione è nulla soltanto per i beni futuri. La donazione richiede sempre la forma dell’atto pubblico, sia che abbia ad oggetto beni mobili che beni immobili, e deve essere fatta alla presenza di due testimoni. L’accettazione della donazione può anche essere non contestuale, in questo caso il donatario dovrà comunicare la propria accettazione con le forme previste per le notificazioni. Per i beni di modico valore, la donazione è valida anche se manca l’atto pubblico. Il contratto di donazione può prevedere anche delle condizioni, che possono essere sospensive o risolutive. La donazione può sciogliersi solo nei casi previsti dalla legge, così come per ogni contratto. La revoca è ammessa per ingratitudine del donatario e per sopravvenienza dei figli. La revoca, naturalmente, è frutto di una scelta personale del donante che ha il diritto di togliere efficacia alla donazione nei casi previsti dalla normativa. 21 Ottobre 2014 La donazione è uno strumento giuridico di trasmissione a titolo gratuito effettuata da un soggetto in vita, al contrario dell’istituto del testamento che produce i suoi effetti alla morte del testatore. Con la donazione si ha da una parte la diminuzione del patrimonio del donante e dall’altra l’incremento del patrimonio del donatario. Le principali caratteristiche dell’istituto della donazione sono l’assenza di un corrispettivo e il carattere tendenzialmente definitivo, trattandosi di un contratto. Per far si che il contrato di donazione si perfezioni è necessario l’incontro delle dichiarazioni di entrambe le parti. Da un lato la manifestazione di volontà di una parte di arricchire l’altra, senza alcun tipo di corrispettivo, dall’altro la volontà del donatario di ricevere la donazione. Non possono donare i minori, gli interdetti, gli inabilitati, gli incapaci naturali. Le persone giuridiche possono donare se ciò è previsto dallo statuto o dall’atto costitutivo. La scelta del donatario e dell’oggetto della donazione deve essere esclusivamente frutto della volontà del donante, trattandosi di un suo atto personale. L’oggetto della donazione non può essere un bene [email protected] Cardoni nominato Presidente Previambiente Go internet" raggiunge 20.000 clienti e il titolo vola in Borsa E’ stata una giornata esaltante in Borsa per "Go internet", la società eugubina quotata a Piazza Affari all’Aim. Dopo l’annuncio della crescita del numero di clienti il titolo ha toccato anche un aumento a due cifre attestandosi verso la chiusura intorno al +4%. Sono diventati 20.000 i clienti di "Go internet S.p.A." al 31 agosto 2014, il 54% in più dei clienti registrati alla fine dello stesso mese del 2013. Procede in questo modo il percorso di crescita della società. “Con questo risultato stiamo confermando la nostra tabella di marcia che vede la progressiva copertura dei territori dove siamo presenti e dove è crescente l’interesse per i nostri servizi”, ha dichiarato Flavio Ubaldi, Chief operating officer e responsabile commerciale della società. "Go internet", attiva nel settore dell’Internet Mobile 4G, ha visto lo scorso agosto l’avvio delle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie su Aiim Italia, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana. Fonte: Corriere dell’Umbria GUBBIO SU GUALDO GIU' Ce l'ha fatta il sindaco di Gubbio e non ce l'ha fatta il sindaco di Gualdo Tadino Presciutti. Un incredibile debacle per la cittadina di Gualdo che non vede il proprio candidato andare a segno mentre esce al meglio Gubbio che avrà il suo uomo in Provincia. Ottobre 2014 22 www.gubbiooggi.it L'Eugubino Gianfranco Cardoni è stato nominato Presidente del Previambiente. Previambiente è il Fondo Pensione Complementare di categoria creato in attuazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) dell’igiene ambientale e dei “settori affini”: edilizia residenziale pubblica, servizi pubblici culturali, servizi pubblici farmaceutici, servizi pulizie multiservizi, imprese private operanti nella distribuzione, recapito e servizi postali e familiari a carico sotto il profilo fiscale. Gli iscritti a tale fondo negoziale sono circa 50.000. Pier Giuseppe Pelicci nominato direttore della ricerca allo IEO L'Pier Giuseppe Pelicci è stato nominato direttore della ricerca allo IEO, l’Istituto Europeo Oncologico con sede a Milano, da anni in prima linea nella lotta ai tumori. Anche il sindaco Filippo Mario Stirati si congratula in una lettera di plauso. « Abbiamo appreso la notizia della Sua prestigiosa nomina nell’equipe scientifica a guida dello IEO, alla quale il professor Umberto Veronesi ha inteso lasciare la direzione dell’Istituto, da anni all’avanguardia nella sfida contro il cancro. E’ un grande riconoscimento per la Sua figura di medico, ricercatore, scienziato, per il ruolo di primo piano da Lei ricoperto nella ricerca di nuove strategie terapeutiche, per l’impegno ammirabile ed esemplare che lo ha condotto a grandi risultati a beneficio dei malati e delle famiglie. Mi unisco, dunque, come sindaco e a nome della città intera, al plauso che Le viene tributato e con orgoglio mi piace ricordare la sua nascita tutta eugubina e la sua ‘fede’ ceraiola. So che i suoi legami con la nostra terra sono vivi e profondi e questo ci onora e ci rende orgogliosi del nuovo incarico nello svolgimento di un compito arduo e impegnativo che, sono certo, saprà corrispondere con l’intelligenza, la passione, l’impegno che sempre l’hanno contraddistinta. Nella speranza di poterLa personalmente salutare, magari proprio nella ‘nostra’ Gubbio, Le auguro ogni successo possibile e il raggiungimento dei traguardi che si prefigge, per il bene dell’umanità.» GUBBIO OGGI PIÙ - GUBBIOrosa Beltrami annuncia l'arrivo del suo splendido fratellino Francesco, auguri a mamma e papà! È nata Alessia! Tanti auguri ai genitori Sabrina e Andrea per la nuova arrivata! Veronica Vantaggi Francesco Cecchetti Chiesa di San Domenico (Dal Video di Studio Sannipoli) Cristiana Cerbella Lorenzo Brunetti Chiesa di San Giovanni (Aedi Photographers) ta" Tanti auguri a Margherita "Mi ai e, Pierini che insieme alle figli ha lio nipoti e a tanti amici, a Lug festeggiato 100 anni!!! Giulia Bicchiarelli Alberto Angeli Cattedrale di Città di Castello (Tiziano Minciotti Photographer) 23 Ottobre 2014 I nonni Pellegrini ed i nonni Urb anelli danno il benvenuto a Vittoria augurando a Lei, Andrea e Lucia un mondo di felicità! [email protected] GUBBIO OGGI PIÙ - Numeri Utili Numeri Utili Farmacie Emergenza sanitaria............................. 118 Centralino Ospedale..............075 9270801 Pronto Soccorso Ospedale.....075 9270744 Guardia Medica (fest./nott)...075 9239468 ComunalePiazza 40 Martiri, 10 - 075 9272243 Ceccarelli Piazza Giordano bruno, 2 - 075 9221158 Luconi Via Perugina, 151/B - 075 9273783 Pierotti Via Campo di Marte, 46 - 075 920581 Cardinali Loc. Casamorcia - 075 9255131 Monacelli Frazione Padule - 075 9229123 Branca Via Ponte Rosso - 075 9256122 Tomarelli Loc. Scritto - 075 920134 Ottobre 2014 24 www.gubbiooggi.it A.C.I. (Soccorso Stradale)........ 075 9274162 Acquedotto.............................. 075 5009474 Ass. Maggio Eugubino............. 075 9273912 Azienda Prom. Turistica............ 075 9220693 Biblioteca Sperelliana............... 075 9237632 Cimitero.................................. 075 9237690 075 9237637-638-639 Comunità M. Alta Umbria....... 075 9274604 Curia Vescovile......................... 075 9273980 Difensore civico ....................... 075 9237628 Funivia Colle Eletto................. 075 9273881 Guardia Finanza....................... 075 9273789 Gubbio Oggi............................ 075 9297553 Municipio (Centralino)................ 075 92371 Piscina Comunale.................... 075 9276887 Polisportivo S. Biagio............... 075 9275452 Pretura..................................... 075 9272148 Servizio Forestale Compr.......... 075 9273946 TAXI........................................ 075 9273800 Teatro Comunale..................... 075 9275551 Tele Radio Gubbio (Centralino).075 9235011 Biblioteca Comunale Sperelliana: Orario: da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Lunedì chiuso. Orario SS. Messe S. Francesco 7.30 / 10.00 / 11.30 / 18.30 S. Antonio 8.00 S. Secondo 8.00 / 11.00 Cappuccine 8.30 Madonna del Ponte 8.30 / 11.00 Astenotrofio Mosca 10.00 Cimitero 9.00 S. Domenico 9.00 / 11.00 S. Ubaldo 9.00 / 11.00 / 17.00 S. Agostino 9.30 / 11.15 / 18.30 S. Pietro 10.00 S. Biagio 10.00 Madonna del Prato 10.00 / 11.30 S. Giovanni 11.00 / 19.00 Duomo 11.15 S. Maria al Corso 12.00 Vittorina 17.00 Civico Cimitero (1° ottobre - 31 marzo): feriali: 7.00-17.00 - festivi: 8.00-17.00 Gli uffici sono aperti anche il sabato mattina 7.00-13.00 GUBBIO OGGI PIÙ - La Satira Ne resterà solo uno! Gubbio Gualdo 2-0: Smacchi per Presciutti che non passa, e Stirati va in Provincia. 25 Ottobre 2014 “Ai Giochi delle Porte “Questi de Gubbio sul l’ho fregato al bicchie- beve non se fregano…” re della staffa…” [email protected] Asilo del Liceo anno scolastico 1972-73 Da sinistra in piedi: Federico Venerucci - ? - Maestra Valchiria Radicchi - Riccardo Marchetti Marco Panfili - Ivano Paradisi - Simonetta Bianchi - Rosella Dragoni - Cristina Massini - Francesca Vispi - Giampiero Gaggiotti - Gianmarco Moriconi - Massimo Proietti - Maestra Gemma Menichetti - Flavio Flamini - Annarita Clementi. Fila centrale: Sabina Bianchi -Sabrina Antonelli - Francesco Bonelli - Cristiana Palazzari - Stefano Bazzucchi - Maria Gioia Pascolini - Orietta Giacometti - Alessandro Frattegiani - Paolo Federiconi - Ezio Federiconi - Paolo Nicchi. Seduti da sinistra: Laura Mattei - Cinzia Pizzirani - Barbara Bertinelli - Paola Cambiotti – Menichetti Fabio - Clarissa Ferranti - Lucia Frattegiani - Luca Frattegiani - Lucia Salciarini - Ubaldo Baldoni. (Dall'archivio personale di Paolo Nicchi) Ottobre 2014 26 www.gubbiooggi.it