IL MESSAGGERO CREMISI www.fiammecremisi.it Anno 1 - n° 3/4 2011 Periodico Trimestrale A.N.B. Friuli Venezia Giulia - giUGNO 2011 Registrazione Tribunale di Pordenone n. 31 1120/2010 del 05/10/2010 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Postale - 70% NE/PN Raduni e manifestazioni per l’anno 2012 11 marzo Cargnacco (UD) Commemorazione Caduti e dispersi in Russia 18 marzo Covo (BG) Provinciale 25 marzo Cerea (VR)Raduno Regionale del Veneto 15 aprile Goito (MN)Raduno Regionale della Lombardia e Commemorazione della Battaglia del Ponte 21/22 aprile UdineRaduno Interregionale Nord in occasione dei 100 anni della Sezione 28-29 aprile Chivasso (TO)Raduno Regionale del Piemonte 5/6 maggio Porcia (PN) Provinciale con Presentazione monumento 6 maggio Cinisello Balsamo (MI) Provinciale con inaugurazione nuova sede 13 maggio Crespino (RO) Provinciale 20 maggioMeolo (VE) Provinciale 27 maggio Palestro (PV) Commemorazione della Battaglia (°) 3 giugnoMagenta (MI) Commemorazione della Battaglia (°) 2 o 9 giugno Pertegana (UD) Provinciale (con riserva, da approvare) 15/16/17 giugnoLatina 60° Raduno Nazionale 23 giugno Paradiso (UD) Festa del Corpo 23 giugnoOssario di Monte Pasubio (TN) Commemorazione dei Caduti 24 giugno Solferino (MN) Commemorazione della Battaglia (°) 21 luglio Pian della Mussa (TO) Pellegrinaggio alle Opere Sacre dei Bersaglieri 22 luglio Bezzecca (TN) Commemorazione della Battaglia /°) 25 agosto Cima Valbella di Asiago (VI) Pellegrinaggio cremisi al Cippo del 5° 2 settembre Tortona (AL) Pellegrinaggio al Tempio del Ricordo (°) 1/2 settembre Spilimbergo (PN)Regionale del Friuli Venezia Giulia e Inaugurazione del monumento 9 settembre Urgnano (BG) Provinciale per 85° della Sezione e 30° del monumento 9 settembre Cordenons (PN) Commemorazione Madonna del Cammino 23 settembre Carzano (TN) Commemorazione dei Fatti (°) 16 settembreLimbiate (MI) Provinciale per il 50° della Sezione 7 ottobre Bologna Commemorazione dei Caduti del 6° (°) 13 ottobreAmras Innsbruck Commemorazione dei Caduti della Grande Guerra (°) 3 novembre TriesteRievocazione dello sbarco Dei Raduni indicati (°) devono essere precisate le rispettive date. Alcuni Raduni potrebbero essere annullati o spostati ad altra data. Da parte di alcune Province del Nord non sono ancora pervenute eventuali iniziative. Il Generale di Divisione Marcello Cataldi, che vediamo a fianco dell’ospite d’onore del Congresso Gen. C.A. Alessandro Montuori, dal 19 novembre è il nuovo Presidente Nazionale dell’Associazione. Raccoglie un testimone pesante, quello del Generale Benito Pochesci che ha lasciato un segno epocale nella vita e nel costume dell’Associazione. Sarà affiancato dal Vice Generale Mario Rezzoagli. Cataldi, nato il 19 febbraio 1941 a Bressanone (BZ) è di origine gallipolina. È coniugato con la Signora Silvana ed ha due figli. Ha frequentato il 16° Corso di Accademia Militare. È stato Istruttore dei Corsi di Ardimento a Cesano. Nei vari gradi ha comandato il 27° Btg. Bers. “Jamiano” ad Aviano. È stato Vice Comandante della Brigata Cor. Ariete e Vice Comandante della Divisione Multinazionale Sud-Est a Mostar. Ha ricoperto vari incarichi di Stato Maggiore. All'estero lo ricordiamo Ufficiale Addetto presso la Sezione Controlli degli Armamenti del Comando Supremo delle Forze Alleate in Europa - S.H.A.P.E a Mons (Belgio), Addetto Militare presso la Rappresentanza Diplomatica al Consiglio Atlantico a Bruxelles come responsabile dei settori Controllo degli Armamenti, Operazioni e Sicurezza, Capo Ufficio Operazioni (G3) presso la Divisione Multinazionale Sud-Est a Mostar e Vicario dell'Autorità Militare Nazionale in Bosnia Erzegovina. Ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Laureato in Scienze Strategiche, parla e scrive correntemente il francese e l'inglese. Per la meritoria attività svolta in Bosnia Erzegovina è stato insignito: della Croce d'Argento al Merito dell'Esercito, della Croce d'Oro della Bundswher, della Medaglia d'Oro della Difesa Nazionale Francese e di due Croci Nato. Commendatore dell'OMRI e della Medaglia Mauriziana. E’ stato Vice Presidente Nazionale dell'Associazione per due successivi trienni, dal 2005 al 2011. sommario Raduni e manifestazioni per l'anno 2012 ....................................................................................................... pag. 2 Vivi veneto 59° raduno nazionale .......................................................................................................................................................... » 4 agorà WB: lascia o raddoppia? .............................................................................................................................................................. » l'italia ha il pil più alto... d'america .......................................................................................................................... » obbedisco... vero o falso? ....................................................................................................................................................... » 5 6 7 reggimenti IL MESSAGGERO CREMISI Anno 1 - n° 3 - novembre/dicembre 2011 Periodico Trimestrale A.N.B Friuli Venezia Giulia - aprile 2011 Fondatore: Pio Langella Direttore responsabile: Paolo Pierantozzi Segreteria Amministrativa: 33078 San Vito al Tagliamento Via Tonelli, 4 - Tel. 335.6511048 - Fax 0434.81574 E-mail: [email protected] Direzione amministrativa: A.N.B. F.V.G. Comitato scientifico: Carlo Bellinzona, Luigi Scollo, Vezio Vicini, Mario Spizzirri, Pietro Compagni, Vincenzo Lops, Giovanni Marizza, Franco Tamassia, Bruno Tosetti, Vincenzo Lavarrone, Vincenzo Cuomo. Condizioni di cessione: gratuito per i bersaglieri in servizio, in congedo, simpatizzanti, sponsor, enti pubblici e privati che intendano contribuire volontariamente alle spese di produzione della Rivista rigorosamente non ha scopo di lucro e finalizzata al mantenimento della memoria e della testimonianza storica del Corpo dei Bersaglieri. €3,00 per numero arretrato, €10,00 abbonamento annuale, €20,00 abbonamento benemerito. Le oblazioni superiori di €50,00 previo nullaosta,verranno citate. Gli esuberi di cassa, ad ogni numero, verranno esclusivamente investiti a favore della qualità editoriale, entità delle pagine e/o inserti. L’amministrazione non accetta denaro in contanti. Registrazione Tribunale di Pordenone n. 31 1120/2010 del 05/10/2010 Poste Italiane SpA – Spedizione in Abb. Postale – 70% NE/PN Proprietà letteraria, scientifica ed artistica riservata. Articoli e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Editore: Grafice Sedran - Via Buia, 6 - Zona industriale Ponterosso 33078 San Vito al Tagliamento (Pn) Composizione e stampa: Grafice Sedran - Via Buia, 6 - Zona industriale Ponterosso 33078 San Vito al Tagliamento (Pn) In copertina: La bersagliera del 7° Reggimento In quarta di copertina: il manifesto della mostra itinerante “Il viaggio dell'Eroe" Caro Pio, chi mi conosce sa che non sono portato alle adulazioni o ai facili complimenti. Detto questo, devo congratularmi con te per l'elevato livello di "Vivi bersaglieri". Daniele Carozzi Direttore "Luciano Manara" Con questo attestato di stima termina questa parentesi di primo approccio alla rivista. Da questo numero non verranno pubblicati gli attestati di stima per dare spazio alla cronaca. Sprono gli abbonati a collaborare dando suggerimenti, formulando con la massima schiettezza proposte e critiche che verranno pubblicate nell'agorà perché possa essere una piattaforma di confronto costruttiva. PRIVACY In conformità a quanto previsto dalla legge 31.12.1996 n: 675 sulla “tutela delle persone ed altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" la Direzione garantisce che i dati relativi alla spedizione vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La redazione precisa che omissioni involontarie di qualsivoglia natura possono dar luogo ad una sanatoria. Gli scritti inediti ed esenti da vincoli editoriali investono la diretta responsabilità dell’autore rispecchiandone le idee personali. 1° ICTU IMPETUQUE PRIMUS Primo nel colpire e nell’assalire Garelli paolo: di lui parla il nipote. ............................................................................................................... » Cambio al vertice............................................................................................................................................................................... » 3° MAIORA VIRIBUS AUDERE Osare con le proprie forze cose più grandi Missione in afganistan ................................................................................................................................................................... » Provincial Restruction team .............................................................................................................................................. » 6° … E VINCERE BISOGNA … E vincere bisogna Libano; il 6° prende il testimone dai lanceri di Novara . ............................................................ » Rientro dal teatro operativo libanese ............................................................................................................... » 7° … CELERITATE AC VIRTUTE Con celerità e valore 7° e 11° Fil rouge sulle corde della storia .................................................................................................. » 8° VELOX AD IMPETUM Veloce nell’assalto Vivi bersaglieri a caserta .......................................................................................................................................................... » 11° QUIS ULTRA? Chi oltre noi? bentornati ........................................................................................................................................................................................................ » cambio al vertice ................................................................................................................................................................................... » Regione Veneto ........................................................................................................................................................................................... » 8 8 9 10 11 11 12 13 15 16 16 province Venezia la decima compagnia 1969-1970 a torino ........................................................................................................... » 17 che pizza . ............................................................................................................................................................................................................. » 17 padova piove di sacco - raduno regione veneto: indimenticabile......................................................... » 18 vivi torreglia ................................................................................................................................................................................................ » 18 udine giro d'italia per bici d'epoca. carriole in testa ...................................................................................... » 19 codroipo - raduno regiona friuli venezia giulia . ................................................................................. » 19 verona salizzole e bovolone: un concerto per ricordare i 150 anni dell'unità ......... » 20 treviso sinergie verdi tra l'11° e i trevigiani ......................................................................................................................... » 20 pordenone madonna del cammino: la provincia si raccoglie intorno al vescovo. ........... » 21 trieste riportato agli originali splendori il cippo dedicato a enrico toti .......................... » 22 manifestazione 3 novembre ................................................................................................................................................... » 22 belluno 150° dell'unità d'italia. . ................................................................................................................................................................ » 23 rovigo festa dei bersaglieri polesani. ......................................................................................................................................... » 23 varese la tramonti crosta nella penisola scandinava. . ............................................................................... » 24 silente vola la tramonti crosta. . .............................................................................................................................. » 25 gorizia Deposizione corona d'alloro . ............................................................................................................................................ » 25 Estero CANADA ................................................................................................................................................................................................................ » 26 Sport torino chiama, le fiamme cremisi rispondono ......................................................................................... » 27 le fiamme cremisi alla casa famiglia sant'anna . ................................................................................ » 28 recensioni globalizzati ma non troppo ................................................................................................................................................. » 27 lutti 4 agorà raduno nazionale 2011 vivi veneto 59° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI Torino 16-19 giugno 2011 Passaggio dei ragazzi armati delle Fiamme Cremisi soft air, tra i quali i veneti di Portogruaro. vivi Bersaglieri WB: Lascia o... raddoppia? ti che, abbonandosi, hanno volontariamente scelto di mantenerla in vita. Caro bersagliere in armi o in congedo, nel giugno 1992, all’interno dello stadio di Caserta gremito di radunisti e 1,59 €uro a numero in origine il preventivo, calcolato sulla base storica su bersaglieri in servizio, in occasione della celebrazione dell’anniversario del 1.300 abbonati, su 4 province, obbligatori per la Regione F.V.G.. 2,00 €uro a consuntivo, avendo potuto contare, per il momento, su 600 Corpo, accadde qualcosa di singolare. Nel corso del carosello motociclistico fecero il loro ingresso due moto enduro che si esibirono in rampanti evolu- abbonati nel 2011, ma a titolo volontario, con 15 province coinvolte. zioni (moto integrali:vennero definite dal giornalista Ramazzotti sul Corriere È dunque il tempo di fare una scelta della serie “prendere... o lasciare!”. della Sera). Le moto facevano parte di un lotto destinato all’Esercito fran- In origine la sfida di produrre un periodico a colori allo stesso prezzo di cese e concesse all’allora Comandante dell’11° Battaglione Colonnello quello in bianco e nero, ritengo sia stata ampiamente vinta. Ma è accaduLangella , che ne aveva preconizzato l’impiego (libretto “...quello strano ron- to altro. I giudizi lusinghieri ricevuti “mi costringono” a riproporre una sfida zio”) dieci anni prima. L’Esercito Italiano acquistò il primo lotto di tali vettori ponendo l’asticella più in alto. Le 15 province coinvolte rappresentano uno 5 anni dopo quel carosello! Poi, sempre in quella circostanza, fu la volta stimolo a cui è difficile sottrarsi. Ma perché ciò possa avvenire occorre della neonata fanfara dell’11° ciclisti: 30 bersaglieri che, per non tradire le contarci. Contarci con due chiavi di lettura. Quella alta: aurea e gratificante, origini, si esibirono sulle tradizionali “carriole” in uniforme storica e armati nel senso di auspicare che ciò avvenga. Quella materiale, razionale, aritdi moschetto. Una fanfara nata dal nulla, in pochi mesi. Altro guinness. metica, che ci stimola a verificare quanti siamo. Occorre elevare la soglia Non troverete appunti, circolari, direttive o quant’altro di “burocratico” die- degli abbonati, o la ricerca di sponsor che in linea teorica non dovrebbero tro questi episodi, certamente significativi, frutto di un credo e uno spirito sottrarsi dall’opportunità di esser presenti nei siti dei sei reggimenti in vita di iniziativa e una assunzione di responsabilità condivisa dal “bocconiano” e nel circuito dell’Associazione. Generale Comandante della Brigata Garibaldi Carlo Bellinzona e ... sul ter- 8,00 €uro / anno, una tiratura quadrimestrale, con qualche contributo reno, dall’allora Colonnello Vincenzo Lops. Come sempre la differenza la volontario rinforzato, potrebbe costituire realisticamente un primo aggiustamento per il secondo anno per le sezioni con un minimo di 15 iscritti. fanno gli uomini. Nel nostro caso i Bersaglieri con la B maiuscola. 10,00 €uro / anno per gli abbonamenSe hai un progetto in mente, recita il vecti individuali. In allegato il bollettino (da chio adagio, non addormentarti! Rischieevadere entro il mese di gennaio) il mezresti di essere svegliato dal rumore che fa zo per ... contarci e affrontare il secondo “il nemico” nel realizzarlo. anno. Se la sfida viene accolta in tempi Questo accadeva ieri. La rivista “Vivi Berristretti occorrerà costituire un Comitato saglieri”, oggi, è una proposta che si iscridi amministrazione enucleato da quello ve in questo solco. E il rumore sul quale redazionale per fornirvi con assoluta traaffinare l’udito è quello delle rotative su cui sparenza un rendiconto condiviso. corre “il messaggero Cremisi”. Bersagliere, Ti ho offerto un mezzo per La rivista WB Ti viene proposta come iniraccontare le nostre storie, per dare una ziativa dell’Associazione, ma ha un taglio ragione di senso ai messaggi nei quali editoriale “di nicchia”, ove si intuisce “forte riconoscere una comune logica che unie chiara” l’ambizione di essere un mezzo sce i bersaglieri in armi con quelli in concassa di risonanza mediatica condivisa tra gedo, i valori e le speranze in cui riporre la società militare e quella dei bersaglieri il nostro futuro. Se questo lo hai trovato in congedo impegnati nel mantenere viva, sufficiente, se ritieni che attraverso il Tuo nei gangli della società civile, la memoria contributo possa essere perfettibile, a pardelle radici della storia della Patria attratire da oggi, non ti rimane che abbonarti verso le iniziative più significative. e fare abbonare a Vivi Bersaglieri perché Con questo numero, rinforzato con il calentutto questo possa avere un domani e dario, si chiude il primo anno di vita della iscriverti tra coloro che “non mollano”, rivista. La Tua rivista! In quanto i contributi ma raddoppiano. WB editi e le risorse necessarie per la stampa e la spedizione a domicilio, sono quelli La prima moto Enduro Cagiva, cavalcata da un bersagliere dell11° “Caprera”. Bersagliere Pio Langella pervenuti dai bersaglieri e simpatizzanvivi Bersaglieri 5 6 agorà agorà L’italia ha il pil PIù ALTO... D’AMERICA In questi tempi di crisi economica si fa un gran parlare di PIL, il prodotto interno lordo. Si tratta di una grandezza aggregata macroeconomica che esprime il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti da parte di un paese in un certo intervallo di tempo, solitamente l’anno fiscale. In breve, indica la ricchezza prodotta dal paese considerato. Solitamente, quando ci si confronta con gli Stati Uniti d’America, subentra il complesso di inferiorità nei confronti dell’unica superpotenza, sia militare che economico-finanziaria. Ebbene, proviamo a fare un esercizio fra il reale e il virtuale e pensiamo a come sarebbero gli USA se tutti i loro cinquanta stati fossero paesi indipendenti. In particolare, proviamo a confrontare i PIL dei singoli stati federali americani con quelli di altri paesi del mondo sulla base degli ultimi dati disponibili. Ne otteniamo una graduatoria che ci riserva delle sorprese. In fondo alla classifica troviamo il Vermont, che coi suoi 25,44 miliardi di dollari può essere paragonato allo Yemen, che ha un prodotto interno lordo di 25,13 miliardi di dollari. Il penultimo è il Nord Dakota, equiparato all’Uruguay e il terzultimo è il Montana, con un PIL pari a quello del Libano. Continuiamo a risalire la classifica e incontriamo il Wyoming paragonato alla Lituania (primo paese della UE in cui ci imbattiamo), il Sud Dakota allo Sri Lanka e l’Alaska all’Oman. Rhode Island ha un prodotto interno lordo pari a quello della Bulgaria, il Maine è come il Lussemburgo e l’Idaho (54 miliardi) è come il discusso Sudan (54,64 miliardi prima della scissione, ma oggi il dato sarà certamente diminuito). Continuiamo a risalire e incontriamo il New Hampshire, come l’Ecuador, il Delaware, come la Libia di anteguerra, il West Virginia, come il problematico Iraq, e le Hawaii, come uno stato che di isole ne ha moltissime, la Croazia. Il Nuovo Messico è come l’Angola, il Nebraska come la piccola Slovacchia, il Mississipi come il Bangladesh, perseguitato dai tifoni, mentre il District of Columbia, con i suoi 99,13 miliardi, è paragonabile ad un paese ricco di petrolio come il Kuwait, con 98,42 miliardi di dollari. Risalendo ancora, entriamo nella fascia dei PIL a tre cifre, ovvero in quella delle centinaia di miliardi, che è la fascia più numerosa. Qui obbedisco... vero o falso? troviamo l’Arkansas, che ha un prodotto interno lordo pari a quello del Kazakistan, poi lo Utah, che corrisponde all’Ucraina, e quindi il Kansas, paragonabile alla Nuova Zelanda, il Nevada che è come il Perù, lo Iowa come l’Algeria, l’Oklahoma, come il Cile, e il Kentucky, come le Filippine. Continuando l’ascesa lungo gli scalini della classifica, ecco la Carolina del Sud, con un PIL di 160 miliardi pari a quello della Romania, l’Oregon equivalente al Pakistan (prima potenza nucleare che incontriamo), l’Alabama, come la Nigeria, la Louisiana, come Israele, il Connecticut, come gli Emirati Arabi Uniti. Tennessee, Missouri e Wisconsin si assestano ciascuno sui 240 miliardi, come la Finlandia, mentre Indiana, Arizona, Colorado e Minnesota sono al livello della Thailandia. Il Maryland è equiparabile al Sudafrica, lo stato di Washington alla vituperata Grecia, il piccolo Massachussets ha un PIL di 360 miliardi come quello dell’Arabia Saudita e il Michigan come quello di Taiwan. Mentre continuiamo a risalire la graduatoria, incontriamo quattro stati con prodotto interno lordo uguale a quelli di altrettanti paesi comunitari: la Georgia come l’Austria, la Carolina del Nord come la Svezia, la Virginia come la Polonia e l’Ohio come il Belgio. Il New Jersey, con i suoi 483 miliardi, è come la Svizzera, la Pennsylvania come la grande Indonesia, l’Illinois come la Turchia e la Florida come l’Olanda. Ed ecco i tre stati americani con il prodotto interno lordo più elevato, quelli che superano il migliaio di miliardi: al terzo posto troviamo lo stato di New York, che coi suoi 1.093 miliardi supera di poco l’Australia; al secondo posto ecco il petrolifero Texas, con 1.145 miliardi di PIL, paragonabile a quello della grande Russia, paese del G8; e in cima alla graduatoria troviamo la California. Il particolare sorprendente non sta tanto nel suo elevato PIL (1.191 miliardi di dollari) ma nel fatto che questa cifra è assimilabile a quella - udite, udite - dell’Italia (2.118 miliardi di dollari). In tempi di crisi, di ristrettezze e di manovre, è un dato che strappa un sorriso e che porta un soffio di ottimismo. vivi Bersaglieri Giovanni Marizza Accetto con piacere l’invito di scrivere un articolo su un famoso documento storico del quale qualcuno in questi giorni ha messo persino in dubbio l’esistenza. Tutti sanno che dopo la sconfitta di Custozza e Lissa il Comando dell’Esercito Italiano dovette in tutta fretta chiedere un armistizio agli austriaci, i quali imposero la restituzione delle zone conquistate da Garibaldi. A seguito di ciò, il Comandante Supremo Generale La Marmora manda da Padova a Garibaldi un telegramma ordinando gli appunto il ritiro da quelle terre. In risposata il 9 agosto 1866 da Bezzecca Garibaldi invia al Comando Supremo di Padova il famoso telergramma: “HO RICEVUTO IL DISPACCIO N. 1073 / OBBEDISCO / G. GARIBALDI” Questo telegramma che recava la firma autografa dell’Eroe è oggi conservato presso l’Archivio Centrale di Stato di Roma. Naturalmente il telegramma, a mezzo telegrafo partito da Bezzecca ed arrivato a Padova al Comando Supremo, lo stesso giorno veniva trascritto da un anonimo soldato che si apponeva in calce il nome del mittente; “G. Garibaldi”. Questo è dunque il telegramma di arrivo che è conservato presso l’Ufficio Storico dell’Esercito a Roma. La riproduzione di questo si trova pubblicato nell’opera di Ugo Zaniboni Ferino “Bezzecca1866” (I° Edizione 1966 Saturnia pag. 180 e II° Edizione 1987 pag. 235). In ambedue le edizioni la foto riporta la stessa didascalia : “il telegramma di risposta di Garibaldi”. In questa didascalia sarebbe stato più opportuno specificare con la parola “in arrivo”: così come è scritta può far percepire che possa essere “il telegramma di Garibaldi”, ovvero quello spedito da Bezzecca. Il paradosso assume diemsioni maggiori se si pensa che per il centenario della battaglia di Bezzecca. In questo comune (oggi spostato a Pieve di Dedro) veniva apposta una grande Lapide che riproduce, anziché l’originale di Garibaldi inviato proprio da Bezzecca, quello di arrivo a Padova! In fatti in alto sono stati riportati gli stessi dati del telegramma di arrivo a Padova ma, incredibile a vedersi; in basso al testo sotto l’Obbedisco (il tutto scritto in caratteri romani) troviamo una firma “Garibaldi” che non è altro che quella scritta dall’anonimo soldato di Padova che troviamo nel telegramma di arrivo. Ma questa “falsa” firma di Garibaldi la troviamo ancora riprodotta come fosse quella originale dell’Eroe in un documento edito dallo SME. Infatti nella copertina del catalogo della mostra dei cimeli garibaldini organizzata dal Circolo delle Forze Armate d’Italia, Roma palazzo Barberini (maggio - giugno 1982) con sotto scritto la scritta “Generale della Libertà”.Questo autorizzerebbe a pensare che venga erroneamente considerata la firma autentica. Mi auguro che dopo queste brevi, ma spero chiare precisazioni il discorso su questo noto documento risulti definitamente chiarito. Leandro Mais vivi Bersaglieri Sopra: il telegramma di risposta di Garibaldi e a lato copia fac-simile dell'originale, spedito il 9 agosto 1866 al Generale La Marmora a Padova. 7 8 REGGIMENTI 1° ICTU IMPETUQUE PRIMUS Primo nel colpire e nell'assalire Garelli paolo (13/4/1893_4/11/1915) 1° Reg. bersaglieri ciclisti parla il nipote: di lui nessuna traccia Mio nonno ha fatto parte del 1° Reggimento bersaglieri, 12 compagnia ciclisti. Era fierissimo per l'avere appertenuto a questo Corpo tanto che nel corso della seconda guerra mondiale, da civile, ha rischiato di essere fucilato dai tedeschi perché puntò la baionetta al collo del tedesco che entrato nell'abitazione aveva gettato a terra il suo medagliere in cui erano custodite le tante medaglie ricevute nel corso della prima guerra mondiale. Di queste, purtroppo, ne conservo solo due perché un altro nipote poco attento che non meritava di averle tra le sue mani non le ha conservate. Si evince: ...Il Bersagliere Caporal Maggiore (poi congedato sergente) Albonetti Matteo 1° Reggimento Bersaglieri 12° Compagnia Ciclisti, classe 1892, stava finendo il servizio militare a Napoli quando sono stati tutti trasferiti con la tradotta militare a Padova. Da questa città, con l'inseparabile bicicletta, sono giunti al fronte stanziando per un po’ di tempo a Villesse (una cittadine del Friuli in cui sono stato e mi sono venuti i brividi pensando che stavo camminando sul terreno dove 80 anni prima era stato mio nonno). Mio nonno aveva la passione della scrittura e questo lo portò a scrivere 5 diari di guerra durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale. Di questi, purtroppo, se ne è salvato solo uno (il primo) ed inizia con la descrizione dell'apertura delle porte della caserma di Napoli dove i Bersaglieri attraversando la città giunsero alla stazione per prendere la tradotta militare che li avrebbe portati al Nord. "...la città accoglie i Bersaglieri con fiori ai balconi, mamme con i bambini in braccio ci vengono incontro festose al grido “viva i Bersaglieri” e lanciandoci fiori ..." il diario poi continua descrivendo minuziosamente giorno per giorno le sensazioni che provava e quanto accadeva. C'è la descrizione del giorno chiamato il "battesimo del fuoco" quando alla sera fanno l'appello ed a fianco del nome chiamato che non risponde trascrive morto o ferito ... una descrizione molto toccante. Altra relativa ad una giornata del mese di agosto quando "... sono venti giorni che siamo in trincea dimenticati da Dio e dagli uomini, da dieci REGGIMENTI 3° MAJORA VIRIBUS AUDERE Osare con le proprie forze cose più grandi 3° bersaglieri in missione in afganistan giorni stiamo attendendo il cambio ...piove fortissimo, c'è molto fango, le trincee sono invivibili, l'odore dei cadaveri in putrefazione e fortissimo, toglie il respiro... II giorno dopo fu ripresa con maggiore accanimento la lotta ad Oslavia, e sul Carso furono prese d'assalto varie trincee. Gli austro-ungarici, imperversando il maltempo, tentarono, il 4, furiosi attacchi sul Calvario e sui contrafforti del Carso, il 5 contro Zagora e il 6 nella zona del San Michele, ma sempre furono respinti e contrattaccati furiosamente. Un altro attacco, violentissimo e in forze, fu ributtato dopo accanito combattimento sulle alture ad occidente di Gorizia la notte del 7. Il 2 luglio si porta a Fogliano alla dipendenza della 20 Divisione che gli commette il compito di liberare Redipuglia da gruppi di tiratori nemici isolati: l'11 compagnia lo assolve il giorno 3. L'indomani il battaglione è schierato sulle pendici occidentali di quota 111 per proteggere il fianco destro della 20 Divisione e quello sinistro della 19 Divisione. Per tale azione schiera due compagnie, la 10 e la 11, in linea e tiene la 12 in riserva sulle pendici di quota 111. Appena il nemico inizia l'attacco, la 12 compagnia è spostata sull'altura di quota 96 ma più tardi, sostituita da due compagnie del 47° Reggimento fanteria, ritorna a quota 111. Il giorno 5 l'avversario ritenta l'azione riuscendo a far retrocedere qualcuno dei reparti del 47°, ma è contrattaccato e ricacciato dalle compagnie bersaglieri 11 e 12 sostenute con l'azione di fuoco della 10. 6 Ufficiali e 51 bersaglieri costituiscono le perdite di quella prima azione di guerra. Il Comandante del Reggimento era il Colonnello Cassins Giuseppe mentre il Comandante del Battaglione Ciclisti era il Tenente Colonnello Beruto Giovanni Il Comandante del 3°, Colonnello Giacinto Parrotta, consegna la Bandiera di Guerra all'alfiere e con il Gruppo Bandiera raggiunge il veicolo che li porterà all'aeroporto. MEDAGLIE D’ARGENTO 20/07/1915 al V. M. all'11° Bersaglieri - San Michele - Carso (antecedente alla morte, avvenuta il giorno 4/11) 14/08/1915 al V. M. al 12° Bersaglieri (idem) cambio alvertice del 1° Reggimento Bersaglieri Con una sobria ma intensa cerimonia militare, il 30 settembre 2011, con inizio alle ore 10,30, all’interno del suggestivo piazzale della caserma “Settino”, si è svolto il cambio al timone di comando del prestigioso 1° Reggimento Bersaglieri e al colonnello Cosimo Orlando, quivi in forza da 14 mesi, è subentrato il pari grado Luciano Carlozzo. La manifestazione ha visto la partecipazione di un qualificato pubblico, di alte autorità civili e militari tra cui si notavano, in particolare, il Prefetto della provincia di Cosenza, il presidente della provincia di Crotone, alcuni sindaci, il generale di C.d. A. Vincenzo Lops, Comandante del 2° FOD, il Gen. Luigi Chiapperini, Comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi”, il colonnello Francesco Maria Ceravolo dello S.M.E. I gonfaloni della provincia e del comune di Cosenza nonché di quelli di altri comuni viciniori e dei labari e rappresentanze della associazioni combattentistiche e d’arma, svolgevano un cornice d’onore all’intero evento. Il momento “clou” si è avvertito allorché il Comandante uscente, il Colonnello Cosimo Orlando, dopo aver chiamato a sé la pluridecorata bandiera di guerra della gloriosa unità e aver tracciato, in breve sintesi, la lusinghiera attività svolta dal reggimento durante il suo periodo di comando, ha proceduto al formale passaggio del “testimone” al neocomandante, il Colonnello Luciano Carlozzo. Del Colonnello Orlando, che assumerà un prestigioso incarico in una struttura della Nato in quel di Solbiate Olona, va detto che, nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia, ha favorito un nutrito carnet culturale, avvalendosi della consulenza e dell’opera di Mario Spizzirri, un accreditato storico militare nonché Commissario Straordinario dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano in Cosenza e Delegato della Società Italiana di Storia Militare per la Calabria. Nell’arco di qualche mese, infatti, l’insigne studioso ha tenuto nella capace sala “Augello” della caserma alcune dotte e interessanti conferenze di carattere storico militare che hanno spaziato da Manfredo Fanti, a Cavour, a Garibaldi, al contributo dei bersaglieri nella lotta al brigantaggio calabrese... Il Colonnello Luciano Carlozzo, preceduto dalla migliore fama, è già dotato di un ottimo curriculum. Ad entrambi, l’uscente e l’entrante, un cordialissimo “ad maiora”. Mario Spizzirri vivi Bersaglieri A 18 anni dall'ultimo impegno all'estero per la missione Ibis in Somalia, la bandiera di guerra più decorata dell'Esercito Italiano, quella del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, a fine ottobre di quest'anno si è già schierata in Afganistan. Il 3° Bersaglieri, al Comando del Col. Giacino Parrotta, assumerà la guida del Provincial Reconstruction Team (Prt) di Herat. I bersaglieri del Terzo in Afganistan porteranno viveri e materiali, frutto di una raccolta organizzata da Associazioni di volontariato della Regione Sardegna. Alla cerimonia di saluto avvenuta presso la Caserma Gonzaga, sotto una pioggia battente hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga, il Presidente della Regione Ugo Cappellacci, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Gen. Giuseppe Valotto ed il Comandante del 2° FOD Vincenzo Lops. vivi Bersaglieri 9 10 REGGIMENTI 3° MAJORA VIRIBUS AUDERE Osare con le proprie forze cose più grandi REGGIMENTI 6° ...e vincere bisogna …e vincere bisogna Libano: il 6° reggimento bersaglieri prende il testimone dai “lancieri di novara” provincial restruction team Distribuzione di medicinali e materiali alla Prigione Femminile di Herat Presso la base "Vanzan " sede di ITALBATT1, il 29 aprile ha avuto luogo la Cerimonia Avvicendamento tra il Reggimento "Lancieri di Novara" (5°) comandato dal Colonnello Marcello Nardelli ed il 6° Reggimento Bersaglieri comandato dal Colonnello Stefano Di Sarra. Con il passaggio della bandiera dell’ONU dalle mani del Comandante cedente, a quelle del subentrante, si conclude il 3° turno di permanenza nel Teatro d’Operazione Libanese del personale del Reggimento “Lancieri di Novara” (5°). Alla cerimonia del T.o.A. (Transfer of Authority) erano presenti il Comandante del Contingente Nazionale e del Settore Ovest di UNIFIL, Generale di Brigata Guglielmo Luigi Miglietta, diverse cariche militari Libanesi, ospiti locali e nutrite rappresentanze provenienti da diversi contingenti di UNIFIL. Comincia, oggi, con la Missione “Leonte 10” una nuova esperienza al di fuori dei confini nazionali per il 6° Reggimento Bersaglieri. Giovanni Patti I nostri bersaglieri sono entusiasti di questa nuova esperienza. La città di Herat è in continua crescita e gli abitanti hanno grande fiducia nel contingente italiano e nei bersaglieri. I villaggi dei 16 distretti periferici sono quelli che più hanno bisogno di migliorare le loro condizioni di vita. Si sta pianificando l’attività per il 2012 al fine di raggiungere i villaggi più lontani, per conoscere le loro esigenze e intervenire con la ricostruzione. Qui nella provincia di Herat, Si stanno ricostruendo scuole, strutture sanitarie, pozzi d’acqua e altre opere di cui la popolazione ha bisogno. Il 27 ottobre presso il Carcere femminile di Herat, il PRT italiano, su base 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Sassari”, ha provveduto, con una simbolica e significativa cerimonia, alla distribuzione di materiali destinati alle detenute della struttura ed ai loro bambini. Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante del PRT Col. Giacinto Parrotta e il Generale Comandante delle carceri della regione occidentale, nonché Direttore della struttura, Gen. Abdul Majeed Sediqui. Alle 120 detenute e ai loro 80 figli attualmente presenti nella struttura, sono stati distribuiti 1500 medicinali, 40 stufe per il riscaldamento e kit scolastici a ciascun bambino. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata visto l’avvicinarsi della stagione invernale. La cerimonia è stata l’occasione per il FET (Female Engagement Team) del PRT per rapportarsi nuovamente alle donne presenti, per cercare di comprendere e risolvere le loro problematiche, nel rispetto dei loro diritti. Proprio da alcune esigenze prospettate dalle detenute alle nostre bersagliere in precedenti incontri è scaturita l’iniziativa odierna. Il rapporto che unisce il PRT a questa struttura detentiva nasce fin dalla sua costruzione da parte italiana nel 2009. Da quel momento in poi, si è sviluppata una forte collaborazione tra il PRT e la Direzione del carcere, per migliorare, con diverse iniziative e donazioni, le condizioni del personale ivi presente. Grazie alle iniziative del PRT italiano succedutesi nel tempo, ora le detenute possono cimentarsi in lavori di sartoria e produzione di vestiti, tappeti, oltre a frequentare corsi di lingua, informatica e make-up. Una percentuale dei guadagni dovuti alla vendita dei vari manufatti giunge alle donne che li hanno prodotti, consentendo loro di ottenere un guadagno economico oltre alla ben più importante conoscenza di un mestiere. vivi Bersaglieri RIENTRO DAL TEATRO OPERATIVO LIBANESE Il 25 novembre si è svolta, alla presenza del Gen. B. Gualtiero Mario De Cicco, Comandante della Brigata meccanizzata “Aosta”, e delle Autorità civili, religiose e militari, la cerimonia di rientro dei bersaglieri del Sesto dal Teatro Operativo Libanese al termine di un mandato di circa sei mesi che ha visto il 6° Reggimento Bersaglieri, al comando del Colonnello Stefano DI SARRA, impegnato nell'ambito della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) nel Sud del Libano. Il Sesto bersaglieri, aveva assunto il comando nel Settore Ovest di UNIFIL nel mese di aprile 2011, per assolvere la missione di peacekeeping, discendente dall'applicazione della Risoluzione 1701 (2006) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. vivi Bersaglieri 11 12 REGGIMENTI 8° VELOX AD IMPETUM REGGIMENTI 7° celeritate ac virtute …Veloce nell’assalto con celerità e valore 7° e 11° “Fil Rouge” Sulle corde della storia vivi bersaglieri caserta La copertina WB è dedicata al Settimo Reggimento. C’è chi vanta di avere nel suo patrimonio la Gioconda: uno sguardo enigmatico. Noi, da buoni bersaglieri, vi proponiamo in copertina una bersagliera della magnifica fanfara del Settimo che, con il suo sguardo,ci invita a sfogliare la rivista. Una scelta, aprire con il Settimo, legata al momento particolare che vive il reggimento per i rumor, veri o non veri, che lo danno in via di trasferimento. Nel terzo millennio le distanze vengono divorate sull’asse del tempo, e in considerazione del diverso profilo operativo delle Unità caratterizzato da elevata mobilità di impiego “fuori porta” appare sempre meno sensibile il distacco dai siti. Ma porre la sede di Bari sullo stesso piano di Altamura, piuttosto che Foggia o Brindisi appare arduo. Ma non è questa la sede per dissertare di questo argomento. Certo, rimane la premura ad approfondire il tema. Ma noi siamo attaccati alla cronaca. E di essa ci occupiamo. Nella Caserma Milani, sede dell’attuale 7° Reggimento, a prescindere da una intenso percorso di impiego da Comandante dell’11° “Caprera”, ritengo di aver lasciato tracce profonde “nel mattone”. Ma è sul Sacrario che desidero accendere i riflettori. Un sacrario inaugurato nel 1992, madrina Erika Garibaldi. Riconosciamo tra le Autorità Il Generale Comandante della Brigata “Garibaldi” Carlo Bellinzona. Un sacrario targato 11° “Ciclisti” , così nacque! Con una quantità di reperti significativi di tale unità provenienti dal sacrario della Caserma Leccis di Zoppola: dalle “carriole”, due quadri originali famosi di valore di Montemurro, che rappresentano appunto i bersaglieri ciclisti, ecc... (che si notano in alto, nell’immagine delle carriole). Vi è riprodotta una parete della Leccis con la lastra in marmo originale dell’11°, e sul retro Comando 1° La Marmora che, insieme ad un attrezzo per chiudere i colli con punzone Primo Battaglione, rappresenta una delle prove sulle origini di quel battaglione nel cui seno è presente la prima compagnia: quella fondata da La Marmora. Tutto questo nel 1992 trovò nel libretto “Cravatte Rosse” del Comandante Langella, il testimonial che, finito sui tavoli dello SME (Ufficio Storico) dell’A.N.B. e dei Generali di estrazione bersaglieresca, convinse lo SME a non chiudere l’11° Battaglione: eravamo in periodo di ristrutturazione delle FF.AA. L’11° btg. Il “Caprera”, nel cui DNA scorre sangue cremisi dalle vene del suo fondatore La Marmora rientrò alla Leccis inquadrato nel suo reggimento madre.E il sacrario? Quest’anno a Caserta, a partire dal mese di giugno si sono vissuti, in sequenza, diversi, intensi eventi cremisi, che sono partiti con le Celebrazioni del Ventennale della permanenza della Brigata Bersaglieri "Garibaldi" nella città di Caserta, ormai un legame consolidato ed inscindibile, con la popolazione e le istituzioni di Terra di Lavoro. Gli eventi, organizzati e sostenuti dal Comandante della Brigata Gen. Br. Antonio Vittiglio, hanno preso il via il 5 giugno, con la tredicesima edizione di "Flik-Flok", una giornata di sport che prevedeva una gara amatoriale di a corsa non competitiva aperta a tutti e con un percorso di 3 chilometri. Nell'ambito della stessa iniziativa, in programma c’era anche una mezza maratona (21,097 km), con un percorso misto collinare, che attraversava il Borgo Medievale di Casertavecchia e dalla Reggia di Caserta. Il 29 giugno, poi, c’è stato uno spettacolo al teatro comunale di Caserta, realizzato dall'Ept e l'Unicef e che ha visto le esibizioni di alcuni importanti artisti del panorama musicale locale. Dal 29 giugno all' 1 luglio una mostra storica dei Bersaglieri presso il foyer del teatro comunale. Il 30 giugno, poi, convegno sul tema "I Bersaglieri nella città di Caserta ed i 20 anni della Garibaldi a Caserta", il Primo luglio la messa presso il Duomo di Caserta celebrata dal vescovo Pietro Farina, mentre la sera, a partire dalle 20,45, la cerimonia militare alla caserma "Ferrari Orsi". La chiusura delle celebrazioni ci è stata il 2 luglio con il concerto della fanfara dei Bersaglieri nel centro cittadino di Caserta. Per questo evento, è stata emessa una cartolina realizzata appositamente per il Ventennale dei Bersaglieri a Caserta, che ha avuto da Poste italiane l'annullo filatelico. La cerimonia serale nella Caserma Ferrari Orsi, si è svolta, con vivi Bersaglieri il piazzale illuminato a giorno, con la presenza del Gonfalone della città di Caserta e del Medagliere Regionale dell’A.N.B. e dei Labari delle Sezioni Bersaglieri Campane, con un parterre molto numeroso e con qualificate presenze, innanzi tutto quella del Gen. C.d’A. Vincenzo Lops, Comandante del 2° FOD e Decano dei bersaglieri, e quelle dei Comandanti del passato: Gen. Giancarlo Fabbri; Gen. Carlo Bellinzona; Gen. Agostino Pedone; Gen. Mauro Del Vecchio, oggi Senatore della Repubblica. Fabbri e Bellinzona, sollecitati da Lops, hanno rivolto ai bersaglieri in armi e in congedo, schierati il loro caloroso saluto e ricordato loro cosa è e cosa vuol dire essere bersaglieri. La cerimonia è terminata con i quattro comandanti che hanno lasciato il piazzale d’armi di corsa, come si conviene ad un bersagliere. Poi, l’8 agosto, sempre presso la caserma “Ferrari Orsi” di Caserta, si è svolta la cerimonia per il cambio del Comandante dell’8° Rgt. Bersaglieri. Al Col. Claudio Minghetti è succeduto il Col. Massimiliano Sforza. Alla cerimonia erano presenti, oltre al Comandante la Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, Gen. Antonio Vittiglio, diverse autorità civilie militari, ed anche a questa Cerimonia hanno partecipato diverse Sezioni dell’Associazione Bersaglieri della Regione Campania, le quali hanno avuto l’opportunità per ringraziare il Col. Minghetti, per la sua, sempre gentile, ospitalità e per il sostegno nella condivisione di diversi momenti associativi e celebrativi, ed è stata, anche, l’occasione per dare il benvenuto e porgere gli auguri al Col. Sforza per il suo nuovo incarico e dichiarargli il loro massimo sostegno, come Associazione d’Arma. vivi Bersaglieri 13 14 REGGIMENTI 8° VELOX AD IMPETUM REGGIMENTI 11° QUIS ULTRA? …Veloce nell’assalto …Chi oltre noi? bentornati! Infine, il 16 settembre scorso, a Caserta, sempre presso la Caserma “Ferrari Orsi”, sede del Comando della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, alla presenza del Comandante del 2° Comando Forze di Difesa, Gen. Vincenzo Lops, del Presidente Nazionale Gen. C.d’A. Benito Pochesci e delle Autorità civili, militari e religiose di Caserta e provincia, si è svolta la cerimonia di cambio del Comandante della Brigata. Il Generale Antonio Vittiglio ha ceduto il comando al Generale Luigi Chiapperini. E anche questa Cerimonia, per le Sezioni della Campania dell’Associazione Bersaglieri, che hanno partecipato con il Medagliere Regionale e i propri Labari, è stata un ulteriore occasione per ritrovarsi, salutare e trascorrere con il loro Presidente Nazionale dei momenti di entusiastico bersaglierismo. Bers. Ing. Vincenzo Iavarone. vivi Bersaglieri La città di Casarsa ed i bersaglieri della provincia di Pordenone hanno salutato ieri sera tutto il personale dell’11° reggimento bersaglieri di Orcenico da poco rientrato dalla missione in Afganistan. Nel corso di un applauditissimo concerto tenuto presso il teatro Pasolini dalla fanfara del reggimento, diretta da luogotenente miele, il sindaco Tubaro ha reso il saluto ufficiale della cittadinanza, elogiando lo spirito e lo spessore dei valori espressi da tutti gli uomini del reggimento ed ha evidenziato i forti legami sussistenti tra la popolazione e le forze armate. Il Presidente della sezione bersaglieri di Casarsa Americo ha illustrato il successo dell’iniziativa umanitaria denominata “un ponte per l’Afganistan” intrapresa dal comune in sinergia col reparto ivi stanziato. Il Presidente Regionale dei bersaglieri Langella ha portato il saluto di tutti i fanti piumati della regione mentre il Presidente provinciale ANB Iacca, dopo essersi felicitato col Comandate per aver riportato tutti gli uomini del reparto in Patria, a nome di tutti i bersaglieri della provincia ed al cospetto di tutti i presidenti delle sezione ha fatto dono al reggimento di un quadro decorativo per la teca che custodisce la bandiera dell’unità. Il comandante del reggimento Patanè ha ringraziato il comune e i bersaglieri ed ha presentato il nuovo comandante del reparto Cornacchia che assumerà il comando l’11 novembre. In effetti l’11.11.2011 non poteva che essere la data più indovinata. L’inno nazionale, eseguito dalla fanfara e cantato da tutta la platea ha concluso la serata dedicata all’11° rgt. bersaglieri. ...grazie ragazzi ! vivi Bersaglieri 15 16 REGGIMENTI 11° QUIS ULTRA? provincevenezia …Chi oltre noi? cambio al vertice la Pubblico e parte delle associazioni Il momento del cambio al cospetto della bandiera del reparto C’erano tutti alla cerimonia del cambio del comandante dell’11° Reggimento. Il valore aggiunto all’evento era dato dal fatto che la manifestazione odierna rappresentava anche il saluto ufficiale della provincia , della regione e della nazione ai ragazzi dell’11° da poco rientrati dalla missione ISAF in Afganistan. Alla presenza del prefetto di Pordenone, dell’assessore regionale De Anna, del Presidente della Provincia di Pordenone, i sindaci di Casarsa e di Zoppola, le numerose altre Autorità civili e militari e con la partecipazione di una numerosissima rappresentanza di bersaglieri ed associazioni d’arma, presso lo stadio di Casarsa il Colonnello Patanè, dopo un commovente saluto di commiato dai suoi uomini ha ceduto il comando al Colonnello Cornacchia che nel passato ha già militato in reparti bersaglieri della provincia. Significativo anche il saluto portato dal Comandante della Brigata Ariete, Gen. Zauner, che ha tratteggiato la figura del Colonnello Patanè evidenziandone le altissime qualità umane e professionali. Da tutti i bersaglieri gli auguri sinceri per ogni nuova soddisfazione a Patanè ed un affettuoso buon lavoro a Cornacchia. Ogni manifestazione dei bersaglieri, vissuta con i valori intrinseci del corpo di appartenenza, rappresenta per ciascun partecipante un lieto evento e viene considerata come una interessante e coinvolgente avventura. Il 17 maggio ultimo scorso abbiamo iniziato la nostra avventura, anche se il giorno non era proprio il più indicato trattandosi di venerdì 17, partendo da San Donà di Piave con il massimo dell’entusiasmo per incontrarci a questo grande raduno tenutosi a Torino. Dopo un non breve tragitto, per ritrovare gli ex commilitoni della decima compagnia siamo arrivati a Torino nel tardo pomeriggio; il tempo necessario per una doccia rigenerante, una buona cena e quindi tutti a raccontarci e rivivere i momenti felici trascorsi alla Caserma Marteli negli anni 1969/1970. Caserma nella quale siamo stati formati, vorrei dire forgiati, come veri e propri bersaglieri, acquisendo quei valori etici e morali che ancora rivivono, accresciuti e migliorati, in ciascuno di noi. Memorabile è risultato il giorno successivo,sabato 18. L’amico Giovanni Giordano ha infatti organizzato un incontro con il nostro Capitano di allora, Generale Antonio Catena. Nonostante i ben quarantadue anni trascorsi da quel periodo e nonostante i cambiamenti fisici in ciascuno di noi sopravvenuti, il capitano ha riconosciuto tutti e, chiamandoci per nome, ci ha ricordato i “difettucci” che allora ciascuno presentava. La domenica, memori ed entusiasti dell’esperienza vissuta il giorno prima, abbiamo reso onore, come ai bei tempi, al nostro Medagliere Nazionale seguendo il nostro Labaro ed esponendo lo striscione che indicava l’ottavo reggimento bersaglieri. A conclusione del ritrovo ci siamo salutati fraternamente e cordialmente e ci siamo proposti di ritrovarci a Latina l’anno prossimo. Bers. Ottaviano Tonetto Giuseppe Iacca regioneveneto consiglieri nazionali nord italia Il 3 dicembre 2011 nella splendida sede Anb di Vicenza si è svolto il Consiglio Regionale Anb Veneto allargato per l'occasione anche ai Presidenti Provinciali e stretti collaboratori per un totale di oltre 30 persone. Presenti per l'evento anche i Consiglieri Nazionali neo-eletti Bidin, Ferroni, Nolli. Invitati anche gli altri Consiglieri Nazionali del Nord, Caletti, Carozzi, Porreca, che impossibilitati a presenziare, hanno fatto giungere una loro lettera di saluto rassicurando la Regione Veneto promettendo sulla propria partecipazione futura non solo ai consigli ma anche alle manifestazioni . La partecipazione dei massimi esponenti Nazionali a questo Consiglio che ha trovato poi conferma nei loro interventi, voleva essere un forte segnale nei confronti del Veneto vero punto di forza dell'Anb garantendogli un'attenzione particolare per il futuro non avendo in essa Consiglieri Nazionali residenti; ci sono state poi da parte di tutti e tre, parole di grande apprezzamento per il lavoro che questa Regione sta svolgendo ed un incitamento a proseguire su questa strada. Dopo aver sviscerato i molto punti all'ordine del giorno, il Consiglio si è concluso con un pranzo per tutti i partecipanti offerto dalla Sezione e Provincia di Vicenza. decima compagnia 1969-1970 a torino che “pizza” Anche quest’anno il fragile accordo siglato fra il bersagliere Ardesio Bozzato e Giove Pluvio ha tenuto, anzi è andato oltre le aspettative. Finalmente sole, dopo i piovaschi e temperature da brividi dei giorni scorsi, sul “PIZZA PARTY” organizzato con i vari componenti delle sezioni bersaglieri del mandamento di Portogruaro nel giardino di casa, e definire giardino l’angolo di paradiso che ci ha ospitati è un eufemismo. L’Ardesio è un bersagliere così orgoglioso di esserlo che per l’occasione ha tirato fuori dall’armadio la divisa del congedo e l’ha esposta con il “Canzoniere” all’ammirazione degli ospiti. Il successo della serata è stato assicurato dalla bravura dei due pizzaioli provetti che hanno meritato l’applauso dei bersaglieri accompagnati da mogli e figli (oltre cinquanta persone). La presenza del Presidente Regionale Veneto bers. cav. Antonio Bozzo con la figlia Elena e del Presidente Provinciale bers. Ottaviano Tonetto con la consorte Daniela ha dato prestigio alla festa. Un momento importante è stato dedicato al bersagliere Umberto Tesolin al quale la Sezione di Portogruaro ha espresso riconoscenza e gratitudine per la lunga militanza come Alfiere onorandolo con una Targa che gli è stata consegnata a quattro mani dai Presidenti ANB Regionale e Provinciale. La serata è proseguita con l’accompagnamento musicale di Odillo e Piero “guarnita” da una “mitragliata” di barzellette raccontate con impareggiabile maestria da Dino Valerio e si è conclusa splendidamente tra balli e canzoni bersaglieresche. Lo spirito di cameratismo, amicizia e stima che ha animato il gruppo è l’essenza di quegli antichi e sempre attuali valori che altri hanno saputo custodire e trasfondere poichè presente e passato si compenetrano. L’oggi si arricchisce di innumerevoli ieri, col loro patrimonio di incontri, di parole e di immagini come il PIZZA PARTY CREMISI alla pizzeria al Bersagliere “Da Ardesio” ...una festa assolutamente da ripetere! Bersagliere Franco Lisandro vivi Bersaglieri vivi Bersaglieri 17 18 provincepadova provinceudine piove di sacco: raduno Giro d’italia per bici d’epoca carriole in testa Onori ai Caduti Nei giorni 8- 9 e 10 luglio correnti ,la sezione bersaglieri di Udine e l’Associazione Sportiva Dilettantistica G.S. K2 di Udine hanno collaborato per la riuscita di una tre giorni di ciclismo storico con biciclette rigorosamente d’epoca compreso l’abbigliamento. 7^ tappa del Giro d’Italia. Manifestazione che prevedeva nel pomeriggio del giorno 8 luglio l’inaugurazione di uno stand per la mostra di otto biciclette da corsa Bianchi e Legnago risalenti agli anni 30 e successivi anni 60 assieme a moto ed auto degli anni 70 con la speciale presenza di due biciclette dei bersaglieri della sezione bers. di Udine, in gergo le “Carriole”; l’effettuazione di gara a velocità controllata in un breve percorso cittadino nella sera del 9 luglio e della 7^ tappa del giro d’Italia di 80 km. la domenica 10 luglio. La partecipazione del presidente e del vicepresidente della sezione di Udine, gen. Adriano Bidin e Nantes Previato, ha dato lustro all’inaugurazione avvenuta alla presenza del presidente del G.S. K2 , Lorenzo Agostini e il vice sindaco di Udine, dott. Vincenzo Martines- Alle ore 18,30 è avvenuto il taglio del nastro tricolore annodato ai manubri delle due “Carriole” disposte all’ingresso dello stand mostra. Con l’enunciazione dei discorsi pronunciati dagli invitati e sponsors della manifestazione è stata dichiarata aperta manifestazione. La mostra ha riscosso grande successo e la curiosità suscitata nei visitatori alla vista delle Carriole dei bersaglieri è stata notevole. Due tabelloni esplicativi hanno consentito una rapida conoscenza della storia dei bersaglieri ciclisti e dei dati tecnici regione veneto: indimenticabile Gran bella festa cremisi quella che si è tenuta a Piove di Sacco, in provincia di Padova, in occasione del Raduno Regionale Bersaglieri del 21/22 maggio incentrato su due “temi” di notevole rilievo: la celebrazione del 60° anniversario della fondazione della sezione e l’anniversario del 175° anno della fondazione del Corpo dei Bersaglieri. Numerose le Autorità e personalità intervenute. Ospite d’onore e di eccezione il Presidente Nazionale dei Bersaglieri Gen. Benito Pochesci, il Presidente Interregionale Nord d’Italia Gen. Ennio Betti, i Consiglieri Nazionali Antonio Miotello, Camillo Ferroni, il Gen, Vezio Vicini nonché oratore ufficiale del Raduno, il Presidente Regionale del Veneto cav. Antonio Bozzo ed i Presidenti Provinciali ANB del Veneto, Bersaglieri da fuori regione, dal Friuli V.G. presenti con il Medagliere Regionale ed il Presidente Gen. Pio Langella con i labari friulani e i tanti labari dell’Emilia Romagna, il senatore Ramponi. La presenza del Medagliere Nazionale ha fatto sì che questo evento potesse assumere una valenza storica per la città di Piove di Sacco. Un raduno quindi che ha confermato una mirabile fusione fra i grandi valori del bersaglierismo e quelli della società contemporanea. Parecchi i complimenti di varie Autorità civili e militari per l’ottima riuscita del Raduno Regionale dell’ANB Sfila la sezione con Il presidente di sezione bers. cav. Giancarlo Biasion. del Veneto a Piove di Sacco e per la perfetta organizzazione ma anche per le iniziative correlate (lezioni nelle scuole medie con una serie di conferenze tenute dal Gen. Elio Ricciardi, con visita e rancio in caserma “Leccis” ad Orcenico Superiore sede dell’ 11° Rgt. Bersaglieri, cena in sede dell’ANB del sabato sera), la calda e commovente accoglienza da parte della popolazione piovese e la perfetta simbiosi tra protagonisti e spettatori che hanno dato una sorta di novità ad un Raduno di Bersaglieri. La serata di sabato si è conclusa col concerto in piazza della Fanfara di Padova, concerto che si è concluso con l’esecuzione dell’Inno Nazionale cantato da tanti bersaglieri e cittadini accorsi numerosi. È stato un momento di patriottismo intenso, quasi palpabile e difficile da dimenticare. Il momento clou è stato naturalmente quello della corsa davanti alla tribuna, con l’irrompere della Fanfara di Bedizzole la quale ha aperto anche la sfilata dei Bersaglieri in congedo nel corso della quale è stato reso omaggio alle Autorità in tribuna. Applausi ed applausi e tanto calore che hanno accompagnato naturalmente anche la sfilata delle varie Associazioni Combattentistiche e d’Arma che hanno presenziato alla cerimonia precedute da varie Autorità Civili e Militari. Ecco quindi irrompere dal Vivi torreglia I Bersaglieri della Sezione Medaglia D’Argento V. M.”Antonio Prendin” Torreglia oltre alle iniziative Bersaglieresche si dedicano ad attività ricreative come la partecipazione annuale alla sfilata di Carnevale con il proprio gruppo a tema, che regala divertimento a grandi e piccini e momenti di riflessione (quest’anno sul tema della vivisezione), ed attività di beneficenza come la somma raccolta per alcune coppie della provincia di Padova vittime alluvionate di novembre dello scorso anno. vivi Bersaglieri numero veramente consistente di Bersaglieri fuori regione che, unitamente alle squillanti note della Fanfara di San Donà di Piave, seguiti da tanti e tanti Bersaglieri delle province del Veneto sempre guidati dai loro presidenti provinciali per arrivare al famoso gruppo di marciatori della sezione di Lendinara ed alla coreografia della pattuglia ciclistica di San Donà di Piave in un perfetto schieramento e la pattuglia auto-motorizzata di Jesolo che ha trasportato alcuni bersaglieri ultra-novantenni (di cui uno decorato di m.b. al V.M.) il cui desiderio massimo era quello di stringere la mano al Presidente Nazionale. Un altro momento clou del Raduno lo si è avuto con la sfilata finale di corsa della numerosa partecipazione di bersaglieri della locale sezione guidata dal suo presidente bers. cav. Giancarlo Biasion preceduta dalla Fanfara di Padova e da tutte le sezioni della provincia. L’allegria e l’atmosfera frizzante tipiche dei fanti piumati si sono poi... trasferite nel palazzetto dello sport che ha ospitato gran parte dei partecipanti al Raduno per il rancio cremisi: anche in questa fase si è distinta la bravura dei Bersaglieri della Sezione di Piove di Sacco, che non hanno trascurato alcun particolare perché anche la loro squisita ospitalità contribuisse a fare in modo che di questo Raduno tutti potessero serbare un gradito ricordo. della bicicletta in dotazione. Inoltre il presidente ed il suo vice dei bersaglieri udinesi hanno mostrato in pratica ed in varie occasioni a specifiche domande, la duttilità della Carriola nella versione aperta e racchiusa come indicato nalle foto allegate. La manifestazione sportiva ha vissuto il momento sportivo più spettacolare la domenica successiva quando alle ore 9.15 , davanti alla loggia del Lionello in piazza Libertà un centinaio di corridori con le loro biciclette ed abbigliamento d’epoca sono partiti per compiere la 7^ tappa del giro d’ Italia di bici storiche , preceduti da una splendida staffetta di quattro bersaglieri della sezione di Udine in sella alle storiche Carriole. Adriano Bidin, Paolo Chiarandini, Giuliano Cappellaro e Pietro Raneri, nonostante montassero per la prima volta le biciclette, non hanno affatto sfigurato con i corridori che componevano il gruppo di corsa e hanno percorso via Mer- CODROIPO (Udine) Raduno Regione Friuli Venezia Giulia Il 9 ottobre scorso si è svolto, a cura della locale Sezione Bersaglieri, il raduno Regionale del F.V.G. Erano presenti oltre 350 Bersaglieri provenienti dalla Regione e dal vicino Veneto, con il Medagliere Regionale e circa 50 Labari di Sezione. Hanno partecipato, inoltre, un Picchetto Armato e la Fanfara dell’11° RGT. Bersaglieri di Orcenico, la Fanfara di S. Giorgio di Nogaro, autorità civili e Militari della Regione.In tale circostanza si sono festeggiati: il 40° della rifondazione (1971) della Sezione (nata in effetti nel lontano 1929) e il 10° anniversario dell’inaugurazione del Monumento “Ai Bersaglieri”. Due sono stati i momenti salienti della giornata: una prima Cerimonia Civile, con “alza Bandiera” e deposizione di corona d’alloro al Monumento ai Caduti, alla quale hanno presenziato il Sindaco di Codroipo dott. Marchetti, gli assessori dott. Riccardi per la Regione e dott. Virgili per la Provincia. È seguita la funzione Religiosa officiata dal Parroco Monsignor Bettuzzi. Una prima sfilata per le vie cittadine ha condotto i convenuti al Monumento “Ai Bersaglieri”, dove si è svolta una seconda cerimonia.Dopo la deposizione della corona d’alloro, ha preso la parola il Presidente Regionale Gen. Pio Langella, che, tra l’altro, ha ricordato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, scoprendo una artistica targa che ricorda tale evento.Il presidente della Sezione di Codroipo, Bersagliere Giuseppe Tosin, nel ricordare il 10° anniversario del Monumento “Ai Bersaglieri” ha anche voluto ringraziare tutti i partecipanti, in particolare coloro i quali con ogni mezzo hanno contribuito alla buona riuscita della Manifestazione. Sfilata e corsa finale per le vie cittadine, cadenzate dalle due Fanfare presenti.Rancio “Cremisi” allietato dal concertino finale delle due Fanfare riunite. A margine del Raduno è stata allestita, con gigantografie di francobolli, una mostra sulla vita di Giuseppe Garibaldi con emissioni da tutto il mondo. vivi Bersaglieri catovecchio e via Gemona sino al piazzale Osoppo a velocità sostenuta sobbalzando sul micidiale pavè. Poi, come anche concordato con la direzione della corsa , consapevole della necessità di preservare da inutili sovraccarichi le carriole, tenute in “religiosa naftalina” nella sede dell’associazione udinese, la staffetta bersaglieresca si è posta in parte, facendosi sfilare da tutto il gruppo. Ma il bersaglieri, caricate le biciclette in un furgone gentilmente concesso dall’organizzazione, hanno voluto seguire la corsa a bordo di una Fiat 1300 anni 60. C’era una meta da raggiungere e alla quale occorreva rendere doveroso omaggio: il cippo dedicato al famoso bersagliere, medaglia di bronzo al v.m. della grande guerra e grande campione del ciclismo degli anni ’20, Ottavio Bottecchia, nel luogo in cui, il 15 giugno del 1927 morì per un tragico incidente. Sotto un cielo terso ed un sole sempre più splendente e caldo, la tappa si svolgeva dipanandosi lungo il percorso di 80 km. variegato nel panorama mediamente collinare con il gruppo che procedeva a velocità controllata (20 Km. all’ora) e regolare secondo il regolamento stabilito per il giro d’Italia per bici d’epoca. Udine, Reana del Rojale, Tarcento e Montenars le località toccate prima della sosta a Gemona del Friuli raggiunta dopo due ore di corsa. Sosta corroboratrice e necessaria per rigenerare le forze spese dai corridori, ove il rifornimento era a base di frutta, dolci, acqua e bibite a volontà. Dopo 40 minuti la corsa ha ripreso e come era previsto tutto il gruppo si fermato al cippo di Bottecchia, nei pressi dell’abitato di Peonis,ove è stata deposta una corona di alloro e dedicato un minuto di silenzio. Anche la staffetta bersaglieresca udinese non ha mancato all’appuntamento e unendosi al resto del gruppo ha reso gli onori al valoroso bersagliere e campione friulano. Ripresa la corsa con le Carriole in testa, da apripista a tutto il gruppo dei corridori sino all’arrivo in via Mercatovecchio. Un simpatico connubio, così si e conclusa la 7^ tappa del giro in bici storiche. Adriano Bidin 19 20 provinceverona provincepordenone salizzole&bovolone Un concerto per ricordare i 150annidell’Unitàd’Italia madonna DEL cammino la provincia si raccoglie intorno al vescovo Il 9 luglio 2011,La Sezione Bersaglieri di Bovolone ha organizzato in collaborazione con il comune di Salizzole ed il gruppo Fidas di Salizzole, un concerto con la Fanfara Bersaglieri di San Donà di Piave, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e per ricordare a 18 anni dalla sua scomparsa il Bersagliere Beltrami Cav. Enrico. Cittadino di Salizzole che per tanti anni è stato alla guida della Sezione Bersaglieri di Bovolone. Il concerto, dedicato alla M.A.V.M. Bersagliere Amedeo Bezzetto, eroe di Bovolone caduto sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale, ha riportato un notevole successo. L’atmosfera creata dalla Fanfara posta su un palco adiacente il Castello con uno sfondo tutto tricolore, la grandissima ed inaspettata cornice di pubblico e la presenza di tanti Bersaglieri, hanno fatto si che questa serata sia stata per tutti i presenti una bellissima festa. Tante le autorità presenti, i Sindaci dei paesi limitrofi, il Sindaco di Salizzole, sig. Mirco Corrà, il Presidente A.N.B. Provincia di Verona Bersagliere Marco Cavallaro e organizzatori dell’evento il Bersagliere Giorgio Beltrame Presidente della Sezione di Bovolone con tutti i suoi collaboratori Provincia di Verona provincetreviso Foto d’assieme sinergie verdi tra l’11° e i trevigiani I bersaglieri volontari della Provincia di Treviso, coordinata dalla Sezione di Vazzola, attraverso i contatti del bers. Ten. Ales Venturin, si è fatta carico di due giornate di lavoro per lo sfalcio dell’erba e la pulizia dei cortili interni alla Caserma “Leccis” dell’ 11° Reggimento Bersaglieri di Orcenico Superiore (PN). La prima giornata è stata il 25/06/2011 con la presenza, come da foto allegata da Sinistra verso destra, di: Mauro Dalla Cia (con la figlia Chiara), Stefano Brugnera, Antonino Antoniazzi, Ales Venturin ed il Figlio Carlo con il Ten. Col. Nicola Cusimano, Olindo Padoan, Silvio Fantuz, 1° Maresciallo Francesco Curseri e Mauro Cecchetto. La seconda giornata è stata il 23/07/2011 con la presenza di Ales Venturin ed il figlio Carlo che hanno portato già dal giorno prima i trattori per lo sfalcio dell’erba e la livellazione del terreno. Poi erano presenti Fabio Biancolin con un proprio dipendente e Mauro Dalla Cia con la figlia Chiara. Bersagliere Mauro Dalla Cia vivi Bersaglieri La tradizione della sezione di Cordenons di festeggiare la santa Patrona del Corpo, ora coinvolge anche tutti i bersaglieri della provincia di Pordenone. Così l’11 settembre, presso la chiesa di San Pietro apostolo di Cordenons ha avuto luogo la tradizionale funzione religiosa officiata dal vescovo emerito Mons. Ovidio Poletto. Oltre ai labari provinciali, bersaglieri e familiari, erano presenti il sindaco di Cordenons, il Gen. Comandante della Brigata Ariete ed il Comandante del distaccamento dell’11° Reggimento Bersaglieri con una nutrita rappresentanza di personale in armi, il presidente A.N.B. Regionale ed altre associazioni del territorio. La Santa Messa si è conclusa con la preghiera dedicata alla Madonna del Cammino, letta dal presidente di sezione Bianchet. Il presidente provinciale ha invece ringraziato tutti i presenti ed il vescovo di Pordenone per aver accettato l’invito dei bersaglieri, e nel dare appuntamento al 9 settembre del prossimo anno ha fatto dono al vescovo ed alla parrocchia di un’opera in ceramica raffigurante la santa Patrona. Giuseppe Iacca Consegna del dono ricordo al vescovo Mons. Ovidio Poletto vivi Bersaglieri 21 22 provincetrieste provincebelluno riportato agli originali splendori il dedicatoa cippo enricototi Il 6 agosto scorso, in occasione del 95° anniversario della morte della Medaglia d’Oro al Valor Militare a cui è intitolata la sezione provinciale giuliana dell’A.N.B., un gruppo di soci ha voluto salire a quota 85 ad est di Monfalcone (GO) per deporre un mazzo di fiori avanti al cippo che ricorda “Enrico Toti”, dedicandogli qualche momento di raccoglimento. Durante le note del silenzio anche la natura si è fermata per cantare il silenzio dedicato all’Eroe con la stampella. Lo stato di degrado del cippo ha suggerito alla sezione triestina di attrezzarsi ed agire, così dopo le autorizzazioni del caso, sabato 1 ottobre di primo mattino alcuni mezzi della Protezione Civile Comunale di Monfalcone e dell’Associazione Pompieri Volontari di Trieste, con a bordo i bersaglieri triestini guidati dal presidente provinciale Paolo Trizio, hanno ripercorso i sentieri del carso monfalconese fino all’omonima cima per riportare all’originale splendore il cippo dedicato ad “Enrico Toti”. Dopo oltre 3 ore di impegno e tanto olio di gomito, oltre 60 anni di muschi, licheni, funghi e polveri varie sono state rimosse e l’impresa è stata portata a termine con successo. A sovrintendere i lavori era presente il responsabile del Comune di Monfalcone del “parco tematico della Grande Guerra” Marco Mantini, mentre a documentare l’evento c’era Silvo Stok, entrambi autori di numerose pubblicazioni inerenti la prima Guerra Mondiale. Mario Verdoglia Ftografia del Cippo dopo l’intervento di manutenzione (foto di Mario Verdoglia) 3 novembre Manifesto del 3 novembre 2011 Manifestazione 150° dell’unità d’italia a feltre Lo scorso 17 maggio Centa luigi Presidente della Sezione ANB di Feltre s’è recato presso il plesso di Farra-Boscariz delle scuole elementari del comune ed ha illustrato agli alunni la storia del nostro corpo dalle origini fino al 1870, Porta Pia, con l’ausilio di quegli accessori e copricapi che fanno parte della nostra tradizione e che sono entrati nella leggenda. Bella e simpatica la rivisitazione del nostro Flik-Flok approntata per l’occasione rimaneggiando un testo popolare di quel periodo. Nell’esposizione delle varie vicende sono stato affiancato dal coro “Vece Voci” di Feltre. La storia del Risorgimento è stata tenuta dal Prof. Giovanni Perenzin maestro del coro. In giugno, teatro è la piazza per festeggiare degnamente la ricorrenza dei 150 dall’Unità d’Italia. Dopo la cerimonia ufficiale svoltasi il mattino, alle 18.00 nella splendida e artistica cornice di Piazza Maggiore grazie all’interessamento e a cura del Signor Poloniato, maestro della Banda Cittadina ha avuto luogo una rievocazione storica che spaziando dai primi moti risorgimentali del 1848 ha ripercorso la nostra storia patria fino alla fine del secondo conflitto mondiale a alla nascita della Repubblica. L’esibizione della Banda e dei cori presenti che, con musiche e canti in tema con il periodo preso in considerazione, intercalavano il racconto storico degli eventi, è servito a non rendere tutto un monotono susseguirsi di date. Grande entusiasmo ha destato nei presenti,davvero tanti, il passaggio in cui si ricordava l’ingresso a Feltre il 14 agosto 1866 dei Bersaglieri del XXIII° BTG. Quei Bersaglieri erano degnamente rappresentati dal nostro vice Presidente Francesco Biesuz che (per l’occasione indossava una divisa storica risorgimentale che a fatica siamo riusciti a reperire) è 93° Anniversario dello sbarco dei Bersaglieri a Trieste L’8 settembre, alla presenza delle autorità cittadine, la sezione “Enrico Toti” di Trieste con la fanfara a pieni ranghi, ha festeggiato la Madonna del Cammino, Santa Patrona dei bersaglieri. Al termine della messa, a cui hanno assistito rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’armi e numeroso pubblico, è stato presentato il manifesto celebrativo le commemorazioni del 93° anniversario dello sbarco dei bersaglieri a Trieste, nel 150° anniversario dello Stato unitario. A vincere il concorso indetto dalla sezione triestina con il contributo della Provincia di Trieste, è stato Fernando Sciarrillo, studente del V° anno di una scuola superiore triestina che ha voluto porre al centro del manifesto (e della manifestazione) l’Unità d’Italia (così si chiama la piazza antistante il Municipio di Trieste) con intorno, in un simbolico abbraccio i bersaglieri le donne ed i municipi, tutti protagonisti del cammino verso lo stato unitario. Il premio è stato consegnato dal neopresidente della VI circoscrizione, al suo primo impegno pubblico dopo le elezioni dello scorso giugno, Guglielmo Montagna, “spalleggiato” dal comandante la Polizia Municipale di Trieste, dott. Sergio Abbate. I bersaglieri triestini vi attendono numerosi per sfilare lungo le vie del centro nel pomeriggio del 3 novembre e recarsi tutti assieme al Sacrario di Redipuglia la mattina del 4 novembre. Mario Verdoglia Manifesto del 3 novembre e foto della premiazione: Sergio Abbate Comandante la Polizia Municipale di Trieste, Fernando Sciarrillo vincitore del concorso, Paolo Trizio Presidente provinciale ANB Trieste con alle spalle il manifesto 2011 e i manifesti delle passate edizioni. (foto di Mario Verdoglia) vivi Bersaglieri comparso improvvisamente sulla piazza l'ha attraversata, naturalmente di corsa, e s’è portato al centro. Qui gli è stato consegnato, da una corista, un tricolore che simbolicamente voleva ricordare il gesto delle donne Feltrine del tempo, che, all’indomani dell’ingresso dei Bersaglieri in Feltre, donarono ai liberatori un tricolore in seta da esse cucito e tenuto gelosamente nascosto dagli austriaci. L’apoteosi però è venuta quando dopo essersi allontanata un paio di passi dal Bersagliere la corista come per un improvviso ripensamento è tornata sui suoi passi e con grande trasporto ha abbracciato il Bersagliere, quasi a voler simboleggiare l’abbraccio di tutta la gente Feltrina all’Italia liberatrice. A quel punto uno scrosciante e prolungato applauso ha riempito la piazza mentre il Bersagliere se ne andava col Tricolore. Una così bella rievocazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia non poteva che concludersi con una toccante esibizione dell’Inno Nazionale da parte della Banda cantato dai Cori e da tutta la popolazione. Come Sezione ANB di Feltre non possiamo che apprezzare la realizzazione di questa rievocazione e ringraziare gli organizzatori ,in primis il sig. Poloniato con la Banda Cittadina da Lui diretta e i tanti cori presenti. Come Bersaglieri siamo altresì riconoscenti perché la nostra seppur piccola,anche se vitale, realtà associativa è stata resa partecipe di questo importante evento e tramite la nostra presenza si è potuto ricordare quanto fecero per l’Unità d’Italia quanti prima di noi vestirono le Fiamme Cremisi Luigi Centa provincerovigo festa dei bersaglieri polesani Il 4 settembre alla Chiesetta delle Fosse in Rovigo, con una Festa Cremisi dei Bersaglieri Polesani si sono celebrati i sei anni dall’inaugurazione del Bassorilievo della Madonna del Cammino. Sono intervenuti i Bersaglieri dalle quattro Sezioni Rodigine, le Associazioni d’Arma, il Capitano dei Carabinieri, l’Assessore Comunale e la Presidente della Provincia. Dopo la S. Messa celebrata dal Cap. Don Giuseppe Fogagnolo, il Presidente Provinciale Panin Giorgio nel suo intervento ha auspicato che la prima domenica di settembre diventi una ricorrenza annuale, visto che la festa della Madonna del Cammino è l’8 settembre. La Presidente della Provincia di Rovigo, nel suo intervento ha dichiarato: “Dobbiamo stima e gratitudine ai Bersaglieri e il loro esempio dovrebbe essere conosciuto dai giovani, perché molte vittime tra i Bersaglieri erano giovani. La collaborazione con le scuole potrebbe contribuire all’approfondimento e alla ricerca storica.” Panin Giorgio vivi Bersaglieri 23 24 provincevarese provincevarese “tramonti crosta” scandinava la nella penisola Silente vola la TRAMONTI CROSTA V° International Tattoo di Ellwangen 7^ edizione “Ystad international military tattoo” 17/20 agosto 2011 Ferragosto è considerata la giornata simbolo delle vacanze, la Fanfara di Lonate Pozzolo è in partenza dallo scalo Malpensa per Copenaghen (Danimarca) ma non per le vacanze. La sua destinazione è Ystad, località della Regione Scania (Svezia) per partecipare alla 7^ biennale edizione del: “Ystad International Military Tattoo 2011”. All’aeroporto Kastrup di Copenaghen l’arrivo avviene in tarda serata, si prosegue alla volta della Svezia in autobus attraverso il lungo ponte di Öresund che unisce le sponde dei due stati. I nostri alloggi sono sistemati c/o la caserma Södra Skànska, sede del South Scania Regiment, a Camp Revingehed località che dista un’ora di strada da Ystad, giungiamo che è notte fonda. Martedì 16 - Sveglia di buon ora, come lo sarà per le restanti giornate, trasferimento ad Ystad per il primo appuntamento locale con défilé sul corso centrale della città. In serata è fissata la Cerimonia di Benvenuto per gli oltre 500 partecipanti. Otto sono le nazioni partecipanti a questa importante competizionementre le formazioni musicali sono 14. Svezia: Band of the Territorial Army Södertörn, Band of the Territorial Army Borlänge, Band of the Territorial Army Ystad,Band of the Territorial Army Helsingborg, Band of the Swedish Navy. Finlandia: Band of the Finnish Dragoons and the Karelian Army Band. Francia: Band of the French Artillery, Rennes. Scozia: Tayforth Pipes & Drums Edinburgh. Danimarca: Fifes and Drums Royal Danish Navy. Germania: n° 2 German Army Band, Kassel. Polonia: Central Band of the Armed Forces. Italia: Band of the Italian Navy, Fanfara “N. Tramonti - M. Crosta” (unica formazione non militare) Torri alte e slanciate, timpani ad arco, portali e grate artisticamente modellati, case barocche: elementi che la storia di oltre 1200 anni ha plasmato indelebilmente nell’immagine di Ellwangen, città situata nella regione del Baden - Wurttemberg, distretto di Stoccarda. È in questo contesto, ma soprattutto nel suo imponente Castello che sovrasta e domina la città, che ha avuto luogo nei giorni 1 e 2 luglio il “ V° Ellwangen International Tattoo 2011”. A questa interessante manifestazione partecipano nove formazioni in rappresentanza di 5 nazioni: tre per la Germania due per Svizzera e Inghilterra, una per Olanda ed Italia. La formazione italiana è terza in ordine d’entrata, il sole evanescente fa capolino, le luci artificiali ed il pubblico salutano l’entrata dei Bersaglieri che alla regia del M° Cortellezzi presentano un inedito Carosello riscuotendo applausi scroscianti. Altrettante emozioni vi saranno in finale di serata quando ogni compagine eseguirà il proprio inno nazionale con il pubblico fortemente partecipe. La giornata successiva viene dedicata esclusivamente alle prove per lo show finale che coinvolgerà tutte le formazioni nella serata principale del Tattoo di Ellwangen. La temperatura serale è pungente quanto l’attesa, siamo sesti, quando lo speaker scandisce il nome della Fanfara di Lonate Pozzolo essa irrompe in campo. Il pubblico plaude per le varie esibizioni create in corsa ed alla figura della bandiera tedesca la partecipazione è altissima sino alla sua uscita. Nelgran finale notturno tutte le formazioni sono al centro del campo per l’ esecuzione degli ultimi brani di copione. L’atmosfera è indescrivibile, i colori delle impeccabili divise, i riflessi degli strumenti, i giochi di luci ed i fuochi artificiali creano una miscela inimmaginabile. provincegorizia Nella mattinata di mercoledì 17, nella Piazza Centrale di Ystad è in programma la Cerimonia di Apertura del Tattoo, mentre nel pomeriggio all’Arena sono fissate le prove generali del Gran Finale serale. Lo spettacolo inizia alle ore 20.00: la serata è fredda e umida, l’Arena è al completo come lo sarà ogni sera con 6.000 spettatori paganti. La Lonate a richiesta degli organizzatori, sarà l’unica formazione che si esibirà nei due i tempi, settima nel primo e quarta nel secondo. Quando giunge il nostro turno con l’annuncio dello speaker e seguito da: “Avanti Italia” la formazione piumata diretta dal M° C. Cortellezzi irrompe nell’Arena a passo di corsa, presentando, per l’occasione, una inedita performance. Riscuote enormi consensi che si ripeteranno anche nel secondo tempo. Sorprende invece la popolarità della Fanfara che ha fatto breccia sia in città che sui giornali, anche nelle prime pagine, con titoli di apprezzamento , oltre a risultare, da un sondaggio, la formazione con la migliore divisa. Con il Party d’Addio del sabato notte e gli ennesimi complimenti ricevuti sia dagli organizzatori che da ogni staff di rappresentanza si conclude questa impegnativa trasferta. Il rientro in Italia è fissato per domenica di buon ora. Vari sono stati gli episodi che hanno gratificato il nostro soggiorno in Svezia, due meritano di essere citati: la visita e le congratulazioni dell’Addetto Militare Italiano in Svezia e Finlandia Col.llo Antonello De Sio nonché la lettera dell’Addetto Stampa dell’Ambasciata d’Italia in Svezia. La magnifica sezione di San Lorenzo Isontino guidata dal Presidente Renzo Visentin raggiunge il luogo della deposizione della corona ai caduti in quel di Jesolo nel corso della tradizionale gita sociale fuori porta, sempre nel segno della memoria di coloro che ci hanno preceduto sul campo dell'onore. dott.ssa Desha Svenneborg Press Office Embassy of Italy in Sweden vivi Bersaglieri Bersagliere Gianclaudio Ruggeri vivi Bersaglieri 25 26 esterocanada sportcremisi immagini toronto Girardi (Pietro il Grande) lascia il testimone a De Blasis le ... la notizia da La sezione di Toronto il 29 ottobre 2011, in occasione del tradizionale incontro nel segno delle “ Piume al Vento” che dà il nome, alla manifestazione, ha data la notizia inaspettata che il cav. Pietro Girardi, dopo molti anni di onorato servizio speso per la causa bersaglieresca ha ceduto il testimone e lasciato le redini dell’Associazione al Bersagliere Joe De Blasis. Questi, di fronte ai soci e simpatizzanti, in una nutrita cornice di ospiti: alte Autorità locali, associazioni d’Arma, Corpo di Polizia della zona, ha voluto lasciare un segno tangibile dell’apprezzamento sincero dei bersaglieri canadesi verso “Pietro il Grande”, così definito dal Bers. Gen. Pio Langella, donando una significativa targa nella quale erano riportate le espressione calde, sincere e di riconoscimento vivamente sentite dei bersaglieri canadesi. 41 anni consecutivi di una apprezzata leadership. E ‘ sempre Domenico Di Cristofaro a fare il suo ingresso con la vecchia bici. Il Labaro è affidato al bers. Luigi Terzigni. Ai lati le due Bandiere: quella italiana e canadese portate da sei bambini vestiti in tricolore . A precedere i bersaglieri nella sfilata, con il tradizionale passo di corsa, le associazioni d’Arma: Marinai, Carabinieri, Guardia di Finanza, Alpini di Toronto, di Ny, Missisauga, A.s.a.p.s. , la polizia di Stato e quella stradale. La preghiera del Bersagliere letta dal Tenente Romoli Ramponi. Il neo Presidente ha ringraziato le Autorità Hon, Judi, Sgro membro del Parlamento canadese, Ed ancora. L’avvocato Maria Castrilli. Oltre 550 i presenti. La preghiera del cibo, del Rev. Don Andrea Biaggi. La serata è stata condotta dal MC. Alfonso Ciasca ed allietata dall’orchestra del Maestro Tony Silvani. Una serata che si è protratta fino alle ore piccole a dimostrazione della riuscita dell’intera manifestazione. A Pietro un grande “in bocca a lupo” per quello che ancora dovrà dare ai bersaglieri per il futuro con i gallono di presidente Onorario. 41 anni allegramente vivi Bersaglieri L'Associazione festeggia i suoi 41 anni e il suo 175esimo anniversario della fondazione. Santa Messa nel tardo pomeriggio al Centro veneto, celebrata da Don Liugi della Consolata. Deposizione al monumento dei Bersaglieri. Oltre 200 i partecipanti a significare quanto sentito è il richiamo per i valori e le origini dei soci da cui trarre forza morale e nuovo vigore, da condividere e perpetrare nei ranghi della società canadese. Molto apprezzata la tromba di Ezio Ricci e l'orchestra del Maestro Tony Silvani. Regista encomiabile Giorgio Berghetto. È stato consegnato un attestato di benemerenza al socio Cornacchia Nazzareno TORINO CHIAMA LE FIAMME CREMISI CARLO REGINA E OTTAVIO BOTTECCHIA RISPONDONDONO Il 19 giugno alle ore 16,30 circa il gruppo di soci che ha preso parte al raduno di Torino,era già a casa. Infatti subito dopo la sfilata da Piazza Vittorio a Piazza S. Carlo, abbiamo caricato le bici sui nostri veicoli e ci siamo diretti in direzione A4. Con la sosta per mangiare un boccone all’area di servizio San Rocco ci sono stati i primi saluti fra gli occupanti dei due monovolume, con l’impegno di ritrovarsi lunedì 4 luglio in sede per regolarizzare e mettere in ordine le spese sostenute da ognuno di noi. Come abbiamo voluto ricordare questo nostro impegno? Cosa abbiamo fatto perché potessimo non dimenticare un avvenimento così importante? Abbiamo pedalato nei giorni 11, 12, 13, 14 giugno in Valle Olona,in provincia di Varese. Volevamo cercare monumenti, targhe, stele che ricordassero le Guerre d’Indipendenza. Abbiamo trovato molti ricordi di Garibaldi,ma la nostra tappa più “fortunata”è stata quella che ci ha portati a Besozzo. Infatti in questo paese,a pochi chilometri dal Lago Maggiore,il monumento ai Caduti è costituito da un faro alto 30 metri;non solo,ma questo paese è stato sede del 3°Reggimento Bersaglieri prima della partenza per la Russia,nel “40! Ma abbiamo la prova che questo evento non è stato dimenticato perché ai piedi del Monumento-Faro, nel 1988 è stata posta una targa in marmo perché NOI non dimenticassimo. Anzi in quell’anno a Besozzo ci fu addirittura un raduno. Il giorno 15 giugno,abbiamo ripreso la marcia di avvicinamento a Torino pedalando fino a Novara per salutare Carlo Regina e posto un mazzo di fiori sulla sua tomba. Fino a questo momento abbiamo fatto una serie di percorsi che ci hanno consentito di tornare a casa per dormire e di consumare pasti preparati dal nostro “cuoco” la Signora Gina, moglie del socio,Mimmo Gnoni e servitici al seguito dai soci Francesco e Fernando. Addirittura l’ultima di queste tappe l’abbiamo conclusa a casa del socio Plinio che ha festeggiato il 76°compleanno,con tanti auguri da parte nostra. Fino a questo momento,perciò abbiamo sostenuto spese esigue. l giorno 16 giugno abbiamo raggiunto Biella. Siamo stati ricevuti e “confortati” dal S. Ten. Pino Cerri - titolare dell’omonimo caseificio in Buronzo (Vc) - vecchio subalterno del 2° a Legnano ed ora tornato alla sua attività di imprenditore. Al quadrivio fornaci siamo stati “presi in carico”da una Gazzella dei carabinieri di Cossato che ci hanno scortati fino a Biella. Qui siamo passati sotto l’ala protettrice di Giuliano Lusiani - presidente della sezione di Biella,per doccia,pranzo sistemazione presso l’Ostello della Gioventù della città. Al pomeriggio, siamo rimasti a disposizione per prendere parte ai convegni ed alle cerimonie organizzate per l’occasione dall’inesauribile “presidente”che ha raccolto intorno a noi tanta bella gente,autorità civili e militari. Anzi mi permetto di far notare che, a momenti, c’erano quasi più amici ed autorità a Biella che non a Torino sede del raduno. Il presidente di Biella ha ricevuto il Prefetto,il nostro Presidente Nazionale,il sindaco della città oltre ad altri tre o quattro sindaci delle città vicine,il comandante Provinciale dei Carabinieri,il comandante della Guardia di Finanza,dei Vigili del fuoco oltre,naturalmente a tutto il Consiglio Nazionale dell’ANB, giunto per l’occasione da Torino. Per questo rivolgo al presidente Lusiani un vivo apprezzamento per l’opera svolta,oltre al ringraziamento per quanto ha fatto per noi. Ma noi abbiamo l’obbligo di... andare,sì dobbiamo raggiungere Torino, e siamo al 17 giugno. Per raggiungere il complesso ricavato sulle infrastrutture del vecchio Ospedale Militare “Riberi” abbiamo preferito caricare le bici e noi stessi sui due monovolume, per motivi di comodità e per il traffico. Abbiamo apprezzato i consigli e l’assistenza dell’amico e collega Gen. Umberto Mangia,che non ringrazieremo mai abbastanza. L’alloggiamento molto decoroso ed economico ci ha consentito di raccogliere anche gli amici che non avevano pedalato con noi per vari motivi ma Le Fiamme Cremisi di Franco Simone di Bisceglie. Ciclisti Cremisi. che volevano a tutti i costi essere della partita. Oltre a Umberto Mangia,per la sua presenza ed assistenza ringraziamo il Bers. Franco Peruzzo, il Bers. Leonardo Di Giovanni,della Sezione Bersaglieri Lamarmora di Torino,per la solerzia e la tempestività con cui ci hanno assistito il 18 giugno giorno della gara. Il 59°Raduno Nazionale dell’A.N.B. è finito,uno striscione ci ha rammentato che il prossimo sarà a Latina,quindi torneremo al centro Italia. Per ora ci salutiamo ma lasciamo le polemiche fuori dalla nostra “Associazione” su cosa si è fatto,come si è fatto,come si poteva,invece,fare. Chi ha lavorato,chi si è impegnato perché tutto andasse per il verso giusto merita tutta la nostra solidarietà,il nostro plauso,la nostra approvazione. Se facciamo nostro il detto “chi non fa non sbaglia” avremo modo di vedere le cose realizzate dagli altri con un’apertura mentale diversa e disponibile alla comprensione. In conclusione,anche il “bersaglierismo” ci dispone sempre di più verso gli altri,inteso come nostro “prossimo” e,allora viva i bersaglieri,viva l’Esercito,viva l’Italia. Hanno preso parte al 59°raduno Nazionale a Torino “le Fiamme Cremisi” con i seguenti soci: Casini G., Campopiano G., Alessi A., Antonini F.,Baranzelli C., Bonato S., Bonollo A., Bononi L., Canil P., Carpi G., Ciuti U., Ferrato L.,Morleo E., Restelli F., Sacchezin L., Saibene P., Sanasi G., Speziali F., Veronese L. ed hanno percorso in bici in 8 tappe 751 Km. vivi Bersaglieri Bersagliere Luigi Casini 27 28 sportcremisi fiamme cr emisi casa famiglia sant’anna le alla Non a caso l’incontro tra l’Associazione Sportiva “Fiamme Cremisi” e la realtà costituita dalla “Casa Famiglia Sant’Anna” di San Vito al Tagliamento avviene in un periodo di crescita e impegno del sodalizio sportivo nel campo dell’abbattimento delle barriere di qualunque natura: fisica, psichica ed esistenziale. Sottintendendo in questa categoria coloro che, anche economicamente o per vicissitudini della vita, non potrebbero godere di pari opportunità”. È l’operazione che il Presidente Pio Langella ha denominato “archi senza frontiere” quella che proposta il due giugno alla comunità della Casa Famiglia. L’obiettivo è agevolare l’approccio ad una disciplina apparentemente sofisticata e tecnica, ma che può essere praticata anche da coloro che per aver subito un incidente sul lavoro o autostradali vivono la loro seconda vita in carrozzina. Le Fiamme Cremisi oltre ad offrire questa opportunità hanno tradotto in pratica questa vocazione ottenendo risultati tangibili in questa categoria a livello nazionale sia nella FITARCO, con il 4° assoluto nell’arco olimpico, che con due titoli italiani nella FIARC nel primo campionato indoor 3D tenutosi quest’anno a Vicenza. Intanto si è consolidato l’accordo tra le “Fiamme” e gli “arcieri del Tagliamento”del Presidente Anna Maria Odorico. Primo test il 1° Campionato Italiano Fiarc 3D per disabili che si è tenuto il 26 giugno presso il Campus “Gallo Cedrone in quel di Rosa di San Vito al Tagliamento. Sarà l’occasione per ricambiare l’ospitalità offerta dalla Casa Famiglia che, ricordiamo , è una realtà rivolta prevalentemente ai minori che si trovano in quella fascia di età molto delicata che va dai 12 ai 17 anni con l’obiettivo primario di ristabilire innanzitutto le condizioni minime di serenità ed equilibrio dei minori che hanno vissuto episodi di maltrattamento familiare. Le sinergie messe in campo costituiscono una ricchezza che crea un valore aggiunto per il personale della Casa e per tutti gli ospiti in Le Fiamme Cremisi sul podio del primo Campionato Italiano paraolimpico categoria 3D Fiarc ideato nel quadro dell’operazione “Archi Senza Frontiere”. qualunque fase della vita. recensionicremisi “Globalizzati ma(lanon troppo” Geopolitica di tutti i giorni) È uscito l’ultimo libro di Giovanni Marizza, Generale, giornalista, scrittore e collaboratore di “Vivi i Bersaglieri”. Il titolo dell’opera rende l’idea della realtà che ci circonda in costante, rapida mutazione. Oggi il palcoscenico su cui si muovono gli attori che determinano il corso degli eventi si è allargato sempre di più sino a raggiungere dimensioni planetarie. Con Globalizzati ma non troppo Giovanni Marizza ci offre il suo personalissimo punto di osservazione, con realismo e ironia, sugli attori che, con le loro azioni o con le loro indolenze, influenzano i delicati equilibri socio-politici tra nazioni e schieramenti, contrapposti o meno. All’interno di un corpus organizzato, vengono qui riproposti e rielaborati diversi articoli (principalmente apparsi sul giornale online L’Occidentale) e interventi dell’autore in vari convegni in Italia e all’estero, incentrati prevalentemente sui temi della geopolitica e della gestione delle crisi. È quindi possibile ritrovare in queste pagine una lettura degli accadimenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni, in modo da delinearne un quadro organico: dagli interventi in Iraq e Afganistan alla politica americana, dalle rivoluzioni nei paesi nordafricani ai rapporti tra NATO e Russia, dalle guerre del passato agli impegni futuri. Un’opera che si rivolge quindi a un pubblico il più ampio possibile affinché con la conoscenza si possa efficacemente combattere quella che, nella prefazione, Fabrizio W. Luciolli definisce “globalizzazione dell’insicurezza”. Laureato in Scienze Strategiche e in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Giovanni Marizza è esperto in gestione delle crisi e ha una vasta esperienza di operazioni di stabilizzazione e ricostruzione in Africa, nei Balcani e in Medio Oriente. In Iraq è stato vice comandante del corpo d’armata multinazionale, costituito da truppe di ventisette paesi. Fra i vari riconoscimenti attribuitigli, spiccano la Legion d’Onore francese, la Legione di Merito statunitense, il Premio Internazionale Bonifacio VIII e il Premio Internazionale Giovanni Paolo II. È stato presidente di un gruppo di pianificazione della NATO e insegna Geopolitica e Gestione delle crisi presso l’Università di Roma “La Sapienza” (edizioni www.gruppoalbatrosilfilo.it, 463 pagine, 17,90 €). TRIESTE. Il Bersagliere Cav. Salvatore Porro, già C. Mag. del grande Reggimento 8° è orgoglioso di presentare ai colleghi (camerati) d’Italia i due nipoti ALESSANDRO & SAMUELE, nati il 25 maggio 2011, che hanno tanta voglia di emulare il nonno bersagliere. Congratulazione dalla Redazione ai genitori Ilaria e Salvio. Conferimento dell'Onoreficenza OMRI al Bersagliere Giuseppe Pinelli, nella foto con il Sindaco Moratti. vivi Bersaglieri 29 30 lutticremisi lutticremisi ci hanno lasciato Zanon Odillo Classe 1928 Nato a Portogruaro, deceduto il 30/09/2011 a Udine Ha risposto alla chiamata della sua classe nel ’49 tra le fila dell’8° rgt. Tra le sue esperienze di vita intensa due anni da nelle miniere teutoniche. Dal 1981 socio della Sezione di Udine dove si e messo in gioco attivamente e con entusiasmo sempre sostenuto dalla consorte Norina. Emilio Zanmarchi Classe 1918 Nato a Muscoli. A 23 anni sul fronte Russo nel pl esploratori del 3° rgt. Ebbe l’onore di seppellire il mitico Col. Caretto. Dopo l’armistizio di venne Comandante della Milizia. Si sposò con Zita e intraprese, in quel periodo difficile, l’attività di falegname che gli consentì di vivere una vita dignitosa. Bersagliere Cap. Magg. FAVARO GIUSEPPE Classe 1924, socio della Sezione Bersaglieri di Gorizia. Cittadino, marito e Bersagliere esemplare, ha partecipato attivamente fin dal congedo alla vita della sua Sezione pur essendosi arruolato nel Corpo della Polizia di Stato. Bersagliere CODROMAZ REMO Classe 1922 Bersagliere nel 4° Reggimento con il quale ha combattuto in Grecia. Dopo lo scioglimento del suo Reggimento a Torino in seguito agli eventi dell'8 settembre 1943 ha aderito ad un reparto partigiano. Dopo la guerra è passato nel Corpo dei Carabinieri. È stato un Cittadino, un Padre e un Bersagliere esemplare, stimato da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Ha sempre partecipato attivamente alla vita e alle manifestazioni della Sezione Bersaglieri di San Lorenzo Isontino (Gorizia). Cesare Gargani Presidente della Fanfara in Congedo di Pordenone Presidente e anima della Fanfara in congedo di Pordenone ci ha lasciato. Il Flic Floc le ultime note che lo hanno accompagnato tra due ali di bersaglieri commossi in quel di Rorai Grande di Pordenone. Cesare non ha mai tradito il suo gergo, franco e irruente, da toscanaccio purosangue. Nasce infatti a Livorno nel 1925. Frequentatore del 1° corso allievi ufficiali di complemento Cesare fu assegnato al “Grande Ottavo” di Pordenone. Da quel momento Pordenone diviene la sua seconda Patria. Sposato e padre di due docenti del Liceo Maiorana: Maria Grazia e Maurizio. Già nel 1959 Presidente della Sezione di Pordenone. Ha posto le basi per la sua crescita, coadiuvato dal Maresciallo Jacono e Piero Pegolo, che per anni fu la “voce della fanfara. dottor Manlio Garofalo Presidente onorario dell’A.N.B. del Friuli Venezia Giulia Aveva 75 anni. È stato colto da un improvviso malore nella sua abitazione di Cervignano del Friuli. Trasportato all’Ospedale di Palmanova, per le gravi condizioni è stato trasferito all’Ospedale di Udine dove è deceduto. I funerali si sono svolti lunedì 23 maggio nel Duomo di Cervignano. Hanno presenziato bersaglieri e labari dell’A.N.B. del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e di altre regioni. Nel corso del rito, il cav. uff. Giorgio Borean ha letto la preghiera del Bersagliere ed è stato quindi suonato il Silenzio. Hanno ricordato con parole commosse Mario Garofalo un nipote, il Parroco e l’ex Presidente della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ed ex Sindaco di Cervignano Renzo Travanut. L’anno scorso aveva festeggiato mezzo secolo di matrimonio con Maria Bover. Ora, quando nulla lo lasciava presagire, l’improvvisa scomparsa. Oltre che per l’intensa e benemerita attività bersaglieresca, Garofalo era conosciuto per il suo fecondo impegno politico che lo aveva portato ad essere in oltre 30 anni, fino al 1993, consigliere ed assessore D.C. nel Comune di Cervignano. In passato era stato dirigente degli Uffici Finanziari locali e per anni aveva collaborato come esperto e stimato tributarista con studi notarili e legali della città. Ai funerali, oltre a familiari e parenti, con la moglie, i figli Basilio ed Elena, i nipoti, i fratelli, hanno presenziato l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vittorio Santini e l’ex Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Giancarlo Ottogalli, il Presidente Nazionale dell’Associazione Bersaglieri Generale Benito Pochesci e numerosi altri militari non più in servizio, fra i quali i Generali Malorgio, Orzan, Purpura e Tufano. Il Duomo era gremito da tante e tante Fiamme Cremisi, attorno al Medagliere Regionale dell’A.N.B. inviato dal Presidente del Friuli Venezia Giulia Generale Pio Langella, impossibilitato ad intervenire. Manlio Garofalo è stato infine accompagnato nel suo ultimo viaggio con la preghiera della Madonna del Cammino che, nel 1997 a Trieste, era stata proclamata, proprio su iniziativa dello scomparso, Patrona dei Bersaglieri della Regione. Mario Garano vivi Bersaglieri Maggiore dei Bersaglieri Pietro Pizzinato Classe 1913 Ultimo eroe di El Alamein ancora vivente. È mancato ai suoi familiari, il fratello Guido e i nipoti tutti, ma anche ai Soci Bersaglieri della Sezione “MM. OO. Fratelli e Carli” di Pordenone, presso la cui Sezione è stato iscritto da quando era rientrato dalla guerra. Sposato con Anna Cimolai ma ormai vedovo da più di dieci anni. Aveva conosciuto la Consortedurante la prigionia in Marocco. Terminata la guerra e rientrato in Patria, ha svolto la professione di Professore. Preside per molti anni a Caneva. È stato molto amato dai suoi allievi che ai funerali, tenutisi a Sacile, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza. Gen. di Brigata EUGENIO ORSINI 19 settembre 1915 - 20 aprile 2009 8° RGT Bersaglieri, reduce da El Alamein. Decorato di 3 Medaglie di Bronzo al V.M. 2 croci di Guerra al V.M., 1 Croce al Merito, 1 Croce di Guerra tedesca di 2a classe CINTO, PRESENTE! Si è spento improvvisamente a 91 anni il 10 maggio il bersagliere Giacinto comm. De Anna. “Cinto” per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e condividere con lui la passione civile per i valori più genuini dell’amor di Patria. Carattere saldo di limpida onestà intellettuale. Ha sempre affrontato gli eventi animato da sano spirito di sacrificio forte di quello spirito di Corpo di cui è stato un interprete valoriale sul piano dell’esempio, con punte di eroismo che hanno lasciato il segno anche nel suo fisico: era uno dei reduci della battaglia di ElAlamein, dove era saltato a bordo del suo mezzo su una mina. Aveva combattuto anche sul monte Bianco portando una sindrome di congelamento. Segni dei quali non si è mai fatto vanto. Amava raccontare gli episodi con trasporto facendoli rivivere con lucida giovanile memoria. Ha vissuto con la naturalezza dei grandi, non facendo pesare alla sua famiglia la memoria delle albe vissute nei deserti o tra le cime innevate, lavorando sodo per far studiare i suoi tre figli. Figli che possiamo dire, senza tema di smentita, sono stati caratterialmente specchio della sua personalità. Padre dell’Assessore Regionale Elio e dell’ex parlamentare Mario. A strapparlo dall’affetto dei suoi, della Signora Ada Perin (uniti da 67 anni) un incidente a cavallo di un mezzo agricolo che era solito “domare” per accudire il giardino della casa padronale. Un destino beffardo per un soldato che si era districato tra i campi minati di ElAlamein a bordo di mezzi ben più complessi. Un appuntamento con il destino che ha voluto riprendersi una rivincita sulle umane vicende, ma certamente non è riuscito a portar via dai nostri cuori Cinto, il suo essere vivo e presente nelle memorie delle piume più care di coloro che lo hanno apprezzato come uomo, marito, padre. Bersagliere Cinto! Presente! vivi Bersaglieri 31 90° anniversario del milite ignoto il viaggio dell’eroe da aquileia a roma Rievocazione storica - mostra itinerante 29 ottobre - 6 novembre 2011 Aquileia, Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto, Roma.