magazine
SETTEMBRE 2012
Connettendo
le Leadership
COLOFO NE
ESHA magazine è la rivista ufficiale della European School Heads
Association, l’Associazione dei direttori scolastici in Europa. ESHA
sarà pubblicata nove volte per anno scolastico. Gli articoli della rivista
possono essere utilizzati liberamente, ma vi preghiamo di contattare
prima l’ editore.
ABBONAMENTO ESHA e-magazine è gratuito. È possibile
iscriversi attraverso il sito Internet www.eshamagazine.com
IL CONSIGLIO ESHA Ton Duif (Presidente), Chris Harrison
(membro), Clive Byrne (membro), Jukka Kuittinen (membro), Solveig
Dahl (membro)
CHI SIAMO ESHA è una associazione che è composta da
43 associazioni dei dirigenti e datori di lavoro in campo educativo
nel campo dell’ istruzione primaria, secondaria e professionale in
29 paesi
CONTATTI Sede: Nieuwegracht 1, Utrecht, Paesi Bassi.
Indirizzo postale: Postbox 1003, 3500 BA Utrecht, Paesi Bassi.
E-mail: [email protected]
IL TEAM EDITORIALE PER LA RIVISTA
Ton Duif (editor), Chris Harrison, Clive Byrne, Fred Verboon e
Monique Westland
IMPAGINAZIONE E GRAFICA
www.thoben-offset-nijmegen.nl
Thoben Offset Nijmegen
This publication has been funded with support from the European
Commission. This publication refl ects the views only of ESHA,
and the Commission cannot be held responsible for any use
which may be made of the information contained therein.
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
In questo numero
SETTEMBRE 2012
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Colofone
Ton Duif
Ospite Barbara Novinec
Calendario
Conferenza ESHA di Edimburgo
ESHA 2012 Conferenza di Edimburgo (pubblicitá)
Una Passione per l’Eccellenza
Apprendimento e Comportamento
Accecati dalla caccia ai risultati?
Aggirare la crisi
Report ESHA sulle comunicazioni nazionali con
i dirigenti scolastici europei
52 Fari puntati sull’industria aereonautica
58 Ascolto, Apprendimento, Leadership… ed eccomi
nel Programma ME
ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
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COLO NN A TO N DUIF
CARI ISCRITTI,
sono felice di presentarvi il primo numero di ESHA per il nuovo
anno scolastico 2012-2013. Quest’anno cercheremo di produrre
un’edizione mensile fino a maggio 2013. ESHA è ora letta da più di
20.000 abbonati. Questi sono non solo Europei, ma abbiamo ora un
pubblico che diventa sempre più globale, interessato allo scambio
in rete di consigli e pratiche per la direzione delle scuole. ESHA
vi offre una piattaforma internazionale per condividere ricerche,
opinioni e conoscenza, per ora all’interno dei confini europei ed in
futuro, oltre i confini della Comunità Europea.
Incontriamoci per condividere i migliori
metodi usati in Europa per la direzione
scolastica
La buona notizia è che il numero di settembre sarà pubblicato anche
in lingua Italiana. Andando avanti, ogni mese verrà aggiunta una
lingua supplementare alla rivista, il che significa che, entro l’edizione di Gennaio 2013, la rivista sarà pubblicata in Inglese, Francese,
Tedesco, Italiano e Spagnolo. Siamo in grado di fare questo solo
perché ESHA ha ora un accordo di partnership ed un finanziamento
della Commissione europea, che ci aiuta a fornire un elevato standard di pubblicazione e di servizio agli abbonati.
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
COLONNA TON DUIF
Nell’autunno del 2012, il sito web di ESHA sarà tradotto nelle cinque lingue elencate sopra e potrai avere la possibilità di aiutarci.
Navigando nel sito www.esha.org e cliccando su una delle opzioni
sotto la voce “work in progress”, potrai leggere varie informazioni
sugli argomenti ed entrare a far parte della nostra comunità. Nel
caso tu volessi condividere le tue idee, visita il sito www.eshacommunity.wikispaces.com. L’anno 2012-2013 sarà un periodo
emozionante per ESHA, con nuove attività, opportunità e prodotti.
Alla Conferenza biennale ESHA di Edimburgo, dal 28 al 30 di Ottobre,
discuteremo ed esploreremo con maggiore attenzione lo sviluppo
di documenti su alcuni temi legati alla dirigenza scolastica. “Hai già
prenotato un posto?”. Se la risposta è no ...ti preghiamo di visitare
il sito www.esha2012scotland.com e completare l’iscrizione. Per
ogni 100 delegati che prenotano un posto, ne verrà offerto uno in
omaggio.
Infine, sono orgoglioso di dire che sia la dirigenza di Esha che il suo
ufficio sono carichi dell’ energia necessaria per realizzare per voi
gli obbiettivi annunciati. Naturalmente, tutto ciò è realizzabile solo
tramite l’aiuto di voi membri.
Ton Duif
Presidente ESHA
E S S AY
Flipping
Classrooms
Some articles in this issue contain
direct links to websites. Simply click on
BY FRED VERBOON
the coloured text and you ‘ll be automatically
There is a number of interesting ICT enabled projects
that offer teachers chances to rethink education. Most
of them enable teachers to offer a more individual and
self paced way of learning. One of the most promising
movements is called “Flipping Classrooms”.
linked to a specific website or videopresentation.
The Friday Institute for educational innovation weblink (www.fi.ncsu.edu)
study ways of effective education and differentiates the following levels
of rigor: remember, understand, apply, analyze, evaluate, create and publish. According to Dr Lodge McCammon, teachers traditionally spend the
vast majority of the available classroom time on delivery and review of
content. Only a small percentage is spent on application. This application
of content is usually done at home. Traditional education therefore offers
only the first two levels in the class room and the third at home…
Another interesting argument for innovation is that in the traditional classroom setting, teachers focus on the middle group of a class. Students
just follow the pace that the teacher offers. This leaves a group of higher
Try it yourself and enjoy.
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ESHA MAGA ZINE
APRIL 2012
ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
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OSPITE COLO NN A
La direzione scolastica
non è una missione in
solitaria
DI BARBAR A NOVINEC
La parola più ricorrente nel mondo di oggi è “potere”. E’ anche un concetto che è stato spesso usato
in modo fuorviante e di cui si è persino abusato.
E quale altra parola si accompagna
più spesso con la leadership se non
“potere”? I grandi leader nella storia
hanno sempre dato grande enfasi al
potere che avevano anche se utilizzato
in modo molto negativo. La leadership
è fortemente intrecciata con il potere,
e ci si pone la domanda; che tipo di
leader non darà il potere per scontato,
ma inizierà ad usarlo come strumento di condivisione in modo da creare una migliore comunità di cui
lui/lei sarà a capo?
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
OSPITE COLONNA BARBAR A NOVINEC
Un vecchio adagio dice “Ogni giorno nasce un nuovo leader”.
Quest’idea ottimista sul fatto che il nostro mondo abbia un grande
potenziale nascosto è, particolarmente ora, alle soglie di una nuova
era economica, una visione a cui tutti dobbiamo aspirare. Tuttavia,
è difficile risolvere il dibattito in corso riguardante le qualità che un
leader deve avere e sul dubbio che esse siano innate o possano
essere sviluppate tramite l’insegnamento. Sarebbe più sicuro ipotizzare che le persone con una predisposizione per la Leadership
sono in numero maggior dei “talenti naturali”. Il potenziale però,
come tutti sappiamo, rimarrà solo un’utopia se non viene sviluppato. E qual è il modo migliore per sviluppare un talento se non quello
di svilupparlo attraverso l’apprendimento?
Questo ci porta finalmente a scuola sia nel senso letterale che figurato del termine. L’ambiente di apprendimento è il luogo in cui il
processo di miglioramento della capacità di Leadership si sviluppa
in due direzioni: i dirigenti scolastici attraverso il loro supporto agli
insegnanti aiutano a sviluppare i futuri dirigenti, vale a dire gli studenti, e al tempo stesso gli insegnanti e anche gli stessi dirigenti
scolastici, migliorano le proprie capacità di leadership.
Questo rende l’ambiente scolastico una vasta comunità per l’acquisizione e lo sviluppo delle doti di leadership. Vi è d’altra parte un
indiscutibile legame tra l’insegnamento della leadership a scuola e i
miglioramenti della stessa scuola, che rende sempre più urgente la
necessità di comprendere e utilizzare questo tipo di insegnamento.
Sia gli educatori che i politici sono consapevoli di quanto la qualità della guida scolastica influenzi la qualità dell’ apprendimento
degli studenti e il rendimento degli stessi. Il naturale miglioramento
dell’efficienza dello studente non è l’unico vantaggio di una guida
scolastica collettiva; l’influenza positiva sull’efficienza della classe
funziona anche in senso reciproco, cioè sulla costruzione di comunità scolastiche eccezionali dal punto di vista della professionalità.
Questo tipo di ambienti scolastici non funziona tramite una rigida
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OSPITE COLONNA BARBAR A NOVINEC
struttura gerarchica, ma ha scelto invece di offrire condizioni di
lavoro adeguate per soddisfare le esigenze dei professionisti della
scuola, offrendo loro la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità in un luogo in cui la motivazione non è solo un un pensiero
utopico, ma un vero e proprio principio da mettere in pratica.
Gli educatori, scusatemi se questo può suonare un po’prevenuto,
“sono una clientela difficile da soddisfare”. Così come manteniamo
grandi aspettative per i nostri studenti, allo stesso modo esigiamo
sempre il meglio da noi stessi. Di conseguenza, necessitiamo di un
ambiente di collaborazione positiva per lavorare in modo efficiente.
Sia gli insegnanti che i direttori
scolastici riconoscono sempre più
spesso l’importanza del lavoro di
squadra. Solo lavorando insieme
potremo assicurare un metodo
di apprendimento cooperativo e,
a rischio di sembrare idealistico,
ci piace ricordare come le idee
che hanno reso il mondo migliore,
non sono il prodotto di una mente
solitaria.
Questo ci riporta al nostro tema
iniziale: il potere. Il vero potere
di un leader non è l’autorità che
ha sulle cose o sulle persone, ma
è quello di sprigionare l’energia
necessaria per connetterle. Una guida matura userà tutte le sue
qualità come la fiducia in sè, l’analisi del proprio operato e la capacità di ascoltare e di innovare, per esercitare il proprio potere, in
modo da trasformare quella che era un’idea, in atti concreti. ■
‘Il vero potere di
un leader non
è l’autorità che ha
sulle cose o sulle
persone, ma è
quello di sprigionare
l’energia necessaria
per connetterle.’
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Calendario
2012
3-6 agosto
Riunione del consiglio ICP a Johannesburg
30 agosto
Board Meeting ESHA, Utrecht
21-22 settembre
Conferenza regionale ESHA a Budapest
22 settembre
Conferenza EPA a Parigi
1-2 ottobre
Conferenza regionale ESHA a Plovdiv, Bulgaria
9 ottobre
Seminario di esperti su scuola, igiene mentale, apprendimento
sociale ed emotivo, risultati scolastici, Lussemburgo
11 ottobre
Incontro commissione internazionale ASCL. Lettura con il
presidente ESHA
18-19 ottobre
NAPD conference Ireland
28 ottobre
Meeting dell’assemblea generale ESHA ad Edimburgo
29-31 ottobre
Conferenza ESHA ad Edimburgo
22-24novembre
Conferenza regionale; le sfide della leadership, Bosnia
Herzegovina.
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ESH A 2012 EDIMBURGO
Siamo estremamente orgogliosi di ospitare ad
Edimburgo la Conferenza Biennale ESHA, per
condividere quello che il sistema scolastico scozzese ha
da offrire e, cosa ancora più importante per noi, per dare
ai dirigenti scolastici scozzesi la possibilità di imparare
dai loro pari provenienti da altre nazioni, mescolandosi
con loro e frequentandoli per la durata del convegno.
DI GREG DEMPSTER
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ESHA CONFERENZ A 2012
Il tema dell’evento è “Connettendo le Leadership” e, oltre ad un’
eccitante programma in cui interverranno relatori ospiti e ad un
seminario avente come tema “Leadership” e “Motivazione”, l’evento cercherà di costruire una rete tra i dirigenti scolastici e i loro pari
europei.
Vi diamo la GARANZIA che alla fine della conferenza i delegati se
ne andranno con una rete più ampia di conoscenze (con colleghi
di scuole simili alle loro); cosa che può solo fare del bene per gli
sviluppi futuri di ESHA, per la nostra associazione nazionale, per i
nostri iscritti e le loro scuole.
Con delegati provenienti da più di venti nazioni che hanno già
prenotato un posto, ci sono pochi eventi che offrono ai dirigenti
scolastici una tale opportunità di sviluppo.
L’evento ospiterà conferenze tenute dai relatori invitati e dai partecipanti ai seminari, visite scolastiche, eventi sociali, prove del
coinvolgimento di ESHA nei programmi chiave di ricerca della
Commissione Europea e attività volte a sviluppare rapporti duraturi
con colleghi e scuole estere. Per ulteriori dettagli sul programma,
sul seminario e per visionare le biografie dei relatori, visita il sito
www.esha2012scotland.com
>
ESHA MAGA ZINE
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ESHA CONFERENZ A 2012
RELATORI OSPITI:
Mark van Vugt, Tony Finn, Dr Frank Dick OBE, Tam Baillie,
Ollie Bray
PARTECIPERANNO COME RELATORI DEL SEMINARIO:
Judy Murray, direttori scolastici scozzesi e neozelandesi, ispettori scolastici, Outward Bound Trust, direttori scolastici scozzesi
provenienti da diversi settori, un rinomato psicologo educazionale,
il primo coordinatore nazionale scozzese di sviluppo continuato
professionale, un docente di Outdoor Education dell’università di
Edimburgo, Sport Scotland
PRENOTAZIONE:
Le prenotazioni possono essere effettuate dal sito
www.esha2012scotland.com
Se i tuoi sistemi richiedono la prenotazione in forma cartacea,
ti preghiamo di contattare [email protected]
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ESHA MAGA ZINE
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LE A DERSHIP
Alla guida di una scuola “Blue Ocean”
Una Passione
per l’Eccellenza
Come guide educative dobbiamo continuamente
dimostrare la nostra passione e dedizione. Dobbiamo
inoltre essere costantemente impegnati nella ricerca
dell’eccellenza per i nostri studenti, aiutandoli
a migliorarsi più di quanto loro stessi possano
immaginare.
DI ROB STOKOE
ANDARE OLTRE
La realtà è che lavorando nel campo scolastico, non ci possiamo permette un attimo di tregua. Per supportare il nostro presente e futuro
successo siamo costantemente in sfi da con noi stessi, in continua
evoluzione. Quando questo succede l’apprendimento migliora, l’insegnamento migliora, le risorse e il sistema di supporto migliorano fino al
punto in cui la qualità dei dati e delle intuizioni, supportano interamente il
concetto di crescita del potenziale di apprendimento dei nostri studenti.
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
Allo stesso tempo il concetto di leadership e di successo cambiano
continuamente, in costante evoluzione. Attualmente trovo che la
discussione sia di incoraggiamento nel momento in cui discutiamo
le qualità che una leadership deve avere nel secolo XXI. Le qualità
che i leader di oggi e di domani devono avere sono: etica, onestà,
trasparenza, integrità, umiltà, rispetto, flessibilità e collaborazione,
che sono alla base della nostra struttura. Fino a poco tempo fa
le abilità principali e le aspettative hanno incoraggiato i dirigenti
scolastici a concentrarsi nella loro strada su cose come la visione, il pensiero strategico, la risolutezza, l’esecuzione, le capacità
di guida e la responsabilità personale sui risultati. Mentre queste
caratteristiche rimangono ancora importanti, è ovvio come il piatto
della bilancia ora penda maggiormente su posizioni più etiche, ma
che portino comunque risultati positivi. Si tratta di un cambiamento
molto positivo, uno di quelli che porta benefici per tutti all’interno
di una organizzazione scolastica, in particolare perchè racchiude un tipo di leadership, che viene condivisa in misura sempre
maggiore.
L’eccellenza si ottiene quando:
• si preoccupa piùdi quanto sia considerato saggio
• si rischia più di quanto sia considerato sicuro
• sogna più di quanto sia considerato pratico
• si aspetta più di quanto sia considerato
SCEGLIERE UNA DIREZIONE
L’importanza di una scegliere una direzione chiara per una scuola
è solidamente fondata su un’inflessibile integrità e l’impegno per
una missione comune. La costanza nel raggiungere gli obiettivi è la
chiave di ogni successo. L’applicazione reale ruota intorno alla professionalità, il lavoro di squadra, il rispetto, il servizio e soprattutto
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ESHA MAGA ZINE
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
una particolare attenzione per l’apprendimento.Tuttavia, quella cultura dell’eccellenza e la centralità per l’apprendimento dello studente
non può essere lasciata al caso; essa deve essere resa visibile,
alimentata e sostenuta con forza in tutta la scuola. Oltre a questo, il
metodo deve essere basato su valori etici, di integrità professionale
e di guida verso un futuro migliore per tutti; questa sarà il fondamento di una scuola di successo nel corso degli anni a venire.
UTILIZZARE UNA METODOLOGIA EFFICACE
Una metodologia efficace per la realizzazione di questa missione
richiede una predisposizione per azione, visione, articolazione, fini
etici e attenzione al processo di cambiamento in un secolo XXI
ancora in evoluzione; tutti questi sono fattori chiave per il successo
di una scuola moderna. La nostra leadership deve essere accompagnata da metodi che posizionino le persone giuste al posto giusto,
persone che vogliono fare la differenza e fornire l’energia e l’entusiasmo che ci guiderà verso un chiaro obiettivo, un viaggio misurabile,
supportato da indicatori di successo che ci informano con continuità sui progressi ottenuti. Ricordate sempre che in questo periodo
di rapido cambiamento, in un contesto globale, all’interno di una
economia basata sulle capacità intellettive, i nostri maggiori punti
di forza sono il nostro personale; il loro potenziale di leadership non
emergerà da un sistema che richiede cieca obbedienza. Lo scopo
morale della nostra guida è quello di favorire il miglioramento di
tutti; come leader siamo in grado di distribuire le responsabilità e di
creare una forte consapevolezza etica che possa sia mobilitare che
ispirare ognuno di noi, facendoci fare un salto di qualità in termini
di prestazioni, aspettative e risultati.
CAMBIAMENTO E RISCHIO
Il cambiamento è una caratteristica attiva e costante del mondo in
cui viviamo. Un’organizzazione come la scuola è un oggetto vivente,
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
mai immobile. L’innata rapidità di cambiamento nel secolo XXI e la
natura non lineare dello stesso, hanno il potenziale di causare difficoltà, in particolare quando si promuove una pianificazione rigida
con ampie aspettative di realizzazione. Il successo, nei paradigmi
in rapida evoluzione del secolo XXI, può esistere all’infuori di una
previa pianificazione. Un approccio flessibile e reattivo sia per la
scuola che per lo sviluppo umano può fornire anche la possibilità
e l’opportunità di creare nuovi modelli, nuovi successi, una nuova
dimensione nell’ insegnamento e nell’ apprendimento e una svolta
creativa per informare la nostra attività e la crescita dei nostri studenti. Dovremmo prendere in considerazione l’idea di allontanarci
dai costanti paragoni con la concorrenza, tenendola comunque
d’occhio, considerando che più ci si focalizza sugli avversari, tanto
più si rischia di diventare come loro. Abbiamo bisogno di tenere
questo in conto mentre affrontiamo le sfide future, di vivere con sincerità, senza paura di smentita, e attivarci verso un futuro migliore
per le nostre scuole e per ciascuno dei nostri studenti.
CREARE UN FUTURO
Il nostro obiettivo è quello di creare un futuro per la nostra comunità come un “Oceano Blu”. Un’ organizzazione Oceano blu è per
defi nizione innovativa, stimolante e di grande successo. Nelle
nostre scuole “Oceano Blu” ci mettiamo costantemente alla prova
e progrediamo come organizzazioni educative, evitando la trappola
del “Da noi si fa così”. Ci sono forze motrici che siamo tenuti ad
attivare per la creazione di una scuola che includa l’avanzamento
tecnologico, una maggiore comprensione del processo di apprendimento, la crescita di consapevolezza nell’apprendimento e uno
sviluppo costante delle potenzialità individuali e nella pedagogia.
Il personale sarà in grado di cercare opportunità che sviluppino
ulteriormente le loro capacità, superando il pensiero comune e le
loro stesse aspettative, fiduciosi nel progresso, assumendo rischi
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SE T TEMBRE 2012
UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
e fiducia nelle proprie forze e intenzioni. Soprattutto, essi avranno
una mentalità fondata su un apprendimento costante come educatori personali, con devozione verso se stessi, i propri colleghi la
scuola.
In qualità di guida la nostra sfida è quella di:
• Creare un indiscusso centro di eccellenza
• Rendere la concorrenza irrilevante
• Creare nuovi modelli di insegnamento e di apprendimento
Nel momento in cui defi niamo e sviluppiamo le nostre scuole
“Oceano Blu”, abbiamo bisogno di avere la fiducia necessaria in noi
stessi, prendendo rischi ponderati e adottando un approccio Kaizen
di lento e continuo cambiamento, progredendo, adattandoci e sviluppando le nostre scuole, offrendo sia intense prestazioni di alto
livello che un livello crescente di personalizzazione e innovazione.
Allo stesso tempo abbiamo bisogno di mantenere, rivedere e
migliorare i metodi rigorosi e sistematici, come i piani di sviluppo
scolastico, seguendo le procedure base in materia di autovalutazione. Dobbiamo anche essere consapevoli e rispondere in modo
flessibile e positivo alle nuove, forse inattese opportunità, che possono sorgere. Le guide creano i progetti, ma il successo si trova
spesso oltre una rigida pianificazione. In definitiva il nostro piano
strategico è quello di portare a termine i piani. Dobbiamo continuare
a sviluppare una cultura che abbia una predisposizione per l’ azione
con un apprendimento veloce, adattabilità e un desiderio di sfida,
per un cambiamento e miglioramento del personale scolastico.
[sub]Eccellenza nella leadership e capacità d’ azione
Non è sufficiente avere un sogno o una visione, né è consigliati
privarsi di un futuro migliore perché “Da noi si fa così”; abbiamo
bisogno di realizzare fatti concreti, di eseguire i nostri piani, ed è
questo il compito dei leader. Per tutti noi non è sufficiente sognare
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
o avere una visione del successo; dobbiamo lavorare per ottenerlo. Vicino a noi, a Dubai, troviamo uno straordinario esempio
di un’ eccellente leadership che racchiude visione, esecuzione e
capacità d’azione. HRH Sheik Rashid e SAR Sheik Mohammad
hanno trasformato la quasi sconosciuta Dubai in una dimostrazione mozzafiato di come rendere possibile l’impossibile. Una guida
lungimirante combinata con l’eccellenza nell’esecuzione; questo è
il più profondo degli Oceani Blu.
Quando ci mettiamo davvero in discussione, è tramite i nostri errori
che creiamo un nuova idea di futuro, diversa e migliore. Il nostro
compito è quello di incoraggiare il personale a lavorare per promuovere nuove idee, portando nuove strategie di apprendimento
per i nostri studenti; dobbiamo motivarli e sostenerli costantemente
per ottenere questi fallimenti eccellenti. Quindi dobbiamo prenderli
per mano, aiutarli a migliorare e a provare di nuovo, per offrire la
possibilità di avere successo, in una cultura in cui premiamo l’eccellenza e combattiamo la mediocrità. In sintesi, abbiamo bisogno
di migliorare, imparando dai nostri errori.
Stiamo già trasformando le nostre culture di apprendimento: il riconoscimento del valore ed il supporto delle differenze individuali,
del potenziale di crescita dei nostri studenti e del personale sono
Spingere gli studenti ad imparare
come non avrebbero mai pensato fare
sempre state aree in cui ci si è concentrati in modo crescente, così
come il potenziale crescente della telefonia e dell’apprendimento
digitale. La crescente personalizzazione e valutazione di certe
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
tecniche hanno facilitato stili di apprendimento che sono ormai parte
integrante della nostra attività quotidiana. Continuiamo a cambiare
il modo in cui facciamo le cose, aumentando la nostra capacità di
cercare, ricercare, valutare criticamente e integrare continuamente
i migliori metodi all’interno e attraverso le nostre scuole.
Attraverso le nostre scuole vogliamo che il nostro personale e i
nostri studenti abbiano una grande esperienza, offrendo un valore
aggiunto e cercando di fare la differenza. Nel migliore dei casi la
scuola dovrebbe essere uno sforzo emozionante, vitale, innovativo, gioioso, creativo ed imprenditoriale che estrae il massimo dal
potenziale umano, al servizio incondizionato dei giovani. In questo
contesto, ogni membro della comunità scolastica è libero di dare il
meglio di sè e di scoprire la propria grandezza.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di riconoscere
che è necessaria una predisposizione per l’azione è essenziale e
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UNA PASSIONE PER L’ECCELLENZ A
che abbiamo inoltre di sviluppare una cultura del “si può fare” in cui
la guida è fondamentale, così come l’energia ed il tempo; cerchiamo di fare in fretta quindi! Siamo in grado di spingerci a migliorare
costantemente, ma per farlo, abbiamo bisogno di distribuire le
responsabilità, motivare, ascoltare, mettere alla prova e coltivare
l’eccellenza in un ambiente in cui tutti sono leader e in cui la scuola
è il luogo ideale per vivere e lavorare. Mentre ci sforziamo continuamente per eccellere e redifiniamo continuamente il successo,
creiamo una cultura di eccellenza costante a beneficio di ogni studente e membro del personale: il profondo “Oceano Blu”! ■
BIOGRAFIA ROB STOKOE
Un appassionato educatore con oltre 25 anni di leadership in tutte
le fasi dell’istruzione. La mia carriera è passata dall’educazione
primaria fino all’istruzione superiore. Al momento sono direttore
della scuola JESS a Dubai. La mia filosofia educativa è ed è
sempre stata focalizzata nel servire al megli gli studenti; il mio
obiettivo è quello di spingerli a migliorare il loro apprendimento in
un modo in cui non avrebbero mai immaginato, trasformando le
classi all’interno delle nostre scuole in una fucina di possibilità.
REFERENZE
Blue Ocean Strategy: W. Chan Kim e Renée Mauborgne
Building Learning Power: Helping Young People Become Better
Learners, Guy Claxton: 2002
The Learning Revolution: To Change the Way the World Learns,
Dryden e Vos: 2001
TomPeters.com
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
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RIFLESSIO NI ME TODOLOGICHE
Apprendimento e
Comportamento
Dopo aver esaminato un gran numero di ricerche
negli ultimi anni riguardanti il comportamento degli
studenti e il suo collegamento diretto con il rendimento
scolastico, è emerso che le comuni lezioni in classe
non sempre motivano i bambini nello sviluppare una
sete di conoscenza, a rimanere concentrati in classe
e ad essere entusiasti al punto da non portare mai
problemi di ordine comportamentale. Nonostante tutte
le attenzioni che questo argomento ha ricevuto, a
sorpresa, ci sono ancora tra le parti coinvolte in materia
di istruzione persone che non riconoscono il delicato
legame tra il comportamento degli studenti e gli esiti dell’
apprendimento.
DI DR.SSA FELECIA NACE
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SE T TEMBRE 2012
APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
Attribuisco gran parte delle colpa della presente disconnessione ad
una mancanza di comportamento riflessivo. Quante volte gli amministratori della scuola guidano i docenti e altri membri dello staff
nel riconoscere realmente la connessione tra metodologie didattiche e comportamento degli studenti? Inoltre, quanti insegnanti
riconoscono, ammettono e riflettono effettivamente sulle rispettive
pratiche didattiche che soffocano l’apprendimento e l’espressione
creativa?
In tutta sincerità, quando noi docenti frequentiamo le lezioni e i
seminari per scopi professionali, perfino noi, da adulti, riusciamo
a tollerare la lunghezza di una lettura solo fino a un certo punto.
Quando la mente del bambino comincia a vagare, lo stesso potrebbe comportarsi in maniera molesta, soprattutto dopo essere stato
costretto ad ascoltare in classe per un lungo periodo di tempo;
la loro disobbedienza dovrebbe essere trattata dai docenti con
empatia piuttosto che con una tipica azione disciplinare.
In molti casi i bambini devono sopportare la gogna della punizione
per non essere stati attenti in classe, mentre la vera fonte di disturbo potrebbe esser considerata la lezione del docente o in tutta
onestà, una combinazione di scelte sbagliate sia da parte degli
studenti che degli insegnanti. D’altra parte pochi educatori ammettono apertamente le loro responsabilità per le interruzioni in aula,
in gran parte perché gli insegnanti mantengono un alta stima di sè.
Da noi impegnati nel campo dell’istruzione, si aspettano sempre la
perfezione anche nella vita di tutti i giorni.
Se un dirigente scolastico o un insegnante fa un errore di valutazione a scuola o in un contesto sociale o pubblico, sarà vittima di
un’istantanea e tagliente derisione. Nella mia esperienza personale,
è a causa dall’imbarazzo di ammettere che una pratica semplicemente non funziona che la maggior parte delle volte l’inefficacia
di un sistema viene negata. Come guide educative, tra le altre
responsabilità, abbiamo anche quella di creare un “luogo sicuro”
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LE ARNING AND BEHAVIOUR
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APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
per gli insegnanti e per il personale, in modo da poter riflettere sulle
pratiche e confrontare le nostre idee in piena libertà.
La riflessione è una qualità che giustamente le guide educative
devono fare loro. Riflettiamo apertamente sui nostri successi e sui
nostri fallimenti e condividiamo alcune di queste riflessioni con lo
staff, creando uno standard per un atteggiamento critico. E’ nostro
compito aiutare gli insegnanti a scoprire l’arte della riflessione e
il suo impatto sulla crescita professionale. Come ci insegna la
Tassonomia di Bloom, l’apprendimento attraverso la scoperta è
ciclico e porta lo studente lungo una strada di un coerente ragionamento analitico. E’ per questa ragione che come guide educative,
dobbiamo facilitare il processo di riflessione e spingere gli insegnanti a divenire consapevoli. Non è sufficiente fornire lo sviluppo
professionale, che si concentra su pratiche efficaci come la differenziazione dell’ insegnamento e l’apprendimento incentrato sullo
studente; la vera sfida è convincere gli insegnanti a riflettere sul
proprio comportamento. Come guide educative, ci rendiamo conto
che l’analisi delle proprie azioni è la linea guida per uno sviluppo
continuo ed è inoltre una capacità che è valida solo se il target di
riferimento fa suo veramente questo concetto.
GUIDARE NUOVE STRATEGIE
La differenziazione dell’ istruzione è una delle strategie principali
utilizzate dagli educatori per garantire che gli studenti si impegnino
e possano effettuare una connessione personale con i contenuti
educativi. Quando questo metodo viene utilizzato correttamente,
può portare alla risoluzione dei problemi disciplinari. Tuttavia, le
questioni disciplinari non sono alimentate solo da metodi di istruzione superati, ma anche da fattori casuali come possono essere la
vita familiare, l’alimentazione o il benessere emotivo. Questi fattori
possono spesso scatenare deviazioni dal punto di visto educativo,
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SE T TEMBRE 2012
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APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
allontanando gli educatori dal vero significato della competenza
didattica. Nonostante la presenza di questi fattori, abbiamo la
responsabilità di garantire risultati positivi per gli studenti. Gli insegnanti devono ampliare la propria lista di ragioni per il fallimento
disciplinare degli studenti, includendo la loro mancanza di versatilità nell’insegnamento e riflettendo sul fondamentale ruolo che
hanno nel migliorare il comportamento degli studenti. Quando ci
si concentra maggiormente sui problemi relativi all’ambito scolastico, rispetto a quelli esterni, l’ esperienza educativa risulta meno
confusa ed è possibile realizzare in pieno il potenziale dell’ educatore. In generale, la visualizzazione di problemi comportamentali
da una prospettiva interna può essere un approccio intelligente
per i distretti scolastici perché come sappiamo, è dentro i confini
delle mura scolastiche che gli educatori possiedono un maggiore
controllo. Metodi atti a migliorare la riflessione incarnano il significato dei distretti, utilizzando le risorse interne come fulcro di una
piena attuazione delle migliori strategie. Questo non vuol dire che
dobbiamo ignorare i fattori esterni che influenzano il successo,
ma consiglierei in primo luogo di decidere su come contribuire al
miglioramento del comportamento degli studenti, alla cultura della
scuola, e in ultima analisi, ai risultati degli studenti universitari.
UNENDO COMPORTAMENTO E ISTRUZIONE
In che modo i leader scolastici possono aiutare gli insegnanti ad
effettuare il collegamento tra comportamento e istruzione? Per
esperienza personale, uno degli ostacoli più difficili da superare
per gli insegnanti è il riconoscimento dei propri errori, ammettere
l’esistenza dei problemi e costruire le basi per risolverli. Di conseguenza, gli insegnanti, come le altre persone del resto, possono
attraversare difficoltà nell’ammettere prestazioni inadeguate o metodologie datate, soprattutto nel momento in cui qualcuno evidenzia
i loro errori. D’altra parte, il miglioramento di se stessi attraverso la
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
riflessione riduce ai minimi termini il colpo. La mia carriera nel campo educativo mi ha fornito l’opportunità di guardare attraverso lenti
diverse, come consulente, insegnante di lettura, specialista nello
sviluppo di programmi educativi statali, docente e professore universitario. Da tutti questi punti di vista, ho notato una mancanza di
autoriflessione per quanto riguarda molti aspetti dell’insegnamento
e dell’ apprendimento. E’ la mancanza di riflessione che porta molti
insegnanti a trascurare fattori importanti connessi tra di loro, quali
il comportamento degli studenti e lo stile dell’ insegnamento. Qui ci
sono alcuni suggerimenti che possono stimolare la riflessione degli
insegnanti:
IL PLANBOOK DELLE LEZIONI
Il Planbook è un mezzo estremamente prezioso. Può essere fonte
di comunicazione costante tra amministratori e insegnanti. Nelle
mie osservazioni, il Planbook è generalmente sottovalutato come
mezzo di crescita professionale. Al contrario delle analisi e dei
commenti generici compiuti dai dirigenti scolastici, tende a mantenere una linea aperta di comunicazione, tramite domande che
spingono alla riflessione riguardo l’insegnamento e le strategie di
apprendimento. Invece di fare dichiarazioni di facciata come: ӏ
necessario mostrare una maggiore differenziazione dell’ insegnamento durante le lezioni”, prova a chiedere: “Considerando i diversi
stili individuali di apprendimento degli studenti, quali sono gli altri
possibili modi per presentare questa lezione?”. Un’altra domanda
importante potrebbe essere: “In che modo è possibile includere
una categorizzazione flessibile in questa lezione?” Questo tipo di
domande, inserite nell’agenda come feedback, porta gli insegnanti
a riflettere sulle metodologie scelte e a trarre le proprie conclusioni
su come procedere, soprattutto quando le domande riguardano
tematiche di sviluppo professionale, che il distretto scolastico ha
già ricoperto. La parte difficile per l’amministratore è fornire il tempo
ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
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APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
necessario per gli insegnanti per riflettere e consentire di seguire lo
studente tramite incontri personali o email. Questa linea di comunicazione consentirà di risparmiare tempo e ridurre la frustrazione
futura degli amministratori.
SCENARIO
Lo studente Tizio è mandato costantemente in direzione a causa di
comportamenti indisciplinati. E’ evidente che il tipo di insegnamento
incentrato sul docente è la norma nelle classi in cui si sperimentano
conflitti. E’ chiaro anche che, se lo studente vuole avere successo,
le modifiche devono essere effettuate sia da parte dello studente
che dai suoi insegnanti. Nel corso di un incontro personale con
gli insegnanti, chiedi loro di riflettere sulle loro quotidiane strategie
di insegnamento. Questo può essere fatto discretamente, tramite
incontri privati con i singoli docenti. Durante la tua discussione,
potresti chiedere: “Quali metodi didattici sei in grado di adottare
per soddisfare le esigenze dello studente Tizio?” Questo tipo di
domanda costringe gli insegnanti a riflettere sulla loro eventuale
colpevolezza, a visualizzare Tizio come un singolo studente e a
riflettere sulla possibile connessione tra il comportamento di Tizio
e le strategie di insegnamento utilizzate. Lascia agli insegnanti il
tempo per riflettere e per creare un piano d’azione; chiedete quindi
un incontro per verificarne gli esiti e discutete i passi successivi.
TEMPO DI PIANIFICAZIONE COMUNE
E’ un buon momento per esigere che gli insegnanti riflettano sui
loro metodi. Questo potrebbe diventare una pratica della durata
di cinque minuti, in cui un docente per volta riflette su una lezione,
connettendo l’analisi con una relazione sul comportamento dello
studente, discutendo i metodi, i pro e i contro e i modi per rendere
la lezione più attraente per gli studenti che hanno dimostrato problemi disciplinari durante la lezione. Questo offre agli insegnanti
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ESHA MAGA ZINE
SE T TEMBRE 2012
APPRENDIMENTO E COMPORTAMENTO
l’opportunità di condividere idee e chiedere consigli e assistenza ai
loro colleghi, e unisce la pratica della auto-riflessione con la pianificazione. E’ inoltre una grande occasione per gli amministratori per
condividere le proprie riflessioni con il personale.
Sviluppare la capacità di riflettere a livello di sistema, consente sia
agli amministratori nuovi che ai più esperti di dedicare più tempo
all’attuazione dei piani scolastici e di risparmiare il tempo dedicato
ai problemi che è possibile evitare grazie all’autoriflessione degli
insegnanti sui propri metodi. Il vecchio adagio che recita “Non
conta come inizi qualcosa, ma come la porti a termine”, non è
probabilmente raccomandabile per i nuovi amministratori. Per loro,
gran parte del successo dipende da come iniziano la carriera; è
quindi un imperativo cominciare presto con il processo di analisi sui
propri stessi metodi. Alcune delle questioni più difficili da risolvere
e che gli amministratori devono affrontare, riguardano il portare
avanti un cambiamento che riguardi la scuola nel suo insieme,
dalla coesione del personale al cambiamento nell’attitudine degli
insegnanti per arrivare alle conversazioni durante il tempo di pianificazione comune. Per tutti gli amministratori, la creazione di una
cultura dell’autoriflessione, può essere un investimento importante.
Quando gli insegnanti cominciano a riflettere sulla loro mentalità
e di come le loro azioni influenzano un dato sistema scolastico,
è in quel momento che gli amministratori sono sollevati da quello
che, concettualmente, potrebbe essere un rapporto gerarchico tra
amministratore e docente. ■
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NORV EGIA
Accecati
dalla caccia
ai risultati?
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ACCECATI DALL A CACCIA AI RISULTATI?
Le scuole non sono responsabili soltanto nel fornire
le necessaria conoscenza per leggere e scrivere.
Per emergere nella società di domani, si deve
diventare individui esperti anche dal punto di vista
sociale.
DI MR. GEIR NAVARSE TE, PRINCIPALE, MS. ANNE BRIT K ALLESTAD,
PRINCIPALE, MS. BENTE LIS L ARSSEN, PRINCIPALE
Il dibattito educativo è stato incentrato sul rendimento accademico e la posizione in classifica degli studenti norvegesi rispetto ai
parametri internazionali. Attraverso la nostra ultima riforma, e ad un
sistema nazionale in cui si garantisce la qualità attraverso diverse
valutazioni, gli studenti norvegesi sono diventati più esperti nelle
competenze di base. Tale sviluppo deve proseguire. Importanti
competenze accademiche sono una necessità per un dipendente
moderno o un cittadino. Eppure, il Norwegian Education Act garantisce alle scuole un secondo compito, ed è quello di sviluppare
individui pensanti e autosufficienti che lavorino bene gli uni con
gli altri. Dobbiamo quindi essere consapevoli che questo incarico
non è stato messo da parte a causa del nostro desiderio di migliori
risultati accademici. Il percorso sulla quale i nostri studenti diventano esseri umani maturi, passa attraverso un lavoro sistematico
con il quale raggiungere un buon clima di apprendimento psicosociale. Questo è un compito per i leader scolastici. Siamo tre presidi
che si sono guadagnati il Her Majesty’s School Award for Equality
and Integration. Nonostante rappresentiamo tre diverse istituzioni
educative condividiamo molte idee su come si dovrebbe costruire
un buon ambiente di apprendimento psicosociale. Speriamo che le
nostre idee e i nostri metodi possano ispirare le guide scolastiche,
le autorità e i genitori nel compiere uno sforzo comune per costruire
giovani sicuri di sé e pronti per l’età adulta.
ESHA MAGA ZINE
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ACCECATI DALL A CACCIA AI RISULTATI?
CONTRASTARE IL BULLISMO
Perché i dirigenti scolastici dovrebbero dare la priorità alla
costruzione di un buon ambiente per l’apprendimento dal punto
di vista psicosociale? Oggi vediamo i contorni di una società più
complessa e confl ittuale; questo
porta delle particolari richieste alle
scuole, al fine di garantire che gli
alunni acquisiscano la necessaria
empatia, la capacità di dialogo ed
il rispetto per la diversità. Questi
valori sono più difficili da misurare
rispetto ai risultati accademici.
Tuttavia, un buon funzionamento dell’ambiente scolastico ha la
capacità di cambiare l’atmosfera
di un’intera scuola, influenzando gli
alunni ad ogni bivio. Gli alunni che
Mr. Geir Navarsete
fanno loro i valori chiave di un buon
ambiente psicosociale, si trovano
Direttore Kaupanger skole
ben attrezzati in termini di capacità
Motto scolastico: “Non
di comunicazione, necessaria per
vedo l’ora di cominciare”
superare le differenze nella società
Numero di studenti: 216
di domani. La più grande minaccia
nei confronti di tale sviluppo è il bullismo e la mancanza di rispetto per
la dignità altrui. Costruire la fiducia
e la sicurezza negli studenti crea resistenza verso l’essere presi di
mira, ed è importante quanto intervenire una volta esaurito l’atto di
bullismo. Combattere il bullismo è importante perché sia il giovane
individuo che la società nel suo complesso soffre di ritiri anticipati,
che possono essere causati da insuccessi scolastici, bullismo o
mancanza di senso di appartenenza. Tuttavia, la creazione di un
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SE T TEMBRE 2012
ACCECATI DALL A CACCIA AI RISULTATI?
buon ambiente di apprendimento riguarda tutti gli alunni, non solo
quelli che rischiano di non concludere gli studi. E’ un compito di
fondamentale importanza per le autorità e i dirigenti scolastici promuovere lo sviluppo personale di ogni allievo, in modo che tutti
possano contribuire nel modo che
è loro unico alla nostra società
futura.
CI VUOLE TEMPO
Come e perchè possiamo creare un ambiente migliore per
l’apprendimento? Prima di tutto,
si può affermare che un ambiente
migliore porta inevitabilmente a
miglior risultati accademici. Qualità
sociali ed accademiche creano un
senso di appartenenza e fi ducia
tra gli alunni. Inoltre, il modo in cui
Mrs. Bente Lis Larsen
viviamo questo tipo di cultura tra
Direttore del Liceo di
gli insegnanti, crea empatia, entuMalakoff Motto scolastico:
siasmo e una forte passione per la
“Competenza, ambiente
materia insegnata, che influenza
scolastico e diversità”
sia gli alunni che i loro genitori in
Numero di studenti: Circa
modo positivo. Le scuole e i diri1.000
genti scolastici devono indicare la
via, ma ogni adulto responsabile
dovrebbe aiutarci su questa strada, per non parlare dell’importanza
del funzionamento della collaborazione con le scuole governative.
I politici locali, i sindaci e le amministrazioni dovrebbero sostenere
i dirigenti scolastici con le risorse, lo sviluppo delle competenze e
il riconoscimento del fatto che lo sviluppo degli studenti nella loro
individualità debba contare su graduatorie accademiche, nazionali
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ACCECATI DALL A CACCIA AI RISULTATI?
e internazionali. Migliorare l’ambiente scolastico mette alla prova
la pazienza e potrebbe prendere diverso tempo prima di vedere
i primi risultati. D’altra parte, quando essi arrivano sono di sicuro
valore.
I VALORI FANNO LA
DIFFERENZA
Tutti noi condividiamo anche la convinzione che la creazione di valori
reali è fondamentale per lavorare
in un migliore ambiente educativo.
Per decidere i valori che sono i tratti caratteristici delle nostre scuole,
abbiamo fissato obiettivi su come
infonderli nel nostro personale.
Alcuni di noi hanno avuto valutazioni esterne che esaminavano quanto
Mrs. Anne Britt Kalleberg
i nostri valori siano supportati dai
nostri dipendenti. La creazione di
Direttore della scuola
queste visioni o valori porta a far
elementare superiore di
comperendere sia agli studenti
Flaatestad
che agli adulti il valore di un lavoro
Motto scolastico: “Qualità
sistematico al fine di migliorare l’amper il futuro”
biente scolastico. Ogni incontro tra
Numero di studenti: 90
un allievo e un adulto nello spazio
scolastico influenza il modo in cui il
bambino vede sé stesso. Essere riconosciuti per la vostra unicità, sia
in termini di competenze, che a livello personale, è il modo migliore
per creare una buona sensazione di autostima. L’insegnante che
eccelle riesce a incrementare la fiducia degli alunni, offrendo, sia
esso un giocoliere timido o un chitarrista introverso, la possibilità
di mostrare il proprio talento di fronte agli altri. Nient’altro crea un
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ACCECATI DALL A CACCIA AI RISULTATI?
migliore senso di appartenenza. Nient’altro è più importante al fine
di creare un buon ambiente scolastico.
RENDERCI PIU’ SAGGI A VICENDA
Non è un segreto che le guide scolastiche, così come ogni altro leader, possano contare su alleati utili nel promuovere costantemente
i giusti valori. Questi alleati possono essere persone sia all’interno
del personale che tra i genitori e, ultimo ma non meno importante,
tra gli stessi alunni. Ci piace chiamarli “dispensatori della cultura”.
Abbiamo bisogno di un numero maggiore di questi individui nel
sistema scolastico; persone impegnate che alzino l’asticella della
qualità ogni giorno sempre più in alto. E’ molto importante anche
che gli insegnanti e il resto del personale possiedano le competenze
specifiche necessarie per affrontare le diverse sfide che un gruppo
eterogeneo di studenti potrebbe affrontare. Per risolvere questo
problema, è importante stabilire delle procedure per le valutazioni
interne, da cui viene rilasciato un feedback collega per collega. Per
riflettere su quei comportamenti, gli atteggiamenti verso gli studenti potrebbero sembrare poco ortodossi e perfino creare timore, ma
la moderna scienza scolastica sostiene che questo è senza dubbio
utile per il miglioramento dei risultati dello staff. Oltre alla creazione di questi dispensatori della cultura, è necessaria un’ adeguata
applicazione dei piani e delle strutture. Raccomandiamo alle scuole
norvegesi di fare un uso migliore del documento di orientamento
alternativo, fornito dalle autorità nazionali nel campo educativo,
come ad esempio, la guida per la costruzione di un buon ambiente
scolastico.
In questi giorni si è tenuta una campagna nazionale per combattere
il bullismo e migliorare l’ambiente scolastico. Il miglior modo per
combattere il bullismo è prevenirlo; questo si riflette nello slogan
della campagna: “Adulti che creano amicizie”. Facciamo in modo
che questa visione diventi una realtà. Il nostro consiglio ai genitori
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è quello di esprimere con parole ed azioni, che l’istruzione conta. I
genitori che sostengono in modo convinto le nostre scuole, attraverso i loro comitati, valgono tanto oro quanto pesano per noi dirigenti
scolastici. A voi adulti, che frequentate giovani per una qualsiasi
ragione; supportate il nostro lavoro per l’uguagianza, l’integrazione
e un buon ambiente scolastico. Il futuro dei nostri ragazzi confida
in voi. ■
Questo articolo ci è stato inviato da Modolf Moen, Norvegia
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U NITI PER CON TR ASTA R E L A CRISI GLOBA LE
Una speranza di cambiamento
per il movimento sindacale
mondiale
Aggirare
la crisi
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AGGIR ARE L A CRISI
Una delle più antiche istanze del movimento
sindacale, sin dalla sua nascita nel secolo XIX, è
un’educazione gratuita e pubblica. Questa richiesta
è stata fatta per fornire un’ opportunità anche per i
figli dei lavoratori e faceva parte di una battaglia per
l’uguaglianza. Una battaglia che non è stata ancora
vinta.
DI JIM BAKER, RIUNIONE DEI SINDACATI MONDIALI
Un’ istruzione di qualità rimane una priorità centrale per i sindacati
al fine di ottenere la parità tra donne e uomini, per fornire delle
opportunità per i gruppi ai margini della società, per la democrazia
e per la costruzione di una società sana e sostenibile.
Un’ azione a livello nazionale non è più sufficiente per difendere il
diritto all’istruzione e per valorizzare il contributo che l’educazione
ha per la società. E’ diventata una battaglia globale e di conseguenza, una priorità per i sindacati mondiali, con il movimento sindacale
degli insegnanti che svolge un ruolo di primo piano sotto la guida dell’
EI. Nulla potrebbe rendere il contesto globale e l’importanza dell’
istruzione più evidente che l’impatto della Grande Recessione.
ESHA MAGA ZINE
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AGGIR ARE L A CRISI
Una manipolo di protagonisti dei mercati fi nanziari ha portato
l’economia mondiale in ginocchio. Dalla fine degli anni ‘70, bolle
finanziare basate sull’ eccessivo indebitamento sono state regolarmente prima gonfiate e poi fatte esplodere; l’ ultima delle quali
ha avuto l’impatto più devastante. I governi e le istituzioni globali
si sono comportate in modo irresponsansibile per decenni, agevolando la deregolamentazione dei mercati finanziari, che non era
motivata da alcuna ragione o esperienza precedente, ma solo da
una fede cieca nelle forze di un mercato sfrenato, combinandole con una pressione efficace da parte delle banche e altri istituti
finanziari.
I Sindacati mondiali hanno accolto con favore l’apparente volontà
dei capi di governo e di istituzioni come il FMI e l’OCSE che, colpiti
dallo shock della primi crisi, intendevano riesaminare i fondamenti
dell’economia globale e attivarsi per assicurarsi che la storia non si
ripetesse. Si aveva l’impressione che fosse stata riscoperta l’idea
che i mercati finanziari dovessero essere al servizio dell’economia
reale e non viceversa. Fortunatamente l’impatto della crisi non è
stato lo stesso in tutti i paesi. Alcune economie emergenti, come
il Brasile e l’Argentina, che hanno seguito percorsi politici diversi,
hanno fatto relativamente meglio dei paesi europei e dell’ OCSE. La
crisi è comunque una preoccupazione per tutti e il suo impatto non
è stato di certo ammortizzato.
Anche se può essere vero che un tempestivo salvataggio delle banche abbia evitato una depressione globale, questo è stato comunque
estremamente costoso. Inoltre, l’azione non è stata accompagnata
da misure adeguate per regolamentare i mercati finanziari, in modo
da scongiurare una seconda crisi. Infine, troppo poco è stato fatto
per combattere la crescente disoccupazione.
LA CRISI E LA POLARIZZAZIONE
Siamo ora entrati in una seconda fase della crisi in cui gli attori
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ESHA MAGA ZINE
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AGGIR ARE L A CRISI
dei mercati finanziari, comprese le banche e le agenzie di rating
come Standard and Poors e Moodys, sono tornati al posto di guida. Questi attori impongono limiti severi per i governi; cosa che
non sono riusciti a fare su loro stessi. Questa è una punizione per i
governi per come hanno speso i soldi, comprese le spese dedicate
al salvataggio delle banche. Il loro atteggiamento è in effetti, ancora adesso, in favore di
ulteriori salvataggi.
La seconda fase della crisi è stato inaugurata
quando i governi hanno improvvisamente deciso che la spesa pubblica e i servizi, dovessero
essere bruscamente ridotti, considerandoli
parte della soluzione della crisi. Sono state
tagliate spese fondamentali per mantenere o
migliorare i servizi pubblici, per creare posti
di lavoro e per sostenere gli ammortizzatori
sociali. Le leadership politiche sono rimaste
spiazzate dal clima di panico generale.
Sul versante delle entrate, la crescente
disoccupazione ha ridotto le entrate generate
dalle tasse sul reddito e gli aumenti sono stati
rari, persino per i cittadini più privilegiati e le
multinazionali, che negli ultimi decenni hanno contribuito in misura
sempre minore dal punto di vista fiscale. Gli studi effettuati da FMI,
OIL e OCSE hanno dimostrato che la crescente disuguaglianza non
è solo un problema sociale, ma anche economico. Essi mostrano
anche come i servizi pubblici contribuiscano all’uguaglianza e ad
evidenziare il ruolo dell’istruzione come un importante vettore per
raggiungere l’uguaglianza.1 ■
Le
leadership
politiche
sono rimaste
spiazzate
dal clima
di panico
generale
Maggiori informazioni sulla ricerca OCSE, “Divided We Stand;
why inequality keeps rising” possono essere trovate qui:
www.oecd.org/els/social/inequality
1
ESHA MAGA ZINE
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R EPORT
Report ESHA sulle
comunicazioni
nazionali con i
dirigenti scolastici
europei
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
Per sviluppare ulteriormente l’efficacia del nostro
sistema di comunicazione, abbiamo chiesto a tutti gli
iscritti all’organizzazione di fornirci una descrizione
del loro modo di comunicare con gli iscritti. ESHA
utilizzerà i risultati di tale attività per esplorare la possibilità di future collaborazioni di cui beneficerà con
le associazioni locali per lo sviluppo della direzione
scolastica. Si tratta di una relazione basata sui risultati dei questionari.
DI CHRIS HARRISON
In termini politici, la Comunità Europea fa suoi gli obbiettivi fissati
per Lisbona 2020, considerando sia la qualità dell’insegnamento
che il ruolo della guida scolastica come i due fattori più importanti
che influenzano le prestazioni sia del bambino che delle scuole.
In molti Stati membri la categoria degli insegnanti ha un numero
elevato di lavoratori “anziani”, con un complessivo 30% dei docenti
di età superiore ai 50 anni. Le proiezioni della Comunità Europea
confermano che c’è un crescente e signifi cativo bisogno di un
cambio strutturale per il mondo della scuola europea, con circa 2
milioni di insegnanti che dovranno essere sostituiti entro il 2020,
al fine di mantenere la dimensione attuale della forza lavoro. Vi è
in parallelo anche la sfida dei governi nazionali per investire continuamente sull’aggiornamento di una serie di competenze degli
insegnanti, nata dalla necessità di soddisfare le esigenze dei futuri
studenti; il quadro che emerge è che spesso i governi non riescono
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
a raggiungere questo obiettivo, nonostante gli incentivi e gli investimenti per la formazione continua e lo sviluppo. I progressi restano
significativamente poveri fin dall’inizio della carriera dell’insegnante, a causa del sistematico scarso supporto che gli Stati Membri
forniscono ai nuovi docenti
Nel 2010 la Comunità europea ha pubblicato uno studio comparativo sull’assunzione di nuovi insegnanti, che ha esaminato, verificato
e confermato l’ampio divario di prestazione per quanto riguarda
le prime esperienze dei nuovi arrivati nel campo dell’insegnamento; è chiara la necessità di avere incentivi sufficienti a sostegno
della carriera dell’insegnante, per rivedere le personali esigenze di
apprendimento e per acquisire nuove conoscenze, abilità e competenze (Handbook
Handbook for Policy Maker
Makerss)
s). In alcuni paesi, dove il loro
sviluppo professionale è formalmente riconosciuto, gli insegnanti
hanno poco tempo per la ricerca legata all’apprendimento e al progresso del bambino. Per alcuni Stati membri, le condizioni di lavoro
degli insegnanti, compresa la retribuzione, formazione, inserimento
e la pratica in classe, sono considerati le questioni principali da
affrontare per la loro professione.
I migliori metodi mostrano costantemente come sistemi di istruzione più efficienti sono quelli che attraggono volutamente e con
attenzione i candidati più capaci per la professione di insegnante,
in primo luogo attraverso processi di selezione efficaci, il cui risultato è quello di dare a tutti gli insegnanti la possibilità di gestire
diversi livelli di immatricolazione, prestazioni di basso livello e le
odierne sfide delle loro comunità con sicurezza e successo. Inoltre,
questi percorsi professionali sono nutriti e sviluppati all’interno di
una scuola e di un’ambiente professionale in cui la ricompensa
diventa una cultura in cui gli insegnanti condividono regolarmente
e sistematicamente e imparano gli uni dagli altri.
Le leadership scolastiche sono ora esaminate più a fondo rispetto al passato perché i nostri sistemi scolastici stanno diventando
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ESHA MAGA ZINE
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
sempre più complessi e, allo stesso tempo, molti individui hanno
acquisito una maggiore autonomia e responsabilità. Il livello di
istruzione dei dirigenti scolastici varia notevolmente in tutta Europa
con una chiara ed emergente tendenza per una guida più collaborativa e uno stile manageriale, per cui lavorare a contatto con gli
altri sta diventando un requisito comune. Si tratta di scuole in cui
la leadership diffusa richiede regolarmente un numero maggiore di
persone coinvolte, includendo anche quelle con ruoli di gestione,
con il fine di soddisfare un’esigenza di maggiore responsabilità
della scuola per il rendimento scolastico. In effetti, in molte parti
d’Europa il ruolo degli ispettorati scolastici sta passando da uno di
controllo e di ampio monitoraggio verso un modello più illuminato,
che sostiene e facilita il miglioramento della scuola attraverso uno
sviluppo sistemico e ciclico come “comunità di apprendimento”,
che sia in grado di convalidare il proprio processo di autovalutazione e stabilire un programma per il miglioramento della scuola.
Con un cambiamento così rapido del sistema scolastico, molti Stati
membri riferiscono una maggiore difficoltà nell’ attirare candidati
per tutti i livelli di management; una particolare sfida che emerge
in particolar modo per il reclutamento dei dirigenti scolastici. La
Comunità Europea sta lavorando con gli Stati membri per aumentare
gli standard di insegnanti e dirigenti scolastici, riconoscendo che lo
scambio di informazioni e di esperienze a tutti i livelli ha un impatto
reale sull’ assunzione e il mantenimento del personale. La condivisione da parte di tutti (ricercatori, esperti, politici e professionisti)
delle migliori pratiche nei progetti della Comunità Europea aiuta a
identificare e a discutere le questioni comuni, portando beneficio
per tutte le parti in causa, con attività di apprendimento tra colleghi
che portano a raccomandazioni a livello legislativo e che, a loro
volta, possono portare a singoli sforzi nazionali che migliorino sia
la linea politica che le pratiche di insegnamento, apprendimento e
leadership.2
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
ESHA È UN’ ASSOCIAZIONE DI ASSOCIAZIONI
In quanto tale la nostra associazione è l’ unica sia in Europa che nel
mondo, tra le organizzazioni delle leadership scolastiche che ha l’
obiettivo dichiarato di connettere direttamente tra loro i leader delle
scuole, al fine di esplorare e condividere i migliori metodi.
Pertanto, il valore di una vera leadership in questi tempi difficili
non è mai stato così importante. I leader scolastici, in quanto persone responsabili, ottimiste e creative possono dare alla gente la
fermezza, la convinzione e la fiducia; crediamo che ESHA sia una
comunità fatta a posta per questi leader. In ciascuna delle nostre
associazioni questi sono i membri che ci proponiamo di sostenere,
facendo sì che si diano forza gli uni con gli altri e si ispirino a vicenda per costruire un sistema educativo migliore.
Siamo convinti che ESHA sia una comunità adatta per queste guide scolastiche. In ciascuna delle nostre associazioni questi sono i
membri che ci proponiamo di sostenere, aiutare a migliorarsi e ispirarsi a vicenda per voler costruire un sistema educativo migliore.
ESHA sa che siamo in grado di realizzare tale ambizione attraverso
la nostra fiducia, il coraggio e la ferma decisione di parlare sempre in difesa dei dirigenti, degli studenti e delle loro comunità. La
responsabilità della nostra guida e della nostra ambizione per la
costruzione di una rete di guide scolastiche è quella di mettere in
contatto i nuovi colleghi con nuove conoscenze e nuove idee, per
lavorare su progetti a lungo termine con la consapevolezza che è
possibile ottenere il miglior risultato possibile; questo perché siamo
d’aiuto a tutti gli iscritti con il nostro lavoro nelle scuole per realizzare il loro potenziale. Inoltre, aiutiamo i nostri membri a realizzare
il meglio del proprio potenziale attraverso una cultura incentrata
sulla forza dell’apprendimento e la gioia ottenerlo, dove i rapporti di
qualità vengono coltivati tramite la nostra base associativa.
Per raggiungere questi obiettivi strategici ESHA ha stabilito una
serie di canali di comunicazione per collegare i leader di ogni
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
singola scuola in Europa attraverso un mix di eventi, conferenze, un
sito web, annunci presenti nei social network, un portale apposito
per la comunità e il nostro e-magazine di grande successo, www.
esha.org, che è ora regolarmente accessibile da un massimo di
20.000 iscritti per ogni edizione. Anche se la rivista ha un elevato
numero di abbonati regolari, l’obiettivo finale è quello di raggiungere e comunicare con la maggior parte degli 86000 iscritti.
COME I NOSTRI ISCRITTI COMUNICANO TRA LORO
Il questionario ricevuto al momento dell’adesione, nel luglio del
2012, ha spiegato perché abbiamo bisogno di far conoscere ai
nostri iscritti le modalità di comunicazione in cui le nostre associazioni nazionali comunicano internamente con i propri membri. L’altro
obiettivo era quello di individuare e condividere quei siti nazionali e
quei contatti che i dirigenti scolastici stessi dicono siano di grande
valore nel loro lavoro quotidiano nelle scuole di tutta Europa, individuando nuove tendenze nazionali e locali e gli sviluppi in corso
nelle guide scolastiche. Gli esiti delle complete revisioni e verifiche
effettuate da ESHA sui loro iscritti, sono ora disponibili per la consultazione e il download dal sito web www.esha.org, sotto la voce
National Communication Reports (Rapporti sulla Comunicazione
Nazionale) e sarà pubblicata nella sezione leadership. Il coordinamento generale del progetto è parzialmente finanziato dall’ EC’s
Partnership Grant, che mira a realizzare il valore della domanda di
sovvenzione per lo sviluppo delle comunicazioni locali all’interno di
una piattaforma di scambio, specificamente creata per esplorare i
cambiamenti politici all’interno delle dirigenze scolastiche e di promuovere costantemente il compito della leadership scolastica nello
sviluppo delle capacità professionali.
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REPORT ESHA SULLE COMUNICA ZIONI NA ZIONALI
CONCLUSION
Per concludere, la piattaforma di rete capisce che è necessario fare
un uso migliore dei diversi metodi di organizzazione attraverso le
nuove piattaforme tecnologiche per una necessaria futura attenzione sui membri più giovani della dirigenza scolastica e se vogliamo
soddisfare le attuali aspettative di supporto.
I risultati, basati sui dati dei questionari, permetteranno alla nostra
organizzazione di raggiungere, comunicare e lavorare insieme ai
propri iscritti in modo più efficace, tramite un’ internazionale scambio di idee. Per una versione integrale della relazione, vi preghiamo
di visitare il nostro sito web www.esha.org
[boxtext]Il coordinamento generale del progetto è parzialmente
fi nanziato da EC’sè necessario fare un uso migliore dei diversi
metodi di organizzazione attraverso le nuove piattaforme tecnologiche Partnership Grant. ■
1
2
3
EC COM (2008) 425 Final: ‘Improving competencies for the 21st Century:
An Agenda for European Cooperation on Schools’
Read more about the EU’s working group on the professional development
of teachers
See www.esha.org or www.eshamagazine.org
Il coordinamento generale del
progetto è parzialmente finanziato
da EC’s’ Partnership Grant
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SIT UA ZIO NI E AGGIOR N A MEN TI SU L PROGE T TO
Fari puntati
sull’industria
aereonautica
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FARI PUNTATI SULL’INDUSTRIA AEREONAU TICA
L’industria aeronautica, giocando un ruolo fondamentale
nel favorire la crescita economica e l’inclusione sociale,
è uno dei più importanti settori high-tech dell’Unione
europea e un elemento chiave per la coesione e
la competitività europea. I recenti dati economici
suggeriscono che l’ industria aeronautica continuerà
a crescere fortemente nei prossimi 20 anni. Per
raggiungere questa crescita, il settore dipende dalla
disponibilità di una manodopera altamente qualificata.
DI FRED VERBOON
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FARI PUNTATI SULL’INDUSTRIA AEREONAU TICA
COS’È IL PROGETTO FLY HIGHER?
L’industria aeronautica è uno dei più importanti settori ad alta tecnologia dell’Unione europea (UE), con un fatturato di 220 miliardi
di Euro e fornendo 4,5 milioni di posti di lavoro in Europa, una cifra
che dovrebbe raddoppiare entro il 2020.
Anche se le prospettive economiche sono molto promettenti, questo
settore sta affrontando tassi di assunzione giovanile in diminuzione,
a causa percentuali sempre minori di giovani qualificati che scelgono una carriera in matematica, fisica e ingegneria. Questa è una
Il numero di lavori disponibili
nel campo aereonautico sarà
raddoppiato entro il 2020.
delle maggiori questioni da risolvere per l’industria aeronautica.
Il progetto “FLY HIGHER – Formazione di una nuova generazione di professionisti dell’aereonautica” è finanziato con il sostegno
della Commissione Europea nell’ambito del settimo Framework
Programme, che ha in programma di dare un contributo rilevante
per stimolare l’interesse dei giovani europei per le attività di ingegneria nel settore dell’aeronautica e con l’obiettivo di promuovere
in una fase successiva carriere scientifiche e tecniche nel settore
aeronautico.
Il programma di attività si concentra sulla creazione di un dialogo
più stretto tra l’industria aeronautica, le principali università e le
comunità scolastiche. Le attività comprendono esperimenti pratici,
visite, laboratori, seminari, mostre, concorsi, la formazione degli
insegnanti e dei consulenti di orientamento professionale, ecc.
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FARI PUNTATI SULL’INDUSTRIA AEREONAU TICA
FORZA LAVORO E COMPETENZE
Sin dai primi tempi il settore aerospaziale ha richiesto una forza
lavoro altamente istruita e innovativa. Secondo l’ Associazione
Europea di Industrie Aerospaziali e di Difesa (ASD), il 35% dei posti
di lavoro nel settore dell’aeronautica sono posizioni per personale
altamente qualificato.
Con il presente andamento demografico, il settore è in competizione con altri e richiede una preparazione e una previsione sul
personale, basata sia sulla quantità che sulla qualità. Lo sviluppo
demografico in Europa è caratterizzato da un invecchiamento della
popolazione e da una riduzione dei gruppi di età più giovani. Nel settore aeronautico, vi è una parte relativamente grande di dipendenti
tra i 35 e i 50 anni. Una diminuzione percentuale del reclutamento
dei giovani, in parte dovuto anche a periodi di formazione più lunghi e ad un uso più frequente dei programmi di pensionamento
anticipato, ha ampliato il peso di questi lavoratori. La questione
principale è, naturalmente, che quando questi lavoratori raggiungeranno l’età di pensionamento, il tasso di sostituzione aumenterà.
L’invecchiamento della generazione del baby boom indica che una
percentuale crescente della forza lavoro avrà diritto ad andare in
pensione nei prossimi anni. Questo cambiamento demografico in
associazione con le percentuali di giovani qualificati che scelgono
una specializzazione in matematica, fisica o ingegneria è motivo di
grande interesse per l’industria aeronautica.
Un’ altra proccupazione è la distribuzione collegata al genere di
appartenenza. Questo settore è caratterizzato da un defi cit di
rappresentazione delle donne. Le attività svolte dalle donne si concentrano principalmente in compiti amministrativi e di marketing. La
regola abituale è: più altà è la manodopera, minore è la percentuale
di donne. Le iniziative volte a rendere il lavoro in questo settore
più attraente per le studentesse e tirocinanti possono contribuire
a superare la carenza di personale qualificato a lungo termine. In
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FARI PUNTATI SULL’INDUSTRIA AEREONAU TICA
questo contesto, la carenza di personale qualificato può influire su
questo settore in futuro, a meno che non vi sia uno sforzo comune
per attrarre, motivare e incoraggiare i giovani europei ad abbracciare una futura carriera nel settore dell’aeronautica.
Il programma si propone di invertire questa tendenza di invecchiamento di professionisti in questo campo e anche di motivare
gli studenti a saperne di più e ad acquisire le competenze e le
conoscenze necessarie per diventare ricercatori aeronautici e/o
professionisti del settore tramite le attività FLY HIGHER e una
particolare attenzione su come aumentare l’interesse dei giovani
europei per l’ingegneria applicata nel campo aeronautico.
Una percentuale crescente della
forza lavoro aereonautica andrà in
pensione nei prossimi anni
L’EDUCAZIONE IN SCIENZE E INGEGNERIA
Le statistiche mostrano un calo di interesse per le scienze naturali
e l’ingegneria. In tutti i paesi europei, l’istruzione scientifica inizia
includendo tutte le ramificazioni in una singola materia ed è insegnata in questo modo per tutta la durata dell’educazione primaria.
In molti paesi lo stesso approccio continua per uno o due anni
nel livello secondario inferiore e, alla fine dell’istruzione secondaria inferiore, l’insegnamento delle scienze è di solito suddiviso
in soggetti separati: biologia, chimica e fisica. Generalmente, al
livello di scuola secondaria superiore, la maggior parte dei paesi
europei adotta metodo di separazione delle materie e organizza
l’insegnamento della scienza in modo diverso a seconda del flussi
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FARI PUNTATI SULL’INDUSTRIA AEREONAU TICA
e dei percorsi educativi scelti dagli studenti. Per quanto riguarda
l’istruzione superiore, la differenzazione è ancora più ampia con
una varietà piuttosto ampia di sistemi e strutture dei programmi in
ogni sistema nazionale.
Di conseguenza, non a tutti gli studenti viene fornito un insegnamento della scienza allo stesso livello o in tutte le classi. Nel corso
degli ultimi sei anni in più della metà dei paesi europei ci sono state
riforme generali a diversi livelli di istruzione. Queste riforme hanno
riguardato anche i piani di studio scientifici; il principale motore
per le riforme in molti paesi è stato il desiderio di usare l’approccio
europeo, incentrato sulle competenze chiave. In questo contesto,
i paesi hanno compiuto degli sforzi importanti per integrare le
questioni basandole più sul contesto e le attività pratiche nei programmi scolastici. Le riforme in diversi paesi in cui le competenze
scientifiche sono stati ricalibrate in linea con le competenze chiave,
illustrano la volontà dei responsabili politici di innalzare l’importanza della scienza. ■
IL TUO COINVOLGIMENTO
Il progetto Fly Higher fornirà pacchetti
informativi sulle carriere, formazione per
gli insegnanti, contenuti didattici interattivi,
laboratori, seminari, mostre e concorsi. Se tu o la tua scuola
volete far parte del progetto, vi preghiamo di inviare una mail a
[email protected].
This project has been funded with support from the
European Commission. This publication refl ects the views
only of ESHA, and the Commission cannot be held
responsible for any use which may be made of the
information contained therein.
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PROG E T TO
Ascolto, Apprendimento,
Leadership… ed eccomi
nel Programma ME
Paula Flynn, Micahel Shevlin e Anne Lodge discutono su una ricerca condotta sull’opinione degli
studenti, alunni affetti da Difficoltà Emotive e/o
Comportamentali (EBD) nel periodo successivo alla
scuola primaria.
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
I giovani vogliono essere ascoltati. A livello internazionale invece,
raramente le opinioni degli studenti vengono considerate, specialmente quelle dei bambini con difficoltà emotive e comportamentali
(EBD). Reidun Tangen fa notare quanto “sia paradossale che gli
alunni che parlano o gridano più forte nella classe, sono quelli le
cui voci vengono prese in considerazione meno spesso” (Tangen,
2009:841). Tuttavia, vi è un accordo in gran parte della letteratura
che riconosce che i bambini possono essere considerati come
degli esperti, per quanto riguarda la conoscenza e la comprensione
della vita di un alunno in una determinata scuola. Per questo motivo, l’obiettivo del progetto qui descritto è basato su un approccio
bottom up, per determinare direttamente dagli studenti coinvolti
e diagnosticati con l’EBD, le loro idee su ciò che può facilitare il
loro impegno e aiutare a prevenire la disaffezione e l’esclusione
sociale.
I bambini con EBD in Irlanda necessitano di attenzioni speciali, come
dichiarato dall’ Education for Persons with Special Educational
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
Needs (EPSEN) Act 2004, in cui viene considerato necessario supportarli con particolari risorse. Il Servizio Educativo Nazionale di
Psicologia (NEPS) utilizza il termine EBD riferendosi a “difficoltà che
uno studente o un ragazzo sta affrontando, che ostacolano il suo
sviluppo personale, sociale, cognitivo ed emotivo. Queste difficoltà
possono essere espresse attraverso l’internalizzazione e/o l’esternalizzazione del comportamento” (Department of Education and
Skills, 2010 pag. 4) E’ difficile indiduare differenze
nel tasso nazionale di EBD
tuttavia, il National Council
for Special Education
Implementation Report,
effettuato nel 2006 suggerisce la presenza di
una costante che stima
una presenza dell’ 8%
dei bambini con problemi
di salute mentale, escludendo i bambini con
lievi difficoltà che possono
necessitare di particolari
attenzioni. In un recente
studio di prossima pubblicazione, effettuato d
(Banks, McCoy e Shevlin,
la percentuale di bambini affetti da EBD è maggiore tra le famiglie a
basso reddito e con un numero maggiore di figli maschi.
Gli studenti affetti
da EBD corrono un
rischio maggiore
rispetto ai loro
coetanei di incontrare
disaffezione,
insuccesso scolastico
e, potenzialmente,
esclusione sociale.
L’idea alla base di questo progetto di ricerca basato sulle opinioni
degli alunni è influenzata dalla consapevolezza che gli studenti con
EBD sono più a rischio rispetto ai loro coetanei di sperimentare
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
disaffezione e insuccesso scolastico e, potenzialmente, l’esclusione sociale.
All’interno di questo complicata e generica espressione si trova un
ampio spettro di problemi che va dall’ internalizzazione dei comportamenti, con cui il giovane può trovarsi ad affrontare problemi
come il ritiro anticipato dagli studi, il sentirsi isolato, l’ ansia o la
depressione, fino alla esternalizzazione dei comportamenti, che
possono presentarsi come iperattività, aggressività, opposizione o
un certo tipo di comportamento dannoso o molesto.
Gli interventi pratici che sono emersi da questo studio e sono qui
presentati sono una conseguenza di un processo di metodi positivi e di sviluppo relazionale che è raccomandato dal Consiglio
Nazionale di Assistenza Educativa (NEWB) nei loro orientamenti in
materia di “promozione di un buon comportamento” e di “risposta
a comportamenti inappropriati”(newb, 2008, pag 42 e 46). L’NBSS
(The National Behavioural Support Services) che sostengono di
promuovere questo tipo di metodologia per “sostenere un sistema scolastico di supporto ad un comportamento positivo” (NBSS,
2009, p 2) sostenendo e perseguendo un tipo di comportamento
propositivo per l’apprendimento. Questa ricerca integra e rafforza
la posizione e le prove delineate sia dal NEWB che dall’ NBSS e le
politiche che loro promuovono per quanto riguarda la pratica dei
metodi per incoraggiare e supportare rapporti personali positiv,
impegnati e legati all’ apprendimento.
Tra il 2008 e il 2011, è stata condotta una ricerca per questo tipo
di progetto in quattro scuole convenzionali, con giovani che avevano riscontrato difficoltà varie all’interno dello spettro dell’EBD.
L’obiettivo principale della ricerca è stato quello di determinare che
tipo di impatto questi studenti hanno avuto nel momento in cui le
loro opinioni sono state ascoltate e loro stessi sono stati incoraggiati
a diventare “agenti attivi” per il cambiamento della loro esperienza
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
scolastica. In un’ intervista, un ragazzo a cui è stato chiesto di
descrivere come si sentisse ad essere affetto da EBD, osservò
con grande acume, che a parte l’ alternanza di giornate buone
e cattive, “Sono sempre io”. Le sue parole sono state riutilizzate
per “battezzare” questa ricerca: I’m Me è diventato l’acronimo di
Metodi Inclusivi nel sistema scolastico ordinario (Inclusive Methods
in Mainstream Education) con un richiamo implicito all’ unicità di
ogni partecipante (Flynn et al 2011.).
Il programma I’m Me comprende colloqui regolari con gli studenti
partecipanti. Quando gli adolescenti vengono indicati affetti da un
particolare tipo di disaffezione o identificati all’interno della classe
come aggressivi o prepotenti, i colloqui vengono condotti su base
settimanale. Sono stati creati gruppi speciali che comprendevano studenti nati nello stesso anno, solitamente del secondo o del
quinto anno. Con alcuni dei giovani ci sono voluti fino a tre mesi
prima che i colloqui aiutassero a sviluppare la partecipazione ed
un interesse sincero da parte loro, ma con la maggior parte degli
studenti, la loro curiosità riguardo al metodo usato ha incoraggiato
la loro partecipazione e contributo molto più rapidamente.
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
Su un totale di 35 studenti, solo uno di quelli identificati inizialmente con difficoltà emotive complesse, ha partecipato raramente
alla conversazione durante i colloqui individuali, ma ha insistito per
essere incluso nelle attività di gruppo e ha contribuito, seppure
brevemente, durante le sessioni di approfondimento. Alcune delle
attività di gruppo organizzate per i partecipanti comprendevano dei
laboratori creativi di teatro (di solito concentrandosi sulla risoluzione dei conflitti), scultura, musica e arte.
L’idea di base che ha dato vita a queste sessioni creative era quella
di incoraggiare i partecipanti meno eloquenti a fornire un contributo
e a dare la possibilita di promuovere rapporti personali attivi tramite
le attività di gruppo e insinuare un attaccamento emotivo verso il
proprio gruppo e, di conseguenza, la propria scuola.
Sono state pianifi cate delle domande da rivolgere agli studenti
durante le interviste individuali e di gruppo, per prendere spunto
dalle loro idee per favorire il loro stesso senso di responsabilità a
livello comportamentale e l’impegno scolastico. Un certo numero
di interventi sono nati da questo processo, previo consenso dei
presidi e delle altre guide scolastiche, tra cui: coordinatori, tutor e
leader annuali, che sono stati indirizzati quando consigliato
I metodi più popolari e di successo emersi dal programma, sono
“My PAD”, “peer-mentoring”, laboratori condotti dagli studenti e
chill out/buddy cards. Tutte le scuole partecipanti hanno scelto
di continuare ad impiegare almeno uno o più di questi interventi
come metodi utilizzabili per risolvere i problemi comportamentali
ed emotivi; il più popolare tra questi è My PAD. My Pad è un diario
degli obbiettivi, che è stato progettato con il contributo dei giovani
partecipanti a questa ricerca, in risposta al loro desiderio di essere
notati e riconosciuti per la loro disponibilità a migliorare l’impegno
e la buona condotta.
Gran parte della comunicazione scolastica precedente era, per
alcuni dei bambini che hanno collaborato a questo progetto,
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
relativa solo a notifiche di problemi comportamentali o procedure
disciplinari.
Il linguaggio del diario è stato concordato con gli studenti ed è scritto dal punto di vista del giovane verso l’insegnante; ad esempio, i
miei obiettivi sono formulati in modo positivo in modo da ricordarmi
quello che dovrei fare, provo ad osservare me stesso raggiungendo
i miei obiettivi, se alla fine della classe ho raggiunto i miei obiettivi,
scrivi le tue iniziali nelle apposite caselle e aggiungi un commento
positivo.
Tre obiettivi per settimana sono concordati tra il coordinatore e
allievo, consigliando di inserirne uno facile da raggiungere, uno
più impegnativo e l’ultimo particolarmente difficile. Prima di ogni
classe, lo studente consegna il diario alll’insegnante della materia
indicando i propri obiettivi per quella settimana. Prima della fine
dell classe, l’insegnante riconosce il raggiungimento dell’obbiettivo
spuntando un’apposita casella nel caso lo studente abbia realizzato i propri obiettivi. Le caselle vengono lasciate vuote nel caso lo
studente fallisca; d’altra parte, se gli obiettivi vengono scelti con
cura, almeno uno dovrebbe essere facilmente raggiungibile dallo
studente. Questo è per garantire che lo studente realizzi e riconosca il proprio successo e, contemporaneamente, compia uno
sforzo per la risoluzione del suo problema comportamentale o di
altro tipo.
I dati e le risposte provenienti dai ragazzi coinvolti, dai loro insegnanti e genitori sono state molto positive. I giovani hanno fatto
notare che avere un “record di buona condotta” li ha incoraggiati
a compiere maggiori sforzi per soddisfare gli obiettivi prefi ssati
e sono stati piacevolmente sorpresi dal positivo impatto che ha
avuto sui loro rapporti con gli insegnanti così come della risposta
da parte dei loro genitori, che sono incoraggiati a firmare il diario
su base settimanale e ad inserire un riconoscimento scritto dello
sforzo compiuto.
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
Insegnanti e Leader annuali nella loro partecipazione scolastica
sono stati molto soddisfatti dell’impatto avuto dal My Pad e tre
delle scuole coinvolte fi no ad oggi hanno allargato l’intervento
fino ad includere ogni bambino che potesse necessitare di supporto o incoraggiamento, per quanto riguarda il comportamento o
l’autostima.
Un registro scolastico degli obbiettivi e dei comportamenti non è
un’idea nuova; d’altra parte,
ciò che contraddistingue
My PAD è in primo luogo
l’enfasi sul riconoscimento
del “comportamento positivo”, ma soprattutto, la lingua
concordata, presentata dal
punto di vista dello studente
. Il formato del libretto è colorato e lucente, ed ha aiutato
ulterioremente a coinvolgere
i partecipanti. Inizialmente è
stata utilizzata una fotocopia
in bianco e nero del libretto,
ma molte copie venivano
smarrite o trovate fuori posto;
d’altra parte gli insegnanti hanno dichiarato che gli alunni sono molto orgogliosi e protettivi della versione più recente, più estetica e
resistente.
La revisione dei feedback delle scuole partecipanti nel 2012 ha rafforzato la necessità di un secondo livello di comprensione dell’ uso
del My Pad. Un coordinatore ha commentato recentemente che
anche se gli studenti ottenevano grandi benefici dall’uso del diario,
in particolare gli studenti del ciclo junior, era delusa di non essere
riuscita ad aiutare una bambina del primo anno, che presentava
Avere un “registro
di buona
condotta” li ha
incoraggiati a
fare più sforzi per
raggiungere i loro
obiettivi prefissati
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
seri problemi dal punto di vista comportamentale. Ha evidenziato il
fatto che la ragazza era stata inserita nell’agenda per l’utilizzo del
My Pad in almeno tre occasioni, ma si era rifiutata in malo modo
di collaborare . Dopo diverse discussioni sul sistema da utilizzare
in questo caso, il coordinatore accettò che venisse presentato alla
giovane studentessa, come se si trattasse di una comune versione
di un “rapporto sul comportamento”, con poco o niente dibattito
riguardarte l, nè accordo sugli obiettivi finali o far’utilità, e senza
cercare di far sentire lo studente a proprio agio durante il processo.
Il successo di My PAD è saldamente radicato nel processo dal quale è stato concepito, come parte di un’ opportunità di condivisione
e di incontro tra coordinatore e studente e deve essere presentato
come una fonte di successo e riconoscimento.
Non è consigliato di sovrautilizzare il diario consegnandolo a troppi
studenti nello stesso gruppo o lasciandolo allo stesso studente per
troppe settimane consecutive. Potrebbe diventare un elemento di
disturbo quando, all’inizio della lezione, più di tre studenti presentano il diario all’ insegnante. Gli esiti stessi dell’esperimento hanno
dimostrato di essere migliori inoltre, quando uno studente usa il
diario per un massimo di tre settimane consecutive. Questo non è
tuttavia una costante, e alcuni studenti ne hanno beneficiato utilizzandolo più volte durante l’anno, cercando di non mantenerlo per
più di tre settimane consecutive. Il programma peer-mentoring differisce dai metodi simili già utilizzati in molte scuole, per esempio
coinvolgendo nel ciclo senior, dei mentor che avevano presentato in
passato problemi comportamentali a scuola e/o erano stati indicati
affetti da EBD. All’interno di questo progetto di ricerca gli studenti
più grandi sono stati prelevati dal 5° anno di scuola superiore.
I mentor più giovani sono stati presi dal 1° o 2° anno, scelti tra studenti con simili valutazioni. L’idea di base era quella di promuovere
un senso di responsabilità tra gli studenti più grandi e di comunione
e rispetto quelli più giovani.
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
I feedback ricevuti dai partecipanti sono stati in gran parte positivi
da parte degli studenti senior e unanimemente positivi da parte degli
studenti junior, che hanno apprezzato particolarmente l’esperienza,
e molti dei quali, hanno espresso il desiderio, durante una riunione
del gruppo, di voler diventare mentor il quinto anno qualora fosse
possibile. Le scuole coinvolte hanno creato un calendario delle
lezioni settimanali per i partecipanti del 1°, 2° e 5 ° anno in modo da
potersi ritrovare per attività di gruppo, laboratori e incontri. Durante
queste sessioni è stato dato tempo ai partecipanti per parlare e
condividere idee su ciò che li avrebbe aiutati ad avere successo
e quelli che loro percepivano come ostacoli per il conseguimento
della partecipazione e dell’impegno scolastico.Un certo numero di
suggerimenti che sono emersi da queste conversazioni sono stati
espressi in scenari che sono stati interpretati ed analizzati dai partecipanti durante la “risoluzione dei conflitti” nei laboratori teatrali.
Un’altra idea emersa dal programma di mentoring si è formata nei
pomeriggi dei laboratori per la gestione dei team, che i partecipanti
avevano organizzato con i loro tutor di classe per coltivare relazioni
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
attive e sostenere il morale dei loro rispettivi gruppi. L’iniziativa è
stata particolarmente efficace in classi dove gli studenti con ruoli di
guida nei laboratori erano stati in precedenza protagonisti di comportamenti che avevano inciso sull’umore della classe.
Un altro intervento originato dalle interviste ed affinato nel corso
delle riunioni del gruppo dei mentor è stato quella del Chill Out/
buddy cards. Sono diverse le scuole che hanno usato variazioni
sulla stessa idea di base. Gli studenti consegnavano una carta che
dava in dotazione un ammontare di tempo predeterminato da poter
utilizzare in diversi lassi di tempo durante l’anno scolastico. Se uno
studente credeva di trovarsi sul punto di perdere la pazienza o in
uno stato particolarmente ansioso, molesto, iperattivo o turbato,
avrebbe avuto la possibilità di trascorrere in modo alternativo una
parte dei minuti assegnati sulla carta, previo accordo del loro maestro e a seconda della politica impiegata dalla scuola; lo studente
poteva chiedere la disponibilità di un coordinatore all’interno del
programma I’m Me (che poteva essere un leader annuale, un tutor,
un insegnante ecc.) o in alternativa il permesso di contattare il loro
senior mentor
mentor, nel caso si trattasse di uno studente junior.
In un primo momento la strategia è stata accolta con una certa
diffidenza nelle scuole e si è pensato che gli studenti avrebbero
abusato del privilegio di usare tutto il tempo a loro assegnato entro
una settimana o forse perfino un giorno. Al contrario, le analisi fornite dai dati raccolti hanno dimostrato come nessuno tra gli studenti
abbia utilizzato tutti i minuti assegnati in modo sproporzionato.
Gli interventi emersi da questa ricerca hanno avuto successo in
particolare perché concordati e suggeriti dagli studenti stessi. Un
tema importante emerso tramite l’analisi di questa ricerca è l’importanza della leadership nella scuola.
Una ricerca di questo tipo non può essere realizzata come un
vero processo di tipo consultivo, a meno che non si incontri una
qualche forma di riconoscimento ad un atto di trasformazione che
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
possa portare ad un cambiamento reale. L’utilizzo di un approccio
bottom-up per conoscere le opinioni degli studenti può portare
importanti informazioni sulla loro esperienza scolastica e, di conseguenza, dare vita a metodi positivi, attivati tramite la collaborazione
degli studenti, così come fatto per questa ricerca. Tuttavia, come
l’ammontare di dati relativi alle opinioni degli studenti richiede un
vero e proprio forum di “ascolto”, così un approccio dal basso
richiede anche una risposta di tipo top down. Quando i dirigenti
scolastici, tra cui i coordinatori, i leader annuali, il consigliere della
guida scolastica e soprattutto il direttore, sono coinvolti tramite il
metodo descritto in questo progetto, abbiamo notato un impatto
maggiore nel cambiamento attitudinale degli studenti verso docenti
e viceversa.
Ulteriori dettagli su questa ricerca, sul Programma I’m Me e sugli
interventi discussi possono essere richiesti a Paula Flynn tramite
la seguente email: [email protected]
Paula Flynn sta completando la sua tesi di dottorato in materia
di inclusione sociale, con particolare attenzione sugli alunni delle
scuole ordinarie che si presentano con difficoltà emotive e comportamentali (EBD) a la School of Education, Trinity College of Dublin.
E’ un insegnante di ruolo per la scuola secondaria e continua ad
insegnare contribuendo ai programmi post-diploma nel campo
educativo.
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
Dr Michael Shevlin insegna in programmi post-laurea presso la
School of Educaton, Trinity College Dublin. Ha scritto molto sui
problemi di inclusione in ambito scolastico.
Dr. Anne Lodge è direttrice della Church of Ireland College of
Education. Si occupa e scrive di questioni egualitarie in materia
di istruzione, con particolare attenzione per l’inclusione delle
persone con bisogni speciali, il riconoscimento della diversità di
genere e orientamento sessuale nella società e nel sistema educativo irlandese.
In conclusione, dai feedback rilasciati dagli studenti coinvolti, dai
loro insegnanti e dai genitori, 31 su 35 studenti con EBD hanno
fornito un impegno molto più positivo a scuola grazie alla loro partecipazione al programma I’m Me.
L’ analisi dei dati rinforza il significato di:
• Esperienze e rapporti positivi all’interno della scuola
• Attaccamento: un senso di appartenenza ad un gruppo, alle proprie amicizie e alla scuola
• L’ opinione e il potenziamento della fase di ascolto.
• Guida – una guida efficace all’interno delle scuole, in risposta ad
approcci bottom up e per l’ opportunità di sperimentare la leadership da parte degli stessi alunni. ■
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ASCOLTO, APPRENDIMENTO, LE ADERSHIP... ED ECCOMI NEL PROGR AMMA ME
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