(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
2) Codice di accreditamento:
3) Classe di iscrizione all’albo:
NZ00394
1^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili”.
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Ambito /Settore di intervento: Assistenza (A)
Area d’intervento: disabili (6)
CODIFICA: A 06
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento
a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
L’Associazione opera in un’area in cui nel corso del primo semestre dell’anno 2002 è
stata effettuata una ricerca sulla disabilità, a cui ha risposto un campione significativo di
742 soggetti con disabilità (55% maschi, 45% femmine).
La maggior parte dei soggetti è in età compresa tra i 50 e i 65 anni (38%), ma numerosi
sono quelli che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 49 anni (33%). Le fasce
0-17 anni e 18-29 anni rappresentano rispettivamente il 14% e il 12% della popolazione
coinvolta. La tipologia di disabilità più frequentemente riportata è quella psichica (35%),
seguita da quella fisica (29%). La disabilità sensoriale è meno rappresentata (8%). Nel
27% dei casi, i soggetti riferiscono la compresenza di più tipi di disabilità essendo, ad
esempio, affetti da più patologie o presentando deficit funzionali in varie aree (cognitiva,
motoria etc.). La situazione di disabilità nella quale versano le persone intervistate è,
nella maggior parte dei casi (70%) grave o molto grave, nel 25% di media gravità, mentre
nel 3% dei casi è di lieve entità. Il 74% delle persone disabili interpellate non usufruisce di
alcun servizio specifico per la situazione di disabilità. Della restante parte il 59%
usufruisce di un solo tipo di servizio mentre il 41% beneficia di più di un tipo.
Il servizio più spesso erogato è la riabilitazione (33%), seguito dal rimborso per il
trasporto o dal trasporto gratuito sui mezzi pubblici (18%), dall'assistenza scolastica
(16%), dall'assistenza domestica (13%) e dall'assistenza sociale (11%). Nella voce "altro"
vengono indicati soprattutto servizi di tipo sanitario quali strutture alternative, l'assistenza
ospedaliera, l'assistenza medica. In altri casi gli utenti usufruiscono dell'insegnante di
sostegno oppure del servizio di trasporto gratuito sui mezzi pubblici.
La maggior parte degli utenti (complessivamente il 65%) è soddisfatta dei servizi che
riceve: il 40% si ritiene abbastanza soddisfatta, il 15% molto soddisfatta, ed il 10%
esprime la massima soddisfazione. Tuttavia il 16% degli interpellati si considera poco
soddisfatto, il 4% trova i servizi per niente rispondenti alla proprie esigenze.
Per comprendere meglio la percezione della qualità dei servizi da parte degli utenti, il
fattore qualità è stato scomposto in diversi elementi, sui quali si è chiesto alle persone di
esprimere la propria valutazione: le strutture presso le quali vengono erogati i servizi, ad
eccezione dei servizi domiciliari, le attrezzature impiegate, soprattutto per i servizi con
finalità riabilitative, e la professionalità del personale. Le strutture complessivamente
sono ritenute idonee nella maggior parte dei casi (80%), con una valutazione che va da
distinto a discreto, mentre l'8% degli intervistati le giudica mediocri ed il 7% scarse. Una
situazione analoga si rileva per quanto riguarda le attrezzature che vengono valutate
positivamente nel 76% dei casi, mentre come nella precedente voce, il 14 % degli
interessati valuta le attrezzature utilizzate nell'erogazione dei servizi come scarse, ed il
7%
mediocre.
Il livello di soddisfazione aumenta per quanto riguarda la valutazione della professionalità
degli operatori che viene considerata ottima nel 26% dei casi, buona nel 26% e discreta
nel 18 %. La percentuale degli utenti insoddisfatti si abbassa in totale all'8%.
Chiamate ad esprimere un parere circa la corrispondenza del servizio fruito alla proprie
esigenze personali, relative alla condizione di disabilità, le persone interpellate nel 35%
dei casi non si è espressa, il 47% ha ritenuto i servizi abbastanza corrispondenti alle
proprie esigenze, in maggiore o minore misura.
Il
9%,
invece,
considera
i
servizi
insufficienti
per
sopperire alle proprie necessità; un altro 9% non ritiene i servizi adeguati, per tipologia o
per quantità, alle proprie esigenze.
Il questionario richiedeva anche l'indicazione dei servizi da potenziare. La maggior
parte degli interessati ha indicato l'assistenza come servizio che necessita di
potenziamento: aumento del numero delle ore, percepito da molti come
insufficiente,flessibilità negli orari, personalizzazione dei programmi di assistenza.
Molti indicano, inoltre, che non solo la quantità dei servizi dovrebbe essere
accresciuta, ma soprattutto la qualità. A tal fine indicano varie possibilità: una
maggiore professionalità degli operatori, rendere il servizio accessibile per più
persone, potenziare i servizi già presenti, fornire nuovi tipi di servizio, anche di tipo
sperimentale.
Diversi intervistati fanno presente che le strutture che restano servizi alle persone
disabili, attualmente presenti sul territorio, sono insufficienti; alcuni tipi di strutture e
correlati servizi sono insufficienti o, addirittura, completamente assenti, come i centri
aggregativi o di terapia occupazionale per disabili adulti.
Vengono lamentati anche una carenza dei servizi di tipo sanitario, un’impossibilità di
accesso a molti servizi per i disabili, l’inefficienza dell’apparato burocratico per
l’espletamento di pratiche di varia tipologia, la mancanza di possibilità di fare sport
nella nostra città a causa della mancanza di strutture sportive attrezzate e accessibili
per i disabili.
Agli intervistati è stato inoltre chiesto se avessero dei suggerimenti da fornire alle
Amministrazioni Pubbliche e la maggior parte di loro ha risposto suggerendo di
potenziare e migliorare i servizi già esistenti, soprattutto garantendo che gli operatori
abbiano la preparazione professionale e le specializzazioni necessarie, adattando i
servizi in maniera flessibile, alle necessità reali delle persone,nonché un
potenziamento del servizio di assistenza e maggiore informazione sulle tematiche
relative
alla
disabilità.
Tra le esigenze particolare rilevanza assume la speranza di una possibilità di
inserimento nel mondo del lavoro e l'applicazione concreta e fattiva delle recenti
normative emanate in merito a livello nazionale e che tuttora nella nostra realtà non
trovano applicazione, ad eccezione di qualche raro caso.
Si è maturata quindi la necessità di dare una risposta concreta a vari bisogni, quali
l’insufficienza del servizio di assistenza, la mancata rispondenza del servizio alle reali
necessità dell’utenza, la mancanza di professionalità da parte del personale impiegato
non sempre in grado di cogliere i reali bisogni dell’utenza, la prolungata presenza in
casa dei disabili una volta compiuta la maggiore età, legata alla poca accessibilità dei
servizi, alle scarse possibilità lavorative e ludico-ricreative per i disabili, allo scarso
coordinamento tra enti operanti sul territorio nel campo della disabilità, per cui alcuni
utenti risultano beneficiari di più servizi di assistenza, mentre altri non risultano
beneficiare di alcun servizio.
Dal 1995 l'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", ha avviato, nel contesto
dei Comuni di Villa San Giovanni e Campo Calabro, alcune iniziative volte a disabili,
sia minori che adulti, di assistenza, promozione, aggregazione per rispondere alle
forti carenze riscontrate nel territorio. In particolare dal 1997 è attivo il Centro di
Aggregazione per minori e adolescenti “ Campo dei Fiori “ che offre una risposta al
bisogno di socializzazione di bambini e adolescenti a rischio di esclusione sociale ed
in particolare con handicap; il centro ha ottenuto il contributo dell’Amministrazione
Comunale tramite una convenzione che ha sancito il riconoscimento di servizio alle
sue attività .
La presenza dell'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII" nel Comune di Villa
San Giovanni è attiva e stabile da diversi anni; infatti, oltre al centro "Campo di Fiori",
sono presenti due case-famiglia, dove sono accolte persone con grave disabilità, una
pronta accoglienza per minori ed una cooperativa di servizi per disabili. Le realtà
legate all'Associazione costituiscono quindi una rete importante di servizi a favore di
adulti e minori con disabilità e che comunque per ragioni familiari e sociali sono a
forte rischio di esclusione sociale.
7) Obiettivi del progetto:
Sulla base delle rilevazioni effettuate, l’Associazione si propone di incrementare la propria
azione di animazione ai disabili, con particolare attenzione alle maggiori difficoltà e problemi
riscontrati sul territorio.
A tal fine si pone alcuni obiettivi, tra i quali i seguenti prevedono l’impiego di volontari in
servizio civile:
1) GENERALE
incrementare le attività di aggregazione e socializzazione per affiancare e
sostenere i disabili e le loro famiglie;
INDICATORE RILEVANTE:
- Aumento del numero di famiglie dei disabili che partecipano alle attività;
2) GENERALE
rendere il servizio rispondente alle necessità degli utenti, progettandolo in modo
diversificato e personalizzato in base alle diversi bisogni;
3) SPECIFICO
incrementare la competenza dei volontari, garantendo loro la preparazione volta a
riconoscere e identificare i problemi specifici del singolo utente;
4) SPECIFICO
aumentare il numero di osservatori dell’utenza disabile in modo da cogliere i reali e
diversi bisogni dell’utenza e organizzare una risposta soddisfacente;
INDICATORE RILEVANTE:
-
Grado di soddisfazione degli utenti e/ o delle famiglie nell'interazione col
volontario rilevabile attraverso un questionario di gradimento ;
5) GENERALE
sostenere le famiglie nelle ore e nei giorni in cui i minori non frequentano altre
agenzie educative o luoghi di socializzazione , e quindi rientrano a tempo pieno nel
circuito familiare;
6) SPECIFICO
favorire la partecipazione dei disabili al centro di aggregazione gestito
dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIIII;
7) SPECIFICO
aumentare per i disabili la possibilità di accesso ad attività aggregative e di
socializzazione e di utilizzo del tempo libero con la partecipazione ad eventi sportivi
e culturali;
8) SPECIFICO
potenziamento delle risorse di ogni utente attraverso la relazione di aiuto, di
confronto e di crescita reciproca;
9) SPECIFICO
potenziamento della percezione delle proprie autonomie;
10) SPECIFICO
diminuzione della progressione nel deterioramento delle funzioni di movimento e di
motorietà fine;
11) SPECIFICO
aumento della motivazione a socializzare da parte degli utenti.
INDICATORI RILEVANTI:
Incremento del numero di disabili coinvolti dal progetto;
Grado di partecipazione di disabili e normodotati alle nuove attività proposte;
Svolgimento di attività nuove che permettano la valorizzazione delle abilità già
acquisite dagli utenti;
13) GENERALE
garantire la comunicazione sugli ambiti di intervento nell’area disabili portati avanti
dagli operatori dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII;
14) SPECIFICO
riunioni periodiche con operatori delle diverse realtà e agenzie educative e
pubblicazione di articoli su giornali locali e bolletini parrocchiali e diocesani
15) SPECIFICO
rafforzare i legami e le relazioni tra l’Associazione e la Comunità locale attraverso
la realizzazione di proposte di sensibilizzazione riguardanti l’esperienza dei giovani
volontari con i disabili (es. occasioni di dibattito e confronto tra i volontari che vivono
l’esperienza di servizio civile all’interno del Centro di Aggregazione e i volontari di
altre realtà assistenziali presenti sul territorio);
16) SPECIFICO
sensibilizzazione del contesto territoriale alle esigenze che la disabilità esprime
rispetto alla propria presenza nel tessuto sociale, e all’importanza del servizio civile
come risposta a tali necessità;
INDICATORE RILEVANTE
Numero di nuove sinergie col territorio (incontri pubblici, momenti di
confronto);
17) GENERALE
migliorare i servizi presenti sul territorio che a volte si rivelano doppi per alcuni e
assenti per altri, tramite una maggior comunicazione e lavoro di rete tra le varie
realtà presenti;
18) SPECIFICO
supportare la creazione di reti stabili o a progetto.
INDICATORE RILEVANTE:
- numero di nuovi contatti e di eventi programmati in collaborazione con le altre realtà
presenti sul territorio.
.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in
servizio civile:
Il progetto di servizio civile nazionale “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” si pone
tra le risposte alle realtà di insoddisfazione che sono emerse dall’analisi delle situazioni
caratterizzanti gli utenti disabili che fanno riferimento alle strutture assistenziali di Villa San
Giovanni.
Nell’intenzione di cogliere e caratterizzare gli aspetti qualificanti dell’esperienza dell’anno di servizio
civile volontario, il progetto “Servizio civile con e per i minori disabili” prevede il coinvolgimento del
volontario in servizio civile su tre livelli:
1) FORMAZIONE
Sono previsti incontri di formazione teorica precedenti all’inserimento del volontario in
struttura, finalizzati ad incrementare la consapevolezza del volontario prima dell’inizio del
servizio e ad informarlo sulla specificità dei singoli casi presenti nella struttura in cui verrà
inserito, nonché a garantire un buon livello di conoscenza e di interazione del volontario con
l’equipe di lavoro che si troverà ad affiancare. Durante lo svolgimento del servizio, il
volontario verrà accompagnato dall’operatore locale di progetto in particolare
nell’osservazione delle specifiche esigenze di ogni utente.
2) AFFIANCAMENTO DEGLI OPERATORI DI PROGETTO
Il Centro di Aggregazione “Campo dei Fiori” si configura come servizio che promuove la
cultura dell'accoglienza e dell'integrazione e che permette all'Associazione di essere
presente nel territorio in modo da sostenere le famiglie naturali dei minori, in particolare
disabili, facilitandole nel compito spesso difficile della gestione di tutte le problematiche
connesse al crescere un figlio con handicap, a volte anche molto grave; si caratterizza
allo stesso tempo come contesto di socializzazione, di sostegno scolastico e come
ambiente educativo "informale" che consente l'incontro e lo scambio arricchente fra i
minori disabili e gli altri bambini del territorio, supportando in questo modo la famiglia e la
scuola nel loro fondamentale ruolo educativo. Il Centro di Aggregazione è la sede di
coordinamento di tutte le attività che prevedono il coinvolgimento dei volontari. Al suo
interno si svolgono le attività di programmazione e verifica del servizio civile, attività che
si sviluppano sul territorio nei seguenti ambiti:
- Attività di laboratorio, sostegno scolastico e ludico-ricreative per minori disabili
promosse dal Centro di Aggregazione: il progetto prevede il coinvolgimento di 7
volontari che affiancheranno gli operatori locali nella programmazione delle attività e
nella loro esecuzione .
-
Servizio di aiuto a minori con disabilità gravi: il progetto prevede l’impiego di
3 volontari che affiancheranno gli operatori locali nell’ attività di accompagnamento a
scuola dei minori e nell’assistenza alcune ore al giorno elle famiglie per permettere
loro di poter uscire per il disbrigo di commissioni o altro. Questo servizio raggiunge
l’obiettivo di una presenza quotidiana nella vita dei ragazzi, che alleggerisce
sensibilmente la famiglia dei ragazzi e permette l’instaurarsi di un rapporto di fiducia
e di intenso scambio con gli operatori e i volontari.
- Servizio di trasporto per disabili: il progetto prevede l’impiego di 2 volontari che
affiancheranno gli operatori locali in particolar modo nell’attività di accompagnamento a
scuola e ad attività di vario tipo tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Il servizio prevede
anche l’accompagnamento a luoghi ricreativi e la partecipazione ad eventi sportivi e
culturali.
3) ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE E VERIFICA
I volontari saranno impegnati in riunioni di programmazione e verifica per tre giorni alla
settimana durante la mattina .Una particolare attenzione verrà attribuita alla presenza e
partecipazione dei volontari all’incontro di equipe di struttura al fine di verificare le attività
della settimana e programmare quelle successive.
In questa sede verrà valorizzato e incoraggiato il contributo del volontario quale ricchezza
per l’equipe e quale occasione per il volontario di confronto e sviluppo di iniziative.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
12
0
12
0
36
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
I volontari durante lo svolgimento del servizio civile sono tenuti a:
- rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di
lavoro;
- mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati,
informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio
civile.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
14
Ente presso il
quale si realizza il
progetto ed a cui
indirizzare le
domande
CENTRO "CAMPO
DEI FIORI"
C/O
ASSOCIAZIONE
COMUNITA' PAPA
GIOVANNI XXIII°
VIA TOMMASO
CAMPANELLA, 14
89018 VILLA SAN
GIOVANNI (RC)
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
Telefono
Fax sede
sede
Personale di
riferimento
(cognome e
nome)
12
Villa San
Giovanni
Via Tintorello
1
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
nome
Data di nascita
1)Campolo Paolo 1)19/11/1958
0965/
794292
0965/
704048
Musolino Anna
2)Agnello Rita
2) 19/09/1965
3)Musolino Anna
3) 06/03/1964
17) Specificare se il progetto prevede o meno l’impiego di tutor:
SI
18) Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto:
Il progetto “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” verrà pubblicizzato
attraverso il sito Internet www.apg23.org per tutta la durata della pubblicazione del bando.
Si provvederà alla realizzazione in proprio di materiale informativo e divulgativo. Verranno
programmati interventi presso giornali, televisioni e radio locali (Gazzetta del Sud; RTV
Reggio Calabria; Radio Touring Reggio Calabria;).
19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Si prevede di utilizzare il sistema di selezione approvato dal Direttore Generale del Servizio
Civile con determinazione del 30 maggio 2002.
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^
classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
21)Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
verificato dall’ufficio nazionale in sede di accreditamento.
22)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di
1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
23)Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6
marzo 2001, n. 64:
Nessuno
24)Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
a) Acquisto di un pulmino per trasporto, euro 24.000
b) Budget per materiali e attività laboratoriali, euro 4.000
c) Spese di carburante per trasporto disabili, fabbisogno annuo di euro 5500
Per un totale complessivo di euro 33.500
25)Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi
all’interno del progetto:
il Comune di Villa san Giovanni ha finanziato tale progetto con una voce in bilancio di 5.000
€
26)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
1) pulmino per trasporto disabili: indispensabile in ogni attività del progetto, sia per
l’accompagnamento degli utenti a scuola e nei centri terapeutici, sia per il trasporto dalle
abitazioni al centro;
2) materiale di cartoleria, mesticheria e varie: necessario al miglioramento e all’aumento del
numero delle attività realizzate all’interno del laboratorio di manualità del centro;
3) materiale didattico: necessario nella formazione generale e specifica dei volontari in
servizio civile;
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
27)Eventuali crediti formativi riconosciuti:
1) Si allega copia della dichiarazione dell’ufficio tirocini della Facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, attestante la stipula
di convenzione con l’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII ai fini del riconoscimento della
partecipazione di studenti/esse universitari al progetto di servizio civile volontario a
titolo di crediti formativi. La Convenzione è stata approvata nel Consiglio del Corso
di Laurea in Scienze dell’Educazione in data 15/09/2004 ed è tacitamene
rinnovabile di anno in anno.
2) Le Università delle Marche di Urbino, Camerino, Macerata, Ancona, riconoscono
l’esperienza di servizio civile svolto presso gli enti accreditati, quale parte integrante
del percorso formativo dello studente, e attribuiscono allo svolgimento completo del
servizio civile fino a n. 10 crediti formativi, purché svolto secondo le modalità
amministrative ed operative previste dai vigenti ordinamenti di facoltà, e equiparano
lo svolgimento completo del servizio civile al tirocinio purché svolto secondo le
modalità amministrative ed operative previste dai vigenti ordinamenti di facoltà. Si
allega copia del protocollo d’intesa e delle convenzioni stipulate tra l’Ass. Com.
Papa Giovanni XXIII e le università degli studi di Urbino e Macerata.
Si allega inoltre copia della dichiarazione di autorizzazione della stipula di protocollo
d’intesa con l’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII per il riconoscimento dell’esperienza del
servizio civile, deliberata dal senato accademico dell’università degli studi di Macerata
in data 28.09.2004.
28) Eventuali tirocini riconosciuti
Elenco delle convenzioni stipulate dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII al fine
di riconoscimento di tirocinio per la partecipazione alla realizzazione dei progetti di servizio
civile nazionale. Si allega copia degli accordi intervenuti in merito:
a) Convenzioni di tirocinio di formazione ed orientamento con i seguenti atenei:
1) Università degli Studi di Padova, via VIII Febbraio, 2, 35122 Padova;
2) Università di Pisa - Centro interdipartimentale “Scienze per la Pace”, via S. Zeno, 17,
56100 Pisa;
3) Università degli Studi di Trieste – Facoltà di Scienze della Formazione, via Tigor, 22,
34124 Trieste;
4) Università degli Studi di Verona, via dell’Artigliere, 8, 37100 Verona;
5) Università degli Studi di Bari piazza Umberto I, 1, 70100 Bari;
6) Università degli studi di Macerata, Piaggia dell’Università, 2, 62100 Macerata;
7) Università degli Studi di Urbino via Saffi, 2, 61029 Urbino;
b) Convenzioni di stage e tirocini di formazione e orientamento con i seguenti enti di
formazione:
1) Scuola regionale di formazione professionale, via P e G. Moretti, 14, 62010
Piediripa (Macerata) per corso di educatore professionale presso strutture esterne
della durata di 200 ore;
2) Azienda Ussl 21, via Pianella, 1, 37405 Legnago (VR) per progetto di integrazione
sociale in ambiente lavorativo;
3) Ass. Culturale “Per-corso” onlus, via delle Tagliate, 645, 55100 Borgo Giannotti
(Lucca);
4) Associazione “Osfin” corsi di formazione professionale, via Mantegazza, 8, 47900
Rimini;
5) “Technè. Consorzio per formazione professionale” di Forlì Cesena, via C. Tavolini,
9, 47023 Cesena;
6) Fondazione En.A.I.P. viale Valturio, 4, 47900 Rimini per corso “Agente di sviluppo
per l’inclusione sociale”;
7) “Istituto Cortivo”, via Cortivo 23, 35133 Padova per tirocinio professionale per
operatore socio assistenziale per infanzia;
8) “ENIGM” ente di formazione professionale, via Punta Stilo 59, 48100 Ravenna.
c) Convenzioni con comuni o province:
Comune di Torino, via Milano, 1 – 10100 Torino, quale ente gestore della
scuola di formazione per educatori professionali avente sede in via Cellini, 14
– 10100 Torino .
29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi
ai fini del curriculum vitae:
Il progetto “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” consente l'acquisizione
delle seguenti competenze:
-
Assistere la persona handicappata, in condizione di medio o grave
insufficienza mentale e/o alterazioni psichiche / compromessa attività
motoria / incapacità della cura di se stesso.
- Fronteggiare le situazioni impreviste / organizzare l’intervento d’aiuto
con l’utente/ gestire l’agenda sotto il profilo dei tempi, mezzi e risorse.
- Applicare tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire
l’integrazione dei singoli e dei gruppi.
- Mantenere condizioni di igiene ambientale, nonché pulizia e cura della
persona.
- Aiutare nell’assunzione dei pasti, nella deambulazione e nell’uso
corretto degli ausili.
- Utilizzare le tecniche di comunicazione non verbale e di stimolo della
memoria, del pensiero e dell’orientamento.
- Utilizzare gli automezzi per disabili.
- Applicare le principali norme igieniche, di sicurezza e di primo soccorso.
- Collaborare con il disabile e la sua famiglia nelle attività di vita
quotidiana.
- Calibrare la propria relazione d’aiuto in ragione dei bisogni del disabile
e della sua famiglia.
- Distinguere le figure professionali operanti nel settore cura/recupero
delle persone disabili, riconoscendone ruoli e competenze specifiche.
- Individuare le principali caratteristiche di un servizio residenziale,
semiresidenziale e domiciliare per disabili.
- Riconoscere le problematiche specifiche legate alla tipologia di utenza
(immigrazione, problemi legali, problemi sanitari).
- Collaborare alla identificazione delle metodologie di intervento e alla
costruzione della necessaria rete relazionale con servizi ed istituzioni
competenti per territorio.
rinvenibili nel “primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio
civile”, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna, come da scheda 1 allegata.
Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle
competenze, a valere come credito formativo” (scheda 2 allegata), e riconosciute dalla
Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’articolo 10, primo comma, della L.R. 20 del
2003 .
si richiama il testo dell’articolo 10, comma 1, della L.R. 20 del 2003 («la Regione EmiliaRomagna stabilisce, a favore dei giovani che abbiano effettuato le prestazioni di servizio
civile volontario di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) per l'intero periodo individuato nei
progetti d'impiego, un'adeguata valutazione dei relativi titoli indicati dall'interessato
nell'ambito della documentazione richiesta per le selezioni pubbliche finalizzate
all'assunzione nei ruoli regionali, sia a tempo determinato che indeterminato.«), che
costituisce riconoscimento regionale delle competenze maturate dai volontari durante il
servizio civile, in coerenza le figure messe a concorso. In proposito potrebbero esserci
analoghi riconoscimenti di competenze da parte degli enti locali che hanno attivato la facoltà
prevista dall’articolo 11, comma 2, della stessa L.R. («Gli Enti locali possono, altresì, nei
limiti delle proprie competenze, prevedere benefici e riconoscimenti a favore dei volontari in
servizio civile per le stesse finalità ed entro i limiti previsti dalla presente legge, nonché dal
documento di programmazione triennale di cui all'articolo 7.») o da parte di altri enti,
associazioni, cooperative;
Questo sistema, peraltro, si colloca in coerenza con le previsioni della L.R. 12 del 2003
"NORME PER L'UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA' DI ACCESSO AL SAPERE,
PER OGNUNO E PER TUTTO L'ARCO DELLA VITA, ATTRAVERSO IL
RAFFORZAMENTO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE,
ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA LORO" in particolare con l'art. 5, primo comma ("Ogni
persona ha diritto ad ottenere il riconoscimento formale e la certificazione delle competenze
acquisite. Il riconoscimento può essere utilizzato, anche in ottemperanza alle disposizioni
comunitarie, per conseguire un diploma, una qualifica professionale o altro titolo
riconosciuto. A tal fine la Regione promuove accordi con le componenti del sistema
formativo e con le parti sociali per la definizione di procedure per il riconoscimento, la
certificazione e l'individuazione degli ambiti di utilizzazione delle diverse competenze,
nonchè per il riconoscimento delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, utilizzabili
come crediti per i percorsi formativi.") e con il successivo art. 6 ("1. Gli studenti, all'atto della
prima iscrizione ad attività di istruzione o di formazione professionale successiva
all'assolvimento dell'obbligo scolastico, possono richiedere il rilascio del libretto formativo
personale, nel quale sono iscritti i titoli, le qualifiche e le certificazioni conseguite.
2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, definisce con proprio
atto le caratteristiche del libretto formativo,
nonché le modalità per il rilascio dello stesso a tutti coloro che lo richiedono.
3. Nel libretto possono essere iscritti anche gli attestati di frequenza in esito a percorsi
dell'educazione non formale, le competenze ed i crediti formativi comunque acquisiti e
documentati, nonché dichiarazioni di autoformazione.")
Le suddette competenze verranno inoltre certificate e riconosciute dal Consorzio
Condividere Papa Giovanni XXIII quale Ente terzo. Si allega copia dei relativi accordi.
Formazione generale dei volontari
30) Sede di realizzazione:
Presso le sedi adibite alla formazione dall’ Ass.Com.Papa Giovanni XXIII
31) Modalità di attuazione:
b) in proprio presso l’ente
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell'Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
ASSOCIAZIONE COMUNITA PAPA GIOVANNI XXIII
33) Tecniche e metodologie di realizzazione
L’intero percorso formativo si realizza privilegiando una metodologia attiva che favorisca il
coinvolgimento dei volontari, non solo in lezioni frontali ma anche lavori di gruppo,
simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito.
La formazione generale prevede momenti iniziali, intermedi e finali, al fine di offrire
occasioni periodiche volte anche a valutare l’evoluzione dell’esperienza di servizio civile.
Elementi metodologici generali:

Training
Lezioni frontali
Teatro dell’Oppresso (TDO)
Simulazioni
Giochi di ruolo
Materiali video
Dibattiti
Brainstorming
Lavoro di gruppo
Formazione di Gruppo
Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi
Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo
Materiali cartacei (dossier etc.)
Libri e testi
Cd-Rom tematici
Testimonianze e lezioni di esperti in materia
Lezioni preparate dai volontari stessi.
Attribuzione di responsabilità nel processo formativo.
Verifiche periodiche
Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente
offerte dal territorio
Cineforum
Laboratori tematici
34)Contenuti della formazione
Il percorso formativo proposto si compone di contenuti utili allo sviluppo delle mansioni
richieste ma ancor prima punta ad offrire ai volontari impegnati un’occasione di
educazione civica ed alla cittadinanza attiva.
L’esperienza risulta così, utile a collocare la propria esperienza nei contesti, via via più
ampi, che la contengono: il gruppo dei volontari, l’ente ove si presta servizio, la realtà
locale, la società italiana, europea e mondiale.
Pertanto i contenuti necessari sono:
-Conoscenza fra i volontari
-Condivisione di motivazioni e aspettative
-Il Gruppo
-Il sistema mondo
-Il servizio civile, il suo ruolo nella società, la storia e la sua evoluzione.
-L'ente ed il suo intervento sociale
-La relazione d'aiuto
-La Nonviolenza
-Il concetto di difesa: definizione, Nuovo Modello di Difesa ed il possibile ruolo dei civili
-Gestione nonviolenta dei conflitti
-Analisi e valutazione del servizio svolto.
-Miglioramento e riprogettazione della proposta di servizio civile
-Verifica delle competenze acquisite od accresciute durante l'esperienza.
35) Durata
Modulo
Introduttivo al servizio civile ed alla conoscenza del gruppo e dell’ente
2 giornate
Modulo di formazione e valutazione intermedia
2 giornate
Modulo di formazione e valutazione finale
2 giornate
durata complessiva : 6gg x 8h = 48 h
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
36) Sede di realizzazione:
Presso le sedi individuate dall’ associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per
l’adempimento della formazione.
37) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente
38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott.ssa Giungi Cristina, nata a Rimini il 3-4-73, cod fisc GNGCST73D43H294O
Lapenta Nicola nato a Bra –CN- il 9-4-74, cod fisc LPNNCL74D09B111P
Fardo Marco nato a Biella –BI- il 27-3-77 cod fisc FRDMRC77C27A859W
39) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Cfr Curricula allegati
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
L’intero percorso formativo si realizza privilegiando una metodologia attiva che favorisca il
coinvolgimento dei volontari, non solo in lezioni frontali ma anche lavori di gruppo,
simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito.
Elementi metodologici generali:


Training
Lezioni frontali
Teatro dell’Oppresso (TDO)
Simulazioni
Giochi di ruolo
Materiali video
Dibattiti
Brainstorming
Lavoro di gruppo
Formazione di Gruppo
Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi
Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo
Materiali cartacei (dossier etc.)
Libri e testi
Cd-Rom tematici
Testimonianze e lezioni di esperti in materia
Lezioni preparate dai volontari stessi.
Attribuzione di responsabilità nel processo formativo.
Verifiche periodiche
Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente
offerte dal territorio
Cineforum
41) Contenuti della formazione:
Il percorso di formazione specifica risulta utile a comprendere l’esperienza di servizio civile,
alla luce dei contenuti della formazione generale, acquisire competenze specifiche ed abilità
rispetto al servizio da svolgere, nonchè migliorare la propria capacità di costruire e gestire
relazioni d’aiuto;
pertanto i contenuti specifici ipotizzabili saranno:
Analisi e rielaborazione dei contenuti emersi nelle occasioni di formazione
generale;
La relazione d’aiuto – elementi generali ed introduttivi
La relazione d’aiuto nel percorso di recupero dalle tossicodipendenze
L’equipe di lavoro per la gestione della relazione d’aiuto
La relazione d’aiuto nel reinserimento sociale
Esperienze di relazione d’aiuto nel reinserimento sociale
Lo sviluppo psicologico del bambino e del preadolescente:
o
Dall’iniziale dipendenza dalla madre alla progressiva autonomia personale;
o
l’affettività verso i familiari ed i compagni;
o L’evoluzione maschile e femminile nella preadolescenza
o Affettività e corporeità nella preadolescenza
La famiglia del bambino con problemi:
o Il rapporto scuola-famiglia: conoscenza reciproca e collaborazione
educativa
L’individuo diversamente abile, emarginato dalla società:
o Normalità e devianza
o Conoscere il disagio
o Handicap fisico, psichico e psicologico (le varie patologie e la loro influenza
nello sviluppo delle capacità sensoriali, del linguaggio, dell’intelligenza,
dell’apprendimento);
42) Durata:
Il percorso si comporrà di incontri formativi utili all’ acquisizione di competenze ed a favorire
la rielaborazione dell’ esperienza
Pertanto il percorso avrà la seguente durata e tempistica:
25 h entro il primo trimestre di servizio civile
40 ore suddivise in incontri periodici mensili
Altri elementi della formazione
43) Risorse finanziarie investite destinate in modo specifico alla formazione sia generale, che specifica:
Formazione generale : euro 2400 di cui:
1500 per docenze ,
300 per materiali,
600 rimborsi viaggio utili alla realizzazione del percorso di formazione generale
Formazione specifica: euro 2800 di cui:
900 per docenze,
400 per materiali,
1500 per rimborsi viaggio utili alla realizzazione del percorso di formazione specifica
44) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
verificato dall’ufficio nazionale in sede di accreditamento.
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Allegato 1 - Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII