(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII 2) Codice di accreditamento: 3) Classe di iscrizione all’albo: NZ00394 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili”. 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Ambito /Settore di intervento: Assistenza (A) Area d’intervento: disabili (6) CODIFICA: A 06 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: L’Associazione opera in un’area in cui nel corso del primo semestre dell’anno 2002 è stata effettuata una ricerca sulla disabilità, a cui ha risposto un campione significativo di 742 soggetti con disabilità (55% maschi, 45% femmine). La maggior parte dei soggetti è in età compresa tra i 50 e i 65 anni (38%), ma numerosi sono quelli che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 49 anni (33%). Le fasce 0-17 anni e 18-29 anni rappresentano rispettivamente il 14% e il 12% della popolazione coinvolta. La tipologia di disabilità più frequentemente riportata è quella psichica (35%), seguita da quella fisica (29%). La disabilità sensoriale è meno rappresentata (8%). Nel 27% dei casi, i soggetti riferiscono la compresenza di più tipi di disabilità essendo, ad esempio, affetti da più patologie o presentando deficit funzionali in varie aree (cognitiva, motoria etc.). La situazione di disabilità nella quale versano le persone intervistate è, nella maggior parte dei casi (70%) grave o molto grave, nel 25% di media gravità, mentre nel 3% dei casi è di lieve entità. Il 74% delle persone disabili interpellate non usufruisce di alcun servizio specifico per la situazione di disabilità. Della restante parte il 59% usufruisce di un solo tipo di servizio mentre il 41% beneficia di più di un tipo. Il servizio più spesso erogato è la riabilitazione (33%), seguito dal rimborso per il trasporto o dal trasporto gratuito sui mezzi pubblici (18%), dall'assistenza scolastica (16%), dall'assistenza domestica (13%) e dall'assistenza sociale (11%). Nella voce "altro" vengono indicati soprattutto servizi di tipo sanitario quali strutture alternative, l'assistenza ospedaliera, l'assistenza medica. In altri casi gli utenti usufruiscono dell'insegnante di sostegno oppure del servizio di trasporto gratuito sui mezzi pubblici. La maggior parte degli utenti (complessivamente il 65%) è soddisfatta dei servizi che riceve: il 40% si ritiene abbastanza soddisfatta, il 15% molto soddisfatta, ed il 10% esprime la massima soddisfazione. Tuttavia il 16% degli interpellati si considera poco soddisfatto, il 4% trova i servizi per niente rispondenti alla proprie esigenze. Per comprendere meglio la percezione della qualità dei servizi da parte degli utenti, il fattore qualità è stato scomposto in diversi elementi, sui quali si è chiesto alle persone di esprimere la propria valutazione: le strutture presso le quali vengono erogati i servizi, ad eccezione dei servizi domiciliari, le attrezzature impiegate, soprattutto per i servizi con finalità riabilitative, e la professionalità del personale. Le strutture complessivamente sono ritenute idonee nella maggior parte dei casi (80%), con una valutazione che va da distinto a discreto, mentre l'8% degli intervistati le giudica mediocri ed il 7% scarse. Una situazione analoga si rileva per quanto riguarda le attrezzature che vengono valutate positivamente nel 76% dei casi, mentre come nella precedente voce, il 14 % degli interessati valuta le attrezzature utilizzate nell'erogazione dei servizi come scarse, ed il 7% mediocre. Il livello di soddisfazione aumenta per quanto riguarda la valutazione della professionalità degli operatori che viene considerata ottima nel 26% dei casi, buona nel 26% e discreta nel 18 %. La percentuale degli utenti insoddisfatti si abbassa in totale all'8%. Chiamate ad esprimere un parere circa la corrispondenza del servizio fruito alla proprie esigenze personali, relative alla condizione di disabilità, le persone interpellate nel 35% dei casi non si è espressa, il 47% ha ritenuto i servizi abbastanza corrispondenti alle proprie esigenze, in maggiore o minore misura. Il 9%, invece, considera i servizi insufficienti per sopperire alle proprie necessità; un altro 9% non ritiene i servizi adeguati, per tipologia o per quantità, alle proprie esigenze. Il questionario richiedeva anche l'indicazione dei servizi da potenziare. La maggior parte degli interessati ha indicato l'assistenza come servizio che necessita di potenziamento: aumento del numero delle ore, percepito da molti come insufficiente,flessibilità negli orari, personalizzazione dei programmi di assistenza. Molti indicano, inoltre, che non solo la quantità dei servizi dovrebbe essere accresciuta, ma soprattutto la qualità. A tal fine indicano varie possibilità: una maggiore professionalità degli operatori, rendere il servizio accessibile per più persone, potenziare i servizi già presenti, fornire nuovi tipi di servizio, anche di tipo sperimentale. Diversi intervistati fanno presente che le strutture che restano servizi alle persone disabili, attualmente presenti sul territorio, sono insufficienti; alcuni tipi di strutture e correlati servizi sono insufficienti o, addirittura, completamente assenti, come i centri aggregativi o di terapia occupazionale per disabili adulti. Vengono lamentati anche una carenza dei servizi di tipo sanitario, un’impossibilità di accesso a molti servizi per i disabili, l’inefficienza dell’apparato burocratico per l’espletamento di pratiche di varia tipologia, la mancanza di possibilità di fare sport nella nostra città a causa della mancanza di strutture sportive attrezzate e accessibili per i disabili. Agli intervistati è stato inoltre chiesto se avessero dei suggerimenti da fornire alle Amministrazioni Pubbliche e la maggior parte di loro ha risposto suggerendo di potenziare e migliorare i servizi già esistenti, soprattutto garantendo che gli operatori abbiano la preparazione professionale e le specializzazioni necessarie, adattando i servizi in maniera flessibile, alle necessità reali delle persone,nonché un potenziamento del servizio di assistenza e maggiore informazione sulle tematiche relative alla disabilità. Tra le esigenze particolare rilevanza assume la speranza di una possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e l'applicazione concreta e fattiva delle recenti normative emanate in merito a livello nazionale e che tuttora nella nostra realtà non trovano applicazione, ad eccezione di qualche raro caso. Si è maturata quindi la necessità di dare una risposta concreta a vari bisogni, quali l’insufficienza del servizio di assistenza, la mancata rispondenza del servizio alle reali necessità dell’utenza, la mancanza di professionalità da parte del personale impiegato non sempre in grado di cogliere i reali bisogni dell’utenza, la prolungata presenza in casa dei disabili una volta compiuta la maggiore età, legata alla poca accessibilità dei servizi, alle scarse possibilità lavorative e ludico-ricreative per i disabili, allo scarso coordinamento tra enti operanti sul territorio nel campo della disabilità, per cui alcuni utenti risultano beneficiari di più servizi di assistenza, mentre altri non risultano beneficiare di alcun servizio. Dal 1995 l'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", ha avviato, nel contesto dei Comuni di Villa San Giovanni e Campo Calabro, alcune iniziative volte a disabili, sia minori che adulti, di assistenza, promozione, aggregazione per rispondere alle forti carenze riscontrate nel territorio. In particolare dal 1997 è attivo il Centro di Aggregazione per minori e adolescenti “ Campo dei Fiori “ che offre una risposta al bisogno di socializzazione di bambini e adolescenti a rischio di esclusione sociale ed in particolare con handicap; il centro ha ottenuto il contributo dell’Amministrazione Comunale tramite una convenzione che ha sancito il riconoscimento di servizio alle sue attività . La presenza dell'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII" nel Comune di Villa San Giovanni è attiva e stabile da diversi anni; infatti, oltre al centro "Campo di Fiori", sono presenti due case-famiglia, dove sono accolte persone con grave disabilità, una pronta accoglienza per minori ed una cooperativa di servizi per disabili. Le realtà legate all'Associazione costituiscono quindi una rete importante di servizi a favore di adulti e minori con disabilità e che comunque per ragioni familiari e sociali sono a forte rischio di esclusione sociale. 7) Obiettivi del progetto: Sulla base delle rilevazioni effettuate, l’Associazione si propone di incrementare la propria azione di animazione ai disabili, con particolare attenzione alle maggiori difficoltà e problemi riscontrati sul territorio. A tal fine si pone alcuni obiettivi, tra i quali i seguenti prevedono l’impiego di volontari in servizio civile: 1) GENERALE incrementare le attività di aggregazione e socializzazione per affiancare e sostenere i disabili e le loro famiglie; INDICATORE RILEVANTE: - Aumento del numero di famiglie dei disabili che partecipano alle attività; 2) GENERALE rendere il servizio rispondente alle necessità degli utenti, progettandolo in modo diversificato e personalizzato in base alle diversi bisogni; 3) SPECIFICO incrementare la competenza dei volontari, garantendo loro la preparazione volta a riconoscere e identificare i problemi specifici del singolo utente; 4) SPECIFICO aumentare il numero di osservatori dell’utenza disabile in modo da cogliere i reali e diversi bisogni dell’utenza e organizzare una risposta soddisfacente; INDICATORE RILEVANTE: - Grado di soddisfazione degli utenti e/ o delle famiglie nell'interazione col volontario rilevabile attraverso un questionario di gradimento ; 5) GENERALE sostenere le famiglie nelle ore e nei giorni in cui i minori non frequentano altre agenzie educative o luoghi di socializzazione , e quindi rientrano a tempo pieno nel circuito familiare; 6) SPECIFICO favorire la partecipazione dei disabili al centro di aggregazione gestito dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIIII; 7) SPECIFICO aumentare per i disabili la possibilità di accesso ad attività aggregative e di socializzazione e di utilizzo del tempo libero con la partecipazione ad eventi sportivi e culturali; 8) SPECIFICO potenziamento delle risorse di ogni utente attraverso la relazione di aiuto, di confronto e di crescita reciproca; 9) SPECIFICO potenziamento della percezione delle proprie autonomie; 10) SPECIFICO diminuzione della progressione nel deterioramento delle funzioni di movimento e di motorietà fine; 11) SPECIFICO aumento della motivazione a socializzare da parte degli utenti. INDICATORI RILEVANTI: Incremento del numero di disabili coinvolti dal progetto; Grado di partecipazione di disabili e normodotati alle nuove attività proposte; Svolgimento di attività nuove che permettano la valorizzazione delle abilità già acquisite dagli utenti; 13) GENERALE garantire la comunicazione sugli ambiti di intervento nell’area disabili portati avanti dagli operatori dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; 14) SPECIFICO riunioni periodiche con operatori delle diverse realtà e agenzie educative e pubblicazione di articoli su giornali locali e bolletini parrocchiali e diocesani 15) SPECIFICO rafforzare i legami e le relazioni tra l’Associazione e la Comunità locale attraverso la realizzazione di proposte di sensibilizzazione riguardanti l’esperienza dei giovani volontari con i disabili (es. occasioni di dibattito e confronto tra i volontari che vivono l’esperienza di servizio civile all’interno del Centro di Aggregazione e i volontari di altre realtà assistenziali presenti sul territorio); 16) SPECIFICO sensibilizzazione del contesto territoriale alle esigenze che la disabilità esprime rispetto alla propria presenza nel tessuto sociale, e all’importanza del servizio civile come risposta a tali necessità; INDICATORE RILEVANTE Numero di nuove sinergie col territorio (incontri pubblici, momenti di confronto); 17) GENERALE migliorare i servizi presenti sul territorio che a volte si rivelano doppi per alcuni e assenti per altri, tramite una maggior comunicazione e lavoro di rete tra le varie realtà presenti; 18) SPECIFICO supportare la creazione di reti stabili o a progetto. INDICATORE RILEVANTE: - numero di nuovi contatti e di eventi programmati in collaborazione con le altre realtà presenti sul territorio. . 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Il progetto di servizio civile nazionale “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” si pone tra le risposte alle realtà di insoddisfazione che sono emerse dall’analisi delle situazioni caratterizzanti gli utenti disabili che fanno riferimento alle strutture assistenziali di Villa San Giovanni. Nell’intenzione di cogliere e caratterizzare gli aspetti qualificanti dell’esperienza dell’anno di servizio civile volontario, il progetto “Servizio civile con e per i minori disabili” prevede il coinvolgimento del volontario in servizio civile su tre livelli: 1) FORMAZIONE Sono previsti incontri di formazione teorica precedenti all’inserimento del volontario in struttura, finalizzati ad incrementare la consapevolezza del volontario prima dell’inizio del servizio e ad informarlo sulla specificità dei singoli casi presenti nella struttura in cui verrà inserito, nonché a garantire un buon livello di conoscenza e di interazione del volontario con l’equipe di lavoro che si troverà ad affiancare. Durante lo svolgimento del servizio, il volontario verrà accompagnato dall’operatore locale di progetto in particolare nell’osservazione delle specifiche esigenze di ogni utente. 2) AFFIANCAMENTO DEGLI OPERATORI DI PROGETTO Il Centro di Aggregazione “Campo dei Fiori” si configura come servizio che promuove la cultura dell'accoglienza e dell'integrazione e che permette all'Associazione di essere presente nel territorio in modo da sostenere le famiglie naturali dei minori, in particolare disabili, facilitandole nel compito spesso difficile della gestione di tutte le problematiche connesse al crescere un figlio con handicap, a volte anche molto grave; si caratterizza allo stesso tempo come contesto di socializzazione, di sostegno scolastico e come ambiente educativo "informale" che consente l'incontro e lo scambio arricchente fra i minori disabili e gli altri bambini del territorio, supportando in questo modo la famiglia e la scuola nel loro fondamentale ruolo educativo. Il Centro di Aggregazione è la sede di coordinamento di tutte le attività che prevedono il coinvolgimento dei volontari. Al suo interno si svolgono le attività di programmazione e verifica del servizio civile, attività che si sviluppano sul territorio nei seguenti ambiti: - Attività di laboratorio, sostegno scolastico e ludico-ricreative per minori disabili promosse dal Centro di Aggregazione: il progetto prevede il coinvolgimento di 7 volontari che affiancheranno gli operatori locali nella programmazione delle attività e nella loro esecuzione . - Servizio di aiuto a minori con disabilità gravi: il progetto prevede l’impiego di 3 volontari che affiancheranno gli operatori locali nell’ attività di accompagnamento a scuola dei minori e nell’assistenza alcune ore al giorno elle famiglie per permettere loro di poter uscire per il disbrigo di commissioni o altro. Questo servizio raggiunge l’obiettivo di una presenza quotidiana nella vita dei ragazzi, che alleggerisce sensibilmente la famiglia dei ragazzi e permette l’instaurarsi di un rapporto di fiducia e di intenso scambio con gli operatori e i volontari. - Servizio di trasporto per disabili: il progetto prevede l’impiego di 2 volontari che affiancheranno gli operatori locali in particolar modo nell’attività di accompagnamento a scuola e ad attività di vario tipo tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Il servizio prevede anche l’accompagnamento a luoghi ricreativi e la partecipazione ad eventi sportivi e culturali. 3) ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE E VERIFICA I volontari saranno impegnati in riunioni di programmazione e verifica per tre giorni alla settimana durante la mattina .Una particolare attenzione verrà attribuita alla presenza e partecipazione dei volontari all’incontro di equipe di struttura al fine di verificare le attività della settimana e programmare quelle successive. In questa sede verrà valorizzato e incoraggiato il contributo del volontario quale ricchezza per l’equipe e quale occasione per il volontario di confronto e sviluppo di iniziative. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 12 0 12 0 36 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari durante lo svolgimento del servizio civile sono tenuti a: - rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; - mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 14 Ente presso il quale si realizza il progetto ed a cui indirizzare le domande CENTRO "CAMPO DEI FIORI" C/O ASSOCIAZIONE COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII° VIA TOMMASO CAMPANELLA, 14 89018 VILLA SAN GIOVANNI (RC) Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Telefono Fax sede sede Personale di riferimento (cognome e nome) 12 Villa San Giovanni Via Tintorello 1 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita 1)Campolo Paolo 1)19/11/1958 0965/ 794292 0965/ 704048 Musolino Anna 2)Agnello Rita 2) 19/09/1965 3)Musolino Anna 3) 06/03/1964 17) Specificare se il progetto prevede o meno l’impiego di tutor: SI 18) Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto: Il progetto “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” verrà pubblicizzato attraverso il sito Internet www.apg23.org per tutta la durata della pubblicazione del bando. Si provvederà alla realizzazione in proprio di materiale informativo e divulgativo. Verranno programmati interventi presso giornali, televisioni e radio locali (Gazzetta del Sud; RTV Reggio Calabria; Radio Touring Reggio Calabria;). 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Si prevede di utilizzare il sistema di selezione approvato dal Direttore Generale del Servizio Civile con determinazione del 30 maggio 2002. 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 21)Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Si rinvia al sistema di monitoraggio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII verificato dall’ufficio nazionale in sede di accreditamento. 22)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 23)Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Nessuno 24)Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: a) Acquisto di un pulmino per trasporto, euro 24.000 b) Budget per materiali e attività laboratoriali, euro 4.000 c) Spese di carburante per trasporto disabili, fabbisogno annuo di euro 5500 Per un totale complessivo di euro 33.500 25)Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: il Comune di Villa san Giovanni ha finanziato tale progetto con una voce in bilancio di 5.000 € 26)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: 1) pulmino per trasporto disabili: indispensabile in ogni attività del progetto, sia per l’accompagnamento degli utenti a scuola e nei centri terapeutici, sia per il trasporto dalle abitazioni al centro; 2) materiale di cartoleria, mesticheria e varie: necessario al miglioramento e all’aumento del numero delle attività realizzate all’interno del laboratorio di manualità del centro; 3) materiale didattico: necessario nella formazione generale e specifica dei volontari in servizio civile; CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 27)Eventuali crediti formativi riconosciuti: 1) Si allega copia della dichiarazione dell’ufficio tirocini della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, attestante la stipula di convenzione con l’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII ai fini del riconoscimento della partecipazione di studenti/esse universitari al progetto di servizio civile volontario a titolo di crediti formativi. La Convenzione è stata approvata nel Consiglio del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione in data 15/09/2004 ed è tacitamene rinnovabile di anno in anno. 2) Le Università delle Marche di Urbino, Camerino, Macerata, Ancona, riconoscono l’esperienza di servizio civile svolto presso gli enti accreditati, quale parte integrante del percorso formativo dello studente, e attribuiscono allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 10 crediti formativi, purché svolto secondo le modalità amministrative ed operative previste dai vigenti ordinamenti di facoltà, e equiparano lo svolgimento completo del servizio civile al tirocinio purché svolto secondo le modalità amministrative ed operative previste dai vigenti ordinamenti di facoltà. Si allega copia del protocollo d’intesa e delle convenzioni stipulate tra l’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII e le università degli studi di Urbino e Macerata. Si allega inoltre copia della dichiarazione di autorizzazione della stipula di protocollo d’intesa con l’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII per il riconoscimento dell’esperienza del servizio civile, deliberata dal senato accademico dell’università degli studi di Macerata in data 28.09.2004. 28) Eventuali tirocini riconosciuti Elenco delle convenzioni stipulate dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII al fine di riconoscimento di tirocinio per la partecipazione alla realizzazione dei progetti di servizio civile nazionale. Si allega copia degli accordi intervenuti in merito: a) Convenzioni di tirocinio di formazione ed orientamento con i seguenti atenei: 1) Università degli Studi di Padova, via VIII Febbraio, 2, 35122 Padova; 2) Università di Pisa - Centro interdipartimentale “Scienze per la Pace”, via S. Zeno, 17, 56100 Pisa; 3) Università degli Studi di Trieste – Facoltà di Scienze della Formazione, via Tigor, 22, 34124 Trieste; 4) Università degli Studi di Verona, via dell’Artigliere, 8, 37100 Verona; 5) Università degli Studi di Bari piazza Umberto I, 1, 70100 Bari; 6) Università degli studi di Macerata, Piaggia dell’Università, 2, 62100 Macerata; 7) Università degli Studi di Urbino via Saffi, 2, 61029 Urbino; b) Convenzioni di stage e tirocini di formazione e orientamento con i seguenti enti di formazione: 1) Scuola regionale di formazione professionale, via P e G. Moretti, 14, 62010 Piediripa (Macerata) per corso di educatore professionale presso strutture esterne della durata di 200 ore; 2) Azienda Ussl 21, via Pianella, 1, 37405 Legnago (VR) per progetto di integrazione sociale in ambiente lavorativo; 3) Ass. Culturale “Per-corso” onlus, via delle Tagliate, 645, 55100 Borgo Giannotti (Lucca); 4) Associazione “Osfin” corsi di formazione professionale, via Mantegazza, 8, 47900 Rimini; 5) “Technè. Consorzio per formazione professionale” di Forlì Cesena, via C. Tavolini, 9, 47023 Cesena; 6) Fondazione En.A.I.P. viale Valturio, 4, 47900 Rimini per corso “Agente di sviluppo per l’inclusione sociale”; 7) “Istituto Cortivo”, via Cortivo 23, 35133 Padova per tirocinio professionale per operatore socio assistenziale per infanzia; 8) “ENIGM” ente di formazione professionale, via Punta Stilo 59, 48100 Ravenna. c) Convenzioni con comuni o province: Comune di Torino, via Milano, 1 – 10100 Torino, quale ente gestore della scuola di formazione per educatori professionali avente sede in via Cellini, 14 – 10100 Torino . 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il progetto “Campo dei Fiori: condivisione con i bambini disabili” consente l'acquisizione delle seguenti competenze: - Assistere la persona handicappata, in condizione di medio o grave insufficienza mentale e/o alterazioni psichiche / compromessa attività motoria / incapacità della cura di se stesso. - Fronteggiare le situazioni impreviste / organizzare l’intervento d’aiuto con l’utente/ gestire l’agenda sotto il profilo dei tempi, mezzi e risorse. - Applicare tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire l’integrazione dei singoli e dei gruppi. - Mantenere condizioni di igiene ambientale, nonché pulizia e cura della persona. - Aiutare nell’assunzione dei pasti, nella deambulazione e nell’uso corretto degli ausili. - Utilizzare le tecniche di comunicazione non verbale e di stimolo della memoria, del pensiero e dell’orientamento. - Utilizzare gli automezzi per disabili. - Applicare le principali norme igieniche, di sicurezza e di primo soccorso. - Collaborare con il disabile e la sua famiglia nelle attività di vita quotidiana. - Calibrare la propria relazione d’aiuto in ragione dei bisogni del disabile e della sua famiglia. - Distinguere le figure professionali operanti nel settore cura/recupero delle persone disabili, riconoscendone ruoli e competenze specifiche. - Individuare le principali caratteristiche di un servizio residenziale, semiresidenziale e domiciliare per disabili. - Riconoscere le problematiche specifiche legate alla tipologia di utenza (immigrazione, problemi legali, problemi sanitari). - Collaborare alla identificazione delle metodologie di intervento e alla costruzione della necessaria rete relazionale con servizi ed istituzioni competenti per territorio. rinvenibili nel “primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio civile”, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna, come da scheda 1 allegata. Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle competenze, a valere come credito formativo” (scheda 2 allegata), e riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’articolo 10, primo comma, della L.R. 20 del 2003 . si richiama il testo dell’articolo 10, comma 1, della L.R. 20 del 2003 («la Regione EmiliaRomagna stabilisce, a favore dei giovani che abbiano effettuato le prestazioni di servizio civile volontario di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) per l'intero periodo individuato nei progetti d'impiego, un'adeguata valutazione dei relativi titoli indicati dall'interessato nell'ambito della documentazione richiesta per le selezioni pubbliche finalizzate all'assunzione nei ruoli regionali, sia a tempo determinato che indeterminato.«), che costituisce riconoscimento regionale delle competenze maturate dai volontari durante il servizio civile, in coerenza le figure messe a concorso. In proposito potrebbero esserci analoghi riconoscimenti di competenze da parte degli enti locali che hanno attivato la facoltà prevista dall’articolo 11, comma 2, della stessa L.R. («Gli Enti locali possono, altresì, nei limiti delle proprie competenze, prevedere benefici e riconoscimenti a favore dei volontari in servizio civile per le stesse finalità ed entro i limiti previsti dalla presente legge, nonché dal documento di programmazione triennale di cui all'articolo 7.») o da parte di altri enti, associazioni, cooperative; Questo sistema, peraltro, si colloca in coerenza con le previsioni della L.R. 12 del 2003 "NORME PER L'UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA' DI ACCESSO AL SAPERE, PER OGNUNO E PER TUTTO L'ARCO DELLA VITA, ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA LORO" in particolare con l'art. 5, primo comma ("Ogni persona ha diritto ad ottenere il riconoscimento formale e la certificazione delle competenze acquisite. Il riconoscimento può essere utilizzato, anche in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, per conseguire un diploma, una qualifica professionale o altro titolo riconosciuto. A tal fine la Regione promuove accordi con le componenti del sistema formativo e con le parti sociali per la definizione di procedure per il riconoscimento, la certificazione e l'individuazione degli ambiti di utilizzazione delle diverse competenze, nonchè per il riconoscimento delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, utilizzabili come crediti per i percorsi formativi.") e con il successivo art. 6 ("1. Gli studenti, all'atto della prima iscrizione ad attività di istruzione o di formazione professionale successiva all'assolvimento dell'obbligo scolastico, possono richiedere il rilascio del libretto formativo personale, nel quale sono iscritti i titoli, le qualifiche e le certificazioni conseguite. 2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, definisce con proprio atto le caratteristiche del libretto formativo, nonché le modalità per il rilascio dello stesso a tutti coloro che lo richiedono. 3. Nel libretto possono essere iscritti anche gli attestati di frequenza in esito a percorsi dell'educazione non formale, le competenze ed i crediti formativi comunque acquisiti e documentati, nonché dichiarazioni di autoformazione.") Le suddette competenze verranno inoltre certificate e riconosciute dal Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII quale Ente terzo. Si allega copia dei relativi accordi. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Presso le sedi adibite alla formazione dall’ Ass.Com.Papa Giovanni XXIII 31) Modalità di attuazione: b) in proprio presso l’ente 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell'Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI ASSOCIAZIONE COMUNITA PAPA GIOVANNI XXIII 33) Tecniche e metodologie di realizzazione L’intero percorso formativo si realizza privilegiando una metodologia attiva che favorisca il coinvolgimento dei volontari, non solo in lezioni frontali ma anche lavori di gruppo, simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito. La formazione generale prevede momenti iniziali, intermedi e finali, al fine di offrire occasioni periodiche volte anche a valutare l’evoluzione dell’esperienza di servizio civile. Elementi metodologici generali: Training Lezioni frontali Teatro dell’Oppresso (TDO) Simulazioni Giochi di ruolo Materiali video Dibattiti Brainstorming Lavoro di gruppo Formazione di Gruppo Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo Materiali cartacei (dossier etc.) Libri e testi Cd-Rom tematici Testimonianze e lezioni di esperti in materia Lezioni preparate dai volontari stessi. Attribuzione di responsabilità nel processo formativo. Verifiche periodiche Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente offerte dal territorio Cineforum Laboratori tematici 34)Contenuti della formazione Il percorso formativo proposto si compone di contenuti utili allo sviluppo delle mansioni richieste ma ancor prima punta ad offrire ai volontari impegnati un’occasione di educazione civica ed alla cittadinanza attiva. L’esperienza risulta così, utile a collocare la propria esperienza nei contesti, via via più ampi, che la contengono: il gruppo dei volontari, l’ente ove si presta servizio, la realtà locale, la società italiana, europea e mondiale. Pertanto i contenuti necessari sono: -Conoscenza fra i volontari -Condivisione di motivazioni e aspettative -Il Gruppo -Il sistema mondo -Il servizio civile, il suo ruolo nella società, la storia e la sua evoluzione. -L'ente ed il suo intervento sociale -La relazione d'aiuto -La Nonviolenza -Il concetto di difesa: definizione, Nuovo Modello di Difesa ed il possibile ruolo dei civili -Gestione nonviolenta dei conflitti -Analisi e valutazione del servizio svolto. -Miglioramento e riprogettazione della proposta di servizio civile -Verifica delle competenze acquisite od accresciute durante l'esperienza. 35) Durata Modulo Introduttivo al servizio civile ed alla conoscenza del gruppo e dell’ente 2 giornate Modulo di formazione e valutazione intermedia 2 giornate Modulo di formazione e valutazione finale 2 giornate durata complessiva : 6gg x 8h = 48 h Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Presso le sedi individuate dall’ associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per l’adempimento della formazione. 37) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott.ssa Giungi Cristina, nata a Rimini il 3-4-73, cod fisc GNGCST73D43H294O Lapenta Nicola nato a Bra –CN- il 9-4-74, cod fisc LPNNCL74D09B111P Fardo Marco nato a Biella –BI- il 27-3-77 cod fisc FRDMRC77C27A859W 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Cfr Curricula allegati 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: L’intero percorso formativo si realizza privilegiando una metodologia attiva che favorisca il coinvolgimento dei volontari, non solo in lezioni frontali ma anche lavori di gruppo, simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito. Elementi metodologici generali: Training Lezioni frontali Teatro dell’Oppresso (TDO) Simulazioni Giochi di ruolo Materiali video Dibattiti Brainstorming Lavoro di gruppo Formazione di Gruppo Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo Materiali cartacei (dossier etc.) Libri e testi Cd-Rom tematici Testimonianze e lezioni di esperti in materia Lezioni preparate dai volontari stessi. Attribuzione di responsabilità nel processo formativo. Verifiche periodiche Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente offerte dal territorio Cineforum 41) Contenuti della formazione: Il percorso di formazione specifica risulta utile a comprendere l’esperienza di servizio civile, alla luce dei contenuti della formazione generale, acquisire competenze specifiche ed abilità rispetto al servizio da svolgere, nonchè migliorare la propria capacità di costruire e gestire relazioni d’aiuto; pertanto i contenuti specifici ipotizzabili saranno: Analisi e rielaborazione dei contenuti emersi nelle occasioni di formazione generale; La relazione d’aiuto – elementi generali ed introduttivi La relazione d’aiuto nel percorso di recupero dalle tossicodipendenze L’equipe di lavoro per la gestione della relazione d’aiuto La relazione d’aiuto nel reinserimento sociale Esperienze di relazione d’aiuto nel reinserimento sociale Lo sviluppo psicologico del bambino e del preadolescente: o Dall’iniziale dipendenza dalla madre alla progressiva autonomia personale; o l’affettività verso i familiari ed i compagni; o L’evoluzione maschile e femminile nella preadolescenza o Affettività e corporeità nella preadolescenza La famiglia del bambino con problemi: o Il rapporto scuola-famiglia: conoscenza reciproca e collaborazione educativa L’individuo diversamente abile, emarginato dalla società: o Normalità e devianza o Conoscere il disagio o Handicap fisico, psichico e psicologico (le varie patologie e la loro influenza nello sviluppo delle capacità sensoriali, del linguaggio, dell’intelligenza, dell’apprendimento); 42) Durata: Il percorso si comporrà di incontri formativi utili all’ acquisizione di competenze ed a favorire la rielaborazione dell’ esperienza Pertanto il percorso avrà la seguente durata e tempistica: 25 h entro il primo trimestre di servizio civile 40 ore suddivise in incontri periodici mensili Altri elementi della formazione 43) Risorse finanziarie investite destinate in modo specifico alla formazione sia generale, che specifica: Formazione generale : euro 2400 di cui: 1500 per docenze , 300 per materiali, 600 rimborsi viaggio utili alla realizzazione del percorso di formazione generale Formazione specifica: euro 2800 di cui: 900 per docenze, 400 per materiali, 1500 per rimborsi viaggio utili alla realizzazione del percorso di formazione specifica 44) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rinvia al sistema di monitoraggio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII verificato dall’ufficio nazionale in sede di accreditamento.